Verbale del Consiglio di Amministrazione

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Verbale del Consiglio di Amministrazione
C.A. 23.02.2010
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Verbale del Consiglio di Amministrazione, costituito ai sensi dell'art.25 dello Statuto
dell’Università degli Studi di Bari, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del
12.11.2005 ed emanato ai sensi della Legge 09.05.1989 n.168.
VERBALE N°02/2010
Seduta del 23.02.2010
Si riunisce alle ore 10,10.
P =
A =
AG =
Presente
Assente
Assente giustificato
P
-
Il Magnifico Rettore, prof. Corrado PETROCELLI, Presidente;
il prof. Augusto GARUCCIO, Pro – Rettore;
il dott. Giorgio DE SANTIS, Direttore Amministrativo, Segretario;
il dott. Pasquale CAPO, rappresentante del Governo;
la prof.ssa Giovanna DA MOLIN, per la componente dei professori
di ruolo della prima fascia;
il prof. Massimo DI RIENZO, per la componente dei professori di
ruolo della prima fascia;
il prof. Gino VONGHIA, per la componente dei professori di ruolo
della prima fascia;
il prof. Alberta ZALLONE, per la componente dei professori di ruolo
della prima fascia;
la prof.ssa Marina MUSTI, per la componente dei professori di ruolo
della seconda fascia;
la prof.ssa Grazia RAGUSO, per la componente dei professori di
ruolo della seconda fascia;
il prof. Carlo SABBA’, per la componente dei professori di ruolo
della seconda fascia;
-il prof. Domenico VIOLA, per la componente dei professori di ruolo
della seconda fascia;
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A
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AG
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P
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il dott. Andrea BRUNO, per la componente dei ricercatori;
il dott. Giuseppe CARDIA, per la componente dei ricercatori;
il dott. Giovanni LUCHENA, per la componente dei ricercatori;
il dott. Mario SPAGNOLETTI, per la componente dei ricercatori;
il sig. Vincenzo ALLOGGIO, in rappresentanza del personale
tecnico – amministrativo;
il sig. Giuseppe DE FRENZA, in rappresentanza del personale
tecnico – amministrativo (dalle ore 11,55);
il sig. Michele PERSICHELLA, in rappresentanza del personale
tecnico – amministrativo;
il dott. Sandro SPATARO, in rappresentanza del personale tecnico –
amministrativo (dalle ore 12,40);
la dott.ssa Giancarla STAMA, in rappresentanza del personale
tecnico – amministrativo
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il sig. Donato GIANNOCCARO, in rappresentanza degli studenti;
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il sig. Leonardo MADIO, in rappresentanza degli studenti;
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il sig. Vincenzo ANTENORI, in rappresentanza degli studenti (salle
ore 11,45);
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-
A
AG
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- il sig. Raffaele Francesco SANTORO, in rappresentanza degli
studenti;
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- il sig. Davide FERORELLI, in rappresentanza degli studenti;
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- il sig. Luigi DABBICCO, in rappresentanza degli studenti;
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Assistono per il Collegio dei Revisori dei Conti, ai sensi dell’art.112 del
Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità:
-
dott.
dott.
dott.
Antonio MARINO
Saverio PICCARRETA - revisore supplente
Giorgio TREGLIA - revisore supplente dalle ore 10,30.
Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta.
L’ordine del giorno è il seguente:
− Approvazione verbale riunione del 26.01.2010
− Comunicazioni del Rettore
− Comunicazioni del Direttore Amministrativo
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I. AMMINISTRAZIONE
1.
2.
Proposte di modifica al “Regolamento per il conferimento di incarichi individuali,
n contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa”
Adempimenti di cui al D. L.vo 116/92 artt. 5, 6 e 12 in materia di protezione
animale: nomina consulente veterinario
II. ORGANI DI GOVERNO, GESTIONE, CONTROLLO, CONSULENZA E
GARANZIA
3.
Commissione per collaborazioni con Università argentine e dell’America Latina –
riunione del 11.12.2009: adempimenti
III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
4.
Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari
− e l’Accademia Pugliese delle Scienze
− (Facoltà di Agraria e di Lettere e Filosofia) e l’Associazione ITER ITRIA per la
realizzazione del progetto “Festival dei sensi”: ratifica decreto rettorale
− e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Bari per la realizzazione del Progetto di
Orientamento “ISOMERI”
− e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia per lo svolgimento di attività di
orientamento e bozza di convenzione con le Scuole secondarie di II grado
partecipanti alle attività di orientamento
4. bis Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari, l’ARTI, le Università
pugliesi, CNR ed ENEA per la realizzazione del progetto “Creare Impresa e
diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO 2”
5. Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari
− ed il CNR
− ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare” di Bari – L. 230/2005
− e la Regione Puglia per la realizzazione del progetto GAIA – L. 230/2005
− e la Società Dante Alighieri di Roma, per la realizzazione di iniziative di
collaborazione nell’ambito della certificazione di competenza in lingua italiana
− (II Facoltà di Giurisprudenza) e la Direzione marittima della Puglia e della
Basilicata Jonica, per il riconoscimento di CFU per le attività di formazione
svolte presso le Scuole di Formazione dello stesso Ente - (C.d.A. del
24.11.2009): precisazioni del Preside di Facoltà, prof. A. Uricchio
− ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari in tema di tasse e
contributi universitari
− (Facoltà di Agraria) e la Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di
Bari – AICAI
− (Dipartimento di Studi Classici e Cristiani) e l’Universitè de Paris Ouest –
Nanterre La Defense (Francia)
− e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM) per il Master Universitario
di I livello in “EuroMediterranean Master in Culture and Tourism – EMCT” –
A.A. 2009/2010
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− (Museo Ortobotanico) e il Parco Nazionale del Gargano per il progetto “Vivai
della Biodiversità Garganica”, azione: conservazione ex situ in banca del
germoplasma
6. Protocollo di partenariato tra l’Università degli Studi di Bari e ITC “G. Cesare” di
Bari per la realizzazione del progetto MIUR “Il Ponte”
7. Distretto produttivo ad alto contenuto tecnologico del Farmaco e dei Prodotti della
Salute: adempimenti
8. Progetto Bip-research: adempimenti
9. Brevetti: adempimenti
10. Spin off: adempimenti
11. Daisy-net scarl - approvazione Regolamento e Manifesto; modifiche assetto
societario: ratifica decreto rettorale
12. Conferimento attrezzature in convenzione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria
Policlinico
13. Ripartizione del finanziamento della Ricerca Scientifica di Ateneo (ex 60%) –
es.fin. 2010
14. Rinnovo contratto CINECA per avvio procedura informatica Progetti di ricerca su
Fondi di Ateneo anno 2010
15. Ripartizione Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli
studenti (D.M. 198 del 23.10.2003, art. 1) – a.a. 2008/2009
15. bis Approvazione schema e stipula atto costitutivo del R.T.S. tra l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro II Facoltà di Giurisprudenza – TA e la KEIFORM –
TA per la realizzazione del progetto dal titolo “Tecnico della Conservazione
del Suolo”: ratifica decreto rettorale
IV. ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE
16. Ipotesi di accordo transattivo con “La Cascina Cooperativa”
17. Delega a personale dell’Avvocatura a rappresentare questa Università in giudizi
innanzi al Tribunale di Bari – Sezione Lavoro: ratifica decreti rettorali
18. Incarico a professionista del libero foro a rappresentare questa Università in
giudizio di opposizione avverso ricorso straordinario al capo di Stato: ratifica
decreto rettorale
VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
19. Designazione Revisore nell’ambito del Consorzio CARSO
20. Proposte di adesione alle Associazioni
− AQUIFALC
− Istituto per il Governo Societario (I.G.S.)
21. Modifiche di Statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica
22. Centro Ricerche Bonomo - problematiche
VII.
PERSONALE
23. Collaboratori ed esperti linguistici:
− richiesta di stipula di contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo
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determinato per le esigenze della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
− incarichi retribuiti ex art. 71 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza
e la Contabilità e successive integrazioni
Facoltà di Giurisprudenza- Scuola di Specializzazione per le Professioni legali:
richiesta autorizzazione alla formalizzazione delle prestazioni d’opera intellettuale
per l’affidamento di corsi ufficiali, attività didattiche intergative e tutorato di
attività didattiche integrative – a.a. 2008/2009
Richiesta di attivazione di contratto di collaborazione coordinata e continuativa per
le esigenze del Servizio Civile
Autorizzazione a selezione pubblica per Tutor specializzati
Reclutamento di personale tecnico amministrativo a tempo determinato per le
esigenze di Dipartimenti
Autorizzazione alla spesa per la stipula di n. 4 contratti di collaborazione
coordinata e continuativa relativamente al progetto “GRASTEPP tra gravine e
steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della
Regione Puglia”
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
29. Proposta Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi di cui alla L.
390/91
30. Accettazione donazione contributo finanziario: società Janssen Cilag SpA
31. DIGAMMA srl: richiesta contributo
32. Centro di competenza ImpresAmbiente scarl – versamento quota anno 2009:
ratifica decreto rettorale
33. Ripartizione giornate operai agricoli stagionali – anno 2010
33. bis Variazione al Bilancio di Previsione 2009: ratifica decreti rettorali
IX. EDILIZIA E TERRITORIO
34. Iniziative per la realizzazione del Campus Murattiano
35. Procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di risanamento e ristrutturazione
dell’edificio sede dell’ex Manifattura dei Tabacchi
36. Appalto relativo alla esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori elettrici
(ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e della
palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari:
approvazione certificato di
regolare esecuzione
37. Appalto triennale lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili
universitari ubicati nelle sedi di Bari, Valenzano (BA), Policoro (MT) e Taranto
distinto in n. 6 lotti: approvazione certificato di regolare esecuzione 1° anno lotto
n. 4 – zona
Policlinico
38. Appalto triennale lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili
universitari ubicati nelle sedi di Bari, Valenzano (BA), Policoro (MT) e Taranto
distinto in n. 6 lotti: approvazione certificato di regolare esecuzione 1° anno lotto
n. 5 – zona Centro
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X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
39. Servizio di Cassa: scadenza contratto
40. Scadenza contratto telefonia – risultanze Gruppo di lavoro: adempimenti
41. Adempimenti connessi con la rettifica dei confini tra aree di proprieta’ di questa
Università e della sig.ra De Stasio Giuseppina
42. Procedura aperta per l’affidamento dell’appalto di durata quinquennale relativo al
“Servizio Energia 2009-2014” comprendente attività di fornitura calore, gestione,
conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di
condizionamento e di ventilazione di pertinenza dell’Università degli Studi di Bari
– sedi di Bari e Taranto. Approvazione atti
43. AQP Ricerca Regione Puglia – II atto integrativo – costituzione di Reti di
Laboratori Pubblici di Ricerca: adempimenti
44. Autorizzazione all’acquisto di una camera di crescita – Progetto “GRASTEPP tra
gravine e steppe” per il Museo Ortobotanico
− Varie ed eventuali
Con il consenso unanime dei consiglieri presenti, hanno presenziato alla odierna
riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire,
ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Consiglio di
Amministrazione, i Dirigenti dei Dipartimenti amministrativi interessati o altro funzionario
da loro delegato.
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C.A. 23.02.2010/appr.verb.
APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA RIUNIONE DEL 26.01.2010.
Il Rettore pone in approvazione il verbale relativo alla riunione del 26.01.2010.
Sono presenti il Rettore, il ProRettore, il Direttore Amministrativo ed i consiglieri
Alloggio, Bruno, Cardia, Dabbicco, Da Molin, Di Rienzo, Ferorelli, Giannoccaro, Madio,
Musti, Persichella, Raguso, Sabbà, Santoro, Spagnoletti, Stama, Viola, Vonghia e Zallone.
Viene letto ed approvato, con l'astensione dei consiglieri assenti alla relativa
riunione, il verbale relativo alla seduta del 26.01.2010.
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C.A. 23.02.2010/comunic.Rett.
COMUNICAZIONI DEL RETTORE
Il Rettore dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al presente verbale con
il numero 1, che fa distribuire in copia ai Consiglieri:
A)
Nota del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
relazioni esterne, pervenuta in data 10.02.2010, in merito alla stipula di
convenzioni per collaborazione ad attività di ricerca (DD.RR. n. 480 del
27.01.2010 e n. 641 del 01.02.2010);
B)
Nomina a consulente di parte di questa Università del rag. Luigi Vania
(D.R. n. 11593 del 24.11.2009);
C)
Conferimenti di incarico ai legali di questa Università di rappresentare e
difendere in giudizio l’Ateneo barese;
D)
Nota prot. n. 26 del 12.02.2019 del MIUR concernente “Attuazione art. 2
(requisiti di trasparenza) del D.M. 31 ottobre 2007, n. 544 – indicazioni
operative a.a. 2009/2010”;
E)
Nota prot. n. 274 del 09.02.2010 della Regione Puglia – Assessorato al
Diritto allo Studio, Università e Ricerca, concernente “Interventi di recupero
residenze studentesche (legge 388/2000 e D.M. 42/2007)”;
F)
Nota Presidente CRUI prot. n. 54-10 del 22.01.2010 indirizzata all’on.
Maristella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, su
decisione della Corte dei Conti di applicazione alle Università dell’art. 17,
commi 30 e 30bis, del D.L. n. 78/2009, convertito nella L. n. 38/2009, in
materia di sottoponibilità a controllo preventivo di qualunque atto
contrattuale di consulenza e di collaborazione emesso dagli Atenei;
G)
Nota del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
relazioni esterne, pervenuta in data 19.02.2010, concernente “Avviso
Pubblico n. 19/2009 ‘Ritorno al Futuro – Borse di Ricerca’”.
Il Rettore esprime, quindi, sentita soddisfazione per i lusinghieri riconoscimenti di
recente ottenuti – in un periodo, peraltro, alquanto critico per il sistema universitario
italiano - da numerosi docenti di questo Ateneo per i risultati conseguiti nella loro attività
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C.A. 23.02.2010/comunic.Rett.
di ricerca scientifica, menzionando, tra le altre, le equipe coordinate dalle prof.sse Specchia
e Svelto.
Il Rettore, inoltre, nell’esprimere forte preoccupazione per l’attuale situazione
finanziaria, sottolinea, in particolare, come non si sia ancora provveduto all’elaborazione
dei nuovi criteri di suddivisione del Fondo di 400 milioni di euro, stanziato a parziale
ristoro del “taglio” di circa 700 milioni di euro dell’FFO operato per il corrente anno,
auspicando, in ogni caso, che gli stessi siano diversi da quelli approvati per l’anno
precedente e riconosciuti come poco equi dallo stesso Ministro. Egli si sofferma, quindi,
sulla costituzione della Rete degli Atenei meridionali, finalizzata ad ottenere un riequilibrio
rispetto a situazioni di contesto che vedono le Università del Meridione svantaggiate, con
riferimento, in particolare, ai dati occupazionali dei laureati ed alla somma percepita quale
cd. “costo medio” dello studente, determinato sulla base di quanto introitato a titolo di
tasse e contributi. Egli rammenta, quindi, l’elevato numero di studenti iscritti a questo
Ateneo che risultano idonei nelle graduatorie A.DI.SU. ai fini dell’attribuzione di borse di
studio, i quali sono esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, anche nei casi in cui
non ottengano la borsa di studio per mancanza di risorse, rappresentando l’esigenza che il
MIUR eroghi un apposito contributo agli Atenei a ristoro di tale mancato introito, così
come richiesto fin dall’A.A. 2000/2001.
Il Rettore informa, altresì, che è in fase di definizione un documento CRUI sul cd.
Decreto Gelmini, attualmente all’esame del Parlamento, che recepisce in buona parte le
osservazioni formulate dall’apposita Commissione nominata da questo Ateneo.
Per quanto concerne l’offerta formativa, il Rettore fa presente che, nelle more
della definizione del quadro normativo di riferimento, questa Università ha deliberato la
soppressione di alcuni corsi di studio e l’istituzione di altri, fermo restando che
l’attivazione di questi ultimi sarà subordinata alla rigorosa verifica della sussistenza di tutti
i necessari requisiti.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Vonghia, il quale rappresenta l’urgenza
di definire l’intesa con l’Azienda Policlinico, in materia di retribuzione aggiuntiva dei
professori e ricercatori universitari che svolgono attività di assistenza, e che si individuino
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C.A. 23.02.2010/comunic.Rett.
appositi, idonei, criteri di riparto del fondo che sarà in tal modo costituito, tenendo conto,
in particolare, dell’esigenza di tutelare i giovani ricercatori.
Il Rettore, nel condividere l’esigenza di pervenire alla definizione dell’intesa con
l’Azienda Policlinico, nel rispetto di quanto deliberato da questo Consesso, con
riferimento, in particolare, alla richiesta che venga garantito un trattamento omogeneo al
personale docente in convenzione a livello regionale, fa presente che la problematica è
all’esame del Comitato Paritetico S.A. C.d.A. per il Settore Sanità, rappresentando, in ogni
caso, la necessità che si determini un clima di ampia collaborazione in sede di definizione
dei criteri di riparto del Fondo che sarà così ottenuto, al fine di tutelare, in particolare, i
giovani ricercatori.
La consigliera Musti, con riferimento alla comunicazione di cui alla lettera F),
segnala che, a seguito dell’appesantimento della procedura conseguente alla menzionata
pronuncia della Corte dei Conti, numerosi contratti di ricerca sono ormai in scadenza senza
che si siano completate le attività previste, evidenziando, altresì, le difficoltà che si stanno
ponendo in merito al rinnovo degli stessi.
Il Rettore osserva che la nota del Presidente CRUI, di cui alla propria
comunicazione sub F), è finalizzata a risolvere difficoltà della natura segnalata dalla
consigliera Musti, ferma restando la necessità di rispettare tale procedura fino a nuove e
diverse disposizioni.
La consigliera Da Molin chiede se anche i contratti per l’affidamento di incarichi
di docenza debbano essere sottoposti al predetto controllo preventivo di legittimità della
Corte dei Conti.
Il Rettore precisa che i contratti per l’affidamento di incarichi di docenza non
rientrano tra gli atti da sottoporre al controllo in parola.
Il consigliere Madio, con riferimento alla comunicazione di cui alla lettera E), nel
prendere atto del decisivo intervento operato da questa Università al fine di ottenere il
finanziamento necessario per la ristrutturazione dello stabile sito in Largo Fraccacreta,
auspica che il suddetto immobile venga al più presto utilizzato per assicurare l’alloggio, in
particolare, agli studenti che frequentano Facoltà ubicate nel centro cittadino, osservando,
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C.A. 23.02.2010/comunic.Rett.
altresì, come, in tal modo, si renderà possibile anche ottimizzare la funzione dell’annessa
mensa, al momento sottoutilizzata.
Il consigliere Madio evidenzia, quindi, la necessità che si realizzi un più efficace
coordinamento tra l’Università e l’A.DI.S.U. in materia di diritto allo studio, segnalando,
in particolare, l’esigenza di velocizzare la procedura di rimborso delle tasse agli studenti
che ne abbiano diritto nonché di individuare forme di controllo incrociato sulla
documentazione presentata ai suddetti Enti.
Il Rettore, nel ringraziare il consigliere Madio per l’intervento pronunciato,
sottolinea l’impegno profuso da questa Università ai fini del recupero dello stabile di Largo
Fraccacreta, che al più presto sarà utilizzato quale residenza studentesca ma anche come
foresteria per i docenti ospiti dell’Ateneo barese. Egli evidenzia, inoltre, che
l’Amministrazione universitaria ha già avviato un’azione sinergica con l’A.DI.S.U., che ha
comportato, tra l’altro, d’intesa anche con l’AMTAB ed il Comune di Bari, il rinnovo della
convenzione finalizzata a garantire agli studenti universitari la fruizione del servizio di
trasporto pubblico urbano a costi agevolati.
Il Direttore Amministrativo informa che, nell’ambito della definizione di livelli di
collaborazione istituzionale tra l’Ateneo barese e l’A.DI.S.U. ed a seguito di incontri
intercorsi con i vertici della predetta Agenzia, si è concordato di costituire una apposita
task force, composta anche da funzionari di questa Università esperti in materia fiscale,
con il compito di verificare congiuntamente le dichiarazioni rese dagli studenti ai due Enti.
Egli assicura, altresì, il comune impegno al fine di evitare che gli studenti, che abbiano
diritto all’esonero dal pagamento delle tasse, vengano chiamati a versare la seconda rata
delle stesse, per poi doverne chiedere il rimborso.
Il consigliere Madio chiede che una componente studentesca venga inserita nella
citata task force, al fine di consentire anche agli studenti di formulare proposte finalizzate
al miglioramento dell’interazione tra l’Università e l’A.DI.S.U..
Il ProRettore fa presente che tale richiesta sarà presa in considerazione.
Alle ore 10,30, entra il revisore Treglia.
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C.A.23.02.2010/com.dir.
COMUNICAZIONI DEL DIRETTORE
Il Direttore Amministrativo dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al
presente verbale con il numero 2, già poste a disposizione dei Consiglieri:
A) D.D. n. 51 del 12.02.2010 concernente l’attribuzione all’Avv. Gaetano Prudente,
Dirigente in servizio presso questa Università, delle funzioni di Vicario del Direttore
Amministrativo, dal 15.02.2010 al 24.01.2013;
B) D.D. n. 23 del 25.01.2010 concernente il riconoscimento al personale che svolge
prevalentemente la propria attività nell’ambito di strutture bibliotecarie dell’afferenza
al Sistema Bibliotecario di Ateneo ai fini del riconoscimento del diritto di elettorato
attivo e passivo per la elezione dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
nei Comitati scientifici di macro-area;
C) D.D. n. 24 del 26.01.2010 concernente l’istituzione, nell’ambito del Dipartimento
Gestione Risorse Finanziarie, dell’Area Gestione Finanziaria Progetti di Ateneo,
Servizi ed Auditing nonché la nomina di funzionari preposti a vari Uffici del predetto
Dipartimento;
D) D.D. n. 25 del 26.01.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Ragioneria e
Contabilità all’assunzione dell’impegno di spesa pari a € 72.020,00 IVA inclusa, sul
cap. 102250, per l’erogazione, agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009, di n. 277
buoni libro aventi valore pari a € 260,00 cadauno;
E) D.D. n. 26 del 26.01.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Fornitura di Beni e
Servizi ad esperire le procedure di cui al D.L.vo n. 163/2006 per la fornitura di
materiale
elettrico,
idro-termico
sanitario
e
ferramenta
per
le
esigenze
dell’Amministrazione centrale; l’autorizzazione all’Area Ragioneria e Contabilità ad
impegnare la spesa totale di € 10.000,00 oltre IVA sul cap. n. 102440 “Acquisto
materiale di consumo”;
F) D.D. n. 30 del 28.01.2010 concernente
la nomina dell’ing. Gaetano Ranieri a
Responsabile Unico del Procedimento dell’intervento relativo all’ampliamento della
infrastruttura del Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis, ai sensi dell’art. 10 del
12
C.A.23.02.2010/com.dir.
D. L.vo n. 163/2006, nell’ambito del quale si avvarrà del supporto tecnico dell’ing. G.
Bonsegna e del supporto amministrativo della dott.ssa A. De Giglio;
G) D.D. n. 38 del 02.02.2010 concernente l’autorizzazione, ora per allora, alla
sottoscrizione del contratto annuale di manutenzione, a decorrere dal 20.07.2009 al
19.07.2010, del software Metalib/SFX per il portale SINBIP, a favore della Società Ex
Libris Italy srl di Borgonuovo di Pontecchio, per l’importo di € 16.787,72, oltre IVA,
che graverà sul cap. 102420 accan. n. 18/2010;
H) D.D. n. 39 del 02.02.2010 concernente l’autorizzazione al rinnovo della procedura di
cottimo fiduciario, ai sensi dell’art. 125, co. 11, del D. L.vo 163/2006, da esperirsi con
le stesse modalità della precedente, per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto,
stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi presso le strutture universitarie, per la
durata biennale a far tempo dall’1.3.2010 al 29.2.2012, da aggiudicarsi con il criterio
dell’offerta al massimo ribasso percentuale, unico per ogni singola tipologia di rifiuto,
per l’importo massimo presunto di € 179.900,00 oltre IVA; l’approvazione dei relativi
atti di gara; l’autorizzazione all’Area Economato all’effettuazione del versamento di €
150,00 all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture;
la conferma dell’Avv. Paolo Squeo a Responsabile del Procedimento della gara de qua;
I) D.D. n. 40 del 3.02.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Servizi Sociali, nelle
more della formalizzazione dell’atto aggiuntivo al contratto principale, a richiedere alla
Ditta QUI! Ticket Service SpA n. 25.000,00 buoni pasto del valore di € 7.75 cadauno,
per l’importo complessivo di € 168.500,00, oltre IVA; l’autorizzazione all’Area
Ragioneria e Contabilità ad assumere il relativo impegno di spesa;
J) D.D. n. 42 del 4.02.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Forniture di Beni e
Servizi all’esperimento della procedura in economia, ai sensi del D. L.vo n. 163/2006
e del D.R. n. 977 del 31.01.2007, per la fornitura di materiale di cancelleria per le
esigenze delle rappresentanze studentesche e del Consiglio degli Studenti, per
l’importo complessivo di € 24.000,00, IVA inclusa, che graverà sul cap. 102350
“Cancelleria e stampati”;
K) D.D. n. 43 del 5.02.2010 concernente l’istituzione della Commissione di
aggiudicazione delle procedure di spesa in economia, in applicazione del D. L.vo
13
C.A.23.02.2010/com.dir.
163/2006, dell’art. 63 del Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione, la Finanza e
la Contabilità e del D.R. n. 977 del 31.01.2007;
L) D.D. n. 44 del 5.02.2010 concernente l’autorizzazione alla Ditta EUROSAFETY di
Udine all’estensione del servizio di portierato presso le sale lettura delle Biblioteche
comprese quelle di Taranto, a far tempo dal 8.2.2010 e fino al 31.7.2010, e dal
1.9.2010 fino alla scadenza del contratto fissata al 31.10.2010, agli stessi prezzi, patti e
condizioni del contratto principale, per la spesa complessiva di € 151.725,38, oltre
IVA;
M) D.D. n. 45 del 5.02.2010 concernente l’accettazione della donazione di attrezzature
informatiche, da parte dell’ing. Vito Santacesaria, amministratore unico della
“Applicazioni di Ingegneria ed Informatica Srl”, del valore complessivo di € 1.676,05,
da
destinare
alla
“Cittadella
Mediterranea
della
Scienza”;
l’autorizzazione
all’inventariazione dei beni oggetto della donazione;
N) D.D. n. 46 del 9.02.2010 concernente il conferimento al dott. A. Losito delle funzioni
di Segretario Amministrativo presso il Dipartimento di Sanità e Benessere degli
Animali;
O) D.D. n. 47 del 9.02.2010 relativo al conferimento alla dott.ssa L. Napolitano delle
funzioni di Segretario Amministrativo presso il Dipartimento di Fisica, con cessazione
dalle medesime funzioni del dott. Riccardo Leonetti;
P) D.D. n. 48 del 10.02.2010 concernente l’autorizzazione alla sottoscrizione della
Convenzione che regolerà i rapporti tra questa Università e la Società Valmon srl per
l’accesso – della durata di 12 mesi -
da parte di questa Università al Sistema
Informativo Statistico per la Valutazione della Didattica da parte degli studenti
frequentanti, per la pubblicazione via web delle informazioni raccolte mediante le
indagini svolte nell’a.a. 2008-2009, per l’importo complessivo di € 11.000,00, oltre
IVA, da far gravare sul cap. 102420, accan. n. 18/2010;
Q) D.D. n. 50 del 11.02.2010 concernente il conferimento al sig. D. Lagonigro delle
funzioni di Segretario Amministrativo presso il Centro Interuniversitario di Ricerca
Per l’Analisi del Territorio (CRIAT)”;
14
C.A.23.02.2010/com.dir.
R) D.D. n. 53 del 15.02.2010 concernente l’autorizzazione al Dipartimento Gestione
Risorse Finanziarie al pagamento della somma di € 8.000,00 oltre Iva e di € 2.000,00
esente da IVA, che graverà sul cap. 102420, - liquid. 09-15753, relativi alla procedura
d’inventario dei beni di questa Università, in favore dalla Software and More srl;
S) D.D. n. 54 del 15.02.2010 concernente l’autorizzazione all’Area Appalti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture ad inoltrare l’ordine alla società GFI di Roma per
l’affidamento del servizio di manutenzione del software di gestione della rilevazione
delle presenze WTIME, per la durata di un anno a decorrere dal 01.01.2010 e sino al
31.12.2010, per l’importo di € 6.900,00, oltre IVA, che graverà sul cap. 102420, sub
acc. 10-649;
T) D.D. n. 55 del 15.02.2010 concernente l’autorizzazione alla sottoscrizione del
contratto, regolante i rapporti tra questa Università
ed il Consorzio CO.IN.FO:,
relativo all’adesione per l’anno 2010 al progetto ISOIVA-COINFO, secondo le
modalità previste per la formazione e consulenza continua comprensiva del software
applicativo, per l’importo di € 1.800,00, IVA compresa, che graverà sul cap. 102420,
accant. n. 351/2010.
Il Direttore Amministrativo riferisce, quindi, che a breve saranno posti in
pagamento i corrispettivi, relativi all’annualità 2007, al personale tecnico amministrativo
avente titolo, ai sensi dell’art. 63 del CCNL 1998-2001, in esecuzione dell’accordo in
materia di trattamento accessorio, sottolineando come, dopo un faticoso processo di
ricognizione delle attività lavorative, si sia pervenuti alla definizione del compenso,
ammontante a circa 467.968,00, che trova copertura, come verificato dalla competente
struttura Dipartimento gestione risorse finanziarie, sugli appositi capitoli di bilancio.
La consigliera Da Molin, cui si associa la consigliera Raguso, nel sottolineare
anche le aspettative del personale docente, osserva come occorra procedere anche alla
corresponsione dell’adeguamento ISTAT dovuto al citato personale docente: tanto al fine
di evitare atteggiamenti discriminatori fra le componenti della comunità accademica.
Il Direttore Amministrativo evidenzia che
le risorse necessarie alla
corresponsione delle competenze spettanti al personale tecnico-amministrativo, già oggetto
di specifico impegno dell’Amministrazione nei confronti delle OO.SS., risultano già
15
C.A.23.02.2010/com.dir.
iscritte nel bilancio relativo all’esercizio 2007 e pertanto non avranno effetti sul bilancio
2010, fatti salvi gli aspetti connessi al bilancio di cassa; mentre per quanto riguarda le
legittime aspettative del personale docente occorrerà attendere la definizione del piano di
rientro al fine di individuare possibili modalità di copertura di un fabbisogno finanziario di
ben altra consistenza.
Il consigliere Cardia, nel condividere le osservazione formulate dalla consigliera
Da Molin, invoca una maggiore attenzione sulla problematica in esame, in considerazione
delle sussistenti criticità finanziarie di bilancio, e chiede chiarimenti in ordine alle
Comunicazioni del Direttore contrassegnate dalle lett. P) ed R). In particolare, egli chiede
se trattasi di spese obbligatorie cui l’Amministrazione deve necessariamente far fronte o se
le stesse possano essere oggetto di valutazione da parte della Commissione Bilancio, in
occasione dell’elaborando pano di rientro.
Egli, inoltre, in relazione alla Comunicazione del Rettore, contrassegnata dalla
lettera B), segnala l’inopportunità, a suo avviso, della nomina a consulente di parte di
questa Università del rag. Luigi Vania (D.R. n. 11593 del 24.11.2009), ed, in relazione alla
comunicazione D) del Direttore Amministrativo, ritiene che anche il valore del buono
libro da erogare agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009 avrebbe potuto subire una
decurtazione, seppur in minima misura, proprio in considerazione della già menzionata
situazione di bilancio.
Il Direttore Amministrativo, in relazione alla Comunicazione B) del Rettore,
sottolinea che il rag. Vania ha operato come consulente tecnico di parte, svolgendo,
quindi, un’essenziale funzione in ambito processuale. Con l’occasione, tiene a rimarcare
le ampie competenze professionali del rag. Vania, il quale essendo a conoscenza anche
degli aspetti finanziari della complessa problematica ivi rappresentata, è in grado di
tutelare al meglio gli interessi e le ragioni di questa Università nel contenzioso in atto.
Egli, in relazione alla propria Comunicazione contrassegnata dalla lettera P), fa
presente che, in una stagione delicata di valutazione della didattica delle Università, quale
quella in cui viviamo, si rende necessario dotarsi di un valido strumento informatico, la cui
acquisizione è stata peraltro sollecitata dai Delegati del Rettore per i rapporti con il Nucleo
di Valutazione, sicuramente utile per avviare concretamente tutte le iniziative idonee
16
C.A.23.02.2010/com.dir.
all’applicazione del nuovo modello di valutazione della didattica cui sono interessati tutti
gli Atenei.
Egli sottolinea, altresì, la necessità di dotarsi anche di uno specifico software
informatico per la gestione della procedura d’inventario dei beni di questa Università, di
cui alla propria Comunicazione contrassegnata dalla lettera R).
Il consigliere Alloggio, relativamente alla questione della liquidazione dei
corrispettivi relativi all’annualità 2007 al personale tecnico amministrativo avente titolo,
nel rimarcare la circostanza che trattasi di somme già appostate nel bilancio 2007, in
quanto in esecuzione dell’accordo in materia di trattamento accessorio, già stipulato
nell’ottobre 2007, e che pertanto non hanno alcun nesso con l’elaborando piano di rientro,
evidenzia come il ritardo nel pagamento delle relative somme è dovuto al tempo che si è
reso necessario per il riconoscimento delle funzioni e delle responsabilità attribuite al
personale
interessato,
afferente
sia
alle
strutture
periferiche
che
a
quelle
dell’Amministrazione centrale.
Egli coglie l’occasione per chiedere se nell’anno 2010 si procederà al pagamento
anche delle restanti competenze relative agli anni 2008 e 2009.
Il Direttore Amministrativo chiarisce ulteriormente la questione, sottolineando
ancora una volta che si è pervenuti all’individuazione degli aventi diritto attraverso un
faticoso percorso di ricognizione e che per ora si procederà alla liquidazione delle sole
spettanze relative all’anno 2007; per quanto attiene alle successive annualità potrebbe
essere sufficiente un aggiornamento dei dati già in possesso anche se occorrerà
preliminarmente
avviare lo specifico monitoraggio, già previsto nell’accordo di
contrattazione integrativa citata al fine di valutare gli esiti dell’applicazione del contratto di
cui trattasi e, se del caso, individuare opportuni correttivi.
Il consigliere Persichella, nell’osservare come la questione in essere costituisca
una mera Comunicazione del Direttore sulla quale il Consiglio non è chiamato a deliberare,
trattandosi peraltro di adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia, ringrazia
gli uffici dell’Amministrazione per l’ampio lavoro svolto che consente finalmente di poter
disporre di una mappatura reale della situazione e delle competenze del personale tecnicoamministrativo.
17
C.A.23.02.2010/com.dir.
Il consigliere Spagnoletti, nel richiamare la delibera assunta dal Consiglio di
Amministrazione in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2010,
rammenta che il medesimo Consiglio, deliberò, fra l’altro, nelle more dell’approvazione
del piano di rientro, l’autorizzazione, nei limiti del bilancio di cassa, della sola spesa
obbligatoria nonché di quelle assolutamente necessarie per il perseguimento dei fini
istituzionali dell’Università.
Ciò posto, egli, nell’evidenziare come il Consiglio di Amministrazione,
nell’odierna riunione non sia chiamato a rideliberare su una spesa peraltro già stanziata
nell’ambito del bilancio relativo all’anno 2007, trattandosi di adempimenti in esecuzione
all’accordo in materia di trattamento accessorio risalente a detto anno 2007, sottolinea
come il problema posto dal Direttore Amministrativo sia unicamente quello di valutare se
la decisione di procedere al pagamento di quanto dovuto al personale tecnicoamministrativo sia compatibile con quella assunta da questo stesso Consesso; cioè di
considerare tale spesa obbligatoria rispetto al piano di rientro, ovvero di valutare se la
stessa ricada all’interno o all’esterno del preciso e delimitato confine che la delibera
assunta il 29.12.2009 aveva segnato.
Il prof. Spagnoletti ritiene che la spesa di cui trattasi possa essere collocata
all’interno di tale ambito.
In relazione alla Comunicazione del Direttore contrassegnata dalla lettera J), il
consigliere Ferorelli, nel ricordare quanto dallo stesso consigliere espresso in occasione
dell’esame del bilancio di previsione 2010, rammentando di aver rilevato sullo
stanziamento relativo al cap. 102350 “cancelleria e stampati”, un aumento di € 100.000,00,
chiede se gli uffici competenti abbiano fornito i chiarimenti richiesti.
Il Direttore Amministrativo, nell’informare che non è stata ancora completata da
parte dell’apposita Commissione la prevista analisi sugli stanziamenti appostati sui capitoli
di bilancio, non esclude la possibilità che lo stanziamento sul capitolo citato dal consigliere
Ferorelli venga riconsiderato nell’ambito del piano di rientro e possa pertanto subire
decurtazioni.
Egli comunque si riserva di riferire prossimamente sulla questione.
18
C.A.23.02.2010/com.dir.
Il consigliere Madio, in riferimento alle osservazioni formulate dal prof. Cardia
circa il valore del buono libro da erogare agli studenti meritevoli dell’a.a. 2008/2009,
sostiene l’opportunità che l’Amministrazione continui a mantenere questo impegno nei
confronti di studenti meritevoli che non fruiscono di borse di studio.
Il Consiglio prende nota.
19
C.A.23.02.2010/p.1
I.
AMMINISTRAZIONE
PROPOSTE DI MODIFICA AL “REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI
INCARICHI INDIVIDUALI, CON CONTRATTI DI LAVORO AUTONOMO, DI
NATURA OCCASIONALE O COORDINATA E CONTINUATIVA”
Entra nella sala di riunione la dott.ssa Andriani, Direttore dell’Area personale
tecnico-amministrativo.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione:
“”Si ricorda che con D.R. n. 8892 del 25.06.2008 è stato emanato il Regolamento
di Ateneo per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di
natura occasionale o coordinata e continuativa.
L’Ufficio rileva la necessità di provvedere alla modifica del testo regolamentare
alla luce delle modifiche al testo dell’art. 7, comma 6 del Decreto Legislativo 30.03.2001,
n. 165 (t.u. pubblico impiego), recante norme nella materia di cui si discute, ai sensi della
Legge 06.08.2008, n. 133, della Legge 18.06.2009, n. 69, e della Legge 03.08.2009, n. 102.
L’Ufficio rileva, inoltre, l’opportunità di integrare il Regolamento in oggetto al
fine di fornire indicazioni procedurali in materia di controllo preventivo di legittimità della
Corte dei Conti sugli incarichi conferiti con contratto di lavoro autonomo, di natura
occasionale o coordinata e continuativa (art. 17, comma 30 e 30 bis, Decreto Legge
01.07.2009, n. 78, convertito in Legge 03.08.2009, n. 102).
Tanto premesso, si evidenziano i principali contenuti innovativi del testo
regolamentare portati all’attenzione dell’odierno Consesso.
Con riferimento all’art. 1, si evidenza che le previsioni regolamentari in materia di
conferimento di incarichi “si applicano a tutte le tipologie di incarichi di lavoro autonomo.
Ciò comporta l’irrilevanza del contenuto della prestazione: studio, consulenza, ricerca o
altro, così come della tipologia contrattuale individuata dall’amministrazione: occasionale
o coordinata e continuativa” (Dipartimento della Funzione Pubblica, Circolare n. 2/08),
interpretazione implicitamente confermata dalla Corte dei Conti con deliberazione n. 24
del 10.12.2009.
In sede di revisione del testo del succitato articolo, l’Ufficio ha tenuto conto delle
modifiche legislative introdotte con la legge 133/08, riguardanti la previsione di casistiche
in presenza delle quali, in ragione della particolare natura dell’incarico da conferire, è
possibile prescindere dal requisito della specializzazione universitaria per il conferimento
dell’incarico. Si tratta, in particolare, degli incarichi conferiti a professionisti iscritti in
ordini o albi, a soggetti che operano nel campo dell’arte, dello spettacolo, dei mestieri
artigianali o dell’attività informatica nonché strumentali allo svolgimento delle attività
didattiche e di ricerca, ivi comprese quelle di cui all’art. 51, comma 6 della legge
27.12.1997, n. 449, relativamente a specifiche prestazioni previste da programmi di ricerca
avviati dall’Università. Si ritiene utile sottolineare che, come specificato dal Dipartimento
della Funzione Pubblica (parere n. 51/08), al di fuori delle deroghe descritte vale “il
principio della specializzazione universitaria secondo cui la sola laurea triennale non è
20
C.A.23.02.2010/p.1
sufficiente ad integrare il requisito essendo a tal fine necessario il possesso della laurea
magistrale o del titolo equivalente”, pur non escludendosi che “la specializzazione richiesta
possa derivare anche da percorsi completi e formalmente definiti dall’ordinamento
professionale di riferimento, in aggiunta alla laurea triennale”.
L’elemento che viene ad essere evidenziato dall’art. 2, che disciplina i presupposti
di legittimità per il conferimento degli incarichi, è costituito dalla necessaria verifica della
impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili.
All’art. 2, comma 3, in materia di fondi per il finanziamento della spesa per il
conferimento di incarichi, si propone la sostituzione dell’attuale elencazione con un’unica
formulazione (“fondi per la ricerca scientifica o per il miglioramento della didattica”) in
grado di ricomprendere tutte le ipotesi dettagliatamente descritte dal testo vigente.
Nella stessa logica, si propone la modifica dell’art. 2, comma 4, lett. b), che
descrive le caratteristiche delle prestazioni oggetto dell’incarico. La norma, nel testo
proposto, dispone che le prestazioni oggetto dell’incarico devono riguardare compiti
complementari o strumentali rispetto “all’attività istituzionale”. Tanto al fine di
ricomprendere tutte le attività (di ricerca, didattica e amministrative) del nostro Ateneo.
All’art. 3, in materia di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico,
l’Ufficio propone l’inversione degli attuali commi 2 e 3, in ragione del fatto che i
Responsabili delle Strutture interessate (Facoltà, Dipartimenti, Centri di Spesa) hanno la
competenza ad attivare la suddetta procedura solo ove non vengano superati i limiti di
spesa stabiliti dal Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità. Oltre tali limiti, la competenza a deliberare l’attivazione della procedura di
conferimento dell’incarico spetta al Consiglio di Amministrazione e si sostanzia in una
autorizzazione alla spesa.
Resta inteso, come è possibile evincere dalla lettura dei successivi articoli, che
tutti gli adempimenti procedimentali conseguenti (dall’indizione della selezione alla stipula
del contratto) restano nella competenza del Responsabile della Struttura interessata.
Le richieste di attivazione delle procedure di conferimento di incarico da svolgere
presso le Strutture dell’Amministrazione centrale, invece, sono rivolte al Direttore
Amministrativo e sono sempre sottoposte al vaglio del Consiglio di Amministrazione, cui
spetta la competenza a deliberare l’attivazione della procedura.
All’art. 3, comma 4, lett. e), pur confermando l’attuale previsione generale di
durata massima del contratto (36 mesi ex art. 11 del Regolamento vigente), l’Ufficio
propone di integrare la disposizione con il richiamo alla durata del progetto di riferimento
che potrebbe eventualmente essere superiore ai 36 mesi, anche in relazione alla consistenza
del finanziamento correlato.
Altrettanto rilevante è la previsione di un confronto comparativo per
l’individuazione del miglior prestatore d’opera possibile. Si tratta, come specificato dalla
citata Circolare n. 2/08 del Dipartimento della Funzione Pubblica, di un principio di
riferimento, modulabile con eccezioni adeguatamente regolamentate, ed in ragione del
quale si giustifica la previsione dell’art. 4, comma 2 del testo proposto, secondo il quale,
ferma restando la necessità di verificare la sussistenza dei presupposti di legittimità per il
conferimento degli incarichi, è possibile prescindere dalle procedure di selezione in caso di
conferimento di incarico di natura meramente occasionale, che si esaurisca in una sola
prestazione episodica caratterizzata da un rapporto intuitu personae, che si traduce nella
individuazione di caratteristiche di unicità o peculiarità dell’apporto. Si propone, ad
ulteriore specificazione della previsione, una elencazione esemplificativa delle ipotesi in
21
C.A.23.02.2010/p.1
oggetto date dal conferimento di incarico a tenere relazioni in convegni e seminari, singola
docenza e simili.
All’art. 5, comma 2, con specifico riferimento agli incarichi da svolgere presso le
Strutture dell’Amministrazione centrale, si evidenzia l’attribuzione al Direttore
Amministrativo della competenza all’indizione della selezione pubblica, nonché, negli
articoli correlati, al compimento di tutti i conseguenti atti della procedura, fino alla stipula
del contratto.
L’art. 11 introduce un ulteriore adempimento nel procedimento di conferimento
dell’incarico, dato dalla necessità che, dopo l’emanazione del provvedimento di
approvazione degli atti della selezione pubblica, il Responsabile della Struttura interessata
al conferimento dell’incarico o il Rettore, per gli incarichi da svolgere presso le strutture
dell’Amministrazione centrale, dispongano il conferimento dell’incarico. L’integrazione si
rende necessaria alla luce delle indicazioni procedurali fornite dagli Uffici della Corte dei
Conti ai fini dell’esercizio del controllo preventivo di legittimità.
All’art. 12 si dispone che l’efficacia del contratto è subordinata al positivo esito
del controllo preventivo di legittimità, che si esercita nei modi previsti dalla l. 20/94.
Pertanto, ove la Corte ricusi il visto e la conseguente registrazione degli atti della
procedura, il contratto si risolve automaticamente sin dalla data della sua sottoscrizione e
nulla è dovuto al contraente; ove, invece, la Corte dei Conti ammetta al visto e alla
registrazione gli atti della procedura, il contratto acquista efficacia dal giorno successivo
alla comunicazione al prestatore della relativa delibera, ovvero decorsi inutilmente i
termini di legge.
L’art. 12, comma 7 del Regolamento, in attuazione dell’art. 11, d.lgs. 150/09,
pone l’obbligo di pubblicare sul sito internet istituzionale l’elenco degli incarichi conferiti.
Tanto in ossequio ad una trasparenza che la citata legge definisce in termini di accessibilità
totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali, delle
informazioni relative ad ogni aspetto dell’organizzazione e delle attività.
Con specifico riferimento ai contratti di consulenza, al comma 8 del medesimo
art. 12 (attuativo dell’art. 3, comma 18 della L. 24 dicembre 2007, n. 244) si precisa che
alla pubblicazione sul sito web di Ateneo del nominativo del consulente, dell’oggetto
dell’incarico e del relativo compenso è collegata l’efficacia del contratto stesso.
Si riporta di seguito il testo del vigente Regolamento per il conferimento di
incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e
continuativa recante, a fronte, le modifiche e le integrazioni che si propongono all’esame
dell’odierno Consesso.
Testo vigente
Art. 1
Definizione
Modifiche/integrazioni proposte
Art. 1
Finalità e definizioni
Il presente Regolamento definisce e
disciplina le procedure per il conferimento
di incarichi individuali, con contratti di
lavoro autonomo, di natura occasionale o
coordinata e continuativa, ad esperti di
particolare e comprovata specializzazione
universitaria, adottate dall’Università degli
1. Il presente Regolamento definisce e
disciplina le procedure per il conferimento
di incarichi individuali, con contratti di
lavoro autonomo, di natura occasionale o
coordinata e continuativa, ai sensi dell’art.
7, comma 6 del decreto legislativo
30.03.2001, n. 165 e s.m.i., presso
22
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
(d’ora innanzi “Università”).
Rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi
conferiti a persone fisiche con riferimento
alle ipotesi individuate dagli artt. 2222 e
2230 del codice civile.
2. Rientrano in tale disciplina tutti gli
incarichi conferiti ad esperti di particolare e
comprovata
specializzazione
anche
universitaria con riferimento alle ipotesi
individuate dagli artt. 2222 e 2230 del
codice civile.
Studi di Bari.
3. Si prescinde dal requisito della
comprovata specializzazione universitaria,
ferma restando la necessità di accertare la
maturata esperienza nel settore, in caso di
stipulazione di contratti:
a) per attività che debbano essere
svolte da professionisti iscritti in ordini o
albi, ivi compresi gli addetti stampa;
b) con soggetti che operino nel
campo dell’arte, dello spettacolo, dei
mestieri
artigianali
o
dell’attività
informatica;
c) a supporto dell’attività didattica
e di ricerca, ivi comprese quelle di cui
all’art. 51, comma 6 della legge 27.12.1997,
n. 449, relativamente a specifiche
prestazioni previste da programmi di ricerca
avviati dall’Università;
4. Si ha contratto di lavoro autonomo:
Si ha contratto di lavoro autonomo:
di natura occasionale nel caso di
- di natura occasionale nel caso di una a)
prestazione
episodica
che
il
una prestazione episodica che il
collaboratore svolga in maniera
collaboratore svolga in maniera
saltuaria e autonoma, spesso
saltuaria e autonoma, spesso (anche)
(anche)
con
contenuto
con contenuto professionale che si
esaurisce in una sola azione o
professionale, che si esaurisce in
un’azione o prestazione che
prestazione
che
consente
il
consente il raggiungimento del fine
raggiungimento del fine e dove il
e dove il contatto sociale con il
contatto sociale con il committente
committente sia sporadico;
sia sporadico;
di collaborazione coordinata e
- di collaborazione coordinata e b)
continuativa
nel
caso
di
continuativa nel caso di prestazione
prestazione
caratterizzata
da
caratterizzata da continuazione della
continuazione della prestazione e
prestazione e da coordinazione con
da
coordinazione
con
l’organizzazione per i fini del
l’organizzazione per i fini del
committente, dove quest’ultimo
23
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
esercita non un potere di direzione,
ma di verifica della corrispondenza
della prestazione ai propri obiettivi
attraverso
un
potere
di
coordinamento spazio-temporale.
Modifiche/integrazioni proposte
committente, dove quest’ultimo
esercita non un potere di direzione,
ma di verifica della corrispondenza
della prestazione ai propri obiettivi
attraverso
un
potere
di
coordinamento spazio-temporale.
Art. 2
Ambito di applicazione
Art. 2
Ambito di applicazione
Il ricorso a rapporti di collaborazione
occasionale o coordinata e continuativa è
rivolto a soddisfare esigenze cui
l’Università degli Studi di Bari non può far
fronte con personale in servizio ed è
ammesso esclusivamente in presenza dei
seguenti presupposti:
a) l’oggetto della prestazione deve
corrispondere
alle
competenze
attribuite
dall’ordinamento
all’Università e ad obiettivi e
progetti specifici e determinati;
1. Il conferimento di incarichi con contratti
di lavoro autonomo, di natura occasionale o
coordinata e continuativa, è rivolto a
soddisfare esigenze cui l’Università non può
far fronte con personale in servizio ed è
ammesso esclusivamente in presenza dei
seguenti presupposti di legittimità:
a)
l’oggetto della prestazione deve
corrispondere
alle
competenze
attribuite
dall’ordinamento
all’Università, ad obiettivi e progetti
specifici e determinati e deve
risultare coerente con le esigenze di
funzionalità dell’Amministrazione;
b) l’Università
deve
aver
preliminarmente accertato l’assenza
di
competenze
analoghe
o
l’impossibilità oggettiva di utilizzare
le risorse umane disponibili al suo
interno;
c) la prestazione deve essere di natura
temporanea e altamente qualificata;
d) devono essere preventivamente
determinati durata, luogo, oggetto e
compenso della collaborazione.
b) l’Università deve aver preliminarmente
accertato l’impossibilità oggettiva di
utilizzare le risorse umane disponibili al
suo interno;
c) la prestazione deve essere di natura
temporanea e altamente qualificata;
d) devono
essere
preventivamente
determinati durata, luogo, oggetto e
compenso della collaborazione.
Non si può far ricorso a rapporti di 2. Non si può far ricorso a rapporti di
collaborazione occasionale o coordinata e collaborazione occasionale o coordinata e
continuativa per attività ordinarie.
continuativa per attività ordinarie.
La spesa per le prestazioni previste dal 3. La spesa per le prestazioni previste dal
presente articolo può gravare su:
presente articolo potrà gravare su:
fondi per la ricerca scientifica o per
1. fondi per la ricerca scientifica di a)
il miglioramento della didattica, di
provenienza
ministeriale,
finanziamenti CNR ed altri fondi
qualsiasi provenienza;
24
C.A.23.02.2010/p.1
2.
3.
4.
5.
Testo vigente
eventualmente erogati per analoghe
finalità;
proventi
derivanti
da
contratti/convenzioni di ricerca di
qualsiasi provenienza;
altri fondi destinati dagli organi di
governo
alla
ricerca
o
al
miglioramento della didattica;
finanziamenti europei;
sui fondi di funzionamento ordinario
dell’Università,
per
attività
complementari a quelle rese
dall’apparato
amministrativo
centrale, contingenti ed eccezionali,
non assolvibili dalle professionalità
esistenti presso le strutture, previa
autorizzazione del Consiglio di
Amministrazione.
Modifiche/integrazioni proposte
b)
fondi di funzionamento ordinario
dell’Università,
per
attività
complementari a quelle rese
dall’apparato
amministrativo
centrale, contingenti ed eccezionali,
non assolvibili dal personale in
servizio, previa autorizzazione del
Consiglio di Amministrazione.
In ogni caso le prestazioni oggetto
dell’incarico dovranno:
a)
essere
limitate
nel
tempo,
contingenti ed eccezionali, non
assolvibili dal personale della
struttura;
b)
riguardare compiti complementari o
strumentali rispetto all’attività di
ricerca scientifica e al miglioramento
della didattica;
c)
essere indicate in maniera chiara e
precisa;
d)
essere eseguite senza vincolo di
subordinazione nei confronti del
committente;
e)
fondarsi
sull’utilizzazione
di
strutture e mezzi prevalentemente
propri del prestatore.
4. In ogni caso le prestazioni oggetto
dell’incarico devono:
a)
essere limitate nel tempo e
rispondere ad esigenze contingenti
ed eccezionali, non assolvibili dal
personale in servizio;
b)
riguardare compiti complementari o
strumentali
rispetto
all’attività
istituzionale;
Art. 3
Modalità di individuazione dei
collaboratori
Art. 3
Modalità di attivazione della procedura
La richiesta di stipula del contratto di
collaborazione occasionale o coordinata e
continuativa deve essere presentata al
Responsabile della struttura interessata
1. La richiesta di attivazione della procedura
di conferimento dell’incarico deve essere
presentata al Responsabile della struttura
interessata (Facoltà, Dipartimento, Centro di
c)
d)
e)
25
essere indicate in maniera chiara e
precisa;
essere eseguite senza vincolo di
subordinazione nei confronti del
committente;
fondarsi
sull’utilizzazione
di
strutture e mezzi prevalentemente
propri del prestatore.
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
(Facoltà, Dipartimento, Centro di spesa,
ecc.) a cura dei Responsabili delle singole
iniziative nelle quali si articola il progetto o
programma di lavoro per la cui
realizzazione si renda necessario l’ausilio
del collaboratore.
Modifiche/integrazioni proposte
spesa, ecc.) a cura dei Responsabili delle
singole iniziative nelle quali si articola il
progetto o programma di lavoro per la cui
realizzazione si renda necessario l’ausilio
del prestatore.
2. I soggetti legittimati di cui al precedente
comma provvedono all’attivazione della
procedura di conferimento dell’incarico, nel
rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal
Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità di questa
Amministrazione. Oltre tali limiti la
competenza a deliberare l’attivazione della
procedura di conferimento dell’incarico
spetta al Consiglio di Amministrazione, su
impulso dell’Organo collegiale interessato.
Per le attività dell’Amministrazione centrale 3. Per le attività dell’Amministrazione
la richiesta è rivolta al Direttore centrale la richiesta è rivolta al Direttore
Amministrativo.
Amministrativo.
I soggetti legittimati di cui ai commi
precedenti provvederanno all’attivazione
delle procedure amministrative conseguenti,
nel rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal
Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità di questa
Amministrazione. Oltre tali limiti la
competenza a deliberare spetta al Consiglio
di Amministrazione, su impulso dell’organo
collegiale interessato.
4. La richiesta deve indicare:
Il richiedente dovrà indicare:
1. i contenuti della collaborazione da a)
la
dettagliata
descrizione
dell’oggetto
dell’incarico,
con
svolgere in relazione ad un
specifica indicazione del progetto o
determinato progetto, programma di
dell’attività di riferimento;
attività o fase di esso, individuato
nel suo contenuto caratterizzante;
2. la natura temporanea ed altamente b)
la natura temporanea ed altamente
qualificata
delle
prestazioni
qualificata della prestazione;
c)
gli specifici requisiti culturali e
richieste;
professionali richiesti per lo
3. gli specifici requisiti culturali e
svolgimento dell’incarico;
professionali richiesti per lo
d)
le motivazioni che giustificano la
svolgimento della prestazione;
26
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
4. le motivazioni che giustificano la
necessità del ricorso all’affidamento
a soggetto estraneo all’Ateneo;
5. la durata del contratto e la proposta
del compenso complessivo lordo
(attestandone la congruità in
relazione alla prestazione richiesta),
la spesa complessiva nonché le
modalità di esecuzione della
prestazione.
e)
f)
Modifiche/integrazioni proposte
necessità di affidare l’incarico a
soggetto estraneo all’Università;
la durata del contratto (che non può
superare i trentasei mesi o,
comunque, la durata del progetto di
riferimento), il luogo e le modalità
di secuzione della prestazione;
la
proposta
del
compenso
complessivo lordo (attestandone la
congruità
in
relazione
alla
prestazione richiesta), nonché la
copertura finanziaria degli oneri
correlati.
Art. 4
Esclusioni
[era art. 5]
Non soggiacciono all’applicazione delle 1. Il presente Regolamento non si applica in
disposizioni di cui ai commi 6, 6-bis caso di conferimento di incarico:
di componente degli organismi di
dell’art. 7 del decreto legislativo a)
controllo interno e dei nuclei di
30.03.2001, n. 165 i componenti degli
valutazione;
organismi di controllo interno e dei nuclei di
b)
disciplinato da apposita normativa,
valutazione.
in relazione a specifiche fattispecie
(es. contratti per la didattica, assegni
di ricerca).
Sono escluse dalle procedure comparative e
dagli obblighi di pubblicità le sole
prestazioni meramente occasionali che si
esauriscono in una attività episodica che il
collaboratore svolga in maniera saltuaria,
non riconducibile a fasi di piani o
programmi del committente e del tutto
autonoma. Restano altresì escluse da
obblighi di indizione pubblica anche le
fattispecie di cui al comma 6 dell’articolo
53 del citato decreto legislativo n. 165 del
2001
2. Le procedure di selezione previste dal
presente Regolamento, fermi restando i
requisiti di legittimità previsti dall’art. 2,
non si applicano in caso di conferimento di
incarico di natura meramente occasionale
che si esaurisca in una prestazione episodica
caratterizzata da un rapporto intuitu
personae,
che
si
traduce
nella
individuazione di caratteristiche di unicità o
peculiarità dell’apporto. Rientrano in tale
ipotesi il conferimento di incarico a tenere
relazioni in convegni e seminari, singola
docenza e simili.
Art. 4
Modalità di accesso alle collaborazioni
Art. 5
Modalità di accesso all’incarico
L’incarico di collaborazione di natura 1. L’incarico è conferito previa selezione
27
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
occasionale o coordinata e continuativa pubblica per soli titoli o per titoli e
deve essere affidato con selezione pubblica colloquio, salvo quanto previsto dall’ultimo
per soli titoli o per titoli e colloquio.
comma del precedente articolo.
La selezione è indetta con provvedimento
del Responsabile della struttura interessata o
del Rettore, per le attività di collaborazione
occasionale o coordinata e continuativa da
prestare
presso
le
strutture
dell’Amministrazione centrale.
2. La selezione è indetta con provvedimento
del Responsabile della struttura interessata o
del Direttore Amministrativo, per gli
incarichi da svolgere presso le strutture
dell’Amministrazione centrale.
L’avviso di selezione per la stipula dei
contratti è reso pubblico mediante affissione
all’Albo ufficiale della struttura interessata e
pubblicazione sul sito web della stessa per
un periodo non inferiore a giorni dieci.
3. L’avviso di selezione è reso pubblico
mediante affissione all’Albo ufficiale della
struttura interessata e pubblicazione sul sito
web della stessa per un periodo non
inferiore a giorni dieci.
L’avviso di selezione, per le attività di
collaborazione di natura occasionale o
coordinata e continuativa da prestare presso
le strutture dell’Amministrazione centrale, è
reso pubblico mediante affissione all’Albo
ufficiale dell’Università e pubblicazione sul
sito web dell’Ateneo, con la medesima
durata temporale.
Art. 5
Esclusioni
4. L’avviso di selezione, per gli incarichi da
svolgere
presso
le
strutture
dell’Amministrazione centrale, è reso
pubblico mediante affissione all’Albo
ufficiale dell’Università e pubblicazione sul
sito web dell’Ateneo, con la medesima
durata temporale.
[diventa art. 4]
Non soggiacciono all’applicazione delle
disposizioni di cui ai commi 6, 6-bis
dell’art. 7 del decreto legislativo
30.03.2001, n. 165 i componenti degli
organismi di controllo interno e dei nuclei di
valutazione.
Sono escluse dalle procedure comparative e
dagli obblighi di pubblicità le sole
prestazioni meramente occasionali che si
esauriscono in una attività episodica che il
collaboratore svolga in maniera saltuaria,
non riconducibile a fasi di piani o
programmi del committente e del tutto
autonoma. Restano altresì escluse da
obblighi di indizione pubblica anche le
fattispecie di cui al comma 6 dell’articolo
53 del citato decreto legislativo n. 165 del
28
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
Art. 6
Bando di selezione
Art. 6
Avviso di selezione
2001
Il bando di selezione deve contenere:
1. L’avviso di selezione deve indicare:
1. i contenuti della collaborazione da a)
la
dettagliata
descrizione
svolgere in relazione ad un determinato
dell’oggetto
dell’incarico,
con
progetto, programma di attività o fase di
specifica indicazione del progetto o
esso;
dell’attività di riferimento;
b)
la durata del contratto, il luogo e le
modalità di esecuzione della
2. la durata dell’incarico;
3. il luogo dell’incarico e modalità di
prestazione;
realizzazione del medesimo;
c)
il compenso complessivo lordo, il
4. il compenso per la prestazione, le
trattamento fiscale e previdenziale
da applicare, nonché l’obbligo della
modalità del pagamento, il trattamento
dichiarazione relativa al limite
fiscale e previdenziale da applicare, nonché
retributivo
stabilito
dalla
l’obbligo della dichiarazione relativa al
legislazione vigente;
limite retributivo stabilito dall’art. 3, comma
d)
il termine (non inferiore a dieci
44, della legge 24.12.2007, n. 244;
giorni dalla data di pubblicazione
5. il termine e le modalità per la
dell’avviso di selezione) e le
presentazione delle domande (non inferiore
modalità per la presentazione delle
a giorni 10 ai sensi dell’art. 4, comma 3, del
domande;
presente regolamento);
i requisiti generali, culturali e
6. i requisiti generali, culturali e e)
professionali richiesti per lo
professionali richiesti per lo svolgimento
svolgimento dell’incarico;
della prestazione;
la modalità selettiva prevista (per
7. la modalità selettiva prevista (titoli o titoli f)
titoli o per titoli e colloquio);
e colloquio);
le tipologie di titoli valutabili ed il
8. le tipologie di titoli valutabili ed il g)
punteggio
massimo
ad
esse
punteggio massimo ad esse attribuibile;
attribuibile;
le modalità e i termini per la
9. le modalità e i termini per la h)
presentazione dei titoli;
presentazione dei titoli;
l’indicazione delle materie o del
10. l’indicazione delle materie o del i)
contenuto dell’eventuale colloquio;
contenuto dell’eventuale colloquio;
il nominativo del responsabile del
11. il nominativo del responsabile del j)
procedimento;
procedimento;
12. ogni altra notizia o prescrizione ritenuta k)
ogni altra notizia o prescrizione
ritenuta utile.
utile
Art. 7
Requisiti per la partecipazione alla
selezione
Art. 7
Requisiti per la partecipazione alla
selezione
Per l'ammissione alla selezione è richiesto il 1. Per l’ammissione alla selezione è
29
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
possesso dei seguenti requisiti:
richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
1) titolo di studio:
a.
uno dei seguenti titoli di studio, salvo
a) diploma di laurea specialistica o diploma
quanto previsto dall’art. 1, co. 3 del
di laurea (conseguito ai sensi della
presente Regolamento:
normativa previgente al D.M. 03.11.1999, n.
I.
diploma di laurea specialistica,
509, e al D.M. 22.10.2004, n. 270)
o diploma di laurea conseguito
equiparato alla predetta laurea specialistica
ai sensi della normativa
con D.I. 5.5.2004, strettamente correlata al
previgente
al
D.M.
contenuto della prestazione richiesta;
03.11.1999, n. 509, ed
equiparato alla predetta laurea
b) diploma di laurea e master
specialistica con D.I. 5.5.2004,
universitario e/o alta formazione di durata
almeno biennale, strettamente correlati al
o diploma di laurea magistrale
conseguito ai sensi del D.M.
contenuto della prestazione richiesta;
22.10.2004,
n.
270,
strettamente
correlati
al
contenuto della prestazione
2) comprovata e certificata esperienza
richiesta;
inerente alle prestazioni oggetto del
II.
diploma di laurea e master
contratto.
universitario
e/o
alta
formazione di durata almeno
biennale, strettamente correlati
In merito ai requisiti di cui al succitato
al contenuto della prestazione
punto 1), resta fatto salvo quanto previsto
richiesta;
dall’articolo 9 della legge 7.6.2000, n. 150,
comprovata e certificata esperienza
relativo agli specifici requisiti previsti per b.
inerente alle prestazioni oggetto del
gli addetti stampa, nonché quelle contenute
contratto.
nell’articolo 51, comma 6, della legge
27.12.1997, n. 449, relativamente a
specifiche
prestazioni
previste
da
programmi
di
ricerca
avviati
dall’amministrazione universitaria.
I bandi di selezione possono prevedere, in 2. Gli avvisi di selezione possono
aggiunta a quelli sopraindicati, ulteriori prevedere, in aggiunta a quelli sopraindicati,
ulteriori requisiti per l’ammissione.
requisiti per l’ammissione.
3. I requisiti prescritti devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande di
partecipazione alla selezione.
I requisiti prescritti devono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la
presentazione
delle
domande
di
partecipazione alla selezione.
I candidati sono ammessi con riserva alla 4. I candidati sono ammessi con riserva alla
selezione.
selezione.
Dopo la scadenza del termine previsto per la 5. L’eventuale provvedimento di esclusione
presentazione delle domande e prima è adottato dal Responsabile della Struttura
dell’eventuale colloquio dovrà essere interessata o dal Direttore Amministrativo,
30
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
notificato agli interessati l’eventuale
provvedimento
di
esclusione.
Tale
provvedimento dovrà essere emanato dal
Responsabile della struttura interessata.
Modifiche/integrazioni proposte
per gli incarichi da svolgere presso le
strutture dell’Amministrazione centrale, e
deve essere notificato all’interessato dopo la
scadenza del termine previsto per la
presentazione delle domande.
Art. 8
Commissione esaminatrice
Art. 8
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è nominata
con provvedimento del Responsabile della
Struttura interessata o del Rettore per le sole
attività di collaborazione da prestare presso
le strutture dell’Amministrazione centrale.
1. La Commissione esaminatrice è nominata
con provvedimento del Responsabile della
Struttura interessata o del Direttore
Amministrativo per gli incarichi da svolgere
presso le strutture dell’Amministrazione
centrale.
La Commissione dovrà essere così 2. La Commissione è composta da:
composta:
il soggetto che ha avanzato la
a) il Responsabile dell’iniziativa del a)
richiesta
di
conferimento
progetto che ha avanzato la richiesta di
dell’incarico, con funzioni di
assunzione o un Dirigente, con funzioni di
Presidente;
Presidente;
due ulteriori componenti scelti fra i
b) il secondo Responsabile di iniziativa, ove b)
professori e i ricercatori partecipanti
previsto; in caso contrario un professore o
al progetto o fra unità di personale
un ricercatore o un funzionario di categoria
tecnico-amministrativo, di categoria
non inferiore alla D, esperti nelle tematiche
non inferiore alla D, esperti nelle
oggetto del contratto;
tematiche oggetto del contratto;
una unità di personale tecnicoc) un professore o un ricercatore o un c)
amministrativo, di categoria non
funzionario di categoria non inferiore alla
D, esperti nelle tematiche oggetto del
inferiore alla C, con funzioni di
contratto;
Segretario.
d) un funzionario di categoria non inferiore
alla C, con funzioni di Segretario.
I membri della Commissione esaminatrice
non possono essere componenti del Senato
Accademico
e
del
Consiglio
di
Amministrazione, non devono ricoprire
cariche politiche o essere rappresentanti
sindacali designati dalle Confederazioni ed
OO.SS. o dalle associazioni professionali
3. Per la nomina della Commissione
giudicatrice si osservano le norme vigenti in
materia di incompatibilità e conflitto di
interessi.
Art. 9
Modalità e criteri della selezione
Art. 9
Modalità e criteri della selezione
31
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
La Commissione esaminatrice effettua la
1. La Commissione esaminatrice
selezione mediante la sola valutazione dei effettua la selezione mediante la sola
titoli ovvero mediante la valutazione dei valutazione dei titoli ovvero mediante la
valutazione dei titoli e lo svolgimento di un
titoli e lo svolgimento di un colloquio.
colloquio.
Nel caso di selezione per soli titoli la 2. Nel caso di selezione per soli titoli la
Commissione esaminatrice dispone di un Commissione esaminatrice dispone di un
punteggio massimo di 50 punti.
punteggio massimo di 50 punti.
Le categorie di titoli valutabili sono le 3. Le categorie di titoli valutabili sono le
seguenti:
seguenti:
ulteriori titoli accademici rispetto a
1. ulteriori titoli accademici rispetto a quelli a)
quelli richiesti per la partecipazione;
richiesti per la partecipazione;
esperienze già maturate nel settore
2. esperienze già maturate nel settore di b)
di attività oggetto del contratto;
attività oggetto del contratto;
pubblicazioni scientifiche attinenti
3. pubblicazioni scientifiche attinenti alle c)
alle attività oggetto del contratto;
attività oggetto del contratto;
altri titoli inerenti alle attività
4. altri titoli inerenti alle prestazioni oggetto d)
oggetto del contratto.
del contratto.
Nel caso di selezione per titoli e colloquio,
ai fini della graduatoria finale, la
Commissione
esaminatrice
avrà
a
disposizione, oltre ai 50 punti riservati ai
titoli ripartiti nelle succitate categorie, un
ulteriore punteggio massimo di 50 punti
riservato al colloquio.
