pietre vive - Parrocchia Santo Stefano Tesserete

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pietre vive - Parrocchia Santo Stefano Tesserete
pietre
Natale 2012 vive
pietre
vive
Bollettino parrocchiale della
Pieve Ambrosiana della Capriasca
3 dicembre 2012 – 3 marzo 2013
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Natale 2012 vive
Orario delle Sante Messe, giorni feriali
Prepositurale
Bidogno, mercoledì
Frazioni
Casa S. Giuseppe
ore 17.30
ore 17.15
ore 17.30 o 19.30
ore   7.00
Orario delle Sante Messe, giorni festivi
Prepositurale ore 10.00 e 19.30
Vaglio
ore   8.00 (ogni due settimane)
Bidogno
ore 10.30
Roveredo
ore 18.00 (vedi bollettino)
Sala
ore   9.00
Casa S. Giuseppe ore   9.15
ore   8.00 (ogni due settimane) Convento Bigorio ore 17.30 (domenica)
Lugaggia
Ogni sabato e vigilia di festa: Santa Messa prefestiva in prepositurale alle ore 17.30
Ss. Confessioni
In prepositurale ogni sabato e vigilia di festa dalle ore 16.00 alle ore 17.30
Recapiti
Prevosto
Mons. Erico Zoppis
Telefono
091 943 37 73
Fax
091 943 37 75
Cellulare
079 548 22 01
Vicario
Don Mattia Scascighini Telefono
091 971 22 71
Cellulare
079 811 79 56
Parroco di Bidogno Don Fabio Studhalter
Telefono
091 943 51 46
Cappellano
Casa San Giuseppe
Consiglio parrocchiale
Telefono e Fax
091 943 64 46
Biblioteca parrocchiale «Segnalibro»
Telefono e Fax
091 943 23 31
Convento S. Maria, Bigorio
Telefono
091 943 12 22
Istituto Don Orione, Lopagno
Telefono
091 943 21 82
Conti Correnti Postali
Esploratori69-5804-8
Opere parrocchiali diTesserete
69-7375-3
Opere parrocchiali diBidogno
69-3437-2
Opere parrocchiali di Sala Capriasca
69-6283-0
Sommario
•Lettera del Prevosto
•  Auguri!
• «La Fede è una relazione. Con Cristo»
•  Pellegrinaggio diocesano a Roma
•  Ricordo del Cardinale Carlo M. Martini
•  L’Oratorio di San Clemente
•  Cronaca parrocchiale
•  Avvenimenti e date da ricordare
•  Cronaca parrocchiale
•  Le pagine della sezione scout
Santo Stefano
•  Nella famiglia parrocchiale
•  La nostra biblioteca
•  Cristiani Insieme
•  Settimana di preghiera per l’unità dei
cristiani
•  Pagine della generosità
•  Calendario liturgico parrocchiale
Foto di copertina: Pala sopra l’altare dell’Oratorio di S. Agata di Oggio.
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Natale 2012 vive
Lettera del Prevosto
Carissimi parrocchiani della Pieve Capriaschese!
Questo numero di Pietre vive ci porta
dall’Avvento al Natale ed essendo la
Pasqua 2013 molto bassa (31 marzo)
anche alla Quaresima.
Abbiamo iniziato il periodo liturgico
dell’Avvento: le sei settimane ci guideranno, attraverso le celebrazioni Eucaristiche domenicali e i vari momenti che
troverete a parte, alla celebrazione del
Natale del Signore.
Natale è la festa del Dio vicino. Dio,
l’Onnipotente e l’Eterno, è Lui che dà
a tutti la vita e il respiro a ogni cosa, si
è fatto uomo per essere vicino a ogni
uomo.
Ho iniziato nei giorni scorsi la benedizione delle case: in questo “Anno della
Fede“ desidero portare nelle Vostre case
e nelle famiglie l’augurio di poter tenere viva, o ravvivare, la virtù della Fede in
Dio–Amore; tenere accesa la Speranza in
questi tempi difficili per molte famiglie.
Aiutati dalla Carità, virtù che ci porta
a volgere lo sguardo ai più poveri, agli
ultimi, ai disprezzati ed emarginati dalla
nostra società.
Per sottolineare con un gesto l’importanza dell’anno della Fede di cui leggerete
più avanti, alle Celebrazioni Eucaristiche
di Natale, offrirò ad ogni famiglia un
esemplare del S. Vangelo che spero vorrete leggere sia individualmente come
anche in famiglia o in gruppo.
Sulla copertina è stampata una conchiglia con una perla: san Matteo nel suo
Vangelo al capitolo 13,45-46 scrive: ”Il
Regno dei cieli è simile a un mercante
che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende
tutti i suoi averi e la compra”.
Gesù Cristo è la vera perla preziosa che
tutti possiamo trovare: possa, la lettura
del Vangelo come Parola di vita vissuta,
aiutarci a questo incontro.
Offrendovi il Vangelo che spero entri in
tutte le famiglie cristiane, desidero gettare come una rete che vuol unirci tutti in
una grande famiglia e farci sentire veramente sorelle e fratelli fra di noi.
Il Vangelo letto, meditato e vissuto, trasformerà la nostra fede, spesso tanto
individualista, in una fede che si apre alla
comunità e diventa missionaria.
Nella speranza di incontrarci per i vari
appuntamenti annunciati su questo
numero di Pietre vive, invitando a fare un
piccolo sforzo per vincere quella pigrizia
che ci prende spesso riguardo alla vita
dello Spirito, vi saluto con tanto affetto.
don Erico
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Auguri!
Alle autorità civili e a tutti gli abitanti di Capriasca,
in modo particolare agli anziani, agli ammalati, ai bambini,
a tutte le collaboratrici e a tutti i collaboratori
nelle attività parrocchiali
auguriamo la gioia che Dio, nell’incarnazione del suo Figlio,
ha voluto donarci.
Buon Natale a tutti voi!
Felice anno nuovo!
don Erico, don Fabio, don Mattia
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Natale 2012 vive
«La Fede è una relazione. Con Cristo»
Prendendo spunto dalla festa del
Patrono della diocesi, Carlo Borromeo, il Vescovo ha inteso aprire solennemente l’Anno della fede voluto da
papa Benedetto. Volendo trovare un
centro di gravità, un filo conduttore nel cammino della vita del grande
arcivescovo e nella molteplicità della
sua instancabile azione pastorale, l’ha
indicato nella fede di San Carlo, che
“non solo crede in Dio, ma si affida, si
abbandona incondizionatamente a lui.
Credere è affidarsi nelle braccia di Dio
e del nostro Dio crocifisso per noi”. E
ha così proseguito: “Questo è l’impegno che dobbiamo prendere nell’anno
della fede. Non si tratta tanto di ricordare verità, di studiare dogmi, di vincere dubbi, di rispondere a domande,
quanto di fare un’esperienza di vita,
stabilire una relazione libera e personale col Signore. Nel rapporto di fede a
contare è la fiducia verso la persona, è
il rapporto personale che deve essere
creato. Noi sembriamo vendere idee,
proporre riti, richiamare leggi e comandamenti, ma nel rapporto di fede che
importa è divenire, essere credibili e
porre le premesse perché l’altro possa
fidarsi, ed affidarsi. L’esito catastrofico della catechesi nei tempi moderni,
diceva l’allora cardinale Ratzinger, è un
problema ecclesiologico, che riguarda
la capacità o meno della Chiesa di configurarsi come reale comunità, come
vera fraternità, come corpo e non come
macchina o azienda. La Chiesa come
esperienza di amore, di gratuità, di perdono, nella quale Gesù Cristo sia il centro dell’annuncio. Gesù personalizza gli
incontri adattandosi all’altro nella sua
situazione particolare, non giudica mai
la persona che ha di fronte, accoglie
il linguaggio che l’altro sa mettere in
atto, comunica attraverso l’umano che
è in noi ed è comune ad ogni singola
persona. Cosa manca al nostro amore
perché sia efficace e coerente? Manca
un rapporto più profondo, personale, risolutivo con la persona di Gesù,
modello d’amore, espressione vivente
del Dio amore, luce, esempio del vero
modo di amare. Noi dobbiamo sempre
di più incontrare la persona di Gesù,
ascoltare le sue parole, seguire i suoi
esempi, stabilire con lui un rapporto
nuovo, profondo. La fede è un atto che
ha a che fare con la vita e che consente la vita. Si configura come un atto di
libertà e d’amore che coinvolge tutto
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quanto l’uomo e che abbraccia tutta la
sua vita, avendo egli eletto Cristo, l’Evangelo, come orizzonte di senso ultimo dell’intera sua esistenza. Il rischio
grande della fede è nel credere l’amore. Ascolta Israele: 'Amerai il Signore
Dio tuo' e San Giovanni ci ricorda che
'Noi abbiamo creduto all’amore che
Dio ha per noi' (1 Gv 4,16), amore che
Dio ha manifestato nella vita, morte e
risurrezione di Cristo. Credere è entrare in una relazione, in un rapporto vivo
con un altro. La fede è questione di
relazione. Il Vangelo ce lo ricorda. Alla
domanda quale sia il primo dei comandamenti, Gesù risponde: l’amore assoluto a Dio e l’amore per il prossimo.
Non c’è comandamento più grande di
quello dell’amore. Gli atti di culto perdono di significato se non vengono da
un cuore che ama Dio e ama il prossimo. Non crediamo che basti fare delle
liturgie, per essere graditi a Dio ed
essere salvati. Importa prima di tutto
la carità. Oggi inauguriamo un anno
per approfondire questo discorso, per
capire che credere è atto che coinvolge la persona tutta intera; non mi trovo
difronte ad una idea che supera le mie
capacità, che non comprendo e che
per questo dovrei appunto credere…
mi trovo di fronte ad una persona, ad
una storia quella di Dio in Gesù, che mi
ama e alla quale mi affido, mi abbandono. Certamente questo affidarsi
comporta l’adesione della intelligenza,
perché è gesto umano di una persona
dotata di intelligenza. Se così non fosse
sarebbe atto disumano; è 'un ossequio
dell’intelletto e della volontà', ma all’interno di un atto che investe e coinvolge tutta la persona. Annota un pastore
attento e perspicace: 'Nel credo diciamo: credo IN Dio… credo IN Gesù…
credo NELLO Spirito Santo…; diciamo
poi credo LA Chiesa'. Credere IN Dio,
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IN Gesù, NELLO Spirito vuol dire sottolineare la relazione personale che costituisce l’atto del credere, come quando,
rivolgendomi a una persona dico: Credo
IN te. Diverso è il rapporto con la Chiesa; credo LA Chiesa, più oggetto del
nostro credere piuttosto che termine di
una relazione personale. Una fede adulta è allora una fede rivolta a Gesù Cristo
grazie a quel tramite che è la Chiesa.
Ma allora è importante che la Chiesa sia
come Maria che a Cana non interviene
a risolvere il disagio degli sposi senza
vino, ma indica il suo Figlio e ordina:
“Fate quello che Lui vi dirà”. Possiamo
dire che in questa parola è racchiusa la
ragion d’essere della Chiesa: indicare il
Signore Gesù, invitarci ad accoglierne la
parola e metterla in pratica. E allora l’acqua diventa vino eccellente per la gioia
di tutti. E’ il miracolo che preghiamo
possa realizzarsi anche nella nostra Chiesa in quest’Anno dedicato a riscoprire e
rendere vivente la sua Fede”.
+ Pier Giacomo Grampa
Vescovo di Lugano
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Diocesi di Lugano
PELLEGRINAGGIO A ROMA
nell’Anno della Fede
con S.E. Monsignor Pier Giacomo Grampa
da sabato 16 a martedì 19 marzo 2013
Sabato 16 marzo
Bus dal Ticino. Pranzo a San Savino. Proseguimento per Sacrofano (alle porte di
Roma). Sistemazione in Istituto. Celebrazione dell’Eucaristia. Cena e pernottamento.
Domenica 17 marzo
Celebrazione dell’Eucaristia in San Pietro. Professione di fede alla tomba di
Pietro. Angelus. Pranzo. Nel pomeriggio
celebrazione dei vespri in San Giovanni
in Laterano e memoria del battesimo.
Rientro a Sacrofano, cena e pernottamento.
Lunedì 18 marzo
Celebrazione dell’Eucaristia a San Paolo
fuori le mura. Pranzo. Tempo libero in
città. Celebrazione mariana a Santa
Maria Maggiore. Rientro a Sacrofano,
cena e pernottamento.
Rientro in Ticino con sosta a San Savino
per il pranzo.
Quota di partecipazione
Fr. 550.- per persona
in pensione completa dal pranzo del
primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno, bibite e mance incluse. Supplemento per camera singola fr. 80.--.
Informazione e iscrizioni
entro il 30 gennaio 2013 a
Opera diocesana pellegrinaggi
Via Nassa 64
Casella Postale 6516
6901 Lugano
Tel. 091 922 02 68
Fax 091 923 13 93
Martedì 19 marzo
Celebrazione dell’Eucaristia a Sacrofano
e chiusura ufficiale del pellegrinaggio.
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Natale 2012 vive
Ricordo del Cardinale Carlo Maria Martini
Guardava sempre avanti
Nel ricordo personale del preside
di Sophia, la poliedrica personalità
dell’ex arcivescovo di Milano emerge
nella sua dimensione totalmente evangelica.
«Oggi servono rapporti di trasparenza
personale». Così, l’allora rettore dell’Università Gregoriana di Roma, Carlo
Maria Martini, con una di quelle frasi
semplici ed incisive che l’hanno reso
vicino a tanti, fotografava nell’autunno
del 1979 l’esigenza principe di una formazione all’altezza del Vangelo e della
sfida dell’oggi. Quelle parole mi toccarono il cuore. Ero studente di teologia
alle prime armi e partecipavo a un convegno su questo tema al Centro Mariapoli di Rocca di Papa. Dopo l’intervento, si scese con lui in treno, da Frascati
a Roma. Prima di salutarci ci chiese una
preghiera per una sua intenzione.
Non passò molto tempo e fu pubblicata l’imprevista notizia della sua nomina
ad arcivescovo di Milano. Il biblista di
fama internazionale, ben noto nella
ristretta cerchia degli addetti ai lavori, saliva sulla cattedra che era stata,
tra gli altri, di sant’Ambrogio e di san
Carlo Borromeo. Chi lo conosceva più
da presso già ne apprezzava l’amore per la Parola di Dio, la spiritualità,
l’umiltà e lo spirito di servizio, lo stile
sincero e colloquiale, l’attenzione rigorosa e instancabile al destino concreto
di ogni persona nell’interezza delle sue
dimensioni ed aspirazioni. La scelta di
Giovanni Paolo II fu salutata da unanime plauso.
E ben presto il magistero e la testimo-
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nianza di Martini cominciarono a fare
storia facendo breccia nei cuori. Non
sempre guadagnandosi il consenso di
tutti, è vero, ma lasciando una traccia
indelebile in un numero crescente di
uomini e donne, di tutte le estrazioni e
di tutte le fedi religiose e convinzioni,
in Italia e nel mondo. Come si è potuto
vedere dalla vasta eco suscitata ovunque dalla sua morte e dalla corale partecipazione alle sue esequie.
Ma chi è stato il cardinale Martini? La
risposta, a tutta prima, può apparire
tutt’altro che facile, vista l’imponenza
della sua figura e la versatilità del ruolo
che ha giocato su innumerevoli fronti.
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Natale 2012 vive
Sarà necessario del tempo per scoprire
e far tesoro di tutto ciò che ci ha lasciato in eredità. Ma è altrettanto vero, a
ben guardare le cose, che la risposta è
anche semplice e immediata: Martini è
stato un uomo di Dio del nostro tempo
e per il nostro tempo. Questa convinzione si è via via accresciuta, in me, e
illuminata di sempre nuovi colori, negli
incontri che in diverse occasioni e per
diversi motivi ho avuto il dono e la
gioia di vivere con lui nel corso di tutti
questi anni. Grazie ad essi mi si sono
aperti degli squarci intensi su alcune
delle molteplici espressioni del suo
ministero di vescovo, della sua testimonianza di cristiano e della sua ricchezza e trasparenza di cuore.
Era il maggio del l989. A Basilea si
celebrava la prima Assemblea ecumenica europea. Martini era presidente del Consiglio delle conferenze
episcopali d’Europa, l’organismo che
raccoglie i rappresentanti dell’episcopato cattolico del continente e, come
tale, era co-presidente dell’assemblea,
insieme al patriarca di Mosca, Alessio. Per parte mia, ero membro della
delegazione cattolica dell’Italia. Ricordo l’impressione che mi fece lo stile
con cui Martini presiedeva, quand’era
il suo turno, l’assemblea. La scelta di
un brano biblico capace d’illuminare
passo passo il cammino che si andava facendo e il costante discernimento, attraverso l’ascolto di tutte le voci
che si esprimevano in aula, di ciò che
lo Spirito - come insegna la Scrittura «dice alle Chiese».
Mi vide e salutò il giorno dell’inaugurazione e subito manifestò il desiderio
d’incontrarmi. Fu il primo dialogo a tu
per tu. Si parlò di Europa, di ecumenismo, di rapporto con la modernità.
