La vita, un diritto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
Transcript
La vita, un diritto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Periscopio Mondo Allarme igiene in Thailandia aggravata dalle grandi piogge L’Unicef ha lanciato l’allarme per la situazione sanitaria in Indonesia, in conseguenza dello tsunami. La mancanza di installazioni sanitarie e l’inondazione delle fognature creano condizioni pericolose per i sopravvissuti che vivono nei campi provvisori. In alcune province dell’Aceh, solo una persona su mille ha accesso ai servizi igienici. Le recenti piogge torrenziali hanno aggravato i problemi. Ventinove morti in Arabia per una inondazione Le più violente piogge degli ultimi 20 anni sono lo causa delle inondazioni che hanno procurato la morte di 29 persone, travolgendo auto e distruggendo impianti elettrici e strade. La pioggia, inconsueta per questa zona desertica, ha colpito la regione di Medina sabato turbando l’ultimo giorno del pellegrinaggio dell’Haji. LA SFIDA DELLA D omenica prossima celebreremo la 27esima Giornata per la vita, che propone quest’anno il tema “Fidarsi della vita”. Essa giunge in un momento delicato per la società italiana, poichè sono stati accolti 4 referendum riguardanti la recente legge sulla fecondazione assistita che si terranno nella prossima primavera. Siamo chiamati, come cittadini e come credenti, a riflettere su questi temi e a far emergere valori e convinzioni che ci caratterizzano come persona, come coppia o come famiglia. La legge 40/2004, come spiega qui sot- Libretti al portatore: il governo proroga a luglio per le sanzioni É stato deciso lo slittamento dal 1 febbraio al 1 luglio 2005 delle sanzioni per i titolari dei libretti al portatore con depositi superiori ai 12 mila 500 euro, fissate nella misura dal 20 % al 40 % del saldo. Fino ad allora ci sarà tempo per estinguere i libretti al portatore o convertirli in libretti nominali, qualora il deposito sia superiore alla soglia di 12 mila 500 euro. Lo stop ai maxi-depositi per i libretti al portatore è contenuto nelle nuove leggi anti-riciclaggio. Casco obbligatorio per sciare per i minori di 14 anni Dal 1 gennaio 2005 vige la legge che obbliga i ragazzi sotto i 14 anni che praticano sci alpino a snowboard ad indossare un caso protettivo omologato. La norma specifica che i caschi da usare sono quelli marchiati con la sigla EN 1077 e CE. Fino al 31 marzo, tuttavia, non verranno applicate sanzioni. Però forze dell’ordine o gestori di impianti di risalita possono anche prima di tale data impedire l’accesso ai ragazzi sprovvisti di casco. Il 4% dei bambini ha la pressione alta Un’indagine condotta su 2500 bambini tra 6 e 11 anni della provincia di Milano ha evidenziato come oltre quattro bambini su 100 abbiano valori di pressione arteriosa oltre la norma. La pressione alta sarebbe correlata per lo più all’eccesso di peso. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2004: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 La vita, un diritto P iù volte la Conferenza episcopale italiana ha avuto modo di evidenziare come la legge 40 del 2004 sulla “procreazione medicalmente assistita” approvata dal Parlamento italiano, non corrisponda sotto diversi e importanti profili alla dottrina della Chiesa in materia di etica della vita. Tuttavia recentemente il cardinale Camillo Ruini ha sottolineato che l’attuale legge «ha comunque il merito di salvaguardare alcuni principi e criteri essenziali, in una materia in cui sono in gioco la dignità specifica e alcuni fondamentali interessi e diritti della persona umana». Poiché inoltre eventuali «modifiche della legge, fatte con l’intento di evitare i referendum non sarebbero in alcun modo migliorative, ma al contrario dovrebbero forzatamente abdicare proprio a quei principi e criteri essenziali», il Consiglio permanente della Cei suggerisce di accettare il confronto referendario «sebbene certamente non desiderato», come «opportunità per rendere il popolo italiano più consape- vole dei reali problemi e valori in gioco». È così resa esplicita la preoccupazione dei vescovi italiani di non intaccare quei contenuti della legge riconosciuti come moralmente significativi. Tentiamo, accettando il limite di una sintesi forzata in una materia che richiederebbe ben più ampia argomentazione, di sottolineare quali principi contenuti nella legge appaiono di significativo contenuto etico: - Il primo principio generale è quello di assicurare “i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito” (art. 1, 1). In questo essenziale principio viene affermata esplicitamente la soggettività giuridica del concepito. - Il secondo principio consente la procreazione assistita come estremo ed ultimo rimedio contro la sterilità o infertilità, cioè “qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilità” (art. 1, 2). La legge inoltre promuove la ricerca scientifica per eliminare le cause di sterilità (art. 2, 1) e determina che l’accesso alla fecondazione assistita sia consentito solo quando sia stata accertata la sterilità o infertilità Principi e criteri essenziali da salvaguardare Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” to l’esperto, affronta alcune questioni particolarmente importanti per tutte quelle coppie che hanno difficoltà ad avere figli. Al centro del dibattito c’è la tramissione della vita, con le mille sfaccettature biologiche, etiche, giuridiche, ma anche psicologiche, educative, affettive. Una prospettiva che può aiutarci a comprendere significato e valori è quella di chi - come nelle due testimonianze riporatte nella pagina accanto - sceglie altri percorsi: l’adozione oppure l’accettazione dei propri limiti, mirando ad una sublimazione per altre strade delle proprie potenzialità umane. L’ESPERTO, GIANNATONIO DEI TOS / I PRINCIPI DI CONTENUTO ETICO NELLA LEGGE 40/2004 Punti della patente salvi se non si viene fermati La Corte Costituzionale ha dichiarato in parte illegittimo il nuovo codice della strada laddove prevede che vengano tolti i punti al proprietario dell’auto qualora non sia stato identificato il trasgressore, e nel caso che il proprietario stesso non abbia comunicato entro 30 giorni il nome della persona alla guida. L’alta Corte ha mantenuto l’obbligo di fornire il nome dell’autore dell’infrazione entro 30 giorni, ma in caso contrario scatta solo la multa, per quanto salata. Le associazioni dei consumatori annunciano valanghe di ricorsi. e L’AZiON Primo Piano Domenica 30 gennaio 2005 Chiuso in redazione il 26.1.2005 alle ore 18.30 con atto medico (art. 4, 1). - L’accesso alla fecondazione è consentito solo “alle coppie maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi” (art. 5). - È vietata in modo categorico la fecondazione artificiale eterologa (art. 4, 3). - Le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono applicate in base a criteri di gradualità, “ispirandosi al principio della minore invasività e del consenso informato” (art. 4, 2). - Particolare attenzione viene data al consenso informato e inoltre deve essere prospettata alla coppia la possibilità di ricorrere a procedure di adozione o di affidamento (art. 6, 1). La volontà di accedere alla fecondazione artificiale può essere revocata da ciascuno dei soggetti solo fino al momento della fecondazione dell’ovulo (art. 6, 3). - Viene vietata “qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano” (art. 13, 1). La produzione di embrioni umani è consentita unicamente per fini procreativi, ed è vietata per tutte le altre finalità come quelle di ricerca o sperimentazione (art. 13, 3º). La ricerca clinica e sperimen- tale su ciascun embrione umano è consentita solo con finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa correlate, indirizzate alla tutela della salute e dello sviluppo dell’embrione stesso, qualora non siano disponibili strumenti alternativi (art. 13, 2). È interessante sottolineare come la legge accolga la risoluzione A2372 del Parlamento europeo del 1988 che afferma: «la necessità di proteggere la vita umana fin dal momento del concepimento” e “anche lo zigote deve essere protetto e non può essere indiscriminatamente usato per esperimenti», le raccomandazioni del Consiglio d’Europa (1100/1989 e 1046/1986) nonché la Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina del 1996 in forza delle quali “l’embrione e il feto umano vanno trattati nel rispetto della dignità umana”. - La legge protegge l’identità genetica del concepito e proibisce “ogni forma di selezione a scopo eugenetico” (art. 13. 3b). Proibisce severamente la clonazione (art. 13, 3c; 12, 7). - Allo scopo di tutelare l’embrione la legge vieta la crioconser vazione o congelamento degli embrioni, la soppressione e la riduzione del numero degli embrioni. - Allo scopo di evitare la crioconser vazione “non si devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario a un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre” (art. 14, 2). Anche sotto questo aspetto la legge italiana ha recepito in pieno la Risoluzione A2-372/1988, del Parlamento europeo che chiede sia fecondato in vitro solo quel numero di ovuli che possono essere trasferiti nel grembo materno. Sono questi alcuni dei contenuti della legge che appaiono a “rischio di modifica” in una eventuale revisione della stessa per evitare il referendum, anche se il cardinale Ruini ha sottolineato che «in questo confronto i cattolici non sono soli, ma si trovano a concordare con molte persone anche non credenti (tra cui uomini di scienza, di cultura, delle comunicazioni sociali) ugualmente preoccupate del nostro comune futuro». Gian Antonio Dei Tos e L’AZiON VITA Primo Piano Domenica 30 gennaio 2005 3 ADOZIONE E AFFIDO, DUE MODI DI FARE FAMIGLIA D are una famiglia ai bambini e ragazzi che ne sono privi. Far vivere la gioia e la responsabilità della maternità e paternità alle coppie che non hanno figli propri. L’adozione e l’affido sono due percorsi assai diversi tra loro, tuttavia uniti da un atteggiamento di accoglienza nei confronti della vita e da una concezione di apertura della coppia, della famiglia nei confronti dei bambini e ragazzi “senza famiglia”. In Italia dal 2001 ad oggi su 83 mila 534 domande di adozione nazionale quelle “pronunciate” sono state 8 mila 365. Le adozioni internazionali, invece, dal novembre 2000 al giugno 2004 erano 8 mila 749 (adottati da 7 mila 419 famiglie): il 22 % dall’Ucraina, l’11,8 % dalla Russia, il 9,1 % dalla Colombia, l’8,6 % dalla Bulgaria. Si calcola che in Italia oggi siano 30 mila i bambini “senza famiglia”: 2 mila 633 nei 202 istituti che dovranno chiudere entro il 2006; circa 10 mila in affido; gli altri accolti in comunità educative e familiari. L’ADOZIONE DI TRE RAGAZZI L’ESPERIENZA DI UNA COPPIA Dall’ipotesi della fecondazione La scelta d’amore dei Cucciol alla scelta dell’adozione P H anno discusso, riflettuto, ragionato, pianto per cinque anni. Alla fine hanno intrapreso, senza forzature, la strada dell’adozione. Ed oggi, a distanza di diversi anni, Patrizio e Marina (i nomi sono inventati) per nulla al mondo tornerebbero sui loro passi. Quei due bambini, oggi ormai adolescenti, li sentono come loro figli. «Abbiamo realizzato la nostra ricerca di paternità e maternità» riconosce Patrizio. Ad un certo punto del loro cammino di coppia, Patrizio e Marina si sono anche rivolti a centri specializzati di procreazione assistita. «Vedendo che non arrivavano i figli, abbiamo deciso di tentare la strada della fecondazione omologa (vale a dire con il seme del marito ndr). È un’esperienza “non piacevole” per dirla con un eufemismo, e dopo i primi tentativi l’abbiamo abbandonata e abbiamo percorso quella dell’adozione - spiega Patrizio -». Evidentemente il dibattito in corso sulla legge sulla fecondazione assistita li tocca da vicino. «Mi pare eccessivo il livello dello scontro - sottolinea Patrizio -. Si tratta di problemi che toccano il privato, che vanno a pesare su meccanismo che fanno “Sulla procreazione toni troppo violenti” parte del vissuto della persona. Trattarli in modo quasi violento fa male a chi vive il dramma della infertilità. Chi interviene su questi argomenti dovrebbe sempre tenere conto delle angosce di tante coppie. Anche perché non è ancora superato il pregiudizio nei confronti delle coppie che non hanno figli. Una sorta di “condanna so- Ecco il testo del messaggio del Consiglio Episcopale Permanente della Cei per la 27esima Giornata per la vita che si celebra domenica prossima 6 febbraio. L a vita è un intreccio di relazioni e le relazioni richiedono che ci si possa fidare gli uni degli altri. Secondo una tendenza culturale diffusa, la vita degli altri però, non è degna di considerazione e rispetto come la propria. In particolare non riscuote un rispetto sacro la vita nascente, nascosta nel grembo d’una madre; né quella già nata ma debole; né la vita di chi non ha i genitori oppure li ha, ma sono assenti e aspetta di averli col rischio di aspettare molto a lungo, forse addirittura di non averli mai. Così chi attende di nascere, rischia di non vedere mai la luce; e chi attende in un Istituto l’abbraccio di due genitori, rischia di vivere per tutta la vita con il desiderio di un evento che mai accadrà. Scontiamo modi di pensare e di vivere che negano la vita altrui, che non si fidano della vita ciale” che si aggiunge al dolore della donna, che vive questa situazione come una sconfitta biologica, e della coppia che deve fare i conti con il fallimento del proprio progetto di vita. Teniamo anche conto - continua Patrizio - che anche verso l’adozione vi sono ancora dei pregiudizi, molti considerano ancora l’adottato un figlio “minore”. E penso che non tutte le coppie siano adatte ad adottare. Faccio un esempio concreto: il diverso colore della pelle da alcuni è ancora vissuto con disagio. Quindi l’adozione di un bambino di colore può mettere in difficoltà una coppia». Ad anni dall’arrivo dei figli adottivi, Patrizio è arrivato alla conclusione che «il mio rapporto di genitorialità ha la stessa bellezza e la stessa pregnanza di significati di chi è padre biologicamente». Parole su cui riflettere. Senza toni violenti. Pensando al bene dei più piccoli. Federico Citron perché diffidano degli altri, chiunque essi siano. E invece: “Non è bene che l’uomo sia solo!” (Gen 2,18): lo scopo dell’esistenza sta nella relazione. Con l’Altro, che ci ha creati, ci ama da sempre e per sempre, e per noi ha in serbo la vita eterna. E con gli altri, a cominciare da chi più ha fame e sete di vita e di relazione: come il bambino non ancora nato o i molti bambini senza genitori. C’è il bambino non ancora nato, icona e speranza di futuro: entrare in relazione con lui, considerandolo da subito ciò che egli è, una persona, è la più straordinaria avventura di due genitori. In questo senso, l’aborto, quando è compiuto con consapevole rifiuto della vita, superficialmente o in obbedienza alla cultura dell’individualismo assoluto, è la più terribile negazione dell’altro, la più gelida affermazione dell’individuo che ignora l’altro, perché riconosce soltanto se stesso. In non poche circostanze, in er l’aver colto “nel dialogo dei cuori, ancor prima che nei legami biologici la vera essenza della procreazione”, Luigina e Angelo Cucciol hanno ricevuto a Conegliano, lo scorso dicembre, il premio Civilitas. Da qualche tempo infatti in casa Cucciol a Saccon di San Vendemiano fanno un sano trambusto tre bambini: Antonella, Matteo e Christian. Tutti e tre adottati. I promotori del Civilitas – Dama Castellana e Comune di Conegliano – hanno visto nella scelta dei Cucciol “una testimonianza di amore autentico, capace di rinascita a nuova vita e di riscatto all’oltraggio della sofferenza”. Signori Cucciol, per quale motivo avete scelto di adottare questi tre bambini? «Inizialmente avevamo intenzione di adottare solo un bambino ed è arrivata Antonella. Passati due anni abbiamo pensato di adottare anche Matteo. Poi una domenica sera dello scorso febbraio abbiamo ricevuto una telefonata: Mat- la gioia più grande. Ci sono poi molti bambini e ragazzi che trascorrono la loro infanzia in un istituto , perché i loro genitori li hanno abbandonati o per i più svariati motivi non sono in grado di tenerli con sé. Il loro futuro è incerto e insicuro, perché tra pochi mesi questi istituti saranno definitivamente chiusi. Si aprirà così per le famiglie italiane – sia per quelle che godono già del dono di figli propri, sia per quelle che vivono la grande sofferenza della sterilità biologica – una grande opportunità per dilatare la loro fecondità attraverso l’adozione o l’affido temporaneo. Se una famiglia si dimostra disponibile, non va lasciata sola. Deve avvertire attorno a sé una rete di solidarietà concreta, fatta non solo di complimenti ed esortazioni, ma di tante forme di aiuto e di solidarietà. E chi si rende disponibile per l’adozione o l’affido, deve sentirsi parte di un’avventura collettiva, in cui gli altri ci sono, vivi e presenti. 26. GIORNATA PER LA VITA IL MESSAGGIO DEI VESCOVI Fidarsi della vita verità, l’aborto è una scelta tragica, vissuta nel tormento e con angoscia, sbocco di povertà materiale o morale, di solitudine disperata, di triste insicurezza: in queste situazioni a negare l’altro è, in ultima analisi, tutta una società, cieca nei riguardi dei bisogni delle persone e insensibile al rispetto del figlio e della madre. Anni di esperienza inducono a ritenere che la via maestra per vincere la cultura dell’individualismo, ma anche per superare la fragilità che durante una gravidanza può nascere dalla paura di non farcela, consiste nel fare compagnia alle madri in difficoltà, aiutandole a capire che gli altri esistono, ti aiutano, non ti lasciano sola e portando assieme a te il tuo peso, lo rendono sopportabile, fino a farti scoprire che non di un peso si tratta, ma del- teo aveva avuto un fratellino, Christian, dovevamo decidere in fretta se adottare anche lui e noi abbiamo detto sì!». Quindi, se non ho capito male, voi non potevate avere figli? «No, non potevamo. È passato del tempo, dopo aver fatto tutti gli esami e non avendo mai ricevuto una risposta sul perché non potevamo aver figli, ci siamo informati sull’adozione e abbiamo optato per questa scelta». Come vivete l’esperienza e i problemi dell’adozione? «Adottare un bambino non è facile. Abbiamo iniziato con i corsi dagli psicologi, i colloqui con il sacerdote, i carabinieri, il tribunale dei minori, il giudice… Finché dopo cinquesei mesi ci è arrivato l’attestato di idoneità per l’adozione e abbiamo avviato le pratiche. Sono passati tre anni ed ecco che una sera ci chiamano e ci dicono che è una bambina». E da quel momento la vostra vita è cambiata... «Siamo andati a prendere Antonella in Bulgaria. Una bambina autonoma, capace di mangiare da sola e che non aveva mai visto un giocattolo. Quando è arrivata a casa nostra, e questo è successo per tutti i bambini, nel giro di dieci giorni ha dimenticato tutto, ha rivoluto il ciuccio, il biberon… come se rinascesse di nuovo. Insomma nella nostra vita c’è un po’ più di trambusto, ma ce la facciamo! I bambini sono ben inseriti nella comunità e regolarmente ci incontriamo con le famiglie che vivono la nostra stessa esperienza per confrontarci sui problemi dell’adozione». Un consiglio per le coppie che vogliono intraprendere il vostro stesso percorso. «L’unico consiglio che possiamo dare è quello di avere tanta pazienza, di prepararsi psicologicamente e di farlo solamente se ci si crede al cento per cento perché altrimenti non ci può essere quello scambio reciproco di affetto». Laura Biasi Risuonano perciò particolarmente suadenti in questo momento, per le famiglie e per le comunità, le parole di Gesù: “Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande” ( Lc 9,48). Perché dunque non fidarsi della vita rispondendo a una sfida che viene dagli eventi? Ne guadagnerebbero le famiglie nel vivere la esaltante avventura di una fecondità coraggiosa che fa sperimentare che “vi è più gioia nel dare che nel ricevere” ( At 20,35). Ne guadagnerebbero molti figli nel trovare finalmente l’affetto e il calore di una famiglia e la sicurezza di un futuro. Ne guadagnerebbe l’intera società nel mettere in evidenza segni convincenti che le farebbero prendere il largo nella civiltà dell’amore. La vita vincerà ancora una volta? Osiamo sperarlo e per questo chiediamo a tutti una preghiere unita a un atto di amore accogliente e solidale. 4 V I T E DA NordEst NOTIZIE Ogm, legge regionale in arrivo La scorsa settimana la Commissione agricoltura del Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità una proposta di legge per disciplinare l’uso delle colture transgeniche. Il testo, che verrà portato in Consiglio in una delle prossime sedute, prevede alcune iniziative volte ad evitare la diffusione incontrollata di organismi geneticamente modificati nell’ambiente e prevenire l’ibridazione delle produzioni tradizionali e biologiche per mantenere la ricchezza distintiva delle colture. Le colture transgeniche saranno, quindi, vietate in Veneto fino a quando non verrà adottato il “piano di coesistenza” previsto dal decreto legge 279/2004. Pavan riconfermato presidente dell’Associazione comuni Nei giorni scorsi Angelo Pavan, 74 anni, già sindaco di Paese e per vari anni senatore e sottosegretario, è stato riconfermato alla presidenza dell’Associazione comuni della Marca trevigiana, che raggruppa 92 dei 95 comuni della provincia. Il nuovo consiglio dell’Associazione comuni si è riunito giovedì scorso per definire il programma per il prossimo quinquennio ed eleggere il nuovo vicepresidente: Roberto Zanchetta, sindaco di Ponte di Piave. Del nuovo consiglio fanno parte, oltre a Pavan e Zanchetta, Angelo Civiero (Castello di Godego), Nico Cunial (Crespano), Marco Fighera (Istrana), Mario Meneghetti (Cordignano), Agostino Coppe (Segusino), Battista Zardet (Revine), Katia Signori (Mogliano), Celeste Da Lozzo (Refrontolo) e Narciso Vardanega (Possagno, nominato in qualità di presidente del Consorzio Bim Piave). Corso Aitsam per amministratori di sostegno Venerdì 4 febbraio inizia a Conegliano il corso di formazione per amministratori di sostegno promosso dall’Aitsam Sinistra Piave. I relatori del primo dei sei incontri previsti sono Rodolfo Piccin, giudice tutelare a Pordenone, e Renato Rizzo, presidente onorario Cassazione; interverranno su “Legge 9.1.04 nº 6: innovazioni, valori, etica - Partire dai bisogni della persona disabile: il provvedimento personalizzato”. Tutti gli incontri si terranno nella sala mons. Dal Col (di fronte all’ospedale civile), dalle 17 alle 20. La partecipazione è gratuita. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi al 347-0868785. S e m p re d i p i ù badanti e colf U na realtà che continua a restare sommersa. E cresce. Le badanti nel nostro territorio sono sempre di più. Continuano ad arrivarne sempre di nuove. Accanto alle tante ucraine, alle moldave e russe, in quest’ultimo periodo arrivano soprattutto rumene. Riescono ad attraversare le varie dogane senza imbattersi in particolari ostacoli. Ma non certo per “grazia ricevuta”: il passepartout costa loro un capitale. C’è chi paga anche 3 mila euro per non avere “intoppi” burocratici alle frontiere. Arrivano seguendo tracce e informazioni di loro compaesane, che le aiutano a sistemarsi in cambio del primo stipendio. Arrivano spinte sempre dalla stessa, irresistibile molla: povertà, mancanza di lavoro o paghe che arrivano a 60-70 euro. Mentre lamentiamo gli effetti negativi della delocalizzazione delle nostre aziende nei Paese dell’Est, le badanti rappresentano la “delocalizzazione inversa”. Tanto che a volte arrivano qui dopo aver conosciuto l’Italia attraverso le nostre fabbriche insediatesi a casa loro. Così per le famiglie che si ritrovano con un anziano non autosufficiente la soluzione della badante che viene dall’Est è la più rapida e conveniente. La paga di una badante, infatti, può variare dai 600 agli 800 euro. Quindi meno della retta mensile di un anziano in casa di riposo che solitamente supera 1.200-1.300 euro. Perciò per i parenti è meglio trovare una straniera na campagna elettorale presentata come lo scontro finale tra il bene e il male è ciò di cui abbiamo meno bisogno in questo momento, per il bene della nostra patria. Se vogliamo crescere come paese democratico, invece della contrapposizione totale dobbiamo trovare ad ogni costo basi comuni di intesa. Anche questo fa parte dell’essenza della democrazia. Proprio perché nessuno nel piano politico può pretendere di avere in mano tutta la verità e tutto il bene che escluderebbe ogni altra alternativa, è necessario trovare un comune progetto di base dove si componga ciò che di meglio si trova nelle diverse posizioni e che da tutti sia accettato e condiviso. Ma per trovare tale intesa bisogna ammettere che anche chi per certi aspetti è il mio avversario, sia convinto quanto me di certi valori essenziali. Stabilita questa base poi ci si può dividere e combattere anche aspramente sugli indirizzi concreti di politica, ma la battaglia non degenererà mai in uno scontro tra la vita e la morte. Se non fosse possibile trovare un simile accordo, significa che ci troviamo ancora in una fase primitiva nella costruzione di una nazione moderna, in una fase di passaggio da uno stato incivile ad uno di or- disponibile 24 ore su 24, anche regalandole vitto e alloggio; con il risvolto positivo che in questo modo l’anziano resta nella sua casa. I diritti di 50 mila badanti Ma far la badante logora. È poco gratificante. Così adesso nel nostro territorio tante di loro, quando muore l’anziano di cui si occupavano, preferiscono cercare un lavoro come colf. A conti fatti “andare a ore” significa vivere un po’ meglio: con 7 euro all’ora per sei ore al giorno lo stipendio a fine mese è lo stesso, ma con ritmi di lavoro meno pressanti. Per pagarsi l’affitto dell’appartamento, un modo efficace è quello di dare ospitalità a qualche connazionale appena arrivata e senza sistemazione, magari clandestina. Franco Pozzebon R egolari o clandestine, si calcola che nel Veneto le badanti siano circa 50 mila. Con le “quote d’ingresso” per il 2005 dovrebbero essere permessi altri 2.200 ingressi regolari. Un “esercito” di fronte al quale occorre essere attrezzati. Uno piccolo strumento è la guida per le donne immigrate, presentato martedì scorso dalla Cisl regionale, con informazioni su diritti e norme in materia di immigrazione, sanità, lavoro, eccetera. Riguardo alla realtà delle badanti, Franco Lorenzon, segretario della Cisl del Veneto spiega: «In tutta questa problematica oggi un dato è certo: le famiglie si arrangiano come possono. Le “quote di ingresso” di immigrate autorizzate dal Governo non rispecchiano la realtà e l’unica scelta possibile è la clandestinità; il rapporto di lavoro, con badanti clandestine, non può che essere “fuori regola”; la Regione Veneto, dopo averlo concordato con il sindacato, sta erogando contributi alle famiglie. Si tratta di un primo passo, ma non basta». Le soluzioni, secondo il sindacato, sono difficili ma vanno affrontate e trovate: «Per ciò che riguarda l’immigrazione occorre “sanare” l’esistente e prevedere quote di ingresso rapportate alla effettiva esigenza delle famiglie – dichiara ancora Lorenzon –. Riguardo al mercato del lavoro occorre superare l’import irregolare di manodopera favorendo una pluralità di soggetti (pubblici e privati) che si occupino di intermediazione di manodopera; pervenire a livello regionale ad un contratto che definisca un trattamento economico e normativo capace di rispondere a queste nuove esigenze delle famiglie e delle lavoratrici. Riguardo infine ai servizi sociali, occorre inserire le badanti nella rete dei servizi a favore delle persone non autosufficienti». Q uale futuro si può prevedere per il fenomeno delle badanti? «La nostra è una società in cui gli anziani saranno sempre di più. Di conseguenza ci sarà sempre più bisogno di badanti». È questa la convinzione di Ida Bellina; grazie al suo servizio di volontariato al Centro di ascolto della Caritas foraniale di Vittorio Veneto è a stretto contatto con la realtà delle donne straniere presenti SEGUE DALLA PRIMA U e L’AZiON Attualità Domenica 30 gennaio 2005 dinata organizzazione civile. Oppure significa che siamo piombati in una degenerazione totale dello stato democratico, come è successo con il fascismo, il nazismo e il comunismo. Allora sì è necessario contrapporsi nel modo più radicale e più chiaro possibile. Francamente non possiamo pensare di essere in simili situazioni. Ci sono state nel passato, ma le abbiamo superate da tanti anni ormai. Siamo uno stato democratico moderno; abbiamo già una Costituzione da tutti accettata: anche il linguaggio della lotta politica deve manifestare questa nostra identità consolidata. (GpM) QUALE FUTURO? “Senza integrazione, destinate a rimanere un mondo a parte” nel nostro territorio. «Per loro la prospettiva è quasi sempre quella di tornare a casa dopo qualche anno. Ma ci sono anche casi di ricongiunzione familiare: con l’arrivo del marito, dei figli. Per queste donne mancano luoghi d’incontro che non siano i giardini pubblici, le piazze. E mancano anche occasioni di socializzazione e integrazione. Soli- tamente rimangono divise per etnie di appartenenza. L’esperienza di giungere in Italia permette loro di imparare molte cose sul nostro modo di vivere, sulla nostra cultura, sulle possibilità e libertà per noi del tutto normali. Ma restano sempre una realtà a se stante. Diversamente esse potrebbero rappresentare per noi un arricchimento: imparando a conoscere la loro cultura, le loro storie personali, i loro valori». Se ci aggiungiamo la paura continua di quelle che sono clandestine, sempre a rischio di forme di ricatto e sfruttamento, ecco completato il quadro di un fenomeno destinato a restare a lungo “sommerso”, un mondo a parte, nonostante il valore sociale che esse rappresentano. Come è accaduto, in altri tempi, per le balie, le serve… gli schiavi. e L’AZiON Attualità BADANTI Domenica 30 gennaio 2005 (a sinistra) Suor Fiorenza Marchesin, di Colfrancui, missionaria in Sudan; (sotto) soldati e armi, un’immagine fino ad oggi troppo comune, in Sudan spiega suor Fiorenza – non lo permette e obbliga ad attingere ai propri pozzi». Lavoro? «Come cristiani sono discriminati: non vengono assunti, e se ci sono licenziamenti sono i primi a perdere il posto. E le donne possono lavorare solo nelle ville degli arabi». C’è un baratro gigante, racconta, tra i poverissimi profughi e la ricchezza della vita dei cittadini, arabi di lingua e musulmani di credo. E le suore cosa fanno? «Una goccia nell’oceano» dice suor Fiorenza. Ma gnerà portare a termine lo sminamento della regione». Ma prima del futuro c’è il presente da superare. Un presente in cui, come spiega suor Fiorenza, «anziani non ce ne sono, perché nessuno arriva a quell’età». Parla della sua gente, i profughi che arrivano dal sud cristiano a… sotto casa. Milioni di profughi. «Una sofferenza grandissima, che non si può nemmeno descrivere», sintetizza lei. Vita in capanne di sabbia e baracche di lamiera e alloggi di bambù o di pietra cotta al sole. Che di tanto in tanto il governo rade al suolo con i suoi bulldozer, costringendoli a essere profughi di qualche chilometro ancora. Morendo per le infezioni dell’acqua non potabile: eppure basterebbe costruire un pozzo. «Ma il governo – quanto ci ha appena raccontato è ben di più di una goccia: un centro di riabilitazione per disabili, una scuola di cucito ed economia domestica che forma chi a sua volta diverrà maestra di altre, otto scuole gestite dalla diocesi che accolgono centomila studenti fino alla terza media. Una di queste scuole vede la sua aula più grande trasformarsi in chiesa la domenica. «Qui non abbiamo costruito chiese, perché non possiamo, ma anche perché la priorità massima sono le scuole, l’educazione umana e cristiana» spiega asciutta asciutta. «Ma la popolazione qui ha una fede fortissima, straordinaria. Come è forte la loro pazienza: da 50 anni aspettano la pace». Come è forte anche suor Fiorenza, che per mesi lo scorso anno ha assistito la madre in coma. Ma poi ha dovuto lasciarla per tornare in Sudan. Lì dove la mamma la guarda dal cielo. Tommaso Bisagno Suor Fiorenza Marchesin a Khartoum Sudan, la pace La manovalanza attesa da 50 anni ILLEGALI MA MOLTO UTILI L che ci conviene U a strada è aperta ed è difficile immaginare che resti deserta. Dalla Moldavia, dall’Ucraina, dalla Russia, dalla Romania è quasi un pellegrinaggio, incessante da anni, quello delle donne di mezza età che vengono da noi a fare le badanti o le colf. E sono viaggi che nulla finora ha potuto fermare, nemmeno la Bossi-Fini. Perché nei Paesi d’origine non c’è alternativa a questa forma di “emigrazione rosa”. E perché in Italia non c’è alternativa a questa forma di immigrazione che fornisce manovalanza a basso costo laddove nessuno vuol andare. Eppure questo fenomeno va guardato in controluce, per gli effetti che si creano. Nei Paesi di provenienza ci vuol poco ad immaginare le famiglie “spezzate”: con figli senza la presenza della madre che possa accudirli, educarli, dar loro affetto; con mariti e parenti che in qualche modo devono arrangiarsi a gestire la casa. Per molte di esse è probabile che quando ritorneranno a casa si ritroveranno con qualche soldo da parte, ma anche con qualche problema in più A casa nostra l’arrivo delle badanti sortisce un duplice effetto: da una parte solleva i familiari di anziani e malati dall’incom- I n questa settimana, il 27 gennaio, si celebra in Italia la “Giornata della Memoria”: memoria dello sterminio degli ebrei d’Europa durante la seconda guerra mondiale. Preferisco parlare di sterminio (questo è il significato letterale di shoah), piuttosto che di olocausto, perché non c’è niente di religioso, di devoto nel “sacrificare” milioni di persone alla follia nazista. E perché la strage ambiva ad essere totale, un olocausto, appunto, ma in realtà non lo è stata, perché non poteva esserlo. Un resto di Israele si è salvato, e con quel resto è stata preservata la possibilità del riscatto per coloro che quello sterminio lo avevano organizzato o tollerato, o che avevano fatto finta di non vedere. benza della cura, spesso però esonerando i parenti dal dovere morale dell’assistenza e dell’accompagnamento; dall’altra parte supplisce alle carenze delle strutture pubbliche che dovrebbero curare ed accogliere gli anziani, specialmente non autosufficienti. Di fronte a questa forma di clandestinità abbastanza innocua, anzi utile