APERTURA_VERTICALE (mastro oro)

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APERTURA_VERTICALE (mastro oro)
URWERK
L
SPIRITO INNOVATORE
a firma sotto quest’opera,
che i più attenti alle realizzazioni dei cosiddetti “creatori indipendenti” dell’orologeria avranno già riconosciuto, è
di Felix Baumgartner. Chi ha
buona memoria lo ricorderà per
aver progettato quella magia
che è l’Opus V di Harry Winston, presentato a BaselWorld
2005, cui non potevamo esimerci dal dedicare un incorniciato
in queste stesse pagine.
Ammirato il frutto della sua
collaborazione con la maison
Harry Winston, che con lungimiranza in questi anni ha dato spazio a giovani e talentuosi creatori
orologiai, ci concentriamo sull’ultima creazione di Baumgartner,
commercializzata con il proprio
marchio: Urwerk (omettendo
l’acca dopo la “u”, la pronuncia
è la medesima della parola
“uhrwerk”, che in tedesco significa “movimento orologiero”). Il
modello che presentiamo in
anteprima assoluta, l’UR-103.07,
è l’inedita versione dell’orologio
che ha lanciato la produzione di
L’UR-103.07 della Urwerk Genève, che va a sostituire l’UR-103.03, è uno di quei
segnatempo che riassumono la visione rivoluzionaria dei loro creatori, portando
nuova linfa al mondo dell’orologeria meccanica. Principale elemento
caratterizzante è l’originale visualizzazione delle funzioni orarie, ma non è da
sottovalutare neanche la qualità sue finiture.
DI
FABRIZIO GIUSSANI
NELLA PAGINA ACCANTO: Sul lato fondello dell’UR-103.07, che la Casa ribattezza “Control Board”, troviamo l’indicazione
relativa alla riserva di carica e un’indicazione di minuti e secondi che segnala in maniera continua lo scorrere del
tempo e si rivela utile soprattutto quando si rimette l’ora. Sulla stessa “Control Board”, realizzata in titanio di durezza
grado 5, troviamo anche, in basso sulla destra in foto, una piccola vite, sovrastata dalla dicitura “fine tuning”, che è
utile a correggere eventuali ritardi o anticipi della marcia del movimento, in un intervallo compreso tra i ±30 secondi
al giorno.
IN ALTO: Uno dei prodigi dei modelli UR-103.03 es UR-103.07 sviluppati dalla Urwerk: la modalità di l’indicazione
dell’ora. Lungo il lato inferiore della cassa troviamo un arco con graduati i 60 minuti, che viene spazzato, a turno, da
uno dei 4 quattro satelliti che riportano ciascuno tre cifre orarie. Una volta percorso tutto l’arco dei 60 minuti, il satellite
che in foto riporta l’indice delle 8 comincia a ruotare su se stesso, e viene “sostituito” da quello successivo, che
ovviamente porterà a scorrer lungo lo stesso arco l’indice delle 9. Per la cronaca, in foto l’orologio indica le 8 e 3 minuti.
L’OROLOGIO
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URWERK
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UR-103.07 - Cassa di forma in oro bianco, con particolare lavorazione cannelé sul lato superiore; corona scanalata, sovradimensionata, chiusa a pressione, con tripla guarnizione, posta ad ore 12 e utile alla regolazione dell’ora e alla
carica del movimento; vetro zaffiro incurvato, a forma di “U”; fondello in titanio grado 5 trattato PVD nero, chiuso
mediante quattro viti. Quadrante nero, con un’unica struttura centrale rotante, a quattro braccia (“Orbital Cross”, realizzato in titanio grado 2) che sorregge altrettanti dischi circolari (in titanio grado 2 e trattati PVD nero); ciascun disco,
riporta tre cifre orarie di tipo arabo, trattate con SuperLuminova; arco dei minuti lungo il lato inferiore della cassa, con
indici arabi e geometrici trattati con SuperLuminova. Indicazioni sul lato fondello (“Control Board”, in titanio grado 5
trattato PVD nero e serrato da quattro viti): minuti continui (fino a 20 unità), secondi continui, riserva di marcia e vite
regolatrice della marcia del movimento (“Fine Tuning”), azionabile dall’utilizzatore, che consente di intervenire su eventuali anticipi o ritardi del movimento, in un intervallo di ±30 secondi al giorno. Movimento meccanico a carica manuale, calibro Urwerk 3.03, 21.600 alternanze/ora (3 Hz), 43 ore di riserva di carica, platina in ARCAP P40 trattata PVD
nero. Cinturino nero in coccodrillo; fibbia ad ardiglione in oro bianco.
