Riduzione del danno

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Riduzione del danno
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domenica 15 luglio 2007
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4-07-2007
16:47
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LIBRANDO...
Niccolò Ammaniti
‘stregato’ a Villa Giulia
TELEVISIONANDO
a cura di Giulia Spiniello
07NVERDI
‘Come Dio comanda’ scritto da Niccolò Ammaniti (edito Mondatori) è il
titolo vincitore della 61^ edizione del Premio Strega.
Nella lirica atmosfera di Villa Giulia a Roma, alla presenza di molti dei massimi esponenti della storia della recente letteratura italiana - Dacia Maraini,
Tullio De Mauro, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Raffaele La Capria, Antonio Scurati, Ernesto Ferrero, Alain Elkann, Folco Quilici, Claudio
Strinati e Luciano De Crescenzo – il vincitore è stato decretato con 144 voti
(su 356) dagli Amici della Domenica, componenti la giuria. I cento frequentatori (oggi ben 400) del salotto letterario della scrittrice Maria Villavecchia
Bellonci (ideatrice del Premio insieme a Guido Alberti, proprietario della
casa produttrice dell’omonimo liquore), si riunirono per la prima volta nel
1947 per assegnare il premio a Ennio Flaiano autorei di ‘Tempo di uccidere’.
Dopo 61 candeline, il Premio della Federazione Bellonci è ormai maturo per
diventare europeo, ma per ancora quest’anno i cinque finalisti che si sono
contesi i voti sono tutti italiani: Laura Bosio con ‘Le stagioni dell’acqua’
racconta del riso e del mondo delle risaie; Milena Agus, con ‘Mal di pietra’
ci parla invece del mal d’amore; Mario Fortunato racconta de ‘I giorni innocenti della guerra’, un vero e proprio inno al bacio inteso come gesto-avvenimento nell’avvenimento-guerra la cui importanza può cambiare perfino il
corso della Storia; Franco Matteucci attraverso ‘Il profumo della neve’ vuole
omaggiare tra i grandi sciatori Papa Wojtyla; e il vincitore, Niccolò Ammaniti
che ha ricevuto la bottiglia del famoso liquore omonimo del premio, dalle
mani di Sandro Veronesi, ‘stregato’ uscente, vincitore della scorsa edizione
con il romanzo Caos calmo (Bompiani).
“Occorre smuovere una realtà preoccupante: un italiano su due non legge
neanche un libro in un anno” ha detto Francesco Rutelli, Vice Presidente
del Consiglio e ministro per i Beni e le attività Culturali, presente alla
manifestazione, “la letteratura italiana ha bisogno di rivelazioni”.
E non è certo una rivelazione di oggi Niccolò Ammaniti già famoso grazie
a ‘Io non ho paura’ diventato anche un film di Gabriele Salvatores nel
2003, che con il suo nuovo romanzo ‘Come Dio comanda’ fatto di amore, tragedia, attualità, violenza, miseria, passione e normalità, riesce ad
orchestrare abilmente la storia di un rapporto padre-figlio sullo sfondo di
un Paese guastato dalla volgarità e schiacciato dallo spirito consumistico,
colorendosi talvolta di toni quasi grotteschi. Sapientemente centrato intorno alla triste miseria degli ‘ultimi’, ritratta senza alcuna indulgenza né mai
ingentilita (come già nel precedente romanzo), il racconto di Ammaniti è
un distillato di verità che vuole tracciare nel lettore il percorso della presa
di coscienza, che tuttavia non trova (ancora) la forte da diventare denuncia. Un cocktail dai saperi e dai sapori amari, da bere più che da leggere,
ma che non lascia la possibilità a facili inebriate.
Un romanzo scritto ‘Come Dio comanda’.
Maria Beatrice de Camillis
Marina Tagliaferri di “Un posto al sole” ospite di “Letto”
Nell’intimità della camera da Letto in compagnia di ospiti illustri per scoprire le ultime novità del panorama
editoriale italiano e mettere a nudo i loro gusti letterari, le preferenze musicali e le simpatie cinematografiche.
Nella puntata di Letto in onda stasera, ospite di Pino Gagliardi è l’attrice Marina Tagliaferri, attrice e interprete da dieci anni dell’amatissimo ruolo di Giulia Poggi in “Un posto al sole”. “Un posto a tavola!” è il titolo del
libro scritto dalla Tagliaferri che racconta in queste pagine il gusto della ricerca dei sapori, ripercorrendo in un
flashback appassionato il piacere della tavola incastonato nella preziosità dei ricordi. Il libro è arricchito dalle
ricette scritte appositamente dagli altri protagonisti di “Un posto al sole”. A “Letto” scopriremo poi che l’attrice
della famosa fiction ama la musica celtica ed è appassionata del genere fantasy: il suo libro preferito è uno dei
massimi capolavori di tale letteratura, “Il signore degli anelli” di J.R. Tolkien. Agli spettatori consiglierà il suo
film più caro: “Valmont” del regista, sceneggiatore e attore ceco Milo Forman.
