Scheda di lettura del testo Olivier Besancenot – Daniel Bensaïd
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Scheda di lettura del testo Olivier Besancenot – Daniel Bensaïd
Scheda di lettura del testo Redatta da Giuliano Cianfrocca, maggio 2008 Olivier Besancenot – Daniel Bensaïd, Prenons Parti. Pour un socialisme du XXI siècle, p. 372. Ed. Mille et une nuit, gennaio 2009. ISBN 978 2 75550072 1 Gli autori Olivier Besancenot (1974) è il principale esponente del Nouveau Parti Anticapitaliste francese. È stato il più giovane candidato alla presidenza francese (nel 2002, a 28 anni) e ha raccolto circa il 4% dei voti (circa il 14% tra i giovani sotto i 25 anni). Nel 2007 si ricandidò ancora e fu il candidato più votato a sinistra del PS (Michel Onfray lo sostenne pubblicamente e dal proprio blog). Daniel Bensaid (1946), filosofo, dirigente della Ligue Communiste Révolutionnaire e della IV Internazionale (trozkista). Fu tra i fondatori della LCR ed è uno dei maggiori studiosi francesi di Marx e Benjamin. Il saggio Il testo è firmato congiuntamente dai due autori, che nell'introduzione, parlando per una volta alla prima persona plurale, dichiarano di condividerne integralmente ogni parte. Organizzazione generale del saggio Il titolo parte da un calembour tra l'espressione «prendre parti» (prender parte, parteggiare) e la parola «Parti» (Partito) e fa riferimento implicito alla recente fondazione del Nouveau Parti Anticapitaliste sulle ceneri della LCR e di altre formazioni della sinistra “radicale”. Le prime due parti, poi, proseguono in questa ambiguità, chiarendola fin dai titoli: Prendre parti contre le capitalisme e Prendre le parti des luttes. Il gioco di parole si conclude nel titolo della quarta parte, che si riferisce al processo di fondazione del NPA (il cui congresso fondativo si è svolto l'8-9 febbraio 2009) e stavolta si basa su un altro significato di «parti» (incamminato, mosso): C'est parti! Questions sur le NPA. In ognuna delle parti sono presenti degli inserti sotto forma di lettere e di schede (di una o due pagine ciascuna) che propongono obiettivi specifici di lotta e che si possono quasi usare come schemi di piattaforma rivendicativa, quasi di volantino di agitazione e propaganda (vedi l'indice tradotto, in appendice a questa scheda di lettura). Contenuti Benché il testo si ponga (troppo modestamente) come un “contributo” alla definizione di cosa potrebbe essere il socialismo del XXI secolo, esso si sviluppa con un impianto e una estensione analitica di un certo impegno. Cogliendo abbastanza per tempo i segni della crisi economica visibili nell'autunno scorso (il volume è apparso in libreria nel gennaio del 2009) e trattandone le ragioni e la natura strutturale, i due autori traggono la conclusione della necessità di una trasformazione socialista dell’economia mondiale. L’analisi non è nuova e risente molto (anche nel continuo sguardo al di fuori delle frontiere nazionali) della formazione e della militanza trozkista dei due ma si arricchisce di elementi tratti dall’analisi ambientalista e dall’esperienza dei movimenti contadini, popolari e indigeni diffusi soprattutto nel Sudamerica. Ciò è nella linea dei movimenti “altermondialisti”, che Besancenot conosce bene per essere stato militante ed oratore al Forum Sociale di Porto Alegre nel 2001 e nel 2002. I punti principali di analisi non si discostano da quelli comuni a tutta la sinistra anticapitalista europea, seppure con un marcato interesse agli aspetti più strettamente economico-sociali e minore attenzione ai tratti desunti dalle pratiche ecologiste, femministe e libertarie, che caratterizzano maggiormente altre esperienze della sinistra in Europa. Dunque un impianto di solida tradizione marxista, poggiato su analisi ed esempi tratti soprattutto dalla situazione francese e talvolta da quella degli Stati Uniti. Alcuni richiami, e soprattutto la ventina di pagine centrate sull’“ecosocialismo”, sono dedicati al nesso tra sfruttamento capitalistico delle risorse e crisi ambientale, mentre il capitolo “Pour en finir avec les discriminations, l’Egalité” affronta il tema, pesante in Francia quanto e più che da noi, del razzismo, insieme a quello della “discimination cosméthique”, che ha portato al governo ministr di origine araba e africana e di genere femminile. Essa, dicono gli autori, è solo “poudre aux yeux” (polvere negli occhi) per nascondere la natura di “club di uomini bianchi” di ogni luogo di potere, che talvolta si dota di abbellimenti esotici per continuare la propria politica, fondamentalmente discriminatoria e xenofoba. Interessante anche il capitolo dedicato alla possibilità effettiva di ridurre