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NUMERO 199 - 02 DICEMBRE 2015
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Tema caldo
ETF sempre più “fisici”, Source si allea
con LGIM per lancio nuova gamma
News dal mondo ETF
ETF Smart beta crescono a ritmo serrato
IG acquista InvestYourWay
Mercato ETF
Seguire i cicli economici con i replicanti settoriali
Focus Banca IMI
I mercati scommettono sul
potenziamento del QE in Europa
ETF in cifre
ETF Plus: migliori, peggiori
e più scambiati a uno e sei mesi
Commento agli ETF
Corrono gli ETF a leva sul Dax, boom di
scambi sui corporate bond
Settori e cicli
È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!
a cura di Titta Ferraro
TEMA CALDO
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ETF sempre più “fisici”, Source si allea con LGIM per lancio nuova gamma
La metodologia di replica fisica continua a fare la
parte del leone tra gli investitori in ETF con la netta
maggioranza degli afflussi degli ultimi due anni indirizzati sugli ETF fisici. Tendenza che sta spingendo
gli emittenti a focalizzarsi sempre più su tale tipologia di prodotti aumentandone l’offerta o convertendo
gli ETF sintetici alla replica
Da inizio 2014 fisica. A meno di un mese
oltre il 75% degli di distanza dall’annuncio
afflussi è andato di Lyxor di voler ulteriorampliare la propria
agli ETF a replica mente
di ETF fisici fino a
fisica. Source sceglie gamma
raggiungere entro un anno
LGIM come gestore oltre il 50% degli asset a
degli investimenti replica fisica, anche Source
per la sua nuova prepara l’ampliamento delpiattaforma di la propria offerta a replica
replicanti fisici fisica.
Source nominerà Legal &
General Investment Management (LGIM), uno dei
principali fornitori di fondi indicizzati in Europa (264
miliardi di sterline), come gestore degli investimenti per una nuova piattaforma di fondi fisici, Source
Markets II Plc. LGIM è il ramo di asset management
dell’assicuratore britannico Legal & General. Source
nominerà inoltre il suo attuale fornitore di servizi Northern Trust come amministratore e banca depositaria della nuova piattaforma. “La nuova piattaforma si
propone di ampliare la gamma a disposizione degli
investitori - ha commentato Lee Kranefuss, presidente di Source - vogliamo consentire agli investitori di
scegliere la struttura che preferiscono e che trovano
più adatta a loro”.
ETF fisici raccolgono oltre il 75% degli afflussi
Con la nuova gamma di prodotti fisici, Source intende ampliare il bacino di potenziali investitori. “Oltre il 75% della raccolta da gennaio 2014 è attribuibile agli ETF fisici - sottolinea
il presidente di Source - pertanto è evidente che la domanda
per questo metodo di replica è elevata, e noi intendiamo
offrire a tutti i nostri investitori la possibilità di scelta che
meritano”.
La nuova piattaforma amplierà le capacità di Source tramite
il lancio di una gamma più ampia di prodotti a replica fisica,
che andranno ad aggiungersi ai 15 prodotti fisici attuali, al
momento composti da ETF obbligazionari, ETP su metalli
preziosi e ETF sul mercato azionario cinese locale (A-share).
Source sottolinea che non ha intenzione di convertire i prodotti ETP esistenti abbandonando il modello swap multi-controparte. Infatti, la società prevede una domanda elevata per
gli ETF che utilizzano questo metodo di replica di prossima
generazione al fine di ridurre il tracking error. Le caratteristiche degli ETF saranno simili in tutte le piattaforme Source,
tra cui gli scambi intraday, la liquidità più elevata e un’intera
gamma di posizioni pubblicate giornalmente sul sito web di
Source. “Stiamo sviluppando molte nuove idee d’investimento
per il 2016 - ha aggiunto Kranefuss - alcune si addicono maggiormente alla
replica fisica, altre ad
altre metodologie. La
maggiore flessibilità introdotta dalla nuova
piattaforma ci consente
di andare incontro alle
richieste degli investitori,
Lee Kranefuss presidente Source prodotto per prodotto”.
Replica fisica o sintetica, le
differenze
Il metodo di replica dell’indice sottostante è un
elemento chiave di distinzione tra i vari Exchange
Traded Funds. Un ETF può acquistare fisicamente
i titoli compresi nell’indice sottostante (replica
fisica) oppure adottare un meccanismo di replica
sintetica utilizzando contratti derivati, i cosiddetti
swap, tra gestore di ETF e una controparte. La
replica sintetica non prevede quindi l’acquisto dei
titoli compresi nel sottostante e l’investitore risulta
esposto al rischio di controparte, con la normativa
Ucits che prevede un rischio massimo pari al 10%
della NAV del fondo. L’emittente ha comunque la
possibilità di neutralizzare tale rischio, totalmente
o in massima parte, ponendo un basket di titoli a
garanzia dello swap (il cosiddetto “collaterale”).