In onda alle 21.00 su Ecotv (Sky906) e Cinquestelle, in replica alle 01.30. Il programma è disponibile anche
in streaming all’indirizzo www.ecotv.it
A “Ecoreporter” si parla di mobilità ciclabile a Roma
In questa nuova puntata di Ecoreporter si parla di mobilità ciclabile a Roma. Nell’attuale sforzo di ricerca di
mezzi non inquinanti e di energie alternative, la bicicletta può essere una valida soluzione contro il traffico automobilistico. Nella capitale l’associazione BiciRoma è molto attiva su questo fronte, offre servizi ed attività ai
ciclisti, promuove uscite ed eventi in bici e si impegna per ottenere dall’amministrazione comunale nuove piste
ciclabili. Intervengono ai microfoni di Ecotv su questo tema: Nando Bonessio (Capogruppo Verdi Comune
Roma), Mirko Coratti (Presidente del Consiglio Comunale di Roma), Alessandro Ranieri (Vice presidente
XVII Municipio di Roma), Giuseppe Lobefaro (Presidente I° Municipio di Roma), Eugenio Patanè (Consigliere Comunale).
Alle 18.00 su EcoTv (Sky906) e in replica alle 22.30. Il programma è disponibile anche in streaming all’indirizzo www.ecotv.it
ECOTV
I programmi di oggi
07.30
Convegno (Ecologia è Economia p. 2)
11.00
Peace & Love
09.30
11.15
18.00
Rassegna Stampa
Testate di Vittoria Gallelli
EcoReporter (A Roma in bicicletta)
18.15
Consigli per gli acquisti di Nino Graziano Luca
19.00
Filo Diretto con Angelo Bonelli
18.30
19.30
Obiettivo Verde (Dico sì all’amore)
Attenti al Lupo (Decreto Bersani)
20.00
Regionando (Civitavecchia – Rimini)
20.45
Viva l’Italia (contraffazione in Italia)
20.15
21.00
Mare Mare (Marcord)
Letto con Marina Tagliaferri
Organo ufficiale di informazione della Federazione dei Verdi
Anno III • n.132 • domenica 15 luglio 2007
Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore responsabile: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma
Stampa: Rotopress, via E. Ortolani , 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
LIVE EARTH
Due miliardi di persone hanno
seguito lo storico concerto Live
Earth, di cui più di 10 milioni
in streaming su Internet, un altro record per la manifestazione
promossa da Al Gore per sensibilizzare i cittadini del mondo
sui cambiamenti climatici. “Una
giornata storica. Dobbiamo lavorare insieme per andare lontani e più velocemente”, è stato
l’appello lanciato dall’ex vice
presidente Usa in collegamento da Washington. “Le nostre
azioni decideranno il futuro dei
nostri figli dei figli dei nostri figli”, ha detto Leonardo Di Caprio
sul palco insieme al promotore
della kermesse. “E’ importante
mobilitarsi perché Live Earth diventi un appuntamento annuale
e l’anno prossimo comprenda
anche il Mediterraneo”, questo il
commento del ministro dell’Ambiente italiano, Alfonso Pecoraro
Scanio, in visita in Algeria per
la cooperazione ambientale, e
del suo omologo algerino Cherif
Rahmani. I due esponenti hanno
auspicato che l’evento sia ospitato nel 2008 anche in Italia e in
Algeria per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi climatici legati al surriscaldamento
del nostro pianeta che interessano questa importante area geografica: “Bisogna rilanciare un’
iniziativa forte – ha aggiunto Pecoraro – per promuovere la lotta
alla desertificazione prodotta dai
cambiamenti climatici”. Al termine del Live Earth i partecipanti,
un consistente pacchetto di star
della musica, hanno fatto “giuramento globale” contro gli sprechi energetici. Da Sydney a New
York, musicisti e celebrità hanno
invitato i fan a fare qualcosa contro i cambiamenti climatici. Il
mega-evento è iniziato in Australia, con una danza aborigena all’Aussie Stadium di Sydney, per
poi raggiungere Tokyo, Shanghai,
Amburgo, Londra, Johannesburg,
New York e Rio de Janeiro, oltre
alla tappa aggiunta all’ultimo minuto a Washington, a cui hanno
partecipato Madonna, Police,
Smashing Pumpkins e Metallica.
