Riduzione del danno
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Riduzione del danno
4 domenica 15 luglio 2007 notizie_verdi_250x342 4-07-2007 16:47 Pagina 1 LIBRANDO... Niccolò Ammaniti ‘stregato’ a Villa Giulia TELEVISIONANDO a cura di Giulia Spiniello 07NVERDI ‘Come Dio comanda’ scritto da Niccolò Ammaniti (edito Mondatori) è il titolo vincitore della 61^ edizione del Premio Strega. Nella lirica atmosfera di Villa Giulia a Roma, alla presenza di molti dei massimi esponenti della storia della recente letteratura italiana - Dacia Maraini, Tullio De Mauro, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Raffaele La Capria, Antonio Scurati, Ernesto Ferrero, Alain Elkann, Folco Quilici, Claudio Strinati e Luciano De Crescenzo – il vincitore è stato decretato con 144 voti (su 356) dagli Amici della Domenica, componenti la giuria. I cento frequentatori (oggi ben 400) del salotto letterario della scrittrice Maria Villavecchia Bellonci (ideatrice del Premio insieme a Guido Alberti, proprietario della casa produttrice dell’omonimo liquore), si riunirono per la prima volta nel 1947 per assegnare il premio a Ennio Flaiano autorei di ‘Tempo di uccidere’. Dopo 61 candeline, il Premio della Federazione Bellonci è ormai maturo per diventare europeo, ma per ancora quest’anno i cinque finalisti che si sono contesi i voti sono tutti italiani: Laura Bosio con ‘Le stagioni dell’acqua’ racconta del riso e del mondo delle risaie; Milena Agus, con ‘Mal di pietra’ ci parla invece del mal d’amore; Mario Fortunato racconta de ‘I giorni innocenti della guerra’, un vero e proprio inno al bacio inteso come gesto-avvenimento nell’avvenimento-guerra la cui importanza può cambiare perfino il corso della Storia; Franco Matteucci attraverso ‘Il profumo della neve’ vuole omaggiare tra i grandi sciatori Papa Wojtyla; e il vincitore, Niccolò Ammaniti che ha ricevuto la bottiglia del famoso liquore omonimo del premio, dalle mani di Sandro Veronesi, ‘stregato’ uscente, vincitore della scorsa edizione con il romanzo Caos calmo (Bompiani). “Occorre smuovere una realtà preoccupante: un italiano su due non legge neanche un libro in un anno” ha detto Francesco Rutelli, Vice Presidente del Consiglio e ministro per i Beni e le attività Culturali, presente alla manifestazione, “la letteratura italiana ha bisogno di rivelazioni”. E non è certo una rivelazione di oggi Niccolò Ammaniti già famoso grazie a ‘Io non ho paura’ diventato anche un film di Gabriele Salvatores nel 2003, che con il suo nuovo romanzo ‘Come Dio comanda’ fatto di amore, tragedia, attualità, violenza, miseria, passione e normalità, riesce ad orchestrare abilmente la storia di un rapporto padre-figlio sullo sfondo di un Paese guastato dalla volgarità e schiacciato dallo spirito consumistico, colorendosi talvolta di toni quasi grotteschi. Sapientemente centrato intorno alla triste miseria degli ‘ultimi’, ritratta senza alcuna indulgenza né mai ingentilita (come già nel precedente romanzo), il racconto di Ammaniti è un distillato di verità che vuole tracciare nel lettore il percorso della presa di coscienza, che tuttavia non trova (ancora) la forte da diventare denuncia. Un cocktail dai saperi e dai sapori amari, da bere più che da leggere, ma che non lascia la possibilità a facili inebriate. Un romanzo scritto ‘Come Dio comanda’. Maria Beatrice de Camillis Marina Tagliaferri di “Un posto al sole” ospite di “Letto” Nell’intimità della camera da Letto in compagnia di ospiti illustri per scoprire le ultime novità del panorama editoriale italiano e mettere a nudo i loro gusti letterari, le preferenze musicali e le simpatie cinematografiche. Nella puntata di Letto in onda stasera, ospite di Pino Gagliardi è l’attrice Marina Tagliaferri, attrice e interprete da dieci anni dell’amatissimo ruolo di Giulia Poggi in “Un posto al sole”. “Un posto a tavola!” è il titolo del libro scritto dalla Tagliaferri che racconta in queste pagine il gusto della ricerca dei sapori, ripercorrendo in un flashback appassionato il piacere della tavola incastonato nella preziosità dei ricordi. Il libro è arricchito dalle ricette scritte appositamente dagli altri protagonisti di “Un posto al sole”. A “Letto” scopriremo poi che l’attrice della famosa fiction ama la musica celtica ed è appassionata del