4. Nel caso di selezione per titoli e
colloquio, ai fini della graduatoria finale, la
Commissione
esaminatrice
avrà
a
disposizione, oltre ai 50 punti riservati ai
titoli ripartiti ai sensi del precedente comma,
un ulteriore punteggio massimo di 50 punti
riservato al colloquio.
La Commissione esaminatrice nella
riunione preliminare, prima di procedere
all'esame dei titoli, definisce i criteri di
valutazione degli stessi stabilendo la
ripartizione del punteggio all’interno di
ciascuna delle succitate categorie. Per ogni
candidato la Commissione esaminatrice
deve analiticamente riportare i titoli valutati
ed il punteggio ad essi attribuito.
5. La Commissione esaminatrice nella
riunione preliminare, previa dichiarazione
dei singoli componenti della insussistenza
delle cause di incompatibilità e di assenza di
conflitto di interessi, prima di procedere
all'esame dei titoli, definisce i criteri di
valutazione degli stessi stabilendo la
ripartizione del punteggio all’interno di
ciascuna delle succitate categorie. Per ogni
candidato la Commissione esaminatrice
deve analiticamente riportare i titoli valutati
ed il punteggio ad essi attribuito.
Il risultato della valutazione dei titoli, deve 6. Il risultato della valutazione dei titoli,
essere reso noto agli interessati prima deve essere reso noto agli interessati prima
dell’effettuazione del colloquio.
dell’effettuazione del colloquio.
32
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Il colloquio, che verterà sulle materie
indicate nel bando, si intende superato se il
candidato conseguirà una votazione minima
di almeno 35 su 50.
Modifiche/integrazioni proposte
7. Il colloquio, che verte sulle materie
indicate nell’avviso, si intende superato se il
candidato consegue una votazione minima
di almeno 35 su 50.
La Commissione esaminatrice al termine di
ogni seduta dedicata al colloquio predispone
un elenco dei candidati esaminati con
l’indicazione del voto da ciascuno riportato.
8. La Commissione esaminatrice, al termine
di ogni seduta dedicata al colloquio,
predispone un elenco dei candidati
esaminati con l’indicazione del voto da
ciascuno riportato.
Tale elenco, firmato dal Presidente e dal
Segretario della Commissione, è affisso nel
medesimo giorno all’Albo della sede di
esame.
9. Tale elenco, firmato dal Presidente e dal
Segretario della Commissione, è affisso nel
medesimo giorno all’Albo della sede di
esame.
Al termine dei propri lavori la Commissione 10. Al termine dei lavori, la Commissione
esaminatrice redige apposita graduatoria di esaminatrice redige apposita graduatoria di
merito.
merito.
Art. 10
Formazione della graduatoria ed
approvazione degli atti
Art. 10
Formazione della graduatoria ed
approvazione degli atti
La graduatoria di merito dei candidati delle
procedura selettiva è formata secondo
l’ordine decrescente dei punteggi della
valutazione complessiva attribuita a ciascun
candidato.
1. La graduatoria di merito dei candidati
delle procedura selettiva è formulata
secondo l’ordine decrescente dei punteggi
della valutazione complessiva attribuita a
ciascun candidato.
Nel caso di selezione per soli titoli, la
graduatoria sarà formata secondo l’ordine
decrescente del punteggio assegnato ai
titoli.
2. Nel caso di selezione per soli titoli, la
graduatoria è formulata secondo l’ordine
decrescente del punteggio assegnato ai
titoli.
Nel caso di selezione per titoli e colloquio,
la graduatoria di merito sarà formulata sulla
base della somma del punteggio assegnato
ai titoli e quello riportato dai candidati nel
colloquio.
3. Nel caso di selezione per titoli e
colloquio, la graduatoria di merito è
formulata sulla base della somma del
punteggio assegnato ai titoli e quello
riportato dai candidati nel colloquio.
Nel caso di candidati con lo stesso 4. Nel caso di candidati con lo stesso
punteggio,
avranno
precedenza
in punteggio, hanno precedenza in graduatoria
i candidati di minore età.
graduatoria i candidati di minore età.
Gli atti della selezione e la graduatoria di 5. Gli atti della selezione e la graduatoria di
33
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
merito sono approvati con atto del
Responsabile della Struttura interessata o
con atto del Rettore, per le sole attività di
collaborazione da prestare presso le strutture
dell’Amministrazione centrale.
Modifiche/integrazioni proposte
merito sono approvati con atto del
Responsabile della Struttura interessata o
con atto del Direttore Amministrativo, per
gli incarichi da svolgere presso le strutture
dell’Amministrazione centrale.
La predetta graduatoria di merito può essere
utilizzata, su motivata proposta del
Responsabile della Struttura o del Rettore,
per l’affidamento di ulteriori, analoghi,
incarichi di cui si manifestasse la necessità
entro
l’anno
successivo
alla
sua
pubblicazione.
6. La predetta graduatoria di merito può
essere utilizzata, su motivata proposta del
Responsabile della Struttura o del Direttore
Amministrativo, per l’affidamento di
ulteriori, analoghi, incarichi di cui si
manifestasse la necessità entro l’anno
successivo alla sua pubblicazione.
Dei risultati della selezione dovrà essere
data pubblicità, prima di procedere alla
stipula del relativo contratto, mediante
affissione all’Albo ufficiale della Struttura
interessata e pubblicazione sul sito web
stessa
7. Dei risultati della selezione deve essere
data pubblicità, prima di procedere alla
stipula del relativo contratto, con le
modalità previste dall’art. 5, co. 3 e 4, del
presente Regolamento.
Art. 11
Atto di conferimento dell’incarico
1. Il Responsabile della Struttura interessata
o il Direttore Amministrativo, per gli
incarichi da svolgere presso le Strutture
dell’Amministrazione Centrale, dispongono
il conferimento dell’incarico, indicando:
a)
la delibera di attivazione della
procedura
di
conferimento
dell’incarico, se prevista;
b)
le motivazioni che giustificano la
necessità di affidare l’incarico a
soggetto estraneo all’Università;
c)
l’avviso di selezione o, in
alternativa,
le
ragioni
che
giustificano il conferimento diretto
dell’incarico, ai sensi dell’art. 4,
comma 2 del presente Regolamento;
d)
l’eventuale
provvedimento
di
nomina
della
Commissione
esaminatrice;
e)
l’eventuale
provvedimento
di
approvazione degli atti della
selezione e la graduatoria di merito;
34
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
f)
g)
Modifiche/integrazioni proposte
i fondi su cui grava la spesa;
nome e cognome del collaboratore,
durata del contratto e compenso
complessivo lordo.
Art. 11
Stipula e durata del contratto
Art. 12
Contratto
Il candidato risultato vincitore della
selezione sarà invitato alla stipula del
relativo contratto individuale.
I contratti sono stipulati dal Responsabile
della struttura.
Per le attività di collaborazione occasionale
o coordinata e continuativa da prestare
presso le strutture dell’Amministrazione
centrale i relativi contratti sono stipulati dal
Rettore.
Il rapporto di collaborazione occasionale o
coordinata e continuativa non potrà avere
una durata superiore a 36 mesi.
La durata del contratto deve essere
esplicitamente indicata nel contratto stesso.
1. Il candidato risultato vincitore della
selezione è invitato alla stipula del relativo
contratto, che deve avere forma scritta e
deve indicare:
a)
la
dettagliata
descrizione
dell’oggetto
dell’incarico,
con
specifica indicazione del progetto o
dell’attività di riferimento;
b)
la durata, il luogo e le modalità di
esecuzione della prestazione;
c)
il compenso complessivo lordo e
relative modalità di corresponsione,
il trattamento fiscale e previdenziale
da applicare, nonché l’obbligo della
dichiarazione relativa al limite
retributivo
stabilito
dalla
legislazione vigente.
2. Il contratto è sottoscritto dal Responsabile
della struttura o, per gli incarichi da
svolgere
presso
le
strutture
dell’Amministrazione centrale, dal Direttore
Amministrativo.
Non è ammesso il rinnovo del contratto di 3. Non è ammesso il rinnovo del contratto.
collaborazione.
4. Il contratto può essere prorogato al solo
fine di portare a termine l’attività oggetto
dell’incarico e per ritardi non imputabili al
collaboratore, fermo restando il compenso
previsto nel contratto.
Il contratto può essere prorogato al solo fine
di portare a termine l’attività oggetto della
collaborazione e per ritardi non imputabili
al collaboratore, fermo restando il
compenso previsto nel contratto.
Il contraente non potrà assumere, 5. Il contraente non può assumere,
contemporaneamente, più di un incarico contemporaneamente, più di un incarico
presso l’Università.
presso l’Amministrazione universitaria.
6. L’efficacia del contratto è subordinata, ai
35
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
sensi dell’art. 3, comma 1, lett. f-bis), della
legge 14 gennaio 1994, n. 20, al positivo
esito del controllo preventivo di legittimità
della Corte dei Conti che si esercita nei
modi previsti dall’art. 3, comma 2, della
legge 14 gennaio 1994, n. 20. Ove la Corte
dei Conti ricusi il visto e la conseguente
registrazione degli atti della procedura, il
contratto si risolve automaticamente sin
dalla data della sua sottoscrizione e nulla è
dovuto al contraente. Ove la Corte dei Conti
ammetta al visto e alla conseguente
registrazione gli atti della procedura, il
contratto acquista efficacia dal giorno
successivo alla comunicazione al prestatore
della relativa delibera, ovvero decorsi
inutilmente i termini previsti dall’art. 27
della legge 24 novembre 2000, n. 340.
L’efficacia dei contratti di collaborazione è
subordinata alla pubblicazione sul sito web
dell’Ateneo del nominativo del contraente,
dell’oggetto dell’incarico e del relativo
compenso.
7. I Responsabili delle strutture interessate o
il Direttore Amministrativo, per gli incarichi
da svolgere presso l’Amministrazione
centrale, curano gli adempimenti relativi
alla pubblicazione su apposita sezione del
sito web di Ateneo dell’elenco degli
incarichi conferiti, indicando il nominativo
del contraente, nonché l’oggetto, la durata e
il compenso dell’incarico.
I contratti di collaborazione di natura
coordinata e continuativa dovranno essere
oggetto di comunicazione al Centro per
l’impiego. Tale comunicazione dovrà essere
effettuata dal soggetto legittimato alla
stipula
8. Fermo restando quanto previsto dal
precedente comma 6, l’efficacia del
contratto di consulenza decorre dalla data di
pubblicazione sul sito web dell’Università
del nominativo del contraente, dell’oggetto
dell’incarico e del relativo compenso.
9. I contratti di collaborazione di natura
coordinata e continuativa sono oggetto di
comunicazione, a cura dei Responsabili
delle Strutture interessate o del Direttore
Amministrativo, per gli incarichi da
svolgere presso l’Amministrazione centrale,
al Centro per l’impiego.
Art. 12
Determinazione del compenso
Art. 13
Determinazione del compenso
36
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Modifiche/integrazioni proposte
Il compenso previsto per la prestazione deve
essere stabilito in funzione dell’attività
oggetto dell’incarico, dalla quantità e
qualità dell’attività nonché dell’eventuale
utilizzazione da parte del collaboratore di
mezzi e strumenti propri.
1. Il compenso previsto per la prestazione
deve essere stabilito in funzione dell’attività
oggetto dell’incarico, dalla quantità e
qualità dell’attività nonché dell’eventuale
utilizzazione da parte del collaboratore di
mezzi e strumenti propri.
Il Contraente dovrà rilasciare apposita
dichiarazione relativa al limite retributivo
stabilito dall’art. 3, comma 44, della legge
24.12.2007, n. 244.
2. Il Contraente è tenuto a rilasciare
apposita dichiarazione relativa al limite
retributivo stabilito dall’art. 3, comma 44,
della legge 24.12.2007, n. 244.
La liquidazione del compenso avviene, di
norma, al termine della collaborazione salvo
diversa espressa pattuizione in correlazione
alla conclusione di fasi dell’attività oggetto
dell’incarico, attestata dal Responsabile
dell’iniziativa.
3. La liquidazione del compenso avviene, di
norma, al termine della collaborazione salvo
diversa espressa pattuizione in correlazione
alla conclusione di fasi dell’attività oggetto
dell’incarico, attestata dal Responsabile
dell’iniziativa.
Nell’ipotesi che la prestazione sia resa da un
soggetto titolare di partita IVA, il
corrispettivo contrattuale è da intendersi già
comprensivo di IVA e, pertanto,
l’interessato dovrà, ai sensi del D.P.R.
663/1972, emettere regolare fattura.
4. Nell’ipotesi che la prestazione sia resa da
un soggetto titolare di partita IVA, il
corrispettivo contrattuale è da intendersi già
comprensivo di IVA e, pertanto,
l’interessato dovrà, ai sensi del D.P.R.
663/1972, emettere regolare fattura.
Art. 13
Verifica dell’esecuzione e del buon esito
della prestazione e conclusione
dell’incarico
Art. 14
Verifica dell’esecuzione e del buon esito
della prestazione e conclusione
dell’incarico
Il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente
competente verifica periodicamente il
corretto
svolgimento
dell’incarico,
particolarmente quando la realizzazione
dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo,
mediante verifica della coerenza dei risultati
conseguiti rispetto agli obbiettivi affidati.
1. Il Responsabile dell’iniziativa o il
Dirigente
competente
verifica
periodicamente il corretto svolgimento
dell’incarico, particolarmente quando la
realizzazione dello stesso sia correlata a fasi
di sviluppo, mediante verifica della
coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli
obiettivi affidati.
Qualora i risultati delle prestazioni fornite
dal collaboratore esterno risultino non
conformi a quanto richiesto o siano del tutto
insoddisfacenti,
il
Responsabile
dell’iniziativa o il Dirigente competente può
2. Qualora i risultati delle prestazioni fornite
dal collaboratore esterno risultino non
conformi a quanto richiesto o siano del tutto
insoddisfacenti,
il
Responsabile
dell’iniziativa o il Dirigente competente può
37
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
richiedere al soggetto incaricato di integrare
i risultati entro un termine stabilito,
comunque non superiore a quello previsto
dal contratto, ovvero può risolvere il
contratto per inadempienza.
Modifiche/integrazioni proposte
richiedere al soggetto incaricato di integrare
i risultati entro un termine stabilito,
comunque non superiore a quello previsto
dal contratto, ovvero può risolvere il
contratto per inadempienza.
Nel caso in cui i risultati siano soltanto
parzialmente soddisfacenti, il Responsabile
dell’iniziativa o il Dirigente competente può
richiedere al soggetto incaricato di integrare
i risultati entro un termine stabilito,
comunque non superiore a quello previsto
dal contratto, ovvero, sulla base dell’esatta
quantificazione delle attività prestate, può
provvedere alla liquidazione parziale del
compenso originario stabilito.
3. Nel caso in cui i risultati siano soltanto
parzialmente soddisfacenti, il Responsabile
dell’iniziativa o il Dirigente competente può
richiedere al soggetto incaricato di integrare
i risultati entro un termine stabilito,
comunque non superiore a quello previsto
dal contratto, ovvero, sulla base dell’esatta
quantificazione delle attività prestate, può
provvedere alla liquidazione parziale del
compenso originario stabilito.
L’incarico di collaborazione si risolve
automaticamente, senza diritto al preavviso,
alla scadenza del termine indicato nel
contratto.
4. L’incarico di collaborazione si risolve
automaticamente, senza diritto al preavviso,
alla scadenza del termine indicato nel
contratto.
Comporta, altresì, la risoluzione del
contratto a tutti gli effetti, previo un termine
di preavviso pari al 5% della durata del
contratto,
il
completamento
della
realizzazione del progetto o programma di
ricerca ovvero l’interruzione dello stesso,
per cause esterne all’Amministrazione
universitaria.
5. Comporta, altresì, la risoluzione del
contratto a tutti gli effetti, previo un termine
di preavviso pari al 5% della durata del
contratto,
il
completamento
della
realizzazione del progetto o programma di
ricerca ovvero l’interruzione dello stesso,
per cause esterne all’Amministrazione
universitaria.
Art. 14
Norme finali e di rinvio
Art. 15
Norme finali e di rinvio
Per quanto non previsto dal presente
regolamento valgono le norme di legge e
statutarie, oltre quanto stabilito nel
Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità di questa
Università.
1. Per quanto non previsto dal presente
Regolamento valgono le norme di legge e
statutarie, oltre quanto stabilito nel
Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità di questa
Università.
Le disposizioni del presente Regolamento
entrano in vigore dal giorno successivo alla
data di emanazione del Decreto Rettorale di
adozione del Regolamento medesimo, da
pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale di questa
2. Le disposizioni del presente Regolamento
entrano in vigore dal giorno successivo alla
data del Decreto Rettorale di emanazione,
da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale di
questa Università e da divulgare per via
38
C.A.23.02.2010/p.1
Testo vigente
Università e da divulgare per via telematica.
Modifiche/integrazioni proposte
telematica.
Il Rettore, dopo aver evidenziato come trattasi in gran parte di adeguamenti dovuti
a modifiche legislative in materia intervenute di recente, invita il Consiglio a pronunciarsi
in merito.
La consigliera Da Molin, nel ritenere che la spesa per le prestazioni di cui all’art.
2 “Ambito di applicazione” del Regolamento in esame possa gravare oltre che sui fondi per
il miglioramento della didattica e per la ricerca, anche su fondi per la formazione, propone
conseguentemente di integrare l’art. 2, comma 3, lett. a, con la locuzione “per la
formazione”.
Ella invita altresì a chiarire la formulazione del punto 4. lett. b) del citato art. 2,
chiedendo, relativamente ai “compiti complementari o strumentali rispetto all’attività
istituzionale”, se per esempio la progettazione di un master o il coordinamento interno
siano da considerarsi strumentali rispetto alla realizzazione di un progetto, nonché
chiarimenti sull’art. 4 “Esclusioni”, ultimo periodo del comma 2, laddove
per il
conferimento di “singola docenza e simili” non è prevista l’applicazione delle procedure di
selezione disciplinate dal Regolamento in esame chiedendo in particolare se per “singola
docenza” possa intendersi un modulo di insegnamento anche se suddiviso in più lezioni.
Il Direttore Amministrativo nel ritenere accoglibile la richiesta di integrazione
dell’art. 2, comma 3, lett. a, anche al fine di rendere più ampio l’ambito ipotizzato, fornisce
i chiarimenti richiesti dalla prof.ssa Da Molin evidenziando come la nuova formulazione
del Regolamento disciplini con maggiore puntualità la materia in essere.
La prof. Musti, in relazione all’art. 1 “Finalità e definizioni”, p. 3, lett. c), pone
la questione connessa al conferimento di incarico, prescindendo dal requisito della
comprovata specializzazione, per esempio ad un tecnico non laureato utilizzato a supporto
dell’attività didattica e di ricerca.
Il Direttore Amministrativo rileva come la normativa vigente preveda
espressamente le eccezioni al requisito della comprovata specializzazione universitaria,
39
C.A.23.02.2010/p.1
ferma restando l’attestazione che nell’ambito dell’organico non sussistano soggetti con la
professionalità richiesta.
Il consigliere Santoro, in riferimento alla possibilità di utilizzare i fondi per il
“Miglioramento della didattica” di cui all’art. 2 surrichiamato per il reclutamento di
personale, ravvisa l’opportunità di introdurre dei limiti alla quota dei fondi utilizzabile a
tale scopo.
Il Rettore ritiene che la proposta del consigliere Santoro possa essere
opportunamente approfondita ed eventualmente tenuta in considerazione in sede di
individuazione dei criteri cui le Facoltà si dovranno attenere ai fini della rendicontazione
dei fondi per il miglioramento della didattica loro assegnati.
Alle ore 11,30, esce dalla sala di riunione la dott.ssa Andriani.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
l’art. 7, comma 6 del D.lgs. n. 165 del 30.03.2001, come modificato
dalla L. n. 133 del 06.08.2008, dalla L. n. 69 del 18.06.2009, nonché
dalla L. n. 102 del 03.08.2009, in materia di conferimento di incarichi
individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o
coordinata e continuativa;
VISTO
l’art. 17, comma 30 e 30 bis, del D.L. n. 78 del 01.07.2009, convertito
in L. n. 102 del 03.08.2009, in materia di controllo preventivo di
legittimità della Corte dei Conti sugli atti e contratti di cui all’art. 7,
comma 6 del d.lgs. n. 165 del 30.03.2001;
VISTO
l’art. 11, del D.lgs n. 150 del 27.11.2009, in materia di trasparenza e
conoscibilità
dei
dati
relativi
alle
attività
delle
pubbliche
amministrazioni;
VISTO
l’art. 3, comma 18 della L. n. 244 del 24.12.2007, in materia di
pubblicità dei contratti di consulenza con la pubblica amministrazione;
VISTO
l’art. 1, comma 1180 della L. n. 296 del 27.12.2006, che disciplina il
sistema delle comunicazioni obbligatorie al Centro territoriale per
l’impiego dei rapporti di lavoro autonomo in forma coordinata e
continuativa;
40
C.A.23.02.2010/p.1
VISTO
il D.R. n. 8892 del 25.06.2008 con cui è stato emanato il
“Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti
di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e
continuativa”;
VISTO
l’art. 12 dello Statuto di Ateneo,
CONDIVISA
la proposta di integrazione dell’art. 2, comma 3, lett. a),
DELIBERA
di approvare il Regolamento di Ateneo per il conferimento di incarichi individuali con
contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, secondo la
formulazione sotto riportata, con l’integrazione dell’art. 2, comma 3, lett. a) evidenziata in
grassetto:
“Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro
autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa
1.
2.
3.
4.
Art. 1
Finalità e definizioni
Il presente Regolamento definisce e disciplina le procedure per il conferimento di
incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o
coordinata e continuativa, ai sensi dell’art. 7, comma 6 del decreto legislativo
30.03.2001, n. 165 e s.m.i., presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
(d’ora innanzi “Università”).
Rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi conferiti ad esperti di particolare e
comprovata specializzazione anche universitaria con riferimento alle ipotesi
individuate dagli artt. 2222 e 2230 del codice civile.
Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria, ferma
restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore, in caso di
stipulazione di contratti:
a)
per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o
albi, ivi compresi gli addetti stampa;
b)
con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dei mestieri
artigianali o dell’attività informatica;
c)
a supporto dell’attività didattica e di ricerca, ivi comprese quelle di cui
all’art. 51, comma 6 della legge 27.12.1997, n. 449, relativamente a
specifiche prestazioni previste da programmi di ricerca avviati
dall’Università;
Si ha contratto di lavoro autonomo:
a)
di natura occasionale nel caso di una prestazione episodica che il
collaboratore svolga in maniera saltuaria e autonoma, spesso (anche) con
contenuto professionale, che si esaurisce in un’azione o prestazione che
41
C.A.23.02.2010/p.1
b)
1.
2.
3.
4.
1.
consente il raggiungimento del fine e dove il contatto sociale con il
committente sia sporadico;
di collaborazione coordinata e continuativa nel caso di prestazione
caratterizzata da continuazione della prestazione e da coordinazione con
l’organizzazione per i fini del committente, dove quest’ultimo esercita non
un potere di direzione, ma di verifica della corrispondenza della prestazione
ai propri obiettivi attraverso un potere di coordinamento spazio-temporale.
Art. 2
Ambito di applicazione
Il conferimento di incarichi con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale
o coordinata e continuativa, è rivolto a soddisfare esigenze cui l’Università non può
far fronte con personale in servizio ed è ammesso esclusivamente in presenza dei
seguenti presupposti di legittimità:
a)
l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite
dall’ordinamento all’Università, ad obiettivi e progetti specifici e
determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità
dell’Amministrazione;
b)
l’Università deve aver preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di
utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;
c)
la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata;
d)
devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e
compenso della collaborazione.
Non si può far ricorso a rapporti di collaborazione occasionale o coordinata e
continuativa per attività ordinarie.
La spesa per le prestazioni previste dal presente articolo può gravare su:
a)
fondi per la ricerca scientifica, per il miglioramento della didattica o per la
formazione, di qualsiasi provenienza;
b)
fondi di funzionamento ordinario dell’Università, per attività complementari
a quelle rese dall’apparato amministrativo centrale, contingenti ed
eccezionali, non assolvibili dal personale in servizio, previa autorizzazione
del Consiglio di Amministrazione.
In ogni caso le prestazioni oggetto dell’incarico devono:
a)
essere limitate nel tempo e rispondere ad esigenze contingenti ed
eccezionali, non assolvibili dal personale in servizio;
b)
riguardare compiti complementari o strumentali rispetto all’attività
istituzionale;
c)
essere indicate in maniera chiara e precisa;
d)
essere eseguite senza vincolo di subordinazione nei confronti del
committente;
e)
fondarsi sull’utilizzazione di strutture e mezzi prevalentemente propri del
prestatore.
Art. 3
Modalità di attivazione della procedura
La richiesta di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico deve essere
presentata al Responsabile della struttura interessata (Facoltà, Dipartimento, Centro
42
C.A.23.02.2010/p.1
2.
3.
4.
1.
2.
1.
di spesa, ecc.) a cura dei Responsabili delle singole iniziative nelle quali si articola
il progetto o programma di lavoro per la cui realizzazione si renda necessario
l’ausilio del prestatore.
I soggetti legittimati di cui al precedente comma provvedono all’attivazione della
procedura di conferimento dell’incarico, nel rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal
Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di questa
Amministrazione. Oltre tali limiti la competenza a deliberare l’attivazione della
procedura di conferimento dell’incarico spetta al Consiglio di Amministrazione, su
impulso dell’Organo collegiale interessato.
Per le attività dell’Amministrazione centrale la richiesta è rivolta al Direttore
Amministrativo.
La richiesta deve indicare:
a)
la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica
indicazione del progetto o dell’attività di riferimento;
b)
la natura temporanea ed altamente qualificata della prestazione;
c)
gli specifici requisiti culturali e professionali richiesti per lo svolgimento
dell’incarico;
d)
le motivazioni che giustificano la necessità di affidare l’incarico a soggetto
estraneo all’Università;
e)
la durata del contratto (che non può superare i trentasei mesi o, comunque,
la durata del progetto di riferimento), il luogo e le modalità di esecuzione
della prestazione;
f)
la proposta del compenso complessivo lordo (attestandone la congruità in
relazione alla prestazione richiesta), nonché la copertura finanziaria degli
oneri correlati.
Art. 4
Esclusioni
Il presente Regolamento non si applica in caso di conferimento di incarico:
a)
di componente degli organismi di controllo interno e dei nuclei di
valutazione;
b)
disciplinato da apposita normativa, in relazione a specifiche fattispecie (es.
contratti per la didattica, assegni di ricerca).
Le procedure di selezione previste dal presente Regolamento, fermi restando i
requisiti di legittimità previsti dall’art. 2, non si applicano in caso di conferimento
di incarico di natura meramente occasionale che si esaurisca in una prestazione
episodica caratterizzata da un rapporto intuitu personae, che si traduce nella
individuazione di caratteristiche di unicità o peculiarità dell’apporto. Rientrano in
tale ipotesi il conferimento di incarico a tenere relazioni in convegni e seminari,
singola docenza e simili.
Art. 5
Modalità di accesso all’incarico
L’incarico è conferito previa selezione pubblica per soli titoli o per titoli e
colloquio, salvo quanto previsto dall’ultimo comma del precedente articolo.
43
C.A.23.02.2010/p.1
2.
3.
4.
1.
1.
La selezione è indetta con provvedimento del Responsabile della struttura
interessata o del Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso le
strutture dell’Amministrazione centrale.
L’avviso di selezione è reso pubblico mediante affissione all’Albo ufficiale della
struttura interessata e pubblicazione sul sito web della stessa per un periodo non
inferiore a giorni dieci.
L’avviso di selezione, per gli incarichi da svolgere presso le strutture
dell’Amministrazione centrale, è reso pubblico mediante affissione all’Albo
ufficiale dell’Università e pubblicazione sul sito web dell’Ateneo, con la medesima
durata temporale.
Art. 6
Avviso di selezione
L’avviso di selezione deve indicare:
a)
la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica
indicazione del progetto o dell’attività di riferimento;
b)
la durata del contratto, il luogo e le modalità di esecuzione della prestazione;
c)
il compenso complessivo lordo, il trattamento fiscale e previdenziale da
applicare, nonché l’obbligo della dichiarazione relativa al limite retributivo
stabilito dalla legislazione vigente;
d)
il termine (non inferiore a dieci giorni dalla data di pubblicazione
dell’avviso di selezione) e le modalità per la presentazione delle domande;
e)
i requisiti generali, culturali e professionali richiesti per lo svolgimento
dell’incarico;
f)
la modalità selettiva prevista (per titoli o per titoli e colloquio);
g)
le tipologie di titoli valutabili ed il punteggio massimo ad esse attribuibile;
h)
le modalità e i termini per la presentazione dei titoli;
i)
l’indicazione delle materie o del contenuto dell’eventuale colloquio;
j)
il nominativo del responsabile del procedimento;
k)
ogni altra notizia o prescrizione ritenuta utile.
Art. 7
Requisiti per la partecipazione alla selezione
Per l’ammissione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a)
uno dei seguenti titoli di studio, salvo quanto previsto dall’art. 1, co. 3 del
presente Regolamento:
I.
diploma di laurea specialistica, o diploma di laurea conseguito ai
sensi della normativa previgente al D.M. 03.11.1999, n. 509, ed
equiparato alla predetta laurea specialistica con D.I. 5.5.2004, o
diploma di laurea magistrale conseguito ai sensi del D.M.
22.10.2004, n. 270, strettamente correlati al contenuto della
prestazione richiesta;
II.
diploma di laurea e master universitario e/o alta formazione di durata
almeno biennale, strettamente correlati al contenuto della prestazione
richiesta;
44
C.A.23.02.2010/p.1
b)
2.
3.
4.
5.
1.
2.
3.
1.
2.
3.
4.
5.
comprovata e certificata esperienza inerente alle prestazioni oggetto del
contratto.
Gli avvisi di selezione possono prevedere, in aggiunta a quelli sopraindicati,
ulteriori requisiti per l’ammissione.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile
per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione.
I candidati sono ammessi con riserva alla selezione.
L’eventuale provvedimento di esclusione è adottato dal Responsabile della
Struttura interessata o dal Direttore Amministrativo, per gli incarichi da svolgere
presso le strutture dell’Amministrazione centrale, e deve essere notificato
all’interessato dopo la scadenza del termine previsto per la presentazione delle
domande.
Art. 8
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è nominata con provvedimento del Responsabile
della Struttura interessata o del Direttore Amministrativo per gli incarichi da
svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale.
La Commissione è composta da:
a)
il soggetto che ha avanzato la richiesta di conferimento dell’incarico, con
funzioni di Presidente;
b)
due ulteriori componenti scelti fra i professori e i ricercatori partecipanti al
progetto o fra unità di personale tecnico-amministrativo, di categoria non
inferiore alla D, esperti nelle tematiche oggetto del contratto;
c)
una unità di personale tecnico-amministrativo, di categoria non inferiore alla
C, con funzioni di Segretario.
Per la nomina della Commissione giudicatrice si osservano le norme vigenti in
materia di incompatibilità e conflitto di interessi.
Art. 9
Modalità e criteri della selezione
La Commissione esaminatrice effettua la selezione mediante la sola valutazione dei
titoli ovvero mediante la valutazione dei titoli e lo svolgimento di un colloquio.
Nel caso di selezione per soli titoli la Commissione esaminatrice dispone di un
punteggio massimo di 50 punti.
Le categorie di titoli valutabili sono le seguenti:
a)
ulteriori titoli accademici rispetto a quelli richiesti per la partecipazione;
b)
esperienze già maturate nel settore di attività oggetto del contratto;
c)
pubblicazioni scientifiche attinenti alle attività oggetto del contratto;
d)
altri titoli inerenti alle attività oggetto del contratto.
Nel caso di selezione per titoli e colloquio, ai fini della graduatoria finale, la
Commissione esaminatrice avrà a disposizione, oltre ai 50 punti riservati ai titoli
ripartiti ai sensi del precedente comma, un ulteriore punteggio massimo di 50 punti
riservato al colloquio.
La Commissione esaminatrice nella riunione preliminare, previa dichiarazione dei
singoli componenti della insussistenza delle cause di incompatibilità e di assenza di
45
C.A.23.02.2010/p.1
6.
7.
8.
9.
10.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
1.
conflitto di interessi, prima di procedere all'esame dei titoli, definisce i criteri di
valutazione degli stessi stabilendo la ripartizione del punteggio all’interno di
ciascuna delle succitate categorie. Per ogni candidato la Commissione esaminatrice
deve analiticamente riportare i titoli valutati ed il punteggio ad essi attribuito.
Il risultato della valutazione dei titoli, deve essere reso noto agli interessati prima
dell’effettuazione del colloquio.
Il colloquio, che verte sulle materie indicate nell’avviso, si intende superato se il
candidato consegue una votazione minima di almeno 35 su 50.
La Commissione esaminatrice, al termine di ogni seduta dedicata al colloquio,
predispone un elenco dei candidati esaminati con l’indicazione del voto da ciascuno
riportato.
Tale elenco, firmato dal Presidente e dal Segretario della Commissione, è affisso
nel medesimo giorno all’Albo della sede di esame.
Al termine dei lavori, la Commissione esaminatrice redige apposita graduatoria di
merito.
Art. 10
Formazione della graduatoria ed approvazione degli atti
La graduatoria di merito dei candidati delle procedura selettiva è formulata secondo
l’ordine decrescente dei punteggi della valutazione complessiva attribuita a ciascun
candidato.
Nel caso di selezione per soli titoli, la graduatoria è formulata secondo l’ordine
decrescente del punteggio assegnato ai titoli.
Nel caso di selezione per titoli e colloquio, la graduatoria di merito è formulata
sulla base della somma del punteggio assegnato ai titoli e quello riportato dai
candidati nel colloquio.
Nel caso di candidati con lo stesso punteggio, hanno precedenza in graduatoria i
candidati di minore età.
Gli atti della selezione e la graduatoria di merito sono approvati con atto del
Responsabile della Struttura interessata o con atto del Direttore Amministrativo, per
gli incarichi da svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale.
La predetta graduatoria di merito può essere utilizzata, su motivata proposta del
Responsabile della Struttura o del Direttore Amministrativo, per l’affidamento di
ulteriori, analoghi, incarichi di cui si manifestasse la necessità entro l’anno
successivo alla sua pubblicazione.
Dei risultati della selezione deve essere data pubblicità, prima di procedere alla
stipula del relativo contratto, con le modalità previste dall’art. 5, co. 3 e 4, del
presente Regolamento.
Art. 11
Atto di conferimento dell’incarico
Il Responsabile della Struttura interessata o il Direttore Amministrativo, per gli
incarichi da svolgere presso le Strutture dell’Amministrazione Centrale,
dispongono il conferimento dell’incarico, indicando:
a)
la delibera di attivazione della procedura di conferimento dell’incarico, se
prevista;
46
C.A.23.02.2010/p.1
b)
c)
d)
e)
f)
g)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
le motivazioni che giustificano la necessità di affidare l’incarico a soggetto
estraneo all’Università;
l’avviso di selezione o, in alternativa, le ragioni che giustificano il
conferimento diretto dell’incarico, ai sensi dell’art. 4, comma 2 del presente
Regolamento;
l’eventuale provvedimento di nomina della Commissione esaminatrice;
l’eventuale provvedimento di approvazione degli atti della selezione e la
graduatoria di merito;
i fondi su cui grava la spesa;
nome e cognome del collaboratore, durata del contratto e compenso
complessivo lordo.
Art. 12
Contratto
Il candidato risultato vincitore della selezione è invitato alla stipula del relativo
contratto, che deve avere forma scritta e deve indicare:
a)
la dettagliata descrizione dell’oggetto dell’incarico, con specifica
indicazione del progetto o dell’attività di riferimento;
b)
la durata, il luogo e le modalità di esecuzione della prestazione;
c)
il compenso complessivo lordo e relative modalità di corresponsione, il
trattamento fiscale e previdenziale da applicare, nonché l’obbligo della
dichiarazione relativa al limite retributivo stabilito dalla legislazione
vigente.
Il contratto è sottoscritto dal Responsabile della struttura o, per gli incarichi da
svolgere presso le strutture dell’Amministrazione centrale, dal Direttore
Amministrativo.
Non è ammesso il rinnovo del contratto.
Il contratto può essere prorogato al solo fine di portare a termine l’attività oggetto
dell’incarico e per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il
compenso previsto nel contratto.
Il contraente non può assumere, contemporaneamente, più di un incarico presso
l’Università.
L’efficacia del contratto è subordinata, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. f-bis),
della legge 14 gennaio 1994, n. 20, al positivo esito del controllo preventivo di
legittimità della Corte dei Conti che si esercita nei modi previsti dall’art. 3, comma
2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20. Ove la Corte dei Conti ricusi il visto e la
conseguente registrazione degli atti della procedura, il contratto si risolve
automaticamente sin dalla data della sua sottoscrizione e nulla è dovuto al
contraente. Ove la Corte dei Conti ammetta al visto e alla conseguente registrazione
gli atti della procedura, il contratto acquista efficacia dal giorno successivo alla
comunicazione al prestatore della relativa delibera, ovvero decorsi inutilmente i
termini previsti dall’art. 27 della legge 24 novembre 2000, n. 340.
I Responsabili delle strutture interessate o il Direttore Amministrativo, per gli
incarichi da svolgere presso l’Amministrazione centrale, curano gli adempimenti
relativi alla pubblicazione su apposita sezione del sito web di Ateneo dell’elenco
degli incarichi conferiti, indicando il nominativo del contraente, nonché l’oggetto,
la durata e il compenso dell’incarico.
47
C.A.23.02.2010/p.1
8.
9.
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
5.
Fermo restando quanto previsto dal precedente comma 6, l’efficacia del contratto di
consulenza decorre dalla data di pubblicazione sul sito web dell’Università del
nominativo del contraente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso.
I contratti di collaborazione di natura coordinata e continuativa sono oggetto di
comunicazione, a cura dei Responsabili delle Strutture interessate o del Direttore
Amministrativo, per gli incarichi da svolgere presso l’Amministrazione centrale, al
Centro per l’impiego.
Art. 13
Determinazione del compenso
Il compenso previsto per la prestazione deve essere stabilito in funzione dell’attività
oggetto dell’incarico, dalla quantità e qualità dell’attività nonché dell’eventuale
utilizzazione da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri.
Il Contraente è tenuto a rilasciare apposita dichiarazione relativa al limite
retributivo stabilito dall’art. 3, comma 44, della legge 24.12.2007, n. 244.
La liquidazione del compenso avviene, di norma, al termine della collaborazione
salvo diversa espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi
dell’attività oggetto dell’incarico, attestata dal Responsabile dell’iniziativa.
Nell’ipotesi che la prestazione sia resa da un soggetto titolare di partita IVA, il
corrispettivo contrattuale è da intendersi già comprensivo di IVA e, pertanto,
l’interessato dovrà, ai sensi del D.P.R. 663/1972, emettere regolare fattura.
Art. 14
Verifica dell’esecuzione e del buon esito della prestazione e conclusione dell’incarico
Il Responsabile dell’iniziativa o il Dirigente competente verifica periodicamente il
corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la realizzazione dello
stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante verifica della coerenza dei risultati
conseguiti rispetto agli obiettivi affidati.
Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non
conformi a quanto richiesto o siano del tutto insoddisfacenti, il Responsabile
dell’iniziativa o il Dirigente competente può richiedere al soggetto incaricato di
integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello
previsto dal contratto, ovvero può risolvere il contratto per inadempienza.
Nel caso in cui i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti, il Responsabile
dell’iniziativa o il Dirigente competente può richiedere al soggetto incaricato di
integrare i risultati entro un termine stabilito, comunque non superiore a quello
previsto dal contratto, ovvero, sulla base dell’esatta quantificazione delle attività
prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originario
stabilito.
L’incarico di collaborazione si risolve automaticamente, senza diritto al preavviso,
alla scadenza del termine indicato nel contratto.
Comporta, altresì, la risoluzione del contratto a tutti gli effetti, previo un termine di
preavviso pari al 5% della durata del contratto, il completamento della realizzazione
del progetto o programma di ricerca ovvero l’interruzione dello stesso, per cause
esterne all’Amministrazione universitaria.
Art. 15
48
C.A.23.02.2010/p.1
1.
2.
Norme finali e di rinvio
Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le norme di legge e
statutarie, oltre quanto stabilito nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza
e la Contabilità di questa Università.
Le disposizioni del presente Regolamento entrano in vigore dal giorno successivo
alla data del Decreto Rettorale di emanazione, da pubblicarsi nel Bollettino
Ufficiale di questa Università e da divulgare per via telematica.”
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
49
C.A.23.02.2010/p.2
I.
AMMINISTRAZIONE
ADEMPIMENTI DI CUI AL D. L.VO 116/92 ARTT. 5, 6 E 12 IN MATERIA DI
PROTEZIONE ANIMALE: NOMINA CONSULENTE VETERINARIO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Dirigente ricorda che questo stesso Consesso nella seduta del 27.01.2009,
deliberò di conferire al Prof. F. Petazzi, Ordinario del Dipartimento Sanità e Benessere
degli Animali, l’incarico di Consulente Veterinario per il 2009.
L’Area Sicurezza sul Lavoro, con nota in data 13.01.2010, ha invitato il Preside
della Facoltà di Medicina Veterinaria a voler far conoscere il nominativo del Medico
Veterinario cui affidare, per l’anno 2010, i delicati compiti per l’espletamento di tutti gli
adempimenti in materia di protezione animali utilizzati a fini sperimentali e/o ad altri fini
scientifici, di cui agli artt. 5-6-12 D.L.vo 116/92, nonché attività di consulenza al Comitato
preposto alla corretta applicazione del D.L.vo citato, giusta delibera del Consiglio di
Amministrazione in data 07.10.1997.
Il Dirigente precisa che negli anni pregressi tale incarico è stato affidato a titolo
gratuito con la sola corresponsione del rimborso spese.
Nella seduta del 21.01.2010 il Consiglio di Facoltà di Medicina Veterinaria ha
deliberato di affidare l’incarico di Consulente Medico Veterinario per l’anno 2010 al Prof.
Ferruccio Petazzi, Professore Ordinario della stessa Facoltà.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota del Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria in data
02.02.2010, assunta a prot. gen. n. 9250 in data 3.02.2010,
concernente l’affidamento dell’incarico di Consulente Medico
Veterinario per l’anno 2010 al Prof. Ferruccio Petazzi;
RITENUTO
indispensabile avvalersi delle prestazioni professionali del Prof.
Petazzi in materia di sperimentazione animale;
CONSIDERATA
l’alta qualificazione professionale del Prof. Petazzi,
DELIBERA
di affidare, ai sensi della normativa di riferimento, al Prof. Ferruccio Petazzi Ordinario del
Dipartimento Sanità e Benessere degli Animali, l’incarico per l’anno 2010 di Consulente
Medico Veterinario con i compiti di cui agli artt. 5-6-12 D.L.vo 116/92 e di prestare, ove
50
C.A.23.02.2010/p.2
richiesto, attività di consulenza al Comitato preposto alla corretta applicazione del D.L.vo
citato ed alle strutture interessate.
Detto incarico viene affidato, per l’anno 2010, a titolo gratuito con la sola corresponsione
del rimborso spese.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
51
C.A.23.02.2010/p.3
II.
ORGANI DI GOVERNO, GESTIONE, CONTROLLO, CONSULENZA E
GARANZIA
COMMISSIONE PER COLLABORAZIONI CON UNIVERSITÀ ARGENTINE E
DELL’AMERICA LATINA – RIUNIONE DEL 11.12.2009: ADEMPIMENTI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”Il giorno 11 dicembre 2009, alle ore 12.00, su convocazione del Coordinatore
Giorgio Otranto, si è riunita la Commissione per collaborazioni con Università argentine e
dell’America latina. Sono presenti, oltre al Coordinatore, i proff. Angela Bergantino,
Giovanna Da Molin, Giuseppe De Mastro, Paolo Fedeli, Rocco Laviano, Giuseppe
Mastromarco, Nicola Melone, Giuseppe Patruno, Domenico Viola. Assenti giustificati i
proff. Marina Musti, Ennio Triggiani. Assiste la dott.ssa Silvana Sirico. Verbalizza la
dott.ssa Alessandra Campione. Il Coordinatore alle ore 12.00 dichiara aperta la seduta per
la discussione del seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni;
2) Situazione finanziaria fondi Argentina;
3) Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia”, in Argentina (Fondazione Cassa di
Risparmio di Puglia);
4) Sodalitas 4;
5) Sodalitas 5;
6) Richiesta Università di La Plata II edizione Corso “Il modello europeo dei mercati
sopranazionali. Profili giuridici ed economici”;
7) Richiesta prof. Patruno II edizione Corso “Piccole e Medie imprese e integrazione
regionale. Unione Europea e Mercosur” in collaborazione con Università di Mar del
Plata e Università di Concepción del Uruguay;
8) Richiesta prof. Julio César Vega Università di Concepción del Uruguay;
9) Richiesta Dott.ssa Silvina Manes, Presidente Associazione Magistrati e Funzionari del
Potere Giudiziario della Città di Buenos Aires (MA.FU.CA.BA.)
10) Richieste partecipazione X Conventus Marplatensis
11) Varie ed eventuali.
Sul punto 1 dell’o.d.g. il Coordinatore informa i presenti che è stato approvato e
finanziato dal MIUR nell’ambito della Cooperazione Interuniversitaria Internazionale il
progetto di un nuovo Corso di perfezionamento con le Università di Concepción del
Uruguay e di Mar del Plata, presentato dal prof. Antonio Uricchio; il Corso “Diritto e
Tecnica doganale dell’Unione Europea e del Mercosur nell’ambito degli accordi di
cooperazione internazionale” partirà nella primavera 2010.
In merito al punto 2 dell’o.d.g., Otranto comunica che dopo la verifica richiesta
dalla Commissione, la disponibilità dei fondi per le iniziative di cooperazione con
l’Argentina è di € 91.151,00, residuo del finanziamento pluriennale ricevuto dal MIUR.
52
C.A.23.02.2010/p.3
Otranto a nome della Commissione ringrazia l’avv. Gaetano Prudente Direttore del
Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie dell’Ateneo e il dott. Sandro Spataro per la
disponibilità e la celerità con la quale si sono prodigati per fornire la informazione
necessaria al prosieguo dei lavori della Commissione stessa. La disponibilità di fondi
accertata consente, pertanto, di programmare nuove iniziative, ferma restando la necessità,
di cercare sempre forme possibili di cofinanziamento per la realizzazione delle iniziative di
cooperazione con i partner argentini. Otranto auspica che i Colleghi interessati colgano
tutte le occasioni offerte dal C.U.I.A. (Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina) e
dal MIUR per organizzare attività istituzionali in Argentina. Recentemente hanno seguito
questa indicazione i proff. Antonio Iannarelli, Giuseppe Tucci, Bernardo De Gennaro e
Antonio Uricchio cui sono stati finanziati progetti per l’Argentina sia dal C.U.I.A. che dal
Ministero.
Passando al punto 3 il Coordinatore illustra brevemente il progetto “Cento
itinerari più uno in Puglia – II edizione”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Puglia, in fase di attuazione.
Il progetto prevede la realizzazione di una Mostra, di circa 50 pannelli, con
immagini della Puglia, e la stampa di un volume – dossier. Otranto comunica di aver già
contattato il neo eletto Ambasciatore d’Italia in Argentina, dott. Guido La Tella, che
assumerà l’incarico a partire dal prossimo gennaio, e di aver concordato la data per
l’inaugurazione della Mostra a Buenos Aires, il 28 aprile 2010 presso la sede della
Universidad Argentina de La Empresa (UADE), inaugurazione alla quale l’Ambasciatore
ha assicurato la Sua presenza. Proseguendo Otranto mostra una copia della Tabula
Peutingeriana, la cui ristampa in mille copie è prevista nell’ambito del progetto “Cento
itinerari più uno in Argentina”, comunicando che ciascun componente della Commissione
ne riceverà una copia e che alcune copie della Tabula saranno donate alle autorità italiane
ed argentine che interverranno alla inaugurazione della Mostra.
In merito ai costi della Mostra, il Coordinatore ricorda che i costi di realizzazione
del progetto sono a carico della Fondazione e che il contributo dell’Università di Bari si
limita alla prestazione d’opera gratuita dello stesso Coordinatore ed al lavoro della dott.ssa
Alessandra Campione che, insieme con una borsista della Fondazione, la dott.ssa
Alessandra Moro, sta curando sia la stampa del volume-dossier che la organizzazione della
Mostra. La dott.ssa Silvana Sirico si occuperà della traduzione in spagnolo delle didascalie
sia della mostra che del volume.
Otranto illustra la necessità che per la inaugurazione della Mostra si rechi in
Argentina una delegazione dell’Università di Bari, con alcuni rappresentanti della
Commissione stessa, della quale sarebbe opportuno facesse parte anche la dott.ssa
Alessandra Campione, che in loco dovrebbe occuparsi delle fasi finali dell’allestimento
della Mostra e della cerimonia di inaugurazione, delegazione per la quale sarebbe
opportuno preventivare le spese di viaggio, vitto e alloggio. Sarebbe inoltre opportuno
impegnare € 1500,00 per una persona che durante le due settimane di apertura della Mostra
a Buenos Aires si occupi della accoglienza dei visitatori e delle loro richieste. I proff.
Laviano, Melone, Da Molin e De Mastro dichiarano il proprio interesse ad essere presenti
in occasione della inaugurazione della Mostra.
La Commissione, dopo approfondita discussione, esprime parere favorevole
all’invio di una delegazione per l’inaugurazione, della quale faccia parte anche la dott.ssa
Campione, ed allo stanziamento di € 1500,00 per una persona che assista i visitatori nelle
due settimane della Mostra, possibilmente la stessa che, con risultati molto positivi, si è
53
C.A.23.02.2010/p.3
occupata a maggio 2009 dello stand dell’Università di Bari alla fiera espositiva
Europosgrados 2009.
La Commissione, pertanto, unanime propone che vengano stanziati sui fondi per
l’Argentina € 8.000,00 per le esigenze sopra prospettate. Anticipando il punto 10
dell’O.d.g. il Coordinatore informa che i giorni 26 e 27 aprile 2010 si svolgerà a Mar del
Plata il X Conventus Marplatensis, un Convegno riservato agli studiosi di antichistica al
quale sono stati invitati a tenere una relazione i proff. Fedeli, Mastromarco, Luisi e
Guaragnella i quali hanno inoltrato alla Commissione la richiesta di un contributo per le
spese di viaggio. Allo stesso Convegno prenderà parte anche il Coordinatore, con alcuni
rappresentanti del Dipartimento di Studi classici e cristiani, le cui spese saranno sostenute
su fondi del prof. Otranto erogati dal MIUR; il Coordinatore comunica, inoltre, che il
Dipartimento di Studi classici e cristiani è coinvolto nella organizzazione del Convegno
stesso anche con un contributo economico. La prof.ssa Da Molin suggerisce che la
domanda dei proff. Fedeli, Mastromarco, Luisi e Guaragnella venga inoltrata anche alla
Commissione contributi, che dispone di un capitolo specifico per la partecipazione a
convegni internazionali e, su motivata richiesta, supporta la spesa del biglietto aereo per i
relatori impegnati attivamente con un contributo scientifico.
La Commissione accoglie la proposta della Da Molin, invitando i docenti
interessati ad inoltrare domanda alla apposita Commissione. Nel caso in cui la
Commissione contributi non dovesse esprimere parere positivo alla copertura delle spese di
viaggio dei proff. Fedeli, Mastromarco, Luisi e Guaragnella in occasione del Conventus
Marplatensis, la Commissione propone che vengano stanziati sui fondi per l’Argentina €
5.000,00 per le sole spese del viaggio in Argentina dei quattro decenti.
Gli stessi docenti, trovandosi in Argentina, interverrebbero il giorno 28 aprile
anche alla inaugurazione della Mostra a Buenos Aires. Chiede di parlare il prof. Laviano il
quale si dichiara interessato anche alla partecipazione al Conventus, con una relazione
sulla archeometria delle ceramiche antiche, argomento di sua pertinenza.
La Commissione invita Laviano a prendere direttamente contatto con il prof.
Arturo Alvarez Hernandez, organizzatore del Conventus, per sottoporgli la sua proposta di
relazione.
Continuando nell’esame dei punti all’o.d.g. in merito al punto 4 Otranto propone
che, a seguito di approvazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, il
volume-dossier sulla Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia” venga inserito nella
collana di studi italo-argentini Sodalitas, fondata dall’Ateneo di Bari, come quarto volume
della collana stessa. La Commissione approva.
Si passa ad esaminare il punto 5, la pubblicazione di un quinto volume della
collana Sodalitas con contributi da parte di docenti italiani e argentini impegnati negli anni
passati nelle iniziative di cooperazione con l’Argentina, nel quale includere anche un
contributo del prof. Julio César Vega, già rettore dell’Università di Concepción del
Uruguay sulla religiosità popolare in Argentina, con particolare riferimento agli immigrati
italiani. Otranto ricorda che la proposta della pubblicazione di una miscellanea, già
avanzata in una precedente riunione della Commissione, accolta da tutti i presenti ed
approvata dagli Organi di Governo, non aveva avuto seguito a causa del mancato invio di
contributi entro la data stabilita del 31 maggio 2009.
La Commissione, dopo breve discussione, decide di approvare l’iniziativa
aprendola anche a contributi di docenti che non abbiano preso parte alle iniziative di
cooperazione, ma siano interessati a trattare tematiche di interesse comune tra Italia e
54
C.A.23.02.2010/p.3
Argentina, che possano in futuro portare a nuovi progetti di cooperazione. I proff. Fedeli,
Mastomarco, Patruno e Melone dichiarano il proprio impegno a inviare un contributo per
Sodalitas 5, ed anche i proff. Bergantino e Laviano si impegnano in tal senso.
La Commissione stabilisce che venga nuovamente inviata una lettera circolare a
tutti i docenti coinvolti nella cooperazione italo-argentina e che il termine per l’invio dei
contributi sia fissato al 30 gennaio 2010 in modo da avere la possibilità di pubblicare
Sodalitas 5 entro aprile 2010 e di portarlo in Argentina in occasione della inaugurazione
della Mostra, insieme con il volume-dossier Sodalitas 4.
Per l’impegno finanziario necessario alla pubblicazione del volume, la
Commissione rinvia la proposta di delibera ad una prossima riunione, successiva alla
consegna dei contributi, in modo da poterlo preventivare con maggiore esattezza.
Sul punto 6, la richiesta dell’Università di La Plata della II edizione del Corso “Il
modello europeo dei mercati sopranazionali. Profili giuridici ed economici”, la
Commissione dopo breve discussione incentrata sulla mancanza di un riscontro a tale
richiesta da parte di un docente dell’Università di Bari, decide di soprassedere sulla
richiesta.
Sul punto 7, la richiesta del prof. Patruno per una nuova edizione del Corso
“Piccole e Medie imprese e integrazione regionale. Unione Europea e Mercosur” in
collaborazione con Università di Mar del Plata e Università di Concepción del Uruguay, il
Coordinatore passa la parola al Preside Patruno, il quale espone una breve cronistoria del
progetto che, nelle due edizioni precedenti, in collaborazione con le Università di Mar del
Plata, Moron e Concepción del Uruguay, ha registrato uno straordinario riscontro, in
particolar modo nell’Università di Concepción del Uruguay che all’Università di Bari ha
intitolato in passato la sua Aula Magna. A termine degli esami finali, svolti dallo stesso
Patruno a dicembre 2007, sia l’Università di Mar del Plata che l’Università di Concepción
del Uruguay avevano presentato richiesta di una ulteriore edizione del Corso. Patruno
illustra il progetto elaborato in collaborazione con il prof. Viola, che presenta 10 moduli, di
altrettanti docenti e comprende, come di consueto, il modulo di cultura e civiltà italiana,
per un impegno economico complessivo di circa 25.000,00 euro.
Interviene la prof.ssa Bergantino che illustra una sua proposta di modifica del
progetto con la sostituzione di alcuni moduli e l’inserimento di un ciclo di seminari a
carico di un docente dell’Università di Bari, proposta che porterebbe a € 27.000,00
l’impegno finanziario per la realizzazione del Corso. Dopo approfondita discussione, alla
quale prendono parte tutti i presenti, la Commissione delibera di esprimere parere positivo
allo svolgimento della nuova edizione del Corso, come richiesto dalle Università di Mar
del Plata e di Concepción del Uruguay e proposto dal prof. Patruno.
In merito ai contenuti la Commissione invita i proff. Patruno e Bergantino a
definire unitariamente un progetto da sottoporre successivamente alla approvazione da
parte dei partner argentini nel più breve tempo possibile. In merito all’impegno finanziario
necessario allo svolgimento del Corso stesso la Commissione invita tutti i docenti coinvolti
a ricercare possibili forme di finanziamento esterne, in particolare inoltrando richiesta al
CUIA. Il prof. Patruno chiede la parola ed espone la richiesta ricevuta da parte del prof.
Gonzales, dell’Università di Mar del Plata, di una nuova sessione di esame per uno
studente del Corso precedente che non aveva avuto la possibilità si sostenere l’esame finale
per gravi motivi.
La Commissione, ribadendo la necessità che la Commissione esaminatrice sia
composta da docenti argentini e docenti italiani, accoglie la proposta del prof. Melone che
55
C.A.23.02.2010/p.3
si dichiara disponibile, in occasione del viaggio di aprile 2010 per l’inaugurazione della
Mostra a Buenos Aires, a recarsi a Mar del Plata per lo svolgimento dell’esame finale.
Patruno si incarica di rispondere in tal senso alla richiesta del prof. Gonzales. Alle ore
14.00 la Commissione termina i lavori, rinviando eventualmente ad altra riunione i punti
rimasti in sospeso.””
Il Rettore, dopo aver riferito che il Senato Accademico, nella riunione del
16.02.2010, ha deliberato
“”
- di prendere atto del verbale della Commissione per collaborazioni con Università
argentine e dell’America latina, relativo alla seduta del 11.12.2009;
- di approvare, per gli aspetti di competenza, la realizzazione della Mostra,
nell’ambito del progetto “Cento itinerari più uno in Puglia – II edizione”, che si
terrà presso l’Universidad Argentina de la Empresa (UADE) a Buenos Aires il 28
aprile 2010;
- di approvare, per gli aspetti di competenza, l’inserimento del volume-dossier sulla
Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia” nella collana di studi italo-argentini
Sodalitas, fondata dall’Ateneo di Bari, come quarto volume della collana stessa;
- di esprimere parere favorevole alla pubblicazione, nel quinto volume della collana
Sodalitas, di contributi di docenti che non abbiano preso parte alle iniziative di
cooperazione, ma siano interessati a trattare tematiche di interesse comune tra Italia
e Argentina, che possano in futuro portare a nuovi progetti di cooperazione;
- di approvare, per gli aspetti di competenza, la realizzazione della nuova edizione
del Corso “Piccole e Medie imprese e integrazione regionale. Unione Europea e
Mercosur” in collaborazione con Università di Mar del Plata e Università di
Concepción del Uruguay e coordinata dal prof. Giuseppe Patruno;
- in accoglimento della richiesta dell’Università di Mar del Plata, di autorizzare il
prof. Melone a recarsi a Mar del Plata per partecipare ad una nuova sessione di
esame per uno studente del Corso precedente che non aveva avuto la possibilità di
sostenere l’esame finale per gravi motivi.””,
invita il Consiglio a pronunciarsi in merito.
56
C.A.23.02.2010/p.3
Il consigliere Di Rienzo, nel ritenere l’esperienza presso le Università
dell’America latina piuttosto arricchente sotto il profilo professionale, suggerisce, per il
futuro, una maggiore informativa sulle iniziative in questione al fine di offrire opportunità
di partecipazione ad un numero più ampio di potenziali interessati.
La consigliera Raguso si associa alla considerazioni espresse dal consigliere Di
Rienzo.
Si allontana il consigliere Vonghia, alle ore 11,30.
La consigliera Da Molin, in qualità di componente la Commissione per
collaborazioni con Università argentine e dell’America Latina, illustra dettagliatamente i
lavori della citata Commissione, sottolineando come, normalmente, l’attività della stessa è
incentrata sull’attivazione di master da svolgersi in collaborazione con le Università
dell’America latina e precisando che i fondi utilizzati sono in genere assegnati direttamente
dal MIUR per le iniziative evidenziate.
Il ProRettore propone di invitare la Commissione per le collaborazioni con le
Università argentine e dell’America Latina, per il futuro, a dare maggiore e più diffusa
informativa delle iniziative da intraprendere al fine di consentire la partecipazione ad una
più ampia platea di potenziali interessati.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
il verbale della riunione della Commissione per collaborazioni con
Università argentine e dell’America Latina del 11.12.2009;
VISTA
la delibera del Senato Accademico del 16.02.2010;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
- di prendere atto del verbale della Commissione per collaborazioni con
Università argentine e dell’America latina relativo alla seduta del 11.12.2009;
- di approvare lo stanziamento, sui fondi per l’Argentina, di € 1.500,00 per le
spese relative ad una unità che assista i visitatori nelle due settimane della
Mostra, nell’ambito del progetto “Cento itinerari più uno in Puglia – II
edizione”, che si terrà presso l’Universidad Argentina de la Empresa (UADE) a
Buenos Aires il 28 aprile 2010;
57
C.A.23.02.2010/p.3
- di approvare lo stanziamento, sui fondi per l’Argentina, di € 8.000,00 per le
spese di viaggio, vitto e alloggio, comprese quelle del prof. Melone, relative
alla partecipazione ad una sessione di esame presso l’Universidad de Mar del
Plata, di una delegazione dell’Università degli Studi di Bari che si recherà a
Buenos Aires in occasione della Mostra “Cento itinerari più uno in Puglia – II
edizione”;
- di approvare lo stanziamento, sui fondi per l’Argentina, di € 5.000,00 per le
sole spese del viaggio in Argentina dei docenti P. Fedeli, G. Mastromarco, A.
Luisi e P. Guaragnella in occasione del X Conventus Marplatensis, che si
svolgerà nei giorni 26 e 27 aprile 2010 a Mar del Plata, nel caso in cui la
Commissione “Contributi Straordinari” non dovesse esprimere parere
favorevole alla copertura delle suddette spese;
- di invitare la Commissione per le collaborazioni con le Università argentine e
dell’America Latina, per il futuro, a dare maggiore e più diffusa informativa
delle iniziative da intraprendere al fine di consentire la partecipazione ad una
più ampia platea di potenziali interessati.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Si allontana, alle ore 11,40, il consigliere Sabbà.
58
C.A.23.02.2010/p.4a
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E
L’ACCADEMIA PUGLIESE DELLE SCIENZE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio informa che il prof. V. MARZI Presidente dell’Accademica Pugliese
delle Scienze, ha trasmesso la documentazione relativa al Protocollo di Intesa da stipularsi
tra questa Università e la suddetta Accademia.
L’Ufficio ritiene opportuno riportare integralmente il Protocollo in questione.
“”Tra l'Università degli Studi di Bari (qui di seguito denominata Università),
legalmente rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Corrado Petrocelli e l'Accademia
Pugliese delle Scienze qui di seguito denominata (Accademia) rappresentata dal Prof.
Vittorio Marzi
Considerata l'intensa attività culturale che da oltre ottanta anni l'Accademia svolge in
numerosi settori scientifici e umanistici
Visto
il particolare interesse che le attività didattiche e scientifiche di diverse
Facoltà e Dipartimenti manifestano per le attività dell'Accademia
preso atto
che l'Università degli Studi di Bari ospita la sede dell'Accademia presso l'ex
Villa Larocca, contenitore culturale nella città di Bari,
di comune accordo si stabilisce
1.
di promuovere e attivare programmi di attività culturali congiunte, destinate a
contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni in diversi settori
disciplinari
2.
l'Accademia attiverà ogni iniziativa intesa a valorizzare il patrimonio culturale,
storico e nuove acquisizioni tecnico-scientifiche di interesse regionale
3.
l'Accademia e l'Università si impegnano a:
dare la massima diffusione a tutte le iniziative realizzate di comune intesa;
organizzare insieme studi, seminari e gruppi di studio su temi di interesse
comune;
scambiare informazioni scientifiche e tecniche, anche sotto forma di
pubblicazioni ed altri documenti;
pubblicare congiuntamente risultati di attività svolte in collaborazione;
sviluppare congiuntamente iniziative volte al progresso delle realtà culturali,
scientifiche ed economiche della Regione;
4.
tutto ciò considerato, l'Università, attraverso le proprie Facoltà e i Dipartimenti
impegnati in attività istituzionali nei settori di comune interesse con l'Accademia,
promuoverà e collaborerà alle attività che potranno essere realizzate in modo
complementare e reciprocamente proficuo con l'Accademia attraverso la stipula di
apposite convenzioni;
5.
il presente protocollo d'intesa ha durata triennale, a partire dalla data della sua
sottoscrizione, e potrà essere rinnovato””.
59
C.A.23.02.2010/p.4a
L’Ufficio Competente fa presente che il Protocollo in questione è inquadrabile
nella disciplina di cui all’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità.””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria
competenza, il Protocollo in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
il Protocollo di Intesa trasmesso dal Prof. Vittorio Marzi, Presidente
dell’Accademia Pugliese delle Scienze, da stipularsi tra questa
Università e la suddetta Accademia;
CONSIDERATO
quanto evidenziato dall’Ufficio Competente;
VISTO
l’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
VISTA
la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine al Protocollo di Intesa, che costituisce l’allegato n.
3 al presente verbale, da stipularsi tra questa Università e l’Accademia Pugliese delle
Scienze per la promozione ed attivazione di programmi di attività culturali congiunte,
destinate a contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni in diversi settori
disciplinari.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
60
C.A.23.02.2010/p.4b
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI
(FACOLTÀ DI AGRARIA E DI LETTERE E FILOSOFIA) E L’ASSOCIAZIONE
ITER ITRIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “FESTIVAL DEI
SENSI”: RATIFICA DECRETO RETTORALE
Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE
D.R. n. 954 dell’11.02.2010
di esprimere parere favorevole in ordine al
protocollo di Intesa tra l’Università degli Studi
di Bari (Facoltà di Agraria e di Lettere e
Filosofia) e l’Associazione ITER ITRIA per la
realizzazione del Progetto “Festival dei sensi”.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
61
C.A.23.02.2010/p.4c
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E
L’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BARI PER LA REALIZZAZIONE
DEL PROGETTO DI ORIENTAMENTO “ISOMERI”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio ricorda che il Decreto del MIUR 22-10-2004, n. 270, recante
modifiche al regolamento approvato con Decreto del MIUR n. 509 del 2/11/1999, in
merito all'autonomia didattica degli atenei, prevede, tra l'altro, all'art. 6 comma 2 che “… I
regolamenti didattici di ateneo, ferme restando le attività di orientamento, coordinate e
svolte ai sensi dell'art. 11, comma 7, lettera g), richiedono altresì il possesso o
l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale. A tal fine gli stessi regolamenti
didattici definiscono le conoscenze richieste per l'accesso e ne determinano le modalità di
verifica, anche a conclusione di attività formative propedeutiche, svolte eventualmente in
collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore. Se la verifica non è positiva
vengono indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di
corsi” e che, durante il S.A. del 22 dicembre 2009, “ .. è stata condivisa l’opportunità di
dare prioritaria attuazione alle attività di orientamento formativo in ingresso, consolidando
la rete di rapporti con le Scuole ed altri soggetti scolastici istituzionali attraverso il rinnovo
e/o la stipula di apposite convenzioni …” e “ ..altresì, l’opportunità di un ulteriore
approfondimento della problematica concernente i Saperi Essenziali (SE) ...”.
L’Ufficio riferisce che l’Ufficio Scolastico per la Provincia di Bari ha proposto a
questa Università la stipula di un Protocollo d’intesa relativo per la realizzazione, fra
l’altro, del Progetto denominato “Isomeri”, che attiene alla tematica dei Saperi Essenziali
(SE).
Il detto schema di Protocollo è stato oggetto di rivisitazione da parte di un gruppo
di lavoro composto da referenti dell’Ufficio scolastico provinciale e, per l’Università, dai
proff. Picciarelli, Tanucci e Toma e dalla dott.ssa Rutigliani.
Lo schema è stato quindi inviato all’attenzione dei componenti della
Commissione Orientamento e tutorato dell’Università ed ai Presidi di Facoltà affinché
esprimessero parere in merito ed adesione alla realizzazione del Progetto ISOMERI.
Il Senato Accademico, infine, nella seduta del 16.02.2010, ha deliberato di
approvare il Protocollo.
Tanto premesso, si riporta di seguito lo schema del Protocollo e del relativo
allegato e si invita il Consiglio a pronunziarsi in merito, per quanto di competenza, ferma
restandone l’efficacia per le sole Facoltà che esprimano parere favorevole alla
realizzazione del succitato progetto.
“MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE MINISTERO
DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Orientamento Universitario
PROTOCOLLO D'INTESA
tra
62
C.A.23.02.2010/p.4c
L'Ufficio Scolastico Provinciale di Bari
e
L'Università degli Studi di Bari
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ
E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA
L'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE di BARI
e
L' UNIVERSITA' degli STUDI di BARI
per la realizzazione del Progetto Orientamento
“ISOMERI”
L'Ufficio Scolastico Provinciale di Bari, indicato nel prosieguo come U.S.P. - Bari, con
sede in Bari in via Re David 178/f, rappresentato dal dirigente Dott. Giovanni Lacoppola
e
L' Università degli Studi di Bari, indicata nel prosieguo come “Università”, con sede a Bari
in Piazza Umberto I, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Corrado Petrocelli ,
autorizzato dalla stipula del presente atto giusta delibera del Senato Accademico
del………………….e del Consiglio di Amministrazione del ………………………………
e
le Scuole Secondarie di Secondo Grado (SSSG) che sottoscriveranno il presente atto
Premesso
che le Parti ritengono fondamentale la dimensione orientativa dell'attività didattica e come
essenziale alla progettazione del proprio percorso formativo da parte di ogni studente la
consapevolezza delle proprie attitudini e delle proprie inclinazioni, oltre che delle proprie
competenze, maturata nell'esperienza quotidiana di studio;
VISTI
il Decreto del MIUR 22/10/2004, n.270, recante modifiche al regolamento
approvato con Decreto del MIUR n. 509 del 2/11/1999, in merito all'autonomia
didattica degli atenei, che prevede, tra l'altro, all'art. 6 comma 2 che “….. I
regolamenti didattici di ateneo, ferme restando le attività di orientamento,
coordinate e svolte ai sensi dell'art. 11, comma 7, lettera g), richiedono altresì il
possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale. A tal fine gli stessi
regolamenti didattici definiscono le conoscenze richieste per l'accesso e ne
determinano le modalità di verifica, anche a conclusione di attività formative
propedeutiche, svolte eventualmente in collaborazione con istituti di istruzione
secondaria superiore. Se la verifica non è positiva vengono indicati specifici
obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corsi.”;
il D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21, “Norme per la definizione dei percorsi di
orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e
coreutica, per il raccordo tra la scuola, le università e le istituzioni dell'alta
formazione artistica, musicale e coreutica, nonché per la valorizzazione della
qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea
universitari ad accesso programmato di cui all'art.1 della legge 2 agosto 1999 n.
