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in collaborazione con propone Cina oggi, con l’eredità di ieri da Padre Matteo Ricci, al convivere tra spiritualità e scienza oggi viaggio in aereo dal 4 al 15 dicembre 2013 1. giorno mercoledì 4/12 ROMA – PARTENZA PER PECHINO Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino in tempo utile per la partenza del volo Air China per Pechino alle ore 19.50. Pernottamento a bordo. 2. giorno giovedì 5/12 ARRIVO A PECHINO Arrivo nella capitale cinese alle ore 13.20 e trasferimento in albergo. Disegnata a tavolino 600 anni fa secondo i dettami della geomanzia cinese, la città fu abbellita oltre ogni immaginazione di palazzi, templi, monasteri, giardini dal fascino fiabesco. Ancora all’inizio dello scorso secolo si presentava suddivisa in tre città concentriche, separate fra loro da alte mura: nel centro, la Città Proibita, impenetrabile e misteriosa dimora del “Figlio del Cielo”; attorno, la città tartara, dove risiedeva la nobiltà imperiale; all’esterno, la città cinese, dove vivevano i cittadini. Dopo l’avvento della Repubblica Popolare, Pechino subì un forte sconvolgimento urbanistico che, senza toccare alcuno dei monumenti, ha comunque modificato profondamente l’aspetto della città, rendendola una capitale moderna ed elegante. Pranzo libero. Nel pomeriggio giro panoramico della città e visita all’Osservatorio Astronomico più antico della Cina, contenente le famose sfere armillari portate dai padri gesuiti. Il primo osservatorio di Pechino quello di Kublai Khan, fu una torre astronomica di legno, progettata per essere d’ausilio alle previsioni astrologiche; i Mongoli furono attenti scrutatori del cielo. La costruzione dell’osservatorio attuale iniziò nel 1437 per scopi astronomici, astrologici e di navigazione marittima. A un certo punto i lavori furono diretti dai musulmani e in seguito dai gesuiti. Anticamente i cinesi credevano che la Terra fosse il centro dell’universo, attorno a cui orbitavano le sfere celesti, ma nel XVII secolo arrivarono i gesuiti con gli astrolabi, con la matematica celeste e altri meccanismi e misero le cose in chiaro. Sotto la tutela del Padre Verbiest, il sacerdote gesuita che arrivò in Cina nel 1659 e venne nominato Capo del Comitato dei lavori, i cinesi imparavano a predire con accuratezza le eclissi; il giorno dell’evento i membri del consiglio comparivano, suonando i tamburi per scacciare il drago che stava per ingoiare la luna o il sole (la parola cinese per eclissi è ancora shi, mangiare). L’osservatorio ospita un museo dedicato all’astronomia cinese. Sul tetto sono in mostra i componenti progettati nel 1674 dai gesuiti per ordine dell’imperatore Kangxi. Questi includono un’armilla eclittica, un teodolite, un sestante e un quadrante a forma di drago. Il grande azimuth, invece, fu un regalo di Luigi XIV per l’imperatore. Gli strumenti recano decorazioni fantastiche in stile cinese. I gesuiti incoraggiarono la costruzione di questi strumenti per sostituire le vecchie versioni mongole, in uso da secoli. Cena e pernottamento in albergo. 3. giorno venerdì 6/12 PECHINO Prima colazione e visita della Piazza Tiananmen e della Città Proibita. Piazza Tiananmen o "Piazza della Porta della Pace Celeste", con i suoi 800 metri di lunghezza e 500 metri di larghezza è la piazza più grande del mondo. L’insieme dei palazzi imperiali, cinto da un alto muro rosso cupo e vietato un tempo a chi non faceva parte della corte, era chiamato Città proibita o Città purpurea. Questo nome non deriva dal colore purpureo delle mura ma dal nome che i cinesi davano alla Stella Polare: Mirto Purpureo. Come la Stella Polare era il punto di riferimento di viaggiatori e naviganti, così l'imperatore, figlio del Cielo, era il punto di riferimento del popolo cinese. La Città proibita costituisce il massimo esempio di architettura classica cinese. Ha 9.999 sale e si estende su un'area di circa 5 kmq. Situata nell'antica città tartara, nel cuore dell'attuale città, è protetta da mura alte una dozzina di metri con quattro torri, agli angoli, dai tetti con tegole gialle (il giallo era il colore riservato all'imperatore). Circondato da un fossato, quest'insieme di palazzi ben conservato servì come residenza a 24 imperatori. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita al Palazzo Imperiale d’Estate, dominato dalla collina della longevità e dal lago Kunming. Meraviglioso spettacolo al The Red Theatre con la messa in scena di “The Legend of Kungfu”, o altro spettacolo. Cena e pernottamento in albergo. 4. giorno sabato 7/12 PECHINO Dopo la prima colazione partenza per un’escursione di intera giornata per ammirare la Grande Muraglia. La Grande Muraglia cinese, lunga oltre 6000 chilometri, ha richiesto 300.000 uomini e 100 lunghi anni per la costruzione. Iniziata intorno al 200 a.C. sotto l’imperatore Qin Shihuang ebbe termine con la dinastia Ming. Fu costruita per contenere le invasioni dei barbari e delle popolazioni nomadi del nord e divenne ben presto una delle vie più sicure di comunicazione, protetta di continuo dai soldati. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita alla tomba di padre Matteo Ricci che si trova insieme a quelle di altri missionari arrivati in Cina sotto la dinastia Ming e Qing, ed è situata nel Collegio Amministrativo di Pechino. Matteo Ricci fu sepolto in una terra concessa dall’Imperatore Wali dei Ming, nel lato ovest delle antiche mura della città. Ricci disegnò e fece stampare cinque versioni, via via più dettagliate, del suo famosissimo "mappamondo", capolavoro della cartografia dell'epoca: la prima a Zhaoqing nel 1584 e l'ultima a Pechino nel 1608, richiesta espressamente dall'imperatore Wanli. Molti dei nomi cinesi creati da Ricci per i paesi europei sono in uso ancora oggi. Le mappe, incise su blocchi di legno, potevano essere stampate in molte copie ed ebbero diffusione anche in Corea e Giappone. Ai loro margini, seguendo la tradizione cinese, Ricci aggiungeva disegni e annotazioni per illustrare il sistema tolemaico, il meccanismo delle eclissi di Sole e di Luna, e tavole con le posizioni dei pianeti. In tutte collocava, molto diplomaticamente, la Cina al centro. Incontro con i responsabili di China Committee on Religion and Peace. Cena e pernottamento in albergo. 5. giorno domenica 8/12 PECHINO – ZHUHAI – MACAO Trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza alle ore 8.10 del volo Air China per Zhuhai. Arrivo alle ore 11.35 e partenza con il pullman per Macao. Pranzo libero. Nessuna immagine è in grado di riassumere l’atmosfera misteriosa di Macao, ma la facciata in rovina della Cattedrale di San Paolo è quanto di più simile si possa immaginare. Dal 1999 Macao è parte della Cina, ma l'atmosfera portoghese rimasta a questa Las Vegas sino-lusitana la rende una destinazione alquanto insolita nel panorama asiatico, un posto da visitare respirando l'esotica eredità coloniale che l'ex prima enclave europea in Asia conserva più preziosa che mai. Macao è sempre vissuta all'ombra della sua appariscente quasi-vicina Hong Kong, ed è proprio questo suo aspetto a renderla così affascinante. Incontro con gli esponenti del mondo della cultura e delle religioni, organizzato da Padre Daniel Cerezo. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento. 6. giorno lunedì 9/12 MACAO Prima colazione e visita della città. Macao fu rifugio per migliaia di convertiti al cattolicesimo giapponesi dopo l'inizio delle persecuzioni. Molti di essi fecero parte delle maestranze che eressero la Cattedrale di San Paolo. La prima chiesa fu distrutta da un incendio nel 1601, ma venne prontamente ricostruita tra il 1602 ed il 1637, prendendo come modello la Chiesa del Gesù di Roma. In seguito i gesuiti aggiunsero una scuola, ma vennero espulsi da Macao nel 1762. Nel 1835 un tifone ed un incendio distrussero completamente la chiesa e la scuola, lasciando intatta solo la facciata. Le fiamme distrussero anche la biblioteca, che al tempo era una delle maggiori