il tempo dedicato alla produzione (gli orari, i ritmi e gli anni di lavoro) per poter usare altrimenti il tempo proprio (qui gli autori sembrano rifarsi, pur non citandolo, addirittura a Paul Lafargue). Pubblico destinatario I destinatari del libro sono, in Francia, i militanti e i simpatizzanti della sinistra, non solo di quella trozkista e non solo di quella anticapitalista, ma più in generale i delusi o i dubbiosi rispetto alle scelte del Partito Socialista, che è spesso accusato di non avere politiche economiche sostanzialmente diverse da quelle della destra neoliberista. Il NPA, peraltro, rappresenta la maggiore novità della vita politica francese, sia per l’effettivo e imprevisto peso che ha cominciato a dispiegare che per le aspettative suscitate. Quindi anche chi si interessa alla politica, analisti, commentatori, semplici cittadini “osservatori” hanno trovato nel libro le ragioni per una affermazione ancora parziale ma certa. Interesse per il pubblico italiano A parte l’analoga profondità della crisi, alcuni elementi di cronaca accomunano l’Italia e la Francia. In ambedue i paesi il principale oppositore della destra ha subito una sconfitta netta, che ne ha anche causato una crisi di leadership e di proposta. Sia in Italia che in Francia la sinistra “radicale” è divisa e frammentata. Da noi come Oltr’Alpe si sono sviluppati movimenti sociali in gran parte spontanei e comunque non egemonizzati dai partiti “tradizionali”. In entrambe le situazioni è forte la presenza di un partito xenofobo, identitario e con punte di razzismo Dunque conoscere queste analisi francesi di fenomeni analoghi ha un indubbio valore anche per il pubblico italiano. Non va poi dimenticato che il NPA rappresenta la più grande novità dei tempi recenti nell’ambito della sinistra in Europa, insieme alla nascita e alla crescita di “Die Linke” in Germania. Indice INTRODUZIONE PRIMA PARTE. PRENDERE PARTITO CONTRO IL CAPITALISMO Un sistema in crisi Un mondo affamato, un pianeta devastato Durante la crisi i profitti continuano Scheda: Proibire i licenziamenti Durante la crisi l'offensiva padronale continua Lettera a Mme Laurence Parisot, del Medef1 Un piano d'emergenza per uscire dalla crisi Scheda: L'industria automobilistica sotto controllo pubblico Scheda: Aumentare i salari e i minimi sociali2 Scheda: Un tetto per tutti e tutte, è possibile SECONDA PARTE. PRENDERE LA PARTE DELLE LOTTE Lettera a quelli che vorrebbero crederci, ma... La prova che le classi esistono, è che stanno lottando Lettera a Mme Christine Lagarde3 del Capitale Spezzare il circolo vizioso della dominazione Scheda: Per una cultura non mercificata Rivoluzionare la società TERZA PARTE. VERSO UN SOCIALISMO DEL XXI Per una democrazia realmente partecipativa -Radicalizzare la democrazia Per una democrazia autogestita -Riappropriarsi delle ricchezze, riprendere il controllo Scheda: L'acqua, bene comune non privatizzabile dell'umanità Per un'alternativa economica -Né dispotismo del mercato, burocratico Per una logica dei beni comuni -Estendere i servizi pubblici né dispotismo Scheda: Caro-petrolio: gratuità dei trasporti collettivi Scheda: Dalla privatizzazione all'abbandono dei servizi pubblici, la storia delle comunicazioni Lettera al Presidente della Repubblica sulla sanità Lettera a Xavier Darcos4 sull'educazione Scheda: Il tempo della ricerca perduta Per un'altra Europa: sociale, solidale, democratica Lettera a un compagno idraulico polacco5 Per cambiare il mondo -Un nuovo internazionalismo Lettera a Dominique Strauss-Kahn6 Per salvare il pianeta -Un’alternativa ecosocialista Per una società solidale: solidarietà, non carità QUARTA PARTE. È PARTITO! QUESTIONI SUL NPA Un'idea che ha fatto strada Perché ora? Ma perché un partito? Militare in altri modi Alta vigilanza Lettera a Daniel Vaillant7 Una sinistra che non si scusa di essere anticapitalista 1 4 SECOLO Per una società senza violenze Per farla finita con le dominazioni: uguaglianza Per non perdere la vita a guadagnare: rivoluzionare il lavoro Lettera a un disoccupato che non capisce più Scheda: Per un servizio pubblico dell'impiego 2 3 Mouvement des entreprises de France, la Confindustria francese Istituti economici francesi che corrispondono in parte agli “ammortizzatori sociali” italiani Ministro francese dell'Economia (c’è un gioco di parole: «Cristina La Guardia… del Capitale») 5 Ministro francese dell'Educazione Nazionale Ci si riferisce alla figura giornalistica del plombier polonais, simbolo del pericolo del “dumping sociale” causato dalle politiche neoliberiste della UE. 6 Economista, politico del PS, Direttore generale del FMI 7 Politico del PS, già Ministro dell'Interno