spEra di cantarE pEr sEmprE E di farlo, Un giorno, con
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spEra di cantarE pEr sEmprE E di farlo, Un giorno, con
§ RITRATTI D’ARTISTA BISOGNA IMPARARE A DIRE NO • 12 InFly Foto Julian Hargreaves Styling: Francesco Federico Hair&Make up: Marco Terzulli using Chanel Abito: Pucci Scarpe: Cesare Paciotti Spera di cantare per sempre e di farlo, un giorno, con i suoi figli ad ascoltarla. Laura Pausini ci racconta del suo “Inedito” e del grandioso tour che sta per iniziare nfly ha incontrato Laura Pausini in occasione dell’uscita del suo undicesimo disco intitolato “Inedito”. La vita in questi due anni di assenza dalle scene; la preparazione del tour più importante della sua carriera; un momento difficile di dieci anni fa e il coraggio di scappare. “Giudice in talent show? Me l’hanno chiesto e...” I Cosa hai fatto in questi due anni lontana dai riflettori? Ho voluto ritrovare il “mio” tempo: ero sempre di corsa, da quando avevo 17 anni e avevo proprio voglia di dedicarmi un po’ ai miei affetti più cari, alla mia famiglia e sono molto contenta di averlo fatto. Fans, critici e pubblico hanno grandi aspettative. Ti senti sotto pressione per questo ritorno dopo una lunga pausa? Beh… ho lavorato sodo e non vedo l’ora di fare ascoltare le mie nuove canzoni, anche dal vivo, ma non mi sento sotto pressione. Mi è successo altre volte. Quando mancavano poche ore al mio San Siro, vedevo tutti agitati intorno a me. Era la prima volta che una donna entrava da sola in quello stadio. Ero molto emozionata, ma non sentivo la pressione: sentivo, più di tutto, la voglia di cantare. Ecco, oggi come allora, ho voglia di cantare! Cosa caratterizza il nuovo album l’undicesimo della tua carriera - rispetto ai precedenti? È un album profondo, che ho preparato con grande dedizione e racconta un mio preciso momento personale. Questa volta, forse più di altre, mi è stato difficile arrivare alle quattordici canzoni “finaliste” che compongono il disco. Forse perché ho lavorato con più calma, e ho “provinato” 74 canzoni. Mi sembrava che tutte contenessero qualcosa di importante che avevo voglia di cantare. Ho scelto le 14 davvero più intime. Si inizia a parlare di Sanremo. Torneresti su quel palco da dove è partito tutto? E cosa è rimasto della Laura che cantava “La solitudine”? “Sanremo è Sanremo” e in molti gli dobbiamo gratitudine. Quando gli impegni internazionali me lo permettono accetto sempre volentieri di andare all’Ariston e ogni volta è una grande emozione, un tuffo al cuore. Ripenso a quella “solitudine” e penso che non sia cambiato nulla. La mia passione per la musica, il mio amore infinito per questo lavoro che non ho mai smesso di considerare, proprio come dice la mia canzone, come una grandissima fortuna. Nel mio nuovo disco, per altro, c’è una canzone che si chiama “Bastava” e che è stata scartata a Sanremo 2010. L’ho scelta perché secondo me è bellissima, ho cambiato solo due parole dalla versione originale che era cantata dalla bravissima Eleonora Crupi. E la canzone, incredibilmente, sembra scritta totalmente da me, perché racconta esattamente quello che mi è successo qualche anno fa. C’è mai stato un momento della tua carriera in cui hai pensato di mollare tutto e di non farcela? Negli Stati Uniti 10 anni fa, la mia casa discografica stava preparando il mio lancio mondiale come cantante dance. Avevo composto il mio primo disco in inglese realizzandolo, come sempre, in chiave pop e quando ho sentito la versione disco-remix che avevano preparato ho sentito la voglia di scappare, di correre via. E la cosa incredibile è che l’ho fatto! Ho pensato che dopo questo gesto la mia carriera non avrebbe avuto nessuna possibilità di proseguire. E invece oggi sono contenta di averlo fatto e di essere la testimonianza vivente che bisogna sempre essere veri, sinceri, autentici e soprattutto 13 InFly convinti di quello che si fa. A volte saper dire di no è importante. Anche se è davvero difficile. Quali sorprese riserverà il nuovo tour? Parliamo del tour più importante che io abbia mai fatto. Lo stiamo preparando da un anno nei minimi dettagli e con le collaborazioni che volevo. Al mio fianco ci sarà la mia storica band con piccole variazioni: sono i musicisti che amo di più e sono felice di passare un anno in tour con loro. Questa volta, però, abbiamo anche un team internazionale per le luci , la regia e le scene. Una squadra che mi fa