Avevo seguito con interesse la pubblicazione delle sue lettere pastorali
che facevano respirare aria nuova (la
prima sulla dimensione contemplativa
della vita, la seconda In principio era
la Parola) e mi ero nutrito con profitto
di parecchi suoi libri (ricordo il primo,
sul cammino della comunità dei discepoli nel Vangelo di Marco). Ma anche
lui, con mia sorpresa, mi disse di aver
letto il primo libro che avevo scritto a
motivo della centralità del tema che
trattava: l’annuncio e la testimonianza
di Gesù abbandonato e risorto e, in
lui, di Dio Trinità nella storia di oggi.
Il dialogo su questa stessa lunghezza
d’onda riprese due anni dopo, durante il Sinodo dei vescovi sull’Europa del
‘91, appena dopo il crollo dei muri. E
anche in quell’occasione fu diretto,
essenziale e vero. Uno sguardo che
guardava avanti.
Nel 1995 la Chiesa in Italia viveva l’appuntamento del suo terzo Convegno
ecclesiale nazionale, a Palermo. Martini era stato uno dei protagonisti del
precedente convegno, quello di Loreto, dieci anni prima: un momento per
svariate ragioni difficile tanto che, da
allora, ci fu chi insinuò (e volle fomentare in modo strumentale) una divergenza di opinioni tra Martini e il papa.
Costatai di persona che la differenza di
sensibilità e anche di linea pastorale,
se c’era, non incrinava per nulla l’unità,
quando Martini m’invitò a tenere una
relazione a Milano in vista appunto del
convegno di Palermo. Non solo vidi
all’opera, in quell’occasione, il magistero di un vescovo che, nel modo
di servire e guidare il suo popolo, mi
richiamava ciò che dalla storia impariamo sui Padri della Chiesa, ma fui stupito di come egli, con sereno puntiglio,
dedicasse la maggior parte del suo
intervento a illustrare gli insegnamenti
più recenti di Giovanni Paolo II.
Ma proprio perché vera e profonda
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- e cioè secondo il cuore di Gesù -,
questa comunione (nutrita di fedeltà
ed espressa nell’obbedienza) è stata
sempre animata da libertà di spirito,
sincerità, lungimiranza. Comunione, sì,
ma non cortigianeria o uniformità. In
particolare, il discernimento, alla luce
della Parola di Dio, delle vie segnate
da Dio per il suo popolo nei sentieri del tempo, è stato l’assillo costante
di Martini e l’arte costosa che egli ha
appreso ed esercitato, con gioia ma
anche con sofferta responsabilità, sulla
scia tracciata dal carisma di sant’Ignazio di Loyola. È in questa luce che la
sua sintonia convinta col Vaticano II
- non come un patrimonio alle nostre
spalle, ma come una bussola di orientamento per camminare avanti - acquista tutto il suo significato e manifesta il
suo spessore.
Anche a questo proposito ricordo un
incontro, nel 2003, ad Anagni, in occasione del Convegno nazionale dell’Associazione teologica italiana, di cui ero
stato appena eletto presidente. Presentai e moderai l’intervento di Martini sul tema dell’esercizio dell’autorità
nella Chiesa. Gli aveva dato questo
titolo: “Sono in mezzo a voi come colui
che serve”. Raccontò la sua esperienza di vescovo alla luce della Parola di
Dio e della figura di Chiesa tracciata
dal Concilio. Era il suo primo intervento pubblico dopo la conclusione
del suo ministero a Milano. Aveva raggiunto intanto, per un anno sabbatico,
Gerusalemme, la “sua” città: la città di
Gesù, la città piagata dalla divisione tra
i cristiani e tra ebrei, cristiani e musulmani, la città della promessa. L’ultimo
incontro col cardinal Martini l’ho vissuto lo scorso anno, a Gallarate, nella
casa spaziosa e serena che accoglie
padri gesuiti anziani e in precarie condizioni di salute. Già due anni prima
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ci eravamo incontrati in quella sede
nell’atto di costituzione di un’associazione per la promozione della conoscenza del Concilio e del suo spirito a
servizio della Chiesa di oggi. Ora gli
dovevo chiedere un consiglio e una
preghiera.
Fu un incontro breve, tutto quello che
gli era permesso dalla sua incalzante
infermità, ma di un’intensità per me
straordinaria. I suoi occhi limpidi e
bambini, la sua parola quasi impercettibile ma luminosa e calda, l’atmosfera
semplice ma di cielo che si respirava.
Si parlò anche di Chiara Lubich e dell’Istituto universitario Sophia, per l’inaugurazione del quale aveva inviato un
augurio di suo pugno: «Sophia è una
cosa importante - mi disse - che Chiara ha messo nelle vostre mani per la
Chiesa». Mi lasciò con un abbraccio.
Portai via la certezza d’aver toccato con mano la presenza discreta ma
inconfondibile di Dio che non lascia
di far capolino, nel chiaroscuro della
nostra vita, attraverso la vita e la parola
dei suoi amici.
Piero Coda*
*Il prof. Piero Coda è il Rettore dell’Istituto Universitario Sophia del Movimento dei Focolari, che ha sede alla
citta della Loppiano a Incisa Valdarno
(Firenze).
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Natale 2012 vive
L’Oratorio di San Clemente
Nel cuore della grande faggeta di Redde, che partendo dal villaggio di
Vaglio forma uno dei boschi più belli del Luganese, sta il piccolo oratorio
di S. Clemente a marcare grandi silenzi e molti secoli di storia e di fede.
L’oratorio di San Clemente riportato a nuova vita
Un po’ di storia
Nell’elenco dei Comuni soggetti alla
città di Como compilato nel 1335,
è fatta menzione del “Comune di
Redde” situato in “plebe Criviascha”.
Tra gli obblighi del Comune si legge
“Comune loci Redde debet havere e
tenere quartarium unum/ ad mensurandum blavam, et brentam unam ad
mensurandum/vinum”
Seconda certezza dell’esistenza di
Redde, la si legge nella pergamena datata 5 agosto 1375 e depositata
nell’Archivio dei Terrieri di Campestro.
Dice che il mastro Airoldo quondam
Alberto Dozio possiede in Redde terre
e coltivi.
Lo storico L. Brentani descrive il Comu-
ne di Redde nelle immediate vicinanze
della torre e della chiesa di S. Clemente,
territorio di Vaglio (Capriasca). Nel catasto il luogo è denominato Redo, Réd. Il
toponimo è pure citato nel XVI secolo,
accostato a quello di S. Clemente, al
quale è dedicato l’oratorio. E’ chiesetta
menzionata nella visita di S. Carlo Borromeo nell’ottobre 1570, quindi nelle ordinazione di mons. B. Tarugi, che visitò la
chiesa di S. Clemente nel 1578.
L’oratorio e il restauro
Parliamo dell’oratorio, oggetto in questi
mesi del restauro totale. Edificio secolare di proprietà dei Terrieri di Vaglio e
assai caro alla popolazione capriasche-
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Natale 2012 vive
se. Un punto religioso carico di fede,
quella stessa fede che lo ha dedicato
per merito e riconoscenza a San Clemente, taumaturgo per la pioggia.
Infatti, allorquando la siccità penalizzava i coltivi della regione, si andava processionalmente a “intercedere l’acqua”
(andàa a San Clement a tö l’acqua).
Fino allo scorso anno, l’edificio si presentava in cattivo stato di conservazione, complice l’umidità e l’usura del
tempo. Un degrado generale delle
pareti, del tetto, generato dalla presenza dei faggi secolari che lo circondano.
La struttura
L’edificio è a pianta rettangolare voltata, con un piccolo campanile e un
eremo addossato alla parete posta a
sud-est. Il presbiterio è voltato a botte,
con un interessante soffitto che forma
il tetramorfo. Mostra al centro l’affresco
del Padre eterno e sui quattro angoli
gli Evangelisti accostati ai loro simboli. L’altare è posto centrale, strutturato
a tre alzate, l’ultima che ospita il tabernacolo. A retro, sulla parete l’affresco
tardo barocco con due Santi: Clemente
e Lino, entrambi paludati in abiti papali.
San Lino fu il primo successore di Pietro
a Roma, San Clemente ne seguì l’operato. Il santo regge con la mano destra la
cocca del piviale colma di acqua.
L’impatto visivo di queste figure è particolare, in quanto riporta agli albori del Cristianesimo. La scelta di chi ha
commissionato l’affresco settecentesco
accosta la figura del taumaturgo Clemente al problema della sopravvivenza
suffragato dall’acqua. Già allora la mancanza di precipitazioni segnava l’attività e il vivere della popolazione capriaschese votata per intero all’agricoltura.
Sta di fatto che la chiesina è stata sempre meta per l’uomo che necessitava
dell’acqua. E sull’affresco sopra i due
Papi, a suffragio, è stata dipinta l’immagine della Madonna del Buon Consiglio,
che è tutto dire. Sulle pareti ancora tro-
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viamo una grande nuda croce e un finto
tabernacolo dalla cornice elaborata che
prima del restauro ospitava l’immagine
cartacea della Vergine.
Il restauro integrale
Por mano al restauro di un edificio
sacro, comporta tutta una serie di problemi legati al luogo, alla storia, alle
motivazioni religiose e tant’altro. Aspetti fondamentali indispensabili per la
buona riuscita dei lavori.
La progettazione e la direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Giancarlo
Fumasoli. Quindi la messa in opera nel
cantiere eseguita dell’impresa locale
Edilcapri di Franco Lepori, impegnata
costantemente per oltre tre mesi.
Il restauro interno
La parte interna, oggi in fase terminale,
è opera dei bravi conservatori-restauratori Pierluigi Alberti e Rudy Sironi, titolari
di un conosciuto laboratorio di restauro
a Maroggia.
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Natale 2012 vive
Impegnativo il loro lavoro, specie sul
tetramorfo che aveva sofferto di un
degrado dovuto all’umidità e nel riportare alla luce affreschi finora sconosciuti.
Nella loro relazione si legge che “l’intervento si è concentrato sul recupero
dei dipinti, dell’apparato decorativo in
stucco, degli elementi in stucco lucido
e degli intonaci storici. Un’indagine preliminare ha permesso di individuare le
cromie originali della chiesa e soprattutto i principali problemi di conservazione
del ciclo pittorico così da elaborare una
metodologia precisa e mirata. I dipinti
quattrocenteschi, riscoperti sulla parete sinistra, sono stati discialbati (liberati dallo strato di calce che li copriva)
ammorbidendo dapprima la ridipintura
e lavorando poi minuziosamente per via
meccanica con bisturi a lame intercambiabili. I dipinti murali e tutte le superfici
della chiesa sono stati ripuliti dall’intenso sporco superficiale che li ricopriva.
Sono state consolidate le parti in stato
di conservazione precario, rimossi gli
intonaci compromessi ed i rifacimenti posteriori. Sono poi state ricostruite
tutte le parti lacunose e mancanti con
materiali analoghi a quelli utilizzati in
origine (calce naturale, sabbie e polveri di marmo). Il ritocco integrativo dei
dipinti è stato eseguito con terre naturali e ossidi minerali legati con un leggero
legante e ad acquarello”.
Un ritrovamento felice
Entrando in chiesa, a mano sinistra, sulla
parete dipinta a calce, anni or sono era
stato scoperto un piccolo viso dipinto
(vedi la nostra immagine). L’intuito ad
approfondire la ricerca è stato oltremodo premiato.
Con un lavoro da certosini, fu portato
in luce un affresco di notevole interesse, databile verso la fine del 1400. La
cornice racchiude una figura femminile
a grandezza naturale. Il volto contornato dal nimbo, i capelli che scendono
fino ai piedi, e sulla destra il bambino.
Ritrovamento felice, valorizzato da una
seconda scoperta, fatta sulla stessa
parete, dove, seppur di difficile lettura,
appare la figura del Cristo.
A mio avviso si tratta del battesimo di
Gesù da parte di Giovanni Battista, del
quale si scorgono le fattezze. Indubbia-
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mente il piacere è grande e il ricupero
dona un valore significativo all’edificio,
ne conferma la primitiva data di edificazione e in modo particolare la grande
capacità dei restauratori.
Aldo Morosoli
Come contribuire ai lavori
Nel 2009 si è costituita l’Associazione San
Clemente con l’intento di operare per il
restauro. La compongono Maria Stampanoni, Janette Fumasoli, Antonella Ghelfa,
Damiano Talleri, Corrado Piattini, unitamente a numerose persone locali assai attive. Il
loro impegno ha fruttato la bella somma di
Fr. 65'000.-.
Il costo dell’intero restauro ammonta a
oltre Fr. 300'000.-. Somma notevole che
suggerisce a tutti noi un aiuto concreto, da inviare sul conto: Banca Raiffeisen
Canobbio-Comano-Cureglia, CH45 8031
5000 0028 0842 6 Pro Restauro Chiesa San
Clemente, 6947 Vaglio.
Un'aiuto prezioso
L'Associazione San Clemente da parecchi anni oganizza delle feste popolari
e delle lotterie per il restauro dell'Oratorio. La stessa, nel 2009, ha offerto ai
Terrieri di Vaglio la somma di fr. 65'000,
permettendo così l'avvio dei lavori. Allo
stesso tempo i Terrieri di Vaglio hanno
approvato la vendita di un terreno che
ha fruttato la somma di fr. 55'000.
Intercedere la pioggia
L’immagine – ripresa nel 1997 davanti alla chiesa – ci riporta al termine della processione serale. La
stessa partiva dalla prepositurale di Tesserete, s’inoltrava nei coltivi e nel grande bosco che contorna
Redde. Dopo le implorazioni e le litanie rivolte al Santo, si ritornava con la certezza che la pioggia
sarebbe arrivata. E questo, frequentemente, si avverava.
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Natale 2012 vive
Cronaca parrocchiale
Festa del 90.esimo dell’Oratorio
I festeggiamenti del 90esimo dell’Oratorio sono iniziati venerdì 28 settembre
con la conferenza di Luigi Maffezioli.
Sabato 29 settembre alle 20.30 è stato
proiettato il film The blind side alla
quale hanno partecipato un nutrito
gruppo di famiglie.
Domenica 30 settembre la giornata è
iniziata con la celebrazione della Santa
Messa con la numerosa presenza di
tanti bambini e ragazzi. Al termine è
stato offerto l’aperitivo a tutti i presenti. Per chi voleva c’era la possibilità di
fermarsi a gustare uno squisito piatto
di pasta al ragù preparato dalla Filodrammatica Santo Stefano. Nel pomeriggio per i bambini e per i ragazzi
sono stati organizzati numerosi giochi
dalla Sezione Scout Santo Stefano.
Giunga un sentito ringraziamento a tutti
coloro che hanno aiutato all’organizzazione e alla buona riuscita della festa!
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Natale 2012 vive
Ritiro dei cresimandi a Rovio
Domenica 30 settembre 2012 i cresimandi con i loro genitori, padrini e
madrine, le catechiste e i sacerdoti si
sono recati presso la Comunità di Betania a Rovio per un giornata di ritiro in
preparazione alla Cresima. Il ritiro è
iniziato con la celebrazione della Santa
Messa alle ore 11.00; seguito dal pranzo
dove tutti hanno portato qualcosa per
condividerlo con gli altri. Nel pomeriggio, dopo un momento di svago, si
sono formati due gruppi: il gruppo dei
cresimandi e quello dei genitori, padrini
e madrine.
Al termine dell’incontro dopo i ringraziamenti alla Comunità con il cuore
colmo di gioia ognuno ha fatto ritorno
a casa.
Cresimandi 2012
Breve passo dell’Omelia pronunciata dal
Vescovo:
“(…) Questo è il significato ed il valore
della Cresima. Lo Spirito Santo ci porta
infatti i suoi sette doni. E allora noi lo
invochiamo: vieni Spirito Santo e portaci i tuoi doni, da conservare, da coltivare, da far crescere. Non sono dati una
volta per sempre, ma come inizio, come
bene che deve essere curato, valorizzato. Donaci la sapienza che è la virtù
che ci fa scegliere ciò che vale, ciò che
non è banale ed effimero. La sapienza è
il desiderio di saggezza, per accrescerla abbiamo bisogno di intelletto, cioè
di uno sguardo che vada in profondità
capace di leggere al di là delle apparenze, delle esteriorità; uno sguardo
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che raggiunga il cuore delle cose. Per
camminare su questa strada della generosità è necessario ricevere consigli e
suggerimenti giusti. Il dono del consiglio risponde a questa esigenza. Tante
nostre scelte sono sbagliate perché
siamo mal consigliati e così ci scoraggiamo, lasciamo perdere, non abbiamo
il coraggio della lotta, non siamo forti di
fronte agli ostacoli e alle avversità. Allora donaci la tua fortezza per non lasciarci vincere dallo scoraggiamento, ma
acquisire la tua scienza, la pietà e il timore di Dio. La scienza di Dio è la conoscenza del suo progetto d’amore, è la
rivelazione del suo disegno di salvezza
per l’uomo, è la certezza che non veniamo dal caso, che non siamo solo mate-
pietre
Natale 2012 vive
Ragazzi e ragazze che hanno ricevuto la Cresima:
Joyce Bernardoni, Carolina Besomi, Eleonora Bianchi, Martino Bianchi, Federico Bonardi, Sara Cantoreggi, Marta Cattaneo, Giulia Cereghetti, Riccardo Cereghetti, Kevin Ceresa, Egon Fassora, Nina Forni, Damiano Gandolla, Mosé Gianinazzi, Christian Hofer, Veronica Iapello, Enea Iten, Elia Joshua, Fabio Katz, Luca
Lepori, Samara Lima, Mattia Marcante, Anastasia Marnoni, Federica Marroni,
Arianna Meier, Chiara Mini, Clarissa Pesenti, Bianca Quadri, Mattia Quadri, Oscar
Ricci, Lucia Romano, Cecilia Sorgesa, Carlo Tedeschi.
ria, che non siamo nati per morire, ma
per vivere eternamente. Nasce da qui la
pietà, cioè un atteggiamento di affetto,
di devozione, di rispetto, di solidarietà.
