Storia di Magic - Nuovo Mondo di Tenebra
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Storia di Magic - Nuovo Mondo di Tenebra
Il Thran All’inizio della nostra storia,il mondo era popolato da varie razze,sulle quali predominava la sapiente razza dei Thran. E fu proprio un Than il personaggio che incise maggiormente nella storia di tutto il multiverso:Yawgmoth. Il dio di Phyrexia è nato come un semplice uomo mortale durante il regno dei Thran, fin ora la cultura più avanzata di Dominaria.Circa 2000-5000 anni prima della nascita del Viandante Dimensionale Urza, Yawgmoth spese la sua vita dedicato a curare il corpo umano in ogni modo che poteva. Yawgmoth credeva che il corpo umano fosse una complicata costruzione organica e tutte le malattie o i difetti fisici erano dovuti a batteri e virus, non a spiriti maligni. Tuttavia, il suo genio è stato stimolato da una insaziabile sete di potere e la credenza di poter conquistare tutti da solo. Le idee del Yawgmoth sulla medicina erano così rivoluzionarie da condurlo all’esilio dall'impero dei Thran. L'impero non si riprenderà più da questa decisione. Quel giorno, si erano procurati l’ira di Yawgmoth. Yawgmoth vagò per la terra spargendo la sua visione ovunque andasse. Viaggiò fino alle lontane terre del regno dei nani degli Abissi di Oryn ed infettò il nano che l’ospitava con un’orribile malattia. Fuggendo dal regno, Yawgmoth in seguito viaggiò sino al continente della foresta di Argoth, dove fece prigioniera la sacerdotessa elfica Elyssendril Lademmdrith e la istruì . Yawgmoth aveva infettatogli elfi con un virus mortale ed richiese un riscatto, promettendo una cura. Dopo il pagamento del riscatto, Yawgmoth lasciò tranquillamente la terra di Argoth nella miseria. In seguito, il futuro dio rilasciò una piaga mortale sui minotauri di Talruuan per ossevarene con meravigliagli effetti. Poi Yawgmoth viaggiò a Jamuraa, dove infettò la classe dominante di un’intera tribù di gatti guerrieri con una strana forma di rabbia. Successivamente avvelenò le tribù umane di Gulatto Meisha senza alcuna ragione a parte il suo capriccio. La sua vittima seguente fu il bey viashino regnante, che venne sezionato dopo avere ospitato il guaritore a casa sua. Ma queste atrocità non erano ancora nulla. La sua vendetta sui Thran era l’unica cosa di cui gli importasse. Yawgmoth venne raggiunto dalla voca che il genio dei Thran Glacian, un uomo strumentalizzato nella sua solitudine,stava per morire a causa di una malattia di cui nessun medico riusciva a capire la causa. Apparentemente, un uomo malato che brandiva un cristallo aveva attaccato Glacian nel suo laboratorio. Yawgmoth seppe che il suo esilio sarebbe stato revocato soltanto se avesse cercato di trovare una causa per questa malattia e l’avesse sconfitta. Egli sorrise e si mise in viaggio per la metropoli Thran di Halcyon. Yawgmoth arrivò ad Halcyon come un mendicante,la sporcizia aderisce ai suoi abiti stracciati come se fosse uno sconosciuto ai Thran.Vorrebbe andarsene come un anziano. Vorrebbe andarsene come un monarca. Vorrebbe andarsene come un dio. Ai cancelli di Halcyon, Rebbec si alzò in piedi per salutarlo. Capo architetto dei Thran e moglie di un vecchio inventore, Rebbec accolse Yawgmoth come un serpente nel suo seno. Quasi subito, Yawgmoth si innamorò del bell’architetto.Fu lievemente meno stupito dalla città che aveva costruito. Halcyon era una metropoli prosperante, ma anche molto di più. L'intera città era alimentata da una nuova scienza rivoluzionaria conosciuta come le pietre del potere. Queste pietre del potere, una volta caricati, potrebbero rimanere una via eterna,anche se costosa, per facilitare la vita di tutti i giorni. Yawgmoth seppe che, prima della ferita di Glacian, era stato strumentalizzato nella ricerca di nuovi utilizzi delle pietre del potere per la vita dei Thran. I due viaggiarono fino al letto di morte di Glacian, trovando il genio non molto grato per l’opportunità di essere curato dall’uomo che aveva esiliato molto tempo prima. Tuttavia, Yawgmoth non si scoraggiò. Voleva trovare una cura,non importava il costo. La vita dell'uomo Glacian non significava niente per lui. Voleva trovare una cura per tenerlo in alto sopra le teste del popolo dei Thran e vederli inchinarsi davanti a lui. Yawgmoth apprese che la malattia,chiamata da lui phthisis, stava dilagando fra le Caverne del Dannato. Queste caverne, che si estendono sotto Halcyon, erano l’antica prigione dei banditi Thran. Nel corso degli anni, tuttavia, gli abitanti hanno dato nascita a nuove generazioni che non erano colpevoli di alcun crimine oltre a quello di essere nati da antichi abitanti del luogo. Yawgmoth viaggiò nelle caverne infette per osservare un particolare caso. Il rivoluzionario Dannato che aveva attaccato Glacian l’aveva colpito con una pietra del potere incrinata, una resa imperfetta dalla sua irregolarità, utilizzabile come un pugnale. L'uomo era stato apparentemente colpito da una malattia, forse la stessa che affliggeva il genio dei Thran. Dopo che Yawgmoth guadagni il rispetto dei Dannati uccidendo uno dei loro guerrieri, un piccolo ragazzo lo condusse nella Caverna di Quarantena, dove si trovava il malato Gix (egli stesso un personaggio memorabile nella storia di Dominaria e di Phyrexia). Yawgmoth portò Gix dalle Caverne dei Dannati all'infermeria di Glacian. Osservò che entrambi erano stati colpiti dal phthisis ed entrambi avevano risposto negativamente al contatto diretto con le pietre del potere. Queste osservazioni dovevano tuttavia attendere perché quel giorno ci doveva essere la grande inaugurazione del Tempio dei Thran, un enorme castello fluttuante progettato da Rebbec stessa. Il Tempio dei Thran ebbe un successo incredibile, ma indebolì l’umiltà del popolo dei Thran. Per tentare di elevarsi al livello di divinità, i Thran erano ignari del fatto che i personaggi oscuri vogliono usare il potere appena trovato per i loro scopi personali. E se la storia ci ha mostrato qualcosa, è che non c’è personaggio più scuro Yawgmoth. Mesi più tardi, Yawgmoth decifrò la causa della malattia.Lo Phthisis è causato dal contatto diretto con le pietre del potere Col tempo, le radiazioni dannose nelle Pietre del potere indeboliscono il sistema immunitario dell'essere umano, conducendo all’esaurimento mortale che ha colpito Glacian, Gix ed innumerevoli altri. Yawgmoth condivise questa rivelazione con Rebbec, Glacian e Gix. Rebbec era spaventata. Glacian era pieno di accuse. Yawgmoth era adirato. Soltanto Gix rise. Yawgmoth rivelò che, poichè le Caverne dei Dannati si trovano direttamente sotto Halcyon, la maggior parte delle radiazioni delle Pietre del potere erano dirette là. Questo era il motivo per cui il phthisis si è diffuso così velocemente nelle Caverne dei Dannati. Giorni più tardi, è stato scoperto che un furioso Gix era sparito. Yawgmoth e Rebbec condivisero i loro risultati con il Consiglio Legislatore di Halcyte. Dire che erano oltraggiati sarebbero grossolanamente inadeguato. Il guaritore di lebbrosi che era stato esiliato dalla loro bella città ha avuto la forza di ritornare e fare pigre speculazioni sul loro ritrovato potere,avendo un effetto nocivo sulla popolazione. Dietro suggerimento di Glacian che richiama,fu chiesto un voto sull’esilio di Yawgmoth . Yawgmoth è rimase calmo. Fece richiesta di un gruppo dei guaritori e di studenti da dargli per un più approfondito studio della phthisis. I Thran votarono per dare a Yawgmoth quanto richiesto,ma resero il guaritore dolorosamente conscio che, se non ci fossero stati risultati, il suo esilio sarebbe stato reintegrato. Giorni più tardi, i guaritori di Yawgmoth avevano sviluppato un possibile trattamento di cura. Anche se questo trattamento potrebbe non curare il phthisis, potrebbe impedirne lo spargersi. La loro ricerca avrebbe dovuto attendere, tuttavia. Era in corso una ribellione. Gix era ritornato con un ospite dei Dannati, interamente votato a far cadere Halcyon dalle travi per i suoi crimini contro di loro. La guardia di Halcyte attaccò i Dannati con scarso successo. Yawgmoth prese tutto questo come occasione mascherata. Ha rapito un ribelle contaminato dal phthisis per vedere se il suo nuovo trattamento funzionasse. I guaritori furono stupiti dai risultati. Il trattamento non ha soltanto fermato la malattia,ma ne ha persino causato l'inversione. Il ribelle colpito non era stato curato, ma era nella migliore condizione in cui si era mai trovato. L'infermo ebbe poche probabilità di ringraziare Yawgmoth, tuttavia. Il futuro dio lo rallentò poco dopo che il trattamento venne somministrato. Yawgmoth prese una portantina volante al tempio dei Thran,dove trovò Rebbec e una miriade di altri sotto attacco di Gix ed i suoi leali ribelli. Yawgmoth promise a Gix il trattamento se egli avesse fermato il suo attacco.Dopo essersi iniettato il trattamento ed aver visto i risultati positivi, acconsentì allo scambio di Yawgmoth. Yawgmoth venne immediatamente elevato alla posizione di un eroe locale. Aveva trovato un trattamento per la malattia che stava rovinando il popolo dei Thran. Aveva fermato la ribellione dei Dannati. Aveva lavorato per trovare una cura non soltanto per la popolazione dei Thran, ma anche per i Dannati,un tempo odiati. L'intera città lo accolse favorevolmente nei propri cuori. Si vorrebbe dilettare su questi organi, uno per uno. Il trattamento è stato somministrato alle persone colpite dei Thran e dei Dannati. Glacian, già fortemente deperito per gli effetti della malattia, è stato poco influenzato dal trattamento. La malattia aveva cominciato a colpire la mente del Glacian, e fu molta la ripugnanza di sua moglie. Rebbec era stata spinto dalle amorose braccia di Glacian nell'atteso abbraccio di Yawgmoth. Tuttavia, negli anni a venire, Yawgmoth non fu in grado(o forse non volle) di trovare una cura. Il trattamento somministrato al Dannato stava diventando sempre meno efficace. La maggior parte dei medici della città era sotto il controllo di Yawgmoth. Migliaia di cittadini Thran sono stati mandati alla Caverna di Quarantena per essere curati. Soltanto a centinaia era stato permesse di andare. Durante una cena con Rebbec, Glacian incontrò Yawgmoth faccia a faccia. La mente di Glacian era apparentemente spaccata in due, parzialmente a causa del pthisis, parzialmente a causa del suo genio. Rivelò i suoi programmi di aprire cancelli per nuovi mondi, mondi infiniti che stanno dormenti e con all’interno ogni Pietra del Potere carica. Questa idea era assolutamente assurda, ma sembrava anche completamente sincera. Yawgmoth ha avuto poco tempo per soppesare il significato di questa scoperta prima che Glacian interruppe ancora il suo pasto con le stesse conclusioni, completamente ignara di ciò che aveva fatto fino a pochi momenti prima. Rebbec divenne sempre più interessata alla salute di suo marito. Yawgmoth divenne sempre più interessato a Rebbec. Tuttavia, nei mesi successivi Rebbec era pronta a concedersi spontaneamente a Yawgmoth. Ma il gioco stava andando avanti troppo rapidamente. Yawgmoth è sempre stato interessato soltanto di Yawgmoth. Dopo il ritorno da un viaggio a Jamuraa, Yawgmoth venne informato del consiglio di Halcyte che i malati della Caverna di Quarantena stavano scappando in Halcyon. Insoddisfatti per la mancanza di risultati dai trattamenti dei Yawgmoth, avevano lasciato le caverne ed avrebbero potuto infettare altri Thran con il phthisis .A Yawgmoth è stato dato il controllo di uno squadrone di guardie di Halcyte per fermare queste fughein ogni modo in cui avesse potuto. Il guaritore godette molto nello schiacciare la vita dei malati. Un giorno, tutto cambiò. Yawgmoth cominciò il suo lungo viaggio dalla mortalità verso la divinità. Ispezionando l’ammalata forma di Glacian , Yawgmoth apprese che una certa specie del strega stava visitando il genio. Yawgmoth trovò una donna dagli immensi poteri nascosti avendo una conversazione con lo sfiorito Glacian. Questa donna, Dyfed, affermò di essere una planeswalker, una persona che esercitava la magia al pari di un dio. Yawgmoth non le credette,con molto disturbo per Dyfed .La dea trasportò Yawgmoth al distante piano di Pyrulea per mostrargli la veridicità delle sue parole. Le cose non potevano andare meglio per Yawgmoth. Aveva già ottenuto il favore di un’intera città. Ora voleva acciuffare il controllo di tutta l’esistenza. Presto è cominciato una seconda rivolta nelle Caverne dei Dannati. Questa volta,i cittadini di Halcyon erano pronti.A Yawgmoth sarebbe stato dato il controllo completo delle forze militari di Halcyon soltanto se fosse riuscito a respingere questi attacchi. Il guaritore preparò la guardia di Halcyte con armi e armature alimentate dalle Pietre del Potere,le quali permisero alla guardia di debellare rapidamente l'invasione. Dopo che il secondo tentativo di Gix di conquistare Halcyon era stato fermato, il popolo di Halcyte aveva elevato Yawgmoth al livello di eroe nazionale. Era vicino ad una cura per il phthisis. Aveva sconfitto i nemici dei Thran. Aveva guadagnato l’eterna lealtà di Gix. Ma Yawgmoth ebbe una nuova promessa da fare. Aveva scoperto che la malattia era soltanto un indebolimento delle difese naturali del corpo. Se avesse potuto in qualche modo incorporare organi migliori nel corpo, organici o artificiali,avrebbe quindi potuto arrestare queste malattie. Fece voto di fermare tutte le malattie, persino la malattia più grande di tutte: la morte. Una folla silenziosa lo guardava con stupore. Yawgmoth avrebbe reso immortali tutti i Thran. Li avrebbe resi divinità. Tuttavia, prima che Yawgmoth avesse potuto cominciare il suo lungo viaggio verso la divinità, il passato tornò ad infastidirlo. Una coalizione unita di nani, elfi, gatti guerrieri, viashino, minotauri e barbari si avvicinò ad Halcyon. Accusarono Yawgmoth delle sue colpe passate,di aver danneggiato le discendenze delle razze senzienti di Dominaria per migliaia di anni. I nani, in particolare,dichiararono che Yawgmoth avrebbe condotto i Thran sulla strada della rovina. Fu chiesto un voto per l’esilio di Yawgmoth, ma fallì ancora. Gli eserciti uniti lasciarono Halcyon dopo avere dichiarato guerra all’impero Thran. Cosa ancor peggiore, le città-stato Thran di Losanon, Wington e Chignon si erano rivoltate contro il resto dell'impero. Yawgmoth dichiarò la legge marziale. Una guerra civile scoppiò in pochi giorni. Nei giorni successivi, Glacian e Rebbec hanno pregarono Dyfed di liberare gli anziani Thran che erano stati imprigionati da Yawgmoth "per il loro bene". Rebbec accusò Yawgmoth di trascurare il suo compito di guarire Glacian. Yawgmoth dichiarò soltanto che non si sarebbe riposato fino a che Glacian non fosse stato bene. Allora, fece voto in, l’avrebbe combattuto fino alla morte per la mano di Rebbec in matrimonio. Nel frattempo, Yawgmoth ordinò a Glacian di andare alle Caverne dei Dannati con gli altri malati. Yawgmoth capì che non avrebbe potuto mantenere il suo potere sull'impero senza l’aiuto di Dyfed. Gli aveva mostrato rapide occhiate di altri mondi e desiderava moltissimo trovare un mondo non popolato in cui avrebbe potuto mandare i Thran a vivere in pace. Questo mondo, naturalmente, non sarebbe stato governato da nessun altro eccetto Yawgmoth. Dyfed andò a cercare un tale mondo e ritornò con successo. Questo mondo si sarebbe trasformato nel trono di Yawgmoth per novemila anni. Si sarebbe trasformato nel piano più vile e temuto in tutta l'esistenza. Ma per ora, era un delizioso paradiso. Yawgmoth, Rebbec e Dyfed osservarono la sua tranquilla bellezza. Il mondo era completamente vuoto e conteneva altri otto livelli,annidati uno sopra l’altro. Un piano artificiale generato da un planeswalker draconico, il piano non aveva bisogno nè di sole nè di pioggia per prosperare. Conteneva nelle sue otto sfere uno strato di energia pura che riscaldava perennemente il piano.Era una costruzione ampia e meccanica che alloggiò milioni di benevole creature artificiali. Yawgmoth voleva usare questo piano prima di tutto per guarire i malati di phthisis,poi per curare la mortalità e infine per regolare e lanciare il suo dominio su tutto il multiverso. Yawgmoth doveva trovare una cura per il phthisis,la cui degenerazione continua aveva contagiato il suo popolo.L’avrebbe combattuto in quel posto,un piano che sarebbe stato dedicato al phyresis,generazione continua.Chiamò questo nuovo mondo Phyrexia. Dominia avrebbe pianto nel timore dei prossimi nove millenni. Yawgmoth fuse gran parte del suo essere con il suo nuovo mondo.Sopravvissuto a mala pena al flusso di energie,riemerse come il dio completo e totale di un intero mondo.Usando i disegni di Glacian, Yawgmoth aprì un portale fra Phyrexia e le Cave dei Dannati.Migliaia di Thran affetti dal phthisis entrarono in Phyrexia con stupita meraviglia. Yawgmoth tornò a Dominaria con il suo nuovo portale per trovare Rebbec che lo supplicava di fare qualcosa per le condizioni di Glacian. Yawgmoth disse a Rebbec che stava inventando un nuovo trattamemento per i Thran contagiati.Questo trattamento consisteva nell’impiantare nel corpo una powerstone scarica.La radiazione nociva che era la causa del phthisis sarebbe fluita direttamente nella powerstone,che allora sarebbe potuta essere rimossa,lasciando il corpo completamente curato.Inoltre,alcuni Thran stavano diventando più alti,più forti e più sani bagnandosi nell’olio scintillante che si trovava nella quinta sfera di Phyrexia. Glacian non sentì niente di ciò,ed accusò Yawgmoth di tentare di controllare l’impero Thran. Yawgmoth disse anche a Rebbec che una possibilità del perché Glacian non stesse guarendo fosse che una scheggia di powerstone avrebbe potuto essere ancora impiantata nel suo corpo. Yawgmoth estrasse il frammento,ma lo sostituì con una powerstone scarica quando Rebbec stava piangendo sulla forma di suo marito. Al fronte,la guerra non stava andando in modo favorevole a Yawgmoth. La città di Orleason era caduta per tradimento e si era unita alla resistenza. La città di Phoenon era stata spazzata via dalle mappe dall’armata delle città ribelli. Era tempo per Yawgmoth di andare sull’offensiva. Le forze ribelli stavano avanzando su Halcyon per un colpo finale. Yawgmoth e le sue truppe le avrebbero volute incontrare alla gola di Megheddon. Yawgmoth bombardò le forze terrestri con la sua armata aerea . I cannoni a raggio catturati nella battaglia di Phoenon distrussero queste navicelle. Yawgmoth rispose liberando le sue trappole nascoste e le sue creature artefatto. I suoi granchi della sabbia vennero sopraffatti dalle magie eliche.Non scoraggiato, Yawgmoth liberò la guardia di Halcyte, che inflisse pesanti perdite fra i ribelli. Tuttavia, anche questi vennero sconfitti dalla magia elica. Yawgmoth liberò le sue difese finali, due giganteschi behemoth meccanici. Anche questi caddero,assaliti dalle mantidi meccaniche progettate da Glacian. Yawgmoth siritirò dalla gola, ma si diresse direttamente alla Sfera del Nulla dei Thran. La Sfera del Nulla controllava le intere difese artificiali dei Thran e sarebbe stata un grande aiuto per la crociata di Yawgmoth contro i ribelli. Yawgmoth assalì la sfera con la maggior parte del suo esercito Phyrexiano, condotta dal recentemente eletto comandante Gix. Queste creature erano state umane un tempo,ma ora erano delle specie assolutamente diverse. Con l'olio di Phyrexia e la scienza di Yawgmoth, questi disgraziati erano ora la sua forza di uccisione. La Sfera del Nulla venne catturata in pochi istanti. I Phyrexiani, cercando più sangue dei ribelli,hanno caricato verso la gola di Megheddon. Yawgmoth utilizzò le macchine della Sfera del Nulla per lanciarlo in aria, impedendo ai ribelli Thran di potela mai riacquistare. Yawgmoth rivoltò le creature artefatto dei ribelli contro i loro stessi controllori. Poi rilasciò il mana bianco della Sfera verso i ribelli, uccidendo chiunque sul campo di battaglia. Ora non ci sarebbe stata strada di Halcyte che non sarebbe stata vittima di un attacco da terra. Yawgmoth scansò la Sfera,che ancora aumentava,con la sua armata aerea. Osservò dalla piattaforma delle sue grandi navicelle la Sfera del Nulla che si accresceva nell'aria, trasformandosi in una nuova luna per Dominaria. Yawgmoth ritornò ad Halcyon con due armate di Thran nell'inseguimento. Trovò Rebbec in uno stato di delirio, ma fu calmata facilmente dai sedativi di Yawgmoth. Yawgmoth tornò a Phyrexia ancora una volta,fondendosi col piano. Le sue meditazioni vennero interrotte dalla planeswalker Dyfed, che informò Yawgmoth che sarebbe dovuto essere fermato. Disse al legislatore di aver portato gli anziani di Halcyte lontano dalla sua legge marziale. Yawgmoth fece poco per resistere al controllo del Dyfed, ma le disse che,se fosse stato portato via da Phyrexia, gli ambasciatori non umani sarebbero stati uccisi. Yawgmoth li aveva rapiti, li aveva sezionati ed aveva fuso i loro corpi in grotteschi amalgami. Dyfed, sapendo di non poter fare nulla per salvare quei disperati, cadde facilmente preda degli inganni di Yawgmoth. Il dio di Phyrexia ferì il cervello di Dyfed, fermando la sua capacità di formare un corpo fisico. Rimestando costantemente il suo cervello come un uovo,Dyfed sarebbe divenuta incapace di resistergli. Yawgmoth tornò ad Halcyon per cominciare la difesa dalle armate avanzanti. Yawgmoth stesso cominciò la battaglia, attaccando dalla sua nave da guerra Yataghan. Tuttavia, il fuoco amico avrebbe apparentemente scritto la morte di Yawgmoth, poichè un cannone a raggi di Halcyte bombardò la nave. Yawgmoth fu il solo superstite dello scontro e fu immediatamente scambiato per un invasore ribelle. Yawgmoth cominciò ad arrampicarsi sulle Montagne di Halcyte accanto ad uno squadrone di invasori elfici. Tuttavia, le sue difese arrivarono presto. Steeplejacks, Phyrexiano esperto in combattimenti montani,attaccò in sciami. Yawgmoth avrebbe voluto essere ucciso come un invasore,ma un ex guaritore,Xod,lo riconobbe e lo portò ad Halcyon. Dopo essersi sbarazzato velocemente e violentemente della guardia responsabile della distruzione della sua nave, Yawgmoth incontrò il comandante Gix, che avava ucciso la guardia di Halcyte,presumendo che Yawgmoth fosse morto. Yawgmoth ordinò a Gix di portare tutti i cittadini Thran a Phyrexia per cominciare la loro trasformazione in mostri. Poi viaggiò alle Caverne dei Dannati per entrare nel suo mondo. Lungo la strada, trovò Rebbec che curava il corpo in coma di suo marito. Infettandola con più sedativo, la portò a Phyrexia. Yawgmoth mostrò a Rebbec le meraviglie che aveva modellato, compreso il tormento di Dyfed. La portò alla Nona Sfera, il suo santuario interno e,possedendo completamente la sua mente,apprese immediatamente ogni segreto che possedeva. La lasciò per cominciare la fase finale del suo piano per dominare sull'impero Thran. Yawgmoth ed il suo corpo di guaritori attaccarono un hangar di Halcyte occupato dai ribelli. Dopo il ricupero dell’hangar, caricò le sue pietre caricatrici a bordo di parecchi dirigibili. Queste bombe avrebbero distrutto completamente le città traditori dei Thran. In un singolo giorno,avrebbe distrutto l'impero Thran e avrebbe solidificato la sua stretta su Dominaria. Liberò le sue bombe vicino a Halcyon, distruggendo molto di ciò che era stato costruito da Rebbec. Le nubi bianche lattee che si sparsero attraverso la terra dissolsero tutta la vita lungo il loro tragitto. La Sfera del Nulla avrebbe travasato fuori tutta l’energia che avrebbe nuociuto ad Halcyon. La vittoria era lontana solo pochi istanti. La nave di Yawgmoth perlustrò la città,che si era affollata di ribelli. Dopo aver raggruppato le forze di Halcyte e di Phyrexia, aveva solidificato la sua stretta su Halcyon. Ordinò alle sue navicelle di andare alle città-stato ribelli e di distruggerle una per una. Tuttavia, le sue forze non potevano andare molto lontane. Apparentemente, la Sfera del Nulla era aumentato troppo velocemente per poter travasar fuori le nubi mortali. Halcyon sarebbe stata avvolta e distrutta in poche ore. Quel che è peggio, il Tempio Thran si era alzato dalle sue fondamenta ed era salito in cielo. Yawgmoth fece un annuncio pubblico,sia per i ribelli che per i fedeli. Ora era il loro dio. Aveva preparato un intero mondo a loro uso. Se si fossero dichiarati soggetti a lui, li avrebbe conservati, li avrebbe migliorati, li avrebbe completati. Vedendo le meraviglie di Phyrexia e gli orrori della nuvola di morte,nessuno ebbe il coraggio di rifiutare. Tutti fuggirono a Phyrexia, milioni di sottoposti per popolare il mondo di Yawgmoth. Ne rimase soltanto uno. Rebbec osservò il portale per Phyrexia,e innestandogli la powerstone che Yawgmoth aveva incastonato all'interno del corpo di Glacian. Yawgmoth guardato con orrore come Rebbec si preparò ad usare il potere della powerstone per segregarlo per sempre lontano da Dominaria. Yawgmoth la supplicò e le giurò il suo eterno amore, ma inutilmente. Le delicate mani di Rebbec posarono la pietra sul piedistallo. Con un grido di diniego, Yawgmoth venne sigillato per sempre all'interno del suo mondo. Il suo regno si era trasformato nella sua cripta. Yawgmoth cinquemila anni nella sua residenza, facendo voto di vendetta contro Rebbec ed il suo mondo. Durante questa era, le forze di Yawgmoth avevano completato le loro trasformazioni, ma ancora non era abbastanza. Yawgmoth apprese che il corpo era una macchina e come una macchina avrebbe potuto essere reso migliore aggiungendo nuove parti. Finalmente, tutte le creazioni di Yawgmoth erano state rese macchine perfette. Ha generato draghi meccanici,motori stregati, vassalli di sangue, skirge, strappacarne, cani cavi, guardie sanguinarie e vebulidi . Ogni creatura nata dell'incubo del bambino era sotto il suo potere. Raccolse un gruppo di pochi prescelti per intelligenza ed astuzia e li chiamò Demoni, una Cerchia Interna dedita a realizzare i suoi programmi grandi. I membri della Cerchia interna sono fra le forme di vita più importanti di Phyrexia, con poteri di vita e di morte su quelli delle caste più basse. Essendo secondi solo al dio oscuro di Phyrexia quanto a potere, i membri della Cerchia Interna sono responsabili di portare i suoi ordini in ogni luogo del multiverso. Alcuni dei membri più importanti della Cerchia Interna erano il pretore Gix,diventato potente come un planeswalker, e l’osservatore Abcal-Dro.. Il vero residente di Phyrexia,Dyfed,era stato ucciso poco prima che Yawgmoth fosse esiliato . Yawgmoth creò gli Agenti Dormienti, creature progettate per assomigliare ad esseri umani così che, quando Phyrexia cominciò a infiltrarsi in Dominaria, nessuna terra sarebbe stata risparmiata da Yawgmoth. Tuttavia,nella sua orribile mente rifletteva su un problema. Phyrexia era un piano artificiale, generato da un planeswalker da lungo tempo morto per i suoi scopi. Yawgmoth aveva appreso che il destino di tutti i piani artificiali era di collassare, ed un giorno la sua cara Phyrexia avrebbe cessato di esistere. Yawgmoth doveva quindi invadere Dominaria e rendere la sua nuova casa degna del suo terribile nome. Ma il genio di Yawgmoth non poteva essere contenuto, neppure nelle nove sfere. La storia è discutibile su questo punto, ma Yawgmoth cominciò apparentemente in qualche modo a creare un altro piano, un mondo artificiale composto da Mutaroccia. Questo mondo, che Yawgmoth chiamò Rath, si sarebbe espanso lentamente fin quando le barriere dimensionali non avrebbero più potuto trattenerlo. Poi si sarebbe fuso con il mondo più vicino alle sue coordinate dimensionali. Questo mondo era, naturalmente, Dominaria; era in questo modo che Yawgmoth avrebbe conquistato il suo piano. Antiquities La guerra dei Fratelli Millenni dopo,la storia prese una piega improvvisa,che avrebbe portato solo morte e distruzione per Dominaria. Causa di questa svolta furono due fratelli. Urza suo fratello Mishra nacquero il primo anno del calendario Argiviano. La partecipazione di Urza alle vicende di Argivia era così leggendaria che la sua nascita è diventata il punto di partenza della loro storia. Ma tutte le leggende devono cominciare da qualche parte ed Urza ha avuto un inizio molto umile. Urza e Mishra sono nati in Argivia nella famiglia di un ricco nobile.Urza era il fratello maggiore,Mishra il minore. I due fratelli passarono i loro primi anni di vita in un ambiente piuttosto calmo. Effettivamente, le uniche vere sfide dei fratelli erano di superarsi l’un l’altro. Entrambi i fratelli erano dei geni, con Urza che mostra un interesse speciale verso l’artigianato e la storia, stupendo costantemente i genitori per il suo ingegno.. Il genio di Mishra era differente, quello di manipolazione e controllo. Insieme, non v’era un problema che i fratelli non potessero risolvere, tranne quello che gli sarebbe capitato più avanti. L'infanzia calma dei fratelli venne interrotta quando il loro padre fu forzato a risposarsi dopo la morte della moglie. Per dare una buona infanzia per i suoi eredi, il padre di Urza volle risposarsi con un altro nobile ricco,che si rivelò un’arpia riguardo agli affari che la interessavano. Il padre dei fratelli morì per malattia pochi anni dopo,ma temette per la salvezza dei figli quando sua moglie ha assunse la direzione della famiglia. Per questo affidò i bambini alle cure di Tocasia, un archeologa Argiviana che studiava i resti dei Thran nei deserti controllati dai Fallaji che circondavano Argivia. Lontano dalla loro terra d’origine,Urza e Mishra lavorarono come scolari sul sito,interessandosi ai misteri del passato.Il compito dell’accampamento dove erano stati mandati era di scavare per trovare antichi manufatti Thran da vendere ai nobili di Argivia. L’accampamento fungeva anche da mediatore fra il regno di Argivia e quello dei Fallaj,che erano contrari allo scavo dei manufatti dei Thran,ritenendo questi ultimi divinità. A Urza piaceva ricostruire le meravigliose creature artefatto dei Thran,mentre Mishra amava passare il tempo in compagnia degli scavatori Fallaj,ascoltando i loro racconti. Tocasia li osservava crescere comprendendo che avevano un genio fuori dal comune. Mentre crescevano,entrambi i fratelli cominciarono a trovare un nuovo modo di vivere nell'accampamento. Mishra era sempre molto interessato ai Fallaji, imparava le loro leggende, lingua e coltura. Urza prese una strada differente. Il suo interesse verso i manufatti di Tocasia cominciò a diventare un’ossessione verso i reperti antichi,cercando di scoprire vari modi in cui avrebbero potuto essere utilizzati e scoprendo nuovi usi per macchine vecchie di eoni. Tali macchine avrebbero rivoluzionato i trasporti ad Argivia per tutta la durata della sua vita. Il giorno del compleanno di Mishra,gli archeologi rinvennero una antica macchina Thran per il volo,un ornitottero. I fratelli ricostruirono questo macchinario,ed Urza fu il primo uomo dai tempi dei Thran a provare l’ebbrezza del volo. Anche Mishra provò l’ornitotttero,e con esso scoprì una serie di antiche incisioni Thran nel deserto. Queste incisioni raffiguravano le antiche razze di Dominaria (elfi,nani,minotauri,gatti guerrieri) ed i miti dei Thran.Ma Urza scoprì anche che nascondevano un disegno geometrico che indicava un luogo di centrale importanza per i Thran. Urza , Mishra e Tocasia andarono in quel luogo,Koilos, a bordo di un ornitottero. Durante il viaggio nel deserto,i tre vennero attaccati da un roc,che temeva volessero attaccare il suo nido. Scampati anche a questa prova,arrivarono finalmente alle rovine di Halcyon. Esplorando le rovine,trovarono una stanza centrale situata molto in profondità. In questa stanza trovarono un’antica powerstone. Non si sa con certezza quale dei fratelli toccò per primo la powerstone,fattostà che entrambi se ne ritrovarono metà in mano e caddero incoscienti. Così facendo scatenarono su Dominarla il più tremendo flagello della storia. Tutto questo questo fece svegliare le creature artefatto che custodivano le powerstone, i su-chi. Tocasia svegliò i fratelli,ed Urza provò a combattere i Su-chi con la sua powerstone,ma riuscì solo a rafforzarli. Allora i tre scapparono fino ad arrivare all’aperto,dove Mishra usò la sua powerstone per indebolire i su-chi. Poi Urza riuscì con ingegno a far sì che il Su-chi ed il roc,ancora appostato ad aspettarli,si distruggessero a vicenda. Una volta salvi,Tocasia era sollevata per essere scampata alla morte,mentre i fratelli continuavano a litigare,incolpandosi l’un l’atro per quello che è accaduto. Urza inoltre voleva la metà di powerstone del fratello,per poter riparare l’antico reperto,ma questi rifiutò. Nacque così una lite che Tocasia Ebbe difficoltà a calmare.Ma nacque così anche un odio di cui l’intera Dominarla avrebbe sentito gli effetti. Urza,Mishra e Tocasia tornarono all’accampamento in silenzio, Urza si chiuse nella sua tenda per settimane,ed anche Mishra diventò più distaccato,passando la maggior parte del suo tempo con gli scavatori Fallaj. I fratelli non ebbero più a che fare l’uno con l’altro. Urza cominciò a chiamare la sua metà di powerstone mightstone,in quanto potenziava gli artefatti. Quella di Mishra invece la chiamava sprezzosamente weakstone,perché li indeboliva. Una notte Mishra andò nella camera di Urza per rubargli la mightstone. Ma Urza lo colse in flagrante,ed i due cominciarono a litigare di nuovo. Poi cominciarono a combattere,usando le loro powerstone come armi. Arrivò Tocasia a cercare di calmarli,ma i due continuarono a combattere e provocarono un’esplosione,che distrusse la baracca in cui stavano. Mishra ed Urza ne uscirono vivi,ma Tocasia non fu altrettanto fortunata. Mishra fuggì nella notte e vagò per il deserto finchè non venne trovato dalla tribù guerriera dei Suwwardi che lo prese come schiavo. Così il destino di Mishra parve segnato. Mishra avrebbe lavorato fra il caldo delle sabbie come rakiq, uno schiavo umile, per il resto della sua misera vita. Invece questa sua condizione fu solo un temporaneo gradino nella sua ascesa al potere. Mishra venne scoperto da Hajar, un vecchio amico conosciuto all’accampamento di Tocasia. Hajar si rattristò per il suo amico ed cercò di persaudere il qadir del Suwwardi a promuoverlo da una così umile condizione. Dopo che il qadir vide Mishra come un uomo erudito, il giovane venne assunto come insegnante privato per lo svogliato figlio del qadir. Dopo un’agitazione iniziale, Mishra stabilì un rapporto quasi amichevole con il figlio del qadir. Tuttavia, Mishra era ancora insoddisfatto della sua nuova vita. Mishra raccontò al figlio del qadir i racconti meravigliosi dalle leggende Argiviane ed anche alcuni racconti che non erano così antichi. Mishra confidò al giovane del valore della Weakstone, la powerstone divisa in due che aveva tenuto anche quando era asservito ai Suwwardi. Intanto la spedizione Argiviana era terminata, per un motivo o un altro. Argivia dichiarò che, senza la mediazione di Tocasia, i Fallaji avrebbero presto allestito una spedizione contro le loro terre. I Fallaji erano diventati sempre più aggressivo, quasi al punto che ogni incursione nelle loro terre era vista come ostile. Soltanto Urza ed il più vecchio Fallaji, Ahmahl, avevano realmente capito cosa era accaduto. Gli studenti avevano paura di Urza,e senza l’aiuto di Tocasia egli li avrebbe portati alla rovina. Urza decise di andare alla cpitale della vicina nazione di Yotia,Kroog, piuttosto che ritornare ad Argivia. Là venne assunto come apprendista da Rusko, un costruttore di orologi di poco conto. Urza si è sepolto nel suo lavoro, trovando più semplice occuparsi dei meccanismi anziché del suo sordido passato. Un giorno la principessa di Yotia,Kayla Bin-Kroog, venne a fargli una visita. La principessa era preoccupata per la sua scatoletta musicale. Urza scoprì rapidamente la causa del problema ed restituì la scatoletta alla riconoscente principessa. Un semplice gesto che cambiò le vite di entrambi. Un giorno, Rusko costrinse Urza a fare una passeggiata assieme. I due presto arrivarono ad una riunione, in cui il Warlord di Yotia aveva dichiarato che l'uomo più forte nel regno avrebbe ricevuto la mano di sua figlia. Tutti quelli che volevano provarci dovevano spostare una gigantesca statua di giada da un angolo della piazza della città all'altro. Il più forte di Kroog potè spostare soltanto i pollici della statua prima di crollare per lo sforzo. Urza era poco interessato, finchè non vide un antico tomo Thran di Jalum. Urza promise al suo datore di lavoro che avrebbe accettato la sfida del Warlord. Usando il suo intenso addestramento di artigiano, Urza costruì un su-chi improvvisato, dichiarando che era abbastanza potente da spostare la statua del Warlord. Dopo i mesi della preparazione, Urza chiese al Warlord di poter provare a spostare la statua con la forza della sua mente. Il Warlord si interessò e lasciò che Urza tentasse la sfida. Il tentativo di Urza fu un successo completo, ma il Warlord non era ancora convinto. E Urza potè sposarsi soltanto quando Rusko gli fornì i programmi per un ornitottero e promise di costruire altre meravigliosi artefatti. Urza immediatamente cominciò a creare innumerevoli nuovi artefatti per la sua nuova nazione. Il suo nuovo apprendista, Tawnos di Jorilin, si era dimostrato un artigiano della sua stessa stoffa. Tawnos era un giocattolaio,e lo stupì con i suoi meravigliosi disegni sugli animali ed un piccolo modellino di tetravus. Una delle più grandi invenzioni di Tawnos fu una statua d’argilla con poteri rigeneranti,che divenne molto utile in seguito durante la Guerra dei Fratelli Urza fondò anche una scuola con molti studenti. Urza era felice, Tawnos era felice ed il Warlord era felice. L'unica persona nell'intera città che è stata scontentata era Kayla. Urza si preoccupava soltantodi inventare nuove macchine. Quando si presentava un problema, Urza ci avrebbe riflettuto su fino a risolverlo. L'unico problema che non aveva interesse di risolvere era quello della sua vita coniugale. Intanto Mishra continuava la sua vita come insegnante del figlio del quadir dei Suwwardi.Ma una notte, Mishra fece un sogno spaventoso sul metallo che gridava e piante che gocciolavano d’olio, e fu svegliato dall’orrendo grido di un mostro che usciva dalla leggenda. Un mak fawa, il drago del Fallaji, era improvvisamente scoppiato fuori dal terreno ed aveva cominciato ad assalire i Suwwardi. Mishraera pietrificato, sconvolto da quel che aveva notato:il mak fawa non era fatto di carne e ossa,ma era un artefatto, incredibilmente realistico e dalle forme familiari. Mishra era stato svegliato dal sogno di un inferno mecanico e credeva all’esistenza dei suoi mostruosi abitanti più che a quello che vedeva con i suoi stessi occhi. I Suwwardi corsero velocemente a difendere il qadir, ma erano impotenti di fronte alla forza della bestia. Il qadir era stato ucciso nel tentativo e aveva mandato Hajar a cercare l'aiuto dal suo amico Mishra. Mishra pensò alla carica di Ministro del Tesoro dei Suwwardi, scoprendo finalmente che la Weakstone cantava tranquillamente attendendo il suo padrone. Una volta che la pietra fu nelle mani di Mishra,il drago meccanico cominciò a comportarsi in modo strano. Mishra entrò tranquillamente in contatto col mostro, soloper vedere la macchina inchinarsi ai suoi piedi. Il giovane qadir immediatamente promosse Mishra da rakiq a raki, un mago del più alto ordine dei Fallaj. Inpochi giorni, Mishra era passato da schiavo a insegnante,da insegnante a cancelliere. La sua seguente trasformazione sarebbe stata ancora più stupefacente. Con la forza del dragone meccanico dalla loro parte, i Suwwardi cominciarono una lunga conquista delle tribù circostanti. Nulla potè sostenere la forza del giovane qadir e del suo mak fawa . La città di Tomakul, da tempo considerata "la capitale" dei nomadi Fallaji, fu una delle prime a giurare alleanza alla nazione dei Suwwardi. Con la maggior parte del deserto interno nella sua stretta, il giovane qadir lanciò il suo sguardo verso la città costiera di Zegon. Gli Zegoniani, tuttavia, sembrarono più