I denti dei nostri bambini

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I denti dei nostri bambini
I denti dei nostri bambini
“Il bravo genitore si vede dai denti del bambino”
La salute dei denti dei nostri figli dipende da noi. Gran parte delle carie dei bambini si
verifica perché i genitori lo permettono. Non è un'altra incombenza per papà e mamma (ne hanno
già tante…), ma sapere che le nostre abitudini si concretizzano nella salute orale dei bambini.
Già dalla gravidanza le nostre abitudini influiscono sulla salute dei nostri figli. Infatti ci sono molti
studi che provano come le infezioni gengivali possono raggiungere il feto causando un aumento dei
parti prematuri. Per questo durante la gravidanza è bene rivolgersi al proprio dentista soprattutto se
notiamo i seguenti segni:
• le gengive si gonfiano e diventano rosse
• le gengive sanguinano facilmente allo spazzolamento o usando il filo
• troviamo spesso della placca biancastra attorno a denti e sopra le gengive
I batteri durante il sanguinamento e l’infiammazione gengivale possono raggiungere il feto dove
alterano alcune risposte, riducendo il peso e indicendo un parto prematuro. Per questo è bene
informare subito il dentista di questo nuovo stato in maniera che si possa programmare un sistema
di controlli e di sedute di igiene orale per evitare tali rischi.
Dopo la nascita il dentista diventa un valido aiuto per permettere ai nostri bambini di mantenere i
denti sani. Ciò che dobbiamo fare è seguirli per sviluppare in loro l’utile abitudine all’igiene orale.
10 metodi perché i nostri bambini crescano senza carie
1. Inizia a portare il tuo bambino dal tuo dentista di fiducia (verso i 4 -5 anni). Il dottore e
l’igienista potranno insegnargli la giusta maniera di pulirsi i denti, usando le parole e le tecniche
corrette.
2. Lascia che sia il bambino a scegliere da solo il suo spazzolino. Ci sono molti spazzolini colorati
per bambini. Attenzione alle setole che devono essere morbide e alla testa dello spazzolino che
deve essere piccola e arrotondata così da non danneggiare le gengive del bambino.
3. Non occorre usare il dentifricio. Se proprio il bambino lo desidera sceglietene uno per bambini.
Usatene pochissimo perché tendono ad inghiottirlo, meglio se dopo i 6 anni.
4. Se hai più di un bagno metti lo spazzolino del bambino in ognuno di questi, per far si che sia
comodo lavarsi i denti.
5. Usare scritte adesive o altri segnali ( sul fondo del piatto del bambino durante la cena) o sul
cuscino prima di andare a letto, che gli ricordino di andare a lavarsi i denti
6. Lava i denti ai giocattoli dei tuoi figli e lascia che ti aiutino. Questo rinforza l’idea che pulire i
denti è importante (tuo figlio diventerà il “dentista” dei giocattoli….)
7. Premia i suoi sforzi per lavarsi i denti e complimentati per i risultati che raggiunge. Loro sono
molto attenti e contenti del fatto che tu li lodi (o che li noti). Il positivo effetto dello
spazzolamento verrà rinforzato.
8. Dai ai bambini dei libri che parlano dello spazzolamento.
9. Molto importante non dire mai: “Lavati i denti e poi vai a letto”. Ai bambini non piace andare a
dormire e associare la pulizia dei denti al fatto di dover andare a dormire può essere vissuto
come punizione. Meglio dire “Lavati i denti e poi vedi 5 minuti di cartoni animati” così assocerà
tale azione ad un premio…e poi si va a letto.
10. E per finire, affinché il bambino impari con gli esempi, controlla che tuo figlio ti veda mentre ti
lavi i denti ed usi il filo, ogni giorno. Va bene per lui e va bene per te.
Dr.Tiziano Caprara
DOMANDE
Mio figlio non si lava i denti se non metto il dentifricio, ma poi se lo mangia tutto. Cosa devo
fare?
Il dentifricio non è essenziale nell’igiene dei denti dei bambini anche perché spesso lo usano come
“merenda”. Tuttavia crea un associazione piacevole (gusto buono) all’azione di lavarsi i denti. Per
questo possiamo continuare a mettere il dentifricio calando ogni giorno la quantità, fino ad arrivare
a sporcare solo leggermente lo spazzolino. Al bambino diremo che lo facciamo “perché così dura di
più, altrimenti dobbiamo lavarci senza”. Lui sarà d’accordo.
Sembra che lavarsi i denti sia una tortura. Poi una volta che insisto mio figlio di 6 anni va in
bagno e in 30 secondi ha finito, lasciando metà denti sporchi…e allora inizio a sgridarlo.
Come fare?
Probabilmente ha collegato l’esperienza di lavarsi a qualche evento non piacevole (andare a letto) e
quindi tale azione corrisponde al fatto di dover per forza andare a dormire. Se invece mezz’ora
prima riusciamo ad associare tale azione ad un evento piacevole (“Lavati i denti e poi puoi guardare
5 minuti di cartoni animati, ma solo se sono perfettamente puliti” Oppure “Lavati i denti e poi, se li
hai lavati bene, puoi giocare per 15 minuti”) viene vissuto come gioco e il suo atteggiamento
cambierà completamente.
Io e mio marito abbiamo avuto sempre bisogno del dentista fin da piccoli. Non penso che
cambierà molto per mio figlio. E’ genetico.
Senz’altro la consistenza dei denti e l’aspetto delle gengive (più o meno spesse) possono essere
ereditati. Quello che non si eredita sono i batteri. La carie è una malattia infettiva e quindi anche se
abbiamo una struttura più delicata, una buona igiene può ridurre i danni causati dai batteri. Non
solo, ma se sappiamo di avere i denti “più deboli” dobbiamo insistere maggiormente con l’igiene.
Una buona igiene può vincere anche sui difetti genetici. Se invece ci rassegniamo, allora la nostra
pulizia sarà ancora più scarsa peggiorando i danni causati da batteri. In questo caso però non
dovremmo dare la colpa alla genetica (equivarrebbe ad una scusa), ma solo a noi stessi. Come
genitori, se abbiamo sofferto nel curare i denti , dobbiamo insistere con i nostri figli affinché non
debbano subire gli stessi patimenti. Quindi più igiene e controlli dal dentista.
Dr.Tiziano Caprara