L`Arena Corezzola Brothers.
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L`Arena Corezzola Brothers.
18/11/2015 L'Arena Clic SPORT Stampa Articolo mercoledì 18 novembre 2015 – SPORT – Pagina 40 BOMBER DI RAZZA. Così simili, così diversi. Il racconto di due attaccanti «speciali» che sono diventati l'incubo delle difese avversarie Correzzola Brothers, la rete nel Dna e il gol come stemma di famiglia Luca Mazzarra Gianluca a Alberto hanno il vizio di impallinare i portieri avversari Con la Piovese 29 gol in coppia, ora giocano con Aurora e Oppeano Così simili, così diversi. Con il gol nel sangue e la stesso pensiero fisso: mettere il pallone nella rete avversaria. Gianluca e Alberto Correzzola hanno assaporato l'anno scorso la gioia di giocare insieme nella Piovese, prima di tornare a dividersi ed arrivare entrambi in due squadre veronesi: Gianluca nell'ambiziosa Aurora Cavalponica in Promozione, Alberto nell'Oppeano che tenta di conquistare la salvezza in Eccellenza dopo i fasti della passata stagione. Da una parte l'esperienza infinita del più grande dei fratelli Correzzola, per anni bomber anche di Cologna Veneta, Sambonifacese e Legnago, con il gol facile e con la capacità di far impazzire le difese avversarie, dall'altra la freschezza e la voglia di emergere del più giovane dei due, capace comunque nel campionato scorso di segnare 10 reti con la maglia della Piovese contro le 19 del fratello che gli giocava di fianco.Il vizio del gol rimane sempre quello, anche in una categoria che non aveva mai fatto come la Promozione e dove ha già messo a segno 11 reti spingendo l'Aurora Cavalponica al secondo posto, a soli due punti dalla vetta. «Diciamo che i gol li ho sempre fatti, anche se per me questa era una categoria nuova e non è mai facile adattarsi, comunque sta andando bene sia dal punto di vista personale che della squadra, credo che siamo attrezzati per stare in alto.Le Gianluca e Alberto Corezzola insieme prossime partite ci diranno dove potremo arrivare» ammette con la maglia della Piovese Gianluca, mentre Alberto guarda invece la classifica dell'Eccellenza che vede il suo Oppeano in lotta per provare ad allontanarsi dalle zone basse. «Non era facile dopo che in estate l'ambiente aveva passato dei momenti difficili, ma un po' alla volta tutti insieme stiamo cercando di risalire, prendendo coraggio e cercando di fare punti. Il mio inizio? Ho segnato quattro reti ma ho anche sbagliato due rigori, non mi era mai successo in carriera, al massimo uno in tutto il campionato ed un anno ne ho segnati anche sei di fila». Ma il tiro dagli undici metri ha fatto arrabbiare anche il più grande dei due Correzzola, visto che Gianluca proprio domenica scorsa se ne è visti parare addirittura due da Giacomo Pavan, portiere della Pro San Bonifacio.«Eh in effetti ci sono rimasto anch'io, il portiere è stato molto bravo» sorride il 34enne bomber originario di Montagnana, «ma sono andato avanti lo stesso, poi la gara siamo comunque riusciti a vincerla. Ecco, forse Alberto deve imparare ra non abbattersi quando le cose vanno male, ad un attaccante capitano i periodi no e lui deve essere bravo ad andare avanti lo stesso.«Le nostre caratteristiche? Siamo simili ma anche diversi, l'anno scorso abbiamo giocato insieme ed io stavo più vicino all'area, lui più largo cercando spazi anche sulle corsie esterne».Alberto però rimane forse il più grande ammiratore del suo fratello maggiore. Un' ammirazione profonda e non influenzata da vincoli di http://clic.larena.it/GiornaleOnLine/Arena/giornale_articolo.php?stampa=1&id_articolo=2814653# 1/2 18/11/2015 L'Arena Clic SPORT Stampa Articolo parentela «Gianluca è di un altro pianeta rispetto a tutti. Da piccolo andavo a vederlo sempre appena potevo, quando di sabato giocavo nella Primavera» a Cittadella, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nel Padova, «poi la domenica lo seguivo, è fuori concorso. Aspetta sempre l'errore della difesa, se gli lasciano un minimo spazio è finita. Io come lui?» la risposta è scontata, Alberto ammira troppo Gianluca per poter azzardare paragoni: «Magari, ce n'è di strada da fare. Intanto la gioia più bella è stato giocarci insieme con la Piovese, e lì mi sono reso conto ancor di più di quanto sia forte. E' sempre stato il mio modello, era un'emozione indescrivibile giocargli accanto» racconta l'attaccante classe 1993 che studia economia, mentre Gianluca gestisce un ristorante in provincia di Padova. «Per fortuna è sceso in Promozione, uno come lui è sempre meglio non trovarselo da avversario».o http://clic.larena.it/GiornaleOnLine/Arena/giornale_articolo.php?stampa=1&id_articolo=2814653# 2/2