Settori di interesse per le PMI
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Settori di interesse per le PMI
BRASILE I settori di interesse per le PMI Indice Descrizione dei Contenuti della sezione Fonti Modalità e tempistiche di aggiornamento Banco do Brazil: http://www.bb.com.br ANNUALE: questa sezione ha cadenza di aggiornamento annuale poiché i dati di solito vengono pubblicati dagli uffici di statistica ogni 12 mesi sulla base dello storico dell'anno in chiusura. AGRIBUSINESS - Brasile IL SETTORE TRAINANTE DELL’ECONOMIA 6.1) DATI STRATEGICI DEL SETTORE Il Brasile può vantare enormi potenzialità quanto concerne lo sviluppo del settore agroalimentare ed i settori ad esso collegati, compresi quelli ad alto valore tecnologico. Le condizioni climatiche, l'abbondanza e regolarità delle precipitazioni atmosferiche, la grande disponibilità di energia e di acqua (circa il 13% delle risorse di acqua potabile al mondo) e una disponibilità di terreni fertili di circa 90 milioni di ettari (circa il 20% della terra arabile al mondo) fanno del Brasile una potenza agroalimentare che nei prossimi dieci anni potrebbe diventare il primo mercato al mondo per quanto riguarda il settore dell'agribusiness. Attualmente i terreni occupati da fattorie ed aziende agricole in Brasile ammontano a circa 330 milioni di ettari, il 38,7% del territorio nazionale. Allo storico ruolo di grande produttore ed esportatore di beni alimentari, quali caffè, soia, carne e frutta, il recente progresso tecnologico sperimentato dal Paese ha permesso al Brasile di investire nell'innovazione delle tecniche di produzione agro‐alimentare. L'agribusiness è stato il settore produttivo a maggior crescita del Paese nell'ultimo decennio. Se si considerano anche i biocarburanti, il settore è responsabile del 25% del PIL del Paese e di oltre il 35% delle sue esportazioni. Questi elementi hanno iniziato ad attirare l'interesse di numerosi investitori internazionali, non solamente statunitensi o europei, che hanno iniziato a sviluppare progetti ed investimenti stimolando così la crescita del settore, anche dal punto di vista delle opportunità occupazionali. Un ruolo rilevante stanno inoltre giocando vari fondi di investimento internazionali. Tra i settori maggiormente coinvolti: l'industria dei macchinari, chiamata a rispondere alla sfida di fornire le tecnologie per migliorare semina, coltivazione e raccolta; l'industria delle sementi, dei fertilizzanti e dei pesticidi; la produzione di etanolo e biocarburanti vari. l'industria del packaging e della conservazione dei prodotti agricoli e delle carni Il profilo delle aziende operanti nell'agribusiness brasiliano è cambiato notevolmente nel corso degli ultimi 5‐10 anni. Fino alla fine del decennio scorso il mercato era quasi completamente dominato dalle cosiddette compagnie multinazionili “A,B,C,D” ‐Archer Daniel Midlands (ADM), Bunge, Cargill and Louis Dreyfus ‐ soprattutto grazie alla loro capacità di sviluppare la produzione di soia e cereali nella regione del Mato Grosso. Ultimamente, le aziende locali stanno sviluppandosi a ritmi sostenuti con diverse tra le più dinamiche che hanno prodotto fatturati di decine o centinaia di milioni di dollari, fino a superare il miliardo di dollari. Nel triennio precedente alla crisi internazionale (2006‐2009) aziende come Cosan, Marfrig e JBS hanno sviluppato crescite negli utili, rispettivamente del 153%, 351% e 698%. Per quanto riguarda i mercati di sbocco dell'export brasiliano, la Cina è attualmente il principale mercato per i prodotti dell'agribusiness brasiliano e mercati importanti in rapida espansione sono rappresentati dall'Europa orientale, dal Medio Oriente e dal continente africano. Istituto brasiliano di geografia e statistica (IBGE): www.ibge.gov.br EXAME: http://exame.abril.com.br/ 6.2) MODALITÀ DI PENETRAZIONE DEL SETTORE E DEL MERCATO Le possibilità di ingresso nel settore dell'agribusiness brasiliano sono numerose e diverse e riguardano sia lo sviluppo di attività di esportazione che quello di investimenti produttivi in loco. Per