genere fantasy: il suo libro preferito è uno dei massimi capolavori di tale letteratura, “Il signore degli anelli” di J.R. Tolkien. Agli spettatori consiglierà il suo film più caro: “Valmont” del regista, sceneggiatore e attore ceco Milo Forman. In onda alle 21.00 su Ecotv (Sky906) e Cinquestelle, in replica alle 01.30. Il programma è disponibile anche in streaming all’indirizzo www.ecotv.it A “Ecoreporter” si parla di mobilità ciclabile a Roma In questa nuova puntata di Ecoreporter si parla di mobilità ciclabile a Roma. Nell’attuale sforzo di ricerca di mezzi non inquinanti e di energie alternative, la bicicletta può essere una valida soluzione contro il traffico automobilistico. Nella capitale l’associazione BiciRoma è molto attiva su questo fronte, offre servizi ed attività ai ciclisti, promuove uscite ed eventi in bici e si impegna per ottenere dall’amministrazione comunale nuove piste ciclabili. Intervengono ai microfoni di Ecotv su questo tema: Nando Bonessio (Capogruppo Verdi Comune Roma), Mirko Coratti (Presidente del Consiglio Comunale di Roma), Alessandro Ranieri (Vice presidente XVII Municipio di Roma), Giuseppe Lobefaro (Presidente I° Municipio di Roma), Eugenio Patanè (Consigliere Comunale). Alle 18.00 su EcoTv (Sky906) e in replica alle 22.30. Il programma è disponibile anche in streaming all’indirizzo www.ecotv.it ECOTV I programmi di oggi 07.30 Convegno (Ecologia è Economia p. 2) 11.00 Peace & Love 09.30 11.15 18.00 Rassegna Stampa Testate di Vittoria Gallelli EcoReporter (A Roma in bicicletta) 18.15 Consigli per gli acquisti di Nino Graziano Luca 19.00 Filo Diretto con Angelo Bonelli 18.30 19.30 Obiettivo Verde (Dico sì all’amore) Attenti al Lupo (Decreto Bersani) 20.00 Regionando (Civitavecchia – Rimini) 20.45 Viva l’Italia (contraffazione in Italia) 20.15 21.00 Mare Mare (Marcord) Letto con Marina Tagliaferri Organo ufficiale di informazione della Federazione dei Verdi Anno III • n.132 • domenica 15 luglio 2007 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore responsabile: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani , 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 LIVE EARTH Due miliardi di persone hanno seguito lo storico concerto Live Earth, di cui più di 10 milioni in streaming su Internet, un altro record per la manifestazione promossa da Al Gore per sensibilizzare i cittadini del mondo sui cambiamenti climatici. “Una giornata storica. Dobbiamo lavorare insieme per andare lontani e più velocemente”, è stato l’appello lanciato dall’ex vice presidente Usa in collegamento da Washington. “Le nostre azioni decideranno il futuro dei nostri figli dei figli dei nostri figli”, ha detto Leonardo Di Caprio sul palco insieme al promotore della kermesse. “E’ importante mobilitarsi perché Live Earth diventi un appuntamento annuale e l’anno prossimo comprenda anche il Mediterraneo”, questo il commento del ministro dell’Ambiente italiano, Alfonso Pecoraro Scanio, in visita in Algeria per la cooperazione ambientale, e del suo omologo algerino Cherif Rahmani. I due esponenti hanno auspicato che l’evento sia ospitato nel 2008 anche in Italia e in Algeria per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi climatici legati al surriscaldamento del nostro pianeta che interessano questa importante area geografica: “Bisogna rilanciare un’ iniziativa forte – ha aggiunto Pecoraro – per promuovere la lotta alla desertificazione prodotta dai cambiamenti climatici”. Al termine del Live Earth i partecipanti, un consistente pacchetto di star della musica, hanno fatto “giuramento globale” contro gli sprechi energetici. Da Sydney a New York, musicisti e celebrità hanno invitato i fan a fare qualcosa contro i cambiamenti climatici. Il mega-evento è iniziato in Australia, con una danza aborigena all’Aussie Stadium di Sydney, per poi raggiungere Tokyo, Shanghai, Amburgo, Londra, Johannesburg, New York e Rio de Janeiro, oltre alla tappa aggiunta all’ultimo minuto a Washington, a cui hanno partecipato Madonna, Police, Smashing Pumpkins e Metallica. La voce di Phil Collins e le note dei Genesis hanno aperto ufficialmente il concerto di Londra. Poi le percussioni di Queen, Foo Fighters e Red Hot Chili Peppers hanno fatto da sottofondo alla proiezione delle immagini di specie animali a