davvero venire i brividi, perché parliamo delle migliori professionalità del mondo. Spero tanto che chi verrà a vedermi si ricordi di aver passato due ore speciali in nostra compagnia. Quanto servono davvero i talent-show a far emergere nuovi artisti al panorama musicale italiano? Se mi sforzo di ricordare gli artisti usciti negli ultimi anni nel mondo della musica, mi vengono in mente solo i Negramaro o il mio amico Tiziano Ferro. Per il resto tutti, ma proprio tutti, sono usciti dai talent. Forse perché la discografia non può più permettersi di selezionare i giovani. Forse perché nei talent è il pubblico che decide da subito quanto si vale davvero. Fatto sta che oggi come oggi i talent sono l’unica strada per riuscire a fare sentire la propria musica. Non lo trovo giusto, ma questa è la realtà e quindi meglio questo che il vuoto assoluto. La musica ha bisogno di nuove voci, nuovi scrittori, nuove emozioni. Christina Aguilera, Adam Levine, Jennifer Lopez, Steven Tyler, sono solo alcuni dei nomi internazionali che hanno fatto parte dei talent-show nelle vesti di giurati. Tu accetteresti un ruolo del genere nella tv italiana? Me lo hanno proposto in 3 nazioni differenti ma ho detto “No”. Mi piace cantare. E ho la fortuna di poterlo fare per lunghissimi periodi e ogni sera in una città diversa. Nulla mi piace così tanto. Neanche fare il “giudice”. Tra l’altro non sono neanche a mio agio a giudicare gli altri. 14 InFly Quali sono le caratteristiche che cercheresti in un nuovo talento e quali consigli gli daresti? Oggi come sempre è sicuramente necessario avere tanta fortuna, ma non basta. Bisogna essere umili, disciplinati e implacabili. Perché il successo non arriva tanto facilmente. Una caratteristica che forse cercherei è la passione. Quella incondizionata per la musica. E anche rendersi conto che di musica si può vivere anche senza essere famosi. Con mio padre ho fatto piano bar per quasi 10 anni quando ero piccola… ed ero felice. Nel panorama internazionale, quali nuovi artisti apprezzi e con quali duetteresti? Ho avuto la fortuna di collaborare già con molti degli artisti che amo di più, italiani e stranieri. Mi ritengo una privilegiata. Nel mio nuovo disco canto con Gianna Nannini e Ivano Fossati e devo dire che è stato un piacere averli al mio fianco. Tra i nuovi talenti direi decisamente Adele, anche se la mia preferita rimane Alanis Morrisette. C’è ancora un sogno nel cassetto che non sei riuscita a realizzare? Quando cantavo con mio padre al piano bar speravo di riuscire a continuare a cantare, anche solo per hobby. Mai avrei sperato di poter arrivare fino a qui. E ogni giorno considero la grande fortuna che ho avuto. Per il futuro spero di non smettere mai di emozionarmi così, come oggi; spero di poter continuare a cantare collaborando con le persone che stimo di più, e magari di farlo facendomi ascoltare dai miei figli. by Francesco Narracci 14 nuove tappe in Italia per l’atteso Inedito World Tour di Laura Pausini, che si aggiungono agli 11 concerti evento già previsti, tra Milano e Roma, a partire dal prossimo 22 dicembre. Da Marzo 2012 Laura Pausini sarà al Palarossini di Ancona (2 e 3), per proseguire poi con Acireale (7 e 8), Caserta (15 e 16) , Firenze (18 e 19), Genova (24 e 25) , Torino (27 e 28) e chiudere a Treviso (30 e 31). Subito dopo Laura Pausini attraverserà l’Europa con 23 concerti tra Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Austria e Inghilterra dove si esibirà sui più prestigiosi palcoscenici tra i quali uno dei più grandi templi della musica live al mondo: la Royal Albert Hall a Londra. Tutte le informazioni riguardanti il tour sono disponibili sul sito ufficiale di Laura www.laurapausini.com IN ED ITO i nFly met Laura Pausini for the exit of her brand new eleventh album called “Inedito” ( unpublished ndt ). And about her life of those two years of silence: the designing of the most important tour of her whole carrier, of a difficult moment of ten years ago and her bravery to escape. “Judge in a talen show? They asked me about it...”