La modalità di replica fisica può essere completa
(full replication) o a campionamento/ottimizzazione.
La prima prevede l’acquisto diretto di tutti titoli
facenti parte dell’indice sottostante con la stessa
ponderazione dell’indice replicato. Invece, quando
l’acquisto di tutti i titoli dell’indice non è ritenuto
dall’emittente efficiente a livello di costi (ad
esempio per la replica di indici poco liquidi o con
all’interno un numero elevato di titoli) si procede
a una replica a campione attraverso un processo
di ottimizzazione acquistando solo una parte dei
titoli dell’indice sottostante. Il campionamento è di
tipo quantitativo e non qualitativo, ossia la scelta
dei titoli da acquistare non segue criteri legati al
potenziale rendimento dei titoli scelti.
NEWS DAL MONDO ETF
News
ETF Smart beta crescono a ritmo serrato, da inizio anno 53,7 mld di raccolta
Gli ETF azionari Smart Beta quotati a livello globale ha raccolto 3 miliardi di dollari Usa
di nuovi asset nel mese di ottobre e 53,7 mld considerando i primi 10 mesi del 2015. In
tutto risultano presenti 764 ETF smart beta azionari con 148 nuovi lanci da inizio anno.
Sono i numeri che emergono dal rapporto Global Smart Beta ETF and ETP Insights
curato da ETFGI. Dei quasi 400 mld di dollari di patrimonio totale, 286,6 mld sono
riconducibili a indici che utilizzano fattori fondamentali nel loro processo di screening
come il rendimento di dividendo, l’utile per azione, ricavi o altri parametri contabili,
mentre 26,8 mld di asset sono rappresentati da ETF legati a indici che annoverano più
tipi di fattori nel loro processo di screening.
“I risultati mostrano che gli ETF azionari a capitalizzazione di mercato sono ancora i
più popolari in termini di patrimonio gestito (1,79 mila mld di dollari, rispetto ai 399 mld
investiti in smart Beta azionari - ha commentato Deborah Fuhr, managing partner di
ETFGI - ma se confrontati sui loro tassi di crescita a 5 anni, gli ETF azionari smart
beta stanno crescendo molto più velocemente (+39,3% il Cagr a 5 anni), mentre quelli
a capitalizzazione di mercato sono cresciuti al ritmo del 18,6%”.
IG acquista InvestYourWay per sviluppare progetto ETF
IG Group ha annunciato l’acquisizione di InvestYourWay, un gestore di investimenti
online che costruisce soluzioni di investimento su misura. Michael Newell,
fondatore e CEO di InvestYourWay, entrerà in IG per contribuire a sviluppare
l’offerta. L’acquisizione è volta a espandere l’offerta di prodotti e implementare la
partnership con BlackRock annunciata a luglio e volta a lanciare per clienti IG una
serie di portafogli di investimento basati ETF
Deutsche AWM introduce piattaforma Us di ETF smart Beta
Deutsche Asset & Wealth Management (Deutsche AWM) ha lanciato due ETF smart
Beta che offrono l’esposizione a Stati Uniti e sulle azioni internazionali. Il Deutsche
X-trackers Russell 1000 Enhanced Beta ETF e il Deutsche X-trackers FTSE Developed
ex US Enhanced Beta ETF sono destinati per l’allocazione core del portafoglio e come
alternativa ai prodotti tradizionali a capitalizzazione di mercato.
SSGA lancia un ETF su azionario Giappon
State Street Global Advisors (SSGA) ha lanciato lo SPDR MSCI Japan UCITS ETF che
sarà quotato oggi su Deutsche Börse Xetra. Il fondo, disponibile con o senza copertura
valutaria, consente agli investitori di accedere al rendimento dei segmenti large e midcap della terza maggiore economia mondiale.
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a cura di Titta Ferraro
MERCATO ETF
Seguire i cicli economici con i replicanti settoriali
E’ sempre più difficile destreggiarsi tra gli alti e i bassi del ciclo economico. L’intrecciarsi di molteplici fattori esogeni rende
meno prevedibili le evoluzioni delle fasi economiche con, in
particolare, gli interventi non convenzionali di politica monetaria
che in questi anni hanno condizionato l’evoluzione economica.
Queste interferenze esterne non vanno però ad annullare i potenziali vantaggi che un’attenta analisi del contesto economico
può offrire per indirizzare al meglio le strategie d’investimento.
