Programma Candidato Pierangelo Brinchi

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Programma Candidato Pierangelo Brinchi
“La mia passione
e il mio impegno
per il rilancio
del ciclismo nel Lazio”
Quadriennio Olimpico 2017-2020
FCI - Comitato Regionale Lazio
Programma del candidato alla presidenza
Pierangelo Brinchi
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PREMESSA
Nel Lazio il ciclismo vanta un’antica e solida tradizione perché terra di grandi campioni e di eventi di
grande respiro internazionale. Persino il campionissimo Fausto Coppi fu un corridore della nostra regione
per iniziativa di dirigenti di forte spessore sportivo.
Da anni, però, il modello di gestione federale regionale manifesta diversi limiti tanto da rendere utile un
nuovo rapporto tra classe dirigente e società ciclistiche; rapporto finalizzato al raggiungimento di obiettivi
definiti e programmati.
La progettualità e la programmazione costituiscono, infatti, la premessa fondamentale per il rilancio di
uno sport come il ciclismo che, per tanti aspetti, conosce un periodo di notevole popolarità. Infatti la
bicicletta è sempre più al centro dello sviluppo sociale grazie alle sue prerogative che ne fanno un mezzo
molto vicino sia ai giovani che agli adulti, uomini e donne.
In questo contesto sociale il Comitato Regionale Laziale FCI e i Comitati Provinciali del Lazio sono
chiamati alla gestione della pratica sportiva con un modello che leghi la tradizione e la storia alle
aspettative ed alle istanze più moderne. Scopo è quello di sostenere una domanda che non sempre
trova risposte nella politica, in particolare nella gestione degli spazi disponibili sul territorio. Quest’ultimo
aspetto, legato inevitabilmente al tema della sicurezza, sarà il primo degli obiettivi da conseguire tutti
insieme; sul territorio l’impegno principale dei dirigenti FCI andrà riservato alla ricerca di nuovi spazi, al
ripristino di quelli non più agibili e alla conservazione di quelli esistenti, guardando con fiducia al futuro
e mantenendo la massima attenzione sul tema della tutela della mobilità a pedali, sia in termini sportivi
che di pratica quotidiana.
Affinché si possano raggiungere obiettivi apprezzabili c’è necessità, però, di una struttura federale di
base autorevole e disponibile ma soprattutto capace di rapportarsi con l’esterno; dalle Istituzioni, alle
Organizzazioni Amministrative Territoriali, alle aziende, ai media, all’intera società civile.
Dal punto di vista interno i dirigenti federali devono porsi realmente al servizio delle società ciclistiche,
dei loro atleti, dei dirigenti, degli organizzatori di gare ed eventi di ciclismo recuperando ogni forma di
dialogo.
Il Comitato Regionale deve impegnarsi per divenire interlocutore principale per la crescita e lo sviluppo
culturale dell’ambiente sotto tutti i punti di vista.
In definitiva, le esigenze ed i rinnovati ruoli della società, nell’insieme dello sport in generale, richiedono
una FCI regionale orgogliosa della propria storia ma adeguata ai tempi ed al linguaggio di questi anni.
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AMBIENTE E SICUREZZA
Ne ho fatto cenno in premessa; lo sviluppo del ciclismo passa attraverso una politica sportiva attenta e
concentrata su interventi addirittura vitali per l’uso della bicicletta, mezzo ideale per conseguire il
rispetto, la tutela e il recupero dell’ambiente. La pratica del ciclismo può diventare davvero il motore
principale dello sviluppo della società, sia nelle grandi città come Roma che nelle province del Lazio, fino
ai centri più piccoli. Il CRL e i Comitati Provinciali FCI del Lazio devono saper interagire con il territorio
e proporsi come interlocutori principali nei confronti della Regione, dei Comuni, dei Municipi e delle
Comunità affinché nei loro programmi l’uso della bicicletta diventi il tema principale di sviluppo e crescita
economica.
