Verbale del Consiglio di Amministrazione
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Verbale del Consiglio di Amministrazione
C.A. 23.02.2010 ******* Verbale del Consiglio di Amministrazione, costituito ai sensi dell'art.25 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 12.11.2005 ed emanato ai sensi della Legge 09.05.1989 n.168. VERBALE N°02/2010 Seduta del 23.02.2010 Si riunisce alle ore 10,10. P = A = AG = Presente Assente Assente giustificato P - Il Magnifico Rettore, prof. Corrado PETROCELLI, Presidente; il prof. Augusto GARUCCIO, Pro – Rettore; il dott. Giorgio DE SANTIS, Direttore Amministrativo, Segretario; il dott. Pasquale CAPO, rappresentante del Governo; la prof.ssa Giovanna DA MOLIN, per la componente dei professori di ruolo della prima fascia; il prof. Massimo DI RIENZO, per la componente dei professori di ruolo della prima fascia; il prof. Gino VONGHIA, per la componente dei professori di ruolo della prima fascia; il prof. Alberta ZALLONE, per la componente dei professori di ruolo della prima fascia; la prof.ssa Marina MUSTI, per la componente dei professori di ruolo della seconda fascia; la prof.ssa Grazia RAGUSO, per la componente dei professori di ruolo della seconda fascia; il prof. Carlo SABBA’, per la componente dei professori di ruolo della seconda fascia; -il prof. Domenico VIOLA, per la componente dei professori di ruolo della seconda fascia; 1 A x x x x x x x x x x x x AG C.A. 23.02.2010 P - il dott. Andrea BRUNO, per la componente dei ricercatori; il dott. Giuseppe CARDIA, per la componente dei ricercatori; il dott. Giovanni LUCHENA, per la componente dei ricercatori; il dott. Mario SPAGNOLETTI, per la componente dei ricercatori; il sig. Vincenzo ALLOGGIO, in rappresentanza del personale tecnico – amministrativo; il sig. Giuseppe DE FRENZA, in rappresentanza del personale tecnico – amministrativo (dalle ore 11,55); il sig. Michele PERSICHELLA, in rappresentanza del personale tecnico – amministrativo; il dott. Sandro SPATARO, in rappresentanza del personale tecnico – amministrativo (dalle ore 12,40); la dott.ssa Giancarla STAMA, in rappresentanza del personale tecnico – amministrativo x - il sig. Donato GIANNOCCARO, in rappresentanza degli studenti; x - il sig. Leonardo MADIO, in rappresentanza degli studenti; x - il sig. Vincenzo ANTENORI, in rappresentanza degli studenti (salle ore 11,45); x - A AG x x x x x x x x - il sig. Raffaele Francesco SANTORO, in rappresentanza degli studenti; x - il sig. Davide FERORELLI, in rappresentanza degli studenti; x - il sig. Luigi DABBICCO, in rappresentanza degli studenti; x Assistono per il Collegio dei Revisori dei Conti, ai sensi dell’art.112 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità: - dott. dott. dott. Antonio MARINO Saverio PICCARRETA - revisore supplente Giorgio TREGLIA - revisore supplente dalle ore 10,30. Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta. L’ordine del giorno è il seguente: − Approvazione verbale riunione del 26.01.2010 − Comunicazioni del Rettore − Comunicazioni del Direttore Amministrativo 2 C.A. 23.02.2010 I. AMMINISTRAZIONE 1. 2. Proposte di modifica al “Regolamento per il conferimento di incarichi individuali, n contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa” Adempimenti di cui al D. L.vo 116/92 artt. 5, 6 e 12 in materia di protezione animale: nomina consulente veterinario II. ORGANI DI GOVERNO, GESTIONE, CONTROLLO, CONSULENZA E GARANZIA 3. Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America Latina – riunione del 11.12.2009: adempimenti III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO 4. Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari − e l’Accademia Pugliese delle Scienze − (Facoltà di Agraria e di Lettere e Filosofia) e l’Associazione ITER ITRIA per la realizzazione del progetto “Festival dei sensi”: ratifica decreto rettorale − e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Bari per la realizzazione del Progetto di Orientamento “ISOMERI” − e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia per lo svolgimento di attività di orientamento e bozza di convenzione con le Scuole secondarie di II grado partecipanti alle attività di orientamento 4. bis Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari, l’ARTI, le Università pugliesi, CNR ed ENEA per la realizzazione del progetto “Creare Impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO 2” 5. Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari − ed il CNR − ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare” di Bari – L. 230/2005 − e la Regione Puglia per la realizzazione del progetto GAIA – L. 230/2005 − e la Società Dante Alighieri di Roma, per la realizzazione di iniziative di collaborazione nell’ambito della certificazione di competenza in lingua italiana − (II Facoltà di Giurisprudenza) e la Direzione marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, per il riconoscimento di CFU per le attività di formazione svolte presso le Scuole di Formazione dello stesso Ente - (C.d.A. del 24.11.2009): precisazioni del Preside di Facoltà, prof. A. Uricchio − ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari in tema di tasse e contributi universitari − (Facoltà di Agraria) e la Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari – AICAI − (Dipartimento di Studi Classici e Cristiani) e l’Universitè de Paris Ouest – Nanterre La Defense (Francia) − e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM) per il Master Universitario di I livello in “EuroMediterranean Master in Culture and Tourism – EMCT” – A.A. 2009/2010 3 C.A. 23.02.2010 − (Museo Ortobotanico) e il Parco Nazionale del Gargano per il progetto “Vivai della Biodiversità Garganica”, azione: conservazione ex situ in banca del germoplasma 6. Protocollo di partenariato tra l’Università degli Studi di Bari e ITC “G. Cesare” di Bari per la realizzazione del progetto MIUR “Il Ponte” 7. Distretto produttivo ad alto contenuto tecnologico del Farmaco e dei Prodotti della Salute: adempimenti 8. Progetto Bip-research: adempimenti 9. Brevetti: adempimenti 10. Spin off: adempimenti 11. Daisy-net scarl - approvazione Regolamento e Manifesto; modifiche assetto societario: ratifica decreto rettorale 12. Conferimento attrezzature in convenzione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico 13. Ripartizione del finanziamento della Ricerca Scientifica di Ateneo (ex 60%) – es.fin. 2010 14. Rinnovo contratto CINECA per avvio procedura informatica Progetti di ricerca su Fondi di Ateneo anno 2010 15. Ripartizione Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti (D.M. 198 del 23.10.2003, art. 1) – a.a. 2008/2009 15. bis Approvazione schema e stipula atto costitutivo del R.T.S. tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro II Facoltà di Giurisprudenza – TA e la KEIFORM – TA per la realizzazione del progetto dal titolo “Tecnico della Conservazione del Suolo”: ratifica decreto rettorale IV. ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE 16. Ipotesi di accordo transattivo con “La Cascina Cooperativa” 17. Delega a personale dell’Avvocatura a rappresentare questa Università in giudizi innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro: ratifica decreti rettorali 18. Incarico a professionista del libero foro a rappresentare questa Università in giudizio di opposizione avverso ricorso straordinario al capo di Stato: ratifica decreto rettorale VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO 19. Designazione Revisore nell’ambito del Consorzio CARSO 20. Proposte di adesione alle Associazioni − AQUIFALC − Istituto per il Governo Societario (I.G.S.) 21. Modifiche di Statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica 22. Centro Ricerche Bonomo - problematiche VII. PERSONALE 23. Collaboratori ed esperti linguistici: − richiesta di stipula di contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo 4 C.A. 23.02.2010 24. 25. 26. 27. 28. determinato per le esigenze della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere − incarichi retribuiti ex art. 71 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e successive integrazioni Facoltà di Giurisprudenza- Scuola di Specializzazione per le Professioni legali: richiesta autorizzazione alla formalizzazione delle prestazioni d’opera intellettuale per l’affidamento di corsi ufficiali, attività didattiche intergative e tutorato di attività didattiche integrative – a.a. 2008/2009 Richiesta di attivazione di contratto di collaborazione coordinata e continuativa per le esigenze del Servizio Civile Autorizzazione a selezione pubblica per Tutor specializzati Reclutamento di personale tecnico amministrativo a tempo determinato per le esigenze di Dipartimenti Autorizzazione alla spesa per la stipula di n. 4 contratti di collaborazione coordinata e continuativa relativamente al progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia” VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO 29. Proposta Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi di cui alla L. 390/91 30. Accettazione donazione contributo finanziario: società Janssen Cilag SpA 31. DIGAMMA srl: richiesta contributo 32. Centro di competenza ImpresAmbiente scarl – versamento quota anno 2009: ratifica decreto rettorale 33. Ripartizione giornate operai agricoli stagionali – anno 2010 33. bis Variazione al Bilancio di Previsione 2009: ratifica decreti rettorali IX. EDILIZIA E TERRITORIO 34. Iniziative per la realizzazione del Campus Murattiano 35. Procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di risanamento e ristrutturazione dell’edificio sede dell’ex Manifattura dei Tabacchi 36. Appalto relativo alla esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari: approvazione certificato di regolare esecuzione 37. Appalto triennale lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari ubicati nelle sedi di Bari, Valenzano (BA), Policoro (MT) e Taranto distinto in n. 6 lotti: approvazione certificato di regolare esecuzione 1° anno lotto n. 4 – zona Policlinico 38. Appalto triennale lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari ubicati nelle sedi di Bari, Valenzano (BA), Policoro (MT) e Taranto distinto in n. 6 lotti: approvazione certificato di regolare esecuzione 1° anno lotto n. 5 – zona Centro 5 C.A. 23.02.2010 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO 39. Servizio di Cassa: scadenza contratto 40. Scadenza contratto telefonia – risultanze Gruppo di lavoro: adempimenti 41. Adempimenti connessi con la rettifica dei confini tra aree di proprieta’ di questa Università e della sig.ra De Stasio Giuseppina 42. Procedura aperta per l’affidamento dell’appalto di durata quinquennale relativo al “Servizio Energia 2009-2014” comprendente attività di fornitura calore, gestione, conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di condizionamento e di ventilazione di pertinenza dell’Università degli Studi di Bari – sedi di Bari e Taranto. Approvazione atti 43. AQP Ricerca Regione Puglia – II atto integrativo – costituzione di Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca: adempimenti 44. Autorizzazione all’acquisto di una camera di crescita – Progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe” per il Museo Ortobotanico − Varie ed eventuali Con il consenso unanime dei consiglieri presenti, hanno presenziato alla odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Consiglio di Amministrazione, i Dirigenti dei Dipartimenti amministrativi interessati o altro funzionario da loro delegato. 6 C.A. 23.02.2010/appr.verb. APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA RIUNIONE DEL 26.01.2010. Il Rettore pone in approvazione il verbale relativo alla riunione del 26.01.2010. Sono presenti il Rettore, il ProRettore, il Direttore Amministrativo ed i consiglieri Alloggio, Bruno, Cardia, Dabbicco, Da Molin, Di Rienzo, Ferorelli, Giannoccaro, Madio, Musti, Persichella, Raguso, Sabbà, Santoro, Spagnoletti, Stama, Viola, Vonghia e Zallone. Viene letto ed approvato, con l'astensione dei consiglieri assenti alla relativa riunione, il verbale relativo alla seduta del 26.01.2010. 7 C.A. 23.02.2010/comunic.Rett. COMUNICAZIONI DEL RETTORE Il Rettore dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al presente verbale con il numero 1, che fa distribuire in copia ai Consiglieri: A) Nota del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le relazioni esterne, pervenuta in data 10.02.2010, in merito alla stipula di convenzioni per collaborazione ad attività di ricerca (DD.RR. n. 480 del 27.01.2010 e n. 641 del 01.02.2010); B) Nomina a consulente di parte di questa Università del rag. Luigi Vania (D.R. n. 11593 del 24.11.2009); C) Conferimenti di incarico ai legali di questa Università di rappresentare e difendere in giudizio l’Ateneo barese; D) Nota prot. n. 26 del 12.02.2019 del MIUR concernente “Attuazione art. 2 (requisiti di trasparenza) del D.M. 31 ottobre 2007, n. 544 – indicazioni operative a.a. 2009/2010”; E) Nota prot. n. 274 del 09.02.2010 della Regione Puglia – Assessorato al Diritto allo Studio, Università e Ricerca, concernente “Interventi di recupero residenze studentesche (legge 388/2000 e D.M. 42/2007)”; F) Nota Presidente CRUI prot. n. 54-10 del 22.01.2010 indirizzata all’on. Maristella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, su decisione della Corte dei Conti di applicazione alle Università dell’art. 17, commi 30 e 30bis, del D.L. n. 78/2009, convertito nella L. n. 38/2009, in materia di sottoponibilità a controllo preventivo di qualunque atto contrattuale di consulenza e di collaborazione emesso dagli Atenei; G) Nota del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le relazioni esterne, pervenuta in data 19.02.2010, concernente “Avviso Pubblico n. 19/2009 ‘Ritorno al Futuro – Borse di Ricerca’”. Il Rettore esprime, quindi, sentita soddisfazione per i lusinghieri riconoscimenti di recente ottenuti – in un periodo, peraltro, alquanto critico per il sistema universitario italiano - da numerosi docenti di questo Ateneo per i risultati conseguiti nella loro attività 8 C.A. 23.02.2010/comunic.Rett. di ricerca scientifica, menzionando, tra le altre, le equipe coordinate dalle prof.sse Specchia e Svelto. Il Rettore, inoltre, nell’esprimere forte preoccupazione per l’attuale situazione finanziaria, sottolinea, in particolare, come non si sia ancora provveduto all’elaborazione dei nuovi criteri di suddivisione del Fondo di 400 milioni di euro, stanziato a parziale ristoro del “taglio” di circa 700 milioni di euro dell’FFO operato per il corrente anno, auspicando, in ogni caso, che gli stessi siano diversi da quelli approvati per l’anno precedente e riconosciuti come poco equi dallo stesso Ministro. Egli si sofferma, quindi, sulla costituzione della Rete degli Atenei meridionali, finalizzata ad ottenere un riequilibrio rispetto a situazioni di contesto che vedono le Università del Meridione svantaggiate, con riferimento, in particolare, ai dati occupazionali dei laureati ed alla somma percepita quale cd. “costo medio” dello studente, determinato sulla base di quanto introitato a titolo di tasse e contributi. Egli rammenta, quindi, l’elevato numero di studenti iscritti a questo Ateneo che risultano idonei nelle graduatorie A.DI.SU. ai fini dell’attribuzione di borse di studio, i quali sono esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, anche nei casi in cui non ottengano la borsa di studio per mancanza di risorse, rappresentando l’esigenza che il MIUR eroghi un apposito contributo agli Atenei a ristoro di tale mancato introito, così come richiesto fin dall’A.A. 2000/2001. Il Rettore informa, altresì, che è in fase di definizione un documento CRUI sul cd. Decreto Gelmini, attualmente all’esame del Parlamento, che recepisce in buona parte le osservazioni formulate dall’apposita Commissione nominata da questo Ateneo. Per quanto concerne l’offerta formativa, il Rettore fa presente che, nelle more della definizione del quadro normativo di riferimento, questa Università ha deliberato la soppressione di alcuni corsi di studio e l’istituzione di altri, fermo restando che l’attivazione di questi ultimi sarà subordinata alla rigorosa verifica della sussistenza di tutti i necessari requisiti. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Vonghia, il quale rappresenta l’urgenza di definire l’intesa con l’Azienda Policlinico, in materia di retribuzione aggiuntiva dei professori e ricercatori universitari che svolgono attività di assistenza, e che si individuino 9 C.A. 23.02.2010/comunic.Rett. appositi, idonei, criteri di riparto del fondo che sarà in tal modo costituito, tenendo conto, in particolare, dell’esigenza di tutelare i giovani ricercatori. Il Rettore, nel condividere l’esigenza di pervenire alla definizione dell’intesa con l’Azienda Policlinico, nel rispetto di quanto deliberato da questo Consesso, con riferimento, in particolare, alla richiesta che venga garantito un trattamento omogeneo al personale docente in convenzione a livello regionale, fa presente che la problematica è all’esame del Comitato Paritetico S.A. C.d.A. per il Settore Sanità, rappresentando, in ogni caso, la necessità che si determini un clima di ampia collaborazione in sede di definizione dei criteri di riparto del Fondo che sarà così ottenuto, al fine di tutelare, in particolare, i giovani ricercatori. La consigliera Musti, con riferimento alla comunicazione di cui alla lettera F), segnala che, a seguito dell’appesantimento della procedura conseguente alla menzionata pronuncia della Corte dei Conti, numerosi contratti di ricerca sono ormai in scadenza senza che si siano completate le attività previste, evidenziando, altresì, le difficoltà che si stanno ponendo in merito al rinnovo degli stessi. Il Rettore osserva che la nota del Presidente CRUI, di cui alla propria comunicazione sub F), è finalizzata a risolvere difficoltà della natura segnalata dalla consigliera Musti, ferma restando la necessità di rispettare tale procedura fino a nuove e diverse disposizioni. La consigliera Da Molin chiede se anche i contratti per l’affidamento di incarichi di docenza debbano essere sottoposti al predetto controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti. Il Rettore precisa che i contratti per l’affidamento di incarichi di docenza non rientrano tra gli atti da sottoporre al controllo in parola. Il consigliere Madio, con riferimento alla comunicazione di cui alla lettera E), nel prendere atto del decisivo intervento operato da questa Università al fine di ottenere il finanziamento necessario per la ristrutturazione dello stabile sito in Largo Fraccacreta, auspica che il suddetto immobile venga al più presto utilizzato per assicurare l’alloggio, in particolare, agli studenti che frequentano Facoltà ubicate nel centro cittadino, osservando, 10 C.A. 23.02.2010/comunic.Rett. altresì, come, in tal modo, si renderà possibile anche ottimizzare la funzione dell’annessa mensa, al momento sottoutilizzata. Il consigliere Madio evidenzia, quindi, la necessità che si realizzi un più efficace coordinamento tra l’Università e l’A.DI.S.U. in materia di diritto allo studio, segnalando, in particolare, l’esigenza di velocizzare la procedura di rimborso delle tasse agli studenti che ne abbiano diritto nonché di individuare forme di controllo incrociato sulla documentazione presentata ai suddetti Enti. Il Rettore, nel ringraziare il consigliere Madio per l’intervento pronunciato, sottolinea l’impegno profuso da questa Università ai fini del recupero dello stabile di Largo Fraccacreta, che al più presto sarà utilizzato quale residenza studentesca ma anche come foresteria per i docenti ospiti dell’Ateneo barese. Egli evidenzia, inoltre, che l’Amministrazione universitaria ha già avviato un’azione sinergica con l’A.DI.S.U., che ha comportato, tra l’altro, d’intesa anche con l’AMTAB ed il Comune di Bari, il rinnovo della convenzione finalizzata a garantire agli studenti universitari la fruizione del servizio di trasporto pubblico urbano a costi agevolati. Il Direttore Amministrativo informa che, nell’ambito della definizione di livelli di collaborazione istituzionale tra l’Ateneo barese e l’A.DI.S.U. ed a seguito di incontri intercorsi con i vertici della predetta Agenzia, si è concordato di costituire una apposita task force, composta anche da funzionari di questa Università esperti in materia fiscale, con il compito di verificare congiuntamente le dichiarazioni rese dagli studenti ai due Enti. Egli assicura, altresì, il comune impegno al fine di evitare che gli studenti, che abbiano diritto all’esonero dal pagamento delle tasse, vengano chiamati a versare la seconda rata delle stesse, per poi doverne chiedere il rimborso. Il consigliere Madio chiede che una componente studentesca venga inserita nella citata task force, al fine di consentire anche agli studenti di formulare proposte finalizzate al miglioramento dell’interazione tra l’Università e l’A.DI.S.U.. Il ProRettore fa presente che tale richiesta sarà presa in considerazione. Alle ore 10,30, entra il revisore Treglia. 11 C.A.23.02.2010/com.dir. COMUNICAZIONI DEL DIRETTORE Il Direttore Amministrativo dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al presente verbale con il numero 2, già poste a disposizione dei Consiglieri: A) D.D. n. 51 del 12.02.2010 concernente l’attribuzione all’Avv. Gaetano Prudente, Dirigente in servizio presso questa Università, delle funzioni di Vicario del Direttore Amministrativo, dal 15.02.2010 al 24.01.2013; B) D.D. n. 23 del 25.01.2010 concernente il riconoscimento al personale che svolge prevalentemente la propria attività nell’ambito di strutture bibliotecarie dell’afferenza al Sistema Bibliotecario di Ateneo ai fini del riconoscimento del diritto di elettorato attivo e passivo per la elezione dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo nei Comitati scientifici di macro-area; C) D.D. n. 24 del 26.01.2010 concernente l’istituzione, nell’ambito del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dell’Area Gestione Finanziaria Progetti di Ateneo, Servizi ed Auditing nonché la nomina di funzionari preposti a vari Uffici del predetto Dipartimento; D) D.D. n. 25 del 26.01.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Ragioneria e Contabilità all’assunzione dell’impegno di spesa pari a € 72.020,00 IVA inclusa, sul cap. 102250, per l’erogazione, agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009, di n. 277 buoni libro aventi valore pari a € 260,00 cadauno; E) D.D. n. 26 del 26.01.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Fornitura di Beni e Servizi ad esperire le procedure di cui al D.L.vo n. 163/2006 per la fornitura di materiale elettrico, idro-termico sanitario e ferramenta per le esigenze dell’Amministrazione centrale; l’autorizzazione all’Area Ragioneria e Contabilità ad impegnare la spesa totale di € 10.000,00 oltre IVA sul cap. n. 102440 “Acquisto materiale di consumo”; F) D.D. n. 30 del 28.01.2010 concernente la nomina dell’ing. Gaetano Ranieri a Responsabile Unico del Procedimento dell’intervento relativo all’ampliamento della infrastruttura del Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis, ai sensi dell’art. 10 del 12 C.A.23.02.2010/com.dir. D. L.vo n. 163/2006, nell’ambito del quale si avvarrà del supporto tecnico dell’ing. G. Bonsegna e del supporto amministrativo della dott.ssa A. De Giglio; G) D.D. n. 38 del 02.02.2010 concernente l’autorizzazione, ora per allora, alla sottoscrizione del contratto annuale di manutenzione, a decorrere dal 20.07.2009 al 19.07.2010, del software Metalib/SFX per il portale SINBIP, a favore della Società Ex Libris Italy srl di Borgonuovo di Pontecchio, per l’importo di € 16.787,72, oltre IVA, che graverà sul cap. 102420 accan. n. 18/2010; H) D.D. n. 39 del 02.02.2010 concernente l’autorizzazione al rinnovo della procedura di cottimo fiduciario, ai sensi dell’art. 125, co. 11, del D. L.vo 163/2006, da esperirsi con le stesse modalità della precedente, per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi presso le strutture universitarie, per la durata biennale a far tempo dall’1.3.2010 al 29.2.2012, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta al massimo ribasso percentuale, unico per ogni singola tipologia di rifiuto, per l’importo massimo presunto di € 179.900,00 oltre IVA; l’approvazione dei relativi atti di gara; l’autorizzazione all’Area Economato all’effettuazione del versamento di € 150,00 all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture; la conferma dell’Avv. Paolo Squeo a Responsabile del Procedimento della gara de qua; I) D.D. n. 40 del 3.02.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Servizi Sociali, nelle more della formalizzazione dell’atto aggiuntivo al contratto principale, a richiedere alla Ditta QUI! Ticket Service SpA n. 25.000,00 buoni pasto del valore di € 7.75 cadauno, per l’importo complessivo di € 168.500,00, oltre IVA; l’autorizzazione all’Area Ragioneria e Contabilità ad assumere il relativo impegno di spesa; J) D.D. n. 42 del 4.02.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Forniture di Beni e Servizi all’esperimento della procedura in economia, ai sensi del D. L.vo n. 163/2006 e del D.R. n. 977 del 31.01.2007, per la fornitura di materiale di cancelleria per le esigenze delle rappresentanze studentesche e del Consiglio degli Studenti, per l’importo complessivo di € 24.000,00, IVA inclusa, che graverà sul cap. 102350 “Cancelleria e stampati”; K) D.D. n. 43 del 5.02.2010 concernente l’istituzione della Commissione di aggiudicazione delle procedure di spesa in economia, in applicazione del D. L.vo 13 C.A.23.02.2010/com.dir. 163/2006, dell’art. 63 del Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e del D.R. n. 977 del 31.01.2007; L) D.D. n. 44 del 5.02.2010 concernente l’autorizzazione alla Ditta EUROSAFETY di Udine all’estensione del servizio di portierato presso le sale lettura delle Biblioteche comprese quelle di Taranto, a far tempo dal 8.2.2010 e fino al 31.7.2010, e dal 1.9.2010 fino alla scadenza del contratto fissata al 31.10.2010, agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto principale, per la spesa complessiva di € 151.725,38, oltre IVA; M) D.D. n. 45 del 5.02.2010 concernente l’accettazione della donazione di attrezzature informatiche, da parte dell’ing. Vito Santacesaria, amministratore unico della “Applicazioni di Ingegneria ed Informatica Srl”, del valore complessivo di € 1.676,05, da destinare alla “Cittadella Mediterranea della Scienza”; l’autorizzazione all’inventariazione dei beni oggetto della donazione; N) D.D. n. 46 del 9.02.2010 concernente il conferimento al dott. A. Losito delle funzioni di Segretario Amministrativo presso il Dipartimento di Sanità e Benessere degli Animali; O) D.D. n. 47 del 9.02.2010 relativo al conferimento alla dott.ssa L. Napolitano delle funzioni di Segretario Amministrativo presso il Dipartimento di Fisica, con cessazione dalle medesime funzioni del dott. Riccardo Leonetti; P) D.D. n. 48 del 10.02.2010 concernente l’autorizzazione alla sottoscrizione della Convenzione che regolerà i rapporti tra questa Università e la Società Valmon srl per l’accesso – della durata di 12 mesi - da parte di questa Università al Sistema Informativo Statistico per la Valutazione della Didattica da parte degli studenti frequentanti, per la pubblicazione via web delle informazioni raccolte mediante le indagini svolte nell’a.a. 2008-2009, per l’importo complessivo di € 11.000,00, oltre IVA, da far gravare sul cap. 102420, accan. n. 18/2010; Q) D.D. n. 50 del 11.02.2010 concernente il conferimento al sig. D. Lagonigro delle funzioni di Segretario Amministrativo presso il Centro Interuniversitario di Ricerca Per l’Analisi del Territorio (CRIAT)”; 14 C.A.23.02.2010/com.dir. R) D.D. n. 53 del 15.02.2010 concernente l’autorizzazione al Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie al pagamento della somma di € 8.000,00 oltre Iva e di € 2.000,00 esente da IVA, che graverà sul cap. 102420, - liquid. 09-15753, relativi alla procedura d’inventario dei beni di questa Università, in favore dalla Software and More srl; S) D.D. n. 54 del 15.02.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ad inoltrare l’ordine alla società GFI di Roma per l’affidamento del servizio di manutenzione del software di gestione della rilevazione delle presenze WTIME, per la durata di un anno a decorrere dal 01.01.2010 e sino al 31.12.2010, per l’importo di € 6.900,00, oltre IVA, che graverà sul cap. 102420, sub acc. 10-649; T) D.D. n. 55 del 15.02.2010 concernente l’autorizzazione alla sottoscrizione del contratto, regolante i rapporti tra questa Università ed il Consorzio CO.IN.FO:, relativo all’adesione per l’anno 2010 al progetto ISOIVA-COINFO, secondo le modalità previste per la formazione e consulenza continua comprensiva del software applicativo, per l’importo di € 1.800,00, IVA compresa, che graverà sul cap. 102420, accant. n. 351/2010. Il Direttore Amministrativo riferisce, quindi, che a breve saranno posti in pagamento i corrispettivi, relativi all’annualità 2007, al personale tecnico amministrativo avente titolo, ai sensi dell’art. 63 del CCNL 1998-2001, in esecuzione dell’accordo in materia di trattamento accessorio, sottolineando come, dopo un faticoso processo di ricognizione delle attività lavorative, si sia pervenuti alla definizione del compenso, ammontante a circa 467.968,00, che trova copertura, come verificato dalla competente struttura Dipartimento gestione risorse finanziarie, sugli appositi capitoli di bilancio. La consigliera Da Molin, cui si associa la consigliera Raguso, nel sottolineare anche le aspettative del personale docente, osserva come occorra procedere anche alla corresponsione dell’adeguamento ISTAT dovuto al citato personale docente: tanto al fine di evitare atteggiamenti discriminatori fra le componenti della comunità accademica. Il Direttore Amministrativo evidenzia che le risorse necessarie alla corresponsione delle competenze spettanti al personale tecnico-amministrativo, già oggetto di specifico impegno dell’Amministrazione nei confronti delle OO.SS., risultano già 15 C.A.23.02.2010/com.dir. iscritte nel bilancio relativo all’esercizio 2007 e pertanto non avranno effetti sul bilancio 2010, fatti salvi gli aspetti connessi al bilancio di cassa; mentre per quanto riguarda le legittime aspettative del personale docente occorrerà attendere la definizione del piano di rientro al fine di individuare possibili modalità di copertura di un fabbisogno finanziario di ben altra consistenza. Il consigliere Cardia, nel condividere le osservazione formulate dalla consigliera Da Molin, invoca una maggiore attenzione sulla problematica in esame, in considerazione delle sussistenti criticità finanziarie di bilancio, e chiede chiarimenti in ordine alle Comunicazioni del Direttore contrassegnate dalle lett. P) ed R). In particolare, egli chiede se trattasi di spese obbligatorie cui l’Amministrazione deve necessariamente far fronte o se le stesse possano essere oggetto di valutazione da parte della Commissione Bilancio, in occasione dell’elaborando pano di rientro. Egli, inoltre, in relazione alla Comunicazione del Rettore, contrassegnata dalla lettera B), segnala l’inopportunità, a suo avviso, della nomina a consulente di parte di questa Università del rag. Luigi Vania (D.R. n. 11593 del 24.11.2009), ed, in relazione alla comunicazione D) del Direttore Amministrativo, ritiene che anche il valore del buono libro da erogare agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009 avrebbe potuto subire una decurtazione, seppur in minima misura, proprio in considerazione della già menzionata situazione di bilancio. Il Direttore Amministrativo, in relazione alla Comunicazione B) del Rettore, sottolinea che il rag. Vania ha operato come consulente tecnico di parte, svolgendo, quindi, un’essenziale funzione in ambito processuale. Con l’occasione, tiene a rimarcare le ampie competenze professionali del rag. Vania, il quale essendo a conoscenza anche degli aspetti finanziari della complessa problematica ivi rappresentata, è in grado di tutelare al meglio gli interessi e le ragioni di questa Università nel contenzioso in atto. Egli, in relazione alla propria Comunicazione contrassegnata dalla lettera P), fa presente che, in una stagione delicata di valutazione della didattica delle Università, quale quella in cui viviamo, si rende necessario dotarsi di un valido strumento informatico, la cui acquisizione è stata peraltro sollecitata dai Delegati del Rettore per i rapporti con il Nucleo di Valutazione, sicuramente utile per avviare concretamente tutte le iniziative idonee 16 C.A.23.02.2010/com.dir. all’applicazione del nuovo modello di valutazione della didattica cui sono interessati tutti gli Atenei. Egli sottolinea, altresì, la necessità di dotarsi anche di uno specifico software informatico per la gestione della procedura d’inventario dei beni di questa Università, di cui alla propria Comunicazione contrassegnata dalla lettera R). Il consigliere Alloggio, relativamente alla questione della liquidazione dei corrispettivi relativi all’annualità 2007 al personale tecnico amministrativo avente titolo, nel rimarcare la circostanza che trattasi di somme già appostate nel bilancio 2007, in quanto in esecuzione dell’accordo in materia di trattamento accessorio, già stipulato nell’ottobre 2007, e che pertanto non hanno alcun nesso con l’elaborando piano di rientro, evidenzia come il ritardo nel pagamento delle relative somme è dovuto al tempo che si è reso necessario per il riconoscimento delle funzioni e delle responsabilità attribuite al personale interessato, afferente sia alle strutture periferiche che a quelle dell’Amministrazione centrale. Egli coglie l’occasione per chiedere se nell’anno 2010 si procederà al pagamento anche delle restanti competenze relative agli anni 2008 e 2009. Il Direttore Amministrativo chiarisce ulteriormente la questione, sottolineando ancora una volta che si è pervenuti all’individuazione degli aventi diritto attraverso un faticoso percorso di ricognizione e che per ora si procederà alla liquidazione delle sole spettanze relative all’anno 2007; per quanto attiene alle successive annualità potrebbe essere sufficiente un aggiornamento dei dati già in possesso anche se occorrerà preliminarmente avviare lo specifico monitoraggio, già previsto nell’accordo di contrattazione integrativa citata al fine di valutare gli esiti dell’applicazione del contratto di cui trattasi e, se del caso, individuare opportuni correttivi. Il consigliere Persichella, nell’osservare come la questione in essere costituisca una mera Comunicazione del Direttore sulla quale il Consiglio non è chiamato a deliberare, trattandosi peraltro di adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia, ringrazia gli uffici dell’Amministrazione per l’ampio lavoro svolto che consente finalmente di poter disporre di una mappatura reale della situazione e delle competenze del personale tecnicoamministrativo. 17 C.A.23.02.2010/com.dir. Il consigliere Spagnoletti, nel richiamare la delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2010, rammenta che il medesimo Consiglio, deliberò, fra l’altro, nelle more dell’approvazione del piano di rientro, l’autorizzazione, nei limiti del bilancio di cassa, della sola spesa obbligatoria nonché di quelle assolutamente necessarie per il perseguimento dei fini istituzionali dell’Università. Ciò posto, egli, nell’evidenziare come il Consiglio di Amministrazione, nell’odierna riunione non sia chiamato a rideliberare su una spesa peraltro già stanziata nell’ambito del bilancio relativo all’anno 2007, trattandosi di adempimenti in esecuzione all’accordo in materia di trattamento accessorio risalente a detto anno 2007, sottolinea come il problema posto dal Direttore Amministrativo sia unicamente quello di valutare se la decisione di procedere al pagamento di quanto dovuto al personale tecnicoamministrativo sia compatibile con quella assunta da questo stesso Consesso; cioè di considerare tale spesa obbligatoria rispetto al piano di rientro, ovvero di valutare se la stessa ricada all’interno o all’esterno del preciso e delimitato confine che la delibera assunta il 29.12.2009 aveva segnato. Il prof. Spagnoletti ritiene che la spesa di cui trattasi possa essere collocata all’interno di tale ambito. In relazione alla Comunicazione del Direttore contrassegnata dalla lettera J), il consigliere Ferorelli, nel ricordare quanto dallo stesso consigliere espresso in occasione dell’esame del bilancio di previsione 2010, rammentando di aver rilevato sullo stanziamento relativo al cap. 102350 “cancelleria e stampati”, un aumento di € 100.000,00, chiede se gli uffici competenti abbiano fornito i chiarimenti richiesti. Il Direttore Amministrativo, nell’informare che non è stata ancora completata da parte dell’apposita Commissione la prevista analisi sugli stanziamenti appostati sui capitoli di bilancio, non esclude la possibilità che lo stanziamento sul capitolo citato dal consigliere Ferorelli venga riconsiderato nell’ambito del piano di rientro e possa pertanto subire decurtazioni. Egli comunque si riserva di riferire prossimamente sulla questione. 18 C.A.23.02.2010/com.dir. Il consigliere Madio, in riferimento alle osservazioni formulate dal prof. Cardia circa il valore del buono libro da erogare agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009, sostiene l’opportunità che l’Amministrazione continui a mantenere questo impegno nei confronti di studenti meritevoli che non fruiscono di borse di studio. Il Consiglio prende nota. 19 C.A.23.02.2010/p.1 I. AMMINISTRAZIONE PROPOSTE DI MODIFICA AL “REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI INDIVIDUALI, CON CONTRATTI DI LAVORO AUTONOMO, DI NATURA OCCASIONALE O COORDINATA E CONTINUATIVA” Entra nella sala di riunione la dott.ssa Andriani, Direttore dell’Area personale tecnico-amministrativo. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione: “”Si ricorda che con D.R. n. 8892 del 25.06.2008 è stato emanato il Regolamento di Ateneo per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa. L’Ufficio rileva la necessità di provvedere alla modifica del testo regolamentare alla luce delle modifiche al testo dell’art. 7, comma 6 del Decreto Legislativo 30.03.2001, n. 165 (t.u. pubblico impiego), recante norme nella materia di cui si discute, ai sensi della Legge 06.08.2008, n. 133, della Legge 18.06.2009, n. 69, e della Legge 03.08.2009, n. 102. L’Ufficio rileva, inoltre, l’opportunità di integrare il Regolamento in oggetto al fine di fornire indicazioni procedurali in materia di controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti sugli incarichi conferiti con contratto di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa (art. 17, comma 30 e 30 bis, Decreto Legge 01.07.2009, n. 78, convertito in Legge 03.08.2009, n. 102). Tanto premesso, si evidenziano i principali contenuti innovativi del testo regolamentare portati all’attenzione dell’odierno Consesso. Con riferimento all’art. 1, si evidenza che le previsioni regolamentari in materia di conferimento di incarichi “si applicano a tutte le tipologie di incarichi di lavoro autonomo. Ciò comporta l’irrilevanza del contenuto della prestazione: studio, consulenza, ricerca o altro, così come della tipologia contrattuale individuata dall’amministrazione: occasionale o coordinata e continuativa” (Dipartimento della Funzione Pubblica, Circolare n. 2/08), interpretazione implicitamente confermata dalla Corte dei Conti con deliberazione n. 24 del 10.12.2009. In sede di revisione del testo del succitato articolo, l’Ufficio ha tenuto conto delle modifiche legislative introdotte con la legge 133/08, riguardanti la previsione di casistiche in presenza delle quali, in ragione della particolare natura dell’incarico da conferire, è possibile prescindere dal requisito della specializzazione universitaria per il conferimento dell’incarico. Si tratta, in particolare, degli incarichi conferiti a professionisti iscritti in ordini o albi, a soggetti che operano nel campo dell’arte, dello spettacolo, dei mestieri artigianali o dell’attività informatica nonché strumentali allo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca, ivi comprese quelle di cui all’art. 51, comma 6 della legge 27.12.1997, n. 449, relativamente a specifiche prestazioni previste da programmi di ricerca avviati dall’Università. Si ritiene utile sottolineare che, come specificato dal Dipartimento della Funzione Pubblica (parere n. 51/08), al di fuori delle deroghe descritte vale “il principio della specializzazione universitaria secondo cui la sola laurea triennale non è 20 C.A.23.02.2010/p.1 sufficiente ad integrare il requisito essendo a tal fine necessario il possesso della laurea magistrale o del titolo equivalente”, pur non escludendosi che “la specializzazione richiesta possa derivare anche da percorsi completi e formalmente definiti dall’ordinamento professionale di riferimento, in aggiunta alla laurea triennale”. L’elemento che viene ad essere evidenziato dall’art. 2, che disciplina i presupposti di legittimità per il conferimento degli incarichi, è costituito dalla necessaria verifica della impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili. All’art. 2, comma 3, in materia di fondi per il finanziamento della spesa per il conferimento di incarichi, si propone la sostituzione dell’attuale elencazione con un’unica formulazione (“fondi per la ricerca scientifica o per il miglioramento della didattica”) in grado di ricomprendere tutte le ipotesi dettagliatamente descritte dal testo vigente. Nella stessa logica, si propone la modifica dell’art. 2, comma 4, lett. b), che descrive le caratteristiche delle prestazioni oggetto dell’incarico. La norma, nel testo proposto, dispone che le prestazioni oggetto dell’incarico devono riguardare compiti complementari o strumentali rispetto “all’attività istituzionale”. Tanto al fine di ricomprendere tutte le attività (di ricerca, didattica e amministrative) del nostro Ateneo. All’art. 3, in materia di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico, l’Ufficio propone l’inversione degli attuali commi 2 e 3, in ragione del fatto che i Responsabili delle Strutture interessate (Facoltà, Dipartimenti, Centri di Spesa) hanno la competenza ad attivare la suddetta procedura solo ove non vengano superati i limiti di spesa stabiliti dal Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Oltre tali limiti, la competenza a deliberare l’attivazione della procedura di conferimento dell’incarico spetta al Consiglio di Amministrazione e si sostanzia in una autorizzazione alla spesa. Resta inteso, come è possibile evincere dalla lettura dei successivi articoli, che tutti gli adempimenti procedimentali conseguenti (dall’indizione della selezione alla stipula del contratto) restano nella competenza del Responsabile della Struttura interessata. Le richieste di attivazione delle procedure di conferimento di incarico da svolgere presso le Strutture dell’Amministrazione centrale, invece, sono rivolte al Direttore Amministrativo e sono sempre sottoposte al vaglio del Consiglio di Amministrazione, cui spetta la competenza a deliberare l’attivazione della procedura. All’art. 3, comma 4, lett. e), pur confermando l’attuale previsione generale di durata massima del contratto (36 mesi ex art. 11 del Regolamento vigente), l’Ufficio propone di integrare la disposizione con il richiamo alla durata del progetto di riferimento che potrebbe eventualmente essere superiore ai 36 mesi, anche in relazione alla consistenza del finanziamento correlato. Altrettanto rilevante è la previsione di un confronto comparativo per l’individuazione del miglior prestatore d’opera possibile. Si tratta, come specificato dalla citata Circolare n. 2/08 del Dipartimento della Funzione Pubblica, di un principio di riferimento, modulabile con eccezioni adeguatamente regolamentate, ed in ragione del quale si giustifica la previsione dell’art. 4, comma 2 del testo proposto, secondo il quale, ferma restando la necessità di verificare la sussistenza dei presupposti di legittimità per il conferimento degli incarichi, è possibile prescindere dalle procedure di selezione in caso di conferimento di incarico di natura meramente occasionale, che si esaurisca in una sola prestazione episodica caratterizzata da un rapporto intuitu personae, che si traduce nella individuazione di caratteristiche di unicità o peculiarità dell’apporto. Si propone, ad ulteriore specificazione della previsione, una elencazione esemplificativa delle ipotesi in 21 C.A.23.02.2010/p.1 oggetto date dal conferimento di incarico a tenere relazioni in convegni e seminari, singola docenza e simili. All’art. 5, comma 2, con specifico riferimento agli incarichi da svolgere presso le Strutture dell’Amministrazione centrale, si evidenzia l’attribuzione al Direttore Amministrativo della competenza all’indizione della selezione pubblica, nonché, negli articoli correlati, al compimento di tutti i conseguenti atti della procedura, fino alla stipula del contratto. L’art. 11 introduce un ulteriore adempimento nel procedimento di conferimento dell’incarico, dato dalla necessità che, dopo l’emanazione del provvedimento di approvazione degli atti della selezione pubblica, il Responsabile della Struttura interessata al conferimento dell’incarico o il Rettore, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, dispongano il conferimento dell’incarico. L’integrazione si rende necessaria alla luce delle indicazioni procedurali fornite dagli Uffici della Corte dei Conti ai fini dell’esercizio del controllo preventivo di legittimità. All’art. 12 si dispone che l’efficacia del contratto è subordinata al positivo esito del controllo preventivo di legittimità, che si esercita nei modi previsti dalla l. 20/94. Pertanto, ove la Corte ricusi il visto e la conseguente registrazione degli atti della procedura, il contratto si risolve automaticamente sin dalla data della sua sottoscrizione e nulla è dovuto al contraente; ove, invece, la Corte dei Conti ammetta al visto e alla registrazione gli atti della procedura, il contratto acquista efficacia dal giorno successivo alla comunicazione al prestatore della relativa delibera, ovvero decorsi inutilmente i termini di legge. L’art. 12, comma 7 del Regolamento, in attuazione dell’art. 11, d.lgs. 150/09, pone l’obbligo di pubblicare sul sito internet istituzionale l’elenco degli incarichi conferiti. Tanto in ossequio ad una trasparenza che la citata legge definisce in termini di accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali, delle informazioni relative ad ogni aspetto dell’organizzazione e delle attività. Con specifico riferimento ai contratti di consulenza, al comma 8 del medesimo art. 12 (attuativo dell’art. 3, comma 18 della L. 24 dicembre 2007, n. 244) si precisa che alla pubblicazione sul sito web di Ateneo del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso è collegata l’efficacia del contratto stesso. Si riporta di seguito il testo del vigente Regolamento per il conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa recante, a fronte, le modifiche e le integrazioni che si propongono all’esame dell’odierno Consesso. Testo vigente Art. 1 Definizione Modifiche/integrazioni proposte Art. 1 Finalità e definizioni Il presente Regolamento definisce e disciplina le procedure per il conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria, adottate dall’Università degli 1. Il presente Regolamento definisce e disciplina le procedure per il conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ai sensi dell’art. 7, comma 6 del decreto legislativo 30.03.2001, n. 165 e s.m.i., presso 22 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (d’ora innanzi “Università”). Rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi conferiti a persone fisiche con riferimento alle ipotesi individuate dagli artt. 2222 e 2230 del codice civile. 2. Rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi conferiti ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria con riferimento alle ipotesi individuate dagli artt. 2222 e 2230 del codice civile. Studi di Bari. 3. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore, in caso di stipulazione di contratti: a) per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi, ivi compresi gli addetti stampa; b) con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dei mestieri artigianali o dell’attività informatica; c) a supporto dell’attività didattica e di ricerca, ivi comprese quelle di cui all’art. 51, comma 6 della legge 27.12.1997, n. 449, relativamente a specifiche prestazioni previste da programmi di ricerca avviati dall’Università; 4. Si ha contratto di lavoro autonomo: Si ha contratto di lavoro autonomo: di natura occasionale nel caso di - di natura occasionale nel caso di una a) prestazione episodica che il una prestazione episodica che il collaboratore svolga in maniera collaboratore svolga in maniera saltuaria e autonoma, spesso saltuaria e autonoma, spesso (anche) (anche) con contenuto con contenuto professionale che si esaurisce in una sola azione o professionale, che si esaurisce in un’azione o prestazione che prestazione che consente il consente il raggiungimento del fine raggiungimento del fine e dove il e dove il contatto sociale con il contatto sociale con il committente committente sia sporadico; sia sporadico; di collaborazione coordinata e - di collaborazione coordinata e b) continuativa nel caso di continuativa nel caso di prestazione prestazione caratterizzata da caratterizzata da continuazione della continuazione della prestazione e prestazione e da coordinazione con da coordinazione con l’organizzazione per i fini del l’organizzazione per i fini del committente, dove quest’ultimo 23 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente esercita non un potere di direzione, ma di verifica della corrispondenza della prestazione ai propri obiettivi attraverso un potere di coordinamento spazio-temporale. Modifiche/integrazioni proposte committente, dove quest’ultimo esercita non un potere di direzione, ma di verifica della corrispondenza della prestazione ai propri obiettivi attraverso un potere di coordinamento spazio-temporale. Art. 2 Ambito di applicazione Art. 2 Ambito di applicazione Il ricorso a rapporti di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa è rivolto a soddisfare esigenze cui l’Università degli Studi di Bari non può far fronte con personale in servizio ed è ammesso esclusivamente in presenza dei seguenti presupposti: a) l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ordinamento all’Università e ad obiettivi e progetti specifici e determinati; 1. Il conferimento di incarichi con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, è rivolto a soddisfare esigenze cui l’Università non può far fronte con personale in servizio ed è ammesso esclusivamente in presenza dei seguenti presupposti di legittimità: a) l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ordinamento all’Università, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell’Amministrazione; b) l’Università deve aver preliminarmente accertato l’assenza di competenze analoghe o l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. b) l’Università deve aver preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. Non si può far ricorso a rapporti di 2. Non si può far ricorso a rapporti di collaborazione occasionale o coordinata e collaborazione occasionale o coordinata e continuativa per attività ordinarie. continuativa per attività ordinarie. La spesa per le prestazioni previste dal 3. La spesa per le prestazioni previste dal presente articolo può gravare su: presente articolo potrà gravare su: fondi per la ricerca scientifica o per 1. fondi per la ricerca scientifica di a) il miglioramento della didattica, di provenienza ministeriale, finanziamenti CNR ed altri fondi qualsiasi provenienza; 24 C.A.23.02.2010/p.1 2. 3. 4. 5. Testo vigente eventualmente erogati per analoghe finalità; proventi derivanti da contratti/convenzioni di ricerca di qualsiasi provenienza; altri fondi destinati dagli organi di governo alla ricerca o al miglioramento della didattica; finanziamenti europei; sui fondi di funzionamento ordinario dell’Università, per attività complementari a quelle rese dall’apparato amministrativo centrale, contingenti ed eccezionali, non assolvibili dalle professionalità esistenti presso le strutture, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. Modifiche/integrazioni proposte b) fondi di funzionamento ordinario dell’Università, per attività complementari a quelle rese dall’apparato amministrativo centrale, contingenti ed eccezionali, non assolvibili dal personale in servizio, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. In ogni caso le prestazioni oggetto dell’incarico dovranno: a) essere limitate nel tempo, contingenti ed eccezionali, non assolvibili dal personale della struttura; b) riguardare compiti complementari o strumentali rispetto all’attività di ricerca scientifica e al miglioramento della didattica; c) essere indicate in maniera chiara e precisa; d) essere eseguite senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente; e) fondarsi sull’utilizzazione di strutture e mezzi prevalentemente propri del prestatore. 4. In ogni caso le prestazioni oggetto dell’incarico devono: a) essere limitate nel tempo e rispondere ad esigenze contingenti ed eccezionali, non assolvibili dal personale in servizio; b) riguardare compiti complementari o strumentali rispetto all’attività istituzionale; Art. 3 Modalità di individuazione dei collaboratori Art. 3 Modalità di attivazione della procedura La richiesta di stipula del contratto di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa deve essere presentata al Responsabile della struttura interessata 1. La richiesta di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico deve essere presentata al Responsabile della struttura interessata (Facoltà, Dipartimento, Centro di c) d) e) 25 essere indicate in maniera chiara e precisa; essere eseguite senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente; fondarsi sull’utilizzazione di strutture e mezzi prevalentemente propri del prestatore. C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente (Facoltà, Dipartimento, Centro di spesa, ecc.) a cura dei Responsabili delle singole iniziative nelle quali si articola il progetto o programma di lavoro per la cui realizzazione si renda necessario l’ausilio del collaboratore. Modifiche/integrazioni proposte spesa, ecc.) a cura dei Responsabili delle singole iniziative nelle quali si articola il progetto o programma di lavoro per la cui realizzazione si renda necessario l’ausilio del prestatore. 2. I soggetti legittimati di cui al precedente comma provvedono all’attivazione della procedura di conferimento dell’incarico, nel rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Amministrazione. Oltre tali limiti la competenza a deliberare l’attivazione della procedura di conferimento dell’incarico spetta al Consiglio di Amministrazione, su impulso dell’Organo collegiale interessato. Per le attività dell’Amministrazione centrale 3. Per le attività dell’Amministrazione la richiesta è rivolta al Direttore centrale la richiesta è rivolta al Direttore Amministrativo. Amministrativo. I soggetti legittimati di cui ai commi precedenti provvederanno all’attivazione delle procedure amministrative conseguenti, nel rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Amministrazione. Oltre tali limiti la competenza a deliberare spetta al Consiglio di Amministrazione, su impulso dell’organo collegiale interessato. 4. La richiesta deve indicare: Il richiedente dovrà indicare: 1. i contenuti della collaborazione da a) la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con svolgere in relazione ad un specifica indicazione del progetto o determinato progetto, programma di dell’attività di riferimento; attività o fase di esso, individuato nel suo contenuto caratterizzante; 2. la natura temporanea ed altamente b) la natura temporanea ed altamente qualificata delle prestazioni qualificata della prestazione; c) gli specifici requisiti culturali e richieste; professionali richiesti per lo 3. gli specifici requisiti culturali e svolgimento dell’incarico; professionali richiesti per lo d) le motivazioni che giustificano la svolgimento della prestazione; 26 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente 4. le motivazioni che giustificano la necessità del ricorso all’affidamento a soggetto estraneo all’Ateneo; 5. la durata del contratto e la proposta del compenso complessivo lordo (attestandone la congruità in relazione alla prestazione richiesta), la spesa complessiva nonché le modalità di esecuzione della prestazione. e) f) Modifiche/integrazioni proposte necessità di affidare l’incarico a soggetto estraneo all’Università; la durata del contratto (che non può superare i trentasei mesi o, comunque, la durata del progetto di riferimento), il luogo e le modalità di secuzione della prestazione; la proposta del compenso complessivo lordo (attestandone la congruità in relazione alla prestazione richiesta), nonché la copertura finanziaria degli oneri correlati. Art. 4 Esclusioni [era art. 5] Non soggiacciono all’applicazione delle 1. Il presente Regolamento non si applica in disposizioni di cui ai commi 6, 6-bis caso di conferimento di incarico: di componente degli organismi di dell’art. 7 del decreto legislativo a) controllo interno e dei nuclei di 30.03.2001, n. 165 i componenti degli valutazione; organismi di controllo interno e dei nuclei di b) disciplinato da apposita normativa, valutazione. in relazione a specifiche fattispecie (es. contratti per la didattica, assegni di ricerca). Sono escluse dalle procedure comparative e dagli obblighi di pubblicità le sole prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una attività episodica che il collaboratore svolga in maniera saltuaria, non riconducibile a fasi di piani o programmi del committente e del tutto autonoma. Restano altresì escluse da obblighi di indizione pubblica anche le fattispecie di cui al comma 6 dell’articolo 53 del citato decreto legislativo n. 165 del 2001 2. Le procedure di selezione previste dal presente Regolamento, fermi restando i requisiti di legittimità previsti dall’art. 2, non si applicano in caso di conferimento di incarico di natura meramente occasionale che si esaurisca in una prestazione episodica caratterizzata da un rapporto intuitu personae, che si traduce nella individuazione di caratteristiche di unicità o peculiarità dell’apporto. Rientrano in tale ipotesi il conferimento di incarico a tenere relazioni in convegni e seminari, singola docenza e simili. Art. 4 Modalità di accesso alle collaborazioni Art. 5 Modalità di accesso all’incarico L’incarico di collaborazione di natura 1. L’incarico è conferito previa selezione 27 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte occasionale o coordinata e continuativa pubblica per soli titoli o per titoli e deve essere affidato con selezione pubblica colloquio, salvo quanto previsto dall’ultimo per soli titoli o per titoli e colloquio. comma del precedente articolo. La selezione è indetta con provvedimento del Responsabile della struttura interessata o del Rettore, per le attività di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa da prestare presso le strutture dell’Amministrazione centrale. 2. La selezione è indetta con provvedimento del Responsabile della struttura interessata o del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale. L’avviso di selezione per la stipula dei contratti è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale della struttura interessata e pubblicazione sul sito web della stessa per un periodo non inferiore a giorni dieci. 3. L’avviso di selezione è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale della struttura interessata e pubblicazione sul sito web della stessa per un periodo non inferiore a giorni dieci. L’avviso di selezione, per le attività di collaborazione di natura occasionale o coordinata e continuativa da prestare presso le strutture dell’Amministrazione centrale, è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale dell’Università e pubblicazione sul sito web dell’Ateneo, con la medesima durata temporale. Art. 5 Esclusioni 4. L’avviso di selezione, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale dell’Università e pubblicazione sul sito web dell’Ateneo, con la medesima durata temporale. [diventa art. 4] Non soggiacciono all’applicazione delle disposizioni di cui ai commi 6, 6-bis dell’art. 7 del decreto legislativo 30.03.2001, n. 165 i componenti degli organismi di controllo interno e dei nuclei di valutazione. Sono escluse dalle procedure comparative e dagli obblighi di pubblicità le sole prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una attività episodica che il collaboratore svolga in maniera saltuaria, non riconducibile a fasi di piani o programmi del committente e del tutto autonoma. Restano altresì escluse da obblighi di indizione pubblica anche le fattispecie di cui al comma 6 dell’articolo 53 del citato decreto legislativo n. 165 del 28 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte Art. 6 Bando di selezione Art. 6 Avviso di selezione 2001 Il bando di selezione deve contenere: 1. L’avviso di selezione deve indicare: 1. i contenuti della collaborazione da a) la dettagliata descrizione svolgere in relazione ad un determinato dell’oggetto dell’incarico, con progetto, programma di attività o fase di specifica indicazione del progetto o esso; dell’attività di riferimento; b) la durata del contratto, il luogo e le modalità di esecuzione della 2. la durata dell’incarico; 3. il luogo dell’incarico e modalità di prestazione; realizzazione del medesimo; c) il compenso complessivo lordo, il 4. il compenso per la prestazione, le trattamento fiscale e previdenziale da applicare, nonché l’obbligo della modalità del pagamento, il trattamento dichiarazione relativa al limite fiscale e previdenziale da applicare, nonché retributivo stabilito dalla l’obbligo della dichiarazione relativa al legislazione vigente; limite retributivo stabilito dall’art. 3, comma d) il termine (non inferiore a dieci 44, della legge 24.12.2007, n. 244; giorni dalla data di pubblicazione 5. il termine e le modalità per la dell’avviso di selezione) e le presentazione delle domande (non inferiore modalità per la presentazione delle a giorni 10 ai sensi dell’art. 4, comma 3, del domande; presente regolamento); i requisiti generali, culturali e 6. i requisiti generali, culturali e e) professionali richiesti per lo professionali richiesti per lo svolgimento svolgimento dell’incarico; della prestazione; la modalità selettiva prevista (per 7. la modalità selettiva prevista (titoli o titoli f) titoli o per titoli e colloquio); e colloquio); le tipologie di titoli valutabili ed il 8. le tipologie di titoli valutabili ed il g) punteggio massimo ad esse punteggio massimo ad esse attribuibile; attribuibile; le modalità e i termini per la 9. le modalità e i termini per la h) presentazione dei titoli; presentazione dei titoli; l’indicazione delle materie o del 10. l’indicazione delle materie o del i) contenuto dell’eventuale colloquio; contenuto dell’eventuale colloquio; il nominativo del responsabile del 11. il nominativo del responsabile del j) procedimento; procedimento; 12. ogni altra notizia o prescrizione ritenuta k) ogni altra notizia o prescrizione ritenuta utile. utile Art. 7 Requisiti per la partecipazione alla selezione Art. 7 Requisiti per la partecipazione alla selezione Per l'ammissione alla selezione è richiesto il 1. Per l’ammissione alla selezione è 29 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte possesso dei seguenti requisiti: richiesto il possesso dei seguenti requisiti: 1) titolo di studio: a. uno dei seguenti titoli di studio, salvo a) diploma di laurea specialistica o diploma quanto previsto dall’art. 1, co. 3 del di laurea (conseguito ai sensi della presente Regolamento: normativa previgente al D.M. 03.11.1999, n. I. diploma di laurea specialistica, 509, e al D.M. 22.10.2004, n. 270) o diploma di laurea conseguito equiparato alla predetta laurea specialistica ai sensi della normativa con D.I. 5.5.2004, strettamente correlata al previgente al D.M. contenuto della prestazione richiesta; 03.11.1999, n. 509, ed equiparato alla predetta laurea b) diploma di laurea e master specialistica con D.I. 5.5.2004, universitario e/o alta formazione di durata almeno biennale, strettamente correlati al o diploma di laurea magistrale conseguito ai sensi del D.M. contenuto della prestazione richiesta; 22.10.2004, n. 270, strettamente correlati al contenuto della prestazione 2) comprovata e certificata esperienza richiesta; inerente alle prestazioni oggetto del II. diploma di laurea e master contratto. universitario e/o alta formazione di durata almeno biennale, strettamente correlati In merito ai requisiti di cui al succitato al contenuto della prestazione punto 1), resta fatto salvo quanto previsto richiesta; dall’articolo 9 della legge 7.6.2000, n. 150, comprovata e certificata esperienza relativo agli specifici requisiti previsti per b. inerente alle prestazioni oggetto del gli addetti stampa, nonché quelle contenute contratto. nell’articolo 51, comma 6, della legge 27.12.1997, n. 449, relativamente a specifiche prestazioni previste da programmi di ricerca avviati dall’amministrazione universitaria. I bandi di selezione possono prevedere, in 2. Gli avvisi di selezione possono aggiunta a quelli sopraindicati, ulteriori prevedere, in aggiunta a quelli sopraindicati, ulteriori requisiti per l’ammissione. requisiti per l’ammissione. 3. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione. I candidati sono ammessi con riserva alla 4. I candidati sono ammessi con riserva alla selezione. selezione. Dopo la scadenza del termine previsto per la 5. L’eventuale provvedimento di esclusione presentazione delle domande e prima è adottato dal Responsabile della Struttura dell’eventuale colloquio dovrà essere interessata o dal Direttore Amministrativo, 30 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente notificato agli interessati l’eventuale provvedimento di esclusione. Tale provvedimento dovrà essere emanato dal Responsabile della struttura interessata. Modifiche/integrazioni proposte per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, e deve essere notificato all’interessato dopo la scadenza del termine previsto per la presentazione delle domande. Art. 8 Commissione esaminatrice Art. 8 Commissione esaminatrice La Commissione esaminatrice è nominata con provvedimento del Responsabile della Struttura interessata o del Rettore per le sole attività di collaborazione da prestare presso le strutture dell’Amministrazione centrale. 1. La Commissione esaminatrice è nominata con provvedimento del Responsabile della Struttura interessata o del Direttore Amministrativo per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale. La Commissione dovrà essere così 2. La Commissione è composta da: composta: il soggetto che ha avanzato la a) il Responsabile dell’iniziativa del a) richiesta di conferimento progetto che ha avanzato la richiesta di dell’incarico, con funzioni di assunzione o un Dirigente, con funzioni di Presidente; Presidente; due ulteriori componenti scelti fra i b) il secondo Responsabile di iniziativa, ove b) professori e i ricercatori partecipanti previsto; in caso contrario un professore o al progetto o fra unità di personale un ricercatore o un funzionario di categoria tecnico-amministrativo, di categoria non inferiore alla D, esperti nelle tematiche non inferiore alla D, esperti nelle oggetto del contratto; tematiche oggetto del contratto; una unità di personale tecnicoc) un professore o un ricercatore o un c) amministrativo, di categoria non funzionario di categoria non inferiore alla D, esperti nelle tematiche oggetto del inferiore alla C, con funzioni di contratto; Segretario. d) un funzionario di categoria non inferiore alla C, con funzioni di Segretario. I membri della Commissione esaminatrice non possono essere componenti del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, non devono ricoprire cariche politiche o essere rappresentanti sindacali designati dalle Confederazioni ed OO.SS. o dalle associazioni professionali 3. Per la nomina della Commissione giudicatrice si osservano le norme vigenti in materia di incompatibilità e conflitto di interessi. Art. 9 Modalità e criteri della selezione Art. 9 Modalità e criteri della selezione 31 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte La Commissione esaminatrice effettua la 1. La Commissione esaminatrice selezione mediante la sola valutazione dei effettua la selezione mediante la sola titoli ovvero mediante la valutazione dei valutazione dei titoli ovvero mediante la valutazione dei titoli e lo svolgimento di un titoli e lo svolgimento di un colloquio. colloquio. Nel caso di selezione per soli titoli la 2. Nel caso di selezione per soli titoli la Commissione esaminatrice dispone di un Commissione esaminatrice dispone di un punteggio massimo di 50 punti. punteggio massimo di 50 punti. Le categorie di titoli valutabili sono le 3. Le categorie di titoli valutabili sono le seguenti: seguenti: ulteriori titoli accademici rispetto a 1. ulteriori titoli accademici rispetto a quelli a) quelli richiesti per la partecipazione; richiesti per la partecipazione; esperienze già maturate nel settore 2. esperienze già maturate nel settore di b) di attività oggetto del contratto; attività oggetto del contratto; pubblicazioni scientifiche attinenti 3. pubblicazioni scientifiche attinenti alle c) alle attività oggetto del contratto; attività oggetto del contratto; altri titoli inerenti alle attività 4. altri titoli inerenti alle prestazioni oggetto d) oggetto del contratto. del contratto. Nel caso di selezione per titoli e colloquio, ai fini della graduatoria finale, la Commissione esaminatrice avrà a disposizione, oltre ai 50 punti riservati ai titoli ripartiti nelle succitate categorie, un ulteriore punteggio massimo di 50 punti riservato al colloquio. 4. Nel caso di selezione per titoli e colloquio, ai fini della graduatoria finale, la Commissione esaminatrice avrà a disposizione, oltre ai 50 punti riservati ai titoli ripartiti ai sensi del precedente comma, un ulteriore punteggio massimo di 50 punti riservato al colloquio. La Commissione esaminatrice nella riunione preliminare, prima di procedere all'esame dei titoli, definisce i criteri di valutazione degli stessi stabilendo la ripartizione del punteggio all’interno di ciascuna delle succitate categorie. Per ogni candidato la Commissione esaminatrice deve analiticamente riportare i titoli valutati ed il punteggio ad essi attribuito. 5. La Commissione esaminatrice nella riunione preliminare, previa dichiarazione dei singoli componenti della insussistenza delle cause di incompatibilità e di assenza di conflitto di interessi, prima di procedere all'esame dei titoli, definisce i criteri di valutazione degli stessi stabilendo la ripartizione del punteggio all’interno di ciascuna delle succitate categorie. Per ogni candidato la Commissione esaminatrice deve analiticamente riportare i titoli valutati ed il punteggio ad essi attribuito. Il risultato della valutazione dei titoli, deve 6. Il risultato della valutazione dei titoli, essere reso noto agli interessati prima deve essere reso noto agli interessati prima dell’effettuazione del colloquio. dell’effettuazione del colloquio. 32 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Il colloquio, che verterà sulle materie indicate nel bando, si intende superato se il candidato conseguirà una votazione minima di almeno 35 su 50. Modifiche/integrazioni proposte 7. Il colloquio, che verte sulle materie indicate nell’avviso, si intende superato se il candidato consegue una votazione minima di almeno 35 su 50. La Commissione esaminatrice al termine di ogni seduta dedicata al colloquio predispone un elenco dei candidati esaminati con l’indicazione del voto da ciascuno riportato. 8. La Commissione esaminatrice, al termine di ogni seduta dedicata al colloquio, predispone un elenco dei candidati esaminati con l’indicazione del voto da ciascuno riportato. Tale elenco, firmato dal Presidente e dal Segretario della Commissione, è affisso nel medesimo giorno all’Albo della sede di esame. 9. Tale elenco, firmato dal Presidente e dal Segretario della Commissione, è affisso nel medesimo giorno all’Albo della sede di esame. Al termine dei propri lavori la Commissione 10. Al termine dei lavori, la Commissione esaminatrice redige apposita graduatoria di esaminatrice redige apposita graduatoria di merito. merito. Art. 10 Formazione della graduatoria ed approvazione degli atti Art. 10 Formazione della graduatoria ed approvazione degli atti La graduatoria di merito dei candidati delle procedura selettiva è formata secondo l’ordine decrescente dei punteggi della valutazione complessiva attribuita a ciascun candidato. 1. La graduatoria di merito dei candidati delle procedura selettiva è formulata secondo l’ordine decrescente dei punteggi della valutazione complessiva attribuita a ciascun candidato. Nel caso di selezione per soli titoli, la graduatoria sarà formata secondo l’ordine decrescente del punteggio assegnato ai titoli. 2. Nel caso di selezione per soli titoli, la graduatoria è formulata secondo l’ordine decrescente del punteggio assegnato ai titoli. Nel caso di selezione per titoli e colloquio, la graduatoria di merito sarà formulata sulla base della somma del punteggio assegnato ai titoli e quello riportato dai candidati nel colloquio. 3. Nel caso di selezione per titoli e colloquio, la graduatoria di merito è formulata sulla base della somma del punteggio assegnato ai titoli e quello riportato dai candidati nel colloquio. Nel caso di candidati con lo stesso 4. Nel caso di candidati con lo stesso punteggio, avranno precedenza in punteggio, hanno precedenza in graduatoria i candidati di minore età. graduatoria i candidati di minore età. Gli atti della selezione e la graduatoria di 5. Gli atti della selezione e la graduatoria di 33 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente merito sono approvati con atto del Responsabile della Struttura interessata o con atto del Rettore, per le sole attività di collaborazione da prestare presso le strutture dell’Amministrazione centrale. Modifiche/integrazioni proposte merito sono approvati con atto del Responsabile della Struttura interessata o con atto del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale. La predetta graduatoria di merito può essere utilizzata, su motivata proposta del Responsabile della Struttura o del Rettore, per l’affidamento di ulteriori, analoghi, incarichi di cui si manifestasse la necessità entro l’anno successivo alla sua pubblicazione. 6. La predetta graduatoria di merito può essere utilizzata, su motivata proposta del Responsabile della Struttura o del Direttore Amministrativo, per l’affidamento di ulteriori, analoghi, incarichi di cui si manifestasse la necessità entro l’anno successivo alla sua pubblicazione. Dei risultati della selezione dovrà essere data pubblicità, prima di procedere alla stipula del relativo contratto, mediante affissione all’Albo ufficiale della Struttura interessata e pubblicazione sul sito web stessa 7. Dei risultati della selezione deve essere data pubblicità, prima di procedere alla stipula del relativo contratto, con le modalità previste dall’art. 5, co. 3 e 4, del presente Regolamento. Art. 11 Atto di conferimento dell’incarico 1. Il Responsabile della Struttura interessata o il Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le Strutture dell’Amministrazione Centrale, dispongono il conferimento dell’incarico, indicando: a) la delibera di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico, se prevista; b) le motivazioni che giustificano la necessità di affidare l’incarico a soggetto estraneo all’Università; c) l’avviso di selezione o, in alternativa, le ragioni che giustificano il conferimento diretto dell’incarico, ai sensi dell’art. 4, comma 2 del presente Regolamento; d) l’eventuale provvedimento di nomina della Commissione esaminatrice; e) l’eventuale provvedimento di approvazione degli atti della selezione e la graduatoria di merito; 34 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente f) g) Modifiche/integrazioni proposte i fondi su cui grava la spesa; nome e cognome del collaboratore, durata del contratto e compenso complessivo lordo. Art. 11 Stipula e durata del contratto Art. 12 Contratto Il candidato risultato vincitore della selezione sarà invitato alla stipula del relativo contratto individuale. I contratti sono stipulati dal Responsabile della struttura. Per le attività di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa da prestare presso le strutture dell’Amministrazione centrale i relativi contratti sono stipulati dal Rettore. Il rapporto di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa non potrà avere una durata superiore a 36 mesi. La durata del contratto deve essere esplicitamente indicata nel contratto stesso. 1. Il candidato risultato vincitore della selezione è invitato alla stipula del relativo contratto, che deve avere forma scritta e deve indicare: a) la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica indicazione del progetto o dell’attività di riferimento; b) la durata, il luogo e le modalità di esecuzione della prestazione; c) il compenso complessivo lordo e relative modalità di corresponsione, il trattamento fiscale e previdenziale da applicare, nonché l’obbligo della dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dalla legislazione vigente. 2. Il contratto è sottoscritto dal Responsabile della struttura o, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, dal Direttore Amministrativo. Non è ammesso il rinnovo del contratto di 3. Non è ammesso il rinnovo del contratto. collaborazione. 4. Il contratto può essere prorogato al solo fine di portare a termine l’attività oggetto dell’incarico e per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso previsto nel contratto. Il contratto può essere prorogato al solo fine di portare a termine l’attività oggetto della collaborazione e per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso previsto nel contratto. Il contraente non potrà assumere, 5. Il contraente non può assumere, contemporaneamente, più di un incarico contemporaneamente, più di un incarico presso l’Università. presso l’Amministrazione universitaria. 6. L’efficacia del contratto è subordinata, ai 35 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte sensi dell’art. 3, comma 1, lett. f-bis), della legge 14 gennaio 1994, n. 20, al positivo esito del controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti che si esercita nei modi previsti dall’art. 3, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20. Ove la Corte dei Conti ricusi il visto e la conseguente registrazione degli atti della procedura, il contratto si risolve automaticamente sin dalla data della sua sottoscrizione e nulla è dovuto al contraente. Ove la Corte dei Conti ammetta al visto e alla conseguente registrazione gli atti della procedura, il contratto acquista efficacia dal giorno successivo alla comunicazione al prestatore della relativa delibera, ovvero decorsi inutilmente i termini previsti dall’art. 27 della legge 24 novembre 2000, n. 340. L’efficacia dei contratti di collaborazione è subordinata alla pubblicazione sul sito web dell’Ateneo del nominativo del contraente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso. 7. I Responsabili delle strutture interessate o il Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso l’Amministrazione centrale, curano gli adempimenti relativi alla pubblicazione su apposita sezione del sito web di Ateneo dell’elenco degli incarichi conferiti, indicando il nominativo del contraente, nonché l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. I contratti di collaborazione di natura coordinata e continuativa dovranno essere oggetto di comunicazione al Centro per l’impiego. Tale comunicazione dovrà essere effettuata dal soggetto legittimato alla stipula 8. Fermo restando quanto previsto dal precedente comma 6, l’efficacia del contratto di consulenza decorre dalla data di pubblicazione sul sito web dell’Università del nominativo del contraente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso. 9. I contratti di collaborazione di natura coordinata e continuativa sono oggetto di comunicazione, a cura dei Responsabili delle Strutture interessate o del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso l’Amministrazione centrale, al Centro per l’impiego. Art. 12 Determinazione del compenso Art. 13 Determinazione del compenso 36 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Modifiche/integrazioni proposte Il compenso previsto per la prestazione deve essere stabilito in funzione dell’attività oggetto dell’incarico, dalla quantità e qualità dell’attività nonché dell’eventuale utilizzazione da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri. 1. Il compenso previsto per la prestazione deve essere stabilito in funzione dell’attività oggetto dell’incarico, dalla quantità e qualità dell’attività nonché dell’eventuale utilizzazione da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri. Il Contraente dovrà rilasciare apposita dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dall’art. 3, comma 44, della legge 24.12.2007, n. 244. 2. Il Contraente è tenuto a rilasciare apposita dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dall’art. 3, comma 44, della legge 24.12.2007, n. 244. La liquidazione del compenso avviene, di norma, al termine della collaborazione salvo diversa espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi dell’attività oggetto dell’incarico, attestata dal Responsabile dell’iniziativa. 3. La liquidazione del compenso avviene, di norma, al termine della collaborazione salvo diversa espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi dell’attività oggetto dell’incarico, attestata dal Responsabile dell’iniziativa. Nell’ipotesi che la prestazione sia resa da un soggetto titolare di partita IVA, il corrispettivo contrattuale è da intendersi già comprensivo di IVA e, pertanto, l’interessato dovrà, ai sensi del D.P.R. 663/1972, emettere regolare fattura. 4. Nell’ipotesi che la prestazione sia resa da un soggetto titolare di partita IVA, il corrispettivo contrattuale è da intendersi già comprensivo di IVA e, pertanto, l’interessato dovrà, ai sensi del D.P.R. 663/1972, emettere regolare fattura. Art. 13 Verifica dell’esecuzione e del buon esito della prestazione e conclusione dell’incarico Art. 14 Verifica dell’esecuzione e del buon esito della prestazione e conclusione dell’incarico Il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante verifica della coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli obbiettivi affidati. 1. Il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante verifica della coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati. Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto richiesto o siano del tutto insoddisfacenti, il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente può 2. Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto richiesto o siano del tutto insoddisfacenti, il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente può 37 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello previsto dal contratto, ovvero può risolvere il contratto per inadempienza. Modifiche/integrazioni proposte richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello previsto dal contratto, ovvero può risolvere il contratto per inadempienza. Nel caso in cui i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti, il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello previsto dal contratto, ovvero, sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originario stabilito. 3. Nel caso in cui i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti, il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello previsto dal contratto, ovvero, sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originario stabilito. L’incarico di collaborazione si risolve automaticamente, senza diritto al preavviso, alla scadenza del termine indicato nel contratto. 4. L’incarico di collaborazione si risolve automaticamente, senza diritto al preavviso, alla scadenza del termine indicato nel contratto. Comporta, altresì, la risoluzione del contratto a tutti gli effetti, previo un termine di preavviso pari al 5% della durata del contratto, il completamento della realizzazione del progetto o programma di ricerca ovvero l’interruzione dello stesso, per cause esterne all’Amministrazione universitaria. 5. Comporta, altresì, la risoluzione del contratto a tutti gli effetti, previo un termine di preavviso pari al 5% della durata del contratto, il completamento della realizzazione del progetto o programma di ricerca ovvero l’interruzione dello stesso, per cause esterne all’Amministrazione universitaria. Art. 14 Norme finali e di rinvio Art. 15 Norme finali e di rinvio Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme di legge e statutarie, oltre quanto stabilito nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Università. 1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le norme di legge e statutarie, oltre quanto stabilito nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Università. Le disposizioni del presente Regolamento entrano in vigore dal giorno successivo alla data di emanazione del Decreto Rettorale di adozione del Regolamento medesimo, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale di questa 2. Le disposizioni del presente Regolamento entrano in vigore dal giorno successivo alla data del Decreto Rettorale di emanazione, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale di questa Università e da divulgare per via 38 C.A.23.02.2010/p.1 Testo vigente Università e da divulgare per via telematica. Modifiche/integrazioni proposte telematica. Il Rettore, dopo aver evidenziato come trattasi in gran parte di adeguamenti dovuti a modifiche legislative in materia intervenute di recente, invita il Consiglio a pronunciarsi in merito. La consigliera Da Molin, nel ritenere che la spesa per le prestazioni di cui all’art. 2 “Ambito di applicazione” del Regolamento in esame possa gravare oltre che sui fondi per il miglioramento della didattica e per la ricerca, anche su fondi per la formazione, propone conseguentemente di integrare l’art. 2, comma 3, lett. a, con la locuzione “per la formazione”. Ella invita altresì a chiarire la formulazione del punto 4. lett. b) del citato art. 2, chiedendo, relativamente ai “compiti complementari o strumentali rispetto all’attività istituzionale”, se per esempio la progettazione di un master o il coordinamento interno siano da considerarsi strumentali rispetto alla realizzazione di un progetto, nonché chiarimenti sull’art. 4 “Esclusioni”, ultimo periodo del comma 2, laddove per il conferimento di “singola docenza e simili” non è prevista l’applicazione delle procedure di selezione disciplinate dal Regolamento in esame chiedendo in particolare se per “singola docenza” possa intendersi un modulo di insegnamento anche se suddiviso in più lezioni. Il Direttore Amministrativo nel ritenere accoglibile la richiesta di integrazione dell’art. 2, comma 3, lett. a, anche al fine di rendere più ampio l’ambito ipotizzato, fornisce i chiarimenti richiesti dalla prof.ssa Da Molin evidenziando come la nuova formulazione del Regolamento disciplini con maggiore puntualità la materia in essere. La prof. Musti, in relazione all’art. 1 “Finalità e definizioni”, p. 3, lett. c), pone la questione connessa al conferimento di incarico, prescindendo dal requisito della comprovata specializzazione, per esempio ad un tecnico non laureato utilizzato a supporto dell’attività didattica e di ricerca. Il Direttore Amministrativo rileva come la normativa vigente preveda espressamente le eccezioni al requisito della comprovata specializzazione universitaria, 39 C.A.23.02.2010/p.1 ferma restando l’attestazione che nell’ambito dell’organico non sussistano soggetti con la professionalità richiesta. Il consigliere Santoro, in riferimento alla possibilità di utilizzare i fondi per il “Miglioramento della didattica” di cui all’art. 2 surrichiamato per il reclutamento di personale, ravvisa l’opportunità di introdurre dei limiti alla quota dei fondi utilizzabile a tale scopo. Il Rettore ritiene che la proposta del consigliere Santoro possa essere opportunamente approfondita ed eventualmente tenuta in considerazione in sede di individuazione dei criteri cui le Facoltà si dovranno attenere ai fini della rendicontazione dei fondi per il miglioramento della didattica loro assegnati. Alle ore 11,30, esce dalla sala di riunione la dott.ssa Andriani. Il Consiglio, all’unanimità, VISTO l’art. 7, comma 6 del D.lgs. n. 165 del 30.03.2001, come modificato dalla L. n. 133 del 06.08.2008, dalla L. n. 69 del 18.06.2009, nonché dalla L. n. 102 del 03.08.2009, in materia di conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa; VISTO l’art. 17, comma 30 e 30 bis, del D.L. n. 78 del 01.07.2009, convertito in L. n. 102 del 03.08.2009, in materia di controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti sugli atti e contratti di cui all’art. 7, comma 6 del d.lgs. n. 165 del 30.03.2001; VISTO l’art. 11, del D.lgs n. 150 del 27.11.2009, in materia di trasparenza e conoscibilità dei dati relativi alle attività delle pubbliche amministrazioni; VISTO l’art. 3, comma 18 della L. n. 244 del 24.12.2007, in materia di pubblicità dei contratti di consulenza con la pubblica amministrazione; VISTO l’art. 1, comma 1180 della L. n. 296 del 27.12.2006, che disciplina il sistema delle comunicazioni obbligatorie al Centro territoriale per l’impiego dei rapporti di lavoro autonomo in forma coordinata e continuativa; 40 C.A.23.02.2010/p.1 VISTO il D.R. n. 8892 del 25.06.2008 con cui è stato emanato il “Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa”; VISTO l’art. 12 dello Statuto di Ateneo, CONDIVISA la proposta di integrazione dell’art. 2, comma 3, lett. a), DELIBERA di approvare il Regolamento di Ateneo per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, secondo la formulazione sotto riportata, con l’integrazione dell’art. 2, comma 3, lett. a) evidenziata in grassetto: “Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa 1. 2. 3. 4. Art. 1 Finalità e definizioni Il presente Regolamento definisce e disciplina le procedure per il conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ai sensi dell’art. 7, comma 6 del decreto legislativo 30.03.2001, n. 165 e s.m.i., presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (d’ora innanzi “Università”). Rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi conferiti ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria con riferimento alle ipotesi individuate dagli artt. 2222 e 2230 del codice civile. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore, in caso di stipulazione di contratti: a) per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi, ivi compresi gli addetti stampa; b) con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dei mestieri artigianali o dell’attività informatica; c) a supporto dell’attività didattica e di ricerca, ivi comprese quelle di cui all’art. 51, comma 6 della legge 27.12.1997, n. 449, relativamente a specifiche prestazioni previste da programmi di ricerca avviati dall’Università; Si ha contratto di lavoro autonomo: a) di natura occasionale nel caso di una prestazione episodica che il collaboratore svolga in maniera saltuaria e autonoma, spesso (anche) con contenuto professionale, che si esaurisce in un’azione o prestazione che 41 C.A.23.02.2010/p.1 b) 1. 2. 3. 4. 1. consente il raggiungimento del fine e dove il contatto sociale con il committente sia sporadico; di collaborazione coordinata e continuativa nel caso di prestazione caratterizzata da continuazione della prestazione e da coordinazione con l’organizzazione per i fini del committente, dove quest’ultimo esercita non un potere di direzione, ma di verifica della corrispondenza della prestazione ai propri obiettivi attraverso un potere di coordinamento spazio-temporale. Art. 2 Ambito di applicazione Il conferimento di incarichi con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, è rivolto a soddisfare esigenze cui l’Università non può far fronte con personale in servizio ed è ammesso esclusivamente in presenza dei seguenti presupposti di legittimità: a) l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ordinamento all’Università, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell’Amministrazione; b) l’Università deve aver preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. Non si può far ricorso a rapporti di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa per attività ordinarie. La spesa per le prestazioni previste dal presente articolo può gravare su: a) fondi per la ricerca scientifica, per il miglioramento della didattica o per la formazione, di qualsiasi provenienza; b) fondi di funzionamento ordinario dell’Università, per attività complementari a quelle rese dall’apparato amministrativo centrale, contingenti ed eccezionali, non assolvibili dal personale in servizio, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. In ogni caso le prestazioni oggetto dell’incarico devono: a) essere limitate nel tempo e rispondere ad esigenze contingenti ed eccezionali, non assolvibili dal personale in servizio; b) riguardare compiti complementari o strumentali rispetto all’attività istituzionale; c) essere indicate in maniera chiara e precisa; d) essere eseguite senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente; e) fondarsi sull’utilizzazione di strutture e mezzi prevalentemente propri del prestatore. Art. 3 Modalità di attivazione della procedura La richiesta di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico deve essere presentata al Responsabile della struttura interessata (Facoltà, Dipartimento, Centro 42 C.A.23.02.2010/p.1 2. 3. 4. 1. 2. 1. di spesa, ecc.) a cura dei Responsabili delle singole iniziative nelle quali si articola il progetto o programma di lavoro per la cui realizzazione si renda necessario l’ausilio del prestatore. I soggetti legittimati di cui al precedente comma provvedono all’attivazione della procedura di conferimento dell’incarico, nel rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Amministrazione. Oltre tali limiti la competenza a deliberare l’attivazione della procedura di conferimento dell’incarico spetta al Consiglio di Amministrazione, su impulso dell’Organo collegiale interessato. Per le attività dell’Amministrazione centrale la richiesta è rivolta al Direttore Amministrativo. La richiesta deve indicare: a) la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica indicazione del progetto o dell’attività di riferimento; b) la natura temporanea ed altamente qualificata della prestazione; c) gli specifici requisiti culturali e professionali richiesti per lo svolgimento dell’incarico; d) le motivazioni che giustificano la necessità di affidare l’incarico a soggetto estraneo all’Università; e) la durata del contratto (che non può superare i trentasei mesi o, comunque, la durata del progetto di riferimento), il luogo e le modalità di esecuzione della prestazione; f) la proposta del compenso complessivo lordo (attestandone la congruità in relazione alla prestazione richiesta), nonché la copertura finanziaria degli oneri correlati. Art. 4 Esclusioni Il presente Regolamento non si applica in caso di conferimento di incarico: a) di componente degli organismi di controllo interno e dei nuclei di valutazione; b) disciplinato da apposita normativa, in relazione a specifiche fattispecie (es. contratti per la didattica, assegni di ricerca). Le procedure di selezione previste dal presente Regolamento, fermi restando i requisiti di legittimità previsti dall’art. 2, non si applicano in caso di conferimento di incarico di natura meramente occasionale che si esaurisca in una prestazione episodica caratterizzata da un rapporto intuitu personae, che si traduce nella individuazione di caratteristiche di unicità o peculiarità dell’apporto. Rientrano in tale ipotesi il conferimento di incarico a tenere relazioni in convegni e seminari, singola docenza e simili. Art. 5 Modalità di accesso all’incarico L’incarico è conferito previa selezione pubblica per soli titoli o per titoli e colloquio, salvo quanto previsto dall’ultimo comma del precedente articolo. 43 C.A.23.02.2010/p.1 2. 3. 4. 1. 