N. 8 Aprile 2012 - Club del Beccaccino

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N. 8 Aprile 2012 - Club del Beccaccino
Il Gazzettino del Beccaccino
Organo di stampa ufficiale del “Club del Beccaccino”
N° 8 - aprile 2012
In questo numero:
Editoriale
Beccaccini nel bosco?
Tu chiamale se vuoi … emozioni
Prove su beccaccini in Sardegna
La profilassi diretta
Cani e gare cinofile
Libri e … caccia: la curiosità
La ricetta: beccaccini in sfoglia
Dr. Carlo Gastaldi
Dr. Carlo Gastaldi
Sig. Matteo Tacchini
Sig. Sergio Burigo
Dr. Carlo Gastaldi
Sig. Sergio Burigo
Dr. Gipo Siletti
Dr.ssa Andrea Brambilla
www.clubdelbeccaccino.it
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Editoriale
Carlo Gastaldi
Si avvicina la scadenza del mandato di questo Consiglio Direttivo del Club del Beccaccino.
Mi piace, comunque, in questa sede ripercorrere quanto fatto da questo Consiglio che,
criticabile come chiunque faccia, ha di sicuro fatto, o almeno impostato, attività interessanti
per il Club e per i beccaccinisti italiani.
In primo luogo: questo Gazzettino! Grazie all'impegno di molti, soprattutto della Dr.ssa
Brambilla, abbiamo dato vita a un organo di informazione ufficiale del Club che mi pare
crescere di numero in numero sia per i contenuti sia per la parte grafica.
Se sono mancati, a parere di alcuni, argomenti che avrebbero voluto vedere trattati ... la colpa
responsabilità è solo loro! Questa doveva essere la casa comune degli iscritti e degli
appassionati che con i loro scritti, anche brevi, potevano sollevare questioni o raccontare
esperienze.
Non abbiamo censurato nulla di quanto pervenuto se non in caso di sterili polemiche o nel caso
in cui erano evidenti gli attacchi alle persone, anche se solo verbali.
Ringrazio gli amici veterinari che gratuitamente ci hanno dato consigli utili al benessere dei
nostri cani e il Dr Siletti che ci ha accompagnato alla scoperta di un mondo affascinante e
complementare a quello della "caccia cacciata": il mondo del collezionismo venatorio che in
qualche modo ci accomuna tutti (non c'è casa di cacciatore senza almeno un quadro o una
stampa di soggetto venatorio).
Mi pare inutile sottolineare il peso degli scritti di Morandi che tutti conosciamo per quel Valente
conoscitore di quanto riguarda i cani ed in particolare i cani da beccaccini.
Non ricordo ma ringrazio tutti coloro che hanno dedicato tempo per preparare gli altri articoli
che hanno reso interessante, a mio parere, il Gazzettino.
Altro capitolo importante è stato l'impegno nel settore di ricerca sul beccaccino in Italia.
Da segnalare come le nostre schede di rilevamento siano state di spunto anche per
Federcaccia che ha iniziato un'attività simile alla nostra.
Una migliore collaborazione forse sarebbe stata utile, la cosa può essere di insegnamento per i
prossimi consigli direttivi.
Naturalmente mi e piaciuta molto la collaborazione con l'istituto di Anatomia Patologica della
facoltà di Veterinaria dell'università di Milano. Purtroppo la Dottoressa Ferrazzi che seguiva i
nostri lavori non lavora più in università e l'attività si e interrotta.
Invito il nostro ex presidente, Dott Marraci, attualmente vice presidente del CIC e, di
conseguenza, uno degli uomini politicamente più importanti nel mondo venatorio, a prendere
in considerazione l'opportunità di istituire una borsa di studio a Milano o Parigi o dove crede
meglio, per studiare le problematiche sanitarie delle popolazioni di uccelli migratori.
Che grande opportunità per il mondo della caccia farsi promotore di iniziative atte alla VERA
conservazione della fauna selvatica, del suo habitat e della salute di tutti noi!
Siamo usciti dai nostri soliti quattro muri e abbiamo partecipato, riscuotendo successo
(traducibile in nuovi associati), alla fiera della caccia di Bereguardo. Esperienza faticosa ma
assolutamente da continuare magari presenziando ad altre manifestazioni (Vicenza? Exa?).
Infine mi piace ricordare l'impegno profuso dal presidente Giorgio Ferrato che ha migliorato il
sito del Club rendendolo piacevolmente fruibile da tutti; altra iniziativa di successo del
presidente è sicuramente la gara sociale a beccaccini cui hanno partecipato in tre anni molti
soci e che vorrei vedere ampliarsi, non come tempi, ma come numero di partecipanti.
Mi fa piacere ricordarvi che il 20 maggio 2012, alle ore 12.30 si terrà c/o ristorante Viscontina,
il tradizionale pranzo sociale dei soci a cui seguirà premiazione per le gare cinofile del 2011/12.
Questo mi sembra il modo migliore per vedere anche quei cani beccaccinisti che non
partecipano al nobile circuito delle prove su beccaccini targate ENCI. Sono convinto che da
questo tipo di gara potrebbero venire fuori ipotetici riproduttori con le caratteristiche che ci
interessano. Che ne dite? Non mi dilungo ulteriormente: grazie! E’ stata una bella esperienza!
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Il Racconto
Beccaccini di bosco ?
D r . Ca rl o Ga st ald i
E storia di poche settimane fa per cui mi stuzzica
l'idea di parlare di comportamenti anomali (?) del
nostro amatissimo Capella gallinago gallinago.
Quando ne ho avuto l'opportunità, ho sempre
ricordato quello che rispose il mio Professore di
Malattie
Infettive
ad
una
domanda
sul
comportamento patogenetico di un batterio: "...
Normalmente da' problemi in questa fase del ciclo
produttivo dell'animale ma a lui nessuno ha mai
detto che deve comportarsi così per cui alla fine fa
quello che riesce a fare in qualsiasi momento del
ciclo".
Parlava di un batterio, figuriamoci se, a maggior
ragione, un uccello dotato di maggiore intelligenza
non fa quello che gli risulta più favorevole di volta
in volta!
Anche se questo vuol dire rompere gli schemi.
Tutti noi abbiamo delle (giuste) convinzioni sulla
biologia del nostro selvatico preferito, nate da
anni di esperienza di caccia al beccaccino.
Possiamo riassumere queste nostre convinzioni
nelle seguenti frasi:
* é un uccello di palude, quindi di pianura
* desidera terreno aperto dove possa vedere da
lontano avvicinarsi qualsiasi pericolo
* ricerca terreno pantanoso dove infilare il suo
becco durante tutta la giornata
* vuole ... (ciascuno aggiunga quello che reputa
più giusto!)
Questi sono i primi pensieri che ci vengono
quando cerchiamo un posto per cacciare la
sgnepa; in un secondo momento andremo a
valutare altre cose, a volte in modo razionale,
spesso in modo istintivo.
Istintivo? Non so, forse parlando di caccia l'istinto
e solo il frutto di un apprendimento inconscio.
Possiamo dire come quello di un buon cane?
Comunque sia, é vero che siamo beccaccinisti ma
per esserlo dobbiamo soprattutto essere cacciatori
e le situazioni climatiche, ambientali ecc a volte ci
allontanano, quando sappiamo che la caccia al
becco nel riso non può essere fruttuosa, dalla
classicità della risaia per affrontare altri terreni
meno classici come gli stocchi di mais o
addirittura cerchiamo altre cacce, in altri ambienti,
alla ricerca, qui in pianura Padana, dell'anatra
all'alba, della beccaccia nel bosco o di altra
selvaggina "vera".
