Una scossa all`economia del territorio

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Una scossa all`economia del territorio
Settimanale
Anno 8 N° 20
Lunedì
18 maggio 2015
E enti
NordEst
FRIULI V. G. | TRENTINO A. A. | VENETO
Spedizione con tariffa
Posta Target Magazine
conv. naz./304/2008
del 01-06-2008
Realizzazione editoriale a cura di New Business Media Srl
NORDESTEXPO
CASE HISTORY
SUBFORNITURA
Pagg 2-4
Pagg 5 e 13
Pagg 8-10, 16-18
Expo Milano 2015 ha aperto
i battenti: le imprese
del Triveneto presentano
i loro fiori all’occhiello
Know-how e competenze
spaziano nei più diversi
settori: dalla salute alla
lavorazione dei metalli
Tecnologie avanzate
e business oriented
per penetrare i mercati
internazionali
IMPRESE / Il programma della delegazione Confindustria di Este (Padova) valorizza il capitale umano
Una scossa all’economia del territorio
L’appello a enti e istituzioni perché decidano, e si rilancino le Unioni dei Comuni
C
entralità dell’industria,
semplificazione amministrativa. E poi unione, integrazione, collaborazione: tra
imprese e filiere produttive,
manifattura e servizi innovativi, Comuni, associazioni di
categoria. È il mantra della
neo presidente della Delegazione Confindustria di Este in
provincia di Padova, un’area
dove la media è di una impresa ogni 8 abitanti e dove si realizza il 14,4% del Pil provinciale. Per Marta Zillo, eletta
all’unanimità dall’assemblea
dei soci, il programma della
sua presidenza si configura
come un’agenda per una scossa all’economia del territorio.
“La crisi - sottolinea Zillo - ha
messo a dura prova la Bassa
padovana. Il numero di imprese ha subìto dal 2009 un
calo del 3,9% (+0,3% il dato
provinciale), più pesante nel
manifatturiero che ha perso
389 aziende (-12,9%) e nelle
costruzioni (-10,2%). Servono
risposte urgenti per la soprav-
vivenza dell’industria e per
dare un futuro a un territorio
che ha dalla sua competenze,
un grande capitale umano e
qualità di vita. Gli imprenditori sono pronti a fare la loro
parte, ma serve la mobilitazione generale per dare una scossa positiva e cogliere i primi
segnali di ripre ssa”. L’appello
di Zillo è a enti e istituzioni,
“per completare la viabilità
della strada regionale 10, implementare la banda larga nel
territorio, intervenire sulla
sicurezza per arginare il fenomeno diffuso dei furti in
azienda. Non è più tempo di
annunci e frammentazioni.
Bisogna coordinarsi e decidere, rilanciando le Unioni dei
Comuni per razionalizzare i
costi, aggregare e rendere più
efficienti i servizi a imprese e
cittadini”. Al centro del mandato il supporto competitivo
alle imprese e l’alternanza
scuola-lavoro. “La Delegazione deve essere un laboratorio
per creare sinergie tra impre-
Le proposte IT del career day
S
istemi di business intelligence aziendale, geomarketing,
modelli statistici per stimare il consumo di gas in base al
clima, ma anche gestione degli ordini da smartphone e tablet, applicazioni per la domotica, software per il disegno di
decorazioni tessili, piattaforme e-learning. Sono alcuni dei
141 nuovi progetti di tirocinio offerti da 61 aziende padovane dell’information and communication technology (Ict) che
sono stati presentati a 150 studenti universitari nell’ambito
della dodicesima Giornata Stage.it, il career day promosso
dall’Ict Lab di Confindustria Padova per promuovere percorsi ad alto contenuto formativo nel settore Ict, in collaborazione con Pst Galileo, Università di Padova, Ca’ Foscari.
L’obiettivo è stato quello di valorizzare le “buone prassi” in
fatto di tirocini aziendali e incentivare percorsi sempre più
qualificanti e ad alto contenuto formativo.
se, reti, microfiliere - insiste Zillo -. Serve un ‘porta a
porta’ del valore associativo e
un dialogo sempre più stretto
con tutte le categorie economiche per esercitare un ruolo
propositivo e di stimolo verso i Comuni. Dedicheremo
il massimo impegno all’orientamento scolastico dei
ragazzi, a favorire gli stage
in azienda e una formazione
professionalizzante che tenga
conto dei profili più richiesti”.
Nella Bassa Padovana operano 18.624 imprese di tutti
i settori, una ogni otto abitanti. Manifattura e costruzioni rappresentano insieme
il 27,3% del totale. Nel 2014
la dinamica delle imprese,
al netto dell’agricoltura, ha
registrato una flessione dello 0,7%. Nell’area risultano
occupate nelle attività industriali e dei servizi 46.365
persone, il 12,5% del totale
degli addetti della provincia.
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PADOVA - TREVISO - ODERZO - CONEGLIANO
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2 Fare impresa a Nordest
NordestExpo
VETRINA / Provincia di Bolzano, Alto Adige, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto, presenti all’Expo
Natura, paesaggi e innovazione.
Opportunità per le eccellenze regionali
Start up, idee per la sostenibilità e un portale dedicato: il Nordest si apre al mondo
I
ntensissimo lavoro per presentarsi al meglio all’Expo
2015 e ora notevoli aspettative perché l’esposizione
universale sia davvero una
vetrina mondiale per i propri
territori. È questo, in sostanza, il filo conduttore che unisce le reazioni delle regioni
del Nordest presenti con le
rappresentanze istituzionali
ed economiche all’avvio del
grande evento. “Per noi l’Expo è già un grande successo”,
ha detto sin dal primo giorno
il presidente della Provincia
autonoma di Bolzano, Arno
Kompatscher. “Non solo perché siamo presenti con uno
E enti
TERRITORIO
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ISTITUZIONI
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DIN NEWSLETTER
Settimanale
Anno 8 - Numero 20
Lunedì 18 maggio 2015
stand molto ben riuscito - ha
aggiunto - ma anche perché
60 imprese altoatesine hanno
realizzato progetti di prestigio nei padiglioni di vari Paesi”. Lo stand dell’Alto Adige
si affaccia direttamente sul
Cardo, la direttrice principale del padiglione Italia e per
sfruttare al meglio lo spazio
a disposizione si è puntato
su una concezione verticale
dello stand, che si sviluppa
in altezza per 14 metri, fino
a una piattaforma panoramica, da percorrere in una
sorta di scalata. Il filo rosso
dell’Alto Adige da scoprire
e da vivere all’Expo è decli-
Direttore responsabile:
Mattia Losi
Realizzazione editoriale
a cura di:
New Business Media srl
Via Eritrea, 21
20157 Milano
IMPRESE
Registrazione
Tribunale di Milano
numero 208
del 21 marzo 2005
Stampatori:
ll Sole 24 Ore S.p.A.
Via Busto Arsizio, 36
20151 Milano;
Il Sole 24 Ore S.p.A.
Via Tiburtina Valeria;
Km 68,7 - 67061
Carsoli (Aq);
Stampa Quotidiana
S.r.l - Via Galileo
Galilei, 280/A 40059
Località Fossatone
Medicina - (Bo);
nato in sei temi: paesaggi,
persona, architettura, cultura quotidiana, sostenibilità,
competenza alpina, più il
cibo quale tema trasversale.
Grande animazione in questi
primi giorni di Expo anche
laddove parla il Trentino,
che ha scelto di lasciare la
sua impronta in ognuno dei
piani in cui è strutturato il
padiglione Italia. Al primo
piano, la “Potenza del saper
fare” è così rappresentata da
Melixa, startup che si è messa
in mostra per un innovativo
sistema di controllo da remoto degli alveari; al secondo piano, la “Potenza della
bellezza, energia per la vita” è
stata raccontata con le vedute
prospettiche dei paesaggi naturali delle Pale di San Martino e di quelle architettoniche
di piazza Duomo a Trento e
del Mart di Rovereto. La “Potenza del limite” che caratterizza il terzo piano del padiglione Italia è raccontata dal
EXCENT / Società di consulenza direzionale creata da un pool di professionisti
Trentino grazie a una storia
aziendale di successo, quella
della bio Soil che, attraverso
l’ingegneria
naturalistica,
interviene a difesa e nel recupero di territori a rischio.
Quanto alla “Potenza del futuro”, la Provincia ha pensato
di rappresentarla con il mirtillo, frutto di una pianta di
montagna che, grazie a una
favola, mescola cultura antica e sapere moderno. Presentissimo ad Expo 2015 anche
il Friuli Venezia Giulia (che
tra l’altro per la durata dell’esposizione cerca volontari,
www.turismofvg.it), dove nei
primi giorni dell’esposizione
sono arrivati la presidente
della Regione, Debora Serracchiani, e il vice presidente, Sergio Bolzonello. Prima
tappa lo spazio Fvg allestito
nel padiglione nazionale dedicato al vino. “È una grande
occasione per far conoscere
la produzione vitivinicola
regionale, per conquistare
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
nuovi spazi e nuovi mercati,
per far conoscere il nostro
territorio”, ha affermato Serracchiani. Nel padiglione
Vino A taste of Italy, il Friuli
Venezia Giulia è presente con
312 etichette di 177 aziende
regionali. “Sarà un volano per
il settore - ha affermato Bolzonello -. Da Expo, dai suoi
momenti di confronto e dibattito, emergerà nettamente come sia oggi sempre più
necessario puntare sull’innovazione, non solo in campo vitivinicolo, ma anche,
ad esempio, nel cerealicolo
e nel lattiero-caseario”. Non
abbassa la guardia di certo il
Veneto, rispetto alle opportunità riservate dall’Expo e dà
più di 600 gli eventi pubblicati e gli accessi al sito sono
in costante crescita, viaggiando già ben oltre i 100 mila accessi. Il portale, lanciato
a ottobre e tradotto in 25 lingue, dall’apertura dell’Expo è
entrato nel vivo, configurandosi come un planner in cui
istituzioni e imprese possono
inserire, gratuitamente, gli
eventi da organizzare in coerenza con le parole chiave
del tema dell’Expo: “Nutrire il Pianeta, energia per la
vita”, per permettere così ai
milioni di visitatori dell’esposizione di programmare un
viaggio oltre Milano e arrivare fino in Veneto. “Expo Veneto è uno dei pochi progetti
La cerimonia di apertura
conto della sua pragmaticità
con il successo di www.expoveneto.it, la piattaforma web
ufficiale voluta della Regione
per l’esposizione, dove sono
già presenti 1.500 aziende,
capaci di mettere a sistema
tutto il mondo produttivo
e le istituzioni venete”, ha
commentato il presidente di
Confindustria Veneto, Roberto Zuccato.
ZAMBELLO COSTRUZIONI / Dal 1980, nuove costruzioni e ristrutturazioni
Il performance management
da 10 anni parla anche vicentino
Ricostruire e qualificare gli edifici.
Dettagli tra nuovo e antico
Armi vincenti: qualità e rapporto duraturo con i clienti
Una rete di collaboratori e fornitori per l’edilizia di qualità
P
“N
assione, dedizione ed entusiasmo, tre elementi base di una ricetta vincente che
ha permesso a Excent, società
di Altavilla Vicentina (Vi), che
quest’anno a luglio festeggia il
decennale dalla propria fondazione, di creare delle solide
fondamenta in un mercato
non facile, quale quello della
consulenza direzionale, dove
le grandi multinazionali sono
da sempre leader indiscusse di
mercato. “Siamo nati nel 2005,
grazie a una precisa volontà afferma Gabriele Pantaleoni,
socio fondatore di Excent, al
timone dell’azienda insieme
al collega Pierpaolo Baldinato
- che è quella di essere liberi
di investire in qualità e in un
rapporto duraturo con i nostri
clienti e partner, al di là delle
mere logiche di profitability.
Tale approccio è stato l’unico modo attraverso il quale
siamo riusciti a ben posizionarci in un mercato in continua evoluzione al servizio di
grandi gruppi multinazionali,
oltre che pmi, con più di 100
progetti all’attivo”. Le temati-
Gabriele Pantaleoni
che affrontate nei progetti riguardano budgeting, planning
e forecasting, costistica industriale, consolidamento e reporting civilistico, gestionale e
finanziario, oltre che reporting
avanzato come Dashboard e
Scorecard. Excent ha da sempre creduto che la tecnologia
sia un elemento fondamentale
che contraddistingue i progetti
di performance management.
“La nostra peculiarità è stata
sempre quella di dominare
la tecnologia che utilizziamo,
attraverso un approccio atecnologico, focalizzato sulle tematiche funzionali e sui punti
chiave dei modelli di business
dei nostri clienti. Tutto ciò,
partendo sempre liberamente da un foglio bianco, dove
disegnare insieme al cliente
le logiche progettuali che verranno poi declinate attraverso
le tecnologie adottate” spiega
Pantaleoni. In tal senso, fin
dalla fondazione, Excent è
diventata Microsoft Certified
Partner, nonché, dal 2009,
Tagetik Certified Partner e
Reseller. L’attuale organico è
composto da una dozzina di
professionisti, di formazione
eterogenea (commercialisti,
ingegneri, uomini d’azienda),
provenienti dal mondo professionale, aziendale e bancario
e accomunati dal desiderio
di mettere in gioco le proprie
esperienze e professionalità in
un ambiente molto orizzontale, i cui fondamenti sono la
fiducia, la trasparenza e la condivisione. “Senza queste milestone, la nostra struttura non
esisterebbe - conclude Pantaleoni - e non sarebbe cresciuta
qualitativamente, in così poco
tempo e con tali risultati”.
Vicenza, la ristrutturazione e il restauro del
ella tradizione, edilizia di qualità” è
tetto e della facciata del Palazzo Municipale di
la filosofia che, dal 1980, ispira il moMonticello Conte Otto, la ristrutturazione del
do di costruire di Zambello Costruzioni, che
Caffè Garibaldi a Vicenza e la riqualificazione
opera per ottenere risultati di alta qualità nel
di Palazzina Liberty. Ogni cliente - aggiunge
rispetto delle esigenze strutturali e abitative
Roberto Zambello - è sedel cliente. Per abitazioni,
guito con la massima atedifici di culto, uffici e netenzione e collaborazione
gozi, il team di Zambello
perché la nostra peculiaCostruzioni, formato da
rità è quella di realizzare
personale specializzato e
edifici, siano essi nuovi o
coordinato dalla direzioristrutturati, su misura.
ne tecnica del geometra
Per noi ogni minimo detRoberto Zambello, offre
taglio è importante, così
al cliente la possibilità di
come seguire i lavori fino
costruire,
riqualificare
alle finiture, pratica che
edifici recenti, ristruttuci assicura la massima
rare e restaurare edifici
qualità (garantita dalla
antichi di particolare
certificazione Uni En Iso
valore
architettonico.
9001:2008) e la consegna
“L’attestazione Soa Cqop
di immobili chiavi in macategoria Og1 III bis e
no”. Trentacinque anni di
Og2 III bis certifica la
attività hanno permesso
professionalità e la serietà
a Zambello Costruzioni
con cui svolgiamo la nodi sviluppare una rete di
stra professione, l’abilità
Sopra Palazzina Liberty, Vicenza;
collaboratori e fornitori
e l’esperienza che abbiasotto Oratorio di San Nicola, Vicenza
assolutamente garantimo sviluppato in oltre
ti. Inoltre, “il confronto
un trentennio di attività”,
quotidiano ci permette di offrire al progettista
afferma Roberto Zambello, amministratore
e al cliente la massima disponibilità e versatiunico dell’impresa. “Tra i molti interventi
lità”, conclude l’amministratore unico Roberche abbiamo eseguito - ricorda - vi sono anto Zambello.
che il restauro dell’Oratorio di San Nicola a
NordestExpo
Eventi
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Fare impresa a Nordest
3
NASTRIFICIO VICTOR / L’azienda, fondata nel 1945, dagli anni Ottanta è guidata da Regina Bertipaglia e vanta come clienti autorevoli maison in Europa e America
L’indispensabile adesso si vede:
nastri e passamanerie per la moda
Due collezioni all’anno, 30 mila proposte declinate in 400 soluzioni cromatiche
A
zienda modello nel settore manifatturiero del Nordest, il Nastrificio Victor ha una storia lunga
settant’anni, fatta di coraggio, innovazione e tanta dedizione. Alla guida
c’è una donna, Regina Bertipaglia,
imprenditrice di successo che ha saputo trasformare una piccola attività
rivolta alle mercerie in una società
che vanta tra i clienti alcune delle
maison più autorevoli nel mondo
della moda. A soli ventitré anni Bertipaglia accettò la sfida di assumere
la gestione dell’azienda, inaugurata
nel 1945 dall’imprenditore Vittorio
Rossi. “Erano i primi anni Ottanta,
in quegli anni le donne non avevano
incarichi di responsabilità, per me è
stata una grande sfida, avevo un anno di tempo per dimostrare le mie
capacità, se non andava per il verso
giusto l’allora fondatore, padre di
mio marito, avrebbe venduto il nastrificio”, racconta l’attuale titolare. Il
coraggio e la perspicacia della giovane imprenditrice hanno contribuito
nei trent’anni successivi a rendere
solida l’azienda e a trasformarla in
una realtà leader nel settore dei na-
stri. Oggi il Nastrificio Victor produce nastri, cordoni, passamanerie,
fettucce di colore e fiocchi, profili e
rifiniture, elementi poco visibili in
un capo d’abbigliamento ma indispensabili per garantire la vestibilità
di pantaloni, giacche, felpe, camicie
e t-shirt. “Siamo gli artefici di un
mondo spesso nascosto in un capo racconta la titolare - ma negli ultimi
anni abbiamo assistito a un cambio
di tendenza. Oggi le aziende di moda prestano molta attenzione anche
all’accessorio, iniziano a metterlo in
mostra, per questo nelle nostre collezioni non mancano i colori sgargianti e i tessuti di qualità”. Nell’head
quarter a Piove di Sacco in provincia
di Padova c’è una vastità incredibile di nastri, sono circa trentamila,
declinati in quattrocento soluzioni
cromatiche. Massima attenzione anche ai tessuti: si va dai nastri in seta,
lino, viscosa e denim ai nastri elastici
o ricamati. Sono del Nastrificio Victor molti degli elastici per reggere
La sede di Nastrificio Victor Spa
SALONE D’IMPRESA / A Piazzola sul Brenta dal 22 al 23 maggio 2015
Alcuni dei nastri firmati Nastrificio Victor
i pantaloni, le culisse delle felpe, le
fasce parasudore presenti in molte
polo e giacche all’altezza del colletto
e le etichette esterne che personalizzano jeans e giubbotti. A scegliere la
qualità dell’azienda padovana sono
alcuni dei più noti brand della moda internazionale. I punti di forza
sono il servizio al cliente e la qualità.