quanto concerne il mercato interno, i consumi stanno aumentando di pari passo al crescere delle condizioni socio‐economiche della popolazione ed in particolare all'aumento della classe media. Tra i principali ostacoli al successo degli investimenti nell'agribusiness, vi sono alcuni dei più comuni limiti del sistema produttivo e logistico del Paese, come la carenza o inadeguatezza delle infrastrutture di trasporto, le difficoltà di accesso al credito, la mancanza di personale qualificato, sia a livello tecnico che di management delle imprese del settore ed i vincoli imposti da governo federale ed autorità locali sull'acquisto e sfruttamento della terra e, non da ultimo, la questione dell'elevato livello di tassazione tuttora esistente, che in alcuni casi, anche se sempre meno frequenti, continua a rendere più competitivi i prodotti importati dai competitors del Paese rispetto alla produzione interna. Camere di Commercio nazionali, Società di Consulenza per l'Internazionalizzazio ne, Banche d'Affari. ANNUALE: anche in questa voce l'aggiornamento è annuale poiché vengono date delle informazioni strategiche di massima che non cambiano nel corso dell'anno. 6.3) INFORMAZIONI E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE Diverse aziende italiane hanno sviluppato la propria presenza in questo comparto. Le opportunità per le imprese italiane emergono in quasi tutte le aree di attività di questo settore con possibilità che vanno dallo sviluppo di IDE per produzioni in loco fino al supporto manageriale, tecnologico e formativo delle imprese brasiliane. Le imprese straniere in generale e quelle italiane in particolare sono attratte dal mercato brasiliano dell'agribusiness anche a causa dell'elevata richiesta di investimenti provenienti dalla aziende locali, che spesso devono fare i conti con le difficoltà di accesso al credito legate alla bassa predisposizione degli istituti locali a finanziare attività ritenute a rischio, ed agli elevati tassi di interesse, superiori al 10%. Le imprese italiane sembrano poter disporre di solido vantaggio competitivo rispetto alle altre imprese locali e straniere operanti sul mercato, laddove abbiano expertise strategiche che consentano una maggior penetrazione del mercato. E' il caso di settori di nuovo sviluppo come quello enogastronomico) e dell'agro‐turismo, che offrono significative opportunità anche in altre aree del Centro e Sudamerica. Inoltre non va dimenticata la presenza di circa 25 milioni di cittadini di origine italiana, che rappresentano sia un target per i prodotti italiani sia interessanti canali di penetrazione dei vari brand nostrani. E' utile ricordare che spesso i consumatori brasiliani non sono sufficientemente consapevoli della provenienza di molti prodotti alimentati, tra i quali quelli italiani. Fonti specialistiche: Agenzie di Stampa specializzate, Servizi di Informazioni alle Imprese, Sistemi informativi delle Fiere ed eventi commerciali, Desk Esteri Promos. ANNUALE: le informazioni che vengono date sono di tipo strategico e quindi valide durante l'anno in esame. 6.4) PROSPETTIVE DEL MERCATO Le prospettive per il mercato dell'agribusiness brasiliano sono buone con una crescita stimata del comparto del 40% entro il 2020. Attualmente solo un ottavo del territorio brasiliano coltivabile viene effettivamente sfruttato. I crescenti investimenti pubblici e privati e il rapido sviluppo tecnologico possono incrementare aree produttive e tassi di produttività delle stesse. Nei prossimi 5‐10 anni, il Brasile è destinato ad incrementare o mantenere le sue attuali posizioni di leadership nel mercato internazionale dei beni agroalimentari. Tra i prodotti con le maggiori prospettive di crescita ci sono: zucchero (50% del mercato globale entro il 2020), pollame (48%), semi di soia (36%). Rielaborazioni ed analisi degli esperti del Progetto New Deal. Questa sezione verrà aggiornata in funzione delle altre informazioni fornite e delle modalità di erogazione delle informazione del database. Indice Descrizione dei Contenuti della sezione Fonti Modalità e