o Cronologia – Casa Arabe (aggiornamento settimanale

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o Cronologia – Casa Arabe (aggiornamento settimanale
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Cronologia – Casa Arabe (aggiornamento settimanale) (traduzione dallo spagnolo)
3-9 OTTOBRE
SIRIA
3 ottobre. Decine di morti e feriti ad Aleppo, per lo più militari, dopo l'esplosione di tre bombe nella piazza in cui si
trova il quartier generale degli ufficiali del regime. Al-Jazeera, Al-Hayat, BBC, Reuters
4 ottobre. La Turchia bombarda obiettivi militari al confine siriano dopo che il lancio di un missile dal territorio siriano
ha ucciso cinque cittadini turchi. Il governo turco oggi ha chiesto al Parlamento di dare il via libera per un'operazione
militare in Siria. Al-Quds al-Arabi, Al-Sharq al-Awsat, Al-Hayat, BBC, Reuters
5 ottobre. Il primo ministro turco ha dichiarato che Ankara non vuole andare in guerra con Damasco, ma è meglio non
sfidare la pazienza. Il Consiglio di Sicurezza Onu condanna l’attacco del regime siriano e chiede di rispettare l'integrità
territoriale dei suoi vicini. Nel frattempo il veto del Cremlino impedisce al Consiglio di presentare una dichiarazione
congiunta di condanna contro la Siria. Il Parlamento turco dà la sua approvazione per l'esecuzione delle operazioni
militari in Siria. Damasco si scusa ufficialmente e dichiara che vuole indagare sui fatti. Al-Quds al-Arabi, Al-Sharq al-
Awsat, Al-Jazeera
8 ottobre. Il Ministro turco degli Esteri, Daud Oghlo Ahmad al-Faruq propone che sia Sharea, vicepresidente siriano, il
primo ministro di un governo di transizione affinché si ponga fine alla guerra civile. Il Ministro turco ritiene che Sharea
sarebbe una personalità accettata anche dall’opposizione. Al-Sharq al-Awsat, Al-Quds al-Arabi, Al-Jazeera
- La Turchia ha bombardato il confine siriano in risposta al secondo attacco perpetrato dal confine con la Siria in cinque
giorni. Al-Sharq al-Awsat, BBC, Reuters, Gulf Times
9 ottobre. La Turchia invia nuove truppe al villaggio di Akçakale, al confine con la Siria. Al-Quds al-Arabi, Ahram
LIBIA
3 ottobre. Funzionari americani dichiarano che l'assalto al consolato statunitense a Bengasi è stato "l'ultimo di una
lunga lista di attacchi e minacce contro il consolato americano ed altre missioni diplomatiche occidentali" e non è stato,
quindi, una conseguenza delle reazioni scoppiate dopo la trasmissione del video “Innocenza dei musulmani”. Inoltre, la
CIA comunca che ha identificato quattro responsabili dell'attacco al consolato. Al-Quds al-Arabi, Al-Jazeera, Reuters, la
Libia al-Yawm
- Le autorità libiche hanno confermato che una squadra dell'FBI si sta recando a Bengasi per indagare l'attacco al
consolato americano. Al-Jazeera, Al-Hayat
- Violenti scontri tra le truppe governative e le milizie armate a Bani Walid, ex roccaforte del regime di Gheddafi. Herald
Libia, Al-Jazeera
4 ottobre. Il Primo ministro libico Mustafa Abu Shaqur, ha presentato al Parlamento la composizione del nuovo
governo di transizione che guiderà il Paese nel prossimo anno e mezzo. I membri della Alleanza delle Forze Nazionali,
guidati da Mahmoud Jibril, lasciano la stanza per protestare contro la formazione dell'esecutivo, il quale ritengono esser
composto da nomi sconosciuti e di non disporre di un programma nazionale. Inoltre il nuovo esecutivo non conterebbe
con nemmeno 8 Ministeri capeggiati dall’Alleanza di Jibril. Molti parlamentari hanno espresso il loro dissenso e
garantiscono che l'esecutivo non otterrà l'approvazione dalla Camera. Al-Quds al-Arabi, Al-Sharq al-Awsat, Libia Herald
5 ottobre. Un team dell'FBI ispeziona la sede del consolato americano a Bengasi per indagare ed approfondire
l'attentato che ha ucciso quattro persone. Le autorità turche hanno arrestato all’aeroporto “Ataturk” due tunisini
sospettati di essere implicati nell’attacco al consolato. I tunisini erano in possesso di passaporti falsi e sono stati
interrogati dalle autorità. Al-Quds al-Arabi, Al-Jazeera
- I membri del Parlamento libico respingono la composizione del governo proposta dal primo ministro Mustafa Abu
Shaqur, sostenendo che non ha negoziato con la maggioranza e che alcuni dei nomi inclusi sono inaccettabili. Circa un
centinaio di persone sono entarate nel Parlamento per protestare contro la mancanza di personalità della Alleanza delle
Forze Nazionali, il quale si ricorda essere il gruppo politico di maggioranza. Al-Quds al-Arabi, Al-Hayat, BBC, Libia Herald
8 ottobre. Il Parlamento libico respinge il secondo governo proposto dal primo ministro Mustafa Abu Shaqur, composta
