N. 8 Aprile 2012 - Club del Beccaccino
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N. 8 Aprile 2012 - Club del Beccaccino
Il Gazzettino del Beccaccino Organo di stampa ufficiale del “Club del Beccaccino” N° 8 - aprile 2012 In questo numero: Editoriale Beccaccini nel bosco? Tu chiamale se vuoi … emozioni Prove su beccaccini in Sardegna La profilassi diretta Cani e gare cinofile Libri e … caccia: la curiosità La ricetta: beccaccini in sfoglia Dr. Carlo Gastaldi Dr. Carlo Gastaldi Sig. Matteo Tacchini Sig. Sergio Burigo Dr. Carlo Gastaldi Sig. Sergio Burigo Dr. Gipo Siletti Dr.ssa Andrea Brambilla www.clubdelbeccaccino.it 1 Editoriale Carlo Gastaldi Si avvicina la scadenza del mandato di questo Consiglio Direttivo del Club del Beccaccino. Mi piace, comunque, in questa sede ripercorrere quanto fatto da questo Consiglio che, criticabile come chiunque faccia, ha di sicuro fatto, o almeno impostato, attività interessanti per il Club e per i beccaccinisti italiani. In primo luogo: questo Gazzettino! Grazie all'impegno di molti, soprattutto della Dr.ssa Brambilla, abbiamo dato vita a un organo di informazione ufficiale del Club che mi pare crescere di numero in numero sia per i contenuti sia per la parte grafica. Se sono mancati, a parere di alcuni, argomenti che avrebbero voluto vedere trattati ... la colpa responsabilità è solo loro! Questa doveva essere la casa comune degli iscritti e degli appassionati che con i loro scritti, anche brevi, potevano sollevare questioni o raccontare esperienze. Non abbiamo censurato nulla di quanto pervenuto se non in caso di sterili polemiche o nel caso in cui erano evidenti gli attacchi alle persone, anche se solo verbali. Ringrazio gli amici veterinari che gratuitamente ci hanno dato consigli utili al benessere dei nostri cani e il Dr Siletti che ci ha accompagnato alla scoperta di un mondo affascinante e complementare a quello della "caccia cacciata": il mondo del collezionismo venatorio che in qualche modo ci accomuna tutti (non c'è casa di cacciatore senza almeno un quadro o una stampa di soggetto venatorio). Mi pare inutile sottolineare il peso degli scritti di Morandi che tutti conosciamo per quel Valente conoscitore di quanto riguarda i cani ed in particolare i cani da beccaccini. Non ricordo ma ringrazio tutti coloro che hanno dedicato tempo per preparare gli altri articoli che hanno reso interessante, a mio parere, il Gazzettino. Altro capitolo importante è stato l'impegno nel settore di ricerca sul beccaccino in Italia. Da segnalare come le nostre schede di rilevamento siano state di spunto anche per Federcaccia che ha iniziato un'attività simile alla nostra. Una migliore collaborazione forse sarebbe stata utile, la cosa può essere di insegnamento per i prossimi consigli direttivi. Naturalmente mi e piaciuta molto la collaborazione con l'istituto di Anatomia Patologica della facoltà di Veterinaria dell'università di Milano. Purtroppo la Dottoressa Ferrazzi che seguiva i nostri lavori non lavora più in università e l'attività si e interrotta. Invito il nostro ex presidente, Dott Marraci, attualmente vice presidente del CIC e, di conseguenza, uno degli uomini politicamente più importanti nel mondo venatorio, a prendere in considerazione l'opportunità di istituire una borsa di studio a Milano o Parigi o dove crede meglio, per studiare le problematiche sanitarie delle popolazioni di uccelli migratori. Che grande opportunità per il mondo della caccia farsi promotore di iniziative atte alla VERA conservazione della fauna selvatica, del suo habitat e della salute di tutti noi! Siamo usciti dai nostri soliti quattro muri e abbiamo partecipato, riscuotendo successo (traducibile in nuovi associati), alla fiera della caccia di Bereguardo. Esperienza faticosa ma assolutamente da continuare magari presenziando ad altre manifestazioni (Vicenza? Exa?). Infine mi piace ricordare l'impegno profuso dal presidente Giorgio Ferrato che ha migliorato il sito del Club rendendolo piacevolmente fruibile da tutti; altra iniziativa di successo del presidente è sicuramente la gara sociale a beccaccini cui hanno partecipato in tre anni molti soci e che vorrei vedere ampliarsi, non come tempi, ma come numero di partecipanti. Mi fa piacere ricordarvi che il 20 maggio 2012, alle ore 12.30 si terrà c/o ristorante Viscontina, il tradizionale pranzo sociale dei soci a cui seguirà premiazione per le gare cinofile del 2011/12. Questo mi sembra il modo migliore per vedere anche quei cani beccaccinisti che non partecipano al nobile circuito delle prove su beccaccini targate ENCI. Sono convinto che da questo tipo di gara potrebbero venire fuori ipotetici riproduttori con le caratteristiche che ci interessano. Che ne dite? Non mi dilungo ulteriormente: grazie! E’ stata una bella esperienza! 2 Il Racconto Beccaccini di bosco ? D r . Ca rl o Ga st ald i E storia di poche settimane fa per cui mi stuzzica l'idea di parlare di comportamenti anomali (?) del nostro amatissimo Capella gallinago gallinago. Quando ne ho avuto l'opportunità, ho sempre ricordato quello che rispose il mio Professore di Malattie Infettive ad una domanda sul comportamento patogenetico di un batterio: "... Normalmente da' problemi in questa fase del ciclo produttivo dell'animale ma a lui nessuno ha mai detto che deve comportarsi così per cui alla fine fa quello che riesce a fare in qualsiasi momento del ciclo". Parlava di un batterio, figuriamoci se, a maggior ragione, un uccello dotato di maggiore intelligenza non fa quello che gli risulta più favorevole di volta in volta! Anche se questo vuol dire rompere gli schemi. Tutti noi abbiamo delle (giuste) convinzioni sulla biologia del nostro selvatico preferito, nate da anni di esperienza di caccia al beccaccino. Possiamo riassumere queste nostre convinzioni nelle seguenti frasi: * é un uccello di palude, quindi di pianura * desidera terreno aperto dove possa vedere da lontano avvicinarsi qualsiasi pericolo * ricerca terreno pantanoso dove infilare il suo becco durante tutta la giornata * vuole ... (ciascuno aggiunga quello che reputa più giusto!) Questi sono i primi pensieri che ci vengono quando cerchiamo un posto per cacciare la sgnepa; in un secondo momento andremo a valutare altre cose, a volte in modo razionale, spesso in modo istintivo. Istintivo? Non so, forse parlando di caccia l'istinto e solo il frutto di un apprendimento inconscio. Possiamo dire come quello di un buon cane? Comunque sia, é vero che siamo beccaccinisti ma per esserlo dobbiamo soprattutto essere cacciatori e le situazioni