tempistiche di aggiornamento SETTORE MACCHINARI - Brasile Un segmento di mercato interessante per le PMI italiane 7.1) DATI STRATEGICI DEL SETTORE Il mercato brasiliano delle attrezzature e macchinari per l'industria manifatturiera leggera è tra i più interessanti a livello mondiale. Oltre ai macchinari per la lavorazione dei prodotti tessili e del legno, spiccano i macchinari per la lavorazione dei metalli, della ceramica, del legno, della pietra e delle materie plastiche. Per quanto riguarda il settore tessile, negli ultimi anni il Brasile è sempre stato tra i primi 5 esportatori al mondo di prodotti tessili (raggiungendo anche il terzo posto), occupando una quota di export mondiale di circa il 9%. Produzione ed export di cotone forniscono un significativo contributo alle entrate di valuta estera nel Paese. Nel 2009, il valore della produzione di cotone ha raggiunto 2,6 miliardi di euro, pari al 3% della produzione agricola totale del paese. Nel settore sono impegnate quasi settemila aziende. Nonostante la forte concorrenza dei manufatti provenienti dai Paesi asiatici (Cina in primis), gli investimenti in macchinari tessili sono aumentati del 46% nel 2010 rispetto al 2009. Nel 2009, gli investimenti in macchine ed attrezzature per il comparto tessile hanno raggiunto 811 milioni di US$. Le importazioni brasiliane di macchine tessili hanno presentato nel 2010, un aumento del 24,73% rispetto al precedente anno, per un valore pari a 385,7 milioni di Euro. Uffici di Statistica, Associazioni di Categoria, Banche Centrali 7.2) MODALITÀ DI PENETRAZIONE DEL SETTORE E DEL MERCATO In genere l'importatore locale brasiliano può contare su procedure semplificate per importare i macchinari dall'estero, anche se negli ultimi anni sono stati introdotti vincoli per contrastare la concorrenza delle produzioni interne. Secondo la legislazione brasiliana, l‟importazione di macchinari e attrezzature usati è consentita se non è disponibile un'equivalente produzione nazionale. Sempre a protezione della produzione interna, i dazi doganali per l‟importazione di macchinari ed attrezzature produttivi nuovi deve essere oggetto di verifica da parte del Dipartimento delle Operazioni di Commercio Estero, che ne controlla la similarità rispetto alla produzione nazionale. Tra i limiti all'esportazione dei macchinari italiani vanno infatti tenuti in considerazione ruolo e influenza delle associazioni produttrici brasiliane del settore, che possono contribuire a rendere più complesse le procedure per l'importazione. Ministério do Desenvolvimento, Indústria e Comércio Exterior: 7.3) INFORMAZIONI ED OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE Tra i settori più significativi in termini di penetrazione commerciale italiana nel mercato brasiliano spiccano le varie tipologie di attrezzature e macchinari per l'industria manifatturiera leggera, nelle quali il nostro Paese è riconosciuto tra i leader mondiali, e che ricoprono buona parte dell'export italiano verso il Brasile. A livello regionale, il mercato brasiliano rappresenta il principale mercato di sbocco dell’area sudamericana per le esportazioni di macchinari italiani. Nel periodo gennaio‐ottobre 2011, i principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di macchine utensili sono stati la Cina (+11,5% rispetto ai primi dieci mesi del 2010), Germania (+55,9%), Stati Uniti (+104%), Brasile (+60,2%). Le importazioni di macchine per la lavorazione della plastica e della gomma da parte del Brasile sono cresciute del 33,8% nel 2010 rispetto al 2009 ed un trend positivo è stato rilevato anche nella prima metà del 2011. L’Italia si mantiene come primo fornitore, in assoluto, di macchine per cuoio e calzature in Brasile, detenendo il 91,43% della partecipazione nel valore importato nel 2010. Nella prima metà del 2011, le esportazioni di macchinari per la lavorazione del legno hanno visto una crescita del 25,1% a livello mondiale, per un valore complessivo di 768,2 milioni di euro. Il Brasile rappresenta il sesto mercato di sbocco per le esportazioni italiane (31,7 