264, a norma dell'art. 2, comma 1 lettere a), b), c) della legge 11 gennaio 2007,
n.1”, ed in particolare gli art. 2 e 3;
63
C.A.23.02.2010/p.4c
-
la Legge 11 gennaio 2007, n.1 "Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi
dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia
di raccordo tra la scuola e le università";
il D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22, “Definizione dei percorsi di orientamento
finalizzati alle professioni e al lavoro, a norma dell'art. 2, comma 1, della legge 11
gennaio 2007, n. 1;
la nota prot. n. 620/PII° del 31.01.2008 del Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l'Istruzione - Direzione generale per lo Studente - Ufficio 2°;
la nota prot. n. 3432 del 16/07/2008 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca - Dipartimento per l'Istruzione - Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per
l'Autonomia Scolastica -Ufficio IV;
le Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l'arco della vita, CM n. 43 del
15/04/2009, che tra gli altri prevedono:
1.
la disseminazione dei contenuti e la traduzione operativa della rete nel
territorio di appartenenza, con il concorso e la compartecipazione attiva di
tutti i Soggetti competenti;
2.
la priorità dell'Amministrazione di riprendere il dialogo con i docenti e
riaprire il dialogo per renderlo sistematico con gli altri Soggetti istituzionali,
fortemente presenti nel territorio, con le imprese, con il mondo del lavoro e
della formazione;
l'art. 25 del Regolamento Didattico di Ateneo - parte generale relativo al
riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari (CFU) esigibili nell'ambito del
sistema universitario;
RITENUTO
reciproco l'interesse ad intraprendere, nel rispetto delle funzioni istituzionali ed
autonomie dei sottoscrittori del presente protocollo e della normativa di riferimento,
interventi di orientamento finalizzati alla scelta consapevole , da parte degli
studenti, di percorsi di studio e professionali, nonché a:
a)
potenziare il raccordo tra la scuola, le istituzioni dell'alta formazione
artistica, musicale e coreutica e le università ai fini di una migliore e
specifica formazione degli studenti rispetto al corso di laurea o al corso di
diploma accademico prescelto;
b)
valorizzare la qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini
dell'ammissione ai corsi di laurea universitari di cui alla legge 2 agosto
1999, n. 264;
c)
incentivare l'eccellenza degli studenti, ottenuta a vario titolo sulla base dei
percorsi di istruzione;
di valorizzare le esperienze e sperimentazioni in materia di orientamento realizzate
di comune intesa tra università e sistema scolastico superiore, con particolare
riferimento al progetto Lauree scientifiche,
TANTO PREMESSO, VISTO E RITENUTO
concordano quanto segue
Articolo 1
Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto.
Articolo 2
FINALITA' DELL'ACCORDO
64
C.A.23.02.2010/p.4c
Le Parti convengono di collaborare, nel rispetto delle loro autonomie istituzionali, per la
costituzione di una rete di relazioni fra Scuole, Università, famiglie e studenti, enti ed
organismi collettivi, pubblici e privati che hanno fra le loro competenze e/o loro interessi la
formazione, l'istruzione e l'orientamento alla formazione ed al lavoro, per la realizzazione
di iniziative comuni che si pongano come obiettivo il potenziamento di capacità che
permettano agli studenti di scegliere in modo efficace il proprio percorso di studio e lavoro
e di partecipare attivamente negli ambienti di studio e di lavoro scelti, realizzando una
piena cittadinanza, e al tempo stesso di prevenire situazioni negative (abbandoni, difficoltà
negli studi, etc..).
In particolare, l'USP di Bari e l'Università degli Studi di Bari si impegnano a porre in
essere azioni concertate e congiunte tese a:istituzionalizzare il rapporto Scuola- Università;
1.
Istituzionalizzare il rapporto Scuola- Università
2.
favorire e rendere stabile nel tempo la continuità del percorso formativo
Scuola - Università, avviando una significativa collaborazione tra i docenti
della Scuola e dell'Università, nel processo di specifica formazione di
ciascun studente;
3.
favorire la comunicazione Scuola- Università sui pre-requisiti d'ingresso
occorrenti per intraprendere con successo un percorso di studi universitario
fino al conseguimento della Laurea;
4.
realizzare appositi percorsi di orientamento finalizzati alla copertura di
eventuali lacune delle abilità di base al fine di affrontare gli studi
universitari con un background compatibile con i requisiti di accesso
specifici per ogni corso di studi, così da prevenire fenomeni di insuccesso,
fuori corso ed abbandoni;
5.
valorizzare l'eccellenza degli studenti nel percorso pre-universitario,
ottenuta a vario titolo, anche eventualmente l'attivazione di percorsi e
precorsi ad hoc;
Nell'ambito dei possibili interventi da attuarsi congiuntamente, le Parti convengono come
prioritario la realizzazione del progetto “ISOMERI”, le cui finalità, azioni, articolazione
temporale sono definite nell'allegato A al presente protocollo di cui costituisce parte
integrante e sostanziale.
Le Parti convengono altresì che il detto progetto ”ISOMERI” venga realizzato in via
sperimentale per gli anni scolastici 2009/10 e 2010/2011 e, dopo una revisione, a cura di
una competente commissione per valutarne la reale fattibilità, per i due anni scolastici
successivi nei termini di validità della presente convenzione, fatti salvi eventuali
adeguamenti a nuove normative e/o mutati bisogni del territorio.
Articolo 3
COSTITUZIONE E COMPITI DEL CISO E DEL CTO
Per la realizzazione delle attività e il raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 2, e al
fine di coordinare in modo organico, coerente e unitario le iniziative provinciali in materia
di orientamento universitario sviluppate dalle istituzioni scolastiche autonome mediante
apposite specifiche convenzioni, sono costituiti
un Comitato di Indirizzo Strategico per l'Orientamento (CISO) così composto:
- per l'USP - Bari: il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale o suo
Delegato, il Referente Provinciale per l'Orientamento, il Direttore
Coordinatore dell'Ufficio “Formazione e Politiche Scolastiche”, tre (3)
65
C.A.23.02.2010/p.4c
-
Dirigenti Scolastici in rappresentanza in rappresentanza delle tipologie di
Scuole di II Grado;
per l'Università di Bari: il Delegato per l'Orientamento in entrata alla
Formazione Universitaria, il Delegato per la Didattica Universitaria, il
Delegato per le Analisi Statistiche, il Dirigente del Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE)
un Comitato Tecnico Operativo (CTO) composto dal CISO integrato da:
- quattro (4) docenti della Scuola delle seguenti quattro macro-aree: area
matematico-scientifica, area sanitaria, area economico-giuridica, area
umanistica, Didattica Universitaria;
- quattro (4) rappresentanti della Commissione d'Ateneo per l'Orientamento e
Tutorato (CAOT) afferenti alle seguenti quattro macro-aree: area matematicoscientifica, area sanitaria, area economico-giuridica, area umanistica
Al CISO sono assegnate le seguenti funzioni:
- concordare periodicamente le specifiche azioni da promuovere tra quelle
elencate ai successivi Artt. 4 e 5, definendo la tempistica e le modalità
attuative;
- fornire indirizzi generali di coerenza di sistema per le azioni progettate dalle
singole scuole;
- pianificare le attività, di cui all'articolo 2 e all'Allegato A, in sinergia con la
CTO;
- concordare incontri periodici per la verifica ex- ante, in itinere ed ex-post delle
fasi attuative del progetto;
- adottare tutte le decisioni necessarie alla positiva realizzazione dell'intesa.
Al CTO sono assegnate le seguenti funzioni:
- concertazione dei “saperi essenziali” (SE), come momento di raccordo
fondamentale tra le conoscenze e competenze in uscita dalla Scuola e quelle in
entrata all'Università;supervisione della somministrazione dei test sui SE
- così come predisposti dall'Università, secondo le modalità di cui all'art. 4,
comma 1;
- analisi delle risposte ai test sui SE;
- organizzazione di eventuali corsi di aggiornamento/formazione per il
personale docente, di ogni ordine e grado, della Scuola inerenti le attività del
progetto;
- predisposizione di un rapporto annuale sull'andamento dell'iniziativa.
Articolo 4
AZIONI SPECIFICHE PROMOSSE DALL'UNIVERSITÀ
L'Università, in partenariato con le SSSG convenzionate della Provincia di Bari, si
impegna a:
1.
mettere a disposizione i test motivazionali già adottati nell'ambito
dei Progetti Mentore e Arianna;
2.
predisporre i test sui SE, in accordo con i syllabus definiti dalle
Facoltà e negli ordinamenti didattici dei corsi di studio che
aderiranno al progetto e con il contributo delle Scuole aderenti al
progetto, e sovrintendere alla loro somministrazione;
66
C.A.23.02.2010/p.4c
3.
provvedere alla messa a punto di quanto necessario per la
correzione dei test e la loro archiviazione;
4.
fornire feedback alle scuole sui risultati dei test sui SE e
certificazioni agli studenti che li hanno superati;
5.
concorrere alla progettazione di attività formative di recupero da
erogare presso le scuole a cura delle stesse;
6.
progettare ed erogare moduli formativi di livello post-secondario
finalizzati alla specifica preparazione degli studenti in relazione
alle scelte universitarie, che costituiscano una opportunità di
arricchimento delle conoscenze e competenze di base per gli
studenti; questi ultimi, accedendo a tali percorsi, potranno
beneficiare, in accordo con quanto previsto da apposite convenzioni
da stipularsi con le scuole e fermo restando il superamento di
apposito esame, del riconoscimento di CFU;
7.
contribuire al miglioramento della comunicazione educativa
mediante l'assistenza o il sostegno scientifico a gruppi di ricercaazione interni a singole istituzioni scolastiche e/o a loro reti , anche
mediante l'apporto di figure professionali opportunamente
individuate dall'Università;
8.
accogliere gli studenti per attività finalizzate a dare concretezza alle
progettualità individuali mediante occasioni di conoscenza diretta
delle pratiche e delle attività, dei climi operativi specifici dei
diversi corsi di laurea;
9.
partecipare ad incontri con gli studenti nell'ambito di iniziative
specifiche promosse per favorire l'informazione e la formazione
orientativa;
10.
collaborare per il monitoraggio periodico delle iniziative con i
Dirigenti Scolastici e con i Docenti Referenti delle Scuole per
l'orientamento.
Articolo 5
AZIONI SPECIFICHE PROMOSSE DALL' USP DI BARI
L'USP di Bari si impegna a favorire e promuovere la stipula di convenzioni attuative fra
l'Università e gli Istituti Scolastici autonomi nell'ambito della presente intesa ed in
particolare, si impegna a:
1.
convocare periodiche conferenze di servizio dei dirigenti scolastici
in materia di orientamento universitario e post-secondario, volte a
delineare il significato e il valore operativo della presente intesa;
2.
promuovere la costituzione di reti di scuole che mettano in comune
ed utilizzino strutture e strumentazioni idonee per il miglioramento
dell'efficacia orientativa della cultura nelle sue diverse accezioni;
3.
favorire la costituzione di gruppi di ricerca-azione interni a singole
istituzioni scolastiche e/o loro reti per incrementare lo sviluppo di
competenze strategiche finalizzate alle applicazioni nella didattica
delle diverse discipline;
4.
porre in essere iniziative di coordinamento fra le scuole della
provincia per favorire la diffusione della cultura dell'orientamento
finalizzato e per sostenere la partecipazione delle più competenti
67
C.A.23.02.2010/p.4c
risorse umane alla progressiva diffusione della cultura
dell'orientamento come chiave educativa della comunicazione
didattica;
5.
attivare forme strutturali di sinergia fra l'USP-Bari e gli Istituti
Scolastici autonomi, così che la comunicazione e i collegamenti fra
le componenti territoriali siano adeguate alle necessità delle azioni
progettate.
Articolo 6
VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO
L'USP di Bari si impegna a utilizzare e valorizzare prioritariamente in qualità di formatore,
nelle eventuali azioni di disseminazione, il personale dirigente, docente e tecnico che abbia
partecipato ai progetti di orientamento “Arianna” e “Mentore” e abbia, pertanto, acquisito
competenze adeguate a sostenere e diffondere capillarmente nelle specifiche situazioni
scolastiche il processo di aggiornamento e formazione in servizio.
Criteri prioritari di individuazione di questo personale docente saranno:
- partecipazione attiva ai progetti Arianna e Mentore;
- capacità comunicative e di interazione con i colleghi;
- eventuali collaborazioni con l'Università sulle specifiche discipline
L'USP-Bari e l'Università di Bari sono disponibili a valorizzare eventuali contributi di
competenze messe a disposizione dalle associazioni professionali disciplinari dei docenti
ed avvalersi di contributi di esperienza e competenza presenti nel tessuto universitario,
scolastico culturale e professionale regionale e nazionale.
Articolo 7
POTESTÀ E RESPONSABILITÀ
Il presente Protocollo d'Intesa contiene un quadro generale di riferimento per la coerenza e
l'organicità di sistema. La responsabilità scientifica, organizzativa e amministrativa e le
relative potestà decisionali in merito ad ogni aspetto dei Progetti che vedano coinvolte in
modo specifico le scuole rimangono in capo ai rispettivi legittimi sottoscrittori del presente
Protocollo d'Intesa a nome delle singole scuole.
Articolo 8
RISORSE FINANZIARIE
Il presente Protocollo non prevede destinazione di specifiche risorse nazionali, regionali o
provinciali da parte dei sottoscrittori.
L'Università, nell'ambito della sua autonomia e delle risorse finanziarie di cui dispone,
potrà sostenere Progetti particolarmente significativi nell'ottica dello sviluppo e del
potenziamento della presente Intesa anche stipulando specifici accordi con Enti terzi, che
abbiano come compito statutario appositi e mirati interventi nel campo dell'educazione e
della cultura .
L'USP di Bari si impegna a collaborare con l'Università nella individuazione delle possibili
fonti di finanziamento a sostegno delle linee d'azione che progressivamente convoglino nel
solco dell'Intesa presente e di altre analoghe e affini le attività di orientamento degli istituti
scolastici dell'intera Provincia, fatte salve le prerogative della loro autonomia.
Articolo 9
DURATA DEL PROTOCOLLO D'INTESA
Il presente Protocollo d'Intesa ha durata a decorrere dalla data di sottoscrizione fino al
30/09/2010, come attuazione sperimentale e pertanto passibile di aggiustamenti e
adattamenti sulla base dei bisogni emersi in corso di attuazione, quindi a partire dal
68
C.A.23.02.2010/p.4c
01/10/2010 per un periodo di due anni, fatte salve nuove normative o diversi bisogni
emergenti, e potrà essere rinnovato alla scadenza di anno in anno, mediante accordo
sottoscritto tra le parti.
Articolo 10
FORO COMPETENTE
Qualunque controversia dovesse insorgere tra le parti in ordine all'esecuzione ed
interpretazione del presente Protocollo d'Intesa sarà competente in via esclusiva il Foro di
Bari
Articolo 11
REGISTRAZIONE
Agli effetti fiscali le parti dichiarano che trattasi di atto soggetto a registrazione solo in
caso d'uso in base all'art. 4 della Parte seconda della Tariffa allegata al D.P.R 26.04.1986 n.
131 e successive modifiche a cura e spese della parte richiedente.
Allegato A
DESCRIZIONE DEL PROGETTO “ISOMERI”
E' del tutto evidente che
non si possono ignorare, come da Circolare n.160 del 04/09/09, le statistiche
relative alla “dispersione universitaria”, che si attesta - da 10 anni a questa
parte- intorno al 20% nel momento del passaggio dal I al II anno,
all'incremento degli studenti “fuori corso”, pari - nel 2006/07 -al 34,8%, e
alla riduzione della percentuale del tasso di passaggio dalla laurea triennale
alla magistrale, pari quasi del 60%;
è necessario riscrivere il significato del rapporto Scuola- Università che
deve essere interpretato nell'ottica della “naturale continuità”, secondo
l'orientamento durante tutto l'arco della vita, indicato dalle linee guida della
CM 43/ 2009, e teso ad offrire agli studenti gli strumenti necessari per
prendere decisioni consapevoli e determinate non solo per la scelta
universitaria, ma per le scelte di vita;
è quanto mai opportuna una nuova e differente modalità di attuazione delle
attività di orientamento.
Il progetto di orientamento pre-universitario “ISOMERI” proposto nel presente documento
s'inserisce in questo scenario.
Esso sarà attuato sperimentalmente per l'a.s. 2009/10 e in vista dell'A.A. 2010/11, e dopo
una revisione, a cura di una competente commissione (CISO) per valutarne la reale
fattibilità, andrà a regime per i due anni scolastici successivi nei termini di validità della
presente convenzione, salvo che la normativa ministeriale e i bisogni del territorio non
disporranno diversamente.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO “ISOMERI”
- agire nell'ottica della didattica orientativa
- raccordare i percorsi scolastici con quelli universitari
- creare una significativa collaborazione tra docenti della
scuola e dell'università
FINALITA'
- condividere le valutazioni, fatte a seguito di attento
monitoraggio, dei punti di forza e di debolezza del
progetto
- intercettare eventuali bisogni formativi degli studenti in
vista di un proficuo inserimento all'Università
69
C.A.23.02.2010/p.4c
-
OBIETTIVI
-
istituzionalizzare il rapporto Scuola- Università
istituire e rendere stabile nel tempo la continuità tra la
Scuola e l' Università, avviando una significativa
collaborazione tra i docenti della Scuola e dell'Università,
per coinvolgerli nel processo di specifica formazione di
ciascun studente;
favorire la comunicazione Scuola- Università sui prerequisiti d'ingresso occorrenti per intraprendere con
successo un percorso di studi universitario fino al
conseguimento della Laurea;
concorrere alla progettazione di appositi percorsi di
orientamento, così da operare una scelta consapevole,
finalizzati al potenziamento e alla copertura di eventuali
lacune nelle abilità di base al fine di affrontare gli studi
universitari con un background compatibile con i requisiti
di accesso specifici per ogni corso di studi
Anno scolastico
2009-2010
DESTINATARI
Classi quinte
FASI DEL
PROGETTO
A- Febbraio: Dopo gli scrutini, stesura delle competenze disciplinari
dell'alunno a cura della Scuola e trasmissione dei profili in forma
integrata all'Università; l'Università rende noti, eventualmente nella
fase iniziale di sperimentazione solo per le Facoltà e corsi di studio
aderenti all'iniziativa, i Saperi Essenziali (SE).
B- Marzo: Tavolo di lavoro per la condivisione dei SE, a cura del
CTO; stesura del documento condiviso
C- Fine Marzo: indagine conoscitiva sulle possibili scelte universitarie
degli studenti (a cura della scuola), utilizzando i test motivazionali già
impiegati dall'Università di Bari nell'ambito dei Progetti Mentore e
Arianna, i cui risultati devono essere trasmessi all'Università per la
predisposizione di quanto necessario per la somministrazione dei Test
di verifica dei SE.
D-Aprile: Prova di orientamento per accertare eventuali carenze:
somministrazione di un test contenente -per tutti- una batteria di items
“trasversali” e - a scelta dello studente- gli items specifici relativi ai
corsi di studio cui si intende iscrivere (anche più di uno). La prova di
orientamento non è obbligatoria ma è ovviamente consigliata per far sì
che la scelta successiva sia più “consapevole”.
L'Università restituisce alle scuole in forma aggregata i risultati della
prova di orientamento. Tali risultati potranno essere utilizzati in fase di
definizione della programmazione scolastica dell'a.s. 2010/2011.
E- Maggio- Giugno: Sulla base delle informazioni di cui ai punti B e
D, la Scuola e l'Università, in sinergia, approntano un programma di
interventi (relativi ai SE e/o alle competenze trasversali) da realizzare,
a cura dei docenti delle SSSG, durante l'anno scolastico successivo
(2010-2011) per gli studenti di quarta e quinta classe come vero e
proprio orientamento formativo
70
C.A.23.02.2010/p.4c
F-Fine Luglio, dopo gli esami di maturità: L'Università mette ai
disposizione i risultati individuali degli studenti comprensivi delle
certificazioni acquisite.
Il risultato della prova se superato dallo studente con esito positivo dà
diritto ad una certificazione che lo esonera, per la Facoltà e lo specifico
corso di Laurea dell'Università di Bari per cui la prova è stata superata,
dal partecipare al test che “obbligatoriamente” l'Ateneo somministrerà
agli immatricolati. Resta inteso che per l'accesso ai corsi a numero
programmato lo studente deve sostenere e superare la prova d'ingresso
prevista a tal fine.
La prova di orientamento che abbia avuto un esito negativo, è da far
intendere come un “alert” allo studente: egli potrà decidere di cambiare
la propria scelta oppure di recuperare autonomamente sostenendo
nuovamente la prova quando immatricolato all'Università di Bari.
G-Settembre: Le Scuole e l'Università effettueranno gli studi
correlazionali fra i risultati delle prove di verifica e le competenze
disciplinari di cui al punto A. I risultati di tali studi saranno oggetto di
attenta analisi da parte della CTO che provvederà alla scrittura del
rapporto annuale.
Anno scolastico
2010-2011
DESTINATARI
Classi quarte e quinte
A-Ottobre: Indagine conoscitiva sulle possibili scelte universitarie
degli studenti (a cura della scuola) i cui risultati devono essere
trasmessi all'Università per la predisposizione di quanto necessario per
la somministrazione dei Test di verifica dei SE.
B-Ottobre: Tavolo di lavoro per la condivisione dei saperi minimi, a
cura della CTO; eventuale revisione a seguito della sperimentazione
del 2009-2010, e stesura del documento condiviso.
C-Novembre: Prova di orientamento per accertare eventuali carenze
nei SE: somministrazione di un test contenente -per tutti- una batteria
di item “trasversali” e - a scelta dello studente- gli item specifici
relativi ai corsi di studio cui ci si intende iscrivere (anche più di uno).
D-Dicembre: L'Università restituisce alle scuole in forma disaggregata
FASI
DEL
ed aggregata i risultati della prova di orientamento sui SE. Tali risultati
PROGETTO
saranno utilizzati in fase di definizione della programmazione
scolastica di attività di recupero, eventualmente riviste alla luce dei
risultati più recenti, secondo quanto definito durante l'anno scolastico
2009-2010.
Il risultato della prova se superato dallo studente con esito positivo dà
diritto ad una certificazione che lo esonera, per la Facoltà e lo specifico
corso di laurea dell'Università di Bari per cui la prova è stata superata,
dal partecipare al test che “obbligatoriamente” l'Ateneo somministrerà
agli immatricolati. Resta inteso che per l'accesso ai corsi a numero
programmato lo studente deve sostenere e superare la prova d'ingresso
prevista a tal fine.
E- Gennaio: In coincidenza con gli scrutini, stesura delle competenze
71
C.A.23.02.2010/p.4c
disciplinari dell'alunno a cura della Scuola e trasmissione dei profili in
forma integrata all'Università.
F- Gennaio-Marzo: Erogazione a cura delle Scuole delle attività di
recupero, concordate tra Scuole e Università, per gli studenti che non
hanno superato la prova di cui al punto D.
G- Maggio: Seconda prova di verifica per gli studenti che hanno
partecipato all'attività di recupero. L'Università restituisce alle Scuole i
risultati delle prove sostenute in forma aggregata (per tutti gli studenti)
ed in forma disaggregata (insieme con le eventuali certificazioni
acquisite) solo per gli studenti delle classi quarte.
H-Fine Luglio, dopo gli esami di maturità: L'Università mette ai
disposizione delle Scuole i risultati individuali degli studenti delle
quinte classi comprensivi delle certificazioni acquisite.
I-Settembre-Ottobre: Le Scuole e l'Università effettueranno gli studi
correlazionali fra i risultati delle prove di verifica e le competenze
disciplinari di cui al punto A. I risultati di tali studi saranno oggetto di
attenta analisi da parte della CTO.
L-Novembre: scrittura, a cura della CTO, della relazione finale sulla
sperimentazione.
Anno scolastico
2011-2012
DESTINATARI
Classi quarte e quinte
FASI DEL
PROGETTO
Si ripete quanto fatto durante il precedente anno scolastico
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria
competenza, il Protocollo in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTE
le delibere del Senato Accademico del 22.12.2009 e del 16.02.2010;
VISTA
la bozza del Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Provinciale e
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro per la realizzazione del
Progetto Orientamento “Isomeri” ed il relativo allegato;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.,
assunta nella seduta del 11.02.2010;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, assunta
nella seduta del 12.02.2010;
TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio competente;
72
C.A.23.02.2010/p.4c
DELIBERA
di approvare, per quanto di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo
d’Intesa da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Ufficio Scolastico
Provinciale per la realizzazione del Progetto Orientamento “Isomeri”.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 11,45, entra il consigliere Antenori e si allontana il consigliere Bruno.
73
C.A.23.02.2010/p.4d
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E
L’UFFICIO
SCOLASTICO
SVOLGIMENTO
DI
CONVENZIONE
CON
REGIONALE
ATTIVITÀ
LE
DI
SCUOLE
PER
LA
PUGLIA
ORIENTAMENTO
SECONDARIE
E
DI
PER
BOZZA
II
LO
DI
GRADO
PARTECIPANTI ALLE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio ricorda che nel documento predisposto dal Comitato di ateneo per
l’Orientamento e il Tutorato in ordine al piano strategico delle attività di orientamento e
tutorato per l’a.a. 2009/2010 ed approvato dal S.A. nella seduta del 22/12/2009 si è
ravvisata l’opportunità di dare prioritaria attuazione alle attività di orientamento formativo
in ingresso, consolidando la rete di rapporti con l’Ufficio Scolastico Regionale di Puglia e
le Scuole Secondarie di II grado della Regione attraverso il rinnovo e/o la stipula di
apposite convenzioni.
L’Ufficio riferisce che l’Ufficio, di concerto con il Delegato del Rettore per
l’Orientamento, prof. Vittorio Picciarelli, ha predisposto uno schema di protocollo da
stipularsi con le succitate Istituzioni e ha tenuto un incontro con il Direttore dell’Ufficio
Scolastico Regionale e suoi collaboratori per illustrarlo.
Successivamente, il detto Ufficio Scolastico Regionale ha trasmesso la bozza di
un Protocollo d’intesa (All. A) e la bozza di convenzione tra Università e Scuola (All. B)
per la partecipazione delle stesse alle attività di orientamento.
Pur condividendone i contenuti che ricalcano quanto riportato nello schema
unitario predisposto da questa Università, il Delegato del Rettore per l’orientamento e lo
stesso Ufficio competente ritengono opportuno concordare alcune modifiche.
Si propone pertanto di approvare lo schema del protocollo d’intesa da stipularsi
con l’Ufficio Scolastico Regionale e lo schema da stipularsi con le Scuole Secondarie di II
grado della Regione Puglia, autorizzando il Rettore ad apportarvi le modifiche che
verranno concordate.””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria
competenza, lo schema del Protocollo d’Intesa nonché lo schema di convenzione in esame,
invita i presenti a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTE
le delibere del Senato Accademico del 22.12.2009 e del 16.02.2010;
74
C.A.23.02.2010/p.4d
VISTO
lo schema del Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia per lo
svolgimento di attività di orientamento per gli alunni delle Scuole
Secondarie di II grado della Regione Puglia;
VISTO
lo schema di convenzione da stipularsi con le suddette Scuole
partecipanti alle attività di orientamento;
TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio competente,
DELIBERA
di approvare, per quanto di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo
d’Intesa, che costituisce l’allegato n. 4a al presente verbale, da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia per lo
svolgimento di attività di orientamento, nonché lo schema di convenzione, che costituisce
l’allegato n. 4b al presente verbale, da stipularsi con le Scuole Secondarie di II grado della
Regione Puglia partecipanti alle attività di orientamento.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
75
C.A.23.02.2010/p.4bis
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI,
L’ARTI,
LE
UNIVERSITÀ
PUGLIESI,
CNR
ED
ENEA
PER
LA
REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “CREARE IMPRESA E DIFFONDERE
TECNOLOGIA A PARTIRE DALLA RICERCA – ILO 2”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’ufficio ricorda che questa Università ha partecipato, in collaborazione con
l’ARTI e le altre 4 Università pugliesi, alla realizzazione del Progetto “Rete Regionale
degli Industrial Liaison Office” (ILO Puglia) che ha portato alla realizzazione degli
obiettivi di seguito riportati:
a.
si è costituita la Rete degli uffici ILO nei 5 atenei pugliesi (a seguito di un intenso
lavoro di dotazione di modello organizzativo, strumenti e competente utili);
b.
sono stati condivisi strumenti di lavoro per il Trasferimento Tecnologico (modelli
di accordi, regolamenti spin off e brevetti, cc);
c.
sono stati coinvolti più di 800 ricercatori in momenti di informazione sui temi della
valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica;
d.
sono stati estesi a livello internazionale 28 brevetti di proprietà degli atenei;
e.
sono stati supportati 11 nuovi spin off nella valutazione di fattibilità della loro
costituzione;
f.
sono stati presentati più di 85 business plan di potenziali imprese innovative nelle
prime due edizioni (2008 e 2009) della Start Cup Puglia;
g.
è stato realizzato il Festival dell’Innovazione presso la Fiera del Levante dal 3 al 5
Dicembre 2008
h.
è stato creato un portale federato e strumenti software per la gestione del back
office degli uffici.
Il consolidamento dei suddetti risultati rientra nell’ambito degli interventi
specifici previsti dal PO FESR 2007-2013 della Regione Puglia — PPA Asse I - Linea di
intervento 1.2 — Azione 1.2.3 “Rete regionale per il trasferimento di Conoscenza”, in cui
si prevede il rafforzamento della rete di servizi (Industrial Liaison Office — Rete ILO
Puglia) funzionale alla promozione di collegamenti efficaci tra il sistema della ricerca e
sistema produttivo. A tal fine, la Regione Puglia ha fissato un finanziamento complessivo
di 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) euro e ha individuato nell’ARTI il soggetto
attuatore dell’intervento.
L’ARTI ha quindi provveduto all’elaborazione di un progetto esecutivo per
l’Azione 1.2.3 “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca” (“Progetto
ILO2”), nel quale sono previste attività dirette a consolidare il processo del trasferimento
76
C.A.23.02.2010/p.4bis
tecnologico dalla Ricerca Pubblica verso l’Industria, inteso come il complesso delle attività
di generazione, gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale, in particolare:
•
AZIONE 0: Gestione del Progetto, valutazione e monitoraggio. Obiettivo:
Garantire il corretto svolgimento delle attività progettuali, secondo le
tempistiche e le modalità pianificate, e il conseguimento dei risultati attesi.
•
AZIONE 1: Consolidamento della Rete degli ILO Puglia. Obiettivo:
assistenza al funzionamento comune tra gli ILO degli Atenei e gli Uffici
degli Enti Pubblici di Ricerca coinvolti. Saranno consolidati i servizi comuni
della rete (in particolar modo quelli rivolti alle imprese). Saranno analizzate
e sperimentate modalità di raccordo con altri soggetti della filiera della
conoscenza (centri di competenza, reti di laboratori, distretti tecnologici,
ect).
•
AZIONE 2: Valorizzazione e Proprietà intellettuale. Obiettivo: Rappresenta
la fase di implementazione del progetto: attività legate alla valorizzazione
della proprietà intellettuale. Le attività di ricerca e sviluppo culminano con
la protezione dei trovati, ma sono precedute dalla pianificazione della
ricerca e dalla definizione degli strumenti negoziali necessari alle attività di
valorizzazione, con le quali si compie il Trasferimento Tecnologico.
•
AZIONE 3: Valorizzazione e creazione di Impresa. Obiettivo: l’azione mira
a favorire la nascita di nuove imprese spin-off nonché la crescita di quelle di
recente costituzione. L’adozione del modello Start Cup consentirà poi ai
nuovi spin-off pugliesi a partecipare alle competizioni a livello nazionale.
•
AZIONE 4: Attività trasversali. Obiettivo: Le attività trasversali sono rivolte
alla diffusione dei risultati del progetto ed alla creazione di condizioni per
facilitare il collegamento con il mercato.
Il Progetto è stato approvato dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli
Investimenti Pubblici con parere n. 233 del 9 novembre 2009 e, successivamente, dal
Servizio Ricerca e Competitività dell’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e
l’Innovazione della Regione Puglia con determina n. 910 del 18 novembre 2009.
L’ARTI ha pertanto provveduto a trasmettere lo schema del protocollo d’intesa,
(all. subl), da stipularsi tra la stessa ARTI, le Università Pugliesi e, a differenza del
Progetto ILO, anche tra CNR ed ENEA e lo schema riassuntivo del Progetto 1102 (all.
sub2).
In particolare il protocollo prevede che gli Enti Per la Ricerca si impegnano a:
1.
nominare un proprio rappresentante in seno al Comitato Tecnico Scientifico (CTS).
A tal proposito l’Ufficio ricorda che questo Consesso nella seduta del 26.01.2010,
ha nominato, quale rappresentante di questa Università Comitato Tecnico
Scientifico del Progetto ILO2 il ProRettore, Prof. Augusto Garuccio;
2.
rendere disponibili e operativi i presidi in termini di strutture, attrezzature e unità di
personale da destinare allo svolgimento delle attività progettuali con la relativa
indicazione della posizione nell’organigramma, delle afferenze funzionali e dei
vincoli gerarchici;
3.
consentire al personale degli ILO di partecipare alle iniziative di affiancamento
consulenziale, staff.exchange, eventi e fiere nazionali/internazionali previste nel
progetto;
4.
consentire al personale degli ILO di partecipare alle iniziative di affiancamento
consulenziale, staff-exchange, eventi e fiere nazionali/internazionali previste nel
77
C.A.23.02.2010/p.4bis
Progetto, secondo i calendari proposti dall’ARTI e adottati di concerto con gli stessi
ILO;
5.
impegnarsi, a conclusione del Progetto IL02, per quanto possibile, ad utilizzare per
lo svolgimento dette attività di Trasferimento Tecnologico lo stesso personale di cui
ai precedente punto 5;
6.
adottare le deliberazioni necessarie all’implementazione del Progetto ILO02 che
verranno di volta in volta proposte dall’ARTI e adottate in seno al CTS;
7.
promuovere presso il proprio personale di ricerca le iniziative di sensibilizzazione,
secondo i calendari definiti dall’ARTI;
8.
mettere a disposizione spazi e aule che si renderanno di volta in volta necessari per
le attività di affiancamento consulenziale del personale ILO, nonché per le
iniziative locali di sensibilizzazione del personale di ricerca e, inoltre, anche per gli
eventi di promozione verso il sistema socioeconomico regionale.
L’Ufficio evidenzia che il protocollo avrà durata dalla data di sottoscrizione dello
stesso sino al 3.12.2011 e che la scadenza potrà essere prorogata mediante successivo
accordo formalizzato tra le parti.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
lo schema riassuntivo del Progetto “Creare Impresa e diffondere
tecnologia a partire dalla ricerca – ILO2;
VISTO
la bozza del Protocollo di Intesa da stipularsi con l’ARTI unitamente
al Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Foggia, l’Università
degli Studi del Salento, l’Università LUM Jean Monnet, il CNR e
l’ENEA,
DELIBERA
di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo
d’Intesa, che costituisce l’allegato n. 5 al presente verbale, da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, l’ARTI, il Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di
Foggia, l’Università degli Studi del Salento, l’Università LUM Jean Monnet, il CNR e
l’ENEA per la realizzazione del Progetto “Creare Impresa e diffondere tecnologia a partire
dalla ricerca – ILO2”, autorizzando il Rettore ad apportarvi eventuali modifiche che si
rendessero necessarie in sede di stipula.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
78
C.A.23.02.2010/p.5a
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ED IL CNR
Il Rettore propone di differire l'esame dell’argomento in oggetto, contrassegnato
con il n. 5a) all'odg dell'odierna riunione, al momento in cui sarà presente il prof. Carmelo
Giacovazzo, invitato per relazionare in merito.
Il Consiglio approva la proposta.
79
C.A.23.02.2010/p.5b
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ED IL
“CENTRO DIAGNOSTICO DI MEDICINA NUCLEARE” DI BARI – L. 230/2005
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che il prof. Antonio QUARANTA, Preside della Facoltà di
Medicina e Chirurgia, con nota del 26.01.2010, ha trasmesso la documentazione relativa
alla Convenzione tra questa Università ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare” di
Bari al fine di ottenere l’approvazione dello schema e della stipula.
L’Ufficio ritiene opportuno riportare per intero il testo della convenzione de qua.
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI E
“CENTRO DIAGNOSTICO DI MEDICINA NUCLEARE” DI BARI
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (C.F. n.ro 80002170720) nel prosieguo del
presente atto denominata semplicemente “Università”, rappresentata dal Magnifico Rettore
pro-tempore, prof. Corrado Petrocelli, nato a Bari il 25.09.1952 autorizzato alla stipula del
presente atto con delibera del Consiglio di Amministrazione del __/__/____ .
E
Il “CENTRO DIAGNOSTICO DI MEDICINA NUCLEARE S.r.l” con sede in Bari, alla
via Privata Muciaccia 3-9 (C.F./P.I. 04699400722) di seguito denominato semplicemente
“Centro” rappresentato dal Legale Rappresentate Prof. Angelo D’Addabbo nato a Bari il
25.11.1927
PREMESSO
1. che il Centro, dotato di complesse apparecchiature e di tutti i requisiti strutturali,
organizzativi e funzionali per l’esercizio delle discipline della Medicina Nucleare
con specifica autorizzazione ed accreditato per la diagnostica per immagini, nel
proprio piano di sviluppo e di qualificazione scientifica considera primaria
l’esigenza del miglioramento continuo e del potenziamento delle attività
diagnostiche ad alto contenuto tecnologico, svolte nell’ambito della Medicina
Nucleare;
2. che il Centro ritiene opportuno, per la realizzazione del succitato programma
strategico avvalersi, in via eccezionale, di attività di consulenza ed assistenza
tecnica di elevata specializzazione;
3. che il Centro riconosce l’Università quale centro primario della ricerca scientifica;
4. la Legge 4 novembre 2005, n. 230, all’art. 1, comma 13, prevede espressamente
che le Università possano stipulare convenzioni con enti terzi, con oneri finanziari
posti a carico dei medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a
professori universitari, con definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle
80
C.A.23.02.2010/p.5b
medesime risorse finanziarie e senza pregiudizio per il loro status giuridico ed
economico, nel rispetto degli impegni di istituto;
5. che l’Università di Bari, sede anche della Facoltà di Medicina e Chirurgia, ravvede
nella presente convenzione una ulteriore opportunità per contribuire fattivamente
alle esigenze ed allo sviluppo del territorio, fermo restando che l’attività di studio e
ricerca funzionale al programma di miglioramento continuo del Centro resta di
diretta responsabilità del Centro stesso e sarà organizzata e gestita secondo le sue
regole;
6. che la presente convenzione viene stipulata nell’ambito dei proficui rapporti di
collaborazione scientifico – didattico - formativa tra l’Università ed il Centro;
7. che l’Università ed il Centro hanno individuato nel Prof. Giuseppe RUBINI,
professore associato di Diagnostica per Immagini e Radioterapia – Medicina
Nucleare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di
Bari e nel Prof. Artor NICCOLI ASABELLA, Ricercatore Confermato di
Diagnostica per Immagini e Radioterapia – Medicina Nucleare presso la Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari, le unità di personale che,
per elevata qualificazione scientifica e culturale nel campo della diagnostica per
immagini, dell’alta tecnologia delle bioimmagini e della alta formazione del
personale di Medicina Nucleare, possano assicurare garanzia di adeguata
realizzazione al programma di cui al presente atto;
TANTO PREMESSO
si conviene e si stipula quanto appresso:
Art.1
La premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art.2
Il Centro affida all'Università di Bari e per essa al Prof. Giuseppe RUBINI e al Prof. Artor
NICCOLI ASABELLA, che per gli ambiti di rispettiva competenza accettano, l'incarico di
ricerca ed assistenza tecnica per l’organizzazione, la formazione e le ricerche in campo
della Diagnostica per Immagini – Medicina Nucleare.
In particolare, il Prof. Giuseppe RUBINI e il Prof. Artor NICCOLI ASABELLA – saranno
chiamati a valutare ed a conseguentemente discutere con il personale dirigente medico del
Centro, la più efficace organizzazione del reparto di medicina nucleare e svolgimento
dell’attività, soprattutto quelle più complesse e di più recente messa a punto, ai fini del
miglior approccio diagnostico e terapeutico nelle differenti patologie.
Il suddetto personale universitario avrà anche il compito di supervisore dei programmi di
formazione e ricerca del personale medico e tecnico del Centro curandone anche le attività
didattico-dimostrative nella sue modalità applicative e sperimentali.
Per lo svolgimento delle attività di cui al presente atto, il Centro metterà a disposizione i
propri ambienti e le strumentazioni ivi ubicate.
Art. 3
Ai sensi dell’art. 10 del D.M. 363/98 gli obblighi previsti del D. Lgs. 626/94 in materia di
sicurezza sul lavoro gravano sul Centro ospitante anche per quanto riguarda il personale
che si trovi presso di esso nell’espletamento delle attività connesse all’attuazione della
presente convenzione. Il personale ospitato è tenuto ad osservare le norme in materia di
prevenzione e protezione dettate dal Centro ospitante che provvederà previamente a
garantirne la conoscenza.
Art.4
81
C.A.23.02.2010/p.5b
L’Università e per essa il prof Giuseppe RUBINI e al Prof. Artor NICCOLI ASABELLA
ed il Centro considerano riservato il programma di attività e reciprocamente si impegnano,
usando la migliore diligenza, ad osservare e a far osservare il segreto per quanto riguarda
fatti, informazioni, cognizioni, documenti.
Art.5
Le parti si impegnano ad osservare quanto disposto dal D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003
in materia di protezione dei dati personali eventualmente acquisiti e/o utilizzati per lo
svolgimento della presente ricerca. Le parti individuano come responsabili del trattamento
dei dati personali, per il Centro, il Rappresentante Legale del Centro, per l’Università, il
Prof. Giuseppe RUBINI.
Art.6
Per la prestazione, oggetto del presente atto, sarà corrisposta all'Università di Bari la
somma di Euro 7.000 (settemila) per anno, oltre IVA, comprensiva del compenso
aggiuntivo da erogarsi al Prof. Giuseppe RUBINI (per il 57%) e al Prof. Artor NICCOLI
ASABELLA (per il 43%), incaricati dell’espletamento delle attività oggetto del presente.
Tale somma sarà erogata in due rate semestrali da corrispondere nel mese di giugno e
dicembre.
Art.7
L’attività prevista nella presente convenzione non dovrà in alcun modo essere di
pregiudizio agli obblighi ed alle funzioni cui il Prof. Giuseppe RUBINI ed il Prof. Artor
NICCOLI ASABELLA sono istituzionalmente tenuti, quale personale universitario che
svolge anche funzioni assistenziali presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria
“Policlinico” di Bari.
Art.8
Le eventuali controversie tra il Centro e l’Università saranno deferite ad un Collegio di tre
arbitri, di cui due nominati rispettivamente dal Centro e dall’Università, il terzo di comune
accordo fra le parti ovvero in caso di disaccordo dal Presidente del Tribunale. Il Collegio
giudicherà secondo le regole di diritto.
Art.9
La presente convenzione ha durata biennale (a partire dalla data di sottoscrizione) e potrà
essere rinnovata (per pari periodo), previo accordo fra le parti da formalizzarsi nel rispetto
della normativa di riferimento.
Art.10
Le spese relative al presente atto sono a carico del Centro. Il presente atto sarà soggetto a
registrazione in caso d’uso.
L’Ufficio fa presente che la convenzione soprariportata è inquadrabile nella
disciplina di cui all’art.1, comma 13 della Legge 230/2005, richiamato espressamente nelle
premesse, ai sensi del quale, “le Università possono stipulare convenzioni con imprese o
fondazioni, o con altri soggetti pubblici o privati, con oneri finanziari posti a carico dei
medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con
definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle medesime risorse finanziarie e
senza pregiudico per il loro status giuridico ed economico , nel rispetto degli impegni di
istituto”.
L'Ufficio fa presente altresì che il Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
nella seduta dell’11.12.2009, ha approvato la convenzione in questione, proposta dai proff.
Giuseppe RUBINI e Artor NICCOLI ASABELLA con nota del 13.11.2009 ai sensi
82
C.A.23.02.2010/p.5b
dell’art.4 del Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca ex Legge
n.230/2005.
L’Ufficio evidenzia inoltre che la stessa convenzione è stata approvata dal
Consiglio del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica nella seduta del
9.11.2009.
L’Ufficio quindi ritiene che la documentazione prodotta possa considerarsi
conforme agli adempimenti previsti dal citato “Regolamento per la disciplina delle
convenzioni di ricerca ai sensi della L. n. 230 del 4/11/2005”, approvato dal Consiglio di
Amministrazione di questa Università nella seduta del 24.1.2007 ed emanato con D.R. n.
2371 del 26/2/2007.
Sempre l’Ufficio competente fa presente che la convenzione in parola sarà
sottoscritta anche dai proff. Giuseppe RUBINI e Artor NICCOLI ASABELLA, ai sensi
dell’art. 4 comma 6 del Regolamento di cui sopra e che il corrispettivo annuo di € 7.000
oltre IVA. sarà suddiviso attribuendo l’80% comprensivo degli oneri riflessi a carico di
questa Amministrazione ai citati docenti con la ripartizione di cui all’art. 6 della
convenzione ed il restante 20% secondo la ripartizione di cui alla Tabella indicata nel
suddetto Regolamento.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota prot. n. 408/II.2.B datata 26.01.2010, inviata dal prof. Antonio
QUARANTA, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia;
VISTO
lo schema di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare s.r.l.”
di Bari;
VISTA
la legge 230/2005 ed in particolare l’art. 1, comma 13;
VISTO
il “Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca” di cui
all’art. 1, comma 13 della Legge 4 novembre 2005 n. 230;
VISTO
il parere espresso dal Consiglio del Dipartimento di Medicina Interna
e Medicina Pubblica, reso nella seduta del 9.11.2009;
VISTO
il parere espresso dal Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
reso nella seduta dell’11.12.2009;
TENUTO CONTO di quanto esposto dall’Ufficio competente,
DELIBERA
-
di approvare lo schema e la stipula della convenzione tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro (Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica - Facoltà
83
C.A.23.02.2010/p.5b
di Medicina e Chirurgia) ed il “Centro Diagnostico di Medicina Nucleare S.r.l.” di
Bari, per programmi di ricerca ex L. 230/2005;
-
che ai proff. Giuseppe RUBINI e Artor NICCOLI ASABELLA, afferenti alla
Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università, vengano riconosciuti ed
erogati i compensi aggiuntivi omnicomprensivi ed al lordo anche degli oneri riflessi
a carico di questa Amministrazione, pari all’80% del corrispettivo, di cui all’art. 6
della convenzione.
-
che la restante somma, pari al 20%, sia ripartita secondo la Tabella A del
“Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca” di cui all’art. 1,
comma 13 della legge 4 novembre 2005 n. 230.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
84
C.A.23.02.2010/p.5c
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA REGIONE
PUGLIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO GAIA – L. 230/2005
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che il Dott. Guglielmo Minervini, Assessore alla Trasparenza
e Cittadinanza Attiva della Regione Puglia, con apposita nota, ha trasmesso la
documentazione relativa alla Convenzione tra questa Università e la Regione Puglia al fine
di ottenere l’approvazione dello schema e della stipula, ai sensi della Legge 230/2005.
La predetta convenzione, ha evidenziato il Dott. Minervini, “”risulta essere un
importante strumento di collaborazione al quale sono strettamente connessi i seguenti temi:
1
il processo riorganizzativo, meglio conosciuto come progetto Gaia: lo stato dei
lavori – analisi comparativa con le altre realtà amministrative – il nuovo assetto
organizzativo e gli incarichi dirigenziali – la transizione dal vecchio al nuovo
modello organizzativo – allineamento dei processi e dei procedimenti di cui alla
L.r. n. 28/2001 – le soluzioni.
2
il decentramento amministrativo – lo stato dei lavori- analisi comparativa con le
altre realtà amministrative – il trasferimento del personale- analisi di costo delle
funzioni da trasferire.
In merito, il prof. Pasquale Chieco, direttore dell’Area Organizzazione e Riforma
dell’Amministrazione, con apposita nota, ha precisato che i professori e/o ricercatori, (nel
numero di due), cui affidare gli incarichi come definiti nella convenzione devono essere
individuati, ratione materiae, negli ambiti delle discipline afferenti il Diritto del lavoro e
quindi del dipartimento sui Rapporti di lavoro e sulle relazioni industriali, e l’Economia
Aziendale e quindi del Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici.
Tanto premesso, L’Ufficio ritiene opportuno riportare per intero il testo della
convenzione de qua.
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
E LA REGIONE PUGLIA
L'Università degli Studi di Bari, (di seguito denominata Università) nella persona del
Legale Rappresentante e Rettore Prof. Corrado PETROCELLI, nato a Bari il 25.09.1952 e
domiciliato per la carica in Bari, Palazzo Ateneo, Piazza Umberto I, 1 - Codice Fiscale:
80002170720 - Partita IVA 01086760723, autorizzato alla stipula del presente atto dal
Consiglio di Amministrazione nella seduta del ____________________
La Regione Puglia, nella persona dell'Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza attiva
prof. Guglielmo MINERVINI nato a Molfetta il 22 gennaio 1961 e domiciliato per la
carica in Via Celso Ulpiani, 10 CAP 70125 Bari autorizzato con Deliberazione di G.R.
n.__________________________ del_______________
PREMESSO
85
C.A.23.02.2010/p.5c
-
-
-
-
-
-
-
-
che la Regione Puglia ha regolamentato il nuovo modello macro-organizzativo
denominato “GAIA", di cui al D.P.G.R. 22 febbraio 2008, n. 161, con il quale ha
inteso avviare una razionalizzazione degli uffici regionali con l'obiettivo di
migliorare la propria efficienza amministrativa in termini sia di capacità di
rispondere ai bisogni dei cittadini che di realizzare attività istituzionale di alta
programmazione;
che quadro della regolamentazione e della implementazione della macroorganizzazione regionale occorre procedere all'analisi e alla definizione, anche con
metodi di confronto (benchmarking), delle soluzioni più adeguate a disciplinare e,
quindi, attuare i complessi processi di transizione rispetto all'assetto organizzativo
in atto con l'affidamento, secondo modello di cui al DPGR n. 161/2008 e al D. Igs.
165/2001, degli incarichi dirigenziali ai dirigenti in servizio e a quelli di prossima
assunzione nonché con la correlata ridefinizione, a partire dalla introduzione delle
direzioni di area, dei processi di imputazione, gestione di controllo della spesa;
che la Regione ha altresì approvato la Legge sul decentramento amministrativo n.
36/2008 tesa al trasferimento di alcune funzioni verso gli enti locali in attuazione
del nuovo assetto costituzionale di cui all'art. 118 Cost. e dei principi di
sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. L'attuazione del decentramento, già
avviata, deve necessariamente tener conto che le competenze da decentrare
necessitano di una adeguata dotazione di risorse finanziarie e professionali regionali
e comporta, anche in questo caso, l'analisi e la definizione, anche con metodi di
confronto (benchmarking), delle soluzioni più adeguate a disciplinare e, quindi,
attuare i complessi processi di trasferimento;
che entrambe le iniziative necessitano di adeguati processi di analisi e studio
correlati ad un appropriato supporto, anche formativo, a sostegno del personale
della direzione dell'Area organizzazione e riforma dell'amministrazione che dovrà
gestire i processi e produrre gli atti ovvero le proposte consequenziali alle idonee
soluzioni individuate;
che la Regione Puglia riconosce l'Università quale sede primaria dotata delle
competenze adeguate e specifiche maturate nell'attività di ricerca, di analisi e di
formazione;
che l'Università degli Studi di Bari è interessata ad avviare rapporti, attraverso
convenzioni, con imprese o fondazioni o con altri soggetti pubblici e privati al fine
di fornire un qualificato contributo alla realizzazione di programmi di ricerca
Finalizzati allo sviluppo scientifico, tecnologico e sociale del Paese e rafforzare il
rapporto con il territorio;
che l'art. 1, comma 13, della legge 4 novembre 2005, n. 230 prevede che le
Università possono stipulare convenzioni con imprese o fondazioni, o con altri
soggetti pubblici o privati, con oneri finanziari posti a carico dei medesimi, per
realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con definizione del
loro compenso aggiuntivo a valere sulle medesime risorse finanziarie e senza
pregiudizio per il loro status giuridico ed economico, nel rispetto degli impegni di
istituto;
che il summenzionato incarico non rientra nell'esercizio di attività professionale o
di contenuto professionale;
che la Regione Puglia quale - Pubblica Amministrazione - è interessata a sviluppare
il seguente programma:
86
C.A.23.02.2010/p.5c
Il processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori — analisi comparativa con le
altre realtà amministrative — il nuovo assetto organizzativo e gli incarichi
dirigenziali — la transizione dal vecchio al nuovo modello organizzativo —
allineamento dei processi e dei procedimenti di cui alla LR n. 28/2001 — le
soluzioni;
II decentramento amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le
altre realtà amministrative — il trasferimento del personale — analisi di costo delle
funzioni da trasferire — le soluzioni.
che detto programma verrà realizzato con fondi propri della Regione e si svilupperà
presso strutture e/o unità produttive della stessa ubicate in Bari, Via Celso Ulpiani
n. 10;
che l’Università e la Regione Puglia hanno individuato nei Professori
- Carla Spinelli, afferente al Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni
Industriali;
- Vittorio Dell’Atti, afferente al Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici
le unità che possono, per elevata qualificazione scientifica e culturale, assicurare
garanzia l'adeguata realizzazione del programma di cui alla presente convenzione,
che i succitati docenti hanno espresso il loro consenso all'accettazione dell'incarico.
TUTTO CIO PREMESSO
Si conviene e si stipula quanto segue:
ART. 1
Le premesse fanno parte integrante del presente atto.
ART. 2
La Regione Puglia intende avvalersi dell'apporto delle qualificate competenze e
conoscenze dell'Università e per essa nei professori
- Carla Spinelli, afferente al Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni
Industriali
- Vittorio Dell’Atti, afferente al Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici
i quali, per gli ambiti di rispettiva competenza, accettano la realizzazione del programma
concernente:
1.
II processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori — analisi comparativa con le
altre realtà amministrative — il nuovo assetto organizzativo e gli incarichi
dirigenziali la transizione dal vecchio al nuovo modello organizzativo allineamento
dei processi e dei procedimenti di cui alla LR n. 23/2001 — le soluzioni.
2.
Il decentramento amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le
altre realtà amministrative — il trasferimento del personale — analisi di costo delle
funzioni da trasferire — le soluzioni.
ART. 3
II programma costituisce attività esclusiva dell'Università in collaborazione con la Regione
Puglia con oneri, di osservanza dei tempi e delle modalità di esecuzione dell'attività, posti
sotto la diretta responsabilità della medesima.
ART. 4
La Regione Puglia si impegna a versare all'Università, a titolo di corrispettivo per l'attività
di realizzazione del programma come di seguito per ciascuno specificata, la complessiva
somma di € 24.000,00 (curo ventriquattromila), così ripartiti:
Alla prof. ssa Carla Spinelli, la somma di € 12.000,00 (comprensiva di IVA) per
l'attività concernente a) il processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori —
87
C.A.23.02.2010/p.5c
analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il nuovo assetto
organizzativo e gli incarichi dirigenziali — la transizione dal vecchio al nuovo
modello organizzativo — le soluzioni; b) il decentramento amministrativo — lo
stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà amministrative — il
trasferimento del personale — le soluzioni.
Al prof. Vittorio Dell’Atti la somma di € 12.000,00 (comprensiva di IVA) per
l'attività concernente: a) il processo riorganizzativo Gaia: lo stato dei lavori —
analisi comparativa con le altre realtà amministrative — allineamento dei processi e
dei procedimenti di cui alla LR n. 28/2001 — le soluzioni; b) il decentramento
amministrativo — lo stato dei lavori — analisi comparativa con le altre realtà
amministrative — analisi di costo delle funzioni da trasferire — le soluzioni.
L’Università provvederà all'utilizzo di tali somme nei termini di cui al regolamento
approvato con D.R. 2371 del 26 febbraio 2007.
ART. 5
La Regione Puglia corrisponderà la somma di cui all'art. 4, comma 1, con le seguenti
modalità: il 50% allo scadere della metà del periodo previsto per l'attuazione del
programma e il saldo a scadenza della Convenzione. Le somme di cui sopra verranno
corrisposte dalla Regione Puglia all'Università da parte del Direttore dell'Area
amministrazione e organizzazione ad avvenuta attuazione, alle scadenze indicate, di quanto
previsto dal programma.
ART. 6
L'Università, nella persona dei professori incaricati di cui all'art. 4, potrà liberamente e
gratuitamente utilizzare, ma solo per proprio uso interno, i risultati del programma di cui
all'art. 2.
Essa non potrà farne, in tutto o in parte oggetto di pubblicazione scientifica senza la
preventiva autorizzazione scritta della Regione, che non sarà immotivatamente negata e
sarà legata a strette considerazioni sulla tutela e sfruttamento della proprietà intellettuale e
sullo sviluppo dei risultati.
ART. 7
Gli obblighi in materia e di sicurezza e prevenzione sul lavoro gravano sulla Regione
Puglia avuto riguardo dell’attività svolta dai professori in parola presso le sedi della stessa.
Gli stessi sono tenuti all'osservanza delle norme in materia di prevenzione, protezione e
sicurezza vigenti per il personale della Regione Puglia.
ART. 8
La presente convenzione avrà la durata di 12 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione,
con possibilità di rinnovo sulla base di espresso accordo scritto approvato dai competenti
organi dei contraenti, da proporre almeno 30 (trenta) giorni prima della scadenza. I
contraenti hanno facoltà di recedere dal presente accordo ovvero di risolverlo
consensualmente; il recesso deve essere esercitato mediante comunicazione scritta da
inviarsi all'altra parte con raccomandata con avviso di ricevimento almeno 30 (trenta)
giorni prima della scadenza.
Il recesso o la risoluzione hanno effetto solo per l'avvenire. La Regione Puglia, sia nel caso
di recesso che di risoluzione consensuale della convenzione, dovrà comunque versare le
somme previste sulla base di quanto disposto dagli articoli 5 e 6, in proporzione
dell'attività già svolta al momento del recesso o della risoluzione.
L'Università non è tenuta a rimborsare le somme già versate dalla Parte.
ART. 9
88
C.A.23.02.2010/p.5c
L'Università provvederà al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati
personali relativi alla presente convenzione nell'ambito del perseguimento dei propri fini
istituzionali e di quanto previsto dai propri regolamenti emanati secondo i principi del D.
Lgs. N. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali".
La Regione Puglia si impegna a trattare i dati personali provenienti dall'Università
unicamente per le finalità connesse all'esecuzione della presente convenzione.
ART. 10
Per ogni controversia è competente il foro di Bari.
ART. 11
La presente convenzione, redatta in triplice copia, sarà registrata in caso d'uso a cura e
spese della parte richiedente.
L’Ufficio fa presente che la convenzione soprariportata è inquadrabile nella
disciplina di cui all’art.1, comma 13 della Legge 230/2005, richiamato espressamente nelle
premesse, ai sensi del quale, “le Università possono stipulare convenzioni con imprese o
fondazioni, o con altri soggetti pubblici o privati, con oneri finanziari posti a carico dei
medesimi, per realizzare programmi di ricerca affidati a professori universitari, con
definizione del loro compenso aggiuntivo a valere sulle medesime risorse finanziarie e
senza pregiudizio per il loro status giuridico ed economico, nel rispetto degli impegni di
istituto”.
L’Ufficio fa altresì presente che il prof. Vittorio Dell’Atti, afferente al
Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici, ha manifestato, con nota del
21.01.2010, la propria disponibilità a ricoprire l’incarico relativo allo svolgimento del
programma di ricerca di cui alla convenzione in questione.
In merito, il prof. Giuseppe Patruno, Preside della Facoltà di Economia, con nota
del 9.02.2010 e la prof.ssa Adelaide Quaranta, Direttore del citato Dipartimento, con nota
del 21.01.2010, hanno espresso parere favorevole, ai sensi dell’art. 4, comma 4 del vigente
Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca ai sensi della L. n. 230 del
4/11/2005”, approvato dal Consiglio di Amministrazione di questa Università nella seduta
del 24.1.2007 ed emanato con D.R. n. 2371 del 26/2/2007.
Analoga manifestazione di disponibilità è stata espressa dalla prof.ssa Carla
Spinelli, afferente al Dipartimento sui Rapporti di lavoro e sulle Relazioni Industriali, con
nota del 16.12.2009.
In merito, il prof. Mario Giovanni Garofalo, Preside della Facoltà di
Giurisprudenza, con nota dell’8.02.2010 e il prof. Vito Sandro Leccese, Direttore del citato
Dipartimento, con nota del 9.02.2010, hanno espresso parere favorevole ai sensi della
soprarichiamata normativa.
L’Ufficio evidenzia inoltre che la convenzione in parola sarà sottoscritta anche dai
proff. Vittorio Dell’Atti e Carla Spinelli , ai sensi dell’art. 4 comma 6 del Regolamento di
cui sopra e che il corrispettivo di € 12.000 ciascuno sarà suddiviso attribuendo l’80%
comprensivo degli oneri riflessi a carico di questa Amministrazione ai citati docenti ed il
restante 20% secondo la ripartizione di cui alla Tabella riportata nel suddetto
Regolamento.””
Il Consiglio, all’unanimità,
89
C.A.23.02.2010/p.5c
VISTA
la nota assunta al prot. gen. n. 60976 del 30.07.2009, trasmessa dal
Dott. Guglielmo Minervini, Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza
attiva della Regione Puglia;
VISTA
la nota trasmessa dal prof. Pasquale Chieco, direttore dell’Area
Organizzazione e Riforma dell’Amministrazione della Regione
Puglia;
VISTO
lo schema di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro e la Regione Puglia per la realizzazione del progetto
“GAIA”;
VISTA
la legge 230/2005 ed in particolare l’art. 1, comma 13;
VISTO
il “Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca” di cui
all’art. 1, comma 13 della Legge 230/2005;
VISTE
le note del 16.12.2009 e del 14.01.2010 inviate rispettivamente dalla
prof.ssa Carla Spinelli e dal prof. Vittorio Dell’Atti;
VISTE
la nota del Preside Mario Giovanni Garofalo – Preside della Facoltà di
Giurisprudenza datata 8.02.2010, la nota del prof. Vito Sandro
Leccese – Direttore del Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle
Relazioni Industriali datata 9.02.2010, la nota del prof. Giuseppe
Patruno – Preside della Facoltà di Economia datata 9.02.2010 e la nota
della prof.ssa Adelaide Quaranta – Direttore del Dipartimento di Studi
Aziendali e Giusprivatistici datata 21.01.2010;
TENUTO CONTO di quanto esposto dall’Ufficio competente,
DELIBERA
-
di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema e la stipula della convenzione
tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Regione Puglia per la
realizzazione del progetto “GAIA”, ai sensi della legge L. 230/2005;
-
che ai proff. Vittorio Dell’Atti e Carla Spinelli vengano riconosciuti ed erogati i
compensi aggiuntivi omnicomprensivi ed al lordo anche degli oneri riflessi a carico
di questa Amministrazione, pari all’80% del corrispettivo, di cui all’art. 4 della
convenzione.
90
C.A.23.02.2010/p.5c
-
che la restante somma, pari al 20%, sia ripartita secondo la Tabella A del
Regolamento per la disciplina delle convenzioni di ricerca di cui all’art. 1, comma
13 della legge 4 novembre 2005 n. 230.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
91
C.A.23.02.2010/p.5d
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA SOCIETÀ
DANTE ALIGHIERI DI ROMA, PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI
COLLABORAZIONE
NELL’AMBITO
DELLA
CERTIFICAZIONE
DI
COMPETENZA IN LINGUA ITALIANA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio riferisce che è pervenuta la proposta di stipulare la convenzione tra
l’Università degli Studi di Bari e la Società Dante Alighieri di Roma, per la realizzazione
di iniziative di collaborazione nell’ambito della “Certificazione di Competenza in Lingua
Italiana PLIDA”.
L’Ufficio fa presente che le premesse della convenzione de qua pongono in
evidenza, tra l’altro, che la Società Dante Alighieri, sorta nel 1889 e istituita Ente Morale
con Regio Decreto n. 347 del 18 luglio 1893, ha il compito di tutelare e diffondere la
lingua e la cultura italiana nel mondo. La Società Dante Alighieri svolge attività di
certificazione delle competenze linguistiche dell’italiano come lingua straniera, in base a
un riconoscimento ufficiale del Ministero degli Affari Esteri (conv. n. 1903 del 4.11.1993)
e opera secondo i parametri forniti dalla Div. IV del Dipartimento di Politiche Linguistiche
del Consiglio d’Europa.
L’art. 1 dell’Atto negoziale in questione prevede che questa Università
intraprenda con la Società Dante Alighieri ogni utile forma di collaborazione per erogare il
servizio didattico secondo i criteri PLIDA.
Ai fini del superamento delle prove d’esame per il rilascio della Certificazione
PLIDA, l’Università degli Studi di Bari si impegna a impartire corsi di Lingua Italiana a
studenti stranieri iscritti ai corsi di Laurea dell’Ateneo, agli studenti del Socrates Lifelong
Learning Programme, già Programma Socrates Erasmus e a coloro che intendono
frequentare corsi estivi e internazionali di Lingua e Cultura Italiana.
Gli Enti contraenti si dichiarano reciprocamente interessati a favorire scambi di
carattere scientifico e didattico relativi alla formazione per la certificazione PLIDA.
La Dante Alighieri, attraverso il Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri presso la
Sede Centrale, intende, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Bari, diffondere
e curare la certificazione di competenza in Lingua Italiana PLIDA.
L’Università degli Studi di Bari si impegna a promuovere la Certificazione di
Competenza della Lingua Italiana PLIDA della Società Dante Alighieri nell’Ateneo agli
studenti stranieri frequentanti corsi di laurea e post-laurea, distribuendo e diffondendo il
materiale informativo e pubblicitario che la Società fornirà (art. 2).
La Dante Alighieri riconosce quale Centro Certificatore il Comitato di Bari della
Società medesima che è già Centro Certificatore e riconferma i ruoli previsti dal PLIDA.
Qualsiasi cambiamento dei nominativi verrà immediatamente segnalato alla Società per la
necessaria approvazione (art. 2).
92
C.A.23.02.2010/p.5d
In relazione alle procedure ed all’organizzazione delle prove d’esame, così come
previsto all’art. 3 della convenzione, le Parti si richiamano integralmente al Regolamento e
Istruzioni Certificazione PLIDA, parte integrante e sostanziale della convenzione stessa, di
cui all’allegato sub a).
Il rilascio del Certificato si intende a firma del Presidente della Dante Alighieri,
Bruno Bottai e del Rettore dell’Università degli Studi di Bari, prof. Corrado Petrocelli.
Lo stesso art. 3 prevede, inoltre, che in relazione alle quote di iscrizione all’esame
ed alla ripartizione degli introiti derivanti dall’attività di Certificazione, le Parti si
richiamano al documento Certificazione Anno 2009 – Quote di iscrizione, di cui
all’allegato sub b); al fine di favorire, nella fase iniziale dell’accordo in esame, la
diffusione della Certificazione PLIDA presso l’Ateneo di Bari, l’ammontare delle quote di
iscrizione all’esame PLIDA e della loro ripartizione tra Centro Certificatore e Sede
Centrale per l’anno 2010 viene descritto nell’allegato 2 alla convenzione, che di seguito si
riporta integralmente:
Quote d’iscrizione 2010
Esame completo
LIVELLO
COSTO ESAME
COSTO IN
CONVENZIONE
A1
60€
30€
A2
65€
30€
B1
70€
45€
B2
75€
45€
C1
90€
80€
C2
105€
90€
L’art. 4 prevede che gli Enti contraenti con la sottoscrizione della convenzione de
qua si impegnano a rispettare gli accordi per una durata di un anno a partire dalla data della
stipula, con possibilità di rinnovo sulla base di un accordo scritto approvato dagli Organi
competenti delle Parti.
Le stesse Parti hanno la facoltà di recedere dalla convenzione ovvero risolverla
consensualmente; il recesso deve essere esercitato mediante comunicazione scritta da
inviare all’altra Parte con raccomandata con avviso di ricevimento da inviarsi con
preavviso di almeno tre mesi.
L’art. 5 indica l’impegno dei Contraenti, nel rispetto della normativa prevista dal
D.lgs n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, a mantenere
riservati i dati, le informazioni e quant’altro venga acquisito nello svolgimento della
collaborazione e a trattare gli stessi nella più assoluta osservanza della normativa vigente.
Appurato il coinvolgimento, in fase di prima applicazione, delle Facoltà di Lingue
e Letterature Straniere e Lettere e Filosofia, l’Ufficio suggerisce di esprimere parere
favorevole in ordine al testo della convenzione di cui trattasi, ferma restando la necessità di
acquisire, agli atti dell’Ufficio, prima della stipula, i pareri in merito dei citati Consigli di
Facoltà.
Lo stesso Ufficio fa presente, altresì, che il Senato Accademico ha nominato il
prof. P. Caratù, afferente alla Facoltà di Lettere e Filosofia, quale Responsabile
dell’attuazione della convenzione in parola ed in particolare delle attività connesse
all’organizzazione e gestione dei corsi di Lingua Italiana di cui all’art. 1.