climatiche, ambientali ecc a volte ci allontanano, quando sappiamo che la caccia al becco nel riso non può essere fruttuosa, dalla classicità della risaia per affrontare altri terreni meno classici come gli stocchi di mais o addirittura cerchiamo altre cacce, in altri ambienti, alla ricerca, qui in pianura Padana, dell'anatra all'alba, della beccaccia nel bosco o di altra selvaggina "vera". Che direste se dicessi che nelle ultime settimane ho visto beccaccini di bosco? Non una sola volta, lo assicuro ! Sono beccaccini che trovi, nemmeno tanto pochi, mentre cacci beccacce nei boschi. T'aspetti il plapla della Scolopax e senti il gnec del nostro! A volte si sottraggono alle nostre affettuose attenzioni solo perché ci stupiscono e rimaniamo un momento di troppo a guardarli chiedendoci: "ma cos'è ?" La fucilata, in queste situazioni, già sarebbe difficile sul pulito! Immaginatevi come lo diventa quando alla velocità naturale del becco si aggiunge il disturbo degli alberi, delle foglie ecc: come sparare una beccaccia molto più veloce! Negli stessi giorni, se fai la considerazione che "se ci sono qui chissà nei posti giusti..." sei destinato a sprecare energie senza neppure poter sparare un colpo! Sono varie uscite che il DottorG ed io andiamo a cercare l'emozione di una fucilata nei boschi lungo il Po. Non andiamo alla ricerca dei fagiani! Il Po, si sa, per gli uccelli migratori ha una grossa attrattiva, forse perché e facile orientarsi seguendone il corso. Lungo il Po si cacciano le anatre, la beccaccia, i colombacci si radunano in grossi voli ed, ultimamente, le mini lepri abitano numerose sulle sue sponde. Sono persino comparsi i caprioli ed i cinghiali! I primi ben vengano ma mi piacerebbe ricacciare i secondi sull'Appennino da cui sono, sicuramente, scesi. Non é caccia ad una sola preda, é una caccia varia: cacciando con calma spesso si rimedia la schioppettata ad un selvatico "vero" e, comunque, anche il solo arrivare alla sponda e guardare scorrere le acque in una mattina d'inverno, con il sole "malato" di questa stagione o con la nebbia, ha un fascino sottile, un po' malinconico che riempie il cuore delle persone come noi che vivono la caccia come una situazione spirituale più che con smania di carniere. Al mattino presto ci appostiamo sperando nel germano o nell'alzavola poi prendiamo i cani, non gli specialisti a becchi ma quelli giovani o inadatti al becco, e cacciamo nei boschi seguendo qualche canale che passa fra i pioppeti, ci allarghiamo sugli argine coperti di rovi ed esploriamo le buche da cui potrebbe saltare l'alzavola o il germano Sono boschi che arrivano fin sul bordo del canale e, si direbbe, un uccello che li sorvola non dovrebbe riuscire a vedere l'acqua che scorre in mezzo. Sul canale, poi, ci sono alti cespugliati che uniscono le loro fronde coprendo l'acqua. Ci siamo affezionati a questo posto perché la prima volta che ci abbiamo cacciato il cane ci ha fermato una beccaccia che ha fatto di tutto per meritare la fama di cui gode: ci ha bellamente fregato per ben due volte e solo alla terza alzata, grazie ad una intuizione, sia della rimessa sia di dove mettere la fucilata, del DottorG siamo riusciti a incarnierarla. Mentre cercavamo la Scolopax dal canale e partito un beccaccino: "sarà un caso" ci siamo detti. 3 Chissà da dove viene e come mai ha preso una rimessa così strana! Siamo tornati e, regolarmente, abbiamo alzato qualche beccaccino! Cosa sempre più fuori luogo! Più strano ancora é che, arrivati ad un sabbione sul Po, in un posto asciutto, con poche erbe che crescono sulla sabbia abbiamo iniziato ad alzare beccaccini: una quindicina di uccelli che ci partivano fra i piedi, neanche fossero quaglie! Siamo sportivi e non li abbiamo sparati: si alzavano e puntavano al fiume! Noi non avevamo cani dal riporto sicuro dall'acqua ed era solo uno spreco rischiare di lasciarli scendere nella corrente senza poterli prendere in mano. A queste "anomalie" appena vissute si aggiungono quelle raccontate da altre persone. Anni fa il Prof Cattaneo mi raccontava di aver preso un beccaccino sotto ferma a 2000 metri di quota, sulle alpi cuneesi mentre cacciava forcelli: aveva reagito d'istinto al gnec per girarsi immediatamente in attesa di sparare la seconda canna al frullo ben più rumoroso del gallo. Il gallo non c'era ma sono sicuro che porti, lui grande beccaccinista, un ricordo vivo di quel "frutto fuori stagione" Anche un veterinario amico cuneese mi ha mandato un paio di anni fa la foto di una curiosa coppiola in alta montagna: beccaccino e coturnice! Era il primo beccaccino che, cacciatore d'alpe, sparava nella sua vita. Un po' stonava, il becco lungo, con le ghette e gli scarponi ai piedi e con lo sfondo delle cime alpine. A parte la quota, questi beccaccini si trovavano all'aperto, sui pascoli dove mille ruscelli garantiscono la presenza di nutri-mento! Cosa significano questi incontri? Vale la pena segnalare queste "anomalie" di comportamento o di habitat? Secondo me si: aggiungono conoscenze sulla vita di quell'affascinante, misterioso, imperscrutabile grande volatore che è, e rimane, il nostro beccaccino! -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------L’appassionato Tu chiamale se vuoi … emozioni Mat t e o Ta cch in i Vi è mai capito che qualcuno vi chiedesse che cos’è la caccia? Sicuramente, come a me credo di si, soprattutto nella classica discussione, che tutti noi almeno una volta nella vita siamo stati costretti, ovvero di cosa mai ci troviamo di divertente nel praticarla. Io di divertente, non so cosa ci trovo, forse tutto, forse … nulla, non so …. ma di emozionante ci trovo tanto, ma tanto davvero, al tal punto da non dormirci la notte, in attesa di un’ apertura di fine settembre dopo mesi di penitenza, o nel faticare a camminare senza incespicare al suono del beeper nel bosco, servendo il cane in ferma su Sua Maestà la Regina, o nell’avere i brividi, mentre distogli, per paura di essere scorto, gli occhi dal cielo, sentendo vicinissimo il sibilo delle ali di un volo di germani che mi cura sul capanno, dopo ore di freddo e attesa. In tutto questo di emozionante ci trovo quasi tutto quello che di emozionante ho mai provato nella vita. Grazie a Dio, provato tutto sulla mia pelle. Un emozione sola mi mancava, e non credevo diventasse la più ossessionante, la più ricercata, quella di sentire un bacio, sfrecciare da una stoppia “marcia” davanti alla ferma del mio Kurzhaar. A 29 anni, di caccia si sa poco o niente, o meglio di cose da capire ce ne sono ancora davvero tante, ma quello che mi ha