“Realizziamo due collezioni all’anno,
ora siamo al lavoro per la collezione
inverno 2016-17, il cliente si aspetta
proposte innovative e noi siamo qui a
soddisfare le sue esigenze”. La qualità
è garantita dalle certificazioni, in particolare dalla Oeko Tex classe 1, che
certifica la qualità dei prodotti tessili
per la realizzazione di vestiti e oggetti
per l’infanzia, e la classe 2 per i prodotti tessili per adulti che sono a contatto diretto con la pelle. Di recente
ha ottenuto anche la certificazione
internazionale Ohsas 18001:2007 per
la sicurezza e la salute nei luoghi di
lavoro. L’azienda attualmente esporta
i suoi prodotti in Europa e America,
dando a tutti i clienti la possibilità
di applicare gli articoli Victor anche
sui capi che vengono confezionati
all’estero. Vicina alle realtà artigianali
italiane e straniere, Victor è presente
alla seconda edizione della fiera Origin che si conclude oggi a Vicenza,
luogo di incontro di stilisti emergenti
e maestri della manifattura italiana.
Fortemente radicato nel territorio di
appartenenza, il Nastrificio Victor
destina ogni anno una parte del fatturato a favore di associazioni benefiche, culturali e sportive. “Dovrebbe
essere la prassi per tutte le aziende
che hanno utili, oltre a investire in
ricerca e sviluppo è doveroso riversare nel territorio che ti ospita una
parte del fatturato, soprattutto alle
piccole realtà che operano sul territorio”, conclude Regina Bertipaglia. Per
maggiori informazioni www.victor.it.
PROTOMAKER / L’azienda trevigiana si occupa di manifattura additiva
Strategie per tornare a crescere
Stampa 3D, una rivoluzione in corso
Lezioni imprenditoriali e manageriali per costruire il prossimo futuro
Professionalità, innovazione e tecnologia verso il futuro
L’
U
zionalizzare (andando sempre
idea di fondo di questa
più nei mercati e nei Paesi in
tredicesima edizione del
crescita), investire (in persoSalone d’Impresa - pensata
ne, in culture, in formazione,
progettata e realizzata insieme
in coaching), imprenditoriaall’assessorato allo Sviluppo
lizzare l’impresa (creando reEconomico della Regione Vesponsabilità, ruoli, autonomie
neto, a Unioncamere del Venuove), innovare (nei prodotti,
neto e a Ucid - è quella della
nei servizi e nei sistemi di gocrescita, dell’uscita dal tunnel
vernance), integrare (imprese,
e dalla capacità di ritornare
sistemi, reti e persone).
a progettare in una logica di
Un’altra importante idea di lasviluppo, e non solo di contevoro è quella di acquisire nuonimento di costi, per le aziende
va consapevolezza di competipubbliche e private. Quali sono
Ferdinando Azzariti,
tività, cercando di individuare
gli ingredienti di questa nuova
presidente Salone d’Impresa
i fattori per tracciare un nuovo
crescita? in sostanza cinque:
modello di crescita, da un latornare a investire (sia sulle
to, e gli strumenti per scoprire sostanzialmente
persone che sui fondamentali), tornare a girare il
due strade innovative, già percorse da imprese e
mondo (internazionalizzando sia nelle idee che
imprenditori importanti: la prima è quella della
nei prodotti e servizi), rimettere al centro l’imdefinizione della strategia d’impresa per il bene
prenditore (con la sua creatività e voglia di fare),
comune, una nuova modalità di coniugare cretornare a innovare (con prodotti e servizi pensati
scita ed equità proposta da Ucid, soprattutto con
per il cliente), tornare a integrare (persone, mala presentazione di visioni, di esempi aziendali
nager, attività, processi). Durante la due giorni
nazionali, di strumenti e metodi formativi.
del 22 e 23 maggio p.v. a Piazzola sul Brenta (Pv)
La seconda strada è quella invece delle reti, delle
vedremo inoltre come i due modelli principali di
aggregazioni, delle partnership. Queste tre parocrescita, ovvero la crescita cosiddetta hard (bale sono semplici e concrete ma rappresentano,
sata sugli investimenti) e la crescita soft (basata
in realtà e a ben vedere, un salto non solo di pasulle innovazioni e le idee), possano combinarsi
radigma ma anche culturale dell’imprenditore,
favorevolmente. Salone d’Impresa crede molto
abituato, da sempre, ad agire e progettare da solo
nella crescita soft, perché è quella che ha originae per se stesso. Uscire dal sé ed entrare nel noi,
to il modello dei distretti, delle aree geografiche,
non solo da un punto di vista imprenditoriale
delle medie imprese e delle Tre Italie. E, nel prosma anche sociale, rappresenterà sicuramente lo
simo futuro, il modello delle reti e delle aggresviluppo prossimo futuro del nostro territorio e
gazioni. Ma per percorrere questa crescita soft è
del nostro Paese.
necessario operare con modalità nuove: interna-
na nuova rivoluzione
industriale è ormai alle porte e in molte regioni
italiane, come il Veneto, è
già entrata, portando con sé
una ventata di speranza per
le innumerevoli aziende manifatturiere e artigianali del
territorio. Proprio a queste
ultime si rivolgono i servizi
di Protomaker, giovane azienda trevigiana che si occupa
di promuovere e divulgare
l’utilizzo delle tecnologie di
manifattura additiva, meglio
conosciute come stampa 3D.
“Il nostro obiettivo - spiega
Marco Giuliato che, insieme
a Paolo Brugnera e Giacomo
Quarta, ha fondato Protomaker - è facilitare l’avvicinamento delle piccole-medie aziende
a queste nuove tecnologie, che
portano con se un forte connotato di modernizzazione e
competitività, fondamentale
per la crescita e il rilancio delle realtà imprenditoriali del
Nord-Est”. Protomaker mette
a disposizione dei propri clienti i migliori sistemi di stampa
3D professionali, attraverso
cui è possibile trasformare file
digitali in oggetti reali, permettendo quindi di toccare
rapidamente con mano un
Esempio di componenti estetici e funzionali prodotti con
tecnologie additive
nuovo progetto o una nuova
idea e riducendo drasticamente il time-to-market. L’azienda
offre inoltre servizi di progettazione e ingegnerizzazione
prodotto, di consulenza su
nuovi processi produttivi, di
reverse engineering, di produzione piccoli lotti e servizi di
modellazione tridimensionale, per permettere a chiunque
di affacciarsi al mondo della
manifattura additiva.
Ormai da quasi trent’anni la
stampa 3D sta rivoluzionando il mondo della produzione industriale, consentendo
alle grandi multinazionali di
ridurre efficacemente i tempi
di sviluppo di nuovi progetti e
prodotti. Grazie a realtà come
Protomaker, queste tecnologie sono alla portata di tutti e
aprono enormi possibilità di
innovazione, di ottimizzazione dei processi e di riduzione
dei costi. “La conoscenza delle
tecnologie di stampa 3D, delle
loro applicazioni e di aziende
come Protomaker, che contribuiscono a rendere possibile
questo cambiamento epocale,
può fare la differenza - conclude Marco Giuliato - per
intraprendere nuove strade
produttive oppure rimanere
inevitabilmente esclusi dal
mercato del futuro”.
4 Fare impresa a Nordest
NordestExpo
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
CASA NATURA / Antisismiche, personalizzabili e sostenibili, le abitazioni in legno sono già pronte per le prossime evoluzioni
Edifici sartoriali e performanti
Grazie alla distribuzione dei carichi, sono più resistenti ed esteticamente eleganti
P
erfettamente capaci di rispondere con puntualità
alle sempre più rigide disposizioni di legge in materia antisismica, le case in legno si
qualificano anche su questo
punto come valore aggiunto. “Sono strutture flessibili
e leggere, quindi rispondono
meglio alle scosse: si piegano come un giunco anziché
spezzarsi e su di esse l’energia
sismica ha minor incidenza, essendo proporzionale
al peso dell’edificio su cui si
abbatte”, sintetizza l’architetto Roberto Vio-Genova che,
insieme al geometra Marco
Bernardini, ha fondato Casa
Natura, la società che realizza costruzioni in legno su
misura.
“Non solo, quindi, la casa in
legno risponde ai requisiti
delle norme in vigore - prosegue Vio-Genova - ma lo fa
con maggiore eleganza. In essa, infatti, c’è una distribuzione dei carichi e non una concentrazione degli stessi, per
esempio sui pilastri, e questo
aspetto dà maggior forza alla
struttura che è omogeneamente utilizzata per suppor-
tare l’energia del terremoto”.
Inoltre, la legge richiede che
“un edificio rimanga in piedi
e - prosegue l’esperto - dia la
possibilità quindi alle persone di uscirne e mettersi in
salvo, ma non chiede che esso si conservi tale da tornare
ad essere abitabile. Le case in
legno, al contrario, non solo
resistono, ma restano agibili”.
Casa Natura, nata con l’obiettivo di dare la possibilità
ai committenti di costruire
la propria casa dei sogni in
legno “fatta su misura, senza
soluzioni standardizzate, ma
decise con il cliente”, in materia antisismica ha ricevuto
importanti conferme - di ciò
che era già una certezza - anche durante il recente sisma
dell’Emilia. “Strutture che
avevamo realizzato a dieci
chilometri dall’epicentro evidenziano Vio-Genova e
Bernardini - hanno resistito
perfettamente, rimanendo
intatte, neppure con crepe
nelle pareti di cartongesso.
Inoltre, le nostre costruzioni
standard sono più performanti rispetto alle ultimissime disposizioni di legge
Da sinistra Marco Bernardini e Roberto Vio-Genova
BIOCONTROL / Una specializzazione che diventa impresa di successo
in materia antisismica”. Le
edificazioni di Casa Natura,
che sono già un concentrato
di vantaggi assicurando velocità costruttiva, realizzazione sartoriale, isolamento
acustico e termico, risparmio energetico, reazione e
resistenza al fuoco, sistemi
di sicurezza adeguati, domotica, impianti e finiture
personalizzate,
durabilità
nel tempo, rappresentano
la “casa del futuro” anche
sotto un altro aspetto strategico: sono pensate e strutturate per essere in linea con
quanto prevede la Legge 28
del 2011 in applicazione alle direttive europee. Ovvero
che “a partire dal 2020, e per
gli edifici pubblici dal 2018,
ogni nuova struttura dovrà
essere energeticamente autonoma e l’autoproduzione
di energia dovrà avvenire
in massima parte attraverso
fonti rinnovabili”, spiegano
Vio-Genova e Bernardini. A
questo obiettivo concorrono
sostanzialmente due fattori.
“Innanzitutto l’edificio deve
essere per se stesso meno
disperdente o, come si suol
Struttura grezza che Casa Natura sta realizzando
in provincia di Padova. La costruzione è particolare
per la zona e dimostra la capacità della società di progettare la “Casa Sartoriale”
dire, meno energivoro e su
questo punto la tecnologia
costruttiva, e Casa Natura
che la applica ha già raggiunto i massimi livelli possibili”,
sottolinea Bernardini.
Il secondo fattore riguarda
“gli impianti che si installano, i quali debbono utilizzare energia rinnovabile ed
essere dimensionati a seconda dell’energia che ciascuna
costruzione utilizzerà. Da
questo punto di vista - osserva Bernardini - la tecnologia
impiantistica è in evoluzione
e, naturalmente, le soluzioni
possibili riguardano anche la
capacità di spesa dell’investitore”.
Tuttavia, sottolineano i professionisti di Casa Natura,
“quando si decide di costruire una casa nuova è importante fin da subito non solo
tener presente tutte le possibilità tecniche-tecnologiche
esistenti ma anche le norme
vigenti e quelle che, già si sa,
saranno cogenti fra qualche
tempo. In questo modo, sarà
possibile realizzare un’opera
che poi potrà nel tempo essere arricchita di dotazioni
performanti proprio perché
la loro predisposizione è già
stata prevista”.
Pensare in questo modo significa “programmare un
investimento che è sicuramente destinato a mantenere
a lungo il suo valore”, concludono i due professionisti di
Casa Natura.
ASCOTRADE / Insieme con Ascopiave ampliati i termini dell’intesa
Disinfestare in tutta sicurezza
Investire sull’energia per le famiglie
Primavera ed estate sono le due stagioni clou per l’attività
Un milione di euro per 10 mila richieste negli ultimi due anni
C’
F
è chi in tempo di crisi
non solo non si scoraggia ma gonfia le sue vele
e va alla grande, offrendo,
allo stesso tempo, un grande
contributo alla pulizia e alla
sicurezza delle nostre città.
L’azienda di disinfestazioni
Biocontrol nasce nel 1998, da
un’idea di Stefano Campana
che ne è tutt’oggi il titolare.
Laureato in Agronomia con
una specializzazione in entomologia urbana, ha deciso di
scommettere su un’impresa
tutta sua. Oggi, dopo 17 anni, la Biocontrol è un’azienda collaudata e conosciuta
in tutto il Triveneto per la
Tifone su pikup luce diffusa
sua serietà e professionalità.
L’impresa, che è certificata
Iso 9001, si occupa di disinfestazioni in ambiente urbano (zanzare, mosche, vespe,
calabroni, topi, ratti) sia per
enti pubblici sia per aziende (alimentari e non) sia per
privati. Si occupa inoltre di
diserbi civili e industriali, totali o selettivi, sui bordi della
strada, sui marciapiedi, nei
piazzali e in tutte quelle realtà
nelle quali le erbe infestanti
possono creare danni. La Biocontrol inoltre è specializzata
nella difesa antiparassitaria
del verde ornamentale (afidi,
acari, cocciniglie, proces-
sionaria, bruchi americani,
cameraria) e nell’allontanamento di volatili (soprattutto
piccioni). “Tutte le attività
- racconta Stefano Campana
- vengono svolte con particolare attenzione alla qualità del
lavoro e alla precisione degli
interventi. Il nostro obiettivo
è quello di offrire servizi di
qualità attraverso strumenti
altamente tecnologici e prodotti di ultima generazione
che hanno grande efficacia
ma basso impatto ambientale”. La Biocontrol, che ha la
sede operativa ad Arcugnano
(Vicenza), ha un’attività concentrata principalmente nei
mesi primaverili ed estivi, da
marzo a settembre.