Tra gli approcci più gettonati nell’ottica di un’attenta rotazione degli investimenti in campo
Le strategie azionario c’è la strategia settosettoriali riale che può essere implemenanche attraverso gli ETF.
permettono tata
Posizionarsi di volta in volta sui
di correggere settori più adatti alle diverse fasi
l’esposizione azionaria del ciclo economico permette di
a seconda delle aspirare a una sovraperformare
variazioni del ciclo rispetto al mercato. Allo stesso
economico al fine di tempo le strategie settoriali perperformare meglio del mettono di ottimizzare la divermercato sificazione del proprio portafoglio
grazie anche alla minore correlazione che gli indici settoriali presentano rispetto a quella degli
indici generali di Borsa. “Al contrario degli investimenti in singoli
titoli o basati sullo stile – sottolinea Antoine Lesné, Head of
ETF Sales Strategy EMEA di State Street Global Advisors - gli
investimenti settoriali possono proporre correlazioni inferiori tra
i costituenti della strategia di rotazione, una più elevata dispersione dei rendimenti ed esposizioni distinte, tutti elementi che
garantiscono agli investitori un elevato livello di flessibilità, un
tratto essenziale nell’incertezza del quadro economico odierno”.
Le strategie di rotazione settoriale risultano particolarmente efficaci in determinati periodi, come quello di quello di rialzo dei
tassi a cui ad esempio si stanno avvicinando gli Stati Uniti, per
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“imbrigliare gli effetti dei movimenti dei tassi che rappresentano
una variabile essenziale dei rendimenti dei titoli”.
Esposizione mirata
Alla base delle strategie di rotazione settoriale c’è l’idea di adeguare nel corso del tempo l’investimento andando alla ricerca
dei settori che tendono a crescere di più in un determinato
frangente, evitando invece quelli che presentano minori prospettive. “Il primo passaggio consiste nell’individuare la fase del
ciclo economico in cui ci si trova (ripresa, espansione, rallentamento, recessione) – rimarca Lesné - poi si sceglie il tipo di
approccio e infine si prende posizione sui settori”. Mentre nelle
fasi di espansione economica tutti i settori storicamente tendono
a fare bene, in quelle di ripresa specifici settori risultano trarre
vantaggio in misura e in momenti diversi: i settori sensibili al
movimento dei tassi d’interesse, come i finanziari e i beni al
consumo ciclici, tendono a correre di più nelle prime fasi di
ripresa con tassi ai minimi; quando invece la ripresa acquista slancio, i settori più ciclici (industriali, hi-tech e materiali di
base) godono dell’incremento delle vendite. E’ invece nelle fasi
di contrazione che le differenze di performance risultano più
marcate con healthcare e beni al consumo non ciclici in prima
linea e quelli ciclici tra i più penalizzati.
Approccio più attivo per cavalcare le differenti fasi
Per implementare tali strategie legate ai cicli economici gli ETF
settoriali rappresentano una soluzione efficiente dal punto di
vista dei costi, consentendo di guadagnare esposizione sui differenti settori del mercato senza dover gestire il rischio di più
operazioni su posizioni diverse. L’investimento su un singolo
comparto, pur presentando una maggiore concentrazione del
rischio, permette un approccio più attivo nei confronti del mercato dotandosi della possibilità di cavalcare le opportunità che,
in un determinato momento, uno specifico settore può dare
rispetto a un altro.
Per beneficiare di precise strategie di rotazione settoriale a Piazza Affari sono presenti una moltitudine di replicanti settoriali proposti dai maggiori emittenti e che permettono di posizionarsi su
determinate aree geografiche (Usa, Europa, Asia) o in generale
su indici settoriali globali. Gli ETF settoriali classici permettono
di replicare fedelmente l’andamento di indici legati ai principali
indici settoriali curati dai principali index provider quali Stoxx,
S&P e Msci. Alcuni ETF prevedono dei paletti a livello di diversificazione con nessun
singolo titolo che può
superare un determinato peso all’intero
dell’indice (cap del 19%
per gli ETF settoriali di Source) e sono
anche presenti ETF
legati a indici strategia
che vanno a prendere posizione sui settori più sottovalutati.
Questi ultimi sono gli
Smart Beta proposti da Ossiam che applicano una strategia
di rotazione settoriale basata sul rapporto Cyclically Adjusted
Price-to-Earnings (CAPE) sviluppato dal premio Nobel Robert
Shiller. L’obiettivo è di investire sull’azionario Usa o Europa selezionando i quattro settori più sottovalutati con ogni settore che
ha un peso equiponderato. Infine, una via di mezzo tra classici
ETF azionari e i settoriali puri è rappresentata dai due replicanti
proposti da UBS Global AM che permettono di attuare una
rotazione tattica più contenuta delle proprie posizioni scegliendo
tra l’ETF sui settori ciclici (consumer discretionary, financial, industrials, IT, materials) e quello sui difensivi (consumer staples,
energy, healthcare, telecom, utilities) dell’area euro.
