Proposta di Attività Alternativa all`ora di Religione

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Proposta di Attività Alternativa all`ora di Religione
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Proposta di Attività Alternativa all’ora di Religione
ALL.A CD 16.06.2016
Premessa e quadro normativo di riferimento
La C.M. n. 22 del 21 dicembre 2015, coerentemente con tutte le precedenti circolari in
materia, relativa alle iscrizioni nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico
2016-2017, così si esprime:
10 - Insegnamento della religione cattolica e attività alternative
La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è
esercitata dagli interessati al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione
dell’apposita sezione on line ovvero, per le iscrizioni che non siano presentate on
line, del modello nazionale di cui alla scheda B allegata alla presente circolare.
La scelta ha valore per l’intero corso di studi e in tutti i casi in cui sia prevista
l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno
successivo entro il termine delle iscrizioni, esclusivamente su iniziativa degli
interessati.
La scelta di attività alternative è operata, all’interno di ciascuna scuola, attraverso il
modello nazionale di cui alla scheda C allegata alla presente circolare. Si ricorda
che tale allegato deve essere compilato, da parte degli interessati, all’avvio dell’anno
scolastico, in attuazione della programmazione di inizio d’anno da parte degli organi
collegiali, e trova concreta attuazione nelle seguenti opzioni:
• attività didattiche e formative;
• attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza di personale docente;
• libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale
docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di
secondo grado);
• non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.
Gli studenti, che non si avvalgono dell’ora di religione, sono dunque chiamati a
scegliere fra quattro diverse opzioni.
La definizione della prima opzione, attività didattiche e formative alternative
all’IRC, spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell’azione didattica.
Questo impegno è obbligatorio per il Collegio dei Docenti, come emerge chiaramente
da varie disposizioni, come la C.M. n. 302 del 1986, la C.M. n. 316 del 1987, l’art. 28
del CCNL del 2007, la sentenza del Consiglio di Stato n. 2749 del 7 maggio 2010.
La C.M. 368/85 precisa poi che i contenuti di queste attività non devono costituire
un’opportunità educativa discriminante e in quanto tale non devono appartenere a
programmi curricolari, poiché in tal modo avvantaggerebbero i non avvalentesi all’IRC.
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Lo stesso vale per chi sceglie come opzione “studio assistito”: questa attività non può
essere caratterizzata dallo svolgimento sistematico di programmi curricolari in quanto
ciò sarebbe discriminante per chi opta per la frequenza dell’ora di Religione.
La Nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 marzo 2011 prot. N. 26482
fornisce poi tutti i chiarimenti in merito ai docenti che possono svolgere queste attività e
al pagamento degli stessi, pagamento che non è a carico dell’Istituto ma del Ministero
dell’Economia.
Il DPR 122/09 chiarisce che i docenti dell’attività alternativa (che non possono essere i
docenti del consiglio di classe) forniscono preventivamente ai docenti della classe
elementi di valutazione sull’interesse e sul profitto raggiunto dagli alunni che le hanno
frequentate ma non sono parte del Consiglio di classe.
La scuola è dunque chiamata a predisporre un proprio progetto di attività da proporre a
coloro che non si avvalgono dell’IRC e che scelgono la prima opzione, appunto quella
di frequentare attività didattiche e formative .
Qui di seguito l’estratto della Circolare Ministeriale che riguarda l’insegnamento di
Religione Cattolica e le possibili scelte in merito.
Circolare Ministeriale 22 del 21 dicembre 2015(relativa alle iscrizioni per l’anno
scolastico 2016-2017)
ALLEGATO SCHEDA B
Modulo per l’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica
Alunno __________________________________________________________________
Premesso che lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e
grado in conformità all’Accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense (art. 9.2), il
presente modulo costituisce richiesta dell’autorità scolastica in ordine all’esercizio del diritto di
scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
La scelta operata all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i
successivi anni di corso in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fermo restando, anche nelle
modalità di applicazione, il diritto di scegliere ogni anno se avvalersi o non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica.
Scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica

Scelta di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica

Data
__________________
__________________
Firma
__________________________________________________
__________________________________________________
Genitori/chi esercita la responsabilità genitoriale/tutore /affidatario, per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di
I grado (se minorenni)
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Alla luce delle disposizioni del codice civile in materia di filiazione, la richiesta di iscrizione, rientrando nella
responsabilità genitoriale, deve essere sempre condivisa dai genitori. Qualora la domanda sia firmata da un solo
genitore, si intende che la scelta dell’istituzione scolastica sia stata comunque condivisa.
Firma
___________________________________________
Data ___________________
Scuola _____________________________________________ Sezione _____________
Art. 9.2 dell’Accordo, con protocollo addizionale, tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede firmato il 18 febbraio 1984, ratificato
con la legge 25 marzo 1985, n. 121, che apporta modificazioni al Concordato Lateranense dell’11 febbraio 1929:
“La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del
patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione
cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado.
Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se
avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento.
All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro
scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione”.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ALLEGATO SCHEDA C
Modulo integrativo per le scelte degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della
religione cattolica
Alunno _________________________________________________________________
La scelta operata ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce.
A) ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE

B) ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI CON ASSISTENZA DI
PERSONALE DOCENTE

C) LIBERA ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI SENZA ASSISTENZA
DI PERSONALE DOCENTE (solo per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo
grado)

D) NON FREQUENZA DELLA SCUOLA NELLE ORE DI INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE CATTOLICA

(La scelta si esercita contrassegnando la voce che interessa)
Firma: __________________________________________________________________
Studente
________________________________________________________________________
Controfirma dei genitori/chi esercita la responsabilità genitoriale/tutore/affidatario, dell’alunno minorenne frequentante un istituto di
istruzione secondaria di II grado che abbia effettuato la scelta di cui al punto D), a cui successivamente saranno chieste puntuali
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indicazioni per iscritto in ordine alla modalità di uscita dell’alunno dalla scuola, secondo quanto stabilito con la c.m. n. 9 del 18
gennaio 1991.
Alla luce delle disposizioni del codice civile in materia di filiazione, la scelta, rientrando nella responsabilità genitoriale,
deve essere sempre condivisa dai genitori. Qualora sia firmata da un solo genitore, si intende che la scelta sia stata
comunque condivisa.
Proposta n. 1 per Attività Alternativa
Già la C.M. n. 316 del lontano 1987 indicava che una possibile risposta alle esigenze di individuare un
quadro di riferimento per i contenuti delle attività formative, da prevedere in alternativa all'IRC,
potrebbe essere offerta dallo studio dei "diritti dell'uomo", a partire dalle Dichiarazioni maturate
soprattutto negli ultimi quarant'anni a livello internazionale.
La proposta che viene qui avanzata si collega proprio a queste indicazioni ministeriali.
I DIRITTI DELL’UOMO
nella storia, nell’attualità, nella riflessione filosofica
Finalità generale
La finalità fondamentale dello studio dei Diritti umani può essere individuata nella presa di
coscienza del valore inalienabile dell'uomo come persona, delle responsabilità individuali e sociali
che ne derivano e nella maturazione individuale di una visione critica e partecipativa al fine della
sempre maggiore riaffermazione dei diritti umani e dei relativi doveri, in ogni ambiente sociale e
presso ogni popolo.
Finalità educative
Le finalità educative da conseguire si possono individuare nelle seguenti:
- conoscenza dei principali documenti nazionali ed internazionali in tema di diritti umani e relativa
conoscenza delle istituzioni previste per la loro attuazione;
- valutazione del valore primario della dignità dell'uomo e dei suoi diritti fondamentali irrinunciabili
e della solidarietà tra gli uomini a livello nazionale ed internazionale al di sopra di ogni pregiudizio
razziale, culturale, di sesso, politico, ideologico e religioso;
- maturazione di un atteggiamento critico o di una personale disponibilità al fine di collaborare in
tutti i modi utili ed efficaci per la sempre più solida ed ampia radicazione dei diritti umani nel
costume individuale e sociale, nonché nell'organizzazione funzionale ed istituzionale della società.