Un periodo durante il quale
anche il personale aumenta e
arriva fino a 8-10 dipendenti. “Nei mesi invernali - dice
Campana - ci occupiamo
principalmente di allontanamento volatili e di disinfestazioni all’interno delle strutture contro ratti, scarafaggi,
ecc”. Insomma sapere che ci
sono aziende come queste,
che lavorano così bene e tanto, ci fa stare senz’altro tutti
più tranquilli.
quasi un milione di euro”, sottolinea il presiedele alla propria mission di affiancare il
dente. Nel dettaglio, per finanziare l’iniziativa,
cliente, Ascotrade, azienda trevigiana di foril Gruppo Ascopiave stanzierà un investimento
nitura gas ed energia elettrica, ancora una volta
complessivo di un milione e duecentomila eurafforza l’impegno a favore di chi è in difficolro, erogato con uno sconto di 10 eurocent per
tà economica con nuovi sconti in bolletta. Nei
ogni standard metro cubo di gas, per un totale
giorni scorsi, la società, insieme alla capogruppo
massimo di 12 milioni di metri cubi standard
Ascopiave, ha rinnovato l’accordo con Cgil, Cisl
di gas distribuito. Il Gruppo è l’unica realtà vee Uil delle province di Treviso, Belluno, Padova,
neta nel mercato libero dell’energia che realizza
Rovigo, Venezia, Vicenza, Caf Cgn del Veneto e
Acli Servizi Belluno per corrispondere
ai clienti Ascotrade uno sconto di oltre
il 12% sui consumi del gas se il modello
Isee non supera i 20 mila euro nel 2014.
Continua così l’impegno a sostegno delle famiglie a basso reddito, a conferma
di un accordo che, al sesto anno consecutivo, ha portato non pochi benefici
all’intera comunità, con piena adesione dei clienti. Ampliati anche i termini
dell’intesa. All’inizio coinvolgeva solo
i sindacati della Marca Trevigiana, per
allargarsi di anno in anno fino all’intera
Intervista a Fulvio Zugno, presidente Gruppo Ascopiave
regione. “Dalla provincia di Treviso ci
siamo allargati al Veneto e, da due anni,
questo tipo di investimenti, con lo sconto in
abbiamo alzato la soglia Isee da 15 mila a 20 miquesto caso applicabile in presenza di altri bola euro”, commenta il presidente di Ascotrade,
nus e promozioni di cui i clienti già beneficiano.
Stefano Busolin. E sempre più rilevante è pure il
“Porta risparmio concreto - conclude Busolin
numero di clienti che beneficiano dell’iniziativa,
- in un momento non indifferente sui bilanci
segnale di una crisi che non molla e di quanto,
familiari. Peraltro i 92 comuni soci di Ascopiaper arginarla, l’iniziativa di Ascotrade risponda
ve quest’anno hanno deciso di condividere con
alle reali necessità delle famiglie: “Siamo passanoi l’impegno a comunicare questa opportunità
ti dalle circa duemila richieste del 2010, per un
ai cittadini”. Dunque, all’insegna dei vantaggi di
investimento di 230 mila euro, alle quasi 10 mila
un’iniziativa che va fatta conoscere in modo cadegli ultimi due anni, per soddisfare le quali la
pillare in tutto il territorio.
nostra azienda ha investito complessivamente
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
Fare impresa a Nordest
Case History
5
CLINICHE FAVERO
Un sorriso sano e naturale
è il miglior biglietto da visita
Avere una bocca curata, con denti bianchi e luminosi, consente di ritrovare fiducia in
se stessi e nelle relazioni con gli altri. Affidarsi a un professionista è indispensabile
N
iente è più naturale del
proprio sorriso. Ed è
quello che tutti vorrebbero
riconquistare dopo che gli anni, il fumo, il caffè, il vino rosso, varie abitudini alimentari
hanno inesorabilmente cambiato il colore dei denti, con
la perdita della loro naturale
luminosità. “Lo sbiancamento, o power bleaching - spiega
il professor Gian Antonio Favero, medico chirurgo specialista in Odontoiatra, ordinario all’Università di Padova,
luminare dell’implantologia
e fondatore delle Cliniche Favero - deve avere l’obiettivo di
restituire la naturale bellezza
del sorriso in modo non invasivo e soprattutto delicato;
e proprio per questo non deve avere controindicazioni. E
così, dopo un’attenta analisi
di mercato e facendo riferimento alle nuove normative
europee, noi abbiamo deciso
di proporlo ai nostri pazienti
senza utilizzare il perossido
di idrogeno.” Il power bleaching, o sbiancamento dei
denti, sfrutta infatti l’azione di
agenti sbiancanti chimici ad
alta concentrazione (che possono essere perossido di idrogeno, H2O2, o anche bicarbonato di sodio, NaHCO3),
potenziati da specifiche
lampade che ne favoriscono l’azione in profondità. Il
mezzo sbiancante più diffuso
è tutt’oggi costituito da un gel
a base di perossido di idrogeno al 35-38% circa (che come
vedremo ha però delle controindicazioni), che una volta esposto a particolari fonti
luminose si attiva liberando
ossigeno. Questo gas penetra
nella struttura del dente, innescando reazioni di ossidoriduzione che scompongono
le molecole delle macchie e
facilitano la loro eliminazione, con l’effetto di schiarire le
pigmentazioni e decolorare
lo smalto ingiallito. Le luci
diffuse dalla lampada possono essere di tipo diverso:
laser, plasma o luce alogena.
Per avere un buon risultato
occorre una seduta di un’ora e
il costo per il paziente è molto
elevato. Ma quali sono le controindicazioni? “I rischi sono
l’eccessiva sensibilità termica
e l’irritazione gengivale che
si cerca di prevenire proteggendo le gengive, la lingua e le
labbra con mascherine perso-
Sensibilità dentinale: sintomi, cause e rimedi
L
a sensibilità dei denti è una sensazione
molto frequente. “Noi tecnicamente - spiega il professor Gian Antonio Favero, fondatore
delle Cliniche Favero - parliamo di sensibilità
dentinale. Infatti è la dentina, la parte più morbida del dente, che si trova sotto allo smalto, a
provocare il fastidio, poiché contiene piccoli tubi
(detti tubuli) con le terminazioni nervose”.
La sensazione di dolore “acuto e pungente, spesso violenta anche se breve, può nascere quando si assumono cibi dolci, acidi, caldi o freddi,
che entrano a contatto con i denti; ma anche
quando si effettua uno spazzolamento dei denti
troppo energico; o quando si mastica con eccessiva foga”, spiega il professore. In questi casi “è
consigliato ricorrere ad una visita del proprio
dentista di famiglia perché il dolore può essere
il sintomo di una carie incipiente o avanzata,
ma anche di una incrinatura del dente, causata da un trauma o da microtraumi ripetuti. Ci
possono inoltre essere anche cause non patologiche, come una leggera denudazione delle radici
dei denti e la retrazione gengivale (a causa di
una infiammazione); o infine una semplice variazione fisiologica in pazienti che hanno una
soglia del dolore più bassa della media”.
Questa dolorosa ipersensibilità può essere provocata anche dal bruxismo. Infatti, “il digrignamento dentale notturno o il serramento della
mascella durante il giorno possono causare l’usura dello smalto del dente e l’esposizione dello
strato sottostante di dentina”.
Quanto ai rimedi, “su consiglio del dentista di
famiglia, che può accertare anzitutto l’assenza
nalizzate in silicone morbido,
così da evitare che si ‘brucino’.
Leggere gengiviti tendono
comunque a presentarsi al
termine del trattamento, salvo
poi regredire spontaneamente
nelle 24-48 ore successive. Ed
di cause patologiche come la carie, le fratture
o la malattia parodontale, può essere utile l’uso
di colluttori e dentifrici specifici, contenenti in
particolare fluoro. Infatti, il fluoro ha un’azione
mineralizzante sulle superfici dello smalto del
dente, ovvero lo indurisce nei giovani e lo rimineralizza negli adulti”.
Nelle situazioni più gravi “nei casi di maggiore
sensibilità dentinale, si può ricorrere anche a
interventi basati sull’applicazione di resine fluorate, che sigillano i tubuli dentinali, da applicare nelle aree sensibili dello smalto. Il dentista
di famiglia può inoltre avvalersi di dispositivi
elettromedicali (come il laser e la ionoforesi) per
consentire di rimineralizzare il dente; o anche
provvedere alla devitalizzazione. Ma questa è
davvero l’extrema ratio, l’ultima spiaggia, che
cerchiamo assolutamente di evitare. Per questo
è bene chiedere consiglio per tempo al professionista di fiducia”.
è il motivo per cui noi abbiamo intrapreso un’altra strada.”
Il sistema usato nella Clinica Favero “prevede l’utilizzo
di bicarbonato di sodio che
evita in ogni modo qualsiasi
fastidio o danno alle gengive
Il dottor Giacomo Favero, specialista in Chirurgia
odontostomatologica Università di Milano. Vive a Londra
e lavora nella Clinica Favero di Londra, occupandosi
principalmente di protesi, estetica dentaria e smile design
Il trattamento con
bicarbonato di sodio
accende la bellezza della
bocca in modo
non invasivo e,
soprattutto, delicato
e alle mucose. Inoltre, la seduta è più breve, non va oltre
la mezz’ora, e sono contenuti
anche i costi: 99 euro invece
di 400/500 euro, che è la tariffa comunemente applicata.
Ma soprattutto sottolineo che
la nostra tecnica è già in linea
con quanto avviene all’estero,
dove non è ammessa una concentrazione di perossido di
idrogeno superiore al 6%, ed
evita fastidi e dolori”. Naturalmente, aggiunge il professore,
“i risultati non sono gli stessi
Gian Antonio Favero
Fondatore e ideatore della Clinica Favero, con sedi sia in
Italia sia all’estero, il professor Gian Antonio Favero, specializzato in Odontoiatria e Protesi dentaria, ha ricoperto
diversi ruoli all’interno dell’Università di Padova. Attualmente è professore ordinario di ruolo. Oltre ad essere
stato, tra le altre cariche ricoperte, direttore del Dipartimento integrato interaziendale di Odontoiaria, direttore e primario della Clinica Odontoiatrica dell’Università
di Padova e direttore della Scuola di specializzazione in
Ortognatodonzia, è socio fondatore della Società italiana
di Osteointegrazione, membro attivo della European Association of Osseointegration e membro attivo della “Iti
Foundation” e dirige in Italia (Treviso) il “Branemark osseointegration center”, un centro di ricerca internazionale
di osteointegrazione orale ed extraorale. Il professor PerIngvar Branemark, inventore dell’implantologia moderna,
è stato il suo maestro. Il professor Favero, pioniere dell’implantologia osteointegrata in Italia, ha al suo attivo oltre
350 pubblicazioni e libri con studi sperimentali e clinici.
Migliaia di casi clinici trattati con successo lo rendono uno
dei maggiori esperti internazionali nel settore dell’implantologia. Per informazioni: www.clinicafavero.it.
per tutti, il grado di bianco
che si può ottenere varia da
persona a persona e dipende
dalla struttura dentaria. Per
questo motivo è importante
consultare il proprio dentista
di famiglia per valutare insieme la procedura più adeguata
alla propria situazione”. Dopo
il trattamento “è consigliabile
non fumare ed evitare, almeno nelle prime 24 ore, di
consumare cibi e sostanze che
possono macchiare i denti: tè,
caffè, vino rosso, liquirizia e
spremute di agrumi. Poi, per
prolungare gli effetti del bleaching è fondamentale effet-
tuare una corretta igiene orale
e utilizzare prodotti sbiancanti di mantenimento”, conclude
il professionista. Insomma,
lo sbiancamento dentale ottenuto con il laser è indicato
per migliorare aspetto, colore
e lucentezza dei denti. E va
accompagnato ovviamente
da una detartrasi periodica
(ablazione del tartaro), da una
pulizia professionale dei denti
e anche da un’igiene quotidiana accurata. Il tutto concorre
a riconquistare il proprio sorriso naturale e, con questo,
anche la sicurezza nel rapporto con gli altri.
6 Fare impresa a Nordest
Scelte Vincenti
ORO CAFFÈ / Seleziona, tosta e miscela i migliori caffè al mondo
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
EVOLUZIONE / Azienda vicentina specializzata nei mangimi per allevamenti
Ottimi i chicchi “fair” dalla Birmania Efficienza e rispetto, con la natura
La pregiata qualità arabica prodotta nel villaggio di Doi Chang
Il caffè Doi Chang viene ancora oggi prodotto dalla tribù
degli Akha
È
arrivato in Italia un caffè
di altissima qualità, che
è anche prodotto in modo
equo e solidale. Ha debuttato
nel canale Horeca, ma sarà
disponibile a breve anche nei
supermercati e negli esercizi
al dettaglio la Doi chang coffee, una pregiata qualità di
arabica che Oro Caffè, azienda
udinese con quasi trent’anni di
storia nel settore della torrefazione, ha iniziato a importare
dal nord della Tailandia. Ha
iniziato a produrla la tribù degli Akha nell’ex triangolo d’oro
dell’oppio, al confine con Laos
e Birmania, ma grazie alla
creazione di una cooperativa
e a un accordo lungimirante,
stipulato dal suo presidente,
Wicha Promyong, con una
società canadese, gli indigeni
agricoltori hanno oggi il controllo delle coltivazioni e vendono il caffè a un prezzo remunerativo “beyond fair trade”,
superiore rispetto quello garantito dal circuito Fair Trade.
Stefano Toppano, titolare di
Oro Caffè, è andato di persona
a verificare i risultati di questo
progetto equo e solidale che
ha migliorato le condizioni
di vita della tribù dotando il
villaggio di Doi Chang di corrente elettrica, una rete idrica,
una scuola e strutture igienico
sanitarie. La produzione ha
raggiunto le 1.000 tonnellate
all’anno, con prospettive di
crescita di 4.000 tonnellate
all’anno per i prossimi 3 anni. L’imprenditore udinese ha
deciso di inserire il caffè Doi
Chang, che negli ultimi anni
si è diffuso in Nord America e
ha ricevuto numerosi premi e
riconoscimenti internazionali,
nella gamma di miscele di Oro
Caffè e lanciarlo sul mercato
italiano ed europeo. “Il caffè
si colloca su una fascia alta
proprio perché viene pagato di
più e ci consente - ha spiegato
Elisa Toppano, figlia di Stefano
- di partecipare a un progetto
di solidarietà ed esempio di
economia eticamente sostenibile”. Oro Caffè seleziona,
tosta e miscela i migliori caffè
al mondo ed è oggi presente
in Europa, Nord America, Sud
Est Asiatico e Medio Oriente
con una quota d’esportazione
pari a circa la metà del fatturato.
Per i segmenti ittico, bovino, equino e animali da compagnia
L
a quotidianità della nostra esistenza è bersagliata da informazioni che sottolineano
la costante crescita di danni ambientali di varia
origine, che impattano sia a livello atmosfericoclimatico che sulla salute. La produzione di rifiuti è uno dei motivi di maggiore preoccupazione
della nostra epoca. Se ognuno di noi riflettesse
su questo tema, avremmo un’importante riduzione dei danni da inquinamento. Evoluzione
Srl da anni cerca di perseguire questo intento
proponendo sul mercato agricolo zootecnico prodotti a zero impatto ambientale che
migliorano l’efficienza nella trasformazione
alimentare e agricola. Alta efficienza significa benessere, minor uso di prodotti agricoli,
minore scarto e minor inquinamento. Evoluzione nella sua attività ha osservato i ritmi
e le fasi della natura assecondando, con le
più recenti scoperte scientifiche, lo svolgersi
dei processi biologici che sono alla base della nostra esistenza. Un lento ma inesorabile
cambiamento di prospettiva spiega il successo dell’azienda vicentina la quale, nell’ambito zootecnico, da cinque anni a questa parte
si distingue come realtà specializzata nel sostenere gli allevatori nella gestione biologica dei
segmenti ittico, bovino, equino e degli animali
da compagnia.
In fondo di cosa si tratta? L’approccio è semplice, quasi banale: la nostra esistenza è fondata su
una ricca popolazione batterica che colonizza il
nostro corpo, all’interno e all’esterno, chiamata
“microbioma”, che determina lo stato di salute
a seconda della prevalenza batterica patogena o
rigenerativa. È questo un cambio di paradigma
ben distante dall’impiego spesso esagerato di
prodotti chimici o antibiotici, che poi determinano di riflesso un effetto di resistenza molto
grave.
A differenza di altri competitor, Evoluzione non
mira a “vendere per vendere”, ma cerca di educare la clientela all’uso e alla comprensione dei
meccanismi di azione calibrati per realizzare la
“regola del rispetto”, indispensabile nella salvaguardia della vita. “I nostri clienti dimostrano
un’evidente sensibilità verso i prodotti rispettosi
della natura - spiega Alberto Cappa, cofondatore dell’azienda insieme a Maurizio Grande e
Graziano Donadello - ma soprattutto ne hanno sperimentato la validità, sicché attualmente
non abbiamo mai avuto una sola segnalazione
di inefficienza negli interventi applicati”. A Evoluzione piace ricordare Albert Einstein quando
ammonisce: “Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”.