rischio estinzione, frane, centrali elettriche a energia eolica e della Terra vista dallo spazio. Sul palco londinese anche i Duran Duran con la celebre “The Planet Earth”. pazzo più sempre Clima S i è appena conclusa la prima metà dell’anno, e alla diffusa opinione di aver assistito ad un andamento climatico piuttosto bizzarro, si unisce ora il dato scientifico. A rivelarlo è la Coldiretti in base ai dati emersi dalle analisi preliminari dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR (Isac-Cnr), che hanno riscontrato nel mese di giugno 2007 circa il doppio delle precipitazioni rispetto alla media stagionale 1961-1990. Un’anomalia del 105% che colloca questo mese tra i più piovosi degli ultimi due secoli. Ma anche gli altri mesi, di questa prima metà del 2007, si sono contraddistinti per sfasamenti e stranezze, la temperatura ha fatto registrare sia l’inverno che la primavera più caldi degli ultimi due secoli, con importanti ripercussioni sulla natura. Nonostante il mese di giugno sia stato piovoso, afferma la Coldiretti: “per quanto riguarda le temperature, lo stesso mese si classifica al decimo posto, tra i più caldi degli ultimi duecento anni, con una anomalia di La Coldiretti presenta i dati emersi dall’analisi del CNR. I primi sei mesi dell’anno più pazzi degli ultimi 200 anni +2.06 gradi rispetto alla media del periodo 1961-1990. A gennaio sono spuntate le mimose con due mesi di anticipo, all’inizio di marzo sono state avvistate in Liguria e Sicilia le prime rondini, sbocciate le margherite e raccolte straordinariamente le prime fave, che tradizionalmente accompagnano le scampagnate del primo maggio”. Un vero colpo basso per tutto l’ecosistema che, disorientato dalla temperatura, ha spostato di conseguenza anche l’orologio biologico di molte specie, innescando un altro fenomeno bizzarro: l’accoppiamento anticipato di molti animali con conseguenti nascite fuori stagione di cervi, lupi e cinghiali che si trovano ora liberi per le campagne, “dove - afferma la Coldiretti- questi animali scorrazzano seminando il panico sulle strade, provocando danni alle persone, alle strutture e alle colture agricole” . Altra conseguenza, piuttosto prevedibile ma ugualmente allarmante, ha coinvolto sia gli animali in letargo che quelli migratori. Si tratta quindi di eventi, conclude la Coldiretti “che confermano i cambiamenti climatici strutturali in atto nelle campagne italiane e che si manifestano con un amento dell’intensità delle precipitazioni, sfasamenti stagionali con autunno caldo e primavera anticipata, numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, modificazione della distribuzione delle piogge e aumento delle temperature estive”. Susanna Novella INTERCETTAZIONI La storia continua pagina 2 ESTERI Riduzione del danno È ra scritto nel programma dell’Unione: superare la Legge Fini Giovanardi sulle tossicodipendenze. Una “normativa criminogena”, com’è stata definita da quasi tutte le comunità d’assistenza e accoglienza per tossicodipendenti, che equipara il consumo allo spaccio e che abolisce la differenza fra le droghe leggere (ad esempio la marijuana) e le droghe pesanti. Fra decreti ministeriali, ricorsi al TAR e proposte-provocazioni di alcuni ministri, la situazione è ancora quella lasciata in eredità dal centrodestra. Sull’argomento abbiamo sentito Marco Boato, parlamentare dei Verdi e primo firmatario di una proposta di legge sull’argomento. Il Ministro della Salute Livia Turco ha proposto di inviare i N.A.S. (i Nuclei Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri) nelle scuole per controllare se gli studenti fanno uso di sostanze stupefacenti. Il suo commento. Sono abbastanza critico a riguardo. Non penso sia opportuna una Era scritto nel programma dell’Unione: superare la Legge Fini Giovanardi sulle tossicodipendenze. Sull’argomento abbiamo sentito Marco Boato, parlamentare dei Verdi e primo firmatario di una proposta di legge sull’argomento tale invadenza dello Stato negli edifici scolastici. Da questo punto di vista la responsabilità spetta ai presidi e ai direttori di istituto. Penso che il Ministro Turco sia una persona coraggiosa e di valore che in questi ultimi mesi si è trovata schiacciata dalla sospensione da parte del T.A.R. del suo decreto ministeriale, che raddoppiava