per la nostra società, le forze dell’ordine non intervengono. Come potrebbero? Retate o controlli a tappeto metterebbero in difficoltà centinaia, migliaia di famiglie, costringendole a rivolgersi alle istituzioni perché diano subito risposte al problema dei tanti anziani e malati tenuti in casa. Per il “pubblico” s’innescherebbe un corto circuito ancor peggiore. Invece, a dirla tutta, la loro regolarizzazione permetterebbe un miglior controllo della presenza, una maggior regolarità negli adempimenti fiscali e contributivi. Quest’anno, per la prima volta, anche le Nazioni Unite hanno dedicato, lo scorso 24 gennaio, una sessione speciale dell’Assemblea generale all’anniversario della liberazione di Auschwitz. Le Nazioni Unite sono nate come reazione alle atrocità della seconda guerra mondiale e nella loro istituzione hanno avuto un ruolo importante intellettuali e uomini politici di origine ebraica. L’Onu ha fatto sorgere il moderno stato di Israele, un evento che non può non ricordare le vicende dell’antico Israele. E tuttavia, proprio nella gestione della vicenda israeliano-palestinese, l’Onu ha mostrato in questi cinquant’anni tutti i suoi limiti di attore politico. Negli ultimi decenni si era creata un’apparente ostilità tra l’Onu e lo stato i- na povertà inimmaginabile, una speranza grande, una fede fortissima. Si vive nei superlativi, sbalzati tra picchi di dolore e di amore, nei dintorni di Khartoum, Sudan. È la vita quotidiana che ci racconta suor Fiorenza Marchesin, 61 anni, originaria di Colfrancui, francescana elisabettiana, da cinque anni in Sudan. Lei preferisce iniziare il suo racconto dalla speranza: la pace. Ovvero l’accordo firmato all’inizio di gennaio tra il governo sudanese, di forte matrice islamica, e i ribelli del Movimento di Liberazione Popolare, che operano nel sud del paese, a maggioranza cristiana (forte nel paese è anche la religione animista). Proprio nel sud del paese era esplosa la guerra civile che ha costretto molti a fuggire, profughi. «Siamo tutti contenti, anche se è passato troppo poco tempo perché si possano vedere cambiamenti sostanziali. È un grande passo in avanti, e brilla una speranza per tutti. In particolare i profughi: tutti puntano a ritornare al loro paese, qualcuno è già partito per vedere le condizioni. Ad esempio biso- SUDAN: La pace ritrovata, dopo due milioni di morti Ed ora i milioni di profughi, la povertà le mine... n accordo di pace per il Sudan dopo 21 anni di guerra civile. A Nairobi, in Kenia, è stata siglata nei giorni scorsi un’intesa tra il governo del Sudan e i ribelli del Movimento popolare di liberazione. A firmare la storica pace il vicepresidente sudanese Ali Osman Mohamed Taha e il capo dei guerriglieri John Garang, rappresentanti delle due parti, finora impegnate in un lungo e sanguinoso conflitto, che ha causato almeno due milioni di morti. Secondo quanto stabilito nel protocollo firmato dai contendenti, National Congress party (il partito al potere) e Spla (l’Esercito popolare di liberazione del Sudan) formeranno un governo di coalizione. Il potere sarà decentralizzato, le entrate del petrolio saranno divise e si procederà all’unificazione dell’esercito. Alla fine di un periodo di interim di sei anni, il sud potrà votare per la secessione. L’intesa, però, non pacifica del tutto il martoriato paese africano: non comprende infatti la regione del Darfur, tuttora devastata dalla guerra civile, e teatro di una delle più gravi emergenze umanitarie degli ultimi tempi. U NAZIONI UNITE ED ISRAELE Memoria della shoah ed antisemitismo sraeliano, a causa del formarsi in seno all’Assemblea generale di una “maggioranza automatica” di paesi che ha votato, almeno dalla guerra dei sei giorni del 1967, una lunga serie di dichiarazioni che condannavano sistematicamente la politica “aggressiva” di Israele nei confronti degli stati arabi e di limitazione dei diritti dei palestinesi. Non più di un anno fa, l’Assemblea ge- nerale non era riuscita a far approvare una risoluzione di condanna dell’antisemitismo, per l’opposizione dei paesi arabi, che vedevano in essa un possibile cedimento politico alle posizioni israeliane. Nel 2001 la conferenza di Durban sul razzismo è virtualmente fallita proprio per la scelta di inserire nel documento finale un riferimento, per quanto generico, alla questione israe- 5 lo-palestinese, presentando lo scontro politico in termini tali da farlo apparire come una lotta razziale. Raramente la questione israeliano-palestinese ha potuto essere trattata in modo costruttivo in sede Onu: alle pregiudiziali anti-israeliane dei paesi arabi si è infatti contrapposta la politica filo-israeliana degli Stati Uniti (dove vive la più nu- merosa comunità ebraica del mondo). È importante quindi che l’Onu abbia tenuto una solenne sessione speciale per ricordare i campi di concentramento nazisti e chiedere che quelle atrocità non siano mai dimenticate. L’antisemitismo è ancora, in gran parte del mondo, una straordinaria cartina al tornasole che misura la tendenza al razzismo di una comunità. La formula “dimmi che cosa pensi degli ebrei, e ti dirò quanto sei esposto al contagio del razzismo”, può sembrare banale, ma è vera. Anche oggi. Paolo De Stefani 6 e L’AZiON Attualità Domenica 30 gennaio 2005 progetto più strategico. Questa è la sfida della mia gestione. La Casa delle Libertà non può perdere opportunità perché non riesce a fare aggregazione». Come è trascorso il primo mese da coordinatore? «Diversamente dalle mie paure dovute alle notizie di stampa, ho trovato un clima di collaborazione, c’è la voglia di raggiungere obiettivi. Forza Italia è il più giovane tra i grandi partiti italiani, non è mai stata strutturato». Ma non pesa, er il suo fare conciliante ed oltre alla “gioecumenico Floriano Zamvane età”, anFORZA ITALIA bon si è guadagnato lo che la storia poin provincia di Treviso scherzoso appellativo di “don”. Ma litica diversa i traguardi che ha raggiunto - due dei dirigenti? volte sindaco di Conegliano, due «Più grande è Iscritti: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . circa 5.000 volte presidente della Conferenza il partito, più voci Coordinamenti comunali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 dei sindaci dell’Ulss 7, e da un meci sono, più bisoAmministratori (sindaci, assessori, consiglieri): . . 300 se coordinatore provinciale di Forgna fare sintesi». Parlamentari: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 za Italia - dicono che l’uomo sa il fatLa Lega in queConsiglieri regionali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 to suo, conosce le regole della polisti anni ha difeAssessori regionali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 tica, e sa come muoversi in quel so con i denti la Consiglieri provinciali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 mondo. Per certi versi ricorda i mopropria identità di di un “cavallo di razza” della Dementre Forza Imocrazia Cristiana, Arnaldo Forla- munque, è il risultato del partito». talia in provincia è apparsa Scorrendo i nomi di chi conni: sempre composto ed equilibraremissiva. Condivide l’analita nel partito si ritrova tanta to ma con le idee ben chiare sull’osi? DC. Senza dirlo avete rifatto biettivo da raggiungere. «Il problema è duplice: da un lala Balena Bianca? Nei prossimi due mesi la proto la necessità della differenziazio«Forza Italia, nel momento in cui ne. Vi sono temi cari alla Lega, su verbiale calma di Zambon sarà messa a dura prova dalla campagna e- si è costituita ha raccolto il consen- cui si può discutere, ma su cui FI lettorale per le regionali. Una cam- so del ceto moderato, cristiani-libe- non può appiattirsi. L’altra ragione pagna elettorale impegnativa più rali e laici-liberali. In un sistema e- per cui FI è poco visibile a livello per la concorrenza interna alla Ca- lettorale che ha ridotto i soggetti po- territoriale è la disposizione naziosa delle Libertà che per lo scontro litici, Forza Italia è diventato il con- nale, molto contestata e che io ritenitore dell’ex pentapartito. Que- tengo superata, di non disporre del con il centosinistra. Zambon, quale sarebbe un sto differenzia il centrodestra, che simbolo sotto i 15 mila abitanti». oggi conta 4 “contenibuon risultato di Chi è l’iscritto di Forza Italia? tori”, dal centrosinistra Forza Italia per le «Impossibile fare un identikit, vi che è molto frammen- aderiscono persone di tutti i ceti». regionali? tato». «Mantenere i tre Le posizione del suo partito I suoi predecessori consiglieri regionali» su tre questioni regionali scotalla guida di Forza IGira un sondagtanti: sanità, inceneritore e talia hanno dato l’imgio che dà primo cave... pressione di essere Sernagiotto, se«Nella sanità il governo Galan ha in grossa difficoltà a rappresentato la garanzia della quacondo Geromiletgovernare il partito. lità. Per quanto riguarda l’incenerito, terzo Gava. Ne Come mai? è a conoscenza? tore c’è un Piano provinciale sui ri«Non è un problema fiuti e da lì bisogna partire. Le cave «Girano tanti sondi una contrapposizio- sono una necessità ma l’attività edaggi che dicono di ne tra le diverse “ani- strattiva va disciplinata e bisogna tetutto. Io credo al risultato a urne chiuse. Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e me” di Forza Italia ma ner conto del territorio». coordinatore provinciale di Forza Italia di maturazione di un Quel che conta, coFederico Citron VIAGGIO DENTRO I PARTITI TREVIGIANI IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI DEL 3-4 APRILE Forza Italia, un primato da difendere P priolo nella provincia di Treviso, creando un precedente valido, a livello giuridico, in tutta Italia». Proprio giovedì 26 la Camera dei Deputati ha discusso la proposta di legge che andrebbe a modificare l’attuale normativa sulla caccia. Le proposte di modifica sono fortemente criticate, oltre che dal Cpv, anche dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Caccia, che in particolare si oppone ai punti che riguardano: l’allungamento della stagione di caccia (da agosto a febbraio anzichè da settembre a gennaio), l’estensione delle specie cacciabili e la depenalizzazione di alcuni dei reati attualmente previsti, come la caccia di frodo o in aree protette, l’abbattimento e il commercio di specie protette e l’attività venatoria nei giorni di silenzio. Ginevra Lamberti SANITÀ / DAL 1. FEBBRAIO Arriva la ricetta a lettura ottica S e non ci sarà una proroga dell’ultima ora, possibile alla luce delle difficoltà rilevate da più parti, da martedì prossimo 1. febbraio, entrerà in vigore su tutto il territorio nazionale il nuovo modello di ricetta a lettura ottica, sperimentata finora in cinque regioni. L’obiettivo è quello di monitorare la spesa sanitaria a livello nazionale e analizzare le performance complessive del Sistema Sanitario nazionale. È una novità che non complica le cose per gli assistiti che si recheranno dal medico e poi in farmacia. Anzi, ci sarà un vantaggio: la prescrizione del farmaco e delle prestazioni diagnostiche non sarà più “esclusiva” del medico di base, poiché la ricetta a lettura ottica potrà essere fatta anche da altri medici, dagli specialisti ambulatoriali agli ospedalieri, dal “118” alla Guardia medica. Tre elementi principali caratterizzano questa novità: l’identificazione certa e rilevabile dell’assistito tramite la Tessera sanitaria; l’identificazione certa del medico prescrittore tramite la ricetta a lettura ottica; la comunicazione per via telematica ed in tempo reale al Ministero delle Finanze dei dati rilevati dalle ricette al momento dell’avvenuta erogazione delle prestazioni. DIBATTITO A VITTORIO VENETO CORSO PER INSEGNANTI Anacronistica caccia iniziato questa settimana a Conegliano un Corso di aggiornamento per docenti e dirigenti delle scuole statali e non statali ed anche studenti prossimi alla maturità. “Globalizzazione: alla ricerca degli equilibri planetari” sarà il tema delle quattro lezioni in programma. Ad organizzare il corso è la sezione di Conegliano dell’Uciim, l’associazione professionale cattolica di dirigenti, docenti e formatori della scuola. L’Uciim è riconosciuta dal Miur come ente qualificato per la formazione dei docenti. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Il corso è iniziato mercoledì 26 con una lezione di “preludio” sul tema “Fiabe di identità”, tenuta da Roberto Filippetti, esperto di arte e letteratura. Mercoledì 9 febbraio il tema sarà: “La pervasività dei processi di globalizzazione”, con l’intervento dei professori Angelo Ferro e Giovanni Raeli dell’Università di Verona. Lunedì 21 febbraio sul tema “La globalizzazione tra storia e politica” ci sarà una relazione di Fulvio Salimbeni, docente di storia contemporanea all’Università di Udine, Giovedì 24 febbraio sul tema “Globalizzazione o neocolonialsimo?” ci sarà la relazione di Francesco Leoncini, docente di storia dei paesi slavi dell’Università di Venezia. Sede del corso sarà la Casa Toniolo di via Galilei 32 a Conegliano, Le lezioni, seguite da un dibattito, si terranno dalle 15.30 alle 18.30. Per informazioni ed iscrizioni: Carla Montorsi Ghiro, tel. 0438. 24831. M artedì scorso a Vittorio Veneto, presso la sala convegni della biblioteca civica, si è svolta la conferenza dibattito “La caccia ha ancora un senso oggi?”, promossa da Coordinamento Protezionista Veneto, Lega per l’Abolizione della Caccia del Veneto e Lega Anti Vivisezione di Belluno. I dati citati dai relatori parlano di 51 morti (50 cacciatori e un civile) e 89 feriti nella passata stagione venatoria italiana. Tra questi, numerosi gli incidenti verificatisi nelle nostre zone. Il 26 settembre dell’anno appena passato, a Tarzo, è morto il 56enne Angelo Fava, colpito erroneamente da un suo collega cacciatore. Lo scorso novembre, Campodipietra ha visto il 58enne Giancarlo Cappellazzo colpito a una coscia dal compagno di battuta, che credeva di aver puntato il suo fucile contro una lepre nascosta in una siepe. Ancora, il 3 novembre del 2002, a San Pietro di Feletto, un altro cacciatore moriva a causa di un colpo di fucile del suo collega. Tra le esperienze delle associazioni ambientaliste venete ci sono anche vittorie, come quella del dicembre scorso, quando racconta Andrea Zanoni, presidente della Lac Veneto - «il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la caccia ai cuccioli di ca- È I più diretti interessati all’introduzione di questa novità sono i medici di base. La nuova ricetta richiederà loro una maggiore attenzione e un periodo di rodaggio: il sofisticato sistema di lettura ottica li obbligherà a compilare con attenzione le ricette. Nella nuova ricetta, oltre a nome e cognome dell’assistito, il medico di base scriverà i farmaci o le prestazioni giudicate necessarie e indicherà la diagnosi e l’eventuale esenzione. La grande novità è la lettura ottica che, in ogni farmacia, sarà effettuata sulla ricetta attraverso appositi apparecchi, in modo che i dati possano confluire subito all’Agenzia delle entrate: sarà quest’ultima a conteggiare, in tempo reale, i rimborsi dovuti alle farmacie e ad avere un aggiornamento costante sull’entità della spesa farmaceutica. Ma è prevista una doppia verifica: le ricette, periodicamente, saranno inviate alle Ulss che effettueranno un controllo sulla appropriatezza delle prestazioni. Con questo meccanismo le Ulss potranno fare verifiche sull’eccessivo uso di un medicinale o su eventuali anomalie nelle esenzioni e nel rapporto fra le diagnosi effettuate e i farmaci prescritti. FAMIGLIA: Convegno a Conegliano S abato 29 gennaio al Teatro Accademia, a Conegliano, dalle 9.00 alle 16.30 si tiene un convegno sul tema “Tempi del lavoro e tempi della famiglia”, organizzato dall’Ulss 7, in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci, la Pastorale familiare di Vittorio Veneto, l’Afi, l’Altra Impresa e il Centro Servizi per il Volontariato di Treviso. Interverranno Luigi Campiglio, docente di politica economica dell’Università Cattolica di Milano, Paola Di Nicola docente di sociologia dell’Università di Verona, Pierpaolo Donati docente di sociologia della famiglia dell’università di Bologna, Luisa Santolini presidente Forum Nazionale delle Famiglie, Fulvio Scaparro fondatore di Gea (Genitori Ancora). È previsto anche l’intervento del sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Maurizio Sacconi. e L’AZiON Veneto Sociale Tanti finanziamenti per i lavori al via nel 2005 Il Piccolo Rifugio ha amici sensibili Il Piccolo Rifugio come apparirà al termine dei lavori di ristrutturazione A rriva da Venezia un fondamentale aiuto al Piccolo Rifugio. Nella seduta del 22 dicembre, infatti, la giunta regionale veneta ha deliberato un finanziamento di 450 mila euro a favore della struttura e in particolare ai radicali lavori di rinnovamento e ristrutturazione che il Rifugio ha di recente presentato, per una spesa prevista di quasi 2 milioni di euro. «Lo interpretiamo come un riconoscimento non solo alla bontà del progetto di ristrutturazione – commenta Dino Mulotto, responsabile della sede di viale della Vittoria – ma anche alla progettualità sociale del Piccolo Rifugio, alla sua storia di solidarietà e di risposta concreta ai bisogni delle persone disabi- li del territorio e delle loro famiglie. Ringraziamo l’assessorato ai ser vizi sociali e gli assessori regionali e amministratori locali che, conoscendo personalmente e da tempo il Piccolo Rifugio, hanno consentito il riscontro positivo alla domanda di finanziamento». Lo stanziamento per- AL PICCOLO RIFUGIO: Formazione per volontari al fianco dei disabili I mparare a stare a fianco dei disabili come amici solidali. E imparare a collaborare e decidere insieme in un gruppo di volontari. Sono questi i due obiettivi del corso di formazione “La progettazione educativa” organizzato con il Centro di servizio per il volontariato dall’associazione Lucia Schiavinato, che raccoglie i volontari che operano al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. È proprio quest’ultima la sede dei quattro incontri di formazione (tutti alle 20.30), che saranno tenuti da Carlo Donadel e Federica Bastianello. Questo il programma nel dettaglio: martedì 1 febbraio “Lo stile autorevole nell’agire educativo”, martedì 8 “Regole o carezze: l’intervento regolativo con persone disabili adulte”; martedì 15 “Affrontare i problemi educativi in gruppo”; martedì 22 “Prendere decisioni in gruppo”. I posti sono limitati, è necessario iscriversi entro il 28 gennaio. La partecipazione è gratuita. IN 13 PIAZZE DIOCESANE L’INIZIATIVA DELL’AIRC TREVISO Il Cds: una nuova sede per il carcere minorile Arance anticancro S abato 29 gennaio un milione e quattrocentomila chili di arance rosse di Sicilia, generosamente donate ad Airc dalla Regione siciliana, “scenderanno in piazza”. In oltre duemila 500 piazze italiane, con un contributo di otto euro, si potrà acquistare una reticella da tre chili di arance e sostenere la ricerca, giacché tutto il ricavato andrà all’Airc, Associazione italiana per la ricerca contro il cancro. «Lo scorso anno – dice il presidente Airc Alfio Noto – grazie ai proventi della vendita di arance abbiamo potuto finanziare il 53% delle richieste pervenute, finanziando 338 progetti di ricerca contro i 776 pervenuti». Assieme alle arance verrà consegnato il libretto “Il sapore del benessere”: un ricettario illustrato incentrato sull’arancia, “frutto del benessere” per eccellenza. Alfieri della campagna Airc sono i giovani “chef patron” aderenti alla sezione italiana dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe. Settantacinque ristoratori e maestri d’alta cucina, tutti giovanissimi che, oltre ad aver dato ad Airc un significativo sostegno economico, dal 22 al 29 gennaio stanno facendo dell’arancia la regina delle loro tavole e dei loro menu. Fra essi anche il Gellius di Oderzo e il Dolada di Pieve d’Alpago. le piazze della diocesi in cui si potranno comprare le “Arance anticancro”. Ceggia (piazza del municipio), Cessalto (piazza Martiri), Conegliano (piazza 18 luglio), Motta (piazza Luzzatti), Oderzo (piazza Grande), Ponte di Piave (piazza Garibaldi e via Roma), Sacile (piazza del Popolo), Salgareda (via Roma e viale Veneto), San Donà (piazza Indipendenza), Tarzo (via Roma), Torre di Mosto (piazza del municipio), Villa di Villa di Mel (piazza Indipendenza), Vittorio Veneto (piazza del Popolo). E da Gellius un menu a tutta arancia Tutte le piazze Ecco nel dettaglio tutte mette di avviare con tranquillità il primo stralcio dei lavori, che prevede la sistemazione e l’ampliamento della sede della comunità femminile (le ospiti saranno costrette a un temporaneo trasloco), la realizzazione di alcuni locali polifunzionali (ad esempio il salone per le attività ricreative che ospiti e altre persone disabili del territorio svolgono anche con la collaborazione dell’associazione Lucia Schiavinato) e della centrale termica. Ma non è certo solo la Regione ad aver dimostrato attenzione solidale al progetto di rinnovamento. «Ci sentiamo incoraggiati dalla confermata sensibilità e generosità di molti amici, conoscenti e di tante persone che, da quando abbiamo reso pubblico il progetto, hanno voluto concretamente contribuire alla sua realizzazione – dice ancora Mulotto –. Anche alla diocesi di Vittorio Veneto rivolgiamo in tal senso un sentito ringraziamento». Spicca anche la generosità dei panifici del Vittoriese che su stimolo del collega Gioi Tami si sono trasformati in “Amici del Piccolo Rifugio”, donando di tasca propria l’equivalente di quanto donavano i loro clienti, in particolare nell’acquisto dei panettoni artigianali. Dello stato della raccolta fondi come pure dell’avvicinarsi del via dei lavori darà dettagliato e trasparentissimo rendiconto il Piccolo Rifugio stesso nelle prossime settimane. Tommaso Bisagno “C omune di Treviso, Provincia, Ulss, prendetevi le vostre responsabilità sul carcere minorile!”. È quanto scriverà alle istituzioni il Centro di servizio per il volontariato di Treviso in previsione dell’incontro in programma con esse ad aprile. Un richiamo necessario: più volte è stata sottolineata l’inadeguatezza logistica dell’istituto penale minorile, l’unico del Veneto; una sede inadeguata limita il processo di rieducazione e reinserimento dei ragazzi. E il Cds si è fatto carico di promuovere un confronto tra istituzioni che porti a individuare una nuova sede. Domenica 30 gennaio 2005 7 CON LA ONLUS SERVITIUM Formazione per educatori alla salute I mparare a educare bambini e giovani. Imparare a essere formatori nelle scuole di ogni ordine, in particolare nel settore dell’educazione alla salute, sempre più centrale nei curricula scolastici. La filosofia è quella dell’educazione tra pari: non impartire lezioni a uditori passivi, ma sviluppare l’apprendimento attraverso lavoro di gruppo, comunicazione, stimoli alle emozioni e al proprio vissuto. Lo scopo potrà essere anche iniziare a collaborare per il settore scuola con Servitium, la onlus fondata dalla Caritas diocesana che ha proprio nell’educazione alla salute uno dei suoi impegni cardine. Per tutto questo c’è “Progetto domani”, il laboratorio di formazione proposto da Servitium: otto incontri a Conegliano al patronato della parrocchia di San Pio X dalle 15 alle 18 di un sabato pomeriggio ogni due da febbraio a maggio. Più l’affiancamento dei partecipanti agli operatori già ora attivi nell’educazione alla salute nelle scuole del nostro territorio. Destinatari? Educatori in vari ambiti che desiderano accrescere le proprie competenze; insegnanti, pedagogisti, psicologi, assistenti sociali; dirigenti scolastici, volontari, genitori e chiunque si trovi a vivere una relazione educativo-formativa. Ecco il programma nel dettaglio. Primo incontro, 19 febbraio, “La normativa sull’educazione alla salute”, con Gianfranco Araldi; secondo, 5 marzo, “I fondamenti del comunicare mass mediale” con Alessandro Cappellotto; terzo, 19 marzo, “Comunicare con i nuovi e vecchi media” con il professor Italo De Sandre; quarto e quinto, 2 e 16 aprile, “I fondamenti del comunicare interpersonale” con Carlo Donadel; sesto e settimo, 30 aprile e 14 maggio, “La comunicazione nelle relazioni di aiuto” con don Giuseppe Sovernigo; ottavo, 28 maggio, “Progettazione, gestione e verifica” con Raffaello Martini. Informazioni: [email protected]. (TB) Per i corsisti possibilità di lavorare con la onlus della Caritas 8 Domenica 30 gennaio 2005 e L’AZiON Attualità / Economia LE SFILATE E LE FESTE IN DIOCESI VERIFICA SULLE QUANTITÀ Appuntamenti di Carnevale Prosecco doc via ai controlli T empo di Carnevale! E come ogni anno si ripetono ai quattro angoli della diocesi le colorate sfilate dei carri mascherati, frutto dell’impegno di piccoli grandi gruppi di appassionati, dalle scuole materne all’Acr agli amici del borgo alle Pro loco. Hanno già preso il via i Carnevali di Marca: la sfilata inaugurale ha colorato Susegana domenica 23. Domenica 30 i gruppi saranno a Pieve e Villorba, domenica 6 a Vittorio Veneto e martedì 8, Martedì Grasso, affolleranno il centro di Conegliano. Ventitré i carri annunciati al via di queste sfilate, dall’inizio previsto sempre alle 14. Fra di essi anche diocesani: l’Acr di Sarano e quella di Susegana, la Filarmonica di Conegliano, il gruppo Amici 91 di Susegana, il gruppo Bolda di Santa Lucia, il Dal Santo di Prata, il Fantasia di Fontanelle, il Fon Fierun di Corbanese, il Gruppo Giovani di Prata, i Tamburini di Conegliano, la scuola Cerletti di Cone- gliano, le Majorette di Prata, le Pro loco di Villanova di Prata e Vallonto, le scuole materne di Bagnolo, Fontanelle e Solighetto, la Scuola di Danza di Conegliano. Alle sfilate dei Carnevali di Marca è legata anche una lotteria con una Panda come primo premio. Il 5% di tutte le offerte del Carnevale sarà devoluto in beneficenza, metà ad enti e associazioni che operano a livello locale, metà alle vittime del maremoto. Informazioni: www.carnevalidimarca.it, 0438-415138. Gran carnevale anche a Pordenone: la sfilata dei carri è in programma per domenica 30 alle 14.15 lungo viale Martelli, e di lì fino a via Mazzini. La nostra diocesi sarà rappresentata dal Gruppo Amici di Maria Bambina di Torre di Mosto, dal gruppo Dal Santo e dalle Majorettes di Prata e dall’Associazione festeg- D giamenti di Maron. Mentre a Prata l’allegria dei carri ha fatto tappa la scorsa domenica 23, con una nutrita presenza diocesana. Cinque i gruppi in concorso al Carnevale di Ceggia, e tutti del paese. Per maggiori dettagli su questa manifestazione – gli appuntamenti si susseguono dal 3 al 13 febbraio – vedi l’articolo nella sezione Veneziano. Domenica 30 Carnevale in piazza dalle 14 anche a Carve e a Motta. A Sacile si svolgerà sabato 5 febbraio, con partenza alle 15 e itinerario per le vie del centro, la grande sfilata dei carri organizzata dalla Pro Sacile. Tommaso Bisagno a lunedì 17 gennaio nei vigneti e nelle cantine della zona del Prosecco Doc di ConeglianoValdobbiadene sono all’opera i consulenti del Consorzio di tutela per dare attuazione al Piano dei controlli della denominazione previsto dal ministero delle Politiche agricole. Piano che mette in piedi un sistema di verifica della corrispondenza quantitativa tra la superficie coltivata, l’uva doc prodotta e il vino certificato a denominazione di origine posto in bottiglia. Il tutto al fine di consentire al Consorzio di avere un controllo reale della denominazione e garantire il rispetto del disciplinare che regola la produzione. «Con il Piano dei controlli – spiega il direttore del Consorzio Giancarlo Vettorello – si va a tutelare la produzione del Prosecco Doc mediante l’accompagnamento dei produttori verso un miglioramento costante della qualità. L’azione del Consorzio non ha assoluta- mente scopi repressivi. Il Piano va letto come opportunità: con i dati sempre aggiornati sulla produzione, sull’andamento del mercato e sulle scorte, potremo stabilire una politica commerciale sulla base di dati reali». Al Consorzio sono anche convinti che l’appli- cazione dei controlli farà crescere la “stima” del consumatore verso il Prosecco Doc dal momento che questo diventerà un prodotto, in un certo senso, “certificato”. Concretamente i controlli sono di due tipi: sulle carte (dichiarazioni, bolle...) e sul “campo”. «In particolare – spiega Vettorello – abbiamo l’obbligo di controllare, ogni anno, l’esistenza del 25 per cento dei vigneti dichiarati nell’apposito Albo. Altro controllo è quello sulla resa per ettaro (il disciplinare prevede una produzione massima di Doc pari a 120 quintali per ettaro, ndr): attraverso un metodo scientifico si verifica, nel vigneto, qual è la produzione di uva». AGRICOLTORI PREOCCUPATI I n tutto il territorio della Doc Conegliano-Valdobbiadene si stanno susseguendo incontri con produttori, vinificatori e imbottigliatori per illustrare metodologie e finalità del Piano dei controlli. E per vincere alcune resistenze alla sua attuazione. Resistenze che trovano appoggio anche presso i sindacati e alcune cantine sociali. A fare problema non è tanto il Piano dei controlli, considerato in generale necessario per tutelare la denominazione, ma le modalità con cui è stato avviato dal Consorzio. Alla fine è lì, sul rapporto di fiducia esistente tra produttori e Consorzio, che si gioca la riuscita di tutta questa importante operazione. e L’AZiON Economia Il fallimento del Consorzio intercomunale allevatori mette oltre 300 famiglie nel dramma: 6 milioni di euro il “buco” presunto. C’è anche chi rischia casa e terreno Paura a Bibano D efinire di grave ansia lo stato d’animo delle persone coinvolte nel fallimento del Consorzio intercomunale allevatori di Godega (conosciuto come Mangimificio Coop) è persino riduttivo, oltre che sinceramente comprensibile. La vicenda infatti è ancora in via di definizione, ma le nubi all’orizzonte sono nere. I numeri della questione sono eloquenti: oltre 300 coltivatori, quindi altrettante famiglie, rischiano di perdere non solo i risparmi, ma anche – chi ha firmato fideiussioni bancarie – casa e terreno, ovvero tutto quello che hanno. L’esposizione dei finanziatori della cooperativa ammonterebbe a circa 2 milioni 800 mila euro, mentre complessivamente il “buco” arriverebbe a circa 6 milioni di euro netti. L’ultimo passaggio ufficiale si è svolto qualche giorno prima di Natale, quando il Comune ha organizzato un affollato pubblico incontro per spiegare la situazione, dopo la bocciatura sentenziata il 7 dicembre da parte del Tribunale di Treviso della proposta di concordato preventivo presentato dalla Nord Mangimi spa (unica ditta offerente). Una bocciatura causata da uno sbilancio di 890 mila euro conseguente, almeno per il 50%, al collegamento di questa vicenda a quella del Centro zooavicolo del Piave (legato a filo doppio con il Consorzio) per il quale il con- cordato è stato invece concesso: un’azienda debitrice del Consorzio e creditrice del Centro zooavicolo, sarebbe stata declassata da privilegiata a chirografaria, quindi destinata a recuperare non il 100% ma il 40% del credito, e quindi non più in grado di rifondere in toto il debito nei confronti del Consorzio. In seguito a questo, niente concordato preventivo per il Mangimificio e via alle procedure per il concordato fallimentare. Una situazione che ha spiazzato tutti, specialmente dopo che nei mesi scorsi era stata costituita la Nord Mangimi spa (azienda partecipata in cui figura anche la Soligo Latteria Spa): per consentire al mangimificio di continuare a esistere la nuova società era subentrata nell’azienda, dipendenti compresi, con la formula del contratto di affitto di 36 mesi. Si era quindi profilata l’i- potesi del concordato preventivo, ritenuto come un passaggio tecnico dall’esito scontato. E invece la doccia fredda del rifiuto e del conseguente fallimento. Nella riunione convocata a Natale per spiegare lo stato di fatto e le prospettive, sembrava che la Nord Mangimi potesse concorrere nel rilevare l’azienda, facendo un’“offerta migliorata” (ovvero arrivando a rifondere i creditori come se si trattasse di un concordato preventivo): poi però, nella stessa sera, quella che doveva essere un’offerta è sembrata ridursi a mera ipotesi. «Vogliamo vederci chiaro» ha detto in quella sede, e ribadisce oggi, Giorgio Feston, presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori, che si sta dando da fare per tutelare numerosi ex soci della cooperativa. «Presenteremo un esposto in procura – continua Feston – perché emergano le responsabilità di questa situazione: riteniamo infatti che presidenti e revisori dei conti non potessero non essersi accorti che la situazione stava precipitando. E nessuno invece ha mai informato soci e finanziatori». «Nel corso degli anni – CONVEGNO A GODEGA fronto”, in programma venerdì 4 febbraio al Palaingresso della Fiera. «Dopo anni di teoria – continua l’assessore – sull’importanza della bioedilizia, è il momento della pratica: oggi possiamo non solo vedere quanto è già stato realizzato nel settore, ma anche valutarne l’efficacia. Il costruire ecologico oggi è una realtà e i suoi vantaggi sono evidenti: utilizzare materiali naturali, risparmiare energia, gestire correttamente i rifiuti, razionalizzare l’uso di terra, aria e acqua si può, si deve ed è utile fare». Al convegno, che durerà tutta la giornata con inizio alle 8.30, partecipano come relatori i rappresentanti dell’Associazione nazionale architettura bioecologica, oltre a numerosi professionisti che si sono cimentati in queste tematiche in varie zone d’Italia e d’Europa. Costruire... bio «U n amministratore che si dica sensibile ai temi ambientali dovrebbe adoperarsi per l’adozione di tali criteri, da una parte incentivando i privati, e dall’altra ponendoli alla base dell’edilizia pubblica». Con queste impegnative parole l’assessore all’am- biente ed ecologia del Comune di Godega Sant’Urbano presenta il convegno dal titolo “Linee guida e sistemi di valutazione per l’architettura sostenibile. Progetti dimostrativi: ItaliaEuropa, esperienze a con- Sportello del CITTADINO A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI e ciò indipendentemente dal danno-conseguenza. Il giudice ha sottolineato il comportamento negligente del Comune, che non ha mai riscontrato se non a distanza di notevole tempo i numerosi inviti del cittadino a monitorare quel tratto di strada affinché la sua incolumità fosse preservata. Anche questa pronuncia (il sindaco è stato condannato a pagare duemila euro di danni) ricorda a cittadini e pubbliche amministrazioni che le lettere di segnalazione delle potenziali insidie debbono essere riscontrate e debbono essere presi provvedimenti in tempo utile: non solo perché il silenzio può costituire omissione d’atti d’ufficio, ma anche per il rischio di dover pagare dei risarcimenti per i ritardi nel provvedere a diminuire se non ad eliminare i rischi. Avv. Nicola Todeschini Unione nazionale consumatori Com. prov. Treviso Tel. 0438-420581 PERCORSI ACCIDENTATI: PAGHI IL SINDACO I l Giudice di pace di Roma ha condannato il sindaco e il Comune a risarcire il danno esistenziale rappresentato dallo stress e dal turbamento al quale sia stato sottoposto un pedone costretto ad attraversare più volte al giorno un ponte sul cui marciapiede (alto pochi centimetri) vi era un continuo e indisciplinato transito di motocicli che lo sceglievano per percorrere la strada in sicurezza, esponendo però i pedoni al rischio di essere investiti. Il danno è stato considerato di tipo esistenziale in quanto nessuna lesione patologica aveva toccato l’integrità fisica della persona, ma un danno alla libera espressione della personalità umana per i disagi che la persona ha dovuto affrontare nel sollecitare numerose volte il Comune di Roma ad adempiere i suoi precisi doveri, Domenica 30 gennaio 2005 aggiunge Marco Golfetto, responsabile zonale della Confederazione – tanti consiglieri del Consorzio hanno firmato fideiussioni fidandosi ciecamente e oggi rischiano di perdere tutto. Addirittura si sono trovati coinvolti consiglieri che da anni non hanno più niente a che fare col mangimificio. Da parte nostra stiamo cercando di aiutare soci e finanziatori, tenendoli informati sulle possibilità legali, evitando così l’ulteriore beffa di dover spendere denaro con gli avvocati per cercare di riavere quello che spetta loro. Non dimentichiamo che questa situazione danneggia gravemente la credibilità della cooperazione, che riteniamo fondamentale in questo periodo di crisi di competitività della nostra agricoltura». Il Comune di Godega (che è anche creditore) ha chiesto ufficialmente a Provincia e Regione di prendersi a cuore la vicenda, che con questi numeri, e considerate le dimensioni del paese, rappresenta un problema sociale di grande gravità: è già successo infatti in passato che tali enti intervenissero in aiuto di cooperative in difficoltà. Alessandro Toffoli VINI Nuovo presidente per il Consorzio del Torchiato di Fregona I l Consorzio Torchiato di Fregona ha il suo nuovo presidente, eletto dopo la nomina del nuovo Consiglio. È la dottoressa in agraria Stefania Pollini. I vicepresidenti sono Luciano Chies e Francesco Tomasi; i consiglieri Giacomo Ciot, Michele Da Frè, Claudio Dell’Antonia, Egidio De Zan, Giorgio De Zan, Mariano Pizzol, Alessandro Salatin, Emanuele Uliana. I nuovo Consiglio si è subito messo al lavoro per l’allestimento della trentunesima edizione della Mostra del Torchiato doc inserita nel calendario della “Primavera del Prosecco” e in programma dal 23 aprile al 1 maggio. BANDO PROVINCIALE S cade il 31 gennaio il bando per accedere al quarto “Fondo creditizio per l’imprenditoria al femminile”. Il bando, indetto dalla Provincia di Treviso, assieme a Camera di Commercio, associazioni produttive e di istituti di credito operanti nel territorio, è innovativo rispetto ai precedenti perché permette l’agevolazione anche per spese rivolte all’internazionalizzazione dell’azienda e che, a differenza degli altri strumenti agevolativi regionali e nazionali, necessita solamente di una rappresentanza femminile del 50% nella compagine societaria, e non di 2/3 come richiesto usualmente. Il fondo prevede un mutuo a tasse agevolato da un minimo di 12 mila 500 euro ad un massimo di 100 mila euro, dei quali il 10% concesso dalla Provincia a fondo perduto. La modulistica può essere scaricata dal sito della Provincia www.provincia.treviso.it. Per informazioni, si può contattare lo “Sportello Impresadonna” allo 0422-656257 oppure mandare un’e-mail a [email protected]. 