Come detto, lo sviluppo del ciclismo passa attraverso la conquista di nuovi spazi, la riconquista e la
riqualificazione di spazi già utilizzati. Sul territorio la FCI deve far sì che il concetto di spazio per la
bicicletta e la sicurezza stradale, sia in gara che nella pratica quotidiana, diventino esigenza politica
imprescindibile. Il CRL deve farsi portavoce ed interprete delle istanze che arrivano dai cittadini e dagli
sportivi affinché ci sia sempre più attenzione per l’utente in bicicletta. Sia in sede legislativa che normativa,
i Comitati Provinciali e il CRL devono agire affinché venga accresciuto ovunque il rispetto per il ciclista.
L’opera di sensibilizzazione va rafforzata, inoltre, verso gli organizzatori perché realizzino condizioni di
assoluta sicurezza per atleti, seguito della gara e pubblico. Allo stesso tempo il CRL dovrà promuove un
processo culturale che coinvolga gli stessi atleti e le società sportive affinché sia sempre massimo il
rispetto di norme e regolamenti, così da rendere pienamente efficaci le misure adottate.
La sicurezza costituisce sempre una delle chiavi di lettura della qualità delle manifestazioni. A questo
scopo sarà importante definire l’ambito operativo di una commissione (Commissione Sicurezza e
Qualità) composta da direttori di corsa e organizzazione, giudici di gara e dirigenti che avrà il compito di
sostenere le società organizzatrici con misure adeguate ad assicurare elevati standard e qualità
organizzativa. A questo scopo sarà cura del CRL concordare con la FCI Nazionale ed il Coni incontri
formativi in ambito provinciale con libera partecipazione di società, atleti e dirigenti.
Il Comitato Regionale assumerà inoltre un ruolo coordinatore con le autorità pubbliche, in particolare
le Prefetture e gli Enti proprietari delle strade, in modo da garantire uniformità di deliberazioni e
interpretazione della normative vigenti (Codice della Strada, Siae, Polizia Stradale, ecc).
PROMOZIONE E IMMAGINE
L’attività di promozione costituirà un altro asset su cui investire risorse importanti perché il settore è
strategico per l’avvio di programmi operativi per le categorie agonistiche giovanili (esordienti, allievi e
juniores). La Commissione Promozione e Immagine solleciterà contributi qualificati e autorevoli in modo
da consentire a tutte le componenti federali sul territorio di seguire le stesse strategie e perseguire gli
stessi obiettivi. Scopo principale di questa commissione sarà ottenere benefici e vantaggi a favore dei
tesserati, delle società laziali e degli eventi organizzati sul territorio attraverso l’ottimizzazione delle
risorse dedicate a questo scopo, agendo su risparmi e investimenti proficui.
Inoltre, nel rispetto dello statuto, dei regolamenti, della natura della FCI e delle leggi vigenti, il CRL dovrà
saper suggerire e sostenere iniziative e progetti per acquisire risorse (crowdfinding) da reinvestire in
ambito istituzionale.
COMUNICAZIONE
La Commissione Comunicazione individuerà scenari, modi, strumenti e linguaggi utili agli organizzatori,
alle società ciclistiche e agli atleti laziali affinché abbiano il supporto ideale in un contesto sempre più
qualificato e globale.
Nel corso del tempo i responsabili dovranno assicurare adeguata copertura a tutta l’attività ciclistica.
Allo stesso tempo la Commissione assumerà le iniziative più idonee per promuovere le attività dei
Comitati Provinciali. Obiettivo principale sarà migliorare l’immagine complessiva del nostro sport
declinando il ciclismo in tutte le sue forme, da quello sportivo a quello culturale e turistico-ricreativo.
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FORMAZIONE
In collaborazione con la FCI Nazionale e il CONI Regionale un’apposita Commissione si impegnerà nella
realizzazione di corsi, incontri di formazione, seminari e convegni per tecnici e dirigenti fornendo i
supporti logistici necessari e facendosi portavoce delle istanze di base.
