Fagagna in Comune12 (1)

Transcript

Fagagna in Comune12 (1)
Periodico del Comune di Fagagna - Reg. Tribunale di Udine n. 19/10 del 20.07.2010,
Direttore responsabile Chiara Pippo,
Coordinamento editoriale Daniele Chiarvesio con Anna Zannier,
Stampato da Litostil - via Pilacorte, 2 - Z.I. - Fagagna (UD) Dicembre 2016
Un paese che cammina!
Fagagna e le attività podistiche. Una inclinazione naturale,
facilitata dal paesaggio, tra zone pianeggianti e colline,
valorizzata in tantissimi progetti realizzati sul territorio
e proposti anche dall’amministrazione comunale. Eccone
alcuni, per tutte le età, in equilibrio perfetto fra socialità,
salute e rispetto ambientale.
Dall’amministrazione
comunale i migliori
auguri di buone
feste e di un
felice 2017
a tutta la
comunità
Pedibus, bimbi a
scuola a piedi
Il Pedibus continua, e con una buona
partecipazione degli alunni della scuola
primaria D. Savio. Quest’anno si è anche
dato seguito all’iniziativa “Tutti a pedibus”, che vede coinvolti, ogni ultimo giovedì del mese, i bambini che usufruiscono
dello scuolabus e che scendono in piazza, proseguendo a scuola a piedi. Di solito, un gruppo di circa 10 bambini parte
accompagnato da volontari dal Municipio
mentre un altro, di 12 bambini, parte dal
Parco del Sole. L’idea è promossa dagli assessorati all’istruzione e all’ambiente, con
il benestare della scuola, ed è volta a favorire la socialità dei bambini oltre che la
mobilità sostenibile.
nostro territorio, rivolgendosi a persone di
tutte le età». In media partecipano in una
cinquantina e vengono proposte per due
volte al mese, con la guida dei volontari
Alessandro Pittiani, Silvano Modesti e Nadia De Cecco. Sono passeggiate di gruppo di circa 2-3 chilometri, con andatura
moderata e scegliendo un percorso accessibile (strada asfaltata o sterrata), precedute da una breve sessione di esercizi di
mobilità e flessibilità articolare. Ci sono
sempre anche delle brevi soste in punti di
interesse storico, artistico o naturalistico.
Passeggiamo
insieme
Collinbici
A partire dalla scorsa primavera l’assessorato alle politiche sociali ha deciso di
aderire al progetto “Passeggiamo insieme”, promosso dal cardiologo dell’ospedale di San Daniele Luciano Mos e realizzato
in vari comuni del collinare. «E’ una bella
iniziativa – commenta l’assessore Martina
Dreossi - volta a incentivare uno stile di
vita sano e al contempo a valorizzare il
È un progetto del Comune di Fagagna,
capofila, con partner i Comuni di Moruzzo
e Colloredo di Monte Albano. Approvato dalla Regione con una forte riduzione
contributiva è ora in fase di realizzazione
e mantiene comunque il suo spirito, quale percorso collinare turistico-informativo ideale per le famiglie e i più piccoli. Il
percorso è stato tracciato dai tre Comu-
ni in collaborazione con “Gruppo territorio” di Fagagna, “Mari Tiere” di Colloredo
e “Gruppo sentieri” di Moruzzo. Saranno stampate 10mila cartine bilingui e libretti e sarà posizionata la cartellonistica.
Si chiamerà “Collinbici” e l’inaugurazione sarà la prossima primavera. Indicativamente si potrà partire dalle tre piazze
con un itinerario semplice e intuitivo, ma
molto caratteristico, perfetto per valorizzare il nostro territorio, tra sterrate, punti panoramici e storici e ambiente. Sarà
collegato con l’ippovia verso Pagnacco e
Colloredo e sarà segnalata la prosecuzione della futura ciclabile verso San Daniele: sarà dunque ideale collegamento tra
l’est e l’ovest della fascia morenica. Collinbici è stato anche un corso di formazione turistica di 50 ore, per chi opera
già nel settore e giovani “aspiranti”: si è
appena concluso a Fagagna, con grande
successo e partecipazione.
1
Pagina a cura dell’assessore all’ambiente, patrimonio ed energie rinnovabili Teresa Totis
AMBIENTE
Bambini impegnati per l’ambiente
Il 16 maggio scorso i bambini della scuola primaria Noemi Nigris e quelli della
1ªB della scuola secondaria di 1º grado Divisione Julia di Fagagna sono stati
premiati all’Auditorium di Pasian di Prato, alla presenza delle autorità comunali e di A&T2000. Il progetto si chiamava
“Per l’ambiente… tutti presenti” e vi hanno partecipato molte scuole della regione.
I bimbi della Nigris hanno vinto il primo
premio, realizzando “L’orto in classe”, utilizzando materiali di recupero, arricchendo il progetto con la creazione del “Calendario stagionale di frutta e verdura” e
con il gioco da tavolo ”Il giro dell’orto in
4 stagioni”, lavori di cui è stata apprezza-
ta l’elevata qualità realizzativa. Alla classe
1ªB della “Divisione Julia” è andato il terzo
premio per aver realizzato un giornalino
sull’orto (“Prima Biorto”), arricchendolo di
interviste, disegni e un cruciverba. E’ stato
Ambarabà…
ricìcloclò!
grazie al riciclo ritorna nuovamente acciaio, per rinascere sotto nuove forme. I
ragazzi, componendo una filastrocca illustrata, a colpi di metrica, ne hanno raccontato l’avventura. Queste composizioni
sono state poi riproposte dall’illustratore
Enrico Macchiavello e le sue tavole hanno fatto il giro per l’Italia e sono arrivate
anche nella mostra allestita nella Biblioteca comunale di Fagagna. Qualche dato
sugli straordinari risultati ottenuti dal Consorzio Ricrea con
l’aiuto di tutti noi: solo nell’ultimo anno, delle 473.840 tonnellate di imballaggi di acciaio
immesse al consumo, pari al
peso della struttura in ferro di
64 Tour Eiffel, grazie al comportamento virtuoso dei cittadini che hanno fatto bene la
Il progetto educativo, promosso da Ricrea
(Consorzio Nazionale Riciclo e Riuso Imballaggi in acciaio) e realizzato dalla rivista Andersen, ha visto lo scorso anno
scolastico coinvolti circa 4000 studenti di tutta Italia. E tra le 6 scuole vincitrici, ha premiato la 3ªB (ora
4ªB) della scuola primaria D.
Savio di Fagagna. Il progetto è promosso per insegnare
alle nuove generazioni quanto
sia importante per il futuro la
raccolta differenziata: l’acciaio recuperato dagli imballaggi, come scatolette, barattoli,
bombolette, tappi corona, ecc,
premiato l’impegno, il coinvolgimento e
l’entusiasmo dimostrato dagli studenti e
dagli insegnanti, la creatività e la costanza
nella realizzazione dei lavori.
raccolta differenziata, Ricrea ne ha raccolte 410.085 tonnellate, pari al peso di
5.118 locomotive, e ne ha avviate al riciclo 347.687 tonnellate, pari al peso di 4
copie del Golden Gate, il celebre ponte di
San Francisco.
Questo progetto è stato la dimostrazione,
tra l’altro di quanto le giovani generazioni
siano informate e attive sui temi del recupero e del rispetto per l’ambiente.
Da Heves (Ungheria): “Abbiamo bisogno di energia”
In agosto ho partecipato, in rappresentanza del nostro Comune e accompagnata
dall’assessore Carlo Quagliaro, a un convegno sull’energia a Heves, comune con
cui Fagagna ha stretto un patto di amicizia nell’agosto 2015. C’erano anche un comune della Slovacchia, uno della Polonia e
uno della Romania e tutti hanno presentato, noi compresi, progetti ed esperienze nell’ottica del risparmio energetico e
nell’uso di energie rinnovabili, nel rispetto
della natura e dell’ambiente. Ho esposto
quanto il Comune ha realizzato per la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, con la realizzazione di impianti fo-
2
tovoltaici, con la sostituzione delle caldaie
degli edifici comunali con quelle ad alto
rendimento funzionanti a gas naturale,
con la sostituzione di tutti i serramenti
di tipologia obsoleta delle scuole del capoluogo, con la sostituzione , in lunghi di
tratti di illuminazione pubblica, di lampade a sodio ad alta pressione, dando un’ottima impressione per la molteplicità dei
progetti attuati. Alla fine del convegno è
intervenuto il ministro ungherese allo sviluppo e alle politiche climatiche. È stata
una importante esperienza di condivisione
di obiettivi comuni, relativamente al tema
del rispetto ambientale, in linea con un
mondo futuro più attento alla sostenibilità ambientale e a politiche attente agli
effetti dei cambiamenti climatici.
A cura di Teresa Totis
Progetto “Pannolini
lavabili”
L’anno prossimo anche Fagagna aderirà al progetto “Pannolini lavabili”, per i
genitori che desiderano abbracciare uno
stile di vita più sostenibile e rispettoso
dei propri figli e dell’ambiente. Abbiamo fatto una valutazione di carattere
ambientale, poiché la diffusione dell’uso dei pannolini lavabili condurrebbe ad una notevole riduzione di rifiuti
non riciclabili, con ripercussioni economicamente positive anche per tutta la
cittadinanza, e per un indiscutibile vantaggio economico per le famiglie con
bambini piccoli.
Il Comune ha deciso quindi di supportare le famiglie che decidono di utilizzare i
pannolini lavabili sostenendo una parte
della spesa. Verrà organizzata una campagna informativa sull’uso degli stessi e
sui contributi comunali per il loro acquisto.
“Giornata ecologica”:
ringraziamento
Il 22 ottobre ha avuto luogo la 7^ giornata ecologica. Colgo l’occasione per
ringraziare i volontari che vi hanno partecipato e il gruppo di volontari di “Fare
bello il paese” che settimanalmente si
muove sul nostro territorio per raccogliere i rifiuti abbandonati. Se il nostro
paese è più pulito ed ordinato, lo dobbiamo anche al loro costante e generoso impegno.
Raccolta rifiuti nei
cimiteri del Comune
A partire dal mese di gennaio 2017 la
raccolta dei rifiuti cimiteriali si suddividerà in “Verde cimiteriale” e “Secco residuo”. Nei cimiteri verranno predisposti gli appositi contenitori che tutta la
cittadinanza è invitata a utilizzare correttamente.
Un piano partecipato
A cura dell’assessore all’edilizia privata e urbanistica Domenico Bulfone
(con il contributo dell’arch. Taverna)
Si sono conclusi a ottobre, con i tavoli tematici, gli incontri partecipativi nel territorio finalizzati alla raccolta di indicazioni
e suggerimenti per la costruzione del nuovo Piano regolatore generale. Il processo
partecipativo proposto, che ha accompagnato il PRGC fin dall’inizio, organizzato
su base territoriale, è stato strutturato in
diversi momenti ed attività interconnessi
per favorire l’inclusione e l’interazione di
diversi soggetti nel processo di elaborazione dello strumento urbanistico. Infatti, è stato elaborato un programma integrato di partecipazione pubblica in modo
da dare voce a tutta la cittadinanza: una
prima fase di ascolto attivo di tutti coloro che abitano a Fagagna attraverso le
camminate sul territorio, le attività con le
scuole medie, il laboratorio progettuale e
quindi una seconda fase, attuata attraverso tavoli tematici più ristretti, con coloro
che lavorano sul territorio: gli operatori
economici e i professionisti che utilizzeranno concretamente il nuovo Prgc.
Alle diverse fasi del processo partecipativo hanno partecipato numerosi cittadini e
tecnici che hanno indicato ipotesi di miglioramento e nuove proposte.
