la convenzione unesco sulla protezione del patrimonio

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la convenzione unesco sulla protezione del patrimonio
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
ROBERTA GARABELLO
LA CONVENZIONE UNESCO
SULLA PROTEZIONE
DEL PATRIMONIO CULTURALE
SUBACQUEO
<C DEGLI STUDI
n
BI C f C C A
MILANO - GIUKFRÈ EDITORE - 2004
INDICE
Elenco delle abbreviazioni
Introduzione
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Parte I
LE NORME CONVENZIONALI IN MATERIA DI
PATRIMONIO ARCHEOLOGICO SOTTOMARINO DALLA
CONVENZIONE DI MONTEGO BAY A QUELLA DI PARIGI
Capitolo I
PANORAMA DELLE F O N T I NORMATIVE PRECEDENTI
ALLA C O N V E N Z I O N E UNESCO
1. Premessa
2. La Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 . . . .
2.1. La genesi degli articoli 149 e 303 C N U D M
2.2. Una valutazione delle disposizioni della CNUDM
3. I lavori del Consiglio d'Europa
4. Strumenti giuridici internazionali e regionali a tutela del patrimonio
archeologico
5. Accordi bilaterali
5.1. Accordi generali
5.1.1. L'accordo tra Paesi Bassi e Australia
5.1.2. L'accordo tra Australia e Papua Nuova Guinea
5.2. Accordi relativi a particolari relitti storici
5.2.1. L'accordo sulla HMS Bikenhead
5.2.2. L'accordo sulla CSS Alabama
5.2.3. L'accordo sulla Estonia
5.2.4. L'accordo sulle navi di Sir J. Franklin
5.2.5. L'accordo sulla Belle
5.2.6. Il progetto di accordo sul Titanio
6. Strumenti di sott law
7. Il progetto di convenzione deU'International Law Association
8. Considerazioni conclusive
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Indice
Capitolo II
LA CONVENZIONE UNESCO.
IL PROCESSO NEGOZIALE E I PRINCIPALI PROFILI
1. Genesi e processo negoziale della Convenzione
1.1. Osservazioni sul negoziato
2. Il contenuto della Convenzione. Visione d'insieme
2.1. L'ambito di applicazione ratione materiae della Convenzione
2.1.1. La definizione di patrimonio archeologico sommerso . . . .
2.1.1.1. I relitti
2.1.1.2. Il limite ratione tetnporis
2.1.1.3. La significatività del patrimonio protetto
2.1.1.4. La questione dell'abbandono
2.1.2. Le attività disciplinate dalla Convenzione
2.2. Le regole riguardanti le attività dirette al patrimonio sommerso . . .
2.2.1. Lo status giuridico dell'Allegato
2.2.2. La conservazione in situ
2.2.3. Il divieto di commercializzazione
2.2.4. Gli altri principi dell'Allegato
2.3. Preservazione a favore dell'umanità ed esclusione della salvage law e
della law offinds
2.4. Gli accordi regionali
2.4.1. Una convenzione regionale per il Mediterraneo?
2.5. Il sistema di soluzione delle controversie
3. L'entrata in vigore della Convenzione e la sua possibile applicazione in via
provvisoria
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Parte II
IL REGIME GIURIDICO DEI BENI ARCHEOLOGICI E
STORICI SUBACQUEI NELLE DIVERSE ZONE MARINE
Capitolo III
IL MARE TERRITORIALE E LA ZONA CONTIGUA
1. Il regime giuridico dei beni culturali sommersi nelle acque interne, nelle
acque arcipelagiche e nel mare territoriale
1.1. H regime esistente
1.1.1. Una breve rassegna delle normative nazionali sui beni archeologici subacquei applicabili nel mare territoriale
a) Australia
b) Cina
e) Francia
d) Grecia
e) Manda
f) Portogallo
g) Regno Unito
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Indice
h) Stati Uniti
iì Sud Africa
lì Tunisia
1.2. L'art. 7 della Convenzione UNESCO
2. Il regime giuridico nella zona contigua
2.1. Il regime esistente
2.2. La prassi
2.2.1. Bermuda
2.2.2. Cina
2.2.3. Danimarca
2.2.4. Francia
2.2.5. Italia
2.2.6. Stati Uniti
2.2.7. Sud Africa
2.2.8. Tunisia
2.2.9. Considerazioni conclusive sulla prassi degli Stati
2.3. L'art. 8 della Convenzione UNESCO: verso un nuovo istituto di
diritto consuetudinario?
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Capitolo IV
LA ZONA ECONOMICA ESCLUSIVA E LA PIATTAFORMA CONTINENTALE
1. Gli americani sulla piattaforma continentale mediterranea: riflessioni
preliminari
2. Il regime convenzionale attuale
2.1. Come colmare la lacuna: per analogia
2.2. (Segueì L'assimilazione dei beni culturali sommersi alle risorse
naturali
2.3. (Segueì La ricerca archeologica come elemento della ricerca
scientifica
2.4. (Segueì II ricorso alla formula di Castaneda.