FOCUS BANCA IMI
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L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
I mercati scommettono sul potenziamento del QE in Europa
Gli indici azionari europei restano sostenuti dall’elevata
liquidità in circolazione, anche se le nuove tensioni geopolitiche tra Russia e Turchia e i timori sul fronte del
terrorismo mantengono alta la volatilità sui listini europei. Sul mercato però permane un maggior ottimismo in
vista della riunione della
BCE di dicembre, sulle
L’elevata liquidità e attese che possa attuare
interventi di stimolo
l’ottimismo in vista nuovi
all’economia ancora più
della riunione della espansivi per rispondere
Bce stanno sostenendo alle conseguenze della
le Borse europee, nuova minaccia terroririmane però sullo stica. L’eventualità di un
sfondo i timori di allargamento del patto di
rallentamento della stabilità dei governi eucrescita globale ropei per incrementare la
spesa per la sicurezza
sostiene i titoli del segmento Difesa del comparto Industriale.
Tra i principali fattori di rischio si confermano i timori di rallentamento della crescita globale, imputabili in
particolar modo alla Cina e alla situazione difficile dei
paesi emergenti. In tale contesto l’OCSE ha rivisto al
ribasso la crescita del PIL al 2,9% a/a per l’esercizio in corso e rispettivamente al +3,3% e +3,6% per il
2016 e 2017, imputabile soprattutto alla decelerazione
dei paesi emergenti. Le borse europee continuano a
beneficiare della liquidità accresciuta dal QE, che potrebbe essere ulteriormente potenziato, delle politiche
accomodanti delle Banche centrali e del mix favore5
vole di petrolio ed euro debole. A tal proposito, per
la riunione della BCE del 3 dicembre si attende o un
aumento dello stimolo monetario o un allungamento del
QE, nonché dovrebbero essere illustrate le misure da
utilizzare in caso di stati di necessità. Secondo le minute BCE permane il rischio-deflazione, anche se non
ci sono segnali di un andamento ribassista dei prezzi. Al momento le economie europee non beneficiano
pienamente del QE a causa di fattori esogeni, come il
rallentamento cinese, le tensioni geopolitiche e l’allarme terrorismo, che stanno annullando parte degli effetti
positivi del piano di acquisto asset. Pertanto, potrebbe
servire più tempo per raggiungere i target di inflazione
fissati al 2% dalla BCE.
Relativamente al rallentamento in Cina, nel vertice con
i leader di 16 paesi dell’Europa centrale e orientale, il
premier cinese Li Keqiang ha affermato di avere buone
probabilità di centrare l’obiettivo di crescita economica
di circa il 7% nel 2015 e che l’economia possa mantenersi, attraverso alcuni aggiustamenti, su un cammino
di crescita ragionevole di medio-lungo termine. In tale
contesto, il mercato accoglie come un segnale di fiducia il fatto che la Commissione Regolatoria cinese
abbia rimosso il vincolo che obbligava i broker a comprare quotidianamente un importo di azioni maggiore di
quelle vendute. In aggiunta a questo intervento, sono
state sbloccate le operazioni di collocamento di 28
nuove società, anche se poi risente della richiesta di
interrompere gli strumenti non regolamentati che poggiano un una leva estremamente aggressiva.
Segnali di rallentamento a livello internazionale giun-
gono anche dal Giappone, che mostra fragilità della crescita economica. La flessione registrata dal PIL
nel 3° trimestre (-0,2%) ha ufficializzato l’entrata in
recessione tecnica. In tale contesto, prosegue la forza relativa del Nikkei, sostenuto dalla politica estremamente espansiva adottata dalla Banca Centrale; a
tal proposito, il Governo giapponese ha anticipato che
verranno annunciate nuove misure di stimolo alla crescita. Segnali positivi arrivano comunque dalla componente consumi che nel periodo in questione registrano
un incremento dello 0,5% dopo il calo del trimestre
precedente. Inoltre, alcuni dati incoraggianti sul lato
della produzione industriale e la stagionalità della componente scorte portano a stimare una ripresa seppur
modesta del PIL nel corso del 4° trimestre.
Relativamente alla Grecia si segnala il prosieguo delle
riforme da parte del Governo, tra cui quelle del settore
Finanziario e del processo di ricapitalizzazione delle
banche in corso. A tal proposito, il 23 novembre l’ESM
ha autorizzato l’esborso di 2 mld di euro di aiuti, dato
il completamento del primo pacchetto di riforme chiave.
