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1agosto 14agosto
1 agosto
14 agosto
2016
Direttore artistico
ROBERTO FRATI
Info LINE +39 0577 899728
www.parcodellavaldorcia.net
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FESTIVAL DELLA VALDORCIA 2016
XXI edizione
L’edizione 2016 del Festival della Valdorcia si caratterizza per una marcata
multidisciplinarietà, con spettacoli che spaziano dalla musica classica alla
prosa, dalla musica jazz alla musica etnica fino al cinema.
Il festival si apre a Radicofani con ConcertMovie, uno spettacolo incentrato sulle prime sperimentazioni del cinema muto. Steelwind, quartetto di
saxofoni dalla solida preparazione classica, maturata attraverso esperienze con grandi direttori ed orchestre, la cui bravura è aumentata e consolidata nei palcoscenici nazionali ed internazionali nonché nella produzione
discografica grazie alla voglia di sperimentare e mettersi continuamente
in gioco, eseguirà musiche appositamente composte da Marco Vanni e
Roberto Frati. I film proiettati saranno “Le voyage dans la lune” (1902 di G.
Meliès), capolavoro che ha segnato la storia del cinema; “The great train
robbery” (1903 di E.S. Porter), uno dei primi western che utilizza tecniche di
ripresa all’epoca molto innovative; “Tetractis Suite”, un corto che accosta
immagini ad emozioni, in un susseguirsi di scene montate da Lorenzo Papanti. I quattro sassofoni amalgameranno le loro sonorità con il violoncello
dell’ospite di eccezione Riviera Lazeri.
A Torrenieri, con Jazzasonic, Dario Cecchini, sassofonista e compositore
da anni attivo nella scena musicale nazionale e internazionale, si propone
con un organico tipico del jazz formato da musicisti di caratura internazionale e di grande personalità. Il fulcro del progetto sono le composizioni
tutte di Cecchini dalle quali risulta chiara l’intenzione di creare una musica personale e moderna che affonda le proprie radici nel jazz, ma aperta
ad ogni contaminazione.
L’amore ha detto addio è il concerto che il Trio Hora Zero propone a Castiglione d’Orcia. L’apprezzatissima soprano lirico Paola Massoni ci fa
rivivere le famosissime colonne sonore di film molto amati e conosciuti,
come Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta il West etc, attraverso le
innumerevoli inflessioni della voce, che spaziano dall’opera, al musical,
alla canzone d’arte, alla musica da film, alle sonorità astratte della musica
contemporanea. Marco Vanni al sax soprano e Massimo Signorini alla
fisarmonica, hanno realizzato per questo spettacolo degli arrangiamenti
dove le loro qualità di brillanti musicisti impegnati in più generi musicali si
esaltano in un susseguirsi di funamboliche interpretazioni.
A Pienza, il Festival si distingue per la presenza di spessore internazionale
del noto scrittore italiano Stefano Benni. L’uomo dei quadri va in scena in
prima assoluta, in collaborazione con la talentuosa violoncellista Riviera
Lazeri, qui in veste di esecutrice e compositrice delle musiche scritte appositamente sui testi di Stefano Benni, .
L’appuntamento di chiusura del 14 agosto è affidato a due giovani che arrivano a San Quirico d’Orcia nel bel mezzo della loro tournée internazionale che li vede protagonisti su palcoscenici di teatri e festival europei.
Maria Mazzotta e Redi Hasa, voce e violoncello, ci propongono un concerto davvero particolare che lega le potenti note del violoncello alla leggerezza della voce, passando attraverso le tradizioni delle loro terre e di
quelle che incontrano nei numerosi viaggi. Fondamenta del repertorio che
ci propongono sono le storie del sud Italia e dei Balcani, delle genti della
Vecchia Europa che Maria e Redi interpretano e ripropongono secondo il
loro sentire.
Il festival offre una programmazione di alto profilo, unita ad un territorio
vanto della Toscana nel mondo come la Val d’Orcia, un paesaggio unico
che nei secoli ha saputo tramandare tradizioni, esaltare bellezze e valorizzare le ricchezze artistiche, enogastronomiche e culturali di una terra
senza eguali.
1 agosto ore 21.15
Radicofani Piazza S. Pietro Steelwind | quartetto di saxofoni
con Riviera Lazeri | violoncello
in Concertmovie
un viaggio musicale attraverso il cinema e le immagini
STEEL WIND è il risultato di un percorso musicale che nasce nel 1983 come sperimentazione di
quattro musicisti legati dalla medesima esigenza di poter esprimere la loro indole “non purista”. E’
proprio per questo motivo che, con Steel Wind, il saxofono diventa uno strumento senza tempo,
con una sonorità e una timbrica che gli permettono di spaziare in ogni genere e epoca musicale.