da soli dieci Ministeri con portafoglio, e lo costringe a rassegnare le dimissioni. Al-Quds al-Arabi, Al-Hayat, BBC, Herald
Libia, Libia al-Yawm
9 ottobre. Il Parlamento libico appoggia il nuovo governo di transizione guidato da Abdel Rahman al-Kib, dopo aver
respinto i due esecutivi proposti dal primo ministro eletto, Mustafa Abu Shaqur. Al-Quds al-Arabi, Al-Hayat, Al-Jazeera,
Libia al-Yawm
EGITTO
5 ottobre. La commissione d'inchiesta sulla morte dei manifestanti durante la rivoluzione del 25 Gennaio 2011 chiede
un nuovo processo dell'ex presidente Mubarak e ad altri funzionari. Al-Quds al-Arabi, Al-Masri al-Yawm, Ahram
9 ottobre. Il Presidente Muhammad Mursi concede l'amnistia a tutti coloro che sono stati incarcerati dall'inizio della
rivoluzione del 25 gennaio 2011, il che potrebbe significare diverse migliaia di persone. BBC, Reuters
YEMEN
3 ottobre. Il Movimento del Sud, che ha tenuto la sua prima conferenza generale nella città di Aden, ha scelto
all'unanimità Hasan Ahmad Baum come presidente del Consiglio Superiore del Movimento. L'elezione si è svolta in
mezzo a gravi tensioni inter-tribali che hanno portato il presidente Ali Salem al-Bayd e la sua fazione armata a non
partecipare alla riunione e qualificandola come "illegittima". Al-Quds Al-Arabi, Gulf News, Nazione Yemen
7 ottobre. Lo Sheikh Sadeq al-Ahmar, capo della tribù più potente nello Yemen, chiede che tutte le fazioni armate del
paese abbandonino la violenza e s’impegnino in un dialogo politico. Al-Ahmar, che guida la confederazione tribale
“Hashid”, che ha parlò in occasione della riunione dell'alleanza tribale yemenita, ha chiesto agli huthí sciiti del nord, agli
secessionisti del sud ed ai seguaci di al-Qaeda di rinunciare alla violenza e d’integrarsi al processo politico. Gulf News,
Yemen Times, Nation Yemen
BAHREIN
3 ottobre. Scontri tra polizia e manifestanti dopo il funerale di un uomo che è stato incarcerato durante le proteste
pro-democrazia l'anno scorso. Al-Jazeera, Al-Sharq al-Awsat, BBC, Reuters, Gulf News, Kuwait Times
4 ottobre. L'attivista dell'opposizione sciita, Zainab al-Khawaja, viene rilasciato dopo due mesi di carcere. Al-Quds al-
Arabi, Swiss Info
9 ottobre. L’organizzazione per i diritti umani “Human Rights Watch” chiede al re del Bahrein la liberazione dei 9
medici incarcerati durante le proteste pro-democrazia dell'anno scorso, sostenendo che le confessioni sono state
ottenute sotto tortura e che il processo giudiziario non è stato giusto. Al-Quds al-Arabi, The Daily Star
MAROCCO
KUWAIT
3 ottobre. La polizia kuwaitiana ha usato gas lacrimogeni e fumogeni per disperdere una manifestazione a cui hanno
partecipato centinaia di "Bidun" i quali rivendicano la cittadinanzan ed altri diritti. Il "bidun", che costituiscono una
grande percentuale della popolazione in Kuwait (oltre 105.000 su 2.300.000) e che regolarmente protestano dal
febbraio 2011, sono i cosiddetti lavoratori “senza stato”, i quali nonostante le promesse fatte dal governo per decenni,
hanno riconosciuti solamente i diritti fondamentali come l'istruzione e la sanità. Al-Quds Al-Arabi, Al-Jazeera, Gulf News,
Gulf Times, Times Kuwait
4 ottobre. Il governo del Kuwait ha chiesto al-Ahmad al-Sabah Amir Sheikh di varare la possibilità di sciogliere il
Parlamento, nel tentativo di porre fine alla crisi politica nel paese per mesi. Al-Sharq al-Awsat, Al-Quds al-Arabi, Al-
Hayat, Gulf News, Gulf Times
8 ottobre. L'emiro del Kuwait scioglie il Parlamento ed indice nuove elezioni. Queste si terranno nei prossimi 60 giorni,
come previsto dalla Costituzione. Al-Sharq al-Awsat, Al-Hayat, Al-Jazeera, BBC, Gulf News, Gulf Times, Times Kuwait
ARABIA SAUDITA
GIORDANIA
5 ottobre. La Giordania si prepara per la più grande manifestazione dall'inizio della primavera araba. I Fratelli
Musulmani di Giordania guideranno le proteste il Venerdì, dopo la preghiera di mezzogiorno, per richiedere le modifiche
alla costituzione, una concreta lotta alla corruzione ed ampie riforme politico-economiche. Re Abdalllah scioglie il
Parlamento e proclama nuove elezioni. Il Partito d'Azione Islamico (braccio politico dei Fratelli Musulmani) dichiara di
voler boicottare le elezioni a meno che la legge elettorale non venga riformata affinché sia possibile l’elezione del Primo
Ministro attraverso le urne e non già la nomina regia, come prevede l’attuale costituzione. BBC, Al-Hayat, Al-Quds al-
Arabi,
Jordan
Times
6 ottobre. Decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade della capitale giordana, Amman, chiedendo al
regime più riforme politiche e costituzionali. La protesta è stata organizzata dal movimento dei Fratelli Musulmani
giordano e da altri 84 movimenti popolari. Al-Sharq al-Awsat, Al-Quds al-Arabi