Conoscete il mito di Enea che fuggì da
Troia incendiata portando sulle spalle
il padre Anchise? Di lui il poeta dice: 'il
pio Enea'. Dalla pietà spunta il timore di
Dio, che non è la paura, ma l’affidamento a chi ci ha creati, salvati, e ci rende
santi. Ma soprattutto lo Spirito Santo
deve aiutarvi a vincere l’egoismo, l’individualismo e a fare di voi un gruppo di
amici che assieme coltivano i doni dello
Spirito, trovano occasioni e iniziative
per restare fedeli e crescere nella gioia
e nella pienezza. La cresima non deve
essere la conclusione, ma una tappa,
l’inizio di un cammino più consapevole
verso la crescita più responsabile, matura e gioiosa. Cosi il piccolo seme che lo
Spirito Santo pianta nel giardino della
vostra coscienza diventerà albero forte e
maestoso, dove potranno trovare rifugio
gli uccelli del cielo. Il pizzico di lievito
messo nella vostra vita la farà crescere e
le darà il gusto che appagherà il vostro
desiderio di pienezza e di felicità. (…)”.
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Natale 2012 vive
Inaugurazione della rinnovata Cappella del cimitero
Giovedì 1º novembre, Solennità di Tutti
i Santi, sono stati inaugurati i restauri della
Cappella centrale del cimitero e dell’affresco “Le virtù teologali (Speranza, Fede,
Carità)” del pittore Luigi Rossi. Numerosi
gli interventi, tra cui quelli del sindaco di
Capriasca Andrea Pellegrinelli, del parroco don Erico Zoppis e del restauratore
Massimo Soldini.
Avvenimenti e date da ricordare
Gruppo volontariato
Adorazione eucaristica aperta a tutti, dalle ore 20.00 alle ore 21.00:
mercoledì 5 dicembre 2012, mercoledì 9 gennaio e mercoledì 6 febbraio 2013.
Tombola per l’Oratorio
Sabato 8 dicembre dalle ore 14.00 all’Oratorio.
Tombola organizzata dall’Oratorio Santo Stefano, con ricchi premi.
Catechesi parrocchiali
Martedì pomeriggo alle ore 14.30 all’Oratorio:
11 dicembre 2012, 15 gennaio e 12 febbraio 2013.
Giovedi sera alle ore 20.30 all’Oratorio:
17 e 31 gennaio 2013.
Parola di vita
Giovedì sera alle ore 20.30 all’Oratorio:
13 dicembre 2012, 3 gennaio e 21 febbraio 2013.
Presepe vivente
Domenica 23 dicembre alle ore 16.00:
Ritrovo per tutti sul piazzale della Chiesa di S. Stefano a Tesserete.
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Natale 2012 vive
Celebrazione penitenziale per giovani e adulti
Lunedì 17 dicembre alle ore 20.00.
Confessioni per tutti i ragazzi
Mercoledì 19 dicembre ore 13.30.
Confessioni in preparazione al Natale
Lunedì 24 dicembre:
dalle ore 10.00 alle ore 11.30 a Bidogno
dalle ore 14.00 alle ore 17.30 a Tesserete
dalle ore 14.00 alle ore 16.00 a Odogno
dalle ore 16.30 alle ore 17.30 a Sala
Tombola Scout S. Stefano
Domenica 27 gennaio 2013 dalle ore 14.00 alla Caserma.
Tombola organizzata dagli Scout, con ricchi premi.
Natale, tempo di Presepi!
Come annunciato nell’ultimo numero di Pietre Vive ricordiamo che Natale è
tempo di presepi.
Ecco alcuni dettagli, affinché il luogo dei presepi possa essere raggiunto.
La caratteristica principale dell'iniziativa è che i presepi sono allestiti in luoghi
esposti al pubblico: vetrine, giardini, finestre, cappelle, chiese, lavatoi e possono
essere liberamente visitati durante tutto il tempo delle festività di Natale. Alcuni
saranno ospitati negli oratori della Pieve, che resteranno aperti nei pomeriggi di
Santo Stefano, di Capodanno e dell'Epifania.
A partire dal giorno di Natale, nelle chiese della Pieve si potrà trovare il foglietto
pieghevole con l’indicazione dei presepi da visitare.
Persone singole, famiglie o gruppi di famiglie interessate a partecipare o a
segnalare i loro lavori, sono pregati di prendere contatto con Pio Clementi, tel.
091 943 14 09, entro il 23 dicembre. Quest’anno l’iniziativa è allargata alla parrocchia di Bidogno; invitiamo caldamente gli abitanti di Bidogno e di Corticiasca a partecipare!
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Natale 2012 vive
Le pagine della sezione scout santo Stefano
Comitato
E siamo quasi arrivati a Natale! Archiviato il campeggio, l’attività sezionale
è ripresa nel migliore dei modi, come
potete leggere nei resoconti delle
varie branche riportati qui di seguito.
Anche noi del comitato ci siamo rimessi al lavoro. Non sembra, ma ci sono
sempre diverse cose da fare e a volte
pensiamo: “Certo, se qualcuno potesse darci una mano…”. Così, avendo
più volte sentito dire “Se l’avessi saputo!“, oppure “Perché non me l’avete
detto?!“, abbiamo pensato di formare
un gruppetto di persone da “arruolare“ di tanto in tanto per un aiuto nelle
svariate attività (dal preparare delle
torte, all’aiuto nei lavori di manutenzione della sede o di Montascio, …). Perciò se qualcuno vuole mettersi a disposizione ben venga e… senza impegno.
Quando uno non può lo dice! Chi è interessato può telefonare allo 091 943
38 27 (Ita), che così stilerà una lista di
persone da contattare al bisogno.
Chi invece vuol sentirsi parte della
sezione, senza mettersi a disposizione fisicamente, può diventarne socio
passivo, pagando una tassa annuale di
franchi 30.-. Un grazie di cuore a tutti!
Buon Natale e felice Anno Nuovo.
Ita
Esploratori
Quest’anno il reparto esploratori è guidato da sei capi, questi organizzano l’attività per le sei pattuglie protagoniste di
questa bellissima avventura scout: Ornitorinchi, Elefanti, Bradipo, Caval Gross,
Cobra, Ramarri.
In questi primi sabati si sono svolte varie
attività: lo storico passaggio, in cui grazie ad Indiana Jones e a prove da vero
eroe sono giunti in Reparto 13 nuovi
valorosi esploratori che hanno trovato
un loro spazio all’interno di una delle sei
pattuglie, si è svolto a Tesserete a causa
del brutto tempo. A capo di ogni pattuglia vi è una figura molto importante, il
Capo Pattuglia (CP), un punto di riferimento sia per noi capi ma specialmente
per gli altri ragazzi, per i quali assume
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un ruolo di guida. Per questo motivo
abbiamo svolto un’uscita tutta per loro,
in cui hanno appreso cosa rappresenta il loro ruolo, questo è sì costituito
pietre
Natale 2012 vive
da numerose responsabilità ma anche
da soddisfazioni e privilegi. In seguito hanno potuto conoscere meglio gli
altri CP con i quali, all’interno del consiglio CP possono condividere paure,
gioie e pensieri. Si sono pure cimentati
nell’arte creativa, costruendo il modello dell’animale di pattuglia e che ora si
può ammirare nel segna punti all’entrata
della sede. Quest’uscita, contrassegnata
da momenti di riflessione, divertimento,
gastronomia e creatività ha posto le basi
per un nuovo anno ricco di nuove esperienze.
Ad inizio ottobre, all’interno delle pattuglie, oltre al CP e al suo vice ogni altro
esploratore ha scelto un ruolo: farmacista, segretario, magazziniere, animatore e cassiere. Questi ruoli permettono
il buon funzionamento della pattuglia
e rafforzano la responsabilità del singolo ragazzo verso gli altri compagni. Ad
ogni esploratore, in base al ruolo scelto,
è stato consegnato il materiale necessario ad adempiere il suo compito: la
cassa materiale al magazziniere, nella
quale sono presenti utensili da cucina
e materiale pionieristico (martello, pala,
griglia, ecc.), il tascapane al segretario,
in cui può trovare fogli, materiale per
scrivere e cartina, e via dicendo. Così ora il Reparto Esploratori è prontissimo a vivere le avventure che questo nuovo anno cela dietro di sé e che
accompagnerà i nostri esploratori sulla
via della crescita. Quest’estate parteciperemo al Campo Cantonale Fanstastico 2013, campeggio in cui tutti gli scout
del Ticino si ritroveranno nello stesso
periodo, nel medesimo luogo a svolgere delle attività comuni…esperienza
sicuramente unica alla quale di certo
non si può mancare…
Il Reparto Esploratori
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pietre
Natale 2012 vive
La Buona Azione Pionieri
20 ottobre 2012
“Come scout siete impegnati a compiere
almeno una Buona Azione ogni giorno,
…” (diceva Baden Powell, il fondatore
dello scoutismo) e infatti i nodi che portiamo al foulard stanno prioprio a ricordare questo.
Anche nella nostra sezione scout, è tradizione che le branche, durante l’anno
scout e soprattutto in campeggio, propongano delle Buone Azioni a favore
della popolazione. Queste consistono in
un gesto di aiuto che si fa per cortesia ad
un’altra persona, patriziato, gruppo,…
anche senza che essi lo abbiano richiesto
esplicitamente. Per definirsi tale la B.A.
dev’essere compiuta volontariamente e
gli autori non devono accettare nessuna
ricompensa in cambio.
Quest’anno il Posto Pionieri di Tesserete
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ha deciso di finire la Buona Azione che
ha iniziato lo scorso anno, che consisteva
nella rimessa a nuovo delle gelosie della
nostra sede.
L’attività si è svolta in due momenti. La
settimana prima dell’intervento, abbiamo
organizzato i lavori in maniera teorica.
Il sabato 20 ottobre ci siamo invece trovati tutti (pionieri) in tenuta da lavoro e
con tanto buon umore, per compiere la
B.A. decisa.
Muniti di vernice, pennelli, smerigliatrice, carta vetrata e tanta voglia di fare un
buon lavoro, abbiamo smontato le gelosie dalle pareti, dopo averle posate su
dei cavalletti le abbiamo prima grattate e
poi ripitturate con la nuova vernicie rosso
fiammante.
Certo, non è una delle più belle e divertenti B.A. che abbiamo fatto, ma siamo
comunque felici del bel lavoro svolto e
del servizio che questa volta abbiamo
prestato a favore della nostra sezione.
Per il Posto Pionieri Enk
pietre
Natale 2012 vive
Nella famiglia parrocchiale
Hanno ricevuto il Sacramento del battesimo
25 agosto
2012 Nathan Frangi di Christian e Chiara n. Croci
1 settembre 2012 Tommaso Mulattieri di Giulio e Mariella n. Binetti
8 settembre 2012 Sebastiano Gall di Alexander e Micol n. Roncoroni
8 settembre 2012 Jan Vago di Arturo Villorini e Angela Vago
13 ottobre 2012 Luca Boerio
di Arrigo e Elvira n. Paietta
27 ottobre
2012 Filippo Mantegazzini
di Riccardo e Barbara n. Antoniolo
28 ottobre
2012 Viola Groppi
di Luca e Lara n. Bordoni
18 novembre 2012 Jade Ferrari
di Alberto e Tamara n. Martini
Grazie, Signore, per questi bambini, per il loro ingresso nella vita, per il loro primo
sguardo, per il loro primo sorriso.
Si sono sposati nel Signore
12 maggio
2012 Mattia Meneghelli con Simona Pedrotta
20 maggio
2012 Alberto Ciardelli
con Rita Bertoldo
26 maggio
2012 Claudio Bonardi
con Alessandra Bindella
30 giugno
2012 Maurizio Pagliuca con Elena Vincenzi
14 luglio 2012 Damiano Talleri
con Sara Hold
4 agosto
2012 Marco Boneff
con Nicole Storni
18 agosto 2012 Marco Rezzonico con Katja Werner
1 settembre 2012 Matteo Gajo
a Bidogno
con Debora Trotti
1 settembre 2012 Baruffaldi Tiziano con Sabrina Medici
8 settembre 2012 Stefano Quadri
20 ottobre 2012 Marco Martini
con Maruska Motta
con Chiara Zuffi
Dio, eterno e Padre, vi conservi nel suo amore; la pace di Cristo abiti in voi e rimanga
sempre nella vostra casa.
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Natale 2012 vive
Hanno concluso il cammino della vita terrena e vivono in Dio
Pio Quirici
1943 – 12.9.2012
Bidogno-Liestal
Olga Quirici
1921 – 25.9.2012
Paradiso
Anna Petralli
1925 – 8.10.2012
Tesserete
Cécile Milani-Baruffaldi
1949 – 29.10.2012
Vaglio
Edvige Rutari
1919 – 1.11.2012
Sala Capriasca
Albano Cattola
1924 – 6.11.2012
Cagiallo
Elsa Lepori
1913 – 9.11.2012
Sala Capriasca
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Ora che sono passate per loro le
cose di questo mondo, portali,
Signore, nel tuo paradiso, dove
non c’è più lutto, né dolore,
né pianto, ma pace e gioia.
pietre
Natale 2012 vive
La nostra biblioteca
… e le sue pagine
Caro bue e caro asino
Scrivo a voi che lo conoscete. Non mi rivolgo
a Lui direttamente. Non oso. Non saprei cosa
dirgli. Mi sento a disagio. Sono un uomo di
Chiesa, sono Gesuita, compagno di Gesù. Un
po’ come voi uno a destra e l’altro a sinistra
della mangiatoia. Caro Bue, sei imponente
e mite. Animale da giogo conosci la fatica
di procurare il cibo a chi ti procura fatica.
Sapienza arcana. Caro Asino, sei animale da
soma, che porta pesi altrui. Tutti si sono serviti
di te. Vorrei che il mio respiro servisse, come il
vostro, a riscaldare qualcuno, forse Bambino,
nella notte. E le notti di Gerusalemme sono
fredde. Come la notte del mondo.
Silvano Fausti biblista, da: Caro Gesù bambino, Ed. Paoline 2002.
Proposte di lettura
Adulti Cantata di Natale
AA.VV.
Venticinque autori si sono prestati a scrivere questi racconti
(sono tutte firme rispettabilissime, alcune eccellenti). Il lettore troverà storie imprevedibili
da chiedersi cosa c’entrino col
Natale di Gesù, altre intriganti,
altre ancora commoventi. Racconti di distensione ma anche
di riflessione, … all’incrocio tra il
divino e l’umano.
(Dalla prefazione di Leonardo
Zega.)
Lettere alla madre
dall’esilio in Svizzera
Giulio Mortara
Giulio Mortara si rifugiò in Sviz-
zera con la moglie e i figli dopo
essere sfuggito alla cattura da
parte dei nazisti. Era il 1944.
Non potendo comunicare con la
mamma scrisse quotidianamente queste lettere. Si tratta di un
diario epistolare molto interessante che racconta le vicende
degli internati civili in Svizzera
e costituisce una testimonianza umana e storica durante la
seconda guerra mondiale. La lettura richiede un certo impegno.
Nota Questa pubblicazione fa parte
dei Quaderni del “Bollettino
storico della Svizzera italiana”.
GiovaniC’era due volte il barone
Lamberto
Rodari G.
Le favole di solito cominciano
con un ragazzo e una giovane
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pietre
Natale 2012 vive
che si conoscono e dopo molte
avventure si sposano.
Questa invece incomincia con
un vecchietto di novantaquattro
anni che dopo molte avventure
diventa un ragazzino di tredici. Il tutto si svolge sull’Isola di
San Giulio dove il barone Lamberto possiede molte banche. I
suoi impiegati lavorano giorno
e notte, sperano così di guarire
dai loro mali e di far camminare
indietro il tempo. Ma certe cose
succedono solo nelle favole!
Bambini di farina
Fine A.
Nella classe IV C c’è un gruppo
di studenti che non va volentieri a scuola, alcuni poi sono
anche indisciplinati. Il professor
Cartright per coinvolgere tutti
decide di fare un esperimento
che consiste nel distribuire ad
ognuno, un sacco di farina da
tre chili, il peso di un neonato,
e di accudirlo per tre settimane. Il lavoro di baby sitter non è
così semplice, non è un gioco…
Il libro è tutto da leggere.
FanciulliIl passero di Natale.
Krenzer R. / Barankova V.
Un passero viene a sapere che
Maria avrebbe presto dato alla
luce Gesù. Vuol dare la notizia
anche agli uomini perché si preparino. Ma gli uomini non capiscono il linguaggio del passero.
Allora ritorna dai suoi amici, si
radunano tutti e arrivano alla
capanna. Vedono subito Gesù
con Maria e Giuseppe, l’asinello
e il bue. Cinguettano contenti e
si uniscono al coro degli angeli.
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I racconti dei re magi
Lavatelli A.
Anche quell’anno i re magi si
prepararono per portare i loro
doni a Gesù: oro, incenso e
mirra. Quella volta, tanto per
cambiare, si incamminarono
affiancati, lasciando in mezzo
Gaspare che era il più anziano.