In correlazione alle finalità sopraindicate, gli obiettivi educativi dello studio dei diritti umani
possono essere così precisati:
- maturazione della capacità di "lettura" dei documenti e loro inquadramento storico-culturale;
- maturazione di alcuni strumenti di valutazione critica al fine di promuovere un atteggiamento di
interpretazione della realtà contemporanea in rapporto alla difesa dei diritti umani fondamentali;
- maturazione della capacità di cogliere e riaffermare il valore delle relazioni interpersonali ed il
rapporto tra persone e sistemi e tra sistemi diversi;
- presa di coscienza di sé, delle proprie responsabilità e dei valori individuali in relazione ai dirittidoveri di giustizia, libertà, tolleranza, dignità, partecipazione di tutti gli uomini in un'ottica
sovranazionale ed universale; al di là di ogni barriera politica, razziale, ideologico-culturale e
religioso;
- maturazione della disponibilità a collaborare per la crescita umana del proprio gruppo di
appartenenza, al fine di una sempre più ampia e solidale integrazione del corpo sociale.
Approccio ai contenuti programmatici
Per quanto riguarda i contenuti, si possono delineare alcuni approcci di carattere generale:
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1) un approccio storico-culturale, che metta in rilievo la genesi e la progressiva determinazione dei
diritti dell'uomo sanciti nei vari documenti, dichiarazioni e testi legislativi;
2) un approccio antropologico, finalizzato alla conoscenza e all’approfondimento del pensiero e
delle testimonianze di personaggi emblematici che, nel corso della storia, si sono battuti per la
difesa dei fondamentali diritti umani;
3) un approccio etico-sociologico, rivolto a fare constatare l'applicazione ed il rispetto dei diritti
umani, sia in sede privata, sia in sede pubblica, nonché l'assimilazione di essi nel costume e nella
vita delle varie comunità, al di là del semplice riconoscimento giuridico. Nel quadro di tale
riflessione, va messa in chiara evidenza la necessità che al quadro dei diritti corrisponda un quadro
di doveri, che si traducano in comportamenti individuali e collettivi coerenti;
4) un approccio di carattere documentario, che renda possibile la conoscenza diretta delle più
importanti dichiarazioni internazionali e delle carte costituzionali, dai quali emerga la
riaffermazione dei diritti dell'uomo e degli strumenti giuridici per difenderli;
5) un approccio di carattere filosofico, teso ad approfondire le riflessioni di quei pensatori che nel
corso della storia hanno sviluppato le tematiche relative al rapporto fra i diritti e i doveri, fra la
coscienza e la legge, fra l’individuo-cittadino e lo Stato, fino all’affermazione e al tentativo di
fondazione di quelli che oggi chiamiamo “diritti umani”, propri di ogni persona, dunque
imprescrittibili e inalienabili.
Come possibili punti di riferimento, a titolo puramente indicativo, si fa l'elenco di alcuni documenti,
a carattere internazionale:
- La Carta delle Nazioni Unite del 1945;
- La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 (Nazioni Unite);
- La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
(1950);
- La Dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1959 (Nazioni Unite);
- La Dichiarazione sulla decolonizzazione del 1960 (Nazioni Unite);
- La Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale del
1965 (Nazioni Unite);
- Il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici e ai diritti economici, sociali e culturali del
1966 (Nazioni Unite);
- La Carta di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa del 1975;
- La Dichiarazione del Messico sull'eguaglianza delle donne del 1975;
- La Dichiarazione universale dei diritti dei popoli di Algeri del 1976;
- la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna del
1979 (Nazioni Unite);
- la Convenzione contro la tortura e gli altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti
(Nazioni Unite 1984);
- la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 1989 (Nazioni Unite).
Nello studio di tale tematica, come è ovvio, il periodo che va dal 1945 ad oggi richiede un
particolare approfondimento, in quanto costituisce il periodo storico in cui ha trovato la sua più
chiara e puntuale definizione: dalle Convenzioni del dopoguerra (1945-1953) ai diritti dei paesi
emarginati (diritti economici o sociali) (1954-1963), ai Patti Internazionali di cooperazione e di
tutela del lavoro (1964-1975), alla iniziativa di carattere umanitario (1974-1980).
