elettroradio informazioni

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elettroradio informazioni
elettroradio
informazioni
elettroradio
informazioni
PERIODICO TRADE LEADER NEL SETTORE ELETTRONICA E INFORMATICA DI CONSUMO * ANNO 53 *
Ogni ambiente
si riempie di
musica con i
sistemi wireless
multiroom di
Sonos
Il futuro
dell’elettronica
va di scena a
Hong Kong
Sport e hi-tech:
un sodalizio
destinato a far
del bene al
mercato
Desideri sotto
l’albero:
un tablet
per maestro
e compagno
di giochi
Nuove console
e nuovi titoli
danno vigore
al gaming di
Natale
ROUTER
BRIDGE
Ei-Elettroradio
Informazioni
Periodico Trade
per industrie
e distribuzione
• Audio • Video
• Elettrodomestici
• Informatica
• Telecomunicazioni
anno LIII
nov/dic 2013
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A.N.E.S.
in questo numero:
6
8
12
18
Italia, Trade
33
Eventi
20
Hong Kong Electronics Fair:
tempo di affari
Social
Sport e tecnologia: un binomio
a prova di social
2.0 è il tempo da battere
di Roberto Zarriello
22
38
40
Il verde che attrae
di Arch. Olivia Carone
24
42
Aziende
Kärcher: qualità e affidabilità
da “professionisti” del pulito
R&D bianco
Il bianco che verrà
Focus tablet kids
Ai bambini piace “touch”
di Monica Renna
46
Milano Porta Nuova: una location
per pochi
di Pino Scabia
58
Focus GED
Basta coi panni stesi!
di Silvia Fissore
In-store
Dal “Point of Purchase”
al “Point of Permanence”
di Sara Romito
56
Focus Action Cam
L’hi-tech con le scarpe da ginnastica
di Silvia Castoldi
di Barbara Bianchi
54
Gaming
Il mercato di Natale scalda
i motori alla Games Week
di Raffaele Gomiero
50
e-commerce
Babbo Natale compra online
di Raffaele Gomiero
Psicology
Il problema del prezzo
Le motivazioni d’acquisto
di Dott. Paolo Zucconi
04 - 05
26
di Federico Cociancich
News
di Federico Cociancich
Periodico associato a:
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
Cover Story
Sonos: la “famiglia” si allarga
53
Dal web alla metropolitana
di Federico Cociancich
editoriale
F
Botti
di fine anno
inale d’anno col botto. Le “grandi
manovre” del trade, infatti, hanno
regalato a tutto il mercato un primo assaggio dei petardi della notte di San
Silvestro. Archiviata (si fa per dire) la
pratica aumento dell’IVA a tenere banco nei mercati eldom e consumer electronics sono ancora i retailer. E stavolta
non solo per la corsa alla promozione
urlata, ma per un’impennata improvvisa del processo di aggregazione in atto
ormai da tempo.
Dopo il definitivo via libera dei giudici
all’affaire DPS-FNAC, ecco infatti finalmente arrivare l’accordo, atteso ormai
da mesi, tra Dixons Retail e SGM Distribuzione che sancisce la nascita di una
nuova realtà distributiva che raccoglie
a sé le attività di entrambe le insegne
Unieuro e Marcopolo Expert. Un “colpo” per la società romagnola che, problematiche sindacali a parte, la proietta nell’Olimpo delle primissime realtà
distributive del nostro Paese. “Colpo”
ha cui ha risposto – un po’ a sorpresa – il socio Euronics Galimberti, accaparrandosi l’intero pacchetto azionario
di Derta Spa del presidentissimo Albino Sonato (il suo simpatico accento veneto ci mancherà sicuramente!): un’operazione che per la società brianzola
vale una previsione di chiusura d’anno
per un imponibile da ben 250 milioni
di euro.
Fermento anche sul fronte delle ristrutturazioni di vecchi store e delle
aperture di nuovi punti vendita, con
le insegne Trony, Expert, Mercatone
Uno, Metro Cash&Carry, Iperal, Coop e
Simply Market fortemente impegnate
nell’espansione e nel presidio dei loro
territori di riferimento.
E l’industria? Le aziende non stanno di
certo a guardare e, valzer di poltrone a
parte (tra cui si registra l’entrata di Paolo Sandri in TP Vision: un cambio che,
sicuramente, non mancherà di far sentire le sue ripercussioni sul mercato Tv),
si preparano al Natale a suon di prodotti all’avanguardia e rinnovamento
delle loro strutture interne e del management. Molte le novità da mettere
infatti sotto l’albero, dallo smartwatch
di Samsung al Tv Oled curvo di LG, fino
ad arrivare alle nuove console di gioco
Xbox One e PlayStation4.
Ci siamo dimenticati di citare la crisi e
la riduzione dei consumi? Sinceramente, ci siamo stufati anche di parlarne,
un po’ per scaramanzia e un po’ per
sano ottimismo che, non dimentichiamolo, “è il sale della vita”. Purtroppo
c’è ancora e, stando alle parole di molti esperti economisti e di esponenti di
importanti istituzioni del nostro Paese,
forse la ripresa prevista per il 2014 tarderà ad arrivare. Ma tant’è.
Nel frattempo, grosse multinazionali
come Candy Group ed Electrolux hanno annunciato importanti ristrutturazioni interne, proprio per rispondere a questa situazione di emergenza;
emergenza che sembra non rientrare
per l’Antonio Merloni, la cui cessione
alla J.P. Industries ha ormai assunto i
connotati di un’autentica telenovela (di quelle, però, drammatiche, da
guardare con il fazzoletto a portata
di mano). Lo stesso dicasi per Indesit, bloccata al tavolo delle trattative
con istituzioni e parti sociali. Staremo
a vedere.
Sembrerà quindi forse retorico, ma non
resta altro che tornare a sperare nei
buoni auspici per il nuovo anno, confidando nella crescita dei nostri mercati che, non ci stancheremo di dirlo,
deve passare necessariamente per il
digitale.
Buone feste a tutti.
La Redazione
cover story
Sonos:
la “famiglia” si allarga
Nital distribuisce in Italia i prodotti audio della casa costruttrice
americana e rende disponibile un completo set di prodotti audio,
pensato per l’entertainment della casa
“R
iempi la tua casa di musica”, claim quanto mai azzeccato per illustrare le funzionalità e le potenzialità dei nuovi
prodotti Sonos, azienda americana specializzata nella produzione di sistemi audio Multiroom,
distribuiti in esclusiva in Italia da
Nital Spa. Dotazioni prettamen-
06 - 07
te tecniche e purezza del suono
a parte, progettate in realtà per
gli audiofili più incalliti ma messe a disposizione di chiunque, ciò
che più accomuna tutti i prodotti dell’azienda californiana è la
grande versatilità; caratteristica
che li rende quasi dei veri e propri dispositivi ibridi, a metà strada tra i tradizionali sistemi hi-fi
fissi e i più innovativi portable
media player, capaci, come sono,
di poter essere posizionati in ogni
angolo della casa, grazie alle più
moderne piattaforme wireless.
La gamma Sonos, difatti, si compone di numerose soluzioni, capaci di venire incontro a tutte
le differenti “esigenze d’ascolto” della famiglia, da quelle più
orientate all’entertainment, home cinema e gaming innanzitutto, a quelle più votate alla musica, di qualunque genere essa sia.
La “modularità” del sistema, inoltre, consente non solo di adattare i dispositivi alle esigenze fisiche degli spazi che si andranno
a sonorizzare, ma permette anche un’implementazione graduale dell’intero apparato audio, con
l’inserimento di volta in volta dei
dispositivi realmente utili e necessari per un migliore e più efficace ascolto e per la realizzazione
della soluzione ideale per la propria casa. L’estrema facilità di utilizzo, poi, ne fa dei reali dispositivi “plug and play”: non servono
infatti programmazioni o cablaggi complessi, ma basta davvero
un semplice tocco e i diffusori sono pronti all’uso.
Non solo. L’intero sistema Sonos
Wireless HiFi System può essere comodamente governato per
mezzo di una moderna applicazio-
a
ne gratuita (“Sonos Controller”),
disponibile sia per smartphone o
tablet iOS e Android che per notebook o desktop Microsoft o Mac.
Grazie a questa app è possibile dare una personale “impronta
musicale” alla propria abitazione, riproducendo ad esempio un
brano diverso in ogni stanza oppure eseguire lo stesso brano in
perfetta sincronia, regolando il
volume di ogni singolo diffusore.
O ancora, ascoltare in streaming
la propria libreria di iTunes, Spotify o Napster, i propri podcast o
i programmi radiofonici preferiti.
Indipendentemente dal device in
cui sono memorizzati, e, soprattutto, accedendo ai contenuti di
oltre 100mila stazioni radio internet gratuite provenienti da tutto il
mondo. Funzionalità avanzate, come la consultazione dei contenuti
in modalità touch, la possibilità di
creare proprie playlist e, addirittura, la ricerca vocale dei brani, li
rendono poi prodotti veramente a
prova di “pigri” e “pantofolai”.
Versatilità e qualità
del suono
La gamma di prodotti Sonos è
davvero ampia e adatto a qualsiasi tipo di esigenza.
Si va dalla PLAYBAR, una soundbar
dotata di ben nove amplificatori digitali di classe D, tre tweeter
e sei driver mid-range, appositamente studiata per tutti gli appassionati di home cinema e di videogame, ai sistemi sonori della
gamma PLAY, diffusori facilmente
trasportabili da una stanza all’altra dell’ambiente domestico. Senza dimenticare il modello SUB, un
dispositivo contraddistinto da un
design davvero d’impatto, equipaggiato con due amplificatori
digitali di classe D e due diffusori posizionati uno contro l’altro
in modo da annullare reciprocamente le vibrazioni ed evitando
eventuali dispersioni del suono
in tremolii del cabinet. Oltre alle
due porte acustiche perfettamente ottimizzate per migliorare sensibilmente le prestazioni, inoltre,
tutte le impostazioni dei filtri, l’equalizzazione attiva e l’allineamento del tempo del SUB avvengono digitalmente, per mezzo di
un avanzato sistema DSP che previene perdite di qualità dell’audio
L
’intero
sistema Sonos
può essere
comodamente
o di energia. La gamma PLAY si
compone invece di tre differenti
modelli: PLAY:5, diffusore a cinque vie con amplificatori dedicati,
con due tweeter, due driver midrange da 3” e un subwoofer da
3,5”; PLAY:3, sistema di diffusione
a tre vie con amplificatori dedicati in classe D, con un tweeter, due
driver mid-range e un bass radiator; il nuovissimo PLAY:1, sistema
di diffusione compatto e intelligente a due vie con amplificatori dedicati, dotato di un tweeter
e un mid-woofer da 3,5”. Molte
sono inoltre le peculiarità dei tre
modelli PLAY: PLAY:1, ad esempio,
è appositamente progettato per
resistere a elevati tassi di umidità, mentre PLAY:3 ha la possibilità di essere posizionato sia orizzontalmente che verticalmente;
PLAY:5, invece, vanta il rilevamento automatico audio line-in e
connettore per cuffie da 3,5 mm.
Per tutti e tre i prodotti, in più,
è possibile raggruppare due modelli per usufruire dei canali destro e sinistro.
Ai cinque modelli PLAY già citati, infine, vanno poi aggiunti i due
CONNECT e CONNECT:AMP, in grado di trasformare lo stereo e i diffusori in moderni lettori di musica
digitale da ascoltare in modalità
streaming, e BRIDGE, dispositivo
capace fungere da “ponte” tra il
router e i vari diffusori, potenziandone il segnale e diffondendone i contenuti in tutte le stanze
in modo semplice e veloce.
Grazie a CONNECT, infatti, è possibile integrare senza alcuna difficoltà l’home theatre o altri dispositivi audio amplificati già presenti
in casa all’interno del sistema musicale HiFi wireless Sonos; tra le
sue connessioni, difatti, sono presenti entrate analogiche RCA con
rilevamento automatico e linee in
uscita, sia analogiche che digitali.
Tra le dotazioni tecniche, inoltre,
sono presenti controlli dei toni e
del volume regolabili per l’ottimizzazione dei suoni, con regolazione specifica per la zona di bassi, alti, bilanciamento e loudness.
Il BRIDGE è invece la soluzione
ideale per installare Sonos quando il router non è nella stessa
stanza in cui si desidera ascoltare
la musica. E’ sufficiente connettere il BRIDGE al router e tutti i lettori Sonos possono stare ovunque
e operare in modalità wireless.
Il BRIDGE, infatti, dispone di uno
switch Ethernet a due porte che
consente di portare la connettività Internet standard a decoder,
DVR, Pc, console per i giochi o
all’unità NAS.
Inoltre, il BRIDGE estende il raggio di copertura della rete, consentendo di diffondere la musica
in modalità wireless e raggiungere gli angoli più remoti della casa.
governato per mezzo
dell’applicazione
gratuita “Sonos
Controller
news aziende
NUOVE NOMINE IN MICROSOFT ITALIA
NUOVA BRAND
IDENTITY
PER PHILIPS
Royal Philips ha presentato il suo
nuovo posizionamento di brand
incentrato sulla storia d’innovazione di valore per le persone
che la contraddistingue. Il nuovo posizionamento Philips vede
l’introduzione della nuova tag line “innovation and you”, radicata
nella convinzione che l’innovazione ha senso solo se risponde ai
bisogni e ai desideri insoddisfatti
delle persone. L’azienda ha presentato anche un nuovo design
del suo scudo, visibile sulla facciata della sede della società, ad
Amsterdam.
Il nuovo posizionamento del marchio vive nel lancio di una piattaforma di storytelling digitale, che
mostra un’ampia gamma d’innovazioni Philips che hanno un
impatto positivo sulla vita delle
persone. Accanto alla nuova tag
line, Philips ha presentato anche
il nuovo design del suo scudo.
Il nuovo design rivestirà un ruolo importante nella nuova identità di Philips evocando un legame emozionale, fondamentale
per una grande marca. Il nuovo
design dello scudo, pur conservando la familiarità dei propri elementi, è stato rinnovato per riflettere lo stile del XXI secolo e adeguarsi ai media digitali e ai canali
mobile.
08 - 09
Microsoft Italia ha annunciato il potenziamento della divisione Retail Sales & Marketing, all’intero del Gruppo Consumer
Channel di Microsoft Italia.
Stefania Duico (prima foto) è il nuovo
Direttore Marketing di Xbox con la responsabilità delle strategie consumer
marketing di Xbox in Italia, con l’obiettivo
di favorire ancora di più l’espansione nel
mercato italiano dei prodotti e dei servizi
Microsoft relativi a questo business. Stefania Duico ha la responsabilità del team
che cura il marketing di prodotto e la comunicazione di Xbox One, della storica
Xbox 360, della piattaforma Xbox Live,
degli accessori e dei videogiochi.
Alessandra Del Prete (seconda foto) assume l’incarico di Direttore Entertainment Strategy con l’obiettivo di definire le strategie di medio e lungo termine
legate alla piattaforma di intrattenimento e gaming di Microsoft, con particolare
attenzione per le partnership strategiche.
PAOLO SANDRI ENTRA IN TP VISION
TP Vision ha annunciato la nomina di
Paolo Sandri a nuovo Managing Director
del cluster Italia, Grecia, Cipro e Malta.
Il suo ingresso, fortemente voluto a livello internazionale, è legato al suo percorso professionale e alle sue intuizioni vincenti, che negli ultimi anni hanno portato
grandi innovazioni al settore.
In qualità di Direttore Generale, Sandri
assume la responsabilità di tutta l’azienda, coordinando il lavoro dei team di vendita, marketing, operations e finanziario.
MICHELA LUCCHESINI MARKETING
MANAGER DI BEKO ITALY
Beko Italy ha annunciato l’arrivo di Michela Lucchesini come nuovo Marketing
Manager, responsabile del marketing di
prodotto e della comunicazione per tutti
i marchi del Gruppo Arçelik.
Laureata in Economia Aziendale con indirizzo Marketing, Michela Lucchesini
proviene da Candy Hoover, dove ha ricoperto la posizione di Product & Trade
Marketing Manager Hoover dal 2011, e
precedentemente di Group Marketing
Manager Lavastoviglie. La sua decennale esperienza nel settore del bianco, la sua dinamicità e la sua professionalità daranno all’azienda un forte impulso per supportare la
crescita del marchio Beko in Italia e per raggiungere rapidamente, e
con qualità, gli obiettivi che le sono stati assegnati.
MAURIZIO
FINOCCHIARO
COUNTRY MANAGER
DI ELECTRONIC
ARTS ITALIA
Electronic Arts ha affidato a
Maurizio Finocchiaro la carica
di nuovo country manager della
sede italiana.
Finocchiaro, 44 anni originario di Catania, vanta una lunga
esperienza professionale e manageriale su diverse aree di business avendo ricoperto in passato ruoli di sempre maggiore responsabilità in importanti
multinazionali, come Mitsubishi
e Microsoft. In Electronic Arts
ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale dal giugno del
2004.
IL SETTORE AUDIO,
VIDEO, MULTIMEDIA
E ACCESSORI
DI PHILIPS
PASSA A WOOX
INNOVATIONS
Il settore Audio, Video, Multimedia e Accessori di Philips prende il nome dell’azienda WOOX
Innovations, una della più grandi
aziende dedicate al settore del
connected entertainment, con
un giro d’affari di 1,6 miliardi di
dollari e oltre 2.000 dipendenti
in tutto il mondo.
WOOX Innovations continuerà
il proprio impegno nei confronti del marchio di prodotti Fidelio.
L’azienda inoltre svilupperà ulteriori iniziative di marketing che
includono le già esistenti campagne ‘Obsessed With Sound’
e ‘You Need To Hear This’.
Michele Piemontese è stato
nominato amministratore delegato per i mercati Italia, Grecia,
Israele, Malta e Cipro.
Il nuovo management dell’azienda si completa con Alessandro De Mori, in qualità di
Responsabile Vendite, Domenico Rizzo, Responsabile del
Marketing e Trade Marketing,
mentre Raffaella Carraro ha
assunto la responsabilità del
Controllo di Gestione ed Elisa
Sala per la parte di Logistica e
Customer Service.
news trade
GALIMBERTI
ACQUISISCE DERTA
EXPERT SOMMA APRE A NOCERA SUPERIORE
IPERAL APRE A
CALOLZIOCORTE
Ha aperto i battenti lo scorso venerdì
15 novembre il nuovo iperstore a insegna Iperal di Calolziocorte (Lecco), situato in via Bergamo 4 in località Sala.
Il nuovo punto vendita si estende su
un’area di 2.300 mq, ed è dotato di 10
casse tradizionali e 4 self-service, un
parcheggio coperto da 250 posti auto
e un ristorante interno da 70 posti. Nel
punto vendita operano circa 90 addetti. Il bacino d’utenza è stimato in circa
20mila famiglie che popolano la parte
meridionale della provincia di Lecco.
Ha aperto i battenti lo scorso 7 novembre il nuovo negozio del socio
Expert Somma all’interno del Centro Commerciale “Nuceria” di via Petraro/Pucciani a Nocera Superiore (Salerno).
Il nuovo store ha una superficie di vendita pari a 1.300 mq e impiega
16 addetti alla vendita. Nei primi quattro giorni dall’inaugurazione sono
stati battuti 15.000 scontrini e registrate circa 40.000 presenze. La società punta a raggiungere un fatturato pari ai 10 milioni di euro annui.
SEI NUOVI PUNTI VENDITA COOP IN SICILIA
Sono ben sei i nuovi punti vendita inaugurati da Coop Sicilia. Le inaugurazioni sono iniziate lo scorso giovedì 14 novembre con il nuovo
IperCoop situato all’interno del parco commerciale “Le Zagare” di
Contrada Bottazzi a San Giovanni La Punta (Catania): uno store di
7.500 mq di superficie dislocato su due livelli.
Sempre il 14 novembre hanno aperto i battenti anche i due superstore Coop di via Fisichelli a San Giovanni La Punta (Catania) e di via
Nipitelli 1 a Zafferana Etnea (Catania), mentre Il 15 novembre è stata
invece la volta del superstore, a insegna Coop, di Modica (Ragusa),
situato presso la Strada Statale Modica/Ispica.
Le altre due aperture, infine, sono state effettuate il 21 novembre, uno
a insegna IperCoop presso il centro commerciale “Le Ginestre” di via
Marconi a Tremestieri Etneo (Catania), e uno a insegna Coop presso il
centro commerciale “Drupe” di via Pergolesi a Bronte (Catania).
TRE NUOVI STORE TRONY GRAZIE A DML E DICAL
AIRES ADERISCE A
CONFCOMMERCIO
L’Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati ha aderito
a Confcommercio-Imprese per l’Italia
uscendo, contestualmente, da Federdistribuzione, decisione presa dal Consiglio Direttivo dell’Associazione e accolta
dalla Confederazione.
Sempre all’interno dell’Associazione,
inoltre, Stefano Belinghieri ha assunto
la carica di Presidente di AIRES Servizi.
10 - 11
Galimberti S.p.A., aderente al Gruppo
Euronics, ha acquisito l’intero pacchetto
azionario della Derta S.p.A., anch’essa
aderente alla stessa insegna distributiva
e operante nel Triveneto.
L’operazione di acquisizione vede il passaggio di Derta S.p.A. dalla famiglia Sonato e dalla Butali S.p.A. al Gruppo Galimberti, già proprietario di un terzo del
pacchetto azionario.
Con questa acquisizione Galimberti
S.p.A. si configura con una rete vendita
di 34 megastore dislocati in cinque regioni del Nord e in Sardegna per una superficie di vendita di 66mila mq e la previsione di chiusura dell’anno in corso con
un giro d’affari imponibile di oltre 250
milioni di euro. Nella foto: Paolo Galimberti AD e Presidente di Galimberti Spa.