93
C.A.23.02.2010/p.5d
Inoltre, nel caso in cui, per l’attuazione di dette attività fosse richiesto un impegno
finanziario i succitati Responsabili dovranno predisporre apposita proposta corredata
dall’analitico piano finanziario per la preventiva approvazione da parte dei competenti
Organi di Governo.””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, dopo aver riferito che il Consiglio della
Facoltà di Lettere e Filosofia, nella riunione del 12.2.2010, ha approvato la proposta in
esame, e che, a breve, sarà avviata analoga iniziativa tra questa Università – Facoltà di
Lingue e Letterature Straniere e l’Università degli Studi di Siena, informa che il Senato
Accademico, nella riunione del 16.2.2010, ha deliberato di approvare la convenzione in
esame, che costituisce l’allegato n. 6 al presente verbale, ed invita i presenti a pronunciarsi
in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
il testo della convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la
Società Dante Alighieri, per la realizzazione di iniziative di
collaborazione nell’ambito della “Certificazione di Competenza in
Lingua Italiana PLIDA”;
VISTO
in particolare, il “Regolamento e Istruzioni Certificazione PLIDA”,
parte integrante e sostanziale della convenzione in parola;
VISTA
la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010;
VISTI
l’art. 39, comma 2, del vigente Statuto e l’art. 68 del Regolamento di
Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dal competente Settore II dell'Area Servizi
Innovativi per la Didattica e gli Studenti di questa Università,
DELIBERA
-
di esprimere parere favorevole in ordine alla convenzione tra l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro e la Società Dante Alighieri, per la realizzazione di
iniziative di collaborazione nell’ambito della “Certificazione di Competenza in
Lingua Italiana PLIDA”;
-
nel caso in cui, per l’attuazione delle attività oggetto della citata convenzione fosse
richiesto un impegno finanziario, il prof. P. Caratù, nominato dal Senato
Accademico Responsabile dell’attuazione della medesima, dovrà predisporre
94
C.A.23.02.2010/p.5d
apposita proposta corredata dall’analitico piano finanziario da sottoporre alla
preventiva approvazione da parte dei competenti Organi di Governo.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
95
C.A.23.02.2010/p.5e
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (II FACOLTÀ
DI GIURISPRUDENZA) E LA DIREZIONE MARITTIMA DELLA PUGLIA E
DELLA BASILICATA JONICA, PER IL RICONOSCIMENTO DI CFU PER LE
ATTIVITÀ
DI
FORMAZIONE
FORMAZIONE
DELLO
SVOLTE
STESSO
ENTE
PRESSO
-
(C.D.A.
LE
SCUOLE
DEL
DI
24.11.2009):
PRECISAZIONI DEL PRESIDE DI FACOLTÀ, PROF. A. URICCHIO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio fa presente che il Senato Accademico, nella seduta del 17.11.2009, ha
approvato, per gli aspetti di competenza, la convenzione, che costituisce l’allegato sub a),
da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari e la Direzione Marittima della Puglia e
della Basilicata Jonica, rivolta in prima applicazione alla II Facoltà di Giurisprudenza, per
il riconoscimento, in termini di crediti formativi universitari, delle attività formative svolte
dagli Ufficiali in servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto, previa eliminazione alla
lett. a) dell’art. 2 della seguente dicitura: “senza limitazioni”.
Lo stesso Senato ha deliberato, altresì, di approvare la stipula dell’Atto di
Indirizzo, che costituisce l’allegato sub b), parte integrante della predetta convenzione,
inerente il riconoscimento dei crediti formativi universitari, così come formulati dal
Consiglio della II Facoltà di Giurisprudenza nella seduta del 06.07.2009, agli Ufficiali del
Corpo delle Capitanerie di Porto appartenenti al Ruolo Normale a Nomina Diretta e al
Ruolo Speciale, per adire all’esame di Laurea in Operatori dei Servizi Giuridici (classe
L14).
Il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nella seduta del 24.11.2009,
ha deliberato di rinviare ogni decisione sulla convenzione in questione, al fine di acquisire
dalla II Facoltà di Giurisprudenza le precisazioni richieste in merito:
all’eventuale automaticità della tabella per il riconoscimento di CFU di cui
all’Atto di Indirizzo riportato nella relazione istruttoria;
all’opportunità di armonizzare, ai fini del riconoscimento di CFU, le situazioni
di cui alle lettere sub a) e sub b) dell’art. 2 del testo convenzionale in esame;
alle modalità con le quali è stato valutato nel citato Atto di indirizzo, ai fini del
riconoscimento di CFU, l’esame di Polizia Giudiziaria, considerato con
riferimento sia al Diritto Processuale Penale sia al Diritto Penale.
Di tanto è stata data comunicazione al prof. Antonio F. Uricchio, Preside della II
Facoltà di Giurisprudenza, che ha precisato quanto segue:
96
C.A.23.02.2010/p.5e
“In merito alla richiesta di precisazioni formulata dal C.d.A. dell’Università degli Studi di
Bari nella seduta del 21 novembre 2009 nei confronti della II Facoltà di Giurisprudenza,
giusta comunicazione del 25 gennaio 2010, prot. N. 6224 V/4, si rappresenta quanto segue:
-
sub a) (in merito all’eventuale automaticità della tabella per il riconoscimento di
CFU di cui all’Atto di Indirizzo riportato nella relazione istruttoria):
La Convenzione e il relativo Atto di indirizzo si inquadrano nella cornice
normativa richiamata in apertura della Convenzione stessa e non possono in alcun modo
derogare, in particolare, al Regolamento generale d’Ateneo in materia di riconoscimento di
crediti; in tale quadro disciplinare, va assolutamente escluso ogni e qualsiasi automatismo
di riconoscimento dei crediti maturati dai soggetti aventi titolo a fruire della Convenzione.
Pertanto, le tabelle di riconoscimento dei crediti riportate nell’Atto di Indirizzo:
a)
hanno carattere meramente orientativo, dovendo poi ogni pratica studenti,
in concreto, essere sottoposta al vaglio del Consiglio di Corso di Studi (nel
caso di Giurisprudenza II, la struttura didattica competente è il Consiglio
unificato di Interclasse) al fine di verificare se effettivamente lo studente
richiedente abbia sostenuto l’esame universitario o svolto l’attività
didattica interna al proprio corso di formazione militare in conformità ai
programmi ed al monte-ore assunti a base delle tabelle di corrispondenza;
b)
segnano il limite massimo di riconoscibilità di ciascuna delle suddette
attività e del complesso delle stesse (limite che, come si evince dalle
tabelle dell’Atto di indirizzo, resta in ogni caso ampiamente al di sotto dei
60 CFU, che rappresentano la soglia legale di riconoscibilità).
-
sub b) (in merito all’opportunità di armonizzare, ai fini del riconoscimento di CFU,
le situazioni di cui alle lettere sub a) e sub b) dell’art. 2):
Le ipotesi contemplate dalle lett. a) e b) dell’art. 2 della Convenzione si
riferiscono a fattispecie radicalmente differenti:
nel caso sub a), si fa riferimento a soggetti già in possesso di titolo di laurea,
conseguito presso Facoltà universitarie statali, in Corsi di Laurea pienamente
riconosciuti dal MIUR, ovvero già iscritti ad altro corso di laurea sostenendo
esami universitari veri e propri, cui già sono attribuiti un certo numero di crediti
nell’ambito dei rispettivi Corsi di studio. In questo caso, dunque, l’Università –
in piena conformità al dettato di legge e regolamentare – non può fare altro che
dare pieno riconoscimento al titolo di studio (laurea) ovvero alla pregressa
carriera universitaria dello studente e, di conseguenza, far transitare tutti i
crediti relativi ad esami universitari già sostenuti, in modo da consentirgli
l’iscrizione con abbreviazione ai fini del conseguimento di un secondo titolo di
laurea, ovvero il transito da un Corso di Laurea diverso al corso di laurea in
Operatore dei servizi giuridici (L-14). In tale ipotesi, pertanto, oggetto della
Convenzione è il mero esonero da colloquio integrativo quando la differenza di
crediti riconosciuti all’esame universitario nel corso di Laurea relativo al titolo
già conseguito (ovvero relativo al corso di studi già frequentato senza
conseguire il titolo) rispetto ai crediti contemplati per la stessa disciplina nel
piano di studi della laurea in Operatore dei servizi giuridici (L-14) sia minore o
uguale a 3;
97
C.A.23.02.2010/p.5e
-
-
nel caso sub b), al contrario, i destinatari della Convenzione sono soggetti che
non hanno frequentato corsi universitari, ma hanno avuto accesso a contenuti
didattici nell’ambito della loro formazione militare, e rientrano pertanto a pieno
titolo nella previsione di cui all’art. 22 della Legge del 28 dicembre 2001, n.
448, come modificato dal comma 147, della Legge 24 novembre 2006, n. 286
“conversione, con modificazioni, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262,
recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria", a mente del
quale: “Al personale delle amministrazioni pubbliche che abbia superato il
previsto ciclo di studi presso le rispettive scuole di formazioni, ivi compresi gli
istituti di formazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile e
delle Forze armate, Istituto di perfezionamento della Polizia di Stato, della
Scuola di polizia tributaria della Guardia di Finanza e la Scuola superiore
dell’economia e delle finanze, può essere riconosciuto un credito formativo per
il conseguimento dei titoli di studio di cui all’articolo 3 del regolamento di cui
al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3
novembre 1999, 509. Le università disciplinano nel proprio regolamento
didattico le conoscenze e le abilità professionali, certificate ai sensi della
normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in
attività formative di livello post-secondario da riconoscere quali crediti
formativi. In ogni caso, il numero di tali crediti non può essere superiore a
sessanta”.
Tale profonda diversità di fattispecie di riferimento ha indotto la competente
struttura di Facoltà a predisporre una disciplina diversa; si ribadisce, pertanto, la
convinzione di una illegittimità di trattamento conforme, stante l’assenza di
eadem ratio e si sottolinea la piena conformità alla normativa in materia del
riconoscimento di crediti previsto.
Sub c) (in merito alle modalità con le quali è stato valutato nel citato Atto di
indirizzo, ai fini del riconoscimento di CFU, l’esame di Polizia Giudiziaria,
considerato con riferimento sia al Diritto Processuale Penale sia al Diritto Penale):
La procedura seguita per valutare la riconoscibilità dei crediti è stata la seguente:
a)
acquisizione dalla Amministrazione proponente dei programmi di esame
relativi alle attività formative effettivamente previste dal Piano di Studi
dell’Accademia militare frequentata dagli Ufficiali destinatari della
Convenzione (detti programmi possono essere, a richiesta, messi a
disposizione degli Organi di Governo);
b) esame comparativo (dei contenuti didattici, del monte ore, delle modalità di
erogazione della didattica, delle modalità di accertamento della
preparazione) condotta tra le singole discipline oggetto di insegnamento in
Accademia e gli esami previsti dal Piano di Studi del Corso di Laurea
“Operatore dei servizi giuridici – L/14” istituito presso la II Facoltà di
Giurisprudenza di Bari/Taranto; si precisa, in proposito, che la valutazione
del numero di crediti riconoscibili sulla base delle risultanze di tale esame
comparativo è stata condotta in una prima fase (a carattere meramente
istruttorio) dalla Commissione Convenzioni istituita presso la II Facoltà di
Giurisprudenza di Bari, acquisendo il parere dei docenti titolari degli
insegnamenti interessati, per essere successivamente sottoposta al vaglio
delle competenti strutture didattiche di Classe (Consiglio di Interclasse) e di
98
C.A.23.02.2010/p.5e
Facoltà (Consiglio di Facoltà); di tutto ciò è traccia nei verbali dei relativi
Organi.
Va altresì precisato che la valutazione suddetta è stata compiuta assumendo la
sostanziale irrilevanza del profilo nominalistico connesso alla denominazione
dell’insegnamento, per riservare attenzione esclusiva alla corrispondenza dei
contenuti impartiti. Ora, con riferimento specifico alla disciplina di “Polizia
Giudiziaria”, dall’esame del programma impartito presso l’Accademia Militare si è
evinto quanto segue:
a)
i contenuti corrispondono in parte all’esame di Diritto Penale ed in parte
all’esame di Diritto Processuale Penale;
b) considerata la corrispondenza parziale, il numero di ore di didattica frontale,
il carattere di esame orale della prova finale richiesta per il completamento
dell’attività in questione in Accademia, si è ritenuto (sulla base del
conforme parere dei docenti titolari dei relativi insegnamenti) di riconoscere
3 c.f.u. per Diritto Processuale Penale e 3 c.f.u. per Diritto Penale.
Si precisa infine che gli Ufficiali dovranno in ogni caso conseguire una idoneità
mediante colloquio sulla restante parte del programma d’esame.
Nell’auspicio che i chiarimenti qui resi consentano l’apprezzamento positivo del
testo della Convenzione e del relativo Atto di Indirizzo da parte dei competenti
Organi di Governo dell’Ateneo di Bari, si ribadisce la piena disponibilità dello
scrivente, nonché del delegato del sottoscritto per la elaborazione della
Convenzione in oggetto, prof. Daniela Caterino, a rendere ogni ulteriore
delucidazione dovesse rendersi necessaria”.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la Legge 24 novembre 2006, n. 286;
VISTE
le deliberazioni adottate dal Consiglio della II Facoltà di
Giurisprudenza in data 20.04.2009 e 06.07.2009;
VISTI
il testo convenzionale tra l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
e la Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica ed il
relativo Atto di Indirizzo;
VISTE
le deliberazioni adottate dal Senato Accademico e da questo Consesso,
rispettivamente in data 17.11.2009 e 24.11.2009;
TENUTO CONTO delle precisazioni in merito alla stipulando convenzione del prof.
Antonio F. Uricchio, Preside della II Facoltà di Giurisprudenza;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dal competente Settore dell’Area Servizi
Innovativi per la Didattica e gli Studenti,
DELIBERA
99
C.A.23.02.2010/p.5e
di esprimere, per quanto di propria competenza, parere favorevole in ordine alla
convenzione ed al relativo Atto di Indirizzo, che costituiscono gli allegati n. 7a e n. 7b, tra
l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e la Direzione Marittima della Puglia e della
Basilicata Jonica, rivolta in prima applicazione alla II Facoltà di Giurisprudenza, per il
riconoscimento, in termini di crediti formativi universitari, delle attività formative svolte
dagli Ufficiali in servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto, previa eliminazione alla
lett. a) dell’art. 2 della seguente dicitura: “senza limitazioni”.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
100
C.A.23.02.2010/p.5f
III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ED IL
COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI BARI
IN
TEMA DI TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI
Il Rettore ricorda che, così come già comunicato a questo Consesso nella riunione
del 30.09.2009, sono da tempo in corso contatti con il Comando Provinciale della Guardia
di Finanza di Bari per la definizione di una Convenzione da stipularsi tra i due Enti in
materia di tasse e contributi universitari.
Egli, nel riferire a tal proposito che sono in via di definizione alcuni aspetti
fondamentali quali gli oneri a carico di questa Amministrazione derivanti dalla
collaborazione in questione nonché la “cabina di regia”, cui affidare il costante
monitoraggio delle attività programmate dai due Enti, ritira l’argomento in oggetto
dall’ordine del giorno, in attesa che vengano precisati gli aspetti testè illustrati.
Il Consiglio prende nota.
101
C.A.23.02.2010/p.5g
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (FACOLTÀ DI
AGRARIA) E LA BORSA IMMOBILIARE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
I.A.A. DI BARI – AICAI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che la Facoltà di Agraria, con nota datata 4.2.2010, ha
trasmesso la documentazione relativa alla Convenzione da stipularsi tra questa Università e
la Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari - AICAI, al fine di
ottenerne l’approvazione dello schema nonché della stipula.
L’Ufficio passa quindi ad illustrare l’atto in questione nelle cui premesse è
evidenziato che:
- La Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di Bari è stata istituita
con deliberazione della Giunta Camerale n. 697 del 25.11.1991 ed approvata dal
Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato con nota prot. n. 295358
del 10.3.1992.
- attualmente è amministrata dall’A.I.C.A.I. (Assistenza Imprese Commerciali
Artigiani ed Industriali) - Azienda Speciale della Camera di Commercio I.A.A. di
Bari - ed offre risposte reali in materia immobiliare, alle imprese, ai cittadini ed agli
Enti presenti sul territorio di competenza.
- E’ fonte autorevole di informazione riguardo ai valori immobiliari (sia attuali che
pregressi) di Bari e Provincia periodicamente pubblicati sul Listino Ufficiale
dell’Ente.
- Offre al cittadino la possibilità di richiedere Perizie estimative con valore
Istituzionale, redatte dal Pool di Periti ed Esperti iscritti al Ruolo della Camera di
Commercio I.A.A. di Bari.
- Mette a disposizione dell’utenza ulteriori servizi quali: certificazioni; incarichi di
vendita; incarichi di locazione; richieste di acquisto e/o locazione; consulenza
immobiliare.
- L’Università degli Studi di Bari – Facoltà di Agraria ha il compito di promuovere
lo sviluppo dell’istruzione superiore, nonché la ricerca scientifica e tecnologica nel
settore dell’agricoltura, e nello specifico delle discipline estimative.
- In seguito agli incontri intercorsi tra i responsabili istituzionali della Borsa
Immobiliare e il Dr. Vincenzo Fucilli ed il Dr. Claudio Acciani (docenti dei corsi di
Estimo della Facoltà e ricercatori per il settore AGR/01, che si occupano nello
specifico di procedure di stima e perizie immobiliare) è stata considerata la
possibilità di attivare una collaborazione tra la Facoltà di Agraria e la Borsa
Immobiliare di Bari.
Tanto premesso, l’Ufficio passa ad illustrare l’articolato della convenzione in
questione.
102
C.A.23.02.2010/p.5g
Ai sensi dell’Art. 2 (Oggetto della Convenzione), oggetto della convenzione è la
collaborazione in attività di formazione, di studio e ricerca, di divulgazione scientifica e di
consulenza tecnico scientifica nei settori delle stime e perizie, del mercato immobiliare
rurale e urbano.
Le singole iniziative che saranno programmate nell’ambito della presente
convenzione quadro, saranno regolate da specifici accordi.
Ai sensi dell’art. 3 (Impegni), le parti si impegnano a promuovere, al fine di
intensificare la suddetta collaborazione, iniziative per l’attivazione e l’attuazione di attività
formative, nonché per l’organizzazione di seminari, convegni, incontri divulgativi e
tirocini teorico-applicativi.
Le parti, nel rispetto delle proprie regolamentazioni di accesso e di utilizzo,
metteranno a disposizione le strutture (laboratori, aule, supporti informatici hardware e
software, banche dati) necessarie allo svolgimento delle predette attività oggetto della
Convenzione.
All’Art. 4 (Attuazione) è evidenziato che l’attuazione della convenzione sarà
curata da un Comitato di Coordinamento costituito da:
- due rappresentanti della Borsa Immobiliare della Camera di Commercio I.A.A. di
Bari, designati dal Direttore della predetta Borsa Immobiliare entro un mese dalla
data di formalizzazione della convenzione;
- due rappresentanti dell’Università degli Studi di Bari – Facoltà di Agraria, designati
dal Magnifico Rettore entro un mese dalla data di formalizzazione della
convenzione;
- In particolare, il Comitato ha il compito di promuovere ed attuare iniziative per:
- rilevare i fabbisogni formativi e le esigenze di innovazioni scientifiche;
- la formazione e l’aggiornamento degli operatori;
- stimolare l’ampliamento del partenariato coinvolto nelle attività della convenzione.
All’Art. 5 (Durata della Convenzione) viene evidenziato che la convenzione avrà
efficacia per le parti dal momento della stipula ed avrà la durata di 3 anni. Si ritiene
tacitamente rinnovata salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi alla controparte entro
3 (tre) mesi dalla data di scadenza; inoltre, potrà essere risolta anticipatamente previo
preavviso di sei mesi di una delle due parti.
Sono ammesse variazioni dei contenuti dell’Atto prima della naturale scadenza,
tramite specifici accordi tra le parti da formalizzarsi in atti aggiuntivi alla presente
Convenzione.
Terminata l’illustrazione dell’articolato della Convenzione, l’Ufficio fa presente
che lo stesso è stato approvato dal Consiglio della Facoltà di Agraria nella seduta del
12.10.2010.
L’Ufficio fa presente inoltre che l’atto in questione è inquadrabile nella disciplina
di cui all’art. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità ai sensi del quale i rapporti di collaborazione di ricerca e formazione tra
l’Università e i Soggetti Pubblici o Privati sono regolati da accordi che definiscono aree
progettuali, modalità di collaborazione e costituiscono la base per la successiva stipula di
Convenzioni operative.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota datata 04.02.2010, inviata dalla Facoltà di Agraria ed assunta
al prot. generale n. 10526 dell’8.02.2010;
103
C.A.23.02.2010/p.5g
VISTO
lo schema di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro (Facoltà di Agraria) e la Borsa Immobiliare della
Camera di Commercio I.A.A. di Bari – AICAI;
VISTA
la deliberazione adottata dal Consiglio della Facoltà di Agraria, resa
nella seduta del 12.10.2009;
CONSIDERATO
quanto evidenziato dall’Ufficio competente;
VISTO
l’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine alla convenzione da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro (Facoltà di Agraria) e la Borsa Immobiliare della Camera di
Commercio I.A.A. di Bari – AICAI, che costituisce l’allegato n. 8 al presente verbale, per
la collaborazione in attività di formazione, di studio e ricerca, di divulgazione scientifica e
di consulenza tecnico-scientifica nei settori delle stime e perizie, del mercato immobiliare
rurale ed urbano.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
104
C.A.23.02.2010/p.5h
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
DEGLI
STUDI
DI
BARI
(DIPARTIMENTO DI STUDI CLASSICI E CRISTIANI) E L’UNIVERSITÈ DE
PARIS OUEST – NANTERRE LA DEFENSE (FRANCIA)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”““L’Ufficio riferisce che i Proff. Giorgio Otranto e Aldo Luisi del Dipartimento
di Studi Classici e Cristiani, con nota in data 19.01.2010, chiedono “di formalizzare a
livello istituzionale, mediante l’approvazione da parte degli Organi di Governo e la
sottoscrizione da parte del Magnifico Rettore, la Collaborazione scientifica già avviata da
diversi anni tra il Dipartimento di Studi classici e cristiani e l’Université de Paris Ouest –
Nanterre La Defense, (France).”
L’Ufficio prosegue evidenziando che alla suddetta nota è allegata la convenzione
in lingua francese, della durata di tre anni, sottoscritta in data 09.05.2005 dal Prof. G.
Otranto e dal Rettore dell’Université de Paris Ouest – Nanterre, che viene qui di seguito
riportata, tradotta in lingua italiana:
ACCORDO DI COLLABORAZIONE
tra
L’UNIVERSITE DE PARIS OUEST - NANTERRE LA DEFENSE (FRANCE)
e
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI (ITALIA) – DIPARTIMENTO DI STUDI
CLASSICI E CRISTIANI
L’Università degli Studi di Bari - Dipartimento di Studi classici e cristiani
Strada Torretta (Borgo Antico) - 70122 Bari (Italia)
rappresentata dal Rettore, prof. Corrado Petrocelli
e
l’Université de Paris Ouest - Nanterre La Défense,
200 Avenue de la République, 92001 Nanterre cédex, France
rappresentata dalla sua Presidente, prof. Bernadette MADEUF,
convengono di sviluppare forme di collaborazione tra le due Istituzioni scientifiche e
culturali europee che operano in settori scientifici affini,
IN CONSEGUENZA DI CIO’, SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Articolo 1
L’Università degli Studi di Bari - Dipartimento di Studi classici e cristiani e l’Université de
Paris X - Nanterre (Francia) constatano l’utilità di una collaborazione più stretta per la
realizzazione delle loro rispettive finalità istituzionali e definiscono la loro collaborazione
nei termini seguenti:
105
C.A.23.02.2010/p.5h
-
incoraggiare l’attività di ricerca degli studiosi, dei professori e dei giovani
ricercatori e dottori in Scienze dell’Antichità e del Medioevo della Francia e
dell’Italia, tramite l’elaborazione di progetti comuni;
- favorire, con iniziative appropriate, la dimensione internazionale della ricerca e
della didattica nei settori dell’Antichità e del Medioevo in Italia meridionale e in
Francia;
- moltiplicare le possibilità di collaborazione e di scambio di servizi, coordinando
all’occorrenza gli insegnamenti utili alla valorizzazione delle risorse esistenti, tanto
in Italia quanto in Francia, allo scopo di promuovere nei due Paesi le finalità
scientifiche qui di seguito indicate;
- sviluppare forme di coordinamento e di collaborazione per la realizzazione di
progetti editoriali comuni;
- promuovere programmi di studio e/o dottorati di ricerca nei settori di interesse
comune e in collaborazione con altre università italiane e di altri Paesi;
- coordinare con iniziative appropriate la dimensione internazionale della ricerca e
dell’insegnamento.
Articolo 2
Le due Istituzioni decidono di prevedere riunioni periodiche per esaminare i diversi aspetti
della loro collaborazione: scambio di informazioni scientifiche e di riferimenti
bibliografici, organizzazione di conferenze, seminari, colloqui, tavole rotonde.
Articolo 3
Per l’applicazione di questo accordo quadro, le due Istituzioni saranno rappresentate dai
loro rispettivi rappresentanti legali o loro delegati.
Articolo 4
Il presente accordo avrà una durata di tre anni e potrà essere rinnovato per la medesima
durata per tacito rinnovo, in mancanza di disdetta da una delle parti, tre mesi prima della
data di scadenza. L’accordo sarà valido dopo l’approvazione da parte dei rispettivi organi
amministrativi competenti.
Articolo 5
A questo accordo potranno aderire altri Dipartimenti dell’Università di Bari. Una clausola
addizionale ne fisserà le modalità.
Articolo 6
Le eventuali spese derivanti dall’applicazione del presente accordo quadro restano a carico
dei contraenti per la propria parte.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
prof. Corrado Petrocelli
UNIVERSITE DE PARIS OUEST
prof. Bernadette MADEUF
L’Ufficio, in merito alla suddetta Convenzione evidenzia che il Consiglio di
Dipartimento nella seduta del 18.12.2009, ha espresso parere favore alla prosecuzione della
collaborazione con la suddetta Università francese.
L’Ufficio rappresenta, inoltre, che la convenzione proposta, pur essendo difforme
dallo schema tipo in uso presso questa Università, non presenta diversità sostanziali e che
eventuali Protocolli esecutivi dell’Accordo quadro dovranno essere sottoposti
all’approvazione da parte degli organi di Governo. Occorrerà, inoltre, come previsto
dall’art. 3, procedere alla designazione di un Comitato Tecnico Scientifico.
106
C.A.23.02.2010/p.5h
L’Ufficio, evidenzia, infine, che i suddetti protocolli esecutivi dovranno prevedere
anche il regime dalla “Proprietà Intellettuale” dei risultati degli studi e ricerche condotti
congiuntamente.””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria
competenza, quanto di seguito riportato:
− “”di approvare, per gli aspetti di competenza, la Convenzione da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari e l’Université de Paris Ouest – Nanterre La Defense
(FRANCIA), previa riformulazione dell’art. 6 nel senso che per l’Università di Bari le
spese derivanti dall’applicazione dell’accordo quadro restano a carico delle strutture
dipartimentali interessate;
− di designare quale referente e coordinatore delle attività connesse alla predetta
Convenzione il Prof. Giorgio Otranto;
− di autorizzare il Rettore a nominare i componenti del comitato Tecnico Scientifico, su
designazione del Dipartimento di Studi Classici e Cristiani;
− di riservarsi l’approvazione dei Protocolli esecutivi, volti a disciplinare le modalità del
progetto di ricerca, previa approvazione del suddetto Dipartimento;
− di ritenere opportuno che i Direttori di Dipartimento comunichino agli Uffici
competenti dell’Amministrazione tutte le Convenzioni eventualmente stipulate.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota in data 19.01.2009, a firma congiunta dei Proff. Giorgio
Otranto e Aldo Luisi - Dipartimento di Studi Classici e Cristiani;
VISTA
la Convenzione in lingua francese, della durata di tre anni, sottoscritta,
il 09.05.2005 dal Direttore del suddetto Dipartimento, Prof. G.
Otranto, e dal Rettore dell’Université de Paris Ouest – Nanterre;
VISTA
la delibera del Consiglio di Dipartimento di Studi Classici e Cristiani,
assunta nella seduta del 18.12.2009;
VISTA
la delibera assunta dal Senato Accademico nella seduta del
16.02.2010,
107
C.A.23.02.2010/p.5h
DELIBERA
-
di approvare, per gli aspetti di competenza, la Convenzione da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Université de Paris Ouest –
Nanterre La Defense (FRANCIA), previa riformulazione dell’art. 6 nel senso
che per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro le spese derivanti
dall’applicazione dell’accordo quadro restano a carico delle strutture
dipartimentali interessate;
-
di riservarsi l’approvazione dei Protocolli esecutivi dell’Accordo in questione
previa approvazione del suddetto Dipartimento.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
108
C.A.23.02.2010/p.5i
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LA
COMUNITÀ DELLE UNIVERSITÀ MEDITERRANEE (CUM) PER IL MASTER
UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN “EUROMEDITERRANEAN MASTER IN
CULTURE AND TOURISM – EMCT” – A.A. 2009/2010
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio riferisce che, in data 14.11.2009 è stata sottoscritta la Convenzione tra
l’Università degli Studi di Bari e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM), (All.
A), con scadenza 31.12.2009 al fine dell’attivazione del Master universitario di primo
livello, per l’a.a. 2009/2010, “Euromediterranean Master in Culture and Tourism” EMCT, promosso approvato e finanziato a seguito di un accordo sottoscritto tra
l’Euromediterraneam University - EMUNI e la Comunità delle Università Mediterranee CUM.
L’Ufficio, ricorda che il Senato Accademico, nella seduta del 17.11.2009 ha
approvato, su proposta della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, l’istituzione ed
attivazione, per l’anno a.a. 2009/2010 del Master Universitario di I livello in: EMCT
(EuroMediterranean Master in Culture and Tourism), CUM/EMUNI/CIRCEOS.
L’Ufficio riferisce, altresì, che questo Consesso nella seduta del 24.11.2009, ha
approvato l’istituzione e l’approvazione del suddetto Master, per l’a.a. 2009/2010, con la
ripartizione della quota di iscrizione tra l’Università di Bari la CUM.
L’Ufficio, in merito alla istituzione della seconda edizione del Master di cui
trattasi, rappresenta che il Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Prof.
Pasquale Guaragnella, con nota in data 2.2.2009, ha inviato, al fine del rinnovo, la bozza di
Convenzione tra l’Università di Bari e la CUM, con alcune integrazioni che vengono di
seguito riportate in neretto:
“CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI
E
LA COMUNITÀ DELLE UNIVERSITÀ MEDITERRANEE
PREMESSO
- che la Comunità delle Università Mediterranee, in qualità di rete universitaria
mediterranea (ONG consultativo permanente dell’UNESCO), il 20 maggio 2008
sottoscriveva la Charter Foundation dell’EM.UNI. (EuroMediterranean
UNIversity) sito in Slovenia al fine di sviluppare attività di alta formazione e
ricerca (Summer School, Master, Dottorati);
- che successivamente è stato sottoscritto un accordo bilaterale tra la CUM e
l’EMUNI per svolgere con il label EMUNI/CUM iniziative comuni;
109
C.A.23.02.2010/p.5i
-
che la prima concreta manifestazione del partenariato avvalorato dall’Unione per il
Mediterraneo si evidenzia nell’Euromediterranean Master in Culture and Tourism,
finanziato dalla Fondazione EMUNI e di cui la CUM risulta titolare del
Coordinamento scientifico internazionale e della correlata promozione
istituzionale;
- che il vertice europeo, tenutosi a Parigi il 13 luglio 2008 alla presenza di capi di
Stato e di governo dell’Unione per il Mediterraneo, inseriva tra le priorità politiche
dei 43 paesi euromediterranei le iniziative di partenariato intraprese dal Centro
EMUNI;
- che l'Academic Board CenterEMUNI, in data 25 luglio 2008, decretava
l’approvazione del Master EMCT comunicando alla CUM, di provvedere con
urgenza alle procedure di adesione da parte degli organi accademici dei vari atenei
coinvolti;
- che la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere aderiva, in data 11 settembre 2008,
alla proposta avanzata dalla CUM di assumere la leadership accademica del master
succitato alla cui realizzazione aderiranno docenti degli atenei di Bergamo, del
Salento, di Slovenia (Maribor), Spagna (URV di Tarragona), Albania (Nostra
Signora del Buon Consiglio di Tirana), Egitto (Helwan University del Cairo
University of Tanta), secondo modalità da concordarsi per il tramite della CUM;
- che il regolamento Master prevede: quale numero massimo di studenti ammissibili
al corso 25 e minimo 15, nonché quale numero massimo di iscrivibili a singoli
moduli didattici del Corso 10; l’attribuzione di almeno 5 grants (esenzione delle
tasse di iscrizione, spese di vitto e alloggio nel periodo di frequenza dei corsi a Bari
e in Slovenia) a studenti originari dei Paesi Terzi Mediterranei; spese di viaggio e
soggiorno per il periodo di formazione in Slovenia per gli altri iscritti e
regolarmente frequentanti il corso di nazionalità comunitaria; quali sedi del corso
l’aula/laboratorio presso Villa La Rocca, sita in via Celso Ulpiani 27 e ed il Centro
EMUNI in Slovenia (Portorose); la CUM quale struttura cui è affidata la gestione
amministrativa e finanziaria del Master e titolare del coordinamento scientifico
internazionale e della correlata promozione istituzionale;
- che il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Bari approvava, in data 17
novembre 2009, lo schema complessivo della Seconda edizione del Master EMCT
2009-2010 su proposta della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere in versione
bilingue inglese-francese in collaborazione CUM/EMUNI/CIRCEOS;
- che il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Bari, in data 24
novembre 2009, deliberava l’istituzione della Seconda edizione del Master EMCT
2009-2010 con la ripartizione della quota di iscrizione del suddetto Master tra
l’Università degli Studi di Bari (Amministrazione universitaria e Centro di Spesa
preposto alla gestione amministrativa) e la CUM (cui afferisce il Master per le
spese di funzionamento e di organizzazione)
TANTO PREMESSO
l’Università degli Studi di Bari, rappresentata dal Rettore in carica Prof. Corrado
Petrocelli, e la Comunità delle Università Mediterranee, rappresentata dal Presidente Prof.
Luigi Ambrosi nell’esercizio delle rispettive competenze, stipulano e convengono quanto
segue, al fine di dare piena attuazione, nell’a.a. 2009/2010, al Master EMCT
“Euromediterranean Master in Culture and Tourism”, promosso, approvato e cofinanziato
110
C.A.23.02.2010/p.5i
a seguito di accordo sottoscritto tra l’EMUNI (EuroMediterranean UNIversity) e la
Comunità delle Università Mediterranee.
Art. 1
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente convenzione.
Art. 2
Con la presente Convenzione l’Università degli Studi di Bari e la Comunità delle
Università Mediterranee si impegnano a realizzare il Master EMCT (Euromediterranean
Master in Culture and Tourism) e, nello specifico a garantire:
l’Università degli Studi di Bari
1)
il rilascio del titolo di Master di I livello per il corso Euromediterranean
Master in Culture and Tourism, ferma restando la facoltà di riconoscimento
del medesimo titolo da parte delle altre Università aderenti alla realizzazione
del progetto all’uopo coinvolte per il tramite della CUM;
2)
la gestione delle carriere degli studenti partecipanti al Master;
3)
la copertura assicurativa dei corsisti anche con riferimento al periodo da
svolgersi in Slovenia e di stage e tirocinio fuori sede;
la Comunità delle Università Mediterranee
1)
il coordinamento scientifico internazionale (d’intesa con l’EMUNI) delle
realtà accademiche partecipanti ai fini dell’erogazione dei contenuti,
dell’articolazione didattica nelle diverse sedi e dell’eventuale rilascio del
titolo di Master;
2)
all’erogazione dei contenuti scientifici e didattici e scientifici in lingua
inglese (prioritaria) francese e italiano in modalità di e-learning, con l’uso di
apposita piattaforma e il diretto coinvolgimento del Centro Linguistico della
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere sia nella fase didattica che in quella
successiva degli stages,
3)
la gestione amministrativa e finanziaria dei fondi stanziati per l’attivazione e
realizzazione del Master, compresa la fase di rendicontazione all’Ente
finanziatore, fermo restando che le somme versate dagli studenti
all’Università di Bari per la partecipazione al Master verranno dalla stessa
Università incamerate a copertura delle spese connesse alla gestione della
carriera degli stessi con le modalità previste nella delibera del CdA del 24
novembre;
Le parti concordano che in ogni caso alcun onere di natura finanziaria graverà sul bilancio
dell’Università di Bari e delle strutture didattiche e di ricerca della stessa Università
coinvolte.
Sia l’Università di Studi di Bari che la Comunità delle Università mediterranee si
impegnano a dare piena informazione del contenuto del presente accordo sia all’EMUNI
che alle altre realtà accademiche coinvolte oltre a prevedere azioni di divulgazione
istituzionali promosse dai Delegati del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di
Bari.
Art. 3
La programmazione didattica e la gestione del Master EMCT saranno attuate tramite il
Consiglio del Corso di Master così composto:
- Presidente Prof. Pasquale Guaragnella - Preside Facoltà Lingue e Letterature
Straniere
111
C.A.23.02.2010/p.5i
-
Componenti: Proff. Luigi Ambrosi (Presidente C.U.M), Giovanni Dotoli e Vito
Cavone (Facoltà di Lingue e Letterature Straniere), Gaetano Dammacco (II Facoltà
di Giurisprudenza di Taranto, Cosimo Notarstefano (Jean Monnet Professor Project Manager/Manager didattico EMCT).
Art. 4
La presente Convenzione decorre dal 1/01/2010 per la durata di 1 anno, sino al 31/12/2010
e potrà essere rinnovata con consenso espresso delle Parti.
Entrambe le parti convengono di portare a termine gli impegni che non sono stati eseguiti
al momento in cui spira la validità della presente convenzione.
Art. 5
La presente Convenzione potrà essere in qualunque momento modificata di comune
accordo da entrambe le parti nell’esercizio della proprie competenze.
Art. 6
La presente Convenzione viene formalmente redatta in lingua italiana.
BARI,…………
IL RETTORE
dell’Università degli Studi di Bari
Prof. Corrado PETROCELLI
IL PRESIDENTE
della Comunità Università Mediterranee
Prof. Luigi AMBROSI””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria
competenza, la convenzione in esame, invita i presenti a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la Comunità delle
Università Mediterranee (CUM), per l’attivazione e la gestione del
Master Universitario EMCT, sottoscritta in data 14.11.2009 con
scadenza 31.12.2009;
VISTA
la delibera del Consiglio di Facoltà di Lingue e Letterature Straniere,
adottata nella seduta del 09.11.2009;
VISTA
la delibera adottata dal Senato Accademico in data 17.11.2009,
relativa
all’approvazione,
per
l’a.a.
2009/2010,
del
Master
Universitario di I livello – EMCT;
VISTA
la propria delibera assunta nella seduta del 24.11.2009;
VISTA
la bozza di Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro e la Comunità delle Università Mediterranee (CUM), con
112
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integrazioni, da rinnovarsi per la durata di un anno, dal 01.01.2010 al
31.12.2010;
VISTA
la delibera assunta dal Senato Accademico nella seduta del
16.02.2010;
TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole, per gli aspetti di competenza, allo schema e alla stipula
della Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Comunità delle
Università Mediterranee (CUM), per l’attivazione e la gestione del Master Universitario di
I livello – EMCT (EuroMediterranean Master in Culture and Tourism – EMCT), per l’a.a.
2009/2010.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
113
C.A.23.02.2010/p.5j
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (MUSEO
ORTOBOTANICO) E IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO PER IL
PROGETTO “VIVAI DELLA BIODIVERSITÀ GARGANICA”, AZIONE:
CONSERVAZIONE EX SITU IN BANCA DEL GERMOPLASMA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che la prof.ssa Viviana CAVALLARO, Direttore del Museo
Orto Botanico di questa Università, ha trasmesso la documentazione relativa alla
convenzione tra questa Università ed il Parco Nazionale del Gargano per la realizzazione
del progetto “VIVAIO DELLA BIODIVERSITA GARGANICA”, al fine di ottenerne
l’approvazione dello schema nonché della stipula.
L’Ufficio passa quindi ad illustrare l’atto in questione nei suoi contenuti
essenziali.
Nelle premesse è evidenziato che:
Il territorio del Gargano, per le sue peculiarità vegetazionali, faunistiche,
paesaggistiche, ambientali, geo-morfologiche e idrauliche rappresenta un
“unicum” a livello nazionale e internazionale, con la conseguente necessità di
una gestione mirata che deve trarre origine da una perfetta conoscenza delle
richiamate peculiarità;
Il territorio del Parco comprende quasi tutto il territorio del Gargano, oltre a
comprendere anche numerose aree di importanza comunitaria quali SIC (Siti di
importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale);
l’Ente Parco persegue, tra le sue finalità, la conservazione di specie animali o
vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di
formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici
e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici ed idrogeologici, di
equilibri ecologici;
Con Delibera CIPE n. 20 del 29.09.2004 al punto 1.1 lett. B) è stata istituita una
riserva premiale da attribuire alle Regioni “Premialità Regionale”, a valere sulle
risorse del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) per il periodo 2004/2007 con
una previsione di risorse da assegnare alla Regione Puglia di € 12.546.000,00;
Con Delibera di Giunta Regionale n. 2048 del 29.12.2004, per l’ambito
“Attuazione della Rete Ecologica Regionale Parchi Regionali”, sono state
previste risorse finanziarie pari a tre milioni di euro ed ha approvato il
documento riportante i criteri di selezione dei progetti per l’attribuzione della
premialità regionale, di cui alla Delibera CIPE n. 20 del 29.09.2004,
114
C.A.23.02.2010/p.5j
individuando quattro ambiti di intervento, tra i quali ripartire le risorse
assegnate;
La Regione Puglia, in esecuzione alla Delibera CIPE n. 20 del 29 Settembre
2004, con Delibera di G.R. n. 2048 del 29.12.204, ha emanato un avviso
pubblico per l’attribuzione della premialità regionale di cui ai fondi FAS per
attivare iniziative e progetti riguardanti il potenziamento del sistema di gestione
e la realizzazione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio oltre che la
valorizzazione delle aree ricomprese nella Rete Ecologica Regionale; e
precisamente:
a) Potenziamento del Sistema di Gestione;
b) Interventi di protezione del patrimonio ambientale;
c) Attrezzature per la valorizzazione del patrimonio e fruizione delle aree e la
promozione delle stesse;
L’Ente Parco Nazionale del Gargano ha trasmesso alla Regione Puglia ns prot
n. 4824 il 30 giugno 2005 la richiesta di essere ammesso alla selezione per
l’attribuzione delle premialità regionali nell’ambito della ripartizione delle
risorse per le aree sottoutilizzate nel periodo 2004/2007;
La Giunta Regionale con Deliberazione n. 2018 del 30.12.05 ha approvato la
graduatoria nell’ordine come di seguito riportato quale risultanze
dell’istruttoria espletata dall’assessorato al Bilancio e Programmazione della
Regione Puglia e confermata dal dirigente del Settore Programmazione e
Politiche Comunitarie:
- Comune di Brindisi 289.214,39 Euro;
- Parco Nazionale del Gargano 1.819.487,44 Euro;
- Comune di Lesina 347.979,39 Euro;
- Comune di Trinitapoli 289.846,10 Euro;
- Riserve naturali Regionali Orientate del Litorale e Tarantino Orientale
253.472,68 Euro;
- con la Deliberazione sopra citata la Regione Puglia ha disposto di ripartire
l’importo complessivo di euro 3.000.000,00 (risorse finanziare previste per
l’ambito “Attuazione della Rete Ecologica Regionale”) come segue:
una quota pari del 40% dell’importo complessivo dividendola in
parti uguali tra tutti e cinque i concorrenti selezionati;
la rimanente quota del 60% sulla base del punteggio conseguito
assegnato in funzione delle dimensioni delle superfici totali protette
(ZPS, SIC e aree protette), conseguendo in tal modo l’Ente Parco
Nazionale del Gargano una premialità aggiuntiva di gran lunga
maggiorata rispetto all’importo richiesto con la proposta progettuale
presentata;
pertanto a seguito del riparto di cui sopra la Regione Puglia ha riconosciuto all’Ente Parco
Nazionale del Gargano complessivamente un finanziamento pari ad euro 1.819.487,44;
La Regione Puglia Assessorato all’Ecologia Settore Ecologia con
Determinazione Dirigenziale n. 428 del 02.07.08 ha impegnato l’importo di
Euro 3.000.000,00, per l’ambito di intervento “Attuazione della rete ecologica
regionale” così come approvato nella Delibera di Giunta Regionale n. n. 2018
del 30.12.05 in favore dei seguenti soggetti beneficiari: Comune di Brindisi,
115
C.A.23.02.2010/p.5j
-
-
-
Parco Nazionale del Gargano, Comune di Lesina, Comune di Trinitapoli,
Riserve naturali Regionali Orientate del Litorale e Tarantino Orientale;
La suddetta determinazione è stata notificata a questo Ente con prot. N. 12399
del 09.09.08 ed acquisita al ns protocollo il 15.09.08 al n. 7572;
L’importo riconosciuto dalla Regione Puglia in favore dell’Ente Parco è di gran
lunga superiore a quello previsto dal Progetto “Azioni di implementazioni della
Rete Natura 2000 nel Parco Nazionale del Gargano” presentato per
l’attribuzione della premialità regionale, per cui la struttura tecnica di questo
Ente Parco ha elaborato delle nuove schede progettuali (riproponendo anche i
vecchi progetti del 2005) in cui sono descritti gli interventi secondo le
indicazioni della Delibera CIPE ed i relativi importi per un totale di euro
1.819.487,44,
Gli interventi ammissibili con l’attribuzione della premialità regionale di cui ai
fondi FAS sono:
- Potenziamento del Sistema di Gestione;
- Interventi di protezione del patrimonio ambientale;
- Attrezzature per la valorizzazione del patrimonio e fruizione delle aree e la
promozione delle stesse;
Con Deliberazione Presidenziale n. 30 del 25/05/2009 si disponeva di
approvare le schede tecniche nelle quali sono descritti gli interventi secondo le
indicazioni della Delibera CIPE ed i relativi importi per un totale di euro
1.819.487,44, che prevedono:
a)
Potenziamento del Sistema di Gestione;
1)
Servizio di volontariato Antincendio Boschivo Euro 100.000,00
2)
Piano di comunicazione divulgativo scientifico per una gestione
sostenibile Euro 115.000,00
3)
Osservatorio naturalistico del Parco nazionale del Gargano Euro
438.000,00
4)
Interventi Oasi lago Salso Euro 183.405,25
b)
Interventi di protezione del patrimonio ambientale
1)
Reintroduzione del Gobbo rugginoso nelle zone Umide del Parco
Nazionale del Gargano Euro 177.200,00;
2)
Applicazione del Piano di Azione del Lanario nel Parco Nazionale
del gargano Euro 50.000,00
3)
Acquisizione cava Santa Lucia Euro 70.000,00;
4)
Assegnazione incentivi economici finalizzati alla coltivazione di
colture a perdere in terreni seminativi ricadenti nell’area di
diffusione del Capriolo italico del Gargano Euro 50.000,00;
5)
Realizzazione vivaio della biodiversità garganica Euro 325.595,00
c)
Attrezzature per la valorizzazione del patrimonio e fruizione delle aree e la
promozione delle stesse:
1)
Completamento sentieristica Isole Tremiti Euro 80.000,00;
2)
Completamento ed adeguamento del sentiero dei Disabili Bosco
Quarto Comune di Monte Sant’Angelo Euro 40.000,00;
3)
Adeguamento sentiero per disabili Valle del Tesoro-Caritate
Comune di Vieste Euro 75.000,00;
4)
Spese generali ed imprevisti Euro 45.487,19;
116
C.A.23.02.2010/p.5j
-
-
-
-
-
La Regione Puglia – Settore Ecologia – Ufficio Parchi con nota A00089/8243
del 07.07.09, assunta al protocollo generale dell’Ente il 07/07/2009 con il
5013, approvava la suddetta Deliberazione Presidenziale corredata dalle schede
tecniche descritte degli interventi e delle tipologie di spesa e richiamava la
necessità che gli impegni di spesa dovessero essere effettuati entro e non oltre
il 31.12.2009;
Con Determinazione Dirigenziale n. 573 del 21.10.2009 si è provveduto ad
approvare la bozza di disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia e
questo Ente, in qualità di soggetto beneficiario, per il finanziamento della
somma di € 1.819.487,44 concesso dal Governo Regionale nell’ambito degli
interventi “Fondo per le Aree Sottoutilizzate” (FAS) – Premialità Regionale
Delibera CIPE 20/2004;
In data 13.11.2009 è stato sottoscritto il disciplinare regolante i rapporti tra
Regione Puglia e questo Ente;
L’intervento previsto nella scheda “Realizzazione vivaio della biodiversità
garganica” per un importo di Euro 325.595,00 prevedeva sia la realizzazione di
un vivaio forestale di essenze arboree ed arbustive autoctone che la creazione,
in collaborazione con centri di ricerca specializzati nel settore, di un centro di
conservazione ex-situ di specie particolarmente rare e minacciate del Parco
Nazionale del Gargano;
Il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari “ha quale finalità
prioritaria la conservazione della biodiversità vegetale e particolarmente delle
specie locali. Altre finalità sono: la collezione di piante viventi rare o
minacciate di estinzione ed il monitoraggio delle loro basi genetiche; la
conservazione di semi e di propaguli di piante native per la costituzione di
banche di geni; la coltivazione di specie rare e la loro reintroduzione
nell’ambiente naturale; la produzione di tessuti vegetali e la
micropropagazione mediante la tecnica della coltura in vitro; la produzione di
exsiccata di specie native locali, nazionali e di altri paesi per l’incremento
degli erbari finalizzati alla ricerca floristica e biosistematica; la gestione di
aree naturali protette per la conservazione in situ delle specie native; la
realizzazione di programmi di ricerca in diverse discipline botaniche per la
comprensione della biodiversità e la sua conservazione; la ricostituzione e
restaurazione di aree naturali, la produzione di proposte di piani di
conservazione da sottoporre ai governi regionali e nazionali, autorità ed
agenzie, l’educazione ambientale attraverso attività didattiche mirate alla
diffusione delle conoscenze delle piante e dei loro habitat” (Art. 3 – Statuto
Museo Orto Botanico);
Dal 2005 presso il Museo Orto Botanico è attiva la Banca del Germoplasma
del Museo Orto Botanico dell'Università degli Studi di Bari (BG-MOBB),
configurata come una Seed Bank, con lo scopo di preservare ex situ le specie
autoctone della Flora spontanea pugliese dotate di semi ortodossi, al fine di
garantire la conservazione del germoplasma per un utilizzo in programmi di
conservazione in situ. A tal fine, il processo di conservazione attuato presso la
BG-MOBB è realizzato per fasi successive costituite dalla raccolta in situ del
materiale vegetale di origine gamica, da un periodo di quarantena e postmaturazione, dalle operazioni di pulizia, selezione e caratterizzazione delle
117
C.A.23.02.2010/p.5j
accessioni, dalla disidratazione controllata in apposita camera dotata di
controllo di temperatura ed umidità, dal confezionamento e dalla conservazione
a lungo termine in camera a bassa temperatura. Ad oggi nella BG-MOBB sono
conservate ex situ 174 accessioni relative a 119 specie. Tra queste alcune sono
di particolare interesse conservazionistico perché a rischio di estinzione (come
le specie delle Red List nazionale e regionale Acinos suaveolens (Sm.) Loudon
e Triticum biunciale (Vis.) K. Richter) o perché di interesse fitogeografico
(come ad esempio Aurinia saxatilis (L.) Desv. subsp. megalocarpa (Hausskn)
T.R. Dudley, Phlomis fruticosa L., Scrophularia lucida L. e Asyneuma
limonifolium (L.) Janchen) oppure, ancora, perché endemiche o subendemiche
(es. Cytisus spinescens C. Presl, Thymus spinulosus Ten., Helianthemum
jonium Lacaita, Iris pseudopumila Tineo, Crocus thomasii Ten.);
Il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari, ai fini dell’oggetto
della convenzione, si presenta come un interlocutore specializzato di
emanazione pubblica e con provate capacità scientifiche e organizzative;
Considerato che l’art. 15 della Legge 241/90 “Nuove norme in materia di
procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi”, consente alle amministrazioni pubbliche di concludere accordi
tra loro per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse
comune.
Con nota prot. n. 7251 del 19/10/2009 l’Ente Parco Nazionale del Gargano ha
chiesto la disponibilità all’Università di Bari - Museo Orto Botanico di
partecipare al programma di conservazione ex-situ finalizzato alla salvaguardia
di specie vegetali a rischio di estinzione attraverso l’utilizzo di metodiche di
crioconservazione;
Con nota prot. n. 153 ns. prot. n. 7581 del 03/11/2009 l’Università di Bari –
Museo Orto Botanico ha espresso la piena disponibilità a partecipare alla
realizzazione del progetto;
Con Deliberazione Commissariale n. 32 del 29/12/2009, immediatamente
esecutiva, si disponeva di realizzare le attività scientifiche di ricerca previste
nel Progetto “Vivaio della Biodiversità Garganica”, finalizzate alla
conservazione ex situ in banca del germoplasma di specie vegetali a rischio di
estinzione, rare endemiche o comunque di importanza fitogeografica per il
Parco Nazionale del Gargano in compartecipazione con l’Università degli
Studi di Bari – Museo Orto Botanico ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90,
con un importo a carico di questo Ente di € 60.000,00 (sessantamila/00).
L’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico svolgerà le attività di
seguito specificate nella convenzione senza fine di lucro e riceverà un rimborso
spese pari a € 60.000,00 da parte dell’Ente Parco a fronte delle attività svolte e
rendicontate da prelevarsi da fondi provenienti dal Progetto “Vivaio della
Biodiversità Garganica” finanziato con Fondi Fas - Premialità Regionale
Delibera Cipe 20/2004 con imputazione al Cap. 1.2.11.245 “Interventi di
protezione al patrimonio ambientale”.
Tanto premesso all’Art. 2 (Obbiettivi) è evidenziato l’intervento oggetto della
convenzione ha la finalità di assicurare la conservazione del patrimonio genetico di specie
vegetali a rischio di estinzione, rare o minacciate, endemiche o comunque di importanza
fitogeografica per il Parco Nazionale del Gargano e/o inserite nel Libro Rosso delle Piante
118
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d’Italia o nella Lista Rossa Regionale delle Piante d’Italia, attraverso l’utilizzo di
metodiche di conservazione ex situ in Banca del Germoplasma.
All’Art. 3 (Oggetto della convenzione) è evidenziato che l’oggetto della
convenzione è l’accordo di collaborazione tra Ente Parco Nazionale del Gargano e
Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico per lo svolgimento delle attività di
ricerca per la conservazione ex situ in Banca del Germoplasma di 15 – 20 specie vegetali a
rischio di estinzione, rare o minacciate, endemiche o comunque di importanza
fitogeografica per il Parco Nazionale del Gargano, previste nel Progetto “Vivaio della
Biodiversità Garganica” - Fondi FAS – Premialità Regionale Delibera CIPE 20/2004.
Il Responsabile Scientifico della Ricerca per l’Università degli Studi di Bari –
Museo Orto Botanico è il Prof. Luigi Forte.
Le attività scientifiche di ricerca saranno svolte presso la Banca del Germoplasma
del Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari (BG-MOBB), Via Orabona, 4,
Campus Universitario, Bari.
L’attività di ricerca consisterà delle seguenti fasi:
a)
scelta delle specie a semi ortodossi oggetto dell’azione di conservazione;
b)
monitoraggio fenologico per l’individuazione dei periodi ottimali per la raccolta
del materiale di origine gamica;
c)
raccolta del materiale dalle popolazioni locali da parte di collezionatori esperti
secondo criteri scientifici con compilazione di una scheda di raccolta;
d)
trattamenti di pulizia e selezione differenziati a seconda della specie ed
eventualmente seguiti da una seconda selezione con l’ausilio del microscopio
stereoscopico binoculare;
e)
caratterizzazione delle accessioni ed esecuzione di test di germinazione e
vitalità;
f)
disidratazione controllata sino al livello critico in apposita camera dotata di
controllo di temperatura ed umidità;
g)
confezionamento in presenza di gel di silice virante;
h)
immissione delle accessioni in camera di conservazione (banca del
germoplasma) a bassa temperatura;
i)
implementazione di un database con i dati relativi al processo di conservazione,
dalla raccolta sino alla conservazione a freddo (protocolli specie-specifici di
conservazione ex situ).
Ai sensi dell’Art. 4 (Modalità di espletamento delle prestazioni) l’Università
svolgerà l’incarico nel pieno rispetto della convenzione anche coordinandosi, in base ad
esigenze specifiche del Parco Nazionale del Gargano, con il Direttore o il Responsabile del
Procedimento o suo delegato (principalmente per quanto riguarda l’elenco completo delle
specie oggetto della ricerca).
In particolare il Direttore o Responsabile del Procedimento o suo delegato fornirà
tutte le informazioni richieste dall’Università e necessarie allo svolgimento delle
prestazioni e sarà responsabile delle informazioni fornite.
L’Università è tenuta a comunicare preventivamente le date stabilite per
l’esecuzione delle attività in campo ed i nominativi dei dipendenti e/o dei collaboratori
incaricati e a richiedere le eventuali autorizzazioni.
All’Art. 5 (Definizione delle prestazioni) è evidenziato che l’Ente Parco e
l’Università degli Studi di Bari Museo Orto Botanico si impegnano a collaborare
investendo il proprio know how e risorse proprie.
119
C.A.23.02.2010/p.5j
L’Ente Parco svolgerà il ruolo di supervisione delle attività di cui alla
convenzione e si occuperà di tutte le procedure amministrative.
L’Università si occuperà della fase esecutiva delle azioni di cui all’art. 3 della
convenzione.
L’Università si impegna ad espletare le prestazioni in conformità alle leggi e
disposizioni, anche locali.
L’Università si impegna ad espletare le prestazioni con la massima diligenza e
probità professionale, astenendosi da qualsiasi atto che possa in qualche modo menomare il
buon nome dell’esercizio e arrecare danno all’Ente Parco.
Le attività saranno svolte da personale scientifico esperto con cui potranno essere
stipulati contratti secondo la normativa attualmente in vigore.
Resta inteso che l’Università potrà avvalersi della collaborazione di strutture e/o
personale esterno qualificato nel settore, con cui potranno essere stipulati contratti secondo
la normativa attualmente in vigore.
Per le attività non direttamente realizzate per le quali l’Università deve avvalersi
di fornitori specializzati, lo stesso è tenuto al rispetto della normativa vigente ed in
particolare del D. Lgs 163/2006.
L’Ente Parco è estraneo ai rapporti intercorrenti tra l’incaricato e eventuali
collaboratori, personale specialistico, ecc.
Ai sensi dell’Art. 6 (Attività di coordinamento), al fine di coordinare le attività
previste nella convenzione le parti costituiscono un Comitato di coordinamento con
compiti di monitoraggio e miglioramento delle attività svolte oltreché di proposta di nuove
iniziative comuni sul tema in argomento.
Il Comitato di coordinamento è composto dai seguenti soggetti:
Prof. Luigi Forte, Responsabile Scientifico per l’Università degli Studi di Bari –
Museo Orto Botanico;
Dott.ssa Carmela Strizzi, Direttore f.f. dell’Ente Parco;
All’Art. 7 (Rapporti economici) è evidenziato che nessuna delle attività svolte
dalle istituzioni firmatarie potrà essere esercitata a fini di lucro.
Tutte le attività svolte rientrano all’interno delle finalità istituzionali delle singole
amministrazioni partecipanti.
Per l’espletamento delle attività previste dalla convenzione tutte e due le
istituzioni firmatarie concorrono con fondi propri.
L’Ente Parco, attingendo dai fondi FAS - Premialità Regionale Delibera CIPE
20/2004 tesi all’attuazione della finalità della convenzione, si impegna a corrispondere
all’Università degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico l’importo necessario per il
rimborso delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione delle attività di cui al
precedente art. 3 per una spesa massima omnicomprensiva di € 60.000,00
(sessantamila/00).
Tale somma sarà corrisposta all’Università in quattro soluzioni:
il 30% (trentapercento) dell’importo complessivo, a presentazione del piano
di lavoro del progetto;
il 45% (quarantacinquepercento) dell’importo complessivo, dopo sette mesi
dalla stipula della convenzione. Tale importo è subordinato alla
presentazione di una relazione intermedia descrittiva delle attività svolte e
supportata da documentazione giustificativa di spesa;
120
C.A.23.02.2010/p.5j
-
il 20% (ventipercento) dell’importo complessivo, dopo il completamento di
tutte le attività previste e dietro presentazione della relazione finale
dettagliata sulle attività svolte e supportata da documentazione giustificativa
di spesa;
il 5% (cinquepercento) dell’importo complessivo in seguito
all’approvazione del collaudo da parte della Regione Puglia.
Le somme da erogare potranno essere corrisposte dietro presentazione di nota di
debito a rimborso spese fuori campo IVA adeguatamente documentata, trattandosi di
prestazione senza alcun fine di lucro per l’Università. Nella nota di debito saranno indicate
tutte le voci relative ai costi sostenuti dall’Università per l’espletamento delle attività di cui
all’art. 3 di cui si richiede il rimborso delle spese, adeguatamente documentate.
Solo le spese considerate “ammissibili” e in linea con le azioni di cui all’art. 3
potranno essere rimborsate.
Il pagamento sarà eseguito entro sessanta giorni dalla ricezione della relativa nota
decorrenti dalla data di assunzione al protocollo generale dell’Ente.
Le somme saranno versate a mezzo bonifico sul conto corrente bancario di seguito
specificato indicando come causale il titolo dell’oggetto della convenzione: Università
degli Studi di Bari – Museo Orto Botanico presso Banca UNICREDIT BANCA s.p.a., sede
a Bari in via Putignani 98 Ang. Via Roberto da Bari, IBAN
IT03Z0200804000000010561739.
L’Università degli studi di Bari – Museo Orto Botanico si impegna in aggiunta
all’importo di € 60.000,00 messo a disposizione dall’Ente Parco a collaborare al
raggiungimento dell’obbiettivo per un importo totale di € 20.000,00 (ventimila/00),
concorrendo a tale cofinanziamento con proprie risorse (in natura, come attrezzature,
risorse umane, organizzazione, ecc).
Pertanto l’Università degli Studi di Bari – Museo Ortobotanico dovrà rendicontare
a questo Ente Parco l’importo totale di € 80.000,00 (ottantamila/00).
Sono a carico dell’Università ogni onere strumentale e organizzativo per
l’espletamento delle prestazioni, nonché tutte le spese di qualunque natura connesse con il
servizio incaricato.
All’Art. 8 (Durata della Convenzione) è evidenziato che per il completamento
delle attività previste all’art. 3 della convenzione, le parti stabiliscono il termine finale del
31/12/2011.
L’Ufficio fa presente che il Consiglio del Museo Orto Botanico nella seduta del
25.02.2009, ha espresso parere favorevole in ordine alla Convenzione soprariportata che
risulta inquadrabile, a parere dello stesso Ufficio, nella disciplina prevista dal combinato
disposto degli art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
che disciplina gli accordi di collaborazione e 14 del Regolamento c/terzi, che disciplina la
ripartizione dei contributi di ricerca.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la relazione del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la
Didattica e le Relazioni Esterne;
121
C.A.23.02.2010/p.5j
VISTA
la
nota
datata
11.02.2010,
inviata
dalla
prof.ssa
Viviana
CAVALLARO, Direttore del Museo Orto Botanico di questa
Università;
VISTA
la convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro (Museo Orto Botanico) ed il Parco Nazionale del Gargano per la
realizzazione del progetto “VIVAIO DELLA BIODIVERSITA
GARGANICA”;
VISTA
la deliberazione adottata dal Museo Orto Botanico, nella seduta del
05.02.2010;
VISTI
gli artt. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità e 14 del Regolamento c/terzi,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine alla convenzione da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro (Orto Botanico) ed il Parco Nazionale del Gargano per la
realizzazione del progetto “VIVAIO DELLA BIODIVERSITA GARGANICA”.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
122
C.A.23.02.2010/p.6
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO DI PARTENARIATO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI
BARI E ITC “G. CESARE” DI BARI PER LA REALIZZAZIONE DEL
PROGETTO MIUR “IL PONTE”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio ricorda che, in applicazione del D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21,
l’I.T.C. “Giulio Cesare” di Bari ha proposto a questa Università un protocollo di
partenariato attuativo del Progetto MIUR “Il Ponte”, (allegato sub A).
L’ITC “Giulio Cesare” è stato individuato dal MIUR quale istituto capofila
provinciale per la realizzazione nella provincia di Bari e di Taranto del suddetto Progetto.
Il Progetto “Il Ponte” anticipa, in via sperimentale, la realizzazione dei percorsi di
orientamento finalizzati alla scelta dei corsi di laurea universitari, la valorizzazione dei
risultati scolastici degli studenti ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea ad accesso
programmato.
L’ITC Giulio Cesare, nel protocollo d’intesa, ha previsto, tra l’altro, progetti
attuativi ed in particolare quello relativo alla “seconda fase” del progetto (laboratori di
approfondimento con certificazione) da attuarsi nell’a.s. 2009/2010 con la sperimentazione
di percorsi orientati di indirizzo nelle Aree linguistica-umanistica, scientifica-tecnologica,
socio-sanitaria, giuridico-economica.
L’ufficio informa, altresì, che la richiesta della stipula del Protocollo di
partenariato è stata portata all’attenzione del CAOT (Comitato di orientamento di ateneo)
nell’incontro del 23.12.2009 che ha accolto la richiesta e si è impegnato ad individuare i
docenti che collaboreranno allo sviluppo della progettazione dei moduli.
L’Ufficio ricorda, infine, che, in data 29 gennaio u.s., il Senato Accademico ha
approvato, per quanto di competenza, il protocollo di partenariato da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari e l’ITC “Giulio Cesare” di Bari per la realizzazione del
Progetto MIUR “Il Ponte”.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
lo schema del Progetto MIUR “Il Ponte”, attuativo del D. Lgs. 14
gennaio 2008, n. 21 recante, tra l’altro, le norme di definizione dei
percorsi di orientamento all’istruzione universitaria, per il raccordo tra
la scuola e le università e per la valorizzazione della qualità dei
123
C.A.23.02.2010/p.6
risultati scolastici degli studenti ai fini dell’ammissione ai corsi di
laurea universitari ad accesso programmato;
TENUTO CONTO che l’ITC “Giulio Cesare” di Bari è stato individuato dal MIUR quale
istituto capofila provinciale per la realizzazione in Puglia del suddetto
Progetto;
VISTI
i progetti attuativi predisposti dall’ITC “Giulio Cesare” ed in
particolare il progetto relativo alla “seconda fase”, da attuare nell’a.s.
2009/2010 per la sperimentazione di percorsi orientativi di indirizzo;
VISTA
la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 29.01.2010;
TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio competente,
DELIBERA
di approvare, per quanto di competenza, il protocollo di partenariato, che costituisce
l’allegato n. 9 al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro e l’ITC “Giulio Cesare” di Bari per la realizzazione del Progetto MIUR “Il Ponte”.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
124
C.A.23.02.2010/p.7
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
DISTRETTO PRODUTTIVO AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO DEL
FARMACO E DEI PRODOTTI DELLA SALUTE: ADEMPIMENTI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio ricorda che, nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 112
suppl. del 03.08.2007-, è stata pubblicata la Legge 3 agosto 2007, n. 23 “Promozione e
riconoscimento dei Distretti Produttivi, volta a promuovere, sostenere e favorire le
iniziative e i programmi di sviluppo su base territoriale tesi a rafforzare la competitività,
l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione e la
crescita delle imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’artigianato,
dell’industria, del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese.
L’art. 2, comma 4, lett. b in particolare, prevede la configurazione dei distretti
produttivi a elevato contenuto tecnologico (cosiddetti distretti tecnologici) nei quali ha
maggiore rilevanza la presenza di soggetti dediti alle attività di ricerca e sviluppo
(università, centri di ricerca pubblici e privati, laboratori di imprese innovative).
Il Consiglio della Facoltà di Farmacia di questa Università, nel mese di settembre,
a seguito di un’approfondita analisi di contesto, allegato sub1, ha deliberato di promuovere
in Puglia la creazione del “Distretto Produttivo al alto contenuto tecnologico del Farmaco e
dei Prodotti della Salute” e a tal fine, ha avviato una serie di iniziative, in collaborazione
con Confindustria Puglia, promotrice di numerosi Distretti produttivi già riconosciuti, che
ad oggi hanno portato 17 imprese del settore, operanti sul territorio pugliese, il cui elenco è
allegato sub2, alla sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la costituzione del Nucleo
Promotore del Distretto del Farmaco e dei Prodotti della Salute”. Altre imprese e
l’Università del Salento hanno manifestato informalmente l’interesse all’adesione e si è in
attesa della ricezione della scheda sottoscrittore.
L’istanza per il riconoscimento del distretto produttivo deve essere presentata alla
Regione Puglia entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta legge e
successivamente entro il 28 febbraio di ogni anno, depositando un protocollo di intesa.
Pertanto, si è provveduto alla stesura di una bozza di protocollo, suscettibile di
modifiche in ragione dei contributi che perverranno dalle imprese aderenti, che allegato
sub 3, viene sottoposto all’esame di questo Consesso.””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di approvare, per gli aspetti di propria
competenza, lo schema e la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa in esame, invita i
presenti a pronunciarsi in merito.
125
C.A.23.02.2010/p.7
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la L.R. Puglia 3 agosto 2007, n. 23 “Promozione e riconoscimento dei
Distretti produttivi”;
VISTA
la bozza del Protocollo d’intesa per la costituzione del Nucleo
Promotore del “Distretto produttivo ad alto contenuto tecnologico del
farmaco e dei Prodotti della Salute”;
VISTA
la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010;
TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio,
DELIBERA
-
di approvare l’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al
costituendo “Distretto Produttivo ad alto contenuto tecnologico del Farmaco e dei
Prodotti della Salute”;
-
di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema e la sottoscrizione del
Protocollo d’intesa per la costituzione del Nucleo Promotore del suddetto Distretto
Produttivo, che costituisce l’allegato n. 10 al presente verbale, autorizzando il
Rettore ad apportare le modifiche che si rendessero necessarie, nonché ad adottare
tutti gli atti consequenziali.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 11,55, entra il consigliere De Frenza.
126
C.A.23.02.2010/p.8
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROGETTO BIP-RESEARCH: ADEMPIMENTI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio riferisce che la Fondazione CRUI, in collaborazione con
EMBLEMA- società di consulenza nel campo del placement universitario- e in
partenership con IDC Italia - leader mondiale nel campo della ricerca di mercato, della
consulenza e degli eventi nei settori dell’information technology, delle telecomunicazioni e
della tecnologia consumer - e Mind Mercatis - che progetta e fornisce servizi incentrati sul
go-market e focalizzati sui processi di collaborazione interna e gestione del capitale
intellettuale -, sta realizzando il Progetto BIP-research che si terrà a Milano dal 19 al 21
maggio 2010.
La Fondazione CRUI, sottolineando l’importanza di costruire un momento di
incontro fra domanda e offerta di ricerca che contribuisca a superare gli ostacoli allo
sviluppo della “terza missione” delle Università, ha individuato in BIP-research il progetto
che potrebbe avere tutte le potenzialità per offrire, in ambito nazionale e con imprese di
respiro internazionale, ad Atenei, Dipartimenti, singoli ricercatori o nascenti esperienze
imprenditoriali di matrice accademica, l’opportunità per attivare relazioni funzionali al
soddisfacimento delle esigenze di valorizzazione dei risultati della ricerca.