preparati agli assalti del drago meccanico. Il mostro di Mishra poteva camminare soltanto mezzo miglio all’interno della prima che smettesse semplicemente di rispondere. La rabbia del qadir bruciava come le sabbie del deserto, ma nulla ha poteva persuadere il drago a cominciare l’assalto. Se Zegon avesse dovuto cadere, avrebbe dovuto farloper qualcosa di diverso dalla forza bruta. L'occasione per Mishra arrivò sotto forma di una crudele donna chiamata Ashnod. Ashnod rivelò a Mishra che il drago non poteva attaccare Zegon a causa di un bastone meccanico di sua creazione che causava reazioni nervose nei suoi bersagli. Il drago non poteva attaccare Zegon mentre le sue legioni erano così armate, ma la difesa di Ashnod era soltanto passiva. Ashnod ammise anche che i bastoni funzionavano solo per un tempo limitato e presto il drago sarebbe stato in grado di distruggere liberamente la città. Ashnod venne mandata al governo di Zegon per stabilire le condizioni della resa alle forze dei Suwwardi. Mishra venne impressionato dalla conoscenza, ma ancor più dalla brillantezza di questa donna che divideva con lui una passione per gli artefatti ed il modo in cui potevano essere usati per controllare le popolazioni. Mishra acconsentì alle richieste di di Ashnod per la resa,aggiungendo però un accordo: Ashnod lo avrebbe per sempre servito come leale apprendista. Lentamente, i Fallaji vennero unificati sotto il qadir ed il suo raki. Poiché l’espansione dei Fallaji continuava, le nazioni costiere di Argivia, di Korlis e di Yotia cominciarono ad interessarsene. La guerra sembrava all’orizzonte,per cui il Warlord decise di indire un ritrovo fra i Fallaj e le nazioni costiere nella città di Korlis.Il Warlord ci teneva anche a far sapere i nomadi della maggiore potenza militare della sua nazione,grazie agli ornitotteri ed ai su-chi. I Fallaj arrivarono a Korlis con il loro dragone meccanico. Mishra annunciò che la condizione principale per la pace era la restituzione alla sua tribù delle Marche dei Suwwardi,a lungo contese fra la nazione di Korlis e la tribù nomade. Poi entrambi i fratelli si riconobbero e si appartarono per parlare del passato. All’inizio Mishra credette che suo fratello stesse davvero cercando di sanare i loro rapporti, mapoi capì di essersi sbagliato. Durante il colloquio di pace, il Warlord di Yotia rifiutò le richieste del qadir, insultando il popolo Fallaji ed il loro sovrano in un ingenuo impeto d’ira.. Cominciò uno scontro,gli ornitotteri di Yotia bombardarono i Fallaj,ma vennero inceneriti dal drago. Il Warlord si era gettato contro il giovane quadir,ma era stato ucciso facilmente. Mishra fu costretto a ritirarsi e ritenne il fratello colpevole di tutto. Urza poteva solamente stare a guardare impotente. Con il permesso dei qadir, Mishra ed Ashnod erano andati nelle profondità del deserto assieme al drago meccanico per esplorare ancora una volta il cuore dell'impero di Thran a Koilos. Tornato nuovamente nella camera che aveva ospitato la mightstone e la weakstone,Mishra esaminò attentamente il portale che per lungo tempo era stato chiuso. Con il sussidio di Ashnod, Mishra scoprì il Portale e lo aprì ,per arrivare in un mondo che aveva sognato per molto tempo,ma che aveva riconosciuto a mala pena. Facendo un passo nel portale, Mishra ed Ashnod si trovarono in una giungla primordiale piena di calore e di smog tali da soffocar quasi i loro polmoni. Mishra aveva sognato innumerevoli volte, ma ora si ritrovava in una realtà molto più strana di qualsiasi sogno. Tutt’intorno a lui,la vegetazione meccanica cresceva in una strana imitazione del suo mondo.Più distante,un lago di petrolio sembrava essere un santuario per la divinità che gli abitanti di quel mondo avrebbero potuto adorare. Nel lago vi erano dragoni meccanici molto più grandi di quello che aveva terrorizzato i Fallaj per oltre dieci anni. Ancora più incredibile,questi dragoni si inchinarono davanti a Mishra come se fosse il loro indiscusso padrone. Questo strano mondo,pieno di meraviglie oltre l’immaginazione,poteva solamente essere la casa di mostri incomprensibili alla mente umana Mishra diede un nome a quel mondo meraviglioso.Un nome che avrebbe popolato gli incubi degli abitanti di Dominarla per secoli. Lo chiamò Phyrexia. Quel giorno,Mishra era entrato a Phyrexia. Quel giorno,Phyrexia era entrata in Mishra. Le riflessioni di Mishra vennero immediatamente dissolte dalla visione di un orrore che avrebbe potuto esistere solo soltanto nell'immaginazione di un bambino. Un demone,in parte mostro ed in parte meccanico, improvvisamente apparve dal fogliame meccanico e cominciò ad inseguirlo. Mishra ed Ashnod fuggirono dal demone sorridente, uscendo con difficoltà grazie al portale che li riportò nuovamente nel loro mondo. Su richiesta di Mishra, la coppia immediatamente si è avventurò nel sole del deserto. Là hanno trovarono la piccola banda di dragoni meccanici,che si inchinavano sottomessi a Mishra,raki dei Fallaj. Intanto Urza era tornato a Kroog, per portare la notizia della morte del Warlord a sua figlia. Il matrimonio di Kayla e di Urza continuava a deteriorarsi e fu soltanto grazie all’intervento di Tawnos che il regno non fu spaccato in due. Il giovane apprendista riuscì a risvegliare l’amore dei due coniugi,e tutto sembrò andare per il meglio nel regno. Urza arrivò alla conclusione che non avrebbe potuto dichiarare guerra a suo fratello e chiese un altro ritrovo con i Fallaj,che questa colta non si sarebbe dovuto concludere con un massacro. I Fallaj arrivarono a Kroog sotto la guida di Mishra,che segretamente desiderava vendicarsi del fratello. Il quadir non ci andò. In assenza del Warlord,sua figlia Kayla comandava su Yotia. Apparentemente,Kayla era una regnante più saggia del padre,ed era anche benedetta dagli dei con un’incredibile bellezza. Mishra venne accolto molto favorevolmente in Yotia e nella stessa famiglia di Urza,non gli venne fatta nessuna domanda e nemmeno lui ne fece. Dopo la tradizionale danza Fallaj,Mishra trovò Kayla molto affascinante: Apparentemente,Urza non era un buon marito e Mishra non voleva far altro che consolare Kayla dalla sua afflizione. Mishra confidò a Kayla che i Fallaj non desideravano più il controllo delle Marche dei Suwwardi: l’unica cosa che Mishra avrebbe voluto per allearsi con Yotia sarebbe stata la Mightstone del fratello. Ma Urza era risoluto a non dargliela. Nella notte,mentre Urza dormiva,Kayla trafugò la Mighstone e la portò a Mishra. Come ricompensa,Mishra era pronto a dare a Kayla quel che il suo cuore voleva maggiormente. Ma poco prima Tawnos,che era stato informato da un’ubriaca Ashnod dei piani di Mishra, aveva svegliato Urza,domandandogli dove fosse la moglie.Urza allora aveva scoperto l’assenza della Mightstone,e aveva capito che Kayla l’aveva rubato.Allora corse nell’alloggio di Mishra ,in cui trovò la moglie quasi spogliata che offriva la Mightstone all’odiato fratello di Urza. Urza strappò la Mightstone dalle mani della moglie e ne usò il potere per colpire Mishra. Tawnos era riuscito a fermare Ashnod,ma Mishra ed il resto dei Fallaj fuggirono la notte stessa. Furioso con il fratello e la moglie,Urza lasciò Yotia con uno squadrone di ornitotteri ed una notte entrò nel deserto Fallaj.Ma le forze di Mishra non stavano dormendo quella notte. Fingendo una ritirata, Mishra condusse i Fallajiai confini del loro deserto d’origine. Mishra lasciò la maggior parte delle sue forze, lasciando una trappola che Urza era troppo orgoglioso per ignorare. Mishra ricevette più tardi la notizia che Urza aveva seguito le forze di Mishra nel suo dannato ornitottero, cadendo nella trappola: Urza ed il suo squadrone una macchina da guerra di Mishra,ma ne uscirono vivi a malapena,infatti allo scontro sopravvissero solo Urza ed un altro soldato,che si misero in cammino verso Kroog. Mishra più tardi tornò a Yotia il giorno successivo con la sua armata che lo aveva aspettato sino a quel momento. In un giorno, la città di Kroog un tempo fiera venne saccheggiata e distrutta. Anche se le forze del Mishra non potevano tenere il centro di Yotia, avevano per sempre terminato la minaccia che la fiera nazione avrebbe potuto porre in futuro. Più importante ancora, Mishra aveva completamente rovinato la base delle operazioni di Urza, la sua vita familiare e la sua reputazione. Mishra cercò di uccidere anche gli allievi di Urza,ma fra questi si salvò anche la giovane Loran,che si mise in viaggio verso Terisia. Anche se Ashnod era stata apparentemente presa prigioniera durante la terribile prova, Mishra aveva ottenuto la sua vittoria più grande. Più importante ancora, il giovane quadir volle condurre l'assalto in persona, concludendo la sua vita in una dimostrazione tragica e prevedibile. Senza nessun altro quadir presente,la nazione dei Fallaj chiese a Mishra di prendersi quella responsabilità. Ed egli fu molto felice di farlo. Al suo ritorno,Urza ha trovato Kroog in uno stato di caos. Mishra aveva attirato suo fratello lontano da Yotia e poi aveva colpito come un ladro nella notte. Interrogando alcuni superstiti, Urza scoprì che Tawnos era riuscito a liberare la maggior parte dei suoi progetti per artefatti via ornitottero. Urza realizzo la sua follia. Aveva permesso che Mishra appannasse il suo giudizio a causa delle emozioni. Urza era sempre stato un creatore. Questa guerra, che ci sarebbe sicuramente stata,ottenne un risultato mille volte più perisoloso. Urza cominciò a pensare. Urza stabilì la sua base all’interno dei confini di Argivia. Argivia si era alleato con Korlis e Yotia, solidificando i tre regni in uno teso alla distruzione dei Fallaji. Ad Urza fu dato il titolo di Signore protettore dei regni ed avrebbe fatto del suo meglio in quel ruolo. Cominciò a costruire meravigliose armi di distruzione, facilmente vincitrici su ogni guerriero Fallaji. Poi, costruì torrette enormi,che recintarono Argivia da tutti i lati in preparazione per la guerra che stava per arrivare. Tutto stava andando secondo il programma di Urza. Ma la debolezza di Urza sono sempre state le questioni di cuore. Ad un anno dalla sua incoronazione,Mishra era diventato l’indiscusso signore della nazione dei Fallaj. Yotia ora non era altro che un pezzo di terra bruciata.. Urza era lontano nel cuore di Argivia, a cercare la sua vendetta. Il suo luogotenente Ashnod era tornata sana e salva. Un piccolo dittatore avrebbe ritenuto che il suo obiettivo nella vita era stato realizzato. Mishra era misero. Urza aveva programmato la caduta di suo fratello negli anni. Mishra non sarebbe stato soddisfatto fichè non avesse avuto la testa di Urza come ornamento per il suo sgabello. Intanto per anni Kayla e Tawnos vagarono fra i terreni incolti del loro regno, sempre prudenti per non incontrare le forze di Mishra. Kayla diede alla luce ad un figlio, Harbin. Durante il loro lungo viaggio, Tawnos non riuscì mai ad ottenere alcuna informazione sul luogo in cui si trovava Urza, sapendo che nessuna forza sulla terra avrebbe potuto ucciderlo prim a della resa dei conti con suo fratello. Alla fine,seppero che si trovava ad Argivia e andarono da lui. Tawnos e Kayla arrivarono alla torretta di Urza con il giovane Harbin. Kayla promise che Harbin era figlio di Urza, ma Urza temette la verità.. Il bambino avrebbe anche potuto appartenere a Kayla ed a Mishra. Urza accolse riluttante i tre nella sua sede e, riunito con il suo ex apprendista,cominciò a costruire difese ancor più meravigliose. Nonostante tutte le brillanti idee di Mishra fossero fallite, il qadir dei Fallaji era disposto a provare qualsiasi cosa per trovare la vendetta sull’odiato fratello. I mezzi per giungere a tale scopo stravano in Ashnod. Ashnod cominciò una ricerca su di un orribile progetto,che consisteva nel fondere il vivo con il non-vivo. Forse ispirata dal viaggio a Phyrexia, Ashnod cominciò a fondere l'uomo con la macchina, generando le legioni degli schiavi senza pensieri,i Trasmogranti, che servivano soltanto i desideri di Mishra. Con una miriade di strane mostruosità fra i suoi ranghi, Ashnod condusse un assalto alla nazione di Korlis. In seguito alla sconfitta di Yotia, Korlis si era trasformata in poco più che una terra vassalla ai nobili di Argivia. Ashnod avrebbe ripagato la loro allenza col fratello odiato da Mishra con molte vite. Il luogotenente di Mishra tornò settimane più tardi,dopo molte sconfitte . Ashnod insistettè che le orde di guerrieri viventi di Mishra erano poco disposti a seguire la direzione di una donna,in particolare di una donna che aveva potuto generare tali orrori. Con tale dissenso nei loro ranghi, le forze di Ashnod erano una facile preda per le miriadi di difese meccaniche costruite da Urza. Mishra spedì Ashnod contro la piccola nazione di Sarinto,essenzialmente per mandare il suo principale luogotenente in una zona più lontana possibile. Mishra cominciò a capire che per vincere questa guerra,la Guerra dei Fratelli,avrebbe dovuto creare personalmente nuove e più potenti macchine. Allora Urza cominciò le sue incursioni nei territori Fallaj. Entrambi i fronti del conflitto stavano usando tutti i mezzi a loro disposizione,e lo stavano facendo in modo allarmante. L’unico modo per vincere la guerra era di costruire gli artefatti migliori,ma entrambi i condottieri erano dei geni. Le risorse cominciarono ad esaurirsi. La fisionomia stessa di Dominarla era mutata,anche per colpa degli orologi dell’armageddon che Mishra usava per pietrificare il terreno delle regioni sotto il controllo di Urza. Mishra cominciò a cercare il consiglio di una antica fratellanza di fanatici adoratori delle macchine-la fratellanza di Gix. Nella fratellanza trovò una ricchezza di idee che non aveva mai visto prima. La fratellanza inoltre servì come orda di spie fedeli nelle città di Argivia e di Terisia. Ma la fratellanza di Gix aveva uno scopo nascosto:dovevano plagiare Mishra e assoggettarlo al loro signore Gix,che agiva per conto dello stesso dio delle macchine,Yawgmoth. Mentre l'influenza politica del Mishra si stava sviluppando,arrivò il tempo di un altro grande giro di eventi. Durante un’incursione nel deserto,l’artificiere capo di Urza,Tawnos di Jorilin,venne catturato da Ashnod. Mishra immediatamente diede ad Ashnod il compito di torturare l’amico di Urza e di cercare di capire tutti progetti del fratello. Ma Mishra fu vittima di un tradimento: dopo le torture, Ashnod fornì a Tawnos una via di fuga. I preti di Gix convinsero Mishra che il suo luogotenente era ora un nemico. Mishra esiliò Ashnod,promettendole la morte se l’avesse incontrata di nuovo.Tawnos invece tornò da Urza e gli riferì portò Ramos,un dragone meccanico simile a quelli di Mishra. Urza lo riprogrammò,ma presto ne perse il controllo. Il dragone volò via lontano. Nel frattempo la giovane ex-allieva di Urza,Loran,era giunta al collegio di Lat-Nam a Terisia. Il collegio era stato fondato dal mago Drafna e da sua moglie Hurkyl. I due coniugi avevano riunito studiosi da tutta Dominaria per studiare ogni tipo di scienza,ed i loro studi si erano concentrati sulla magia. Un altro importante studioso fu Feldon di Argivia. I saggi decisero di restare neutrali durante la Guerra dei Fratelli,per poter meglio studiare il Terzo Patto,cioè la magia,che a quei tempi non era per nulla diffusa su Dominaria per via della dipendenza eccessiva dagli artefatti.Nemmeno ai tempi dell’impero Thran la magia era in uso. Drafna si oppose all’idea dello studio della magia,mentre sua moglie ne diventò la maggiore studiosa. Feldon trovò nel Ghiacciaio di Ronom il Golgothian Sylex,un artefatto dai poteri immensi,che cominciò a studiare assieme a Loran. L'obiettivo seguente del Mishra era le torri d’avorio della città di Terisia. Il macellaio di Kroog aveva sentito che Terisia era in possesso di una ricchezza di conoscenze, conoscenze che avrebbero potuto girare a suo vantaggio come arma contro il fratello. Con molta fatica, le forze di Mishra riuscirono ad aprire un varco fra le pareti impenetrabili delle torri d’avorio. Ma non fu facile: Hurkyl si immolò per permettere la fuga degli altri studiosi e farli continuare altrove nei loro studi,e riuscì anche quasi a fermare le macchine di Mishra,grazie all’aiuto della magia. Mishra potè finalmente entrare in possesso della loro conoscenza. Ma a Mishra questa conoscenza sembrò a Mishra una presa in giro di Ciarlatani. Scoprì che i saggi e potenti maghi di Terisia avevano specato il loro tempo studiando la magia. I saggi credevano di poter indurre certe cose ad accadere sfruttando i ricordi della terra. Gli uomini avrebbero potuto volare, lanciare le sfere di fuoco dalle loro mani e sparire in regni incantati con nient'altro che le parole di uno sciocco e ed il sangue di una capra. Con il deteriorarsi della sua salute, le sue risorse che diminuiscono ed il suo luogotenente che si era appena rivelato un traditore, la mente di Mishra era sempre più scossa. Preoccupati per la salute del loro “caro amico”,i sacerdoti di Gix rivelarono a Mishra alcuni dei loro segreti. I Gixiani spiegarono a Mishra che il corpo per loro era come una macchina,e come una macchina poteva essere migliorato e reso più forte e più sano. Senza alcuna altra possibilità,Mishra cadde nelle braccia dei Gixiani. Mishra subì una trasformazione strabiliante. La sua carne venne fusa con delle macchine. Era apparentemente ringiovanito di almeno alcune decadi. La sua resistenza divenne leggendaria,e la sua rabbia cominciò a bruciare più dei fuochi nelle sue officine. Mishra accolse apertamente favorevolmente il confronto seguente con il fratello. Intanto Harbin,il figlio di Urza ora un ufficiale comandante nelle forze degli ornitotteri, aveva fatto una scoperta meravigliosa. Lontano dal continente principale di Terisiare vi era un altro più piccolo continente dalle risorse naturali immense. Lì giacevano da secoli legname e minerali in enormi foreste . Questo continente, Argoth, sarebbe stato la chiave che avrebbe permesso ad Urza di battere l’odiato fratello. Tuttavia, Urza era riluttante a trascinare un altro paese in questa guerra. Già sia le terre di Argivia che quelle dei Fallaji erano state devastate e la vittoria non era ancora vicina. Eppure, Urza sapeva che suo fratello doveva essere fermato per fermare la guerra. Seguendo le istruzioni di Harbin, Urza viaggiò sino ad Argoth. Tuttavia, quel giorno Urza cominciò anche un altro viaggio,il viaggio nella leggenda. Ma anche Mishra venne a conoscenza di questa scoperta grazie alle spie Gixiane,e si recò anch’egli ad Argoth. Argoth era una terra popolata da elfi,druidi,silvantropi e centauri che vivevano in armonia sotto il dominio dello spirito della natura Titania,adorandola come una divinità. Urza arrivò finalmente nella nuova terra,dove seppe dell’imminente arrivo di Mishra e della resistenza delle popolazioni autoctone alla conquista. In una notte elfi e silvantropi attaccarono gli Argiviani con tutte le loro forze. Combatterono a lungo,fino ad un’ultima grande battaglia fra l’esercito di Titania e quello di Urza,culminata nello scontro fra una enorme forza della natura ed una gigantesca creatura artefatto costruita dai nani delle montagne di Sardia,assoggettate ad Urza. Alla fine elfi e creature della foresta vennero ricacciati,lasciando però l’esercito di Urza indebolito ed inquieto. Urza seppe anche dai suoi esploratori che Mishra stava per attaccare. Urza non sarebbe sopravvissuto alla settimana. La fuga era l'unica risposta, ma Urza la voleva ascoltare. Questa battaglia fra Argivia ed i Fallaji, fra Urza e Mishra, aveva atteso abbastanza a lungo. Quello era il momento migliore per giungere ad una conclusione. Mandando Harbin via dall'isola, Urza osservò le creature artefatto di Mishra che gli si avvicinavano. Con un cuore grave, Urza mandò le sue difese sulla breccia. Presto i due eserciti si sarebbero scontrati,e ci sarebbe stato un massacro. Lo aveva atteso per oltre sessant’anni. Mishra aveva litigato con Urza su chi fosse il soldato buono e chi il cattivo sin dai loro giochi da bambini. Avevano litigato anche sul modo migliore per restaurare gli artefatti di Tocasia. Avevano litigato sempre,ma ora la loro lotta sarebbe giunta al termine. Ma ciò non accadde. Alcuni giorni prima della battaglia finale, Mishra era stato contattato ad Argoth dal suo ex-luogotenente Ashnod. Ashnod elemosinò il perdono di Mishra e gli promise grandi cose se l’avesse accolta favorevolmente.Ashnod informò Mishra di aver trovato un antico reperto nelle rovine di Terisia. Questoreperto, denominato Golgothian Sylex dai pochi che ne conoscevano l’esistenza, era in grado di far terminare la guerra e di cementare il potere di Mishra come signore di tutta Terisiare per il resto dei tempi. L’ira di Mishra venne sostituito da puro stupore. Mishra fu più che altro divertito dalle parole di Ashnod,ma ne revocò l’esilio per averla al suo fianco durante la battaglia finale contro l’odiato fratello. Quando le creature di Mishra attaccarono quelle di Urza,entrambe le armate cominciarono ad attaccarsi l’un l’altra. I dragoni meccanici di Mishra distrussero i trasmogranti di Ashnod,che a loro volta attaccavano le macchine da guerra,i soldati di Yotia di Urza distrussero le statue d’argilla di Tawnos,i vendicatori di Urza si rivoltarono contro i triskelion di Tawnos. Né l’uno né l’altro esercito obbedì più alle istruzioni dei loro padroni. . Gix aveva posseduto gli eserciti dei fratelli,costringendoli a combattere le macchine della loro stessa fazione. Urza fissò ammutolito le sue creazioni,ma gli si avvicinò un orrore ancora più grande. Infine,Urza dovette combattere suo fratello. Mishra sembrava in qualche modo più giovane e più forte. Mishra colpì Urza a tradimento con il suo ankh,ma quest’ultimo si rialzò in fretta e attaccò il fratello colla mightstone. Ma Mishra non venne ucciso dal colpo e scappò al suo accampamento,e solo allora Urza si accorse di quel che era accaduto al fratello,vedendo con orrore che dal suo volto ferito uscivano cavi meccanici:Mishra era diventato egli stesso una macchina,spinto dall’odio verso il fratello. Tawnos arrivò all'accampamento di Urza, portando gravi notizie. Una certa specie di demone venuto da un posto chiamato Phyrexia aveva sabotato la guerra da entrambi i lati. Tawnos mostrò anche ad Urza qualcosa che gli aveva dato ashnod prima della battaglia,un Golgothian Sylex. Al contatto con l’antico artefatto, Urza sentì una forza immensa scorrere attraverso di lui per tutta la terra che lo circonda. Urza aveva per lungo tempo combattuto con gli artefatti,ma ora una nuova forza lo pervadeva. La forza della terra. La forza del mana. La forza della magia. Urza ordinò immediatamente a Tawnos di lasciare l’isola,altrimenti sarebbero tutti morti presto. Tawnos obbedì riluttante ed Urza cominciò a scoprire i misteri del Sylex. Tuttavia ebbe poco tempo per farlo. Mishra era arrivato. I due fratelli si affrontarono ancora una volta, ma non come Urza aveva previsto. Mishra arrivò guidando un dragone meccanico. Tuttavia era ancora di più:Mishra si era trasformato in un dragone meccanico. Aveva fuso la sua carne con il metallo del suo mak fawa ed ora era arrivato per uccidere suo fratello. Urza avrebbe potuto soltanto essere sconfitto,però sentì la voce del Sylex scorrere attraverso di lui ancora una volta. Gli parlò della distruzione che lui e suo fratello avevano attuato in Dominaria,spogliando la terra di tutte le sue risorse. Urza versò tutta la sua essenza in questa magia,la prima delle molte che avrebbe lanciato. La forza del Sylex si riversò in tutta Argoth,distruggendo quel che incontrava. Urza venne distrutto. Mishra venne distrutto. Argoth venne distrutta. Non rimase nulla. Dominaria era in rovine. Urza si svegliò il giorno seguente su un Argoth carbonizzato. Era morto durante il grande cataclisma, ma qui si alzò in piedi, intero e più potente di chiunque altro avesse mai messo piede in Dominaria. Esaminando il mare annerito, Urza osservò il proprio riflesso. Era comparso comeera sempre stato, forse più giovane,ma fu la vista dei suoi occhi a stupirlo maggiormente. I suoi occhi erano diventati come due soli, due stelle che parlavano del potere che Urza aveva all’interno del suo cranio. Urza riconobbe le gemme immediatamente. Il Mighstone ed la Weakstone erano diventati gli occhi di Urza.Ma come era potuto accadere tutto questo? Urza scavò in profondità all'interno di sè e trovò la risposta: l’Urza mortale era cessato di esistere quel giorno, ma quello immortale lo avrebbe sostituito. Urza il signore Protettore se ne era andato. Al suo posto si era rialzato un essere che di più potenti Dominaria non ne avrebbe mai visti altri fino a quattro mila anni. Al suo posto si era alzato in piedi un nuovo Urza, un dio, un planeswalker. Urza Planeswalker era nato. Con i doveri di Urza verso Dominaria giunti apparentemente al termine, Urza rivolse tutta la sua attenzione ad una sola cosa:la vendetta. I Phyrexiani avevano corrotto suo fratello, erano stati i manipolatori della verità durante gli anni della loro guerra. Urza trovò Tawnos, sigillato in un sarcofago sotto i resti delle rovine di Yotia,che si era riuscito a salvare grazie al sacrificio di Ashnod. Con il cuore pesante, Urza seppe che le sue responsabilità ora non erano solo con Terisiare, ma con tutta Dominaria, tutto Dominia. Ma aveva ancora una cosa da fare prima di aver adempito completamente i suoi doveri verso Terisiare: diede a Tawnos l’ordine di trovare Kayla e chiederle di ricordarlo non come ciò che era stato,ma ciò che aveva cercato di essere. Tawnos trovò Kayla e le riferì il messaggio,poi invecchio lentamente ed infine morì con lei. Dopo aver parlato con Tawnos,Urza lasciò Dominaria per oltre due millenni. La vendetta doveva essere compiuta. Era cominciata la saga di Urza. Saga di Urza Urza vagò fra i piani per anni, cercando qualche portale che avrebbe potuto condurlo al mondo d’origine dei Phyrexiani. Divenne amico di Meshuvel, un altro planeswalker che lo istruì nell’uso delle sue nuove abilità e nei suoi poteri. Col tempo tempo, tuttavia, Meshuvel diventò preoccupato per gli occhi splendenti di Urza e tentò di distruggerlo. Urza sconfisse facilmente Meshuvel,stupendosi molto per questo. Urza era diventato uno dei planeswalkers più potenti in vita. Eppure, la colpevolezza di Urza non l’avrebbe lasciato fuggire dal suo dovere. Urza ritornò a Dominaria, più specificamente alle rovine di Koilos. Là usò i suoi nuovi poteri da planeswalker per leggere gli antichi glifi tracciati sui corridoi di Tagsin, in cui Urza e Mishra per la prima volta avevano usato le powerstne. Quello che lesse lo scosse nel profondo . Cinquemila anni prima,i Thran avevano raggiunto il massimo del potere per poi essere distrutti dai Phyrexiani. La corsa più potente che si fosse mai vista in Dominaria era stata distrutta dagli esseri di un altro piano. Soltanto il Mighstone ed il Weakstone, ora incastonai all'interno del cranio di Urza, avevano esiliato i Phyrexiani via da Dominaria. Ciò portò il desiderio di vendetta di Urza al punto da farlo diventare un’ossessione. Poteva pensare soltanto alla distruzione del mondo d’origine dei Phyrexiani,senza curarsi delle conseguenze,né su di sé,né sugli altri. Passò cinquant’anni nel lampeggio di un occhio. Urza cercò vanamente fra i piani il mondo d’origine dei Phyrexiani. In fine, dopo cinque decadi di ricerca, Urza trovò un contingente di operai Phyrexiani che cercavano di scavare un artefatto su un lontano piano. E,ancora peggio, i Phyrexiani stavano per uccidere una ragazza umana. Urza non poteva lasciare che accadesse questo. Urza distrusse tutta la squadra di Phyrexiani e salvò la ragazza.. Portandola ad un santuario nell’etere fra i piani, Urza scoprì rapidamente che Phyrexians già la avevano modificata come avevano cambiato Mishra. La ragazza non era affatto una ragazza,ma era completamente priva di genere. La creatura spiegò che Phyrexia era un mondo all'interno di un mondo all'interno di un mondo. L'intero piano era composto da nove sfere,ognuna annidata in un’altra. La ragazza giurò di essere lei stessa un Phyrexiano, il prodotto del genio di qualcuno denominato l’Ineffabile. Dopo la richiesta di altre informazioni,Xantcha fu restia a rivelare il suo nome,per paura di un antico tabù. Urza riuscì a scoprire il nome di Gix,un Phyrexiano che condivideva il nome con un dio delle montagne di Dominaria. Urza cominciò a riflettere sulle vere implicazioni del nome, così come le somiglianze fra i Phyrexiani ed i sacerdoti Gixiani. Con le domande sul nome della creatura,tuttavia,Urza non ottenne nulla. Seppe però che Xantcha doveva essere uccisa dai Phyrexiani perché era diventata una traditrice di Phyrexia,non adempiendo agli ordini di Yawgmoth. Il falso essere umano prese il nome di Xantcha,la sua posizione originale nella gerarchia di Phyrexia. Urza non credette che la ragazza provenisse originalmente da Phyrexia, ma non dubitava del resto del suo racconto. Ha seguito le sue istruzioni e trovò i resti di un ambulatorio di Phyrexia, un tipo di portale che aveva permesso ai Phyrexiani di arrivare in altri mondi. Urza si convinse che i Phyrexiani sarebbero tornati di nuovo su quel mondo per tentare di recuperare l’artefatto perso. Costruì un piccolo cottage per Xantcha e spese i suoi giorni per lavorare su di un dragone meccanico per combattere finalmente i Phyrexiani. Passarono duecento anni,e Xantcha viveva ancora. Urza si convinse che Xantcha fosse immortale come lui. Non aveva avuto un amico per oltre duecentocinquant’anni, dalla morte di Tawnos, ma ora aveva un immortale con cui si poteva confidare. Convocato da Xantcha, Urza ritornò sul piano per trovare i Phyrexiani che ancora una volta tentavano di raccogliere artefatti da lungo tempo sepolti. Urza uccise i Phyrexiani con facilità ed ha entrato nel loro ambulatorio. Dopo duecentocinquant’anni, Urza infine aveva trovato Phyrexia... … e Phyrexia lo aveva trovato. La grande mente di Urza non poteva comprendere quel che vedeva. L'intero piano era un amalgama di carne e di macchine, organico ed artificiale. Lanciando il suo sguardo fisso verso l'alto, Urza non potette vedere il cielo, tanto era riempito da fuliggine. I dragoni meccanici si bagnavano in laghi d’olio più sotto. Gremlins starnazzavano fra di loro. Distanti vi erano moltissime antiche città,protette da milioni di difese. Infine Urza arrivò a realizzare la sua follia. Era venuto per distruggere Phyrexia, ma per farlo si sarebbe dovuto trovare da solo contro un intero mondo di mostri. Urza raggruppò i suoi dragoni meccanici migliorati e ritornò a Phyrexia. I Phyrexiani sprecarono poco tempoin attacco. Essi vennero uccisi a centinaia, ma le proprie di Urza diventavano sempre più deboli. Urza era riuscito ad aprirsi una strada oltre la prima sfera,ma trovò pericoli ancora maggiori nella seconda. Più Urza scendeva,più i pericoli aumentavano. Nulla in Phyrexia era uguale ai dragoni meccanici di Urza,ma c’erano milioni di difese che non si preoccupavano di sé. Urza era appena riuscito a penetrare nella Quinta Sfera quando il suo dragone meccanico si stava per essere distrutto. Non sarebbe più andato avanti. Una voce entrò nella mente di Urza. Urza era comparato ad un essere tanto lontano da un umano quanto un umano lo era da un insetto. Questa voce apparteneva a qualcuno che era sopra ad un planeswalker quanto un planeswalker era sopra ad una larva. Urza immediatamente si rese conto che non avrebbe potuto vincere,come non poteva fare nulla contro l’essere che stava ad attenderlo nella Nona Sfera e che poteva distruggerlo con un pensiero. Urza imparò il suo nome,e con quel nome Urza cominciò a scivolare nella follia. Quel nome era Yawgmoth. Urza poteva fare poco per difendersi dai Phyrexiani.Ci rinunciò. Avevano vinto. Aveva vinto. Mentre Urza combatteva,Xantcha stava cercando il suo cuore che le era stato tolto quando era uscita dal Tempio della Carne dove era stata creata assieme a molti altri agenti dormienti. Disse di essere stata mandata dai sacerdoti di Gix ed i Phyrexiani la portarono nel luogo dove erano tenuti i cuori. Si diceva che se qualcuno avesse fatto qualcosa di sbagliato in Phyrexia,Yawghmoth avrebbe schiacciato il suo cuore e questi sarebbe morto. Fra tutte le bugie di Phyrexia,Xantcha era sicura che questa non lo fosse. Osservando intorno,notò che molti cuori si stavano oscurando:Urza si stava davvero dando da fare! Prendendo il suo cuore con gli artigli,Xantcha scese dalla torre. Vide Urza in difficoltà,e corse verso di lui. La successiva voce che Urza sentì era quella di Xantcha, gridando per liberarlo da quell’oscuro piano. In qualche modo, Xantcha era entrata in Phyrexia ed era venuta a salvare Urza. Forzandolo a ritornare alla realtà, Urza e Xantcha lasciarono il piano per i quattromila anni successivi. Distratto dal suo fallimento ed soffrendo molto fisicamente per il suo incontro con Yawgmoth, Urza vagò fra i piani con Xantcha per molti anni. La coppia tentò di ritornare a Dominaria,ma trovò il piano chiuso contro di loro . Era come se il piano non desiderasse il ritorno di Urza. Infine,Xantcha si stancò del loro stile di vita errante e volle un mondo per sé stessa. Urza e Xantcha trovarono quel mondo in Moag, una terra abitata da civiltà semplici e dal terreno ricco. Xantcha passò i suoi giorni a coltivare, sviluppando uno stile di vita pacifico dopo il suo incontro con Phyrexia. Urza si convinse di dover allestire un esercito di milioni di persone per battere i Phyrexiani. Ebbe poco successo nel cercare di radunare la gente di Moag, ma Xantcha non voleva sentir parlare di lasciare il loro calmo stile di vita. Un giorno, Xantcha scoprì che i Phyrexiani stavano cominciando ad invadere Moag e convinse Urza ad intervenire. Il planeswalker attaccò e distrusse dozzine di Phyrexiani,ma seppe che i mostri non l’avrebbero lasciato solo finchè non avesse lasciato il piano. Con il cuore pesante, Urza si rese conto che nessuna terra sarebbe stata sicura finché avesse abitato là. Urza e Xantcha lasciarono Moag ed ancora una volta vagarono fra i piani. Dopo un po’ di tempo, vennero attaccati dai Phyrexiani, ogni squadrone più pericoloso degli altri.In seguito a questo attacco,Urza venne quasi distrutto dopo un altro periodo di delirio. Xantcha lo costrinse a ritornare alla realtà ed i due amici indeboliti viaggiarono via da quel piano. La cosa seguente che Urza seppe era di trovarsi in un posto calmo di pace e di ordine. Lady Serra lo aveva accolto a braccia aperte e gli spiegò che aveva usato i suoi poteri di planeswalker per creare quel piano e tutti i suoi abitanti. Il posto era fatto di mana bianco quasi puro, dedicato alla guarigione ed alla purezza. Geograficamente,era composto da vari atolli fluttuanti su cui si trovavano pianure e fortezze. Come un nativo di Argivia, una zona ricca di mana bianco, Urza venne accolto favorevolmente in questo regno degli angeli e della luce. Xantcha, tuttavia,non ebbe una sorte così felice. La morte non era una risposta nel regno di Serra, ma Xantcha doveva per sempre rimanere esiliata in una delle isole fluttuanti periferiche sotto la guardia di un servitore di serra a causa della sua natura di mana nero. Urza passò dieci anni guarendo dalle sue ferite, ma ancora la sua mente era fratturata come non mai. Finalmente, Xantcha riuscì ad arrivare al Santuario di Serra e sollecitò Urza a lasciare quel piano e ad accrescere il suo esercito. Tuttavia, Urza non aveva più il desiderio di difendere la sua patria dai Phyrexiani. Invece, desiderava soltanto vivere qui con Serra ed i suoi angelinel più pacifico dei piani. Xantcha,disperata,si strappò il cuore. Controllandolo, Urza scoprì che non era cuore organico, ma una pietra artificiale. Questo dispositivo aveva permesso che Yawgmoth esercitasse il suo controllo sopra Xantcha dovunque in Phyrexia. Promise di schiacciare il proprio cuore,ponendo fine alla sua vita eterna, se Urza non avesse lasciato quel piano. La coppia ebbe poco tempo per riflettere sulla strana richiesta di Xantcha,poiché i Phyrexiani avevano scelto quel momento per attaccare. Avevano seguito la scia di Urza fino al Regno di Serra,dove le loro magie di mana nero stavano avendo un effetto devastante sul territorio. Gli angeli tentarono di difendersi fino allo stremo,ma vennero sopraffatti. Allora Serra chiese a Urza di aiutarlo a combatterli,ma egli rifiutò tranquillamente,e lasciò il piano assieme a Xantcha. Serra fuggì quando vide la devastazione. Il suo regno era in rovine, con troppa malvagità in esso per poterlo mai riportare al suo precedente splendore. Da qualche parte nel Regno,l’Arcangelo Radiant aveva perso la sua Signora Selenia,probabilmente morta in battaglia. Tuttavia,sarebbe finalmente potuta diventare libera… Urza e Xantcha ancora una volta ricominciarono a vagabondare fra i piani, finalmente trovando un’adunanza di planeswalkers. Urza domandò qualcosa riguardo ai rapporti d'affari dei planeswalkers con i Phyrexiani, ma raccolse soltanto informazioni limitate. Improvvisamente, un attacco da un planeswalker causò quasi la morte di Xantcha. Occorsero due anni perchè guarisse completamente, dopodichè Urza le spiegò il suo nuovo piano. Urza aveva scoperto un piano conosciuto come Equilor, forse uno di più vecchi piani esistenti. Là, si sarebbe informato riguardo alla partecipazione di Phyrexians alla morte dei Thran e forse avrebbe scoperto qualcosa riguardo al futuro di Dominaria. Urza e Xantcha trovarono solo una manciata di persone a Equilor,gli unici mortali che sopravvivevano sul piano. Urza potè trovare soltanto poche informazioni sui Phyrexiani e gli fu chiesto di andarsene dagli abitanti di Equilor. Ma prima che se ne andasse, gli antichi dissero a Urza a che il suo piano non era più contro di lui e a che avrebbe potuto ritornare. Gli dissero che un altro planeswalker, Freyalise, aveva causato una grande devastazione che aveva infine rimesso Dominaria al suo legittimo posto nel multiverso. Distratto tanto da non poter più imparare nulla,Urza lasciò Equilor assieme a Xantcha. Infine, 3200 anni dopo che Urza ebbe posto piede per l’ultima volta su Dominaria, era tornato. Cominciò a costruire una casa per sè e per Xantcha, ma rapidamente sichiuse nella sua solitudine. La sua follia era aumentata tanto che ora parlava coi fantasmi ed urlava ad alta voce il nome del fratello. Xantcha lo lasciò poco dopo,convinta che Urza aveva infine perso la sua mente. Xantcha tornò un mese più tardi, con uno sconosciuto accanto a lei. Urza rimproverò Xantcha per aver portare uno sconosciuto al suo santuario nascosto. Ma fino a quando non fissò lo sconosciuto non capì la verità. Mishra. Dopo tutti questi anni, Mishra era là, esattamente come era stato durante i suoi annidi gioventù, levandosi in piedi vicino ad un agente dormiente di Phyrexia. In realtà,Xantcha aveva trovato uno schiavo molto simile a Mishra,di nome Ratepe,e lo aveva portato da Urza. Urza si agitò violentemente nella rabbia, quasi distruggendo Mishra. Xantcha gridò a Urza, chiedendogli il perchè della sua reazione. Nel suo delirio, Urza rispose soltanto che questo sarebbe stato soltanto il primo dei molti Mishra che sarebbero arrivati l’anno successivo. Xantcha infine convinse Urza che quello era l’unico e vero Mishra, tornato dai morti dopo tutto quel tempo. Urza e Mishra cominciarono il primo di molti colloqui notturni,in cui parlavano dei loro artefatti e della vicina invasione Phyrexiana. Dopo alcuni mesi, Mishra e Xantcha si erano trasformati in un particolare ed Urza per la prima volta cominciò a costruire armi per combattere i Phyrexiani. Gli agenti dormienti erano dappertutto, inserendosi anche nelle gerarchie delle nazioni più potenti di Dominaria. Un giorno, quando Mishra e Xantcha erano occupati a cercare informazioni sulla partecipazione dei Phyrexians alla nazione di Efuan Pincar, uno sconosciuto venne a salutare Urza in segreto. Questo uomo, apparentemente nel pieno delle forze, promise di essere un discendente di Urza e sostenne di essere l’Arcimago