Complessivamente è stata raccolta di una
grande quantità di materiale e di idee, riportati all’interno dei report disponibili
on-line sul sito del Comune. Molto spesso, avendo origini e finalità diverse, questi contributi sono attinenti ad argomenti
e problematiche molto differenti, alcune
delle quali hanno scarsa attinenza con
le azioni di un Piano Regolatore. Questo,
tuttavia, non è un fatto negativo: la partecipazione, oltre ad essere uno strumento di democrazia e di trasparenza politica e un metodo per arrivare a soluzioni
migliori in sintonia con i bisogni di tutti, è anche uno strumento che permette
di capire il quadro complesso della realtà
locale. Questa complessità contiene molteplici interessi su molteplici argomenti,
anche in contrasto tra loro, che esistono
all’interno di ogni comunità. Quindi il percorso partecipativo ha rappresentato per
l’Amministrazione un momento di ascolto della comunità locale e di raccolta di
tutte le sue necessità anche se non legate
al nuovo Prgc.
Questo strumento consentirà di individuare, con la massima trasparenza e tracciabilità, le proposte con cui sarà definita una
mappatura delle esigenze del territorio.
Contemporaneamente al percorso partecipato, l’equipe dei progettisti incaricati
per la redazione del nuovo piano ha lavorato al quadro conoscitivo del territorio
dal punto di vista delle esigenze legate al
“vivere a Fagagna”: il fabbisogno abitativo, il patrimonio storico-architettonico
esistente, le risorse ambientali, la tutela
delle valenze paesaggistiche, la mobilità
sostenibile e sicura. Inoltre sono state individuate e analizzate le richieste di modifica di singole zone da parte dei cittadini
pervenute all’ufficio tecnico in 10 anni.
Alla fine di tutto questo processo, che si
è rilevato un lungo e complesso lavoro,
l’obiettivo del nuovo Piano sarà quello di
programmare uno sviluppo equilibrato e
di qualità, semplificare e rendere più flessibile il Piano in modo da poter rispondere,
in tempi brevi, alle sempre nuove esigenze
delle famiglie e delle attività economiche,
nonché garantire la tutela dell’ambiente
con linee guida di salvaguardia del pae­
saggio.
Il nuovo PRGC sarà quindi costituito,
grazie all’analisi dei professionisti e alla
partecipazione propositiva dei cittadini,
dall’insieme delle strategie di sviluppo,
espansione, tutela e valorizzazione che
interessano la totalità delle risorse di un
territorio, che sono costituite, secondo i
principi della sostenibilità, dalle risorse
ambientali-paesaggistiche, fisiche (patrimonio architettonico, storico viabilità),
ma anche dalle risorse economiche (attività commerciali, turistiche, industrialiartigianali e agricole) e sociali (patrimonio
legato alla storia, alle tradizioni, il “genius
loci” del territorio). Tali strategie saranno
accompagnate da una valutazione delle
ricadute delle scelte pianificatorie sull’ambiente, inteso come patrimonio complesso
delle risorse territoriali ambientali-sociali
e economiche, che avrà come finalità garantire la sostenibilità delle azioni di piano, ovvero la conservazione o il miglioramento delle stesse risorse.
TERRITORIO
Brevi d’ambiente
Le camminate sul territorio con i cittadini
3
TERRITORIO
Lavori pubblici: interventi realizzati, per immagini
Parcheggio via Salizzada (prima)
Park via Salizzada accanto chiesa e tennis
Marciapiede in ciottoli via della Pieve
Parcheggio Pieve (prima)
Park vicino cimitero Fagagna
Altra vista Park (fondi propri 100.000 euro)
Fotovoltaico sul tetto di Cjase Cocèl
Completamento ingresso fabbricato Ciase Cocèl con
operai
Spogliatoi campo giochi Madrisio con fotovoltaico a
servizio scuola infanzia (contributo Provincia e fondi
propri 300.000 euro)
Regimazione idraulica Ruat, fianco via Udine (fondi
Protezione civile 100.000 con altri interventi minori)
Altra vista intervento Ruat
Altra vista spogliatoi
I nuovi giochi al Cjastenâr
Quest’anno il Comune ha destinato circa
30 mila euro all’acquisto di nuovi giochi,
più funzionali e adatti, come l’altalena a
cesta, anche ai bambini con disabilità. Al
momento si sta predisponendo l’acquisto
di nuovi giochi anche per la scuola ma-
terna di Ciconicco e per la zona adiacente tra la mensa e la palestra a Ciconicco,
nonché la sostituzione di alcuni giochi rovinati presso il parco giochi di Madrisio,
con un impegno di 20 mila euro.
Fagagna sotto la lente dell’Università di Udine
Il 24 ottobre il Consiglio Comunale ha
approvato all’unanimità una convenzione quadro tra l’Università degli Studi di
Udine e il Comune di Fagagna. Il documento è promosso per attuare progetti,
studi, indagini per la conservazione, la
valorizzazione del patrimonio naturale
e semi-naturale del nostro Comune. Sa-
4
ranno avviate iniziative tecnico-scientifiche, volte soprattutto alla valorizzazione
dell’Oasi dei Quadris, che avranno carattere di ricerca, didattica e divulgazione,
con l’obiettivo di coinvolgere le scuole
del comune, ma anche giovani studenti
universitari. È già stata avviata la collaborazione con Stefano Filacorda dell’U-
niversità per sviluppare un progetto di
ricerca con il Konrad Lorenz Institute di
Grunau. In questa occasione è stata valutata la possibilità di disporre, tramite l’Università, di radio satellitari per seguire
le cicogne e gli ibis nei loro spostamenti
migratori.
A cura di Teresa Totis
Il 30 settembre il Comune ha depositato
in Regione il progetto ”La macchina del
tempo” nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg Italia Slovenia 20142020, finanziato dal Fondo Europeo per lo
sviluppo regionale, per la valorizzazione
delle oasi faunistiche lacustri, zone umide
e villaggi palafitticoli” con capofila la Co-
munità collinare del Friuli, come partner
il Comune di Staranzano, di Cavallino Tre
Porti (Veneto) e altrettanti partner sloveni. Gli obiettivi sono la conservazione, la
valorizzazione e la promozione congiunta transfrontaliera degli ambiti lacustri e
delle zone umide presenti nei territori dei
partner, con la finalità di realizzare una
sorta di “Macchina del Tempo” che, grazie
alla conservazione e osservazione di habitat naturali accanto a specie di animali altrove estinte o molto rare, nonché di
importanti ritrovamenti archeologici, consenta di leggere ed interpretare in modo
sinergico e originale l’evoluzione di varie
componenti ambientali, naturalistiche ed
umane dei siti.
Le oasi da valorizzare sul territorio collinare sono l’Oasi dei Quadris, il Lago di
Ragogna S. Daniele e la Riserva di Cornino.
Per tale finalità la nostra Amministrazione intende realizzare alcuni interventi manutentivi all’interno dell’Oasi Naturalistica
dei Quadris ed in particolare la manutenzione e il completamento dei percorsi
pedonali al fine di rendere detti percorsi
completamente fruibili anche a soggetti
diversamente abili, per un importo preventivato di 75 mila euro.
A fine settembre il nostro Comune
ha partecipato, sempre in un’ottica di promozione dell’Oasi dei Quadris, come “partner associato” al
progetto Interreg “ProEndem” con
la Slovenia, che vede coinvolta l’Università di Lubiana, l’Università
degli Studi di Udine, il comune di
Cavarzere, gestore del sito Natura
2000 “Palude Marice”. Progetto che
vuole creare un punto centrale per
l’insegnamento dell’importanza di
preservare la biodiversità e incrementare la conservazione e il valore
turistico della zona.
AMBIENTE, TURISMO, CULTURA
A tutta Oasi
Fagagna, un turismo possibile nel borgo
A cura dell’assessore alla cultura e turismo Carlo Quagliaro
Negli ultimi anni l’idea di turismo è notevolmente cambiato, siamo passati dal
concetto di mare, monti e città d’arte ad
un turismo anche breve, occasionale, da
weekend veloce, che favorisce e privilegia
la scoperta di luoghi di interesse storico
e paesaggistico minori, con la ricerca e
la valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche presenti sul territorio. È definito turismo esperienziale e questi cambiamenti hanno portato ad un sensibile
aumento d’interesse da parte di visitatori
verso le zone ricche di storia e tradizioni
secolari, di splendide e dolci colline, castelli medioevali e parchi con presenze
faunistiche di notevole importanza e rara
bellezza.
Dovremmo crederci di più, Fagagna ha
tutte le caratteristiche per entrare tra la
scelta di queste mete, buona è stata l’idea
di inserirsi nel circuito de “Borghi più belli
d’Italia”, ottimi sono i rapporti con gli altri
nove borghi in Friuli Venezia Giulia ed anche le occasioni di visibilità per il nostro
borgo non mancano.
Su questa linea si inserisce anche la proposta fatta alla regione da parte del Comune di Fagagna di creare una riserva naturale che comprenda tutta la parte umida
a nord della fascia morenica fagagnese.
Se osserviamo la cartina regionale dal
punto di vista naturalistico, possiamo no-
tare che le varie riserve regionali si trovano a ridosso dei monti e del mare. Fagagna sarebbe l’unica riserva delle zone
umide collinari, in una fascia in cui possiamo ancora trovare gli ambienti naturali
lasciati dal ritiro del ghiacciaio tilaventino.
Per questo motivo risulterebbe particolarmente interessante. La visibilità è un punto fondamentale, chi arriva a Fagagna per
cercare queste esperienze ha la necessità
di trovare informazioni, organizzazione e
pacchetti di luoghi da visitare pronti. È
già da qualche anno che ne parliamo ma
al momento questo tipo di organizzazione non siamo stati in grado di crearla, chi
arriva in piazza a Fagagna tra sabato e domenica non trova informazione, non viene
catturato dalla curiosità, spesso non trova
il motivo per fermarsi.
Stiamo focalizzandoci sulle priorità, in
questo momento è necessario dare l’avvio funzionale e permanente all’ufficio turistico. Tra l’altro da qualche mese ha ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte
della Regione ed è stato inserito nel circuito degli Uffici Turistici Regionali, è la base
obbligatoria da cui partire per organizzare un sistema che permetta a Fagagna di
mettersi in linea con gli altri principali
borghi della nostra bella regione.
5
Raccontarsi per la prima volta,
attorno al tavolo
POLITICHE SOCIALI
«Certo che mi manca, la mia famiglia. Ma
mi mancheranno anche i fagagnesi, quando andrò via da qui». Rafiq ha 28 anni.
Faceva il muratore, prima di partire dal
Pakistan, per arrivare, a piedi, in Europa, e
quindi in Italia e a Fagagna. Ora sta imparando molto in fretta l’italiano, piazzando
là volentieri anche un «Cemût?» o un «tu
sês dut piel e vuès» imparato «da Liliana»,
la tutor, spingendo una fetta di torta verso
un suo compagno di avventura, giovanissimo e magrolino. Cerca di impegnarsi un
po’ in attività di volontariato, oltre che,
con gli altri, nei lavori socialmente utili
predisposti dal Comune, e da poco ha cominciato ad affiancare gli accompagnatori del Pedibus, il “torpedone” di bimbi che
vanno a scuola a piedi.