La voce di Phil Collins e le note
dei Genesis hanno aperto ufficialmente il concerto di Londra.
Poi le percussioni di Queen, Foo
Fighters e Red Hot Chili Peppers
hanno fatto da sottofondo alla
proiezione delle immagini di
specie animali a rischio estinzione, frane, centrali elettriche a
energia eolica e della Terra vista
dallo spazio. Sul palco londinese
anche i Duran Duran con la celebre “The Planet Earth”.
pazzo
più
sempre
Clima
S
i è appena conclusa la prima
metà dell’anno, e alla diffusa opinione di aver assistito ad un andamento climatico piuttosto bizzarro, si unisce ora il dato scientifico. A rivelarlo è la Coldiretti
in base ai dati emersi dalle analisi
preliminari dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima
del CNR (Isac-Cnr), che hanno
riscontrato nel mese di giugno
2007 circa il doppio delle precipitazioni rispetto alla media stagionale 1961-1990. Un’anomalia
del 105% che colloca questo mese
tra i più piovosi degli ultimi due
secoli.
Ma anche gli altri mesi, di questa prima metà del 2007, si sono
contraddistinti per sfasamenti e
stranezze, la temperatura ha fatto
registrare sia l’inverno che la primavera più caldi degli ultimi due
secoli, con importanti ripercussioni sulla natura. Nonostante il
mese di giugno sia stato piovoso,
afferma la Coldiretti: “per quanto
riguarda le temperature, lo stesso
mese si classifica al decimo posto,
tra i più caldi degli ultimi duecento anni, con una anomalia di
La Coldiretti presenta i dati
emersi dall’analisi del CNR.
I primi sei mesi dell’anno più
pazzi degli ultimi 200 anni
+2.06 gradi rispetto alla media
del periodo 1961-1990. A gennaio sono spuntate le mimose con
due mesi di anticipo, all’inizio di
marzo sono state avvistate in Liguria e Sicilia le prime rondini,
sbocciate le margherite e raccolte
straordinariamente le prime fave,
che tradizionalmente accompagnano le scampagnate del primo
maggio”. Un vero colpo basso per
tutto l’ecosistema che, disorientato dalla temperatura, ha spostato
di conseguenza anche l’orologio
biologico di molte specie, innescando un altro fenomeno bizzarro: l’accoppiamento anticipato
di molti animali con conseguenti
nascite fuori stagione di cervi,
lupi e cinghiali che si trovano
ora liberi per le campagne, “dove
- afferma la Coldiretti- questi
animali scorrazzano seminando
il panico sulle strade, provocando
danni alle persone, alle strutture e
alle colture agricole” .
Altra conseguenza, piuttosto
prevedibile ma ugualmente allarmante, ha coinvolto sia gli animali
in letargo che quelli migratori.
Si tratta quindi di eventi, conclude la Coldiretti “che confermano i
cambiamenti climatici strutturali
in atto nelle campagne italiane e
che si manifestano con un amento
dell’intensità delle precipitazioni,
sfasamenti stagionali con autunno caldo e primavera anticipata,
numero di giorni consecutivi con
temperature estive elevate, modificazione della distribuzione delle
piogge e aumento delle temperature estive”.
Susanna Novella
INTERCETTAZIONI
La storia
continua
pagina 2
ESTERI
Riduzione del danno
È
ra scritto nel programma dell’Unione: superare
la Legge Fini Giovanardi sulle tossicodipendenze. Una
“normativa criminogena”, com’è
stata definita da quasi tutte le comunità d’assistenza e accoglienza
per tossicodipendenti, che equipara il consumo allo spaccio e che
abolisce la differenza fra le droghe
leggere (ad esempio la marijuana)
e le droghe pesanti. Fra decreti
ministeriali, ricorsi al TAR e proposte-provocazioni di alcuni ministri, la situazione è ancora quella
lasciata in eredità dal centrodestra.
Sull’argomento abbiamo sentito
Marco Boato, parlamentare dei
Verdi e primo firmatario di una
proposta di legge sull’argomento.
Il Ministro della Salute Livia
Turco ha proposto di inviare i
N.A.S. (i Nuclei Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri)
nelle scuole per controllare se gli
studenti fanno uso di sostanze
stupefacenti. Il suo commento.
Sono abbastanza critico a riguardo. Non penso sia opportuna una
Era scritto nel programma
dell’Unione: superare la
Legge Fini Giovanardi
sulle tossicodipendenze.