9 PREZZI Cereali (alla tonn. + Iva) Frumento tenero naz.le Fino da 128,00 a 130,00 Buono mercantile da 120,00 a 123,00 Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 113,50 a 114,50 Ibrido giallo Friuli 112,00 a 113,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) da 128,00 a 130,00 Semi oleosi Seme di soia nazionale (um. 14% - imp. 2%) da 206,00 a 211,00 Prodotti d. macinazione Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 300,00 a 310,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 295,00 a 305,00 b) farine da pasticceria da 464,00 a 474,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 375,00 a 380,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 250,00 a 255,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 190,00 a 195,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Merlot del Veneto gr. 10-12 da 3,00 a 3,50 Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da 3,80 a 4,20 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 3,30 a 5,00 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 3,40 a 3,90 Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 4,00 a 4,50 Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da 5,80 a 6,30 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 8,30 a 9,30 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 4,80 a 5,30 Prosecco del Veneto gr. 10/11 da 7,50 a 8,40 Prodotti avicoli - conigli pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 7,10 cat. M grammi 53/63 a 7,00 Pulcini da carne maschi (cadauno) da 0,41 a 0,43 Pulcini femmine per uova (cadauno) da 0,54 a 0,58 (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 0,77 a 0,79 - pesanti da 0,86 a 0,88 Galline allevamento intensivo a terra - medie da 0,16 a 0,18 - pesanti da 0,35 a 0,39 Galline allevamento intensivo in batteria - medie da 0,14 a 0,16 Anatre mute femmine da 1,88 a 1,92 Faraone all. tradizionale intensivo da 2,12 a 2,16 Tacchini pesanti - femmine da 0,90 a 0,92 - maschi da 0,85 a 0,87 Galletti - polli a collo nudo da 1,75 a 1,79 - galletti livornesi da 1,94 a 1,98 Conigli - oltre kg. 2,5 da 1,61 a 1,67 Bestiame suino (prezzi al Kg.) Grassi da kg. 90-115 fino a 1,12 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,08 Oltre 180 kg. fino a 0,98 Magroni da kg. 40 fino a 1,57 Magroni da kg. 50 fino a 1,38 Magroni da kg. 65 fino a 1,30 Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,28 Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,04 Prezzi aggiornati a mercoledì 26 gennaio 2005 e L’AZiON “Desidero una ventata di primavera vocazionale e occasioni in cui mostrare pubblicamente l’unità della Chiesa” BILANCIO DEL VESCOVO A UN ANNO DALL’INGRESSO “Sempre più innamorato di questa diocesi” I l primo febbraio dello scorso anno il vescovo Giuseppe faceva il suo ingresso nella diocesi di San Tiziano. Si è sempre curiosi di sapere come una persona si è trovata nell’iniziare una nuova esperienza, soprattutto se si tratta di un’esperienza impegnativa come quella di un vescovo novello che entra nella nuova diocesi. Ecco come il nostro vescovo ha vissuto l’inizio del suo ministero. È passato un anno dal suo arrivo nella diocesi di Vittorio Veneto: è passata anche la luna di miele? «No, no. L’entusiasmo che avevo all’inizio si è conservato. Intendo l’entusiasmo come gioia frutto dello Spirito, secondo l’espressione di Paolo. Penso che qualcuno abbia pregato per questo». Quindi è sempre innamorato di questa sua nuova Chiesa-sposa. «Più passa il tempo più m’innamoro. Constato che in questa Chiesa molti hanno lavorato nel passato: hanno arato, concimato, fecondato con l’evangelizzazione e la preghiera. Come non continuare con gioia questo lavoro?». Come vescovo sta compiendo ancora i primi passi: è difficile fare il vescovo oggi? «È difficile in quelle realtà ampie dove il vescovo ha difficoltà perfino d’incontrare tutti i suoi preti. Nel caso della nostra diocesi, che non ha dimensioni spropositate rispetto alle forze di una persona, il lavoro è più agevole. Direi di essere nella condizione di un parroco di una vasta parrocchia che lo impegna, ma senza angosciarlo». Comunque difficoltà ce ne sono. «Come dovunque, ma qui sono più gestibili, insomma faccio meno fatica a fare il vescovo a Vittorio che il vicario generale a Verona». L’hanno paragonata ad un turbojet: ma lei non “Non mi sono mai sentito angosciato” è mai stanco? «Ho la fortuna di riposare. Quando la sera vado a letto, tra le undici e mezzanotte, faccio tutta una tirata fino alle sei del mattino». Com’è la sua giornata normale? «Alle sei mi alzo, celebro la liturgia delle ore insieme ad Elio e alle suore e quando c’è, la messa, poi la colazione. Uso il tempo prima dei colloqui o degli altri incontri per prepararmi agli impegni futuri. È il mio metodo di lavoro: non voglio mai trovarmi all’ultimo momento con qualche argo- TRE INTERESSANTI DIBATTITI Settimana sociale si parte il 31 I l tema della 2ª Settimana sociale della diocesi è certamente appetibile per chi vuole rimanere agganciato alla realtà del mondo in cui viviamo. “Obiettivo democrazia. Con tutti per tutti”, questo è il tema generale. Si tratta di ripensare la grande idea della democrazia, non per negarla o superarla, ma per adeguare le forme attua- li alle trasformazioni che stanno avvenendo nel mondo. Il primo incontro, che si terrà in Seminario a Vittorio Veneto lunedì 31, tenta di descrivere il nuovo scenario mondiale creatosi in questi anni, incominciando dall’aspetto economico, ma con ripercussioni anche nell’ambito politico, con fenomeni del tutto inediti. dentro queste due, la pastorale vocazionale. Anche riguardo a quest’ultima c’è una buona disponibilità, per lo meno ad ascoltare. Per esempio la presenza di 180 ragazzi all’incontro vocazionale di domenica scorsa in Seminario significa ben qualcosa». Tocchiamo un punto dolente: la diocesi non ha più preti sufficien- Il vescovo Giuseppe il giorno del suo ingresso in diocesi mento da preparare. Per le cose principali incomincio a pensare anche un mese prima. Butto giù qualche idea e la lascio maturare. Il pomeriggio sono quasi sempre fuori per incontri come pure la sera». C’è qualche prete preoccupato di non riuscire a starle dietro... «Davvero? Mi pare di non avere proprio una accelerazione da turbojet, so riposarmi e rilassarmi». Non si può chiedere ad un vescovo che parli dei difetti della sua diocesi, ma in che cosa vorrebbe migliorarla? «Vorrei che crescesse la comunione tra le varie voci della nostra Chiesa per una più profonda conoscenza reciproca. Preciso: non ho trovato antagonismi, rivalità, ma forse c’è da fare qualche passo nella conoscenza». Ha trovato grandi differenze tra la diocesi di Verona e la nostra? «Il sostrato della religioLa seconda serata (2 febbraio a Motta) entra maggiormente nel problema domandandosi come deve essere gestito il potere oggi, per salvaguardarne il carattere democratico e per esaltarne soprattutto l’aspetto della partecipazione più vasta possibile. Nell’ultima sera (4 febbraio a Conegliano), specifica per una Settimana sociale promossa dalla comunità cristiana, ci si chiede come i cristiani devono essere presenti in questo momento storico per non lasciar mancare una voce dalla quale sono venuti spunti importanti per la maturazione e lo sviluppo del concetto moderno di democrazia. sità è molto simile. Verona è più esposta alle complicazioni del turismo. Ha risorse più grandi, basti pensare che ha più di settecento preti, ma proprio per questa ampiezza è più difficile da gestire. Qui le cose sono più semplici. Posso dire che durante quest’anno non mi sono mai sentito angosciato». In questo primo anno ha puntato molto sulla famiglia: pensa che sia la carta vincente della pastorale? «Ne sono profondamente convinto. In particolare dobbiamo puntare sulle famiglie da costituire. Vorrei che i parroci arrivassero ad accompagnare le singole coppie dei fidanzati, una specie di noviziato durante il quale stabilire rapporti personali. Così se capiterà poi una crisi la coppia possa fare riferimento a chi l’ha preparata». Quali altre carte ritiene importanti? «Oltre la famiglia, senz’altro la pastorale giovanile in cui vedo buoni fermenti. E ti a coprire i posti tradizionalmente affidati ad essi. «Dobbiamo per forza organizzarci in unità pastorali entro l’ambito foraniale, in modo di avere nei posti nevralgici i preti come promotori dell’evangelizzazione, insieme con i laici che essi devono formare ad assumere responsabilità precise». Una Chiesa che si presenterà in futuro con un volto nuovo... «Un futuro abbastanza prossimo, considerando che tra 15 anni ci troveremo con meno di cento preti sotto i settant’anni». Nelle omelie della festa di San Tiziano ha insistito perché i cristiani facciano sentire di più la loro voce. Pensa che la Chiesa sia emarginata in questo momento storico? «Desidero laici che siano talmente formati da non aver paura di inserirsi nella vita sociale con la loro identità. Non da crociati, ma da testimoni. Che sappiano dare ragione delle loro convinzioni e delle loro scelte. Penso che la società civile ne guadagnerà da simili presenze». Anche lei ha avuto il coraggio in questo primo anno di dire alcune cose sui problemi sociali del territorio... «Nel loro risvolto etico, ovviamente. Sarebbe stato meglio se fossi potuto intervenire con il concorso di altre voci, ma c’era urgenza di intervenire soprattutto in difesa delle famiglie che si erano trovate senza lavoro con conseguenze gravi non solamente sul piano economico, ma anche psicologico e spirituale». Dopo questo primo anno, ha in mente qualche programma per la nostra Chiesa? «La mia posizione è questa: elaborare con le varie realtà diocesane – i due Consigli, i vicari foranei, la Consulta delle aggregazioni, l’Azione cattolica – il cammino da percorrere. Non ho un mio programma, vorrei farlo insieme». Ma lei personalmente ha qualche sogno nel cassetto cui tiene in modo particolare? «Desidero una ventata di primavera vocazionale, poi trovare delle occasioni in cui mostrare pubblicamente la Chiesa unita in tutte le sue espressioni, per esempio si potrebbe pensare la Pentecoste come il grande momento diocesano nel quale la Chiesa che si manifesta nella pluralità delle voci, infine l’accompagnamento delle coppie alla vita della famiglia soprattutto nei primi tempi». All’orizzonte ci potrebbe essere anche un sinodo? «Se matura come esigenza della Chiesa, sono del tutto disponibile». Don Giampiero Moret Sabato 12 e Domenica 13 febbraio Vittorio Veneto - Aula Magna del Seminario Convegno diocesano di Pastorale Familiare “Per rispondere sì alle attese del cuore ferito” La Chiesa vittoriese per le famiglie in difficoltà Sabato 12 febbraio Domenica 13 febbraio dalle ore 15.00 alle 19.00 dalle ore 9.30 alle 17.00 “Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?” Un racconto per guarire (d. Marco Campedelli) “...lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto” La chiesa italiana nel suo farsi prossimo alle famiglie (d. Sergio Nicolli) La coppia e i figli feriti (Gilberto e Maria Teresa Gillini) Preghiera di lodi presieduta dal Vescovo “Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino... e si prese cura di lui” Azioni e risorse della coppia e della famiglia (Gilberto e Maria Teresa Gillini) Azioni e risorse per la famiglia presenti nel tessuto sociale (dr.ssa Durante) “Va’ e anche tu fa’ lo stesso” Azioni e risorse per la famiglia presenti nella chiesa vittoriese (+ Giuseppe Zenti, Vescovo) Celebrazione eucaristica in Cattedrale e L’AZiON Chiesa Domenica 30 gennaio 2005 TERRIBILE CARESTIA, APPELLO DA MUYINGA 11 VISITA DEL DIRETTORE DON SANT Un grido di dolore In Benin e Costa d’Avorio i frutti dell’impegno Caritas dal Burundi «L O ltre mezzo milione di persone sono alla fame nel nord e nel nord-est del Burundi. Secondo il Programma alimentare mondiale (Pam) le province più colpite sono Kirundo e Muyinga dove alla siccità, che flagella dal 1998 le due regioni, si è aggiunto un virus che colpisce la manioca. Tra Vittorio Veneto e Muyinga vi è un vecchio legame: qui, infatti, operarono per anni i nostri missionari. Per questo il Vescovo di quella diocesi, Joachim Ntahondereye, ha inviato un’accorata richiesta di aiuto agli amici vittoriesi. «Da Vescovo incaricato di pascere il gregge di Gesù Cristo a me affidato – scrive monsignor Ntahondereye – non posso nascondere il dolore che provo nel vedere delle persone morire di fame nella mia diocesi. Il fenomeno è molto vistoso tra i ceti più vulnerabili, cioè i bambini, gli anziani, i rim- patriati e gli sfollati per motivo della guerra. Le zone maggiormente colpite sono quelle del nord della diocesi al confine con il Rwanda, ma ci sono parecchi casi anche al centro e al sud. In tutto sono cinque le parrocchie che fanno fronte al dramma della fame. I motivi di questa fame sono legati da una parte all’impoverimento delle famiglie dovuto alla guerra civile successiva al golpe dell’ottobre 1993 e dall’altra parte alle irregolarità delle piogge nelle zone sopra citate. Denutriti, i bambini e gli anziani soprattutto diventano una preda facile delle malattie e ne trovano anche la morte. Nella provincia amministrativa di Kirundo, che è nel nord della nostra diocesi, delle famiglie vendono terre e case per spostarsi poi verso le zone dove sperano di trovare qualcosa da mangiare, ma senza nessuna garanzia di trovare né il cibo né un’altra casa e tanto meno un’altra terra in questo paese già sovrappopolato. Visto che nelle zone citate non piove neanche oggi, il dramma perdurerà prevedibilmente per tutto questo nuovo anno. Va notato pure che questa fame si è aggravata con il rimpatrio dei rifugiati dalla Tanzania. Essi arrivano con le mani vuote e il cosiddetto “sacchetto del ritorno” cioè un po’ di viveri che ricevono dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, non basta neanche per campare due settimane. Sono quindi costretti a rubare dai vicini correndo il rischio di farsi uccidere... Con questa breve presentazione, rivolgo un appello a tutte le anime generose di dare un suo contributo anche piccolo per aiutarci ad alleggerire la sofferenza delle sorelle e dei fratelli delle nostre zone provate. Fiducioso, mi permetto di indicare le nostre coordinate bancarie: Banca di Roma Ag. 204, via della Conciliazione 50, I00193 Roma, Abi 03002, Cab 05008.Q; c/c 283815 Istituto per le opere di religione per c/c 17202002 2 085 diocesi di Muyinga». a sensazione è che in Africa vada sempre peggio». «Manca tutto e non possono farci niente». Traspare pessimismo in due frasi estratte dal racconto del direttore della Caritas don Ferruccio Sant, fresco reduce dall’Africa: 15 giorni tra Costa d’Avorio e Benin, a rafforzare relazioni d’amicizia e progetti di solidarietà della nostra diocesi. E proprio da questi ultimi arrivano invece le speranze e le soddisfazioni che squarciano il più cupo quadro generale. Perché ad esempio se a Koumassi, Costa d’Avorio la scuola della parrocchia ammassa 800 bambini sotto un tetto che sembra crollare, e il locale Caritas è fatiscente, ecco che a giorni sbarcherà al porto il container caricato a inizio 2005 a San Fior di Sotto: contiene, tra le varie cose, anche 1.300 mq di tegole donate dalla vittoriese Tegola Canadese e destinate proprio alla copertura dei locali. E se in Benin a gennaio le scuole pubbliche hanno svolto giorni zero a causa dello sciopero a oltranza degli insegnanti che il governo non vuole o non può pagare, ecco che a Boukombè don Ferruccio ha po- Appuntamenti pastorali del mese di febbraio 2005 DI CARATTERE GENERALE UFFICIO PASTORALE PER LA FAMIGLIA Settimana Sociale Secondo appuntamento mercoledì 2, alle 20.30, all'oratorio Don Bosco di Motta di Livenza, intervento di Renato Balduzzi, presidente nazionale del Meic. Terzo appuntamento venerdì 4, alle 20.30, all'auditorium Dina Orsi di Conegliano, interventi di Mario Primicerio, presidente Fondazione La Pira, e Raffaele Cananzi, già presidente dell'Azione cattolica. Festa della Presentazione di Gesù al Tempio Mercoledì 2, alle 19, in Cattedrale celebrazione presieduta dal Vescovo. Giornata per la vita Sabato 5 alle 20.30 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto veglia di preghiera presieduta dal Vescovo. Domenica 6 iniziativa “Un fiore per la vita”, vendita di primule alle porte delle chiese a sostegno del Movimento e del Centro per la vita. Giornata della vita consacrata Domenica 6, alle 15, in Cattedrale a Vittorio Veneto vespri presieduti dal Vescovo. Aggiornamento culturale dei preti Lunedì 7 (relatore don Giorgio Bonaccorso, tema: “La liturgia celebra la speranza”) e lunedì 14 (riflessione programmatica di don Sergio Nicolli) in Seminario dalle 9.30 alle 11.30. Ceneri Mercoledì 9, alle 19, in Cattedrale celebrazione presieduta del Vescovo. Celebrazione penitenziale del presbiterio Giovedì 10, alle 9, a Motta di Livenza. Giornata dell'ammalato Venerdì 11 festa della Madonna di Lourdes, alle 15, in Cattedrale messa presieduta dal Vescovo. Veglia dei martiri Sabato 19, alle 20.30, a Fontanelle Consiglio presbiterale Giovedì 24 in Castello Vescovile Consiglio pastorale diocesano Venerdì 25 in Curia Assemblea missionaria diocesana Domenica 27 al Collegio Immacolata di Conegliano Convegno diocesano dedicato alle famiglie in difficoltà Sabato 12 e domenica 13 in Seminario a Vittorio Veneto. Sul tema "Per rispondere sì alle attese del cuore ferito - La Chiesa vittoriese per le famiglie in difficoltà" intervengono: sabato 12, dalle 15 alle 18.30, il vescovo Giuseppe, don Marco Campedelli, don Sergio Nicolli, Maria Teresa e Gilberto Gillini; domenica 13, dalle 9.30 alle 12.30, Maria Teresa e Gilberto Gillini e Marisa Durante; nel pomeriggio conclusioni del Vescovo e, alle 16, celebrazione eucaristica in Cattedrale. Incontri di preghiera per sposi in difficoltà o separati Venerdì 11 alle 20.30 nella chiesa del monastero cistercense di San Giacomo di Veglia. Tema: “Con l'aiuto di Maria, regina della famiglia”. Percorso formativo al senso vocazionale della vita, con la presenza del Vescovo Domenica 20 al Careni di Pieve di Soligo dalle 15 alle 18.30 (incontro del 3º ciclo). Domenica 27 in Seminario a Vittorio Veneto dalle 15 alle 18.30 (incontro del 4º ciclo). CASA ESERCIZI “Giovedì della Parola”, lectio divina sui vangeli delle domeniche di marzo Giovedì 24 dalle 9 fino al pranzo compreso. UFFICIO MISSIONARIO Incontri di formazione missionaria per giovani Domenica 20 a Casa P. Dehon a Conegliano, dalle 10 in poi; tema: “Gesù Cristo: verità di Dio e verità dell'uomo”. UFFICIO MUSICA SACRA Incontri di formazione per gruppi corali parrocchiali Repertorio Gregoriano: Abbazia di Follina giovedì 24, lunedì 28 febbraio e giovedì 3 marzo, alle 20.30; guida il prof. Giorgio Mazzuccato. Repertorio Corale: Centro parrocchiale di Mareno di Piave giovedì 3, 10, 17 e 24 febbraio alle 20.30, guida la prof.ssa Daniela Miele. tuto inaugurare la scuola elementare costruita grazie ai contributi della nostra diocesi: lezioni garantite, maestri pagati; una quota d’iscrizione sopportabile e 200 posti abbondantemente esauriti. Sempre a Koumassi è in atto il progetto Vita Serena. Ossia il finanziamento a un medico e a degli infermieri che portano visite e medicine a anziani, infermi, emarginati, in collaborazione con la locale parrocchia di Santo Stefano. E spostandosi sulla macchina marchiata Caritas è anche esente dallo strozzinaggio dei poliziotti. Contro il degrado si sono poste le basi di nuovi progetti. In particolare in Benin dove la Caritas sosterrà la realizzazione di una casa di accoglienza per i bambini salvati da genitori che vogliono ucciderli massacrandoli, perché a causa di stupide superstizioni li considerano stregoni. Tommaso Bisagno La scuola materna di Boukombè PASTORALE SOCIALE Prosegue la Scuola di formazione all'impegno caritativo e sociale Sabato 12 e 19, dalle 16 alle 18, al centro ricreativo della parrocchia di Lourdes in Conegliano (Area economica). Lunedì 7, 14 e 21 dalle 20.30 alle 22 nel centro parrocchiale del Duomo di Oderzo (Area politica). AZIONE CATTOLICA Modulo Responsabili Educativi (RED) Domenica 6, dalle 9 alle 12.30; sabato 12, dalle 16 alle 18.30; venerdì 18, dalle 20.15 alle 22.15. Luogo e tema: Pieve di Soligo “Formati ad immagine di Gesù”; San Polo di Piave “Riscoprire il Concilio Vaticano II”. Veglia di preghiera in preparazione all'Assemblea elettiva Venerdì 11, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Visnà. XII Assemblea elettiva diocesana Domenica 20, dalle 8.45 alle 16 in Seminario Vescovile a Vittorio Veneto Fine settimana di spiritualità per 14/15enni Da sabato pomeriggio del 26 fino al pomeriggio della domenica 27 febbraio, fine settimana di spiritualità per 14 e 15enni. Incontro di riflessione etica per adulti e giovani e percorso Genitori ACR Domenica 27, a Conegliano, casa Toniolo, dalle 9.30 alle 12.30. Incontro del Cammino diocesano Fidanzati Domenica 27, a Conegliano, Casa Toniolo, dalle 15 alle 18 circa. Santa Messa in ricordo di don Mario Battistella Domenica 27, a Castello Roganzuolo, alle 9.30 nella chiesa monumentale CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI Laboratori vocazionali Venerdì 4 e giovedì 10 al patronato San Vincenzo di Oderzo. Cammini vocazionali Domenica 6, dalle 9 alle 14 (pranzo in Seminario), gruppi David (ragazzi) e Sirio (ragazze) (dai 14 ai 16 anni). Domenica 13, dalle 9 alle 16 in Seminario (portare il pranzo al sacco), gruppi Samuel e Giona (ragazzi) ed Ester (ragazze) (9-12 anni). Sabato 19, dalle 16.30 alle 22 in Seminario, gruppo Sicar (ragazze dai 19 anni in su). Sabato 19 e domenica 20 alla Comunità vocazionale di Premaor gruppo Diaspora (ragazzi dai 19 anni in su). Sabato 26 e domenica 27, gruppo Miriam (ragazze dai 17 ai 18 anni). e L’AZiON Chiesa SABATO 5 A SS. PIETRO E PAOLO Preghiera per la vita insieme al Vescovo L GIORNATA PER LA VITA a diocesi di Vittorio Veneto celebra quest’anno la Giornata per la vita con una novità: sabato 5 febbraio, alle 20.30 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto si terrà una veglia di preghiera presieduta dal vescovo Giuseppe (organizzano il Movimento per la vita e l’Ufficio pastorale familiare). Domenica 6 febbraio, poi, ritorna l’ormai consolidato appuntamento con l’iniziativa “Un fiore per la vita”: alle porte delle chiese verranno donate piantine di primule, simbolo della vita che sta per rinascere, al fine di raccogliere fondi a favore E domenica 6 vendita delle primule alle porte delle chiese delle attività sostenute dal Centro per la vita. «Questa bella iniziativa si colloca nel solco della storia delle attività pastorali della nostra diocesi, ed è rivolta al grande attualissimo tema della difesa della vita, della valorizzazione della famiglia – spiega Mario Botteon, presiden- OFFERTE MAREMOTO RICEVUTE DALLA CARITAS Terzo elenco PARROCCHIE: S. Giovanni Battista, Vazzola 1.640,00; San Fior di Sotto 505,00; Francenigo 3.000,00; Tarzo 1.031,00; San Nicola Vescovo, Motta di Li- venza 4.321,00; San Nicolò, Sacile 6.166,62; Colfrancui 1.273,28; San Tommaso Ap., Caneva 1.300,00; Colbertaldo 1.385,00; Sarano 470,00; Montaner 273,00; Rugolo 175,00; Sernaglia 3.520,00; Lutrano OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE VOLONTARI DI SOLIDARIETÀ Adozioni Nova Esperanca, Copbem, Pastorale indigen., Santa Rita (Brasile), Progetto (Sat e Sss) Congo, Kenya, Ciad, Etiopia, Guatemala, Ecuador, Costa d’Avorio e Camerun (adozioni avviate da don Igino Facchinello). MESE DI DICEMBRE 2004 Dal c/c postale Badocco GianFranco, Motta di Livenza 52; Rizzetto Siriana, Cessalto 51; Herbest Anna, Oderzo 150; Samassa Gabriele, Oderzo 234; Camerotto Giuseppe, S. Giorgio di Livenza 20; De Colle Ivo, Oderzo 800; Benedet Mery, Oderzo 50; Romanenghi Patrizia, Cadoneghe (PD) 50; Romanenghi Antonio, Chiarano 50; Cenedese Imelda, Chiarano 50; Fantuzzo Gianni, Chiarano 75; Parrocchie Cavalier-Fossalta 280; Corrocher Giuseppe, Conegliano 150; Fattorel Fabio e Barbara, Cappella Maggiore 300; Rivaben Ermenegildo, Rustignè di Oderzo 25; Orsini GianFranco, Mel 26; Carlin Con- cetta, Mel 26; Dalla Betta Renato, Pieve di Soligo 30; Tonello Achille, Piavon di Oderzo 150; Bertazzon Stefano, Farra di Soligo 52; Battistella Pierina,Villanova di Prata 100; Dora Giubilato, Conegliano 26; Ros Consuelo, Villanova di Prata 52; Gruppo Adozioni Campolongo, Conegliano 759; Tazzara Vera, Mel 156; Dall’Asen Gemma, Trichiana 350; Papa Amalia, Gaiarine 104; Querin Luciano, Oderzo 50; Brunetta Fabrizio, Bibano 25; Visnadi Paola, Bibano 25; Senzolo Aldo, Villafranca Padovana (PD) 310. Dal c/c bancario Gruppo Preghiera, S. Fior di Sotto 400; Parrocchia Duomo, Sacile 450; De Conto Francesca e Spina Diego, Pieve di Soligo 26; Dal Cin Dante e Graziella, Pianzano 400; Ragagnin GianCarlo, Sacile 300; Benetti Ivo, Vazzola 900; Parrocchia, Chiarano 650; Vidotto Mons. Severino, Albina 400; Zanardo M. Teresa, Susegana 250; Bortolini Francesco e Marta, Chiarano 200; Dalto Roberto, Susegana 155; Tesser Carlo, Susegana 150; Plotti Ma- L’ Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) organizza per venerdì 4 febbraio alle 18.30 a casa Toniolo di Treviso in via Mons. Longhin, un incontro con Erminio Gius, frate cappuccino della provincia monastica di Trento, docente universitario di psicologia sociale all’Università di Padova e alla libera Università di Bolzano sul tema “Imprenditori e dirigenti cristiani di fronte alla sofferenza e alla morte”. L’argomento cerca di promuovere una riflessione, secondo la visione dell’Umanesimo cristiano, sui temi quali Domenica 30 gennaio 2005 UCID Gli imprenditori di fronte alla sofferenza e alla morte la sofferenza e la morte che vedono l’uomo occidentale in posizione di netto rifiuto di tali aspetti del vivere, proiettato solo nella vana ricerca di edonismi effimeri e fugaci. Sono invitati gli imprenditori e dirigenti della diocesi di Treviso e Vittorio Veneto. L’Ucid è un’associa- 13 zione, collegata ad un’organizzazione anche internazionale, impegnata nella formazione permanente dell’imprenditore e dirigente cristiano e nell’elaborazione di percorsi concreti di crescita. Il consiglio direttivo della sezione provinciale di Treviso è così composto: presidenza provinciale: Aldo Tognana e Dino De Poli; consulenti ecclesiastici: don Stefano Chioatto (diocesi di Treviso) e don Giampiero Moret (diocesi di Vittorio Veneto); segretario, Enrico Bettiol. Per informazioni: 0422-874065 ore ufficiosegreteria provinciale. te Movimento per la vita –. Si accompagna a questo impegno del Centro di aiuto alla vita un altro lavoro altrettanto delicato: quello di intervenire in situazioni urgenti e specifiche riguardanti la vita di ragazze madri, di minorenni in difficoltà, di adulti che non riescono più a gestire serenamente la loro esistenza». Lo scorso anno 146 parrocchie della diocesi aderirono all’iniziativa che deve la sua riuscita all’essenziale collaborazione dei parroci, dell’Acr, dei gruppi famiglie e volontari. «Rinnoviamo ai bravissimi ragazzi dell’Acr, ai gruppi famiglia, e a quanti offrono il loro sostegno, non solo la nostra profonda gratitudine, ma indirettamente anche quella di quanti potranno fruire di questo segno, di questo gesto d’amore, di umana e cristiana solidarietà» sottolinea Botteon. Martedì 25 gennaio primo incontro del vescovo Giuseppe con i giornalisti del territorio diocesano in occasione del patrono della categoria San Francesco di Sales. Nella saletta della Casa Esercizi il Vescovo ha tenuto una conversazione sul tema “L’arte di comunicare con genialità” (di cui diamo conto nelle pagine di Omnibus). Dopo un breve dibattito la serata si è concluso con un rinfresco. 1.350,00; Fontanellette 250,00; Col San Martino 4.000,00; Conegliano-Duomo 1.633,69; Costa di Conegliano 84,00; Lentiai 1.439,84; Santa Maria Immacolata di Lourdes 600,00; Cappella Maggiore 2.000,00; Sarmede 1.275,00; Anzano 230,00; S. Pio X Conegliano 1.100,00; Colle Umberto 1.075,00; Campolongo 2.000,00; Campo di Pietra 1.100,00; Gainiga 480,00; S. Lucia di Piave 3.165,00; Faè di Oderzo 1.000,00; Falzè di Piave 400,00; Fratta di Oderzo 400,00; Fontanelle 230,00; Vallonto 115,00; Vidor 1.985,00; Soligo 130,00; Pianzano 1.367,00; S. Giovanni di Motta 892,50; Formeniga 125,00; Sarone 288,00; Fiaschetti 203,00; Godega 1.057,00; Bibano 1.077,00; Susegana 2.050,00; Barbisano 130,00; Castello Roganzuolo 945,00. riano, Susegana 78; Scatolificio Ondulkart, Cessalto 2500; Pillot GianCarlo e Pasqualina, Colle Umberto 25; Turbian Angelo e Milena, S. Giacomo di Veglia 156; De Miranda Paolo, Sonia e Matteo, Solighetto 100; Sandrin Franca, S. Giacomo di Veglia 312; Zanchetta Bruno, Oderzo 930; Dall’Ongaro Amelia, Oderzo 650; Citron Fabio e Laura, Oderzo 600; Corte Tina, Auronzo (BL) 500; “Il Buon Samaritano”, Oderzo 350; Bellinzani Vittorio, Oderzo 335; Poyet Beatrice, Oderzo 320; Ausano Stefanetto Alessandra, Oderzo 310; Gobbo Emanuela, Oderzo 310; Donadi Leonida, Oderzo 300; Bertoldi Paola, Oderzo 300; Gnan GianFranco e Susy, S. Biagio di Callalta 300; Pontorno Valentina, Mezzane di Sotto (VR) 300; Pontorno Carlo, Oderzo 300; Russolo Bruna, Oderzo 300; Russolo Adriano, Oderzo 300; Russolo Gabriella, Oderzo 300; Zecchinello Laura, S. Biagio di Callalta 200; Pavan Silvano e Paola, Casale sul Sile 200; Milano Antonio e Michela, S. Bona Nuova (TV) 200; Caldetto Mauro, S. Biagio di Callalta 200; Ravagnani Fiorella, Albina di Gaiarine 150; Cia Michela, Oderzo 150; Cimolai Patrizia, Sacile 150; Fornasier Pietro, Pieve di Soligo 25; Scarpa Paola, Motta di Livenza 300; Crosato Gino e Lucia, Treviso 300; Impresa Bazzicchetto Enrico e Henry Glass, Oderzo 800; Cancian Giovanni, Conegliano 600; Saccon M. Teresa, Solighetto 500; Gottardi Claudio, Orsago 310; Danieli Anna, Susegana 310; Zanette Giovanni, Vittorio Veneto 310; Zanardo Italo e Teresa, Susegana 300; Parrocchia di Bocca di Strada, Mareno di Piave 300; Facchin Gilda, Mel 220; Dal Cin Michelangelo, Conegliano 205; D. R. A., Orsago 200; Possamai Zanin Teresa, Conegliano 200; Dal Cin Fortunato, S. Giacomo di Veglia 200; Contessoto Luciano, Conegliano 200; Zanardo Antonio e Mara, Susegana 155; Ghizzo Lorenzo, Farra di Soligo 150; Da Re Laura, Cordignano 150; Zaramella Marisa e Francesco, S. Lucia di Piave 125; Bianchi Lucia e Elena,Vazzola 100; Parmesan Sergia, Orsago 100; Bortoluzzi Giovanni, S. Giacomo di Veglia 100; Dal Tin Katia, Susegana 100; Passon Bof Alda Germana, Mareno di Piave 50; Celotti Italo e Ada, S. Lucia di Piave 50; Lettig Domenico e Evelina, S. Lucia di Piave 50; Pagotto F.lli, Cordignano 50; Tormena Rosalba Favalessa, S. Lucia di Piave 40; Zago Sergio e Franca, Cessalto 25; Rorato Francesca, Oderzo 900; Campanile Michele, Sacile 300; Ortolan Pietro, Caneva 155; Rigoni Aldo, Sacile 155; Scuola Media Statale, S. Vendemiano 1342; Scuola Media Statale, S. Pietro di Feletto 513; Pesce Antonio, Cessalto 1000; Lease Plan Italia spa, Sesto S. Giovanni (MI) 1800; Barbarotto Paolino e Maria 325; Marin Mario, S. Martino di Colle Umberto 100; Tomasi Barbara, Fregona 100; Zambon Livia 350; Rizzo Olga, Pieve di Soligo 200; De Pin Antonio, S. Giacomo di Veglia 1000; B.M.L., Godega S. Urbano 300; Lorenzon Vittorio, Pieve di Soligo 208; Bozzoli Arturo e Natalina, Colle Umberto 200; Orzes GianAntonio, Colle Umberto 150; Masutti Antonella, Stevenà 300; Ceschel Pietro, Caneva 300; Cesa Giovanni Battista e Agnese, Stevenà 300; Orzes Licia, Vittorio Veneto 300; Galet Mario, Stevenà 200; Masutti Luciano, Caneva 200; Cesa Maria, Stevenà 100; Cesa Lucia, Stevenà 100; Pavan Martin Marzia, Fontanafredda 100; Doimo Franca, Stevenà, 100; Cordazzo Maria, Stevenà 100; Chiaradia Letizia, Stevenà 100; Cesa Marina, Stevenà 100; Arpioni Maria Marcella, Stevenà 75; Busetti Guglielmina,Vittorio Veneto 300; Istituto Superiore “M. Fanno”, Conegliano 620; Marchioni GiamPie- IL VESCOVO INCONTRA I GIORNALISTI SINGOLI O GRUPPI: Cecchinel Clementina, Revine Lago 100,00; Da Canal Ovidio, Menel Liliana, Mel 100,00; Pol Gianni, Codognè 150,00; Posocco Luigia, Godega di S. Urbano 100,00; Eicher Piergiorgio Soffiato, Conegliano 100,00; Zambon Giuseppina 50,00; Migotto Mirco 50,00; Pillon Ines, Sernaglia della Battaglia 20,00; Fren Anna e Sbrojavacca Giobatta, Bibano 50,00; Brescacin Lina 30,00. Totale offerte 1º, 2º e 3º elenco: 152.784,09. tro, Vittorio Veneto 600; Zanzotto Stefano e Tania, Cordignano 600; “Gruppo Strumentale la Banda”, Cordignano 430; Bottari Maurizio, Oderzo 300; Zanardo Antonella, Susegana 200; De Nardi Antonio, Tarzo 200; Piovesana Gabriella,Vittorio Veneto 150; Callegher Antonio, Refrontolo 100; Meneghetti Margherita, Refrontolo 100; Lot Gino, Refrontolo 90; Antoniazzi Luigino, Refrontolo 75; Lorenzon Rita, Refrontolo 50; Zara Leonzio, Susegana 50; Bianco Giuseppina, Refrontolo 50; Mazzero L. Clelia, Refrontolo 50; X Matik Quattro x Quattro srl, S. Vendemiano 1000; Corrocher Vittorino e Stefania, Conegliano 75; NN. Soller di Cison di Valmarino 50; B. F., Susegana 50; Bertagnin Lucia, Pieve di Soligo 30; De Faveri Marcellino, Pieve di Soligo 26; Mura Franco, Pieve di Soligo 26; Gava Angela, Cordignano 25; Turbian Narciso, Cordignano 25; F.B., Susegana 50; NN. Susegana 30. Elenco dei versamenti pervenuti a noi fino al 31.12.2004. Si prega di precisare sempre l’indirizzo completo del mittente e la destinazione dei fondi al progetto. I versamenti sono detraibili dalle imposte! 