Che direste se dicessi che nelle ultime settimane
ho visto beccaccini di bosco?
Non una sola volta, lo assicuro !
Sono beccaccini che trovi, nemmeno tanto pochi,
mentre cacci beccacce nei boschi. T'aspetti il plapla della Scolopax e senti il gnec del nostro!
A volte si sottraggono alle nostre affettuose
attenzioni solo perché ci stupiscono e rimaniamo
un momento di troppo a guardarli chiedendoci:
"ma cos'è ?"
La fucilata, in queste situazioni, già sarebbe
difficile sul pulito! Immaginatevi come lo diventa
quando alla velocità naturale del becco si
aggiunge il disturbo degli alberi, delle foglie ecc:
come sparare una beccaccia molto più veloce!
Negli stessi giorni, se fai la considerazione che "se
ci sono qui chissà nei posti giusti..." sei destinato
a sprecare energie senza neppure poter sparare
un colpo!
Sono varie uscite che il DottorG ed io andiamo a
cercare l'emozione di una fucilata nei boschi lungo
il Po.
Non andiamo alla ricerca dei fagiani!
Il Po, si sa, per gli uccelli migratori ha una grossa
attrattiva, forse perché e facile orientarsi
seguendone il corso.
Lungo il Po si cacciano le anatre, la beccaccia, i
colombacci si radunano in grossi voli ed,
ultimamente, le mini lepri abitano numerose sulle
sue sponde.
Sono persino comparsi i caprioli ed i cinghiali! I
primi ben vengano ma mi piacerebbe ricacciare i
secondi sull'Appennino da cui sono, sicuramente,
scesi.
Non é caccia ad una sola preda, é una caccia
varia: cacciando con calma spesso si rimedia la
schioppettata ad un selvatico "vero" e, comunque,
anche il solo arrivare alla sponda e guardare
scorrere le acque in una mattina d'inverno, con il
sole "malato" di questa stagione o con la nebbia,
ha un fascino sottile, un po' malinconico che
riempie il cuore delle persone come noi che vivono
la caccia come una situazione spirituale più che
con smania di carniere.
Al mattino presto ci appostiamo sperando nel
germano o nell'alzavola poi prendiamo i cani, non
gli specialisti a becchi ma quelli giovani o inadatti
al becco, e cacciamo nei boschi seguendo qualche
canale che passa fra i pioppeti, ci allarghiamo
sugli argine coperti di rovi ed esploriamo le buche
da cui potrebbe saltare l'alzavola o il germano
Sono boschi che arrivano fin sul bordo del canale
e, si direbbe, un uccello che li sorvola non
dovrebbe riuscire a vedere l'acqua che scorre in
mezzo.
Sul canale, poi, ci sono alti cespugliati che
uniscono le loro fronde coprendo l'acqua.
Ci siamo affezionati a questo posto perché la
prima volta che ci abbiamo cacciato il cane ci ha
fermato una beccaccia che ha fatto di tutto per
meritare la fama di cui gode: ci ha bellamente
fregato per ben due volte e solo alla terza alzata,
grazie ad una intuizione, sia della rimessa sia di
dove mettere la fucilata, del DottorG siamo riusciti
a incarnierarla.
Mentre cercavamo la Scolopax dal canale e partito
un beccaccino: "sarà un caso" ci siamo detti.
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Chissà da dove viene e come mai ha preso una
rimessa così strana!
Siamo tornati e, regolarmente, abbiamo alzato
qualche beccaccino!
Cosa sempre più fuori luogo!
Più strano ancora é che, arrivati ad un sabbione
sul Po, in un posto asciutto, con poche erbe che
crescono sulla sabbia abbiamo iniziato ad alzare
beccaccini: una quindicina di uccelli che ci
partivano fra i piedi, neanche fossero quaglie!
Siamo sportivi e non li abbiamo sparati: si
alzavano e puntavano al fiume!
Noi non avevamo cani dal riporto sicuro dall'acqua
ed era solo uno spreco rischiare di lasciarli
scendere nella corrente senza poterli prendere in
mano.
A queste "anomalie" appena vissute si aggiungono
quelle raccontate da altre persone.
Anni fa il Prof Cattaneo mi raccontava di aver
preso un beccaccino sotto ferma a 2000 metri di
quota, sulle alpi cuneesi mentre cacciava forcelli:
aveva reagito d'istinto al gnec per girarsi
immediatamente in attesa di sparare la seconda
canna al frullo ben più rumoroso del gallo. Il gallo
non c'era ma sono sicuro che porti, lui grande
beccaccinista, un ricordo vivo di quel "frutto fuori
stagione"
Anche un veterinario amico cuneese mi ha
mandato un paio di anni fa la foto di una curiosa
coppiola in alta montagna: beccaccino e coturnice!
Era il primo beccaccino che, cacciatore d'alpe,
sparava nella sua vita.
Un po' stonava, il becco lungo, con le ghette e gli
scarponi ai piedi e con lo sfondo delle cime alpine.
A parte la quota, questi beccaccini si trovavano
all'aperto, sui pascoli dove mille ruscelli
garantiscono la presenza di nutri-mento!
Cosa significano questi incontri?
Vale la pena segnalare queste "anomalie" di
comportamento o di habitat?
Secondo me si: aggiungono conoscenze sulla vita
di quell'affascinante, misterioso, imperscrutabile
grande volatore che è, e rimane, il nostro
beccaccino!
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------L’appassionato
Tu chiamale se vuoi … emozioni
Mat t e o Ta cch in i
Vi è mai capito che qualcuno vi chiedesse che
cos’è la caccia?
Sicuramente, come a me credo di si, soprattutto
nella classica discussione, che tutti noi almeno
una volta nella vita siamo stati costretti, ovvero di
cosa mai ci troviamo di divertente nel praticarla.
Io di divertente, non so cosa ci trovo, forse tutto,
forse … nulla, non so …. ma di emozionante ci
trovo tanto, ma tanto davvero, al tal punto da non
dormirci la notte, in attesa di un’ apertura di fine
settembre dopo mesi di penitenza, o nel faticare a
camminare senza incespicare al suono del beeper
nel bosco, servendo il cane in ferma su Sua
Maestà la Regina, o nell’avere i brividi, mentre
distogli, per paura di essere scorto, gli occhi dal
cielo, sentendo vicinissimo il sibilo delle ali di un
volo di germani che mi cura sul capanno, dopo ore
di freddo e attesa.
In tutto questo di emozionante ci trovo quasi tutto
quello che di emozionante ho mai provato nella
vita. Grazie a Dio, provato tutto sulla mia pelle.
Un emozione sola mi mancava, e non credevo
diventasse la più ossessionante, la più ricercata,
quella di sentire un bacio, sfrecciare da una
stoppia “marcia” davanti alla ferma del mio
Kurzhaar.
A 29 anni, di caccia si sa poco o niente, o meglio
di cose da capire ce ne sono ancora davvero
tante, ma quello che mi ha sempre distinto dagli
altri miei (pochi ahimè) coetanei seguaci di Diana,
è che la a tutti noi giovanissimi, comune smania
dello sparare tanto, mi ha quasi subito
abbandonato.
Mi sono accorto, e non per falsa retorica, che il
come è molto meglio del quanto, e che l’unica
sfida davvero divertente è contro qualcuno più
forte e astuto di te.