Sull’argomento abbiamo sentito
Marco Boato, parlamentare dei
Verdi e primo firmatario di una
proposta di legge sull’argomento
tale invadenza dello Stato negli
edifici scolastici. Da questo punto
di vista la responsabilità spetta ai
presidi e ai direttori di istituto.
Penso che il Ministro Turco sia
una persona coraggiosa e di valore
che in questi ultimi mesi si è trovata schiacciata dalla sospensione
da parte del T.A.R. del suo decreto ministeriale, che raddoppiava
le “dosi minime consentite”.
Il Decreto Turco con cui venivano raddoppiati i valori delle
“dosi massime consentite” che
la Legge Fini Giovanardi aveva introdotto per distinguere il
consumo dallo spaccio.
Esattamente. Contro il decreto
un’associazione di consumatori era
ricorsa al TAR che poi ne ha decretato l’annullamento. L’iniziativa
del Ministro era positiva e, a mio
giudizio, il Governo ha fatto male a
non ricorrere al Consiglio di Stato.
La legge sulla droga della destra,
inserita e fatta approvare in un
Continua a pagina 2
Il potere
in America
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Notizie
Verdi TV
dal lunedì
al venerdì
alle 21.30
su EcoTV
Sky 906
e in streaming
su www.ecotv.it
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domenica 15 luglio 2007
SERVIZIO CIVILE
Ultimi giorni per
la selezione dei volontari
Disponibili anche 543 progetti per i volontari all’estero
12 luglio ore 14.00. E’ il termine ultimo per la presentazione delle domande per partecipare alla selezione dei 38.922 posti per volontari del
servizio civile nazionale. Lo comunica l’Ufficio nazionale del servizio civile. I volontari, ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni, saranno complessivamente 12.998 nei 1290 progetti regionali e 25.924 per i 2856 piani a
rilevanza nazionale. Le aree di intervento sono l’assistenza, la protezione
civile, l’ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l’educazione e la
promozione culturale. I giovani potranno cimentarsi anche in progetti
all’estero, sono infatti a disposizione 543 proposte per lavorare fuori dal
territorio nazionale. L’esperienza del servizio civile ha coinvolto in sei
anni circa 200 mila giovani, in Italia e all’estero. Il bando di selezione e’
disponibile sul sito www.serviziocivile.it. Per informazioni e’ possibile
contattare il call-center al numero 848-800715.
AGRICOLTURA
Proteggere il Made in Italy
per proteggere gli italiani
Gli agricoltori scendono oggi in piazza a Bologna, per la prima Manifestazione Nazionale dedicata all’agricoltura, promossa dalla Coldiretti.
Partiranno da Piazza VIII Agosto alle 10 e scenderanno fino a Piazza Maggiore, inneggiando allo slogan “giù le mani dalla qualità italiana”, per manifestare contro il tentativo di standardizzare ed omologare negativamente
la qualità dei prodotti, contro l’interesse dell’ambiente, delle imprese e dei
consumatori. L’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti, dare
la possibilità di sapere come è stato coltivato quello che portiamo sulle
nostre tavole e la tutela dei prodotti tipici, garantiti per l’assenza di contaminazioni da rifiuti, trattamenti o manipolazioni genetiche, sono in sostanza
le richieste della Coldiretti, come afferma Marco Pancaldi, Presidente della
Coldiretti Bologna,”i consumatori hanno il diritto di sapere cosa mangiano. Bisogna intervenire duramente contro chi tenta di inquinare il territorio
e i prodotti agricoli. Non basta che ci sia una legge che regola l’utilizzo dei
concimi: i consumatori devono poter verificare che questa sia applicata in
ogni cibo che mettono sulle loro tavole”. Codici a barre, coltivazioni biologiche e marchi protetti: così gli agricoltori certificano le loro produzioni,
contro i tentativi di inquinare il territorio e i prodotti agricoli.
S.N.
Ancora intercettazioni
G
ià dopo i primi scandali
legati alle intercettazioni del caso giudiziario
che ha coinvolto l’ex erede al trono, Vittorio Emanuele di Savoia,
e nei mesi a venire con le indiscrezioni del caso Fiorani e di
quelli che sono stati definiti dalla stampa i ‘furbetti del quartierino’, era balzato agli onori della
cronaca e dei lavori parlamentari
l’ingombro ed il clamore legato
alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche.