E’ stato inaugurato lo scorso giovedì 7 novembre il nuovo punto vendita a insegna Trony di via Egadi, 1 a Termoli (Campobasso), di proprietà del socio GRE DML Spa.
Il nuovo store, di 1.800 mq di superficie, è dotato di 2 casse e di un
parcheggio da 200 posti auto. Al suo interno operano 22 addetti alla
vendita, coordinati dal direttore Aldo Gianmaria.
Il nuovo negozio conta su circa 13.000 referenze e un bacino di utenza stimato di 35.000 potenziali clienti. Sempre DML Spa si è resa protagonista dell’apertura del nuovo punto vendita di San Benedetto del
Tronto (Ascoli Piceno), situato in via Pasubio 66 – Strada Statale 16
in Località Porto Ascoli, inaugurato lo scorso giovedì 21 novembre.
Presso il nuovo negozio, di 1.800 mq e dotato di 3 casse e di un parcheggio da 250 posti auto, lavorano 22 addetti alla vendita, coordinati
dal direttore Molesini Yuri. Il nuovo negozio conta su un totale di circa
13.000 referenze.
Giovedì 21 novembre è stata anche la volta del nuovo store Torny di
Sellia Marina (Catanzaro) situato all’interno del parco commerciale
“La Rocca”, dislocato lungo la S.S. 106, al bivio con la S.S. 180 per
Cropani (Catanzaro), parte integrante di Dical s.r.l. Presso il nuovo
negozio, di 800 mq e dotato di 3 casse e di un parcheggio da 500
posti auto, lavorano 10 addetti alla vendita, coordinati dal direttore
Giovanni Milano. Il bacino di utenza è stimato in circa 200.000 potenziali clienti.
NUOVO CDA PER
GRUPPO EVOLUZIONE
È stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Evoluzione proprietario dell’insegna Dixe.
Gianni La Porta, proprietario di LA PORTA ELETTRODOMESTICI ha assunto la
carica di Presidente del Gruppo, coadiuvato dal Vice Presidente Gianni Signetti titolare di TREND, Piattaforma per Liguria e Piemonte. Nuovi Consiglieri sono
invece stati nominati Massimo Esposito
di ESPOSITO GENNARO & C., Piattaforma per la Sardegna, Maurizio Di Vito
di TACABANDA S.r.l. di Fondi (Latina) e
Claudio Gorla di GO.VAR S.r.l., Piattaforma per la Lombardia. Oscar Corio è stato
invece riconfermato nel suo ruolo di Direttore Generale del Gruppo.
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eventi
Una formula azzeccata, una buona
scelta di calendario e un’ottima
organizzazione contribuiscono a fare
dell’Electronics Fair di Hong Kong la più
grande fiera del mondo IT
dal nostro inviato
Federico Cociancich
Hong Kong Electronics F
tempo di affari
D
al 13 al 16 ottobre si è svolta presso il Convention and
Exhibition Center di Hong Kong la
33esima edizione dell’Hong
Kong
dell’
Electronics Fair.
Fair Una fiera che racchiude quasi tutti i settori di mercato IT, dall’audio video alla fotografia, dagli elettrodomestici alle
comunicazioni, dal packaging ai
sistemi di navigazione satellitare
e dai videogiochi ai dispositivi per
12 - 13
la salute. Organizzata dall’Hong
Kong Trade Development Council,
riscuote un successo tale da giustificare ben due edizioni annue,
la prossima si svolgerà infatti dal
13 al 16 aprile 2014. Siamo però
ben lontani dal modello di fiere
europee e americane in stile IFA o
CES, dove i grandi marchi allestiscono giganteschi stand per promuovere le loro novità e dare un
s Fair
segno della loro forza al mercato.
Qui, salvo rare eccezioni, gli stand
sono tutti piccoli e la parola d’ordine è business: con estrema concretezza importatori e distributori incontrano i piccoli produttori e
definiscono immediatamente gli
acquisti.
Grazie alla Small Order Zone (vedi box) è anche possibile effettua a pagina seguentere piccoli
test nei propri mercati e verificare l’affidabilità del partner. Molta concretezza insomma, coadiuvata da strumenti all’avanguardia come l’uso dei QR code per
lo scambio di informazioni, social
network come LinkedIn e app per
smartphone. Nutrito anche il calendario di workshop e seminari,
a cui hanno partecipato relatori
provenienti dal mondo universi-
And the winner is…
Ogni fiera che si rispetti ha un proprio premio. L’Hong Kong
Electronics Industries Association ha infatti approfittato
dell’occasione per premiare alcuni prodotti che si sono rivelati
particolarmente utili e interessanti. Tra tutti ci hanno colpito il
sistema di monitoraggio cardiaco tramite auricolari, sviluppato da
Fujikon Industrial, il Baby Breast Pump, che consente alle neo
mamme di gestire le poppate con tempi più adatti alle donne
che lavorano e proposto dalla olandese Difrax, fino al bracciale
contapassi Smart Dynamo PE128 di Oregon Scientific. Come segno
del cambiamento dei tempi e dello spostamento del mercato PC
verso quello dei tablet abbiamo potuto apprezzare il primo tablet/
oscilloscopio sviluppato dalla ShenZen Micsig.
tario e dell’industria mondiale.
Si è trattato di incontri finalizzati
non solo al lancio e alla spiegazione dei prodotti di nuova concezione, ma anche a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta
e tra produttori e distributori, con
particolare riguardo agli scambi
internazionali.
Due fiere in una
In contemporanea, e nella stessa location, si è svolta, come di
consueto, la 17esima edizione di
electronicAsia, una fiera più verticale ed espressamente dedicata alla componentistica, alla tecnologia dei display e all’energia
solare. Decisamente più piccola
come dimensioni e numeri, rappresenta comunque un punto di
riferimento per tutto il mercato
asiatico.
Per visualizzare
il servizio fotografico
eventi
Numeri
da capogiro
L
a zona Small
Order ha
registrato la
visita di 18.00
compratori,
generando oltre
19.000 richieste
di acquisti.
L
a zona
iWorld era
espressamente
dedicata agli
accessori per
smartphone,
tablet e
computer
14 - 15
I numeri delle due fiere sono davvero impressionanti: sono stati
più di 4.000 gli espositori provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato alle due fiere e tra
questi, conosciuti marchi internazionali come Fujitsu, Panasonic,
Toshiba, LG Electronics e Intel.
Più della metà degli espositori
erano stranieri, con una cospicua
presenza dalla Cina, dalla Corea e
da Taiwan. L’Italia vantava cinque
espositori “ufficiali” più altri che
hanno partecipato tramite consociate di Hong Kong. I visitatori,
e possibili acquirenti, sono stati ben 100.000, un nuovo record
anche per questa fiera abituata
a grandi cifre. Tra i buyer figurano grandi nomi del mondo retail
provenienti da oltreoceano come
Metro, Myer, Sears, Schneider
Electric e Woolworths che hanno mandato i loro scout alla ricerca di buoni affari. 140 i Paesi di
provenienza, con ovviamente una
forte preponderanza della Cina
Small Order Zone: un modello
da seguire
La zona Small Order ha messo in mostra più di 4.500 prodotti, ordinabili “al volo” in piccole quantità, dalle 20 alle 1.000 unità. Il
funzionamento è molto semplice: i produttori hanno a disposizione una piccola vetrina per mostrare i propri prodotti, con indicati il
prezzo e le quantità minime e massime ordinabili. Con la semplice
scansione di un QR code, i compratori possono prenotare direttamente i prodotti o segnarsi i riferimenti in fiera del venditore per
finalizzare i termini di pagamento e di spedizione. Alcune hostess
sono a disposizione per far “toccare con mano” i prodotti e aiutare i
meno esperti nell’utilizzo del codice ottico. La possibilità di ordinare
piccole quantità permette di testare il mercato, il prodotto e il vendor, senza necessità investimenti importanti. Nei giorni della fiera
la small Order Zone ha attirato qualcosa come 18.000 acquirenti e
generato più di 19.000 ordini. Un’idea che ha persino vinto il premio
“Best Marketing Activity of the Year” da parte dell’UFI Marketing
Committee di Parigi e che sarebbe interessante replicare in Europa.
continentale, di Hong Kong e di
altri paesi asiatici, ma anche molte presenze dagli Stati Uniti, dalla Russia, dall’Australia, dall’India,
dalla Germania e dal Regno Unito.
Hong Kong non si ferma mai
Honk Kong è una città verticale: è impossibile girare per le sue vie e
osservarne la skyline senza guardare in alto. Dal 1997, dopo 150 anni di amministrazione britannica, è diventata una delle due regioni
amministrative speciali della Repubblica Popolare Cinese insieme a
Macao. È riconosciuta come uno dei più importanti centri finanziari
internazionali e, nonostante una popolazione e un territorio ridotti,
occupa il 10º posto nella classifica delle maggiori economie mondiali. I suoi sette milioni di abitanti riescono infatti a far espandere
l’economia con un tasso di crescita del 3,1% anno su anno. Per il
2013 la previsione di crescita è stimata tra il 2,5 e il 3,5%. L’inflazione è piuttosto alta ma stabile, intorno al 4,3%, mentre il mercato
delle esportazioni, stimato in circa 293 milioni di dollari USA è cresciuto del 3,5% solo nei primi otto mesi del 2013.
Strumenti
all’avanguardia
Per facilitare lo scambio di informazioni, anche in un ambiente
tipicamente caotico come quello della fiera, l’HKTDC ha pensato
di sfruttare al meglio i dispositivi
tecnologici a nostra disposizione.
Scaricando sul proprio smartphone (Apple o Android) l’applicazione gratuita dell’HKTDC Trade Fair
era possibile utilizzarla per conoscere le informazioni riguardo
qualunque espositore. Sfruttando
i QR code, presenti in ogni stand
della fiera, era infatti possibile archiviare digitalmente le informazioni riguardo agli espositori e i
loro prodotti.
Prodotti per tutti
i gusti
Diffusori Bluetooth, cover di tutti
i tipi e power bank (i carica batterie portatili per smartphone) sono stati tra i protagonisti più dinamici della fiera. La metà degli
stand aveva almeno uno di questi prodotti in esposizione, e guardando con attenzione ne abbiamo
scoperti alcuni interessanti e originali. Oltre alle cover in rilievo, a
quelle in grado di ospitare i nostri
biglietti da visita e a quelle super
resistenti ed impermeabili, abbiamo visto auricolari da agganciare
al polso, carica batterie di emergenza impilabili per aumentarne
la capacità e microfoni/speaker
per un karaoke portatile. Alcune
piccole realtà hanno dimostrato
un inaspettato grado di ricerca, ad
esempio MiPow integrava il diffusore Bluetooth in una semplice
lampadina a LED: nessun bisogno
di ricarica e il controllo della luce,
così come della musica, avviene
direttamente tramite iPhone. Gli
inglesi di Steel Mate, specializzati negli accessori per auto, proponevano un sistema wireless per il
monitoraggio della pressione dei
pneumatici, ovviamente anch’esso in grado di interagire con il nostro smartphone. Il più curioso? La
cover per iPhone pitonata con la
testa del serpente a far sfoggio di
sé sul retro… l’Asia è anche questo.
La compagine italiana
Erano cinque le aziende italiane
registrate ufficialmente alla fiera di Honk Kong, ma diverse erano presenti tramite importatori e consociate con sede in Honk
Kong. Incuriositi su quale tipologia
di azienda si proponesse in mercati così lontani, siamo passati a
trovarne alcune per chiedere lo-
ro qualche commento. La OMB di
Stenico (Trento) produce supporti
a muro per televisori e presentava
inoltre uno speciale rigeneratore
per batterie in grado ricaricare le
normali pile alcaline. “Nonostante
non fosse la nostra prima partecipazione, ci aspettavamo qualcosa
di più da questa fiera” ci ha detto
Fabiano Bailo, “Ma siamo un’azienda dinamica e non c’è tempo di fermarsi, già la settimana
prossima saremo ad un’altra fiera
in Cina”. Un risultato sotto le attese anche per la Etabeta Srl di
Mesenzana (Varese), licenziataria
del marchio Fiorucci per i gadget
tecnologici, che aveva uno stand
totalmente realizzato con oggetti
del brand italiano. Chi invece è rimasto entusiasta della fiera sono i
dirigenti della MTC Multiconn Srl
di Gazzada Schianno (Varese), che
commercializzano particolari sistemi di ricezione Tv per auto. “È
andata molto bene”, ci ha detto
Claudio Casagrande, “Abbiamo
avuto molti contatti e riscontri positivi rispetto alle nostre soluzioni.
È molto probabile che ripeteremo
l’esperienza”.
Il Web ha cambiato il modo di comunicare, sia tra persone, sia tra aziende.
Nel nuovo marketing comunicare non è più sufficiente, è necessario coinvolgere,
creare un dialogo tra l’azienda e i suoi potenziali clienti.
È ovvio che l’obiettivo primo di un’azienda che ha una presenza sul Web sia quello
di aumentare il numero dei contatti, ma il marketing 2.0 non si esaurisce con questo,
anzi questo è soltanto il primo passo.
È necessario costruire azioni che coinvolgano il pubblico online, che mettano i visitatori
virtuali in contatto tra di loro, che li faccia interagire e che li trasformi in tanti brand
ambassador.
Più la vostra presenza online è profilata e vicina al vostro mondo, più il Web e i suoi
meccanismi virtuosi si metteranno al servizio della vostra azienda, a prescindere dal
numero dei click.
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social
I prodotti tecnologici per gli sportivi iniziano
ad affollare i negozi specializzati, e anche il web
Sport e tecnologia: un
binomio a prova di social
di Barbara Bianchi
I
device pensati per lo sport stanno giocando un ruolo sempre
più importante nel panorama
dell’elettronica di consumo per
cui, attivissimi runner o patiti di
bike autocelebrano le proprie imprese fisiche attraverso l’uso di
strumenti quali action cam, cardiofrequenzimetri, runtracker e
orologi intelligenti adatti all’uso.
Ed è per questo che abbiamo deciso di capire, su Twitter, quanti sono gli utenti che ne parlano. Abbiamo quindi raccolto tutti i tweet
degli ultimi 3 mesi, per convenzione dal 15 luglio al 15 ottobre,
che contenessero il nome di uno
dei device suddetti abbinati all’attività della corsa o della bike, e
abbiamo scoperto che oltre mille
utenti di tutto il mondo hanno generato un totale di poco meno di
3mila tweet.
Questa attività sul social network
dei 140 caratteri ha dato luogo a
quasi 10 milioni e mezzo di Impression su cinque milioni di follower totali (ripetizioni comprese).
Interessante la classifica degli
utenti più attivi in cui compaiono
18 - 19
tre appassionati di fitness e sport,
di cui i primi due sono modelle statunitensi (@josie_maran_,
@anyadamsms e @endriuzaluz), mentre al quarto posto tro-
viamo lo specializzato @technologynewsr con 150 tweet. I primi
tre utenti hanno generato moltissimi tweet riguardanti una action
cam waterproof per elmetto, di
cui si fanno, in qualche caso, anche promotori.
E tecnologia e sport si incrociano
anche nella classifica degli utenti
più popolari e a dimostrarlo è il
fatto che al primo posto troviamo
uno sportivo e un reporter specializzato (@ajcbraves e @kevinmcalpin), mentre al terzo posto il
profilo ufficiale di @wired, per i
tech addicted.
Il profilo del periodico è presente
al primo posto anche nella classifica degli utenti con più impression, seguito niente meno che dal
profilo ufficiale di Sony Indonesia, e da una delle penne senior
di ESPN magazine, Buster Olney
Nei tre grafici, dall’alto in basso:
la timeline degi orari, gli utenti
attivi e quelli popolari.
(@Buster_ESPN), che con i suoi
quasi 800mila follower pesa nelle
impression quanto un quotidiano
italiano.
Passando a indagare quali sono
state le parole e gli hashtag maggiormente usati all’interno dei
tweet, vediamo come tra i protagonisti delle conversazioni figuri
sicuramente la parola Helmet e
come prodotto la camera, mentre segue camcorder, e un’indicazione di risoluzione, come 720p.
Lo stesso trend si riflette sugli
hashtag maggiormente utilizzati e con più utenti unici, anche se
tra essi troviamo anche #iphone
e #apps, fondamentali nell’uso di
certi device per cui l’utente può
essere anche molto interattivo.
Scorrendo la classifica troviamo
anche #sony, uno dei grandi produttori di tecnologia specializzata
di questo tipo. Non appare ai primi posto, ma se andiamo a cercare bene tra parole e hashtag, troviamo anche la menzione di GoPro, altro player del settore.
A livello internazionale quindi
troviamo che i maggiori prodotti in voga, o almeno, i più nominati degli ultimi tre mesi, sono
sicuramente le action camera,
le camcorder e i tracker, e che i
brand più discussi siano Sony e
GoPro.
Sport e tecnologia: i perché di un amore a prima vista
social
2.0 è il tempo
da battere
di Roberto Zarriello
U
na vittoria, un gol, un’avventura olimpica, eventi che riempirebbero pagine e pagine di enciclopedie sportive, oggi vengono
racchiusi in 140 semplici caratteri.
Tanti quanti sono quelli concessi
da Twitter per esprimere il proprio
pensiero. Già perché il modo di interagire con lo sport è cambiato e
con esso anche i mezzi di comunicazione. Grazie all’avvento dei social network, sempre più invasivi e
a portata di click, l’atleta è diventato ufficio stampa di se stesso, non
avendo più alcun filtro tra il suo
pensiero e i fan desiderosi di seguirlo. Quello che vuole esprimere
finisce in un «invio» direttamente
su tutti i telefonini e i computer dei
follower sparsi per il mondo. Così
come finisce anche su quelli dei
giornalisti, per la prima volta raggiunti a domicilio dalla notizia, ma
chiamati ad approcciare in modo
diverso all’elaborazione della stessa, di fatto già conosciuta dal grande pubblico. Tecnologia e sport,
però, possono creare anche piacevoli connubi per il miglioramento
dell’attività agonistica ed in particolar modo per quella amatoriale.
Sempre più italiani frequentano
palestre o dedicano il tempo libero alla corsa nei parchi. Un’attività
tendenzialmente solitaria ma che
può essere resa meno pesante dalle ultime novità in campo tecnologico. Gli smartphone, oltre a essere
trait d’union tra l’atleta professionista e il grande pubblico, possono
essere mezzo di svago alleggerimento della seduta di lavoro. Oggi è possibile ascoltare la musica in
formato Mp3 anche dai device più
grandi e ingombranti. Lo strumento adatto è l’Armband, vale a dire
una sorta di mini marsupio da brac-
20 - 21
cio, all’interno del quale trovano alloggiamento il cellulare e le chiavi
di casa (o della macchina), sempre
scomode da portare correndo al
parco. L’impermeabilità dell’attrezzo permette resistenza a pioggia e
sudore ma soprattutto garantisce
lo svolgimento dell’attività sportiva al ritmo più gradito dal nostro
orecchio, senza mai dover perdere il contatto con il proprio lavoro o
con le chiamate in arrivo. Per i più
fanatici cultori dell’attività fisica e
per chi vuole tenere sotto controllo i movimenti svolti nell’arco della
giornata ecco in arrivo l’aggiornato
Nike Fuelband. Si tratta di un braccialetto in grado di registrare tutti
i movimenti del corpo. In costante
collegamento con il proprio device
(solo IOS per il momento), funge da
promemoria per gli sportivi, chiedendo all’utente di incrementare
l’attività e condividendo con facilità
i risultati agli amici. Per lo sportivo
professionista, invece, la tecnologia diventa sempre più parte integrante dell’allenamento, non solo
fisico ma anche e soprattutto mentale. Visione periferica e capacità
di visualizzare ed elaborare mentalmente lo spazio che ci circonda,
sono alla base di qualsiasi sport di
squadra. Sapere come muoversi in
campo e saper individuare la scelta
migliore nel minor tempo possibile
può fare la differenza tra l’atleta e
il campione. Questo concetto vale
tanto nel calcio quanto nel rugby e
in particolare nel ruolo del mediano
(di mischia o di apertura). Per cercare di migliorare questo aspetto il
Rovigo ha sperimentato la scorsa
estate, per la prima volta in Italia,
il Neurotracker, già utilizzato dalla Federazione Francese di Rugby.
Si tratta di un apparecchio in grado di coinvolgere il sistema nervoso per sviluppare le reazioni istintive. Il tutto si basa sul rapporto tra
la visione centrale e periferica con
la risposta motoria. L’allenamento
di svolge indossando un casco a visione tridimensionale, in grado di
valutare le capacità cognitive attraverso impulsi visivi che costringono
l’atleta a muoversi e a prendere decisioni sempre più repentine. Alla
fine del test si può capire se l’atleta
ha effettivamente le caratteristiche
adatte al suo ruolo. Anche i professionisti del nuoto si allenano con
strumentazioni tecnologiche. Tra le
più usate c’è il metronomo, un apparecchio da inserire sotto la cuffia
e nell’orecchio tramite un auricolare, in grado di cadenzare segnali
acustici per segnalare il ritmo delle bracciate o eventuali intertempi.
Da anni, invece, il ciclismo utilizza regolarmente il cardiofrequenzimetro. Ottenere il massimo da
un allenamento non significa usare l’intensità più alta ma scegliere
quella ideale per il nostro corpo in
quel preciso momento. Con questo
segnalatore i «girini» sono perfettamente in grado di riconoscere la
loro soglia di allarme per le zone
aerobiche e riescono a capire come
gestire la propria preparazione fisica o gara. Ma tecnologia non vuol
dire solo circuiti e processori di silicio. Tecnologia fa rima anche con
innovazione e comodità.
