Esempio di alcuni testi

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Esempio di alcuni testi
a.s. 2013-2014, n. 1 Settembre-ottobre 2013
Materiali aggiuntivi per “Percorsi didattici I grado”
(a cura di R. Quinterii)
Esempio di alcuni testi Confusione delle lingue
Rappresentazione della torre di Babele, mito biblico che potrebbe essere stato influenzato dal mito di
Enki.
Nel racconto epico sumero, in un discorso di Enmerkar si narra come un tempo la lingua fosse una,
ma poi divennero molte. La traduzione della tavoletta ad opera di Kramer racconta l’evento:
(http://it.wikipedia.org/wiki/Enki - cite_note-9)
«Una volta non c’erano serpenti, non c’erano scorpioni,
Non c’erano le iene, non c’erano i leoni,
Non c’erano cani selvaggi, nessun lupo,
Non c’era paura, nessun terrore,
L’uomo non aveva rivali.
In questi giorni, le terre di Subure Hamazi
Le lingue sumere unite in armonia, le grandi terre dei decreti dei principi,
Uri, la terra di cui tutto era appropriato,
La terra di martu, riposava in sicurezza,
L’intero universo, le persone all’unisono
Per Enlil in una lingua sola. (Allora) Enki, il Signore dell’Abbondanza (di cui) i comandi sono fidati Il
Signore della Saggezza, che comprende la terra,
Il signore degli dei,
Dotato di saggezza, il Signore di Eridu
Cambiò la lingua nelle loro bocche, ha portato discordia in essa
Nella parlata dell’uomo che fino ad ora era una».
Il racconto presenta delle similitudini a quelle presenti nella Bibbia nel libro della Genesi 11, 11-19
dove Dio decise di punire gli uomini per averlo oltraggiato.
Genesi 11,1-9 LA TORRE DI BABELE
1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini
capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite,
facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4
Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un
nome, per non disperderci su tutta la terra». 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli
uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una
lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro
impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno
la lingua dell'altro». 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la
città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là
il Signore li disperse su tutta la terra.
Enki e il Diluvio
Antica tavola in cui è descritto il racconto su Atrahasis. In esposizione presso il British Museum
Secondo la mitologia sumera, Enki aiutò l’umanità a sopravvivere al diluvio che fu scagliato sul
mondo con lo scopo di distruggere l’uomo. Nella più recente Leggenda di Atrahasis, Enlil, il re
degli dei, dispone di distruggere l’umanità, infastidito dall’incessante rumore che essi provocano,
offensivo per le sue orecchie. Successivamente invia Siccità, Carestia e Piaga per eliminarla, ma
Enki ostacola i piani del fratellastro insegnando ad Atrahasis i segreti dell’irrigazione, dei granai e
della medicina. L’umanità ricomincia a proliferare una quarta volta. Infuriato, Enlil, convoca in
concilio gli Dei e strappa loro la promessa di non rivelare all’umanità i suoi piani sul loro totale
annientamento. Enki non racconta di questa decisione ad Atrahasis, ma segretamente lo istruisce su
come costruire una sorta di barca per la sua famiglia, o di come portarlo nel paradiso all’interno di
una barca magica. Dopo sette giorni di Diluvio, Atrahasis libera in cielo una rondine, un corvo ed
una colomba, nel tentativo di scoprire se le acque si sono ritirate in qualche luogo. Sul ponte della
sua imbarcazione viene compiuto un sacrificio per gli dei che viene da essi apprezzato. Ma Enlil è
arrabbiato poiché i suoi piani sono stati nuovamente vanificati, ed Enki viene indicato come il
colpevole. Come il dio di ciò che noi chiameremmo ecologia, Enki spiega ad Enlil come sia
ingiusto punire l’incolpevole Atrahasis per i peccati dei suoi compagni, e promette che gli dei non
elimineranno l’umanità se praticheranno il controllo delle nascite e vivranno nel rispetto della
natura utilizzando solo i mezzi che essa fornisce loro. La minaccia/promessa è stata fatta, se però gli
esseri umani non adempieranno al loro compito e non manterranno fede al patto, gli dei saranno
liberi di devastare la terra ancora una volta.
Questo sembra essere il più antico mito del medio oriente tra quelli riguardanti il Diluvio
universale. Gli studiosi della mitologia mesopotamica, ritengono che Enki/Ea abbia dato origine ad
Uriel uno degli Arcangeli della tradizione ebraica, il quale comunicò a Noè la volontà di Dio di
sommergere la terra con le sue acque ed istruendolo su come costruire un'arca che lo avrebbe
condotto in salvo.
Racconto di Noè (Genesi 6, 1-22)
Questionario per i ragazzi:
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Metti in evidenza i punti in comune tra i due racconti
Sottolinea gli aspetti riferiti alla mentalità del tempo
Quali sono gli insegnamenti biblici del racconto di Genesi?