correndo con le forbici in mano

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correndo con le forbici in mano
CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO
Sito: http://www.sonypictures.com/homevideo/runningwithscissors/
Anno 2006
Titolo Originale
Running with Scissors
Durata
122
Origine
USA
Colore
C
Genere
COMMEDIA
Specifiche tecniche 35 MM (1:2.35), PANAVISION - DE LUXE
Tratto da
romanzo omonimo di Augusten Burroughs (ALET Edizioni 2004)
Produzione RYAN MURPHY, DEDE GARDNER, BRAD PITT E BRAD GREY PER PLAN B
ENTERTAINMENT
Distribuzione SONY PICTURES RELEASING ITALIA (2007)
Data uscita 02-03-2007
Regia Ryan Murphy
Attori
Annette Bening
Deirdre Burroughs
Brian Cox
Dottor Finch
Joseph Fiennes
Neil Bookman
Evan Rachel Wood Natalie Finch
Alec Baldwin Norman Burroughs
Joseph Cross Augusten Burroughs
Jill Clayburgh
Agnes Finch
Gwyneth Paltrow
Hope Finch
Gabrielle Union
Dorothy
Patrick Wilson
Michael Shephard
Kristin Chenoweth Fern Stewart
Dagmara Dominczyk Suzanne
Colleen Camp
Joan
Nancy Cassaro
Christy (Club della Poesia, 1978)
Will Carter Agente Button
Gabriel Guedj
Poo
Jack Kaeding Augusten Burroughs a 6 anni
Soggetto Augusten Burroughs
Sceneggiatura Ryan Murphy
Fotografia Christopher Baffa
Musiche James S. Levine
Montaggio Byron Smith
Scenografia Richard Sherman
Arredamento Matthew 'Flood' Ferguson
Costumi Lou Eyrich
Effetti Handmade Digital
Critica:
"Chissà come mai nel trasporre queste singolari vicissitudini sullo schermo il regista Ryan Murphy,
pur premendo con decisione il pedale del grottesco, non riesce a divertire; forse ci voleva un piglio
alla Woody Allen, 'Correndo con le forbici in mano' resta comunque rispettabile soprattutto per
l'interpretazione di una compagnia di attori eccellenti nella quale spiccano Annette Bening, madre
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psicotica, Joseph Cross buffo e toccante nei panni di Augsten, e Brian Cox scervellato strizzacervelli.
Si continua, però, a restare incerti se quei tipi sullo schermo scherzano o fanno sul serio."
(Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 2 marzo 2007)
"'Correndo con le forbici in mano' è la versione per lo schermo delle memorie autobiografiche di
Burroughs, un bestseller pubblicato in Italia da Alet Edizioni. Un romanzo molto apprezzato, un cast
di tutto rispetto, Brad Pitt nel ruolo di produttore farebbero pensare a garanzie di qualità: invece il
film è tutt'altro che riuscito. Chi lo ha paragonato ai 'Tenenbaum' ha confuso l'originalità con la
bizzarria, lo stile visivo con le immagini e i colori chiassosi, lo humour con le battutacce. Bravi,
malgrado tutto, Annette Bening e Brian Cox; però in personaggi così irritanti che quasi li apprezzi
controvoglia." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 marzo 2007)
"Ma come sono funzionali le famiglie disfunzionali al cinema del presente. Ieri i mattoidi de 'I
Tenenbaum' e 'Little Miss Sunshine', oggi la nevrotica divorziata e il figlio adolescente confuso di
'Correndo con le forbici in mano' che l'autore tv Ryan Murphy (Nip/Tuck) ha diretto dal best-seller di
Augusten Burroughs, qui anche sceneggiatore. (...) Attori comunque di primo livello come lo
psichiatra perverso di Brian Cox. Ma come cantava qualcuno un tempo punk anarchico ora
convertitosi al conformismo piccoloborghese: 'Comodo ma come dire poca soddisfazione'."
(Francesco Alò, 'Il Messaggero', 2 marzo 2007)
Tratto dall'omonimo best seller autobiografico di Augusten Burroughs, Correndo con le forbici in
mano, ovvero l'esordio alle regia del creatore della serie tv Nip/Tuck Ryan Murphy (qui anche
sceneggiatore) è un I Tenenbaum senza la follia e la leggerezza di Wes Anderson. Sprofondato in
un'immagine degli anni '70 a base di psicanalisi e femminismo da caricatura, e in colori che, dal
giallo solare delle prime scene, si fanno sempre più cupi, il film è una collezione di vignette sulle
gotiche peripezie di un adolescente di Pittsburgh, Augusten (Joseph Cross). Suo padre (Alec
Baldwin) è un uomo distante e probabilmente alcolizzato. Sua madre (Annette Bening), un'aspirante
poetessa, sogna di essere pubblicata sul New Yorker e tiene un circolo letterario per sole donne che
incoraggia a «sfogare la propria rabbia sulla pagina». Egocentrica e incline alla depressione, dopo
una crisi più seria delle altre, l'adorata genitrice spedisce Augusten a vivere con il suo psicologo, il
dottor Finch (Brian Cox). Ma la famiglia adottiva (che vive in una casa rosa da fiaba della paura) è
ancora più bislacca di quella da cui proviene. Gwyneth Paltrow è la figlia bacchettona, Evan Rachel
Wood quella ribelle, Joseph Fiennes il figlio semi-pedofilo e Jill Clayburgh l'alienata moglie di
Finch, in questo bestiario americano piuttosto insopportabile, che nemmeno l'intelligente
performance di Bening e di Cox riesce a salvare. (Giulia D'Agnolo Vallan Ciak)
"Mamma mia, che impressione. E che confusione. Ispirato da un libro biografico contro cui il vero
Augusten Burroughs si è già ribellato, il film descrive la giovinezza di questo giovane introspettivo
(...) Ci sono echi di qualunque vaga trasgressione, amori sghembi, scenate madri e fastidiose
elucubrazioni, ossessioni in svendita. L'autore Ryan Murphy, dopo 10 minuti curiosi, perde il
controllo della situazione morale e materiale del film che prosegue sbandando e accumulando troppo
materiale nevrotico, un ben di Dio di cervelli fusi che risulta infine ben poco interessante, anche
perché espresso con un molesto tono radical chic che sconfina in un'analisi di gruppo non richiesta.
Al confronto, i 'Tenenbaum' sono la famiglia Passaguai." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2
marzo 2007)
Trailer:
http://www.mymovies.it/trailer/?id=44567
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