. What did you do while those two years far from the stages? I found again “my” own time: I was very frenetic, since I was 17 and I felt the need to dedicate to myself and to my beloved family. I’m glad I did it. Fans, critics and audience have many expectations. Do you feel the height of this pressure after this long pause? Well, I worked very hard and I’m very anxious you to listen to my new songs, even live, but I don’t feel pressure. It happened many times. Few minutes before that concert at San Siro they were all nervous around me. I was so excited, I was waiting to start to sing. And today it’s the same. What’s the true differences between this brand new album and the priors? It’s a profound cd, wrote with moving and that tells about a precise personal moment of my life. This time, maybe more than before, it has been hard to chose the last fourteen songs to include in the official cd, I started with 74 “possible tracks”. It seemed to me that were all rings of a single chain, so I choose the most personal 14. They started to speak about San Remo. Would you walk again that stage onto which all started? What remained of the “La solitudine”’s Laura? As they use to say “SanRemo is SanRemo” and many are thankful to it. When my work allow it, I’m always happy to go to Ariston, because every time is a great emotion. The memory goes back to that “solitudine” and I think that nothing’s changed. My music passion’s unchanged as the infinite love for this non-job, that is a “great lucky strike”. In my new album there’s a song discarded at SanRemo 2010, called “Bastava”, I chose it because it’s beautiful so much that, from the original version sang by Eleonora Crupi, I changed just two words. It seemed, incredibly, wrote by me because it tells about my own story. Have you ever thought to quit this carrier or that you felt like not to make it? Ten years ago, my label was working to launch me as a mondial dance singer. I had just prepared my first english full length album. When they made me listen to the disco-remix version of the album... well I wanted to start to cry aloud and to run away. And I did it! I thought that, after this, my carrier was finished.This is not so, instead, this is an account about to be true, genuine and sincere. It is important to know when and how to say no! Even if it seems hard. What surprises hides your new tour? This is the most important tour that I ever did. We spent about one year scheduling all, in the lesser details, with the performers that I wanted. Those are only the musicians that I wanted, my band and my sessions. This time we have light international light technicians and a director for projections. This team thrills me, because these are the highest professionals of the world. I wish that who will come to see me, will remember this. Are talent-shows useful to help the raising of new artists on the musical italian scene? Well, if I make an afford to remember; only my friend Tiziano Ferro and Negramaro come to my mind, otherwise, anyother artist comes from those “talent...”. Maybe that discography cannot select and chose young bands and, because in those shows, audience chose what they want before the bands sign a contract. That’s not right but that’s so! Well, something is better that nothing! Music needs new voices, writers and emotions. Christina Aguilera, Adam Levine, Jennifer Lopez, Steven Tyler are some of the names that judged in one of those shows. Would you accept to do the same on the Italian tv? They asked me for three different countries, but I said “NO”. I love to sing. And I have the luck to do it every evening in a different city. There is nothing better, even to judge. It’s not comfortable to me to judge others. What’s the characteristics that you would look for in a new talent and what kind of suggestions would you tell him? Nowadays you have to be lucky, but it’s not enough. You have to be and remain modest, disciplined and unstoppable.Passion is necessary, the unconditional for music one overall.They have to understand that you can live with music even not being famous, my father played ten years in bars, when I was young and he was happy. In the international landscape, what’s your favorite artists and the ones you would like to duet with? I had the luck to sing with the most important Italian and international artists. I am lucky. In this new album I sing with Gianna Nannini and Ivano Fossati, I enjoyed it so much. Among the others talets I’d like Adele, but my favorite is still Alanis Morrisette. Is there a wish that is waiting to be wished upon a star? When I sang with my father I wished to go on singing, for the whole life, even for leisure. I’d never thought to reach for the constellations, the wish for my future is to go on to move myself this way, as today. IN SHORT LE DATE 15 InFly