Scelte Vincenti
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
VALORI & FINANZA / Sim fondata a Udine nel 2005, vigilata dalla Banca d’Italia e dalla Consob
Il risparmio a misura di cliente
Indipendenza e intraprendenza garantiscono la gestione migliore del patrimonio
F
ondata a Udine nel 2005,
Valori & Finanza è una
Sim (Società d’intermediazione mobiliare) vigilata dalla
Banca d’Italia e dalla Consob,
abilitata a esercitare l’attività
di collocamento e consulenza
in materia di strumenti finanziari con il rilascio di una apposita licenza, su disposizione
del ministero dell’Economia
e delle Finanze. “Il percorso iniziale non è stato facile
ma, superate le prime tappe
della fase di progettazione, si
è passati alla costituzione e
alla richiesta delle necessarie
autorizzazioni - racconta il
fondatore e presidente Flavio
Francescato -. Già negli anni
Novanta, dopo un ventennio
di attività per conto di im-
portanti istituzioni e banche,
avevo in mente di fondare
una società di questo tipo, che
fosse votata a soddisfare le
esigenze del cliente, offrendo
quanto di meglio l’industria
del risparmio potesse fare”.
L’indipendenza e l’intraprendenza sono stati pertanto i
fattori chiave del successo
della società friulana, che da
Flavio Francescato, fondatore e presidente di Valori & Finanza
ENGEL & VÖLKERS / Da 40 anni nei settori residenziale, commerciale e yacht
La boutique immobiliare di Amburgo
Dal 2006 sul Lago di Como, da quest’anno anche a Padova
N
essere l’Italia stessa o addiritato ad Amburgo nel
tura un soggetto estero. Per fa1977, il marchio Engel &
re ciò è indispensabile contare
Völkers si specializza nell’insu un nertwork importante,
termediazione di immobili
con una solida rete di agenti,
residenziali e commerciali di
14 previsti solo per la nostra
altissima qualità e yacht nel
sede, ma più generalmente su
segmento premium. In quasi
una rodata sinergia con tutti
40 anni di esperienza sul mergli altri shop Engel & Völkers
cato la società ha espanso in
nazionali e del mondo. Grazie
tutto il mondo la propria filoa questo interscambio virtuosofia improntata sull’eccellenso di clientela e informazioni
za di prodotto e servizi, vanla nostra vetrina può concretando attualmente 630 shop
tamente dirsi ‘internazionale’”.
distribuiti in 39 Paesi di tutto
L’architetto Stefano Maso
Più generalmente, la forza di
il mondo. Viste le enormi poogni agenzia Engel & Völkers
tenzialità presenti in Italia, nel
sta nella serietà massima della struttura, compo2006 Engel & Völkers giunge anche nel Bel Paesta da figure imprenditoriali, manager, agenti e
se, sul Lago di Como, allargandosi in pochi anni
assistenti in continua formazione e fermamente
nel centro, nel sud e arrivando anche nel Nord.
motivati a concedere servizi di eccellenza alLo shop padovano diretto dall’architetto Stefala propria clientela. Parliamo insomma di una
no Maso è anagraficamente tra i più giovani del
specie di “boutique d’alta levatura” con proposte
gruppo, come i rispettivi partner veneti presenti
esclusive nell’ambito immobiliare. Una filosofia
in città strategiche quali Venezia, Verona e Cordestinata a far scuola in Italia, Paese nel quale il
tina d’Ampezzo. “A pochi mesi dalla nostra prebrand è ormai ramificato con oltre 40 shop. “Il
senza in Padova - evidenzia l’architetto Maso - lo
futuro - conclude Maso - è di chi ha l’umiltà di
shop sta già attirando l’attenzione di svariati sogcomprendere il cambiamento delle dinamiche
getti, i quali hanno capito l’importanza di affidadi mercato; oggi il passaparola non basta più.
re i propri immobili a strutture che applichino
La ‘vision’ di un’agenzia vincente deve poggiare
una formula immobiliare non più limitata a un
sui criteri di un’internazionalità applicata con
ristretto ambito provinciale. La grande lezione
dinamismo e professionalità massima”. Grazie al
impartita dalla globalizzazione è appunto applinetwork solido, alla visibilità e forza del brand,
care una mentalità che ragioni in termini di rete
Engel & Völkers ha accesso a una clientela esclucollettiva, sicché il papabile compratore non è
siva ed esigente. Per maggiori informazioni papiù necessariamente una figura della nostra [email protected].
tà né soltanto della nostra regione. Il cliente può
un decennio è una delle poche aziende nazionali capaci
di avviare e mantenere crescente un business nel quale
possono distinguersi solo i
professionisti della finanza.
“Dopo l’autorizzazione è stato
necessario avviare l’attività seguendo e rispettando le stringenti normative dei controlli
interni per garantire il risparmiatore che si rivolge a Valori
& Finanza. - continua Francescato -. Di fatto una Sim deve ottemperare a moltissime
regole, esattamente come le
banche e tutte le società istituzionali. L’ingresso dei primi promotori finanziari e le
sottoscrizioni della clientela
sono a mano a mano aumentate. A una prima fase in cui
la società era presente nell’area del Triveneto, è susseguita
la seconda in cui la Sim cresceva in gran parte nell’Italia
del nord, fino alla terza fase
odierna, in cui Valori & Finanza si è strutturata su gran
parte delle regioni italiane,
con una presenza di un centinaio di consulenti e una quarantina di uffici distribuiti su
tutto il territorio per prestare
Fare impresa a Nordest
una personalizzata e puntuale
assistenza alla clientela”.
Negli anni Valori & Finanza,
società nata dalla volontà di
Francescato di identificarsi
nel panorama del risparmio
stando dalla parte del cliente,
ha maturato un’esperienza di
primo piano nel mondo della
finanza: “È stato un continuo
susseguirsi di situazioni veramente significative, sia da
parte dei promotori finanziari che hanno trovato in Valori
& Finanza il proprio partner,
sia da parte dei clienti che, in
anni in cui la situazione economica langue e sobbalza,
hanno visto in noi un valido
punto di riferimento rispetto a un sistema bancario che
sempre più si contrappone
agli interessi della controparte - sottolinea il presidente -.
I nostri consulenti sono sempre stati in grado di sostenere
l’emotività dei risparmiatori
fra la volatilità dei mercati,
salvaguardandone i risparmi. In questo modo, il valore
economico dell’azienda, la
soddisfazione della clientela e la costante richiesta da
parte dei promotori di altre
società di conoscerci, sono in
continua crescita”. L’etica nello svolgimento di una professione è fondamentale. “Sono
proprio i valori che fanno la
differenza. Il nostro compito
è quello di tutelare gli interessi dei clienti e di presentare le migliori proposte delle
più rinomate case d’investimenti internazionali, senza
7
Valori & Finanza è una Sim
(Società d’intermediazione
mobiliare) vigilata dalla
Banca d’Italia e dalla Consob
conflitti d’interesse e con la
massima indipendenza - dichiara Francescato -. Ed è per
questo che Valori & Finanza
non ha prodotti propri e non
viene mai in possesso del denaro del cliente. Stiamo dalla
parte del risparmiatore, cosa
che viene apprezzata dai più
avveduti che capiscono che
stiamo facendo i loro interessi. Siamo anche in grado
di verificare gli investimenti
sottoscritti con le banche tradizionali, con l’assoluta riservatezza che ci contraddistingue. Riusciamo pertanto a
informare i clienti sugli effettivi rischi che hanno assunto presso altri intermediari,
spesso inconsapevolmente,
correggendo con investimenti più tutelanti e adeguati
alle loro esigenze”. Per maggiori informazioni visitare il
sito www.valoriefinanza.eu.
8 Fare impresa a Nordest
Subfornitura
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
GRUPPO TAURING - PEDRAZZOLI IBP / La brand extension mira ad ampliare e differenziare la gamma di macchine per penetrare diversi settori industriali
Dall’acquisizione nuove opportunità
e un forte impulso tecnologico
Il Gruppo parteciperà all’ambizioso progetto di un carburante inesauribile e sicuro
C
on l’acquisizione avvenuta lo scorso 2 marzo
2015 da parte del colosso
Tauring Group, la società
bassanese Pedrazzoli-IBP è
pronta a cogliere nuove opportunità di business grazie a
un maggiore impulso tecnologico e alla solidità di un’azienda presente nel mercato
dal 1955. “L’acquisizione di
Pedrazzoli-IBP permette a
Tauring Group di attuare una
brand extension attraverso
l’ampliamento e la differenziazione della gamma di macchine, la condivisione delle
competenze delle due aziende e l’accrescimento di valore
e di notorietà dei marchi, entrambi legati storicamente al
settore deformazione”, spiega
Mauro Meliga, presidente
Tauring Group e amministratore unico Pedrazzoli-IBP. La
scelta strategica di integrare un marchio riconosciuto
nella curvatura, sagomatura
Interno della sede Pedrazzoli-IBP, Bassano del Grappa (Vicenza)
e taglio di tubi e profili come
Pedrazzoli all’interno di Tauring Group permette di allargare il campo d’azione delle
due aziende, posizionandosi
su nuovi settori industriali. Pedrazzoli può inoltre
avvalersi della consolidata
organizzazione strategica e
commerciale del gruppo torinese, che quest’anno festeggia
i sessant’anni. Leader nella
costruzione di macchine curvatrici ad alto contenuto tec-
nologico, Tauring Group è un
punto di riferimento a livello
mondiale grazie al knowhow, alla qualità e all’innovazione. Dal 2014 la società
è entrata a far parte del consorzio SeaAlp costituito per
la partecipazione al progetto
nucleare Iter (International
Thermonuclear Experimental Reactor), un programma
di portata internazionale per
la realizzazione del primo
reattore a fusione nucleare,
La sede Tauring Group a Leinì (Torino)
il nuovo traguardo dell’energia pulita. Questa ambiziosa
missione ha come obiettivo
la costruzione del reattore,
situato nel Sud della Francia,
per una produzione di energia pari a 10 volte quella consumata per il funzionamento.
Il progetto coinvolge i governi dell’Unione Europea, Cina, Corea, Russia, Stati Uniti, India e Giappone e mette
assieme le sinergie di colossi
a livello mondiale del calibro
di General Atomics, Alstom,
Ansaldo, AGS.
Nel 2014 Tauring Group ha
portato a termine la progettazione, la costruzione e l’installazione in California di
due impianti per la realizzazione del solenoide centrale
del reattore, mentre ora sono
impegnati nella costruzione
dell’impianto per le bobine
poloidali. “La tecnologia e il
progresso, uniti all’esperienza
e alla volontà di proteggere l’ambiente, porteranno il
Gruppo Tauring a partecipare alla realizzazione di un
progetto ambizioso che utilizza un carburante inesauribile e sicuro, senza emissioni
inquinanti”, precisa Mauro
Meliga. Fondata nel 1955 da
Oreste Meliga come rivendita di macchine utensili per
la deformazione di profilati,
l’azienda ha saputo evolvere
grazie a una intuizione che
determinò una rivoluzione
nel settore, vale a dire la realizzazione di un sistema di
curvatura libera a tre rulli
trascinatori, mentre fino ad
allora le macchine erano ad
un solo rullo. Il sistema fu
brevettato e inaugurò l’inizio di una fase di espansione graduale e costante, volta
allo studio e alla creazione
di nuove soluzioni tecnologiche. Ogni anno l’azienda
investe il 7% del fatturato in
progetti di ricerca e sviluppo attivi in svariati settori
merceologici. Bmw, Ansaldo
Breda, Rolex e Cartier sono
alcune delle aziende che si
avvalgono delle macchine
curvatrici firmate Tauring;
anche l’aeroporto di Madrid e
il museo Guggenheim di Bilbao sono stati realizzati con
le stesse tecnologie.
“Il fiore all’occhiello dell’azienda è la capacità di rispondere con estrema professionalità alle richieste del cliente
fornendo soluzioni innovative in grado di risolvere qualsiasi tipo di esigenza progettuale e di trasformare una
problematica in un punto di
forza”, conclude Meliga. Il calendario delle prossime fiere
di settore vede l’azienda presente il prossimo ottobre alla
Emo di Milano, la kermesse
mondiale delle macchine
utensili; a novembre sarà la
volta di Tolexpo e Batimat
entrambe a Parigi.
Subfornitura
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
TECNO MINUTERIE / Oltre venticinque anni di esperienza e un fatturato che continua a crescere
Creatori di dettagli per la moda
Con la sezione Progettazione, spazio anche allo sviluppo di soluzioni innovative
Q
uando il dettaglio fa la
differenza, entra in gioco Tecno Minuterie, azienda
padovana con oltre 25 anni
di esperienza nella produzione di minuterie metalliche e
nella costruzione di stampi,
sempre alla ricerca di innovazione grazie alla continua
evoluzione delle tecnologie e
dei sistemi organizzativi.
“Siamo nati nel 1986 - racconta Silvano Ceron, fondatore e titolare dell’azienda
insieme ad Aldo Crivellari,
partendo da zero con un
prodotto standard, un gancio
per scarpe da lavoro. Abbiamo quindi ampliato la gamma, aggiungendo prodotti
che si rivolgevano al settore
calzaturiero che per qualche
anno è stato il nostro principale sbocco di mercato. Circa
una decina d’anni fa abbiamo
iniziato una produzione interna di minuterie in acciaio
e ottone per abbigliamento,
una linea di nicchia che era
inizialmente nata all’esterno
dell’azienda, diversificando
ulteriormente e rivolgendoci
anche al mondo della moda”.
Da sinistra Silvano Ceron e Aldo Crivellari
ROTO-CART cresce con innovazione e qualità
A
ttiva da oltre trentaquattro anni nel settore dei prodotti tissue per uso igienico
sia domestico (consumer market) che professionale (away from home), Roto-Cart S.p.A.,
azienda padovana con sede principale a Piombino Dese, oggi è a tutti gli
effetti un gruppo integrato
con una quota di mercato,
in Italia, pari al 3%. Interamente di proprietà della
famiglia Gelain, l’azienda è
specializzata, in particolare, nella produzione di rotoli di carta igienica, asciugatutto cucina e bobine per
uso professionale e dispone
di due stabilimenti di trasformazione, a Piombino
Dese ed a Pescia (PT), e
della cartiera Rocca Paper Mill
di Borgo a Mozzano (LU). Dalla produzione
della materia prima, esclusivamente in pura
cellulosa, alla commercializzazione dei prodotti finiti nei principali mercati nazionali ed
europei della Grande distribuzione Organizzata, Roto-Cart, adotta una serie di processi
fondati sui criteri di qualità, professionalità,
innovazione e sostenibilità. La qualità, grazie
anche alle certificazioni ISO 9001 dei processi
aziendali, Fsc e Pefc della carta, è presupposto
fondamentale per mantenere il livello premium dei prodotti Roto-Cart, in gran parte
realizzati con marchi di proprietà ma anche
private label. La linea di punta, Sensitive, è re-
alizzata a tre veli di pura cellulosa differenziati
per garantire massima resistenza e morbidezza. La qualità va di pari passo con la professionalità nella gestione dei rapporti con la
clientela, improntati alla massima trasparenza
ed attenzione alle esigenze
di piccoli distributori fino
alla Gdo. L’innovazione
continua è la chiave per
superare i periodi di crisi
generale dei consumi e
Roto-Cart, specialmente
con le ultime novità Cartamela e Sensitive Solution Paper, si propone al
consumatore con prodotti
unici nel mercato ed con
una particolare attenzione
all’ambiente. Involucri a ridotto spessore ed impatto ambientale, carta
a dissolvimento rapido, senza alcuna aggiunta
di additivi chimici per Solution Paper e l’utilizzo degli scarti della lavorazione della mela
nella produzione della carta di Cartamela, si
inseriscono negli obiettivi di sostenibilità che
Roto-Cart persegue nei propri stabilimenti,
attraverso sistemi di cogenerazione energetica
e assicurando una corretta gestione delle foreste (certificazione Fsc) da cui provengono le
cellulose. Dal Nordest, cuore e sede operativa
del gruppo, Roto-Cart conferma la sua crescita continua, consolida la sua presenza in Italia
e punta a conquistare nuovi mercati, sempre
con prodotti di eccellenza.
Sede principale: via Mussa 30
Piombino Dese (PD) - Tel. +39 049 9365511 - www.rotocart.com
Tecno Minuterie è diventata
quindi un affidabile punto di
riferimento per le industrie
calzaturiere e tacchifici ma
anche per le aziende impegnate nella creazione di capi
d’abbigliamento e pelletteria,
offrendo un catalogo vastissimo con prodotti d’alto
livello caratterizzati dal migliore equilibrio tra qualità
e prezzo, che va da ganci con
anello - semplici - passalacci
e multipli, a spine e inserti
per tacchi, rondelle, rivetti
calottati e rivetti pieni, occhielli, olghi, fibbie e chiusure rapide.