Bip-research si propone di rappresentare un momento di incontro tra chi, nel
mondo dell’università e dell’impresa, si occupa di ricerca. L’evento, attraverso un format
di interazione originale, vuole essere una manifestazione altamente innovativa in grado di
favorire concretamente il trasferimento di innovazione e ricerca fra Università e aziende.
Bip-research permetterà alle imprese e alle Università di incontrarsi e confrontarsi
su temi di ricerca multidisciplinari, aumentando le opportunità di trasferimento delle
conoscenze e garantendo, al contempo, un notevole risparmio di risorse, umane ed
economiche nelle attività di scouting.
Già un mese prima dell’evento fieristico sarà attivata la vetrina on-line. Come in
una manifestazione reale, gli espositori, spin-off, incubati e dipartimenti, saranno suddivisi
in padiglioni tematici. Ogni espositore potrà allestire il proprio stand, personalizzandolo
con informazioni visibili esclusivamente ai responsabili della ricerca delle imprese
presenti, che potranno contattarli per chiedere specifiche o un appuntamento nei giorni
della manifestazione. Un apposito filtro consentirà il match soltanto tra realtà interessate
alla medesima area di ricerca.
Il format dell’evento è strutturato come segue per favorire momenti di incontro ed
approfondimenti differenti tra i delegati:
- Focus: una sessione plenaria in cui verrà approfondito il rapporto tra università
e imprese per ciò che attiene il trasferimento tecnologico;
- Workshop: incontri per piccoli gruppi su tematiche specifiche;
- Meeting: agenda di appuntamenti one to one università/aziende , strutturati sulla
base delle richieste fatte dai delegati delle aziende;
- BIP Expo: area espositiva per sponsor, istituzioni e società di servizi.
127
C.A.23.02.2010/p.8
La principale caratteristica di BIP Research è rappresentata dagli incontri one to
one tra ricercatori e chi nelle imprese si occupa di ricerca e innovazione. Attraverso la
vetrina on-line, le aziende potranno richiedere un appuntamento con gli autori dei progetti
che risulteranno loro di maggiore interesse. La Segreteria organizzativa provvederà a
gestire la richiesta, compatibilmente con gli appuntamenti già calendarizzati. Ogni meeting
durerà 25’ e sarà un’occasione unica per i ricercatori di presentare i loro progetti e per le
aziende di approfondire quanto già visionato nella vetrina on-line. Ciascuna agenda potrà
avere sino a 18 appuntamenti: questo format rappresenterà un’inedita opportunità di
confronto, con un significativo risparmio di risorse economiche ed umane.
Le aree di ricerca saranno raggruppate sia per materia che in cluster applicativi,
utilizzabili come parametri di filtro:
- La Città, la fabbrica e abitazione digitale: domotica, sensoristica, sistemi
multimediali, mobilità, infrastrutture;
- Sviluppo sostenibile: dall’impatto ambientale all’impatto culturale ed
economico;
- Servizi alle comunità: dalle firma digitale alla de materializzazione dei rapporti
Stato-cittadino;
- e.book, editori digitale, netbook, tablet, e.learning: tecnologia a supporto dei
modelli di apprendimento;
- Web research: motori di ricerca, web semantico, infrastrutture;
- Biotecnologia, Robotica, Nanotecnologie, Nanotecnologie, Neuroscienze;
- Dalle pandemie alla baraccopoli: nuove frontiere della medicina e farmaceutica.
Considerando la peculiarità dell’iniziativa e le relazioni consolidate già attraverso
il Progetto BIP, la manifestazione si propone di interessare molteplici target: Dipartimenti
di università italiane ed estere, Spin off e aziende ospitate negli acceleratori d’impresa
universitari, aziende PMI e corporate, associazioni di categoria, istituzioni territoriali e
nazionali, centri di trasferimento tecnologico, enti no profit.
Per quanto attiene poi alla promozione dell’evento, la stessa è iniziata già durante
il BIP forum e la principali tappe sono:
2 dicembre 2009: Presentazione ufficiale del programma 2009;
11 gennaio 2010: pubblicazione del nuovo sito dell’evento;
31 marzo 2010: pubblicazione del panel dei partecipanti;
20 aprile 2010: inizio del web fair, apertura dei padiglioni e delle agende;
19-21 maggio: I edizione BIP-Research.
Si comunica inoltre che il costo previsto per la partecipazione delle Università è di
€ 3.000 (servizi di promotion + persona istituzionale che partecipi a tutti gli eventi), per i
dipartimenti partecipanti di € 1.000 (ogni dipartimento apre uno stand nel quale può
pubblicare al massimo 5 progetti + 1 persona presente alla manifestazione + delegati
aggiuntivi (€500) [escluso alloggi e trasferta] per incontri one-to-one )
L’Ufficio rappresenta che la partecipazione all’iniziativa ben si colloca nel
percorso che vede impegnata questa Università ed, in particolare, il Servizio Trasferimento
Tecnologico, prima con il progetto Nilo, poi con ILO1 e prossimamente con ILO 2, nelle
attività di valorizzazione dei risultati della ricerca e di partecipazione attiva al sistema
dell’innovazione.
Riferisce altresì che si sono avviati contatti con l’ARTI per valutare la possibilità
di inserire l’iniziativa nell’ambito del progetto ILO2 ed ottenere un contributo finanziario
per contenere i costi della partecipazione al progettodi cui trattasi.””
128
C.A.23.02.2010/p.8
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato di esprimere, per gli aspetti di propria
competenza, parere di massima favorevole alla partecipazione al progetto in esame, invita i
presenti a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la relazione del Dirigente del Dipartimento Amministrativo per la
Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne;
VISTO
il Progetto “BIP-Research”;
RAVVISATA
l’opportunità di partecipare al predetto Progetto;
VISTA
la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010,
DELIBERA
-
di esprimere, per gli aspetti di competenza, parere favorevole alla partecipazione
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al Progetto “BIP-Research”;
-
di autorizzare il Rettore ad assumere, con proprio provvedimento, l’impegno di
spesa che si renderà necessario, tenuto conto del contributo che l’ARTI vorrà
concedere e dei Dipartimenti che aderiranno all’iniziativa.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
129
C.A.23.02.2010/p.9a
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
BREVETTI: ADEMPIMENTI
RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO
PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “METODO SEMPLIFICATO PER LA
REALIZZAZIONE
DI
ELEMENTI
OTTICI
PLASTICI
CON
CARATTERISTICHE ANTIAPPANNANTI STABILI E ANTIRIFLESSO”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio riferisce che il Prof. Riccardo D’Agostino, la dott.ssa Rosa Di
Mundo, assegnista di ricerca, afferenti al Dipartimento di Chimica e il Dott. Fabio
Palumbo, ricercatore presso il CNR-IMIP, hanno presentato istanza di brevettazione in
Italia per l’invenzione dal titolo “Metodo semplificato per la realizzazione di elementi
ottici plastici con caratteristiche antiappannanti stabili e antiriflesso”, a titolarità congiunta
per il 45% dell’Università di Bari, per il 30% di Plasma Solution S.r.l., spin-off
dell’Università di Bari e per il 25% del CNR-IMIP.
Alla suddetta domanda è allegato il modulo per comunicazione di invenzione con
l’indicazione delle rispettive quote percentuali di contributo al trovato e diritti che ne
derivano suddivisi come segue: Dott.ssa R. Di Mundo, titolare del 35%, Prof. R.
D’Agostino, titolare del 40% e Dott. F. Palumbo, titolare del 25%.
Si precisa che il Prof. D’Agostino, in qualità di inventore e di Presidente di
Plasma Solution s.r.l., cede i propri diritti per ¼ a questa Università e per i restanti ¾ alla
predetta società.
Gli inventori hanno inoltre allegato alla richiesta una copia della scheda di
descrizione dell’invenzione riportata sul modello proposto da questa Università.
A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime
di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non
recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta.
L’invenzione, come dichiarato nei predetti moduli, è scaturita dall’ordinaria
attività di ricerca svolta presso i laboratori del Dipartimento di Chimica e in collaborazione
con il CNR-IMIP e con Plasma Solution S.r.l., spin-off dell’Università di Bari.
Per quanto attiene ai costi, l’Ufficio evidenzia che, data la specificità del settore
scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e tenuto conto del rapporto fiduciario
già esistente, l’Ufficio ha provveduto a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon
e Trupiano”.
Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda
di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole
da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, €
82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, €
130
C.A.23.02.2010/p.9a
18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, €
1.920 iva inclusa per competenze dello Studio.
L’ufficio evidenzia che la suddetta questione, è stata sottoposta all’attenzione
della Commissione Brevetti di questa Università che, con l’astensione del Prof. Giannelli,
consigliere di amministrazione in Plasma Solution S.r.l., nella seduta del 5.2.2010, tenuto
anche conto del preventivo di spesa, ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta
degli inventori.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
l’istanza di brevettazione del prof. Riccardo D’Agostino, della dott.ssa
Rosa Di Mundo – afferenti al Dipartimento di Chimica e del Dott.
Fabio Palumbo – ricercatore presso il CNR-IMIP;
VISTO
il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”;
TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del
05.02.2010;
VISTO
il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro,
DELIBERA
-
di aderire alla richiesta del Prof. Riccardo D’Agostino, della dott. Rosa Di Mundo e
del Dott. Fabio Palumbo di deposito congiunto, per il 45% dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, per il 30% di Plasma Solution S.r.l., spin-off
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e per il 25% del CNR-IMIP, di una
domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata: “Metodo semplificato per
la realizzazione di elementi ottici plastici con caratteristiche antiappannanti stabili e
antiriflesso”;
-
di dare mandato alla Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito
della suddetta domanda di brevetto in Italia, per una spesa complessiva pari ad €
2.500,00 IVA compresa;
-
di assumere l’onere di spesa a carico di questa Università per € 1.125,00 IVA
compresa, pari al 45% della spesa complessiva;
-
che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il
Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 827/2010;
131
C.A.23.02.2010/p.9a
-
di autorizzare sin d’ora il Rettore ad assumere con proprio successivo
provvedimento l’impegno di spesa che si rendesse necessario;
-
di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione
fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
132
C.A.23.02.2010/p.9b
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
BREVETTI: ADEMPIMENTI
RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO
PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio riferisce che il Prof. Vito Iacobazzi, il Prof. Ferdinando Palmieri, il
Dott. Paolo Convertini, dottorando, afferenti al Dipartimento Farmaco Biologico di questa
Università e la Dott.ssa Vittoria Infantino, Ricercatrice presso l’Università della Basilicata
hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “[xxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx]”.
Gli inventori hanno trasmesso, debitamente compilati, il modulo di richiesta di
brevetto italiano e i moduli di proposta di cessione e richiesta di brevettazione, come
proposti da questa Università.
A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime
di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non
recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta.
Il modulo per proposta di cessione e richiesta di brevettazione indica le quote
percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano come segue: Prof. V.
Iacobazzi, titolare del 25%, Prof. F. Palmieri, titolare del 25%, Dott. P. Convertini, titolare
del 25% , dott.ssa V. Infantino, titolare del 25%.
Si precisa inoltre che con nota del 20.1.2010, l’Università della Basilicata ha
dichiarato di “…rinunciare a qualsiasi diritto che potrebbe derivare dal deposito del
brevetto italiano dal titolo “[xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx]”…”
Per quanto attiene ai costi, si evidenzia che, data la specificità del settore
scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e, tenuto conto del rapporto fiduciario
già esistente, l’Ufficio ha provveduto a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon
e Trupiano”.
Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda
di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole
da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, €
82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, €
18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, €
1.920 iva inclusa per competenze dello Studio.
L’ufficio evidenzia che la suddetta questione, è stata sottoposta all’attenzione
della Commissione Brevetti di questa Università che, per le vie brevi, tenuto anche conto
del preventivo, ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta degli inventori.””
133
C.A.23.02.2010/p.9b
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
l’istanza di brevettazione dei Proff.ri Vito Iacobazzi, Ferdinando
Palmieri, Dott. Paolo Convertini afferenti al Dipartimento Farmaco
Biologo e dalla dott.ssa Vittoria Infantino ricercatrice presso
l’Università della Basilicata;
VISTO
il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”;
TENUTO CONTO del parere espresso, per le vie brevi, dalla Commissione Brevetti;
VISTO
il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro,
DELIBERA
-
di aderire alla richiesta dei Proff.ri Vito Iacobazzi, Ferdinando Palmieri, e dei
Dott.ri Paolo Convertini e Vittoria Infantino, di deposito, a nome di questa
Università, di una domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata:
“[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”;
-
di dare mandato allo Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito
della suddetta domanda di brevetto in Italia;
-
di assumere l’onere di spesa per il deposito in Italia della succitata domanda di
brevetto quantificato in complessivi € 2.500,00 IVA compresa;
-
che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il
Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 828/2010;
-
di autorizzare sin d’ora, il Rettore ad assumere con proprio successivo
provvedimento l’ulteriore impegno di spesa che si rendesse necessario;
-
di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione
fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
134
C.A.23.02.2010/p.9c
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
BREVETTI: ADEMPIMENTI
RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO
PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio riferisce che il Prof. Francesco Paolo Schena e il Dott. Castellano,
medico specializzando, afferenti al Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi
hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “[XXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”.
Alla suddetta istanza sono allegati i moduli di proposta di cessione e richiesta di
brevettazione, come proposti da questa Università.
A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime
di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non
recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta.
Il modulo per proposta di cessione e richiesta di brevettazione indica le quote
percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano come segue: Prof. F. P. Schena,
titolare del 30%, Dott. G. Castellano, titolare del 70%.
Per quanto attiene ai costi, data la specificità del settore scientifico tecnologico a
cui si riferisce l’invenzione e tenuto conto del rapporto fiduciario già esistente, l’Ufficio ha
provveduto a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon e Trupiano”.
Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda
di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle parole
da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di deposito, €
82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre la 10°, €
18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle rivendicazioni, €
1.920 iva inclusa per competenze dello Studio.
L’ufficio evidenzia che la suddetta questione, è stata sottoposta all’attenzione
della Commissione Brevetti di questa Università che, nella seduta del 5.2.2010, tenuto
anche conto del preventivo di spesa, ha definitivamente espresso parere favorevole in
ordine alla richiesta degli inventori.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
l’istanza di brevettazione del Prof. Francesco Paolo Schena e del dott.
G. Castellano afferenti al Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti
di Organi;
135
C.A.23.02.2010/p.9c
VISTO
il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”;
TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del
05.02.2010;
VISTO
il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro,
DELIBERA
-
di aderire alla richiesta del Prof. Francesco Paolo Schena e del dott. G. Castellano
di deposito, a nome di questa Università, di una domanda di brevetto in Italia per
l’invenzione intitolata: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXX]”;
-
di dare mandato alla Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al deposito
della suddetta domanda di brevetto in Italia;
-
di assumere l’onere di spesa per il deposito in Italia della succitata domanda di
brevetto quantificato in complessivi € 2.500,00 IVA compresa;
-
che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il
Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 829/2010;
-
di autorizzare sin d’ora, il Rettore ad assumere con proprio successivo
provvedimento l’ulteriore impegno di spesa che si rendesse necessario;
-
di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione
fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
136
C.A.23.02.2010/p.9d
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
BREVETTI: ADEMPIMENTI
DOMANDA DI BREVETTO IN ITALIA “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXX]” – PAGAMENTO TASSA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio riferisce che lo Studio Marietti, Gislon e Trupiano ha comunicato che
il 31 marzo p.v., scadrà il termine per il pagamento della tassa relativa alla 5° annualità per
la domanda di brevetto in oggetto.
La spesa comprensiva della tassa governativa e delle competenze dello Studio è di
€ 61,10 (tasse esenti da IVA) + € 84,80 (competenze) + 20% IVA, per una spesa
complessiva di € 162,86.
Nella riunione del 5.2.2010, la Commissione Brevetti, vista la nota dello Studio
Marietti, Gislon e Trupiano, visto il preventivo di spesa, ha espresso parere positivo circa il
pagamento della tassa relativa alla 5° annualità della domanda di brevetto di cui trattasi.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota dello Studio “Marietti, Gislon e Trupiano”;
VISTO
il preventivo dello Studio “Marietti, Gislon e Trupiano”;
TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del
05.02.2010;
VISTO
il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro,
DELIBERA
-
di dare mandato allo Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al
pagamento della tassa relativa alla 5° annualità della domanda di brevetto in Italia
“[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXX]”
-
di assumere l’onere di spesa per un importo complessivo di € 162,86 IVA
compresa;
137
C.A.23.02.2010/p.9d
-
che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il
Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 825/2010.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
138
C.A.23.02.2010/p.9e
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
BREVETTI: ADEMPIMENTI
DOMANDE
DI
BREVETTO
ITALIANE
PER
VARIETA’
VEGETALI
DENOMINATE “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] E ESTENSIONI
EUROPEE NUMERI 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234 – STIPULA CONTRATTO
DI LICENZA ESCLUSIVA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio ricorda che questo Consesso nella riunione del 27.1.2009, ha
deliberato di procedere al deposito in Europa delle domande di brevetto per le varietà
vegetali denominate “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX], tenuto anche conto della
manifestazione di volontà della VITROPLANT Italia S.r.l., di stipulare un accordo di
licenza esclusiva delle stesse, assumendo a suo carico, in sede di stipula del contratto di
licenza , le spese sostenute per la protezione delle domande di brevetto.
In data 12.3.2009, lo Studio Marietti, Gislon e Trupiano, su mandato di questa
Università ha proceduto quindi al deposito a livello europeo delle suddette domande
rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234.
In data 12.1.2009, l’Ufficio ha provveduto a trasmettere una bozza di contratto di
licenza d’uso alla Vitroplant che, con nota del 14.5.2009, a seguito di una indagine di
mercato, ha ritenuto “..congruo offrire a titolo di corrispettivo per la licenza di tali
portinnesti, una somma pari al valore delle spese di protezione..” sostenute da questa
Università,
Con nota del 16/6/2009, l’Ufficio ha comunicato alla Vitroplant che la
Commissione Brevetti, nella riunione dell’8.6.2009, ha espresso parere favorevole alla
proposta della Vitroplant, quantificando in € 21.856 le spese brevettuali sostenute fino ad
oggi da questa Università per le domande di cui trattasi. In particolare:
Spese di deposito: € 1.536,00 x 3 =
€ 4.608
Spese per accertamenti tecnici : € 1.909,37 x 3 = € 5.728,11
Deposito in Europa: € 3.840 x 3 =
€ 11.520,00
TOTALE = € 21.856.
Inoltre, la suddetta Commissione, tenuto conto di quanto rappresentato circa i
risultati dell’indagine di mercato svolta dalla Vitroplant s.r.l., ha ritenuto opportuno
proporre la corresponsione, a titolo di royalties, per la licenza d’uso esclusivo delle
domande di brevetto di cui trattasi, un importo pari al 2% del fatturato annuo relativo allo
sfruttamento delle invenzioni per i primi tre anni e un importo pari al 10% a decorrere dal
terzo anno.
139
C.A.23.02.2010/p.9e
Con nota dell’11.1.2010, la Vitroplant srl ha confermato l’interesse
all’acquisizione dei diritti di utilizzazione esclusiva delle domande di brevetto di cui
trattasi alle condizioni suddette.
La Commissione Brevetti, nella seduta del 5.2.2010, vista la nota della Vitroplant,
ha dato mandato all’Ufficio di predisporre il relativo contratto che di seguito si riporta.
L’Ufficio evidenzia, inoltre, che nell’ipotesi in cui questo Consesso deliberasse la
stipula del Contratto con la Vitroplant Italia S.r.l., l’Università dovrà corrispondere
all’inventore dei suddetti trovati, Prof. Matteo Cirulli, il 50 % dei proventi derivanti dalla
sfruttamento delle succitate invenzioni detratti i costi per il deposito, come da
Regolamento Brevetti di questa Università e da delibere del Consiglio di Amministrazione
rispettivamente datate 23/11/2004 e 22/04/2005-6/05/2005.
CONTRATTO PER L’UTILIZZAZIONE DELLE VARIETA’ VEGETALI DI CUI
ALLE DOMANDE DI BREVETTO IN ITALIA [XXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]
tra
Università degli Studi di Bari, in persona del suo legale rappresentante Magnifico Rettore,
Prof. Corrado Petrocelli, con sede in Bari, Piazza Umberto I, 1 P.IVA 01086760723
licenziante
e
Vitroplant italia srl, in persona del legale rappresentante Gerardo Grilli, con sede in
Cesena (FC), Via Loreto, 170, P.IVA 03437480407
licenziataria
premesso che
in data 12.02.2008 l’Università degli Studi di Bari ha depositato tre domande
italiane di brevetto per le varietà vegetali denominate “[XXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXX];
In data 12.3.2009, l’Università degli Studi di Bari ha depositato le suddette tre
domande a livello europeo rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232,
2009/0234 come estensione delle domande depositate in Italia - priorità: IT- n.
[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX];
Vitroplant Italia Srl, società agricola, aderente al Gruppo Agroalimentare OROGEL
attiva nel settore vivaistico, frutticolo produttivo e della moltiplicazione “in vitro”
(micropropagazione), ha richiesto di utilizzare le invenzioni protette dalle citate
domande di brevetto e, al momento della concessione, una licenza relativa ai
brevetti stessi;
l’Università degli Studi di Bari, con delibera del Consiglio di Amministrazione del
……………., ha deliberato di aderire alla richiesta della società Vitroplant Italia
Srl;
Tutto ciò premesso si conviene e stipula quanto segue:
La premessa costituisce parte integrante del presente accordo.
ART. 1
OGGETTO
L’Università degli Studi di Bari concede alla Vitroplant Italia Srl, che contestualmente
accetta, una licenza esclusiva delle domande di brevetto per varietà vegetali italiane
140
C.A.23.02.2010/p.9e
contraddistinte con i numeri [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXX], nonché dell’estensione delle stesse come brevetti europei e
contraddistinte rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234,
subordinatamente alla concessione da parte degli Uffici brevetti competenti, sui Brevetti
che ne conseguiranno. Per quanto attiene ai brevetti europei, la licenza esclusiva si
estenderà automaticamente ai Paesi in cui la protezione brevettuale risulterà estesa, salvo
che la licenziataria non vi rinunzi espressamente per iscritto.
Nelle more delle procedure di concessione dei brevetti esteri, la Vitroplant Italia Srl avrà
automaticamente il diritto di utilizzare, anche nei Paesi di estensione, l’invenzione oggetto
delle corrispondenti domande, salvo che Vitroplant Italia Srl non vi rinunzi espressamente
per iscritto.
ART. 2
DURATA
Fatti salvi gli effetti della risoluzione anticipata e in ogni altro caso determinato dalla
legge, la durata del presente contratto è determinata in venti anni ed è connessa per
relationem alla durata della tutela brevettuale dei brevetti oggetto del presente atto.
ART. 3
CORRISPETTIVI
A titolo di corrispettivo per il diritto di utilizzazione e per la licenza dei brevetti, Vitroplant
Italia Srl corrisponderà all’Università degli Studi di Bari:
a)
Euro 21.856,00 + IVA, previa emissione di regolare fattura, entro 2 mesi dalla data
di stipula del presente contratto;
b)
a titolo di royalties, un importo pari al 2% + IVA del fatturato annuo relativo allo
sfruttamento delle invenzioni per i primi tre anni e un importo pari al 10% + IVA
del fatturato annuo a decorrere dal terzo anno. Il calcolo di tali royalties sarà
contabilmente effettuato da Vitroplant Italia Srl al 30 Dicembre di ogni anno. Entro
i 60 (sessanta) giorni successivi, Vitroplant Italia Srl trasmetterà il rendiconto
riepilogativo del fatturato realizzato e, sulla base di esso, l’Università emetterà la
relativa fattura.
L’Università si riserva la facoltà di far controllare in ogni momento da persona di
sua fiducia tutti i documenti contabili di Vitroplant Italia Srl connessi al presente
contratto.
La minaccia o l’inizio di azioni di contraffazione attiva o passiva con riguardo alle
Domande e ai brevetti o ai brevetti conseguenti non costituirà motivo legittimo di
sospensione dell’obbligo di corresponsione dei canoni.
Qualora un brevetto nascente dalla Domanda dovesse essere giudicato interamente
nullo in base ad un provvedimento amministrativo o giurisdizionale di un’autorità
competente e per il quale non è ammessa forma alcuna di ricorso o gravame o
impugnazione, cesseranno le obbligazioni di corresponsione dei canoni di cui ai
commi precedenti in quanto riferiti al brevetto giudicato nullo a partire dalla data
nella quale il provvedimento amministrativo o giurisdizionale è divenuto
inoppugnabile e definitivo.
Sull’ammontare dei canoni maturati e non corrisposti al Licenziante decorreranno
interessi pari al 10% (dieci per cento) su base annua composta senza necessità di
141
C.A.23.02.2010/p.9e
c)
d)
costituzione in mora della Società licenziataria, ai sensi dell’art. 1219 del codice
civile;
i costi connessi e relativi al brevetto corrispondente all’esclusività del diritto di
utilizzazione e/o della licenza.
In particolare, Vitroplant Italia Srl sopporterà e rimborserà tutte le spese di
manutenzione delle Domande e dei conseguenti Brevetti, nella misura delle tasse e
degli onorari dovuti per lo svolgimento delle necessarie attività di fronte agli Uffici
Brevetti.
I suddetti costi verranno quantificati a seguito di regolare fattura emessa dallo
studio mandatario ed il pagamento verrà effettuato dietro richiesta del Licenziante.
Detti rimborsi saranno dovuti per tutta la durata del presente Contratto, come
determinata in base al precedente art. 2 e non saranno in alcun modo compensabili
con altre cifre a qualunque titolo dovute tra le Parti.
i costi per gli eventuali successivi depositi delle estensioni delle domande di
brevetto concesse in licenza con il presente contratto nonché, tutti gli altri costi
connessi, relativi e scaturenti dalle suddette eventuali domande, nella misura delle
tasse e degli onorari dovuti per lo svolgimento delle necessarie attività di fronte agli
Uffici Brevetti competenti. I suddetti costi verranno quantificati a seguito di
regolare fattura emessa dallo studio mandatario ed il pagamento verrà effettuato
dietro richiesta del Licenziante.
Detti rimborsi saranno dovuti per tutta la durata del presente Contratto, come
determinata in base al precedente art. 2 e non saranno in alcun modo compensabili
con altre cifre a qualunque titolo dovute tra le Parti.
I versamenti previsti dal presente atto verranno effettuati da Vitroplant Italia Srl sul conto
intestato all’Università degli Studi di Bari ed acceso presso UNICREDIT BANCA SPAAgenzia di Bari, Via Putignani, 98 ang. Via Roberto da Bari, 70121 Bari, c/c n.
000010561739 - ABI 02008 -CAB 04000 -CIN Z.
ART. 4
VENDITE PASSIVE
Fino a che il Licenziante non concederà a terzi licenze esclusive al di fuori del Territorio, il
Licenziante non si opporrà alle vendite effettuate dalla Società licenziataria al di fuori del
Territorio, e comunque all’interno di territori sui quali viene richiesta l’estensione della
Domanda, in risposta a richieste di singoli clienti non sollecitate attivamente dalla Società
licenziataria.
La Società licenziata interromperà le vendite di cui al comma precedente una volta ricevuta
da parte del Licenziante comunicazione scritta circa l’avvenuta concessione di una licenza
esclusiva nello Stato interessato.
ART. 5
DILIGENZA DEL LICENZIATARIO
Vitroplant Italia Srl si impegna :
a)
Ad espletare con diligenza quanto necessario per lo sfruttamento delle invenzioni
connesse soggette alla protezione brevettuale, nel pieno rispetto della normativa
vigente in ogni singolo paese dove questa invenzione verrà utilizzata.
142
C.A.23.02.2010/p.9e
b)
c)
d)
A porre in essere quanto necessario secondo il suo prudente apprezzamento per
commercializzare gli stessi in tempo ragionevole e in quantità sufficiente a
soddisfare le richieste del mercato e comunque, ad iniziare, entro 2 mesi dalla data
di stipula del presente contratto, lo sfruttamento delle invenzioni; in caso contrario,
l’Università si riserva di recedere dal contratto senza obbligo per la stessa di
restituire le somme a qualsiasi titolo già versate dalla Vitroplant Italia Srl.
Nel caso in cui il termine iniziale per lo sfruttamento dovesse variare a causa di
comprovati problemi tecnico-scientifici, Vitroplant Italia Srl si impegna ad
informare tempestivamente l’Università degli Studi di Bari
A ottenere, ove necessario per la commercializzazione del Prodotto, eventuali
autorizzazioni o concessioni amministrative per la produzione, l’uso e la vendita
dello stesso.
Ad indicare, su tutti i documenti tecnici e commerciali relativi “Utilizzato su
licenza dell’Università degli Studi di Bari – deposito brevetti [XXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] ed estese a livello
europeo rispettivamente con i numeri 2009/0233, 2009/0232, 2009/0234
ART. 6
OBIETTIVI DI VENDITA E CONVERSIONE DELLA LICENZA
Le Parti concordano sui seguenti obiettivi di vendita, da calcolarsi come somma delle
vendite effettuate:
per i primi tre anni produzione di un numero minimo complessivo di 50.000 piante
per un fatturato di € 40.000,00
dal quarto anno produzione di un numero minimo complessivo di 100.000 piante
per un fatturato di € 80.000
Qualora uno dei precedenti obiettivi non venisse raggiunto, le Parti valuteranno
congiuntamente le possibili motivazioni del mancato conseguimento e le conseguenti
iniziative da intraprendere.
Il Licenziante avrà il diritto di trasformare la licenza da esclusiva a non esclusiva qualora
le vendite realizzate su base annua siano inferiori del 50% (cinquanta per cento) rispetto
agli obiettivi di cui al precedente comma 1, oppure qualora il mancato conseguimento degli
obiettivi si verifichi per due anni solari consecutivi.
ART. 7
RAPPORTI SULL’ANDAMENTO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE
La Società licenziataria dovrà fornire con cadenza trimestrale al Licenziante un estratto
delle scritture contabili dalle quali risulti chiaramente il fatturato realizzato con la
commercializzazione del Prodotto.
ART. 8
TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI E AUDIT
La Società licenziataria sarà obbligata alla ordinata e diligente tenuta di scritture contabili
relative alle operazioni che riguardano la Tecnologia e il Prodotto, rendendole accessibili
per eventuali ispezioni da parte del Licenziante.
Con un preavviso minimo di ventiquattro ore, il Licenziante potrà disporre un accesso
presso la sede della Società licenziataria o in qualunque altro luogo siano custodite le
143
C.A.23.02.2010/p.9e
scritture contabili di cui al comma precedente, sostenendo i relativi costi e previa
comunicazione delle generalità dei soggetti incaricati delle verifiche.
I costi delle verifiche di cui al precedente comma 2 saranno addebitabili alla Società
licenziataria qualora all’esito delle stesse risulti che la differenza tra canoni riportati e
canoni risultanti sulla base dei dati raccolti nelle verifiche sia superiore al 5% (cinque per
cento).
ART. 9
MIGLIORAMENTI
La titolarità degli eventuali miglioramenti derivanti dall’ingegnerizzazione della
Tecnologia sarà della Società licenziataria che potrà depositare domande di brevetto a
proprio nome e avvalersi di altri diritti di privativa industriale.
Qualora i miglioramenti di cui al precedente comma 1 siano qualificabili come dipendenti
dalle Domande o dai brevetti o dai brevetti conseguenti, ai sensi dell’art. 68, comma 2, del
D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30, i corrispettivi di cui al precedente art. 3 saranno dovuti
anche dopo la scadenza del presente Contratto fino al perdurare della situazione di
dipendenza.
ART. 10
GARANZIE
Il Licenziante garantisce di avere pieno diritto e potere di concedere in licenza le Domande
e i conseguenti brevetti.
La Tecnologia viene concessa allo stato in cui si trova e senza alcuna espressa garanzia di
buon funzionamento o commerciabilità né altre garanzie di altro tipo, implicite o espresse.
Il Licenziante non garantisce in alcun modo:
a)
la validità dei diritti che derivano dalla Domanda o dei diritti di brevetto che
dovessero conseguire alla Domanda;
b)
che la Tecnologia non sia in contraffazione di diritti di brevetto o di altri diritti di
proprietà intellettuale di terze parti;
c)
la idoneità della Tecnologia e del Prodotto ad un particolare uso e la loro immunità
da difetti;
d)
che la Tecnologia e il Prodotto non siano attualmente contraffatti ad opera di terzi;
e)
che uno o più brevetti saranno concessi a partire dalle Domande.
ART. 11
MANUTENZIONE DELLE DOMANDE E DEI CONSEGUENTI BREVETTI
Il Licenziante si farà carico della manutenzione delle Domande e di ogni altra attività
necessaria per il conseguimento dei diritti di brevetto, sostenendo i relativi costi, salvo
quanto previsto al precedente art. 3, lettera c).
La scelta dei professionisti e dei mandatari resterà esclusiva prerogativa del Licenziante,
che sarà anche l’unico interlocutore degli stessi.
A richiesta della Società licenziataria, il Licenziante fornirà copie della documentazione
rilevante sullo stato della Domanda e dei conseguenti brevetti. La documentazione si
intende coperta da vincolo di confidenzialità e soggetta alle disposizioni del successivo art.
18.
ART. 12
144
C.A.23.02.2010/p.9e
CONTRAFFAZIONI
Qualora la Società licenziataria venga a conoscenza di possibili contraffazioni delle
Tecnologia, dovrà darne immediata comunicazione per iscritto al Licenziante, fornendo
anche ragionevoli prove della contraffazione.
Nessuna delle Parti darà seguito ad iniziative giudiziali o stragiudiziali contro presunti
contraffattori senza aver prima consultato l’altra ed averne ottenuto il consenso per iscritto.
Le Parti si impegnano al massimo dello sforzo a cooperare per reprimere eventuali
contraffazioni ad opera di terzi, cercando di evitare il contenzioso giudiziale.
La Società licenziataria potrà richiedere per iscritto al Licenziante di intraprendere
un’azione di contraffazione nel Territorio contro un presunto contraffattore, fornendo ogni
elemento utile di prova e indicazioni sul danno sofferto. Se entro novanta giorni dalla
richiesta della Società licenziataria la contraffazione non dovesse cessare, il Licenziante
potrà decidere se iniziare l’azione per conto proprio o se declinare eventuali iniziative
giudiziarie. La decisione del Licenziante dovrà comunque essere comunicata per iscritto
alla Società licenziataria entro il centesimo giorno dalla comunicazione della stessa.
Qualora il Licenziante decida di iniziare un’azione di contraffazione, la Società
licenziataria potrà intervenire nel corso del giudizio, secondo le regole previste dal vigente
codice di procedura civile, ovvero decidere di iniziare l’azione congiuntamente al
Licenziante.
Qualora il Licenziante decida di non iniziare un’azione di contraffazione, la Società
licenziataria potrà intraprendere l’azione per conto proprio, salvo il diritto del Licenziante
di intervenire nel processo in ogni momento, secondo le regole previste dal vigente codice
di procedura civile.
I costi dell’azione saranno sopportati dalla Parte che si fa carico di iniziare l’azione.
L’eventuale risarcimento e altre spese eventualmente liquidate all’esito del giudizio
spetteranno alla Parte che ha intrapreso l’azione, salvo quando le Parti abbiamo deciso di
iniziare l’azione congiuntamente. In questo ultimo caso, risarcimento e spese liquidate
andranno ripartite paritariamente.
Ciascuna delle Parti si impegna a cooperare con l’altra nel corso di eventuali azioni di
contraffazione, a spese di quest’ultima nel caso in cui la Parte richiesta di cooperare non
sia anche interveniente.
E’ escluso, comunque, ogni eventuale risarcimento danni e rimborso a favore di Vitroplant
Italia Srl da parte del Licenziante.
In caso di esercizi di detti eventuali diritti e di conseguente riduzione dell’ambito di tutela
legale sarà proporzionalmente ridotto l’ammontare delle royalties.
ART. 13
RECESSO DELLA SOCIETÀ LICENZIATARIA
La Società licenziataria avrà il diritto di recedere in ogni momento dal presente Contratto,
dando un preavviso scritto al Licenziante non inferiore a dodici mesi, senza obbligo per
quest’ultimo di restituire le somme a qualsiasi titolo già versate dalla Vitroplant Italia Srl.
L’esercizio del diritto di recesso non esonera la Società licenziataria dalle responsabilità
incorse e dalle obbligazioni assunte prima che la risoluzione abbia effetto.
Conseguentemente alla risoluzione, la Società licenziataria non potrà disporre
commercialmente delle unità di Prodotto non ancora alienate.
ART. 14
145
C.A.23.02.2010/p.9e
CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
Oltre che nelle ipotesi di cui al successivo comma 2, il Licenziante avrà la possibilità di
dichiarare risolto il presente Contratto in caso di inadempimento della Società licenziataria
alle obbligazioni di cui ai seguenti articoli:
art. 3;
art. 4.2;
art. 5;
art. 7;
art. 8;
art. 9.
art. 16.3
Per avvalersi della presente clausola risolutiva espressa, il Licenziante, ove ne ricorrano i
presupposti, intimerà per iscritto alla Società licenziataria di adempiere entro un termine di
15 (quindici) giorni, con la dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il
Contratto si intenderà senz’altro risolto.
L’eventuale notifica di stati di insolvenza contro la Società licenziataria importerà
l’immediata risoluzione del presente Contratto, salvo l’adempimento delle obbligazioni
che, per espressa previsione di disposizioni contenute in altre parti del presente Contratto,
non sono caducate dalla risoluzione.
ART. 15
REGIME SUCCESSIVO ALLA RISOLUZIONE
Conseguentemente alla risoluzione di cui al precedente art. 14, la Società licenziataria
potrà disporre commercialmente delle unità di Prodotto ancora non alienate, limitatamente
ad un periodo di centoventi giorni a far data dal giorno in cui la risoluzione ha effetto.
La commercializzazione del Prodotto di cui al comma precedente avverrà alle medesime
condizioni previste dal presente Contratto, ivi compresi gli obblighi di pagamento dei
canoni periodici e di rendicontazione ai sensi degli artt. 3, 5 e 7.
ART. 16
NON CONTESTAZIONE
La Società Licenziataria dichiara di aver preso visione dei contenuti delle Domande e di
averli ritenuti confacenti alle finalità di sfruttamento che essa si propone.
La Società Licenziataria rinuncia sin d’ora ad eventuali contestazioni in ordine alla
titolarità e alla validità delle Domande in capo al Licenziante e al funzionamento e
all’idoneità all’uso della Tecnologia e del Prodotto.
La minaccia o l’inizio di azioni di contestazione di qualsiasi natura da parte della Società
licenziataria importerà la risoluzione immediata del presente Contratto e la Società
licenziataria non potrà disporre ad alcun titolo delle scorte prodotte e non ancora vendute.
ART. 17
FORZA MAGGIORE
In qualunque caso di forza maggiore che le Parti non siano in grado di prevedere usando
l’ordinaria diligenza, sarà in facoltà delle stesse chiedere la sospensione e la ripresa
dell’esecuzione del contratto entro un termine da fissarsi di comune accordo.
Costituiscono casi di forza maggiore guerre, rivoluzioni, sabotaggi, epidemie, esplosioni,
incendi, calamità naturali, restrizioni dell’impiego di energia, mancanza generale e assoluta
146
C.A.23.02.2010/p.9e
di materie prime o di altri elementi essenziali per la produzione, embargo, scioperi
imprevedibili, provvedimenti di autorità civili e militari e ogni altro elemento non
prevedibile con l’uso dell’ordinaria diligenza.
Nelle ipotesi di cui al comma precedente tutti i termini di adempimento sono prorogati per
un periodo corrispondente ai giorni lavorativi perduti in relazione al verificarsi dei
summenzionati eventi.
La Parte che si trovi nell’impossibilità di eseguire le proprie prestazioni in ragione di una
causa di forza maggiore si impegna a comunicare all’altra, tempestivamente e comunque
entro sette giorni dal verificarsi di detta causa, la data in cui questa si è manifestata e la
data in cui prevedibilmente questa cesserà di avere effetto.
Nel caso in cui le cause di forza maggiore si protraggano per più di centottanta giorni, le
Parti avranno facoltà di considerare risolto di diritto il contratto, alle condizioni di cui al
precedente art. 15.
ART. 18
DIVIETO DI CESSIONE
Tutte le obbligazioni nascenti dal presente Contratto hanno carattere personale. È fatto
divieto a ciascuna delle Parti, a pena di risoluzione del rapporto, di cedere in tutto o in
parte i diritti e gli obblighi nascenti dal presente Contratto.
ART. 19
OBBLIGHI DI RISERVATEZZA
Ai fini del presente Contratto per “Informazioni” si intende:
tutte le informazioni, inclusi brevetti, schede riassuntive di brevetti, descrizioni di
tecnologie, brevettate o in corso di brevettazione, nonché atti, documenti, notizie e
dati di qualsiasi natura (anche se non specificatamente qualificate come “riservate”)
delle quali in qualsiasi modo le Parti venissero in possesso;
tutte le analisi, valutazioni, elaborati e altri documenti, di qualsiasi natura, preparati
dal personale delle Parti, loro consulenti o dal personale e/o i consulenti che
contengano, riproducano o derivino dalle Informazioni di cui al precedente punto.
Il termine Informazioni non include le informazioni:
che le Parti saranno in grado di provare con idonea documentazione essere, al
momento in cui sono state o verranno comunicate, già di dominio pubblico;
che dopo essere state comunicate diventino di pubblico dominio per ragioni che
nulla abbiano a che vedere con una inadempienza delle Parti o delle persone
collegate agli obblighi specificati nel presente Contratto;
che le Parti saranno in grado di provare con idonea documentazione essere già nella
rispettiva conoscenza prima che venissero fornite;
che saranno richieste dalle Parti in forza di norme di legge o di regolamento o di
direttive emanate da qualsiasi autorità che abbia competenza in materia. In tal caso,
sarà obbligo delle Parti consultarsi in merito allo scopo di discutere riguardo ai
tempi, forme e contenuti di qualsiasi annuncio o divulgazione o informazione
necessaria.
Con il presente Contratto le Parti si impegnano a considerare strettamente riservate e
comunque rigorosamente soggette a obbligo di segretezza le Informazioni. Inoltre si
impegnano a non copiare e, in qualsiasi modo o forma, riprodurre, in tutto o in parte, le
Informazioni salvo ove necessario per esigenze operative.
147
C.A.23.02.2010/p.9e
Ai sensi del presente Contratto, le Parti si intendono autorizzate a comunicare le
Informazioni:
ai rispettivi amministratori, dipendenti o consulenti ai quali la conoscenza di tali
Informazioni è necessaria per la realizzazione degli obiettivi di cui al presente
Contratto. Resta inteso che ciascuna persona che venisse a conoscenza di tali
Informazioni per le esigenze di cui al presente Contratto sarà automaticamente
soggetta agli obblighi e alle condizioni quivi contenute;
a soggetti terzi diversi da quelli sopra specificati, purché sia stata preventivamente
ricevuta dalle Parti autorizzazione scritta.
Le Parti si assumono, in ogni caso, piena responsabilità per ogni eventuale violazione –da
parte di qualsiasi Persona Collegata o da Terzi cui le Informazioni siano state fornite
nell’ambito della presente Contratto– degli obblighi alla riservatezza quivi contenuti.
Le Parti si impegnano a non utilizzare le Informazioni in modo che possano danneggiare o
comunque arrecare qualsiasi pregiudizio nei rapporti reciproci.
In caso di risoluzione del presente Contratto per qualsiasi ragione, senza alcun pregiudizio
per quanto riguarda gli altri obblighi quivi contenuti, le Parti si obbligano a riconsegnarsi
reciprocamente tutte le copie di tutti i documenti, programmi per elaboratore o altro
materiale in qualsiasi forma possedute dalle stesse, dalle Persone Collegate e da Terzi,
contenenti o che si riferiscano alle Informazioni, e a cancellare o distruggere qualsiasi
registrazione delle Informazioni effettuata su computer o altro supporto, posseduto o usato
dalle stesse, dalle Persone Collegate o da Terzi.
L’obbligo alla riservatezza si estenderà dalla conclusione del presente Contratto alla
scadenza dell’ultimo brevetto conseguito sulla base delle Domande. È fatta salva la sua
automatica decadenza e assorbimento in conseguenza di una diversa disciplina contenuta
in ulteriori accordi eventualmente stipulati tra le Parti.
Qualora la Società licenziataria ne faccia richiesta espressa al Licenziante, quest’ultimo si
asterrà dal fornire informazioni a terze parti circa le generalità della Società licenziataria. Il
Licenziante, se richiesto da terze parti, avrà comunque il diritto di rendere nota l’esistenza
del presente Contratto.
ART. 20
LEGGE APPLICABILE E CONTROVERSIE
Il presente Contratto è regolato dalla legge italiana. L’estensione e la validità dei diritti di
proprietà intellettuale sono regolate dalla legge dello stato all’interno del quale la
protezione è conseguita.
Per tutte le controversie inerenti o relative all’interpretazione, all’esistenza, alla validità,
all’efficacia e alla esecuzione sia del presente Contratto, nonché per tutte le vicende
creditorie o debitorie tra le Parti, ivi compresi i procedimenti monitori ai sensi dell’art. 633
c.p.c., sarà competente a giudicare l’Autorità Giudiziaria di Bari, con esclusione di ogni
foro alternativo e/o concorrente.
ART. 21
TRASCRIZIONE DEL PRESENTE CONTRATTO
Le Parti convengono che le formalità per la trascrizione del presente Contratto presso i
competenti uffici brevetti avverrà a cura e spese della Società licenziataria.
Il Licenziante si impegna sin da ora a collaborare e fare quanto necessario per dar seguito
alle formalità necessarie per la trascrizione del presente Contratto.
148
C.A.23.02.2010/p.9e
ART. 22
REGISTRAZIONE E SPESE
Il presente Contratto, sotto forma di scrittura privata non autentica, è soggetto a
registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art. 5, comma secondo, del D.P.R. 26 aprile
1986, n. 131. Le Parti riconoscono che, essendo il corrispettivo di cui al precedente art. 5
assoggettato all’imposta sul valore aggiunto, quale corrispettivo per la prestazione di un
servizio ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, il presente Contratto è
soggetto a registrazione a tassa in misura fissa ai sensi dell’art. 40 del DPR 26 aprile 1986,
n. 131. Le spese di registrazione sono a carico della Società licenziataria.
ART. 23
COMPLETEZZA DEL CONTRATTO E MODIFICHE
Il presente Contratto annulla e sostituisce ogni precedente accordo intercorso tra le Parti
sul medesimo oggetto. Esso potrà essere modificato e integrato solo attraverso il mutuo
consenso delle Parti risultante da atto scritto a pena di nullità.
Usi e consuetudini e ogni altra fonte di disciplina qui espressamente non richiamata e che
sia in contrasto o comunque incompatibile con le disposizioni di cui al presente Contratto
non potrà prevalere sulle stesse.
ART. 24
DISPOSIZIONI FINALI
Con la sottoscrizione del presente Contratto, le Parti dichiarano che il suo contenuto è stato
congiuntamente predisposto e negoziato in ogni sua parte.
Le Premesse formano parte integrante ed inscindibile del presente Contratto.
L’eventuale tolleranza di una delle Parti di comportamenti dell’altra posti in essere in
violazione delle disposizioni contenute nel presente Contratto non costituisce rinuncia ai
diritti derivanti dalle disposizioni violate né al diritto di esigere l’esatto adempimento delle
obbligazioni qui previste.
Le Parti si impegnano a sottoscrivere e a scambiare gli atti e i documenti, a provvedere agli
adempimenti e fare quant’altro risulti necessario alla piena e completa esecuzione e
attuazione del presente Contratto e delle disposizioni ivi contenute, e ciò anche nel caso in
cui detti atti, documenti o adempimenti non siano previsti in modo espresso da tali
disposizioni.
Per tutte le comunicazioni relative al presente Contratto, le Parti eleggono domicilio come
segue:
Per la Parte UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI a:
Servizio Trasferimento Tecnologico dell’Università degli studi di Bari
Piazza Umberto I, n. 1
70121 BARI
***
Per la parte VITROPLANT ITALIA SRL a:
…………………..
…………………..
……………………
ovvero ad ogni ulteriore domicilio che le Parti si impegnano a comunicarsi
tempestivamente. Salvo ove altrimenti richiesto, le comunicazioni potranno essere
149
C.A.23.02.2010/p.9e
effettuate con ogni mezzo scritto, ivi compresa l’email, purché la Parte inviante ne
conservi copia.
Le Parti prendono reciprocamente atto del contenuto del presente Contratto e si obbligano
a darvi esecuzione secondo buona fede.
Il presente Contratto viene stipulato in doppio originale e debitamente firmato dai rispettivi
rappresentanti legali.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI
VITROPLANT ITALIA SRL
IL RETTORE
IL RAPPRESENTANTE LEGALE
“”
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
nota assunta prot. n. 5686, rep. n. 788 del 25.01.2010, della
VITROPLANT Italia S.r.l.;
TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti;
VISTO
il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro,
DELIBERA
-
di approvare lo schema e la stipula del contratto di licenza esclusiva con la
Vitroplant Italia S.r.l., per l’utilizzo di tre domande italiane di brevetto per le
varietà vegetali denominate “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX], nonché dell’estensione
delle stesse come brevetti europei e contraddistinte rispettivamente con i numeri
2009/0233, 2009/0232, 2009/0234;
-
di autorizzare gli Uffici competenti all’emissione, a Vitroplant Italia S.r.l., della
fattura di Euro 21.856,00 + IVA, entro 2 mesi dalla data di stipula del suddetto
contratto;
-
di autorizzare gli Uffici competenti all’incameramento dei proventi di cui all’art.3
del suriportato contratto e alla ripartizione degli stessi, secondo quanto previsto dal
Regolamento Brevetti e dalle delibere del Consiglio di Amministrazione,
rispettivamente datate 23.11.2004 e 22.04.2005-06.05.2005.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
150
C.A.23.02.2010/p.9f
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
BREVETTI: ADEMPIMENTI
RICHIESTA DI DEPOSITO IN ITALIA DELLA DOMANDA DI BREVETTO
PER L’INVENZIONE DAL TITOLO: “[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio riferisce che il Prof. Pietro Mario Lugarà, afferente al Dipartimento di
Fisica di questa Università e associato al CNR-IMIP, il Prof. R. Tommasi, afferente al
Dipartimento di Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica di questa Università
e i dott.ri G. Fanizzi e G. Lacerenza, soci amministratori della B.A.S.I.C. outsourcing snc,
hanno presentato istanza di brevettazione in Italia per l’invenzione dal titolo “[XXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”, a titolarità
congiunta per il 25% dell’Università di Bari, per il 25% il CNR-IMIP e per il 50% della
B.A.S.I.C. snc.
Gli inventori hanno allegato all’istanza una copia della scheda di descrizione
dell’invenzione riportata sul modello proposto da questa Università, in cui dichiarano, tra
l’altro, le rispettive quote percentuali di contributo al trovato e diritti che ne derivano
suddivisi come segue: Prof. Lugarà, titolare del 40%, Prof. Tommasi, titolare del 10%,
Dott. Fanizzi titolare del 25%, Dott. Lacerenza, titolare del 25%. Si precisa che, come
dichiarato nell’apposito modulo, il Prof. Lugarà cede il 15% dei diritti all’Università e il
restante 25% al CNR-IMIP.
A tal proposito l’Ufficio ricorda che a detti allegati dovrà essere applicato regime
di riservatezza anche nelle modalità di comunicazione del relativo deliberato, al fine di non
recare danno agli eventuali diritti brevettali connessi ai risultati inventivi di cui si tratta.
Per quanto attiene ai costi, l’Ufficio evidenzia che, data la specificità del settore
scientifico tecnologico a cui si riferisce l’invenzione e, tenuto conto del rapporto fiduciario
già esistente, l’Ufficio ha provveduto, anche su mandato dei richiedenti non afferenti a
questa Università, a chiedere un preventivo allo studio “Marietti, Gislon e Trupiano”.
Il predetto studio ha comunicato che i costi per il deposito della suddetta domanda
di brevetto in Italia ammontano, non potendo calcolare con esattezza il numero delle
parole da tradurre, a circa € 2.500,00 IVA compresa, di cui € 161,10 per la tassa di
deposito, € 82,24 per diritti camerali, bolli, etc, € 45,00 tassa per ogni rivendicazione oltre
la 10°, € 18,00 (ogni 100 parole) per la traduzione dall’italiano all’inglese delle
rivendicazioni, € 1.920 iva inclusa per competenze dello Studio, per una spesa complessiva
a carico di questa Università di ca. € 625,00.
L’ufficio evidenzia che la suddetta questione è stata sottoposta all’attenzione della
Commissione Brevetti di questa Università che, nella seduta del 5.2.2010, tenuto anche
conto del preventivo di spesa, ha espresso parere favorevole in ordine alla richiesta degli
inventori.””
151
C.A.23.02.2010/p.9f
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
l’istanza di brevettazione dei Proff.ri Pietro Mario Lugarà afferente al
Dipartimento di Fisica e associato al CNR-IMIP, e R. Tommasi
afferente al Dipartimento di Biochimica Medica, Biologia Medica e
Fisica Medica, e dei dott.ri G. Fanizzi e G. Lacerenza soci
amministratori della B.A.S.I.C. outsourcing snc;
VISTO
il preventivo dello studio “Marietti, Gislon e Trupiano”;
TENUTO CONTO del parere espresso dalla Commissione Brevetti – seduta del
05.02.2010;
VISTO
il Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro,
DELIBERA
-
di aderire alla richiesta dei Proff.ri Lugarà e Tommasi e dei dott.ri Fanizzi e
Lacerenza di deposito congiunto, per il 25% dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro, per il 25% del CNR-IMIP e per il 50% della Basic Outsourcing snc, di
una domanda di brevetto in Italia per l’invenzione intitolata: “[XXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]”;
-
di dare mandato, previo acquisizione del parere favorevole del CNR-IMIP e di
Basic Outsourcing snc, alla Studio “Marietti, Gislon e Trupiano” di procedere al
deposito della suddetta domanda di brevetto in Italia, per una spesa complessiva di
ca. € 2.500,00;
-
di assumere l’onere di spesa, a carico di questa Università, per € 625,00 IVA
compresa, pari al 25% della spesa complessiva;
-
che detta spesa gravi sul capitolo di bilancio 102710 “Brevetti ed altri oneri per il
Trasferimento Tecnologico”, acc. n. 1009/2010;
-
di autorizzare sin d’ora, il Rettore ad assumere con proprio successivo
provvedimento l’ulteriore impegno di spesa che si rendesse necessario;
-
di impegnarsi a non divulgare in nessuna forma e sede il contenuto dell’invenzione
fino all’avvenuto deposito della domanda di brevetto.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
152
C.A.23.02.2010/p.10a
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
SPIN OFF ARCOGEM SRL: ADEMPIMENTI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio ricorda che questo Consesso, nella seduta del 22.07.2008, ha
approvato, tra l’altro, la costituzione della Società ARCOGEM SRL, nominando quale
rappresentante di questa Università nel Collegio Sindacale della costituenda società la
Dott.ssa Loredana Napolitano.
Con nota del 01.02.2010, il Rappresentante legale della società, Prof. Eugenio
Scandale, chiede di poter adeguare l’art 23 “Collegio sindacale” dello Statuto della società,
all’art. 23 “Controllo contabile” dello schema di statuto degli Spin-off accademici, come
approvato da questo Consesso nella seduta del 15.6.09.
In particolare, il novellato art. 23 dello schema di Statuto degli spin off
dell’Università di Bari prevede, nei casi in cui non si renda obbligatoria la nomina del
collegio sindacale e se richiesto dall’Università di Bari, la nomina di un revisore unico,
come disciplinato dal codice civile all’art. 2477.
La questione è stata sottoposta, per le vie brevi, all’attenzione del Comitato spin
off che ha espresso parere favorevole circa la richiesta del Prof. Scandale.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota del 01.02.2010 a firma del prof. Eugenio Scandale, Presidente
di ARCOGEM S.r.l., Spin-off dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro;
VISTO
lo schema di Statuto degli Spin-off accademici di questa Università,
approvato in data 22.07.2008 e successivamente modificato in data
15.06.2009;
TENUTO CONTO del parere espresso, per le vie brevi, dal Comitato Spin-off,
DELIBERA
di autorizzare la modifica dell’art. 23 dello Statuto di ARCOGEM S.r.l., Spin-off
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed, in particolare, di prevedere la nomina di
un revisore unico, anziché del Collegio Sindacale, così come previsto all’art. 23 dello
schema tipo di Statuto di società Spin-off adottato da questa Università.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
153
C.A.23.02.2010/p.10b
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
SPIN OFF: ADEMPIMENTI
SER&PRACTICES S.R.L. – INVITO ALL’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI
PRELAZIONE SULL’ACQUISTO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE
SOCIALE CEDUTA DAL SOCIO CARTESIO SPA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio riferisce che, con nota datata 20.01.2010 e assunta al prot. n. 6449,
del 26.01.2010, il Prof. Giuseppe Visaggio, Presidente di SER&PRACTICES s.r.l., spin
off dell’Università di Bari, ha comunicato che il socio Cartesio Spa intende cedere la
propria quota di partecipazione sociale nella predetta spin off, pari al 6% del capitale
sociale.
La cessione della predetta quota di partecipazione sarà effettuata al valore
nominale di € 12.000,00 da liquidarsi per € 3.000,00 all’atto del trasferimento a mezzo
assegno circolare non trasferibile intestato al cedente e, per i restanti € 9.000,00, mediante
accollo da parte del cessionario del debito verso la Società per la quota di capitale
sottoscritta, ma non ancora versata.
Con la medesima nota, il Presidente ha invitato questa Università, ove interessata,
ad esercitare, come da statuto, il proprio diritto di prelazione.
L’Ufficio riferisce che, sulla base delle norme statutarie della società, la
dichiarazione relativa all’intenzione di esercitare o meno tale diritto va comunicata
all’organo amministrativo mediante raccomandata A/R spedita (vale il timbro postale)
entro trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione.
L’Ufficio precisa ancora che, ex art. 17 “Clausole di prelazione e gradimento”
dello Statuto della SER&PRACTICES s.r.l., “se la prelazione sarà esercitata, nel termine
sopra stabilito, da un socio, la quota offerta dovrà essere acquistata per l’intero da costui;
ove, all’acquisto concorressero più soci, la quota offerta si ripartirà in proporzione alla
partecipazione posseduta da ciascun concorrente”.
Pertanto, ove l’Università fosse l’unico socio ad esercitare il diritto di prelazione,
acquisterà l’intera quota offerta, pari al 6% del capitale sociale.
A tal proposito, l’Ufficio ricorda che il Consiglio di Amministrazione, nella
seduta del 4.10.2006, ha deliberato di partecipare al capitale sociale della
SER&PRACTICES srl, stabilito in € 200.000,00 con una quota dell’8%, pari ad € 16.000.
L’acquisto della quota ceduta comporterebbe quindi un aumento della quota di
partecipazione di questa Università al capitale sociale di SER&PRACTICES Srl e l’art.4,
comma 1, sancisce che “la partecipazione dell’Università nello spin off, che potrà derivare
anche esclusivamente da conferimenti di beni in natura, non potrà superare il 10% del
capitale”.
154
C.A.23.02.2010/p.10b
Il succitato articolo, al comma 2°, prevede che “Il limite di partecipazione di cui al
comma precedente potrà essere superato previa autorizzazione del Consiglio di
Amministrazione, sentito il Comitato di cui al successivo art. 5 (Comitato Spin Off)” e
dispone poi, al comma 3, che “l’autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, sentito
il Comitato Spin Off, è necessaria anche qualora la partecipazione dell’Università possa
superare il limite del 10% in seguito all’esercizio del diritto di prelazione di cui al
successivo comma 4, lett. a”.
In particolare il succitato comma 4, lettera a del succitato art. 4 prevede che “in
caso di trasferimento a qualunque titolo di azioni o quote, spetti ai soci, tra cui l’Università,
diritto di prelazione da esercitarsi in proporzione alla partecipazione detenuta”.
L’Ufficio evidenzia che la suddetta questione è stata sottoposta, per le vie brevi,
all’attenzione del Comitato Spin Off che, tenuto conto di quanto suesposto, ha espresso
parere non favorevole ad esercitare il diritto di prelazione sulla quota di capitale ceduta dal
socio Cartesio Spa.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la relazione dell’Ufficio competente;
VISTA
la lettera di invito del 20.01.2010, a firma del prof. Giuseppe
Visaggio,
Presidente
di
SER&PRACTICES
s.r.l.,
Spin
Off
dell’Università degli Studi di Bari, assunta al prot. gen. n. 6449 del
26.01.2010;
VISTA
la deliberazione adottata da questo Consesso in data 04.10.2006;
VISTO
il Regolamento Spin Off dell’Università degli Studi di Bari;
TENUTO CONTO del parere espresso, per le vie brevi, dal Comitato Spin Off,
DELIBERA
di non autorizzare l’Università degli Studi di Bari ad esercitare nella SER&PRACTICES
s.r.l., di cui è già socia all’8%, il diritto di prelazione sull’acquisto della quota ceduta dal
socio Cartesio Spa.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
155
C.A.23.02.2010/p.11
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
DAISY-NET SCARL - APPROVAZIONE REGOLAMENTO E MANIFESTO;
MODIFICHE ASSETTO SOCIETARIO: RATIFICA DECRETO RETTORALE
Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE
D.R. n. 12038 del 14.12.2009
- di approvare i Regolamenti ed il Manifesto di Daisynet s.c.a.r.l.;
- di approvare la riduzione del capitale sociale della
predetta società consortile da € 52.357 ad € 50.941,98;
- di approvare l’aumento del capitale sociale di Daisynet s.c.a.r.l. da € 50.941,98 fino ad € 550.000,00;
- di esercitare il diritto di opzione per la sottoscrizione
di un numero di quote di valore pari ad € 70.761,15
coincidente con la somma già versata per futuro
aumento di capitale.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
156
C.A.23.02.2010/p.12a
III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONFERIMENTO ATTREZZATURE IN CONVENZIONE CON L’AZIENDA
OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dalla Direzione
delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R. ed invita il Consiglio
a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che i Proff. Carlo SBORGIA e Mario BELLIZZI,
rispettivamente Responsabili della I e della II U.O.C. di Oftalmologia, con nota a firma
congiunta prot. n. 125/09 del 9.12.2009, hanno richiesto l’autorizzazione al conferimento
in convenzione di apparecchiature, al fine di ottenere dall’Azienda OspedalieroUniversitaria Policlinico la fornitura del materiale d’uso e la manutenzione periodica.
La richiesta in parola, a parere dell’Ufficio competente, è in linea con quanto
previsto dall’art.3 della convenzione stipulata il 16.11.1973 con il soppresso Ospedale
Consorziale, in forza del quale l’Università di Bari avrebbe messo a disposizione per fini
assistenziali le attrezzature di sua proprietà, ottenendo la manutenzione ed i materiali di
consumo da parte dell’Azienda.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota prot. n. 125/09 del 09.12.2009 a firma congiunta dei proff.
Carlo Sborgia e Mario Bellizzi, rispettivamente responsabili della I e
II
U.O.C.
di
Oftalmologia,
portante
la
descrizione
delle
apparecchiature, il relativo numero di inventario, il valore e la data di
acquisto delle stesse, da conferire in convenzione con l’Azienda
Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari;
VISTO
il parere espresso dal competente Ufficio che ritiene la richiesta
conforme alla previsione di cui alla convenzione del 16.11.1973;
VISTO
il Regolamento regionale n.13 del 18.7.2008 recante “Disposizioni
regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero universitarie
della Regione Puglia ai sensi del D.Lgs n.517/99;
VISTE
le proprie delibere del 16.12.2008 , del 27.1.2009 e del 21.4.2009, con
cui questo Consesso ha ravvisato la necessità di indicare il valore e la
data d’acquisto delle apparecchiature da conferire in convenzione con
157
C.A.23.02.2010/p.12a
l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, anche al fine
di corrispondere a quanto previsto dal citato Regolamento regionale,
DELIBERA
di conferire in convenzione all’Azienda Policlinico le seguenti apparecchiature per la loro
utilizzazione ai fini assistenziali:
Sezioni di Oftalmologia I e II
IMPIANTO DI VIDEO REGISTRAZIONE VIDEOCONFERENZA
SALA OPERATORIA - WET LAB – AULA
DESCRIZIONE
INVENTARIO
ANNO
INVENTARIO
11/11/2008
PREZZO
€.
- n. 3 Monitor LCD 22”
QBell
9000933-90009349000935
- Monitor TV 46” LCD
Samsung
- Stampante Inkiet HP
6940
- Medilive Mindstream
completo di accessori
- Medilivetrio ECCD
Universal
- P.C. Duo Pentium Core 2
completo di accessori
- n. 2 DVD Recorder LG
Mod. DH265
9000925
30/10/2008
(€. 321,60 cad.)
€. 1.776,00
9000898
16/04/2008
€.
9000896
03/03/2008
€.18.144,00
9000895
03/03/2008
€.14.400,00
9000886
31/12/2007
€. 3.840,00
9000863-9000864
19/03/2007
€.
- n. 1 DVD Recorder LG
Mod. DH265
- Televisore Sharp Aquos
32” LCD
Codec
di
Videoconferenza Aethra
Mod. AVC
- n. 1 Telecamere Elmo
Mod. PTC160R
- n. 1 Telecamere Elmo
Mod. PTC160R
- Joystic Elmo
- Tripletta Monitor
- P.C. HP Mod. M7480
9000865
19/03/2007
(€.310,80 cad.)
€. 310,80
9000860
29/12/2006
€.
9000855
29/12/2006
€.11.832,00
9000856
29/12/2006
9000857
29/12/2009
€. 1.296,00
€. 1.296,00
€. 696,00
€. 1.104,00
9000858
9000859
9000846
29/12/2009
29/12/2009
23/11/2006
€. 1.344,00
-Upgrade Multiconferenza
per Aetrhra
- Videoproiettore Sanyo
PLC-XC10-LCD
- n. 1 Light Lampade con
sagomature 60 w
9001165
30/12/2005
€. 2.496,00
9000803
30/12/2005
€. 3.936,00
9000804
30/12/2005
€. 759,00
- n. 1 Light Lampade con
sagomature 60 w
158
964,80
120,00
621,60
864,00
C.A.23.02.2010/p.12a
- Stampante HP 8150
- Impianto multimediale
Fiber Options Mod. 245
- n. 1 Videocamera 3CCD
JVC
- n. 1 Videocamera 3CCD
JVC
- n. 1 Videocamera 3CCD
JVC
- n. 1 Videocamera 3CCD
JVC
9000805
9000797
9000789
30/12/2005
07/12/2005
21/06/2005
€. 759,00
€. 178,80
€.12.489,16
9000712
02/02/2004
€. 3.536,77
9000713
€. 3.536,77
9000714
€. 3.536,77
9000715
€. 3.536,77
- n. 1 Videocamera JVC
Mod. TK
- n. 1 Videocamera JVC
Mod. TK
9000716
€. 2.695,63
9000717
€. 2.695,63
- n. 6 Amplificatori Mod.
PA-935
9000718-719-720-721722-723
€. 1.785,90
(€.297,65 cad.)
- n. 5 Diffusori sonori
Mod. SWS-10
9000724-725726-727-728
€. 507,70
(€. 101,54 cad.)
- Lettore Multi CD Mod.
PDD-2500
- Monitor LCD Mod. GM
151
- n. 2 Microfoni Zodiac
Mod. DGM-110
- Divisore di Quadro Mod.
QUAD N2401Q
Intercom
METRO
AUDIO MAC
9000729
€. 174,58
9000730
€. 988,34
9000731-732
€. 198,38
(€. 99,19 cad.)
9000733
€.
712,55
9000734
€. 1.480,79
-Switcher
Commander
GYBEX REDCO
- n. 5 Adattatori TVF60
9000735
30/12/2003
DVD
9000706-707-708-709710
9000651
- n. 5 Telecamere Philips
Mod. LTC 0455/10
- n. 8 Sistema BurattoZeiss
9000643-644-645-646647
9000604-605-606-607608-609-610-611
17/06/2003
Registratore
Philips
Apparecchiatura
composta da tubo stereo,
oculari
e
raccordi
microscopi
17/06/2003
29/04/2003
€. 607,20
€.10.812,00
(€. 2.162,00 cad.)
€. 1.140,00
€. 2.880,00
(€. 576,00 cad.)
€. 7.541,76
(€. 942,72 cad.)
05/03/2003
9000590
9000591
€. 8.391,60
€. 8.391,60
159
C.A.23.02.2010/p.12a
9000592
€. 6.692,80
- n. 3 Partitori Ottici due
uscite
- n. 3 Apparecchiatura
composta da tubo stereo,
oculari
e
raccordi
microscopi
- Banco di Regia Rack 19”
- n. 4 Monitor 10” JVC
Mod. TMA10
9000593-594-595
€. 6.289,98
(€. 2.096,66 cad.)
€.20.078,40
(€. 6.692,80 cad.)
-Matrice Audio/video Elca
- Mixer Panasonic WJAve 55G
- Preamplificatore Interm
- Microfono Cardioide
Zodiac
- Splitter
- Antenna Grand Plane
- Alimentatore NT1
9000521
- n. 3 Adattatori Rack
GA1
9000587-588-589
05/03/2003
9000516
28/12/2001
9000517-518-519-520
€. 3.026,44
€. 2.985,12
(€. 746,28 cad.)
€. 3.403,45
9000522
€. 3.548,06
9000523
€.
850,35
€.
71,27
€.
€.
€.
516,46
123,95
41,32
9000524
9000525
9000526
9000527
€. 123,96
9000528-529-530
(€. 41,32 cad.)
- n. 4 Adattatori TV F 60
MM Passo
9000512-513-514-515
28/12/2001
€. 9.040,40
(€. 2.260,10 cad.)
- Set Video Omega 2C
composto
da
oftalmoscopio
con
microcamera, poltrona ed
altri accessori
9000497
05/11/2001
€.24.542,04
- Ripartitore Dualadapter
- Mobiletto metallico
portante con amplif.
- Videoproiettore Sanyo
Mod. PCL 9005E
- n. 1 Monitor Hantarex +
Splitter
- n. 1 Monitor Hantarex
-SchermoLenticolare
- P.C. Case ATX
- n. 2 Proiettori per
diapositive Elmo
-Lavagna Elettronica
- Viewstation Aetra
- n. 2 Proiettori per
diapositive Elmo
9000432
9000415
12/06/2001
25/05/2001
€ 4.286,60
€. 4.803,05
9000416
€. 9.309,86
9000417
€. 1.859,24
9000418
€. 1.735,30
9000419
9000420
9000421-422
€. 1.053,57
€. 3.222,69
€. 4.276,26
9000423
9000424
€. 4.710,09
€.10.597,70
160
C.A.23.02.2010/p.12a
9000426-427
- Videoregistratore JVC
- n. 2 Monitor LCD Acer
17” Mod. AL 1716A
- TV Box Acer Mod.