E’ il caso Vibram Five Fingers o se
preferite delle scarpe che si indossano come guanti, con tanto di appositi alloggiamenti per le dita. Una
suola simile al battistrada di un
copertone e la totale mobilità della suola e delle dita del piede per
conformarsi al terreno e di aderire
a qualsiasi sasso o detrito mentre
svolgete la vostra sessione di trekking. Ma in questo caso, come nei
precedenti, la tecnologia aiuta solo a migliorare la prestazione o a
renderla più piacevole, ma non fa
vincere automaticamente le medaglie. La macchina più importante
nello sport rimane e rimarrà sempre quella umana.
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Creare ambienti di vendita emotivamente coinvolgenti
e a misura di consumatore
di Sara Romito
I
n un momento in cui la competizione si gioca sempre di più sulla
capacità di attrarre e mantenere i
consumatori all’interno del punto vendita, il tema dello shopping
emozionale diventa di estremo interesse e punto focale su cui canalizzare l’attenzione. Nel gergo degli
operatori del settore, infatti, POP
non significa più Point of Purchase
ma Point of Permanence (Punto di
permanenza). Ma che cosa significa esattamente “shopping emozionale”?
E’ l’acquisto il cui obiettivo non
è solo comprare, ma vivere una
emozione, percepire un’esperienza coinvolgente o partecipare a un
evento divertente. Sempre di più il
consumatore sarà disposto a muoversi da casa per raggiungere un
negozio e a comprare se, oltre al
puro atto dell’acquisto in sé, sarà
possibile provare un forte stimolo
che gratifica il proprio “io” soggettivo trasformando l’azione in qualcosa di piacevole, utile e stimolante. Nel contesto dei beni Technical Consumer Goods, certamente
il primo passo per ottenere questo risultato è di creare ambienti
di vendita emotivamente coinvolgenti, dal punto di vista dell’arredamento utilizzato, del design e
del layout; l’originalità attraverso
l’utilizzo di colori e materiali insoliti
premia ed è funzionale per catalizzare l’attenzione del consumatore.
Ma non basta. Emozione non vuol
dire soltanto stimoli sensoriali, ma
Dal “Point of
Purchase” al “Point
of Permanence”
anche e soprattutto relazione, capacità cioè di mettere in contatto i
consumatori con i prodotti e con il
brand in maniera diretta, concreta
e appassionante.
Un esempio di modalità efficace
per raggiungere questo ambizioso obiettivo è l’allestimento all’interno dei punti vendita di Isole
Emozionali, spazi a forte impatto emotivo dedicati in esclusiva a
un brand e presidiati full time da
figure professionali in outsourcing
altamente specializzate, i Brand
Specialist Assistant. Queste aree di
eccellenza vengono chiamate anche “Shop in Shop” e puntano sulla personalizzazione del display e
sulla possibilità di vivere una esperienza diretta e qualificata di consumo aumentando notevolmente
la propensione all’acquisto.
I prodotti esposti devono essere visibili, accesi e funzionanti, un dettaglio non trascurabile considerando che nei banchi tradizionali di
qualsiasi punto vendita questo normalmente non accade quasi mai.
Il consumatore deve essere, infatti, in grado di toccarli, utilizzarli e
percepirne il reale valore aggiunto
facendo anche comparazioni dirette con i prodotti del competitor. L’esperienza di consumo è amplificata
dalla presenza dei Brand Specialist
Assistant, un supporto di altissimo
livello dotato di un’approfondita
conoscenza tecnica e un’ottima capacità comunicativa. L’obiettivo del
Brand Specialist Assistant è quello
di: 1)prendersi cura dell’area espositiva focalizzandosi sulla semplicità, la chiarezza e la capacità di “seduzione” degli spazi 2)accogliere il
consumatore con simpatia, professionalità ed educazione 3)effettuare demo live dei prodotti illustrando i benefici legati all’utilizzo
pratico del prodotto e 4)supportare il processo di acquisto del consumatore, ascoltandone le esigenze e suggerendo il prodotto giusto
per ogni specifica esigenza. Il consumatore si sente in questo modo
attivamente partecipe di una esperienza diversa, profonda e soddisfacente e riesce a costruire un
rapporto quasi intimo con il brand
attraverso uno scambio emozionale continuo nel tempo.
Ciò che conta non è infatti soltanto la positività legata al momento trascorso nello “Shop in Shop”,
ma anche la persistenza nella me-
OPERATORI DI RIFERIMENTO PER
LE ATTIVITÀ DI FIELD MARKETING
22 - 23
moria di un ricordo estremamente
gradevole che lo porterà a comprare anche in un futuro. L’interazione
e l’emozionalità può essere amplificata organizzando eventi ad hoc
come presentazioni sponsorizzate,
concorsi a premi, vendita in crossselling o attività di consumismo
combinatorio. Instore ha una approfondita esperienza in merito ai
progetti “Shop in Shop” e, dati in
nostro possesso, dimostrano che i
risultati in termini di sell-out sono
eccellenti.
Si registra innanzitutto un innalzamento di alcuni punti percentuali
nella quota di mercato all’interno
del negozio del brand che investe
nello shop in shop; in termini di
mix di prodotti si registra poi un innalzamento del 35-40% sul valore
della battuta media e anche l’attachment di vendita di accessori
correlati è notevole.
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È ancora la prima motivazione d’acquisto?
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Il problema
del prezzo
Dr. Paolo Zucconi,
neuropsicologo clinico
e psicoterapeuta
comportamentale
[email protected]
D
a sempre il prezzo ha rappresentato “un problema” per la
maggior parte dei venditori, anche quando l’offerta è economicamente vantaggiosa: se il prezzo elevato può rappresentare un
motivo per non comprare, il prezzo vantaggioso, invece, può essere interpretato come indice di
qualità inferiore. Che fare?
Se la vendita è la risultante di
una trattativa, condotta attraverso una serie di fasi, l’argomento
prezzo va introdotto solo in una
fase finale, dopo che il venditore ha acquisito varie notizie del
cliente (in particolare: il nome,
la professione, i suoi interessi ed
i familiari conviventi), ha scoperto la motivazione cui il cliente è
più sensibile, ha suscitato in lui
il bisogno di possedere quel determinato prodotto (o servizio)
offerto. Comunque sempre dopo
averne illustrato il valore. Pertanto non conviene mai parlare troppo presto di prezzo. Come si può
quindi procrastinare l’intervento
sul prezzo nel caso che il cliente
insista nel conoscerlo prima del
previsto?
Tre sono le tecniche psicologiche
da adottare: il “momentary delay”, la “contro domanda” ed il
“vantaggio associato”.
Il momentary delay prevede di invitare il cliente all’attesa in quanto prematuro parlare di prezzo
prima di …. “tra tre minuti, prima
cerchiamo di capire meglio…”
La contro domanda è utile se il
prezzo si riduce aumentando il
quantitativo acquistabile per cui
24 - 25
“il prezzo è determinato anche
da Lei, signor Bianchi: di quanto
ne ha bisogno?” Oppure “il prezzo
oscilla tra euro…(minimo) ed euro…(massimo) secondo la quantità da lei richiesta e il tipo di pagamento”.
Il vantaggio associato prevede di
non nominare il prezzo quando
questo viene chiesto prematuramente, ma dettagliare un evidente vantaggio concreto espresso,
se possibile, in termini quantitativi, che il bene (o servizio) offerto
può portare al cliente.
Inoltre il prezzo, quando (verso
la fine della trattativa) viene nominato, va sempre relazionato
ai vantaggi concreti che l’offerta
procurerà al cliente: come quello che il cliente ha comprato aggiungerà a lui qualcosa in più.
Se infine il cliente fa obiezione
sul prezzo, percepito elevato, le
modalità di risposta si associano
ad una delle seguenti domande
chiave, scelta secondo la situazione e la persona specifica (E’ solo
questo che la blocca? Lei, signor
Bianchi, che somma si aspettava?
Caro da quale punto di vista?”),
in alternativa (anche qui la scelta
dell’alternativa è sempre correlata al tipo di persona) ammettere
apertamente quanto il cliente asserisce (sono d’accordo con lei, si-
gnor Bianchi, è proprio caro!) poi
associare la ammissione con una
molla cui il cliente è più sensibile
(orgoglio: “non è per tutti, infatti
non tutti possono permettersi…”,
lucro: “non si può avere una bottiglia di champagne al prezzo di un
rosso da tavola “, affettività: “lo
faccia per sua moglie gliene sarà
grata”, comodità: quando lei, signor Bianchi, compera un paio di
scarpe automaticamente compra
quelle che costano di meno? sicurezza: “l’offerta è comprensiva
pure di una garanzia e di una assistenza”, inedito: “è una completa novità sul mercato, qualcosa di
esclusivo per lei”).
Cottura ventilata
Cottura a vapore
Trota selvatica.
Quanto selvatica,
lo decidi tu.
Cottura ventilata? A vapore? O la perfetta combinazione di entrambe? In Electrolux
abbiamo oltre 90 anni di esperienza nel creare apparecchiature per i migliori
chef d’Europa. E adesso stiamo portando nella tua cucina le stesse innovazioni
che consentono a questi chef di realizzare le loro creazioni, croccanti fuori
e morbide dentro. Con il nuovo forno Vaporex di Electrolux Rex,
anche tu potrai combinare la cottura ventilata con il vapore
per esaltare il sapore dei tuoi piatti preferiti. E aprirti
un mondo di possibilità. Ora tocca a te.
Nuova Inspiration Range di Electrolux Rex.
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focus action cam
nel segmento, sia a volume sia a
valore. In particolare, dal lancio della nuova gamma Action avvenuto
lo scorso luglio il marchio ha registrato in un solo mese il raddoppio
delle quote, arrivando ad avere una
market share a doppia cifra. Un risultato positivo che ha premiato
l’attenzione del brand nel cercare
di realizzare una linea di prodotto
in grado di accontentare al meglio
le esigenze di tutti. Oltre alle buone performance raggiunte in Italia
in poco più di un anno dal lancio dei
primi modelli di action cam – Nilox
Standard, Ducati e Special – la società sta crescendo velocemente
anche all’estero ottenendo successi
specialmente in Spagna e Austria,
fino in Israele e Giappone. Proprio
per questo abbiamo fatto qualche
domanda a Michele Bertacco, Direttore Commerciale di Nilox.
“Siamo l’unica marca con una gamma in grado di soddisfare dall’extreme user al beginner: la S-60 è
il nostro top di gamma e dimostra
che possiamo competere con qualunque altro player. Ha la lente in
vetro che permette una maggiore
nitidezza e video di qualità migliore; registra a 60 frame al secondo
in Full HD, dispone di funzioni come l’auto timelapse, uno zoom 10X
e scatta foto a 16 megapixel, una
risoluzione superiore rispetto ai
competitor. Sfrutta un grandangolo
da 175°, e nella confezione l’utente
di Federico Cociancich
Le action cam stanno
trainando il mercato
dei dispositivi
hi-tech per l’outdoor.
Se ne sono accorti
i produttori, con
una vera e propria
invasione di nuovi
modelli, sia la grande
distribuzione, che
dedica a questo settore
spazi sempre
più importanti nei
propri negozi
L’hi-tech con le scarpe da g
L
e action cam sono versatili, semplici da usare e fautrici di un fenomeno da miliardi di visualizzazioni su YouTube e con un numero
di appassionati in continua crescita.
Sono nate per riprendere le proprie gesta mentre si pedala su una
mountain bike, si sfreccia su una
moto o ci si lancia su una pista di
sci, ma hanno fatto anche esplodere il fenomeno del lifelogging, ovvero la registrazione continua della
propria vita e di tutto ciò che ci capita intorno. Inoltre possono essere
utilizzate in casa, collegate al PC o
via radio allo smartphone come baby monitor, o come videocamera di
26 - 27
sorveglianza. Action cam nel nostro
paese, ma non solo, è sinonimo di
GoPro, il marchio americano è infatti stabilmente leader di mercato
puntando su una fascia alta di prodotti, sfruttando principalmente il
passaparola e con pochi e mirati investimenti direttamente sul canale.
Parola d’ordine:
condivisione
Sono ben lontani i tempi in cui si invitavano gli amici a casa a vedere i
filmini delle vacanze. Se su YouTube
si cerca “GoPro”, appaiono quasi 10
milioni di risultati: le riprese di questo tipo sono infatti perfette per es-
sere condivise e mostrate agli amici
tramite i social network. E se all’estero si moltiplicano i portali di discussione, in Italia il nuovo punto
di punto di riferimento, è il GoPro
Forum Italia (www.gocamera.it/
gopro-forum), che riunisce le community sparse sui social network,
su YouTube e su vari blog con ben
40 mila utenti.
Non solo GoPro
Secondo le rilevazioni GfK che hanno preso in esame il trend in Italia
del comparto Action Cam degli ultimi sette mesi dell’anno, l’italiana
Nilox si attesta al secondo posto
trova il telecomando, lo schermo e
una batteria aggiuntiva. Inoltre ha
un accessorio per la trasmissione
wireless delle immagini.
La nostra scelta è quella di puntare
sulla qualità. Tutti i nostri prodotti
sono testati singolarmente per la
massima affidabilità: il nostro team è formato da trentenni, siamo
noi i primi a testare i nostri dispositivi. Stiamo studiando un nuovo
posizionamento per Nilox: nel settore dei lettori MP3 su prodotti di
fascia alta, come Swimsonic, abbiamo una quota di mercato superiore al 40%. Negli anni scorsi abbiamo lavorato tanto sul b2b e poco
sul pubblico finale. Swimsonic ci ha
fatto capire che avevamo potenzialità anche con proposte strategiche
diverse. Il mercato delle action cam
è un mercato che cresce ma solo
per chi ha una buona comunicazione. Ad esempio i video, devono essere davvero emozionanti: per noi
Red Bull è un riferimento. I nostri
budget sono concentrati al 100%
sui social network come Facebook,
dove abbiamo anche 300.000 fan
su pagine di alcuni prodotti, e YouTube. Abbiamo inoltre puntato su
alcuni selezionati campioni come
testimonial: Federica Pellegrini e il
nuovo campione del mondo di MotoGP, Mark Marquez.
Noi puntiamo sul mondo della tecnologia sportiva, non solo sulle
action cam, abbiamo infatti diversi altri prodotti per l’outdoor: l’Action phone, ad esempio, trasforma
l’iPhone 5 in una videocamera, con
una lente da 170°. La cover mantiene le funzionalità touch del telefono e ha due accessori che permettono di fissare l’iPhone al corpo.
Oppure la Minicam, estremamente semplice da usare, registra con
risoluzione HD Ready ha un grandangolo di 110°, è particolarmen-
a ginnastica
Michele Bertacco, Direttore
Commerciale di Nilox
Massimo Buraschi, Product
Marketing Coordinator di Toshiba
Digital Products & Services
te adatta ai beginner con un prezzo
molto competitivo. Nilox ha inoltre
un business legato alla componentistica come ad esempio ups e alimentatori.
Dietro alle spalle abbiamo un grande gruppo (Esprinet, ndr), il nostro obiettivo a 5 anni è quello di
diventare uno dei primi 5 brand in
Europa. Oggi siamo il numero 1 nel
mondo nell’acqua, uno tra i primi
nel mondo nell’action e dobbiamo
crescere nel mondo del running. Il
nostro motto è: “Impara a camminare prima di iniziare a correre.”
re in moto o in bicicletta. È quindi
un prodotto con una buona dose di
tecnologia e qualità, e che si presenta già lancio con tutta una serie
di accessori sviluppati ad hoc. Alcuni sono già forniti, come il bracciale
e i supporti di base, altri sono acquistabili separatamente. L’ordine
di prezzo si aggira intorno ai 249
euro per l’utente finale.
La crescita del mercato ha attirato
diversi nuovi interpreti anche tra
coloro che, pur realizzando prodotti hi-tech, non avevano ancora a listino camere di questo tipo: Kunzi (con marchio Minox), Garmin,
Toshiba e Sony, sono solo alcuni
esempi. Abbiamo quindi chiesto a
Massimo Buraschi, Product Marketing Coordinator di Toshiba Digital Products & Services come mai
hanno scelto di entrare in questo
mercato.
“Toshiba entra nel mercato delle
action cam perché nel settore delle camere e videocamere è uno dei
mercati in evoluzione, che permette anche di sviluppare prodotti dove la tecnologia abbia un contenuto, e non semplicemente banalizzati sul prezzo. Il prodotto Toshiba
è un prodotto full HD, con sensore CMOS da 12 Mpixel, un bracciale per il comando remoto e quindi
è l’ideale per l’utilizzo per anda-
La regina
GoPro Hero 3 è la regina delle
action cam, super resistente
e leggera, si può fissare praticamente ovunque: dal casco, al telaio della mountain
bike, fino al casco da ski o
all’attrezzatura subacquea.
Ricchissima di accessori, la
Hero 3 è l’unica videocamera
in grado di registrare con risoluzione 4K (a 15 frame per
secondo), ovvero quella dei
televisori di ultimissima generazione UHD.
focus action cam
Siamo tutti registi
Quattro semplici suggerimenti per usare al meglio una action
cam e ottenere filmati di sicuro effetto.
Non lasciare nulla al caso
Il vero segreto per buone riprese, anche quelle sportive,
è… non improvvisare. I video migliori sono frutto di prove
ed esperienza: Prima di iniziare fermatevi qualche minuto a
pensare alla giusta angolazione della camera, alla sua inclinazione dal supporto e alla sua posizione. Cercate di fare un
minimo di storyboard per combinare diversi cambi d’inquadratura, velocizzerà il montaggio e darà risultati migliori.
Non scordare l’audio
Spesso l’audio dei video realizzati con le action cam non è all’altezza
delle immagini. L’ideale è acquistare un microfono esterno, ma il segreto è comunque quello di tenere sempre presente che qualcuno vi
ascolta…
Cercare la spontaneità
Ricordate che chiunque, davanti ad un obiettivo, perde spontaneità.
Le camere di questo tipo si mimetizzano facilmente: quantomeno non
puntatela dritta in faccia la vostro interlocutore.
Scegliere la risoluzione giusta
Vi è capitato di finire la memoria a disposizione proprio nel momento clou? Non è necessario registrare sempre alla massima risoluzione.
Scegliendo una definizione HD Ready (720p) si occupa meno spazio
sulla memoria sacrificando solo leggermente la qualità.
Il canale rimane quello dei negozi
di tecnologia e le catene della grande distribuzione, al quale si somma
l’on-line. La distribuzione si presterebbe anche a catene come Decathlon, per fare un nome cognome che conosciamo tutti: il cliente
che cerca l’attrezzatura sportiva è
già predisposto all’acquisto di un
accessorio come la cam e stiamo
valutando questa soluzione per il
futuro. In questo momento però
andremo sul canale tradizionale. Sicuramente quel che abbiamo visto
è un tipo di utente che si informa
molto on-line, e quindi sceglieremo
di puntare anche su questa soluzione.”
La distribuzione
Anche la grande distribuzione si è
accorta dell’interesse del pubblico
per questo settore, e pur in un momento difficile come quello che sta
attraversando Unieuro, dopo la fusione con il gruppo SGM, abbiamo
chiesto a Oscar Amicarelli, buyer
imaging di Unieuro un commento sul fenomeno delle action cam
28 - 29
e dell’outdoor in generale. “Il mercato dei dispositivi outdoor è relativamente recente, nato inizialmente
grazie all’affermarsi del fenomeno
delle action cam che ha permesso di identificare una nuova tipologia di clienti con nuovi bisogni e
una maggiore propensione di spesa. Da questa osservazione Unieuro ha colto per tempo l’affermarsi
di un nuovo trend e ha puntato con
decisione ad un’offerta di prodotti
per lo sport e l’outdoor decisamente ampia, dalle action cam ai Gps
da polso agli Mp3 a conduzione ossea per citare alcuni esempi. Il primo esempio di questa strategia si è
materializzata nel nuovo megastore di Varese, all’interno del quale,
in una superficie di vendita di oltre
4300 metri quadrati, ha perfezionato un corner in grado di offrire il
meglio della tecnologia per lo sport
con un’offerta multi brand che racchiude il meglio dei marchi leader
e delle tecnologie per l’outdoor
pensati per gli amanti del ciclismo,
nuoto, fitness o semplicemente per
chi ama vivere all’area aperta e
vuole trarre il meglio dalla tecnologia. Questa area dedicata allo sport
e alla tecnologia si caratterizza inoltre per la forte emozionalità dell’offerta grazie a video multimediali e
modalità espositive impattanti per
il consumatore, che è in grado di
vivere direttamente in negozio le
emozioni legate all’utilizzo di que-
sti dispositivi. È stata una iniziativa
di successo che sicuramente sarà ripetuta in alti negozi con una gamma di prodotti che potrà variare in
funzione delle caratteristiche geografiche dei punti vendita coinvolti
(mare o montagna) e della stagionalità delle diverse attività all’aria
aperta.”
Non solo
action cam
Casco Head Sensor
BT Runtastic
Grazie alla tecnologia Bluetooth il casco permette di
effettuare telefonate, impartire comandi vocali allo smartphone ed ascoltare
musica mentre si è sulla neve. L’applicazione Runtastic,
disponibile per iOS, Android, Windows Phone e Blackberry, permette di tracciare il percorso con il GPS integrato del telefono, di impostare l’allenamento personale e motivare la performance facendo
partire la propria playlist preferita. Inoltre è possibile condividere il
proprio percorso sui social network.
Diffusore Philips DOT
Nonostante le piccole dimensioni, questo è un piccolo speaker che
sta nel palmo di una mano, stupisce per l’alta qualità del suono.