milioni di euro, 4,1% del totale dell'export), dietro a Francia, Germania, Russia, Polonia e Stati Uniti. Altro settore di grande rilevanza per l'export italiano è quello dei macchinari per la lavorazione del tessile. La partecipazione italiana nel comparto dei macchinari per il tessile in Brasile ha subito, nel 2010, un incremento del 77,8% rispetto al 2009, per un valore pari a 65,9 milioni di Euro e si colloca al secondo posto nella graduatoria dei paesi fornitori. Nello specifico, i principali concorrenti dell’Italia, nel 2010 sono stati: Germania (26,5%), Giappone (13,3%), Svizzera (11,5%), Cina (9,3%). http://www.mdic.gov.br Rielaborazioni ed analisi degli esperti del Progetto New Deal. ANNUALE: anche in questa voce l'aggiornamento è annuale poiché vengono date delle informazioni strategiche di massima che non cambiano nel corso dell'anno ANNUALE: le informazioni che vengono date sono di tipo strategico e quindi valide durante l'anno in esame. 7.4) PROSPETTIVE DI MERCATO Le previsioni mostrano una crescita costante del mercato dei macchinari in Brasile per il prossimo quinquennio. I piani di sviluppo promossi dal governo brasiliano, la crescita della domanda interna e l'organizzazione dei prossimi eventi sportivi internazionali (Campionati del mondo di calcio nel 2014 e Olimpiadi estive di Rio de Janeiro nel 2016) forniranno un forte stimolo all'aumento della domanda di macchinari in vari comparti, dall'edilizia, alle infrastrutture, all'agricoltura. Il mercato brasiliano delle macchine utensili per la lavorazione dei metalli, sistemi di automazione e robot è stimato in circa 1 miliardo di euro, di cui oltre la metà è fornito da aziende straniere. L'Italia rappresenta il quarto produttore al mondo e secondo in Europa per fatturato. il Brasile costituisce il sesto mercato di destinazione delle esportazioni settoriali italiane, dopo Germania, Cina, Stati Uniti, Francia e Russia, con ampi margini di crescita. Il settore dei macchinari per la lavorazione della plastica è in forte crescita e le importazioni di macchine per la lavorazione della plastica e della gomma da parte del Brasile sono cresciute significativamente negli ultimi anni. Nel comparto dei macchinari per il tessile, le prospettive dell'export italiano sono legate all'evoluzione della produzione interna, che negli ultimi anni ha eroso quote di mercato rilevanti, assieme alle importazione da parte di competitors asiatici. Rilevanti opportunità rimangono legate ai processi di innovazione tecnologica. Rielaborazioni ed analisi degli esperti del Progetto New Deal. ANNUALE: le informazioni che vengono date sono di tipo strategico e quindi valide durante l'anno in esame. Indice Descrizione dei Contenuti della sezione Fonti Modalità e tempistiche di aggiornamento Uffici di Statistica, Associazioni di Categoria, Banche Centrali ANNUALE: anche in questa voce l'aggiornamento è annuale poiché vengono date delle informazioni strategiche di massima che non cambiano nel corso dell'anno SETTORE LUSSO – Brasile Un segmento di mercato interessante per le PMI italiane 8.1) DATI STRATEGICI DEL SETTORE 8.2) MODALITÀ DI PENETRAZIONE DEL SETTORE E DEL MERCATO Fatta eccezione per l'India, che si sta dimostrando il mercato emergente per eccellenza nel settore del lusso, il Brasile sta crescendo di pari passo con le altre economie dell'area BRICS ed emergenti e rappresenta la più rilevante economia nella regione latinoamericana. L'alta moda è il settore più promettente del mercato del lusso brasiliano, con il 26% del totale, con un terzo del mercato gestito da operatori stranieri. Segue il mercato delle scarpe, con il 19%, quello dell'abbigliamento e degli accessori (18%), e altri mercati, come quello della cosmesi e profumeria (25% del totale), degli alimentari (12%) e dei gioielli (11%). Il 61% del mercato è coperto dal retail. Il miglioramento delle condizioni socio‐economiche, la passione per il design, la diffusione dei media e l'aumento del numero di brasiliani che si reca all'estero (Stati Uniti ed Europa in particolare) per lavoro, studio o