Jodah. Urza credeva poco ai suoi reclami, ma Jodah desiderava soltanto insegnare a Urza ciò che era accaduto a Dominaria durante la sua lunga assenza. Urza si interessò poco di quel che Jodah doveva dire, ma era particolarmente interessato al suo incontro con i Phyrexiani. Apparentemente, la distruzione del divieto che teneva Dominaria separata dal resto del multiverso aveva permesso non soltanto il rientro di Urza alla sua terra d’origine,ma aveva anche permesso che i Phyrexiani cominciassero la loro infiltrazione. Jodah se ne andò dopo la loro lunga discussione e non se sentì più parlare. Infine, le macchine di Urza erano complete. I piccolissimi ragni artificiali si sarebbero sparsi fra le nazioni di Dominaria. Quando la luce della Luna Scintillante li colpiva sulla destra, avrebbero emesso un suono stridente che gli esseri umani non potevano percepire, ma erano mortali per i Phyrexians. Grazie a questi dispositivi avrebbero potuto fermare l’infiltrazione degli agenti dormienti di Phyrexia nelle nazioni di Dominaria. Mishra e Xantcha tornarono presto,portando gravi notizie. Efuan Pincar era quasi completamente sotto il controllo dei Phyrexiani. Se Urza voleva arrestarli per guadagnare il controllo completo sulla potente nazione, doveva muoversi velocemente. Insieme Urza, Mishra e Xantcha cominciarono la diffusione delle invenzioni di Urza nella città. Più tardi, Urza mandò via Mishra e Xantcha. Urza sentì Xantcha parlargli di un antico artefatto e presto trovò Mishra e Xantcha in volo verso il Mare dei Lamenti. La loro posizione era sconosciuta vicino a Koilos, un posto vicino al quale Urza non voleva certamente vedere il fratello Nelle settimane, Urza, Mishra e Xantcha avevano cominciato a diffondere i ragni di Urza a Pincar City, capitale di Efuan Pincar. Urza era occupato in questa operazione, ma non poteva dimenticarsi della crescente preoccupazione. I Phyrexiani si erano infiltrati in profondità nella città di Pincar, ma un Phyrexiano particolarmente potente era lì da qualche parte. Quel Phyrexiano era Gix,che trovò Xantcha mentre stava piazzando i ragni meccanici. Ebbe un confronto con lei,che però riuscì ad uscire viva:Urza la trovò alcuni istanti prima che la distruggesse. Il Phyrexian si fece beffe di Urza, dicendo che lo stava aspettando a Koilos. Alla domanda sull’identità della creatura, Xantcha dichiarò che era effettivamente Gix, il più potente dei demoni dell’Ineffabile. Gli agenti dormienti erano ovunque. La gente si alzava di casa la notte,ignara delle proprie origini Phyrexiane,ad urlare sotto la Luna Nulla. Urza, Xantcha e Mishra arrivarono a Koilos e trovarono Gix in attesa. Urza e Gix cominciarono il loro lungo duello, ma Urza si accorse che il suo avversario era molto potente. La lotta durò molte ore, con Gix che finalmente guadagnò il sopravvento. Tuttavia, appena prima che Gix distruggesse Urza, Xantcha e Mishra intervennero. Distratto, Gix uccise sia Xantcha che Mishra in un secondo. Ratepe e Xantche si erano sacrificati per permettere ad Urza di battere Gix. Urza si rialzò subito ed uccise Gix. Dopo tremila anni, Urza era davvero solo. Alla aveva imparato dai suoi errori. Sembrava che ogni volta che Urza arrivava a queste rivelazioni,qualcuno intorno a lui dovesse morire. Scoprì che Mishra non aveva mi partecipato a tutto questo,lui era molto millenni prima ad Argoth. Xantcha, temendo la follia di rza, aveva arruolato uno schiavo chiamato Ratepe per convincere Urza ad agire. Ora, anche Xantcha se ne era andata. Ma la sua eredità viveva ancora. Urza non sarebbe stato tranquillamente seduto a guardare i Phyrexiani che invadevano la sua terra d’origine. Avrebbe costruito difese così grandi che simili non ne erano mai state attestate . Afferrando il cuore di Xantcha, si girò per lasciare Koilos. Ma prima che lo facesse una scitta sulla parete catturò la sua attenzione. Questa scritta,in antico dialetto Thran, raccontava di come il guaritore Yawgmoth avesse corrotto l'impero Thran, piegandolo al suo volere. Scosso, Urza continuò a leggere, scoprendo che Yawgmoth aveva usato il potere di un altro planeswalker per creare un altro piano, Phyrexia,ed aveva usato i suoi macchinari per generare un’altra razza,i Phyrexiani. Urza era in una condizione diincredulità. I Thran non erano stati distrutti dai Phyrexiani. Si erano trasformati in Phyrexiani. Soltanto la Mightstone e la Weakstone, infuse con l'essenza del genio dei Thran Glacian, esiliò i suoi antichi nemici dal loro piano d’orine, Dominaria. Questa scoperta spinse Urza a cercare di rafforzare maggiormente le sue difese e salvare il suo mondo. Urza cominciò a realizzare il consiglio di Xantcha. Avrebbe creato un esercito in grado di rivaleggiare con i Phyrexiani nell'invasione imminente. Avrebbe generato milioni di creature artificiali per combattere gli artefatti di Phyrexia. Avrebbe mobilitato tutte le popolazioni di Dominaria per aiutarlo a salvare il loro mondo nella guerra imminente . Ma dovette inziare dalle piccole cose. Urza viaggiò ad una lontana isola costantemente circondata da venti ed onde tempestose,l’isola di Tolaria. Urza costruì una scuola di maghi e ricercatori sull'isola di Tolaria e la chiamò Accademia di Tolaria. Co-fondatore della scuola era un mago dall’immenso potere,Barrin, a cui Urza aveva rivelato la verità sull’imminente guerra e sui Phyrexiani. Barrin sarebbe diventato un personaggio importantissimo nella storia di Dominaria. Ma da dove veniva un mago così potente? Barrin nacque Barrinalo durante i primi giorni del dominio di Kjeldorano in Terisiare. Barrinalo non possedeva grande talento magico ed era soddisfatto di vivere i suoi giorni come umile scrivano per una gilda locale. Tutto questo sarebbe tuttavia cambiato quando la gilda di Barrinalo decise di annotare le ultime parole rimanenti del mago più potente di Kjeld, il mago Pharon. Barrinalo, con i vari scrivani della sua gilda, prese ardentemente nota della saggezza illimitata e dell’abilità nella magia di Pharon. Tuttavia, tutto questo non era così innocente come sembrava in un primo momento. La Camera delle Lettere era una semplice pedina delle gilde dei maghi Kjeldorani, che desideravano per sé i poteri quasi onnipotenti di Pharon. Una magia in particolare, la magia conosciuta come obliterare, si diceva che si trovasse da qualche parte nelle profondità della mente di Pharon. Questa magia, che si diceva fosse quella usata da Urza per distruggere Argoth durante gli antichi giorni della guerra dei fratelli, si sarebbe trasformata in uno strumento atto alla distruzione del mondo se fosse caduto in mani sbagliate. Pharon, nel suo stato febbricitante, sapendo questo,confidò a Barrinalo tutto quello che sapeva. Barrinalo col tempo sarebbe diventato un potente mago, sorpassando persino Pharon nella sua conoscenza delle arti arcane. Pharon confidò a Barrinalo tutti i segreti delle magie più potenti,compresa la famosa magia dell’obliterare. Barrinalo, stupito e confuso dalle premonizioni del mago, accettò silenziosamente i doni di Pharon e lasciò Kjeld subito dopo la morte di Pharon. Prima di lasciare la città-stato, tuttavia, Barrinalo doveva lasciare il suo nome all’ufficio della guardia locale affinché il suo spostamento fosse registrato. La penna di Barrinalo aveva finito l’inchiostro,ed egli decise di lasciare il suo nome tronco dell’ultima lettera. Quel giorno Barrinalo lasciò Kjeld e Barrin mosse il primo passo di un viaggio lungo un secolo. Barrin imparò le arti arcane quasi senza sforzo nell’isolamento nelle desolate pianure di Terisiare. Con la sua affinità con la magia, Barrin riuscì a prolungare la sua vita per secoli fino alla fine dell’Era Glaciale. Mentre i suoi studi volgevano al termine,Barrin destò infine l’attenzione di Urza. Urza capì che per combattere i Phyrexiani doveva avere un asso nella manica. Per costruirlo avrebbe impiegato centinaia di anni,forse di più,ma sarebbe infine stato importantissimo nella salvezza di Dominaria. Urza cominciò a costruire potenti artefatti,che formarono la sua Eredità. Anche se questi manufatti erano potenti da soli,insieme avrebbero formato un grandissimo potere,in grado di distruggere Yawgmoth stesso. Ma per fare ciò, Urza sapeva che avrebbe avuto bisogno di un erede nel caso qualcosa dovesse accadergli prima dell'invasione. Aveva bisogno di un erede e Dominaria aveva bisogno di un eroe. Per creare questo eroe, Urza cominciò il suo esperimento denominato Bloodlines, allevando ed incrociando le varie razze di Dominaria per poter finalmente creare un essere con tutte le caratteristiche necessarie per salvare il mondo. Per ora, tuttavia, quei piani avrebbero dovuto aspettare. Urza doveva soltanto creare nuovi artefatti meravigliosi e quella era una cosa che Urza sapeva fare abbastanza bene. Con lo pseudonimo di Malzra, Urza cominciò ad istruire gli studenti nell’uso degli artefatti, mentre Barrin si concentrava maggiormente sugli insegnamenti magici. Urza cominciò a sperimentarei viaggi nel tempo, convinto che,se fosse stato in grado di mandare qualcuno indietro nel tempo,sarebbe stato in grado di fermare Yawgmoth prima che corrompesse l’Impero Thran. Scoprì che solo il metallo poteva passare attraverso la barriera del tempo e che l'argento era il miglior metallo in questo campo. La parte seguente dell’Eredità di Urza sarebbe stata un golem d'argento, capace di sostenere le pericolose energie temporali che consentivano i viaggi nel tempo. Urza cominciò a costruire Karn, la prima macchina senziente. Per fare ciò, incorporò il cuore di Xantcha nell'elaboratore centrale di Karn, permettendo a Karndi imparare e pensare, ma anche di adattarsi e non evolversi soltanto. Una volta che Karn fu completo, Urza creò uno speciale glifo per lui e tentò di mandarlo indietro nel tempo con scarsi risultati. Urza apparentemente poteva mandare Karn indietro nel tempo soltanto di alcuni giorni e ogni nuovo successo rovinava l’isola. Dopo ogni esperimento di viaggio nel tempo, energie temporali bombardavano l’Accademia, causando la malattia e perfino la morte dei suoi abitanti. Il primo viaggio di Karn,che veniva chiamato “Sonda 1”,fu proprio per farlo assistere alla sua creazione. Ritornando al presente, il golem immediatamente diventò distratto e depresso, sapendo che di essere effettivamente soltanto un altro artefatto,anziché un essere unico. Barrin temeva che la Sonda stesse diventando instabile e decise di affidarlo alla cura di Jhoira, una dei suoi allievi più promettenti,proveniente da Shiv. Barrin confidò a Urza la sua preoccupazione riguardo alla tristezza del golem d'argento. Il mago riteneva inoltre che Urza stesse cominciando a fidarsi troppo di molti degli allievi dell’Accademia, specialmente di un promettente giovane di Zhalfir, Teferi. Le marachelle di Teferi erano uno dei maggiori problemi di Barrin,soprattutto ora che avevano il golem gigante,ma indifeso,come preda. Urza riteneva che se Teferi fosse riuscito in qualche modo a danneggiare o disattivare la sonda, avrebbe dimostrato che il golem non era adatto per compiere il suo piano e che quindi avrebbe fallito. Barrin era preoccupato anche dell’apatia di Urza verso la sua più grande creazione, un essere che era in grado di ritenere i planeswalker oggetto di disprezzo come nessun umano avrebbe potuto. Un giorno i timori di Barrin sul benessere della sonda vennero messi da parte dopo una visita ai quartieri di Jhoira. La studente ed il golem stavano infatti iniziando un’amicizia che sarebbe durata per tutte le loro vite. Jhoira aveva persino pensato di dare al golem un nome,Karn,che nell’antica lingua dei Thran significava “mitologico”. Barrin ed Urza continuarono i loro esperimenti di viaggio nel tempo con successi molti limitati. Karn ora poteva viaggiare indietro nel passato soltanto alcune settimane e le manipolazioni delle correnti del tempo continuavano ad avere effetti disastrosi sugli insegnanti e sugli studenti. Le malattie estreme erano comuni, come lo erano le anomalie spaziali sconosciute. Eppure Urza continuava il suo piano con insistenza,dicendo che il piccolo prezzo pagato nell’Accademia avrebbe fruttato grandi trionfi. Barrin notò uno strano pendente donato a Karn dalla sua nuova amica Jhoira ed invitò Urza a provare ad usare la runa sull’artefatto. Urza si allarmò vedendo che il metallo apparteneva ai Thran,ed era un metallo che non si era mai visto al di fuori della terra d’origine di Jhoira. Le settimane passarono e Tolaria dovette affrontare il suo primo piccolo disastro. Il giovane e ribelle Teneri era riuscito a sgusciar fuori dall’Accademia nelle ore notturne. Urza giurò a Barrin di stare sentendo l'odore di un Phyrexiano da qualche parte sull’isola ed in quel momento Teferi sembrava il candidato più probabile. Jhoira andò al salvataggio di Teferi, convincendo Barrin ed Urza che Teferi era scappato dall’Accademia soltanto per catturare un uccello raro con cui conquistarsi il suo affetto. Barrin ed Urza erano prudenti, ma concordavano sul fatto che Teferi non fosse una minaccia immediata. Un esperimento di viaggio nel tempo fu così disastroso da costare la vita alla maggior parte degli allievi e degli insegnanti e da distruggere l’Accademia stessa. Urza stesso non capiva ciò che avesse potuto causare quel disastro, ma più tardi fu Karn a rivelarglielo: in qualche modo, il golem d'argento aveva viaggiato indietro a tempo per impedire un’incursione Phyrexiana nell’Accademia. Anche se nè Urza né Barrin si ricordavano nulla,qualcuno dei due doveva aver spedito il golem indietro nel tempo per rimediare ad una quasi sicura vittoria dei Phyrexiani Poiché l'attacco dei Phyrexiani era stato, interrotto ancor prima di iniziare, sia Urza che Barrin non erano venuti a conoscenza di questi eventi. Eppure, non potevano dubitare dei propri occhi.. Urza, Barrin, Karn e una manciata di insegnanti e di allievi erano gli unici superstiti del disastro di Tolaria. Urza promise di ritornare quando sarebbe stato in grado di aiutare gli studenti dispersi. Barrin, "Malzra," e Karn continuarono a percorre le strade dell’isola a bordo di Nuova Tolaria,un vascello d’alto mare che serviva ad Urza come base per le operazioni. La vita continuò sulla nave come era stata nei giorni migliori di Tolaria,finchè Urza non decise di tornare a Tolaria a cercare di salvare gli abitanti dell’isola dagli orrori che aveva contribuito a creare. Urza, Barrin e Karn tornarono a Tolaria con un piccolo gruppo di allievi ed insegnanti. Gli allievi cominciarono ad esplorare l'isola, ma il recupero di Tolaria sarebbe stata un'operazione lunga ed ardua. Gli innumerevoli flussi temporali dell’isola erano pericolosi, poiché contenevano energie tanto ampie da uccidere gli allievi in un istante. Malgrado gli avvertimenti di Urza, un allievo morì nei primi giorni di esplorazione. Molto presto però trovarono Jhoira, che credevano fosse rimasta uccisa nel disastro. Johira,vivendo a Tolaria per tutti gli anni precedenti, era diventata una donna più forte e più saggia durante l’assenza di Malzra. Ma i fuochi che avevano forgiato Jhoira come la donna selvaggia che era diventata erano ancora vivi sull’isola. Spiegò che Tolaria era stata risucchiata in un vortice temporale,e ora le differenti parti dell'isola scorrevano a tempi più veloci o più lenti del resto del mondo. Per alcuni abitanti di Tolaria,pochi secondi erano passati dal disastro. Per altri,erano passati migliaia di anni ed erano cominciate e finite imponenti civiltà. Malgrado questi orrori, Tolaria ora ospitava un vero paradiso,un luogo dove il cadere della pioggia ed il battere del sole erano amplificati ed esaltati. Questo posto, che Jhoira aveva chiamato Angelwood, era il più bel luogo che Barrin avesse mai visto. Ma se Angelwood era la somma della luce di Tolaria, la Testa del Gigante,dove i Phyrexiani erano rimasti bloccati per millenni,era la sua antitesi. Jhoira invitò Urza ad aiutare gli allievi intrappolati nei vortici temporali per guadagnare il perdono per ciò che aveva fatto a Tolaria. Urza cominciò la costruzione di un’altra Accademia, questo una volta ancor più grande della prima. Malgrado questi orrori, Tolaria ora ospitava un vero paradiso,un luogo dove il cadere della pioggia ed il battere del sole erano amplificati ed esaltati. Questo posto, che Jhoira aveva chiamato Angelwood, era il più bel luogo che Barrin avesse mai visto. Ma se Angelwood era la somma della luce di Tolaria, la Testa del Gigante,dove i Phyrexiani erano rimasti bloccati per millenni,era la sua antitesi. Eredità di Urza Intanto,Jhoira continuava a raccontare ad Urza quel che era successo durante la sua assenza:dieci anni prima,Johira aveva visto un uomo su una nave abbandonata,allora era salita su quella nave e gli aveva salvato la vita. Però non l’aveva mai detto ad Urza,a causa del suo estremo timore degli agenti dormienti. Kerrick,questo il nome di quell’uomo,aveva rubato alcuni pezzi per creare un portale per richiamare creature da Phyrexia per distruggere l’Accademia. Ci stava riuscendo,ma l’esplosione dell’Accademia l’aveva spedito in una bolla temporale molto veloce. Ma invece di morire di vecchiaia,Kerrick rimase vivo,poiché era un agente dormiente. Fortunatamente,i Phyrexiani si trovavano in una profonda gola di Tolaria,e prima che Kerrick avesse potuto raggiungerli,sarebbe morto per il deterioramento del suo corpo umano. Quando la nuova Accademia fu completa,gli studenti cominciarono a costruire monumenti in memoria dei loro compagni morti durante il disastro. Urza stesso sorvegliò la costruzione di un memoriale a Teferi, giovane genio a cui non sarebbe mai stato permesso di fiorire. Gli anni passarono e la nuova Accademia cresceva lentamente. Dopo il completamento della nuova Accademia di Tolaria, le cose tornarono a sembrare normali. Urza immediatamente cominciò a costruire macchine da guerra tanto potenti che simili se ne erano viste soltanto durante la Guerra dei Fratelli. Il planeswalker riteneva che il problema della Testa del Gigante dovva essere risolto al più presto,in quanto i Phyrexiani stavno già cominciando ad attraversare la barriera temporale. Urza e Johira andarono a cercare Kerrick e gli altri Phyrexiani per distruggerli. Riuscirono a distruggere migliaia di servitori,ma Kerrick non solo si era riunito con gli altri Phyrexiani,ma aveva avuto anche moltissimo tempo per lavorare su nuovi armamenti,trovandosi in una zona dal tempo rallenato,così per Urza e Johira le cose si misero male. I loro ornitotteri vennero distrutti,e Johira venne ferita gravemente e cadde in coma. Inoltre Kerrick si rimise a creare truppe,che in poco tempo divennero il doppio di quelle che aveva prima. Con queste truppe avrebbe potuto vendicarsi di Urza una volta per tutte. Gli anni passarono confusamente. A causa dell’acqua manipolata dalle correnti temporali dell’Accademia,Barrin e gli altri guadagnarono vite straordinariamente lunghe. Un ulteriore utilizzo di quell’acqua avrebbe portato all’immortalità. Urza cominciò la costruzione di falchi meccanici molto più potenti di quelli usati nella Guerra dei Fratelli e cercò invano un modo per salvare tutti gli studenti intrappolati nei vortici temporali. Ma nuovamente l’ombra della sconfitta calò sull’Accademia. Il coma di Jhoira continuava. Karn passava la maggior parte del suo tempo al capezzale del suo migliore amico. Infine la sua silenziosa vigilanza riuscì a riportare alla vita la giovane Ghitu. Jhoira si svegliò con vigore rinnovato,convinta di aver risolto l’enigma dei vortici temporali grazie ad una visione. I calcoli di Jhoira erano perfetti e Teferi di Jamuraa venne liberato dalla sua tempo-prigione, ancora giovane come quando il disastro lo aveva colpito. Presto, altri allievi ed insegnanti l’avrebbero seguito. Da qualche parte in questi momenti felici,Barrin cercò gli esperimenti di viaggio nel tempo di Urza e cercò di portarli avanti prima del ritorno del planeswalker. Barrin utilizzò la sua abilità nella magia per cercare di mettersi in contatto con un potere superiore,un dio che avrebbe rivelato a Barrin il modo per varcare le soglie del tempo. E fu durante questo esperimento che liberò inavvertitamente un mostro fantasma su Tolaria. Barrin e un altro allievo vennero attaccati dal mostro fantasma,una creatura che desiderava soltanto tornare alla propria dimora nel multiverso. L'allievo fu macellato brutalmente e Barrin riuscì a sconfiggere il mostro solo grazie all’aiuto di Urza. E fu solo allora che comprese il vero prezzo che doveva pagare,o che altri dovevano pagare per lui,se avesse voluto salvare il suo mondo. Quasi dieci anni più tardi, l'esercito di falchi meccanici di Urza era completo ed era venuto il tempo di cercare di allontanare ancora una volta i Phyrexiani da Tolaria. Il secondo tentativo di Urza arrivò vicino al successo,ma le forze di Kerrick si dimostrarono troppo veloci. L'agente dormiente riuscì a distruggere il vascello da guerra di Urza,che precipitò sul suo covo. Barrin ed il resto dei suoi allievi non erano in grado di aiutare il loro mentore caduto, ma Karn affermò che la sua corazza d’argento sarebbe stata in grado di proteggerlo dalla rovina del tempo. Migliaia di falchi meccanici riuscirono a liberare Urza,mentre il planeswalker giaceva ferito. Finalmente, urza lanciò le sue magie e Karn riuscì con fatica a trasportare il suo padrone fuori dalla zona di guerra. Dopo essere stato salvato,Urza presto capì i suoi errori: avendo fallito l’attacco, aveva fornito ai Phyrexiani la tecnologia delle powerstone dai resti dei suoi ornitotteri distrutti. Con queste nuove scienze,i Phyrexiani avrebbero presto potuto entrare nell’Accademia da una fenditura temporale. Urza presto realizzò che,concentrandosi sui Phyrexiani intrappolati nelle fenditure temporali,stava dimenticandosi della vera,maggiore invasione Phyrexiana. Urza infine ne aveva abbastanza. Il planeswalker rivelò la sua vera identità a tutti quelli che erano sotto la sua cura ed rinnovò la sua promessa di scacciare i Phyrexiani da Tolaria. Ma per poter creare un’arma più potente di quelle di Kerrick, Urza doveva lasciare Dominaria per trovare artefatti in grado di contrastare l’imminente invasione di Phyrexia. Questi artefatti,l’eredità di Urza, non avrebbero soltanto liberato Dominaria dall’infestazione,ma avrebbero anche dimostrato la loro superiorità sulle forze di Yawgmoth. Barrin fu lasciato sull’isola con l’incarico di provvedere a tutte le attività giornaliere dell’isola ed alla difesa degli studenti. Viaggiò sino all’ostile terra vulcanica di Shiv,abitata da nomadi,viashino,goblin,draghi e wurm, dove incontrò il Viashino Bey,Occhio di Fuoco,e lo convinse a dagli il permesso di utilizzare l’antico impianto di perforazione di mana dei Thran. Dopo avere unito i Viashino alla razza dei goblin che minacciavano di sopraffarli, Urza fece una scoperta strabiliante,grazie all’aiuto di Teneri che notò come i goblin si potessero infiltrare in un’area proibita dell’impianto. I Thran avevano usato le tribù di goblin e di viashino come forza di lavoro per alimentare il loro impianto di perforazione di mana,dove producevano degli speciali cristalli che fornivano mana. Questa unità di visioni spinse Urza a capire che doveva unire tutta Dominaria sotto un unico vessillo per sopravvivere all’imminente invasione. In primo luogo, tuttavia, doveva rendere nuovamente utilizzabile l’impianto di perforazione di mana. Nessuno doveva interferire coi suoi lavori,per cui creò una griglia di difesa intorno all’impianto. Urza inoltre si alleò militarmente con i Viashino,e li aiutò anche a risolvere alcuni loro problemi,fra cui quello dei continui attacchi del drago Gherridarigaaz. Gherridarigaaz era un drago del fuoco che viveva in un grande calderone,circondato da territorio appartenente ai goblin. Gherridarigaaz era un drago potente ed enorme,in grado anche di sputare fuoco.Il figlio di Gherridarigaaz, Rhammidarigaaz, si era unito ai Viashino ed era il loro campione. A causa di questo, Gherridarigaaz si era molto arrabbiata ed aveva attaccato i Viashino a lungo. Urza si intromise per fermare questi attacchi,ed andò a far visita a Gherridarigaaz, ma non riuscì a concludere nulla,anzi venne minacciato dal drago. Dopo anni di lavoro sull'impianto di perforazione, Urza aveva creato un rifornimento costante di powerstones. Non avrebbe più avuto necessità di aguzzare l’ingegno per sopperire a risorse limitate. Inoltre fece un’altra scoperta strabiliante,un nuovo tipo di metallo, una sostanza dei Thran che, come Karn,poteva svilupparsi oltre la sua forma originale. Usò questi risultati per creare un insieme di piani per una nave volante che avrebbe potuto comprendere le varie parti della sua eredità. Questa nave, unita con l'Eredità e la sua controparte umana,l’eventuale erede di Urza, sarebbe la chiave della salvezza di Dominaria. Ma questa era un'operazione scoraggiante, che richiedeva energia immensa e molti anni per giungere a buon fine. Gli abitanti dell’Accademia di Tolaria erano costantemente attaccati dai servitori di Kerrick,che nel frattempo aveva avuto migliaia di anni per aumentare il suo potere. Tolaria non avrebbe potuto resistere ancora per molto. Barrin guidava la strenua difesa come Generale dell’esercito di artefatti du Urza. Urza, tuttavia, poteva soltanto stare a guardare mentre la sua scuola veniva devastata,tanto era concentrato sulla creazione della sua nave volante. Per completare la sua eredità, viaggiò alla foresta di Yavimaya,essa stessa un essere senziente. Là incontrò Multani uno stregone-maro dai poteri e dalla saggezza immensi. Tuttavia, l'intrusione del Urza in Yavimaya non era benvenuta. Yavimaya si ricordava della distruzione che Urza aveva portato sull’isola di Argoth e Multani colse questa opportunità per ipnotizzare Urza e costringerlo ad intrappolarsi fra le viscere di un grosso albero,che lo avrebbe consumato lentamente. Gli anni passavano e Tolaria erano ancora sotto l’assalto dei servitori di Kerrick. Tolaria era riuscita a resistere per settimane,ma ora Kerrick aveva tentato un attacco frontale con molte forze Urza potette finalmente liberarsi dalla stretta di Yavimaya quando Barrin lo richiamò alla sua casa a Tolaria grazie ad un faro che gli aveva donato secoli prima. Urza prese però involontariamente con sé lo spirito di Multani, ospitato da qualche parte nella sua coscienza. Urza testimoniò che Tolaria aveva bisogno di aiuto, a meno che non avesse portato rinforzi. Urza viaggiò a Shiv e tornò a Tolaria con una miriade di Viashivan e goblin.Chiese l’aiuto anche di Gherridarigaaz,promettendole in cambio di restituirle il figlio. Lei accettò e viaggiò a Tolaria con Urza. Là combattè con coraggio i Phyrexiani. Durante questi attacchi, Rhammidarigaaz si riunì con la madre ed attaccarono insieme i Phyrexiani. Con il loro aiuto,Tolaria venne salvata ed i Phyrexiani vennero respinti. Quando Tolaria non era ancora totalmente sconfitta, Urza passò all’offensiva,infiltrandosi nella fortezza di Kerrick e distruggendo i macchinari usati da Kerrick per creare nuovi soldati. Kerrick,che ora aveva cambiato nome in K'rrik, perse poco tempo ad attaccare Urza. Urza avrebbe potuto distruggere K'rrik in un istante, ma K'rrik utilizzò uno degli uccelli meccanici di Urza per attaccare il loro creatore, causandogli così tanto il dolore da impedirgli di pensare lucidamente. Infine, Multani comprese chi era il suo vero nemico,ed aiutò mentalmente Urza,che si teletrsportò nel punto in cui stava K'rrik,uccidendo lui e distruggendo la sua fortezza. Multani aiutò Urza trasmettendo le forze di Yavimaya in suo aiuto, concludendo per sempre la piccola invasione Phyrexiana. Ora che Urza non doveva più preoccuparsi di K'rrik e dei suoi mostri, avrebbe potuto tornare a concentrarsi sul completamento della sua nave volante. Le popolazioni di Yavimaya e di Shiv riconobbero che i timori di Urza erano giustificati e gli giurarono lealtà contro l’invasione Phyrexiana. Tolaria avrebbe fornito gli artefatti necessari per la nave volante, Shiv avrebbe assicurato le powerstones per guidarlo ed ora anche Yavimaya diede il suo contributo. Un voluminoso seme era caduto dal cuore di Yavimaya,un voluminoso albero alto più di tremila piedi,Seme del Vento,in cui nacquero molte creature che aiutarono Urza nella costruzione della nave. Urza infuse in questo seme magia ed artefici, cristalli Thran e metalli Thran, fino a che finalmente non fu pronta e cominciò ad assomigliare alla nave volante che Urza voleva creare. Urza ha chiamato questa nave Cavalcavento e, insieme all'eredità ed alla sua non ancora nata controparte umana, avrebbe distrutto Yawgmoth per sempre. Ma per fare questo, la Cavalcavento doveva essere in grado di navigare fra i piani. Il cristallo Thran che alimentava la Cavalcavento doveva essere infusa con una grande quantità di mana perchè questo accada. Questo mana richiese la distruzione di intero piano, qualcosa che Urza aveva rimorsi dal fare, anche per salvare Dominaria. Tuttavia, Urza si ricordò rapidamente del Regno di Serra, un piano artificiale, destinato a sprofondare. Se Urza avesse potuto convincere Serra ad aiutarlo nella sua ricerca, si sarebbe potuto assicurare il potere per la Cavalcavento e avrebbe forse anche potuto guadagnare un nuovo alleato nella guerra imminente. Johira de Vivre divenne il capitano della nave,che aveva a bordo anche molti studenti dell’Accademia. Urza viaggiò sino al Regno di Serra, trovandolo in condizioni peggiori di quando se ne era andato. I Phyrexiani se ne erano andati dal piano, ma avevano lasciato per sempre una traccia di mana nero in quel luogo. Cosa peggiore, Lady Serra aveva lasciato il piano dopo che il suo paradiso si fu trasformato in un inferno. Aveva preso il potere Lady Radiant,la cui politica aggressiva aveva portato al macello dei migliaia di esseri umani e di angeli,ritenuti erroneamente da lei agenti Phyrexiani. Parlando con Radiant, Urza scoprì che Gorig, il suo consigliere principale era egli stesso un agente dormiente di Phyrexia. Tuttavia, Radiant era stata guidata sull’orlo della follia dopo la partenza del Serra. Urza accusato Radiant di cospirazione coi Phyrexian e le promise la morte se fosse rimasta nel Regno di Serra. Urza ritornò a Dominaria e parlò a Barrin detto dei reclami di Radiant. Insegnò a Barrin a riunire le forze di Tolaria e di Shiv per invadere il Regno di Serra e per liberare i sudditi di Radiant. Nel frattempo, Urza tornò al regno di Serra molte volte per liberare quelli che Radiant perseguitava credendoli Phyrexiani. Radiant se ne accorse e cominciò ad ordinare le sue forze. Sebrò che dovesse cominciare una lunga guerra,la prima di quelle causate dall’imminente invasione. Urza usò quasi tutto il suo potere per trasportare la Cavalcavento e le altre truppe al regno di Serra. Gli invasori incontrarono molta resistenza dagli angeli di Radiant,che erano disposti a combattere fino alla morte. Inizialmente la Cavalcavento era in vantaggio,ma poi fu costretta a difendersi dall’assalto degli angeli. La Cavalcavento non aveva abbastanza potere per fuggire,ma al capitano Jhoira venne la geniale idea di usare il potere delle armi degli arcangeli per alimentare la Cavalcavento. Urza cavalcava Gherridarigaaz,ed usando molte magie di protezione riuscì a far strage di angeli. Infine Urza si trovò faccia a faccia con Radiant stessa. Radiant attaccò quasi immediatamente Urza. Radiant creò un’inarrestabile sfera di energia che lo avrebbe potuto distruggere. La diresse verso Urza,ma Gherridarigaaz rapidamente si mise davanti al mago,facendogli scudo col suo corpo,e morendo per salvarlo. Avendo avuto solo pochi attimi per recuperare, Urza venne sopraffatto rapidamente da Radiant, che gli strappò dagli occhi la Weakstone e la Mighstone,e trasportò sé e Urza nella sua sala del trono La sua follia, tuttavia, arrivò a farle cercare di rimettere insieme le due pietre. Il risultato fu un'esplosione che distrusse Radiant ed il Santuario di Serra,mentre Urza riprese le sue powerstone e riuscì ad andarsene. Con l'esercito di Radiant in fuga, Urza ha preso a bordo della Cavalcavento il maggior numero di rifugiati possibile ed infuse il cristallo Thran al suo cuore con il potere del piano artificiale che stava collassando. Il Regno di Serra venne distrutto per sempre, ma le sue energie sarebbero state sfruttate per proteggere Dominaria dall'invasione. Urza e le sue forze tornarono a Tolaria per un breve riposo. K'rrik era stato sconfitto. Molti degli abitanti del Regno di Serra erano stati salvati. L'eredità era vicina al completamento. Teferi aveva realizzato il desiderio di ogni mago trasformandosi in un planeswalker,ed aveva aiutato la sua nazione d’origine Zhalfir. Jhoira aveva asciato l’Accademia per continuare privatamente all’impianto di estrazione di mana. Barrin vivevaall’Accademia,continuando semplicemente ad insegnare. Urza utilizzò questo breve periodo di quiete per spargere le parti dell'eredità ai quattro venti. Ora che i Phyrexiani ritornati a Dominaria, Urza temeva che l’energia emanata dall’eredità li riportasse a Tolaria. Urza sparse l'eredità per Dominaria e per Mercadia, un regno molto simile alla sua terra d’origine. Per ora, i piani di Urza erano finiti. Aveva lasciato incompleto un solo piano. Il progetto Bloodlines attuato nelle pianure di Benalia gli aveva lasciato la promessa di un erede. Il lavoro di Urza era lontano dalla fine. L'invasione di Phyrexia sarebbe avvenuta centinaia di anni in futuro, ma Urza non poteva aspettare. Urza aveva completato l'eredità, ma ora doveva completare il suo destino. Destino di Urza Nonostante la storia sia imprecisa riguardo al periodo dei due seguenti eventi, la partecipazione di Urza in essi era sia spaventosa che affascinante. Per tentare di costruire un altro più potente dragone meccanico, Urza si ricordò di un antico consiglio di Tawnos. Per costruire un dragone meccanico perfetto, Urza doveva esaminare le parti di un drago vicino alla perfezione. Ne evocò uno usando i suoi poteri magici,pi lo sondò per ore. Il drago, che non era in grado di capire di essere un’evocazione magica senziente, era un attrezzo indegno da usare come riferimento. Finalmente, il drago riuscì a convincere Urza che,per renderlo più potente, avrebbe dovuto aumentare le sue conoscenze sulle tecniche di lotta. Urza accettò, liberando il potente drago sul mondo. Il drago tornò molte volte a Tolaria, ogni volta chiedendo di essere reso sempre più potente. Finalmente, il drago riuscì a convincere Urza a donargli vita propria. Il drago utilizzò immediatamente questa occasione, liberandosi per sempre dal controllo di Urza. Naturalmente Urza non non era stato veramente manipolato e confidò a Barrin che questo esperimento lo aveva avvicinato a comprendere il punto di vista di Yawgmoth:questi erano i mostri che Dominaria avrebbe presto affrontato, esseri che si completavano sempre più con il passare del tempo. Un altro strano fatto mise Urza contro un altro drago, che era il guardiano della razza dei tritoni. Urza catturò l'uovo del drago per studiarlo, attirandosi presto le ira della madre. Urza fece un patto con la madre del drago. Per rimborsare il sacrificio di suo figlio, Urza avrebbe donato alle sue trupe Bloodlines la capacità di respirare sott’acqua per difendere il regno dei tritoni durante l’invasione Phyrexiana. La madre del concesse un sigillo magico ai piani di Urza,donandogli il suo aiuto. Infine, dopo molte centinaia di anni, gli esperimenti Bloodlines di Urza stavano cominciando a mostrare i loro frutti. Urza rivelò a Barrin del suo progetto,trovando però il disappunto del mago. Tentando di conservare Dominaria, Urza stava abbandonando la sua moralità, manipolando le razze di Dominaria. Infine, dopo molte centinaia di anni, gli esperimenti Bloodlines di Urza stavano cominciando a mostrare i loro frutti e a creare i primi Metatrani,i soldati prodotti da questi esperimenti. Urza rivelò a Barrin del suo progetto,trovando però il disappunto del mago. Tentando di conservare Dominaria, Urza stava abbandonando la sua moralità, manipolando le razze di Dominaria. Un mago in particolare, un mago di Argivia chiamato Gatha, fece fare notevoli progressi al lavoro di Urza. Anche se le tecniche di Gatha erano brutali, Barrin ed Urza erano entrambi sorpresi dai risultati che l’Argiviano aveva ottenuto. Gli anni passarono come sempre a Tolaria. Gatha, che ora era diventato un saggio mago, cominciò a portare il Bloodlines verso nuove spaventose direzioni. Su richiesta di Barrin, Urza intervenne ed ordinò a Gatha cessare la sua sfacciata negligenza dei protocolli e delle linee guida del progetto. Barrin continuò a ritenersi preoccupato per l’Argiviano, ma Urza riteneva che i timori del mago erano infondati. Mentre le creature di Urza stavano cominciando a mostrare segni di maggior muscolatura e potere in battaglia, i loro poteri stavano cominciando a calare. Ancor peggio,Barrin cominciò ad accorgersene:Timein, uno scolaro sempre più potente, informò Barrin di un difetto in dettaglio del progetto. Urza aveva ordinato l'uso sistematico delle zone di tempo rallentato di Tolaria per questo progetto, credendo di poter creare parecchie generazioni in pochi giorni. Tuttavia, Timein aveva scoperto che l’essere rimossi dal flusso naturale del tempo induceva le creature senzienti a perdere la loro affinità con la terra. Gli esseri umani dovevano conservare il loro collegamento alla terra, altrimenti rischiavano contaminazione, deformità e infine la morte. Membra grossolane e teste sproporzionate stavano diventando la norma per gli esperimenti Bloodlines di Urza . Molti dei saggi e degli allievi dell'isola si ritirarono dopo la testimonianza degli orrori che Urza stava creando. Tuttavia, Urza non poteva permettergli di lasciare l’Accademia,e non aveva altra scelta che tenerli prigionieri. Oltre a questi infausti eventi, la vita a Tolaria era rimasta veloce ed eccitante come era sempre stata. Barrin aveva scelto questa occasione per sposare Rayne, il cancelliere dell’Accademia. Tuttavia, si era presto gettata un’ombra sul matrimonio. Rayne era nativa di Tolaria e,come tale, era probabilmente il prodotto degli esperimenti Bloodlines. Come sempre, Urza nelle sue mani tutto ciò che stava intorno a lui. Benchè la storia sia imprecisa su questo punto, non è da escludere che Urza avesse creato Rayne per essere una perfetta moglie per Barrin. Urza aveva cominciato a notare un problema nel comportamento di Karn. Dopo così vita lunga, la corteccia emozionale di Karn aveva cominciato a deteriorarsi lentamente: il golem era apparentemente incapace di dimenticare i ricordi dolorosi, il maggiore dei quali era la partenza di Jhoira dall’isola per continuare il lavoro di Urza a Shiv.Urza riteneva che sarebbe stato meglio cancellare la memoria di Karn, permettendo al golem d'argento di poter mantenere in memoria soltanto quarant’anni. Inoltre era riuscito a costruire altri golem simili a quelli dei Thran,il cui metallo però si accresceva,creando alcuni problemi. Intanto i rifugiati dal Regno di Serra tentarono di adattarsi alla loro nuova vita,mala loro lunga durata di vita creò alcuni sospetti nelle altre razze,perciò furono costretti a fondare una loro città,Devas. Era il periodo dopo il miglioramento di Karn quando i Phyrexiani assalirono ancora Urza. Yawgmoth aveva costruito un nuovo Phyrexiano fatale, in grado persino di uccidere un planeswalker. Questi eliminatori,molto migliorati rispetto a quelli di Kerrick,erano instancabili nell’esecuzione dei loro compiti. Urza fu costretto a lasciare l’Accademia,tornando solo per brevi visite. Durante una di queste visite, Barrin informò Urza di quello che accadeva nel mondo. Timein aveva stabilito un rifugio dalla follia di Urza dal lato opposto di Tolaria. Urza concesse a Timein il suo rifugio, credendo che gli ostaggi di Tolaria sarebbero presto ritornati. Cosa peggiore,invece,Gatha, si era rivelato un traditore ed era fuggito a Keld,una terra popolata da selvaggi guerrieri guidati da spietati signori della guerra, e