Considerando le caratteristiche psico-cognitive degli alunni nelle diverse fasce di età e dei diversi
indirizzi presenti nel nostro Istituto, possono essere oggetto di analisi e di riflessione:
- il contesto storico in cui si sono sviluppati i diritti dell'uomo;
- le varie concezioni della vita da porre su un terreno di totale rispetto di ciascuno e le teorie sui
diritti umani;
- il rapporto tra le Dichiarazioni e le Costituzioni dei Paesi occidentali ed europei;
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- la relazione tra documenti di diverse aree culturali (Occidente, terzo mondo, ecc.) evitando ogni
pregiudiziale di carattere storico, politico, ideologico, religioso;
- la presentazione di recenti iniziative in difesa dei diritti umani (Amnesty International, Tribunale
Russell, Tribunale Sacharov, Corte Penale Internazionale ecc.);
- l’approfondimento filosofico in materia di diritti e di doveri, di coscienza e di legge.
Esemplificazione di una scansione quinquennale
sul tema dei diritti umani
I docenti che verranno incaricati per lo svolgimento di Attività Alternativa potranno naturalmente,
all’interno di questa proposta sui diritti dell’uomo, articolare la propria programmazione curricolare
nel modo che ritengono più opportuno. Qui di seguito una esemplificazione di possibili contenuti
per i cinque anni della scuola superiore.
Classe prima
Il concetto di diritti e di doveri.
I diritti civili, i diritti politici, i diritti sociali, economici e culturali nel mondo antico.
Analisi di alcuni documenti significativi:
- Il codice di Hammurabi
- Il Decalogo biblico
- La legge delle XII Tavole
- L’editto di Rotari (643 d.C.)
Classe seconda
I diritti dell’uomo nell’età medioevale.
Analisi di alcuni documenti significativi:
-
la “Magna Charta Libertatum” (1215) di Giovanni senza Terra;
la “Petizione dei diritti” approvata dal Parlamento inglese nel 1628 e la successiva
“Dichiarazione dei diritti” (Bill of Rights) del 1689;
la “Dichiarazione dei diritti e dell’indipendenza” approvata dalle colonie inglesi d’America
il 4 luglio 1776;
la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” approvata il 26 agosto 1789
dall’Assemblea Costituente durante la Rivoluzione Francese.
Classe terza
Il lavoro minorile ai tempi della rivoluzione industriale.
Il lavoro minorile oggi: le diverse tipologie e la loro diffusione geografica.
Le altre forme di sfruttamento minorile e di violazione della dignità dei bambini e dei ragazzi:
analfabetismo, fame, prostituzione…
Organismi internazionali attivi in difesa dei diritti dei bambini e dei ragazzi.
- Lavoro monografico su alcune figure della filosofia e della letteratura antica che hanno affermato
il principio della libertà di coscienza e l’esistenza di leggi superiori (“le leggi degli dèi”, come le
chiama Antigone).
Classe quarta
6
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Lavoro monografico sul tema dei diritti dei bambini:
- la condizione dell’infanzia nell’antichità;
- i primi documenti in difesa dei bambini e dei ragazzi;
- la “Dichiarazione dei diritti del fanciullo” (Onu, 1959);
- la “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” (Onu, 1989).
Lavoro monografico sul tema dei diritti delle donne:
- la condizione della donna nel corso della storia;
- le prime battaglie per l’emancipazione: le suffragette inglesi e americane;
- la situazione italiana nel corso dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento;
- il riconoscimento del diritto di voto;
- dalla Dichiarazione (1967) alla Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma
di discriminazione nei confronti della donna (Onu, 1979);
- la condizione della donna nel Sud del mondo.
- Lavoro monografico sulla riflessione filosofica nell’età medioevale e moderna in materia di diritti
individuali: dal giusnaturalismo (Ugo Grozio) agli illuministi.
- Lavoro monografico su alcune figure impegnate durante l’età medioevale e moderna nella difesa
della libertà di coscienza e dei diritti umani: Tommaso Moro e Bartolomeo de Las Casas, Giordano
Bruno e Galileo Galilei.
Classe quinta
-
La “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” (Nazioni Unite, 10.12.1948): genesi,
contenuti, valore, prospettive.
I Patti, le Convenzioni, le Costituzioni che hanno recepito e sviluppato i princìpi espressi
dalla Dichiarazione del 1948.