Parlando tra di loro, a Baldassarre venne un’idea: perché con
i doni non raccontiamo anche
una storia a Gesù? …
Altri titoli… altri libri
AdultiAmrita
Yoshimoto B.
L’Avvento ambrosiano
Maggioni R.
GiovaniNovelle fatte a macchina
Rodari G.
Il Borgomastro di Francoforte
Merenda A.
FanciulliIl mistero
del tesoro nascosto
Stilton J.
Orari di apertura
durante il periodo natalizio
Giovedì 20 dicembre 2012
dalle ore 16.00 alle ore 17.00
riapre: giovedi 10 gennaio 2013
con l’orario abituale.
Concludiamo con gli auguri in forma
di preghiera. “Vieni, Signore, a visitarci
nella pace: esulteremo di gioia nella tua
presenza”.
(Da: L’Avvento ambrosiano, Romeo
Maggioni.)
pietre
Natale 2012 vive
La droga che sorride
La morte, a volte, si presenta con un volto accattivante e
simpatico. Impariamo a smascherarla!
di Carlo Climati
Che cosa sta succedendo alle nuove
generazioni? Perché alcuni giovani rifiutano l’idea di divertirsi in modo tranquillo,
senza scadere negli eccessi? Droghe ed
alcolici trovano sempre più spazio in certi
ambienti del tempo libero, come la discoteca. Ovviamente non bisogna cadere
nell’errore di generalizzare, perché non
tutti i locali da ballo presentano insidie.
Ci sono tante persone che si sforzano di
creare luoghi di divertimento sicuri, per
tutelare la salute dei ragazzi. È sicuramente un errore attaccare tutto il mondo delle
discoteche. Bisogna avere rispetto per
chi cerca di svolgere il proprio lavoro con
serietà. Ma non bisogna neanche chiudere gli occhi di fronte ad un fenomeno
che dev’essere osservato con attenzione.
La discoteca non è un luogo satanico da
guardare con sospetto. Rappresenta una
risposta ad un comprensibile desiderio
dei giovani: quello di riunirsi per trascorrere alcune ore ballando, incontrando
altri amici. Il problema è che, a volte,
alcuni ambienti che dovrebbero rilassare
e divertire nascondono autentiche trappole. Particolarmente pericolosi sono gli
eccessi dei “rave”, immensi raduni musicali che si svolgono in posti isolati, lontani
dai centri abitati, con elevato consumo
di droga e alcolici. Il principale strumento di autodistruzione si chiama “ecstasy”,
una pillola colorata che viene venduta
nei rave e in alcuni locali da ballo. Tra
gli elementi che ne hanno favorito la
diffusione c’è sicuramente la sua apparenza rassicurante. Potremmo definirla
“la droga che sorride”, per il suo aspetto simpatico, accattivante. Non a caso,
viene spesso offerta sotto forma di pastiglie raffiguranti personaggi dei cartoni
animati (riprodotti illegalmente). Si tratta di disegni ingannevoli, che hanno lo
scopo di nascondere la natura pericolosa
di ciò che viene consumato. La trappola
dell’ecstasy consiste nel dare ai ragazzi
l’illusione di assumere dei “superpoteri”,
come certi eroi del mondo dei fumetti. Si
ingerisce con facilità e non desta le preoccupazioni di altri tipi di droga (come,
ad esempio, il rischio di contrarre l’Aids).
Produce uno stato di eccitazione innaturale e una perdita di consapevolezza
delle reazioni del proprio corpo. A volte,
nei rave, il ritmo della musica è talmente martellante che l’ecstasy diventa una
specie di carburante necessario per poter
stare al passo con ciò che si ascolta. Musica e droga diventano una cosa sola. Si
nutrono e si sostengono reciprocamente.
Ognuna, per esistere, ha bisogno dell’altra.Il rischio mortale è legato al possibile
colpo di calore, dovuto all’eccessiva attività fisica e all’aumento critico della temperatura corporea. Ci si illude, per poco,
di diventare superuomini. Ma poi, gli
effetti di certe sostanze possono essere
devastanti. L’ecstasy viene erroneamente
considerata una droga “possibile”, con
la quale molti adolescenti si illudono di
riuscire a convivere. Chi la consuma rifiuta l’idea di essere un “drogato”. Pensa
semplicemente di vivere un momento di
trasgressione, per poi tornare a condurre una vita normale. Ma è solo un inganno. Il paradosso è che la discoteca nasce
come strumento di allegria e di svago. Un
modo come un altro per rilassarsi, dopo
una settimana trascorsa a studiare o a
lavorare. Quindi dovrebbe rappresentare
una parentesi di riposo. Ma a volte accade l’esatto contrario. I ragazzi, dopo una
27
pietre
Natale 2012 vive
notte passata a ballare, sono stanchissimi.
Letteralmente sconvolti e tutt’altro che
riposati. Eppure, per trascorrere una serata rilassante con gli amici non è necessario fare troppo tardi, ubriacarsi o drogarsi.
Basta controllarsi ed imparare a gestire
con intelligenza la propria libertà. La cultura del limite dovrebbe essere alla base
di ogni autentica civiltà. Ma purtroppo,
oggi, tanti ragazzi sono quasi incoraggiati a vivere senza regole. Spesso sono
gli stessi genitori a spingerli alla deriva. A
volte, quando parlano dei loro figli, li sentiamo dire: “Io lo lascio libero. Deciderà
lui quando sarà maggiorenne”. Oppure:
“Non voglio condizionarlo. Dev’essere lui
a scegliere liberamente”. Il rischio è che
i ragazzi rimangano eterni bambinoni,
che non crescano mai e non si assumano
le proprie responsabilità. Con la scusa di
“lasciarli liberi di scegliere”, i giovani finiscono per non essere educati. E la libertà
diventa una schiavitù.
Oggi la parola “libertà” viene spesso
interpretata come libertà di fare qualsiasi cosa. Ci si dimentica che per essere
davvero liberi è necessario porre dei confini morali alle proprie azioni. Altrimenti,
tutto diventa lecito. Il cattivo uso della
libertà può fare del male a noi stessi e
ad altri esseri umani. La vera educazione dei giovani è quella che propone dei
limiti, delle regole, dei “no”. Inizialmente
può sembrare meno gradita, ma poi darà
sicuramente ottimi frutti. È questa la soluzione giusta per illuminare il domani delle
nuove generazioni. Un domani in cui sarà
possibile ballare e divertirsi senza pasticche colorate che sorridono vendendo la
morte.
Parola di vita mese di gennaio 2013
Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e
non sacrificio (Mt 9,13)
Dal 18 al 25 gennaio in molte parti del
mondo si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, mentre in altre si celebra a Pentecoste.
Quest’anno la frase scelta per la Settimana di preghiera è: Ciò che richiede il
Signore da te (Mi 6,6-8). Chiara Lubich
era solita commentare il versetto biblico ogni volta. Per mantenere questo
suo apporto proponiamo un suo testo
a commento del versetto di Mt 9,13
(confrontare con Osea 6,6) scritto nel
giugno del 1996 che potrebbe essere
un contributo ad approfondire la Parola
proposta.
“…Misericordia io voglio
e non sacrificio.”
Ricordi quando Gesù ha detto queste
parole? Mentre era seduto a mensa,
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con alcuni pubblicani e peccatori che
si erano messi a tavola con Lui. Accortisi di questo, i farisei presenti avevano detto ai suoi discepoli: “Perché il
vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori? E Gesù sentite
queste parole, aveva risposto:
“…Andate dunque e imparate
che cosa significhi: misericordia
io voglio e non sacrificio.”
Gesù cita qui una frase del profeta Osea,
e questo fatto dimostra che gli piace al
concetto lì contenuto: è infatti la norma
secondo la quale Egli stesso si comporta. Essa esprime il primato dell’amore su
qualsiasi altro comandamento, su qualsiasi altra regola o precetto. Questo è il
cristianesimo: Gesù è venuto a dire che
Dio vuole da te, nei confronti degli altri –
pietre
Natale 2012 vive
uomini e donne –, prima di tutto l’amore
e che questa volontà di Dio era già stata
annunciata dalle Scritture, come dimostrano le parole del profeta. L’amore è
per ogni cristiano il programma della sua
vita, la legge fondamentale del suo agire,
il criterio del suo muoversi. Sempre l’amore deve prendere il sopravvento sulle
altre leggi. Anzi: l’amore per gli altri deve
essere per il cristiano la solida base su
cui può legittimamente attuare ogni altra
norma.
“…Misericordia io voglio
e non sacrificio.”
Gesù vuole amore e la misericordia è
una sua espressione. Ed egli vuole che
il cristiano viva così anzitutto perché
Dio è così. Per Gesù, Dio è prima di
tutto il Misericordioso, il Padre che ama
tutti, che fa sorgere il sole e fa piovere sopra i buoni i cattivi. Gesù, perché
ama tutti, non teme di stare con i peccatori e in questo modo ci rivela chi è
Dio. Se Dio, dunque, è così, se Gesù è
tale, anche tu devi nutrire identici sentimenti.
“…Misericordia io voglio
e non sacrificio.”
“… e non sacrificio”. Se non hai l’amore per il fratello, a Gesù non piace il
tuo culto. Non accoglie la tua preghiera, l’assistenza all’Eucaristia, le offerte
che puoi fare, se tutto ciò non fiorisce
dal tuo cuore in pace con tutti, ricco
di amore verso tutti. Ricordi quelle sue
parole tanto incisive del discorso della
montagna? ”Se dunque presenti la tua
offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te,
lascia lì il tuo dono davanti all’altare e
va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono”
(Mt 5,23.24). Essi ti dicono che il culto
che più piace a Dio è l’amore del prossimo, che va messo alla base anche del
culto verso Dio. Se tu volessi fare un
dono a tuo padre mentre sei in collera con tuo fratello che ti direbbe tuo
padre? “Mettiti in pace e poi vieni pure
a offrirmi ciò che desideri”. Ma c’è
di più. L’amore non è solo la base del
vivere cristiano. Esso è anche la via più
diretta per stare in comunione con Dio.
Lo dicono i santi, testimoni del Vangelo
che ci hanno preceduto, lo sperimentano i cristiani che vivono la loro fede:
se aiutano i propri fratelli, soprattutto i
bisognosi, cresce in loro la devozione,
l’unione con Dio si fa più forte, avvertono che esiste un legame fra loro e il
Signore: ed è ciò che da’ più gioia alla
loro vita.
“…Misericordia io voglio
e non sacrificio.”
Come vivrai allora questa nuova Parola di vita? Non porre discriminazioni
fra persone che hanno contatto con
te, non emarginare nessuno, ma a tutti
offri quanto puoi dare, imitando Dio
Padre. Aggiusta piccoli o grandi screzi
che dispiacciono al Cielo e t’amareggiano la vita, non lasciare tramontare il
sole – come dice la Scrittura (Ef 4,26) –
sulla tua ira, verso chiunque. Se ti comporterai così, tutto ciò che farai sarà
gradito a Dio e rimarrà nell’eternità. Sia
che tu lavori o riposi, sia che tu giochi
o studi, sia che tu stia con i tuoi figli o
che accompagni tua moglie o tuo marito a passeggiare, sia che tu preghi o
ti sacrifichi, o adempia quelle pratiche
religiose che convengono alla tua vocazione cristiana, tutto, tutto, tutto sarà
materia prima per il Regno dei Cieli. Il
Paradiso è una casa che si costruisce di
qua e si abita di là. E si costruisce con
l’amore.
Chiara Lubich
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pietre
Natale 2012 vive
Cristiani Insieme
Avete voglia di vivere un momento in simpatica compagnia, fra persone e famiglie di
età e confessioni diverse?
Siete tutti i benvenuti a partecipare
con le vostre curiosità,
domande e idee;
lettura biblica, canti e preghiere
da condividere.
Il Gruppo biblico ecumenico della Capriasca propone gli incontri
seguenti:
♦ venerdì 14 dicembre 2012
♦ venerdì 22 febbraio 2013
♦ sabato 19 gennaio 2013
♦ venerdì 22 marzo
2013
presso l’Oratorio di Tesserete alle ore 19.00.
Sabato 19 gennaio alle ore 17.30 avrà luogo una Celebrazione ecumenica.
Tema degli incontri: Le Beatitudini.
La serata si conclude con una cena semplice, offerta a tutti: un momento piacevole in
compagnia.
Chi ha piacere di contribuire al buffet o desidera ricevere altre informazioni, può mettersi in contatto con noi:
Don Erico Zoppis
Pastore Daniele Campoli
tutto il Gruppo biblico ecumenico della
Capriasca
c/o Susann Rezzonico
6947 Vaglio
Telefono: 091 943 13 69
e-mail: [email protected]
Eveline Moggi tel. 091 943 63 12
Carolina Moggi tel. 091 943 22 09
e-mail:[email protected]
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Natale 2012 vive
Settimana di preghiera per l’unità
dei cristiani
Guarda agli «ultimi», il cammino del dialogo
Arriva dall’India il sussidio per la prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Traendo spunto
da Michea (6,6-8) , si focalizza sulla
domanda: «Che cosa esige Dio da
noi?». Sono pagine intense, in cui
risuona con forza il grido di dolore dei
cristiani perseguitati e l’ansia di liberazione e di riscatto sociale dei dalit,
dei fuori casta, degli ultimi della terra,
schiacciati dai potenti, ma prediletti
da Dio. La prima redazione del sussidio è stata affidata al Movimento studentesco cristiano dell’India (Student
Christian Movement of India), in collaborazione con la Federazione degli
universitari cattolici di tutta l’India (All
India catholic university federation) e
al Consiglio nazionale delle Chiese in
India (National Council of Churches in
India).
Nel settembre 2001, a Bangalore, è
stata scritta la versione definitiva, con
l’intervento della Commissione internazionale nominata dalla Commissione
Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese e dal Pontificio
Consiglio per la promozione dell’unità
dei cristiani. Il Movimento studentesco
cristiano dell’India costituisce la più
antica organizzazione giovanile ecumenica del Paese. Ha come simbolo una
candela accesa circondata dalla scritta
«Che tutti siano uno». Vi aderiscono 10
mila universitari appartenenti a tutte le
denominazioni cristiane sparse sul territorio. Essi si impegnano in iniziative a
favore della pace, della giustizia, della
salvaguardia del creato, del dialogo
interreligioso e interconfessionale.
Hanno una forte sensibilità per le questioni sociali, nella volontà di promuovere la dignità della donna e di difendere i diritti dei più poveri.
Il Movimento ha festeggiato i cent’anni di attività il 28 gennaio 2012 con
una celebrazione di ringraziamento a
Serampore nel Bengala, dove nacque.
Proprio per solennizzare il centenario
ha ricevuto l’incarico di preparare il
testo per la Settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani del 2013. In queste
pagine è racchiusa una netta condanna della rigida suddivisione in caste,
accanto alla difesa appassionata dei
diritti dei dalit.
«Attraverso la Settimana di preghiera –
è scritto nel sussidio – i cristiani di tutto
il mondo si chiedono in fraternità ecumenica che cosa significa praticare la
giustizia, ricercare la bontà e vivere con
umiltà davanti al nostro Dio. Questo
tema è sviluppato attraverso gli otto
giorni con la metafora del cammino.
Per le comunità dei dalit, il cammino
verso la liberazione è inseparabile dal
cammino verso l’unità. E così in questa
settimana il nostro cammino con i dalit,
e con tutti quelli che spasimano per la
giustizia, è parte integrante della preghiera per l’unità dei cristiani. Siamo
invitati ad uscire fuori dai posti tranquilli del nostro comfort. Con le persone ferite di ogni tempo e luogo, Cristo
chiede al Padre perché l’ha abbandonato. È chiaro quale direzione dobbia-
31
pietre
Natale 2012 vive
mo prendere: essere con Cristo significa essere solidali con chi è ai margini,
poiché Cristo, il crocifisso, condivide
profondamente i patimenti dei dalit, le
piaghe degli ultimi della terra».
Il testo sostiene con altrettanto vigore
il diritto dei cristiani di professare liberamente la propria fede e dà spazio
alla voce coraggiosa di una donna che
in Orissa ha sofferto per Cristo. In India
ci sono 24 milioni di cristiani, di cui i
cattolici costituiscono il gruppo più
numeroso. Il Consiglio nazionale delle
Chiese è espressione delle Chiese protestanti ed ortodosse e rappresenta 13
milioni di persone. Le recenti persecuzioni hanno colpito cattolici, protestanti, ortodossi. In tutti è forte il desiderio di salvezza espresso da Tagore
in «Gitanjali», con la poesia che apre
anche la liturgia ecumenica del sussidio: «Dove la mente è senza paura e si
tiene alta la testa; dove la conoscenza
è libera... sotto quel cielo di libertà,
Padre, fa’ che il mio Paese si svegli».
Eucaristia e divorziati
Il Papa con le famiglie a Milano ha parlato dei divorziati risposati. Ne conosciamo alcuni e sappiamo quanto soffrono. Non potrebbe la Chiesa togliere
loro questa croce di non ricevere la
Comunione?