AX120 con Telec.
- Altoparlante
-n.2Microfoni
Zodiac
Mod. DGM101
- Radiomicrofono Mod.
MKC PL248
- Mobile Rack 19”
Multiplexer
colore
Philips Mod. LTC 262290
- n. 6 Monitor LCD TFT
Mod. GM-50 AYY
-Videoproiettore DLP LG
Mod.
RD-JT40
Ansi
Lumen
Microfono
carotide
Kennet
-SchermoLenticolare
motorizzato
- Videoregistratore s-VHS
JVC
- Matrice video 8 in 8 out
+ 1 Preview Micorvideo
Mod. S809
€. 2.602,94
9000338
9000095-96
21/10/1999
12/03/2007
€. 232,41
€. 480,00
9000097
€. 240,00
9000098
9000099-100
€. 69,60
€. 52,80
9000101
€. 378,00
9000102
€. 576,00
9000060
20/06/2003
€. 2.112,00
9000061-66
€. 4.716,00
(€. 786,00 cad.)
9000067
€. 3.840,00
9000084
€. 108,00
9000086
€. 1.176,00
9000087
€. 648,00
9000088
€. 1.608,00
9000089
€. 216,00
- Alimentatore 24V DC3
A
- Partitore Ottico
-n.5
Facoemulsificatori
Universal I e II
- Unità Pentcam HR
70900
completo
di
accessori,
software
pachimetrico e topografico
- Sistema Sirius completo
di tavolo a sollevamento
elettrico
mentoniera,
trasformatore
di
isolamento
9000022
9000666-670
23/05/2003
19/09/2003
9000968
21/10/2009
€. 4.461,60
€.19.080,00
(€. 3.816,00 cad.)
€.27.000,00
9000967
21/10/2009
€.27.300,00
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
161
C.A.23.02.2010/p.12b
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONFERIMENTO ATTREZZATURE IN CONVENZIONE CON L’AZIENDA
OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dalla Direzione
delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R. ed invita il Consiglio
a pronunciarsi in merito:
“”L’ufficio riferisce che il Prof. Salvatore ANTONACI, Direttore del
Dipartimento di Clinica Medica, Immunologia e Malattie Infettive, convenzionato con
l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, con la nota prot. n. 1780 del
22.1.2010, ha richiesto l’autorizzazione al conferimento in convenzione di apparecchiature,
per le esigenze dell’U.O.C. di Dermatologia e Venereologia 2, al fine di ottenere dalla
stessa Azienda la fornitura del materiale d’uso e la manutenzione periodica.
La richiesta in parola, a parere dell’Ufficio competente, è in linea con quanto
previsto dall’art.3 della convenzione stipulata il 16.11.1973 con il soppresso Ospedale
Consorziale, in forza del quale l’Università di Bari avrebbe messo a disposizione per fini
assistenziali le attrezzature di sua proprietà, ottenendo la manutenzione ed i materiali di
consumo da parte dell’Azienda.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la richiesta prot. n. 1780 del 22.01.2010 a firma del prof. Salvatore
Antonaci, Direttore del Dipartimento di Clinica Medica, portante la
descrizione dell’apparecchiatura, il relativo numero di inventario, il
valore e la data di acquisto dell’apparecchiatura stessa da conferire in
convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di
Bari;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Clinica
Medica, Immunologia e malattie infettive relativo alla riunione del
18.11.2009;
VISTO
il parere espresso dal competente Ufficio che ritiene la richiesta in
esame conforme alla previsione di cui alla convenzione del
16.11.1973;
162
C.A.23.02.2010/p.12b
VISTO
il Regolamento Regionale n. 13 del 18.07.2008 recante Disposizioni
regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero universitarie
della Regione Puglia ai sensi del D.Lgs n.517/99;
VISTE
le proprie delibere del 16.12.2008, del 27.01.2009 e del 21.04.2009,
con cui questo Consesso ha ravvisato la necessità di indicare il valore
e la data d’acquisto delle apparecchiature da conferire in convenzione
con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, anche al
fine di corrispondere a quanto previsto dal citato Regolamento
regionale;
DELIBERA
di conferire in convenzione all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, la
seguente apparecchiatura per la sua utilizzazione ai fini assistenziali:
-
apparecchiatura DYE Laser Dermobeam 2000 completa di Excilite, n.i. 5469002972-4-57, ricevuta in donazione dalla Ditta Wyeth Lederle S.P.A. di
Aprilia nel novembre 2009, del valore di € 60.000,00.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
163
C.A.23.02.2010/p.13
III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
RIPARTIZIONE DEL FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA DI
ATENEO (EX 60%) – ES.FIN. 2010
Il Rettore ritira l’argomento in oggetto.
Il Consiglio prende atto.
164
C.A.23.02.2010/p.14
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
RINNOVO CONTRATTO CINECA PER AVVIO PROCEDURA INFORMATICA
PROGETTI DI RICERCA SU FONDI DI ATENEO ANNO 2010
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio informa che, in data 16/12/2009, è pervenuta dal CINECA l’offerta di
rinnovo del contratto riguardante la messa in esercizio del sistema informatico per la
gestione dei progetti di ricerca sui Fondi di Ateneo es. fin. 2010, nonché della redazione
dei consuntivi dei progetti presentati nell’es. fin. 2007 e dei servizi di accompagnamento,
che qui di seguito viene riportata.
“”REQUISITI
Questa offerta è relativa al canone annuo per l’anno 2010 del sistema informatico
per la gestione della redazione, presentazione e selezione dei progetti di ricerca su fondi di
Ateneo (PRA), nonché della redazione dei consuntivi dei progetti presentati nell’anno 2007
e dei relativi servizi di accompagnamento.
Il servizio di presentazione resterà attivo per un mese a disposizione dei docenti
proponenti, mentre per i restanti mesi dell’anno l’accesso al sistema sarà riservato
all’Ufficio Ricerca.
L’hosting è relativo all’ospitalità dell’applicazione e di tutti i dati relativi sui
calcolatori CINECA, include l’utilizzo di un RDBMS Oracle, il supporto sistemistico
specializzato, la connettività di rete senza limiti di traffico, nonché il backup giornaliero
dei dati e l’eventuale restore.
Il servizio opzionale di help desk prevede la possibilità per gli utenti del sistema
di fruire di un supporto tecnico specializzato disponibile telefonicamente o tramite e-mail,
nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 17:00.
Il servizio viene quotato in base al numero di giornate e di operatori richiesti.
Come per gli anni precedenti, si propone un pacchetto a forfait pari ad 1 operatore
per 10 giornate.
DATI ECONOMICI
Il canone annuo di manutenzione è pari al 20% del corrispettivo pagato per la
realizzazione iniziale del sistema ed include la messa in esercizio e l’adeguamento della
modulistica.
Canone annuo di manutenzione € 4.812,00
Canone mensile di hosting addebitato per il solo
mese di apertura al pubblico € 4.131,00
Servizio opzionale di help desk:
Numero giorni/uomo 10
Tariffa giornaliera per operatore € 260,00 Corrispettivo € 2.600,00
Riassumendo, la nostra proposta prevede oneri per complessivi € 11.543,00.
Tutte le cifre sono da intendersi al netto dell’IVA.
165
C.A.23.02.2010/p.14
CONDIZIONI DI PAGAMENTO E MODALITA’ DI FATTURAZIONE
Pagamento mediante bonifico bancario a 60 gg data fattura fine mese intestato a
CINECA presso
Carisbo fil. 05010 - P.zza Cavour n. 4 - 40124 Bologna (BO)
codice IBAN:
IT 17 D 06385 02437 06700500005E
ESTENSIONE TEMPORALE DEI SERVIZI OFFERTI
I canoni sono relativi all’anno solare 2010.
EVENTUALI ULTERIORI CONDIZIONI GENERALI DEL CONTRATTO
Nessuna
TUTELA DEI DATI PERSONALI
Il trattamento dei dati personali conferiti ai fini dell’esecuzione della presente
offerta rientra nei casi di esclusione del consenso ai sensi dell’articolo 24 , lett. b), del
Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in quanto si tratta di informazioni necessarie
per l’esecuzione di obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l’interessato. Tali
informazioni saranno oggetto di trattamento informatico o manuale da parte delle parti, nel
rispetto di quanto previsto dalla legge ed esclusivamente per le finalità connesse
all’esecuzione del contratto. Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della
fatturazione del servizio richiesto e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati comporterà
l'impossibilità di erogare i servizi richiesti.
Le ricordiamo che in qualunque momento potrà esercitare i diritti di cui all'art. 7
del D.lgs. n.196/2003 contattando il titolare del trattamento, CINECA – via Magnanelli 6/3
– 40033 Casalecchio di Reno (BO).
OBBLIGO DI RISERVATEZZA
Il Cineca si impegna a mantenere riservate le informazioni relative alle attività del
Cliente di cui potrà venire a conoscenza nell’erogazione dei servizi oggetto della presente
offerta. Tale obbligo di riservatezza si intende esteso anche al periodo successivo
all’erogazione della prestazione, fino a quando le suddette informazioni non vengano
divulgate ad opera del Cliente, oppure divengano di dominio pubblico.””
L’ufficio precisa che, per quanto concerne la spesa per i Servizi di
Accompagnamento, il loro utilizzo, da parte dei responsabili scientifici, non ha mai
superato i 10gg quantificati nella suddetta proposta inviata dal Cineca, pertanto l’Ufficio
propone di confermare il servizio di “Help desk” per 10gg..“”
Il Rettore, nell’informare che la relativa spesa graverà sul cap. 102420 “Spese per
il calcolo elettronico” - quota di competenza del CSI, invita il Consiglio a pronunciarsi in
merito proponendo di dare mandato al Direttore Amministrativo di avviare una trattativa
con il CINECA, al fine di contenere i costi del contratto “de quo”.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTE
le
proprie
delibere
del
23.01.2008 e del 27.01.2009;
166
15.12.2004,
24.01.2006,
24.01.2007,
C.A.23.02.2010/p.14
VISTO
l’art. 25 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari;
CONSIDERATO
che questa Università fa parte del Consorzio CINECA;
VISTA
l’offerta economica n. 09174301 del 09.12.2009 del CINECA;
TENUTO CONTO di quanto proposto dall’Ufficio istruttore;
CONSIDERATO
quanto prospettato dal Rettore nell’odierna riunione,
DELIBERA
-
di approvare il rinnovo del contratto con il Consorzio CINECA per la “messa in
esercizio del sistema informatico per la gestione dei programmi di ricerca sui
fondi di Ateneo, es. fin. 2010”, confermando il servizio di utilizzo di Help Desk
per 10 gg, dando mandato al Direttore Amministrativo di avviare una trattativa
con il CINECA, al fine di contenere i costi del contratto “de quo”;
-
che la relativa spesa gravi sul Cap. 102420 “Spese per il calcolo elettronico”,
sulla quota di competenza del CSI.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
167
C.A.23.02.2010/p.15
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
RIPARTIZIONE FONDO PER IL SOSTEGNO DEI GIOVANI E PER FAVORIRE
LA MOBILITÀ DEGLI STUDENTI (D.M. 198 DEL 23.10.2003, ART. 1) – A.A.
2008/2009
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”Il Settore IV dell’Area servizi innovativi per la didattica e gli studenti ricorda
che il MiUR, ai sensi dell’art. 1 del D.M. n. 198 del 23.10.2003, ha assegnato
all’Università di Bari, per l’a.a. 2008-09, con nota n. 1666 del 6 ottobre 2008, un
contributo per favorire la mobilità internazionale degli studenti universitari.
Detto contributo è stato quantificato nella misura di € 140.419,70.
Come stabilito dal D.M. in oggetto, almeno il 60% dell’ammontare complessivo
di tale contributo dovrà incrementare l’importo mensile della borsa erogata nell’ambito del
Sottoprogramma Erasmus del Programma comunitario LLP 2007-2013. La quota
eventualmente eccedente, ai sensi del comma 2, potrà invece essere utilizzata per assegnare
nuove borse di mobilità a studenti dell’Ateneo, alla luce di accordi stipulati con università
straniere, anche di Paesi Terzi, che prevedano l’impegno al riconoscimento dei periodi di
studio all’estero in termini di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi.
L’Ufficio competente riferisce che la prof.ssa Marisa A. Valleri, Delegato del
Rettore per il Programma LLP/Erasmus, nel sottolineare l’importanza di detto Programma
e la necessità di favorirne la diffusione e l’utilizzazione fra un numero sempre più alto di
studenti, anche nell’ottica del miglioramento delle attività rilevanti ai fini della valutazione
del sistema universitario, fa presente che l’esiguità dell’importo della borsa comunitaria (€
200/mese) costituisce uno dei fattori determinanti la limitata adesione degli studenti al
Programma stesso e che il contributo integrativo che l’Università di Bari mette a
disposizione dei propri studenti Erasmus, attingendo da fondi del bilancio universitario
(per un importo medio mensile ormai ridotto, con l’aumentare del numero di studenti in
partenza e delle mensilità utilizzate, a circa 23 Euro) non migliora sensibilmente la
situazione.
L’Ufficio riferisce, inoltre, che la Task Force Erasmus, alla luce delle precedenti
considerazioni, nella seduta del 5 febbraio 2010, ha deliberato di proporre, come per gli
anni passati, la ripartizione dell’intero contributo assegnato per l’a.a. 2008-09, pari ad €
140.419,70, tra tutti gli studenti LLP/Erasmus 2008-09 dell’Università di Bari e quelli - in
misura notevolmente inferiore al 40% riservato all’accensione di nuove borse - che hanno
effettuato, nello stesso a.a. 2008-09, un periodo di studio all’estero riconosciuto in termini
di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi, in proporzione alla effettiva durata
in mesi del periodo di studio trascorso all’estero.
L’Ufficio fa presente che, per l’a.a. 2008-09, risultano aver utilizzato il
Programma di mobilità Erasmus n. 319 studenti per un totale di 2.630 mensilità; inoltre, 9
168
C.A.23.02.2010/p.15
studenti hanno trascorso all’estero un totale di 60 mensilità, nell’ambito di accordi stipulati
con università straniere, senza contributo Erasmus.
Poiché questi ultimi 9 studenti rientrano nella tipologia prevista dal D.M. 198 per
la assegnazione delle ulteriori borse di mobilità nei limiti del 40% del finanziamento
concesso, la ripartizione proposta consentirebbe di erogare agli studenti suddetti (319
Erasmus + 9 extra Erasmus, per un totale complessivo di 328 studenti per 2.690 mensilità),
un contributo pari a circa 52 Euro/mese pro capite.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
l’art. 1 del D.M. n. 198 del 23.10.2003, inteso a favorire la mobilità
internazionale degli studenti universitari;
VISTA
la nota n. 1666 del 6 ottobre 2008, con la quale il Ministero
dell’Università e della Ricerca ha assegnato all’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro un contributo pari ad € 140.419,70 per l’a.a. 200809, ai sensi del succitato D.M.;
VALUTATE
le finalità e la particolare rilevanza del programma LLP/Erasmus;
RITENUTO
opportuno e necessario il continuo miglioramento della partecipazione
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dei propri studenti al
citato programma;
PRESO ATTO
delle modalità di ripartizione proposte dalla Task Force Erasmus,
DELIBERA
-
di ripartire il contributo assegnato dal MiUR per favorire la mobilità internazionale
degli studenti universitari, pari ad € 140.419,70 per l’a.a. 2008-09, tra tutti gli
studenti LLP/Erasmus 2008-09 dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e
quelli che hanno effettuato, nello stesso a.a. 2008-09, un periodo di studio all’estero
riconosciuto in termini di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi, in
proporzione alla effettiva durata in mesi del periodo di studio trascorso all’estero;
-
la spesa complessiva, quantificata in Euro 140.419,70, gravi sul Capitolo 102170 –
Cooperazione Universitaria Internazionale, accantonamento 2008/5383, esercizio
finanziario 2008.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
169
C.A.23.02.2010/p.15bis
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
APPROVAZIONE SCHEMA E STIPULA ATTO COSTITUTIVO DEL R.T.S.
TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO II FACOLTÀ DI
GIURISPRUDENZA – TA E LA KEIFORM – TA PER LA REALIZZAZIONE
DEL PROGETTO DAL TITOLO “TECNICO DELLA CONSERVAZIONE DEL
SUOLO”: RATIFICA DECRETO RETTORALE
Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE
D.R. n. 696 del 05.12.2010 - Approva lo schema e la stipula dell’atto di costituzione del
Raggrupamento
Temporaneo
di
Scopo
(R.T.S.)
tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – II Facoltà di
Giurisprudenza sede di Taranto, e la KEIFORM, con
attribuzione
del
ruolo
di
capofila
mandataria
alla
“KEIFORM” di Taranto;
- delega il Prof. Antonio Felice Uricchio, alla firma dell’atto
costitutivo del Raggrupamento Temporaneo di Scopo
(R.T.S.), per la realizzazione del progetto dal titolo “Tecnico
della Conversazione del Suolo” presentato nell’ambito
dell’Avviso pubblico 7/TA 2009 POR PUGLIA 2007-2013
Fondo Sociale Europeo Asse IV – Capitale Umano.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
Alle ore 12,03, si allontana il consigliere Viola.
170
C.A. 23.02.2010/p.16
IV. ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE
IPOTESI
DI
ACCORDO
TRANSATTIVO
CON
“LA
CASCINA
COOPERATIVA”.
Il Rettore informa che l’Avvocatura interna ha predisposto la relazione di seguito
riportata:
“”Il Coordinatore dell’Avvocatura rammenta che in data 29/12/09 questo
Consesso, in ordine all’argomento in oggetto, dava mandato all’Avvocatura di procedere
ad un supplemento di istruttoria volto ad acquisire ulteriori elementi posti a base delle
reciproche pretese creditorie e posizioni debitorie.
Egli riferisce che con nota prot. n. 25619 – VIII/1 del 10 marzo 2004 il Dirigente
del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie chiedeva l’attivazione di procedure intese al
recupero dei crediti vantati da questa Università nei confronti, tra l’altro, della “La
Cascina Cooperativa a.r.l..
L’Avvocatura, già Area per gli Affari Legali e Normativi, con nota rettorale prot.
n. 122376 – IV/1 del 18/11/2004 procedeva alla messa in mora della “La Cascina
Cooperativa a r.l., debitrice della somma complessiva di € 61.751,25 riveniente dalla
gestione del servizio bar presso la Facoltà di Medicina, per le mensilità da novembre 2002
ad agosto 2003, e presso la Facoltà di Economia, per le mensilità da luglio 2002 ad agosto
2003.
Con ulteriori note prot. n. 134497 – VIII/1 del 21/12/04 e prot. 100577 IV-1 del
26/09/2005 il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie trasmetteva
all’anzidetta Area rispettivamente un elenco delle fatture emesse nei confronti della
Cascina, per le ulteriori mensilità fino a dicembre 2003, per un totale di € 25.797,64
nonchè le fatture emesse da gennaio 2004 al 31/12/2004, per un importo complessivo di €
48.526,62.
Con nota rettorale prot. n. 105284-IV/1 dell’11/10/05, la scrivente Area
procedeva alla messa in mora della ditta debitrice, per le fatture emesse fino al 31/12/04.
Ancora, prosegue il Coordinatore dell’Avvocatura, alla richiesta del Dirigente del
Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie di recupero delle somme relative alle mensilità
maturate da febbraio 2005 al 16/12/2005, seguiva altra nota rettorale di messa in mora
della Cascina Cooperativa assunta al prot. n. 21204-IV/1 del 1/03/06, per il mancato
pagamento delle fatture riguardanti dette mensilità, per un totale di € 48.527,16.
Stante il persistente inadempimento della società debitrice, questa Università
proponeva ricorso ex art. 633 e segg. c.p.c.., per il mancato pagamento delle fatture
emesse dal 15/04/02 al 30/12/05, per la gestione bar presso la Facoltà di Medicina e
Chirurgia, ed otteneva il decreto n. 1376/07 con cui il Tribunale di Bari ingiungeva alla
Cascina Cooperativa a r.l. quale capogruppo A.T.I. il pagamento della somma di €
84.107,10, oltre interessi dalla messa in mora e le spese liquidate in complessivi €
1.130,00, nonché rimb. forf., C.A.P. ed IVA..
La ditta debitrice non opponendosi al suddetto decreto notificato in data
06/08/07, faceva pervenire in allegato alla nota datata 16/10/07, oltre alla fatture a suo
credito, una bozza di ipotesi transattiva volta a chiedere la compensazione tra l’importo
dei suoi crediti ammontanti ad € 112.118,07 e quello dei debiti pari a € 271.755,28, con
171
C.A. 23.02.2010/p.16
rinuncia reciproca delle parti agli interessi sulle ridette somme, impegnandosi a
corrispondere all’Università la restante somma pari ad € 159.637,21 in 28 rate mensili di
cui la prima di € 8.437,28 e le seguenti di € 5600,00 ciascuna , con decorrenza gennaio
2008.
In data 14/01/08 il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, su
richiesta della scrivente Avvocatura, trasmetteva un prospetto relativo alle somme dovute
da questa Università alla Cooperativa “La Cascina” ammontanti ad € 112.568,29.
Diversi incontri si sono succeduti con i rappresentanti della Cascina, da ultimo
quello tenutosi in data 26/11/2009, al fine di addivenire ad un accordo con compensazione
dei crediti e dei debiti reciproci.
Da ultimo si rappresenta che è pervenuta la nota datata 9/12/2009 con cui la
Cascina Global Service s.r.l. comunica di essere creditrice, alla data del 2/11/09, della
somma di € 361.610,27 a fronte di un debito nei confronti di questa Università di €
363.723,53, e chiede di valutare l’ipotesi di una compensazione per partite a credito e a
debito.
Il Coordinatore dell’Avvocatura rammenta, inoltre, che l’Ufficio si era riservato di
decidere sul riconoscimento della revisione dei prezzi relativi all’appalto del servizio di
pulizia che l’impresa quantificava in € 39.790,99.
Sulla questione l’Avvocatura fa presente che l’istituto della revisione prezzi per
gli appalti pubblici relativi a contratti ad esecuzione continuata e/o periodica ha trovato
definitiva collocazione legislativa con l’art. 6 della L. n. 537/93.
La norma detta una disciplina speciale in “subiecta materia”, che ha natura
imperativa sicchè essa si impone nelle pattuizioni in modo da modificare e/o integrare la
volontà delle parti anche quando questa risulti con essa norma contrastante.
In sostanza, la disposizione in parola ha natura di norma “self executing” e
dunque trova automatica applicazione anche nei casi, come quello che ci occupa, in cui il
contratto non abbia previsto una clausola “ad hoc”.
Sul punto, la giurisprudenza amministrativa è consolidata (cfr. ex plurimis, Cons.
Stato – sez. V – 14/12/2006 n. 7461; Cons. Stato sez. V – n. 2461/02; Cons. Stato – Sez. V
– n. 3373/03.
Per quanto attiene alla determinazione del quantum il surrichiamato art. 6 L.
537/93, successivamente modificato dall’art. 44 L. n. 724/94 impone che la revisione
venga operata a seguito di istruttoria del dirigente responsabile sulla base di rilevazioni e
di elaborazioni dei prezzi di mercato dei principali servizi acquisiti dalle PP.AA. operata
dall’ISTAT.
In mancanza di tali rilevazioni la giurisprudenza amministrativa ha ritenuto
legittima l’applicazione dell’indice relativo alla variazione dei prezzi per le famiglie di
operai ed impiegati (c.d. indice F.O.I) che, come è noto, viene periodicamente indicato
sulle GG. UU..
Sicchè, a parere dell’Avvocatura, la revisione prezzi va riconosciuta previa
verifica dell’esattezza dei conteggi.””
Ciò premesso, il Rettore, nel prendere atto della necessità di riconoscere la
revisione prezzi sotto il profilo dell’an, rappresenta tuttavia l’esigenza di determinarne il
quantum nonché di acquisire ulteriori elementi di conoscenza, così come emerso nel corso
172
C.A. 23.02.2010/p.16
del dibattito che ha avuto luogo nel corso della riunione di questo Consesso del
29.12.2009. Egli propone, pertanto, di rinviare l’esame l’argomento in oggetto ad una
prossima riunione.
Il Consiglio approva la proposta del Rettore.
Alle ore 12,05, rientra il consigliere Viola.
173
C.A.23.02.2010/p.17
IV.
ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE
DELEGA A PERSONALE DELL’AVVOCATURA A RAPPRESENTARE
QUESTA UNIVERSITÀ IN GIUDIZI INNANZI AL TRIBUNALE DI BARI –
SEZIONE LAVORO: RATIFICA DECRETI RETTORALI
Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio i seguenti Decreti Rettorali:
AVVOCATURA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
D.R. n. 11591 del 24.11.2009
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXX]
contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali,
il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà
di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad
“accertare e dichiarare che tra il ricorrente e
l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è
intercorso un contratto di formazione e lavoro di
natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.
368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE;
accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi
riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una
retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36
Cost., assumendo come parametro di riferimento il
trattamento retributivo previsto dalla contrattazione
collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o
comunque facendo riferimento al trattamento
economico previsto per i medici specializzandi dal
D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione
contributiva; per l’effetto condannare gli Enti
convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
differenze retributive maturate, per il periodo di
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 35.100,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”;
174
C.A.23.02.2010/p.17
D.R. n. 12368 del 23.12.2009
D.R. n. 719 del 05.02.2010
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto con ricorso ex art.
414 c.p.c. innanzi al Tribunale di Bari – Sezione
Lavoro dalla sig.ra [XXXXXXXXXXXX] contro
l’Università degli Studi di Bari volto a chiedere al
Giudice adito quanto appresso:
dichiarare
nullo
e/o
illegittimo
il
provvedimento di cessazione dal servizio dal
21.12.2006 emesso nei suoi confronti;
per l’effetto, condannare l’Università di Bari
alla reintegra in servizio della ricorrente senza
soluzione di continuità a far data dal
1.12.2006, affidandole mansioni compatibili
con il suo stato di salute e previa
corresponsione di tutte le retribuzioni maturate
e non percepite e il versamento dei contributi
previdenziali ed assistenziali;
condannare l’Università al pagamento di tutti i
danni subiti e subendi, anche di natura
patrimoniale;
con vittoria di spese e di lite.
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXX
XXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche
Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la
Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università,
volto ad “accertare e dichiarare che tra il ricorrente e
l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è
intercorso un contratto di formazione e lavoro di
natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.
368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE;
accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi
riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una
retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36
Cost., assumendo come parametro di riferimento il
trattamento retributivo previsto dalla contrattazione
collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o
comunque facendo riferimento al trattamento
economico previsto per i medici specializzandi dal
D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione
contributiva; per l’effetto condannare gli Enti
convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
175
C.A.23.02.2010/p.17
D.R. n. 720 del 05.02.2010
D.R. n. 721 del 05.02.2010
differenze retributive maturate, per il periodo di
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 46.800,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”;
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXXX]
contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali,
il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà
di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad
“accertare e dichiarare che tra il ricorrente e
l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è
intercorso un contratto di formazione e lavoro di
natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.
368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE;
accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi
riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una
retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36
Cost., assumendo come parametro di riferimento il
trattamento retributivo previsto dalla contrattazione
collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o
comunque facendo riferimento al trattamento
economico previsto per i medici specializzandi dal
D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione
contributiva; per l’effetto condannare gli Enti
convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
differenze retributive maturate, per il periodo di
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 58.500,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”;
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
176
C.A.23.02.2010/p.17
D.R. n. 722 del 05.02.2010
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dalla dott.ssa [XXXXXXX
XXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche
Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la
Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa Università,
volto ad “accertare e dichiarare che tra la ricorrente e
l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è
intercorso un contratto di formazione e lavoro di
natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.
368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE;
accertare e dichiarare il diritto della ricorrente a
vedersi riconosciuta, per gli anni di specializzazione,
una retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36
Cost., assumendo come parametro di riferimento il
trattamento retributivo previsto dalla contrattazione
collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o
comunque facendo riferimento al trattamento
economico previsto per i medici specializzandi dal
D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione
contributiva; per l’effetto condannare gli Enti
convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
differenze retributive maturate, per il periodo di
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 58.500,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”;
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXXX]
contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali,
il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà
di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad
“accertare e dichiarare che tra il ricorrente e
l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è
intercorso un contratto di formazione e lavoro di
natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.
368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE;
accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi
177
C.A.23.02.2010/p.17
D.R. n. 723 del 05.02.2010
riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una
retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36
Cost., assumendo come parametro di riferimento il
trattamento retributivo previsto dalla contrattazione
collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o
comunque facendo riferimento al trattamento
economico previsto per i medici specializzandi dal
D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione
contributiva; per l’effetto condannare gli Enti
convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
differenze retributive maturate, per il periodo di
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 58.500,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”;
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dalla dott.ssa [XXXXXXX
XXXXX] contro il Ministero Lavoro Salute e
Politiche Sociali, il MIUR, l’Università degli Studi di
Bari e la Facoltà di Medicina e Chirurgia di questa
Università, volto ad “accertare e dichiarare che tra la
ricorrente e l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di
Medicina e Chirurgia durante gli anni di
specializzazione, è intercorso un contratto di
formazione e lavoro di natura subordinata ai sensi e
per gli effetti del D.Lgs. 368/99, attuativo della
direttiva Europea 93/16/CE; accertare e dichiarare il
diritto della ricorrente a vedersi riconosciuta, per gli
anni di specializzazione, una retribuzione adeguata,
anche ai sensi dell’art. 36 Cost., assumendo come
parametro di riferimento il trattamento retributivo
previsto dalla contrattazione collettiva per i dirigenti
medici neo assunti, o comunque facendo riferimento
al trattamento economico previsto per i medici
specializzandi dal D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla
regolarizzazione contributiva; per l’effetto condannare
gli Enti convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
differenze retributive maturate, per il periodo di
178
C.A.23.02.2010/p.17
D.R. n. 724 del 05.02.2010
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 35.100,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”;
Delega alla sig.ra Angela Delvecchio a rappresentare
questa Università, con il potere di conciliare e
transigere nel giudizio proposto innanzi al Tribunale
di Bari – Sezione Lavoro dal dott. [XXXXXXX]
contro il Ministero Lavoro Salute e Politiche Sociali,
il MIUR, l’Università degli Studi di Bari e la Facoltà
di Medicina e Chirurgia di questa Università, volto ad
“accertare e dichiarare che tra il ricorrente e
l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia durante gli anni di specializzazione, è
intercorso un contratto di formazione e lavoro di
natura subordinata ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.
368/99, attuativo della direttiva Europea 93/16/CE;
accertare e dichiarare il diritto del ricorrente a vedersi
riconosciuta, per gli anni di specializzazione, una
retribuzione adeguata, anche ai sensi dell’art. 36
Cost., assumendo come parametro di riferimento il
trattamento retributivo previsto dalla contrattazione
collettiva per i dirigenti medici neo assunti, o
comunque facendo riferimento al trattamento
economico previsto per i medici specializzandi dal
D.M. del 7 marzo 2007, oltre alla regolarizzazione
contributiva; per l’effetto condannare gli Enti
convenuti, ciascuno per quanto di propria
competenza, al pagamento in favore dell’istante delle
differenze retributive maturate, per il periodo di
formazione specialistica, oltre interessi e rivalutazione
come per legge, da quantificarsi in base ai suindicati
parametri, anche a mezzo di CTU di cui si fa sin d’ora
richiesta, nonché a provvedere alla regolarizzazione
contributiva; in via subordinata, condannare gli Enti
convenuti al risarcimento del danno patrimoniale
subito dall’istante, in misura di € 46.800,00, o in
quell’altra somma maggiore e/o inferiore che l’Ill.mo
Giudice riterrà più equa”.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica i succitati Decreti Rettorali.
Alle ore 12,10, rientra il consigliere Vonghia.
179
C.A.23.02.2010/p.18
IV.
ATTIVITÀ GIURIDICO-LEGALE
INCARICO A PROFESSIONISTA DEL LIBERO FORO A RAPPRESENTARE
QUESTA UNIVERSITÀ IN GIUDIZIO DI OPPOSIZIONE AVVERSO RICORSO
STRAORDINARIO AL CAPO DI STATO: RATIFICA DECRETO RETTORALE
Il Rettore sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale:
AVVOCATURA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
D.R. n. 7627 del 23.06.2009
Formale incarico al Prof. avv. Luigi Volpe, di
proporre atto di opposizione ex art. 10 DPR n.
1199/1971 avverso il ricorso straordinario al Capo
dello Stato proposto contro questa Università dal
[XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XX], nonché di rappresentare e difendere questa
Università, con ogni facoltà di legge, nel giudizio che
sarà eventualmente incardinato innanzi al TAR Puglia
dall’odierno ricorrente.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
180
C.A.23.02.2010/p.19
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
DESIGNAZIONE REVISORE NELL’AMBITO DEL CONSORZIO CARSO
Il Rettore, considerato che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di
approvare le modifiche allo Statuto del Consorzio CARSO in data 30/06/2009,
successivamente recepite dall’Assemblea dei Soci del medesimo Consorzio in data
06.11.2009, anche per quanto attiene alla individuazione di un solo Revisore dei Conti
effettivo e di un revisore supplente, e rilevato che questo stesso Consesso, nella riunione
del 22.07.2008, antecedentemente quindi alle suddette modifiche, aveva designato, quale
rappresentante di questa Università nel Collegio dei Revisori dei Conti, il dott. Saverio
Piccarreta, ritiene che il Consiglio possa confermare la propria decisione in ordine alla
designazione del citato professionista quale Revisore dei Conti nell’ambito del Consorzio
CARSO.
Il Consiglio di Amministrazione, preso atto dell’informativa resa dal Rettore,
conferma la designazione del dr. Saverio Piccarreta, quale Revisore dei Conti nell’ambito
del Consorzio CARSO.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
181
C.A.23.02.2010/p.20a
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
PROPOSTA DI ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE AQUIFALC
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che, il prof. Giovanni Ferri, Direttore del Dipartimento di
Scienze Economiche e Metodi Matematici e Delegato ai Rapporti internazionali con nota
del 29 gennaio 2010, ha rappresentato quanto segue:
Come noto, nel 2007-2008, il nostro Ateneo ha partecipato in qualità di leader
partner all'iniziativa Centro Italo-Albanese per la ricerca economica e sociale, nell'ambito
del progetto Interreg “Aquifalc: l'aquila e il falcone volano insieme”.
Il Centro italo—albanese si è configurato quale intervento progettuale dai
contenuti e dalle modalità innovativi. In ossequio ai principi ispiranti la Nuova Politica
Europea di Vicinato, il Centro italo—albanese ha contribuito, per il tramite delle attività
realizzate, al rafforzamento della cooperazione economica, sociale e culturale concorrendo
alla realizzazione dell'obiettivo di una grande area di prosperità e sicurezza nell'area
adriatica e nel bacino del Mediterraneo.
Invero, il Centro italo—albanese si è proposto quale soggetto collettore di nuove
idee, programmi e azioni in un'ottica di vicinato attivo, stimolando approfondimenti e
spunti che hanno permesso ai partner di acquisire maggiore consapevolezza delle
opportunità insite nella cooperazione transfrontaliera. Traendo forza anche dall'apporto di
partner di levatura internazionale, gli interventi realizzati, difatti, sono stati il risultato di
studi e di sviluppi congiunti dei partner italiani ed albanesi, come propriamente evocato
dall'acronimo Aquifalc, unione dei due sintagmi “aquila” e “falcone”, che anziché
richiamare il concetto dei due rapaci che si combattono a vicenda, ha rammentato la
possibilità di “volare insieme”.
Di conseguenza, se il Centro italo—albanese è riuscito ad accrescere tale
consapevolezza, ha svolto un ruolo importante, in particolare oggi che la grave crisi
internazionale sembra spingere verso il protezionismo economico e i nazionalismi politici.
A seguito di un riscontro con i partner, al fine di salvaguardare il valore
complessivo, in termini di esperienze maturate e di azioni concrete generate dal progetto, si
è ritenuto doveroso sforzarci di dare seguito alle attività innanzi descritte per il tramite
della costituzione di una Associazione Aquifalc con finalità culturali volte a rafforzare la
cooperazione scientifica ed economica fra l'Italia e l'Albania.
Per il raggiungimento di tali finalità, l'Associazione Aquifalc potrà svolgere
attività di natura didattica e formativa, quali formazione post—universitaria e specializzata,
attività di divulgazione scientifica attraverso la pubblicazione di riviste scientifiche,
seminari, studi e convegni, scambi di studenti tra l'Università degli Studi di Bari (e le altre
Università che aderiranno sul lato italiano) e l'Università di Tirana, viaggi studio, stage e
scuole estive, studi su forme contrattuali volte a facilitare gli scambi commerciali tenendo
conto delle problematiche commerciali, giuridiche, amministrative e fiscali, ed in
182
C.A.23.02.2010/p.20a
associazione e/o collaborazione con altri enti pubblici o privati potrà esercitare attività
commerciali senza scopo di lucro e per autofinanziamento coerentemente con gli scopi che
le sono propri, assumere partecipazioni o interessenze in altre associazioni società, enti
commerciali e non, industriali e/o servizi necessarie od utili per il conseguimento
dell’oggetto sociale.
L’allegata versione dello statuto è frutto della condivisione con tutti i parter che
hanno manifestato l’interesse ad aderire all’Associazione Aquifalc fin dalla sua
fondazione. Si segnala che, al momento, abbiamo avuto manifestazioni di interesse da
parte di: Università di Tirana, Osservatorio Banche e Imprese, Istituto Affari
Internazionali, Caritas-Migrantes, Banca Mondiale-Convergence, Studio Legale Lombardo
Pijola & Partners-Rialp.
Riguardo agli impegni di spesa, si fa presente che l’adesione comporta un esborso
di 10.000,00 euro annuali.
Sarebbe nostro intendimento costituire l’Associazione in un giorno racchiuso tra il
10 e il 12 marzo 2010.
Resto in attesa di conferma sulla disponibilità finanziaria nonché di indicazioni su
chi sarà presente alla firma dell’atto costitutivo.
L’Ufficio ritiene opportuno riportare per intero lo statuto dell’Associazione in
questione.
STATUTO
ASSOCIAZIONE “AQUIFALC – L’aquila ed il falcone volano insieme”
Denominazione – Sede
Art. 1
Nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana ed in ossequio a quanto previsto
dagli artt. 36 e seguenti del Codice Civile e dalle Leggi vigenti in materia è costituita
l’Associazione culturale, non commerciale, apolitica e apartitica, che assume la
denominazione di “AQUIFALC – L’aquila ed il falcone volano insieme”, associazione
senza finalità di lucro, che riunisce tutti i cittadini che volontariamente intendono
perseguire gli scopi enunciati dal presente statuto. L’Associazione ha sede in Via Camillo
Rosalba, 53, presso la Facoltà di Economia, Dipartimento di Scienze economiche e metodi
matematici, Università di Bari e potrà esercitare la propria attività su tutto il territorio
provinciale, nazionale e anche all’estero. La variazione della sede legale potrà essere
deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci.
TITOLO I
Scopo – Oggetto
Art. 2
L’Associazione è un centro permanente di vita a carattere volontario e democratico la cui
attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, con principi di democrazia
e uguaglianza dei diritti degli associati.
Art. 3
L’Associazione “AQUIFALC – L’aquila ed il falcone volano insieme” intende perseguire
finalità culturali volte a favorire la cooperazione scientifica ed economica tra l’Italia e
l’Albania.
Per il raggiungimento di tali finalità l’Associazione potrà esercitare le seguenti attività:
svolgere studi e organizzare convegni, conferenze, dibattiti e seminari;
183
C.A.23.02.2010/p.20a
-
promuovere scambi di studenti tra l’Università degli Studi di Bari e l’Università
di Tirana, viaggi di studio, scuole estive o stage;
esercitare attività di divulgazione attraverso la pubblicazione di riviste
scientifiche periodiche sotto il coordinamento di un comitato
editoriale/scientifico, di siti internet, di atti di convegni, di seminari, nonché
degli studi e delle ricerche compiute;
favorire la formazione postuniversitaria e/o specializzata nelle aree:
amministrazione aziendale, banca e finanza (es. fondi di investimento; borse
valori; fondi pensione; crisi finanziarie; agenzie di rating, etc.) e legale;
promuovere progetti di institution building volti a favorire la riduzione dei costi
e/o accrescere la facilità nel fare affari tra Italia e Albania;
sostenere studi su forme contrattuali che facilitino gli scambi commerciali
tenendo conto delle problematiche contrattuali, giuridiche, amministrative,
fiscali e commerciali;
esercitare attività di formazione dedicata sul campo a fini di sostegno all’attività
delle imprese italiane operanti in Albania.
L’Associazione potrà altresì, anche in associazione e/o collaborazione con altri enti
pubblici o privati:
organizzare manifestazioni di raccolta fondi per fini di autofinanziamento;
produrre, acquistare, distribuire, proiettare filmati, registrazioni ed ogni altro
tipo di riproduzione visiva e sonora;
esercitare attività di natura commerciale senza scopo di lucro e per
autofinanziamento coerente con gli scopi associativi: in tal caso dovrà osservare
le normative amministrative e fiscali vigenti;
assumere partecipazioni e/o interessenze in altre associazioni, società, enti
commerciali e non, industriali e/o di servizi ritenute necessarie od utili per il
conseguimento dell’oggetto sociale;
esplicare ogni attività che possa contribuire al perseguimento degli scopi che si
prefigge, mettendo in atto tutte le iniziative idonee ai fini enunciati.
TITOLO II
Soci
Art. 4
All’Associazione possono partecipare tutti coloro che, interessati alla realizzazione delle
finalità istituzionali, ne condividano lo spirito e gli ideali.
I soci si dividono in:
soci fondatori che hanno contribuito alla costituzione della Associazione;
soci ordinari;
soci onorari, la cui qualifica è attribuita o revocata con deliberazione del
Consiglio Direttivo in virtù di particolari meriti nel campo dell’attività
istituzionale dell’Associazione.
La divisione degli associati nelle suddette categorie non implica alcuna differenza di
trattamento tra gli associati stessi in merito ai loro diritti nei confronti della Associazione.
Ciascun Aderente, in particolare, ha diritto a partecipare effettivamente alla vita della
Associazione.
Art. 5
Il numero dei soci è illimitato. Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche e
gli Enti che ne condividano gli scopi e che si impegnino a realizzarli.
184
C.A.23.02.2010/p.20a
Art. 6
Chi intende essere ammesso nell’Associazione dovrà farne richiesta scritta al Consiglio
Direttivo e dovrà dichiarare di impegnarsi ad osservare le norme del presente Statuto e gli
eventuali regolamenti e le delibere adottate dagli organi dell’Associazione.
Le società, associazioni ed Enti che intendano diventare soci del sodalizio dovranno
presentare richiesta di associazione firmata dal proprio rappresentante legale.
All’atto dell’accettazione della richiesta da parte dell’Associazione verrà rilasciata la
tessera sociale ed il richiedente acquisirà ad ogni effetto la qualifica di socio.
L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un
periodo temporaneo, fermo restando in ogni caso il diritto di recesso.
Art. 7
La qualifica di socio dà diritto:
a)
a partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;
b)
a partecipare alla vita associativa, esprimendo la propria volontà secondo le
modalità stabilite dal presente statuto, dagli eventuali regolamenti e dalle
deliberazioni degli organi sociali;
c)
a godere dell’elettorato attivo e passivo per le elezioni degli organi direttivi.
I soci sono tenuti:
a)
all’osservanza dello Statuto, del Regolamento Organico e delle deliberazioni
assunte dagli organi sociali;
b)
al pagamento del contributo associativo.
Art. 8
I soci sono tenuti a versare il contributo associativo annuale stabilito in funzione dei
programmi di attività.
Tale quota potrà essere variata annualmente per l’anno successivo con delibera del
Consiglio Direttivo e in ogni caso non potrà mai essere restituita.
Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili ad eccezione dei trasferimenti a
causa di morte e non sono rivalutabili.
TITOLO III
Recesso – Esclusione
Art. 9
La qualifica di socio si perde per recesso, esclusione o per causa di morte.
Art. 10
Le dimissioni da socio dovranno essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo.
L’esclusione sarà deliberata dal Consiglio Direttivo nei confronti del socio:
a)
che non ottemperi alle disposizioni del presente Statuto, degli eventuali regolamenti
e delle deliberazioni legalmente adottate dagli organi dell’Associazione;
b)
che si renda moroso nel versamento del contributo annuale per un periodo superiore
a sei mesi decorrenti dall’inizio dell’esercizio sociale;
c)
che svolga o tenti di svolgere attività contrarie agli interessi dell’Associazione;
d)
che, in qualunque modo, arrechi danni gravi, anche morali, all’Associazione.
Art. 11
Le deliberazioni prese in materia di recesso, decadenza ed esclusione debbono essere
comunicate ai soci destinatari mediante lettera raccomandata, ad eccezione del caso
previsto al punto b) dell’art. 10 e devono essere motivate.
185
C.A.23.02.2010/p.20a
Il socio interessato dal provvedimento ha 15 (quindici) giorni di tempo, decorrenti dalla
ricezione della comunicazione, per chiedere la convocazione del Consiglio Direttivo al fine
di contestare gli addebiti a fondamento del provvedimento di esclusione.
L’esclusione diventa operante dall’annotazione nel libro dei soci, che avviene decorsi 20
(venti) giorni dall’invio del provvedimento. Resta fermo l’obbligo di corrispondere la
quota associativa per l’esercizio in corso.
TITOLO IV
Fondo comune
Art. 12
L’Associazione trae le risorse economiche per il suo funzionamento e per lo svolgimento
delle sue attività da:
a)
contributi e quote associative;
b)
eredità, donazioni e legati;
c)
contributi dello Stato, enti locali anche non territoriali, enti ed istituzioni pubbliche
in genere anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi
realizzati nell’ambito dei fini statutari;
d)
contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;
e)
entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
f)
proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo
svolgimento di attività di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in
maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi istituzionali;
g)
erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
h)
entrate derivanti da manifestazioni di raccolta fondi e iniziative promozionali per
fini di autofinanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi;
i)
altre entrate compatibili con le finalità sociali.
Il patrimonio sociale o fondo comune dell’Associazione è costituito da:
a)
beni di proprietà dell’Associazione;
b)
disponibilità liquide ed eventuali crediti;
c)
fondo di riserva formato con gli incrementi eventualmente derivanti dalla gestione.
Il fondo comune così costituito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, non è mai
ripartibile fra i soci durante la vita dell’Associazione né all’atto del suo scioglimento. E’
fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi,
riserve o capitale salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla
legge.
In ogni caso, l’eventuale avanzo di gestione sarà obbligatoriamente reinvestito a favore
delle attività statutariamente previste.
Esercizio sociale
Art. 13
L’esercizio sociale inizia il giorno 1 (uno) gennaio e termina il 31 (trentuno) dicembre di
ogni anno. Il Consiglio Direttivo deve predisporre il rendiconto economico e finanziario,
che deve essere approvato dall’Assemblea ogni anno entro quattro mesi dalla chiusura
dell’esercizio.
Esso deve essere depositato presso la sede dell’Associazione entro i 15 (quindici) giorni
precedenti la seduta per poter essere consultato da ogni associato.
TITOLO V
Organi dell’associazione
186
C.A.23.02.2010/p.20a
Art. 14
Gli organi dell’Associazione sono:
a)
l’Assemblea dei soci;
b)
il Consiglio Direttivo;
c)
il Presidente;
d)
il Collegio dei Revisori dei Conti, qualora eletto.
Assemblee
Art. 15
Le assemblee sono ordinarie e straordinarie. La loro convocazione deve effettuarsi
mediante avviso da inviarsi con lettera raccomandata almeno quindici giorni prima
dell’adunanza; l’avviso deve contenente l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’orario
della prima e della seconda convocazione, che dovrà tenersi a distanza di almeno un giorno
dalla prima convocazione.
Art. 16
L’assemblea dei soci ha compiti generali di indirizzo ed impulso dell’attività associativa.
L’assemblea ordinaria:
a)
esprime pareri sui programmi annuali delle attività da svolgere proposti dal
Consiglio Direttivo;
b)
approva il rendiconto economico e finanziario ed analizza i risultati conseguiti;
c)
formula proposte sugli eventuali regolamenti da adottare, da sottoporre alla
deliberazione del Consiglio Direttivo;
d)
nomina i membri del Consiglio Direttivo secondo le modalità del presente statuto;
e)
si esprime su tutti gli altri oggetti riservati alla sua competenza dal presente statuto,
dagli eventuali regolamenti e dalle deliberazioni del Consiglio Direttivo.
Essa è convocata almeno una volta all’anno in via ordinaria per l’approvazione del
rendiconto economico finanziario ed in via straordinaria quando sia richiesta da almeno un
terzo degli associati, dal Consiglio Direttivo e dal Collegio dei Revisori, se eletto. In questi
ultimi casi la convocazione deve aver luogo entro 15 (quindici) giorni dalla data della
richiesta.
Art. 17
Nelle assemblee – ordinarie e straordinarie – hanno diritto di voto gli associati in regola
con il versamento della quota associativa. Ogni socio potrà votare secondo il principio del
voto singolo e potrà rappresentare in assemblea, per mezzo di delega scritta, non più di un
associato.
È attribuito diritto di voto per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione e per
l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti esclusivamente agli
associati o partecipanti maggiori d’età.
In prima convocazione l’assemblea – ordinaria e straordinaria – è valida se sono presenti o
rappresentati la maggioranza degli associati aventi diritto. In seconda convocazione
l’assemblea – ordinaria e straordinaria – è valida qualunque sia il numero degli associati
intervenuti o rappresentati.
Le delibere delle assemblee ordinarie sono valide se adottate a maggioranza assoluta dei
presenti.
Art. 18
L’assemblea è straordinaria quando si riunisce per esprimersi sulle modificazioni dello
statuto e sullo scioglimento dell’Associazione.
187
C.A.23.02.2010/p.20a
Le delibere delle assemblee sono valide se adottate a maggioranza qualificata dei tre quarti
(3/4) degli associati presenti per le modifiche statutarie.
Per la deliberazione di scioglimento della Associazione e di devoluzione del suo
patrimonio occorre il voto favorevole dei tre quarti (3/4) degli associati, tanto in prima che
in seconda convocazione.
Art. 19
L’assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione ed in sua assenza dal VicePresidente o dalla persona designata dall’Assemblea stessa. Delle riunioni dell’assemblea
degli associati verrà redatto verbale dal Segretario, nominato dal Presidente
dell’Assemblea.
Consiglio direttivo
Art. 20
Il Consiglio Direttivo è composto da tre a cinque membri.
I componenti del Consiglio restano in carica cinque anni e sono rieleggibili.
In caso di cessazione per qualsiasi motivo di un membro del Consiglio Direttivo, il
Consiglio stesso fa luogo alla sua cooptazione. Il consigliere cooptato dura in carica fino
alla successiva Assemblea, al cui ordine del giorno deve essere posta l’eventuale ratifica
della nomina del consigliere cooptato; chi venga eletto in luogo di consigliere cessato dura
in carica per lo stesso residuo periodo durante il quale sarebbe rimasto in carica il
consigliere cessato. Se per qualsiasi motivo viene meno la maggioranza dei consiglieri,
l’intero Consiglio Direttivo si intende decaduto e occorre far luogo alla sua integrale
rielezione.
Il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e il
Tesoriere. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente tutte le volte nelle quali vi sia
materia su cui deliberare, oppure quando lo richiedano almeno 1/3 (un terzo) dei suoi
membri. La convocazione è fatta mediante lettera semplice, fax, e-mail o telegramma
contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora della riunione e l’elenco delle
materie da trattare, spedita a tutti i componenti del Consiglio Direttivo e anche ai Revisori
dei Conti nei casi in cui siano stati eletti, almeno otto giorni prima dell’adunanza.
Dalla nomina a Consigliere non consegue alcun compenso, salvo il rimborso delle spese
documentate sostenute per ragioni dell’ufficio ricoperto.
Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento,
dal Vice Presidente, in mancanza, dal membro più anziano del Consiglio Direttivo.
Le sedute, delle quali verrà redatto verbale, successivamente trascritto nel Libro Verbali
del Consiglio Direttivo, sono valide quando vi intervenga la maggioranza dei componenti,
o in mancanza di una convocazione ufficiale, anche qualora siano presenti tutti i suoi
membri.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti; l’espressione di
astensione non si computa.
Nel caso in cui le votazioni dovessero riportare la parità di voto, quello del Presidente si
riterrà prevalente rispetto agli altri.
Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e
straordinaria dell’Associazione, fra i quali sono compresi, a titolo esemplificativo:
esaminare, approvare e dare esecuzione e operatività agli indirizzi programmatici
proposti dall’assemblea;
esaminare, modificare ed approvare gli atti e le proposte di gestione, sotto forma di
richieste motivate e pareri, provenienti dall’assemblea;
188
C.A.23.02.2010/p.20a
-
elaborare il rendiconto economico e finanziario che deve contenere le singole voci
di spesa e di entrata relative al periodo di gestione da sottoporre alla deliberazione
dell’Assemblea;
stabilire gli importi delle quote annuali degli associati;
predisporre ed approvare i regolamenti interni;
stipulare tutti gli atti e contratti inerenti all’attività sociale;
deliberare sull’ammissione ed esclusione degli associati;
nominare i responsabili delle commissioni di lavoro e dei settori in cui si articola la
vita dell’Associazione;
compiere tutti gli atti e le operazioni per la corretta amministrazione
dell’Associazione;
affidare, con apposita delibera, deleghe speciali ai suoi membri.
Presidente
Art. 21
Il Presidente dell’Associazione, nominato tra i membri del Consiglio Direttivo, dura in
carica cinque anni e può essere rieletto; egli ha la rappresentanza e la firma
dell’Associazione. Al Presidente è attribuito in via autonoma il potere di ordinaria e
straordinaria amministrazione. In caso di assenza o di impedimento le sue mansioni
vengono esercitate dal Vice Presidente.
Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo, ne cura
l’esecuzione delle relative deliberazioni, sorveglia il buon andamento amministrativo della
Associazione, verifica l’osservanza dello Statuto e dei Regolamenti, ne promuove la
riforma ove se ne presenti la necessità.
In caso di dimissioni, spetta al Segretario convocare entro 15 (quindici) giorni l’Assemblea
dei soci per l’elezione del nuovo Presidente.
Collegio dei revisori dei conti
Art. 22
Il Collegio dei Revisori dei conti, qualora nominato, viene proposto dall’Assemblea al
Consiglio Direttivo che lo elegge, ed è composto da tre membri effettivi e due supplenti,
anche non soci; resta in carica cinque anni ed elegge al proprio interno il Presidente.
I Revisori dei Conti curano la tenuta del Libro delle Adunanze dei Revisori dei Conti,
partecipano di diritto alle adunanze dell’Assemblea, verificano la regolare tenuta della
contabilità dell’Associazione e dei relativi libri, danno pareri sui bilanci e vigilano sul
rispetto dello Statuto.
Può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo e alle Assemblee, senza diritto di voto.
Pubblicità e trasparenza degli atti sociali
Art. 23
Oltre alla regolare tenuta dei libri sociali (Libro verbali delle adunanze e delle
deliberazioni dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo e dei Revisori dei Conti nonché il
Libro Soci) deve essere assicurata una sostanziale pubblicità e trasparenza degli atti relativi
all’attività dell’Associazione, con particolare riferimento ai bilanci o rendiconti
economico-finanziari annuali.
Tali documenti sociali, conservati presso la sede sociale, devono essere messi a
disposizione dei soci per la consultazione; le copie richieste sono fatte dall’Associazione a
spese del richiedente.
TITOLO VI
Scioglimento
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C.A.23.02.2010/p.20a
Art. 24
In caso di scioglimento dell’Associazione sarà nominato un liquidatore scelto anche tra i
non soci.
Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili ed immobili, estinte le obbligazioni in essere,
tutti i beni residui saranno devoluti a Enti o Associazioni con finalità analoghe o per fini di
utilità sociale, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della Legge
23/12/1996 n. 662 e salva diversa destinazione imposta dalla legge.
Art. 25
Per ragioni di efficienza ed opportunità, il presente statuto prevede espressamente il
cumulo delle cariche elettive.
Norma finale
Art. 26
Per quanto non espressamente contemplato dal presente Statuto, valgono in quanto
applicabili, le norme del Codice Civile e le disposizioni di legge vigenti.
L’Ufficio fa presente che la Commissione Consorzi, nella riunione dell’1 febbraio
2010, ha espresso parere favorevole in ordine allo statuto sopradescritto evidenziando
comunque la opportunità che la prevista quota annuale sia a carico del Dipartimento di
scienze Economiche e Metodi matematici, anche in considerazione dello specifico
interesse dello stesso.
Tanto evidenziato, l’Ufficio fa presente che, nella ipotesi di accettazione del
previsto onere economiche è necessario acquisire in merito l’approvazione del consiglio
del Dipartimento interessato.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota datata 29.01.2010 a firma del prof. Giovanni Ferri, Direttore
del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici e
Delegato ai Rapporti internazionali;
VISTO
lo Statuto dell’Associazione AQUIFALC – L’AQUILA ED IL
FALCONE VOLANO INSIEME;
CONSIDERATO
il parere espresso dalla Commissione Consorzi nella seduta del
1.02.2010,
DELIBERA
-
di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro all’Associazione AQUIFALC - L’AQUILA ED IL FALCONE
VOLANO INSIEME, approvandone lo Statuto;
190
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-
di far gravare tutti gli oneri economici derivanti dall’adesione sul Dipartimento di
Scienze Economiche e Metodi Matematici acquisendo in merito la relativa delibera
di approvazione.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
191
C.A.23.02.2010/p.20b
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
PROPOSTA
DI
ADESIONE
ALL’ASSOCIAZIONE
ISTITUTO
PER
IL
GOVERNO SOCIETARIO (I.G.S.)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che il prof. Antonio URICCHIO, con nota e-mail del
13.01.2010, ha proposto l’adesione di questa Università all’Associazione Istituto per il
Governo Societario (I.G.S.), trasmettendone lo statuto che viene qui di seguito riportato:
Art. 1
Denominazione, sede e durata
È costituita l’Associazione “ISTITUTO PER IL GOVERNO SOCIETARIO” in breve
“I.G.S.” (di seguito la “Associazione”), con sede legale in Roma
………………………………………..
Delegazioni e uffici potranno essere costituiti sia in Italia che all’estero onde svolgere in
via accessoria e strumentale rispetto alle finalità dell’ Associazione attività di promozione
nonché di sviluppo ed incremento della necessaria rete di relazioni nazionali ed
internazionali di supporto alla Associazione stessa.
L’Associazione ha durata illimitata, salvo i casi di scioglimento e liquidazione di cui
all’art. 25.
L’Associazione non ha fini di lucro.
Art. 2
Scopo
L’Associazione è diretta a promuovere il dibattito sugli aspetti evolutivi del diritto
societario, con particolare riguardo ai sistemi di amministrazione e controllo di società ed
enti diversi dalle società al fine di individuare soluzioni giuridiche ed operative che
possano contribuire allo sviluppo di un quadro normativo maggiormente rispondente alla
continua evoluzione dei mercati e all’esigenza di tutela di tutti gli interessi coinvolti.
Obiettivo dell’Associazione è, pertanto, quello di individuare modelli integrati di governo
societario, possibilmente condivisi, che siano punto di riferimento per le aziende e nei
quali sia adeguatamente valorizzata la competenza e la professionalità di tutti i soggetti
coinvolti.
Tale obiettivo è realizzato avvalendosi delle competenze e delle esperienze di studiosi,
professionisti, operatori economici ed Istituzioni, attraverso la promozione di ricerche
interdisciplinari e la realizzazione di pubblicazioni e studi, sia sulla realtà italiana sia su
quella degli ordinamenti giuridici degli altri Paesi.
In particolare l’Associazione si propone di:
a)
rappresentare una sede di confronto per tutte le parti interessate al tema della
Corporate Governance, al fine di elaborare istanze, possibilmente unitarie e
condivise;
192
C.A.23.02.2010/p.20b
b)
realizzare e diffondere studi e ricerche sui temi connessi alla Governance dei vari
tipi societari (di diritto comune e/o speciale), con particolare riferimento a quei
profili in grado di contribuire alla definizione di un sistema di governo delle
imprese italiane innovativo, efficiente ed efficace, condiviso da tutti i soggetti
interessati, comprese tutte le amministrazioni pubbliche;
c)
contribuire e stimolare il processo legislativo italiano e comunitario in materia di
Corporate Governance nella prospettiva dell’adozione di soluzioni di semplice
applicazione pratica e di maggiore efficienza per le aziende, soprattutto in sede di
adeguamento alle direttive comunitarie;
d)
analizzare e ipotizzare standard e prototipi di “Sistemi integrati” idonei al
coordinamento ed alla sinergia degli assetti di Corporate Governance con ulteriori
istanze di ottimizzazione organizzativa ed operativa dell’impresa, quali ad esempio
la compliance, il Risk control, la prevenzione dei reati economici;
e)
favorire la trasparenza nelle procedure e nei modelli di governance adottati nonché
lo sviluppo di un’adeguata informativa nei confronti di tutti i soggetti interessati;
f)
interagire efficacemente con tutti gli organismi preposti alla redazione di documenti
relativi alla Corporate Governance, tramite l’elaborazione di note di commento e
suggerimenti;
g)
promuovere e approfondire la cultura societaria nel Paese e la sensibilizzazione di
tutti gli interessati attraverso convegni, seminari, tavole rotonde, incontri di studio o
quant’altro necessario per il raggiungimento dei fini di cui all’oggetto.
Per il raggiungimento dei suoi scopi l’Associazione potrà tra l’altro:
- sviluppare rapporti di collaborazione con Università statali e private, italiane od
estere, con Amministrazioni centrali e locali, con altre istituzioni culturali, con enti,
con le Authorities e, in genere, con altri organismi pubblici o privati, italiani od
esteri;
- coordinare le proprie iniziative con quelle di altre associazioni o fondazioni o
istituti analoghi, aventi finalità affini operanti a livello locale, nazionale o
internazionale anche attraverso l’istituto dell’affiliazione;
- pubblicare, in tutto o in parte, i risultati dell’attività di ricerca, svolgere corsi,
seminari ed altre attività per la formazione e l’aggiornamento professionale nella
materia della corporate governance;
- organizzare o partecipare a convegni, dibattiti, conferenze, giornate di studio e
tavole rotonde, nazionali ed internazionali;
- assumere incarichi per lo svolgimento di ricerche e studi di interesse collettivo nel
settore di cui all’oggetto;
- organizzare missioni di studio e di ricerca in altri Paesi nonché partecipare ad
iniziative dello stesso tipo con altre istituzioni italiane ed estere;
- stipulare convenzioni di qualsiasi tipo, con Enti Pubblici o Privati che siano
considerate opportune ed utili per il raggiungimento degli scopi dell’Associazione;
- partecipare e cooperare con Associazioni, Enti ed Istituzioni pubbliche e private, la
cui attività sia rivolta, direttamente o indirettamente, al perseguimento di scopi
analoghi o similari e comunque connessi.
L’Associazione potrà svolgere attività commerciali, solo in via accessoria, marginale e
strumentale al perseguimento del fine ideale, con riferimento in genere alla diffusione e
commercializzazione di prodotti editoriali e audiovisivi e alla realizzazione di iniziative
formative connessi alla sua attività principale.
193
C.A.23.02.2010/p.20b
Essa potrà ricevere contributi e liberalità da chiunque anche sotto forma di
sponsorizzazioni e patrocinio.
L’associazione potrà svolgere ogni altra attività utile al conseguimento dell’oggetto
sociale.
Art.3
Requisiti degli Associati
L’Associazione è aperta a tutti gli enti pubblici o privati interessati al tema della Corporate
Governance e alle materie connesse, nonché a persone fisiche in possesso di specifiche
conoscenze tecnico-scientifiche o particolari esperienze professionali o interesse nella
materia di cui all’oggetto dell’Associazione.
Art. 4
Categorie di Associati
Sono ammesse a far parte dell’Associazione le seguenti categorie di associati:
Associati fondatori: persone, organizzazioni o istituti privati o pubblici che hanno
avviato, partecipato o contribuito a realizzare il progetto e sono intervenuti alla
costituzione dell’Associazione e abbiano provveduto a dotarla di uno specifico
patrimonio di dotazione iniziale.
Sono altresì considerati Associati Fondatori persone o istituti privati o pubblici o
enti che contribuiscono, entro 12 mesi dalla costituzione della Associazione, a
dotarla del patrimonio iniziale con entità o con un prestigio tali da riconoscerne la
posizione di Associati Fondatori; in base a tali requisiti vengono nominati con
delibera unanime adottata dal Consiglio Direttivo.
La loro appartenenza all’ente è a carattere perpetuo e hanno diritto di voto e sono
eleggibili alle cariche sociali.
Le persone giuridiche e gli enti privi di personalità giuridica partecipano all’attività
istituzionale dell’Associazione tramite il loro legale rappresentante o un delegato
all’uopo designato, purché non risulti socio dell’Associazione a titolo individuale.
Associati ordinari: persone fisiche e giuridiche, Università, enti locali e, in
generale, enti pubblici, enti privati, Istituti, Società, Associazioni tecniche e
scientifiche in possesso dei requisiti di cui all’art. 3, che, riconoscendosi nelle
finalità dell’Associazione, ne fanno richiesta e la cui domanda di ammissione è
accolta dal Consiglio Direttivo.
Le persone giuridiche e gli enti privi di personalità giuridica partecipano all’attività
istituzionale dell’Associazione tramite il loro legale rappresentante o un delegato
all’uopo designato, purché non risulti socio dell’Associazione a titolo individuale.
La partecipazione di Università e Centri Culturali potrà avvenire anche mediante la
messa a disposizione temporanea ed a titolo gratuito a favore dell’Associazione di
propri ricercatori o collaboratori scientifici. In tal caso tali enti potranno essere
esentati dal contributo sociale con delibera del Consiglio direttivo.
La partecipazione dei soci ordinari all’associazione ha durata annuale, tacitamente
rinnovabile salvo diversa deliberazione del Consiglio Direttivo, o recesso, ed è
subordinata al regolare versamento della quota annuale che di volta in volta verrà
fissata dal Consiglio Direttivo.
Gli associati ordinari hanno diritto di voto, sono eleggibili alle cariche sociali e
possono, in qualunque momento, richiedere di divenire Fondatori.
Associati ricercatori: coloro che partecipano all’attività istituzionale
dell’associazione apportando un concreto contributo di studio, ricerca e
194
C.A.23.02.2010/p.20b
approfondimento dei temi di cui all’oggetto dell’Associazione. Essi non hanno
diritto di voto, non sono eleggibili alle cariche sociali e sono esentati dal contributo
sociale;
Associati onorari: le sole persone fisiche, che per studi, opere ed iniziative si sono
distinti per particolari meriti professionali o scientifici. Essi non hanno diritto di
voto e non sono eleggibili alle cariche sociali;
Associati sostenitori: persone fisiche o giuridiche che collaborano alla promozione
dell’associazione e della sua attività, ovvero, erogano gratuitamente servizi di
supporto. Essi non hanno diritto di voto e non sono eleggibili alle cariche sociali.
L’ammissione degli associati ricercatori, onorari e sostenitori è deliberata, su proposta del
Presidente, dal Consiglio Direttivo ed ha durata annuale rinnovabile.
Art. 5
Decadenza dell’Associato
Dalla qualità di associato si decade quando:
a)
non si ottemperi alle disposizioni del presente statuto o alle deliberazioni degli
organi sociali;
b)
per gli associati fondatori non intervenuti nell’atto costitutivo, sia stato omesso il
versamento del contributo al patrimonio dell’Associazione;
c)
per gli associati ordinari, sia stato omesso il pagamento della quota annuale dopo
sei mesi dalla scadenza fissata dal Consiglio Direttivo;
d)
si siano tenuti comportamenti che possono arrecare danno all’immagine
dell’Associazione.
La decadenza è deliberata dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei membri ed è
portata a conoscenza dell’associato tramite raccomandata con avviso di ricevimento e
dell’Assemblea.
L’associato decaduto entro quindici giorni dalla comunicazione, con la quale gli è stato
comunicato il provvedimento di decadenza, può ricorrere al Conciliatore e al Collegio
Arbitrale nei modi e nei termini di cui al successivo articolo 26.
Gli associati decaduti non possono chiedere la divisione del patrimonio sociale né
pretendere la restituzione delle quote associative.
Art. 6
Recesso dell’Associato
Il recesso può esercitarsi in ogni tempo, con preavviso di sessanta giorni, mediante
comunicazione al Consiglio Direttivo fatta pervenire con lettera raccomandata con avviso
di ricevimento o mediante altro mezzo ritenuto idoneo dallo stesso Consiglio.
La perdita della qualità di associato comporta la rinuncia ad ogni diritto sul patrimonio
dell’Associazione e non esonera dal pagamento delle quote annuali (non frazionabili)
dovute sino al momento della sua efficacia.
Art. 7
Diritti e doveri degli Associati
Tutti gli associati hanno diritto a:
a)
partecipare alle attività sociali;
b)
formulare proposte progettuali;
c)
ricevere copia delle pubblicazioni periodiche edite dall’Associazione.
Ciascun associato è tenuto a versare al Segretario generale e Tesoriere la quota d’ingresso,
ovvero in caso di associato fondatore il contributo al patrimonio, entro trenta giorni dalla
comunicazione di ammissione ed il contributo associativo annuale nella misura fissata
195
C.A.23.02.2010/p.20b
dall’Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo, entro il giorno trenta del mese di
marzo di ciascun anno.
Tutti gli associati devono tutelare gli interessi e le finalità dell’Associazione, diffondere
quanto più possibile i valori di cui l’Associazione si fa promotrice, comunicare agli altri
membri l’eventuale partecipazione ad attività esterne a quelle dell’Associazione.
I progetti ideati o realizzati dall’Associazione sono di esclusiva proprietà dell’Associazione
e possono essere trasferiti o utilizzati da terzi previa autorizzazione del Consiglio Direttivo.
Spetta altresì all’Associazione la titolarità del diritto di sfruttamento relativo alle opere
realizzate dai propri associati o con la loro collaborazione.
Art. 8
Gratuità delle prestazioni
Le prestazioni degli associati sono volontarie ed a titolo gratuito, salva la facoltà di
prevedere un compenso per l’opera svolta dagli associati ricercatori.
L’Associazione può, inoltre, avvalersi, per il raggiungimento dello scopo associativo, di
prestazioni di lavoro dipendente o di lavoro autonomo rese da non associati.
La decisione sull'assunzione di personale dipendente o sulla collaborazione di prestatori di
lavoro autonomo è di competenza del Consiglio Direttivo.
Ai componenti del Consiglio Direttivo potrà essere riconosciuto un gettone di presenza.