TUTELA DELLA SALUTE
Problema sempre attuale, purtroppo, che andrà affrontato secondo le linee guida del CONI, della FCI
Nazionale e del Ministero della Salute tenendo presente che è fondamentale sostenere il cambio culturale
necessario a debellare definitivamente uno dei limiti più importanti del nostro sport.
FISCO E AMMINISTRAZIONE
Il Comitato Regionale deve porsi l’obiettivo di diventare sempre più una struttura al servizio della
comunità ciclistica. In questo ambito vanno perseguite politiche che favoriscano accordi e convenzioni
con CAF e Associazioni di categoria che possano assistere le società sportive nell’amministrazione
quotidiana della loro attività. Un’apposita Commissione si preoccuperà di segnalare alle società i
cambiamenti normativi che possono incidere nella vita delle società.
TRASPARENZA ED ETICA
La trasparenza della gestione amministrativa e sportiva è un tema molto delicato, alla base del rapporto
di fiducia fra amministrati e amministratori. L’impegno preciso è relativo alla pubblicazione degli atti del
Comitato Regionale, senza limiti e censure.
A tutela delle società sportive saranno adottate adeguate misure affinché l’operato di ogni dirigente o
collaboratore del Comitato Regionale e dei Comitati Provinciali risponda a criteri di etica sportiva e
amministrativa secondo i dettami del Codice Etico FCI.
Inoltre sarà attivato un blog per accrescere e favorire il dialogo ed il confronto fra istituzioni e società
sportive.
COMITATI PROVINCIALI
Quella di Rieti è una ferita aperta. Il primo obiettivo del Comitato Regionale sarà quello di ripristinare il
Comitato Provinciale di Rieti. Non un fatto formale ma un impegno concreto perché il territorio reatino,
che offre opportunità straordinarie per la bicicletta, torni ad essere occasione di forte promozione fra i
giovani.
Ai Comitati Provinciali va riconosciuta maggiore responsabilità e delega secondo un concetto di
prossimità che affida ai presidente e consiglieri provinciali un ruolo sempre più importante nella gestione
del ciclismo. Il dialogo continuo e la partecipazione attiva alla politica del Comitato Regionale faciliteranno
la sintesi che poi si tradurrà in una maggiore attività sul territorio.
SERVIZI CENTRALI
L’efficienza degli uffici del Comitato Regionale può essere accresciuta così da divenire sempre più un
“vero e proprio centro servizi” in stretta connessione e supporto ai vari organismi che agiscono sul
territorio. Il ruolo della “macchina organizzativa del CRL” è assolutamente centrale e strategico
nell’ambito di un’attività che coinvolge migliaia di tesserati. Alla sede dovranno essere assicurate risorse
e tecnologie adeguate così da mettere nelle migliori condizioni il personale assegnato.
Vanno sottoscritti accordi e convenzioni con fornitori perché si possa accedere, così, a condizioni di
favore per le società sportive iniziando dal settore della comunicazione in modo che le società
organizzatrici abbiano facilità alla produzione ed alla messa in onda delle immagini televisive.
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COLLABORAZIONI
Vanno attivate collaborazioni qualificate e continuative a sostegno dell’attività sportiva. In tutti i campi il
Lazio offre opportunità di spicco e una passione infinita e trasversale per il ciclismo. Vanno incoraggiate
e incentivate collaborazioni di prestigio e contributi di volontari per i quali il nostro sport potrebbe
rivelarsi una prospettiva concreta.
STRUTTURA TECNICA
Questa Commissione deve costituire sempre più il cuore pulsante del CRL e diventare il punto focale di
tutta l’attività. La storia racconta di una tradizione tecnica laziale che ha assicurato ed assicura all’Italia
alcuni tra i successi più importanti. Questo patrimonio culturale va recuperato e salvaguardato ma
soprattutto deve essere declinato in chiave moderna e messo a disposizione delle società, dei tecnici e
degli atleti che potranno avere nei dirigenti inseriti nella Commissione Tecnica un riferimento qualificato,
sempre a loro disposizione. Il Comitato Regionale funziona se la Commissione Tecnica, in piena
autonomia, raggiunge l’autorevolezza necessaria a qualificarne l’azione politica.