Tutti sappiamo per esperienza come
in famiglia i problemi di uno diventino
quelli di tutti gli altri e quanto, soprattutto noi genitori, vorremmo togliere i
pesi dalle spalle dei nostri figli. Eppure non sempre questo è possibile:
ricordo una mamma e un papà che,
di fronte ad una croce insormontabile per la salute di una figlia, mi hanno
insegnato ad accettare questo limite
impegnandosi con tutte le loro forze a
mettergliela bene sulle spalle” perché
potesse portarla con il minor sforzo
possibile, sempre sicura della loro presenza amorevole. A chi gli esprimeva la
grande sofferenza dei divorziati risposati per l’impossibilità di ricevere l’Eucaristia, il papa a Milano ha affermato con
calore che queste persone, con il loro
dolore, sono nel cuore della Chiesa,
32
dove devono sentirsi amate e accolte
pienamente. Consapevole che non è
possibile contraddire la Parola di Dio,
che chiede agli sposi cristiani la testimonianza della reciproca fedeltà come
segno dello stesso irrevocabile amor
di Dio per l’umanità, Benedetto XVI ha
riconosciuto che questo soffrire, legato
a un’apparente “esclusione”, può trasformarsi in un “dono per la Chiesa”, un
servizio che in modo tutto particolare
testimonia il valore della stabilità dell’amore coniugale. Per alimentare la loro
unione con Cristo, ha suggerito a questi
fedeli di coltivare rapporti profondi con
i sacerdoti, di ascoltare e vivere la Parola di Dio, di sperimentare la comunione
e l’amore reciproco con tutti i loro fratelli nella fede. Adesso sta a ciascuno
di noi tenere occhi e cuore aperti sulle
necessità personali e famigliari di chi
abbiamo vicino, condividendo anche i
tratti di strada in salita, che così possono aprirsi in panorami nuovi e diventare
esperienze di crescita e di libertà.
Letizia Grita Magri
pietre
Natale 2012 vive
Pagine della generosità
Parrocchia di Tesserete
Offerte pervenute dal 4 agosto al 7 novembre 2012
Per bollettino “Pietre Vive”
Erica Ghelfa, 30; Daria Lepori, 100; Tiziano e Loredana Morosoli, 30; Lina Corti,
40; N.N., Tesserete, 20; Selia Campana, 30; Stephan Hengglin-Besmer, 100;
Olivio Brioschi, 50; Miriam Morandi,
20; Vera e Maurizio Aquilini-Locher, 30;
M.M., Ponte C. 20; Aldino Soldati, 50;
Bruna De Luigi, 30; Dino Olivieri, 10;
Alma Görler, 50; Wanda Gandola, 30;
Fiorenzo Ardia, 20; Guido Stampanoni,
25; Francesco e Maria Grazia Anselmini,
50; Angela Ortelli, 30; Denise Soldati, 70;
Pfarrer Thomas Koelliker, 50; fam. Domenico Fraschina, 50; Mariuccia Canonica,
30; fam. Steiner, 30; Manuela Panduri, 30;
Fiorenza Lamberti-Paganetti, 20; Elena
Rovelli, 40; Patrizia Busnari-Culmone, 25;
Bern-hard Reimann, 50; Ezio Vabanesi,
20; Gino e Carla Notari, 50; Irma Scalmanini, 30; Rino De Luigi, 30; N.N., Ponte
C. 25; Roberta e Gian Paolo Lepori, 30;
Michele Bottani, 30; Anita CompteMorosoli, 35; Piera Corti, 30; Carla Ceresa, 30; Anna Maria Fumasoli, 100; Carmen Fumasoli, 50; Johanna Caussignac,
30; fam. Guerinoni, 30; Roberta Corti, 20;
Carlo e Elsa Cattaneo, 100; Gianni Antonini, 30; Rita De Luigi Raas, 100; Erminia
Lepori-Stampanoni, 30; Gualtiero Storni,
50; Mariuccia Quadri, 30; fam. Giuseppe
Frapolli, 30; Battista De Lorenzi, 30; Fam.
Franzoni, 20; G. W., 50; Sergio Baggi, 50;
Carmen Franchini, 50; Carla Fraschina,
50; fam. Anselmini Carlo e Elsa, 50; Walter Morosoli, ric. il 65.mo di matrimonio,
100; Edy Airoldi, 30; fam. Gentilini-Piatti,
50; Rosanna DeLuigi, 20; Angelina Storni, 20; Mirta e Camilla Savi, 20; Carmen
Monga, 20; Carmen Campana, 40; Nini
Peduzzi-Morosoli, 40; Lidia RütschMarioni, 50; Liliana e Dario, 40.
Per Oratorio
Guido Stampanoni, 25; Francesco e
Maria Grazia Anselmini, 50; Elena Rovelli, Odogno; Patrizia Busnari-Culmone,
25; Irma Scalmanini, 20; Roberta e Gian
Paolo Lepori, 30; Carlo e Elsa Cattaneo,
100; Gualtiero Storni, 30; fam. Giuseppe Frapolli, 20; Carmen Franchini, 50; la
moglie Myriam, i. m. del marito Plinio
Morosoli, 100; Carmen Monga, 20.
Per Opere Parrocchiali
Giuseppe Broggi, i. m. Carletto Boni,
100; N.N., 1’000; Olivio Brioschi, 50; Carmen Lepori, 20; Wanda Gandola, 20;
Patrizia Solari, 50; Guido Stampanoni,
25; Fancesco e Maria Grazia Anselmini,
100; Gianna Rossini, 20; fam. Steiner, 20;
Elena Rovelli, 20; Patrizia Busnari-Culmone, 50; Roberta e Gianpaolo Lepori,
30; Laz Dar Franscini-Monoz, 50; Carlo
e Elsa Cattaneo, 2’200; Gualtiero Storni,
20; fam. Giuseppe Frapolli, 20; Battista
De Lorenzi, 50; Annamaria Marzini, 50;
G. W., 100; fam. Motta, ric. il matrimonio di Duska e Stefano, 300; fam. Frangi,
ric. il battesimo di Nathan, 50; i nonni,
ric. il battesimo di Nathan, 100; Debora e Matteo, ric. il loro matrimonio, 200;
il nonno, ric. il battesimo di Sebastiano,
100; fam. Gall, ric. il battesimo di Sebastiano, 100; sposi Quadri-Motta, ric. il
loro matrimonio, 300; i nonni, ric. il matrimonio di Nicole e Marco, 100; Wanda
Campana, 100; i famigliari, i. m. di Fede-
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Natale 2012 vive
rico Rovelli, 500; Irene Quadri, 45; amministratori chiesa Gola di Lago, 50; i famigliari ric. il battesimo di Jade Ferrari, 70;
N.N. in ricordo di Albano Cattola e Barbara e Christian Grandi, 50.
Per Sezione Esploratrici
e Esploratori S. Stefano
Guido Stampanoni, 25; Francesco e
Maria Grazia Anselmini, 50; Elena Rovelli,
20; Carlo e Elsa Cattaneo, 100; Battista
De Lorenzi, 20; Carmen Franchini, 50;
Angelina Storni, 20; Carmen Monga, 20.
Per intenzioni varie
Bruna, in ringraziamento alla Madonna, 100; fam. Mulattieri-Binetti, ric. il
battesimo di Tommaso, per la chiesa di
Lugaggia, 100; fam. Villorini-Vago, ric. il
battesimo di Jan, per pane S. Antonio,
100; N.N., pane S. Antonio, 50; N.N.,
pane S. Antonio, 1’000; N.N., pane S.
Antonio, 20; la moglie Myriam i. m. del
marito Plinio Morosoli, alla Madonna, 100; N.N., per fiori, 200; N.N., per
pane S. Antonio, 100; le madrine e la
nonna, ric. il battesimo di Tommaso, per la chiesa di Odogno, 50; Irene
Quadri, per la lampada eucaristica, 10;
N.N., per pane S. Antonio, 100; Mirta e
Camilla Savi, per lampada eucaristica,
20; Camen Monga, alla Madonna, 30;
Carmen Campana, alla Madonna, 50;
N.N., ric. l’amato nipote Marioguido
Richina, alla Madonna, 200; Antonietta Albertella, per lampada eucaristica,
20; Clara Cassina, i. m. Alfredo Storni,
per la chiesa di Sureggio, 1’000; Luz
Dary Franscini-Munoz, per campanile, 50; Liliana (per chiesa S. Antonio di
Vaglio), 100.
Per l’Amazzonia
Bernasconi, Cureglia, 100; CGB, Lugano, 300; N.N., Ponte C., 1’000; Angelina
Storni, 20.
Per la Chiesa di San Clemente
Pro Patria, 10’000; Comune di Capriasca,
10’000.
Infanzia Missionaria
I bambini che aiutano i bambini nella
giornata di Infanzia Missionaria hanno
raccolto fr. 470.
A tutte le benefattrici e benefattori
un grande grazie per la generosità!
Parrocchia di Sala Capriasca
Offerte pervenute dal 1º maggio al 31 ottobre 2012
Offerte nuovo altare ed annesso leggio
RS Cars Rovelli Sandro, 200; Benagli
Carmen, 100; Besomi Enrico, 30.
Offerte per intenzioni varie Chiese
Sant’Antonio – Santa Liberata – Oratorio di Brena
Pietra Elide, 30; Menghetti Edi e Rosita,
100; W. Kuehnlein, 100; per il battesimo
di Mattia Bassi i famigliari, 100.
Offerte per Missioni Parrocchiali
Raccolti alla Messa di deposizione defunto Storni Orlando, 280. Raccolti alla
Messa di deposizione defunta Storni
Carmen, 880.
Un sentito grazie a tutti coloro che contribuiscono e partecipano in molti modi alle
diverse necessità della nostra Parrocchia.
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Natale 2012 vive
Parrocchia di Bidogno
Offerte pervenute dal 17 agosto al 13 novembre 2012
Pro Parrocchia
(Totale ricevuto 880)
Ezio Canonica, Bidogno 100; Silvano
Degiovannini, Bellinzona 50; Sergio
Canonica, in memoria di Irma Quirici, Bidogno 30; Liliana Getrud DoberStorni, Männedorf 200; Adele e Elio
Bignasca-Giovanelli, Davesco 10; Rita
Ott, in memoria di Pietro e Maria Quattrini, Magliaso 50; A. Canonica, Bidogno
300; Lucia Canonica, in memoria di Pio
Quirici, Bidogno 30; Lucia Canonica, in
memoria di Annamaria Palmieri, Bidogno 30.
Bollettino Parrocchiale
(Totale ricevuto 20)
Renato Fontana, Bidogno 20.
Pro Oratorio della Madonna/Via Crucis
(Totale ricevuto 100)
Gomella Sala Quirici, Bidogno 100.
Pro Restauro San Barnaba Bidogno
(Totale ricevuto 3’520)
Luisa Nayeri e Hassan, in memoria di
Annamaria Palmieri, Ginevra 100; Fam.
Ceresa, Rist. Washington, in memoria
di Annamaria Palmieri, Maglio di Colla
30; Propaganda Turistica, in memoria
di Annamaria Palmieri, Bogno 50; Fam.
Rezzonico-Werner, matrimonio Rezzonico-Werner, Tesserete 100; Consorzio
Valle Cassarate e Golfo, in memoria di
Annamaria Palmieri, Lugano 100; Mimì e
Giuseppe Peduzzi-Morosoli, in memoria
di Annamaria Palmieri, Lopagno 50; don
Fabio Studhalter, in memoria di Nella
Quirici, Tesserete 100; Dolores Quirici e famiglia, in memoria di Pio Quirici,
Bidogno 500; Salvatore e Carmen Gianinazzi, in memora di Annamaria Palmieri,
Gravesano 50; Edy Maggi, Tesserete 50;
Camilla Sala, ved. Alfredo, in ricordo di
Olga Quirici, Barbengo 100; Camilla
Sala, ved. Alfredo, in memoria di don
Pierino Bianda, Barbengo 70; Fassora
Bruno, in memoria di Annamaria Palmieri, Lugaggia 100; Renato Fontana,
Bidogno 100; Bruna Rutari, CampestroTesserete 50; Fam. Boerio, per battesimo Luca, Bidogno 30; Rosmarie Rutari, Campestro-Tesserete 200; Alberto
Bianchi, Roveredo 200; Mirto Canonica,
in ricordo di Pio Quirici, Bidogno 200;
Mirto Canonica, in ricordo della mamma
Maria, Bidogno 200; Delia Sarinelli, Bidogno 100; Alida Bernaschina-Ponci, in
ricordo di Annamaria Palmieri, Mezzovico 100; Dino, Pellegrina Ventiga, Bidogno 20; Lucia, Gastone, Carla, Matteo
Besomi e famiglia, in memoria di don
Pierino Bianda, Tesserete 50; Margherita Mini-Mauri, Roveredo 30; Romana
Caduri, Lopagno 50; Ristorante Stazione
Besomi SA, Tesserete 50; Franca Fumasoli, Vaglio 20; Alizia Galli ved. Antonio, in memoria di don Pierino Bianda,
Bogno 20; i figli Sandra, Adolfo e Lorenzo con le rispettive famiglie, in ric. della
loro cara mamma Irma Quirici, 500; fam.
Adolfo Quirici, in ric. Osvalda e Anna
Maria, 100; fam.Erminio Fontana, in ric.
di Osvalda e Anna Maria, 100.
Un sentito grazie a tutti coloro che contribuiscono e partecipano in molti
modi alle diverse necessità della nostra Parrocchia.
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Calendario liturgico parrocchiale
Dal 3 dicembre 2012 al 3 marzo 2013
Dicembre
LUNEDÌ 3
Memoria di San Francesco Saverio, sacerdote
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) intenzione devota persona; per le Anime del Purgatorio da N.N.; def.ti
fam. Iuorno; def.ta Arquint Anna da Rosanna.
MARTEDÌ 4Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Treggia
(17.15) def.te Blago Francesca e Mini Agnese; def.ti Canonica Gina e Guerino.
Oggio
(17.30) def.ti Bellotto-Petralli dalle famiglie.
Bigorio
(17.30) leg.to def.ti Stampanoni Giovanni e Regina; def.ti Stampanoni Giovanni
e Regina, Meneghelli Valeria e def.ti suoceri da Rita e fam.; def.ti Stampanoni
Enrico, Pietra e Giovanni da Rita e fam.
MERCOLEDÌ 5
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Cagiallo
Vaglio
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15) leg.to Fontana Vittorina e fam. fu Francesco; def.ti Antonio e Giorgio.
(17.30) leg.to Cattaneo Luigina; def.ti Cattola-Canonica-Nussio.
(17.30) def.ti Carlo, Anita, Tarcisio e Franco dalla fam.
GIOVEDÌ 6
Casa S. Giuseppe
Odogno
Lopagno
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.30) leg.to Lepori Franco e Martina.
(17.30) leg.to Marioni Giovannina e Agnese; def.ti Primo e Giordano da Liliana;
def.ta Guzzi Nella da Nini e fam.
VENERDÌ 7
Solennità nella memoria dell’ordinazione di Sant’Ambrogio, vescovo e
dottore della Chiesa
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Corticiasca
(17.15) def.ti fam. Galli.
Tesserete
(17.30) leg.to Ferrari Enrico e defunti; def.to Albertella Sergio da Antonietta; trigesimo def.to Cattola Albano.
SABATO 8
Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Gen 3, 9a. 11b-15. 20; Ef 1, 3-6. 11-12; Lc 1, 26b-28
Di te si dicono cose gloriose, piena di grazia!
Sala
(09.00) leg.to Rovelli Maria (Marily); def.ti Lepori Domenico e Cesarina dai figli.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete(10.00) presentazione dei bambini della Prima Comunione; def.ti Delorenzi
Bruno, Norina, Edgardo e Laura; def.te Campana Alice e Schaefer Irma; def.to
Wicki Franz da Margherita.
Bidogno
(10.30) leg.to Quadri-Bosia Paolo e Francesca; ann. Martinoli mons. Giuseppe.
Tesserete
(19.30) leg.to Riva-Besomi Maria; def.ti Bassi Giovanni e Angelo, Camozzi Tranquillo e Mina Luigia.
DOMENICA 9
Vaglio
Sala
36
IV di Avvento
Is 4, 2-5;Eb 2, 5-15; Lc 19, 28-38
Alzatevi, o porte: entri il Re della gloria.
(08.00) leg.to Airoldi Mario e Adele; ann. Quadri Mario da Mariuccia.
(09.00) leg.to Deluigi Teresa; leg.to Ciceri-Lepori Teresa.
pietre
Natale 2012 vive
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) leg.to Canonica Annunciata, Antonio, Giuseppe e Marianna; leg.to Deluigi Teresa; leg.to Bettoli Pietro; def.ta D’Ambros Antonia da Rinaldo.
Bidogno
(10.30) leg.to Canonica Giuseppina; def.to D’Angelo Nunzio.
Tesserete
(19.30) leg.to Quadri Carlo; ann. Bernasconi Franco da moglie Lucia e figli; def.ta
D’Ambros Antonia da Rinaldo.
LUNEDÌ 10
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) leg.to Ferrari Domenica, Pietro e Maria; def.ti Nicoletta e Ferruccio da
Carmen; def.ta Besomi Lucia da Binetti Silvana; def.ti Pesenti da Rosanna.
MARTEDÌ 11
Casa S. Giuseppe
Casa Capriasca Bigorio
Feria
(07.00) per i defunti
(16.30) per i defunti.
(17.30) leg.to Soldini Annamaria ; per tutti i defunti di Alma Goerler; def.ti Stampanoni Giovanni e Regina, amici e parenti da Rita e fam.