stava accrescendo la già straordinaria sete di sangue degli abitanti Keld Presto, Dominaria non avrebbe più dovuto preoccuparsi dei Phyrexian che stavano arrivando per ucciderli. La furia di Keld si sarebbe abbattuta sulle civiltà di Dominaria come un'onda rossa. Eppure, Urza proibì a Barrin di interferire con il lavoro di Gatha. Gatha stava facendo ciò che lui non aveva avuto il coraggio di fare: usava il progetto Bloodlines al massimo delle sue possibilità,senza preoccuparsi del costo. Gatha aveva anche un allievo,che aveva potenziato grazie alla sua scienza. Il suo allievo era Kreig. Kreig nacque figlio di Trohg, un signore della guerra molto potente. Trohg il più fedele amico di Gatha, mago principale di Keld che arrivava dalla lontana isola di Tolaria. Per decadi, Gatha aveva lavorato accanto al comandante militare di Keld, aumentando i loro poteri in cambio di soggetti con cui intrattenere la sua follia. Trohg desiderava che suo figlio diventasse il signore della guerra di tutti i tempi e vide in Gatha il mezzo per arrivare a tale scopo. In cambio Gatha un giorno avrebbe avuto un posto nel consiglio di guerra, la più alta posizione permessa ai figli di Keld. Kreig cominciò ad accettare Gatha come un membro della sua famiglia. Benchè gli esperimenti di Gatha non erano per nulla umanitari, nessun abitante di Keld avrebbe potuto reclamare che fossero un insuccesso. I guerrieri di Keld non avevano mai avuto poteri tanto grandi. I confini di Keld si stavano espandendo ad un tasso allarmante e presto il resto di Dominaria sarebbe stato costretto a combatterla per fermarne l’espansione. Eppure, alcuni signori della guerra rivali temevano che lo sviluppo di Keld dipendeva troppo dalle macchinazioni di Gatha. Alcuni ritenevano che Gatha stava distruggendo il loro normale equilibrio di vita. Altri temevano che Gatha fosse semplicemente una stampella su cui si appoggiava la nazione. Uno di questi signori della guerra dissidenti, Varden, minacciava guerra aperta contro il consiglio. Parecchi altri signori della guerra si unirono sotto la bandiera di Varden ed il consiglio richiamò altri signori della guerra per essere protetto. Il capo di questi era Kreig, che aveva giurato di proteggere il consiglio e Gatha a costo della vita. I due eserciti si scontrarono. Benchè le forze di Kreig siano un po' inferiori di numero, i suoi eserciti combatterono con una furia che in Keld non si era mai vista. Le parole di Kreig erano come le parole di un dio ai suoi soldati, che erano diventati molto più potenti grazie al soffio di Kreig. Gli eserciti di Kreig cominciarono ad intonare il suo nome mentre la battaglia si intensificava, ma Kreig,pieno di furore, gridò un altro nome. Il nome di Keld. Gli eserciti di Kreig accolsero la chiamata, ispirando un grande timore nei nemici di Varden. L'esercito rivale pensava di stare tradendo la loro terra combattendo contro quelli il cui grido di battaglia era il nome della terra in cui erano nati. Alcuni nell'esercito di Varden cominciarono persino a cambiar fazione nel mezzo della battaglia, anche soltanto per diventare una parte di un raduno così glorioso. Quel giorno Varden morì per mano di Kreig. Dopo la breve battaglia Gatha infine ottenne un posto nel consiglio di guerra. Alcuni degli anziani non erano d’accordo a concedere ad uno straniero un ruolo così importante. Le loro proteste vennero presto zittite dagli sguardi pungenti di Kreig. Urza fu costretto a lasciare di nuovo l’Accademia, per il timore di ulteriori attacchi degli eliminatori. Viaggiò sino alle pianure di Benalia, dove il progetto Bloodlines stava cominciando a mostrare risultati significativi. Il governo di Benalia era guidato dal ciclo lunare, con ogni anno un governante proveniente da un clan differente. Il clan Capashen in particolare sembrava promettente ad Urza per i suoi piani. Urza ancora una volta utilizzò il nome di Malzra e dialogò con i clan sperando di riappacificarli dai loro molti contenziosi. Da questa pace sarebbe nato un matrimonio,e con questo matrimonio un'altra generazione di Bloodlines sarebbe nata. In tali discussioni, Urza promise di permettere a Karn di trasformarsi in parte del corredo nuziale nel matrimonio fra Jaffry Capashen e Myrr Ortovi. Inutile dirlo, i clan di Ortovi e di Capashen erano notevolmente soggetti ai desideri di Urza. Intanto Yawgmoth aveva assegnato ad un suo servitore,Croag,il compito di uccidere il suo arcinemico Urza. Si sa molto poco riguardo al passato di Croag oltre che era riuscito a farsi notare da Yawgmoth per secoli grazie ai suoi innumerevoli massacri ed alla sua crudeltà. Infine, Croag era completo come demone di Phyrexia ed entrò a far parte della Cerchia Interna. Per Croag era un sogno divenuto realtà. Aveva risalito le caste fino ad arrivare alla posizione più alta a cui un Phyrexiano poteva aspirare. Era diventato uno degli esseri più potenti di Phyrexia. Per prima cosa,Croag si trasferì a Rath,dove costruì la Fortezza in cui veniva prodotta la mutaroccia,un particolare materiale che,accrescendo la sua massa, espandeva lentamente i confini di Rath. Quando Rath avesse raggiunto una massa tale da non poter più essere contenuta dal piano,si sarebbe sovrapposta al piano più vicino,cioè Dominaria. La sua operazione successiva fu di ritrovare una antica macchina nella città di Coracia. Croag perlustrò tutta la città,arrivando a capire che la macchina era nascosta nel tempio di Coracia. Tuttavia,egli non poteva entrarci. Questo cambiò quando vide un uomo camminare dalle ombre verso lui. L'uomo sconosciuto si chiamava Davvol e sosteneva di poterlo aiutare ad aprire la volta del tempio. Davvol era stato uno dei capi della città,ma in seguito si era ammalato ed era stato esiliato. Croag si accorse che l’uomo aveva dei secondi fini e che una grande malizia albergava in lui. Ma,per ora, avrebbe soddisfatto i suoi desideri. Dopo avere recuperato la macchina, Croag portò Davvol a Phyrexia dove gli furono innestate varie parti meccaniche che gli avrebbero assicurato la vita eterna. Però si accertò personalmente che Davvol non fosse completato del tutto,in modo che non diventasse più potente di lui. In più, i Phyrexiani innestarono una placca scheletrica sulla testa di Davvol da cui Croag avrebbe potuto estrarre tutte le informazioni che desiderava. Poi uccise brutalmente Koralld, il precedente capitano delle guardie di Rath,in modo che Davvol potesse prenderne il posto. Ma Davvol non era ancora soddisfatto,infatti desiderava sbarazzarsi della sua debole carne:per poter uccidere Urza,Davvol cominciò a migliorare gli eliminatori di Phyrexia e sviluppò tutta la tecnologia di Rath. Cominciò inoltre a realizzare esperimenti di teletrasporto delle truppe per Croag,in modo da poterle mandare su Dominaria da Rath. Questi esperimenti crearono le razze dei Dauthi, dei Soltari e dei Thalkalos,intrappolate tra i due mondi. Segretamente,Davvol desiderava diventare il signore di Rath,ma Croag continuava a tenerlo soggetto a lui. In seguito Croag fu costretto al lasciare Rath. Doveva tornare a Phyrexia dove gli fu assegnato un nuovo incarico, lasciando a Davvol l’incarico di governare Rath. Croag aveva ricevuto il compito di attaccare la barbara nazione di Keld,in cui operava un mago,Gatha,allievo di Urza,in grado di renderla un pericolo per i piani di Phyrexia. Sotto il governo di Davvol,Rath continuò a perseguitare duramente gli alfi e gli umani e a conquistare i loro territori. In quegli anni,l’elfo Rofellos da Llanowr aveva preso la direzione delle forze di Multani ed aveva aiutato Dominaria preparare la resistenza contro le forze Phyrexiane. Multani era diventato molto amico di Rofellos,che però fu costretto ad andarsene a Dominaria come ambasciatore. Gli eliminatori di Phyrexia avevano attaccato la foresta di Yavimaya,ma scoprirono che la foresta aveva creato grandi difese per fermarli. Intanto,dopo un viaggio a Efuan Pincar, Urza venne attaccato di nuovo. Ancor peggio, gli eliminatori inoltre erano stati avvistati a Keld e a Benalia, luoghi a cui Urza era molto interessato. Dopo avere sconfitto l’eliminatore, Urza realizzò di aver distrutto involontariamente la sua vecchia casa in cui aveva vissuto per molti anni con Xantcha e Ratepe. Le ceneri di vecchia vita del Urza si erano depositate da lungo tempo ed ora aveva conficcato il chiodo finale sul coperchio della bara. Urza cominciò ad organizzare la resistenza alle intrusioni dei Phyrexiani in Benalia, ma era troppo lontano per salvare Keld. Quasi tutte le creature nate dal Bloodlines di Gatha erano state distrutte. Croag, un demone di Phyrexia con poteri pari a quelli di Gix, aveva sorvegliato questo progetto personalmente. Ora Phyrexia conosceva molto bene i progetti Bloodlines di Urza. Urza cominciò a sentire voci di attacchi di Phyexia sia a Benalia che a Yavimaya. Intanto Keld si stava espandendo notevolmente sotto la guida di Kreig. Tuttavia un giorno sembrò che i servi stessi dell’inferno interferissero. I demoni, metà mostri e metà macchine attaccarono le forze di Kreig con una ferocia che superava quella dei migliori guerrieri di Keld. Gli eserciti di Kreig venivano spesso sconfitti da questi mostri e cominciarono a perdere territori ad un tasso allarmante. L'unica speranza di Kreig era di combattere contro il apo dei demoni. Kreig fu vicino al perdere la vita quel giorno,ma alla fine le sue forze ne uscirono vittoriose. E i demoni arrivavano ancora. I tentativi di Kreig di conquistare più territori per la forza di Keld erano stati fermati. Questi nuovi avversari avevano l’obiettivo di distruggere Keld prima della fine dell’anno. Gatha capì che questi esseri erano Phyrexiani,e che non si sarebbero mai fermati prima di raggiungere i loro scopi. Centocinquant’anni dopo la sua nascita,Kreig diresse i suoi eserciti contro il più grande nemico che aveva mai affrontato. Non ci sarebbe stata vittoria quel giorno, dato che i Phyrexian macellarono i soldati di Keld come bestiame. Kreig ancora una volta utilizzò la sua tattica più famosa ed ingaggiò un duello con il capo dei Phyrexiani. Ma questa volta era diverso. La creatura pareva scheletrica ed il suo corpo irradiava un enorme potere da ogni atomo. Ma la cosa più terrificante circa questo nuovo abominio sembrava estremamente intelligente, forse anche più di Gatha. Questa creatura era Croag. Kreig ed il demone combatterono per ore, ma infine Kreig cadde sul terreno,rotto come un giocattolo. Kreig storceva la bocca in previsione della morte da guerriero che presto gli sarebbe occorsa, ma la morte non arrivò. Croag considerava Kreig come qualcosa di indegno della sua attenzione e preferì occuparsi del mago Gatha,che intanto aveva distrutto i risultati delle sue ricerche per evitare che finissero in mano ai Phyrexiani. Gatha ed il demone combatterono per breve tempo, ma il Tolariano venne sopraffatto e sconfitto. Gatha cadde gridando la sua morte, gettato giù da un alto precipizio dal Phyrexiano. Il grido di sfida di Kreig sembrò dare nuova forza al suo corpo ed il signore della guerra ingaggiò un’altra lotta con il demone. Anche se Croag era gravemente ferito, Kreig infine si rese conto che nessuna forza avrebbe potuto arrestare quell’abominio. Kreig gridò il suo nome e si gettò sul demone,morendo con onore come il suo maestro. Dopo questa battaglia la natura di Keld mutò radicalmente,ed essa diventò poco più di uno stato mercenario al servizio del più alto offerente. Ma questa battaglia vittoriosa aveva lasciato dei segni anche su Croag,che fu costretto a passare molti anni a Phyrexia a farsi curare dai Sacerdoti Riparatori,che lo guarirono completamente,tanto che,una volta terminata la cura,era ancora più potente di prima. Allora tornò a Rath, dove era curioso scoprire cosa era accaduto durante la sua assenza. Non si aspettava quel che vide e sentì. Il perfido Davvol era riuscito a nominarsi Primo Evincano di Rath. Ora possedeva una guardia personale di eliminatori e progettava di usarla contro Croag,per relegarlo a ruoli di minore importanza. Allora Croag decise di dover fare qualcosa. Dopo aver distrutto uno degli eliminatori di Davvol che aveva provato ad ucciderlo, Croag aspettò che gli si presentasse un’occasione per vendicarsi. Ed alla fine quell’occasione giunse,quando Davvol era in una fabbrica di mutaroccia a punire i lavoratori svogliati. Quando Croag si avvicinò alla fabbrica,questa crollò,intrappolando Davvol e gli operai sotto le macerie. Poi Croag si avvicinò al morente Davvol ed estrasse tutte le informazioni riguardo alla Fortezza dalla placca scheletrica. Infine lo lasciò a morire da solo. Dopo aver punito Davvol, possiamo soltanto supporre che Croag sia ritornato a PhyrexiaLa sua sorte e la sua locazione attuale sono incerte. Alcuni dicono che fu giustiziato da Yawgmoth per non essere riuscito ad uccidere Urza, mentre altri sostengono che assunse l’incarico di Secondo Evincano,che ricoprì per molti anni fino alla sua morte. Alcuni addirittura dicono che sopravvisse all’Apocalisse di Dominaria e che viaggia ancora per le rovine di Phyrexia in cerca del suo padrone. Intanto all’Accademia la situazione si era evoluta:Urza aveva fatto capire involontariamente a Barrin qualcosa che lo riempì d’orrore. Gli allievi e gli insegnanti di Tolaria facevano parte anch’essi del progetto Bloodlines. Urza stava maneggiando gli allievi dell’Accademia proprio come stava facendo a Benalia, Jamuraa, Urborg e in ogni mondo. Fu ancora più orribile per Barrin scoprire che anche lui era un partecipante involontario al progetto. Il suo matrimonio con Rayne faceva parte del grande piano di Urza; Barrin non era diverso da un dente dei meccanismi ad orologeria di Urza. Barrin non raccontò tutto questo alla moglie,ma cominciò a domandarsi se la loro partecipazione all’Accademia sarebbe continuata. Dopo molti anni, una nuova razza di eliminatori attaccò Urza. Dopo ogni confronto con questi mostri, Urza ha cominciato a realizzare che doveva utilizzare sempre più potere per sconfiggerli. Questo era quasi riuscito ad uccidere il planeswalker di quattromila anni. Inoltre, dopo la sua sconfitta, il mostro era riuscito a scappare via grazie ad un ambulatorio incorporato. Urza seguì la bestia fino al piano di Rath. Rath era un posto orribile, poco meno di Phyrexia. Le onde di mutaroccia scorrevano come acqua sotto i piedi di Urza. Poco distante, un mitologico vulcano alloggiava la Fortezza di Rathi, sede del potere di Croag. Tuttavia, il vero orrore di Rath non era in ciò in cui consisteva, ma in ciò che sarebbe diventata. Infatti nella Fortezza veniva prodotta la mutaroccia,che acrebbe portato Rath a sovrapporsi a Dominaria. Questo piano oscuro,tuttavia,lasciava uno spiraglio di speranza. Lyna, un essere simile ad un fantasma che rappresentava i Soltari,accolse Urza. La gente del Lyna si era formata fra il continuo flusso dimensionale di Rath e Dominaria ed esistevano soltanto come fantasmi senza alcun collegamento reale al mondo fisico. Lyna giurò che la sua gente si sarebbe opposta a Phyrexia e che, se Urza li avesse aiutati a fuoriuscire dall’inferno in cui si trovavano, i Soltari lo avrebbero aiutato in tutti i modi che potevano. Urza tornò a Dominaria,inquietato dalla scena a cui aveva assistito. Quasi tutti i suoi soggetti del progetto Bloodlines a Benalia erano stati distrutti. Soltanto un piccolo bambino, Gerrard Capashen, era sopravvissuto, l'ultima speranza per la salvezza di Dominaria. Karn, prendendo il bambino sotto la sua ala protettiva, era fuggito ai terreni incolti di Jamuraa. Per ora, entrambi i lati del confronto, Urza e Phyrexia, avevano tempo di fare le loro preparazioni finali. L'esperimento Bloodlines di Urza era apparentemente fallito, mentre la sovrapposizione di Rath di Phyrexia sarebbe accaduta sicuramente. Urza era riuscito a creare un esercito di milioni di Metatrani, una razza di esseri dieci volte più potenti di ogni umano. Phyrexia nel frattempo era riuscito a migliorare le sue creazioni al punto che ogni Phyrexiano era dieci volte più potente di un Metatrano. Con la guerra all’orizzonte, Urza lasciò a Tolaria solo le truppe indispensabili per la sua difesa. Il momento per studiare ed imparare era finito. L'invasione sarebbe cominciata nelle decadi successive. Per nascondere le sue ultime difese per i pochi preziosi anni che gli rimanevano, Urza sparse la sua eredità ai quattro venti. Alcuni li aveva nascosti su Dominaria, in posti che soltanto il suo vero erede avrebbe potuto riconoscere. Altri artefatti potenti li aveva nascosti su Mercadia, un piano vicino alle coordinate planari di Rath. Questi artefatti erano stati una volta parte di Ramos, il dragone meccanico che Urza aveva scoperto quattro millenni prima. Questi artefatti non erano stati progettati da Urza, ma sarebbero ugualmente serviti alla sconfitta di Yawgmoth. Un artefatto, creato per rendere molto più veloce il volo della Cavalcavento, Urza lo aveva persino nascosto in Rath, sperando di distogliere l’attenzione dei Phyrexiani lontano da Tolaria. Urza andò persino a nascondere nella lontanissima Jamuraa la sua Cavalcavento,frutto del lavoro di una vita. All’Accademia, Urza aveva sempre meno lavoro per Barrin, Rayne ed il resto degli allievi. Barrin riuscì a capire perché Urza stava allontanando l’Eredità da Tolaria: l'invasione di Phyrexia si stava avvicinando velocemente e presto Tolaria non non sarebbe più servita per i programmi di Urza. Barrin era quasi estasiato da questa rivelazione; presto l'incubo si sarebbe concluso e Barrin avrebbe potuto ad insegnare tranquillamente le arti arcane senza preoccuparsi del suo ruolo nei complicati piani di Urza. Infine, Tolaria divenne vuota. L’Accademia era ancora piena di studenti che volevano migliorare la loro conoscenza della magia, ma Urza non avrebbe più fatto parte delle loro vite. Barrin e Rayne conducevano una vita calma istruendo gli studenti più giovani. Barrin inoltre provò la grande gioia di diventare padre. Urza si fermava ancora nell’Accademia almeno una volta all’anno,ma solo per svolgere le sue mansioni di routine. Cavalcavento Gerrard Capashen nacque nella povertà delle pianure di Benalia, ma le sue prime memorie erano di una piccola tribù che viveva a Jamuraa. La famiglia di Gerrard era stata uccisa dai misteriosi demoni che servivano la volontà del Signore degli Sprechi, una antica figura mitologica di Benalia. Gerrard fu portato al clan guerriero dal suo guardiano, il golem d'argento Karn, per cercare di salvare Gerrard dagli orrori che erano accorsi alla sua famiglia. Gerrard crebbe sotto la cura di Sidar Kondo, guida e capo del clan guerriero,ed entrò presto a far parte della famiglia Kondo. Il figlio di Kondo,Vuel, divenne quasi un fratello per Gerrard. Godettero insieme di un’infanzia piacevole,anche se a volte noiosa, fra i nativi di Jamuraa. Mentre Gerrard cresceva, cominciò ad ascoltare i racconti del suo guardiano Karn. Karn raccontò a Gerrard che egli sarebbe un giorno diventato il salvatore di tutta Dominaria. Karn inoltre gli parlò di una collezione di artefatti conosciuti come l'Eredità, molti dei quali erano conservati all'interno della struttura del golem d'argento. Col tempo,Gerrard avrebbe capito il suo ruolo nel mondo e avrebbe migliorato la sua abilità nell’uso degli artefatti per arrivare infine a distruggere il Signore degli Sprechi. Col tempo, Gerrard e Vuel divennero sempre più litigiosi. Infine, questo culminò nella nascita di un odio mortale fra entrambi, cominciando dal giorno del rito di passaggio di Vuel. Per succedere al padre come capo del clan guerriero, Vuel si dovette arrampicare su un alto precipizio senza alcun aiuto. Vuel accettò la sfida con una passione, ma non fu in grado di raggiungere la cima del precipizio. Quando Vuel era vicino alla morte, Gerrard corse velocemente al salvataggio del fratello, annullando il rito. Per questo Vuel giurò che la vita di Gerrard presto si sarebbe conclusa per mezzo delle sue mani. Esiliato dal clan guerriero, Vuel lasciò in un’amara sconfitta, giurando vendetta contro Gerrard e contro suo padre. Gerrard non dovette aspettare molto la vendetta di Vuel. In qualche modo, Vuel si era appropriato di un piccolo esercito di mercenari. Consigliato dal misterioso Starke, Vuel rubò le parti dell'eredità di Gerrard e fu presto in grado di distruggere l’intero clan. Preoccupato per le azioni di Vuel,Gerrard chiese a Karn di viaggiare al campo di Vuel per riappropriarsi dell’Eredità. Karn non tornò mai. Col tempo, Sidar Kondo cominciò a temere per vita di Gerrard e lo mandò a nascondersi in una vicina foresta. Gerrard più tardi seppe che l'esercito di Vuel aveva distrutto il clan e che Sidar era stato ucciso proprio da suo figlio. Addolorato per la perdita del suo padre adottivo e guardiano, Gerrard fu adottato da uno strano essere Multani, uno stregone-maro della lontana Yavimaya, che aveva da tempo previsto il tradimento di Vuel e si era offerto di insegnare a Gerrard l’arte della magia. Accanto a Gerrard vi erano Rofellos di Llanowar, un elfo amico da lungo tempo amico di Multani e Mirri, un gatto guerriero. Gerrard presto strinse una solida amicizia con Rofellos e Mirri e rimase sotto la cura di Multani per gli anni a venire. Un giorno Gerrard e Mirri furono incaricati di viaggiare alle terre della tribù di gatti guerrieri di Chitr'in. Durante questo tempo, Mirri si trovò in una condizione di estremo disagio per la presenza di altri gatti guerrieri. Mirri era stata abbandonata da bambina a causa dei suoi occhi che avevano due colori differenti, che per la tribù di Mirri rappresentavano un cattivo presagio. A Mirri venne offerto apertamente di entrare a far parte dei Chitr'in, ma declinò l’offerta per restare alla corte di Multani. Indagando più a fondo,si scoprì che Mirri era innamorata di Gerrard, che però era poco disposto a ricambiare il suo affetto. Gerrard e Mirri tornarono a casa da Multani. Molti anni più tardi, Gerrard, Mirri e Rofellos tornando a casa da un altro viaggio trovarono il rifugio di Multani completamente distrutto e lo stregone-maro era scomparso. I tre si ritrovarono abbandonati e senza casa e presto cominciarono a vagabondare per le terre vicine offrendo i loro servigi come mercenari. In una città di Jamuraa, Gerrard e i suoi compagni furono ospitati da Sisay, capitano della nave volante Cavalcavento. Sisay era diventata abbastanza famosa per aver aiutato le nazioni di Zhalfir, di Suq'Ata e di Femeref nella guerra contro l’invasione di Kaervek. Gerrard e Sisay cominciarono a litigare su chi fosse il guerriero migliore e questo litigio sfociò presto in un duello. Gerrard perse il duello e di conseguenza fu costretto ad unirsi all’equipaggio della Cavalcavento. Non sapendo cos’altro potessero fare,Rofellos e Mirri si unirono anch’essi. A bordo della Cavalcavento, Gerrard e i suoi amici trovarono la casa che cercavano da lungo tempo. L’equipaggio della Cavalcavento era un gruppo coraggioso,che cercava sempre l’avventura. Il primo compagno di Sisay, il minotauro Tahngarth di Talruum, era feroce in battaglia ma non si sforzò di nascondere la sua diffidenza per Gerrard. Inoltre nel gruppo c’era Crovax, un nobile di Urborg dal comportamento quieto,quasi morboso. Sisay era aiutata da Squee, un mozzo goblin che possedeva un’intelligenza innaturale per un goblin e l’abilità di scampare alle situazioni più difficili. Il medico della nave era Orim, un Samita che per lungo tempo si era esercitata nella medicina all’università di Argivia. Ma un membro dell’equipaggio in particolare catturò l’attenzione di Gerrard,l’artificiere Hanna di Tolaria. Il tempo passò e Gerrard visse molte avventure assieme all’equipaggio della Cavalcavento. Sisay mostrò un particolare interesse nella ricerca delle parti dell’Eredità di Gerrard, che erano state vendute da Vuel per creare un esercito più potente. Per il momento, gli eserciti di Vuel stavano completamente silenziosi in Jamuraa e Sisay riteneva che era il momento giusto per ricuperare l’Eredità. La Cavalcavento volò i vari luoghi di Jamuraa e del resto di Dominaria, riuscendo infine a riunire le parti dell’Eredità rubate da Vuel e persino alcune in più. Purtroppo, Karn non era ancora stato trovato. Dopo un po’ di tempo, Crovax espresse un bisogno crescente di rivedere la sua terra d’origine di Urborg. Il giovane nobile temeva che orrendi esseri di altre dimensioni potessero attaccare la sua casa. Sisay non si preoccupò di questo,ritenendo che fosse semplice paranoia,ma accettò comunque di indagare la situazione. La Cavalcavento volò sino alle fetide paludi di Urborg per trovare le proprietà di Crovax sotto l’assedio di temibili creature provenienti dal piano di Rath. Queste creature, Gallowbraid e Morinfen, stavano assassinando i familiari di Crovax. La squadra della Cavalcavento immediatamente attaccò queste creature, ma non riuscì ad arrestarle. Nella furia della battaglia l’elfo rofellos di Llanowar fu ucciso da Gallowbraid. Folle per la morte di Rofellos, Gerrard attaccò le creature con odio rinnovato. Tuttavia, neppure l’ira di Gerrard poteva fermare la coppia. Alloa Crovax attivò un antico artefatto che evocò l’angelo Selenia,il guardiano personale di Crovax. Selenia, insieme ai sopravvissuti della squadra della Cavalcavento, riuscì ad uccidere i due orrori di Rath. Gerrard alla fine formulò un’idea che aveva lungamente sospettato: Sisay era disposto a mettere la sua devozione all'Eredità davanti alla sicurezza della squadra. Le vecchie rivalità fra Gerrard e Sisay riemersero in un’animata discussione. Infine,Gerrard e Mirri decisero di lasciare la nave piuttosto che stare ad aspettare tranquillamente il loro turno di morire. L'unico rammarico di Gerrard era di lasciare Hanna, della quale aveva cominciato ad essere innamorato. Eppure, la rabbia di Gerrard gli impedì di rimanere. La coppia si divise pochi giorni più tardi, poichè Mirri decise di viaggiare a Llanowar per informare la famiglia di Rofellos della sua morte. Non sapendo in quale altro luogo andare andare, Gerrard tornò alla sua terra natale di Benalia. Gerrard si unì ai militari di Benalia, riuscendo anche a far carriera fra i loro ranghi fino a guadagnare l’alta carica di maestro delle armi. Durante questo tempo, Gerrard ha cominciato a riscoprire collegamenti alla sua terra d’origine di cui non aveva mai saputo l’esistenza. Dopo un po’ di tempo,Gerrard lasciò da parte il suo amore per l’avventura e cominciò ad insegnare ai giovani soldati l’arte della guerra. Gli anni passarono e Gerrard si ritrovò in una pessima posizione. La gilda di assassini locale, condotta da Lord Kastan, stava cominciando a reclutare le proprie truppe fra quelle di Gerrard. Gerrard si consultò con il suo superiore,il comandante Alaric, riguardo ai possibili modi con cui fermare questa incursione. Alaric fece un’importante rivelazione a Gerrard. Apparentemente, un Minotauro aveva vagabondato attorno a Benalia City chiedendo di Gerrard. Gerrard trovò Tahngarth e gli chiese chiarimenti sui motivi della sua ricerca. Tahngarth rivelò a Gerrard che negli anni dopo la sua partenza, Sisay era stata rapita da Volrath, sovrano del piano di Rath. Poiché la Cavalcavento si era indebolita dopo le partenze di Gerrard e Mirri, Tahngarth gli disse che soltanto lui avrebbe potuto aiutarli a salvare Sisay. Gerrard declinò l’offerta,dicendo che i giorni dell’avventura per lui erano finiti e che la milizia di Benalia aveva bisogno di lui. Infine,Gerrard scoprì il piano di Kastan,che stava collaborando col capitano Alaric per rovinare la reputazione di Gerrard. Insieme, Gerrard e Tahngarth misero fine a questa incursione uccidendo sia Kastan che Alaric. Con la sua fede nella milizia di Benalia ormai messa alle corde,Gerrard accettò di tornare alla Cavalcavento. Gerrard venne immediatamente promosso al rango di capitano in assenza di Sisay. Tahngarth informò Gerrard che Sisay aveva scoperto che la Cavalcavento aveva la possibilità di viaggiare in altri piani grazie ad uno speciale cristallo Thran,ma solo un potente mago poteva aiutarlo a scoprire come. Gerrard apprese che Mirri aveva una conoscenza della magia molto superiore alla sua e partì immediatamente per Llanowar. Lungo la strada, Gerrard cominciò a familiarizzare con la squadra, in particolare con i suoi vecchi amici Tahngarth, Orim, Squee e Hanna. In sua assenza, Hanna si era convinta che Gerrard avesse lasciato la Cavalcavento a causa di qualcosa che lei aveva fatto ed i loro rapporti erano diventati difficile. Crovax aveva invece lasciato la squadra e Gerrard più tardi scoprì che aveva preferito rimanere ad Urborg con gli ultimi della sua famiglia piuttosto che continuare a viaggiare. La Cavalcavento infine arrivò a Llanowar, dove trovarono gli elfi in uno stato di panico. Gli Aboroth, giganteschi elementali della foresta, aveva cominciato crescere ad un tasso allarmante e stavano per distruggere un prosperoso villaggio elfico. Gerrard trovò Mirri alla tomba di una sua parente, che immediatamente acconsentì a ritornare a far parte della squadra della Cavalcavento se l’avessero aiutata a proteggere il villaggio dall’Aboroth. Gerrard accettò riluttante, usando una parte dell'Eredità potenziò il gigante tra lo sconforto degli elfi,ma lo trasformò anche in una creatura artefatto, poi usò un’altra parte dell’Eredità per pietrificarlo,dopodichè gli elfi lo distrussero. Entusiasta per la vittoria di Gerrard,Mirri si riunì alla Cavalcavento,ma non fu in grado di far funzionare il Cristallo Thran. Dietro suggerimento di Hanna, la Cavalcavento lasciò Llanowar per l'isola di Tolaria. Là la nave sarebbe arrivata all’Accademia di Tolaria con il padre di Hanna, Barrin uno dei maghi più potenti che siano mai vissuti. Hanna era incerta su come Barrin li avrebbe accolti. Mentre era ancora bambina, Hanna aveva sviluppato un grande interesse per gli artefatti,ma le fu proibito di studiarli. Barrin riteneva che gli artefatti erano inferiori all’antica magia e come risultato fra i due ci fu un insanabile litigio. Hanna lasciò Tolaria quel giorno stesso e non vi tornò mai più. Lungo la strada, Gerrard scoprì che Karn è stato contenuto nella stiva della nave, reso senza vita da una magia sconosciuta. Gerrard usò un libro di magie per restituire a Karn la vita e chiese al golem il perché fosse stato congelato. Karn raccontò gli eventi di quella notte, più di dieci anni fa. Karn era arrivato all'accampamento di Vuel ed aveva richiesto la restituzione dell'eredità. Senza preoccuparsi, Vuel disse a Karn che l’Eredità aveva un nuovo custode, il fabbro del villaggio. Questo nuovo "Karn"conteneva nel suo corpo mutilato le parti dell'eredità rubata e soltanto uccidendolo Karn avrebbe potuto sperare di ricuperarle. Furioso per l’inganno di Vuel, Karn cominciò a dimenarsi per la furia, colpendo casualmente un vagone vicino. Karn fu sorpreso dalla distruzione che aveva generato, ma ancor più sorpreso di trovare un giovane bambino ucciso nel volo del vagone. Karn venne colpito dal rimorso per le sue azioni Vuel fu in grado di usare una parte dell’Eredità per immobilizzare Karn. Karn giurò a Gerrard che non avrebbe mai più ucciso nessuno,neanche in difesa di Gerrard. Dopo una breve schermaglia con una banda di tritoni, la Cavalcavento giunse alla misteriosa isola di Tolaria. Barrin accolse calorosamente la squadra e promise di fare qualsiasi cosa in suo potere per aiutarli. Barrin non andò con la Cavalcavento, ma preferì mandare con loro un giovane mago promettente di nome Ertai. Gerrard ed il resto della squadra accolsero amichevolmente Ertai, ma spesso vennero infastiditi dalla sua natura arrogante. Gerrard e i suoi compagni avevano ora i mezzi per viaggiare al piano di Rath, ma non avevano idea di ciò che li aspettava una volta che fossero arrivati. Gerrard decise di viaggiare alla volta di Bogardan, dove il traditore Starke si nascondeva. Starke aveva consigliato Vuel nella sconfitta del clan guerriero, ma aveva lasciato Jamuraa non appena Vuel era sparito. Dopo la partenza di Gerrard dalla Cavalcavento, Sisay aveva trovato Starke e lo aveva interrogato sul piano di Rath. Starke infine le disse di essere un nativo di Rath, su cui ora regnava il diabolico essere Volrath, ed era egli che aveva rapito Sisay. Gerrard cominciò a sospettare che Starke avesse svolto un certo ruolo nel rapimento di Sisay. Dopo essere arrivati a Bogardan, Gerrard e la squadra scoprirono che Starke stava per essere ucciso dal signore della guerra Maraxus di Keld,che era un servitore di Volrath bandito da Keld per la sua natura caotica. La squadra attaccò la banda di Maraxus ma presto rischiarono di essere sconfitti. Gerrard allora duellò personalmente con Maraxus, ma fu Starke ad uccidere il signore della guerra colpendolo alle spalle. Poi Starke promise la sua eterna lealtà a Gerrard. Gerrard poteva soltanto domandarsi se Starke avesse fatto la stessa promessa a Maraxus. A bordo della Cavalcavento, Starke disse a Gerrard che Maraxus era stato mandato da Volrath per riportarlo a Rath. Starke era stato a lungo un servo di Volrath, ma stava trascurando i suoi ordini e stava tentando di sfuggire dall’influenza di Volrath. Domandando a Starke l'identità di Volrath, Gerrard fece una scoperta strabiliante. Volrath, il sovrano del piano di Rath e assassino di innumerevoli innocenti, era qualcuno che Gerrard conosceva fin dall’infanzia. Erano cresciuti assieme,avevano lavorato assieme ed avevano pianto assieme. Il mostro Volrath era stato una volta Vuel,fratello di Gerrard. Gerrard fu sorpreso da questa notizia, ma continuò ad interrogare Starke. Starke disse a Gerrard che Volrath aveva rapito Sisay per attirarlo a Rath. Volrath si era trasformato nel padrone di un intero mondo, ma era egli stesso servo di un’altra forza,ancora più potente e più oscura. Temendo la risposta, Gerrard chiese a Starke chi ci fosse dietro a Volrath. Gerrard fu scosso dalla risposta a causa della sua assurdità. Volrath era controllato dai Phyrexiani, figure oscure che manipolavano la storia,immaginate soltanto da qualche folle scrittore. Starke giurò che le creature esistevano veramente ed erano responsabili di gran parte dei tumulti che erano accaduti a Dominaria negli anni passati. Erano probabilmente anche i responsabili della morte dei veri genitori di Gerrard. Riluttante a viaggiare a Rath dopo le notizie che aveva appena scoperto,Gerrard veleggiò verso Urborg. Per arrivare a Urborg,la Cavalcavento doveva attraversare l’Abisso. Gerrard convinse il custode a lasciarli passare. Ad Urborg la squadra trovò Crovax in una condizione quasi di follia. Disse a Gerrard di essersi innamorato dell’angelo Selenia e di aver distrutto l’artefatto che usava per evocarla, credendo che fosse questo ad impedirle di ricambiare il suo amore. Dopo che ebbe fatto questo,l’intera famiglia di Crovax fu uccisa dalle creature di Rath. Crovax stava vegliando silenziosamente sulla loro tomba da anni. Gerrard si dolse per la sorte di Crovax e gli offrì un posto nella squadra della Cavalcavento e Crovax accettò. Infine Gerrard ritenne di essere pronto per qualsiasi cosa che Rath gli avesse riservato. All'ordine di Gerrard, Ertai incanalò la sua potente magia nel cristallo Thran e la Cavalcavento lasciò Dominaria diretta a Rath. Sarebbe passato quasi un anno prima del loro ritorno. Tempesta Varcare i piani per la prima volta fu una strana esperienza per la squadra della Cavalcavento. Il mondo di Dominaria andava alla deriva oltre la nave come le onde in mare aperto. Guardando il mondo lo videro dissolversi in un’orribile massa di colori e luci. Tuttavia, il luogo che li accolse quando arrivarono a Rath era ancor più orribile. Il cielo del Rath era di una tonalità violenta di viola e nero, con tuoni di tempesta che emergono costantemente. La terra sotto loro era poco migliore: una turbinosa massa di mutaroccia che Volrath poteva modellare in ogni forma. Poco distante c’era una gigantesca foresta, l'unico sviluppo naturale che Gerrard poteva vedere. Starke informò Gerrard che questo era Cielsudario, uno degli unici posti abbastanza potenti da opporsi al regno di Volrath. Ancora più strano di questi luoghi, tuttavia, era la nave volante Predatrice che si avvicinava alla Cavalcavento. Grande quasi il doppio della nave di Gerrard,la Predatrice presto fece sembrare piccola la Cavalcavento quanto a stazza e potenza di fuoco. In pochi attimi, la Cavalcavento subì l’assalto dei mogg, grandi creature simili a goblin con corpi grossi e gonfi muscoli. A condurre la carica era un uomo che Gerrard riconobbe dalla descrizione di Starke: il comandante Greven Il-Vec. Le forze della Cavalcavento erano invece guidate da Tahngarth. Sul ponte della Cavalcavento cominciò un’aspra battaglia. I mogg avevano il compito di rubare le varie parti dell’Eredità ed attaccarono Karn che le custodiva. Ma Karn,che era invulnerabile ai colpi dei mogg,cominciò a dimenarsi e uccise molti mogg. Colpito dal rimorso per aver ucciso di nuovo,non oppose resistenza quando i mogg tentarono di portarlo a bordo della Predatrice. Mentre i mogg saccheggiavano l’Eredità dalla Cavalcavento e danneggiavano il cristallo Thran,Squee riesce a nascondersi e a portare con sé il “giocattolo” che aveva trovato alcuni giorni prima. Alto oltre sette piedi,Greven uccideva membri della Cavalcavento e persino i propri mogg per cercare di raggiungere Gerrard. Quando infine i due cominciarono a combattere, nessuno riuscì a prendere il sopravvento. Sia Gerrard che Greven avevano pari poteri in battaglia, ma la stazza e la resistenza di Greven presto sopraffecero il Capashen. Gerrard si tagliò il labbro in battaglia,ma sicuramente Greven non si sarebbe fermato al primo sangue. Appena prima che infliggesse il colpo definitivo a Gerrard, la piattaforma della Cavalcavento si agitò violentemente. La Predatrice aveva sparato un colpo,diretto proprio al suo comandante Greven. Questo colpo aveva fatto rollare la Cavalcavento nell’aria. Molti dei membri dell’equipaggio caddero fuoribordo. Gerrard era fra loro. Hanna provò ad afferrare Gerrard mentre cadeva,ma fu tutto inutile. A colpire la Cavalcavento era stato Vhati,secondo in comando della Predatrice,stanco dei continui maltrattamenti di Greven e desideroso di prenderne il posto, Vhati aveva sparato coi cannoni della nave direttamente a Greven. Soddisfatto del suo bottino e desideroso di prendersi la sua vendetta verso Vhati, Greven ed i suoi mogg tornarono alla Predatrice e si diressero verso la Fortezza da cui Volrath governava su Rath. Appena Greven fu tornato a bordo,Vhati tentò inutilmente di giustificarsi,ma fu scagliato fuoribordo dal suo comandante a condividere la sorte di Gerrard. Intanto Tahngarth,furioso,era riuscito a salire a bordo della Predatrice aggrappandosi a uno dei cavi pendenti ed aveva trovato Karn nella stiva. Tahngarth cercò di convincerlo a combattere per fuggire dalla Predatrice,ma Karn era ancora tormentato dalla sua coscienza e non ne volle sapere. Intanto Gerrard stava precipitando a terra,e sembrava che per lui non ci fosse più speranza. Tuttavia, appena prima di schiantarsi contro i rami degli alberi di Cielsudario,Gerrard venne afferrato da un essere familiare: l'angelo Selenia. Inizialmente, Gerrard credeva di essere stato salvato, ma vendendo gli occhi di Selenia capì che anche lei era al servizio di Volrath. Gerrard si liberò dalla stretta di Selenia e riprese la sua caduta verso Cielsudario. Grazie agli alberi che attutirono la sua caduta,anche se dolorosamente, Gerrard riuscì a cadere sulle intricate radici che costituivano il terreno di Cielsudario senza particolari lesioni. Gerrard si arrampicò sulle radici fino ad un grande corpo d’acqua per sfuggire all’attenta ricerca di Selenia. Dopo che Selenia ebbe abbandonato l’inseguimento, Gerrard realizzò di non essere solo. Spaventose creature che ricordavano i tritoni di Dominaria,strano misto fra sangue di orco e di tritone,chiamati tritoni di Morteacque, lo stavano inseguendo,ma Gerrard fu abbastanza abile da sfuggirgli. Improvvisamente un wurm spezzaradici apparve alle