Rafiq è il più chiacchierone - parole loro
- degli otto migranti ospitati a Fagagna in
un locale di proprietà comunale e seguiti dalla Cooperativa il Mosaico, in attesa
che le loro posizioni siano valutate dalla
Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di
Gorizia. Otto, oltre ai 25 seguiti dalla Croce Rossa, ospitati all’ex Hotel Roma. Rafiq
è stato nominato informalmente, perciò,
portavoce di tutti, quando abbiamo “rubato” un’oretta alla lezione di italiano che
frequentano continuativamente a Cjase
Cocèl con la loro insegnante, Ivana Ongaro. I loro nomi sono Muhammad Rafiq,
appunto, poi Zahersha Momand, Thsanul-
6
lah Rahimi, Ali Qasim, Ali Sadaqat, Mortaza Ghullam Rahmani, Ahsanullah Behsoodwal e Ahmed Arfan. Hanno tra i 19 e
i 33 anni. All’inizio sono timidi, ma poi,
incoraggiati da Ivana, dall’operatore de Il
Mosaico, che li segue dall’inizio e li conosce bene, e con l’aiuto prezioso - anche
come traduttore per i dialoghi più complessi - del mediatore culturale Masoud
Latifi, raccontano con felicità i loro mesi
a Fagagna. Felicità, sì, perché assicurano di
essere stati accolti bene e, a parte qualche
diffidenza iniziale, di avere davvero buoni
rapporti con i fagagnesi. «Nel mio paese
siamo abituati a salutarci, quando ci incrociamo per strada, che ci conosciamo o
no. Così ho cominciato a fare anche qui
e adesso mi salutano tutti e si fermano
volentieri a parlare con noi», spiega Rafiq.
Felice, sì, di aver trovato finalmente, a Fagagna, un po’ di pace. Perché è per questo
che, ciascuno con una sua storia speciale,
è scappato dal suo Paese, dal Pakistan o
Alcuni appunti
Da metà ottobre 2015 accogliamo a
Fagagna 33 profughi: 8 che vivono in
un appartamento di proprietà comunale adiacente al Comune, gestiti dalla cooperativa Mosaico, e 25 che abitano all’ex Hotel Roma, gestiti dalla
Croce Rossa. I ragazzi da subito hanno
iniziato a seguire il corso di italiano,
con un’insegnante fagagnese, a Cjase
Cocèl. E da inizio anno sono seguiti
da uno straordinario tutor fagagnese
- Liliana De Cecco per la realizzazione
di lavori socialmente utili sul territorio
fagagnese. Sono realizzati in maniera
congiunta con la Croce Rossa, a gruppi
di 4 o 5 . A maggio è stata realizzata
anche una bella partita di pallone tra
i ragazzi richiedenti asilo e gli amatori
di Fagagna; alcuni di loro hanno partecipato alla realizzazione delle scenografie per il Palio del Borgo Riolo. Ora
sono ripartiti i lavori socialmente utili e si stanno organizzando interventi
nelle classi delle medie
A cura dell’assessore all’istruzione,
servizi sociali e sanitari
Martina Dreossi
dall’Afghanistan, nel loro caso. Paesi che,
più sentiamo i loro racconti, più capiamo di conoscere proprio superficialmente.
Sono scappati perché avevano paura, per
la propria vita e per quella delle proprie
famiglie. Perché dovevano «dormire sempre con un occhio aperto». Perché ci sono
aree ancora sotto il controllo dei talebani,
dove questi hanno più soldi, più mezzi e
più armi dell’esercito regolare, e o sei con
loro o ti ammazzano o ammazzano la tua
famiglia. O scappi.
La parte più difficile del viaggio? Per la
fatica, la zona montuosa dell’Iran, tutta a piedi e al freddo. Per i controlli, la
Bulgaria, dove alcuni di loro sono stati picchiati e pure derubati delle poche
cose che avevano con sé. Lo ricordano e
sorridono, perché ne hanno viste di peggio, come Rahimi, a cui i talebani hanno
ammazzato il padre davanti agli occhi,
quando si è rifiutato di seguirli. E perché
sono arrivati in Europa, dove hanno potuto appurare che erano vere molte cose
che gli raccontavano, oltre alla pace: tipo
che «le persone trattano bene gli animali.
E le donne fumano». E via ridere di nuovo. È la prima volta che si raccontano,
per cui dolore e allegria si danno il turno
senza regole.
Tutti i ragazzi, nei loro Paesi, hanno la-
assieme ai compagni più bravi ai fornelli, i
piatti che fanno sentire meno la nostalgia
di casa. Piatti che ci piacerebbe assaggiare, gli diciamo, mentre la conversazione
vira naturalmente verso ingredienti, spezie, piante e frutti che qui non esistono o
non si riescono a trovare. E forse potremo
farlo, prima che decidano che ne sarà di
loro, in questa Italia in cui «non c’è lavoro».
Già. «Perché non aprite un ristorante, afgano o pakistano?». La buttiamo lì chiac-
sciato qualche familiare. Qualcuno anche
figli, come lo zio (così è stato ribattezzato
Arfan il più “vecchio” di loro) che ha lasciato alla nonna una figlia di 9 anni: lui,
di anni, ne ha 33 anni, ci avvicina il telefono e ci mostra un video in cui suoi amici
vengono picchiati brutalmente per strada.
Ci tocca inghiottire e chiudere gli occhi. In
Pakistan faceva il pittore e il meccanico di
macchine agricole. Oggi, è quello che cucina meglio, a detta di tutti, preparando,
chierando, assaggiando la torta preparata
da Masoud. Mentre pensiamo insieme a
loro alla possibilità di organizzare, intanto, una cena o un aperitivo, aperto a tutti
i fagagnesi, per condividere le loro storie
tra piatti tipici e ricette. Ché si sa, attorno
al tavolo, le storie si raccontano più volentieri e ci si conosce davvero.
Chiara Pippo
Lavori socialmente utili per i richiedenti asilo
A cura di Martina Dreossi
le, un momento di crescita della persona. Al progetto cooperano associazioni e
gruppi di volontariato del territorio, contribuendo a rendere effettivo il percorso
di integrazione. Tra gli interventi– a cui
gli ospiti aderiscono su base volontaria
– ci sono varie attività di cura e manutenzione del patrimonio pubblico (sfalcio
dell’erba e pulizia ramaglie; sistemazione panchine; lavori di manutenzione di
edifici comunali, oasi naturalistica, beni
artistici, predisposizione per tinteggiature, ecc.); imbiancature, montaggio e
smontaggio di mobili e strutture; pulizia
piazze e strade; sistemazione delle zone
verdi, potatura dei cespugli e degli alberi, sistemazione siepi, ecc. Gli interventi
in linea di massima riguardano il Parco
Il Comune di Fagagna ha presentato domanda di contributo per consentire che
le persone richiedenti asilo accolte nella comunità fagagnese, nel periodo di
permanenza e nell’ambito di un apposito progetto, possano svolgere attività e servizi. L’obiettivo è un percorso di
integrazione attraverso lo svolgimento
di attività a favore della comunità fagagnese, entrando in relazione con le
persone, nonché l’apprendimento di un
lavoro e delle modalità con cui deve essere eseguito nel rispetto delle norme di
sicurezza. Tutto ciò, come ha spiegato il
sindaco, anche per evitare che il periodo di accoglienza rappresenti solo uno
scorrere del tempo nell’inazione e invece
possa trasformarsi, nei limiti del possibi-
del Cjastenar, l’Oasi avifaunistica, l’area
del Castello, la manutenzione di sentieri
e passeggiate verso la collina e la manutenzione di alcuni fabbricati e aree verdi.
Le attività sono eseguite con la supervisione del servizio tecnico manutentivo
del Comune, a supporto delle squadre di
operai dipendenti del Comune stesso o
in autonomia, con la presenza di uno o
più tutor che, sulla base delle indicazioni
dell’Ufficio Tecnico Comunale, organizzano e supervisionano le attività svolte. È
prevista la presenza di un mediatore culturale, in modo da favorire la conoscenza reciproca di culture, valori, tradizioni,
diritto e sistemi sociali, in una prospettiva di interscambio e di arricchimento
reciproco.
Ora con sede a Fagagna, per il momento raggruppa sette Comuni
Uti, prime funzioni e interventi dell’unione
territoriale Collinare
A cura del sindaco Daniele Chiarvesio
Un anno fa su queste pagine illustravo la situazione
della riforma degli Enti Locali, con particolare riguardo alla Comunità Collinare.
Il 15 aprile si è dato avvio
all’Unione Territoriale Intercomunale (Uti) Collinare,
ora con sede a Fagagna e
che raggruppa per ora 7 Comuni: Fagagna, Coseano, Flaibano, Maiano, Moruzzo, Rive d’Arcano e Treppo Grande. Sottolineo “per ora”, in quanto l’Uti ha sempre
auspicato l’adesione di tutti i Comuni della Comunità Collinare. Il 26 aprile sono
stato nominato Presidente. Vicepresidente il Sindaco di Coseano Valerio Del Negro. Non c’è compenso per le cariche.
La norma ha subito - e potrebbe subire,
anche mentre scriviamo diverse modifiche che da
un lato volevano favorire
l’ingresso di tutti i Comuni
in Uti. Dall’altro, però,
l’incertezza della disciplina
ha rallentato l’avvio delle
funzioni della stessa Uti.
Con il nuovo Ente si
prevede il passaggio graduale di alcune
funzioni dai Comuni alle Uti , mettendo
assieme risorse ed energie.
Dal 1° luglio sono state avviate alcune
funzioni (pianificazione della protezione
civile e progettazione europea). La Regione ha messo a disposizione fondi per
interventi nei Comuni che avessero deliberato l’ingresso in Uti entro il 15 settembre. L’importo spettante all’Uti Collinare è
stato definito in quasi 1 milione. Siccome
al 15 settembre non c’è stato ingresso di
altri Comuni in Uti, la somma è stata assegnata ai Comuni aderenti. Per Fagagna
servirà per lavori di contenimento energetico del Municipio, per 87 mila euro circa, e manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica per 165 mila. Dal
1° gennaio 2017 saranno avviate in Uti
altre funzioni, tra cui il sistema locale dei
servizi sociali, la gestione del personale,
dei servizi tributari, finanziari e contabili.
Sebbene ogni cambiamento porti con sé
delle criticità, l’augurio è che il percorso
avviato, lavorando assieme, possa contribuire a uno sviluppo ulteriore per le
nostre comunità.
7
1976-2016, 40 anni dopo
A cura di Elisa Di Bin, consigliere di maggioranza con delega alla Protezione civile
PROTEZIONE CIVILE
Esattamente 40 anni fa, il Friuli veniva
colpito dalla forza indomabile del terremoto. Fu a seguito di quell’evento che nel
cuore dei friulani si istituì la Protezione
Civile.
Precursore nell’individuazione di un sistema strutturato e organizzato di protezione civile fu il FVG, che legiferò nel 1986:
ancora oggi la nostra regione è all’avanguardia, di organizzazione invidiata e
studiata nel mondo. In occasione di tale
ricorrenza, molti sono stati gli eventi in
regione, il più importante doveva essere
l’esercitazione nazionale programmata dal
12 al 18 settembre, annullata per poter
sostenere con tutte le risorse disponibili
le popolazioni del centro Italia colpite dal
sisma del 24 agosto.
Per commemorare la scossa avvenuta in
Friuli nel settembre 1976, la Direzione regionale di Protezione Civile ha proposto ai
Comuni un’attività esercitativa alternativa a quella nazionale, con la compilazione
delle schede di risentimento sismico e la
prova di attivazione dei Coc comunali, che
si è tenuta esattamente il 15 settembre e
alla quale anche noi abbiamo partecipato.
