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INCONTRI EUROPEI INTERCULTURALI
Josiane Legrand, fdls
Eccoci riunite, in questo fine dicembre, per un secondo incontro delle Figlie della Sapienza
europee più giovani.* Abbiamo allargato la nostra tenda grazie alla presenza delle suore
Patricia e Siobhan venute dal GBI, delle Suore Jeannette e Marielle, originarie del
Madagascar in missione in Francia, e di due Suore francesi, Marie-Dominique e Josiane.
Dopo un primo giro di comunicazione molto arricchente riguardo ai nostri luoghi di
inserimento, i nostri impegni e il vissuto interculturale nei nostri paesi, abbiamo
approfondito la nostra riflessione con un documento di Peter Bisson S.J*. Tutti questi
scambi ci hanno preparate a un ascolto sul terreno e nel quotidiano delle popolazioni
multiculturali dei quartieri popolari.
Ci siamo quindi messe in cammino per la Piazza dell'Abbazia a Créteil dove ci attendono suor
Christiane e Moustafa alla Casa della Solidarietà. Questa associazione propone molteplici
attività a bambini, giovani e adulti, per un vivere insieme migliore nella ricchezza delle
culture.
Poi, ci dirigiamo verso la comunità. Con Suor Françoise, ritroviamo, un'altra Françoise, Amica
della Sapienza, responsabile dei Ristoranti del Cuore* in città. Ella condivide la sua
esperienza della povertà, il numero sempre più grande (di mese in mese) delle domande di
aiuto e la gioia di servire con la sua équipe di volontari.
L'indomani, è Suor Marie-Thé che ci accoglie nella Città dei Tarterêts di Corbeil-Essonnes. Una
vicina, Radia, ci ha preparato un tè alla menta. Ce lo serve secondo la sua cultura marocchina.
Ci parla della sua vita qua e laggiù e delle difficoltà incontrate. Con lei si trovano Michelle,
Amica della Sapienza, che ha visto l'evoluzione di questo quartiere e ci racconta la sua
storia.
Di ritorno a Parigi, il tema dell'inculturalità è abitato da volti, esperienze di vita, ma anche
da situazioni di povertà: quella delle famiglie francesi e degli sfollati, rifugiati, immigrati….
Costoro che speravano tanto, arrivando sul territorio francese non hanno più nulla. «Non
hanno che i loro occhi per piangere.» E' una scoperta per le nostre suore malgasce, presso di
loro pochissimi stranieri sono poveri, la maggioranza detiene le ricchezze del paese.
Durante questa esperienza, l'esigenza delle traduzioni, ci ha fatto vivere passo dopo passo,
insieme, la conversione richiesta dalle differenze culturali. Questa conversione proseguirà,
lo speriamo, con il nostro impegno a rimanere in contatto, a sostenerci nella realizzazione
dei progetti delle nostre province. Ci siamo date un nuovo appuntamento nel febbraio 2014.
*Conversione Culturale e Comunicazione interculturale: una base di discernimento
comunitario. http://mds.asso.fr/WordPress3/
*ristorante del Cuore fondato da Coluche. http://www.restosducoeur.org/