I soldi verranno utilizzati per ridurre il debito, pagare
gli arretrati e co-finanziare progetti insieme ai fondi
strutturali europei. L’ESM ha inoltre fornito parere positivo all’ulteriore stanziamento di 10 mld di euro per la
ricapitalizzazione delle principali banche del Paese. Ad
ogni modo, il debito resta comunque insostenibile e si
conferma un rischio per i mercati. Nel frattempo la crisi
politica in Portogallo si risolve con un pre-incarico
al leader dei socialisti, Costa, che ha recentemente
siglato un patto di legislatura con due partiti di estre-
FOCUS BANCA IMI
ma sinistra, garantendo una coalizione di maggioranza
parlamentare. La coalizione dovrà realizzare privatizzazioni, una serie di misure che portano all’aumento
della spesa pubblica e rifiutare ulteriori misure di austerità. Nonostante i decisi progressi sul deficit (sceso
sotto il 3%) e debito, (in calo in percentuale rispetto
al PIL) l’anno prossimo il Governo dovrà far fronte
a ingenti rifinanziamenti (20 mld di euro), dovuti soprattutto al rimborso anticipato dei debiti verso il FMI.
Pertanto, il nuovo governo non potrà alienarsi la fiducia
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degli investitori.
L’Euro Stoxx mantiene prospettive di crescita degli utili
per il prossimo biennio intorno alla doppia cifra anche
se, rispetto alla precedente rilevazione, il consenso
rivede le stime 2016 al ribasso, a fronte di P/E poco
superiore alla media storica 2008-14. In termini di dividendo, l’indice l’Euro Stoxx mantiene un rendimento
medio interessante, stimato dal consenso per il 2016
intorno al 3,3%. Sul fronte macro, l’ultimo dato relativo alla produzione industriale di settembre delude le
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
attese, conseguendo il secondo calo mensile consecutivo. In termini di PIL le stime preliminari dipingono
uno scenario leggermente inferiore alle attese per il 3°
trimestre con l’indice sintetico a +0,3%t/t da +0,4%.
Atteso in accelerazione il 4° trimestre sulla scia della
domanda interna, con la ripresa degli investimenti. Si
confermano le stime di crescita del PIL per l’intero
anno a +1,5% e 1,6% per il 2016.
A livello settoriale si conferma il giudizio Moderatamente Positivo sul comparto Costruzioni/Cementieri,
che mantiene prospettive di crescita elevate supportato
dalle attese di una ripresa del mercato delle costruzioni
e dalla ciclicità del settore, grazie alle politiche espansive della BCE. Moderata Positività sul comparto Industriale, che dovrebbe beneficiare della forza relativa
del segmento legato alla Difesa, settore per il quale si
prevede un incremento delle risorse. Le prospettive di
crescita degli utili restano elevate. Si reitera Moderata
Positività sui Tecnologici, sostenuti dalle operazioni di
M&A e da attese di crescita degli utili rilevanti, anche
se i multipli risultano a premio rispetto al benchmark
europeo. Si conferma Neutralità per il comparto Beni
personali e per la casa (Lusso), in preda alla volatilità sulla scia degli attentati che potrebbero limitare
il turismo. I multipli del comparto restano a premio e
le stime di crescita degli utili, pur rimanendo in forte
crescita, secondo il consenso si ridimensioneranno nel
prossimo esercizio, non potendo più contare su un ulteriore importante svalutazione dell’euro.
Relativamente agli indici si conferma Moderata Positività sul DAX che torna a mostrare forza relativa sostenuto dai ciclici, compreso il settore Auto, dopo le
pressioni di agosto e settembre dovute ai fattori esogeni come il rallentamento della Cina e lo scandalo di
FOCUS BANCA IMI
Volkswagen. Il gruppo ha dichiarato che i costi per le
modifiche dei veicoli interessati nel dieselgate saranno
inferiori al previsto, grazie a un sistema più semplice e
conveniente per riparametrare le autovetture coinvolte.
Si reitera la view Moderatamente positiva per l’indice
IBEX che può contare, secondo il consenso, su una
crescita degli utili per il prossimo biennio a doppia
cifra, a fronte di PE leggermente superiori alla media
storica 2008-14. L’economia fornisce segnali confortanti, anche se l’indice perde forza risentendo della debolezza dei bancari, dopo i dati EBA relativi alla media
delle sofferenze delle banche spagnole, pari al 7,1%, e
delle utility in scia al fallimento di A-Bengoa.
Nonostante la volatilità particolarmente elevata, si conferma la view Moderatamente Positiva sul FTSE Mib,
sostenuto dalla liquidità in circolazione e dal momento congiunturale favorevole dovuto all’accentuarsi della
debolezza dell’euro e del petrolio; il primo fattore favorisce il recupero di competitività e il secondo riduce
sensibilmente il costo dell’energia considerando la forte
dipendenza dall’estero. I dati macro nel 3° trimestre
rilevano una debole crescita dell’Italia pari allo 0,2%
t/t, debole anche il dato di novembre relativo alla produzione industriale di settembre che registra un lieve
aumento dello 0,2% m/m; le nostre stime per l’intero
anno vertono per una crescita del PIL allo 0,8% e
all’1,2% per il 2016. Il FTSE Mib perde forza relativa
nell’ultimo mese sulla scia della debolezza delle banche domestiche. Secondo Fitch il piano di risoluzione
approvato dalla Commissione UE, e attuato dal Governo italiano in accordo con Banca d’Italia, per salvare
quattro banche locali italiane inciderà sulla redditività
del settore bancario nel 4° trimestre.