Tecno Minuterie è anche dotata di una sezione Progettazione, per la supervisione di
progetti sui singoli prodotti
(ganci, bottoni, chiusure di
sicurezza ecc.) e per lo sviluppo tecnologico di stampi
innovativi. “Abbiamo creato
una linea nostra - puntualizza Crivellari - caratterizzata da rivetti che, anziché
essere fatti di tre parti (di
cui due componenti assemblati che richiedono quindi
un premontaggio), sono un
pezzo unico. Per chi utilizza
Fare impresa a Nordest
tanti rivetti applicandoli con
macchine automatiche, come succede per esempio nei
cinturifici o nelle pelletterie,
questo significa la garanzia
di un abbassamento dei tempi di produzione e quindi di
un abbattimento dei costi”.
Non è un caso che punti di
forza dell’azienda siano proprio la professionalità fatta
di profonda conoscenza del
mercato e di un grande impegno nel costante aggiornamento delle strutture e
delle attrezzature, oltre a una
ricerca continua sul versante
della qualità. “È inutile girarci intorno - osserva Ceron il nostro settore da 15 anni
a questa parte ha trasferito
gran parte della produzione
all’estero. Per combattere la
concorrenza occorre sempre
di più puntare sulla qualità e
sulla particolarità dei prodotti. Noi preferiamo risolvere
in casa i problemi per evitarli
ai clienti: ecco perché, per
esempio, tutti i nostri prodotti prima di uscire da qui
sono vagliati da macchine
automatiche che ne controllano la qualità. E sapere, per
chi applica ganci o rivetti con
macchine automatiche, che
con un nostro prodotto è
praticamente scongiurato il
rischio della presenza di corpi estranei che blocchino le
macchine facendo sospendere la produzione, è una bella
differenza. E un incentivo a
diventare nostri clienti”.
Questa attenzione e questo
9
impegno pagano, se Tecno
Minuterie oggi può vantare un buon posizionamento
sul mercato di riferimento,
in Italia e all’estero, visto
che il 70% circa del fatturato proviene da Asia, America Centrale e America
del Sud, Africa ed Europa,
con un fatturato che dopo
la crisi generalizzata degli
anni 1999/2000, continua a
crescere anno dopo anno.
“Nel 2015 - conclude Silvano
Ceron - l’obiettivo è innanzitutto quello di consolidare i
risultati ottenuti l’anno scorso, anche se l’andamento dei
primi mesi sembra poterci
far sperare in un aumento,
grazie all’incremento degli
ordini relativi soprattutto al
mondo della moda”. In programma quest’anno anche
un notevole investimento
per un ampliamento imponente della sede, che passerà
da 2.500 a 4.000 mq, per permettere l’avvio di nuove lavorazioni e per aumentare gli
spazi dedicati al magazzino.
Per combattere
la concorrenza puntiamo
sulla qualità e sulla
particolarità dei prodotti
SAET / Leader nella produzione, trasmissione e distribuzione di elettricità
Competenze integrate da esportare
In Marocco ha realizzato un distretto industriale autoalimentato
E
sperienza e innovazione sono nel dna di Saet,
azienda padovana attiva dal
1956, forte oggi di un fatturato di 25 milioni e di 60
addetti. Nata come azienda
elettromeccanica, Saet ha
successivamente diversificato
le sue attività diventando un
punto di riferimento nel settore dell’Energia & Ambiente,
ambito in cui è in grado di integrare le proprie competenze
specifiche (sistemi elettrici,
sistemi di movimentazione e
pesatura, sistemi di automazione) con le varie discipline che il settore richiede per
realizzazioni complete chiavi
in mano. Il costante sviluppo
tecnologico (favorito anche
dall’attività di ricerca e sviluppo svolta in collaborazione
con l’Università di Padova)
e l’affidabilità dimostrata nel
tempo hanno reso l’azienda
leader nei sistemi e impianti
per la produzione, la trasmissione e la distribuzione di
energia elettrica presso i produttori di energia, le utility
e gli stabilimenti industriali.
Saet si è costruita anche un
ruolo di primo piano nelle
rinnovabili (progetti eolici,
fotovoltaici, a biomasse), riuscendo a esportare le proprie
competenze, come successo
per esempio con il progetto
“Solar Breeder” in Marocco,
la realizzazione di un distretto industriale autoalimentato
dove si insedierà un gruppo
di imprese italiane che rappresentano l’intera catena del valore del fotovoltaico. Un ulteriore settore in cui Saet, grazie
a lavori importanti per Enel e
Terna, ha ottenuto referenze
di primissimo piano anche a
livello internazionale è quello
dell’Energy Storage: l’aumento dei volumi di produzione
da fonti rinnovabili non programmabili richiede infatti
di accumulare l’energia nelle
ore di esubero per rilasciarla poi nelle ore di maggiore
domanda. Saet si propone in
questo mercato come partner
per la fornitura di sistemi di
accumulo a batteria chiavi in
mano che permettono di garantire la qualità e continuità
della fornitura elettrica e di
ottimizzare l’utilizzo delle
sorgenti disponibili. Questo
approccio innovativo alla gestione “smart” dell’energia ha
visto l’azienda protagonista in
un’Ati (associazione temporanea d’imprese) con la Ducati
Energia di Bologna, nella realizzazione di un mega impianto di accumulo di energia nel
Sud Italia, applicazione che
ancora una volta potrebbe trovare sbocchi anche nei mercati esteri, magari con le soluzioni off grid per l’accumulo e la
fornitura di energia elettrica
ecologica e sostenibile a zone
prive di elettrificazione.
10 Fare impresa a Nordest
Subfornitura
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
SPECIAL SPRINGS / Prima al mondo a produrre nei tre standard Iso 10243, US-Naams e Jis B5012
La più alta qualità al miglior prezzo
E due must: anticipare i processi di internazionalizzazione e investire in tecnologia
S
i contende il mercato mondiale nel suo settore con
altri due competitor, collocandosi così ai vertici dell’innovazione, della qualità e della
produzione nel settore delle
molle per stampi e dei cilindri
molla ad azoto, un ambito in
cui in Italia è leader. Si presenta così Special Springs, “gemmata” nel 1978 dalla Mollificio Cappeller, realtà tutt’ora
in attività e specializzata nella
produzione di molle industriali e particolari stampati
in filo e nastro. All’origine di
entrambe le realtà industriali
c’è Augusto Cappeller, oggi
presidente di Special Springs,
imprenditore che insieme a
molta progettualità, intraprendenza e passione ha profuso
nelle sue aziende elevatissime
competenze di settore. Complessivamente oggi il Gruppo
fattura 65 milioni di euro, impiega 370 persone tra l’Italia e
il resto del mondo, ha insediamenti commerciali in India e
Usa, commerciali e produttivi
in Turchia e Repubblica Ceca.
“Continuiamo a crescere del
15-20% l’anno - racconta il
presidente di Special Springs,
Augusto Cappeller
Cappeller - e non siamo stati
colpiti dagli effetti della crisi di
questi anni per scelte ben precise, e non scontate, che abbiamo compiuto una quindicina
di anni fa, soprattutto in termini di internazionalizzazione
e di sviluppo nuovi prodotti”.
Special Springs è stata creata
per essere specializzata nella
produzione di molle normalizzate per stampi, in cui è stata la prima azienda mondiale
a produrre tre diversi standard
di prodotto: Iso 10243; USNaams e Jis B5012 e di cilindri
molla ad azoto. Prodotti che
l’azienda vende a catalogo in
tutto il mondo, mantenendosi coerente alla filosofia delle
origini: “Costruire il miglior
prodotto al miglior prezzo”,
sintetizza Cappeller, che dal
1968 ad oggi ha attraversato
con successo le trasformazioni
del mondo economico italiano
e non solo. “Restando agli ultimi dieci anni - racconta - si è
assistito a una severa selezione
e hanno ceduto quanti non si
sono attrezzati adeguatamente. Special Springs ha puntato
sulla ricerca e sviluppo interni
e non abbiamo avuto paura di
investire, soprattutto in nuova
tecnologia”, continua il fondatore. Inoltre, “in anni non so-
spetti, e cioè a inizio Duemila
quando potevano starcene
tranquilli, abbiamo avviato un
importante processo di internazionalizzazione, uscendo
dal mercato italiano e anche
da quello europeo. È questa
dimensione che oggi ci consente di non dover fare i conti
con la crisi”.
Special Springs sta crescendo
ovunque, ma particolari soddisfazioni arrivano dal mercato nordamericano. “Da quando abbiamo aperto la nostra
filiale commerciale a Detroit
- conferma il presidente - stiamo crescendo a due cifre. Un
risultato non scontato, perché
Cilindri molla ad azoto
INNOVARIA / Specialisti nel settore condizionamento e Vrv
Molle normalizzate per stampi Special Springs
il mercato nordamericano è
particolarmente difficile e siamo l’unica azienda europea
che sta riuscendo a imporre il
suo prodotto”.
Nel 2012 Special Springs ha
trasferito le attività produttive nel nuovo stabilimento di
Romano d’Ezzelino (VI) ed è
qui che ha potuto sviluppare
e aumentare significativamente la produzione dei cilindri
molla a gas e delle molle a filo
per stampi. All’attivo Special
Springs ha anche numerosi
brevetti in particolare nell’ambito della sicurezza dei cilindri
molla a gas, per soluzioni che
inibiscono la potenza dell’azoto quando i componenti siano
utilizzate in modo non corretto. Da una decina d’anni Augusto Cappeller sta guidando
l’ingresso nelle aziende di tre
dei quattro figli, per un efficace passaggio generazionale.
Il figlio Alessandro, ingegnere
meccanico, è alla guida della
“casa madre” Mollificio Cappeller; la figlia Ilenia, laureata
in psicologia, è responsabile
delle risorse umane di entrambe le aziende; la figlia Rebecca,
dopo gli studi di marketing a
Londra, sta facendo “la gavetta”, come la chiama il presidente, nella filiale Usa. “Per riuscire a penetrare efficacemente i
mercati - osserva il fondatore bisogna conoscere bene la cultura dei luoghi in cui si arriva.
Acquisire queste competenze
potendo stare sul campo significa apportare valore aggiunto
alla propria impresa”. Il futuro
della Special Springs, che Augusto Cappeller condivide al
50% con il fratello Luciano,
che a sua volta sta guidando
i figli Dante e Samantha in
azienda, è “proiettato nell’acquisizione di nuove quote di
mercato all’estero oltre che nel
continuo sviluppo dei prodotti. Non sono esclusi ampliamenti - conclude il presidente - anche attraverso nuove
acquisizioni dopo quella, nel
settore dei cilindri molla ad
azoto, dello storico marchio
Vep Automation di Torino
realizzato tre anni fa”.
VERGATI ASCENSORI / Quarant’anni di impegno e soddisfazioni
Competitivi con la prototipazione
Soluzioni per ogni esigenza
Ora il know-how e la versatilità sono i requisiti per il successo
La solidità dell’azienda si fonda sulle competenze e sull’onestà
I
I
nnovazione, qualità, personalizzazione. Sono questi i tratti caratteristici di Innovaria. L’azienda di Gonars,
in provincia di Udine, è specializzata nel settore condizionamento, refrigerazione,
riscaldamento, trattamento
aria, scambiatori di calore,
pannelli solari.
Grazie a un’esperienza trentennale e un know-how
specifico che ha permesso
all’azienda di distinguersi per innovazione, qualità,
competitività, Innovaria si è
sviluppata nel settore Vrv. Il
credito guadagnato dai tecnici della società ha permesso
a Innovaria di cooperare alla
realizzazione dei primissimi
prototipi di refnet (derivazioni) assieme a un marchio
leader mondiale del settore
per quanto riguarda la refrigerazione. L’azienda ha così
guadagnato un vantaggio
competitivo rispetto ai competitor che hanno appena
iniziato a sperimentare in
questo campo. La versatilità
contraddistingue l’azienda di
Gonars che ha come obiettivo la soddisfazione della
clientela. Per questo Innovaria cerca soluzioni personalizzate, cucite sartorialmente
sulle richieste del cliente gra-
La sede di Innovaria a Gonars, Udine
zie al team di elevata esperienza, al ricco parco macchine e ai severi controlli che
assicurano la conformità dei
requisiti di classe superiore
garantiti dalla certificazione
qualità. Il piano industriale è basato su tre fattori. Al
primo posto c’è l’innovazione, una leva necessaria per
un’azienda che lavorando in
Italia deve sopportare un alto
costo della manodopera, per
per mantenere un vantaggio
competitivo. Poi c’è la qualità
dei prodotti, requisito imprescindibile, che prevede l’esame di numerosi test prima
che le creazioni di Innovaria
possano arrivare al cliente
finale. Infine, la puntualità
perché è fondamentale rispettare i tempi di consegna.
Impegni che non sono venuti
meno neanche in questi anni difficili dove l’azienda ha
puntato verso una accelerazione su fronte produttivo e
commerciale continuando
a investire in ricerca e soluzioni innovative, con una
struttura completa capace di
supportare qualsiasi richiesta
del mercato con la massima
efficienza.
l 2015 è decisamente un anno importante
per Vergati Ascensori: l’azienda padovana
specializzata nella produzione di ascensori
festeggia infatti i quarant’anni dalla sua fondazione, a opera di Bruno Vergati. Nel corso
della sua storia tante sono state le sue trasformazioni, la più recente delle quali riguarda il
trasferimento nella nuova sede di Mestrino in
via Caldonazzo, un progetto ambizioso soprattutto alla luce di questi anni di crisi congiunturale. Tra le sue caratteristiche distintive, la
presenza di un impianto fotovoltaico sul tetto
di 100 kw complessivi, soluzione che rende l’attività produttiva assolutamente “carbon free”.
“I risultati - spiega Pierluigi Vergati, responsabile commerciale e qualità - restano positivi e
propositivi: i numeri di fatturato nel 2014 confermano gli ottimi rapporti tra noi e il mondo dell’edilizia. A distinguerci è il particolare
rapporto che sviluppiamo con il cliente, fatto
di trasparenza e chiarezza: in tanti anni non ci
siamo mai appoggiati a rappresentanti o agenti. Il core business si è sviluppato armoniosamente grazie al passaparola di tutte quelle realtà che hanno sperimentato i nostri interventi. I
know-how interni e un ufficio progettazione al
passo coi tempi permettono di produrre molto
fuori standard. Completa la formula un team
di tecnici installatori e manutentori preparato
e formato pressoché per ogni tipologia di impianti”.
La filosofia della famiglia Vergati intende
“trovare una soluzione a ogni problema”, a
dimostrazione di una duttilità che ne fa referente ideale sia nell’ambito della produzione di
ascensori come di montacarichi e piattaforme
manuali e automatiche. Il tutto, va evidenziato,
costruito all’interno dello stabilimento aziendale, senza ausilio di terzisti. Oltre a Bruno,
fondatore e amministratore della società e al
figlio Pierluigi, la famiglia Vergati è completata
dai fratelli di quest’ultimo Nicola (installazione
e produzione), Michele (manutenzione e postvendita) e dalla moglie Maria, responsabile del
personale. “Il futuro? L’intenzione è proseguire
in un mirato processo di ottimizzazione nei
costi di produzione, obiettivo che - conclude
Pierluigi - ci permetterà di rimanere concorrenziali sui mercati alle medesime condizioni
di eccellenza per le quali siamo conosciuti”. Oltre a figurare tra le aziende leader per il Veneto
nel proprio ambito produttivo, Vergati Ascensori vanta alcuni lavori importanti al di fuori
della regione quali gli interventi su un monastero romano, un resort in Toscana e perfino
sul Museo Palazzo Reale in Tripoli, Libia.
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
Fare impresa a Nordest
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12 Fare impresa a Nordest
Automazione & Robotica
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
FD AUTOMAZIONI / L’azienda di Codevigo (Pd) è attiva dal 1995
Quadri elettrici collaudati e certificati
Prossimo passo: l’internazionalizzazione verso i Paesi emergenti
O
ffrire un servizio su
misura adattando il
prodotto alle esigenze del
cliente. È la mission di FD
Automazioni, azienda presente a Codevigo (Pd) dal
1995, specializzata nella progettazione e realizzazione di
quadri elettrici realizzati su
specifica del cliente.
L’azienda guidata dai fratelli
Marco e Flavio Donola, motiva la sua continua espansione con la dedizione al cliente:
“Il desiderio di proporre un
prodotto che materializzi le
esigenze del cliente è sempre stato un cardine del nostro lavoro, lavoriamo senza
schemi predefiniti seguendo
la commessa a 360°”, spiega
Marco Donola.
Dal 2000 l’azienda si occupa
di automazione industriale
basata su logica a Plc, sistemi
di supervisione e telecontrollo per il settore della depurazione acque, il comparto
plastico e oil & gas.