Le violazioni dei diritti dell’uomo nel mondo contemporaneo: analisi dei Rapporti di
Amnesty International.
Lavoro monografico sulla condizione della popolazione nera negli Stati Uniti dalla tratta
degli schiavi all’abolizione della schiavitù (XIII emendamento, 1859), dall’apartheid alla
legge del 1964 sulla parificazione dei diritti.
Lavoro monografico sulla riflessione contemporanea in materia di fondamento filosofico dei
diritti umani. Analisi del pensiero di Norberto Bobbio, di Jacques Maritain, di Emmanuel
Mounier.
Lavoro monografico su alcune figure impegnate in difesa dei diritti umani e della libertà di
coscienza nell’età contemporanea: Martin Luther King, Nelson Mandela, Andrej Sacharov,
Vaclav Havel, Aung San Suu Kyi…
Lavoro monografico sul tema dei diritti dei popoli, facendo particolare riferimento
all’attività della “Fondazione Basso” e del “Tribunale dei popoli”.
Proposta n. 2 per Attività Alternativa
ETICA INDIVIDUALE, ETICA DELLA CITTADINANZA, ETICA PER UNA
SOCIETÀ MULTICULTURALE
Finalità educativo-didattiche:
 camminare verso il riconoscimento dei propri sistemi etico-valoriali e riconoscerne il legame
7
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con altri sistemi culturali;
 riconoscimento dei valori socialmente stabiliti e imprescindibili;
 stimolare alla consapevolezza e alle scelte responsabili di partecipazione attiva rispetto ai
sistemi socio-culturali di attuale appartenenza.
Programma di massima così articolato:
1. Etica individuale (per le classi 1°-2°)
- conoscenza di sé
- la natura dell’agire umano
- principio di responsabilità individuale
- dalla fiducia in sé stessi alla cooperazione e all'incontro con le
diversità
 spunti da: Elementi di etica individuale di Gessa Kurotschka Vanna 1
2. Etica della cittadinanza (per le classi 3° - 4°)
-principio di responsabilità sociale
-riflessione sulle conseguenze nelle scelte etiche e politiche
-i diritti fondamentali dell’individuo nella vita associata
-i doveri dell’individuo verso la società
 spunti da Sulle regole di Gherardo Colombo2
3. Etica per una società multiculturale (per le classi 5°)
-
I problemi della bioetica contemporanea
Identità e differenza
Etica per l‘esercizio di una cittadinanza contemporanea.
 Spunti da: Marc Augè, Il senso degli altri. Attualità dell'antropologia.3
 Franco La Cecla, Il malinteso. Antropologia dell’incontro.
N:.B Nel corso dei lavori sarà possibile valorizzare associazioni del territorio che mirino allo
sviluppo delle tematiche di analisi proposte, prevedere momenti d'incontro e co-progettazione, brevi
uscite e/o incontri a scuola delle stesse.
Proposta n. 3A per Attività Alternativa
ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE (LABORATORIO DI CREATIVITÀ)
1
Il testo è indicato per la linearità delle corrispondenze con il percorso suggerito, ma andrà integrato
con materiale di confronto e attività direttamente programmate dagli insegnanti coinvolti.
2
Ibidem nota 1
3
Ibidem nota 1
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DESTINATARI
Studenti
Docenti n.
diversamente 2-3 sostegno
abili che
seguono un
programma
differenziato e
studenti di
Genitori n.
Altri (indicare)
assistenti personali
ATTIVITÀ
ALTERNATI
VA in numero
max. di 10

FINALITÀ
Obiettivo generale:
offrire agli studenti, come Attività Alternativa all’insegnamento di religione cattolica, la possibilità
di migliorare le proprie capacità relazionali nell’interazione con i compagni disabili, avendo come
finalità lo sviluppo di atteggiamenti di rispetto, di attenzione, di valorizzazione delle differenze.
Il progetto prevede la manipolazione di materiali cartotecnici, carta, cartone, tempere, acquarelli,
oltre all’uso di materiali di recupero, con l’obiettivo di realizzare piccoli manufatti decorativi,
dipinti e oggetti.