Alla base una solida preparazione classica e l’esperienza con grandi direttori come Chung, Muti,
Berio, Pretre, Bartoletti, Bychkov, Mehta,
Leitner…..con l’Orchestra del Maggio
Musicale Fiorentino, l’ORT della Toscana, l’Orchestra Sinfonica della RAI di
Torino.
Poi l’incontro con la musica contemporanea e quindi gli anni del “Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano”
di Henze e l’avanguardia di Globokar.
In seguito prende forma un progetto dedicato al rock progressivo degli anni 70
che ha riscosso un incredibile successo
di critica e pubblico.
Originalità, trasgressione e versatilità
hanno portato il gruppo ad aggiudicarsi premi prestigiosi quali: A.Piazzolla di
Castelfidardo, Kawai di Tortona, Rospigliosi, Sanguinetto, Riviera del Conero,
Ufam di Parigi, Rovere d’oro, Perugia
Classico.
I componenti della formazione hanno
inciso per: Nuova Era, Amiata Records,
Pentaphon, Videoradio, Le Vele, Forrest
Hill Records, Rain Records, Hit Records,
ONK Music, EMA Records
Marco Vanni | sax soprano
Iacopo Sammartano | sax contralto
Andrea Lucchesi | sax tenore
Roberto Frati | sax baritono
6 agosto ore 21.30
Castiglione d’Orcia Piazza il Vecchietta
Trio Hora Zero | Il cinema in musica
5 agosto ore 21.30
Torrenieri stazione
Dario Cecchini Quintett | Jazzasonic
L’AMORE HA DETTO ADDIO
Con Jazzasonic, del quale
è uscito il primo CD dal
titolo omonimo nel 2011,
Dario Cecchini, sassofonista e compositore da anni
attivo nella scena musicale
nazionale ed internazionale, continua ad esplorare
quei territori a cavallo fra
jazz, funk, ritmi composti
e sonorità moderne che
da anni esplora con i suoi
Funk Off.
Stavolta però lo fa con un
organico tipico del jazz,
formato da musicisti di
caratura internazionale e di
grande personalità. Il fulcro
del progetto sono le composizioni, tutte di Cecchini,
dalle quali risulta chiara
l’intenzione di creare una
musica personale e moderna, che affonda le proprie
radici nel jazz, ma aperta
ad ogni contaminazione.
Dario Cecchini | sax baritono e soprano, flauti, clarinetto basso
Mirco Rubegni | tromba, flicorno
Leonardo Pieri | pianoforte, tastiere e live electronics
Guido Zorn | contrabbasso
Walter Paoli | batteria
Paola Massoni | Soprano
Marco Vanni | Sax soprano
Massimo Signorini | Fisarmonica
Nino Rota | Tema di Romeo e Giulietta | Parla più piano | L’amore ha detto addio
Ennio Morricone | Nuovo Cinema Paradiso | Metello | Nella Fantasia (Mission) | Chi mai | C’era una volta il west Anonimi ebraici | Suite ebraica Nicola Piovani | Buongiorno principessa | La vita è bella
Goran Bregovic | Bubamara Marguerite Monnot | La vie en rose Richard Galliano | Spleen
Joseph Kosma | Feuilles mortes
Goran Bregovic | Ausencia Astor Piazzolla | Yo soy Maria | Oblivion | Libertango I diversi generi musicali hanno più punti in comune di quanto si possa pensare: per il frequente
utilizzo dello stesso linguaggio (quello del sistema tonale occidentale) e per le contaminazioni
che spesso nella storia sono avvenute fra diversi ambiti culturali. Il programma musicale propone
un percorso nella ‘zona di confine’
fra la musica pop e quella colta,
indagandone le reciproche
influenze, con l’esecuzione di arrangiamenti originali per un ensemble composta da sax soprano,
fisarmonica e soprano lirico.
9 agosto ore 21.30
Pienza Terrazza del Conservatorio
Stefano Benni | voce Riviera Lazeri | violoncello in “L’uomo dei quadri”
Stefano Benni è uno dei più noti scrittori italiani ed è molto conosciuto anche all’estero grazie
al suo accorto vagabondaggio fra generi diversi
(dal romanzo alla poesia, dal teatro al cinema) e
diversi linguaggi, con una particolare attenzione ai gerghi giovanili.
Da Panorama a la Repubblica, da Il Manifesto
a MicroMega e Cuore, la sua produzione rappresenta un impietoso ritratto dei vizi e dei
difetti dell’Italia degli ultimi decenni con i suoi
aspetti grotteschi e surreali. Scrive opere per il
palcoscenico ed è voce recitante in Sconcerto,
Misterioso, Danzando Lolita, Sagrademari e
Baldanders.