L’attività si è svolta simulando un evento sismico con epicentro nel Comune di
Clauzetto, magnitudo 6,1. Presso la Sala
operativa di Palmanova si è immediatamente costituita l’Unità di Crisi. Ogni Comune di seguito ha attivato il Coc (Centro
Operativo Comunale) di tutte le funzioni essenziali per fronteggiare lo stato di
emergenza. A Fagagna il Coc è stato costituito dal Sindaco presso la Sala Consiliare e sono intervenuti i responsabili degli
uffici comunali e la squadra dei volontari di protezione civile comunale, sono
state compilate le schede di risentimento e stabilite le funzioni di ognuno. Tutte le comunicazioni con la Sala Operativa
sono avvenute via email e via radio. L’esercitazione si è conclusa alle 13. Hanno
partecipato 127 Comuni. Nella settimana
in cui si commemorava la scossa del 6
maggio ‘76, invece, all’Istituto comprensivo di Fagagna, è stata effettuata, a sorpresa, un’esercitazione per evento sismico,
con l’evacuazione dei ragazzi in un’area di
attesa individuata nel piano di emergenza comunale. L’attività si è svolta con la
partecipazione dei volontari di Protezione
Momenti e iniziative organizzate dalla Protezione civile fagagnese
8
Qui Fidenza
Un carissimo saluto a tutta la cittadinanza del comune di Fagagna da parte di Aldo Magnani, cittadino onorario del Comune di Fagagna e amico
del nostro territorio dal 1976. Persona
operosa e socievole che attraverso il
Centro Sportivo Italiano di Fidenza si
è distinto nel raccogliere fondi per le
nostre popolazioni terremotate.
Magnani con l’assessore Quagliaro
Civile di Fagagna, dei Radioamatori, dell’ISIS A. Malignani di Udine e della Cri di San
Daniele. La mattinata si è conclusa con un
momento di riflessione su ciò che è accaduto 40 anni fa, sulla lezione di forza che
diedero i friulani e con un minuto di silenzio a ricordo delle 990 vittime dell’Orcolat.
La mattina del 24 agosto, giorno in cui
alle 3.36 si è risvegliato il terremoto che
ha distrutto la vita e le case di molti paesi
dell’Italia Centrale, due dei nostri volontari, Pietro e Marco, sono partiti immediatamente con la prima colonna mobile della
Protezione Civile del FVG diretta ad Amatrice. Laggiù hanno trovato rabbia e sconforto negli occhi della gente, passato notti
al freddo e un paesaggio che non esiste
più. Con il loro contributo in pochi giorni è stato costruito il “campo Friuli”, una
tendopoli attrezzata ad ospitare e dare da
mangiare a 250 persone.
Ciò che spinge una persona a diventare
volontario è solamente una grande generosità e voglia di mettersi a disposizione per gli altri, senza pretendere nulla in
cambio, perchè non c’è nessuna ricompensa se non quella di essere consapevole di aver fatto una buona azione per
qualcun altro. A loro, il ringraziamento da
parte di tutto il paese per aver rappresentato e materialmente fatto ciò che ognuno di noi avrebbe in cuor proprio desiderato fare.
Divertilandia: centro estivo, diffuso e felice!
Da almeno 5 anni, per il centro estivo dei
nostri bambini e ragazzi, molte associazioni fagagnesi fanno la loro proposta
per permettere loro di divertirsi e passare
l’estate imparando e crescendo in modo
creativo. La presentazione del centro estivo quest’anno è avvenuta al Cjastenâr un
sabato pomeriggio di maggio in cui tutte
le associazioni hanno organizzato giochi
per i bambini. È intervenuta inoltre la proposta della “Cultural summer” della Cooperativa Sprint, che quest’anno ha offerto
ai ragazzi un’opportunità unica di conoscere e interagire con ragazzi che venivano da diverse parti del mondo. Molte
di queste associazioni sono le stesse che
offrono il loro aiuto anche nella realizza-
zione del terzo pomeriggio di doposcuola,
organizzato dal comitato genitori e gestito sempre da Sprint. Quanto a “Cultural Summer”, è promossa da Aiesec Italia,
un’organizzazione internazionale di studenti universitari e neolaureati, nata nel
1948 per permettere ai giovani di realizzare degli scambi internazionali in tutto
il mondo, nelle 126 nazioni in cui è presente.
Il progetto ha permesso di ospitare per
sei settimane tre studenti internazionali a
Divertilandia di Fagagna: Edgar Guzman,
studente messicano in Ingegneria da Città del Messico, Ada Milaniak, studentessa
polacca in lingua inglese proveniente dalla città di Pszczyna, e Vittoria Drozdova,
studentessa bielorussa in lingua inglese
proveniente da Minsk. I volontari internazionali hanno partecipano alle attività
del centro vacanza coinvolgendo tutti i
bambini con proposte in lingua inglese,
diversificate per fasce d’età, soffermandosi sulle tradizioni del proprio paese e
sviluppando anche temi etici come la multiculturalità e la cittadinanza internazionale, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. I
volontari ospitati presso la locale struttura
ricettiva “Casa Pellis” di Fagagna hanno
poi avuto la possibilità di essere accolti
anche da alcune famiglie locali e visitare diverse importanti località del territorio
regionale.
GEMELLAGGI, GIOVANI E ASSOCIAZIONISMO
A cura di Martina Dreossi
9
Campo giovani a Mondelange: per un’Europa più
unita e più forte
PROTEZIONE CIVILE
A cura di Teresa Totis
Tutto è partito dal patto di amicizia stipulato a ottobre 2015 con Ancy-sur-Moselle, Francia. Il sindaco di Mondelange,
paese vicino ad Ancy-sur-Moselle, figlio
di migranti veneti trasferiti per lavoro
in Francia, circa un anno fa è venuto in
visita a Fagagna, dopo aver parlato con
un funzionario dell’Ente Friuli nel Mondo, per proporre la condivisione di momenti d’incontro tra le nostre due comunità. E questa primavera ha contattato il
nostro sindaco per invitare alcuni giovani di Fagagna a un campo estivo nel suo
comune. Abbiamo fin da subito condiviso l’obiettivo di questo incontro e confronto fra giovani di paesi diversi, convinti
che così si pongano le basi per costruire
un’Europa in cui si sappia convivere e ci
si sappia rispettare nelle reciproche diversità, per porre le basi per il superamento
di egoismi particolaristici, di muri anche
mentali, che ci fanno aver paura del diverso. Al progetto hanno aderito 25 gio-
vani fagagnesi, dai 16 ai 17 anni, accompagnati da 6 adulti. Sono stati coinvolti
anche 5 ragazzi di Chiampo (Vi), comune
gemellato con Mondelange. Siamo partiti
in bus alla volta della Francia con grande
entusiasmo e siamo stati ospitati in una
struttura comunale, costantemente seguiti in tutte le attività (giochi per consentire la reciproca conoscenza sul territorio,
attività sportive, visita alla città di Metz,
al Centre Pompidou di Metz, alla casa di
Robert Schumann, fondatore dell’Europa)
da animatori dipendenti comunali. Il sindaco e anche gli assessori ci sono stati
costantemente vicini e attenta e generosa
è stata l’ospitalità. Per continuare questo
percorso intrapreso, sarà nostra intenzione ospitare l’anno prossimo a Fagagna i
giovani di Mondelange, Ancy, Chiampo,
Murau ed Heves in un incontro internazionale. Anche la nostra giovane concittadina Emma ha partecipato al soggiorno
a Mondelange e ha scritto a nome di tutti
queste belle parole: «[…] si scopre che capire perfettamente le parole degli altri non
è affatto indispensabile: ci si esprime a
gesti, magari con poche frasi pronunciate
a fatica in francese, inglese, italiano, veneto, friulano e giorno dopo giorno si impara qualcosa di nuovo. Sembra impossibile
che nel breve lasso di tempo di una settimana possano nascere amicizie incredibili,
vere, proprio perché basate sulla semplice voglia di passare del tempo insieme a
divertirsi…. E nella nuova casa nel paese
francese esplode giorno dopo giorno una
vita ricchissima di emozioni. Nei campi
da tennis, da pallavolo e da calcio, nella grande palestra con i quattro tendoni,
nella cucina. Abbiamo condiviso tutto, siamo diventati una vera famiglia dove si sta
insieme, ci si confronta, si litiga anche ma
si ritrova sempre l’armonia. Questo è stato il viaggio a Mondelange. Un’esperienza
indimenticabile, che rimarrà per sempre
impressa nel nostro cuore, che ci ha insegnato dei valori fondamentali per la vita
di ogni giorno: la fratellanza, l’unione, la
comprensione, l’indispensabile capacità di
rendersi conto della ricchezza che si cela
dietro la diversità».
A tutte le
associazioni!
Le associazioni possono comunicare
alla mail della biblioteca:
[email protected]
tutte le proprie iniziative, in modo
che possano essere promosse anche
tramite i canali comunicativi del Comune.
La prossima estate giovani europei a Fagagna
A cura di Chiara Pecile, consigliere di maggioranza con delega ai gemellaggi
Le relazioni internazionali e la multiculturalità, oltre ad essere uno strumento
unico di confronto e interscambio con
realtà sociali e culturali diverse, sono anche la chiave del futuro del Comune di
Fagagna che, attraverso i gemellaggi, si
impegna a promuovere l’amicizia tra i popoli e la creazione di legami tra cittadini di lingue e costumi diversi, soprattutto
quelli più giovani. Ed è proprio in questa
10
prospettiva futura che l’amministrazione
comunale sta lavorando ad un progetto
europeo molto ambizioso, che dovrebbe
portare a Fagagna nell’estate 2017 giovani
di età compresa fra i 16 e i 18 anni provenienti dalle nostre città ‘gemelle’, ovvero da Murau (Austria), Ancy-sur-Moselle
/ Mondelange (Francia), Heves (Ungheria)
e Chiampo, un piccolo comune italiano
della provincia di Vicenza. Secondo le di-
sponibilità dimostrate dalle varie amministrazioni straniere, il progetto dovrebbe
coinvolgere quasi un centinaio di ragazzi (circa una ventina da ciascun comune) che per una settimana rivivranno a
Fagagna quello che era lo storico ‘Giochi Senza Frontiere’ che guardavamo tutti
alla Tv. Con il supporto delle associazioni
sportive fagagnesi (e non solo), i giovani
saranno infatti chiamati a cimentarsi in
attività ludico-sportive, volte a favorire la
conoscenza reciproca e lo scambio di idee,
la solidarietà e la mutua collaborazione, la
fratellanza e la condivisione. Per i ragazzi
che aderiranno sono previste anche iniziative culturali, per far conoscere il paese,
le sue tradizioni e la sua storia. Sono già
in calendario alcune visite alle principali
attrazioni, oltre che a qualche sito di interesse all’interno della regione, di modo
che a 100 anni dalla Grande Guerra questi giovani possano respirare l’aria transfrontaliera che avevano respirato i loro
coetanei a quel tempo costretti, purtroppo, a combattersi l’un l’altro. Il comune
di Fagagna intende favorire l’incontro e
l’interscambio di giovani di culture e lingue diverse, nella prospettiva di una società europea che è ancora in divenire e,
grazie anche al contributo e all’impegno
di tutti i cittadini e delle associazioni, fondare concretamente la nostra identità di
cittadini europei e del mondo attraverso
i nostri ragazzi.
L’esperienza in Congo di tre ragazzi di Fagagna
“Qui non ho bisogno di nulla che io non abbia già”
Proprio come mi ha detto Ismael quel
giorno di inizio agosto, camminando fra i
mercati di Kinshasa: “Aquí nunca pienso
en lo que no tengo. Siempre pienso en lo
que tengo. Y estoy feliz.” (Qui non penso
mai alle cose che non ho, ma penso sempre a quello che ho. E sono felice).
Ed è così che mi sono sentita per tutti quei trenta giorni vissuti alla pediatria
di Kimbondo, Repubblica Democratica del
Congo: felice.
Alcuni dicono che la felicità è una scelta, e
credo sia vero, ma credo anche che l’ambiente che ti circonda possa in qualche
modo influire sul tuo approccio alla vita.
L’Africa cura, guarisce anche dalle ferite
se la lasci fare, se lasci lontano ogni tua
certezza e convinzione, ed ha uno straordinario potere: quello di aprirti gli occhi
e farti guardare le cose per ciò che sono.
Senza filtri, senza veli tra te e la verità. E
spesso la verità che ti getta in faccia non
è tra le più rosee.