Obiettivi Cognitivo – Didattici
• Implementare la motricità fine mediante la manipolazione di materiali cartotecnici
• Saper reinventare mediante l’uso di materiali di recupero
• Saper classificare forme, colori, grandezze
• Saper riconoscere la consistenza dei materiali, liscio, ruvido rigido flessibile
• Educare alla bellezza e all’armonia di forme e colori
• Saper usare strumenti per la trasformazione di materiali cartotecnici
• Rispetto delle regole e condivisione di spazi e attrezzature
Obiettivi non – cognitivi
• Riconoscere il valore in sé dei materiali valorizzando la possibilità di uso e riuso
• Incentivare l’iniziativa personale, la formulazione di opinioni e la promozione di
iniziative autonome da condividere con gli altri
• Stimolare lo spirito di collaborazione e di emulazione positiva attraverso il lavoro di
piccolo gruppo
• Socializzare e condividere uno stesso obiettivo
• Implementare la capacità di controllo dei movimenti nello spazio e della motricità fine
• Potenziare l’autonomia personale
Contenuti
• Uso e riuso dei materiali cartotecnici
• Realizzazione di elaborati grafici e decorazioni a tema
• Saper lavorare e manipolare oggetti e strumenti mediante esercitazioni pratiche
_____________________________________________________________________________________

OBIETTIVO OPERATIVO / PRODOTTO (strategie operative per il raggiungimento delle finalità
dichiarate: modalità operative ipotizzate in funzione delle finalità dichiarate)
9
10
• Implementare la piena collaborazione tra compagni.
• Incentivare l’uso dei sensi specialmente il tatto e la vista
•
•
TEMPISTICA SVOLGIMENTO PROGETTO
AVVIO
Edificio 3 dell’Istituto IIS “G. Antonietti” giornata e
Primo e Secondo
orario da definirsi
Sarà possibile supportare l’attività (2 ore a settimana in periodo dell’anno
scolastico
due mattinate) con n. 10 alunni di Attività Alternativa
SCADENZA
AZIONI PIANIFICATE
•
•
•
Analisi e gestione delle attrezzature
Categorizzazione dei materiali di base e di quelli da reimpiegare
Realizzazione decorazioni, piccoli manufatti accessori o complementi d’arredo
RISORSE NECESSARIE per la realizzazione del progetto
UMANE /PROFESSIONALI
Docenti di sostegno dell’IIS “G. Antonietti” di Iseo e assistenti personali in orario
MODALITÀ
DI
VERIFICA
E/O
DI
MONITORAGGIO
PREVISTE.
DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ (relazione scritta, audiovisivi, mostra, spettacolo,
pubblicazione, manufatti, prodotti multimediali, materiali didattico – organizzativi)
Relazione scritta finale, fotografie dei lavori effettuati durante la fase di attuazione del progetto e se
possibile esposizione degli stessi in una piccola mostra
Proposta n. 3B per Attività Alternativa
ATTIVITÀ DI
SOCIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE (LABORATORIO CIBO E
BENESSERE)
DESTINATARI

Studenti
diversamente
abili che
seguono un
programma
differenziato
e studenti di
Attività
Alternativa in
numero di
6–8
Docenti n.
3 docenti di sostegno
Genitori n.
Altri (indicare)
assistenti personali
FINALITÀ
10
11

Obiettivo generale:
offrire agli studenti, come Attività Alternativa all’insegnamento di religione cattolica, la
possibilità di migliorare le proprie capacità relazionali nell’interazione con i compagni disabili,
avendo come finalità lo sviluppo di atteggiamenti di rispetto, di attenzione e di valorizzazione
delle differenze.