14 e L’AZiON Chiesa Domenica 30 gennaio 2005 EUCARISTIA E VITA CONSACRATA I n quest’anno di grazia, in cui il Santo Padre ci invita a contemplare e a vivere il Mistero Eucaristico, abbiamo raccolto, in occasione della Giornata mondiale della vita consacrata (domenica 6 febbraio), l’esperienza di fede e di luce che l’Eucaristia porta nella vita di alcuni consacrati della diocesi. «L ’Eucaristia, sacramento della Pasqua e della salvezza, è Cristo in persona, da noi sorelle amato e cercato. Il Cristo è presenza che trasforma quando noi ci comunichiamo mangiando e bevendo Lui. Noi lo assumiamo per essere trasformate nel suo stesso Corpo; noi l’assimiliamo per essere da Lui assimilate. La nostra vita contemplativa può essere compresa in questa chiave di ricerca-incontro. Gesù si rende presente a noi nell’Eucaristia perché Egli ci cerca e ci incontra. Egli ci invita, a nostra volta, a cercarlo e incontrarlo. La nostra vita orientata alla contemplazione, consiste nel “cercare e stare” a questa “Presenza”, imparando continuamente, sotto l’azio- «F ormato alla scuola ascetica del beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari della Consolata, vivo l’Eucaristia come punto di riferimento essenziale per ogni pratica apostolica. Diceva Allamano: “Dovete abituarvi ad essere veri missionari eucaristici. Così in missione, quando avrete delle pene, saprete portarle ai piedi di Gesù, saprete indirizzare tante saette di amore; e così, uniti al Lui, potrete fare molto bene”. L’Eucaristia è l’anima e la forza della mia vita consacrata missionaria, punto di partenza e di arrivo per ogni azione. Dall’Eucari- «L a Chiesa guarda a Cristo come la sposa guarda allo sposo, perché così Cristo l’ha amata e così continua ad amarla. L’Eucaristia è il momento più alto e più profondo di questo amore, è diventare un solo corpo, è darsi completamente l’uno all’altra, è stare di fronte al Padre insieme, è trovare vigore per continuare il cammino della vita in obbedienza alla sua volontà. Ciò che l’Eucaristia è per la Chiesa lo è anche per la vergine consacrata. È il Pane che nutre il suo andare nella vita e nella storia, è il momento in cui porta allo Sposo tutte le gioie e le fati- CISTERCENSI L’Eucaristia è un vulcano d’amore incandescente sa universale e tutta l’umanità. Il senso profondo di questo “cibo partecipato”, si comprende solamente quando noi siamo solidali e condividiamo i beni spirituali e temporali con tutti i membri del Corpo di Cristo». Le monache Cistercensi di San Giacomo di Veglia ne dello Spirito, a vivere da figlie del Padre, adorando, ringraziando e compiendo la Divina volontà. La comunione eucaristica è la porta reale per entrare nel mistero di Cristo ed essere misticamente trasformate. L’Eucaristia è un vulcano d’amore incandescente che rende possibile l’amore ardente verso Dio e verso le sorelle della comunità monastica, la Chie- BASSO Il beato Giuseppe Allamano prattutto più bisognosi. Senza l’Eucaristia non c’è Missione». Padre Gianni Basso missionario della Consolata VERGINI ’Eucaristia nella vita di una donna consacrata a Dio in un istituto di vita apostolica è il centro e il movente dell’esistenza. Nella celebrazione del mistero eucaristico, nell’adorazione prolungata di Cristo, cibandosi alla sua mensa, la religiosa riassapora lo stupore e la gioia del primo incontro con Colui che l’ha attirata a sé, rimotiva e rinnova la sua scelta di vita, vive il suo amore sponsale per Cristo; contempla e ama quel particolare aspetto della vita di Cristo che ha toccato il cuore del Fondatore e che giustifica la presenza, nella Chiesa, della sua famiglia religiosa; comprende il valore della frater- «L’ Il Pane che nutre la nostra esistenza che, i frutti e le delusioni della sua offerta di vita e della vita di tutta l’umanità. Unendosi al corpo del suo Signore ella impara a lasciarsi modellare da Lui e a fare della propria vita un rendimento di grazie, un’offerta al Padre per la salvezza dell’umanità. E così, assieme al popolo l monaco dimora nel cuore di Dio, nel quale vive La Parola, e di questa Parola fa la sua unica ragione di vita... Quella Parola, quel logos che ha posto la sua tenda nel cuore del Padre, e con Lui, ha accolto anche noi, fino a fare di noi carne della sua carne, sangue del suo sangue, rende il monaco partecipe, nello Spirito, alla vita trinitaria di Dio, nel mistero di quella profonda comunione che era… fin dal principio. La centralità, il primato della Parola, meditata, ruminata ogni giorno, trasforma l’esistenza del monaco che attraverso la preghiera di lode, di supplica, di ringraziamento, di intercessione quotidiana, porta con sé fatiche e gioie «L Senza Eucaristia non c’è missione stia parto con la fede e il coraggio per l’azione apostolica e ritorno all’Eucaristia per ringraziare e celebrare l’azione di Dio. L’Eucaristia è anche lasciarmi macinare, come i chicchi di grano, per trasformarmi in farina-alimento per i fratelli. È essere capace di rinunciare a me stesso per mettermi al servizio dei fratelli so- «I Rita Antoniazzi di Dio ma con il carisma suo proprio, le è dato di vivere in se stessa e di manifestare nella quotidianità della vita, la sponsalità con Cristo di cui il Padre le ha fatto dono, per pura grazia». Rita e Carolina Ordo Virginum Eucaristia per me è l’appuntamento quotidiano con il Signore che mi coinvolge e mi precede per un cammino di vita da costruire ogni giorno con Lui e con tutti i fratelli e le sorelle che incontro. È la fonte della speranza e della gioia per una Presenza che si dona come mensa intorno alla quale sono sorella e figlia amata dal Padre nel Figlio suo Gesù. È l’invito di BARON Nell’Eucaristia il monaco modella la sua esistenza personali e di ogni creatura della cui esistenza si fa carico, per amore di Cristo e della sua Chiesa, nella Fernanda Baron quale e per la quale vive, silenziosamente, nel dono di sé, nell’attesa del ritorno glorioso del suo Signore, in semplicità e purezza di cuore. La Parola di Dio converte continuamente il cuore del monaco che ha nel battesimo la sua fonte e nell’Eucaristia la sua meta ultima. Non c’è conversione senza adesione al mistero pasquale al quale conformare la nostra vita ed è nell’Eucaristia, epifania dell’amore di Dio, che il monaco, come ogni battezzato, modella la sua esistenza a quella del suo Signore, fino a giungere alla “piena maturità di Cristo”». Fernanda monaca diocesana PIOVESANA Alla mensa del Signore la gioia del primo incontro nità, testimonianza del dialogo trinitario, quale dono dello Spirito che costruisce la comunione e l’amore; fa propria la sete del Redentore per la salvezza dei fratelli e si dispone a portare loro la parola che salva; sente la dignità e la sacralità di ogni fratello cui è chiamata ad offrire il suo servizio: in lui lo stesso Gesù si è identificato; trova le parole del cuore che LAURA Il Pane spezzato è fonte di speranza Gesù ad uscire dal Cenacolo per ascoltare dentro la vita, in luoghi diversi, e per tratti di strada anche bre- INTENZIONE DI PREGHIERA Intenzione per la preghiera dei fedeli: “Fa’, o Signore, che tutti i consacrati, chiamati a riflettere in modo singolare la luce di Cristo, siano “sale” e “luce” per gli uomini e le donne di oggi; nella loro testimonianza tutti possano intravedere il Regno di Dio e lo stile delle “Beatitudini” evangeliche, preghiamo”. Suor Francisca Piovesana illuminano il senso della vita, danno speranza, costruiscono pace; riceve la capacità di sostenere fatiche e insuccessi, di donarsi con gratuità e perseveranza ad imitazione del suo Signore». Sr. F. Piovesana Figlie di San Giuseppe del Caburlotto vissimi, programmati o casuali, la ricerca spesso misteriosa e sofferta, delle persone che incontro, di trovare insieme una risposta, offrendo la testimonianza del dono che ho ricevuto e che Lui è per ciascuno di noi. Come membro di un istituto secolare, sento la chiamata a rivivere nella novità di ogni giorno, con il cuore abitato e aperto, le tappe del mio cammino di consacrazione presenti nei momenti salienti dell’Eucaristia come richiesta di perdono, offerta, consacrazione, comunione». Laura Istituto Secolare San Raffaele e L’AZiON Chiesa Domenica 30 gennaio 2005 OGGI Domenica Agenda del Vescovo QUARTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Domenica 30 gennaio: Celebra Messa e Cresime: alle 9 a Santa Lucia di Piave e alle 10.30 a Rua di Feletto. Nel pomeriggio guida il “Percorso formativo familiare al senso vocazionale della vita” all’auditorium Toniolo di Conegliano e nel duomo di Oderzo. Lunedì 31: Alle 9.30 in seminario partecipa all’incontro di formazione permanente per il clero. Incontra poi in vescovado i vicari episcopali. Alle 20.30 in seminario partecipa al primo incontro della settimana sociale. Martedì 1 febbraio: Al mattino udienze. Alle 20.30 a Camolli incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine. Mercoledì 2: Alle 19 in Cattedrale presiede la liturgia delle benedizione e processione con le candele e la Messa. Alle 20.30 a Motta di Livenza partecipa al secondo incontro della Settimana sociale. Giovedì 3: Al mattino a Sarano incontra i sacerdoti della forania La Colonna. Venerdì 4: Al mattino udienze. Alle 18.30 a Premaor celebra la Messa con la Comunità vocazionale e la Comunità parrocchiale. Alle 20.30 all’auditorium Dina Orsi di Conegliano partecipa al terzo incontro della Settimana sociale. Sabato 5: Nel pomeriggio visita la casa di accoglienza “La Provvidenza” a Vittorio Veneto. Alle 20.30 presiede la veglia diocesana di preghiera per la vita nella chiesa parrocchiale di Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto. Domenica 6: Alle 11 celebra Messa e Cresime a Tezze. Alle 15 in Cattedrale presiede la celebrazione dei Vespri per la giornata della vita consacrata. L’umiltà genera un popolo di beati gradito a Dio Domenica 30 gennaio - Quarta del tempo ordinario Sof 2, 3; 3, 12-13; Sal 145; 1Cor 1, 26-31; Mt 5, 1-12 Quarta domenica del Salterio I l cuore della liturgia della Parola che caratterizza la quarta domenica del tempo ordinario è la proclamazione delle Beatitudini. Nell’edizione di Matteo. La pagina si apre con una straordinaria solennità, scandita da alcuni verbi che inquadrano una scena per così dire cosmica: Gesù “vede” le folle che lo seguono; qual nuovo Mosè “sale” sul monte; “si mette a sedere”, come su una cattedra, da maestro; a quella scuola confluiscono i discepoli, che “si avvicinano”; Gesù, finalmente, “prende la parola”, per “ammaestrare”. Una scena dunque che non si esaurisce nell’evento in sé, ma si apre sulla storia dei discepoli, credenti in Cristo e sulla storia dell’umanità. Dall’alto del monte del suo essere Verità di tutti. E di tutti i tempi. L’evangelista la colloca come portale d’ingresso del discorso programmatico di Gesù, il cosiddetto discorso della Montagna. A modo di proemio. Non a caso però avvia la serie delle beatitudini con quella che qualifica tutte le altre e le motiva: l’umiltà del cuore. O, per dirla con la sua espressione ebraica: “la povertà in spirito”. Che corrisponde all’atteggiamento dell’uomo pio che confida unicamente in Dio e in Lui solo pone la sua speranza, come evidenziano una infinità di volte i salmi. Si tratta dei “poveri di Jawè”. Quasi, i clienti di Dio. Che in nessuno possono sperare se non in Lui. E Lui, ovviamente si prende cura speciale, paterna e materna insieme, di loro. Sta a indicare dunque un particolare modo di relazionarsi con Dio. Che bandisce ogni forma di arroganza, di presunzione, di autosufficienza, di superbia in una parola. E fa risaltare la forza della fiducia in Lui e del confidente abbandono nelle sue braccia. Come un bambino in braccio a sua madre. Sulla stessa linea si muove il testo di Sofonia e quello di Paolo. Sofonia invita “un popolo umile e povero” a “cercare” il Signore. E Paolo precisa che Dio ha scelto, in Cristo, a far parte della sua Chiesa, della sua Famiglia, coloro che il mondo ritiene stolti e deboli, che non contano nulla ai suoi occhi. Gli umili appunto. Che invece contano immensamente agli occhi di Dio. Fatta questa premessa, il resto ne è conseguenza naturale ed inevitabile. Ne consegue una vita beata. Una vita cioè che partecipa della beatitudine di Dio. Se infatti, nell’umiltà del cuore, ci mettiamo con fiducia nelle sue mani, fidandoci di lui, in qualunque 15 condizione di vita, siamo in grado anche di unire le nostre sofferenze alle sue, vivendole con Lui, uniti al Crocifisso; saremo “miti e umili di cuore” a imitazione di Gesù; misericordiosi come il Padre celeste; limpidi e puri di cuore, attenti a non lasciarci contagiare dal peccato; operatori di pace in ogni circostanza; fedeli a Dio nelle avversità e nelle persecuzioni a causa del Vangelo. Non c’è dubbio che questa pagina potrebbe essere letta in chiave cristologica e in chiave mariana. Ma anche in chiave ecclesiologica. Mi spiego. Le beatitudini sono state vissute radicalmente da Gesù Cristo. Anzi, Lui non è solo un modello di beatitudini. È Lui stesso la Beatitudine che vive, anche da uomo, le dimensioni delle beatitudini. Discepola di Cristo, la Madre sua Maria, ha riprodotto in sé tutte le caratteristiche delle beatitudini. Grazie alla sua “umiltà”. Ma anche la Chiesa, la famiglia dei discepoli di Cristo, vive le beatitudini in tanti suoi membri, del passato e del presente, nella “beatitudine-santità” riconosciuta dall’Autorità e proposta a modello degli altri e in quella più feriale che constatiamo ancora viva e presente nelle nostre comunità parrocchiali e nelle nostre famiglie. Grazie all’azione purificatrice e vivificante dello Spirito nel cuore degli umili. È insieme una constatazione e un auspicio. + Giuseppe Zenti PIANO PASTORALE: SOSPESE LE RIUNIONI DI VERIFICA S ono sospese le riunioni di verifica dell’attuazione del Piano pastorale che dovevano tenersi in vari centri della diocesi. La verifica verrà fatta in ogni forania durante le riunioni dei preti e del Consiglio pastorale foraniale nelle date che ogni vicario foraniale determinerà. MUSICA SACRA: Disponibili i libretti “Canta con noi la tua fede” S ono disponibili all’Ufficio Musica Sacra i libretti “Canta con noi la tua fede” nella nuova, corretta e aggiornata edizione con copertina in plastica (rivolgersi direttamente in Curia a Sabina Dal Mas). TERRASANTA: ULTIMI POSTI LIBERI A SARH SI STA CERCANDO UNA FONTE D’ACQUA La missione come pozzo S tiamo aprendo un nuovo pozzo qui al Foyer: quello vecchio nella stagione secca non basta per il consumo e quindi stiamo correndo ai ripari, dato che il tempo delle piogge è finito da un pezzo. Stiamo facendo un’azione squisitamente biblica: in un ambiente di siccità e di nomadismo, scavare un pozzo e trovare l’acqua era benedizione di Yahwé, voleva dire poter fermarsi, perché lì c’era Vita. Vorremmo anche noi poter cantare, con gli israeliti in marcia verso la terra promessa, la poetica “canzone del pozzo”: “Che l’acqua sgorghi dal pozzo, che sia accolta con canti di gioia! I nostri capi l’hanno perforato, i nobili l’hanno scavato con il loro bastone di comando, con il loro scettro!” (Num 21, 17-18). Invece… di poesia qui c’è ben poco. Non ci sono bastoni di comando né scettri che compiano miracoli. Vi lavorano quattro operai, per dieci ore al giorno. Sono già arrivati a più di 8 metri di profondità e da 1 metro hanno trovato l’acqua. Dovran- no scendere almeno altri 3 metri, sicché d’ora in poi dovranno lavorare immersi nel fango-acqua, appesi alla corda che i loro compagni sorreggono da fuori… E questo per una paga di 0,50 euro l’ora, quindi per 5 euro il giorno: eppure sono gli operai meglio pagati della città! Lavoreranno per circa un mese, e tutta la spesa (sui 1.500 euro) è coperta da offerte ricevute dalla comunità di Cessalto. Pozzi… senza poesia, ma pieni di vita. Vita che è ovunque, ma sempre in profondità: nelle profondità di noi stessi, degli avvenimenti, della Parola, dei sacramenti-incontro con Colui che è la “Vita del mondo”. Basta cercare, scavare fondo: senza tante tecnologie, con i mezzi poveri del silenzio, della ricerca nel piccolo gruppo, della preghiera personale e comunitaria. Pozzi…. di ricerca tenace di vita, di lotta per sopravvivere, appesi alla corda di una salvezza che sta sempre nelle mani dei fratelli. Pozzi… di fiducia nell’altro, da cui dipende molto della mia vita. Fiducia soprattutto nell’Altro, in Colui che mi ripete: “Non temere, piccolo gregge!”, e con più forza: “Non abbiate paura: io ho vinto il mondo!”. Pozzi… di carità vera, che diventa giustizia nella condivisione del poco che si ha, nell’eliminazione del molto superfluo che rende pesante il cammino. Una piccola comunità garantisce la vita di quattro famiglie ciadiane per oltre un mese: quante famiglie africane o di tutto il sud del mondo potrebbero vivere, se ci fossero più “pozzi di carità e giustizia”? Pozzi… siamo noi, già pieni del dono di un’acqua che per restare viva deve a sua volta diventare dono: “L’acqua che io gli do diventerà in lui sorgente di vita eterna” (Gv 4, 14). “Missione” come pozzo: dono ricevuto e sempre trasmesso, Vita che non è nostra e che continuamente condividiamo. Possibilità offerta a tutti, ogni giorno, dovunque. Don Egidio Menon Sarh (Ciad) G li organizzatori del pellegrinaggio diocesano in Terrasanta presieduto dal vescovo Giuseppe, che si terrà dal 7 al 14 aprile 2005, comunicano che vi sono ancora dei posti liberi. La quota indicativa di partecipazione è di 1.050 euro. L’organizzazione tecnica è curata dall’Agenzia Viaggi e Turismo Tonello (Vi). Per iscrizioni rivolgersi a don Giuseppe Querin, telefono 0421-327599. USMI: Ritiro spirituale S abato 29 gennaio ci sarà il ritiro spirituale zonale per le suore della diocesi. Le sedi sono: Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior di Sopra, Vittorio Veneto. L’inizio è alle 8.30. È NATO UN CORO GREGORIANO DIOCESANO F orse non tutti sanno che la diocesi ha un suo coro gregoriano ufficiale. Il nome completo, che ne chiarisce anche la provenienza, è “Gruppo di canto gregoriano della scuola diocesana di musica liturgica Venanzio Fortunato”. A comporla circa dodici persone raccolte da ogni parte della diocesi: da Santi Pietro e Paolo di Vittorio Veneto a Miane, da Carve a Cappella, da Ceneda a Cison, a Oderzo. Hanno concluso i sei anni della scuola di canto e ora proseguono con le esercitazioni e con i concerti, in cui sono guidati dal maestro rodigino Giorgio Mazzuccato. Non di veri e propri concerti si tratta, ma piuttosto di animazione liturgica della messa, con i canti comuni e quelli propri della liturgia del giorno. Il prossimo appuntamento in cui ascoltarli sarà mercoledì 2 febbraio alle 19 a Santi Pietro e Paolo di Vittorio Veneto, nel corso della messa per la solennità della Presentazione del Signore, popolarmente la Candelora. PIEVE / L’ECCIDIO 60 ANNI FA CISON I sei partigiani traditi dall’americana Mostra e concerto dedicati a Puccini D omenica 30 gennaio Pieve ricorda il 60º anniversario dell’uccisione di sei partigiani della Brigata Mazzini avvenuta il 26 gennaio 1945 ad opera di un reparto della X Mas. Alle 10.30 verrà celebrata una messa nel duomo mentre alle 11.30 si terrà la commemorazione nel cimitero di Pieve con interventi del vicesindaco Mazzero, del presidente Anpi Lorenzoni e dello storico Daniele Ceschin. «Nel gennaio del 1944 – spiega Ceschin – i militi della X Mas – il cui Comando era insediato nelle scuole di Pieve – vengono informati che nei pressi di Miane e Combai alcuni civili sostengono con aiuti i partigiani della Mazzini. Dalle confidenze di una ragazza del luogo, praticamente una spia, soprannominata l’“americana”, i fascisti vengono a sapere molti particolari, tra l’altro anche le casere dove si riuniscono i partigiani. Il 24 gennaio una ventina di militi della X Mas effettuano un rastrellamento tra Campea, Follina e Miane. Arrivati a Premaor, individuano una casera già segnalata dalla ragazza, entrano e sorprendono quattro partigiani armati che vengono subito catturati. Sulla strada del ritorno verso Pieve la squadra fascista ferma due persone in bicicletta, sono armate e una di loro è Marino Zanella. Tutti e sei vengono condotti a Pieve. Sono interrogati e malmenati. Il giorno successivo viene convocata l’“americana” che riconosce i partigiani come appartenenti alla Mazzini e autori di azioni contro i fascisti. La giornata del 25 gennaio si conclude con atroci torture nei confronti dei 6 e con la loro condanna a morte attraverso un processo-farsa. L’esecuzione della sentenza è prevista per il giorno successivo, il 26 gennaio. Il parroco di Pieve, don Domenico Martin, cerca di convincere i fascisti a desistere dal loro intento, ma invano. Chiese di visitare i condannati e questa è la sua testimonianza al processo del giugno 1946: “Verso le 8 del mattino ho chiesto di visitarli per confortarli e chiedere loro se avessero qualcosa da confidarmi per le loro famiglie. Nessuno si interessava di loro. Protestarono tutti la loro inno- cenza e mi pregarono di portare i loro saluti alle famiglie e di confortarle. Alle 10.30 sono salito con loro sui carri che dovevano trasportarli al cimitero. (…) Volevano gettarli tutti in una fossa comune, senza nome. Ho protestato e li ho fatti comporre nella vicina chiesetta”. Sono stati fucilati tre alla volta. Si tratta di: Antonio Bortolin detto Bepi di Miane, 22 anni; Salvatore Pontieri originario della provincia di Catanzaro; Giovanni Possamai di Cison, 22 anni; Leone Sasso (Resistere) di Cison, 50 anni; Maurizio Violini di Follina, 34 anni; e quindi Marino Zanella (Amedeo) originario di Segusino, 36 anni. Due i principali responsabili fascisti. Processati dalla Corte di Assise straordinaria di Treviso con sentenza del 13 agosto 1946, uno venne assolto; l’altro, comandante anche del plotone d’esecuzione, venne condannato a 15 anni di reclusione ma in Cassazione nel 1948 questa seconda sentenza venne annullata quindi poté ritornare libero. Per quell’eccidio – conclude Ceschin – nessuno ha dunque pagato». CONEGLIANO: Incontri con l’opera lirica M ercoledì 26 gennaio si è svolto il secondo dei cinque incontri con l’opera lirica promossi dall’Università Aperta dell’Auser di Conegliano. Nell’aula magna dell’Istituto tecnico per il turismo (via Galilei 6), il musicologo Francesco Cesari, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha presentato la Carmen di Bizet. Gli appuntamenti successivi sono: il 9 febbraio (Simon Boccanegra di Verdi), 16 febbraio (Tosca di Puccini), 23 febbraio (Il Conte di Ory di Rossini). I l ritrovato interesse per l’arte e la cultura sviluppatosi tra il diciannovesimo e ventesimo secolo ha ispirato gli organizzatori di un altro evento culturale che sarà inaugurato tra breve a Cison di Valmarino. Qui dal 5 febbraio al 7 aprile si terrà una mostra dedicata alla musica, alla poesia, alla pittura, alla scultura e all’architettura di quell’epoca così ricca di cambiamenti e di novità in vari campi. A questo appuntamento è stato dato il titolo “Puccini e dintorni: viaggio tra l’800 e il ’900”. Saranno proprio le musiche del grande musicista lucchese ad essere eseguite nella serata concerto inaugurale della mostra, fissata per sabato 5 febbraio all’interno del teatro La Loggia di Cison di Valmarino, con inizio alle 20.30. Celeberrimi brani tratti dalle opere “Bohème”, “Fanciulla del West”, “Tosca”, “Madame Butterfly” saranno proposte nell’interpretazione del soprano Maria Luisa Carnio e del tenore Gianluca Moschetti. Athos Tassi CANEVA Gli scrittori Culicchia e Villalta a confronto G li anni Settanta: l’età delle utopie, l’epoca del terrorismo. In questa temperie hanno ambientato i propri recenti libri il pordenonese Gian Mario Villalta (“Tuo figlio”) e il torinese Giuseppe Culicchia (“Il paese delle meraviglie”). Su quelle utopie di un mondo diverso, che oggi ritornano pressanti, sia come tendenza letteraria che come anelito perseguito o strumentalizzato si intervisteranno a vicenda i due autori sabato 29 alle 20.30 all’auditorium di Caneva. Siamo nell’ambito di “Mondi impossibili? Utopia di un mosaico dell’umanità”, ciclo di manifestazioni promosse dall’aggregazione di otto comuni friulani, con Caneva unico diocesano. Informazioni: www.salamshalom.org. (TB) Martedì 25 il vescovo Giuseppe ha proposto una riflessione ai giornalisti del territorio diocesano È tradizione che in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ci sia un incontro tra il Vescovo e gli operatori delle comunicazioni sociali. Il vescovo Giuseppe Zenti partecipava per la prima volta all’incontro, che si è tenuto martedì 25 gennaio in Castello vescovile. Una quarantina di giornalisti ha risposto all’invito e il Vescovo, con una certa sorpresa, non si è limitato ad uno scambio informale, ma si è impegnato in un articolato discorso sulla professione del giornalista. Il mondo umano del giornalista La prima capacità del giornalista è quella – ha detto il Vescovo – «di farsi interprete vero e disarmante delle reazioni, dei sentimenti, delle valutazioni e delle soluzioni che la nostra gente porta in cuore, quasi all’unisono. Tra il giornalista e la gente scatta allora una forte alleanza, una sorta di complicità, bella e gratificante. Al punto che si crea una corrente di simpatia. E il giornalista, senza in nulla scadere nel populismo, se ne fa voce concreta e, spesso, profetica. Diventa allora il “nostro giornalista”, che si legge volentieri. Che si seleziona tra tanti altri». Subito però si pone il problema: «Qual è il filtro di selezione tra accadimenti destinati ad emergere ed assurgere a dignità di cronaca e magari di confluire nel flusso della storia e quelli che si dissolvono nel loro stesso accadere? Vi sono notizie che si impongono da sé, tanto sono vistose, macroscopiche; ve ne sono invece altre sulle quali si compie opportunamente una scelta». Il volto positivo della vita Il primo criterio che monsignor Zenti segnala è saper mostrare anche i lati positivi della realtà, perché «la gente vede magari la delinquenza dai mille volti occupare pagine e pagine di mass media, anche in primo piano, e rimane sconcertata nel constatare che raramente si pubblicizza il suo modo di vivere con onestà, il suo senso del dovere, il suo altruismo. È facilmente indotta a concludere: “Dunque il mio modo di vivere non conta per nessuno, non è esemplare per nessuno!”. Allora non valgo nul- la. La mia è una vita insignificante. Il mio modo di vivere non merita rilievo. Siamo magari uniti in matrimonio da cinquant’anni, ci siamo voluti bene e… ignorati. Basta che uno, in un atto di furore, rompa una vetrina di un negozio, o, peggio ancora, che si tolga la vita che sente vuota di significato e di valore, ed è già alla ribalta. Non dico che ogni minimo gesto venga messo in rilievo. Ma è opportuno che il modo di vivere della gran maggioranza delle persone singole e delle famiglie, proprio perché sano, sia evidenziato in qualche episodio un po’ emergente e rappresentativo. Non appena se ne presenta l’occasione. E le occasioni non mancano». verso il ponte comunicativo, raggiunge l’interiorità di un altro soggetto personale. Cioè la sua mente e il suo cuore, la sfera della sua affettività e l’area delle sue speranze o angosce. La comunicazione è atto altamente umano e, se positiva, carica cioè di positività, umanizzante. Contribuisce non poco a far vivere una vita sostenibile e qualitativamente elevata». Si capisce allora quanto impegno l’operatore della comunicazione deve mettere nel suo lavoro. “Deve esserci alleanza tra la gente e il giornalista” Chi è il giornalista? Per essere un operatore positivo è necessario che il giornalista sia consapevole del suo compito. Il Vescovo azzarda questa definizione: «Il giornalista è fondamentalmente un artista della comunicazione geniale». E la comunicazione? «La comunicazione – secondo il Vescovo – è per sua natura un atto di un soggetto umano personale che parte dalla sua interiorità e, appunto attra- Le relazioni tra giornalisti, redazione e proprietà Ma il giornalista opera dentro un mondo complesso che rende difficile il suo lavoro. Il Vescovo segnala una serie di problemi: «A quale livello si colloca il rapporto fra giornalista e titolista? Il titolo fa solo da specchietto delle allodole o, di fatto, esprime una geniale e accattivante tematizzazione dell’articolo stesso? (…) Il secondo risvolto: fino a che punto l’articolista è libero di scegliere gli accadimenti degni di notificazione e di commento, e fino a che punto è autorizzato ad esprimere una valutazione libera da ogni condizionamento, in piena sintonia Domenica 30 gennaio 2005 DA POCO APERTA A SACILE Galleria “Casarini”, piacevole sorpresa C on l’inaugurazione delle nuove strutture dell’oratorio di Sacile, avvenuta il 6 dicembre scorso, è stata aperta al pubblico anche la galleria dedicata a Pino Casarini e allestita a palazzo Carli. È una piacevole sorpresa, per chi non conosce le opere di Casarini, e un’interessante riscoperta, per chi invece già lo stimava, ammirare i quadri e le sculture donati alla parrocchia dalla moglie dell’artista; la galleria ripercorre, nelle tre stanze ad essa dedicate, l’opera dell’artista a partire dal primo “Ritratto” del 1926 fino a “Il grande nudo” del 1970, dipinto dunque due anni prima della morte. «L’allestimento ha richiesto due anni di lavoro – racconta la curatrice Graziana Modolo – e ogni stanza ha voluto uno studio attento; la collezione è molto vasta, il rischio era quello di non dare il giusto risalto a tutte le opere ma, dall’altro lato, dovevamo rispettare le stanze di palazzo Carli senza snaturarne i caratteri. con le ragioni del suo pensare valoriale e della sua coscienza? D’altra parte, una redazione e una proprietà fino a quale linea di demarcazione consentono ai propri giornalisti libertà espressiva? Possono permettersi di concederla in assoluto, anche a costo che l’articolo sconfessi linee culturali di fondo e vedute architettoniche dell’azienda in questione? Certi limiti non si possono valicare. Ne andrebbe di mezzo la credibilità della testata e la sua capacità di sfidare il futuro». Nella prima stanza sono esposte le prime opere della carriera di Casarini, è qui che troviamo anche il famoso “Ritratto”. In questa stanza, che noi chiamiamo sala degli Stucchi, non si potevano appendere quadri e così abbiamo deciso di lasciare le pareti originali fissando i quadri tramite dei cavetti leggeri che li inseriscono in modo più naturale nell’insieme della stanza». In questa sala è allestita anche la mostra dedicata al Casarini scenografo dell’Arena di Verona; Casarini, dagli anni Trenta, lavorò a diversi allestimenti all’Arena, rivoluzionando la tecnica scenografica. La mostra, che rimarrà aperta nei prossimi mesi, raccoglie i bozzetti realizzati per l’allestimento dell’Aida; in essa ammiriamo non solo i disegni preparatori per l’allestimento scenico, ma anche i bozzetti per i costumi, della cui realizzazione Casarini si occupava personalmente. CONEGLIANO: Spettacolo di Massimo Dapporto D omenica 6 febbraio, alle 16, al teatro Accademia di Conegliano Massimo Dapporto interpreta “Il malato immaginario” di Molière nella traduzione e nell’adattamento di Tullio Kezich e Alessandra Levantesi. Altri interpreti: Susanna Marcomeni, Sebastiano Tringali e Riccardo Peroni. Biglietti: platea e 1ª galleria 22 euro, numerati logMassimo Dapporto gia 16 euro. Nelle altre due stanze in cui prosegue l’esposizione, il criterio scelto continua a essere prevalentemente quello cronologico e anche se le sculture esposte nella seconda stanza apparterrebbero più propriamente all’ultimo periodo della produzione dell’artista, esse ben si inseriscono nel discorso artistico disegnato attraverso il percorso espositivo. Un’atmosfera familiare percorre le stanze di questa galleria, non il clima freddo che si respira spesso nei musei, né l’aria polverosa che riempie talvolta certe gallerie ma il calore silenzioso che circonda gli affetti