MERCOLEDÌ 12
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Campestro
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15) def.ti fam. Vanetta.
(17.30) def.to Savi Luciano, d’Adami Ersilio e Giubbini Ettore; def.to Soffiaturo
Pietro e fam.; per le Anime scordate del purgatorio e defunti famigliari.
GIOVEDÌ 13
Casa S. Giuseppe
Sureggio
Cagiallo
Memoria di Santa Lucia, vergine e martire
(07.00) per i defunti.
(17.30) per tutti i defunti di Sureggio.
(19.30) festa di Santa Lucia; leg.to Santa Lucia; leg.to Cattaneo Celesta; def.ti
Morosoli Lucia e Walter.
VENERDÌ 14
Memoria di San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Almatro
(17.30) def.ti di Irene.
SABATO 15
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Roveredo
DOMENICA 16
Lugaggia
Sala
Casa S. Giuseppe
Tesserete
Bidogno
Tesserete
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15) def.ta Canonica Anita.
(17.30) leg.to Landis Edoardo e Cesira; def.ti Quadri Dario e Bruna dalla fam.;
def.to Stampanoni Adolfo da moglie; def.ti Richina Mario e Annamaria dai figli.
(18.00) leg.to Borioli-Lepori Ida; def.ta Marioni Luigina dai fam.
V di Avvento
Is 30, 18-26b; 2Cor 4, 1-6; Gv 3, 23-32
Vieni, Signore, a salvarci.
(08.00) leg.to Antonini Giulia; leg.to Quarenghi Carlo e Chiara.
(09.00) leg.to Lepori Raffaele; ric. la cara amica Carmen da Elda.
(09.15) leg.to Anselmini Maria.
(10.00) leg.to Mini Rosy e Roberto; leg.to Cattola Bernardo; def.ta Besomi Carla
dalla mamma in Austria; def.ti Delorenzi Pietro, Placida e Olindo.
(10.30) leg.to Domeniconi Maria e Tranquillo Pollinelli; leg.to Domeniconi Maddalena, Ottaviano e Angiolina.
(19.30) leg.to Quadri Domenico e Giuseppina; leg.to Sac. Cattaneo Giuseppe;
def.ti Ferraris-Amisano Francesco, Adelaide, Giovannina da Wanda; def.to Riva
Ettore da Morandi Wanda; per gli ammalati.
LUNEDÌ 17
Feria prenatalizia “dell’Accolto”
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) leg.to dr. Antonini Michele; def.ti Bernardo e Carlo.
37
pietre
Natale 2012 vive
MARTEDÌ 18
Casa S. Giuseppe
Oggio
Bigorio
Feria prenatalizia “dell’Accolto”
(07.00) per i defunti.
(17.30) leg.to Meneghelli Fulvia; def.ti fam. Sarinelli.
(17.30) leg.to Stampanoni Maddalena; per tutti i defunti di Bigorio.
MERCOLEDÌ 19
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Vaglio
Sureggio
Feria prenatalizia “dell’Accolto”
(07.00) per i defunti
(17.15) ann. Signorelli mons. Giuliano.
(17.30) leg.to Solcà Guido; leg.to Ferrari Ida.
(17.30) leg.to Poletti Carlo; def.ti Storni Anna e Pio.
GIOVEDÌ 20
Feria prenatalizia “dell’Accolto”
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Lopagno
(17.30) leg.to Morosoli Assunta e Ida; def.ti Martini-Delfante da Silvana; def.to
Martini Giovanni da Alba e figli; def.ti Zoppis Antonio, Orsola e Teresa dai fam.
Odogno
(17.30) leg.to Deluigi Alessandro; leg.to Deluigi Annunciata.
VENERDÌ 21
Feria prenatalizia “dell’Accolto”
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti
Campestro
(17.30) def.ti Piatti Enrico e Francesca dai fam.; ann. nonna Angela e nonno Giuseppe.
SABATO 22
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Roveredo
Feria prenatalizia “dell’Accolto”
(07.00) per i defunti
(17.15) def.ti fam. Gianini da Agnese.
(17.30) leg.to Menghetti Primo; leg.to Anselmini Giuseppina e Teodolinda; leg.
to Pelli Carlo; def.to Richina Marioguido dai fam.; def.to Editti Ivo da Concetta,
Paolo, Anna.
(18.00) def.to Marioni Walter dai fam.
DOMENICA 23
Vaglio
Divina maternità della Beata Vergine Maria
Is 62, 10-63, 3b; Fil 4, 4-9; Lc 1, 26-38
Rallegrati, popolo santo; viene il tuo Salvatore.
(08.00) leg.to Baruffaldi Giulio; def.ti Airoldi Alice, Carlo e Carla; def.ta Manni
Ester da Carmen e fam.
Sala
(09.00) leg.to Bondi Lina; leg.to Lepori Celeste e Antonietta; def.ti Boni Carletto
e Linda da Vanna e Giuseppe Broggi.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) leg.to Meissner Eva n. Sarinelli; leg.to Rovelli Virgilio; leg.to Riva Liberata;
def.ti Nobile Pio e Gina; def.to Fuchs Augusto; def.ti Morosoli Ivonne e Vittorino.
Bidogno
(10.30) def.ti Vanetta Anna e Guido.
Tesserete
(19.30) leg.to Tartaglia Giovanni e Margherita; def.ti Morandi Diva e Alberto da
Rinaldo.
LUNEDÌ 24
Vigilia di Natale
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Confessioni:
Bidogno: 10.00-11.30; Tesserete: 14.00-17.30; Odogno: 14.00-16.00; Sala:
16.15-17.30.
Corticiasca
(17.30) Santa Messa della Vigilia; Messa per la comunità.
Tesserete
(17.30) Messa di Natale per gli anziani, ammalati, famiglie con bambini piccoli;
def.to Marty Dominik.
Bidogno
(22.00) Santa Messa solenne della notte di Natale.
Sala
(22.00) Santa Messa solenne della notte di Natale; leg.to Boni Carletto.
Tesserete
(23.30) Veglia di Natale e solenne Messa della notte di Natale; per la comunità.
38
pietre
Natale 2012 vive
MARTEDÌ 25
Natale del Signore
Is 8, 23b - 9, 6; Eb 1, 1-8; Lc 2, 1-14
Oggi è nato per noi il Salvatore.
Sala
(09.00) per la comunità.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) per la comunità.
Bidogno
(10.30) Santa Messa solenne; per la comunità.
Odogno
(18.30) def.to Rovelli David.
Attenzione: La Santa Messa delle ore 19.30 a Tesserete è sospesa.
MERCOLEDÌ 26
Casa S. Giuseppe
Tesserete
Bidogno
Festa di Santo Stefano, primo martire – Festa patronale
(07.00) per i defunti.
(10.00) def.to Alloi Mario dalla moglie; ann. Brueker Aloys; def.to Romei Giuseppe.
(17.15) leg.to Domeniconi Adele fu Miro.
GIOVEDÌ 27
Festa di San Giovanni, apostolo ed evangelista
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Sureggio
(17.30) leg.to Storni Achille.
VENERDÌ 28
Festa dei Ss. Innocenti, martiri
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Almatro
(17.30) def.ti Piatti Enrico e Francesca dai fam.
SABATO 29
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Roveredo
V giorno dell’Ottava di Natale
(07.00) per i defunti
(17.15) per tutti i defunti di Corticiasca.
(17.30) leg.to Quadri-Bosia Paolo e Francesca; leg.to Domeniconi Carolina; ann.
Rovelli David dai fam.; def.to Albertella Sergio da Antonietta; def.ta Carbini-Balmelli Flavia da Cecilia.
(18.00) per i defunti.
DOMENICA 30
Lugaggia
Domenica fra l’Ottava di Natale
Pr 8, 22-31; Col 1, 15-20; Gv 1, 1-14
Oggi la luce risplende su di noi.
(08.00) leg.to San Giovanni evangelista; leg.to def.ti fam. fu Anselmini Eugenio;
ventesimo ann. Antonini Olga da figli e nipoti.
Sala
(09.00) def.te Lepori Marietta e Caterina da C. M.
Casa S. Giuseppe(09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) leg.to Gianini Caterina; leg.to Storni Carolina; def.ti Campana, Morandi,
Morosoli; def.ti fam. Camozzi da Carmen.
Bidogno
(10.30) def.to Quirici Pio.
Tesserete
(19.30) leg.to Deluigi Pietro e Domenica; def.ti fam Ferraris-Amisano da Wanda.
LUNEDI 31
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Memoria di San Silvestro I, Papa
(07.00) per i defunti
(17.15) per i defunti.
(17.30) Eucaristia e canto del Te Deum di ringraziamento; leg.to Wetter Margherita e don Vito; leg.to Balestra Elina e Amedeo; leg.to Deluigi Stefano e def.ti; leg.
to Stampanoni sorelle; leg.to Ferrari Domenica, Pietro e Maria.
Gennaio 2013
Apostolato della Preghiera
Intenzioni affidate dal Papa
Generale: Perché in questo “anno della fede” i cristiani possano approfondire la conoscenza del mistero di Cristo e testimoniare con gioia il dono della fede in lui.
39
pietre
Natale 2012 vive
Missionaria: Perché le comunità cristiane del Medio Oriente, spesso discriminate, ricevano
dallo Spirito Santo la forza della fedeltà e dalla perseveranza.
Attenzione: entro il 31 gennaio 2013 vogliate farci avere le intenzione per le Sante Messe da pubblicare sul prossimo bollettino che andrà fino a inizio giugno. Grazie.
MARTEDÌ 1º
Sala Capriasca Casa S. Giuseppe
Tesserete
Bidogno
Tesserete
MERCOLEDÌ 2
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Campestro
Solennità della circoncisione del Signore
Nm 6, 22-27; Fil 2, 5-11; Lc 2, 18-21
Dio ci benedica con la luce del suo volto.
(09.00) leg.to Woeffray Maria Rosa; trentesimo ann. Menghetti Bruno.
(09.15) per i defunti.
(10.00) leg.to Ferrari-Scalmanini Lina e Pietro e defunti; leg.to Quadri Tranquillo
e Maddalena; def.ti Storni Michele e Elisabetta, Grassi Giancarlo e De Luigi
Libero.
(10.30) def.to Canonica Luigi, Domeniconi Valerio e Palmieri Annamaria.
(19.30) leg.to Quadri Stefano.
Memoria dei Ss. Basilio e Gregorio Nazianzeno, vescovi
(07.00) per i defunti.
(17.15) leg.to Canonica Bettina.
(17.30) def.ti genitori prof. Savi Plinio e Marta dai famigliari; def.ti zii Nicolantonio, Lina e Guido.
GIOVEDÌ 3
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Lopagno
(17.30) leg.to Mari Maria; def.ti genitori e marito da Lidia; def.te Oliva, Maddalena e Miriam da Lidia; def.ti Willy e Heidi da Nini e fam.
VENERDÌ 4Feria
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Almatro
(17.30) defunti di Irene.
SABATO 5Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Corticiasca
(17.15) intenzione particolare.
Tesserete
(17.30) leg.to Cattaneo Giovanni e Teresa; leg.to De Luigi Elena; leg.to Ferrari
Giovanni e Carmela; def.ti Cattola Giovanni e Luigina; def.ti Sarinelli Pio e Crivelli
don Valerio da fam. Quadri; ann. Vanini Maria; def.to Albertella Sergio; def.ta
Carbini-Balmelli Flavia da Cecilia.
Roveredo
(18.00) alla Madonna di Lourdes.
DOMENICA 6
Vaglio
Sala
Epifania del Signore
Is 60, 1-6; Tt 2, 11 - 3, 2; Mt 2, 1-12
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
(08.00) ann. Quadri Giovanni e figlio Mario da Mariuccia e fam.
(09.00) leg.to Gerbella Chiarina e Gino; leg.to Ferrari Amabile e Maria e suoi
defunti; leg.to Storni Maria.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) leg.to Sarinelli Rosa; leg.to Quadri Maria; leg.to Mini Giovanni e Teresa;
def.ti genitori, fratelli e sorelle da T.S.
Bidogno
(10.30) def.ti fam. Sarinelli Pio, Luigi e Santina.
Tesserete
(19.30) leg.to Tartaglia Maria; leg.to Moggi Margherita; def.ti fam. Morandi-Antonini da Rinaldo.
LUNEDÌ 7Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) leg.to Fumasoli Firminia; leg.to Lepori Luigina; per intenzione di devota
persona.
40
pietre
Natale 2012 vive
MARTEDÌ 8
Casa S. Giuseppe
Casa Capriasca
Treggia
Bigorio
Feria
(07.00) per i defunti.
(16.30) per i defunti.
(17.15) leg.to Weber Camillo Arturo e Gina; def.to don Pierino.
(17.30) ann. Madonna Livia da figlia Erminia con il marito Daniele.
MERCOLEDÌ 9
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Vaglio
Oggio
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15).leg.to don Bianda Pierino.
(17.30) leg.to Fumasoli Maria fu Giovanni.
(17.30) def.ti fam. Zanetti.
GIOVEDÌ 10Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Odogno
(17.30) leg.to De Luigi Enrico e Rina.
Cagiallo
(17.30) leg.to Demartini Guido, Demartini Lina, Campana Anna.
VENERDÌ 11
Feria
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Sureggio
(17.30) leg.to Morosoli Maria.
SABATO 12Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Corticiasca
(17.15) def.ta Rizzo Osvalda.
Tesserete
(17.30) leg.to Bertogliatti Sandrino e Agnese; leg.to Nesa Filomena, Marco, Erminia; per i defunti della Corale di Tesserete; ann. Campana Arnoldo da moglie
Carmen e fam.; Vº ann. Richina Marioguido da mamma, Duska e fam.; per tutti i
defunti di Stampanoni Erminia.
Roveredo
(18.00) leg.to Bernasconi Alfredo e Renata.
DOMENICA 13Battesimo del Signore
Is 55, 4-7; Ef 2, 13-22; Lc 3, 15-16.21-22
Gloria e lode al tuo nome, Signore.
Lugaggia
(08.00 leg.to fam. Aostalli-Antonini Pasquale e Carolina e Molteni Piero e Ada;
leg.to Antonini Michele fu Pietrone; per tutti i defunti di Lugaggia da N.N.
Sala
(09.00) ric. le care amiche Sonia, Fulvia e Anna da Elda.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) leg.to Quarenghi Martino e Celestina; leg.to Ariobaldi Gemma; def.ta
Mantegazzini Daniela dai figli e fam.; ann. Morandi Pietro e figli; def.ti Galli Olga
e Sergio da Marisa.
Bidogno
(10.30) ann. Bianda Don Pierino.
Tesserete
(14.00) Festa del perdono per i bambini della Prima Comunione.
Tesserete
(19.30) def.ta Quadri Maria.
LUNEDÌ 14
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) def.ti Bottani-Monga da Carmen.
MARTEDÌ 15
Casa S. Giuseppe
Campestro
Bigorio
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.30) leg.to Savi Salvatore e Sara.
(17.30) ann. Stampanoni Antonio e Modesta.
MERCOLEDÌ 16
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Vaglio
Feria
(07.00 per i defunti.
(17.15) leg.to Quirici dott. Alfonso; def.ti Giulio e Maria, Edoardo e Maria.
(17.30) leg.to Quadri Donato.
41
pietre
Natale 2012 vive
GIOVEDÌ 17
Memoria di Sant’Antonio Abate
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Sala
(09.00) festa patronale di Sant’Antonio Abate; per la comunità; def.ta Luzzani
Ida dalla nipote.
Cagiallo
(17.30) leg.to Cattaneo Giuseppina.
VENERDÌ 18
Festa della Cattedra di San Pietro
Istituto Don Orione (06.30) per defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per defunti.
Roveredo
(18.00) leg.to Lepori Luigi.
SABATO 19
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Almatro
Feria
(07.00) per defunti.
(17.15) pro popolo.
(17.30) Celebrazione ecumenica.
(19.30) festa di San Sebastiano; def.ti fam. Clementi-Salmini; in memoria dei
terrieri defunti dalla Corporazione.
DOMENICA 20
Vaglio
Casa S. Giuseppe
Sala
Tesserete
II domenica dopo l’Epifania
Est 5, 1-1c. 2-5; Ef 1, 3-14; Gv 2, 1-11
Intercede la regina, adorna di bellezza.
(08.00) def.ta Bernasconi Giulia da figlia e fam.
(09.15) per i defunti.
(10.00) leg.to Quadri Marianna; Quarenghi-Quadri Rosa.
(10.00) leg.to Nobile don Vittorio; leg.to Rovelli Giuseppe e Ida; def.ti Morandi
Nelide e Franco; def.ta Carbini-Balmelli Flavia da Cecilia; Wicki Franz.
(10.30) def.ti fam. Grazian.
(16.00) Lode Vespertina e benedizione degli animali.
(19.30) leg.to Rovelli Massimo; leg.to fam def.ti Morosoli Severino; def.to Scascighini Angelo.
Bidogno
Sala
Tesserete
LUNEDÌ 21
Memoria di Sant’Agnese, martire
Casa S. Giuseppe (07.00) per defunti;
Tesserete
(17.30) leg.to Sant’Agnese; leg.to Storni Banfi Michele, Storni Anselmini Domenica.
MARTEDÌ 22
Casa S. Giuseppe
Casa Capriasca
Bigorio
Memoria di San Vincenzo, martire
(07.00) per i defunti.
(16.30) per i defunti.
(17.30) ann. Stampanoni Emilio da Adele e fam.