Obiettivi Cognitivo - Didattici
• Imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi
• Saper apprezzare il profumo, il gusto, l’aspetto e la consistenza quali componenti
essenziali di gradimento di un cibo
• Formare i gruppi degli alimenti in base alla loro qualità nutrizionale (piramide
alimentare e pasti equilibrati)
• Applicare le misure di sicurezza e prevenzione
• Osservare le norme riguardanti l’igiene e la pulizia della persona, degli alimenti e delle
attrezzature usate
• Effettuare la “mise en place”
• Utilizzare le attrezzature della cucina
• Controllare la qualità delle materie prime ed il loro stato di conservazione
• Preparazione di semplici ricette
• Pulire ed eseguire la manutenzione degli arredi delle attrezzature e degli utensili
Obiettivi non – cognitivi
• Trarre piacere dagli stimoli offerti dal cibo e reagire positivamente a situazioni operative
non autoritarie e tendenzialmente gratificanti
• Incentivare l’iniziativa personale, la formulazione di opinioni e la promozione di giudizi
• Stimolare lo spirito di collaborazione e di emulazione positiva attraverso il lavoro di
piccolo gruppo
• Acquisire attraverso la manipolazione degli alimenti, degli utensili e del materiale
didattico, una maggiore capacità di controllo dei movimenti nello spazio e della
motricità fine
• Ampliare la gamma dei cibi assunti come educazione alimentare
• Acquisire, a tavola, comportamenti più corretti (masticazione adeguata e tempi distesi)
Contenuti
• I cinque sensi con particolare riferimento al mondo del cibo: scoperta delle funzioni
sensoriali per mezzo del cibo
• Scoprire gli ingredienti che compongono alcuni piatti
• Sapori di un tempo: scoperta e valorizzazione di piatti tipici locali, legati alle risorse
della terra
• Modalità di comportamento nei luoghi di lavoro (cucina, casa, …)
• Igiene personale
• Caratteristiche e modalità di funzionamento dell’attrezzatura
• Criteri necessari per il corretto stoccaggio degli alimenti e modalità di conservazione
degli stessi
• Applicazione della tecnica di consultazione di un testo di cucina
• Calcolo delle porzioni
• Modalità per la pulizia di arredi, attrezzature e utensili
• Esercitazioni pratiche
Nonché
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• Potenziare l’autonomia personale nelle uscite sul territorio durante l’acquisto dei
prodotti
• Imparare e/o potenziare l’uso dell’euro
•
Imparare e/o potenziare aspetti prettamente disciplinari (pesi e misure, proporzioni, ecc)
_____________________________________________________________________________________

OBIETTIVO OPERATIVO / PRODOTTO (strategie operative per il raggiungimento
delle finalità dichiarate: modalità operative ipotizzate in funzione delle finalità dichiarate)
• Fornire nozioni generali inerenti gli alimenti e i loro principi nutritivi, la sicurezza, la
prevenzione, le norme, e l’igiene
• Saper discriminare sullo stato di conservazione degli alimenti
• Saper individuare l’occorrente per la preparazione di una semplice ricetta di cucina
• Collaborare, comprendere e superare le difficoltà dei compagni con disabilità
• Pagare presso il market
• Realizzare semplici ricette
TEMPISTICA SVOLGIMENTO PROGETTO
AVVIO
• Edificio 3 dell’Istituto IIS “G. Antonietti” giornata e
Primo e secondo
orario da definirsi
periodo dell’anno
• Sarà possibile supportare l’attività (1 ora a settimana) scolastico
con n. 6-8 alunni di Attività Alternativa.
SCADENZA
AZIONI PIANIFICATE
•
•
•
•
•
•
Uscita sul territorio per recarsi al mercato del paese, al supermarket oppure in negozio per
comperare gli ingredienti indispensabili alla realizzazione delle ricette.
Rientro a scuola
Preparazione dell’ambiente di lavoro
Preparazione ricette
Digitazione delle ricette al PC per creare un menù
Preparazione del tavolo “mise en plase”
Consumazione dei cibi consumati
•
Sbarazzo e pulizia degli ambienti e utensili
•
RISORSE NECESSARIE per la realizzazione del progetto
UMANE /PROFESSIONALI
Docenti dell’IIS “G. Antonietti” di Iseo e assistenti personali
MATERIALI
Materiali didattici e prodotti alimentari
MODALITÀ DI VERIFICA E/O DI MONITORAGGIO PREVISTE. DOCUMENTAZIONE
DELLE ATTIVITA’ (relazione scritta, audiovisivi, mostra, spettacolo, pubblicazione, manufatti,
prodotti multimediali, materiali didattico – organizzativi)
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Relazione scritta finale e fotografie dei lavori effettuati durante la fase di attuazione del progetto
Proposta n. 3C per Attività Alternativa
ATTIVITÀ Di SOCIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE CON MUSICA
DESTINATARI


Studenti
Docenti n.
diversamente 2-3 sostegno
abili che
seguono un
programma
differenziato e
studenti di
Attività
Alternativa in
numero di
6/8
Genitori n.