familiari e che nasce dalla sensazione di osservare qualcosa di conosciuto; anche gli ultimi dipinti, così lontani stilisticamente dai primi, trasmettono la stesso senso di appartenenza e la stessa intimità che riconosciamo nelle opere più note e che i sacilesi ritrovano all’interno del proprio Duomo il quale guarda, attraverso le leggere tende alle finestre della galleria, i quadri di quell’artista che tanto lo ha amato. Letizia Miotto RASSEGNA IN 4 CENTRI 7 film per ragazzi in lingua originale F a tappa anche a Pieve di Soligo e Conegliano, oltre che a Oderzo e Vittorio Veneto, il “Viaggio nel cinema dei ragazzi”, la rassegna promossa dalla Fondazione Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia, l’assessorato alla Pubblica istruzione di Vittorio tur” di Ella Lemhagen il 4 marzo, presenti la produttrice e un paio di interpreti; verranno poi lo spagnolo “Machuca” (nella foto) di Andrès Wood il 18 marzo, e “Flaklypa Grand Prix” del norvegese Ivo Caprino chiuderà il 14 aprile. Si tratta di sette film pro- Veneto, l’assessorato alla cultura di Sarmede, il CinitCineforum italiano con il sostegno della Banca di credito cooperativo delle Prealpi. Giunta alla sua decima edizione, la rassegna si è aperta con successo venerdì 21 gennaio con il film svedese “Capricciosa” di Reza Bagher ed è proseguita giovedì 27 gennaio con “Homerun” di Jack Neo, targato Singapore; seguiranno l’inglese “Anita and Me” di Metin Huseyin il 17 febbraio, “Cowboy and Angels” il 24 febbraio con la presenza del regista irlandese David Gleeson, “Tur and Re- dotti per i ragazzi e che sono passati nei festival internazionali, presentati in lingua originale con traduzione simultanea in sala. Le pellicole presentano problemi di attualità, dall’integrazione culturale alla vita con genitori separati, attraverso storie che li rendono comprensibili anche ai più giovani. La professoressa Maria Merlo, infaticabile animatrice della rassegna, si dichiara soddisfatta della risposta che la sua nuova proposta ha ottenuto finora nelle scuole e delle nuove possibilità che si aprono con Conegliano e Pieve di Soligo. LE ARTI A UDINE NELL’OTTOCENTO P 17 romossa dal Comune di Udine presso la chiesa cittadina di San Francesco, la mostra “Tra Venezia e Vienna. Le arti a Udine nell’Ottocento” rievoca lo splendore, non sempre conosciuto, della cultura figurativa friulana del XIX secolo e dei suoi evidenti punti di contatto con la coeva produzione di Venezia, Vienna e Monaco di Baviera. Malgrado la travagliata eredità del Settecento napoleonico, la vicenda artistica friulana conquista una considerevole autonomia espressiva, intrisa d’italianità, grazie a numerosi talenti locali, di cui la rassegna udinese offre ampia documentazione. Dall’eclettico Odorico Politi, ornatore, decoratore di case nobiliari e personale ritrat- re t s o M tista di Canova, al palmarino Giuseppe Bison, dal pordenonese, ritrattista di rango, Michelangelo Grigoletti al goriziano Giuseppe Tominz. Accanto al pregevole apparato di quadri sacri, mitologici e profani si possono ammirare in mostra anche alcuni busti marmorei di Antonio Canova e sculture ottocentesche dei friulani Luccardi e Flaibani. “Tra Venezia e Vienna. Le arti a Udine nell’Ottocento”, Udine, chiesa di San Francesco, aperta fino al 30 aprile 2005; orario 9.30-12.30 e 15-18, chiuso il lunedì; informazioni telefono 0432-297954, fax 0432-271982, e mail [email protected]; costo del biglietto 6 euro. (EP) L’arte e l’etica della comunicazione Molta attenzione deve avere, dunque, il giornalista per compiere in maniera geniale, ma, anche morale, il suo lavoro: «Comunicare con libertà – dichiara il Vescovo – ma non al punto da contraffare la realtà. Al contrario, al servizio della verità, della realtà. Qui entra in scena l’arte del genio che non fa mai ricorso alla carta da parati per confezionare un oggetto anche di scarso valore. Il genio sa congiungere la realtà da comunicare con la sua possibile espressione verbale». Al termine, Il Vescovo ha dato appuntamento al prossimo anno, facendo alcune proposte perché l’incontro diventi un momento incisivo nel mondo della comunicazione che condiziona ormai la vita di tutti. (GpM) MOSTRE CONEGLIANO Si inaugura venerdì 28 gennaio alle 17 all’oratorio dell’Assunta la mostra di pittura di Milla Bandiera. Resta aperta fino al 13 febbraio dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20. MOTTA Si può visitare da sabato 29 gennaio a sabato 12 febbraio al palazzo La Loggia la mostra “Maschere e costumi di Carnevale-Laboratorio artigianale di oggettistica in cartapesta”. Aperta sabato 29 e venerdì 4 dalle 15 alle 18, domenica 30, sabato 5 e domenica 6 dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30. PIAVON Domenica 30 alle 11 si inaugura a Ca’ Lozzio la personale di Giuseppe Nicoletti. Re- sta aperta fino al 27 febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 24, chiuso lunedì e martedì. VITTORIO Fino al 28 febbraio si può visitare all’entrata del municipio l’installazione “Agnus Dei” di Daniela Carati. Aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 14, martedì e giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 18. CEGGIA Giovedì 3 febbraio, alle 19 nell’ambito dei festeggiamenti del Carnevale, in municipio inaugurazione della mostra relativa al concorso fotografico sul Carnevale 2004 e della mostra “I folders nella filatelia”. REFRONTOLO Fino al 30 gennaio al Molinetto della Croda si può visitare la Mostra dei presepi. Aperta dalle 14 alle 18, festivi anche dalle 10 alle 12. SAN DONÀ Fino al 30 gennaio alla Galleria di arte moderna si può visitare la mostra “Vittorio Marusso-immagini venete”. Aperta nei giorni feriali dalle 17 alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12. MUSICA CONEGLIANO Venerdì 28 gennaio alle 21 nella sala Venturin serata musicale con allievi e gruppi dell’Istituto Benedetti Michelangeli in occasione della consegna delle borse di studio. VERGOMAN Domenica 30 gennaio alle 14 concerto del gruppo strumentale di flauto dolce della scuola media Fogazzaro di Follina. CORDIGNANO Domenica 30 gennaio alle 16 al teatro Francesconi concerto e recitativo per la Giornata della Memoria. Vedi articolo a pag. 25 CONEGLIANO Domenica 30 gennaio alle 16.30 al ridotto del teatro Accademia il primo dei Pomeriggi musicali proposti dall’Istituto musicale Benvenuti. ALTRI EVENTI CULTURALI CISON Venerdì 28 gennaio alle 21 al teatro La Loggia spettacolo di multivisione per la rassegna “Immagina mondi”. CISON Al teatro di Castelbrando alle 21 di venerdì 28 gennaio “Docs off”, concerto di beneficenza di musica celtica e irlandese. PREGANZIOL Sabato 29 gennaio alle 21 in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria alla scuola elementare ci sarà il recital “I campi della cenere: testimonianze dall’oblio”, di e con Carlo Rao, con la partecipazione di Valentina Vettor. CANEVA Sabato 29 gennaio alle 20.30 all’auditorium presentazione dei libri “Mio figlio” di Gian Mario Villalta e “Il paese delle meraviglie” di Giuseppe Culicchia. Curiosando I consigli del medico a cura della dottoressa Caterina Bisol Attenti ai diverticoli! I diverticoli sono piccole tasche che si formano nella parete, normalmente liscia, dell’intestino. La loro presenza è massima a livello del colon discendente. Questa patologia, denominata diverticolosi, è piuttosto frequente nelle popolazioni occidentali mentre è rarissima in Africa e in Asia. In Italia il 30% della popolazione oltre i 60 anni ne soffre. La presenza dei diverticoli inizialmente non crea particolari disturbi ma con il tempo i diverticoli possono infiammarsi in modo cronico fino a dare luogo ad una vera e propria malattia diverticolare. I disturbi consistono in dolore al basso ventre, specie durante la notte, gonfiore addominale, stipsi ostinata alternata ad episodi diarroici. I diverticoli si sviluppano nel tratto intestinale dove la muscolatura è più spessa, perché in tale zona la pressione interna può aumentare notevolmente, proprio per questo la parete a volte cede formando queste piccole tasche. La diverticolosi viene segnalata in costante aumento tanto da ipotizzare una sua connessione con le abitudini di vita occidentali. La sua diffusione sarebbe favorita da una dieta costituita da alimenti raffinati, in modo particolare grassi e zuccheri, e povera di fibre vegetali. Le fibre, all’interno dell’intestino, non vengono digerite ma vanno a formare una massa che stimola la peristalsi, migliorando il transito attraverso il tubo digerente: come una scopa puliscono le pareti, trascinano ed eliminano scorie e residui. Negli episodi acuti di diverticolite si usano farmaci antispastici ed antibiotici. Al di fuori dell’infiammazione la dieta si deve impostare cercando di ridurre al massimo formaggi, salumi e dolci favorendo invece la verdura, la crusca, le alghe, la frutta e le farine integrali. Schegge di Storia Q uindicesimo secolo: Portobuffolè, forte della sua posizione strategica di confine tra Marca trevigiana e Friuli, è crocevia di rotte commerciali e fiorente centro di attività bancaria, avviata dalla comunità ebraica della cittadina, stabilitasi in città nel secolo precedente arrivando dalla Francia o dalla Germania, dove erano stati falsamente accusati di diffondere la peste. All’epoca la differenza tra prestito e usura praticamente non esisteva, e questo certo non migliorava i rapporti tra la povera gente di Portobuffolè e questi ricchi banchieri ebraici che conducevano una vita appartata e avvolta nel mistero. Potevano contare solo sull’amicizia dei Dogi, di certo non disinteressata visti i vantaggi che la Serenissima traeva dalla loro attività L’atlante dei sapori P esce e pesci a Fregona, in borgo Piai. All’“Osteria Piai”, vecchia di almeno cent’anni, ma coi muri maestri che datano al ben più lontano 1200, ci si aspetterebbe in particolare e soprattutto, del resto come luogo comanda, polenta, capriolo ed altra cacciagione. Invece la sorpresa è che quassù vengono soprattutto per una buona mangiata di pesce fresco, anzi freschissimo. Dell’Adriatico specialmente, che pescato la notte è qui a Fregona già di prima mattina. La svolta, la cucina del pesce insomma, quassù fra le montagne, l’ha data tre anni fa Nereo Salvador da Montaner nell’assumere la gestione del vecchio locale, ma nel frattempo recuperato ad una sobria eleganza. Salvador, che in questi A Piai Nereo Salvador specialista della piovra giorni si gode il meritatissimo premio “Buona Cucina 2005” del Touring club italiano, dopo la scuola alberghiera a Falcade e Longarone, è andato a perfezionarsi al “Dolada” di Pieve d’Alpago, e ha, fra l’altro, fatto “gavetta” di lusso nelle cucine del “Terme” di Vittorio Veneto e “Villa Luppis” di Rivarotta in Friuli, portando poi la sua cucina al “Flora”, sempre a COLFRANCUI: Bepi Girelli, 50 anni da sacrestano H a ereditato dal padre Ferdinando l’arte del sacrestano. Tra l’uno e l’altro hanno servito la chiesa per 82 anni, dal lontano 1920, quando la famiglia fu chiamata dallo zio don Emilio Girelli, curato dal 1908 al 1946. Da 50 anni, Stefano Girelli, per tutti Bepi, è presente ad ogni messa celebrata in parrocchia. Una volta all’anno si concede qualche giorno di vacanza, non senza assicurarsi che il servizio sia comunque garantito. È stato testimone discreto del cambiamento e collaboratore docile dei parroci che si sono succeduti: don Emilio Girelli, don Girolamo Villanova, don Aldo Rojer, don Lorenzo De Nardo e don Vittorino Mason. Un servizio offerto con semplicità ed estrema disponibilità, dal mattino presto alla sera tardi, Vittorio Veneto, dove si è fatto conoscere ed apprezzare da una vasta clientela. Dunque, soprattutto pesce, fatto in tante maniere, secondo il pescato della notte e la stagione, ma anche interpretato con estro e bravura come la “piovra al vino rosso con ceci e rosmarino”, creatura di cui Nereo va assai fiero, e che racconta in esclusiva per le lettrici e i lettori de L’A- La cacciata degli Ebrei da Portobuffolè bancaria sottoforma di pesanti dazi. Nel 1480 si sparse la voce della misteriosa scomparsa di un bambino cristiano, entrato nel Castello e mai più visto uscire. La voce delle malelingue incolpò subito alcuni ebrei, che furono in breve tempo processati e condannati. Vista la delicatezza della questione Venezia impose il proprio diritto a rivedere il processo e la condanna fu confermata. Questo portò all’allontanamento della comunità ebraica dalla città e al sequestro dei loro beni e immobili. Non si conoscono di preciso i termini della condanna, né se questa fu alimentata solamente da pregiudizi o anche da fanatismo religioso o occulti interessi economici. Alla comunità ebraica zione. Comperata la piovra, almeno 8 etti se siamo in quattro, questa va lessata a fuoco vivo per almeno 40 minuti in acqua e vino rosso (mezzo e mezzo) assieme a una foglia d’alloro e a uno spicchio d’aglio. Una volta raffreddato il “brodo” di cottura, si leva il mollusco, lo si pulisce dalle ventose e lo si taglia a rondelle. A completare il piatto ci vogliono ora i ceci, «che debbono essere di Spello (fra Marche e Umbria, ndr), giacché – si raccomanda Nereo – sono poco farinosi, e soprattutto piccoli, i quali vanno messi a bagno in acqua e sale almeno il giorno prima dell’uso». Per quattro porzioni ne bastano e avanzano mezzo etto di secchi, che tolti dal bagno d’acqua e sale, vanno poi lessati per un’ora in acqua e rosmarino. Cotti che sono i ceci, questi si “saltano” (in padella) per un10 minuti circa in olio extra vergine d’oliva di Fregona (in tutto un paio d’ettolitri l’anno, ndr) con sedano, carote e quando fa l’ultimo giretto in bicicletta attorno alla chiesa, per assicurarsi che tutto sia in ordine, le porte ben chiuse, le luci spente. Nel suo servizio ha coinvolto la moglie Palmira Spadari con la quale ha da poco celebrato il cinquantesimo anniversario di matrimonio allietato da quattro figli (Milo, Giacomo, Antonella e Ferdinando). Tempi difficili? Bepi non vuole sentirne parlare: è contento di aver profuso dedizione alla sua chiesa raccogliendo la simpatia di cui lo circonda la popolazione. Erano tempi duri per tutti, non solo per fu concesso di rientrare solamente un secolo dopo con un decreto ducale datato 1580 che gli riconosceva un risarcimento, imponendogli il coprifuoco “dalla campana del giovedì a quella del sabato santo”. In risposta alla ripresa della loro attività bancaria in città nacque il Sacro Monte di Pietà, non con i soldi confiscati agli Ebrei e nella sede della loro “banca”, come affermano alcuni storici, ma in un’espansione del Palazzo Pretorio edificata a proposito. La sinagoga, dopo vari rimaneggiamenti dell’edificio atti a cancellare un ricordo che tutti volevano dimenticare, era stata riaperta come chiesa cristiana nel 1559: si tratta dell’attuale Duomo. Andrea Pizzinat L’osteria Borgo Piai di Nereo Salvador cipolla, aggiustando di sale e pepe. «Si mescolano quindi i ceci con la piovra a pezzettoni, adagiando il tutto – spiega ancora Salvador – su un’insalata di radicchio rosso di Treviso, spruzzando per finire del prezzemolo freschissimo». La “piovra al vino rosso con ceci e rosmarino” a seconda della quantità servita può essere “antipasto”, un bel “secondo”, ma anche “piatto unico”, comunque e sempre con un frizzante “rabosino” d’annata. Mario Sanson Il campanile di Colfrancui chi andava per le case a ricevere la contropartita del suo lavoro. La paga del sacrestano era lasciata alla generosità dei compaesani. Al termine della giornata, i sacchi di pannocchie e la damigiana di vino venivano issati sul carret- to tirato da un’asinella presa a prestito. Oggi il lavoro è cambiato: l’elettrificazione delle campane, lo spostamento delle messe dall’alba al mattino, o addirittura al pomeriggio, l’affidamento delle pulizie della chiesa a squadre di signore incaricate a turno, tutto ha contribuito ad alleggerire il compito del sacrestano. In questo modo può dedicare il suo tempo alla cura della liturgia e al suo parroco che saluta ogni volta con un deferente: «Sia lodato Gesù Cristo». Giuseppe Migotto dal sito della parrocchia di Colfrancui: http://digilander.libero.it/colfrancui e L’AZiON 29 gennaio sabato domenica lunedì martedì mercoledì giovedì VITTORIO Giovedì 3 febbraio alle 20.45 la rassegna cinematografica “inVisibili”, organizzata da Arci Aurora, Cineforum Solaris e libreria Fenice, proietta alla Biblioteca civica il film francese di Iosseliani “Lunedì mattina”. Ingresso 2 euro. venerdì TREVISO Domenica 30 gennaio alle 16 la rassegna “Una fetta di teatro” presenta lo spettacolo per bambini dai 6 ai 10 anni “Pierino e il lupo”, allestito dalla Fondazione Aida al Teatro S. Anna. Ingresso 4 euro. Domenica 30 gennaio 2005 21 Andreotti tollerava i giullari. Altri invece... dere che qualni. La trasmisdi che funzionacontinuò Gianfranco Da Re sione rio zelante abad andare in bia visto nello spettacolo u- onda in prima serata. Come na satira del potere (cioè di dire che i politici e i funzioBerlusconi): niente di strano nari dell’epoca erano più toldato che il commediografo leranti e capivano la funziofrancese attaccava l’ipocri- ne dei giullari. sia di nobili e borghesi. Ma Più inquietanti sono stacredo che i funzionari ze- te le proteste ufficiali contro lanti farebbero meglio a con- l’inchiesta sulla “mafia che sultare le registrazioni di non spara”. Si è avuta l’im“Mistero buffo” di Dario Fo, pressione di ritornare ai mandato in onda su Raidue tempi in cui si diceva che la nella primavera del 1977. In mafia non esisteva, l’avevauna puntata, l’attore usò i te- no inventata coloro che vosti medievali per fare le ca- levano calunniare la Sicilia. ricature di Andreotti (allora Inquietante è stato l’imbaPresidente del Consiglio) e razzo dei dirigenti Rai, che di altri notabili democristia- si erano evidentemente di- menticati di avere coprodotto il film “Alla luce del sole” di Roberto Faenza, in questi giorni sugli schermi, sul sacerdote antimafia don Pino Pugliesi. Pare che verrà dedicata alle vittime della mafia che appartenevano politicamente alla destra , una puntata di “Punto e a capo”, l’approfondimento dell’attualità di Raidue (che ha più o meno lo stesso insuccesso di “Excalibur”). Si approda quindi a una specie di “par condicio” delle vittime, ma rimane inquietante che si sia anche solo discusso di “trasmissione riparatrice”. PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR 30 gennaio TRICHIANA Venerdì 28 gennaio alle 21 al Centro San Felice va in scena “Il diavolo e l’acquasanta”, il teatro della memoria di Branka Katic, protagonista di “Fragole al Armando Carrara, interpretato supermercato” dalla compagnia “I Carrara - La piccionaia” di Vicenza nell’ambito della rassegna “Trichiana teatro 2005”. Ingresso intero 7 euro, ri- CANEVA Domenica 30 gennaio aldotto 5 euro, fino ai 18 anni e ol- le 16.15 l’auditorium comunale propone la “Storia del gatto che antre i 60 anni. dava per i fatti suoi”, lo spettacolo PORDENONE Venerdì 28, saba- di pupazzi e attori interpretato dalto 29 e domenica 30 gennaio l’au- la compagnia Ortoteatro, nell’ambiditorium Concordia è monopolizza- to di “A teatro anch’io! Rassegna di to dalla presenza scenica di Silvio prosa a misura di bambino”. InOrlando, interprete di “Questi fan- gresso adulti 4 euro, bambini 3,60 tasmi” di Eduardo De Filippo. La re- euro. gia è di Armando Pugliese. VITTORIO Mercoledì 2 febbraio TREVISO Sabato 29 alle 20.45 la sera del teatro Verdi si accende al teatro Sociale di Treviso prima con lo spettacolo “Lazzaretti lazzanazionale dello roni” interpretato spettacolo “Centodalla compagnia mila gavette di CARENI Pantakin di Venezia ghiaccio” tratto dale diretto da Michel’omonimo romanzo le Modesto Casarin. di Giulio Bedeschi. Cinema GODEGA Sabato ODERZO Ve29 gennaio alle 21 il nerdì 28 gennaio il Palaingresso area FieCircolo cinematora propone “I rustegrafico Pietro Dal ghi” di Carlo Goldoni. Monaco proietta il CONEGLIANO Safilm di Dusan Mibato 29 gennaio alle Matt Damon in “Ocean’s twelve” lic “Jagoda - fra21 e domenica 30 gole al supergennaio alle 16 va in mercato”, del 2004. Ingresso 6 euscena all’auditorium Dina Orsi di ro. Conegliano “Occhio alla spia”, lo spettacolo di John Chapman e Mi- PIEVE Venerdì 28 alle 21 e sachael Petwee interpretato dal grup- bato 29 gennaio alle 17.30 e alle po Amici del Teatro di Roncade, nel- 21 il cinema teatro Careni proietta l’ambito della ventiduesima rassegna il film di Steven Soderbergh “Ocean’s twelve” con un cast stellare: sullo di prosa “Teatro Insieme 2005”. schermo George Clooney, Brad Pitt, BELLUNO Sabato 29 e domeni- Julia Roberts, Andy Garcia, Matt Daca 30 gennaio Isa Danieli e Massi- mon, Vincent Cassel e Catherine Zemo Foschi interpretano “La visita ta-Jones. Ingresso 5 euro, ridotto 4 della vecchia signora”, la pièce di euro. Friedrich Dürrenmatt diretta da Armando Pugliese al teatro comuna- VITTORIO Mercoledì 2 e giovedì 3 febbraio il multisala Verdi proietle. ta per la rassegna “Svisti di stagioPIEVE Domenica 30 gennaio alle ne” il film di Joel Schumacher “Il 16 il teatro Careni propone la rap- fantasma dell’opera”, con Emmy Rospresentazione teatrale “Il tenace sol- sum, Gerard Butler e Miranda Ridatino di stagno”. chardson. Ingresso 4 euro. 31 gennaio SAN DONÀ Venerdì 28 gennaio alle 21 divertimento assicurato all’auditorium Leonardo Da Vinci con le gags e gli equivoci di “Sentite condoglianze”, lo spettacolo di cabaret di Carlo e Giorgio. Ingresso 8 euro. 1 febbraio DAL MONACO 2 febbraio Teatro T eatro N 3 febbraio inema & on tira una buona aria alla Rai. La cancellazione di uno spettacolo di Paolo Rossi a Raidue è stato un altro episodio di censura miope. La scorsa settimana poi ci sono state polemiche in seguito all’inchiesta sulla mafia di “Report”. La scusa ufficiale per la censura del testo di Molière è che conteneva parolacce: è una ragione che non convince perché il turpiloquio è all’ordine del giorno (purtroppo) in molti programmi della fascia protetta (“L’isola dei famosi”, tanto per non fare titoli), e la seconda parte di “Questa sera si recita Molière” doveva essere trasmesso verso mezzanotte. Oltretutto la settimana prima era regolarmente andata in onda la prima parte. È più facile cre- 4 febbraio C Spettacoli TV A riggio, alle 16.45 su Canale 5, debuttano i telefilm Miss Match con Alicia Silverstone e Ryan O’Neal. E alle 18.35 su Raidue Roberto Giacobbo inaugura la serie di Voyager dedicata ai ragazzi. In serata, alle 21, su Raitre prosegue il ritratto di Leonardo Da Vin- ci per Superquark, su Retequattro ci sono i telefilm della serie Criminal Intent, mentre Italia 1 presenta il cartone Fievel conquista il West. Alle 23.45 su Raiuno, secondo appuntamento con Renzo Arbore e amici, Speciale per me. D contemporanea. Tra i film pomeridiani segnalo Il circolo della fortuna e della felicità di Wayne Wang, su La 7 alle 14.05, Le montagne della luna di Bob Rafelson su Retequattro alle 15.30, e Batman - Il ritorno di Tim Burton su Italia 1 alle 16. Alle 20.45, Raiu- no presenta la prima parte del film drammatico Il veterinario con Gigi Proietti, Raidue alle 21 trasmette due episodi della serie Jag - Avvocati in divisa. Da non mancare, in notturna, all’1.25 su Raitre la versione restaurata del Grande dittatore di Charlie Chaplin. I con Gigi Proietti e Anna Galiena, mentre su Canale 5 Tobey Maguire è Spiderman nel film di Sam Raimi, e su Raidue vanno in onda due telefilm della serie Navy N.C.S.I. - Unità anti- Bormio, dove si disputano i Campionati mondiali di sci, è di turno il supergigante maschile: lo segue Raidue dalle 11.45. Rai Sport su Raitre invece, dalle 15.50 segue pallavolo femminile, pallanuoto e pattinaggio artistico. Nel pomeue oggi le specialità sciistiche: il supergigante femminile nei Campionati mondiali a Bormio, su Raidue dalle 11.30 e la Marcialonga, su Raitre dalle 9.30. Sulla stessa rete, alle 13.20, Philippe Daverio ritorna con Passepartout dedicato all’arte l pomeriggio dei ragazzi di Raitre comprende i cartoni di Lupo Alberto (nella foto) alle 15.15, il telefilm “Jeremy” della serie Grani di pepe alle 15.30 e La Melevisione alle 16.25. In serata, alle 21, Raiuno trasmette la seconda parte di Il veterinario I l pomeriggio di Italia 1 prevede alle 13.40 i cartoni di Detective Conan e alle 14.05 I Simpson. Alla stessa ora La 7 continua le avventure di Angelica e il gran sultano con Mi- U n classico film drammatico, La montagna con Spencer Tracy, va in onda alle 14.05 su La 7. La storia di quattro naufraghi è invece al centro di La sposa del mare con Richard Burton, alle 17 su Retequattro. In serata, alle 21, Harrison Ford e I Campionati mondiali di sci di Bormio prevedono la discesa libera maschile (nella foto Kristian Ghedina), dalle 11.45 su Raidue, e lo slalom per la combinata, prima manche al- C ombinata femminile ai Campionati mondiali di sci: libera alle 11.30 su Raidue, prima manche dello slalom alle 15.30 su Raitre, seconda manche alle 17.55 su Raidue. Tyrone Power e Linda Darnell sono i protagonisti del chelle Mercier. Alle 19 su Raidue ritornano i telefilm della serie The District. Stessa rete, alle 21, Alessandro Preziosi e Gabriella Passion sono i protagonisti del telefilm “Resurrezione” crimine. La stessa rete alle 23.25, per “Teatro in Italia" presenta: Cinquecento secolo carnale con Dario Fo e Giorgio Albertazzi. della serie Il capitano, su Retequattro va in onda il thriller Virus letale con Dustin Hoffman, e su Raitre Giovanni Floris conduce la discussione sull’attualità in Ballarò. Su Italia 1 parte la nuova serie di Le iene Show con Luciana Littizzetto (nella foto). Kristin Scott Thomas (nella foto) sono i protagonisti del drammatico Destini incrociati su Raiuno; mentre Lorenzo Flaherty e Ugo no”. Dighero conducono le indagini del R.I.S.-Delitti imperfetti su Canale 5. La macchina del tempo di Alessandro Cecchi Paone si occupa di “Supervulca- le 15.30, seconda alle 18 su Raitre. Alle 21, su Raiuno inizia Orgoglio capitolo secondo con Elena Sofia Ricci e Daniele Pecci; su Raitre va in onda il film dramma- tico Sleepers con Brad Pitt, Robert De Niro e Dustin Hoffman; Italia 1 presenta due episodi della serie C.S.I. - Scena del crimine. Più tardi, alle 23.30 su Retequattro c’è il thriller In Dreams di Neil Jordan con Annette Bening. dramma classico Sangue e arena di Rouben Mamoulian, alle 16 su Retequattro. In serata, alle 21, su Raiuno Jutta Speidel è Un ciclone in convento; Angelina Jolie è Lara Croft in Tomb Raider, su Raidue; George Clooney e Nicole Kid- man sono impegnati nel film d’azione The Pacemaker su Italia 1; mentre su Raitre La grande storia ripercorre i cambiamenti di Roma dal 1926 al 1943, e su Canale 5 debutta la nuova serie del varietà Zelig Circus. dai Nostri Paesi Vittorio Veneto CIVILITAS ALLA MEMORIA REGIONE E COMUNE PROMETTONO UNO SPORTELLO “DEDICATO A LEI” Non dimentichiamoci di Matteo Mosca Ascolto alle donne T ra pochi mesi un paesi dell’est, impiegate in ziani, situazioni lavorative, servizio in più principal modo come ba- di separazione, di solitudiper la donna. A- danti, e dall’Albania, Ma- ne, di maltrattamenti. E anpre lo “Sportello Donna” rocco, Senegal. Anche nel cora: problemi di abuso di nel piano nobile di villa caso degli stranieri, la don- sostanze alcoliche specialCroze (che ospimente nella fascia ta anche la colleal di sopra dei 40 sibilizzare il territorio su uzione d’arte doanni, donne che si na serie di problematiche nata dal profestrovano sole ad af- femminili, di creare luoghi sor Paludetti), in frontare situazioni e momenti di incontro tra coabitazione con sconosciute, don- donne con attività culturail servizio “Inforne in difficoltà per li, formative, di aggregamagiovani”. non sapere a chi zione. Sarà aperto una o due Dalla Regione, rivolgersi. Cosa farà lo volte la settimana. che ha collaboraLo studio è stato presportello? to promuovendo A loro si rivol- sentato nel corso di un inlo studio di fattigerà lo “Sportello contro la settimana scorsa bilità dello sportello sul tessuto Villa Croze, oggi (poco frequentato) museo, diverrà sede anche dello Sportello Donna”. Un primo al teatro Da Ponte, alla preDonna ascolto/filtro che senza del vicepresidente sociale del Vittodirezionerà le ri- della Regione, Fabio Gava, riese, è arrivato un contributo di 9 mila eu- na è in percentuale mag- chieste verso chi ha la dell’assessore alle Pari Opcompetenza per dare chia- portunità, Isi Coppola, delro. Il rimanente lo disporrà giore rispetto ai maschi. il Comune. Secondo in conImpiego al femminile: rimenti in ambito legale, la dottoressa Maria Luisa temporanea con Padova (il presenza inferiore al 30% psicologico, assistenziale, Quadri, elaboratrice dello primo è sorto a Schio al- nel settore manifatturiero fiscale e altro, attraverso u- studio, dell’assessore alle cuni anni fa), il nascituro (contro il 38% provinciale), na rete di rapporti con le Politiche sociali, Giuseppe Sportello Donna avrà la una maggior attività nel strutture pubbliche e pri- Maso, e del sindaco, Gianfunzione di mettere a di- settore immobiliare e infor- vate esistenti. Un secondo carlo Scottà. Isabella Mariotto sposizione delle donne che matico, pari al 17,4% (11,8% momento prevede di senrisentono di problemi le- provinciale), e un 27,4% gati alla famiglia, al lavoro, nell’area dell’istruzione, saalla sfera personale, la con- nità e altri servizi (22,4% DAL COMUNE: sulenza di provinciale). rimborsi alle parrocchie per le professionisti. A Vittorio Ma chi sosono quindi raccolte carta o ferro l Comune premia le parrocchie ecologiche. Ha inno le donne a relativamente fatti concesso un contributo di 500 euro ciascuna Vittorio? poche le donLa presenne impegnate alle parrocchie di Carpesica, Sant’Andrea, Santi Pietro za femminile nel manifattu- e Paolo e Cattedrale per le raccolte carta o ferro svolte in città è sudurante il 2004. riero. Storie di periore alla maschile: donne in dif- SERRAVALLE: concerto in omaggio 15.316 donne ficoltà ad Alberto Gentili domenica 30 Donne, su 13.868 uoquindi, che si omenica 30 alle 17 nella sala grande di palazzo mini, con una Vascellari a Serravalle (sede della scuola Corelminor percentuale di celi- impegnano al di fuori del bi e nubili, una maggiore di quotidiano lavoro dome- li) si terrà il concerto “Omaggio ad Alberto Gentili” orvedove e vedovi e divor- stico, donne che richiedo- ganizzato dall’associazione Tirindelli e dagli Amici delziati. Tra le donne sono da no conseguentemente as- la musica della scuola Corelli. Presenta Renato Toffoli. contare le provenienti dai sistenza relativa a figli, an- Ingresso libero. Lo sportello farà da filtro verso consulenti specializzati I D VENERDÌ 28 GENNAIO Sono aperte fino a domenica 30 le iscrizioni per “Areo... sfida?” il maxi torneo di Pro Evolution Soccer 4 su piattaforma playstation 2.Al vincitore 500 euro. Le sfide si disputeranno nella sala giochi al piano terra del patronato della parrocchia della Cattedrale. Iscrizioni al pub “La Taverna” di via Vittorio Emanuele II 53 e alla pizzeria Ke in via Padova a Parè di Conegliano. Organizza l’associazione Insieme per Ceneda. Informazioni: http://duomo.too.it. DOMENICA 30 Per la seconda edizione di “Anziani al passo con i tempi”, escursione in compagnia del professor Guido Tonon a Madonna della Salute (nella foto) e Grotte del Caglieron. Ritrovo alle 9 nel piazzale antistante la palestra di via Pontavai. LUNEDÌ 31 Alle 20.30 nell’aula magna del Seminario primo incontro della Settimana sociale diocesana. Intervento del professor Stefano Zamagni sul tema “Democrazia oggi: nuovi scenari, nuove sfide, nuove opportunità”. MARTEDÌ 1 FEBBRAIO Alle 20.30 al Piccolo Rifugio primo incontro del corso di di formazione per volontari con i disabili dal tema “Lo stile autorevole nell’a- gire educativo”, Vedi articolo a pag. 7 Ci sono ancora posti disponibili per partecipare al pellegrinaggio in Terrasanta che si tiene dal 7 al 14 aprile. La quota indicativa di partecipazione è di 1050 euro. Per iscrizioni rivolgersi a don Giuseppe Querin telefono 0421-327599. MERCOLEDÌ 2 Festa della Presentazione del Signore. Alle 19 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo messa animata dal grup- po di canto gregoriano della Scuola di musica diocesana Venanzio Fortunato. Vedi articolo nelle pagine di Chiesa Per la stagione teatrale va in scena al teatro Verdi alle 20.45: “Lazzaretti Lazzaroni”. Regia di Michele Modesto Casarin. GIOVEDÌ 3 Alle 20.45 alla biblioteca civica per il cineforum “inVisibili 2005” proiezione di “Lunedì mattina” di O. Iosseliani, Fr. 2002. Farmacia di turno: Comunale 3, via Dalmazia, Costa, telefono 0438556628. H anno fatto bene l’associazione Dama Castellana e il Comune di Vittorio Veneto a ricordare Matteo Mosca, il giovane venticinquenne di Frassenè (Bl) deceduto lo scorso 8 ottobre a Longhere (Vittorio Veneto). Matteo stava percorrendo, con l’amico Roberto, l’A27 in direzione Vittorio Veneto. All’altezza del viadotto di Longhere vede, sull’altra corsia, una macchina in fiamme. Non ci pensa due volte: scende dalla vettura e salta il parapetto per raggiungere l’altra corsia. Senza sapere che tra le due c’è il vuoto. Matteo precipita urlando il nome dell’amico Roberto. Per lui non c’è nulla da fare: muore sul colpo. Lo scorso 10 dicembre i genitori di Matteo – Vittorio e Vally – hanno ricevuto a Conegliano il Premio Civilitas assegnato “alla memoria” al figlio. Tre giorni dopo hanno ricevuto una targa consegnata dal sindaco di Vittorio Veneto a nome dell’intero Consiglio comunale. Matteo era nato nel 1979, nel 1999 aveva conseguito il diploma di perito minerario. Lavorava in una ditta di Lodi. Gli amici lo ricordano come una per- sona vitale, ingegnosa («di due cinquecento ne aveva fatta una»). Ma soprattutto era generoso, non si risparmiava: «Correre in aiuto dei passeggeri del- l’auto in fiamme per lui è stato istintivo» commenta chi l’ha conosciuto. Il caso vuole che Matteo fosse amico di don Stefano Gorzegno, il sacerdote morto d’infarto a 44 anni nel mare antistante Termoli (Campobasso) dopo aver salvato dall’annegamento sette suoi parrocchiani. Don Stefano fu per 5 anni parroco di Frassenè e si legò alla famiglia Mosca, tanto che Matteo e il fratello lo accompagnarono nel trasloco a Campobasso. Amici in vita, Matteo e don Stefano sono stati accomunati dal sacrificio della vita per soccorrere il prossimo. E sicuramente ora sono di nuovo insieme laddove c’è pienezza di vita. Federico Citron LA PRIMA VOLTA DEL MERCATINO BIOLOGICO H a preso il via lunedì 24 il Mercatino del biologico, che si fregia di essere l’unico analogo a cadenza settimanale nel