spalle del tritone e lo ingoiò. Riposandosi appoggiato ad uno dei grandi alberi di Cielsudario, Gerrard incontrò i nativi di Rath: la tribù Vec. Guidati da un misterioso oracolo, i Vec spiegarono che l'oracolo ed i suoi predecessori avevano previsto il suo arrivo in quel posto stesso da secoli. L’oracolo spiegò anche che Gerrard era il Korvecdal, colui che avrebbe riunito tutti i popoli di Rath. Gerrard era destinato unire le tribù Kor, Vec e Dal e condurli alla vittoria contro Volrath ed i suoi padroni. Gerrard fu preoccupato da questa ennesima profezia riguardante il suo destino,ma accettò l’aiuto dei Vec. Sulla Predatrice,intanto,i mogg avevano scoperto Tahngarth e Karn e Greven stesso arrivò per catturarli. L’ego esaltato di Tahngarth gli fece credere che Greven fosse un facile avversario, ma non fu così. L'innesto spinale di Phyrexia di Greven aumentava notevolmenta la sue resistenza e velocità. Greven quasi senza fatica rispondeva ad ogni movimento di Tahngarth. Non ci volle molto prima che Tahngarth fosse sconfitto e portato alla Fortezza. Intanto ora la Cavalcavento era comandata da Hanna,che decise di atterrare sulla foresta di Cielsudario. Hanna e Mirri lasciarono la nave per cercare i resti di Gerrard. Ore dopo la loro partenza, un piccolo esercito di elfi circondò i restanti membri della nave,preparandosi alla battaglia. Hanna e Mirri,intanto,mentre cercavano Gerrard,avevano incontrato un polimorfo(Rath era pieno di esssi). Il polimorfo provò a prendere sia la forma di Hanna che quella di Mirri e si trasformò immediatamente in qualcosa di orrido. Il polimorfo attaccò e Mirri si mise a difendere Hanna,ma venne colpita. Allora fu Hanna ad impugnare la spada ed allontanare il polimorfo da Mirri. Dopo questo incontro,le due andarono ad una sorgente,la cui acqua diede loro la forza di continuare,ma vennero attaccate e catturate dagli elfi di Cielsudario. Intanto l’oracolo ed i suoi avevano condotto Gerrard nella tana degli elfi di Cielsudario,profondamente all’interno della foresta. Da qui il loro sovrano Eladamri mandava i suoi elfi in missioni di toccata e fuga cercando inutilmente di rovesciare il regime di Volrath. Gerrard provò a convincere Eladamri che la sua gente non sarebbe mai stata libera se non si fosse alleata con le tribù umane di Rath per una guerra aperta contro le forze di Volrath. Eladamri era risoluto contro questa idea. La sua gente aveva vissuto nella segretezza per millenni e la sommossa aperta avrebbe potuto rivelare i loro nascondigli segreti a Volrath. Purtroppo, questi dibattiti dovettero essere rimandati,poiché gli alfi dissero a Gerard che una nave misteriosa era stata scoperta nei confini di Cielsudario. Le forze del Eladamri la avevano circondata rapidamente. Gerrard trovò anche Mirri e Hanna,che erano state catturate dagli elfi. Insieme riuscirono a convincere Eladamri a fermare l’attacco degli elfi alla Cavalcavento. I membri della Cavalcavento si riunirono con gli elfi. Parlando con Gerrard,Crovax venne a sapere del tradimento di Selenia. Disperato,decise ce avrebbe fatto qualsiasi cosa per ritrovarla e vendicarsi. Era giunto il momento per fare dei piani di guerra, ma prima Hannainformò Gerrard della sorte dell’Eredità e del fatto che il cristallo Thran era danneggiato,impedendogli di tornare a casa. Sapendo della sorte dei suoi compagni,Gerrard divenne ancora più fervente nel tentativo di spingere Eladamri alla guerra. Finalmente, Gerrard riuscì a convincerlo ed Eladamri giurò che avrebbe attaccato apertamente i cancelli della Fortezza assieme alla tribù Vec. Le tribù di Dal e di Kor erano meno disposte a partecipare ad una aperta sommossa,temendo la vendetta di Volrath in caso di fallimento. Eppure,i Vec e gli alfi erano in grado già da soli di impegnae la gran parte delle truppe avversarie e ciò avrebbe permesso a Gerrard di entrare nella Fortezza senza essere notato. Tuttavia, Gerrard si domandava cosa avrebbe fatto una volta che fosse riuscito a salvare Sisay, Karn e Tahngarth. Eladamri parlò a Gerrard di un portale antico che si diceva fosse in grado di far lasciare Rath, ma dove li avrebbe condotti nessuno lo sapeva. Non avendo altre possibilità,Gerrard e la squadra lasciarono Cielsudario per studiare il portale. Intanto Starke si era reso conto che l’oracolo en-Vec sapeva di lui,e sapeva anche che era un Vec. Pensò se l’avesse detto a qualcuno avrebbe rovinato il suo piano,così decise di ucciderla. Si avvicinò a lei con un pugnale,ma questa cominciò a parlare e guadagnò abbastanza tempo per l’arrivò delle guardie. Amareggiato per il suo fallimento,Starke si allontanò silenziosamente. Intanto,alla Fortezza,per Volrath era estremamente piacevole ascoltare della sconfitta di Gerrard. La raccolta dell’Eredità di Gerrard,che Volrath aveva a lungo desiderato,non faceva altro che aumentare il suo piacere. L'aggiunta di Tahngarth e di Karn alle sue segrete rese estasiato l’Evincaro. Con una gioia che non provava da tempo,Volrath chiese a Greven la faccia che aveva fatto Gerrard mentre veniva ucciso. Greven ammise di essere incerto, poiché Gerrard era morto cadendo dalla nave. Volrath allora si adirò e fece diventare incandescente la spina dorsale di Greven,portando il fiero comandante ad urlare per il dolore. Quando Greven fu in grado di capire le parole del suo sovrano,gli fu ordinato di preparare le difese per l’inevitabile contrattacco. Dopodichè Volrath si diresse alle camere delle torture dove erano tenuti Tahngarth e Karn. Tahngarth colpì Volrath appena gli fu possibile,cercando di ucciderlo,ma l’Evincaro era molto più potente e respinse l’attacco con facilità,poi ordinò che Tahngath venisse portato nei suoi laboratori per essere trasformato in una mostruosità Phyrexiana che sostituisse Vhati dai suoi sacerdoti. L’aspetto di cui Tahngarth era così fiero venne distrutto,sostituito da una bizzarra parodia di ciò che era stato un tempo. Quel giorno Tahngarth provò una grandissima sofferenza e sviluppò un odio eterno verso Volrath e Phyrexia. Intanto Volrath dedicò le sue attenzioni a Karn,che era diventato il suo nuovo “giocattolo”. Volrath creò un elaborato meccanismo di tortura per il golem:Karn veniva costretto ad uccidere centinaia di mogg,e questo gli provocava grande sofferenza,data la sua natura pacifista. Poi Volrath si avvicinò alla gabbia in cui Karn era tenuto e gli parlò di come la sua vita fosse stata solo un grande fallimento. Infine l’Evincaro si sedette ad aspettare l’arrivo del suo più grande nemico. Alcuni giorni più tardi la Cavalcavento giunse all’antico portale. Orim ed Ertai vennero mandati a studiare il portale. Ertai riteneva che sarebbe stato in grado di aprire il portale, avrebbe però avuto bisogno di un altro giorno per studiare i suoi glifi. Gerrard accettò riluttante a lasciare Ertai solo a studiare il portale mentre la Cavalcavento tentava l’assalto alla Fortezza. Durante l'assenza della Cavalcavento, Ertai venne contattato da un particolare fantasma. Lyna, un emissario della razza di fantasmi conosciuta come Soltari, comparve ad Ertai e lo portò nel suo mondo,provocando la collera del mago. Ertai riuscì con la magia a farsi riportare subito nel mondo reale,dove Lyna gli offri aiuto e gli raccontò la sua storia. I Soltari erano da lungo tempo bloccati fra la realtà ed il sogno,assieme alla razza dei Dauthi,loro nemici,ed una razza che era comparsa nel mezzo della guerra,i Thalakos, portati a Rath da Dominaria molte centinaia di anni prima. In cambio del suo aiuto,Lyna chiese soltanto che alla sua gente fosse permesso di sfuggire a questo esistenza eterea entrando nel portale. Ertai lo considerò un giusto scambio,pur sospettando che Lyna gli tacesse qualcosa,ma pretese che Lyna volasse alla Fortezza ed informasse i suoi amici del loro piano. Lyna partì,lasciando Ertai al suo esame dell’antico portale Intanto la Cavalcavento era tornata alla Fortezza. Il cancello principale della Fortezza era custodito pesantemente,questo portò Gerrard a chiedere a Starke ulteriori consigli. Starke parlò a Gerrard di un'entrata segreta attraverso le paludi di cenere,giganteschi tubi che mandavano le esalazioni della Fortezza nei cieli di Rath. Senza altre possibilità, Gerrard decise di passare da lì. Le cose andarono bene per alcune ore, ma infine la squadra trovò guai,nella forma dei tramutanti. Queste strane bestie condividevano le loro abilità con i loro simili più vicini,ciò li portava a difentare una forza temibile quando erano in tanti. La squadra della Cavalcavento stava per essere falciata via come frumento quando Gerrard scoprì che le abilità venivano condivise solo in un raggio limitato. Gerrard ordinò alla squadra di spargersi,in modo che i tramutanti al loro inseguimento perdessero alcune delle loro abilità e divenissero battibili in uno scontro faccia a faccia. I tramutanti si ritirarono nelle feritoie più piccole la Cavalcavento potette continuare il suo viaggio nell’oscurità della Fortezza. Gerrard e la squadra presto arrivarono alla fornace di Rath, un gigantesco lago di lava che lanciava fulmini di elettricità alla Cavalcavento ed alla sua squadra. La nave rischiò di essere distrutta dalle fiamme,così come l’equipaggio. Gerrard e Crovax potevano solo stare ad osservare mentre gli altri membri della squadra venivano bruciati. Orim si offrì allora di mettere un parafulmini sulla punta della Cavalcavento. Quando Orim tentò di farlo,i fulmini della fornace la attaccarono con furia accecante. Fortunatamente, la Cavalcavento sopravvisse e potette proseguire nel suo viaggio. Allora la Cavalcavento giunse agli abissi della morte di Rath. Sotto la nave c’era un mare di olio nero, depositato dai folli esperimenti di Volrath. Il livello del mare cominciò ad aumentare e migliaia di creature scheletriche attaccarono la squadra. Gerrard e i suoi combatterono contro gli scheletri meglio che potevano,mentre la Cavalcavento continuava la sua corsa. Gerrard in particolare combatteva ardentemente contro gli scheletri,e stava per essere ucciso,quando Squee attivò per errore il suo giocattolo e lo salvò. Fortezza Quando Gerrard si avvicinò alla Fortezza,cominciò a capire che le cose non stavano andando molto bene. Senza nemmeno aver messo piede nella Fortezza,la maggior parte della sua squadra era stata uccisa,lasciando a manovrare la nave solo i membri più inesperti. Gerrard decise di portare Starke con sé all'interno della Fortezza e Mirri subito si offrì volontariamente di accompagnarli. Anche Crovax si offrì, ma Gerrard era riluttante a portarlo con sè. Gerrard temeva che la visione del suo amore Selenia che lavorava per Volrath avrebbe potuto portare il giovane alla follia. Tuttavia, Gerrard non poteva negare le capacità di Crovax in combattimento e così i quattro avventurieri varcarono la soglia della Fortezza. Appena arrivati una guardia li notò,ma Mirri saltò giù dalla Cavalcavento e la uccise. I quattro avventurieri erano solo da pochi momenti all’interno della Fortezza quando si dovettero confrontare con un orribile polimorfo. Fuggendo da Gerrard e dal gruppo, il polimorfo assunse la forma di Selenia. Crovax immediatamente fu preso da una furia da berserk ed inseguì la bestia. Quando Gerrard, Mirri e Starke lo raggiunsero, Crovax aveva strappato il corpo del polimorfo a brandelli, sostenendo che non aveva il diritto di prendere la forma di Selenia. Poi Crovax cominciò a provare una fortissima emicrania e Gerrard cercò di confortarlo meglio che poteva. Gerrard ancora una volta cominciò a ripensare alla stabilità mentale di Crovax, ma aveva poco tempo per queste riflessioni. Il gruppo scoprì che la stanza in cui stavano conteneva un gosso globo luccicante su cui erano disegnate forme familiari. Gerrard realizzò con orrore che era una pianta di Dominaria e che i padroni di Volrath stavano pianificando l’invasione di Dominaria. Intanto,fuori dalla Fortezza,gli elfi ed i Vec stavano per sferrare il loro attacco. Eladamri diede il segnale e gli elfi attaccarono. I mogg di Volrah stavano scendendo dalle pareti del vulcano che ospitava la Fortezza come un’orda di formiche. Le forze di Eladamri combatterono per giorni,perdendo terra a causa del numero opprimente di nemici. Mentre cercava i suoi compagni prigionieri,Mirri è stupita dal veder comparire Volrath alle sue spalle. Ma era soltanto un ologramma,creato da un allarme che Mirri aveva inavvertitamente attivato. Mentre il gruppo avanzava,Volrath osservava ogni loro mossa. In seguito Gerrard e compagni dovevano attraversare un ponte,che però era fatto di mutaroccia ed attaccò Gerrard,che però riuscì a sfuggirgli. Dietro la guida di Starke,la squadra fu in grado di trovare la torretta dove era tenuto Karn senza incorrere in altri spiacevoli incontri. La squadra salvò Karn, che era in uno stato di delirio a causa delle torture a cui era stato sottoposto. Nella stanza più in basso, Gerrard trovò Tahngarth, o almeno qualcosa che gli assomigliava In seguito alle torture,il corpo di Tahngarth era spaventoso, con muscoli gonfi, occhi gialli e pelliccia marrone e bianca. Spinto dal suo odio verso Volrath e determinato a trovare Sisay, Gerrard cercò più a fondo nella torretta e finalmente riuscì a trovare il suo capitano. Tuttavia ciò che credevano fosse Sisay si rivelò invece essere uno dei molti polimorfi di Volrath. Mentre attraversavano uno stretto ponticello, Gerrard e i suoi compagni incontrarono la vera Selenia. Con collera, Crovax le promise la morte per il suo tradimento. Selenia sembrava provare un certo rimorso a combattere contro Crovax,facendo pensare Gerrard che fosse controolata da qualcosa di più potente di lei. Selenia e Crovax combatterono sul pericoloso ponticello, con Crovax che era in evidente difficoltà. Prima che Selenia potesse infliggere il colpo finale, tuttavia, Mirri difese Crovax,ma rimase ferita lei stesso nel farlo. Crovax è riuscito a riguadagnare equilibrio e colpì Selenia al cuore. Morendo, Selenia disse che infine il destino di Crovax si era compiuto e morì bruciando in migliaia di frammenti cristallini di sangue che immediatamente si seppellirono nel corpo di Crovax. Crovax, ritenendo di non avere altri motivi di vita,tentò di suicidarsi,ma il suo tentativo venne fermato da Tahngarth. Gerrard era in una pessima posizione. Ora che la sua squadra era formata quasi solo da feriti,Gerrard decise di ordinare a Tahngarth e Karn di portare Mirri e Crovax di nuovo alla Cavalcavento. Gerrard ordinò anche a Tahngarth di dire a Hanna di incontrare la squadra ai giardini della Fortezza e proseguì con Starke per le Aule dei Sogni,in cui era sicuro che Volrath lo stesse aspettando. Prima di arrivare alle Aule dei Sogni,Starke e Gerrard fecero una scoperta strabiliante in uno dei giardini della Fortezza. Un albero antivo di Llanowar si stava sviluppando nel terreno di Rath. Intanto la Predatrice stava passando proprio sopra di loro,ma non vennero notati. Mentre Gerrard capiva da questa scoperta che la mutaroccia si stava espandendo da Rath verso gli altri piani,i due vennero attaccati dai pungiglioni,che abitavano nell’albero. Starke rischiò quasi di essere ucciso dal suo coltello,ma infine i due si salvarono. Intanto,con poco tempo da perdere, Tahngarth e Karn erano tornati alla Cavalcavento, dove lasciarono Mirri e Crovax sotto le cure del guaritore della nave, Orim. Prima che la nave lasciasse i giardini di Volrath, Karn tornò nelle profondità della fortezza per trovare le parti dell’Eredità rubate. Karn cercò attentamente l’Eredità,e la trovò nella tana della regina dei tramutanti,dove Volrath conservava le parti di Eredità che possedeva. Karn convinse la regina a ridargli l’Eredità dicendo che le parti dell’Eredità erano parte di lui come i piccoli tramutanti erano parti della loro regina. Dopo aver scavalcato un muro di mutaroccia,Gerrard e Starke riuscirono ad entrare nelle Aule dei Sogni senza ulteriori scontri, ciò fece temere a Gerrard di stare camminando dritto in una trappola. Al centro delle Aule dei sogni stava in piedi Volrath stesso. Mentre i fratelli si fronteggiavano scambiandosi parole d’odio,Starke riuscì a sgattaiolare alle spalle di Volrath e a colpirlo nella schiena. Purtroppo, Volrath non sentì neppure la ferita e gettò da parte Starke come una bambola di pezza. Gerrard e Volrath lottarono a lungo, finchè infine Volrath fuggì dalla stanza, lasciando Gerrard e Starke nel suo inferno. Il duo arrivò fino alla stanza più grande delle Aule dei Sogni, in cui Volrath li attendeva assieme a due donne. Una era Takara en-Dal, la figlia di Starke che era stata imprigionata da Volrath. L’altra era il capitano Sisay in persona. Entrambe brandirono le armi in difesa di Volrath,apparentemente sotto al suo controllo. Gerrard combatté contro il suo ex capitano mentre Starke fu costretto a lottare contro sua figlia. Takara si dimostrò migliore di suo padre in combattimento,ed arrivò anche a colpire gli occhi di Starke,accecandolo permanentemente. Gerrard sconfisse rapidamente Sisay e disarmò Takara,che subito si mise a fasciare gli occhi del padre, prima di volgersi faccia a faccia con Volrath stesso. Dopo un’estenuante lotta Volrath sembrò prendere il sopravvento,ma prima che potesse uccidere il fratello Tahngarth irruppe nella stanza e corse a difendere Gerrard e a lottare contro il suo tormentatore. Volrath fuggì dalla stanza, ma Gerrard e di Tahngarth lo raggiunsero e Gerrard fu in grado di infliggergli il colpo mortale. Mentre Volrath moriva ai piedi di Gerrard, le sue forme cominciarono a mutare, rivelando che non era mai stato Volrath, ma uno dei suoi polimorfi. Furiosi per la codardia di Volrath,Gerrard, Tahngarth, Starke, Sisay e Takara lasciarono le Aule dei Sogni. Esodo Intanto fuori dalla Fortezza,la battaglia infuriava. I Kor ed i Dal si erano uniti agli elfi ed ai Vec nella rivolta,ma tutto ciò non bastava per prendere il sopravvento. A bordo della Cavalcavento,Orim stava riuscendo a guarire Mirri,mentre considerava Crovax una causa persa,in quanto la sua anima non sarebbe mai guarita. Intanto,nella cabina di comando della nave,Hanna e Karn stavano passando in rassegna gli artefatti recuperati:la mutacielo,la verga dell’annullamento,la pietra di paragone,il tomo Thran e molti altri artefatti erano stati portati in salvo. Hanna attaccò la mutacielo al Cristallo Thran,che ricominciò a funzionare. Dopo che Sisay e Takara si furono riprese dallo shock di essere state controllate da Volrath,la compagnia raggiunse i giardini della Fortezza per scoprire che la Cavalcavento era vicina,ma un’ombra mortale si avvicinava ad essa:la Predatrice. La Cavalcavento era sotto l’attacco di uno degli ornitotteri di Greven e fu solo grazie al rapido intervento di Tahnagrth che la nave fu saalvata. Tahngarth si era arrampicato su uno degli alberi della nave ed era saltato addosso al pilota dell’ornitottero,facendolo precipitare a terra e saltando poi sul ponte della nave. Gerrard sollecitò i suoi compagni a salire in fretta sulla scaletta di corda della Cavalcavento prima che la Predatrice fosse troppo vicina. Intanto la Predatrice si stava avvicinando rapidamente,ma prima che gli agganciasse,Hanna compì una rischiosa manovra che portò la Predatrice a schiantarsi contro la Fortezza,subendo ingenti danni Mentre Gerrard stava salendo sulla scaletta,Greven il-Vec con furia saltò giù dalla sua nave ed atterrò sul ponte proprio davanti a lui. Gerrard combatté contro Greven per dare il tempo ai suoi compagni di salvarsi,ma ancora una volta stava rischiando di essere sconfitto. Intanto Crovax si era svegliato sulla Cavalcavento,sentendosi più potente che mai. Questo potere era qualcosa di innaturale,infatti Crovax era diventato un vampiro. Sentì Mirri su una lettiga vicina alla sua,e cominciò a desiderare l’anima di Mirri al suo servizio. Mirri si svegliò immediatamente,riconobbe Crovax come nemico e lo attaccò,ma il vampiro era molto più potente di lei. Crovax lasciò Mirri per vagare apparentemente senza motivo per la nave,scoprendo che era coinvolta in una battaglia con la Predatrice. Intanto Mirri lo aveva seguito mossa dalla curiosità e lo aveva attaccato alle spalle,facendo cadere entrambi fuoribordo. Intanto,Gerrard e Greven stavano duellando,ma vennero distratti dalla caduta. Allora Gerrard fu forzato a prendere una difficile decisione. Rimanendo ad aiutare Mirri, Gerrard avrebbe dovuto continuare a combattere contro Greven e anche contro Crovax,mettendo a rischio la sicurezza della squadra. Mirri guardò Gerrard negli occhi con uno sguardo confuso. Forse desiderava che Gerrard fuggisse e si salvasse. Forse stava supplicando il suo aiuto. Gerrard non l’avrebbe mai saputo. Col cuore a pezzi,tirò su la scaletta di corda e ordinò di partire. Mirri e Crovax lottarono ancora per alcuni attimi,poi il vampiro uccise brutalmente la gatta e volò via verso le lande desolate di Rath. A bordo della Cavalcavento, Gerrard fu felice di trovare Karn intatto assieme alle parti dell’eredità che aveva recuperato. La sua missione in Rath era riuscita e Sisay ora poteva riposarsi sotto le cure di Orim. Tuttavia, riteneva queste vittorie vuote. Era morta Mirri,sua amica dall’infanzia,una delle poche persone che si preoccupavano di lui. Le mani di Crovax si erano sporcate del suo sangue,ma era stato Gerrard a negarle la vita,lasciandola a morire. Hanna orientò la Cavalcavento verso il portale,sperando disperatamente che Ertai fosse riuscito ad aprirlo. Con la Predatrice che li incalzava,Gerrard e la sua squadra si diressero verso il portale,ancora chiuso dopo tutto quel tempo. Il cuore di Gerrard si riempì di disperazione,quando infine il portale si aprì e migliaia di creature simili a fantasmi si riversarono in esso. Gerrard ordinò ad Hanna di rallentare per permettere ad Ertai di salire a bordo,ma Hanna gridò che non poteva alterare la velocità della Cavalcavento. L’ultima cosa che Gerrard vide del piano di Rath fu il volto di Ertai,che fissava Gerrard mostrando tutto il suo dolore per il tradimento. La Cavalcavento entrò nel portale,lasciandosi dietro tutti gli orrori di Rath. Gerrard infine capì perché Sisay si era data da fare per raccogliere l’Eredità negli anni precedenti,nonostante le morti di Rofellos e di altri. L’Eredità serviva per proteggere Dominaria dall’invasione e nulla,nemmeno la vita di Gerrard o quelle dei suoi amici,erano più importanti di essa. Gerrard maledisse il suo destino e guardò avanti. Il planeswalker Urza,intanto,sedeva di fianco a Lyna e con un gesto chiuse il portale,prima che la Predatrice riuscisse ad entrarci. Lyna chiese ad Urza cosa avrebbero fatto in seguito e lui le rispose che avrebbero semplicemente atteso. Intanto Ertai veniva catturato da Greven,in cerca di vendetta per la beffa subita da Gerrard, e portato via in catene nella stiva della Predatrice. Maschere di Mercadia Come la Cavalcavento ebbe lasciato il piano di Rath, Gerrard si ritrovò in un mondo completamente differente. Il cielo grigio venne sostituito da uno blu, la mutaroccia da terra ferma e la Fortezza da un lontano monte. Questo nuovo posto sembrava più sicuro di Rath,ma avrebbe potuto rivelarsi pieno di ogni genere di pericolo. Gerrard ebbe alcuni attimi per fare queste riflessioni prima che la Cavalcavento si schiantasse al suolo davanti ad un’umile fattoria. Gerrard e la sua squadra sbarcarono rapidamente e cominciarono a parlare con il proprietario della fattoria,Tavoot, e con suo figlio,il giovane Atalla. I due contadini erano preoccupati per la presenza della Cavalcavento,ma Gerrard li calmò facilmente. Ma subito si presentò un altro pericolo. Attratta dall’improvvisa apparizione della Cavalcavento, una tribù di ostili umani che vivevano nelle foreste,i Cho-Arrim, attaccò la nave con la magia dell’acqua. Gerrard e la sua squadra combatterono coraggiosamente,ma furono presto sconfitti piochè erano stanchi dopo tutte le fatiche che erano loro occorse a Rath. La Cavalcavento fu catturata,portata via da una corrente che non esisteva alcuni minuti prima. Peggio ancora,alcuni membri della squadra erano ancora a bordo della Cavalcavento,compreso il guaritore Orim. Orim e Klaars, gli unici due ostaggi catturati dai Cho-Arrim furono inizialmente trattati bene. Tuttavia Klaars tentò di fuggire,ma il suo tentativo fallì ed i Cho-Arrim decretarono una condanna a morte per lui e per Orim. Appena prima che Ta-Spon,l’esecutore dei Cho-Arrim uccidesse Orim,questa fu salvata da IsShada,una giovane donna di cui era diventata amica. Orim immediatamente diventò un membro dei ChoArrim,imparando le loro tradizioni,la loro fede e le loro arti magiche. Orim fece una scoperta strabiliante leggendo il Peliam, la storia dell’origine del popolo di Ramos. Ramos ed Orhop, aiutati dal demone Hassno il Disonesto,misero fine al loro conflitto in una titanica battaglia su un’isola colma di foreste. Orim, avendo letto “La Guerra dell’Antichità” mentre studiava all'università di Argivia, notò molte somiglianze fra il Peliam e la guerra dei fratelli. Inoltre scoprì che i Cho-Arrim consideravano la Cavalcavento come il loro santo Unificatore. Orim incontrò anche Cho-Manno,il capo dei Cho-Arrim,che le raccontò la sua storia: Cho-Manno era nato nella foresta di Bosco Lesto. I suoi antenati derivavano dall’antica razza umana dei Mercadiani. Era in questa foresta che Cho-Manno crebbe secondo i principi della fede tradizionale dei Cho-Arrim. La loro religione girava intorno al culto di Ramos. Nella loro mitologia, Ramos ed Orhop erano due draghi che combatterono tra loro usando i corpi celesti. Ramos sconfisse infine il malvagio Orhop, distruggendo però molto del suo mondo. Raccogliendo le tribù dalle foreste, dalle pianure e dalle montagne, Ramos si trasferì al nuovo mondo di Mercadia. Il viaggio a Mercadia ebbe tuttavia un effetto devastante su Ramos. Il suo corpo si scinse in tre parti enormi: anima, mente e corpo. I Cho-Arrim, che seguivano l’anima di Ramos, caddero nella foresta di Bosco Lesto. I tritoni di Saprazzo, che seguivano la mente di Ramos, caddero nell’oceano di Saprazzo. Alcuni di essi atterrarono sulla costa,diventando gli abitanti di Rishada. Coloro che ebbero la sfortuna di seguire il corpo di Ramos,tuttavia,morirono e rinacquero come non-morti diventando gli zombie guardiani delle Ossa di Ramos. Secondo la credenza dei Cho-Arrim, l’anima terminava il suo viaggio nel mondo mortale portata via dal Grande Fiume di Bosco Lesto, concludendolo in un paradiso al di fuori del piano di Mercadia. Nel futuro l’Unificatore avrebbe riunito tutte le razze di Ramos contro i Mercadiani che per anni avevano spinto i Cho-Arrim lontano dalle loro terre. Intanto Gerrard stava seppellendo i suoi camerati caduti nella schermaglia con i Cho-Arrim. Preferendo i suoi oscuri pensieri alla compagnia degli amici che rischiava di perdere,Gerrard fu confortato da Takara,il cui odio per Volrath apparentemente superava quello di Gerrard stesso. Sotto l’influenza di Takara, Gerrard cominciò ad interessarsi della sua visione della vita,in particolare per quanto concerneva la rabbia e l’odio. Se l'odio di Takara era stata l’unica cosa che l’aveva fatta sopravvivere alle torture di Volrath,sarebbe bastato anche per salvare Gerrard dal suo oscuro destino. Prima che Gerrard ebbe finito di scavare le tombe, la squadra della Cavalcavento venne circondata da soldati a cavallo di jhovalls,gigantesche creature dall’aspetto felino. Atalla spiegò a Gerrard che quei soldati provenivano dalla città di Mercadia, fonte di tutti i problemi del piano di Mercadia. Il comandante di questi soldati accusò Gerrard di cospirazione con i Cho-Arrim,nemici giurati dei Mercadiani,e fu arrestato. Stanco di essere accusato di cose che non aveva fatto,Gerrard ordinò alla sua squadra di attaccare i Mercadiani,ma fu un gesto inutile. Gerrard ed i suoi vennero condotti dai soldati a Mercadia,dove avrebbero pagato per i loro crimini. La magia dei Mercadiani permise a Gerrard e compagni di godersi l’attraversamento del deserto. Lungo la via, Gerrard notò alcune notevoli somiglianze fra il dialetto dei Mercadiani e quello degli abitanti di Rath. Oltre a questo,i Mercadiani mostrarono un particolare rispetto verso il mozzo gobelin Squee,caratteristica abbastanza rara fra gli umani di Dominaria. Infine, Gerrard ed i suoi furono portati ad una gigantesca montagna invertita. Scavalcando il muro di rifiuti che pioveva costantemente dalla città,Gerrard ed i suoi amici salì su di un grande ascensore che li avrebbe portati dal deserto fino alla città sopraelevata. Una volta uscito dall’ascensore, Gerrard fu shockato dal trovare davanti a sé una faccia conosciuta,il giovane contadino Atalla. Con l’aiuto di Atalla, Gerrard ed i suoi compagni riuscirono a sfuggire ai soldati per ritrovarsi alla torre del magistrato,dove avrebbero cercato aiuto per recuperare la Cavalcavento. Il magistrato di Mercadia fu notevolmente impressionato dall’abilità di Gerrard sia nelle battaglie che nella tattica, ma Gerrard si vantò che chiunque con almeno la metà di un cervello avrebbe potuto dirigere le guardie della città in modo migliore. Presto Gerrard capì che anche nella sede del potere di Mercadia le cose non erano come sembravano. Il grasso, borioso magistrato era costantemente suggerito dai Kyren,una razza di goblin estremamente intelligenti. Questi Kyren persuasero il magistrato che Gerrard ed i suoi erano poco più che dei ruffiani e che bisognava trattarli di conseguenza. Tuttavia Takara afferrò uno dei Kyren e gli ordinò di consentire le richieste di Gerrard. Gerrard si domandò cosa spingesse Takara a comportarsi così,mentre i goblin facevano quello che lei diceva loro con il terrore negli occhi. La proposta di Gerrard era semplice:avrebbe dovuto cominciare ad addestrare un piccolo esercito di soldati Mercadiani. Quando il loro addestramento fosse stato completato,avrebbe dovuto condurli a Bosco Lesto,dove si credeva che si nascondessero i Cho-Arrim. Lì avrebbe dovuto riconquistare la Cavalcavento ed usare le risorse di Mercadia per ripararla. Oltre a questo,i Mercadiani avrebbero dovuto consegnare una grande somma di denaro alla famiglia di Atalla per ringraziarlo del suo aiuto. Dietro suggerimento dei Kyren,il Magistrato accettò. Gerrard immediatamente cominciò ad addestrare gli indisciplinati soldati di Mercadia per renderli una forza pronta alla battaglia. Giorni più tardi,mentre stava preparando un piano d’attacco,fu allarmato dallo scoprire che il Magistrato aveva già mandato alcuni soldati a tentare di recuperare la Cavalcavento. Benché sconfitti,questi soldati riuscirono ad uccidere una gran parte delle forze dei Cho-Arrim,lasciando credere al Magistrato che queste avrebbero ceduto facilmente al successivo attacco di Gerrard. Gerrard riteneva di non poter ritardare ulteriormente l’attacco,quindi partì con Takara, Sisay e Tahngarth alla volta di Bosco Lesto,accompagnato dai suoi soldati e da molti mercenari Caterani,orrendi mostri poco migliori dei mogg di Rath. Intanto Orim aveva continuato a vivere fra i Cho-Arrim. Poco tempo prima dell’attacco di Gerrard, Orim venne tormentata da numerosi incubi riguardo ad un esercito di mostri che stavano per arrivare a Bosco Lesto per uccidere i Cho-Arrim e recuperare la Cavalcavento. Anche Cho-Manno ebbe profezie di questo genere,e subito cominciò a rafforzare le difese di Bosco Lesto,evocando l’antico protettore del bosco. Dopo una breve schermaglia, Orim aiutò a partorire Is-Meisha,moglie di Ta-Spon. Cho-Manno, affascinato dalla guaritrice,portò Orim al posto più sacro per i Cho-Arrim,l’Ombelico del Mondo,situato al centro della fontana di Cho. Fu lì Cho-Manno parlò ad orim del suo amore per lei,ed i due espressero il loro amore. Intanto Gerrard proseguiva la sua marcia verso la foresta. Subito dopo che furono entrati a Bosco Lesto,Gerrard ed i suoi vennero attaccati dalle bestie e dagli elementali che proteggevano la foresta. Gerrard li sconfisse,ma temeva che Takara fosse stata uccisa nell’attacco. Fortunatamente la ragazza era in grado di prendersi cura di sé,con grande sorpresa di Gerrard. Dopo aver sconfitto le bestie,Gerrard ed il suo esercito continuarono a penetrare nelle profondità di Bosco Lesto. I Cho-Arrim difesero valorosamente la Cavalcavento finché Gerrard non ordinò ai suoi soldati di ucciderli. I Cho-Arrim combatterono coraggiosamente,ma vennero sconfitti. Cho-Manno,vedendo tutta la sua gente morire intorno a lui,non ebbe altra scelta che fingere la propria morte e fuggire,lasciando Orim nelle mani dei Mercadiani. Una volta vinta la battagli,Gerrard notò che i Caterani infierivano con crudeltà sui Cho-Arrim ormai sconfitti ed ordinò loro di smetterla,ma questi non rispettarono i suoi ordini. Allora Gerrard capì che il vero nemico non erano i pacifici Cho-Arrim,ed ordinò ai suoi soldati di attaccare i Caterani,ma Xcric,il capo dei Caterani,riuscì a fermare Gerrard e lo accusò di tradimento verso Mercadia e lo arrestò assieme a Sisay, Tahngarth e Takara. Prima di essere arrestato,Gerrard trovò Orim fra i Cho-Arrim, ma la guaritrice lo fissò con ira senza parlargli,furiosa perché aveva condotto i suoi soldati ad uccidere i pacifici Cho-Arrim. Gerrard e i suoi compagni vennero nuovamente portati a Mercadia in catene assieme alla Cavalcavento. Gerrard e la sua squadra vennero condannati a morte con l’accusa di tradimento verso Mercadia.Fortunatamente Gerrard e la sua squadra riuscirono nuovamente a fuggire con l’aiuto di Atalla e Squee,uccidendo anche Xcric nella fuga. Ancora una volta, Gerrard ed i suoi discussero col magistrato riguardo alla loro libertà ed alla salvezza della Cavalcavento. Orim rivelò a Gerrard che la Cavalcavento era una parte del mito della creazione dei Cho-Arrim e che molte parti dell’Eredità furono sparse ai quattro venti nei secoli precedenti. Il magistrato permise a Sisay,Hanna ed Orim di viaggiare alla lontana Saprazzo per chiedere al visir dei tritoni il permesso di impiantare la loro Matrice di Potere nel motore della Cavalcavento. Tuttavia Tahngarth,Gerrard e Karn furono costretti a rimanere nelle prigioni di Mercadia fino al ritorno di Sisay. A Takara e Squee venne permesso di vagare liberamente ovunque desiderassero. Il viaggio di Sisay,Hanna ed Orim fu lungo e duro,finché infine vennero a contatto con un’indovina che predisse loro il futuro di Gerrard e parlò delle Ossa di Ramos. Intanto Cho-Manno era fuggito attraverso l’ombelico del mondo verso le più lontane profondità delle terre devastate di Mercadia. I rifugiati dei Cho-Arrim combatterono un’enorme battaglia contro gli abitanti dell’interno, perdendo Is-Shada,Ta-Karnst e molti altri. I disperati Cho-Arrim fuggirono verso il Mare Esterno,vicino al porto di Rishada. Fu lì che incontrarono uno dei Ramosiani,Mercadiani ribelli che combattevano contro i sinistri dominatori della città di Mercadia. Questi spiegò a Cho-Manno che il magistrato era solo una pedina nelle mani dei goblin Kyren,essi stessi guidati da una forza molto più oscura. Gerrard, Tahngarth e Karn poterono soltanto stare seduti nella loro cella ad aspettare il ritorno di Sisay. Durante questo tempo, il trio venne spesso visitato da Takara,che portava a Gerrard e Tahngarth del vino per alleviare il dolore di essere incarcerati. Gerrard e Takara ebbero modo di discutere del loro odio per Volrath. Gerrard raccontò a Takara che una volta Volrath era suo fratello ed anche Takara gli disse di aver avuto un fratello che la tradì. L’odio di Gerrard si accresceva sempre più ogni giorno che passava. Soltanto Karn notò alcune incongruenze nella storia di Takara,ma poté soltanto restare a domandarsi quali fossero le sue vere intenzioni. Infine Gerrard e Tahngath erano talmente scossi dalla loro prigionia che cominciarono a litigare violentemente fra di loro,ma Karn riuscì a dividerli e a convincerli che era il vino di Takara la causa della loro crescente rabbia. Gerrard e Tahngarth decisero di non fidarsi più dela ragazza e si affidarono ad un’altra fonte per avere notizie dal mondo esterno:Squee. Durante la loro permanenza a Mercadia,la popolarità di Squee era diventata tale da portare i Kyren ad accettarlo come uno di loro,col grado di generale. L’ingenuo Squee poteva andare ovunque voleva a Mercadia. Questo gli avrebbe presto procurato molti guai,infatti un giorno discese nelle profondità della montagna e fece una scoperta incredibile,prima di essere scoperto e catturato dai Kyren. Intanto Cho-Manno era venuto a conoscenza della missione di Orim nella lontana Saprazzo. Cho-Manno ed il Ramosiano immediatamente viaggiarono all’isola di Saprazzo, su cui regnava una razza di potenti tritoni. Cho-Manno trovò Orim all’interno di una prigione,condannata a morte per l’omicidio di una guardia che non aveva commesso. Cho-Manno, Orim ed il Ramosiano incontrarono il visir di Saprazzo e lo convinsero a rinunciare all’esecuzione. Cho-Manno, Hanna,Sisay,Orim ed il visir pianificarono un modo per tornare a Mercadia,inoltre il visir diede loro la Matrice di Potere. Un giorno una tempesta stava flagellando le cime di Mercadia. Sotto la copertura di questa tempesta, Sisay, Hanna ed Orim riuscirono ad entrare di nascosto nelle prigioni di Mercadia e a venire a contatto con Gerrard. Assieme alle tre c’erano Cho-Manno,il nuovo amore di Orim e Lahaime, guida dell'alleanza di Ramosani contro il regno di Mercadia. Gerrard, Tahngarth e Karn vennero liberati,ma il gruppo si dovette separare di nuovo. Sisay era riuscito a recuperare la matrice del potere di Saprazzo, ma l’aveva perduta prima di lasciare Saprazzo. Cinque nuovi artefatti dell'eredità erano nascosti nella foresta di Bosco Cupo -- le Ossa di Ramos. Gerrard, Sisay e Tahngarth sarebbero partiti assieme ad un membro della Cavalcavento per recuperare questi antichi artefatti. Hanna, Karn e Squee sarebbero rimasti a Mercadia a raccogliere informazioni. Orim, Cho-Manno e Lahaime avrebbero radunato le loro forze fuori dalla città,preparando la battaglia finale. Con il pretesto della tempesta, Gerrard, Sisay e Tahngarth hanno galleggiarono giù dalla montagna di Mercadia grazie alla magia dei Cho-Arrim. Proprio mentre stavano pensando che la situazione cominciasse a migliorare,Takara li raggiunse e chiese di poterli seguire. Mentre il gruppo cavalcava a bordo di alcuni jhovall verso Bosco Cupo, Takara informò Gerrard che suo padre Starke era stato ucciso dagli assassini dei Ramosiani. Gerrard ebbe poco tempo per rifettere su questa notizia,perchè vennero subito attaccati dai guardiani non-morti di Bosco Cupo. La squadra li sconfisse velocemente grazie all’abilità tattica di Gerrard ed alla furia di Tahngarth ed alcuni giorni più tardi giunse nel cuore di Bosco cupo,alla tomba di Ramos. Ramos figurava nei miti della creazione dei Cho-Arrim, dei Saprazzani e dei Rishadani, anche se in ruoli diversi. Eppure, tutte e tre le razze credevano che Ramos fosse un gigantesco drago morto mentre cercava di sfuggire al suo fratello malvagio Orhop. Gerrard non era sicuro di come le ossa di Ramos avessero potuto far parte dell’Eredità,ma era determinato a trovarle. Ma ora è il momento di fare un passo indietro e scoprire cosa si cela in realtà dietro alla morte di Starke:una sera di alcuni giorni prima,Starke si era incontrato con sua figlia. Sfortunatamente per lui,Takara aveva scelto proprio quella sera come culmine del suo malvagio piano:la ragazza rivelò al padre che colei che gli era stata accanto in tutti quei mesi non era la sua amata figlia,morta anni prima mentre era prigioniera di Volrath,bensì Volrath stesso,che era un polimorfo,poi uccise il suo antico mentore,che lo aveva tradito. Poco dopo la sua partenza,Volrath aveva ordinato anche l’assassinio del Magistrato per opera dei suoi stessi consiglieri Kyren. La squadra di Gerrard riuscì ad arrivare all’antica tomba di Ramos,ma venne attaccata dalle driadi. Infine Gerrard riuscì a placarle e a convincerle a lasciarli parlare con l’antico spirito di Ramos. Quando Ramos si rivelò a Gerrard,egli fu sorpreso dal fatto che non fosse un vero drago,ma un dragone meccanico. Ramos spiegò di essere nato a Phyrexia, ma era stato