Va assicurato il supporto alle diverse discipline e va sostenuta la richiesta delle nuove specialità emergenti
facilitando il raggiungimento degli obiettivi sportivi e la presenza della FCI nei nuovi mercati. Ma
soprattutto la Commissione Tecnica dovrà individuare il progetto di sviluppo del ciclismo laziale nelle
categorie esordienti, allievi e juniores, sia uomini che donne. Categorie che oggi soffrono una crisi
profonda che andrà recuperata con risorse adeguate. Andrà individuata una forma di partecipazione che
coinvolgerà tutti i tesserati nel Lazio, di ogni ordine e grado; chi oggi sceglie di salire in bicicletta mostra
una profonda passione per questo sport e ne può assicurare il futuro sostenendo l’impegno dei giovani.
Il Comitato Regionale sarà regista, non attore, di un modello di sostegno che coinvolgerà tutti e di cui
tutti saranno invitati a sentirsi responsabili. Il nostro obiettivo è indirizzato alla realizzazione di un
calendario gare importante per esordienti, allievi e juniores con una prospettiva che interesserà anche
gli under 23. Obiettivo alla portata, da raggiungere lavorando con trasparenza, entusiasmo e massimo
impegno.
ATTIVITA’ GIOVANILE
L’attività giovanile fa rima con scuola ma non solo. Anche in ambito extrascolastico la bicicletta va
proposta prevedendo forme d’intervento atte a favorire l’attività dei giovanissimi. Il ciclismo va inteso
come strumento didattico, pedagogico e collegato a tematiche di tipo sociale (educazione stradale,
educazione ambientale, educazione alla salute e al benessere). Le iniziative di tipo ludico (ad esempio
giochi di abilità tra ragazzi di scuole vicine o quartieri limitrofi) saranno organizzate con il supporto e la
collaborazione della FCI Nazionale e del CONI. Iniziative di formazione saranno proposte a maestri e
insegnanti di educazione fisica attraverso progetti pilota da concordare con il MIUR. Un mondo a cui
guardare sempre con molto interesse e forte partecipazione.
AGONISMO
È, ovviamente, la naturale e istituzionale finalizzazione di tutta l’attività che si svolge sul territorio.
L’attività agonistica va sostenuta con il coinvolgimento diretto di tutte le società ciclistiche attraverso
l’aggiornamento e la formazione dei quadri tecnici, il collegamento e il coordinamento di tutti i settori
del CRL. Il calendario gare va concordato con le altre regioni del centro Italia in modo da conseguire
risparmi e massimizzare l’attività di atleti e società, sia in ambito maschile che femminile. Il CRL, in
concorso con i Comitati Provinciali, deve favorire e suggerire la formazione di squadre composte da
atleti provenienti da diverse società che, altrimenti, non avrebbero modo di garantire loro un’attività di
alto livello.
ATTIVITÀ FUORISTRADA
L’attività fuoristrada diventa sempre più spesso la disciplina d’ingresso al mondo del ciclismo praticato a
tutte le età. Trova particolare attuazione nelle zone vicine ai rilievi appenninici ma è una pratica possibile
ovunque. La disciplina va fatta conoscere a livello scolastico perché da qualche anno consente anche ai
più giovani di cimentarsi con competizioni di valore assoluto. Vanno realizzati progetti per
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l’individuazione di spazi idonei a sostegno dell’attività BMX e ciclocross così come della MTB con percorsi
segnalati e istituzionalizzati. Vanno inoltre incentivate le specialità emergenti come il DH e l‘Enduro.
ATTIVITÀ AMATORIALE
E’ strategicamente molto importante che si colga il significato e l’importanza che il movimento amatoriale,
in tutte le sue forme, riveste nella dinamica generale del ciclismo. E’ fuori di dubbio la valenza
promozionale che caratterizza questo tipo di attività sociale, con i conseguenti vantaggi che ne trae il
movimento ciclistico nel suo complesso. Per questo vanno perseguite politiche di sicurezza e di
prevenzione della salute, di colloquio e coordinamento con gli altri EPS per conseguire e contribuire al
raggiungimento degli obiettivi della Struttura Nazionale FCI.