Veneto. Questa appendice del tradizionale mercato vittoriese del lunedì ha sede in piazza Minucci. Sei le bancarelle presenti nella giornata d’esordio – piazza quindi un po’ sguarnita – che proponevano anzitutto prodotti alimentari, freschi e non. 24 e L’AZiON Vittorio Veneto Domenica 30 gennaio 2005 GIRARDELLO, BORTOLUZZI E BOLZAN CONFERMANO: POCHI I VITTORIESI ALLE MANIFESTAZIONI MUSICALI Bortoluzzi: mai coinvolti i vittoriesi nei concorsi musicali Per pochi intimi M a Vittorio è davvero città della musica? O le molte manifestazioni sono attrattiva solo per una ristretta èlite? Ce lo chiedevamo nell’inchiesta della scorsa settimana, Che proseguiamo con altre voci. Fabio Girardello, assessore alla cultura Una lunga tradizione che non deve perdersi, anzi che può, unita ad altre manifestazioni, essere motore per una rivalutazione territoriale della città. La musica quale componente culturale di un ampio programma turistico: «Innanzitutto, come amministrazione – spiega Fabio Girar- M olte delle attività didattiche della scuola materna dell’Opera De Mori a Serravalle vanno nella stessa direzione. Obiettivo, partecipare al concorso indetto dalla Regione per la riscoperta della “Cultura veneta”. E magari rivincerlo: nel 20032004 i bambini guadagnarono un viaggio a un parco di divertimenti, la scuola preziosi 3 mila euro per apparecchiature tecnologiche. Ecco allora che bambini nati tra il 1999 e il 2002 rivivono costumi che sono ormai di un secolo fa. Destreggiandosi tra caliera e calieron. Calièra…come quella che s’usava un tempo per fare il formaggio: i bambini del terzo anno sono andati a vederla da vicino alla Latteria Sociale di Fregona. Calièra… come quella della polenta; la versione originale l’hanno scoperta giovedì 13 in una casa di Revine e al ritorno a scuo- dello, assessore alla Cultura – dobbiamo cercare di dare ulteriore visibilità alle realtà consolidate, consci di trovarci di fronte ad una fase non facile affatto per il reperimento dei fondi. Qualche snellimento sarà necessario, ma garantiremo la qualità e la continuità. Quest’anno il Concorso e la Rassegna di violino sono di competenza del Comune, che ha affidato la direzione alla dottoressa Foti, ma che si sta impegnando per la parte burocratica. Stessa situazione per la manifestazione del mandolino e degli strumenti a plettro, per Suoni di fiaba e per il Concorso corale. Quest’ultimo è diventato uno dei tre o quattro concorsi nazio- nali più importanti. Manterremo i contatti col Mozarteum di Salisburgo, il più importante centro di studi mozartiani d’Europa e quest’anno faremo una manifestazione in unione con le città di Conegliano e Treviso. L’impegno dell’Amministrazione nel settore della cultura è di circa 170/180 mila euro all’anno». Claudio Bolzan, insegnante e critico musicale Claudio Bolzan, insegnante alla media Da Ponte, è critico musicale, e scrive per Cd Classics e per Hortus Musicus, oltre che fare recensioni discografiche per la Rai. «Il vittoriese è difficile da catturare e la sua presenza è quasi inesistente alle iniziative importanti che TRA POLENTA,“CALIERA” E “SCARTOZ” I bimbi del De Mori alla scoperta del Veneto passato la tutti a tavola per una polenta com’era una volta: e allora uomini… pardon, bambini, da una parte, con tanto di costume, e bambine dall’altra, magari col foulard e le canzoni popolari. Ma la polenta viene dalla farina: e hanno visto come questa nasce, i piccoli eroi del De Mori, nel corso della visita all’antico mulino di Fregona, poco sotto le grotte. E la farina viene dal grano: non è mancato neanche il laboratorio a mani scatenate nello scartar panoce. Di grotte si diceva appunto. Quali se non quelle del Calieròn? Eccoli quin- RIFIUTI IN DISCARICA: portarli è lavoro per la coop. Vita Nova H ai potato la siepe? Hai cambiato la cucina? Ti trovi con dei rifiuti ingombranti che devi per forza portare alla discarica a San Giacomo ma non hai tempo, e non hai il furgone? Una soluzione? Chiamare lo 0438-912355, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Arriveranno a casa tua quelli della cooperativa sociale Vita Nova muniti di furgone. Ritirano direttamente i tuoi rifiuti ingombranti e li portano per te in discarica, in cambio di un pagamento minimo da con- Girardello annuncia: inevitabili tagli per il 2005 Giuseppe Bortoluzzi, presidente di Musicarchi L’associazione “Musicarchi” si fa parte attiva nella promozione degli strumenti ad arco nel corso dell’anno (violino, viola, violoncello, contrabbasso). Collabora con il Concorso È e la Rassegna di violino finanziando gli studi di perfezionamento o master class in Italia o all’estero dei giovani studenti che vincono le borse di studio alla Rassegna. Dice il presidente Giuseppe Bortoluzzi: «Non si riesce mai a coinvolgere i vittoriesi in questa manifestazione. Non si capisce il perché non partecipino ad un “gioiello” come lo sono i due concorsi. Ci vorrebbero, inoltre, investimenti di una certa entità e più partecipazione da parte delle attività commerciali, come fanno in qualche paese straniero, impostando le vetrine sul tema del concorso». CENTRO ancora bufera su Taverna e Flaming. Continuano le proteste dei residenti nei condomini nuovi di via Vittorio Emanuele II per il rumore durante la notte e lo sporco che viene lasciato per le strade, causati dalla folta clientela dei due bar. Per venerdì 28 il sindaco Scottà ha promesso di portare l’intera giunta a fare le ore piccole in quei bar per verificare ed eventualmente sanzionare la situazione. Fra le minacce agitate dal sindaco Scottà anche quella di una chiusura anticipata alle 23 anziché alle 2 per i locali. Ma al bastone delle sanzioni s’affianca la carota del dialogo. Giovedì 27 si è infatti svolto il primo summit tra l’assessore all’ordine pubblico Barbara Saltini, i consulenti del progetto “Territorio sicuro giovani consapevoli” e i baristi dei locali vittoriesi più frequentati dai giovani (e criticati dal vicinato). Obiettivo ascoltare le reciproche ragioni ma anche arrivare a stilare un decalogo di buon comportamento... baristico. Bastone e carota dalla Giunta per Flaming e Taverna CONVEGNO SU CENEDA di in gita. E poi in vista del Natale, bambini mamme e papà al lavoro con pannocchie, carta, abilità e fantasia per ricostruire nel grande salone dei giochi un presepio dove le pecore sono torsoli di pannocchia e Gesù nasce in un antro delle grotte di Fregona. Tommaso Bisagno SAN GIOVANNI BATTISTA: riecco la Sacra Conversazione È cordare. La cooperativa vittoriese Vita Nova realizza questo e altri servizi nel territorio ormai da sette anni; sono attività economicamente accessibili e socialmente utili che permettono alla cooperativa di far lavorare un buon numero di persone. nascono in città. Alcune delle quali sono naufragate proprio per questo motivo. Se osserviamo le manifestazioni che spesso offre il teatro Da Ponte, vediamo che sono frequentate da molto pubblico non vittoriese o da quello interessato. La gente è chiusa in settori di ascolto e manca fondamentalmente una cultura di base». ritornata a splendere nella chiesa di San Giovanni Battista la pala della Sacra Conversazione con Madonna e Santi, opera del 1502 di Jacopo da Valenza, pittore lombardo di vaglia, che fu allievo di Antonello da Serravalle. Gli fu commissionata dalla Confraternita dell’Immacolata Concezione, nel cui altare – il primo a sinistra – è conservata. La pala era già stata oggetto di restauro nel 1938 e nel 1973; a cavallo tra 2003 e 2004 è stata trattata, per un restauro conservativo, da Renza Clocchiatti Garla. I finanzia- menti per il restauro sono arrivati dalla Provincia di Treviso, da anonimi benefattori e dalla Banca Prealpi. GR. ARTI VISIVE I l Gruppo Arti Visive Vittorio Veneto ha rinnovato nel mese di dicembre il suo consiglio direttivo. Nuovo presidente è il coneglianese Cleanto Favaro, mentre vicepresidente è Giuseppe Sonego. Entrambi al momento dell’elezione hanno espresso il loro ringraziamento verso Giuse Maso, di Castello Roganzuolo, per l’assiduo impegno nei 9 anni alla guida del Gruppo. A lla biblioteca di Vittorio sono stati presentati a cura del Circolo vittoriese di ricerche storiche gli atti del convegno “Ceneda e il suo territorio nei secoli”. «Con il convegno si è inteso sottolineare – spiega Loredana Imperio, presidente del Circolo – il duplice aspetto della vicenda storica di Vittorio Veneto. Il suo ruolo religioso come diocesi e quello civile come nucleo organizzato». «Nel corso del convegno sono stati esaminati due aspetti importanti della vita di Ceneda nel XVII secolo: l’arte della stampa e la presenza degli Ebrei. Purtroppo – commenta ancora la Imperio – ben pochi esemplari attestano il lavoro degli stampatori a Ceneda, mentre più consistenti vestigia ci restano di quella che fu la comunità ebraica: la sinagoga di via Manin e il cimitero». Mario Sanson MOVIMENTO PER LA VITA: nuove sedi e orari I l Centro di aiuto alla vita e il Movimento per la vita hanno cambiato indirizzo e orario. Il Centro di ascolto è trasferito al centro sociale Piazzoni Parravicini a Serravalle in via Calcada (telefono 0438-940315) ed è aperto martedì e venerdì dalle 15.30 alle 17.30. La segreteria del Centro aiuto alla vita e del Movimento è trasferita presso l’Ufficio turistico del comprensorio vittoriese in piazza Flaminio 23 a Serravalle: telefono e fax 0438-53673, e-mail [email protected]. È aperta lunedì e giovedì dalle 16 alle 18. e L’AZiON Vittoriese Proteste dalle opposizioni a Colle e a Cappella Ridateci la biblioteca dello stabile: “il sistema di protezione dalle acque piovane del locale è inadeguato, ed è comunque soggetto a notevole umidità, e a conseguente relativo rischio di deterioramento del patrimonio librario; mancano spazio e tavoli per lo studio individuale, mentre le esigenze dell’utenza sono T empesta sulle biblioteche della Pedemontana. Le pacifiche, silenziose e talora disabitate case dei libri diventano terreno di scontro politico: a Colle e a Cappella l’opposizione attacca la Fernando De Conti di Cappella giunta che la biblioteMaggiore ca per lavoro deve gestire. Oggetto del contendere: nedì e mercol’apertura troppo ridotta a ledì (sempre di Nicoletta Fascilla di Colle breve presenteColle, i locali inadeguati nel- pomeriggio). Umberto remo un progetQuesto perché l’altro. Colle: il bibliotecario- nel tempo reto di rilancio della biblioteca. La stante il bibliotecario Paolo poliziotto cui riduzione di Ulteriore bordata di Bisotti viene ora impiegato “Rinnovamento” contro la nell’ufficio della Polizia. A orario è temporanea, e dogiunta Scarpis. Dopo la lun- colmare dei buchi dovuti al- vuta all’assenza (di qui in aga battaglia, ancora in cor- la richiesta di mobilità di en- vanti) di obiettori di coso, sul centro commercia- trambi i vigili in servizio a scienza in servizio in Comune. le, l’attacco verte ora sulla Colle. Cappella: biblioteca albiblioteca. E l’opposizione «Ma è irragionevole – dipiù accesa alla giunta col- ce Fascilla – che i dipen- lagata A Cappella le critiche in lumbertese, riconducibile denti comunali vengano al centrosinistra, arriva da spostati da un settore all’al- forma di interpellanza arriun’opposiziotro senza tene- vano dal consigliere Ferne anch’essa re conto delle nando De Conti di “Progettutt’altro che competenze e to Comune”. Il problema è berlusconiana. dei ruoli». «In la biblioteca, ospitata al piaIn particolare tutto la bibliote- no inferiore delle scuole dall’ex candica resta aperta medie. «Non è la sede più dato sindaco e solo 9 ore, men- appropriata» aveva riconoora unico contre per legge i sciuto il sindaco Possamai sigliere comucomuni tra 3 e su L’Azione la settimana nale della lista, 10 mila abitanti scorsa. Definizione eufeNicoletta Fascilla, che ha come il nostro dovrebbero mistica, a detta di De Conpresentato un’interpellan- garantire 16 ore di apertu- ti. Che spiega nel suo doza. ra. E 12 ore dovrebbero ga- cumento: “il locale che oTutto nasce da un ordi- rantirle i comuni con meno spita la biblioteca ha subito ne di servizio del Comune di 3 mila abitanti», sottoli- di recente un allagamento del 4 gennaio: la biblioteca nea Fascilla. Ribatte il sin- in seguito ad eventi atmosarà aperta solo martedì e daco Scarpis: da febbraio a- sferici di non particolare engiovedì, e resterà chiusa lu- vremo un nuovo vigile, e a tità”. Ed elenca le magagne Scarpis: “A Colle disagi solo provvisori” VITTORIO E CORDIGNANO COMMEMORANO LA SHOAH Arte per la Memoria L’ arte si mette al servizio della memoria. Nascono sotto questo segno le iniziative nel Vittoriese per commemorare la Giornata della Memoria dell’Olocausto: ogni anno il 27 gennaio, quest’anno in particolare perché ricorrono i 60 anni dalla liberazione dal campo di concentramento di Auschwitz. Vittorio: installazione di arte contemporanea A Vittorio – frutto della collaborazione tra Comune e Istituto per la storia della resistenza nel Vittoriese – nell’atrio del municipio si potrà ammirare “Agnus Dei”, installazione dell’artista bolognese Daniela Carati, che è stata i- naugurata proprio in occasione della Giornata della Memoria, giovedì 27. È un’opera d’arte che mescola tecniche e stimoli: assieme una croce, immagini su un monitor, il sottofondo di musica classica. La struttura di ferro a forma di croce riassume per immagini Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. Il video proiettato immerge la vicenda di Cristo nella storia presente, presentando immagini che infliggono violenza e in forme diverse “crocifiggono” altri uomini, dalla Shoah ad ancor più recenti drammi. L’opera rimarrà esposta nell’atrio del municipio fino al 28 febbraio; aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 14 e il martedì e giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 18. Cordignano: musica e recitazione di testi Alle 16 al teatro comunale Francesconi verranno eseguiti canti, recitazione e testi ispirati al tema. Saranno presenti la BandadiCordignano, diretta dal maestro Domenico Sossai, l’Orchestra Akkordi (gnano) diretta dal maestro Giorgio Susana, i membri dei Laboratori teatrali diretti dal regista Rosario Parente e le Corali San Cassiano del Meschio e Santo Stefano dirette rispettivamente da Bruno Bit e Pietro Zanette. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Cordignano, in collaborazione con scuola di musica Achille Felet, La BandadiCordignano, Laboratori teatrali, Corali San Cassiano e Santo Stefano, Istituto comprensivo Ippolito Nievo. cresciute”. E allora chiede a Possamai di pensare a locali più idonei per la biblioteca o in subordine almeno adeguare la sede attuale per evitare allagamenti. Come del resto l’opposizione a Cappella già chiede da anni. Una nuova sede? Pensiamo all’ultimo piano di un fabbricato che verrà ristrutturato dall’Ater, rispondevano Possamai e l’assessore Giacomini sullo scorso numero. Ma quest’ultima aggiungeva: ci sono le elezioni alle porte (nel 2007), non sappiamo quando sarà possibile intervenire… Tommaso Bisagno Domenica 30 gennaio 2005 25 PRO LOCO FREGONA Rinascerà la Festa della montagna? S i è svolta nei giorni scorsi l’assemblea dei soci della Pro loco di Fregona. Fra gli argomenti all’ordine del giorno il programma attività 2005 e il rinnovo delle cariche sociali. «In merito alle attività 2005 – dichiara Giovanni De Luca, che in questi ultimi mesi ha preso il posto del presidente uscente Alberto Fossa, diventato nel frattempo assessore comunale – i soci hanno deciso per la riconferma di gran parte delle attività storiche dell’associazione come per esempio la “Festa del Torchiato”, che solitamente ha luogo verso la fine di aprile-primi di maggio o ancora l’edizione 2005 del “Lunario”, una pubblicazione che oltre al calendario contiene una serie di dati sul paese e che viene distribuita gratuitamente alle famiglie del paese». Per il 2005 la Pro loco di Fregona non mancherà di organizzare insieme ad altri enti la seconda edizione dell’“Ecomaratona”: sarà disputata il 18 settembre. Gli aderenti alla Pro loco hanno deliberato anche di ripristinare un’iniziativa come “La festa della montagna”, che da qualche anno non veniva più realizzata; la sede potrebbe essere Cadolten. Per quanto riguarda la formazione del nuovo consiglio di amministrazione a breve i consiglieri eletti si ritroveranno per stabilire a chi affidare la guida dell’associazione per i prossimi anni. Nel frattempo la Pro loco di Fregona continua nell’opera di costruzione della nuova sede. «Una volta ultimati i lavori, speriamo per la fine del 2005, diventerà non solo sede dell’associazione, ma anche un vero e proprio ufficio turistico». Rossella Pagotto 26 e L’AZiON Vallata / Bellunese Domenica 30 gennaio 2005 NELLE PARROCCHIE DELLO ZUMELLESE A TARZO E CORBANESE Con il progetto “Trekking” I genitori allestiscono quindici nuovi animatori i carri mascherati C S i è concluso, con la consueta uscita invernale nei primi giorni di gennaio, il progetto “Trekking” rivolto ai ragazzi della seconda e terza superiore della forania Zumellese. Il gruppo dei 15 ragazzi che in questi due anni ha seguito una serie di incontri formativi, si è ritrovato per l’ultimo appuntamento a Casa Zardetto (Fregona) per una due giorni e mezzo di approfondimenti, di riflessione ma anche di amicizia e di svago. Il progetto “Trekking” nasce qualche anno fa da una intuizione di Irma Sbardellotto alla quale si sono poi uniti altri animatori delle varie parrocchie della forania: Silvia, Fabio, Mara, Andrea, Stefano, Anna, Mariagrazia e don Luca. «Il progetto - racconta Silvia - è un percorso formativo della durata di due anni, che si propone di formare dei giovani che poi si metteranno a servizio per Gli animatori partecipanti al progetto “Trekking” l’animazione nelle diverse parrocchie. Questo che si è appena concluso è già il terzo ciclo. Durante l’anno ci sono quattro momenti di incontro in cui è previsto anche il pernottamento fuori casa. Il primo incontro, in ottobre, presso l’oratorio di Mel. Il secondo, in novembre alla base scout di Cornuda. Poi in dicembre all’Ostello di Valmorel, e infine ai primi di gennaio a Fregona. Il percorso formativo parte dalle motivazioni personali del giovane per arrivare alle dinamiche di CISON: Iniziata l’Università Don Bosco M artedì 25 gennaio è iniziato, a Cison di Valmarino, il sedicesimo anno di attività dell’Università “Don Bosco” Terza età. Anche quest’anno il direttore dell’Università, don Gustavo Resi, ha coinvolto personalità del mondo della medicina, della cultura, della scienza, del diritto. Come l’avvocato Sandro De Nardi, professore di Diritto all’Università di Padova, don Severino De Pieri, psicologo e docente alla Cattolica di Milano, Guido Porro, filosofo e scrittore. Il tema generale dei corsi è “Persona o macchina?”. Le lezioni si tengono ogni martedì, fino al 17 maggio, nell’ex latteria messa a disposizione da Nello Buffon. Il programma prevede: al mattino lezione (dalle 10 alle 12), a mezzogiorno pranzo, nel pomeriggio attività legate al tempo libero. gruppo, alla figura dell’animatore e infine alle tecniche di animazione». Subito dopo Pasqua verrà fatta la presentazione ufficiale alle comunità dei nuovi animatori. «Il progetto “Trekking” vuole preparare animatori cristiani e non animatori turistici - sottolinea Silvia. È difficile parlare di fede ai giovani oggi, anche perché ognuno la sente e la vive a proprio modo. Siamo comunque riusciti a far passare dei messaggi importanti e ciò ci fa ben sperare per il futuro». Sergio Cugnach CISON: Venerdì 28 spettacolo di multivisione V enerdì 28 gennaio alle 21, al teatro comunale “La Loggia” di Cison di Valmarino, secondo spettacolo della rassegna di multivisioni “ImmaginaMondi”. Franco Toso, Carlo De Agnoi e Ali e Radici Multivisioni propongono proiezioni di viaggi, natura e storia, che sollecitano riflessioni legate da una comune attenzione al valore del ricordo. La rassegna è promossa dal Comune di Cison e Ali e Radici Multivisioni. L’ingresso è gratuito. TOVENA: Contributi per la casa del S. Boldo G razie a un contributo della Banca Prealpi gli alpini di Tovena possono riprendere i lavori nella loro nuova sede del San Boldo. Nelle prossime settimane verranno realizzati la pavimentazione e l’intonaco del salone. Anche la Comunità Montana ha promesso un proprio contributo agli alpini. FOLLINA / 70 ANNI ASSIEME FOLLINA: I coniugi Caterina Pasqualotti e Luigi Ballarin I l’aria di festa, la voglia di ritornare bambini per qualche giorno, che li fa ripartire l’anno successivo con qualche nuova idea da progettare e costruire. Ricordiamo che la Festa della Candelora di Tar- l 26 gennaio Luigi Ballarin, 92 anni, e Caterina Pasqualotti, 89, hanno festeggiato nella loro casa di Follina il felice traguardo del 70º anniversario di matrimonio, circondati dall’affetto delle figlie Renata e Rita, del genero Guglielmo, dei cinque nipoti e dei sette pronipoti. Una lunga vita insieme, per vari decenni anche nel lavoro al Lanificio Paoletti di Follina, dove Luigi era responsabile del reparto di filatura e Caterina impiegata nella produzione. Abbonati a L’Azione, i coniugi Ballarin sono animati da profonda fede cristiana. Caterina, impegnata per anni nel canto alla prima messa domenicale, ama molto il cucito, mentre Luigi coltiva l’hobby della cura dell’orto e del giardinaggio. (MZ) arnevale vecchio e pazzo, sì, ma allegro. Da 23 anni i carri mascherati sfilano a Tarzo, come in molte altre località della Marca. Qui la sfilata è fatta la domenica prima della festa della Candelora, titolare della parrocchia. Vi partecipano anche un carro del paese e uno di Corbanese. Il carro di Tarzo è preparato da dieci anni a questa parte dal Comitato genitori della scuola materna “Tandura-Mondini”. Una tradizione che si perpetua sempre con nuove famiglie che partecipano. Quest’anno sul carro saliranno quasi una sessantina di bambini e parecchi adulti per far rivivere la storiella de “I tre porcellini e il lupo”. Tutta la parte strutturale del carro è stata fatta dai papà, mentre le mamme si sono occupate dei costumi. Meno fiabesco ma più avveniristico il carro di Corbanese. “Fon Fierun” è il gruppo che lo prepara. Anche qui la scuola materna è coinvolta, con i bambini travestiti da astronauti. Il tema è infatti “Space shuttle. Corbanese sull’universo”. Sono circa sette i componenti del gruppo che lavorano da settembre dell’anno precedente per preparare quanto è necessario. Entrambi i gruppi hanno già sfilato per le strade di Susegana, e andranno, dopo Tarzo, a Vittorio Veneto e Conegliano, nel circuito del “Carnevale di Marca”. Alla fine di ogni sfilata sono stanchi ma con ancora addosso le risate, i coriandoli, le stelle filanti, VALMARENO: STRUTTURA PER MANIFESTAZIONI L’ Amministazione comunale di Follina ha programmato due interventi che riguardano la frazione di Valmareno. Il primo è uno stanziamento di 20 mila euro per la rea- lizzazione di una struttura fissa a servizio delle manifestazioni organizzate in paese. Un secondo stanziamento di pari importo spiega l’assessore alla cultura e al turismo Sandra CISON: A Castelbrando convegno sulla cultura d’impresa S abato 29 alle 15 a Castelbrando si terrà la tavola rotonda “Responsabilità e cultura d’impresa” organizzato dal Ciofs di Vittorio Ve- neto. Partecipano il dirigente della Regione Veneto Marco Caccin, il docente universitario di economia Bruno Bernardi e il consulente del Grup- zo comprende altri appuntamenti oltre la sfilata del 30 gennaio (partenza dal piazzale della scuola media alle 14.30). Come la premiazione della mascherina più bella (sempre domenica alle 18), il concorso di disegno delle scuole medie, la serata danzante con “Espressione Danza” e la partecipazione del gruppo “Street warios” e del duo “Miky Mouse” (venerdì 26 alle 20.30). Il 2 febbraio, giorno della Candelora, messe nella chiesa parrocchiale alle 8, 10.30 e 18.30. Isabella Mariotto Lazzari - è stato già deciso per il 2006. Il secondo intervento riguarda la strada che porta al Praderadego. Il Comune si è impegnato con la Regione a mettere definitivamente in sicurezza la strada prima dell’estate. Già un professionista è al lavoro per definire il da farsi. po Zoppas Elio De Martin. Coordina il professor Paolo Cescon di Ca’ Foscari. Al termine del convegno verranno consegnati gli attestati ai partecipanti ai corsi del Ciofs nell’anno 2003/2004. e L’AZiON Quartier del Piave REFRONTOLO / INTERVISTA AL SINDACO La prima volta di una donna M ariagrazia Morgan resterà nella storia di Refrontolo almeno per due motivi: ha vinto le elezioni per due soli voti ed è la prima donna a ricoprire la carica di sindaco del Comune refrontolese. Trentasei anni, laureata in legge, insegnante, coniugata, Morgan l’ha spuntata sul rivale Roberto Collodel all’insegna dello slogan “Valorizziamo le risorse per la qualità della vita”. Moglie, insegnante e da sei mesi sindaco. Sicuramente la sua vita non si può definire monotona... «Conciliare i diversi impegni non è facile ma si può fare. Mi aiuta molto l’esperienza passata: ho sempre portato avanti più cose insieme. Pri- ma di diventare sindaco insegnavo e contemporaneamente collaboravo in uno studio legale». Cosa vuol dire fare il sindaco di un piccolo Comune? «Al sindaco i cittadini si rivolgono per qualsiasi problema, anche quelli non di competenza del Comune. Come la mancanza di lavoro, un dramma che purtroppo inte- “Al mattino il mio primo pensiero è la comunità” ressa sempre più persone. Da quando ho assunto questo incarico il primo pensiero quando mi VIDOR: L’ADDIO AD ANGELA GIOVANE MAMMA A ngela Ferracin aveva trentotto anni. Abitava a Vidor e apparteneva ad una grande famiglia di Bosco - era la settima di nove fratelli - già segnata da tante vicende dolorose. Un brutto male se l’è portata via l’altro giorno dopo averla tartassata per anni, dandole via via qualche spiraglio di speranza e molte disillusioni. Se n’è andata troppo presto, quando ancora era necessaria a tutti, soprattutto ai suoi figli: un ragazzo adolescente e un bambino di prima elementare, che davanti alla bara della mamma si guardavano interro- L’ anno scorso toccò a Roberta Tormena, ora invece è la volta delle allieve Elisa Balliana e Marta Mazzero. Le due brillanti studentesse che frequentano il quarto anno dell’ITC “Balbi Valier” di Pieve di Soligo rientrano nel novero dei ragazzi che hanno conquistato una delle ambite borse di studio di mobilità internazionale istituite dalla Regione Veneto. Elisa e Marta avranno l’opportunità di trascorrere 4 settimane all’estero, in un Paese europeo da loro scelto (entrambe hanno optato per l’Inghilterra), così come previsto dal bando di concorso della giunta veneta che ha messo in palio un totale di 60 Mariagrazia Morgan, sindaco di Refrontolo sveglio e l’ultimo prima di addormentarmi sono i problemi della comunità». Accettando la candidatura lei si è messa in gioco. Ne valeva la pena? «Considero questa esperienza positivamente. Qui metto in gioco, soprattutto, le mie capacità relazionali che sono determinanti per riuscire». I primi mesi da sindaco sono stati infuocati: ricorso al PIEVE: Il soldatino di stagno D Angela Ferracin gativi e il cui sgomento ha davvero spezzato il cuore all’ intera comunità, riunita anche per fare loro un po’ di compagnia. Ci restano di lei la soavità e il sorriso e quel suo modo spensierato, del tutto originale, di affrontare le avversità della vita. (EF) omenica 30 gennaio al Careni di Pieve di Soligo la rassegna di teatro per famiglie propone “Il tenace soldatino di stagno” intepretato dalla compagnia Fontemaggiore. Inizio dello spettacolo alle 16. Biglietti: interi 5 euro, ridotti (bambini con meno di 12 anni) 2 euro. Organizzano Comune e Teatri Spa. PIEVE A pagina 16 il racconto dell’eccidio di 6 partigiani il 24 gennaio 1945. Due studentesse premiate dalla Regione Elisa Balliana Sotto: Marta Mazzero 27 CARITAS E COMUNE DI PIEVE Un progetto a favore delle donne immigrate U no sguardo all’indietro, una riflessione sull’oggi, l’annuncio di nuovi progetti per il domani. Possiamo riassumere così il convegno per i dieci anni del Centro d’Ascolto della Caritas foraniale svoltosi venerdì 21 gennaio all’auditorium di Pieve di Soligo. Angelo Cremasco - responsabile del Centro - dopo aver ripercorso la storia del servizio, ha lanciato un appello alle istituzioni e alle parrocchie per individuare una sede più adeguata e meno periferica rispetto all’attuale di via san Martino a Pieve (vicino al cimitero). Esigenza sottolineata anche da Loretta Gallon, assistente sociale del Comune di Pieve. Gallon ha illustrato la stretta e ormai quotidiana collaborazione esistente tra Comune e Caritas per la soluzione dei problemi, legali e pratici, degli immigrati. «Da questa collaborazione - ha anticipato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Pieve - è nato un nuovo progetto “Un ponte per le donne” che ha lo scopo di dare alle donne immigrate le informazioni di base nel campo sociale, sanitario, medico, così da favorirne l’automonia. Al progetto prenderanno parte anche due mediatrici culturali». Al termine del dibattito alcuni immigrati - Tania, Biolca, Beatrice, Matina - hanno portato la loro esperienza e il loro grazie ai volontari della Caritas. Con la freschezza e la ricchezza delle loro testimonianze hanno dimostrato quanto sia vero uno dei passaggi dell’intervento del vescovo Giuseppe: “Il miglior libro che ci è dato da leggere è la vita delle persone”. Annunciato al convegno dei 10 anni del Centro d’Ascolto FONDAZIONE FABBRI: ECCO I PRIMI IMPEGNI S i profilano importanti iniziative nell’attività 2005 della Fondazione Francesco Fabbri Onlus, impegnata a promuovere attività per la diffusione di ricerche, studi ed iniziative in materie socio-culturali, tecnico-scientifiche, socioeconomiche ed assistenziali a favore dei giovani meritevoli, persone o gruppi, enti e associazioni impegnati nello sviluppo del territorio. La Fondazione, presieduta da Teresa Fabbri, figura tra i soggetti promotori del Laboratorio Avanzato di Ricerche Ambientali (Lara), collegato all’Università di Padova, che avrà sede a Vil- D BALBI borse di studio sul territorio regionale e, nello specifico, solo 8 per gli istituti di istruzione superiore della provincia di Treviso. Gli allievi vincitori sono stati selezionati sulla base della valutazione conseguita al termine dello scorso anno scolastico e del progetto di formazione al quale individualmente hanno lavorato. Tar delle opposizioni contro la sua elezione, volantini contro le prime scelte amministrative. Come ha vissuto questo aspetto del confronto politico? «Gli attacchi diventano stimolo ad andare avanti. Devo dire che ora il rapporto con la minoranza è abbastanza sereno». Due obiettivi che qualificheranno la sua amministrazione... «Voglio creare maggiori opportunità socioculturali a favore della popolazione. Un primo passo l’abbiamo fatto con l’accordo di programma con Farra e Pieve per iniziative culturali comuni. Secondo obiettivo il rinnovo della piazza: oggi è un parcheggio, mi piacerebbe diventasse luogo d’incontro tra le persone». Un tema che tiene banco nel Quartier del Piave è lo sviluppo urbanistico. Quali sono le sue idee in merito? «Primo: preservare le bellezze naturali. Secondo: promuovere l’edilizia popolare per spingere le giovani coppie a fermarsi a Refrontolo». (FC) Domenica 30 gennaio 2005 opo l’incontro svoltosi a Miane con l’assessore veneto Serrajotto, nuova riunione di sindaci e dirigenti scolastici sul problema dell’integrazione degli alunni stranieri: a Pieve di Soligo, la scorsa settimana, si sono ritrovati i rappresentanti delle amministrazioni e i presidi di istituti di 21 Comuni della zona compresa tra Vittorio Veneto, la Vallata, il Quartier del Piave e il Valdobbiadenese, presenti il sottosegretario all’istruzione Valentina Aprea, il senatore Gian Pietro Favaro e la dottoressa Miola della direzione regionale Miur. Al centro della riunione, la Brandolini a Solighetto: il comitato scientifico, guidato dal prof. Scipioni, è già al lavoro nell’intento di organizzare master ambientali per giovani emergenti e stages nelle aziende interessate ai temi dello sviluppo sostenibile e della compatibilità ambientale. Nella sua ultima riunione, poi, la Fondazione ha approvato la proposta di sostenere finanziariamente il ripristino a Pieve dell’antica “Porta di Gerusalemme” nell’ambito del progetto di recupero dei capitelli di via Cal Santa. L’intervento della Fondazione sarà accompagnato dalla scelta della famiglia SCUOLA Integrazione immigrati, la Aprea a Pieve una prima verifica del progetto di integrazione degli allievi stranieri in provincia di Treviso, che conta una media pari all’8,5 di alunni extra Unione Europea sul totale degli alunni. Si sono costituite cinque reti alunni stranieri a livello di scuole, cui si aggiungono gli enti locali e i rispettivi ser vizi, seguite anche con distacco Teresa Fabbri, presidente della Fondazione Fabbri Lucchetta (Gaspare Lucchetta è consigliere della stessa Fondazione) di contribuire alla realizzazione di tutti i dipinti delle cappelle votive in ricordo del papà. E’ stato deciso anche l’avvio di un percorso culturale con incontri di grande attualità a Pieve e laboratori per amministratori comunali. Marco Zabotti di personale docente. In secondo luogo, è stato erogato un contributo a sostegno delle scuole ai sensi della CM 40/2004, pari negli Istituti dell’intera area a 117.576 euro sul totale del finanziamento dato a Treviso di 575.637,52 euro. Infine, è stato avviato un “Osser vatorio sui nuovi modelli organizzativi della didattica in scuole primarie di primo e secondo grado ad alto tasso di immigrazione”, facente capo all’Istituto Comprensivo di Follina, con finanziamento per il 2003/2004 di 15mila euro e nuovo contributo per l’anno scolastico in corso pari a 10mila euro. (MZ) 28 INTERVISTA CON LA DIRETTRICE Al Collegio boom di iscritti C’ è poco da fare: quando un sistema educativo è serio, i frutti si raccolgono. Specie in questo periodo di profondo disorientamento all’interno e all’esterno delle famiglie. Succede così che al Collegio Immacolata le suore salesiane sono costrette a respingere tante domande di iscrizione a materna, elementari, medie e superiori, per mancanza di spazi. Da un anno e mezzo a dirigere il Collegio è stata designata suor Mafalda Diana. Originaria di Pordenone, è arrivata a Conegliano da Trieste dove è stata impegnata nella pastorale giovanile. L’abbiamo intervistata a pochi giorni dalla festa di San Giovanni Bosco (31 gennaio), fondatore dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice (meglio note come suore salesiane). Suor Mafalda, dopo un anno e mezzo sicuramente si è fatta un’idea del rapporto tra Conegliano e il L’ associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali di Conegliano “Laura Vicuña”, in collaborazione con il Collegio Immacolata, organizza l’annuale rassegna cinematografica proponendo all’attenzione del pubblico un tema attuale come quello della famiglia e del suo cambiamento nella società contemporanea. L’iniziativa è nata nel contesto delle celebrazioni per il centenario della morte della beata Laura Vicuña (1891-1904), ragazza educata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Argentina e beatificata nel 1988. La rassegna filmica, intitolata “Famiglia... famiglie? Cambiamenti in atto”, vuole aiutare a riflettere su al- Collegio Immacolata... «La presenza del Collegio è ormai consolidata. Colgo nelle famiglie di Conegliano e dei paesi limitrofi una rinnovata coscienza della necessità di investire nell’educazione dei figli. Ogni anno incontro in media 250-280 famiglie e noto una crescente sensibilità educativa. Mi stupisco anch’io di questo fenomeno». Questo si traduce anche in un aumento di richieste di iscrizioni? «Purtroppo non sappiamo come fare per soddisfare tutte le richieste. Quest’anno abbiamo 65 iscritti in più dello scorso anno e tante richieste non accolte». Allora vediamo nel concreto la proposta educativa salesiana che tanto piace ai ge- Amministrazione comunale di Conegliano ha affidato a Laura Armellin, Luciano Caniato e Giuseppe Palugan l’incarico di integrare il patrimonio fotografico acquisito in occasione della mostra “Foto di famiglia con città”. È partita pertanto una nuova raccolta di fotografie per approfondire il periodo 1872-1954 e per estenderlo fino al 1989. Al- I NUMERI del Collegio Immacolata Iscritti Iscritti Iscritti Iscritti alla materna: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 alle elementari: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222 alle medie: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210 alle superiori: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348 LE SALESIANE a Conegliano Suore residenti in Collegio: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Impegnate nell'insegnamento in Collegio: . . . . . . . . 