convocato su Dominaria da Mishra per aiutarlo nella Guerra dei Fratelli,in seguito Ramos fu catturato e riprogrammato da Urza per proteggere le vite degli abitanti di Dominaria dal conflitto. Dopo l'esplosione di Argoth, Ramos aveva salvato più umani e tritoni che poteva,portandoli prima a Phyrexia e poi a Mercadia,dove avevano vissuto e si erano evoluti per secoli. Gerrard chiese ardentemente a Ramos di aiutarlo a completare la Cavalcavento per poter difendere Dominaria dall’invasione di Phyrexia. Tuttavia, Ramos aveva vissuto nel proprio peccato per millenni e non avrebbe alzato un dito per aiutare Gerrard. Ramos diede a Gerrard le parti dell'Eredità che cercava: il dente,l’occhio,il cranio,il corno ed il cuore che insieme formavano le ossa di Ramos. Purtroppo le ossa di Ramos perdevano il loro potere quando si allontanavano da Bosco Cupo. Gerrard avrebbe dovuto guadagnarsi il favore di Ramos necessario per potenziare le ossa combattendo nelle imminenti battaglie. Gerrard e i suoi dormirono pacificamente quella notte,desiderosi di tornare al più presto a Mercadia a liberare la Cavalcavento. Purtroppo Gerrard al suo risveglio scoprì che le Ossa di Ramos erano scomparse,e “Takara” con loro. Gerrard, Tahngarth, Sisay ed il resto della squadra riuscirono a risalire la montagna di Mercadia senza essere scoperti grazie a passaggi nascosti da lungo tempo,mostrati loro da Lahaime. Dopo aver scalato per quella che sembrava un’eternità trovarono l’anello di Squee,il che poteva significare che il gobelin si era cacciato nei guai. Nella sua ricerca,Gerrard fece un scoperta strabiliante:nella montagna di Mercadia giacevano centinaia,forse migliaia di navi Phyrexiane,che erano nascoste in quel luogo in attesa dell’inizio dell’invasione. Ognuna di esse era molto più grande della Cavalcavento. Gerrard combatterono fino a raggiungere la Cavalcavento e al suo interno trovarono uno sciame di Phyrexiani con una oscura figura che si levava in mezzo a loro:: Volrath. Con orrore assoluto,Gerrard capì la verità: non era stata Takara a fuggire dalla Fortezza con loro,ma l’evincaro stesso. Ancora più furioso,Gerrard si gettò in battaglia contro le dozzine di Phyrexiani che li stavano circondando ed ingaggiò un duello faccia a faccia con Volrath. La lotta fu tremenda,ma infine Gerrard prese il sopravvento. Intanto i servitori Phyrexiani erano stati spazzati via da una scarica proveniente dai nuovi cannoni Phyrexiani della Cavalcavento. Intanto le forze unite dei Cho-Arrim, dei Saprazzani, dei Rishadani e dei Ramosiani non potevano più aspettare. L’assalto alla città di Mercadia non poteva più essere posticipato. Usando la magia dell'acqua dei Cho-Arrim, gli eserciti uniti sferrarono il loro attacco coperti da una tempesta mortale. Gli eserciti incontrarono una scarsa resistenza da parte degli abitanti di mercadia,ma vennero presto sopraffatti dal loro numero maggiore. Infine i ribelli riuscirono a conquistare una posizione chiave,ma questo fece coricare una battaglia frenetica che neppure Cho-Manno poteva fermare. I Mercadiani vennero uccisi senza rimorsi,anche se erano già stati sconfitti. Gerrard, Tahngarth e Sisay si riunirono con Hanna, Karn e Squee,che avevano incorporato la Matrice di Potere e le ossa di ramos nella Cavalcavento, e cominciarono a programmare la fuga dal deposito sotterraneo. Squee,dopo essere stato catturato dai Kyren,era stato torturato a lungo e poi lasciato libero. Allora aveva mostrato i sotterranei della montagna anche ad Hanna e Karn. Intanto prima di andarsene Gerrard volle assicurarsi che nessun altro Phyrexiano avesse mai più potuto guidare quelle navi,distruggendole tutte con i nuovi,potentissimi cannoni della Cavalcavento. La Cavalcavento uscì dalla montagna e trovò ad attenderli Cho-Manno e Lahaime,che avevano preso la città. Le avventure della Cavalcavento a Mercadia sembravano sul punto di concludersi. Ma Volrath aveva altri piani. Un’altra nave,più grande persino della Predatrice,uscì dall’hangar distrutto prima che esplodesse:la Recreant,l’ammiraglia personale di Volrath. La Recreant e la Cavalcavento combatterono faccia a faccia,ma infine la Cavalcavento si dimostrò la più debole tra le due. La Cavalcavento riuscì a sopravvivere solo grazie alla nuova maestria di Squee nell’usare i cannoni, mentre la Recreant cadeva in fiamme sulla superficie. Nulla poteva sopravvivere a quell’esplosione,ed infine Gerrard si convinse che suo fratello Vuel era definitivamente morto. Subito dopo un altro gigantesco vascello volante giunse da nord,questa volta non una nave ma un drago meccanico. Ramos infine apparve ai suoi adoratori e sarebbe rimasto il loro protettore fino alla fine dei tempi,assicurando a Gerrard che non si sarebbe mai più dovuto preoccupare di nuovo della salvezza di Mercadia. Venne allora il momento del congedo da Atalla e Cho-Manno,che propose ad Orim di restare con lui,ma lei fu costretta a rifiutare,poiché il suo mondo aveva bisogno di lei. La Cavalcavento quindi volò finalmente via da Mercadia. Gerrard aveva liberato Mercadia dal regno dei Phyrexiani,ma ora la sua stessa patria lo stava chiamando. Prima di essere sconfitto da Gerrard nel capannone,Volrath gli aveva giurato che quelle navi non rappresentavano nulla per il suo padrone. Il Signore della Devastazione,la mitologica figura degli incubi di Gerrard,esisteva davvero e stava gettando il suo bramoso sguardo su Dominaria. Gerrard era riuscito a distruggere solo un piccolo squadrone delle armate di Phyrexia. C’erano ancora migliaia di navi che erano pronte ad attaccare Dominaria,e la Cavalcavento non avrebbe potuto sconfiggerle tutte. Yawgmoth stava arrivando su Dominaria,e migliaia di demoni sarebbero stati i suoi araldi. Nemesis Dopo la partenza della Cavalcavento,l’attacco alla Fortezza da parte delle forze di Eladamri era fallito. Ertai era stato preso prigioniero dalle forze della Predatrice,che era stata quasi distrutta. Crovax era fuggito in totale solitudine nelle lande desolate di Rath. Volrath aveva lasciato la Fortezza,impegnato in una missione per conquistare la sua vendetta. Insomma le cose andavano male,per tutti. Mentre giaceva nelle stive della Predatrice,Ertai capì di trovarsi in una pessima situazione,che era però possibile girare a suo vantaggio. Greven ammise che senza l’aiuto di erati la Predatrice non ce l’avrebbe fatta a raggiungere la Fortezza. Ertai utilizzò tutte le sue conoscenze magiche per permettere alla Predatrice di terminare il suo viaggio,guadagnandosi la stima,se non l’ammirazione di Greven. Tuttavia,la Fortezza non era il centro di obbedienza incondizionata che Ertai credeva. La Fortezza era nel caos in seguito alla partenza di Volrath. L’unica altra personalità di spicco nella Fortezza era Dorlan,il ciambellano,ma non era riuscito a mantenere l’ordine. Come pagamento per i suoi servigi,Ertai fu autorizzato a studiare l’artefatto che stabilizzava le comunicazioni fra Rath e Phyrexia. Uno dei Phyrexiani informò Greven che a breve uno di loro sarebbe giunto alla Fortezza a decidere il successore di Volrath. L’emissario avrebbe anche radunato le truppe di Rath ed avrebbe portato la produzione di mutaroccia al massimo possibile. L’emissario inoltre avrebbe permesso a Yawgmoth di vedere tutto ciò che accadeva nella Fortezza. Intanto Crovax,mentre vagava senza meta,cominciò a sentire nella sua testa la voce di Yawgmoth. Crovax si concesse al dio scuro, ascoltando le sue promesse di potere oltre ogni comprensione. Crovax fu portato a Phyrexia, dove il suo corpo già alterato venne trasformato del tutto. A Crovax fu data la capacità di assorbire le anime delle sue vittime direttamente nel suo nuovo corpo, aumentando sempre più il suo potere. A Crovax fu anche detto che Volrath aveva lasciato la sua posizione di evincaro,e che lui avrebbe potuto esserne il successore. Crovax fu trasportato alle Aule dei Sogni,le stanze da cui Volrath comandava la Fortezza. Lì incontrò Ertai,Greven,Dorlan ed il Luogotenente della Predatrice,Nasser. Crovax reclamò il suo diritto di diventare evincano. Greven avrebbe scuramente ucciso il vampiro sul momento se non avesse temuto che facesse in qualche modo parte delle oscure macchinazioni di Phyrexia. Non furono permesse ulteriori dispute,perché l’emissario di Phyrexia scelse quel momento per arrivare. Alto quasi otto piedi nella sua grande armatura,l’emissario incuteva un grande rispetto in Greven e tutti gli altri. L’emissario allora si levò l’armatura,rivelando le sue vere fattezze:era una donna elica alta circa cinque piedi e mezzo,Belbe. Come emissario, Belbe immediatamente cominciò a portare ordine. Crovax doveva cominciare un addestramento per poter reclamare la posizione di evincaro. Lo stesso valeva per Ertai, nel quale Belbe aveva notato un aura magica particolare. Poi invitò Greven a provare anch’egli a diventare evincano,ma questi rifiutò,dicendo di preferire la più modesta posizione di comandante della Predatrice a quella impegnativa di dominatore di Rath. Vedendo come cinque dei sei evincasi precedenti erano stati uccisi dopo aver realizzato la condizione che Crovax desiderava,sembrò aver preso una decisione saggia. Belbe ordinò a Greven di portare Ertai alle camere della tortura per scoprirne il maggior numero possibile di segreti. Ertai, che per lungo tempo non aveva mai assaggiato il dolore fisico, si impegnò a fornire il maggior numero di informazioni che poteva ai suoi padroni. Eppure, il piacere che Greven provava durante le torture non si poteva spiegare senza conoscere la sua ira. Crovax,dopo essersi esercitato nell’utilizzo della mutaroccia,si era convinto che nessuno poteva rivaleggiare con lui per il posto di evincano,ed aveva deciso di rimarcare questo fatto conducendo un enorme esercito a Cielsudario con l’intenzione di mettere fine una volta per tutte alla ribellione. Però Crovax era guidato solo dalla sua follia,senza un piano d’azione raziocinante. Le forze di Eladamri si nascosero in sua attesa,preparando la battaglia finale. Tuttavia tutti i piani di Eladamri andarono in fumo quando Crovax in qualche modo fu informato della loro presenza. Le forze di Eladarmi avevano il vantaggio di combattere su un terreno conosciuto e riuscirono ad uccidere una gran parte dell’esercito di Crovax. Durante la battaglia,però,alcune delle forze di Crovax riuscirono a fuggire,facendo fallire i piani di Eladamri. Un piano di salvataggio per gli elfi ancora bloccati a Cielsudario fu organizzato senza che Eladamri ne sapesse nulla. A causa di questo le forze di Crovax riuscirono a prendere il sopravvento,e,anche se quasi tutte le forze della Fortezza erano state uccise,il loro comandante era riuscito a fuggire. Furioso,Eladamri riposizionò le sue forze a Korai dietro richiesta del leader dei Vec. A Korai, Eladamri fu nuovamente contattato dall’oracolo en-Vec, che aveva un nuovo messaggio per il Signore delle Foglie. L'oracolo disse a Eladamri che presto per lui si sarebbe aperta una porta in cui era costretto ad entrare pur non volendo per salvare il suo mondo e trasformarsi nel Korvecdal. Gli eserciti del Eladamri erano pieni di gioia. Il forestiero Gerrard Capashen non era quindi il Korvecdal,come sembrava,ma ora era il loro eroe ad essere in possesso di quel titolo glorioso. Tuttavia assieme a questa rivelazione gioiosa ci fu anche un presagio molto più oscuro. Eladamri venne a sapere che la Predatrice era di nuovo in grado di volare. Eladamri sapeva che finché la nave non fosse stata distrutta,le sue forze non avrebbero potuto levarsi a contrastare la Fortezza. Rassegnato al suo destino,Eladamri decise di distruggere la Predatrice nell’unico modo che conosceva:dall’interno della Fortezza. Intanto Greven stava attendendo la completa riparazione della predatrice ed i risultati dell’attacco di Crovax. Fu allora che fu avvicinato da uno sconosciuto, un uomo Kor al servizio dei Pescatori di Vita, spie che servivano Volrath e gli riferivano ciò che accadeva fra i ribelli. Questo uomo, Furah, informò Greven che Eladamri aveva radunato le tribù di Kor, di Vec e di Dal contro la Fortezza,per cercare di liberarsi dalla dittatura di Rath. Immediatamente dopo aver riferito questo messaggio,Furah sparì,partendo per regni sconosciuti a Greven. Intanto Ertai si era finalmente svegliato dopo le torture, trovandosi davanti la ragazza elica Belbe, che era venuta ad offrirgli il maggior aiuto che poteva. Belbe promise ad Ertai che era ora considerato una dei maggiori candidati per il trono di Rath. Tuttavia, la concorrenza era feroce. Greven era un guerriero di grande esperienza ed era a conoscenza di molti dei segreti di Volrath. Crovax era stato a Phyrexia, dove gli era stato impiantato il suo nuovo potere. Se Ertai voleva sperare di competere con quelle forze,aveva comunque ancora molto da imparare. Belbe condusse Ertai ad uno dei laboratori di Volrath. Nel centro della stanza vi era un macchinario sconosciuto,in grado di curare tutte le ferite di un uomo con il mana nero,ma certamente appannandone la mente. A parte la sua vanità,il mago temeva anche di non poter essere poi più in grado di lanciare le sue magie migliori. Per riparare le corde della Predatrice,Ertai si era tagliuzzato le mani,e questo gli impediva di lanciare alcune magie. Ertai allora acconsentì riluttante ad utilizzare la macchina. Immediatamente, il suo corpo venne guarito,ma il mago notò che la sua affinità per i cinque colori della magia era stata cambiata. I giorni passati ed Ertai cominciò la strada lunga verso il recupero. Il giovane mago passò molto del suo tempo con Belbe, cercando continuamente di capire perché una creatura così bella servisse gli orrori di Phyrexia. Fu allora che Greven li informò delle parole di Furah. Ertai trovò una soluzione brillante ma folle:le forze di Greven avrebbero preso molti dei Vec,dei Kor e dei Dal come ostaggi,tenendoli rinchiusi nella Città dei Traditori,impedendo quindi ai loro familiari di seguire Eladamri nella sua rivolta. Greven fu molto impressionato dall’inattesa astuzia del Tolariano e subito diede inizio a questa operazione,catturando circa cinquemila cittadini ancora leali alla Fortezza. Mentre il tempo passava,Ertai fece una scoperta strabiliante. Anche se il suo corpo era stato guarito dall’infusore di mana di Volrath,i suoi efetti erano soltanto provvisori. Ertai doveva utilizzare continuamente il dispositivo se voleva avere qualche speranza di reclamare il trono di Rath. Intanto il suo piano degli ostaggi sembrava stare funzionando. Ertai e Belbe viaggiarono per le strade della Città dei Traditori,riuscendo infine a trovare il comandante Greven. Purtroppo, Ertai e Greven erano in disaccordo su chi sarebbe stato meglio prendere come ostaggi. Invece di prendere gli umani più forti come ostaggi, Greven aveva scelto di catturare i più deboli. In questo modo, Greven sperava di incutere maggior paura negli umani ancora fedeli alla Fortezza,che certamente non si sarebbero rivoltati sapendo che le loro donne,vecchi e bambini avrebbero pouto restarne coinvolti. Malgrado i disguidi con Greven,il piano di Ertai continuava come previsto. Eladamri intanto aveva cominciato i preparativi per l’attacco. Voleva sconfiggere Greven-il-Vec,che aveva lungamente flagellato Cielsudario per essere a capo dei ribelli. Ad accompagnare Eladamri ci sarebbero stati molti umani leali a lui,che dovevano sconfiggere le guardie della Fortezza e coprire Eladamri una volta che fosse entrato. Il capo di questi soldati era Lin Sivvi, un guerriero Vec il cui valore era leggendario. Il piano di Eladamri e Sivvi:il Signore delle Foglie avrebbe finto di farsi catturare,in modo da attirare l’attenzione delle guardie e permettere al piccolo gruppo di ribelli di entrare senza essere notati. La banda di Eladamri marciò giorno e notte fino ad arrivare a Portcullis, l’entrata principale della Fortezza. Lungo la via dovettero passare le ispezioni di molti comandanti di Rath,ma i loro travestimenti e l’orgoglio e la meraviglia per aver infine catturato il leader degli elfi bastarono a farli entrare indisturbati. Prima di entrare nella Fortezza,Eladamri fece una scoperta spaventosa: Furah, il Kor che gli aveva parlato della partenza di Volrath,era apparentemente morto. Improvvisamente, la banda di Eladamri fu costretta a sottoporsi al controllo più difficile:quello di Grevenil-Vec. Greven prestò poca attenzione ai piccoli ribelli travestiti,la sua attenzione era focalizzata interamente sulla cattura di Eladamri. Dopo essersi beffato di Eladamri per un po’ di tempo, Greven permise ai ribelli travestiti di entrare all’interno della Fortezza. Intanto Crovax era ritornato alla Fortezza ed aveva scoperto la questione degli ostaggi. Allora Crovax utilizzò il suo nuovo potere per uccidere tutti e cinquemila gli ostaggi,assorbendone le anime e aumentando moltissimo il suo potere e la sua follia. Quando Erati e Belbe seppero di ciò,accorsero alla Città dei Traditori,dove trovarono Crovax intento a gustarsi il suo pasto. Fu allora che Ertai capì che non sarebbe mai stato in grado di concorrere per il trono di Rath. Tuttavia, Belbe non aveva ancora scelto chi sarebbe stato il successore di Volrath. Allora Greven decise di incontrare nuovamente Furah il-Kor,un uono che era apparentemente molto di più di quello che sembrava. Furah. Furah fece una strabiliante rivelazione a Greven,che avrebbe cambiato il corso della disputa intorno al ruolo di evincaro. Furah non era una comune spia Kor, ma era in realtà l’unico uomo che Greven avesse mai temuto:Volrath. Volrath si era salvato all’ultimo momento dalla distruzione della Recreant e si era trasportato a Rath,dove nei panni di un Kor aveva convinto Eladamri ad attaccare la Fortezza. Tutto questo per giungere ad un solo scopo:tornare ad essere l’evincaro di Rath. Volrath disse poco a Greven della sua lotta contro Gerrard su Mercadia. Il polimorfo invece diede ordini semplici al suo fedele luogotenente per tornare alla posizione che gli spettava. Greven aveva poca scelta:poteva soltanto obbedire al suo padrone. Effettivamente, Greven avrebbe preferito notevolmente il ritorno di un evincano più calcolatore e stabile dell’odierno favorito alla corsa per il trono,Crovax. Mentre Greven e Volrath prendevano gli accordi necessari, Crovax aveva preso il comando del corpo di guardie di Greven ed aveva ucciso il ciambellano Dorlan assieme a tutti quelli che si opponevano alla sua scalata al potere. Intanto Ertai e Belbe stavano cominciando a passare sempre più tempo insieme. Ertai riteneva che Belbe fosse la cosa più vicina ad un amico di cui potesse godere in quel posto oscuro. Belbe gli confidò che era stata inviata a Rath per uno scopo singolare,ma della massima importanza. Il signore oscuro Yawgmoth aveva fatto impiantare dai suoi sacerdoti un piccolo artefatto nel corpo di Belbe,che ora trasmetteva al suo signore tutto ciò che vedeva. Belbe sentiva una enorme tristezza nella sua esistenza ed Ertai sperava di riuscire a darle almeno un temporaneo sollievo. Lanciò una magia in grado di disattivare l’Occhio di Yawgmoth,anche se solo per breve tempo. Dopo aver reso realtà il più grande desiderio di Belbe,Ertai e l’emissario passarono una notte di ardente passione fra gli orrori della Camera da Letto di Volrath. Quando Ertai si svegliò,scoprì che Belbe se ne era andata. Al suo posto si levava in piedi il futuro evincaro di Rath. Crovax derise Ertai per quello che credeva soltanto un tentativo di guadagnare il favore di Belbe. Belbe ritornò,ordinando a Crovax di adempire i suoi doveri nella Fortezza. Poi Belbe ammise Ertai che in effetti la cosa che temeva di più non era l’Occhio di Yawgmoth,ma la gioia che provava causando dolori e sofferenze al malvagio Crovax. Successivamente Greven decise di mostrare Eladamri e coloro che lo avevano catturato a Belbe. Eladamri si immaginava che questa Belbe fosse un mostro proveniente dalla lontana Phyrexia. Tuttavia, una volta che Eladamri pose gli occhi su lei, immediatamente realizzò l’orribile verità: Belbe era Avila,sua figlia,che credeva morta da lungo tempo. Evidentemente, il corpo di Avila non era morto, ma era stato portato a Phyrexia,era stato corrotto ed era stato nuovamente trasportato a Rath per servire come emissario. Soltanto i terribili signori di Phyrexia potevano concepire un piano così orribile,affidando la condanna di Eladamri alla sua stessa figlia. Eladamri immediatamente colpì con forza Belbe prima di essere sconfitto dalle difese della Fortezza. Belbe fu incuriosita dalla rabbia di Eladamri,non ricordandosi più del tutto la sua vita passata. Greven scortò Eladamri alla torretta della prigione,separandolo dai suoi leali ribelli. Le torture di Greven furono orribili. Sembrava che il luogotenente di Rath provasse un immenso piacere a torturare il suo più vecchio nemico. Tuttavia Eladamri non fornì alcuna informazione sui programmi dei ribelli,nonostante il suo terribile tormento. Quando la pazienza di Greven stava per finire,entrò in scena un personaggio già noto a Eladamri. Furah,apparentemente vivo,comandò a Greven di fermare le sue torture. Con sorpresa di Eladamri, Greven immediatamente obbedì agli ordini del Kor. Prima che Furah potesse esaminare Eladamri,arrivò alla torretta la notizia di un’incursione che aveva danneggiato la Predatrice. Le forze di Eladamri erano state scoperte. Furah e Greven lasciarono la torre,dando il tempo ad Eladamri di riprendersi. Eladamri riuscì a fuggire dalla sua cella e immediatamente cominciò a cercare possibili alleati nelle celle vicine. Trovò in Takara en-Dal,figlia di Starke,l’alleata che cercava. La mente di Takara era stata deformata dopo anni di torture per mano di Greven,ma accettò di aiutare l’elfo,anche solo per sfuggire alla noia della sua prigionia. Prima che i due lasciassero la torretta arrivarono alcuni dei soldati fedeli al Signore delle Foglie e gli dissero che nella Fortezza era in corso una battaglia. Alcuni dei falsi soldati erano quasi riusciti a distruggere la Predatrice,ma ora avevano difficoltà a fuggire dalle guardie di Greven nei condotti di mutaroccia nei sotterranei della Fortezza. Takara condusse Eladamri e le sue forze nella Stanza delle Mappe, un posto che serviva da rifugio provvisorio dai soldati di Greven. Là, Takara visualizzò un’immagine olografica di Rath che lasciò Eladamri ed i suoi nello stupore. Takara inoltre disse a Eladamri quel poco che conosceva dei piani di Volrath. L’unico scopo di Rath era di sovrapporsi a dominaria,un mondo che agli occhi di Eladamri sembrava paradisiaco. L’Oracolo si stava certamente riferendo a Dominaria quando parlava del mondo che doveva unire. Improvvisamente parecchi degli alleati di Eladamri irruppero nella stanza. Guidati da Lin Sivvi, questi ribelli erano riusciti a sfuggire alle forze di Greven ed erano pronti a fuggire. Poche ore prima,ormai certo della vittoria,Crovax aveva intrappolato Ertai in un’elaborata trappola mortale. Ertai era imprigionato in un gigantesco blocco di mutaroccia vicino al più basso degli scarichi della Predatrice. Lì la vicinanza del fascio di plasma che trasformava la lava del nucleo di Rath in mutaroccia avrebbe sciolto lentamente il blocchetto, uccidendo Ertai. Eppure, il mago di Tolaria non aveva ancora finito le sue risorse magiche. Ertai generò una piccola sfera di mana in grado di ipnotizzare Belbe per costringerla a venirlo a salvare. Intanto nella Fortezza era il giorno dell’incoronazione del nuovo evincaro:Crovax. Crovax aveva molto accresciuto il suo potere dopo aver ucciso tutti gli ostaggi,ed ora non aveva concorrenza per il trono:Greven si era ritirato,mentre Ertai non era ancora abbastanza potente. Pochi istanti dell’incoronazione, la sfera magica di mana di Ertai scoppiò nella stanza,prendendo il controllo di Belbe e costringendola a lasciare la stanza del trono. Quasi un'ora più tardi, Belbe corse velocemente in aiuto di Ertai. Mentre mancavano pochi attimi alla sua morte,Ertai poteva soltanto stare a guardare la scena di fronte a lui. Crovax fece un patto con Belbe,promettendole che avrebbe salvato il mago solo se Belbe l’avesse subito incoronato evincaro. Non avendo altre alternative,Belbe accettò senza esitazione. Erati fu quindi liberato,mentre Crovax tornò con Belbe alla sala del trono. Appena prima che Crovax venisse finalmente incoronato,Greven richiamò l’attenzione della folla,dicendo che c’era un candidato che non era stato ancora preso in esame. Dalla piccola folla uscì Furah dei Pescatori di Vita,cambiando le sue sembianze in quelle di Volrath,sesto evincaro di Rath. Belbe propose un duello, Volrath contro Crovax, con il vincitore che avrebbe guadagnato il ruolo di evincaro. I due accettarono e subito cominciarono a cercare di uccidersi. Il ritorno di Volrath però non era destino,poiché Ertai entrò nella stanza del trono. Ertai aveva una decisione difficile da prendere. Sotto il regno di Volrath,Ertai sarebbe stato subito ucciso per aver preso parte all’assalto alla Fortezza da parte della Cavalcavento. Se invece fosse incoronato Crovax,Ertai avrebbe rischiato un destino simile,ma avrebbe anche potuto salvarsi se avesse dimostrato al vampiro di essergli utile. Ertai radunò lentamente la sua magia intorno a Volrath proprio mentre questi sembrava stare prendendo il sopravvento. Agli occhi della folla sembrò soltanto che Volrath fosse inciampato. Solo alcuni notarono il ruolo di Ertai nel duello,che aveva manipolato leggermente la mutaroccia del palco facendo cadere Volrath. Crovax vinse in pochi attimi. Belbe gli diede il suo premio:la posizione di evincaro di Rath. Crovax era talmente soddisfatto da lasciare vivo Ertai al suo servizio. Greven, invece,aveva appena scambiato un mostro che conosceva con uno che non conosceva. La prima operazione delle forze di Rath sotto il nuovo evincaro sarebbe stata proprio all’interno della fortezza,contro i ribelli di Eladamri. Intanto la squadra di Eladamri aveva vagato per i corridoi della fortezza finchè non aveva incontrato alcune guardie. Anche se gli uomini di Eladamri avevano sconfitto i soldati, Sivvi era rimasta indietro per coprire la loro fuga ed ora era creduta morta. Takara condusse Eladamri ad un rifugio provvisorio,anche se non c’era nessun altra strada per fuggire. Eladamri ed i suoi avevano preso possesso delle Aule dei Sogni di Volrath. Ma i ribelli non avevano tempo di riposarsi. All'esterno, Crovax e Greven avevano diretto i loro soldati in un attacco contro i pesanti portoni delle Aule dei Sogni. Anche se la mutaroccia sembrava resistere,Eladamri sapeva che non l’avrebbe fatto ancora per molto. Mentre stavano perdendo la speranza,Belbe chiese di parlare col signore degli elfi. Ancora più strano,l’abominio Phyrexiano aveva promesso di liberare Sivvi,ancora viva e sana,se Eladamri avesse parlato con lei. Temendo per la vita di Sivvi, Eladamri accettò. Belbe giurò a Eladamri che ora era una sua alleata contro il regno Phyrexiano e che desiderava molto far fuggire il signore degli elfi da quel mondo. Eladamri era riluttante a fidarsi di un Phyrexiano, in particolare di uno che aveva la forma di sua figlia. Ma mentre le forze di Crovax stavano per sfondare il portone, Eladamri non aveva altra scelta che accettare. Purtroppo, il portale aperto da Belbe poteva trasportare solo quattrocento libbre,abbastanza per Eladamri e forse per pochi altri. Quando il portale venne attivato,gli uomini di Eladamri videro che le parole di Belbe erano vere. Nel portale si intravedeva un mondo paradisiaco,migliore di qualsiasi sogno avessero mai fatto Eladamri ed i suoi. Un campo verde, delle nubi bianche ed un sconosciuto cielo blu li attendevano dall’altra parte del portale. Riempita di gioia opprimente da questo nuovo mondo sconosciuto, Takara saltò nel portale senza il permesso di Eladamri. Mentre gli uomini di Crovax si facevano sempre più vicini, Eladamri spinse Sivvi nel portale prima di girarsi verso Belbe. Eladamri ringraziò Belbe nell'unico modo che poteva. Con un colpo improvviso, il Signore delle Foglie avvelenò Belbe,donando a sua figlia Avila la possibilità di riposare in pace che le era stata negata fin da quando era stata assassinata anni prima. Pochi secondi prima che si chiudesse,Eladamri saltò nel portale,lasciando i suoi valorosi guerrieri e muovendo il primo passo in un mondo nuovo. Intanto Ertai era tornato velocemente all’infusore di mana, guarendo dalle ferite in pochi secondi. Dopo essere stato guarito,aveva seguito la battaglia contro gli elfi ed aveva offerto il suo aiuto a Crovax. Ertai aveva capito fin dall’inizio il piano di Belbe,e non si stupì quando le forze di Crovax entrarono nelle Aule dei Sogni di trovarla a terra morta. In seguito Ertai fu portato a Phyrexia dove il suo corpo venne trasformato in una spaventosa parodia di ciò che era prima. La pelle di Ertai divenne dura come la roccia. Le sue forme vennero distorte tanto da far sì che le tenesse per sempre nascoste alla vista. Le sue raccia,armi potenti per un mago,vennero trasformate,facendo crescere nuove,piccole braccia dai gomiti. Ertai ritornò a Rath,corrotto per sempre,devoto ad un falso dio oscuro,e con una folle vanità originata solo dalla sua mente torturata. Intanto Volrath era stato condotto alle sue camere della tortura,dove giaceva a rimuginare sui suoi fallimenti. Aveva perso Gerrard. Aveva perso il suo trono. Aveva perso il suo dio. Volrath si vide smantellare le parti del corpo impiantate da Phyrexia,rivelando il debole corpo di un uomo di Jamuraa. Ertai gli iniettò un veleno mortale. Non se ne preoccupò. Niente ora importava. Volrath aveva perso tutto. Mentre il suo corpo veniva smatellato pezzo dopo pezzo,Volrath,ora Vuel guardava il cielo blu di Dominaria. Vuel era tornato a casa. Poi morì. Profezia Durante una delle visite di Urza a Tolaria, il planeswalker chiese a Barrin di viaggiare nel nordest di Jamuraa per fare un rapporto della crescente aggressività dei Keldoniani lì presenti. Barrin accettò quasi con entusiasmo,se non altro per sfuggire alla vita mondana di Tolaria. Barrin incontrò Teneri,che era diventato un personaggio di vitale importanza per tutto il nord di Jamuraa. Teferi mostrò a Barrin i meravigliosi artefatti della Lega Kipamu, che stava utilizzando in larga scala contro l’aggressione dei Keldoniani. Dopo una breve schermaglia,Barrin accettò di aiutare la Lega più che poteva in quel difficile periodo. Barrin utilizzò come base delle operazioni una base aerea locale. Fu lì che Barrin conobbe la maga locale Alexi,la cui nave era stata colpita dalle chiatte di Keld. Promettendo vendetta verso coloro che avevano ucciso gran parte della sua squadra,la maga si unì alla Lega contro il nemico comune. Insieme,Barrin ed Alexi riuscirono a riprendere un deposito di rifornimenti che era stato catturato dai Keldoniani. Le molte settimane successive vennero spese attaccando i vascelli da esplorazione di Keld. Barrin ed Alexi usarono la loro magia per ritardare l’invasione finale di Keld nel territorio della Lega. Tuttavia era evidente che senza l’aiuto di Teferi la Lega non era abbastanza potente. Barrin sapeva che neppure un planeswalker poteva essere in dieci posti contemporaneamente,così decise di chiedere rinforzi. Nelle settimane successive Rayne arrivò dall’Accademia,portando con sé alcune dozzine di allievi e numerosi artefatti. Barrin era felice per i rinforzi,ma fu spaventato dal fatto che Urza ne mandasse così pochi per una battaglia tanto importante. Dopo che anche Teferi ebbe espresso simili preoccupazioni,Rayne spiegò che le forze di Tolaria erano indispensabili anche in molti altri luoghi del multiverso,vista l’imminente invasione di Phyrexia. Adirato per la negligenza di Urza verso la Lega Kipamu,Teferi cercò i rinforzi altrove. Trovò questi rinforzi grazie all’aiuto di una vecchia amica,Jolrael,che aveva avuto una parte importantissima nelle guerre di Mirage alcune decadi prima. Rayne e Jolrael partirono assieme a molti studenti nella speranza di fornire a Barrin alcune utili informazioni prima che cominciasse la vera battaglia. Barrin riposizionò le sue forze ad Arsenal City,una base strategica di grande importanza e prossimo obiettivo dell’attacco Keldoniano. Barrin incontrò Mageta il Leone,generale di tutte le forze della Lega in quell’area. Mageta descrisse a Barrin l’importanza delle poche creature artefatto della Lega,che Barrin sperava fossero sufficienti a proteggere la città. Barrin venne scosso dalle altre informazioni che gli diede Mageta:la città non aveva altre forze. Se le macchine fossero state sconfitte,la città sarebbe certamente caduta. Barrin e Teferi prepararono le loro strategie per la difesa di Arsenal City, mentre Rayne e Jolrael continuavano i loro viaggi di esplorazione. Rayne aveva scoperto una piaga che aveva colpito la fauna e la flora locali e che indubbiamente avrebbe presto cominciato a mietere vittime da entrambi i lati della guerra. Tuttavia i Keldoniani non mostravano ancora alcuno dei sintomi della peste,aumentando così il timore ad Arsenal City. Infine il giorno della guerra arrivò. Le creature artefatto della Lega,assieme a quelle provenienti da Tolaria,riuscirono ad impedire ai Keldoniani di avvicinarsi alle mura della città. Mageta stesso attaccò i Keldoniani,aumentando il morale degli stanchi difensori. Con l’aiuto di Barrin,Mageta riuscì a sconfiggere la prima forza d’invasione Keldoniana,e non ci volle molto perché questa si ritirasse. Adirato per il fatto che i Keldoniani fossero riusciti a fuggire e a radunarsi,Barrin ordinò alle forze della Lega di lasciare la città per inseguire i nemici. Mentre le forze della Lega attraversavano le infinite foreste di Jamuraa, i timori di Rayne cominciarono a dimostrarsi giustificati. La piaga aveva colpito l’area locale. Intere foreste ora non erano altro che detriti. Ancora più strano,uno degli assistenti di Rayne aveva scoperto che la piaga era formata in parti uguali da componenti organiche e componenti meccaniche. Che ruolo ricoprisse Phyrexia nella Guerra di Profezia era ancora da vedere. Finalmente le forze di barrin riuscirono ad individuare i Keldoniani in fuga. Alexi riuscì a distruggere un gran numero di chiatte da terra grazie ad un attacco aereo. Ora il paesaggio era avvolto nel caos,con ogni Keldoniano che combatteva per la sua stessa vita con un’indescrivibile sete di sangue. L’andamento della battaglia sembrava cambiato ed ora le forze di Keld sembravano avere la meglio sulle difese della Lega. Nel momento in cui le cose sembravano non poter andare peggio,Barrin vide una cosa che lo riempì di rabbia e di disperazione. Rayne giaceva morta ai piedi di un orribile mostro dalle fattezze umane,Greel. Barrin era pieno di rabbia ed obliterò Greel senza neanche pensarci. Poi si girò con furia verso i guerrieri Keldoniani,uccidendone a centinaia grazie alla sua potente magia. Anche quando la sua magia si fu esaurita,il mago continuò ad uccidere molti Keldoniani armato solo di una spada. Eppure i Keldoniani stavano cominciando a sconfiggere le forze della Lega. Quando ormai sembrava persa ogni speranza,Teferi apparve sul campo di battaglia e pose fine alla Guerra di Profezia precipitando sul campo di battaglia ed uccidendo tutti i Keldoniani . Esausto,Barrin riposò vicino ad un vagone capovolto. Lì trovò Latulla,colei che aveva pianificato l’intera invasione di Keld. Intrappolata sotto il vagone, Latulla ordinò a Barrin di liberarla, pensando che fosse soltanto uno schiavo. Senza dire una parola,Barrin decapitò Latulla,assicurandosi la fine dell’attacco Keldoniano. Malgrado la vittoria, Barrin era distrutto dalla perdita di colei che era sua moglie da quasi un millennio. Barrin ordinò che il resto degli attaccanti Keldoniani venissero uccisi senza pietà. Invasione Intanto, la Cavalcavento era tornata nella sua terra natale per,scoprendo che l’invasione non era ancora cominciata. Tuttavia Hanna cominciò a notare strane anomalie temporali in tutto il mondo,soprattutto a Benalia. Gerrard ordinò alla nave di andarci subito,ma le anomalie temporali interferivano col cristallo Thran. Hanna riuscì a ripararlo,permettendo alla nave di raggiungere la terra d’origine di Gerrard. Purtroppo la Cavalcavento arrivò soltanto pochi attimi prima che la nei cieli di Benalia si aprissero tre giganteschi portali da cui sarebbero fuoriuscite le mostruosità Phyrexiane. La Cavalcavento ingaggiò una breve battaglia con la prima nave Phyrexiana uscita da uno dei portali,sconfiggendola velocemente. Tuttavia Gerrard sapeva che se il portale non fosse stato chiuso una volta per tutte i Phyrexiani avrebbero continuato ad arrivare da Rath. Gerrard ordinò a Sisay di condurre la Cavalcavento direttamente nel portale,sperando di riuscire a spegnere il generatore dall’altro lato. Ancora una volta la Cavalcavento era tornata nella terra brulla di Rath. Tuttavia non fu la vista della Predatrice che si intravedeva all’orizzonte a spaventare Gerrard,ma quella di migliaia di navi Phyrexiane pronte ad entrare a Dominaria. La Cavalcavento scansò l’attacco di quelle navi finchè Gerrard e Tahngarth non riuscirono a distruggere il primo portale. Dopo averlo distrutto,Sisay fece vela verso il portale più vicino,nel tentativo di chiudere anche quello. Dopo una lunga fuga,la Cavalcavento riuscì a tornare a Dominaria, mentre Squee distruggeva il portale dalla sua postazione di tiro. Dopo soltanto pochi minuti dall’inizio dell’invasione,la Cavalcavento era riuscita a distruggere due dei portali che torreggiavano su Dominaria. Gerrard desiderava dirigersi immediatamente verso l’ultimo portale,ma Karn disse che era impossibile. La Cavalcavento era una nave di gran lunga migliore di quelle Phyrexiane,ma il viaggio a Rath aveva messo fine alle sue risorse. Gerrard capì che non c’era altra scelta che atterrare e far riparare la nave prima di dirigersi verso l’ultimo portale. Gerrard ordinò di far atterrare la Cavalcavento alla Città di Benalia, capitale della sua terra d’origine. L’ultima volta che era stato a Benalia era ancora un semplice maestro d’armi. Eventualmente avrebbe potuto tentare di radunare la maggior parte delle forze di Benalia per difendere la sua terra. Intanto Urza radunò i suoi falchi meccanici ed attaccò il terzo portale assieme a Barrin. Urza e Barrin riuscirono a chiuderlo,ma presto ne sarebbero comparsi altri. Se la coppia voleva salvare Benalia,avrebbe dovuto adottare misure drastiche. Barrin restò a Benalia per prepararne la difesa assieme a schiere di angeli e metatrani,mentre Urza partì per una missione sconosciuta. Gerrard ed i suoi arrivarono rapidamente a Città di Benalia,dove vennero subito arrestati. Le guardie Capashen accusarono Gerrard di tradimento per aver abbandonato i suoi compiti di maestro d’armi per andare al salvataggio di Sisay. Ancora peggio,l’intera squadra della Cavalcavento venne arrestata per aver fatto atterrare una nave da guerra nella zona pacifica della città. Le richieste di Gerrard non vennero ascoltate dagli abitanti di Benalia,che consideravano i suoi racconti sull’invasione alla stregua di favolette. La squadra venne portata in prigione senza opporre resistenza,ma prima le guardie arrestarono anche un locale veggente cieco credendolo membro della squadra della Cavalcavento. Ancora una volta dietro le sbarre, Gerrard e la sua squadra potevano soltanto aspettare l’arrivo dei Phyrexiani. Durante quei tempi il Veggente Cieco rivelò di essere a conoscenza dell’invasione Phyrexiana e si offrì di aiutare Gerrard in ogni modo che poteva. Eppure in quel momento non si poteva fare nient’altro che aspettare l’arrivo della disgrazia per Benalia. Questa disgrazia non si sarebbe fatta attendere molto. Presto l’orizzonte venne riempito di grigie navi Phyrexiane che si liberarono con facilità dei soldati di Benalia. Le legioni di Phyrexia si riversarono giù dalle navi da guerra,uccidendo ogni umano che incontravano. Vecchi,donne e bambini:non risparmiarono nessuno. Vedendo che la loro fine era imminente, Squee provò a forzare la serratura della prigione con l’unico oggetto che aveva a disposizione,il corno di