le “dosi minime consentite”. Il Decreto Turco con cui venivano raddoppiati i valori delle “dosi massime consentite” che la Legge Fini Giovanardi aveva introdotto per distinguere il consumo dallo spaccio. Esattamente. Contro il decreto un’associazione di consumatori era ricorsa al TAR che poi ne ha decretato l’annullamento. L’iniziativa del Ministro era positiva e, a mio giudizio, il Governo ha fatto male a non ricorrere al Consiglio di Stato. La legge sulla droga della destra, inserita e fatta approvare in un Continua a pagina 2 Il potere in America pagina 3 Notizie Verdi TV dal lunedì al venerdì alle 21.30 su EcoTV Sky 906 e in streaming su www.ecotv.it 2 domenica 15 luglio 2007 SERVIZIO CIVILE Ultimi giorni per la selezione dei volontari Disponibili anche 543 progetti per i volontari all’estero 12 luglio ore 14.00. E’ il termine ultimo per la presentazione delle domande per partecipare alla selezione dei 38.922 posti per volontari del servizio civile nazionale. Lo comunica l’Ufficio nazionale del servizio civile. I volontari, ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni, saranno complessivamente 12.998 nei 1290 progetti regionali e 25.924 per i 2856 piani a rilevanza nazionale. Le aree di intervento sono l’assistenza, la protezione civile, l’ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l’educazione e la promozione culturale. I giovani potranno cimentarsi anche in progetti all’estero, sono infatti a disposizione 543 proposte per lavorare fuori dal territorio nazionale. L’esperienza del servizio civile ha coinvolto in sei anni circa 200 mila giovani, in Italia e all’estero. Il bando di selezione e’ disponibile sul sito www.serviziocivile.it. Per informazioni e’ possibile contattare il call-center al numero 848-800715. AGRICOLTURA Proteggere il Made in Italy per proteggere gli italiani Gli agricoltori scendono oggi in piazza a Bologna, per la prima Manifestazione Nazionale dedicata all’agricoltura, promossa dalla Coldiretti. Partiranno da Piazza VIII Agosto alle 10 e scenderanno fino a Piazza Maggiore, inneggiando allo slogan “giù le mani dalla qualità italiana”, per manifestare contro il tentativo di standardizzare ed omologare negativamente la qualità dei prodotti, contro l’interesse dell’ambiente, delle imprese e dei consumatori. L’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti, dare la possibilità di sapere come è stato coltivato quello che portiamo sulle nostre tavole e la tutela dei prodotti tipici, garantiti per l’assenza di contaminazioni da rifiuti, trattamenti o manipolazioni genetiche, sono in sostanza le richieste della Coldiretti, come afferma Marco Pancaldi, Presidente della Coldiretti Bologna,”i consumatori hanno il diritto di sapere cosa mangiano. Bisogna intervenire duramente contro chi tenta di inquinare il territorio e i prodotti agricoli. Non basta che ci sia una legge che regola l’utilizzo dei concimi: i consumatori devono poter verificare che questa sia applicata in ogni cibo che mettono sulle loro tavole”. Codici a barre, coltivazioni biologiche e marchi protetti: così gli agricoltori certificano le loro produzioni, contro i tentativi di inquinare il territorio e i prodotti agricoli. S.N. Ancora intercettazioni G ià dopo i primi scandali legati alle intercettazioni del caso giudiziario che ha coinvolto l’ex erede al trono, Vittorio Emanuele di Savoia, e nei mesi a venire con le indiscrezioni del caso Fiorani e di quelli che sono stati definiti dalla stampa i ‘furbetti del quartierino’, era balzato agli onori della cronaca e dei lavori parlamentari l’ingombro ed il clamore legato alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche. Tutti allineati a chiedere, reclamare e possibilmente imporre un provvedimento legislativo che vietasse la pratica del drenaggio degli atti d’inchiesta verso i giornalisti. Poi c’è stato D’Alema, gli scambi con Ricucci, il coinvolgimento delle alte dirigenze dei Ds, legate alle scalate bancarie, la vicenda Antonveneta, le scatole cinesi, i flussi finanziari fino al caso Speciale ed all’affaire Telecom. Così, il ddl Mastella relativo alle intercettazioni, fermo in commissione Giustizia al Senato dopo che il provvedimento nelle scorse settimane aveva ottenuto il via libera dall’assemblea di Montecitorio, è tornato alla