Il primo incontro che fai non appena metti
il piede su un suolo nuovo, è quello con il
suo odore. L’odore dell’Africa è forte, pungente e, con l’andare dei giorni, finirà per
impregnare tutto di te, la tua pelle, i tuoi
vestiti, tutto quanto. Non te ne renderai
nemmeno conto di averlo così addosso,
ma una volta tornata a casa, lo ritroverai lì
con te, identico a se stesso, nel momento
in cui riaprirai la valigia…e con esso usciranno tutti i tuoi ricordi, tutti insieme…
tutti dentro a quell’odore.
Così ha inizio tutto.
Così ha inizio questo viaggio come volontaria presso la pediatria, ed è un fantastico viaggio, perché vissuto insieme a
dei nuovi compagni che non conoscevo
prima, e tutto ciò che vivremo, strada facendo, ci unirà al punto da farci diventare
amici per sempre.
Il sole è già tramontato quando arriviamo all’aeroporto N’djili di Kinshasa. E’ il
18 luglio 2016.
La capitale ci accoglie mostrandoci subito quella che è la vita di una tale enorme
città, dove la lotta per la sopravvivenza è
spietata, e dove ritrovarsi nel caos delle
sue strade può trasformarsi in un puro
delirio. Soltanto per uscire dal parcheggio
dell’aeroporto ci mettiamo due ore: siamo
nel bel mezzo di un vero e proprio “imbottigliamento alla congolese” (i congolesi
stessi lo chiamano così) di auto e furgoni,
tra grida, clacson impazziti e persone che
si urlano frasi incomprensibili in lingala
dai finestrini.
Non voglio pensare a quanto ci metteremo per attraversare tutta la città ed arrivare a Kimbondo, che dista circa una trentina di kilometri da Kinshasa.
Ed infatti arriviamo in pediatria dopo altre
due ore di viaggio.
Percorrendo la strada, perché qui è per
strada che la vita vera accade, capiamo
subito quale sia il “mood” congolese, questo modo di vivere e andare piano piano,
“malembe malembe” dicono loro, e lo ripetono spesso, e come sia inesistente la
preoccupazione, tipica dell’occidente, del
tempo che scorre. Questo Congo mi piace già!
Tutto quello che accade nei giorni successivi al nostro arrivo è un vortice di emozioni e situazioni che non ho mai vissuto
prima e dal quale mi lascio travolgere senza opporre la minima resistenza.
Bambini dagli occhi grandi e neri, bambini che mi abbracciano e gridano il mio
nome, voci che parlano lingala, francese,
spagnolo…
“Bonjour!” mi dicono le persone che incontro ovunque, accompagnando il loro
saluto sempre da un sorriso.
Polvere, sabbia, tanta sabbia, sabbia dentro alle scarpe, sabbia dentro i calzini,
musica, Waka-Waka, balliamo!...palloncini
colorati per i bambini della Neo, disegni e
colori con i bambini del Foyer, il mio letto
con la zanzariera che scende dal soffitto,
la doccia ghiacciata, il bucato steso al sole
davanti alla cucina, “C’è l’acqua!!”, facciamo i braccialetti con le ragazze di Casa
Betty, il suono del vento fra gli alberi, gli
abbracci dati e ricevuti dai miei compagni
di viaggio, il camion che un giorno ci ha
portati a Kinshasa, posso cantare tutto il
giorno!, i dondoli del parco giochi della
Neo, gli sguardi che quando si incrociano
con il mio si abbassano per timidezza, la
dignità e l’infinita umiltà delle donne che
camminano dentro ai loro vestiti colorati,
con i loro bambini dietro alla schiena, la
loro eleganza, che è dentro, e non fuori… il
fiume Congo (che di così immensi non ne
ho mai visti!), il tramonto sul fiume Congo, le strade straripanti di vita, le innumerevoli contraddizioni che convivono in
una realtà così complessa come quella di
questo meraviglioso continente, sfruttato
e violentato, davanti al quale non puoi rimanere indifferente.
Qui posso fermarmi ad ammirare la magia
di un tramonto come facevo da bambina, senza fretta. Qui posso essere ciò che
sono, e valere per quella che sono. Essere
utile così come sono, senza dover per forza dimostrare qualcosa a qualcuno. Sono
io, me stessa, e va bene così. L’umanità e
la sensibilità sono tutto ciò che basta. E
sarebbero tutto ciò che serve.
Quando racconti di un viaggio, credo si
debba raccontare anche di quello che succede dopo, di quella parte del viaggio di
cui nessuno parla mai, che è il ritorno,
e che spesso fa male, perché destabilizza, perché come ci ha detto padre Hugo
quando ci ha salutati: “Partire è un po’
morire”.
Ma questa è la parte del viaggio da dove
ha inizio ciò che sei diventata, da qui ha
inizio il tuo nuovo io. Tutti i ricordi vivono dentro di te. Sono loro adesso che
ti fanno brillare gli occhi; ciò che sei di-
11
11
ventata è il frutto delle emozioni che hai
provato e dell’esperienza profonda che
hai vissuto.
Mi porto dentro i cieli stellati di Kinta, il
vivere a contatto con la natura e i suoi ritmi, sì…perché per cinque giorni abbiamo
vissuto in una fattoria in aperta savana,
a contatto con la gente del villaggio, con
la loro vita fatta della cosa più importante, e che il mondo da dove provengo sta
perdendo: la semplicità.
Ma c’è una cosa che mi porto dentro più di
tutto, ed è l’infinita dolcezza dei bambini
che ho conosciuto in pediatria.
La vita non si è comportata in maniera
delicata nei loro confronti, molti di loro
portano già i segni profondi di ciò che
hanno vissuto, forti e fragili allo stesso
tempo. I loro occhi sono riusciti a disarmarmi completamente, la loro prepotente
e contagiosa voglia di vivere mi ha fatto
rinascere una seconda volta. Occhi vivaci,
occhi felici, ma anche occhi malinconici di
chi da sempre ha cercato disperatamente
un abbraccio, una carezza, un bacio…e ha
finalmente potuto realizzare quel sogno
dentro il mio di abbraccio.
L’amore può veramente cambiare tutto, e
qui in Congo ho visto come fa.
Nicole Lizzi,
con Daniele Quagliaro e Anna Lizzi
Dono e costituzione: la collaborazione con
l’Associazione friulana donatori sangue
A cura di Anna Zannier, consigliere di maggioranza con delega alle associazioni
Dalla collaborazione tra l’amministrazione
comunale e la sezione AFDS di Fagagna
nasce l’idea della serata che si è svolta
lo scorso 3 Marzo 2016 “Principi e valori del dono del sangue e dalla costituzione - serata dei giovani per i
giovani“. L’obiettivo era di coinvolgere i ragazzi nati nel 19951996-1997-1998, in una serata
di sensibilizzazione sull’importanza civile ed etica del dono
del sangue e della conoscenza
dei principi fondamentali della nostra carta costituzionale,
ed è stata assolutamente ponderata e voluta la scelta che
fossero proprio dei giovani fagagnesi i relatori della serata,
perché l’esempio attivo spesso
è più forte ed efficace di molte “lezioni magistrali”. La serata si è aperta con il saluto del
presidente della sezione AFDS fagagnese,
Sandro Bello, che con l’entusiasmo che lo
contraddistingue ha raccontato ai presenti in cosa consiste l’attività annuale della
sua sezione.
Da evidenziare come la sezione del nostro
12
paese sia caratterizzata da un’elevata presenza di giovani.
In seguito è stata passata la parola a Cristina Milan, che ha letto una toccante testimonianza utile per far capire ai ragazzi
presenti quanto sia importante l’atto di
donare sangue. A conclusione della prima
parte della serata prende la parola Renzo
Peressoni, presidente provinciale AFDS, il
quale ci ha parlato della carta etica del
dono (poi donata a tutti i presenti) par-
lando delle linee guida della stessa e dei
principi ispiratori del dono volontario,
gratuito, anonimo, periodico, responsabile e informato.
La seconda parte della serata è stata dedicata alla nostra Carta Costituente, rispettivamente le due
relatrici, Veronica Pecile e Anna
Milan, ci hanno parlato del contesto storico che ha visto nascere la Costituzione e di alcuni
dei suoi principi fondamentali,
eguaglianza, solidarietà, inviolabilità della libertà personale e
diritto al lavoro. Dagli assessori presenti è stata consegnata
la costituzione ai neo 18enni
presenti.
L’amministrazione crede in serate come questa e intende ripetere la formula nei prossimi
anni.
Mi piace concludere questo articolo, nello stesso modo in cui è stata conclusa la
serata: “I giovani non hanno bisogno di
sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.
Il profilo di comunità si aggiorna
A cura dell’assessore alle politiche sociali Martina Dreossi
Quest’anno è stata aggiornata la ricerca
svolta nel 2011 che ha permesso la nascita dell’Osservatorio. I vari gruppi tematici
stanno perciò proseguendo con le attività
e nei prossimi mesi, a inizio 2017, faremo
un’altra assemblea dove ci sarà un momento di restituzione e un momento di
approfondimento e riflessione.
Si rinnova dunque la ricerca svolta su
Fagagna e le esigenze dei suoi cittadini
nel 2011, che ha permesso anche la nascita dell’Osservatorio sociale, il quale ha
oggi un sito sempre consultabile per le
attività e le iniziative organizzate. L’indirizzo è http://osservatoriosocialefagagna.
wordpress.com: la navigazione è immediata e si possono scorrere tutte le idee
e i progetti promossi dai vari – e attivis-
simi – gruppi tematici. Nei prossimi mesi,
faremo un’altra assemblea, dove ci sarà
un momento di restituzione, approfondimento e riflessione. L’Osservatorio nasce
nel 2012 a partire dal Profilo di comunità che ha coinvolto associazioni, cittadini,
servizi e l’amministrazione comunale nel
riflettere sulla realtà sociale del paese, attivando riflessioni, voglia di partecipare e
mettersi in rete. È, dunque, uno strumento
che, partendo dai problemi concreti, mira
a favorire il riavvicinamento tra cittadinanza e amministrazione, attraverso pratiche nuove di condivisione e dialogo, a
valorizzare la partecipazione dei cittadini
e la salvaguardia di luoghi e occasioni di
incontro e socializzazione per promuovere
quelle «visioni comuni» e il sentire di collaborare a un progetto condiviso. Nell’arco di 4 anni il profilo di Fagagna ha visto
l’emergere di nuovi bisogni, idee e anche
di risolvere nuove complessità sociali: perciò ora la sua struttura va aggiornata alla
luce di questa trasformazione. L’Osservatorio negli anni è cresciuto, grazie alla
partecipazione dei volontari e alle tante
attività proposte. Tutti i volenterosi possono entrare a far parte di uno dei gruppi
di lavoro: al link “Contatti” del sito, ci sono
tutti i recapiti dei referenti a cui rivolgersi
per aderire.
In breve
Partiti i lavori sulla rete idrica
Sono partiti i lavori di rifacimento della rete idrica su Via Fornarie e Via Castello sulla base dell’accordo stipulato con Cafc.
Altri e rilevanti lavori interesseranno via Orgnani, Via Selvuzzis
e Via Molini sul Ledra.
Si stanno inoltre progettando i lavori di rifacimento della rete
che da Madrisio va verso Battaglia.
A fronte della revoca della deliberazione di recesso e dell’abbandono dei contenziosi in essere da parte del Comune, Cafc Spa si
è infatti impegnato a realizzare interventi sulla rete idrica, fognaria e di depurazione del territorio comunale per 2 milioni di
euro, da eseguirsi in tre anni.