Grazie alla struttura robusta e resistente agli schizzi d’acqua, DOT
si propone come il compagno ideale per le avventure all’aria aperta, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. L’esclusivo
sensore consente di spegnere lo speaker semplicemente girandolo
a testa in giù.
Occhiali OverLook GX-7
Questi occhiali da sole sportivi incorporano una videocamera in alta
definizione con un obiettivo grandangolare. Registrano su scheda
di memoria microSD e si possono collegare al computer tramite una
porta Usb per il trasferimento dei video e per la ricarica.
Action cam Oregon Scientific ATC Chamaleon
È l’unica action cam dotata di due videocamere HD, una anteriore
e una posteriore, orientabili in maniera indipendente. Entrambi gli
obiettivi offrono un angolo di ripresa di 170° e durane la visione
dei filmati la sincronia è automatica, così è possibile rivedere le
azioni dai due angoli di ripresa contemporaneamente sullo stesso
schermo. Resiste agli spruzzi, ed è inoltre possibile dotarla di una
custodia impermeabile per riprendere fino a 60 metri di profondità.
Orologio Casio Pro Trek Prw-3000
Se siete amanti delle camminate, in vetta il massimo dell’hi-tech è
rappresentato da questo orologio a ricarica solare con sensore di direzione, sensore di pressione per la lettura di altimetro/barometro
e termometro. Come se non bastasse è impermeabile e resistente
alle basse temperature (-10°).
NIKON
Parola d’ordine:
innovazione
I
nnovazione, innovazione e, ancora, innovazione. Se fosse necessario infatti individuare un filo conduttore nelle fotocamere
lanciate recentemente da Nikon non si potrebbe citare un’altra caratteristica distintiva.
Il carattere innovativo dei nuovi modelli del
brand di fotografia è sotto gli occhi di tutti: è
sufficiente scorgere per un istante le relative
schede tecniche per rendersi conto del grande
impegno in Ricerca e Sviluppo che c’è dietro
ogni singolo modello presente in gamma.
La nuova D5300, ad esempio, è una delle primissime reflex digitali in formato DX
dotate di connettività Wi-Fi e GPS integrati, che consentono, rispettivamente, di connettere direttamente
la fotocamera a uno smartphone o
a un tablet, trasferendo su di essi le immagini realizzate (e da qui,
renderle disponibili per la condivisione in rete e sui principali social
network), e di aggiungere automaticamente geotag alle immagini. Ma non
solo. Anche il cuore della D5300 è sinonimo di avanguardia in fatto di tecnologia, grazie alla presenza del sensore CMOS in formato DX da 24,2 Mpixel, realizzato senza filtro
low-pass ottico, all’elevata sensibilità ISO capace di integrarsi perfettamente con il nuovo processore di elaborazione delle immagini
EXPEED 4 e, non ultimo, al sensore di misurazione esposimetrica RGB da 2.016 pixel.
Basata anch’essa sulla piattaforma di connessione Wi-Fi, è la compatta Coolpix S6600, dotata di display LCD TFT ad angolazione variabile e dell’innovativa funzione “Controllo gestuale” che consente di effettuare fotografie,
riprese video e persino di controllare lo zoom
con il semplice movimento della mano davanti allo schermo LCD, senza che questo venga
toccato. Anche in questo caso, le caratteristiche tecniche sono degne di veri e propri modelli professionali, grazie alla presenza di un
sensore CMOS retroilluminato da 16 Mpixel,
uno zoom ottico NIKKOR 12x e un’ampia serie di filtri ed effetti post-scatto con dar libero
sfogo alla propria creatività.
Dedicata invece agli “spericolati” e agli aman-
ti delle attività all’aria
aperta, la nuova Nikon 1
AW1, la prima fotocamera impermeabile e antiurto a obiettivi intercambiabili: quasi indistruttibile, resistente com’è
agli urti (cadute da altezze fino a 2 metri),
all’acqua (fino a 15 metri di profondità), al
gelo (fino a temperature esterne di -10° C)
e alla polvere (secondo la classe IP6X), la fotocamera monta un sistema di autofocus AF
ibrido Nikon 1 particolarmente veloce e sensibile, un sensore CMOS da 14,2 Mpixel in formato CX e offre una gamma ISO estendibile
fino a 6.400. Il doppio processore di elaborazione EXPEED 3A permette poi la ripresa in
sequenza a 15 fps con autofocus e fino a 60
fps con AF a punto fisso. Ma non finisce qui. Il
sistema GPS e GLONASS integrati consentono
di memorizzare le informazioni sulla posizione esatta ove si è effettuato lo scatto. L’altimetro e il profondimetro consentono di tracciare l’altitudine e conoscere la profondità a
cui ci si trova sott’acqua, mentre una bussola
elettronica controlla l’orientamento e registra
la direzione in cui punta la fotocamera quando si riprende.
iROBOT
Intelligenza artificiale
domestica
“R
obotica”: una parola che, a molti, è
ancora in grado di evocare improbabili immagini oniriche o sequenze di storici film di fantascienza. Ma qui, invece, si tratta di pura realtà. Una realtà che,
frutto dell’ingegno e delle intuizioni di grandi menti pensanti del leggendario Massachusetts Institute of Technology, entra ora nelle
case dei consumatori per prendersi cura dei
loro ambienti domestici, fornendo una mano
concreta alle pulizie quotidiane e venendo incontro alle esigenze di tempo e di organizzazione di single e massaie. Insomma, rispondere a quello che in realtà deve essere la tecnologia: un concreto aiuto alla vita di tutti i giorni
delle persone.
Ed è proprio sul concetto di reale contributo
alla faccende domestiche, che nasce l’intera
gamma di prodotti iRobot, a iniziare da Roomba Serie 700, uno degli ultimi nati della famiglia Roomba, prodotto con cui l’azienda americana si è resa famosa in tutto il mondo.
La gamma iRobot Roomba 700 si basa sulla
tecnologia di pulizia intelligente iAdapt Responsive Cleaning, un sistema che si avvale
di speciali software e sensori in grado di effettuare
un accurato monitoraggio
dell’ambiente per ben 67
volte al secondo e utilizzare decine di comportamenti
per controllare la reale pulizia dell’intero pavimento. La
tecnologia Dirt Detect di cui è dotato, è infatti capace di rilevare, grazie a un sensore ottico piezoelettrico brevettato, le concentrazioni
di sporco e ordinare al dispositivo di ripassare
più volte sullo stesso punto. Il sistema di pulizia trifasico di cui si avvale assicura poi la pulizia totale di qualsiasi superficie.
Dal campione di vendite Roomba si passa al
più compatto Scooba, di cui esistono due distinti modelli: Scooba 230, adatto per pavimenti di stanze di medie e piccole dimensioni,
e Scooba 390 per superfici più estese. Dotati
anch’essi della tecnologia iAdapt di iRobot, sono in grado di passare su ogni punto del pavimento più volte seguendo un procedimento in
più fasi: preaspirazione della polvere, lavaggio, strofinatura e aspirazione dell’acqua spor-
ca. Diversamente da quanto succede pulendo
i pavimenti con stracci o panni, inoltre, questi
robot domestici non utilizzano mai acqua sporca, ma solo un mix di acqua e soluzione detergente e, quindi, sempre pulita. Grazie, infatti,
al sistema Active Reservoir è possibile tenere
sempre separati l’acqua pulita dall’acqua sporca; in questo modo Scooba laverà soltanto con
acqua pulita e soluzione detergente, svuotando gradualmente il serbatoio pulito che lascerà spazio a quello dell’acqua sporca, aspirata
da terra.
Last but not least, infine, l’ultimissima serie di
robot Braava, progettata per pulire in maniera
sistematica ed efficace l’intera superficie con
un unico passaggio, sia a secco che con acqua.
Per il suo utilizzo, è sufficiente applicare alla
piastra di pulizia rimovibile un panno, metterlo a terra e premere il tasto “Start”. A tutto il
resto pensa il robot: inizierà subito a passare
il panno sul pavimento per poi, a pulizia terminata, ritornare autonomamente da dove è
partito. Secondo le esigenze, in più, può essere
impostato in modalità di pulizia “a secco” Sweep o “umida” Mop e, nel caso, utilizzare panni
usa e getta, come lo Swifer.
HINNOVATION
Segnali
dal futuro
P
iccole innovazioni per grandi funzionalità. Potrebbe essere questo un ipotetico
claim per la nuova divisione Hinnovation
di Nital, dedicata a nuovi prodotti che, non solo presentano una chiara ed evidente anima
innovatrice, ma anche un preciso intento precursore di nuove categorie merceologiche, destinate a lasciare il segno nel mercato e nelle
preferenze dei consumatori.
Koubachi, ad esempio, ha l’obiettivo di studiare le potenzialità delle nuove tecnologie per
identificare nuove possibilità di impiego, nuovi
servizi e una più semplice, ma allo stesso tempo forte, esperienza per l’utente anche nelle
più comuni attività quotidiane. E Wi-Fi Sensor è
proprio un prodotto che va in questa direzione:
disponibile in due varianti, esterna e da interno, si rivolge a tutti coloro che sono dotati di
pollice verde e che hanno una vera e propria
passione per le piante e il giardinaggio. Grazie
a un sensore Wi-Fi è infatti possibile monitorare le proprie piante in qualsiasi momento e in
qualsiasi luogo: una volta posizionato nel terreno, il sensore Koubachi è in grado di misurare
l’umidità del suolo, la temperatura, l’intensità
della luce ed eseguire una vera e propria diagnosi della vitalità di una o più piante, comunicando in tempo reale, grazie all’apposita app
gratuita, quando ha bisogno di cure. Sempre
nell’ottica di migliorare e apportare un concreto aiuto nella vita degli utenti, è anche NETATMO, una stazione meteo personale dotata di
sensore per la qualità dell’aria: uno strumento in grado di tracciare temperatura e qualità
dell’aria interna ed esterna attraverso l’utilizzo di due moduli, uno interno e uno esterno,
compatibili con dispositivi iOS e Android, rendendo possibile monitorare la propria abitazione a distanza. E’ sufficiente installare una
stazione nel luogo desiderato e accedere ai
dati rilevanti dal proprio tablet o smartphone. NETATMO è dotato di molteplici sensori che
permettono una misurazione precisa di temperatura, umidità, pressione, livello di CO2 e
inquinamento acustico.
Un chiaro trade d’union tra passato e futuro è
presente invece nell’Impossible Project che ha
il preciso obiettivo di mantenere la magia della fotografia istantanea viva e produrre nuovi
tipi di film per Vintage Polaroid cameras. Ultimo arrivato in casa Impossible è, difatti, l’innovativo progetto Instant Lab, uno strumento che in pochi secondi trasforma, utilizzando
una specifica app, le immagini digitali presenti
nella galleria immagini del telefono in vere e
proprie foto istantanee analogiche su pellicola.
In altre parole è in grado di trasformare l’iPhone in una vera e propria Polaroid SX70 e, grazie alla sua piccola camera di sviluppo, acquisire l’immagine direttamente dal monitor del
device per poi impressionarla sulle pellicole.
E, sempre in tema di fotografia, Nital ha reso
disponibile anche il nuovo 3-IN-ONE Olloclip,
un sistema completo di lenti intercambiabili
per l’iPhone 5 che permette di catturare immagini e girare video con semplicità senza rinunciare alla qualità delle immagini e ai possibili effetti derivanti dall’utilizzo delle diverse
lenti. Tre le possibili lenti da utilizzare: MACRO
che applica un moltiplicatore 10X e permette
di concentrare il focus del soggetto entro 10-15
mm; GRANDANGOLO adatto per quando si ha
bisogno di un campo visivo extra; circa il doppio dell’iPhone; FISH EYE, in grado di catturare
immagini a 180° di campo visivo.
HINNOVATION
Sulla cresta
dell’onda
M
oda, bambini e mobilità. Tre punti cardine nelle nuove tendenze del
mondo hi-tech, dettate non tanto
dagli orientamenti imposti da industria e mercato, ma dalle dirette richieste dei consumatori.
Ed è appunto in queste tre direzioni che si muove la nuova divisione Hinnovation di Nital che,
oltre sull’innovazione, cerca di porre il suo accento anche sul design e sulla reale utilità dei
prodotti; prodotti che, oltre a funzionalità, devono essere anche in grado di rispondere a
precisi criteri di efficacia, praticità e gusto.
In fatto di mobilità, ecco appunto un prodotto appositamente pensato per l’entertainment
“da passeggio”: Tivizen Pico, un piccolo ricevi-
tore Tv per DVB-T in grado di
trasformare l’iPad o l’iPhone in una Tv mobile. Grazie a
questo nuovo dispositivo di iCube, infatti, è possibile guardare
quando e dove si vuole il proprio
programma preferito senza avere
bisogno di una connessione Internet
o 3G, e utilizzare inoltre l’EPG integrato per essere sempre aggiornati sulle ultime novità in programmazione,
nonché controllare il contenuto della propria casella di posta elettronica
proprio mentre si guarda la Tv. Una comodità che, soprattutto durante viaggi e spostamenti, può essere di reale aiuto a tutti quei
genitori che hanno la necessità di alleviare l’estenuante attesa dei loro figli più piccoli.
Attesa che, grazie a una delle ultimissime innovazioni introdotte da OLPC (acronimo di One
Laptop Per Child, un’organizzazione no profit
americana guidata da Nicholas Negroponte,
fondata per dare concretezza al progetto di
mettere nelle mani dei bambini dei Paesi poveri o in via di sviluppo computer, mini Pc e
tablet), può essere resa davvero più leggera e
spensierata: XO Tablet è un tablet Android con
schermo da 7 pollici e una protezione coloratissima e antiurto, dotato di numerosi conte-
nuti precaricati, alcuni dei quali riguardanti temi importanti come la sostenibilità ambientale
e i cambiamenti climatici, e da un’interfaccia
utente proprietaria chiamata Dreams, caratterizzata da icone grandi, fantasiose e colorate
che mirano a incuriosire e stimolare l’apprendimento dei bambini.
Sul versante moda, invece, Nital propone i nuovi case per tablet, Kindle, iPad, Pc e Mac, una
collezione contraddistinta da prodotti dai colori
unici, da materiali innovativi e da un design inconfondibile. Le eleganti custodie sono poi realizzate in Tyvek, un materiale sintetico apparentemente simile alla carta ma resistente, antistrappo, traspirante e impermeabile all’acqua
e, soprattutto, 100% riciclabile.
Sempre in tema di fashion e personalizzazione dei propri device, inoltre, Nital propone anche una nuovissima custodia rigida per iPhone
5/5S, realizzata in materiale ultraleggero specificamente progettato per resistere agli urti e
ai graffi. La particolare conformazione dei bordi
è stata studiata in modo da proteggere i bordi
dello schermo dell’iPhone. La custodia è realizzata in policarbonato di alta qualità con finiture soft touch. La gamma delle grafiche realizzate da Kaneda per Twentyfiveseven comprende quattro diversi soggetti legati ad altrettanti miti hollywoodiani: Marilyn Monroe, Joan
Crawford, Rita Hayworth e Paul Newman.
focus GED
di Silvia Castoldi
Basta coi
panni stesi!
Lavasciuga e
asciugatrici sono
ancora molto poco
diffuse nel mercato
italiano, ostacolate
anche da pregiudizi
sulla qualità
dell’asciugatura che
non hanno più ragione
d’essere
Q
uello delle lavasciuga e asciugatrici è un mercato che in Italia conta ancora molto poco, per
motivi geografici e culturali. Come
ci spiega Laura Tellini, Product Line Laundry Manager di Electrolux,
“Il clima italiano fa sì che la necessità di asciugatura sia meno sentita
rispetto ai paesi del Nord Europa. Il
mercato delle asciugatrici in Italia
è relativamente giovane e quindi
ha una diffusione limitata. Inoltre
c’è il problema legato al consumo:
l’energia elettrica in Italia costa più
che altrove, e questo è un elemento di freno.”
Anche per Maria Pompea Tamburrino, Trade & Marketing Manager per l’Italia di Candy per gli elettrodomestici free-standing, “Il tasso di penetrazione in Italia è molto
basso, un po’ più alto al Nord per
il clima e la necessità/abitudine di
stendere i panni in casa.”
Se non altro questo mercato vede
il futuro un po’ più in rosa rispetto ad altri. Secondo i dati di vendita raccolti da GFK, nell’ultimo anno
c’è stata una vera inversione di tendenza. Le asciugatrici nei primi due
terzi dell’anno in corso hanno ven-
duto il 7,6% in più a volume, una
crescita che compensa il vistoso
calo del 13,7% avuto nello stesso
periodo dello scorso anno, anche
se l’aumento a valore è stato più
modesto, del 3,1% (il prezzo medio
unitario è passato da 691 a 662 euro). Quasi invariato, invece, il prezzo delle lavasciuga, che comunque
invertono la tendenza crescendo
dello 0,5% a volume e dello 0,4%
a valore, contro i vistosi cali dell’anno passato.
Un mercato
con grandi possibilità
di espansione
Sì tratta di un rimbalzo momentaneo o di una tendenza duratura? Interpellata in merito, Susanna Salvaterra, brand manager di
Miele, non si sbilancia: “Il mercato delle asciugatrici è sempre un
po’ altalenante, ed è molto difficile comprendere se un trend possa essere duraturo. È un mercato
molto influenzato delle condizioni
climatiche e dall’andamento generale dell’economia. Si tratta di una
commodity che le famiglie, in caso
di crisi, mettono in secondo piano
a favore di altre spese necessarie.”
Prudente anche Claudia Alongi,
product manager di Panasonic per
i white goods, per cui “Il ‘rimbalzo’ è l’effetto di una serie di fattori
concomitanti. Il sistema a pompa di
calore, tecnologia che permette un
notevole risparmio energetico, è diventato più economico, permettendo prezzi più competitivi. Alla crescita del segmento ha contribuito
anche lo stanziamento di incentivi
(Ecobonus) per l’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico.
Tuttavia si tratta di prodotti che,
non essendo di “prima necessità”,
in un periodo di crisi sono i primi a
essere esclusi dal budget familiare:
per questo non prevediamo un incremento repentino di questo mercato nel breve termine. “
Per Alessandra Maccari brand
manager per l’Italia di Ariston/
Hotpoint/Indesit, “la tendenza è
soddisfacente, anche se le potenzialità di questo comparto sono ancora minoritarie nel nostro Paese.
La penetrazione delle lavasciuga e
asciugatrici in Italia può migliorare. Si punta su innovazione tecnologica, risparmio energetico e cu-
focus GED
ra del bucato, proponendole come
prodotti ad alto valore aggiunto in
grado di migliorare sensibilmente
la vita quotidiana, spazzando via i
preconcetti legati ai consumi e al
trattamento dei capi. Per aumentare e sostenere le vendite dei prodotti di ultima generazione è fondamentale comunicarne i plus, con
pop dedicati e specifiche attività di
formazione e merchandising.”
Anche Laura Tellini sottolinea la
piccola dimensione del mercato:
“Che le vendite siano in crescita o
in calo, si tratta comunque di dati
molto bassi che sottolineano come nel nostro Paese ci siano ampie possibilità di crescita. Per asciugatrici e lavasciuga la penetrazione
nel mercato italiano è molto inferiore rispetto a Germania e Gran
Bretagna, ed è per questo che,
con l’eccezione dello scorso anno,
i dati di vendita sono sempre stati
molto positivi. Tutto dipenderà da
una maggiore diffusione della cultura dei prodotti per l’asciugatura.
In Italia non sono molto conosciuti,
e può capitare che il consumatore
ne sia diffidente. È molto importante quindi che al pubblico arrivi un
messaggio con l’esplicitazione dei
benefici che queste apparecchiature possono portare.”
D’accordo anche Maria Pompea
Tamburrino: “La penetrazione è
destinata a crescere, perché i nuovi
prodotti consumano sempre meno
e perché l’asciugatrice fa risparmiare lo spazio per stendere e restitui-
sce capi asciutti e già preparati per
una stiratura veloce, o per essere
piegati e riposti nell’armadio senza
essere stirati.”
Per Francesco Salza, Home Appliance Group Sales Director di LG,
“C’è per il mercato anche una grande opportunità che va colta orientando il consumatore che vuole sostituire la lavatrice verso l’acquisto
di un elettrodomestico più completo che ha nell’asciugatura un plus
funzionale utilizzabile ad hoc.
Anche per le asciugatrici prevediamo una costante crescita del mercato. Le famiglie si orienteranno
sempre più verso un’asciugatura
ottimale che preservi la freschezza
dei capi, li protegga dall’inquinamento presente nelle nostre città e
sia in grado di ridurre il carico di lavoro, rendendo non più necessario
stendere il bucato.”
È
un mercato
molto
influenzato delle
condizioni climatiche
e dall’andamento
generale
dell’economia
Lavasciuga
o asciugatrice?
Da cosa dipende la scelta tra una
macchina in grado sia di lavare, sia
di asciugare, e due macchine separate per le due funzioni? Secondo Susanna Salvaterra “La maggior
parte delle vendite di lavasciuga
è concentrata nei grandi centri urbani, dove gli spazi sono ridotti e
spesso i balconi per stendere so-
Laura Tellini, Electrolux
Sales Units
Maria Pompea Tamburrino, Candy
Sales Ths. Value EUR
Trend
Trend
Trend
Trend
Gen/Ago 2012
Gen/Ago 2013
Gen/Ago 2012
Gen/Ago 2013
vs Gen/Ago 2011 vs Gen/Ago 2012 vs Gen/Ago 2011 vs Gen/Ago 2012
no assenti. Questo induce a pensare che lo spazio sia il primo criterio di acquisto per una lavasciuga.