1. La selezione è indetta con provvedimento del Responsabile della struttura interessata o del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale. L’avviso di selezione è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale della struttura interessata e pubblicazione sul sito web della stessa per un periodo non inferiore a giorni dieci. L’avviso di selezione, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale dell’Università e pubblicazione sul sito web dell’Ateneo, con la medesima durata temporale. Art. 6 Avviso di selezione L’avviso di selezione deve indicare: a) la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica indicazione del progetto o dell’attività di riferimento; b) la durata del contratto, il luogo e le modalità di esecuzione della prestazione; c) il compenso complessivo lordo, il trattamento fiscale e previdenziale da applicare, nonché l’obbligo della dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dalla legislazione vigente; d) il termine (non inferiore a dieci giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di selezione) e le modalità per la presentazione delle domande; e) i requisiti generali, culturali e professionali richiesti per lo svolgimento dell’incarico; f) la modalità selettiva prevista (per titoli o per titoli e colloquio); g) le tipologie di titoli valutabili ed il punteggio massimo ad esse attribuibile; h) le modalità e i termini per la presentazione dei titoli; i) l’indicazione delle materie o del contenuto dell’eventuale colloquio; j) il nominativo del responsabile del procedimento; k) ogni altra notizia o prescrizione ritenuta utile. Art. 7 Requisiti per la partecipazione alla selezione Per l’ammissione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: a) uno dei seguenti titoli di studio, salvo quanto previsto dall’art. 1, co. 3 del presente Regolamento: I. diploma di laurea specialistica, o diploma di laurea conseguito ai sensi della normativa previgente al D.M. 03.11.1999, n. 509, ed equiparato alla predetta laurea specialistica con D.I. 5.5.2004, o diploma di laurea magistrale conseguito ai sensi del D.M. 22.10.2004, n. 270, strettamente correlati al contenuto della prestazione richiesta; II. diploma di laurea e master universitario e/o alta formazione di durata almeno biennale, strettamente correlati al contenuto della prestazione richiesta; 44 C.A.23.02.2010/p.1 b) 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 1. 2. 3. 4. 5. comprovata e certificata esperienza inerente alle prestazioni oggetto del contratto. Gli avvisi di selezione possono prevedere, in aggiunta a quelli sopraindicati, ulteriori requisiti per l’ammissione. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione. I candidati sono ammessi con riserva alla selezione. L’eventuale provvedimento di esclusione è adottato dal Responsabile della Struttura interessata o dal Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, e deve essere notificato all’interessato dopo la scadenza del termine previsto per la presentazione delle domande. Art. 8 Commissione esaminatrice La Commissione esaminatrice è nominata con provvedimento del Responsabile della Struttura interessata o del Direttore Amministrativo per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale. La Commissione è composta da: a) il soggetto che ha avanzato la richiesta di conferimento dell’incarico, con funzioni di Presidente; b) due ulteriori componenti scelti fra i professori e i ricercatori partecipanti al progetto o fra unità di personale tecnico-amministrativo, di categoria non inferiore alla D, esperti nelle tematiche oggetto del contratto; c) una unità di personale tecnico-amministrativo, di categoria non inferiore alla C, con funzioni di Segretario. Per la nomina della Commissione giudicatrice si osservano le norme vigenti in materia di incompatibilità e conflitto di interessi. Art. 9 Modalità e criteri della selezione La Commissione esaminatrice effettua la selezione mediante la sola valutazione dei titoli ovvero mediante la valutazione dei titoli e lo svolgimento di un colloquio. Nel caso di selezione per soli titoli la Commissione esaminatrice dispone di un punteggio massimo di 50 punti. Le categorie di titoli valutabili sono le seguenti: a) ulteriori titoli accademici rispetto a quelli richiesti per la partecipazione; b) esperienze già maturate nel settore di attività oggetto del contratto; c) pubblicazioni scientifiche attinenti alle attività oggetto del contratto; d) altri titoli inerenti alle attività oggetto del contratto. Nel caso di selezione per titoli e colloquio, ai fini della graduatoria finale, la Commissione esaminatrice avrà a disposizione, oltre ai 50 punti riservati ai titoli ripartiti ai sensi del precedente comma, un ulteriore punteggio massimo di 50 punti riservato al colloquio. La Commissione esaminatrice nella riunione preliminare, previa dichiarazione dei singoli componenti della insussistenza delle cause di incompatibilità e di assenza di 45 C.A.23.02.2010/p.1 6. 7. 8. 9. 10. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1. conflitto di interessi, prima di procedere all'esame dei titoli, definisce i criteri di valutazione degli stessi stabilendo la ripartizione del punteggio all’interno di ciascuna delle succitate categorie. Per ogni candidato la Commissione esaminatrice deve analiticamente riportare i titoli valutati ed il punteggio ad essi attribuito. Il risultato della valutazione dei titoli, deve essere reso noto agli interessati prima dell’effettuazione del colloquio. Il colloquio, che verte sulle materie indicate nell’avviso, si intende superato se il candidato consegue una votazione minima di almeno 35 su 50. La Commissione esaminatrice, al termine di ogni seduta dedicata al colloquio, predispone un elenco dei candidati esaminati con l’indicazione del voto da ciascuno riportato. Tale elenco, firmato dal Presidente e dal Segretario della Commissione, è affisso nel medesimo giorno all’Albo della sede di esame. Al termine dei lavori, la Commissione esaminatrice redige apposita graduatoria di merito. Art. 10 Formazione della graduatoria ed approvazione degli atti La graduatoria di merito dei candidati delle procedura selettiva è formulata secondo l’ordine decrescente dei punteggi della valutazione complessiva attribuita a ciascun candidato. Nel caso di selezione per soli titoli, la graduatoria è formulata secondo l’ordine decrescente del punteggio assegnato ai titoli. Nel caso di selezione per titoli e colloquio, la graduatoria di merito è formulata sulla base della somma del punteggio assegnato ai titoli e quello riportato dai candidati nel colloquio. Nel caso di candidati con lo stesso punteggio, hanno precedenza in graduatoria i candidati di minore età. Gli atti della selezione e la graduatoria di merito sono approvati con atto del Responsabile della Struttura interessata o con atto del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale. La predetta graduatoria di merito può essere utilizzata, su motivata proposta del Responsabile della Struttura o del Direttore Amministrativo, per l’affidamento di ulteriori, analoghi, incarichi di cui si manifestasse la necessità entro l’anno successivo alla sua pubblicazione. Dei risultati della selezione deve essere data pubblicità, prima di procedere alla stipula del relativo contratto, con le modalità previste dall’art. 5, co. 3 e 4, del presente Regolamento. Art. 11 Atto di conferimento dell’incarico Il Responsabile della Struttura interessata o il Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le Strutture dell’Amministrazione Centrale, dispongono il conferimento dell’incarico, indicando: a) la delibera di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico, se prevista; 46 C.A.23.02.2010/p.1 b) c) d) e) f) g) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. le motivazioni che giustificano la necessità di affidare l’incarico a soggetto estraneo all’Università; l’avviso di selezione o, in alternativa, le ragioni che giustificano il conferimento diretto dell’incarico, ai sensi dell’art. 4, comma 2 del presente Regolamento; l’eventuale provvedimento di nomina della Commissione esaminatrice; l’eventuale provvedimento di approvazione degli atti della selezione e la graduatoria di merito; i fondi su cui grava la spesa; nome e cognome del collaboratore, durata del contratto e compenso complessivo lordo. Art. 12 Contratto Il candidato risultato vincitore della selezione è invitato alla stipula del relativo contratto, che deve avere forma scritta e deve indicare: a) la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica indicazione del progetto o dell’attività di riferimento; b) la durata, il luogo e le modalità di esecuzione della prestazione; c) il compenso complessivo lordo e relative modalità di corresponsione, il trattamento fiscale e previdenziale da applicare, nonché l’obbligo della dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dalla legislazione vigente. Il contratto è sottoscritto dal Responsabile della struttura o, per gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, dal Direttore Amministrativo. Non è ammesso il rinnovo del contratto. Il contratto può essere prorogato al solo fine di portare a termine l’attività oggetto dell’incarico e per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso previsto nel contratto. Il contraente non può assumere, contemporaneamente, più di un incarico presso l’Università. L’efficacia del contratto è subordinata, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. f-bis), della legge 14 gennaio 1994, n. 20, al positivo esito del controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti che si esercita nei modi previsti dall’art. 3, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20. Ove la Corte dei Conti ricusi il visto e la conseguente registrazione degli atti della procedura, il contratto si risolve automaticamente sin dalla data della sua sottoscrizione e nulla è dovuto al contraente. Ove la Corte dei Conti ammetta al visto e alla conseguente registrazione gli atti della procedura, il contratto acquista efficacia dal giorno successivo alla comunicazione al prestatore della relativa delibera, ovvero decorsi inutilmente i termini previsti dall’art. 27 della legge 24 novembre 2000, n. 340. I Responsabili delle strutture interessate o il Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso l’Amministrazione centrale, curano gli adempimenti relativi alla pubblicazione su apposita sezione del sito web di Ateneo dell’elenco degli incarichi conferiti, indicando il nominativo del contraente, nonché l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. 47 C.A.23.02.2010/p.1 8. 9. 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. 5. Fermo restando quanto previsto dal precedente comma 6, l’efficacia del contratto di consulenza decorre dalla data di pubblicazione sul sito web dell’Università del nominativo del contraente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso. I contratti di collaborazione di natura coordinata e continuativa sono oggetto di comunicazione, a cura dei Responsabili delle Strutture interessate o del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso l’Amministrazione centrale, al Centro per l’impiego. Art. 13 Determinazione del compenso Il compenso previsto per la prestazione deve essere stabilito in funzione dell’attività oggetto dell’incarico, dalla quantità e qualità dell’attività nonché dell’eventuale utilizzazione da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri. Il Contraente è tenuto a rilasciare apposita dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dall’art. 3, comma 44, della legge 24.12.2007, n. 244. La liquidazione del compenso avviene, di norma, al termine della collaborazione salvo diversa espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi dell’attività oggetto dell’incarico, attestata dal Responsabile dell’iniziativa. Nell’ipotesi che la prestazione sia resa da un soggetto titolare di partita IVA, il corrispettivo contrattuale è da intendersi già comprensivo di IVA e, pertanto, l’interessato dovrà, ai sensi del D.P.R. 663/1972, emettere regolare fattura. Art. 14 Verifica dell’esecuzione e del buon esito della prestazione e conclusione dell’incarico Il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante verifica della coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati. Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto richiesto o siano del tutto insoddisfacenti, il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello previsto dal contratto, ovvero può risolvere il contratto per inadempienza. Nel caso in cui i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti, il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello previsto dal contratto, ovvero, sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originario stabilito. L’incarico di collaborazione si risolve automaticamente, senza diritto al preavviso, alla scadenza del termine indicato nel contratto. Comporta, altresì, la risoluzione del contratto a tutti gli effetti, previo un termine di preavviso pari al 5% della durata del contratto, il completamento della realizzazione del progetto o programma di ricerca ovvero l’interruzione dello stesso, per cause esterne all’Amministrazione universitaria. Art. 15 48 C.A.23.02.2010/p.1 1. 2. Norme finali e di rinvio Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le norme di legge e statutarie, oltre quanto stabilito nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Università. Le disposizioni del presente Regolamento entrano in vigore dal giorno successivo alla data del Decreto Rettorale di emanazione, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale di questa Università e da divulgare per via telematica.” La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 49 C.A.23.02.2010/p.2 I. AMMINISTRAZIONE ADEMPIMENTI DI CUI AL D. L.VO 116/92 ARTT. 5, 6 E 12 IN MATERIA DI PROTEZIONE ANIMALE: NOMINA CONSULENTE VETERINARIO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Dirigente ricorda che questo stesso Consesso nella seduta del 27.01.2009, deliberò di conferire al Prof. F. Petazzi, Ordinario del Dipartimento Sanità e Benessere degli Animali, l’incarico di Consulente Veterinario per il 2009. L’Area Sicurezza sul Lavoro, con nota in data 13.01.2010, ha invitato il Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria a voler far conoscere il nominativo del Medico Veterinario cui affidare, per l’anno 2010, i delicati compiti per l’espletamento di tutti gli adempimenti in materia di protezione animali utilizzati a fini sperimentali e/o ad altri fini scientifici, di cui agli artt. 5-6-12 D.L.vo 116/92, nonché attività di consulenza al Comitato preposto alla corretta applicazione del D.L.vo citato, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione in data 07.10.1997. Il Dirigente precisa che negli anni pregressi tale incarico è stato affidato a titolo gratuito con la sola corresponsione del rimborso spese. Nella seduta del 21.01.2010 il Consiglio di Facoltà di Medicina Veterinaria ha deliberato di affidare l’incarico di Consulente Medico Veterinario per l’anno 2010 al Prof. Ferruccio Petazzi, Professore Ordinario della stessa Facoltà.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota del Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria in data 02.02.2010, assunta a prot. gen. n. 9250 in data 3.02.2010, concernente l’affidamento dell’incarico di Consulente Medico Veterinario per l’anno 2010 al Prof. Ferruccio Petazzi; RITENUTO indispensabile avvalersi delle prestazioni professionali del Prof. Petazzi in materia di sperimentazione animale; CONSIDERATA l’alta qualificazione professionale del Prof. Petazzi, DELIBERA di affidare, ai sensi della normativa di riferimento, al Prof. Ferruccio Petazzi Ordinario del Dipartimento Sanità e Benessere degli Animali, l’incarico per l’anno 2010 di Consulente Medico Veterinario con i compiti di cui agli artt. 5-6-12 D.L.vo 116/92 e di prestare, ove 50 C.A.23.02.2010/p.2 richiesto, attività di consulenza al Comitato preposto alla corretta applicazione del D.L.vo citato ed alle strutture interessate. Detto incarico viene affidato, per l’anno 2010, a titolo gratuito con la sola corresponsione del rimborso spese. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 51 C.A.23.02.2010/p.3 II. ORGANI DI GOVERNO, GESTIONE, CONTROLLO, CONSULENZA E GARANZIA COMMISSIONE PER COLLABORAZIONI CON UNIVERSITÀ ARGENTINE E DELL’AMERICA LATINA – RIUNIONE DEL 11.12.2009: ADEMPIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”Il giorno 11 dicembre 2009, alle ore 12.00, su convocazione del Coordinatore Giorgio Otranto, si è riunita la Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America latina. Sono presenti, oltre al Coordinatore, i proff. Angela Bergantino, Giovanna Da Molin, Giuseppe De Mastro, Paolo Fedeli, Rocco Laviano, Giuseppe Mastromarco, Nicola Melone, Giuseppe Patruno, Domenico Viola. Assenti giustificati i proff. Marina Musti, Ennio Triggiani. Assiste la dott.ssa Silvana Sirico. Verbalizza la dott.ssa Alessandra Campione. Il Coordinatore alle ore 12.00 dichiara aperta la seduta per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Comunicazioni; 2) Situazione finanziaria fondi Argentina; 3) Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia”, in Argentina (Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia); 4) Sodalitas 4; 5) Sodalitas 5; 6) Richiesta Università di La Plata II edizione Corso “Il modello europeo dei mercati sopranazionali. Profili giuridici ed economici”; 7) Richiesta prof. Patruno II edizione Corso “Piccole e Medie imprese e integrazione regionale. Unione Europea e Mercosur” in collaborazione con Università di Mar del Plata e Università di Concepción del Uruguay; 8) Richiesta prof. Julio César Vega Università di Concepción del Uruguay; 9) Richiesta Dott.ssa Silvina Manes, Presidente Associazione Magistrati e Funzionari del Potere Giudiziario della Città di Buenos Aires (MA.FU.CA.BA.) 10) Richieste partecipazione X Conventus Marplatensis 11) Varie ed eventuali. Sul punto 1 dell’o.d.g. il Coordinatore informa i presenti che è stato approvato e finanziato dal MIUR nell’ambito della Cooperazione Interuniversitaria Internazionale il progetto di un nuovo Corso di perfezionamento con le Università di Concepción del Uruguay e di Mar del Plata, presentato dal prof. Antonio Uricchio; il Corso “Diritto e Tecnica doganale dell’Unione Europea e del Mercosur nell’ambito degli accordi di cooperazione internazionale” partirà nella primavera 2010. In merito al punto 2 dell’o.d.g., Otranto comunica che dopo la verifica richiesta dalla Commissione, la disponibilità dei fondi per le iniziative di cooperazione con l’Argentina è di € 91.151,00, residuo del finanziamento pluriennale ricevuto dal MIUR. 52 C.A.23.02.2010/p.3 Otranto a nome della Commissione ringrazia l’avv. Gaetano Prudente Direttore del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie dell’Ateneo e il dott. Sandro Spataro per la disponibilità e la celerità con la quale si sono prodigati per fornire la informazione necessaria al prosieguo dei lavori della Commissione stessa. La disponibilità di fondi accertata consente, pertanto, di programmare nuove iniziative, ferma restando la necessità, di cercare sempre forme possibili di cofinanziamento per la realizzazione delle iniziative di cooperazione con i partner argentini. Otranto auspica che i Colleghi interessati colgano tutte le occasioni offerte dal C.U.I.A. (Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina) e dal MIUR per organizzare attività istituzionali in Argentina. Recentemente hanno seguito questa indicazione i proff. Antonio Iannarelli, Giuseppe Tucci, Bernardo De Gennaro e Antonio Uricchio cui sono stati finanziati progetti per l’Argentina sia dal C.U.I.A. che dal Ministero. Passando al punto 3 il Coordinatore illustra brevemente il progetto “Cento itinerari più uno in Puglia – II edizione”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, in fase di attuazione. Il progetto prevede la realizzazione di una Mostra, di circa 50 pannelli, con immagini della Puglia, e la stampa di un volume – dossier. Otranto comunica di aver già contattato il neo eletto Ambasciatore d’Italia in Argentina, dott. Guido La Tella, che assumerà l’incarico a partire dal prossimo gennaio, e di aver concordato la data per l’inaugurazione della Mostra a Buenos Aires, il 28 aprile 2010 presso la sede della Universidad Argentina de La Empresa (UADE), inaugurazione alla quale l’Ambasciatore ha assicurato la Sua presenza. Proseguendo Otranto mostra una copia della Tabula Peutingeriana, la cui ristampa in mille copie è prevista nell’ambito del progetto “Cento itinerari più uno in Argentina”, comunicando che ciascun componente della Commissione ne riceverà una copia e che alcune copie della Tabula saranno donate alle autorità italiane ed argentine che interverranno alla inaugurazione della Mostra. In merito ai costi della Mostra, il Coordinatore ricorda che i costi di realizzazione del progetto sono a carico della Fondazione e che il contributo dell’Università di Bari si limita alla prestazione d’opera gratuita dello stesso Coordinatore ed al lavoro della dott.ssa Alessandra Campione che, insieme con una borsista della Fondazione, la dott.ssa Alessandra Moro, sta curando sia la stampa del volume-dossier che la organizzazione della Mostra. La dott.ssa Silvana Sirico si occuperà della traduzione in spagnolo delle didascalie sia della mostra che del volume. Otranto illustra la necessità che per la inaugurazione della Mostra si rechi in Argentina una delegazione dell’Università di Bari, con alcuni rappresentanti della Commissione stessa, della quale sarebbe opportuno facesse parte anche la dott.ssa Alessandra Campione, che in loco dovrebbe occuparsi delle fasi finali dell’allestimento della Mostra e della cerimonia di inaugurazione, delegazione per la quale sarebbe opportuno preventivare le spese di viaggio, vitto e alloggio. Sarebbe inoltre opportuno impegnare € 1500,00 per una persona che durante le due settimane di apertura della Mostra a Buenos Aires si occupi della accoglienza dei visitatori e delle loro richieste. I proff. Laviano, Melone, Da Molin e De Mastro dichiarano il proprio interesse ad essere presenti in occasione della inaugurazione della Mostra. La Commissione, dopo approfondita discussione, esprime parere favorevole all’invio di una delegazione per l’inaugurazione, della quale faccia parte anche la dott.ssa Campione, ed allo stanziamento di € 1500,00 per una persona che assista i visitatori nelle due settimane della Mostra, possibilmente la stessa che, con risultati molto positivi, si è 53 C.A.23.02.2010/p.3 occupata a maggio 2009 dello stand dell’Università di Bari alla fiera espositiva Europosgrados 2009. La Commissione, pertanto, unanime propone che vengano stanziati sui fondi per l’Argentina € 8.000,00 per le esigenze sopra prospettate. Anticipando il punto 10 dell’O.d.g. il Coordinatore informa che i giorni 26 e 27 aprile 2010 si svolgerà a Mar del Plata il X Conventus Marplatensis, un Convegno riservato agli studiosi di antichistica al quale sono stati invitati a tenere una relazione i proff. Fedeli, Mastromarco, Luisi e Guaragnella i quali hanno inoltrato alla Commissione la richiesta di un contributo per le spese di viaggio. Allo stesso Convegno prenderà parte anche il Coordinatore, con alcuni rappresentanti del Dipartimento di Studi classici e cristiani, le cui spese saranno sostenute su fondi del prof. Otranto erogati dal MIUR; il Coordinatore comunica, inoltre, che il Dipartimento di Studi classici e cristiani è coinvolto nella organizzazione del Convegno stesso anche con un contributo economico. La prof.ssa Da Molin suggerisce che la domanda dei proff. Fedeli, Mastromarco, Luisi e Guaragnella venga inoltrata anche alla Commissione contributi, che dispone di un capitolo specifico per la partecipazione a convegni internazionali e, su motivata richiesta, supporta la spesa del biglietto aereo per i relatori impegnati attivamente con un contributo scientifico. La Commissione accoglie la proposta della Da Molin, invitando i docenti interessati ad inoltrare domanda alla apposita Commissione. Nel caso in cui la Commissione contributi non dovesse esprimere parere positivo alla copertura delle spese di viaggio dei proff. Fedeli, Mastromarco, Luisi e Guaragnella in occasione del Conventus Marplatensis, la Commissione propone che vengano stanziati sui fondi per l’Argentina € 5.000,00 per le sole spese del viaggio in Argentina dei quattro decenti. Gli stessi docenti, trovandosi in Argentina, interverrebbero il giorno 28 aprile anche alla inaugurazione della Mostra a Buenos Aires. Chiede di parlare il prof. Laviano il quale si dichiara interessato anche alla partecipazione al Conventus, con una relazione sulla archeometria delle ceramiche antiche, argomento di sua pertinenza. La Commissione invita Laviano a prendere direttamente contatto con il prof. Arturo Alvarez Hernandez, organizzatore del Conventus, per sottoporgli la sua proposta di relazione. Continuando nell’esame dei punti all’o.d.g. in merito al punto 4 Otranto propone che, a seguito di approvazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, il volume-dossier sulla Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia” venga inserito nella collana di studi italo-argentini Sodalitas, fondata dall’Ateneo di Bari, come quarto volume della collana stessa. La Commissione approva. Si passa ad esaminare il punto 5, la pubblicazione di un quinto volume della collana Sodalitas con contributi da parte di docenti italiani e argentini impegnati negli anni passati nelle iniziative di cooperazione con l’Argentina, nel quale includere anche un contributo del prof. Julio César Vega, già rettore dell’Università di Concepción del Uruguay sulla religiosità popolare in Argentina, con particolare riferimento agli immigrati italiani. Otranto ricorda che la proposta della pubblicazione di una miscellanea, già avanzata in una precedente riunione della Commissione, accolta da tutti i presenti ed approvata dagli Organi di Governo, non aveva avuto seguito a causa del mancato invio di contributi entro la data stabilita del 31 maggio 2009. La Commissione, dopo breve discussione, decide di approvare l’iniziativa aprendola anche a contributi di docenti che non abbiano preso parte alle iniziative di cooperazione, ma siano interessati a trattare tematiche di interesse comune tra Italia e 54 C.A.23.02.2010/p.3 Argentina, che possano in futuro portare a nuovi progetti di cooperazione. I proff. Fedeli, Mastomarco, Patruno e Melone dichiarano il proprio impegno a inviare un contributo per Sodalitas 5, ed anche i proff. Bergantino e Laviano si impegnano in tal senso. La Commissione stabilisce che venga nuovamente inviata una lettera circolare a tutti i docenti coinvolti nella cooperazione italo-argentina e che il termine per l’invio dei contributi sia fissato al 30 gennaio 2010 in modo da avere la possibilità di pubblicare Sodalitas 5 entro aprile 2010 e di portarlo in Argentina in occasione della inaugurazione della Mostra, insieme con il volume-dossier Sodalitas 4. Per l’impegno finanziario necessario alla pubblicazione del volume, la Commissione rinvia la proposta di delibera ad una prossima riunione, successiva alla consegna dei contributi, in modo da poterlo preventivare con maggiore esattezza. Sul punto 6, la richiesta dell’Università di La Plata della II edizione del Corso “Il modello europeo dei mercati sopranazionali. Profili giuridici ed economici”, la Commissione dopo breve discussione incentrata sulla mancanza di un riscontro a tale richiesta da parte di un docente dell’Università di Bari, decide di soprassedere sulla richiesta. Sul punto 7, la richiesta del prof. Patruno per una nuova edizione del Corso “Piccole e Medie imprese e integrazione regionale. Unione Europea e Mercosur” in collaborazione con Università di Mar del Plata e Università di Concepción del Uruguay, il Coordinatore passa la parola al Preside Patruno, il quale espone una breve cronistoria del progetto che, nelle due edizioni precedenti, in collaborazione con le Università di Mar del Plata, Moron e Concepción del Uruguay, ha registrato uno straordinario riscontro, in particolar modo nell’Università di Concepción del Uruguay che all’Università di Bari ha intitolato in passato la sua Aula Magna. A termine degli esami finali, svolti dallo stesso Patruno a dicembre 2007, sia l’Università di Mar del Plata che l’Università di Concepción del Uruguay avevano presentato richiesta di una ulteriore edizione del Corso. Patruno illustra il progetto elaborato in collaborazione con il prof. Viola, che presenta 10 moduli, di altrettanti docenti e comprende, come di consueto, il modulo di cultura e civiltà italiana, per un impegno economico complessivo di circa 25.000,00 euro. Interviene la prof.ssa Bergantino che illustra una sua proposta di modifica del progetto con la sostituzione di alcuni moduli e l’inserimento di un ciclo di seminari a carico di un docente dell’Università di Bari, proposta che porterebbe a € 27.000,00 l’impegno finanziario per la realizzazione del Corso. Dopo approfondita discussione, alla quale prendono parte tutti i presenti, la Commissione delibera di esprimere parere positivo allo svolgimento della nuova edizione del Corso, come richiesto dalle Università di Mar del Plata e di Concepción del Uruguay e proposto dal prof. Patruno. In merito ai contenuti la Commissione invita i proff. Patruno e Bergantino a definire unitariamente un progetto da sottoporre successivamente alla approvazione da parte dei partner argentini nel più breve tempo possibile. In merito all’impegno finanziario necessario allo svolgimento del Corso stesso la Commissione invita tutti i docenti coinvolti a ricercare possibili forme di finanziamento esterne, in particolare inoltrando richiesta al CUIA. Il prof. Patruno chiede la parola ed espone la richiesta ricevuta da parte del prof. Gonzales, dell’Università di Mar del Plata, di una nuova sessione di esame per uno studente del Corso precedente che non aveva avuto la possibilità si sostenere l’esame finale per gravi motivi. La Commissione, ribadendo la necessità che la Commissione esaminatrice sia composta da docenti argentini e docenti italiani, accoglie la proposta del prof. Melone che 55 C.A.23.02.2010/p.3 si dichiara disponibile, in occasione del viaggio di aprile 2010 per l’inaugurazione della Mostra a Buenos Aires, a recarsi a Mar del Plata per lo svolgimento dell’esame finale. Patruno si incarica di rispondere in tal senso alla richiesta del prof. Gonzales. Alle ore 14.00 la Commissione termina i lavori, rinviando eventualmente ad altra riunione i punti rimasti in sospeso.”” Il Rettore, dopo aver riferito che il Senato Accademico, nella riunione del 16.02.2010, ha deliberato “” - di prendere atto del verbale della Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America latina, relativo alla seduta del 11.12.2009; - di approvare, per gli aspetti di competenza, la realizzazione della Mostra, nell’ambito del progetto “Cento itinerari più uno in Puglia – II edizione”, che si terrà presso l’Universidad Argentina de la Empresa (UADE) a Buenos Aires il 28 aprile 2010; - di approvare, per gli aspetti di competenza, l’inserimento del volume-dossier sulla Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia” nella collana di studi italo-argentini Sodalitas, fondata dall’Ateneo di Bari, come quarto volume della collana stessa; - di esprimere parere favorevole alla pubblicazione, nel quinto volume della collana Sodalitas, di contributi di docenti che non abbiano preso parte alle iniziative di cooperazione, ma siano interessati a trattare tematiche di interesse comune tra Italia e Argentina, che possano in futuro portare a nuovi progetti di cooperazione; - di approvare, per gli aspetti di competenza, la realizzazione della nuova edizione del Corso “Piccole e Medie imprese e integrazione regionale. Unione Europea e Mercosur” in collaborazione con Università di Mar del Plata e Università di Concepción del Uruguay e coordinata dal prof. Giuseppe Patruno; - in accoglimento della richiesta dell’Università di Mar del Plata, di autorizzare il prof. Melone a recarsi a Mar del Plata per partecipare ad una nuova sessione di esame per uno studente del Corso precedente che non aveva avuto la possibilità di sostenere l’esame finale per gravi motivi.””, invita il Consiglio a pronunciarsi in merito. 56 C.A.23.02.2010/p.3 Il consigliere Di Rienzo, nel ritenere l’esperienza presso le Università dell’America latina piuttosto arricchente sotto il profilo professionale, suggerisce, per il futuro, una maggiore informativa sulle iniziative in questione al fine di offrire opportunità di partecipazione ad un numero più ampio di potenziali interessati. La consigliera Raguso si associa alla considerazioni espresse dal consigliere Di Rienzo. Si allontana il consigliere Vonghia, alle ore 11,30. La consigliera Da Molin, in qualità di componente la Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America Latina, illustra dettagliatamente i lavori della citata Commissione, sottolineando come, normalmente, l’attività della stessa è incentrata sull’attivazione di master da svolgersi in collaborazione con le Università dell’America latina e precisando che i fondi utilizzati sono in genere assegnati direttamente dal MIUR per le iniziative evidenziate. Il ProRettore propone di invitare la Commissione per le collaborazioni con le Università argentine e dell’America Latina, per il futuro, a dare maggiore e più diffusa informativa delle iniziative da intraprendere al fine di consentire la partecipazione ad una più ampia platea di potenziali interessati. Il Consiglio, all’unanimità, VISTO il verbale della riunione della Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America Latina del 11.12.2009; VISTA la delibera del Senato Accademico del 16.02.2010; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, DELIBERA - di prendere atto del verbale della Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America latina relativo alla seduta del 11.12.2009; - di approvare lo stanziamento, sui fondi per l’Argentina, di € 1.500,00 per le spese relative ad una unità che assista i visitatori nelle due settimane della Mostra, nell’ambito del progetto “Cento itinerari più uno in Puglia – II edizione”, che si terrà presso l’Universidad Argentina de la Empresa (UADE) a Buenos Aires il 28 aprile 2010; 57 C.A.23.02.2010/p.3 - di approvare lo stanziamento, sui fondi per l’Argentina, di € 8.000,00 per le spese di viaggio, vitto e alloggio, comprese quelle del prof. Melone, relative alla partecipazione ad una sessione di esame presso l’Universidad de Mar del Plata, di una delegazione dell’Università degli Studi di Bari che si recherà a Buenos Aires in occasione della Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia – II edizione”; - di approvare lo stanziamento, sui fondi per l’Argentina, di € 5.000,00 per le sole spese del viaggio in Argentina dei docenti P. Fedeli, G. Mastromarco, A. Luisi e P. Guaragnella in occasione del X Conventus Marplatensis, che si svolgerà nei giorni 26 e 27 aprile 2010 a Mar del Plata, nel caso in cui la Commissione “Contributi Straordinari” non dovesse esprimere parere favorevole alla copertura delle suddette spese; - di invitare la Commissione per le collaborazioni con le Università argentine e dell’America Latina, per il futuro, a dare maggiore e più diffusa informativa delle iniziative da intraprendere al fine di consentire la partecipazione ad una più ampia platea di potenziali interessati. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Si allontana, alle ore 11,40, il consigliere Sabbà. 58 C.A.23.02.2010/p.4a III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E L’ACCADEMIA PUGLIESE DELLE SCIENZE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio informa che il prof. V. MARZI Presidente dell’Accademica Pugliese delle Scienze, ha trasmesso la documentazione relativa al Protocollo di Intesa da stipularsi tra questa Università e la suddetta Accademia. L’Ufficio ritiene opportuno riportare integralmente il Protocollo in questione. “”Tra l'Università degli Studi di Bari (qui di seguito denominata Università), legalmente rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Corrado Petrocelli e l'Accademia Pugliese delle Scienze qui di seguito denominata (Accademia) rappresentata dal Prof. Vittorio Marzi Considerata l'intensa attività culturale che da oltre ottanta anni l'Accademia svolge in numerosi settori scientifici e umanistici Visto il particolare interesse che le attività didattiche e scientifiche di diverse Facoltà e Dipartimenti manifestano per le attività dell'Accademia preso atto che l'Università degli Studi di Bari ospita la sede dell'Accademia presso l'ex Villa Larocca, contenitore culturale nella città di Bari, di comune accordo si stabilisce 1. di promuovere e attivare programmi di attività culturali congiunte, destinate a contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni in diversi settori disciplinari 2. l'Accademia attiverà ogni iniziativa intesa a valorizzare il patrimonio culturale, storico e nuove acquisizioni tecnico-scientifiche di interesse regionale 3. l'Accademia e l'Università si impegnano a: dare la massima diffusione a tutte le iniziative realizzate di comune intesa; organizzare insieme studi, seminari e gruppi di studio su temi di interesse comune; scambiare informazioni scientifiche e tecniche, anche sotto forma di pubblicazioni ed altri documenti; pubblicare congiuntamente risultati di attività svolte in collaborazione; sviluppare congiuntamente iniziative volte al progresso delle realtà culturali, scientifiche ed economiche della Regione; 4. tutto ciò considerato, l'Università, attraverso le proprie Facoltà e i Dipartimenti impegnati in attività istituzionali nei settori di comune interesse con l'Accademia, promuoverà e collaborerà alle attività che potranno essere realizzate in modo complementare e reciprocamente proficuo con l'Accademia attraverso la stipula di apposite convenzioni; 5. il presente protocollo d'intesa ha durata triennale, a partire dalla data della sua sottoscrizione, e potrà essere rinnovato””. 59 C.A.23.02.2010/p.4a L’Ufficio Competente fa presente che il Protocollo in questione è inquadrabile nella disciplina di cui all’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità.”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria competenza, il Protocollo in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTO il Protocollo di Intesa trasmesso dal Prof. Vittorio Marzi, Presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze, da stipularsi tra questa Università e la suddetta Accademia; CONSIDERATO quanto evidenziato dall’Ufficio Competente; VISTO l’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; VISTA la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine al Protocollo di Intesa, che costituisce l’allegato n. 3 al presente verbale, da stipularsi tra questa Università e l’Accademia Pugliese delle Scienze per la promozione ed attivazione di programmi di attività culturali congiunte, destinate a contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni in diversi settori disciplinari. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 60 C.A.23.02.2010/p.4b III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (FACOLTÀ DI AGRARIA E DI LETTERE E FILOSOFIA) E L’ASSOCIAZIONE ITER ITRIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “FESTIVAL DEI SENSI”: RATIFICA DECRETO RETTORALE Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE RELAZIONI ESTERNE D.R. n. 954 dell’11.02.2010 di esprimere parere favorevole in ordine al protocollo di Intesa tra l’Università degli Studi di Bari (Facoltà di Agraria e di Lettere e Filosofia) e l’Associazione ITER ITRIA per la realizzazione del Progetto “Festival dei sensi”. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. 61 C.A.23.02.2010/p.4c III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E L’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BARI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI ORIENTAMENTO “ISOMERI” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio ricorda che il Decreto del MIUR 22-10-2004, n. 270, recante modifiche al regolamento approvato con Decreto del MIUR n. 509 del 2/11/1999, in merito all'autonomia didattica degli atenei, prevede, tra l'altro, all'art. 6 comma 2 che “… I regolamenti didattici di ateneo, ferme restando le attività di orientamento, coordinate e svolte ai sensi dell'art. 11, comma 7, lettera g), richiedono altresì il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale. A tal fine gli stessi regolamenti didattici definiscono le conoscenze richieste per l'accesso e ne determinano le modalità di verifica, anche a conclusione di attività formative propedeutiche, svolte eventualmente in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore. Se la verifica non è positiva vengono indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corsi” e che, durante il S.A. del 22 dicembre 2009, “ .. è stata condivisa l’opportunità di dare prioritaria attuazione alle attività di orientamento formativo in ingresso, consolidando la rete di rapporti con le Scuole ed altri soggetti scolastici istituzionali attraverso il rinnovo e/o la stipula di apposite convenzioni …” e “ ..altresì, l’opportunità di un ulteriore approfondimento della problematica concernente i Saperi Essenziali (SE) ...”. L’Ufficio riferisce che l’Ufficio Scolastico per la Provincia di Bari ha proposto a questa Università la stipula di un Protocollo d’intesa relativo per la realizzazione, fra l’altro, del Progetto denominato “Isomeri”, che attiene alla tematica dei Saperi Essenziali (SE). Il detto schema di Protocollo è stato oggetto di rivisitazione da parte di un gruppo di lavoro composto da referenti dell’Ufficio scolastico provinciale e, per l’Università, dai proff. Picciarelli, Tanucci e Toma e dalla dott.ssa Rutigliani. Lo schema è stato quindi inviato all’attenzione dei componenti della Commissione Orientamento e tutorato dell’Università ed ai Presidi di Facoltà affinché esprimessero parere in merito ed adesione alla realizzazione del Progetto ISOMERI. Il Senato Accademico, infine, nella seduta del 16.02.2010, ha deliberato di approvare il Protocollo. Tanto premesso, si riporta di seguito lo schema del Protocollo e del relativo allegato e si invita il Consiglio a pronunziarsi in merito, per quanto di competenza, ferma restandone l’efficacia per le sole Facoltà che esprimano parere favorevole alla realizzazione del succitato progetto. “MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Orientamento Universitario PROTOCOLLO D'INTESA tra 62 C.A.23.02.2010/p.4c L'Ufficio Scolastico Provinciale di Bari e L'Università degli Studi di Bari MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA PROTOCOLLO DI INTESA TRA L'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE di BARI e L' UNIVERSITA' degli STUDI di BARI per la realizzazione del Progetto Orientamento “ISOMERI” L'Ufficio Scolastico Provinciale di Bari, indicato nel prosieguo come U.S.P. - Bari, con sede in Bari in via Re David 178/f, rappresentato dal dirigente Dott. Giovanni Lacoppola e L' Università degli Studi di Bari, indicata nel prosieguo come “Università”, con sede a Bari in Piazza Umberto I, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Corrado Petrocelli , autorizzato dalla stipula del presente atto giusta delibera del Senato Accademico del………………….e del Consiglio di Amministrazione del ……………………………… e le Scuole Secondarie di Secondo Grado (SSSG) che sottoscriveranno il presente atto Premesso che le Parti ritengono fondamentale la dimensione orientativa dell'attività didattica e come essenziale alla progettazione del proprio percorso formativo da parte di ogni studente la consapevolezza delle proprie attitudini e delle proprie inclinazioni, oltre che delle proprie competenze, maturata nell'esperienza quotidiana di studio; VISTI il Decreto del MIUR 22/10/2004, n.270, recante modifiche al regolamento approvato con Decreto del MIUR n. 509 del 2/11/1999, in merito all'autonomia didattica degli atenei, che prevede, tra l'altro, all'art. 6 comma 2 che “….. I regolamenti didattici di ateneo, ferme restando le attività di orientamento, coordinate e svolte ai sensi dell'art. 11, comma 7, lettera g), richiedono altresì il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale. A tal fine gli stessi regolamenti didattici definiscono le conoscenze richieste per l'accesso e ne determinano le modalità di verifica, anche a conclusione di attività formative propedeutiche, svolte eventualmente in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore. Se la verifica non è positiva vengono indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corsi.”; il D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21, “Norme per la definizione dei percorsi di orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, per il raccordo tra la scuola, le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché per la valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso programmato di cui all'art.1 della legge 2 agosto 1999 n. 264, a norma dell'art. 2, comma 1 lettere a), b), c) della legge 11 gennaio 2007, n.1”, ed in particolare gli art. 2 e 3; 63 C.A.23.02.2010/p.4c - la Legge 11 gennaio 2007, n.1 "Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università"; il D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22, “Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro, a norma dell'art. 2, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1; la nota prot. n. 620/PII° del 31.01.2008 del Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l'Istruzione - Direzione generale per lo Studente - Ufficio 2°; la nota prot. n. 3432 del 16/07/2008 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Dipartimento per l'Istruzione - Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l'Autonomia Scolastica -Ufficio IV; le Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l'arco della vita, CM n. 43 del 15/04/2009, che tra gli altri prevedono: 1. la disseminazione dei contenuti e la traduzione operativa della rete nel territorio di appartenenza, con il concorso e la compartecipazione attiva di tutti i Soggetti competenti; 2. la priorità dell'Amministrazione di riprendere il dialogo con i docenti e riaprire il dialogo per renderlo sistematico con gli altri Soggetti istituzionali, fortemente presenti nel territorio, con le imprese, con il mondo del lavoro e della formazione; l'art. 25 del Regolamento Didattico di Ateneo - parte generale relativo al riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari (CFU) esigibili nell'ambito del sistema universitario; RITENUTO reciproco l'interesse ad intraprendere, nel rispetto delle funzioni istituzionali ed autonomie dei sottoscrittori del presente protocollo e della normativa di riferimento, interventi di orientamento finalizzati alla scelta consapevole , da parte degli studenti, di percorsi di studio e professionali, nonché a: a) potenziare il raccordo tra la scuola, le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e le università ai fini di una migliore e specifica formazione degli studenti rispetto al corso di laurea o al corso di diploma accademico prescelto; b) valorizzare la qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari di cui alla legge 2 agosto 1999, n. 264; c) incentivare l'eccellenza degli studenti, ottenuta a vario titolo sulla base dei percorsi di istruzione; di valorizzare le esperienze e sperimentazioni in materia di orientamento realizzate di comune intesa tra università e sistema scolastico superiore, con particolare riferimento al progetto Lauree scientifiche, TANTO PREMESSO, VISTO E RITENUTO concordano quanto segue Articolo 1 Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto. Articolo 2 FINALITA' DELL'ACCORDO 64 C.A.23.02.2010/p.4c Le Parti convengono di collaborare, nel rispetto delle loro autonomie istituzionali, per la costituzione di una rete di relazioni fra Scuole, Università, famiglie e studenti, enti ed organismi collettivi, pubblici e privati che hanno fra le loro competenze e/o loro interessi la formazione, l'istruzione e l'orientamento alla formazione ed al lavoro, per la realizzazione di iniziative comuni che si pongano come obiettivo il potenziamento di capacità che permettano agli studenti di scegliere in modo efficace il proprio percorso di studio e lavoro e di partecipare attivamente negli ambienti di studio e di lavoro scelti, realizzando una piena cittadinanza, e al tempo stesso di prevenire situazioni negative (abbandoni, difficoltà negli studi, etc..). In particolare, l'USP di Bari e l'Università degli Studi di Bari si impegnano a porre in essere azioni concertate e congiunte tese a:istituzionalizzare il rapporto Scuola- Università; 1. Istituzionalizzare il rapporto Scuola- Università 2. favorire e rendere stabile nel tempo la continuità del percorso formativo Scuola - Università, avviando una significativa collaborazione tra i docenti della Scuola e dell'Università, nel processo di specifica formazione di ciascun studente; 3. favorire la comunicazione Scuola- Università sui pre-requisiti d'ingresso occorrenti per intraprendere con successo un percorso di studi universitario fino al conseguimento della Laurea; 4. realizzare appositi percorsi di orientamento finalizzati alla copertura di eventuali lacune delle abilità di base al fine di affrontare gli studi universitari con un background compatibile con i requisiti di accesso specifici per ogni corso di studi, così da prevenire fenomeni di insuccesso, fuori corso ed abbandoni; 5. valorizzare l'eccellenza degli studenti nel percorso pre-universitario, ottenuta a vario titolo, anche eventualmente l'attivazione di percorsi e precorsi ad hoc; Nell'ambito dei possibili interventi da attuarsi congiuntamente, le Parti convengono come prioritario la realizzazione del progetto “ISOMERI”, le cui finalità, azioni, articolazione temporale sono definite nell'allegato A al presente protocollo di cui costituisce parte integrante e sostanziale. Le Parti convengono altresì che il detto progetto ”ISOMERI” venga realizzato in via sperimentale per gli anni scolastici 2009/10 e 2010/2011 e, dopo una revisione, a cura di una competente commissione per valutarne la reale fattibilità, per i due anni scolastici successivi nei termini di validità della presente convenzione, fatti salvi eventuali adeguamenti a nuove normative e/o mutati bisogni del territorio. Articolo 3 COSTITUZIONE E COMPITI DEL CISO E DEL CTO Per la realizzazione delle attività e il raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 2, e al fine di coordinare in modo organico, coerente e unitario le iniziative provinciali in materia di orientamento universitario sviluppate dalle istituzioni scolastiche autonome mediante apposite specifiche convenzioni, sono costituiti un Comitato di Indirizzo Strategico per l'Orientamento (CISO) così composto: - per l'USP - Bari: il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale o suo Delegato, il Referente Provinciale per l'Orientamento, il Direttore Coordinatore dell'Ufficio “Formazione e Politiche Scolastiche”, tre (3) 65 C.A.23.02.2010/p.4c - Dirigenti Scolastici in rappresentanza in rappresentanza delle tipologie di Scuole di II Grado; per l'Università di Bari: il Delegato per l'Orientamento in entrata alla Formazione Universitaria, il Delegato per la Didattica Universitaria, il Delegato per le Analisi Statistiche, il Dirigente del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE) un Comitato Tecnico Operativo (CTO) composto dal CISO integrato da: - quattro (4) docenti della Scuola delle seguenti quattro macro-aree: area matematico-scientifica, area sanitaria, area economico-giuridica, area umanistica, Didattica Universitaria; - quattro (4) rappresentanti della Commissione d'Ateneo per l'Orientamento e Tutorato (CAOT) afferenti alle seguenti quattro macro-aree: area matematicoscientifica, area sanitaria, area economico-giuridica, area umanistica Al CISO sono assegnate le seguenti funzioni: - concordare periodicamente le specifiche azioni da promuovere tra quelle elencate ai successivi Artt. 4 e 5, definendo la tempistica e le modalità attuative; - fornire indirizzi generali di coerenza di sistema per le azioni progettate dalle singole scuole; - pianificare le attività, di cui all'articolo 2 e all'Allegato A, in sinergia con la CTO; - concordare incontri periodici per la verifica ex- ante, in itinere ed ex-post delle fasi attuative del progetto; - adottare tutte le decisioni necessarie alla positiva realizzazione dell'intesa. Al CTO sono assegnate le seguenti funzioni: - concertazione dei “saperi essenziali” (SE), come momento di raccordo fondamentale tra le conoscenze e competenze in uscita dalla Scuola e quelle in entrata all'Università;supervisione della somministrazione dei test sui SE - così come predisposti dall'Università, secondo le modalità di cui all'art. 4, comma 1; - analisi delle risposte ai test sui SE; - organizzazione di eventuali corsi di aggiornamento/formazione per il personale docente, di ogni ordine e grado, della Scuola inerenti le attività del progetto; - predisposizione di un rapporto annuale sull'andamento dell'iniziativa. Articolo 4 AZIONI SPECIFICHE PROMOSSE DALL'UNIVERSITÀ L'Università, in partenariato con le SSSG convenzionate della Provincia di Bari, si impegna a: 1. mettere a disposizione i test motivazionali già adottati nell'ambito dei Progetti Mentore e Arianna; 2. predisporre i test sui SE, in accordo con i syllabus definiti dalle Facoltà e negli ordinamenti didattici dei corsi di studio che aderiranno al progetto e con il contributo delle Scuole aderenti al progetto, e sovrintendere alla loro somministrazione; 66 C.A.23.02.2010/p.4c 3. provvedere alla messa a punto di quanto necessario per la correzione dei test e la loro archiviazione; 4. fornire feedback alle scuole sui risultati dei test sui SE e certificazioni agli studenti che li hanno superati; 5. concorrere alla progettazione di attività formative di recupero da erogare presso le scuole a cura delle stesse; 6. progettare ed erogare moduli formativi di livello post-secondario finalizzati alla specifica preparazione degli studenti in relazione alle scelte universitarie, che costituiscano una opportunità di arricchimento delle conoscenze e competenze di base per gli studenti; questi ultimi, accedendo a tali percorsi, potranno beneficiare, in accordo con quanto previsto da apposite convenzioni da stipularsi con le scuole e fermo restando il superamento di apposito esame, del riconoscimento di CFU; 7. contribuire al miglioramento della comunicazione educativa mediante l'assistenza o il sostegno scientifico a gruppi di ricercaazione interni a singole istituzioni scolastiche e/o a loro reti , anche mediante l'apporto di figure professionali opportunamente individuate dall'Università; 8. accogliere gli studenti per attività finalizzate a dare concretezza alle progettualità individuali mediante occasioni di conoscenza diretta delle pratiche e delle attività, dei climi operativi specifici dei diversi corsi di laurea; 9. partecipare ad incontri con gli studenti nell'ambito di iniziative specifiche promosse per favorire l'informazione e la formazione orientativa; 10. collaborare per il monitoraggio periodico delle iniziative con i Dirigenti Scolastici e con i Docenti Referenti delle Scuole per l'orientamento. Articolo 5 AZIONI SPECIFICHE PROMOSSE DALL' USP DI BARI L'USP di Bari si impegna a favorire e promuovere la stipula di convenzioni attuative fra l'Università e gli Istituti Scolastici autonomi nell'ambito della presente intesa ed in particolare, si impegna a: 1. convocare periodiche conferenze di servizio dei dirigenti scolastici in materia di orientamento universitario e post-secondario, volte a delineare il significato e il valore operativo della presente intesa; 2. promuovere la costituzione di reti di scuole che mettano in comune ed utilizzino strutture e strumentazioni idonee per il miglioramento dell'efficacia orientativa della cultura nelle sue diverse accezioni; 3. favorire la costituzione di gruppi di ricerca-azione interni a singole istituzioni scolastiche e/o loro reti per incrementare lo sviluppo di competenze strategiche finalizzate alle applicazioni nella didattica delle diverse discipline; 4. porre in essere iniziative di coordinamento fra le scuole della provincia per favorire la diffusione della cultura dell'orientamento finalizzato e per sostenere la partecipazione delle più competenti 67 C.A.23.02.2010/p.4c risorse umane alla progressiva diffusione della cultura dell'orientamento come chiave educativa della comunicazione didattica; 5. attivare forme strutturali di sinergia fra l'USP-Bari e gli Istituti Scolastici autonomi, così che la comunicazione e i collegamenti fra le componenti territoriali siano adeguate alle necessità delle azioni progettate. Articolo 6 VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO L'USP di Bari si impegna a utilizzare e valorizzare prioritariamente in qualità di formatore, nelle eventuali azioni di disseminazione, il personale dirigente, docente e tecnico che abbia partecipato ai progetti di orientamento “Arianna” e “Mentore” e abbia, pertanto, acquisito competenze adeguate a sostenere e diffondere capillarmente nelle specifiche situazioni scolastiche il processo di aggiornamento e formazione in servizio. Criteri prioritari di individuazione di questo personale docente saranno: - partecipazione attiva ai progetti Arianna e Mentore; - capacità comunicative e di interazione con i colleghi; - eventuali collaborazioni con l'Università sulle specifiche discipline L'USP-Bari e l'Università di Bari sono disponibili a valorizzare eventuali contributi di competenze messe a disposizione dalle associazioni professionali disciplinari dei docenti ed avvalersi di contributi di esperienza e competenza presenti nel tessuto universitario, scolastico culturale e professionale regionale e nazionale. Articolo 7 POTESTÀ E RESPONSABILITÀ Il presente Protocollo d'Intesa contiene un quadro generale di riferimento per la coerenza e l'organicità di sistema. La responsabilità scientifica, organizzativa e amministrativa e le relative potestà decisionali in merito ad ogni aspetto dei Progetti che vedano coinvolte in modo specifico le scuole rimangono in capo ai rispettivi legittimi sottoscrittori del presente Protocollo d'Intesa a nome delle singole scuole. Articolo 8 RISORSE FINANZIARIE Il presente Protocollo non prevede destinazione di specifiche risorse nazionali, regionali o provinciali da parte dei sottoscrittori. L'Università, nell'ambito della sua autonomia e delle risorse finanziarie di cui dispone, potrà sostenere Progetti particolarmente significativi nell'ottica dello sviluppo e del potenziamento della presente Intesa anche stipulando specifici accordi con Enti terzi, che abbiano come compito statutario appositi e mirati interventi nel campo dell'educazione e della cultura . L'USP di Bari si impegna a collaborare con l'Università nella individuazione delle possibili fonti di finanziamento a sostegno delle linee d'azione che progressivamente convoglino nel solco dell'Intesa presente e di altre analoghe e affini le attività di orientamento degli istituti scolastici dell'intera Provincia, fatte salve le prerogative della loro autonomia. Articolo 9 DURATA DEL PROTOCOLLO D'INTESA Il presente Protocollo d'Intesa ha durata a decorrere dalla data di sottoscrizione fino al 30/09/2010, come attuazione sperimentale e pertanto passibile di aggiustamenti e adattamenti sulla base dei bisogni emersi in corso di attuazione, quindi a partire dal 68 C.A.23.02.2010/p.4c 01/10/2010 per un periodo di due anni, fatte salve nuove normative o diversi bisogni emergenti, e potrà essere rinnovato alla scadenza di anno in anno, mediante accordo sottoscritto tra le parti. Articolo 10 FORO COMPETENTE Qualunque controversia dovesse insorgere tra le parti in ordine all'esecuzione ed interpretazione del presente Protocollo d'Intesa sarà competente in via esclusiva il Foro di Bari Articolo 11 REGISTRAZIONE Agli effetti fiscali le parti dichiarano che trattasi di atto soggetto a registrazione solo in caso d'uso in base all'art. 4 della Parte seconda della Tariffa allegata al D.P.R 26.04.1986 n. 131 e successive modifiche a cura e spese della parte richiedente. Allegato A DESCRIZIONE DEL PROGETTO “ISOMERI” E' del tutto evidente che non si possono ignorare, come da Circolare n.160 del 04/09/09, le statistiche relative alla “dispersione universitaria”, che si attesta - da 10 anni a questa parte- intorno al 20% nel momento del passaggio dal I al II anno, all'incremento degli studenti “fuori corso”, pari - nel 2006/07 -al 34,8%, e alla riduzione della percentuale del tasso di passaggio dalla laurea triennale alla magistrale, pari quasi del 60%; è necessario riscrivere il significato del rapporto Scuola- Università che deve essere interpretato nell'ottica della “naturale continuità”, secondo l'orientamento durante tutto l'arco della vita, indicato dalle linee guida della CM 43/ 2009, e teso ad offrire agli studenti gli strumenti necessari per prendere decisioni consapevoli e determinate non solo per la scelta universitaria, ma per le scelte di vita; è quanto mai opportuna una nuova e differente modalità di attuazione delle attività di orientamento. Il progetto di orientamento pre-universitario “ISOMERI” proposto nel presente documento s'inserisce in questo scenario. Esso sarà attuato sperimentalmente per l'a.s. 2009/10 e in vista dell'A.A. 2010/11, e dopo una revisione, a cura di una competente commissione (CISO) per valutarne la reale fattibilità, andrà a regime per i due anni scolastici successivi nei termini di validità della presente convenzione, salvo che la normativa ministeriale e i bisogni del territorio non disporranno diversamente. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO “ISOMERI” - agire nell'ottica della didattica orientativa - raccordare i percorsi scolastici con quelli universitari - creare una significativa collaborazione tra docenti della scuola e dell'università FINALITA' - condividere le valutazioni, fatte a seguito di attento monitoraggio, dei punti di forza e di debolezza del progetto - intercettare eventuali bisogni formativi degli studenti in vista di un proficuo inserimento all'Università 69 C.A.23.02.2010/p.4c - OBIETTIVI - istituzionalizzare il rapporto Scuola- Università istituire e rendere stabile nel tempo la continuità tra la Scuola e l' Università, avviando una significativa collaborazione tra i docenti della Scuola e dell'Università, per coinvolgerli nel processo di specifica formazione di ciascun studente; favorire la comunicazione Scuola- Università sui prerequisiti d'ingresso occorrenti per intraprendere con successo un percorso di studi universitario fino al conseguimento della Laurea; concorrere alla progettazione di appositi percorsi di orientamento, così da operare una scelta consapevole, finalizzati al potenziamento e alla copertura di eventuali lacune nelle abilità di base al fine di affrontare gli studi universitari con un background compatibile con i requisiti di accesso specifici per ogni corso di studi Anno scolastico 2009-2010 DESTINATARI Classi quinte FASI DEL PROGETTO A- Febbraio: Dopo gli scrutini, stesura delle competenze disciplinari dell'alunno a cura della Scuola e trasmissione dei profili in forma integrata all'Università; l'Università rende noti, eventualmente nella fase iniziale di sperimentazione solo per le Facoltà e corsi di studio aderenti all'iniziativa, i Saperi Essenziali (SE). B- Marzo: Tavolo di lavoro per la condivisione dei SE, a cura del CTO; stesura del documento condiviso C- Fine Marzo: indagine conoscitiva sulle possibili scelte universitarie degli studenti (a cura della scuola), utilizzando i test motivazionali già impiegati dall'Università di Bari nell'ambito dei Progetti Mentore e Arianna, i cui risultati devono essere trasmessi all'Università per la predisposizione di quanto necessario per la somministrazione dei Test di verifica dei SE. D-Aprile: Prova di orientamento per accertare eventuali carenze: somministrazione di un test contenente -per tutti- una batteria di items “trasversali” e - a scelta dello studente- gli items specifici relativi ai corsi di studio cui si intende iscrivere (anche più di uno). La prova di orientamento non è obbligatoria ma è ovviamente consigliata per far sì che la scelta successiva sia più “consapevole”. L'Università restituisce alle scuole in forma aggregata i risultati della prova di orientamento. Tali risultati potranno essere utilizzati in fase di definizione della programmazione scolastica dell'a.s. 2010/2011. E- Maggio- Giugno: Sulla base delle informazioni di cui ai punti B e D, la Scuola e l'Università, in sinergia, approntano un programma di interventi (relativi ai SE e/o alle competenze trasversali) da realizzare, a cura dei docenti delle SSSG, durante l'anno scolastico successivo (2010-2011) per gli studenti di quarta e quinta classe come vero e proprio orientamento formativo 70 C.A.23.02.2010/p.4c F-Fine Luglio, dopo gli esami di maturità: L'Università mette ai disposizione i risultati individuali degli studenti comprensivi delle certificazioni acquisite. Il risultato della prova se superato dallo studente con esito positivo dà diritto ad una certificazione che lo esonera, per la Facoltà e lo specifico corso di Laurea dell'Università di Bari per cui la prova è stata superata, dal partecipare al test che “obbligatoriamente” l'Ateneo somministrerà agli immatricolati. Resta inteso che per l'accesso ai corsi a numero programmato lo studente deve sostenere e superare la prova d'ingresso prevista a tal fine. La prova di orientamento che abbia avuto un esito negativo, è da far intendere come un “alert” allo studente: egli potrà decidere di cambiare la propria scelta oppure di recuperare autonomamente sostenendo nuovamente la prova quando immatricolato all'Università di Bari. G-Settembre: Le Scuole e l'Università effettueranno gli studi correlazionali fra i risultati delle prove di verifica e le competenze disciplinari di cui al punto A. I risultati di tali studi saranno oggetto di attenta analisi da parte della CTO che provvederà alla scrittura del rapporto annuale. Anno scolastico 2010-2011 DESTINATARI Classi quarte e quinte A-Ottobre: Indagine conoscitiva sulle possibili scelte universitarie degli studenti (a cura della scuola) i cui risultati devono essere trasmessi all'Università per la predisposizione di quanto necessario per la somministrazione dei Test di verifica dei SE. B-Ottobre: Tavolo di lavoro per la condivisione dei saperi minimi, a cura della CTO; eventuale revisione a seguito della sperimentazione del 2009-2010, e stesura del documento condiviso. C-Novembre: Prova di orientamento per accertare eventuali carenze nei SE: somministrazione di un test contenente -per tutti- una batteria di item “trasversali” e - a scelta dello studente- gli item specifici relativi ai corsi di studio cui ci si intende iscrivere (anche più di uno). D-Dicembre: L'Università restituisce alle scuole in forma disaggregata FASI DEL ed aggregata i risultati della prova di orientamento sui SE. Tali risultati PROGETTO saranno utilizzati in fase di definizione della programmazione scolastica di attività di recupero, eventualmente riviste alla luce dei risultati più recenti, secondo quanto definito durante l'anno scolastico 2009-2010. Il risultato della prova se superato dallo studente con esito positivo dà diritto ad una certificazione che lo esonera, per la Facoltà e lo specifico corso di laurea dell'Università di Bari per cui la prova è stata superata, dal partecipare al test che “obbligatoriamente” l'Ateneo somministrerà agli immatricolati. Resta inteso che per l'accesso ai corsi a numero programmato lo studente deve sostenere e superare la prova d'ingresso prevista a tal fine. E- Gennaio: In coincidenza con gli scrutini, stesura delle competenze 71 C.A.23.02.2010/p.4c disciplinari dell'alunno a cura della Scuola e trasmissione dei profili in forma integrata all'Università. F- Gennaio-Marzo: Erogazione a cura delle Scuole delle attività di recupero, concordate tra Scuole e Università, per gli studenti che non hanno superato la prova di cui al punto D. G- Maggio: Seconda prova di verifica per gli studenti che hanno partecipato all'attività di recupero. L'Università restituisce alle Scuole i risultati delle prove sostenute in forma aggregata (per tutti gli studenti) ed in forma disaggregata (insieme con le eventuali certificazioni acquisite) solo per gli studenti delle classi quarte. H-Fine Luglio, dopo gli esami di maturità: L'Università mette ai disposizione delle Scuole i risultati individuali degli studenti delle quinte classi comprensivi delle certificazioni acquisite. I-Settembre-Ottobre: Le Scuole e l'Università effettueranno gli studi correlazionali fra i risultati delle prove di verifica e le competenze disciplinari di cui al punto A. I risultati di tali studi saranno oggetto di attenta analisi da parte della CTO. L-Novembre: scrittura, a cura della CTO, della relazione finale sulla sperimentazione. Anno scolastico 2011-2012 DESTINATARI Classi quarte e quinte FASI DEL PROGETTO Si ripete quanto fatto durante il precedente anno scolastico Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria competenza, il Protocollo in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTE le delibere del Senato Accademico del 22.12.2009 e del 16.02.2010; VISTA la bozza del Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro per la realizzazione del Progetto Orientamento “Isomeri” ed il relativo allegato; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze MM.FF.NN., assunta nella seduta del 11.02.2010; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, assunta nella seduta del 12.02.2010; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio competente; 72 C.A.23.02.2010/p.4c DELIBERA di approvare, per quanto di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Ufficio Scolastico Provinciale per la realizzazione del Progetto Orientamento “Isomeri”. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 11,45, entra il consigliere Antenori e si allontana il consigliere Bruno. 73 C.A.23.02.2010/p.4d III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E L’UFFICIO SCOLASTICO SVOLGIMENTO DI CONVENZIONE CON REGIONALE ATTIVITÀ LE DI SCUOLE PER LA PUGLIA ORIENTAMENTO SECONDARIE E DI PER BOZZA II LO DI GRADO PARTECIPANTI ALLE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio ricorda che nel documento predisposto dal Comitato di ateneo per l’Orientamento e il Tutorato in ordine al piano strategico delle attività di orientamento e tutorato per l’a.a. 2009/2010 ed approvato dal S.A. nella seduta del 22/12/2009 si è ravvisata l’opportunità di dare prioritaria attuazione alle attività di orientamento formativo in ingresso, consolidando la rete di rapporti con l’Ufficio Scolastico Regionale di Puglia e le Scuole Secondarie di II grado della Regione attraverso il rinnovo e/o la stipula di apposite convenzioni. L’Ufficio riferisce che l’Ufficio, di concerto con il Delegato del Rettore per l’Orientamento, prof. Vittorio Picciarelli, ha predisposto uno schema di protocollo da stipularsi con le succitate Istituzioni e ha tenuto un incontro con il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale e suoi collaboratori per illustrarlo. Successivamente, il detto Ufficio Scolastico Regionale ha trasmesso la bozza di un Protocollo d’intesa (All. A) e la bozza di convenzione tra Università e Scuola (All. B) per la partecipazione delle stesse alle attività di orientamento. Pur condividendone i contenuti che ricalcano quanto riportato nello schema unitario predisposto da questa Università, il Delegato del Rettore per l’orientamento e lo stesso Ufficio competente ritengono opportuno concordare alcune modifiche. Si propone pertanto di approvare lo schema del protocollo d’intesa da stipularsi con l’Ufficio Scolastico Regionale e lo schema da stipularsi con le Scuole Secondarie di II grado della Regione Puglia, autorizzando il Rettore ad apportarvi le modifiche che verranno concordate.”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria competenza, lo schema del Protocollo d’Intesa nonché lo schema di convenzione in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTE le delibere del Senato Accademico del 22.12.2009 e del 16.02.2010; 74 C.A.23.02.2010/p.4d VISTO lo schema del Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia per lo svolgimento di attività di orientamento per gli alunni delle Scuole Secondarie di II grado della Regione Puglia; VISTO lo schema di convenzione da stipularsi con le suddette Scuole partecipanti alle attività di orientamento; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio competente, DELIBERA di approvare, per quanto di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, che costituisce l’allegato n. 4a al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia per lo svolgimento di attività di orientamento, nonché lo schema di convenzione, che costituisce l’allegato n. 4b al presente verbale, da stipularsi con le Scuole Secondarie di II grado della Regione Puglia partecipanti alle attività di orientamento. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 75 C.A.23.02.2010/p.4bis III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI, L’ARTI, LE UNIVERSITÀ PUGLIESI, CNR ED ENEA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “CREARE IMPRESA E DIFFONDERE TECNOLOGIA A PARTIRE DALLA RICERCA – ILO 2” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’ufficio ricorda che questa Università ha partecipato, in collaborazione con l’ARTI e le altre 4 Università pugliesi, alla realizzazione del Progetto “Rete Regionale degli Industrial Liaison Office” (ILO Puglia) che ha portato alla realizzazione degli obiettivi di seguito riportati: a. si è costituita la Rete degli uffici ILO nei 5 atenei pugliesi (a seguito di un intenso lavoro di dotazione di modello organizzativo, strumenti e competente utili); b. sono stati condivisi strumenti di lavoro per il Trasferimento Tecnologico (modelli di accordi, regolamenti spin off e brevetti, cc); c. sono stati coinvolti più di 800 ricercatori in momenti di informazione sui temi della valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica; d. sono stati estesi a livello internazionale 28 brevetti di proprietà degli atenei; e. sono stati supportati 11 nuovi spin off nella valutazione di fattibilità della loro costituzione; f. sono stati presentati più di 85 business plan di potenziali imprese innovative nelle prime due edizioni (2008 e 2009) della Start Cup Puglia; g. è stato realizzato il Festival dell’Innovazione presso la Fiera del Levante dal 3 al 5 Dicembre 2008 h. è stato creato un portale federato e strumenti software per la gestione del back office degli uffici. Il consolidamento dei suddetti risultati rientra nell’ambito degli interventi specifici previsti dal PO FESR 2007-2013 della Regione Puglia — PPA Asse I - Linea di intervento 1.2 — Azione 1.2.3 “Rete regionale per il trasferimento di Conoscenza”, in cui si prevede il rafforzamento della rete di servizi (Industrial Liaison Office — Rete ILO Puglia) funzionale alla promozione di collegamenti efficaci tra il sistema della ricerca e sistema produttivo. A tal fine, la Regione Puglia ha fissato un finanziamento complessivo di 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) euro e ha individuato nell’ARTI il soggetto attuatore dell’intervento. L’ARTI ha quindi provveduto all’elaborazione di un progetto esecutivo per l’Azione 1.2.3 “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca” (“Progetto ILO2”), nel quale sono previste attività dirette a consolidare il processo del trasferimento 76 C.A.23.02.2010/p.4bis tecnologico dalla Ricerca Pubblica verso l’Industria, inteso come il complesso delle attività di generazione, gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale, in particolare: • AZIONE 0: Gestione del Progetto, valutazione e monitoraggio. Obiettivo: Garantire il corretto svolgimento delle attività progettuali, secondo le tempistiche e le modalità pianificate, e il conseguimento dei risultati attesi. • AZIONE 1: Consolidamento della Rete degli ILO Puglia. Obiettivo: assistenza al funzionamento comune tra gli ILO degli Atenei e gli Uffici degli Enti Pubblici di Ricerca coinvolti. Saranno consolidati i servizi comuni della rete (in particolar modo quelli rivolti alle imprese). Saranno analizzate e sperimentate modalità di raccordo con altri soggetti della filiera della conoscenza (centri di competenza, reti di laboratori, distretti tecnologici, ect). • AZIONE 2: Valorizzazione e Proprietà intellettuale. Obiettivo: Rappresenta la fase di implementazione del progetto: attività legate alla valorizzazione della proprietà intellettuale. Le attività di ricerca e sviluppo culminano con la protezione dei trovati, ma sono precedute dalla pianificazione della ricerca e dalla definizione degli strumenti negoziali necessari alle attività di valorizzazione, con le quali si compie il Trasferimento Tecnologico. • AZIONE 3: Valorizzazione e creazione di Impresa. Obiettivo: l’azione mira a favorire la nascita di nuove imprese spin-off nonché la crescita di quelle di recente costituzione. L’adozione del modello Start Cup consentirà poi ai nuovi spin-off pugliesi a partecipare alle competizioni a livello nazionale. • AZIONE 4: Attività trasversali. Obiettivo: Le attività trasversali sono rivolte alla diffusione dei risultati del progetto ed alla creazione di condizioni per facilitare il collegamento con il mercato. Il Progetto è stato approvato dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici con parere n. 233 del 9 novembre 2009 e, successivamente, dal Servizio Ricerca e Competitività dell’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione della Regione Puglia con determina n. 910 del 18 novembre 2009. L’ARTI ha pertanto provveduto a trasmettere lo schema del protocollo d’intesa, (all. subl), da stipularsi tra la stessa ARTI, le Università Pugliesi e, a differenza del Progetto ILO, anche tra CNR ed ENEA e lo schema riassuntivo del Progetto 1102 (all. sub2). In particolare il protocollo prevede che gli Enti Per la Ricerca si impegnano a: 1. nominare un proprio rappresentante in seno al Comitato Tecnico Scientifico (CTS). A tal proposito l’Ufficio ricorda che questo Consesso nella seduta del 26.01.2010, ha nominato, quale rappresentante di questa Università Comitato Tecnico Scientifico del Progetto ILO2 il ProRettore, Prof. Augusto Garuccio; 2. rendere disponibili e operativi i presidi in termini di strutture, attrezzature e unità di personale da destinare allo svolgimento delle attività progettuali con la relativa indicazione della posizione nell’organigramma, delle afferenze funzionali e dei vincoli gerarchici; 3. consentire al personale degli ILO di partecipare alle iniziative di affiancamento consulenziale, staff.exchange, eventi e fiere nazionali/internazionali previste nel progetto; 4. consentire al personale degli ILO di partecipare alle iniziative di affiancamento consulenziale, staff-exchange, eventi e fiere nazionali/internazionali previste nel 77 C.A.23.02.2010/p.4bis Progetto, secondo i calendari proposti dall’ARTI e adottati di concerto con gli stessi ILO; 5. impegnarsi, a conclusione del Progetto IL02, per quanto possibile, ad utilizzare per lo svolgimento dette attività di Trasferimento Tecnologico lo stesso personale di cui ai precedente punto 5; 6. adottare le deliberazioni necessarie all’implementazione del Progetto ILO02 che verranno di volta in volta proposte dall’ARTI e adottate in seno al CTS; 7. promuovere presso il proprio personale di ricerca le iniziative di sensibilizzazione, secondo i calendari definiti dall’ARTI; 8. mettere a disposizione spazi e aule che si renderanno di volta in volta necessari per le attività di affiancamento consulenziale del personale ILO, nonché per le iniziative locali di sensibilizzazione del personale di ricerca e, inoltre, anche per gli eventi di promozione verso il sistema socioeconomico regionale. L’Ufficio evidenzia che il protocollo avrà durata dalla data di sottoscrizione dello stesso sino al 3.12.2011 e che la scadenza potrà essere prorogata mediante successivo accordo formalizzato tra le parti.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTO lo schema riassuntivo del Progetto “Creare Impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO2; VISTO la bozza del Protocollo di Intesa da stipularsi con l’ARTI unitamente al Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Foggia, l’Università degli Studi del Salento, l’Università LUM Jean Monnet, il CNR e l’ENEA, DELIBERA di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, che costituisce l’allegato n. 5 al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’ARTI, il Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Foggia, l’Università degli Studi del Salento, l’Università LUM Jean Monnet, il CNR e l’ENEA per la realizzazione del Progetto “Creare Impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO2”, autorizzando il Rettore ad apportarvi eventuali modifiche che si rendessero necessarie in sede di stipula. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 78 C.A.23.02.2010/p.5a III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ED IL CNR Il Rettore propone di differire l'esame dell’argomento in oggetto, contrassegnato con il n. 5a) all'odg dell'odierna riunione, al momento in cui sarà presente il prof. Carmelo Giacovazzo, invitato per relazionare in merito. Il Consiglio approva la proposta. 79 C.A.23.02.2010/p.5b III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ED IL “CENTRO DIAGNOSTICO DI MEDICINA NUCLEARE” DI BARI – L. 230/2005 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che il prof. Antonio QUARANTA, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, con nota del 26.01.2010, ha trasmesso la documentazione relativa alla Convenzione tra questa Università ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare” di Bari al fine di ottenere l’approvazione dello schema e della stipula. L’Ufficio ritiene opportuno riportare per intero il testo della convenzione de qua. CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI E “CENTRO DIAGNOSTICO DI MEDICINA NUCLEARE” DI BARI L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (C.F. n.ro 80002170720) nel prosieguo del presente atto denominata semplicemente “Università”, rappresentata dal Magnifico Rettore pro-tempore, prof. Corrado Petrocelli, nato a Bari il 25.09.1952 autorizzato alla stipula del presente atto con delibera del Consiglio di Amministrazione del __/__/____ . E Il “CENTRO DIAGNOSTICO DI MEDICINA NUCLEARE S.r.l” con sede in Bari, alla via Privata Muciaccia 3-9 (C.F./P.I. 04699400722) di seguito denominato semplicemente “Centro” rappresentato dal Legale Rappresentate Prof. Angelo D’Addabbo nato a Bari il 25.11.1927 PREMESSO 1. che il Centro, dotato di complesse apparecchiature e di tutti i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali per l’esercizio delle discipline della Medicina Nucleare con specifica autorizzazione ed accreditato per la diagnostica per immagini, nel proprio piano di sviluppo e di qualificazione scientifica considera primaria l’esigenza del miglioramento continuo e del potenziamento delle attività diagnostiche ad alto contenuto tecnologico, svolte nell’ambito della Medicina Nucleare; 2. che il Centro ritiene opportuno, per la realizzazione del succitato programma strategico avvalersi, in via eccezionale, di attività di consulenza ed assistenza tecnica di elevata specializzazione; 3. che il Centro riconosce l’Università quale centro primario della ricerca scientifica; 4. la Legge 4 novembre 2005, n. 230, all’art. 1, comma 13, prevede espressamente che le Università possano stipulare convenzioni con enti terzi, con oneri finanziari posti a carico dei medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle 80 C.A.23.02.2010/p.5b medesime risorse finanziarie e senza pregiudizio per il loro status giuridico ed economico, nel rispetto degli impegni di istituto; 5. che l’Università di Bari, sede anche della Facoltà di Medicina e Chirurgia, ravvede nella presente convenzione una ulteriore opportunità per contribuire fattivamente alle esigenze ed allo sviluppo del territorio, fermo restando che l’attività di studio e ricerca funzionale al programma di miglioramento continuo del Centro resta di diretta responsabilità del Centro stesso e sarà organizzata e gestita secondo le sue regole; 6. che la presente convenzione viene stipulata nell’ambito dei proficui rapporti di collaborazione scientifico – didattico - formativa tra l’Università ed il Centro; 7. che l’Università ed il Centro hanno individuato nel Prof. Giuseppe RUBINI, professore associato di Diagnostica per Immagini e Radioterapia – Medicina Nucleare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari e nel Prof. Artor NICCOLI ASABELLA, Ricercatore Confermato di Diagnostica per Immagini e Radioterapia – Medicina Nucleare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari, le unità di personale che, per elevata qualificazione scientifica e culturale nel campo della diagnostica per immagini, dell’alta tecnologia delle bioimmagini e della alta formazione del personale di Medicina Nucleare, possano assicurare garanzia di adeguata realizzazione al programma di cui al presente atto; TANTO PREMESSO si conviene e si stipula quanto appresso: Art.1 La premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto. Art.2 Il Centro affida all'Università di Bari e per essa al Prof. Giuseppe RUBINI e al Prof. Artor NICCOLI ASABELLA, che per gli ambiti di rispettiva competenza accettano, l'incarico di ricerca ed assistenza tecnica per l’organizzazione, la formazione e le ricerche in campo della Diagnostica per Immagini – Medicina Nucleare. In particolare, il Prof. Giuseppe RUBINI e il Prof. Artor NICCOLI ASABELLA – saranno chiamati a valutare ed a conseguentemente discutere con il personale dirigente medico del Centro, la più efficace organizzazione del reparto di medicina nucleare e svolgimento dell’attività, soprattutto quelle più complesse e di più recente messa a punto, ai fini del miglior approccio diagnostico e terapeutico nelle differenti patologie. Il suddetto personale universitario avrà anche il compito di supervisore dei programmi di formazione e ricerca del personale medico e tecnico del Centro curandone anche le attività didattico-dimostrative nella sue modalità applicative e sperimentali. Per lo svolgimento delle attività di cui al presente atto, il Centro metterà a disposizione i propri ambienti e le strumentazioni ivi ubicate. Art. 3 Ai sensi dell’art. 10 del D.M. 363/98 gli obblighi previsti del D. Lgs. 626/94 in materia di sicurezza sul lavoro gravano sul Centro ospitante anche per quanto riguarda il personale che si trovi presso di esso nell’espletamento delle attività connesse all’attuazione della presente convenzione. Il personale ospitato è tenuto ad osservare le norme in materia di prevenzione e protezione dettate dal Centro ospitante che provvederà previamente a garantirne la conoscenza. Art.4 81 C.A.23.02.2010/p.5b L’Università e per essa il prof Giuseppe RUBINI e al Prof. Artor NICCOLI ASABELLA ed il Centro considerano riservato il programma di attività e reciprocamente si impegnano, usando la migliore diligenza, ad osservare e a far osservare il segreto per quanto riguarda fatti, informazioni, cognizioni, documenti. Art.5 Le parti si impegnano ad osservare quanto disposto dal D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 in materia di protezione dei dati personali eventualmente acquisiti e/o utilizzati per lo svolgimento della presente ricerca. Le parti individuano come responsabili del trattamento dei dati personali, per il Centro, il Rappresentante Legale del Centro, per l’Università, il Prof. Giuseppe RUBINI. Art.6 Per la prestazione, oggetto del presente atto, sarà corrisposta all'Università di Bari la somma di Euro 7.000 (settemila) per anno, oltre IVA, comprensiva del compenso aggiuntivo da erogarsi al Prof. Giuseppe RUBINI (per il 57%) e al Prof. Artor NICCOLI ASABELLA (per il 43%), incaricati dell’espletamento delle attività oggetto del presente. Tale somma sarà erogata in due rate semestrali da corrispondere nel mese di giugno e dicembre. Art.7 L’attività prevista nella presente convenzione non dovrà in alcun modo essere di pregiudizio agli obblighi ed alle funzioni cui il Prof. Giuseppe RUBINI ed il Prof. Artor NICCOLI ASABELLA sono istituzionalmente tenuti, quale personale universitario che svolge anche funzioni assistenziali presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico” di Bari. Art.8 Le eventuali controversie tra il Centro e l’Università saranno deferite ad un Collegio di tre arbitri, di cui due nominati rispettivamente dal Centro e dall’Università, il terzo di comune accordo fra le parti ovvero in caso di disaccordo dal Presidente del Tribunale. Il Collegio giudicherà secondo le regole di diritto. Art.9 La presente convenzione ha durata biennale (a partire dalla data di sottoscrizione) e potrà essere rinnovata (per pari periodo), previo accordo fra le parti da formalizzarsi nel rispetto della normativa di riferimento. Art.10 Le spese relative al presente atto sono a carico del Centro. Il presente atto sarà soggetto a registrazione in caso d’uso. L’Ufficio fa presente che la convenzione soprariportata è inquadrabile nella disciplina di cui all’art.1, comma 13 della Legge 230/2005, richiamato espressamente nelle premesse, ai sensi del quale, “le Università possono stipulare convenzioni con imprese o fondazioni, o con altri soggetti pubblici o privati, con oneri finanziari posti a carico dei medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle medesime risorse finanziarie e senza pregiudico per il loro status giuridico ed economico , nel rispetto degli impegni di istituto”. L'Ufficio fa presente altresì che il Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta dell’11.12.2009, ha approvato la convenzione in questione, proposta dai proff. Giuseppe RUBINI e Artor NICCOLI ASABELLA con nota del 13.11.2009 ai sensi 82 C.A.23.02.2010/p.5b dell’art.4 del Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca ex Legge n.230/2005. L’Ufficio evidenzia inoltre che la stessa convenzione è stata approvata dal Consiglio del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica nella seduta del 9.11.2009. L’Ufficio quindi ritiene che la documentazione prodotta possa considerarsi conforme agli adempimenti previsti dal citato “Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca ai sensi della L. n. 230 del 4/11/2005”, approvato dal Consiglio di Amministrazione di questa Università nella seduta del 24.1.2007 ed emanato con D.R. n. 2371 del 26/2/2007. Sempre l’Ufficio competente fa presente che la convenzione in parola sarà sottoscritta anche dai proff. Giuseppe RUBINI e Artor NICCOLI ASABELLA, ai sensi dell’art. 4 comma 6 del Regolamento di cui sopra e che il corrispettivo annuo di € 7.000 oltre IVA. sarà suddiviso attribuendo l’80% comprensivo degli oneri riflessi a carico di questa Amministrazione ai citati docenti con la ripartizione di cui all’art. 6 della convenzione ed il restante 20% secondo la ripartizione di cui alla Tabella indicata nel suddetto Regolamento.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota prot. n. 408/II.2.B datata 26.01.2010, inviata dal prof. Antonio QUARANTA, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia; VISTO lo schema di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare s.r.l.” di Bari; VISTA la legge 230/2005 ed in particolare l’art. 1, comma 13; VISTO il “Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca” di cui all’art. 1, comma 13 della Legge 4 novembre 2005 n. 230; VISTO il parere espresso dal Consiglio del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica, reso nella seduta del 9.11.2009; VISTO il parere espresso dal Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, reso nella seduta dell’11.12.2009; TENUTO CONTO di quanto esposto dall’Ufficio competente, DELIBERA - di approvare lo schema e la stipula della convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica - Facoltà 83 C.A.23.02.2010/p.5b di Medicina e Chirurgia) ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare S.r.l.” di Bari, per programmi di ricerca ex L. 230/2005; - che ai proff. Giuseppe RUBINI e Artor NICCOLI ASABELLA, afferenti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, vengano riconosciuti ed erogati i compensi aggiuntivi omnicomprensivi ed al lordo anche degli oneri riflessi a carico di questa Amministrazione, pari all’80% del corrispettivo, di cui all’art. 6 della convenzione. - che la restante somma, pari al 20%, sia ripartita secondo la Tabella A del “Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca” di cui all’art. 1, comma 13 della legge 4 novembre 2005 n. 230. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 84 C.A.23.02.2010/p.5c III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA REGIONE PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO GAIA – L. 230/2005 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che il Dott. Guglielmo Minervini, Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva della Regione Puglia, con apposita nota, ha trasmesso la documentazione relativa alla Convenzione tra questa Università e la Regione Puglia al fine di ottenere l’approvazione dello schema e della stipula, ai sensi della Legge 230/2005. La predetta convenzione, ha evidenziato il Dott. Minervini, “”risulta essere un importante strumento di collaborazione al quale sono strettamente connessi i seguenti temi: 1 il processo riorganizzativo, meglio conosciuto come progetto Gaia: lo stato dei lavori – analisi comparativa con le altre realtà amministrative – il nuovo assetto organizzativo e gli incarichi dirigenziali – la transizione dal vecchio al nuovo modello organizzativo – allineamento dei processi e dei procedimenti di cui alla L.r. n. 28/2001 – le soluzioni. 2 il decentramento amministrativo – lo stato dei lavori- analisi comparativa con le altre realtà amministrative – il trasferimento del personale- analisi di costo delle funzioni da trasferire. In merito, il prof. Pasquale Chieco, direttore dell’Area Organizzazione e Riforma dell’Amministrazione, con apposita nota, ha precisato che i professori e/o ricercatori, (nel numero di due), cui affidare gli incarichi come definiti nella convenzione devono essere individuati, ratione materiae, negli ambiti delle discipline afferenti il Diritto del lavoro e quindi del dipartimento sui Rapporti di lavoro e sulle relazioni industriali, e l’Economia Aziendale e quindi del Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici. Tanto premesso, L’Ufficio ritiene opportuno riportare per intero il testo della convenzione de qua. CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI E LA REGIONE PUGLIA L'Università degli Studi di Bari, (di seguito denominata Università) nella persona del Legale Rappresentante e Rettore Prof. Corrado PETROCELLI, nato a Bari il 25.09.1952 e domiciliato per la carica in Bari, Palazzo Ateneo, Piazza Umberto I, 1 - Codice Fiscale: 80002170720 - Partita IVA 01086760723, autorizzato alla stipula del presente atto dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del ____________________ La Regione Puglia, nella persona dell'Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza attiva prof. Guglielmo MINERVINI nato a Molfetta il 22 gennaio 1961 e domiciliato per la carica in Via Celso Ulpiani, 10 CAP 70125 Bari autorizzato con Deliberazione di G.R. n.