sempre distinto dagli altri miei (pochi ahimè) coetanei seguaci di Diana, è che la a tutti noi giovanissimi, comune smania dello sparare tanto, mi ha quasi subito abbandonato. Mi sono accorto, e non per falsa retorica, che il come è molto meglio del quanto, e che l’unica sfida davvero divertente è contro qualcuno più forte e astuto di te. Solo così puoi migliorarti e capire davvero quanto vali. Domenica tredici Novembre 2011 (esattamente alle 10.40) è un giorno che difficilmente dimenticherò. Dopo anni di continue giornate sui piccoli principi dei nostri acquitrini, nella vana speranza di iniziare ad avere un cane beccaccinista (che parolona !!!) il morale non era certo dei migliori, ma la testardaggine mia è tanta, soprattutto quando inizio a capire che qualcosa frulla di positivo in quel testone tedesco roano marrone, che troppo tardi è stato portato a confrontarsi con questo meraviglioso selvatico. Abbiamo iniziato ad andare a caccia assieme, a otto mesi lui, a diciannove anni io e ormai ti conosco caro vecchio 4 testone, ma scusa se ho dubitato di te, quando in frutto delle nostre lunghe camminate, la passione quella piovigginosa domenica di metà novembre, di cacciatore ti porta fuori mano. Scusami di al vederti fermo in capezzagna, mentre mi nuovo per i rimbrotti quando sfrulli un beccaccino avvicinavo a te che tremavi dall’emozione, magari nervoso, e tu invece mi rincuori per quelli continuavo a dire dentro di me …. non è possibile, da me sprecati. Il primo beccaccino, abbattuto non è possibile, non è possibile …. sotto la ferma del mio migliore amico di sempre, Scusa se quando ti sono partite tre sgneppe lo farò imbalsamare, ad eterno ricordo della mia davanti al nasone bagnato sono rimasto come prima vera stagione di caccia a beccaccini, una ipnotizzato al cospetto di una musa, premiando il stagione davvero indimenticabile, con un tuo (forse un po’ nostro lasciamelo almeno escalation entusiasmante di incontri, di ferme, di credere) duro lavoro con una fucilata tanto vana accostate,di batticuore e perché no di bei quanto rabbiosa. carnieri!!! Scusa ancora se ti impreco contro, quando ora che hai capito che in quelle stoppie fradice c’è il ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cani e gare cinofile Prove su beccaccini in Sardegna Se rg io Bu rig o I beccaccinisti provenienti da tutta Italia, e quest'anno anche dall'estero, si sono ritrovati a Oristano per la settimana sarda nel “Memorial Sergio Lapi” organizzato dal Club del Beccaccino in collaborazione col Gruppo Cinofilo Oristanese e rappresentato per l'organizzazione da Burigo e Morandi. Dal 3 al 8 gennaio nelle risaie dell'oristanese si svolgono infatti le prove DOC su beccaccini. Ai soliti noti come Plati, Morandi, Moroni, Fossati, Marchetti, Tositti, Defendi, Plebani, Corbetta, Tarocco ed ai sardi Malta, Cuccu, Capelli si sono aggiunti, per la prima volta, Del Borghi, Affo, Mascii e dalla Francia François Meret con quattro irlandesi e un inglese. Al giudizio di Colombo Manfroni, Frangini, Petruzzelli e Riva, le sei giornate di prova sono passate felicemente e senza intoppi di alcun genere perchè le risaie erano ben popolate di beccaccini ed il tempo ci ha riservato un trattamento di riguardo con sole due giornate ventose e poche piogge. Naturalmente il merito di tutto ciò oltre che del Padreterno è anche del Gruppo Cinofilo Oristanese nella persona del suo presidente Stefania Lapi, di Sandro Cabras, di Euclidio Cadoni sempre presente sui terreni di gara e coordinatore generale delle prove, del Delegato dell'Enci Elio Grassi a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. I risultati delle prove sono stati molto buoni con oltre cinquanta qualifiche di cui due CAC-CACIT, trenta Eccellenti, diciotto MB e due CQN ripartiti tra i vari concorrenti ad eccezione del sottoscritto che per pura sfortuna (sigh!) non ne ha ottenuto nessuno. Un plauso particolare al nostro socio professionista Marchetti che tutti gli anni presenta un nutrito numero di cani, e che anche quest'anno vince il “Memorial Sergio Lapi” con il setter inglese ROVAL (proprietario Pansera), che ottiene un CAC-CACIT e quattro Eccellenti su sei prove disputate. Unica personale piccola soddisfazione di questa trasferta: “il Roval” è un cane del mio allevamento. Pochi, ma molto interessanti i giovani presentati: Gimmi s.i di Plati che ha ottenuto ben tre 1° Ecc. - Asia s.i di Marchetti e Mett s.ir di Tarocco col MB, Demon s.i di Defendi, Isabella s.i di Malta, Gim s.i di Morandi tutti giovanissimi e non in classifica, ma dotati di buona classe e attitudine per questa selvaggina. Se son fiori ... e questo augurio vale anche per me visto che i giovani non mi mancano. Un ringraziamento a tutti i partecipanti e, tempo permettendo, ci ritroveremo a Novara per le prove primaverili di marzo ed in quelle autunnali di Milano, Pavia, Novara e Vercelli per completare il calendario su beccaccini organizzate dal nostro Club. -----------------------------------------------------------------------------L’angolo del veterinario La profilassi diretta Dr. Carlo Gastaldi Veterinario Nell'ultimo numero di questo nostro Gazzettino, per mio specifico desiderio, siamo tornati a parlare di vaccinazioni. Ci definiamo tutti quanti "cinofili" il che, partendo dall'origine del termine, significa amici dei cani. Non credo che un vero "cinofilo" possa avere esclusivamente una visione utilitaristica del cane ma, anche fosse, mi sembra logico pensare che ciascuno di noi desideri che i cuccioli che nascano nel suo canile e, a maggior ragione, i cani già adulti che ci vivono, godano di buona salute in modo da essere utili nel lavoro o, al peggio, vendibili. 