Gli indici statunitensi beneficiano della robusta crescita
economica e dell’attesa che il rialzo dei tassi possa
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L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
simo biennio; i multipli di utile restano a premio anche
avvenire in modo graduale con il punto di arrivo che
sulla media storica 2008-14. In merito alle trimestrali,
risulta più basso di quanto stimato in precedenza. Dalle
nel 74,5% dei casi i risultati hanno superato le atteminute della Fed è emerso, infatti, un maggior ottimise: complessivamente gli utili sono risultati in calo del
smo circa la crescita economica, sostenuta da consumi
3,4%, anche se escludendo l’Energia la crescita è stata
e investimenti, anche se la forza del dollaro continua
del 3,1%. La flessione del comparto Energia è stata
a penalizzare le esportazioni. Riviste al ribasso le stiinfatti del 56,9% in linea con le attese. In calo anche i
me di crescita del PIL per l’anno in corso al 2,4% e
risultati dei Finanziari del 6,5%.
per il 2016 al 2,7%, dopo il terzo trimestre cresciuto
solo del 2,1% t/t. Le attese di un sentiero di rialzo dei
tassi inferiore alle
precedenti stime Crescita degli utili sui settori europei
potrebbero sosteP/E (X)
VAR.EPS %
nere le quotazioni,
SETTORE
VALORE
2014
2015E 2016E 2017E
2014
2015E 2016E 2017E
anche se ulteriori
Euro Stoxx
359,57
14,47
16,06
14,82
13,28
18,99
17,20
8,34
11,57
apprezzamenti del
Auto
536,81
10,69
10,90
8,43
27,46
16,72
16,34
11,07
9,3
7
dollaro continueBanche
136,69
13,86
11,28
10,43
9,10
78,15
80,43
8,09 14,62
ranno a penalizzare
Risorse di base
164,07
15,42
22,60
15,71
11,79
169,52
0,23
43,91 33,24
la competitività dei
Chimici
1.034,39
15,83
18,02
16,51
14,98
11,17
9,74
9,15
10,19
gruppi aumentanCostruzioni e Materiali
385,37
16,88
20,00 16,84
14,76
14,39
6,73
18,77
14,11
done la volatilità;
Servizi
finanziari
370,03
16,04
16,21
14,64
13,94
3,78
51,40
10,68
5,04
pertanto, si conAlimentari
629,81
18,26
23,69 22,49
20,72
5,19
2,52
5,36
8,51
ferma il giudizio
Farmaceutici
845,74
16,25
19,59
18,32
17,47
5,45
10,38
6,90
4,88
Neutrale. RelativaBeni
e
servizi
Industriali
652,23
16,34
19,62
16,95
14,85
22,30
3,02
15,79
14,14
mente all’S&P500
Assicurazioni
262,81
9,91
10,80
10,96
10,66
10,81
14,39
-1,46
2,88
i P/E restano a
Media
239,37
19,49
21,54
19,44
17,65
2,51
18,94
10,82
10,82
premio rispetto ai
Petrolio & Gas
296,54
11,02
13,91
14,33
11,53
7,52
-27,53 -2,90 24,23
benchmark europei,
19,46
23,92
21,95
20,11
13,31
19,21
8,96
9,16
giustificati da un ri- Beni personali e per la casa 665,45
Real
Estate
229,27
16,44
21,92
20,50
19,38
4,17
17,74
6,92
5,79
torno della crescita
Retail
475,56
17,14
22,23
19,67
17,89
14,75
1,12
13,04
9,94
degli utili a doppia
Tecnologici
396,61
19,65
21,36
18,78
16,44
67,94
17,41
13,73
14,28
cifra e dalla conTelecom
383,19
14,07 20,02
19,23
16,92
-6,75
36,56
4,11
13,62
giuntura più solida.
18,15
17,21
13,95
12,17
High
72,44
23,43
14,57
Turismo
e
Tempo
libero
215,44
L’aumento del PIL
Utility
14,09
14,29
14,46
13,54
-10,10
1,84
-1,20
6,77
269,25
è atteso tra il 2,5%
Nota:
i
valori
degli
indici
sono
in
valuta
locale.