Carta famiglia si rinnova
L’amministrazione comunale ha voluto confermare i fondi (29
mila euro) per la Carta famiglia, lo strumento che consente ai
nuclei familiari con indicatore ISEE inferiore a 30 mila euro di
accedere a un insieme di benefici legati alla fruizione di servizi
significativi nella vita familiare. A seconda del numero dei figli
fiscalmente a carico presenti nel nucleo familiare e dell’ISEE
complessivo tutti i genitori residenti in Italia da almeno 8 anni,
di cui uno nella Regione Friuli Venezia Giulia, possono ottenere
il rilascio dell’attestazione della “Carta famiglia”, secondo diverse “fasce di intensità del beneficio” (bassa, media, alta). Si
può richiedere di accedere alla “Carta famiglia” durante tutto
l’anno, rivolgendosi all’Ufficio Protocollo del Comune.
13
I grandi lettori
nascono…
da piccoli!
Pagina a cura di Martina Dreossi
Gruppo Famiglia:
iniziative à gogo
Il gruppo famiglia, coordinato da Marilena Pecile, è impegnatissimo a portare avanti
tanti progetti:
• nati per leggere,
• nati per la musica,
• corso yoga mamma bambino,
• percorso si aiuto psicologico “anche i genitori crescono”
• corso di disostruzione e manovre salva vita pediatriche
L’impegno del Comitato genitori
All’interno della scuola, il Comitato Genitori, il cui presidente è Cesare Mossi, non
si occupa solo dell’acquisto e distribuzione dei libri in comodato, ma gestisce
il dopo scuola e da due anni organizza
la festa del libro a fine aprile. A maggio scorso ha organizzato un importante
14
evento, che ha visto coinvolti i ragazzi
delle medie, un talent magnifico che ha
messo in luce le loro abilità e in una Sala
Vittoria gremita ha riempito di emozione tutti i partecipanti, con l’importante
obiettivo di raccogliere fondi per il Nepal.
Sono davvero tanti e importanti i progetti
di promozione della lettura che ormai da
anni sono portati avanti dal Comune, con
il ruolo fondamentale della biblioteca e
nelle scuole del territorio. Nati per leggere, Crescere leggendo, Nati per la musica
(con tanti appuntamenti anche nel 2017),
Libriamoci, Youngster, L’ora del racconto e
Storie di bimbi. Sono solo alcuni dei progetti promossi con il coinvolgimento dei
bimbi di tante fasce d’età e delle loro famiglie. Tra essi, indimenticabile la seconda
edizione del “Bestiario immaginato”, che
qui vediamo nelle foto: si tratta del festival nato da un’idea di Damatrà che ha trovato nelle comunità di Fagagna, Remanzacco e Tavagnacco un convinto sostegno
che si è allargato ai comuni limitrofi di
Moruzzo, San Vito di Fagagna, Pagnacco
e Colloredo di Monte Albano con le loro
scuole primarie e dell’infanzia. È un vero
e proprio evento culturale partecipato,
che vede nell’investimento sui più piccoli
un motore di trasformazione e di bellezza. La capacità dei territori di progettare
insieme, costituendo una rete operativa
che raggruppa partner pubblici e privati, è stata premiata da un importante finanziamento regionale che rende possibile la realizzazione di un progetto che ha
molteplici declinazioni: è un laboratorio
di creatività, una bottega artigiana, uno
spettacolo, un momento di ricerca educativa, una passeggiata, uno studio artistico, una performance teatrale, una festa,
un viaggio di esplorazioni nel mondo della natura e della fantasia, di scoperta di
quel che le mani possono creare usando
i due universi.
Tutti i percorsi culturali, di invito alla lettura e di coinvolgimento dei bambini sono
sempre aggiornati sul sito del Comune,
www.comune.fagagna.ud.it, al link/banner in home page, dedicato alla Biblioteca Comunale (per info:
[email protected]).
Un bilancio di metà mandato
della collettività. Ci siamo attivati per evitare che altri richiedenti asilo- oltre ai 33
che grazie all’amministrazione Chiarvesio
già abbiamo a Fagagna- venissero ospitati nella canonica di Ciconicco peraltro da
anni occupata dalle nostre associazioni.
Un altro argomento che non condividiamo è la riserva naturale che la Giunta vuole istituire nella zona dell’Oasi dei Quadris
(che comunque è già tutelata), comprendendo una vasta area del territorio comunale fino al confine coi Comuni contermini. Insieme agli agricoltori abbiamo
presentato un ricorso al Tar contro la delibera giuntale e in consiglio ne abbiamo
chiesto la revoca. Ci preoccupa il fatto che
la riserva comprenda tutta una serie di
terreni agricoli che nulla centrano con la
valorizzazione delle zone umide, dei prati
e dei boschi tipici del territorio. Il ricorso
ci è sembrato l’unico modo per fermare
l’iter della riserva che, se istituita, metterà
diverse limitazioni al lavoro agricolo causando disagi a chi opera in questo settore.
Altra questione che ha visto la nostra attenzione è quella della Posta a Ciconicco:
in questo caso ci siamo trovati d’accordo
con la maggioranza ed abbiamo potuto
constatare il fattivo impegno del sindaco
per la riapertura dell’ufficio postale della
frazione.
Abbiamo, invece, più volte dovuto sollecitare il primo cittadino affinché venissero
inserite nelle zone interessate dai lavori
di messa in sicurezza dagli allagamenti
anche alcune vie di cui la maggioranza
sembrava essersi dimenticata nonostante
le richieste dei residenti.
Siamo, inoltre, vigili sul tema della sicurezza del territorio ed alcune nostre interrogazioni al sindaco hanno riguardato gli
interventi per il rallentamento del traffico
in via Udine.
E’ ormai noto che abbiamo posizioni diverse sulle nuove Uti (Unioni Territoriali
Comunali) che la Regione e in primis la
presidente Serracchiani ha voluto istituire e che il gruppo di Chiarvesio difende a
spada tratta nonostante le evidenti critici-
tà della legge di Riforma degli enti locali.
Non abbiamo condiviso che si sia deciso
di creare l’Uti Collinare pur se non è andata in porto la trasformazione del Consorzio Comunità Collinare in Uti Collinare
che avrebbe dovuto avvenire previo accordo di tutti i Comuni dell’area collinare
e che non è avvenuta proprio perché diversi Comuni non hanno accettato i diktat
della Regione. Nonostante la nostra contrarietà, il Comune di Fagagna ha scelto
di aderire comunque all’Uti Collinare con
numero ridotto di Comuni e ciò comporta
il fatto che ora siano contemporaneamente presenti due realtà molto simili che si
accavallano: da un lato la vecchia Comunità Collinare con tutti i Comuni e dall’altro la nuova Uti collinare con 7 Comuni.
Il Comune di Fagagna si trova a dover tenere il piede in due scarpe, sta di qua e
sta di là, sta nella Collinare e sta nell’Uti.
Quindi ci sfugge la logica: questa riforma
doveva trasformare la Collinare che invece non si è trasformata ma continua ad
esistere com’era, doveva creare l’Uti che
avrebbe sostituito la Collinare ma di fatto
si affianca ad essa aumentando i costi. Ci
chiediamo dove siano il riordino, il risparmio e l’efficienza sbandierati.
Concludiamo con una nota positiva: abbiamo condiviso in consiglio comunale gli
indirizzi e i criteri per la stipula da parte
del Comune di convenzioni con nidi d’infanzia pubblici e privati o con istituzioni
scolastiche che abbiano costituito sezioni primavera, frequentati da bambini residenti a Fagagna. Fermo restando che se
fossimo stati noi all’esecutivo avremmo
concretizzato la nostra promessa elettorale di istituire qui a Fagagna un vero e
proprio asilo nido comunale, appoggiamo
comunque la decisione della maggioranza
di stipulare convenzioni al fine di garantire la fruizione dei servizi esistenti alle
famiglie fagagnesi.
Gruppo consiliare
“Proposta per Fagagna”,
Raffaella Sialino, Gianluigi D’Orlandi
e Maurizio Bertoli
Foto Rosso & Sclabi
Sono già trascorsi più
di due anni dall’insediamento del
consiglio comunale (le elezioni
si sono tenute il
24 maggio 2014)
e giunti ormai a
metà tornata amministrativa è tempo
di tracciare un bilancio anche su questo
secondo anno di attività per quanto riguarda il nostro gruppo “Proposta per
Fagagna”.
Vale sempre la pena di precisare che il
ruolo di consiglieri d’opposizione può essere solamente quello di controllare i lavori della maggioranza, di sollecitare interventi che l’esecutivo tarda a realizzare,
di spronare la Giunta affinché risolva situazioni critiche. Possiamo far da tramite
tra i cittadini e l’amministrazione o farci
promotori di iniziative che riteniamo d’interesse ed utilità per la nostra comunità.
A volte in aula consiliare ci siamo trovati
d’accordo con le decisioni della maggioranza, altre volte non ne abbiamo condiviso gli intenti, ma cerchiamo sempre di
mantenere un dialogo costruttivo e collaborativo- pur su posizioni politiche diverse- per il bene comune del nostro paese.
Tra le tematiche che maggiormente ci
hanno coinvolto c’è la questione dell’accoglienza degli immigrati sulla quale manteniamo una posizione opposta a quella
del gruppo di Chiarvesio perché imputiamo al sindaco di aver, a differenza degli
altri sindaci della Collinare, spalancato le
porte della nostra cittadina ai richiedenti
asilo mettendo Fagagna nella condizione
di poter essere luogo di accoglienza anche di quelli che Udine non riuscirà più ad
accogliere. Noi non siamo contrari ad accogliere chi ha diritto di asilo politico, ma
riteniamo che siano necessarie distribuzioni eque sul territorio regionale e che sia
basilare distinguere bene tra chi ha diritto
di asilo e chi invece non lo ha e quindi non
può rimanere in Friuli ad oziare a spese
L’OPPOSIZIONE
A cura del capogruppo di “Proposta per Fagagna” Raffaella Sialino
15
Sul Piano Regolatore di Fagagna
Foto da http://www. borghipiubelliditalia.it/
L’OPPOSIZIONE
A cura del consigliere di “Proposta per Fagagna” Gianluigi D’Orlandi
È ormai passato un anno dall’inizio del
percorso che porterà alla redazione di una
Variante Generale del Piano Regolatore
Generale del Comune di Fagagna. Il cosiddetto “percorso partecipato” è iniziato
infatti lo scorso autunno con 4 camminate sul territorio aperte a tutta la cittadinanza. Nel corso di queste camminate si
è chiaramente manifestata una nuova e
diffusa sensibilità nei confronti della salvaguardia dei valori fondanti del paesaggio e dell’ambiente associata alla presa
d’atto delle profonde ferite inferte a detti
valori da molto di quanto realizzato negli
ultimi decenni.
L’ultima parte di detto percorso non ha
purtroppo avuto un significativo coinvolgimento della cittadinanza in quanto la
partecipazione alle riunioni in sala consiliare (cosiddetti “tavoli tematici”) è stata
circoscritta ad alcune ristrette categorie di
cittadini e con tematiche anch’esse volta
a volta ristrette. Si ha la sensazione che la
Giunta non abbia voluto che il chiaro sentimento delle camminate potesse nuovamente essere espresso in forma pubblica
e corale indicando degli indirizzi difficilmente eludibili al momento di redigere la
Variante Generale. Appare anche evidente
che i tre architetti incaricati hanno ben
recepito e condividono il messaggio emerso dalle camminate. È tuttavia certo che
la lobby che ha potuto in maniera quasi
incontrastata imporre più di 15 anni fa
la Variante Generale vigente in nome di
una distorta visione dello sviluppo economico e ancor più del soddisfacimento
di ben noti interessi speculativi è ancora
ben decisa a difendere le sue posizioni e
sembra che la Giunta non sia indifferente
16
alle pressioni in questa direzione.