Tutti allineati a chiedere, reclamare e possibilmente imporre
un provvedimento legislativo che
vietasse la pratica del drenaggio
degli atti d’inchiesta verso i giornalisti. Poi c’è stato D’Alema, gli
scambi con Ricucci, il coinvolgimento delle alte dirigenze dei
Ds, legate alle scalate bancarie,
la vicenda Antonveneta, le scatole cinesi, i flussi finanziari fino
al caso Speciale ed all’affaire Telecom. Così, il ddl Mastella relativo alle intercettazioni, fermo
in commissione Giustizia al Senato dopo che il provvedimento
nelle scorse settimane aveva ottenuto il via libera dall’assemblea di Montecitorio, è tornato
alla ribalta. Con la richiesta a
palazzo Madama di avanzare a
tappe forzate per l’approvazione
del provvedimento che prevede
pesanti sanzioni, amministrative e penali, rivolte a chi detiene, consapevolmente o meno,
informazioni illecite. A questo
proposito è intervenuto il titolare del dicastero per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, nonché
ex magistrato, che ha chiesto di
apportare modifiche al ddl Mastella minacciando, se così non
Già dopo i primi scandali legati
alle intercettazioni del caso
giudiziario che ha coinvolto
l’ex erede al trono, Vittorio
Emanuele di Savoia, era
balzato agli onori della cronaca
e dei lavori parlamentari
l’ingombro ed il clamore
legato alla pubblicazione delle
intercettazioni telefoniche
fosse, di votare contro anche in
caso di richiesta della fiducia.
“Qualcosa va modificato”, secondo Paola Balducci, capogruppo dei Verdi in Commissione Giustizia. “Bisognerebbe
avere una proroga per correggere
quelle parti di testo su cui non
si è trovato un accordo”. Intanto, dopo il caso-Sismi, alla Camera si fa sempre più accesa la
polemica sull’istituzione di una
Commissione monocamerale di
inchiesta sulle intercettazioni. “I
fenomeni che sono usciti fuori e
che stanno avvelenando il paese
vanno verificati e il Parlamento
può farlo, non c’è bisogno di una
Commissione monocamerale o
bicamerale che sia, ne esiste già
una che ha un testo base”, dice la
parlamentare verde.
“E’ stato fatto un uso improprio
delle intercettazioni, bisogna
tornare a recuperare le regole e
la serenità del Paese. Non dobbiamo farci fagocitare da questo
clima di incertezza, il paese ha
bisogno di chiarezza”. E in questi giorni l’ex capo del Sismi, Nicolò Pollari, ha dichiarato che se
venisse tolto il segreto di Stato
sarebbe pronto a svelare i misteri d’Italia dagli anni ‘80 ad oggi,
provocando delle reazioni forti
all’interno sia della maggioranza
che della minoranza. “Credo che
Pollari - continua Paola Balducci - abbia fatto questa dichiarazione per due motivi: uno è che
vuole togliersi dei sassolini dalla
scarpa, l’altro è che vuole mandare dei messaggi a qualcuno dei
poteri forti. I servizi dovrebbero
essere al servizio dei cittadini e
non contribuire a creare quel clima di paura e di persecuzione a
cui siamo stati abituati in questi
ultimi tempi. Da parte nostra
– conclude la Balducci – faremo
di tutto per riportare quella serenità di cui hanno tanto bisogno
gli italiani”.
Vittoria Gallelli
Dalla prima > Riduzione del danno. L’intervista all’On. Marco Boato
decreto riguardante le Olimpiadi di Torino, indica chiaramente
che spetta al ministro della Salute la definizione delle tabelle in
cui si stabilisce la “dose massima
consentita” per le varie sostanze,
quindi Livia Turco si è attenuta
strettamente alla legislazione vigente in materia.
Questa feroce polemica nei confronti del ministro ha avuto come
conseguenza una serie di iniziative, come la proposta dei NAS
nelle scuole, che rischiano di
creare più problemi di quanti ne
vogliano risolvere.
Ai controlli nelle scuole bisogna
valorizzare l’autonomia scolastica
e responsabilizzare chi è preposto
in ciascun istituto.
C’è da dire che il Ministro Turco
è in buona compagnia. Amato propone di fare l’antidoping
non solo agli atleti, ma anche
agli studenti dopo avere sostenuto un’interrogazione.
Sono iniziative estemporanee che
non hanno avuto nessun seguito né
dal punto di vista legislativo né da
quello amministrativo. Ciò che va
detto è che sulle tossicodipendenze
c’è un grande allarme sociale.
Va detto però che la droga non è
un valore, è un disvalore, anche se
una logica di tipo proibizionista
non serve assolutamente a nulla e
produce più danni che altro.
Noi dobbiamo distinguere gli
aspetti di prevenzione, cura, terapia,
ciò che in gergo si chiama “riduzione del danno” dalla posizione della
destra che tende a criminalizzare
chiunque faccia uso di sostanze. E
la riduzione del danno fa parte del
programma di Governo.