Art. 9
Patrimonio sociale e mezzi finanziari
L’Associazione trae i mezzi per finanziare la propria attività da:
a)
patrimonio messo a disposizione da associati fondatori;
b)
quote d’ingresso e contributi annuali degli associati ordinari;
c)
donazioni, elargizioni, lasciti o contributi di persone, società, enti pubblici e privati
nazionali e internazionali;
d)
proventi di iniziative attuate e/o promosse dall’Associazione.
Art. 10
Obbligazioni
Ai sensi dell’articolo 38 del Cod. Civ. delle obbligazioni assunte con i terzi risponde il
patrimonio sociale nonché, personalmente e solidalmente, le persone che hanno agito in
nome e per conto dell’ente associativo.
Art. 11
Organi sociali
Sono organi dell’Associazione:
a)
l’Assemblea degli associati;
b)
il Consiglio Direttivo;
c)
il Presidente e il Vicepresidente;
d)
il Direttore generale;
e)
il Collegio dei Revisori.
Art. 12
Assemblea degli Associati
L'Assemblea è costituita da tutti gli associati. Le persone giuridiche e gli enti privi di
personalità giuridica partecipano all’assemblea per mezzo dei loro legali rappresentanti o
di persona da questi legittimamente delegata.
L’assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione ed è convocata dallo stesso in
via ordinaria almeno due volte l'anno per l’approvazione del bilancio preventivo e del
bilancio consuntivo dell’anno precedente, per la destinazione degli avanzi di gestione o per
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C.A.23.02.2010/p.20b
deliberare in ordine alla copertura di eventuali disavanzi. L’Assemblea è inoltre convocata
ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno, ovvero quando ne faccia richiesta
un/terzo del Consiglio Direttivo o su richiesta motivata per iscritto di almeno un/decimo
degli associati.
L’Assemblea degli associati è convocata con preavviso di almeno 10 giorni, mediante
pubblicazione sul sito internet dell’associazione e comunicazione per posta elettronica agli
indirizzi comunicati agli associati. L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione
dell’ordine del giorno del luogo, della data e dell’ora stabilita per la convocazione.
Ciascun associato ha diritto ad un voto. L’assemblea è validamente costituita con la
presenza della maggioranza degli associati fondatori e con la presenza della maggioranza
degli associati ordinari.
In seconda convocazione l’assemblea è validamente costituita con la presenza di almeno
un terzo degli associati fondatori e qualunque sia il numero degli associati ordinari
intervenuti.
Le deliberazioni dell'Assemblea convocata in seduta ordinaria sono adottate a maggioranza
dei presenti.
L’Assemblea è convocata in seduta straordinaria per le modifiche statutarie. L’avviso di
convocazione deve contenere l’indicazione degli articoli da modificare con il testo delle
modifiche proposte. Le deliberazioni dell’assemblea, convocata in seduta straordinaria,
sono adottate con il voto favorevole dei due/terzi degli associati presenti purché consti il
voto favorevole della maggioranza dei fondatori.
Art. 13
Funzioni dell’Assemblea
L’Assemblea si riunisce in seduta ordinaria per deliberare, con il voto favorevole della
maggioranza dei presenti, sugli argomenti posti all’ordine del giorno riguardanti
l’organizzazione e la gestione dell’Associazione medesima.
L’Assemblea in particolare:
- approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo, nonché la relazione
sull’attività svolta, determinando la destinazione dell’avanzo di gestione o la
delibera per la copertura di eventuali disavanzi di gestione;
- elegge due membri del Consiglio Direttivo proposti dagli associati ordinari;
- delibera sugli indirizzi generali dell'attività dell'Associazione, nonché su tutti gli
altri oggetti attinenti la gestione sociale riservati alla sua competenza dallo statuto,
dalla legge o sottoposti al suo esame dal Consiglio Direttivo.
Art. 14
Svolgimento dei lavori dell’Assemblea
L’Assemblea è presieduta dal Presidente o, in mancanza di questo, dal Vicepresidente.
Il Presidente accerta la regolarità della convocazione e della costituzione dell’Assemblea, il
diritto ad intervenire e la validità delle deleghe.
Dell’Assemblea viene redatto un verbale da trascriversi entro trenta giorni nell’apposito
libro dei verbali delle assemblee che viene firmato dal Presidente e dal Segretario da lui
nominato.
Art. 15
Il Consiglio Direttivo
L’Associazione è diretta e amministrata da un Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo è formato da un minimo di tre a un massimo di ventuno membri.
197
C.A.23.02.2010/p.20b
Gli associati fondatori nominano i membri del Consiglio Direttivo e designano tra questi il
Presidente e il Vicepresidente. Due membri sono nominati dall’Assemblea tra i canditati
proposti dagli Associati Ordinari.
I membri del Consiglio direttivo sono scelti tra persone di comprovata onorabilità,
autorevolezza, competenza e indipendenza.
I membri del Consiglio Direttivo durano in carica cinque anni e sono rieleggibili; tuttavia,
in sede di atto costitutivo potrà essere nominato un Consiglio Direttivo provvisorio con
durata anche inferiore e da stabilirsi nel medesimo atto.
I membri del Consiglio Direttivo nominati dagli Associati Fondatori decadono al venir
meno delle condizioni soggettive che ne avevano determinato la designazione
espressamente indicate nell’atto di nomina, ma restano in carica fino alla designazione dei
nuovi membri da parte degli Associati Fondatori.
Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta lo ritenga opportuno il Presidente o lo
richiedano almeno tre dei suoi membri.
Il Consiglio Direttivo è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei
componenti. Le delibere devono essere assunte con il voto favorevole della maggioranza
dei consiglieri presenti. In caso di parità di voto prevale quello del Presidente.
Le riunioni possono svolgersi anche senza la compresenza di tutti i componenti nella sede
dell’Associazione mediante audio/video conferenza.
Gli Associati Fondatori all’atto della nomina del Presidente del Consiglio Direttivo ne
stabiliscono il compenso.
Gli Associati Fondatori possono altresì stabilire un gettone di presenza per i componenti
del Consiglio Direttivo, oltre che il rimborso delle spese documentate inerenti alla loro
carica.
Art. 16
Funzioni del Consiglio Direttivo
È compito del Consiglio Direttivo:
a)
determinare le attività da svolgere per il raggiungimento dello scopo associativo;
b)
deliberare in ordine alla stipula di tutti gli atti e contratti e le convenzioni inerenti
l’attività sociale;
c)
sottoporre all’assemblea eventuali modifiche da apportare allo statuto;
d)
predisporre i regolamenti interni;
e)
deliberare in ordine all’ammissione e alla decadenza degli associati;
f)
redigere il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo da sottoporre, tramite il
Presidente, all’approvazione dell’Assemblea, assieme alla relazione annuale
sull’attività svolta;
g)
stabilire l’entità del contributo annuale associativo e delle quote di ingresso dei
nuovi associati;
h)
amministrare il patrimonio dell’Associazione;
i)
istituire commissioni o gruppi di lavoro;
l)
assistere il Presidente nell’espletamento delle sue funzioni;
m)
formulare proposte all’Assemblea.
Il Consiglio Direttivo potrà infine istituire una commissione per l’assegnazione delle borse
di studio composta oltre che dagli eventuali delegati delle autorità universitarie, da un
rappresentante del Consiglio Direttivo, dal Direttore generale e dal Presidente della
commissione scientifica nominati dal Presidente dell’Associazione.
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C.A.23.02.2010/p.20b
Il Consiglio Direttivo ha i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per
il conseguimento dello scopo associativo, nulla escluso o eccettuato.
Le funzioni del Consiglio Direttivo di cui alle lettere a) e b) possono essere delegate al
Presidente fermo restando le funzioni di indirizzo sulle attività dell’Associazione.
Il Consiglio Direttivo può avvalersi di responsabili di commissioni di lavoro appositamente
nominati e può essere coadiuvato, per particolari questioni, da esperti con remunerazione
preconcordata.
Art. 17
Il Presidente
Il Presidente rappresenta legalmente l'Associazione nei confronti di terzi ed in giudizio, e:
- convoca e presiede le riunioni dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo;
- cura l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo;
- formula programmi da sottoporre, una volta approvati dal Consiglio Direttivo, al
vaglio dell’Assemblea degli associati.
Il mandato del Presidente ha durata quinquennale e può essere rieletto.
Il Presidente può disporre di un fondo per le spese di ordinaria amministrazione, secondo
le disposizioni del bilancio preventivo approvato annualmente dall’Assemblea.
Art. 18
Il Vicepresidente
Il Vice Presidente è nominato dagli Associati Fondatori.
In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue attribuzioni sono esercitate dal
Vice Presidente. La sottoscrizione del Vice Presidente attesta l'impedimento del Presidente.
Art. 19
Il Direttore generale e Tesoriere
Il Direttore generale dell’Associazione, nominato dal Consiglio Direttivo, è incaricato della
direzione delle attività organizzative, culturali e scientifiche e ne cura l’attuazione secondo
le istruzioni del Presidente stesso di cui fa parte, tenendo i rapporti anche con i componenti
della commissione scientifica e del comitato d’onore.
Il Direttore generale cumula altresì l’incarico e la funzione di Tesoriere.
Per il Direttore generale può essere stabilito un compenso, determinato dal consiglio
direttivo.
Art. 20
Il Comitato d’onore
Il Presidente con l’assenso del Consiglio Direttivo, designa un Comitato d’onore per il
maggior prestigio scientifico ed accademico dell’Associazione.
Del comitato fanno parte eminenti personalità italiane e straniere.
Tale incarico, a durata indeterminata, è a titolo gratuito e non attribuisce lo status di
associato, né concorre alle deliberazioni associative.
Il Comitato d’Onore non costituisce un organo associativo.
Art. 21
Il Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico, nominato, la prima volta, dagli Associati Fondatori e
successivamente dal Consiglio Direttivo, dura in carica cinque anni ed è rieleggibile.
Il Comitato è composto da un minimo di cinque a un massimo di ventuno membri scelti tra
studiosi o esponenti di rilievo del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale,
anche se cessati dal servizio attivo.
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Il Comitato Scientifico elabora proposte in merito ai temi di ricerca e valuta annualmente i
risultati conseguiti riferendone al Consiglio Direttivo.
Il Presidente del Comitato Scientifico è designato, la prima volta, dagli Associati Fondatori
e successivamente dal Consiglio Direttivo all’atto della nomina dei componenti e ha il
compito di coordinare le attività collegiali dell’organo.
Il Consiglio Direttivo può attribuire ai singoli componenti del Comitato Scientifico la
responsabilità di specifici progetti di ricerca, di oggetto e durata predeterminati. In tal caso
può essere previsto un compenso, stabilito dal Consiglio Direttivo. Viene rimesso al
Presidente del Comitato Scientifico il potere di auto-organizzazione e la modalità di
svolgimento dei propri lavori.
Il Presidente del Comitato Scientifico, coadiuvato dal Direttore generale, è tenuto a
redigere, consegnare ed illustrare al Consiglio Direttivo, con cadenza annuale, alla data di
approvazione del bilancio, una Relazione circa le attività svolte nel periodo e la
programmazione delle attività da espletare nell’esercizio successivo.
Il Comitato Scientifico non costituisce un organo associativo.
Art. 22
Il Collegio dei Revisori
Il Collegio dei Revisori, composto da un minimo di tre membri ad un massimo di cinque, è
nominato dall’Assemblea, contestualmente al Consiglio Direttivo, tra coloro i quali
risultino iscritti al Registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero della
Giustizia.
Il Collegio dei Revisori dura in carica tre anni, salvo conferma o rielezione dei membri.
Il Collegio dei Revisori non è tenuto a partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo.
L’Assemblea elegge il Presidente del Collegio.
Ai membri del Collegio può essere attribuito dall’Assemblea un compenso relativo alla
loro carica.
Il Collegio vigila sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di
corretta amministrazione e di trasparente e corretta gestione contabile.
Art. 23
Il bilancio
Ogni anno deve essere redatto, a cura del Consiglio Direttivo, il bilancio preventivo e il
consuntivo dell’esercizio precedente da sottoporre rispettivamente entro il mese di
novembre e quello di aprile all’esame dell’Assemblea per la sua approvazione.
I bilanci preventivo e consuntivo devono essere redatti in conformità alle disposizioni di
legge, principi contabili e raccomandazioni emanati dagli organi deputati alla loro
statuizione.
I bilanci devono essere depositati presso la sede sociale almeno otto giorni prima la
convocazione dell’Assemblea competente alla loro approvazione.
L’esercizio amministrativo coincide con l'anno solare.
È vietata, sotto qualsiasi forma, la distribuzione di utili o di avanzi di gestione durante la
vita dell’Associazione, salvi i casi previsti dalla legge.
Art. 24
Libri sociali e registri contabili
I libri sociali ed i registri contabili essenziali che l’Associazione deve tenere sono:
il libro degli associati;
il libro dei verbali e delle deliberazioni dell’Assemblea;
il libro dei verbali e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo;
200
C.A.23.02.2010/p.20b
il libro giornale della contabilità sociale.
Tutti i libri, prima di essere posti in uso, devono essere regolarmente vidimati a cura del
Presidente.
Tutti i libri sono consultabili dagli associati previa richiesta scritta concordando con la
segreteria il giorno e l’ora in cui gli stessi saranno disponibili; gli associati potranno
estrarre copia dei verbali a loro spese.
Art. 25
Scioglimento e liquidazione
Lo scioglimento, necessario o volontario, e la messa in liquidazione dell'Associazione sono
deliberate dall’Assemblea in seduta straordinaria con le maggioranze previste all’art. 12
del presente statuto, su proposta del Consiglio Direttivo.
La liquidazione è affidata ad uno o più liquidatori, nominati dall'Assemblea generale, in
conformità alle disposizioni di legge vigenti al momento in cui ad essa si farà luogo.
L’eventuale attivo netto residuo del patrimonio comune sarà devoluto, su decisione a
maggioranza semplice dell'Assemblea, ad altre organizzazioni non lucrative di utilità
sociale o a fini di pubblica utilità aventi analoghe finalità.
Art. 26
Tentativo di conciliazione e Collegio Arbitrale
Ogni controversia che dovesse insorgere tra l’Associazione e i singoli associati, o tra gli
associati medesimi, o tra uno o più di essi e gli Organi Associativi in relazione
all'interpretazione, all'applicazione e alla validità dello statuto e, più in generale,
all'esercizio dell'attività sociale, sarà sottoposta a conciliazione.
Le parti si impegnano a ricorrere alla conciliazione prima di iniziare qualsiasi
procedimento arbitrale.
La nomina del conciliatore, Organo unipersonale, sarà effettuata con l’accordo di entrambe
le parti confliggenti ed ove questo non fosse raggiunto, su designazione del Presidente del
Tribunale di Roma.
Il tentativo conciliatorio dovrà concludersi entro 60 (sessanta) giorni dal momento della
intervenuta nomina del Conciliatore e la determinazione sarà vincolante per le parti
confliggenti.
E' espressamente convenuto che tutte le informazioni relative allo svolgimento della
procedura di conciliazione, ivi comprese l'eventuale proposta del Conciliatore e le
posizioni eventualmente assunte dalle parti rispetto alla stessa, hanno carattere di
riservatezza e non potranno in alcun modo essere utilizzate nell'eventuale giudizio
promosso a seguito dell'insuccesso della conciliazione.
Ove la conciliazione non abbia successo, il Conciliatore redigerà un verbale di mancata
conciliazione in cui preciserà quali parti abbiano presenziato alla procedura e darà atto
dell'insuccesso della procedura, senza fornire alcun elemento ulteriore sulla stessa.
Solamente a questo punto la controversia potrà essere devoluta dalle medesime parti
confliggenti alla decisione di un Collegio arbitrale composto da tre membri due dei quali
nominati da ciascuna parte (o gruppo di litisconsorti) ed il terzo, con funzioni di
Presidente, di comune accordo dai due arbitri già nominati o, in mancanza di accordo, dal
Presidente del Tribunale di Roma.
L'arbitrato sarà rituale e il Tribunale Arbitrale deciderà secondo diritto.
Art. 27
Norma di rinvio
201
C.A.23.02.2010/p.20b
Per quanto non previsto dal presente Statuto, si fa riferimento agli articoli 36 e ss. Cod.
Civ., ed alle vigenti disposizioni legislative in materia.
La Commissione Consorzi, nella seduta dell’1 febbraio 2010, ha espresso parere
favorevole in ordine alla partecipazione dell’Università alla suddetta Associazione
subordinatamente al chiarimento di quanto riportato all’art. 4 VIII comma dello statuto che
viene di seguito riportato:
“”la partecipazione di Università e Centri Culturali potrà avvenire anche mediante
la messa a disposizione temporanea ed a titolo gratuito a favore dell’Associazione di propri
ricercatori o collaboratori scientifici. In tal caso tali enti potranno essere esentati dal
contributo sociale con delibera del Consiglio direttivo””.
In merito, il prof. Uricchio ha evidenziato che la dizione soprariportata è da
intendersi riferita alla sua partecipazione, a titolo gratuito, come ricercatore di questa
Università, mediante il solo apporto scientifico.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota e-mail del 13.01.2010, inviata dal prof. Antonio Felice
URICCHIO, Preside della II Facoltà di Giurisprudenza - Taranto;
VISTO
lo Statuto dell’Associazione Istituto per il Governo Societario (I.G.S.);
CONSIDERATO
il parere espresso dalla Commissione Consorzi nella seduta del
1.02.2010;
TENUTO CONTO di quanto evidenziato dal prof. Antonio Felice Uricchio,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro all’Associazione Istituto per il Governo Societario (I.G.S.) approvandone lo
Statuto, evidenziando che la partecipazione della stessa Università di cui all’art. 4, VIII
comma, è da intendersi riferita al solo apporto scientifico e quindi a titolo gratuito.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
202
C.A.23.02.2010/p.5a
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ED IL CNR
Il Rettore, acquisito il consenso dei presenti, invita il prof. Carmelo Giacovazzo,
Delegato del Rettore alle funzioni relative al coordinamento dei rapporti con il CNR, ad
entrare, alle ore 12,15, nella sala di riunione.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio informa che il Senato Accademico ed il Consiglio di
Amministrazione di questa Università, nelle rispettive sedute del 9.6.2009 e 15.6.2009, in
riferimento al rinnovo della convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche
e l’Università, istituirono per gli aspetti di rispettiva competenza, un apposita
Commissione istruttoria composta dai proff. Saverio FLORIO, Carmelo GIACOVAZZO,
Grazia RAGUSO, Silvia ROMANELLI, Vito Nicola SAVINO, con il compito di
esaminare il testo della convenzione in questione al fine di formulare eventuali proposte di
modifiche al CNR.
In merito, l’ufficio evidenzia che il prof. Carmelo GIACOVAZZO, delegato del
Rettore, con nota assunta al protocollo generale di questa Università in data 20.1.2010, ha
inviato apposita relazione che qui di seguito si riporta:
^^^Questa seconda relazione integra la prima relazione, presentata al Rettore il
27/10/09, riguardante la originaria proposta di Convenzione Quadro ( si veda l’Allegato
1) messa a punto dal CNR, per regolare i rapporti di collaborazione scientifica ed
istituzionale fra il CNR e le Università italiane. Al 1 ottobre 2009 quella Convenzione
Quadro risultava approvata da cinquanta Università (si veda l’Allegato 2).
Dopo incontri con:
a) Dott.ssa Pasqua Rutigliani, Amministrazione Università di Bari;
b) Prof. Angela Agostiano, delegata del Rettore per il Dottorato di ricerca;
c) Prof. Ruggiero Pacifico, delegato del Rettore per la revisione dello Statuto e
del Regolamento dell’Università.
ho raccolto, in un documento inviato al CNR, (Ufficio Convenzioni, all’attenzione della
Dott.ssa Federica Mele) le obiezioni UNIBA alla proposta di Convenzione Quadro. Nel
contempo ho inviato al Rettore la prima Relazione al riguardo.
La Dott.ssa Mele ha preferito consultarsi con gli organi decisionali del CNR
piuttosto che incontrare rappresentanti UNIBA. Dopo vari colloqui telefonici e diverse
consultazioni è emersa da parte CNR una nuova proposta di Convenzione Quadro che
risponde alle obiezioni dell’Università di Bari. E’ qui allegata come Allegato 3.
In questa seconda relazione ricordo i punti controversi presenti nella prima
proposta di Convenzione Quadro e le nuove soluzioni emerse dal CNR, che fanno parte
integrante della nuova proposta di Convenzione.
203
C.A.23.02.2010/p.5a
1) Art. 4, comma 5: si richiedeva che i ricercatori CNR associati a Dipartimento
Universitario avessero facoltà di partecipare alle deliberazioni del Consiglio di
Dipartimento in materia di programmazione delle attività scientifiche con le modalità
individuate negli Statuti Universitari.
II comma 5 dell’art. 4 della Convenzione non è in sintonia con l’art. 84 della
legge 382 che fissa gli organi del Dipartimento e la sua composizione (prof. di ruolo,
assistenti di ruolo ad esaurimento, ricercatori, rappresentanza del personale non docente e
degli studenti).
Tuttavia il comma 5 non sembrava essere obbligatorio, in quanto la sua eventuale
attuazione veniva rimandata alla stipula di successive convenzioni operative che
potessero consentire o no la realizzazione di quanto previsto dallo stesso comma.
Questa non obbligatorietà è adesso pienamente espressa nella nuova proposta di
Convenzione e, a mio parere , consente il superamento della nostra obiezione. L’articolo 4,
comma 5, ora recita:
5. Le Convenzioni possono consentire ai professori ed ai ricercatori universitari
di ruolo associati al CNR la partecipazione alla programmazione (art.42 comma 3 del
regolamento di organizzazione e funzionamento) delle attività di ricerca dell’Istituto CNR
per la durata dell’associazione qualora ai ricercatori e tecnologi del CNR, autorizzati ai
sensi dell’art.21 comma 3 del D.Lgs.127/2003 a svolgere attività di ricerca in
Convenzione, venga data, per la durata delle attività, la facoltà di partecipare alla
programmazione delle attività scientifiche se previsto dallo Statuto dell’Ateneo.
1) Art. 5. Regolava le modalità delle associature (dal CNR all’Università e
dall’Università al CNR). Le due modalità sono leggermente dissimmetriche, ma questo
rispecchia i diversi regolamenti dei due Enti. Non lo ritenevo e non lo ritengo critico per la
stipula.
2) Art. 6. Questo articolo, nel primo comma, prevedeva la possibilità per i
ricercatori CNR (associati o no a Dipartimenti Universitari ) di assumere incarichi di
insegnamento a contratto presso l’Università in materia in cui sono esperti, percependo i
relativi compensi.
Questo comma in realtà rispecchia una situazione già in atto (art. 25 della 382),
quando i Ricercatori del CNR o di altra Istituzione scientifica pubblica (ad es. INFN) sono
considerati esperti della materia.
Il comma 1 doveva essere reso più duttile permettendo lo svolgimento di attività
d’insegnamento a titolo gratuito, come previsto da apposito comma dell’art. 25 della legge
382.
Nello stesso comma 1 si prevedeva che ricercatori o tecnologi CNR potessero
assumere incarichi di Direzione di Dipartimento o Centri di Ricerca presso l’Università
per periodi determinati. Ciò cozza con l’art. 84 della 382, ove si specifica che il Direttore
venga eletto fra i professori Universitari ordinari e straordinari (non fra i ricercatori
universitari), dai soli professori di ruolo e dai ricercatori.
E’ stato anche notato da parte nostra che non c’è contropartita da parte del CNR,
in quanto alla Direzione di un Istituto CNR può concorrere chiunque tramite un concorso
internazionale che seleziona tre gli idonei: il Consiglio di Amministrazione fissa in
maniera insindacabile il vincitore fra gli idonei.
Nella nuova proposta di Convenzione non viene più espressamente previsto il
compenso per incarichi di insegnamento a contratto, ed è scomparsa la frase in cui si
204
C.A.23.02.2010/p.5a
afferma che ricercatori o tecnologi CNR possano assumere incarichi di Direzione di
Dipartimento o Centri di Ricerca presso l’Università per periodi determinati.
Il nuovo art. 6 mi sembra ora pienamente accettabile.
3) Art. 9 – Questo articolo affermava che i risultati di una ricerca condotta dai
due Enti rimangano proprietà delle parti, e ne specifica le modalità. Sul sito www.urp.cnr.it
(qui in Allegato 4) ci sono le informazioni riguardanti il deposito dei brevetti da parte di un
ricercatore CNR. Non mi sembra che possa sorgere un contenzioso col regolamento
brevetti dell’Università di Bari in quanto l’art.9 si interessa solo di definire i criteri
qualitativi di ripartizione della proprietà intellettuale fra CNR e UNIBA.
4) Art. 11 – Riguarda il trattamento dei dati personali. L’art. è leggermente
dissimmetrico ma ambedue rispecchiano la legge. Non mi sembra critico per
l’approvazione della nuova Convenzione.
5) Art. 12 – Tratta delle controversie. Nella precedente stesura si indicava subito
il foro di Roma in caso di controversie. Nella nuova stesura si prevede che la soluzione
della controversia :
sarà rimessa al giudizio di un collegio arbitrale rituale composto da un
rappresentante designato da ciascuna delle Parti e da un Presidente da nominare di
comune accordo secondo le modalità definite dalle leggi vigenti. Nel caso in cui non sia
possibile definire in questo modo la controversia, è competente a decidere il Foro di
Roma.
A mio parere questo passo intermedio tutela ambedue le parti.
In definitiva, mi sembra che il CNR abbia risposto adeguatamente alle nostre
osservazioni modificando la originale proposta di Convenzione nei punti controversi.
Invio copia della presente relazione alla Dott.ssa Pasqua Rutigliani, perché dia il
suo parere al Magnifico, e informazione a me.^^^
L’Ufficio tanto evidenziato, ritiene opportuno riportare per intero il nuovo testo
della convenzione quadro in questione:
CONVENZIONE QUADRO
TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E
L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI
Tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sede in Roma – 00185, Piazzale Aldo Moro
n° 7, C.F. n. 80054330586, P.I. n. 02118311006, rappresentato dal Presidente Prof.
Luciano MAIANI (d’ora innanzi denominato “CNR”)
e
l'Università degli studi di …………………, con sede in ……….., cap……Via
…………………, C.F. n. ……….., P.I. n. , rappresentata dal Rettore pro tempore Prof.
……………… (d’ora innanzi denominata “Università”)
Premesso
o che in base al Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127, "Riordino del Consiglio
Nazionale delle Ricerche", il CNR è Ente pubblico nazionale con il compito di
svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei
principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo
sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, perseguendo
l'integrazione di discipline e tecnologie diffusive e innovative anche attraverso
accordi di collaborazione e di programmi integrati;
o che il CNR svolge, promuove e coordina attività di ricerca con obiettivi di
eccellenza in ambito nazionale e internazionale, finalizzate all'ampliamento delle
205
C.A.23.02.2010/p.5a
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
conoscenze nei principali settori di sviluppo, individuati nel quadro della
cooperazione ed integrazione europea e della collaborazione con le Università e
con altri soggetti sia pubblici sia privati;
che il CNR promuove la formazione e la crescita tecnico-professionale dei
ricercatori italiani, attraverso l'assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca,
nonché promuovendo e realizzando sulla base di apposite Convenzioni con le
Università, corsi di dottorato di ricerca anche con il coinvolgimento del mondo
imprenditoriale;
che le attività del CNR si articolano nelle 11 macro aree di ricerca scientifica e
tecnologica a carattere interdisciplinare, di cui all’articolo 55 del Regolamento di
organizzazione e funzionamento, in ragione di ciascuna delle quali sono state
individuate altrettante unità organizzative, denominate Dipartimenti, con compiti di
programmazione, coordinamento e controllo dei risultati e articolati in progetti di
ricerca individuati per classi di obiettivi omogenei;
che gli Istituti del CNR realizzano i programmi ed i progetti di ricerca loro affidati
interagendo con il sistema produttivo, con le Università, le altre Istituzioni di ricerca
e con gli Enti locali;
che per singoli progetti a tempo definito i dipartimenti del CNR, previa
autorizzazione del Consiglio di Amministrazione, possono istituire, ai sensi dell’art.
32 del “Regolamento”, unità di ricerca presso soggetti pubblici o privati, italiani od
esteri (d’ora innanzi denominate “URT”), sulla base di specifiche convenzioni
operative secondo le procedure di cui all’art. 49, comma 4, del Regolamento di
Organizzazione e Funzionamento, che devono precisare l’oggetto, la durata, diritti ed
obblighi delle diverse parti coinvolte;
che ai sensi dello Statuto emanato il …………………l'Università è una comunità
che
ha
come
compito
…………………………………………………………………………….………..
…………………………………………………………………………………………
……………..
e che a tal fine esplica ………………………………………….;
che sono tuttora attive collaborazioni tra Istituti del CNR e Dipartimenti
dell'Università e che presso tali strutture si sono sviluppate forti interazioni tra
ricercatori del CNR e dell'Università che hanno determinato elevate competenze e
creato un sinergismo culturale e scientifico che ha dato ricadute notevoli con la
creazione di laboratori di ricerca altamente specializzati e qualificati in campo
nazionale ed internazionale;
che è interesse di entrambi gli Enti continuare e ulteriormente sviluppare, con
l'utilizzazione delle rispettive risorse e nell'ambito dei ruoli e delle competenze di
ciascuno, attività di ricerca di comune interesse attraverso la collaborazione su
progetti ed iniziative comuni di cui all'art. 14, comma 2, del D. Lgs. N. 127/2003 e
nell'ambito di quanto previsto dall'art. 21, commi 1, 2, 3 e 4, del D. Lgs. N.
127/2003, in materia di mobilità di personale di ricerca del CNR verso l' Università e
di professori e ricercatori universitari verso il CNR;
che è riconosciuta da parte dell' Università l'opportunità di mantenere e incrementare
tali forme di collaborazione al fine di arricchire le attività di formazione universitaria
con l'alto contributo della ricerca scientifica avanzata e di contribuire allo sviluppo
degli istituti di ricerca;
206
C.A.23.02.2010/p.5a
o che è riconosciuta, altresì, da parte del CNR l'opportunità di consolidare le
collaborazioni esistenti e di sviluppare di comune intesa nuove forme di
collaborazione anche al fine di favorire la possibilità di collocazione di Istituti del
CNR e articolazioni territoriali degli stessi all'interno dell'Università;
o che è riconosciuta, infine, da parte di entrambi gli Enti, l'opportunità: a) di dare
attuazione alla mobilità del personale di ricerca del CNR verso l'Università e di
ricercatori e professori universitari di ruolo presso gli Istituti del CNR per periodi
determinati ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. N. 127/2003; b) di prevedere
l’applicazione dell’istituto dell’associatura come regolato dal “Disciplinare sui criteri
generali per l’associazione ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento del Personale”
approvato con provvedimento del Presidente del CNR n. 006 del 2 febbraio 2007; c)
di consentire la partecipazione degli Istituti del CNR convenzionati e dei ricercatori e
tecnologi del CNR in essi operanti alla realizzazione dei corsi di dottorato anche con
il coinvolgimento del mondo imprenditoriale, a parità di funzioni; d) di promuovere
ed attuare ogni possibile collaborazione scientifica riconosciuta utile per la migliore
realizzazione dei rispettivi fini istituzionali.
o che la presente Convenzione quadro ha come riferimento di massima la tipologia del
Protocollo di Intesa previsto all’art.49, comma 2, del Regolamento di
Organizzazione e funzionamento del CNR.
si conviene e si stipula quanto segue
Articolo 1 – Scopo dell’Intesa
1. Il CNR e l'Università riconoscono l'interesse comune a mantenere e sviluppare
forme di collaborazione per lo svolgimento di programmi di ricerca, di formazione anche
mediante la realizzazione di dottorati ed attività collegate al fine di una migliore
realizzazione dei rispettivi fini istituzionali.
Articolo 2 – Oggetto dell’Intesa
1. Il CNR e l'Università si impegnano reciprocamente, secondo le rispettive
normative e per quanto di competenza di ciascuno, a collaborare in ordine alla:
- definizione delle modalità per la collocazione a tempo definito di strutture di
ricerca del CNR presso l’Università, la quale dovrà rendersi disponibile a mettere a
disposizione locali idonei per lo svolgimento delle relative attività;
- disciplina della permanenza delle strutture di ricerca Istituti del CNR e loro
articolazioni territoriali già allocati presso l’Università;
- messa a disposizione di materiali, attrezzature, personale e risorse finanziarie
occorrenti per l'attuazione delle attività di ricerca di comune interesse;
- realizzazione della mobilità del personale di ricerca del CNR presso l'Università
e di ricercatori o professori universitari di ruolo presso il CNR;
- svolgimento delle attività connesse ai corsi di Dottorato anche presso gli Istituti
del CNR convenzionati, con il coinvolgimento dei ricercatori in essi operanti e assegnando
borse di studio.
2. Tali forme di collaborazione saranno regolate attraverso la stipula di
Convenzioni operative di cui all’art. 49 del Regolamento di organizzazione e
funzionamento del CNR adottate sulla base della presente Intesa.
Articolo 3 – Comitato paritetico di indirizzo
1. Per il coordinamento delle attività di collaborazione di cui alla presente
Convenzione, il CNR e l’Università convengono di istituire un Comitato paritetico di
indirizzo composto come segue:
207
C.A.23.02.2010/p.5a
- dal Presidente del CNR o da un suo delegato
- dal Rettore dell'Università o da un suo delegato
- da due rappresentanti nominati dal Presidente del CNR, scelti tra i ricercatori di
ruolo del CNR
- da due rappresentanti nominati dal Rettore dell'Università.
2. Il Comitato si riunisce presso l'Università ed è presieduto dal Rettore o dal suo
delegato.
3. Il Comitato redigerà un regolamento per il suo funzionamento.
4. Il Comitato resta in carica per la durata della Convenzione e viene rinominato
in caso di rinnovo della Convenzione medesima.
5. I membri del Comitato sono sostituiti se dimissionari o in caso di cessazione
dell'appartenenza ad Istituti del CNR od all'Università.
6. La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito. Le eventuali spese di missione
dei componenti saranno a carico dell'Ente di rispettiva appartenenza.
7. Il Comitato ha i seguenti compiti:
- coordina le attività di collaborazione;
- pianifica su base triennale gli interventi, aggiornandoli annualmente in sintonia
con i programmi del CNR e dell'Università;
- effettua il monitoraggio delle iniziative comuni realizzate in collaborazione e
redige relazioni periodiche sul loro andamento ai competenti organi del CNR e
dell’Università.
Articolo 4 – Convenzioni operative
1. Il CNR e l'Università possono concordare la realizzazione di progetti di ricerca
o altre attività scientifiche di comune interesse, attraverso la stipula di Convenzioni
operative di cui all’art.49, comma 4, del Regolamento di organizzazione e funzionamento,
individuando le strutture scientifiche di ciascun ente coinvolte nel Progetto. Ciascuna
Convenzione dovrà essere approvata dalle Parti secondo i rispettivi ordinamenti interni.
2. Le strutture di ricerca del CNR potranno avere sede presso l'Università sulla
base delle Convenzioni di cui al comma precedente e per un tempo prestabilito.
3. Le Convenzioni regoleranno i termini e le modalità dei rispettivi impegni per
l'utilizzazione degli immobili dell'Università destinati a sede della struttura CNR,
definendo, tra l'altro, la localizzazione e l'ampiezza degli spazi, la ripartizione tra i due Enti
delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi, la messa a disposizione
delle utenze e dei servizi necessari al funzionamento della struttura, ivi compreso quanto
attiene alla sicurezza e alla protezione sanitaria.
4. Le Convenzioni potranno inoltre definire termini e modalità per l’attivazione e
lo svolgimento dei programmi e progetti di ricerca comuni da attuarsi nell’Istituto del CNR
e nelle URT; per la gestione delle attrezzature scientifiche messe a disposizione dai due
Enti.
5. Le Convenzioni possono consentire ai professori ed ai ricercatori universitari di
ruolo associati al CNR la partecipazione alla programmazione (art.42 comma 3 del
regolamento di organizzazione e funzionamento) delle attività di ricerca dell’Istituto CNR
per la durata dell’associazione qualora ai ricercatori e tecnologi del CNR, autorizzati ai
sensi dell’art.21 comma 3 del D.Lgs.127/2003 a svolgere attività di ricerca in
Convenzione, venga data, per la durata delle attività, la facoltà di partecipare alla
programmazione delle attività scientifiche se previsto dallo Statuto dell’Ateneo.
Articolo 5 – Partecipazioni
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1. Possono essere associati per programmi specifici stabiliti nell’ambito della
programmazione dell’Istituto, i professori e i ricercatori universitari di ruolo ed altri aventi
diritto, per lo svolgimento di attività di ricerca presso gli Istituti del CNR per un tempo
determinato comunque non superiore alla durata del programma.
2. Il conferimento dell’associatura è disposto dai Direttori di Istituto, su domanda
dell’interessato, sentito il Consiglio di Istituto, previa autorizzazione dei competenti Organi
universitari, per i soggetti e con le modalità di cui al “Disciplinare sui criteri generali per
l’associazione ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento del Personale”, approvato con
provvedimento del Presidente del CNR n. 006 del 2 febbraio 2007.
3. I ricercatori e tecnologi del CNR possono partecipare, attraverso apposite
Convenzioni, allo svolgimento di attività di ricerca presso i Dipartimenti dell’Università
per un tempo determinato comunque non superiore alla durata delle ricerche.
4. La partecipazione è disposta dal Direttore del Dipartimento dell’Università, su
domanda dell’interessato, previa autorizzazione dei competenti Organi del CNR.
Articolo 6 - Mobilità
1. Ai sensi e nei limiti stabiliti dall’art. 21, comma 1, del D. Lgs. N. 127/2003 , i
ricercatori e tecnologi del CNR possono assumere incarichi di insegnamento a contratto
presso l’Università in materie pertinenti all’attività svolta. Qualora gli incarichi prevedano
un impegno superiore alle 160 ore annue, sarà necessaria la preventiva autorizzazione
dell’Ente.
Articolo 7 – Copertura assicurativa. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
1. Il CNR e l’Università degli Studi di Bari, ognuno per la parte di rispettiva
competenza, provvedono all'attuazione di quanto richiesto dalla normativa vigente per il
personale in materia di rischi, infortuni, igiene e sicurezza del lavoro.
2. In applicazione dell’articolo 10 del Decreto Interministeriale 5 agosto 1998, n.
363 (Norme per l’individuazione di particolari esigenze delle Università ai fini delle norme
del D. Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e s.m.i.), che si intende esteso anche agli
adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 230/95 e s.m. in materia di radiazioni ionizzanti, le
Parti concordano che, al fine di garantire la salute e la sicurezza del personale che presta la
propria opera presso gli Enti di cui alla presente convenzione, il soggetto cui competono
gli obblighi di datore di lavoro previsti dal D. Lgs. n. 81/2008 è individuato nel datore di
lavoro della struttura ospitante, ed il personale ospitato è considerato lavoratore ai sensi e
per gli effetti del D. Lgs. n. 81/2008 e dell’art. 4 del D. Lgs. n. 230/95e s.m.. In questo caso
le parti concordano che, nel rispetto del D. Lgs. n. 81/2008, il Documento di Valutazione
dei Rischi (Art. 4 del citato D.Lgs.) e, se previsto, la Relazione di Radioprotezione (Art.
61, comma 2, D. Lgs. 230/95 e s. mi.) nonché gli altri documenti previsti dalla normativa
in materia, verranno inviati dalla struttura ospitante alla struttura di provenienza del
personale.
Nel caso, invece, che una struttura afferente ad uno dei contraenti e dotata di
autonomia scientifica ed organizzativa, oltre che economica e gestionale, sia ospitata
all’interno delle aree di pertinenza dell’altra parte contraente, gli obblighi rimangono in
capo al Datore di Lavoro individuato dalla parte ospitata. In questo caso le Parti effettuano,
in base alla propria organizzazione interna, le rispettive valutazioni dei rischi e gli altri
adempimenti previsti a loro carico. Tali valutazioni saranno interscambiabili tra i
contraenti, anche al fine di concordare le opportune azioni comuni e di coordinamento atte
ad assicurare la piena attuazione di quanto disposto dalla normativa in questione, da
contrattare in sede locale.
209
C.A.23.02.2010/p.5a
I costi relativi all’affidamento di incarichi professionale ed alla sorveglianza
sanitaria prevista dalla citata normativa sono a carico del soggetto individuato Datore di
Lavoro.
Articolo 8 – Dottorati di ricerca
1. L’Università favorisce la stipula di specifiche convenzioni con il CNR per
l’attivazione di corsi di Dottorato ai sensi dell’articolo 4 della Legge n. 210/1998.
2. Il CNR, ai sensi dell’articolo 47 del proprio Regolamento di organizzazione e
funzionamento, provvede ad assegnare agli Istituti, compatibilmente con i limiti di
bilancio, le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei corsi di Dottorato
concordati con l’Università sulla base di apposite Convenzioni anche con il
coinvolgimento del mondo imprenditoriale, di cui all’art. 3, comma 1, lettera n) del D. Lgs.
n. 127 del 4 giugno 2003.
3. Ai fini dei commi precedenti, i Direttori di Istituto del CNR stipulano le
Convenzioni operative di cui all’art. 49, comma 4, del Regolamento di Organizzazione e
Funzionamento, con l’Università, in relazione ai corsi di Dottorato da attivare, nelle quali
sono esplicitamente previste:
a)
la partecipazione dei ricercatori CNR al Collegio dei Docenti del Corso di
Dottorato;
b)
la partecipazione di ricercatori CNR alle Commissioni di accesso ai corsi e
di valutazione finale, ai fini del conferimento del titolo di dottore di ricerca;
c)
lo svolgimento, presso gli Istituti del CNR o le URT, di attività di ricerca
finalizzata alla formazione dei Dottori di ricerca.
4. L’Università, ove necessario, adegua i propri regolamenti per attuare le
previsioni di cui ai punti a), b) e c), entro sei mesi dalla stipula della Convenzione.
Articolo 9 – Attività in collaborazione e proprietà intellettuale dei risultati
1. Tutti i risultati totali o parziali derivanti dall’esecuzione di progetti comuni di
ricerca, disciplinati dalle Convenzioni operative di cui all’art. 4 , e tutte le informazioni ad
essi relativi resteranno di proprietà comune delle parti. Salvo quanto dispone la legge in
materia di proprietà industriale e fermo restando il diritto inalienabile degli inventori ad
essere riconosciuti autori del trovato, nel caso in cui le parti conseguano in comune risultati
degni di protezione brevettuale o forme di tutela analoghe ovvero tutelabili tramite Diritto
d’Autore, il regime dei risultati è quello della comproprietà in pari quota, salvo che si
possa stabilire una diversa ripartizione della titolarità sulla base di una accertata diversità
dell’importanza del contributo da ciascuna parte prestato al conseguimento del risultato
inventivo e delle partecipazioni finanziarie delle parti. L’Università e il CNR possono
congiuntamente concordare misure e accordi con gli inventori per far valere diritti esclusivi
relativi alla proprietà ed all’uso dei risultati inventivi.
2. In ogni opera o scritto relativi alle specifiche attività di ricerca di cui alla
presente Convenzione dovrà essere menzionato l'intervento del CNR e dell'Università quali
Enti patrocinanti le attività medesime.
Articolo 10 – Durata, procedura di rinnovo e facoltà di recesso
1. La presente Intesa ha la durata di cinque anni a decorrere dalla data di stipula e
potrà essere rinnovata per uguale periodo sulla base di un accordo scritto approvato dagli
organi competenti delle Parti.
2. Le parti potranno recedere dalla presente Intesa mediante comunicazione con
lettera raccomandata con avviso di ricevimento da inviarsi nel rispetto di un preavviso di
almeno sei mesi; lo scioglimento della presente convenzione non produce effetti automatici
210
C.A.23.02.2010/p.5a
sui rapporti attuativi in essere al momento del recesso, che restano regolati, quanto alla
risoluzione, dai relativi atti.
Articolo 11 – Trattamento dei dati personali
1. Il CNR si impegna a provvedere al trattamento, alla diffusione ed alla
comunicazione dei dati personali relativi alla presente convenzione nell’ambito del
perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dal proprio Regolamento
emanato in attuazione del D. Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali”.
2. L’Università si impegna a trattare i dati personali provenienti dal CNR
unicamente per le finalità connesse all’esecuzione della presente convenzione nell’ambito
dei propri fini istituzionali e nel rispetto di quanto previsto dal Dlgs 196/2003.
Articolo 12 – Controversie
1. Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che
possa nascere dalla presente convenzione.
2. A tal fine qualunque controversia dovesse insorgere in ordine
all'interpretazione, esecuzione o risoluzione del presente atto sarà rimessa al giudizio di un
collegio arbitrale rituale composto da un rappresentante designato da ciascuna delle Parti e
da un Presidente da nominare di comune accordo secondo le modalità definite dalle leggi
vigenti. Nel caso in cui non sia possibile definire in questo modo la controversia, è
competente a decidere il Foro di Roma.
Articolo 13 – Registrazione
La presente Convenzione Quadro viene redatta in triplice originale ed è soggetta a
registrazione in caso d'uso.”
L’Ufficio fa presente che il Senato Accademico nella seduta del 29.01.2010, ha
deliberato quanto segue:
- di approvare, per quanto di competenza, il nuovo schema di Convenzione
Quadro, riportato in narrativa, da stipularsi tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e
l'Università degli Studi di Bari;
- di invitare il prof. Giacovazzo a convocare quanto prima l'apposita
Commissione, composta dai proff. Saverio Florio, Carmelo Giacovazzo, Grazia Raguso,
Silvia Romanelli e Vito Nicola Savino, ed a proporre al CNR l'ampliamento della
rappresentanza di questa Università in seno al Comitato paritetico di indirizzo di cui al p.
1, art. 3, del suddetto schema convenzionale, con la previsione di n. 4 componenti, anziché
2, in rappresentanza di ciascuna delle 4 macroaree presenti nell'Università di Bari.””
Il prof. Giacovazzo fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alla surriportata
convenzione con cui il CNR e l’Università degli Studi di Bari riconoscono l’interesse
comune a mantenere e sviluppare forme di collaborazione per lo svolgimento di
programmi di ricerca, sottolineando come il nuovo testo convenzionale consenta il
superamento delle criticità preesistenti.
211
C.A.23.02.2010/p.5a
Il consigliere Vonghia chiede se un ricercatore del CNR possa far parte del
Collegio dei docenti di un dottorato di ricerca attivato presso l’Università.
Il prof. Giacovazzo nel far presente che al momento non è prevista tale possibilità
ritiene però che in futuro si possa ipotizzare un ampliamento della composizione del
Collegio surrichiamato nel senso indicato dal prof. Vonghia.
La consigliera Raguso, nel lamentare come la questione in parola non sia stata
sottoposta al vaglio dell’apposita Commissione mista, della quale è peraltro componente,
ritiene che, nel rispetto delle competenze degli Organi preposti, la citata Commissione
avrebbe dovuto esprimersi preliminarmente sul testo della convenzione nella sua nuova
formulazione, anche al fine di formulare eventuali osservazioni e proposte di modifiche al
CNR.
Il prof. Giacovazzo, nel ricordare che i contatti e lo scambio di osservazioni con il
CNR tesi a definire, con ogni possibile precisione, il testo della nuova convenzione sono
intervenuti precedentemente alla nomina della Commissione mista in questione, sottolinea
che non è stato possibile, per motivi di urgenza, convocare la citata Commissione ai fini
dell’acquisizione del relativo parere, rilevando piuttosto la necessità di intervenire presso il
CNR per il superamento di tutte le criticità così come evidenziato in narrativa; egli fa,
comunque, presente che è prevista a breve, presumibilmente per il prossimo 26 febbraio
2010, la riunione della Commissione mista in parola.
La consigliera Zallone, considerata l’urgenza testè rappresentata,
ritiene
inopportuno in questa fase sottoporre la nuova Convenzione al vaglio della Commissione
mista, ricordando in proposito la sovranità del Consiglio di Amministrazione nelle
decisioni da assumere.
Il prof. Di Rienzo, nel condividere in linea di massima le osservazioni della
prof.ssa Raguso circa l’opportunità di sottoporre la questione al vaglio preventivo
dell’apposita Commissione, nel rispetto dell’iter procedurale previsto, propone di
esprimere parere favorevole al nuovo schema di convenzione quadro tra il Consiglio
Nazionale delle Ricerche e questa Università, acquisendo comunque il parere della citata
Commissione mista.
212
C.A.23.02.2010/p.5a
Il Rettore ricorda l’ampio dibattito svoltosi sulla questione nel corso della
riunione del Senato Accademico del 29.01.2010 evidenziando come il testo in esame
tenga conto di tutte le osservazioni ed i suggerimenti pervenuti dai docenti di questa
Università coinvolti nelle attività del CNR.
Il prof. Vonghia si associa alle considerazioni della prof.ssa Zallone circa
l’urgenza di approvare il nuovo testo di convenzione anche in considerazione della
circostanza che il CNR ha ricevuto una serie di suggerimenti dalla componente dei
ricercatori interni alla struttura, come peraltro evidenziato dal Magnifico Rettore.
Non registrando ulteriori richieste di chiarimenti, il Rettore ringrazia il prof.
Giacovazzo che si allontana, alle ore 12,20, dalla sala di riunione.
Il Rettore, considerato l’orientamento emerso dal dibattito, ritiene che si possa
esprimere parere favorevole al nuovo schema di convenzione quadro tra il Consiglio
Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro invitando la
Commissione mista a
formulare, comunque, eventuali osservazioni da sottoporre
all’esame del Consiglio di Amministrazione nonché a proporre al CNR l'ampliamento della
rappresentanza di questa Università in seno al Comitato paritetico di indirizzo di cui al p.
1, art. 3, del suddetto schema convenzionale, attraverso la previsione di n. 4 componenti,
anziché 2, in rappresentanza di ciascuna delle 4 macroaree presenti nell'Università degli
Studi di Bari, così come deliberato dal Senato Accademico nella citata riunione del
29.01.2010.
Il Rettore invita quindi il Consiglio a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTE
le
delibere
del
Senato
Accademico
e
del
Consiglio
di
Amministrazione, assunte nelle rispettive sedute del 09.06.2009 e
15.06.2009;
VISTA
la relazione del prof. Carmelo GIACOVAZZO, inviata con nota del
26.01.2010;
VISTO
il nuovo schema di convenzione tra l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro ed il CNR;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dall’Ufficio competente;
213
C.A.23.02.2010/p.5a
VISTA
la delibera del Senato Accademico assunta nella riunione del
29.01.2010;
SENTITA
l’ampia illustrazione del prof. C. Giacovazzo;
TENUTO
conto di quanto emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
-
di esprimere parere favorevole al nuovo schema di convenzione quadro tra il
Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;
-
di invitare la Commissione mista, composta dai proff. Saverio FLORIO, Carmelo
GIACOVAZZO, Grazia RAGUSO, Silvia ROMANELLI, Vito Nicola SAVINO, a
formulare comunque eventuali osservazioni da sottoporre all’esame di questo
Consesso, nonché a proporre al CNR l'ampliamento della rappresentanza di questa
Università in seno al Comitato paritetico di indirizzo di cui al p. 1, art. 3, del
suddetto schema convenzionale, attraverso la previsione di n. 4 componenti,
anziché 2, in rappresentanza di ciascuna delle 4 macroaree presenti nell'Università
degli Studi di Bari, così come deliberato dal Senato Accademico nella seduta del
29.01.2010.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
214
C.A.23.02.2010/p.21
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
MODIFICHE DI STATUTO DEL CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO
NAZIONALE PER L’INFORMATICA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Consiglio a
pronunciarsi in merito:
“”L’Ufficio informa che, con apposita nota, il prof. Paolo Ciancarini Direttore del
Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) ha rappresentato quanto
segue:
“”…. Trasmetto in allegato la bozza di nuovo statuto del Consorzio
Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI). Per comodità di confronto
trasmettiamo anche lo statuto attualmente in vigore.
Il nuovo statuto deve essere aggiornato, essendo rimasto inalterato dalla
fondazione del consorzio nel 1989.
La bozza dello statuto è stata definita da una commissione CINI diretta dal prof.
Paolo Prinetto(Politecnico di Torino), sentito il Consiglio Direttivo attuale, e con la
preziosa consulenza del prof. Marco Dugato, professore ordinario di Diritto
Amministrativo di IUAV. La bozza di nuovo statuto ha già ottenuto un parere ufficioso
favorevole dal MIUR (DG Tornasi). Il MIUR si esprimerà ufficialmente solo dopo
l’approvazione finale da parte del Consiglio Direttivo del CINI.
Onde arrivare a tale approvazione formale da parte del Consiglio direttivo,
prevista in una seduta straordinaria da convocarsi entro gennaio 2010, chiediamo alla S.V.
di autorizzare il rappresentante d‘ateneo, che siede nel consiglio stesso, a dare il suo voto
come da statuto attuale. Lo statuto attuale infatti prevede una maggioranza qualificata del
75% per le modifiche dello statuto stesso….””.
L’Ufficio ritiene opportuno riportare integralmente lo Statuto vigente e le relative
modifiche dello Statuto .
STATUTO
VECCHIA VERSIONE
STATUTO
NUOVA PROPOSTA
Costituzione
Il CINI (Consorzio Interuniversitario
Nazionale per l’Informatica), di seguito
denominato “Consorzio”, è stato costituito
con atto sottoscritto in data 6 dicembre 1989
e costituisce soggetto in house rispetto agli
enti
costitutori,
partecipanti
e
legittimamente affidanti.
Il Consorzio è stato riconosciuto con
Decreto del Presidente della Repubblica
215
C.A.23.02.2010/p.21
(DPR del 3.9.91) pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n° 125 del 29.5.92.
Art. 1 - Oggetto e sede
Il Consorzio Interuniversitario Nazionale
per l’Informatica e per lo studio dei suoi
fondamenti teorici, dei sistemi di
elaborazione, delle sue applicazioni
gestionali ed industriali, viene costituito con
atto convenzionale sottoscritto in data 6
dicembre 1989.
Ad esso partecipano le Università di Bari,
Bologna, Calabria, Genova, Lecce, Milano,
Napoli, Napoli 2, Palermo, Pavia, Pisa,
Roma
1,
Salerno,Scuola
Superiore
Sant’Anna, Torino, Trento e i Politecnici di
Milano e Torino.
Il Consorzio si propone di promuovere e
coordinare le ricerche sia di base sia
applicative e le altre attività scientifiche e di
trasferimento nel campo dell’Informatica tra
le Università Consorziate favorendo, da un
lato, collaborazioni tra Università, altri Enti
di ricerca, Industrie e, dall’altro, il loro
accesso e la loro eventuale partecipazione
alla gestione di centri esteri o internazionali
di Informatica, secondo le norme del
presente Statuto.
Il Consorzio ha sede in Roma ed è posto
sotto la vigilanza del Ministero della
Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica.
Art. 1 - Oggetto e sede
Il Consorzio ha sede in Roma ed è posto
sotto la vigilanza del Ministero competente
per l’Università e la Ricerca.
Il Consorzio promuove e coordina attività
scientifiche, di ricerca e di trasferimento, sia
di base sia applicative, nel campo
dell’informatica, di concerto con le
comunità
scientifiche
nazionali
di
riferimento.
Il Consorzio favorisce la collaborazione tra i
consorziati ed Università, Istituti di
istruzione universitaria,enti di ricerca,
industrie, e la Pubblica Amministrazione, ed
il loro accesso e la loro partecipazione a
progetti ed attività scientifiche, di ricerca e
di trasferimento, secondo le norme del
presente Statuto.
Il Consorzio non ha scopo di lucro, né può
distribuire utili. Eventuali avanzi di gestione
saranno interamente utilizzati per il
raggiungimento degli scopi sociali.
Art. 2 - Università consorziate
Art. 2 – Membri del Consorzio
Fanno parte del Consorzio:
Fanno parte del Consorzio:
a) le Università che lo hanno promosso
a)
le Università che lo hanno
b) ogni altra Università italiana o straniera
costituito;
che ne faccia domanda previa deliberazione
b)
ogni altra Università o Istituto
del Consiglio Direttivo che nel decidere
pubblico
di
istruzione
terrà conto delle attività già esistenti e delle
universitaria, italiana o straniera
prospettive.
che ne faccia domanda, previa
Ogni Università consorziata ha diritto ad un
deliberazione del Consiglio
proprio rappresentante in seno al Consiglio
Direttivo;
Direttivo.
c)
ogni ente pubblico le cui finalità
istituzionali siano corrispondenti
a quelle perseguite dal Consorzio
che ne faccia domanda, previa
216
C.A.23.02.2010/p.21
deliberazione del Consiglio
Direttivo.
Ogni consorziato ha diritto ad un proprio
rappresentante in seno al Consiglio
Direttivo.
Art. 3 - Attività del Consorzio
Al fine di realizzare i propri fini il
Consorzio:
a) procede alla costituzione ed alla gestione
in proprio di Sezioni ovvero Strutture di
coordinamento per le tematiche di carattere
generale e di Laboratori di ricerca presso le
Università, gli Istituti universitari, gli Enti
di ricerca;
b)
promuove
lo
sviluppo
della
collaborazione scientifica tra le Università
consorziate ed altri organismi di ricerca,
nazionali ed internazionali, che operano nel
campo dell’informatica;
c) coordina e sostiene i propri programmi di
ricerca
scientifica
nel
campo
dell’informatica, realizzati tra le Università
consorziate;
d) mette a disposizione delle Università
partecipanti, attrezzature, laboratori e centri
che possano costituire supporto anche per
l’attività del dottorato di ricerca e nella
preparazione di esperti ricercatori;
e) promuove e incoraggia la formazione dei
ricercatori in informatica nonchè la
preparazione di esperti sia di base che nelle
tecnologie avanzate e nelle applicazioni
dell’informatica
anche
mediante
la
concessione di borse di studio e di ricerca;
f) avvia le azioni di trasferimento dei
risultati della ricerca nazionale e
internazionale in questo campo all’ambiente
applicativo, normativo e industriale e della
pubblica amministrazione;
g) svolge attività di consulenza e di ricerca
scientifica in informatica nonchè attività di
supporto nell’analisi e validazione di
sistemi informativi, secondo i principi di cui
all’art. 66 del DPR 382/80, su parere
(vincolante) del Consiglio Scientifico. In
merito sarà emanato apposito regolamento.
Art. 3 - Attività del Consorzio
Al fine di realizzare i propri fini, il
Consorzio:a) promuove lo sviluppo della
collaborazione scientifica tra i consorziati
ed altri organismi di ricerca, nazionali ed
internazionali, che operano nel campo
dell’informatica;
b) coordina e sostiene i propri programmi di
ricerca
scientifica
nel
campo
dell’informatica, realizzati tra i consorziati;
c) procede alla costituzione ed alla gestione
di laboratori di ricerca;
d) mette a disposizione dei consorziati,
personale, attrezzature, laboratori e centri
che possano costituire supporto anche per
l’attività del dottorato di ricerca e nella
preparazione di esperti ricercatori;
e) promuove e incoraggia la formazione dei
ricercatori in informatica nonché la
preparazione di esperti sia di base sia nelle
tecnologie avanzate e nelle applicazioni
dell’informatica, anche mediante la
concessione di borse di studio e di ricerca;
f) promuove e incoraggia l’adozione di
metodi e strumenti di didattica innovativa
ed avanzata per la formazione informatica
di personale, anche di soggetti terzi;
g) avvia le azioni di trasferimento dei
risultati della ricerca nazionale e
internazionale all’ambiente applicativo,
normativo e industriale e della pubblica
amministrazione, anche favorendo la
creazione di spin-off universitari;
h) stipula contratti e convenzioni a livello
nazionale
e/o
internazionale
con
amministrazioni
pubbliche,
soggetti
pubblici e privati, nel rispetto dei principi e
delle norme di legge applicabili;
i) svolge attività di consulenza e di ricerca
scientifica nel campo dell’informatica,
sempre nel rispetto dei principi e delle
217
C.A.23.02.2010/p.21
Al fine di realizzare i propri scopi il
Consorzio potrà stipulare convenzioni con
le Università, il C.N.R., l’ENEA, l’Istituto
Superiore delle Telecomunicazioni, strutture
consortili per l’Informatica ed altri Enti
pubblici e privati, o Fondazioni o Società
nazionali ed internazionali, che operano in
settori interessanti all’attività del Consorzio.
Potrà altresì prendere parte allo studio, alla
realizzazione e gestione di iniziative
scientifiche nell’ambito di progetti e di
accordi di cooperazione internazionale.
Il CINI non svolge attività di servizio
esterno di calcolo e per quanto concerne
l’esigenza di risorse di calcolo, utilizza
eventuali propri sistemi, nonché quelli
disponibili presso i consorzi di calcolo
automatico patrocinati dal Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica (ad esempio CINECA e
CILEA) o ancora Centri Universitari di
detto tipo o Centri appartenenti ad Enti
pubblici di ricerca.
Art. 4 - Patrimonio
Le Università di cui all’art. 1 del presente
statuto contribuiscono alla costituzione del
Consorzio con la somma prevista dall’atto
costitutivo che viene versata entro 60 giorni
dalla sottoscrizione dell’atto, ripartita come
dall’atto stesso.
Tale patrimonio iniziale ammonta a lire
duecentodieci milioni.
Ogni altra Università che, ai sensi dell’art.
2,
comma b), entri a far parte del Consorzio è
tenuta al versamento di una quota da
stabilirsi di volta in volta dal Consiglio
Direttivo.
norme
di
legge
applicabili
e
compatibilmente con la propria natura
giuridica.
La gestione dei diritti di proprietà
intellettuale derivanti da attività svolte per
conto del Consorzio da singoli docenti e/o
dalle Unità di ricerca (costituite ex Art 14) è
demandata a singoli accordi attuativi
stipulati tra il Consorzio stesso e i singoli
docenti e/o il consorziato presso cui è
attivata l'Unità di Ricerca.
Art. 4 - Fondo consortile
I1 fondo consortile è costituito dalle quote
versate dalle Università fondatrici nonché
dalle quote versate dalle Università e dagli
enti di cui all’art. 2 lett. b) e c) del presente
statuto all’atto della loro adesione. Ogni
Università, Ente o Istituto che entri a far
parte del Consorzio (ex art. 2, lett. b) e c) ),
è tenuto al versamento di una quota di
adesione, stabilita dal Consiglio Direttivo.
Le risorse costituenti il fondo consortile
sono indivisibili ed è fatto divieto di
distribuire, anche in modo indiretto,
eventuali avanzi di gestione, nonché fondi,
riserve o capitali, salvo che per i residui
derivanti dallo scioglimento del Consorzio.
Il Consorzio potrà acquisire beni mobili ed
immobili nonché accettare donazioni od
assegnazioni effettuate da terzi a titolo di
liberalità, nonché avvalersi delle risorse di
cui al successivo art. 7.
Art. 5 - Finanziamenti
Art. 5 - Finanziamenti
Per il perseguimento dei propri scopi il Per il perseguimento dei propri scopi, il
Consorzio si avvale:
Consorzio si può avvalere:
218
C.A.23.02.2010/p.21
a) di contributi dello Stato destinati allo
specifico
settore
delle
tecnologie
dell’informazione e a questioni ad esso
inerenti;
b) di contributi erogati dal Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica, sia con fondi di pertinenza
delle Università consorziate (secondo
quanto previsto dall’art. 12, Legge 705 del 9
dicembre 1985), sia nell’ambito dei normali
progetti di interesse nazionale (40%), sia
nell’ambito di fondi speciali di ricerca;
c) di eventuali fondi erogati direttamente
dalle Università consorziate;
d) di contratti stipulati con altre
Amministrazioni statali ed Enti pubblici e
privati;
e) di finanziamenti o contributi provenienti
da vari Enti nazionali, esteri o
sovranazionali con i quali il CINI collabora
per il perseguimento dei propri fini.
1) di contributi del Ministero competente
per l’Università e la Ricerca;
2) di eventuali fondi erogati direttamente
dai consorziati
3) di contratti stipulati a livello nazionale
e/o internazionale con la Pubblica
Amministrazione e con soggetti pubblici e
privati;
4) di finanziamenti o contributi erogati a
livello nazionale e/o internazionale dalla
Pubblica Amministrazione e da soggetti
pubblici e privati;
5) di donazioni da parte di soggetti pubblici
e privati.
Art. 6 - Organi
Sono Organi del Consorzio:
1) Il Consiglio Direttivo;
2) Il Consiglio Scientifico;
3) Il Direttore;
4) La giunta Amministrativa;
5) Il Collegio dei Revisori dei Conti.
Art. 6 – Organi, Uffici di staff e Strutture
Sono Organi del Consorzio:
1) il Consiglio Direttivo;
2) il Presidente;
3) il Direttore Esecutivo;
4) il Collegio dei Revisori dei Conti.
Sono Uffici di staff del Consiglio Direttivo:
a) la Giunta Amministrativa:
b) il Collegio dei Direttori di Struttura.
Sono Strutture del Consorzio:
a) le Unità di Ricerca;
b) i Laboratori Nazionali.
Art. 7 - Consiglio Direttivo
Il governo del Consorzio è affidato al
Consiglio Direttivo, composto da:
a) un rappresentante di ciascuna delle
Università consorziate, indicato dal Rettore
e scelto tra i professori di ruolo esperti e
operanti nel campo di attività del Consorzio,
appartenenti ai settori disciplinari INF/01 e
ING-INF/05 (o equivalenti al momento
della costituzione dell’organo), nominato
con Decreto del Ministro competente per
l’Università e la Ricerca
Art. 7 - Il Consiglio Direttivo
Il governo del Consorzio è affidato al
Consiglio Direttivo composto da:
a) un rappresentante di ciascuna delle
Università consorziate, scelto dal Consiglio
di Amministrazione tra i professori di ruolo
esperti e operanti nel campo di attività del
Consorzio;
b) un rappresentante designato da ciascuno
dei Ministri preposti al Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica e del Ministero dell’Industria,
219
C.A.23.02.2010/p.21
Commercio e Artigianato.
Il Consiglio Direttivo è nominato per un
triennio con Decreto del Ministro
dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologia ed elegge nella sua prima seduta
il Direttore.
Per la validità delle adunanze del Consiglio
è necessaria la presenza di almeno la metà
più una dei suoi componenti.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza
dei presenti.
Qualsiasi modifica statutaria dovrà essere
deliberata da almeno tre quarti dei
componenti del ConsiglioDirettivo.
Il Consiglio Direttivo:
1) elegge nel suo seno il Direttore del
Consorzio;
2) nomina i responsabili delle Unità di
ricerca, Sezioni e Laboratori secondo le
norme dell’ordinamento dei servizi di cui al
successivo art. 16;
3) delibera, sentito il Consiglio Scientifico,
sulle iniziative scientifiche, nonchè sulla
istituzione o soppressione delle Unità,
Sezioni e Laboratori di cui al punto a)
dell’art. 3;
4) delibera in materia di convenzioni e
contratti;
5) adotta i regolamenti di esecuzione del
presente statuto;
6) delibera su tutte le questioni riguardanti
l’amministrazione del Consorzio;
7) può delegare talune delle proprie
attribuzioni di ordinaria amministrazione al
Direttore ed alla Giunta Amministrativa,
prefissandone i termini e le modalità.
b) un rappresentante designato da ciascuno
dei Ministri preposti ai Ministeri competenti
per l’Università e la Ricerca, le Attività
Produttive, la Funzione Pubblica e
l’Innovazione;
c) fino ad un massimo di 3 rappresentanti
delle Comunità scientifiche nazionali di
riferimento nel campo dell’informatica,
nominati dal Consiglio Direttivo nella
composizione ristretta ai soli membri di cui
alla lettera a).
Il Consiglio Direttivo resta in carica 3 anni.
Il Consiglio Direttivo elegge, nella sua
prima seduta, il Presidente ed il
VicePresidente.
Il Consiglio Direttivo:
1) delibera le linee strategiche delle attività
del Consorzio, demandandone la fase
istruttoria alla Giunta Amministrativa;
2) elegge nel suo seno:
a) il Presidente
b) il VicePresidente;
3) nomina:
a) la Giunta Amministrativa;
b) il Direttore Esecutivo;
c) i Direttori delle Unità di Ricerca;
d) i Direttori dei Laboratori Nazionali;
4) autorizza l’istituzione delle strutture di
cui all’art. 14;
5) delibera relativamente a:
a)
tutti
gli
aspetti
relativi
alla
amministrazione ed alla gestione del
Consorzio;
b) stipula di contratti e convenzioni;
c) accettazione di contributi e finanziamenti;
d) adozione dei regolamenti ex art. 20;
e) approvazione dei bilanci preventivi e di
esercizio;
f) richieste di nuove adesioni al Consorzio
ex art. 2;
g) esclusione e recesso di soci,
h) istituzione e/o soppressione dei
Laboratori Nazionali;
i) modifiche statutarie;
j) proroga della durata del consorzio.
Fatto salvo quanto stabilito dal comma
successivo, il Consiglio Direttivo è
220
C.A.23.02.2010/p.21
validamente costituito con presenza della
maggioranza dei membri e delibera con il
voto favorevole della maggioranza dei
presenti.
Relativamente ai punti 5i) e 5j) il Consiglio
Direttivo delibera con voto favorevole di
almeno tre quarti dei componenti.
Relativamente ai punti 5a), 5b), 5c) e 5d) il
Consiglio Direttivo può delegare talune
delle proprie attribuzioni al Direttore
Esecutivo e/o alla Giunta Amministrativa,
prefissandone i termini e le modalità.
Art. 8 - Il Consiglio Scientifico
Il Consiglio Scientifico è composto dal
Direttore del Consorzio, che lo presiede, dai
responsabili delle Unità di ricerca, dei
Laboratori e delle Sezioni del Consorzio e
da due rappresentanti del personale
scientifico e tecnico dipendente o associato
– come definito dal regolamento di
funzionamento – e partecipante all’attività
del Consorzio, eletti su collegio unico come
da regolamento stesso.
Esso costituisce l’organo di consulenza
scientifica del Consorzio stesso.
A tal fine elabora piani pluriennali di
attività e formula al Consiglio Direttivo
proposte per lo sviluppo delle attività del
Consorzio.
Esso esprime pareri su tutti gli aspetti
tecnico scientifici connessi alle finalità del
Consorzio.
Art. 9 - Il Direttore del Consorzio
Il Direttore del Consorzio è eletto per un
triennio dal Consiglio Direttivo nel proprio
seno; egli non è rieleggibile per più di un
ulteriore triennio consecutivo.
Il Direttore convoca e presiede il Consiglio
Direttivo, la Giunta Amministrativa e il
Consiglio
Scientifico
ed
ha
la
rappresentanza legale del Consorzio.
A tal fine esegue le deliberazioni del
Consiglio Direttivo e della Giunta, stipula le
convenzioni ed i contratti in nome e per
conto del Consorzio, assicura l’osservanza
Art. 8 – Presidente
Il Presidente è eletto, nel suo seno, dal
Consiglio Direttivo e decade al decadere del
Consiglio Direttivo che lo ha eletto.
Il Presidente è eleggibile al più per due
mandati consecutivi.
