Le tappe del Barcelona World Race

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Le tappe del Barcelona World Race
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Vela internazionale
16 - 30 SETTEMBRE 2006
Australian Match Race
È stata compilata la lista definitiva degli skipper
ammessi all’edizione 2006 del Wotif.com, campionato australiano di Match race in programma dal 30
settembre al 4 ottobre. Alla competizione, che verrà
ospitata per la prima volta dal Cruising Yacht Club of
Australia di Sydney, sono stati invitati solo i migliori
velisti australiani: Michael Dunstan, Stuart Pollard e
Evan Walzer i nomi di maggior prestigio tra gli uomini
mentre tra le donne non poteva mancare la fuoriclasse
Katie Spithill. «Per tutti i team - ha spiegato orgoglioso
l’organizzatore Jenni Bonnitcha - già guadagnare
l’ammissione a questo evento è stata una grande vittoria».
Inbar Meytsar
T
ra un anno circa partirà
la Barcelona World Race,
la prima regata intorno al
mondo in doppio, non stop, a bordo
delle velocissime imbarcazioni a
vela di classe IMOCA Open 60. Il
percorso è quello classico delle gare
intorno al mondo, verso est, a favore
dei venti e delle correnti prevalenti,
con partenza e arrivo a Barcellona.
I concorrenti percorreranno circa
25.000 miglia in 3 mesi, attraverso gli
oceani più ostili e competitivi. Ma
vediamo insieme quali saranno le
tappe.
Gibilterra. Da Barcellona, la flotta
percorrerà circa 540 miglia (1055
km) verso sud-ovest lungo la costa
orientale della Spagna attraverso le
Baleari fino al Mediterraneo prima di
dirigersi verso lo Stretto di Gibilterra.
A novembre, il vento proveniente
dalle tempeste atlantiche si infila in
questo collo di bottiglia, per finire nel
Mediterraneo.
Canarie. Fuori dallo Stretto di
Gibilterra la flotta si dovrà dirigere
a sud nell’Oceano Atlantico, percorrendo 650 miglia (1204 km) verso l’arcipelago delle Canarie. Qui gli skipper
dovranno prendere una decisione
strategica relativa alla rotta migliore
per attraversare le isole perché incontreranno venti più deboli, ma passato
l’arcipelago, agganceranno gli Alisei.
Calme equatoriali. La Zona di
Convergenza Inter Tropicale (ITCZ),
Sicur Loch anti-Lupin
Sonni tranquilli per i naviganti grazie al nuovo
sistema di antifurto per motori Sicur Loch.
Il prodotto si adatta perfettamente a tutti i
propulsori con oltre 25 HP. L’innovativo sistema
è realizzato in una speciale lega ultra leggera
anodizzata e inoltre è provvisto di una serratura di bloccaggio in ottone e acciaio inox
con doppia chiave resistente a qualunque tipo
di fiamma ossidrica. Per i diportisti più diffidenti è in commercio il modello Compact che
in più offre cappucci terminali in inox e tubo
interno in mousse antivibrante.
Slam=innovazione+qualità
Per la sperimentazione, la ricerca e lo sviluppo dei
propri capi altamente tecnici, Slam ha sempre fatto
tesoro del feedback e dei suggerimenti di atleti famosi
che, in mare e in regata, hanno potuto testare direttamente il confort e l’affidabilità dei suoi prodotti.
A riprova di quanto l’adozione di questa filosofia
aziendale sia efficace basti sapere che il brand dell’abbigliamento tecnico-sportivo si avvale da sempre
della collaborazione di Russell Coutts, grazie al quale
ha realizzato la linea Advanced, ideata per i velisti più
esigenti. Per le grandi regate di settembre Slam veste
anche gli equipaggi di Mascalzone Latino, Alfa Romeo
e Clandes Team, solo per citarne alcuni.
Le tappe del BarcelonaWorld Race
Partirà a novembre 2007 la prima regata in doppio non stop. 25mila
miglia marine in tre mesi attraverso gli oceani più ostili e competitivi
è caratterizzata da condizioni meteo
estremamente variabili, dominata
da venti deboli, che si possono estendere per migliaia di metri quadrati,
inframmezzati da forti venti generati
da feroci burrasche difficili da prevedere. La flotta dovrà attraversare le
calme equatoriali due volte: andando
verso sud e quindi sulla via del ritorno
navigando verso nord.
St. Helena. È una zona di alta pressione, quasi sempre senza vento,
che viene normalmente passata a
ovest per usufruire delle più benevoli
condizioni di vento a favore e dare
alle imbarcazioni una minima possibilità verso l’ Oceano Antartico.
Capo di Buona Speranza. Simboleggia l’ingresso nel «grande Sud»
e nell’estremo Oceano Antartico. Il
sistema di bassa pressione (depressione) dell’emisfero meridionale
ruota in senso opposto rispetto a
quello settentrionale. Le imbarcazioni cercheranno di posizionarsi
nella parte frontale del sistema che
corre intorno al pianeta senza alcuna
barriera terrestre, per incontrare
venti portanti e condizioni di velocità
per tutto il tragitto.
Oceano Antartico. Le avverse
condizioni
meteorologiche
dell’Oceano Antartico saranno per
i navigatori il più accanito avversario. I “40 ruggenti” rappresentano
un viaggio facile paragonati ai “50
urlanti” o ai “60 soffianti” – questi
i nomi attribuiti alle latitudini più
estreme. Qui fa freddo (spesso sotto
0°); il sistema meteo che soffia verso
est è possente (spesso della forza
di un uragano); il mare è immenso,
con lunghe onde oceaniche che
possono produrre enormi cavalloni
di oltre 12 metri d’altezza. La rotta
attraverso l’Oceano Antartico può
anche dipendere dalla deriva degli
iceberg. Se i report evidenzieranno
una deriva eccessiva verso nord,
l’organizzazione posizionerà dei
“cancelli” di passaggio obbligatori per
cercare di tenere la flotta lontana dai
ghiacci. Ma nel Sud, dove nulla è certo,
la minaccia del tempo e del ghiaccio è
una compagnia costante.
Isola Stewart. Il passaggio nei
pressi dell’isola Stewart, che si trova
a 20 miglia sotto l’Isola del Sud della
Nuova Zelanda, porterà la flotta nel
secondo tratto più lungo della gara:
altre 4300 miglia nell’Oceano Antartico verso Capo Horn.
Capo Horn. Il passaggio a Capo
Horn segna la fine dell’Oceano
Pacifico e dell’estenuante traversata
dell’Oceano Antartico. È l’unico vero
punto di svolta della rotta: un collo
di bottiglia largo 430 miglia (796
km) attraverso il quale tutti i sistemi
meteo devono passare. Poi la flotta
sarà nuovamente nell’Atlantico,
attraverserà il passaggio di Drake e le
Isole Falkland, e navigherà per 3500
miglia (6482 km) verso nord lungo le
coste orientali di Argentina, Uruguay
e Brasile.
Calme equatoriali. Qui gli equipaggi godranno di temperature
molto più calde, nonostante la
presenza di venti contrari, seguendo
la rotta più breve verso Fernando de
Noronha, a sud dell’equatore.
Barcellona. La flotta attraverserà
lo Stretto di Gibilterra, che separa
la Spagna dal Marocco, e navigherà
in direzione nord-est lungo la costa
della Spagna verso la destinazione
finale: Barcellona. Qualunque sia
l’esito della competizione, per tutti
sarà un trionfo sulle avversità.