__________________________ del_______________ PREMESSO 85 C.A.23.02.2010/p.5c - - - - - - - - che la Regione Puglia ha regolamentato il nuovo modello macro-organizzativo denominato “GAIA", di cui al D.P.G.R. 22 febbraio 2008, n. 161, con il quale ha inteso avviare una razionalizzazione degli uffici regionali con l'obiettivo di migliorare la propria efficienza amministrativa in termini sia di capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini che di realizzare attività istituzionale di alta programmazione; che quadro della regolamentazione e della implementazione della macroorganizzazione regionale occorre procedere all'analisi e alla definizione, anche con metodi di confronto (benchmarking), delle soluzioni più adeguate a disciplinare e, quindi, attuare i complessi processi di transizione rispetto all'assetto organizzativo in atto con l'affidamento, secondo modello di cui al DPGR n. 161/2008 e al D. Igs. 165/2001, degli incarichi dirigenziali ai dirigenti in servizio e a quelli di prossima assunzione nonché con la correlata ridefinizione, a partire dalla introduzione delle direzioni di area, dei processi di imputazione, gestione di controllo della spesa; che la Regione ha altresì approvato la Legge sul decentramento amministrativo n. 36/2008 tesa al trasferimento di alcune funzioni verso gli enti locali in attuazione del nuovo assetto costituzionale di cui all'art. 118 Cost. e dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. L'attuazione del decentramento, già avviata, deve necessariamente tener conto che le competenze da decentrare necessitano di una adeguata dotazione di risorse finanziarie e professionali regionali e comporta, anche in questo caso, l'analisi e la definizione, anche con metodi di confronto (benchmarking), delle soluzioni più adeguate a disciplinare e, quindi, attuare i complessi processi di trasferimento; che entrambe le iniziative necessitano di adeguati processi di analisi e studio correlati ad un appropriato supporto, anche formativo, a sostegno del personale della direzione dell'Area organizzazione e riforma dell'amministrazione che dovrà gestire i processi e produrre gli atti ovvero le proposte consequenziali alle idonee soluzioni individuate; che la Regione Puglia riconosce l'Università quale sede primaria dotata delle competenze adeguate e specifiche maturate nell'attività di ricerca, di analisi e di formazione; che l'Università degli Studi di Bari è interessata ad avviare rapporti, attraverso convenzioni, con imprese o fondazioni o con altri soggetti pubblici e privati al fine di fornire un qualificato contributo alla realizzazione di programmi di ricerca Finalizzati allo sviluppo scientifico, tecnologico e sociale del Paese e rafforzare il rapporto con il territorio; che l'art. 1, comma 13, della legge 4 novembre 2005, n. 230 prevede che le Università possono stipulare convenzioni con imprese o fondazioni, o con altri soggetti pubblici o privati, con oneri finanziari posti a carico dei medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle medesime risorse finanziarie e senza pregiudizio per il loro status giuridico ed economico, nel rispetto degli impegni di istituto; che il summenzionato incarico non rientra nell'esercizio di attività professionale o di contenuto professionale; che la Regione Puglia quale - Pubblica Amministrazione - è interessata a sviluppare il seguente programma: 86 C.A.23.02.2010/p.5c Il processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il nuovo assetto organizzativo e gli incarichi dirigenziali — la transizione dal vecchio al nuovo modello organizzativo — allineamento dei processi e dei procedimenti di cui alla LR n. 28/2001 — le soluzioni; II decentramento amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il trasferimento del personale — analisi di costo delle funzioni da trasferire — le soluzioni. che detto programma verrà realizzato con fondi propri della Regione e si svilupperà presso strutture e/o unità produttive della stessa ubicate in Bari, Via Celso Ulpiani n. 10; che l’Università e la Regione Puglia hanno individuato nei Professori - Carla Spinelli, afferente al Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni Industriali; - Vittorio Dell’Atti, afferente al Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici le unità che possono, per elevata qualificazione scientifica e culturale, assicurare garanzia l'adeguata realizzazione del programma di cui alla presente convenzione, che i succitati docenti hanno espresso il loro consenso all'accettazione dell'incarico. TUTTO CIO PREMESSO Si conviene e si stipula quanto segue: ART. 1 Le premesse fanno parte integrante del presente atto. ART. 2 La Regione Puglia intende avvalersi dell'apporto delle qualificate competenze e conoscenze dell'Università e per essa nei professori - Carla Spinelli, afferente al Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni Industriali - Vittorio Dell’Atti, afferente al Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici i quali, per gli ambiti di rispettiva competenza, accettano la realizzazione del programma concernente: 1. II processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il nuovo assetto organizzativo e gli incarichi dirigenziali la transizione dal vecchio al nuovo modello organizzativo allineamento dei processi e dei procedimenti di cui alla LR n. 23/2001 — le soluzioni. 2. Il decentramento amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il trasferimento del personale — analisi di costo delle funzioni da trasferire — le soluzioni. ART. 3 II programma costituisce attività esclusiva dell'Università in collaborazione con la Regione Puglia con oneri, di osservanza dei tempi e delle modalità di esecuzione dell'attività, posti sotto la diretta responsabilità della medesima. ART. 4 La Regione Puglia si impegna a versare all'Università, a titolo di corrispettivo per l'attività di realizzazione del programma come di seguito per ciascuno specificata, la complessiva somma di € 24.000,00 (curo ventriquattromila), così ripartiti: Alla prof. ssa Carla Spinelli, la somma di € 12.000,00 (comprensiva di IVA) per l'attività concernente a) il processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori — 87 C.A.23.02.2010/p.5c analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il nuovo assetto organizzativo e gli incarichi dirigenziali — la transizione dal vecchio al nuovo modello organizzativo — le soluzioni; b) il decentramento amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il trasferimento del personale — le soluzioni. Al prof. Vittorio Dell’Atti la somma di € 12.000,00 (comprensiva di IVA) per l'attività concernente: a) il processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — allineamento dei processi e dei procedimenti di cui alla LR n. 28/2001 — le soluzioni; b) il decentramento amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — analisi di costo delle funzioni da trasferire — le soluzioni. L’Università provvederà all'utilizzo di tali somme nei termini di cui al regolamento approvato con D.R. 2371 del 26 febbraio 2007. ART. 5 La Regione Puglia corrisponderà la somma di cui all'art. 4, comma 1, con le seguenti modalità: il 50% allo scadere della metà del periodo previsto per l'attuazione del programma e il saldo a scadenza della Convenzione. Le somme di cui sopra verranno corrisposte dalla Regione Puglia all'Università da parte del Direttore dell'Area amministrazione e organizzazione ad avvenuta attuazione, alle scadenze indicate, di quanto previsto dal programma. ART. 6 L'Università, nella persona dei professori incaricati di cui all'art. 4, potrà liberamente e gratuitamente utilizzare, ma solo per proprio uso interno, i risultati del programma di cui all'art. 2. Essa non potrà farne, in tutto o in parte oggetto di pubblicazione scientifica senza la preventiva autorizzazione scritta della Regione, che non sarà immotivatamente negata e sarà legata a strette considerazioni sulla tutela e sfruttamento della proprietà intellettuale e sullo sviluppo dei risultati. ART. 7 Gli obblighi in materia e di sicurezza e prevenzione sul lavoro gravano sulla Regione Puglia avuto riguardo dell’attività svolta dai professori in parola presso le sedi della stessa. Gli stessi sono tenuti all'osservanza delle norme in materia di prevenzione, protezione e sicurezza vigenti per il personale della Regione Puglia. ART. 8 La presente convenzione avrà la durata di 12 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione, con possibilità di rinnovo sulla base di espresso accordo scritto approvato dai competenti organi dei contraenti, da proporre almeno 30 (trenta) giorni prima della scadenza. I contraenti hanno facoltà di recedere dal presente accordo ovvero di risolverlo consensualmente; il recesso deve essere esercitato mediante comunicazione scritta da inviarsi all'altra parte con raccomandata con avviso di ricevimento almeno 30 (trenta) giorni prima della scadenza. Il recesso o la risoluzione hanno effetto solo per l'avvenire. La Regione Puglia, sia nel caso di recesso che di risoluzione consensuale della convenzione, dovrà comunque versare le somme previste sulla base di quanto disposto dagli articoli 5 e 6, in proporzione dell'attività già svolta al momento del recesso o della risoluzione. L'Università non è tenuta a rimborsare le somme già versate dalla Parte. ART. 9 88 C.A.23.02.2010/p.5c L'Università provvederà al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi alla presente convenzione nell'ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dai propri regolamenti emanati secondo i principi del D. Lgs. N. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali". La Regione Puglia si impegna a trattare i dati personali provenienti dall'Università unicamente per le finalità connesse all'esecuzione della presente convenzione. ART. 10 Per ogni controversia è competente il foro di Bari. ART. 11 La presente convenzione, redatta in triplice copia, sarà registrata in caso d'uso a cura e spese della parte richiedente. L’Ufficio fa presente che la convenzione soprariportata è inquadrabile nella disciplina di cui all’art.1, comma 13 della Legge 230/2005, richiamato espressamente nelle premesse, ai sensi del quale, “le Università possono stipulare convenzioni con imprese o fondazioni, o con altri soggetti pubblici o privati, con oneri finanziari posti a carico dei medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle medesime risorse finanziarie e senza pregiudizio per il loro status giuridico ed economico, nel rispetto degli impegni di istituto”. L’Ufficio fa altresì presente che il prof. Vittorio Dell’Atti, afferente al Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici, ha manifestato, con nota del 21.01.2010, la propria disponibilità a ricoprire l’incarico relativo allo svolgimento del programma di ricerca di cui alla convenzione in questione. In merito, il prof. Giuseppe Patruno, Preside della Facoltà di Economia, con nota del 9.02.2010 e la prof.ssa Adelaide Quaranta, Direttore del citato Dipartimento, con nota del 21.01.2010, hanno espresso parere favorevole, ai sensi dell’art. 4, comma 4 del vigente Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca ai sensi della L. n. 230 del 4/11/2005”, approvato dal Consiglio di Amministrazione di questa Università nella seduta del 24.1.2007 ed emanato con D.R. n. 2371 del 26/2/2007. Analoga manifestazione di disponibilità è stata espressa dalla prof.ssa Carla Spinelli, afferente al Dipartimento sui Rapporti di lavoro e sulle Relazioni Industriali, con nota del 16.12.2009. In merito, il prof. Mario Giovanni Garofalo, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, con nota dell’8.02.2010 e il prof. Vito Sandro Leccese, Direttore del citato Dipartimento, con nota del 9.02.2010, hanno espresso parere favorevole ai sensi della soprarichiamata normativa. L’Ufficio evidenzia inoltre che la convenzione in parola sarà sottoscritta anche dai proff. Vittorio Dell’Atti e Carla Spinelli , ai sensi dell’art. 4 comma 6 del Regolamento di cui sopra e che il corrispettivo di € 12.000 ciascuno sarà suddiviso attribuendo l’80% comprensivo degli oneri riflessi a carico di questa Amministrazione ai citati docenti ed il restante 20% secondo la ripartizione di cui alla Tabella riportata nel suddetto Regolamento.”” Il Consiglio, all’unanimità, 89 C.A.23.02.2010/p.5c VISTA la nota assunta al prot. gen. n. 60976 del 30.07.2009, trasmessa dal Dott. Guglielmo Minervini, Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza attiva della Regione Puglia; VISTA la nota trasmessa dal prof. Pasquale Chieco, direttore dell’Area Organizzazione e Riforma dell’Amministrazione della Regione Puglia; VISTO lo schema di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Regione Puglia per la realizzazione del progetto “GAIA”; VISTA la legge 230/2005 ed in particolare l’art. 1, comma 13; VISTO il “Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca” di cui all’art. 1, comma 13 della Legge 230/2005; VISTE le note del 16.12.2009 e del 14.01.2010 inviate rispettivamente dalla prof.ssa Carla Spinelli e dal prof. Vittorio Dell’Atti; VISTE la nota del Preside Mario Giovanni Garofalo – Preside della Facoltà di Giurisprudenza datata 8.02.2010, la nota del prof. Vito Sandro Leccese – Direttore del Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni Industriali datata 9.02.2010, la nota del prof. Giuseppe Patruno – Preside della Facoltà di Economia datata 9.02.2010 e la nota della prof.ssa Adelaide Quaranta – Direttore del Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici datata 21.01.2010; TENUTO CONTO di quanto esposto dall’Ufficio competente, DELIBERA - di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema e la stipula della convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Regione Puglia per la realizzazione del progetto “GAIA”, ai sensi della legge L. 230/2005; - che ai proff. Vittorio Dell’Atti e Carla Spinelli vengano riconosciuti ed erogati i compensi aggiuntivi omnicomprensivi ed al lordo anche degli oneri riflessi a carico di questa Amministrazione, pari all’80% del corrispettivo, di cui all’art. 4 della convenzione. 90 C.A.23.02.2010/p.5c - che la restante somma, pari al 20%, sia ripartita secondo la Tabella A del Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca di cui all’art. 1, comma 13 della legge 4 novembre 2005 n. 230. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 91 C.A.23.02.2010/p.5d III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI DI ROMA, PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI COLLABORAZIONE NELL’AMBITO DELLA CERTIFICAZIONE DI COMPETENZA IN LINGUA ITALIANA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio riferisce che è pervenuta la proposta di stipulare la convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la Società Dante Alighieri di Roma, per la realizzazione di iniziative di collaborazione nell’ambito della “Certificazione di Competenza in Lingua Italiana PLIDA”. L’Ufficio fa presente che le premesse della convenzione de qua pongono in evidenza, tra l’altro, che la Società Dante Alighieri, sorta nel 1889 e istituita Ente Morale con Regio Decreto n. 347 del 18 luglio 1893, ha il compito di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo. La Società Dante Alighieri svolge attività di certificazione delle competenze linguistiche dell’italiano come lingua straniera, in base a un riconoscimento ufficiale del Ministero degli Affari Esteri (conv. n. 1903 del 4.11.1993) e opera secondo i parametri forniti dalla Div. IV del Dipartimento di Politiche Linguistiche del Consiglio d’Europa. L’art. 1 dell’Atto negoziale in questione prevede che questa Università intraprenda con la Società Dante Alighieri ogni utile forma di collaborazione per erogare il servizio didattico secondo i criteri PLIDA. Ai fini del superamento delle prove d’esame per il rilascio della Certificazione PLIDA, l’Università degli Studi di Bari si impegna a impartire corsi di Lingua Italiana a studenti stranieri iscritti ai corsi di Laurea dell’Ateneo, agli studenti del Socrates Lifelong Learning Programme, già Programma Socrates Erasmus e a coloro che intendono frequentare corsi estivi e internazionali di Lingua e Cultura Italiana. Gli Enti contraenti si dichiarano reciprocamente interessati a favorire scambi di carattere scientifico e didattico relativi alla formazione per la certificazione PLIDA. La Dante Alighieri, attraverso il Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri presso la Sede Centrale, intende, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Bari, diffondere e curare la certificazione di competenza in Lingua Italiana PLIDA. L’Università degli Studi di Bari si impegna a promuovere la Certificazione di Competenza della Lingua Italiana PLIDA della Società Dante Alighieri nell’Ateneo agli studenti stranieri frequentanti corsi di laurea e post-laurea, distribuendo e diffondendo il materiale informativo e pubblicitario che la Società fornirà (art. 2). La Dante Alighieri riconosce quale Centro Certificatore il Comitato di Bari della Società medesima che è già Centro Certificatore e riconferma i ruoli previsti dal PLIDA. Qualsiasi cambiamento dei nominativi verrà immediatamente segnalato alla Società per la necessaria approvazione (art. 2). 92 C.A.23.02.2010/p.5d In relazione alle procedure ed all’organizzazione delle prove d’esame, così come previsto all’art. 3 della convenzione, le Parti si richiamano integralmente al Regolamento e Istruzioni Certificazione PLIDA, parte integrante e sostanziale della convenzione stessa, di cui all’allegato sub a). Il rilascio del Certificato si intende a firma del Presidente della Dante Alighieri, Bruno Bottai e del Rettore dell’Università degli Studi di Bari, prof. Corrado Petrocelli. Lo stesso art. 3 prevede, inoltre, che in relazione alle quote di iscrizione all’esame ed alla ripartizione degli introiti derivanti dall’attività di Certificazione, le Parti si richiamano al documento Certificazione Anno 2009 – Quote di iscrizione, di cui all’allegato sub b); al fine di favorire, nella fase iniziale dell’accordo in esame, la diffusione della Certificazione PLIDA presso l’Ateneo di Bari, l’ammontare delle quote di iscrizione all’esame PLIDA e della loro ripartizione tra Centro Certificatore e Sede Centrale per l’anno 2010 viene descritto nell’allegato 2 alla convenzione, che di seguito si riporta integralmente: Quote d’iscrizione 2010 Esame completo LIVELLO COSTO ESAME COSTO IN CONVENZIONE A1 60€ 30€ A2 65€ 30€ B1 70€ 45€ B2 75€ 45€ C1 90€ 80€ C2 105€ 90€ L’art. 4 prevede che gli Enti contraenti con la sottoscrizione della convenzione de qua si impegnano a rispettare gli accordi per una durata di un anno a partire dalla data della stipula, con possibilità di rinnovo sulla base di un accordo scritto approvato dagli Organi competenti delle Parti. Le stesse Parti hanno la facoltà di recedere dalla convenzione ovvero risolverla consensualmente; il recesso deve essere esercitato mediante comunicazione scritta da inviare all’altra Parte con raccomandata con avviso di ricevimento da inviarsi con preavviso di almeno tre mesi. L’art. 5 indica l’impegno dei Contraenti, nel rispetto della normativa prevista dal D.lgs n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, a mantenere riservati i dati, le informazioni e quant’altro venga acquisito nello svolgimento della collaborazione e a trattare gli stessi nella più assoluta osservanza della normativa vigente. Appurato il coinvolgimento, in fase di prima applicazione, delle Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e Lettere e Filosofia, l’Ufficio suggerisce di esprimere parere favorevole in ordine al testo della convenzione di cui trattasi, ferma restando la necessità di acquisire, agli atti dell’Ufficio, prima della stipula, i pareri in merito dei citati Consigli di Facoltà. Lo stesso Ufficio fa presente, altresì, che il Senato Accademico ha nominato il prof. P. Caratù, afferente alla Facoltà di Lettere e Filosofia, quale Responsabile dell’attuazione della convenzione in parola ed in particolare delle attività connesse all’organizzazione e gestione dei corsi di Lingua Italiana di cui all’art. 1. 93 C.A.23.02.2010/p.5d Inoltre, nel caso in cui, per l’attuazione di dette attività fosse richiesto un impegno finanziario i succitati Responsabili dovranno predisporre apposita proposta corredata dall’analitico piano finanziario per la preventiva approvazione da parte dei competenti Organi di Governo.”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, dopo aver riferito che il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, nella riunione del 12.2.2010, ha approvato la proposta in esame, e che, a breve, sarà avviata analoga iniziativa tra questa Università – Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e l’Università degli Studi di Siena, informa che il Senato Accademico, nella riunione del 16.2.2010, ha deliberato di approvare la convenzione in esame, che costituisce l’allegato n. 6 al presente verbale, ed invita i presenti a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTO il testo della convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la Società Dante Alighieri, per la realizzazione di iniziative di collaborazione nell’ambito della “Certificazione di Competenza in Lingua Italiana PLIDA”; VISTO in particolare, il “Regolamento e Istruzioni Certificazione PLIDA”, parte integrante e sostanziale della convenzione in parola; VISTA la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010; VISTI l’art. 39, comma 2, del vigente Statuto e l’art. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dal competente Settore II dell'Area Servizi Innovativi per la Didattica e gli Studenti di questa Università, DELIBERA - di esprimere parere favorevole in ordine alla convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Società Dante Alighieri, per la realizzazione di iniziative di collaborazione nell’ambito della “Certificazione di Competenza in Lingua Italiana PLIDA”; - nel caso in cui, per l’attuazione delle attività oggetto della citata convenzione fosse richiesto un impegno finanziario, il prof. P. Caratù, nominato dal Senato Accademico Responsabile dell’attuazione della medesima, dovrà predisporre 94 C.A.23.02.2010/p.5d apposita proposta corredata dall’analitico piano finanziario da sottoporre alla preventiva approvazione da parte dei competenti Organi di Governo. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 95 C.A.23.02.2010/p.5e III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (II FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA) E LA DIREZIONE MARITTIMA DELLA PUGLIA E DELLA BASILICATA JONICA, PER IL RICONOSCIMENTO DI CFU PER LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE FORMAZIONE DELLO SVOLTE STESSO ENTE PRESSO - (C.D.A. LE SCUOLE DEL DI 24.11.2009): PRECISAZIONI DEL PRESIDE DI FACOLTÀ, PROF. A. URICCHIO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio fa presente che il Senato Accademico, nella seduta del 17.11.2009, ha approvato, per gli aspetti di competenza, la convenzione, che costituisce l’allegato sub a), da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari e la Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, rivolta in prima applicazione alla II Facoltà di Giurisprudenza, per il riconoscimento, in termini di crediti formativi universitari, delle attività formative svolte dagli Ufficiali in servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto, previa eliminazione alla lett. a) dell’art. 2 della seguente dicitura: “senza limitazioni”. Lo stesso Senato ha deliberato, altresì, di approvare la stipula dell’Atto di Indirizzo, che costituisce l’allegato sub b), parte integrante della predetta convenzione, inerente il riconoscimento dei crediti formativi universitari, così come formulati dal Consiglio della II Facoltà di Giurisprudenza nella seduta del 06.07.2009, agli Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di Porto appartenenti al Ruolo Normale a Nomina Diretta e al Ruolo Speciale, per adire all’esame di Laurea in Operatori dei Servizi Giuridici (classe L14). Il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nella seduta del 24.11.2009, ha deliberato di rinviare ogni decisione sulla convenzione in questione, al fine di acquisire dalla II Facoltà di Giurisprudenza le precisazioni richieste in merito: all’eventuale automaticità della tabella per il riconoscimento di CFU di cui all’Atto di Indirizzo riportato nella relazione istruttoria; all’opportunità di armonizzare, ai fini del riconoscimento di CFU, le situazioni di cui alle lettere sub a) e sub b) dell’art. 2 del testo convenzionale in esame; alle modalità con le quali è stato valutato nel citato Atto di indirizzo, ai fini del riconoscimento di CFU, l’esame di Polizia Giudiziaria, considerato con riferimento sia al Diritto Processuale Penale sia al Diritto Penale. Di tanto è stata data comunicazione al prof. Antonio F. Uricchio, Preside della II Facoltà di Giurisprudenza, che ha precisato quanto segue: 96 C.A.23.02.2010/p.5e “In merito alla richiesta di precisazioni formulata dal C.d.A. dell’Università degli Studi di Bari nella seduta del 21 novembre 2009 nei confronti della II Facoltà di Giurisprudenza, giusta comunicazione del 25 gennaio 2010, prot. N. 6224 V/4, si rappresenta quanto segue: - sub a) (in merito all’eventuale automaticità della tabella per il riconoscimento di CFU di cui all’Atto di Indirizzo riportato nella relazione istruttoria): La Convenzione e il relativo Atto di indirizzo si inquadrano nella cornice normativa richiamata in apertura della Convenzione stessa e non possono in alcun modo derogare, in particolare, al Regolamento generale d’Ateneo in materia di riconoscimento di crediti; in tale quadro disciplinare, va assolutamente escluso ogni e qualsiasi automatismo di riconoscimento dei crediti maturati dai soggetti aventi titolo a fruire della Convenzione. Pertanto, le tabelle di riconoscimento dei crediti riportate nell’Atto di Indirizzo: a) hanno carattere meramente orientativo, dovendo poi ogni pratica studenti, in concreto, essere sottoposta al vaglio del Consiglio di Corso di Studi (nel caso di Giurisprudenza II, la struttura didattica competente è il Consiglio unificato di Interclasse) al fine di verificare se effettivamente lo studente richiedente abbia sostenuto l’esame universitario o svolto l’attività didattica interna al proprio corso di formazione militare in conformità ai programmi ed al monte-ore assunti a base delle tabelle di corrispondenza; b) segnano il limite massimo di riconoscibilità di ciascuna delle suddette attività e del complesso delle stesse (limite che, come si evince dalle tabelle dell’Atto di indirizzo, resta in ogni caso ampiamente al di sotto dei 60 CFU, che rappresentano la soglia legale di riconoscibilità). - sub b) (in merito all’opportunità di armonizzare, ai fini del riconoscimento di CFU, le situazioni di cui alle lettere sub a) e sub b) dell’art. 2): Le ipotesi contemplate dalle lett. a) e b) dell’art. 2 della Convenzione si riferiscono a fattispecie radicalmente differenti: nel caso sub a), si fa riferimento a soggetti già in possesso di titolo di laurea, conseguito presso Facoltà universitarie statali, in Corsi di Laurea pienamente riconosciuti dal MIUR, ovvero già iscritti ad altro corso di laurea sostenendo esami universitari veri e propri, cui già sono attribuiti un certo numero di crediti nell’ambito dei rispettivi Corsi di studio. In questo caso, dunque, l’Università – in piena conformità al dettato di legge e regolamentare – non può fare altro che dare pieno riconoscimento al titolo di studio (laurea) ovvero alla pregressa carriera universitaria dello studente e, di conseguenza, far transitare tutti i crediti relativi ad esami universitari già sostenuti, in modo da consentirgli l’iscrizione con abbreviazione ai fini del conseguimento di un secondo titolo di laurea, ovvero il transito da un Corso di Laurea diverso al corso di laurea in Operatore dei servizi giuridici (L-14). In tale ipotesi, pertanto, oggetto della Convenzione è il mero esonero da colloquio integrativo quando la differenza di crediti riconosciuti all’esame universitario nel corso di Laurea relativo al titolo già conseguito (ovvero relativo al corso di studi già frequentato senza conseguire il titolo) rispetto ai crediti contemplati per la stessa disciplina nel piano di studi della laurea in Operatore dei servizi giuridici (L-14) sia minore o uguale a 3; 97 C.A.23.02.2010/p.5e - - nel caso sub b), al contrario, i destinatari della Convenzione sono soggetti che non hanno frequentato corsi universitari, ma hanno avuto accesso a contenuti didattici nell’ambito della loro formazione militare, e rientrano pertanto a pieno titolo nella previsione di cui all’art. 22 della Legge del 28 dicembre 2001, n. 448, come modificato dal comma 147, della Legge 24 novembre 2006, n. 286 “conversione, con modificazioni, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria", a mente del quale: “Al personale delle amministrazioni pubbliche che abbia superato il previsto ciclo di studi presso le rispettive scuole di formazioni, ivi compresi gli istituti di formazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile e delle Forze armate, Istituto di perfezionamento della Polizia di Stato, della Scuola di polizia tributaria della Guardia di Finanza e la Scuola superiore dell’economia e delle finanze, può essere riconosciuto un credito formativo per il conseguimento dei titoli di studio di cui all’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, 509. Le università disciplinano nel proprio regolamento didattico le conoscenze e le abilità professionali, certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario da riconoscere quali crediti formativi. In ogni caso, il numero di tali crediti non può essere superiore a sessanta”. Tale profonda diversità di fattispecie di riferimento ha indotto la competente struttura di Facoltà a predisporre una disciplina diversa; si ribadisce, pertanto, la convinzione di una illegittimità di trattamento conforme, stante l’assenza di eadem ratio e si sottolinea la piena conformità alla normativa in materia del riconoscimento di crediti previsto. Sub c) (in merito alle modalità con le quali è stato valutato nel citato Atto di indirizzo, ai fini del riconoscimento di CFU, l’esame di Polizia Giudiziaria, considerato con riferimento sia al Diritto Processuale Penale sia al Diritto Penale): La procedura seguita per valutare la riconoscibilità dei crediti è stata la seguente: a) acquisizione dalla Amministrazione proponente dei programmi di esame relativi alle attività formative effettivamente previste dal Piano di Studi dell’Accademia militare frequentata dagli Ufficiali destinatari della Convenzione (detti programmi possono essere, a richiesta, messi a disposizione degli Organi di Governo); b) esame comparativo (dei contenuti didattici, del monte ore, delle modalità di erogazione della didattica, delle modalità di accertamento della preparazione) condotta tra le singole discipline oggetto di insegnamento in Accademia e gli esami previsti dal Piano di Studi del Corso di Laurea “Operatore dei servizi giuridici – L/14” istituito presso la II Facoltà di Giurisprudenza di Bari/Taranto; si precisa, in proposito, che la valutazione del numero di crediti riconoscibili sulla base delle risultanze di tale esame comparativo è stata condotta in una prima fase (a carattere meramente istruttorio) dalla Commissione Convenzioni istituita presso la II Facoltà di Giurisprudenza di Bari, acquisendo il parere dei docenti titolari degli insegnamenti interessati, per essere successivamente sottoposta al vaglio delle competenti strutture didattiche di Classe (Consiglio di Interclasse) e di 98 C.A.23.02.2010/p.5e Facoltà (Consiglio di Facoltà); di tutto ciò è traccia nei verbali dei relativi Organi. Va altresì precisato che la valutazione suddetta è stata compiuta assumendo la sostanziale irrilevanza del profilo nominalistico connesso alla denominazione dell’insegnamento, per riservare attenzione esclusiva alla corrispondenza dei contenuti impartiti. Ora, con riferimento specifico alla disciplina di “Polizia Giudiziaria”, dall’esame del programma impartito presso l’Accademia Militare si è evinto quanto segue: a) i contenuti corrispondono in parte all’esame di Diritto Penale ed in parte all’esame di Diritto Processuale Penale; b) considerata la corrispondenza parziale, il numero di ore di didattica frontale, il carattere di esame orale della prova finale richiesta per il completamento dell’attività in questione in Accademia, si è ritenuto (sulla base del conforme parere dei docenti titolari dei relativi insegnamenti) di riconoscere 3 c.f.u. per Diritto Processuale Penale e 3 c.f.u. per Diritto Penale. Si precisa infine che gli Ufficiali dovranno in ogni caso conseguire una idoneità mediante colloquio sulla restante parte del programma d’esame. Nell’auspicio che i chiarimenti qui resi consentano l’apprezzamento positivo del testo della Convenzione e del relativo Atto di Indirizzo da parte dei competenti Organi di Governo dell’Ateneo di Bari, si ribadisce la piena disponibilità dello scrivente, nonché del delegato del sottoscritto per la elaborazione della Convenzione in oggetto, prof. Daniela Caterino, a rendere ogni ulteriore delucidazione dovesse rendersi necessaria”.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la Legge 24 novembre 2006, n. 286; VISTE le deliberazioni adottate dal Consiglio della II Facoltà di Giurisprudenza in data 20.04.2009 e 06.07.2009; VISTI il testo convenzionale tra l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e la Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica ed il relativo Atto di Indirizzo; VISTE le deliberazioni adottate dal Senato Accademico e da questo Consesso, rispettivamente in data 17.11.2009 e 24.11.2009; TENUTO CONTO delle precisazioni in merito alla stipulando convenzione del prof. Antonio F. Uricchio, Preside della II Facoltà di Giurisprudenza; CONSIDERATO quanto fatto presente dal competente Settore dell’Area Servizi Innovativi per la Didattica e gli Studenti, DELIBERA 99 C.A.23.02.2010/p.5e di esprimere, per quanto di propria competenza, parere favorevole in ordine alla convenzione ed al relativo Atto di Indirizzo, che costituiscono gli allegati n. 7a e n. 7b, tra l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e la Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, rivolta in prima applicazione alla II Facoltà di Giurisprudenza, per il riconoscimento, in termini di crediti formativi universitari, delle attività formative svolte dagli Ufficiali in servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto, previa eliminazione alla lett. a) dell’art. 2 della seguente dicitura: “senza limitazioni”. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 100 C.A.23.02.2010/p.5f III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ED IL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI BARI IN TEMA DI TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI Il Rettore ricorda che, così come già comunicato a questo Consesso nella riunione del 30.09.2009, sono da tempo in corso contatti con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari per la definizione di una Convenzione da stipularsi tra i due Enti in materia di tasse e contributi universitari. Egli, nel riferire a tal proposito che sono in via di definizione alcuni aspetti fondamentali quali gli oneri a carico di questa Amministrazione derivanti dalla collaborazione in questione nonché la “cabina di regia”, cui affidare il costante monitoraggio delle attività programmate dai due Enti, ritira l’argomento in oggetto dall’ordine del giorno, in attesa che vengano precisati gli aspetti testè illustrati. Il Consiglio prende nota. 101 C.A.23.02.2010/p.5g III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (FACOLTÀ DI AGRARIA) E LA BORSA IMMOBILIARE DELLA CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI BARI – AICAI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che la Facoltà di Agraria, con nota datata 4.2.2010, ha trasmesso la documentazione relativa alla Convenzione da stipularsi tra questa Università e la Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari - AICAI, al fine di ottenerne l’approvazione dello schema nonché della stipula. L’Ufficio passa quindi ad illustrare l’atto in questione nelle cui premesse è evidenziato che: - La Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari è stata istituita con deliberazione della Giunta Camerale n. 697 del 25.11.1991 ed approvata dal Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato con nota prot. n. 295358 del 10.3.1992. - attualmente è amministrata dall’A.I.C.A.I. (Assistenza Imprese Commerciali Artigiani ed Industriali) - Azienda Speciale della Camera di Commercio I.A.A. di Bari - ed offre risposte reali in materia immobiliare, alle imprese, ai cittadini ed agli Enti presenti sul territorio di competenza. - E’ fonte autorevole di informazione riguardo ai valori immobiliari (sia attuali che pregressi) di Bari e Provincia periodicamente pubblicati sul Listino Ufficiale dell’Ente. - Offre al cittadino la possibilità di richiedere Perizie estimative con valore Istituzionale, redatte dal Pool di Periti ed Esperti iscritti al Ruolo della Camera di Commercio I.A.A. di Bari. - Mette a disposizione dell’utenza ulteriori servizi quali: certificazioni; incarichi di vendita; incarichi di locazione; richieste di acquisto e/o locazione; consulenza immobiliare. - L’Università degli Studi di Bari – Facoltà di Agraria ha il compito di promuovere lo sviluppo dell’istruzione superiore, nonché la ricerca scientifica e tecnologica nel settore dell’agricoltura, e nello specifico delle discipline estimative. - In seguito agli incontri intercorsi tra i responsabili istituzionali della Borsa Immobiliare e il Dr. Vincenzo Fucilli ed il Dr. Claudio Acciani (docenti dei corsi di Estimo della Facoltà e ricercatori per il settore AGR/01, che si occupano nello specifico di procedure di stima e perizie immobiliare) è stata considerata la possibilità di attivare una collaborazione tra la Facoltà di Agraria e la Borsa Immobiliare di Bari. Tanto premesso, l’Ufficio passa ad illustrare l’articolato della convenzione in questione. 102 C.A.23.02.2010/p.5g Ai sensi dell’Art. 2 (Oggetto della Convenzione), oggetto della convenzione è la collaborazione in attività di formazione, di studio e ricerca, di divulgazione scientifica e di consulenza tecnico scientifica nei settori delle stime e perizie, del mercato immobiliare rurale e urbano. Le singole iniziative che saranno programmate nell’ambito della presente convenzione quadro, saranno regolate da specifici accordi. Ai sensi dell’art. 3 (Impegni), le parti si impegnano a promuovere, al fine di intensificare la suddetta collaborazione, iniziative per l’attivazione e l’attuazione di attività formative, nonché per l’organizzazione di seminari, convegni, incontri divulgativi e tirocini teorico-applicativi. Le parti, nel rispetto delle proprie regolamentazioni di accesso e di utilizzo, metteranno a disposizione le strutture (laboratori, aule, supporti informatici hardware e software, banche dati) necessarie allo svolgimento delle predette attività oggetto della Convenzione. All’Art. 4 (Attuazione) è evidenziato che l’attuazione della convenzione sarà curata da un Comitato di Coordinamento costituito da: - due rappresentanti della Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari, designati dal Direttore della predetta Borsa Immobiliare entro un mese dalla data di formalizzazione della convenzione; - due rappresentanti dell’Università degli Studi di Bari – Facoltà di Agraria, designati dal Magnifico Rettore entro un mese dalla data di formalizzazione della convenzione; - In particolare, il Comitato ha il compito di promuovere ed attuare iniziative per: - rilevare i fabbisogni formativi e le esigenze di innovazioni scientifiche; - la formazione e l’aggiornamento degli operatori; - stimolare l’ampliamento del partenariato coinvolto nelle attività della convenzione. All’Art. 5 (Durata della Convenzione) viene evidenziato che la convenzione avrà efficacia per le parti dal momento della stipula ed avrà la durata di 3 anni. Si ritiene tacitamente rinnovata salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi alla controparte entro 3 (tre) mesi dalla data di scadenza; inoltre, potrà essere risolta anticipatamente previo preavviso di sei mesi di una delle due parti. Sono ammesse variazioni dei contenuti dell’Atto prima della naturale scadenza, tramite specifici accordi tra le parti da formalizzarsi in atti aggiuntivi alla presente Convenzione. Terminata l’illustrazione dell’articolato della Convenzione, l’Ufficio fa presente che lo stesso è stato approvato dal Consiglio della Facoltà di Agraria nella seduta del 12.10.2010. L’Ufficio fa presente inoltre che l’atto in questione è inquadrabile nella disciplina di cui all’art. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità ai sensi del quale i rapporti di collaborazione di ricerca e formazione tra l’Università e i Soggetti Pubblici o Privati sono regolati da accordi che definiscono aree progettuali, modalità di collaborazione e costituiscono la base per la successiva stipula di Convenzioni operative.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota datata 04.02.2010, inviata dalla Facoltà di Agraria ed assunta al prot. generale n. 10526 dell’8.02.2010; 103 C.A.23.02.2010/p.5g VISTO lo schema di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Facoltà di Agraria) e la Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari – AICAI; VISTA la deliberazione adottata dal Consiglio della Facoltà di Agraria, resa nella seduta del 12.10.2009; CONSIDERATO quanto evidenziato dall’Ufficio competente; VISTO l’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine alla convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Facoltà di Agraria) e la Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari – AICAI, che costituisce l’allegato n. 8 al presente verbale, per la collaborazione in attività di formazione, di studio e ricerca, di divulgazione scientifica e di consulenza tecnico-scientifica nei settori delle stime e perizie, del mercato immobiliare rurale ed urbano. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 104 C.A.23.02.2010/p.5h III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (DIPARTIMENTO DI STUDI CLASSICI E CRISTIANI) E L’UNIVERSITÈ DE PARIS OUEST – NANTERRE LA DEFENSE (FRANCIA) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”““L’Ufficio riferisce che i Proff. Giorgio Otranto e Aldo Luisi del Dipartimento di Studi Classici e Cristiani, con nota in data 19.01.2010, chiedono “di formalizzare a livello istituzionale, mediante l’approvazione da parte degli Organi di Governo e la sottoscrizione da parte del Magnifico Rettore, la Collaborazione scientifica già avviata da diversi anni tra il Dipartimento di Studi classici e cristiani e l’Université de Paris Ouest – Nanterre La Defense, (France).” L’Ufficio prosegue evidenziando che alla suddetta nota è allegata la convenzione in lingua francese, della durata di tre anni, sottoscritta in data 09.05.2005 dal Prof. G. Otranto e dal Rettore dell’Université de Paris Ouest – Nanterre, che viene qui di seguito riportata, tradotta in lingua italiana: ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra L’UNIVERSITE DE PARIS OUEST - NANTERRE LA DEFENSE (FRANCE) e L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI (ITALIA) – DIPARTIMENTO DI STUDI CLASSICI E CRISTIANI L’Università degli Studi di Bari - Dipartimento di Studi classici e cristiani Strada Torretta (Borgo Antico) - 70122 Bari (Italia) rappresentata dal Rettore, prof. Corrado Petrocelli e l’Université de Paris Ouest - Nanterre La Défense, 200 Avenue de la République, 92001 Nanterre cédex, France rappresentata dalla sua Presidente, prof. Bernadette MADEUF, convengono di sviluppare forme di collaborazione tra le due Istituzioni scientifiche e culturali europee che operano in settori scientifici affini, IN CONSEGUENZA DI CIO’, SI CONVIENE QUANTO SEGUE Articolo 1 L’Università degli Studi di Bari - Dipartimento di Studi classici e cristiani e l’Université de Paris X - Nanterre (Francia) constatano l’utilità di una collaborazione più stretta per la realizzazione delle loro rispettive finalità istituzionali e definiscono la loro collaborazione nei termini seguenti: 105 C.A.23.02.2010/p.5h - incoraggiare l’attività di ricerca degli studiosi, dei professori e dei giovani ricercatori e dottori in Scienze dell’Antichità e del Medioevo della Francia e dell’Italia, tramite l’elaborazione di progetti comuni; - favorire, con iniziative appropriate, la dimensione internazionale della ricerca e della didattica nei settori dell’Antichità e del Medioevo in Italia meridionale e in Francia; - moltiplicare le possibilità di collaborazione e di scambio di servizi, coordinando all’occorrenza gli insegnamenti utili alla valorizzazione delle risorse esistenti, tanto in Italia quanto in Francia, allo scopo di promuovere nei due Paesi le finalità scientifiche qui di seguito indicate; - sviluppare forme di coordinamento e di collaborazione per la realizzazione di progetti editoriali comuni; - promuovere programmi di studio e/o dottorati di ricerca nei settori di interesse comune e in collaborazione con altre università italiane e di altri Paesi; - coordinare con iniziative appropriate la dimensione internazionale della ricerca e dell’insegnamento. Articolo 2 Le due Istituzioni decidono di prevedere riunioni periodiche per esaminare i diversi aspetti della loro collaborazione: scambio di informazioni scientifiche e di riferimenti bibliografici, organizzazione di conferenze, seminari, colloqui, tavole rotonde. Articolo 3 Per l’applicazione di questo accordo quadro, le due Istituzioni saranno rappresentate dai loro rispettivi rappresentanti legali o loro delegati. Articolo 4 Il presente accordo avrà una durata di tre anni e potrà essere rinnovato per la medesima durata per tacito rinnovo, in mancanza di disdetta da una delle parti, tre mesi prima della data di scadenza. L’accordo sarà valido dopo l’approvazione da parte dei rispettivi organi amministrativi competenti. Articolo 5 A questo accordo potranno aderire altri Dipartimenti dell’Università di Bari. Una clausola addizionale ne fisserà le modalità. Articolo 6 Le eventuali spese derivanti dall’applicazione del presente accordo quadro restano a carico dei contraenti per la propria parte. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI prof. Corrado Petrocelli UNIVERSITE DE PARIS OUEST prof. Bernadette MADEUF L’Ufficio, in merito alla suddetta Convenzione evidenzia che il Consiglio di Dipartimento nella seduta del 18.12.2009, ha espresso parere favore alla prosecuzione della collaborazione con la suddetta Università francese. L’Ufficio rappresenta, inoltre, che la convenzione proposta, pur essendo difforme dallo schema tipo in uso presso questa Università, non presenta diversità sostanziali e che eventuali Protocolli esecutivi dell’Accordo quadro dovranno essere sottoposti all’approvazione da parte degli organi di Governo. Occorrerà, inoltre, come previsto dall’art. 3, procedere alla designazione di un Comitato Tecnico Scientifico. 106 C.A.23.02.2010/p.5h L’Ufficio, evidenzia, infine, che i suddetti protocolli esecutivi dovranno prevedere anche il regime dalla “Proprietà Intellettuale” dei risultati degli studi e ricerche condotti congiuntamente.”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria competenza, quanto di seguito riportato: − “”di approvare, per gli aspetti di competenza, la Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari e l’Université de Paris Ouest – Nanterre La Defense (FRANCIA), previa riformulazione dell’art. 6 nel senso che per l’Università di Bari le spese derivanti dall’applicazione dell’accordo quadro restano a carico delle strutture dipartimentali interessate; − di designare quale referente e coordinatore delle attività connesse alla predetta Convenzione il Prof. Giorgio Otranto; − di autorizzare il Rettore a nominare i componenti del comitato Tecnico Scientifico, su designazione del Dipartimento di Studi Classici e Cristiani; − di riservarsi l’approvazione dei Protocolli esecutivi, volti a disciplinare le modalità del progetto di ricerca, previa approvazione del suddetto Dipartimento; − di ritenere opportuno che i Direttori di Dipartimento comunichino agli Uffici competenti dell’Amministrazione tutte le Convenzioni eventualmente stipulate.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota in data 19.01.2009, a firma congiunta dei Proff. Giorgio Otranto e Aldo Luisi - Dipartimento di Studi Classici e Cristiani; VISTA la Convenzione in lingua francese, della durata di tre anni, sottoscritta, il 09.05.2005 dal Direttore del suddetto Dipartimento, Prof. G. Otranto, e dal Rettore dell’Université de Paris Ouest – Nanterre; VISTA la delibera del Consiglio di Dipartimento di Studi Classici e Cristiani, assunta nella seduta del 18.12.2009; VISTA la delibera assunta dal Senato Accademico nella seduta del 16.02.2010, 107 C.A.23.02.2010/p.5h DELIBERA - di approvare, per gli aspetti di competenza, la Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Université de Paris Ouest – Nanterre La Defense (FRANCIA), previa riformulazione dell’art. 6 nel senso che per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro le spese derivanti dall’applicazione dell’accordo quadro restano a carico delle strutture dipartimentali interessate; - di riservarsi l’approvazione dei Protocolli esecutivi dell’Accordo in questione previa approvazione del suddetto Dipartimento. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 108 C.A.23.02.2010/p.5i III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA COMUNITÀ DELLE UNIVERSITÀ MEDITERRANEE (CUM) PER IL MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN “EUROMEDITERRANEAN MASTER IN CULTURE AND TOURISM – EMCT” – A.A. 2009/2010 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio riferisce che, in data 14.11.2009 è stata sottoscritta la Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM), (All. A), con scadenza 31.12.2009 al fine dell’attivazione del Master universitario di primo livello, per l’a.a. 2009/2010, “Euromediterranean Master in Culture and Tourism” EMCT, promosso approvato e finanziato a seguito di un accordo sottoscritto tra l’Euromediterraneam University - EMUNI e la Comunità delle Università Mediterranee CUM. L’Ufficio, ricorda che il Senato Accademico, nella seduta del 17.11.2009 ha approvato, su proposta della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, l’istituzione ed attivazione, per l’anno a.a. 2009/2010 del Master Universitario di I livello in: EMCT (EuroMediterranean Master in Culture and Tourism), CUM/EMUNI/CIRCEOS. L’Ufficio riferisce, altresì, che questo Consesso nella seduta del 24.11.2009, ha approvato l’istituzione e l’approvazione del suddetto Master, per l’a.a. 2009/2010, con la ripartizione della quota di iscrizione tra l’Università di Bari la CUM. L’Ufficio, in merito alla istituzione della seconda edizione del Master di cui trattasi, rappresenta che il Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Prof. Pasquale Guaragnella, con nota in data 2.2.2009, ha inviato, al fine del rinnovo, la bozza di Convenzione tra l’Università di Bari e la CUM, con alcune integrazioni che vengono di seguito riportate in neretto: “CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA COMUNITÀ DELLE UNIVERSITÀ MEDITERRANEE PREMESSO - che la Comunità delle Università Mediterranee, in qualità di rete universitaria mediterranea (ONG consultativo permanente dell’UNESCO), il 20 maggio 2008 sottoscriveva la Charter Foundation dell’EM.UNI. (EuroMediterranean UNIversity) sito in Slovenia al fine di sviluppare attività di alta formazione e ricerca (Summer School, Master, Dottorati); - che successivamente è stato sottoscritto un accordo bilaterale tra la CUM e l’EMUNI per svolgere con il label EMUNI/CUM iniziative comuni; 109 C.A.23.02.2010/p.5i - che la prima concreta manifestazione del partenariato avvalorato dall’Unione per il Mediterraneo si evidenzia nell’Euromediterranean Master in Culture and Tourism, finanziato dalla Fondazione EMUNI e di cui la CUM risulta titolare del Coordinamento scientifico internazionale e della correlata promozione istituzionale; - che il vertice europeo, tenutosi a Parigi il 13 luglio 2008 alla presenza di capi di Stato e di governo dell’Unione per il Mediterraneo, inseriva tra le priorità politiche dei 43 paesi euromediterranei le iniziative di partenariato intraprese dal Centro EMUNI; - che l'Academic Board CenterEMUNI, in data 25 luglio 2008, decretava l’approvazione del Master EMCT comunicando alla CUM, di provvedere con urgenza alle procedure di adesione da parte degli organi accademici dei vari atenei coinvolti; - che la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere aderiva, in data 11 settembre 2008, alla proposta avanzata dalla CUM di assumere la leadership accademica del master succitato alla cui realizzazione aderiranno docenti degli atenei di Bergamo, del Salento, di Slovenia (Maribor), Spagna (URV di Tarragona), Albania (Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana), Egitto (Helwan University del Cairo University of Tanta), secondo modalità da concordarsi per il tramite della CUM; - che il regolamento Master prevede: quale numero massimo di studenti ammissibili al corso 25 e minimo 15, nonché quale numero massimo di iscrivibili a singoli moduli didattici del Corso 10; l’attribuzione di almeno 5 grants (esenzione delle tasse di iscrizione, spese di vitto e alloggio nel periodo di frequenza dei corsi a Bari e in Slovenia) a studenti originari dei Paesi Terzi Mediterranei; spese di viaggio e soggiorno per il periodo di formazione in Slovenia per gli altri iscritti e regolarmente frequentanti il corso di nazionalità comunitaria; quali sedi del corso l’aula/laboratorio presso Villa La Rocca, sita in via Celso Ulpiani 27 e ed il Centro EMUNI in Slovenia (Portorose); la CUM quale struttura cui è affidata la gestione amministrativa e finanziaria del Master e titolare del coordinamento scientifico internazionale e della correlata promozione istituzionale; - che il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Bari approvava, in data 17 novembre 2009, lo schema complessivo della Seconda edizione del Master EMCT 2009-2010 su proposta della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere in versione bilingue inglese-francese in collaborazione CUM/EMUNI/CIRCEOS; - che il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Bari, in data 24 novembre 2009, deliberava l’istituzione della Seconda edizione del Master EMCT 2009-2010 con la ripartizione della quota di iscrizione del suddetto Master tra l’Università degli Studi di Bari (Amministrazione universitaria e Centro di Spesa preposto alla gestione amministrativa) e la CUM (cui afferisce il Master per le spese di funzionamento e di organizzazione) TANTO PREMESSO l’Università degli Studi di Bari, rappresentata dal Rettore in carica Prof. Corrado Petrocelli, e la Comunità delle Università Mediterranee, rappresentata dal Presidente Prof. Luigi Ambrosi nell’esercizio delle rispettive competenze, stipulano e convengono quanto segue, al fine di dare piena attuazione, nell’a.a. 2009/2010, al Master EMCT “Euromediterranean Master in Culture and Tourism”, promosso, approvato e cofinanziato 110 C.A.23.02.2010/p.5i a seguito di accordo sottoscritto tra l’EMUNI (EuroMediterranean UNIversity) e la Comunità delle Università Mediterranee. Art. 1 Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente convenzione. Art. 2 Con la presente Convenzione l’Università degli Studi di Bari e la Comunità delle Università Mediterranee si impegnano a realizzare il Master EMCT (Euromediterranean Master in Culture and Tourism) e, nello specifico a garantire: l’Università degli Studi di Bari 1) il rilascio del titolo di Master di I livello per il corso Euromediterranean Master in Culture and Tourism, ferma restando la facoltà di riconoscimento del medesimo titolo da parte delle altre Università aderenti alla realizzazione del progetto all’uopo coinvolte per il tramite della CUM; 2) la gestione delle carriere degli studenti partecipanti al Master; 3) la copertura assicurativa dei corsisti anche con riferimento al periodo da svolgersi in Slovenia e di stage e tirocinio fuori sede; la Comunità delle Università Mediterranee 1) il coordinamento scientifico internazionale (d’intesa con l’EMUNI) delle realtà accademiche partecipanti ai fini dell’erogazione dei contenuti, dell’articolazione didattica nelle diverse sedi e dell’eventuale rilascio del titolo di Master; 2) all’erogazione dei contenuti scientifici e didattici e scientifici in lingua inglese (prioritaria) francese e italiano in modalità di e-learning, con l’uso di apposita piattaforma e il diretto coinvolgimento del Centro Linguistico della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere sia nella fase didattica che in quella successiva degli stages, 3) la gestione amministrativa e finanziaria dei fondi stanziati per l’attivazione e realizzazione del Master, compresa la fase di rendicontazione all’Ente finanziatore, fermo restando che le somme versate dagli studenti all’Università di Bari per la partecipazione al Master verranno dalla stessa Università incamerate a copertura delle spese connesse alla gestione della carriera degli stessi con le modalità previste nella delibera del CdA del 24 novembre; Le parti concordano che in ogni caso alcun onere di natura finanziaria graverà sul bilancio dell’Università di Bari e delle strutture didattiche e di ricerca della stessa Università coinvolte. Sia l’Università di Studi di Bari che la Comunità delle Università mediterranee si impegnano a dare piena informazione del contenuto del presente accordo sia all’EMUNI che alle altre realtà accademiche coinvolte oltre a prevedere azioni di divulgazione istituzionali promosse dai Delegati del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari. Art. 3 La programmazione didattica e la gestione del Master EMCT saranno attuate tramite il Consiglio del Corso di Master così composto: - Presidente Prof. Pasquale Guaragnella - Preside Facoltà Lingue e Letterature Straniere 111 C.A.23.02.2010/p.5i - Componenti: Proff. Luigi Ambrosi (Presidente C.U.M), Giovanni Dotoli e Vito Cavone (Facoltà di Lingue e Letterature Straniere), Gaetano Dammacco (II Facoltà di Giurisprudenza di Taranto, Cosimo Notarstefano (Jean Monnet Professor Project Manager/Manager didattico EMCT). Art. 4 La presente Convenzione decorre dal 1/01/2010 per la durata di 1 anno, sino al 31/12/2010 e potrà essere rinnovata con consenso espresso delle Parti. Entrambe le parti convengono di portare a termine gli impegni che non sono stati eseguiti al momento in cui spira la validità della presente convenzione. Art. 5 La presente Convenzione potrà essere in qualunque momento modificata di comune accordo da entrambe le parti nell’esercizio della proprie competenze. Art. 6 La presente Convenzione viene formalmente redatta in lingua italiana. BARI,………… IL RETTORE dell’Università degli Studi di Bari Prof. Corrado PETROCELLI IL PRESIDENTE della Comunità Università Mediterranee Prof. Luigi AMBROSI”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria competenza, la convenzione in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM), per l’attivazione e la gestione del Master Universitario EMCT, sottoscritta in data 14.11.2009 con scadenza 31.12.2009; VISTA la delibera del Consiglio di Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, adottata nella seduta del 09.11.2009; VISTA la delibera adottata dal Senato Accademico in data 17.11.2009, relativa all’approvazione, per l’a.a. 2009/2010, del Master Universitario di I livello – EMCT; VISTA la propria delibera assunta nella seduta del 24.11.2009; VISTA la bozza di Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM), con 112 C.A.23.02.2010/p.5i integrazioni, da rinnovarsi per la durata di un anno, dal 01.01.2010 al 31.12.2010; VISTA la delibera assunta dal Senato Accademico nella seduta del 16.02.2010; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio, DELIBERA di esprimere parere favorevole, per gli aspetti di competenza, allo schema e alla stipula della Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM), per l’attivazione e la gestione del Master Universitario di I livello – EMCT (EuroMediterranean Master in Culture and Tourism – EMCT), per l’a.a. 2009/2010. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 113 C.A.23.02.2010/p.5j III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (MUSEO ORTOBOTANICO) E IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO PER IL PROGETTO “VIVAI DELLA BIODIVERSITÀ GARGANICA”, AZIONE: CONSERVAZIONE EX SITU IN BANCA DEL GERMOPLASMA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che la prof.ssa Viviana CAVALLARO, Direttore del Museo Orto Botanico di questa Università, ha trasmesso la documentazione relativa alla convenzione tra questa Università ed il Parco Nazionale del Gargano per la realizzazione del progetto “VIVAIO DELLA BIODIVERSITA GARGANICA”, al fine di ottenerne l’approvazione dello schema nonché della stipula. L’Ufficio passa quindi ad illustrare l’atto in questione nei suoi contenuti essenziali. Nelle premesse è evidenziato che: Il territorio del Gargano, per le sue peculiarità vegetazionali, faunistiche, paesaggistiche, ambientali, geo-morfologiche e idrauliche rappresenta un “unicum” a livello nazionale e internazionale, con la conseguente necessità di una gestione mirata che deve trarre origine da una perfetta conoscenza delle richiamate peculiarità; Il territorio del Parco comprende quasi tutto il territorio del Gargano, oltre a comprendere anche numerose aree di importanza comunitaria quali SIC (Siti di importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale); l’Ente Parco persegue, tra le sue finalità, la conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici ed idrogeologici, di equilibri ecologici; Con Delibera CIPE n. 20 del 29.09.2004 al punto 1.1 lett. B) è stata istituita una riserva premiale da attribuire alle Regioni “Premialità Regionale”, a valere sulle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) per il periodo 2004/2007 con una previsione di risorse da assegnare alla Regione Puglia di € 12.546.000,00; Con Delibera di Giunta Regionale n. 2048 del 29.12.2004, per l’ambito “Attuazione della Rete Ecologica Regionale Parchi Regionali”, sono state previste risorse finanziarie pari a tre milioni di euro ed ha approvato il documento riportante i criteri di selezione dei progetti per l’attribuzione della premialità regionale, di cui alla Delibera CIPE n. 20 del 29.09.2004, 114 C.A.23.02.2010/p.5j individuando quattro ambiti di intervento, tra i quali ripartire le risorse assegnate; La Regione Puglia, in esecuzione alla Delibera CIPE n. 20 del 29 Settembre 2004, con Delibera di G.R. n. 2048 del 29.12.204, ha emanato un avviso pubblico per l’attribuzione della premialità regionale di cui ai fondi FAS per attivare iniziative e progetti riguardanti il potenziamento del sistema di gestione e la realizzazione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio oltre che la valorizzazione delle aree ricomprese nella Rete Ecologica Regionale; e precisamente: a) Potenziamento del Sistema di Gestione; b) Interventi di protezione del patrimonio ambientale; c) Attrezzature per la valorizzazione del patrimonio e fruizione delle aree e la promozione delle stesse; L’Ente Parco Nazionale del Gargano ha trasmesso alla Regione Puglia ns prot n. 4824 il 30 giugno 2005 la richiesta di essere ammesso alla selezione per l’attribuzione delle premialità regionali nell’ambito della ripartizione delle risorse per le aree sottoutilizzate nel periodo 2004/2007; La Giunta Regionale con Deliberazione n. 2018 del 30.12.05 ha approvato la graduatoria nell’ordine come di seguito riportato quale risultanze dell’istruttoria espletata dall’assessorato al Bilancio e Programmazione della Regione Puglia e confermata dal dirigente del Settore Programmazione e Politiche Comunitarie: - Comune di Brindisi 289.214,39 Euro; - Parco Nazionale del Gargano 1.819.487,44 Euro; - Comune di Lesina 347.979,39 Euro; - Comune di Trinitapoli 289.846,10 Euro; - Riserve naturali Regionali Orientate del Litorale e Tarantino Orientale 253.472,68 Euro; - con la Deliberazione sopra citata la Regione Puglia ha disposto di ripartire l’importo complessivo di euro 3.000.000,00 (risorse finanziare previste per l’ambito “Attuazione della Rete Ecologica Regionale”) come segue: una quota pari del 40% dell’importo complessivo dividendola in parti uguali tra tutti e cinque i concorrenti selezionati; la rimanente quota del 60% sulla base del punteggio conseguito assegnato in funzione delle dimensioni delle superfici totali protette (ZPS, SIC e aree protette), conseguendo in tal modo l’Ente Parco Nazionale del Gargano una premialità aggiuntiva di gran lunga maggiorata rispetto all’importo richiesto con la proposta progettuale presentata; pertanto a seguito del riparto di cui sopra la Regione Puglia ha riconosciuto all’Ente Parco Nazionale del Gargano complessivamente un finanziamento pari ad euro 1.819.487,44; La Regione Puglia Assessorato all’Ecologia Settore Ecologia con Determinazione Dirigenziale n. 428 del 02.07.08 ha impegnato l’importo di Euro 3.000.000,00, per l’ambito di intervento “Attuazione della rete ecologica regionale” così come approvato nella Delibera di Giunta Regionale n. n. 2018 del 30.12.05 in favore dei seguenti soggetti beneficiari: Comune di Brindisi, 115 C.A.23.02.2010/p.5j - - - Parco Nazionale del Gargano, Comune di Lesina, Comune di Trinitapoli, Riserve naturali Regionali Orientate del Litorale e Tarantino Orientale; La suddetta determinazione è stata notificata a questo Ente con prot. N. 12399 del 09.09.08 ed acquisita al ns protocollo il 15.09.08 al n. 7572; L’importo riconosciuto dalla Regione Puglia in favore dell’Ente Parco è di gran lunga superiore a quello previsto dal Progetto “Azioni di implementazioni della Rete Natura 2000 nel Parco Nazionale del Gargano” presentato per l’attribuzione della premialità regionale, per cui la struttura tecnica di questo Ente Parco ha elaborato delle nuove schede progettuali (riproponendo anche i vecchi progetti del 2005) in cui sono descritti gli interventi secondo le indicazioni della Delibera CIPE ed i relativi importi per un totale di euro 1.819.487,44, Gli interventi ammissibili con l’attribuzione della premialità regionale di cui ai fondi FAS sono: - Potenziamento del Sistema di Gestione; - Interventi di protezione del patrimonio ambientale; - Attrezzature per la valorizzazione del patrimonio e fruizione delle aree e la promozione delle stesse; Con Deliberazione Presidenziale n. 30 del 25/05/2009 si disponeva di approvare le schede tecniche nelle quali sono descritti gli interventi secondo le indicazioni della Delibera CIPE ed i relativi importi per un totale di euro 1.819.487,44, che prevedono: a) Potenziamento del Sistema di Gestione; 1) Servizio di volontariato Antincendio Boschivo Euro 100.000,00 2) Piano di comunicazione divulgativo scientifico per una gestione sostenibile Euro 115.000,00 3) Osservatorio naturalistico del Parco nazionale del Gargano Euro 438.000,00 4) Interventi Oasi lago Salso Euro 183.405,25 b) Interventi di protezione del patrimonio ambientale 1) Reintroduzione del Gobbo rugginoso nelle zone Umide del Parco Nazionale del Gargano Euro 177.200,00; 2) Applicazione del Piano di Azione del Lanario nel Parco Nazionale del gargano Euro 50.000,00 3) Acquisizione cava Santa Lucia Euro 70.000,00; 4) Assegnazione incentivi economici finalizzati alla coltivazione di colture a perdere in terreni seminativi ricadenti nell’area di diffusione del Capriolo italico del Gargano Euro 50.000,00; 5) Realizzazione vivaio della biodiversità garganica Euro 325.595,00 c) Attrezzature per la valorizzazione del patrimonio e fruizione delle aree e la promozione delle stesse: 1) Completamento sentieristica Isole Tremiti Euro 80.000,00; 2) Completamento ed adeguamento del sentiero dei Disabili Bosco Quarto Comune di Monte Sant’Angelo Euro 40.000,00; 3) Adeguamento sentiero per disabili Valle del Tesoro-Caritate Comune di Vieste Euro 75.000,00; 4) Spese generali ed imprevisti Euro 45.487,19; 116 C.A.23.02.2010/p.5j - - - - - La Regione Puglia – Settore Ecologia – Ufficio Parchi con nota A00089/8243 del 07.07.09, assunta al protocollo generale dell’Ente il 07/07/2009 con il 5013, approvava la suddetta Deliberazione Presidenziale corredata dalle schede tecniche descritte degli interventi e delle tipologie di spesa e richiamava la necessità che gli impegni di spesa dovessero essere effettuati entro e non oltre il 31.12.2009; Con Determinazione Dirigenziale n. 573 del 21.10.2009 si è provveduto ad approvare la bozza di disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia e questo Ente, in qualità di soggetto beneficiario, per il finanziamento della somma di € 1.819.487,44 concesso dal Governo Regionale nell’ambito degli interventi “Fondo per le Aree Sottoutilizzate” (FAS) – Premialità Regionale Delibera CIPE 20/2004; In data 13.11.2009 è stato sottoscritto il disciplinare regolante i rapporti tra Regione Puglia e questo Ente; L’intervento previsto nella scheda “Realizzazione vivaio della biodiversità garganica” per un importo di Euro 325.595,00 prevedeva sia la realizzazione di un vivaio forestale di essenze arboree ed arbustive autoctone che la creazione, in collaborazione con centri di ricerca specializzati nel settore, di un centro di conservazione ex-situ di specie particolarmente rare e minacciate del Parco Nazionale del Gargano; Il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari “ha quale finalità prioritaria la conservazione della biodiversità vegetale e particolarmente delle specie locali. Altre finalità sono: la collezione di piante viventi rare o minacciate di estinzione ed il monitoraggio delle loro basi genetiche; la conservazione di semi e di propaguli di piante native per la costituzione di banche di geni; la coltivazione di specie rare e la loro reintroduzione nell’ambiente naturale; la produzione di tessuti vegetali e la micropropagazione mediante la tecnica della coltura in vitro; la produzione di exsiccata di specie native locali, nazionali e di altri paesi per l’incremento degli erbari finalizzati alla ricerca floristica e biosistematica; la gestione di aree naturali protette per la conservazione in situ delle specie native; la realizzazione di programmi di ricerca in diverse discipline botaniche per la comprensione della biodiversità e la sua conservazione; la ricostituzione e restaurazione di aree naturali, la produzione di proposte di piani di conservazione da sottoporre ai governi regionali e nazionali, autorità ed agenzie, l’educazione ambientale attraverso attività didattiche mirate alla diffusione delle conoscenze delle piante e dei loro habitat” (Art. 3 – Statuto Museo Orto Botanico); Dal 2005 presso il Museo Orto Botanico è attiva la Banca del Germoplasma del Museo Orto Botanico dell'Università degli Studi di Bari (BG-MOBB), configurata come una Seed Bank, con lo scopo di preservare ex situ le specie autoctone della Flora spontanea pugliese dotate di semi ortodossi, al fine di garantire la conservazione del germoplasma per un utilizzo in programmi di conservazione in situ. A tal fine, il processo di conservazione attuato presso la BG-MOBB è realizzato per fasi successive costituite dalla raccolta in situ del materiale vegetale di origine gamica, da un periodo di quarantena e postmaturazione, dalle operazioni di pulizia, selezione e caratterizzazione delle 117 C.A.23.02.2010/p.5j accessioni, dalla disidratazione controllata in apposita camera dotata di controllo di temperatura ed umidità, dal confezionamento e dalla conservazione a lungo termine in camera a bassa temperatura. Ad oggi nella BG-MOBB sono conservate ex situ 174 accessioni relative a 119 specie. Tra queste alcune sono di particolare interesse conservazionistico perché a rischio di estinzione (come le specie delle Red List nazionale e regionale Acinos suaveolens (Sm.) Loudon e Triticum biunciale (Vis.) K. Richter) o perché di interesse fitogeografico (come ad esempio Aurinia saxatilis (L.) Desv. subsp. megalocarpa (Hausskn) T.R. Dudley, Phlomis fruticosa L., Scrophularia lucida L. e Asyneuma limonifolium (L.) Janchen) oppure, ancora, perché endemiche o subendemiche (es. Cytisus spinescens C. Presl, Thymus spinulosus Ten., Helianthemum jonium Lacaita, Iris pseudopumila Tineo, Crocus thomasii Ten.); Il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari, ai fini dell’oggetto della convenzione, si presenta come un interlocutore specializzato di emanazione pubblica e con provate capacità scientifiche e organizzative; Considerato che l’art. 15 della Legge 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, consente alle amministrazioni pubbliche di concludere accordi tra loro per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Con nota prot. n. 7251 del 19/10/2009 l’Ente Parco Nazionale del Gargano ha chiesto la disponibilità all’Università di Bari - Museo Orto Botanico di partecipare al programma di conservazione ex-situ finalizzato alla salvaguardia di specie vegetali a rischio di estinzione attraverso l’utilizzo di metodiche di crioconservazione; Con nota prot. n. 153 ns. prot. n. 7581 del 03/11/2009 l’Università di Bari – Museo Orto Botanico ha espresso la piena disponibilità a partecipare alla realizzazione del progetto; Con Deliberazione Commissariale n. 32 del 29/12/2009, immediatamente esecutiva, si disponeva di realizzare le attività scientifiche di ricerca previste nel Progetto “Vivaio della Biodiversità Garganica”, finalizzate alla conservazione ex situ in banca del germoplasma di specie vegetali a rischio di estinzione, rare endemiche o comunque di importanza fitogeografica per il Parco Nazionale del Gargano in compartecipazione con l’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90, con un importo a carico di questo Ente di € 60.000,00 (sessantamila/00). L’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico svolgerà le attività di seguito specificate nella convenzione senza fine di lucro e riceverà un rimborso spese pari a € 60.000,00 da parte dell’Ente Parco a fronte delle attività svolte e rendicontate da prelevarsi da fondi provenienti dal Progetto “Vivaio della Biodiversità Garganica” finanziato con Fondi Fas - Premialità Regionale Delibera Cipe 20/2004 con imputazione al Cap. 1.2.11.245 “Interventi di protezione al patrimonio ambientale”. Tanto premesso all’Art. 2 (Obbiettivi) è evidenziato l’intervento oggetto della convenzione ha la finalità di assicurare la conservazione del patrimonio genetico di specie vegetali a rischio di estinzione, rare o minacciate, endemiche o comunque di importanza fitogeografica per il Parco Nazionale del Gargano e/o inserite nel Libro Rosso delle Piante 118 C.A.23.02.2010/p.5j d’Italia o nella Lista Rossa Regionale delle Piante d’Italia, attraverso l’utilizzo di metodiche di conservazione ex situ in Banca del Germoplasma. All’Art. 3 (Oggetto della convenzione) è evidenziato che l’oggetto della convenzione è l’accordo di collaborazione tra Ente Parco Nazionale del Gargano e Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico per lo svolgimento delle attività di ricerca per la conservazione ex situ in Banca del Germoplasma di 15 – 20 specie vegetali a rischio di estinzione, rare o minacciate, endemiche o comunque di importanza fitogeografica per il Parco Nazionale del Gargano, previste nel Progetto “Vivaio della Biodiversità Garganica” - Fondi FAS – Premialità Regionale Delibera CIPE 20/2004. Il Responsabile Scientifico della Ricerca per l’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico è il Prof. Luigi Forte. Le attività scientifiche di ricerca saranno svolte presso la Banca del Germoplasma del Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari (BG-MOBB), Via Orabona, 4, Campus Universitario, Bari. L’attività di ricerca consisterà delle seguenti fasi: a) scelta delle specie a semi ortodossi oggetto dell’azione di conservazione; b) monitoraggio fenologico per l’individuazione dei periodi ottimali per la raccolta del materiale di origine gamica; c) raccolta del materiale dalle popolazioni locali da parte di collezionatori esperti secondo criteri scientifici con compilazione di una scheda di raccolta; d) trattamenti di pulizia e selezione differenziati a seconda della specie ed eventualmente seguiti da una seconda selezione con l’ausilio del microscopio stereoscopico binoculare; e) caratterizzazione delle accessioni ed esecuzione di test di germinazione e vitalità; f) disidratazione controllata sino al livello critico in apposita camera dotata di controllo di temperatura ed umidità; g) confezionamento in presenza di gel di silice virante; h) immissione delle accessioni in camera di conservazione (banca del germoplasma) a bassa temperatura; i) implementazione di un database con i dati relativi al processo di conservazione, dalla raccolta sino alla conservazione a freddo (protocolli specie-specifici di conservazione ex situ). Ai sensi dell’Art. 4 (Modalità di espletamento delle prestazioni) l’Università svolgerà l’incarico nel pieno rispetto della convenzione anche coordinandosi, in base ad esigenze specifiche del Parco Nazionale del Gargano, con il Direttore o il Responsabile del Procedimento o suo delegato (principalmente per quanto riguarda l’elenco completo delle specie oggetto della ricerca). In particolare il Direttore o Responsabile del Procedimento o suo delegato fornirà tutte le informazioni richieste dall’Università e necessarie allo svolgimento delle prestazioni e sarà responsabile delle informazioni fornite. L’Università è tenuta a comunicare preventivamente le date stabilite per l’esecuzione delle attività in campo ed i nominativi dei dipendenti e/o dei collaboratori incaricati e a richiedere le eventuali autorizzazioni. All’Art. 5 (Definizione delle prestazioni) è evidenziato che l’Ente Parco e l’Università degli Studi di Bari Museo Orto Botanico si impegnano a collaborare investendo il proprio know how e risorse proprie. 119 C.A.23.02.2010/p.5j L’Ente Parco svolgerà il ruolo di supervisione delle attività di cui alla convenzione e si occuperà di tutte le procedure amministrative. L’Università si occuperà della fase esecutiva delle azioni di cui all’art. 3 della convenzione. L’Università si impegna ad espletare le prestazioni in conformità alle leggi e disposizioni, anche locali. L’Università si impegna ad espletare le prestazioni con la massima diligenza e probità professionale, astenendosi da qualsiasi atto che possa in qualche modo menomare il buon nome dell’esercizio e arrecare danno all’Ente Parco. Le attività saranno svolte da personale scientifico esperto con cui potranno essere stipulati contratti secondo la normativa attualmente in vigore. Resta inteso che l’Università potrà avvalersi della collaborazione di strutture e/o personale esterno qualificato nel settore, con cui potranno essere stipulati contratti secondo la normativa attualmente in vigore. Per le attività non direttamente realizzate per le quali l’Università deve avvalersi di fornitori specializzati, lo stesso è tenuto al rispetto della normativa vigente ed in particolare del D. Lgs 163/2006. L’Ente Parco è estraneo ai rapporti intercorrenti tra l’incaricato e eventuali collaboratori, personale specialistico, ecc. Ai sensi dell’Art. 6 (Attività di coordinamento), al fine di coordinare le attività previste nella convenzione le parti costituiscono un Comitato di coordinamento con compiti di monitoraggio e miglioramento delle attività svolte oltreché di proposta di nuove iniziative comuni sul tema in argomento. Il Comitato di coordinamento è composto dai seguenti soggetti: Prof. Luigi Forte, Responsabile Scientifico per l’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico; Dott.ssa Carmela Strizzi, Direttore f.f. dell’Ente Parco; All’Art. 7 (Rapporti economici) è evidenziato che nessuna delle attività svolte dalle istituzioni firmatarie potrà essere esercitata a fini di lucro. Tutte le attività svolte rientrano all’interno delle finalità istituzionali delle singole amministrazioni partecipanti. Per l’espletamento delle attività previste dalla convenzione tutte e due le istituzioni firmatarie concorrono con fondi propri. L’Ente Parco, attingendo dai fondi FAS - Premialità Regionale Delibera CIPE 20/2004 tesi all’attuazione della finalità della convenzione, si impegna a corrispondere all’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico l’importo necessario per il rimborso delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione delle attività di cui al precedente art. 3 per una spesa massima omnicomprensiva di € 60.000,00 (sessantamila/00). Tale somma sarà corrisposta all’Università in quattro soluzioni: il 30% (trentapercento) dell’importo complessivo, a presentazione del piano di lavoro del progetto; il 45% (quarantacinquepercento) dell’importo complessivo, dopo sette mesi dalla stipula della convenzione. Tale importo è subordinato alla presentazione di una relazione intermedia descrittiva delle attività svolte e supportata da documentazione giustificativa di spesa; 120 C.A.23.02.2010/p.5j - il 20% (ventipercento) dell’importo complessivo, dopo il completamento di tutte le attività previste e dietro presentazione della relazione finale dettagliata sulle attività svolte e supportata da documentazione giustificativa di spesa; il 5% (cinquepercento) dell’importo complessivo in seguito all’approvazione del collaudo da parte della Regione Puglia. Le somme da erogare potranno essere corrisposte dietro presentazione di nota di debito a rimborso spese fuori campo IVA adeguatamente documentata, trattandosi di prestazione senza alcun fine di lucro per l’Università. Nella nota di debito saranno indicate tutte le voci relative ai costi sostenuti dall’Università per l’espletamento delle attività di cui all’art. 3 di cui si richiede il rimborso delle spese, adeguatamente documentate. Solo le spese considerate “ammissibili” e in linea con le azioni di cui all’art. 3 potranno essere rimborsate. Il pagamento sarà eseguito entro sessanta giorni dalla ricezione della relativa nota decorrenti dalla data di assunzione al protocollo generale dell’Ente. Le somme saranno versate a mezzo bonifico sul conto corrente bancario di seguito specificato indicando come causale il titolo dell’oggetto della convenzione: Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico presso Banca UNICREDIT BANCA s.p.a., sede a Bari in via Putignani 98 Ang. Via Roberto da Bari, IBAN IT03Z0200804000000010561739. L’Università degli studi di Bari – Museo Orto Botanico si impegna in aggiunta all’importo di € 60.000,00 messo a disposizione dall’Ente Parco a collaborare al raggiungimento dell’obbiettivo per un importo totale di € 20.000,00 (ventimila/00), concorrendo a tale cofinanziamento con proprie risorse (in natura, come attrezzature, risorse umane, organizzazione, ecc). Pertanto l’Università degli Studi di Bari – Museo Ortobotanico dovrà rendicontare a questo Ente Parco l’importo totale di € 80.000,00 (ottantamila/00). Sono a carico dell’Università ogni onere strumentale e organizzativo per l’espletamento delle prestazioni, nonché tutte le spese di qualunque natura connesse con il servizio incaricato. All’Art. 8 (Durata della Convenzione) è evidenziato che per il completamento delle attività previste all’art. 3 della convenzione, le parti stabiliscono il termine finale del 31/12/2011. L’Ufficio fa presente che il Consiglio del Museo Orto Botanico nella seduta del 25.02.2009, ha espresso parere favorevole in ordine alla Convenzione soprariportata che risulta inquadrabile, a parere dello stesso Ufficio, nella disciplina prevista dal combinato disposto degli art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione e 14 del Regolamento c/terzi, che disciplina la ripartizione dei contributi di ricerca.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la relazione del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne; 121 C.A.23.02.2010/p.5j VISTA la nota datata 11.02.2010, inviata dalla prof.ssa Viviana CAVALLARO, Direttore del Museo Orto Botanico di questa Università; VISTA la convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Museo Orto Botanico) ed il Parco Nazionale del Gargano per la realizzazione del progetto “VIVAIO DELLA BIODIVERSITA GARGANICA”; VISTA la deliberazione adottata dal Museo Orto Botanico, nella seduta del 05.02.2010; VISTI gli artt. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e 14 del Regolamento c/terzi, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine alla convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Orto Botanico) ed il Parco Nazionale del Gargano per la realizzazione del progetto “VIVAIO DELLA BIODIVERSITA GARGANICA”. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 122 C.A.23.02.2010/p.6 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO DI PARTENARIATO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E ITC “G. CESARE” DI BARI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO MIUR “IL PONTE” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio ricorda che, in applicazione del D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21, l’I.T.C. “Giulio Cesare” di Bari ha proposto a questa Università un protocollo di partenariato attuativo del Progetto MIUR “Il Ponte”, (allegato sub A). L’ITC “Giulio Cesare” è stato individuato dal MIUR quale istituto capofila provinciale per la realizzazione nella provincia di Bari e di Taranto del suddetto Progetto. Il Progetto “Il Ponte” anticipa, in via sperimentale, la realizzazione dei percorsi di orientamento finalizzati alla scelta dei corsi di laurea universitari, la valorizzazione dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. L’ITC Giulio Cesare, nel protocollo d’intesa, ha previsto, tra l’altro, progetti attuativi ed in particolare quello relativo alla “seconda fase” del progetto (laboratori di approfondimento con certificazione) da attuarsi nell’a.s. 2009/2010 con la sperimentazione di percorsi orientati di indirizzo nelle Aree linguistica-umanistica, scientifica-tecnologica, socio-sanitaria, giuridico-economica. L’ufficio informa, altresì, che la richiesta della stipula del Protocollo di partenariato è stata portata all’attenzione del CAOT (Comitato di orientamento di ateneo) nell’incontro del 23.12.2009 che ha accolto la richiesta e si è impegnato ad individuare i docenti che collaboreranno allo sviluppo della progettazione dei moduli. L’Ufficio ricorda, infine, che, in data 29 gennaio u.s., il Senato Accademico ha approvato, per quanto di competenza, il protocollo di partenariato da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari e l’ITC “Giulio Cesare” di Bari per la realizzazione del Progetto MIUR “Il Ponte”.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTO lo schema del Progetto MIUR “Il Ponte”, attuativo del D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21 recante, tra l’altro, le norme di definizione dei percorsi di orientamento all’istruzione universitaria, per il raccordo tra la scuola e le università e per la valorizzazione della qualità dei 123 C.A.23.02.2010/p.6 risultati scolastici degli studenti ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso programmato; TENUTO CONTO che l’ITC “Giulio Cesare” di Bari è stato individuato dal MIUR quale istituto capofila provinciale per la realizzazione in Puglia del suddetto Progetto; VISTI i progetti attuativi predisposti dall’ITC “Giulio Cesare” ed in particolare il progetto relativo alla “seconda fase”, da attuare nell’a.s. 2009/2010 per la sperimentazione di percorsi orientativi di indirizzo; VISTA la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 29.01.2010; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio competente, DELIBERA di approvare, per quanto di competenza, il protocollo di partenariato, che costituisce l’allegato n. 9 al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’ITC “Giulio Cesare” di Bari per la realizzazione del Progetto MIUR “Il Ponte”. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 124 C.A.23.02.2010/p.7 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DISTRETTO PRODUTTIVO AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO DEL FARMACO E DEI PRODOTTI DELLA SALUTE: ADEMPIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio ricorda che, nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 112 suppl. del 03.08.2007-, è stata pubblicata la Legge 3 agosto 2007, n. 23 “Promozione e riconoscimento dei Distretti Produttivi, volta a promuovere, sostenere e favorire le iniziative e i programmi di sviluppo su base territoriale tesi a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione e la crescita delle imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’artigianato, dell’industria, del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese. L’art. 2, comma 4, lett. b in particolare, prevede la configurazione dei distretti produttivi a elevato contenuto tecnologico (cosiddetti distretti tecnologici) nei quali ha maggiore rilevanza la presenza di soggetti dediti alle attività di ricerca e sviluppo (università, centri di ricerca pubblici e privati, laboratori di imprese innovative). Il Consiglio della Facoltà di Farmacia di questa Università, nel mese di settembre, a seguito di un’approfondita analisi di contesto, allegato sub1, ha deliberato di promuovere in Puglia la creazione del “Distretto Produttivo al alto contenuto tecnologico del Farmaco e dei Prodotti della Salute” e a tal fine, ha avviato una serie di iniziative, in collaborazione con Confindustria Puglia, promotrice di numerosi Distretti produttivi già riconosciuti, che ad oggi hanno portato 17 imprese del settore, operanti sul territorio pugliese, il cui elenco è allegato sub2, alla sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la costituzione del Nucleo Promotore del Distretto del Farmaco e dei Prodotti della Salute”. Altre imprese e l’Università del Salento hanno manifestato informalmente l’interesse all’adesione e si è in attesa della ricezione della scheda sottoscrittore. L’istanza per il riconoscimento del distretto produttivo deve essere presentata alla Regione Puglia entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta legge e successivamente entro il 28 febbraio di ogni anno, depositando un protocollo di intesa. Pertanto, si è provveduto alla stesura di una bozza di protocollo, suscettibile di modifiche in ragione dei contributi che perverranno dalle imprese aderenti, che allegato sub 3, viene sottoposto all’esame di questo Consesso.”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito. 125 C.A.23.02.2010/p.7 Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la L.R. Puglia 3 agosto 2007, n. 23 “Promozione e riconoscimento dei Distretti produttivi”; VISTA la bozza del Protocollo d’intesa per la costituzione del Nucleo Promotore del “Distretto produttivo ad alto contenuto tecnologico del farmaco e dei Prodotti della Salute”; VISTA la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio, DELIBERA - di approvare l’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al costituendo “Distretto Produttivo ad alto contenuto tecnologico del Farmaco e dei Prodotti della Salute”; - di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la costituzione del Nucleo Promotore del suddetto Distretto Produttivo, che costituisce l’allegato n. 10 al presente verbale, autorizzando il Rettore ad apportare le modifiche che si rendessero necessarie, nonché ad adottare tutti gli atti consequenziali. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 11,55, entra il consigliere De Frenza. 126 C.A.23.02.2010/p.8 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROGETTO BIP-RESEARCH: ADEMPIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio riferisce che la Fondazione CRUI, in collaborazione con EMBLEMA- società di consulenza nel campo del placement universitario- e in partenership con IDC Italia - leader mondiale nel campo della ricerca di mercato, della consulenza e degli eventi nei settori dell’information technology, delle telecomunicazioni e della tecnologia consumer - e Mind Mercatis - che progetta e fornisce servizi incentrati sul go-market e focalizzati sui processi di collaborazione interna e gestione del capitale intellettuale -, sta realizzando il Progetto BIP-research che si terrà a Milano dal 19 al 21 maggio 2010. La Fondazione CRUI, sottolineando l’importanza di costruire un momento di incontro fra domanda e offerta di ricerca che contribuisca a superare gli ostacoli allo sviluppo della “terza missione” delle Università, ha individuato in BIP-research il progetto che potrebbe avere tutte le potenzialità per offrire, in ambito nazionale e con imprese di respiro internazionale, ad Atenei, Dipartimenti, singoli ricercatori o nascenti esperienze imprenditoriali di matrice accademica, l’opportunità per attivare relazioni funzionali al soddisfacimento delle esigenze di valorizzazione dei risultati della ricerca. Bip-research si propone di rappresentare un momento di incontro tra chi, nel mondo dell’università e dell’impresa, si occupa di ricerca. L’evento, attraverso un format di interazione originale, vuole essere una manifestazione altamente innovativa in grado di favorire concretamente il trasferimento di innovazione e ricerca fra Università e aziende. Bip-research permetterà alle imprese e alle Università di incontrarsi e confrontarsi su temi di ricerca multidisciplinari, aumentando le opportunità di trasferimento delle conoscenze e garantendo, al contempo, un notevole risparmio di risorse, umane ed economiche nelle attività di scouting. Già un mese prima dell’evento fieristico sarà attivata la vetrina on-line. Come in una manifestazione reale, gli espositori, spin-off, incubati e dipartimenti, saranno suddivisi in padiglioni tematici. Ogni espositore potrà allestire il proprio stand, personalizzandolo con informazioni visibili esclusivamente ai responsabili della ricerca delle imprese presenti, che potranno contattarli per chiedere specifiche o un appuntamento nei giorni della manifestazione. Un apposito filtro consentirà il match soltanto tra realtà interessate alla medesima area di ricerca. Il format dell’evento è strutturato come segue per favorire momenti di incontro ed approfondimenti differenti tra i delegati: - Focus: una sessione plenaria in cui verrà approfondito il rapporto tra università e imprese per ciò che attiene il trasferimento tecnologico; - Workshop: incontri per piccoli gruppi su tematiche specifiche; - Meeting: agenda di appuntamenti one to one università/aziende , strutturati sulla base delle richieste fatte dai delegati delle aziende; - BIP Expo: area espositiva per sponsor, istituzioni e società di servizi. 127 C.A.23.02.2010/p.8 La principale caratteristica di BIP Research è rappresentata dagli incontri one to one tra ricercatori e chi nelle imprese si occupa di ricerca e innovazione. Attraverso la vetrina on-line, le aziende potranno richiedere un appuntamento con gli autori dei progetti che risulteranno loro di maggiore interesse. La Segreteria organizzativa provvederà a gestire la richiesta, compatibilmente con gli appuntamenti già calendarizzati. Ogni meeting durerà 25’ e sarà un’occasione unica per i ricercatori di presentare i loro progetti e per le aziende di approfondire quanto già visionato nella vetrina on-line. Ciascuna agenda potrà avere sino a 18 appuntamenti: questo format rappresenterà un’inedita opportunità di confronto, con un significativo risparmio di risorse economiche ed umane. Le aree di ricerca saranno raggruppate sia per materia che in cluster applicativi, utilizzabili come parametri di filtro: - La Città, la fabbrica e abitazione digitale: domotica, sensoristica, sistemi multimediali, mobilità, infrastrutture; - Sviluppo sostenibile: dall’impatto ambientale all’impatto culturale ed economico; - Servizi alle comunità: dalle firma digitale alla de materializzazione dei rapporti Stato-cittadino; - e.book, editori digitale, netbook, tablet, e.learning: tecnologia a supporto dei modelli di apprendimento; - Web research: motori di ricerca, web semantico, infrastrutture; - Biotecnologia, Robotica, Nanotecnologie, Nanotecnologie, Neuroscienze; - Dalle pandemie alla baraccopoli: nuove frontiere della medicina e farmaceutica. Considerando la peculiarità dell’iniziativa e le relazioni consolidate già attraverso il Progetto BIP, la manifestazione si propone di interessare molteplici target: Dipartimenti di università italiane ed estere, Spin off e aziende ospitate negli acceleratori d’impresa universitari, aziende PMI e corporate, associazioni di categoria, istituzioni territoriali e nazionali, centri di trasferimento tecnologico, enti no profit. Per quanto attiene poi alla promozione dell’evento, la stessa è iniziata già durante il BIP forum e la principali tappe sono: 2 dicembre 2009: Presentazione ufficiale del programma 2009; 11 gennaio 2010: pubblicazione del nuovo sito dell’evento; 31 marzo 2010: pubblicazione del panel dei partecipanti; 20 aprile 2010: inizio del web fair, apertura dei padiglioni e delle agende; 19-21 maggio: I edizione BIP-Research. Si comunica inoltre che il costo previsto per la partecipazione delle Università è di € 3.000 (servizi di promotion + persona istituzionale che partecipi a tutti gli eventi), per i dipartimenti partecipanti di € 1.000 (ogni dipartimento apre uno stand nel quale può pubblicare al massimo 5 progetti + 1 persona presente alla manifestazione + delegati aggiuntivi (€500) [escluso alloggi e trasferta] per incontri one-to-one ) L’Ufficio rappresenta che la partecipazione all’iniziativa ben si colloca nel percorso che vede impegnata questa Università ed, in particolare, il Servizio Trasferimento Tecnologico, prima con il progetto Nilo, poi con ILO1 e prossimamente con ILO 2, nelle attività di valorizzazione dei risultati della ricerca e di partecipazione attiva al sistema dell’innovazione. Riferisce altresì che si sono avviati contatti con l’ARTI per valutare la possibilità di inserire l’iniziativa nell’ambito del progetto ILO2 ed ottenere un contributo finanziario per contenere i costi della partecipazione al progettodi cui trattasi.”” 128 C.A.23.02.2010/p.8 Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di esprimere, per gli aspetti di propria competenza, parere di massima favorevole alla partecipazione al progetto in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la relazione del Dirigente del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne; VISTO il Progetto “BIP-Research”; RAVVISATA l’opportunità di partecipare al predetto Progetto; VISTA la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010, DELIBERA - di esprimere, per gli aspetti di competenza, parere favorevole alla partecipazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al Progetto “BIP-Research”; - di autorizzare il Rettore ad assumere, con proprio provvedimento, l’impegno di spesa che si renderà necessario, tenuto conto del contributo che l’ARTI vorrà concedere e dei Dipartimenti che aderiranno all’iniziativa. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 129 C.A.23.02.2010/p.9a III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO BREVETTI: ADEMPIMENTI RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “METODO SEMPLIFICATO PER LA REALIZZAZIONE DI ELEMENTI OTTICI PLASTICI CON CARATTERISTICHE ANTIAPPANNANTI STABILI E ANTIRIFLESSO” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio riferisce che il Prof. Riccardo D’Agostino, la dott.ssa Rosa Di Mundo, assegnista di ricerca, afferenti al Dipartimento di Chimica e il Dott. Fabio Palumbo, ricercatore presso il CNR-IMIP, hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “Metodo semplificato per la realizzazione di elementi ottici plastici con caratteristiche antiappannanti stabili e antiriflesso”, a titolarità congiunta per il 45% dell’Università di Bari, per il 30% di Plasma Solution S.r.l., spin-off dell’Università di Bari e per il 25% del CNR-IMIP. Alla suddetta domanda è allegato il modulo per comunicazione di invenzione con l’indicazione delle rispettive quote percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano suddivisi come segue: Dott.ssa R. Di Mundo, titolare del 35%, Prof. R. D’Agostino, titolare del 40% e Dott. F. Palumbo, titolare del 25%. Si precisa che il Prof. D’Agostino, in qualità di inventore e di Presidente di Plasma Solution s.r.l., cede i propri diritti per ¼ a questa Università e per i restanti ¾ alla predetta società. Gli inventori hanno inoltre allegato alla richiesta una copia della scheda di descrizione dell’invenzione riportata sul modello proposto da questa Università. A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta. L’invenzione, come dichiarato nei predetti moduli, è scaturita dall’ordinaria attività di ricerca svolta presso i laboratori del Dipartimento di Chimica e in collaborazione con il CNR-IMIP e con Plasma Solution S.r.l., spin-off dell’Università di Bari. Per quanto attiene ai costi, l’Ufficio evidenzia che, data la specificità del settore scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e tenuto conto del rapporto fiduciario già esistente, l’Ufficio ha provveduto a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon e Trupiano”. Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, € 82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, € 130 C.A.23.02.2010/p.9a 18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, € 1.920 iva inclusa per competenze dello Studio. L’ufficio evidenzia che la suddetta questione, è stata sottoposta all’attenzione della Commissione Brevetti di questa Università che, con l’astensione del Prof. Giannelli, consigliere di amministrazione in Plasma Solution S.r.l., nella seduta del 5.2.2010, tenuto anche conto del preventivo di spesa, ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta degli inventori.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA l’istanza di brevettazione del prof. Riccardo D’Agostino, della dott.ssa Rosa Di Mundo – afferenti al Dipartimento di Chimica e del Dott. Fabio Palumbo – ricercatore presso il CNR-IMIP; VISTO il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”; TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del 05.02.2010; VISTO il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, DELIBERA - di aderire alla richiesta del Prof. Riccardo D’Agostino, della dott. Rosa Di Mundo e del Dott. Fabio Palumbo di deposito congiunto, per il 45% dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per il 30% di Plasma Solution S.r.l., spin-off dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e per il 25% del CNR-IMIP, di una domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata: “Metodo semplificato per la realizzazione di elementi ottici plastici con caratteristiche antiappannanti stabili e antiriflesso”; - di dare mandato alla Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia, per una spesa complessiva pari ad € 2.500,00 IVA compresa; - di assumere l’onere di spesa a carico di questa Università per € 1.125,00 IVA compresa, pari al 45% della spesa complessiva; - che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 827/2010; 131 C.A.23.02.2010/p.9a - di autorizzare sin d’ora il Rettore ad assumere con proprio successivo provvedimento l’impegno di spesa che si rendesse necessario; - di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 132 C.A.23.02.2010/p.9b III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO BREVETTI: ADEMPIMENTI RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio riferisce che il Prof. Vito Iacobazzi, il Prof. Ferdinando Palmieri, il Dott. Paolo Convertini, dottorando, afferenti al Dipartimento Farmaco Biologico di questa Università e la Dott.ssa Vittoria Infantino, Ricercatrice presso l’Università della Basilicata hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “[xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx]”. Gli inventori hanno trasmesso, debitamente compilati, il modulo di richiesta di brevetto italiano e i moduli di proposta di cessione e richiesta di brevettazione, come proposti da questa Università. A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta. Il modulo per proposta di cessione e richiesta di brevettazione indica le quote percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano come segue: Prof. V. Iacobazzi, titolare del 25%, Prof. F. Palmieri, titolare del 25%, Dott. P. Convertini, titolare del 25% , dott.ssa V. Infantino, titolare del 25%. Si precisa inoltre che con nota del 20.1.2010, l’Università della Basilicata ha dichiarato di “…rinunciare a qualsiasi diritto che potrebbe derivare dal deposito del brevetto italiano dal titolo “[xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx]”…” Per quanto attiene ai costi, si evidenzia che, data la specificità del settore scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e, tenuto conto del rapporto fiduciario già esistente, l’Ufficio ha provveduto a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon e Trupiano”. Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, € 82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, € 18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, € 1.920 iva inclusa per competenze dello Studio. L’ufficio evidenzia che la suddetta questione, è stata sottoposta all’attenzione della Commissione Brevetti di questa Università che, per le vie brevi, tenuto anche conto del preventivo, ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta degli inventori.”” 133 C.A.23.02.2010/p.9b Il Consiglio, all’unanimità, VISTA l’istanza di brevettazione dei Proff.ri Vito Iacobazzi, Ferdinando Palmieri, Dott. Paolo Convertini afferenti al Dipartimento Farmaco Biologo e dalla dott.ssa Vittoria Infantino ricercatrice presso l’Università della Basilicata; VISTO il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”; TENUTO CONTO del parere espresso, per le vie brevi, dalla Commissione Brevetti; VISTO il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, DELIBERA - di aderire alla richiesta dei Proff.ri Vito Iacobazzi, Ferdinando Palmieri, e dei Dott.ri Paolo Convertini e Vittoria Infantino, di deposito, a nome di questa Università, di una domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”; - di dare mandato allo Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia; - di assumere l’onere di spesa per il deposito in Italia della succitata domanda di brevetto quantificato in complessivi € 2.500,00 IVA compresa; - che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 828/2010; - di autorizzare sin d’ora, il Rettore ad assumere con proprio successivo provvedimento l’ulteriore impegno di spesa che si rendesse necessario; - di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 134 C.A.23.02.2010/p.9c III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO BREVETTI: ADEMPIMENTI RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio riferisce che il Prof. Francesco Paolo Schena e il Dott. Castellano, medico specializzando, afferenti al Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “[XXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”. Alla suddetta istanza sono allegati i moduli di proposta di cessione e richiesta di brevettazione, come proposti da questa Università. A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta. Il modulo per proposta di cessione e richiesta di brevettazione indica le quote percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano come segue: Prof. F. P. Schena, titolare del 30%, Dott. G. Castellano, titolare del 70%. Per quanto attiene ai costi, data la specificità del settore scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e tenuto conto del rapporto fiduciario già esistente, l’Ufficio ha provveduto a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon e Trupiano”. Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, € 82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, € 18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, € 1.920 iva inclusa per competenze dello Studio. L’ufficio evidenzia che la suddetta questione, è stata sottoposta all’attenzione della Commissione Brevetti di questa Università che, nella seduta del 5.2.2010, tenuto anche conto del preventivo di spesa, ha definitivamente espresso parere favorevole in ordine alla richiesta degli inventori.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA l’istanza di brevettazione del Prof. Francesco Paolo Schena e del dott. G. Castellano afferenti al Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi; 135 C.A.23.02.2010/p.9c VISTO il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”; TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del 05.02.2010; VISTO il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, DELIBERA - di aderire alla richiesta del Prof. Francesco Paolo Schena e del dott. G. Castellano di deposito, a nome di questa Università, di una domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXX]”; - di dare mandato alla Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia; - di assumere l’onere di spesa per il deposito in Italia della succitata domanda di brevetto quantificato in complessivi € 2.500,00 IVA compresa; - che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 829/2010; - di autorizzare sin d’ora, il Rettore ad assumere con proprio successivo provvedimento l’ulteriore impegno di spesa che si rendesse necessario; - di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 136 C.A.23.02.2010/p.9d III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO BREVETTI: ADEMPIMENTI DOMANDA DI BREVETTO IN ITALIA “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXX]” – PAGAMENTO TASSA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio riferisce che lo Studio Marietti, Gislon e Trupiano ha comunicato che il 31 marzo p.v., scadrà il termine per il pagamento della tassa relativa alla 5° annualità per la domanda di brevetto in oggetto. La spesa comprensiva della tassa governativa e delle competenze dello Studio è di € 61,10 (tasse esenti da IVA) + € 84,80 (competenze) + 20% IVA, per una spesa complessiva di € 162,86. Nella riunione del 5.2.2010, la Commissione Brevetti, vista la nota dello Studio Marietti, Gislon e Trupiano, visto il preventivo di spesa, ha espresso parere positivo circa il pagamento della tassa relativa alla 5° annualità della domanda di brevetto di cui trattasi.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota dello Studio “Marietti, Gislon e Trupiano”; VISTO il preventivo dello Studio “Marietti, Gislon e Trupiano”; TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del 05.02.2010; VISTO il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, DELIBERA - di dare mandato allo Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al pagamento della tassa relativa alla 5° annualità della domanda di brevetto in Italia “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXX]” - di assumere l’onere di spesa per un importo complessivo di € 162,86 IVA compresa; 137 C.A.23.02.2010/p.9d - che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 825/2010. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 138 C.A.23.02.2010/p.9e III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO BREVETTI: ADEMPIMENTI DOMANDE DI BREVETTO ITALIANE PER VARIETA’ VEGETALI DENOMINATE “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] E ESTENSIONI EUROPEE NUMERI 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234 – STIPULA CONTRATTO DI LICENZA ESCLUSIVA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio ricorda che questo Consesso nella riunione del 27.1.2009, ha deliberato di procedere al deposito in Europa delle domande di brevetto per le varietà vegetali denominate “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX], tenuto anche conto della manifestazione di volontà della VITROPLANT Italia S.r.l., di stipulare un accordo di licenza esclusiva delle stesse, assumendo a suo carico, in sede di stipula del contratto di licenza , le spese sostenute per la protezione delle domande di brevetto. In data 12.3.2009, lo Studio Marietti, Gislon e Trupiano, su mandato di questa Università ha proceduto quindi al deposito a livello europeo delle suddette domande rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234. In data 12.1.2009, l’Ufficio ha provveduto a trasmettere una bozza di contratto di licenza d’uso alla Vitroplant che, con nota del 14.5.2009, a seguito di una indagine di mercato, ha ritenuto “..congruo offrire a titolo di corrispettivo per la licenza di tali portinnesti, una somma pari al valore delle spese di protezione..” sostenute da questa Università, Con nota del 16/6/2009, l’Ufficio ha comunicato alla Vitroplant che la Commissione Brevetti, nella riunione dell’8.6.2009, ha espresso parere favorevole alla proposta della Vitroplant, quantificando in € 21.856 le spese brevettuali sostenute fino ad oggi da questa Università per le domande di cui trattasi. In particolare: Spese di deposito: € 1.536,00 x 3 = € 4.608 Spese per accertamenti tecnici : € 1.909,37 x 3 = € 5.728,11 Deposito in Europa: € 3.840 x 3 = € 11.520,00 TOTALE = € 21.856. Inoltre, la suddetta Commissione, tenuto conto di quanto rappresentato circa i risultati dell’indagine di mercato svolta dalla Vitroplant s.r.l., ha ritenuto opportuno proporre la corresponsione, a titolo di royalties, per la licenza d’uso esclusivo delle domande di brevetto di cui trattasi, un importo pari al 2% del fatturato annuo relativo allo sfruttamento delle invenzioni per i primi tre anni e un importo pari al 10% a decorrere dal terzo anno. 139 C.A.23.02.2010/p.9e Con nota dell’11.1.2010, la Vitroplant srl ha confermato l’interesse all’acquisizione dei diritti di utilizzazione esclusiva delle domande di brevetto di cui trattasi alle condizioni suddette. La Commissione Brevetti, nella seduta del 5.2.2010, vista la nota della Vitroplant, ha dato mandato all’Ufficio di predisporre il relativo contratto che di seguito si riporta. L’Ufficio evidenzia, inoltre, che nell’ipotesi in cui questo Consesso deliberasse la stipula del Contratto con la Vitroplant Italia S.r.l., l’Università dovrà corrispondere all’inventore dei suddetti trovati, Prof. Matteo Cirulli, il 50 % dei proventi derivanti dalla sfruttamento delle succitate invenzioni detratti i costi per il deposito, come da Regolamento Brevetti di questa Università e da delibere del Consiglio di Amministrazione rispettivamente datate 23/11/2004 e 22/04/2005-6/05/2005. CONTRATTO PER L’UTILIZZAZIONE DELLE VARIETA’ VEGETALI DI CUI ALLE DOMANDE DI BREVETTO IN ITALIA [XXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] tra Università degli Studi di Bari, in persona del suo legale rappresentante Magnifico Rettore, Prof. Corrado Petrocelli, con sede in Bari, Piazza Umberto I, 1 P.IVA 01086760723 licenziante e Vitroplant italia srl, in persona del legale rappresentante Gerardo Grilli, con sede in Cesena (FC), Via Loreto, 170, P.IVA 03437480407 licenziataria premesso che in data 12.02.2008 l’Università degli Studi di Bari ha depositato tre domande italiane di brevetto per le varietà vegetali denominate “[XXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXX]; In data 12.3.2009, l’Università degli Studi di Bari ha depositato le suddette tre domande a livello europeo rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234 come estensione delle domande depositate in Italia - priorità: IT- n. [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]; Vitroplant Italia Srl, società agricola, aderente al Gruppo Agroalimentare OROGEL attiva nel settore vivaistico, frutticolo produttivo e della moltiplicazione “in vitro” (micropropagazione), ha richiesto di utilizzare le invenzioni protette dalle citate domande di brevetto e, al momento della concessione, una licenza relativa ai brevetti stessi; l’Università degli Studi di Bari, con delibera del Consiglio di Amministrazione del ……………., ha deliberato di aderire alla richiesta della società Vitroplant Italia Srl; Tutto ciò premesso si conviene e stipula quanto segue: La premessa costituisce parte integrante del presente accordo. ART. 1 OGGETTO L’Università degli Studi di Bari concede alla Vitroplant Italia Srl, che contestualmente accetta, una licenza esclusiva delle domande di brevetto per varietà vegetali italiane 140 C.A.23.02.2010/p.9e contraddistinte con i numeri [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX], nonché dell’estensione delle stesse come brevetti europei e contraddistinte rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234, subordinatamente alla concessione da parte degli Uffici brevetti competenti, sui Brevetti che ne conseguiranno. Per quanto attiene ai brevetti europei, la licenza esclusiva si estenderà automaticamente ai Paesi in cui la protezione brevettuale risulterà estesa, salvo che la licenziataria non vi rinunzi espressamente per iscritto. Nelle more delle procedure di concessione dei brevetti esteri, la Vitroplant Italia Srl avrà automaticamente il diritto di utilizzare, anche nei Paesi di estensione, l’invenzione oggetto delle corrispondenti domande, salvo che Vitroplant Italia Srl non vi rinunzi espressamente per iscritto. ART. 2 DURATA Fatti salvi gli effetti della risoluzione anticipata e in ogni altro caso determinato dalla legge, la durata del presente contratto è determinata in venti anni ed è connessa per relationem alla durata della tutela brevettuale dei brevetti oggetto del presente atto. ART. 3 CORRISPETTIVI A titolo di corrispettivo per il diritto di utilizzazione e per la licenza dei brevetti, Vitroplant Italia Srl corrisponderà all’Università degli Studi di Bari: a) Euro 21.856,00 + IVA, previa emissione di regolare fattura, entro 2 mesi dalla data di stipula del presente contratto; b) a titolo di royalties, un importo pari al 2% + IVA del fatturato annuo relativo allo sfruttamento delle invenzioni per i primi tre anni e un importo pari al 10% + IVA del fatturato annuo a decorrere dal terzo anno. Il calcolo di tali royalties sarà contabilmente effettuato da Vitroplant Italia Srl al 30 Dicembre di ogni anno. Entro i 60 (sessanta) giorni successivi, Vitroplant Italia Srl trasmetterà il rendiconto riepilogativo del fatturato realizzato e, sulla base di esso, l’Università emetterà la relativa fattura. L’Università si riserva la facoltà di far controllare in ogni momento da persona di sua fiducia tutti i documenti contabili di Vitroplant Italia Srl connessi al presente contratto. La minaccia o l’inizio di azioni di contraffazione attiva o passiva con riguardo alle Domande e ai brevetti o ai brevetti conseguenti non costituirà motivo legittimo di sospensione dell’obbligo di corresponsione dei canoni. Qualora un brevetto nascente dalla Domanda dovesse essere giudicato interamente nullo in base ad un provvedimento amministrativo o giurisdizionale di un’autorità competente e per il quale non è ammessa forma alcuna di ricorso o gravame o impugnazione, cesseranno le obbligazioni di corresponsione dei canoni di cui ai commi precedenti in quanto riferiti al brevetto giudicato nullo a partire dalla data nella quale il provvedimento amministrativo o giurisdizionale è divenuto inoppugnabile e definitivo. Sull’ammontare dei canoni maturati e non corrisposti al Licenziante decorreranno interessi pari al 10% (dieci per cento) su base annua composta senza necessità di 141 C.A.23.02.2010/p.9e c) d) costituzione in mora della Società licenziataria, ai sensi dell’art. 1219 del codice civile; i costi connessi e relativi al brevetto corrispondente all’esclusività del diritto di utilizzazione e/o della licenza. In particolare, Vitroplant Italia Srl sopporterà e rimborserà tutte le spese di manutenzione delle Domande e dei conseguenti Brevetti, nella misura delle tasse e degli onorari dovuti per lo svolgimento delle necessarie attività di fronte agli Uffici Brevetti. I suddetti costi verranno quantificati a seguito di regolare fattura emessa dallo studio mandatario ed il pagamento verrà effettuato dietro richiesta del Licenziante. Detti rimborsi saranno dovuti per tutta la durata del presente Contratto, come determinata in base al precedente art. 2 e non saranno in alcun modo compensabili con altre cifre a qualunque titolo dovute tra le Parti. i costi per gli eventuali successivi depositi delle estensioni delle domande di brevetto concesse in licenza con il presente contratto nonché, tutti gli altri costi connessi, relativi e scaturenti dalle suddette eventuali domande, nella misura delle tasse e degli onorari dovuti per lo svolgimento delle necessarie attività di fronte agli Uffici Brevetti competenti. I suddetti costi verranno quantificati a seguito di regolare fattura emessa dallo studio mandatario ed il pagamento verrà effettuato dietro richiesta del Licenziante. Detti rimborsi saranno dovuti per tutta la durata del presente Contratto, come determinata in base al precedente art. 2 e non saranno in alcun modo compensabili con altre cifre a qualunque titolo dovute tra le Parti. I versamenti previsti dal presente atto verranno effettuati da Vitroplant Italia Srl sul conto intestato all’Università degli Studi di Bari ed acceso presso UNICREDIT BANCA SPAAgenzia di Bari, Via Putignani, 98 ang. Via Roberto da Bari, 70121 Bari, c/c n. 000010561739 - ABI 02008 -CAB 04000 -CIN Z. ART. 4 VENDITE PASSIVE Fino a che il Licenziante non concederà a terzi licenze esclusive al di fuori del Territorio, il Licenziante non si opporrà alle vendite effettuate dalla Società licenziataria al di fuori del Territorio, e comunque all’interno di territori sui quali viene richiesta l’estensione della Domanda, in risposta a richieste di singoli clienti non sollecitate attivamente dalla Società licenziataria. La Società licenziata interromperà le vendite di cui al comma precedente una volta ricevuta da parte del Licenziante comunicazione scritta circa l’avvenuta concessione di una licenza esclusiva nello Stato interessato. ART. 5 DILIGENZA DEL LICENZIATARIO Vitroplant Italia Srl si impegna : a) Ad espletare con diligenza quanto necessario per lo sfruttamento delle invenzioni connesse soggette alla protezione brevettuale, nel pieno rispetto della normativa vigente in ogni singolo paese dove questa invenzione verrà utilizzata. 142 C.A.23.02.2010/p.9e b) c) d) A porre in essere quanto necessario secondo il suo prudente apprezzamento per commercializzare gli stessi in tempo ragionevole e in quantità sufficiente a soddisfare le richieste del mercato e comunque, ad iniziare, entro 2 mesi dalla data di stipula del presente contratto, lo sfruttamento delle invenzioni; in caso contrario, l’Università si riserva di recedere dal contratto senza obbligo per la stessa di restituire le somme a qualsiasi titolo già versate dalla Vitroplant Italia Srl. Nel caso in cui il termine iniziale per lo sfruttamento dovesse variare a causa di comprovati problemi tecnico-scientifici, Vitroplant Italia Srl si impegna ad informare tempestivamente l’Università degli Studi di Bari A ottenere, ove necessario per la commercializzazione del Prodotto, eventuali autorizzazioni o concessioni amministrative per la produzione, l’uso e la vendita dello stesso. Ad indicare, su tutti i documenti tecnici e commerciali relativi “Utilizzato su licenza dell’Università degli Studi di Bari – deposito brevetti [XXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] ed estese a livello europeo rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234 ART. 6 OBIETTIVI DI VENDITA E CONVERSIONE DELLA LICENZA Le Parti concordano sui seguenti obiettivi di vendita, da calcolarsi come somma delle vendite effettuate: per i primi tre anni produzione di un numero minimo complessivo di 50.000 piante per un fatturato di € 40.000,00 dal quarto anno produzione di un numero minimo complessivo di 100.000 piante per un fatturato di € 80.000 Qualora uno dei precedenti obiettivi non venisse raggiunto, le Parti valuteranno congiuntamente le possibili motivazioni del mancato conseguimento e le conseguenti iniziative da intraprendere. Il Licenziante avrà il diritto di trasformare la licenza da esclusiva a non esclusiva qualora le vendite realizzate su base annua siano inferiori del 50% (cinquanta per cento) rispetto agli obiettivi di cui al precedente comma 1, oppure qualora il mancato conseguimento degli obiettivi si verifichi per due anni solari consecutivi. ART. 7 RAPPORTI SULL’ANDAMENTO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE La Società licenziataria dovrà fornire con cadenza trimestrale al Licenziante un estratto delle scritture contabili dalle quali risulti chiaramente il fatturato realizzato con la commercializzazione del Prodotto. ART. 8 TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI E AUDIT La Società licenziataria sarà obbligata alla ordinata e diligente tenuta di scritture contabili relative alle operazioni che riguardano la Tecnologia e il Prodotto, rendendole accessibili per eventuali ispezioni da parte del Licenziante. Con un preavviso minimo di ventiquattro ore, il Licenziante potrà disporre un accesso presso la sede della Società licenziataria o in qualunque altro luogo siano custodite le 143 C.A.23.02.2010/p.9e scritture contabili di cui al comma precedente, sostenendo i relativi costi e previa comunicazione delle generalità dei soggetti incaricati delle verifiche. I costi delle verifiche di cui al precedente comma 2 saranno addebitabili alla Società licenziataria qualora all’esito delle stesse risulti che la differenza tra canoni riportati e canoni risultanti sulla base dei dati raccolti nelle verifiche sia superiore al 5% (cinque per cento). ART. 9 MIGLIORAMENTI La titolarità degli eventuali miglioramenti derivanti dall’ingegnerizzazione della Tecnologia sarà della Società licenziataria che potrà depositare domande di brevetto a proprio nome e avvalersi di altri diritti di privativa industriale. Qualora i miglioramenti di cui al precedente comma 1 siano qualificabili come dipendenti dalle Domande o dai brevetti o dai brevetti conseguenti, ai sensi dell’art. 68, comma 2, del D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30, i corrispettivi di cui al precedente art. 3 saranno dovuti anche dopo la scadenza del presente Contratto fino al perdurare della situazione di dipendenza. ART. 10 GARANZIE Il Licenziante garantisce di avere pieno diritto e potere di concedere in licenza le Domande e i conseguenti brevetti. La Tecnologia viene concessa allo stato in cui si trova e senza alcuna espressa garanzia di buon funzionamento o commerciabilità né altre garanzie di altro tipo, implicite o espresse. Il Licenziante non garantisce in alcun modo: a) la validità dei diritti che derivano dalla Domanda o dei diritti di brevetto che dovessero conseguire alla Domanda; b) che la Tecnologia non sia in contraffazione di diritti di brevetto o di altri diritti di proprietà intellettuale di terze parti; c) la idoneità della Tecnologia e del Prodotto ad un particolare uso e la loro immunità da difetti; d) che la Tecnologia e il Prodotto non siano attualmente contraffatti ad opera di terzi; e) che uno o più brevetti saranno concessi a partire dalle Domande. ART. 11 MANUTENZIONE DELLE DOMANDE E DEI CONSEGUENTI BREVETTI Il Licenziante si farà carico della manutenzione delle Domande e di ogni altra attività necessaria per il conseguimento dei diritti di brevetto, sostenendo i relativi costi, salvo quanto previsto al precedente art. 3, lettera c). La scelta dei professionisti e dei mandatari resterà esclusiva prerogativa del Licenziante, che sarà anche l’unico interlocutore degli stessi. A richiesta della Società licenziataria, il Licenziante fornirà copie della documentazione rilevante sullo stato della Domanda e dei conseguenti brevetti. La documentazione si intende coperta da vincolo di confidenzialità e soggetta alle disposizioni del successivo art. 18. ART. 12 144 C.A.23.02.2010/p.9e CONTRAFFAZIONI Qualora la Società licenziataria venga a conoscenza di possibili contraffazioni delle Tecnologia, dovrà darne immediata comunicazione per iscritto al Licenziante, fornendo anche ragionevoli prove della contraffazione. Nessuna delle Parti darà seguito ad iniziative giudiziali o stragiudiziali contro presunti contraffattori senza aver prima consultato l’altra ed averne ottenuto il consenso per iscritto. Le Parti si impegnano al massimo dello sforzo a cooperare per reprimere eventuali contraffazioni ad opera di terzi, cercando di evitare il contenzioso giudiziale. La Società licenziataria potrà richiedere per iscritto al Licenziante di intraprendere un’azione di contraffazione nel Territorio contro un presunto contraffattore, fornendo ogni elemento utile di prova e indicazioni sul danno sofferto. Se entro novanta giorni dalla richiesta della Società licenziataria la contraffazione non dovesse cessare, il Licenziante potrà decidere se iniziare l’azione per conto proprio o se declinare eventuali iniziative giudiziarie. La decisione del Licenziante dovrà comunque essere comunicata per iscritto alla Società licenziataria entro il centesimo giorno dalla comunicazione della stessa. Qualora il Licenziante decida di iniziare un’azione di contraffazione, la Società licenziataria potrà intervenire nel corso del giudizio, secondo le regole previste dal vigente codice di procedura civile, ovvero decidere di iniziare l’azione congiuntamente al Licenziante. Qualora il Licenziante decida di non iniziare un’azione di contraffazione, la Società licenziataria potrà intraprendere l’azione per conto proprio, salvo il diritto del Licenziante di intervenire nel processo in ogni momento, secondo le regole previste dal vigente codice di procedura civile. I costi dell’azione saranno sopportati dalla Parte che si fa carico di iniziare l’azione. L’eventuale risarcimento e altre spese eventualmente liquidate all’esito del giudizio spetteranno alla Parte che ha intrapreso l’azione, salvo quando le Parti abbiamo deciso di iniziare l’azione congiuntamente. In questo ultimo caso, risarcimento e spese liquidate andranno ripartite paritariamente. Ciascuna delle Parti si impegna a cooperare con l’altra nel corso di eventuali azioni di contraffazione, a spese di quest’ultima nel caso in cui la Parte richiesta di cooperare non sia anche interveniente. E’ escluso, comunque, ogni eventuale risarcimento danni e rimborso a favore di Vitroplant Italia Srl da parte del Licenziante. In caso di esercizi di detti eventuali diritti e di conseguente riduzione dell’ambito di tutela legale sarà proporzionalmente ridotto l’ammontare delle royalties. ART. 13 RECESSO DELLA SOCIETÀ LICENZIATARIA La Società licenziataria avrà il diritto di recedere in ogni momento dal presente Contratto, dando un preavviso scritto al Licenziante non inferiore a dodici mesi, senza obbligo per quest’ultimo di restituire le somme a qualsiasi titolo già versate dalla Vitroplant Italia Srl. L’esercizio del diritto di recesso non esonera la Società licenziataria dalle responsabilità incorse e dalle obbligazioni assunte prima che la risoluzione abbia effetto. Conseguentemente alla risoluzione, la Società licenziataria non potrà disporre commercialmente delle unità di Prodotto non ancora alienate. ART. 14 145 C.A.23.02.2010/p.9e CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA Oltre che nelle ipotesi di cui al successivo comma 2, il Licenziante avrà la possibilità di dichiarare risolto il presente Contratto in caso di inadempimento della Società licenziataria alle obbligazioni di cui ai seguenti articoli: art. 3; art. 4.2; art. 5; art. 7; art. 8; art. 9. art. 16.3 Per avvalersi della presente clausola risolutiva espressa, il Licenziante, ove ne ricorrano i presupposti, intimerà per iscritto alla Società licenziataria di adempiere entro un termine di 15 (quindici) giorni, con la dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il Contratto si intenderà senz’altro risolto. L’eventuale notifica di stati di insolvenza contro la Società licenziataria importerà l’immediata risoluzione del presente Contratto, salvo l’adempimento delle obbligazioni che, per espressa previsione di disposizioni contenute in altre parti del presente Contratto, non sono caducate dalla risoluzione. ART. 15 REGIME SUCCESSIVO ALLA RISOLUZIONE Conseguentemente alla risoluzione di cui al precedente art. 14, la Società licenziataria potrà disporre commercialmente delle unità di Prodotto ancora non alienate, limitatamente ad un periodo di centoventi giorni a far data dal giorno in cui la risoluzione ha effetto. La commercializzazione del Prodotto di cui al comma precedente avverrà alle medesime condizioni previste dal presente Contratto, ivi compresi gli obblighi di pagamento dei canoni periodici e di rendicontazione ai sensi degli artt. 3, 5 e 7. ART. 16 NON CONTESTAZIONE La Società Licenziataria dichiara di aver preso visione dei contenuti delle Domande e di averli ritenuti confacenti alle finalità di sfruttamento che essa si propone. La Società Licenziataria rinuncia sin d’ora ad eventuali contestazioni in ordine alla titolarità e alla validità delle Domande in capo al Licenziante e al funzionamento e all’idoneità all’uso della Tecnologia e del Prodotto. La minaccia o l’inizio di azioni di contestazione di qualsiasi natura da parte della Società licenziataria importerà la risoluzione immediata del presente Contratto e la Società licenziataria non potrà disporre ad alcun titolo delle scorte prodotte e non ancora vendute. ART. 17 FORZA MAGGIORE In qualunque caso di forza maggiore che le Parti non siano in grado di prevedere usando l’ordinaria diligenza, sarà in facoltà delle stesse chiedere la sospensione e la ripresa dell’esecuzione del contratto entro un termine da fissarsi di comune accordo. Costituiscono casi di forza maggiore guerre, rivoluzioni, sabotaggi, epidemie, esplosioni, incendi, calamità naturali, restrizioni dell’impiego di energia, mancanza generale e assoluta 146 C.A.23.02.2010/p.9e di materie prime o di altri elementi essenziali per la produzione, embargo, scioperi imprevedibili, provvedimenti di autorità civili e militari e ogni altro elemento non prevedibile con l’uso dell’ordinaria diligenza. Nelle ipotesi di cui al comma precedente tutti i termini di adempimento sono prorogati per un periodo corrispondente ai giorni lavorativi perduti in relazione al verificarsi dei summenzionati eventi. La Parte che si trovi nell’impossibilità di eseguire le proprie prestazioni in ragione di una causa di forza maggiore si impegna a comunicare all’altra, tempestivamente e comunque entro sette giorni dal verificarsi di detta causa, la data in cui questa si è manifestata e la data in cui prevedibilmente questa cesserà di avere effetto. Nel caso in cui le cause di forza maggiore si protraggano per più di centottanta giorni, le Parti avranno facoltà di considerare risolto di diritto il contratto, alle condizioni di cui al precedente art. 15. ART. 18 DIVIETO DI CESSIONE Tutte le obbligazioni nascenti dal presente Contratto hanno carattere personale. È fatto divieto a ciascuna delle Parti, a pena di risoluzione del rapporto, di cedere in tutto o in parte i diritti e gli obblighi nascenti dal presente Contratto. ART. 19 OBBLIGHI DI RISERVATEZZA Ai fini del presente Contratto per “Informazioni” si intende: tutte le informazioni, inclusi brevetti, schede riassuntive di brevetti, descrizioni di tecnologie, brevettate o in corso di brevettazione, nonché atti, documenti, notizie e dati di qualsiasi natura (anche se non specificatamente qualificate come “riservate”) delle quali in qualsiasi modo le Parti venissero in possesso; tutte le analisi, valutazioni, elaborati e altri documenti, di qualsiasi natura, preparati dal personale delle Parti, loro consulenti o dal personale e/o i consulenti che contengano, riproducano o derivino dalle Informazioni di cui al precedente punto. Il termine Informazioni non include le informazioni: che le Parti saranno in grado di provare con idonea documentazione essere, al momento in cui sono state o verranno comunicate, già di dominio pubblico; che dopo essere state comunicate diventino di pubblico dominio per ragioni che nulla abbiano a che vedere con una inadempienza delle Parti o delle persone collegate agli obblighi specificati nel presente Contratto; che le Parti saranno in grado di provare con idonea documentazione essere già nella rispettiva conoscenza prima che venissero fornite; che saranno richieste dalle Parti in forza di norme di legge o di regolamento o di direttive emanate da qualsiasi autorità che abbia competenza in materia. In tal caso, sarà obbligo delle Parti consultarsi in merito allo scopo di discutere riguardo ai tempi, forme e contenuti di qualsiasi annuncio o divulgazione o informazione necessaria. Con il presente Contratto le Parti si impegnano a considerare strettamente riservate e comunque rigorosamente soggette a obbligo di segretezza le Informazioni. Inoltre si impegnano a non copiare e, in qualsiasi modo o forma, riprodurre, in tutto o in parte, le Informazioni salvo ove necessario per esigenze operative. 147 C.A.23.02.2010/p.9e Ai sensi del presente Contratto, le Parti si intendono autorizzate a comunicare le Informazioni: ai rispettivi amministratori, dipendenti o consulenti ai quali la conoscenza di tali Informazioni è necessaria per la realizzazione degli obiettivi di cui al presente Contratto. Resta inteso che ciascuna persona che venisse a conoscenza di tali Informazioni per le esigenze di cui al presente Contratto sarà automaticamente soggetta agli obblighi e alle condizioni quivi contenute; a soggetti terzi diversi da quelli sopra specificati, purché sia stata preventivamente ricevuta dalle Parti autorizzazione scritta. Le Parti si assumono, in ogni caso, piena responsabilità per ogni eventuale violazione –da parte di qualsiasi Persona Collegata o da Terzi cui le Informazioni siano state fornite nell’ambito della presente Contratto– degli obblighi alla riservatezza quivi contenuti. Le Parti si impegnano a non utilizzare le Informazioni in modo che possano danneggiare o comunque arrecare qualsiasi pregiudizio nei rapporti reciproci. In caso di risoluzione del presente Contratto per qualsiasi ragione, senza alcun pregiudizio per quanto riguarda gli altri obblighi quivi contenuti, le Parti si obbligano a riconsegnarsi reciprocamente tutte le copie di tutti i documenti, programmi per elaboratore o altro materiale in qualsiasi forma possedute dalle stesse, dalle Persone Collegate e da Terzi, contenenti o che si riferiscano alle Informazioni, e a cancellare o distruggere qualsiasi registrazione delle Informazioni effettuata su computer o altro supporto, posseduto o usato dalle stesse, dalle Persone Collegate o da Terzi. L’obbligo alla riservatezza si estenderà dalla conclusione del presente Contratto alla scadenza dell’ultimo brevetto conseguito sulla base delle Domande. È fatta salva la sua automatica decadenza e assorbimento in conseguenza di una diversa disciplina contenuta in ulteriori accordi eventualmente stipulati tra le Parti. Qualora la Società licenziataria ne faccia richiesta espressa al Licenziante, quest’ultimo si asterrà dal fornire informazioni a terze parti circa le generalità della Società licenziataria. Il Licenziante, se richiesto da terze parti, avrà comunque il diritto di rendere nota l’esistenza del presente Contratto. ART. 20 LEGGE APPLICABILE E CONTROVERSIE Il presente Contratto è regolato dalla legge italiana. L’estensione e la validità dei diritti di proprietà intellettuale sono regolate dalla legge dello stato all’interno del quale la protezione è conseguita. Per tutte le controversie inerenti o relative all’interpretazione, all’esistenza, alla validità, all’efficacia e alla esecuzione sia del presente Contratto, nonché per tutte le vicende creditorie o debitorie tra le Parti, ivi compresi i procedimenti monitori ai sensi dell’art. 633 c.p.c., sarà competente a giudicare l’Autorità Giudiziaria di Bari, con esclusione di ogni foro alternativo e/o concorrente. ART. 21 TRASCRIZIONE DEL PRESENTE CONTRATTO Le Parti convengono che le formalità per la trascrizione del presente Contratto presso i competenti uffici brevetti avverrà a cura e spese della Società licenziataria. Il Licenziante si impegna sin da ora a collaborare e fare quanto necessario per dar seguito alle formalità necessarie per la trascrizione del presente Contratto. 148 C.A.23.02.2010/p.9e ART. 22 REGISTRAZIONE E SPESE Il presente Contratto, sotto forma di scrittura privata non autentica, è soggetto a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art. 5, comma secondo, del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131. Le Parti riconoscono che, essendo il corrispettivo di cui al precedente art. 5 assoggettato all’imposta sul valore aggiunto, quale corrispettivo per la prestazione di un servizio ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, il presente Contratto è soggetto a registrazione a tassa in misura fissa ai sensi dell’art. 40 del DPR 26 aprile 1986, n. 131. Le spese di registrazione sono a carico della Società licenziataria. ART. 23 COMPLETEZZA DEL CONTRATTO E MODIFICHE Il presente Contratto annulla e sostituisce ogni precedente accordo intercorso tra le Parti sul medesimo oggetto. Esso potrà essere modificato e integrato solo attraverso il mutuo consenso delle Parti risultante da atto scritto a pena di nullità. Usi e consuetudini e ogni altra fonte di disciplina qui espressamente non richiamata e che sia in contrasto o comunque incompatibile con le disposizioni di cui al presente Contratto non potrà prevalere sulle stesse. ART. 24 DISPOSIZIONI FINALI Con la sottoscrizione del presente Contratto, le Parti dichiarano che il suo contenuto è stato congiuntamente predisposto e negoziato in ogni sua parte. Le Premesse formano parte integrante ed inscindibile del presente Contratto. L’eventuale tolleranza di una delle Parti di comportamenti dell’altra posti in essere in violazione delle disposizioni contenute nel presente Contratto non costituisce rinuncia ai diritti derivanti dalle disposizioni violate né al diritto di esigere l’esatto adempimento delle obbligazioni qui previste. Le Parti si impegnano a sottoscrivere e a scambiare gli atti e i documenti, a provvedere agli adempimenti e fare quant’altro risulti necessario alla piena e completa esecuzione e attuazione del presente Contratto e delle disposizioni ivi contenute, e ciò anche nel caso in cui detti atti, documenti o adempimenti non siano previsti in modo espresso da tali disposizioni. Per tutte le comunicazioni relative al presente Contratto, le Parti eleggono domicilio come segue: Per la Parte UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI a: Servizio Trasferimento Tecnologico dell’Università degli studi di Bari Piazza Umberto I, n. 1 70121 BARI *** Per la parte VITROPLANT ITALIA SRL a: ………………….. ………………….. …………………… ovvero ad ogni ulteriore domicilio che le Parti si impegnano a comunicarsi tempestivamente. Salvo ove altrimenti richiesto, le comunicazioni potranno essere 149 C.A.23.02.2010/p.9e effettuate con ogni mezzo scritto, ivi compresa l’email, purché la Parte inviante ne conservi copia. Le Parti prendono reciprocamente atto del contenuto del presente Contratto e si obbligano a darvi esecuzione secondo buona fede. Il presente Contratto viene stipulato in doppio originale e debitamente firmato dai rispettivi rappresentanti legali. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI VITROPLANT ITALIA SRL IL RETTORE IL RAPPRESENTANTE LEGALE “” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA nota assunta prot. n. 5686, rep. n. 788 del 25.01.2010, della VITROPLANT Italia S.r.l.; TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti; VISTO il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, DELIBERA - di approvare lo schema e la stipula del contratto di licenza esclusiva con la Vitroplant Italia S.r.l., per l’utilizzo di tre domande italiane di brevetto per le varietà vegetali denominate “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX], nonché dell’estensione delle stesse come brevetti europei e contraddistinte rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234; - di autorizzare gli Uffici competenti all’emissione, a Vitroplant Italia S.r.l., della fattura di Euro 21.856,00 + IVA, entro 2 mesi dalla data di stipula del suddetto contratto; - di autorizzare gli Uffici competenti all’incameramento dei proventi di cui all’art.3 del suriportato contratto e alla ripartizione degli stessi, secondo quanto previsto dal Regolamento Brevetti e dalle delibere del Consiglio di Amministrazione, rispettivamente datate 23.11.2004 e 22.04.2005-06.05.2005. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 150 C.A.23.02.2010/p.9f III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO BREVETTI: ADEMPIMENTI RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio riferisce che il Prof. Pietro Mario Lugarà, afferente al Dipartimento di Fisica di questa Università e associato al CNR-IMIP, il Prof. R. Tommasi, afferente al Dipartimento di Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica di questa Università e i dott.ri G. Fanizzi e G. Lacerenza, soci amministratori della B.A.S.I.C. outsourcing snc, hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “[XXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”, a titolarità congiunta per il 25% dell’Università di Bari, per il 25% il CNR-IMIP e per il 50% della B.A.S.I.C. snc. Gli inventori hanno allegato all’istanza una copia della scheda di descrizione dell’invenzione riportata sul modello proposto da questa Università, in cui dichiarano, tra l’altro, le rispettive quote percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano suddivisi come segue: Prof. Lugarà, titolare del 40%, Prof. Tommasi, titolare del 10%, Dott. Fanizzi titolare del 25%, Dott. Lacerenza, titolare del 25%. Si precisa che, come dichiarato nell’apposito modulo, il Prof. Lugarà cede il 15% dei diritti all’Università e il restante 25% al CNR-IMIP. A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta. Per quanto attiene ai costi, l’Ufficio evidenzia che, data la specificità del settore scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e, tenuto conto del rapporto fiduciario già esistente, l’Ufficio ha provveduto, anche su mandato dei richiedenti non afferenti a questa Università, a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon e Trupiano”. Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, € 82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, € 18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, € 1.920 iva inclusa per competenze dello Studio, per una spesa complessiva a carico di questa Università di ca. € 625,00. L’ufficio evidenzia che la suddetta questione è stata sottoposta all’attenzione della Commissione Brevetti di questa Università che, nella seduta del 5.2.2010, tenuto anche conto del preventivo di spesa, ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta degli inventori.”” 151 C.A.23.02.2010/p.9f Il Consiglio, all’unanimità, VISTA l’istanza di brevettazione dei Proff.ri Pietro Mario Lugarà afferente al Dipartimento di Fisica e associato al CNR-IMIP, e R. Tommasi afferente al Dipartimento di Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica, e dei dott.ri G. Fanizzi e G. Lacerenza soci amministratori della B.A.S.I.C. outsourcing snc; VISTO il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”; TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del 05.02.2010; VISTO il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, DELIBERA - di aderire alla richiesta dei Proff.ri Lugarà e Tommasi e dei dott.ri Fanizzi e Lacerenza di deposito congiunto, per il 25% dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per il 25% del CNR-IMIP e per il 50% della Basic Outsourcing snc, di una domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata: “[XXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”; - di dare mandato, previo acquisizione del parere favorevole del CNR-IMIP e di Basic Outsourcing snc, alla Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia, per una spesa complessiva di ca. € 2.500,00; - di assumere l’onere di spesa, a carico di questa Università, per € 625,00 IVA compresa, pari al 25% della spesa complessiva; - che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 1009/2010; - di autorizzare sin d’ora, il Rettore ad assumere con proprio successivo provvedimento l’ulteriore impegno di spesa che si rendesse necessario; - di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 152 C.A.23.02.2010/p.10a III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO SPIN OFF ARCOGEM SRL: ADEMPIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio ricorda che questo Consesso, nella seduta del 22.07.2008, ha approvato, tra l’altro, la costituzione della Società ARCOGEM SRL, nominando quale rappresentante di questa Università nel Collegio Sindacale della costituenda società la Dott.ssa Loredana Napolitano. Con nota del 01.02.2010, il Rappresentante legale della società, Prof. Eugenio Scandale, chiede di poter adeguare l’art 23 “Collegio sindacale” dello Statuto della società, all’art. 23 “Controllo contabile” dello schema di statuto degli Spin-off accademici, come approvato da questo Consesso nella seduta del 15.6.09. In particolare, il novellato art. 23 dello schema di Statuto degli spin off dell’Università di Bari prevede, nei casi in cui non si renda obbligatoria la nomina del collegio sindacale e se richiesto dall’Università di Bari, la nomina di un revisore unico, come disciplinato dal codice civile all’art. 2477. La questione è stata sottoposta, per le vie brevi, all’attenzione del Comitato spin off che ha espresso parere favorevole circa la richiesta del Prof. Scandale.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota del 01.02.2010 a firma del prof. Eugenio Scandale, Presidente di ARCOGEM S.r.l., Spin-off dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; VISTO lo schema di Statuto degli Spin-off accademici di questa Università, approvato in data 22.07.2008 e successivamente modificato in data 15.06.2009; TENUTO CONTO del parere espresso, per le vie brevi, dal Comitato Spin-off, DELIBERA di autorizzare la modifica dell’art. 23 dello Statuto di ARCOGEM S.r.l., Spin-off dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed, in particolare, di prevedere la nomina di un revisore unico, anziché del Collegio Sindacale, così come previsto all’art. 23 dello schema tipo di Statuto di società Spin-off adottato da questa Università. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 153 C.A.23.02.2010/p.10b III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO SPIN OFF: ADEMPIMENTI SER&PRACTICES S.R.L. – INVITO ALL’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI PRELAZIONE SULL’ACQUISTO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE SOCIALE CEDUTA DAL SOCIO CARTESIO SPA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio riferisce che, con nota datata 20.01.2010 e assunta al prot. n. 6449, del 26.01.2010, il Prof. Giuseppe Visaggio, Presidente di SER&PRACTICES s.r.l., spin off dell’Università di Bari, ha comunicato che il socio Cartesio Spa intende cedere la propria quota di partecipazione sociale nella predetta spin off, pari al 6% del capitale sociale. La cessione della predetta quota di partecipazione sarà effettuata al valore nominale di € 12.000,00 da liquidarsi per € 3.000,00 all’atto del trasferimento a mezzo assegno circolare non trasferibile intestato al cedente e, per i restanti € 9.000,00, mediante accollo da parte del cessionario del debito verso la Società per la quota di capitale sottoscritta, ma non ancora versata. Con la medesima nota, il Presidente ha invitato questa Università, ove interessata, ad esercitare, come da statuto, il proprio diritto di prelazione. L’Ufficio riferisce che, sulla base delle norme statutarie della società, la dichiarazione relativa all’intenzione di esercitare o meno tale diritto va comunicata all’organo amministrativo mediante raccomandata A/R spedita (vale il timbro postale) entro trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione. L’Ufficio precisa ancora che, ex art. 17 “Clausole di prelazione e gradimento” dello Statuto della SER&PRACTICES s.r.l., “se la prelazione sarà esercitata, nel termine sopra stabilito, da un socio, la quota offerta dovrà essere acquistata per l’intero da costui; ove, all’acquisto concorressero più soci, la quota offerta si ripartirà in proporzione alla partecipazione posseduta da ciascun concorrente”. Pertanto, ove l’Università fosse l’unico socio ad esercitare il diritto di prelazione, acquisterà l’intera quota offerta, pari al 6% del capitale sociale. A tal proposito, l’Ufficio ricorda che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 4.10.2006, ha deliberato di partecipare al capitale sociale della SER&PRACTICES srl, stabilito in € 200.000,00 con una quota dell’8%, pari ad € 16.000. L’acquisto della quota ceduta comporterebbe quindi un aumento della quota di partecipazione di questa Università al capitale sociale di SER&PRACTICES Srl e l’art.4, comma 1, sancisce che “la partecipazione dell’Università nello spin off, che potrà derivare anche esclusivamente da conferimenti di beni in natura, non potrà superare il 10% del capitale”. 154 C.A.23.02.2010/p.10b Il succitato articolo, al comma 2°, prevede che “Il limite di partecipazione di cui al comma precedente potrà essere superato previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato di cui al successivo art. 5 (Comitato Spin Off)” e dispone poi, al comma 3, che “l’autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Spin Off, è necessaria anche qualora la partecipazione dell’Università possa superare il limite del 10% in seguito all’esercizio del diritto di prelazione di cui al successivo comma 4, lett. a”. In particolare il succitato comma 4, lettera a del succitato art. 4 prevede che “in caso di trasferimento a qualunque titolo di azioni o quote, spetti ai soci, tra cui l’Università, diritto di prelazione da esercitarsi in proporzione alla partecipazione detenuta”. L’Ufficio evidenzia che la suddetta questione è stata sottoposta, per le vie brevi, all’attenzione del Comitato Spin Off che, tenuto conto di quanto suesposto, ha espresso parere non favorevole ad esercitare il diritto di prelazione sulla quota di capitale ceduta dal socio Cartesio Spa.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la relazione dell’Ufficio competente; VISTA la lettera di invito del 20.01.2010, a firma del prof. Giuseppe Visaggio, Presidente di SER&PRACTICES s.r.l., Spin Off dell’Università degli Studi di Bari, assunta al prot. gen. n. 6449 del 26.01.2010; VISTA la deliberazione adottata da questo Consesso in data 04.10.2006; VISTO il Regolamento Spin Off dell’Università degli Studi di Bari; TENUTO CONTO del parere espresso, per le vie brevi, dal Comitato Spin Off, DELIBERA di non autorizzare l’Università degli Studi di Bari ad esercitare nella SER&PRACTICES s.r.l., di cui è già socia all’8%, il diritto di prelazione sull’acquisto della quota ceduta dal socio Cartesio Spa. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 155 C.A.23.02.2010/p.11 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DAISY-NET SCARL - APPROVAZIONE REGOLAMENTO E MANIFESTO; MODIFICHE ASSETTO SOCIETARIO: RATIFICA DECRETO RETTORALE Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE RELAZIONI ESTERNE D.R. n. 12038 del 14.12.2009 - di approvare i Regolamenti ed il Manifesto di Daisynet s.c.a.r.l.; - di approvare la riduzione del capitale sociale della predetta società consortile da € 52.357 ad € 50.941,98; - di approvare l’aumento del capitale sociale di Daisynet s.c.a.r.l. da € 50.941,98 fino ad € 550.000,00; - di esercitare il diritto di opzione per la sottoscrizione di un numero di quote di valore pari ad € 70.761,15 coincidente con la somma già versata per futuro aumento di capitale. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. 156 C.A.23.02.2010/p.12a III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONFERIMENTO ATTREZZATURE IN CONVENZIONE CON L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dalla Direzione delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R. ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio riferisce che i Proff. Carlo SBORGIA e Mario BELLIZZI, rispettivamente Responsabili della I e della II U.O.C. di Oftalmologia, con nota a firma congiunta prot. n. 125/09 del 9.12.2009, hanno richiesto l’autorizzazione al conferimento in convenzione di apparecchiature, al fine di ottenere dall’Azienda OspedalieroUniversitaria Policlinico la fornitura del materiale d’uso e la manutenzione periodica. La richiesta in parola, a parere dell’Ufficio competente, è in linea con quanto previsto dall’art.3 della convenzione stipulata il 16.11.1973 con il soppresso Ospedale Consorziale, in forza del quale l’Università di Bari avrebbe messo a disposizione per fini assistenziali le attrezzature di sua proprietà, ottenendo la manutenzione ed i materiali di consumo da parte dell’Azienda.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota prot. n. 125/09 del 09.12.2009 a firma congiunta dei proff. Carlo Sborgia e Mario Bellizzi, rispettivamente responsabili della I e II U.O.C. di Oftalmologia, portante la descrizione delle apparecchiature, il relativo numero di inventario, il valore e la data di acquisto delle stesse, da conferire in convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari; VISTO il parere espresso dal competente Ufficio che ritiene la richiesta conforme alla previsione di cui alla convenzione del 16.11.1973; VISTO il Regolamento regionale n.13 del 18.7.2008 recante “Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.Lgs n.517/99; VISTE le proprie delibere del 16.12.2008 , del 27.1.2009 e del 21.4.2009, con cui questo Consesso ha ravvisato la necessità di indicare il valore e la data d’acquisto delle apparecchiature da conferire in convenzione con 157 C.A.23.02.2010/p.12a l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, anche al fine di corrispondere a quanto previsto dal citato Regolamento regionale, DELIBERA di conferire in convenzione all’Azienda Policlinico le seguenti apparecchiature per la loro utilizzazione ai fini assistenziali: Sezioni di Oftalmologia I e II IMPIANTO DI VIDEO REGISTRAZIONE VIDEOCONFERENZA SALA OPERATORIA - WET LAB – AULA DESCRIZIONE INVENTARIO ANNO INVENTARIO 11/11/2008 PREZZO €. - n. 3 Monitor LCD 22” QBell 9000933-90009349000935 - Monitor TV 46” LCD Samsung - Stampante Inkiet HP 6940 - Medilive Mindstream completo di accessori - Medilivetrio ECCD Universal - P.C. Duo Pentium Core 2 completo di accessori - n. 2 DVD Recorder LG Mod. DH265 9000925 30/10/2008 (€. 321,60 cad.) €. 1.776,00 9000898 16/04/2008 €. 9000896 03/03/2008 €.18.144,00 9000895 03/03/2008 €.14.400,00 9000886 31/12/2007 €. 3.840,00 9000863-9000864 19/03/2007 €. - n. 1 DVD Recorder LG Mod. DH265 - Televisore Sharp Aquos 32” LCD Codec di Videoconferenza Aethra Mod. AVC - n. 1 Telecamere Elmo Mod. PTC160R - n. 1 Telecamere Elmo Mod. PTC160R - Joystic Elmo - Tripletta Monitor - P.C. HP Mod. M7480 9000865 19/03/2007 (€.310,80 cad.) €. 310,80 9000860 29/12/2006 €. 9000855 29/12/2006 €.11.832,00 9000856 29/12/2006 9000857 29/12/2009 €. 1.296,00 €. 1.296,00 €. 696,00 €. 1.104,00 9000858 9000859 9000846 29/12/2009 29/12/2009 23/11/2006 €. 1.344,00 -Upgrade Multiconferenza per Aetrhra - Videoproiettore Sanyo PLC-XC10-LCD - n. 1 Light Lampade con sagomature 60 w 9001165 30/12/2005 €. 2.496,00 9000803 30/12/2005 €. 3.936,00 9000804 30/12/2005 €. 759,00 - n. 1 Light Lampade con sagomature 60 w 158 964,80 120,00 621,60 864,00 C.A.23.02.2010/p.12a - Stampante HP 8150 - Impianto multimediale Fiber Options Mod. 245 - n. 1 Videocamera 3CCD JVC - n. 1 Videocamera 3CCD JVC - n. 1 Videocamera 3CCD JVC - n. 1 Videocamera 3CCD JVC 9000805 9000797 9000789 30/12/2005 07/12/2005 21/06/2005 €. 759,00 €. 178,80 €.12.489,16 9000712 02/02/2004 €. 3.536,77 9000713 €. 3.536,77 9000714 €. 3.536,77 9000715 €. 3.536,77 - n. 1 Videocamera JVC Mod. TK - n. 1 Videocamera JVC Mod. TK 9000716 €. 2.695,63 9000717 €. 2.695,63 - n. 6 Amplificatori Mod. PA-935 9000718-719-720-721722-723 €. 1.785,90 (€.297,65 cad.) - n. 5 Diffusori sonori Mod. SWS-10 9000724-725726-727-728 €. 507,70 (€. 101,54 cad.) - Lettore Multi CD Mod. PDD-2500 - Monitor LCD Mod. GM 151 - n. 2 Microfoni Zodiac Mod. DGM-110 - Divisore di Quadro Mod. QUAD N2401Q Intercom METRO AUDIO MAC 9000729 €. 174,58 9000730 €. 988,34 9000731-732 €. 198,38 (€. 99,19 cad.) 9000733 €. 712,55 9000734 €. 1.480,79 -Switcher Commander GYBEX REDCO - n. 5 Adattatori TVF60 9000735 30/12/2003 DVD 9000706-707-708-709710 9000651 - n. 5 Telecamere Philips Mod. LTC 0455/10 - n. 8 Sistema BurattoZeiss 9000643-644-645-646647 9000604-605-606-607608-609-610-611 17/06/2003 Registratore Philips Apparecchiatura composta da tubo stereo, oculari e raccordi microscopi 17/06/2003 29/04/2003 €. 607,20 €.10.812,00 (€. 2.162,00 cad.) €. 1.140,00 €. 2.880,00 (€. 576,00 cad.) €. 7.541,76 (€. 942,72 cad.) 05/03/2003 9000590 9000591 €. 8.391,60 €. 8.391,60 159 C.A.23.02.2010/p.12a 9000592 €. 6.692,80 - n. 3 Partitori Ottici due uscite - n. 3 Apparecchiatura composta da tubo stereo, oculari e raccordi microscopi - Banco di Regia Rack 19” - n. 4 Monitor 10” JVC Mod. TMA10 9000593-594-595 €. 6.289,98 (€. 2.096,66 cad.) €.20.078,40 (€. 6.692,80 cad.) -Matrice Audio/video Elca - Mixer Panasonic WJAve 55G - Preamplificatore Interm - Microfono Cardioide Zodiac - Splitter - Antenna Grand Plane - Alimentatore NT1 9000521 - n. 3 Adattatori Rack GA1 9000587-588-589 05/03/2003 9000516 28/12/2001 9000517-518-519-520 €. 3.026,44 €. 2.985,12 (€. 746,28 cad.) €. 3.403,45 9000522 €. 3.548,06 9000523 €. 850,35 €. 71,27 €. €. €. 516,46 123,95 41,32 9000524 9000525 9000526 9000527 €. 123,96 9000528-529-530 (€. 41,32 cad.) - n. 4 Adattatori TV F 60 MM Passo 9000512-513-514-515 28/12/2001 €. 9.040,40 (€. 2.260,10 cad.) - Set Video Omega 2C composto da oftalmoscopio con microcamera, poltrona ed altri accessori 9000497 05/11/2001 €.24.542,04 - Ripartitore Dualadapter - Mobiletto metallico portante con amplif. - Videoproiettore Sanyo Mod. PCL 9005E - n. 1 Monitor Hantarex + Splitter - n. 1 Monitor Hantarex -SchermoLenticolare - P.C. Case ATX - n. 2 Proiettori per diapositive Elmo -Lavagna Elettronica - Viewstation Aetra - n. 2 Proiettori per diapositive Elmo 9000432 9000415 12/06/2001 25/05/2001 € 4.286,60 €. 4.803,05 9000416 €. 9.309,86 9000417 €. 1.859,24 9000418 €. 1.735,30 9000419 9000420 9000421-422 €. 1.053,57 €. 3.222,69 €. 4.276,26 9000423 9000424 €. 4.710,09 €.10.597,70 160 C.A.23.02.2010/p.12a 9000426-427 - Videoregistratore JVC - n. 2 Monitor LCD Acer 17” Mod. AL 1716A - TV Box Acer Mod. AX120 con Telec. - Altoparlante -n.2Microfoni Zodiac Mod. DGM101 - Radiomicrofono Mod. MKC PL248 - Mobile Rack 19” Multiplexer colore Philips Mod. LTC 262290 - n. 6 Monitor LCD TFT Mod. GM-50 AYY -Videoproiettore DLP LG Mod. RD-JT40 Ansi Lumen Microfono carotide Kennet -SchermoLenticolare motorizzato - Videoregistratore s-VHS JVC - Matrice video 8 in 8 out + 1 Preview Micorvideo Mod. S809 €. 2.602,94 9000338 9000095-96 21/10/1999 12/03/2007 €. 232,41 €. 480,00 9000097 €. 240,00 9000098 9000099-100 €. 69,60 €. 52,80 9000101 €. 378,00 9000102 €. 576,00 9000060 20/06/2003 €. 2.112,00 9000061-66 €. 4.716,00 (€. 786,00 cad.) 9000067 €. 3.840,00 9000084 €. 108,00 9000086 €. 1.176,00 9000087 €. 648,00 9000088 €. 1.608,00 9000089 €. 216,00 - Alimentatore 24V DC3 A - Partitore Ottico -n.5 Facoemulsificatori Universal I e II - Unità Pentcam HR 70900 completo di accessori, software pachimetrico e topografico - Sistema Sirius completo di tavolo a sollevamento elettrico mentoniera, trasformatore di isolamento 9000022 9000666-670 23/05/2003 19/09/2003 9000968 21/10/2009 €. 4.461,60 €.19.080,00 (€. 3.816,00 cad.) €.27.000,00 9000967 21/10/2009 €.27.300,00 La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 161 C.A.23.02.2010/p.12b III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONFERIMENTO ATTREZZATURE IN CONVENZIONE CON L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dalla Direzione delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R. ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’ufficio riferisce che il Prof. Salvatore ANTONACI, Direttore del Dipartimento di Clinica Medica, Immunologia e Malattie Infettive, convenzionato con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, con la nota prot. n. 1780 del 22.1.2010, ha richiesto l’autorizzazione al conferimento in convenzione di apparecchiature, per le esigenze dell’U.O.C. di Dermatologia e Venereologia 2, al fine di ottenere dalla stessa Azienda la fornitura del materiale d’uso e la manutenzione periodica. La richiesta in parola, a parere dell’Ufficio competente, è in linea con quanto previsto dall’art.3 della convenzione stipulata il 16.11.1973 con il soppresso Ospedale Consorziale, in forza del quale l’Università di Bari avrebbe messo a disposizione per fini assistenziali le attrezzature di sua proprietà, ottenendo la manutenzione ed i materiali di consumo da parte dell’Azienda.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la richiesta prot. n. 1780 del 22.01.2010 a firma del prof. Salvatore Antonaci, Direttore del Dipartimento di Clinica Medica, portante la descrizione dell’apparecchiatura, il relativo numero di inventario, il valore e la data di acquisto dell’apparecchiatura stessa da conferire in convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Clinica Medica, Immunologia e malattie infettive relativo alla riunione del 18.11.2009; VISTO il parere espresso dal competente Ufficio che ritiene la richiesta in esame conforme alla previsione di cui alla convenzione del 16.11.1973; 162 C.A.23.02.2010/p.12b VISTO il Regolamento Regionale n. 13 del 18.07.2008 recante Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.Lgs n.517/99; VISTE le proprie delibere del 16.12.2008, del 27.01.2009 e del 21.04.2009, con cui questo Consesso ha ravvisato la necessità di indicare il valore e la data d’acquisto delle apparecchiature da conferire in convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, anche al fine di corrispondere a quanto previsto dal citato Regolamento regionale; DELIBERA di conferire in convenzione all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, la seguente apparecchiatura per la sua utilizzazione ai fini assistenziali: - apparecchiatura DYE Laser Dermobeam 2000 completa di Excilite, n.i. 5469002972-4-57, ricevuta in donazione dalla Ditta Wyeth Lederle S.P.A. di Aprilia nel novembre 2009, del valore di € 60.000,00. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 163 C.A.23.02.2010/p.13 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO RIPARTIZIONE DEL FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA DI ATENEO (EX 60%) – ES.FIN. 2010 Il Rettore ritira l’argomento in oggetto. Il Consiglio prende atto. 164 C.A.23.02.2010/p.14 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO RINNOVO CONTRATTO CINECA PER AVVIO PROCEDURA INFORMATICA PROGETTI DI RICERCA SU FONDI DI ATENEO ANNO 2010 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio informa che, in data 16/12/2009, è pervenuta dal CINECA l’offerta di rinnovo del contratto riguardante la messa in esercizio del sistema informatico per la gestione dei progetti di ricerca sui Fondi di Ateneo es. fin. 2010, nonché della redazione dei consuntivi dei progetti presentati nell’es. fin. 2007 e dei servizi di accompagnamento, che qui di seguito viene riportata. “”REQUISITI Questa offerta è relativa al canone annuo per l’anno 2010 del sistema informatico per la gestione della redazione, presentazione e selezione dei progetti di ricerca su fondi di Ateneo (PRA), nonché della redazione dei consuntivi dei progetti presentati nell’anno 2007 e dei relativi servizi di accompagnamento. Il servizio di presentazione resterà attivo per un mese a disposizione dei docenti proponenti, mentre per i restanti mesi dell’anno l’accesso al sistema sarà riservato all’Ufficio Ricerca. L’hosting è relativo all’ospitalità dell’applicazione e di tutti i dati relativi sui calcolatori CINECA, include l’utilizzo di un RDBMS Oracle, il supporto sistemistico specializzato, la connettività di rete senza limiti di traffico, nonché il backup giornaliero dei dati e l’eventuale restore. Il servizio opzionale di help desk prevede la possibilità per gli utenti del sistema di fruire di un supporto tecnico specializzato disponibile telefonicamente o tramite e-mail, nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 17:00. Il servizio viene quotato in base al numero di giornate e di operatori richiesti. Come per gli anni precedenti, si propone un pacchetto a forfait pari ad 1 operatore per 10 giornate. DATI ECONOMICI Il canone annuo di manutenzione è pari al 20% del corrispettivo pagato per la realizzazione iniziale del sistema ed include la messa in esercizio e l’adeguamento della modulistica. Canone annuo di manutenzione € 4.812,00 Canone mensile di hosting addebitato per il solo mese di apertura al pubblico € 4.131,00 Servizio opzionale di help desk: Numero giorni/uomo 10 Tariffa giornaliera per operatore € 260,00 Corrispettivo € 2.600,00 Riassumendo, la nostra proposta prevede oneri per complessivi € 11.543,00. Tutte le cifre sono da intendersi al netto dell’IVA. 165 C.A.23.02.2010/p.14 CONDIZIONI DI PAGAMENTO E MODALITA’ DI FATTURAZIONE Pagamento mediante bonifico bancario a 60 gg data fattura fine mese intestato a CINECA presso Carisbo fil. 05010 - P.zza Cavour n. 4 - 40124 Bologna (BO) codice IBAN: IT 17 D 06385 02437 06700500005E ESTENSIONE TEMPORALE DEI SERVIZI OFFERTI I canoni sono relativi all’anno solare 2010. EVENTUALI ULTERIORI CONDIZIONI GENERALI DEL CONTRATTO Nessuna TUTELA DEI DATI PERSONALI Il trattamento dei dati personali conferiti ai fini dell’esecuzione della presente offerta rientra nei casi di esclusione del consenso ai sensi dell’articolo 24 , lett. b), del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in quanto si tratta di informazioni necessarie per l’esecuzione di obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l’interessato. Tali informazioni saranno oggetto di trattamento informatico o manuale da parte delle parti, nel rispetto di quanto previsto dalla legge ed esclusivamente per le finalità connesse all’esecuzione del contratto. Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della fatturazione del servizio richiesto e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati comporterà l'impossibilità di erogare i servizi richiesti. Le ricordiamo che in qualunque momento potrà esercitare i diritti di cui all'art. 7 del D.lgs. n.196/2003 contattando il titolare del trattamento, CINECA – via Magnanelli 6/3 – 40033 Casalecchio di Reno (BO). OBBLIGO DI RISERVATEZZA Il Cineca si impegna a mantenere riservate le informazioni relative alle attività del Cliente di cui potrà venire a conoscenza nell’erogazione dei servizi oggetto della presente offerta. Tale obbligo di riservatezza si intende esteso anche al periodo successivo all’erogazione della prestazione, fino a quando le suddette informazioni non vengano divulgate ad opera del Cliente, oppure divengano di dominio pubblico.”” L’ufficio precisa che, per quanto concerne la spesa per i Servizi di Accompagnamento, il loro utilizzo, da parte dei responsabili scientifici, non ha mai superato i 10gg quantificati nella suddetta proposta inviata dal Cineca, pertanto l’Ufficio propone di confermare il servizio di “Help desk” per 10gg..“” Il Rettore, nell’informare che la relativa spesa graverà sul cap. 102420 “Spese per il calcolo elettronico” - quota di competenza del CSI, invita il Consiglio a pronunciarsi in merito proponendo di dare mandato al Direttore Amministrativo di avviare una trattativa con il CINECA, al fine di contenere i costi del contratto “de quo”. Il Consiglio, all’unanimità, VISTE le proprie delibere del 23.01.2008 e del 27.01.2009; 166 15.12.2004, 24.01.2006, 24.01.2007, C.A.23.02.2010/p.14 VISTO l’art. 25 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari; CONSIDERATO che questa Università fa parte del Consorzio CINECA; VISTA l’offerta economica n. 09174301 del 09.12.2009 del CINECA; TENUTO CONTO di quanto proposto dall’Ufficio istruttore; CONSIDERATO quanto prospettato dal Rettore nell’odierna riunione, DELIBERA - di approvare il rinnovo del contratto con il Consorzio CINECA per la “messa in esercizio del sistema informatico per la gestione dei programmi di ricerca sui fondi di Ateneo, es. fin. 2010”, confermando il servizio di utilizzo di Help Desk per 10 gg, dando mandato al Direttore Amministrativo di avviare una trattativa con il CINECA, al fine di contenere i costi del contratto “de quo”; - che la relativa spesa gravi sul Cap. 102420 “Spese per il calcolo elettronico”, sulla quota di competenza del CSI. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 167 C.A.23.02.2010/p.15 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO RIPARTIZIONE FONDO PER IL SOSTEGNO DEI GIOVANI E PER FAVORIRE LA MOBILITÀ DEGLI STUDENTI (D.M. 198 DEL 23.10.2003, ART. 1) – A.A. 2008/2009 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Settore IV dell’Area servizi innovativi per la didattica e gli studenti ricorda che il MiUR, ai sensi dell’art. 1 del D.M. n. 198 del 23.10.2003, ha assegnato all’Università di Bari, per l’a.a. 2008-09, con nota n. 1666 del 6 ottobre 2008, un contributo per favorire la mobilità internazionale degli studenti universitari. Detto contributo è stato quantificato nella misura di € 140.419,70. Come stabilito dal D.M. in oggetto, almeno il 60% dell’ammontare complessivo di tale contributo dovrà incrementare l’importo mensile della borsa erogata nell’ambito del Sottoprogramma Erasmus del Programma comunitario LLP 2007-2013. La quota eventualmente eccedente, ai sensi del comma 2, potrà invece essere utilizzata per assegnare nuove borse di mobilità a studenti dell’Ateneo, alla luce di accordi stipulati con università straniere, anche di Paesi Terzi, che prevedano l’impegno al riconoscimento dei periodi di studio all’estero in termini di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi. L’Ufficio competente riferisce che la prof.ssa Marisa A. Valleri, Delegato del Rettore per il Programma LLP/Erasmus, nel sottolineare l’importanza di detto Programma e la necessità di favorirne la diffusione e l’utilizzazione fra un numero sempre più alto di studenti, anche nell’ottica del miglioramento delle attività rilevanti ai fini della valutazione del sistema universitario, fa presente che l’esiguità dell’importo della borsa comunitaria (€ 200/mese) costituisce uno dei fattori determinanti la limitata adesione degli studenti al Programma stesso e che il contributo integrativo che l’Università di Bari mette a disposizione dei propri studenti Erasmus, attingendo da fondi del bilancio universitario (per un importo medio mensile ormai ridotto, con l’aumentare del numero di studenti in partenza e delle mensilità utilizzate, a circa 23 Euro) non migliora sensibilmente la situazione. L’Ufficio riferisce, inoltre, che la Task Force Erasmus, alla luce delle precedenti considerazioni, nella seduta del 5 febbraio 2010, ha deliberato di proporre, come per gli anni passati, la ripartizione dell’intero contributo assegnato per l’a.a. 2008-09, pari ad € 140.419,70, tra tutti gli studenti LLP/Erasmus 2008-09 dell’Università di Bari e quelli - in misura notevolmente inferiore al 40% riservato all’accensione di nuove borse - che hanno effettuato, nello stesso a.a. 2008-09, un periodo di studio all’estero riconosciuto in termini di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi, in proporzione alla effettiva durata in mesi del periodo di studio trascorso all’estero. L’Ufficio fa presente che, per l’a.a. 2008-09, risultano aver utilizzato il Programma di mobilità Erasmus n. 319 studenti per un totale di 2.630 mensilità; inoltre, 9 168 C.A.23.02.2010/p.15 studenti hanno trascorso all’estero un totale di 60 mensilità, nell’ambito di accordi stipulati con università straniere, senza contributo Erasmus. Poiché questi ultimi 9 studenti rientrano nella tipologia prevista dal D.M. 198 per la assegnazione delle ulteriori borse di mobilità nei limiti del 40% del finanziamento concesso, la ripartizione proposta consentirebbe di erogare agli studenti suddetti (319 Erasmus + 9 extra Erasmus, per un totale complessivo di 328 studenti per 2.690 mensilità), un contributo pari a circa 52 Euro/mese pro capite.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTO l’art. 1 del D.M. n. 198 del 23.10.2003, inteso a favorire la mobilità internazionale degli studenti universitari; VISTA la nota n. 1666 del 6 ottobre 2008, con la quale il Ministero dell’Università e della Ricerca ha assegnato all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro un contributo pari ad € 140.419,70 per l’a.a. 200809, ai sensi del succitato D.M.; VALUTATE le finalità e la particolare rilevanza del programma LLP/Erasmus; RITENUTO opportuno e necessario il continuo miglioramento della partecipazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dei propri studenti al citato programma; PRESO ATTO delle modalità di ripartizione proposte dalla Task Force Erasmus, DELIBERA - di ripartire il contributo assegnato dal MiUR per favorire la mobilità internazionale degli studenti universitari, pari ad € 140.419,70 per l’a.a. 2008-09, tra tutti gli studenti LLP/Erasmus 2008-09 dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e quelli che hanno effettuato, nello stesso a.a. 2008-09, un periodo di studio all’estero riconosciuto in termini di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi, in proporzione alla effettiva durata in mesi del periodo di studio trascorso all’estero; - la spesa complessiva, quantificata in Euro 140.419,70, gravi sul Capitolo 102170 – Cooperazione Universitaria Internazionale, accantonamento 2008/5383, esercizio finanziario 2008. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 169 C.A.23.02.2010/p.15bis III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO APPROVAZIONE SCHEMA E STIPULA ATTO COSTITUTIVO DEL R.T.S. TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO II FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA – TA E LA KEIFORM – TA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DAL TITOLO “TECNICO DELLA CONSERVAZIONE DEL SUOLO”: RATIFICA DECRETO RETTORALE Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE RELAZIONI ESTERNE D.R. n. 696 del 05.12.2010 - Approva lo schema e la stipula dell’atto di costituzione del Raggrupamento Temporaneo di Scopo (R.T.S.) tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – II Facoltà di Giurisprudenza sede di Taranto, e la KEIFORM, con attribuzione del ruolo di capofila mandataria alla “KEIFORM” di Taranto; - delega il Prof. Antonio Felice Uricchio, alla firma dell’atto costitutivo del Raggrupamento Temporaneo di Scopo (R.T.S.), per la realizzazione del progetto dal titolo “Tecnico della Conversazione del Suolo” presentato nell’ambito dell’Avviso pubblico 7/TA 2009 POR PUGLIA 2007-2013 Fondo Sociale Europeo Asse IV – Capitale Umano. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. Alle ore 12,03, si allontana il consigliere Viola. 170 C.A. 23.02.2010/p.16 IV. ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE IPOTESI DI ACCORDO TRANSATTIVO CON “LA CASCINA COOPERATIVA”. Il Rettore informa che l’Avvocatura interna ha predisposto la relazione di seguito riportata: “”Il Coordinatore dell’Avvocatura rammenta che in data 29/12/09 questo Consesso, in ordine all’argomento in oggetto, dava mandato all’Avvocatura di procedere ad un supplemento di istruttoria volto ad acquisire ulteriori elementi posti a base delle reciproche pretese creditorie e posizioni debitorie. Egli riferisce che con nota prot. n. 25619 – VIII/1 del 10 marzo 2004 il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie chiedeva l’attivazione di procedure intese al recupero dei crediti vantati da questa Università nei confronti, tra l’altro, della “La Cascina Cooperativa a.r.l.. L’Avvocatura, già Area per gli Affari Legali e Normativi, con nota rettorale prot. n. 122376 – IV/1 del 18/11/2004 procedeva alla messa in mora della “La Cascina Cooperativa a r.l., debitrice della somma complessiva di € 61.751,25 riveniente dalla gestione del servizio bar presso la Facoltà di Medicina, per le mensilità da novembre 2002 ad agosto 2003, e presso la Facoltà di Economia, per le mensilità da luglio 2002 ad agosto 2003. Con ulteriori note prot. n. 134497 – VIII/1 del 21/12/04 e prot. 100577 IV-1 del 26/09/2005 il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie trasmetteva all’anzidetta Area rispettivamente un elenco delle fatture emesse nei confronti della Cascina, per le ulteriori mensilità fino a dicembre 2003, per un totale di € 25.797,64 nonchè le fatture emesse da gennaio 2004 al 31/12/2004, per un importo complessivo di € 48.526,62. Con nota rettorale prot. n. 105284-IV/1 dell’11/10/05, la scrivente Area procedeva alla messa in mora della ditta debitrice, per le fatture emesse fino al 31/12/04. Ancora, prosegue il Coordinatore dell’Avvocatura, alla richiesta del Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie di recupero delle somme relative alle mensilità maturate da febbraio 2005 al 16/12/2005, seguiva altra nota rettorale di messa in mora della Cascina Cooperativa assunta al prot. n. 21204-IV/1 del 1/03/06, per il mancato pagamento delle fatture riguardanti dette mensilità, per un totale di € 48.527,16. Stante il persistente inadempimento della società debitrice, questa Università proponeva ricorso ex art. 633 e segg. c.p.c.., per il mancato pagamento delle fatture emesse dal 15/04/02 al 30/12/05, per la gestione bar presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, ed otteneva il decreto n. 1376/07 con cui il Tribunale di Bari ingiungeva alla Cascina Cooperativa a r.l. quale capogruppo A.T.I. il pagamento della somma di € 84.107,10, oltre interessi dalla messa in mora e le spese liquidate in complessivi € 1.130,00, nonché rimb. forf., C.A.P. ed IVA.. La ditta debitrice non opponendosi al suddetto decreto notificato in data 06/08/07, faceva pervenire in allegato alla nota datata 16/10/07, oltre alla fatture a suo credito, una bozza di ipotesi transattiva volta a chiedere la compensazione tra l’importo dei suoi crediti ammontanti ad € 112.118,07 e quello dei debiti pari a € 271.755,28, con 171 C.A. 23.02.2010/p.16 rinuncia reciproca delle parti agli interessi sulle ridette somme, impegnandosi a corrispondere all’Università la restante somma pari ad € 159.637,21 in 28 rate mensili di cui la prima di € 8.437,28 e le seguenti di € 5600,00 ciascuna , con decorrenza gennaio 2008. In data 14/01/08 il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, su richiesta della scrivente Avvocatura, trasmetteva un prospetto relativo alle somme dovute da questa Università alla Cooperativa “La Cascina” ammontanti ad € 112.568,29. Diversi incontri si sono succeduti con i rappresentanti della Cascina, da ultimo quello tenutosi in data 26/11/2009, al fine di addivenire ad un accordo con compensazione dei crediti e dei debiti reciproci. Da ultimo si rappresenta che è pervenuta la nota datata 9/12/2009 con cui la Cascina Global Service s.r.l. comunica di essere creditrice, alla data del 2/11/09, della somma di € 361.610,27 a fronte di un debito nei confronti di questa Università di € 363.723,53, e chiede di valutare l’ipotesi di una compensazione per partite a credito e a debito. Il Coordinatore dell’Avvocatura rammenta, inoltre, che l’Ufficio si era riservato di decidere sul riconoscimento della revisione dei prezzi relativi all’appalto del servizio di pulizia che l’impresa quantificava in € 39.790,99. Sulla questione l’Avvocatura fa presente che l’istituto della revisione prezzi per gli appalti pubblici relativi a contratti ad esecuzione continuata e/o periodica ha trovato definitiva collocazione legislativa con l’art. 6 della L. n. 537/93. La norma detta una disciplina speciale in “subiecta materia”, che ha natura imperativa sicchè essa si impone nelle pattuizioni in modo da modificare e/o integrare la volontà delle parti anche quando questa risulti con essa norma contrastante. In sostanza, la disposizione in parola ha natura di norma “self executing” e dunque trova automatica applicazione anche nei casi, come quello che ci occupa, in cui il contratto non abbia previsto una clausola “ad hoc”. Sul punto, la giurisprudenza amministrativa è consolidata (cfr. ex plurimis, Cons. Stato – sez. V – 14/12/2006 n. 7461; Cons. Stato sez. V – n. 2461/02; Cons. Stato – Sez. V – n. 3373/03. Per quanto attiene alla determinazione del quantum il surrichiamato art. 6 L. 537/93, successivamente modificato dall’art. 44 L. n. 724/94 impone che la revisione venga operata a seguito di istruttoria del dirigente responsabile sulla base di rilevazioni e di elaborazioni dei prezzi di mercato dei principali servizi acquisiti dalle PP.AA. operata dall’ISTAT. In mancanza di tali rilevazioni la giurisprudenza amministrativa ha ritenuto legittima l’applicazione dell’indice relativo alla variazione dei prezzi per le famiglie di operai ed impiegati (c.d. indice F.O.I) che, come è noto, viene periodicamente indicato sulle GG. UU.. Sicchè, a parere dell’Avvocatura, la revisione prezzi va riconosciuta previa verifica dell’esattezza dei conteggi.”” Ciò premesso, il Rettore, nel prendere atto della necessità di riconoscere la revisione prezzi sotto il profilo dell’an, rappresenta tuttavia l’esigenza di determinarne il quantum nonché di acquisire ulteriori elementi di conoscenza, così come emerso nel corso 172 C.A. 23.02.2010/p.16 del dibattito che ha avuto luogo nel corso della riunione di questo Consesso del 29.12.2009. Egli propone, pertanto, di rinviare l’esame l’argomento in oggetto ad una prossima riunione. Il Consiglio approva la proposta del Rettore. Alle ore 12,05, rientra il consigliere Viola. 173 C.A.23.02.2010/p.17 IV. ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE DELEGA A PERSONALE DELL’AVVOCATURA A RAPPRESENTARE QUESTA UNIVERSITÀ IN GIUDIZI INNANZI AL TRIBUNALE DI BARI – SEZIONE LAVORO: RATIFICA DECRETI RETTORALI Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio i seguenti Decreti Rettorali: AVVOCATURA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO D.R. n. 11591 del 24.11.2009 Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra il ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle differenze retributive maturate, per il periodo di formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 35.100,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”; 174 C.A.23.02.2010/p.17 D.R. n. 12368 del 23.12.2009 D.R. n. 719 del 05.02.2010 Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto con ricorso ex art. 414 c.p.c. innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dalla sig.ra [XXXXXXXXXXXX] contro l’Università degli Studi di Bari volto a chiedere al Giudice adito quanto appresso: dichiarare nullo e/o illegittimo il provvedimento di cessazione dal servizio dal 21.12.2006 emesso nei suoi confronti; per l’effetto, condannare l’Università di Bari alla reintegra in servizio della ricorrente senza soluzione di continuità a far data dal 1.12.2006, affidandole mansioni compatibili con il suo stato di salute e previa corresponsione di tutte le retribuzioni maturate e non percepite e il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali; condannare l’Università al pagamento di tutti i danni subiti e subendi, anche di natura patrimoniale; con vittoria di spese e di lite. Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXX XXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra il ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle 175 C.A.23.02.2010/p.17 D.R. n. 720 del 05.02.2010 D.R. n. 721 del 05.02.2010 differenze retributive maturate, per il periodo di formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 46.800,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”; Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra il ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle differenze retributive maturate, per il periodo di formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 58.500,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”; Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e 176 C.A.23.02.2010/p.17 D.R. n. 722 del 05.02.2010 transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dalla dott.ssa [XXXXXXX XXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra la ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto della ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle differenze retributive maturate, per il periodo di formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 58.500,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”; Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra il ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi 177 C.A.23.02.2010/p.17 D.R. n. 723 del 05.02.2010 riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle differenze retributive maturate, per il periodo di formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 58.500,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”; Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dalla dott.ssa [XXXXXXX XXXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra la ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto della ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle differenze retributive maturate, per il periodo di 178 C.A.23.02.2010/p.17 D.R. n. 724 del 05.02.2010 formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 35.100,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”; Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare questa Università, con il potere di conciliare e transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra il ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è intercorso un contratto di formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come parametro di riferimento il trattamento retributivo previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o comunque facendo riferimento al trattamento economico previsto per i medici specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria competenza, al pagamento in favore dell’istante delle differenze retributive maturate, per il periodo di formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti convenuti al risarcimento del danno patrimoniale subito dall’istante, in misura di € 46.800,00, o in quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo Giudice riterrà più equa”. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica i succitati Decreti Rettorali. Alle ore 12,10, rientra il consigliere Vonghia. 179 C.A.23.02.2010/p.18 IV. ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE INCARICO A PROFESSIONISTA DEL LIBERO FORO A RAPPRESENTARE QUESTA UNIVERSITÀ IN GIUDIZIO DI OPPOSIZIONE AVVERSO RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DI STATO: RATIFICA DECRETO RETTORALE Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale: AVVOCATURA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO D.R. n. 7627 del 23.06.2009 Formale incarico al Prof. avv. Luigi Volpe, di proporre atto di opposizione ex art. 10 DPR n. 1199/1971 avverso il ricorso straordinario al Capo dello Stato proposto contro questa Università dal [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XX], nonché di rappresentare e difendere questa Università, con ogni facoltà di legge, nel giudizio che sarà eventualmente incardinato innanzi al TAR Puglia dall’odierno ricorrente. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. 180 C.A.23.02.2010/p.19 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO DESIGNAZIONE REVISORE NELL’AMBITO DEL CONSORZIO CARSO Il Rettore, considerato che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di approvare le modifiche allo Statuto del Consorzio CARSO in data 30/06/2009, successivamente recepite dall’Assemblea dei Soci del medesimo Consorzio in data 06.11.2009, anche per quanto attiene alla individuazione di un solo Revisore dei Conti effettivo e di un revisore supplente, e rilevato che questo stesso Consesso, nella riunione del 22.07.2008, antecedentemente quindi alle suddette modifiche, aveva designato, quale rappresentante di questa Università nel Collegio dei Revisori dei Conti, il dott. Saverio Piccarreta, ritiene che il Consiglio possa confermare la propria decisione in ordine alla designazione del citato professionista quale Revisore dei Conti nell’ambito del Consorzio CARSO. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto dell’informativa resa dal Rettore, conferma la designazione del dr. Saverio Piccarreta, quale Revisore dei Conti nell’ambito del Consorzio CARSO. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 181 C.A.23.02.2010/p.20a VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO PROPOSTA DI ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE AQUIFALC Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che, il prof. Giovanni Ferri, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici e Delegato ai Rapporti internazionali con nota del 29 gennaio 2010, ha rappresentato quanto segue: Come noto, nel 2007-2008, il nostro Ateneo ha partecipato in qualità di leader partner all'iniziativa Centro Italo-Albanese per la ricerca economica e sociale, nell'ambito del progetto Interreg “Aquifalc: l'aquila e il falcone volano insieme”. Il Centro italo—albanese si è configurato quale intervento progettuale dai contenuti e dalle modalità innovativi. In ossequio ai principi ispiranti la Nuova Politica Europea di Vicinato, il Centro italo—albanese ha contribuito, per il tramite delle attività realizzate, al rafforzamento della cooperazione economica, sociale e culturale concorrendo alla realizzazione dell'obiettivo di una grande area di prosperità e sicurezza nell'area adriatica e nel bacino del Mediterraneo. Invero, il Centro italo—albanese si è proposto quale soggetto collettore di nuove idee, programmi e azioni in un'ottica di vicinato attivo, stimolando approfondimenti e spunti che hanno permesso ai partner di acquisire maggiore consapevolezza delle opportunità insite nella cooperazione transfrontaliera. Traendo forza anche dall'apporto di partner di levatura internazionale, gli interventi realizzati, difatti, sono stati il risultato di studi e di sviluppi congiunti dei partner italiani ed albanesi, come propriamente evocato dall'acronimo Aquifalc, unione dei due sintagmi “aquila” e “falcone”, che anziché richiamare il concetto dei due rapaci che si combattono a vicenda, ha rammentato la possibilità di “volare insieme”. Di conseguenza, se il Centro italo—albanese è riuscito ad accrescere tale consapevolezza, ha svolto un ruolo importante, in particolare oggi che la grave crisi internazionale sembra spingere verso il protezionismo economico e i nazionalismi politici. A seguito di un riscontro con i partner, al fine di salvaguardare il valore complessivo, in termini di esperienze maturate e di azioni concrete generate dal progetto, si è ritenuto doveroso sforzarci di dare seguito alle attività innanzi descritte per il tramite della costituzione di una Associazione Aquifalc con finalità culturali volte a rafforzare la cooperazione scientifica ed economica fra l'Italia e l'Albania. Per il raggiungimento di tali finalità, l'Associazione Aquifalc potrà svolgere attività di natura didattica e formativa, quali formazione post—universitaria e specializzata, attività di divulgazione scientifica attraverso la pubblicazione di riviste scientifiche, seminari, studi e convegni, scambi di studenti tra l'Università degli Studi di Bari (e le altre Università che aderiranno sul lato italiano) e l'Università di Tirana, viaggi studio, stage e scuole estive, studi su forme contrattuali volte a facilitare gli scambi commerciali tenendo conto delle problematiche commerciali, giuridiche, amministrative e fiscali, ed in 182 C.A.23.02.2010/p.20a associazione e/o collaborazione con altri enti pubblici o privati potrà esercitare attività commerciali senza scopo di lucro e per autofinanziamento coerentemente con gli scopi che le sono propri, assumere partecipazioni o interessenze in altre associazioni società, enti commerciali e non, industriali e/o servizi necessarie od utili per il conseguimento dell’oggetto sociale. L’allegata versione dello statuto è frutto della condivisione con tutti i parter che hanno manifestato l’interesse ad aderire all’Associazione Aquifalc fin dalla sua fondazione. Si segnala che, al momento, abbiamo avuto manifestazioni di interesse da parte di: Università di Tirana, Osservatorio Banche e Imprese, Istituto Affari Internazionali, Caritas-Migrantes, Banca Mondiale-Convergence, Studio Legale Lombardo Pijola & Partners-Rialp. Riguardo agli impegni di spesa, si fa presente che l’adesione comporta un esborso di 10.000,00 euro annuali. Sarebbe nostro intendimento costituire l’Associazione in un giorno racchiuso tra il 10 e il 12 marzo 2010. Resto in attesa di conferma sulla disponibilità finanziaria nonché di indicazioni su chi sarà presente alla firma dell’atto costitutivo. L’Ufficio ritiene opportuno riportare per intero lo statuto dell’Associazione in questione. STATUTO ASSOCIAZIONE “AQUIFALC – L’aquila ed il falcone volano insieme” Denominazione – Sede Art. 1 Nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana ed in ossequio a quanto previsto dagli artt. 36 e seguenti del Codice Civile e dalle Leggi vigenti in materia è costituita l’Associazione culturale, non commerciale, apolitica e apartitica, che assume la denominazione di “AQUIFALC – L’aquila ed il falcone volano insieme”, associazione senza finalità di lucro, che riunisce tutti i cittadini che volontariamente intendono perseguire gli scopi enunciati dal presente statuto. L’Associazione ha sede in Via Camillo Rosalba, 53, presso la Facoltà di Economia, Dipartimento di Scienze economiche e metodi matematici, Università di Bari e potrà esercitare la propria attività su tutto il territorio provinciale, nazionale e anche all’estero. La variazione della sede legale potrà essere deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci. TITOLO I Scopo – Oggetto Art. 2 L’Associazione è un centro permanente di vita a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, con principi di democrazia e uguaglianza dei diritti degli associati. Art. 3 L’Associazione “AQUIFALC – L’aquila ed il falcone volano insieme” intende perseguire finalità culturali volte a favorire la cooperazione scientifica ed economica tra l’Italia e l’Albania. Per il raggiungimento di tali finalità l’Associazione potrà esercitare le seguenti attività: svolgere studi e organizzare convegni, conferenze, dibattiti e seminari; 183 C.A.23.02.2010/p.20a - promuovere scambi di studenti tra l’Università degli Studi di Bari e l’Università di Tirana, viaggi di studio, scuole estive o stage; esercitare attività di divulgazione attraverso la pubblicazione di riviste scientifiche periodiche sotto il coordinamento di un comitato editoriale/scientifico, di siti internet, di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute; favorire la formazione postuniversitaria e/o specializzata nelle aree: amministrazione aziendale, banca e finanza (es. fondi di investimento; borse valori; fondi pensione; crisi finanziarie; agenzie di rating, etc.) e legale; promuovere progetti di institution building volti a favorire la riduzione dei costi e/o accrescere la facilità nel fare affari tra Italia e Albania; sostenere studi su forme contrattuali che facilitino gli scambi commerciali tenendo conto delle problematiche contrattuali, giuridiche, amministrative, fiscali e commerciali; esercitare attività di formazione dedicata sul campo a fini di sostegno all’attività delle imprese italiane operanti in Albania. L’Associazione potrà altresì, anche in associazione e/o collaborazione con altri enti pubblici o privati: organizzare manifestazioni di raccolta fondi per fini di autofinanziamento; produrre, acquistare, distribuire, proiettare filmati, registrazioni ed ogni altro tipo di riproduzione visiva e sonora; esercitare attività di natura commerciale senza scopo di lucro e per autofinanziamento coerente con gli scopi associativi: in tal caso dovrà osservare le normative amministrative e fiscali vigenti; assumere partecipazioni e/o interessenze in altre associazioni, società, enti commerciali e non, industriali e/o di servizi ritenute necessarie od utili per il conseguimento dell’oggetto sociale; esplicare ogni attività che possa contribuire al perseguimento degli scopi che si prefigge, mettendo in atto tutte le iniziative idonee ai fini enunciati. TITOLO II Soci Art. 4 All’Associazione possono partecipare tutti coloro che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividano lo spirito e gli ideali. I soci si dividono in: soci fondatori che hanno contribuito alla costituzione della Associazione; soci ordinari; soci onorari, la cui qualifica è attribuita o revocata con deliberazione del Consiglio Direttivo in virtù di particolari meriti nel campo dell’attività istituzionale dell’Associazione. La divisione degli associati nelle suddette categorie non implica alcuna differenza di trattamento tra gli associati stessi in merito ai loro diritti nei confronti della Associazione. Ciascun Aderente, in particolare, ha diritto a partecipare effettivamente alla vita della Associazione. Art. 5 Il numero dei soci è illimitato. Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche e gli Enti che ne condividano gli scopi e che si impegnino a realizzarli. 184 C.A.23.02.2010/p.20a Art. 6 Chi intende essere ammesso nell’Associazione dovrà farne richiesta scritta al Consiglio Direttivo e dovrà dichiarare di impegnarsi ad osservare le norme del presente Statuto e gli eventuali regolamenti e le delibere adottate dagli organi dell’Associazione. Le società, associazioni ed Enti che intendano diventare soci del sodalizio dovranno presentare richiesta di associazione firmata dal proprio rappresentante legale. All’atto dell’accettazione della richiesta da parte dell’Associazione verrà rilasciata la tessera sociale ed il richiedente acquisirà ad ogni effetto la qualifica di socio. L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo, fermo restando in ogni caso il diritto di recesso. Art. 7 La qualifica di socio dà diritto: a) a partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione; b) a partecipare alla vita associativa, esprimendo la propria volontà secondo le modalità stabilite dal presente statuto, dagli eventuali regolamenti e dalle deliberazioni degli organi sociali; c) a godere dell’elettorato attivo e passivo per le elezioni degli organi direttivi. I soci sono tenuti: a) all’osservanza dello Statuto, del Regolamento Organico e delle deliberazioni assunte dagli organi sociali; b) al pagamento del contributo associativo. Art. 8 I soci sono tenuti a versare il contributo associativo annuale stabilito in funzione dei programmi di attività. Tale quota potrà essere variata annualmente per l’anno successivo con delibera del Consiglio Direttivo e in ogni caso non potrà mai essere restituita. Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non sono rivalutabili. TITOLO III Recesso – Esclusione Art. 9 La qualifica di socio si perde per recesso, esclusione o per causa di morte. Art. 10 Le dimissioni da socio dovranno essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo. L’esclusione sarà deliberata dal Consiglio Direttivo nei confronti del socio: a) che non ottemperi alle disposizioni del presente Statuto, degli eventuali regolamenti e delle deliberazioni legalmente adottate dagli organi dell’Associazione; b) che si renda moroso nel versamento del contributo annuale per un periodo superiore a sei mesi decorrenti dall’inizio dell’esercizio sociale; c) che svolga o tenti di svolgere attività contrarie agli interessi dell’Associazione; d) che, in qualunque modo, arrechi danni gravi, anche morali, all’Associazione. Art. 11 Le deliberazioni prese in materia di recesso, decadenza ed esclusione debbono essere comunicate ai soci destinatari mediante lettera raccomandata, ad eccezione del caso previsto al punto b) dell’art. 10 e devono essere motivate. 185 C.A.23.02.2010/p.20a Il socio interessato dal provvedimento ha 15 (quindici) giorni di tempo, decorrenti dalla ricezione della comunicazione, per chiedere la convocazione del Consiglio Direttivo al fine di contestare gli addebiti a fondamento del provvedimento di esclusione. L’esclusione diventa operante dall’annotazione nel libro dei soci, che avviene decorsi 20 (venti) giorni dall’invio del provvedimento. Resta fermo l’obbligo di corrispondere la quota associativa per l’esercizio in corso. TITOLO IV Fondo comune Art. 12 L’Associazione trae le risorse economiche per il suo funzionamento e per lo svolgimento delle sue attività da: a) contributi e quote associative; b) eredità, donazioni e legati; c) contributi dello Stato, enti locali anche non territoriali, enti ed istituzioni pubbliche in genere anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari; d) contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali; e) entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati; f) proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali; g) erogazioni liberali degli associati e dei terzi; h) entrate derivanti da manifestazioni di raccolta fondi e iniziative promozionali per fini di autofinanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi; i) altre entrate compatibili con le finalità sociali. Il patrimonio sociale o fondo comune dell’Associazione è costituito da: a) beni di proprietà dell’Associazione; b) disponibilità liquide ed eventuali crediti; c) fondo di riserva formato con gli incrementi eventualmente derivanti dalla gestione. Il fondo comune così costituito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, non è mai ripartibile fra i soci durante la vita dell’Associazione né all’atto del suo scioglimento. E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge. In ogni caso, l’eventuale avanzo di gestione sarà obbligatoriamente reinvestito a favore delle attività statutariamente previste. Esercizio sociale Art. 13 L’esercizio sociale inizia il giorno 1 (uno) gennaio e termina il 31 (trentuno) dicembre di ogni anno. Il Consiglio Direttivo deve predisporre il rendiconto economico e finanziario, che deve essere approvato dall’Assemblea ogni anno entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio. Esso deve essere depositato presso la sede dell’Associazione entro i 15 (quindici) giorni precedenti la seduta per poter essere consultato da ogni associato. TITOLO V Organi dell’associazione 186 C.A.23.02.2010/p.20a Art. 14 Gli organi dell’Associazione sono: a) l’Assemblea dei soci; b) il Consiglio Direttivo; c) il Presidente; d) il Collegio dei Revisori dei Conti, qualora eletto. Assemblee Art. 15 Le assemblee sono ordinarie e straordinarie. La loro convocazione deve effettuarsi mediante avviso da inviarsi con lettera raccomandata almeno quindici giorni prima dell’adunanza; l’avviso deve contenente l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’orario della prima e della seconda convocazione, che dovrà tenersi a distanza di almeno un giorno dalla prima convocazione. Art. 16 L’assemblea dei soci ha compiti generali di indirizzo ed impulso dell’attività associativa. L’assemblea ordinaria: a) esprime pareri sui programmi annuali delle attività da svolgere proposti dal Consiglio Direttivo; b) approva il rendiconto economico e finanziario ed analizza i risultati conseguiti; c) formula proposte sugli eventuali regolamenti da adottare, da sottoporre alla deliberazione del Consiglio Direttivo; d) nomina i membri del Consiglio Direttivo secondo le modalità del presente statuto; e) si esprime su tutti gli altri oggetti riservati alla sua competenza dal presente statuto, dagli eventuali regolamenti e dalle deliberazioni del Consiglio Direttivo. Essa è convocata almeno una volta all’anno in via ordinaria per l’approvazione del rendiconto economico finanziario ed in via straordinaria quando sia richiesta da almeno un terzo degli associati, dal Consiglio Direttivo e dal Collegio dei Revisori, se eletto. In questi ultimi casi la convocazione deve aver luogo entro 15 (quindici) giorni dalla data della richiesta. Art. 17 Nelle assemblee – ordinarie e straordinarie – hanno diritto di voto gli associati in regola con il versamento della quota associativa. Ogni socio potrà votare secondo il principio del voto singolo e potrà rappresentare in assemblea, per mezzo di delega scritta, non più di un associato. È attribuito diritto di voto per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione e per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti esclusivamente agli associati o partecipanti maggiori d’età. In prima convocazione l’assemblea – ordinaria e straordinaria – è valida se sono presenti o rappresentati la maggioranza degli associati aventi diritto. In seconda convocazione l’assemblea – ordinaria e straordinaria – è valida qualunque sia il numero degli associati intervenuti o rappresentati. Le delibere delle assemblee ordinarie sono valide se adottate a maggioranza assoluta dei presenti. Art. 18 L’assemblea è straordinaria quando si riunisce per esprimersi sulle modificazioni dello statuto e sullo scioglimento dell’Associazione. 187 C.A.23.02.2010/p.20a Le delibere delle assemblee sono valide se adottate a maggioranza qualificata dei tre quarti (3/4) degli associati presenti per le modifiche statutarie. Per la deliberazione di scioglimento della Associazione e di devoluzione del suo patrimonio occorre il voto favorevole dei tre quarti (3/4) degli associati, tanto in prima che in seconda convocazione. Art. 19 L’assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione ed in sua assenza dal VicePresidente o dalla persona designata dall’Assemblea stessa. Delle riunioni dell’assemblea degli associati verrà redatto verbale dal Segretario, nominato dal Presidente dell’Assemblea. Consiglio direttivo Art. 20 Il Consiglio Direttivo è composto da tre a cinque membri. I componenti del Consiglio restano in carica cinque anni e sono rieleggibili. In caso di cessazione per qualsiasi motivo di un membro del Consiglio Direttivo, il Consiglio stesso fa luogo alla sua cooptazione. Il consigliere cooptato dura in carica fino alla successiva Assemblea, al cui ordine del giorno deve essere posta l’eventuale ratifica della nomina del consigliere cooptato; chi venga eletto in luogo di consigliere cessato dura in carica per lo stesso residuo periodo durante il quale sarebbe rimasto in carica il consigliere cessato. Se per qualsiasi motivo viene meno la maggioranza dei consiglieri, l’intero Consiglio Direttivo si intende decaduto e occorre far luogo alla sua integrale rielezione. Il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e il Tesoriere. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente tutte le volte nelle quali vi sia materia su cui deliberare, oppure quando lo richiedano almeno 1/3 (un terzo) dei suoi membri. La convocazione è fatta mediante lettera semplice, fax, e-mail o telegramma contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora della riunione e l’elenco delle materie da trattare, spedita a tutti i componenti del Consiglio Direttivo e anche ai Revisori dei Conti nei casi in cui siano stati eletti, almeno otto giorni prima dell’adunanza. Dalla nomina a Consigliere non consegue alcun compenso, salvo il rimborso delle spese documentate sostenute per ragioni dell’ufficio ricoperto. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente, in mancanza, dal membro più anziano del Consiglio Direttivo. Le sedute, delle quali verrà redatto verbale, successivamente trascritto nel Libro Verbali del Consiglio Direttivo, sono valide quando vi intervenga la maggioranza dei componenti, o in mancanza di una convocazione ufficiale, anche qualora siano presenti tutti i suoi membri. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti; l’espressione di astensione non si computa. Nel caso in cui le votazioni dovessero riportare la parità di voto, quello del Presidente si riterrà prevalente rispetto agli altri. Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione, fra i quali sono compresi, a titolo esemplificativo: esaminare, approvare e dare esecuzione e operatività agli indirizzi programmatici proposti dall’assemblea; esaminare, modificare ed approvare gli atti e le proposte di gestione, sotto forma di richieste motivate e pareri, provenienti dall’assemblea; 188 C.A.23.02.2010/p.20a - elaborare il rendiconto economico e finanziario che deve contenere le singole voci di spesa e di entrata relative al periodo di gestione da sottoporre alla deliberazione dell’Assemblea; stabilire gli importi delle quote annuali degli associati; predisporre ed approvare i regolamenti interni; stipulare tutti gli atti e contratti inerenti all’attività sociale; deliberare sull’ammissione ed esclusione degli associati; nominare i responsabili delle commissioni di lavoro e dei settori in cui si articola la vita dell’Associazione; compiere tutti gli atti e le operazioni per la corretta amministrazione dell’Associazione; affidare, con apposita delibera, deleghe speciali ai suoi membri. Presidente Art. 21 Il Presidente dell’Associazione, nominato tra i membri del Consiglio Direttivo, dura in carica cinque anni e può essere rieletto; egli ha la rappresentanza e la firma dell’Associazione. Al Presidente è attribuito in via autonoma il potere di ordinaria e straordinaria amministrazione. In caso di assenza o di impedimento le sue mansioni vengono esercitate dal Vice Presidente. Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo, ne cura l’esecuzione delle relative deliberazioni, sorveglia il buon andamento amministrativo della Associazione, verifica l’osservanza dello Statuto e dei Regolamenti, ne promuove la riforma ove se ne presenti la necessità. In caso di dimissioni, spetta al Segretario convocare entro 15 (quindici) giorni l’Assemblea dei soci per l’elezione del nuovo Presidente. Collegio dei revisori dei conti Art. 22 Il Collegio dei Revisori dei conti, qualora nominato, viene proposto dall’Assemblea al Consiglio Direttivo che lo elegge, ed è composto da tre membri effettivi e due supplenti, anche non soci; resta in carica cinque anni ed elegge al proprio interno il Presidente. I Revisori dei Conti curano la tenuta del Libro delle Adunanze dei Revisori dei Conti, partecipano di diritto alle adunanze dell’Assemblea, verificano la regolare tenuta della contabilità dell’Associazione e dei relativi libri, danno pareri sui bilanci e vigilano sul rispetto dello Statuto. Può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo e alle Assemblee, senza diritto di voto. Pubblicità e trasparenza degli atti sociali Art. 23 Oltre alla regolare tenuta dei libri sociali (Libro verbali delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo e dei Revisori dei Conti nonché il Libro Soci) deve essere assicurata una sostanziale pubblicità e trasparenza degli atti relativi all’attività dell’Associazione, con particolare riferimento ai bilanci o rendiconti economico-finanziari annuali. Tali documenti sociali, conservati presso la sede sociale, devono essere messi a disposizione dei soci per la consultazione; le copie richieste sono fatte dall’Associazione a spese del richiedente. TITOLO VI Scioglimento 189 C.A.23.02.2010/p.20a Art. 24 In caso di scioglimento dell’Associazione sarà nominato un liquidatore scelto anche tra i non soci. Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili ed immobili, estinte le obbligazioni in essere, tutti i beni residui saranno devoluti a Enti o Associazioni con finalità analoghe o per fini di utilità sociale, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della Legge 23/12/1996 n. 662 e salva diversa destinazione imposta dalla legge. Art. 25 Per ragioni di efficienza ed opportunità, il presente statuto prevede espressamente il cumulo delle cariche elettive. Norma finale Art. 26 Per quanto non espressamente contemplato dal presente Statuto, valgono in quanto applicabili, le norme del Codice Civile e le disposizioni di legge vigenti. L’Ufficio fa presente che la Commissione Consorzi, nella riunione dell’1 febbraio 2010, ha espresso parere favorevole in ordine allo statuto sopradescritto evidenziando comunque la opportunità che la prevista quota annuale sia a carico del Dipartimento di scienze Economiche e Metodi matematici, anche in considerazione dello specifico interesse dello stesso. Tanto evidenziato, l’Ufficio fa presente che, nella ipotesi di accettazione del previsto onere economiche è necessario acquisire in merito l’approvazione del consiglio del Dipartimento interessato.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota datata 29.01.2010 a firma del prof. Giovanni Ferri, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici e Delegato ai Rapporti internazionali; VISTO lo Statuto dell’Associazione AQUIFALC – L’AQUILA ED IL FALCONE VOLANO INSIEME; CONSIDERATO il parere espresso dalla Commissione Consorzi nella seduta del 1.02.2010, DELIBERA - di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro all’Associazione AQUIFALC - L’AQUILA ED IL FALCONE VOLANO INSIEME, approvandone lo Statuto; 190 C.A.23.02.2010/p.20a - di far gravare tutti gli oneri economici derivanti dall’adesione sul Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici acquisendo in merito la relativa delibera di approvazione. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 191 C.A.23.02.2010/p.20b VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO PROPOSTA DI ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE ISTITUTO PER IL GOVERNO SOCIETARIO (I.G.S.) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che il prof. Antonio URICCHIO, con nota e-mail del 13.01.2010, ha proposto l’adesione di questa Università all’Associazione Istituto per il Governo Societario (I.G.S.), trasmettendone lo statuto che viene qui di seguito riportato: Art. 1 Denominazione, sede e durata È costituita l’Associazione “ISTITUTO PER IL GOVERNO SOCIETARIO” in breve “I.G.S.” (di seguito la “Associazione”), con sede legale in Roma ……………………………………….. Delegazioni e uffici potranno essere costituiti sia in Italia che all’estero onde svolgere in via accessoria e strumentale rispetto alle finalità dell’ Associazione attività di promozione nonché di sviluppo ed incremento della necessaria rete di relazioni nazionali ed internazionali di supporto alla Associazione stessa. L’Associazione ha durata illimitata, salvo i casi di scioglimento e liquidazione di cui all’art. 25. L’Associazione non ha fini di lucro. Art. 2 Scopo L’Associazione è diretta a promuovere il dibattito sugli aspetti evolutivi del diritto societario, con particolare riguardo ai sistemi di amministrazione e controllo di società ed enti diversi dalle società al fine di individuare soluzioni giuridiche ed operative che possano contribuire allo sviluppo di un quadro normativo maggiormente rispondente alla continua evoluzione dei mercati e all’esigenza di tutela di tutti gli interessi coinvolti. Obiettivo dell’Associazione è, pertanto, quello di individuare modelli integrati di governo societario, possibilmente condivisi, che siano punto di riferimento per le aziende e nei quali sia adeguatamente valorizzata la competenza e la professionalità di tutti i soggetti coinvolti. Tale obiettivo è realizzato avvalendosi delle competenze e delle esperienze di studiosi, professionisti, operatori economici ed Istituzioni, attraverso la promozione di ricerche interdisciplinari e la realizzazione di pubblicazioni e studi, sia sulla realtà italiana sia su quella degli ordinamenti giuridici degli altri Paesi. In particolare l’Associazione si propone di: a) rappresentare una sede di confronto per tutte le parti interessate al tema della Corporate Governance, al fine di elaborare istanze, possibilmente unitarie e condivise; 192 C.A.23.02.2010/p.20b b) realizzare e diffondere studi e ricerche sui temi connessi alla Governance dei vari tipi societari (di diritto comune e/o speciale), con particolare riferimento a quei profili in grado di contribuire alla definizione di un sistema di governo delle imprese italiane innovativo, efficiente ed efficace, condiviso da tutti i soggetti interessati, comprese tutte le amministrazioni pubbliche; c) contribuire e stimolare il processo legislativo italiano e comunitario in materia di Corporate Governance nella prospettiva dell’adozione di soluzioni di semplice applicazione pratica e di maggiore efficienza per le aziende, soprattutto in sede di adeguamento alle direttive comunitarie; d) analizzare e ipotizzare standard e prototipi di “Sistemi integrati” idonei al coordinamento ed alla sinergia degli assetti di Corporate Governance con ulteriori istanze di ottimizzazione organizzativa ed operativa dell’impresa, quali ad esempio la compliance, il Risk control, la prevenzione dei reati economici; e) favorire la trasparenza nelle procedure e nei modelli di governance adottati nonché lo sviluppo di un’adeguata informativa nei confronti di tutti i soggetti interessati; f) interagire efficacemente con tutti gli organismi preposti alla redazione di documenti relativi alla Corporate Governance, tramite l’elaborazione di note di commento e suggerimenti; g) promuovere e approfondire la cultura societaria nel Paese e la sensibilizzazione di tutti gli interessati attraverso convegni, seminari, tavole rotonde, incontri di studio o quant’altro necessario per il raggiungimento dei fini di cui all’oggetto. Per il raggiungimento dei suoi scopi l’Associazione potrà tra l’altro: - sviluppare rapporti di collaborazione con Università statali e private, italiane od estere, con Amministrazioni centrali e locali, con altre istituzioni culturali, con enti, con le Authorities e, in genere, con altri organismi pubblici o privati, italiani od esteri; - coordinare le proprie iniziative con quelle di altre associazioni o fondazioni o istituti analoghi, aventi finalità affini operanti a livello locale, nazionale o internazionale anche attraverso l’istituto dell’affiliazione; - pubblicare, in tutto o in parte, i risultati dell’attività di ricerca, svolgere corsi, seminari ed altre attività per la formazione e l’aggiornamento professionale nella materia della corporate governance; - organizzare o partecipare a convegni, dibattiti, conferenze, giornate di studio e tavole rotonde, nazionali ed internazionali; - assumere incarichi per lo svolgimento di ricerche e studi di interesse collettivo nel settore di cui all’oggetto; - organizzare missioni di studio e di ricerca in altri Paesi nonché partecipare ad iniziative dello stesso tipo con altre istituzioni italiane ed estere; - stipulare convenzioni di qualsiasi tipo, con Enti Pubblici o Privati che siano considerate opportune ed utili per il raggiungimento degli scopi dell’Associazione; - partecipare e cooperare con Associazioni, Enti ed Istituzioni pubbliche e private, la cui attività sia rivolta, direttamente o indirettamente, al perseguimento di scopi analoghi o similari e comunque connessi. L’Associazione potrà svolgere attività commerciali, solo in via accessoria, marginale e strumentale al perseguimento del fine ideale, con riferimento in genere alla diffusione e commercializzazione di prodotti editoriali e audiovisivi e alla realizzazione di iniziative formative connessi alla sua attività principale. 193 C.A.23.02.2010/p.20b Essa potrà ricevere contributi e liberalità da chiunque anche sotto forma di sponsorizzazioni e patrocinio. L’associazione potrà svolgere ogni altra attività utile al conseguimento dell’oggetto sociale. Art.3 Requisiti degli Associati L’Associazione è aperta a tutti gli enti pubblici o privati interessati al tema della Corporate Governance e alle materie connesse, nonché a persone fisiche in possesso di specifiche conoscenze tecnico-scientifiche o particolari esperienze professionali o interesse nella materia di cui all’oggetto dell’Associazione. Art. 4 Categorie di Associati Sono ammesse a far parte dell’Associazione le seguenti categorie di associati: Associati fondatori: persone, organizzazioni o istituti privati o pubblici che hanno avviato, partecipato o contribuito a realizzare il progetto e sono intervenuti alla costituzione dell’Associazione e abbiano provveduto a dotarla di uno specifico patrimonio di dotazione iniziale. Sono altresì considerati Associati Fondatori persone o istituti privati o pubblici o enti che contribuiscono, entro 12 mesi dalla costituzione della Associazione, a dotarla del patrimonio iniziale con entità o con un prestigio tali da riconoscerne la posizione di Associati Fondatori; in base a tali requisiti vengono nominati con delibera unanime adottata dal Consiglio Direttivo. La loro appartenenza all’ente è a carattere perpetuo e hanno diritto di voto e sono eleggibili alle cariche sociali. Le persone giuridiche e gli enti privi di personalità giuridica partecipano all’attività istituzionale dell’Associazione tramite il loro legale rappresentante o un delegato all’uopo designato, purché non risulti socio dell’Associazione a titolo individuale. Associati ordinari: persone fisiche e giuridiche, Università, enti locali e, in generale, enti pubblici, enti privati, Istituti, Società, Associazioni tecniche e scientifiche in possesso dei requisiti di cui all’art. 3, che, riconoscendosi nelle finalità dell’Associazione, ne fanno richiesta e la cui domanda di ammissione è accolta dal Consiglio Direttivo. Le persone giuridiche e gli enti privi di personalità giuridica partecipano all’attività istituzionale dell’Associazione tramite il loro legale rappresentante o un delegato all’uopo designato, purché non risulti socio dell’Associazione a titolo individuale. La partecipazione di Università e Centri Culturali potrà avvenire anche mediante la messa a disposizione temporanea ed a titolo gratuito a favore dell’Associazione di propri ricercatori o collaboratori scientifici. In tal caso tali enti potranno essere esentati dal contributo sociale con delibera del Consiglio direttivo. La partecipazione dei soci ordinari all’associazione ha durata annuale, tacitamente rinnovabile salvo diversa deliberazione del Consiglio Direttivo, o recesso, ed è subordinata al regolare versamento della quota annuale che di volta in volta verrà fissata dal Consiglio Direttivo. Gli associati ordinari hanno diritto di voto, sono eleggibili alle cariche sociali e possono, in qualunque momento, richiedere di divenire Fondatori. Associati ricercatori: coloro che partecipano all’attività istituzionale dell’associazione apportando un concreto contributo di studio, ricerca e 194 C.A.23.02.2010/p.20b approfondimento dei temi di cui all’oggetto dell’Associazione. Essi non hanno diritto di voto, non sono eleggibili alle cariche sociali e sono esentati dal contributo sociale; Associati onorari: le sole persone fisiche, che per studi, opere ed iniziative si sono distinti per particolari meriti professionali o scientifici. Essi non hanno diritto di voto e non sono eleggibili alle cariche sociali; Associati sostenitori: persone fisiche o giuridiche che collaborano alla promozione dell’associazione e della sua attività, ovvero, erogano gratuitamente servizi di supporto. Essi non hanno diritto di voto e non sono eleggibili alle cariche sociali. L’ammissione degli associati ricercatori, onorari e sostenitori è deliberata, su proposta del Presidente, dal Consiglio Direttivo ed ha durata annuale rinnovabile. Art. 5 Decadenza dell’Associato Dalla qualità di associato si decade quando: a) non si ottemperi alle disposizioni del presente statuto o alle deliberazioni degli organi sociali; b) per gli associati fondatori non intervenuti nell’atto costitutivo, sia stato omesso il versamento del contributo al patrimonio dell’Associazione; c) per gli associati ordinari, sia stato omesso il pagamento della quota annuale dopo sei mesi dalla scadenza fissata dal Consiglio Direttivo; d) si siano tenuti comportamenti che possono arrecare danno all’immagine dell’Associazione. La decadenza è deliberata dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei membri ed è portata a conoscenza dell’associato tramite raccomandata con avviso di ricevimento e dell’Assemblea. L’associato decaduto entro quindici giorni dalla comunicazione, con la quale gli è stato comunicato il provvedimento di decadenza, può ricorrere al Conciliatore e al Collegio Arbitrale nei modi e nei termini di cui al successivo articolo 26. Gli associati decaduti non possono chiedere la divisione del patrimonio sociale né pretendere la restituzione delle quote associative. Art. 6 Recesso dell’Associato Il recesso può esercitarsi in ogni tempo, con preavviso di sessanta giorni, mediante comunicazione al Consiglio Direttivo fatta pervenire con lettera raccomandata con avviso di ricevimento o mediante altro mezzo ritenuto idoneo dallo stesso Consiglio. La perdita della qualità di associato comporta la rinuncia ad ogni diritto sul patrimonio dell’Associazione e non esonera dal pagamento delle quote annuali (non frazionabili) dovute sino al momento della sua efficacia. Art. 7 Diritti e doveri degli Associati Tutti gli associati hanno diritto a: a) partecipare alle attività sociali; b) formulare proposte progettuali; c) ricevere copia delle pubblicazioni periodiche edite dall’Associazione. Ciascun associato è tenuto a versare al Segretario generale e Tesoriere la quota d’ingresso, ovvero in caso di associato fondatore il contributo al patrimonio, entro trenta giorni dalla comunicazione di ammissione ed il contributo associativo annuale nella misura fissata 195 C.A.23.02.2010/p.20b dall’Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo, entro il giorno trenta del mese di marzo di ciascun anno. Tutti gli associati devono tutelare gli interessi e le finalità dell’Associazione, diffondere quanto più possibile i valori di cui l’Associazione si fa promotrice, comunicare agli altri membri l’eventuale partecipazione ad attività esterne a quelle dell’Associazione. I progetti ideati o realizzati dall’Associazione sono di esclusiva proprietà dell’Associazione e possono essere trasferiti o utilizzati da terzi previa autorizzazione del Consiglio Direttivo. Spetta altresì all’Associazione la titolarità del diritto di sfruttamento relativo alle opere realizzate dai propri associati o con la loro collaborazione. Art. 8 Gratuità delle prestazioni Le prestazioni degli associati sono volontarie ed a titolo gratuito, salva la facoltà di prevedere un compenso per l’opera svolta dagli associati ricercatori. L’Associazione può, inoltre, avvalersi, per il raggiungimento dello scopo associativo, di prestazioni di lavoro dipendente o di lavoro autonomo rese da non associati. La decisione sull'assunzione di personale dipendente o sulla collaborazione di prestatori di lavoro autonomo è di competenza del Consiglio Direttivo. Ai componenti del Consiglio Direttivo potrà essere riconosciuto un gettone di presenza. Art. 9 Patrimonio sociale e mezzi finanziari L’Associazione trae i mezzi per finanziare la propria attività da: a) patrimonio messo a disposizione da associati fondatori; b) quote d’ingresso e contributi annuali degli associati ordinari; c) donazioni, elargizioni, lasciti o contributi di persone, società, enti pubblici e privati nazionali e internazionali; d) proventi di iniziative attuate e/o promosse dall’Associazione. Art. 10 Obbligazioni Ai sensi dell’articolo 38 del Cod. Civ. delle obbligazioni assunte con i terzi risponde il patrimonio sociale nonché, personalmente e solidalmente, le persone che hanno agito in nome e per conto dell’ente associativo. Art. 11 Organi sociali Sono organi dell’Associazione: a) l’Assemblea degli associati; b) il Consiglio Direttivo; c) il Presidente e il Vicepresidente; d) il Direttore generale; e) il Collegio dei Revisori. Art. 12 Assemblea degli Associati L'Assemblea è costituita da tutti gli associati. Le persone giuridiche e gli enti privi di personalità giuridica partecipano all’assemblea per mezzo dei loro legali rappresentanti o di persona da questi legittimamente delegata. L’assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione ed è convocata dallo stesso in via ordinaria almeno due volte l'anno per l’approvazione del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo dell’anno precedente, per la destinazione degli avanzi di gestione o per 196 C.A.23.02.2010/p.20b deliberare in ordine alla copertura di eventuali disavanzi. L’Assemblea è inoltre convocata ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno, ovvero quando ne faccia richiesta un/terzo del Consiglio Direttivo o su richiesta motivata per iscritto di almeno un/decimo degli associati. L’Assemblea degli associati è convocata con preavviso di almeno 10 giorni, mediante pubblicazione sul sito internet dell’associazione e comunicazione per posta elettronica agli indirizzi comunicati agli associati. L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione dell’ordine del giorno del luogo, della data e dell’ora stabilita per la convocazione. Ciascun associato ha diritto ad un voto. L’assemblea è validamente costituita con la presenza della maggioranza degli associati fondatori e con la presenza della maggioranza degli associati ordinari. In seconda convocazione l’assemblea è validamente costituita con la presenza di almeno un terzo degli associati fondatori e qualunque sia il numero degli associati ordinari intervenuti. Le deliberazioni dell'Assemblea convocata in seduta ordinaria sono adottate a maggioranza dei presenti. L’Assemblea è convocata in seduta straordinaria per le modifiche statutarie. L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione degli articoli da modificare con il testo delle modifiche proposte. Le deliberazioni dell’assemblea, convocata in seduta straordinaria, sono adottate con il voto favorevole dei due/terzi degli associati presenti purché consti il voto favorevole della maggioranza dei fondatori. Art. 13 Funzioni dell’Assemblea L’Assemblea si riunisce in seduta ordinaria per deliberare, con il voto favorevole della maggioranza dei presenti, sugli argomenti posti all’ordine del giorno riguardanti l’organizzazione e la gestione dell’Associazione medesima. L’Assemblea in particolare: - approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo, nonché la relazione sull’attività svolta, determinando la destinazione dell’avanzo di gestione o la delibera per la copertura di eventuali disavanzi di gestione; - elegge due membri del Consiglio Direttivo proposti dagli associati ordinari; - delibera sugli indirizzi generali dell'attività dell'Associazione, nonché su tutti gli altri oggetti attinenti la gestione sociale riservati alla sua competenza dallo statuto, dalla legge o sottoposti al suo esame dal Consiglio Direttivo. Art. 14 Svolgimento dei lavori dell’Assemblea L’Assemblea è presieduta dal Presidente o, in mancanza di questo, dal Vicepresidente. Il Presidente accerta la regolarità della convocazione e della costituzione dell’Assemblea, il diritto ad intervenire e la validità delle deleghe. Dell’Assemblea viene redatto un verbale da trascriversi entro trenta giorni nell’apposito libro dei verbali delle assemblee che viene firmato dal Presidente e dal Segretario da lui nominato. Art. 15 Il Consiglio Direttivo L’Associazione è diretta e amministrata da un Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo è formato da un minimo di tre a un massimo di ventuno membri. 197 C.A.23.02.2010/p.20b Gli associati fondatori nominano i membri del Consiglio Direttivo e designano tra questi il Presidente e il Vicepresidente. Due membri sono nominati dall’Assemblea tra i canditati proposti dagli Associati Ordinari. I membri del Consiglio direttivo sono scelti tra persone di comprovata onorabilità, autorevolezza, competenza e indipendenza. I membri del Consiglio Direttivo durano in carica cinque anni e sono rieleggibili; tuttavia, in sede di atto costitutivo potrà essere nominato un Consiglio Direttivo provvisorio con durata anche inferiore e da stabilirsi nel medesimo atto. I membri del Consiglio Direttivo nominati dagli Associati Fondatori decadono al venir meno delle condizioni soggettive che ne avevano determinato la designazione espressamente indicate nell’atto di nomina, ma restano in carica fino alla designazione dei nuovi membri da parte degli Associati Fondatori. Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta lo ritenga opportuno il Presidente o lo richiedano almeno tre dei suoi membri. Il Consiglio Direttivo è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei componenti. Le delibere devono essere assunte con il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri presenti. In caso di parità di voto prevale quello del Presidente. Le riunioni possono svolgersi anche senza la compresenza di tutti i componenti nella sede dell’Associazione mediante audio/video conferenza. Gli Associati Fondatori all’atto della nomina del Presidente del Consiglio Direttivo ne stabiliscono il compenso. Gli Associati Fondatori possono altresì stabilire un gettone di presenza per i componenti del Consiglio Direttivo, oltre che il rimborso delle spese documentate inerenti alla loro carica. Art. 16 Funzioni del Consiglio Direttivo È compito del Consiglio Direttivo: a) determinare le attività da svolgere per il raggiungimento dello scopo associativo; b) deliberare in ordine alla stipula di tutti gli atti e contratti e le convenzioni inerenti l’attività sociale; c) sottoporre all’assemblea eventuali modifiche da apportare allo statuto; d) predisporre i regolamenti interni; e) deliberare in ordine all’ammissione e alla decadenza degli associati; f) redigere il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo da sottoporre, tramite il Presidente, all’approvazione dell’Assemblea, assieme alla relazione annuale sull’attività svolta; g) stabilire l’entità del contributo annuale associativo e delle quote di ingresso dei nuovi associati; h) amministrare il patrimonio dell’Associazione; i) istituire commissioni o gruppi di lavoro; l) assistere il Presidente nell’espletamento delle sue funzioni; m) formulare proposte all’Assemblea. Il Consiglio Direttivo potrà infine istituire una commissione per l’assegnazione delle borse di studio composta oltre che dagli eventuali delegati delle autorità universitarie, da un rappresentante del Consiglio Direttivo, dal Direttore generale e dal Presidente della commissione scientifica nominati dal Presidente dell’Associazione. 198 C.A.23.02.2010/p.20b Il Consiglio Direttivo ha i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per il conseguimento dello scopo associativo, nulla escluso o eccettuato. Le funzioni del Consiglio Direttivo di cui alle lettere a) e b) possono essere delegate al Presidente fermo restando le funzioni di indirizzo sulle attività dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo può avvalersi di responsabili di commissioni di lavoro appositamente nominati e può essere coadiuvato, per particolari questioni, da esperti con remunerazione preconcordata. Art. 17 Il Presidente Il Presidente rappresenta legalmente l'Associazione nei confronti di terzi ed in giudizio, e: - convoca e presiede le riunioni dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo; - cura l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo; - formula programmi da sottoporre, una volta approvati dal Consiglio Direttivo, al vaglio dell’Assemblea degli associati. Il mandato del Presidente ha durata quinquennale e può essere rieletto. Il Presidente può disporre di un fondo per le spese di ordinaria amministrazione, secondo le disposizioni del bilancio preventivo approvato annualmente dall’Assemblea. Art. 18 Il Vicepresidente Il Vice Presidente è nominato dagli Associati Fondatori. In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue attribuzioni sono esercitate dal Vice Presidente. La sottoscrizione del Vice Presidente attesta l'impedimento del Presidente. Art. 19 Il Direttore generale e Tesoriere Il Direttore generale dell’Associazione, nominato dal Consiglio Direttivo, è incaricato della direzione delle attività organizzative, culturali e scientifiche e ne cura l’attuazione secondo le istruzioni del Presidente stesso di cui fa parte, tenendo i rapporti anche con i componenti della commissione scientifica e del comitato d’onore. Il Direttore generale cumula altresì l’incarico e la funzione di Tesoriere. Per il Direttore generale può essere stabilito un compenso, determinato dal consiglio direttivo. Art. 20 Il Comitato d’onore Il Presidente con l’assenso del Consiglio Direttivo, designa un Comitato d’onore per il maggior prestigio scientifico ed accademico dell’Associazione. Del comitato fanno parte eminenti personalità italiane e straniere. Tale incarico, a durata indeterminata, è a titolo gratuito e non attribuisce lo status di associato, né concorre alle deliberazioni associative. Il Comitato d’Onore non costituisce un organo associativo. Art. 21 Il Comitato Scientifico Il Comitato Scientifico, nominato, la prima volta, dagli Associati Fondatori e successivamente dal Consiglio Direttivo, dura in carica cinque anni ed è rieleggibile. Il Comitato è composto da un minimo di cinque a un massimo di ventuno membri scelti tra studiosi o esponenti di rilievo del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale, anche se cessati dal servizio attivo. 199 C.A.23.02.2010/p.20b Il Comitato Scientifico elabora proposte in merito ai temi di ricerca e valuta annualmente i risultati conseguiti riferendone al Consiglio Direttivo. Il Presidente del Comitato Scientifico è designato, la prima volta, dagli Associati Fondatori e successivamente dal Consiglio Direttivo all’atto della nomina dei componenti e ha il compito di coordinare le attività collegiali dell’organo. Il Consiglio Direttivo può attribuire ai singoli componenti del Comitato Scientifico la responsabilità di specifici progetti di ricerca, di oggetto e durata predeterminati. In tal caso può essere previsto un compenso, stabilito dal Consiglio Direttivo. Viene rimesso al Presidente del Comitato Scientifico il potere di auto-organizzazione e la modalità di svolgimento dei propri lavori. Il Presidente del Comitato Scientifico, coadiuvato dal Direttore generale, è tenuto a redigere, consegnare ed illustrare al Consiglio Direttivo, con cadenza annuale, alla data di approvazione del bilancio, una Relazione circa le attività svolte nel periodo e la programmazione delle attività da espletare nell’esercizio successivo. Il Comitato Scientifico non costituisce un organo associativo. Art. 22 Il Collegio dei Revisori Il Collegio dei Revisori, composto da un minimo di tre membri ad un massimo di cinque, è nominato dall’Assemblea, contestualmente al Consiglio Direttivo, tra coloro i quali risultino iscritti al Registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero della Giustizia. Il Collegio dei Revisori dura in carica tre anni, salvo conferma o rielezione dei membri. Il Collegio dei Revisori non è tenuto a partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo. L’Assemblea elegge il Presidente del Collegio. Ai membri del Collegio può essere attribuito dall’Assemblea un compenso relativo alla loro carica. Il Collegio vigila sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e di trasparente e corretta gestione contabile. Art. 23 Il bilancio Ogni anno deve essere redatto, a cura del Consiglio Direttivo, il bilancio preventivo e il consuntivo dell’esercizio precedente da sottoporre rispettivamente entro il mese di novembre e quello di aprile all’esame dell’Assemblea per la sua approvazione. I bilanci preventivo e consuntivo devono essere redatti in conformità alle disposizioni di legge, principi contabili e raccomandazioni emanati dagli organi deputati alla loro statuizione. I bilanci devono essere depositati presso la sede sociale almeno otto giorni prima la convocazione dell’Assemblea competente alla loro approvazione. L’esercizio amministrativo coincide con l'anno solare. È vietata, sotto qualsiasi forma, la distribuzione di utili o di avanzi di gestione durante la vita dell’Associazione, salvi i casi previsti dalla legge. Art. 24 Libri sociali e registri contabili I libri sociali ed i registri contabili essenziali che l’Associazione deve tenere sono: il libro degli associati; il libro dei verbali e delle deliberazioni dell’Assemblea; il libro dei verbali e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo; 200 C.A.23.02.2010/p.20b il libro giornale della contabilità sociale. Tutti i libri, prima di essere posti in uso, devono essere regolarmente vidimati a cura del Presidente. Tutti i libri sono consultabili dagli associati previa richiesta scritta concordando con la segreteria il giorno e l’ora in cui gli stessi saranno disponibili; gli associati potranno estrarre copia dei verbali a loro spese. Art. 25 Scioglimento e liquidazione Lo scioglimento, necessario o volontario, e la messa in liquidazione dell'Associazione sono deliberate dall’Assemblea in seduta straordinaria con le maggioranze previste all’art. 12 del presente statuto, su proposta del Consiglio Direttivo. La liquidazione è affidata ad uno o più liquidatori, nominati dall'Assemblea generale, in conformità alle disposizioni di legge vigenti al momento in cui ad essa si farà luogo. L’eventuale attivo netto residuo del patrimonio comune sarà devoluto, su decisione a maggioranza semplice dell'Assemblea, ad altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale o a fini di pubblica utilità aventi analoghe finalità. Art. 26 Tentativo di conciliazione e Collegio Arbitrale Ogni controversia che dovesse insorgere tra l’Associazione e i singoli associati, o tra gli associati medesimi, o tra uno o più di essi e gli Organi Associativi in relazione all'interpretazione, all'applicazione e alla validità dello statuto e, più in generale, all'esercizio dell'attività sociale, sarà sottoposta a conciliazione. Le parti si impegnano a ricorrere alla conciliazione prima di iniziare qualsiasi procedimento arbitrale. La nomina del conciliatore, Organo unipersonale, sarà effettuata con l’accordo di entrambe le parti confliggenti ed ove questo non fosse raggiunto, su designazione del Presidente del Tribunale di Roma. Il tentativo conciliatorio dovrà concludersi entro 60 (sessanta) giorni dal momento della intervenuta nomina del Conciliatore e la determinazione sarà vincolante per le parti confliggenti. E' espressamente convenuto che tutte le informazioni relative allo svolgimento della procedura di conciliazione, ivi comprese l'eventuale proposta del Conciliatore e le posizioni eventualmente assunte dalle parti rispetto alla stessa, hanno carattere di riservatezza e non potranno in alcun modo essere utilizzate nell'eventuale giudizio promosso a seguito dell'insuccesso della conciliazione. Ove la conciliazione non abbia successo, il Conciliatore redigerà un verbale di mancata conciliazione in cui preciserà quali parti abbiano presenziato alla procedura e darà atto dell'insuccesso della procedura, senza fornire alcun elemento ulteriore sulla stessa. Solamente a questo punto la controversia potrà essere devoluta dalle medesime parti confliggenti alla decisione di un Collegio arbitrale composto da tre membri due dei quali nominati da ciascuna parte (o gruppo di litisconsorti) ed il terzo, con funzioni di Presidente, di comune accordo dai due arbitri già nominati o, in mancanza di accordo, dal Presidente del Tribunale di Roma. L'arbitrato sarà rituale e il Tribunale Arbitrale deciderà secondo diritto. Art. 27 Norma di rinvio 201 C.A.23.02.2010/p.20b Per quanto non previsto dal presente Statuto, si fa riferimento agli articoli 36 e ss. Cod. Civ., ed alle vigenti disposizioni legislative in materia. La Commissione Consorzi, nella seduta dell’1 febbraio 2010, ha espresso parere favorevole in ordine alla partecipazione dell’Università alla suddetta Associazione subordinatamente al chiarimento di quanto riportato all’art. 4 VIII comma dello statuto che viene di seguito riportato: “”la partecipazione di Università e Centri Culturali potrà avvenire anche mediante la messa a disposizione temporanea ed a titolo gratuito a favore dell’Associazione di propri ricercatori o collaboratori scientifici. In tal caso tali enti potranno essere esentati dal contributo sociale con delibera del Consiglio direttivo””. In merito, il prof. Uricchio ha evidenziato che la dizione soprariportata è da intendersi riferita alla sua partecipazione, a titolo gratuito, come ricercatore di questa Università, mediante il solo apporto scientifico.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota e-mail del 13.01.2010, inviata dal prof. Antonio Felice URICCHIO, Preside della II Facoltà di Giurisprudenza - Taranto; VISTO lo Statuto dell’Associazione Istituto per il Governo Societario (I.G.S.); CONSIDERATO il parere espresso dalla Commissione Consorzi nella seduta del 1.02.2010; TENUTO CONTO di quanto evidenziato dal prof. Antonio Felice Uricchio, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro all’Associazione Istituto per il Governo Societario (I.G.S.) approvandone lo Statuto, evidenziando che la partecipazione della stessa Università di cui all’art. 4, VIII comma, è da intendersi riferita al solo apporto scientifico e quindi a titolo gratuito. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 202 C.A.23.02.2010/p.5a III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ED IL CNR Il Rettore, acquisito il consenso dei presenti, invita il prof. Carmelo Giacovazzo, Delegato del Rettore alle funzioni relative al coordinamento dei rapporti con il CNR, ad entrare, alle ore 12,15, nella sala di riunione. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio informa che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nelle rispettive sedute del 9.6.2009 e 15.6.2009, in riferimento al rinnovo della convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università, istituirono per gli aspetti di rispettiva competenza, un apposita Commissione istruttoria composta dai proff. Saverio FLORIO, Carmelo GIACOVAZZO, Grazia RAGUSO, Silvia ROMANELLI, Vito Nicola SAVINO, con il compito di esaminare il testo della convenzione in questione al fine di formulare eventuali proposte di modifiche al CNR. In merito, l’ufficio evidenzia che il prof. Carmelo GIACOVAZZO, delegato del Rettore, con nota assunta al protocollo generale di questa Università in data 20.1.2010, ha inviato apposita relazione che qui di seguito si riporta: ^^^Questa seconda relazione integra la prima relazione, presentata al Rettore il 27/10/09, riguardante la originaria proposta di Convenzione Quadro ( si veda l’Allegato 1) messa a punto dal CNR, per regolare i rapporti di collaborazione scientifica ed istituzionale fra il CNR e le Università italiane. Al 1 ottobre 2009 quella Convenzione Quadro risultava approvata da cinquanta Università (si veda l’Allegato 2). Dopo incontri con: a) Dott.ssa Pasqua Rutigliani, Amministrazione Università di Bari; b) Prof. Angela Agostiano, delegata del Rettore per il Dottorato di ricerca; c) Prof. Ruggiero Pacifico, delegato del Rettore per la revisione dello Statuto e del Regolamento dell’Università. ho raccolto, in un documento inviato al CNR, (Ufficio Convenzioni, all’attenzione della Dott.ssa Federica Mele) le obiezioni UNIBA alla proposta di Convenzione Quadro. Nel contempo ho inviato al Rettore la prima Relazione al riguardo. La Dott.ssa Mele ha preferito consultarsi con gli organi decisionali del CNR piuttosto che incontrare rappresentanti UNIBA. Dopo vari colloqui telefonici e diverse consultazioni è emersa da parte CNR una nuova proposta di Convenzione Quadro che risponde alle obiezioni dell’Università di Bari. E’ qui allegata come Allegato 3. In questa seconda relazione ricordo i punti controversi presenti nella prima proposta di Convenzione Quadro e le nuove soluzioni emerse dal CNR, che fanno parte integrante della nuova proposta di Convenzione. 203 C.A.23.02.2010/p.5a 1) Art. 4, comma 5: si richiedeva che i ricercatori CNR associati a Dipartimento Universitario avessero facoltà di partecipare alle deliberazioni del Consiglio di Dipartimento in materia di programmazione delle attività scientifiche con le modalità individuate negli Statuti Universitari. II comma 5 dell’art. 4 della Convenzione non è in sintonia con l’art. 84 della legge 382 che fissa gli organi del Dipartimento e la sua composizione (prof. di ruolo, assistenti di ruolo ad esaurimento, ricercatori, rappresentanza del personale non docente e degli studenti). Tuttavia il comma 5 non sembrava essere obbligatorio, in quanto la sua eventuale attuazione veniva rimandata alla stipula di successive convenzioni operative che potessero consentire o no la realizzazione di quanto previsto dallo stesso comma. Questa non obbligatorietà è adesso pienamente espressa nella nuova proposta di Convenzione e, a mio parere , consente il superamento della nostra obiezione. L’articolo 4, comma 5, ora recita: 5. Le Convenzioni possono consentire ai professori ed ai ricercatori universitari di ruolo associati al CNR la partecipazione alla programmazione (art.42 comma 3 del regolamento di organizzazione e funzionamento) delle attività di ricerca dell’Istituto CNR per la durata dell’associazione qualora ai ricercatori e tecnologi del CNR, autorizzati ai sensi dell’art.21 comma 3 del D.Lgs.127/2003 a svolgere attività di ricerca in Convenzione, venga data, per la durata delle attività, la facoltà di partecipare alla programmazione delle attività scientifiche se previsto dallo Statuto dell’Ateneo. 1) Art. 5. Regolava le modalità delle associature (dal CNR all’Università e dall’Università al CNR). Le due modalità sono leggermente dissimmetriche, ma questo rispecchia i diversi regolamenti dei due Enti. Non lo ritenevo e non lo ritengo critico per la stipula. 2) Art. 6. Questo articolo, nel primo comma, prevedeva la possibilità per i ricercatori CNR (associati o no a Dipartimenti Universitari ) di assumere incarichi di insegnamento a contratto presso l’Università in materia in cui sono esperti, percependo i relativi compensi. Questo comma in realtà rispecchia una situazione già in atto (art. 25 della 382), quando i Ricercatori del CNR o di altra Istituzione scientifica pubblica (ad es. INFN) sono considerati esperti della materia. Il comma 1 doveva essere reso più duttile permettendo lo svolgimento di attività d’insegnamento a titolo gratuito, come previsto da apposito comma dell’art. 25 della legge 382. Nello stesso comma 1 si prevedeva che ricercatori o tecnologi CNR potessero assumere incarichi di Direzione di Dipartimento o Centri di Ricerca presso l’Università per periodi determinati. Ciò cozza con l’art. 84 della 382, ove si specifica che il Direttore venga eletto fra i professori Universitari ordinari e straordinari (non fra i ricercatori universitari), dai soli professori di ruolo e dai ricercatori. E’ stato anche notato da parte nostra che non c’è contropartita da parte del CNR, in quanto alla Direzione di un Istituto CNR può concorrere chiunque tramite un concorso internazionale che seleziona tre gli idonei: il Consiglio di Amministrazione fissa in maniera insindacabile il vincitore fra gli idonei. Nella nuova proposta di Convenzione non viene più espressamente previsto il compenso per incarichi di insegnamento a contratto, ed è scomparsa la frase in cui si 204 C.A.23.02.2010/p.5a afferma che ricercatori o tecnologi CNR possano assumere incarichi di Direzione di Dipartimento o Centri di Ricerca presso l’Università per periodi determinati. Il nuovo art. 6 mi sembra ora pienamente accettabile. 3) Art. 9 – Questo articolo affermava che i risultati di una ricerca condotta dai due Enti rimangano proprietà delle parti, e ne specifica le modalità. Sul sito www.urp.cnr.it (qui in Allegato 4) ci sono le informazioni riguardanti il deposito dei brevetti da parte di un ricercatore CNR. Non mi sembra che possa sorgere un contenzioso col regolamento brevetti dell’Università di Bari in quanto l’art.9 si interessa solo di definire i criteri qualitativi di ripartizione della proprietà intellettuale fra CNR e UNIBA. 4) Art. 11 – Riguarda il trattamento dei dati personali. L’art. è leggermente dissimmetrico ma ambedue rispecchiano la legge. Non mi sembra critico per l’approvazione della nuova Convenzione. 5) Art. 12 – Tratta delle controversie. Nella precedente stesura si indicava subito il foro di Roma in caso di controversie. Nella nuova stesura si prevede che la soluzione della controversia : sarà rimessa al giudizio di un collegio arbitrale rituale composto da un rappresentante designato da ciascuna delle Parti e da un Presidente da nominare di comune accordo secondo le modalità definite dalle leggi vigenti. Nel caso in cui non sia possibile definire in questo modo la controversia, è competente a decidere il Foro di Roma. A mio parere questo passo intermedio tutela ambedue le parti. In definitiva, mi sembra che il CNR abbia risposto adeguatamente alle nostre osservazioni modificando la originale proposta di Convenzione nei punti controversi. Invio copia della presente relazione alla Dott.ssa Pasqua Rutigliani, perché dia il suo parere al Magnifico, e informazione a me.^^^ L’Ufficio tanto evidenziato, ritiene opportuno riportare per intero il nuovo testo della convenzione quadro in questione: CONVENZIONE QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sede in Roma – 00185, Piazzale Aldo Moro n° 7, C.F. n. 80054330586, P.I. n. 02118311006, rappresentato dal Presidente Prof. Luciano MAIANI (d’ora innanzi denominato “CNR”) e l'Università degli studi di …………………, con sede in ……….., cap……Via …………………, C.F. n. ……….., P.I. n. , rappresentata dal Rettore pro tempore Prof. ……………… (d’ora innanzi denominata “Università”) Premesso o che in base al Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127, "Riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche", il CNR è Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, perseguendo l'integrazione di discipline e tecnologie diffusive e innovative anche attraverso accordi di collaborazione e di programmi integrati; o che il CNR svolge, promuove e coordina attività di ricerca con obiettivi di eccellenza in ambito nazionale e internazionale, finalizzate all'ampliamento delle 205 C.A.23.02.2010/p.5a o o o o o o o o o o conoscenze nei principali settori di sviluppo, individuati nel quadro della cooperazione ed integrazione europea e della collaborazione con le Università e con altri soggetti sia pubblici sia privati; che il CNR promuove la formazione e la crescita tecnico-professionale dei ricercatori italiani, attraverso l'assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca, nonché promuovendo e realizzando sulla base di apposite Convenzioni con le Università, corsi di dottorato di ricerca anche con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale; che le attività del CNR si articolano nelle 11 macro aree di ricerca scientifica e tecnologica a carattere interdisciplinare, di cui all’articolo 55 del Regolamento di organizzazione e funzionamento, in ragione di ciascuna delle quali sono state individuate altrettante unità organizzative, denominate Dipartimenti, con compiti di programmazione, coordinamento e controllo dei risultati e articolati in progetti di ricerca individuati per classi di obiettivi omogenei; che gli Istituti del CNR realizzano i programmi ed i progetti di ricerca loro affidati interagendo con il sistema produttivo, con le Università, le altre Istituzioni di ricerca e con gli Enti locali; che per singoli progetti a tempo definito i dipartimenti del CNR, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, possono istituire, ai sensi dell’art. 32 del “Regolamento”, unità di ricerca presso soggetti pubblici o privati, italiani od esteri (d’ora innanzi denominate “URT”), sulla base di specifiche convenzioni operative secondo le procedure di cui all’art. 49, comma 4, del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento, che devono precisare l’oggetto, la durata, diritti ed obblighi delle diverse parti coinvolte; che ai sensi dello Statuto emanato il …………………l'Università è una comunità che ha come compito …………………………………………………………………………….……….. ………………………………………………………………………………………… …………….. e che a tal fine esplica ………………………………………….; che sono tuttora attive collaborazioni tra Istituti del CNR e Dipartimenti dell'Università e che presso tali strutture si sono sviluppate forti interazioni tra ricercatori del CNR e dell'Università che hanno determinato elevate competenze e creato un sinergismo culturale e scientifico che ha dato ricadute notevoli con la creazione di laboratori di ricerca altamente specializzati e qualificati in campo nazionale ed internazionale; che è interesse di entrambi gli Enti continuare e ulteriormente sviluppare, con l'utilizzazione delle rispettive risorse e nell'ambito dei ruoli e delle competenze di ciascuno, attività di ricerca di comune interesse attraverso la collaborazione su progetti ed iniziative comuni di cui all'art. 14, comma 2, del D. Lgs. N. 127/2003 e nell'ambito di quanto previsto dall'art. 21, commi 1, 2, 3 e 4, del D. Lgs. N. 127/2003, in materia di mobilità di personale di ricerca del CNR verso l' Università e di professori e ricercatori universitari verso il CNR; che è riconosciuta da parte dell' Università l'opportunità di mantenere e incrementare tali forme di collaborazione al fine di arricchire le attività di formazione universitaria con l'alto contributo della ricerca scientifica avanzata e di contribuire allo sviluppo degli istituti di ricerca; 206 C.A.23.02.2010/p.5a o che è riconosciuta, altresì, da parte del CNR l'opportunità di consolidare le collaborazioni esistenti e di sviluppare di comune intesa nuove forme di collaborazione anche al fine di favorire la possibilità di collocazione di Istituti del CNR e articolazioni territoriali degli stessi all'interno dell'Università; o che è riconosciuta, infine, da parte di entrambi gli Enti, l'opportunità: a) di dare attuazione alla mobilità del personale di ricerca del CNR verso l'Università e di ricercatori e professori universitari di ruolo presso gli Istituti del CNR per periodi determinati ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. N. 127/2003; b) di prevedere l’applicazione dell’istituto dell’associatura come regolato dal “Disciplinare sui criteri generali per l’associazione ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento del Personale” approvato con provvedimento del Presidente del CNR n. 006 del 2 febbraio 2007; c) di consentire la partecipazione degli Istituti del CNR convenzionati e dei ricercatori e tecnologi del CNR in essi operanti alla realizzazione dei corsi di dottorato anche con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale, a parità di funzioni; d) di promuovere ed attuare ogni possibile collaborazione scientifica riconosciuta utile per la migliore realizzazione dei rispettivi fini istituzionali. o che la presente Convenzione quadro ha come riferimento di massima la tipologia del Protocollo di Intesa previsto all’art.49, comma 2, del Regolamento di Organizzazione e funzionamento del CNR. si conviene e si stipula quanto segue Articolo 1 – Scopo dell’Intesa 1. Il CNR e l'Università riconoscono l'interesse comune a mantenere e sviluppare forme di collaborazione per lo svolgimento di programmi di ricerca, di formazione anche mediante la realizzazione di dottorati ed attività collegate al fine di una migliore realizzazione dei rispettivi fini istituzionali. Articolo 2 – Oggetto dell’Intesa 1. Il CNR e l'Università si impegnano reciprocamente, secondo le rispettive normative e per quanto di competenza di ciascuno, a collaborare in ordine alla: - definizione delle modalità per la collocazione a tempo definito di strutture di ricerca del CNR presso l’Università, la quale dovrà rendersi disponibile a mettere a disposizione locali idonei per lo svolgimento delle relative attività; - disciplina della permanenza delle strutture di ricerca Istituti del CNR e loro articolazioni territoriali già allocati presso l’Università; - messa a disposizione di materiali, attrezzature, personale e risorse finanziarie occorrenti per l'attuazione delle attività di ricerca di comune interesse; - realizzazione della mobilità del personale di ricerca del CNR presso l'Università e di ricercatori o professori universitari di ruolo presso il CNR; - svolgimento delle attività connesse ai corsi di Dottorato anche presso gli Istituti del CNR convenzionati, con il coinvolgimento dei ricercatori in essi operanti e assegnando borse di studio. 2. Tali forme di collaborazione saranno regolate attraverso la stipula di Convenzioni operative di cui all’art. 49 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del CNR adottate sulla base della presente Intesa. Articolo 3 – Comitato paritetico di indirizzo 1. Per il coordinamento delle attività di collaborazione di cui alla presente Convenzione, il CNR e l’Università convengono di istituire un Comitato paritetico di indirizzo composto come segue: 207 C.A.23.02.2010/p.5a - dal Presidente del CNR o da un suo delegato - dal Rettore dell'Università o da un suo delegato - da due rappresentanti nominati dal Presidente del CNR, scelti tra i ricercatori di ruolo del CNR - da due rappresentanti nominati dal Rettore dell'Università. 2. Il Comitato si riunisce presso l'Università ed è presieduto dal Rettore o dal suo delegato. 3. Il Comitato redigerà un regolamento per il suo funzionamento. 4. Il Comitato resta in carica per la durata della Convenzione e viene rinominato in caso di rinnovo della Convenzione medesima. 5. I membri del Comitato sono sostituiti se dimissionari o in caso di cessazione dell'appartenenza ad Istituti del CNR od all'Università. 6. La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito. Le eventuali spese di missione dei componenti saranno a carico dell'Ente di rispettiva appartenenza. 7. Il Comitato ha i seguenti compiti: - coordina le attività di collaborazione; - pianifica su base triennale gli interventi, aggiornandoli annualmente in sintonia con i programmi del CNR e dell'Università; - effettua il monitoraggio delle iniziative comuni realizzate in collaborazione e redige relazioni periodiche sul loro andamento ai competenti organi del CNR e dell’Università. Articolo 4 – Convenzioni operative 1. Il CNR e l'Università possono concordare la realizzazione di progetti di ricerca o altre attività scientifiche di comune interesse, attraverso la stipula di Convenzioni operative di cui all’art.49, comma 4, del Regolamento di organizzazione e funzionamento, individuando le strutture scientifiche di ciascun ente coinvolte nel Progetto. Ciascuna Convenzione dovrà essere approvata dalle Parti secondo i rispettivi ordinamenti interni. 2. Le strutture di ricerca del CNR potranno avere sede presso l'Università sulla base delle Convenzioni di cui al comma precedente e per un tempo prestabilito. 3. Le Convenzioni regoleranno i termini e le modalità dei rispettivi impegni per l'utilizzazione degli immobili dell'Università destinati a sede della struttura CNR, definendo, tra l'altro, la localizzazione e l'ampiezza degli spazi, la ripartizione tra i due Enti delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi, la messa a disposizione delle utenze e dei servizi necessari al funzionamento della struttura, ivi compreso quanto attiene alla sicurezza e alla protezione sanitaria. 4. Le Convenzioni potranno inoltre definire termini e modalità per l’attivazione e lo svolgimento dei programmi e progetti di ricerca comuni da attuarsi nell’Istituto del CNR e nelle URT; per la gestione delle attrezzature scientifiche messe a disposizione dai due Enti. 5. Le Convenzioni possono consentire ai professori ed ai ricercatori universitari di ruolo associati al CNR la partecipazione alla programmazione (art.42 comma 3 del regolamento di organizzazione e funzionamento) delle attività di ricerca dell’Istituto CNR per la durata dell’associazione qualora ai ricercatori e tecnologi del CNR, autorizzati ai sensi dell’art.21 comma 3 del D.Lgs.127/2003 a svolgere attività di ricerca in Convenzione, venga data, per la durata delle attività, la facoltà di partecipare alla programmazione delle attività scientifiche se previsto dallo Statuto dell’Ateneo. Articolo 5 – Partecipazioni 208 C.A.23.02.2010/p.5a 1. Possono essere associati per programmi specifici stabiliti nell’ambito della programmazione dell’Istituto, i professori e i ricercatori universitari di ruolo ed altri aventi diritto, per lo svolgimento di attività di ricerca presso gli Istituti del CNR per un tempo determinato comunque non superiore alla durata del programma. 2. Il conferimento dell’associatura è disposto dai Direttori di Istituto, su domanda dell’interessato, sentito il Consiglio di Istituto, previa autorizzazione dei competenti Organi universitari, per i soggetti e con le modalità di cui al “Disciplinare sui criteri generali per l’associazione ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento del Personale”, approvato con provvedimento del Presidente del CNR n. 006 del 2 febbraio 2007. 3. I ricercatori e tecnologi del CNR possono partecipare, attraverso apposite Convenzioni, allo svolgimento di attività di ricerca presso i Dipartimenti dell’Università per un tempo determinato comunque non superiore alla durata delle ricerche. 4. La partecipazione è disposta dal Direttore del Dipartimento dell’Università, su domanda dell’interessato, previa autorizzazione dei competenti Organi del CNR. Articolo 6 - Mobilità 1. Ai sensi e nei limiti stabiliti dall’art. 21, comma 1, del D. Lgs. N. 127/2003 , i ricercatori e tecnologi del CNR possono assumere incarichi di insegnamento a contratto presso l’Università in materie pertinenti all’attività svolta. Qualora gli incarichi prevedano un impegno superiore alle 160 ore annue, sarà necessaria la preventiva autorizzazione dell’Ente. Articolo 7 – Copertura assicurativa. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 1. Il CNR e l’Università degli Studi di Bari, ognuno per la parte di rispettiva competenza, provvedono all'attuazione di quanto richiesto dalla normativa vigente per il personale in materia di rischi, infortuni, igiene e sicurezza del lavoro. 2. In applicazione dell’articolo 10 del Decreto Interministeriale 5 agosto 1998, n. 363 (Norme per l’individuazione di particolari esigenze delle Università ai fini delle norme del D. Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e s.m.i.), che si intende esteso anche agli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 230/95 e s.m. in materia di radiazioni ionizzanti, le Parti concordano che, al fine di garantire la salute e la sicurezza del personale che presta la propria opera presso gli Enti di cui alla presente convenzione, il soggetto cui competono gli obblighi di datore di lavoro previsti dal D. Lgs. n. 81/2008 è individuato nel datore di lavoro della struttura ospitante, ed il personale ospitato è considerato lavoratore ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n. 81/2008 e dell’art. 4 del D. Lgs. n. 230/95e s.m.. In questo caso le parti concordano che, nel rispetto del D. Lgs. n. 81/2008, il Documento di Valutazione dei Rischi (Art. 4 del citato D.Lgs.) e, se previsto, la Relazione di Radioprotezione (Art. 61, comma 2, D. Lgs. 230/95 e s. mi.) nonché gli altri documenti previsti dalla normativa in materia, verranno inviati dalla struttura ospitante alla struttura di provenienza del personale. Nel caso, invece, che una struttura afferente ad uno dei contraenti e dotata di autonomia scientifica ed organizzativa, oltre che economica e gestionale, sia ospitata all’interno delle aree di pertinenza dell’altra parte contraente, gli obblighi rimangono in capo al Datore di Lavoro individuato dalla parte ospitata. In questo caso le Parti effettuano, in base alla propria organizzazione interna, le rispettive valutazioni dei rischi e gli altri adempimenti previsti a loro carico. Tali valutazioni saranno interscambiabili tra i contraenti, anche al fine di concordare le opportune azioni comuni e di coordinamento atte ad assicurare la piena attuazione di quanto disposto dalla normativa in questione, da contrattare in sede locale. 209 C.A.23.02.2010/p.5a I costi relativi all’affidamento di incarichi professionale ed alla sorveglianza sanitaria prevista dalla citata normativa sono a carico del soggetto individuato Datore di Lavoro. Articolo 8 – Dottorati di ricerca 1. L’Università favorisce la stipula di specifiche convenzioni con il CNR per l’attivazione di corsi di Dottorato ai sensi dell’articolo 4 della Legge n. 210/1998. 2. Il CNR, ai sensi dell’articolo 47 del proprio Regolamento di organizzazione e funzionamento, provvede ad assegnare agli Istituti, compatibilmente con i limiti di bilancio, le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei corsi di Dottorato concordati con l’Università sulla base di apposite Convenzioni anche con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale, di cui all’art. 3, comma 1, lettera n) del D. Lgs. n. 127 del 4 giugno 2003. 3. Ai fini dei commi precedenti, i Direttori di Istituto del CNR stipulano le Convenzioni operative di cui all’art. 49, comma 4, del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento, con l’Università, in relazione ai corsi di Dottorato da attivare, nelle quali sono esplicitamente previste: a) la partecipazione dei ricercatori CNR al Collegio dei Docenti del Corso di Dottorato; b) la partecipazione di ricercatori CNR alle Commissioni di accesso ai corsi e di valutazione finale, ai fini del conferimento del titolo di dottore di ricerca; c) lo svolgimento, presso gli Istituti del CNR o le URT, di attività di ricerca finalizzata alla formazione dei Dottori di ricerca. 4. L’Università, ove necessario, adegua i propri regolamenti per attuare le previsioni di cui ai punti a), b) e c), entro sei mesi dalla stipula della Convenzione. Articolo 9 – Attività in collaborazione e proprietà intellettuale dei risultati 1. Tutti i risultati totali o parziali derivanti dall’esecuzione di progetti comuni di ricerca, disciplinati dalle Convenzioni operative di cui all’art. 4 , e tutte le informazioni ad essi relativi resteranno di proprietà comune delle parti. Salvo quanto dispone la legge in materia di proprietà industriale e fermo restando il diritto inalienabile degli inventori ad essere riconosciuti autori del trovato, nel caso in cui le parti conseguano in comune risultati degni di protezione brevettuale o forme di tutela analoghe ovvero tutelabili tramite Diritto d’Autore, il regime dei risultati è quello della comproprietà in pari quota, salvo che si possa stabilire una diversa ripartizione della titolarità sulla base di una accertata diversità dell’importanza del contributo da ciascuna parte prestato al conseguimento del risultato inventivo e delle partecipazioni finanziarie delle parti. L’Università e il CNR possono congiuntamente concordare misure e accordi con gli inventori per far valere diritti esclusivi relativi alla proprietà ed all’uso dei risultati inventivi. 2. In ogni opera o scritto relativi alle specifiche attività di ricerca di cui alla presente Convenzione dovrà essere menzionato l'intervento del CNR e dell'Università quali Enti patrocinanti le attività medesime. Articolo 10 – Durata, procedura di rinnovo e facoltà di recesso 1. La presente Intesa ha la durata di cinque anni a decorrere dalla data di stipula e potrà essere rinnovata per uguale periodo sulla base di un accordo scritto approvato dagli organi competenti delle Parti. 2. Le parti potranno recedere dalla presente Intesa mediante comunicazione con lettera raccomandata con avviso di ricevimento da inviarsi nel rispetto di un preavviso di almeno sei mesi; lo scioglimento della presente convenzione non produce effetti automatici 210 C.A.23.02.2010/p.5a sui rapporti attuativi in essere al momento del recesso, che restano regolati, quanto alla risoluzione, dai relativi atti. Articolo 11 – Trattamento dei dati personali 1. Il CNR si impegna a provvedere al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi alla presente convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dal proprio Regolamento emanato in attuazione del D. Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. 2. L’Università si impegna a trattare i dati personali provenienti dal CNR unicamente per le finalità connesse all’esecuzione della presente convenzione nell’ambito dei propri fini istituzionali e nel rispetto di quanto previsto dal Dlgs 196/2003. Articolo 12 – Controversie 1. Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dalla presente convenzione. 2. A tal fine qualunque controversia dovesse insorgere in ordine all'interpretazione, esecuzione o risoluzione del presente atto sarà rimessa al giudizio di un collegio arbitrale rituale composto da un rappresentante designato da ciascuna delle Parti e da un Presidente da nominare di comune accordo secondo le modalità definite dalle leggi vigenti. Nel caso in cui non sia possibile definire in questo modo la controversia, è competente a decidere il Foro di Roma. Articolo 13 – Registrazione La presente Convenzione Quadro viene redatta in triplice originale ed è soggetta a registrazione in caso d'uso.” L’Ufficio fa presente che il Senato Accademico nella seduta del 29.01.2010, ha deliberato quanto segue: - di approvare, per quanto di competenza, il nuovo schema di Convenzione Quadro, riportato in narrativa, da stipularsi tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'Università degli Studi di Bari; - di invitare il prof. Giacovazzo a convocare quanto prima l'apposita Commissione, composta dai proff. Saverio Florio, Carmelo Giacovazzo, Grazia Raguso, Silvia Romanelli e Vito Nicola Savino, ed a proporre al CNR l'ampliamento della rappresentanza di questa Università in seno al Comitato paritetico di indirizzo di cui al p. 1, art. 3, del suddetto schema convenzionale, con la previsione di n. 4 componenti, anziché 2, in rappresentanza di ciascuna delle 4 macroaree presenti nell'Università di Bari.”” Il prof. Giacovazzo fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alla surriportata convenzione con cui il CNR e l’Università degli Studi di Bari riconoscono l’interesse comune a mantenere e sviluppare forme di collaborazione per lo svolgimento di programmi di ricerca, sottolineando come il nuovo testo convenzionale consenta il superamento delle criticità preesistenti. 211 C.A.23.02.2010/p.5a Il consigliere Vonghia chiede se un ricercatore del CNR possa far parte del Collegio dei docenti di un dottorato di ricerca attivato presso l’Università. Il prof. Giacovazzo nel far presente che al momento non è prevista tale possibilità ritiene però che in futuro si possa ipotizzare un ampliamento della composizione del Collegio surrichiamato nel senso indicato dal prof. Vonghia. La consigliera Raguso, nel lamentare come la questione in parola non sia stata sottoposta al vaglio dell’apposita Commissione mista, della quale è peraltro componente, ritiene che, nel rispetto delle competenze degli Organi preposti, la citata Commissione avrebbe dovuto esprimersi preliminarmente sul testo della convenzione nella sua nuova formulazione, anche al fine di formulare eventuali osservazioni e proposte di modifiche al CNR. Il prof. Giacovazzo, nel ricordare che i contatti e lo scambio di osservazioni con il CNR tesi a definire, con ogni possibile precisione, il testo della nuova convenzione sono intervenuti precedentemente alla nomina della Commissione mista in questione, sottolinea che non è stato possibile, per motivi di urgenza, convocare la citata Commissione ai fini dell’acquisizione del relativo parere, rilevando piuttosto la necessità di intervenire presso il CNR per il superamento di tutte le criticità così come evidenziato in narrativa; egli fa, comunque, presente che è prevista a breve, presumibilmente per il prossimo 26 febbraio 2010, la riunione della Commissione mista in parola. La consigliera Zallone, considerata l’urgenza testè rappresentata, ritiene inopportuno in questa fase sottoporre la nuova Convenzione al vaglio della Commissione mista, ricordando in proposito la sovranità del Consiglio di Amministrazione nelle decisioni da assumere. Il prof. Di Rienzo, nel condividere in linea di massima le osservazioni della prof.ssa Raguso circa l’opportunità di sottoporre la questione al vaglio preventivo dell’apposita Commissione, nel rispetto dell’iter procedurale previsto, propone di esprimere parere favorevole al nuovo schema di convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e questa Università, acquisendo comunque il parere della citata Commissione mista. 212 C.A.23.02.2010/p.5a Il Rettore ricorda l’ampio dibattito svoltosi sulla questione nel corso della riunione del Senato Accademico del 29.01.2010 evidenziando come il testo in esame tenga conto di tutte le osservazioni ed i suggerimenti pervenuti dai docenti di questa Università coinvolti nelle attività del CNR. Il prof. Vonghia si associa alle considerazioni della prof.ssa Zallone circa l’urgenza di approvare il nuovo testo di convenzione anche in considerazione della circostanza che il CNR ha ricevuto una serie di suggerimenti dalla componente dei ricercatori interni alla struttura, come peraltro evidenziato dal Magnifico Rettore. Non registrando ulteriori richieste di chiarimenti, il Rettore ringrazia il prof. Giacovazzo che si allontana, alle ore 12,20, dalla sala di riunione. Il Rettore, considerato l’orientamento emerso dal dibattito, ritiene che si possa esprimere parere favorevole al nuovo schema di convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro invitando la Commissione mista a formulare, comunque, eventuali osservazioni da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione nonché a proporre al CNR l'ampliamento della rappresentanza di questa Università in seno al Comitato paritetico di indirizzo di cui al p. 1, art. 3, del suddetto schema convenzionale, attraverso la previsione di n. 4 componenti, anziché 2, in rappresentanza di ciascuna delle 4 macroaree presenti nell'Università degli Studi di Bari, così come deliberato dal Senato Accademico nella citata riunione del 29.01.2010. Il Rettore invita quindi il Consiglio a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, VISTE le delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, assunte nelle rispettive sedute del 09.06.2009 e 15.06.2009; VISTA la relazione del prof. Carmelo GIACOVAZZO, inviata con nota del 26.01.2010; VISTO il nuovo schema di convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed il CNR; CONSIDERATO quanto fatto presente dall’Ufficio competente; 213 C.A.23.02.2010/p.5a VISTA la delibera del Senato Accademico assunta nella riunione del 29.01.2010; SENTITA l’ampia illustrazione del prof. C. Giacovazzo; TENUTO conto di quanto emerso nel corso del dibattito, DELIBERA - di esprimere parere favorevole al nuovo schema di convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; - di invitare la Commissione mista, composta dai proff. Saverio FLORIO, Carmelo GIACOVAZZO, Grazia RAGUSO, Silvia ROMANELLI, Vito Nicola SAVINO, a formulare comunque eventuali osservazioni da sottoporre all’esame di questo Consesso, nonché a proporre al CNR l'ampliamento della rappresentanza di questa Università in seno al Comitato paritetico di indirizzo di cui al p. 1, art. 3, del suddetto schema convenzionale, attraverso la previsione di n. 4 componenti, anziché 2, in rappresentanza di ciascuna delle 4 macroaree presenti nell'Università degli Studi di Bari, così come deliberato dal Senato Accademico nella seduta del 29.01.2010. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 214 C.A.23.02.2010/p.21 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO MODIFICHE DI STATUTO DEL CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO NAZIONALE PER L’INFORMATICA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Ufficio informa che, con apposita nota, il prof. Paolo Ciancarini Direttore del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) ha rappresentato quanto segue: “”…. Trasmetto in allegato la bozza di nuovo statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI). Per comodità di confronto trasmettiamo anche lo statuto attualmente in vigore. Il nuovo statuto deve essere aggiornato, essendo rimasto inalterato dalla fondazione del consorzio nel 1989. La bozza dello statuto è stata definita da una commissione CINI diretta dal prof. Paolo Prinetto(Politecnico di Torino), sentito il Consiglio Direttivo attuale, e con la preziosa consulenza del prof. Marco Dugato, professore ordinario di Diritto Amministrativo di IUAV. La bozza di nuovo statuto ha già ottenuto un parere ufficioso favorevole dal MIUR (DG Tornasi). Il MIUR si esprimerà ufficialmente solo dopo l’approvazione finale da parte del Consiglio Direttivo del CINI. Onde arrivare a tale approvazione formale da parte del Consiglio direttivo, prevista in una seduta straordinaria da convocarsi entro gennaio 2010, chiediamo alla S.V. di autorizzare il rappresentante d‘ateneo, che siede nel consiglio stesso, a dare il suo voto come da statuto attuale. Lo statuto attuale infatti prevede una maggioranza qualificata del 75% per le modifiche dello statuto stesso….””. L’Ufficio ritiene opportuno riportare integralmente lo Statuto vigente e le relative modifiche dello Statuto . STATUTO VECCHIA VERSIONE STATUTO NUOVA PROPOSTA Costituzione Il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), di seguito denominato “Consorzio”, è stato costituito con atto sottoscritto in data 6 dicembre 1989 e costituisce soggetto in house rispetto agli enti costitutori, partecipanti e legittimamente affidanti. Il Consorzio è stato riconosciuto con Decreto del Presidente della Repubblica 215 C.A.23.02.2010/p.21 (DPR del 3.9.91) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 125 del 29.5.92. Art. 1 - Oggetto e sede Il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica e per lo studio dei suoi fondamenti teorici, dei sistemi di elaborazione, delle sue applicazioni gestionali ed industriali, viene costituito con atto convenzionale sottoscritto in data 6 dicembre 1989. Ad esso partecipano le Università di Bari, Bologna, Calabria, Genova, Lecce, Milano, Napoli, Napoli 2, Palermo, Pavia, Pisa, Roma 1, Salerno,Scuola Superiore Sant’Anna, Torino, Trento e i Politecnici di Milano e Torino. Il Consorzio si propone di promuovere e coordinare le ricerche sia di base sia applicative e le altre attività scientifiche e di trasferimento nel campo dell’Informatica tra le Università Consorziate favorendo, da un lato, collaborazioni tra Università, altri Enti di ricerca, Industrie e, dall’altro, il loro accesso e la loro eventuale partecipazione alla gestione di centri esteri o internazionali di Informatica, secondo le norme del presente Statuto. Il Consorzio ha sede in Roma ed è posto sotto la vigilanza del Ministero della Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Art. 1 - Oggetto e sede Il Consorzio ha sede in Roma ed è posto sotto la vigilanza del Ministero competente per l’Università e la Ricerca. Il Consorzio promuove e coordina attività scientifiche, di ricerca e di trasferimento, sia di base sia applicative, nel campo dell’informatica, di concerto con le comunità scientifiche nazionali di riferimento. Il Consorzio favorisce la collaborazione tra i consorziati ed Università, Istituti di istruzione universitaria,enti di ricerca, industrie, e la Pubblica Amministrazione, ed il loro accesso e la loro partecipazione a progetti ed attività scientifiche, di ricerca e di trasferimento, secondo le norme del presente Statuto. Il Consorzio non ha scopo di lucro, né può distribuire utili. Eventuali avanzi di gestione saranno interamente utilizzati per il raggiungimento degli scopi sociali. Art. 2 - Università consorziate Art. 2 – Membri del Consorzio Fanno parte del Consorzio: Fanno parte del Consorzio: a) le Università che lo hanno promosso a) le Università che lo hanno b) ogni altra Università italiana o straniera costituito; che ne faccia domanda previa deliberazione b) ogni altra Università o Istituto del Consiglio Direttivo che nel decidere pubblico di istruzione terrà conto delle attività già esistenti e delle universitaria, italiana o straniera prospettive. che ne faccia domanda, previa Ogni Università consorziata ha diritto ad un deliberazione del Consiglio proprio rappresentante in seno al Consiglio Direttivo; Direttivo. c) ogni ente pubblico le cui finalità istituzionali siano corrispondenti a quelle perseguite dal Consorzio che ne faccia domanda, previa 216 C.A.23.02.2010/p.21 deliberazione del Consiglio Direttivo. Ogni consorziato ha diritto ad un proprio rappresentante in seno al Consiglio Direttivo. Art. 3 - Attività del Consorzio Al fine di realizzare i propri fini il Consorzio: a) procede alla costituzione ed alla gestione in proprio di Sezioni ovvero Strutture di coordinamento per le tematiche di carattere generale e di Laboratori di ricerca presso le Università, gli Istituti universitari, gli Enti di ricerca; b) promuove lo sviluppo della collaborazione scientifica tra le Università consorziate ed altri organismi di ricerca, nazionali ed internazionali, che operano nel campo dell’informatica; c) coordina e sostiene i propri programmi di ricerca scientifica nel campo dell’informatica, realizzati tra le Università consorziate; d) mette a disposizione delle Università partecipanti, attrezzature, laboratori e centri che possano costituire supporto anche per l’attività del dottorato di ricerca e nella preparazione di esperti ricercatori; e) promuove e incoraggia la formazione dei ricercatori in informatica nonchè la preparazione di esperti sia di base che nelle tecnologie avanzate e nelle applicazioni dell’informatica anche mediante la concessione di borse di studio e di ricerca; f) avvia le azioni di trasferimento dei risultati della ricerca nazionale e internazionale in questo campo all’ambiente applicativo, normativo e industriale e della pubblica amministrazione; g) svolge attività di consulenza e di ricerca scientifica in informatica nonchè attività di supporto nell’analisi e validazione di sistemi informativi, secondo i principi di cui all’art. 66 del DPR 382/80, su parere (vincolante) del Consiglio Scientifico. In merito sarà emanato apposito regolamento. Art. 3 - Attività del Consorzio Al fine di realizzare i propri fini, il Consorzio:a) promuove lo sviluppo della collaborazione scientifica tra i consorziati ed altri organismi di ricerca, nazionali ed internazionali, che operano nel campo dell’informatica; b) coordina e sostiene i propri programmi di ricerca scientifica nel campo dell’informatica, realizzati tra i consorziati; c) procede alla costituzione ed alla gestione di laboratori di ricerca; d) mette a disposizione dei consorziati, personale, attrezzature, laboratori e centri che possano costituire supporto anche per l’attività del dottorato di ricerca e nella preparazione di esperti ricercatori; e) promuove e incoraggia la formazione dei ricercatori in informatica nonché la preparazione di esperti sia di base sia nelle tecnologie avanzate e nelle applicazioni dell’informatica, anche mediante la concessione di borse di studio e di ricerca; f) promuove e incoraggia l’adozione di metodi e strumenti di didattica innovativa ed avanzata per la formazione informatica di personale, anche di soggetti terzi; g) avvia le azioni di trasferimento dei risultati della ricerca nazionale e internazionale all’ambiente applicativo, normativo e industriale e della pubblica amministrazione, anche favorendo la creazione di spin-off universitari; h) stipula contratti e convenzioni a livello nazionale e/o internazionale con amministrazioni pubbliche, soggetti pubblici e privati, nel rispetto dei principi e delle norme di legge applicabili; i) svolge attività di consulenza e di ricerca scientifica nel campo dell’informatica, sempre nel rispetto dei principi e delle 217 C.A.23.02.2010/p.21 Al fine di realizzare i propri scopi il Consorzio potrà stipulare convenzioni con le Università, il C.N.R., l’ENEA, l’Istituto Superiore delle Telecomunicazioni, strutture consortili per l’Informatica ed altri Enti pubblici e privati, o Fondazioni o Società nazionali ed internazionali, che operano in settori interessanti all’attività del Consorzio. Potrà altresì prendere parte allo studio, alla realizzazione e gestione di iniziative scientifiche nell’ambito di progetti e di accordi di cooperazione internazionale. Il CINI non svolge attività di servizio esterno di calcolo e per quanto concerne l’esigenza di risorse di calcolo, utilizza eventuali propri sistemi, nonché quelli disponibili presso i consorzi di calcolo automatico patrocinati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (ad esempio CINECA e CILEA) o ancora Centri Universitari di detto tipo o Centri appartenenti ad Enti pubblici di ricerca. Art. 4 - Patrimonio Le Università di cui all’art. 1 del presente statuto contribuiscono alla costituzione del Consorzio con la somma prevista dall’atto costitutivo che viene versata entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell’atto, ripartita come dall’atto stesso. Tale patrimonio iniziale ammonta a lire duecentodieci milioni. Ogni altra Università che, ai sensi dell’art. 2, comma b), entri a far parte del Consorzio è tenuta al versamento di una quota da stabilirsi di volta in volta dal Consiglio Direttivo. norme di legge applicabili e compatibilmente con la propria natura giuridica. La gestione dei diritti di proprietà intellettuale derivanti da attività svolte per conto del Consorzio da singoli docenti e/o dalle Unità di ricerca (costituite ex Art 14) è demandata a singoli accordi attuativi stipulati tra il Consorzio stesso e i singoli docenti e/o il consorziato presso cui è attivata l'Unità di Ricerca. Art. 4 - Fondo consortile I1 fondo consortile è costituito dalle quote versate dalle Università fondatrici nonché dalle quote versate dalle Università e dagli enti di cui all’art. 2 lett. b) e c) del presente statuto all’atto della loro adesione. Ogni Università, Ente o Istituto che entri a far parte del Consorzio (ex art. 2, lett. b) e c) ), è tenuto al versamento di una quota di adesione, stabilita dal Consiglio Direttivo. Le risorse costituenti il fondo consortile sono indivisibili ed è fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, eventuali avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitali, salvo che per i residui derivanti dallo scioglimento del Consorzio. Il Consorzio potrà acquisire beni mobili ed immobili nonché accettare donazioni od assegnazioni effettuate da terzi a titolo di liberalità, nonché avvalersi delle risorse di cui al successivo art. 7. Art. 5 - Finanziamenti Art. 5 - Finanziamenti Per il perseguimento dei propri scopi il Per il perseguimento dei propri scopi, il Consorzio si avvale: Consorzio si può avvalere: 218 C.A.23.02.2010/p.21 a) di contributi dello Stato destinati allo specifico settore delle tecnologie dell’informazione e a questioni ad esso inerenti; b) di contributi erogati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, sia con fondi di pertinenza delle Università consorziate (secondo quanto previsto dall’art. 12, Legge 705 del 9 dicembre 1985), sia nell’ambito dei normali progetti di interesse nazionale (40%), sia nell’ambito di fondi speciali di ricerca; c) di eventuali fondi erogati direttamente dalle Università consorziate; d) di contratti stipulati con altre Amministrazioni statali ed Enti pubblici e privati; e) di finanziamenti o contributi provenienti da vari Enti nazionali, esteri o sovranazionali con i quali il CINI collabora per il perseguimento dei propri fini. 1) di contributi del Ministero competente per l’Università e la Ricerca; 2) di eventuali fondi erogati direttamente dai consorziati 3) di contratti stipulati a livello nazionale e/o internazionale con la Pubblica Amministrazione e con soggetti pubblici e privati; 4) di finanziamenti o contributi erogati a livello nazionale e/o internazionale dalla Pubblica Amministrazione e da soggetti pubblici e privati; 5) di donazioni da parte di soggetti pubblici e privati. Art. 6 - Organi Sono Organi del Consorzio: 1) Il Consiglio Direttivo; 2) Il Consiglio Scientifico; 3) Il Direttore; 4) La giunta Amministrativa; 5) Il Collegio dei Revisori dei Conti. Art. 6 – Organi, Uffici di staff e Strutture Sono Organi del Consorzio: 1) il Consiglio Direttivo; 2) il Presidente; 3) il Direttore Esecutivo; 4) il Collegio dei Revisori dei Conti. Sono Uffici di staff del Consiglio Direttivo: a) la Giunta Amministrativa: b) il Collegio dei Direttori di Struttura. Sono Strutture del Consorzio: a) le Unità di Ricerca; b) i Laboratori Nazionali. Art. 7 - Consiglio Direttivo Il governo del Consorzio è affidato al Consiglio Direttivo, composto da: a) un rappresentante di ciascuna delle Università consorziate, indicato dal Rettore e scelto tra i professori di ruolo esperti e operanti nel campo di attività del Consorzio, appartenenti ai settori disciplinari INF/01 e ING-INF/05 (o equivalenti al momento della costituzione dell’organo), nominato con Decreto del Ministro competente per l’Università e la Ricerca Art. 7 - Il Consiglio Direttivo Il governo del Consorzio è affidato al Consiglio Direttivo composto da: a) un rappresentante di ciascuna delle Università consorziate, scelto dal Consiglio di Amministrazione tra i professori di ruolo esperti e operanti nel campo di attività del Consorzio; b) un rappresentante designato da ciascuno dei Ministri preposti al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e del Ministero dell’Industria, 219 C.A.23.02.2010/p.21 Commercio e Artigianato. Il Consiglio Direttivo è nominato per un triennio con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologia ed elegge nella sua prima seduta il Direttore. Per la validità delle adunanze del Consiglio è necessaria la presenza di almeno la metà più una dei suoi componenti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. Qualsiasi modifica statutaria dovrà essere deliberata da almeno tre quarti dei componenti del ConsiglioDirettivo. Il Consiglio Direttivo: 1) elegge nel suo seno il Direttore del Consorzio; 2) nomina i responsabili delle Unità di ricerca, Sezioni e Laboratori secondo le norme dell’ordinamento dei servizi di cui al successivo art. 16; 3) delibera, sentito il Consiglio Scientifico, sulle iniziative scientifiche, nonchè sulla istituzione o soppressione delle Unità, Sezioni e Laboratori di cui al punto a) dell’art. 3; 4) delibera in materia di convenzioni e contratti; 5) adotta i regolamenti di esecuzione del presente statuto; 6) delibera su tutte le questioni riguardanti l’amministrazione del Consorzio; 7) può delegare talune delle proprie attribuzioni di ordinaria amministrazione al Direttore ed alla Giunta Amministrativa, prefissandone i termini e le modalità. b) un rappresentante designato da ciascuno dei Ministri preposti ai Ministeri competenti per l’Università e la Ricerca, le Attività Produttive, la Funzione Pubblica e l’Innovazione; c) fino ad un massimo di 3 rappresentanti delle Comunità scientifiche nazionali di riferimento nel campo dell’informatica, nominati dal Consiglio Direttivo nella composizione ristretta ai soli membri di cui alla lettera a). Il Consiglio Direttivo resta in carica 3 anni. Il Consiglio Direttivo elegge, nella sua prima seduta, il Presidente ed il VicePresidente. Il Consiglio Direttivo: 1) delibera le linee strategiche delle attività del Consorzio, demandandone la fase istruttoria alla Giunta Amministrativa; 2) elegge nel suo seno: a) il Presidente b) il VicePresidente; 3) nomina: a) la Giunta Amministrativa; b) il Direttore Esecutivo; c) i Direttori delle Unità di Ricerca; d) i Direttori dei Laboratori Nazionali; 4) autorizza l’istituzione delle strutture di cui all’art. 14; 5) delibera relativamente a: a) tutti gli aspetti relativi alla amministrazione ed alla gestione del Consorzio; b) stipula di contratti e convenzioni; c) accettazione di contributi e finanziamenti; d) adozione dei regolamenti ex art. 20; e) approvazione dei bilanci preventivi e di esercizio; f) richieste di nuove adesioni al Consorzio ex art. 2; g) esclusione e recesso di soci, h) istituzione e/o soppressione dei Laboratori Nazionali; i) modifiche statutarie; j) proroga della durata del consorzio. Fatto salvo quanto stabilito dal comma successivo, il Consiglio Direttivo è 220 C.A.23.02.2010/p.21 validamente costituito con presenza della maggioranza dei membri e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Relativamente ai punti 5i) e 5j) il Consiglio Direttivo delibera con voto favorevole di almeno tre quarti dei componenti. Relativamente ai punti 5a), 5b), 5c) e 5d) il Consiglio Direttivo può delegare talune delle proprie attribuzioni al Direttore Esecutivo e/o alla Giunta Amministrativa, prefissandone i termini e le modalità. Art. 8 - Il Consiglio Scientifico Il Consiglio Scientifico è composto dal Direttore del Consorzio, che lo presiede, dai responsabili delle Unità di ricerca, dei Laboratori e delle Sezioni del Consorzio e da due rappresentanti del personale scientifico e tecnico dipendente o associato – come definito dal regolamento di funzionamento – e partecipante all’attività del Consorzio, eletti su collegio unico come da regolamento stesso. Esso costituisce l’organo di consulenza scientifica del Consorzio stesso. A tal fine elabora piani pluriennali di attività e formula al Consiglio Direttivo proposte per lo sviluppo delle attività del Consorzio. Esso esprime pareri su tutti gli aspetti tecnico scientifici connessi alle finalità del Consorzio. Art. 9 - Il Direttore del Consorzio Il Direttore del Consorzio è eletto per un triennio dal Consiglio Direttivo nel proprio seno; egli non è rieleggibile per più di un ulteriore triennio consecutivo. Il Direttore convoca e presiede il Consiglio Direttivo, la Giunta Amministrativa e il Consiglio Scientifico ed ha la rappresentanza legale del Consorzio. A tal fine esegue le deliberazioni del Consiglio Direttivo e della Giunta, stipula le convenzioni ed i contratti in nome e per conto del Consorzio, assicura l’osservanza Art. 8 – Presidente Il Presidente è eletto, nel suo seno, dal Consiglio Direttivo e decade al decadere del Consiglio Direttivo che lo ha eletto. Il Presidente è eleggibile al più per due mandati consecutivi. Il Presidente: 1) ha la rappresentanza legale del Consorzio; 2) assicura l’osservanza dello Statuto; 3) vigila sul rispetto dei regolamenti attuativi; 4) coordina la gestione, le attività e l’amministrazione del Consorzio; 5) convoca e presiede: a) il Consiglio Direttivo; b) la Giunta Amministrativa; c) il Collegio dei Direttori di Struttura. 