Solo così puoi migliorarti e capire davvero quanto
vali.
Domenica
tredici
Novembre
2011
(esattamente alle 10.40) è un giorno che
difficilmente dimenticherò.
Dopo anni di continue giornate sui piccoli principi
dei nostri acquitrini, nella vana speranza di
iniziare ad avere un cane beccaccinista (che
parolona !!!) il morale non era certo dei migliori,
ma la testardaggine mia è tanta, soprattutto
quando inizio a capire che qualcosa frulla di
positivo in quel testone tedesco roano marrone,
che troppo tardi è stato portato a confrontarsi con
questo meraviglioso selvatico. Abbiamo iniziato ad
andare a caccia assieme, a otto mesi lui, a
diciannove anni io e ormai ti conosco caro vecchio
4
testone, ma scusa se ho dubitato di te, quando in frutto delle nostre lunghe camminate, la passione
quella piovigginosa domenica di metà novembre, di cacciatore ti porta fuori mano. Scusami di
al vederti fermo in capezzagna, mentre mi nuovo per i rimbrotti quando sfrulli un beccaccino
avvicinavo a te che tremavi dall’emozione, magari nervoso, e tu invece mi rincuori per quelli
continuavo a dire dentro di me …. non è possibile, da me sprecati. Il primo beccaccino, abbattuto
non è possibile, non è possibile ….
sotto la ferma del mio migliore amico di sempre,
Scusa se quando ti sono partite tre sgneppe lo farò imbalsamare, ad eterno ricordo della mia
davanti al nasone bagnato sono rimasto come prima vera stagione di caccia a beccaccini, una
ipnotizzato al cospetto di una musa, premiando il stagione
davvero
indimenticabile,
con
un
tuo (forse un po’ nostro lasciamelo almeno escalation entusiasmante di incontri, di ferme, di
credere) duro lavoro con una fucilata tanto vana accostate,di batticuore e perché no di bei
quanto rabbiosa.
carnieri!!!
Scusa ancora se ti impreco contro, quando ora
che hai capito che in quelle stoppie fradice c’è il
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cani e gare cinofile
Prove su beccaccini in Sardegna
Se rg io Bu rig o
I beccaccinisti provenienti da tutta Italia, e
quest'anno anche dall'estero, si sono ritrovati a
Oristano per la settimana sarda nel “Memorial
Sergio Lapi” organizzato dal Club del Beccaccino
in collaborazione col Gruppo Cinofilo Oristanese e
rappresentato per l'organizzazione da Burigo e
Morandi.
Dal 3 al 8 gennaio nelle risaie dell'oristanese si
svolgono infatti le prove DOC su beccaccini. Ai
soliti noti come Plati, Morandi, Moroni, Fossati,
Marchetti, Tositti, Defendi, Plebani, Corbetta,
Tarocco ed ai sardi Malta, Cuccu, Capelli si sono
aggiunti, per la prima volta, Del Borghi, Affo,
Mascii e dalla Francia François Meret con quattro
irlandesi e un inglese. Al giudizio di Colombo
Manfroni, Frangini, Petruzzelli e Riva, le sei
giornate di prova sono passate felicemente e
senza intoppi di alcun genere perchè le risaie
erano ben popolate di beccaccini ed il tempo ci ha
riservato un trattamento di riguardo con sole due
giornate ventose e poche piogge. Naturalmente il
merito di tutto ciò oltre che del Padreterno è
anche del Gruppo Cinofilo Oristanese nella
persona del suo presidente Stefania Lapi, di
Sandro Cabras, di Euclidio Cadoni sempre
presente sui terreni di gara e coordinatore
generale delle prove, del Delegato dell'Enci Elio
Grassi a cui vanno i nostri più sentiti
ringraziamenti. I risultati delle prove sono stati
molto buoni con oltre cinquanta qualifiche di cui
due CAC-CACIT, trenta Eccellenti, diciotto MB e
due CQN ripartiti tra i vari concorrenti ad
eccezione del sottoscritto che per pura sfortuna
(sigh!) non ne ha ottenuto nessuno. Un plauso
particolare al nostro socio professionista Marchetti
che tutti gli anni presenta un nutrito numero di
cani, e che anche quest'anno vince il “Memorial
Sergio Lapi” con il setter inglese ROVAL
(proprietario Pansera), che ottiene un CAC-CACIT
e quattro Eccellenti su sei prove disputate. Unica
personale
piccola
soddisfazione
di
questa
trasferta:
“il Roval” è un cane del mio
allevamento. Pochi, ma molto interessanti i
giovani presentati:
Gimmi s.i di Plati che ha
ottenuto ben tre 1° Ecc. - Asia s.i di Marchetti e
Mett s.ir di Tarocco col MB, Demon s.i di Defendi,
Isabella s.i di Malta, Gim s.i di Morandi tutti
giovanissimi e non in classifica, ma dotati di
buona classe e attitudine per questa selvaggina.
Se son fiori ... e questo augurio vale anche per
me visto che i giovani non mi mancano. Un
ringraziamento a tutti i partecipanti e, tempo
permettendo, ci ritroveremo a Novara per le prove
primaverili di marzo ed in quelle autunnali di
Milano, Pavia, Novara e Vercelli per completare il
calendario su beccaccini organizzate dal nostro
Club.
-----------------------------------------------------------------------------L’angolo del veterinario
La profilassi diretta
Dr. Carlo Gastaldi
Veterinario
Nell'ultimo numero di questo nostro Gazzettino,
per mio specifico desiderio, siamo tornati a
parlare di vaccinazioni. Ci definiamo tutti quanti
"cinofili" il che, partendo dall'origine del termine,
significa amici dei cani.
Non credo che un vero "cinofilo" possa avere
esclusivamente una visione utilitaristica del cane
ma, anche fosse, mi sembra logico pensare che
ciascuno di noi desideri che i cuccioli che
nascano nel suo canile e, a maggior ragione, i
cani già adulti che ci vivono, godano di buona
salute in modo da essere utili nel lavoro o, al
peggio, vendibili.
5
La prevenzione delle malattie risulta pertanto un
caposaldo di chiunque allevi o anche solo detenga
con passione dei cani.
La vaccinazione, correttamente studiata ed
eseguita e fondamentale: e una assicurazione
che facciamo ma, come ogni assicurazione, ha le
sue postille scritte in piccolo, o meglio, ignorate
dai più. La vaccinazione ha uno scarso significato
se l'animale vaccinato non e in grado di reagire
in modo ottimale alla stimolazione del vaccino o
se la carica infettante e troppo elevata; il
vaccino, inoltre, difende esclusivamente nei
confronti dei singoli microrganismi contenuti nel
vaccino stesso. La vaccinazione ha il grande
significato di ridurre e a volte azzerare la gravita
di una malattia, ha il significato di ridurre la
carica infettante e quindi di diminuire i rischi
all'interno
di
una
popolazione
ma....non
possiamo chiederle di azzerare il rischio malattia
sempre e in ogni singolo soggetto!
E difficile che un "normale" veterinario che si
occupa di piccoli animali si occupi anche di
gestione del canile: la sua clientela e costituita al
95% e più da soggetti che vivono da soli in
appartamento!
Io mi occupo da anni di animali da reddito, di
"popolazioni" di animali che convivono in spazi
ristretti, ho la presunzione di conoscere
abbastanza bene le dinamiche di queste
situazioni. Da sempre appassionato di cani ho
ragionato a lungo su quali debbano essere i
requisiti per gestire, dal punto di vista della
salute, al meglio il canile. Quello che esprimerò
sono linee guida da adattare con intelligenza alle
singole esigenze!