ATTIVITÀ PARALIMPICA
Nello sport si sono innestate dinamiche nuove, da cui il ciclismo non è esente e il cui esito talvolta suscita
diverse perplessità. Infatti sono sempre più presenti tendenze che lo pensano funzionale ad interessi
economici e commerciali, che esaltano la corporeità e il valore dell’immagine, il predominio del soggetto
e delle doti individuali, della prestazione forza, fino all’illecito. A questo modello fa da contrappunto una
visione basata sulla reale opportunità di praticare sport per tutti, di divertirsi, di accogliere e di ritrovare
relazioni piacevoli e pacificanti, fino a diventare occasione formativa per giovani ed adulti. E senza nulla
togliere all’agonismo sportivo più intenso, che è fattore di stimolo, di miglioramento di emulazione
traente.
E’ in quest’ultimo modello che si riconosce il ciclismo paralimpico. Un settore nuovo all’interno della
FCI, che si muove nella nostra regione con tante incertezze, ma che merita attenzione, sostegno e un
progetto concreto, che si può sintetizzare in pochi punti:
 Coordinamento tra le società di ciclismo paraolimpico;
 Collaborazione con il comitato regionale CIP:
 Sostegno alle società paralimpiche nell’organizzazione di grandi eventi nazionali;
 Promozione delle specialità paralimpiche anche nell’ambito scolastico.
ATTIVITÀ SU PISTA
Va ripristinata un’apposita Commissione che si occupi di individuare il percorso per tornare ad avere sul
territorio un’idea di attività in pista che sia consona ad una città come Roma, capitale d’Italia. Olimpiadi
o non Olimpiadi, Roma è l’unica capitale mondiale non dotata di un velodromo. Una mancanza grave che
deve essere posta nell’agenda dell’Amministrazione Capitolina come una delle priorità del progetto
sportivo della Capitale. Nel frattempo l’impianto di Forano deve diventare effettivo epicentro di tutta
l’attività su pista del Lazio.
GLI ORGANIZZATORI
E’ necessario che il Comitato Regionale, in concorso con i Comitati Provinciali, ponga maggiore
attenzione nei confronti delle istanze degli organizzatori di eventi ciclistici. Rispetto ad altri sport, infatti,
essi costituiscono una componente essenziale per la vita e lo sviluppo del movimento. Le società e gli
organizzatori vanno aiutati nel percorso di transizione da corsa ciclistica ad evento ciclistico. Dalla società
civile il ciclismo deve essere sempre più percepito come una bella opportunità.
GIUDICI DI GARA
Avvalendosi della struttura nazionale il Comitato Regionale deve favorire una migliore qualificazione dei
Giudici di gara. Esiste un patrimonio enorme di esperienza che va trasferito alle nuove generazioni di
giudici che vanno dotati degli strumenti necessari all’espletamento delle loro mansioni.
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GIUSTIZIA SPORTIVA
I regolamenti vanno scrupolosamente osservati e non interpretati e il Giudice Sportivo deve emanare
con celerità provvedimenti imparziali e inoppugnabili. A meno di dolo evidente, però, ogni ammenda e
provvedimento del Giudice Sportivo deve essere visto come una sconfitta del lavoro del Comitato
Regionale e dei Comitati Provinciali che hanno il compito di assistere le società e gli atleti, garantendo il
supporto ed il sostegno necessari affinché il ciclismo sia praticato sempre in sicurezza e nel pieno rispetto
di norme e regolamenti.
PROGETTI SPECIALI
Il territorio chiede una vera e propria assunzione di responsabilità da parte della Federazione Ciclistica
per progetti di grande respiro come “Bike to School” e “Bike to Work”. L’ultima legge finanziaria ha
previsto la figura del manager della mobilità e la FCI deve diventare partner importante a cui fare sempre
più riferimento.