6) almeno sei mesi prima della propria scadenza, avvia le procedure per la nomina del nuovo Consiglio Direttivo. Art. 9 - VicePresidente Il VicePresidente è eletto, nel suo seno, dal Consiglio Direttivo e decade al decadere del Consiglio Direttivo che lo ha eletto. Il VicePresidente è eleggibile al più per due mandati consecutivi. Il VicePresidente sostituisce il Presidente in caso di indisponibilità temporanea del medesimo. 221 C.A.23.02.2010/p.21 dello Statuto e dei regolamenti di esecuzione, sovraintende alle attività e all’amministrazione del Consorzio stesso. Il Direttore del Consorzio può essere coadiuvato da un Direttore Tecnico e da un Direttore Amministrativo secondo quanto stabilito nel regolamento di cui all’art. 16. Art. 10 - Giunta Amministrativa La Giunta Amministrativa del Consorzio è composta dal Direttore che la presiede e da quattro membri del Consiglio Direttivo eletti nel proprio seno. La Giunta: 1) predispone gli atti del Consiglio Direttivo; 2) adotta in caso di urgenza e necessità, i provvedimenti di competenza del Consiglio Direttivo salvo ratifica nella prima adunanza successiva del Consiglio stesso; 3) adotta i provvedimenti ad essa delegati dal Consiglio Direttivo. Art. 10 - Giunta Amministrativa La Giunta Amministrativa è nominata dal Consiglio Direttivo ed è composta da: a) il Presidente, che la presiede; b) il VicePresidente; c) sette membri, scelti tra i membri del Consiglio Direttivo. Alle riunioni della Giunta Amministrativa sono invitati a partecipare, senza diritto di voto, i Direttori dei Laboratori Nazionali del Consorzio e il Direttore Esecutivo. La Giunta Amministrativa: a) elabora le linee strategiche delle attività del Consorzio da sottomettere alla approvazione del Consiglio Direttivo; b) adotta i provvedimenti ad essa delegati dal Consiglio Direttivo. Art. 11 – Direttore Esecutivo Il Consiglio Direttivo nomina un Direttore Esecutivo al quale possono essere delegati poteri di rappresentanza e poteri di gestione ordinaria. La nomina può essere revocata dal Consiglio Direttivo con provvedimento motivato ed in ragione di giustificati motivi. Il Direttore Esecutivo partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo, della Giunta Amministrativa e del Collegio dei Direttori di Unità di Ricerca, senza diritto di voto. Art. 12 - Collegio dei Direttori di Struttura Il Collegio dei Direttori di Struttura è composto da: a) il Presidente del Consorzio, che lo presiede; b) il VicePresidente del Consorzio; c) i Direttori delle Unità di Ricerca; d) i Direttori dei Laboratori Nazionali. Il Collegio dei Direttori di Struttura 222 C.A.23.02.2010/p.21 Art. 11 - Collegio dei Revisori dei Conti La revisione della gestione amministrativocontabile del Consorzio è effettuata da un Collegio dei Revisori dei Conti eletto con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica per un triennio. Il Collegio è composto: 1) da un revisore effettivo che ne assume la presidenza e uno supplente designati dal Ministero del Tesoro; 2) da due revisori effettivi ed uno supplente designati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Il collegio provvede al riscontro degli atti di gestione, accerta la regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili anche per quanto riguarda gli aspetti fiscali; esamina il bilancio di previsione, le relative variazioni ed il conto consuntivo, redigendo apposite relazioni ed effettua verifiche di cassa. Il Collegio può assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo e della Giunta Amministrativa. Le norme per il funzionamento del Collegio sono stabilite nel regolamento di Amministrazione e contabilità del Consorzio di cui al successivo Art. 16. coordina l’attività delle Strutture del Consorzio, al fine di stimolare e promuovere iniziative di interesse per il Consorzio, anche a livello locale. Art. 13 - Collegio dei Revisori dei Conti La revisione della gestione amministrativocontabile del Consorzio è effettuata da un Collegio dei Revisori dei Conti nominato con Decreto del Ministero competente per l’Università e la Ricerca per un triennio. Il Collegio è composto da: a) un revisore effettivo, che ne assume la presidenza, ed uno supplente designati dal Ministero del Tesoro; b) due revisori effettivi ed uno supplente designati dal Ministero competente per l’Università e la Ricerca. Il Collegio provvede al riscontro degli atti di gestione, accerta la regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili anche per quanto riguarda gli aspetti fiscali; esamina il bilancio di previsione, le relative variazioni ed il conto consuntivo, redigendo apposite relazioni ed effettua verifiche di cassa. I membri del Collegio possono assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo e della Giunta Amministrativa. Art. 14 – Strutture del Consorzio Le Unità di Ricerca sono costituite su base locale presso i consorziati ai sensi dell’art. 2, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo. I Laboratori Nazionali sono strutture appositamente costituite per il raggiungimento degli scopi istituzionali del Consorzio, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo. Le modalità operative sono definite dai regolamenti ai sensi dell’art 20. Art.12- Gestione Finanziaria Art. 15 – Gestione Finanziaria L’attività del Consorzio sarà organizzata L’esercizio finanziario del Consorzio inizia sulla base di programmi pluriennali di il 1 gennaio e termina il 31 dicenbre di 223 C.A.23.02.2010/p.21 attività. L’esercizio finanziario inizia il 1 gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno. Il Consiglio Direttivo delibera entro il 30 novembre di ciascun anno il bilancio di previsione predisposto dal Direttore del Consorzio contenente tra l’altro il programma delle attività scientifiche. Entro il 30 aprile dell’anno successivo approva il conto consuntivo presentato al Consiglio stesso dal Direttore e contenente tra l’altro la relazione sulle attività svolte nel’esercizio immediatamente scaduto. Il bilancio di previsione e il conto consultivo sono inviati al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica nei quindici giorni successivi e alle Università consorziate per conoscenza. ciascun anno. Il Consiglio Direttivo approva: entro il 30 novembre, il bilancio di previsione relativo all’anno seguente; entro il 30 aprile, il bilancio di esercizio relativo all’anno precedente. I bilanci di previsione e di esercizio sono inviati al Ministero competente per l’Università e la Ricerca. Art. 13 – Personale La dotazione organica, lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale del Consorzio sono stabiliti in apposito regolamento adottato dal Consiglio Direttivo e approvato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Detto regolamento sarà predisposto tenuto conto, ove possibile, della disciplina economica e giuridica del corrispondente personale universitario. In relazione a particolari esigenze delle ricerche e per l’esecuzione di specifici programmi di ricerca, il Consorzio potrà procedere all’assunzione mediante contratti a termine, di personale anche di cittadinanza straniera, di alta qualificazione scientifica o tecnica secondo le norme del regolamento di cui al precedente comma. Art. 16 - Personale La dotazione organica, lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale del Consorzio sono stabiliti in apposito regolamento adottato ai sensi dell’art. 20. Il Consorzio può avvalersi di personale distaccato o comandato dalle Università consorziate, compatibilmente con le norme vigenti nei rispettivi ordinamenti, e previa delibera degli organi di appartenenza. Il Consorzio può procedere all’assunzione di personale da adibire a specifiche mansioni con contratti a tempo determinato di diritto privato. In relazione a particolari esigenze di ricerca, il Consorzio potrà procedere all'assunzione, mediante contratti a termine, di personale anche di cittadinanza straniera, di alta qualificazione scientifica o tecnica, secondo le norme del regolamento di cui al precedente comma. Art. 14 - Durata e recesso Il consorzio ha una durata iniziale di anni dieci che è prorogata automaticamente di anno in anno. È ammesso il recesso di ciascuno degli Enti previa disdetta da inviare almeno sei mesi Art. 17 - Durata e recesso Il Consorzio ha una durata iniziale di anni dieci. Decorso il primo decennio, la durata del consorzio è prorogabile, di decennio in decennio, a seguito di apposita delibera del 224 C.A.23.02.2010/p.21 prima della fine dell’esercizio finanziario Consiglio Direttivo, adottata ai sensi dell’art. 7, previa delibera assunta dagli organi di governo dei consorziati. È ammesso il recesso da parte di ciascun consorziato, con preavviso di almeno sei mesi. In caso di recesso non si ha diritto al rimborso della quota consortile versata. Art. 15 - Scioglimento del Consorzio Art. 18 - Scioglimento del Consorzio Allo scioglimento del Consorzio, i beni che Allo scioglimento del Consorzio, i beni che restano dopo la liquidazione sono devoluti restano dopo la liquidazione sono devoluti alle Università costituenti il Consorzio, alle Università costituenti il Consorzio, proporzionalmente al loro apporto effettivo. proporzionalmente alla quota consortile versata. Art. 19 – Obbligazioni e responsabilità del consorzionei confronti di terzi Il consorzio agisce sempre ed esclusivamente in nome e per conto proprio e assume esclusivamente obbligazioni a carico del fondo consortile, essendo espressamente esclusa la possibilità di contrarre obbligazioni da porre a carico e/o per conto dei consorziati. Per le obbligazioni assunte in nome del Consorzio nell’interesse generale da persone che ne hanno la rappresentanza, i terzi possono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo consortile. Art. 16 - Regolamenti di attuazione Entro sei mesi dalla data di insediamento del Consiglio Direttivo, saranno adottati i regolamenti di esecuzione del presente statuto. In particolare: 1) il regolamento organico e del personale e l’ordinamento dei servizi; 2) il regolamento di amministrazione e contabilità; 3) il regolamento per lo svolgimento delle attività di consulenza e di ricerca; 4) il regolamento di funzionamento degli organi; 5) il CINI non svolge attività di servizio di calcolo e, per soddisfare le esigenze derivanti dai suoi programmi di attività, potrà utilizzare i propri sistemi, nonchè Art. 20 - Regolamenti di attuazione Il Consiglio Direttivo adotta i regolamenti di esecuzione del presente Statuto. In particolare, adotta: a) il regolamento del personale; b) il regolamento di amministrazione e contabilità; c) il regolamento per lo svolgimento delle attività di consulenza e di ricerca; d) il regolamento di funzionamento degli organi e delle strutture. I regolamenti di cui alle lettere a) e b) sono inviati al Ministero competente per l’Università e la Ricerca. 225 C.A.23.02.2010/p.21 quelli disponibili presso Consorzi di Calcolo Automatico patrocinati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, Centri Universitari o Centri appartenenti ad Enti Pubblici di Ricerca. I regolamenti di cui al punto 1) e 2) sono inviati al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica per l’approvazione. La Commissione Consorzi, nella seduta dell’1 febbraio 2010, esaminate le sopra riportate modifiche statutarie e ritenendo che le stesse completano ed ampliano la vigente stesura dello statuto in questione, ha espresso parere favorevole.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota del 28.09.2009 a firma del Prof. Paolo Ciancarini, Direttore del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), assunta al prot. gen. 73058 del 05.10.2009 ; VISTO lo Statuto comparato del medesimo Consorzio; CONSIDERATO il parere favorevole espresso dalla Commissione Consorzi nella seduta dell’1.02.2010, DELIBERA di approvare le modifiche allo Statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) proposte dal Direttore del medesimo Consorzio ed illustrate in narrativa, ai fini dell’approvazione da parte del Consiglio Direttivo del Consorzio in questione. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 226 C.A. 23.02.2010/p.22 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO CENTRO RICERCHE BONOMO - PROBLEMATICHE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio informa che la Responsabile del Settore trasformazione del Centro Ricerche Bonomo, con nota del 15.12.2009 ha rappresentato quanto segue: “”Invito i Gentili Destinatari di questa lettera a prendere visione di quanto si riporta in seguito, relativamente ai progetti triennali che il MIUR ha affidato al CENTRO RICERCHE BONOMO, in termini di attività e in termini di valore economico: I. Sistemi integrati chimico-fisici e microbiologici nei processi di preparazione di ortaggi minimamente trattati questo progetto termina a LUGLIO 2010 e ha un valore economico di 280.000,00€ di cui 107.000,00 € sono stati anticipati e spesi; 2. Sperimentazione di nuove tecnologie post-raccolta per, la salvaguardia della qualità di prodotti ortofrutticoli freschi o di IV Gamma - , con termine MARZO 2010 e ha un valore totale di 400.000,00€ di cui 146.000,00€ anticipati e spesi. 3. Tecnologie e Processi innovativi per l'ottenimento di Nuovi Prodotti Alimentari a base di Ortaggi (Nu.Pr. Ort) - questo progetto termina il 2012, il valore economico è di 900.000,000€ di cui anticipati 380.000,00€ e in parte spesi. L'imminente scadenza delle attività dei progetti elencati sottolinea la necessità di riavviare,con urgenza, le attività di Codesto Centro, che non avendo portato a termine le attività programmate e finanziate sarà costretto a dover restituire al MIUR le anticipazioni ricevute e già spese. E' utile considerare che tale esborso dovrà essere a carico dei Soci del Centro. Si informa, inoltre, che il CRB, oltre ad essere titolare dei progetti sopra elencati ed in fase di attuazione, è titolare di altri progetti in attesa di decreto o in fase di approvazione.” L’Ufficio informa che, con nota del 4.12.2009, l’avv Gianfranco Presidente del Centro di Ricerche Bonomo, ha rappresentato quanto segue: D’Autilia, ”All’indomani delle affermazioni rese ai dipendenti del Centro Ricerche Bonomo e alla stampa dal Presidente della Provincia di Bari, comunicavo a quest’ultimo di aver convocato il Consiglio di Amministrazione del CRB affinchè venissero adottati i consequenziali provvedimenti. In tale sede i consiglieri di amministrazione del CRB di designazione provinciale Gianfranco D'Autilia, Alfonso Ventura, Sabino Aniello, Michele Zema e Domenico Perrone unitamente al Prof. Giovanni Martino Bonomo, in rappresentanza dell'istituto Biomedico Internazionale, e l'avv. Lorenzo Bonomo in rappresentanza della famiglia Bonomo, rassegnavano le dimissioni da componenti il C.d.A. del CRB, a tali dimissioni sembrerebbero da affiancare quelle presentate dal prof. Bartolelli in rappresentanza dell'Università di Bari, poiché non più professore della suddetta Università, giusta comunicazione di quest'ultimo. 227 C.A. 23.02.2010/p.22 Allo stato, a fronte del venir meno della maggioranza dei componenti, il CRB è mancante sia del C.d.A. che del Presidente del C.d.A.; stante ciò l'assemblea dei soci non dovrà limitarsi ad una semplice surroga ma dovrà provvedere all'elezione del nuovo c.d.a. e del presidente dello stesso nello forme e nei riti previsti dal vigente statuto. I dimissionari, mio tramite, al sol fine di evitare una vacatio dannosa per il centro e per i dipendenti, hanno dichiarato-la disponibilità a dar luogo, in vigenza della prorogatio degli organi, agli adempimenti relativi al disbrigo delle pratiche correnti, ivi compresi il soddisfacimento delle obbligazioni e la convocazione degli organi assembleari a condizione che il tutto sia svolto con le risorse finanziarie acquisite dai consorziati ed in tempi brevissimi e su mandato esplicito dei soci. In virtù di tanto invito i soci a farmi conoscere anche a mezzo fax le relative determinazioni informandoli che ,per manifesto indirizzo dell'uscente c.d.a., il silenzio sarà inteso come negazione della ulteriore collaborazione. Il Presidente del Collegio dei Revisori, ove occorra, sarà tenuto ad assumere i poteri sostitutivi di legge.” L’Ufficio informa, altresì, che il prof. Massimo Bartolelli, con apposita nota, ha rappresentato quanto segue: ”Con il primo novembre 2009 sono collocato in pensione — peraltro anticipata dall'Università di Bari e, anche se formalmente non c'è un obbligo in tal senso, ritengo corretto rassegnare le mie dimissioni da Vice Presidente del Centro Ricerche Bonomo (CRB) senza attendere la naturale scadenza dall'attuale Consiglio di amministrazione, rimettendo quindi l'incarico ricevuto nelle mani del Rettore dell'Università di Bari, socia fondatrice del Centro. Conosco come pochi le vicende del CRB fin dai primi anni '80, quando l'allora Rettore Luigi Ambrosi mi incaricò di rappresentare — non solo formalmente — l'Università di Bari e di compiere ogni azione necessaria a consolidare il potenziale ruolo di centro di ricerca strategico nell' agroalimentare per la Puglia ed il Mezzogiorno. Senza fare una lunga cronistoria, credo che l'esser riuscito ad evitare la già decisa liquidazione del Centro ed a rilanciarlo vigorosamente (con voto favorevole dell'intero Consiglio Provinciale di Bari) dimostri l'efficacia delle molte azioni svolte. Tuttavia, un colpo di mano interessato, ordito da un Preside che fece credere al Rettore pro-tempore (Aldo Cossu) che la Facoltà di Agraria — in realtà mai consultata ne tanto meno avvertita — volesse un nuovo rappresentante dell'Università nel Consiglio di amministrazione del CRB, determinò una interruzione delle azioni in corso, ed una successiva lunga presenza della Università puramente formale, mentre ben altro sarebbe stato necessario. Una crisi crescente ha gradualmente colpito il CRB, che attualmente sembra avviato ad una liquidazione ormai irreversibile; il sottoscritto, ridesignato dall'Università di Bari nel Consiglio del CRB del 2008 (sia pure tra contrasti ed equivoci non sempre involontari) non è in condizioni di superare le difficoltà aggravantesi, anche per una auspicata e tentata, ma non realizzata, sinergia con il Presidente attuale del Centro. Allo scopo di consentire al Rettore, quale mio primo referente, ed al nuovo Presidente della Provincia — con il quale non riesco ad avere un incontro, anche se ingenuamente ritenevo la mia richiesta in qualche modo sostenuta dalla antica consuetudine di lavoro e di reciproca stima con il Suo compianto Padre — di avere una migliore comprensione della problematica del Centro, ho ritenuto utile predisporre un 228 C.A. 23.02.2010/p.22 promemoria contenente le mie considerazioni, che non sono dettate da interessi personali e/o politici bensì dalla conoscenza di almeno una parte dei fatti e dal sincero rammarico di vedere gravemente deteriorarsi un istituto che aveva animato personaggi di alto livello (i Padri fondatori, per usare un termine rispettoso) e che poteva avere grandi prospettive benefiche per la collettività. Tale promemoria è allegato alla presente; forse non è esatto su tutto, certo è incompleto, certo è che ad alcuni non piacerà; credo però) che valga la pena di esaminarlo perchè il suo obiettivo non è quello di una critica sterile o di un cahier de doleance rivolto ad un Re che non esiste, bensì di alimentare la speranza che il CRB non sia semplicemente "salvato" o che abbia una "proroga all'agonia" ma sia invece vigorosamente rilanciato. La speranza è l'ultima a morire: mi piacerebbe che la mia vivesse ancora a lungo. Grato della cortese attenzione e disponibile per qualsiasi chiarimento, invio i migliori saluti.” Promemoria su alcune non irrilevanti problematiche del Centro Ricerche Bonomo, viste da un protagonista per lungo tempo nel passato, "ripescato" recentemente per insistenza del M.I.U.R., ma senza possibilità di operare. Il Centro Ricerche Bonomo (CRB) nasce, in sostanza, dalla donazione alla Provincia di Bari da parte della Famiglia Bonomo delle strutture realizzate in località Castel del Monte per la salute dei bambini, con la precisa finalizzazione alla ricerca in agricoltura e si sviluppa e si consolida con un grosso finanziamento della Casmez-Agensud per la completa attrezzatura delle strutture a Centro di ricerca e di formazione nell'agroalimentare, investimento finalizzato anch'esso a tale destinazione ed attribuito in toto alla Provincia di Bari 1. L'esistenza di tali vincoli deve essere necessariamente tenuta in conto — ritengo — in una fase di parziale (?) passaggio delle strutture del CRB alla BAT. Per un certo numero di anni il CRB ha operato piuttosto bene avvalendosi di alcune circostanze positive, e cioè: - la struttura societaria, che vedeva presenti nel Consorzio la pubblica amministrazione (Provincia di Bari), l'Università di Bari e le organizzazioni agricole; la prima forniva un supporto finanziario di base, la seconda un supporto scientifico attraverso in particolare la Facoltà di Agraria, le terze costituivano il collegamento diretto con il mondo agricolo, dovendo da un lato suggerire temi concreti di ricerca e, dall'altro, favorire la diffusione dei risultati ottenuti tra le aziende; - la presenza attiva di esponenti della Provincia e della Università, che consentiva di avviare ricerche, seminari, conferenze, corsi di formazione, ecc; - la approvazione di numerose di queste iniziative da parte di enti esterni con la conseguente erogazione di finanziamenti che integravano quello ordinario e di base della Provincia di Bari; 1 1 Ricordo personale è quello di una intera mattina passata negli uffici dell'Agensud a Roma, da parte del Presidente pro-tempore della Provincia di Bari, Giovanni Copertino, e dal sottoscritto quale Vicepresidente vicario del CRB e rappresentante dell'Università di Bari (socia co-fondatrice del Centro) per firmare le centinaia di pagine delle copie della cessione alla Provincia di Bari della proprietà dei molti miliardi di lire di impianti ed attrezzature realizzate dall'Agensud, con l'accettazione da parte della Provincia del vincolo della permanenza della destinazione alla ricerca agro-alimentare. 229 C.A. 23.02.2010/p.22 - la formazione di un primo nucleo di ricercatori che acquisivano esperienza e conoscenza. Accanto a questo vi erano però alcune realtà oggettive che costituivano difficoltà non eliminabili, come, ad esempio la localizzazione del Centro, lontano dalle sedi delle istituzioni e dei ricercatori, soggetto per lunghi periodi a temperature basse comportanti alti costi per riscaldamento, di notevoli dimensioni e quindi bisognoso di rilevante manutenzione. Questo ha comportato una serie di consistenti extra-costi rispetto a quelli considerabili normali in altre zone e tali da erodere non poco il finanziamento di base. Man mano la situazione cominciò a deteriorarsi, per numerose cause, indipendenti dalla volontà del CRB, quali la fine dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno che determinò l'interruzione di finanziamenti, e l'aggravamento dei costi anche per i cospicui interessi passivi verso le banche che anticipavano il denaro che — teoricamente — doveva pervenire agli inizi dell'anno mentre, ad esempio, la Provincia lo erogava alla fine, e gli altri enti finanzianti le ricerche davano i loro contributi (e con notevoli ritardi) solo come rimborsi di spese già fatte, costringendo cosi il CRB a richiedere ulteriori fondi alla banche, i cui interessi passivi non venivano riconosciuti. Il deteriorarsi dei benefici e la formazione di un consistente passivo condusse alla necessità di porre il Centro in liquidazione, cosa resa anche formalmente difficile per "l’esodo" delle organizzazioni agricole che non intendevano sostenere — neppure in minima parte — i costi del CRB. L'azione energica del vice Presidente vicario (il Presidente pro-tempore si era dimesso) e del Commissario nominato dalla Provincia (Claudio Bozzo) consentiva però di ridurre il passivo, di incrementare l'attivo e di predisporre un piano di rilancio del Centro che veniva poi approvato dall' intero Consiglio provinciale di Bari, consentendo cosi di ritirare la liquidazione e proseguire nella attività del Centro. Tuttavia, dopo qualche anno, ai problemi già citati in precedenza venivano ad aggiungersene altri, con un crescendo notevole. Senza voler dare un ordine di priorità ad essi occorre sottolineare: l'erogazione del finanziamento ordinario della Provincia di Bari dovrebbe, teoricamente, servire a sostenere i costi di manutenzione e quelli generali del Centro ed a coprire la quota di finanziamento connessa al contributo (che non è mai del 100%) che proviene da altre istituzioni per le ricerche che da esse vengono approvate. Questo in realtà non accade, in quanto, purtroppo, il susseguirsi dei Consigli provinciali ha condotto al graduale inserimento nel Centro di una serie di personaggi, non richiesti, non utili e di dubbia buona volontà, i quali non solo gravano in modo molto pesante sui magri fondi del CRB ma determinano anche una atmosfera di tensione e di non collaborazione che danneggia l'attività di ricerca; allo scopo di dare maggiori risorse finanziarie al Centro e di ampliare l'area di azione, per gradualmente condurlo a quel ruolo di positivo riferimento per il settore agroalimentare nell'intero Mezzogiorno che era stato un importante motivo del citato cospicuo finanziamento nazionale, si erano create le premesse per l'entrata nel CRB della Regione Puglia. Questa avrebbe lasciato la titolarità e la primogenitura alla Provincia di Bari (compreso il Presidente) ed avrebbe partecipato alla gestione del Centro sia in termini finanziari che di rappresentanza delle esigenze di ricerca e di formazione di un più ampio territorio. La Provincia di Bari, tuttavia,non volle cogliere tale opportunità ed il consolidamento del CRB non avvenne; 230 C.A. 23.02.2010/p.22 il ritardo nel pagamento dei rimborsi delle spese obbligatoriamente anticipate (tramite banca) dal Centro per attività svolte per istituzioni terze (ad esempio la Regione Puglia, il Ministero della ricerca, ecc.) è cresciuto sia nei tempi sia nella estensione degli enti e degli importi, determinando un blocco assai grave nella liquidità; il livello di "sparizione" di oggetti all'interno del Centro è ormai divenuto costante, così come quello del voluto danneggiamento di attrezzature (ad esempio quelle per la registrazione delle presenze e degli orari di entrata ed uscita, ormai non rispettati affatto dalla stragrande maggioranza del personale) e degli sfregi sui poster mostranti le precedenti realizzazioni del Centro, esprime l'atmosfera che si è venuta creando; la manutenzione dei fabbricati, del parco circostante il Centro, delle attrezzature di laboratorio e degli impianti pilota, è venuta man mano riducendosi, fino in qualche caso, ad azzerarsi. Tra l'altro il terzo piano dell'edificio dei laboratori, che era stato dato — su sollecitazioni esterne autorevoli — per la realizzazione di ricerche e sperimentazioni nel campo della medicina (anche con uno stabulario che creò alcune difficoltà) dopo un periodo relativamente breve di tale attività,è rimasto chiuso per la interruzione di essa, cosa che ha determinato anche il disinteresse per la manutenzione dei locali, ormai deteriorati; i ricercatori del Centro erano nel passato tre a livello senior, ed intorno ad essi hanno operato ricercatori junior, quasi tutti però presi con contratti a tempo determinato legati a singole ricerche e quindi con la sostanziale impossibilità di costruire un forte, esperto e continuo gruppo di ricercatori. Si aggiunge che uno dei tre ricercatori senior è da poco andato in pensione e che un altro ha manifestato anche interessi esterni al Centro: ben poco quindi resta dello staff propositivo ed attuativo delle ricerche, anche se le terza ricercatrice senior è di alto livello e di eccezionale impegno ed iniziativa; il supporto scientifico della Università di Bari, ampio e valido per molti anni, si è poi notevolmente ridotto a seguito di uno scorretto colpo di mano di un Preside che fece credere al rettore pro-tempore (cui spettava la designazione del rappresentante della Università nel Consiglio del CRB, per statuto suo Vice Presidente) che la Facoltà d'Agraria — in realtà mai ne consultata ne avvertita — voleva sostituire quello da tempo designato e molto ben operante. Per lungo tempo quindi la presenza dell'Università è divenuta puramente formale, mentre ben altro sarebbe stato necessario. Una notazione a parte va fatta invece per quanto riguarda la Presidenza del Centro, che e stata sempre stabilita dalla Provincia di Bari (oltre alla maggioranza dei Consiglieri). Pur essendo abbastanza ovvio che la designazione risponda a motivazioni politiche, tuttavia poiché guidare un Centro di ricerca come il CRB (unico nel mezzogiorno e potenzialmente di grande rilievo) richiede molto impegno temporale,conoscenza delle problematiche della ricerca, capacità di guidare armonicamente un variegato personale (per di più quanto mai eterogeneo e poco armonico come quello del CRB), e disponibilità ad una reale collaborazione con una serie di soggetti (primo fra tutti il Vice Presidente) come i ricercatori capaci ed attivi, studiosi esterni, enti di rilievo nazionale, ecc., sarebbe necessario che la Provincia individuasse qualcuno che avesse anche queste caratteristiche, oltre ad un concordato consenso politico. Non sembra, allo scrivente, che questo sia mai accaduto; all' attuale Presidente va comunque riconosciuto alto livello e capacita in altri settori professionali. A chiusura di questo breve pro-memoria (e rimanendo disponibile per chiarimenti e per tanti punti sorvolati) si invitano i due Soci fondatori a rifondare su più solide basi il CRB, liberandosi di zavorre inutili, quando non dannose, non considerando il Centro come una sinecura, nominando rappresentanti di alto valore, saggezza ed intraprendenza, con 231 C.A. 23.02.2010/p.22 buone "entrature" politiche da un lato, scientifiche dall' altro, non commettendo l'errore di "sminuzzare" il Centro dividendolo con la BAT. Infine, e non è certo poco, organizzando le cose in modo tale da garantire al Centro una consistenza ed una "scorrevolezza" nella erogazione per quanto concerne il finanziamento di base e gli altri, da acquisire attraverso una ampia campagna di ricerche, da consolidare attraverso quella diffusione ampia dei risultati che all'inizio era prevista, ma alla quale le organizzazioni agricole non hanno sufficientemente collaborato. Se almeno questo non si fa, si suggerisce di chiudere il Centro (salvo i problemi della destinazione d'uso vincolante) in modo da risparmiare il non poco denaro che la Provincia di Bari eroga ogni anno. L’ufficio fa presente che il prof. Sergio Papa, Coordinatore della commissione consorzi, con nota del 23.12.2009 ha rappresentato quanto segue: “Come richiesto, ti trasmetto alcune osservazioni relative alla situazione del Centro Ricerche Bonomo, Consorzio partecipato dall’Università di Bari. In data 4 Dicembre 2009, il Presidente del Centro, Avv. Gianfranco D’Autilia, ha presentato le dimissioni sue e dei Consiglieri d’Amministrazione e nella stessa comunicazione sottopone ai Soci del Consorzio la disponibilità del C.d.A. per una eventuale prorogatio per gli adempimenti dovuti e di ordinaria amministrazione. In un incontro avuto con il Presidente della Provincia, Prof. Francesco Schittulli, Socio di riferimento del Consorzio, veniva fatta presente l’intenzione della Provincia di Bari, di nominare un Commissario in sostituzione del dimissionario Consiglio di Amministrazione. E’da tenere presente che al momento è in via di definizione la proprietà dell’immobile del Centro Ricerche Bonomo che insistendo nel Comune di Andria, dovrebbe diventare proprietà della Provincia Barletta /Andria/Trani. L’attuale situazione critica del Centro Ricerche Bonomo dipende, dalla scarsità di personale ricercatore ed amministrativo del Centro, in particolare con il pensionamento di uno dei tre ricercatori esistenti, il loro numero si è ridotto a solo due unità, dalla mancanza di un direttore scientifico, anche se questa figura doveva essere assicurata in base all’Atto costitutivo, da parte della Provincia di Bari, dal continuo avvicendarsi di consiglieri di amministrazione di nomina politica ed infine dalla mancata attività del Consiglio scientifico, la cui nomina è di pertinenza dei soci ed in particolare dell’Università di Bari e dell’Università di Lecce. Le spese correnti, compreso il costo del personale dipendente del Consorzio, le spese di approvvigionamento idrico ed energetico, sorveglianza e manutenzione straordinaria sono state sempre coperte per la maggior parte dal contributo della Provincia di Bari. Tale contributo è diventato nel tempo del tutto inadeguato in considerazione dell’aumento delle spese inderogabili e delle aumentate esigenze di cofinanziamento di Progetti di ricerca e formazione assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca al C.R.B. Questi ed altri progetti per un importo complessivo superiore ad un milione di euro, comportano notevoli costi di cofinanziamento da parte del CRB come anche anticipazioni sulle erogazioni previste dai progetti stessi. La situazione di alcuni di questi progetti è stata portata a conoscenza dei Soci da parte della Dr.ssa Raffaella Lovino, Responsabile Settore trasformazione del C.R.B., con nota del 9 Dicembre 2009 Queste difficoltà hanno portato ad un disavanzo a fine 2008 di circa 190.000 euro, comunque da definire una volta consolidati i Bilanci del 2008 e 2009. 232 C.A. 23.02.2010/p.22 La difficile situazione economica veniva a bloccare la corresponsione degli stipendi al personale dipendente. Per far fronte a tale necessità, risulta che l’Amministrazione della Provincia di Bari abbia erogato un contributo per assicurare tra l’altro la corresponsione degli stipendi arretrati del personale dipendente. Altre criticità si possono anche evincere dalla nota del Prof. Massimo Bartolelli, Vice-Presidente del C.R.B. di nomina da parte dell’Università di Bari, il quale ha rassegnato personalmente le dimissioni. Allo stato attuale sembra che sia urgente che i Soci ed in particolare la Provincia di Bari e l’Università di Bari, Soci di riferimento, concordino la nomina di un Commissario e un referente scientifico che possano in tempi ristretti provvedere ad un esame complessivo della situazione economica, patrimoniale ed operativa del Centro Ricerche Bonomo. Allego un prospetto sulla Situazione patrimoniale ed economica del C.R.B. al Dicembre 2008.” L’Ufficio fa presente che con nota assunta a protocollo il 18.01.2010, il presidente del centro Bonomo ha rappresentato quanto segue: “Le comunico che la quasi unanimità dei componenti il C.d.A. del Centro Ricerche Bonomo, ha espresso la ferma volontà di rassegnare le dimissioni dalla carica; tali dimissioni saranno formalizzate nella prossima riunione dell'assemblea dei soci.A tanto è da aggiungere che il rappresentante dell'Università degli Studi di Bari con separato atto ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica. Al fine di evitare un dannoso ed inutile vuoto amministrativo, La invito a far conoscere - a stretto giro di posta - la designazione del nuovo rappresentante in seno al citato Consiglio di Amministrazione del Centro Provinciale Bonomo per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura con sede in Andria, alla Contrada Castel del Monte, che rivestirà la carica di Vice Presidente in modo che l'Assemblea dei Soci, nella prossima ed imminente sua riunione, possa provvedere alla conseguente nomina. Colgo l'occasione per sottoporre alla Sua attenzione la necessità di provvedere, come per legge, al pagamento della quota parte del ripianamento delle perdite risultante dai vari bilanci consuntivi consegnati in sede di annuale approvazione degli stessi. Tale richiesta è motivata anche dal perdurare delle illiquidità immediate e dato che il consorzio deve continuare necessariamente le proprie attività senza ricorrere a costose anticipazioni bancarie. In attesa di cortese, sollecito riscontro in merito, le formulo i personali sentimenti di stima e cordialità.” Lo stesso Ufficio fa altresì presente che l’Amministrazione del Centro Ricerche Bonomo, con e- mail del 25.01.2010, ha evidenziato quanto segue: “Come da lei richiesto e sulla scorta degli atti d’ufficio, ovvero dalle risultanze dei bilanci consuntivi di questo Centro, si evince la mancata partecipazione al ripianamento delle perdite di esercizio di seguito segnalate in quanto, decisione dei soci, è stata quella di rimandare all’esercizio successivo le risultanze della gestione presa in considerazione anno dopo anno. Disavanzo di gestione: ANNO 2003 ( saldo) € 97.779,29 ANNO 2005 € 3.212,55 233 C.A. 23.02.2010/p.22 ANNO 2006 ANNO 2007 ANNO 2008 TOT. € 34.140,40 € 49.832,57 € 53.466,56 € 238.431,37 AVANZO ESERCIZIO 2004 € 31.223,84 DIFFERENZA € 207.207,53 Poiché l’ Università degli Studi di Bari è socio del consorzio “Bonomo” con la partecipazione del 21,97% se ne deriva che la quota a carico della stessa ammonterebbe alla data del 31/12/2008 ad € 45.523,49. Si resta a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.” In merito a quanto sopra, la Commissione Consorzi si è espressa nella seduta del 1.02.2010 il cui OMISSIS dal verbale viene di seguito riportato “O M.I.S.S.I.S. In data 29 Dicembre 2009 il Presidente dimissionario del Consiglio di amministrazione del Centro Ricerche Bonomo, Avv. Gianfranco D’Autilia, ha comunicato al Magnifico Rettore la volontà dei componenti del C.d.A. di rassegnare le dimissioni. Ha fatto altresì presente che tali dimissioni saranno formalizzate nella prossima Assemblea dei soci del C.R.B..Nella stessa comunicazione il Presidente dimissionario chiede che venga comunicata la designazione del nuovo rappresentante dell’Università di Bari “Aldo Moro” in detto C.d.A. e sottopone al Magnifico Rettore la necessità che l’Università provveda al pagamento della quota parte del ripianamento delle perdite, risultante dai vari bilanci consuntivi consegnati in sede di annuale approvazione degli stessi. Il Presidente dimissionario del C.R.B. ha fatto presente che “ Tale richiesta è motivata anche dal perdurare delle illiquidità immediate e dato che il consorzio deve continuare necessariamente le proprie attività senza ricorrere a costose anticipazioni bancarie ”. La Commissione consorzi, considerato che si terrà a breve l’Assemblea dei soci del C.R.B. per deliberare su quanto comunicato dal Presidente dimissionario, tenuto conto che il C.R.B. non ha risposto al questionario di autovalutazione, preso atto di quanto evidenziato dal coordinatore nella nota del 23 Dicembre 2009 (in allegato) trasmessa al Magnifico Rettore, propone che in occasione della prossima Assemblea dei soci vengano preliminarmente esaminate e formulate proposte per i seguenti aspetti del C.R.B.: - bilanci consuntivi degli anni 2008 e 2009 nei quali sia chiaramente certificato il disavanzo attualmente maturato; - titolarità della proprietà dell’immobile del CRB in considerazione del suo eventuale trasferimento alla BAT, tenuto conto che lo stesso è situato nel Comune di Andria; - definizione del soggetto che assumerà gli oneri per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile nella ipotesi del trasferimento della proprietà alla BAT; - posizione della BAT nei confronti del Consorzio (eventuale entrata nella compagine sociale); - definizione di un piano Industriale; 234 C.A. 23.02.2010/p.22 - impegno della Provincia di Bari ed eventualmente della BAT al finanziamento delle spese di gestione ordinaria e straordinaria e le spese per il personale. - eventuale disponibilità della Provincia di Bari, in qualità di socio di riferimento a coprire l’attuale disavanzo. - oneri di cofinanziamento e anticipazioni derivanti da progetti finanziati dal MUR, come dalla lettera della Dr.ssa Lovino. Tanto proposto, la Commissione propone di subordinare al chiarimento degli aspetti sopraevidenziati la nomina dei nuovi componenti del C.d.A. del C.R.B. ed in particolare del rappresentante dell’Università di Bari non escludendo altresì l’ipotesi di commissariamento del C.R.B.””” Al termine dell’illustrazione, il Rettore, nel condividere la proposta formulata dalla Commissione Consorzi, che ringrazia per l’approfondita e puntuale analisi condotta, e nell’informare che la prossima riunione dell’Assemblea dei Soci del Centro Ricerche Bonomo è stata fissata per il giorno 25 febbraio p.v., invita i presenti a volersi esprimere in merito. Sull’argomento si svolge un ampio dibattito, nel corso del quale interviene, tra gli altri, il consigliere Vonghia, il quale rimarca la particolare complessità della problematica in esame, sottolineando, tra l’altro, l’esigenza di chiarire l’ammontare degli interessi bancari passivi maturati fin dall’anno 2003 nonché l’eventualità di dover restituire anticipazioni ministeriali già ottenute per attività progettuali non portate a termine. Nell’osservare come tali elementi potrebbero rendere ancora più grave la situazione finanziaria finora emersa, il consigliere Vonghia, nel condividere la proposta della Commissione Consorzi, ritiene necessario acquisire anche una dettagliata relazione sulla situazione del Centro da parte dei rappresentanti di questa Università negli Organi del C.R.B., ivi compresi i componenti del Comitato Tecnico-Scientifico, al fine di individuare la soluzione più idonea, non esclusa l’eventualità del recesso. Alle ore 12,40, entra il consigliere Spataro. Il consigliere Di Rienzo, nel condividere l’intervento del consigliere Vonghia, osserva come, accanto all’esigenza di chiarire i profili di carattere economico-giuridicocontabile riguardanti il Centro Bonomo, sussista la necessità di chiarire anche la situazione concernente l’attività scientifica svolta dal predetto Centro, evidenziando la stretta interconnessione tra le due questioni, la cui valutazione complessiva è indispensabile al fine di individuare la soluzione più idonea. Per tale motivo, egli rappresenta l’esigenza che 235 C.A. 23.02.2010/p.22 alla prossima Assemblea dei Soci partecipi un rappresentante di questa Università, che abbia piena consapevolezza di tutti i profili sopra evidenziati. La consigliera Raguso ritiene opportuno che il consigliere Vonghia partecipi alla predetta riunione dell’Assemblea dei Soci, quale rappresentante di questa Università. Il Rettore, nel sottolineare la situazione estremamente delicata, in cui versa il Centro in questione, invita a riflettere sull’opportunità di soprassedere, per la prossima riunione dell’Assemblea dei Soci, dalla partecipazione di questa Università. Il consigliere Cardia osserva come il Centro in esame, analogamente ad altri organismi di simile natura, sia il risultato di una determinata linea politica, messa in atto circa venti anni addietro e rivelatasi, successivamente, assolutamente inefficace, che mirava a realizzare lo sviluppo del territorio a mezzo di erogazione di finanziamenti “a pioggia”. Ciò premesso, il consigliere Cardia ritiene opportuno che questa Università individui una strategia di uscita dal Centro, al fine di evitare maggiori danni in futuro. Il Rettore, nel rappresentare l’esigenza che questa Università debba valutare attentamente gli Organismi in cui è utile la sua presenza da quelli nei quali la stessa è inopportuna, fa presente che, nella questione in esame, l’eventuale recesso dell’Ateneo barese non comporta, in ogni caso, la possibilità di eludere le responsabilità connesse a situazioni pregresse. Egli propone, quindi, di acquisire tutte le informazioni come da proposta della Commissione Consorzi nonché di chiedere una dettagliata relazione ai rappresentanti di questa Università negli Organi del C.R.B. sulla situazione del predetto Centro a decorrere dall’anno 2003, subordinando ogni ulteriore decisione all’acquisizione delle suddette notizie. Il consigliere Cardia chiede se sia possibile che i competenti Uffici di questa Amministrazione sviluppino appositi calcoli sull’attuale esposizione dell’Università sulla base dei dati ad oggi disponibili. Il Rettore osserva che, in assenza dei dati richiesti dalla Commissione Consorzi, non può definirsi la posizione di questo Ateneo relativamente al pregresso. Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la relazione istruttoria, predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne; 236 C.A. 23.02.2010/p.22 VISTA la nota inviata dal responsabile del Settore trasformazione del Centro Ricerche Bonomo ed assunta al protocollo di questa Università in data 15.12.2009 con il n. 95962; VISTE le note inviate dall’Avv. D’Autilia, Presidente del Centro Ricerche Bonomo, ed assunte al protocollo di questa Università, rispettivamente, in data 04.12.2009 con il n. 93171 ed in data 18.01.2010 con il n. 3230; VISTA la nota inviata dal prof. Bartolelli ed assunta al protocollo di questa Università in data 13.11.2009 con il n. 85668; VISTA la nota del 23.12.2009 inviata dal prof. Sergio Papa; CONSIDERATO quanto evidenziato dall’Amministrazione del Centro Ricerche Bonomo con e-mail del 25.01.2010; CONDIVISE le proposte formulate dalla Commissione Consorzi nella riunione del 01.02.2010; CONSIDERATO quanto emerso nel corso dell’odierno dibattito, DELIBERA - di invitare, in via preliminare, il C.R.B. ad esaminare e formulare proposte per i seguenti aspetti riguardanti il medesimo Centro: - - - - bilanci consuntivi degli anni 2008 e 2009 nei quali sia chiaramente certificato il disavanzo attualmente maturato; titolarità della proprietà dell’immobile del CRB in considerazione del suo eventuale trasferimento alla BAT, tenuto conto che lo stesso è situato nel Comune di Andria; definizione del soggetto che assumerà gli oneri per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile nella ipotesi del trasferimento della proprietà alla BAT; posizione della BAT nei confronti del Consorzio (eventuale entrata nella compagine sociale); definizione di un piano Industriale; impegno della Provincia di Bari ed eventualmente della BAT al finanziamento delle spese di gestione ordinaria e straordinaria e delle spese per il personale; eventuale disponibilità della Provincia di Bari, in qualità di socio di riferimento a coprire l’attuale disavanzo; oneri di cofinanziamento e anticipazioni derivanti da progetti finanziati dal MUR, come dalla lettera della Dr.ssa Lovino, 237 C.A. 23.02.2010/p.22 subordinando al chiarimento degli aspetti sopraevidenziati la nomina dei nuovi componenti del C.d.A. del C.R.B. ed in particolare del rappresentante dell’Università degli Studi di Bari; - di invitare i rappresentanti di questa Università negli Organi del C.R.B. a fornire una dettagliata relazione sulla situazione del predetto Centro a decorrere dall’anno 2003. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 13,05, rientra il consigliere Sabbà. 238 C.A.23.02.2010/p.23a VII. PERSONALE COLLABORATORI ED ESPERTI LINGUISTICI: RICHIESTA DI STIPULA DI CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO DI DIRITTO PRIVATO A TEMPO DETERMINATO PER LE ESIGENZE DELLA FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione: “”Con delibera del 25.01.2010 il Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere ha proposto “…di assumere un Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua spagnola attingendo alla graduatoria della Facoltà ancora in vigore fino al 2012 (D.R. n. 1020 del 02.02.2009), per la durata di un anno”, considerato che “…l’attuale contratto CEL di madrelingua spagnola è in scadenza il 03.04.2010”. Al riguardo, nel precisare che la graduatoria di cui al citato D.R. n 1020 del 02.02.2009, riveniente dalla selezione pubblica finalizzata all’assunzione di un Collaboratore ed esperto linguistico di madrelingua spagnola mediante contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, per le esigenze della suddetta Facoltà, scadrà in data 01.02.2012, si fa presente che l’approvazione della richiesta di cui trattasi non determinerebbe il superamento del numero di contratti (72 annuali oltre 4 ex lettori di scambio) per i quali è stata assicurata la copertura finanziaria, giusta nota in data 02.02.2010 del Dipartimento Amministrativo Gestione Risorse Finanziarie – Area Retribuzioni e Compensi al Personale, di cui si allega copia. Per completezza di informazione, si fa presente che attualmente il numero dei Collaboratori ed Esperti linguistici in servizio presso questa Università è pari a n. 65 unità, di cui n. 52 con contratto di lavoro a tempo indeterminato e n. 13 con contratto di lavoro a tempo determinato e che sono in fase di espletamento per la stipula di contratti a tempo determinato n. 1 selezione per la lingua francese, n. 1 selezione per la lingua portoghese/brasiliana (per 2 contratti) e n. 1 per la lingua neogreca, per le esigenze della Facoltà di Lingue e Letterature straniere.”” Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato “”di autorizzare, per quanto di competenza, l’assunzione di un Collaboratore ed Esperto linguistico di madrelingua spagnola, con contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, per la durata di un anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto, per le esigenze della Facoltà di Lingue e Letterature straniere di questa Università, attingendo dalla graduatoria di merito di cui al D.R. n. 1020 del 02.02.2009””, invita i presenti a pronunciarsi in merito. 239 C.A.23.02.2010/p.23a Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la legge 21.06.1995, n. 236, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21.04.1995, n. 120, recante disposizioni urgenti per il funzionamento delle Università; VISTA la legge n. 133 del 06.08.2008; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori per i dipendenti del comparto dell’Università, sottoscritto in data 21.05.1996, ed in particolare l’art. 51; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto dell’Università, sottoscritto in data 09.08.2000, ed in particolare gli artt. 32 e 52; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto dell’Università, sottoscritto in data 13.05.2003, ed in particolare gli artt. 20 e 22; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto dell’Università, sottoscritto in data 27.01.2005, ed in particolare l’art. 32; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto dell’Università, sottoscritto in data 28.03.2006, ed in particolare l’art. 7; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto dell’Università, sottoscritto in data 16.10.2008, ed in particolare l’art. 68; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto dell’Università, sottoscritto in data 12.03.2009, ed in particolare l’art. 3; VISTO il Regolamento di questa Università per le assunzioni di personale a tempo determinato, pieno o parziale presso questa Amministrazione; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; 240 C.A.23.02.2010/p.23a VISTO il D.R. n. 1020 del 02.02.2009; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere, assunta in data 25.01.2010; VISTA la nota prot. n. 8700-VIII/3 del Dipartimento Amministrativo Gestione Risorse Finanziarie del 02.02.2010; VISTA la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010, DELIBERA di esprimere parere favorevole in merito all’assunzione di un Collaboratore ed Esperto linguistico di madrelingua spagnola, con contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, per la durata di un anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto, per le esigenze della Facoltà di Lingue e Letterature straniere di questa Università, attingendo dalla graduatoria di merito di cui al D.R. n. 1020 del 02.02.2009. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 241 C.A.23.02.2010/p.23b VII. PERSONALE COLLABORATORI ED ESPERTI LINGUISTICI: INCARICHI RETRIBUITI EX ART. 71 DEL REGOLAMENTO PER L’AMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E LA CONTABILITÀ E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”1) Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana di questa Università, riunitosi in data 25.11.2009, ha deliberato di conferire alla Dott.ssa MULLIGAN Eileen, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, un incarico consistente nella realizzazione di un modulo di inglese tecnico, previsto nell’ambito del Progetto Strategico “Le biotecnologie applicabili alla targeted therapy in oncologia (Biotecnoter)”. A tal proposito, nel riferire che il Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere, nella seduta del 26.11.2009, ha espresso parere favorevole in merito al conferimento dell’incarico in parola, si sottolinea che lo stesso è stato svolto, fuori dell’orario di servizio (v. dichiarazione del 25.11.2009 della stessa Dott.ssa MULLIGAN), nel periodo novembredicembre 2009, per un compenso lordo pari a € 495,00, gravante sul capitolo di bilancio 202200 – Spese per ricerche finanziate dalle Regioni - previste per il predetto progetto. Tale importo è stato versato presso il Servizio Cassa di questa Università con mandato n. 21 del 05.02.2010. 2) Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Filosofiche di questa Università, riunitosi in data 23.11.2009, ha deliberato di conferire alla Dott.ssa ADAMS Anne Elise, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, un incarico consistente nella traduzione e revisione di alcuni testi, ammontanti complessivamente a 115 cartelle, da svolgersi entro il mese di settembre 2010, per un compenso lordo pari a € 4.830,00, la cui spesa graverà sui fondi di Ricerca Cofin/Prin (bando 2007) – capitolo di bilancio 202170, di cui è titolare il Prof. Pasquale Porro. A tal proposito si fa presente che il Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere, riunitosi in data 26.11.2009, ha espresso parere favorevole in merito allo svolgimento dell’incarico in parola che sarà svolto fuori dell’orario di servizio, come dichiarato dalla stessa Dott.ssa ADAMS con nota del 02.12.2009. 3) Il Consiglio del Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi AgroZootecnici e Forestali di questa Università, riunitosi in data 30.11.2009, in relazione al progetto “Programmazione economica in agricoltura e sviluppo rurale. Profili teorico-evolutivi e metodologie di valutazione”, ha deliberato 242 C.A.23.02.2010/p.23b di conferire alla Dott.ssa CHRISTOPHER Sarah Jane, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese, presso la Facoltà di Agraria, un incarico consistente nella traduzione dall’italiano all’inglese di un testo scientifico di 35 cartelle, da svolgersi in un periodo massimo di gg. 6 lavorativi, per un compenso lordo di € 600,07, la cui spesa graverà sul capitolo di bilancio 202160 - fondo spese per ricerche finanziate dall’Università (ex 60%) - nell’ambito del predetto progetto di cui è responsabile la Prof.ssa Rossella Bianchi. A tal proposito si fa presente che il Preside della Facoltà di Agraria, con nota del 07.12.2009 ha espresso parere favorevole in merito al conferimento dell’incarico in parola che sarà svolto fuori dell’orario di servizio, come dichiarato dalla stessa Dott.ssa CHRISTOPHER, con nota del 27.11.2009. Tutto ciò premesso, si ricorda che, ai sensi del comma 5) dell’art. 71 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, modificato con Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e per l’erogazione di compensi derivanti da attività aggiuntive al personale universitario emanato con D.R. n. 8533 del 30.07.2007, la competenza a deliberare in merito all’affidamento di incarichi retribuiti a personale dipendente, per attività non rientranti nei compiti istituzionali “propri della qualifica rivestita”, è di questo Consiglio.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTO l’art. 71 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; VISTO il Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e per l’erogazione di compensi derivanti da attività aggiuntive al personale universitario emanato con D.R. n. 8533 del 30.07.2007; VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana – seduta del 25.11.2009; VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Filosofiche, – seduta del 23.11.2009; VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi Agro-Zootecnici e Forestali – seduta del 30.11.2009; VISTE le delibere del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere – seduta del 26.11.2009; VISTA la nota del Preside della Facoltà di Agraria del 07.12.2009; VISTE le note delle Dott.sse Mulligan, Adams e Christopher, DELIBERA 243 C.A.23.02.2010/p.23b - di autorizzare il pagamento dell’importo lordo omnicomprensivo di € 495,00 per la formalizzazione dell’incarico consistente nella realizzazione di un modulo di inglese tecnico previsto nell’ambito del Progetto Strategico “Le biotecnologie applicabili alla targeted therapy in oncologia”, conferito dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana di questa Università alla Dott.ssa MULLIGAN Eileen, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, per il periodo novembredicembre 2009, la cui spesa graverà sul capitolo di bilancio 202200 – Spese per ricerche finanziate dalle Regioni - previste per il predetto progetto; - di autorizzare il conferimento in favore della Dott. ssa ADAMS Anne Elise, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, di un incarico consistente nella traduzione e revisione di alcuni testi, ammontanti complessivamente a 115 cartelle, da svolgersi entro il mese di settembre 2010, per conto del Dipartimento di Scienze Filosofiche di questa Università, per un compenso lordo omnicomprensivo di € 4.830,00, la cui spesa graverà sui fondi di Ricerca Cofin/Prin (bando 2007) – capitolo di bilancio 202170, di cui è titolare il Prof. Pasquale Porro; - di autorizzare il conferimento in favore della Dott.ssa CHRISTOPHER Sarah Jane, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di Agraria, di un incarico consistente nella traduzione dall’italiano all’inglese di un testo scientifico di 35 cartelle, da svolgersi in un periodo massimo di gg. 6 lavorativi, per conto del Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi Agro-Zootecnici e Forestali di questa Università, per un compenso lordo omnicomprensivo di € 600,07, la cui spesa graverà sul capitolo di bilancio 202160 fondo spese per ricerche finanziate dall’Università (ex 60%) - nell’ambito del progetto “Programmazione economica in agricoltura e sviluppo rurale. Profili teorico-evolutivi e metodologie di valutazione”, di cui è responsabile la Prof.ssa Rossella Bianchi. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 244 C.A.23.02.2010/p.24 VII. PERSONALE FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA- SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI: RICHIESTA AUTORIZZAZIONE ALLA FORMALIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI D’OPERA INTELLETTUALE PER L’AFFIDAMENTO DI CORSI UFFICIALI, ATTIVITÀ DIDATTICHE INTEGRATIVE E TUTORATO DI ATTIVITÀ DIDATTICHE INTEGRATIVE – A.A. 2008/2009. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione: “”Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, con delibera del 27/10/2008 e nota del Direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni legali del 08/07/2009, ha approvato la proposta del Consiglio direttivo della predetta Scuola (seduta del 23/10/2008) per l’affidamento ai sensi dell’art. 6 del D.M. 21 dicembre 1999 n. 537, dei seguenti corsi ufficiali, attività didattiche integrative e tutorato di attività didattiche integrative, per l’anno accademico 2008/2009: Cognome Agostinacchio Amendolito Angarano Brunetti Calia Di Pinto Carone Casciaro Cesaroni Chiaia Noya De Cillis Dentamaro Doronzo Francioso Gabrielli Giuliani Greco Nome Luigi Corso Corso integrativo:Diritto processuale Civile Francesco Corso integrativo:Diritto del lavoro e della previdenza sociale Rosanna Corso integrativo:Diritto Civile Emanuela Corso integrativo:Diritto Civile Rosa Corso integrativo:Diritto penale Cesaria Corso integrativo:Diritto penale Salvatore Corso integrativo:Diritto Civile Paola Tutorato di Diritto processuale civile Giuseppe Corso integrativo:Diritto commerciale Marcello Corso integrativo:Procedura penale Giuseppe Tutorato di Diritto penale Adriana Corso integrativo:Diritto processuale Civile Annunziata Corso ufficiale di Contabilità dello Stato e degli enti pubblici Giambattist Corso integrativo:Diritto Civile a Annalinda Tutorato di Diritto commerciale Riccardo Corso ufficiale di Diritto Tributario 245 Durata Importo 13 ore € 1.560,00 10 ore € 1.200,00 16 ore 16 ore 14 ore 14 ore 14 ore 40 ore € 1.920,00 € 1.920,00 € 1.680,00 € 1.680,00 € 1.680,00 € 3.000,00 8 ore € 960,00 13 ore 40 ore 13 ore € 1.560,00 € 3.000,00 € 1.560,00 4 ore € 480,00 16 ore € 1.920,00 40 ore 12 ore € 3.000,00 € 1.440,00 C.A.23.02.2010/p.24 Guida La Malfa Labriola Laforgia Lisi Maranò Mastrorilli Matteo Montedoro Monteleone Nardi Ottolino Palmisano Petrera Pica Romanelli Rossi Saponaro Savino Spagnuolo Trapanese Vaccaro Gammone Virgintino Volpe Marco Corso integrativo:Diritto processuale penale Francesca Corso integrativo:Diritto penale Michele Corso integrativo:Diritto commerciale Michele Corso integrativo:Diritto penale Pierantonio Corso integrativo:Diritto Civile Roberta Tutorato di Diritto commerciale Pietro Corso integrativo:Diritto del lavoro e della previdenza sociale Grazia Corso integrativo:Diritto Caterina Amministrativo Giancarlo Corso integrativo:Diritto Amministrativo Michele Corso integrativo:Diritto commerciale Vincenzo Corso integrativo:Diritto Amministrativo Giuseppe Tutorato di Diritto civile Giuseppe Corso integrativo:Diritto Civile Francesco Corso integrativo:Diritto commerciale Giorgio Corso ufficiale di Informatica giuridica Francesco Corso integrativo:Diritto Amministrativo Roberto Corso integrativo:Diritto penale Luisa Tutorato di Procedura penale Roberto Corso integrativo:Diritto processuale Civile Carla Tutorato di Procedura penale Antonella Corso integrativo:Diritto Civile Irma Tutorato di Diritto del lavoro e previdenza sociale Emmanuele Corso ufficiale di Deontologia giudiziaria e forense Carmine Corso integrativo:Diritto Amministrativo 13 ore € 1.560,00 14 ore 6 ore € 1.680,00 € 720,00 14 ore 14 ore 40 ore 10 ore € 1.680,00 € 1.680,00 € 3.000,00 € 1.200,00 16 ore € 1.920,00 14 ore € 1.680,00 8 ore € 960,00 16 ore € 1.920,00 40 ore 14 ore 10 ore € 3.000,00 € 1.680,00 € 1.200,00 6 ore € 720,00 16 ore € 1.920,00 14 ore 40 ore 13 ore € 1.680,00 € 3.000,00 € 1.560,00 40 ore 16 ore 40 ore € 3.000,00 € 1.920,00 € 2.000,00 6 ore € 720,00 16 ore € 1.920,00 Il Direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni legali, con nota del 08/07/2009, ha precisato che gli incarichi di tutorato implicheranno un impegno didattico di 40 ore, e con note del 06/07/2009 e 08/07/2009, ha comunicato che i corsi sono stati svolti. Il Senato accademico, nella seduta del 13 settembre 2004, ha deliberato tra l’altro «che in considerazione delle peculiari esigenze didattiche della Scuola di specializzazione per le professioni legali, nelle more che si proceda alla modifica del suddetto Regolamento, 246 C.A.23.02.2010/p.24 sia applicata, per la citata Scuola di specializzazione, la vigente normativa speciale relativa alla medesima Scuola». Il Dipartimento gestione delle risorse finanziarie – Area di Ragioneria e Contabilità, con note del 17/12/2009 e 13/01/2010, ha comunicato che la spesa graverà sul capitolo di uscita 106010 (sub. acc. 09/7850), oltre al recupero degli oneri riflessi (sub. acc. 09/7852).”” Il Rettore, quindi, nell’informare che il Senato Accademico, nella riunione del 29.01.2010, ha autorizzato, per gli aspetti di propria competenza, la formalizzazione delle prestazioni d’opera intellettuale “de quibus”, invita i presenti ad esprimersi in merito. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Di Rienzo, il quale ricorda che, in base allo Statuto ed al Regolamento ministeriale della Scuola di Specializzazione “de qua”, la maggior parte delle attività della stessa devono essere svolte da soggetti appartenenti a determinati ordini professionali (avvocati, notai) e da magistrati e che la medesima Scuola si finanzia attraverso le tasse di iscrizione, oltre che con un contributo ministeriale, erogato in passato. Ciò premesso, il consigliere Di Rienzo, nel rappresentare le sempre maggiori difficoltà di carattere finanziario incontrate dalla Scuola, dovute anche all’elevato numero di iscritti che ottengono l’esonero dal pagamento delle tasse, rappresenta l’esigenza di verificare la possibilità di ottenere nuovamente un contributo ministeriale, inoltrando apposita richiesta al MIUR. Il Consiglio, all’unanimità, VISTO l’art. 24, lett. o) e 40 dello Statuto di questa Università; VISTO l’art. 42 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Università; VISTO il D.M. 21 dicembre 1999 n. 537; VISTO il Decreto legislativo n.398/97; VISTO il Regolamento per la disciplina dei contratti di diritto privato per l’insegnamento ai sensi del D.M. 12 maggio 1998 n. 242, e l’accertamento delle abilità linguistiche, informatiche e relazionali; VISTO il D.R. n. 9352/03 che modifica l’ordinamento didattico per la Scuola di Specializzazione per le Professioni legali; 247 C.A.23.02.2010/p.24 VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza adottata nella riunione del 27.10.2008; VISTE le note del Direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni legali del 06.07.2009 e 08.07.2009; VISTA la delibera adottata dal Senato Accademico, nella seduta del 29.01.2010; VISTE le note del 17.12.2009 e 13.01.2010 del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie - Area di Ragioneria e Contabilità; CONSIDERATO quanto emerso nel corso del dibattito, DELIBERA - di autorizzare, per gli aspetti di propria competenza, la formalizzazione delle prestazioni d’opera intellettuale per lo svolgimento dei seguenti corsi ufficiali, attività didattiche integrative e tutorato di attività didattiche integrative conferiti ai sensi dell’art. 6 del D.M. 21 dicembre 99 n. 537 presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni legali – Facoltà di Giurisprudenza con i sottoindicati docenti per l’anno accademico 2008/09: Cognome Agostinacchio Amendolito Angarano Brunetti Calia Di Pinto Carone Casciaro Cesaroni Chiaia Noya De Cillis Dentamaro Doronzo Francioso Gabrielli Nome Luigi Corso Corso integrativo:Diritto processuale Civile Francesco Corso integrativo:Diritto del lavoro e della previdenza sociale Rosanna Corso integrativo:Diritto Civile Emanuela Corso integrativo:Diritto Civile Rosa Corso integrativo:Diritto penale Cesaria Corso integrativo:Diritto penale Salvatore Corso integrativo:Diritto Civile Paola Tutorato di Diritto processuale civile Giuseppe Corso integrativo:Diritto commerciale Marcello Corso integrativo:Procedura penale Giuseppe Tutorato di Diritto penale Adriana Corso integrativo:Diritto processuale Civile Annunziata Corso ufficiale di Contabilità dello Stato e degli enti pubblici Giambattist Corso integrativo:Diritto Civile a 248 Durata Importo 13 ore € 1.560,00 10 ore € 1.200,00 16 ore 16 ore 14 ore 14 ore 14 ore 40 ore € 1.920,00 € 1.920,00 € 1.680,00 € 1.680,00 € 1.680,00 € 3.000,00 8 ore € 960,00 13 ore 40 ore 13 ore € 1.560,00 € 3.000,00 € 1.560,00 4 ore € 480,00 16 ore € 1.920,00 C.A.23.02.2010/p.24 Giuliani Greco Guida La Malfa Labriola Laforgia Lisi Maranò Mastrorilli Matteo Montedoro Monteleone Nardi Ottolino Palmisano Petrera Pica Romanelli Rossi Saponaro Savino Spagnuolo Trapanese Vaccaro Gammone Virgintino Volpe Annalinda Riccardo Marco Tutorato di Diritto commerciale Corso ufficiale di Diritto Tributario Corso integrativo:Diritto processuale penale Francesca Corso integrativo:Diritto penale Michele Corso integrativo:Diritto commerciale Michele Corso integrativo:Diritto penale Pierantonio Corso integrativo:Diritto Civile Roberta Tutorato di Diritto commerciale Pietro Corso integrativo:Diritto del lavoro e della previdenza sociale Grazia Corso integrativo:Diritto Caterina Amministrativo Giancarlo Corso integrativo:Diritto Amministrativo Michele Corso integrativo:Diritto commerciale Vincenzo Corso integrativo:Diritto Amministrativo Giuseppe Tutorato di Diritto civile Giuseppe Corso integrativo:Diritto Civile Francesco Corso integrativo:Diritto commerciale Giorgio Corso ufficiale di Informatica giuridica Francesco Corso integrativo:Diritto Amministrativo Roberto Corso integrativo:Diritto penale Luisa Tutorato di Procedura penale Roberto Corso integrativo:Diritto processuale Civile Carla Tutorato di Procedura penale Antonella Corso integrativo:Diritto Civile Irma Tutorato di Diritto del lavoro e previdenza sociale Emmanuele Corso ufficiale di Deontologia giudiziaria e forense Carmine Corso integrativo:Diritto Amministrativo 40 ore 12 ore 13 ore € 3.000,00 € 1.440,00 € 1.560,00 14 ore 6 ore € 1.680,00 € 720,00 14 ore 14 ore 40 ore 10 ore € 1.680,00 € 1.680,00 € 3.000,00 € 1.200,00 16 ore € 1.920,00 14 ore € 1.680,00 8 ore € 960,00 16 ore € 1.920,00 40 ore 14 ore 10 ore € 3.000,00 € 1.680,00 € 1.200,00 6 ore € 720,00 16 ore € 1.920,00 14 ore 40 ore 13 ore € 1.680,00 € 3.000,00 € 1.560,00 40 ore 16 ore 40 ore € 3.000,00 € 1.920,00 € 2.000,00 6 ore € 720,00 16 ore € 1.920,00 - la spesa complessiva graverà sul Capitolo di bilancio n. 106010 “Spese per il funzionamento dei Centri, delle Biblioteche, dei DD.UU. e delle Scuole di Specializzazione” (sub. acc. 09/7850 e sub. acc. 09/7852 per oneri riflessi); 249 C.A.23.02.2010/p.24 - che venga avanzata, con apposita istanza, richiesta al MIUR di contributo straordinario per la Scuola di Specializzazione “de qua”. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 250 C.A.23.02.2010/p.25 VII. PERSONALE RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA PER LE ESIGENZE DEL SERVIZIO CIVILE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione: “”Il Prof. Paolo Ponzio, Delegato del Rettore per la Disabilità e responsabile locale del Servizio Civile Nazionale, con nota del 16.02.2010, ha evidenziato la necessità di bandire una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il reclutamento di un collaboratore cui affidare lo svolgimento di attività riguardanti, in particolare, il Sistema di monitoraggio e valutazione dei progetti di servizio civile in corso presso questa Università (Athena ed Asclepius), le procedure di adeguamento dell’accreditamento (anno 2010) e la conseguente nuova progettazione. Egli ha motivato tale richiesta evidenziando l’assoluta indisponibilità di personale interno in possesso delle specifiche competenze ed esperienza richieste, considerato che le procedure di cui sopra sono fissate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il contratto avrà la durata di un anno, per un importo complessivo di € 12.666,00, di cui € 10.000,00 al lordo delle ritenute di legge a carico del prestatore, € 1.782,00 per contributi INPS, € 34,00 per INAIL ed € 850,00 per IRAP oneri a carico del datore di lavoro dovrà gravare sul capitolo 102680 “Compensi per prestazioni coordinate e continuative finanziate dai Dipartimenti e Amministrazione Centrale”.”” Il Rettore informa, quindi, che, in data 18.02.2010, il dott. Sandro Spataro, responsabile dell’Area di Ragioneria e Contabilità, ha comunicato che il citato Capitolo 102680 non presenta alcuna disponibilità finanziaria. Ciò premesso, il Rettore, considerata la natura delle attività che dovrà svolgere l’unità di personale con cui stipulare il contratto “de quo”, propone di far gravare la relativa spesa sul Capitolo di bilancio 102250 “Spese per altri servizi agli studenti di cui alla L. 390/91 ivi compreso il contributo al CUS”. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Dabbicco, il quale, nel condividere l’esigenza di procedere alla stipula del contratto in parola, chiede se, per il futuro, sarà possibile procedere al rifinanziamento del Capitolo 102680, al fine di evitare che si facciano gravare sul Capitolo 102250 ulteriori spese di analoga natura. 251 C.A.23.02.2010/p.25 Il Rettore assicura che si verificherà la possibilità di rifinanziare in futuro il Capitolo 102680. Il consigliere Santoro ritiene necessario continuare a supportare l’iniziativa “de qua”, nonostante le risorse piuttosto limitate presenti sul Capitolo 102250. Il consigliere Cardia preannuncia la propria astensione, non condividendo la proposta di far fronte agli adempimenti in parola facendo ricorso a risorse umane esterne. Il Rettore rammenta l’ingente impegno finora sostenuto dall’Amministrazione al fine di adempiere a tutti gli oneri connessi all’attivazione del Servizio Civile presso questo Ateneo nonché i positivi risultati conseguiti in materia, ribadendo la necessità di ricorrere alla stipula di un apposito contratto per le attività sopra illustrate. Il Consiglio, con l’astensione del consigliere Cardia, VISTO il Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale e coordinata e continuativa; VISTA la nota del 16.02.2010 del Prof. Paolo Ponzio, Delegato del Rettore per la Disabilità e responsabile locale del Servizio Civile Nazionale; CONDIVISA la necessità di avvalersi della collaborazione di una figura professionale dotata di competenza ed esperienza specifica al fine di svolgere le attività di monitoraggio e valutazione dei progetti di servizio civile in corso presso questa Università (Athena ed Asclepius), le procedure di adeguamento dell’accreditamento (anno 2010) e la conseguente nuova progettazione; VERIFICATA l’assenza delle necessarie competenze specifiche all’interno dell’amministrazione; CONDIVISA la proposta di far gravare la relativa spesa sul capitolo di bilancio 102250 “Spese per altri servizi agli studenti di cui alla L. 390/91 ivi compreso il contributo al CUS”, DELIBERA - di approvare l’indizione di una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la stipula di n.1 contratto di collaborazione coordinata e continuativa, della durata di 252 C.A.23.02.2010/p.25 un anno, con un esperto in possesso di specifiche competenze ed esperienza professionale per lo svolgimento di attività di monitoraggio e valutazione dei progetti di servizio civile in corso presso questa Università (Athena ed Asclepius), delle procedure di adeguamento dell’accreditamento (anno 2010) e della conseguente nuova progettazione. - che la relativa spesa, pari ad € 12.666,00, di cui € 10.000,00 al lordo delle ritenute di legge a carico del prestatore, € 1.782,00 per contributi INPS, € 34,00 per INAIL ed € 850,00 per IRAP oneri a carico del datore di lavoro, gravi sul capitolo di bilancio 102250 “Spese per altri servizi agli studenti di cui alla L. 390/91 ivi compreso il contributo al CUS”. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 13,20, si allontana il Rettore ed il ProRettore assume le funzioni di Presidente. 253 C.A.23.02.2010/p.26 VII. PERSONALE AUTORIZZAZIONE A SELEZIONE PUBBLICA PER TUTOR SPECIALIZZATI Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane ed Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Si ricorda che questo Consesso, con delibera del 31.03.2009, ha autorizzato il Delegato del Rettore per la Disabilità per i servizi di cui alla Legge 17/99, ad una programmazione di massima per l’utilizzo delle risorse, di concerto con la Commissione per la Disabilità e l’Handicap, al fine di orientare la spesa in relazione al mutevole quadro dei bisogni espresso dagli studenti diversamente abili. La Legge n. 17/99 introduce il diritto, per gli studenti handicappati iscritti alle Università, di disporre di sussidi tecnici e didattici specifici, al fine di garantire il diritto allo studio e la piena integrazione degli studenti diversamente abili, con la partecipazione attiva alle attività didattiche e culturali. Reiteratamente, alcuni studenti diversamente abili hanno già rappresentato la necessità di disporre di tutor specializzati che possano supportarli nelle attività didattiche. L’erogazione di tale servizio, previsto dalla citata legge, riveste, pertanto, carattere di urgenza e le peculiari competenze richieste non sono riscontrabili nel personale stabilmente inserito nell’organizzazione di questo Ente. Risulta, quindi, indispensabile provvedere all’emanazione di un bando di selezione per la costituzione di graduatorie di tutor specializzati per Aree disciplinari diverse, ai quali, eventualmente, affidare, mediante la stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, compiti di supporto nelle attività didattiche a studenti diversamente abili iscritti a questa Università. Tali contratti, che andranno a gravare sulle risorse finanziarie destinate ai Servizi per la disabilità, potranno essere stipulati per la durata di un anno, a seguito di specifica richiesta da parte dello studente interessato e di volta in volta, autorizzazione da parte di questo Consiglio previo specifico impegno di spesa. Il corrispettivo da fissare per la prestazione dovrà essere di euro 3.166,50, di cui euro 2.500,00 quale compenso, al lordo delle ritenute di legge a carico del lavoratore; euro 445,50 per contributi INPS, euro 8,50 per INAIL, euro 212,50 per IRAP, oneri a carico del datore di lavoro. La selezione avverrà per titoli.”” Chiede ed ottiene la parola il consigliere Alloggio, il quale rappresenta l’opportunità di estendere l’iniziativa in parola al personale docente e tecnicoamministrativo diversamente abile. Il ProRettore precisa che i tutors di cui trattasi dovranno svolgere la specifica funzione di supportare gli studenti diversamente abili nel percorso di apprendimento, evidenziando come tale attività sia ben distinta da quella di accompagnamento, che, 254 C.A.23.02.2010/p.26 peraltro, è assicurato a tutti coloro che ne abbiano necessità, ivi compresi docenti e personale tecnico-amministrativo, da specifica normativa in materia. Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la Legge 17/1999; VISTA la propria delibera del 31 marzo 2009; CONSIDERATA la necessità di garantire sussidi tecnici e didattici specifici agli studenti portatori di handicap iscritti a questa Università; RAVVISATA l’opportunità di fornire un apposito servizio di tutorato specializzato nei limiti del bilancio e delle risorse destinate alla copertura di servizi a studenti portatori di handicap iscritti a questa Università; CONSIDERATO che la prestazione oggetto del servizio richiede il possesso di competenze non riscontrabili nel personale stabilmente inserito nell’organizzazione di questo Ente; CONSIDERATO che il servizio che si intende offrire è subordinato al verificarsi di condizioni quali specifica richiesta degli interessati e corrispondenza delle risorse disponibili, DELIBERA - di autorizzare la selezione pubblica, per titoli, per la costituzione di graduatorie di tutor specializzati per Aree disciplinari diverse ai quali, eventualmente, affidare, mediante la stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa compiti di supporto nelle attività didattiche a studenti diversamente abili; - i contratti di che trattasi potranno essere stipulati per la durata di un anno, a seguito di specifica richiesta da parte dello studente interessato ed autorizzazione di questo Consesso previo specifico impegno di spesa; - di fissare in € 3.166,50, il corrispettivo per le prestazioni di che trattasi (€ 2.500,00 quale compenso, al lordo delle ritenute di legge a carico del lavoratore; € 445,50 per contributi INPS; € 8,50 per INAIL; € 212,50 per IRAP, oneri a carico del datore di lavoro), da far gravare sulle risorse finanziarie destinate ai servizi per la disabilità. 255 C.A.23.02.2010/p.26 La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 256 C.A.23.02.2010/p.27 VII. PERSONALE RECLUTAMENTO DI PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO PER LE ESIGENZE DI DIPARTIMENTI - DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Direttore Amministrativo, preliminarmente, con riferimento all’invito formulato da questo Consesso nella seduta del 26.01.2010, informa che gli uffici stanno provvedendo ad approfondire la materia, al fine di pervenire alla revisione del “Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo”. Nelle more è necessario prendere in esame le richieste che rivestono carattere di eccezionalità ed urgenza che continuano a pervenire da parte di strutture periferiche. Il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione segnala che è pervenuta una richiesta di indizione delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale a tempo determinato, in base al “Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo”, emanato con D.R. n. 8893 del 25.06.2008. Gi artt. 28 e 29 del predetto Regolamento prevedono che le richieste di reclutamento di personale a tempo determinato di cat. B e C devono essere inoltrate al Rettore da parte del Responsabile della struttura interessata e valutate dal Direttore Amministrativo che le sottopone per la decisione a questo Consiglio, in base ai seguenti elementi: a) Il personale tecnico amministrativo in servizio presso la struttura richiedente; b) I requisiti di eccezionalità ed urgenza; c) La copertura finanziaria; d) Altri eventuali elementi emergenti. La richiesta pervenuta è la seguente: 1) DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE (richiesta prot. n. 12716 del 16.02.2010) n. 1 posto di cat. C1 Area delle biblioteche - per n. 10 mesi con una spesa di € 25.400,00 comprensiva di oneri riflessi, che graverà sul Cap. 102700 “Spese per il miglioramento della Didattica” del Dipartimento. Il Dipartimento ha segnalato che tale richiesta è motivata dalla impellente esigenza di collaborazione nella biblioteca, che, se interrotta, provocherebbe grave nocumento agli studenti che giornalmente usufruiscono del servizio bibliotecario del Dipartimento. Il Consiglio, inoltre, considerata l’urgenza, ritiene si possa attingere da graduatorie di concorsi a tempo indeterminato dell’area delle biblioteche, secondo la vigente normativa (art.22 – comma 4 – del CCNL del comparto Università, quadriennio normativo 2006/209), scegliendo l’unità che, per assonanza selettiva, corrisponda alle esigenze prospettate. 257 C.A.23.02.2010/p.27 L’assunzione riveste carattere di temporaneità ed eccezionalità. Il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione evidenzia che l’art. 27 del citato Regolamento prevede una limitazione temporale per le assunzioni di personale di cat. C; dette assunzioni sono effettuabili solo per un periodo massimo di sei mesi, eventualmente prorogabile una sola volta. Il Direttore Amministrativo, considerato che presso il Dipartimento risultano in servizio le seguenti unità di personale: Area tecnica – 2 D, 1 C; Area amministrativa - 1 EP, 1 D e 1 C; Area delle biblioteche 1 EP e 1 C, valutata l’eccezionalità, la temporaneità e le motivazioni d’urgenza rappresentate, ritiene di poter sottoporre la richiesta alla decisione del Consiglio.”” Sull’argomento si svolge un ampio dibattito, nel corso del quale interviene, tra gli altri, il consigliere De Frenza, il quale chiede chiarimenti in merito alle modalità di individuazione dell’unità da assumere. Egli chiede, altresì, di verificare la validità delle graduatorie esistenti, alla luce della più recente normativa che ha previsto proroghe in materia. Il Direttore Amministrativo precisa che si procederà ad individuare la graduatoria, ancora valida, che presenti carattere di affinità rispetto al profilo professionale richiesto, fermo restando che dovrà essere rispettato l’ordine della stessa per l’individuazione dell’unità da assumere. Il consigliere Cardia ritiene necessario chiarire se la spesa graverà sui fondi del Dipartimento relativi all’anno 2009 o 2010, esprimendo perplessità in quest’ultima ipotesi, considerata l’attuale situazione finanziaria. Il Direttore Amministrativo precisa che stipula del contratto di lavoro “de quo” sarà subordinata alla devoluzione dei relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al Bilancio Universitario. Il consigliere Cardia ritiene anche opportuno approfondire ulteriormente la questione inerente la sussistenza dei requisiti di eccezionalità, temporaneità e urgenza, posti a base della richiesta in parola. Alle ore 13,35, rientra il consigliere Bruno. La consigliera Da Molin fa presente che non le risulta che il Dipartimento di cui trattasi abbia chiesto alla Facoltà l’autorizzazione all’utilizzo di fondi per il miglioramento della didattica. 258 C.A.23.02.2010/p.27 Il consigliere Spagnoletti, nel rammentare la necessità di osservare le norme regolamentari tuttora vigenti in materia, fa presente che la valutazione dei requisiti di eccezionalità, temporaneità ed urgenza è di competenza del Direttore Amministrativo, mentre specifico compito di questo Consesso è quello di sorvegliare che la spesa in parola non gravi sul Bilancio Universitario e che, pertanto, la stipula del contratto “de quo” sia subordinata alla devoluzione dei relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al Bilancio di Ateneo. Egli evidenzia, altresì, che questo Consiglio dovrà anche aver cura che vengano tassativamente rispettate le norme imperative di legge in materia e che, pertanto, la graduatoria da utilizzare ai fini dell’assunzione di cui trattasi sia quella più congrua e coerente con la professionalità richiesta, fermo restando, ovviamente, l’obbligo di rispettare l’ordine della graduatoria stessa. Il consigliere Antenori si dichiara contrario a far gravare sui fondi per il miglioramento della didattica le assunzioni di personale tecnico-amministrativo, ribadendo quanto già da lui espresso nella precedente riunione di questo Consiglio, in occasione dell’esame di una questione analoga a quella di cui all’oggetto. Il ProRettore, nel rammentare i criteri di rendicontazione relativi all’utilizzo dei fondi per il miglioramento della didattica assegnati alle Facoltà, approvati dagli Organi di Governo di questa Università, fa presente che le risorse in parola possono essere utilizzate per la stipula di contratti di lavoro, previo parere favorevole della Commissione didattica di Facoltà. Il Direttore Amministrativo evidenzia che il Dipartimento interessato ha rappresentato la necessità di stipula del contratto in esame, al fine di assicurare agli studenti la fruizione del servizio bibliotecario. Il consigliere Di Rienzo, nel condividere pienamente l’intervento del consigliere Spagnoletti, osserva come già sussista un articolato sistema di controlli circa il corretto utilizzo dei fondi destinati al miglioramento della didattica, ritenendo, in ogni caso, opportuno evitare l’eccessiva rigidità di spesa, soprattutto nell’attuale momento di difficoltà finanziaria. 259 C.A.23.02.2010/p.27 La consigliera Da Molin preannuncia il proprio voto favorevole in merito alla questione in esame, considerati i profili di competenza del Consiglio di Amministrazione, riservandosi, tuttavia, di chiarire la questione in seno alla Facoltà. Il ProRettore, tenuto conto dei sopra ricordati criteri di rendicontazione dei fondi “de quibus”, propone di subordinare la stipula del contratto in parola all’acquisizione del parere favorevole della Commissione didattica di Facoltà. Il consigliere Antenori, considerata la proposta formulata dal ProRettore, preannuncia il proprio voto favorevole sulla specifica questione in esame. Il Consiglio, all’unanimità, VISTO il Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo”, artt. 28 e 29; VISTA la richiesta, datata 10.02.2010, del prof. G. Elia, Direttore del Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Didattiche; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio di Dipartimento del 10.02.2010; CONSIDERATA la valutazione del Direttore Amministrativo circa l’eccezionalità, la temporaneità e le motivazioni d’urgenza rappresentate dal Dipartimento in parola; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, DELIBERA - di autorizzare l’assunzione di una unità di personale a tempo determinato di cat. C1 – area delle biblioteche - presso il Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Didattiche, per la durata di mesi 6, eventualmente prorogabile per una sola volta, per una spesa di € 15.228,61 comprensiva di oneri riflessi, che graverà sui fondi del Bilancio del Dipartimento Cap. 102700 “spese per il miglioramento della didattica”, mediante attingimento da graduatorie di concorsi a tempo indeterminato, ancora valide, relative a profili professionali corrispondenti a quello richiesto e previo parere favorevole della Commissione didattica di Facoltà in ordine all’utilizzo dei fondi succitati. La stipula del relativo contratto di lavoro è subordinato alla devoluzione dei relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al bilancio Universitario. 260 C.A.23.02.2010/p.27 La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 261 C.A.23.02.2010/p.27a VII. PERSONALE RECLUTAMENTO DI PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO PER LE ESIGENZE DI DIPARTIMENTI - DIPARTIMENTO DI CHIMICA Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Dipartimento Risorse Umane ricorda che questo Consesso, in data 31.03.2009, aveva autorizzato l’indizione delle procedure concorsuali per l’assunzione, a tempo determinato, di personale tecnico amministrativo per la durata di mesi sei per le esigenze del Dipartimento di Chimica. In data 15.09.2009 è stato assunto, con contratto di lavoro a tempo determinato, per la durata di mesi 6, fino al 14.03.2010, il sig. Antonio LATTARULO, vincitore del concorso espletato. Con nota del 19.02.2010 il Dipartimento di Chimica ha chiesto la proroga, per ulteriori 6 mesi del contratto in parola, poiché continuano a persistere le esigenze di collaborazione nell’ambito della realizzazione del Progetto Strategico “S.I.M.P.A”, Responsabile prof. Caselli e del Progetto Strategico “Diamante” Responsabile prof. Capitelli . La spesa relativa di € 14.994,24 comprensiva di oneri riflessi, graverà sui fondi del Bilancio del Dipartimento Cap. 106050 – Fondi della regione Puglia. Il Direttore Amministrativo, valutata l’eccezionalità, la temporaneità e le motivazioni rappresentate, ritiene di poter sottoporre la richiesta alla decisione del Consiglio.