Dopo questa doverosa premessa mi pare il
momento di affrontare il cuore dell'argomento
che voglio affrontare: non pensate che abbia da
esprimere pensieri assolutamente originali!
Come per quasi tutte le cose importanti si tratta
di concetti "banali" e come tali spesso
sottovalutati.
Le regole principali riguardano tre punti:
# Alimentazione
# La "casa" del cane
# Alcune regole di "management"
# Alimentazione: ciascuno di noi ha trovato
l'alimento ideale per i propri cani! Quando si
parla di un singolo soggetto e probabile che
l'alimentazione tradizionale a base di scarti della
cucina a cui, di volta in volta, aggiungere
qualcosa preparato per lui credo sia ancora la
base. Non sono molti anni che ho abbandonato
questa dieta e resto convinto che se un cane
mangia e digerisce di tutto e più facile portarlo
in giro ed alimentarlo in condizioni di emergenza
(es. Ho dimenticato il mangime a casa e i negozi
sono chiusi); consiglio comunque alcune
attenzioni.
Il cane nasce carnivoro e i grassi sono una fonte
di energia per lui eccezionale! Va da se che non
e sufficiente regalare (per lui e un vero regalo,
una leccornia) al cane solo il grasso della carne!
E necessario dargli anche una parte del rosso!
Bisogna comunque cercare di equilibrare la dieta
dando anche carboidrati (pasta o pane)
possibilmente molto cotti e anche le verdure
sono molto utili sia come stimolo per la motilità
intestinale sia per riempire, nei momenti di
caccia chiusa, lo stomaco del cane e ridurre la
sensazione di fame. Una breve considerazione
sulle ossa. Il professor Pozza dell'istituto di
Clinica Medica di Milano diceva che ci sono due
cose che fanno male al cane e a cui non sa
rinunciare: l'erba e le ossa! Le ossa lunghe di
animali piccoli possono scheggiarsi e bucare
l'esofago o altro, meglio le ossa come il
ginocchio di bovino ma mi e capitato di vedere
blocchi intestinali da accumulo di frammenti
d'osso quindi bisogna comunque stare attenti.
L'alimentazione a base di mangimi del
commercio negli ultimi anni si e sviluppata
tantissimo l'industria fornisce prodotti non solo
comodi ma anche perfettamente equilibrati. In
commercio esistono anche mangimi speciali per
coadiuvare la terapia di problemi metabolici o
supportare fasi fisiologiche specifiche come la
gravidanza, l'allattamento, la crescita del
cucciolo o i problemi della vecchiaia.
Non ho la competenza per differenziare i
mangimi prodotti da diverse aziende: mi limito a
ricordare che il costo di produzione di un
mangime "onesto" si avvicina a 0,80€ al Kg!
Vogliamo accettare che il produttore, fra spese
di distribuzione, eventuali perdite e un onesto
guadagno voglia farsi pagare 1,1-1,2€ al Kg?
Tanto più ci si allontana dal produttore tanto più
il prezzo aumenta!
Cerchiamo di non farci tentare da mangimi che
costano meno di 1€ al Kg!
Come possiamo sperare che siano fatti bene?
Un vecchio adagio dice che siamo quello che
mangiamo!
Non possiamo chiedere ai nostri cani di lavorare
come dovrebbero se non li alimentiamo bene!
# La casa: il canile! Direte voi. Si, parliamo del
canile ma mi piace pensarlo un po' più in
grande. Per me nell'accezione comune del
termine canile sono compresi anche tutti gli
angoli, ricavati in qualche modo, in cui si riesce
ad infilare una "cuccia" e farci stare anche una
pentola in cui rovesciare il cibo ed un catino per
l'acqua.
Il canile deve essere confortevole! Deve avere
una parte al coperto per ripararsi dalla pioggia
ed un cortile dove prendere il sole con una
tettoia per riposare all'ombra nelle calde
giornate estive e un appoggio di legno dove
sdraiarsi lontano dal caldo e dal freddo (secondo
la stagione) del pavimento. L'optional principale
dovrebbe essere quello di essere rivestito di
materiale che non faccia scivolare, che sia
facilmente lavabile e disinfettabile. Anche la
6
cuccia dovrebbe poter essere facilmente apribile
Noi sbattiamo il cane in macchina e, magari, lo
per la pulizia interna e spostabile per pulire a
tiriamo giù di nuovo dopo qualche ora (su quel
fondo anche sotto. I cani dovrebbero avere
riso che richiede il "professionista") e ci
sempre a disposizione acqua fresca in contenitori
lamentiamo se il cane sembra partire svogliato!
senza alghe e mucillagini e le ciotole per la
Quando rientriamo a casa bisognerebbe adottare
pappa dovrebbero essere pulite (lavate con
alcune attenzioni: al cane va tolto, anche con
acqua e sapone) con adeguata frequenza.
una sciacquata, il fango che rimane attaccato! Il
Non credo che, alla lunga, canili con fondo in
fango, come il sale in caso di bagni in mare, ha
terra battuta (che per certi versi sarebbero
caratteristiche igroscopiche che non permettono
l'ideale come comfort) possano garantire quei
una normale asciugatura per cui il cane rimane
requisiti di igiene soprattutto nei confronti dei
umido a lungo.
parassiti (intestinali o cutanee) che vorrei
L'asciugatura con uno straccio o con carta di
vedere.
giornale e sicuramente una buona pratica nei
Sarebbe opportuno che la parte interna del
mesi freddi. Anche se nella cuccia abbiamo
canile, quella destinato alla cuccia ed al riposo,
messo della paglia che aiuta ad asciugare
sia adeguatamente aerata d'estate e chiudibile
dobbiamo cercare di evitare che il nostro cane
con imposte d'inverno: non c'è come uno
rimanga in un ambiente umido: l'umidità
spiffero per danneggiare la salute dei polmoni!
disperde calore e un cane reduce dalla caccia
Anche dei cani!
non dovrebbe dover sprecare energie per
D'estate chiuderei le finestre di questa zona con
scaldarsi;
dovrebbe
invece
pensare
ad
zanzariere per ridurre, se possibile, il numero di
accumulare energie per le caccia dei prossimi
zanzare, e quindi il rischio di filariasi, al
giorni. Bisognerebbe esaminare, d'estate, se sul
massimo. So che le mosche non amano il colore
mantello si vedono zecche o se si trovano
azzurro e questo, da solo, dovrebbe far
forasacchi.
propendere per questo colore. Non so se anche
Dopo una bella caccia in risaia bisognerebbe
zanzare e flebotomi odino l'azzurro ma lo reputo
osservare i piedi dei cani e nel caso si evidenzino
probabile.
abrasioni, graffi e quant'altro disinfettarli e,
D'inverno una buona imbottitura della cuccia con
possibilmente,
usare
anche
prodotti
che
paglia da cambiare con regolarità può innalzare
favoriscano la cicatrizzazione.
molto la temperatura a cui riposano i cani:
Un detto francese recita: "pas de pied, pas de
attenti, però, a non metterli in cuccia bagnati o,
cheval" per i cani da caccia i piedi sono
peggio ancora, coperti di terra che impedisce
importanti quanto e forse più che per i cavalli;
loro di asciugarsi in modo completo.