5 La prevenzione delle malattie risulta pertanto un caposaldo di chiunque allevi o anche solo detenga con passione dei cani. La vaccinazione, correttamente studiata ed eseguita e fondamentale: e una assicurazione che facciamo ma, come ogni assicurazione, ha le sue postille scritte in piccolo, o meglio, ignorate dai più. La vaccinazione ha uno scarso significato se l'animale vaccinato non e in grado di reagire in modo ottimale alla stimolazione del vaccino o se la carica infettante e troppo elevata; il vaccino, inoltre, difende esclusivamente nei confronti dei singoli microrganismi contenuti nel vaccino stesso. La vaccinazione ha il grande significato di ridurre e a volte azzerare la gravita di una malattia, ha il significato di ridurre la carica infettante e quindi di diminuire i rischi all'interno di una popolazione ma....non possiamo chiederle di azzerare il rischio malattia sempre e in ogni singolo soggetto! E difficile che un "normale" veterinario che si occupa di piccoli animali si occupi anche di gestione del canile: la sua clientela e costituita al 95% e più da soggetti che vivono da soli in appartamento! Io mi occupo da anni di animali da reddito, di "popolazioni" di animali che convivono in spazi ristretti, ho la presunzione di conoscere abbastanza bene le dinamiche di queste situazioni. Da sempre appassionato di cani ho ragionato a lungo su quali debbano essere i requisiti per gestire, dal punto di vista della salute, al meglio il canile. Quello che esprimerò sono linee guida da adattare con intelligenza alle singole esigenze! Dopo questa doverosa premessa mi pare il momento di affrontare il cuore dell'argomento che voglio affrontare: non pensate che abbia da esprimere pensieri assolutamente originali! Come per quasi tutte le cose importanti si tratta di concetti "banali" e come tali spesso sottovalutati. Le regole principali riguardano tre punti: # Alimentazione # La "casa" del cane # Alcune regole di "management" # Alimentazione: ciascuno di noi ha trovato l'alimento ideale per i propri cani! Quando si parla di un singolo soggetto e probabile che l'alimentazione tradizionale a base di scarti della cucina a cui, di volta in volta, aggiungere qualcosa preparato per lui credo sia ancora la base. Non sono molti anni che ho abbandonato questa dieta e resto convinto che se un cane mangia e digerisce di tutto e più facile portarlo in giro ed alimentarlo in condizioni di emergenza (es. Ho dimenticato il mangime a casa e i negozi sono chiusi); consiglio comunque alcune attenzioni. Il cane nasce carnivoro e i grassi sono una fonte di energia per lui eccezionale! Va da se che non e sufficiente regalare (per lui e un vero regalo, una leccornia) al cane solo il grasso della carne! E necessario dargli anche una parte del rosso! Bisogna comunque cercare di equilibrare la dieta dando anche carboidrati (pasta o pane) possibilmente molto cotti e anche le verdure sono molto utili sia come stimolo per la motilità intestinale sia per riempire, nei momenti di caccia chiusa, lo stomaco del cane e ridurre la sensazione di fame. Una breve considerazione sulle ossa. Il professor Pozza dell'istituto di Clinica Medica di Milano diceva che ci sono due cose che fanno male al cane e a cui non sa rinunciare: l'erba e le ossa! Le ossa lunghe di animali piccoli possono scheggiarsi e bucare l'esofago o altro, meglio le ossa come il ginocchio di bovino ma mi e capitato di vedere blocchi intestinali da accumulo di frammenti d'osso quindi bisogna comunque stare attenti. L'alimentazione a base di mangimi del commercio negli ultimi anni si e sviluppata tantissimo l'industria fornisce prodotti non solo comodi ma anche perfettamente equilibrati. In commercio esistono anche mangimi speciali per coadiuvare la terapia di problemi metabolici o supportare fasi fisiologiche specifiche come la gravidanza, l'allattamento, la crescita del cucciolo o i problemi della vecchiaia. Non ho la competenza per differenziare i mangimi prodotti da diverse aziende: mi limito a ricordare che il costo di produzione di un mangime "onesto" si avvicina a 0,80€ al Kg! Vogliamo accettare che il produttore, fra spese di distribuzione, eventuali perdite e un onesto guadagno voglia farsi pagare 1,1-1,2€ al Kg? Tanto più ci si allontana dal produttore tanto più il prezzo aumenta! Cerchiamo di non farci tentare da mangimi che costano meno di 1€ al Kg! Come possiamo sperare che siano fatti bene? Un vecchio adagio dice che siamo quello che mangiamo! Non possiamo chiedere ai nostri cani di lavorare come dovrebbero se non li alimentiamo bene! # La casa: il canile! Direte voi. Si, parliamo del canile ma mi piace pensarlo un po' più in grande. Per me nell'accezione comune del termine canile sono compresi anche tutti gli angoli, ricavati in qualche modo, in cui si riesce ad infilare una "cuccia" e farci stare anche una pentola in cui rovesciare il cibo ed un catino per l'acqua. Il canile deve essere confortevole! Deve avere una parte al coperto per ripararsi dalla pioggia ed un cortile dove prendere il sole con una tettoia per riposare all'ombra nelle calde giornate estive e un appoggio di legno dove sdraiarsi lontano dal caldo e dal freddo (secondo la stagione) del pavimento. L'optional principale dovrebbe essere quello di essere rivestito di materiale che non faccia scivolare, che sia facilmente lavabile e disinfettabile. Anche la 6 cuccia dovrebbe poter essere facilmente apribile Noi sbattiamo il cane in macchina e, magari, lo per la pulizia interna e spostabile per pulire a tiriamo giù di nuovo dopo qualche ora (su quel fondo anche sotto. I cani dovrebbero avere riso che richiede il "professionista") e ci sempre a disposizione acqua fresca in contenitori lamentiamo se il cane sembra partire svogliato! senza alghe e mucillagini e le ciotole per la Quando rientriamo a casa bisognerebbe adottare pappa dovrebbero essere pulite (lavate con alcune attenzioni: al cane va tolto, anche con acqua e sapone) con adeguata frequenza. una sciacquata, il fango che rimane attaccato! Il Non credo che, alla lunga, canili con fondo in fango, come il sale in caso di bagni in mare, ha terra battuta (che per certi versi sarebbero caratteristiche igroscopiche che non permettono l'ideale come comfort) possano garantire quei una normale asciugatura per cui il cane rimane requisiti di igiene soprattutto nei confronti dei umido a lungo. parassiti (intestinali o cutanee) che vorrei L'asciugatura con uno straccio o con carta di vedere. giornale e sicuramente una buona pratica nei Sarebbe opportuno che la parte interna del mesi freddi. Anche se nella cuccia abbiamo canile, quella destinato alla cuccia ed al riposo, messo della paglia che aiuta ad asciugare sia adeguatamente aerata d'estate e chiudibile dobbiamo cercare di evitare che il nostro cane con imposte d'inverno: non c'è come uno rimanga in un ambiente umido: l'umidità spiffero per danneggiare la salute dei polmoni! disperde calore e un cane reduce dalla caccia Anche dei cani! non dovrebbe dover sprecare energie per D'estate chiuderei le finestre di questa zona con scaldarsi; dovrebbe invece pensare ad zanzariere per ridurre, se possibile, il numero di accumulare energie per le caccia dei prossimi zanzare, e quindi il rischio di filariasi, al giorni. Bisognerebbe esaminare, d'estate, se sul massimo. So che le mosche non amano il colore mantello si vedono zecche o se si trovano azzurro e questo, da solo, dovrebbe far