CAPITOLO I - La configurazione delle categorie

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CAPITOLO I - La configurazione delle categorie
CAPITOLO I ‐ La configurazione delle categorie I/01 - Introduzione
Per una buona gestione dei cespiti, il raggruppamento dei beni in categorie omogenee è molto
importante:
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in primo luogo, il raggruppamento dei cespiti per categorie consente di sintetizzare il valore
immobilizzazioni permettendo di riportarlo nello stato patrimoniale;
in secondo luogo, il raggruppamento dei cespiti per categorie consente di razionalizzare il
calcolo annuale degli ammortamenti, che così può essere effettuato applicando la medesima
aliquota per i tutti beni che appartengono alla stessa categoria (anziché dover effettuare un
ammortamento diverso per ogni bene).
Come noto, l’art.2426 del Codice civile stabilisce che “il costo delle immobilizzazioni, materiali e
immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in
ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione". Tuttavia, è prassi
ammortizzare i beni strumentali utilizzando i coefficienti stabiliti dal D.M. 31 dicembre 1988,
ipotizzando implicitamente che i coefficienti del decreto rispecchino fedelmente il tasso di
deperimento dei beni strumentali, e che quindi, applicandoli i cespiti vengano ammortizzati in
funzione della loro residua possibilità di utilizzazione. Si tratta, ovviamente, di una forzatura, ma
che consente di effettuare l'ammortamento in modo omegeneo ogni anno.
Il D.M 31 dicembre 1988 prevede un elenco di attività, e per ciascuna di esse, stabilisce i
coefficienti di ammortamento da applicare alle diverse categorie di cespiti.
Ad esempio, gli alberghi, i bar, e le attività affini, devono raggruppare i beni strumentali posseduti
nelle categorie qui di seguito specificate ed ammortizzarli utilizzando le corrispondenti aliquote di
ammortamento.
Edifici ................................................................. 3%
Costruzioni leggere (tettoie, baracche, ecc.) .......................... 10%
Mobili e arredamento ................................................... 10%
Biancheria ............................................................. 40%
Attrezzatura (stoviglie, posate, attrezzatura da cucina, ecc.) ......... 25%
Impianti generici (riscaldamento, condizionamento) ..................... 8%
Impianti specifici (igienici, cucina, frigorifero, ascensori,
montacarichi, impianti telefonici, citofoni, campanelli e
simili) ................................................................ 12%
Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche compresi i
computers e i sistemi telefonici elettronici ........................... 20%
Autoveicoli da trasporto (autoveicoli pesanti in genere,
carrelli elevatori, mezzi di trasporto interno, ecc.) .................. 20%
Autovetture, motoveicoli e simili ...................................... 25%
Qualora l'attività svolta non fosse riconducibile ad alcuna delle attività elencate dal decreto, allora si
devono applicare i coefficienti previsti per la categoria residuale definita “attività non
precedentemente specificate - altre attività”:
Edifici ................................................................. 3%
Fabbricati destinati alla grande distribuzione .......................... 6%
Costruzioni leggere (tettoie, baracche, ecc.) .......................... 10%
Impianti e mezzi di sollevamento, carico e scarico, pesatura,
ecc. .................................................................. 7,5%
Macchinari, apparecchi e attrezzature varie (compreso
frigorifero, impianto di condizionamento e distributore
automatico) ............................................................ 15%
Stigliatura ............................................................ 10%
Arredamento ............................................................ 15%
Banconi blindati o con cristalli blindati .............................. 20%
Impianti di allarme, di ripresa fotografica, cinematografica e
televisiva ............................................................. 30%
Impianti interni speciali di comunicazione e telesegnalazione .......... 25%
Impianti destinati al trattamento ed al depuramento delle
acque, fumi nocivi, ecc. mediante impiego di reagenti chimici .......... 15%
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio .................................. 12%
Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche compresi i
computers e i sistemi telefonici elettronici ........................... 20%
Autoveicoli da trasporto (autoveicoli pesanti in genere,
carrelli elevatori, mezzi di trasporto interno, ecc.) .................. 20%
Autovetture, motoveicoli e simili ...................................... 25%
I/02 - La configurazione automatica delle categorie cespiti
Per visualizzare l'anagrafica delle categorie cespiti, dal menu CESPITI, selezioniamo il comando
CATEGORIE CESPITI __ .
Per impostazione predefinita, l'anagrafica delle categorie cespiti riporta le categorie, e le
corrispondenti aliquote di ammortamento, previste da DM 31/12/1988 per la categoria residuale
(attività non precedentemente specificate - altre attività) __ .
Pertanto, se l'attività svolta dall'azienda non dovesse essere riconducibile ad alcuna delle attività
elencate dal DM 31/12/1988, allora non occorre apportare alcuna modifica. Diversamente, occorre
impostare opportunamente l'anagrafica in esame.
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di dover gestire la contabilità di un ristorante. Poiché il decreto
prevede espressamente questa tipologia di attività (gruppo XIX), dovremo procedere alla
configurazione ad hoc dell'anagrafica delle categorie cespiti. Vediamo, come procedere utilizzando
l'apposita procedura automatizzata:
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clicchiamo sul pulsante CONFIGURAZIONE AUTOMATICA CATEGORIE __ ;
quindi, impostiamo i campi GRUPPO e SPECIE __ (sappiamo che, per ristoranti ed attività
affini, le categorie ed i corrispondenti coefficienti, sono specificati nella sezione: gruppo
XIX, specie 1 del decreto)
infine, clicchiamo sul comando CONFIGURAZIONE AUTOMATICA CATEGORIE __ .
Al termine della procedura, l'anagrafica delle categorie cespiti risulterà completamente reimpostata
__ : riporterà le categorie (ed i corrispondenti coefficienti) specificamente previsti dal decreto per
l'attività svolta.
I/03 - La configurazione manuale delle categorie cespiti
Sebbene sia presente una procedura automatizzata per configurare automaticamente l'anagrafica
delle categorie, è bene sapere che è sempre possibile impostarle manualmente: è sempre possibile
modificare le categorie esistenti, o aggiungerne di nuove.
Modifica delle categorie esistenti
Le ragioni che potrebbero indurre l'utente ad apportare modifiche alle categorie sono
essenzialmente due.
In primo luogo, i coefficienti di ammortamento previsti dal decreto rappresentano la percentuale
massima di ammortamento fiscalmente riconosciuta. Nulla ci vietà, però, di effettuare
l'ammortamento utilizzando aliquote inferiori.
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di voler ammortizzare sistematicamente le attrezzature di un
ristorante al 20% anziché all'aliquota ordinaria del 25%. Sarà sufficiente aprire la scheda anagrafica
della categoria cliccando sul corrispondente pulsante di dettaglio (lente di ingrandimento) __ .
Quindi, dalla scheda anagrafica, potremo modificare il coefficiente di ammortamento __ .
In secondo luogo, potremmo desiderare di modificare gli agganci delle categorie al piano dei conti.