dell'Estremo Oriente. Pranzo in ristorante. Ricci sbarcò a Macao il 7 agosto 1582 con il confratello gesuita Michele Ruggieri e visse inizialmente nella Cina meridionale, essendo il resto del paese proibito agli stranieri. Qui si dedicò all'apprendimento della lingua e dei costumi cinesi e produsse la prima edizione della sua opera cartografica, intitolata “Grande mappa dei diecimila Paesi”, che univa le conoscenze geografiche dei cinesi a quelle degli occidentali. “Arrivassimo in questo porto della Cina in agosto e stessimo poco più d'un mese in mare ... Subito mi detti alla lingua cina... Quanto al parlare è tanto equivoca che tiene molte parole che significano più di mille cose et alle volte non vi è altra differenza tra l'una e l'altra che pronunciarsi con voce più alta o più bassa in quattro differentie de toni; e così, quando parlano, alle volte tra loro per potersi intendere scrivono quello che vogliono dire; chè nella lettera sono differenti l'una dall'altra... La scrittura cinese ha tante lettere quante sono le parole o le cose, di modo che passano di settanta mila, e tutte sono molto differenti e imbrugliate... Il loro scrivere più tosto è pingere; e così scrivono con pennello come i nostri pittori”. Cena e pernottamento in albergo. 7. giorno martedì 10/12 MACAO – HONG KONG – CANTON Dopo la prima colazione trasferimento al porto per la partenza del traghetto per Hong Kong. Visita della città con pranzo in ristorante. Il nome è la trascrizione occidentale della pronuncia locale del mandarino Xiang gang, che vuol dire "porto d'incenso". Hong Kong è dunque cinese al cento per cento: dal 30 maggio 1997 anche politicamente, al termine dei 99 anni di "affitto" da parte degli Inglesi. Ed è occidentale a tutti gli effetti, con la selva di grattacieli, la frenesia dei businessman, il traffico, le auto di lusso, gli alberghi fastosi, la metropolitana pulitissima. Qui, nella "New York dell' Oriente", un'eclettica combinazione di tradizioni millenarie e delle ultime frontiere del progresso, sia il panorama naturale che quello umano offrono al visitatore mille occasioni per rimanere a bocca aperta: negozi di tutti i tipi per gli amanti dello shopping, corse di cavalli per chi adora l'adrenalina del gioco, lusso per chi lo vuole ma anche piaceri semplici, come un giro in tram per soli 2 dollari alla scoperta dei templi, dei villaggi di pescatori e dei bei paesaggi nelle vicinanze. O perdersi nell'affollato dedalo dei mercati di Kowloon. Incontro al Inter-Faith Council di Hong Kong (Consiglio inter-religioso). Partenza con il treno per Canton. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento. 8. giorno mercoledì 11/12 CANTON Prima colazione e visita della città. Eccola, la più grande città costiera del sud della Cina, il capoluogo dell'operosa e folle provincia del Guangdong. Eccola, Guangzhou: 10.700.000 abitanti, la terza città della Cina. I francesi l'hanno chiamata Canton, e con loro, da allora, buona parte del resto del mondo; Guangzhou è infatti sempre stato un porto cruciale per il commercio con gli stranieri, tuttora è il centro economico del delta del Fiume delle Perle, che la colloca nel cuore di una delle regioni cinesi più ricche grazie al commercio e alle industrie manufatturiere. Pranzo in ristorante. Una particolare visita al caratteristico Qing Ping market, famoso mercato dove le bancarelle vendono infusi, radici, erbe e ogni tipo di prodotto per cucinare i tipici piatti cinesi. La cucina cantonese: un antico proverbio cinese, di origine cantonese, dice che si può mangiare tutto quello che vola, nuota, striscia e cammina. Questo è vero soprattutto nella cucina cantonese, più che nel resto della sterminata tradizione gastronomica della cucina cinese; la cucina cantonese è fatta anche di piatti e bevande lontani dalle nostre abitudini e che fanno scattare in noi occidentali, ma anche in tutti i cinesi non cantonesi, antichi tabù, ritrosie mentali e viscerali. Un menù fatto di serpenti, scorpioni, scarafaggi, bachi da seta, cavallucci marini, cani, gatti non è esattamente il tipo di leccornia che siamo abituati ad assaporare. Il luogo ideale per approfondire il tema della cucina cantonese estrema è appunto il mercato di Qing Ping. Cena e pernottamento in albergo. 