Prendiamo ad esempio il problema dell’alcool. Sono convinto che
qualunque persona ragionevole
sia contraria all’abuso di bevande
alcoliche e che di riflesso condivida le campagne di sensibilizzazione contro l’alcolismo. Ma penso
altresì che nessuno si sognerebbe
mai di mettere in prigione una
persona che abusa di alcol, almeno che questa non diventi pericolosa per gli altri, come nel caso
della guida in stato di ebbrezza.
Questa impostazione dovrebbe
valere anche per la questione delle tossicodipendenze.
Legge Fini Giovanardi versus
Legge Boato.
La normativa della destra è una
legge che fu introdotta surrettiziamente in aula alla Camera
verso la fine della scorsa legislatura in occasione di un decreto
legge riguardante la sicurezza per
le Olimpiadi di Torino. Un vero e
proprio colpo di mano parlamentare. Sul decreto venne posta la
fiducia e di fatto si impedì al Parlamento di discuterla. Senza nessun esame approfondito da parte
delle Camere la Fini Giovanardi
è diventata legge dello Stato.
Questa normativa reintroduce
la “dose massima consentita”,
uno degli aspetti peggiori della
precedente normativa (la Craxi
Jervolino Vassalli, ndr) che fu
abolito da un referendum popolare, criminalizza il semplice
consumo e fa carta straccia delle
esperienze positive di riduzione
del danno.
All’inizio di questa legislatura ho
presentato con la firma di molte
decine di parlamentari di tutti
i gruppi del centrosinistra una
proposta di legge di revisione
di tutta la disciplina legislativa
relativa alle tossicodipendenze.
L’obiettivo è il ripensamento sia
dell’attuale legge, sia della Jervolino Vassalli degli anni ‘90.
Che secondo gli esperti si assomigliano molto…
A ragione. Entrambe si ispirano al
concetto della “tolleranza zero”.
La proposta di legge che ho presentato come primo firmatario ha
avuto il supporto e il consenso di
molte associazioni che si occupano di tossicodipendenze e di
molti parlamentari.
E’ una legge che pur non stravolgendo l’impianto complessivo
delle normative in vigore vuole
superare la logica di “penalizzazione generalizzata” che è alla
base della Fini-Giovanardi. Infine vuole incoraggiare e promuovere tutte le iniziative di riduzione del danno.
Lorenzo Galeazzi
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domenica 15 luglio 2007
Il potere in America
D
a quando Robert Michels parlò di legge
ferrea
dell’oligarchia
si è finalmente svelata la realtà delle moderne democrazie: a
parole, governo del popolo, nei
fatti governo di un’elite. L’indice di democraticità di un paese
è dato, allora, non dall’assenza
di oligarchie e gruppi d’interesse
ma dal carattere inclusivo e dalla libera concorrenza fra gruppi
che riescono ad accedere di volta
in volta al potere. La poliarchia,
la libera competizione fra lobby
aperte, è sempre stata l’essenza
stessa della democrazia USA.
Purtroppo questa nobile tradizione politica è stata interrotta
con le ultime presidenze di Bush
jr che hanno visto la totale egemonia dei neoconservatori.
I neocon, al di là della loro ideologia militarista, hanno due colpe principali: avere bloccato il
carattere fluido del sistema USA
con pratiche nepotistiche degne
della peggiore italietta ed avere
screditato quanto di buono aveva
fatto la destra radicale paleocon
o public choice che, a prescindere dalle proprie idee politiche,
ha rappresentato l’anima della
rivoluzione liberale degli anni
80; una rivoluzione con la quale
anche la sinistra ha dovuto fare
i conti.
Il programma di mandato della
presidenza Bush, che è il programma neocon, elaborato dai
think tank conservatori già ai
tempi di Clinton, è il Project
for the New American Century
(PNAC), ampiamente diffuso
dalla maggiore stampa americana e limpidamente consultabile
sul web; ma forse non sempre
letto con attenzione. Per capire
le strategie dell’America di Bush
basta andare alle fonti: www.
newamericancentury.org.
Gli Stati Uniti sono un paese
democratico ma non egualitarista. Le informazioni circolano
in modo trasparente, apparentemente accessibile a tutti; in
I neocon, al di là della loro ideologia
militarista, hanno due colpe
principali: avere bloccato il carattere
fluido del sistema USA con pratiche
nepotistiche degne della peggiore
italietta ed avere screditato quanto di
buono aveva fatto la destra radicale
paleocon o public choice
realtà la comunicazione politica
avviene a due livelli. Di massa ed
esoterico. La comunicazione della
Right Nation ha sfruttato quest’ultimo canale circolando nei
salotti delle elites che contano. I
neocon hanno esplicitato, quindi, la loro ideologia militarista
con chiarezza; ma è la comunicazione di massa che spesso non
ha colto lo spirito del disegno
neoconservatore, concentrandosi su aspetti secondari, come la
guerra preventiva, l’esportazione
(forzata) della democrazia, la
lotta al terrore.