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la propria delibera del 31.03.2009; VISTO l’art. 36 del D. l.vo n. 165/2001 e successive modificazioni e integrazioni; VISTO il D. l.vo n. 368/2001 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il CCNL di comparto del 16.10.2008; VISTO il Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo, artt. 28 e 29; VISTA la richiesta del 19.02.2010, avanzata dalla prof.ssa L. Sabbatini, Direttore del Dipartimento di Chimica; 262 C.A.23.02.2010/p.27a CONSIDERATA la valutazione del Direttore Amministrativo circa l’eccezionalità, la temporaneità e le motivazioni rappresentate dal Dipartimento in parola, DELIBERA - di autorizzare la proroga del contratto di lavoro a tempo determinato del sig. Antonio LATTARULO, per un periodo di mesi 6, a decorrere dal 15.03.2010, per le esigenze del Dipartimento di Chimica. La spesa relativa di € 15.228,61, comprensiva di oneri riflessi, graverà sui fondi del Bilancio del Dipartimento - Cap. 106050 - Fondi della Regione Puglia. La proroga del relativo contratto di lavoro è subordinata alla devoluzione dei relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al bilancio Universitario. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 13,45, rientra il Rettore, che riassume le funzioni di Presidente. 263 C.A.23.02.2010/p.28 VII. PERSONALE AUTORIZZAZIONE ALLA SPESA PER LA STIPULA DI N. 4 CONTRATTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA RELATIVAMENTE AL PROGETTO “GRASTEPP TRA GRAVINE E STEPPE – AZIONI PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ IN DUE AREE PROTETTE DELLA REGIONE PUGLIA” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”La Prof.ssa Viviana Cavallaro, Direttore del Museo Orto Botanico, con note del 12 gennaio e 12 febbraio u.s., a seguito di autorizzazione del Consiglio del Museo Orto Botanico, ha chiesto, così come previsto dall’art. 104 del Regolamento per l’Amministrazione, Finanza e Contabilità di questa Università, per spesa di importo superiore ad € 7.746,85, l’autorizzazione alla spesa per l’attivazione di n. 4 contratti di collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito della realizzazione del progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia”. Le attività riguardano, in particolare: individuazione di specie vegetali rare minacciate di estinzione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e del Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine e programmazione delle azioni di conservazione ex situ ed in situ; localizzazione dei siti di raccolta del materiale vegetale di propagazione gamica; monitoraggio fenologico delle popolazioni delle specie di interesse e campionamento del relativo germoplasma; localizzazione delle popolazioni spontanee delle specie di interesse del progetto e raccolta del relativo germoplasma da utilizzare per le azioni di conservazione in situ ed ex situ; realizzazione delle fasi di pulizia, selezione, caratterizzazione ed immissione del materiale di propagazione gamica nella Banca del Germoplasma; messa a punto dei protocolli di propagazione delle piante da introdurre in situ; campionamento in campo del germoplasma delle specie di interesse ai fini della conservazione in situ ed ex situ; realizzazione dei test di germinazione finalizzati allo studio dell’ecologia della germinazione dei semi ed alla individuazione di eventuali criticità per la conservazione; messa a punto dei protocolli di propagazione delle piante da introdurre in situ; realizzazione delle procedure di pulizia e selezione del materiale vegetale di propagazione raccolto in campo e per la caratterizzazione del germoplasma; realizzazione delle procedure per l’immissione del germoplasma selezionato e caratterizzato nella Banca del Germoplasma ed esecuzione di test di germinazione per lo studio dell’ecologia della germinazione dei semi; individuazione delle migliori tecniche di propagazione delle specie da introdurre in situ. I contratti avranno la durata di 8 mesi, per un importo unitario di € 10.000,00 lordi. 264 C.A.23.02.2010/p.28 La spesa graverà interamente sui fondi già accreditati dalla Regione Puglia, disponibili sul cap. 106010 “Spese funzionamento Centri, DD.UU. e scuole di specializzazione” (Fondi GRASTEPP – Museo Orto Botanico).”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTO il Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale e coordinata e continuativa, in particolare l’art. 13; VISTO il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa Università, in particolare l’art. 104; VISTE le note 12.01 e 12.02.2010 con le quali la prof.ssa Viviana Cavallaro, Direttore del Museo Orto Botanico, ha chiesto l’autorizzazione alla spesa per l’attivazione di contratti di collaborazione nell’ambito della realizzazione del progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia”; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Museo Orto Botanico del 12.01.2010; DELIBERA - di autorizzare la spesa per l’attivazione, da parte del Museo Orto Botanico, di n. 4 contratti di collaborazione coordinata e continuativa della durata di otto mesi ciascuno, nell’ambito della realizzazione del progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia”, per l’importo unitario € 10.000,00 ominicomprensivo delle ritenute di legge a carico del collaboratore e degli oneri riflessi (c/Amministrazione); - che la spesa complessiva graverà sui fondi già accreditati dalla Regione Puglia posti sul cap. 106010 del bilancio universitario “Spese funzionamento Centri, DD.UU. e scuole di specializzazione”, imp. n.10/1252 per il corrispettivo dei n. 4 contratti – al lordo delle ritenute a carico dei collaboratori – e imp. n.10/1255 per oneri riflessi. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 265 C.A.23.02.2010/sosp.sed. Si allontanano i consiglieri Bruno, Spagnoletti e Zallone ed il Revisore dei conti, dott. Treglia, alle ore 13.50. Esce il consigliere Vonghia. Alla stessa ora, il Rettore sospende la riunione e la riprende alle ore 15,30. 266 C.A.23.02.2010/antic.pp.34 e 35 ANTICIPAZIONE ESAME ARGOMENTI ISCRITTI ALL'ODG DELL'ODIERNA RIUNIONE CON IL PUNTO 34) “INIZIATIVE PER LA REALIZZAZIONE DEL CAMPUS MURATTIANO” E CON IL PUNTO 35) “PROCEDURA NEGOZIATA PER L’AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI RISANAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELL’EDIFICIO SEDE DELL’EX MANIFATTURA DEI TABACCHI”. Chiedono ed ottengono la parola, rispettivamente, i consiglieri Di Rienzo e Sabbà i quali, stante propri impegni professionali, chiedono al Consesso di anticipare la discussione degli argomenti di cui ai punti 34 e 35 dell’o.d.g.. Il Rettore, ricordando al Consesso che le determinazioni da assumere in questa sede, ancorché importanti, hanno comunque un mero carattere interlocutorio e non definitivo, preannuncia di essere favorevole all’accoglimento della formulata domanda e, pertanto, invita il Consiglio di Amministrazione ad esprimersi in merito auspicando, comunque, una definizione solerte della questione. Il Consiglio concordemente stabilisce di accogliere la richiesta in parola per l’effetto anticipando la discussione dei due punti 34 e 35 in considerazione della evidente connessione oggettiva. 267 C.A.23.02.2010/p.34 IX. EDILIZIA E TERRITORIO INIZIATIVE PER LA REALIZZAZIONE DEL CAMPUS MURATTIANO Alle ore 15:40 entrano il Prof. Candura, l’Ing. Bonsegna, l’Ing. Ranieri, l’Avv. Marzano, l’Avv. Squeo e l’Avv. Prudente. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: ““Il Dirigente del Dipartimento Affari Generali, in merito all’argomento indicato in oggetto, rammenta che il Consiglio, nella seduta del 26.05.2009, prendeva atto della nota datata 16.05.2009, assunta a protocollo in data 19.05.2009, n. 42676-IX/1, trasmessa dalla Società CUFIN S.p.A. e relativa alla proposta di vendita dell’immobile sito in Bari alla Via Crisanzio n. 42, cat. A/10, di circa mq. 7.500, al prezzo di € 16.000.000,00 (sedicimilioni/00), oltre I.V.A. se dovuta ed ulteriori eventuali altre imposte previste per legge. Il Consiglio nella medesima seduta deliberava, altresì, di nominare un’apposita Commissione Tecnica, ai sensi dell’art. 51, c.II, del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, nelle persone del Prof. Giuseppe Fratepietro, dell’ing. Giuditta Bonsegna e del Direttore Amministrativo, con il compito di valutare detta offerta e di esprimere parere di congruità sul valore dell’immobile ai fini dell’eventuale acquisto da parte di questa Università. Contestualmente, dava mandato all’Area Tecnica di effettuare, con somma urgenza, un sopralluogo presso detto immobile ai fini di una verifica tecnica dello stato e delle caratteristiche dello stesso e di presentare apposita dettagliata relazione sulla situazione complessiva dell’edificio. Di tanto si dava notizia alla Società CUFIN S.p.A. con nota prot. n. 49358-X/3 dell’11.06.2009. Orbene, prosegue il Dirigente, la citata Commissione tecnica ha ultimato i propri lavori ed ha redatto la “Relazione di stima” datata 23.07.2009, della quale si dà integrale lettura: ““Università Degli Studi Di Bari OGGETTO: "Acquisto dell'immobile sito in Bari alla Via Crisanzio n. 42" Relazione di stima La commissione tecnica, ai sensi dell'art. 51, II comma del vigente Regolamento di Ateneo per la Finanza e Contabilità, composta dall'ing. Giuditta BONSEGNA, dal dott. Giorgio DE SANTIS e dal prof. Giuseppe FRATEPIETRO, avendo ricevuto l'incarico di procedere alla formulazione di un parere di congruità sul prezzo di acquisto dell'immobile di proprietà della Società CUFIN (delibera del Consiglio di Amministrazione del 25.05.2009, p.to 36), redige la seguente relazione di stima. Descrizione dell'immobile L'immobile è stato edificato nei primi anni 60 al fine di ospitare gli uffici dell'ENEL, in conformità alla certificazione di destinazione urbanistica, rilasciata dalla 268 C.A.23.02.2010/p.34 Ripartizione Territorio e Qualità Edilizia del Comune di Bari, che la cita quale "area per i servizi della residenza" . L'edificio è ubicato alla Via Crisanzio n. 42, con prospetti esterni su Via Crisanzio e Via Suppa, presenta un prospetto interno che si affaccia su un atrio a cielo scoperto accessibile da Via Suppa. L'immobile risulta accatastato al Foglio 96, alle particelle 337 e 336, sub.1 . Esso è costituito da sei piani fuori terra e uno seminterrato di seguito brevemente descritti. Al piano seminterrato, di superficie pari a 1140 m2, sono ubicati archivi e locali tecnologici (quali la centrale idrica, la centrale idrica antincendio); è, inoltre, presente una cabina elettrica di trasformazione da media a bassa tensione asservita alle esigenze elettriche dell'edificio e di altre utenze cittadine. Si segnala che, salvo diversa ubicazione, tale cabina elettrica sarà mantenuta attiva da parte dell'ENEL per l'alimentazione delle utenze cittadine pertanto, potrà essere ceduta in uso all'Ente Distributore con conseguente vincolo di servitù passiva per l'Università, o potrà essere esclusa dall'acquisto. Ai fini del valore commerciale, la superficie del piano interrato è considerata pari ad un mezzo della superficie utile interna. È presente un piano ammezzato, di superficie pari a 42 m2, ove sono ubicati unicamente alcuni servizi igienici. Il piano rialzato, di superficie pari a 965 m2, comprende due ingressi rispettivamente su via Crisanzio e su Via Suppa, oltre che ambienti adibiti ad uffici e sale riunioni. Al piano rialzato è, inoltre, presente un passaggio carrabile di superficie 113 m2 con ingresso da Via Crisanzio che consente l'accesso di automezzi all'atrio interno. Tale passaggio carrabile è da considerarsi quale area esterna e, pertanto, ai fini del valore commerciale, la superficie corrispondente è considerata pari ad un quarto della superficie utile interna. I piani dal primo al quarto, ciascuno di superficie pari a 988 m2, sono adibiti ad uffici, prevalentemente distribuiti con ambienti tipo "open space". Il piano quinto, di superficie pari a 987 m2, analogamente ai piani sottostanti, è anch'esso adibito ad uffici. Il piano sesto, di superficie pari a 633 m2, costituisce il piano di copertura dell'immobile e comprende i vani macchina degli impianti elevatori e locali tecnici destinati ai quadri elettrici della distribuzione principale. Sul piano di copertura è, inoltre, ubicata all'esterno, la centrale di condizionamento dell'immobile, di recente realizzazione e in buono stato di efficienza. Ai fini del valore commerciale tale superficie scoperta è considerata pari ad un quarto della superficie utile interna. È compresa, nella proprietà dell'immobile, una porzione dell'atrio esterno, adiacente al fabbricato, di superficie pari a 98 m2, per una larghezza di 3 m, ove possono temporaneamente sostare i mezzi di servizio e di soccorso. Ai fini del valore commerciale tale superficie è considerata pari ad un quarto della superficie utile interna. Sommando, la superficie commerciale complessiva dell'immobile, ad esclusione dell’area corrispondente al locale cabina di trasformazione e distribuzione di energia elettrica, ammonta a 6509 m2, come dalla seguente tabella riepilogativa 269 C.A.23.02.2010/p.34 Piano sup. interna effettiva sup. coeff. esterna effettiva sup. coeff. totale effettiva sup. commerciale. copertura 223 1/2 410 1/4 633 214 5 670 1 317 1/4 987 749 4 988 1 - 988 988 3 988 1 - 988 988 2 988 1 - 988 988 1 988 1 - 988 988 r 965 1 113+98 1176 1018 42 1/4 - - 42 11 1140 1/2 - - 1130 565 ammezzato interrato cabina ENEL 10 1/4 10 O totale 6992 938 7930 6509 Dal sopralluogo effettuato, l'immobile risulta in buono stato di conservazione, sia relativamente alle finiture interne sia relativamente alla dotazione impiantistica (impianto elettrico, impianti di condizionamento e ventilazione, impianti antincendio, impianti elevatori), tutti regolarmente installati e corredati delle certificazioni di conformità previste per legge. Documentazione disponibile La società CUFIN ha trasmesso parte della documentazione richiesta da questa Università, da cui si desume che l'immobile è dotato di certificato di agibilità e, pertanto, è utilizzabile da questa Amministrazione se sarà mantenuta la destinazione d'uso originaria. Tutta la documentazione allegata al certificato di agibilità dovrà essere disponibile all'atto di acquisto. In particolare, dovrà essere fornita la documentazione relativa alla portanza delle strutture ed il collaudo statico (ad oggi non disponibili), anche al fine di valutare altre possibili destinazioni d'uso diverse da quella attuale. A riguardo, in assenza di quest'ultimo documento, bisogna comunque procedere ad affidare apposito incarico professionale, il cui onere si aggira sui 10.000,00 €. Procedura di stima Per la determinazione del valore dell'immobile in oggetto, è stata utilizzata una procedura diretta monoparametrica con parametro tecnico (in particolare la superficie). I prezzi unitari da applicare alla citata superficie totale commerciale sono stati acquisiti da due diverse fonti (LISTINO UFFICIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO e BANCA DATI DELLE QUOTAZIONI IMMOBILIARI DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO DI BARI-SECONDO SEMESTRE 2008) che si allegano alla relazione. Le fonti consultate riportano per locali ad uso ufficio e per abitazioni civili, ricadenti nella zona che interessa, quotazioni unitarie oscillanti da un minimo di 2.500,00 €/m2 ad un massimo di 4.100,00 € /m2, con la media di 3.300,00 €/ m2. Si precisa che tali quotazioni si riferiscono a immobili in "stato normale di conservazione" ed a dimensioni contenute non superiori a 200 m2. 270 C.A.23.02.2010/p.34 Tale precisazione ci porta a ridurre il prezzo unitario da utilizzare nella valutazione per tener conto dell'effetto dimensione, essendo lo stato di conservazione dell'immobile in linea con quello delle fonti consultate. Non è facile quantificare la riduzione da operare sul prezzo unitario prima visto ma si può ragionevolmente ipotizzare una riduzione pari al 20% con la conseguenza di definire un prezzo minimo, massimo e medio pari a rispettivamente: 2000,00 €/ m2 , 3280,00 €/ m2 e 2640,00 / m2. Il prezzo complessivo dell'immobile, calcolato applicando tale prezzo unitario medio corretto (2640,00 €/ m2) alla superficie commerciale stimata (6509 m2 ), ammonterebbe a 17.183.760,00 €. Essendo un mercato di monopolio bilaterale, la fissazione del prezzo tra i margini minimo e massimo, prima indicati, dipende dalla capacità contrattuale delle parti interessate. Pertanto, ad avviso della Commissione, il prezzo richiesto dalla Società offerente si ritiene congruo se confrontato con il prezzo medio; l'acquisto potrà risultare ancor più conveniente se nella trattativa l'Amministrazione riuscirà a concordare un prezzo più vicino al livello minimo corretto su indicato (2000,00 €/ m2) che si stima pari a 13.018.000,00 €. Ad oggi non risulta a questa Commissione una precisa scelta di utilizzo dell'edificio acquistando. Si avverte comunque l'Amministrazione che, alla luce di future utilizzazioni, diverse da quella attuale (uffici), potrebbe essere necessario eseguire interventi di ristrutturazione di non lieve entità, stimabili fino a 1.500,00 €/ m2. Conclusioni La Commissione, sulla base dei rilievi di mercato e dei calcoli effettuati, formula parere di congruità sul prezzo richiesto e ribadisce l'opportunità per l'Amministrazione di una contrattazione più favorevole, ossia più orientata verso il prezzo minimo, più conveniente, prima indicato. Bari, Ing. Giuditta BONSEGNA Dott. Giorgio DE SANTIS Prof. Giuseppe FRATEPIETRO”” Il Dirigente informa, altresì, che la Commissione Edilizia, nella seduta del 10.02.2010, ha espresso parere favorevole in ordine allo studio di fattibilità inerente l’insediamento della Facoltà di Scienze della Formazione negli edifici ex Poste ed Enel in luogo del fabbricato ex Manifattura dei Tabacchi (che si allega al presente verbale con il numero 11a)”” Il Rettore, prima dell’apertura del dibattito, consapevole della evidente connessione tra gli argomenti iscritti ai punti 34) e 35) all’ordine del giorno dell’odierna riunione, ricorda al Consesso come la vicenda che qui ci occupa vede la propria genesi nel 1999, allorquando questa Amministrazione deliberò di permutare l’ex Albergo delle Nazioni, allora di proprietà dell’Università di Bari, con una porzione dell’immobile dell’ex Manifattura Tabacchi, al fine di allocarvi la Facoltà di Scienze della Formazione. 271 C.A.23.02.2010/p.34 Egli rammenta altresì come, in seguito alla suddetta permuta, l’Amministrazione, dovendosi procedere alla ristrutturazione del sopraccitato immobile, sottoscrisse apposito accordo di programma quadro con la Regione Puglia che, a valere sui fondi FAS, destinò ingenti risorse a questa Università vincolandone l’utilizzo ai fini della ristrutturazione dell’immobile. Successivamente ad una prima infruttuosa gara d’appalto per l’affidamento dei complessi lavori di recupero, si rese necessario indire rapidamente una nuova gara d’appalto nella forma della procedura negoziata, la cui aggiudicazione sarebbe dovuta necessariamente avvenire entro il termine del 31.12.2007, onde non perdere i fondi regionali previsti nell’Accordo di programma tra Regione Puglia e Università di Bari. Il Rettore evidenzia ancora come, nelle more dell’espletamento della procedura de qua, sia intervenuto un nuovo quadro normativo – caratterizzato sia da ferree regole antisismiche sia, soprattutto, dalla predisposizione del PAI (piano di assetto idrogeologico) – che ha comportato la necessità di promuovere innumerevoli Conferenze di Servizi e di acquisire gli opportuni pareri della Sovraintendenza ai Beni Culturali. Stante anche la manifesta complessità della gara d’appalto, sono stati inoltrati da parte dei diversi concorrenti ben 17 ricorsi giudiziari contro l’Amministrazione universitaria, così come più volte riferito in questa sede. Alle ore 15:45 rientra il consigliere Bruno. Il Rettore quindi, come già ricordato nella relazione istruttoria del competente Ufficio, evidenzia al Consesso che è sopraggiunta all’Amministrazione da parte della Cufin S.p.A un’offerta di vendita relativa ai locali dell’ex palazzo dell’Enel siti in via Crisanzio, al prezzo richiesto pari ad Euro 16.000.000,00 oltre Iva – offerta in ordine alla quale il Consiglio di Amministrazione, in data 26.05.2009, ha nominato un’apposita Commissione Tecnica, ai sensi dell’art. 51, c. II, del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, con il compito di valutare detta offerta e di esprimere idoneo parere di congruità riferito al valore dell’immobile ai fini dell’eventuale acquisto. Nei suddetti locali, oltre che nell’ala ovest dell’ex palazzo delle Poste, previa idonea ristrutturazione degli stessi, potrebbe essere allocata la sede della Facoltà di Scienze 272 C.A.23.02.2010/p.34 della Formazione, in luogo della ex Manifattura dei Tabacchi, per l’effetto realizzando in pieno centro cittadino, una “cittadella universitaria” riferita alle Facoltà Umanistiche dell’Università di Bari. Siffatta scelta appare, ictu oculi, una alternativa di notevole interesse per l’Ateneo di Bari poiché in tal modo si realizzerebbe, relativamente alle Facoltà umanistiche, un Campus Murattiano, con conseguente razionalizzazione delle spese d’amministrazione ed ottimizzazione dei servizi universitari in virtù delle considerevoli economie di scala che ne scaturirebbero. Per l’attuazione del suddetto progetto si è reso necessario procedere in primis alla definizione, a cura dell’Area Tecnica, di un Piano di Fattibilità (allegato n. 11b al presente verbale), piano che è già stato approvato all’unanimità dalla Commissione Edilizia e sul quale il Senato Accademico, nella scorsa riunione del 16.02.2010, ha espresso parere di massima favorevole, ed in secundis all’avvio di una serie di adempimenti finalizzati ad ottenere – dai medesimi Soggetti che furono i sottoscrittori dell’accordo di programma sopra indicato e, specificatamente, il CURC (Coordinamento regionale dei Rettori delle Università Pugliesi), il Ministero dello Sviluppo Economico, il MIUR ed infine la Regione Puglia – l’assenso ad una rimodulazione dell’utilizzo delle risorse finanziarie originariamente destinate al risanamento dell’ex Manifattura Tabacchi. Il CURC, con assenso unanime dei Rettori, ha espresso parere favorevole al progetto de quo. Sono stati pertanto attivati opportuni contatti con la Regione Puglia, Soggetto erogatore dei fondi previsti nell’Accordo di Programma Quadro stipulato in data 29.12.2004, il cui definitivo parere, con apposita deliberazione della Giunta Regionale è atteso a breve. Alle ore 16:00 rientrano i consiglieri Zallone e Spagnoletti ed il Revisore dei Conti dott. Treglia. Il Rettore informa il Consesso che, successivamente all’approvazione del Piano di Fattibilità e della perizia di stima redatta dalla Commissione ex art. 51, II comma, del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, si potrà procedere al conferimento in capo alla Commissione di cui all’art.53, I comma, dello 273 C.A.23.02.2010/p.34 stesso Regolamento, di specifico mandato a trattare direttamente con la Cufin S.p.A. in ordine all’ammontare del prezzo della compravendita. Egli sottolinea altresì che, successivamente alle determinazioni in ordine al progetto di realizzazione del Campus Murattiano, occorrerà adottare specifici provvedimenti connessi alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione della ex Manifattura tabacchi (di cui, comunque, si dirà specificatamente al successivo punto 35), in merito ai quali è stato acquisito un parere pro-veritate dal prof. Luigi Volpe - difensore di questa Università nel contenzioso che ha interessato la procedura in questione - che si allega al presente verbale con il n.11c . Ad ogni buon conto il Rettore sottolinea come i lavori relativi al palazzo dell’Enel non appaiono di onerosa entità diversamente da quelli da eseguirsi nell’ala ovest dell’ex palazzo delle Poste. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Di Rienzo il quale, preliminarmente, ringrazia il Consesso per l’accoglimento della sua formulata istanza di anticipazione della discussione della questione de qua e, pur condividendo il progetto finalizzato alla realizzazione di un campus murattiano, chiede dei chiarimenti in ordine alla quantificazione dei costi di ristrutturazione dell’immobile dell’Enel poiché, da una prima analisi della documentazione a sua disposizione, egli rileva una parziale contraddizione tautologica nell’istruttoria predisposta dall’Ufficio estensore laddove viene riportato, quale costo stimabile per gli interventi di ristrutturazione immobiliare, un importo pari a 1.500,00 al mq; infatti, una tale somma, moltiplicata per un numero forfetario di 5.000 mq dell’immobile (esclusi i seminterrati), evidenzia un costo complessivo degli interventi certamente superiore ai circa 2.600.000,00 Euro indicati nel piano di fattibilità. Interviene la consigliera Da Molin la quale sottolinea che la Commissione Edilizia di cui ella stessa è componente, all’unanimità ha deliberato positivamente in ordine al piano di fattibilità, verificando altresì la congruenza tra gli spazi inizialmente destinati alla Facoltà di Scienze della Formazione nei locali della ex Manifattura Tabacchi con quelli complessivamente previsti nei palazzi ex Poste ed ex Enel. Con l’approvazione della proposta di delibera in parola, alla quale ella si manifesta indiscutibilmente favorevole, resterebbe priva di allocazione solamente la 274 C.A.23.02.2010/p.34 Biblioteca di Facoltà che, tuttavia, potrebbe collocarsi all’interno della ex Biblioteca “Sagarriga Visconti” nel palazzo Ateneo. Inoltre, alla attuale mancanza di una idonea aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione si potrebbe ovviare utilizzando una grande aula da 150 posti situata all’interno della struttura del palazzo delle ex Poste. Interviene il consigliere Antenori il quale esprime il proprio apprezzamento per la lodevole iniziativa avviata dall’Amministrazione universitaria per porre riparo alla non più sostenibile situazione riguardante la Facoltà di Scienze della Formazione auspicando comunque una risoluzione celere della vicenda che, in ogni caso, assicuri l’individuazione di appositi spazi dedicati alle attività studentesche. Il Rettore in riferimento a quanto testé evidenziato, ricorda come nella prima porzione del palazzo delle Poste, attualmente in ristrutturazione, siano già state previste n.2 aule (1 sala di lettura e 1 sala multimediale) appositamente dedicate alle attività degli studenti così da consentire la realizzazione di un complesso multifunzionale. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Cardia il quale, a mente di una breve ricostruzione storica degli eventi relativi alla questione trattata, sottolinea come gli obiettivi prefissati dall’Amministrazione universitaria al momento della permuta dell’Hotel delle Nazioni con l’immobile della ex Manifattura Tabacchi, siano stati infelicemente disattesi a causa degli evidenti errori di politica gestionale compiuti da parte dell’Amministrazione negli anni precedenti. Inoltre, egli chiede dei chiarimenti in riferimento alla questione dei ponteggi installati presso l’immobile della ex Manifattura soprattutto in rapporto alle determinazioni che verranno adottate dall’Università in merito all’acquisto dell’immobile di Via Crisanzio, Ex Enel. Egli ricorda altresì come, in tempi non sospetti, ebbe a manifestare le proprie perplessità ed interrogativi in ordine alla convenienza delle scelte operate dall’Amministrazione a cui fu sommariamente replicato che, per l’Università di Bari, sarebbe stato un pregio assai grande dotarsi di un immobile di grande interesse storico/architettonico. Infine, egli invita, in modo particolare i rappresentanti della Avvocatura di Ateneo, a rendere opportune precisazioni in ordine agli effetti giuridici di una eventuale 275 C.A.23.02.2010/p.34 sospensione della procedura di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione della Ex Manifattura Tabacchi, attualmente pendente. Il Rettore, in riferimento alle osservazioni svolte dal consigliere Cardia, manifesta rammarico per il tenore dell’intervento esperito, rimarcando come non sia certamente corretto semplificare vicende complesse e non del tutto prevedibili, identificandole tout court quali errori gestionali dell’Amministrazione, seppure risalenti ad epoche precedenti. Per quanto riguarda la situazione attuale Egli è fermamente convinto che l’Amministrazione universitaria opererà – analogamente alle determinazioni a suo tempo assunte per la soluzione delle note problematiche riguardanti gli Istituti Biologici relativamente ai quali, ugualmente, fu ereditata una situazione assolutamente difficoltosa – in maniera tale da non perdere i finanziamenti previsti dall’accordo di programma e, conseguentemente, risolvere in via definitiva le problematiche della Facoltà di Scienze della Formazione. Per la questione relativa ai ponteggi collocati presso la ex Manifattura Tabacchi, Egli si dichiara contrario, nella maniera più assoluta, alla rimozione delle suddette strutture di sicurezza, per gli ovvi motivi più volte illustrati e condivisi da questo Consesso, a meno che non intervenga una deliberazione del Consiglio, con il suo voto contrario, a ciò specificatamente diretta. Il Rettore, stante l’interlocutorietà della delibera da assumere in data odierna, sottolinea l’inopportunità di revocare gli atti di gara ritenendo, viceversa, doveroso procedere alla sospensione dell’efficacia degli atti fin qui compiuti nelle more di assunzione di decisioni definitive da parte dell’Amministrazione; ciò, chiaramente, non lascia fuori la possibilità, per le imprese coinvolte nella procedura d’appalto, di presentare nuovi ricorsi giudiziari. Interviene la consigliera Raguso la quale chiede chiarimenti in riferimento alla sospensione della procedura di gara ed, in modo particolare, se successivamente alla sospensione de qua, sia comunque possibile revocare definitivamente gli atti di gara contestualmente ponendo l’Università al riparo da ricorsi giudiziari. 276 C.A.23.02.2010/p.34 Interviene il consigliere Santoro il quale evidenzia la propria piena condivisione alla realizzazione del progetto in parola evidenziandone, in modo particolare, i benefici per gli studenti, oltre 9.000 unità, iscritti alla Facoltà di Scienze della Formazione. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Madio il quale, in considerazione degli interessi didattico/formativi degli studenti di Scienze della Formazione, concorda con il consigliere Santoro manifestando ampia approvazione alla proposta di realizzazione di un campus cittadino così da offrire, anche agli studenti in parola, dei momenti di formazione ed aggregazione in luoghi idonei. Interviene l’Ing. Candura il quale, in riferimento alle osservazioni svolte dal consigliere Di Rienzo sugli spazi disponibili, sottolinea come nel raffronto delle superfici offerte dalla soluzione dell’ex Manifattura Tabacchi con le aree dei palazzi ex Enel ed ex Poste, si evince indiscutibilmente come, quest’ultima soluzione, consenta di ricavare, pur limitatamente al solo palazzo dell’Enel, ben 1.900 mq in più rispetto alla soluzione della ex Manifattura, di cui 600 mq di seminterrato e 1.300 mq al piano rialzato. Interviene l’Ing. Bonsegna la quale, ancora in riferimento alle specifiche osservazioni svolte dal consigliere Di Rienzo, illustra ampiamente le risultanze tecniche dello studio di fattibilità, evidenziando decisamente come la stima di 1.500,00 Euro a mq per costi di ristrutturazione sia stata calcolata oltreché cautelativamente in eccesso, in data cronologicamente antecedente alla predisposizione dello studio di fattibilità e senza conoscere appieno la destinazione d’uso degli immobili. Infatti, in considerazione delle risultanze del piano di fattibilità, l’immobile oggetto di compravendita, non presenta necessità tali da operare trasformazioni radicali dello stesso per cui è certamente ragionevole ipotizzare un prezzo d’opera per ristrutturazione certamente inferiore ai 1.500,00 Euro al mq. Stante quanto sopra, mantenuta altresì inalterata la destinazione d’uso così come l’agibilità – oggi certificata – dell’immobile de quo, i costi per la ristrutturazione dell’ex palazzo dell’Enel risultano certamente inferiori alla somma ipotizzata con la relazione di stima redatta in data 23.07.2009. Il Rettore invita l’Avv. Prudente a fornire le delucidazioni di natura legale richieste dai consiglieri Cardia e Raguso. 277 C.A.23.02.2010/p.34 L’Avv. Prudente premettendo concisamente come in diritto non esistano, in via generale, provvedimenti inoppugnabili, sottolinea come l’ipotesi di eventuale proposizione di ricorsi contro l’Amministrazione, non sia assolutamente da escludere. In ordine al petitum delle azioni eventualmente intentabili nei confronti dell’Università, l’Avv. Prudente evidenzia che sull’argomento ha già ampiamente relazionato il prof. Volpe con il proprio parere, per cui ritiene ultronea ogni altra considerazione, anche a garanzia di eventuali future strategie difensive. Alle ore 16:30 escono il Prof. Candura, l’Ing. Bonsegna, Ing. Ranieri, Avv. Marzano, Avv. Squeo e l’Avv. Prudente. Il Direttore Amministrativo dichiara che si asterrà dalla votazione relativamente alla approvazione della relazione di stima predisposta dalla Commissione Tecnica nominata da questo Consesso con propria delibera del 26.05.2009, in quanto componente della medesima. Il Consiglio, con l’astensione del Direttore Amministrativo, relativamente alla approvazione della relazione di stima, VISTA la propria delibera resa nella seduta del 26.05.2009; VISTA la “Relazione di stima”, datata 23.07.2009, prodotta dalla Commissione tecnica nominata nella suddetta seduta; VISTO lo studio di fattibilità di cui in narrativa predisposto dall’Area Tecnica nel mese gennaio 2010; VISTA la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali; SENTITO l’orientamento emerso dal dibattito, DELIBERA - di approvare la relazione di stima di cui in premessa; - di dare incarico alla Commissione di cui all’art. 53, comma 1, del vigente Regolamento di Ateneo, per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di procedere, con ogni possibile urgenza, ad una trattativa con la CUFIN S.p.A., a ciò debitamente autorizzata dalla Società proprietaria dell’immobile, per la sola determinazione del prezzo della compravendita dell’immobile sito in Bari alla Via 278 C.A.23.02.2010/p.34 Crisanzio n. 42, cat. A/10, secondo le conclusioni rappresentate con la relazione di stima sopra indicata; - di riservarsi ogni determinazione all’esito della predetta trattativa; - di approvare lo studio di fattibilità inerente l’insediamento della Facoltà di Scienze della Formazione negli edifici ex Poste ed Enel in luogo del fabbricato ex Manifattura dei Tabacchi. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 16:40 si allontanano i consiglieri Ferorelli, Dabbicco, Santoro ed Antenori. 279 C.A.23.02.2010/p.35 IX. EDILIZIA E TERRITORIO PROCEDURA NEGOZIATA PER L’AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI RISANAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELL’EDIFICIO SEDE DELL’EX MANIFATTURA DEI TABACCHI Entrano l’Avv. Prudente, l’Avv. Paolo Squeo, l’Avv. Marzano. Il Rettore introduce il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali: ““Il Dirigente del Dipartimento Affari Generali, Avv. Paolo Squeo, rammenta che questo Consesso nella seduta del 26 gennaio u.s., ha deliberato di invitare il Prof. Avv. Luigi Volpe, difensore di questa Università nel contenzioso che ha interessato la procedura per l’affidamento dei lavori di risanamento e ristrutturazione dell’edificio sede dell’ex Manifattura dei Tabacchi, a voler fornire un parere pro-veritate sull’intera problematica. Inoltre, avendo la Commissione giudicatrice dell’appalto de quo in data 05.01.2010 concluso i propri lavori con la proposta di aggiudicazione in favore dell’A.T.I. Consorzio Cooperative Costruzioni, al medesimo prof. Volpe, con nota prot. n. 13092 del 17.02.2010, è stato richiesto di esprimersi sulla possibilità di sospendere tale aggiudicazione in vista dell’acquisizione del Palazzo ex Enel e dell’attuazione del relativo “Studio di fattibilità”. Il Dirigente precisa che tale studio è stato approvato da questo Consiglio al precedente punto dell’o.d.g. della odierna seduta. Il Prof. Volpe, con nota del 19.02.2010, ha trasmesso il parere richiesto, riguardante rispettivamente l’intera problematica della procedura di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex Manifattura, nonché la possibilità di sospensione dell’aggiudicazione. Sul primo punto lo stesso docente ha espresso parere positivo riconoscendo la validità dell’attività svolta dalla Commissione giudicatrice. Sul secondo, dopo attenta analisi, ha concluso che: “E' del tutto evidente che una decisione sulla revoca della gara non può essere assunta nella immediatezza, dovendosi — è lecito supporre — acquisire elementi di certezza in ordine alla acquisizione del palazzo c.d. ENEL e relativi tempi e condizioni. Sarebbe necessario pertanto sospendere la (fase finale della) gara. Il principio della sospensione dell'efficacia degli atti amministrativi, di sicura acquisizione giurisprudenziale, è stato ora codificato dall'art.21 quater L.7.8.1990 n.241 introdotto con L.11.2.2005 n.15 secondo cui l'efficacia del provvedimento amministrativo "può essere sospesa per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario per lo stesso organo che lo ha emanato...il termine della sospensione è esplicitamente indicato nell'atto che la dispone e può essere prorogato o differito per una sola volta". Sembra evidente a questo studio che l'art.21 quater cit. possa costituire idoneo fondamento di un provvedimento da adottarsi già il giorno 23/2 p.v. dal Consiglio di Amministrazione, giacchè, in difetto, dovrebbe procedersi alla approvazione/non approvazione della aggiudicazione.” 280 C.A.23.02.2010/p.35 Orbene, per tutto quanto sopra, si ritengono sussistenti valide ragioni di interesse pubblico, tra l’altro ben analiticamente esposte nel citato “Studio di fattibilità”, per sospendere l’efficacia di provvedimenti amministrativi concernenti la procedura concorsuale di affidamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex Manifattura, nelle more della definizione del procedimento di rimodulazione dell’Accordo di Programma Quadro, con specifico riferimento all’intervento “RIBA 06”. L’ipotesi di acquisto dell’immobile sito in Bari alla Via Crisanzio n. 42, non determina, infatti, alcun incremento di onere finanziario da parte dell’Università, potendosi far ricorso alla somma prevista per i lavori di ristrutturazione del Palazzo dell’ex Manifattura, riveniente dall’Accordo di Programma Quadro Ricerca Scientifica “RIBA 06”. Anzi, con la somma prevista nel relativo “quadro economico” si renderà possibile procedere anche alla ristrutturazione dell’ex Palazzo delle Poste, dove, unitamente all’edificio ENEL su indicato, potrà essere allocata la Facoltà di Scienze della Formazione. A tale riguardo, lo “Studio di fattibilità - Insediamento Facoltà Scienze della Formazione negli edifici dell’ex Poste ed ex Enel in luogo del fabbricato ex Manifattura”, predisposto, in data 27 gennaio 2010, dall’Area Tecnica di questa Università, offre adeguati e validi aspetti motivazionali di evidente interesse pubblico in ordine alla scelta da operare da parte di questa Amministrazione. In particolare, si ricorda che, a causa di un complesso ed articolato contenzioso, dovuto ai ricorsi presentati dalle ditte concorrenti avverso la procedura di gara per la ristrutturazione dell’edificio ex Manifattura, allo stato non si è potuto dare luogo all’avvio dei relativi lavori, con grave pregiudizio delle esigenze della Facoltà di Scienze della Formazione che, nonostante l’elevato numero degli iscritti, non vede ancora realizzata la propria sede istituzionale. Peraltro, non potendosi ragionevolmente escludere che anche la nuova proposta di aggiudicazione possa essere oggetto di un nuovo contenzioso, con ulteriore allungamento dei tempi di affidamento ed esecuzione dei lavori presso la ex Manifattura, l’Università è indotta a cercare diverse soluzioni, nell’ottica di soddisfare le legittime aspettative dei docenti e degli studenti della Facoltà interessata a vedere realizzata una propria sede in un ambito di migliore razionalizzazione ed ottimizzazione delle strutture universitarie. A tale finalità sembra rispondere il programma edilizio di realizzare una “Cittadella Universitaria”, costituita dal Palazzo Ateneo e dalle Facoltà umanistiche, con sedi in edifici che delimitano o sono molto prossimi all’attuale piazza Cesare Battisti, nel cui sottosuolo come noto, sarà completato nei prossimi mesi un grande parcheggio con sistemazione a verde e chiusura al traffico veicolare dell’intera superficie superiore. Il quadro delle esigenze da soddisfare, come si rileva dal predetto “Studio di fattibilità”, è stato desunto dal progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione dell’ex Manifattura dei Tabacchi, approvato dall’Amministrazione universitaria nel giugno 2004, con proposta di “trasferimento” nella nuova soluzione che prevede di destinare gli spazi dell’edificio ex Enel prevalentemente ai dipartimenti delle Facoltà (studi per docenti e ricercatori, uffici, ecc.) e una parte del Palazzo ex Poste, prevalentemente al complesso di aule didattiche, nel rispetto di quanto previsto nella originaria soluzione, in relazione sia al numero delle aule didattiche con relativa capienza, sia alle superfici di pertinenza dei Dipartimenti (ottimizzando la distribuzione architettonica per ottenere un maggior numero di stanze ad essa afferenti). 281 C.A.23.02.2010/p.35 Ovviamente, prosegue il Dirigente, ogni altro dettaglio può essere evinto dal più volte citato “Studio di fattibilità”, contenente la disamina particolare delle ragioni e delle soluzioni che vengono progettate. Orbene, il ricorso alla soluzione in parola richiede la preventiva rimodulazione dell’Accordo di Programma Quadro di cui sopra, per la quale questa Amministrazione si è già adoperata, giusta nota prot. n. 10854 del 09.02.2010 e successiva nota prot. n. 13764 del 18.02.2010. E’ evidente, prosegue il Dirigente, che la definizione dell’iter procedimentale di tale rimodulazione, richiede dei tempi tecnici necessari acchè i soggetti sottoscrittori dell’Accordo (Regione Puglia, MUR e Ministero dello Sviluppo Economico) assumano le rispettive decisioni di competenza. Invero, la possibilità sopra prospettata della sospensione degli atti appare corroborata dalla giurisprudenza amministrativa, secondo la quale l’istituto della “sospensione” assurge a rimedio di carattere generale ed è finalizzato ad evitare, medio tempore, in attesa di un esame più approfondito, che l’esecuzione del provvedimento produca conseguenze pregiudizievoli. Per cui ne ha riconosciuto la connotazione provvisoria e cautelare, strumentale ad una più adeguata ponderazione di presupposti di fatto e di diritto dell’atto sospeso e, quindi, ad una determinazione definitiva della Pubblica Amministrazione circa il ritiro o la consolidazione degli effetti dell’atto stesso e la conseguente ascrivibilità del potere all’art. 7 comma 2 della L. n. 241/1990 e s.m.i. (ex multis Cons. Stato Sez. V, 09.10.2003 n. 6038 – Sez. IV, 24.05.1995, n. 350). Ancora, per completezza di informazione in merito all’argomento in oggetto, il Dirigente comunica che è pervenuta la nota datata 15.02.2010, assunta al prot. n. 13179 del 17.02.2010, con la quale il Consorzio Recupero Patrimonio Artistico lamenta errori di valutazione della Commissione di gara ed invita e diffida “il Consiglio di Amministrazione della Università degli Studi di Bari, in persona del Magnifico Rettore in carica p.t., a verificare quanto segnalato con la presente nota di partecipazione al procedimento ed a soprassedere pertanto dalla approvazione della "proposta" di aggiudicazione della gara formulata dalla Commissione giudicatrice con verbale del 5 gennaio 2010 e, dunque, nell'ottica del contenimento del prevedibile ulteriore contenzioso nonché al fine di perseguire il superiore obiettivo della celere apertura del cantiere, a rinviare gli atti alla Commissione affinché nel pieno esercizio della potestà di autotutela decisoria, come delineata dalla giurisprudenza amministrativa (Cons. Stato, sez. IV n.5360/2005), possa ripristinare la correttezza del suo operato. Con espressa avvertenza che, in caso contrario, essendo pacificamente dimostrabile in ogni opportuna sede giurisdizionale la illegittima sottrazione del punteggio in tema di energia in danno del CRPA - da sola sufficiente, ove emendata, a far passare il CRPA al primo posto- ed essendo il suo progetto l'unico dei tre rimasti in gara ad aver positivamente scontato il sub procedimento ex art. 7.4 del CSP, si procederà alla richiesta di tutti i danni subiti per la mancata assegnazione dell'appalto e la mancata esecuzione del contratto. ”. Da ultimo il Dirigente riferisce che, giusta decreto Rettorale n. 608 del 29.01.2010 – che si sottopone alla ratifica dell’odierno Consiglio- si è dato atto che i termini per l’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria proposta in favore dell’A.T.I. C.C.C. Consorzio Cooperative Costruzioni, risultano interrotti secondo la normativa vigente.”” 282 C.A.23.02.2010/p.35 Al termine il Rettore, nel precisare che, al fine di attivare le necessarie procedure finalizzate alla rimodulazione dell’Accordo di Programmazione Quadro, questa Amministrazione ha sottoposto la questione all’attenzione della Regione Puglia già con nota prot. n.97411 del 21.12.2009 – alla quale l’Ente Regione ha dato successivo riscontro con nota distinta al prot. n.130/SP del 22.01.2010, oltre che con le successive note così come riportate nella relazione istruttoria – e richiamando altresì l’ampio dibattito già svoltosi in occasione della deliberazione sulle “ Iniziative per la realizzazione del Campus Murattiano”, testé assunta da questo Consesso, invita il medesimo Organo a pronunciarsi in merito all’intera problematica così come illustrata nella relazione del competente Ufficio. Interviene il Consigliere Cardia il quale, rimarcando l’evidente interesse superiore della nostra Università alla celere e vantaggiosa risoluzione definitiva della problematica sottesa alla delibera in parola, interesse che non può assolutamente essere trascurato dai consiglieri di amministrazione, preannuncia la propria votazione favorevole alla approvazione della presente deliberazione. Escono l’Avv. Prudente, l’Avv. Paolo Squeo e l’Avv. Marzano. Il Consiglio, all’unanimità, VISTE le proprie delibere del 21.11.2007 e del 26.01.2010; VISTO lo “Studio di fattibilità – Insediamento Facoltà di Scienze della Formazione negli edifici ex Poste ed ex Enel in luogo del fabbricato ex Manifattura” predisposto dall’Area Tecnica nel mese gennaio 2010 ed approvato in data odierna; VISTA la delibera del Senato Accademico resa in data 16.02.2010, volta ad esprimere, per quanto di competenza, assenso di massima alla proposta di realizzazione del Campus Murattiano con la previsione anche di un nuovo insediamento per la Facoltà di Scienze della Formazione; VISTO il parere pro-veritate reso con nota datata 19.02.2010, a firma del Prof. Avv. Luigi Volpe, volta a dare riscontro alle note in data 02/02 u.s. prot. 8862 ed in data 17/02 u.s. prot. 13092; 283 C.A.23.02.2010/p.35 RITENUTO che sussistano tutti i presupposti di legge di natura cautelare e temporanea per sospendere l’efficacia degli atti di gara per la ristrutturazione del Palazzo ex Manifattura, dalla delibera di indizione della procedura negoziata adottata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21.11.2007 e di tutti gli atti connessi e conseguenti, ivi compreso l’esame della proposta di aggiudicazione formulata dalla competente Commissione il 05.01.2010, in considerazione dell’interesse pubblico sopravvenuto a ricomprendere la Facoltà di Scienze della Formazione nell’unico “Campus umanistico” della città dove trovano sede tutte le Facoltà interessate; CONSIDERATO che detta sospensione va deliberata secundum legem (art. 21 quater della Legge 07.08.1990, n. 241 e s.m.i.) soltanto per il tempo strettamente necessario, per la modulazione del citato accordo di programma quadro e comunque entro e non oltre il 31.12.2010; VISTE le note prot. n. 10854-IX/2 del 09.02.2010 e prot. n. 13764 del 18.02.2010, indirizzate alla Regione Puglia, nonché la nota di riscontro di quest’ultima datata 22.01.2010 prot. n. 130-SP; VISTA la nota datata 15.02.2010, assunta al prot. n. 13179 del 17.02.2010, fatta pervenire dal Consorzio Recupero Patrimonio Artistico; VISTO il D.R. n. 608 del 29.01.2010; VISTA la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali, DELIBERA 1) di sospendere l’efficacia degli atti di gara per la ristrutturazione del Palazzo ex Manifattura, dalla delibera di indizione della procedura negoziata adottata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21.11.2007 e di tutti gli atti connessi e conseguenti, ivi compreso l’esame della proposta di aggiudicazione formulata dalla competente Commissione il 05.01.2010, in considerazione del preminente interesse pubblico sopravvenuto a ricomprendere la Facoltà di Scienze della Formazione nell’unico “Campus umanistico” della città dove trovano sede tutte le Facoltà interessate; 284 C.A.23.02.2010/p.35 2) di fissare il termine della suddetta sospensione al 31.12.2010; 3) di riservare ogni definitiva decisione in merito all’appalto dei lavori di ristrutturazione del Palazzo dell’ex Manifattura, all’esito delle decisioni che saranno assunte dai soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma Quadro, in ordine alla rimodulazione dello stesso con particolare riferimento all’intervento in parola “RIBA 06”; 4) di comunicare il presente provvedimento alle ditte concorrenti all’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’ex Manifattura; 5) di ratificare il Decreto rettorale n. 608 del 29.01.2010. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 16:50 si allontana il Rettore, rientrano i consiglieri Ferorelli, Dabbicco, Santoro ed Antenori; escono i consiglieri Di Rienzo e Stama. 285 C.A.23.02.2010/p.29 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO PROPOSTA COMMISSIONE PARITETICA PER LA RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI UNIVERSITARI DESTINATI AL MIGLIORAMENTO DELLA DIDATTICA E ALL’ATTUAZIONE DEI SERVIZI DI CUI ALLA L. 390/91 Il ProRettore illustra le proposte formulate dalla Commissione Paritetica CA/SA per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi di cui alla L. 390/91, nella riunione del 12.02.2010, soffermandosi in particolare sulle questioni concernenti la richiesta del Presidente del Centro Rete Puglia relativa alla stipula di n. 3 Co.Co.Co. e la nota del prof. Guaragnella relativa alla realizzazione del progetto “Levante film festival”, richiamando le decisioni assunte al riguardo dalla Commissione medesima. Egli informa circa l’attuale disponibilità sul capitolo di bilancio 102250 a seguito dell’accantonamento della somma di € 72.000,00 per l’erogazione agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009 di n. 277 buoni libro aventi valore pari a € 260,00 cadauno, deliberata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26.01.2010, nonché dello stanziamento di € 12.666,00, testè deliberato da questo Consesso, per l’indizione di una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la stipula di n.1 contratto di collaborazione coordinata e continuativa, della durata di un anno, per lo svolgimento di attività di monitoraggio e valutazione dei progetti di servizio civile in corso presso questa Università (Athena ed Asclepius), ricordando, a tal proposito, anche lo stanziamento di € 3.840,00 proposto dalla Commissione paritetica succitata per l’incarico di docenza, in favore del prof. Selicati, per l’attività formativa rivolta agli operatori locali dei menzionati progetti Athena ed Asclepius. Il prof. Cardia chiede chiarimenti in particolare in ordine all’avvio del progetto “Showcard”, ritenendo che la Commissione de qua, nella riunione del 19.01.2010, abbia proposto solo di accantonare provvisoriamente la somma di € 71.000,00 sul pertinente capitolo di bilancio. 286 C.A.23.02.2010/p.29 Egli coglie l’occasione per ribadire la propria posizione, peraltro già espressa in precedenti riunioni della citata Commissione, riguardo alla necessità di attendere, preliminarmente all’assunzione di qualsiasi decisione che comporti impegni di spesa, la definizione del Piano di rientro da parte della Commissione Bilancio. Il ProRettore, dopo aver fornito i chiarimenti richiesti dal prof. Cardia ed aver richiamato la delibera assunta da questo Consesso nella riunione del 26.01.2010, sottolinea la necessità di assumere in data odierna la decisione in merito all’attivazione del succitato servizio “Showcard”, ricordando come tale iniziativa rientri nei servizi previsti dalla L. 390/91. Egli sottolinea, altresì, la necessità che il Consiglio di Amministrazione deliberi in ordine all’utilizzazione degli stanziamenti di € 62.000,00 e di € 5.000,00, già accantonati sul cap. 102250, relativi al rinnovo delle convenzioni rispettivamente con l’AMTAB e con l’AMAT, rammentando l’utilità del servizio di trasporto urbano per gli studenti. Il consigliere Madio, nell’evidenziare la necessità di assicurare il finanziamento per l’attivazione del progetto “Showcard”, al fine di garantire lo svolgimento di un’iniziativa che rientra nei servizi resi a vantaggio degli studenti, ricorda come, stante il momento particolarmente difficile per il Bilancio di Ateneo, in Commissione è stata approvata la sospensione più volte proposta dagli studenti presenti in Commissione dell’iniziativa relativa ai viaggi di istruzione, troppo spesso in contraddizione con lo spirito formativo che ne motivava il finanziamento. Il consigliere Antenori condivide le osservazioni del consigliere Madio. Il ProRettore invita quindi il Consiglio ad esprimersi in merito alla proposta complessiva formulata dalla Commissione paritetica CA/SA nella riunione del 12.02.2010; in ordine all’attivazione del Progetto “Showcard” nonché in ordine all’utilizzazione degli stanziamenti di € 62.000,00 e di € 5.000,00 relativi al rinnovo delle convenzioni rispettivamente con l’AMTAB e con l’AMAT, per il servizio di trasporto urbano. Il consigliere Cardia, nel preannunciare il proprio voto favorevole alla proposta complessiva formulata dalla Commissione Paritetica nella riunione del 12.02.2010 nonché all’avvio delle ulteriori due iniziative, pone in risalto l’atteggiamento della componente studentesca che, in questa fase, ritiene prioritario l’avvio del Progetto Showcard, in quanto 287 C.A.23.02.2010/p.29 indubbiamente tale iniziativa apporta loro un beneficio sotto il profilo economico, ricordando però la loro espressione di voto contrario in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2010. Il Consiglio, all’unanimità, SENTITA l’ampia illustrazione del prof. Augusto Garuccio, Coordinatore della Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati all’attuazione dei servizi di cui alla legge n. 390/91 ed al miglioramento della didattica; VISTA la propria delibera del 26.01.2010; VISTA la proposta formulata dalla succitata Commissione, di cui al verbale relativo alla riunione del 12.02.2010; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; TENUTO CONTO di quanto emerso nel corso del dibattito, DELIBERA di approvare la proposta complessiva formulata dalla succitata Commissione come da verbale relativo alla riunione del 12.02.2010, di seguito riportato: “” COMMISSIONE PARITETICA PER LA RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI UNIVERSITARI DESTINATI AL MIGLIORAMENTO DELLA DIDATTICA E ALL’ATTUAZIONE DEI SERVIZI DI CUI ALLA L.390/91 --------------------------------------------------------------------------------------------------- Il giorno 12 febbraio dell’anno 2010, alle ore 9.00, a seguito di regolare convocazione, si è riunita presso la Sala Consiglio di questa Università, la Commissione paritetica S.A./C.A. coordinata dal Prorettore, prof. Augusto GARUCCIO, con il compito di esaminare le richieste di assegnazione di contributo straordinario per l’attuazione dei servizi di cui alla Legge 390/91 e per il miglioramento della didattica. - Sono presenti: prof. Augusto GARUCCIO sig. Giuseppe BELVEDERE prof. Andrea BRUNO prof. Giuseppe CARDIA sig. Luigi DABBICCO Sig.Giuseppe DE FRENZA COORDINATORE Componente Componente - presente dalle ore10,00 Componente Componente Componente 288 C.A.23.02.2010/p.29 - - prof. Pasquale GUARAGNELLA prof. Giovanni LUCHENA sig. Leonardo MADIO sig. Raffaele F. SANTORO prof. Vito Nicola SAVINO prof. Mario SPAGNOLETTI sig.ra Giorgia ZAETTA sig.ra Santina BRUNO, funzionario contabile del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie Sono assenti: prof. Canio BUONAVOGLIA Sig. Vincenzo DECEGLIE prof. Cosimo LANEVE prof. Antonio QUARANTA Componente Componente Componente Componente Componente Componente Componente –presente dalle ore10,00 Segretario Componente Componente dimissionario Componente Componente Il prof. Garuccio, accertata la presenza del numero legale e constatata la validità dell’adunanza, alle ore 9.30 dichiara aperta la seduta e, prima di passare alla discussione dei punti all’ordine del giorno, invita la Commissione a prendere visione della situazione finanziaria del capitolo in esame CAP.102250 “SPESE PER ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI DI CUI ALLA LEGGE 390/91 IVI COMPRESO IL CONTRIBUTO AL CUS” C/RESIDUI - Variazione di Bilancio n.2 (C.A. 30-10-2009) € 734.808,00 - Ripartizione tra le Facoltà per finanziamento progetti di “Servizi agli studenti” € 495.361,30 - Proposta Commissione (C.A. 26-01-10) Gestione firma frequenza € 72.000,00 Richiesta prof. Erriquez € 20.194,00 Cof. apertura Sale lettura € 47.252,61 ----------------€ 634.807,91 ----------------Disponibilità € 100.000,09 ======== CAP.102250 “SPESE PER ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI DI CUI ALLA LEGGE 390/91 IVI COMPRESO IL CONTRIBUTO AL CUS” Stanziamento Esercizio Finanziario 2010 (riveniente dal Cap. 101090 “Contributi studenti Corsi di Laurea e D.U.” della Sezione Entrata): € 1.116.818,40 -------------------IMPEGNI ASSUNTI N. 277 Buoni Libro per studenti meritevoli (D.D. n. 25 del 26-01-10) 289 € 72.020,00 C.A.23.02.2010/p.29 - PROPOSTA COMMISSIONE (C.A. 26-01-10) Progetto Showcard 2010 € 71.000,00 Acc. provvisorio AMTAB € 62.000,00 Acc. provvisorio quota CUS € 465.000,00 Servizio urbano AMAT € 5.000,00 Quota CRUI/SIAE 2009/2010 € 35.194,06 Quota cof. apertura Sale lettura € 94.570,51 Saldo fatt. 2009 Almalaurea € 68.403,49 ---------------Disponibilità al 12-02-2010 € 801.168.06 € 243.630,34 ---------------- Per quanto riguarda le somme in C/Residui, il prof. Garuccio ricorda che la somma di € 100.000,00 riportata come “disponibilità”, di fatto è da considerarsi già impegnata quale quota di cofinanziamento nel progetto K-student, nell’ambito del quale l’Università di Bari ha ottenuto un prestigioso riconoscimento qualificandosi al 2^ posto a livello nazionale. Il prof. Garuccio ricorda, altresì, che nel dettaglio la somma in parola è finalizzata alla realizzazione del progetto per la gestione elettronica dello statino, mentre l’impegno economico complessivo per la partecipazione al progetto K-student è di circa 600.000 euro. Per quanto riguarda lo stanziamento sul C/competenza 2010, il prof. Garuccio evidenzia che, a seguito della proposta formulata nella riunione del 19 gennaio u.s., approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26-01-2010, la capienza del capitolo risulta evidentemente esigua: tanto per le motivazioni più volte ricordate che hanno portato ad uno stanziamento per l’Esercizio Finanziario 2010 ridotto del 40% rispetto allo scorso anno. Tale circostanza, prosegue il prof. Garuccio, impone l’adozione di una linea di lavoro particolarmente attenta e la necessità di modulare gli interventi al fine di utilizzare al meglio le risorse residue. Interviene il prof. Cardia che conferma quanto detto nella precedente riunione riguardo l’opportunità di attendere la definizione del piano di rientro prima di prendere in esame altri interventi di spesa dopo quelli già stabiliti, perché ritenuti indispensabili. In riferimento alla voce di spesa per il CUS, il prof. Cardia suggerisce di riprendere il lavoro dello scorso anno per verificare la possibilità di intervenire per una riduzione della quota per studente. Prende la parola il prof. Luchena per sottolineare la necessità che i rappresentanti dell’Università in seno al Comitato per lo Sport Universitario presentino annualmente una relazione sulle attività svolte e sulla effettiva realizzazione di quanto stabilito nella Convenzione. Sul punto, il prof. Garuccio rappresenta che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 26 gennaio u.s., ha dato mandato alla Commissione di ““riesaminare la convenzione vigente con il CUS, stipulata nel 2007, al fine di verificare la possibilità di apportarvi opportuni miglioramenti””. Il prof. Garuccio, quindi, propone di confermare il 290 C.A.23.02.2010/p.29 gruppo di lavoro nominato nella riunione del 20-02-2009, formato da L. DABBICCO e dal prof. G. CARDIA a cui si aggiungono L. MADIO, G. DE FRENZA ed il prof. M. SPAGNOLETTI. In riferimento alla voce per l’estensione dell’orario di apertura delle Biblioteche, il prof. Garuccio riferisce che gli uffici competenti hanno completato l’iter procedurale e che il servizio è stato attivato. Interviene il consigliere G. De Frenza il quale ““ribadisce la proposta, già formulata in precedenti riunioni, di valutare la possibilità di impegnare il personale tecnico-amministrativo che si dichiari disponibile ad effettuare l’attività di sorveglianza nelle sale lettura, al di fuori del proprio orario ordinario di lavoro e per la medesima remunerazione prevista per la vigilanza esterna. Tale servizio potrebbe essere coordinato a livello di facoltà o di ateneo e le disponibilità andrebbero ricercate anche tra il personale non appartenente all’Area biblioteche. Al riguardo, egli segnala di aver ricevuto diverse sollecitazioni dai colleghi, anche della sede di Taranto. Un’ulteriore evoluzione potrebbe essere l’aumento dell’orario di erogazione dei servizi bibliotecari, incentivando adeguatamente il personale interessato.” “ Il prof. Garuccio conferma la disponibilità, in linea di massima, ad accogliere tale richiesta che, peraltro, offrirebbe un servizio anche più qualificato ed invita l’Amministrazione ad attivare sui tavoli competenti lo studio di fattibilità della suddetta ipotesi. Si passa quindi all’esame degli argomenti all’ordine del giorno: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Rinnovo convenzione trasporti urbani (AMTAB) – aggiornamenti; Convenzione CTS - richiesta prof. G. de Bonfils; Richiesta Presidente Centro Rete Puglia per la stipula di n. 3 Co.Co.Co. – precisazioni; Richiesta contributo progetto “Levante film Festival” – nota prof. P. Guaragnella; Attività di tutorato: verifica applicazione del Regolamento; Servizio civile – Università di Bari (C.A. 28-10-08, spesa per l’attuazione dei progetti); Richieste di contributo; Varie ed eventuali. 1. RINNOVO CONVENZIONE AGGIORNAMENTI TRASPORTI URBANI (AMTAB) – Il prof. Garuccio informa che il 27 gennaio u.s. c’è stato un primo incontro con le parti interessate (ADISU, Università degli Studi di Bari e AMTAB) ed è stato già programmato un ulteriore incontro per il giorno 17 febbraio p.v. con la partecipazione anche del Comune di Bari, Ente proprietario dell’Azienda di trasporto. Il prof. Garuccio riferisce che una prima indicazione emersa nell’incontro di gennaio, riguarda la conferma del costo dell’abbonamento per gli studenti (€ 6,00) e la disponibilità ad attivare altre iniziative specifiche. 291 C.A.23.02.2010/p.29 La Commissione prende atto. 2. CONVENZIONE CTS - RICHIESTA PROF. G. DE BONFILS Il prof. Garuccio ricorda che l’argomento è stato già affrontato lo scorso anno nella riunione del 28 maggio, cui intervenne lo stesso prof. De Bonfils , e nella riunione del 19 giugno in cui si decise di sospendere ogni decisione in attesa di acquisire ulteriori informazioni prima di considerare l’ipotesi di adesione all’accordo per l’anno 2010. Il prof. Garuccio propone di nominare un gruppo di lavoro formato dagli studenti L. DABBICCO, L. MADIO, G. BELVEDERE, G. ZAETTA e R. SANTORO e dai proff.ri M. SPAGNOLETTI e P. GUARAGNELLA, per esaminare la nuova proposta presentata. 3. RICHIESTA PRESIDENTE CENTRO RETE PUGLIA PER LA STIPULA DI N. 3 CO.CO.CO. – PRECISAZIONI; Il prof.Garuccio ricorda che il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 gennaio u.s., in sede di approvazione del verbale relativo alla riunione del 19 dicembre 2009, ha invitato la Commissione a riesaminare la richiesta del prof. Impedovo che, con nota del 23 gennaio 2010, ha fornito ulteriori precisazioni riguardo la richiesta di contributo per l’attivazione di n. 3 Co.Co.Co per le esigenze del Centro Interfacoltà Rete Puglia. Il prof. Garuccio ricorda, inoltre, che in merito alla citata richiesta, la Commissione aveva espresso parere negativo in quanto le necessità rappresentate dal prof. Impedovo non erano direttamente riconducibili ad esigenze degli studenti. Sul punto si apre un breve dibattito nel corso del quale il prof. Savino conferma il parere negativo in quanto anche la seconda nota con cui viene reiterata la richiesta di contributo, non contiene elementi definiti ed una quantificazione puntuale del numero degli studenti beneficiari del sistema e-learning. I consiglieri L. Madio e G. Cardia ritengono inopportuno ritornare su richieste già esaminate e valutate; in particolare il prof. G. Cardia tiene a precisare che il sistema elearning è dedicato essenzialmente ai docenti, è evidente, conclude il prof. G. Cardia, che tutta l’attività didattica è diretta agli studenti, tuttavia questo non vuol dire che il sistema abbia una ricaduta diretta per questi ultimi. Il consigliere L. Dabbicco condivide quanto già rappresentato negli interventi precedenti e, tenuto conto che la disponibilità di bilancio non consente di intervenire a sostengo di tutte le richieste, ritiene che la richiesta presentata dal prof. Impedovo non rappresenti una priorità. Il prof. A. Bruno si dichiara in linea con quanto detto dai proff.ri G. Cardia e N. Savino e rappresenta che il potenziamento della didattica con i sistemi e-learning è una problematica che compete al Senato Accademico ed al Consiglio di Amministrazione per quanto riguarda il funzionamento. 292 C.A.23.02.2010/p.29 Conclusi gli interventi, il prof. Garuccio, preso atto dell’invito del Consiglio di Amministrazione a rivedere la richiesta di contributo del prof. Impedovo e tenuto conto di quanto emerso nel corso del dibattito ed in particolare quanto evidenziato dal prof. A. Bruno circa la validità dei sistemi e-learnig che rappresentano un modo innovativo e di grande utilità per la didattica, ritiene tuttavia che la problematica vada affrontata per le rispettive competenze dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione. Pertanto pur riconoscendo l’efficacia dei suddetti sistemi, la Commissione conferma il parere negativo in quanto ritiene che non vi siano elementi nuovi per la valutazione positiva della stessa. - Alle ore 11. 00 esce il prof. G.Cardia 4. RICHIESTA CONTRIBUTO PROGETTO “LEVANTE FILM FESTIVAL” – NOTA PROF. P. GUARAGNELLA. Il prof. Garuccio riferisce che anche per questo punto, il Consiglio di Amministrazione, nella citata seduta del 26-01-2010, ha invitato la Commissione a riprendere in esame la richiesta di contributo per il progetto “Levante Film Festival”, alla luce della nota trasmessa dal prof. Guaragnella in data 23-12-09. Il prof. Garuccio, quindi, ricorda brevemente i motivi che avevano portato nella riunione del 19-12-2009, ad una espressione di non accoglimento della richiesta. Interviene il prof. Guaragnella che esprime il proprio rammarico per il mancato contributo all’iniziativa che si svolge con successo da diversi anni, che considera di “rilevante livello culturale” e che, tra l’altro, è promossa dalla stessa Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. I proff.ri M. Spagnoletti, G. Luchena e A.Bruno dichiarano di condividere quanto rappresentato dal prof. Guaragnella e valutano positivamente la richiesta di contributo. La componente studentesca tutta ed il consigliere R. Santoro ribadiscono il parere negativo e le critiche alle modalità di gestione dello stage. Il prof. Garuccio, quindi, propone di sospendere la discussione e di acquisire ulteriori informazioni, invitando, nel contempo, l’ufficio istruttore a verificare la possibilità di margine esistente sullo stanziamento residuo dell’anno 2009, nell’eventualità che si decida per un sostegno alle spese del progetto in parola. La Commissione concorda. - Alle ore 11.30 escono il consigliere G. De Frenza ed il prof. M. Spagnoletti. 5. ATTIVITÀ DI TUTORATO La Commissione rinvia la discussione del punto 5) alla prossima riunione 293 C.A.23.02.2010/p.29 6. SERVIZIO CIVILE – UNIVERSITÀ DI BARI (C.A. 28-10-08, SPESA PER L’ATTUAZIONE DEI PROGETTI). La Commissione rinvia la discussione complessiva del punto 6) alla prossima riunione. Per motivi di urgenza il prof. Garuccio invita la Commissione ad esprimersi in merito alla richiesta di impegno di spesa, pari ad € 3.840,00 per l’incarico di docenza in favore del prof. Michele Selicati per l’attività formativa rivolta agli operatori locali del progetto “Athena” e “Asclepius”. La Commissione esprime parere favorevole. 7. RICHIESTE DI CONTRIBUTO La Commissione rinvia la discussione del punto 7) alla prossima riunione. Su richiesta del consigliere R. Santoro viene esaminata la richiesta del prof. Pietro PORTINCASA, riguardante una richiesta di contributo di € 5.000,00 per la partecipazione di n. 100 studenti al “44th Annual Scientific Meeting”, in programma il 24/27 febbraio. Dopo un breve dibattito, la Commissione esprime parere negativo, ma invita il prof. P. Portincasa ad individuare una soluzione che consenta comunque la partecipazione degli studenti interessati al convegno così come avvenuto in altre iniziative analoghe. Il capitolo di spesa in esame, a seguito della proposta formulata, presenta una disponibilità residua di € 239.790,34.Si dispone, infine, che il presente verbale sia rimesso alla segreteria degli Organi Collegiali perché venga portato all’esame del Consiglio di Amministrazione nella prossima seduta. Alle ore 12.00 la seduta è tolta. Il Segretario verbalizzante f.to IL PRESIDENTE (Sig. Santina BRUNO) (Prof. Augusto GARUCCIO)””; - di approvare l’attivazione del progetto Showcard e per l’effetto di autorizzarne la relativa spesa pari ad € 71.000,00 sul cap. 102250; - di approvare altresì l’utilizzazione degli stanziamenti di € 62.000,00 e di € 5.000,00 relativi al rinnovo delle convenzioni rispettivamente con l’AMTAB e con l’AMAT, per il servizio di trasporto urbano. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 294 C.A.23.02.2010/p.30 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO ACCETTAZIONE DONAZIONE CONTRIBUTO FINANZIARIO: SOCIETÀ JANSSEN CILAG SPA Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Dirigente riferisce che è pervenuta la nota del 14/12/2009 (Allegato 1) in cui il prof. Michele Battaglia, Direttore del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (D.E.T.O.), riferisce che la società JANSSEN CILAG Spa di Cologno Monzese ha rappresentato l’intenzione di donare al Centro Ricerche di Studi Epidemiologici, Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianti d’Organo di questa Università la somma di € 150.000,00=. Tale somma, comunica la società, dapprima nella nota del 21/12/2008 (Allegato 2) e, successivamente, nella nota del 10/12/2009 (Allegato 3), dovrà essere utilizzata quale parziale contributo alle spese di preparazione e gestione dello studio no profit proposto dal dott. Carlo Manno e dal Prof. Francesco P. Schena “Studio osservazionale prospettico sull’impatto delle oscillazioni dell’emoglobina sulla mortalità nel paziente nefropatico”, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 17 dicembre 2004, alla luce dell’approvazione del Comitato Etico (10/11/2009). La società JANSSEN CILAG Spa nella ridetta nota precisa, altresì, che la donazione del contributo sarà formalizzata con la sottoscrizione di apposito atto pubblico presso un notaio di loro fiducia, con spese a carico della medesima società. In particolare, la società JANSSEN CILAG Spa precisa che nell’atto pubblico saranno specificati i seguenti punti: JANSSEN-CILAG Spa erogherà, nel rispetto dell’autonomia scientifica e procedurale dello Sperimentatore, come previsto dall’art.2 commi 6 e 7 del Decreto del Ministero della Salute del 17/12/2004 in relazione all’esecuzione dello Studio un contributo consistente in € 150.000,00 da utilizzare quale parziale contributo alla realizzazione dello studio in oggetto; Il contributo economico sarà pagato secondo le seguenti modalità: € 40.000,00, all’inizio della sperimentazione, € 30.000,00, al 30 aprile 2011, € 30.000,00, al 30 aprile 2012, € 30.000,00, al 30 aprile 2013, € 20.000,00, al 30 aprile 2014; in caso di interruzione dello Studio, JANSSEN-CILAG Spa non verserà le tranches successive. Nella comunicazione della JANSSEN-CILAG Spa si legge anche che secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 17/12/2004, la proprietà dei dati relativi alla sperimentazione, la sua esecuzione e i suoi risultati appartengono al Dipartimento Emergenza e Trapianti – Sezione di Nefrologia Dialisi e Trapianti di questa Università, in qualità di promotore dello studio. Relativamente alla gestione degli aspetti di 295 C.A.23.02.2010/p.30 safety, verrà stipulato un documento separato tra JANSSEN-CILAG Spa e il Dipartimento Emergenza e Trapianti in cui verrà specificato lo schema dei flussi di comunicazione dei SAE/Gravidanze e dei SUSAR. Ciò detto, riprende il Dirigente, al fine di consentire il perfezionamento e la formalizzazione dell’atto pubblico occorre trasmettere alla JANSSEN-CILAG Spa copia della delibera di accettazione di tale contributo da parte di questo Consesso nonché indicazione del soggetto autorizzato a sottoscrivere l’atto. Con riferimento a tale ultimo aspetto, nella comunicazione del 14 dicembre 2009, il prof. M. Battaglia ha indicato il dott. Carlo Manno quale delegato alla stipula dell’atto pubblico. Per completezza di informazione il Dirigente ritiene opportuno, altresì, riferire che lo studio clinico in oggetto che sarà effettuato presso l’Unità Operativa di Nefrologia sotto la diretta responsabilità dello sperimentatore principale dott. Carlo Manno, è stato regolarmente autorizzato con deliberazione n.1294 del 01/10/2009 dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria – Consorziale Policlinico di Bari.”” Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali; ESAMINATA la proposta di donazione di contributo della JANSSEN-CILAG Spa; VISTA la nota a firma del prof. Michele Battaglia, Direttore del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (D.E.T.O.), assunta al prot. gen. 97589 del 21.12.2009; VISTO l’estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (D.E.T.O.) relativo alla seduta del 19.01.2009, DELIBERA - di accettare la donazione di un contributo di € 150.000,00= da parte della società JANSSEN CILAG Spa quale parziale contributo alle spese di preparazione e gestione dello studio no profit proposto dal dott. Carlo Manno e dal Prof. Francesco P. Schena “Studio osservazionale prospettico sull’impatto delle oscillazioni dell’emoglobina sulla mortalità nel paziente nefropatico”; - di autorizzare il dott. Carlo MANNO alla stipula dell’atto pubblico per la formale accettazione del predetto contributo finanziario; - il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie è autorizzato a procedere in conformità. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Alle ore 17,10, escono i consiglieri Zallone, Sabbà, Antenori e Santoro. 296 C.A.23.02.2010/p.31 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO DIGAMMA SRL: RICHIESTA CONTRIBUTO Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne: “”L’Ufficio informa che il giorno 27.04.2009, l’Assemblea dei soci della Società Digamma ha ricalcolato in € 10.937,50 per quota unitaria il contributo ordinario da corrispondersi a norma degli artt. 8 e 13 dello Statuto della stessa Società che qui di seguito vengono riportati: ART. 8, I Soci sono tenuti al versamento dei contributi in denaro con l'eccezione di cui al secondo comma. I contributi si dividono in contributi ordinari e contributi straordinari. Per contributi ordinari si intendono quei contributi dovuti per la gestione ordinaria della società consortile. Gli stessi dovranno essere deliberati annualmente ed anticipatamente a norma del combinato disposto al successivo art.14 n.6, ed all’art.18, tali contributi saranno sempre proporzionali alle quote possedute. Per contributi straordinari si intendono quei contributi dovuti per la realizzazione di progetti specifici; tali contributi saranno dovuti esclusivamente dai soci interessati alla attività progettuale per la quale si rendono necessari e da essi accettati. L'efficacia delle deliberazioni di cui al primo comma è subordinata, nei confronti delle Università socie, ad approvazione degli Organi di Governo delle stesse Università. In caso di non approvazione, alle Università è consentito l'esercizio del diritto di recesso immediato. A carico dei Soci in ritardo nei versamenti dei contributi decorrono gli interessi di mora nella misura del tasso ufficiale di sconto aumentato di tre punti. I Soci possono mettere a disposizione della Società beni e personale, per l'espletamento delle attività di cui all'art.4, secondo modalità e condizioni deliberate dal Consiglio di Amministrazione della Società, che potrà provvedervi anche mediante regolamento, fermo restando il rispetto della normativa di riferimento e dello stato giuridico del personale delle Università. Le imprese Consorziate, coinvolte nella realizzazione di specifici progetti, ai fini del perfetto compimento degli stessi, si obbligano a dare la propria assistenza in favore del Consorzio anche attraverso la prestazione pro-quota e senza vincolo di solidarietà, di garanzie, contro-garanzie, fideiussioni e cauzioni, per risolvere tempestivamente tutte le necessità insorgenti per la realizzazione di tali progetti, ferma restando, per i soci di natura pubblica, la necessità di preventiva apposita delibera di assenso dei loro Organi di Governo e del rispetto della normativa di riferimento. ART. 13 (VII comma), se il Socio non esegue il pagamento della quota o dei contributi nei termini prescritti e, per le Università, nel termine di quindici giorni dall’approvazione delle delibere da parte dei suoi Organi di Governo di cui all’art. 8, commi 1 e 2, gli Amministratori possono diffidare il Socio moroso ed eseguirlo nel termine di trenta giorni. 297 C.A.23.02.2010/p.31 Decorso inutilmente questo termine, il Consiglio di Amministrazione può deliberare l'esclusione del Socio, trattenendo le somme riscosse, salvo il risarcimento del maggior danno. Parimenti, il Consiglio di Amministrazione può deliberare l'esclusione del Socio, quando il Socio perda i requisiti di cui al precedente art.9. Qualora il Socio abbia degli impegni in corso, questi devono essere regolarmente adempiuti. L’Ufficio fa presente che questa Università è titolare del 31,25% del capitale sociale e che il predetto contributo dovuto è da intendersi al netto di IVA 20%, così come precisato dalla nota fax ricevuta dal Digamma s.c.a.r.l. il 6.7.2009. L’Ufficio ritiene opportuno riportare l’elenco dei soci con le relative quote di capitale sociale da ciascuno detenute: METAMORPHOSIS srl 43,78% ICONET 6,26% STRADE srl 12,48% TDS snc 6,24% UNIVERSITA’ DI BARI 31,25% In merito, la Commissione Consorzi, riunitasi il 18.02.2010, ha ritenuto di dover subordinare il proprio parere alla valutazione comparativa, che sarà a breve avviata, cui saranno sottoposti tutti gli Organismi Associativi partecipati dall’Università. L’Ufficio evidenzia in merito che l’Università, in quanto socia del DIGAMMA , pur essendo tenuta al versamento dei contributi in denaro, può tuttavia esercitare il diritto di recesso immediato in caso di non approvazione da parte degli organi di Governo della stessa, ai sensi del combinato disposto dei soprariportati artt. gli art. 8 e 13 dello statuto. L’Ufficio evidenzia altresì che, in riferimento alla richiesta di contributo di euro 10.937,50 ritenuto al netto di IVA, questo Consesso, nella seduta del 22.04.2005, accolse la richiesta del Prof. Delfino Pesce, Presidente del Digamma, di corresponsione dell’IVA 20% sulla quota di contribuzione richiesta per l’anno 2004, secondo le sottoriportate considerazioni dello stesso: “….. risulta evidente come la questione del regime dell’IVA sui contributi ordinari e straordinari sia un nodo scoperto nella disciplina vigente, non esiste infatti un criterio generale che consenta di classificare in maniera certa e univoca queste somme. In concreto, pertanto, è necessario esaminare ogni singola fattispecie tenendo conto dei principi ispiratori del tributo. In questo modo è possibile affermare che l’assoggettamento ad IVA delle somme è sicuramente richiesto tutte le volte che a essa sia conferibile natura di corrispettivo (controprestazione), dato che si verifica, in linea generale, se l’attività svolta dal consorzio va a diretto o indiretto vantaggio (prestazione) dei consorziati. Nel caso di specie si è ritenuto che il pagamento dei contributi, in misura proporzionale alle quote possedute, sia andato a coprire costi sostenuti per attività del consorzio che direttamente e/o indirettamente andranno a vantaggio dei consorziati attraverso l’assegnazione di attività nell’ambito dei progetti di ricerca redatti e presentati. PROPOSTA DI DELIBERA Il Consiglio di Amministrazione,… Visto Visti Vista Considerato il verbale di Assemblea della Soc. DIGAMMA tenutosi il 27.4.2009; gli artt. 8 e 13 dello Statuto vigente ; la nota fax ricevuta del 6.7.2009; il parere espresso Commissione Consorzi il 18.02.2010 298 C.A.23.02.2010/p.31 Considerato quanto evidenziato dall’Ufficio DELIBERA di corrispondere la somma pari ad € 10.937,50 + IVA, quale contributo di gestione per l’anno 2009, alla Società DIGAMMA a.r.l.; di far gravare la predetta spesa sul cap di bilancio……………. ovvero di non corrispondere la somma pari ad € 10.937,50 + IVA, quale contributo di gestione per l’anno 2009, alla Società DIGAMMA a.r.l. in attesa della valutazione cui saranno sottoposti tutti gli Organismi associativi partecipati dall’Università; ovvero di esercitare il diritto di recesso ai sensi del combinato disposto dagli artt. 8 e 13 dello Statuto “”. Al termine, il Presidente, nel valutare l’opportunità di non corrispondere la somma richiesta dalla società DIGAMMA quale contributo di gestione per l’anno 2009, in attesa della valutazione cui saranno sottoposti tutti gli Organismi associativi partecipati dall’Università, invita il Consiglio a pronunciarsi in merito, auspicando che le risultanze della Commissione Consorzi possano pervenire all’attenzione di questo Consesso entro il termine di tre mesi. Interviene il prof. Cardia, il quale auspica che questo Consesso valuti in maniera approfondita l’ipotesi del recesso dall’Ente in questione. Il prof. Bruno evidenzia la necessità di carattere generale di operare nella direzione di responsabilizzare i rappresentanti designati negli organi di governo degli Enti consorziati, ricordando a tal proposito l’obbligo per i suddetti Enti di procedere alla compilazione degli appositi questionari, predisposti dalla Commissione Consorzi ed approvati dagli Organi di Governo, finalizzati a consentire una valutazione di tutti gli organismi partecipati da questa Università. Egli pertanto dichiara di condividere quanto prospettato dal Prorettore in merito all’opportunità di acquisire in merito alla questione in esame la valutazione della Commissione Consorzi. La prof.ssa Raguso invita a verificare se gli altri soci della società DIGAMMA abbiano già provveduto al versamento del contributo in questione così come richiesto a questa Università, sostenendo che, in passato, la Commissione Consorzi aveva espresso parere contrario al riconoscimento di contributi in favore della suddetta società. 299 C.A.23.02.2010/p.31 Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la relazione del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne; VISTO il verbale di Assemblea della Società DIGAMMA tenutosi il 27.04.2009; VISTI gli artt. 8 e 13 del vigente Statuto della Società; VISTA la nota del 06.07.2009 trasmessa a mezzo fax dalla Società DIGAMMA; CONSIDERATO il parere espresso dalla Commissione Consorzi il 18.02.2010; TENUTO CONTO di quanto emerso nel corso del dibattito, DELIBERA di non corrispondere la somma pari ad € 10.937,50, quale contributo di gestione per l’anno 2009, alla Società DIGAMMA a.r.l. in attesa della valutazione cui saranno sottoposti tutti gli Organismi Associativi partecipati dall’Università degli Studi di Bari, le cui risultanze dovranno pervenire all’attenzione di questo Consesso entro il termine di tre mesi. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Esce la consigliera Raguso, alle ore 17,20. 300 C.A.23.02.2010/p.32 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO CENTRO DI COMPETENZA IMPRESAMBIENTE SCARL – VERSAMENTO QUOTA ANNO 2009: RATIFICA DECRETO RETTORALE Il Presidente sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE RELAZIONI ESTERNE D.R. n. 563 del 28.01.2010 - di corrispondere al Centro di Competenza ImpresAmbiente S.c.a.r.l. € 3.741,49, quale contributo per l’anno 2009 di cui all’art. 10 dello statuto del predetto Centro di Competenza, facendo gravare la suddetta spesa sul Capitolo di bilancio n. 106050; - di riservarsi la corresponsione del 50% del previsto contributo di € 5.170,75 per l’anno 2010 successivamente alle decisioni del Consiglio di Amministrazione di questa Università. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. 301 C.A.23.02.2010/p.33 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO RIPARTIZIONE GIORNATE OPERAI AGRICOLI STAGIONALI – ANNO 2010 Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione: “”Si fa presente che nel Bilancio di previsione relativo all’esercizio 2010, sul Capitolo n. 102150 “ Assunzione personale operaio a tempo determinato” è stata stanziata la somma di € 400.000,00 che, al costo medio per giornata di € 80,00, consente l’assunzione di personale agricolo stagionale per n. 5000 giornate. Ove si procedesse con gli stessi criteri dell’anno 2009 il numero di giornate distribuibili tra le varie strutture sarebbe pari a quelle riportate nella colonna B) del seguente prospetto. COLONNA A COLONNA B Assegnazione 2009 Assegnazione 2010 DIPARTIMENTI e FACOLTA’ Biologia e Patologia Vegetale 362 365 Protezione delle Piante e Microbiologia 362 365 Applicata Produzione Animale – Azienda 617 (255-362) 623 (258-365) Ricchioni Scienze delle Produzioni Vegetali 672 675 Biologia e Chimica Agro-Forestale ed 671 674 Ambientale di Sanità e Benessere degli Animali 173,50 176 di Sanità Pubblica e Zootecnia 173,50 176 Progesa 151 154 Azienda “Martucci” 111 114 Azienda “Pantanelli” 429 432 Facoltà di Medicina Veterinaria – 134 137 Servizi Generali Facoltà di Medicina Veterinaria – 258 261 Ospedale Veterinario Museo Ortobotanico 104 107 MANUTENZIONE VERDE Ortobotanico Verde 584 587 Facoltà di Agraria – Servizi Generali 33 36 Villa “La Rocca” 115 118 Totale 4950 5000 Si informa che sono pervenute note con le quali il Direttore del Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale e Ambientale ed il Responsabile di “Villa la Rocca” 302 C.A.23.02.2010/p.33 chiedono una consistente assegnazione di giornate, quantificata, rispettivamente, in 2000 e in 200.”” Al termine, il Prorettore, nelle more dell’approvazione del piano pluriennale di rientro finanziario, propone di ripartire tra le strutture interessate, a titolo di acconto, la somma di € 200.000,00 per l’assunzione di operai agricoli stagionali, utilizzando i medesimi criteri adottati per l’anno 2009, ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, CONSIDERATO che nel bilancio di previsione 2010 sul Capitolo n.102150 “Assunzione personale operaio a tempo determinato” è stata stanziata la somma di € 400.000,00, al costo medio per giornata di € 80,00, corrispondenti a n.5000 giornate; VISTO il prospetto predisposto dal competente Ufficio contenente le assegnazioni di giornate di operai agricoli stagionali attribuite per l’anno 2009 nonché la proposta di ripartizione per l’anno 2010; VISTE le richieste del Direttore del Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale e Ambientale, del Responsabile di “Villa la Rocca”, intese ad ottenere un’assegnazione consistente di giornate di operai agricoli, quantificata, rispettivamente in 2000 e in 200, per l’anno 2010; CONSIDERATO che per soddisfare le esigenze di operai agricoli stagionali, fatta eccezione per la manutenzione del verde universitario, le strutture interessate possono utilizzare anche i fondi per il miglioramento della didattica assegnati alle Facoltà; CONDIVISA la proposta formulata dal ProRettore, di ripartire tra le strutture interessate, a titolo di acconto, la somma di € 200.000,00 per l’assunzione di operai agricoli stagionali, utilizzando i medesimi criteri adottati per l’anno 2009, DELIBERA 303 C.A.23.02.2010/p.33 di ripartire tra le strutture interessate, a titolo di acconto, la somma di € 200.000,00 per l’assunzione di operai agricoli stagionali, utilizzando i medesimi criteri adottati per l’anno 2009. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 304 C.A.23.02.2010/p.33bis VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2009: RATIFICA DECRETI RETTORALI Il Presidente sottopone alla ratifica del Consiglio i seguenti Decreti Rettorali: DIPARTIMENTO PER LA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE D.R. n. 11816 del 3.12.2009 il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area di Ragioneria e Contabilità, è autorizzato ad effettuare la variazione complessiva di € 95.000,00 al Bilancio di Previsione 2009; D.R. n. 11817 del 3.12.2009 il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area di Ragioneria e Contabilità, è autorizzato ad effettuare la variazione complessiva di € 539.054,35 al Bilancio di Previsione 2009; D.R. n. 11839 del 9.12.2009 il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area di Ragioneria e Contabilità, è autorizzato ad effettuare la variazione complessiva di € 43.487,55 al Bilancio di Previsione 2009. Il Collegio dei Revisori dei Conti, cui i sopraelencati provvedimenti sono stati trasmessi, ai sensi dell’art. 11, comma 5 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, con Verbale n. 480 del 26.12.2009, ha espresso parere favorevole. Nel citato verbale, il Collegio dei Revisori dei Conti ha altresì preso atto dei seguenti Decreti Direttoriali riguardanti variazioni per la reiscrizione sul C/competenza – Esercizio Finanziario 2009, di somme affluite nell’apposito “Fondo per residui perenti”: 305 C.A.23.02.2010/p.33bis - D.D. n. 522 e n. 523 del 27.10.09; - D.D. n. 535 del 6.11.09; - D.D. n. 554, n. 555 e n. 556 del 20.11.09; - D.D. n. 563 del 27.11.09; - D.D. n. 568 e n. 569 del 30.11.09; - D.D. n. 573 dell’1.12.09; - D.D. n. 589 del 10.12.09. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica i succitati Decreti Rettorali. Alle ore 17,35, esce il consigliere Ferorelli. 306 C.A.23.02.2010/p.36 IX. EDILIZIA E TERRITORIO APPALTO RELATIVO ALLA ESECUZIONE DEI LAVORI PER GLI IMPIANTI ELEVATORI ELETTRICI (ASCENSORE E SERVOSCALA) PRESSO LA PALAZZINA UFFICI E DEPOSITO IMBARCAZIONI E DELLA PALAZZINA PISCINA COPERTA PRESSO IL C.U.S. BARI: APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dall’Area Tecnica ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”L’Area Tecnica riferisce che il Responsabile Unico del Procedimento dell’appalto in epigrafe, Geom. Giovanni SCIGLIUOLO, in data 09.2.2010 ha presentato la seguente relazione tecnica: “”Il perito industriale Giovanni COSTA, in qualità di Direttore dei lavori, in data 29.12.2009 ha redatto il Certificato di Regolare Esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari, che di seguito si riporta integralmente: “CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE (art. 208 del Regolamento approvato con D.P.R. 21 dicembre 1999, n.554) LETTERA D’ORDINE: prot. n° 57691 del 17.07.2009 IMPORTO DI CONTRATTO: euro 50.236,66 cui vanno aggiunti € 1.511,42 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, oltre I.V.A. DITTA APPALTATRICE: ELEVATORI s.r.l.con sede in Bari in via SS.Cirillo e Metodio n. 1; FINANZIAMENTO: Capitolo 201090 “Manutenzione straordinaria impianti”, accantonamento n. 3914 esercizio finanziario 2008; Premesso che: 307 C.A.23.02.2010/p.36 PROGETTO: Il progetto definitivo è stato redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA, in servizio presso l’Area Tecnica, ed approvato con delibera del C. di A. nella seduta del 31.03.2009, per un importo complessivo di € 68.000,00, così ripartito: QUADRO ECONOMICO Parziali A) A1 A2 A3 Lavori a base d'asta Importo lavori Opere edili Impianto elevatore Sommano Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati nella misura del 3% Totali 4 380,70 21 000,00 25 380,70 761,42 Importo lordo parziale A4 A5 Impianto servoscale lato ingresso Impianto servoscale lato piscina A6 Sommano Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati nella misura del 3% 26 142,12 11 500,00 13 500,00 25 000,00 750,00 Importo lordo parziale A7 Oneri progettazione esecutiva 25 750,00 2 500,00 Importo soggetto a ribasso (A1+A2+A4+A5+A7) 52 880,70 Importo non soggetto a ribasso (A3+A6) 1 511,42 Importo contrattuale lordo B) B1 B2 B3 B4 Somme a disposizione dell'Amministrazione I.V.A. 20% su 28 642,12 (A1+A2+A3+A7) I.V.A. 4% su 25 750,00 (A4+A5+A6) Art. 92 Lex 163/2006 Imprevisti ed arrotondamenti Totale Generale 308 54 392,12 5 728,42 1 030,00 6 758,42 1 087,84 5 761,61 68 000,00 C.A.23.02.2010/p.36 Il progetto esecutivo, a seguito della procedura di gara, è stato approvato con delibera del C. di A. nella seduta del 30.09.2009, in uno con il seguente quadro economico: QUADRO ECONOMICO Parziali A) A1 A2 A3 Lavori a base d'asta Importo lavori Opere edili Impianto elevatore Sommano 4.380,70 21.000,00 25.380,70 Ribasso offerto in sede di gara pari al 5% -1.269,04 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati nella misura del 3% 761,42 Importo netto parziale A4 A5 A6 Impianto servoscale lato ingresso Impianto servoscale lato piscina 24.873,08 Sommano 11.500,00 13.500,00 25.000,00 Ribasso offerto in sede di gara pari al 5% -1.250,00 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati nella misura del 3% 750,00 Importo netto parziale A7 Oneri progettazione esecutiva B1 B2 B3 B4 B5 24.500,00 2.500,00 Ribasso offerto in sede di gara pari al 5% B) Totali -125,00 Importo netto parziale 2.375,00 Importo netto parziale contrattuale 50.236,66 Importo non soggetto a ribasso (A3+A6) 1.511,42 Importo contrattuale netto 51.748,08 Somme a disposizione dell'Amministrazione I.V.A. 20% su 27.248,08 (A1+A2+A3+A7) I.V.A. 4% su 24.500,00 (A4+A5+A6) Art. 92 Lex 163/2006 Imprevisti ed arrotondamenti Economie di gara Totale Generale 5.449,62 980,00 6.429,62 1.087,84 5.761,61 2.972,85 68.000,00 DESCRIZIONE DEI LAVORI: i lavori di cui alla presente relazione consistono nella realizzazione degli impianti elevatori elettrici, ascensore e servo scala, presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e la palazzina piscina coperta del CUS di Bari. ASSUNTORE DEI LAVORI: A seguito di espletamento della procedura di gara svoltasi nel giorno 05.06.2009, l’appalto in questione restava aggiudicato alla ditta Elevatori s.r.l. con sede in Bari alla via SS. Cirillo e Metodio n° 1, per avere presentato un’offerta di ribasso del 5% (cinque percento) sui lavori a corpo, giusta offerta per un totale di € 51.748,08 di cui € 1.511,42 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, oltre I.V.A. come per legge. CONTRATTO: lettera d’ordine prot. 57691 del 17.07.2009 CAUZIONI: così come risulta: 309 C.A.23.02.2010/p.36 - che la ditta ha presentato cauzione definitiva, ai sensi dell’art. 113, comma 1 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. e dell’art. 101 del D.P.R. n. 554/99, conforme al modello approvato con D.M. del 12.03.2004 n. 123, a garanzia dell’esatto adempimento nell’esecuzione dei lavori, giusta polizza fideiussoria n. 2009/50/2073169 emessa da Reale Mutua Assicurazioni in data 25.06.2009; che la ditta si è avvalsa della riduzione prevista all’art. 75 comma 7 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., poiché in possesso del certificato di qualità; IMPORTO CONTRATTUALE: L’importo contrattuale in base all’applicazione del complessivo ribasso d’asta del 5% è risultato di netti € 50.236,66 (cinquantamiladuecentotrentasei/66) oltre I.V.A., cui vanno aggiunti € 1.511,42 (millecinquecentoundici/42per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per un totale di € 51.748,08 (cinquantunomilasettecentoquarantotto/08) oltre I.V.A. CONSEGNA DEI LAVORI: I lavori sono stati consegnati in data 09.10.2009 giusta verbale di consegna; TEMPO STABILITO PER L’ESECUZIONE: Per l’esecuzione dei lavori era stato stabilito dal Disciplinate Tecnico amministrativo in giorni 50 (cinquanta) naturali e consecutivi decorrenti dalla sottoscrizione del verbale di consegna avvenuta in data 09.10.2009, pertanto la data fissata per l’ultimazione degli stessi veniva fissata per il giorno 28.11.2009; PROROGHE CONCESSE: Non sono state concesse proroghe sulla data di ultimazione dell’appalto. ULTIMAZIONE DEI LAVORI: L’ultimazione dei lavori è avvenuta il giorno 28.11.2009, giusta verbale di ultimazione lavori redatto in data 30.11.2009; CESSIONI DI CREDITO DA PARTE DELL’IMPRESA: Non risulta che L’Impresa abbia effettuato cessioni di crediti in dipendenza dei lavori di che trattasi. DANNI DI FORZA MAGGIORE: Durante l’esecuzione dei lavori non sono avvenuti danni di forza maggiore. ANDAMENTO DEI LAVORI: I lavori si sono svolti in conformità delle norme contrattuali e delle speciali disposizioni impartite dalla Direzione Lavori. ORDINI DI SERVIZIO: Durante il corso dei lavori non sono stati emessi ordini di servizio; SUBAPPALTO: L’Impresa esecutrice, non ha richiesto subappalto. STATO FINALE: Lo stato finale è stato redatto in data 29.12.2009 ed importa complessivamente netti € 51.748,08 oltre I.V.A., dal quale risultano il credito all’impresa di € 137,08 oltre I.V.A. al 20% ed € 123,00 oltre I.V.A. al 4%, allegato al presente certificato. RISERVE DELL’IMPRESA: L’impresa non ha esplicato riserve nel registro di Contabilità e sullo Stato Finale dei Lavori. INFORTUNI IN CORSO DI LAVORO: Durante il corso dei lavori non è avvenuto alcun infortunio. ASSICURAZIONE DEGLI OPERAI: L’impresa ha regolarmente assicurato i propri operai per gli infortuni sul lavoro con posizione assicurativa n° 4688668 con decorrenza continuativa presso la sede INAIL di Bari. AVVISO AI CREDITORI: Il Responsabile del Procedimento dichiara ai sensi e per gli effetti dell’art. 189 del Regolamento sui LL.PP. approvato con D.P.R. 554/99 s.m.i., che durante l’esecuzione dei su indicati lavori, non sono state occupate permanentemente o 310 C.A.23.02.2010/p.36 temporaneamente proprietà private, né arrecati danni a terzi, per cui si ritiene di poter prescindere dalla pubblicazione degli avvisi ai creditori. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Geom. Giovanni SCIGLIUOLO, giusta nomina con delibera del Consiglio di Amministrazione assunta nella seduta del 05.03.2008. DIREZIONE LAVORI: I lavori sono stati diretti dal Per. Ind. Giovanni COSTA, giusta nomina con delibera del Consiglio di Amministrazione assunta nella seduta del 05.03.2008. Tutto quanto sopra premesso, il sottoscritto Per. Ind. Giovanni COSTA, in qualità di Direttore dei Lavori CERTIFICA Che i lavori riguardanti l’appalto per l’esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori elettrici, ascensore e servo scala, presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e la palazzina piscina coperta del CUS di Bari, sono collaudabili, come in effetti con il presente atto li collauda, liquidando all’Impresa il credito residuo di € 137,08 oltre I.V.A. al 20% ed € 123,00 oltre I.V.A. al 4% rinvenenti dallo stato finale, salvo la superiore approvazione del presente atto. Con decreto del Direttore Amministrativo n. 465 del 28.8.2009, è stato autorizzato l’affidamento al dott. Ing. Ugo VERGARI, l’incarico di verifica statica delle strutture del vano esistente presso la piscina coperta del CUS, circa la loro idoneità a sopportare i carichi indotti derivanti dall’installazione e dall’uso dell’ascensore, per un importo complessivo di € 2.550,00. L’ing. Ugo VERGARI, in data 05.10.2009, ha rilasciato con esito favorevole la relazione di verifica statica. Nel corso dell’appalto, con decreto del Direttore amministrativo n. 543 del 10.11.2009, sono stati autorizzati i lavori di allungamento delle guide dal primo piano degli spogliatoi al piano rialzato, del montascale ubicato nella Palazzina della piscina coperta, per un importo complessivo di € 5.200,00, regolarmente eseguiti. Tali somme sono contemplate alla voce “B- Somme a disposizione dell’Amministrazione” del quadro economico dell’appalto. In data 13 Gennaio 2010 è stato emesso il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) attestante che l’Impresa Elevatori s.r.l. risulta regolare con i versamenti dei contributi agli Enti Assicurativi e Previdenziali, in relazione all’appalto oggetto della presente relazione. Si rammenta che in data 26.4.2007 il Consiglio di Amministrazione aveva deliberato che i Certificati di Regolare esecuzione ed i certificati di collaudo relativi agli appalti per i quali il Responsabile del Procedimento abbia reso noto che non vi è iscrizione di riserve da parte dell’Appaltatore e che non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto a quello originario, sarebbero stati approvati direttamente dal Consiglio di Amministrazione prescindendo dal preventivo parere della Commissione edilizia. Questa Amministrazione dovrà provvedere, pertanto ad : - approvare il Certificato di Regolare Esecuzione delle opere in parola e lo stato finale; - autorizzare il pagamento del credito residuo netto risultante dallo stato finale, ammontante ad € 137,08 oltre I.V.A. al 20% e ad € 123,00 oltre I.V.A. al 4% a favore della Ditta Elevatori s.r.l. di Bari, che trova 311 C.A.23.02.2010/p.36 - capienza sul Capitolo 201090 “Manutenzione Straordinaria impianti” acc. n.3.914 esercizio finanziario 2008; approvare il seguente quadro economico finale dell’appalto all’uopo riformulato: A) Lavori a corpo posti a base d'asta A.1 Opere edili A.2 Impianto elevatore A.3 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A1+A2) Impianto servoscala lato ingresso A.4 Impianto servoscala lato piscina A.5 A.6 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A4+A5) Oneri progettazione esecutiva A.7 Importo soggetto a ribasso (A1+A2+A4+A5+A7) Importo contrattuale lordo Importo contrattuale netto B) Somme a disposizione dell'Amministrazione I.V.A. 20% su (A1+A2+A3+A7) B.1 I.V.A. 4% su (A4+A5+A6) B.2 Art. 92 D.Lvo 163/2006 s.m.i. B.3 Imprevisti ed arrotondamenti B.4 Economie di gara B.5 Oneri verifica statica (D.D.A. n. 465 del 28.08.2009) Allungamento guide servoscale lato piscina Progetto € 4.380,70 € 21.000,00 € 761,42 € 11.500,00 € 13.500,00 € 750,00 € 2.500,00 € 52.880,70 € 54.392,12 € 5.728,43 € 1.030,00 € 1.087,84 € 5.761,61 IMPORTI Contrattual e Rib. 5% € 4.161,67 € 19.950,00 € 761,42 € 10.925,00 € 12.825,00 € 750,00 € 2.375,00 € 4.161,67 € 19.950,00 € 761,42 € 10.925,00 € 12.825,00 € 750,00 € 2.375,00 € 51.748,08 € 51.748,08 € 5.449,62 € 980,00 € 1.087,84 € 5.761,61 € 2.972,85 € 5.449,62 € 980,00 € 1.087,84 € 2.550,00 (D.D.A. n. 543 del 10.11.2009) Sommano Finale € 13.607,88 € 16.251,92 € 5.200,00 € 15.267,46 Totale Generale € 68.000,00 € 68.000,00 € 67.015,54 Importo residuo disponibile - € 984,46 autorizzare l’Area Ragioneria e Contabilità ad incamerare la somma residua sul finanziamento originario pari ad € 984,46.“” Il Consiglio, all’unanimità, VISTE - le proprie delibere del 26.04.2007, 05.03.2008, 31.03 e 30.09.2009; - la lettera d’ordine prot. n. 57691-IX/2 del 17.07.2009 stipulata con la Ditta Elevatori s.r.l. di Bari relativa all’esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari; 312 C.A.23.02.2010/p.36 - il Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC) rilasciato il 13.01.2010 dallo Sportello Unico Previdenziale INPS – INAIL a favore della Ditta Elevatori s.r.l. di Bari; - lo stato finale relativo all’appalto in parola, redatto in data 29.12.2009 dal Direttore dei Lavori, Per. Ind. Giovanni COSTA, dal quale risulta un credito residuo a favore della Ditta di € 137,85 oltre I.V.A. al 20% e di € 123,00 oltre I:V.A. al 4%; - il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto in parola, rilasciato dal medesimo Direttore dei Lavori, Per. Ind. Giovanni COSTA, in data 29.12.2009; - la relazione tecnica in data 09.02.2010 del Responsabile Unico del Procedimento, Geom. Giovanni SCIGLIUOLO, in cui è contenuto il quadro economico consuntivo finale dell’appalto; - l’art. 208 del D.P.R. 554/99; CONSIDERATO che dal raffronto tra il finanziamento originario (€ 68.000,00) e il quadro economico finale dell’appalto (€ 67.015,54), risultano disponibili € 984,46, DELIBERA 1) di approvare il Certificato di Regolare Esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari, rilasciato dal Direttore dei Lavori, Geom. Giovanni COSTA in data 29.12.2009, nonché lo stato finale redatto dal medesimo Direttore dei lavori in pari data; 2) di approvare il seguente quadro economico finale dell’appalto: 313 C.A.23.02.2010/p.36 QUADRO ECONOMICO COMPARATIVO FINALE A) Lavori a corpo posti a base d'asta A.1 Opere edili A.2 Impianto elevatore A.3 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A1+A2) Impianto servoscala lato ingresso A.4 Impianto servoscala lato piscina A.5 A.6 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A4+A5) Oneri progettazione esecutiva A.7 Importo soggetto a ribasso (A1+A2+A4+A5+A7) Importo contrattuale lordo Importo contrattuale netto B) Somme a disposizione dell'Amministrazione I.V.A. 20% su (A1+A2+A3+A7) B.1 I.V.A. 4% su (A4+A5+A6) B.2 Art. 92 D.Lvo 163/2006 s.m.i. B.3 Imprevisti ed arrotondamenti B.4 Economie di gara B.5 Oneri verifica statica (D.D.A. n. 465 del 28.08.2009) Allungamento guide servoscale lato piscina Progetto € 4.380,70 € 21.000,00 € 761,42 € 11.500,00 € 13.500,00 € 750,00 € 2.500,00 € 52.880,70 € 54.392,12 € 5.728,43 € 1.030,00 € 1.087,84 € 5.761,61 IMPORTI Contrattual e Rib. 5% € 4.161,67 € 19.950,00 € 761,42 € 10.925,00 € 12.825,00 € 750,00 € 2.375,00 € 4.161,67 € 19.950,00 € 761,42 € 10.925,00 € 12.825,00 € 750,00 € 2.375,00 € 51.748,08 € 51.748,08 € 5.449,62 € 980,00 € 1.087,84 € 5.761,61 € 2.972,85 € 5.449,62 € 980,00 € 1.087,84 € 2.550,00 (D.D.A. n. 543 del 10.11.2009) Sommano Finale € 13.607,88 € 16.251,92 € 5.200,00 € 15.267,46 Totale Generale € 68.000,00 € 68.000,00 € 67.015,54 3) di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità a liquidare alla Ditta ELEVATORI s.r.l. di Bari il credito residuo risultante dal predetto Certificato di Regolare esecuzione, ammontante a € 137,08 oltre I.V.A. al 20% e ad € 123,00 oltre I.V.A. al 4%, che trova capienza sul Cap.201090 “Manutenzione straordinaria impianti” – acc. 2008/3914, nonché ad incamerare l’importo residuo disponibile di € 984,46 (€ 68.000,00 - € 67.015,54). La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 314 C.A.23.02.2010/p.37 IX. EDILIZIA E TERRITORIO APPALTO TRIENNALE LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E/O STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI UNIVERSITARI UBICATI NELLE SEDI DI BARI, VALENZANO (BA), POLICORO (MT) E TARANTO DISTINTO IN N. 6 LOTTI: APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE 1° ANNO LOTTO N. 4 – ZONA POLICLINICO Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dall’Area Tecnica ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Capo dell’Area Tecnica, ing. Giuditta BONSEGNA, riferisce che il Responsabile Unico del Procedimento dell’appalto in epigrafe, geom. Antonio COTENA, con relazione tecnica del 21.01.2010, ha rappresentato quanto segue: “”OGGETTO: Appalto triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 4 - Policlinico. IMPRESA AGGIUDICATRICE: ADDANTE GIOVANNI s.r.l. – Via San Giorgio Martire, 24-24/A - 70123 BARI. CONTRATTO: Rep.n. 1559 del 24 novembre 2008, registrato a Bari il 01 dicembre 2008 al n. 1489, per l’importo netto triennale di € 654.360,60, oltre I.V.A., oltre a € 30.000,00 per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. ATTO DI SOTTOMISSIONE: in data 03-06-2009 per un importo complessivo di € 153.000,00 autorizzato dal C.di A. nella seduta del 03-03-2009. - APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE – 1° ANNO FINANZIARIO -----------------------------------------------------------------------------------------------------Premesso che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del Regolamento di attuazione della legge 109/94 e s.m.i. (D.P.R. 554/99), il contratto in oggetto è esteso a più esercizi e pertanto, i lavori vengono liquidati chiudendone la contabilità e collaudati alla fine di ciascun esercizio, come appartenenti a tanti lavori fra loro distinti. PROGETTO: Il progetto è stato redatto dall’Ing. Nicola MEDICAMENTO, Coordinatore dell’Area Tecnica ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 24 ottobre 2007, per un importo lavori “triennale” lordo di € 1.080.000,00= oltre I.V.A. di cui € 72.000,00 per lavori a forfait (€ 18.000,00 per Servizio di controllo, € 54.000,00 per Minuto mantenimento) e € 30.000,00= oltre I.V.A. per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta, come dai seguenti quadri economici: QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO DI PROGETTO Lavori a base d’asta Lavori a forfait € 72.000,00 Servizio di controllo 500 euro/mese € 18.000,00 Minuto mantenimento 1500 euro/mese € 54.000,00 315 C.A.23.02.2010/p.37 Lavori a misura Tot. Lavori a base d’asta Oneri speciali e piano di sicurezza IMPORTO LORDO CONTRATTUALE € 978.000,00 € 1.050.000,00 € 30.000,00 € 1.080.000,00 Somme a disposizione dell’Amministrazione I.V.A. 20% su € 1.080.000,00 € 216.000,00 Art. 92 D.L.vo 163/06 (2,00% su € 1.080.000,00) = € 21.600,00 Spese per pubblicità ed imprevisti € 14.400,00 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 252.000,00 TOTALE COMPLESSIVO A) B) A) B) € 1.332.000,00 QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO 1° ANNO Lavori a base d’asta: Servizio di controllo € 500/mese € 6.000,00 Minuto mantenimento € 1500/mese € 18.000,00 Lavori “a forfait” € 24.000,00 Lavori “a misura” € 326.000,00 di cui: Manutenz. Ordinaria (60% di € 326.000,00) € 195.600,00 SOMMANO LA MANUTEN.ORDINARIA € 219.600,00 Manutenz. Straordin (40% di € 326.000,00) € 130.400,00 A.1 – Oneri speciali e Piano di sicurezza € 10.000,00 TOTALE IMPORTO LORDO CONTRATTUALE € 360.000,00 Somme a disposizione dell’Amm.ne B.1 – I.V.A. 20% (su € 360.000,00) € 72.000,00 B.2 – Art.92 D.Lgs n.163/06 (2% su € 360.000,00) € 7.200,00 B.3 – Spese per pubblicità ed imprevisti € 8.400,00 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 87.600,00 TOTALE COMPLESSIVO € 87.600,00 € 447.600,00 QUADRO ECONOMICO CONTRATTUALE 1° ANNO Lavori a base d’asta: Lavori “a forfait” (ribasso 37%) € 15.120,00 Manut.ordinaria 60% (ribasso 37,73%) € 121.800,12 Manut.straordi. 40% (ribasso 37,73%) € 81.200,08 Totale lavori al netto € 218.120,20 € 218.120,20 A.1 – Oneri speciali e Piano di sicurezza € 10.000,00 TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 228.120,20 Somme a disposizione dell’Amm.ne B.1 – I.V.A. 20% (su € 228.120,20) B.2 – Art.92 D.Lgs n.163/06 B.3 – Spese per pubblicità B.4 – Economie di gara € 45.624,04 € 14.388,00 € 4.282,65 €155.185,11 316 C.A.23.02.2010/p.37 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 219.479,80 € 219.479,80 TOTALE COMPLESSIVO € 447.600,00 DESCRIZIONE DEI LAVORI: I lavori di cui al presente Certificato, hanno riguardato una serie di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria da eseguire nei plessi universitari compresi nel LOTTO N. 4 – Policlinico. ASSUNTORE DEI LAVORI: alla procedura di gara per pubblico incanto, esperita ai sensi dell'art. 3, comma 37, e dell’art. 55, del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs n.163/2006 e s.m.i. comma 1° lett. b), della legge 109/94 e successive modifiche e integrazioni, è risultata aggiudicataria l'Impresa ADDANTE GIOVANNI s.r.l. di Bari per aver offerto un ribasso del 37,68%, riveniente da: 1) ribasso del 37% per il servizio di controllo, per un importo netto triennale di € 11.340,00; 2) ribasso del 37% per il pronto intervento e minuto mantenimento, per un importo netto triennale di € 34.020,00; 3) ribasso del 37,73% per i lavori, per un importo netto triennale di € 609.000,60 e € 30.000,00 per oneri speciali per la sicurezza, oltre I.V.A.. CAUZIONE: l’Impresa ADDANTE Giovanni s.r.l., a garanzia della completa e regolare esecuzione dei lavori, ha stipulato polizza assicurativa n. 1848/88/51813855 in data 16-102008 con la UNIPOL Assicurazioni S.p.a. sede di Bari, dell’importo di € 189.430,85, ai sensi dell’art.103 del D.P.R. n. 554/99, conforme allo schema tipo 2.3 approvato con D.M. 12-03-2004 n.123. CONTRATTO: Il contratto è stato formalizzato in data 24 novembre 2008 con il numero di Repertorio 1559 e registrato a Bari il 01 dicembre 2008 al n. 1489. IMPORTO NETTO CONTRATTUALE TRIENNALE: € 654.360,60=, oltre I.V.A., oltre a € 30.000,00, per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. IMPORTO NETTO CONTRATTUALE 1° ANNO: € 228.120,20=, oltre I.V.A., di cui € 10.000,00, per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. CONSEGNA LAVORI: I lavori sono stati consegnati in data 26 novembre 2008, come da Verbale di Consegna. ATTO DI SOTTOMISSIONE: il C.di A. nella seduta del 03-03-2009 ha autorizzato l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento dei prospetti del Polifunzionale della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’ambito dell’appalto triennale di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel Lotto n.4 – Policlinico, pertanto, in data 03-06-2009 è stato redatto apposito atto di sottomissione per un importo complessivo di €.153.000,00; In conseguenza di quanto sopra, il Responsabile del Procedimento ha riformulato il quadro economico come di seguito riportato: A) QUADRO ECONOMICO RIFORMULATO A SEGUITO DEI LAVORI DEL RIFACIMENTO DEI PROSPETTI Lavori a base d’asta: Lavori “a forfait” (ribasso 37%) € 15.120,00 Lavori “a misura” (ribasso 37,73%) € 203.000,20 Lavori prospetti Polifunzionale € 120.859,83 Totale lavori al netto € 338.980,03 € 338.980,03 Oneri speciali e piano di sicurezza € 15.610,00 IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 354.590,03 317 C.A.23.02.2010/p.37 B) Somme a disposizione dell’Amministrazione: - I.V.A. sui lavori 20% € 70.918,00 - Art. 92 D.L.vo n.163/06 € 15.166,21 - Spese per pubblicità € 4.282,65 Totale somme a disposizione € 90.366,86 € 90.366,96 TOTALE IMPORTO €. 444.956,89 TEMPO STABILITO PER L’ESECUZIONE: La durata dell’appalto, così come stabilito dall’art. 5 del Disciplinare Tecnico regolante l’Appalto, è di anni 3 (tre) a decorrere dalla data del Verbale di Consegna dei lavori. Ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del D.P.R. n. 554 del 21 dicembre 1999 (Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 109/94 e s.m.i.), essendo i lavori in oggetto estesi a più esercizi, benché facenti parte dello stesso contratto, verranno liquidati di anno in anno, chiudendone la contabilità e collaudandoli come appartenenti a tanti lavori distinti fra loro. SCADENZA CONTRATTUALE: il termine utile complessivo definitivo per dare ultimati i lavori è stabilito il giorno 26 novembre 2011. CESSIONI DI CREDITO DA PARTE DELL’IMPRESA: Non risulta che l’Impresa abbia effettuato cessioni di crediti in dipendenza dei lavori di che trattasi. DANNI DI FORZA MAGGIORE: Durante l’esecuzione dei lavori non sono avvenuti danni di forza maggiore. ANDAMENTO DEI LAVORI: I singoli lavori sono stati eseguiti nel rispetto degli ordini di lavoro emessi dalla Direzione Lavori e di quanto disposto dal Disciplinare Tecnico d’Appalto. CERTIFICATI IN ACCONTO: Durante il corso dei lavori sono stati emessi, complessivamente n. 3 (tre) Certificati di Pagamento in acconto per l’importo totale di € 352.424,85 STATO FINALE: Lo stato finale dei lavori è stato redatto in data 09 dicembre 2009, per un importo complessivo netto dei lavori eseguiti di € 354.590,03 compreso oneri speciali e piano di sicurezza, così distinto: IMPORTO COMPLESSIVO NETTO DEI LAVORI € 354.590,03 A DETRARRE GLI ACCONTI CORRISPOSTI: Certificato n. 1 del 06/05/2009 € 89.729,69 Certificato n. 2 del 26/08/2009 € 189.981,42 Certificato n.3 del 03/12/2009 € 72.713,74 In uno € 352.424,85 € 352.424,85 RESTA IL CREDITO NETTO ALL’IMPRESA € 2.165,18 =========== Scaturisce, pertanto il seguente quadro economico definitivo relativo ai lavori eseguiti nel 1° anno di appalto: QUADRO ECONOMICO CONSUNTIVO DEI LAVORI ESEGUITI – 1° ANNO IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI ESEGUITI AL NETTO DEL RIBASSO D’ASTA E COMPRESO GLI ONERI SPECIALI E PIANO DI SICUREZZA. € 354.590,03 FONDO A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE: a) - I.V.A. sui lavori 20% € 70.918,00 b) - Art. 92 D.L.vo n.163/06 € 15.166,21 318 C.A.23.02.2010/p.37 c) – Spese di pubblicità Totale somme a disposizione € 4.282,65 € 90.366,86 TOTALE GENERALE € 90.366,86 € 444.956,89 =========== Ne scaturisce, pertanto una economia di € 2.643,11 rispetto all’importo di €.447.600,00 (totale quadro economico – 1° anno), che può essere incamerato dall’Amm.ne. RISERVE DELL’IMPRESA: L’Impresa ha firmato lo Stato Finale dei Lavori senza riserve alcuna. INFORTUNI IN CORSO DI LAVORO: Durante i lavori non è avvenuto alcun infortunio. REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA: Accertata con il Documento Unico di Regolarità datato 27-11-2009; ASSICURAZIONI DEGLI OPERAI: L’Impresa ha regolarmente assicurato i propri operai per gli infortuni sul lavoro con posizione assicurativa n. 70038855-21, con decorrenza continuativa. DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’: L’Impresa ha provveduto regolarmente, di volta in volta, e per ogni Ordine di Lavoro relativo ad opere impiantistiche, a consegnare tutte le certificazioni di conformità previste dalla legge 46/90. TEMPO STABILITO PER IL COLLAUDO: In base all’art. 31 del Disciplinare Tecnico regolante l’Appalto e a quanto previsto dall’art.141 del D.L.vo n.163/06 il collaudo dovrà avvenire entro 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione del 1° Anno di Appalto. DIREZIONE LAVORI: I lavori sono stati diretti dal geom. Antonio COTENA, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 25/26-06-2008. Premesso quanto sopra, il geom. Antonio COTENA, Direttore dei Lavori, in data 14 dicembre 2009, ha rilasciato, con esito positivo il Certificato di Regolare Esecuzione verificando la corretta esecuzione delle opere, la regolarità degli atti contabili ed i presupposti di legge che hanno regolato tutti i passaggi procedurali inerenti il 1° anno di appalto. CONCLUSIONI: Alla luce di quanto sopra, poiché non vi è iscrizione di riserve da parte dell’appaltatore e non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto all’appalto originario, si sottopone direttamente al Consiglio di Amministrazione: 1. l’approvazione del Certificato di Regolare Esecuzione relativo al 1° anno finanziario; 2. l’approvazione dello Stato Finale 1° anno finanziario; 3. l’approvazione del quadro economico finale dell’appalto; 4. la liquidazione del credito residuo di € 2.165,18 oltre I.V.A. spettante all’impresa riveniente dal predetto Stato Finale; 5. l’incameramento in bilancio dell’importo di € 2.643,11 quale residuo disponibile, rispetto al finanziamento originario, del quadro economico a consuntivo del 1° anno di appalto.”” Si rammenta che in data 26.4.2007 questo Consesso ha deliberato che i Certificati di Regolare Esecuzione ed i Certificati di Collaudo relativi agli appalti per i quali il Responsabile Unico del Procedimento abbia reso noto che non vi è iscrizione di riserve da parte dell’Appaltatore e che non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto a quello originario, sarebbero stati approvati direttamente da questo Consesso prescindendo dal preventivo parere della Commissione Edilizia.”” 319 C.A.23.02.2010/p.37 Il Consiglio, all’unanimità, VISTI - la propria delibera del 26.04.2007; - il contratto rep. n. 1559 sottoscritto in data 24.11.2008 con la ditta ADDANTE GIOVANNI s.r.l. di Bari, aggiudicataria dell’appalto triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 4 - Policlinico; - la propria delibera del 03.03.2009; - l’atto di sottomissione sottoscritto con l’appaltatore in data 03.06.2009; - lo stato finale relativo all’appalto in parola, rilasciato in data 09.12.2009 dal Direttore dei Lavori, Geom. Antonio COTENA, dal quale risulta un credito residuo netto dell’Impresa ammontante a € 2.165,18, oltre IVA; - il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto in parola, rilasciato dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 14.12.2009; - il Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC), rilasciato dallo Sportello Unico Previdenziale INPS – INAIL in data 27.11.2009 a favore dell’Impresa ADDANTE GIOVANNI s.r.l. di Bari; - la relazione tecnica in data 21.01.2010 del Responsabile Unico del Procedimento, Geom. Antonio COTENA, in cui è contenuto il quadro economico finale dell’appalto; CONSIDERATO che dal raffronto tra il quadro economico di progetto del 1° anno (€ 447.600,00) e il quadro economico finale del 1° anno dell’appalto (€ 444.956,89), risultano disponibili € 2.643,11, DELIBERA 1) di approvare il Certificato di Regolare Esecuzione relativo all’appalto triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 4 - Policlinico, rilasciato dal Direttore dei Lavori, Geom. Antonio COTENA, in data 14.12.2009, nonché lo stato finale rilasciato dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 09.12.2009; 320 C.A.23.02.2010/p.37 2) di approvare il seguente quadro economico finale del 1° anno dell’appalto: QUADRO ECONOMICO FINALE IMPORTO COMPLESSIVO NETTO DEI LAVORI € 354.590,03 FONDO A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE: a) - I.V.A. sui lavori 20% € 70.918,00 b) - Art. 92 D.L.vo n.163/06 € 15.166,21 c) – Spese di pubblicità € 4.282,65 Totale somme a disposizione € 90.366,86 € 90.366,86 TOTALE GENERALE € 444.956,89 3) di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità a liquidare all’Appaltatore, Impresa GIOVANNI ADDANTE s.r.l. di Bari, il credito residuo netto risultante dal predetto stato finale, ammontante a € 2.165,18, oltre IVA, che trova capienza sul predetto quadro economico finanziato come di seguito indicato: 4) - Cap. 102480 “Manutezione Ordinaria Immobili” Acc. n. 76/09 - Cap. 201030 “Manutezione Straordinaria Immobili” Acc. n. 77/09 di autorizzare il medesimo Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità ad incamerare l’importo residuo disponibile di € 2.643,11 (€ 447.600,00 - € 444.956,89). La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 321 C.A.23.02.2010/p.38 IX. EDILIZIA E TERRITORIO APPALTO TRIENNALE LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E/O STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI UNIVERSITARI UBICATI NELLE SEDI DI BARI, VALENZANO (BA), POLICORO (MT) E TARANTO DISTINTO IN N. 6 LOTTI: APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE 1° ANNO LOTTO N. 5 – ZONA CENTRO Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dall’Area Tecnica ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Capo dell’Area Tecnica, ing. Giuditta BONSEGNA, riferisce che il Responsabile Unico del Procedimento dell’appalto in epigrafe, geom. Vito ANTONACCI, con relazione tecnica del 22.01.2010, ha rappresentato quanto segue: “”OGGETTO: Appalto “triennale” dei lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari ubicati nelle sedi di: Bari, Valenzano (Ba), Policoro (Mt) e Taranto distinto in sei lotti. – LOTTO N. 5 – Zona Centro. CONTRATTO: Rep. N. 1560 del 24 novembre 2008, registrato a Bari il 01 dicembre 2008 al n. 1491, per lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 5 – Zona Centro, con i seguenti ribassi percentuali: LAVORI “A MISURA”: 39,99% (trentanovevirgolanovantanovepercento) da applicarsi sull’importo annuo a base d’asta di € 426.000,00 (quattrocentoventiseimila/00) da cui scaturisce un importo netto annuo di € 255.612,00 (duecentocinquantacinquemilaseicentododici/00); SERVIZIO DI CONTROLLO: importo offerto netto annuo di € 5.872,20 (cinquemilaottocentosettantadue/20); PRONTO INTERVENTO E MINUTO MANTENIMENTO: importo offerto netto annuo di € 17.470,80 (diciasettemilaquattrocentosettanta/80); Per un TOTALE COMPLESSIVO NETTO “ANNUO” di € 278.955,00 (duecentosettantottomilanovecentocinquantacinque/00) Per un TOTALE COMPLESSIVO NETTO “TRIENNALE” di € 836.865,00 (ottocentotrentaseimilaottocentosessantacinque/00) DITTA AGGIUDICATARIA: EDILELETTRA di Donato DE NICOLO’ & Figli s.r.l. – Via S. Girolamo n. 5/A – 70123 BARI. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE - 1°ANNO Premesso che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del D.P.R. 554/99, il contratto in oggetto è esteso a più esercizi e pertanto, i lavori vengono liquidati chiudendone la contabilità e collaudati alla fine di ciascun esercizio, come appartenenti a tanti lavori fra loro distinti. PROGETTO: Il progetto è stato redatto dall’Ing. Nicola MEDICAMENTO, Coordinatore dell’Area Tecnica ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 24 ottobre 2007 e successivo Decreto Rettorale n. 4722 del 02 aprile 2008, per un importo “triennale” massimo presunto a base d’asta di € 1.350.000,000 oltre I.V.A. a cui vanno 322 C.A.23.02.2010/p.38 aggiunti € 30.000,00 oltre I.V.A. per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta, come dai seguenti quadri economici: QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO - TRIENNALE: A) Lavori a base d’asta: Lavori “a forfait” € 72.000,00 (Servizio di controllo e minuto mantenimento) Lavori “a misura” € 1.278.000,00 Totale lavori a base d’asta € 1.350.000,00 A.1 – Oneri speciali e piano di sicurezza TOTALE IMPORTO LORDO CONTRATTUALE B) Somme a disposizione dell’Amministrazione B.1 – I.V.A. 20% su € 1.380.000,00 € 276.000,00 B.2 - Art. 92 D.Lgs n. 163/2006 € 27.600,00 (2% su € 1.380.000,00) B.3 - Spese per pubblicità e imprevisti € 14.400,00 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 318.000,00 TOTALE COMPLESSIVO € 1.350.000,00 € 30.000,00 € 1.380.000,00 € 318.000,00 € 1.698.000,00 =========== QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO - 1° ANNO: A) Lavori a base d’asta: Lavori “a forfait” € 24.000,00 Lavori “a misura” € 426.000,00 Totale lavori a base d’asta € 450.000,00 A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza TOTALE IMPORTO LORDO CONTRATTUALE B) Somme a disposizione dell’Amministrazione B.1 – I.V.A. 20% (su € 460.000,00) € 92.000,00 B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006 (2% su € 460.000,00) = € 9.200,00 B.3 - Spese per pubblicità ed imprevisti € 7.800,00 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 109.000,00 TOTALE COMPLESSIVO € 450.000,00 € 10.000,00 € 460.000,00 € 109.000,00 € 569.000,00 ========== QUADRO ECONOMICO - 1° ANNO RIFORMULATO A SEGUITO DI AGGIUDICAZIONE A) Lavori : Lavori “a forfait” € 23.343,00 Lavori “a misura” € 255.612,00 Totale lavori a base d’asta € 278.955,00 € 278.955,00 A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza € 10.000,00 TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 288.955,00 B) Somme a disposizione dell’Amministrazione B.1 – I.V.A. 20% (su € 288.955,00) € 57.791,00 B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006 (2% su € 460.000,00) = € 9.200,00 B.3 - Imprevisti e arrotondamenti € 89.009,62 B.4 - Spese di pubblicità € 3.899,38 323 C.A.23.02.2010/p.38 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 159.900,00 TOTALE COMPLESSIVO € 159.900,00 € 448.855,00 =========== QUADRO ECONOMICO - 1° ANNO RIFORMULATO A SEGUITO DI ATTO DI SOTTOMISSIONE (approvato con delibera del C.di A. del 30/09/2009) A) Lavori : Lavori “a forfait” € 23.343,00 Lavori “a misura” € 285.612,00 Totale lavori a base d’asta € 308.955,00 € 308.955,00 A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza € 10.000,00 TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 318.955,00 B) Somme a disposizione dell’Amministrazione B.1 – I.V.A. 20% (su € 318.955,00) € 63.791,00 B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006 (2% su € 460.000,00) = € 9.200,00 B.3 - Imprevisti e arrotondamenti € 53.009,62 B.4 - Spese di pubblicità € 3.899,38 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 129.900,00 € 129.900,00 TOTALE COMPLESSIVO € 448.855,00 =========== DESCRIZIONE DEI LAVORI: I lavori di cui la presente relazione hanno riguardato una serie di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria eseguiti negli immobili Universitari compresi nel LOTTO N. 5 – Zona Centro. ASSUNTORE DEI LAVORI: alla procedura aperta, ai sensi dell’art. 3, comma 37 e dell’art.55 del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio del massimo ribasso percentuale offerto sul Listino Prezzi del Provveditorato Regionale Alle Opere Pubbliche per la Puglia – edizione 2006, integrato dal Listino Prezzi redatto dall’Area Tecnica, entrambi aggiornati rispettivamente con un aumento del 6% e del 4%, è risultata aggiudicataria l'Impresa EDILELETTRA di Donato De Nicolo’ & figli s.r.l. di Bari giusta offerta di ribasso del 38,01% riveniente da: Ribasso del 2,13% per il “servizio di controllo” per un importo triennale di € 17.616,60; Ribasso del 2,94% per il “pronto intervento e minuto mantenimento” per un importo triennale di € 52.412,40; Ribasso del 39,99% per i lavori “a misura” per un importo triennale di € 766.836,00. CAUZIONE: l’Impresa EDILELETTRA di Donato De Nicolo’ & figli s.r.l. ha prestato cauzione definitiva, ai sensi degli artt. 113 del D. L.gs. n. 163/2006 e 101 del D.P.R. n. 554/1999 a garanzia dell’esatto adempimento nella esecuzione dei lavori, giusta polizza fidejussoria n. 201421/PU/00 dell’importo di € 242.809,00 emessa dalla ASSIFIN S.p.A. di ASCOLI PICENO in data 15/10/2008 regolarmente autenticata. CONTRATTO: Il contratto è stato formalizzato in data 24 novembre 2008 con il numero di Repertorio 1560 e registrato a Bari il 01 dicembre 2008 al n. 1491. IMPORTO NETTO CONTRATTUALE TRIENNALE: € 836.865,00= (Euro ottocentotrentaseimilaottocentosessantacinque/00), oltre I.V.A., a cui vanno aggiunti € 324 C.A.23.02.2010/p.38 30.000,00 (Euro trentamila/00) per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. IMPORTO NETTO CONTRATTUALE - 1° ANNO: € 278.955,00= (Euro duecentosettantottomilanovecentocinquantacinque/00), oltre I.V.A., a cui vanno aggiunti € 10.000,00 (Euro diecimila/00) per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. ATTO DI SOTTOMISSIONE: in data 01 ottobre 2009, con il quale, ai sensi di quanto disposto dall’art. 344 dell’allegato “F” della Legge n. 2248 del 1865, sono stati autorizzati ulteriori lavori “a misura” per un ammontare complessivo netto di € 30.000,00 oltre I.V.A., di conseguenza, l’importo netto contrattuale relativo al 1° anno di appalto è di € 308.955,00= (Euro trecentoottomilanovecentocinquantacinque/00), oltre I.V.A., a cui vanno aggiunti € 10.000,00 (Euro diecimila/00) per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. (Approvazione: delibera del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 30 settembre 2009). CONSEGNA LAVORI: I lavori sono stati consegnati in data 26 novembre 2008, come da Verbale di Consegna Principale. TEMPO STABILITO PER L’ESECUZIONE: La durata dell’appalto, cosi’ come stabilito dall’art. 5 del Disciplinare Tecnico regolante l’Appalto, è di anni 3 (tre) a decorrere dalla data del Verbale di Consegna dei lavori. Ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del D.P.R. n. 554 del 21 dicembre 1999, essendo i lavori in oggetto estesi a piu’ esercizi, benché facenti parte dello stesso contratto, verranno liquidati di anno in anno, chiudendone la contabilità e collaudandoli come appartenenti a tanti lavori distinti fra loro. SCADENZA CONTRATTUALE: il termine utile complessivo di appalto per dare ultimati i lavori è stabilito il giorno 25 novembre 2011. CESSIONI DI CREDITO DA PARTE DELL’IMPRESA: Non risulta che l’Impresa abbia effettuato cessioni di crediti in dipendenza dei lavori di che trattasi. DANNI DI FORZA MAGGIORE: Durante l’esecuzione dei lavori non sono avvenuti danni di forza maggiore. ANDAMENTO DEI LAVORI: I singoli lavori sono stati eseguiti nel rispetto degli ordini di lavoro emessi dalla Direzione Lavori e di quanto disposto dal Disciplinare Tecnico d’Appalto. NOTA: prot. n. 89082 – IX/2 del 25 novembre 2009, con la quale, il Direttore dei Lavori ed il Responsabile del Procedimento, hanno comunicato all’Impresa la chiusura della 1^ annualità dell’appalto “triennale” in data 25 novembre 2009. CERTIFICATI IN ACCONTO: Durante il corso dei lavori relativi al 1° Anno di Appalto sono stati emessi, complessivamente n. 4 (quattro) Certificati di Pagamento per l’importo totale di € 309.400,00 compreso servizio di controllo, pronto intervento e minuto mantenimento ed oneri speciali e piano di sicurezza. STATO FINALE: Lo stato finale dei lavori relativi al 1° anno di appalto, è stato redatto in data 13 gennaio 2010, per un importo complessivo netto dei lavori eseguiti di € 314.273,40 compreso oneri speciali e piano di sicurezza, così di seguito distinto: IMPORTO COMPLESSIVO NETTO DEI LAVORI COMPRESO ONERI SPECIALI E PIANO DI SICUREZZA 325 € 314.273,40 C.A.23.02.2010/p.38 A DETRARRE GLI ACCONTI CORRISPOSTI: Certificato n. 1 del 03/03/09 € 105.600,00 Certificato n. 2 del 03/06/09 € 95.400,00 Certificato n. 3 del 16/09/09 € 61.300,00 Certificato n. 4 del 21/12/09 € 47.100,00 Sommano gli acconti corrisposti € 309.400,00 RESTA IL CREDITO NETTO ALL’IMPRESA € 309.400,00 € 4.873,40 ============ (Diconsi Euro quattromilaottocentosettantatre/40) Scaturisce, pertanto, il seguente quadro economico finale relativo ai lavori eseguiti nel 1° anno di appalto: QUADRO ECONOMICO FINALE DEI LAVORI ESEGUITI - 1° ANNO 26 novembre 2008 – 25 novembre 2009 A) LAVORI: Lavori “a forfait” € 23.343,00 Lavori “a misura” € 282.930,40 TOTALE LAVORI € 306.273,40 € 306.273,40 A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza € 8.000,00 TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 314.273,40 B) Somme a disposizione dell’Amministrazione B.1 – I.V.A. 20% (su € 314.273,40) € 62.854,68 B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006 (Progettazione+D.L.+Collaudo) € 18.714,61 B.3 - Spese di pubblicità e Autorità € 4.282,65 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 85.851,94 € 85.851,94 TOTALE COMPLESSIVO € 400.125,34 Ne scaturisce, pertanto, una economia di € 48.729,66 (€ 448.855,00 totale complessivo quadro economico riformulato a seguito di Atto di Sottomissione - € 400.125,34 totale complessivo quadro economico finale dei lavori eseguiti nella 1° annualità). RISERVE DELL’IMPRESA: L’Impresa ha firmato lo Stato Finale dei Lavori senza riserve alcuna. INFORTUNI IN CORSO DI LAVORO: Durante i lavori non è avvenuto alcun infortunio. ASSICURAZIONI DEGLI OPERAI: L’Impresa ha regolarmente assicurato i propri operai per gli infortuni sul lavoro con posizione assicurativa n. 11557565/50, con decorrenza continuativa presso la EDIL CASSA PUGLIA. DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’: L’Impresa ha provveduto regolarmente, di volta in volta, e per ogni Ordine di Lavoro relativo ad opere impiantistiche, a consegnare tutte le certificazioni di conformità previste dal Decreto 22/01/2008 n. 37. TEMPO STABILITO PER IL COLLAUDO: In base all’art. 5 del Disciplinare Tecnico regolante l’Appalto, il collaudo dovrà avvenire entro 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione del 1° Anno di Appalto. DIREZIONE LAVORI: I lavori sono stati diretti dal geom. Rocco MANGIALARDI, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 25/26 giugno 2008. REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA: accertata con il Documento Unico di Regolarità Contributiva datato 30 Dicembre 2009. 326 C.A.23.02.2010/p.38 Premesso quanto sopra il geom. Rocco MANGIALARDI, Direttore dei Lavori, in data 20 Gennaio 2010, ha rilasciato, con esito positivo, il CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE – 1° ANNO, verificando la corretta esecuzione delle opere, la regolarità degli atti contabili ed i presupposti di legge che hanno regolato tutti i passaggi procedurali inerenti il 1° Anno di Appalto. Il Consiglio di Amministrazione dovrà, quindi, approvare il Certificato di Regolare Esecuzione – 1° Anno, il Conto Finale ed autorizzare, di conseguenza, il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità a liquidare il credito residuo di € 4.873,40= oltre I.V.A. spettante all’Impresa risultante dallo Stato Finale, nonché autorizzare il medesimo Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità ad incamerare in bilancio l’importo di € 48.729,66 (diconsi euro quarantottomilasettecentoventinove/66), quale residuo disponibile rispetto al finanziamento del quadro economico del 1° ANNO RIFORMULATO A SEGUITO DELL’ATTO DI SOTTOMISSIONE, approvato con delibera del C. di A. del 30/09/2009.”” Si rammenta che in data 26.04.2007 questo Consesso ha deliberato che i Certificati di Regolare Esecuzione ed i Certificati di Collaudo relativi agli appalti per i quali il Responsabile Unico del Procedimento abbia reso noto che non vi è iscrizione di riserve da parte dell’Appaltatore e che non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto a quello originario, sarebbero stati approvati direttamente da questo Consesso prescindendo dal preventivo parere della Commissione Edilizia.”” Il Consiglio, all’unanimità, VISTI - la propria delibera del 26.04.2007; - il contratto rep. n. 1560 sottoscritto in data 24.11.2008 con la ditta EDILELETTRA s.r.l. di Bari, aggiudicataria dell’appalto triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 5 - Zona Centro; - la propria delibera del 30.09.2009; - l’atto di sottomissione sottoscritto con l’appaltatore in data 01.10.2009; - lo stato finale relativo all’appalto in parola, rilasciato in data 13.01.2010 dal Direttore dei Lavori, Geom. Rocco MANGIALARDI, dal quale risulta un credito residuo netto dell’Impresa ammontante a € 4.873,40, oltre IVA; - il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto in parola, rilasciato dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 20.01.2010; 327 C.A.23.02.2010/p.38 - il Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC), rilasciato dallo Sportello Unico Previdenziale INPS – INAIL in data 30.12.2009 a favore dell’Impresa EDILELETTRA s.r.l. di Bari; - la relazione tecnica in data 22.01.2010 del Responsabile Unico del Procedimento, Geom. Vito ANTONACCI, in cui è contenuto il quadro economico finale dell’appalto; CONSIDERATO che dal raffronto tra il quadro economico di progetto del 1° anno (€ 448.855,00) e il quadro economico finale del 1° anno dell’appalto (€ 400.125,34), risultano disponibili € 48.729,66, DELIBERA 1) di approvare il Certificato di Regolare Esecuzione relativo all’appalto triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 5 – Zona Centro, rilasciato dal Direttore dei Lavori, Geom. Rocco MANGIALARDI in data 20.01.2010, nonché lo stato finale rilasciato dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 13.01.2010; 2) di approvare il seguente quadro economico finale del 1° anno dell’appalto: QUADRO ECONOMICO FINALE A) LAVORI: Lavori “a forfait” € 23.343,00 Lavori “a misura” € 282.930,40 TOTALE LAVORI € 306.273,40 A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE B) Somme a disposizione dell’Amministrazione B.1 – I.V.A. 20% (su € 314.273,40) € 62.854,68 B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006 (Progettazione+D.L.+Collaudo) € 18.714,61 B.3 - Spese di pubblicità e Autorità € 4.282,65 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 85.851,94 TOTALE COMPLESSIVO 3) € 306.273,40 € 8.000,00 € 314.273,40 € 85.851,94 € 400.125,34 =========== di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità a liquidare all’Appaltatore, Impresa EDILELETTRA s.r.l. di Bari, il credito residuo netto risultante dal predetto stato finale, ammontante a € 4.873,40, 328 C.A.23.02.2010/p.38 oltre IVA, che trova capienza sul predetto quadro economico finanziato come di seguito indicato: - Cap. 102480 “Manutezione Ordinaria Immobili” Acc. n. 76/09 - Cap. 201030 “Manutezione Straordinaria Immobili” Acc. n. 77/09 4) di autorizzare il medesimo Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità ad incamerare l’importo residuo disponibile di € 48.729,66, (€ 448.855,00 - € 400.125,34). La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 329 C.A.23.02.2010/p.39 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO SERVIZIO DI CASSA: SCADENZA CONTRATTO Il Presidente riferisce che è pervenuta la seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali: “”Il Dirigente introduce l’argomento in oggetto riferendo che il prossimo 31 dicembre è fissata la scadenza del contratto regolante il servizio di cassa di questa Università. Il predetto servizio di cassa, rammenta il Dirigente è stato affidato da questa Università a seguito di espletamento di procedura di pubblico incanto ai sensi del previgente D.Lgs. 157/95, aggiudicata in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in funzione degli elementi di valutazione riportati nel Disciplinare di gara, all’Istituto bancario “UniCredit Banca Spa”, oggi UniCredit Banca di Roma Spa che lo disimpegna tramite la propria filiale di Bari sita in Via Putignani, 98, angolo Via Roberto da Bari. Ciò detto, in considerazione che non è possibile far ricorso all’istituto del rinnovo contrattuale per espresso divieto contenuto nel Codice degli Appalti, atteso che dovrà per tempo avviarsi la procedura di gara per l’affidamento del servizio in parola richiedente precisi tempi tecnici per l’esperimento della stessa, l’ufficio segnala all’odierno Consesso di valutare l’opportunità di nominare, secondo prassi consolidata, una commissione di esperti che, ove necessario, rivisiti la attuale convenzione ed individui sulla base dell’oggetto, della natura e delle peculiari caratteristiche dell’affidando servizio (ivi comprese criticità eventualmente riscontrate) i criteri di aggiudicazione nonché la corrispondente specifica ponderazione. A tale proposito, il Dirigente rammenta che la precedente Commissione di esperti, nominata dal Consiglio di Amministrazione nell’adunanza del 06/05/2005, era composta da: Rettore (prof. Giovanni Girone), Direttore Amministrativo e dal prof. Mario Spagnoletti, supportati, giusta D.R. n.7304 del 13/07/2005, da referenti dei due Dipartimenti interessati all’avvio dei relativi procedimenti ovvero il dott. E. Miccolis ed il dott. A. Piscitelli per il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie e l’avv. D. Carbonara e la dott.ssa M.T. De Fazio per lo scrivente Dipartimento.”” ed invita il Direttore Amministrativo ad illustrare la problematica in questione. Il Direttore Amministrativo nel sottolineare l’approssimarsi della scadenza dell’attuale contratto regolante il Servizio di cassa di questa Università e che si rende pertanto necessario definire, per tempo, tutti gli atti propedeutici all’avvio della procedura di gara, propone di nominare una apposita Commissione di esperti con il compito di rivisitare il testo dell’attuale Convenzione, così come proposto dal competente Ufficio, 330 C.A.23.02.2010/p.39 della quale ritiene che possano far parte i proff. Mario Scicutella, Massimo Di Rienzo, Gianvito Giannelli, il dott. Sandro Spataro ed il rag. Massimo Altamura, in qualità di funzionari in servizio presso il Dipartimento gestione Risorse Finanziarie e la dott.ssa Maria Teresa De Fazio, in servizio presso il Dipartimento Affari Generali, oltrechè gli ulteriori componenti che questo Consesso riterrà di individuare. Il Presidente, nell’invitare i componenti del Consiglio a manifestare la propria eventuale disponibilità a riguardo, propone di nominare altresì il prof. Domenico Viola. Al termine, Egli invita il Consiglio a pronunciarsi in merito. Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali; VISTA la scadenza fissata per il prossimo 31 dicembre del contratto regolante il servizio di cassa dell’Università; TENUTO CONTO di quanto emerso nel corso del dibattito, DELIBERA di nominare una commissione di esperti, composta dai proff. Mario Scicutella e Gianvito Giannelli, dai consiglieri Massimo Di Rienzo, Domenico Viola e Sandro Spataro, dalla dott.ssa Maria Teresa De Fazio e dal rag. Massimo Altamura, con il compito di rivisitare l’attuale convenzione regolante il servizio di cassa dell’Università ed individuare la tipologia e le modalità di procedura da adottare nonché i criteri di aggiudicazione e la corrispondente specifica ponderazione. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 331 C.A.23.02.2010/p.40 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO SCADENZA CONTRATTO TELEFONIA – RISULTANZE GRUPPO DI LAVORO: ADEMPIMENTI Il Presidente ritira l’argomento in oggetto. Il Consiglio prende atto. 332 C.A.23.02.2010/p.41 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO ADEMPIMENTI CONNNESSI CON LA RETTIFICA DEI CONFINI TRA AREE DI PROPRIETA’ DI QUESTA UNIVERSITA’ E DELLA SIG.RA DE STASIO GIUSEPPINA Il Presidente ritira l’argomento in oggetto. Il Consiglio prende atto. 333 C.A.23.02.2010/p.42 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELL’APPALTO DI DURATA QUINQUENNALE RELATIVO COMPRENDENTE ATTIVITÀ AL DI “SERVIZIO ENERGIA 2009-2014” FORNITURA CALORE, GESTIONE, CONDUZIONE E MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI TERMICI, DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE DI PERTINENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – SEDI DI BARI E TARANTO. APPROVAZIONE ATTI Entrano l’ing. Giuditta Bonsegna, responsabile dell’Area Tecnica, e l’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali. Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dalla Direzione Amministrativa: “”Il Direttore Amministrativo rammenta che questo Consesso, nella seduta del 26.01.2010, in riferimento all’argomento in oggetto, ha deliberato “…di richiedere alla Commissione giudicatrice della gara per l’appalto del “Servizio Energia 2009-2014” di procedere ad un ulteriore supplemento di istruttoria in ordine alla proposta di aggiudicazione definitiva dell’appalto di cui trattasi, tenendo conto di quanto rappresentato dalla Società SIRAM S.p.A. con nota fax del 25 gennaio 2010, da sottoporre all’attenzione di questo Consesso in occasione della prossima adunanza …”. Orbene, la prefata Commissione,riunitasi nelle sedute del 4 e 8 febbraio u.s., in ossequio al deliberato consiliare del 26 gennaio 2010 ha concluso i lavori rassegnando le conclusioni sulle doglianze di cui alla citata nota del 25.01.2010 della Ditta SIRAM S.p.A., tutte contenute nei verbali n. 11 del 4.02.2010 e n. 12 dell’8.02.2010. Il Direttore riferisce altresì che con nota assunta a prot. n. 7100-IX/2 in data 27.01.2010, la Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A., prima classificata della procedura di che trattasi, ha dichiarato che con effetto dal 1° dicembre 2009 la Società Cofathec Servizi S.p.A. ha perfezionato l’operazione di fusione per incorporazione della Società Elyo Italia S.r.l. e che la nuova ragione sociale risulta essere COFELY ITALIA S.p.A.. A tal proposito, in allegato alla citata nota, ha trasmesso la seguente documentazione: Atto di fusione a rogito del Notaio Dott. Luigi La Gioia e relativa dichiarazione; Procura del sottoscrittore dei documenti di offerta a rogito del Notaio Dott. Luigi La Gioia; Certificato C.C.I.A.A. del 16.12.2009; Attestazione S.O.A. con data di rilascio del 10.07.2009; Certificato ISO 9001:2008; Dichiarazioni di cui all’art. 38 del D.L.vo 163/2006 e s.m.i.. L’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ha verificato, con esito positivo, la conformità della documentazione amministrativa confrontandola con gli atti trasmessi dalla Società COFATHEC SERVIZI S.p.A. in fase di presentazione dell’offerta ed esaminati dalla Commissione giudicatrice. 334 C.A.23.02.2010/p.42 Ancora, il Direttore riferisce che giusta Decreto Rettorale n. 607 del 28.01.2010 sottoposto alla ratifica dell’odierno Consiglio- si è dato atto che i termini per l’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria proposta in favore della Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A. risultano interrotti secondo la normativa vigente.”” Su invito del Presidente, interviene l’ing. Bonsegna, responsabile del procedimento “de quo”, la quale fornisce ulteriori chiarimenti di carattere tecnico sulla questione in esame, soffermandosi, in particolare, sulla valutazione dell’offerta della ditta COFATHEC SERVIZI s.p.a (ora COFELY ITALIA S.p.A.) da parte della Commissione giudicatrice, effettuata nel rispetto della normativa vigente in materia, tenendo conto di tutti i rilievi formulati dalla ditta SIRAM s.p.a., oltre che degli altri elementi considerati rilevanti. Al termine, il Presidente invita i presenti ad esprimersi in merito. Chiede ed ottiene la parola il consigliere Persichella, il quale, nel prendere atto del lavoro svolto dalla Commissione, rappresenta l’esigenza che si verifichi la puntuale esecuzione di tutto quanto previsto nel contratto che sarà formalizzato. Escono l’ing. Bonsegna e l’avv. Squeo. Il Consiglio, all’unanimità, VISTI i verbali n. 11 del 04.02.2010 e n. 12 dell’8.02.2010 della Commissione Giudicatrice; VISTE le note della Società SIRAM S.p.A. del 16.12.2009, assunta a prot. n. 96502-IX/2 in pari data e la successiva del 25.01.2010; VISTE le proprie delibere rese nelle sedute del 29.12.2009 e 26.01.2010 di richiesta di un supplemento di istruttoria a seguito delle citate note della Ditta SIRAM S.p.A. del 16.12.2009 e del 25.01.2010; PRESO ATTO della nota assunta a prot. n. 7100-IX/2 in data 27.01.2010, trasmessa dalla Società COFELY ITALIA S.p.A.; VISTO il Decreto Rettorale n. 607 del 28.01.2010 di interruzione dei termini per l’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria proposta dalla Commissione Giudicatrice in favore della Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A., prima classificata della presente procedura di gara; 335 C.A.23.02.2010/p.42 VISTA la relazione del Direttore Amministrativo in merito alla proposta di aggiudicazione a favore della Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A. ora Società COFELY ITALIA S.p.A.; SENTITI i chiarimenti forniti dall’ing. Giuditta Bonsegna, DELIBERA - di approvare l’operato e gli atti della Commissione Giudicatrice e, per l’effetto, di aggiudicare l’appalto relativo al “Servizio Energia 2009-2014” comprendente attività di fornitura calore, gestione, conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento e ventilazione di pertinenza dell’Università degli Studi di Bari – sedi di Bari e Taranto alla Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A. ora Società COFELY ITALIA S.p.A., corrente in Roma alla Via Ostiense n. 333, giusta atto di fusione (a rogito del Dott. Luigi La Gioia, Notaio in Roma -Repertorio n. 80.705 – Raccolta n. 20.224) per aver totalizzato il maggior punteggio di 88,040, per l’importo totale netto del canone quinquennale dei servizi a corpo di € 4.199.262,96 oltre I.V.A. oltre € 650.000,00 (per il quinquennio) per i lavori in economia; - di ratificare il Decreto Rettorale n. 607 del 28.01.2010. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 336 C.A.23.02.2010/p.43a X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO AQP RICERCA REGIONE PUGLIA – II ATTO INTEGRATIVO – COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA: ADEMPIMENTI - “LABORATORIO PUBBLICO DI RICERCA INDUSTRIALE PUGLIESE DEI PLASMI - LIPP” Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del Dirigente Servizio industria n.1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del 15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e, precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner. Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta. Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di erogazione fissate nel ridetto Disciplinare. Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con titolo: “Laboratorio pubblico di ricerca industriale pugliese dei plasmi”, Settore Tecnologico Nuovi materiali e nuove tecnologie per i sistemi produttivi, con Responsabile Scientifico il Prof. Riccardo d’Agostino e Responsabile Unico del Procedimento, prof. Francesco Fracassi. Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.940.050,00=. E’ pervenuta richiesta prot. n. 268 in data 12/02/2010 (Allegato A) da parte dei suddetti docenti di concerto con la prof.ssa L. Sabbatini, Direttore del Dipartimento di Chimica, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di un Microscopio Elettronico a scansione ad emissione di campo completo di microanalisi EDS e preparativa del campione c.d. File Emission Gun Scanning Electron Microscope (FEG-SEM) dettagliatamente descritto nell’Allegato Tecnico costituente parte integrante del Capitolato d’oneri trasmesso in uno alla suddetta nota (Allegato B). L’importo complessivo a basa d’asta del presente appalto è di € 300.000,00=oltre IVA. Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativo- 337 C.A.23.02.2010/p.43a contabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett.b) del Regolamento di Ateneo, in particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….> detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso. Orbene, evidenzia il Dirigente, per tale fornitura di rilevanza comunitaria sarà esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art.82 del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i del prezzo più basso determinato mediante ribasso percentuale sull’importo a basa d’asta. Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per l’acquisto in parola necessario alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul capitolo 202200/017 del Bilancio del Dipartimento di Chimica, come da nota prot. n.268 del 12/02/2010 (Allegato A) Infine, il Dirigente riferisce che, attesa la inconfutabile tecnicità dell’appalto, è stato suggerito quale referente tecnico il prof. Francesco Fracassi che si propone di nominare in qualità di esperto ad integrazione della preposta Commissione ex art.53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale di cui in narrativa. L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in € 150,00= i costi previsti quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graveranno sul quadro economico del Progetto. Il Servizio Prevenzione e Protezione ha altresì elaborato il documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, il costo totale della sicurezza è pari a € 1.100,00= che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del Progetto.”” Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali; VISTI l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi; CONSIDERATA la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati; VISTA la richiesta formulata dal prof. Riccardo d’Agostino, Responsabile Scientifico del Progetto in esame e dal prof. Francesco Fracassi, Responsabile Unico del Procedimento; 338 C.A.23.02.2010/p.43a DATO ATTO che la fornitura oggetto del citato progetto trova copertura finanziaria, per l’intera somma necessaria, nel bilancio del Dipartimento di Chimica sul capitolo 202200/017, prenotazione impegno n. 145, DELIBERA 1. nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art.82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso percentuale sull’importo complessivo a base d’asta di € 300.000,00=oltre Iva, cui vanno aggiunti € 1.100,00= per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per l’acquisto di un Microscopio Elettronico a scansione ad emissione di campo completo di microanalisi EDS e preparativa del campione c.d. File Emission Gun Scanning Electron Microscope (FEG-SEM) dettagliatamente descritto nell’Allegato Tecnico al Capitolato d’oneri; 2. di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il criterio automatico della rotazione; 3. di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro economico del Progetto; 4. data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con il prof. Francesco Fracassi referente tecnico, in qualità di esperto, la Commissione ex art. 53, comma 339 C.A.23.02.2010/p.43a 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale indicata in narrativa; 5. di far gravare la spesa di € 150,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto; 6. di autorizzare il Dipartimento di Chimica a procedere in conformità. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 340 C.A.23.02.2010/p.43b X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO AQP RICERCA REGIONE PUGLIA – II ATTO INTEGRATIVO – COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA: ADEMPIMENTI - “LABORATORIO REGIONALE DI SINTESI E CARATTERIZZAZIONE DI NUOVI MATERIALI ORGANICI E NANOSTRUTTURATI PER ELETTRONICA, FOTONICA E TECNOLOGIE AVANZATE” Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del Dirigente Servizio industria n.1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del 15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e, precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner. Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta. Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di erogazione fissate nel ridetto Disciplinare. Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con titolo: “Laboratorio regionale di sintesi e caratterizzazione di nuovi materiali organici e nanostrutturati per elettronica, fotonica e tecnologie avanzate” del Settore Tecnologico Nuovi materiali e nuove tecnologie per i sistemi produttivi, con Responsabile Scientifico il Prof. Francesco Naso e Responsabile Unico del Procedimento, prof. Francesco Babudri. Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.130.000,00=. E’ pervenuta richiesta prot. n. 254 in data 11/02/2010 (Allegato A) da parte dei suddetti docenti di concerto con la prof.ssa L. Sabbatini, Direttore del Dipartimento di Chimica, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di strumentazione dettagliatamente descritta nelle schede tecniche costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri trasmesso in uno alla suddetta nota (Allegato B). Il costo presunto di tali strumentazioni suddivise in nove lotti è stimato in € 1.533.000=Iva compresa. Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativocontabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo 341 C.A.23.02.2010/p.43b dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett.b) del Regolamento di Ateneo, in particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….> detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso. Orbene, evidenzia il Dirigente, per tale fornitura di rilevanza comunitaria sarà esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art. 82 del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i del prezzo più basso determinato mediante ribasso percentuale sull’importo a basa d’asta relativo ad ogni singolo lotto. Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per l’acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul capitolo 202200/015 del Bilancio del Dipartimento di Chimica, come da nota prot. n.254 dell’11/02/2010 (Allegato A) Infine, il Dirigente riferisce che, attesa la inconfutabile tecnicità dell’appalto, sono stati suggeriti per ciascun lotto i seguenti nominativi dei referenti tecnici che si propone all’odierno Consiglio di nominare in qualità di esperti ad integrazione della preposta Commissione ex art.53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale di cui in narrativa: - per i Lotti 1 e 2: prof. Francesco Babudri del Dipartimento di Chimica, per il Lotto 3: prof.ssa Angela Agostiano del Dipartimento di Chimica, per i Lotti 4 e 5: prof. Renzo Luisi del Dipartimento Farmaco-Chimico, per i Lotti 6 e 7: dott. Giuseppe Ciccarella, del Dipartimento dell’Ingegneria dell’Innovazione, Università del Salento (soggetto partner), per il Lotto 8: dott. Giovanni Bruno del CNR IMIP presso il Dipartimento di Chimica, per il Lotto 9; prof. Vincenzo Petruzzelli del Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del Politecnico di Bari (soggetto partner). L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in complessivi € 400,00= i costi previsti quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graverà sul quadro economico del Progetto. Per completezza di informazione, il Dirigente riferisce che è stata inoltrata richiesta al competente Servizio Prevenzione e Protezione, da parte del Responsabile Scientifico del Progetto sopra emarginato, di elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, allo stato, non è possibile effettuare la stima di eventuali costi relativi alla sicurezza da indicare nel bando di gara per la fornitura su trattata che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del Progetto.”” Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali; 342 C.A.23.02.2010/p.43b VISTI l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi; CONSIDERATA la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati; VISTA la richiesta formulata dal prof. Francesco Naso, Responsabile Scientifico del Progetto in esame e dal prof. Francesco Babudri, Responsabile Unico del Procedimento; DATO ATTO che la fornitura oggetto del citato progetto trova copertura finanziaria, per l’intera somma necessaria, nel bilancio del Dipartimento di Chimica sul capitolo 202200/015, prenotazione impegno n. 144, DELIBERA 1. nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art. 82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso percentuale sull’importo complessivo a base d’asta di € 1.533.00,00=Iva inclusa, per l’acquisto di strumentazione dettagliatamente descritta nelle schede tecniche costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri e suddivisa nei seguenti nove lotti: - - Lotto 1: a) glove box attrezzata con evaporatore per metalli e materiali organici completo di criostato di raffreddamento; b) n. 2 spin coater; c) lampada UV; d) forno con piano riscaldato; Lotto 2: analizzatore parametrico per la misura delle caratteristiche I-V di dispositivi a semiconduttori organici; Lotto 3: sistema di spettroscopia ottica ultraveloce; Lotto 4: sistema modulare integrato e flessibile per realizzare sintesi chimica in flusso continuo; Lotto 5: Strumentazione per il monitoraggio in-situ di reazioni chimiche tramite tecnologia FTIR; Lotto 6: Sistema di essiccazione spray; Lotto 7: Spettroscopio elettrochimico ad impedenza; Lotto 8: a) Ellissometro spettroscopico a modulazione di fase; b) Ellissometro spettrometrico; Lotto 9: Profilometro. 343 C.A.23.02.2010/p.43b 2. di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il criterio automatico della rotazione; 3. di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro economico del Progetto; 4. data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con i seguenti refernti tecnici, in qualità di esperto, la Commissione ex art.53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale indicata in narrativa: - 5. per i Lotti 1 e 2: prof. Francesco Babudri del Dipartimento di Chimica; per il Lotto 3: prof.ssa Angela Agostiano del Dipartimento di Chimica; per i Lotti 4 e 5: prof. Renzo Luisi del Dipartimento Farmaco-Chimico; per i Lotti 6 e 7: dott. Giuseppe Ciccarella, del Dipartimento dell’Ingegneria dell’Innovazione, Università del Salento (soggetto partner); per il Lotto 8: dott. Giovanni Bruno del CNR IMIP presso il Dipartimento di Chimica; per il Lotto 9; prof. Vincenzo Petruzzelli del Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del Politecnico di Bari (soggetto partner); di far gravare la spesa di € 550,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto; 6. di far gravare gli eventuali costi relativi alla sicurezza, stimati a seguito di elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) a cura del Servizio Prevenzione e Protezione, sul quadro economico del Progetto; 7. di autorizzare il Dipartimento di Chimica a procedere in conformità. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 344 C.A.23.02.2010/p.43c X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO AQP RICERCA REGIONE PUGLIA – II ATTO INTEGRATIVO – COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA: ADEMPIMENTI - “RETE REGIONALE DI LABORATORI PER LA SELEZIONE, CARATTERIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DI GERMOPLASMA E PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DI ORGANISMI NOCIVI DI RILEVANZA ECONOMICA E DA QUARANTENA – SELGE” – STRUMENTI ILLUMINA® Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del Dirigente Servizio industria n.1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del 15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e, precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner. Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta. Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di erogazione fissate nel ridetto Disciplinare. Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con titolo: “Rete regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione di germoplasma e per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza economica e da quarantena (SELGE)” riguardante il Settore Tecnologico Agroalimentare e che vede Responsabile Scientifico il Prof. Vito Nicola Savino, Preside della facoltà di Agraria e Responsabile del Procedimento il prof. Francesco Faretra, Direttore del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata. Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.537.560,00=. Ciò posto, è pervenuta richiesta, prot. n.8318 in data 03/02/2010 (Allegato A) da parte dei suddetti docenti, di attivazione di procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando per l’acquisto, tra le attrezzature oggetto di contributo regionale per la realizzazione del suddetto progetto, di strumenti Illumina®, in particolare: - BeadXpress (VC-101-1000/1001) corredato di Goldengate satellite kit for beadxpress (VC-120-1201), Veracode goldengate training kit (TR-101-0010), Extensive goldengate training with veracode (TR-001-0010) secondo le caratteristiche tecniche (Allegato B), 345 C.A.23.02.2010/p.43c - Sequencing Module (SY-101-2001) corredato di cBot cod. SY-301-2002, secondo le caratteristiche tecniche (Allegato C), a completamento della piattaforma di laboratori per gli approcci di biologia sistemica delle malattie umane (BISIMANE), con Responsabile Scientifico, prof. F. Paolo Schena; il cui intervento è stato approvato da questo Consesso nell’adunanza dello scorso 26 gennaio. L’importo complessivo dell’appalto in esame è di € 299.850,00= comprensivo dell’IVA al 20% e degli oneri della sicurezza, ed epurato della tassa gara, già quantificata dall’Area scrivente in € 150,00=, quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graveranno sul quadro economico del Progetto. Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativocontabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito all’art. 46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett. b) del Regolamento di Ateneo, in particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….> detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso. Il Progetto in parola, rileva il Dirigente, come riferiscono i due professori nella anzidetta nota, prevede l’utilizzazione delle citate attrezzature che consentono: il sequenziamento massale su doppia elica di cluster di frammenti genici distinti (50-75 mer) con lettura in tempo reale di nucleotidi fluorescenti incorporati e fino ad un totale di 20 Giga Basi, e di amplificare con elevata sensibilità ed in multiplex (fino a 384 target) piccoli frammenti genomici legati ad adattatori, prima di sottoporli ad ibridazione, su oligonucleotidi legati a microbiglie, rilevabili con marcatura fluorescente. Tali potenzialità, rimarcano i due docenti, non sono disponibili sul mercato in apparecchiature della stessa tipologia (a tal fine si veda dichiarazione di infungibilità Allegato D) ed, inoltre, la produzione è garantita da privativa industriale (dichiarazione di unicità del fornitore – Allegato E); in più detti strumenti sono oggetto di brevetti. Ciò posto, a termini dell’art. 57, co.2, lett.b) del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. “qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato”, è consentito l’esperimento della procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. Pertanto, si è proceduto alla redazione di apposita lettera d’invito a gara (Allegato F) che si sottopone all’attenzione dell’odierno Consesso unitamente alla documentazione tecnica e che, previa acquisizione di autorizzazione da parte di codesto Consesso, sarà inviata, secondo le indicazioni fornite dal Responsabile Scientifico del presente Progetto, alla società Illumina Gmbh, con sede a Monaco (Germania) Dietlindenstr. 15 D-80802, Filiale europea autorizzata da Illumina Inc. (casa madre), con sede a La Jolla, San DiegoCalifornia (USA), a rispondere ad appalti pubblici sia Italiani che Europei. Con riferimento alla copertura finanziaria, il Dirigente evidenzia che nella nota più volte richiamata, il Responsabile Scientifico di concerto con il Responsabile del Procedimento assicurano che la spesa per le forniture in argomento graverà sul capitolo 202200, di cui all’Accordo di Programma Quadro in materia di Ricerca Scientifica della 346 C.A.23.02.2010/p.43c Regione Puglia II Atto Integrativo per il quale è stato emesso mandato n.28878 (prot.n. 20/P/24090 del 22/12/2009) (Allegato G). Infine, attesa la natura e la tecnicità dell’appalto, si segnala l’opportunità di integrare con il prof. Francesco Faretra, in qualità di esperto, la preposta Commissione ex art.53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale di cui in narrativa. Per completezza di informazione, il Dirigente riferisce che è stata inoltrata richiesta al competente Servizio Prevenzione e Protezione, da parte del Responsabile Scientifico del Progetto sopra emarginato, di elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, allo stato, non è possibile effettuare la stima di eventuali costi relativi alla sicurezza da indicare nella lettera d’invito per la fornitura su trattata che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del Progetto.”” Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali; VISTI l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi; CONSIDERATA la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati; VISTA la richiesta formulata dal prof. Vito Nicola Savino, Preside della facoltà di Agraria e dal Responsabile del Procedimento, prof. Francesco Faretra, Direttore del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata con nota del 03.02.2010, assunta al prot. generale l’8.02.2010 con il n. 10504, che attesta l’esistenza di un’unica società produttrice di strumentazione scientifica in grado di fornire quanto richiesto nella progettazione; VISTA altresì, la dichiarazione di infungibilità datata 29.10.2009, a firma del prof. Francesco Faretra, Responsabile Scientifico dell’UR nonché Direttore del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata; DATO ATTO che la fornitura oggetto del citato progetto trova copertura finanziaria sul capitolo 202200 del bilancio del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata, di cui all’Accordo di Programma 347 C.A.23.02.2010/p.43c Quadro in materia di Ricerca Scientifica della Regione Puglia II Atto Integrativo per il quale è stato emesso mandato n. 28878 (prot. n. 20/P/24090 del 22.12.2009), DELIBERA - nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura negoziata con la società Illumina Gmbh, con sede a Monaco (Germania) Dietlindenstr. 15 D-80802 senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’art. 57, co. 2), lett. b) del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art. 82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso percentuale sull’importo a base d’asta di € 299.850,00=Iva compresa, per l’acquisto di strumenti Illumina®: - - BeadXpress (VC-101-1000/1001) corredato di Goldengate satellite kit for beadxpress (VC-120-1201), Veracode goldengate training kit (TR-1010010), Extensive goldengate training with veracode (TR-001-0010) secondo le caratteristiche tecniche indicate dal Responsabile Scientifico, prof. Vito Nicola Savino; Sequencing Module (SY-101-2001) corredato di cBot cod. SY-301-2002, secondo le caratteristiche tecniche indicate dal Responsabile Scientifico, prof. Vito Nicola Savino; di approvare la lettera d’invito che regolerà la predetta procedura negoziata; - data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con il Responsabile del Procedimento, prof. Francesco Faretra in qualità di esperto, la Commissione ex art. 53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale indicata in narrativa; - di far gravare la spesa di € 150,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto; - di far gravare gli eventuali costi relativi alla sicurezza, stimati a seguito di elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) a cura del Servizio Prevenzione e Protezione, sul quadro economico del Progetto; 348 C.A.23.02.2010/p.43c - di autorizzare il Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata a procedere in conformità. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 349 C.A.23.02.2010/p.43d X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO AQP RICERCA REGIONE PUGLIA – II ATTO INTEGRATIVO – COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA: ADEMPIMENTI - “RETE REGIONALE DI LABORATORI PER LA SELEZIONE, CARATTERIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DI GERMOPLASMA E PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DI ORGANISMI NOCIVI DI RILEVANZA ECONOMICA E DA QUARANTENA – SELGE” – ATTREZZATURE VARIE Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del Dirigente Servizio industria n. 1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del 15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e, precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner. Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta. Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di erogazione fissate nel ridetto Disciplinare. Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con titolo: “Rete regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione di germoplasma e per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza economica e da quarantena (SELGE)” riguardante il Settore Tecnologico Agroalimentare e che vede Responsabile Scientifico il Prof. Vito Nicola Savino, Preside della facoltà di Agraria e Responsabile del Procedimento il prof. Francesco Faretra, Direttore del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata. Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.537.560,00=. E’ pervenuta richiesta prot. n. 8345 in data 15/02/2010 (Allegato A) da parte dei suddetti docenti, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di varie attrezzature, con assegnazione delle stesse per lotti disgiunti, come dettagliatamente descritte nelle schede tecniche trasmesse in uno alla suddetta nota (Allegato B) e che saranno parti integranti del Capitolato d’oneri. Il costo presunto di tali strumentazioni suddivise in nove lotti è stimato in € 747.885,00=oltre Iva. Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativo- 350 C.A.23.02.2010/p.43d contabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett. b) del Regolamento di Ateneo, in particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….> detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso. Orbene, evidenzia il Dirigente, per tale fornitura di rilevanza comunitaria sarà esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art. 82 del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i del prezzo più basso determinato mediante ribasso percentuale sull’importo a basa d’asta relativo ad ogni singolo lotto. Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per l’acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul capitolo 202200. Infine, il Dirigente riferisce che, attesa la inconfutabile tecnicità dell’appalto, sono stati suggeriti per ciascun lotto i seguenti nominativi dei referenti tecnici che si propone all’odierno Consiglio di nominare in qualità di esperti ad integrazione della preposta Commissione ex art. 53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale di cui in narrativa: - per il Lotto 1: dott.ssa S. Pollastro del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata, per i Lotti 2 e 3: dott.ssa A. Minafra dell’Ist. Di Virologia Vegetale del CNR – Bari, per il Lotto 4: dott.ssa G. Bottalico del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata, per il Lotto 5: prof. F. Porcelli del Dipartimento di Biologia e Chimica Agroforestale e Ambientale - Sez. di Entomologia e Zoologia, per il Lotto 6: prof. G. Visaggio del Dipartimento di Informatica, per il Lotto 7: dott.ssa A. Carlucci del Dipartimento di scienze Agro-ambientale, Chimica e Difesa Vegetale – Università degli Studi di Foggia, per il Lotto 8: dott. S. Molinari dell’Ist. Per la Protezione delle Piante del CNR – Bari. L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in € 250,00= i costi previsti quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graverà sul quadro economico del Progetto. Per completezza di informazione, il Dirigente riferisce che è stata inoltrata richiesta al competente Servizio Prevenzione e Protezione, da parte del Responsabile Scientifico del Progetto sopra emarginato, di elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, allo stato, non è possibile effettuare la stima di eventuali costi relativi alla sicurezza da indicare nel bando di gara per la fornitura su trattata che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del Progetto.”” Il Consiglio, all’unanimità, 351 C.A.23.02.2010/p.43d UDITA la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali; VISTI l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi; CONSIDERATA la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati; VISTA la richiesta formulata dal prof. Vito Nicola Savino, Preside della Facoltà di Agraria e dal Responsabile del Procedimento, prof. Francesco Faretra, Direttore del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata; DATO ATTO che le forniture oggetto del citato progetto trovano copertura finanziaria, per l’intera somma necessaria, nel bilancio del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata sul capitolo 202200, DELIBERA 1) nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art. 82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso percentuale sull’importo complessivo a base d’asta di € 747.885,00=oltre Iva, per l’acquisto di varie attrezzature dettagliatamente descritte nelle schede tecniche costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri e suddivise in otto lotti i cui importi sono nelle stesse specificati; 2) di approvare il Capitolato d’oneri predisposto dal Responsabile Scientifico e dal Responsabile del Procedimento, regolante la gara in argomento; 3) di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa 352 C.A.23.02.2010/p.43d Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il criterio automatico della rotazione; 4) di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro economico del Progetto; 5) data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con i seguenti referenti tecnici, in qualità di esperti, la Commissione ex art. 53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale indicata in narrativa: - 6) per il Lotto 1: dott.ssa S. Pollastro del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata; per i Lotti 2 e 3: dott.ssa A. Minafra dell’Ist. di Virologia Vegetale del CNR – Bari; per il Lotto 4: dott.ssa G. Bottalico del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata; per il Lotto 5: prof. F. Porcelli del Dipartimento di Biologia e Chimica Agroforestale e Ambientale - Sez. di Entomologia e Zoologia; per il Lotto 6: prof. G. Visaggio del Dipartimento di Informatica; per il Lotto 7: dott.ssa A. Carlucci del Dipartimento di Scienze Agroambientale, Chimica e Difesa Vegetale – Università degli Studi di Foggia; per il Lotto 8: dott. S. Molinari dell’Ist. per la Protezione delle Piante del CNR – Bari; di far gravare la spesa di € 250,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto; 7) di far gravare gli eventuali costi relativi alla sicurezza, stimati a seguito di elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) a cura del Servizio Prevenzione e Protezione, sul quadro economico del Progetto; 8) di autorizzare il Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata a procedere in conformità. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 353 C.A.23.02.2010/p.43e X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO AQP RICERCA REGIONE PUGLIA – II ATTO INTEGRATIVO – COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA: ADEMPIMENTI - “VOC AND ODOR: VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI E DEGLI IMPATTI ODORIGENI PRODOTTI DAI NUOVI MATERIALI E DALLE NUOVE TECNOLOGIE PER I SISTEMI PRODUTTIVI” Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del Dirigente Servizio industria n. 1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del 15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e, precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner. Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta. Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di erogazione fissate nel ridetto Disciplinare. Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con titolo: “VOC and ODOR: valutazione delle emissioni di composti organici volatili e degli impatti odorigeni prodotti dai nuovi materiali e dalle nuove tecnologie per i sistemi produttivi” riguardante il Settore Tecnologico Nuovi materiali e nuove tecnologie per i sistemi produttivi e che vede Responsabile Scientifico e Responsabile Unico del Procedimento il dott. Gianluigi de Gennaro del Dipartimento di Chimica. Tale Progetto presenta un costo totale di € 1.200.000,00=. E’ pervenuta richiesta prot. n. 196 in data 01/02/2010 (Allegato A) da parte del suddetto docente, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di varie attrezzature nell’ambito del succitato Progetto, con assegnazione delle stesse per singoli lotti, come dettagliatamente descritte nelle schede tecniche trasmesse in uno alla suddetta nota (Allegato B) e che costituiscono parti integranti del Capitolato d’oneri. Il costo presunto di tali strumentazioni suddivise nei sotto indicati tre lotti è stimato in € 693.000,00=oltre Iva: 1° Lotto: laboratorio mobile; 2° Lotto: sistemi di analisi sensoriali con supporti; 3° Lotto: sistemi di analisi chimica-olfattometrica. 354 C.A.23.02.2010/p.43e Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativocontabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett.b) del Regolamento di Ateneo, in particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….> detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso. Orbene, per tale fornitura di rilevanza comunitaria, il Responsabile Scientifico del Progetto ha richiesto che venga esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art.83 del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo i seguenti elementi: PREZZO, fino ad un massimo di punti 40, QUALITA’ DELL’OFFERTA TECNICA fino ad un massimo di punti 60. A tal fine, evidenzia il Dirigente, atteso il rigore del codice degli appalti su tale specifico punto ed al fine di evitare censure successive, l’ufficio scrivente ha richiesto al dott. G. de Gennaro di definire con puntualità i predetti elementi acchè la Commissione giudicatrice possa in sede di gara formulare giudizio sugli stessi senza margini di discrezionalità. Quindi, il Responsabile Scientifico con riferimento all’elemento prezzo ha individuato una formula matematica invece con riferimento all’elemento qualitativo ha indicato i parametri di valutazione tecnica nonché i relativi pesi ponderali ed i sub-pesi, dettagliatamente specificati nel Capitolato d’oneri a cui si fa espresso rinvio. Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per l’acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul capitolo 202200/018 prenotazione impegno n. 146. L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in € 250,00= i costi previsti quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graverà sul quadro economico del Progetto. Il Servizio Prevenzione e Protezione ha altresì elaborato i documenti di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, il costo totale della sicurezza è pari a € 200,00= che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del Progetto.”” Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali; VISTI l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi; CONSIDERATA la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati; 355 C.A.23.02.2010/p.43e VISTA la richiesta formulata dal Responsabile Scientifico e Responsabile Unico, dott. Gianluigi De Gennaro del Dipartimento di Chimica; DATO ATTO che le forniture oggetto del citato progetto trovano copertura finanziaria, per l’intera somma necessaria, nel bilancio del Dipartimento di Chimica sul capitolo 202200/018, prenotazione impegno n. 146, DELIBERA 1) nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. in cui l’importo complessivo dell’appalto è stimato in € 693.000,00=oltre Iva, cui vanno aggiunti € 200,00= per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art. 83 del medesimo Decreto, dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base agli elementi di valutazione: PREZZO, fino ad un massimo di punti 40; QUALITA’ DELL’OFFERTA TECNICA fino ad un massimo di punti 60, ai parametri ed ai pesi specificati nel Capitolato d’oneri, per l’acquisto di varie attrezzature dettagliatamente descritte nelle schede tecniche costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri e suddivise nei seguenti tre lotti: 2) 1° Lotto: 2° Lotto: 3° Lotto: di approvare laboratorio mobile; sistemi di analisi sensoriali con supporti; sistemi di analisi chimica-olfattometrica. il Capitolato d’oneri predisposto dal Responsabile Scientifico, regolante la gara in argomento; 3) di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il criterio automatico della rotazione; 356 C.A.23.02.2010/p.43e 4) di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro economico del Progetto; 5) di far gravare la spesa di € 250,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto; 6) che i costi relativi alla sicurezza graveranno sul quadro economico del Progetto; 7) di autorizzare il Dipartimento di Chimica a procedere in conformità. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 357 C.A.23.02.2010/p.44 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO DI UNA CAMERA DI CRESCITA – PROGETTO “GRASTEPP TRA GRAVINE E STEPPE” PER IL MUSEO ORTOBOTANICO Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito: “”Il Dirigente informa che la prof.ssa Viviana Cavallaro, Direttore del Museo Orto Botanico, con nota prot. n. 25 del 10 febbraio u.s. (Allegato 1) ha fatto richiesta di autorizzazione alla spesa per l’acquisto di una camera di crescita (BINDER modello KBW 400), il cui importo è stimato in € 9.540,00=oltre IVA. Tale spesa, precisa il Dirigente, come si rileva dalla documentazione trasmessa, graverà sui fondi già accreditati a questa Università - Museo Orto Botanico da parte della Regione Puglia. La prof.ssa V. Cavallaro, prosegue il Dirigente, ha preventivamente proposto l’acquisto della suddetta camera di crescita nella riunione del 05/02/2010 (Allegato 2) del Consiglio del Museo Orto Botanico, al termine della quale il Consiglio, visti i cinque preventivi inerenti l’acquisto ed atteso l’interesse per tale bene necessario alla realizzazione delle azioni previste dal Progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia”, ha accettato e quindi autorizzato l’acquisto in parola secondo il miglior preventivo allegato che risulta essere quello della società Levanchimica Srl, con sede in Bari alla Via T. Columbo, 41 - 70123. Il Dirigente riferisce che l’indagine di mercato per l’acquisto in parola è stata curata direttamente dalla struttura richiedente, come stabilito dall’art. 104, punto 2.1 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Tuttavia, l’importo relativo a tale acquisto, rileva il Dirigente, è superiore al limite di spesa che autorizza la struttura richiedente a deliberare in autonomia. Pertanto, occorre la preventiva autorizzazione di questo Consesso.”” Il Consiglio, all’unanimità, UDITA la relazione a firma del Dirigente del Dipartimento Affari Generali; VISTA la richiesta prot. n. 025 del 10.02.2010 a firma della prof.ssa Viviana Cavallaro, Direttore del Museo Orto Botanico di questa Università; VISTA l’autorizzazione rilasciata dal Consiglio del Museo Orto Botanico in data 05.02.2010; VISTO l’art. 104 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; 358 C.A.23.02.2010/p.44 ACCERTATA la sussistenza della disponibilità finanziaria sul pertinente capitolo di bilancio, DELIBERA - di autorizzare la spesa di € 9.540,00=oltre Iva per l’acquisto di una camera di crescita BINDER modello KBW 400 dalla società Levanchimica Srl, con sede in Bari alla Via T. Columbo, 41 – 70123; - di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie a far gravare la spesa per la suddetta fornitura sul capitolo 106010, sub. acc. 10/874 assunto dall’Area di Ragioneria e Contabilità in data 17.02.2010. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 359 C.A.23.02.2010/madio DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA SU PROPOSTA DI CHIAMATA DI DOCENTI IDONEI PER LA COPERTURA DI UN POSTO DI PROFESSORE DI II FASCIA: INTERVENTO CONSIGLIERE MADIO Chiede ed ottiene la parola il consigliere Madio, il quale - con riferimento a quanto riportato dagli Organi di stampa in ordine alla recentissima decisione del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia di non proporre la chiamata di nessuno dei due candidati risultati idonei a ricoprire un posto di professore di II fascia di Otorinolaringoiatria – chiede se la decisione di sottoporre la questione all’esame del suddetto Consiglio di Facoltà possa considerarsi conforme alle norme del vigente Codice dei Comportamenti di questa Università, considerato che uno dei due idonei è parente di II grado di altro docente dello stesso Settore Scientifico Disciplinare, afferente al Dipartimento di Oftalmologia e Otorinolaringoiatria. Il Presidente precisa che, ai sensi della normativa vigente, il Consiglio di Facoltà si deve esprimere sulla chiamata dei candidati risultati idonei a ricoprire posti di professore di I o II fascia, entro sessanta giorni dal decreto di approvazione degli atti della relativa procedura di valutazione, e che l’art. 12 del vigente Codice dei Comportamenti fa riferimento agli impegni che ogni appartenente alla comunità accademica deve rispettare. Alle ore 18,05, rientra il Rettore. 360 C.A. 26.01.2010/varie VARIE ED EVENTUALI Il Rettore propone di prendere in esame, tra le "Varie ed eventuali", il seguente argomento che riveste carattere di urgenza: “SPAZI VI PIANO DEL PALAZZO DI GIURISPRUDENZA – DIPARTIMENTO PER LO STUDIO DELLE SOCIETA’ MEDITERRANEE”. Il Consiglio, unanime, approva. 361 C.A.23.02.2010/v.1 X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO SPAZI VI PIANO DEL PALAZZO DI GIURISPRUDENZA – DIPARTIMENTO PER LO STUDIO DELLE SOCIETA’ MEDITERRANEE Il Rettore comunica che è pervenuta la seguente nota, datata 15.02.2010, da parte della prof.ssa Franca Maria Papa, Direttore del Dipartimento in oggetto: “”Perdurando da oltre 3 anni una occupazione non legittima di n. 3 stanze ubicate al VI piano del Palazzo di Giurisprudenza, comprese negli spazi relativi al Dipartimento per lo Studio delle Società Mediterranee diretto dalla sottoscritta, nonostante i reiterati deliberati di Commissioni Interfacoltà presiedute autorevolmente dai Presidi Ennio Triggiani e Mario Giovanni Garofalo, Vi chiedo di provvedere entro il 15 marzo allo sgombro dei suddetti locali. Ove ciò non dovesse accadere, dati gli enormi disagi che ciò arreca al Dipartimento scrivente, sarò costretta a provvedere in tal senso con sommo rammarico.”” Il Rettore, nell’evidenziare la necessità di dare mandato ad un’apposita Commissione di approfondire la problematica segnalata dalla prof.ssa Papa, sentendo preliminarmente i Direttori dei Dipartimenti interessati, propone i nominativi dei proff. Di Rienzo e Spagnoletti, quali componenti della citata Commissione, invitando gli altri Consiglieri a manifestare la propria disponibilità a far parte della Commissione stessa. Ciò premesso, Egli invita il Consiglio a pronunciarsi in merito. I consiglieri Persichella e Madio manifestano la propria disponibilità a far parte della Commissione de qua. Il Consiglio, all’unanimità, VISTA la nota datata 15.02.2010, trasmessa della prof.ssa Franca Maria Papa, Direttore del Dipartimento Per lo studio delle Società Mediterranee; CONDIVISA la necessità di istituire un’apposita Commissione con il compito di approfondire la problematica segnalata con la nota succitata, DELIBERA di dare mandato ad una Commissione, composta dai consiglieri M. Di Rienzo, M. Spagnoletti, M. Persichella e L. Madio, di approfondire la problematica segnalata dalla 362 C.A.23.02.2010/v.1 prof.ssa Franca Maria Papa, Direttore del Dipartimento Per lo studio delle Società Mediterranee, e di formulare una proposta sentendo anche i Direttori dei Dipartimenti interessati, da sottoporre all’attenzione del Consiglio di Amministrazione in occasione di una prossima riunione. La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. 363 C.A.23.02.2010/fine Esaurito l'esame degli argomenti all'ordine del giorno, il Presidente dichiara sciolta la riunione alle ore 18,10. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE (dott. Giorgio DE SANTIS) (prof. Corrado PETROCELLI) Per gli argomenti discussi dalle ore 13,20 alleore 13,45 e dalle ore 16,50 alle ore 18,05 IL PRESIDENTE (prof. Augusto GARUCCIO) 364