Messa in lingua rumena E il friulano può attendere

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Messa in lingua rumena E il friulano può attendere
19 SET 2012
Messaggero Veneto Udine Notizie locali
pagina 37
Quotidiano
Messa in lingua rumena
E il friulano può attendere
Cervignano: ogni domenica rito per i cattolici provenienti dal Paese balcanico
Il parroco non vede per ora la necessità di una celebrazione in marilenghe
◗ CERVIGNANO
A Cervignano arriva la messa
in lingua rumena e c’è già chi
si chiede come mai per il friulano si debba ancora attendere.
Per la prima volta nella storia
della parrocchia di Cervignano ogni domenica, alle 11, nella chiesa di Scodovacca, don
Michele Roca, parroco di madrelingua rumena, celebrerà
la funzione per tutte le comunità di rumeni della provincia
di Udine e dell’Isontino.
Don Michele, che il primo
settembre è stato nominato vicario della parrocchia di Cervignano, è stato incaricato di seguire i rumeni cattolici della
diocesi, come quando era cappellano a Monfalcone. «Poiché c’erano problemi logistici
per celebrare la messa in lingua rumena nel duomo di Cervignano o nella chiesa di San
Michele - spiega il parroco,
don Dario Franco -, abbiamo
optato per Scodovacca, che
meglio si presta per questo tipo di funzione. In duomo ci sono già tre messe, mentre San
Michele è troppo grande. A
Scodovacca la messa in italiano si celebra già alle 10 e pertanto non è stato necessario
modificare gli orari».
Aggiunge don Dario: «È un
modo per far vivere meglio la
liturgia ai rumeni che abitano
nella nostra diocesi; è un’attenzione in più verso chi è cattolico e si trova a vivere in un
Paese straniero. Per quanto riguarda la messa in friulano,
per ora non si ravvede la necessità di celebrarne una, anche
La chiesa parrocchiale di Scodovacca: ogni domenica, alle 10, vi si celebra la messa in lingua rumena
perché la nostra zona è molto
eterogenea. Ad ogni modo,
non ho nulla contro il friulano
e la disponibilità c’è. Abbiamo
deciso di fare messa in rumeno perché ci è stata offerta questa possibilità grazie a don Michele, altrimenti non sarebbe
stato certo facile proporre questa funzione».
Don Roca commenta: «Il vescovo mi ha incaricato, essendo io un sacerdote di lingua rumena, di seguire la comunità
cattolica della diocesi. Non è
facile parlare un’altra lingua
quando ci si inserisce in un
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
nuovo Paese e così abbiamo
dato a queste persone la possibilità di esprimere la loro fede
nella lingua madre».
Secondo i dati diffusi da Luigi Padrone dell’ufficio anagrafe, soltanto a Cervignano i rumeni a oggi sono 264. «Non so
ancora, perché sono appena
arrivato, quanti sono i cattolici
- sottolinea il sacerdote -. La
scorsa domenica ho celebrato
la prima messa in rumeno a
Scodovacca e si sono presentate 25 persone, tra grandi e piccoli. La gente è molto contenta
di questa opportunità, contri-
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buisce notevolmente all’integrazione e questo va a beneficio dell’intera comunità»”.
Il sindaco Gianluigi Savino:
«Mi sembra una bella iniziativa. La nostra è sempre stata
una città aperta. È positivo offrire un servizio in più agli stranieri e farli sentire a casa. Per
quanto riguarda la lingua friulana, deve essere un momento
di cultura e non di esclusione.
Nulla vieta che in futuro ci sia
anche una messa in friulano.
Sono per la massima libertà di
espressione».
Elisa Michellut
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