E=
expected,
atteso;
NS=
non
significativo;
High=
valore
fortemente
positivo,
che
spesso
scaturisce
da
un
confronto
con
e il 3% per il prosun valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet
OSSERVATORIO ETF
La pagina dei numeri di ETF News
Europa - Indice EuroStoxx 50
CHIUSURA
Eurostoxx50
Ftse Mib
Dax30
Ftse100
3489
22575
11294
6375
3 MESI
9,96
5,90
13,65
4,91
Usa - Indice S&P 500
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-1,92
-3,06
-0,47
-8,59
8,46
15,40
14,24
-4,51
Giappone
Cina
Russia
Brasile
19747
1200
847
45873
Dow Jones
S&P 500
Nasdaq
Russell 2000
17798
2090
4680
1202
3 MESI
10,35
8,70
12,60
6,21
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-1,78
-1,48
3,15
-4,12
-0,32
1,31
8,79
3,82
Commodity - Indice CRB
Far East - Indice Nikkei
CHIUSURA
CHIUSURA
3 MESI
10,17
16,90
4,80
-0,78
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-2,71
-23,62
-11,55
-14,92
13,77
23,22
-11,96
-13,69
CHIUSURA
Crb
Petrolio Wti
Oro
Cacao
183
42
1066
365
3 MESI
-6,87
-7,51
-5,98
3,16
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-18,32
-30,23
-9,85
4,26
-29,46
-39,13
-12,05
-2,20
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato
dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre
è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a
20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
8
I MIGLIORI A 1 MESE
Dbx Lev Dax Daily
Lyxor Daily Levdax Ucits Etf
Etfx Dax 2X Long Fund
Amundi Etf Leveraged Msci Us
Lyxor Etf Stoxx Automl-Parts
I MIGLIORI A 6 MESI
Dbx Hsi Short Daily
Dbx Msci Em Short
Lyxor Ucits Etf Daily Levera
Dbx Stx Europe Banks Short
Dbx Ftse 100 Short
I PEGGIORI A 1 MESE
Dbx Short Dax 2X Daily
Lyxor Etf Daily Shortdax X2
Etfx Dax 2X Short Fund
Lyxor Etf Ftse Athex 20
Rbs Market Access Nyse Arca
I PEGGIORI A 6 MESI
Rbs Market Access Nyse Arca
Lyxor Etf Stoxx Basic Rsrces
Dbx Stx Europe Basic Res
Lyxor Etf Brazil Ibovespa
Ishares Msci Brazil Ucits Et
I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh
Lyxor Etf Ftse Mib
Ishares Ftse Mib Ucits Etf D
Dbx S&P 500 2X Inverse
I PIÙ SCAMBIATI / VALORE
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Lyxor Etf Euro Corp Bond
Ishares Core Euro Corp Bond
Lyxor Etf Ftse Mib
Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh
PREZZO €
VOLUMI
PER % 1 MESE
PER % 6 MESI
TREND BT
TREND MT
107,36
99,51
277,28
1088,51
65,36
847
30731
296
95
1865
10,19
10,08
10,00
8,83
8,34
-4,86
-5,24
-5,41
1,51
-7,26










8,37
18,32
262,83
19,09
7,75
2817
7763
2896
862
4619
5,82
7,17
2,72
-1,09
1,04
19,33
19,28
13,26
7,70
7,49



=






5,93
6,20
7,35
0,92
43,70
10271
274795
9599
270785
2589
-10,30
-10,27
-10,26
-9,06
-8,54
-9,13
-8,55
-8,92
-23,00
-31,49




=





43,7
31,39
55,15
10,085
17,25
2589
9829
87
53028
20205
-8,54
-6,99
-6,95
3,33
3,73
-31,49
-30,00
-29,83
-27,60
-26,98
=


=






10,43
6,66
22,53
13,57
3,81
2372802
2194766
980625
808191
368200
1,86
-3,13
1,12
-1,09
3,68
-14,37
-8,21
-5,07
-4,64
-1,99



=
=





10,43
141,52
127,37
22,53
6,66
31741350
25585460
25194150
23635260
14087420
1,86
0,72
0,57
1,12
-3,13
-14,37
0,26
-0,96
-5,07
-8,21

=
=







Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 01/12/2015
OSSERVATORIO ETF
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
Il Commento agli ETF
a sei mesi (-31,49%) seguito da una serie
Replicanti a leva long ancora in evidenza
di replicanti settoriali legati alle risorse di
sull’onda della buona intonazione dei mercati
base.