MERCOLEDÌ 23Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Bidogno
(17.15) def.ti Mari Sergio, Caterina e Guido.
Oggio
(17.30) leg.to Rezzonico Giuseppe e Angiolina; def.ti Bellotto-Petralli dalle famiglie.
Vaglio
(17.30) def.ti Baruffaldi Giulio, Antonio e Eufrosina.
GIOVEDÌ 24
Casa S. Giuseppe
Lopagno
Sureggio
Memoria di San Francesco di Sales, vescovo
(07.00) per i defunti.
(17.30) leg.to Quadri-Morosoli Giulia e defunti.
(17.30) def.ti De Luigi Libero, Fumasoli Armando Bozzini Bruno, Baietti Emilia da
Storni Angelina.
VENERDÌ 25
Festa della conversione di San Paolo
Istituto don Orione(06.30) per defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per defunti.
Odogno
(19.30) festa di San Paolo; leg.to Lepori Armida; leg.to San Paolo.
42
pietre
Natale 2012 vive
SABATO 26
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Roveredo
Memoria dei Ss. Tito e Timoteo, vescovi
(07.00) per i defunti.
(17.15) def.to Galli Gianmario.
(17.30) leg.to Dorizzi Zulema; leg.to coniugi Bernasconi Giovanni e Giuseppina;
leg.to Anselmini Virginia; ann. Fraschina Enea da moglie, figli e nipoti; def.to
Marty Dominik; def.ti De Luigi Giacomo e Maddalena dai nipoti; def.to padre
Adriano da Erminia Stampanoni-Lepori; def.to Editti Ivo da Concetta Paola e
Anna; def.to Albertella Sergio.
(18.00) leg.to Bernasconi Giuseppe e Gesuina.
DOMENICA 27
Lugaggia
Festa della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Sir 44, 23-45, 1a. 2-5; Ef 5, 33 - 6, 4; Mt 2, 19-23
Beato l’uomo che teme il Signore.
(08.00) leg.to Bettoli Enrico; leg.to Morandi Alberto e Diva; ann. Antonini Arcangelo da figli e nipoti.
Sala
(09.00) leg.to Menghetti Paolo e Marianna; leg.to San Giulio.
Casa S. Giuseppe (09.15) leg.to Anselmini Tranquillo.
Tesserete
(10.00) leg.to Nobile Gina e Pio; leg.to defunti fam. Affolter-Coric; leg.to Moggi
Giovanni e Margherita; ann. Pagnamenta Pierluigi.
Bidogno
(10.30) leg.to Quirici dott. Alfonso.
Tesserete
(19.30) leg.to fam. Quadri-Bosia Paolo e Francesca; leg.to Gianini Caterina; def.
to Morandi Andrea dal figlio.
LUNEDÌ 28
Memoria di San Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30 leg.to Deluigi Guido, Margherita e figlio Diego; leg.to Deluigi Stefano e
defunti.
MARTEDÌ 29
Casa S. Giuseppe
Almatro
Bigorio
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.30) def.to Scalmanini Arturo.
(17.30) def.ti zii e cugini di B.S.
MERCOLEDÌ 30
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Campestro
Cagiallo
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15) def.to Canonica Dante.
(17.30) ric. le amiche defunte da Camilla e Mirta Savi; ann. papà Soffiaturo Pietro.
(17.30) per i defunti.
GIOVEDÌ 31
Casa S. Giuseppe
Odogno
Lopagno
Memoria di San Giovanni Bosco, sacerdote
(07.00) per i defunti.
(17.30) per i defunti.
(17.30) per i defunti; per tutti i def.ti fam. Galli da Sonia.
Febbraio
Apostolato della Preghiera
Intenzioni affidate dal Papa
Generale: Missionaria: Perché le famiglie migranti, in particolare le madri, siano sostenute e accompagnate nelle loro difficoltà.
Perché le popolazioni che sperimentano guerre e conflitti possano essere protagoniste della costruzione i un avvenire di pace.
VENERDÌ 1º Memoria del Beato Andrea Carlo Ferrari, dottore della Chiesa
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
43
pietre
Natale 2012 vive
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(15.00-16.30) Adorazione Eucaristica.
Tesserete
(16.30) Santa Messa per le vocazioni.
SABATO 2 Festa della Presentazione del Signore - Candelora
Casa S. Giuseppe (07.00) per defunti.
Corticiasca
(17.15) def.ti Gianini da Agnese.
Tesserete(17.30) Benedizione candele e processione; def.ta Mari Teresa da Erminia; def.ta
Carbini-Balmeli Flavia da Cecilia.
Roveredo
(18.00) def.ta Marioni Maria dai fam.
DOMENICA 3
Penultima domenica dopo l’Epifania – Giornata missionaria parrocchiale dell’Amazzonia
Dn 9, 15-19; 1Tm 1, 12-17; Mc 2, 13-17
Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
Vaglio
(08.00) leg.to Fumasoli Ugo; leg.to Airoldi Elvezio.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti
Sala
(09.00) leg.to Storni Teresa e Cherubino.
Tesserete
(10.00) def.ti Rovelli Michele, Giovanni, Silvia e Attilia.
Bidogno
(10.30) def.to D’Angelo Nunzio.
Tesserete
(19.30) def.ti Morandi Alberto e Diva dal fratello.
Al termine di ogni celebrazione per chi desidera ci sarà la benedizione
della gola.
LUNEDÌ 4
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) def.ta Carbini-Balmelli Flavia da Cecilia.
MARTEDÌ 5
Casa S. Giuseppe
Casa Capriasca
Treggia
Oggio
Memoria di Sant’Agata, vergine e martire
(07.00) per defunti.
(16.30) def.ti Emilio e Maria.
(17.15) leg.to Domeniconi fu Ersilio e fam.; def.ta Canonica Giuseppina.
(19.00) festa di Sant’Agata; leg.to Mari Ines; per tutti i defunti da Enrico e Lilia;
def.ta mamma Ginevra e zia Linda da Carmen.
MERCOLEDÌ 6
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Sureggio
Memoria dei Ss. Paolo Miki e compagni, martiri
(07.00) per i defunti.
(17.15) def.to Morosoli Ettore.
(17.30) leg.to Storni Anna.
GIOVEDÌ 7
Memoria delle Ss. Perpetua e Felicita, martiri
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Odogno
(17.30) leg.to Rovelli Ignazio e Rosita; leg.to Rovelli Francesca e Nini.
VENERDÌ 8
Memoria di San Gerolamo Emiliani, sacerdote
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Cagiallo
(17.30) leg.to Cattaneo Gian Antonio; leg.to Morosoli Luigi, Riccardo e Rosa.
SABATO 9
Memoria di Sant’Apollonia, vergine e martire
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti
Corticiasca
(17.15) def.ti fam. Canonica.
Tesserete
(17.30) ann. Rezzonico Giovanni.
Lopagno(19.30) festa di Sant’Apollonia; leg.to Sant’Apollonia; leg.to Morosoli Domenico;
def.ti Maria e Giovanni da Nini; def.ta Pina da Alba.
44
pietre
Natale 2012 vive
DOMENICA 10
Lugaggia
Ultima domenica dopo l’Epifania
Sir 18, 11-14; 2Cor 2, 5-11; Lc 19, 1-10
Grande è la misericordia del Signore.
(08.00) leg.to Bernasconi Emilio; Antonini Giuseppe e Olga; leg.to Storni Giorgio; def.ti Fontana-Martignoni.
Sala
(09.00) leg.to Menghetti Lucia, Teresa e Marina.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete
(10.00) ann. Rovelli Michele;. def.ti Mini Giuseppe e Natalina e David da Marisa.
Bidogno
(10.30) ann. def.ti Bianda Ortensia e Battista.
Tesserete
(19.30) def.ti Franco e fam. Petrocchi da Rosanna.
LUNEDÌ 11
Memoria della B.V.M di Lourdes
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti;
Tesserete
(10.00) def.to Storni Giuseppe (Vitalino); def.ta Besomi Bianca; ann. Quadri Teresita e figlio Mario da Mariuccia e fam.
Bidogno
(10.30) leg.to Fontana Cornelio, Francesca e Rosina.
Tesserete
(16.00) Rosario e benedizione dei bambini.
Tesserete
(19.30) Rosario meditato e processione alla Grotta.
MARTEDÌ 12
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Campestro
(17.30) def.te amiche Giovannella Elisabetta e Clementina; def.ti nonni Soffiaturo
Angeladea e Giuseppe.
MERCOLEDÌ 13
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Vaglio
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15) leg.to Quirici Modestina.
(17.30) leg.to Airoldi Vivina.
GIOVEDÌ 14
Memoria dei Ss. Cirillo e Metodio patroni d’Europa e San Valentino
vescovo e martire
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Lopagno
(17.30) leg.to Galli Giuseppe e Ida; def.to Renato e def.ti fam. Bettini da Sonia.
Bigorio
(19.30) festa di San Valentino; leg.to Hanner Joseph e Suzanne; leg.to San Valentino; per intenzione particolare.
VENERDÌ 15
Feria
Istituto Don Orione (06.30) per i defunti.
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Almatro
(17.30) leg.to Quadri Piera.
SABATO 16
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Corticiasca
(17.15) pro popolo.
Tesserete
(17.30) per i defunti.
Roveredo(18.00) leg.to Mini Edoardo; def.ta Scascighini Letizia.
DOMENICA 17
Vaglio
I di Quaresima
Gl 2, 12b-18; 1Cor 9, 24-27; Mt 4, 1-11
Rendimi puro, Signore, dal mio peccato.
(08.00) leg.to Ferrari Nando e Teresina e defunti di Ferrari Ester; leg.to Lepori
Martina.
Sala
(09.00) leg.to Rovelli Ida; leg.to Canonica Remo; leg.to Lepori Rosa.
Casa S. Giuseppe (09.15) per i defunti.
Tesserete (10.00) ann. Airoldi Anita.
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pietre
Natale 2012 vive
Bidogno
Tesserete
(10.30) def.ti Vanetta Guido e Anna.
(19.30) per i defunti.
LUNEDÌ 18
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) per i defunti.
MARTEDÌ 19Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Casa Capriasca
(16.30) per i defunti.
Bigorio
(17.30) leg.to Ruggia Matteo e Celestina.
MERCOLEDÌ 20Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Bidogno
(17.15) leg.to Canonica Clelia.
Campestro
(17.30) def.ti nonni di Nicoantonio Angela e Giuseppe.
Oggio
(17.30) def.ta Petralli Anna da nipote Angela.
GIOVEDÌ 21
Casa S. Giuseppe
Cagiallo
Odogno
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.30) leg.to Cattaneo Pierino.
(17.30) leg.to Ferrari Antonio e Angiolina.
VENERDÌ 22
Tesserete
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Tesserete
Feria aliturgica
(09.00) Lodi e meditazione.
(16.15) Via Crucis.
(17.30) Via Crucis.
(19.30) Via Crucis.
SABATO 23
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti;
Corticiasca
(17.15) in ringraziamento.
Tesserete
(17.30) def.ti Anselmini Ezio e Maria da Carlo e Elsa.
Roveredo(18.00) per i defunti.
DOMENICA 24
Lugaggia
Sala
Casa S. Giuseppe
Tesserete
Bidogno
Tesserete
II di Quaresima
Dt 6, 4; 11,18-28; Gal 6, 1-10; Gv 4, 5-42
Signore, tu solo hai parole di vita eterna.
(08.00) leg.to Anselmini Antonia; def.ti Antonini-Foletti.
(09.00) leg.to Storni Nino; leg.to Lepori Giovanni e Regina.
(09.15) per i defunti.
(10.00) per la comunità.
(10.30) def.to D’Angelo Nunzio.
(19.30) def.to Scascighini Luigi.
LUNEDÌ 25
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Tesserete
(17.30) per i defunti.
MARTEDÌ 26
Casa S. Giuseppe
Almatro
Bigorio
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.30) def.ti Quadri Nino e Giuseppe da Irene.
(17.30) per i defunti.
MERCOLEDÌ 27 Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Bidogno
(17.15) def.ta Quirici Olga; def.to D’Angelo Nunzio.
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pietre
Natale 2012 vive
Sureggio
Vaglio
(17.30) leg.to Storni Carolina fu Antonio.
(17.30) leg.to Lepori Armida; leg.to Quadri Giordano; def.ta Bernasconi Giulia da
figlia e fam.
GIOVEDÌ 28
Feria
Casa S. Giuseppe (07.00) per i defunti.
Lopagno
(17.30) leg.to Bettini Renato; def.ta Clericetti Margherita da Nini e fam.; def.ti
Pratelli Domenico da Nini, Giuseppe e Serena.
Odogno
(17.30) ann. Airoldi Ester e Giovanni; def.ti De Luigi Rina e Rovelli Piera dai famigliari.
Marzo
Apostolato della Preghiera
Intenzioni affidate dal Papa
Generale:
Missionaria:
VENERDÌ 1º
Tesserete
Casa S. Giuseppe
Bidogno
Tesserete
SABATO 2
Casa S. Giuseppe
Corticiasca
Tesserete
Roveredo
DOMENICA 3
Vaglio
Sala
Casa S. Giuseppe
Tesserete
Bidogno
Tesserete
Perché cresca il rispetto per la natura, nella consapevolezza che l’intera creazione
è opera di Dio affidata alla responsabilità umana.
Perché i vescovi, i presbiteri e i diaconi siano instancabili annunciatori del Van-gelo
sino ai confini della terra.
Feria aliturgica
(09.00) Lodi e meditazione.
(16.15) Via Crucis.
(17.30) Via Crucis.
(19.30) Via Crucis.
Feria
(07.00) per i defunti.
(17.15) def.ta fam. Canonica Anita.
(17.30) leg.to Antonini Pietro e Maria e defunti; leg.to Bajoni Antonio e Pia e
sorelle Gibellini; ann. def.ta Savi Marta dai fam.
(18.00) leg.to coniugi Lepori Domenico e Carolina.
III di Quaresima
Dt 18, 9-22; Rm 3, 21-26; Gv 8, 31-59
Salvaci, Signore, nostro Dio.
(08.00) leg.to Fumasoli Carlo; leg.to Airoldi Ferrari Maria; leg.to Airoldi Renzo.
(09.00) leg.to Lepori Irma.
(09.15) per i defunti.
(10.00) leg.to Menghetti Elvezio e Celestina; leg.to Cattaneo Margherita fu Antonio; ann. Vanini Lina.; def.ti Morosoli Ivonne e Vittorino.
(10.30) leg.to Quirici Tranquillo e Rosa; def.to D’Angelo Nunzio.
(19.30) leg.to Anselmini Enrico.
Messe per l’Amazzonia
1 def.to Meier Heini da Maria e figli; 1 def.ti fam. Airoldi Giovanni e Mini; 10 def.ti De Lorenzi-Foglia;
1 def.ti Lepori Arnoldo e Betty e Molteni Pietro; 1 def.ti Sarinelli da Giuseppina; 1 def.ti di Cimadera
da Giuseppina; 2 def.to Sarinelli Giuseppe dalla moglie; 1 def.te Dorotea e Helene; 1 def.te Carlotta e Giuliana; 1 per i def.ti di Quadri Pia; 1 per conoscenti defunti dimenticati; 1 per Ines, Iride,
Padre Carlo e genitori Mondini; 1 per genitori Carlo e Maddalena, Magda e Mario; 1 per sorella
Anna Rossinelli e amica Sproeller; 3 def.ti genitori di Liliana e Dario; 3 def.ti Fassora-Campana da
Liliana; 1 def.ti parenti di Vaglio da Liliana e Dario; 1 def.ti Lepori da Liliana e Dario.
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P.P. 6950 TESSERETE
Coro S. Stefano di Tesserete
Concerto di Natale
Sabato 15 dicembre 2012 alle ore 20.30
Chiesa Prepositurale Santo Stefano di Tesserete
A richiesta di molti amici
riproponiamo la “Misa criola”
con solisti e orchestra di strumenti andini
Entrata libera
*********
Mercatino di Natale 2012
Sabato 1º dicembre dalle ore 10.00 alle ore 18.00
nel nucleo di Tesserete
(in caso di pioggia o neve manifestazione annullata)
Intrattenimenti
Sulla piazzetta in via Canonica
Ore 15.00
Ore 15.15
Ore 15.30
Canti natalizi
Animazione per i bambini
Arriva San Nicolao
Dalle ore 10.30 alle ore 12.00 canti natalizi della scuola di musica
dei bambini di Capriasca
All’imbrunire spettacolo con il fuoco
Organizzazione comune di Capriasca e Coro Santo Stefano
TBS, La Buona Stampa sa - Pregassona (Lugano)
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Natale 2012 vive
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Natale 2012 vive
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Natale 2012 vive
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Natale 2012 vive
La Corale di Tesserete
e la
Corale Santa Cecilia di Monte Carasso
invitano la popolazione al loro
Concerto di Natale
Domenica 2 dicembre 2012, alle ore 16.30
Chiesa Prepositurale Santo Stefano di Tesserete
Entrata libera
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Natale 2012 vive
Catechesi del Santo Padre sul Battesimo
Il Battesimo non è solo "una cerimonia" o "un'operazione cosmetica", ma il
mezzo attraverso il quale "siamo uniti a
Dio in una nuova esistenza, apparteniamo a Lui e siamo immersi in Dio stesso".