Noi vogliamo qui affermare con forza che
stiamo dalla parte dei cittadini delle “camminate” e che quindi:
la “tutela del paesaggio” (art. 9 della Costituzione) deve essere il primo principio informatore della nuova Variante Generale
e ciò ricordando che il paesaggio di Fagagna rappresenta - assieme ai beni storici
e artistici - il patrimonio identitario della
nostra Comunità e che esso deve essere
conservato, valorizzato, messo a frutto e
tramandato alle prossime generazioni, in
presenza di un fabbisogno abitativo non
solo inesistente (come già era all’epoca
della redazione della Variante Generale
vigente) ma addirittura di segno negativo
(la volumetria esistente non più occupata potrebbe agevolmente contenere una
popolazione pari a 2 o 3 volte quella di
Fagagna) la nuova Variante Generale non
deve consentire di costruire più neppure
un metro cubo, tutte le residue zone C
devono quindi essere cancellate ed anche
nelle zone A e B non si devono poter fare
nuove costruzioni e ampliamenti di nessun tipo, la Variante Generale deve avere come suo focus il recupero dei Borghi
storici semi abbandonati prevedendo gli
indirizzi, le norme ed i vincoli necessari
alla loro conservazione storico-tipologica
(è risultato anche di recente ben evidente
come la normativa della Variante Generale
vigente non sia in grado di salvaguardare
in maniera adeguata neppure le zone A2),
tutti gli edifici dei Borghi storici (costruiti
prima della 1^ guerra mondiale – cento
anni fa) devono essere inseriti in zone A2
in quanto il valore storico-paesaggistico
di detti Borghi non sta in alcuni edifici di
maggior pregio ma invece nel loro insieme ricco di piccole e grandi testimonianze,
le emergenze di particolare valore paesaggistico e/o artistico devono essere attentamente tutelate anche nelle loro adiacenze come è ben risultato necessario
anche di recente, non si deve pensare ad
alcun ampliamento delle zone industriali e
commerciali ma piuttosto si deve normare e progettare quanto necessario al miglioramento dell’esistente sia dal punto di
vista della vivibilità e fruibilità sia da quello della mitigazione dell’impatto sul e dal
paesaggio collinare, non si devono ancora inutilmente asfaltare terreni agricoli ed
in particolare per la tangenziale ovest va
previsto il percorso esistente da completare/migliorare via Nigris – via Tonutti, alla
domanda sempre più pressante di percorsi pedonali e/o ciclistici non si deve solo
rispondere con piste adiacenti alle strade, ma anche – vorremmo dire soprattutto – con percorsi esistenti da migliorare/
attrezzare inseriti nell’ambiente naturale:
primo fra tutti quello che corre lungo il rio
Lini, la pianificazione della zona Villaverde
– Golf deve essere profondamente rivista
al fine di ritornare alla visione originale del
progetto D’Olivo di un inserimento decisamente soft nel paesaggio collinare e di
evitare, quindi, le disdicevoli forzature di
ogni tipo operate anche di recente.
Vi garantiamo che in Consiglio Comunale ci batteremo per il raggiungimento di
questi obiettivi.
Gruppo consiliare
“Proposta per Fagagna”,
Raffaella Sialino, Gianluigi D’Orlandi
e Maurizio Bertoli
Il coraggio di amministrare
Qualcuno potrebbe
dire che questo mio
intervento è per
“Tessere le lodi al
sindaco”, ma non
è così anche perché se devo dire
le cose fuori dai
denti le dico e le sostengo, però mi piace essere obbiettivo e coerente nelle mie considerazioni nei confronti del sindaco che a
parer mio nel complesso del suo mandato
si impegna con passione e volontà, gli va
reso merito al suo impegno.
Amministrare ai giorni d’oggi è difficile,
come è difficile venire incontro a tutte le
esigenze della comunità, amministrare sul
fil di lana senza risorse è una avventura,
e questa avventura costringe le amministrazioni locali a centellinare e dosare con
parsimonia le poche risorse di cui dispongono i comuni.
Ecco dunque la mancanza di grandi progetti per opere nuove che non sono realizzabili, oggi i comuni sono ridotti a meri
enti che svolgono a malapena la normale
amministrazione.
Nel programma delle opere che la giunta
ha proposto al consiglio comunale ci sono
piccoli interventi, ad eccezione dell’intervento per la sistemazione di via de Fornarie a Fagagna che da Via Sottocastello
arriva a via del Castello. Già anni or sono
ebbi modo di dissentire da quel farlocco
affare combinato dall’allora sindaco Gianluigi D’Orlandi con la stipula della convenzione per la manutenzione del colle del
castello di Fagagna.
In quella convenzione si cedeva al comune
di Fagagna in cambio appunto della manutenzione del colle una striscia di terreno adiacente a via de Fornarie, cosi ché il
muro dissestato di contenimento del colle
diventasse di proprietà del Comune di Fagagna, che essendo diventato proprietario
della striscia di terreno ha l’onere di ripristinare il muro di contenimento a proprie
spese. Il vecchio proprietario in questo
modo si è tolto l’onere, come prescrive il
Codice Civile in questi casi, di dover sistemare il muro a sue spese. Grazie a Gianluigi D’Orlandi ora la sistemazione di quel
tratto di muro di contenimento ricade sulle spese della comunità. Anticipo sin d’ora
che voterò contrario alla sistemazione del
muro fatiscente, anche se l’opera qualificherà quel tratto di strada antica.
Codice Civile: “Se due proprietà o fondi sono posti uno in posizione superiore
dell’altro e qualora i medesimi siano
separati da un muro posto sul confine,
che serve in parte come muro a retta del fondo superiore, l’articolo 887
del codice civile stabilisce che il fondo
superiore deve sopportare per intero le
spese di costruzione e conservazione
del muro dalle fondamenta all’altezza
del proprio suolo”.
Questo intervento potrebbe essere l’intervento di maggior onere che l’amministrazione comunale andrà a sostenere come
opera pubblica, staremo a vedere come
andrà a finire.
Colgo l’occasione con questo intervento
per compiacermi, in qualità di consigliere comunale e di membro della Commissione Turismo Sport e Politiche Giovanili
per il lavoro svolto e che sta svolgendo la
Commissione stessa e soprattutto per la
volontà che ha visto tutti d’accordo nell’istituire l’Ufficio Turistico al piano terra del
palazzo comunale. I membri della Commissione hanno creduto in tanto, ma soprattutto va l’elogio al presidente della
Commissione Sig. Ivan Giorgio Peris e a
quei volontari che si impegnano a tenerlo
aperto come ufficio di informazione turistica per illustrare le peculiarità che può
offrire il comune di Fagagna sotto l’aspetto turistico con le sue bellezze storiche,
naturali e gastronomiche.
La Commissione auspica di poter disporre
di materiale illustrativo da distribuire per
pubblicizzare il nostro territorio, ma soprattutto auspica una maggiore sinergia
con le attività di ristorazione presenti in
loco per garantire una adeguata assistenza gastronomica ai turisti che si fermano
in loco. Del resto la Commissione si sta
impegnando per la stesura di un calendario delle manifestazioni locali da pubbli-
L’OPPOSIZIONE
A cura di Bruno Peres, consigliere dell’Unione confederale regionale
17
L’OPPOSIZIONE
cizzare in collaborazione con le varie realtà associative presenti nel nostro comune
in particolare con le varie Pro Loco locali.
Altro progetto che mi sta a cuore è il
censimento delle piante monumentali del
Parco del Cjastenar per la loro salvaguardia e cura fitopatologica delle querce centenarie e delle altre specie arboree ivi esistenti al fine di salvaguardarle dagli agenti
infestanti e dalle malattie.
Relazione Tecnica del dott. Giovanni
Francois La sintomatologia rilevata a carico della farnia evidenzia pesanti defogliazioni e necrosi di intere branche, specie nella parte alta della chioma, foglie
ritorte (specialmente le foglie piccole e
terminali), imbiancamento da oidio (fungo parassita plifago).
Va detto che le farnie, quando raggiungono grosse dimensioni e dispongono di
terreni con capacità di immagazzinamento dell’acqua non elevata, vanno sogget-
te a disseccamenti parziali dei rami della
chioma, sebbene generalmente non estesi.
Mentre i danni da oidio (fungo parassita) sono ben evidenti sulla quercia e su
altre specie, l’entità dei danni ascrivibili
ad insetti e la loro classificazione, a parte
qualche erosione fogliare, non è facilmente verificabile alla fine del ciclo stagionale.
Accanto all’oidio, che comunque sembra
essere la causa dei maggiori danni, potrebbe infatti affiancarsi il concomitante
attacco di “tortrice verde della quercia”
(Tortrix viridiana), uno dei più importanti defogliatori della farnia. Questa tortrice
compie frequenti pullulazioni a seguito di
situazioni da stress idrico da siccità (ricordiamo che la farnia esige terreni e ricchi
d’acqua e teme le estati secche così frequenti negli ultimi anni). Frequentemente
le invasioni di T.viridiana sono associate a
quelle di altri defogliatori, quali Lymantria
dispar, Erannis defoliaria, ecc.
In sostanza lo stato fitosanitario delle
querce, che accusano un grave deperimento, è inquadrabile nella concomitanza
di fenomeni ricorrenti di stress idrico con
la sicura comparsa di patologie da funghi e probabili attacchi di insetti parassiti.
Quando il potenziale di inoculo è forte, gli
insetti ed i funghi (soprattutto oidio e tortrice) attaccano anche le altre specie forestali. Forti imbiancamenti da oidio sono
presenti in molte specie forestali presenti
nel parco. Risultano colpiti: Acero campestre, Tiglio, Acero montano, Acero riccio,
Frassino maggiore, Orniello, Maggiociondolo, Betulla.
Il Castagno, che da il nome al parco, è presente solo in pochi esemplati nel versante
sud-ovest. Tutti gli esemplari sono colpiti
dal cancro del Castagno (che affligge comunque tutti i castagneti d’Italia).
Il Parco Urbano del Cjastenâr diventa ‘Grande’
A cura del gruppo consiliare Fagagna, Voliamo insieme, consiglieri Nino Bruno e Leandro Bertuzzi
In tema di revisione del
Piano
Regolatore
Comunale, l’Amministrazione del
Comune ha avviato una serie
di iniziative volte
a definire quali siano gli obiettivi per
la valorizzazione dei
punti di forza e per il miglioramento dei punti di debolezza del territorio.
Nelle fasi del cosiddetto ‘processo partecipativo’ il Gruppo Consiliare Fagagna
Voliamo Insieme ha aderito all’invito a
partecipare sia alle camminate sul territorio che ai tavoli tematici progettuali
e agli incontri con i portatori di interessi
ambientali e socio-economici facendosi,
a sua volta, portatore di informazioni e
segnalazioni raccolte fra gli abitanti del
nostro Comune.
In questa fase intermedia, che è propedeutica alla fase di valutazione e di progettazione del nuovo Piano Regolatore,
il Gruppo Consiliare Fagagna Voliamo
Insieme ha inteso portare all’attenzione
dell’Amministrazione una proposta per
un sensibile ampliamento del Parco Urbano del Cjastenâr, nel versante a Sud, mediante l’annessione dell’antistante collina,
di grande pregio ambientale, con i fondi
coltivati circostanti compresi dall’intersezione di via Germanica con via Gabriele
Luigi Pecile.
18
La nuova estensione che viene ad assumere il Parco Urbano del Cjastenâr si evidenzia nelle aree contornate in rosso sulla
planimetria, alcune di proprietà comunale,
che per loro natura e la morfologia si inseriscono in un unicum con l’attuale area
attrezzata del Cjastenâr, rappresentata in
colore celeste sulla planimetria stessa.
La configurazione del nuovo parco urbano
diventa così una ideale cornice verde di
coronamento all’attiguo borgo edificato,
di antica formazione, che si estende dai
piedi del colle del castello fino a comprendere il Borgo Piç, a tutela e salvaguardia di
quell’abitato che si è meritato l’appellativo
di uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’.