Nella scheda anagrafica di ogni categoria, infatti, troviamo 3 agganci __ :
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nel campo CONTO CESPITI, troviamo il codice del conto immobilizzazioni (conto
patrimoniale attivo) che rappresenta maggiormente la categoria selezionata;
nel campo FONDO AMMORTAMENTI, troviamo il codice del conto fondo ammortamenti
(conto patrimoniale passivo) da incrementare ogni volta che procederemo alla
contabilizzazione degli ammortamenti;
nel campo QUOTA AMMORTAMENTI, troviamo il codice del conto (conto di natura
economica) da movimentare oper la contabilizzazione del costo relativo.
Come è facilmente intuibile, ciascuno degli agganci, qualora ritenuto opportuno, può essere
modificato, selezionando un altro conto.
Caricamento di nuove categorie
Per ragioni gestionali, potrebbe essere opportuno creare delle categorie più specifiche.
Per i ristoranti, ad esempio, il decreto prevede un'unica categoria per le attrezzature (stoviglie,
posate, attrezzatura da cucina). Potremmo desiderare distinguere l'attrezzatura da cucina dalle
posate, magari al fine di ammortizzarle con aliquote diverse.
Per inserire una nuova categoria, è sufficiente cliccare sul pulsante INSERISCI UNA NUOVA
CATEGORIA __ , e compilare opportunamente i campi proposti __ .
I/04 - Il caricamento di una categoria specifica per i beni strumentali di valore inferiore ai
516,46 EURO
Come noto, i beni strumentali di valore inferiore ai 516,46 EURO possono (NON devono) essere
fiscalmente ammortizzati integralmente nell'esercizio in cui vengono acquistati.
Questi beni possono essere gestiti in vari modi. Molti studi commerciali usano classificarli in una
categoria a sé. Qualora si decidesse di adottare questa soluzione, occorre impostare l'anagrafica
delle categorie cespiti, caricando una categoria ad hoc, operando come segue:
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clicchiamo sul comando INSERISCI UNA NUOVA CATEGORIA __ ;
quindi, copiliamo opportunamente i campi della scheda anagrafica della categoria __ ,
digitando 100 nel campo ALIQUOTA ORDINARIA.
ATTENZIONE: Per impostazione predefinita, il piano dei conti non contiene conti specificamente
previsti per questa tipologia di beni, e pertanto, il piano dei conti deve essere preventivamente
personalizzato __ __ __ , inserendovi i conti da agganciare alla categoria cespiti.
Precisazione
Ad avviso di chi scrive, la soluzione illustrata in questo paragrafo, sebbene legittimo, non
rappresenta il miglior modo per gestire i beni di valore inferiore ai 516,46 EURO. Nel corso del
capitolo successivo, vedremo un altro modo per gestire questi beni.
CAPITOLO II - Il caricamento dei cespiti ammortizzabili
II/01 - Introduzione
Il caricamento dei cespiti in anagrafica può avvenire con due modalità:
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in fase di registrazione delle fatture di acquisto: quando registriamo una fattura comprovante
l'acquisto di uno, o più, beni strumentali, è opportuno aggiornare l'anagrafica cespiti
inserendovi i dati del bene (o dei beni) acquistato (acquistati);
extracontabilmente, tramite la procedura "cespiti pregressi": solitamente, quando si inizia a
gestire la contabilità di un'azienda che non sia di nuova costituzione, questa ha già in carico
nel registro dei beni ammortizzabili diversi cespiti, che ovviamente, vanno riportati nella
gestione cespiti del software Blustring.
Nel corso di questo capitolo, esamineremo nel dettaglio le due procedure di caricamento. Con i
primi paragrafi, passeremo in rassegna una serie di casistiche (partendo, ovviamente, dalle più
comuni ed elementari). Di seguito, vedremo come caricare extracontabilmente i cespiti già presenti
nel registro dei beni ammortizzabili di un'azienda già avviata, la cui contabilità viene presa in carico
con il software Blustring.
II/02 - La registrazione delle fatture di acquisto
La registrazione di una fattura di acquisto comprovante l'acquisto di un bene strumentale avviene
seguendo le consuete modalità di registrazione previste per le fatture fornitori, salvo una
particolarità: nel rigo di tipo 2 occorre movimentare, come contropartita, un conto patrimoniale
relativo ad una immobilizzazione __ . Nella slide, vediamo a titolo di esempio la registrazione di
una fattura comprovante l'acquisto di mobili ed arredi per 10.000,00 EURO.
Oltre alle consuete informazioni, però, dobbiamo caricare una serie di altri dati, necessari per la
corretta tenuta del registro dei beni ammortizzabili, ed il calcolo degli ammortamenti: prima di
chiudere la registrazione della fattura, entriamo nella sezione CESPITI __ ed aggiorniamo
l'anagrafica cespiti, inserendovi i dati del bene acquistato:
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clicchiamo sull'icona raffigurante un binocolo visualizzare l'anagrafica dei cespiti __ ;
quindi, clicchiamo sul comando INSERISCI UN NUOVO CESPITE IN ANAGRAFICA __
;
infine, compiliamo la scheda anagrafica del bene acquistato, inserendovi le informazioni
richieste __ .
Come possiamo osservare dalla slide, ogni volta che viene acquistato un cespite, dobbiamo
compilare la sua scheda anagrafica: una sorta di "carta di identità" del bene strumentale. Pertanto,
ogni bene strumentale ha una propria scheda anagrafica, in cui vengono vengono riportate le
informazioni fondamentali per la corretta tenuta del registro cespiti, vale a dire:
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il codice cespite: viene attribuito automaticamente dalla procedura e serve,
fondamentalmente, ad identificare ogni bene in modo univoco;
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la descrizione: per ogni bene caricato in anagrafica, occorre digitare una breve descrizione
(esempi: Scrivania per ufficio modello Aurora, Smartphone Samsung Galaxy SII, Notebook
Asus X5DIN, Fiat Punto 1.3 BG124HK;
la categoria: per ogni bene acquistato, occorre selezionare la categoria di appartenenza;
la percentuale di deducibilità: occorre indicare la percentuale di deducibilità fiscale degli
ammortamenti. Normalmente, è pari al 100%, ma in alcuni casi potrebbe essere inferiore.
Ad esempio, per i telefoni cellulari, occorre indicare la percentuale del 80%;
il limite massimo ammortizzabile: come noto, il costo storico delle autovetture è
ammortizzabile nella misura massima di 18.075,99 euro. Pertanto, nelle schede anagrafiche
relative alle autovetture, occorre digitare 18.075,99; per tutti gli altri beni, invece, il campo
va lasciato vuoto;
l'anno di entrata in funzione: come noto, la procedura di ammortamento può essere iniziata a
partire dall'anno di entrata in funzione del bene. In questo campo, occorre specificare l'anno
in cui il bene è effettivamente entrato in funzione;
il titolo del possesso: qui occorre indicare a quale titolo viene utilizzato il bene.
Normalmente, i beni strumentali sono di proprietà, ma potrebbero essere anche in comodato,
leasing, o in locazione.
Quelli appena elencati sono i campi che contengono le informazioni fondamentali per la gestione
cespiti. Degli altri campi presenti nella scheda anagrafica di ciascun cespite, ce ne occuperemo più
avanti.
Osservazione 1
Chiudendo la scheda anagrafica del bene, notiamo che il bene strumentale appena inserito in
anagrafica, viene automaticamente abbinato alla registrazione in corso __ : infatti, il codice del
cespite è stato riportato nell'apposito campo della sezione CESPITI della registrazione della fattura.
Osservazione 2
Il codice cespite è univoco, viene attribuito automaticamente dalla procedura, e non è modificabile.
Esso assolve fondamentalmente a 2 funzioni:


identificare in modo univoco ogni cespite: in un'azienda vi potrebbero essere più cespiti
identici, e pertanto, vi è la necessità di identificarli uno ad uno con un codice univoco che
non possa essere duplicato per errore;
inoltre, serve di raccordo tra la gestione contabile e la gestione cespiti: nell'esempio appena
visto, il cespite con codice 1 è stato abbinato alla fattura con protocollo 4/2012. Detto
altrimenti, la fattura con protocollo 4/2012 comprova l'acquisto del cespite identificato (in
modo univoco) dal codice 1.
Pertanto, il codice cespite NON è un protocollo, ma un codice univoco identificativo, e come tale,
non è necessariamente progressivo. Peraltro, diversi programmi di contabilità in commercio, usano
attribuire dei codici alfanumerici. Blustring Software ha preferito attribuire dei codici numerici, ma
la funzione del codice cespite è sempre la medesima.
II/03 - Casistiche ricorrenti
Nel paragrafo precedente abbiamo visto, a titolo di esempio, come caricare la registrazione di una
fattura comprovante l'acquisto di un mobile per ufficio.
Nel corso di questo paragrafo, vedremo come registrare l'acquisto di altri cespiti che presentano
alcune peculiarità. Operativamente, si procede in modo del tutto analogo, ma dobbiamo prestare
attenzione nella compilazioni di alcuni campi della scheda anagrafica.
a) Acquisto di cespiti con ammortamento parzialmente deducibile
L'ammortamento di alcuni beni strumentali, come ad esempio i telefoni cellulari, è parzialmente
deducibile. Nella compilazione della scheda anagrafica, dobbiamo prestare attenzione ad indicare
nel campo % DI DEDUCIBILITA la misura in cui la quota di ammortamento annuale viene
riconosciuta fiscalamente. Il campo EVENTUALE LIMITE AMMORTIZZABILE va omesso __ .
b) Acquisto di autovetture
Per le autovetture, la normativa fiscale impone, in linea generale, due limiti:
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Il costo storico è ammortizzabile nella misura massima di EURO 18.075,99.
l'ammortamento annuale è deducibile nella misura massima del 40%.
In questo caso, occorre impostare opportunamente sia il campo % DI DEDUCIBILITA, sia il
campo EVENTUALE LIMITE AMMORTIZZABILE: __ .
c) Acquisto di beni di valore unitario inferiore ai 516,46 EURO
Come noto, i beni di valore inferiore ai 516,46 possono (non devono) essere ammortizzati
completamente nell'esercizio in cui vengono acquistati.
Se desideriamo avvalerci di questa facoltà, allora nel campo CATEGORIA, selezioneremo la voce
BENI DI VALORE INFERIORE AI 516 EURO __ (precedentemente creata, come illustrato nel
paragrafo I/4).
In alternativa, possiamo optare anche per un'altra soluzione: selezionare la categoria che meglio
rappresenta il bene (ad esempio, ATTREZZATURE), e poi attivare il flag AMMORTAMENTO
INTEGRALE AUTOMATICO, togliendolo dall'opzione predefinita AMMORTAMENTO
ORDINARIO AUTOMATICO __ .
II/04 - La registrazione di fatture comprovanti l'acquisto di più beni strumentali.
Fin qui, abbiamo visto come registrare le fatture che comprovano l'acquisto di un bene strumentale.
E se una fattura comprovasse l'acquisto di 2, o più beni strumentali?
Nessun problema: Si procede in modo analogo, salvo inserire nel dettaglio contabile della
registrazione della fattura tanti righi quanti sono i beni strumentali acquistati.
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di dover procedere al caricamento di una fattura comprovante
l'acquisto di 2 beni strumentali: un computer del valore di 1000 EURO, ed un mobile per ufficio del
valore di 9000 EURO.
Il dettaglio contabile della registrazione dovrà presentare due righi di tipo 2: uno relativo al
computer, e l'altro relativo al mobile per ufficio __ .
Passando alla sezione CESPITI, toveremo 2 righi, che come abbiamo visto nel corso del paragrafo
3, dovremo associare alla gestione cespiti __ .
II/05 - L'acquisto di beni immateriali
Fin qui, abbiamo visto come registrare le fatture che comprovano l'acquisto di un beni materiali.
Per registrare l'acquisto di beni immateriali, si procede in modo analogo salvo 2 particolarità:
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come operazione preliminare, occorre impostare una categoria cespiti ad hoc, ad esempio:
licenze software. Ovviamente, occorre impostare gli agganci ed il coefficiente di
ammortamento. Se, ad esempio, intendiamo effettuare l'ammortamento in tre anni, nel
campo ALIQUOTA ORDINARIA occorre inserire la percentuale del 33,33 __ ;

nella scheda anagrafica del cespite, oltre ovviamente a selezionare la categoria creata ad
hoc, dobbiamo attivare il flag BENE IMMATERIALE __ .
II/06 - Il caricamento dei cespiti pregressi
Premessa
Solitamente, quando si inizia a gestire una contabilità con un nuovo programma, l’azienda ha già in
carico diversi cespiti, che d’ora in poi chiameremo cespiti pregressi.
Nel proseguo della trattazione, ipotizzeremo di dover gestire la contabilità di un’azienda a partire
dall’esercizio contabile 2009. Pertanto, i cespiti acquistati prima del 01/01/2009, verranno definiti
“CESPITI PREGRESSI”.
Il caricamento dei cespiti pregressi
Per caricaricare in anagrafica i cespiti pregressi, dal menu CESPITI, selezioniamo il comando
CESPITI PREGRESSI __ .
Ipotizziamo di dover caricare in anagrafica un macchinario acquistato in data 25/03/06, al costo
storico di 8.000,00 EURO, ed ammortizzato al 31/12/08 per 5.000,00 EURO.
Clicchiamo sul pulsante INSERISCI UN NUOVO CESPITE PREGRESSO __ . Si apre la maschera
per il caricamento di un cespite pregresso __ :
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in primo luogo, dobbiamo caricare la scheda anagrafica del cespite. Pertanto, clicchiamo sul
binocolo collocato a fianco del campo CESPITE __ , e poi su INSERISCI UN NUOVO
CESPITE IN ANAGRAFICA __ . Infine, compiliamo opportunamente la scheda anagrafica
del cespite __ . Completata la digitazione, cliccando sul pulsante di chiusura, il codice del
cespite verrà riportato automaticamente nella maschera per il caricamento del cespite
pregresso;
poi, occorre procedere con la compilazione dei campi per il caricamento del costo storico e
del fondo ammortamento accantonato alla data della presa in carico della contabilità (nel
nostro esempio: 31/12/2008) __ .
Come possiamo facilmente osservare dall'ultima slide:
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nel campo DATA abbiamo digitato da data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in
cui abbiamo iniziato a gestire la contabilità (31/12/2008);
nel campo VALORE CESPITE abbiamo digitato il costo storico del bene (8.000);
nel campo AMMORTAMENTO FISCALE abbiamo digitato l’ammontare del fondo
ammortamento accantonato al 31/12/2008 (5.000).
Nota
La compilazione del campo AMMORTAMENTO CIVILISTICO assume rilevanza SOLO nell’ipotesi
piuttosto rara in cui si desideri effettuare una gestione civilistica diversa da quella fiscale.
Solitamente infatti, si tende a far coincidere la gestione fiscale con quella civilistica, assumendo
che i coefficienti fiscali di ammortamento rappresentino fedelmente il coefficiente di deperimento
fisico del bene.
CAPITOLO III ‐ Il caricamento dei beni di terzi III/01 - Il caricamento dei beni in leasing
Introduzione
Come noto, i beni in leasing presentano una particolarità: il costo storico (valore del bene) NON
coincide con il valore ammortizzabile.
Il valore del bene, infatti, è rappresentato dal costo sopportato dalla società di leasing. Invece, il
valore ammortizzabile è rappresentato dal prezzo di riscatto pagato al termine del contratto.
Si tratta di una distinzione piuttosto importante poiché:


negli studi di settore occorre indicare il valore complessivo dei beni strumentali utilizzati
dall'azienda. E' evidente che per i beni in leasing occorre considerare il costo sopportato
dalla società di leasing;
i beni in leasing non potranno essere ammortizzati fino al pagamento del prezzo di riscatto.
Il caricamento dei beni in leasing nella gestione cespiti
All’inizio del contratto di leasing (data del collaudo), dobbiamo caricare in anagrafica il bene preso
in leasing, valorizzandolo al costo pagato dalla società di leasing (costo storico), che come
anticipato, non potrà venire ammortizzato.
Procediamo nel seguente modo:
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
in prima battuta, dobbiamo caricare il bene in anagrafica. Dal menu GESTIONE CESPITI,
selezioniamo il comando SCHEDE CESPITI __ . Quindi, cliccando sul pulsante
INSERISCI UN NUOVO CESPITE IN ANAGRAFICA, carichiamo il bene preso in
leasing, valorizzando opportunamente i campi proposti, e facendo attenzione a selezionare la
voce LEASING nel campo TITOLO DEL POSSESSO __ .
in seconda battuta, dobbiamo specificare il valore del bene. Dal menu GESTIONE
CESPITI, selezioniamo il comando GESTIONE BENI DI TERZI / GESTIONE
ACQUISIZIONI BENI DI TERZI __ . Qui, inseriamo un rigo, digitando la data del collaudo
del bene ed il costo sostenuto dalla società concedente, e selezionando il bene appena
caricato in anagrafica __ .
Verifica del lavoro svolto
Per verificare i risvolti dell'operazione appena eseguita, visualizziamo la scheda del cespite:
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
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dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando SCHEDE CESPITI __ ;
verrà visualizzato l'elenco di tutti i cespiti caricati in anagrafica. Clicchiamo sul pulsante di
dettaglio (lente di ingrandimento) in corrispondenza del bene appena inserito __ ;
così, verrà mostrata la scheda del cespite __ .
Come possiamo notare dalla stampa, a seguito della sua acquisizione in leasing, il COSTO
STORICO (che andrà indicato negli studi di settore) è pari al prezzo pagato dalla società
concedente (200.000,00 EURO). Invece, il VALORE AMMORTIZZABILE è pari a 0, poiché non
vi è ancora alcun valore da poter ammortizzare.
III/02 - Il riscatto dei beni in leasing
Con il riscatto del bene, questo diviene di proprietà e potrà venire ammortizzato il prezzo di riscatto
pagato.
Per registrare una fattura comprovante il riscatto di un bene in lesing, si procede in modo analogo a
quanto visto nel corso del paragrafo II/02: dopo aver compilato il dettaglio contabile, si passa alla
sezione CESPITI. Qui, dopo aver selezionato la voce RISCATTO (nel campo TIPO
OPERAZIONE), occorre selezionare il codice del cespite riscattato __ .
Verifica del lavoro svolto
Per verificare i risvolti dell'operazione appena eseguita, visualizziamo la scheda del cespite __ .
Come possiamo osservare dalla stampa, dopo la registrazione della fattura comprovante il
pagamento del prezzo di riscatto, il COSTO STORICO è rimasto ovviamente invariato, mentre il
VALORE AMMORTIZZABILE è passato da 0 al prezzo di riscatto pagato, che nel nostro esempio
è pari a 2.000,00 EURO.
III/03 - Il caricamento di informazioni relative il contratto di leasing
Per ogni bene acquisito in leasing, il software Blustring consente di inserire i dati salienti del
contratto di leasing (compagnia di leasing, numero del contratto, importo del maxicanone, numero
di rate, importo delle rate, etc.).
Il caricamento delle informazioni in oggetto assolve, fondamentalmente, a due necessità:

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poter accedere, in ogni momento, alle principali condizioni del contratto di leasing, senza
doverlo ricercare tra mille contratti archiviati;
consentire al programma di elaborare il calcolo della ripartizione temporale del costo
dell’operazione. Solitamente, infatti, il contratto di leasing inizia con il pagamento di un
maxicanone e di oneri accessori, che per il principio della competenza economica, non
possono gravare solo sull’esercizio in cui sono stati pagati, ma vanno ripartiti per tutta la
durata del contratto.
Per inserire le informazioni in oggetto, dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando
SCHEDE CESPITI __ . Quindi, apriamo la scheda anagrafica del cespite desiderato, e nella sezione
ESTREMI CONTRATTO DI LEASING, potremo caricare i dati salienti del contratto di leasing __
.
III/04 - Il caricamento di beni in locazione, o in comodato
Il software Blustring consente di caricare in anagrafica anche i beni in locazione, o in comodato.
Ovviamente, questi beni non potrammo mai essere ammortizzati, ma il caricamento in anagrafica
consentirà di determinare il valore dei beni strumentali tenendo conto di tutti i beni utilizzati (anche
di quelli di proprietà di terzi).
Operativamente, si procede in modo analogo ai beni in leasing (paragrafo III/01), salvo valorizzare
opportunamente il campo TITOLO DEL POSSESSO all'interno della scheda anagrafica del bene __
.
Ovviamente, poiché questi beni non diverranno mai di proprietà (non verranno riscattati), il valore
ammortizzabile sarà sempre pari a 0.
III/05 - Il caricamento delle migliorie su beni di terzi
Come noto, per "migliorie su beni di terzi", si intende il sostenimento di spese incrementative su
beni strumentali NON di proprietà, ma di terzi, vare a dire, utilizzati in virtù di contratti di
comodato, locazione, o leasing.
Nel corso di questo paragrafo, esamineremo come registrare una fattura di acquisto comprovante il
sostenimento di costi per migliorie su beni di terzi.
Dettaglio contabile
Nel rigo di tipo 2 del dettaglio contabile della registrazione, come conto di contropartita, occorre
selezionare il conto patrimoniale codificato come MIGTER (migliorie su beni di terzi) __ .
ATTENZIONE: nel rigo di tipo 1, nel campo RICLASSIFICAZIONE, occorre selezionare la voce
BENI STRUMENTALI, e non BENI AMMORTIZZABILI (il costo sostenuto, infatti, va imputato
ad un bene NON di proprietà, ma ad un BENE STRUMENTALE NON AMMORTIZZABILE).
Sezione cespiti
Nella sezione cespiti della registrazione della fattura, dobbiamo inserire 3 informazioni __:



nel campo TIPOLOGIA DI OPERAZIONE, occorre selezionare la voce MIGLIORIA SU
BENI DI TERZI;
nel campo CESPITE, occorre selezionare il bene a cui si riferisce la spesa sostenuta.
nel campo ALIQUOTA MIGLIORIA dobbiamo specificare il coefficiente di ammortamento
con cui andrà ammortizzata la spesa sostenuta. Se, ad esempio, intendiamo effettuare
l'ammortamento in 5 anni, inseriremo l'aliquota del 20%.
III/06 - Il caricamento di migliorie su beni di terzi pregresse
Quando si inizia a gestire la contabilità di un'azienda che non sia di nuova costituzione, questa
potrebbe avere in carico nel registro dei beni ammortizzabili una o più migliorie su beni di terzi, che
ovviamente, vanno riportate nella gestione cespiti del software Blustring.
Nel proseguo della trattazione, ipotizzeremo di dover gestire la contabilità di un’azienda a partire
dall’esercizio contabile 2009. Pertanto, le spese per migliorie su beni di terzi sostenute prima del
31/12/2008, verranno definite “MIGLIORIE PREGRESSE”.
Il caricamento delle migliorie pregresse
Per caricare in anagrafica le migliorie pregresse, dal menu CESPITI, selezioniamo il comando
GESTIONE BENI DI TERZI / GESTIONE MIGLIORIE SU BENI DI TERZI PREGRESSE __ .
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di dover caricare in anagrafica una miglioria sostenuta nel 2006
per un macchinario in leasing: spesa sostenuta 2.000,00 EURO, ammortamento già effettuato:
500,00 EURO. Procediamo come segue:


clicchiamo sul comando INSERISCI UNA NUOVA MIGLIORIA PREGRESSA (in basso)
__ ;
quindi, compiliamo opportunamente i campi proposti, selezionando il bene a cui si riferisce
la miglioria, e digitando l'ammontare della spesa incrementativa sostenuta (2.000,00
EURO), e l'ammontare dell'ammortamento già accantonato (500,00 EURO) __ . Infine,
clicchiamo sul comando REGISTRA.
La miglioria pregressa è stata caricata in anagrafica, e potrà essere ammortizzata per il valore
residuo.
CAPITOLO IV ‐ La gestione degli ammortamenti IV/01 - La rilevazione automatica degli ammortamenti
Premessa
A fine anno, occorre procedere alla rilevazione degli ammortamenti nel registro cespiti.
Il programma dispone di una procedura automatizzata che consente di rilevare gli ammortamenti
per tutti i cespiti. In linea generale, i beni verranno ammortizzati sulla base dell'aliquota ordinaria
prevista per la categoria di appartenenza. I beni di valore inferiore ai 516,46 EURO verranno
ammortizzati integralmente qualora siano stati caricati come illustrato nel corso del paragrafo II/03.
Procedura
Dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando GESTIONE AUTOMATICA __ .
Quindi, digitiamo la data in cui desideriamo rilevare gli ammortamenti. Ipotizzando di doverli
rilevare per l'esercizio 2011, digitiamo 31/12/2011 __ .
Ora possiamo procedere con la rilevazione automatica degli ammortamenti per tutti i cespiti
caricati:






selezioniamo la voce ammortamenti INTEGRALI, e clicchiamo sul pulsante GENERA
AMMORTAMENTI: così verranno ammortizzati integralmente tutti gli eventuali cespiti di
valore inferiore ai 516,46 EURO;
poi, selezioniamo la voce sottostante (ammortamenti ORDINARI), e clicchiamo sul pulsante
GENERA AMMORTAMENTI: così verranno ammortizzati tutti gli altri beni materiali (ad
eccezione delle autovetture);
poi, selezioniamo la terza voce, e clicchiamo sul pulsante GENERA AMMORTAMENTI:
così verranno ammortizzati i beni materiali il cui costo storico può essere ammortizzato solo
parzialmente (autovetture);
saltiamo la voce ammortamenti ANTICIPATI poiché non è più possibile effettuarli;
quindi, selezioniamo la voce IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI, e clicchiamo sul
pulsante GENERA AMMORTAMENTI: così verranno ammortizzate tutte le
immobilizzazioni immateriali;
infine, selezioniamo l'ultima voce (MIGLIORIE SU BENI DI TERZI), e clicchiamo sul
pulsante GENERA AMMORTAMENTI: così verranno ammortizzate le migliorie su beni di
terzi.
Nota
Stiamo esaminando come rilevare gli ammortamenti nella gestione cespiti. Gli ammortamenti così
rilevati compariranno nel registro cespiti, ma NON in contabilità.
Detto altrimenti, affinché gli ammortamenti rilevati vengano evidenziati in bilancio, dobbiamo
procedere alla contabilizzazione (travaso), ma di questo ce ne occuperemo più avanti, in un apposito
paragrafo.
IV/02 - La verifica degli ammortamenti rilevati
Dopo aver proceduto alla rilevazione degli ammortamenti, possiamo verificare il lavoro svolto per
ogni singolo cespite, oppure eseguire una stampa riepilogativa di tutti gli ammortamenti registrati.
Verifica per cespite
Per ogni singolo cespite presente in anagrafica, possiamo verificarne la situazione dopo la
rilevazione dell'ammortamento.
Dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando SCHEDE CESPITI __ .
Viene visualizzato l'elenco di tutti i cespiti caricati in anagrafica __ . Ipotizziamo, a titolo di
esempio, di voler verificare la situazione del cespite MACCHIBNARIO ABC. Cliccando sul
corrispondente pulsante di dettaglio (lente di ingrandimento), verrà visualizzata la scheda del
cespite __ .
Come possiamo osservare dalla slide, la scheda del cespite si compone di due parti:


in alto, troviamo delle informazioni di carattere generale: descrizione, categoria di
appartenenza, titolo del possesso, anno di entrata in funzione, aliquota ordinaria di
ammortamento, etc...
sotto, troviamo l'elenco delle movimentazioni. Nel nostro esempio, abbiamo solamente due
righi: uno relativo all'acquisto (avvenuto in data 31/01/2011), e l'altro relativo
all'ammortamento eseguito per l'esercizio 2011.
Osserviamo, infine, che in fondo alla scheda, viene riportato il valore residuo del bene: dato dalla
differenza tra il valore ammortizzabile e la sommatoria di tutti gli ammortamenti rilevati nel corso
del tempo.
Riepilogo degli ammortamenti effettuati nell'esercizio
Se desideriamo visualizzare il riepilogo degli ammortamenti rilevati per un determinato esercizio,
dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando RIEPILOGO AMMORTAMENTI __ .
Ad esempio, per visualizzare il riepilogo degli ammortamenti rilevati nel 2011, digitiamo 2011 nel
campo ANNO, e poi, clicchiamo sul pulsante sottostante __ . Verrà prodotta una stampa analoga
alla seguente: __ .
Come possiamo osservare dalla slide, i cespiti vengono raggruppati per categoria di appartenenza, e
per ogni cespite, e per ogni categoria, viene visualizzato l'ammortamento rilevato.
IV/03 - La verifica degli ammortamenti rilevati per le migliorie su beni di terzi
Le migliorie su beni di terzi sono dei cespiti ammortizzabili molto particolari: esse infatti NON
sono dei beni (né materiali, né immateriali), ma semplicemente delle spese sostenute per beni
strumentali di terzi, utilizzati in virtù di contratti di locazione, leasing, o comodato.
Pertanto, gli ammortamenti relativi alle migliorie su beni di terzi non vengono riportati nelle schede
dei cespiti, ma in una sezione apposita del registro cespiti.
Verifica per cespite
Analogamente agli ammortamenti riguardanti i beni strumentali veri e propri, anche per le migliorie
su beni di terzi, è possibile effettuare una verifica selettiva per ogni singolo cespite.
Dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando REGISTRO CESPITI __ . Ipotizzando
di voler verificare gli ammortamenti eseguiti nel 2011, impostiamo opportunamente il campo
ANNO FISCALE, e dalla sezione DETTAGLIO MIGLIORIE SU BENI DI TERZI, clicchiamo sul
pulsante STAMPA DETTAGLIO MIGLIORIE SU BENI DI TERZI __ .
Verrà prodotto un prospetto analogo al seguente: __ . Per ogni cespite, vengono riportate le
migliorie, e per ciascuna miglioria, vengono visualizzati gli ammortamenti che sono stati effettuati.
Nel nostro esempio, per il bene MACCHINARIO XYZ, è stata effettuata una miglioria di 3.000,00
EURO nel 2011, comprovata dalla fattura n.545, emessa in data 30/11/2011 da Rossi Mario. Per
questa miglioria, risulta effettuato un ammortamento in data 31/12/2011 per 600,00 EURO.
Riepilogo degli ammortamenti effettuati nell'esercizio
Se desideriamo visualizzare il riepilogo degli ammortamenti rilevati per un determinato esercizio,
dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando RIEPILOGO AMMORTAMENTI __ .
Per visualizzare il riepilogo degli ammortamenti rilevati nel 2011, digitiamo 2011 nel campo
ANNO, e poi, dalla sezione AMMORTAMENTO MIGLIORIE SU B.T., clicchiamo sul pulsante
RIEPILOGO AMMORTAMENTI SU MIGLIORIE DI BENI DI TERZI __ .
Verrà prodotto un prospetto analogo al segente: __ . Come possiamo osservare dalla slide, il
prospetto mostra l'elenco degli ammortamenti relativi alle migliorie su beni di terzi che sono stati
eseguiti nell'anno selezionato. Nel nostro esempio, è stato eseguito un unico ammortamento di
600,00 EURO, per una miglioria relativa al bene MACCHINARIO XYZ.
IV/04 - La modifica ed il caricamento manuale degli ammortamenti
Nel corso di questo capitolo, abbiamo visto come rilevare automaticamente gli ammortamenti.
Nella generalità dei casi, la procedura di rilevazione automatica si rivela sufficiente poiché è prassi
effettuare gli ammortamenti utilizzando le aliquote ordinarie. In alcune situazioni particolari, però,
l'utente potrebbe avere l'esigenza di "personalizzare" gli ammortamenti. Si pensi, ad esempio, a
politiche di bilancio volte ad esaltare la reddività di un'impresa, riducendo gli ammortamenti.
La modifica manuale degli ammortamenti
Dopo aver generato gli ammortamenti con la procedura automatizzata, possiamo modificarli
manualmente.
Dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando GESTIONE MANUALE
AMMORTAMENTI CESPITI __ . Verrà visualizzato l'elenco di tutti gli ammortamenti eseguiti nel
corso del tempo __ .
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di voler modificare l'ammortamento, eseguito nel 2011, relativo al
cespite MACCHINARI ABC. Procediamo come segue:



Come operazione preliminare, è opportuno ristringere la visualizzazione ai soli
ammortamenti del 2011. Pertanto, clicchiamo sul pulsante SELEZIONA
AMMORTAMENTI __ (in basso, a destra), digitiamo 2011 nel campo ANNO della finestra
di dialogo, e clicchiamo sul pulsante SELEZIONA __ ;
ora, vengono visualizzati solamente gli ammortamenti eseguiti nel 2011 e ritrovare
l'ammortamento desiderato è molto facile! Una volta individuato, clicchiamo sul
corrispondente pulsante di dettaglio (lente di ingrandimento);
verrà visualizzata la scheda di dettaglio dell'ammortamento. Supponiamo di voler
ammortizzare il bene per 700,00 EURO: sarà sufficiente impostare il valore scelto nei campi
AMMORTAMENTO e DI CUI DEDUCIBILE __ . Ignoriamo il contenuto del campo
AMMORTAMENTO CIVILISTICO poiché stiamo ipotizzando che l'ammortamento fiscale
e quello civilistico coincidano.
Il caricamento manuale degli ammortamenti
Se non desideriamo avvalerci della procedura automatizzata, possiamo decidere anche di caricare
manualmente gli ammortamenti. Ovviamente si stratta di una soluzione praticabile solo se il numero
di cespiti è ridotto.
Per caricare un ammortamento, clicchiamo sul pulsante REGISTRA UN NUOVO
AMMORTAMENTO __ (in basso, a destra). Quindi, compiliamo opportunamente i campi richiesti
__ . Nell'esempio riportato, abbiamo caricato l'ammortamento del 2011 per il cespite
MACCHINARIO ABC.
Nota: i campi dei gruppi GESTIONE CIVILISTICA e GESTIONE FISCALITA' DIFFERITA
possono essere tranquillamente ignorati poiché stiamo ipotizzando che l'aspetto fiscale coincida con
quello civilistico.
IV/05 - La cancellazione degli ammortamenti
Dalla stessa procedura esaminata nel paragrafo precedente è possibile eliminare gli ammortamenti
caricati. L'eliminazione può essere selettiva (per singolo bene), oppure cumulativa per tutti gli
ammortamenti relativi ad un determinato esercizio.
Cancellazione selettiva
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di voler eliminare l'ammortamento del 2011 relativo al cespite
MACCHINARIO ABC. Per eliminarlo, è sufficiente:


individuare il rigo dell'ammortamento desiderato, e cliccarvi per selezionarlo;
cliccare sul pulsante ELIMINA AMMORTAMENTO SELEZIONATO __ (in basso, a
sinistra), per eliminarlo.
Cancellazione cumulativa
Ipotizziamo, a titolo di esempio, di voler eliminare tutti gli ammortamenti del 2011. Procediamo
come segue:


in primo luogo, è necessario ristringere la visualizzazione ai soli ammortamenti del 2011.
Pertanto, clicchiamo sul pulsante SELEZIONA AMMORTAMENTI __ (in basso, a destra),
digitiamo 2011 nel campo ANNO della finestra di dialogo, e clicchiamo sul pulsante
SELEZIONA __ .
ora, possiamo procedere con l'eliminazione: sarà sufficiente cliccare sul pulsante ELIMINA
TUTTI GLI AMMORTAMENTI __ (in basso, a sinistra).
ATTENZIONE
La procedura di cancellazione NON è reversibile. Pertanto, prima di procedere, è auspicabile
effettuare una copia di sicurezza dell'archivio contabile.
IV/06 - La gestione manuale degli ammortamenti su migliorie di beni di terzi
Analogamente agli ammortamenti dei beni strumentali, anche gli ammortamenti relativi alle
migiorie su beni di terzi possono essere gestiti manualmente.
Per accedere alla procedura, dal menu cespiti, selezioniamo il comando GESTIONE MANUALE
MIGLIORIE SU BENI DI TERZI __ .
Non ci dilungheremo oltre su questa procedura poiché il funzionamento è speculare a quello della
procedura per la gestione manuale degli ammortamenti dei beni strumentali.
IV/07 - La contabilizzazione (travaso) degli ammortamenti
Gli ammortamenti rilevati seguendo le procedure fin qui descritte in questo capito verranno riportati
nel registro cespiti, ma NON in bilancio.
Pertanto, dobbiamo procedere alla contabilizzazione degli ammortamenti rilevati (travaso). Detto
altrimenti, dobbiamo redigere una scrittura di assestamento con la quale registrare in contabilità il
costo di competenza dell'esercizio relativo agli ammortamenti annuali. Questa operazione può
essere eseguita manualmente, oppure in modo completamente automatico, grazie ad un'apposita
procedura.
Per le contabilità ordinarie
Per le contabilità ordinarie, occorre redigere una scrittura di contabilità generale del tipo:
ammortamento macchinari
ammortamento attrezzature
ammortamento ....
a fondo ammortamento macchinari
a fondo ammortamento attrezzature
a fondo ammortamento...
Per redigere questa scrittura in modo automatico, dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il
comando TRAVASO CONTABILE __ .
Ipotizzando di dover contabilizzare gli ammortamenti del 2011, nel campo ANNO (in alto, a destra)
digitiamo 2011, e clicchiamo sul pulsante SELEZIONA __ . Quindi, impostiamo opportunamente i
campi collocati in fondo alla maschera __ :


nel campo DATA REGISTRAZIONE, digitiamo: 31/12/2011;
nel campo TIPO TRAVASO, selezioniamo CONTABILITA ORDINARIA.
Infine, clicchiamo sul pulsante REGISTRA AMMORTAMENTI IN CONTABILITA. In contabilità
generale, verrà generata una registrazione analoga alla seguente: __ . In questo esempio, è stata
generata una scrittura di assestamento per l'ammortamento degli impianti.
Nota: Tutto ciò che viene eseguito dalle procedure automatizzate, può essere fatto anche
manualmente. Pertanto, anziché avvalersi della procedura automatizzata appena esaminata, è
sempre possibile registrare gli ammortamenti manualmente, caricando una normale scrittura di
contabilità generale, riportando i valori evidenziati dalla stampa riepilogativa degli ammortamenti
dell'esercizio (paragrafo IV/02).
Per le contabilità semplificate
Come noto, per le contabilità semplificate TUTTI i costi devono transitare per il registro IVA
acquisti. Pertanto, occorre caricare la registrazione di un "COSTO NON COMPROVATO DA
FATTURA".
Per il caricamento automatico della registrazione in contabilità, si segue la medesima procedura
esaminata per le contabilità ordinarie, salvo selezionare la voce CONTABILITA SEMPLIFICATA
nel campo TIPO TRAVASO __ . L'effetto sarà quello di generare una registrazione nel registro
IVA acquisti analoga alla seguente: __ .
Nota: Tutto ciò che viene eseguito dalle procedure automatizzate, può essere fatto anche
manualmente. Pertanto, anziché avvalersi della procedura automatizzata appena esaminata, è
sempre possibile caricare la registrazione manualmente, riportando i valori evidenziati dalla stampa
riepilogativa degli ammortamenti dell'esercizio (paragrafo IV/02).
CAPITOLO V ‐ La gestione avanzata degli ammortamenti V/01 - Introduzione
Nella prassi, si usa far coincidere la gestione civilistica degli ammortamenti con quella fiscale, assumendo che i coefficienti fiscali di ammortamento rappresentino fedelmente i tassi di usura dei beni. Pertanto, nella stragrande maggioranza dei casi, è sufficiente quanto esposto nel capitolo precedente. Quanto verrà detto nel proseguo della trattazione varrà SOLO nell’ipotesi in cui, per particolari motivi, si decida di ammortizzare uno, o più beni, diversamente da un punto di vista civilistico e fiscale. Nei paragrafi seguenti, supporremo che la nostra società abbia in carico un macchinario del costo storico di 10.000,00 EURO, soggetto all’aliquota fiscale di ammortamento del 20%. Ipotizzeremo, che secondo la direzione dell’azienda, il 20% di ammortamento annuo sia inadeguato data la forte usura a cui è soggetto il bene, e di volerlo ammortizzare al 40%. Detto altrimenti, il bene verrà ammortizzato al 40% (ammortamento civilistico), ma fiscalmente verrà riconosciuto solo il 20%. V/02 - L'impostazione della scheda anagrafica del cespite
Per scindere in modo netto la gestione civilistica da quella fiscale, come operazione preliminare,
occorre impostare opportunamente la scheda anagrafica dei cespiti: __ :


in primo luogo, occorre compilare il campo ALIQUOTA SPECIFICA: qui, dobbiamo
indicare l’aliquota a cui desideriamo ammortizzare il bene (nel nostro esempio: 40%);
in secondo luogo, attiviamo il flag AMMORTAMENTOPECIFICO AUTOMATICO, e
disattiviamo il flag AMMORTAMENTO ORDINARIO AUTOMATICO.
V/03 - La rilevazione automatica degli ammortamenti
Alla chiusura dell’esercizio, dobbiamo provvedere alla rilevazione degli ammortamenti. Dal menu
GESTIONE CESPITI, selezioniamo (come di consueto) il comando GESTIONE AUTOMATICA
AMMORTAMENTI __ .
Dopo aver provveduto alla rilevazione degli ammortamenti ordinari (come spiegato nel capitolo
precedente), passiamo agli "ammortamenti specifici": dalla sezione AMMORTIZZA OGNI BENE
SECONDO L'ALIQUOTA SPECIFICAMENTE PREVISTA, clicchiamo sul pulsante GENERA
AMMORTAMENTI __ .
Attenzione: prima di cliccare sul pulsante, verifichiamo che il flag GESTISCI AMMORTAMENTI
CIVILISTICI/FISCALI sia attivato.
V/04 - La verifica degli effetti della procedura automatizzata
Per vedere gli effetti della procedura automatizzata appena eseguita, entriamo nella gestione
manuale degli ammortamenti. Quindi, cliccando sul corrispondente pulsante di dettaglio, apriamo la
scheda dell'ammortamento generato, che presenterà i seguenti dati: __ .
Come possiamo osservare dalla slide, oltre ad essere stati compilati i campi con gli importi degli
ammortamenti (fiscale a sinistra, civilistico a destra), sono stati compilati anche i campi utili ai fini
della gestione della FISCALITA’ DIFFERITA.
Infatti, la registrazione di ammortamenti civilistici in misura superiore a quella fiscalmente
consentita, genera una DIFFERENZA TEMPORANEA PASSIVA, che verrà visualizzata assieme
alle altre differenze temporanee (menu GESTIONI FISCALI / comando RETTIFICHE
EXTRACONTABILI).
Nota: Qualora, per particolari motivi, non si intendesse far confluire la divergenza assieme alle altre
differenze temporanee, è sufficiente cancellare il contenuto del campo CAUSALE.
Ovviamente, in caso di necessità, è possibile anche apportare modifiche ai vari campi, nonché
cancellare il movimento.
V/05 - La stampa delle schede cespiti con le differenze civilistiche / fiscali
Il software mette a disposizione dell’utente la stampa delle schede dei singoli cespiti, con il
confronto tra gestione civilistica e gestione fiscale.
Dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando SCHEDE CESPITI __ . Quindi,
attiviamo l’opzione STAMPA DIFFERENZE CIVILISTICO / FISCALI __ (in basso). Infine,
lanciamo l’anteprima di stampa della scheda relativa al cespite desiderato. Verrà prodotta una
stampa analoga alla seguente: __ .
CAPITOLO VI ‐ La dismissione dei cespiti VI/01 - La vendita di un cespite
La vendita è sicuramente la modalità di dismissione più comune.
Per registrare la vendita di un cespite, dobbiamo procedere al caricamento della registrazione di una
normale fattura di vendita, con seguenti particolarità:



nel rigo di tipo 1 del dettaglio contabile, dobbiamo attivare il flag STORNO IN VE;
nel rigo di tipo 2 del dettaglio contabile, come conto di contropartita dobbiamo selezionare il
conto TRANSITORIO CESPITI __ ;
nel campo CESPITE della sezione CEPITI, dobbiamo selezionare il codice del cespite
ventuto e cliccare sul pulsante AT (alienazione totale) __ ;
VI/02 - Verifica del risultato
Dalla stampa della scheda contabile del cespite, possiamo verificare se dall'operazione emerge una
plusvalenza, o una minusvalenza __ .
Dalla slide vediamo, a titolo di esempio, la stampa della scheda contabile di un cespite che ha avuto
la seguente storia:



è stato acquistato per 1.000,00 EURO;
è stato ammortizzato per 100,00 EURO - pertanto, aveva un valore residuo di 900,00
EURO;
è stato venduto a 500,00 EURO - pertanto, emerge una minusvalenza di 400,00 EURO
(500,00 - 900,00), corretamente evidenziata dall'ultima colonna dell'ultimo rigo.
Osserviamo, inoltre, che dopo la vendita il valore residuo del bene risulta pari a 0.
VI/03 - Rilevazione contabile dell'operazione per le contabilità ordinarie
Registrando la fattura di vendita, in contabilità, abbiamo redatto una registrazione del tipo:
Cliente Rossi a diversi
a IVA
a Transitorio cespiti
605,00
105,00
500,00
Ora, dobbiamo completare la rilevazione dell'accadimento aziendale, rilevando la plusvalenza, o la
minusvalenza, stornando il conto transitorio cespiti. Riprendendo l'esempio appena visto, dovremo
procedere alla rilevazione della minusvalenza, caricando due scritture di contabilità generale del
tipo:
Fondo ammortamento macchine elettroniche per ufficio
- a - Macchine elettroniche per ufficio -- 100,00
Diversi
- a - Macchine elettroniche per ufficio -- 900,00
Transitorio cespiti
-- 500,00
Minusvalenze
-- 400,00
Queste due semplici scritture di contabilità generale possono essere caricare manualmente sulla
base delle risultanze della scheda del cespite.
In alternativa, è possibile caricarle in modo completamente automatico, sfruttando l'apposita
procedura. Ipotizzando di optare per questa seconda soluzione, procediamo come segue:



dal menu GESTIONE CONTABILE, selezioniamo il comando FATTURE CLIENTI __ ;
quindi, sempre dalla barra multifunzione, selezioniamo il comando PLUSVALENZE E
MINUSVALENZE __ . A questo punto, viene visualizzato l'elenco di tutte le vendite di
cespiti, ed in corrispondenza di ogni operazione, viene visualizzato il risultato (plusvalenza,
o minusvalenza) __ ;
per effettuare le rilevazioni contabili desiderate, non dovremo fare altro che cliccare sul
pulsante CONTABILIZZA (raffigurante una bacchetta magica), corrispondente
all'operazione da registrare.
Effetti
L'effetto di questa procedura automatizzata è, ovviamente, la generazione di due scritture di
contabilità generale:


con la prima scrittura, viene stornato il fondo ammortamento relativo al bene venduto __ ;
con la seconda scrittura, viene rilevata la plusvalenza, o la minusvalenza, azzerando il saldo
del conto TRANSITORIO CESPITI __ .
VI/04 - Rilevazione contabile dell'operazione per le contabilità semplificate
Per le contabilità semplificate, la rilevezione automatica del risultato di cessione avviene in modo
analogo alle ordinarie, salvo una particolarità: prima di cliccare sul pulsante CONTABILIZZA, nel
campo MODALITA DI CONTABILIZZAZIONE __ (in alto), dobbiamo selezionare la voce
CONTABILITA SEMPLIFICATA.
Effetti
Come è facilmente immaginabile, nel registro IVA acquisti, viene caricata la registrazione di un
"costo non comprovato da fattura", relativo alla minusvalenza rilevata a seguito della vendita del
cespite ad un prezzo inferiore rispetto al valore residuo __ .
VI/05 - Altre cause di dismissione
Oltre alla vendita, vi sono altre cause di dismissione di un bene strumentale. Talvolta, l'imprenditore
decide di dismettere un bene senza venderlo, poiché divenuto obsoleto. Altre volte, può capitare che
un evento esterno, non voluto dall'imprenditore, renda il cespite inutilizzabile: si pensi, ad esempio,
ad un incendio che distrugge uno o più beni strumentali, oppure ad un furto.
Nel proseguo della trattazione, vedremo come operare in situazioni di questo tipo.
Ipotizziamo, a titolo di esempio, che un incendio distrugga un macchinario. Procediamo come
segue:



dal menu GESTIONE CESPITI, selezioniamo il comando ALTRE DISMISSIONI __ ;
poi, clicchiamo sul pulsante REGISTRA UNA NUOVA ALIENAZIONE __ (in basso, a
destra);
quindi, compiliamo opportunamente i campi proposti, cominciando con la selezione del
codice del bene dismesso __ ;

dopo aver compilato tutti i campi di colore giallo, clicchiamo sul pulsante REGISTRA
L'ALIENAZIONE TOTALE DEL CESPITE.
Verifica
Per verificare il risultato della procedura appena eseguita, visualizziamo la scheda del cespite __ .
Nel nostro esempio, poiché al momento della distruzione il cespite non era stato ancora
completamente ammortizzato, viene evidenziata una minusvalenza, pari (ovviamente) al valore
residuo.
Nel caso in cui il bene fosse stato completamente ammortizzato, non vi sarebbe né una
minusvalenza, né ovviamente una plusvalenza.
Contabilizzazione
Al momento, non è disponibile una procedura automatizzata per contabilizzare le dismissioni
diverse dalla vendita. Pertanto, occorre procedere manualmente al caricamento delle opportune
scritture contabili, da redigere sulla base delle risultanze delle schede dei cespiti dismessi.