Il cuore della politica del PNAC
è che gli USA sono un impero; l’unica superpotenza dopo
il collasso dell’URSS. E’ compito degli USA, allora, intervenire in ogni angolo del pianeta
per contrastare tutte le minacce
potenziali ed instaurare quella
che, eufemisticamente, chiamano Pax Americana. Un sistema
globale che sia favorevole agli
interessi economici e strategici
degli USA.
La pietra angolare di questa visione è stata l’Iraq. Già all’epoca di Bush padre, Bagdad era
semplicemente un problema non
risolto. La battaglia definitiva
si doveva combattere in Asia,
dove sono concentrate le risorse
energetiche. Questo è quello che
contava.
Il rapporto PNAC del 2000
chiaramente diceva che “mentre
il conflitto irrisolto in Iraq fornisce un’immediata giustificazione
(per la presenza militare USA) la
necessità di una presenza sostanziale delle forze americane nel
Golfo trascende la questione del
regime di Saddam Hussein”.
Il lindore col quale questa
realpolitik militarista ed aggressiva viene decantata è disarmante. Ed è ancora più spiazzante,
leggendo la nostra tabella, capire
che i neocon non influenzano il
governo, sono il governo. Tutti i
nomi fatti si riferiscono a persone che, quando non organiche al PNAC, hanno comunque
sottoscritto o firmato documenti
pubblici di indirizzo di governo
promossi dal think tank. Altre figure meno importanti del
PNAC sono omesse solo per
agilità di consultazione.
Abbiamo cercato di ricostruire
anche i rapporti fra gli attori di
questo network. I rapporti colla grande industria del petrolio
sono organici. Dalla lettura traspare, inoltre, che la lobby è blindata anche col ricorso a politiche
parentali.
Questo è il potere USA, oggi. Un
potere che ha perseguito obiettivi fallimentari a livello nazionale
ed internazionale. Un sistema
nepotistico che è un brusco risveglio dal sogno dell’età dell’innocenza per la Democrazia
Americana.
Alessio Postiglione
NOME
RUOLO
Bill Kristol
Fondatore del PNAC e del Weekly Standard di R. Murdoch; ha ricoperto cariche istituzionali sotto
Reagan e Bush Sr.; è, inoltre, figlio di Irving, influente neocon
John Podhoretz
Giornalista di Fox News e Weekly Standard; ha lavorato con Reagan e Bush Sr.; è, inoltre, figlio di
Norman, influente neocon e membro diplomazia USA
Donald Rumsfeld
Segretario della Difesa fino al 2006, quando si è dovuto dimettere per il fallimento della politica
americana in Iraq
Paul Wolfowitz
Dick Cheney
Frederick Kagan
Vice segretario della Difesa, planner delle politiche americane in Iraq e presidente della World
Bank, prima di essersi dimesso per l’accusa di aver favorito l’amante
Fondatore del PNAC, vice-presidente USA e memembro del CdA della Halliburton, multinazionale
texana del petrolio, con sede a Dubai ed interessi in Iraq; la Halliburton ha rilevato la Dresser,
diretta dal nonno di Bush e dove ha lavorato anche il padre dell’attuale presidente USA
Firmatario PNAC, membro dell’America Enterprise Institute (dove lavora la moglie di Cheney),
architetto della politica USA in Iraq. E’ fratello di Robert e figlio di Donald
Robert Kagan
Professore, fondatore del PNAC, scrive per il Weekly Standard; è sposato con Victoria,
ambasciatrice USA presso la NATO e consigliera di D. Cheney.
Donald Kagan
Firmatario PNAC ed opinionista
TERRITORIO
Lazio. Zaratti: nella sanità possibili
risparmi energetici per 13 mln
“L’azione concreta avviata dagli assessorati all’ambiente ed alla Sanita’ della
Regione Lazio, grazie all’iniziativa del Consigliere del Gruppo dei Verdi Enrico
Fontana, e’ una classica azione vincente su tutti i fronti: risparmiare energia negli ospedali vuol dire grandi risparmi economici e grandi benefici ambientali’’.