Fra i suoi ultimi spettacoli, Ci manca Totò, Cyrano de Bergerac, Il poeta e Mary. Ha scritto più
di venti romanzi, tradotti in molte lingue. Il suo
ultimo libro si intitola Cari Mostri, edito da La
Feltrinelli.
Riviera Lazeri ha studiato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, laureandosi con il massimo
dei voti e la lode.
Attiva come solista e in formazioni
cameristiche si è esibita nelle più
importanti sale da concerto e teatri
italiani e di tutto il mondo.
Ha collaborato con musicisti di
chiara fama come Ludovico Einaudi, Daniel Hope, Xavier Jirotto,
Antonello Salis.
Ultimamente si dedica al teatro musicale e in collaborazione con Stefano Benni ha creato lo spettacolo
“Cari Mostri” con le sue composizioni, esibendosi in varii festival e
importanti teatri italiani.
14 agosto ore 21.30
San Quirico d’Orcia Piazza Chigi Duo Hasa-Mazzotta | voce e violoncello
“Ura” Musica dei Balcani | Carpazi | sud Italia
Il progetto URA nasce, nel 2010, come ricerca, tentativo di amplificare emozioni, sentimenti e aneliti
comuni ai popoli del Mediterraneo.
Laddove la storia dei luoghi si fonde con le storie
dell’uomo, le parole si fanno volentieri trascinare dal
suono di premurosi strumenti musicali. E’ qui che,
con il violoncello, Redi Hasa ne raffina le trame e ne
intreccia rumori e armonie. Con la voce, Maria Mazzotta ne traccia il percorso e ne dipana il groviglio.
Comodo rifugio in alcuni casi, inesauribile fonte
ispirativa in altri, le musiche tradizionali si insinuano
naturalmente in questo progetto e vengono abilmente ripensate da Maria e Redi.
Una sorta di tradimento di ciò che la storia ci affida
ma un tradimento involontario, quasi inevitabile, poichè non c’è niente di più mutevole delle
tradizioni. Difficile definire i contorni, stabilire un
inizio, proclamare una fine della musica tradizionale
perché essa, in fondo, è popolare e in quanto tale in
continuo cambiamento. Maria e Redi la tradiscono
mettendole a disposizione la propria arte e ne osservano il cammino.
Maria Mazzotta e Redi Hasa rappresentano il centro
geografico e musicale del Mediterraneo. Da un lato
il Salento, piccola lingua di terra protesa verso est, che fa dialogare l’Europa con l’Oriente. Dall’altro Tirana, capitale di una terra ricca di storia e di contrasti.
Maria Mazzotta nasce a Lecce e vive tra il Salento e i Pirenei francesi. Cantante e solista del Canzoniere Grecanico Salentino, storico gruppo di riproposta di musica tradizionale, ha collaborato
con artisti nazionali e internazionali quali Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Giovanni Sollima,
Bobby McFerrin, Ibrahim Maalouf, Miguel Angel Berna, Roy Paci, Fanfara Tirana, Eva Quartet,
Ballake Sissoko, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, Raiz.
Redi Hasa nasce a Tirana e, nel 1998, si trasferisce nel Salento dove vive tuttora. Violoncellista,
compositore e arrangiatore, è solista dell’ensemble di Ludovico Einaudi. Ha collaborato con Mauro Pagani, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Kocani Orkestar, Boban Markovic,
Eva Quartet, Bobby McFerrin, Fanfara Tirana, Luciano Biondini, Roberto Ottaviano, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, Antonella Ruggiero, Roy Paci, Raiz.
IL PARCO ARTISTICO NATURALE E CULTURALE
DELLA VAL D’ORCIA
Iscrizione della Val d’Orcia nella lista
del Patrimonio Mondiale UNESCO
In una valle ricca di magia, di storia, di cultura e tradizione nel sud della
provincia di Siena si estende il Parco Artistico Naturale e Culturale della
Val d’Orcia. Cinque i comuni che ne fanno parte: Castiglione d’Orcia,
Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia.
L’idea per la costituzione del Parco nasce alla fine degli anni ottanta dalla
volontà degli enti locali di assicurare la conservazione dei beni naturali
ed artistici, cercando di creare e di usufruire di uno strumento innovativo
che permettesse lo sviluppo e la valorizzazione ma che fosse soprattutto
garante di tutela e salvaguardia di un territorio plasmato e modellato, nel
corso dei secoli, dall’uomo che con attenzione ed amore ne aveva saputo
rispettare ed interpretare gli equilibri, anche là dove la natura si presentava avversa.