DIMENSIONI
Cassa di 50 x 36 mm; spessore: 13,5 mm.
PESO COMPLESSIVO: non disponibile.
PREZZO: 46.000 euro.
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UR-103.07 – Come sopra, ma con cassa e fibbia, ad ardiglione, realizzate in oro rosso.
PREZZO: 46.000 euro.
Felix Baumgartner a livello mondiale, l’UR-103.03, modello che
ora esce di produzione ed è
rimpiazzato, appunto, dall’UR103.07. Questo differisce dal
suo predecessore per alcuni
“aggiornamenti” estetici riguardanti la cassa, in particolare
nella zona che “circonda” il
quadrante, mentre inalterata è la
sostanza del movimento, che
rappresenta la vera originalità di
questo orologio.
Ad un primo esame superficiale appare subito chiaro come
il quadrante sia del tutto inusuale, ma non solo quello. Infatti è
tutta la struttura ad essere decisamente qualcosa di non visto
prima, a partire dalla cassa vera
e propria, dato che più che una
cassa di un orologio da polso
sembra quasi trattarsi di “un’astronave”, se ci passate il paragone sicuramente poco ortodosso.
Ad essere più precisi, potremmo
affermare che la cassa dell’UR103.07 vista di tre quarti o,
meglio ancora, di profilo, ha una
linea che rimanda subito a quel-
Il calibro Urwerk 3.03 impiegato sull’UR-103.07. L’Orbital Cross, al centro,
realizzato in titanio grado 2, sostiene quattro dischi (satelliti) realizzati sempre
in titanio grado 2, ma trattati PVD. Gli stessi dischi, ruotano su stessi e si vanno
ad alternare lungo l’arco che in foto è posto sulla destra, indicando, a turno,
l’ora e il trascorrere dei 60 minuti orari.
IN BASSO: Il calibro 3.03 della Urwerk, in una suggestiva vista di profilo. Si noti
il sovradimensionamento della corona di carica, posta al 12 e utile alla carica
del movimento e alla rimessa dell’ora.
la di un’auto sportiva, una coupé per la precisione. Osservando
la stessa cassa dal lato superiore,
invece, ovvero da quello che in
termini convenzionali dovrebbe
essere definito il quadrante, arrivano le sorprese più interessanti… Infatti, il vetro zaffiro posto a
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L’Urwerk UR-103.07 è un orologio nato dalla creatività del maestro orologiaio Felix Baumgartner e del designer Martin
Frei. La foto propone un’immagine “notturna” del modello in oro bianco. Nessun trattamento superficiale, quindi, ma
solo un efficace esperimento per mostrare la luminosità degli indici in condizioni di scarsa illuminazione. L’affissione
dell’ora avviene mediante quattro dischi rotanti che appaiono in successione attraverso il vetro zaffiro dalla foggia a “U”
rovesciata.
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La Urwerk propone una variante
dell’UR-103.07 con cassa realizzata
in oro rosso.
FELIX BAUMGARTNER E L’OPUS V DI HARRY WINSTON
urante l’edizione 2005 di BaselWorld, la Harry
Winston Rare Timepieces presentò un orologio
che definire innovativo appare definizione certamente riduttiva. Il progetto era dovuto a Felix Baumgartner, patron di Urwerk Genève, brand creato dallo
stesso Baumgartner nel 1995, quando aveva solamente
21 anni. Ma veniamo all’Opus V, del quale pubblichiamo
la foto qui accanto per meglio rendere l’idea della sua
unicità. La caratteristica che subito balza agli occhi è
quella della particolarità che risiede nell’indicazione oraria. Infatti, la stessa è affidata a tre satelliti di forma cubica, che riportano ognuno quattro indici. Gli stessi cubi,
ruotando su stessi, vanno ad “agganciare” la lancetta
Dauphine posta sul lato sinistro del quadrante, che spazia lungo i 60 minuti orari. Una volta arrivata ad indicare il
60° minuto, la lancetta tornerà repentinamente sullo zero,
andando ad associarsi all’indice orario successivo, riportato sul cubetto seguente, che nel frattempo ha ruotato
sul proprio asse per andare ad indicare l’ora esatta. Sul
lato fondello, poi, ecco apparire un’ulteriore utile indicazione, che va a rappresentare essa stessa un’anteprima
mondiale. Trattasi del cosiddetto “indicatore di servizio”
(Service Indicator). Graduato da 0 a 5 anni, ha lo scopo di
informare il proprietario dell’orologio quando lo stesso
necessiterà di manutenzione.