Il servizio offerto comprende
la progettazione in sinergia
con il committente, la fornitura di materiali di prima
scelta, la realizzazione eseguita con precisione per con-
ELETTROIMPIANTI / Impianti elettrici dalla progettazione all’installazione
Donola Flavio presenzia ad un collaudo
segnare un lavoro di ottima
qualità.
Già nel 1998 FD Automazioni ha conseguito la certificazione di qualità Uni
En Iso 9000, a testimoniare
l’impegno costante in questa
direzione.
Ultimata la produzione, ogni
quadro prodotto subisce un
collaudo in sede, e solo in seguito certificato e spedito. Se
richiesto dal cliente, il quadro elettrico sarà poi avviato
in cantiere per verificarne il
funzionamento complessivo.
Infine con l’assistenza post
vendita FD Automazioni
garantisce il necessario supporto all’installazione e la
massima disponibilità per
eventuali modifiche o riparazioni, anche molti anni dopo
la consegna o l’avviamento.
Grazie alla certificazione UlCsa i quadri elettrici possono essere installati anche in
Nord America e Canada.
Attualmente i clienti sono
aziende italiane con commesse all’estero. “Quasi la totalità dei nostri quadri viene
esportata, ora vorremmo intraprendere da soli la strada
verso l’internazionalizzazione, in particolare nei Paesi
emergenti”, conclude Marco
Donola.
Per maggiori informazioni
www.fdautomazioni.it.
TIESSE IMPIANTI / È nata nel 2004 a Castelminio di Resana (Treviso)
Reparto elettrico in outsourcing
Verso l’automazione industriale
L’attività su commessa spazia nei più disparati settori industriali
Ha realizzato le biglietterie sotto la Tour Eiffel e la sede Coldiretti
N
N
ata nel 1979 come
azienda installatrice di
impianti elettrici nei cantieri
industriali, Elettroimpianti
ha ampliato il proprio knowhow e oggi metà del business
lo realizza lavorando su commissione per le aziende che
producono macchine, che
nel 99% dei casi sono destinate poi al mercato estero.
Infatti la maggior parte dei
clienti sono italiani: si tratta
delle imprese che in questo
La sede di Elettroimpianti
momento stanno trainando
l’economia della Penisola
lavorando soprattutto con
l’export. Dalle montagne
del Trentino (a Roncegno
Terme) i tecnici di Elettroimpianti viaggiano per il
mondo, perché l’attività della
società copre tutto il ciclo di
vita del prodotto: dalla progettazione all’installazione,
alla messa in funzione e alla
formazione del personale
presso il cliente finale. Inol-
tre la società garantisce una
costante assistenza svolta
anche operando da remoto
tramite software.
Caratterizzata da un bassissimo turn over del personale,
oltre che dalla tipica flessibilità organizzativa di molte
imprese italiane, la società
trentina ha accumulato negli
anni una forte esperienza che
le permette di spaziare fra vari settori industriali con una
clientela molto differente.
L’attività di Elettroimpianti
non si basa infatti esclusivamente su lavorazioni di serie.
L’azienda trentina lavora solo
su commesse che spaziano
dalla macchina per il baccalà
mantecato all’impianto per la
lavorazione del bitume, fino
all’industria ferroviaria per
la parte relativa a macchinari
utilizzati nelle officine di revisione. Per questo la società di Rocegno Terme lavora
con i maggiori produttori di
sistemi di automazione industriale. “Siamo attrezzati spiega il proprietario Stefano
Doimo - per supportare i costruttori che hanno scelto di
non avere internamente un
reparto elettrico”.
ata nel 2004 a Castelminio di Resana, in
provincia di Treviso, come
azienda di progettazione e
realizzazione di impianti elettrici civili, nell’arco degli anni
Tiesse Impianti ha esteso il
proprio raggio d’azione verso
l’automazione industriale, settore che ha approcciato quasi
per caso. “Nel 2007 - spiega
Thomas Simionato, titolare
dell’azienda insieme al fratello
Amos - abbiamo iniziato una
collaborazione con l’azienda
San Gabriele di Trebaseleghe,
in provincia di Padova, attiva nella produzione di vini e
succhi d’uva. È stata questa
società, cui fornivamo l’assistenza per gli impianti elettrici, a offrirci l’opportunità di
compiere il primo passo verso
l’automazione industriale. E
in questo settore, che sta rivestendo sempre più importanza per la nostra attività, ci
occupiamo oggi dell’installazione di nuove macchine e di
modifiche innovative in quelle già presenti presso le aziende”. Tiesse Impianti è attiva
principalmente nel Nord-Est.
“Ma siamo in grado di lavorare in tutta Italia - precisa
Thomas e Amos Simionato
Thomas Simionato -. Il nostro
gruppo di lavoro è suddiviso
in due team: uno si occupa
di automazione industriale
mentre l’altro segue sia la realizzazione di nuovi impianti
elettrici domestici e industriali sia interventi su impianti già
esistenti, per l’eventuale messa
a norma, ristrutturazione o
normale manutenzione”. Tiesse Impianti è inoltre installatore di sistemi per l’accesso
Internet veloce via satellite,
realizza la messa in opera di
reti aziendali ed effettua la gestione di server. Inoltre, attenta alle opportunità offerte dalle fonti alternative di energia,
progetta e realizza impianti
fotovoltaici, impiegando materiali di aziende leader da
anni nel settore di pannelli
solari. Tra i propri fiori all’occhiello, l’azienda vanta la
realizzazione degli impianti
elettrici delle biglietterie poste
sotto la Tour Eiffel, opera realizzata in collaborazione con
Metalco, impresa produttrice
di arredo urbano con sede a
Castelminio di Resana; ha realizzato inoltre un centinaio
di impianti fotovoltaici installati nel nord Italia e il restauro
degli impianti elettrici della
sede di Coldiretti a Paese, gestendo la manutenzione delle
varie filiali sparse nel territorio della provincia di Treviso.
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
Case History
Fare impresa a Nordest
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METAL PROJECT
Robot per lavorare lamiere in
acciaio, inox, alluminio e rame
Metal Project ha un ampio parco macchine e si prepara per l’estero
“P
rogredire, migliorare
l’incremento produttivo”. È lapidario e deciso Fabio
Bizzo quando prospetta il piano industriale del futuro per
la Metal Project, nata nel 1989
per “dare vita alle nostre idee”.
Specializzata nel taglio laser e
nella lavorazione della lamiera
a controllo numerico, l’azienda offre un servizio completo
al cliente, dalla progettazione al pezzo finito. “È difficile
spiegare il lavoro, l’impegno
e la grandissima passione che
- evidenzia - ci hanno spinti
ad arrivare sin qui. La molla costante è che ci abbiamo
sempre creduto, abbiamo lottato per farci spazio in questo
settore, ma alla fine possiamo
dire di essere pienamente soddisfatti dei nostri risultati”.
Accanto alla determinazione,
però, per questa crescita e per
l’affermazione nel settore di
riferimento sono state strategiche alcune scelte di tipo
imprenditoriale. “Grazie al
nostro know-how abbiamo
cercato di fare esperienza in
una molteplicità di settori spiega Bizzo - e per questo
abbiamo fatto una scommessa
rivelatasi sin qui vincente: investire in un parco macchine
molto diversificato e sempre
all’avanguardia tecnologicamente, cercando per giunta
di misurarci in settori difficili o complessi, là dove non si
spingono i concorrenti”. Inoltre, Metal Project ha cercato
di costruirsi un portafoglio
clienti molto ricco e vario, in
modo da avere la possibilità
di costruirsi un equilibrio,
compensando le eventuali
alternanze del mercato. Tra
gli altri, risultano settori di
riferimento quello del trattamento aria, l’insonorizzazione
industriale, l’arredamento, l’idraulico, l’elettrico, l’alimentare, il nautico. Particolare
attenzione negli ultimi tempi
l’azienda l’ha riservata alla robotica e alla semirobotica, ac-
Taglio laser
Pannellatrice
quistando quattro macchine
di settore, perché “consentono di realizzare anche piccoli
lotti di prodotti salvaguardando la remuneratività dell’operazione”, evidenzia Bizzo.
In casa Metal Project “ogni
idea diventa realtà, sia quando produciamo un bene su
di un progetto fornito dal
cliente, ma anche quando
l’idea di realizzazione arriva
qui solo abbozzata. In questo
caso sosteniamo il cliente che
trova in noi le competenze
tecniche per poterla sviluppare adeguatamente”, prosegue l’imprenditore. “Il nostro
personale - aggiunge - parte
dall’idea astratta e arriva alla
progettazione in 3D. Esaurito
il compito dell’ufficio tecnico,
si passa alla produzione, per
altro programmata attraverso
computer, e il nostro obiettivo
è sempre quello di consegnare
al committente un prodotto
perfetto, rispondente al meglio alle sue esigenze”. Questo
modo di procedere è il miglior
biglietto da visita di un’azienda che taglia metalli e lamiere in acciaio, acciaio inox e
alluminio. “Per il prossimo
futuro - anticipa l’imprenditore - abbiamo in programma
un nuovo acquisto, una macchina energeticamente molto
efficiente e che al contempo ci
consentirà di aumentare ulteriormente la produzione ma,
soprattutto, che ci consentirà
di lavorare molto bene anche
il rame e meglio ancora l’alluminio, due materiali complessi da trattare”. Tutto l’apparato
tecnologico è costantemente
sottoposto a manutenzione, con controlli puntuali a
cadenza semestrale. “Anche
questo - dice Bizzo - è un investimento importante, ma ci
permette di avere strumenti
sempre efficienti. Per quanto
attiene il personale, i corsi di
aggiornamento sono continui”. Si tratta di un ulteriore
tassello in una tela che Metal
Project sta tessendo costantemente per strutturarsi al
meglio e poter puntare così in
modo vincente anche ai mercati esteri direttamente, posto
che ora all’estero ci va per il
99% della produzione attraverso i propri clienti. “Abbiamo già provveduto a fare delle
analisi per ampliare il nostro
raggio d’azione - conferma
Bizzo - e stiamo lavorando
per preparare lo ‘sbarco’ oltre
i confini nazionali”. In questa
prospettiva da tre anni l’azienda si è dotata della certificazione di qualità Iso 9001, ottenendo importanti attestazioni
nella customer satisfaction.
“Gli apprezzamenti sottolineano la qualità dei prodotti e
della materia prima utilizzata,
che è esclusivamente made in
Italy, come per altro diversi
clienti ormai esigono”, conclude Bizzo.
Soluzioni che si contaminano
“La qualità non nasce dal caso”, afferma Fabio Bizzo, imprenditore e fondatore di Metal
Project, azienda in grado di realizzare il prodotto che i loro clienti cercano o che hanno
ideato. Qui infatti, dove sono impiegate una trentina di persone, vi è la presenza della sezione progettuale e di quella produttiva che, lavorando fianco a fianco, interagiscono abitualmente, creando un flusso continuo di informazioni da un reparto all’altro. Se da una parte,
l’appeal aziendale è l’abitudine di Metal Project a misurarsi con le richieste provenienti da
settori produttivi diversi, dall’altra - sostiene Bizzo - questa fonte inesauribile di conoscenza, ci consente di accumulare esperienza e di assimilare una gran varietà di informazioni.
Adottando la consolidata flessibilità in produzione anche al nostro know how, riusciamo
ad adattare quelle soluzioni trovate efficaci in uno specifico settore, anche ad altri, quasi per
contaminazione. Lo standard qualitativo offerto è molto elevato. “Metal Project - conclude
l’imprenditore - è partner affidabile e flessibile di molte aziende per la precisione e la velocità di esecuzione del prodotto richiesto”.
Dettaglio di piegatura
Sbordatrice per boccagli
Ufficio tecnico con sofisticati sistemi 3D
L
a specificità del mercato e la sempre crescente richiesta di velocità d’esecuzione e flessibilità, abbinate a un
bisogno sempre maggiore di precisione, ha spinto la lavorazione della lamiera a traguardi che fino a poco tempo fa
sembravano irraggiungibili. Per far fronte a questa dinamicità del mercato che coinvolge la lavorazione della lamiera,
il primo passo in Metal Project è la fase di progettazione
affidata all’Ufficio tecnico, che utilizza i più sofisticati sistemi di modellazione 3D, tra i quali Solid Edge, interfacciati a
macchine utensili a controllo numerico tramite sistemi Cam
come ad esempio Trutops o Trubend. “Oggi infatti - spiega l’imprenditore Fabio Bizzo - è indispensabile uno studio
preliminare di progettazione veloce, ma soprattutto flessibile, capace di offrire un’anticipazione virtuale estremamente
realistica del prodotto da realizzare, velocemente e facilmente modificabile in qualsiasi momento”. Ciò consente di
abbattere drasticamente le fasi di prototipazione altrimenti
necessarie per arrivare a una produzione di serie ottimale,
con margini di errore prossimi allo zero. Tutto ciò, inoltre, si
traduce nella riduzione del tempo che trascorre tra lo studio
di un prodotto e la sua realizzazione, e cioè quindi in un
sostanziale abbattimento dei costi in modo d’avere immediatamente una maggior competitività. L’uso di un modellatore tridimensionale, Solid Edge, rende la lavorazione della
lamiera veloce e intuitiva, producendo immediatamente un
modello tridimensionale del particolare da ottenere e subito
trasformabile in modo da prepararlo per le varie fasi di lavorazione. Nella lavorazione della lamiera Solid Edge funge
da duplice interfaccia tra progettista e cliente e tra progettista e programmatore di macchine utensili a controllo numerico quali punzonatrici, laser, piegatrici. “Si comincia con
il disegnare tridimensionalmente i particolari da ottenere,
scegliendo il tipo di materiale da usare, che può essere lamiera decapata, lamiera zincata, lamiera bugnata, alluminio, ottone, acciaio inox - spiega Bizzo - completandola poi
con tutte quelle lavorazioni quali fori, scavi, scantonature,
roditure, imbutiture e quant’altro venga richiesto dal progetto, legandole alla lamiera da vincoli dimensionali attivi, creando cosi delle relazioni facilmente modificabili per
le eventuali richieste di cambiamenti al progetto o alla sua
definizione in fase di studio”. Definito il modello tridimensionale della lamiera si esegue automaticamente lo sviluppo,
e cioè la traduzione bidimensionale dello stesso, riferendo
univocamente tutte le lavorazioni contenute ad un unico
punto detto origine e sviluppate secondo i due assi cartesiani. Questa operazione serve per fornire tramite un programma Cam un supporto direttamente fruibile dalle macchine
utensili per la lavorazione della lamiera, che grazie al loro
controllo numerico “leggono” dimensione e lavorazioni della
lamiera da realizzare.
14 Fare impresa a Nordest
Inox Valley
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
RAGAZZON / Nelle fiere di settore e su tutti i social, personalizzazioni ad alte performance per auto uniche
Dall’acciaio potenza, sound e design
La ricetta delle marmitte che fanno sognare appassionati e sportivi in Italia e all’estero
“L
a miglior marmitta è
quella che faremo”. È
con questa filosofia sempre
proiettata al futuro e grazie
anche a un laboratorio di
ricerca e sviluppo interno
all’azienda, che Ragazzon ha
raggiunto livelli di grande prestigio nell’ambito della produzione di marmitte in acciaio
Inox omologate Cee e dedicate al mondo delle auto sportive. “Nata agli inizi degli anni
Ottanta per iniziativa di Enzo
Ragazzon, la nostra azienda
lavora attualmente per l’80%
con Paesi esteri e per il 20% in
Italia”, specifica Paolo Ragazzon. “Grazie all’ampia esperienza e alla continua ricerca
- conferma - possiamo offrire
un prodotto di massima qualità e un alto livello di servizio,
sempre garantendo un ottimo
rapporto qualità-prezzo”. Il
mondo delle auto personaliz-
Marmitta montata sull’auto
zate e dei loro appassionati,
che rappresentano un importante fetta di mercato all’estero, è il primo destinatario delle
specialità Ragazzon. “I nostri
scarichi completi - prosegue
l’imprenditore - incrementano le prestazioni della vettura, ottenendo un sound più
sportivo e un design esclusivo,
sempre nel rispetto delle normative
Cee”. Da sempre
innovativa, Ragazzon ha tra i suoi
fiori all’occhiello
la produzione della prima linea di
marmitta sdoppiata (due terminali
a destra e sinistra)
pensata per le auto
di piccola cilindrata. “L’abbiamo presentata al
Motor Show di Bologna nel
1998 - ricorda l’imprenditore
- ed è stata un successo perché
abbiamo applicato alle piccole
auto una soluzione tipica delle
vetture di grossa cilindrata”.