15 Suore salesiane complessivamente presenti a Conegliano: . . . . . . . . . . . . Un centinaio STARE NEL CORTILE PER CONOSCERE I RAGAZZI S eguendo l’indicazione di don Bosco le suore salesiane trascorrono “in cortile”, a diretto contatto con i ragazzi, molto del loro tempo. Riuscendo a coglierne attese, paure, delusioni. «Il fatto che oggi maggiormente disarma gli educatori – afferma suor Mafalda – è la contraddittorietà dei giovani. Sembrano dei grandi as- I Il sociologo Vittorio Filippi la fine del lavoro, che sarà completato da una catalogazione, il materiale verrà trasferito in un cd. La raccolta è iniziata il 12 gennaio e si concluderà il 31 marzo 2005. I cittadini che hanno già dato la loro disponibilità in occasione della mostra saranno contattati direttamente. Chi desidera aderire all’iniziativa può telefonare allo 0438-418014 (dal lunedì al venerdì (ore 8.30-10.30 e che organizzano feste e manifestazioni particolari». Ci sono iniziative formative di tipo “sperimentale”? «Ci sono interventi educativi per le diverse fasce d’età. Particolarmente interessante è l’esperienza dei gruppi formativi dei ragazzi dei licei. Dal 30 al 40 per cento degli studenti partecipa a incontri settimanali, animati da suore o ex allievi, nel corso dei quali vi è un confronto su temi di attualità, di vita concreta, e momenti di preghiera». Vorrei ritornare al rapporto del Collegio con la città di Conegliano. Quali scambi ci sono? «Porterei due esempi. Stiamo partecipando al progetto di costruzione di una scuola in Burkina Faso promosso dal sindaco Zambon: oltre alla raccolta di fondi abbiamo sei ragazzi che hanno deciso di andare in Burkina per un’esperienza di volontariato. L’altro esempio riguarda la pastorale: siamo presenti nella catechesi in 6 parrocchie e collaboriamo alla pastorale giovanile foraniale». Federico Citron ULSS 7: Controlli contro il tumore al collo dell’utero Tavola rotonda con mons. Zenti, Filippi e Dugone NUOVA RACCOLTA DI FOTO AVVIATA DAL COMUNE L’ nitori... «Per i ragazzi al Collegio apriamo il portone alle 7.30 e lo chiudiamo alle 21. Al mattino abbiamo un momento di Suor Mafalda Diana “buongiorno” in tutte le classi curato dall’assistente di classe, una sorta di “tutor”. Poi ci sono le attività scolastiche. Al pomeriggio proponiamo il doposcuola ai ragazzi in difficoltà e a quelli che non possono essere seguiti dai genitori perché lavorano. Complessivamente sono una novantina. Dopo le 16 c’è l’attività sportiva curata dalla Polisportiva giovanile salesiana che conta 320 iscritti». Dire don Bosco è dire oratorio. Avete in atto esperienze di oratorio in Collegio? «L’oratorio sta riprendendo a funzionare una volta al mese grazie all’impegno dei ragazzi più grandi FAMIGLIA cune domande: quali le ragioni dei cambiamenti in atto? quale famiglia (se sarà ancora possibile darle questo nome) si prospetta per il futuro? La rassegna verrà inaugurata da un dibattito con Vittorio Filippi, docente di Sociologia all’Università di Venezia, Sergio Dugone, esperto di politiche familiari, monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Vittorio Veneto. L’appuntamento è per ve- e L’AZiON Conegliano Domenica 30 gennaio 2005 nerdì 28 gennaio, alle 20.45, all’auditorium del Collegio Immacolata, via Madonna. La prima proiezione è in programma il 4 febbraio con “Il dolce rumore della vita” di Giuseppe Bertolucci. Seguono l’11 febbraio “Segreti e bugie”, il 18 “Tanguy”, il 25 “L’albero delle pere” e il 4 marzo “Il più bel giorno della mia vita”. Tutti i film saranno presentati da esperti. 15-18). Gli incontri per visionare il materiale si terranno il mercoledì (ore 15-18) e il giovedì (ore 10-12) a palazzo Sarcinelli presso l’ufficio dell’assessorato alla Cultura. Unitamente alla raccolta fotografica la commissione vaglierà anche pubblicazioni (opuscoli, libri, materiale pubblicitario comunque stampato) che documentino radicamenti e sviluppi in città di attività commerciali, artigianali e industriali tra la metà dell’Ottocento e il 1989. l tumore al collo dell’utero è una malattia dalla lenta evoluzione e interamente curabile. Tuttavia, in Italia si registrano ancora 3 mila 700 casi di donne colpite ogni anno e mille 800 decessi. Al fine di diffondere il messaggio che il tumore al collo dell’utero può essere eliminato attraverso una tempestiva individuazione, l’associazione “Donne a favore del test Hpv” ha tenuto la seconda Giornata annuale dell’Hpv mercoledì 26 gennaio. Anche l’Ulss 7 ha aderito alla Giornata e le donne residenti nel suo territorio potranno, nei giorni di venerdì 28 e lunedì 31 gennaio, e martedì 1º febbraio, dalle 15 alle 16, previa telefonata allo 0438-663390, accedere all’ambulatorio dell’unità operativa di Anatomia patologica dell’ospedale di Conegliano ed effettuare gratuitamente il prelievo per la ricerca molecolare del Papilloma Virus (Hpv). IN CENTRO SECONDA DOMENICA A PIEDI D omenica 30 gennaio dalle 10 alle 18.30, lungo via XX Settembre, via Mercatelli, corso Mazzini, corso Vittorio Emanuele II, viale Carducci, via Verdi, via 21 Aprile e piazza Aldo Moro, è previsto il blocco totale della circolazione di tutti i veicoli a motore. Questa seconda “domenica a piedi” è stata decisa a seguito del persistere di condizioni meteorologiche che comportano una situazione di inquinamento atmosferico, caratterizzata da valori elevati di polveri sottili (Pm10), derivante in misura preponderante dalle emissioni prodotte dagli autoveicoli. Chiusura al traffico dalle 10 alle 18.30 saggiatori, temono le scelte radicali, hanno paura di essere usati dagli adulti. Ma questo non deve indurre gli adulti, gli educatori a “mollare”, ad essere dimissionari, come purtroppo accade. L’educazione è il più alto atto di speranza, don Bosco ci invita all’“audacia” nel ricercare nuovi modi di agganciare i ragazzi». E quali sono questi modi? «Partire dalla confidenza per arrivare all’educazione. E la confidenza si costruisce stando nei luoghi dove si ritrovano i ragazzi, appunto nel cortile, e stando al loro fianco in quei momenti – penso alla pratica sportiva o alle feste – in cui sono se stessi». URBANISTICA La Conegliano del futuro. Un convegno al Dina Orsi S i terrà il prossimo 5 febbraio, alle 9, all’auditorium “Dina Orsi” di Conegliano il convegno “La Conegliano del futuro: la riqualificazione di un passato industriale”. Cuore del convegno saranno gli inter venti su “Una città che nasce dal suo passato: il recupero di grandi aree dismesse”, di Boris Podrecca (progettista area ex-Zanussi), Carlo Magnani (preside della facoltà di Architettura dell’Università di Venezia, progettista nuovo quartiere via VitalStadio), Mario Foltran e Nerino Meneghello (progettisti area ex-Enel del Cavallino), Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini (progettisti comparto ex-caserma San Marco). Moderatore: Bruno Barel. Al termine del convegno seguirà l’inaugurazione dell’esposizione “Una città di progetti in mostra”, che resterà aperta nel foyer del “Dina Orsi” sino al 31 luglio. e L’AZiON se e n a li g e n o C / o n a li g Cone Domenica 30 gennaio 2005 29 REALIZZATA PER L’80º DELLA SEZIONE PONTE D. PRIULA / DIRETTO DA CARNELOS P orterà anche la firma della sezione cittadina dell’Ana la passerella pedonale sospesa sul Monticano che tra qualche mese collegherà i ponti di San Martino e della Madonna, accorciando il tragitto tra questi due punti della città. Nell’anno in cui festeggiano l’80º anniversario della loro fondazione, gli alpini di Conegliano hanno però in serbo numerose altre sorprese, tra cui l’apertura di un museo dedicato ai reparti alpini nati in città, ovvero il VI e VII Reggimento Alpini e il Gruppo Conegliano della Divisione Julia. «Ci teniamo a lasciare, tramite alcuni interventi a favore della comunità, una testimonianza dell’amore degli alpini per Conegliano – spiega il presidente Antonio Daminato – specialmente in un anno per noi molto significativo perché è l’ultimo della leva obbligatoria». La passerella pedonale in metallo e legno, realizzata in collaborazione con il Comune di Conegliano che concorrerà alla spesa, avrà inizio all’altezza degli edifici affacciati sul Monti- Il progetto della passerella che verrà realizzata dagli alpini alla caserma Marras cano appartenenti al complesso dell’ex caserma Marras in piazzale San Martino per snodarsi poi, lungo la sponda sinistra, fino al ponte della Madonna. La realizzazione dell’opera, che ha già ottenuto il placet della Sovrintendenza per i beni architettonici e il paesaggio del Veneto orientale, è particolarmente complessa perché i muri su cui dovrà agganciarsi sono vetusti e abbisognano di interventi di consolidamento. Il cantiere dei lavori partirà tra circa 10 giorni e, se il cronoprogramma verrà rispettato, passerella e museo potranno essere inaugurati già nel mese di settembre. Il museo, che entrerà a far parte del circuito di percorsi ecomuseali sulla Grande Guerra della Provincia di Treviso e che verrà gestito dalla sezione cittadina dell’Ana, sorgerà al posto del fabbricato laterale più esterno dell’ex caserma Marras, su una superficie di circa 200 metri quadrati. Ospiterà reperti, testimonianze e documenti storici in grado di offrire al visitatore un’ampia panoramica sulla storia e sulle gesta dei reparti alpini nati a Conegliano. Secolare il rapporto della città del Cima con le sue penne nere: il VI Reggimento Alpini nacque nel 1882, il VII nel 1887 e il Gruppo Conegliano nel 1889. Francesca Nicastro U n quarto di secolo non è poco, anche nella vita di un’associazione rappresenta un bel traguardo. Ma v’è chi ha la gioventù e la freschezza nel suo patrimonio genetico, sicché il passar degli anni non traccia solchi profondi ma, al contrario, galvanizza, nutre passioni ed entusiasmo, completa e arricchisce. È senz’altro il caso del coro Ave Plavis di Ponte della Priula che ha appena concluso il 25º di attività e si accinge con brio a vivere la sua seconda primavera. Primo appuntamento dell’anno domenica prossima 30 gennaio, con l’assemblea ordinaria nel corso della quale si provvede all’elezione del direttivo per il biennio 2005-2007. E il 5 marzo ci si incontrerà tutti al pranzo sociale, momento di festa e condivisione per siglare degnamente il quarto di secolo. Vale la pena di raccontarla, sia pure a grandi linee, la storia di questa bella realtà corale. Ci affidiamo alle parole di Elio Poloni, storico presidente: «Ave Plavis nasce in occasione dell’inaugurazione della cripta al Tempio Votivo, dedicata ai caduti di tutte le guerre e alla fraternità europea, il 23 settembre 1979. E Ave Plavis è il nome di u- PONTE DELLA PRIULA: Il coro Ave Plavis (foto di repertorio) na campana della nostra torre campanaria, offerta dai “Ragazzi del ’99” di Fabriano, nelle Marche». È l’inizio di una grande, bella avventura. A decine e decine si contano, già nei primi anni, i concerti tenuti in Veneto, e fuori della nostra regione. Nell’85 anche una trasferta fra gli emigranti italiani a Zurigo. «Il coro – spiega Poloni – ha le sue radici nella “Schola cantorum” parrocchiale nata per volere del primo parroco di Ponte, l’indimenticabile don Paolo Danesin, che pose alla direzione il maestro Terzo Amuro. L’idea di abbinare il canto al servizio alla liturgia la si deve ad un appassionato, Gianfranco Casagrande. L’occasione la diede proprio l’inaugurazione della cripta». La prima direzione venne assunta dal giovane Alfio Pol. «Il nuovo complesso corale s’avvia con entusiasmo, iniziano le prime, timide “uscite”, ci si fa conoscere e ben presto apprezzare. Successivamente, con il maestro Danilo De Savi di Sacile, il coro arriva a proporsi con brani polifonici di alta difficoltà, si accompagna a complessi orchestrali di livello». È con l’arrivo alla direzione del maestro Sandro Carnelos che il coro fa l’ulteriore passo in avanti. E con lui nasce anche una nuova esperienza: l’abbinamento, sotto la sua direzione, con il coro San Giovanni Battista di Vazzola. Una novità che inaugura pure una nuova regia dei concerti, «con l’inserimento di parti puramente strumentali, ora solistiche o alternate, ora come prezioso accompagnamento ai brani corali». Valerio Cupidi ToyotaYaris. Formula geniale. ( Concessionaria Bianco 55 ) Solo fino al 31 gennaio 5 grandi vantaggi. SHOW ROOM - Viale Venezia, 91 Conegliano - Tel. 0438 454052 San Vendemiano (TV) S.S. 51 - Officina e Usato (Via Risorgimento, 21/23) - Tel. 0438 401480 Treviso - Via Noalese, 55 - 0422 433325 Finanziamento con zero anticipo. Prima rata a 3 mesi dalla consegna. 4 anni di polizza furto e incendio inclusi. 4 anni di assicurazione personale inclusi. 3 tagliandi di manutenzione programmata inclusi. In più solo da noi Condizioni vantaggiose per il vostro usato P R O V AT E L A D I F F E R E N Z A. I vantaggi di Formula Geniale non possono essere applicati separatamente. Fogli informativi disponibili presso la concessionaria. Salvo approvazione di Toyota Financial Services. Consumi ciclo combinato da 4,2 a 7,0 l/100 km. Emissioni di CO2: da 113 a 165 g/km. La passerella degli alpini Primo quarto di secolo del coro Ave Plavis 30 sato che la nostra opera poteva essere indirizzata agli anziani, ai diversamente abili e ai ragazzi. Siamo quindi venuti a conoscenza del fatto che alcuni bambini stranieri, inseriti nelle nostre scuole, avevano bisogno di essere seguiti nei compiti. Così è partito il doposcuola. La cosa importante da ribadire è che quanto facciamo è un atto di fede, in quanto cre- diamo che nella persona che ha bisogno di aiuto c’è il Signore». Il doposcuola di Mareno di Piave non è quindi analogo a nessun altro che venga organizzato da enti o associazioni di genitori. Alla base infatti, prima ancor delle esigenze legate all’attivazione di un tale servizio, che frequentemente sono date dal venire incontro ai genitori che lavorano o dal dare sostegno nei compiti, c’è una testimonianza di fede e di vita verso chi ha bisogno. Tre volte alla settimana – il lunedì, il giovedì e il venerdì – per un’ora e mezza, i locali dell’oratorio sono a disposizione per i venti ragazzi che si ritrovano a studiare. Ogni giorno sono presenti quattro adulti che li seguono, divisi in gruppi. Dodici sono infatti le persone impegnate complessivamente nell’affiancarsi ai partecipanti per eseguire i compiti. Ad esse si uniscono tre parrocchiani che sono a disposizione per le eventuali sostituzioni. Il gruppo di volontariato è coordinato da una segreteria operativa formata da cinque persone e dal parroco don Mario Fabbro. I volontari sono in contatto con l’assistente sociale che ci segnala particolari esigenze o casi. Al doposcuola parrocchiale, infatti, a volte arrivano bambini stranieri appena giunti in Italia e questo momento di condivisione e confronto diventa un aiuto in più per imparare la nuova lingua e porsi in relazione con nuovi amici. Gerda De Nardi INTITOLATO A D. RAGAZZON quali dava fiducia e con i quali era disposto ad intraprendere progetti coraggiosi. Già una via del paese porta il suo nome; ora la parrocchia di San Martino gli dedica una nuova opera, presso la “Scuola materna (o d’infanzia) E. Rigato” che egli amava: per gratitudine e come esempio. Si tratta del nuovo “Asilo nido integrato” dove potranno essere accolti 18 bambini da uno ai tre anni. L’inaugurazione della struttura ha luogo domenica 30 gennaio, alle 14.15 con la partecipazione del vescovo Giuseppe, delle autorità regionali, provinciali, dell’amministrazione comunale e del presidente e vicepresidente della Fism provinciale di Treviso. Sono aperte le iscrizioni. L’attività del nido integrato inizia con il prossimo 1º febbraio. MARENO DI PIAVE / ESPERIENZE Il doposcuola in parrocchia P rovengono dal Marocco, dall’India, dalla Polonia, dalla Cina e, naturalmente dall’Italia, i bambini che frequentano il doposcuola della parrocchia di Mareno di Piave. Diversi sono gli aspetti che rendono singolare questa iniziativa, a partire dalle motivazioni che hanno portato un gruppo di persone della comunità cristiana, tra cui mamme e insegnanti, a dedicarsi a bambini e ragazzi. «Due anni fa – spiega la coordinatrice Antonietta Lunardi – nel costituire il gruppo di volontari della parrocchia ci siamo chiesti che cosa fare per essere di aiuto agli altri. Abbiamo subito pen- Il gruppo di ragazzi che frequenta il doposcuola con gli animatori Bibano, inaugurazione del nido integrato L a gente delle nostre parrocchie ha sempre avuto un vivo e grande interesse verso le famiglie e le nuove generazioni, con iniziative e strutture coraggiose, degne di memoria e di gratitudine, iniziative e strutture messe in piedi con sacrificio e collaborazione di tutti, ma animate da personalità di carattere deciso e lungimirante. Una di queste è stato don Dionisio Ragazzon, ricordato con affetto dal- la gente di Bibano: i suoi 27 anni di parroco lo hanno visto come sacerdote autentico, dall’animo grande e di una semplicità disarmante. Era attento ai piccoli, verso i quali nutriva tenerezza e affetto; disponibile e comprensivo verso i giovani ai quali si presentava con confidenza e, all’occorrenza, anche con severità e per questo avvicinato come punto di riferimento; saggio e pieno di buon senso con gli adulti ai SUSEGANA: SPETTACOLO DI MULTIVISIONE G li assessorati alla Cultura e ai Servizi sociali del Comune di Susegana e il Club fotografica, in collaborazione con la parrocchia e gli Alpini, promuovono per domenica 30 gennaio alle 17.30, al teatro parrocchiale di Ponte della Priula uno spettacolo di multivisione. Si tratta di una serie di racconti fotografici artistici, realizzati con più proiettori, di grande effetto spettacolare, curati dal gruppo Marco Polo Multivisioni. Verranno proiettate le multivisioni “Vietnam, ri- e L’AZiON Coneglianese Domenica 30 gennaio 2005 flessi fuggevoli” e “Il cielo profondo” di Ali e Radici Multivisioni, “Il Madonnaro” di Filò Multivisioni, “Un sogno lungo un giorno” di Marco Polo Multivisioni, “Mali” di Luciano Vettorato, “Un tuffo nell’acqua” di Valter Binotto. L’ingresso alla manifestazione è libero. Seguirà, alla tensostruttura, una spaghettata di solidarietà a cura del gruppo Alpini di Ponte della Priula, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot. MENARÈ: PROCEDE LA PISTA CICLABILE S tanno procedendo a San Vendemiano i lavori di completamento della pista ciclabile del Menarè in via Risorgimento, lungo la statale 51 “Alemagna”. L’opera, dal costo complessivo di 235 mila euro, è interamente finanziata con fondi propri dal Comune di San Vendemiano. È stata progettata dall’architetto Moreno Giacuzzo di San Vendemiano, e affidata a seguito di trattativa privata alla ditta Edilstrade snc di Carità di Villorba. Il progetto prevede la realizzazione di un tratto di pista ciclabile a doppio senso di circolazione, con partenza in prossimità dell’incrocio ai Gai e arrivo al confine tra i Comuni di San Vendemiano e Conegliano. La pista verrà ricavata dall’attuale fosso di guardia, separata dalla sede stradale con una doppia cordonata di cemento ed aiuola, e comporterà, per l’area interessata, lo spostamento di alcuni pali dell’illuminazione e l’interramento della linea telefonica. Lungo via Risorgimento verrà inoltre realizzata un’area di sosta asfaltata per gli autobus. PROPOSTA DA CASTELLO R. Comitati anti-antenne, l’unione fa la forza P er una maggiore tutela del territorio e dei suoi cittadini, il Comitato costituitosi a Castello Roganzuolo per opporsi all’installazione di un’antenna di telefonia mobile, ha deciso di chiamare all’appello, per creare un vero e proprio Coordinamento, tutti i Comitati che nei diversi paesi e città della zona si sono formati con analoghe motivazioni. L’obiettivo è quello di progettare insieme un percorso operativo univoco anche al fine di chiedere ad amministratori e politici di effettuare delle scelte che vadano nella linea della salvaguardia dell’ambiente e del rispetto dei suoi abitanti, ad iniziare dalla tutela della salute. Tra queste ci sarà la richiesta di stendere in tempi brevi dei piani comunali e provinciale che, ad esempio per quanto riguarda l’installazione delle antenne di telefonia mobile, prevedano la loro collocazione in luoghi adeguati e soprattutto che vietino la collocazione di più tralicci a breve distanza tra di loro. Gli abitanti di Castello Roganzuolo, costituitisi in Comitato, si sono infatti battuti fino all’ultimo per evitare che una seconda antenna venisse collocata sulla collina del paese, dal momento che già una esistente svettava a soli 300 metri. Il secondo gestore, afferma il Comitato, avrebbe potuto utilizzare il palo presente vista anche la disponibilità del proprietario del terreno e dell’azienda di telefonia che lo aveva precedentemente installato, ad ospitare il nuovo impianto. Anche l’amministrazione comunale di San Fior si era mossa in tal senso cercando di aprire un dialogo tra i due gestori, ma ogni sforzo è stato vano. «Nonostante la seconda antenna sia stata collocata – spiega il Comitato di Castello Roganzuolo –, noi non ci diamo per vinti. Vorremo unirci con gli altri Comitati della zona per creare un vero movimento. Abbiamo inoltre l’occasione dataci dalle regionali e vorremo far sentire la nostra voce andando ad interpellare e ascoltando i candidati alle elezioni. Ci batteremo perché venga realizzato un piano di tutela del territorio in generale e di un piano per le antenne affinché ci sia una razionalizzazione delle stesse e gli impianti vengano messi solo dove ser vono. È impensabile che quattro gestori abbiano quattro pali vicini tra loro, quando ne basta uno. Non ci siamo mai posti contro il progresso, ma siamo contrari alle situazioni come quella di Castello Roganzuolo e non riusciamo a capire perché una legge nazionale possa permettere ciò». (GDN) SUSEGANA: Convenzioni per le due nuove rotatorie I l Consiglio comunale di Susegana, nella seduta di lunedì 24 gennaio, ha approvato lo schema di convenzione integrativa tra Anas Spa, Provincia di Treviso e Comune di Susegana per la realizzazione di due rotatorie sulla statale Pontebbana in territorio suseganese: una in centro a Ponte della Priula (completata con un sottopasso) e una all’altezza delle Cantine Collalto a Susegana. Il quadro economico dell’intervento è di 2 milioni e 274 mila euro, dei quali un milione e 615 mila a carico dell’Anas, 574 mila a carico del Comune di Susegana e 85 mila a carico della Provincia. S. POLO: Perin nella Biblioteca del Piave D iotisalvi Perin, appassionato studioso della Grande Guerra, conosciuto anche come “la sentinella del Piave”, coautore, fra l’altro, con Nerio De Carlo della serie “Il fronte dimenticato” (“1917-1918, l’anno del Piave”, “1918, la Battaglia del Solstizio”) è stato nominato componente della Commissione scientifica della “Biblioteca del Piave”, con sede a San Polo di Piave. e L’AZiON Friuli Domenica 30 gennaio 2005 ESCLUSA L’IMPRONTA CRISTIANA DALLA CRISI AL FALLIMENTO DALLO STATUTO FRIULANO Regione senza radici I l Friuli Venezia Giulia rinasce senza radici. Senza sapere chi è suo padre, chi è sua madre. Aquileia, la sua storia, il Patriarcato, l’evangelizzazione che da qui parte e si espande in mezza Europa? È come non fosse mai esistita. «C’è effettivamente un deficit culturale», ammette lo stesso segretario regionale dei Ds, Carlo Pegorer. Eppure anche i suoi hanno contribuito, insieme a quelli di Rifondazione e ai “Cittadini per il presidente”, ad affondare nella votazione la proposta di un riconoscimento delle radici aquileiesi nel nuovo statuto del Friuli Venezia Giulia. Il Centrodestra, talvolta con qualche strumentalizzazione di troppo, aveva ripetutamente provato a farlo. La Margherita s’è trovata spiazzata. Se la mediazione che verrà risulterà positiva, probabilmente ne tratterà il preambolo. Sta di fatto che l’avvocato Bruno Malattia, leader dei “Cittadini per il presidente”, ha dichiarato in aula che «l’identità delle genti di questa regione è il frutto di contaminazioni di un passato che è da sempre stato un crogiuolo di razze», e questo crogiuolo, a suo È Il presidente della Regione Riccardo Illy dire, «è più importante delle radici». L’esatto opposto di quanto va sostenendo, da tempo, lo stesso presidente della Regione, Riccardo Illy, che ha apertamente manifestato la sua disponibilità ad accogliere il riconoscimento delle radici. Sarebbe sufficiente che Malattia venisse in riva alla Livenza, sostasse alla Santissima piuttosto che presso il Duomo di Sacile, per rendersi conto che ben altra è l’anima di queste terre. In una sollecitazione inviata ai 19 Comuni dell’Altolivenza, il presidente dell’associazione che porta questo nome, Mario Po, scrive addirittura che l’impronta cristiana ha dato il dna al particolare sviluppo della zona, è stata “fondante di quel sistema di valori collettivi e individuali che sono il nostro modo di essere”. Quindi – è l’invito di Po – se ne tenga pre- Il consigliere regionale Bruno Malattia in alto il Duomo di Sacile sente nella revisione degli statuti comunali. Certo è che se in Regione passa l’indifferentismo, peggio ancora l’insignificanza, non sarà facile recuperare questa dimensione nei Comuni. E ha fatto bene chi, in Regione, si è opposto alla proposta di risolvere la questione con una semplice citazione del tipo “nel solco di Aquileia” nel primo articolo dello statuto. Può significare tutto, il solco, ma anche niente. Anche l’aridità. L’impegno, dunque, è perché le radici si materializzino almeno nel preambolo. Francesco Dal Mas IN PIAZZA DUOMO A SACILE UN PRESEPIO CAPOLAVORO CHE INCANTA I BAMBINI Il presepe riesce ancora a muovere gli animi. Come dimostra questa testimonianza che riceviamo e volentieri pubblichiamo (pur dovendola sintetizzare per ragioni di spazio). H o visitato il presepe animato in piazza Duomo a Sacile. (...). In un momento di assurde polemiche ideologiche riguardanti la liceità o meno della realizzazione del presepio, vorrei promuovere la visita Eutanasia per l’Abba Arredi a questo piccolo capolavoro in cui ognuno, laico o credente, può trovare la propria dimensione (...). Tutti, lontani dai rumori della quotidianità, potranno ritrovare la poesia dell’infanzia che ho visto nello stupore dei bambini magicamente incantati ad ascoltare la riproduzione dei versi degli animali o ad afferrare il sogno di una stella cadente che solca il cielo di carta. A nome di molti sacilesi vorrei ringraziare le persone che hanno permesso la realizzazione di questo piccolo capolavoro: Luigi Zanette, Marco Colomberotto, Guglielmo Colomberotto, Edmondo Trivellone, Giancarlo Colomberotto, Dori Buffo; con la collaborazione di Nadia Paron, Sandra Michielin, Ezio Biscaro, Amedeo Perrotta, Walter Ros, Alfio Bazzo. Il presepio è ancora visitabile: fino a domenica 30 tutti i giorni dalle 15 alle 18, domenica anche dalle 9 alle 12. Liviana Covre questione di giorni per lo sblocco della situazione all’Abba Arredi cucine, l’azienda del mobile di Sacile. La prolungata crisi e, ancor peggio, lo stallo della vicenda riguardante la società a reddito limitato della zona industriale Geromina, infatti, sembrano giunti ad un punto decisivo. Lunedì scorso le maestranze e le rappresentanze sindacali si sono recate al Tribunale di Pordenone per sollecitare il decreto di istanza fallimentare per l’azienda della quale risultano amministratori i sacilesi Sereno e Gualtiero Gava. Dagli uffici della Cgil trapela cauto ottimismo, sembrando i tempi ormai maturi per sbloccare la crisi. Il problema oggi è rappresentato dal fatto che, se non viene decretato il fallimento dell’Abba Arredi cucine, i suoi quindici dipendenti, senza stipendio da fine novembre, non possono accedere alle liste di mobilità. Il che vuol dire, con il moderno linguaggio del mercato del lavoro, l’impossibilità di cambiare datore di lavoro. La crisi dell’Abba Arredi è scoppiata in tutta la sua virulenza lo scorso settembre. Una serie di blocchi di pagamenti relativi alla fornitura di arredi per villaggi turistici CHIESA SACILESE VENERDÌ 28 GENNAIO Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini è aperto il Centro di ascolto Caritas. Dalle 17 alle 18.30 a palazzo Carli è aperto il Centro di consulenza familiare. Alle 20.30, nella sala San Tiziano di palazzo Carli, si apre il cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio nell’ambito del corso per fidanzati. LUNEDÌ 31 Alle 9.30 al Centro studi biblici si tiene il quarto appuntamento della Scuola biblica San Girolamo. MARTEDÌ 1 FEBBRAIO Alle 18 al Centro studi biblici si tiene il quarto appuntamento della Scuola biblica San Girolamo. MERCOLEDÌ 2 Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini è aperto il Centro di ascolto Caritas. Dalle 17 alle 18.30 a palazzo Carli è aperto il Centro di consulenza familiare. GIOVEDÌ 3 Alle 20.30 al Centro studi biblici di Sacile si tiene il quarto appuntamento della Scuola biblica San Girolamo. in Sardegna ha causato la drastica riduzione della liquidità. La prima conseguenza per i lavoratori è stato il rischio di non percepire il salario. La strategia dell’azienda, a quanto sembra colpita duramente anche da un altro affare andato a vuoto nel Napoletano, è stata quella di porre in ferie i lavoratori, espediente effettivamente adoperato a partire dal 22 novembre. Nel frattempo, però, la situazione è precipitata. Esaurite le ferie attribuibili e non risolta la questione finanziaria, è pervenuto lo sfratto esecutivo da parte del proprietario dell’immobile occupato dall’Abba Arredi cucine. Se Cgil: i 15 licenziati troveranno facilmente posto altrove non bastasse, i tentativi condotti per cedere l’attività e le trattative per favorire il subentro di nuovi soci nella Srl sono definitivamente saltati a dicembre. Il tramonto di quella che, in 31 effetti, rappresentava l’ultima spiaggia ha definitivamente gettato nel fondo le sorti dell’azienda. Ai primi di gennaio è così avvenuta la deposizione dell’istanza fallimentare da parte degli amministratori ed ora a giorni si attende che il Tribunale la decreti ufficialmente. «La crisi è grave, spiragli diversi dal fallimento proprio non se ne vedono – ha confermato Claudio Foresto, sindacalista Cgil –. Con l’accoglimento dell’istanza fallimentare avverrebbe il licenziamento da parte del curatore fallimentare dei quindici dipendenti e la loro iscrizione alle liste di collocamento. Una buona fetta dei lavoratori può integrarsi rapidamente in altre aziende del settore, da questo punto di vista non si prevedono grossi problemi». Nel Sacilese, dopo gli storici flop di ammiraglie quali la Celotto o la Dall’Agnese, esistono altre situazioni di aziende a rischio come l’Abba Arredi? «Rallentamenti e sentori di crisi se ne avvertono ma una situazione veramente a rischio, allo stato attuale, non c’è. Almeno per aziende a dimensioni industriali non sono note crisi di tale portata. Va detto, però, che spesso ai sindacati sfuggono le realtà di piccole aziende, magari con tre-cinque dipendenti, che di punto in bianco spariscono senza che mai prima sia emersa una situazione di difficoltà». Giacinto Bevilacqua VISTORTA: “Sindaco Meneghetti, perché ti disinteressi di noi vittime del depuratore?” S i è concluso il processo penale per l’anomalo funzionamento del depuratore di Cordignano. Il Tribunale di Conegliano, chiamato a giudicare in questa ultima tranche proprietari e gestori dell’impianto posto a confine con la frazione sacilese di Vistorta, ha assolto gli imputati Bruno Nadal, Claudio Andreolli e Paolo Lunardelli. Nessun risarcimento, pertanto, ne è derivato per il ministero dell’Ambiente, il Comune di Sacile e la decina di famiglie del Palù e di Vistorta che avevano lamentato danni. Lo scorso 29 settembre, invece, erano stati condannati l’amministratore della Ecoglobal Stefano De Pase e il tecnico Maria Cristina Barbisan per gli scarichi di liquami non autorizzati e inquinanti. In quella sede il Comune di Cordignano aveva ricevuto 1500 euro, quello di Sacile 1800 e i comitati 3000. Il processo ha tratto origine dall’inquinamento ambienta- le causato dal depuratore dal 2001 al 2002 e dalla nube tossica originatasi il 20 novembre 2001. «La situazione al depuratore è sicuramente migliorata ma non ancora ottimale – hanno commentato i comitati del Palù e di Vistorta –. Continuano, infatti, ad entrar vi, in numero anche di 17 al giorno, bottini con chissà quali materiali. Non abbassiamo la guardia! Ci