vacanza, stanno contribuendo a diffondere in Brasile la conoscenza e l'attrazione verso i principali brand internazionali e ad alimentare gli acquisti di beni di lusso. I designer di abbigliamento e scarpe, ad esempio, hanno iniziato ad aprire i loro negozi nei grandi centri commerciali ed outlet del paese, principalmente a San Paolo, come nel caso del quartiere "Jardins" o nei più prestigiosi shopping center: Shopping Iguatemi e Shopping Cidade Jardim. Tra i principali marchi internazionali, spiccano: Louis Vuitton, Hermès, Giorgio Armani, Marc Jacobs, Chanel e Gucci. Il Brasile è anche uno dei mercati sotto osservazione per il cosiddetto “lusso accessibile”, rappresentato dai beni di consumo “design intensive” dei settori alimentare, arredamento, calzature, abbigliamento e accessori realizzati con materiali di qualità, con esclusione della fascia del lusso più elevato. Il Brasile appartiene a quel gruppo di Paesi che posseggono un ancora limitato grado di modernizzazione ed un basso indice di sviluppo commerciale. Il commercio è ancora caratterizzato da reti di vendita di piccole dimensioni e spesso specializzate e da catene di distribuzione lunghe ed articolate. Vi è poi un ruolo molto rilevante del commercio informale e della contraffazione. Tuttavia, negli ultimi anni, il governo brasiliano e le autorità locali hanno preso numerose iniziative per limitare questi ultimi aspetti, mentre lo sviluppo di reti di franchising e la crescita di grandi magazzini e centri commerciali ha migliorato in parte i canali distributivi. Il settore del retail offre uno scenario estremamente frammentato e competitivo, in cui i grandi gruppi nazionali ed esteri stanno acquisendo catene minori al fine di realizzare economie di scala e aumentare la loro quota di mercato. Nel campo dell'abbigliamento, ad esempio, su circa 22.000 imprese associate, soltanto 600 sono considerate di grandi dimensioni, mentre il 97% circa è composto da piccole imprese (77%) e imprese di medie dimensioni (il 20%). I grandi gruppi occupano solo il 3%. Queste imprese tendono ad operare in specifici settori, come quello delle calze, maggiormente automatizzato e standardizzato e con minori vincoli rispetto elle evoluzioni del design ed alle tendenze della moda. Alcune grandi compagnie operano anche nella maglieria e nella produzione di jeans e intimo. Un ruolo spesso limitante all'ingresso di prodotti italiani in Brasile è svolto dalle organizzazioni sindacali e di categoria nel forzare il governo verso l'adozione di barriere non tariffarie. Fonti specialistiche: Agenzie di Stampa specializzate, Servizi di Informazioni alle Imprese, Sistemi informativi delle Fiere ed eventi commerciali, Desk Esteri Promos. 8.3) INFORMAZIONI ED OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE Sia nel settore del lusso che del lusso accessibile esistono ampi margini di crescita per la penetrazione di prodotti e design italiani, verso i quali c'è una costante attenzione e interesse da parte dei consumatori brasiliani di fascia medio‐alta e alta. Il buono stato dei rapporti economici e commerciali tra Italia e Brasile rappresenta un solido punto di partenza per considerare il successo per il mantenimento e lo sviluppo del business italiano del lusso e del lusso accessibile. Le forti affinità culturali, che si manifestano soprattutto nell'attenzione al design ed all'innovazione italiana, sia per quanto concerne l'evoluzione delle mode legate all'abbigliamento ed agli accessori, ai gioielli ed al design, sia per quanto concerne i modelli organizzativi. Le aziende italiane guardano al mercato brasiliano con rinnovato interesse per via dei suoi elevati tassi di crescita, della sana gestione macroeconomica dell’ultimo decennio e delle potenzialità esistenti. Nel mese di aprile 2012, la griffe italiana Gucci ha aperto nello Shopping Center “Cidade Jardim” a San Paolo, il suo terzo negozio, dopo quelli aperti nel 2009 e 2011 presso gli Shopping Center di Iguatemi a San Paolo e a Brasilia. Esistono ampi margini di penetrazione commerciale nel comparto del lusso. Il