Lo ha affermato Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i
Popoli, durante l’incontro con gli energy manager delle aziende ospedaliere
del Lazio che si e’ svolto alla Regione Lazio e che ha visto la partecipazione di
un centinaio tra tecnici e professionisti impegnati nella gestione dell’energia
nelle aziende sanitarie. ‘Per questo - aggiunge - l’assessorato all’ambiente ha
deciso strategicamente di destinare i fondi statali per l’efficienza energetica
(650 mila euro) agli ospedali di dodici Asl per l’audit energetica. Il piano di
rientro regionale attribuisce al settore delle forniture di beni e servizi non sanitari un risparmio di 100 milioni di euro (nel triennio 2006-2008) - prosegue
Zaratti. E per quanto riguarda l’energia, trova corrispondenza nell’art. 14 della
finanziaria regionale, che prevede per gli ospedali almeno un 20% di risparmio dei consumi energetici. Questo vuol dire almeno 13 milioni di euro’. Per
implementare con efficacia queste scelte e’ necessario operare alcune scelte
di carattere generale come: la piena applicazione della normativa che prevede l’individuazione degli energy manager, oggi spesso mancanti e con poco
potere, rivitalizzandone il ruolo e coordinandoli; la creazione di una task force
regionale in grado di attivare, controllare e monitorare le strutture coinvolte nei
programmi di efficienza energetica e idrica, nonche’ di indirizzare i progetti per
le nuove realizzazioni; la definizione di modalita’ definite perche’ tutto o parte
del risparmio ottenuto possa essere speso dalle Asl per incrementare i servizi
- prosegue Zaratti -. Inoltre all’interno dei capitolati per i nuovi ospedali sono
stati inseriti tutti gli elementi per aumentare l’uso efficiente dell’energia e si
dovrebbero anche dare degli obiettivi di risparmio’. (Adnkronos)
Lombardia. Formigoni aderisce
alle proposte di Coldiretti
solo quando gli fa comodo
“Formigoni parla con lingua biforcuta e aderisce alle proposte della Coldiretti solo
quando sono critiche verso un ministro, e fin qui posso seguirlo, ma non fa nulla per
dare alla Lombardia un futuro libero da ogm, che delle proposte della Coldiretti è la
prima - si legge in una nota di Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi.
Formigoni e Beccalossi possono invece sia in Lombardia che in Conferenza Stato
regioni affermare chiaramente che la redditività delle nostre aziende agricole passa
dal rifiuto dell’inquinamento genetico e dalla sicurezza e qualità alimentare”.
Roma. Ruspe nella pineta delle Acque
rosse e alla Cacciuta all’Infernetto
Le ruspe sono di nuovo in azione sia nella Pineta delle Acque Rosse che in località
la Cacciuta dove rispettivamente si sta costruendo una strada e un centro di compostaggio privato. Lo scorso anno Gianluca Cavino, Capogruppo dei Verdi alla Provincia di Roma, dopo l’acquisizione della documentazione aveva presentato due
formali esposti alla Procura della Repubblica chiedendo di verificare eventuali anomalie tra l’autorizzato e il costruito e chiedendo di sapere se le opere in questione
avessero tutte le necessarie autorizzazioni a procedere. “Sono sgomento – dichiara
Cavino – per la ripresa dei lavori delle due opere che a nostro avviso e dei cittadini
mostravano qualche anomalia. Ho presentato lo scorso anno due formali esposti
alla procura della Repubblica e non ho notizie né di archiviazione dei casi né tantomeno di nuove autorizzazioni che nel corso dell’anno potrebbero essere state
rilasciate”. “Ricordiamo – continua Cavino – che le due opere ricadono entrambi
all’interno della Riserva Statale del litorale Romano e necessitano obbligatoriamente sia del parere della Commissione sia della Valutazione di impatto Ambientale.
Inoltre negli esposti che ho presentato e che hanno firmato numerosi cittadini insieme a me chiedevamo la verifica tra quanto autorizzato e quanto invece realizzato.
Mi sorge alquanto atipico che all’Infernetto per esempio si sia autorizzato all’interno
della Riserva la costruzione di un centro di compostaggio in cemento armato”. “Ho
inviato una nota urgente – dice Cavino – a tutti gli organi competenti, Commissione
di riserva, Vigili Urbani, Forestale, e Assessorati di riferimento per chiedere notizie
di cosa stia accadendo. Ho inoltre chiesto sia alla Forestale che ai Vigili Urbani di
andare a fare un sopralluogo. Credo sia una questione di democrazia far sapere
non solo a me ma ai tanti cittadini che insieme a me hanno firmato gli esposti alla
Procura della Repubblica, se ci sono novità in merito”. “Non escludiamo – conclude Cavino – azioni di democrazia diretta per queste due questioni che non solo
rischiano di compromettere l’equilibrio naturalistico della Riserva, ma per come
sono state concepite gridano al valore della legalità e del rispetto delle regole”.