Chi invece ha più spazio e possiede già una buona lavatrice opterà
invece per una asciugatrice, che di
solito offre perfomance e efficienza energetica superiori rispetto alla lavasciuga. Considerata la ridotta
metratura delle nuove costruzioni,
è molto probabile che le lavasciuga possano crescere nell’immediato futuro.”
Per Laura Tellini “Le lavasciuga sono sicuramente la soluzione ideale
per chi ha problemi di spazio. Quelle di ultima generazione hanno
prestazioni che oggi rappresentano
una valida alternativa all’acquisto
di due apparecchiature separate.
Oggi abbiamo lavasciuga di classe
A che sono più che soddisfacenti
dal punto di vista del consumo e
hanno una capacità che arriva a 9
kg di lavaggio e 7 kg di asciugatura, offrendo programmi automatici
di lavaggio e asciugatura per 7 kg
di bucato.”
“Va detto inoltre che l’Energy Label
delle lavasciuga non ne aiuta la diffusione, perché riporta dati difficilmente interpretabili per i non addetti al settore, e che in parte penalizzano gli effettivi vantaggi di questi prodotti. Abbiamo lavasciuga
Susanna Salvaterra, Miele
Prezzo EUR
Gennaio 2012
Agosto 2012
Gennaio 2013
Agosto 2013
Trend
Gen/Ago 2013
vs Gen/Ago 2012
Lavasciuga
-5,8
0,5
-9,5
0,4
622
621
-0,1
Asciugatrici
-13,4
7,6
-14,3
3,1
691
662
-4,2
dati: GfK
34 - 35
oggi che sono paragonabili alle migliori lavatrici in classe A+++-20% in
lavaggio, ma che appaiono inferiori
perché il dato del consumo riportato tiene conto del programma di lavaggio e di due cicli di asciugatura,
situazione che difficilmente si ripete nella vita quotidiana.”
Bosch: riutilizzo
del calore
Le asciugatrici Bosch sono dotate
della tecnologia ActiveAir, un’ulteriore innovazione della tecnologia
a pompa di calore che funziona, a
differenza delle asciugatrici a condensazione, senza riscaldamento
tradizionale. L’aria necessaria per
asciugare viene riscaldata dalla
pompa di calore in modo efficiente
e il calore residuo viene poi nuovamente utilizzato. Un esempio è la
lavasciuga WVH28421IT Wash+Dry
Logixx 7/4, con capienza di 7 Kg per
il lavaggio e di 4 Kg per l’asciugatura. Il cestello VarioSoft garantisce
un lavaggio energico o delicato col
massimo rispetto dei tessuti e riconoscimento automatico del carico.
Candy/Hoover: modelli
per tutte le fasce
“Per Candy Group lavasciuga e
asciugatrici sono un prodotto strategico, sul quale abbiamo fatto negli ultimi anni investimenti molto
importanti”, ci ha spiegato Maria
Pompea Tamburrino. “Per primi
abbiamo lanciato la maxi-capacità di 9 Kg e abbiamo brevettato
un contenitore di raccolta dell’acqua di condensa integrato nell’oblò
(Aquavision).”
Il gruppo sta lanciando due gamme
Claudia Alongi, Panasonic
Francesco Salza, LG
Alessandra Maccari
Ariston/Hotpoint /Indesit
completamente nuove. Quella con
marchio Hoover ha prestazioni di
eccellenza, tecnologia a pompa di
calore e classe di efficienza energetica A++ (sulla capacità di 8 Kg) o
A+ (sulla capacità di 9 Kg), uno speciale programma “spugne” e, sulla 9 Kg, uno speciale ciclo Piumone; un esempio è il modello DYH
9813NA2X.
La nuova gamma Candy ha invece
un ventaglio più ampio di modelli,
da quelli con tecnologia tradizionale fino ai quelli con pompa di calore ed efficienza energetica A++. Il
nuovo cestello Soft Care, dotato di
una struttura che crea una pellicola d’aria calda, consente ai tessuti
di non entrare mai a contatto con il
cestello, per un’asciugatura uniforme e delicata. Un esempio è il modello EVOH 9713NA1-01, 7 Kg di carico e tecnologia a pompa di calore
in grado di garantire la classe A+.
Electrolux:
classe A+++
pa di calore, classe energetica A++
e certificazione Woolmark Gold per
l’asciugatura della lana.
Ci spiega Laura Tellini: “Nel 2006
abbiamo introdotto sul mercato le
prime asciugatrici a pompa di calore, che permettono di avere consumi sensibilmente più bassi. Da allora ci siamo impegnati a migliorare
questa tecnologia, che ci ha permesso di presentare quest’anno col
marchio AEG un modello di classe
A+++. Riguardo al trattamento del
bucato, abbiamo esteso a tutta la
gamma programmi per l’asciugatura della lana, certificati dall’istituto indipendente Woolmark, e abbiamo anche presentato un nuovo
modello “SteamSystem”, che trattando il bucato col vapore dimezza
il tempo necessario per la stiratura.
Tra i modelli proposti dal gruppo
citiamo l’asciugatrice Rex Solarex
RDH 3897 SDW SteamSystem, con
9 Kg di capacità, tecnologia a pom-
Hotpoint-AristonIndesit: protezione
dei tessuti
Secondo Alessandra Maccari, “Le
nuove asciugatrici Hotpoint-Ariston
Aqualtis non solo asciugano perfettamente il bucato ma, grazie alla
tecnologia Soft Dry, assicurano la
massima protezione per fibre e colori e permettono temperature più
basse. Questo consente di ottenere
la classe di efficienza di asciugatura A++. Offrono anche cicli sofisticati, come l’Heat Profile, esclusivo
di Indesit, che consente di variare
la temperatura in modo continuo
proteggendo i tessuti e aumentando l’efficienza. Il ciclo Anti Allergy è
studiato per attenuare i fastidi legati alle allergie. Per la cura dei capi in
focus GED
un’asciugatura più delicata, evitando lo spiacevole inconveniente di capi ristretti o rovinati. Con
i programmi rapidi si possono risparmiare fino a 25 minuti.
Grazie all’innovativa tecnologia a
vapore Steam Action è possibile
avere capi pronti da indossare riducendo al minimo l’attività di stiro e la possibilità di disinfettare i
capi eliminando il 99,99% di batteri ed allergeni.
lana c’è la certificazione Woolmark
Gold.
Le asciugatrici Indesit invece sono
dotate di Thermo Air Technology,
che minimizza la dispersione di calore nell’ambiente. Inoltre Humidity
Sensor Drying è un sistema elettronico di sensori che imposta i parametri di asciugatura monitorando i
livelli di temperatura e umidità.”
LG: velocità o risparmio
Ci spiega Francesco Salza: “I nuovi dryer hanno l’esclusivo sistema
EcoHybrid che permette di scegliere tra modalità Eco oppure Speed a
seconda delle esigenze. Per esempio la nostra RC9055AP2Z di classe
A++ in modalità Eco, ovvero a sola pompa di calore, ha un’efficienza energetica A++, garantendo il
massimo del risparmio energetico, mentre in modalità Speed, che
combina pompa di calore e resistenza, si garantisce un risparmi di
tempo, diminuendo del 30% circa,
il tempo di asciugatura per chilo. La
tecnologia Six Motion di LG può letteralmente ‘lavare come le tue mani’ simulando il lavaggio manuale
ed è garantita 10 anni. Non è più
quindi solo una logica di comodità e risparmio di spazio; quello che
guida i consumatori è, oltre alla fiducia verso il brand, la ricerca di un
mix di tecnologie avanzate, risparmio energetico, stile e design.”
Miele: non solo asciuga
ma profuma
“Miele è stato tra i primi produttori a disporre della nuova tecnologia a pompa di calore, e oggi
il 90% dei prodotti Miele venduti è in classe A+”, ci dice Susanna
Salvaterra. Le nuove lavasciuga e
asciugabiancheria Miele sono dotate dell’esclusivo cestello a nido
d’ape brevettato. La particolare
36 - 37
Whirlpool:
campioni della lana
struttura ad esagoni bombati verso l’interno permette alla biancheria di scivolare dolcemente nel
cestello sia in fase di lavaggio che
in fase di asciugatura, garantendo
un trattamento delicato e riducendo al minimo la formazione di pieghe. La tecnologia SteamCare brevettata riduce i tempi di stiratura
fino al 50% grazie all’erogazione
del vapore alla fine del lavaggio.
Lafunzione Ecofeedback permette
di monitorare il consumo effettivo, indicando l’impiego stimato e
reale di acqua ed energia in base
al programma scelto. Miele presenta inoltre una novità mondiale: i nuovi profumatori automatici
per asciugabiancheria, disponibili
in tre fragranze. Integrati nel filtro antimpurità, si possono regolare secondo l’intensità desiderata
e rimangono attivi fino a 50 cicli di
asciugatura.
Panasonic:
la temperatura
che vuoi
Con l’avvento della nuova
tecnologia a pompa di calore, Panasonic realizza prodotti altamente efficienti a
un prezzo molto competitivo. Le asciugatrici tradizionali lavorano a una temperatura di 65-70 ° C. La tecnologia
a pompa di calore della nuova NH-P80S1, unitamente al
compressore Inverter, consente un’asciugatura efficace
in un range di temperature
che varia da un minimo di 45
°C a un massimo di circa 69
°C. Di conseguenza si ottiene
Whirlpool ha messo a punto nella nuova gamma di asciugatrici lo
speciale programma brevettato 6°
Senso Infinite Care, che consente
di asciugare i capi in lana in pochissimo tempo. Inoltre non è necessario utilizzare il cestello lana,
potendo così asciugare rapidamente un carico più ampio. Per
questo ha ottenuto il miglior risultato tra i marchi leader in Europa
nel test di asciugatura della lana
dell’istituto indipendente svizzero
ENPA. La rotazione del cestello è
controllata dalla tecnologia Wave
Motion: uno speciale movimento
asimmetrico che assicura una distribuzione più omogenea dei tessuti, consentendo all’aria di passare facilmente tra le fibre. La nuova
asciugatrice AZA HP 9150W appartiene alla classe energetica A++ ed
è dotata dell’esclusiva tecnologia
Ecomonitor che permette di avere
un immediato feedback visivo sui
consumi energetici effettivi del ciclo di asciugatura in base al programma, alle opzioni selezionate
e al carico di bucato.
L
a maggior parte
delle vendite
di lavasciuga è
concentrata nei
grandi centri urbani,
dove gli spazi sono
ridotti e spesso i
balconi per stendere
sono assenti
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La multinazionale tedesca entra nel canale eldom italiano, mettendo a
disposizione i prodotti e il servizio con cui ha conquistato il settore professionale
aziende
Kärcher: qualità e
da “professionisti
D
al professionale al consumer.
Un passaggio che, per certi
versi, potrebbe sembrare di facile esecuzione, considerati gli elevati standard qualitativi richiesti
dal mondo business. Ma, all’atto
pratico, così non è, visto il profilo del consumatore finale degli
ultimi anni, sempre più preparato ed esigente. Esigenze che richiedono, quindi, aziende con un
background solido, dalle capacità
produttive, innovative e assistenziali di sicuro valore.
Ed è proprio questo uno dei maggiori punti di forza di Kärcher,
multinazionale leader nel settore della pulizia, che può vantare
impianti produttivi in Germania,
Italia, Stati Uniti, Brasile, Messico
e Cina, un reparto di ricerca e sviluppo con più di 650 tecnici e ingegneri e oltre 50mila centri di
assistenza in 200 diverse Nazioni.
Già presente in importanti realtà del canale Large
Electro e nella quasi totalità
delle insegne del Fai da te e
Bricolage, l’azienda tedesca
è sbarcata finalmente nel
trade specializzato, con un
primo accordo – del giugno
scorso - con Media World per la
distribuzione dei suoi prodotti della linea Home&Garden, linea dedicata espressamente al canale eldom, che spazia dalle idropulitrici,
agli aspirapolvere, aspiratori solido-liquidi, scope elettriche, pulizia
a vapore e altre soluzione per la
pulizia indoor e outdoor.
Proprio l’ampliamento del presidio del canale eldom è, difatti,
uno dei maggiori obiettivi a breve
termine di Kärcher Italia, come ha
recentemente confermato l’Am-
38 - 39
ministratore Delegato della società Giovanni Probo: “L’ingresso
nel canale eldom è un’importante tappa nella strategia consumer.
Espandere la nostra presenza nella
distribuzione Large Electro ci consentirà di raggiungere nuovi target
di consumatori e sviluppare nuove categorie di business”. Iniziativa, questa, per cui la sede italiana ha già messo a punto un team
dedicato, composto da una rete di
15 agenti coordinati da un Key account Manager, allo scopo di “puntare a una progressiva copertura
delle principali insegne con un’offerta diversificata per tecnologia e
prezzo che consenta al contempo
un’ottima redditività a favore dei
retailer”, così come sottolineato da
Nico Trotta, Marketing Manager
della filiale italiana.
I prodotti per
il mondo consumer
La gamma di prodotti Kärcher dedicati al mondo consumer è davvero ampia e ne fanno parte svariati modelli e tipologie di prodotti, dalle idropulitrici agli aspirapolvere, e dalle scope elettriche agli
apparecchi per la pulizia a vapore.
Tutti realizzati allo scopo di fornire un valido e concreto aiuto nelle
pulizie di tutti i giorni, anche quelle più impegnative e difficoltose,
alcuni di essi presentano forme e
design davvero ricercati, realizzati
in un’elegante colorazione bianca,
in linea con le tendenze più trendy
del momento.
Il modello K5.600, ad esempio, è
una idropulitrice studiata e realizzata per un impiego regolare anche su grandi superfici e particolarmente efficace contro lo sporco
più ostinato, grazie anche a una
à e affidabilità
sti” del pulito
pressione massima in uscita di 20
bar. Dotata di ruote posteriori e di
una forma compatta (34,9 x 42,7
x 86,7 cm per un peso di 13,3 kg),
è assai pratica negli spostamenti e
tra le sue caratteristiche tecniche
annovera un sistema di dosaggio
detergente al fine di utilizzarne
la giusta quantità in relazione al
grado di sporco, oltre a al sistema
“Quick Connect” su entrambi i lati del tubo. Ha una portata massima di 460 litri/ora ed è in grado
di utilizzare acqua calda fino a un
massimo di 40 °C per una maggiore forza pulente.
La gamma consumer si continua
poi con gli aspiratori solidi-liquidi,
di cui fa parte il pratico modello
WD 3.300 M. Grazie ai suoi 1.400
W di potenza, al vano raccolta da
17 litri, al suo elevato volume di
aspirazione liquidi (210 mbar di
depressione per una portata d’aria di 68 litri/sec) e alla facilità di
utilizzo, infatti, questo aspiratore è
particolarmente adatto per aspirare senza fatica grandi quantità di
sporco sia in ambienti esterni sia
interni.
Sul fronte dei pulitori a vapore,
invece, è presente il modello SC
4.100 CB, un apparecchio di nuova generazione che, grazie al serbatoio acqua estraibile, è in grado
di generare continuamente vapore
per pulire senza detergenti tutte le
superfici dure in un tempo davvero contenuto
(la caldaia impiega
circa 3 minuti per riscaldare l’acqua). Le
sue prestazioni, inoltre,
sono decisamente all’altezza di ogni situazione (1.800 W di
potenza e pressione vapore di 3,5
bar), anche di fronte a condizioni
particolarmente impegnative, come residui di calcare, grasso e sporco ostinato delle superfici di bagni
e cucine. Non solo. L’SC 4.100 CB è
fornito anche di una presa accessori a cui può essere collegato un ferro da stiro – in dotazione – che permette di stirare in metà del tempo
normalmente impiegato.
Per quanto riguarda le scope elettriche, un’ottima soluzione è rappresentata dal modello K 65 Plus,
un prodotto ricaricabile molto versatile, in grado di raccogliere agevolmente briciole, capelli, polvere
e terra. Grazie all’apposito supporto a parete può essere facilmente
ricaricato e, grazie all’interruttore
a pedale e al suo peso di soli 2 kg,
il suo utilizzo è davvero facilitato.
Questo elettrodomestico, inoltre, è
utilizzabile sia sulle superfici dure
e lisce che su moquettes, tappeti
e altri
tessuti; non
prevede
l’utilizzo di
sacchetti come
i normali aspirapolvere, e il vano raccolta è assai semplice
da estrarre e svuotare. Grazie al suo
particolare design
e al corpo macchi-
na estremamente basso, riesce
poi a passare comodamente sotto
i mobili e arriva a pulire fino a 1
mm dai muri.
Fiore all’occhiello dell’intera gamma, infine, l’aspiragocce a batteria
WV50, un prodotto che, nella sola
Francia, ha già venduto qualcosa
come 3 milioni di pezzi. La famiglia di aspiratori Kärcher rappresentano una soluzione definitiva
ed efficace per la pulizia domestica di vetri, piastrelle, specchi e
ogni altra superficie liscia lavabile.
Per utilizzarli è sufficiente spruzzare il detergente sulla superficie da pulire, servendosi
del pratico vaporizzatore in dotazione, quindi
passare l’apparecchio
che aspira con efficacia tutto il liquido, senza
lasciare gocce, aloni residui o tracce di calcare. Il funzionamento a
batteria a Litio Ionico, ricaricabile
in sole 3 ore, garantisce poi una
lunga autonomia di esercizio
e grande libertà di movimento per raggiungere
anche le zone più difficili.
L
’ampliamento
del canale
eldom è uno dei
maggiori obiettivi
a breve termine di
Käercher Italia
R&D bianco
Non solo funzionale, versatile, efficiente,
ecosostenibile e bello a vedersi, ma anche
multimediale, interattivo e “smart”: questo
l’identikit dell’elettrodomestico del futuro
Il bianco
che verrà
di Silvia Fissore
D
a circa un decennio il mercato degli elettrodomestici è ormai dominato da apparecchi “intelligenti”, in grado di impostare
in modo automatico i programmi
di lavaggio, refrigerazione, cottura
e asciugatura. Tutto ciò grazie alla
meccatronica, disciplina che integra meccanica ed elettronica dotando gli apparecchi di sensori che
permettono di adeguare i loro parametri di funzionamento in un’ottica di risparmio energetico ed efficienza di risultato. In pratica la finalità della meccatronica applicata
all’elettrodomestico è minimizzare
l’uso delle risorse e massimizzare
le prestazioni. Ma non solo: i nuovi
apparecchi intelligenti sono anche
più sicuri per l’utente e per l’ambiente domestico grazie ai dispositivi che rilevano anche le minime
irregolarità durante il funzionamento e intervengono prevenendo
40 - 41
incidenti e guasti. E se la corsa dei
produttori è verso la progettazione di elettrodomestici sempre più
“intelligenti”, con i quali migliorare risultati, sicurezza d’uso e consumi, sicuramente una forte spinta
innovatrice in questo campo arriva
anche dalle tecnologie mobili. Esse
stanno ridefinendo non solo il modo di pensare ai computer ma anche agli apparecchi di uso domestico. La sfida delle aziende è progettare prodotti che consentano ai
consumatori di ritrovare lo stesso
tipo di esperienza che sperimentano sui loro smartphone. In altre
parole, gli schermi dei dispositivi
mobili stanno definendo l’orizzonte dell’elettronica di consumo. Almeno secondo le linee tracciate da
alcuni dei principali players del settore in occasione di manifestazioni cruciali quali il Living Kitchen di
Colonia, l’IFA di Berlino o il CES di
Las Vegas. Ci troviamo di fronte a
un nuovo modo di progettare, dove i nuovi apparecchi ormai vanno
ben oltre il concetto del forno con
i programmi di cottura automatici,
del frigorifero con lo schermo televisivo incorporato o della lavatrice che seleziona la temperatura
dell’acqua e il ciclo di lavaggio in
base al bucato. La vera rivoluzione
sta nella nuova capacità di questi
apparecchi di interagire con il consumatore attraverso la Rete e con
le stesse interfacce dei dispositivi
mobili. L’obiettivo dei produttori è
che il controllo degli elettrodomestici possa avvenire anche semplicemente via internet, lontano da
casa. Con un risparmio evidente
di tempo ed energie e un miglio-
ramento esponenziale della qualità della vita. Insomma, l’elettrodomestico del Terzo Millennio non
sarà solo intelligente, ecologico, ergonomico e dotato di appeal estetico, ma anche e soprattutto 2.0,
“smart” e connesso.
Il presupposto di partenza di questa “rivoluzione” è il fatto che lo
smartphone sia il principale sistema di accesso alla Rete per la maggior parte degli utenti. La Rete oggi è una presenza capillare che non
può più essere trascurata in quanto
interagisce sempre maggiormente
con gli oggetti che ci circondano.
Da qui alcune delle principali novità di questi ultimi mesi: dal controllo a distanza degli elettrodomestici tramite dispositivo smartphone,
all’integrazione di servizi internet
in oggetti comuni come macchine
fotografiche, frigoriferi, televisori e perfino automobili. Gli spunti
più innovativi arrivano ancora una
volta proprio dal settore automobilistico, che ha visto un’integrazione sempre maggiore di comandi vocali, di sensori Gps, di funzionalità comandate direttamente da
smartphone, fino alla presentazione delle prime auto che guidano
e parcheggiano da sole. Le Tv dal
canto loro, per andare incontro alle esigenze del consumatore e dei
suoi ritmi di vita, si stanno svincolando dalla rigidità dei palinsesti
televisivi. All’ultima edizione del
CES, infatti, comandi vocali, gesture e funzioni connesse con lo
smartphone hanno tracciato un ritratto di una televisione tutta nuova, più rivolta a internet e ai canali
in streaming.
Ma è nel modo di vivere la cucina
che si rintracciano le novità più evidenti: dai frigoriferi che mandano i
messaggi sullo smartphone quando le provviste stanno per esaurirsi, ai forni con una molteplicità di
ricette integrate, scaricabili direttamente da internet tramite wi-fi.