L’Opus V si inserisce nella linea di orologi grazie alla quale
Harry Winston ha sugellato una partnership con i più interessanti nomi dell’orologeria indipendente: da FrançoisPaul Journe ad Antoine Preziuso, Vianney Halter,
Christophe Claret e, quest’anno, Robert Greubel e
Stephen Forsey.
D
protezione di quello che la Casa
definisce “Orbital Cross” (traducendo letteralmente, “croce orbitale”), ovvero la struttura con
quattro bracci che va a sostenere
altrettanti dischi (i cosiddetti “satelliti”), assume una silhouette a
forma di “U” rovesciata. Sotto al
vetro, il già citato Orbital Cross
permette ai quattro dischi circolari di indicare, lungo l’arco inferioUn orologiaio impegnato
nell’assemblaggio un calibro Urwerk
3.03, impiegato sull’UR-103.07.
A SINISTRA: Felix Baumgartner alle
prese con la messa a punto di uno
dei suoi calibri.
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re della cassa, i 60 minuti che
compongono ogni ora.
A questo punto anche chi scrive si è finalmente domandato:
come si legge, dunque, l’ora? Ogni disco, come ben si evince
dalle foto, raccoglie sulla propria
superficie tre indici orari a numeri arabi, opportunamente trattati
con sostanza luminescente (SuperLuminova). L’indice che appare leggibile attraverso la finestra su uno dei quattro satelliti
alla volta, segna l’ora del giorno.
Ogni satellite percorre poi l’arco
graduato della finestra in 60 minuti, indicando quindi i minuti
trascorsi sulla scala graduata da 1
a 60 e, una volta attraversato questo arco di spazio, ruota attorno
al proprio asse di un terzo di giro
per indicare l’ora successiva,
andando così a scandire lo scorrere delle 24 ore giornaliere.
Girando l’UR-103.07 dal lato
fondello (realizzato in titanio grado 5 e chiuso con quattro viti),
ecco arrivare ulteriori e piacevoli
sorprese. Infatti sul fondo, che la
Casa ginevrina rinomina “Control
Board”, abbiamo tre ulteriori
indicazioni, relative alla riserva di
carica residua e allo scorrere dei
minuti e dei secondi in maniera
più classica, ispirata alla visualizzazione che normalmente troviamo nei cronografi. Attenzione
però a non confondersi: non si
tratta di un cronografo, bensì di
una diversa modalità per indicare l’ora, in maniera che i meno
avvezzi con la lettura “satellitare”
fornita dal lato quadrante, possano comunque, in caso di dubbi
amletici riguardanti l’orario, consultare le indicazioni in maniera
più tradizionale, soprattutto in
fase di rimessa dell’ora.
Sempre sul fondello, una vite
sovrastata dalla scritta “fine tuning” è utile alla regolazione della marcia del movimento. La vite,
infatti, va ad agire direttamente
dall’esterno sulla racchetta di
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regolazione della frequenza di
bilanciere-spirale, potendo incidere su eventuali anticipi o ritardi in un intervallo compreso tra
i -30 e i +30 secondi al giorno.
Questo significa che è possibile
regolare la marcia dell’orologio,
sempre con adeguata cura, senza
necessariamente ricorrere a un
intervento in assistenza. Non si
pensi tuttavia che sia operazione
semplice… Tirando le somme, si
può certamente affermare che
l’UR-103.07 di Urwerk (disponibile con cassa in oro bianco o
rosso) è un orologio estremamente innovativo, dallo spirito
intraprendente in quanto a solu-
zioni tecnico/estetiche, e di sicuro rilievo nell’ambito di quella
che è l’orologeria meccanica contemporanea. Difatti, se l’estetica
della cassa, disegnata da Martin
Frei, è di grande impatto, lo stesso può dirsi anche riguardo il calibro adottato, un vero e proprio
gioiello d’ingegneria, frutto dell’impegno e della creatività di Felix Baumgartner. L’unica cosa che
potrebbe scoraggiare è il prezzo,
che in termini assoluti è non proprio alla portata di tutti, ma che è
giustamente rapportato ad una
delle realizzazioni più interessanti
tra quelle viste e apprezzate agli
ultimi Saloni elvetici.
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