forasacchi. propendere per questo colore. Non so se anche Dopo una bella caccia in risaia bisognerebbe zanzare e flebotomi odino l'azzurro ma lo reputo osservare i piedi dei cani e nel caso si evidenzino probabile. abrasioni, graffi e quant'altro disinfettarli e, D'inverno una buona imbottitura della cuccia con possibilmente, usare anche prodotti che paglia da cambiare con regolarità può innalzare favoriscano la cicatrizzazione. molto la temperatura a cui riposano i cani: Un detto francese recita: "pas de pied, pas de attenti, però, a non metterli in cuccia bagnati o, cheval" per i cani da caccia i piedi sono peggio ancora, coperti di terra che impedisce importanti quanto e forse più che per i cavalli; loro di asciugarsi in modo completo. soprattutto per i nostri da cui, in stagione, ci # Il management: ho imparato, occupandomi di aspettiamo che battano risaie due/tre volte alla problemi negli allevamenti di animali da reddito, settimana! che "è l'occhio del padrone a ingrassare il Non esistono, che io sappia, interventi tali da cavallo"! impedire che i polpastrelli dei cani in risaia Esistono tante, nostre, piccole pigrizie che a soffrano: fossimo su terreno asciutto direi che lungo andare possono danneggiare i nostri cani. un buon allenamento progressivo su terreni duri Già a inizio '900 Arkwright segnalava l'utilità di (asfalto o roccia) crea cuscinetti abbastanza duri coperte simili a quelle che si usano per i cavalli da superare le sollecitazioni della caccia ma, a per coprire i cani alla fine del loro impegno in beccaccini, il tutto e complicato dall'acqua che campagna. Per anni, con un cane che soffriva di rammollisce tutto! Avete mai provato a grattare i artrosi, ho utilizzato miei vecchi maglioni per duroni sotto i piedi con piede asciutto e con coprirlo quando lo mettevo in macchina a fine piede bagnato? Visto qualche differenza? cacciata: il cane con questa cura aveva superato Queste mie note vengono dal desiderio di i grossi problemi di deambulazione che aveva ricordare concetti che probabilmente ci hanno prima quando i muscoli si raffreddavano. insegnato i nostri padri e che magari abbiamo E uno strumento facile e veloce da usare, pian piano dimenticato. soprattutto quando il tempo e freddo e si Il cane soprattutto in Pianura Padana rimane uno utilizzano vari cani. Gli atleti, dopo lo sforzo, dei pochi, veri motivi per continuare a cacciare! soprattutto se lo devono ripetere (come i Mi sembra logico trattarli e curarli con la saltatori in alto) anche in piena estate si massima cura! Soprattutto se ci regalano mettono la tuta! soddisfazioni sul terreno! ----------------------------------------------------------------------------------------------Libera inglesi - 4 batteria Giudice Oristano 3-8 gennaio 2012 Colombo FLAY S. Ingl. Cond. Corbetta. Sempre Risultati prove su beccaccini concentrato. Dimostra di conoscere bene il mestiere, buon portamento, galoppo basculante. Sergio Burigo Appena lanciato si arresta su emanazione di visto 3 gennaio partire, risolve e poco oltre va ad aggiudicarsi un 7 pregevole punto con sicurezza su due beccaccini. Corretta. Termina bene con cerca sufficientemente estesa e sempre a vento. 1° Ecc. Libera continentali 1 batteria Giudice Petruzzelli DERO sp. - Cond. Marchetti. Azione di buon ritmo e continuità; cerca ben adattata e di mentalità. Sempre bene in mano, buona la tipicità di movimento, più su la testa non guasterebbe. Un accertamento con spontanea risoluzione, su bordura ferma dopo involo di frullino, ci crediamo, servito risolve correttamente su beccaccino. 1° Ecc. Giovani inglesi: Nessun classificato Libera inglesi 2 batteria Giudice Frangini 1) TUONO s.i cond. Plati. Azione autoritaria, cerca di bel respiro, emanazioni di pasture fanno registrare alcuni accenni di ferma. A fine turno fila e ferma, ritocca leggermente, parte beccaccino. Corretto a distanza a frullo e sparo. 1° Ecc. 2) ROVAL s.i cond. Marchetti. Azione di giusto ritmo, un paio di ferme senza risultato ma in buona espressione. Ferma, risale e risolve corretto su beccaccini ben indicati. 2° Ecc. 3) LORI s.i cond. Plati. All'inizio del turno realizza ferma su beccaccino corretta. Prosegue con azione energica con diverse interruzioni dovute ad accenni di ferme parzialmente giustificate da fatte fresche ed emanazioni portate da vento sostenuto. 3° MB Libera inglesi 3 batteria Giudice Riva 1) ALAN s.i cond. Del Borghi. Parte bene, nel minuto ferma e partono beccaccini un po' lontano. Rilanciato dopo un primo passaggio ferma in bella espressione coppia di beccaccini. Corretto frullo e sparo. Rilanciato buone aperture, si porta a buon vento e ferma in bella espressione e con sicurezza beccaccini, corretto. Galoppo morbido e fluido. 1° ecc. 2) CANNELLE s.ir cond. Meret. Buona la partenza, ferma e riparte. Rilanciata sull'estrema destra ferma beccaccini che s'involano a distanza. Rilanciata una ferma senza esito. In cambio di terreno ferma in bella espressione ed a buona distanza beccaccino ben indicato. Corretto frullo e sparo buono il galoppo. 2° ecc. 3) CUP s.ir cond. Meret. Nel minuto ferma beccaccini che allo sparo insegue. Recuperato al limite. Rilanciato svolge una prestazione non entusiasmante con qualche fase di dettaglio. 3° MB 4 gennaio Libera continentali - 1 batteria Giudice Colombo Nessun classificato Giovani inglesi Nessun classificato Libera inglesi - 2 batteria Giudice Riva 1) Vai nel Vento CENERI s.i cond. Marchetti. Subito dopo il minuto ferma e conclude su beccaccini. Rilanciato ferma e dopo breve guidata conclude correttamente e con buona espressione su altri beccaccini. Rilanciato una ferma senza esito. Termina con buon ritmo anche se la cerca potrebbe avere più profondità. 1° Ecc. 2) LORI s.i cond. Plati. Parte molto concentrata, subito dopo il minuto ferma in bella espressione beccaccini. Rilanciata la cerca pecca di metodo. Due accenni di ferma prontamente risolti. Va in profondità, ferma emanazioni, ferma di nuovo e sulla destra parte beccaccino. 2° Ecc. 3) ROVAL s.i cond. Marchetti. Parte bene, buon ritmo che mantiene per tutta la durata del turno. Il metodo di cerca non sempre adattato al terreno pur mantenendosi sempre a buon vento. Ferma e risolve su frullino. Rilanciato avverte, ferma e al sopraggiungere del conduttore guida e conclude su beccaccino leggermente a lato. Corretto al frullo e sparo. Buon fondo. 