9. giorno giovedì 12/12 CANTON – SHANGHAI Dopo la prima colazione continuazione della visita città con il Tempio dei 6 Baniani, le Tombe dei Re Nanyue e la Casa della Famiglia Chen. Pranzo in ristorante. Incontro con i responsabili del gruppo inter-religioso organizzato dal Thomas Zhu e Padre Peng Jingtong. Cena in ristorante. Dopo la cena trasferimento in aeroporto per la partenza del volo Air China per Shanghai alle ore 21.30. Arrivo alle ore 23.50, trasferimento in albergo e pernottamento. 10. giorno venerdì 13/12 SHANGHAI Prima colazione e visita della città. Shanghai, il mitico “paradiso degli avventurieri” è oggi la città più popolosa, moderna elegante e raffinata della Cina. Attivissimo centro industriale e commerciale, deve la sua fortuna alla felice posizione in prossimità del mare e allo sviluppo di un grande porto aperto ai traffici con tutto il mondo. Fu per lungo tempo un piccolo villaggio di pescatori e solo nel XIII secolo divenne una città, raggiungendo una rilevante importanza intorno al 1842, quando fu aperta al commercio e alle concessioni straniere. Da allora Shanghai crebbe in modo tumultuoso; gli Occidentali portarono con sé le loro abitudini e il loro stile di vita, fino ad allora totalmente sconosciuti ai Cinesi. In storia recente, Shanghai fu protagonista dell’opera di rinnovamento politico e ideologico cinese: il 1° luglio 1921 venne fondato il Partito Comunista Cinese. Visita alla Città vecchia e al Giardino del Mandarino Yu, nome di un dignitario che qui stabilì la propria residenza. Il giardino riproduce un paesaggio meridionale con torrenti, laghetti, rocce e anfratti; il magnifico giardino è circondato da un muro ornato da un imponente drago con la bocca spalancata. Intorno al laghetto, pieno di pesci rossi che pedinano i passanti nella speranza di ottenere qualcosa da mangiare, numerosi padiglioni e sale da té offrono ristoro e possibilità di rilassarsi avvolti tra i profumi del posto. Passeggiata lungo il Bund, il leggendario lungofiume del periodo coloniale che é fiancheggiato da enormi palazzi un tempo sedi di banche e di compagnie commerciali straniere. Continuazione sulla Via Nanchino. La Via Nanchino è il centro pulsante della vita commerciale di Shanghai, dove un numero incredibile di persone invade ogni giorno i marciapiedi su cui si affacciano i negozi più grandi e più belli della città, nonché i numerosi ristoranti dove si possono gustare le specialità di tutta la cucina cinese e internazionale. Le numerose strade che incrociano Via Nanchino sono ricche di pittoreschi negozietti di musica, librerie e cartolerie. Visita al Tempio del Buddha di Giada. Il bellissimo Tempio, facilmente riconoscibile per le mura color zafferano, è meta di molti fedeli, prende il nome da una statua del Buddha scolpita in un unico blocco di giada dal peso di mille chilogrammi, portata dalla Birmania nel 1882 da un monaco cinese. La statua, ornata di gioielli, rappresenta il Buddha protettore nell’atto di entrare nella massima elevazione spirituale. Pranzo in ristorante. Incontro con il prof. Li Xiang direttore del Center on Religion and Society e rappresentanti delle varie religioni. Trasferimento per assistere al più spettacolare show acrobatico del mondo: l’Acrobatic Show di Shanghai. Cena e pernottamento in albergo. 