Il Pifferaio magico

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Il Pifferaio magico
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Durata: 55’.
Organico: flauto (anche ottavino), oboe
(anche corno inglese), clarinetto, clarinetto
basso, pianoforte, percussione (1 esecutore), violino, viola, violoncello, contrabbasso.
Personaggi: Il Pifferaio, La Ragazza, Il Borgomastro, Topi, Bambini, Alabardieri, Popolo.
Prima esecuzione: 7 maggio 2003, Teatro
Piccolo Regio “Puccini”, Torino, strumentisti
del Teatro Regio di Torino, Federico Biscione
(direttore). Coreografia di Giovanni Di Cicco.
Copyright: Casa Musicale Sonzogno.
Commissione del Teatro Regio di Torino.
Il Pifferaio magico
Balletto in un atto per dieci strumenti
Prima rappresentazione: Torino, Teatro Piccolo Regio “Puccini” il 7 marzo 2003.
Non c’era una volta, ma c’è oggi una fiaba
in musica e in danza composta da Federico
Biscione e coreografata da Giovanni di Cicco, con scenografie manufatte dai laboratori
del Teatro Regio, che hanno materializzato il
bozzetto di Paolo Giacchero. Una produzione in collaborazione con Torinodanza che
sarà ospite anche della Festa della Musica di
Milano. È una prima assoluta questo Pifferaio
magico, una favola nuova che narra la storia
antica di un viandante incantatore che, con
la fascinazione degli effluvi sonori del suo
strumento, libera un paese dall’invasione dei
topi, ma poi trascina dietro di sé i più piccoli
cittadini di Hamelin. Di Cicco, forte anche di
tante coreografie per opere liriche – dal Don
Giovanni diretto da Abbado al Comunale di
Bologna, al recente Flauto magico del Carlo
Felice di Genova – ricerca un’esperienza intima con il suono. Situazione che vivono anche
i bambini di Hamelin nella fiaba e che, sulla
scena di questo Pifferaio, trova una poetica
rappresentazione nel sogno a occhi aperti
della figlia del Borgomastro (La maestra, nella versione di Di Cicco). Trasportata da emozioni sonore, evoca l’immagine del suonatore che tanto l’ha colpita. Il coreografo-regista
non ha dato indicazioni a Biscione, e la musi-
ca è venuta prima della danza. «A differenza
di altri miei spettacoli in cui procedevo insieme ai creatori delle musiche, questa volta i
due lavori erano su binari paralleli. Federico
componeva e poi mi spediva i files via mail
perché li ascoltassi», afferma Di Cicco che ha
dato alla fiaba una collocazione temporale un
po’ diversa da quella più marcatamente medioevale della tradizione. «Sono rimasto più
nell’atemporalità e anzi ho inserito riferimenti contemporanei». Così il protagonista, con
il suo strumento nella faretra (è come un’arma infatti la musica), giunge a Hamelin sui
roller blades, i topi devastatori sono ravers, il
borgomastro è una sorta di boss con sigaro
acceso. Come si vuole per opere rivolte ai ragazzi, il tono è sorridente e il finale ottimista. I
bambini con la loro maestra innamorata non
sono costretti, ma scelgono di lasciare il villaggio al seguito del pifferaio. Costruiranno
forse un paese migliore, oltre il bosco.
Chiara Castellazzi
(dal programma di sala della prima rappresentazione)
di Federico Biscione
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Scena Prima – Piazza nella città di Hamelin
1 – Introduzione. Lo scorrere del tempo. [1:37]
2 – Festino notturno dei topi. [3:18]
3 – La campana batte le sei e i topi si disperdono. Passa una processione di penitenti. [3:46]
4 – Annunciato dal suono del flauto, nella piazza vuota compare il pifferaio. [3:38]
5 – Compaiono poco a poco i bambini, attirati
dal personaggio. Prendono confidenza. Giocano assieme. [2:12]
6 – Entra la figlia del Borgomastro: i due si guardano negli occhi. [0:56]
7 – Entrano gli alabardieri che pongono fine a
quello strano subbuglio. [0:43]
8 – Arriva il borgomastro. Ordina alla figlia di
lasciare la piazza. [0:32]
9 – Non visti entrano due topi. Gli alabardieri
tentano invano di acchiapparli. [1:12]
10 – Il pifferaio suona una melodia che impietrisce i topi: questi vengono infine chiusi in una
botte. [0:28]
11 – Il borgomastro promette al pifferaio una
ricompensa se libererà il paese dai topi. Il pifferaio accetta. [1:18]
Scena Seconda – La stanza della ragazza
12 – Sola nella sua stanza la ragazza non riesce
a dormire, colpita e agitata per l’incontro della
mattina. [3:05]
13 – Infine si addormenta: in un dolcissimo sogno compare il pifferaio. [3:05]
14 – La ragazza si risveglia di nuovo sola. [1:01]
Scena Terza – La sponda del fiume
15 – Il pifferaio, nascosto, attende nel luogo
dove si danno convegno i topi. [2:16]
16 – Arrivano poco a poco i topi, che danno vita
al loro festino. [4:00]
17 – Il pifferaio interviene: il suono del flauto costringe i topi a girare su se stessi, finché crollano
a terra. [2:00]
18 – Il pifferaio è rimasto solo su quel campo di
morti. [1:12]
Scena Quarta – La piazza
19 – Suonano le campane: la città, liberata dai
topi, è in festa. Passa la banda. [1:59]
20 – Valzer: il pifferaio invita al ballo la ragazza.
[1:43]
21 – Prima richiesta del compenso. Il borgomastro liquida evasivamente il pifferaio. [0:20]
22 – Riprende la festa. Passa una processione di
ringraziamento. [1:36]
23 – Seconda richiesta del compenso. Il borgo-
mastro non sembra sentir ragione. [0:35]
24 – Irrompono festaioli ubriachi a gettare
scompiglio e allegria. [0:40]
25 – Alla terza richiesta del pifferaio si unisce
anche la ragazza. [0:27]
26 – Il borgomastro comanda di arrestare l’uomo che, promessa una terribile vendetta, riesce
a dileguarsi. [1:26]
Scena Quinta – La montagna
27 – Il pifferaio è solo. [1:39]
28 – Giungono i bambini, non richiamati da alcun sortilegio: sono decisi ad accompagnarlo.
[2:02]
29 – Il pifferaio fa aprire la montagna, che
mostra al suo interno un cunicolo scintillante.
[1:13]
30 – Arriva anche la ragazza; si abbracciano.
[0:48]
31 – Lentamente entrano nella montagna. Il
pifferaio spezza il flauto. La caverna si richiude
dietro di loro. [3:01]
32 – Due topi attraversano furtivamente la scena. [0:50]
Sul sito www.federicobiscione.it sono disponibili
gli mp3 per l’ascolto
Il Pifferaio magico
Balletto in un atto per dieci strumenti
di Federico Biscione
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