“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO” Osservatorio

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ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO
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“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO”
Osservatorio Permanente sulle Economie del Sud del Mediterraneo
Agosto - Settembre
ALGERIA
19 agosto:
L'Algeria ha decretato lo stato di massima allerta lungo i confini con Libia e la Tunisia. La
decisione sarebbe legata alla situazione critica in Libia e alla posizione presa dalla Lega
Araba. L'Algeria ribadisce il suo no ad ogni intervento militare in Libia, ma il Governo
sembra scegliere l'opzione di rafforzare la sua presenza militare sui confini in via
preventiva, basandosi su informazioni sul campo che riferiscono dello spostamento delle
truppe regolari libiche dai confini verso la capitale Tripoli.
EGITTO
18 agosto:
Il Presidente Abdel Fattah al-Sisi ha approvato un nuovo pacchetto di severe misure per
contrastare il terrorismo di matrice islamista. Tra i provvedimenti ci sono multe molto
pesanti, anche di decine di migliaia di euro previste per i giornalisti che pubblicano “notizie
o dichiarazione false” su atti terroristici o informazioni che contraddicono le note diffuse
dal Ministero della Difesa e la pena di morte per chi fonda o guida una cellula terrorista. Il
pacchetto, inoltre, definisce il concetto di terrorismo in termini molto ampi, descrivendolo
come “ogni atto che lede l’ordine pubblico con la forza”.
20 agosto:
Tre esplosioni hanno colpito all'alba la sede della Sicurezza nazionale a Shubra El-Khema,
nel governatorato di Qalyubiyya, causando 29 feriti e la morte del procuratore generale
Hisham Barakat La maggior parte dei feriti non è in gravi condizioni.
24 agosto:
Due agenti delle forze della sicurezza egiziana sono rimasti uccisi per l'esplosione di un
ordigno che ha colpito il bus a bordo del quale viaggiavano. L'attentato si è verificato a
Beheira a nord del Cairo nel Delta del Nilo. Nell'esplosione sono rimasti feriti anche 24
poliziotti.
10 settembre:
Le forze armate egiziane, nel corso della maxi operazione condotta nel nord del Sinai,
hanno annunciato che sono stati uccisi 30 terroristi ed arrestati 41 sospetti. L'operazione è
stata condotta ad Arish, Rafah e Sheikh Zuweid. Alcuni elementi della seconda armata
dell'esercito e forze dell'unità antiterrorismo della polizia hanno anche demolito 80
nascondigli dei terroristi e disinnescato 18 cariche esplosive.
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13 settembre:
Otto jihadisti dell'Isis hanno decapitato un egiziano nella regione del deserto occidentale
egiziano e l'hanno crocifisso a un albero, accusandolo di collaborazione con la polizia.
14 settembre:
Le forze di sicurezza egiziane hanno ucciso per errore 12 persone, tra cui alcuni turisti
messicani e loro guide, durante una operazione antiterrorismo. I turisti stavano viaggiando
su quattro fuoristrada entrati nella "zona proibita" del Wahat, nel deserto occidentale.
23 settembre:
I giornalisti di Al Jazeera Mohamed Fahmy e Baher Modammed, entrambi detenuti in
Egitto, hanno ricevuto la grazia del presidente Abdel Fattah al Sisi, insieme ad altri 98
detenuti. I due erano stati condannati a tre anni di reclusione con l'accusa di aver
pubblicato false notizie a sostegno dei Fratelli Musulmani nel 2013.
LIBIA
14 agosto:
I miliziani dell’autoproclamato Stato islamico (Isis) hanno compiuto una strage a Sirte. Il
bilancio dei morti è di almeno 30 persone, tra cui 20 appartenenti solo alla tribù Firjan.
Sirte, caduta nelle mani dell’Isis a giugno è ormai teatro di scontri tra giovani locali alleati
con i salafiti che avevano dichiarato guerra ai uomini del Califfato dopo l’uccisione del loro
leader.
19 agosto:
Il Ministro degli Esteri libico, Mohamed al Dairi, ha richiesto l’intervento militare della Lega
Araba contro l’Isis. Il negoziato tra Tobruk e Tripoli ha avuto esito positivo e seguirà un
intervento anche da parte dell’occidente europeo.
28 agosto:
L’atteso negoziato sulla Libia, che si è riaperto in Marocco, sotto l’egida delle Nazioni
Unite, è stato disertato ancora una volta dalla delegazione del Congresso Nazionale Libico,
il Parlamento che si è installato nella capitale ma non ancora riconosciuto a livello
nazionale.
10 settembre:
Non si ferma la violenza a Sirte, in Libia, dove il numero di morti è salito a oltre 500,
mentre i feriti sono più di 900, secondo le statistiche dell’ AMSI (Associazione dei Medici
Stranieri in Italia).
14 settembre:
Alle porte di Sirte i jihadisti dell'Isis hanno rapito 12 egiziani che volevano rientrare nel loro
Paese. Tra i sequestrati, che lavorano nel settore delle costruzioni, figurano anche alcuni
copti.
19 settembre:
Il comandante delle forze armate libiche, generale Khalifa Haftar, ha annunciato l’avvio di
un’operazione su vasta scala (denominata “Hatf”, dal nome della più potente spada di
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Maometto) contro Isis, Ansar al Sharia e milizie armate asserragliati a Bengasi, nell’est del
Paese.
Inoltre una bambina di 8 anni è rimasta uccisa, e sua sorella di 10 ferita, da un razzo
lanciato sulla zona di El Salmani a Bengasi, nell’est della Libia. Feriti anche altri due civili.
MAROCCO
11 settembre:
Alle recenti elezioni comunali in Marocco quasi 7 mila seggi sono andati alle donne, ma
nonostante questo il Paese è ancora indietro nella classifica della Banca mondiale sulle
discriminazioni femminili in ambito occupazionale. Sulle 173 economie prese in
considerazione, in tutto il globo terrestre, di cui 19 tra Medioriente e Nord d'Africa, il
Marocco figura al 26°posto, tra i peggiori.
TUNISIA
24 agosto:
Una pattuglia di agenti doganali tunisini del passaggio frontaliero con l'Algeria di
Bouchebka, nella regione di Kasserine, è stata vittima dell’attacco di un gruppo terroristico
che ha causato, secondo un primo bilancio, la morte di uno degli agenti e il ferimento di
altri due.
17 agosto:
Unità speciali delle forze di sicurezza tunisine hanno smantellato a Biserta una cellula
terroristica jihadista aderente allo Stato islamico. Il gruppo pianificava attentati a
postazioni delle forze dell'ordine e dell'esercito nel Governatorato di Biserta, a nordovest
della capitale.
11 settembre:
Le forze dell'ordine tunisine di Mjéz El Beb hanno fermato a Beja, ad un centinaio di km ad
ovest della capitale, un estremista islamico appartenente all'organizzazione terroristica
Ansar al Sharia. L'uomo, ricercato dal 2012, è considerato uno dei leader di Ansar al Sharia
nel nord ovest della Tunisia e dovrà scontare due anni di reclusione per aver partecipato
all'attacco del 14 settembre del 2012 contro l'ambasciata degli Stati Uniti a Tunisi.
Fonti: Ansa; Ansamed; Il Sole24Ore; BBC World; Reuters; AlJazeera English, News
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