Quello fu il trampolino di
lancio per la nuova linea Top
Line, che oggi comprende più
di 150 modelli. Completano la
TRECIEFFE / Serbatoi per ogni esigenza e mercato, dall’Italia alla Russia
Un forte accento sul tailor made
È il risultato del connubio perfetto tra ricerca e artigianalità
L
a società Trecieffe è frutto di un’idea di Ivo,
Zeno e Antonio Crosato e di Vincenzo Frau,
che, dopo importanti esperienze lavorative
all’estero, hanno deciso di tornare in Italia per
mettere a frutto le proprie conoscenze. Così nel
1984, a S. Biagio di Callalta in provincia di Treviso, hanno dato vita a un’azienda che progetta,
costruisce e installa serbatoi in acciaio inox e
elementi di servizio (scale, passerelle, e così via)
per i settori enologico, oleario, caseario, alimentare, farmaceutico, chimico e del tabacco. Oggi
Trecieffe impiega trenta dipendenti e lavora con
aziende di caratura internazionale, ma continua
a collaborare con imprese di piccole e medie dimensioni del nostro Paese. “Abbiamo realizzato importanti installazioni in Russia, Ungheria
e Romania - spiega Ivo Crosato, contitolare di
Trecieffe - ma tra i nostri clienti ci sono anche
alcune delle più note società italiane”.
“I nostri prodotti sono di elevata qualità - prosegue Crosato - un connubio perfetto tra ricerca
tecnologica continua e lavorazione artigianale
degli acciai inox, con un elevato grado di flessibilità e una cura meticolosa dei particolari. Un
nostro fiore all’occhiello è la capacità di personalizzare ogni articolo in base alle specifiche
esigenze del cliente per il quale siamo in grado
di costruire serbatoi anche molto elaborati per
forme e dimensioni”.
L’azienda offre inoltre un’assistenza costante
anche nella fase post-vendita. Tutti i prodotti
Trecieffe godono della garanzia della Gestione
di Controllo Qualità Uni En Iso 9001, nonché
della Dichiarazione di Conformità Alimentare.
Da sottolineare che Trecieffe è stata la prima
gamma dell’offerta la Evo Line
e la H2-Flow Line, con oltre
1.000 articoli, consultabili nel
sito. Ulteriore fascia di mercato intercettata da Ragazzon
è quella del “fatto su misura”.
Infatti “noi modelliamo l’acciaio per soddisfare i desideri
dei nostri clienti, creando veri
pezzi unici. Uno staff qualificato ci permette di creare prodotti personalizzati per motori stradali o da competizione
con catalizzatori omologati
Fia-Csai - aggiunge - oltre alle realizzazioni su misura per
auto d’epoca o fuoristrada”.
Presente alle fiere italiane e
internazionali, Ragazzon dà ai
clienti la possibilità di toccare
con mano i propri prodotti e
di coglierne personalmente la
qualità. Un aspetto particolarmente interessante dell’azienda è la capacità che ha avuto di
intuire sin da subito l’importanza della comunicazione sui
social media per il particolare
target di clienti cui si rivolge.
“Gli appassionati d’auto e coloro che vogliono personalizzare la propria macchina
sportiva sono infatti presenze
assai assidue sui social - spie-
C
on la linea H2-Flow
Line, Ragazzon ha stabilito un altro primato nella sua storia: essere l’unica
azienda al mondo del settore
a produrre le marmitte, ricavandole da un unico tubo in
acciaio inox, senza saldature. Introdotta in azienda da
cinque anni, questa modalità produttiva “ha segnato
una svolta - evidenzia Paolo
Ragazzon - perché consente
di realizzare marmitte dal
design innovativo, seguendo
linee di curvatura estremamente precise, riducendo i
pesi e aumentando la resistenza e la durata. Queste
caratteristiche, unite all’inconfondibile sound, sono tipiche dei prodotti Ragazzon,
interamente Made in Italy e
creati nel rispetto dei parametri previsti dall’omologazione Cee ”. L’“Hydroforming
technology” è un processo tecnologico basato sull’utilizzo di
una singola porzione di tubo
in acciaio inox a sezione rotonda, lavorato con sofisticati
ga Ragazzon - e utilizzano i
diversi mezzi a disposizione
per scambiarsi informazioni
e veicolare notizie”. La pagina
Facebook dell’azienda conta
ormai più di 10 mila amici,
un numero in costante crescita perché Ragazzon la utilizza anche per presentare le
Investimenti continui
a dispetto della crisi
F
azienda a introdurre sul mercato vinificatori e fermentatori Lem in acciaio inox a forma
tronco-conica. “Il settore enologico - conclude
Crosato - rappresenta ancora oggi il nostro core
business”. Un segmento cui l’azienda offre una
vasta gamma di serbatoi in acciaio inox, studiati
e progettati su misura, come i citati vinificatori
Lem, ma anche vinificatori e fermentatori cilindrici, micro-maceratori pellettizzabili, vasche
parallelepipede, serbatoi di stoccaggio, autoclavi
e serbatoi con sistema di bâtonnage.
impianti ad alte pressioni, che
sprigionano la propria forza
all’interno di uno stampo,
dando forma all’intero corpo
esterno del silenziatore, rispettando misure e dimensioni predeterminate. Oltre alla
produzione di marmitte, un
ramo d’azienda impiega questa tecnologia per realizzare
prodotti innovativi di design.
proprie novità e per “postare”
file in cui si sente il sound dei
motori con marmitta Ragazzon. Altro canale strategico è
quello di Youtube dove azienda e appassionati pubblicano
video di interesse comune.
Per ulteriori informazioni:
www.ragazzon.com.
METALPLAST / Quasi trent’anni di prodotti in acciaio Inox
Tecnologia e qualità senza compromessi
Vinificatore tronco conico “Lem”
Tubo con acqua inerente
all’idroformatura - linea
di prodotto H2 Flow Line
ondata nel 1987 e da sempre capitanata dalla famiglia Gava, la Metalplast di Vazzola opera da quasi trent’anni
in quella zona del trevigiano
nota come “Inox Valley” e si
presenta oggi come un’azienda con una struttura produttiva altamente organizzata, con
un parco macchine all’avanguardia e tecnologie innovative, in grado di soddisfare le
più diverse esigenze nella lavorazione dell’acciaio inox. Su
disegno del cliente, l’azienda
è in grado infatti di realizzare
una ampia varietà di prodotti,
dai componenti per cucine,
forni professionali ed elettrodomestici, ai componenti
per impianti, per il settore
ospedaliero, navale, ferroviario, per l’illuminazione e per
il riscaldamento. Nel 2009,
con il brand SteelCarr nasce
anche una linea di carrelli
e complementi inox di produzione propria. Gli articoli
prodotti trovano collocazione
nel settore della ristorazione
e delle comunità. Da sempre,
Metalplast si contraddistingue
per una forte propensione ad
un continuo investimento in
nuove e più sofisticate tecnologie. “Disporre di un parco
macchine tecnologicamente
all’avanguardia - afferma il
titolare Claudio Gava - ci ha
permesso non solo di essere
flessibili in termini di tempistiche ma anche di abbassare
i costi di produzione e mantenere alto il livello qualitativo
dei nostri prodotti. In parti-
colare, negli ultimi due anni
abbiamo investito le nostre
risorse nell’introduzione del
nuovo laser 3D, aprendo le
nostre possibilità produttive
a nuove categorie merceologiche e nuovi mercati, con
un conseguente aumento del
fatturato che ha registrato un
+40%”. Punto di forza dell’azienda è stata anche la capacità di mantenere una politica
commerciale oculata, grazie
alla quale è stato possibile fidelizzare la clientela. Non da
meno, la massima serietà viene garantita non solo nei confronti dei clienti ma anche dei
fornitori. “Metalplast è oggi
un’azienda molto solida che,
a ‘dispetto’ della crisi ha continuato a lavorare e a crescere”
conclude Gava.
La famiglia Gava: da sinistra Claudio, Anna e Stefano,
i fondatori di Metalplast
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
Fare impresa a Nordest
15
16 Fare impresa a Nordest
Subfornitura
SAMEC / Nata 35 anni fa, dall’elettronica è passata alla gestione del lighting
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
ESSE.TI. ELETTRONICA / Un successo frutto di continui investimenti
Lampioni accesi e spenti via computer Circuiti stampati made in Italy
e luce modulata sulle necessità
dalla materia prima alla produzione
Ha studiato un software per il controllo con il digital radio
Vinta la concorrenza del Far East con serietà e qualità
“C
L
on un gesto controlliamo la luce”. È il
motto che ha scelto Samec per caratterizzare l’ultima frontiera raggiunta con successo
da questa azienda che, nata 35 anni fa nel settore dell’elettronica, ha voluto applicare questa
esperienza al mondo del lighting, arrivando a
gestire da remoto e via radio digitale l’illuminazione pubblica e industriale a led, con alta resa
e significativo risparmio energetico. Fondata da
Mario Casella e oggi gestita anche dai figli Fabio
e Marco, rispettivamente a capo delle vendite e
degli acquisti, Samec è strutturata con un sistema di controllo specifico a tracciabilità totale dei
componenti con responsabili che presidiano le
funzioni operative chiave: qualità, programmazione, amministrazione e finanza.
Per quanto riguarda il progetto legato al lighting,
l’azienda oltre a produrre le schede elettroniche
da posizionare sui lampioni a led ha creato un
software che consente di controllare la rete di
illuminazione stando comodamente seduti davanti un computer o un tablet. “I punti luce sono
comandati sia in accensione che in spegnimento
o in variazione di luce”, spiega l’esperto aziendale Giorgio Bergamo. Ciò consente di ottenere
ulteriori risparmi, potendo modulare la luce in
intensità a seconda delle esigenze del territorio
illuminato. L’accensione, inoltre, è immediata.
“Tutti i punti luce sono controllati con un sistema via radio digitale - digital radio - sviluppato
da Samec, con una portata in aria libera fino a
20 chilometri - prosegue Bergamo -. Questo
sistema permette la sostituzione delle vecchie
lampade senza aggiungere cavi di controllo e
con un risparmio significativo nei costi di installazione”. Nel Comune di Pedemonte, Samec ha
installato 50 lampade. L’ente o l’azienda responsabile dell’illuminazione, gestisce da remoto gli
impianti accedendo al portale di Samec grazie
ad un codice personalizzato. Il sistema detto “elighting” e il suo controllo, entrambi ideati da Samec, è un concentrato di potenzialità, perché le
schede delle lampade possono fungere anche da
ricettore per una molteplicità di dati (rilevatori
consumo gas e acqua, per esempio), diventando
quindi strumenti totalmente asserviti alla volontà di chi le controlla e capaci di far risparmiare
su una molteplicità di fronti. Samec sta sviluppando alcune partnership con partner Italiani e
stranieri, nate a seguito della fiera Interlight 2014
a Mosca, dove il sistema presentato è stato molto
apprezzato dai visitatori dello stand E-lighting.
it. Per maggiori informazioni: www.e-lighting.it e
www.samecelettronica.it.
Lo stabilimento Samec
GIOTTO FRATELLI / Team giovane e dinamico, fatturato in crescita del 20%
a maggiore soddisfazione? “Essere riuscito
a mantenere in Italia una produzione che
in molti davano ormai per impossibile, data la
forte concorrenza del Far East. Ora si cominciano a vedere i risultati di questa tenacia in
un’azienda che è finanziariamente indipendente, tecnologicamente all’avanguardia e ha personale in continua formazione”. L’imprenditore
Silvio Fabrello, amministratore unico, racconta
così la storia recente di Esse.Ti. Elettronica, l’azienda di Cornedo Vicentino produttrice di circuiti stampati che è passata indenne attraverso
la severissima selezione compiuta dal mercato
negli ultimi quindici anni, tanto che le imprese
italiane del settore sono passate da 200 a non
più di una quarantina. “Orgogliosamente made in Italy” è il claim che l’azienda ha scelto per
evidenziare una produzione frutto di continui
investimenti tecnologici. Con le sue due sedi
operative, Esse.Ti. Elettronica produce prototipi, piccole serie e grandi lotti industriali con
un’ampia gamma di materiali di base. “Disponiamo di vasti e ben attrezzati reparti (foratura,
fresatura, scoring, stampa fotografica e serigrafica, etc.) per tutte le lavorazioni che portano alla produzione di un prodotto di ottima qualità”.
Il fiore all’occhiello è il recente investimento che
è andato a rinforzare il già ampio parco macchine del test elettrico: l’acquisto della sonde
mobili scarico/carico automatico Atg A7a , una
tra le pochissime presenti in Italia, che ha consentito un notevole salto di qualità nel servizio,
La sede di Esse.Ti. Elettronica
con una notevole accelerazione dei tempi di
collaudo e di risposta ai clienti; una componente, quest’ultima, determinante per rimanere nel
mercato. Un ulteriore investimento ha riguardato il sistema per la stesura e l’esposizione del
solder-resist. La marcia verso il futuro di Esse.
Ti. Elettronica non si ferma qui: c’è già in programma un investimento con fondi propri –
l’azienda gode di un rating molto alto presso le
banche – riguardante “la realizzazione di una
camera bianca per l’esposizione”. Convinta di
poter dare il proprio contributo ad un futuro
sostenibile, per la produzione dei propri circuiti
stampati l’azienda utilizza anche l’energia pulita
prodotta dai propri impianti fotovoltaici (200
kW di potenza installata). “Impegno, serietà e
qualità i pilastri sui quali continuiamo a costruire il nostro lavoro”, conclude l’imprenditore.
TORNERIA O.M.L. / Specializzata nella lavorazione dei metalli
Lavorazione della lamiera con laser Qualità e precisione dal 1982
Innovazione, crescita e rinnovamento mirato del parco macchine
a fibra ottica per tanti settori
Importante piano di investimenti per amplificare la versatilità
U
n team giovane e
pieno di energia,
età media 33 anni; investimenti continui in tecnologia; preparazione;
tanto impegno; precisione e puntualità. Cristian
Giotto sintetizza così gli
elementi che hanno decretato il successo dell’azienda che ha fondato
I fratelli Giotto
15 anni fa con il fratello
Stefano e diventata un
punto di riferimento per la lavorazione della
lamiera e la costruzione di prodotti necessari a
un’amplissima gamma di settori. “Questa nostra
versatilità rappresenta un notevole punto di forza - sottolinea Giotto -, poiché spaziamo dalle
lavorazioni necessarie all’arredo, all’alimentare,
al riscaldamento, all’illuminazione, a molteplici settori industriali fino all’occhialeria, dove
i dettagli sono fondamentali”. Tanti settori per
tanti clienti, poiché un altro tassello importante della filosofia aziendale è quello di costruire
un portafoglio articolato. “Registriamo mensilmente dai 120 ai 130 clienti e nell’arco dell’anno censiamo circa 300 clienti diversi”, specifica
l’imprenditore. Davvero importante l’innesto di
macchine e tecnologia effettuato in questi anni
e il piano di investimenti già previsto per i prossimi mesi. Dai torni manuali al Cnc robotizzato
fino al laser in fibra ottica è il percorso di un’a-
zienda la cui esperienza
professionale inizia negli anni ’60 dalle tecniche di tornitura in lastra
e fluotornitura. Oggi
Giotto Fratelli trasforma
la lamiera, in piccole e
grandi serie, attraverso
lavorazioni combinate
come taglio laser 2D e
3D di lamiera e tubo,
tornitura in lastra Cnc,
presso-piegatura robotizzata e calandratura. Esegue, inoltre saldatura
manuale e robotizzata, giunzioni meccaniche
per l’assemblaggio di parti complesse. Dai 200
metri quadri del primo laboratorio si è passati alla struttura attuale che copre 4 mila metri
quadri – con possibilità di ampliamento – e una
crescita del fatturato di circa il 20% l’anno. “Siamo circondati da collaboratori molto motivati
– sottolinea Giotto -, in grado di seguire con
grande professionalità i clienti in ogni fase: dalla
progettazione del pezzo al supporto tecnico, allo sviluppo dello stesso fino poi all’atto produttivo finale. È anche grazie alla loro collaborazione
e sentita partecipazione che l’azienda è arrivata
ai livelli attuali”. Per l’immediato futuro, i progetti sono già chiari: “L’anno scorso è entrato in
azienda il laser a fibra ottica, quest’anno abbiamo fissato l’impegno per altre tre nuove macchine”, conclude l’imprenditore.
C
he si tratti di ottone, acciaio inossidabile o alluminio, la Torneria O.M.L. Srl è
comunque in grado di gestire
in modo rapido lavorazioni e
commesse, dalle produzioni
di piccola e media tiratura alle
lavorazioni di elevata precisione. Nata nel 1982 e sin da
subito specializzata nella lavorazione di qualsiasi tipo di metallo, l’azienda è oggi guidata
da Giovanni Calabria che, con
intraprendenza e un pizzico
di coraggio, negli ultimi 5 anni ha introdotto importanti
innovazioni nella Torneria
O.M.L., a cominciare dal rin-
Veduta aerea dell’azienda
novamento del parco macchine. Come spiega lo stesso
Giovanni Calabria: “Grazie
all’acquisto di dieci nuove
macchine a controllo numerico, altamente tecnologiche e
di ultima generazione, nell’ultimo biennio abbiamo incrementato il fatturato del 30%.