Altri (indicare)
assistenti personali
FINALITÀ
Obiettivo generale:
offrire agli studenti, come Attività Alternativa all’insegnamento di religione cattolica, la
possibilità di migliorare le proprie capacità relazionali nell’interazione con i compagni disabili,
avendo come finalità lo sviluppo di atteggiamenti di rispetto, di attenzione e di valorizzazione
delle differenze.
Obiettivi Cognitivo – Didattici
• Educare all’ascolto, ritmo e melodie
• Capacità di emulazione di suoni
• Apprendimento e uso di strumenti prevalentemente a percussione accompagnati da
strumenti a corda
• Implementazione della motricità fine mediante la realizzazione di piccoli strumenti a
percussione.
• Socializzazione, condivisione e rispetto dei ruoli mediante canto corale e assolo;
coinvolgimento dei pari di classe e eventualmente preparazione di piccolo spettacolo
Obiettivi non – cognitivi
• Trarre piacere dagli stimoli offerti dalla musica
• Incentivare l’iniziativa personale, la formulazione di opinioni e la promozione di giudizi
indipendenti
• Stimolare lo spirito di collaborazione e di emulazione positiva attraverso il lavoro di piccolo
gruppo
• Socializzazione e condivisione di uno stesso obiettivo
• Implementare la capacità di controllo dei movimenti nello spazio e della motricità fine
Contenuti
Gli incontri prevedono che ogni alunno (se in grado) accompagni con il proprio strumento il
gruppo.
• Ritmo, melodia, canzoni, ascolto e riproduzione di brani con la voce e ritmicamente con
strumenti a percussione
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• Canto corale e musica d’insieme, lavoro di piccolo e grande gruppo
• La musica contemporanea
• Preparazione di uno spettacolo finale da realizzarsi con i pari delle classi

OBIETTIVO OPERATIVO / PRODOTTO (strategie operative per il raggiungimento
delle finalità dichiarate: modalità operative ipotizzate in funzione delle finalità dichiarate)
•
•
•
•
•
•
•
Acquisire nozioni generali inerenti la musica e la conoscenza degli strumenti musicali
Saper individuare le tipologie diverse di strumenti e di generi musicali
Saper riprodurre suoni e mantenere il ritmo con gli strumenti idonei
Saper rispettare il proprio e il ruolo altrui
Implementare la piena collaborazione tra compagni
Potenziare le capacità comunicative
Maturare un senso di responsabilità personale
TEMPISTICA
SVOLGIMENTO
PROGETTO
•
AVVIO
SCADENZA
Edificio 3 dell’Istituto IIS “G. Antonietti” giornata e
Primo e secondo
orario da definirsi
periodo dell’anno
Sarà possibile supportare l’attività (1 ora + 1 ora a scolastico
settimana) con n. 6 - 8 alunni di Attività Alternativa
AZIONI PIANIFICATE
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•
•
•
Ascolto di brani musicali e scelta di quelli da riprodurre
Esercitazioni su brani musicali in gruppo corale
Esercitazioni sul ritmo in gruppo
Preparazione dello spettacolo
RISORSE NECESSARIE per la realizzazione del progetto
Aula magna dell’Istituto per spettacolo finale
UMANE /PROFESSIONALI
Docenti di sostegno dell’IIS “G. Antonietti” di Iseo e assistenti personali
MATERIALI
Materiali didattici e strumenti musicali
MODALITÀ
DI
VERIFICA
E/O
DI
MONITORAGGIO
PREVISTE.
DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ (relazione scritta, audiovisivi, mostra, spettacolo,
pubblicazione, manufatti, prodotti multimediali, materiali didattico – organizzativi)
Relazione scritta, fotografie dei lavori effettuati durante la fase di attuazione del progetto e
spettacolo finale.
PROGETTO ELABORATO DAI DOCENTI
S. ARCHETTI –C. MORETTI - PALINI
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