Tra gli apripista in questo senso, c’è
Panasonic che già alla fine dello
scorso anno ha reso disponibile per
il mercato giapponese una gamma di elettrodomestici intelligenti
da interfacciare con l’applicazione
Android. Il produttore nipponico ha
implementato la funzionalità NFC
per consentire all’utente di dialogare, per esempio, con i forni dota-
ti della stessa feature: in tal modo
è possibile trasferire ricette, tempistiche di cottura e impostazioni
scaricabili da Internet. Sulla scia
di Panasonic si sono mosse anche
Haier e Whirlpool. La prima ha
presentato a IFA 2013 la propria linea di elettrodomestici per lavaggio, cottura e refrigerazione, di cui
molte caratterizzate da un’anima
prettamente 2.0, tra cui un frigorifero “smart” che, oltre a fornire informazioni relative ai prodotti contenuti al suo interno, è in grado di
segnalare la data di scadenza degli
stessi, e grazie alla connettività WiFi, permettere di accedere al web
in modo da fare la spesa direttamente dalle mura di casa. Sempre
la casa costruttrice cinese, inoltre,
ha lanciato una lavatrice in grado
di essere controllata a distanza tramite smartphone, tablet e Pc e capace di scaricare nuovi programmi
di lavaggio direttamente dal web.
Whirlpool, invece, lancerà entro
l’anno per il mercato USA (e solo
successivamente in Europa) una linea integrata di apparecchi smart il
cui punto di forza sarà la gestione
intelligente dei consumi energetici.
Già disponibile nei mercati di tutto il mondo, invece, la nuova lavabiancheria Eco Bubble di Samsung
che, grazie a un’app per smartphone, consente di controllare e programmare a distanza i cicli di lavaggio. Lo stesso trend si riflette,
poi, anche nel mondo della climatizzazione, con dispositivi governabili da remoto per mezzo di apposite applicazioni mobile: molte so-
no infatti le aziende che hanno da
poco lanciato sul mercato prodotti
dotati di app, come, ad esempio,
Electrolux che ha dotato di questa
funzionalità innovativa la sua più
recente linea di climatizzatori.
Dunque per tutto il mondo dell’home appliances Internet è definitivamente la piattaforma di distribuzione dei contenuti da cui è impossibile prescindere. L’aspetto più
rivoluzionario è proprio quello dello Smart Control, reso possibile tramite un’applicazione che consente
di controllare, mediante smartphone, alcuni dei propri elettrodomestici, ordinando loro le varie azioni
da compiere. Una “magia” possibile però a patto che tutti i tutti i dispositivi siano collegati alla stessa
rete wi-fi.
In uno scenario futuribile la casa
2.0 si baserà tutta sull’integrazione fra loro dei vari dispositivi, grazie a una piattaforma intelligente
in grado di supportare la raccolta
dei dati relativi ai consumi energetici (smart grid) di diversi apparecchi e il comando di accensione e
spegnimento a distanza degli elettrodomestici installati all’interno
della rete casalinga. Un traguardo
che non va letto solo in un’ottica
di comodità e risparmio di tempo,
bensì nella possibilità di sfruttare
al meglio l’intelligenza di elettro-
L
e tecnologie
mobili stanno
ridefinendo il modo
di pensare agli
apparecchi di uso
domestico
domestici rigorosamente green.
I produttori sono già al lavoro per
arricchire le funzioni gestibili in remoto, proponendo non più solo i
semplici comandi di accensione e
spegnimento, ma anche la possibilità di regolare l’intensità delle varie funzioni attivate. Nella cottura,
per esempio, si potrà interagire a
distanza con il forno sulla base di
parametri contenuti nelle ricette
assistite, che saranno scaricabili
su smartphone o tablet. Nell’ambito della refrigerazione, poi, è già
nell’aria l’idea di attuare un’integrazione con la filiera alimentare,
realizzabile con speciali etichette
RFID che permettono di tracciare il
cibo, fornendo al consumatore informazioni, per esempio, sulla data scadenza. Diventa pertanto superato il semplice concetto di casa
domotica, il cui plus era il controllo
a distanza, come l’accensione e lo
spegnimento di luci, sistemi di allarme, riscaldamento e/o climatizzazione. La casa “smart” avrà un
cervello/piattaforma che permetterà di tenere sotto controllo tutti
i parametri di funzionamento dei
dispositivi presenti in casa, di regolare i flussi di energia in base alle
fasce di costo e alla disponibilità di
fonti alternative; nonché di stabilire tempi, modalità e tipologia di
lavaggio, cottura e conservazione
più convenienti.
focus tablet kids
di Monica Renna
Ai bambini piace “
L’hi-tech strizza l’occhio ai più piccoli e i prodotti destinati al target kids
cominciano a fare il loro ingresso nei negozi di elettronica: un nuovo
segmento di mercato da tenere d’occhio perché, insieme ai bambini,
si conquistano anche i genitori
I
“nativi digitali”
sono più
precoci rispetto
alle generazioni
passate, dotati di
maggiori capacità
di apprendimento
e più propensi alla
scoperta e all’utlizzo
di strumenti
elettronici anche in
tenerissima età
42 - 43
A
baco, puzzle, e balocchi in legno. Questi erano i giocattoli
che hanno aiutato le generazioni passate a crescere. Un mero ricordo se pensiamo all’evoluzione
tecnologica a cui siamo stati sottoposti a nostro malgrado in questi anni. Qualsiasi sia l’opinione
personale in merito ai benefici o
agli aspetti meno piacevoli degli
effetti della tecnologia sulla vita
quotidiana, certo è che nessun
male viene per nuocere, perché i
bambini dell’ultimo decennio – i
cosiddetti “nativi digitali” - sono
senza dubbio più precoci rispetto
alle generazioni passate, dotati,
come sono, di maggiori capacità d’apprendimento e più propensi alla scoperta e all’utilizzo
di strumenti elettronici anche in
tenerissima età. Nonostante sia
parere contrario degli educatori
delle scuole della prima infanzia
sottoporre i bambini all’utilizzo
di strumenti informatici di varia
natura, è anche vero che l’attitudine dei bambini è quella di entrare in contatto con ogni oggetto
che li circonda, soprattutto telefoni cellulari e personal computer
che ormai invadono le nostre case. Da qui, molte aziende hanno
pensato di studiare dei prodotti
in grado di accompagnare il processo educativo di ogni bambino
sin dall’età pre-scolare. Parliamo
dei tablet per bambini, veri e propri Pc portatili, ricchi di contenuti educativi, prodotti soprattutto
dalle più importanti aziende di
giocattoli e distribuiti in tutte le
principali catene di elettronica di
consumo.
A tutto tablet
Momento magico per i tablet, che
hanno letteralmente guadagnato
importanti fette di mercato a scapito dei Pc portatili, registrando
una crescita del 30,9% in volume
e del 12,7% in valore. L’istantanea è di Sirmi, che nel fotografare l’andamento del settore “Pc
Client” nel quarto trimestre del
2013 ribadisce una tendenza ormai nota a tutti gli addetti ai lavori.
Ma veniamo al prodotto, illustrando in modo analitico il mondo dei
tablet per bambini.
“Trevi, attualmente sul mercato
con 11 modelli di tablet”, spiega
Rosario Gravante, E-Commerce
Manager - Marketing e Comunicazione Trevi S.p.A., “che rappresentano circa il 20% del totale
fatturato, ha ideato Trevi Kid Tab,
dotato di doppio sistema operativo, che permette di giocare, studiare e imparare con centinaia di
applicazioni installabili. Da parte
dei genitori pieno controllo dei
tempi di gioco e delle funzioni del
tablet, oltre alla possibilità di utilizzare come un vero e proprio tablet: basta togliere il guscio protettivo e avviarlo con il sistema
operativo Android”.
S
ono sempre di
più le aziende
che studiano
prodotti in grado
di accompagnare il
processo educativo
dei bambini
Un’altra azienda impegnata da
qualche anno nella proposta di
tablet performanti è Imaginarium, che distribuisce presso i
suoi punti vendita SuperPaquito
e Paquito Mini, lanciato lo scorso
e “touch”
mese di settembre. SuperPaquito
si sviluppa su software Android,
con sistema operativo proprietario Imaginarium. Si tratta di un sistema multi-utente, con schermo
multitouch da 9,7 pollici, 16 GB di
memoria espandibile, fotocamera anteriore e posteriore, videocamera e con software magicOS
per Android Jelly Bean, dove ogni
membro della famiglia può creare e personalizzare il proprio profilo personale, definendo interfaccia e contenuti, in un ambiente
protetto. Uno dei punti delle caratteristiche più importanti è il sistema di controllo
parentale, che consente ai
genitori di filtrare e bloccare ogni contenuto accessibile
e potenzialmente pericoloso
per i bambini oltre che definire
il tempo di utilizzo del tablet. Tra
gli accessori, una keyboard esterna, con cui i bambini possono fare
i compiti e navigare in Internet in
tutta sicurezza.
Paquito Mini è più piccolo, leggero, compatto. Tra le novità, diver-
se funzioni social, l’upgrade del
sistema operativo MagicOs 2.0 e
del sistema di parentale control,
con tre livelli di sicurezza da programmare a seconda dell’età del
bambino. È dotato di processore
Quad Core, schermo multi-touch
capacitivo da 8 pollici, porta USB,
cassa in alluminio, 8 GB di memoria espandibile con scheda SD, fotocamera anteriore e posteriore
da 2 Mpixel. Il sistema operativo
MagicOS 2.0 è un sistema multiutente con software su Android
Jelly Bean che consente di effettuare il download di tutte le App
da Google Play.
Un’altra azienda che ha focalizzato una parte della propria gamma
prodotti in tablet è Clementoni
che per il prossimo Natale metterà in commercio i suoi Clempad,
adatti a un target che parte dai
3 anni in su. Si tratta de Il mio
primo Clempad - dai 3 ai 6 anni;
Clempad - dai 6 anni; Clempad XL
- con uno schermo da 8 pollici; tre
tablet dal design sottile e leggero, con vetri a prova di urto e un
bumper in gomma sulla scocca
che li protegge da colpi e cadute.
Tutti i tablet Clementoni hanno un
sistema operativo che divide l’area adulto dal bambino, permettendo al genitore di realizzare il
tablet “su misura” per i figli.
Progettato per i bambini in età
prescolare, il Mio Primo Clempad utilizza la tecnologia touch
per veicolare contenuti educativi adeguati a questo target. Dotato di uno schermo multi-touch
capacitivo da 7 pollici, vanta app
educative dedicate all’apprendimento delle competenze di base:
lettura, scrittura, numeri, primi
calcoli, forme, colori, inglese e logica. Clempad è progettato per i
bambini in età scolare con schermo touch capacitivo da 7 pollici e
diverse app che aiutano a sviluppare e migliorare la capacità di risolvere i problemi, la coordinazione, la logica, la velocità nel ragionamento e la prontezza di riflessi.
Clempad XL è il tablet top di gamma con uno schermo capacitivo
da 8 pollici.
Caratteristiche comuni ai tre tablet sono: Safe Browser Clementoni, in grado di garantire una navigazione sicura; sistema operativo Android 4.1.1, processore
centrale da 1,2 GHz, connessione Wi-Fi e bumper antishock in
silicone.
L’aspetto della sicurezza online
è tema altamente dibattuto tra i
focus tablet kids
genitori, per questo Clementoni
ha sviluppato, come già accennato, il Safe Browser, un sistema che
limita l’accesso a una lista di pagine web, ampliabile e personalizzabile dal genitore che può aggiungere o rimuovere siti internet
attraverso l’inserimento di una
password. Ne Il Mio primo Clempad il genitore ha anche la possibilità di monitorare i progressi di
apprendimento dei bambini: ogni
sessione di gioco aggiorna automaticamente la tabella delle sue
prestazioni.
O
gni insegna
sembra
adottare una propria
politica per lo studio
del layout più adatto
44 - 45
Sempre all’interno dell’industria
del giocattolo, anche Giochi Preziosi sembra puntare su questo
settore, grazie alla partnership
con la casa costruttrice francese Lexibook (proprietaria a sua
volta di una gamma completa di
prodotti hi-tech per bambini, tra
cui tablet, notebook, fotocamere,
Tv e lettori Dvd), infatti, l’azienda
italiana ha reso disponibile UltraTablet, un tablet “kids” da 7 pollici con sistema operativo Android
4.0, fotocamera integrata, memoria interna da 4 GB, espandibile a 32 GB tramite scheda micro
SD, connessione Wi-Fi con Parental Control e porta microUSB. Già
nei mesi scorsi, comunque, Giochi Preziosi si era resa protagonista del lancio di tablet dedicati
ai bambini, con la proposta della
gamma GPad personalizzata con i
personaggi di Tom & Gerry, Hello
Kitty e Scan2Go. Così come l’iniziativa MioTab, dedicata ai bimbi
dai 3 ai 6 anni di età di Lisciani
Giochi: un tablet completo di applicazioni e funzionalità mirate
soprattutto allo sviluppo dell’apprendimento e della creatività del
bambino. E, last but not least, il
nuovo TrudiPad di Trudi, un tablet
da 7 pollici di diagonale basato su
su ARM Cortex A9: Rockchip 2926
da 1 Ghz e sistema operativo Android 4.1.1 Jelly Bean, e dotato di
connettività w-fi e doppia fotocamera, di cui una posteriore da
2 Mpixel e una anteriore da 0,3
Mpixel.
Da qui, ecco numerose altre iniziative condotte anche da aziende appartenenti propriamente al
settore dell’hi-tech, come quella della francese Archos che nel
marzo scorso ha lanciato sul mercato ChildPad, un tablet Android
da 7 pollici dotato di processore
da 1 GHz e memoria RAM da 1
GB. O ancora, quella dell’americana Oregon Scientific che, grazie
a un accordo di distribuzione con
MacDue Group, ha fatto arrivare
in Italia Meep!, un tablet wi-fi da
7 pollici, dotato di software basato su sistema operativo Android
4.0 e rivestimento in silicone per
la protezione contro gli urti, completo di numerosi contenuti e accessori. Tra le sue dotazioni tecniche, si trovano un processore A8
con 512 MB RAM, una memoria
interna da 4 GB, fotocamera anteriore e sistema di parental control.
Prodotto questo che, considerato
il notevole successo di vendita,
è stato recentemente aggiornato
con la sua seconda release: Meep! X2, un tablet basato su sistema operativo Android 4.2 Jelly Bean, dotato di display da 7 pollici,
processore dual-core da 1.2 GHz,
connettività wi-fi e Bluetooth, 4
GB di memoria interna e doppia
fotocamera.
Ultima, ma solo in ordine di arrivo sul mercato, è anche Samsung
che, dopo aver lanciato negli Stati Uniti un tablet creato appositamente per i bambini è ora sbarcata in Italia con GALAXY Tab3 7.0
arricchito dei contenuti Disney ed
equipaggiato con un’innovativa
interfaccia realizzata ad hoc per i
più piccoli.
I tablet
nei punti vendita
Se è vero che da un lato questi prodotti stanno popolando le
case di molte famiglie italiane,
d’altro canto è altrettanto importante comprendere la collocazione strategica all’interno dei punti
vendita delle principali catene di
elettronica di consumo e negozi
specializzati in giocattoli con insegna propria. Ogni insegna sembra
adottare una propria politica per
lo studio del layout più adatto.
“In tutti i punti vendita Imaginarium”, spiega Monica Cigognini, Retail Manager Sud Europa di
Imaginarium, “c’è sempre un
corner dedicato alla tecnologia
e in particolare ai tablet SuperPaquito e Paquito Mini. Il personale viene formato e aggiornato
specificamente ogni 3 mesi circa,
su ogni nuova release che riguardi nuove applicazioni, aggiornamenti del sistema operativo, nuovi accessori, nonché in merito alle
offerte di eventuali competitor”.
Dalle piccole superfici dei negozi specializzati alle grandi aree
espositive delle catene distributive, i tablet trovano una differente
collocazione. Euronics, ad esem-
pio, ha scelto di affiancare i tablet
per bambini alle console portatili
ed esponendoli quindi nel reparto videogiochi. Diversa ancora la
scelta di Expert, come spiega Cristina Brandi, Category Game e
Telefonia di Expert Italy: “Abbiamo fatto qualche test in alcuni dei
nostri punti vendita, per valutare
il posizionamento migliore e per
capire dunque se inserirlo all’interno dell’area dedicata al gametoy e/o nel comparto tablet. L’ideale per spingere questa categoria di prodotto secondo la nostra
valutazione è la creazione di aree
dedicate, vicine agli spazi Game,
con un’esposizione di massa che
colpisca quindi lo sguardo e l’attenzione, in particolare durante i
periodi di alta pedonabilità”.
Più decisa e determinata, invece, la scelta di UniEuro che sem-
Marco Redondi, category manager
di Euronics Italia
Monica Cigognini, Retail Manager
Sud Europa di Imaginarium
Cristina Brandi, Category Game
e Telefonia di Expert Italy
bra dedicare una certa importanza a questa particolare tipologia
di prodotti: nel nuovo megastore di Varese dell’insegna, difatti,
un’ampia area, organizzata a mò
di shop-in-shop, è proprio destinata ai prodotti per i bimbi e, tra
libri illustrati, pupazzi e giocattoli,
spicca una variegata offerta di tablet. Strategica anche la sua posizione all’interno dello store, posta
nelle immediate vicinanze dei reparti videogiochi e inciso, in particolar modo allo spazio occupato
dai film d’animazione.
D’altra parte che i bambini siano
un target che la GDS stia da qualche tempo tenendo in debita considerazione è testimoniato anche
dal fatto che, in sempre più negozi specializzati, all’interno dell’area relax, a fianco di distributori
automatici di bevande e snack,
spiccano arredi e giochi proprio
dedicati ai più piccoli. In più, proprio ai prodotti di elettronica per
i più piccoli sono sempre più dedicate importanti iniziative di advertising, soprattutto attraverso
spot televisivi in onda su canali in
target, come Rai YoYo, Cartoonito
o K2.
I tablet per bambini si possono porre a metà strada tra uno
strumento educativo di studio
e un giocattolo evoluto. Pertanto le vendite non sono proporzionalmente distribuite nel corso
dell’anno. A detta delle insegne
intervistate le vendite di questi
prodotti sono per lo più stagionali; con punte maggiori nel periodo
natalizio. Marco Redondi, category manager di Euronics Italia
fa una sua analisi, dichiarando “il
tablet per bambini è un prodotto
ancora poco capito, che presenta
alcuni limiti: da un lato la connotazione “per bambini” non lo rende competitivo da un punto di vista di costo, decisamente più alto rispetto a un tablet standard a
fronte di una maggiore robustezza e dal design accattivante studiato ad hoc per il target di riferimento. Dall’altro l’offerta di giochi
installati non è in linea con le scelte dei consumatori: i titoli preferiti
dai bambini sono infatti legati al
mondo Nintendo e non sono disponibili nello store Android, principale sistema operativo di questi
dispositivi. I videogame preferiti dai giocatori più evoluti invece
sono disponibili, oltre che per le
console tradizionali, solo per piattaforma IOS, ovvero in ambiente
Apple. Per questi motivi a oggi i
tablet per bambini rappresentano una categoria di prodotto con
una lenta penetrazione nel mercato, rispetto alle più gettonate
console portatili, più competitive
economicamente e per le applicazioni installate”.
Ma chi è esattamente il fruitore
principale del tablet per bambini?
Abbiamo tracciato insieme ai retailer un profilo che oltre a rimandare a un target dai 3 ai 10 anni,
evidenzia una limitata passione
per i videogiochi, ma fortemente attratto e sempre alla ricerca di
giochi e applicazioni gratuite da
scaricare. Dal punto di vista delle abilità, parliamo di bambini già
capaci di utilizzare prodotti touch
e sicuramente predisposti alla
tecnologia, tanto da non riscontrare difficoltà nell’utilizzo di un
prodotto come il tablet.
Quale sarà il futuro di questi prodotti è difficile dirlo. Opinione comune degli addetti ai lavori è che
resterà un segmento di nicchia,
all’interno di un contesto complesso e competitivo, dominato
dalla concorrenza di nuove console fisse e portatili, nonché dalla
crescente interazione che le stesse avranno con il mondo mobile
attraverso app dedicate all’interno di smartphone e tablet. Continueranno però a garantire interessanti performance di vendita nei periodi più caldi dell’anno,
Natale su tutti.
gaming
Il mercato di Natale s
alla Games Week
di Raffaele Gomiero
Inizia il momento
più caldo dell’anno
per il mondo dei
videogiochi e
l’evento milanese
ne ha sancito l’inizio
ufficiale
A
nche quest’anno a Milano si
è svolta la Games Week, immancabile appuntamento pre-invernale dove tutti i publisher e distributori scoprono le loro carte
migliori in vista del Natale, periodo in cui i numeri di copie vendute
hanno una voce in capitolo fondamentale quando si tirano le somme
dell’anno fiscale in corso. Quest’anno la manifestazione ha registrato
un notevole incremento di presen-
46 - 47
ze di quasi il 50% in più rispetto al
2012, con oltre 60.000 visitatori che
per tre giorni hanno invaso i saloni di Fieramilanocity, assaltando gli
stand in preda alla fame di un’anteprima giocabile del loro titolo preferito.
Microsoft
Ovviamente tutto il palcoscenico era dedicato alla grande attesa Xbox One e ai relativi titoli del
lancio e nonostante allo stand era
possibile giocare solamente a Dead
Rising 3, Forza Motorsport 5, Ryse:
Son of Rome e Killer Instinct si poteva chiaramente provare l’esperienza del primo impatto con la console e soprattutto con il nuovo pad.