peso ancora limitato del nostro export verso il Brasile risente delle difficoltà legate all’incidenza dei dazi doganali ed alla particolare stratificazione del mercato brasiliano. Nonostante ciò, molte aziende italiane, dalle grandi compagnie alle piccole e medie imprese, si sono affacciate solo di recente su questo mercato o non hanno ancora deciso di approfondirne la conoscenza e quindi le possibilità di penetrazione in relazione ai loro prodotti e servizi. Fonti specialistiche: Agenzie di Stampa specializzate, Servizi di Informazioni alle Imprese, Sistemi informativi delle Fiere ed eventi commerciali, Desk Esteri Promos. ANNUALE: le informazioni che vengono date sono di tipo strategico e quindi valide durante l'anno in esame. 8.4) PROSPETTIVE DEL MERCATO Nonostante la rapida crescita dimostrata negli ultimi cinque anni, il mercato del lusso ha notevoli margini di crescita. Attualmente riguarda poco più dell'1% della popolazione ma con il costante incremento dei consumatori della classe media nei prossimi anni, i principali marchi che operano prevalentemente nel settore del retail di lusso si aspettano infatti un incremento numerico della loro clientela. Fattore rilevante nello stimolare i consumi è anche la rapida ed estesa diffusione dei metodi di pagamento differiti, come le carte di credito. Il numero di brand internazionali del lusso in Brasile è destinato ad aumentare nei prossimi anni. A San Paolo, l'apertura dello shopping centre, Iguatemi JK, attirerà almeno una ventina di nuovi marchi della moda di lusso, come Lanvin, Balenciaga, Goyard e Topshop. Tale sviluppo non sarà tuttavia concentrato solo nelle metropoli "classiche" del lusso brasiliano: San Paolo e Rio de Janeiro. Studi recenti indicano che le aziende del settore stanno pianificando di penetrare i mercati della regione nord‐orientale, che negli ultimi anni sta sperimentando una rapida crescita economica, come le città di Salvador e Recife ma anche le città meridionali, con Porto Alegre e Curitiba in testa. Sebbene non possa vantare i livelli di attrattività di Paesi come Russia, Emirati Arabi, Cina, Arabia Saudita, il Brasile è destinato a vedere incrementare la quota di consumatori “lusso accessibile”, anche in considerazione del costante aumento della ricchezza procapite. Basti pensare che si prevede che entro il 2015 in Brasile si affacceranno oltre 6,5 milioni di consumatori il cui reddito pro capite annuo avrà superato i 30.000 dollari. Inoltre, gran parte del consumo di “lusso accessibile” dipende dalle donne e dalla loro aumentata capacità di spesa per consumi, soprattutto per quanto concerne i Paesi in via di sviluppo, tra cui il Brasile. Da questo punto emerge la necessità da parte dei produttori internazionali di adeguarsi alle evoluzione del mercato brasiliano, che, così come altri mercati dell'emisfero sud, hanno attratto l'interesse dei grandi produttori e rivenditori europei grazie alla potenziale complementarietà delle stagioni, che oppongono estate a inverno e viceversa. Ciò non riguarda solamente abbigliamento ed accessori per la moda ma anche altri settori “design intensive”, come l'arredamento. Tuttavia, la crescente richiesta da parte dei consumatori brasiliani di fascia media ed alta di prodotti al passo con le mode locali rappresenta un evidente ostacolo alle strategie fino ad oggi adottate dai grandi marchi italiani o europei di “smaltire” verso la fine dell'anno scorte in eccedenza o sovrapproduzioni delle collezioni primaverili o estive. In vista dell'evoluzione futura del mercato brasiliano, i produttori europei che vorranno intercettare i gusti dei consumatori dovranno sviluppare specifiche linee di prodotti, nei giusti periodi. Rielaborazioni ed analisi degli esperti del Progetto New Deal. Questa sezione verrà aggiornata in funzione delle altre informazioni fornite e delle modalità di erogazione delle informazione del databas A cura di: Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano Guida elaborata con i dati disponibili a gennaio 2012 Copyright © Promos 2012 – Tutti i diritti riservati