3° Ecc. 4) PABLO s.i cond. Marchetti. Parte in sourplace, risolve emanazione poi riprende l'azione, entra in risaia scompare alla vista e viene trovato in ferma. Parte beccaccino leggermente sulla destra del cane. Rilanciato svolge buon lavoro ma evidenzia un galoppo con poca tipicità MB Libera inglesi 3 batteria Giudice Petruzzelli 1) ALPHA s.ir cond. Meret. Determinata l'azione, continuità ed ottima venaticità cerca sempre bene sul vento con toccate minuziose di bordure, una ferma sostenuta senza esito. Rilanciata (conduttore perfetto) costeggia bordura e aggancia emanazione che risale fino a fermare ben eretta beccaccini ben indicati. Conclude corretta. Bene in mano. 1° Ecc. 2) CANNELLE s.ir cond. Meret. Concentrato, subito su emanazione che risolve su beccaccini visti volare prima dello sgancio. Continua con azione impegnata e continua, cerca di fantasia con qualche licenza sempre bene sul vento. Movimento e portamento accettabile, sul finire affronta acquitrino arato con determinazione, dopo lunga accostata realizza volo beccaccini. 2° Ecc. 3) AFGHANNE s.i cond. Meret. Nel minuto non approfitta di beccaccino, fatto proseguire sufficiente l'azione per impegno e continuità Cerca di buona mentalità movimento e portamento accettabili, sul finire ferma con buona indicazione e risolve corretto. 3° MB Libera inglesi 4 batteria Giudice Frangini nessun classificato 5 gennaio Libera inglesi - 3 batteria Giudice Colombo 8 1) ACHILLE S.Ingl. Cond. Morandi. Volonted esperienza. Esplora bene la risaia. Ferma in stile ed espressione due beccaccini, il primo parte un po spostato sulla destra, l'altro sulla sinistra abbastanza bene indicato. Corretto. Una ferma senza esito, chiude bene il turno, ma con un rientro non giustificato. 1° Ecc. 2) AFGHANNE S.Ingl. Cond. Meret. Galoppo potente, non molto radente, azione e cerca ben determinate. Ferma corretta due beccaccini che si levano al margine destro della risaia. Due ferme senza esito. 2? M.B. Libera inglesi 2 batteria Giudice Petruzzelli 1) ROVAL s.i cond. Marchetti. Soggetto di buona qualità, buon galoppo per radenza e portamento. Tipici atteggiamenti, azione sempre impegnata ed accorta, cerca adattata e con cura del vento, fantasia, ottima ferma per indicazione e risoluzione. Rilanciato sempre bene in mano e in tensione. 1° Ecc. CAC 2) LORI s.i cond. Plati. Subito concentrata, allo sgancio ferma e risolve corretto su volo di beccaccini, riparte e si ripete sempre corretta su isolato. Fatto legare ed attraversare strada, risganciata dopo lungo lacet a destra riblocca e risolve corretta altri due beccaccini. Azione e cerca di buona nota, il movimento anche se radente e rapido in risalita strappa. 2° Ecc. 3) Vai nel Vento CENERI s.i cond. Marchetti. Azione impegnata, subito in ferma risolve con leggero calo di tensione nell'indicazione, corretta frullo e sparo. Rilanciata in terreno con numerose presenze di beccaccini altre due ferme, corrette le conclusioni. La cerca rimane poco estrosa con movimento accettabile. 3? Ecc. 4) FLO-FLO pt cond. Mascii. Risente della conduzione, si impegna bene nell'azione, cerca sufficientemente sul vento, ferma, corretto al frullo due passi allo sparo. Rilanciata termina con tensione. MB Libera inglesi 4 batteria Giudice Riva 1) FLAY s.i cond. Corbetta. Parte in sordina, poi si distende ed a buon vento supera argine e ferma in bella espressione beccaccino involatosi un po' a destra. Rilanciata due rientri sulla destra ingiustificati. Termina con un arresto senza esito. 1° MB Libera continentali 1 batteria Giudice Frangini nessun classificato Giovani inglesi 1) GIMMI s.i cond. Plati. Promettente, avido e deciso, movimento in tipo. Un punto valido e corretto. Riprende con azione continua, prende terreno e ferma, non risolve. L'esuberanza giovanile fa ritardare un po’ la legata. Poco male. 1° Ecc. 6 gennaio Libera continentali 1 batteria Giudice Colombo 1) PIETRA DI CASCINA CROCE Br.It. Cond. Fossati. Tipico trotto con eccellente portamento di testa, bella espressione nel forte vento di maestrale. Sempre molto concentrata con azione non particolarmente brillante. Una ferma senza esito. Termina con eccellente punto su due beccaccini preso a distanza e concluso correttamente dopo una sicura accostata. 1° Ecc. Giovani inglesi 1) REI S.Irl. Cond. Tarocco. Discreto galoppo e portamento. S'impegna con una cerca sufficiente per metodo e ampiezza. Giustificato da forte vento e da un grosso branco di piccioni che lo distrae lascia un beccaccino. In altra risaia che esplora compiutamente, conclude con una ferma espressiva e corretto su un beccaccino che si leva un p’ a lato. 3° M.B. 2) GIMMI S.Ingl. Cond. Plati. Appena lanciato ferma in stile ed espressione con breve accostata un beccaccino. Corretto a frullo e sparo. Esplora vasto terreno con avidità, iniziativa rallentando in stile quando entra nelle zone più promettenti. 1° Ecc. 3) ASIA S.Ingl. Cond. Marchetti. Buon movimento, azione brillante. Dimostra molta predisposizione a fermare in terreno ricco di emanazioni che affronta prudente. Si disunisce un attimo su un beccaccino che si leva a lato, riprende emanazione su branchetto che ferma e rincorre brevemente. Sciolta in altra risaia la affronta con disinvoltura e cerca di sufficiente metodo. 2° M.B. Libera inglesi 2 batteria Giudice Frangini 1) TUONO s.i cond. Plati. Esplora risaia con cerca di belle dimensioni e giusta cura del vento,inizia il lavoro in altra risaia, cambia passo, un paio di ferme senza esito con filata, una ferma su frullino. Ancora in ferma espressivo, parte frullino a lato e beccaccino indicato, corretto. 1° Ecc. 2) CANNELLE s.ir cond. Meret. Buona partenza con vento forte, un paio di ferma senza risultato. Un buon punto su beccaccino, finisce bene. 2° Ecc. 3) ALPHA s.ir cond. Meret. Garrese poco elevato incide responsabilmente sulla qualità. Il galoppo, il forte vento giustifica parzialmente qualche ferma senza esito. Un buon punto su beccaccini in chiusura. 3° MB 4) OSIO s.i cond. Plebani. Ferma bene e insegue beccaccino dopo una prova di volontà e buona iniziativa. Buona l'espressione e l'atteggiamento in ferma. CQN Libera inglesi 3 batteria Giudice Riva 1) Parte bene, cerca ben adattata al terreno da esplorare. A bordo di argine avverte, fila e ferma beccaccino in bella espressione. Rilanciato si mette a buon vento, risale argine e ferma gruppetto di beccaccini che s'involano a giusta distanza. Corretto allo sparo. Termina con buona ritmo evidenziando fluidità di movimento e buon portamento. 1? Ecc. 2) FLO-FLO pt cond. Masci. Azione di buon ritmo, la cerca non sempre svolta sul vento con alcuni rientri non giustificati. Ferma un p’o flessa, ritocca, riblocca e parte beccaccino, corretta frullo 9 e sparo. Rilanciata termina ancora con buon ritmo. 