soprattutto per i nostri da cui, in stagione, ci
# Il management: ho imparato, occupandomi di
aspettiamo che battano risaie due/tre volte alla
problemi negli allevamenti di animali da reddito,
settimana!
che "è l'occhio del padrone a ingrassare il
Non esistono, che io sappia, interventi tali da
cavallo"!
impedire che i polpastrelli dei cani in risaia
Esistono tante, nostre, piccole pigrizie che a
soffrano: fossimo su terreno asciutto direi che
lungo andare possono danneggiare i nostri cani.
un buon allenamento progressivo su terreni duri
Già a inizio '900 Arkwright segnalava l'utilità di
(asfalto o roccia) crea cuscinetti abbastanza duri
coperte simili a quelle che si usano per i cavalli
da superare le sollecitazioni della caccia ma, a
per coprire i cani alla fine del loro impegno in
beccaccini, il tutto e complicato dall'acqua che
campagna. Per anni, con un cane che soffriva di
rammollisce tutto! Avete mai provato a grattare i
artrosi, ho utilizzato miei vecchi maglioni per
duroni sotto i piedi con piede asciutto e con
coprirlo quando lo mettevo in macchina a fine
piede bagnato? Visto qualche differenza?
cacciata: il cane con questa cura aveva superato
Queste mie note vengono dal desiderio di
i grossi problemi di deambulazione che aveva
ricordare concetti che probabilmente ci hanno
prima quando i muscoli si raffreddavano.
insegnato i nostri padri e che magari abbiamo
E uno strumento facile e veloce da usare,
pian piano dimenticato.
soprattutto quando il tempo e freddo e si
Il cane soprattutto in Pianura Padana rimane uno
utilizzano vari cani. Gli atleti, dopo lo sforzo,
dei pochi, veri motivi per continuare a cacciare!
soprattutto se lo devono ripetere (come i
Mi sembra logico trattarli e curarli con la
saltatori in alto) anche in piena estate si
massima cura! Soprattutto se ci regalano
mettono la tuta!
soddisfazioni sul terreno!
----------------------------------------------------------------------------------------------Libera inglesi - 4 batteria Giudice
Oristano 3-8 gennaio 2012
Colombo
FLAY
S.
Ingl.
Cond.
Corbetta.
Sempre
Risultati prove su beccaccini
concentrato. Dimostra di conoscere bene il
mestiere, buon portamento, galoppo basculante.
Sergio Burigo
Appena lanciato si arresta su emanazione di visto
3 gennaio
partire, risolve e poco oltre va ad aggiudicarsi un
7
pregevole punto con sicurezza su due beccaccini.
Corretta. Termina bene con cerca sufficientemente
estesa e sempre a vento. 1° Ecc.
Libera continentali 1 batteria Giudice
Petruzzelli
DERO sp. - Cond. Marchetti. Azione di buon
ritmo e continuità; cerca ben adattata e di
mentalità. Sempre bene in mano, buona la
tipicità di movimento, più su la testa non
guasterebbe. Un
accertamento con spontanea risoluzione, su
bordura ferma dopo involo di frullino, ci
crediamo, servito risolve correttamente su
beccaccino. 1° Ecc.
Giovani inglesi: Nessun classificato
Libera inglesi 2 batteria Giudice Frangini
1) TUONO s.i cond. Plati. Azione autoritaria,
cerca di bel respiro, emanazioni di pasture
fanno registrare alcuni accenni di ferma. A
fine turno fila e ferma, ritocca leggermente,
parte beccaccino. Corretto a distanza a frullo
e sparo. 1° Ecc.
2) ROVAL s.i cond. Marchetti. Azione di giusto
ritmo, un paio di ferme senza risultato ma in
buona espressione. Ferma, risale e risolve
corretto su beccaccini ben indicati. 2° Ecc.
3) LORI s.i cond. Plati. All'inizio del turno
realizza
ferma
su
beccaccino
corretta.
Prosegue con azione energica con diverse
interruzioni dovute ad accenni di ferme
parzialmente giustificate da fatte fresche ed
emanazioni portate da vento sostenuto. 3°
MB
Libera inglesi 3 batteria Giudice Riva
1) ALAN s.i cond. Del Borghi. Parte bene, nel
minuto ferma e partono beccaccini un po'
lontano. Rilanciato dopo un primo passaggio
ferma
in
bella
espressione
coppia
di
beccaccini. Corretto frullo e sparo. Rilanciato
buone aperture, si porta a buon vento e
ferma in bella espressione e con sicurezza
beccaccini, corretto. Galoppo morbido e
fluido. 1° ecc.
2) CANNELLE s.ir cond. Meret. Buona la
partenza,
ferma
e
riparte.
Rilanciata
sull'estrema destra ferma beccaccini che
s'involano a distanza. Rilanciata una ferma
senza esito. In cambio di terreno ferma in
bella espressione ed a buona distanza
beccaccino ben indicato. Corretto frullo e
sparo buono il galoppo. 2° ecc.
3) CUP s.ir cond. Meret. Nel minuto ferma
beccaccini che allo sparo insegue. Recuperato
al limite. Rilanciato svolge una prestazione
non entusiasmante con qualche fase di
dettaglio. 3° MB
4 gennaio
Libera continentali - 1 batteria Giudice
Colombo Nessun classificato
Giovani inglesi Nessun classificato
Libera inglesi - 2 batteria Giudice Riva
1) Vai nel Vento CENERI s.i cond. Marchetti.
Subito dopo il minuto ferma e conclude su
beccaccini. Rilanciato ferma e dopo breve
guidata conclude correttamente e con buona
espressione su altri beccaccini. Rilanciato una
ferma senza esito. Termina con buon ritmo
anche se la cerca potrebbe avere più
profondità. 1° Ecc.
2) LORI
s.i
cond.
Plati.
Parte
molto
concentrata, subito dopo il minuto ferma in
bella espressione beccaccini. Rilanciata la
cerca pecca di metodo. Due accenni di ferma
prontamente risolti. Va in profondità, ferma
emanazioni, ferma di nuovo e sulla destra
parte beccaccino. 2° Ecc.
3) ROVAL s.i cond. Marchetti. Parte bene,
buon ritmo che mantiene per tutta la durata
del turno. Il metodo di cerca non sempre
adattato al terreno pur mantenendosi sempre
a buon vento. Ferma e risolve su frullino.
Rilanciato avverte, ferma e al sopraggiungere
del
conduttore
guida
e
conclude
su
beccaccino leggermente a lato. Corretto al
frullo e sparo. Buon fondo. 3° Ecc.
4) PABLO s.i cond. Marchetti.
Parte in
sourplace, risolve emanazione poi riprende
l'azione, entra in risaia scompare alla vista e
viene trovato in ferma. Parte beccaccino
leggermente sulla destra del cane. Rilanciato
svolge buon lavoro ma evidenzia un galoppo
con poca tipicità MB
Libera
inglesi
3
batteria
Giudice
Petruzzelli
1) ALPHA s.ir cond. Meret. Determinata
l'azione, continuità ed ottima venaticità cerca
sempre bene sul vento con toccate minuziose
di bordure, una ferma sostenuta senza esito.
Rilanciata (conduttore perfetto) costeggia
bordura e aggancia emanazione che risale
fino a fermare ben eretta beccaccini ben
indicati. Conclude corretta. Bene in mano. 1°
Ecc.
2) CANNELLE s.ir cond. Meret. Concentrato,
subito
su
emanazione
che
risolve
su
beccaccini visti volare prima dello sgancio.