basterebbe che il sindaco di Cordignano avesse a cuore le vicende dei cittadini. In tre anni di battaglie sono stati sempre i cittadini a scoprire e segnalare i traffici. Perché dobbiamo sempre tutelarci da soli? Ci interessa fermare gli abusi e ci rammarica vedere che il sindaco di Cordignano non ci appoggia. Ora continueremo a vigilare e ci riserveremo di costituirci parte civile. Una domanda, però, vogliamo proprio farla. Perché la telecamera posta nelle vicinanze del depuratore non è mai in funzione?». (GB) 32 LI EDIFICA LA PARROCCHIA DEL DUOMO SPERANDO DI TROVARE CHI SE NE PRENDERÀ CURA Cinque nuovi capitelli L a parrocchia di Oderzo in questo periodo vive un grande fermento da un punto di vista “edilizio”: il complesso degli edifici della canonica è in fase di restauro e grazie anche alla sistemazione di piazza Carducci da parte del Comune riscopriremo un bellissimo e non così conosciuto angolo della nostra cittadina. Inoltre è attualmente in studio il progetto per il nuovo cinema-sala conferenze parrocchiale che andrà a sostituire il mitico cinema Turroni, con il sicuro dispiacere di molti nostalgici. Un altro progetto di minore entità già partito è l’edificazione di cinque nuovi capitelli in altrettante “contrade” di Oderzo che ne sono attualmente sprovviste. È personale compito di monsignor Piersante Dametto in questo periodo individuare le zone dove sorgeranno questi edifici, incontrando alcuni residenti. Tra le zone individuate finora ci sono il quartiere della Mutera, via Ippodromo vecchio e via Generale Dalla Chiesa. Nella sola parrocchia di Oderzo attualmente ci sono cinque capitelli: quello di S. M. Maddalena in via A nimatori parrocchiali della forania opitergina, su le antenne! Sta per partire il terzo corso animatori organizzato dalla commissione foraniale di pastorale giovanile. Il corso, dal titolo “L’animatore in pratica”, si svolgerà il 13 e 27 febbraio e il 13 marzo al patronato Turroni di Oderzo dalle 9 alle 12.30. È rivolto a tutti coloro che si impegnano come animatori all’oratorio o al grest nella propria parrocchia o che hanno intenzione di farlo in futuro. Una giornata è divisa in VENERDÌ 28 Alle 20.30, al centro parrocchiale di S. Vincenzo, terzo appuntamento del Laboratorio vocazionale diocesano sul tema “Io sono il pane della Vita”. Alle 21, al cinema Turroni, proiezione del film “Jagoda Fragole al supermercato” di Dusan Milic. e L’AZiON Opitergino Domenica 30 gennaio 2005 Pigozzi, e quattro dedicati alla Madonna posti in quartiere Marconi, in via Spinè vicino a Piavon, in quartiere De Gasperi e in via Casoni. Sembrano tutti ben curati e in buono stato, se si eccettua forse solo quello di via Spinè, che si trova in una infelice posizione in mezzo all’erba e ai margini di una strada molto trafficata. «Lo scopo di questi capitelli – spiega monsignor Piersante – è di creare un punto di ritrovo per gli abitanti di questi quartieri. Non saranno un fine ma un punto di partenza: l’idea è che il ritrovarsi assieme per il Rosario di maggio risvegli in loro la voglia di fare comunità che ai nostri tempi certo non abbonda. La speranza è quindi che questi capi- telli siano il presupposto per la nascita di importanti realtà di quartiere com’è accaduto a Magera e nel quartiere Ippodromo vecchio». Il capitello al quartiere Marconi. Sotto, quello in via Anafesto Se accadesse questo sarebbe un’ottima inversione di ta intorno, in quanto a putendenza rispetto al trend lizia e manutenzione. Intanto, se da una parte di questi ultimi anni, dove difficilmente si vedono s’intendono costruire nuodelle persone frequentare vi edifici di culto, dall’altra i capitelli al di là della con- però quelli antichi cadono solidata tradizione del Ro- in rovina. L’esempio più sario. Ma la presenza di un clamoroso è la chiesa di capitello comporta anche Santa Cristina a Fratta vecun impegno per chi vi abi- chia, nella campagna vicino all’argine del Monticano, costruita da patrizi veneziani nel XVII secolo. Una chiesetta dimenticata (quasi) da tutti, anche dal nuovo Prg che neanche la classifica come edificio soggetto a tutela storica, e che viene usata come ripostiglio per le biciclette. Dobbiamo rassegnarci un giorno a vederla rasa al suolo come tanti edifici storici di Oderzo demoliti senza troppi scrupoli nell’ultimo mezzo secolo? Andrea Pizzinat FINO A 100 EURO AL MESE Un figlio al nido? Oderzo ti aiuta U na proposta partita dal consiglio comunale è diventata realtà. Ci sono i contributi per le famiglie che mandano i figli all’asilo nido. A Oderzo ce ne sono cinque, e le rette sono piuttosto impegnative per un bilancio familiare. Il motivo è presto detto: non ci sono sovvenzioni pubbliche per gli asili nido come invece accade per le scuole materne paritarie. Così, chi ha un figlio al “nido” si trova a dover fare i conti ogni mese con una voce di spesa importante. L’argomento era stato ampiamente discusso in consiglio comunale e si è ora concretizzato in un provvedimento specifico. Le domande di concessione del contributo, rivolte al sindaco di Oderzo, dovranno essere presentate al protocollo del Comune dal 1º marzo al 30 aprile. Le soglie economiche stabilite per l’accesso al contributo sono le seguenti: fascia A sino a 17 mila euro contributo del 20%, comunque non superiore a 100 euro mensili; fascia B da 17 mila fino a 23 mila euro contributo del 10% comunque non superiore a 50 euro mensili. I requisiti per l’accesso al contributo sono i seguenti: genitori di figli di età non superiore ai 3 anni, residenti nel Comune di Oderzo che per ragioni lavorative o altre (documentabili) si trovino in una condizione di impedimento continuativo nell’accudimento diretto della prole. Frequenza, per almeno 15 ore settimanali, di strutture per minori in età prescolare presenti, di norma, nel territorio comunale e inserite nell’elenco dei servizi e delle attività riconosciuti dall’ente. Situazione economica del nucleo familiare riferita all’anno 2004 non superiore a 23 mila euro. I benefici saranno determinati in percentuale, sulla base di una graduatoria stilata in relazione alla situazione economica. Per informazioni ci si può rivolgere all’ufficio dei Servizi sociali. Annalisa Fregonese Per coppie lavoratrici con reddito sotto i 23 mila euro FORMAZIONE AL VIA IL 13/2 IL COMANDANTE DEI VIGILI Prove pratiche da animatore “Gli incidenti? Colpa dell’uomo” circa tre ore di attività separate da un’adeguata “pausa merenda” alle 10.40. L’età richiesta è dalla classe 1990 in su: ai ragazzi di terza media verrà fatta una proposta in seguito. Il corso non è uguale a quelli organizzati gli anni scorsi, quindi sono chiamati a partecipare an- che coloro che frequentarono il corso nel 2003 e nel 2004. Non è rivolto solo ai giovani: sono caldamente invitati anche i genitori. Per iscriversi o ottenere ulteriori informazioni basta contattare don Michele Maiolo al numero 0422717590 oppure al 3498703603 oppure il rappre- SABATO 29 Alle 14.30, alla scuola materna di Mansuè, festa di Sant’Agnese e San Bartolomeo, patroni della gioventù femminile e maschile. Si comincerà con una serie di canti e bans, seguirà un breve momento di preghiera e i giochi a squadre. Alle 16.30 gioco delle “pignatte” e premiazioni. Si concluderà con la Messa alle 18.30. DOMENICA 30 Dalle 9.30 alle 16.30 a Fontanelle Festa della pace foraniale organizzata dall’Azione cattolica ragazzi. Alle 11 si inaugura a Ca’ Lozzio di Piavon la personale di Giuseppe Nicoletti. Resta aperta fino al 27 febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 24, chiuso lunedì e martedì. Ore 15-18.30 in Duomo a Oderzo: continua il percorso formativo familiare al senso vocazionale della vita, ciclo di quattro incontri con la presenza del Vescovo rivolti alle famiglie con figli dai 10 U Un’animatrice di Camino... all’opera sentante della propria parrocchia nella commissione foraniale giovanile. La quota di iscrizione prevista è di 30 euro a parrocchia. (AP) ai 13 anni. Tema di oggi “Far crescere il buon grano, diventare il meglio di sé”. Il Rugby Oderzo sfida la Pedemontana R. L. per la 10ª giornata della serie C2 Triveneto. LUNEDÌ 31 Scuola di formazione sociale sospesa per la concomitanza con la Settimana sociale. Farmacia di turno: Dal Magro, a Piavon, piazza d’Aviano 7, telefono 0422-752950. n forte richiamo al senso comune di responsabilità. L’ha effettuato Dino Piovesana, comandante dei Vigili urbani di Oderzo, in occasione della Festa di San Sebastiano, patrono della Polizia municipale, che ha visto riuniti i vigili di tutto il comprensorio. Un richiamo che è stato condiviso dai sindaci presenti, ad iniziare da Antonio D’Amico, primo cittadino di Fontanelle e presidente del Consorzio dei Comuni. «Il nostro compito è impopolare – ha detto Piovesana – perché il nostro dovere impone interventi non graditi ai cittadini, perché ogni atto viene accolto con acredine e disappunto e si cerca sempre il motivo per criticare e discutere l’operato. Salvo poi piangere sulle conseguenze dei troppi incidenti che avvengono. Non esistono strade della morte, non esiste la nebbia killer. Certo, possono esserci condizioni atmo- sferiche avverse, circostanze particolari, forse qualche strada non adeguata. Ma gli incidenti sono sempre causati dal comportamento umano. Non vengono rispettate le norme stradali, non c’è rispetto verso gli altri e, soprattutto, non c’è rispetto per la vita, propria ed altrui. Proprio la continua sequela Forte monito durante la Festa della Polizia di incidenti stradali che vedono sempre più coinvolti i giovani rivela la grande carenza di cultura sulla sicurezza. Per questo è auspicabile l’introduzione, in maniera seria e definitiva, dell’educazione stradale tra le materie scolastiche». (AF) e L’AZiON Mottense LA PROMETTE PER IL 2006 IL SINDACO ARTICO QUEST’ANNO INVECE I LAVORI PER LA FOGNATURA Sant’Anastasio avrà una piazza «I l problema della frazione di Sant’Anastasio – illustra il sindaco di Cessalto Giovanni Artico – è quello che praticamente non esiste un impianto fognario». Fino ad oggi, infatti, il paese usufruiva del vecchio depuratore: ora è stato considerato insufficiente, e il suo utilizzo è impossibile. «Abbiamo già un accordo con l’Asi, che è la società fornitrice competente, per realizzare un progetto che è praticamente già esecutivo – continua il sindaco di Cessalto – il quale è stato finanziato dal nostro comune e, grazie all’accordo, sarà realizzato dall’Asi». Questo progetto prevede la deviazione della linea fognaria verso Gainiga, frazione di Ceggia: con quel comune sono stati già presi accordi in materia. «Abbiamo ricevuto una lettera proprio la settimana scorsa che ci informava che la data di fine lavori è prevista per ottobre 2005». Dopo quella data si pensa di inter venire nuovamente sulla stessa zona, e cioè nel centro di Sant’Anastasio, dove si incrociano il vialetto che porta alla chiesa e la strada principale che passa lì. «Ormai, per quanto riguarda la piazza, si parla di 2006: ovviamente non potevamo fare prima la piazza e poi buttare nuovamente tutto all’aria per eseguire il necessario lavoro sulle fognature». Il sindaco Artico spiega che il progetto della piazza verrà fatto seguendo, a grandi linee, quello riguardante la piazza di Santa Maria di Campagna. «Abbiamo preso un impegno: investire nella rivalutazione del I n preparazione alla Giornata per la vita, l’Azione cattolica adulti della parrocchia di Chiarano ha promosso un incontro sulle tematiche della bioetica, sulle quali in questi giorni si sta svolgendo un acceso dibattito in vista anche di una probabile consultazione referendaria. Per avere un’informazione corretta, al di VENERDÌ 28 GENNAIO In patronato alle 20.30 secondo appuntamento con il ciclo di incontri in preparazione al matrimonio cristiano tenuti da monsignor Rino Bruseghin. Alle 20.45 incontro del gruppo Fuci e del gruppo Coca. SABATO 29 Da oggi e fino al 12 febbraio al palazzo comunale La Loggia sarà allestita una mostra dal titolo “Maschere e costumi di La chiesa di Sant’Anastasio e il centro del paese centro del paese. Il lavoro che abbiamo fatto a Santa Maria è stato ammirato da tutti. Abbiamo ragionato con la parrocchia, in modo che la piazza antistante si adattasse all’edificio. Allo stesso modo vorremmo proce- dere a Sant’Anastasio, prendendo accordi con la parrocchia per far sì che quello che costruiremo sia perfettamente integrato con la chiesa, anzi che ne valorizzi e ne esalti la presenza». Francesco Benedet L unedì 24 nel corso del consiglio comunale si è tenuta la relazione sugli sviluppi dell’incendio alla ditta di stoccaggio rifiuti Centro Risorse in zona industriale sud a Motta. Renzo Cester, assessore all’ambiente: «Stiamo attendendo la relazione dei Vigili del Fuoco, oltre a quella dell’Arpav, l’agenzia per l’igiene ambientale, su quanto accaduto. Nel frattempo abbiamo chiesto alla provincia la convocazione di un tavolo tecnico tra le parti per capire la situazione e per fare in modo che eventi di questo tipo non si ri- sopra di ogni strumentalizzazione, è stato chiamato a parlare a sposi, genitori, fidanzati il vittoriese Gian Antonio Dei Tos, vice presidente del Comitato regionale di bioetica. La conversazione avrà per titolo: “Parliamoci chiaro: è questione di vita o di...” e si svolgerà nella sala parrocchiale venerdì 28 alle 20.30. Carnevale-Laboratorio artigianale di oggettistica in cartapesta”. Orari: 29 gennaio 15-18; 30 gennaio 10-12 e 14.30-18.30; 4 febbraio 15-18; 5 e 6 febbraio 10-12 e 14.30-18.30. DOMENICA 30 In piazza Luzzatti anche a Motta, come in tutta Italia, si venderanno arance di Sicilia: i ricavati saranno devoluti alla ricerca contro il cancro. Questa domenica in patronato Don petano». Sono seguite oltre due ore di dibattito intenso. Paolo Tolotto (lista Centro): «Da segnalare il ruolo della Provincia che ha abusato dei propri poteri» portando in consiglio diversi documenti a sostegno della propria tesi. Stenio Odonti (Motta Nuova): «Dopo diversi giorni non si sa ancora nulla, ciò mi lascia stupito». Votato infine un documento della maggioranza relativo alla sensibilizzazione del problema, in attesa del tavolo tecnico che dovrebbe chiarire l’accaduto e disegnare gli indirizzi da intraprendere. (GR) MOTTA: cinque appuntamenti per Carnevale, domenica 30 la sfilata L’ edizione 2005 del Carnevale inizia per Motta giovedì 3: alle 14.30 Festa di Carnevale al patronato Don Bosco. Domenica 30 alle 14 sfilata dei carri allegorici nel centro e vie limitrofe. Sabato 5 febbraio alla sala polivalente della casa di riposo i festeggiamenti continuano con la tradizionale “Cavalchina dei bambini” dove verranno organizzati giochi e balli di gruppo per i più piccoli. Il giorno dopo, 6 febbraio, la novità: in luogo della seconda sfilata di carri allegorici ecco lo spettacolo costituito da “Fantasy show”, burattini, saltaballa, trampolieri con pop corn, zucchero filato e palloncini per tutti. Martedì grasso, 8 febbraio, con la riproposizione della sfilata dei carri mascherati seguita da diversi gruppi mascherati. (GR) Bosco alle 19 concerto di beneficenza del noto bluesman mottense Davide Drusian assieme alla Maryterry Blues Band. Il ricavato sarà devoluto per aiutare i bambini delle popolazioni del sudest asiatico colpite dal maremoto. no 2005 del Cai di Motta di Livenza. I soci possono fare un bonifico bancario intestato a: Club alpino italiano, conto corrente bancario 15158546, Abi 2008, Cab 61840 presso Unicredit Banca, filiale Motta di Livenza, LUNEDÌ 31 È aperta fino al 15 febbraio dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18 la mostra d’arte ospitata a villa Rietti Rota di Villanova di Motta. Presentano le loro opere Paola Gamba di Portogruaro, Lucio Bulgarelli di Marghera e Silvia Brigenti di Padova. MERCOLEDÌ 2 Alle 20.30 all’oratorio don Bosco secondo appuntamento con la Settimana Sociale: intervento di Renato Balduzzi del Meic. MARTEDÌ 1 FEBBRAIO Sono aperte le iscrizioni per l’an- Farmacia di turno: Dal Magro, piazza Marco d’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950. 33 L’ULSS 9 PER I PIÙ DEBOLI Il piano di zona per Oderzo e Motta V INCENDIO AL CENTRO RISORSE: tanta preoccupazione, ma mancano ancora dati certi CHIARANO: incontro sulla bioetica con Gian Antonio Dei Tos Domenica 30 gennaio 2005 enerdì 28 alle 20.30 nella sala del Fontego a Portobuffolè verrà presentato il piano di zona per il distretto 4 (ossia l’Opitergino-Mottense) dell’Ulss 9 trevigiana. Il presidente della conferenza dei sindaci per questo progetto, Romano Astolfo, introdurrà i lavori, ai quali sono invitati oltre 150 associazioni ed enti che operano nell’ambito del volontariato. Il piano di zona è un progetto che fotografa la situazione dei soggetti più “deboli” inseriti nell’attuale tessuto sociale. Da qui lo studio di fattibilità, un volume di 700 pagine, che delinea la situazione. Perché è importante il piano di zona? «Si tratta – dice Astolfo – di uno strumento fondamentale per le politiche sociali del territorio. Secondo la legge 328 del 2000 questo studio ha sviluppato l’analisi dei bisogni dei soggetti meno forti, gli obiettivi di intervento, l’individuazione dei servizi e dei progetti su cui investire e la gestione stessa degli interventi». Quali nello specifico le aree sociali analizzate? «I settori sono molteplici, come quello materno infantile, il settore degli anziani. Ma nel Romano Astolfo piano si parla anche del settore relativo alla salute mentale, alle disabilità, alle politiche giovanili, all’immigrazione, ma anche al nomadismo e alla prostituzione. Uno studio completo, a 360 gradi: molteplici sono stati gli enti che hanno partecipato, molteplici dunque i risultati giunti dai più diversi ambiti del tessuto sociale». Quale il suo commento a questo studio? «Ritengo i risultati della ricerca decisamente di primo piano perché ovviamente può dare un riscontro a quanto concretamente stanno realizzando i soggetti protagonisti del lavoro, poi perché sono 150 le associazioni interessate e perché questa varietà di soggetti concretamente avrà uno strumento per indirizzare il proprio piano di lavoro futuro». Gianandrea Rorato n tavolo di contin –. Nessuno, è fronto e di di- DE LONGHIchiaro, ha in mano battito sui problemi una bacchetta madell’economia, afflitgica, ma ritengo ta da una crisi che che come istituzioha i suoi casi evini sia importante denti ad esempio ritrovarsi a parlarnel gruppo De Lonne. ghi. A chiedere che Propongo che i Cole istituzioni e le muni del nostro forze politiche discutano del pro- comprensorio si facciano promoblema è Sandro Martin, capogrup- tori di un incontro con le forze po opitergino dell’Ulivo. sociali. A suo tempo anche il sin«Il caso De Longhi è significativo daco gorghense, Firmino Vettori, anon solo per se stesso ma perché veva annunciato il proprio impesta avendo un effetto domino, tra- gno nel farsi promotore presso l’ascinando con sé tante piccole at- zienda dei problemi dei lavoratotività che costituiscono l’ossatura ri». della nostra economia – dice MarAnnalisa Fregonese U Martin: serve un tavolo della politica locale sulla crisi economica PATRONATO: festa di don Bosco Q uesto week-end in patronato festa di Don Bosco. Sabato 29 alle 14.30 inizio delle attività con torneo di ping pong, dalle 15 sarà attivo il pozzo di San Patrizio, alle 20.30 nella sala del patro- nato recital. Domenica mattina alle 9.30 Messa animata dal coro Don Bosco e processione; alle 10.30 in patronato torneo di calcio-balilla; ristoro a cura del gruppo Csp; alle 12.30 premiazioni. BIMBI DI CHERNOBYL: domande di accoglienza da fare entro il 31 I l 31 gennaio scade il termine per la presentazione della domanda di ospitalità di un minore proveniente dalle zone colpite dalla radioattività di Chernobyl. Le domande si accolgono all’ufficio Servizi sociali in municipio. 34 Domenica 30 gennaio 2005 CEGGIA IN FESTA DAL 3 AL 13 FEBBRAIO Carnevale dei ragazzi “azienda di solidarietà” F ervono i lavori nei capannoni di via Noghera per ultimare i carri allegorici che sfileranno durante la cinquantaduesima edizione del Carnevale di Ceggia: la prima uscita sarà domenica 6 febbraio. Mancano quindi pochissimi giorni e all’allegria che accompagna le lunghe serate trascorse in cantiere per incollare carta e dare forma alle figure, subentra anche un po’ di tensione. Ogni carnevale infatti è una grande emozione per le oltre 200 persone, quasi tutti ragazzi dai 15 ai 25 anni che, con entusiasmo e spirito di sacrificio, lavorano nel cantiere sette mesi all’anno, da agosto a febbraio. Certo, sono i maestri costruttori più anziani a supervi- sionare il lavoro, ma non mancano i giovani appassionati che hanno appreso i segreti della tecnica e che daranno un futuro alla manifestazione, oggi riconosciuta come una delle più popolari di tutto il Veneto. La quantità di materiale impiegato, 100 quintali di ferro e oltre 20 quintali di colore, rende l’idea delle dimensioni che assume l’intera organizzazione. Qualcuno ha calcolato che con le ore impiegate dalla progettazione al montaggio finale si potrebbe costruire una palazzina di quattro apparta- CHIARANO / MONSIGNOR PIGATTI, CI ACCOMPAGNI ANCORA A mons. MARIO PIGATTI n. 3.6.1915 - m. 1.2.2003 rciprete carissimo, sei rimasto tra noi a vegliare sul tuo amato gregge. Come in vita, così in morte sentiamo vera la promessa di accompagnarci con la tua incessante preghiera. Il tuo volto raggiante richiama la gioia delle verità che hanno guidato la tua vita e da Buon Pastore ci hai ricordato “Amate Gesù Eucaristico, amate la Madonna, amate la Chiesa, vivete integralmente il Vangelo!”. L’esempio della tua fede e L’AZiON Veneziano / Memorie ardente incoraggi il nostro cammino a seguire quel Gesù che non hai smesso di proclamare “Via, Verità, Vita”. Per te si rinnova il nostro ricordo di gratitudine e dal bene ricevuto tanto bene in tuo nome viene fatto. Hai raggiunto l’eternità beata e noi ti sentiamo accanto sicuri di poter invocare ancora la tua consolante benedizione. Comunità di Chiarano parenti e amici nel secondo anniversario MOSNIGO / CARA MAMMA, SEI SEMPRE NEL MIO CUORE menti. Ed è tutto volontariato, «Un’azienda della solidarietà – ama definirla il presidente dell’associazione Carnevale ciliense Fernando Cellotto – che non coinvolge solo i costruttori, ma gran parte delle associazioni del paese, un esercito di 700 persone impegnate in vario modo, da chi vende i biglietti della lotteria, a chi produce i costumi per i figuranti». Una mobilitazione che si spiega con la volontà di difendere ed esaltare una tradizione, ma non solo: «Non basta la solidarietà tra compaesani – afferma Cosimo Cicala dell’associazione Noi, che da diversi anni mette a disposizione del carnevale l’oratorio – il carnevale è anche l’occasione per promuovere azioni di solidarietà a favore dei più deboli. Quest’anno le associazioni collaboreranno per raccogliere fondi per le popolazioni del sud est asiatico». C’è quindi una volontà di legare tradizione e attualità, che si riflette nella stessa scelta dei temi rappresentati dai cinque carri in gara: se il gruppo “Ventenni go to future” polemizzerà contro la mani- polazione genetica, il gruppo Rivazancana farà della satira sulla situazione politica italiana e “Gli amici del carnevale” ricorderanno che i videogiochi possono spegnere la fantasia. Le creazioni del gruppo “Fantasilandia” e “Insieme per i ragazzi del mondo” invece non comunicano una vera e propria morale, ma l’allegria e la spensieratezza, in sintonia con lo spirito più autentico del carnevale: «Noi ad esempio proporremo la comicità di Stanlio e Olio – spiega Federico Pauletto, primo anno come capocarro con “I ragazzi del mondo” – per portare un po’ di risa- te in un momento in cui i giornali sembrano riservarci solo cattive notizie». Intanto si pensa già al futuro, per qualificare ulteriormente questo storico “Carnevale dei ragazzi”, magari con nuovi spazi per i costruttori: «Per la prossima edizione – annuncia Cellotto – si utilizzeranno i nuovissimi capannoni in zona industriale. Qui abbiamo previsto lo spazio per avviare un “laboratorio permanente sul carnevale”, sempre aperto, in cui anche gli alunni delle scuole potranno imparare la tecnica di costruzione dei nostri straordinari carri». Beatrice Doretto FALZÈ DI PIAVE REFRONTOLO FREGONA PIERANGELO BREDA n. 30.8.1966 - m. 3.2.1992 Il tempo non stempera i ricordi e la nostalgia di te, caro Pierangelo, si fa ogni giorno più intensa. Oh Signore, donaci di sentire la tenerezza del Padre e la presenza celeste di Pierangelo. Papà e mamma. Una Messa sarà celebrata giovedì 3 febbraio alle 18. MARCELLA FREGOLENT in DELLA COLLETTA n. 12.10.1932 - m. 30.1.2003 Sono trascorsi due anni da quando non sei più tra noi, ma il ricordo del tuo sorriso e del tuo coraggio sono sempre presenti nei nostri pensieri. Con amore la tua famiglia. VITTORIA ZANELLA n. 24.11.1909 - m. 31.1.2000 Nel quinto anniversario della tua scomparsa, ti ricordiamo con l’amore di sempre e con una preghiera di suffragio. I tuoi figli e tutti i tuoi cari. RAMERA VISNÀ COLLE UMBERTO ANGELO PASQUALETTO n. 8.2.1916 - m. 31.1.2000 Dopo cinque anni dalla morte è ancora vivo nei nostri cuori il ricordo e il rimpianto per non averti ancora con noi. Ci mancano la tua bontà e la tua generosità. Moglie, figli e le loro famiglie. PAOLO SORDON n. 23.1.1928 - m. 2.2.2000 Con riconoscenza moglie e figlie. DOMENICO ZANETTE n. 27.4.1913 - m. 25.1.1993 Dodici anni sono trascorsi dalla tua scomparsa, rimane vivo tra noi il tuo ricordo. Moglie, figli e tutti i tuoi cari. Gli appuntamenti del Carnevale l Carnevale dei ragazzi di Ceggia inizia giovedì 3 febbraio con uno spettacolo di burattini alle 10 per le scuole materne e animazione in piazza Municipio alle 14.30. Alle 19 si terrà l’apertura della manifestazione presso la sala consiliare, con l’inaugurazione della quinta ex tempore di pittura, della mostra-concorso fotografico 2004 e della mostra filatelica “I folders nella filatelia”. Sabato 5 e lunedì 7 alle 21, al teatro Toniolo, rappresentazione teatrale amatoriale. Domenica 6 e martedì 8 alle 14.30 partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Venerdì 11, alle 20.30, nella sala Mons. Folegot si terrà un incontro pubblico con i costruttori. Sabato 12, alle 20 tradizionale serata gastronomica alla Casa della Dottrina e alle 21 spettacolo teatrale de “Le Caravelle” a favore delle popolazioni colpite dal maremoto. Chiusura domenica 13 febbraio: dalle 16 intrattenimento con bande e gruppi folkloristici e sfilata notturna dei carri a partire dalle 18. Alle 20.30, dopo la premiazione dei vincitori, gran finale con lo spettacolo pirotecnico. I A ncora in giovane età e in piena seconda guerra mondiale, mia madre, Livia Gambin, iniziò a lavorare come infermiera all’istituto psichiatrico di Feltre; gli stenti del dopoguerra la fecero decidere di cercar fortuna ed emigrò in Svizzera. Nel 1952, durante un periodo di rimpatrio, sposò mio padre, Angelo Zago originario di Valdobbiadene, e poco dopo ripartirono insieme per la Svizzera. Rientrarono definitivamente in Italia nel 1959 perché mio padre, dopo un incidente sul lavoro, rimase invalido. LIVIA GAMBIN n. 30.1.1922 - m. 20.10.2003 ANGELO ZAGO n. 27.10.1914 - m. 5.7.1973 Lui morì il 5 luglio 1973. Mia madre non si perse d’animo e continuò a lavorare fino all’età di 60 anni; poco dopo iniziò il calvario della sua malattia che durò per venti anni, fino al de- cesso avvenuto il 20 ottobre 2003. Ora riposa nella sua terra di Mosnigo, vicino a mio padre e a tutti i suoi cari. Il figlio Flavio a ricordo IL CONQUISTATORE DEL K2, PREMIATO DALLO SCI CLUB TRICHIANA, RACCONTA IL SUO RITORNO ALL’HIMALAYA NEL 2004 Indimenticabile Lacedelli È giunto alla sua settima edizione il premio “Gli Indimenticabili” che ogni anno lo Sci Club Trichiana, presieduto da Ivo Costan, assegna a chi nel campo degli sport sia come atleta che come associazione si è imposto o ha profuso impegno per la valorizzazione dell’intero movimento sportivo. Quest’anno il premio è stato assegnato a Lino Lacedelli, lo “scoiattolo” di Cortina d’Ampezzo che, proprio quest’anno a 50 anni dalla sua conquista del K2 con Achille Compagnoni, è voluto ritornare all’età di 79 anni ai piedi degli 8611 metri del K2, al seguito degli “Scoiattoli” che hanno poi compiuto la scalata emulando la sua grande impresa. Grande folla alla conse- gna del premio mercoledì 29 dicembre all’ex cinema San Felice. Lino Lacedelli oltre ad un simbolo dell’alpinismo e dello sport della montagna è stato uno dei primi testimonial sportivi della provincia di Belluno nel CAI CONEGLIANO COME SEMPRE IPERATTIVO C ari amici della montagna, innevata e non, questa settimana la nostra rubrica promette iniziative per tutti i gusti, dai corsi per i principianti o per chi non si è ancora debitamente preparato a scalare le vette, a uscite da urlo en plein air. Che aspettiamo a partire? Inizia alla grande il mese di febbraio la Scuola di Sci Alpinismo Messer, promotrice del corso di scialpinismo base. Giovedì 3 febbraio alle 21 ci si trova in sede Cai a Vittorio Veneto per la lezione sulla tecnica di discesa. Il Cai Conegliano si oc- cupa dei ragazzi e organizza tutti i sabati del mese di gennaio e febbraio corsi di discesa e fondo in Cansiglio. Prevista gara di fine corso. Informazioni: www.caiconegliano.it. Non è da meno il Cai Vittorio Veneto, sezione sci: corsi di discesa carving e snowboard a Cortina, domenica 30 gennaio, mentre il gruppo baby fa i primi approcci con la discesa; sempre domenica il corso di fondo è in Val Gares alle 10 e alle 12. Il Parco nazionale Dolomiti bellunesi questa domenica dà Uno sguardo sulla vallata del Piave, tra mondo. L’impresa del K2 di cinquant’anni fa è stata anche un segnale al mondo della volontà dell’Italia di ripartire nella ricostruzione dopo la guerra. Quali emozioni ha rivissuto ritornando in quei luoghi che la videro protagonista cinquant’anni fa? «Devo innanzitutto ringraziare il gruppo degli Scoiattoli che mi hanno permesso di ritornare in quei luoghi difficili da frequentare ma che offrono panorami grandiosi! Avvicinandomi al campo base del K2 mi ritornava in mente quello che ho incontrato allora. Una volta arrivato, ho voluto portare subito un saluto alla tomba del nostro compagno di spedizione Mario Puchoz, sepolto al campo base. Ho incontrato un solo portatore (sherpa) di allora, gli altri purtroppo non ci sono più. Ho conosciuto però i figli di alcuni di loro e questo mi ha fatto comunque piacere perché i ricordi non si sono persi». Come valuta a distanza di cinquant’anni la vostra impresa? «Innanzitutto la nostra fu una spedizione che non aveva molte conoscenze dei luoghi e della montagna che avremmo affrontato come si hanno oggi. Anche dal punto di vista dell’esperienza alpinistica: nessuno di noi aveva scalato al di fuori delle Alpi. Il massimo allora era il monte Bianco. La spedizione ci ha impegnato allora per 67 giorni e solo per 8-10 giorni abbiamo avuto il tempo bello. Anche la neve ci ha ostacolato molto. Quest’anno gli Scoiattoli hanno trovato neve dura; allora noi invece eravamo sprofondati nella neve fresca, tal- Ha accompagnato gli Scoiattoli, suoi emuli, nel 2004 S P O R T & molto maggiori di oggi. Una tendina allora pesava dodici chili e mezzo oggi ne pesa tre!» Sergio Cugnach FILM DI SCI ESCURSIONISMO Il cinema sciato di Bet e Morassut C ertamente non andrà a Cannes o al prossimo Festival del cinema di Venezia, ma “Sci escursionismo a tallone libero (2002-2004)”, il primo film a soggetto di Ezio Bet, realizzato da Flavio Morassut, è un filmato di tutto rispetto. Una ventina di minuti che svelano i segreti secret. Informazioni: www.caisacile.org. Ed è ancora il Cai Conegliano a primeggiare per l’impegno. Domenica la sezione escursionismo parte con le ciaspe alla conquista delle creste del Col Visentin. Ben più intensa l’esperienza proposta dalla sezione sci alpinismo: una due giorni, sabato e domenica, al Gaishorndl (2615 m) Sci alpinismo sul Gaishorndl e al Marchkinkele (2545 m) per la traverArson, Al Pos e la Chie- sata Dobbiaco-Villgransetta di San Mauro. Ritro- tental, con dislivelli dai vo alla stazione di Feltre 1220 m del sabato in salialle 8 e dislivello di 800 m. ta, ai 1150 m della domeInformazioni: 042787333. nica in discesa. Pendii da sogno e magnifici panoraSempre domenica il mi verso gli Alti Tauri e le Cai Sacile si prepara ad Dolomiti. Informazioni: un’escursione su neve con www.caiconegliano.it destinazione ancora top (AD) volta fino alle ascelle. Questo naturalmente ci ostacolò e ci provò parecchio. Anche se eravamo ben equipaggiati, trasportavamo materiali e pesi sci da fondo e uno sci alpinismo leggero. Si serve tendenzialmente di sci da telemarc, una tecnica di discesa, la prima adottata tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, che comporta l’avanzamento con un piede inginocchiato e un altro teso in avanti, e non il consueto procedere a sci paralleli. Una modalità sciistica che dà molte soddisfazioni a chi la pratica. Intrapresa a Vittorio Veneto circa 20 anni fa e poi unitasi al gruppo di Conegliano circa una decina di anni fa, la nostra attività di insegnamento dello sci escursionismo, che vanta la collaborazione del Cai di Pordenone, ha ultimamente registrato un calo nelle utenze. Da qui l’idea di girare un filmato che spiegasse, più delle parole, in che cosa consiste lo sci escursionismo. E la voglia di farlo il meglio possibile, partendo da un soggetto ed effettuando un’operazione accurata di montaggio delle scene registrate. Nessun attore professionista in scena». Angela Deganis Il sanvendemianese Bet racconta la sua “creatura” retroscena dello sci escursionismo: che cos’è, quali sono le tecniche per effettuarlo, i rischi che comporta, le misure di sicurezza e gli strumenti di cui abbisogna. Una parte del film consta di interni con lezioni tecniche ed esercitazioni pratiche, un’altra parte è dedicata alle gite organizzate dal Cai Vittorio Veneto e Cai Conegliano, in collaborazione con la vicina sezione di Pordenone. Abbiamo chiesto all’artefice di quest’opera, Ezio Bet, di San Vendemiano, di spiegarci le motivazioni di queste riprese. «Lo sci escursionismo è una sorta di via di mezzo tra uno B A N C A Castello Roganzuolo · Cimavilla · Conegliano · Cordignano · Crocetta del Montello · Falzé di Piave Fontanelle · Francenigo · Maron di Brugnera · Nervesa della Battaglia · Orsago · Pianzano · Ponte della Priula · Povegliano · Sacile · San Giacomo di Veglia · San Vendemiano · Santa Lucia di Piave Selva del Montello · Soligo · Spresiano · Tezze di Piave · Valdobbiadene · Vidor · Villorba Janna