ribalta. Con la richiesta a palazzo Madama di avanzare a tappe forzate per l’approvazione del provvedimento che prevede pesanti sanzioni, amministrative e penali, rivolte a chi detiene, consapevolmente o meno, informazioni illecite. A questo proposito è intervenuto il titolare del dicastero per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, nonché ex magistrato, che ha chiesto di apportare modifiche al ddl Mastella minacciando, se così non Già dopo i primi scandali legati alle intercettazioni del caso giudiziario che ha coinvolto l’ex erede al trono, Vittorio Emanuele di Savoia, era balzato agli onori della cronaca e dei lavori parlamentari l’ingombro ed il clamore legato alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche fosse, di votare contro anche in caso di richiesta della fiducia. “Qualcosa va modificato”, secondo Paola Balducci, capogruppo dei Verdi in Commissione Giustizia. “Bisognerebbe avere una proroga per correggere quelle parti di testo su cui non si è trovato un accordo”. Intanto, dopo il caso-Sismi, alla Camera si fa sempre più accesa la polemica sull’istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta sulle intercettazioni. “I fenomeni che sono usciti fuori e che stanno avvelenando il paese vanno verificati e il Parlamento può farlo, non c’è bisogno di una Commissione monocamerale o bicamerale che sia, ne esiste già una che ha un testo base”, dice la parlamentare verde. “E’ stato fatto un uso improprio delle intercettazioni, bisogna tornare a recuperare le regole e la serenità del Paese. Non dobbiamo farci fagocitare da questo clima di incertezza, il paese ha bisogno di chiarezza”. E in questi giorni l’ex capo del Sismi, Nicolò Pollari, ha dichiarato che se venisse tolto il segreto di Stato sarebbe pronto a svelare i misteri d’Italia dagli anni ‘80 ad oggi, provocando delle reazioni forti all’interno sia della maggioranza che della minoranza. “Credo che Pollari - continua Paola Balducci - abbia fatto questa dichiarazione per due motivi: uno è che vuole togliersi dei sassolini dalla scarpa, l’altro è che vuole mandare dei messaggi a qualcuno dei poteri forti. I servizi dovrebbero essere al servizio dei cittadini e non contribuire a creare quel clima di paura e di persecuzione a cui siamo stati abituati in questi ultimi tempi. Da parte nostra – conclude la Balducci – faremo di tutto per riportare quella serenità di cui hanno tanto bisogno gli italiani”. Vittoria Gallelli Dalla prima > Riduzione del danno. L’intervista all’On. Marco Boato decreto riguardante le Olimpiadi di Torino, indica chiaramente che spetta al ministro della Salute la definizione delle tabelle in cui si stabilisce la “dose massima consentita” per le varie sostanze, quindi Livia Turco si è attenuta strettamente alla legislazione vigente in materia. Questa feroce polemica nei confronti del ministro ha avuto come conseguenza una serie di iniziative, come la proposta dei NAS nelle scuole, che rischiano di creare più problemi di quanti ne vogliano risolvere. Ai controlli nelle scuole bisogna valorizzare l’autonomia scolastica e responsabilizzare chi è preposto in ciascun istituto. C’è da dire che il Ministro Turco è in buona compagnia. Amato propone di fare l’antidoping non solo agli atleti, ma anche agli studenti dopo avere sostenuto un’interrogazione. Sono iniziative estemporanee che non hanno avuto nessun seguito né dal punto di vista legislativo né da quello amministrativo. Ciò che va detto è che sulle tossicodipendenze c’è un grande allarme sociale. Va detto però che la droga non è un valore, è un disvalore, anche se una logica di tipo proibizionista non serve assolutamente a nulla e produce più danni che altro. Noi dobbiamo distinguere gli aspetti di prevenzione, cura, terapia, ciò che in gergo si chiama “riduzione del danno” dalla posizione della destra che tende a criminalizzare chiunque faccia uso di sostanze. E la riduzione del danno fa parte del programma di Governo. Prendiamo ad esempio il problema dell’alcool. Sono convinto che qualunque persona ragionevole sia contraria all’abuso di bevande alcoliche e che di riflesso condivida le campagne di sensibilizzazione contro l’alcolismo. Ma penso altresì che nessuno si sognerebbe mai di mettere in prigione una persona che abusa di alcol, almeno che