Il Lazio, a cominciare da Roma, è ricco di parchi, aree verdi, grandi vie e sentieri da raccordare in un
progetto unico che consenta di vivere la cultura, l’arte e la storia dal sellino della bicicletta. Una
scommessa su cui impegnarsi insieme alla nuova amministrazione capitolina.
Il Comitato Regionale assicurerà il proprio sostegno a progetti innovativi sulla salute, come Teraplando
che propone il connubio fra scienza, sport e psicologia, al fine di utilizzare i benefici dell’attività aerobica
svolta su bicicletta a volano fisso, per favorire miglioramento della salute fisica, psichica e sociale. Pedalare
diviene veicolo di una nuova capacità di espressione corporea e motore di una rinnovata energia, fisica
e mentale.
“Adotta i giovani”; sarà questo il progetto che caratterizzerà la politica del Comitato Regionale nel
prossimo quadriennio olimpico. Ogni evento e società che svolge attività cicloamatoriale sarà invitato ad
“adottare” una squadra o una società che svolge attività giovanile, dalla categoria esordienti in poi. Il CRL
non entrerà nella gestione diretta dell’adozione ma si limiterà ad un’azione di regia generale del progetto.
Borse di studio per i giovani. Il Comitato Regionale della Federciclismo, in concorso con i Comitati
Provinciali, premierà i ragazzi dai 13 ai 18 anni che si distingueranno sia a scuola che in bicicletta.
L’agonismo va sostenuto e incoraggiato ma la formazione è un fattore essenziale per la crescita e lo
sviluppo dell’individuo.
Il Comitato Regionale si impegnerà nella promozione del ciclismo fra i non tesserati con un progetto “E’
Festa; la bici incontra il Municipio”. Una sorta di torneo/palio fra bambini con classifiche legate alla
partecipazione e premiazioni a sorteggio. Il programma sarà di tipo ludico non solo per bambini in
bicicletta.
Sarà assicurato adeguato sostegno alla proposta di legge regionale n. 301, sulla “promozione e lo sviluppo
delle attività motorie e sportive e per la valorizzazione delle eccellenze sportive territoriali". Il dispositivo,
una volta approvato, renderà più agevole dare vita a iniziative volte a conferire riconoscimenti pubblici e
ad offrire sostegno alle società e associazioni sportive dilettantistiche per l’elevato livello dei risultati
conseguiti da propri associati.
RISORSE
Vanno individuate nuove e più importanti risorse economiche. Questo è un impegno preciso che va
perseguito pensando al Comitato Regionale FCI come partner ideale per i progetti del territorio. Roma
e il Lazio costituiscono lo scenario ideale per iniziative che necessitano di un supporto tecnico che fa
parte del patrimonio qualificato della Federazione. Nel rispetto di norme e regolamenti è possibile
individuare risorse anche molto importanti da mettere a disposizione di società ed atleti.
Bisogna agire sul fronte delle attività indirette, attraverso iniziative che consentano risparmi di gestione.
Vanno stabiliti accordi e raggiunte convenzioni con i fornitori con lo scopo di ridurre le spese di esercizio
delle società sportive.
Va incentivato l’uso della tessera giornaliera anche in settori di attività non esclusivamente sportiva. Si
possono coinvolgere i giovani in corsi per dirigenti di società, tecnici e giudici, ASA e così via. Il Comitato
Regionale può partecipare alla stesura di protocolli e intese, realizzare prodotti editoriali web utili a
sostenere l‘attività del CRL e dei Comitati Provinciali. Vanno coinvolte le strutture commerciali in una
visione diversa di mobilità a pedali intesa sempre più come opportunità formativa che coinvolga sempre
più anche le attività ciclistiche delle palestre e dei centri fitness.