La fruibilità delle nuove aree, annesse all’attuale parco, viene garantita agli
utenti dalla presenza di alcune direttrici
di accesso, sia dalla variante esterna di via
Germanica, sia da via Stalletti in direzione
del centro storico del capoluogo.
Altrettanto agevole risulta la fruibilità pedonale delle nuove aree, con la percorribilità delle attuali carrarecce e dei sentieri
che già le attraversano in diverse direzioni
per il normale svolgimento delle attività
agricole.
Nelle aree da annettersi all’ampliamento
del parco urbano è compreso un appez-
zamento di terreno di proprietà comunale, coltivato a seminativi che, per la sua
strategica localizzazione all’incrocio fra
via Germanica e via G.L. Pecile, potrebbe
divenire in un prossimo futuro un ‘punto sosta campers’, nonché parcheggio per
L’OPPOSIZIONE
autovetture di turisti e visitatori in transito, i quali potranno comodamente usufruire della sosta prolungata sia per godere di certi momenti con la visita al parco
urbano, sia per ammirare il centro storico
e soggiornare presso le strutture ricettive
presenti sul territorio.
In tema di mobilità urbana, connessa alla
realizzazione dell’area di sosta e parcheggio, per il collegamento con le aree pedonali del centro urbano di Fagagna, si potrà
prevedere la realizzazione di un marciapiede lungo la via Pecile, seguendo la vecchia sede del tram sino al raccordo con
via San Antonio e quindi a raggiungere il
centro cittadino.
Il Gruppo Consiliare Fagagna Voliamo
Insieme auspica che la proposta-segnalazione di ampliare il Parco Urbano del
Cjastenâr incontri l’interesse dell’Amministrazione Comunale, in un’ottica di lungimiranza nella pianificazione urbana per la
crescita del turismo a Fagagna e per la tutela e la salvaguardia delle bellezze naturali e paesaggistiche del nostro territorio.
Lavori in consiglio comunale
A cura del gruppo consiliare Fagagna, Voliamo insieme, consiglieri Nino Bruno e Leandro Bertuzzi
Convenzione Quadro tra l’Università di Udine e il Comune di Fagagna
È stata approvata la convenzione fra
l’Università di Udine e il nostro Comune per la collaborazione nel campo della conservazione e valorizzazione inerente il patrimonio naturale
e seminaturale del comune che interessarà in primis la nostra Oasi dei
Quadris e altri ambiti. Ben vengano
questi accordi che ci permetteranno
di conoscere meglio e valorizzare il
nostro patrimonio naturale. Ci auguriamo che i risultati di questi studi
vengano divulgati con puntuali report
e messi a disposizione oltre che al nostro ente, anche alle scuole e agli addetti ai lavori.
Fusione per incorporazione di Carniacque in CAFC
Questa operazione di fusione per incorporazione di Carniacque in CAFC darà una
spinta importante alla gestione unica del
servizio idrico integrato nella ns provincia,
operazione avallata anche dalla consulta
d’ambito territoriale ottimale. Per il nostro
comune cambia poco o nulla per quanto
riguarda il capitale sociale in CAFC, nonostante la minor rappresentatività data
dall’ingresso di nuovi soci in CAFC.Questa
operazione ha come obiettivo dichiarato
quello di creare valore economico, sociale
e garantire una gestione efficace ed efficiente nei confronti dell’utenza. Certo che
Carniacque si trova in una situazione finanziaria molto difficile, pare abbia circa
8 milioni di debiti.
Il piano di rientro: i debiti contratti fino al
2011 saranno a carico della società Carniacque, mentre quelli successivi come il
2012 verranno pagati nel 2017 da CAFC,
quelli del 2013 sempre CAFC li pagherà nel
2018 e così via fino alla completa estinzione dei debiti maturati fino alla firma
dell’operazione.Importante sarà poi l’approvazione del piano industriale triennale
che l’assemblea straordinaria dei soci sarà
chiamata appunto all’approvazione.
Il conto economico del triennio porterà
una variazione positiva netta rispetto a
quello che potrebbero conseguire le singole società: + 585.000 euro nel 2017
+675.000 euro nel 2018 e + 769.000 euro
nel 2019.
Nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria
E’ stato approvato il nuovo Regolamento
di Polizia Mortuaria (il precedente risaliva
al 1958). Recepite le lamentele di alcune
persone abbiamo chiesto ed ottenuto di
inserire all’articolo relativo ai “Compor-
tamenti vietati all’interno dei cimiteri”: I
cani ed altri animali di affezione possono
accedere purchè condotti a guinzaglio e
gli accompagnatori siano muniti del kit
per raccogliere le deiezioni animali. Inoltre
risulterà necessario apporre agli ingressi
cartelli ammonitori che segnalino divieti e comportamenti non consoni al luogo
espressamente previsti dal regolamento.
Sono previste sanzioni ai trasgressori.
Modificazioni allo Statuto Dell’Unione
Territoriale Intercomunale “Collinare”
(UTI)
Questo argomento torna e tornerà a galla
spesso oltre che in Assemblea delle UTI nei
vari Consigli Comunali. Il fatto che l’assemblea dell’Unione con la delibera n.5)
prevedeva che le funzioni “gestione del
personale, attività di controllo e gestione
servizi tributari faccia il suo esordio a far
data 1 luglio 2016, per poi essere smentita dalle successive delibere n.6) e n. 7)
per far posto alle forse meno impegnative
funzioni come il catasto, protezione civile e progetti a finanziamento europeo, fa
capire lo stato di confusione ed incertezza
che regna sull’avvio di queste miniprovincie. Saranno trasferite ai Comuni aderenti
alle Uti a decorrere dall’1 gnnaio 2017 le
funzioni già di competenza delle Provincie
in materia di agricoltura, ambiente, ener-
19
gia, pianificazione territoriale e urbanistica, mobilità, trasporto pubblico locale, oltre alle politiche sociali e giovanili. Senza contare su di un
dato importante che solo 7 comuni su 15 hanno finora approvato lo
Statuto dell’Unione. Da notare che ci troviamo in casa in questo momento due enti, quello delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) in
virtù della LR. 26/2014 e la collaudata Comunità Collinare, libero consorzio di comuni. Che pasticcio...
Comune di Fagagna, gli amministratori
piazza Unità d’Italia, 3 - 33034 Fagagna (UD)
tel. 0432 812111 - fax 0432 810065
PEC: [email protected]
www.comune.fagagna.ud.it
Sindaco
Chiarvesio Daniele
Delega ai Lavori pubblici e sport
Accordo transattivo volto alla composizione amichevole delle vertenze in essere fra comune di Fagagna, CAFC S.p.a. e consulta
di ambito Territoriale ottimale
Breve cronistoria: con deliberazione consiliare n. 29 dd. 17.04.2007 si
disponeva:
di recedere per tutte le azioni di proprietà del Comune di Fagagna
da CAFC S.p.A. ritenendo che non corrisponda all’ interesse di questa Amministrazione continuare a far parte della Società così come
configurata in base alle decisioni assunte dall’ Assemblea dei Soci
che contrastano con l’ indirizzo assunto da quel Consiglio Comunale stante il fatto che nella Società così come veniva strutturata non
vi sia affatto la garanzia per il Comune di un controllo sulla società
analogo a quello esercitato sui propri servizi, oltre ad altre criticità.
Partono così le controversie giudiziarie, le stime del valore delle azioni
detenute dal Comune di Fagagna (1.450.000,00 euro), interviene infine
anche l’Autorità d’Ambito. Nel frattempo cambiano le normative, tra
le altre CAFC diventa il soggetto di riferimento, nel quale sono destinati a confluire tutti i gestori presenti nel territorio dell’ATO “Centrale
Friuli”, in futura proiezione di gestore unico del servizio idrico in Provincia. In ultima analisi le parti trovano un accordo, depongono le armi
giudiziarie e arrivano ad un accordo; revoca della delibera consiliare
del 2007 l’impegno di CAFC S.p.A. di realizzare sul territorio comunale
e 2.000.000,00 di lavori per la rete idrica, fognaria e di depurazione
entro il 31.12.2018. Tutto bene quel che finisce bene anche se non
abbiamo fatto una gran bella figura.
Ridateci la Casa della Comunità
Sembrava tutto finito, pronti per tornare a godere del nostro storico Palazzo istituzionale essendo stati portati a termine dopo tante
peripezie i lavori di restauro e messa in sicurezza, ma una nuova
tegola si abbatte sulla nostra comunità.
La ditta appaltatrice dei lavori promuove causa al Comune avendo formalizzato riserve per un totale di 300.000 euro (!) a fronte
di un appalto del valore di 350.000 (!) euro. Il tribunale di Udine
ha accolto parzialmente il ricorso della ditta riducendo notevolmente il preteso.
Ora il ricorso della ditta in appello è in attesa di sentenza alla Corte
di Trieste cui il Comune ha deciso di resistere in giudizio. Intanto
lievitano gli impegni di spese legali.
Le nostre priorità
Sono e rimangono la sicurezza delle nostre strade, maggiori controlli da
parte della Polizia Locale (senza nulla togliere al loro già profuso impegno), limiti e dissuasori fisici di velocità, passaggi pedonali segnalati,
telecamere, adozione di sensi unici, tutto quello che si può e si deve fare
per non darla vinta a coloro che ignorano il più elememtare senso civico. Ci auguriamo che la maggioranza ci coinvolga in questo percorso.
Ringraziamenti: come di consueto anche attraverso queste brevi note
ci corre l’obbligo di ringraziare tutte le nostre associazioni, linfa vitale
della nostra comunità, le Pro Loco, grazie ai tantissimi volontari dell’Osservatorio Sociale, le squadre “speciali” che operano nel Museo della
vita contadina e presso l’Oasi dei Quadris, la nostra Protezione Civile
simbolo di altruismo efficacia e vicinanza nei momenti di criticità, e
non solo, del nostro territorio.
20
Orario di ricevimento:
Lun 17.00-18.15, Ven 11.00-12.30
e su appuntamento
[email protected]
Giunta
-Aldo Burelli [email protected]
Assessore / Vice sindaco
Delega: Attività economiche, Bilancio, Manutenzioni
Orario ricevimento:
Lunedì 17.30-18.15
-Carlo Quagliaro [email protected]
Assessore alla cultura e al turismo
Orario di ricevimento:
Lunedì 17.45-18.15
-Teresa Totis [email protected]
Assessore all’ambiente, patrimonio, energie rinnovabili
Orario di ricevimento:
Venerdì 10.30-11.30
-Domenico Bulfone [email protected]
Assessore all’edilizia privata e urbanistica
Orario ricevimento:
Lunedì 17.30-18.15
-Martina Dreossi [email protected]
Assessore all’istruzione, servizi sociali e sanitari
Orario di ricevimento
Lunedì 17.15-18.15
Consiglieri di maggioranza
Insieme per Fagagna
Giovanni Tomai [email protected]
Capogruppo di maggioranza/ Consigliere comunale con
delega alla comunicazione e ai giovani
Elisa Di Bin [email protected]
Consigliere comunale con delega alla Protezione Civile
Chiara Pecile [email protected]
Consigliere comunale con delega ai rapporti internazionali
e ai gemellaggi
Anna Zannier [email protected]
Consigliere comunale con delega alle associazioni
Miotti Giuseppe [email protected]
Consigliere comunale
Consiglieri di opposizione
Proposta per Fagagna
Raffaella Sialino [email protected]
Capogruppo / Consigliere comunale
Gianluigi D’Orlandi
Consigliere comunale
Maurizio Bertoli
Consigliere comunale
Fagagna, voliamo insieme
Nino Bruno [email protected]
Capogruppo / Consigliere comunale
Leandro Bertuzzi
Consigliere comunale
Unione confederale regionale
Bruno Peres [email protected]
Consigliere comunale