Sull’importanza e profondità di questo
Sacramento si è concentrato il discorso
di Benedetto XVI tenuto a braccio, ieri
sera, nella Basilica di San Giovanni in
Laterano, a Roma, durante l’inaugurazione del Convegno Ecclesiale.
L’incontro, che si svolgerà fino a mercoledì 13 giugno e conclude l’anno pastorale della Diocesi di Roma, ha scelto infatti
quest’anno come tema: Andate e fate
discepoli, battezzando e insegnando.
Riscopriamo la bellezza del Battesimo.
Proprio partendo da questa frase del
Vangelo di Matteo, il Papa ha interrogato i presenti: “Perché non è sufficiente
per il discepolato conoscere le dottrine
di Gesù, conoscere i valori cristiani? Perché è necessario essere battezzati?”.
Una prima risposta, ha spiegato il Santo
Padre, ci viene data direttamente dalle
parole del Signore. La scelta della parola «nel nome del Padre» nel testo greco
– ha detto – mostra come Dio “non
dice «in nome» della Trinità, ma dice
«eis to onoma», cioè una immersione
nel nome della Trinità, una interpenetrazione dell’essere di Dio e del nostro
essere”.
Come “nel matrimonio”, ha proseguito, dove “due persone diventano una
nuova unica realtà, con un nuovo unico
nome”, così il nostro essere, attraverso
il Battesimo, viene inserito “nel nome di
Dio”, in modo che “il Suo nome diventa
il nostro nome”.
Tutto questo porta a delle conseguenze: innanzitutto la priorità e centralità di
Dio nella nostra vita, il fatto cioè “Dio
non è una realtà da discutere, non è
una stella lontana, ma l’ambiente della
nostra vita”. “Noi siamo in Dio e Dio
è in noi”, ha osservato Benedetto XVI;
tutti, dunque, siamo esortati a “tenere
conto di questa presenza” e a “viverla
realmente”.
Una seconda conseguenza è quella che
il Pontefice ha definito la “passività” del
divenire cristiani. “Divenire cristiani non
è una cosa che segue da una mia decisione. Non sono io che mi faccio cristiano, io sono assunto, preso in mano da
Dio, e dicendo «sì» a questa Sua azione,
divento cristiano”, ha precisato il Papa.
Il fatto “di non farsi da se stessi cristiani, ma di essere fatti cristiani da
Dio”, ha aggiunto, implica già un po’ il
mistero della Croce: “solo morendo al
mio egoismo, uscendo da me stesso,
posso essere cristiano”. In quest’ottica, la terza conseguenza del Battesimo
è la “comunione con gli altri”: “Essere
battezzati non è mai un atto solitario di
«me», ma è sempre necessariamente
un essere unito con tutti gli altri, in unità
e solidarietà con tutto il Corpo di Cristo”.
Il Sacramento battesimale rompe,
quindi, le barriere dell’individualismo e
dell'isolamento che attanagliano l’uomo per sua natura, immergendolo “in
tutta la comunità dei suoi fratelli e sorelle”. Grazie ad esso, dunque, ci è permesso di entrare “nella vita indistruttibile di Dio” e di compiere “il primo passo
verso la Resurrezione”.
Lo stesso rito ci permette di capire cosa
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pietre
Natale 2012 vive
più precisamente sia il Battesimo. In
esso troviamo due elementi: la parola
e l’acqua. In particolare quest’ultima,
rimarca il fatto che il Battesimo “non è
solo una cerimonia, un rituale introdotto tempo fa”, tantomeno “un lavaggio"
ma molto più. Esso, ha sottolineato
Benedetto XVI, “è morte e vita: morte
di una certa esistenza e rinascita, risurrezione a nuova vita”.
L’acqua ci ricorda tutto questo, perché
“ci fa pensare al mare”, al Mar Rosso
in particolare, e dunque alla “morte”. Il
mare, infatti, ha spiegato il Santo Padre,
in tutte le esperienze dell’Antico Testamento, “è divenuto per i cristiani simbolo della Croce, perché solo attraverso
la morte, ovvero una rinuncia radicale
nella quale si muore ad un certo tipo
di vita, può realizzarsi la rinascita e può
realmente esserci vita nuova”. Tutto
questo è simboleggiato, durante il rito,
dal fonte, rappresentazione dell’acqua
come “origine di tutta la vita”.
C’è poi la parola, che si presenta in tre
elementi: rinunce, promesse, invocazioni. Parole, in cui “è presente tutto il
nostro cammino battesimale e si realizza una decisione” ha dichiarato il Pontefice. Con esse, quindi, e anche con i
simboli, “il Battesimo si estende a tutta
la nostra vita”.
Tra le rinunce, in particolare, Benedetto XVI si è soffermato sulla seconda:
«Rinunciate alle seduzioni del male per
non lasciarvi dominare dal peccato?».
Questa, ha precisato, significa emanciparsi oggi da “un modo di vivere, in cui
non conta la verità, ma l'apparenza, l'effetto, la sensazione, in cui sotto il pretesto della verità, in realtà, si distruggono
uomini”.
In tal senso, il Santo Padre ha esortato
a “dire no” a quel tipo di cultura “che
non cerca il bene, il cui moralismo è, in
realtà, una maschera per confondere,
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creare confusione e distruzione”. Essere
battezzati significa sostanzialmente liberarsi da questa “cultura della calunnia”,
in cui la menzogna “si presenta nella
veste della verità e dell’informazione” e
in cui “si cerca solo il benessere materiale, negando Dio”.
La rinuncia “al peccato per vivere nella
libertà dei figli di Dio” vuol dire quindi
“ammettere che il peccato non è indifferente a Dio, non è una parola ridicola", e ammettere "che la libertà non è,
come oggi si intende, emanciparsi dalla
fede e, quindi, in fin dei conti, emanciparsi da Dio”.
Una tale consapevolezza, ha soggiunto
il Papa, ci porta “finalmente a rinunciare
a satana”, ovvero al “dire un "sì" a Dio
e un "no" al potere del maligno, che si
vuole fare Dio in questo mondo”. “Non
si tratta semplicemente di una formula – ha concluso - ma di un dialogo di
Dio con noi. Solo se accettiamo Cristo
come via, incominciamo realmente a
capire la Sua verità”.
Un ultimo pensiero, Papa Benedetto
XVI l’ha rivolto al Battesimo dei bambini e al frequente interrogativo che ci si
pone a riguardo: “Sarebbe necessario
farlo dopo un cammino catecumenale? Possiamo imporre ad un bambino
la religione da vivere? Non dobbiamo
lasciare al bambino la scelta?”.
Questo Sacramento “ci dona la vita”,
ha ribadito, e “la vita ci viene data
senza che noi possiamo scegliere se
vogliamo vivere o no”, senza che a nessuno venga chiesto “vuoi essere nato o
no?”.
“Il Battesimo non è contro la libertà”,
ha affermato il Papa, anzi “proprio in
quanto garanzia del bene di Dio e della
Sua protezione sulla vita, può giustificare anche il dono della vita stessa”. Un
dono “che ci viene dato senza previo
consenso”.
pietre
Natale 2012 vive
L’Anno della fede. La fede della Chiesa
Benedetto XVI, mercoledì, 31 ottobre 2012
Cari fratelli e sorelle,
continuiamo nel nostro cammino di
meditazione sulla fede cattolica. La settimana scorsa ho mostrato come la fede
sia un dono, perché è Dio che prende
l’iniziativa e ci viene incontro; e così la
fede è una risposta con la quale noi Lo
accogliamo come fondamento stabile
della nostra vita. E’ un dono che trasforma l’esistenza, perché ci fa entrare nella
stessa visione di Gesù, il quale opera in
noi e ci apre all’amore verso Dio e verso
gli altri.
Oggi vorrei fare un altro passo nella
nostra riflessione, partendo ancora una
volta da alcune domande: la fede ha un
carattere solo personale, individuale?
Interessa solo la mia persona? Vivo la
mia fede da solo? Certo, l’atto di fede
è un atto eminentemente personale,
che avviene nell’intimo più profondo e
che segna un cambiamento di direzione, una conversione personale: è la mia
esistenza che riceve una svolta, un orientamento nuovo. Nella Liturgia del Battesimo, al momento delle promesse, il
celebrante chiede di manifestare la fede
cattolica e formula tre domande: Credete in Dio Padre onnipotente? Credete in
Gesù Cristo suo unico Figlio? Credete
nello Spirito Santo? Anticamente queste
domande erano rivolte personalmente a colui che doveva ricevere il Battesimo, prima che si immergesse per tre
volte nell’acqua. E anche oggi la risposta è al singolare: «Credo». Ma questo
mio credere non è il risultato di una mia
riflessione solitaria, non è il prodotto
di un mio pensiero, ma è frutto di una
relazione, di un dialogo, in cui c’è un
ascoltare, un ricevere e un rispondere; è
il comunicare con Gesù che mi fa uscire
dal mio «io» racchiuso in me stesso per
aprirmi all’amore di Dio Padre. E’ come
una rinascita in cui mi scopro unito non
solo a Gesù, ma anche a tutti quelli
che hanno camminato e camminano
sulla stessa via; e questa nuova nascita, che inizia con il Battesimo, continua
per tutto il percorso dell’esistenza. Non
posso costruire la mia fede personale in
un dialogo privato con Gesù, perché la
fede mi viene donata da Dio attraverso
una comunità credente che è la Chiesa
e mi inserisce così nella moltitudine dei
credenti in una comunione che non è
solo sociologica, ma radicata nell’eterno
amore di Dio, che in Se stesso è comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, è Amore trinitario. La nostra
fede è veramente personale, solo se è
anche comunitaria: può essere la mia
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pietre
Natale 2012 vive
fede, solo se vive e si muove nel «noi»
della Chiesa, solo se è la nostra fede, la
comune fede dell’unica Chiesa.
Alla domenica, nella Santa Messa, recitando il «Credo», noi ci esprimiamo in
prima persona, ma confessiamo comunitariamente l’unica fede della Chiesa.
Quel «credo» pronunciato singolarmente si unisce a quello di un immenso coro
nel tempo e nello spazio, in cui ciascuno
contribuisce, per così dire, ad una concorde polifonia nella fede. Il Catechismo della Chiesa Cattolica riassume in
modo chiaro così: «”Credere” è un atto
ecclesiale. La fede della Chiesa precede, genera, sostiene e nutre la nostra
fede. La Chiesa è la Madre di tutti i credenti. “Nessuno può dire di avere Dio
per Padre, se non ha la Chiesa come
Madre” [san Cipriano]» (n. 181). Quindi
la fede nasce nella Chiesa, conduce ad
essa e vive in essa. Questo è importante
ricordarlo.
Agli inizi dell’avventura cristiana, quando lo Spirito Santo scende con potenza
sui discepoli, nel giorno di Pentecoste
- come narrano gli Atti degli Apostoli
(cfr 2,1-13) - la Chiesa nascente riceve la
forza per attuare la missione affidatale
dal Signore risorto: diffondere in ogni
angolo della terra il Vangelo, la buona
notizia del Regno di Dio, e guidare così
ogni uomo all’incontro con Lui, alla fede
che salva. Gli Apostoli superano ogni
paura nel proclamare ciò che avevano
udito, visto, sperimentato di persona
con Gesù. Per la potenza dello Spirito
Santo, iniziano a parlare lingue nuove,
annunciando apertamente il mistero di
cui erano stati testimoni. Negli Atti degli
Apostoli ci viene riferito poi il grande
discorso che Pietro pronuncia proprio
nel giorno di Pentecoste. Egli parte
da un passo del profeta Gioele (3,15), riferendolo a Gesù, e proclamando
il nucleo centrale della fede cristiana:
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Colui che aveva beneficato tutti, che era
stato accreditato presso Dio con prodigi
e segni grandi, è stato inchiodato sulla
croce ed ucciso, ma Dio lo ha risuscitato
dai morti, costituendolo Signore e Cristo. Con Lui siamo entrati nella salvezza
definitiva annunciata dai profeti e chi
invocherà il suo nome sarà salvato (cfr
At 2,17-24). Ascoltando queste parole di
Pietro, molti si sentono personalmente
interpellati, si pentono dei propri peccati e si fanno battezzare ricevendo il dono
dello Spirito Santo (cfr At 2, 37-41). Così
inizia il cammino della Chiesa, comunità
che porta questo annuncio nel tempo e
nello spazio, comunità che è il Popolo di
Dio fondato sulla nuova alleanza grazie
al sangue di Cristo e i cui membri non
appartengono ad un particolare gruppo sociale o etnico, ma sono uomini e
donne provenienti da ogni nazione e
cultura. E’ un popolo «cattolico», che
parla lingue nuove, universalmente
aperto ad accogliere tutti, oltre ogni
confine, abbattendo tutte le barriere.
Dice san Paolo: «Qui non vi è Greco o
Giudeo, circoncisione o incirconcisione,
barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo
è tutto e in tutti” (Col 3,11).
La Chiesa, dunque, fin dagli inizi è il
luogo della fede, il luogo della trasmissione della fede, il luogo in cui, per
il Battesimo, si è immersi nel Mistero
Pasquale della Morte e Risurrezione di
Cristo, che ci libera dalla prigionia del
peccato, ci dona la libertà di figli e ci
introduce nella comunione col Dio Trinitario. Al tempo stesso, siamo immersi nella comunione con gli altri fratelli
e sorelle di fede, con l’intero Corpo di
Cristo, tirati fuori dal nostro isolamento. Il Concilio Ecumenico Vaticano II lo
ricorda: «Dio volle salvare e santificare
gli uomini non individualmente e senza
alcun legame fra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che Lo ricono-
pietre
Natale 2012 vive
scesse nella verità e fedelmente Lo servisse» (Cost. dogm. Lumen gentium,
9). Richiamando ancora la liturgia del
Battesimo, notiamo che, a conclusione delle promesse in cui esprimiamo la
rinuncia al male e ripetiamo «credo» alle
verità della fede, il celebrante dichiara:
«Questa è la nostra fede, questa è la
fede della Chiesa e noi ci gloriamo di
professarla in Cristo Gesù nostro Signore». La fede è virtù teologale, donata da
Dio, ma trasmessa dalla Chiesa lungo
la storia. Lo stesso san Paolo, scrivendo
ai Corinzi, afferma di aver comunicato
loro il Vangelo che a sua volta anche lui
aveva ricevuto (cfr 1 Cor 15,3).
Vi è un’ininterrotta catena di vita della
Chiesa, di annuncio della Parola di Dio,
di celebrazione dei Sacramenti, che
giunge fino a noi e che chiamiamo Tradizione. Essa ci dà la garanzia che ciò
in cui crediamo è il messaggio originario di Cristo, predicato dagli Apostoli.
Il nucleo dell’annuncio primordiale è
l’evento della Morte e Risurrezione del
Signore, da cui scaturisce tutto il patrimonio della fede. Dice il Concilio: «La
predicazione apostolica, che è espressa
in modo speciale nei libri ispirati, doveva essere consegnata con successione
continua fino alla fine dei tempi» Cost.
dogm. Dei Verbum, 8). In tal modo, se
la Sacra Scrittura contiene la Parola di
Dio, la Tradizione della Chiesa la conserva e la trasmette fedelmente, perché gli
uomini di ogni epoca possano accedere alle sue immense risorse e arricchirsi
dei suoi tesori di grazia. Così la Chiesa
«nella sua dottrina, nella sua vita e nel
suo culto trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa
crede» (ibidem).
Vorrei, infine, sottolineare che è nella
comunità ecclesiale che la fede personale cresce e matura. E’ interessante
osservare come nel Nuovo Testamento
la parola «santi» designa i cristiani nel
loro insieme, e certamente non tutti
avevano le qualità per essere dichiarati santi dalla Chiesa. Che cosa si voleva
indicare, allora, con questo termine? Il
fatto che coloro che avevano e vivevano
la fede in Cristo risorto erano chiamati
a diventare un punto di riferimento per
tutti gli altri, mettendoli così in contatto con la Persona e con il Messaggio di
Gesù, che rivela il volto del Dio vivente.
E questo vale anche per noi: un cristiano che si lascia guidare e plasmare man
mano dalla fede della Chiesa, nonostante le sue debolezze, i suoi limiti e le
sue difficoltà, diventa come una finestra
aperta alla luce del Dio vivente, che riceve questa luce e la trasmette al mondo.
Il Beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica
Redemptoris missio affermava che «la
missione rinnova la Chiesa, rinvigorisce
la fede e l’identità cristiana, dà nuovo
entusiasmo e nuove motivazioni. La
fede si rafforza donandola!» (n. 2).
La tendenza, oggi diffusa, a relegare la
fede nella sfera del privato contraddice
quindi la sua stessa natura. Abbiamo
bisogno della Chiesa per avere conferma della nostra fede e per fare esperienza dei doni di Dio: la sua Parola, i
Sacramenti, il sostegno della grazia e la
testimonianza dell’amore. Così il nostro
«io» nel «noi» della Chiesa potrà percepirsi, ad un tempo, destinatario e protagonista di un evento che lo supera:
l’esperienza della comunione con Dio,
che fonda la comunione tra gli uomini. In un mondo in cui l’individualismo
sembra regolare i rapporti fra le persone, rendendole sempre più fragili, la
fede ci chiama ad essere Popolo di Dio,
ad essere Chiesa, portatori dell’amore e della comunione di Dio per tutto il
genere umano (cfr Cost. past. Gaudium
et spes, 1). Grazie per l’attenzione.
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