Tahngarth. Il goblin subito osservò che stando fuori dalla cella avrebbe potuto usare meglio il corno come leva,oltre che disporre di un maggiore spazio di azione. Irosamente, Gerrard ordinò a Squee di afferrare le chiavi da un tavolo vicino prima che fosse troppo tardi. Liberati dalla loro prigione,Gerrard ed i suoi poteronotentare di contrastare l’attacco Phyrexiano. La squadra combatté valorosamente,ma venne presto sopraffatta. Appena prima che la morte li raggiungesse,però,i Phyrexiani smisero di combattere e fecero un passo indietro in segno di riverenza. Tsabo Tavoc, Generale Phyrexiano per l’assalto a Phyrexia,era arrivata personalmente per accogliere Gerrard Capashen. Tavoc era diversa da qualsiasi essere che la squadra della Cavalcavento avesse mai incontrato. Avevano spesso avuto a che fare con orrende creazioni di Phyrexia che servivano incondizionatamente il loro padrone,ma Tsabo era diversa,intelligente quanto mortale. Tsabo Tavoc disse a Gerrard che presto la sua terra sarebbe stata distrutta e conquistata dal suo padrone. La squadra combatté fino a che non furono certi di morire. Appena prima che Gerrard esalasse l’ultimo respiro,il soffitto della prigione crollò uccidendo molti Phyrexiani e seppellendo viva Tsabo. La Cavalcavento si librava sopra di loro e Karn tendeva una scaletta di corda al salvataggio dei suoi amici. Libero e desideroso di fermare l’invasione,Gerrad fu accolto dalla visione più spaventosa che poteva immaginare. Benalia era distrutta. Si vedevano solo costruzioni distrutte e corpi bruciati. Il signore e la signore Capashen erano crocifissi in cima al loro maniero in fiamme. L’invasione aveva reclamato le sue prime vittime. Furioso,Gerrard ordinò alla Cavalcavento di attaccare i Phyrexiani. Presto però divento evidente che la Cavalcavento non poteva fare nulla per fermare la carneficina. La Cavalcavento si lanciò nell’aria per distruggere le navi Phyrexiane,ma prima Tsabo saltò sulla piattaforma della nave. Gerrard e Tahngarth l’attaccarono,ma vennero rapidamente sconfitti. Gerrard non poteva sconfiggere Tsabo,ma riuscì a stordirla ed ordinò al Veggente di sparare con i cannoni e farla cadere dalla nave. Poi il Veggente Cieco disse a Gerrard che aveva bisogno di un esercito per sconfiggere i Phyrexiani,ed avrebbe trovato quell’esercito alla colonia penale di Atrivak. Gerrard si lasciò dietro Benalia in fiamme,convinto che presto sarebbe rimasto l’unico abitante di Benalia vivente sull’intera Dominaria. La Cavalcavento fece vela verso la colonia penale di Atrivak, sperando di arruolarne gli inquilini per combattere al loro fianco. Il Veggente Cieco scrisse un falso documento di un nobile di Benalia che ordinava che la custodia dei prigionieri passasse a Gerrard. Le guardie di Benalia però si accorsero dell’inganno e Gerrard fu costretto a sconfiggerle dopo una breve lotta. La squadra di Gerrard riuscì a sconfiggere rapidamente le guardie e a liberare i prigionieri solo per diventare prigionieri essi stessi. Gerrard venne preso prigioniero da coloro che aveva appena liberato,i quali avevano l’intenzione di rubare la Cavalcavento. Gerrard provò a ragionare con gli ex prigionieri,che però lo lasciarono solo in catene all’interno della prigione. Presto i Phyrexiani sarebbero arrivati a distruggere la prigione. Gerrard e i suoi riuscirono a fuggire e a combattere i Phyrexiani meglio che potevano prima di tornare alla Cavalcavento. La nave accolse più prigionieri che poteva,ma non era in grado di alzarsi in volo. Allora la Cavalcavento fu costretta a lasciarsi alle spalle una massa di disperati prima di poter fuggire. Ma prima che si potesse alzare in volo,la terrificante Tsabo Tavoc ancora una volta saltò sulla piattaforma della nave. Questa volta fu sconfitta da Gerrard dopo una breve lotta. Ora la Cavalcavento solcava i cieli senza alcuna meta. Benalia presto non sarebbe più esistita e la ciurma della Cavalcavento ora consisteva in una massa di criminali che avrebbe preferito saltare fuoribordo piuttosto che fronteggiare nuovamente i Phyrexiani. I Phyrexiani si erano impadroniti anche della fortezza di mana nero di Urborg. Ancora peggio,Hanna si era ammalata a causa di un graffio subito per colpa di una scheggia Phyrexiana durante il loro ultimo viaggio a Rath. Il contagio si stava già spargendo ed Orim temeva di non essere in grado di arrestarlo. Il morale di Gerrard continuò a calare,finché il Veggente Cieco non gli disse che la sua presenza era indispensabile per Llanowar,ostile terra vicina a Benalia. Senza nessun altro posto dove andare e con la sete di vendetta che cresceva ogni minuto che passava,Gerrard si diresse verso il reame elfico di Staprion. Una volta arrivata a Llanowar,la Cavalacevento scoprì che lì era in corso un differente tipo d’invasione. Si erano infatti aperti migliaia di piccoli portali che lanciavano bombe di peste sugli elfi. La squadra non aveva idea di come respingere un tale attacco,fino a che ad Hanna non venne un’idea. La Cavalcavento si tuffò nella nube di piccoli portali,che cominciarono a seguirla. La Cavalcavento allora si trasportò a Rath,dove i portali cominciarono a sganciare le loro bombe sui soldati Phyrexiani. Fu allora che Orim fece una scoperta straordinaria:i Phyrexiani non venivano contagiati dala loro piaga. I mostri possedevano forse un qualche forma di immunità da cui si sarebbe potuta ricavare una cura per le molte piaghe che stavano affliggendo Dominaria. Orim ordinò a Tahngarth ad aprire le entrate della nave,attirandone dentro alcuni Phyrexiani,catturati come pesci. Se Orim fosse stata in grado di studiare le creature,avrebbe forse potuto trovare una cura per la piaga che aveva colpito Hanna. La Cavalcavento tornò a Llanowar,dove scoprì che la vittoria sui Phyrexiani era solo poca cosa in confronto ai danni che questi avevano provocato. Milioni di bombe erano cadute nei sette reami di Llanowar,distruggendoli per sempre e uccidendo milioni di elfi. Prima di atterrare,sembrò che Orim fosse riuscita a trovare un modo per fermare la malattia,ma questa aveva già fatto comunque fin troppi danni al corpo di Hanna. Gerrard atterrò a Llanowar per mostrare agli elfi superstiti la cura alla piaga che stava affliggendo la loro terra. Purtroppo, Gerrard non trovò alcun elfo,ma notò alcuni indizi che portavano ad una caverna nel reame di Staprion. Gerrard e la squadr di comando seguirono le tracce fino alla caverna,dove li accolse una vista inaspettata: Eladamri, vivo e vegeto a Dominaria. Gerrard era pieno di gioia nel vedere che il suo vecchio amico era vivo,ma fu ancora più felice nel vedere un’altra faccia già conosciuta: Multani. Lo stregone maro era vivo e stava lavorando assieme a Eladamri per fermare la distruzione di Llanowar. La terra d’origine di Multani,Yavimaya, era già al sicuro dagli assalti dei Phyrexiani, ma altre parti di Dominaria non erano così fortunate. Eladamri cominciò a raccontare la sua storia: appena arrivato su Dominaria si era sentito spaesato,per lui quello era un mondo nuovo e sconosciuto. Dopo essersi ripreso,il signore delle foglie cominciò a ripensare ai suoi compagni che aveva lasciato a morire a Rath. Eladamri vece voto che il loro sacrificio non sarebbe stato vano e partì assieme a Takara e Sivvi verso la nazione di Verdura. Eladamri aveva portato agli elfi di quella terra la notizia dell’imminente arrivo dei mostri di Phyrexia. Raccogliendo molti seguaci,Eladamri era marciato verso la nazione elfica più potente di Dominaria:Llanowar,con il piano di creare una gigantesca coalizione in grado di contrastare i Phyrexiani. Eladamri aveva supplicato con insistenza il re degli elfi Fhedusil di prepararsi all’invasione imminente. Tuttavia, Fhedusil riteneva che Eladamri volesse soltanto tentare di usurpare il suo trono. Ma proprio mentre Eladamri veniva dichiarato un nemico di Llanowar arrivò un alleato sconosciuto. Sembrando nascere dagli alberi stessi che circondavano il reame di Staprion, questa creatura, che diceva di chiamarsi Multani, sostenne le idee di Eladamri e cominciò i preparativi per la guerra. Purtroppo, la guerra arrivò prima del previsto ed Eladamri fu costretto a rifugiarsi nelle caverne assieme a molti elfi,mentre Sivvi e Takara restarono indietro a cercare superstiti fra i villaggi. Dopo una discesa mortale attraverso l’albero gigantesco che stava al centro di Staprion,Eladamri ed i suoi si trovarono all’interno delle Caverne Sognanti. Si diceva che queste caverne magiche fossero in grado di portare pensieri e credenze per la vita. Inizialmente i pensieri degli elfi erano felici,ma poi vennero presi dal terrore. Eladamri allora tentò di calmare i suoi seguaci contando una canzone che aveva trovato di conforto durante la sua permanenza a Rath. La canzone calmò abbastanza gli elfi da permetter loro di ascoltare il coraggioso discorso di Eladamri,che scacciò la paura dai loro cuori. Come Eladamri ebbe finito, tuttavia, Sivvi tornò portando con sé gravi notizie. Takara si era sacrificata per salvare un giovane elfo. Eladamri ebbe pochi secondi per rifletterci prima di incontrare i superstiti,che lo consideravano alla stregue di un dio,il seme stesso di Freyalise. Ritenendo che questo ruolo potesse essere utile,Eladamri lo accettò riluttante,per poter condurre gli elfi nel loro momento più difficile. Fu allora che arrivò Gerrard. Gerrard, Eladamri e Multani cominciarono a discutere i loro piani per il futuro. Come ricompensa per aver salvato Llanowar,Gerrard chiese ad Eladamri e a Multani un favore:chiese di essere condotto per le Caverne sognanti per cercare di curare la malattia di Hanna. Gerrard, la sua squadra, Multani, Eladamri e Lin Sivvi viaggiarono per le caverne al fine di guarire Hanna. Gerrard utilizzò un rituale sconosciuto per mostrare ai suoi amici cosa significava Hanna per lui. Con le lacrime agli occhi,Gerrard ricordò tutte le virtù della sua amata. Prima che gli occhi di Gerrard fossero pieni di lacrime,Hanna tornò ad essere perfettamente sana. Gerrard le corse velocemente incontro per abbracciarla,ma non appena le sue mani la toccarono,lei tornò in uno stato di deperimento. Eladamri lo informò che se neppure questo rituale era riuscito,nulla avrebbe potuto salvarla. Hanna sarebbe morta prima della fine della settimana. Ancora una volta il Veggente Cieco ricordò a Gerrard che c’era bisogno di lui. Nella lontana terra di Koilos era in corso una guerra che avrebbe deciso il fato dell’intera invasione. Koilos era luogo dove millenni prima Urza e suo fratello Mishra avevano permesso ai Phyrexiani di arrivare su Dominaria. Il portale Phyrexiano era rimasto aperto da quel giorno e presto Phyrexia si sarebbe riversata da lì in tutta Dominaria. La Cavalcavento immediatamente si diresse verso Koilos,portando con sé Eladamri,Multani,Sivvi e molti elfi. Intanto Barrin e Urza,dopo aver fallito nella difesa di Benalia,si diressero a Zhalfir per osservare la difesa di Teferi per la sua terra d’origine. Teferi aveva apparentemente in mano le difese di tutta Jamuraa, almeno per il momento. Tuttavia, dopo aver dimostrato il suo talento, Teferi rimosse dalle linee del tempo tutto il nordest di Jamuraa,lasciando un gigantesco oceano al suo posto. Le nazioni di Zhalfir, di Suq'Ata e di Femeref erano state salvate dagli orrori di Phyrexia, ma erano state rese inutili per la difesa di Dominaria. Furiosi,Barrin e Urza lasciarono Jamuraa per tornare a Tolaria. Urza attivò le due guide dell’esercito metatrano,Thaddeus ed Agnate. Alti quasi oltre sette piedi,questi guerrireri avrebbero dovuto radunare intorno a sé gli eserciti di Dominaria. Il loro primo utilizzo sarebbe stato proprio nel deserto di Koilos. Urza si incontrò poi di nuovo con Barrin,questa volta nelle ardenti distese di Shiv,all’impianto di estrazione del mana. I Phyrexiani avevano infatti cominciato ad interessarsi troppo a quel luogo e spettava al planeswalker ed al suo amico assicurarsi che non lo catturassero. Urza e Barrin, insieme a Rhammidarigaaz, figlio dell’antico Gherridarigaaz, e a Jhoira,ancora viva dopo tutto quel tempo grazie all’acqua magica di Tolaria, riuscirono inizialmente a respingere gli attacchi dei Phyrexiani. Tuttavia la vittoria di Urza fu di breve durata,poiché Teferi decise di portare Shiv lontano da Dominaria per evitare che cadesse in mano ai Phyrexiani.. Con Teferi e Jhoira che se ne erano andati e Darigaaz che aveva deciso di dedicare la sua vita al servizio di Urza,Barrin ed Urza non ebbero altra scelta che andarsene. Urza mandò Barrin a Keld per difendere i barbari dall’attacco dei Phyrexiani. Furioso, Barrin giurò che un giorno avrebbe saldato i conti con Urza. Urza stava obbligando Barrin a salvare la gente responsabile della morte di sua moglie. Tuttavia, Urza aveva altri problemi. Urza colse questa opportunità per viaggiare sino ad Urborg e trovarla sopraffatta dagli orrori dei Phyrexiani. Yawgmoth era già riuscito a distruggere Benalia,che produceva mana bianco,ed ora stava per prendere Urborg e Koilos che gli avrebbero fornito il mana nero necessario per i suoi eserciti. Dopo aver osservato la situazione ad Urborg,Urza decise di informarsi sulle difese di Yavimaya. Apparentemente, la foresta era ben difesa e Yavimaya non sarebbe caduta in mano ai Phyrexiani,almeno non prima di mesi. Soddisfatto, Urza esaminò Llanowar. La foresta aveva sofferto notevolmente a causa della piaga Phyrexiana,ma ora Orim sembrava averne trovato la cura. Urza poi mandò Barrin ad Urborg per organizzarne l’ultima resistenza. Essendo venuto a conoscenza del coraggio di Hanna nonostante la sua morte certa,Urza ne fu ispirato e decise di richiamare a sé i nove planeswalker più potenti di tutti i tempi per rendere conto a yawgmoth delle sue malvagità. Questi planeswalker, chiamati i nove Titani, consistevano in: Urza stesso, Taysir di Rabiah, Daria (figlia di Taysir,era stat aggregata al gruppo al posto di Teferi,che era scomparso assieme alla sua gente), Freyalise (regina di Llanowar), Kristina degli Alberi Bianchi, Bo Levar (pirata InterPlanare),il Commodoro Guff (protettore della conoscenza), Tevesh Szat (Demone dei Folli) e Lord Windgrace di Urborg. Ma questi nove planeswalker non avrebbero attaccato Phyrexia da soli. Ognuno di essi sarebbe stato aiutato da armature meccaniche potentissime,in grado ciascuna di distruggere migliaia di Phyrexiani in un secondo. Tuttavia,da buon artigiano,Urza sapeva che non poteva utilizzare queste macchine senza prima averle provate. La battaglia a Koilos sarebbe servita a questo. Intanto la Cavalcavento giunse a Koilos,dove trovò una vista ancora più strana. Milioni di Phyrexiani erano ammassati davanti alle caverne,ma ad opporsi a loro vi erano le schiere dei Metatrani. Agnate e Thaddeus,due fratelli Metatrani, controllavano questi esseri sconosciuti. Purtroppo, Thaddeus era stato preso prigioniero da Tsabo Tavoc e si temeva fosse morto. I metatrani non potevano combattere senza due guide e sperarono che Eladamri potesse riunire gli eserciti come aveva già fatto in passato. Eladamri ed Agnate si affrontarono in una lotta brutale ed infine Eladamri si dimostrò degno di prendere il controllo di metà dell’esercito. Mai prima di allora vi era stata un’alleanza simile su Dominaria:umani,elfi,e persino metatrani si erano uniti in difesa del loro piano contro l’armata più oscura di tutto il multiverso. Assieme a loro vi erano emissari da tutte le nazioni di Dominaria,dai kavu mandati da Gaea,ai tritoni mandati da Galina,sovrana di Vodalia. Fu il momento di una grande battaglia,ma anche di una grande celebrazione. Dominaria aveva riunito i suoi figli migliori per contrastare i Phyrexiani. Ma nulla ormai importava. Hanna stava morendo. Non sarebbe sopravvissuta alla notte e Gerrard fu chiamato al suo letto di morte. Appena prima morire, Hanna disse a Gerrard di averlo sempre amato. Ma ora era tempo per la coppia di dirsi addio. Ma questa era una cosa che Gerrard non era in grado di fare ed Hanna morì senza sentire l’unica cosa che l’avrebbe resa più felice. In quell’istante,la luce si spense negli occhi di Gerrard. L’allegro e spensierato soldato era morto assieme al suo amore. Gerrard era sempre stato da una parte coraggioso e dall’altra tremendamente determinato,ma ora il suo lato libero da preoccupazioni se ne era andato. A Gerrard era rimasta soltanto la volontà di distruggere i Phyrexiani,che lo aveva assorbito completamente. Gerrard capì che questa era una sensazione che si sarebbe portato dietro fino al giorno della sua morte. I Phyrexiani erano responsabili di tutti i problemi della sua vita. Avevano ucciso i suoi genitori mentre era ancora un bambino. Avevano corrotto suo fratello e lo avevano trasformato in un mostro che aveva ucciso i suoi genitori adottivi. Lo avevano portato dalla tutela di Multani ad una vita di mercenario. Avevano ucciso la sua cara amica Mirri. Avevano catturato ertai,che era probabilmente morto,o almeno sperava che lo fosse. Avevano distrutto la sua patria,cancellandola dalla faccia della terra. Ed ora si erano presi anche l’unica cosa di cui gli importasse,il suo vero amore,Hanna. Gerrard era rimasto senza nulla,eccetto il desiderio di uccidere i suoi tormentatori. Hanna, l’immagine dell’amore e della compassione,fu sepolta il giorno successivo nelle sabbie di Koilos, una terra sterile ed incolta. Gerrard non disse nulla al funerale,diventando privo di emozioni come i Phyrexiani che odiava. Pochi giorni più tardi Barrin,il padre di Hanna,giunse per estrarre dalla tomba il corpo della figlia. Barrin e Gerrard si guardarono negli occhi e trovarono entrambi le proprie riflessioni negli occhi dell’altro. Sia a Gerrard che a Barrin era stato rubato ciò che li rendeva umani. Soltanto Barrin però aveva capito chi era il vero responsabile di tutto questo mentre portava via il corpo di Hanna. Barrin aveva saputo della morte di Hanna al suo ritorno da Urborg,avendo scoperto che quel luogo,secondo in importanza solo a Koilos,era ormai perduto,nonostante lo avesse difeso valorosamente assieme a Lord Windgrace e ai suoi guerrieri pantera. Fu allora che Urza,senza neanche guardarlo,intento com’era a costruire le sue armature,gli aveva accennato alla morte di sua figlia. Troppo era l’imbarazzo ed il dolore del planeswalker per provare a consolare il suo migliore amico nel giorno più doloroso della sua vita. Furioso, Barrin aveva capito che la colpa di tutto questo era soltanto di Urza,e lo aveva lasciato per l’ultima volta,congedandosi con queste terribili parole:” "Il tuo lavoro è sempre stato la cosa più importante. Naturalmente non ero lì quando la mia figlia è morta. Non ero lì quando viveva. Me l’hai rubata,e questo non è il peggio- io ho lasciato che me la rubassi! Ho speso la mia vita combattendo battaglie in cui non credevo perché credevo in te. Ho combattuto per cose che non amavo ed ho lasciato che ciò che amavo se ne andasse- prima mia moglie,poi mia figlia ed ora io stesso. L’ho fatto. Riporterò Hanna di nuovo a Tolaria. Combatterò per la mia casa e la sua casa e la tomba di mia moglie. Infine sto andando a combattere una battaglia in cui credo-sto andando a combattere un’ultima battaglia in cui credo davvero.” Dopo aver riesumato il corpo della figlia,Barrin viaggiò con esso fino a Tolaria. Una volta lì, Barrin trovò la sua terra d’origine sotto il dominio dei Phyrexiani. Centinaia di allievi ed eruditi erano stati uccisi. Barrin si fece strada fino all’Accademia uccidendo innumerevoli Phyrexiani,poi abbracciò per l’ultima volta il corpo della figlia e si preparò ad usare l’unica magia che aveva giurato di non usare mai:l’obliterare,la stessa magia che Urza aveva usato per distruggere Argoth millenni prima,la prima magia che era stata appresa dal mago Barrinalo dalle labbra del morente Pharon. Tutti i Phyrexiani sull'isola vennero disintegrati e Barrin morì sul terreno dell’Accademia,accanto alla tomba di sua moglie Rayne e con ancora in braccio il corpo di sua figlia. Infine la battaglia di Koilos cominciò per davvero. Le forze di Agnate e di Eladamri assalirono i Phyrexiani mentre sopra di loro la Cavalcavento trasportava i soldati al centro della battaglia. Con uno sguardo pieno d’ira, Gerrard si gettò nella mischia, con Tahngarth ed i criminali di Benalia dietro lui. La battaglia durò ore e occupò diverse miglia. La Cavalcavento circondava la zona,distruggendo tutte le navi Phyrexiane che trovava. Gerrard e Tahngarth dopo ore di lotta riuscirono ad entrare nelle grotte,ma le trovarono piene di Phyrexiani. Gerrard si fece strada combattendo assieme a Tahngarth fino a raggiungere una vista orribile. Il comandante metatrano Thaddeus era mostrato su tavolo chirurgico come un pezzo di carne. Quello che una volta era stato un fiero comandante,ora era mantenuto in vita solo dagli strumenti Phyrexiani. Gerrard disse a Thaddeus che non era ancora il momento di mettere fine al suo tormento,perché quella era una vista che suo fratello Agnate doveva vedere. Tahngarth venne scosso dalla crudeltà di Gerrard,ma il giovane guerriero non se ne preoccupò e continuò la sua battaglia nelle caverne. Intanto all’esterno la battaglia stava andando male,i metatrani rischiavano di essere sopraffatti,quando Urza e gli altri Titani si unirono alla battaglia,assieme alle loro gigantesche armature. Grazie al loro apporto,la battaglia cominciò a prendere un’altra piega,e le forze della Coalizione furono presto in grado di sconfiggere i Phyrexiani. Nelle profondità di Koilos, Gerrard giaceva in una stanza ed era isolato da Tahngarth. Gerrard si alzò in piedi prima di Tsabo Tavoc, che promise che prima della fine della giornata Gerrard sarebbe diventato simile ai suoi servitori Phyrexiani. Gerrard gridò la sua collera e combatté il demone dalla forma di ragno con tutte le sue forze,ma venne rapidamente sopraffatto. Tsabo infettò Gerrard con una droga orribile che costrinse il Benaliano a mormorare elogi a Tsabo ed al suo dio oscuro. Tsabo portò la sua vittima al portale Phyrexiano ed aspettò l’arrivo dei suoi amici. Le difese di Dominaria respinsero i Phyrexiani fino alla stanza del portale e si levarono davanti ai cancelli dell’inferno stesso. Gli amici di Gerrard combattevano per salvarlo da Tsabo,ma avevano bisogno di aiuto. Appena prima che Tavoc spingesse Gerrard nel portale,Karn si protese in avanti uccidendo i Phyrexiani come mosche. Karn rinunciò al suo voto di non uccidere e giurò che avrebbe fatto tutto ciò che poteva per evitare la morte di Gerrard. Karn strappò a Tsabo la maggior parte delle sue zampe e costrinse la creatura a fuggire a Phyrexia. Gli eroi di Dominaria avevano appena sconfitto l’ultimo Phyrexiano e giunsero allora ad una conclusione straordinaria:avevano vinto. Con un ruggito di pura gioia, le difese di Dominaria accolsero la loro vittoria a Koilos. Il portale di Phyrexia era ancora lì,ma i Phyrexiani non potevano più riversarsi a frotte da esso. Una sola figura camminava ignorata nella stanza. Dopo averlo avvistato,però,i guerrieri caddero tutti alle sue ginocchia. Tutti nella stanza si inchinarono nella meraviglia di vedere colui che camminava fra loro. Tutti escluso Gerrard Capashen. Incredulo,Gerrard scoprì che colui che aveva guidato le difese di Dominaria non era altro che il Veggente Cieco che avevano imbarcato a Benalia. Il mago lo raggiunse e si tolse la benda che copriva i suoi occhi,rivelando che non era veramente cieco,ma i suoi occhi erano in grado di perforare la realtà. Gerrard dubbiosamente chiese a Karn chi fosse colui che li stava guardando. Il golem d’argento rispose di non saperlo,ma in qualche modo intuiva che era la persona che aveva creato lui,la Cavalcavento e tutta l’Eredità. L’uomo che aveva preparato questa battaglia ed aveva creato i metatrani per combatterla,il planeswalker più potente di tutti i tempi:Urza. Urza disse a Gerrard di essere stato lui ad aver inavvertitamente aperto il portale,ma ora Gerrard aveva il potere per sigillarlo per sempre. Dopo aver fermato la minaccia del portale,Gerrard ascoltò il racconto di Urza. Il planeswalker aveva cercato la vendetta contro i Phyrexiani per il loro ruolo nella morte di suo fratello. A questo fine aveva creato l'Eredità, l’Accademia di Tolaria, la Cavalcavento, Karn, i metatrani ed aveva fatto di Gerrard il guerriero perfetto grazie alla sua scienza. L’esistenza stessa di Gerrard era il risultato del genio di Urza. Urza aveva bisogno di una creatura senziente in grado di controllare l’Eredità,una creatura che doveva possedere qualità uniche su tutta Dominaria. Per questo motivo aveva creato il Progetto Bloodlines,il cui prodotto era stato Gerrard. Tutta la vita di Gerrard era stata manipolata da Urza. E fu allora che Gerrard rivelò ad Urza il suo odio eterno per lui. Non erano stati i Phyrexiani ad aver distrutto la sua vita. Era stato Urza. Era sempre stato Urza. Tutto e tutti su Dominaria erano solo burattini nelle mani di Urza nella sua guerra contro i Phyrexiani. Per questo Gerrard promise che non avrebbe mai perdonato Urza e lo avrebbe odiato fino al giorno della sua morte. Gerrard disse ad Urza che avrebbe combattuto per lui e per tutta Dominaria,ma non avrebbe mai smesso di odiare suo “padre”. Urza accettò tranquillamente tutto questo e disse a Dominaria che la vittoria era vicina. Congiunzione I giorni passarono ed il deserto di Koilos fu colpito dalla corruzione dei Phyrexiani. I cadaveri dei Phyrexiani furono bruciati. Le forze della Coalizione cominciarono i festeggiamenti per la vittoria sotto lo sguardo viglie di Urza e degli altri Titani. Mentre il passare dei giorni portava a dimenticare ciò che era appena accaduto,solo Gerrard,Agnate Eladamri ed Urza sapevano qual era l’intero prezzo per la salvezza di Dominaria. Durante questi giorni di calma,Urza spiegò a Gerrard i nemici con cui dovevano confrontarsi. I Phyrexiani erano orribili,ma la mente dietro di loro era ancora peggio. Il sovrano di Phyrexia era conosciuto con molti nomi,fra cui quello Benaliano di signore della Devastazione. Il suo vero nome era Yawgmoth ed era intenzionato a fare sua Dominaria o a distruggerla. Ad aiutarlo era il suo evincaro. Dopo la diserzione di Volrath,i Phyrexiani avevano scelto un nuovo evincaro. Questo nuovo evincaro era sicuramente meno astuto di Volrath,ma aveva una maggiore forza e sete di sangue. Gerrard capì subito di chi si trattava:il nobile Crovax di Urborg,ancora vivo a Rath dopo tutto quel tempo,che aveva ucciso personalmente Tsabo al suo ritorno a Rath. Giorni dopo la battaglia di Koilos,la terra cominciò a rivoltarsi e a diventare di un colore rossiccio. All’orizzonte,dieci milioni di Phyrexiani si levavano contro le forze della Coalzione. Ciò che una volta era stata solo semplice sabbia,ora era mutaroccia. Rath era arrivata a Dominaria. La seconda fase dell'invasione stava cominciando. La coalizione aveva sconfitto milioni di Phyrexiani soltanto per essere costretta ad affrontarne un esercito ancora più grande. Circondati da ogni lato,gli indeboliti uomini della Coalizione si prepararono ad uccidere il maggior numero possibile di demoni prima di morire. L’unica persona che vedeva un’alternativa era Urza. Un momento prima Gerrard stava affrontando un assalto dei Phyrexiani. Il momento seguente si trovava nelle fetide paludi di Urborg. Urza aveva usato la sua potente magia per trasportare le forze della coalizione in un’altra parte del globo. Il nuovo compito della Cavalcavento era di sconfiggere le schiere Phyrexiane che stavano attaccando la palude. Aiutata dalle forze terrestri di Agnate,la Cavalcavento avrebbe fatto da punto di raduno per le truppe che combattevano incessantemente per raggiungere la Fortezza,che ora si trovava nel luogo in cui una volta sorgeva la dimora di Crovax. Dopo una breve battaglia in cui la Cavlcavento e le armature di Urza avevano condotto la coalizione alla vittoria sulle spiagge di Urborg, Gerrard e i suoi riuscirono a ricacciare i Phyrexiani alla tenuta di Crovax. Là Gerrard fu strabiliato dal vedere orde di demoni che non avevano neanche preso in esame l’idea di attaccare la Cavlcavento. La loro attenzione era puntata su di una gigantesca statua in onore di Crovax,che essi adoravano notte e giorno. La Cavalcavento impiegò i giorni successivi difendendo le forze di Agnate dagli attacchi aerei dei dragoni meccanici e delle navi Phyrexiane portatrici di peste. Durante l’ultima di quelle schermaglie Gerrard rischiò di essere ucciso dall’attacco di un gigantesco dragone meccanico. Multani e Tahngarth riuscirono a salvarlo,ma presto diventò apparente a tutti che la morte di Hanna aveva messo a dura prova la salute mentale di Gerrard. Intanto Eladamri, Sivvi ed i soldati di Llanowar erano stati trasportati da Urza in una tundra ostile invece che nella palude di Urborg. In questa tundra si trovava l’antica patria di Eladamri, Cielsudario. Eladamri corse velocemente alla sua patria,trovando gli elfi ancora vivi e pieni di gioia nel vederlo ancora vivo. Nel momento in cui sembrava che non avrebbero avuto alcuna spiegazione del perché si trovavano lì apparve la planeswalker Freyalise,divinità degli elfi di Llanowar. Freyalise,seguendo i piani di Urza,aveva trasportato gli elfi a Keld. Eladamri convinse Freyalise ad usare la sua potente magia per preservare Cielsudario dal clima gelido. In cambio, Freyalise ordinò ad Eladamri di diventare l’Unificatore di Keld,aiutando quel popolo in tutti i modi che poteva. Passò un’altra settimana in cui le cose non sembravano andare bene per le forze della Coalizione. Benché le macchine di Urza facessero stragi di Phyrexiani,le forze della Coalizione stavano guadagnando ogni giorno sempre meno terreno. Presto i Phyrexiani si sarebbero ripresi gran parte delle zone di Urborg sotto il controllo della Coalizione. Gerrard ordinò di portare la Cavalcavento a Talruum,patria di Tahngarth,sperando di convincere i minotauri ad unirsi alla guerra. Una volta arrivato a Talruum,però,Gerrard trovò soltanto un mare aperto sotto di sé. Gerrard allora si ricordò che Teferi aveva rimosso dallo spaziotempo tutta la zona nord-occidentale di Jamuraa,preferendo trasformarne gli abitanti in energia piuttosto che farli uccidere dai Phyrexiani. La cavalcavento allora volò a Hurloon sperando di trovare alcuni rifugiati. Ciò che li attendeva era un mattatoio. Dieci milioni di minotauri erano stati uccisi. I superstiti erano in coma,attendendo che i Phyrexiani li rendessero come Tahngarth. La cavalcavento attaccò i laboratori di Phyrexia e prese a bordo i minotauri incoscienti. Appesantita dalle migliaia di minotauri a bordo,la Cavalcavento non era in grado di alzarsi in volo e fu costretta a viaggiare attraverso le pianure. La nave viaggiò fino a Yavimaya,dove Multani riparò la nave e rivelò che era dal Cuore di Yavimaya che erano stati presi i pezzi della Cavalcavento. Le cure di Orim riuscirono a risvegliare i minotauri,che giurarono di combattere i Phyrexiani nella battaglia di Urborg. La Cavalcavento tornò ad Urborg e trovò le forze della Coalizione in uno stato migliore del previsto. I metatrani si erano alleati con un negromante di Urborg,Lord Dralnu,che stava facendo una mattanza dei Phyrexiani. Lord Dralnu era stato istruito secoli prima da una lich misteriosa,poi l’aveva uccisa ed aveva fondato la città sotterranea di Vhelnish. Quando le forze della Coalizione erano giunte ad Urborg,le aveva accolte come amico ed aveva portato Agnate nella sua città,dove gli aveva praticato un rito magico che ne aveva accresciuto la forza ed aveva trasformato le sue gambe in acqua. Gerrard ed Agnate discussero a lungo riguardo ai dilemmi morali di un’alleanza con un non-morto. Agnate rivelò a Gerrard che la piaga aveva colpito il suo corpo ed ora aveva bisogno delle cure di Orim. Orim gli applicò la sua cura,ma scoprì che questa piaga non era di origine Phyrexiana,ma era proveniente da Dralnu,che desiderava rendere Agnate un non-morto per farlo diventare suo schiavo. Agnate però era convinto che l’aiuto di Dralnu sarebbe stato indispensabile per la battaglia e continuò a sostenere il Signore dei Lich. Intanto le forze dei minotauri,comandate da Grizzlegom,si unirono alla Coalizione. Anche Multani decise di fare la sua parte per la battaglia imminente,trasportando parte di Yavimaya in Urborg per permettere alla Coalizione di combattere su di un terreno amico. Intanto anche i draghi si trovavano a dover affrontare la minaccia dell’invasione. Darigaaz,loro signore,cominciò a seguire i consigli di uno dei Nove Titani. Mentre le altre forze andavano ad Urborg,i draghi seguirono Szat nella loro patria,ma la trovarono in balia dei Phyrexiani,che avevano ucciso gran parte dei Viashino e dei goblin. Prendendo una forma di drago,Szat condusse Darigaaz ed alcuni draghi fedeli in un’antica caverna vulcanica,dove gli avrebbe spiegato i segni di una profezia. Per loro sfortuna il primo di quelli che il planeswalker aveva chiamato “Primordiali” era stato decimato, o piuttosto,la sua icona intarsiata era stata profanata ed era quindi impossibile una sua resurrezione. Allora Szat portò i draghi a Yavimaya e lì li lasciò ai kavu ed ai silvantropi per tornare da Urza. All’interno di un gigantesco ed antico albero Magnigoth, il re dei draghi sentì una calda voce femminile che lo chiamava. Lo condusse all’interno del cuore dell’albero,dove era incisa l’immagine di un drago. Qui venne evocato un giovano drago somigliante a Szat,che mise in discussione il principio stesso del comando di Darigaaz. Questo diede inizio ad una lotta,in cui la voce femminile all’interno della mente di Darigaaz lo spingeva ad usare il “Desiderio Vulcanico”,un potente attacco che lasciò il drago nero impalato a Magnogoth Grazie a questo sacrificio il cuore dell’albero si schiuse e ne uscì un drago femmina verde e marrone,Rith. Questa spiegò a Darigaaz che la doveva seguire per far risorgere i “Primordiali” che l’umanità aveva bandito rubando le rispettive arti nel circolo del mana. Il successivo drago a tornare in vita fu Treva,il Rinnovatore,la cui arte era la conoscenza. Mentre tornava in volo alla sua patria assieme ai due draghi femmina,l’un tempo fiero Darigaaz volava lentamente,perché ogni sacrificio appesantiva il suo cuore,e non si sentiva pronto per la prossima prova. Sopra i mari di Vodalia, Rith ordinò agli altri di seguire lei e Treva mentre scendevano a cercare il quarto Primordiale,il cui nome richiamava l’età adulta ed il cui trono era adornato da gemme di infinito valore:Dromar. La sua necropoli subacquea non era custodita solo dall’altissima pressione,ma anche da molti tritoni zombie. E fu solo dopo il sacrificio di questi zombie che Darigaaz e gli altri Primevali riuscirono a giungere alle rovine di Dromar. Là,Rith insegnò a Darigaaz ad incanalare le sue energie con quelle degli altri Primordiali per rompere il sigillo delle tomba subacquea di Dromar. Alla conclusione di questo atto,tutti i draghi mortali erano morti,mentre Rith e Treva erano ancora vivi. Questo infuriò Rhammidarigaaz,che tuttavia rimase in silenzio. Ora il quarto Primordiale,quello blu,era desiderato lontano dal trono della cupidigia. Raccogliendo un gioiello,Rith richiamò l’attenzione del drago,che per millenni non aveva fatto altro che custodire il suo tesoro,uccidendo chiunque tentasse di rubarglielo. Tuttavia Rith,sapendo della collera di suo fratello,riuscì a calmarlo e tutti e quattro i draghi tornarono in superficie alla ricerca dell’ultimo Primordiale,il più mortale di tutti. Fu qui che Darigaaz si infuriò e protestò con Rith per il sacrificio dei draghi morti,ma questa non gli diede ascolto. Nelle paludi di Urborg vi era un grande pozzo,e fu lì che Darigaaz scoprì la verità. I Primordiali rappresentavano le età della vita:Rith l’infanzia,Treva la gioventù,Dromar l’età adulta,mentre l’ultimo dei Primordiali,Crosis,rappresentava la morte. Realizzando la verità e la gloria dei Primevali,mandati un tempo dall’Ur-Drago per asservire il mondo,il suo stesso nome venne messo in discussione. L’antica parola draconica per la concezione era "Rhammi-darigaaz”.Ciò dimostrava che egli era l’unico Primordiale con la possibilità di rinascere. Così,senza pensarci,Darigaaz si immerse nel catrame,sentendosi ingannato da Rith e maledicendo la sua stupidità. Ma una nuova sensazione si svegliò nelle sua mente:potere. Un potere tanto grande che nemmeno il figlio di Rhammidarigaaz aveva mai immaginato che esistesse. Rith uscì dal catrame,placcato di smeraldi ed ambra, Darigaaz,un ardente drago di rubino,riluceva di fiamme. Treva era puro come un diamante, le sue ali piene di penne fluttuavano come quelle di un angelo; e Dromar si presentava come una tempesta,agitando le sue ali maestose per liberarsi dal catrame. Infine,un gigantesco drago nero emerse dal catrame,con la testa simile a quella di un cobra e le ali da pipistrello,portatrici di morte e sventura. Il ciclo era compiuto ed i Primordiali erano ancora una volta liberi di controllare le razze. Il loro primo obiettivo: la Cavalcavento. Tuttavia la fuga del primo Primordiale non era stata dimenticata. Anche se Rith era stata liberata,gli antichi silvantropi di Magnigoth si erano svegliati con lei, l'intera foresta di Magnigoth,i kavu e tutti i suoi abitanti avevano attraversato l’oceano per seguire il loro prigioniero. Ed emersero in Urborg,proprio dove c’era più bisogno di loro. Intanto Eladamri incontrò il trio dei signori della guerra di Keld. Il Doyen Olvresk,la Doyenne Tajamin ed il signore della guerra Astor acconsentirono stancamente ad accettare l’aiuto di Eladamri. Astor ha una storia curiosa,che vale la pena di raccontare. Nacque nella casa di Doyenne Tajamin, custode del Libro del Crepuscolo. Fu proprio Tajamin a fare da maestra ad Astor,insegnandogli la storia di Keld. Un giorno, tutto ciò che Astor credeva di sapere cambiò. Era giunto il tempo che lasciasse gli studi per diventare il signore della guerra di un esercito. Doyen Olvresk venne ad esigere Astor per la nuova carica, ma Tajamin era risoluta nell’idea di mantenere il ragazzo sotto la sua tutela. Olvresk desiderava che Astor compisse un rito di passaggio all’età adulta,restando solo fra i terreni incolti e le gelide montagne per arrivare a capire cosa significava davvero essere un signore della guerra. Tuttavia, Tajamin riuscì a convincere il brutale Olvresk a permettere ad Astor di restare con lei alcuni altri giorni per imparare una magia che gli permettesse di accendere il fuoco nella fredda tundra. I due decisero che Astor avrebbe digiunato due giorni mentre apprendeva la magia,poi,se fosse morto sui monti,Olvresk avrebbe ucciso personalmente anche Tajamin. Astor spese i due brevi giorni successivi imparando da Olvresk e Tajamin riguardo alla magia ed al patto tra Kradak e Keld. Quando i due giorni furono trascorsi,viaggiò con Doyen Olvresk alla montagna che avrebbe potuto reclamare la sua vita. Infine arrivarono ed Astor vagò solo per le profondità della montagna ghiacciata. Astor spese le settimane successive combattendo per la sopravvivenza. Colos selvaggi e lupi gli davano la caccia desiderando la sua carne,ma la forza delle parole dei suoi mentori lo teneva calmo e salvo. Quando il suo corpo non poteva sopportare altro, Astor ebbe una grande visione di Kradak, primo vassallo della nazione di Keld. Kradak rivelò ad Astor molti misteri nascosti,alcuni riguardo al suo ruolo in Keld ed altri riguardo al Crepuscolo. Ma fra tutte queste rivelazioni ne spiccava una. Il motto più grande del Keld era stato compiuto. Astor aveva provato la sua forza alla montagna, a Olvresk ed a sé stesso. Al suo ritorno all’accampamento di Olvresk le cicatrici sul suo corpo e sulla sua anima lo indicavano come signore della guerra. Astor passò gli anni successivi combattendo contro i nemici di Keld e tutti coloro che si opponevano al suo potere. Le battaglie lo avevano indurito come signore della guerra,ma nel profondo del suo cuore conservava ancora gli insegnamenti di Tajamin. Non c’era mai stato prima di lui un signore della guerra simile,con una tale combinazione fra fuoco e terra. Un giorno Astor