3. La prassi
3.1. Manifestazioni a livello nazionale
3.1.1. L'esercizio della giurisdizione dello Stato costiero sul patrimonio archeologico localizzato nella zona economica esclusiva o sulla piattaforma continentale
ai Stati Uniti
bì Australia
ci Marocco
dì Spagna
eì Manda
fi Jugoslavia e Stati successori
gì Cina
hi Giamaica
t) Capo Verde
ti Iran
mi Malesia
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Indice
ni Portogallo
o) Bangladesh
pi Argentina
3.1.2. L'equiparazione dei beni storici e archeologici alle risorse
naturali della zona economica esclusiva e della piattaforma
continentale
3.1.3. L'equiparazione della ricerca archeologica alla ricerca scientifica marina
3.1.4. Normative sull'estrazione delle risorse minerarie
3.2. Manifestazioni a livello internazionale
3.3. Considerazioni conclusive sulla prassi
4. Gli articoli 9 e 10 della Convenzione UNESCO
4.1. Analisi dei lavori preparatori
4.2. Analisi del regime previsto dalla Convenzione UNESCO
4.2.1. Risposte a vecchi quesiti sul rapporto tra il patrimonio culturale subacqueo e alcuni aspetti del diritto del mare . . . .
4.2.2. Ambiguità costruttiva: problemi interpretativi e applicativi .
4.2.3. Riflessioni sulla portata e l'efficacia del nuovo regime . . . .
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Capitolo V
L'AREA INTERNAZIONALE DEI FONDI MARINI
1. Premessa
2. Il diritto internazionale esistente: l'art. 149 della CNUDM
2.1. Il patrimonio culturale sottomarino nell'Area è patrimonio comune
dell'umanità?
2.2. I problemi interpretativi dell'ari. 149
2.3. Altre questioni relative al patrimonio culturale subacqueo nell'Area.
3. La vicenda del Titanic aEa prova dell'art. 149
3.1. L'applicabilità dell'art. 149
3.2. Il salvage del relitto e l'art. 149
3.3. Giurisdizione extra-territoriale e art. 149
3.4. Il progetto di accordo internazionale e l'art. 149
4. Gli articoli 11 e 12 della Convenzione UNESCO
4.1. Analisi dei lavori preparatori
4.2. Analisi del regime previsto dalla Convenzione UNESCO: quali progressi rispetto all'art. 149 CNUDM?
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Parte III
PROBLEMI GIURIDICI PARTICOLARI NEL TRATTAMENTO
DEI BENI CULTURALI SUBACQUEI
Capitolo VI
IL REGIME PER I RELITTI DI NAVI MILITARI E DI STATO.
PECULIARITÀ E PROBLEMI GIURIDICI
1. Premessa
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Indice
2. Relitti di navi militari e di Stato: problemi di definizione ed identificazione
3. L'immunità delle navi di Stato: implicazioni per la tutela del patrimonio
culturale subacqueo
3.1. L'immunità per le navi militari e di Stato: profili di diritto
internazionale
3.2. L'immunità dei relitti di navi militari e di Stato
4. L'abbandono delle navi militari e di Stato: potenze marittime contro Stati
costieri
4.1. La prassi in materia di abbandono di navi militari
4.1.1. Dichiarazioni degli Stati
v. .
4.1.2. Normativa e giurisprudenza nazionali
4.1.3. Episodi relativi a specifici relitti
4.2. L'abbandono delle navi militari nel diritto internazionale: conclusioni
5. Il regime spaziale per le navi militari e di Stato nella Convenzione
UNESCO
5.1. I lavori preparatori
5.2. Riflessioni sul regime per i relitti delle navi militari e di Stato . . . .
5.3. L'applicazione della Convenzione da parte di navi militari
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Capitolo VII
ADMIRALTY LAW E PATRIMONIO CULTURALE SOTTOMARINO
1. Premessa
2. Salvage law e law offinds: origini e definizioni
2.1. Salvage law
2.2. Law offinds
3. La qualificazione giuridica dei due istituti: ttajus gentium e diritto marittimo (generale)
4. La compatibilita della salvage law e della law of finds con 0 diritto
internazionale
5. La compatibilita della salvage law e della law offinds con l'obiettivo della
preservazione del patrimonio culturale sottomarino
5.1. Il ritorno dei beni nel "flusso del commercio"
5.2. Il pericolo marino
5.3. La proprietà privata dei relitti storici
5.4. Salvage law e law offinds "rivisitate"
5.5. L'"addomesticamento" della salvage law
6. La Convenzione UNESCO e il compromesso sul salvage
6.1. I negoziati
6.2. Analisi dell'art. 4
6.3. Le reazioni
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Indice
Parte IV
BENI CULTURALI SUBACQUEI E DIRITTO
INTERNAZIONALE DEL MARE
Capitolo Vili
LA DISCIPLINA DEI BENI ARCHEOLOGICI SOTTOMARINI:
ELEMENTO DELL'EVOLUZIONE DEL DIRITTO DEL MARE
1. Il controverso rapporto tra la Convenzione UNESCO e la CNUDM . . .
2. La Convenzione UNESCO e la sua possibile entrata in vigore
3. Considerazioni conclusive
Appendice
Indice bibliografico
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