questa non diventi pericolosa per gli altri, come nel caso della guida in stato di ebbrezza. Questa impostazione dovrebbe valere anche per la questione delle tossicodipendenze. Legge Fini Giovanardi versus Legge Boato. La normativa della destra è una legge che fu introdotta surrettiziamente in aula alla Camera verso la fine della scorsa legislatura in occasione di un decreto legge riguardante la sicurezza per le Olimpiadi di Torino. Un vero e proprio colpo di mano parlamentare. Sul decreto venne posta la fiducia e di fatto si impedì al Parlamento di discuterla. Senza nessun esame approfondito da parte delle Camere la Fini Giovanardi è diventata legge dello Stato. Questa normativa reintroduce la “dose massima consentita”, uno degli aspetti peggiori della precedente normativa (la Craxi Jervolino Vassalli, ndr) che fu abolito da un referendum popolare, criminalizza il semplice consumo e fa carta straccia delle esperienze positive di riduzione del danno. All’inizio di questa legislatura ho presentato con la firma di molte decine di parlamentari di tutti i gruppi del centrosinistra una proposta di legge di revisione di tutta la disciplina legislativa relativa alle tossicodipendenze. L’obiettivo è il ripensamento sia dell’attuale legge, sia della Jervolino Vassalli degli anni ‘90. Che secondo gli esperti si assomigliano molto… A ragione. Entrambe si ispirano al concetto della “tolleranza zero”. La proposta di legge che ho presentato come primo firmatario ha avuto il supporto e il consenso di molte associazioni che si occupano di tossicodipendenze e di molti parlamentari. E’ una legge che pur non stravolgendo l’impianto complessivo delle normative in vigore vuole superare la logica di “penalizzazione generalizzata” che è alla base della Fini-Giovanardi. Infine vuole incoraggiare e promuovere tutte le iniziative di riduzione del danno. Lorenzo Galeazzi 3 domenica 15 luglio 2007 Il potere in America D a quando Robert Michels parlò di legge ferrea dell’oligarchia si è finalmente svelata la realtà delle moderne democrazie: a parole, governo del popolo, nei fatti governo di un’elite. L’indice di democraticità di un paese è dato, allora, non dall’assenza di oligarchie e gruppi d’interesse ma dal carattere inclusivo e dalla libera concorrenza fra gruppi che riescono ad accedere di volta in volta al potere. La poliarchia, la libera competizione fra lobby aperte, è sempre stata l’essenza stessa della democrazia USA. Purtroppo questa nobile tradizione politica è stata interrotta con le ultime presidenze di Bush jr che hanno visto la totale egemonia dei neoconservatori. I neocon, al di là della loro ideologia militarista, hanno due colpe principali: avere bloccato il carattere fluido del sistema USA con pratiche nepotistiche degne della peggiore italietta ed avere screditato quanto di buono aveva fatto la destra radicale paleocon o public choice che, a prescindere dalle proprie idee politiche, ha rappresentato l’anima della rivoluzione liberale degli anni 80; una rivoluzione con la quale anche la sinistra ha dovuto fare i conti. Il programma di mandato della presidenza Bush, che è il programma neocon, elaborato dai think tank conservatori già ai tempi di Clinton, è il Project for the New American Century (PNAC), ampiamente diffuso dalla maggiore stampa americana e limpidamente consultabile sul web; ma forse non sempre letto con attenzione. Per capire le strategie dell’America di Bush basta andare alle fonti: www. newamericancentury.org. Gli Stati Uniti sono un paese democratico ma non egualitarista. Le informazioni circolano in modo trasparente, apparentemente accessibile a tutti; in I neocon, al di là della loro ideologia militarista, hanno due colpe principali: avere bloccato il carattere fluido del sistema USA con pratiche nepotistiche degne della peggiore italietta ed avere screditato quanto di buono aveva fatto la destra radicale paleocon o public choice realtà la comunicazione politica avviene a due livelli. Di massa ed esoterico. La comunicazione della Right Nation ha sfruttato quest’ultimo canale circolando nei salotti delle elites che contano. I neocon hanno esplicitato, quindi, la loro ideologia militarista con chiarezza; ma è la comunicazione di massa che spesso non ha colto lo spirito del disegno