Forza Motorsport 5 ha chiaramente impressionato per i suo scenari
e per la fedeltà nella riproduzione
e scalda i motori
Nintendo
La grande N per la GamesWeek cala tutti i suoi assi che usciranno a cadenza quasi mensile da
qui al 2014, Mario Kart 8, Bayonetta 2, Mario Party: Island
Tour, The Legend of Zelda: A
Link Between Worlds, Professor
Layton e l’eredità degli Aslant,
Donkey Kong Country: Tropical Freeze e la nuova avventura dell’idraulico più famoso del
mondo Super Mario 3D World.
Tutti titoli che saranno inevitabilmente campioni di vendita
anche se solo alcuni influiranno
con il periodo natalizio visto
che usciranno nel 2014.
Activision
delle auto, punti di forza del gioco
che chiaramente tutti si aspettavano, ma la sorpresa sono stati Killer
Instinct e Ryse, titoli alla loro prima
uscita ufficiale che hanno strappato
più di un consenso da appassionati
e addetti ai lavori.
Sony
Prima passerella anche per Playstation 4 di Sony, tra i portabandiera della casa giapponese Killzone: Shadow Fall, Driveclub, Knack,
Contrast, Invizimals: Il Regno Scomparso, Wonderbook: a spasso con i
dinosauri, Wonderbook: Il libro delle Pozioni, Pottermore, Ratchet &
Clank: Nexus, Tearaway: Il messaggero di Carta, Invizimals: L’alleanza
e il super atteso Gran Turismo 6,
titolo di punta che uscirà poco dopo il lancio della console e che sarà
senza dubbio uno degli aghi della
bilancia per le vendite di Natale di
Sony.
Call of Duty: Ghosts è com’era da supporre il titolo di punta per Activision e il fatto che
sia uscito prima di Natale godrà di qualche mese di vendita
in più rispetto ad altri giochi che
vedranno la luce sotto l’albero.
Stesso discorso per Skylanders
SWAP Force uscito in ottobre, solamente che essendo legato alle statuette da connettere alla base, quest’ultime saranno
nelle letterine per Babbo Natale dei più piccoli.
Electronic Arts
Battlefield 4 si scontrerà con
CoD: Ghosts, suo nemico naturale da anni uscito nello stesso periodo, FIFA 14 giocherà un
ruolo fondamentale perché non
solo ha ottenuto ottime vendite a settembre ma essendo
in bundle con Xbox One sarà
il primo titolo calcistico della
next generation. Appena prima di dicembre arriverà anche Need for Speed Rivals che
godrà del vantaggio di essere
l’unico gioco arcade di Natale.
Grandi aspettative anche per
The Sims 4 che promette cose
mai viste prima in un simulatore
di vita virtuale.
I titoli sugli scaffali
Call of Duty: Ghosts
Callo f Duty è senza dubbio tra le release più attese di ogni anno, in quest’ultima torna nelle mani del team che lo ha
reso famoso: Infinity Ward. Per lui sei ore
di velocissima campagna single player per
farsi le ossa e poi buttarsi nel multiplayer
con i suoi trofei, specializzazioni e nuove
modalità tra cui nuova RAID, che metterà
alla prova riflessi e precisione di tiro. Best
seller sicuro.
Piattaforme: PC, PS3, PS4, X360,
XONE, Wii U
Battlefield 4
La campagna segue lo stesso esempio di
CoD, anche per lei 6 ore brevi e concise
dove prendere la mano con i controlli. Parlando di multiplayer la novità più eclatante è l’aumento dei membri di una squadra
da 4 a 5 e l’inserimento della modalità Defuse, dove si dovrà piazzare una bomba in
una zona prestabilita prima del team opposto.
Piattaforme: PC, PS3, PS4, X360, XONE.
Assassin’s Creed IV: Black Flag
Ambientato in un mondo dove la pirateria è il principale stile di vita, nel quarto
episodio di Assassin’s Creed si riprenderà il
combattimento con due armi contemporaneamente ma questa volta completamente in manuale, inserito anche il multiplayer con svariate interessanti modalità. Un
altro campione di incassi sicuramente.
Piattaforme: PC, PS3, PS4, WII U, Xbox
360, Xbox ONE
Lego Marvel Super Heroes
Con ben 150 personaggi utilizzabili è la
trasposizione dell’universo Marvel in chiave mattoncino. Come negli altri capitoli a
sfondo Lego l’umorismo la fa da padrone
in tutto il gioco e la meccanica di gioco è
fondamentalmente la stessa di sempre
mischiando elementi di puzzle game a
quelli di azione.
Piattaforme: 3DS, PC, PS3, PS4,
PSVITA, WII U, Xbox 360, Xbox ONE
Ubi Soft
Beyond: Due Anime
Sviluppato dagli stessi creatori di
Heavy Rain punta tutto sulla storia di base intervallando azioni
di gioco con splendidi intermezzi
cinematografici che contribuiscono al coinvolgimento dello narrazione della storia di fondo. Alcuni elementi di action e alcuni di
stealth per uno dei più spettacolari giochi a livello visivo di questi mesi.
Piattaforme: PS3
Disney Planes:
il videogioco
In concomitanza con l’uscita nelle sale del film arriva anche il videogioco di Planes, dove si dovrà
condurrre Dusty o uno degli altri
10 protagonisti nello sconfinato
cielo azzurro facendogli compiere
una serie di missioni ripercorrendo la storia narrata nel film.
Piattaforme: 3DS, NDS, PC,
WII, Wii U
Saint Seiya: Brave
Soldiers
Picchiaduro di buona fattura a
livello tecnico ma che conta su
un brand conosciuto praticamente da tutti, è uno dei migliori (se
non il migliore) titolo con protagonisti i Cavalieri. I personaggi
dell’anime ci sono tutti con i loro
colpi segreti ultra-potenti e spettacolari, e bastano pochi minuti
di gioco per capirne le potenzialità tecniche.
Piattaforme: PS3
Il quarto episodio di Assassin’s
Creed denominato Black Flag sarà
la colonna portante del Natale di
Ubi Soft, ma Watch Dogs potrebbe
rivelarsi un’ottimo ingresso nella
next generation per il publisher
viste le ottime impressione delle
anteprime della stampa specializzata. In esclusiva per la nuova
generazione di console e per PC
arriverà nel 2014 anche The Crew,
gioco di guida incentrato sul so-
Namco Bandai
Il capogruppo della line-up Namco
Bandai è il secondo capitolo di
Dark Souls, previsto per il 2014 si
tratta del seguito di uno dei giochi
più difficili ma anche più apprezati
degli ultimi anni soprattutto per la
sua profondità. Sarà accompagnato da una corposa lista di titolo legati a famosissimi cartoni anima-
Inizia ufficialmente
la Next Generation
A
nnunciata, aspettata e finalmente la next gen è arrivata.
Da fine novembre è stato possibile entrare in possesso di una delle
nuove console di Microsoft e Sony
che da quanto si è visto negli ultimi
mesi tra indiscrezioni e voci di corridoio più o meno fondate segneranno una svolta nell’ intrattenimento
video ludico. Entrambi punteranno
non solo sui titoli che da immagini
e filmati vari del web saranno a dir
poco spettacolari, sia graficamente
che a livello di gameplay, con conseguente boom delle vendite anche di titoli mediocri trainati dal fenomeno e dalla curiosità Next Gen,
ma molti sforzi di sviluppo sono
stati dedicati anche alla multimedialità, alla connessione con i social
network e all’amato/odiato Digital
Delivbery per l’acquisto dei giochi.
Ovviamente è un po’ presto per sapere quanto venderanno nel periodo natalizio, le aziende non si sbottonano e i dati comunicati riguardano preordini o numeri a livello
mondiale, per sapere dettagli più
precisi dovremo aspettare almeno
il prossimo numero di Elettroradio
Informazioni. Ma cosa possono fare
queste console? E soprattutto che
differenze ci sono tra le due? E venuto il momento di fare un po’ di
chiarezza.
Sony: Playstation 4
Rivelata a febbraio è stata messa
in vendita il 29 novembre (illuminando con le sue effigi niente popò
48 - 49
cial e con una mappa veramente
enorme.
di meno che Castel Sant’Angelo),
una settimana esatta dopo quella
di Microsoft, una scelta azzardata
visto che è successo in un periodo
dove un solo giorno può voler dire
migliaia di console vendute. Anche
per lei un bel po’ di novità, a cominciare dal processore che monta
lo stesso performante otto-core di
Xbox One affiancato da una scheda
grafica AMD 7800 a 800 GHz, 8 G
hard disk da 5 RAM, hard disk da
500 GB, lettore Blu-ray, connession
wi-fi e ethernet e prese usb. Anche debutta anche il Dualshock 4, il
controller della Playstation che porta un suo nome proprio, per lui una
presa cuffie integrata che permetterà di giocare online in maniera
più agile piuttosto che averle collegate direttamente alla console e un
touch pad nuovo di zecca per avere
sotto controllo alcune situazioni di
gioco e interagire in maniera veloce e diretta e un pulsante Share per
condividere immeditamente risultati e trofei sui principali social networkk precedentemente connessi.
ulteriori caratteristiche sono un mini speaker integrato e l-aumento
della durata /capacità della batteria a 1000mAh. La Playstation 4
può contare sull’aiuto della sorellina Playstion VITA, la console di casa
Sony che grazie alla nuova funzione di Cross Play si potrà usare per
interagire con i giochi della PS4, accedere a zone segrete e altri utilizzi ancora in via di sviluppo. Fortunatamente rispetto all’ Xbox One la
ti/anime come Dragon Ball Z: Battle of Z, Saint Seiya Brave Soldiers
e JoJo Bizarre Adventure: All-Star
Battle, tre titoli sicuramente apprezzati dai più piccoli e dagli appassionati degli anime che a livello di vendite diranno sicuramente
la loro.
Disney
Grandissime aspettative per Disney Infinity, che segue l’esempio
della connettività delle statuine di
Skylanders, ma ha dalla sua la forza dei suoi personaggi protagonisti di lungometraggi conosciuti
in tutto il mondo. Altro titolo che
Gli eroi dei fumetti l’hanno fatta da
padrone allo stand Warner, primo
tra tutti Batman della DC Comics
che con il suo Arkham Origins ha
dimostrato di essere tornato protagonista di un titolo di altissimo livello, dalla parte opposta c’è stata
la risposta da parte di Marvel con
la trasposizione in chiave LEGO dei
suoi eroi in LEGO Marvel Super Heroes, gioco che sfrutta la consolidata ricetta dei Traveller Tales che con
i suoi giochi a sfondo LEGO hanno
sempre riscosso un successo superiore alla media.
6 giocatori contemporaneamente monitorando addirittura dati
come il battito cardiaco e i movimenti dei muscoli facciali. Inutile
aggiungere che anche il riconoscimento dei movimenti gestuali
e di conseguenza la giocabilità è
stata migliorata riducendo il lag
time a soli 40 millisecondi. Le novità non sono poche ma c’è anche un paio di note dolenti, la prima è la mancanza totale di retrocompatibilità, per cui molti utenti che prevedevano di vendere la
vecchia console per acquistare la
nuova saranno in dubbio se farlo o meno visto che i giochi per
Xbox 360 ne continueranno ad
uscire. Per ancora qualche anno,
la seconda è il prezzo, visto che rispetto alla rivale PS4 ballano 100
euro in più che in un testa a testa e in periodo di crisi non sono
poche, c’è da aspettarsi che molti
possessori dell’Xbox 360 saranno
seccati per questa differenza ma
che continueranno a rimanere fedeli a Microsoft, ma quelli meno
fedeli come si comporteranno? Al
Natale l’ardua sentenza.
non ha certo bisogno di presentazioni e Disney Planes, trasposizione del film in uscito nelle sale cinematografiche e ambientato nel
mondo di Cars, un gioco di concezione semplice ma che potrà
difendersi a livello di vendite soprattutto con l’aiuto delle richieste dei più piccoli.
Warner
e
PS4 è tranquillamente compatibile
con titoli PS3 grazie alla piattaforma Gaikai acquistata in precedenza da Sony. Questo fattore collegato
al fatto che i possessori di PS3 potranno fare tranquillamente a meno della loro console vendendola o
permutandola in una PS4 contribuirà non poco alle vendite natalizie e
se in aggiunta c’è anche il fatto che
la PS4 costa 100 euro in meno della rivale Xbox One anche se partita
con una settimana di ritardo il recupero sarà facile da parte di Sony.
Microsoft: Xbox One
Annunciata a maggio e stata messa in commercio il 22 novembre
con un grande evento di Microsoft
con tanto di conto alla rovescia. Al
suo interno due processori Quad
core che funzionano in contemporanea creando un vero e proprio
otto-core, un hard disk da 500 GB
dove installare giochi e archiviare
ogni genere di contenuto multimediale, un chi grafico AMD Radeon Durango da 853 GHz, una
memoria flash da 8 GB, un lettore
di DVD Blu-ray e tutte le connessioni del caso come wi-fi, ethernet e varie uscite usb. Per quanto
riguarda le connessioni audio e video la console supporta la risoluzione 4K e l’audio surround 7.1. il
già apprezzato ed ergonomico gamepad dell’ Xbox 360 è stato rivisto e corretto rendendolo ancora
più comodo, la croce direzionale denigrata dalla maggior parte
dei videogiocatori è stata sostituita con una più comoda e reattiva
mentre i grilletti posteriori adesso
rispondono molto meglio e sono
più analogici, il tutto si traduce in
una giocabilità miglirata di circa il
25%. I prevede un sensibile aumento anche del gioco online, a
questo proposito i server di Xbox
Live verranno portati dai 5.000
attuali a 300.000. come già detto Xbox One avrà una forte componente di connettività multimediale, infatti attraverso la console si potrà godere di un accesso a
programmi TV, film, eventi sportivi e musicali e naturalmente ad
ninternet. Per supportare questo
aspetto Microsoft ha creato una
vera e propria divisione chiamata
Xbox entertainment studios che si
occuperà di creare e gestire contenuti multimediali e come debutto ci sarà una serie televisiva
basata sul franchise di Halo e supervisionata da Steven Spielberg.
Non si poteva desiderare debutto
migliore. Novità anche per quanto
riguarda Kinect, il sistema di controllo vocale e gestuale di Microsoft per l’Xbox 360, aggiornato e
migliorato per la sorella più grande Xbox One e ribattezzato appunto Kinect One. Il nuov Kinect
è in grado di processare 2 GB al
secondo e puo’ riconoscere fino a
e-commerce
Babbo Natale
compra
online
L
a crescita dell’e-Commerce
sembra non arrestarsi e, anzi,
è uno dei pochi settori costantemente in crescita. La causa è
senza dubbio la necessità da parte degli acquirenti di risparmiare
dove possibile, e le varie realtà
online, come ormai tutti sanno,
con il fatto che non hanno costi
di gestione derivati da strutture
e comprando ugualmente all’ingrosso possono proporre prezzi sensibilmente più competitivi
del canale di vendita tradizionale. Ruolo fondamentale lo gioca
sicuramente il Mobile Commerce che altro non è che la possibilità di comprare praticamente ovunque ci si trovi utilizzando
smartphone e tablet che ormai
sono in possesso della maggior
parte della popolazione. Secondo
i dati Netcomm Italia nel 2013
la crescita dell’m-commerce sarà
50 - 51
del +165% rispetto al 2012 e l’mcommerce rappresenterà il 10%
delle vendite online in Itali, mentre la crescita dell’e-commerce è
stata del 19% nel 2012, con un
volume pari a 9.5 miliardi di euro
di fatturato e una previsione per
il 2013 che supera gli 11 miliardi
di euro.
Ma il canale tradizionale è veramente finito? Le rilevazioni degli
ultimi dati Istat mostrano un dato allarmante: le vendite al dettaglio hanno toccato i minimi storici
da dodici anni e fanno registrare
il tredicesimo calo consecutivo.
I numeri del commercio offline
contrastano fortemente con uno
dei pochi segnali positivi che arrivano dal nostro Paese: +19% del
fatturato eCommerce in Italia tra
il 2011 e il 2012, secondo l’Ossservatorio NetComm. Per il 2013
è previsto un ulteriore +17%, che
arriva a+19% se si escludono i
servizi, e un fatturato che supererà gli 11 miliardi di euro.
I dati dimostrano come sia sempre più evidente che il commercio
si sta evolvendo verso la multicanalità e verso l’integrazione dei
canali di vendita offline e online.
Questo permette alle aziende di
abbattere i costi di gestione e ai
clienti di accedere a un vasto assortimento di prodotti convenienti e di qualità, ovunque e dovunque.
L’online influenza l’offline. Per capire come e quanto si sta andando verso un Commercio 3.0, basta
evidenziare quanto è emerso dallo studio sul Futuro del Commercio, presentato da eBay a luglio
e commissionato al Politecnico
di Milano, al consorzio NetComm
e a Human Highway: la dimensione online, infatti, sta influen-
L’eCommerce è uno dei pochi settori che non
teme la crisi e si candida a essere una delle grandi
superstar di vendita delle prossime festività
di Raffaele Gomiero
zando sempre di più anche i commerci tradizionali. Gli acquirenti
cercano online informazioni utili
all’acquisto offline.
Per avere una visione da chi opera tutti i giorni sul campo siamo
andati a bussare alla porta di alcuni dei protagonisti delle vendite di Natale, ecco cosa ci hanno
risposto, quando ci hanno gentilmente aperto.
Ebay
Iryna Pavlova
Responsabile comunicazione
“Il 2013 è stato caratterizzato
principalmente da tre fattori: Accelerazione Mobile, Multicanalità
e Shopping Ispirazionale su Misura. Il primo riguarda gli acquisti tramite mobile che crescono
sempre di più in quanto la tec-
nologia permette alle persone di
abbattere i tempi morti e da la
possibilità di accedere al sito in
qualsiasi momento e in qualsiasi
luogo. Per quanto riguarda il secondo la spiegazione è che eBay,
in qualità di partner delle aziende
e abilitatore di multicanalità, non
compete con il business tradizionale anzi, lo amplia, infatti sono
circa 25 milioni i venditori professionali a livello mondiale che
operano su eBay. Tra gli ultimi
marchi che hanno scelto di vendere su eBay in Italia: Euronics,
Pirelli, Braccialini, Mondadori,
Bata, Unieuro, Monclick. Il terzo fattore si motiva dal fatto che
oggi il consumatore sempre più
esigente e l’attenzione nei loro
confronti si è affinata sempre più.
A maggio 2013 è stato introdotto
il Feed, un’homepage personalizzabile, capace di anticipare in
modo intuitivo i desideri degli acquirenti, per proporre, ogni volta
che si effettua l’accesso, i prodotti che l’utente cerca più spesso.
Leader indiscusso degli acquisti
su eBay, la tecnologia è la categoria più vasta e più frequentata
dagli utenti eBay.it. Tra i suoi oggetti si compie un acquisto ogni 2
secondi, vuol dire 30 acquisti ogni
minuto di prodotti tecnologici.
Le rilevazioni degli ultimi dati
Istat mostrano un dato allarmante: le vendite al dettaglio hanno
toccato i minimi storici da dodici
anni e fanno registrare il tredicesimo calo consecutivo. I numeri
del commercio offline contrastano fortemente con uno dei pochi
segnali positivi che arrivano dal
nostro Paese: +19% del fatturato
eCommerce in Italia tra il 2011 e
il 2012, secondo l’Ossservatorio
NetComm. Per il 2013 è previsto un ulteriore +17%, che arriva
a+19% se si escludono i servizi, e
un fatturato che supererà gli 11
miliardi di euro. I dati dimostrano come sia sempre più evidente
I
dati dimostrano
come sia sempre
più evidente che il
commercio si sta
evolvendo verso
la multicanalità e
verso l’integrazione
che il commercio si sta evolvendo
verso la multicanalità e verso l’integrazione dei canali di vendita
offline e online. Questo permette
alle aziende di abbattere i costi di
gestione e ai clienti di accedere a
un vasto assortimento di prodotti
convenienti e di qualità, ovunque
e dovunque.
Il Natale storicamente è il periodo più caldo dell’anno per quel
che riguarda gli acquisti online.
Femminile, Online e alla ricerca
d’ispirazione: saranno queste le
tendenze del Natale 2013. Parlando con alcuni dei nostri venditori più importanti, che si stanno già preparando per la stagione
natalizia su eBay, prevedono l’aumento del fatturato nel periodo
pre-natalizio che varia dai 10 al
25%.
Paypal
Dirk Pinamonti – Head
of Relationship Management
“A livello mondiale, nel terzo trimestre i ricavi sono stati di 1,6
miliardi di dollari con una crescita
del 20% anno su anno con circa
5 milioni di nuovi conti attivi, per
un totale di 137 milioni di conti.
dei canali di vendita
offline e online
l
a dimensione
online sta
influenzando
sempre di più
anche i commerci
tradizionali. Gli
acquirenti cercano
online informazioni
utili all’acquisto
offline
Abbiamo anche riscontrato un incremento anno su anno del 25%
a tasso di cambio costante del volume totale dei pagamenti elaborati da PayPal nel terzo trimestre
del 2013 che corrisponde a 44 miliardi di dollari.