Continua con azione impegnata e continua,
cerca di fantasia con qualche licenza sempre
bene sul vento. Movimento e portamento
accettabile, sul finire affronta acquitrino arato
con determinazione, dopo lunga accostata
realizza volo beccaccini. 2° Ecc.
3) AFGHANNE s.i cond. Meret. Nel minuto non
approfitta di beccaccino, fatto proseguire
sufficiente l'azione per impegno e continuità
Cerca di buona mentalità movimento e
portamento accettabili, sul finire ferma con
buona indicazione e risolve corretto. 3° MB
Libera inglesi 4 batteria Giudice Frangini
nessun classificato
5 gennaio
Libera inglesi - 3 batteria Giudice
Colombo
8
1) ACHILLE S.Ingl. Cond. Morandi. Volonted
esperienza. Esplora bene la risaia. Ferma in stile
ed espressione due beccaccini, il primo parte un
po spostato sulla destra, l'altro sulla sinistra
abbastanza bene indicato. Corretto. Una ferma
senza esito, chiude bene il turno, ma con un
rientro non giustificato. 1° Ecc.
2) AFGHANNE S.Ingl. Cond. Meret. Galoppo
potente, non molto radente, azione e cerca ben
determinate. Ferma corretta due beccaccini che si
levano al margine destro della risaia. Due ferme
senza esito. 2? M.B.
Libera inglesi 2 batteria Giudice Petruzzelli
1) ROVAL s.i cond. Marchetti. Soggetto di buona
qualità, buon galoppo per radenza e portamento.
Tipici atteggiamenti, azione sempre impegnata ed
accorta, cerca adattata e con cura del vento,
fantasia, ottima ferma per indicazione e
risoluzione. Rilanciato sempre bene in mano e in
tensione. 1° Ecc. CAC
2) LORI s.i cond. Plati. Subito concentrata, allo
sgancio ferma e risolve corretto su volo di
beccaccini, riparte e si ripete sempre corretta su
isolato. Fatto legare ed attraversare strada,
risganciata dopo lungo lacet a destra riblocca e
risolve corretta altri due beccaccini. Azione e cerca
di buona nota, il movimento anche se radente e
rapido in risalita strappa. 2° Ecc.
3) Vai nel Vento CENERI s.i cond. Marchetti.
Azione impegnata, subito in ferma risolve con
leggero calo di tensione nell'indicazione, corretta
frullo e sparo. Rilanciata in terreno con numerose
presenze di beccaccini altre due ferme, corrette le
conclusioni. La cerca rimane poco estrosa con
movimento accettabile. 3? Ecc.
4) FLO-FLO pt cond. Mascii. Risente della
conduzione, si impegna bene nell'azione, cerca
sufficientemente sul vento, ferma, corretto al
frullo due passi allo sparo. Rilanciata termina con
tensione. MB
Libera inglesi 4 batteria Giudice Riva
1) FLAY s.i cond. Corbetta. Parte in sordina, poi si
distende ed a buon vento supera argine e ferma in
bella espressione beccaccino involatosi un po' a
destra. Rilanciata due rientri sulla destra
ingiustificati. Termina con un arresto senza esito.
1° MB
Libera
continentali
1
batteria
Giudice
Frangini nessun classificato
Giovani inglesi
1) GIMMI s.i cond. Plati. Promettente, avido e
deciso, movimento in tipo. Un punto valido e
corretto. Riprende con azione continua, prende
terreno e ferma, non risolve. L'esuberanza
giovanile fa ritardare un po’ la legata. Poco male.
1° Ecc.
6 gennaio
Libera continentali 1 batteria Giudice
Colombo
1) PIETRA DI CASCINA
CROCE Br.It. Cond.
Fossati. Tipico trotto con eccellente portamento di
testa, bella espressione nel forte vento di
maestrale. Sempre molto concentrata con azione
non particolarmente brillante. Una ferma senza
esito. Termina con eccellente punto su due
beccaccini
preso
a
distanza
e
concluso
correttamente dopo una sicura accostata. 1° Ecc.
Giovani inglesi
1) REI S.Irl. Cond. Tarocco. Discreto galoppo e
portamento. S'impegna con una cerca sufficiente
per metodo e ampiezza. Giustificato da forte
vento e da un grosso branco di piccioni che lo
distrae lascia un beccaccino. In altra risaia che
esplora compiutamente, conclude con una ferma
espressiva e corretto su un beccaccino che si leva
un p’ a lato. 3° M.B.
2) GIMMI S.Ingl. Cond. Plati. Appena lanciato
ferma in stile ed espressione con breve accostata
un beccaccino. Corretto a frullo e sparo. Esplora
vasto terreno con avidità, iniziativa rallentando in
stile quando entra nelle zone più promettenti. 1°
Ecc.
3) ASIA S.Ingl. Cond. Marchetti. Buon movimento,
azione brillante. Dimostra molta predisposizione a
fermare in terreno ricco di emanazioni
che
affronta prudente. Si disunisce un attimo su un
beccaccino che si leva a lato, riprende emanazione
su branchetto che ferma e rincorre brevemente.
Sciolta in altra risaia la affronta con disinvoltura e
cerca di sufficiente metodo. 2° M.B.
Libera inglesi 2 batteria Giudice Frangini
1) TUONO s.i cond. Plati. Esplora risaia con cerca
di belle dimensioni e giusta cura del vento,inizia il
lavoro in altra risaia, cambia passo, un paio di
ferme senza esito con filata, una ferma su frullino.
Ancora in ferma espressivo, parte frullino a lato e
beccaccino indicato, corretto. 1° Ecc.
2) CANNELLE s.ir cond. Meret. Buona partenza
con vento forte, un paio di ferma senza risultato.
Un buon punto su beccaccino, finisce bene. 2°
Ecc.
3) ALPHA s.ir cond. Meret. Garrese poco elevato
incide responsabilmente sulla qualità. Il galoppo, il
forte vento giustifica parzialmente qualche ferma
senza esito.
Un buon punto su beccaccini in
chiusura. 3° MB
4) OSIO s.i cond. Plebani. Ferma bene e insegue
beccaccino dopo una prova di volontà e buona
iniziativa. Buona l'espressione e l'atteggiamento in
ferma. CQN
Libera inglesi 3 batteria Giudice Riva
1) Parte bene, cerca ben adattata al terreno da
esplorare. A bordo di argine avverte, fila e ferma
beccaccino in bella espressione. Rilanciato si
mette a buon vento, risale argine e ferma
gruppetto di beccaccini che s'involano a giusta
distanza. Corretto allo sparo. Termina con buona
ritmo evidenziando fluidità di movimento e buon
portamento. 1? Ecc.
2) FLO-FLO pt cond. Masci. Azione di buon ritmo,
la cerca non sempre svolta sul vento con alcuni
rientri non giustificati. Ferma un p’o flessa,
ritocca, riblocca e parte beccaccino, corretta frullo
9
e sparo. Rilanciata termina ancora con buon
ritmo. 2° MB
Libera inglesi 4 batteria Giudice Petruzzelli
1) JACK s.i cond. Corbetta. Si fa apprezzare per
l'avidità e la passione; a cavallo del minuto
avverte e ferma, risolve beccaccino non bene
indicato. Rilanciato, bene in mano, dimostra di
conoscere la prova specialistica, due accertamenti
prontamente risolti, poi entra in risaia e avverte,
fila, ferma e risolve corretto su beccaccino.
1°
Ecc.