neoconservatore, concentrandosi su aspetti secondari, come la guerra preventiva, l’esportazione (forzata) della democrazia, la lotta al terrore. Il cuore della politica del PNAC è che gli USA sono un impero; l’unica superpotenza dopo il collasso dell’URSS. E’ compito degli USA, allora, intervenire in ogni angolo del pianeta per contrastare tutte le minacce potenziali ed instaurare quella che, eufemisticamente, chiamano Pax Americana. Un sistema globale che sia favorevole agli interessi economici e strategici degli USA. La pietra angolare di questa visione è stata l’Iraq. Già all’epoca di Bush padre, Bagdad era semplicemente un problema non risolto. La battaglia definitiva si doveva combattere in Asia, dove sono concentrate le risorse energetiche. Questo è quello che contava. Il rapporto PNAC del 2000 chiaramente diceva che “mentre il conflitto irrisolto in Iraq fornisce un’immediata giustificazione (per la presenza militare USA) la necessità di una presenza sostanziale delle forze americane nel Golfo trascende la questione del regime di Saddam Hussein”. Il lindore col quale questa realpolitik militarista ed aggressiva viene decantata è disarmante. Ed è ancora più spiazzante, leggendo la nostra tabella, capire che i neocon non influenzano il governo, sono il governo. Tutti i nomi fatti si riferiscono a persone che, quando non organiche al PNAC, hanno comunque sottoscritto o firmato documenti pubblici di indirizzo di governo promossi dal think tank. Altre figure meno importanti del PNAC sono omesse solo per agilità di consultazione. Abbiamo cercato di ricostruire anche i rapporti fra gli attori di questo network. I rapporti colla grande industria del petrolio sono organici. Dalla lettura traspare, inoltre, che la lobby è blindata anche col ricorso a politiche parentali. Questo è il potere USA, oggi. Un potere che ha perseguito obiettivi fallimentari a livello nazionale ed internazionale. Un sistema nepotistico che è un brusco risveglio dal sogno dell’età dell’innocenza per la Democrazia Americana. Alessio Postiglione NOME RUOLO Bill Kristol Fondatore del PNAC e del Weekly Standard di R. Murdoch; ha ricoperto cariche istituzionali sotto Reagan e Bush Sr.; è, inoltre, figlio di Irving, influente neocon John Podhoretz Giornalista di Fox News e Weekly Standard; ha lavorato con Reagan e Bush Sr.; è, inoltre, figlio di Norman, influente neocon e membro diplomazia USA Donald Rumsfeld Segretario della Difesa fino al 2006, quando si è dovuto dimettere per il fallimento della politica americana in Iraq Paul Wolfowitz Dick Cheney Frederick Kagan Vice segretario della Difesa, planner delle politiche americane in Iraq e presidente della World Bank, prima di essersi dimesso per l’accusa di aver favorito l’amante Fondatore del PNAC, vice-presidente USA e memembro del CdA della Halliburton, multinazionale texana del petrolio, con sede a Dubai ed interessi in Iraq; la Halliburton ha rilevato la Dresser, diretta dal nonno di Bush e dove ha lavorato anche il padre dell’attuale presidente USA Firmatario PNAC, membro dell’America Enterprise Institute (dove lavora la moglie di Cheney), architetto della politica USA in Iraq. E’ fratello di Robert e figlio di Donald Robert Kagan Professore, fondatore del PNAC, scrive per il Weekly Standard; è sposato con Victoria, ambasciatrice USA presso la NATO e consigliera di D. Cheney. Donald Kagan Firmatario PNAC ed opinionista TERRITORIO Lazio. Zaratti: nella sanità possibili risparmi energetici per 13 mln “L’azione concreta avviata dagli assessorati all’ambiente ed alla Sanita’ della Regione Lazio, grazie all’iniziativa del Consigliere del Gruppo dei Verdi Enrico Fontana, e’ una classica azione vincente su tutti i fronti: risparmiare energia negli ospedali vuol dire grandi risparmi economici e grandi benefici ambientali’’. Lo ha affermato Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, durante l’incontro con gli energy manager delle aziende ospedaliere del Lazio che si e’ svolto alla Regione Lazio e che ha visto la partecipazione di un centinaio tra tecnici e professionisti impegnati nella gestione dell’energia nelle aziende sanitarie. ‘Per questo - aggiunge - l’assessorato all’ambiente ha deciso strategicamente di destinare i fondi statali per l’efficienza energetica (650 mila euro) agli ospedali