Secondo il nostro PayPal Insights,
ricerca condotta in Italia per noi
da Ipsos, lo shopping online è
l’attività su internet che accomuna tutte le generazioni di italiani:
durante il 2012 il 63% degli intervistati tra i 18 e i 54 anni hanno acquistato online. Prevediamo
che questo trend diventerà sempre più consistente e registrerà
un aumento, a cominciare proprio
dal periodo prenatalizio, dedicato
alla scelta e all’acquisto dei regali
di Natale. Le ragioni principali che
alimentano questo trend, sono i
prezzi più bassi (22%), le offerte
interessanti (17%), la convenien-
za (15%) di acquistare online e il
fatto che alcune offerte, servizi o
prodotti possono essere acquistati solo online, come viaggi o biglietti dei treni (15%). Per quanto
riguarda le categorie di prodotti acquistati online, secondo l’ecommerce report di NetComm, il
settore maggiormente in crescita
è l’abbigliamento - il 40% degli
online shopper italiani ha acquistato online almeno un prodotto di abbigliamento - seguito dal
settore viaggi e dai prodotti tecnologici che si classificano al terzo posto. Un settore emergente è
quello del “food” che prevediamo
si posizionerà presto nella classifica dei prodotti più acquistati.
Groupon
Federica Moscheni
PR Manager
“Groupon è in costante crescita
da tutti i punti di vista (quindi il
2013 si chiude in positivo e sempre in aumento rispetto al 2012)
sia a livello di fatturato, di numero di coupon pubblicati ogni giorno e di categorie di consumo che
rientrano nella vendita online (ad
oggi Groupon Italia propone più
di 200 categorie diverse), che per
numero di clienti (ad oggi siamo
arrivati a più di 13 milioni di italiani iscritti, più di 200 milioni in
tutto il mondo), che per numero
di esercenti commerciali (più di
500.000 in tutto il mondo).
www.eimag.it
52 - 53
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newsletter per essere
sempre informato
su eldom e
consumer electronics
Le categorie di consumo in assoluto più acquistate in Italia sono:
al primo posto la Ristorazione, poi
Beauty&Wellness, e poi la macrocategoria dei servizi (corsi di lingua, per il tempo libero come le
palestre, e ultimamente anche
per la casa come imbiancatura);
le altre categorie molto cliccate
sono i coupon riguardanti le visite
mediche (soprattutto visite odontoiatriche ed ecografie), i viaggi e
il canale shopping con una predilezione per i prodotti hitech. Ovviamente sta crescendo in modo esponenziale la tendenza dei
clienti Groupon ad acquistare via
smartphone o tablet, con le applicazioni ad hoc gratuite pensate
sia per mobile che per tablet.
Dal Web alla
metropolitana
Per promuovere il canale mobile eBay ha
sponsorizzato per un giorno l’intera stazione
metropolitana di Cairoli a Milano con
un’innovativa idea di marketing e sconti fino al 50%
di Federico Cociancich
Una Su Tre
Delle transazioni che avvengono
su eBay è influenzata dal mobile:
gli utenti accedono o caricano
l’inserzione tramite mobile.
Ogni 2,3 secondi
Sono ben 26 gli articoli di
elettronica venduti ogni minuto,
e di questi, uno è un cellulare
o smartphone.
eB
ay non è più solo aste, ma
anzi il 75% dei prodotti in
vendita sul famoso sito sono nuovi e proposti da venditori “istituzionali”. Sono proprio gli accordi con
gruppi come Euronics, Marcopolo
Expert o Monclick che stanno decretando l’incredibile successo delle vendite mobile, anche se i venditori professionali sono più di 25
milioni. Durante l’evento di sponsorizzazione esclusiva della fermata della metropolitana M1 di Cairoli
abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Claudio Raimondi, Head of Buyer di eBay.it. “L’applicazione per smartphone e tablet, disponibile per tutti i principali sistemi operativi, è stata scaricata più
di 162 milioni di volte nel mondo e
abbiamo più di 42 milioni di utenti
attivi su dispositivi mobili. Questo
ci porta ad essere la prima piattaforma di vendita in mobilità. Il
gruppo prevede un fatturato mondiale per il mobile di più di 20 miliardi di dollari per il 2013 con una
crescita del 165% rispetto al 2012.
In Italia eBay è on-line dal gennaio 2001 e conta 3,5 milioni di utenti attivi che prediligono acquisti in
tecnologia, casa e arredamento e
abbigliamento”.
In effetti in Italia, il commercio
elettronico è in forte crescita, come
testimoniano i dati sul mobile commerce forniti dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio eCommerce
B2C Netcomm e della School of
Management del Politecnico di
Milano: nel 2013 la crescita prevista dell’m-commerce è del +160%
(rispetto al 2012) e il valore delle
vendite via mobile dovrebbe superare i 420 milioni di euro.
ImperdibileCairoli
Nella giornata del 24 ottobre, presso la stazione della metropolitana di Cairoli a Milano, 14 prodotti
“eBay Imperdibili” erano acquistabili tramite app con sconti fino al
50%. Per un giorno, i saldi sui pro-
dotti invernali sono arrivati ancora prima dell’inizio della stagione:
dai Caterpillar modello Colorado ai
piumini Colmar, dagli oggetti per la
casa ai prodotti più innovativi della tecnologia. Gli sconti e le offerte
non si sono limitate solo ai prodotti acquistabili su eBay, ma hanno
coinvolto anche i negozi presenti
nella stazione. Per l’intera giornata,
infatti, eBay ha offerto uno sconto
del 30% a tutti i milanesi che hanno consumato al bar o acquistato
in edicola (ad eccezione degli acquisti di tabacchi o biglietti ATM e
in generale dei prodotti con un Monopolio di Stato). Una singolare iniziativa di marketing e un regalo da
parte di eBay per tutti i viaggiatori
milanesi, che hanno vissuto un’originale esperienza di mobile shopping, in un contesto inatteso.
Le prime 4 categorie su ebay.it
per numero di acquisti tramite mobile:
1. Consumer Tech
2. Abbigliamento e Accessori
3. Casa e Arredamento
4. Auto: ricambi e accessori
Tecnologia avanti tutta
La tecnologia è da sempre la categoria leader degli acquisti su eBay.
it, quella più vasta e più frequentata dagli utenti. Gli oggetti più acquistati sono gli accessori: con un acquisto ogni 41 secondi, in prima linea ci sono cover e custodie, seguite da proteggi schermo per
i dispositivi touch screen che registrano un acquisti ogni minuto. La
console più venduta nel 2012 è la Ps3, una ogni 5 minuti, seguita
dall’Xbox360, una ogni 6 minuti. Un televisore viene venduto ogni 5
minuti e un navigatore GPS viene venduto ogni 13 minuti
psicology
Dall’online al punto vendita fisico, i motivi che spingono
il consumatore a comprare un prodotto sono sempre le stesse
Dr. Paolo Zucconi
[email protected]
Le motivazioni
d’acquisto
Sono state individuate sei molle
emotive che scattano in ciascuna persona antecedentemente all’acquisto. Queste derivano
dalle lettere della parola IL CASO.
È a tale acronimo che il venditore deve fare riferimento per scoprire e suscitare la voglia di acquisto nel potenziale acquirente
collegando l’offerta con una delle sei seguenti motivazioni: Inedito, Lucro, Comodità, Affettività,
Sicurezza, Orgoglio. Analizziamole una per una.
INEDITO. Tante persone acquistano soltanto per possedere qualcosa di nuovo rispetto agli altri.
Possedere la novità le gratifica e
pagherebbero per essa anche più
del dovuto. Ottenere l’inedito è
la molla emotiva che, se suscitata, fa scattare l’acquisto, indipendentemente dal bisogno di quanto viene offerto.
LUCRO. Si compra per avere un
guadagno che tante persone vedono in un prezzo vantaggioso, in
una offerta, dove viene evidenziato il risparmio o in uno sconto particolare. Per certi beni o servizi invece il lucro rappresenta i vantaggi
economici che, si pensa, potranno
derivare dopo l’acquisto.
C
ome mai certe persone acquistano e altre no? Gli psicologi
del marketing, da tempo, hanno
individuato le motivazioni che
spingono le persone all’acquisto.
Compito del venditore è quello
di ricercarle nelle varie persone
che incontrano attraverso un colloquio di vendita, basato su un
54 - 55
attento ascolto e facendo opportune domande atte a far parlare
l’interlocutore per scoprire le sue
particolari motivazioni. Le motivazioni all’acquisto, sempre soggettive, spiegano le decisioni che
ad un certo punto scattano nelle
singole persone spingendole ad
acquistare, qualsiasi cosa.
COMODITÀ. Le persone amanti
della vita comoda e delle varie comodità in generale cercano di attorniarsi di beni o di servizi che si
armonizzino con la loro ricerca. Esse comprano soltanto se il venditore propone l’offerta come qualcosa che possa soddisfare il loro
bisogno di comodità.
AFFETTIVITÀ. Non compro per
me, ma per la mamma, per il coniuge, per il figlio. Compro per
una persona cui mi sento affettivamente legato. Ciò che interessa è fare contenta la persona non
possedere quel bene o quel determinato servizio.
SICUREZZA. Se il commerciante
presenta a certe categorie di persone una determinata offerta come un qualche cosa che può aumentare la sicurezza personale,
allora è comprabile, scatta la motivazione all’acquisto. Infatti certe persone acquistano solo beni o
servizi che diano sicurezza.
ORGOGLIO. Un bene o un servizio
viene proposto per la valorizzazione personale a certe persone
particolarmente orgogliose che
acquistano solo offerte che migliorano la propria immagina ed
incrementano il loro orgoglio.
Solitamente non è una sola la
motivazione che spinge una persona all’acquisto, ma è una combinazione di queste ed il compito del venditore è proprio quello
di trovarle nel singolo potenziale
acquirente. Infine qualora si rilevi
che nessuna delle sei molle spinga la persona alla decisione d’acquisto si può ipotizzare, seppur in
una minoranza di casi, che alcune
persone, in quel particolare momento, acquistano anche per caso, quindi IL CASO rappresenta la
settima molla emotiva che scatta
in caso di acquisto, ovviamente
casuale, di quel determinato bene o servizio proposto.
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di Pino
Scabia
Milano Porta Nuova: u
nel
Nove anni fa gli americani di Hines aprirono
centro di Milano un cantiere di oltre 300mila
mq. Oggi il progetto si presenta quasi
compiuto alla scadenza dell’Expo.
Ma purtroppo scarseggiano le occasioni
per gli operatori della distribuzione
L’
immenso cantiere meneghino,
inaugurato nel 2004 nelle zone centrali fra Porta Nuova, Porta
Garibaldi e quartiere Isola, da Hines Italia Sgr – 340.000 mq per
un investimento di oltre 2 miliardi
– volge ormai al termine dei lavori
e si presenta in orario all’appuntamento con l’Expo 2015. Merito anche della robusta iniezione di capitali apportata da Qatar Holding,
che ha rilevato in maggio il 40% di
quota.
Pochi spazi
per il commercio
Portabandiera del progetto - che
ha previsto edifici residenziali, uffici, show room, parcheggi, aree pedonali – è Unicredit Tower: alta 231
metri è il grattacielo più importante d’Italia. Firmata dall’architetto
argentino César Pelli la torre sorge
in Piazza Gae Aulenti 3. Qui hanno
traslocato a più riprese i 4.000 dipendenti dell’Istituto, un esodo che
si è concluso alla metà di ottobre,
quando è stato lasciato definitivamente lo storico palazzo di Piazza
Cordusio, quello stesso palazzo che,
secondo la leggenda metropolitana, potrebbe andare, crisi permet-
56 - 57
Leggi, mangia e sogna
Feltrinelli RED - dove l’acronimo sta per Read, Eat & Dream
- ha debuttato in Piazza Gae Aulenti il 12 settembre. Si tratta
della prima esperienza milanese del nuovo format del gruppo e
forse non è proprio un caso che, a poca distanza, in Viale Pasubio,
stia sorgendo la nuovissima sede di Fondazione Feltrinelli, una
costruzione che prevede anche un piccolo spazio commerciale.
Sono appena 1.500 mq, ma il posto d’onore è riservato
ovviamente a un libreria Feltrinelli.
a: una location per pochi
tendo e almeno in parte, a El Corte Inglès, il re spagnolo dei grandi
magazzini di lusso. Piazza Gae Aulenti, che Pelli ha voluto dedicare
alla celebre collega italiana, scomparsa il 31 ottobre 2012, è anche
il cuore delle attività commerciali.
Una trentina di location si affaccia
su un cerchio quasi perfetto - circa
100 metri di diametro e 8.000 mq
di area - che svolge la parte del leone nei risicati spazi assegnati alla
distribuzione: 10.000 mq nel quadrante Garibaldi, 7.000 nella fetta
Porta Nuova-Varesine e 850 a Porta
Nuova-Isola, per un totale di poco
inferiore ai 18.000 metri quadrati.
Un’occasione mancata per gli operatori? Tutto sommato no, visto che
il progetto non ha mai avuto una
connotazione nettamente mercantile. È nato soprattutto come polo
abitativo di fascia alta e come un
formidabile punto di raccordo per
le occasioni di affari. Del resto nel
vicinissimo Corso Como non mancano le boutique di moda e la ristorazione elegante. A un centinaio di metri, quasi di fronte all’Unicredit, il complesso della Stazione
Garibaldi mette in mostra un mini
mall: Feltrinelli Express, Tezenis,
Accessorize ecc. Nell’immediato
futuro, spingendosi appena un po’
più in là, in Piazza Principessa Clotilde, si incontrerà, nei locali che furono del Teatro Smeraldo, il secondo
Eataly della città, con i suoi 3.500
metri quadrati (il primo è solo una
piccola galleria all’interno del punto di vendita Coin di Piazza Cinque
Giornate).
Inquilini cercansi
Attualmente i sei negozi approdati qui non saturano che una piccola
parte del potenziale commerciale.
Considerando anche l’accesso di Via
Cappelli, una ventina di spazi apparivano ancora da allocare alla fine
di ottobre.
Le insegne presenti sono Costume National (moda), Muji (articoli per la casa e la persona), Gelateria Grom, Sephora (cosmesi e
profumeria), Feltrinelli RED (libri
e ristorazione). Ultimo arrivato, il
7 ottobre, lo store Nike di 400 metri quadrati. Sotto la piazza sopraelevata in gennaio aprirà Esselunga: con i suoi 5.000 mq sarà il più
grande punto di vendita del gruppo di Bernardo Caprotti. Seguiranno a ruota, ma non ci sono ancora date precise, gli show room di
Only The Brave di Renzo Rosso
e dello stilista inglese Alexander
McQueen.
Insomma soprattutto moda, tessile e cosmesi, con un pizzico di
food.
La vera occasione mancata, se così
si può dire, è proprio la mancanza di un punto di vendita di elettronica di fascia top e non sembra
che siano attesi arrivi importanti
in questo senso. Del resto in una
location di lusso, con un passaggio giornaliero garantito di 4.000
lavoratori più residenti e curiosi,
dove tutto è fatto di marmo, cristalli, sculture, fontane zampillanti
e giardini, cosa ci si potrebbe immaginare? Magari un Apple Store:
ma per ora questa è fantasia.
I due punti di vendita pilota di RED sono partiti nel 2012,
rispettivamente in luglio a Roma Via Del Corso, e in dicembre a
Parma, in Via Farini, all’interno di in uno stabile che ha una storia
lunga mezzo millennio. La palazzina è stata edificato nel 1570
per ospitare prima la Confraternita delle “Cinque piaghe” e poi
l’oratorio di Sant’Agostino.
Nel 1778 l’edificio è stato ricostruito e arricchito di una pregevole
facciata, finché, nel 1913, insieme alla destinazione religiosa ha
perso anche la facciata settecentesca, sostituita da tre ampie
vetrate ed è divento, in successione, una tipografia, un mobilificio
e finalmente la sede del Banco d’Italia.
A Parma RED occupa ben 650 mq più 100 mq di ristorante, contro
i 500 complessivi di Milano. Nel capoluogo emiliano le referenze
sono oltre 50.000, per la maggior parte libri (38.000 titoli) oltre a
musica, home video e cartoleria.
In gennaio-febbraio è atteso lo sbarco di RED a Firenze, in Piazza
della Repubblica.
La parte alimentare, che a Milano prevede sia una zona bar, sia
un’area ristorante, è realizzata dalla controllata Antica Focacceria
San Francesco: fondata due secoli fa come un ristorante tipico
di Palermo, Focacceria è oggi presente a Roma (4 locali di cui
uno all’aeroporto di Fiumicino), a Milano (3 ristoranti) e in una
dozzina di librerie Feltrinelli.
Nike è scattante nel servizio
Altro grande polo del non food è Nike, che si stende su 400 mq è
che è insieme un negozio e un punto di incontro per gli sportivi.
Qui si danno appuntamento i Red Snakes, il gruppo di runner
fondato da Matteo Guidotti, coach Nike. Nelle giornate di
martedì e giovedì verso le 19 partono in allenamento. L’iscrizione
è gratuita e aperta a tutti.
Appositamente per le donne sono cominciate, il 14 ottobre, le
sessioni di Ntc, Nike training club, anche queste offerte da Nike.
L’assortimento è quello abituale del marchio: dunque running
e sportswear è, ma anche, e soprattutto, molti servizi, come
l’analisi della camminata e il “bra fitting” che permette alla
signore di scegliere il reggiseno giusto in funzione delle attività
sportive.
Non esiste un “modo ecosostenibile “ di esporre, ma un negozio
dalle caratteristiche ecosostenibile sì, come anche prodotti eco
in-store
Il verde che attrae
Arch. Olivia Carone
Pres. Ass. Casaclima Network
Milano e docente IED
[email protected]
A
parte quello più famoso dei
dollari, come abbiamo visto
più volte anche in queste pagine, per un’attività commerciale
o “negozio” verde, non si tratta
soltanto di mostrare un’approssimata sostenibilità basata su criteri autoreferenziali spesso del titolare o del gestore, ma di agire
su molteplici standard che la caratterizzano come l’edificio, i prodotti, i servizi, il personale, l’immagine e la comunicazione.
Purtroppo, spesso, la veridicità
ecologica, vero punto di attrazione e richiamo, si deforma a causa della scarsa competenza e conoscenza del mondo green e cede alla tentazione del Greenwashing. Il termine nasce adottando
il senso del precedente “whitewashing”, attribuito più che altro
in politica ai tentativi di insabbiare e “ripulire” deliberatamente
da documenti, fatti e azioni negative, allo scopo di ricostruire
un’immagine nuova, nel nostro
caso più verde ed ecologica, che
tuttavia manca di consistenza o
copre comportamenti scorretti o
scarsa attività a favore dell’ambiente, attraverso attività prevalenti di pubblicità e marketing.
Si tratta, per esempio, di promuovere come qualità green l’applicazione di una norma di legge
cogente, in altre parole già obbligatoria e pertanto di uso comune, oppure pubblicizzare attività
marginalmente ecologiche esagerandone gli effetti mentre il
proprio ‘core business’ aziendale
è inquinante, o agire intenzionalmente contro leggi ambientali in
58
modo non facilmente riconoscibile dal pubblico, etc.
Fortunatamente l’avventore sempre più spesso è in grado di scindere questi aspetti e agire conseguentemente soprattutto se correttamente informato.
Uno dei livelli sui quali il negozio green può iniziare a operare ottenendo il doppio risultato
dell’essere credibile nella propria
volontà ecologica e di poterlo dimostrare, consiste nell’utilizzo di
arredi e articoli in possesso di un
marchio autenticamente ecologico, e percepito come tale: non dimentichiamo che ecologia deriva
dalla crasi di oikos e logos, termini greci che significano casa/ambiente e studio, perciò chiunque
si dichiarasse tale dovrebbe dimostrare sufficiente competenza
e coerenza verso un saldo e affidabile rispetto per l’ambiente per
costruire quella credibilità commerciale che apre le porte a un
mercato estremamente sensibile.
Iniziamo con il considerare il legno e la sua qualità. Sembra incredibile la quantità di manufatti che sono realizzati con questo
materiale, si parte dai giocattoli,
alla carta da parati, alla carpenteria, ai laminati, agli infissi, ai
pavimenti, a parti di utensili, a
componenti per mobili e ai mobili stessi per interni ed esterni,
ai pallet, agli imballaggi, alla carta e al cartone, fino ad arrivare
agli edifici in legno. Per usufruire dell’appeal ecologico occorre
quindi riuscire a evidenziare con
estrema chiarezza il proprio valo-
re green che consiste nell’utilizzo
volontario di legname proveniente da alberi di foreste certificate.
A questo proposito, ottima visibilità può offrire l’esposizione di
marchi come FSC e PEFC.
L’FSC o Forest Stewardship
Council, è un organismo internazionale diffuso anche in Italia che
certifica attraverso dieci Principi
e cinquantasei Criteri la Gestione
Forestale Responsabile, “tutelando i benefici collegati alla tutela delle risorse idriche, dei suoli,
degli ecosistemi fragili, del paesaggio e mantenendo le funzioni ecologiche e l’integrità della
foresta” attraverso impegni nel
lungo periodo e incoraggiando
contemporaneamente lo sviluppo economico delle attività rispettose di questi principi.
Analogamente il PEFC, o Programme for Endorsement of Forest
Certification schemes, anch’es-
so presente con una sezione italiana, agisce per la tutela delle
piante rivolgendosi più esplicitamente a piccoli boschi privati e
boschi con legname non adatto a
scopi industriali. A questo scopo
utilizza il criterio della Catena di
Custodia, Chain of Custody, CoC,
che costituisce un sistema di tracciabilità aziendale, certificando il
possesso dei meccanismi di sicurezza necessari per individuare i
prodotti certificati all’interno del
processo di produzione.
Il fatto di poter esporre all’interno
del negozio prodotti o parti della
stessa struttura con questo Label,
segnala all’acquirente un preciso
impegno del negozio non solo di
voler rispettare l’ambiente ma di
saperlo fare, e di conseguenza di
essere in grado di trasferire questa capacità anche nella scelta
dei prodotti e dei servizi offerti,
ponendosi nel ruolo di interlocutore privilegiato.
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