2° MB Libera inglesi 4 batteria Giudice Petruzzelli 1) JACK s.i cond. Corbetta. Si fa apprezzare per l'avidità e la passione; a cavallo del minuto avverte e ferma, risolve beccaccino non bene indicato. Rilanciato, bene in mano, dimostra di conoscere la prova specialistica, due accertamenti prontamente risolti, poi entra in risaia e avverte, fila, ferma e risolve corretto su beccaccino. 1° Ecc. 7 gennaio Libera inglesi 3 batteria Giudice Colombo 1) ROVAL S.Ingl. Cond. Marchetti. Galoppo in tipo, impegno e concentrazione, in assenza di vento denota esperienza nell'esplorazione del terreno. Ferma in stile, guida, oltrepassa un argine e conclude corretto su un beccaccino bene indicato e parecchio distante. Termina con una ferma senza esito. 1° ecc. 2) ASIA S.Ingl. Cond. Marchetti. Un filo di nevrite, portamento di testa un po’ basso ne condizionano il movimento. In terreno molto ricco di beccaccini si disimpegna abbastanza bene e riesce a fermarne uno utilmente rimanendo corretta a frullo e sparo. 3° M.B. Libera continentali 1 batteria Giudice Petruzzelli nessun classificato Giovani inglesi nessun classificato Libera inglesi 2 batteria Giudice Riva 1) DARLING s.ir cond. Meret. Parte bene, cerca ampia bene sul vento con azione di buon ritmo. Esplora con buon metodo risaia ampia e sempre a buon vento. Rimonta emanazione in bello stile, supera argine e ferma, all'avvicinarsi del conduttore e giuria s'involano uno dopo l'altro due beccaccini ben indicati, corretto frullo e sparo. Rilanciato conferma metodo ed ottimo fondo. Pronto al legare. 1° Ecc. CAC-CACIT 2) TITO s.i cond. Moroni. Parte un po’ trattenuto, ferma su calda di beccaccino. Rilanciato a bordo argine ferma in buona espressione beccaccino leggermente sulla sinistra, corretto frullo e sparo. Rilanciato svolge discreto lavoro. 2° MB Libera inglesi 4 batteria Giudice Frangini 1) CRONO s.i cond. Defendi. Azione cominciata bene, discerne pasture, riparte e dopo qualche tempo avverte, ferma indicando preciso beccaccino leggero, corretto. Affronta con azione decisa risaia che esplora con cerca un po’ profonda, all'ordine di legare indica zona adiacente dalla quale volano beccaccini. 1° Ecc. 2) JACK s.i cond. Corbetta. Il terreno assegnato in parte estremamente difficile. Ferma, guida rompe e riprende l'azione, dalla direzione precedente-mente indicata, al limite dell'utilizzo parte beccaccino. Rilanciato ferma sull'argine, guida a lungo su terreno difficile e conclude indicando beccaccino leggero. 2° Ecc. 3)FLAY s.i cond. Corbetta. Intraprendente e decisa cerca di ampio respiro in qualche frangente un po' azzardata. Ferma, guida sciolta, parte beccaccino indicato a sufficienza. Nella zona della ferma precedente frulla beccaccino non imputabile perché sul lato opposto. 3° Ecc. 4) TANO s.i cond. Tarocco. Soggetto di volontà poco metodo pur abbastanza relativo, a fine turno ferma gruppo di beccaccini, il cane non rimane corretto e fa volare altri uccelli. CQN 8 gennaio Libera continentali 1 batteria Giudice Frangini 1) MARA sp cond. Marchetti. Il vento non aiuta, ma la cerca e l'azione potrebbero essere brillanti. Vari beccaccini leggeri si levano fuori portata, a fine turno una ferma valida. 1° MB Libera inglesi 1) ROVAL s.i cond. Marchetti. Conosce il mestiere, il vento non in direzione ottimale ma viene gestito correttamente. Un beccaccino superato nel terreno dello sgancio iniziale. Ferma, guida sciolto e indica beccaccino con precisione e a giusta distanza. 1° Ecc. Libera inglesi 2 batteria Giudice Colombo 1) GIMMI S.Ingl. Cond. Plati. Ottimo inizio, subito concentrato con buon movimento ed eccellente portamento di testa. Avverte, ferma, riprende, riferma in stile e conclude corretto su beccaccino che parte a buona distanza. Rilanciato indica e risolve abbastanza sollecito pasture. Prosegue con cerca ampia, ottimo impegno, due rientri ingiustificati. 1° ecc. Libera inglesi 3 battera Giudice Petruzzelli 1) ASIA s.i cond. Defendi. Prima dello sgancio vediamo partire beccaccini,fatta partire dopo aver superato la risaia, con attenzione risolve con ottimo discernimento emanazione e ferma con buona indicazione e stile isolato sul quale rimane corretta al frullo e sparo. Rilanciata, buona per continuità l'azione e la cerca. Apprezzabile il collegamento, bene in mano. 1° Ecc. 2) AL s.i cond. Moroni. Buona la concentrazione, azione di buon impegno. In risaia mossa avverte, risolve prosegue e riaggancia emanazione bloccando leggermente scattato beccaccini che si evidenziano nella giusta direzione, corretto. Rilanciato termina bene in mano. 2° Ecc. 3) CRONO s.i cond. Defendi. Parte con alcune fasi di sospetto, si riprende ed espleta buona azione, sul minuto non approfitta a buon vento di beccaccino. Rilanciato meglio sul terreno per continuità d'azione, un lungo accertamento risolto, continua, ferma leggermente scattata, risale, blocca con buona espressione, due passi allo sparo. 3° MB 10 Libera inglesi 4 batteria Giudice Riva 1) FLAY s.i cond. Corbetta. Nel minuto avverte e mette in volo beccaccino. Rilanciato impegna grande risaia ferma e conclude su beccaccino levatosi lontano, corretto. Rilanciato ferma e guida senza esito. Azione e cerca nella nota. 1° MB -------------------------------------------------------------------------------------------------Collocare in un tegame i cucchiai di olio di oliva La ricetta e le olive nere tritate. Fare dorare leggermente quindi aggiungere i Beccaccini in beccaccini. sfoglia Farli colorire e versarvi mezzo bicchiere di vino bianco secco da lasciare evaporare lentamente. A n d r e a B ra mb il la A mezza cottura togliere i beccaccini dal tegame e avvolgerli nella pasta sfoglia. * dose per 4 persone Bagnare la sfoglia con qualche cucchiaio di Ingredienti: 8 beccaccini, burro, 3 cucchiai olio di intingolo e riporre al forno a 180°C per 20 oliva, 10 olive nere tritate, sale, 1 bicchiere vino minuti. Servire caldo. bianco, pasta sfoglia. Buon Appetito! Dopo aver ripulito i beccaccini, lavarli asciugarli e spolparli. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------La curiosità della lettura, anche tra i seguaci di Nembrod, è sensibilmente aumentato. Libri e … caccia D r . Gi p o Sil et t i Eccoci, finalmente diranno in molti, all’ultimo pezzo della mia mini serie: i libri. La passione per la bibliofilia mi accompagna sin da ragazzo, affascinato dalla carta stampata: giornali, riviste e libri. Ovviamente questi ultimi hanno lasciato maggior segno sulla mia persona al punto che non esiste località dove mi sia recato in cui fosse presente una libreria senza che la visitassi. Il libro è, per me, sinonimo di cultura; ahimè, con il boom dell’editoria, anche scrittori di nome ma non di fatto hanno avuto la possibilità di vedere pubblicate le loro pagine. L’amore per i libri in generale, è stato, ovviamente, sostituito dall’amore per i libri a soggetto venatorio in senso lato. La mia biblioteca è iniziata con libri di Ornitologia e Letteratura venatoria per poi ampliarsi a settori specifici quali la Beccaccia, la Caccia a palla, la Cinegetica nell’Arte, la Falconeria, etc. Il prendere in mano un libro è sempre una piacevole sensazione, leggerlo, come disse il grande Arturo RENAULT (Rusticus): “Leggere di caccia è cacciare ancora”. Condivido totalmente questa affermazione perché, e non mi riferisco solamente a manuali di Tecnica venatoria, tante volte ho provato emozioni profonde nello scorrere uno scritto, emozioni ripetibili solo sul terreno di Caccia. Anni addietro il cacciatore medio italiano, e non è un luogo comune, non amava leggere. Ora, con l’aumento della scolarizzazione, le cose sono un po’ cambiate: il numero di amanti Tra questi si trovano anche i collezionisti di carta stampata. Ho scritto carta stampata, e non libri, perché conosco collezionisti sia di riviste che, addirittura, di giornali. Abbandoniamo i giornali e le riviste e focalizziamo il nostro interesse sui i libri. Collezionare libri, appunto, è un piacere sottile, passa dalla possibilità di leggere opere introvabili alla gioia di possedere, in alcuni casi, un oggetto di antiquariato. Esistono, addirittura, due Associazioni che 11 raggruppano collezionisti di libri a tema venatorio (in ordine alfabetico): * L’A.C.I.T.T.V.C. Associazione Culturale Italiana per la Tutela delle Tradizioni Venatorie e per il Collezionismo (www.culturavenatoriaecollezionismo.it), associazione voluta da alcuni collezionisti, tra cui il nostro Romano PESENTI che ricopre la carica di Vice Presidente, e che ha tra i suoi scopi stimolare la crescita culturale dei cacciatori, anche attraverso la conoscenza di libri e riviste settoriali, contribuire a diffondere la conoscenza artisticovenatoria-animalier, ricercando e segnalando all’Associazione autori e neo-autori contemporanei sia di libri a sfondo venatorio, sia di quadri o altro materiale artistico venatorio, per poter dare risalto alle opere prodotte. * l’A.R.C.A. 113 ECOLOGICO ONLUS Associazione Nazionale per la Ricerca e Conservazione Ambientale (www.museoitinerantecaccia.org), associazione creata dall’amico Dr. Roberto BASSO, Direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo, con sede presso il Museo in P.zza Giosuè Carducci, 49 - , 30016 JESOLO (VE) - Tel. 0421.382248 ([email protected]), che tra i diversi scopi sociali ha anche quello di trattare la lettura e il collezionismo dei libri, riviste e quadri sulla fauna, in particolare sull'Ars Venandi e sulla cultura rurale. Da questo si evince che in questi ultimi anni, come sopra citato, c’è stato un aumento dei cacciatori alla ricerca di pubblicazioni riguardanti la Caccia in generale o uno o più selvatici in particolare. Per quel che ci riguarda sul Beccaccino e sulla sua Caccia sono stati scritte migliaia di pagine in diverse lingue. La prima pubblicazione sul Beccaccino risale al 1803, l’autore è Amilcare GIUDITTA e il titolo: “Il cane da Beccaccini”. Dopo questa sono passati quasi settant’anni prima di vedere un altro libro, per l’esattezza una monografia, sul Beccaccino, infatti nel 1870 troviamo “La chasse des bécassines de marais” di Jean Paul LEFEVRE. Dopo pochi anni, per l’esattezza nel 1883, di nuovo un italiano, Cesare GIUSTIZIERI BRINI pubblica il suo: “La caccia ai beccaccini nelle paludi Pontine”, seguito, nel 1884, da Sir Adam MACDERMOT con:”Hunting Sport: Snipe and Pheasant”, nel 1887, da Leopold ELOUIS con:”La chasse aux bécassines”, nel 1890 da Thomas C. ABBOTT con: “Snipe and Snipe Shooting”, nel 1894 troviamo due autori Mario ARRIGHI SOLFI e Roger Tory O’SHEA rispettivamente con: “Il cane da beccaccini” e “Snipe Shooting in Ireland and Great Britain”, nel 1897 Giacomo Luigi VALSECCHI pubblica: “Caccia al beccaccino: cane sì, cane no”, un anno più tardi Bernard de BARREYRE pubblica: “La bécassine de marais: anatomie, moeurs, migration, chasse”, si passa poi al 1902 e al 1904 con due pubblicazioni rispettivamente di K. A. WOLFF “Die bekassine” e di L. H. DE VISME SAW “Snipe and Woodcock”. Dai primi del 1900 in poi si sono succeduti un buon numero di autori tra cui ricordiamo Adelio PONCE DE LEON con il suo “Il beccaccino” del 1961 di cui conservo una copia con dedica! Il lavoro da me effettuato ha avuto vita facilissima grazie al grandissimo seguace di Diana, oltreché persona di rara cultura, l’Avv. Antonio TAURINO di Lecce, che ha svolto delle ricerche approfondite fino a pubblicare addirittura due libri uno dal titolo: “Bibliografia sul BECCACCINO – Narrativa, Tecnica Venatoria, Ornitologia” (2009), di cui conservo una copia arricchita da una bellissima dedica, e l’altro: “Bibliografia delle opere italiane e di altri paesi su LA CACCIA, LA FALCONERIA E LA CINOLOGIA” Vol. I, II (primo tomo) e Vol. III (secondo tomo) (2011) Ed. Remo Sandron. Entrambi i libri possono essere richiesti direttamente all’autore (vedi fotografie allegate). Per quanto riguarda il reperimento dei libri antichi o vecchi, i metodi da me utilizzati sono sostanzialmente quattro: * Girare i mercatini delle pulci, frequentemente si trovano banchi di libri e all’interno di questi il reparto Caccia è tenuto in buona considerazione; * Recarsi alle mostre-scambio di libri, la più nota e anche la prima nata tra queste è indubbiamente quella creata dall’amico Dr. Roberto BASSO presso il Museo Civico di storia Naturale di Jesolo (vedi sopra); * Andare a visitare le libreria antiquarie, non tutte si interessano di Caccia ma in quasi tutte può capitare un libro sull’argomento ed è proprio in quelle che trattano altri settori dove si fanno i migliori affari! * Navigare su internet alla ricerca di libri vecchi, esistono diversi siti specializzati www.abebooks.it, (www.maremagnum.com, www.livre-rare-book.com, www.marelibri.com). A questo punto non mi resta che auguraVi “In bocca al Lupo” nella ricerca dei libri e ricordarVi che la conoscenza di un selvatico, non è solamente dettata dall’esperienza sul campo (leggi estenuanti camminate con gli stivali nel fango), ci distingue dagli altri cacciatori e ci aiuta a cacciare meglio e a saper dare delle risposte intelligenti agli anticaccia. Buona lettura! 12 13