11. giorno sabato 14/12 SHANGHAI – VILLAGGIO ZHUJIAJIAO – SHANGHAI Dopo la prima colazione partenza per la visita al caratteristico villaggio Zhujiajiao. Situata nella periferia di Shanghai, Zhujiajiao è una città d'acqua antica conosciuta in tutto il paese, che presenta un intrico di corsi d'acqua e di antiche stradine intersecate da 36 antichi ponti di pietra con edifici che si affacciano sull'acqua risalenti alle dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1911). Il villaggio è prosperato sui vestiti e sulle imprese di riso. Si posso tutt’oggi ammirare i vecchi edifici storici come negozi di riso, banche, negozi di spezie e persino un ufficio postale della dinastia Qing. Soprannominata “Ruscello di Perle” Zhujiajiao è la meglio conservata tra le quattro antiche città di Shanghai: vecchi ponti su placidi canali ombreggiati dai salici, case con cortili che offrono un mondo pieno di antichità e imponenti giardini signorili. Pranzo in ristorante. Rientro a Shanghai e salita sul grattacielo più alto della città, lo Shanghai World Financial Center, inaugurato il 30 agosto 2008. Il “Council on tall buildings and urban habitat” ha nominato il World Financial Center di Shanghai come grattacielo più bello del mondo. Le motivazioni sono le linee semplici ad eleganti, ma al tempo stesso frutto di avanzatissimi studi ingegneristici, che fanno sembrare la struttura l’ideale collegamento tra cielo e terra. Il World Financial Center è, tra l’altro, l’edificio più alto di tutta la Cina, nonché uno dei più alti al mondo con i suoi 492 metri di altezza per 101 piani. Viene spesso chiamato “il cavatappi” per la sua forma particolare. Cena e pernottamento in albergo. 12. giorno domenica 15/12 SHANGHAI – PECHINO – ROMA Prima colazione e trasferimento in aeroporto per la partenza alle ore 7.55 del volo Air China per Pechino. Arrivo alle ore 10.15 e coincidenza alle ore 13.30 con il volo Air China per Roma. Arrivo all’aeroporto di Fiumicino alle ore 17.50 e fine del viaggio. Quota individuale di partecipazione (minimo 30 persone): Supplemento camera singola Tassa di iscrizione Euro Euro Euro 1.988,00 337,00 35,00 La quota di partecipazione comprende: viaggio aereo con voli di linea Air China, in classe economica, da Roma a Pechino e da Shanghai a Roma, via Pechino, e il trasporto di kg 20 di bagaglio più un bagaglio a mano di dimensioni ridotte; voli interni di linea da Pechino a Zhuhai e da Canton a Shanghai con la compagnia Air China; tragitto in treno da Hong Kong a Canton; sistemazione in camera a due letti con servizi privati nei seguenti alberghi: Pechino: Beijing Traders Hotel, 4 stelle; Macao: Golden Dragon Hotel, 4 stelle; Canton: Gitic Riverside Hotel, 4 stelle; Shanghai: Holiday Inn Down Town Hotel, 4 stelle; pasti come da programma; bevande ai pasti, tranne a Macao (una bevanda al bicchiere a scelta tra coca-cola, aranciata, sprite o acqua. Il the è servito senza limiti. Ogni bevanda supplementare è da intendersi a pagamento); tutte le visite come da programma con pullman e guide locali parlanti italiano; spettacolo al “The Red Theatre” a Pechino; spettacolo acrobatico a Shanghai; ingressi ai seguenti siti: Pechino: Osservatorio Astronomico, Città Proibita, Palazzo Imperiale d’Estate, Grande Muraglia; Macao: rovine della Cattedrale di S. Paolo, Tempio di A.Ma; Canton: Casa della Famiglia Chen, Tempio dei 6 Baniani, Tombe dei Re Nanyue; Shanghai: Tempio del Buddha di Giada, salita sul grattacielo Shanghai World Financial Center, Giardino del Mandarino Yu; accompagnatore locale cinese, parlante italiano, per tutta la durata del viaggio; polizza assicurativa, Global Assistance, medico-bagaglio e annullamento viaggio. La quota di partecipazione non comprende: le tasse aeroportuali, da riconfermare all’emissione dei biglietti, Euro 255,00; il visto d’ingresso (Euro 35,00); le bevande durante i pasti a Macao; le mance; gli extra di carattere personale; tutto quanto non espressamente menzionato nel programma. TERMINE ISCRIZIONI 25 SETTEMBRE informazioni e prenotazioni organizzazione tecnica CIVATURS ROMA Via Nizza, 152 00198 ROMA Tel 06 8840504 Fax 06 64220524 [email protected] www.stellaerrante.it in collaborazione con AIR CHINA & CHINA INTERNATIONAL TRAVEL SERVICE All’atto dell’iscrizione il partecipante prenderà visione e sottoscriverà le Condizioni generali di contratto di vendita e di pacchetti turistici facenti parte del programma.