I nuovi macchinari - afferma
- hanno permesso di ridurre i
livelli e i tempi di attrezzaggio,
di aumentare la qualità e l’affidabilità delle lavorazioni, che
oggi sono molto più precise.
Possiamo occuparci di lavorazioni di tornitura di media
serie, producendo dai 1.000
ai 20.000 pezzi e lavorando
su materiali con diametri che
variano da 10 a 80 millimetri.
Per garantire sempre prodotti
di qualità ai nostri clienti abbiamo ottenuto la certificazione Iso 9001:2008 e, semestralmente, tutto il personale segue
corsi di aggiornamento per
essere sempre a conoscenza
delle novità del settore. La rapidità nelle consegne (in media, in 20/30 giorni siamo in
grado di evadere gli ordini), la
precisione e l’ottimo rapporto
qualità-prezzo - sottolinea sono i fattori che ci hanno permesso di sviluppare rapporti
di fiducia con i clienti, che
serviamo anche da vent’anni”.
La produzione di Torneria
O.M.L., per il 50% esportata
all’estero, in modo particolare
in Germania, è indirizzata alle
aziende dei settori: automotive, gas, lavaggio industriale e oleodinamica. “I nostri
clienti - conclude Giovanni
Calabria - spaziano dalle medie realtà alle grandi multinazionali: questo ci ha regalato
un vantaggio che nel mercato attuale non è facile avere”.
Per maggiori informazioni:
www.torneriaoml.it.
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
Fare impresa a Nordest
Pelfa Group è specializzata nella
carpenteria pesante, con realizzazioni
di pezzi di grosse dimensioni
destinati principalmente al settore
idroenergetico e siderurgico
PELFA GROUP Srl Via Europa, 12/B - 33030 Buia - UD
Tel. +39 0432 899411 - Fax + 39 0432 899480
Pelfa Group, Lavorazioni del ferro dal 1359.
Dagli archivi storici si evice che proprio dal 1359
gli avi del titolare, il Signor Fabbro Redento - come
dice il cognome stesso - era dedita alle lavorazioni
del ferro, una tradizione che continua fino ad oggi.
L’attuale forma societaria prende anno nel 1979,
quando il Signor Fabbro fonda la “Pelfa s.n.c.” occupandosi di manutenzione per le Ferriere Nord. Nel
tempo l’azienda si consolida e, dopo pochi anni, si
trasferisce in un nuovo stabilimento. Con la nuova
sfida inizia un nuovo impegno e il Signor Fabbro,
supportato dai suoi collaboratori, crea un’azienda
che si diversifica nel nome durante gli anni diventando oggi Pelfa Group srl. Alla base della dinamicità della Pelfa Group è l’intuizione del suo fondatore:
motivare concretamente i propri migliori dipendenti
trasformandoli in soci e collaboratori. Il concetto è
orgogliosamente così riassunto: “La crescita di Pelfa
Group oggi è riconosciuta come una delle più dinamiche realtà industriali nel settore della carpenteria metallica, della progettazione e costruzione di
macchine. Siamo arrivati per qualità tecnica delle
lavorazioni e per volumi ad un livello di produzione che allora non avrei mai pensato
di poter conseguire.” Oggi al suo fianco collaborano 4 soci (Forgiarini Andrea, Fabbro
Daniele, Bertino Alessandro e Fabbro Indira) e 130 dipendenti in una struttura organizzata di notevoli dimensioni, (18mila m² coperti e 55mila m² scoperti). Le fasi di
lavoro comprendono lo studio della progettazione della commessa, le operazioni di
taglio della lamiera, pressopiegatura, calandratura, saldatura, trattamenti termici, lavorazioni con macchine utensili, sabbiatura, verniciatura, fino al montaggio e collaudo
meccanico finale e installazione in loco. La Pelfa Group è nata come realtà operante nel settore siderurgico specializzata nella carpenteria pesante, con realizzazioni di
pezzi di grosse dimensioni: dalla progettazione alla realizzazione di parti di impianto
(ma anche dell’impianto completo) quali carri siviera, torrette, girasiviera, oscillatori,
segmenti di colata continua, raddrizzatrici, placche di raffreddamento, macchine di
infornamento, vie a rulli, gabbie di laminazione, cesoie, ribalta gabbia, oltre a impianti
di aspirazione fumi e ricambi vari per il reparto acciaieria, preriscaldo e laminazione. Con l’inizio della crisi economica, l’intuizione del suo fondatore porta l’azienda a
diversificare la produzione e a intraprendere un nuovo settore di mercato: il settore
idroenergetico, focalizzando così in pochi anni la progettazione e la realizzazione di
parti destinate a centrali idroelettriche. Oggi questa sezione rappresenta il 70% della
produzione aziendale acquisendo forti competenze a livello internazionale grazie a
investimenti in macchinari specifici nuovi e ad un collaudato team di ingegneri e personale specializzato in grado di realizzare turbine (di tipo Pelton, Francis, Kaplan e a
coclea) e relativi componenti dell’impianto. Nel 2014 la Pelfa Group ha realizzato importanti commesse a livello nazionale (per la centrale di Fiano Romano, la più grande
sul fiume Tevere, tre unità da 1,5 MW) e a livello internazionale (quest’anno a Panama
verranno installate tre turbine Pelton, in Iran una turbina Francis e al momento altre
quattro sono in fase di costruzione sempre per il mercato estero). La Pelfa Group è
un’azienda che dimostra di essere sempre in evoluzione, che negli anni è passata da
un sistema semplice ad un sistema complesso di produzione investendo in innovazione e qualità seguendo una filosofia che si può raggruppare in tre parole: flessibilità,
forza e futuro. Flessibilità come arma vincente per affrontare il mercato, che ha portato
ad avere sempre personale altamente qualificato e preparato per garantire qualità e
tempistiche di realizzazione richieste dai clienti. Forza perché, dal punto di vista organizzativo e gestionale, ha unito forze complementari e lavorato in team abbattendo
costi e migliorando l’offerta verso la clientela. Futuro perché il know how tecnico e
l’efficienza organizzativa maturata negli anni ha giocato un ruolo fondamentale per la
crescita della Pelfa Group che da un livello lavorativo regionale in cui è nata, il Friuli Venezia Giulia, sempre più si è affermata a livello nazionale e internazionale affrontando
le sfide del mercato globale investendo in innovazione, professionalità e competenze.
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Subfornitura
TECNOMEC / Punto di riferimento nel settore nonostante la crisi di mercato
Circuiti stampati competitivi grazie
a ricerca e a impianti innovativi
Tecnomec dà risposta a molti settori e assicura campionature just in time
I
circuiti stampati sono il suo core
business, resi sempre più competitivi grazie a ricerca e sviluppo, tecnologia avanzata e costanti investimenti.
È così che Tecnomec è riuscita a diventare un’azienda importante, capace di essere un punto di riferimento
nel settore nonostante una crisi del
mercato che ormai data dagli inizi
del secondo Millennio. “Non abbiamo mai arrestato il programma di
investimenti tecnologici finalizzati
al continuo sviluppo e miglioramento qualitativo piuttosto che a un
Da sinistra Andrea, Franco e Sandro Pigato
Applicazioni robotizzate realizzate
su misura per specifici impieghi
Produzione, assistenza e lavori di fresatura tridimensionale
na grande passione che da qualche anno è
riuscito a trasformare anche in un’azienda
estremamente moderna e innovativa, poiché il
fulcro della sua attività è la realizzazione di applicazioni robotizzate per gli specifici impieghi
ai quali sono finalizzate. Accanto a ciò, l’azienda assicura un’importante e accurata attività di
assistenza alle macchine e a qualsiasi tipologia
di impianto con parti robotizzate. È, in sintesi, la storia che ha costruito Gaetano Gonzati
che a fine 2013 ha fondato Gontec, dopo molti
anni passati da tecnico in aziende di matrice
industriale e, nell’ultimo periodo, affiancando
il lavoro dipendente a quello autonomo, applicandosi in particolare alla fresatura tridimensionale. “Ho sempre avuto una grande propensione per tutto ciò che mette insieme meccanica
e informatica. Il primo incontro a tu per tu con
un robot è avvenuto nel 1994, nell’azienda in
di materiali speciali adatti all’impiego
in alta frequenza (materiali teflon,
duroid, ceramici e con dissipatori in
alluminio e rame) per i settori del telecom, broadcasting, radar e materiali
ad elevata temperatura di esercizio
per applicazioni di “burn-in”, settori
in cui l’azienda è leader in Italia per la
produzione di queste tipologie di circuiti. “Questo delle telecomunicazioni
e delle trasmissioni radar è il settore in
cui, pur già presenti, contiamo di sviluppare ancora di più la nostra attività
– sottolinea Pigato -, poiché l’evoluzione del settore pare ancora piuttosto interessante”. Contraddistingue
l’azienda anche il servizio di campionatura rapida in 2/3 giorni lavorativi
per cui Tecnomec è particolarmente
apprezzata, essendo in grado di gestire più di 500 codici al mese grazie ad
aumento della capacità produttiva”,
spiega Sandro Pigato che, insieme al
fratello Andrea, ha assunto la direzione dell’azienda fondata dal padre
Franco nel 1977.
Oggi Tecnomec è in grado di produrre campionature just in time e piccole/medie e grandi serie
di circuiti doppia faccia,
multistrato, flessibili e rigido-flessibili, in teflon,
poliammide e materiali
speciali, alluminio, metal back e metal core con
forature cieche, interrate
Lo stabilimento Tecnomec
e a profondità controllata, impedenza conuna completa integrazione di tutte le
trollata, con qualsiasi tipo di finitura
fasi del sistema produttivo attraverso
superficiale e protezione finale, con
strumenti di engineering e manufactest elettrico ed impedenza certificaturing sviluppati all’interno dell’azienta e naturalmente con certificazione
da stessa e da impianti sempre aggiorIso 9001/2008 e omologazione UL.
nati e sovradimensionati. La filosofia
I parametri tecnologici attualmente
della Tecnomec infatti è sempre stata
raggiunti prevedono fori e pattern
quella di fornire un valido e completo
da 50 su circuiti a 20 layers. Oltre al
servizio all’interlocutore, riuscendo a
mercato automotive, elettronica induprodurre qualsiasi tipologia di circuistriale, lighting e militare, particolare
to in piccole e medie serie nel proprio
know how è dedicato alla lavorazione
GONTEC / Nata nel 2013 si è affermata sul mercato grazie a servizi innovativi
U
Eventi
Lunedì 18 maggio 2015
cui lavoravo” racconta. Un incontro che gli ha
cambiato la vita, perché da lì ha deciso di mettersi in gioco per approfondire tutto l’ambiente
della robotica. Ha lasciato perciò l’impiego per
approdare in altre realtà dove è rimasto fino a
due anni fa. “La fresatura tridimensionale è una
tecnica particolare che richiede molta abilità –
spiega Gonzati – e saperla fare molto bene è stato importante nei primi tempi in cui ho avviato
l’azienda, poiché coloro che se ne intendono e
ti vedono al lavoro su questo fronte capiscono
subito che qui si entra in un ambiente qualificato”. Questa tipologia di fresatura è stata quindi
una sorta di chiave d’accesso per presentarsi
a un mondo molto più ampio e senza dubbio
diversificato. Infatti, Gontec realizza manichini
in polistirolo su misura per l’alta moda, replicando così da una scansione tridimensionale
i fisici delle modelle che dovranno sfilare. “In
questo modo – illustra Gonzati – le sarte possono realizzare l’abito senza dover impegnare
la persona durante l’iter realizzativo e hanno la
sicurezza che il capo, una volta ultimato, avrà
una perfetta vestibilità”. Gontec comunque con
le sue prestazioni si sposta agilmente dal mondo fashion a quello della manifattura pesante,
quali sono i settori navale, della meccanica, ma
anche dell’alimentare. “Siamo molto versatili –
sottolinea l’imprenditore -: dove c’è robotica là
possiamo intervenire, sapendo che in diverse
occasioni ogni intervento ha una storia a sé e
spesso rappresenta una sfida”.
stabilimento di Alte di Montecchio
Maggiore a Vicenza ed i grossi lotti
con qualità e garanzia “Tecnomec”
utilizzando la propria sede in India e
i fornitori presenti in Cina e Malesia.
Tecnomec, non da ultimo, fornisce
anche un apprezzato servizi o di consulenza pre e post vendita, che si attiva ogni volta che vi siano particolari
problemi di lavorazione o esigenze di
prodotti non standard. Infatti, l’esperienza maturata in anni di ricerca e
sviluppo su ogni tipologia di prodotto
ha permesso di disporre di competenze utili ad affrontare e risolvere tutte
quelle problematiche che i progettisti di circuiti non sempre riescono a
gestire vista la crescente complessità
che questo prodotto ha subìto negli
ultimi anni. Il mercato in cui si muove
l’azienda è estremamente competitivo
e dinamico, ma si può
comunque superare la
logica della concorrenza fornendo prodotti di
complessa realizzazione, di qualità, e con un
valido servizio rivolto al
cliente. Non per niente
il motto di Tecnomec
è: “Noi facciamo quello
che gli altri non vogliono
o non possono fare”. Nel
1995 vi è stato il cambiamento di sede in uno stabilimento di
5mila metri quadri, dove oggi trovano
impiego circa 55 dipendenti con lunga esperienza nel settore e uno staff
manageriale con solide basi tecniche
ed elevata professionalità. L’azienda
ha già all’attivo una partnership in
India e conta di “irrobustire la nostra
presenza all’estero, perché sappiamo
di avere prodotti tecnologici e competitivi”, conclude l’imprenditore.
EAS / Azienda di Schio nata nel 1978, offre un servizio “chiavi in mano”
Subfornitura elettronica di qualità
Ha investito 2 milioni per compiere un passo avanti strategico
E
Smd, dismettendo le classiche scaffalature e inas di Schio, leader nella subfornitura eletserendo dei moduli automatizzati a temperatura
tronica, fin dal 1978 offre un servizio chiavi
e umidità controllati. Così organizzato lo storain mano su progettazioni, montaggi Smd e Pth,
ge si interfaccia con le 5 linee Smd e fornisce la
collaudi, burn-in, tropicalizzazioni di schede
bobina del componente in esaurimento prima
elettroniche ed assemblaggi elettromeccanici.
che quella in uso sia ultimata. “In questo modo
Eas ha recentemente messo in atto una strate- evidenzia l’imprenditore - si riduce fino quasi
gia di importanti investimenti che l’impegna
ad annullare la possibilità di errore nell’alimenper più di 2 milioni, facendo fare all’azienda
tazione della linea e si garantisce la tracciabilità
un passo avanti strategico nella dotazione tectotale della componentistica utilizzata”. Eas ha
nologica. “Il nostro obiettivo per questo 2015
- spiega infatti il presidente Giorgio Geronazzo - è il conseguimento della certificazione Iso/Ts 16949, che costituirà
un elemento di diversificazione per la
qualità e ci permetterà di interloquire
con un mercato sempre più esigente”. È
una certificazione specifica per l’ambito
automotive, che garantisce però degli
standard produttivi attesi anche da molti
altri settori. Al raggiungimento dell’obiettivo contribuiranno i nuovi sistemi
e le nuove tecnologie introdotte in Eas.
Prodotti Eas
“Abbiamo attivato un nuovo sistema X
Ray 3D ad alta definizione per assicurare
inoltre installato una nuova linea di saldatura
il processo di assemblaggio fine pitch, di Bga e
Pth e due innovativi sistemi di collaudo FlyingµBga - spiega Geronazzo – e abbiamo inserito il
Probe Ict. In aggiunta, Eas ha recentemente svisistema Spi, Sistem Past Inspection, per il conluppato in co-design con la multinazionale giaptrollo 3D in linea del deposito di solder paste
ponese Jsr “Ultimo”, un Lithium ion capacitor
prima del processo di rifusione, migliorando
module per l’accumulo di energia, che nasce già
significativamente la qualità del prodotto finito”.
Rohs complaint ed è destinato a rivoluzionare il
È stata inoltre attivata una nuova linea completa
settore, per la rapidità di carica, il peso ridotto,
Pick&Place, allineata alla componentistica più
i cicli di carica e scarica elevatissimi e una fase
spinta oggi disponibile e dotata di caricatori indi vita lunghissima. Eas è un ottimo esempio di
telligenti per evitare fermi macchina. In parallesolida realtà proiettata nel futuro.
lo è stata attuata la conversione del magazzino
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