fu chiamato a sconfiggere un drago che terrorizzava un piccolo villaggio. Il drago era rimasto docile grazie ad un antico trattato di Keld,ma ora aveva cominciato ad attaccare il villaggio. Arrivando al villaggio,Astor scoprì che il drago pacifico era stato ucciso e sostituito da un drago malvagio chiamato Skouras. Dopo una breve trattativa,il drago attaccò le forze di Astor,uccidendo molti dei suoi uomini più leali. Astor e gli uomini superstiti furono costretti a rifugiarsi nel villaggio. Astor, sei guerrieri ed un traduttore arrivarono al villaggio di Letha dove trovarono una riunione dei civili indeboliti che non avevano né le forze né la volontà di combattere Skouras. Astor promise che chi non avesse combattuto il drago sarebbe morto per mano sua. Aveva soltanto pochi giorni per addestrare una forza degna degli eserciti di Keld. Il signore della guerra riuscì ad estrarre ad ogni uomo il suo furore latente,presente in tutti i Keldoniani,che poteva essere utilizzato contro il drago. Ad uno ad uno,i codardi nativi di Letha cominciarono a diventare Keldoniani. Quando Scouras infine arrivò non trovò ad accoglierlo una massa di carne piagnucolante,ma dei valorosi soldati. Quando Astor guidò la carica,il drago fu facilmente ucciso,liberando così finalmente Letha sia dal suo tormentatore che dalle sue paure. Ma torniamo a noi. Insieme, le forze unite di Keld, di Cielsudario e di Llanowar marciarono verso il centro del potere di Keld,la gigantesca Necropoli. Là, Tajamin spiegò la profezia del Crepuscolo, come i veri eroi di Keld sarebbero sorti dai morti per combattere gli invasori di un altro mondo. Mentre Eladamri era stanco di ascoltare profezie in ritardo,era d’accordo col fatto che i Phyrexiani andassero fermati. Lontano già si intravedevano duecentomila Phyrexiani che si avvicinavano per combattere contro le armate degli elfi e di Keld. La guerra per la Necropoli infuriò per giorni. Elfi e Keldoniani subirono dolori orribili,ma continuarono a spingere per riconquista della Necropoli. Infine una piccola forza di elfi e Keldoniani riuscì in questo scopo,ma sembrava che presto i Phyrexiani avrebbero reclamato le loro vite. Mentre il tempo passava,sembrò che ormai non c’erano più speranze di vittoria per Keld. Tuttavia, una vista sconosciuta accolse gli occhi di Eladamri. Il Crepuscolo era giunto. I signori della guerra morti,da lungo tempo sepolti nella Necropoli,ora si stavano rialzando. Purtoppo,però,la profezia del Crepuscolo non accennava a ciò che i signori della guerra avrebbero combattuto. Tajamin maledisse le parole della profezia mentre i signori della guerra morti uccidevano la propria gente,unendosi ai Phyrexiani. Presa dalla disperazione,Tajamin gettò a terra la spada,abbandonando il suo compito di difendere le profezie fino alla morte. Tuttavia in quel momento accadde qualcosa di ancora più strano. Non appena l’antica spada cadde sulla terra gelata,generò un gigantesco vulcano in eruzione che rivaleggiava come dimensioni con la Fortezza di Rath. Nell’esplosione successiva,la Necropoli venne distrutta,ed assieme ad essa morirono migliaia di Keldoniani,elfi e Phyrexiani. Eladamri e Sivvi invitarono Tajamin a fuggire,ma la Keldoniana aveva trovato ancora una volta il coraggio di combattere per la sua terra. Sapendo che la battaglia era finita,Eladamri e Sivvi cercarono di radunare il maggior numero di elfi che potevano per fuggire alla morte,mentre la tundra si stava liquefacendo velocemente. Ciò però si dimostrò impossibile,perché Eladamri e Sivvi furono subito buttati dai loro colos nelle fredde acque di Keld. Mentre Eladamri e Sivvi venivano congelati lentamente,si presentò loro ancora una volta una vista molto strana. L’Argosy Dorato,la gigantesca nave costruita come tomba per il primo signore della guerra di Keld,Kradak, stava ora andando alla deriva lungo il fiume appena formato. Eladamri pensò che gli occhi gli stessero giocando uno strano scherzo,oppure che la nave fosse venuto a prenderlo per portarlo nell’aldilà. Eladamri perse la stretta di Sivvi e si perse nell’oblio. Quando Eladamri aprì finalmente gli occhi, era a bordo dell’Argosy Dorato in compagnia di Sivvi, di Olvresk, di Tajamin e di Astor. Tajamin informò Eladamri che il Crepuscolo era infine giunto davvero. I morti si erano rialzati,la spada aveva fatto la sua parte,ed i veri guerrieri di Keld erano sopravvissuti per combattere la vera battaglia del Crepuscolo. Ciò che le profezie non dicevano era che i veri guerrieri di Keld erano quelli ancora viventi,assieme agli elfi,che ormai consideravano Keld la loro patria. Tajamin, Olvresk ed Astor lasciarono l’Argosy Dorata,nuotando lontano da Eladamri,Sivvi ed alcuni guerrieri Keldoniani ed elfici,per combattere finalmente la battaglia del Crepuscolo,dovunque essa fosse. L’Argosy Dorata infine raggiunse il suo obiettivo,le fetide paludi di Urborg. Qui,nella terra da cui sarebbe arrivata l’ondata finale dell’attacco Phyrexiano,tutta Dominaria avrebbe dovuto combattere valorosamente per evitare di essere schiavizzata. Lontano si intravedeva già la terribile vista della Fortezza. Tuttavia quelle vista non ebbe su Eladamri l’effetto che aveva sempre avuto. Raccogliendo le sue forze,Eladamri cominciò a risalire la montagna,intenzionato a mettere fine per sempre alla tirannia. Intanto Urza,dopo aver saputo della morte di Barrin,aveva deciso di sferrare l’attacco definitivo a Phyrexia assieme ai suoi titani. Il piano artificiale era esattamente come Urza lo ricordava. Il sole sopra di loro,se si trattava di un sole,era macchiato di neo smog. Piogge di olio e di sporcizia cadevano continuamente sul terreno carbonizzato della prima sfera. La vegetazione era un’orribile mescolanza fra organico e meccanico. Ad eccezione di Tevesh Szat, gli altri otto planeswalker non erano mai stati a Phyrexia ed immediatamente sorse nei loro cuori il desiderio di distruggere quella mostruosità. Soltanto uno dei Nove Titani era riluttante a farlo. Urza,che era stato a lungo un artefice,riconosceva che Phyrexia era la macchina più perfetta che fosse mai stata costruita,con milioni di oggetti interessanti,tutti devoti al Dio Oscuro,che li attendeva nella Nona Sfera. Con il cuore pesante,Urza cominciò ad avanzare. Il primo attacco contro i Phyrexiani si svolse nell’antica città di Gamalgoth. I Phyrexiani,il cui numero era stato ridotto all’invasione,non erano pronti a fronteggiare l’attacco di Urza e soccombettero velocemente. Urza installò nel centro della città una Bomba dell’Anima,l’arma più devastante di cui era a conoscenza,poi passò alla Seconda Sfera. Sulla Seconda Sfera, Urza ed i suoi alleati trovarono il loro prossimo obiettivo: il deposito di munizioni di Phyrexia,grande quanto diverse città di Dominaria. Disponendo una Bomba dell’Anima al centro del deposito,Urza avrebbe potuto far collassare l’intera Seconda Sfera,facendo forse cadere insieme la Sfera sopra di essa. Preferendo l’astuzia alla forza bruta, Bo Levar e Lord Windgrace cercarono di giungere al deposito senza farsi vedere,ma trovarono una delle difese Phyrexiane più forti:un dreadnought. La bestia era così potente che tutti e nove i planeswalker vennero presi di sorpresa. Nella confusione della battaglia,Pristina degli Alberi Bianchi era stata uccisa da Tevesh Szat,che giurò che la sua morte era stata causata da un incidente. Tuttavia Urza non poteva essere imbrogliato così facilmente. Szat era pur sempre un assassino e gli altri sette planeswalker avevano messo in discussione l’idea di Urza di portarlo a Phyrexia. Ma se la storia di Urza indicava qualcosa era che questi non mancava mai di un piano. La Terza Sfera di Phyrexia era un labirinto di tubi ed ingranaggi. Urza spedì Daria, Tevesh Szat, Freyalise, Lord Windgrace, Bo Levar ed il Commodoro Guff a piazzare le Bombe dell’Anima nel labirinto infernale. Urza e Taysir avrebbero difeso le armature degli altri planeswalker mentre questi erano assenti. Tutti i planeswalker tornarono poco dopo dichiarando di aver compiuto con successo la loro missione. Tuttavia Daria non era presente ed Urza cominciò a sospettare un tradimento. Ancora una volta Tevesh Szat aveva preso la vita di un’immortale,e per questi crimini avrebbe pagato molto caro. Urza attivò un interruttore mortale nell’armatura di Szat,che immediatamente uccise l’assassino. In più lo svuotò della sua energia,che venne usata per attivare le Bombe dell’Anima. Dopo aver perso un altro potente planeswalker,i compagni di Urza cominciarono a dubitare della sanità mentale della loro guida. Urza e gli altri saltarono la Quarta Sfera e passarono direttamente alla Quinta, dove li attendeva una gigantesca bestia a vapore. I sei planeswalker persero poco tempo nell’attacco e riuscirono a distruggere la bestia senza problemi. Durante questo tempo, Urza cominciò a mettere in discussione la moralità del suo mondo e l’immoralità di Yawgmoth. Come poteva essere così diabolica una creatura che aveva creato un intero mondo ed era stato in grado di creare creature perfette che gliene avrebbero portato un altro? Intanto,mentre le forze della Coalizione continuavano la loro lenta e sofferta marcia attraverso Urborg,la Cavalcavento volò ad attaccare la Fortezza. Dopo aver evitato le centinaia di raffiche dei cannoni Phyrexiani,la Cavalcavento si trovò di nuovo davanti alla Predatrice. Nel loro ultimo scontro la Cavalcavento era stata sconfitta,ma da allora il vascello di Gerrard era diventato molto più potente. Eppure, Gerrard cominciò a sospettare di essere caduto in una trappola. Questi pensieri arrivarono però troppo tardi,perché la Cavalcavento cominciò ad essere abbordata dai traditori di Rath. Mentre Gerrard stava combattendo i Vec,sentì un terribile urlo giungere dal retro della nave,vicino al cannone di Squee. Gerrard corse al salvataggio di Squee,rallentato soltanto dall’attacco degli assalitori umani. Gerrard e Sisay sconfissero rapidamente i traditori,in tempo per vedere Tahngarth che gettava fuoribordo il corpo senza vita di Greven dopo un lungo duello. La Predatrice precipitò sulla montagna della Fortezza. Esaminando il corpo di Squee,Gerrard fu stupito dallo scoprire che il goblin aveva resistito all’attacco di Greven senza lesioni. Appena prima di fare una battuta su quella strana situazione,Gerrard sentì due braccia potenti afferrargli il collo. Girando la testa,Gerrard fu sconvolto dal vedere una mostruosa creatura di Phyrexia a bordo della sua nave. Fu ancor più sconvolto notando che la faccia,benché distorta,gli era familiare. Era una faccia che una volta nascondeva un grandissimo talento magico. Ertai, abbandonato a Rath dalla Cavalcavento,si era unito ai Phyrexiani. Gerrard ebbe solo pochi attimi per riflettere su questo orrore prima di essere trasportato assieme a Squee all’interno della Fortezza. Gerrard e Squee si trovarono soli davanti ad Ertai ed il suo padrone. Crovax era stato alterato dai Phyrexiani ed era diventato un orrore ancora maggiore del vampiro che era un tempo. Crovax ora era alto oltre sette piedi,aveva muscoli poderosi e grossi occhi completamente neri. File di denti simili a quelle degli squali si disposero in un orribile sorriso. Non restava nel mostro nessuna traccia del nobile di una volta. Crovax aveva infine catturato il suo nemico più odiato e presto l’avrebbe messo a morte. Intanto Agnate cominciava a temere per la sua sorte,mentre la piaga che lo aveva colpito continuava a crescere,fino a costringerlo ad amputarsi i piedi. Agnate cominciò a confidarsi con Grizzlegom,dicendo che temeva di diventare un non-morto al servizio di Dralnu,dicendo che però i morti due volte non tornano più. Per uscire dal controllo di Dralnu doveva morire due volte. Con grande esitazione,il Minotauro fece ciò che l’amico gli aveva chiesto,evitando così che Dralnu potesse servirsi del metatrano per i suoi scopi. Presto Agnate morì,mentre il negromante infuriato protestava con Grizzlegom. Dralnu accusava un membro della guardia personale di Grizzlegom di ver ucciso Agnate,colpendolo due volte in faccia con la sua ascia. Così Dralnu e Grizzlegom cominciarono una disputa in pubblico Se i luogotenenti metatrani avessero sospettato Grizzlegom,l’avrebbero ucciso. Se invece ritenessero colpevole Dralnu,questi allora avrebbe subito la loro furia. Purtroppo per il negromante,i metatrani cominciarono a colpirlo,schiacciandone la testa e rompendo tutti i suoi gioielli,impedendogli di rianimare il suo corpo. Le forze di Eladamri intanto stavano combattendo,trovando particolari alleati lungo la via. Riuscirono infine a riunirsi con i metatrani. Grizzlegom ora era solo al comando delle creazioni di Urza e delle altre creature. Eladamri e Grizzlegom sigillarono un’alleanza,appena prima della comparsa degli alleati più strani. I Kavu, strane lucertole provviste di sei zampe provenienti da Yavimaya, balzarono fuori dal terreno ed uccisero i Phyrexiani come se fossero solo un pasto. Eladamri conosceva l’assurdità della guerra imminente,ma sapeva che c’era una sola battaglia da combattere. Intanto i Primordiali avevano cominciato il loro attacco alla Cavalcavento. Darigaaz allora cominciò a pentirsi dei suoi atti,accorgendosi che stava uccidendo le persone che una volta aveva giurato di proteggere,e provava quel sentimento da cui Crosis lo aveva messo in guardia: la pietà. Quando i Primordiali cominciarono ad attaccare Karn,l’unico pensiero che attraversava la mente di Darigaaz era:”Che cosa ho fatto?”. Allora lasciò la Cavalcavento e si gettò in uno dei vulcani che erano giunti da Rath. Con un Primordiale in meno,anche tutti gli altri si erano indeboliti,e presto gli alberi di Magnigoth avrebbero ripreso Rith. In seguito alla sconfitto,Crosis tornò nel pozzo di catrame da cui era uscito,dopo aver però danneggiato la Cavalcavento,mentre Treva e Dromar fuggirono via,pieni di paura,e non si sentì mai più parlare di loro. Invece che uccidere Gerrard immediatamente, Crovax preferì offrire al giovane un potere illimitato se fosse diventato un servo dell’oscuro signore Yawgmoth. Crovax tentò di mostrare a Gerrard che le forze della coalizione erano molto più diaboliche di quelle Phyrexiane. Il comandante Agnate era diventato un non-morto ed era stato ucciso dal suo compagno Grizzlegom. Darigaaz,guida dei draghi,era stato tanto preso dalla sua voglia di distruggere Phyrexia da risvegliare i Primordiali ed unirsi a loro,ed aveva attaccato la Cavalcavento,per poi gettarsi nel vulcano della Fortezza tanta era la vergogna per ciò che aveva fatto,mentre gli altri Primordiali stavano combattendo ancora in quel momento contro la Cavalcavento e contro gli altri draghi. Gerrard negò tutte queste cose,considerandole bugie,finché Crovax non gli mostrò una cosa così orribile come Gerrard non ne aveva mai viste. Crovax aprì un portale sulla Nona Sfera di Phyrexia. Ma ancor più del luogo faceva rabbrividire la figura che si stava prostrando di fronte a Yawgmoth. Urza era un traditore. Dopo aver lottato contro Yawgmoth per oltre quattromila anni,aveva tradito i suoi otto Titani e si era unito al Signore delle Devastazioni. Alla sesta sfera, il disastro lo aveva colpito. Urza era stato attaccato dai pneumagog, creature che abitavano simultaneamente i regni fisici e quelli spirituali. I pneumagog convinsero con successo Urza del suo errore nel tentare di contrastare la volontà di Yawgmoth. Infine Urza realizzò la verità. Per quattromila anni, aveva combattuto il suo vero padrone. Urza credeva che Yawgmoth fosse colpevole a causa delle sue manipolazioni sugli esseri senzienti e del suo tentativo di conquistare Dominaria. Tuttavia, Urza aveva le stesse colpe,avendo creato Gerrard ed i metatrani e distruggendo il mondo meraviglioso che si trovava di fronte. Nonostante gli avvertimenti di Taysir, Urza distrusse l’interruttore delle Bombe dell’Anima ed impiegò la sua vita al servizio di Yawgmoth. Taysir credeva che Urza fosse sotto il controllo di Yawgmoth e promise di raccogliere la sua eredità,distruggendo personalmente Phyrexia. Questa era una cosa che Urza non poteva permettere. Urza attivò l’interruttore mortale dell’armatura di Taysir,uccidendo in un istante il planeswalker vecchio millenni. La voce di Yawgmoth era entrata nella mente di Urza e gli aveva ordinato di camminare alla Settima Sfera. Lì Urza avrebbe dovuto superare l’ultima prova prima di giungere al santuario interno di Yawgmoth. La Settima Sfera era un luogo di tortura,dove coloro che fallivano venivano condannati da Yawgmoth ad un’eternità di tormenti. Fra i milioni di prigionieri,uno solo catturò l’attenzione di Urza:un uomo dai capelli neri, che Urza aveva visto per l’ultima volta millenni prima,che condivideva con Urza lo stesso sguardo minaccioso:Mishra. Mishra,se era davvero lui,era vivo e tormentato. In qualche modo,era vissuto per secoli fra le torture per non essere riuscito ad uccidere il fratello ad Argoth. Mishra supplicò Urza di portarlo via da quel luogo per lasciarlo finalmente morire. Purtroppo Urza superò anche questa prova. La volontà di Yawgmoth era l’unica volontà degna di nota in tutto il multiverso e Yawgmoth riteneva Mishra degno di quelle torture. Soddisfatto,Yawgmoth aveva permesso ad Urza di accedere alla Nona Sfera. Gerrard poteva negare i peccati di Darigaaz,ma non poteva negare ciò che vedeva con i suoi occhi. Se Urza si era unito con Yawgmoth era ormai persa ogni speranza. Purtroppo, Gerrard trovò la nuova speranza nelle parole di Crovax. Yawgmoth era padrone della vita e della morte e poteva far tornare in salute le anime dei morti. Per dimostrare ciò,Crovax uccise Squee in una fitta collera violenta. Gerrard ne fu sconvolto,solo per scoprire poi che il corpo di Squee si rimodellò e tornò a nuova vita. Per di più,ora Squee era una creatura non-morta,ma restava lo stesso goblin che era sempre stato. Crovax gli offrì un’altra prova,mostrandogli l’angelo Selenia. L’angelo oscuro era tornato in vita come ricompensa per il servizio di Crovax. Crovax disse a Gerrard che Yawgmoth gli aveva restituito il suo grande amore e che il signore oscuro poteva fare lo stesso per Gerrard. Se Gerrard fosse entrato nel portale,si fosse posizionato di fianco al suo creatore ed avessa reso omaggio a Yawgmoth, il signore scuro avrebbe riportato in vita Hanna. Gerrard sputò in faccia a Crovax e gli diede del bugiardo,ma poi vide una figura che non si sarebbe mai più aspettato di rivedere. Hanna Si levava di fianco ad Urza nella Nona Sfera,guardando Gerrard cogli occhi pieni di lacrime. Per Gerrard quello bastava. Non c’era più bisogno di dire nulla. Hanna poteva tornare in vita. Tutti costi erano immateriali,che fossero la sua vita o la sua anima eterna. Gerrard attraverso la soglia dell’inferno e si inchinò davanti al suo nuovo padrone. La coalizione aveva perso,anche se ancora non lo sapeva. Urza e Gerrard si scambiarono alcune parole riverenti prima di gettarsi ai piedi di Yawgmoth per adorarlo. Apocalisse Intanto la Cavalcavento,che era precipitata su di una piccola collina,era stata attaccata da frotte di Phyrexiani. Le forze di Grizzlegom e di Eladamri guidarono una disperata carica contro i Phyrexaini,riuscendo ad allontanarli dalla loro arma più forte. Mentre la nave veniva riparata,le forze della Coalizione continuarono con successo il loro attacco ai cancelli della Fortezza. Tuttavia presto diventò evidente che loro forze non potevano spingere di più. Apparentemente la tattica di Crovax era di mantenere le forze della Coalizione lontane dagli ingressi della Fortezza,lasciandogli però il controllo della montagna. Nel frattempo, Tahngarth, Sisay riuscirono ad infiltrarsi nella Fortezza,dove credevano che Gerrard fosse tenuto prigioniero. Riverberi sconosciuti agitavano il vulcano vicino alla Fortezza, portando Eladamri a credere che la montagna avrebbe presto eruttato. Eppure la Fortezza doveva essere presa per liberare Dominaria dalla sua oscura influenza. Mentre le forze della Coalizione tenevano i cancelli, Eladamri, Sivvi e Grizzlegom cercarono un altro percorso attraverso le fenditure del vulcano. Riuscirono trovarlo,assieme alla fonte di alcuni piccoli terremoti. Dozzine di nani sconosciuti si riunirono in difesa di Dominaria,aprendo un foro attraverso il vulcano. Eladamri immediatamente cercò un’alleanza con questi strani esseri,convincendoli che li avrebbe protetti mentre loro scavavano un’altra entrata alla Fortezza. Eladamri riuscì a convincere i nani e subito le forze della Coalizione si disposero all’entrata del vulcano. Le forze di Grizzlegom e di Eladamri combatterono una dura battaglia contro i loro nemici,una legione di Phyrexiani, di mogg e di segugi vampiro personali di Crovax li rallentarono notevolmente,ma infine le forze di coalizione riuscirono a guadagnare un appiglio all’interno della montagna e a oltrepassare i cancelli della Fortezza passando per vie sotterranee. Infine la vista di Portcullis era vicina. All’inizio dell’anno, Eladamri aveva tentato un assalto alla Fortezza assieme alle forze di Cielsudario,dei Vec e dei Dal. Ora era quasi riuscito a rovesciare il cancello assieme alle forze di Cielsudario,ai minotauri,ai metatrani,ai Keldoniani ed alle armate di Benalia. Seguendo un ingegnoso piano di Lin Sivvi, Eladamri cominciò a colpire con armi di fuoco i corpi dei mostri Phyrexiani vicini ai cancelli. Sapendo che l’olio che i Phyrexiani avevano al posto del sangue era estremamente infiammabile,Eladamri usò i suoi stessi nemici per distruggere i cancelli della Fortezza. Ora che Portcullis non si levava più fra Eladamri e le sue forze,la Fortezza sarebbe stata presto presa dalle forze della Coalizione di Urza. La Fortezza era loro. Eladamri era riuscito a fare la cosa che prima di allora era stato in grado soltanto di sognare. Eladamri condusse i suoi uomini alla Stanza delle Mappe,la stessa stanza in cui si era rifugiato tempo prima assieme a Takara e Sivvi. Là, Eladamri osservò l’odiosa macchina che mostrava tutti cambiamenti subiti da Dominaria nel corso dell’invasione. Zhalfir,una parte enorme di Jamuraa,era scomparsa. Shiv se n’era andata anch’essa. Ancora peggio,una orribile foschia nera copriva l’intero globo. La Fortezza era loro,ma Dominaria era ancora in mano a Yawgmoth. Con un grido di odio,Grizzlegom condusse la Coalizione a distruggere questa macchina terribile. Intanto,nel cuore dell’inferno, Gerrard era inchinato accanto al suo creatore ad adorare il dio della morte. Yawgmoth aveva vinto. Senza il genio di Urza e il comando di Gerrard non ci sarebbe più stato nessuno in grado di contrastare il suo potere. Ma il Signore della Devastazione,prima di osservare il suo nuovo dominio,voleva divertirsi un po’ con i suoi nuovi giocattoli. Gerrard ed Urza avrebbero dovuto combattere fino alla morte, con un’ironia che soltanto Yawgmoth poteva comprendere. Gerrard sarebbe stato certamente sconfitto da un planeswalker,ma l’Ineffabile aveva altre idee. Urza sarebbe stato spogliato di tutti i suoi poteri di planeswalker e sarebbe stato costretto a combattere Gerrard come un semplice mortale. Se Urza avesse vinto,sarebbe diventato il braccio destro del dio oscuro ed avrebbe imparato tutti i suoi segreti. Se Gerrard avesse vinto, sarebbe diventato il principale luogotenente di Yawgmoth,che gli avrebbe ridato anche la sua amata Hanna. E così cominciò una lunga battaglia. Gerrard affrontò Urza nel cuore di Phyrexia. Allo scontro assiteva una folla formata da un solo essere. Gerrard era notevolmente superiore ad Urza nell’arte del combattimento,ma Urza era stato l’uomo più astuto mai esistito prima di diventare un planeswalker. Tuttavia fu Gerrard a scoprire i segreti della Nona Sfera. L’intera arena era fatta di mutaroccia e poteva assumere la forma desiderata da Gerrard. I due combattenti lottaronop prima con le armi dell’anima di Yawgmoth,poi con armi di mutaroccia di loro stessa creazione. Presto diventò evidente che per ogni tattica che Gerrard poteva attuare,Urza poteva usarla per avvantaggiarsi ed accrescere il suo potere grazie alla maggiore abilità strategica. Gerrard era costretto a adottare spesso nuove tattiche,cercando di evitare che il planeswalker ne trovasse la risposta e tentando invano di prendere Urza di sorpresa. Urza aveva usato la mutaroccia per creare un labirinto,nel cui centro sedeva il planeswalker stesso mentre cercava di riconquistare le forze. Gerrard con rabbia cercò Urza per tutto il labirinto,ma solo per scoprire che era costruito troppo bene per riuscire a raggiungerne il centro. Yawgmoth provocò Urza dicendogli che era un vigliacco,che preferiva usare le sue creazioni di mutaroccia per difendersi piuttosto che combattere di persona. Yawgmoth disse ad Urza che avrebbe potuto conquistare Dominaria diffondendo innumerevoli piaghe per tutto il suo territorio. Invece la fase finale dell'invasione era qualcosa Dominaria aveva temuto per novemila anni. Yawgmoth sarebbe tornato alla sua terra natale ed avrebbe ucciso personalmente ogni sopravvissuto. Incitato dal signore delle macchine,Urza lasciò il suo labirinto e cominciò a combattere Gerrard faccia a faccia. Urza e Gerrard combatterono per un po’ di tempo, ma Urza si dimostrò migliore di Gerrard,che era stato fiaccato dagli attacchi delle creature di mutaroccia create da Urza. Infine Urza riuscì a piazzare il colpo della vittoria. Con Gerrard morente ai suoi piedi,Urza gli chiese scusa per come si era sviluppata la vita del giovane. Gerrard era stato una vittima fin da quando era stato concepito,un attrezzo per una guerra in cui Urza non credeva più. Con gli occhi pieni lacrime,Urza osservava Gerrard mentre l’anima del giovane lasciava il suo corpo morente. Ma Yawgmoth era padrone di vita e di morte. Il Signore della Devastazione rifiutò la vittoria di Urza,considerandola vuota. Urza aveva sconfitto Gerrard, ma lo aveva fatto con l’astuzia ma senza l’istinto dell’assassino, due crimini punibili con la morte a Phyrexia. Gerrard fu riportato in perfetta salute ed il Signore Oscuro ordinò ai due di combattere ancora. Questa lotta non doveva essere vinta grazie all’astuzia ed alle tattiche,ma grazie al sangue ed alla forza. Gerrard ed Urza dovevano affrontare la prova del phyresis, la generazione progressiva che forniva a Yawgmoth i seguaci i grado di dargli il potere di conquistare Dominaria. I due rivale pieni di odio dovevano rivelare il loro valore con la crudeltà e la seta di sangue per entrare fra le grazie di Yawgmoth. La battaglia riprese rapidamente. Gerrard ed Urza combatterono per ore,se non giorni. Gerrard non era altro che la presuntuosa personificazione di una volontà innegabile. Urza non era altro che un maestro di tattica ed un creatore di armi artificiali. Entrambi erano stati ridotti ad animali,che lottavano con tutte le loro forze per diventare il luogotenente capo della creatura più infernale in tutto il multiverso. Ma tutte le battaglie devono avere un termine ed infine Gerrard si dimostrò vincitore,parando un colpo del tridente dell’anima di Urza e poi decapitandolo. Con la testa del suo creatore in mano, Gerrard si levò in piedi davanti a Yawgmoth,crogiolandosi nella gloria della sua vittoria. Yawgmoth gli mostrò la sua approvazione. Infine il suo odiato nemico era stato ucciso dalla sua più perfetta creazione,da colui che poteva ben essere considerato suo figlio. Yawgmoth concesse a Gerrard doni oltre ogni immaginazione. Il corpo di Gerrard venne infuso del potere di Yawgmoth,rendendolo dieci volte più potente di quanto lo era prima. Ma Gerrard aveva ancora un altro dono da reclamare. Il comandante di Benalia chiese umilmente a Yawgmoth di far tornare in vita Hanna. Hanna fece un passo avanti,avanzando le sue mani e chiedendo la testa di Urza. In quel momento,gli occhi di Gerrard si aprirono ed egli capì che il potere di Yawgmoth non era illimitato. Per tutto questo tempo era stato imbrogliato. Hanna era morta. Era morta a Koilos. La sua anima non sarebbe mai potuta arrivare in un posto così orribile. Con un grido di rabbia,Gerrard colpì il falso corpo di Hanna,mettendo fine alla beffa di Yawgmoth. Il signore della devastazione fu notevolmente dispiaciuto. Il suo luogotenente si era rivoltato contro di lui solo pochi momenti dopo aver ottenuto quella carica. Gerrard fu rilanciato nel portale che lo riportò a Dominaria,di nuovo nella stanza del trono di Crovax. Vomitato fuori dall’inferno,a Gerrard occorsero alcuni secondi prima di realizzare di essere circondato dai soldati di Rath. Gerrard combatté più valorosamente che poteva,ma presto venne sopraffatto. Il suo salvatore giunse in una forma inaspettata. Squee accorse al salvataggio di Gerrard,permettendo al guerriero di riprendere il fiato con una breve pausa prima di tornare a gettarsi nella mischia. Gerrard e Squee riuscirono ad assicurarsi la stanza del trono di Crovax,malgrado i tentativi di Ertai di uccidere il goblin. Dopo la partenza di Gerrard per Phyrexia,Squee era stato torturato da Ertai. Yawgmoth aveva donato ad Ertai la possibilità di resuscitare Squee per cento volte al giorno,in modo da fargli subire una tortura eterna. Mentre però Ertai era distratto dagli eventi della Nona Sfera,Squee era riuscitom a fuggire e a raggiungere Gerrard. Fu allora che il padrone di casa ritornò. Crovax entrò nella sua sala del trono dopo aver combattuto personalmente le forze della Coalizione ed affrontò Gerrard ancora una volta. Il potere donatogli da Yawgmoth lo aveva reso pari a Crovax quanto a forza,ma il vampiro conservava le sue idee. Crovax rivelò a Gerrard che c’era una cosa che Yawgmoth non gli aveva accresciuto. La crudeltà di Crovax sarebbe sempre riuscita ad impedire a Gerrard di vincere. L’evincaro schivò il colpo di Gerrard ,che fu accolto da un orribile coro di lamenti. La spada di Gerrard si era incastrata nell’agonofono di Crovax,un orribile organo fatto ossa umane. Ma il vero orrore dell’agonofono era che,premendo le sue chiavi,un essere umano provava una tortura inimmaginabile . I lamenti di queste anime torturate creavano una musica la cui bellezza era compresa solo da Crovax. Gerrard era sconvolto dall’orrore per il dolore che aveva causato e Crovax prese rapidamente il sopravvento. Con una nuova collera,Gerrard attaccò Crovax con tutta la forza di cui disponeva. I due combatterono incessantemente,ma infine la lama di Gerrard andò a segno. Crovax giacque morto sul suo trono dopo che la spada di Gerrard gli aveva tagliato la spina dorsale. Mentre Crovax stava combattendo Gerrard, Ertai furiosamente inseguì Squee per i corridoi della Fortezza. Ogni volta che Ertai usava una delle sue potenti magie,Squee moriva soltanto per resuscitare nuovamente. Col tempo,Ertai sentì il suo potere magico diminuire. Il mago corrotto cercò di fuggire all’infusore di mana per rigenerare il corpo e la mente. Ma questa azione sarebbe stata l’ultima di Ertai. In un delirio causato dalle continue morti che aveva sopportato,Squee attaccò Ertai,credendolo il suo cibo preferito:uno scarabeo gigante. Ertai fu orrendamente attaccato dal goblin mentre si stava ancora ricaricando,questi attacchi causarono un cortocircuito all’infusore di mana,che mise fine alla vita di Ertai. Selenia arrivò pochi momenti dopo la morte di Crovax e gettò un grido di dolore,piangendo per l’anima di Crovax. Una volta morto,l’evincaro non assomigliava più al mostro che era diventato,ma al giovane affascinante che un tempo Gerrard considerava un amico. Selenia e Crovax sparirono pochi momenti prima dell’arrivo di Squee. Fu allora che Gerrard si rese conto che Crovax ed Ertai erano vittime, non mostri. Yawgmoth avrebbe pagato per tutti gli orrori della sua vita. La morte inflitta a innumerevoli esseri sarebbe stata ripagata con la stessa moneta. Gerrard e Squee ebbero pochi momenti per riposarsi prima che la stanza fosse di nuovo riempita dai soldati di Rath. Gerrard si vantò di aver ucciso Crovax e di essere diventato il nuovo evincaro di Yawgmoth,ma i Vec capirono subito l’inganno. Gerrard si preparò per una battaglia feroce,ma ebbe soltanto il tempo di alzare la spada prima che l’intera orda fosse uccisa. Confuso, Gerrard fissò strabiliato il trono di Crovax,dove giaceva la testa di Urza,i cui occhi brillavano. Urza era vivo,ma a malapena,e sarebbe presto morto. I tre ebbero poco tempo prima che altri soldati erompessero nella stanza del trono. Soldati della Coalizione. Soldati di Gerrard. Sisay, Tahngarth e Karn erano arrivati per salvare Gerrard,appena un anno dopo che questi aveva salvato loro nello stesso luogo. Pochi momenti più tardi Eladamri,Sivvi e Grizzlegom irruppero nella stanza. Gerrard e Squee erano salvi,ma ora sarebbero dovuti fuggire tutti assieme da un altro problema. Le forze della Coalizione si diressero alla Cavalcavento,ma furono rallentati dai soldati di Rath e dai mogg. Gerrard e i suoi amici cominciarono a combattere,ma furono sconvolti quando Squee scoprì il vero pericolo. Yawgmoth stava lentamente entrando a Dominaria. I moggs ed i soldati morti si levarono in piedi ancora una volta,non-morti araldi del loro padrone che sarebbe presto arrivato. Gerrard ordinò alle sue forze una carica finale,che permise loro di raggiungere la Cavalcavento. La Cavalcavento volò fuori dalla montagna della Fortezza,mentre gerrard poteva soltanto preoccuparsi del fato di Dominaria. Urborg era in rovine ed il resto del pianeta era in uno stato poco migliore. Gerrard cominciò a domandarsi se fosse ancora rimasto qualcosa da difendere. Una grande nube nera stava fuoriuscendo dalla montagna. Yawgmoth era entrato in Dominaria. Gerrard, Tahngarth e Squee raggiunsero i loro cannoni,ma nulla era in grado di danneggiare la nube. Sotto la Cavalcavento,la terra si rivoltava incessantemente. Alcune figure prendevano forma,massicci golem di detriti e carne portatori di morte. Yawgmoth era padrone della morte,e di cosa era fatto il suolo se non di organismi morti? Il signore della devastazione aveva cominciato a manipolare il ciclo della vita,e Dominaria ne avrebbe pagato il prezzo. Eladamri e Grizzlegom chiesero a Gerrard di farli atterrare nel caos del suolo. Benché sapeva che così li avrebbe condannati a morte,Gerrard accettò tranquillamente. Le forze di Glizzlegom ed Eladamri si levarono in difesa di Dominaria nell’unico modo che potevano. Eladamri condusse le sue forze in difesa dei silvantropi, proteggendo le forze della natura come aveva sempre fatto per tutta la sua vita. Eladamri sapeva che questa sarebbe stata la sua ultima battaglia. Tutti i sopravvissuti delle varie razze di Dominaria si ergevano in difesa dell’ultimo simbolo di vita rimasto sul loro pianeta. Minotauri e metatrani,elfi di ogni nazione ed umani,tritoni e kavu,zombie di Urborg e goblin di Shiv,Keldoniani e nani,ogni nazione si era unita in un’ultima,disperata difesa della loro terra. Nuovi orrori di Yawgmoth apparivano da ogni parte. Il silvantropo che Sivvi ed Eladari stavano difendendo cadde a terra in fiamme. E Yawgmoth si stava avvicinando,una nera nube che avvolgeva tutta Dominaia. Afferrando la mano di Sivvi, Eladamri saltarono nel silvantropo,rifiutando di morire per mano di Yawgmoth. In questo modo Eladamri morì come aveva vissuto:colpo dopo colpo,sconfiggendo Yawgmoth in ogni passo della sua vita. Senza altre possibilità,la Cavalcavento volò direttamente all’interno dell’oscura nube che era Yawgmoth. La nave volava attraverso l’oscura distesa,ma era stataindebolita e presto sarebbe stat distrutta. Urza propose un piano spietato. Il nucleo del potere della Cavalcavento era formato di puro mana bianco,preso dal piano di Serra collassato migliaia di anni prima. Se il nucleo fosse stato distrutto,migliaia di angeli di luce sarebbero tornati alla vita ed avrebbero potuto contrastare Yawgmoth. L’unico problema era che facendo ciò sarebbe stata distrutta metà di Dominaria. Gerrard cominciò a riflettere sul da farsi,mentre Sisay gli consigliava di non fidarsi dell’uono responsabile della distruzione di Argoth e Terisiare. Karn aveva un’altra idea. La Luna del Nulla in orbita attorno a Dominaria era un antico dispositivo Thran in orbita attorno a Dominaria formato da incredibili quantità di mana bianco. Distruggendo la luna e portando il suo mana bianco su Dominaria avrebbe cancellato Yawgmoth dalla faccia della terra. Urza si oppose all’idea,ma il resto delle squadra era d’accordo che questo era migliore che distruggere un intero emisfero. La Cavalcavento volò verso la Luna del Nulla,lanciandola come una cometa nel cuore di Yawgmoth. Ma non accadde nulla. Benché notevolmente ferito,Yawgmoth impiegò un solo secondo per guarirsi. In un istante, le speranze di Dominaria vennero frantumate. Il mana bianco che era stato raccolto per oltre novemila anni non bastava a fermare Yawgmoth. Non c’era più nulla da fare. Sconfitto, Gerrard crollò sulla piattaforma della Cavalcavento,sapendo che presto la nave avrebbe dovuto atterrare. Yawgmoth intensificò il suo assalto. Ora il signore della devastazione distruggeva tutto ciò che incontrava,senza curarsi di risuscitare i morti per farli combattere per lui. Già la nube di Yawgmoth ricopriva l’intero piano,e ad ogni suo battito cardiaco morivano migliaia di vite. Sarebbe forse bastata mezz’ora per vedere la fine completa di Dominaria. Urza aveva un altro piano,che Gerrard accettò senza neanche ascoltare. Qualunque fosse il piano, Dominaria non aveva alternative. Gerrard incontrò la sua squadra di comando un’ultima volta,congedandosi da loro con affetto. Sisay, Tahngarth, Orim e Squee potevano soltanto domandarsi quale fosse il piano di Gerrard,che era ignoto persino a Gerrard stesso. Gerrard, Urza e Karn si incontrarono nella sala macchine,in cui Urza rivelò cos’era veramente l’Eredità. Non era un insieme di potenti artefatti che avrebbero potuto distruggere Yawgmoth. Era un insieme di artefatti con la capacità di svilupparsi ed evolversi,come aveva fatto Karn nel suo millennio di vita. L’Eredità aveva ora raggiunto il massimo della sua potenza ed era il momento di scoprire se funzionava. Ma per fare ciò c’era bisogno della Mightstone e della Weakstone che erano gli occhi di Urza. Con le mani tremanti,Gerrard estrasse le gemme dal cranio di Urza. Gerrard aveva ucciso ancora una volta il proprio creatore. Gerrard dispose le pietre all’interno del corpo di Karn,senza sapere che altro fare. L’ultima cosa che Gerrard ricordava era una mano fantasma che lo condusse con lei in una grande luce. L’Eredità ebbe successo. Yawgmoth appassì e morì. Tutti i Phyrexiani su Dominaria vennero uccisi. Benchè l'intero piano fosse in rovina, il sacrificio di Gerrard ed il genio di Urza avevano vinto. Gerrard aveva provato troppo dolore per una vita così corta. Urza aveva mentito quando aveva detto a Gerrard che dando tutto avrebbe guadagnato tutto. Invece Gerrard aveva dato la vita per far sì che la vita continuasse,non solo in tutta Dominaria,ma in tutta Dominia.Il giovane non aveva mai desiderato una parte in questa guerra e personalmente aveva perso,pur avendo salvato il mondo. La forza dell’esplosione aveva scagliato fuoribordo Tahngarth,Squee,Sisay ed Orim. Miracolosamente riuscirono a scampare alla distruzione solo con piccole lesioni. Mentre guardavano in cielo,potevano solo stare a guardare l’ultimo sacrificio di Gerrard. L'invasione di Phyrexia era finita. Intanto anche i Titani sopravvissuti si erano fatti strada combattendo fino alla Nona Sfera di Phyrexia,dove Freyalise aveva personalmente posizionato una Bomba dell’Anima ed era riuscita a distruggere una volta per tutte l'orrendo regno di Yawgmoth.(o almeno così pare leggendo il flavor della perniciuos deed,non ho trovato nulla di sicuro a riguardo) Un anno dopo,i resti della squadra e della Coalizione si riunirono a commemorare tutti coloro che avevano perso la vita nel corso dell’invasione. Il luogo era un massiccio memoriale costruito in ricordo di coloro che avevano combattuto per la salvezza di Dominaria. Gli eroi dalle Cavalcavento si erano divisi. Orim era tornata a Mercadia dal suo amato Cho-Manno. Ora era giunto il tempo di ricostruire tutto ciò che l’invasione aveva distrutto.