7 gennaio
Libera inglesi 3 batteria Giudice Colombo
1) ROVAL S.Ingl. Cond. Marchetti. Galoppo in tipo,
impegno e concentrazione, in assenza di vento
denota esperienza nell'esplorazione del terreno.
Ferma in stile, guida, oltrepassa un argine e
conclude corretto su un beccaccino bene indicato
e parecchio distante. Termina con una ferma
senza esito. 1° ecc.
2) ASIA S.Ingl. Cond. Marchetti. Un filo di nevrite,
portamento di testa un po’ basso ne condizionano
il movimento. In terreno molto ricco di beccaccini
si disimpegna abbastanza bene e riesce a
fermarne uno utilmente rimanendo corretta a
frullo e sparo. 3° M.B.
Libera continentali 1 batteria Giudice
Petruzzelli
nessun classificato
Giovani inglesi
nessun classificato
Libera inglesi 2 batteria Giudice Riva
1) DARLING s.ir cond. Meret. Parte bene,
cerca ampia bene sul vento con azione di
buon ritmo. Esplora con buon metodo risaia
ampia e sempre a buon vento. Rimonta
emanazione in bello stile, supera argine e
ferma, all'avvicinarsi del conduttore e giuria
s'involano uno dopo l'altro due beccaccini ben
indicati, corretto frullo e sparo. Rilanciato
conferma metodo ed ottimo fondo. Pronto al
legare. 1° Ecc. CAC-CACIT
2) TITO s.i cond. Moroni. Parte un po’
trattenuto, ferma su calda di beccaccino.
Rilanciato a bordo argine ferma in buona
espressione beccaccino leggermente sulla
sinistra, corretto frullo e sparo. Rilanciato
svolge discreto lavoro. 2° MB
Libera inglesi 4 batteria Giudice Frangini
1) CRONO
s.i
cond.
Defendi.
Azione
cominciata bene, discerne pasture, riparte e
dopo qualche tempo avverte, ferma indicando
preciso beccaccino leggero, corretto. Affronta
con azione decisa risaia che esplora con cerca
un po’ profonda, all'ordine di legare indica
zona adiacente dalla quale volano beccaccini.
1° Ecc.
2) JACK s.i cond. Corbetta. Il terreno
assegnato in parte estremamente difficile.
Ferma, guida rompe e riprende l'azione, dalla
direzione precedente-mente indicata, al limite
dell'utilizzo
parte
beccaccino.
Rilanciato
ferma sull'argine, guida a lungo su terreno
difficile e conclude indicando beccaccino
leggero. 2° Ecc.
3)FLAY s.i cond. Corbetta. Intraprendente e
decisa cerca di ampio respiro in qualche
frangente un po' azzardata. Ferma, guida
sciolta,
parte
beccaccino
indicato
a
sufficienza. Nella zona della ferma precedente
frulla beccaccino non imputabile perché sul
lato opposto. 3° Ecc.
4) TANO s.i cond. Tarocco. Soggetto di
volontà poco metodo pur abbastanza relativo,
a fine turno ferma gruppo di beccaccini, il
cane non rimane corretto e fa volare altri
uccelli. CQN
8 gennaio
Libera continentali 1 batteria Giudice
Frangini
1) MARA sp cond. Marchetti. Il vento non
aiuta, ma la cerca e l'azione potrebbero
essere brillanti. Vari beccaccini leggeri si
levano fuori portata, a fine turno una ferma
valida. 1° MB
Libera inglesi
1) ROVAL s.i cond. Marchetti. Conosce il
mestiere, il vento non in direzione ottimale
ma
viene
gestito
correttamente.
Un
beccaccino superato nel terreno dello sgancio
iniziale. Ferma, guida sciolto e indica
beccaccino con precisione e a giusta distanza.
1° Ecc.
Libera inglesi 2 batteria Giudice Colombo
1) GIMMI S.Ingl. Cond. Plati. Ottimo inizio, subito
concentrato con buon movimento ed eccellente
portamento di testa. Avverte, ferma, riprende,
riferma in stile e conclude corretto su beccaccino
che parte a buona distanza. Rilanciato indica e
risolve abbastanza sollecito pasture. Prosegue con
cerca ampia, ottimo impegno, due rientri
ingiustificati. 1° ecc.
Libera inglesi 3 battera Giudice Petruzzelli
1) ASIA s.i cond. Defendi. Prima dello sgancio
vediamo partire beccaccini,fatta partire dopo aver
superato la risaia, con attenzione risolve con
ottimo discernimento emanazione e ferma con
buona indicazione e stile isolato sul quale rimane
corretta al frullo e sparo. Rilanciata, buona per
continuità l'azione e la cerca. Apprezzabile il
collegamento, bene in mano. 1° Ecc.
2) AL s.i cond. Moroni. Buona la concentrazione,
azione di buon impegno. In risaia mossa avverte,
risolve prosegue e riaggancia emanazione
bloccando leggermente scattato beccaccini che si
evidenziano nella giusta direzione, corretto.
Rilanciato termina bene in mano. 2° Ecc.
3) CRONO s.i cond. Defendi. Parte con alcune fasi
di sospetto, si riprende ed espleta buona azione,
sul minuto non approfitta a buon vento di
beccaccino. Rilanciato meglio sul terreno per
continuità d'azione, un lungo accertamento risolto,
continua, ferma leggermente scattata, risale,
blocca con buona espressione, due passi allo
sparo. 3° MB
10
Libera inglesi 4 batteria Giudice Riva
1) FLAY s.i cond. Corbetta. Nel minuto avverte e
mette in volo beccaccino. Rilanciato impegna
grande risaia ferma e conclude su beccaccino
levatosi lontano, corretto. Rilanciato ferma e guida
senza esito. Azione e cerca nella nota. 1° MB
-------------------------------------------------------------------------------------------------Collocare in un tegame i cucchiai di olio di oliva
La ricetta
e le olive nere tritate.
Fare dorare leggermente quindi aggiungere i
Beccaccini in
beccaccini.
sfoglia
Farli colorire e versarvi mezzo bicchiere di
vino bianco secco da lasciare evaporare
lentamente.
A n d r e a B ra mb il la
A mezza cottura togliere i beccaccini dal
tegame e avvolgerli nella pasta sfoglia.
* dose per 4 persone
Bagnare la sfoglia con qualche cucchiaio di
Ingredienti: 8 beccaccini, burro, 3 cucchiai olio di intingolo e riporre al forno a 180°C per 20
oliva, 10 olive nere tritate, sale, 1 bicchiere vino minuti.
Servire caldo.
bianco, pasta sfoglia.
Buon Appetito!
Dopo aver ripulito i beccaccini, lavarli
asciugarli e spolparli.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------La curiosità
della lettura, anche tra i seguaci di Nembrod,
è sensibilmente aumentato.
Libri e … caccia
D r . Gi p o Sil et t i
Eccoci, finalmente diranno in molti, all’ultimo
pezzo della mia mini serie: i libri. La passione
per la bibliofilia mi accompagna sin da
ragazzo, affascinato dalla carta stampata:
giornali, riviste e libri. Ovviamente questi
ultimi hanno lasciato maggior segno sulla mia
persona al punto che non esiste località dove
mi sia recato in cui fosse presente una
libreria senza che la visitassi. Il libro è, per
me, sinonimo di cultura; ahimè, con il boom
dell’editoria, anche scrittori di nome ma non
di fatto hanno avuto la possibilità di vedere
pubblicate le loro pagine. L’amore per i libri
in generale, è stato, ovviamente, sostituito
dall’amore per i libri a soggetto venatorio in
senso lato. La mia biblioteca è iniziata con
libri di Ornitologia e Letteratura venatoria per
poi ampliarsi a settori specifici quali la
Beccaccia, la Caccia a palla, la Cinegetica
nell’Arte, la Falconeria, etc.