di dodici Asl per l’audit energetica. Il piano di rientro regionale attribuisce al settore delle forniture di beni e servizi non sanitari un risparmio di 100 milioni di euro (nel triennio 2006-2008) - prosegue Zaratti. E per quanto riguarda l’energia, trova corrispondenza nell’art. 14 della finanziaria regionale, che prevede per gli ospedali almeno un 20% di risparmio dei consumi energetici. Questo vuol dire almeno 13 milioni di euro’. Per implementare con efficacia queste scelte e’ necessario operare alcune scelte di carattere generale come: la piena applicazione della normativa che prevede l’individuazione degli energy manager, oggi spesso mancanti e con poco potere, rivitalizzandone il ruolo e coordinandoli; la creazione di una task force regionale in grado di attivare, controllare e monitorare le strutture coinvolte nei programmi di efficienza energetica e idrica, nonche’ di indirizzare i progetti per le nuove realizzazioni; la definizione di modalita’ definite perche’ tutto o parte del risparmio ottenuto possa essere speso dalle Asl per incrementare i servizi - prosegue Zaratti -. Inoltre all’interno dei capitolati per i nuovi ospedali sono stati inseriti tutti gli elementi per aumentare l’uso efficiente dell’energia e si dovrebbero anche dare degli obiettivi di risparmio’. (Adnkronos) Lombardia. Formigoni aderisce alle proposte di Coldiretti solo quando gli fa comodo “Formigoni parla con lingua biforcuta e aderisce alle proposte della Coldiretti solo quando sono critiche verso un ministro, e fin qui posso seguirlo, ma non fa nulla per dare alla Lombardia un futuro libero da ogm, che delle proposte della Coldiretti è la prima - si legge in una nota di Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi. Formigoni e Beccalossi possono invece sia in Lombardia che in Conferenza Stato regioni affermare chiaramente che la redditività delle nostre aziende agricole passa dal rifiuto dell’inquinamento genetico e dalla sicurezza e qualità alimentare”. Roma. Ruspe nella pineta delle Acque rosse e alla Cacciuta all’Infernetto Le ruspe sono di nuovo in azione sia nella Pineta delle Acque Rosse che in località la Cacciuta dove rispettivamente si sta costruendo una strada e un centro di compostaggio privato. Lo scorso anno Gianluca Cavino, Capogruppo dei Verdi alla Provincia di Roma, dopo l’acquisizione della documentazione aveva presentato due formali esposti alla Procura della Repubblica chiedendo di verificare eventuali anomalie tra l’autorizzato e il costruito e chiedendo di sapere se le opere in questione avessero tutte le necessarie autorizzazioni a procedere. “Sono sgomento – dichiara Cavino – per la ripresa dei lavori delle due opere che a nostro avviso e dei cittadini mostravano qualche anomalia. Ho presentato lo scorso anno due formali esposti alla procura della Repubblica e non ho notizie né di archiviazione dei casi né tantomeno di nuove autorizzazioni che nel corso dell’anno potrebbero essere state rilasciate”. “Ricordiamo – continua Cavino – che le due opere ricadono entrambi all’interno della Riserva Statale del litorale Romano e necessitano obbligatoriamente sia del parere della Commissione sia della Valutazione di impatto Ambientale. Inoltre negli esposti che ho presentato e che hanno firmato numerosi cittadini insieme a me chiedevamo la verifica tra quanto autorizzato e quanto invece realizzato. Mi sorge alquanto atipico che all’Infernetto per esempio si sia autorizzato all’interno della Riserva la costruzione di un centro di compostaggio in cemento armato”. “Ho inviato una nota urgente – dice Cavino – a tutti gli organi competenti, Commissione di riserva, Vigili Urbani, Forestale, e Assessorati di riferimento per chiedere notizie di cosa stia accadendo. Ho inoltre chiesto sia alla Forestale che ai Vigili Urbani di andare a fare un sopralluogo. Credo sia una questione di democrazia far sapere non solo a me ma ai tanti cittadini che insieme a me hanno firmato gli esposti alla Procura della Repubblica, se ci sono novità in merito”. “Non escludiamo – conclude Cavino – azioni di democrazia diretta per queste due questioni che non solo rischiano di compromettere l’equilibrio naturalistico della Riserva, ma per come sono state concepite gridano al valore della legalità e del rispetto delle regole”.