Identità etnica, benessere psicologico e
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Identità etnica, benessere psicologico e
U n i v e r s i t à C en t r o d ’ At en eo C a t t o l i c a S t u d i e d i M i l an o R i c e r c h e s u l l a F am i g l i a Identità etnica, benessere psicologico e relazionale degli adolescenti e giovani adulti in adozione internazionale Laura Ferrari e Rosa Rosnati LA RICERCA METODOLOGIA Nell’ultimo decennio il fenomeno delle adozioni internazionali in Italia ha assunto una rilevanza significativa anche dal punto di vista numerico: l’Italia è da qualche anno il primo Paese europeo per numero di adozioni internazionali, secondo solo agli Stati Uniti. Molti sono gli interrogativi aperti: come stanno gli adottati una volta diventati adolescenti? Come si sono integrati nel loro contesto? Come definiscono la propria identità? Come riescono a comporre l’identificazione con il proprio gruppo etnico e il riferimento culturale dei genitori adottivi? E come ciò è connesso alle relazioni familiari e al benessere psicosociale? In che modo i genitori possono essere di supporto? La ricerca promossa dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, ha cercato di rispondere a questi interrogativi. Sono stati coinvolti 161 triadi adottive, composte da padre, madre e figlio adolescente o giovane adulto di età compresa tra i 15 e i 25 anni provenienti nella maggior parte dei casi dall’America Latina, ma anche dall’Est Europa, Africa e Paesi orientali. Ai ragazzi e ai loro genitori è stato chiesto di completare un questionario cartaceo o online. ALCUNI RISULTATI Uno sguardo al benessere psicosociale... I ragazzi in adozione internazionale costituiscono un gruppo “a rischio”? Dai nostri dati non sembra così. Ne emerge un quadro sostanzialmente positivo: i ragazzi adottati non manifesta- no livelli più elevati di problemi emotivo comportamentali e sono piuttosto soddisfatti delle loro condizioni di vita. Se confrontati con un gruppo di non adottati della stessa età, appaio- no più aperti e più in grado di mettere in atto comportamento prosociali, come già evidenziato da altre ricerche internazionali. ...alle relazioni familiari... La maggior parte di genitori e figli sviluppano una salda appartenenza familiare tale per cui i figli si sentono a tutti gli effetti figli di quei genitori e i genitori riconoscono i figli come propri a tutti gli effetti. Inoltre, buoni livelli di filiazione e genitoriali- tà adottive sono connessi ad un più positivo adattamento e a livelli più alti di benessere psicosociale dei figli adottivi. ...all’identità... Nel processo di costruzione dell’identità, la dimensione etnica assume una valenza centrale per coloro che sono stati adottati internazionalmente (Lee, 2006). Come possono quindi costruire la propria identità coniugando da un lato la propria appartenenza al contesto culturale dei genitori e al tempo stesso dare valore al proprio background etnico di origine? I risultati della ricerca hanno permesso di identificare quattro gruppi caratterizzati da diversi livelli di identificazione con il gruppo etnico e la cultura italiana: i “duali”, mostrano un’elevata valorizzazione della propria etnicità unitamente all’assunzione del patrimonio cultu- rale trasmesso dai genitori adottivi; gli “assimilati”, assumono il riferimento esclusivo al patrimonio culturale dei genitori adottivi; i “separati”, mostrano un livello nullo o estremamente basso di identificazione con la cultura dei genitori adottivi; i “sospesi” restano ai margini di entrambe mostrando sia una bassa identificazione con il background culturale dei genitori adottivi, ma anche nessun riferimento al gruppo etnico del Paese di origine. Dall’analisi dei profili di queste tipologie, gli “assimilati” mostrano buoni buoni livelli di adattamento così come i “duali”, ma questi ultimi, ottengono rispetto ai primi, livelli più elevati di benessere psicosociale, autostima, accettazione del proprio corpo e qualità delle relazioni familiari. Il processo di integrazione permette di fare sintesi tra i due riferimenti culturali, rendendo questi ragazzi in grado di mettere radici nella storia familiare e di guardare con fiducia al proprio futuro. D’altro lato invece i profili dei “sospesi” e dei “separati” mostrano alcuni indicatori di problematicità. ...al ruolo dei genitori adottivi Quale ruolo possono assumere i genitori di fronte alla differenza etnica e culturale dei figli e al difficile compito di integrazione a cui sono chiamati? I risultati indicano che i genitori possono sostenere e facilitare il processo di costruzione dell’identità etnica nei loro figli adottivi attraverso l’uso di strategie di socializzazione culturale. Non si tratta tanto o solo di far conoscere il Paese attraverso libri o documentari, né di fare o meno il viaggio, né cucinare cibi etnici, ma di dare valore al Paese, alla sua cultura, in ultima analisi al passato del figlio. Nella misura in cui i genitori danno valore all’appartenenza etnica e culturale del figlio, egli sarà mag- giormente in grado a sua volta di costruire una sua propria identità in quanto sarà in grado di tenere conto dei “diversi suoli su cui ha poggiato i suoi passi” per poterli ricordare, nel senso etimologico del termine, cioè “metterli nel cuore”. Pubblicazioni - Rosnati, R., Ferrari, L., Re, E. (2012). L’in-contro tra culture nell’adozione internazionale: identità etnica degli adolescenti e strategie di socializzazione culturale. Interazioni (in press). - Rosnati R., Ferrari L., Canzi E., (in press), Benessere, competenze scolastiche e relazioni familiari in ragazzi adottati, in D. Bacchini (a cura di), Il ruolo educativo della famiglia nella società contemporanea, Edizioni Erikson, Trento. - Rosnati R., Ferrari L. (2012). L’identità etnica in adolescenza, in Commissione per le adozioni internazionali, I percorsi formativi del 2009 nelle adozioni internazionali, Istituto degli innocenti, Firenze, pp. 158-168. - Rosnati R., Ferrari L. (2012). So-stare tra due culture: itinerari di costruzione dell’identità etnica negli adolescenti adottati, in M.L. Raineri (a cura di), Atti del convegno la tutela dei minori, Edizioni Erikson, pp. 83-89. ***I risultati della presente ricerca sono stati presentati a numerosi convegni nazionali ed internazionali. E’ IN CORSO LA FASE LONGITUDINALE DELLA RICERCA REALIZZATA GRAZIE AD UN ASSEGNO DI RICERCA FINANZIATO DALLA COMMISSIONE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI ***Per ulteriori informazioni potete scrivere a: [email protected]