Il prendere in mano un libro è sempre una
piacevole sensazione, leggerlo, come disse il
grande Arturo RENAULT (Rusticus): “Leggere
di caccia è cacciare ancora”. Condivido
totalmente questa affermazione perché, e non
mi riferisco solamente a manuali di Tecnica
venatoria, tante volte ho provato emozioni
profonde nello scorrere uno scritto, emozioni
ripetibili solo sul terreno di Caccia. Anni
addietro il cacciatore medio italiano, e non è
un luogo comune, non amava leggere. Ora,
con l’aumento della scolarizzazione, le cose
sono un po’ cambiate: il numero di amanti
Tra questi si trovano anche i collezionisti di
carta stampata. Ho scritto carta stampata, e
non libri, perché conosco collezionisti sia di
riviste
che,
addirittura,
di
giornali.
Abbandoniamo i giornali e le riviste e
focalizziamo il nostro interesse sui i libri.
Collezionare libri, appunto, è un piacere
sottile, passa dalla possibilità di leggere
opere introvabili alla gioia di possedere, in
alcuni casi, un oggetto di antiquariato.
Esistono, addirittura, due Associazioni che
11
raggruppano collezionisti di libri a tema
venatorio (in ordine alfabetico):
* L’A.C.I.T.T.V.C. Associazione Culturale Italiana
per la Tutela delle Tradizioni Venatorie e per il
Collezionismo
(www.culturavenatoriaecollezionismo.it),
associazione voluta da alcuni collezionisti, tra cui il
nostro Romano PESENTI che ricopre la carica di
Vice Presidente, e che ha tra i suoi scopi stimolare
la crescita culturale dei cacciatori, anche
attraverso la conoscenza di libri e riviste settoriali,
contribuire a diffondere la conoscenza artisticovenatoria-animalier, ricercando e segnalando
all’Associazione autori e neo-autori contemporanei
sia di libri a sfondo venatorio, sia di quadri o altro
materiale artistico venatorio, per poter dare
risalto alle opere prodotte.
* l’A.R.C.A. 113 ECOLOGICO ONLUS Associazione
Nazionale per la Ricerca e Conservazione
Ambientale
(www.museoitinerantecaccia.org),
associazione creata dall’amico Dr. Roberto
BASSO, Direttore del Museo Civico di Storia
Naturale di Jesolo, con sede presso il Museo in
P.zza Giosuè Carducci, 49 - , 30016 JESOLO (VE)
- Tel. 0421.382248 ([email protected]), che
tra i diversi scopi sociali ha anche quello di
trattare la lettura e il collezionismo dei libri, riviste
e quadri sulla fauna, in particolare sull'Ars
Venandi e sulla cultura rurale.
Da questo si evince che in questi ultimi anni,
come sopra citato, c’è stato un aumento dei
cacciatori
alla
ricerca
di
pubblicazioni
riguardanti la Caccia in generale o uno o più
selvatici in particolare. Per quel che ci
riguarda sul Beccaccino e sulla sua Caccia
sono stati scritte migliaia di pagine in diverse
lingue. La prima pubblicazione sul Beccaccino
risale al 1803, l’autore è Amilcare GIUDITTA
e il titolo: “Il cane da Beccaccini”. Dopo
questa sono passati quasi settant’anni prima
di vedere un altro libro, per l’esattezza una
monografia, sul Beccaccino, infatti nel 1870
troviamo “La chasse des bécassines de
marais” di Jean Paul LEFEVRE. Dopo pochi
anni, per l’esattezza nel 1883, di nuovo un
italiano, Cesare GIUSTIZIERI BRINI pubblica
il suo: “La caccia ai beccaccini nelle paludi
Pontine”, seguito, nel 1884, da Sir Adam
MACDERMOT con:”Hunting Sport: Snipe and
Pheasant”, nel 1887, da Leopold ELOUIS
con:”La chasse aux bécassines”, nel 1890 da
Thomas C. ABBOTT con: “Snipe and Snipe
Shooting”, nel 1894 troviamo due autori
Mario ARRIGHI SOLFI e Roger Tory O’SHEA
rispettivamente con: “Il cane da beccaccini” e
“Snipe Shooting in Ireland and Great Britain”,
nel 1897 Giacomo Luigi VALSECCHI pubblica:
“Caccia al beccaccino: cane sì, cane no”, un
anno
più
tardi
Bernard
de
BARREYRE
pubblica: “La bécassine de marais: anatomie,
moeurs, migration, chasse”, si passa poi al
1902 e al 1904 con due pubblicazioni
rispettivamente
di
K.
A.
WOLFF
“Die
bekassine” e di L. H. DE VISME SAW “Snipe
and Woodcock”. Dai primi del 1900 in poi si
sono succeduti un buon numero di autori tra
cui ricordiamo Adelio PONCE DE LEON con il
suo “Il beccaccino” del 1961 di cui conservo
una copia con dedica! Il lavoro da me
effettuato ha avuto vita facilissima grazie al
grandissimo seguace di Diana, oltreché
persona di rara cultura, l’Avv. Antonio
TAURINO di Lecce, che ha svolto delle
ricerche
approfondite
fino
a
pubblicare
addirittura
due
libri
uno
dal
titolo:
“Bibliografia sul BECCACCINO – Narrativa,
Tecnica Venatoria, Ornitologia” (2009), di cui
conservo
una
copia
arricchita
da
una
bellissima dedica, e l’altro: “Bibliografia delle
opere italiane e di altri paesi su LA CACCIA,
LA FALCONERIA E LA CINOLOGIA” Vol. I, II
(primo tomo) e Vol. III (secondo tomo)
(2011) Ed. Remo Sandron. Entrambi i libri
possono
essere
richiesti
direttamente
all’autore (vedi fotografie allegate). Per
quanto riguarda il reperimento dei libri
antichi o vecchi, i metodi da me utilizzati
sono sostanzialmente quattro:
*
Girare
i
mercatini
delle
pulci,
frequentemente si trovano banchi di libri e
all’interno di questi il reparto Caccia è tenuto
in buona considerazione;
* Recarsi alle mostre-scambio di libri, la più
nota e anche la prima nata tra queste è
indubbiamente quella creata dall’amico Dr.
Roberto BASSO presso il Museo Civico di
storia Naturale di Jesolo (vedi sopra);
* Andare a visitare le libreria antiquarie, non
tutte si interessano di Caccia ma in quasi
tutte può capitare un libro sull’argomento ed
è proprio in quelle che trattano altri settori
dove si fanno i migliori affari!
* Navigare su internet alla ricerca di libri
vecchi, esistono diversi siti specializzati
www.abebooks.it,
(www.maremagnum.com,
www.livre-rare-book.com,
www.marelibri.com).
A questo punto non mi resta che auguraVi “In
bocca al Lupo” nella ricerca dei libri e
ricordarVi che la conoscenza di un selvatico,
non è solamente dettata dall’esperienza sul
campo (leggi estenuanti camminate con gli
stivali nel fango), ci distingue dagli
altri
cacciatori e ci aiuta a cacciare meglio e a
saper dare delle risposte intelligenti agli
anticaccia.
Buona lettura!
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