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CONCLUSIONI
Una volta rinnovati i Comitati Provinciali e il Comitato Regionale andrà ristabilito il dialogo fra tutti,
vincitori e sconfitti. E’ già avvenuto in passato proprio al Comitato Regionale Laziale; iniziato un nuovo
quadriennio le divisioni sono state abbandonate e tutti insieme ci si è messi a lavorare con un obiettivo
comune. I risultati sono stati evidenti.
Tutti noi siamo animati da una forte passione e tutti noi vogliamo fare in modo che il movimento ciclistico
del Lazio torni a svilupparsi come un tempo. E quindi il contributo di tutti, nessuno escluso, sarà
importantissimo. Le divisioni sono necessarie ed utili a definire la politica sportiva ma, un volta individuata
la nuova classe dirigente, è fatto obbligo che ognuno faccia del suo meglio per il bene comune.
Inoltre il dialogo e la collaborazione fra tutte le componenti del ciclismo regionale saranno gli elementi
fondamentali con cui consolidare il rapporto con società sportive, dirigenti, atleti e appassionati.
Dialogo e spirito costruttivo utili a stabilire, dunque, un rapporto efficace con il territorio affinché il
ciclismo nel Lazio possa costituire sempre più elemento di sviluppo sociale e sportivo.
Sarà questo il modello a cui il Comitato Regionale lavorerà nei prossimi quattro anni e per il quale chiedo
e propongo il contributo di tutti quelli che vogliono accompagnarmi in questa bellissima pedalata.
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COPPI corridore laziale
Non tutti sanno che Coppi nel 1945 fu corridore laziale. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a
Caserta, s'incontra il 9 gennaio con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista
del Corriere dello Sport Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche Pietro Chiappini, un veterano delle corse,
suo vecchio grande amico e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che
possiede un affermato negozio in via La Spezia……….
Fausto rivela che in due anni passati in guerra sul fronte africano, quasi completamente trascorsi in prigionia, non
ha mai messo i piedi sui pedali di una bicicletta. Solo da pochi giorni utilizza una vecchia Legnano che uno sportivo
di Somma Vesuviana, Giuseppe D'Avino, gli ha messo a disposizione a seguito di un suo appello pubblicato
all'interno di un articolo firmato su un giornale da Gino Palumbo. La bici però ha un telaio da 56 centimetri e a
lui occorre una più grande, da 60, per potersi allenare nel miglior modo possibile.
Nulli offre così una delle sue biciclette, mentre Pietro Chiappini, che ha portato in dono degli indumenti da corsa,
promette d'interessarsi a trovare una società che possa seguirlo nella ripresa agonistica. Il 18 gennaio Coppi è a
Roma dove incontra Nulli e Chiappini, e avendo già fatta richiesta alla FCI si tessera per la S.S. Lazio Ciclismo. In
quel periodo la Lazio è l'unica società romana, ma vista l'evoluzione bellica al Nord, anche italiana, ad avere una
discreta organizzazione. Guidata dal competente ed entusiasta Presidente Peppino Stinchelli, la sezione conta su
validi elementi come gli "Indipendenti" Romano Pontisso e Marcello Spadolini e su un gruppo folto di dilettanti
guidato dall'eccellente Bruno Pontisso. Anche Chiappini si tessera per i colori biancocelesti per poter meglio
assistere l'amico nel suo rientro alle corse. I due debuttano per la società, su biciclette della Nulli, arancioni con
doppia fascia argentea, in occasione di un raduno al Velodromo Appio il 1° aprile per un'americana a due che li
vede alla fine classificarsi al quarto posto. Il rientro su strada avviene invece il 22 del mese per il Gran premio
Apertura a Napoli (IV posto).
Alla fine saranno sei le vittorie ottenute da Fausto Coppi per i colori biancocelesti. In autunno con l'Italia liberata
dal Nazifascismo, il Campionissimo ritorna al Nord. Sposa il 22 novembre Bruna Ciampolini e inizia a prepararsi
per la nuova avventura con la Bianchi………
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Pierangelo Brinchi
candidato alla presidenza del Comitato Regionale Lazio FCI
quadriennio 2017-2020