azionari nel mese di novembre. La classifica
Tra i prodotti più scambiati per numero di
mensile sul mercato italiano degli ETF vede
pezzi figurano i prodotti
primeggiare i replicanti
legati a Piazza Affari. Il
a leva 2 long sul Dax di
Lyxor UCITS ETF Ftse
Francoforte con rialzi di
I
prodotti
a
Mib Daily 2X Leverage
oltre il 10%, seguiti a breve
leva long sul
primeggia con una
distanza dall’Amundi ETF
Dax
svettano
a
media giornaliera di
Leveraged Msci Usa, ai
novembre, tra i più
2,37 milioni di pezzi.
piedi del podio con un
Segue il Lyxor UCITS
+8,83%. La graduatoria
scambiati spuntano
Etf Ftse Mib Daily Short
a sei mesi si conferma
due ETF sui
con transazioni medie
l’exploit dei prodotti short
corporate bond
per 2,19 milioni di
sulla Cina (DB x-trackers
pezzi. Terzo posto per
HSI short Daily con
il Lyxor UCITS Etf Ftse
+19,28%)e short sugli
Mib con 980 mila pezzi. Tra i più scambiati
emergenti (DB x-trackers MSCI EM short
per controvalore primeggia il Lyxor ETF
con +19,33%).
Ftse Mib Daily Lev con transazioni per
Guardando invece ai peggiori dell’ultimo
31,7 milioni di euro. Seconda piazza per il
mese su Borsa Italiana, ribassi nell’ordine
Lyxor ETF Euro Corporate Bond con 25,6
del 10% riguardano gli Short a leva 2 sul
milioni di euro; ultimo gradino del podio per
DAX. L’Rbs Market Access Nyse Arca Gold
l’iShares Core Euro Corporate Bond con
Bugs, che prende posizione sui testimonial
transazioni per 25,2 milioni di euro.
del settore aurifero, si conferma il peggiore
La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di
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responsabile né possono assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzazione di tali informazioni.
9
3 ETF “FISICI” sull’EUROPA
LYXOR ETF
EURO STOXX 300
(MFDD IM) (LU0908501132)
LYXOR ETF
EURO STOXX 50
LYXOR ETF
STOXX EUROPE 600
(MSE IM) (FR0007054358)
(MEUD IM) (LU0908500753)
www.ETF.it
Lyxor* quota su Borsa Italiana 2 nuovi ETF a replica fisica, e ampiamente diversificati,
sugli indici “Euro Stoxx 300” (300 società dell’Area Euro) e “Stoxx Europe 600” (600
società dell’Europa).
In particolare l’ETF sull’Euro Stoxx 300 rappresenta l’alternativa significativamente
più diversificata del classico ETF sull’Euro Stoxx 50: ben 300 titoli (contro 50) e le
prime 10 società pesano il 22% (contro il 37%) a.
Da notare che l’ottimizzazione della replica dei due ETF su Euro Stoxx 50 e Euro Stoxx
300 si è dimostrata così efficace da consentire di pagare tutti i costi degli ETF (TER) e
di ottenere una sovraperformance rispetto ai loro indici benchmark Total Return Net b.
I 3 ETF citati sono a replica fisica. Negoziazione su Borsa Italiana oppure OTC con 45
intermediari (Authorized Participant) tra cui Societe Generale, Banca IMI, Unicredit e
Intermonte.
Contatti: www.ETF.it | [email protected] | 800 92.93.00 | Consulenti 02 89.63.25.00 | Istituzionali 02 89.63.25.28 | LYXOR <GO>
ETFs & INDEXING
t
ACTIVE INVESTMENT STRATEGIES
t
INVESTMENT PARTNERS
(*) I Lyxor ETF citati sono Fondi o Sicav francesi o lussemburghesi gestiti da Lyxor International Asset Management S.A. (qui
per brevità “Lyxor”) i cui prospetti sono stati approvati dalla AMF o dalla CSSF. Per la data di approvazione si rinvia ai Prospetti.
a) Fonte: Lyxor, al 30/10/2015.
b) Fonte: Bloomberg, al 16/11/2015. L’ETF “Lyxor Euro Stoxx 300 UCITS ETF” ha sovraperformato l’indice “Euro Stoxx
300 Total Return Net Index” di +0,58% a 1 anno e di +1,05% a 2 anni. L’ETF “Lyxor Euro Stoxx 50 UCITS ETF” ha
sovraperformato l’indice “Euro Stoxx 50 Total Return Net Index” di +0,50% a 1 anno, di +0,95% a 2 anni, di +1,91% a 3
anni e di +3,12% a 5 anni. Le performance passate non sono indicative delle performance future.
Il valore degli ETF citati può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l’investitore potrebbe non essere in grado di recuperare l’intero importo originariamente investito. Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta,
consulenza o raccomandazione all’investimento. Prima dell’investimento negli ETF citati leggere attentamente i Prospetti, i “KIID” ed i Documenti di Quotazione, disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products,
via Olona 2, 20123 Milano, dove sono illustrati in dettaglio i relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio ed i costi.

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