Il suo paesaggio è nella maggior parte quello del “mare di creta” descritto dai pellegrini del medioevo che percorrevano la Via Francigena, che
attraversa longitudinalmente la Valle, ma è soprattutto, come richiamato
dall’iscrizione dell’Unesco, il paesaggio del “Buon Governo”, come testimonia l’iconografia storica e una gran parte della pittura della Scuola senese che ne hanno evidenziato le sue configurazioni principali, quella dei
pascoli e dei seminativi nudi e quella delle colture miste e prevalentemente arborate, risalenti tutte al sistema mezzadrile. Fortemente connotato
dalla storia, il paesaggio della Val d’Orcia è anche quello della policentralità del sistema insediativo, con gli abitati situati per lo più in posizione dominante sulla Valle, accompagnati da borghi, rocche e castelli fortificati,
da un patrimonio diffuso di chiese, abbazie e conventi, di ville e poderi,
anche essi in posizione elevata, di antichi ospedali, poste e grance. Ai
cittadini, alle amministrazioni, ai viaggiatori rimane questa eredità fragile
e preziosa di paesaggi, di cultura, di memorie, da tutelare e valorizzare
anche in futuro.
La Val d’Orcia viene iscritta dal Comitato del Patrimonio Mondiale, nella
lista dei siti UNESCO come paesaggio culturale nel 2004 sulla base dei
seguenti criteri:
Criterio (IV)
La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio del
preRinascimento, che illustra gli ideali del buon governo e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione.
Criterio (VI)
Celebrata dai pittori della Scuola senese, la Val d’Orcia è divenuta un’icona del paesaggio che ha profondamente influenzato lo sviluppo del pensiero paesistico.
Centro Storico di Pienza patrimonio dell’UNESCO
LA VIA FRANCIGENA IN VAL D’ORCIA
Il centro storico della città di Pienza è stato iscritto nel 1996 nella Lista
del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO considerando che il luogo è di elevato valore universale sia perchè rappresenta la prima applicazione della
concezione umanistico rinascimentale dell’urbanistica, sia perchè occupa
una posizione determinante nello sviluppo della concezione del progetto
della “città ideale” che ha giocato un ruolo significativo nei successivi sviluppi urbani in Italia e non solo. L’applicazione di questo principio a Pienza, ed in particolare al gruppo di costruzioni intorno alla piazza centrale,
risultano essere un capolavoro del genio creativo umano.
La Via Francigena,
cioè
proveniente
dalla Francia è uno
dei numerosi percorsi che da varie
parti d’Europa e d’Italia raggiungevano
Roma capitale della
cristianità, ma è allo
stesso tempo uno
dei più anticamente
e minuziosamente
documentati. La sua
origine risale all’età
longobarda, quando i Longobardi nel sec. VI stabilirono il proprio dominio sull’Italia settentrionale e centro-meridionale e si trovarono costretti, per raggiungere i
propri ducati al di là dell’Appennino, a cercare un percorso sicuro lontano
dagli itinerari controllati dai bizantini. Quando successivamente ai Longobardi subentrarono i Franchi, il percorso venne ampliato e consolidato in
direzione della Francia e in direzione di Roma. In quel periodo si intensificarono i traffici in direzione nord-sud, ed ebbero un grande impulso i
pellegrinaggi verso i luoghi sacri. La Via Francigena non è una strada ma
un sistema viario con varie alternative che trovano unitarietà ufficiale
nel 1994 quando il Consiglio d’Europa riconosce la Via Francigena come
“Itinerario Culturale Europeo”, riferendosi al diario di viaggio di Sigerico,
arcivescovo di Canterbury che nel 990 d.C, di ritorno da Roma, annota
minuziosamente le 79 tappe del suo cammino verso Canterbury. Quattro
tappe dell’intero percorso ufficiale si trovano in Val d’Orcia e permettono
di ammirare tutte le caratteristiche di questo straordinario territorio.
PROGRAMMA
1 agosto ore 21.15
Radicofani Piazza S. Pietro Steelwind | quartetto di saxofoni
con Riviera Lazeri | violoncello
in “Concertmovie”
un viaggio musicale attraverso il cinema e le immagini
5 agosto ore 21.30
Torrenieri stazione
Dario Cecchini Quintett | Jazzasonic
6 agosto ore 21.30
Castiglione d’Orcia Piazza il Vecchietta
Trio Hora Zero | Il cinema in musica
9 agosto ore 21.30
Pienza Terrazza del Conservatorio
Stefano Benni | voce Riviera Lazeri | violoncello in “L’uomo dei quadri”
14 agosto ore 21.30
San Quirico d’Orcia Piazza Chigi Duo Hasa-Mazzotta | voce e violoncello
“Ura” Musica dei Balcani | Carpazi | sud Italia
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito
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