Il Presidente:
1) ha la rappresentanza legale del
Consorzio;
2) assicura l’osservanza dello Statuto;
3) vigila sul rispetto dei regolamenti
attuativi;
4) coordina la gestione, le attività e
l’amministrazione del Consorzio;
5) convoca e presiede:
a) il Consiglio Direttivo;
b) la Giunta Amministrativa;
c) il Collegio dei Direttori di Struttura.
6) almeno sei mesi prima della propria
scadenza, avvia le procedure per la nomina
del nuovo Consiglio Direttivo.
Art. 9 - VicePresidente
Il VicePresidente è eletto, nel suo seno, dal
Consiglio Direttivo e decade al decadere del
Consiglio Direttivo che lo ha eletto.
Il VicePresidente è eleggibile al più per due
mandati consecutivi.
Il VicePresidente sostituisce il Presidente in
caso di indisponibilità temporanea del
medesimo.
221
C.A.23.02.2010/p.21
dello Statuto e dei regolamenti di
esecuzione, sovraintende alle attività e
all’amministrazione del Consorzio stesso.
Il Direttore del Consorzio può essere
coadiuvato da un Direttore Tecnico e da un
Direttore Amministrativo secondo quanto
stabilito nel regolamento di cui all’art. 16.
Art. 10 - Giunta Amministrativa
La Giunta Amministrativa del Consorzio è
composta dal Direttore che la presiede e da
quattro membri del Consiglio Direttivo
eletti nel proprio seno.
La Giunta:
1) predispone gli atti del Consiglio
Direttivo;
2) adotta in caso di urgenza e necessità, i
provvedimenti di competenza del Consiglio
Direttivo salvo ratifica nella prima
adunanza successiva del Consiglio stesso;
3) adotta i provvedimenti ad essa delegati
dal Consiglio Direttivo.
Art. 10 - Giunta Amministrativa
La Giunta Amministrativa è nominata dal
Consiglio
Direttivo ed è composta da:
a) il Presidente, che la presiede;
b) il VicePresidente;
c) sette membri, scelti tra i membri del
Consiglio Direttivo.
Alle riunioni della Giunta Amministrativa
sono invitati a partecipare, senza diritto di
voto, i Direttori dei Laboratori Nazionali del
Consorzio e il Direttore Esecutivo.
La Giunta Amministrativa:
a) elabora le linee strategiche delle attività
del Consorzio da sottomettere alla
approvazione del Consiglio Direttivo;
b) adotta i provvedimenti ad essa delegati
dal Consiglio Direttivo.
Art. 11 – Direttore Esecutivo
Il Consiglio Direttivo nomina un Direttore
Esecutivo al quale possono essere delegati
poteri di rappresentanza e poteri di gestione
ordinaria.
La nomina può essere revocata dal
Consiglio Direttivo con provvedimento
motivato ed in ragione di giustificati motivi.
Il Direttore Esecutivo partecipa alle riunioni
del Consiglio Direttivo, della Giunta
Amministrativa e del Collegio dei Direttori
di Unità di Ricerca, senza diritto di voto.
Art. 12 - Collegio dei Direttori di Struttura
Il Collegio dei Direttori di Struttura è
composto da:
a) il Presidente del Consorzio, che lo
presiede;
b) il VicePresidente del Consorzio;
c) i Direttori delle Unità di Ricerca;
d) i Direttori dei Laboratori Nazionali.
Il Collegio dei Direttori di Struttura
222
C.A.23.02.2010/p.21
Art. 11 - Collegio dei Revisori dei Conti
La revisione della gestione amministrativocontabile del Consorzio è effettuata da un
Collegio dei Revisori dei Conti eletto con
Decreto del Ministro dell’Università e della
Ricerca Scientifica e Tecnologica per un
triennio.
Il Collegio è composto:
1) da un revisore effettivo che ne assume la
presidenza e uno supplente designati dal
Ministero del Tesoro;
2) da due revisori effettivi ed uno supplente
designati dal Ministero dell’Università e
della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
Il collegio provvede al riscontro degli atti di
gestione, accerta la regolare tenuta dei libri
e delle scritture contabili anche per quanto
riguarda gli aspetti fiscali; esamina il
bilancio di previsione, le relative variazioni
ed il conto consuntivo, redigendo apposite
relazioni ed effettua verifiche di cassa.
Il Collegio può assistere alle riunioni del
Consiglio Direttivo e della Giunta
Amministrativa.
Le norme per il funzionamento del Collegio
sono stabilite nel regolamento di
Amministrazione
e
contabilità
del
Consorzio di cui al successivo Art. 16.
coordina l’attività delle Strutture del
Consorzio, al fine di stimolare e
promuovere iniziative di interesse per il
Consorzio, anche a livello locale.
Art. 13 - Collegio dei Revisori dei Conti
La revisione della gestione amministrativocontabile del Consorzio è effettuata da un
Collegio dei Revisori dei Conti nominato
con Decreto del Ministero competente per
l’Università e la Ricerca per un triennio.
Il Collegio è composto da:
a) un revisore effettivo, che ne assume la
presidenza, ed uno supplente designati dal
Ministero del Tesoro;
b) due revisori effettivi ed uno supplente
designati dal Ministero competente per
l’Università e la Ricerca.
Il Collegio provvede al riscontro degli atti di
gestione, accerta la regolare tenuta dei libri
e delle scritture contabili anche per quanto
riguarda gli aspetti fiscali; esamina il
bilancio di previsione, le relative variazioni
ed il conto consuntivo, redigendo apposite
relazioni ed effettua verifiche di cassa.
I membri del Collegio possono assistere alle
riunioni del Consiglio Direttivo e della
Giunta Amministrativa.
Art. 14 – Strutture del Consorzio
Le Unità di Ricerca sono costituite su base
locale presso i consorziati ai sensi dell’art.
2, previa autorizzazione del Consiglio
Direttivo.
I Laboratori Nazionali sono strutture
appositamente
costituite
per
il
raggiungimento degli scopi istituzionali del
Consorzio, previa autorizzazione del
Consiglio Direttivo.
Le modalità operative sono definite dai
regolamenti ai sensi dell’art 20.
Art.12- Gestione Finanziaria
Art. 15 – Gestione Finanziaria
L’attività del Consorzio sarà organizzata L’esercizio finanziario del Consorzio inizia
sulla base di programmi pluriennali di il 1 gennaio e termina il 31 dicenbre di
223
C.A.23.02.2010/p.21
attività.
L’esercizio finanziario inizia il 1 gennaio e
termina il 31 dicembre di ciascun anno.
Il Consiglio Direttivo delibera entro il 30
novembre di ciascun anno il bilancio di
previsione predisposto dal Direttore del
Consorzio contenente tra l’altro il
programma delle attività scientifiche.
Entro il 30 aprile dell’anno successivo
approva il conto consuntivo presentato al
Consiglio stesso dal Direttore e contenente
tra l’altro la relazione sulle attività svolte
nel’esercizio immediatamente scaduto.
Il bilancio di previsione e il conto
consultivo sono inviati al Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica nei quindici giorni successivi e
alle Università consorziate per conoscenza.
ciascun anno.
Il Consiglio Direttivo approva:
entro il 30 novembre, il bilancio di
previsione
relativo
all’anno
seguente;
entro il 30 aprile, il bilancio di
esercizio
relativo
all’anno
precedente.
I bilanci di previsione e di esercizio sono
inviati al Ministero competente per
l’Università e la Ricerca.
Art. 13 – Personale
La dotazione organica, lo stato giuridico ed
il trattamento economico del personale del
Consorzio sono stabiliti in apposito
regolamento
adottato dal
Consiglio
Direttivo e approvato dal Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica.
Detto regolamento sarà predisposto tenuto
conto, ove possibile, della disciplina
economica e giuridica del corrispondente
personale universitario.
In relazione a particolari esigenze delle
ricerche e per l’esecuzione di specifici
programmi di ricerca, il Consorzio potrà
procedere all’assunzione mediante contratti
a termine, di personale anche di cittadinanza
straniera, di alta qualificazione scientifica o
tecnica secondo le norme del regolamento
di cui al precedente comma.
Art. 16 - Personale
La dotazione organica, lo stato giuridico ed
il trattamento economico del personale del
Consorzio sono stabiliti in apposito
regolamento adottato ai sensi dell’art. 20.
Il Consorzio può avvalersi di personale
distaccato o comandato dalle Università
consorziate, compatibilmente con le norme
vigenti nei rispettivi ordinamenti, e previa
delibera degli organi di appartenenza.
Il Consorzio può procedere all’assunzione
di personale da adibire a specifiche
mansioni con contratti a tempo determinato
di diritto privato.
In relazione a particolari esigenze di ricerca,
il Consorzio potrà procedere all'assunzione,
mediante contratti a termine, di personale
anche di cittadinanza straniera, di alta
qualificazione scientifica o tecnica, secondo
le norme del regolamento di cui al
precedente comma.
Art. 14 - Durata e recesso
Il consorzio ha una durata iniziale di anni
dieci che è prorogata automaticamente di
anno in anno.
È ammesso il recesso di ciascuno degli Enti
previa disdetta da inviare almeno sei mesi
Art. 17 - Durata e recesso
Il Consorzio ha una durata iniziale di anni
dieci.
Decorso il primo decennio, la durata del
consorzio è prorogabile, di decennio in
decennio, a seguito di apposita delibera del
224
C.A.23.02.2010/p.21
prima della fine dell’esercizio finanziario
Consiglio Direttivo, adottata ai sensi
dell’art. 7, previa delibera assunta dagli
organi di governo dei consorziati.
È ammesso il recesso da parte di ciascun
consorziato, con preavviso di almeno sei
mesi.
In caso di recesso non si ha diritto al
rimborso della quota consortile versata.
Art. 15 - Scioglimento del Consorzio
Art. 18 - Scioglimento del Consorzio
Allo scioglimento del Consorzio, i beni che Allo scioglimento del Consorzio, i beni che
restano dopo la liquidazione sono devoluti restano dopo la liquidazione sono devoluti
alle Università costituenti il Consorzio, alle Università costituenti il Consorzio,
proporzionalmente al loro apporto effettivo. proporzionalmente alla quota consortile
versata.
Art. 19 – Obbligazioni e responsabilità del
consorzionei confronti di terzi
Il
consorzio
agisce
sempre
ed
esclusivamente in nome e per conto proprio
e assume esclusivamente obbligazioni a
carico del fondo consortile, essendo
espressamente esclusa la possibilità di
contrarre obbligazioni da porre a carico e/o
per conto dei consorziati.
Per le obbligazioni assunte in nome del
Consorzio nell’interesse generale da
persone che ne hanno la rappresentanza, i
terzi possono far valere i loro diritti
esclusivamente sul fondo consortile.
Art. 16 - Regolamenti di attuazione
Entro sei mesi dalla data di insediamento
del Consiglio Direttivo, saranno adottati i
regolamenti di esecuzione del presente
statuto. In particolare:
1) il regolamento organico e del personale e
l’ordinamento dei servizi;
2) il regolamento di amministrazione e
contabilità;
3) il regolamento per lo svolgimento delle
attività di consulenza e di ricerca;
4) il regolamento di funzionamento degli
organi;
5) il CINI non svolge attività di servizio di
calcolo e, per soddisfare le esigenze
derivanti dai suoi programmi di attività,
potrà utilizzare i propri sistemi, nonchè
Art. 20 - Regolamenti di attuazione
Il Consiglio Direttivo adotta i regolamenti
di esecuzione del presente Statuto. In
particolare, adotta:
a) il regolamento del personale;
b) il regolamento di amministrazione e
contabilità;
c) il regolamento per lo svolgimento delle
attività di consulenza e di ricerca;
d) il regolamento di funzionamento degli
organi e delle strutture.
I regolamenti di cui alle lettere a) e b) sono
inviati al Ministero competente per
l’Università e la Ricerca.
225
C.A.23.02.2010/p.21
quelli disponibili presso Consorzi di
Calcolo
Automatico patrocinati
dal
Ministero dell’Università e della Ricerca
Scientifica
e
Tecnologica,
Centri
Universitari o Centri appartenenti ad Enti
Pubblici di Ricerca.
I regolamenti di cui al punto 1) e 2) sono
inviati al Ministero dell’Università e della
Ricerca Scientifica e Tecnologica per
l’approvazione.
La Commissione Consorzi, nella seduta dell’1 febbraio 2010, esaminate le sopra
riportate modifiche statutarie e ritenendo che le stesse completano ed ampliano la vigente
stesura dello statuto in questione, ha espresso parere favorevole.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota del 28.09.2009 a firma del Prof. Paolo Ciancarini, Direttore del
Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI),
assunta al prot. gen. 73058 del 05.10.2009 ;
VISTO
lo Statuto comparato del medesimo Consorzio;
CONSIDERATO
il parere favorevole espresso dalla Commissione Consorzi nella seduta
dell’1.02.2010,
DELIBERA
di approvare le modifiche allo Statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale per
l’Informatica (CINI) proposte dal Direttore del medesimo Consorzio ed illustrate in
narrativa, ai fini dell’approvazione da parte del Consiglio Direttivo del Consorzio in
questione.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
226
C.A. 23.02.2010/p.22
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
CENTRO RICERCHE BONOMO - PROBLEMATICHE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio informa che la Responsabile del Settore trasformazione del Centro
Ricerche Bonomo, con nota del 15.12.2009 ha rappresentato quanto segue:
“”Invito i Gentili Destinatari di questa lettera a prendere visione di quanto si
riporta in seguito, relativamente ai progetti triennali che il MIUR ha affidato al CENTRO
RICERCHE BONOMO, in termini di attività e in termini di valore economico:
I. Sistemi integrati chimico-fisici e microbiologici nei processi di preparazione di
ortaggi minimamente trattati questo progetto termina a LUGLIO 2010 e ha un
valore economico di 280.000,00€ di cui 107.000,00 € sono stati anticipati e spesi;
2. Sperimentazione di nuove tecnologie post-raccolta per, la salvaguardia della
qualità di prodotti ortofrutticoli freschi o di IV Gamma - , con termine MARZO 2010 e ha
un valore totale di 400.000,00€ di cui 146.000,00€ anticipati e spesi.
3. Tecnologie e Processi innovativi per l'ottenimento di Nuovi Prodotti Alimentari
a base di Ortaggi (Nu.Pr. Ort) - questo progetto termina il 2012, il valore economico è di
900.000,000€ di cui anticipati 380.000,00€ e in parte spesi.
L'imminente scadenza delle attività dei progetti elencati sottolinea la necessità di
riavviare,con urgenza, le attività di Codesto Centro, che non avendo portato a termine le
attività programmate e finanziate sarà costretto a dover restituire al MIUR le anticipazioni
ricevute e già spese. E' utile considerare che tale esborso dovrà essere a carico dei Soci del
Centro. Si informa, inoltre, che il CRB, oltre ad essere titolare dei progetti sopra elencati
ed in fase di attuazione, è titolare di altri progetti in attesa di decreto o in fase di
approvazione.”
L’Ufficio informa che, con nota del 4.12.2009, l’avv Gianfranco
Presidente del Centro di Ricerche Bonomo, ha rappresentato quanto segue:
D’Autilia,
”All’indomani delle affermazioni rese ai dipendenti del Centro Ricerche Bonomo
e alla stampa dal Presidente della Provincia di Bari, comunicavo a quest’ultimo di aver
convocato il Consiglio di Amministrazione del CRB affinchè venissero adottati i
consequenziali provvedimenti.
In tale sede i consiglieri di amministrazione del CRB di designazione provinciale
Gianfranco D'Autilia, Alfonso Ventura, Sabino Aniello, Michele Zema e Domenico
Perrone unitamente al Prof. Giovanni Martino Bonomo, in rappresentanza dell'istituto
Biomedico Internazionale, e l'avv. Lorenzo Bonomo in rappresentanza della famiglia
Bonomo, rassegnavano le dimissioni da componenti il C.d.A. del CRB, a tali dimissioni
sembrerebbero da affiancare quelle presentate dal prof. Bartolelli in rappresentanza
dell'Università di Bari, poiché non più professore della suddetta Università, giusta
comunicazione di quest'ultimo.
227
C.A. 23.02.2010/p.22
Allo stato, a fronte del venir meno della maggioranza dei componenti, il CRB è
mancante sia del C.d.A. che del Presidente del C.d.A.; stante ciò l'assemblea dei soci non
dovrà limitarsi ad una semplice surroga ma dovrà provvedere all'elezione del nuovo c.d.a. e
del presidente dello stesso nello forme e nei riti previsti dal vigente statuto.
I dimissionari, mio tramite, al sol fine di evitare una vacatio dannosa per il centro
e per i dipendenti, hanno dichiarato-la disponibilità a dar luogo, in vigenza della prorogatio
degli organi, agli adempimenti relativi al disbrigo delle pratiche correnti, ivi compresi il
soddisfacimento delle obbligazioni e la convocazione degli organi assembleari a
condizione che il tutto sia svolto con le risorse finanziarie acquisite dai consorziati ed in
tempi brevissimi e su mandato esplicito dei soci.
In virtù di tanto invito i soci a farmi conoscere anche a mezzo fax le relative
determinazioni informandoli che ,per manifesto indirizzo dell'uscente c.d.a., il silenzio sarà
inteso come negazione della ulteriore collaborazione.
Il Presidente del Collegio dei Revisori, ove occorra, sarà tenuto ad assumere i
poteri sostitutivi di legge.”
L’Ufficio informa, altresì, che il prof. Massimo Bartolelli, con apposita nota, ha
rappresentato quanto segue:
”Con il primo novembre 2009 sono collocato in pensione — peraltro anticipata dall'Università di Bari e, anche se formalmente non c'è un obbligo in tal senso, ritengo
corretto rassegnare le mie dimissioni da Vice Presidente del Centro Ricerche Bonomo
(CRB) senza attendere la naturale scadenza dall'attuale Consiglio di amministrazione,
rimettendo quindi l'incarico ricevuto nelle mani del Rettore dell'Università di Bari, socia
fondatrice del Centro.
Conosco come pochi le vicende del CRB fin dai primi anni '80, quando l'allora
Rettore Luigi Ambrosi mi incaricò di rappresentare — non solo formalmente —
l'Università di Bari e di compiere ogni azione necessaria a consolidare il potenziale ruolo
di centro di ricerca strategico nell' agroalimentare per la Puglia ed il Mezzogiorno. Senza
fare una lunga cronistoria, credo che l'esser riuscito ad evitare la già decisa liquidazione del
Centro ed a rilanciarlo vigorosamente (con voto favorevole dell'intero Consiglio
Provinciale di Bari) dimostri l'efficacia delle molte azioni svolte. Tuttavia, un colpo di
mano interessato, ordito da un Preside che fece credere al Rettore pro-tempore (Aldo
Cossu) che la Facoltà di Agraria — in realtà mai consultata ne tanto meno avvertita —
volesse un nuovo rappresentante dell'Università nel Consiglio di amministrazione del
CRB, determinò una interruzione delle azioni in corso, ed una successiva lunga presenza
della Università puramente formale, mentre ben altro sarebbe stato necessario.
Una crisi crescente ha gradualmente colpito il CRB, che attualmente sembra
avviato ad una liquidazione ormai irreversibile; il sottoscritto, ridesignato dall'Università di
Bari nel Consiglio del CRB del 2008 (sia pure tra contrasti ed equivoci non sempre
involontari) non è in condizioni di superare le difficoltà aggravantesi, anche per una
auspicata e tentata, ma non realizzata, sinergia con il Presidente attuale del Centro.
Allo scopo di consentire al Rettore, quale mio primo referente, ed al nuovo
Presidente della Provincia — con il quale non riesco ad avere un incontro, anche se
ingenuamente ritenevo la mia richiesta in qualche modo sostenuta dalla antica
consuetudine di lavoro e di reciproca stima con il Suo compianto Padre — di avere una
migliore comprensione della problematica del Centro, ho ritenuto utile predisporre un
228
C.A. 23.02.2010/p.22
promemoria contenente le mie considerazioni, che non sono dettate da interessi personali
e/o politici bensì dalla conoscenza di almeno una parte dei fatti e dal sincero rammarico di
vedere gravemente deteriorarsi un istituto che aveva animato personaggi di alto livello (i
Padri fondatori, per usare un termine rispettoso) e che poteva avere grandi prospettive
benefiche per la collettività. Tale promemoria è allegato alla presente; forse non è esatto su
tutto, certo è incompleto, certo è che ad alcuni non piacerà; credo però) che valga la pena
di esaminarlo perchè il suo obiettivo non è quello di una critica sterile o di un cahier de
doleance rivolto ad un Re che non esiste, bensì di alimentare la speranza che il CRB non
sia semplicemente "salvato" o che abbia una "proroga all'agonia" ma sia invece
vigorosamente rilanciato.
La speranza è l'ultima a morire: mi piacerebbe che la mia vivesse ancora a lungo.
Grato della cortese attenzione e disponibile per qualsiasi chiarimento, invio i
migliori saluti.”
Promemoria su alcune non irrilevanti problematiche del Centro Ricerche Bonomo,
viste da un protagonista per lungo tempo nel passato, "ripescato" recentemente per
insistenza del M.I.U.R., ma senza possibilità di operare.
Il Centro Ricerche Bonomo (CRB) nasce, in sostanza, dalla donazione alla
Provincia di Bari da parte della Famiglia Bonomo delle strutture realizzate in località
Castel del Monte per la salute dei bambini, con la precisa finalizzazione alla ricerca in
agricoltura e si sviluppa e si consolida con un grosso finanziamento della Casmez-Agensud
per la completa attrezzatura delle strutture a Centro di ricerca e di formazione
nell'agroalimentare, investimento finalizzato anch'esso a tale destinazione ed attribuito in
toto alla Provincia di Bari 1.
L'esistenza di tali vincoli deve essere necessariamente tenuta in conto — ritengo
— in una fase di parziale (?) passaggio delle strutture del CRB alla BAT.
Per un certo numero di anni il CRB ha operato piuttosto bene avvalendosi di
alcune circostanze positive, e cioè:
- la struttura societaria, che vedeva presenti nel Consorzio la pubblica
amministrazione (Provincia di Bari), l'Università di Bari e le organizzazioni agricole; la
prima forniva un supporto finanziario di base, la seconda un supporto scientifico attraverso
in particolare la Facoltà di Agraria, le terze costituivano il collegamento diretto con il
mondo agricolo, dovendo da un lato suggerire temi concreti di ricerca e, dall'altro, favorire
la diffusione dei risultati ottenuti tra le aziende;
- la presenza attiva di esponenti della Provincia e della Università, che consentiva
di avviare ricerche, seminari, conferenze, corsi di formazione, ecc;
- la approvazione di numerose di queste iniziative da parte di enti esterni con la
conseguente erogazione di finanziamenti che integravano quello ordinario e di base della
Provincia di Bari;
1 1
Ricordo personale è quello di una intera mattina passata negli uffici dell'Agensud a Roma, da parte del
Presidente pro-tempore della Provincia di Bari, Giovanni Copertino, e dal sottoscritto quale Vicepresidente
vicario del CRB e rappresentante dell'Università di Bari (socia co-fondatrice del Centro) per firmare le
centinaia di pagine delle copie della cessione alla Provincia di Bari della proprietà dei molti miliardi di lire di
impianti ed attrezzature realizzate dall'Agensud, con l'accettazione da parte della Provincia del vincolo della
permanenza della destinazione alla ricerca agro-alimentare.
229
C.A. 23.02.2010/p.22
- la formazione di un primo nucleo di ricercatori che acquisivano esperienza e
conoscenza.
Accanto a questo vi erano però alcune realtà oggettive che costituivano difficoltà
non eliminabili, come, ad esempio la localizzazione del Centro, lontano dalle sedi delle
istituzioni e dei ricercatori, soggetto per lunghi periodi a temperature basse comportanti alti
costi per riscaldamento, di notevoli dimensioni e quindi bisognoso di rilevante
manutenzione.
Questo ha comportato una serie di consistenti extra-costi rispetto a quelli
considerabili normali in altre zone e tali da erodere non poco il finanziamento di base.
Man mano la situazione cominciò a deteriorarsi, per numerose cause, indipendenti
dalla volontà del CRB, quali la fine dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno che
determinò l'interruzione di finanziamenti, e l'aggravamento dei costi anche per i cospicui
interessi passivi verso le banche che anticipavano il denaro che — teoricamente — doveva
pervenire agli inizi dell'anno mentre, ad esempio, la Provincia lo erogava alla fine, e gli
altri enti finanzianti le ricerche davano i loro contributi (e con notevoli ritardi) solo come
rimborsi di spese già fatte, costringendo cosi il CRB a richiedere ulteriori fondi alla
banche, i cui interessi passivi non venivano riconosciuti.
Il deteriorarsi dei benefici e la formazione di un consistente passivo condusse alla
necessità di porre il Centro in liquidazione, cosa resa anche formalmente difficile per
"l’esodo" delle organizzazioni agricole che non intendevano sostenere — neppure in
minima parte — i costi del CRB.
L'azione energica del vice Presidente vicario (il Presidente pro-tempore si era
dimesso) e del Commissario nominato dalla Provincia (Claudio Bozzo) consentiva però di
ridurre il passivo, di incrementare l'attivo e di predisporre un piano di rilancio del Centro
che veniva poi approvato dall' intero Consiglio provinciale di Bari, consentendo cosi di
ritirare la liquidazione e proseguire nella attività del Centro.
Tuttavia, dopo qualche anno, ai problemi già citati in precedenza venivano ad
aggiungersene altri, con un crescendo notevole. Senza voler dare un ordine di priorità ad
essi occorre sottolineare:
l'erogazione del finanziamento ordinario della Provincia di Bari dovrebbe,
teoricamente, servire a sostenere i costi di manutenzione e quelli generali del Centro ed a
coprire la quota di finanziamento connessa al contributo (che non è mai del 100%) che
proviene da altre istituzioni per le ricerche che da esse vengono approvate.
Questo in realtà non accade, in quanto, purtroppo, il susseguirsi dei Consigli
provinciali ha condotto al graduale inserimento nel Centro di una serie di personaggi, non
richiesti, non utili e di dubbia buona volontà, i quali non solo gravano in modo molto
pesante sui magri fondi del CRB ma determinano anche una atmosfera di tensione e di non
collaborazione che danneggia l'attività di ricerca;
allo scopo di dare maggiori risorse finanziarie al Centro e di ampliare l'area di
azione, per gradualmente condurlo a quel ruolo di positivo riferimento per il settore
agroalimentare nell'intero Mezzogiorno che era stato un importante motivo del citato
cospicuo finanziamento nazionale, si erano create le premesse per l'entrata nel CRB della
Regione Puglia. Questa avrebbe lasciato la titolarità e la primogenitura alla Provincia di
Bari (compreso il Presidente) ed avrebbe partecipato alla gestione del Centro sia in termini
finanziari che di rappresentanza delle esigenze di ricerca e di formazione di un più ampio
territorio. La Provincia di Bari, tuttavia,non volle cogliere tale opportunità ed il
consolidamento del CRB non avvenne;
230
C.A. 23.02.2010/p.22
il ritardo nel pagamento dei rimborsi delle spese obbligatoriamente anticipate
(tramite banca) dal Centro per attività svolte per istituzioni terze (ad esempio la Regione
Puglia, il Ministero della ricerca, ecc.) è cresciuto sia nei tempi sia nella estensione degli
enti e degli importi, determinando un blocco assai grave nella liquidità;
il livello di "sparizione" di oggetti all'interno del Centro è ormai divenuto
costante, così come quello del voluto danneggiamento di attrezzature (ad esempio quelle
per la registrazione delle presenze e degli orari di entrata ed uscita, ormai non rispettati
affatto dalla stragrande maggioranza del personale) e degli sfregi sui poster mostranti le
precedenti realizzazioni del Centro, esprime l'atmosfera che si è venuta creando;
la manutenzione dei fabbricati, del parco circostante il Centro, delle attrezzature di
laboratorio e degli impianti pilota, è venuta man mano riducendosi, fino in qualche caso,
ad azzerarsi. Tra l'altro il terzo piano dell'edificio dei laboratori, che era stato dato — su
sollecitazioni esterne autorevoli — per la realizzazione di ricerche e sperimentazioni nel
campo della medicina (anche con uno stabulario che creò alcune difficoltà) dopo un
periodo relativamente breve di tale attività,è rimasto chiuso per la interruzione di essa, cosa
che ha determinato anche il disinteresse per la manutenzione dei locali, ormai deteriorati;
i ricercatori del Centro erano nel passato tre a livello senior, ed intorno ad essi
hanno operato ricercatori junior, quasi tutti però presi con contratti a tempo determinato
legati a singole ricerche e quindi con la sostanziale impossibilità di costruire un forte,
esperto e continuo gruppo di ricercatori. Si aggiunge che uno dei tre ricercatori senior è da
poco andato in pensione e che un altro ha manifestato anche interessi esterni al Centro: ben
poco quindi resta dello staff propositivo ed attuativo delle ricerche, anche se le terza
ricercatrice senior è di alto livello e di eccezionale impegno ed iniziativa;
il supporto scientifico della Università di Bari, ampio e valido per molti anni, si è
poi notevolmente ridotto a seguito di uno scorretto colpo di mano di un Preside che fece
credere al rettore pro-tempore (cui spettava la designazione del rappresentante della
Università nel Consiglio del CRB, per statuto suo Vice Presidente) che la Facoltà d'Agraria
— in realtà mai ne consultata ne avvertita — voleva sostituire quello da tempo designato e
molto ben operante. Per lungo tempo quindi la presenza dell'Università è divenuta
puramente formale, mentre ben altro sarebbe stato necessario.
Una notazione a parte va fatta invece per quanto riguarda la Presidenza del
Centro, che e stata sempre stabilita dalla Provincia di Bari (oltre alla maggioranza dei
Consiglieri). Pur essendo abbastanza ovvio che la designazione risponda a motivazioni
politiche, tuttavia poiché guidare un Centro di ricerca come il CRB (unico nel mezzogiorno
e potenzialmente di grande rilievo) richiede molto impegno temporale,conoscenza delle
problematiche della ricerca, capacità di guidare armonicamente un variegato personale (per
di più quanto mai eterogeneo e poco armonico come quello del CRB), e disponibilità ad
una reale collaborazione con una serie di soggetti (primo fra tutti il Vice Presidente) come i
ricercatori capaci ed attivi, studiosi esterni, enti di rilievo nazionale, ecc., sarebbe
necessario che la Provincia individuasse qualcuno che avesse anche queste caratteristiche,
oltre ad un concordato consenso politico.
Non sembra, allo scrivente, che questo sia mai accaduto; all' attuale Presidente va
comunque riconosciuto alto livello e capacita in altri settori professionali.
A chiusura di questo breve pro-memoria (e rimanendo disponibile per chiarimenti
e per tanti punti sorvolati) si invitano i due Soci fondatori a rifondare su più solide basi il
CRB, liberandosi di zavorre inutili, quando non dannose, non considerando il Centro come
una sinecura, nominando rappresentanti di alto valore, saggezza ed intraprendenza, con
231
C.A. 23.02.2010/p.22
buone "entrature" politiche da un lato, scientifiche dall' altro, non commettendo l'errore di
"sminuzzare" il Centro dividendolo con la BAT. Infine, e non è certo poco, organizzando
le cose in modo tale da garantire al Centro una consistenza ed una "scorrevolezza" nella
erogazione per quanto concerne il finanziamento di base e gli altri, da acquisire attraverso
una ampia campagna di ricerche, da consolidare attraverso quella diffusione ampia dei
risultati che all'inizio era prevista, ma alla quale le organizzazioni agricole non hanno
sufficientemente collaborato.
Se almeno questo non si fa, si suggerisce di chiudere il Centro (salvo i problemi
della destinazione d'uso vincolante) in modo da risparmiare il non poco denaro che la
Provincia di Bari eroga ogni anno.
L’ufficio fa presente che il prof. Sergio Papa, Coordinatore della commissione
consorzi, con nota del 23.12.2009 ha rappresentato quanto segue:
“Come richiesto, ti trasmetto alcune osservazioni relative alla situazione del
Centro Ricerche Bonomo, Consorzio partecipato dall’Università di Bari.
In data 4 Dicembre 2009, il Presidente del Centro, Avv. Gianfranco D’Autilia, ha
presentato le dimissioni sue e dei Consiglieri d’Amministrazione e nella stessa
comunicazione sottopone ai Soci del Consorzio la disponibilità del C.d.A. per una
eventuale prorogatio per gli adempimenti dovuti e di ordinaria amministrazione. In un
incontro avuto con il Presidente della Provincia, Prof. Francesco Schittulli, Socio di
riferimento del Consorzio, veniva fatta presente l’intenzione della Provincia di Bari, di
nominare un Commissario in sostituzione del dimissionario Consiglio di Amministrazione.
E’da tenere presente che al momento è in via di definizione la proprietà dell’immobile del
Centro Ricerche Bonomo che insistendo nel Comune di Andria, dovrebbe diventare
proprietà della Provincia Barletta /Andria/Trani.
L’attuale situazione critica del Centro Ricerche Bonomo dipende, dalla scarsità di
personale ricercatore ed amministrativo del Centro, in particolare con il pensionamento di
uno dei tre ricercatori esistenti, il loro numero si è ridotto a solo due unità, dalla mancanza
di un direttore scientifico, anche se questa figura doveva essere assicurata in base all’Atto
costitutivo, da parte della Provincia di Bari, dal continuo avvicendarsi di consiglieri di
amministrazione di nomina politica ed infine dalla mancata attività del Consiglio
scientifico, la cui nomina è di pertinenza dei soci ed in particolare dell’Università di Bari e
dell’Università di Lecce.
Le spese correnti, compreso il costo del personale dipendente del Consorzio, le
spese di approvvigionamento idrico ed energetico, sorveglianza e manutenzione
straordinaria sono state sempre coperte per la maggior parte dal contributo della Provincia
di Bari. Tale contributo è diventato nel tempo del tutto inadeguato in considerazione
dell’aumento delle spese inderogabili e delle aumentate esigenze di cofinanziamento di
Progetti di ricerca e formazione assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca al
C.R.B. Questi ed altri progetti per un importo complessivo superiore ad un milione di euro,
comportano notevoli costi di cofinanziamento da parte del CRB come anche anticipazioni
sulle erogazioni previste dai progetti stessi. La situazione di alcuni di questi progetti è stata
portata a conoscenza dei Soci da parte della Dr.ssa Raffaella Lovino, Responsabile Settore
trasformazione del C.R.B., con nota del 9 Dicembre 2009 Queste difficoltà hanno portato
ad un disavanzo a fine 2008 di circa 190.000 euro, comunque da definire una volta
consolidati i Bilanci del 2008 e 2009.
232
C.A. 23.02.2010/p.22
La difficile situazione economica veniva a bloccare la corresponsione degli
stipendi al personale dipendente. Per far fronte a tale necessità, risulta che
l’Amministrazione della Provincia di Bari abbia erogato un contributo per assicurare tra
l’altro la corresponsione degli stipendi arretrati del personale dipendente. Altre criticità si
possono anche evincere dalla nota del Prof. Massimo Bartolelli, Vice-Presidente del
C.R.B. di nomina da parte dell’Università di Bari, il quale ha rassegnato personalmente le
dimissioni. Allo stato attuale sembra che sia urgente che i Soci ed in particolare la
Provincia di Bari e l’Università di Bari, Soci di riferimento, concordino la nomina di un
Commissario e un referente scientifico che possano in tempi ristretti provvedere ad un
esame complessivo della situazione economica, patrimoniale ed operativa del Centro
Ricerche Bonomo. Allego un prospetto sulla Situazione patrimoniale ed economica del
C.R.B. al Dicembre 2008.”
L’Ufficio fa presente che con nota assunta a protocollo il 18.01.2010, il presidente
del centro Bonomo ha rappresentato quanto segue:
“Le comunico che la quasi unanimità dei componenti il C.d.A. del Centro
Ricerche Bonomo, ha espresso la ferma volontà di rassegnare le dimissioni dalla carica;
tali dimissioni saranno formalizzate nella prossima riunione dell'assemblea dei soci.A tanto
è da aggiungere che il rappresentante dell'Università degli Studi di Bari con separato atto
ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica.
Al fine di evitare un dannoso ed inutile vuoto amministrativo, La invito a far
conoscere - a stretto giro di posta - la designazione del nuovo rappresentante in seno al
citato Consiglio di Amministrazione del Centro Provinciale Bonomo per la ricerca e la
sperimentazione in agricoltura con sede in Andria, alla Contrada Castel del Monte, che
rivestirà la carica di Vice Presidente in modo che l'Assemblea dei Soci, nella prossima ed
imminente sua riunione, possa provvedere alla conseguente nomina.
Colgo l'occasione per sottoporre alla Sua attenzione la necessità di provvedere,
come per legge, al pagamento della quota parte del ripianamento delle perdite risultante dai
vari bilanci consuntivi consegnati in sede di annuale approvazione degli stessi.
Tale richiesta è motivata anche dal perdurare delle illiquidità immediate e dato
che il consorzio deve continuare necessariamente le proprie attività senza ricorrere a
costose anticipazioni bancarie.
In attesa di cortese, sollecito riscontro in merito, le formulo i personali sentimenti
di stima e cordialità.”
Lo stesso Ufficio fa altresì presente che l’Amministrazione del Centro Ricerche
Bonomo, con e- mail del 25.01.2010, ha evidenziato quanto segue:
“Come da lei richiesto e sulla scorta degli atti d’ufficio, ovvero dalle risultanze dei
bilanci consuntivi di questo Centro, si evince la mancata partecipazione al ripianamento
delle perdite di esercizio di seguito segnalate in quanto, decisione dei soci, è stata quella di
rimandare all’esercizio successivo le risultanze della gestione presa in considerazione anno
dopo anno.
Disavanzo di gestione:
ANNO 2003 ( saldo)
€ 97.779,29
ANNO 2005
€ 3.212,55
233
C.A. 23.02.2010/p.22
ANNO 2006
ANNO 2007
ANNO 2008
TOT.
€ 34.140,40
€ 49.832,57
€ 53.466,56
€ 238.431,37
AVANZO ESERCIZIO 2004 € 31.223,84
DIFFERENZA
€ 207.207,53
Poiché l’ Università degli Studi di Bari è socio del consorzio “Bonomo” con la
partecipazione del 21,97% se ne deriva che la quota a carico della stessa ammonterebbe
alla data del 31/12/2008 ad € 45.523,49.
Si resta a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.”
In merito a quanto sopra, la Commissione Consorzi si è espressa nella seduta del
1.02.2010 il cui OMISSIS dal verbale viene di seguito riportato
“O M.I.S.S.I.S.
In data 29 Dicembre 2009 il Presidente dimissionario del Consiglio di
amministrazione del Centro Ricerche Bonomo, Avv. Gianfranco D’Autilia, ha comunicato
al Magnifico Rettore la volontà dei componenti del C.d.A. di rassegnare le dimissioni. Ha
fatto altresì presente che tali dimissioni saranno formalizzate nella prossima Assemblea dei
soci del C.R.B..Nella stessa comunicazione il Presidente dimissionario chiede che venga
comunicata la designazione del nuovo rappresentante dell’Università di Bari “Aldo Moro”
in detto C.d.A. e sottopone al Magnifico Rettore la necessità che l’Università provveda al
pagamento della quota parte del ripianamento delle perdite, risultante dai vari bilanci
consuntivi consegnati in sede di annuale approvazione degli stessi. Il Presidente
dimissionario del C.R.B. ha fatto presente che “ Tale richiesta è motivata anche dal
perdurare delle illiquidità immediate e dato che il consorzio deve continuare
necessariamente le proprie attività senza ricorrere a costose anticipazioni bancarie ”.
La Commissione consorzi, considerato che si terrà a breve l’Assemblea dei soci
del C.R.B. per deliberare su quanto comunicato dal Presidente dimissionario, tenuto conto
che il C.R.B. non ha risposto al questionario di autovalutazione, preso atto di quanto
evidenziato dal coordinatore nella nota del 23 Dicembre 2009 (in allegato) trasmessa al
Magnifico Rettore, propone che in occasione della prossima Assemblea dei soci vengano
preliminarmente esaminate e formulate proposte per i seguenti aspetti del C.R.B.:
- bilanci consuntivi degli anni 2008 e 2009 nei quali sia chiaramente certificato il
disavanzo attualmente maturato;
- titolarità della proprietà dell’immobile del CRB in considerazione del suo
eventuale trasferimento alla BAT, tenuto conto che lo stesso è situato nel
Comune di Andria;
- definizione del soggetto che assumerà gli oneri per la manutenzione ordinaria e
straordinaria dell’immobile nella ipotesi del trasferimento della proprietà alla
BAT;
- posizione della BAT nei confronti del Consorzio (eventuale entrata nella
compagine sociale);
- definizione di un piano Industriale;
234
C.A. 23.02.2010/p.22
- impegno della Provincia di Bari ed eventualmente della BAT al finanziamento
delle spese di gestione ordinaria e straordinaria e le spese per il personale.
- eventuale disponibilità della Provincia di Bari, in qualità di socio di riferimento
a coprire l’attuale disavanzo.
- oneri di cofinanziamento e anticipazioni derivanti da progetti finanziati dal
MUR, come dalla lettera della Dr.ssa Lovino.
Tanto proposto, la Commissione propone di subordinare al chiarimento degli
aspetti sopraevidenziati la nomina dei nuovi componenti del C.d.A. del C.R.B. ed in
particolare del rappresentante dell’Università di Bari non escludendo altresì l’ipotesi di
commissariamento del C.R.B.”””
Al termine dell’illustrazione, il Rettore, nel condividere la proposta formulata
dalla Commissione Consorzi, che ringrazia per l’approfondita e puntuale analisi condotta,
e nell’informare che la prossima riunione dell’Assemblea dei Soci del Centro Ricerche
Bonomo è stata fissata per il giorno 25 febbraio p.v., invita i presenti a volersi esprimere in
merito.
Sull’argomento si svolge un ampio dibattito, nel corso del quale interviene, tra gli
altri, il consigliere Vonghia, il quale rimarca la particolare complessità della problematica
in esame, sottolineando, tra l’altro, l’esigenza di chiarire l’ammontare degli interessi
bancari passivi maturati fin dall’anno 2003 nonché l’eventualità di dover restituire
anticipazioni ministeriali già ottenute per attività progettuali non portate a termine.
Nell’osservare come tali elementi potrebbero rendere ancora più grave la situazione
finanziaria finora emersa, il consigliere Vonghia, nel condividere la proposta della
Commissione Consorzi, ritiene necessario acquisire anche una dettagliata relazione sulla
situazione del Centro da parte dei rappresentanti di questa Università negli Organi del
C.R.B., ivi compresi i componenti del Comitato Tecnico-Scientifico, al fine di individuare
la soluzione più idonea, non esclusa l’eventualità del recesso.
Alle ore 12,40, entra il consigliere Spataro.
Il consigliere Di Rienzo, nel condividere l’intervento del consigliere Vonghia,
osserva come, accanto all’esigenza di chiarire i profili di carattere economico-giuridicocontabile riguardanti il Centro Bonomo, sussista la necessità di chiarire anche la situazione
concernente l’attività scientifica svolta dal predetto Centro, evidenziando la stretta
interconnessione tra le due questioni, la cui valutazione complessiva è indispensabile al
fine di individuare la soluzione più idonea. Per tale motivo, egli rappresenta l’esigenza che
235
C.A. 23.02.2010/p.22
alla prossima Assemblea dei Soci partecipi un rappresentante di questa Università, che
abbia piena consapevolezza di tutti i profili sopra evidenziati.
La consigliera Raguso ritiene opportuno che il consigliere Vonghia partecipi alla
predetta riunione dell’Assemblea dei Soci, quale rappresentante di questa Università.
Il Rettore, nel sottolineare la situazione estremamente delicata, in cui versa il
Centro in questione, invita a riflettere sull’opportunità di soprassedere, per la prossima
riunione dell’Assemblea dei Soci, dalla partecipazione di questa Università.
Il consigliere Cardia osserva come il Centro in esame, analogamente ad altri
organismi di simile natura, sia il risultato di una determinata linea politica, messa in atto
circa venti anni addietro e rivelatasi, successivamente, assolutamente inefficace, che
mirava a realizzare lo sviluppo del territorio a mezzo di erogazione di finanziamenti “a
pioggia”. Ciò premesso, il consigliere Cardia ritiene opportuno che questa Università
individui una strategia di uscita dal Centro, al fine di evitare maggiori danni in futuro.
Il Rettore, nel rappresentare l’esigenza che questa Università debba valutare
attentamente gli Organismi in cui è utile la sua presenza da quelli nei quali la stessa è
inopportuna, fa presente che, nella questione in esame, l’eventuale recesso dell’Ateneo
barese non comporta, in ogni caso, la possibilità di eludere le responsabilità connesse a
situazioni pregresse. Egli propone, quindi, di acquisire tutte le informazioni come da
proposta della Commissione Consorzi nonché di chiedere una dettagliata relazione ai
rappresentanti di questa Università negli Organi del C.R.B. sulla situazione del predetto
Centro a decorrere dall’anno 2003, subordinando ogni ulteriore decisione all’acquisizione
delle suddette notizie.
Il consigliere Cardia chiede se sia possibile che i competenti Uffici di questa
Amministrazione sviluppino appositi calcoli sull’attuale esposizione dell’Università sulla
base dei dati ad oggi disponibili.
Il Rettore osserva che, in assenza dei dati richiesti dalla Commissione Consorzi,
non può definirsi la posizione di questo Ateneo relativamente al pregresso.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la relazione istruttoria, predisposta dal Dipartimento Amministrativo
per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne;
236
C.A. 23.02.2010/p.22
VISTA
la nota inviata dal responsabile del Settore trasformazione del Centro
Ricerche Bonomo ed assunta al protocollo di questa Università in data
15.12.2009 con il n. 95962;
VISTE
le note inviate dall’Avv. D’Autilia, Presidente del Centro Ricerche
Bonomo,
ed
assunte
al
protocollo
di
questa
Università,
rispettivamente, in data 04.12.2009 con il n. 93171 ed in data
18.01.2010 con il n. 3230;
VISTA
la nota inviata dal prof. Bartolelli ed assunta al protocollo di questa
Università in data 13.11.2009 con il n. 85668;
VISTA
la nota del 23.12.2009 inviata dal prof. Sergio Papa;
CONSIDERATO
quanto evidenziato dall’Amministrazione del Centro Ricerche
Bonomo con e-mail del 25.01.2010;
CONDIVISE
le proposte formulate dalla Commissione Consorzi nella riunione del
01.02.2010;
CONSIDERATO
quanto emerso nel corso dell’odierno dibattito,
DELIBERA
-
di invitare, in via preliminare, il C.R.B. ad esaminare e formulare proposte per i
seguenti aspetti riguardanti il medesimo Centro:
-
-
-
-
bilanci consuntivi degli anni 2008 e 2009 nei quali sia chiaramente
certificato il disavanzo attualmente maturato;
titolarità della proprietà dell’immobile del CRB in considerazione del suo
eventuale trasferimento alla BAT, tenuto conto che lo stesso è situato nel
Comune di Andria;
definizione del soggetto che assumerà gli oneri per la manutenzione
ordinaria e straordinaria dell’immobile nella ipotesi del trasferimento della
proprietà alla BAT;
posizione della BAT nei confronti del Consorzio (eventuale entrata nella
compagine sociale);
definizione di un piano Industriale;
impegno della Provincia di Bari ed eventualmente della BAT al
finanziamento delle spese di gestione ordinaria e straordinaria e delle spese
per il personale;
eventuale disponibilità della Provincia di Bari, in qualità di socio di
riferimento a coprire l’attuale disavanzo;
oneri di cofinanziamento e anticipazioni derivanti da progetti finanziati dal
MUR, come dalla lettera della Dr.ssa Lovino,
237
C.A. 23.02.2010/p.22
subordinando al chiarimento degli aspetti sopraevidenziati la nomina dei nuovi
componenti del C.d.A. del C.R.B. ed in particolare del rappresentante
dell’Università degli Studi di Bari;
-
di invitare i rappresentanti di questa Università negli Organi del C.R.B. a fornire
una dettagliata relazione sulla situazione del predetto Centro a decorrere dall’anno
2003.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 13,05, rientra il consigliere Sabbà.
238
C.A.23.02.2010/p.23a
VII.
PERSONALE
COLLABORATORI ED ESPERTI LINGUISTICI: RICHIESTA DI STIPULA DI
CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO DI DIRITTO PRIVATO A TEMPO
DETERMINATO PER LE ESIGENZE DELLA FACOLTÀ DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione:
“”Con delibera del 25.01.2010 il Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature
straniere ha proposto “…di assumere un Collaboratore ed Esperto Linguistico di
madrelingua spagnola attingendo alla graduatoria della Facoltà ancora in vigore fino al
2012 (D.R. n. 1020 del 02.02.2009), per la durata di un anno”, considerato che “…l’attuale
contratto CEL di madrelingua spagnola è in scadenza il 03.04.2010”.
Al riguardo, nel precisare che la graduatoria di cui al citato D.R. n 1020 del
02.02.2009, riveniente dalla selezione pubblica finalizzata all’assunzione di un
Collaboratore ed esperto linguistico di madrelingua spagnola mediante contratto di lavoro
subordinato di diritto privato a tempo determinato, per le esigenze della suddetta Facoltà,
scadrà in data 01.02.2012, si fa presente che l’approvazione della richiesta di cui trattasi
non determinerebbe il superamento del numero di contratti (72 annuali oltre 4 ex lettori di
scambio) per i quali è stata assicurata la copertura finanziaria, giusta nota in data
02.02.2010 del Dipartimento Amministrativo Gestione Risorse Finanziarie – Area
Retribuzioni e Compensi al Personale, di cui si allega copia.
Per completezza di informazione, si fa presente che attualmente il numero dei
Collaboratori ed Esperti linguistici in servizio presso questa Università è pari a n. 65 unità,
di cui n. 52 con contratto di lavoro a tempo indeterminato e n. 13 con contratto di lavoro a
tempo determinato e che sono in fase di espletamento per la stipula di contratti a tempo
determinato n. 1 selezione per la lingua francese, n. 1 selezione per la lingua
portoghese/brasiliana (per 2 contratti) e n. 1 per la lingua neogreca, per le esigenze della
Facoltà di Lingue e Letterature straniere.””
Al termine dell’illustrazione il Rettore, nel far presente che il Senato Accademico
nella riunione del 16.02.2010 ha deliberato “”di autorizzare, per quanto di competenza,
l’assunzione di un Collaboratore ed Esperto linguistico di madrelingua spagnola, con
contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, per la durata di un
anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto, per le esigenze della Facoltà
di Lingue e Letterature straniere di questa Università, attingendo dalla graduatoria di
merito di cui al D.R. n. 1020 del 02.02.2009””, invita i presenti a pronunciarsi in merito.
239
C.A.23.02.2010/p.23a
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la legge 21.06.1995, n. 236, di conversione, con modificazioni, del
decreto-legge 21.04.1995, n. 120, recante disposizioni urgenti per il
funzionamento delle Università;
VISTA
la legge n. 133 del 06.08.2008;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori per i dipendenti del
comparto dell’Università, sottoscritto in data 21.05.1996, ed in
particolare l’art. 51;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università, sottoscritto in data 09.08.2000, ed in particolare gli
artt. 32 e 52;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università, sottoscritto in data 13.05.2003, ed in particolare gli
artt. 20 e 22;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università, sottoscritto in data 27.01.2005, ed in particolare l’art.
32;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università, sottoscritto in data 28.03.2006, ed in particolare l’art.
7;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università, sottoscritto in data 16.10.2008, ed in particolare l’art.
68;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università, sottoscritto in data 12.03.2009, ed in particolare l’art.
3;
VISTO
il Regolamento di questa Università per le assunzioni di personale a
tempo determinato, pieno o parziale presso questa Amministrazione;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
240
C.A.23.02.2010/p.23a
VISTO
il D.R. n. 1020 del 02.02.2009;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature
straniere, assunta in data 25.01.2010;
VISTA
la nota prot. n. 8700-VIII/3 del Dipartimento Amministrativo Gestione
Risorse Finanziarie del 02.02.2010;
VISTA
la deliberazione adottata dal Senato Accademico in data 16.02.2010,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in merito all’assunzione di un Collaboratore ed Esperto
linguistico di madrelingua spagnola, con contratto di lavoro subordinato di diritto privato a
tempo determinato, per la durata di un anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione del
contratto, per le esigenze della Facoltà di Lingue e Letterature straniere di questa
Università, attingendo dalla graduatoria di merito di cui al D.R. n. 1020 del 02.02.2009.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
241
C.A.23.02.2010/p.23b
VII.
PERSONALE
COLLABORATORI ED ESPERTI LINGUISTICI: INCARICHI RETRIBUITI EX
ART. 71 DEL REGOLAMENTO PER L’AMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E
LA CONTABILITÀ E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”1) Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana di
questa Università, riunitosi in data 25.11.2009, ha deliberato di conferire
alla Dott.ssa MULLIGAN Eileen, Collaboratore ed Esperto Linguistico di
madrelingua inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, un
incarico consistente nella realizzazione di un modulo di inglese tecnico,
previsto nell’ambito del Progetto Strategico “Le biotecnologie applicabili
alla targeted therapy in oncologia (Biotecnoter)”.
A tal proposito, nel riferire che il Consiglio della Facoltà di Lingue e
Letterature straniere, nella seduta del 26.11.2009, ha espresso parere
favorevole in merito al conferimento dell’incarico in parola, si sottolinea che
lo stesso è stato svolto, fuori dell’orario di servizio (v. dichiarazione del
25.11.2009 della stessa Dott.ssa MULLIGAN), nel periodo novembredicembre 2009, per un compenso lordo pari a € 495,00, gravante sul capitolo
di bilancio 202200 – Spese per ricerche finanziate dalle Regioni - previste
per il predetto progetto. Tale importo è stato versato presso il Servizio Cassa
di questa Università con mandato n. 21 del 05.02.2010.
2) Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Filosofiche di questa Università,
riunitosi in data 23.11.2009, ha deliberato di conferire alla Dott.ssa ADAMS
Anne Elise, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese
presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, un incarico consistente
nella traduzione e revisione di alcuni testi, ammontanti complessivamente a
115 cartelle, da svolgersi entro il mese di settembre 2010, per un compenso
lordo pari a € 4.830,00, la cui spesa graverà sui fondi di Ricerca Cofin/Prin
(bando 2007) – capitolo di bilancio 202170, di cui è titolare il Prof. Pasquale
Porro.
A tal proposito si fa presente che il Consiglio della Facoltà di Lingue e
Letterature straniere, riunitosi in data 26.11.2009, ha espresso parere
favorevole in merito allo svolgimento dell’incarico in parola che sarà svolto
fuori dell’orario di servizio, come dichiarato dalla stessa Dott.ssa ADAMS
con nota del 02.12.2009.
3) Il Consiglio del Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi AgroZootecnici e Forestali di questa Università, riunitosi in data 30.11.2009, in
relazione al progetto “Programmazione economica in agricoltura e sviluppo
rurale. Profili teorico-evolutivi e metodologie di valutazione”, ha deliberato
242
C.A.23.02.2010/p.23b
di conferire alla Dott.ssa CHRISTOPHER Sarah Jane, Collaboratore ed
Esperto Linguistico di madrelingua inglese, presso la Facoltà di Agraria, un
incarico consistente nella traduzione dall’italiano all’inglese di un testo
scientifico di 35 cartelle, da svolgersi in un periodo massimo di gg. 6
lavorativi, per un compenso lordo di € 600,07, la cui spesa graverà sul
capitolo di bilancio 202160 - fondo spese per ricerche finanziate
dall’Università (ex 60%) - nell’ambito del predetto progetto di cui è
responsabile la Prof.ssa Rossella Bianchi.
A tal proposito si fa presente che il Preside della Facoltà di Agraria, con
nota del 07.12.2009 ha espresso parere favorevole in merito al conferimento
dell’incarico in parola che sarà svolto fuori dell’orario di servizio, come
dichiarato dalla stessa Dott.ssa CHRISTOPHER, con nota del 27.11.2009.
Tutto ciò premesso, si ricorda che, ai sensi del comma 5) dell’art. 71 del
Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, modificato con
Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e per l’erogazione di compensi
derivanti da attività aggiuntive al personale universitario emanato con D.R. n. 8533 del
30.07.2007, la competenza a deliberare in merito all’affidamento di incarichi retribuiti a
personale dipendente, per attività non rientranti nei compiti istituzionali “propri della
qualifica rivestita”, è di questo Consiglio.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
l’art. 71 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
VISTO
il Regolamento per il conferimento di incarichi professionali e per
l’erogazione di compensi derivanti da attività aggiuntive al personale
universitario emanato con D.R. n. 8533 del 30.07.2007;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Biomediche e
Oncologia Umana – seduta del 25.11.2009;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Filosofiche, –
seduta del 23.11.2009;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Progettazione e Gestione
dei Sistemi Agro-Zootecnici e Forestali – seduta del 30.11.2009;
VISTE
le delibere del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere
– seduta del 26.11.2009;
VISTA
la nota del Preside della Facoltà di Agraria del 07.12.2009;
VISTE
le note delle Dott.sse Mulligan, Adams e Christopher,
DELIBERA
243
C.A.23.02.2010/p.23b
-
di autorizzare il pagamento dell’importo lordo omnicomprensivo di € 495,00 per la
formalizzazione dell’incarico consistente nella realizzazione di un modulo di
inglese tecnico previsto nell’ambito del Progetto Strategico “Le biotecnologie
applicabili alla targeted therapy in oncologia”, conferito dal Dipartimento di
Scienze Biomediche e Oncologia Umana di questa Università alla Dott.ssa
MULLIGAN Eileen, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese
presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, per il periodo novembredicembre 2009, la cui spesa graverà sul capitolo di bilancio 202200 – Spese per
ricerche finanziate dalle Regioni - previste per il predetto progetto;
-
di autorizzare il conferimento in favore della Dott. ssa ADAMS Anne Elise,
Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di
Lingue e Letterature straniere, di un incarico consistente nella traduzione e
revisione di alcuni testi, ammontanti complessivamente a 115 cartelle, da svolgersi
entro il mese di settembre 2010, per conto del Dipartimento di Scienze Filosofiche
di questa Università, per un compenso lordo omnicomprensivo di € 4.830,00, la cui
spesa graverà sui fondi di Ricerca Cofin/Prin (bando 2007) – capitolo di bilancio
202170, di cui è titolare il Prof. Pasquale Porro;
-
di autorizzare il conferimento in favore della Dott.ssa CHRISTOPHER Sarah Jane,
Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua inglese presso la Facoltà di
Agraria, di un incarico consistente nella traduzione dall’italiano all’inglese di un
testo scientifico di 35 cartelle, da svolgersi in un periodo massimo di gg. 6
lavorativi, per conto del Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi
Agro-Zootecnici e Forestali di questa Università, per un compenso lordo
omnicomprensivo di € 600,07, la cui spesa graverà sul capitolo di bilancio 202160 fondo spese per ricerche finanziate dall’Università (ex 60%) - nell’ambito del
progetto “Programmazione economica in agricoltura e sviluppo rurale. Profili
teorico-evolutivi e metodologie di valutazione”, di cui è responsabile la Prof.ssa
Rossella Bianchi.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
244
C.A.23.02.2010/p.24
VII. PERSONALE
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA- SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE
PROFESSIONI
LEGALI:
RICHIESTA
AUTORIZZAZIONE
ALLA
FORMALIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI D’OPERA INTELLETTUALE
PER L’AFFIDAMENTO DI CORSI UFFICIALI, ATTIVITÀ DIDATTICHE
INTEGRATIVE E TUTORATO DI ATTIVITÀ DIDATTICHE INTEGRATIVE –
A.A. 2008/2009.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione:
“”Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, con delibera del 27/10/2008 e nota
del Direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni legali del 08/07/2009, ha
approvato la proposta del Consiglio direttivo della predetta Scuola (seduta del 23/10/2008)
per l’affidamento ai sensi dell’art. 6 del D.M. 21 dicembre 1999 n. 537, dei seguenti corsi
ufficiali, attività didattiche integrative e tutorato di attività didattiche integrative, per l’anno
accademico 2008/2009:
Cognome
Agostinacchio
Amendolito
Angarano
Brunetti
Calia Di Pinto
Carone
Casciaro
Cesaroni
Chiaia Noya
De Cillis
Dentamaro
Doronzo
Francioso
Gabrielli
Giuliani
Greco
Nome
Luigi
Corso
Corso integrativo:Diritto
processuale Civile
Francesco Corso integrativo:Diritto del lavoro
e della previdenza sociale
Rosanna
Corso integrativo:Diritto Civile
Emanuela Corso integrativo:Diritto Civile
Rosa
Corso integrativo:Diritto penale
Cesaria
Corso integrativo:Diritto penale
Salvatore
Corso integrativo:Diritto Civile
Paola
Tutorato di Diritto processuale
civile
Giuseppe
Corso integrativo:Diritto
commerciale
Marcello
Corso integrativo:Procedura penale
Giuseppe
Tutorato di Diritto penale
Adriana
Corso integrativo:Diritto
processuale Civile
Annunziata Corso ufficiale di Contabilità dello
Stato e degli enti pubblici
Giambattist Corso integrativo:Diritto Civile
a
Annalinda Tutorato di Diritto commerciale
Riccardo
Corso ufficiale di Diritto Tributario
245
Durata Importo
13 ore € 1.560,00
10 ore
€ 1.200,00
16 ore
16 ore
14 ore
14 ore
14 ore
40 ore
€ 1.920,00
€ 1.920,00
€ 1.680,00
€ 1.680,00
€ 1.680,00
€ 3.000,00
8 ore
€ 960,00
13 ore
40 ore
13 ore
€ 1.560,00
€ 3.000,00
€ 1.560,00
4 ore
€ 480,00
16 ore
€ 1.920,00
40 ore
12 ore
€ 3.000,00
€ 1.440,00
C.A.23.02.2010/p.24
Guida
La Malfa
Labriola
Laforgia
Lisi
Maranò
Mastrorilli
Matteo
Montedoro
Monteleone
Nardi
Ottolino
Palmisano
Petrera
Pica
Romanelli
Rossi
Saponaro
Savino
Spagnuolo
Trapanese
Vaccaro
Gammone
Virgintino
Volpe
Marco
Corso integrativo:Diritto
processuale penale
Francesca Corso integrativo:Diritto penale
Michele
Corso integrativo:Diritto
commerciale
Michele
Corso integrativo:Diritto penale
Pierantonio Corso integrativo:Diritto Civile
Roberta
Tutorato di Diritto commerciale
Pietro
Corso integrativo:Diritto del lavoro
e della previdenza sociale
Grazia
Corso integrativo:Diritto
Caterina
Amministrativo
Giancarlo Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
Michele
Corso integrativo:Diritto
commerciale
Vincenzo
Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
Giuseppe
Tutorato di Diritto civile
Giuseppe
Corso integrativo:Diritto Civile
Francesco Corso integrativo:Diritto
commerciale
Giorgio
Corso ufficiale di Informatica
giuridica
Francesco Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
Roberto
Corso integrativo:Diritto penale
Luisa
Tutorato di Procedura penale
Roberto
Corso integrativo:Diritto
processuale Civile
Carla
Tutorato di Procedura penale
Antonella Corso integrativo:Diritto Civile
Irma
Tutorato di Diritto del lavoro e
previdenza sociale
Emmanuele Corso ufficiale di Deontologia
giudiziaria e forense
Carmine
Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
13 ore
€ 1.560,00
14 ore
6 ore
€ 1.680,00
€ 720,00
14 ore
14 ore
40 ore
10 ore
€ 1.680,00
€ 1.680,00
€ 3.000,00
€ 1.200,00
16 ore
€ 1.920,00
14 ore
€ 1.680,00
8 ore
€ 960,00
16 ore
€ 1.920,00
40 ore
14 ore
10 ore
€ 3.000,00
€ 1.680,00
€ 1.200,00
6 ore
€ 720,00
16 ore
€ 1.920,00
14 ore
40 ore
13 ore
€ 1.680,00
€ 3.000,00
€ 1.560,00
40 ore
16 ore
40 ore
€ 3.000,00
€ 1.920,00
€ 2.000,00
6 ore
€ 720,00
16 ore
€ 1.920,00
Il Direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni legali, con nota del
08/07/2009, ha precisato che gli incarichi di tutorato implicheranno un impegno didattico
di 40 ore, e con note del 06/07/2009 e 08/07/2009, ha comunicato che i corsi sono stati
svolti.
Il Senato accademico, nella seduta del 13 settembre 2004, ha deliberato tra l’altro
«che in considerazione delle peculiari esigenze didattiche della Scuola di specializzazione
per le professioni legali, nelle more che si proceda alla modifica del suddetto Regolamento,
246
C.A.23.02.2010/p.24
sia applicata, per la citata Scuola di specializzazione, la vigente normativa speciale relativa
alla medesima Scuola».
Il Dipartimento gestione delle risorse finanziarie – Area di Ragioneria e Contabilità,
con note del 17/12/2009 e 13/01/2010, ha comunicato che la spesa graverà sul capitolo di
uscita 106010 (sub. acc. 09/7850), oltre al recupero degli oneri riflessi (sub. acc.
09/7852).””
Il Rettore, quindi, nell’informare che il Senato Accademico, nella riunione del
29.01.2010, ha autorizzato, per gli aspetti di propria competenza, la formalizzazione delle
prestazioni d’opera intellettuale “de quibus”, invita i presenti ad esprimersi in merito.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Di Rienzo, il quale ricorda che, in base
allo Statuto ed al Regolamento ministeriale della Scuola di Specializzazione “de qua”, la
maggior parte delle attività della stessa devono essere svolte da soggetti appartenenti a
determinati ordini professionali (avvocati, notai) e da magistrati e che la medesima Scuola
si finanzia attraverso le tasse di iscrizione, oltre che con un contributo ministeriale, erogato
in passato. Ciò premesso, il consigliere Di Rienzo, nel rappresentare le sempre maggiori
difficoltà di carattere finanziario incontrate dalla Scuola, dovute anche all’elevato numero
di iscritti che ottengono l’esonero dal pagamento delle tasse, rappresenta l’esigenza di
verificare la possibilità di ottenere nuovamente un contributo ministeriale, inoltrando
apposita richiesta al MIUR.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
l’art. 24, lett. o) e 40 dello Statuto di questa Università;
VISTO
l’art. 42 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità di questa Università;
VISTO
il D.M. 21 dicembre 1999 n. 537;
VISTO
il Decreto legislativo n.398/97;
VISTO
il Regolamento per la disciplina dei contratti di diritto privato per
l’insegnamento ai sensi del D.M. 12 maggio 1998 n. 242, e
l’accertamento delle abilità linguistiche, informatiche e relazionali;
VISTO
il D.R. n. 9352/03 che modifica l’ordinamento didattico per la Scuola
di Specializzazione per le Professioni legali;
247
C.A.23.02.2010/p.24
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza adottata nella
riunione del 27.10.2008;
VISTE
le note del Direttore della Scuola di Specializzazione per le
Professioni legali del 06.07.2009 e 08.07.2009;
VISTA
la delibera adottata dal Senato Accademico, nella seduta del
29.01.2010;
VISTE
le note del 17.12.2009 e 13.01.2010 del Dipartimento Gestione
Risorse Finanziarie - Area di Ragioneria e Contabilità;
CONSIDERATO
quanto emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
- di autorizzare, per gli aspetti di propria competenza, la formalizzazione delle
prestazioni d’opera intellettuale per lo svolgimento dei seguenti corsi ufficiali, attività
didattiche integrative e tutorato di attività didattiche integrative conferiti ai sensi
dell’art. 6 del D.M. 21 dicembre 99 n. 537 presso la Scuola di Specializzazione per le
Professioni legali – Facoltà di Giurisprudenza con i sottoindicati docenti per l’anno
accademico 2008/09:
Cognome
Agostinacchio
Amendolito
Angarano
Brunetti
Calia Di Pinto
Carone
Casciaro
Cesaroni
Chiaia Noya
De Cillis
Dentamaro
Doronzo
Francioso
Gabrielli
Nome
Luigi
Corso
Corso integrativo:Diritto
processuale Civile
Francesco Corso integrativo:Diritto del lavoro
e della previdenza sociale
Rosanna
Corso integrativo:Diritto Civile
Emanuela Corso integrativo:Diritto Civile
Rosa
Corso integrativo:Diritto penale
Cesaria
Corso integrativo:Diritto penale
Salvatore
Corso integrativo:Diritto Civile
Paola
Tutorato di Diritto processuale
civile
Giuseppe
Corso integrativo:Diritto
commerciale
Marcello
Corso integrativo:Procedura penale
Giuseppe
Tutorato di Diritto penale
Adriana
Corso integrativo:Diritto
processuale Civile
Annunziata Corso ufficiale di Contabilità dello
Stato e degli enti pubblici
Giambattist Corso integrativo:Diritto Civile
a
248
Durata Importo
13 ore € 1.560,00
10 ore
€ 1.200,00
16 ore
16 ore
14 ore
14 ore
14 ore
40 ore
€ 1.920,00
€ 1.920,00
€ 1.680,00
€ 1.680,00
€ 1.680,00
€ 3.000,00
8 ore
€ 960,00
13 ore
40 ore
13 ore
€ 1.560,00
€ 3.000,00
€ 1.560,00
4 ore
€ 480,00
16 ore
€ 1.920,00
C.A.23.02.2010/p.24
Giuliani
Greco
Guida
La Malfa
Labriola
Laforgia
Lisi
Maranò
Mastrorilli
Matteo
Montedoro
Monteleone
Nardi
Ottolino
Palmisano
Petrera
Pica
Romanelli
Rossi
Saponaro
Savino
Spagnuolo
Trapanese
Vaccaro
Gammone
Virgintino
Volpe
Annalinda
Riccardo
Marco
Tutorato di Diritto commerciale
Corso ufficiale di Diritto Tributario
Corso integrativo:Diritto
processuale penale
Francesca Corso integrativo:Diritto penale
Michele
Corso integrativo:Diritto
commerciale
Michele
Corso integrativo:Diritto penale
Pierantonio Corso integrativo:Diritto Civile
Roberta
Tutorato di Diritto commerciale
Pietro
Corso integrativo:Diritto del lavoro
e della previdenza sociale
Grazia
Corso integrativo:Diritto
Caterina
Amministrativo
Giancarlo Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
Michele
Corso integrativo:Diritto
commerciale
Vincenzo
Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
Giuseppe
Tutorato di Diritto civile
Giuseppe
Corso integrativo:Diritto Civile
Francesco Corso integrativo:Diritto
commerciale
Giorgio
Corso ufficiale di Informatica
giuridica
Francesco Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
Roberto
Corso integrativo:Diritto penale
Luisa
Tutorato di Procedura penale
Roberto
Corso integrativo:Diritto
processuale Civile
Carla
Tutorato di Procedura penale
Antonella Corso integrativo:Diritto Civile
Irma
Tutorato di Diritto del lavoro e
previdenza sociale
Emmanuele Corso ufficiale di Deontologia
giudiziaria e forense
Carmine
Corso integrativo:Diritto
Amministrativo
40 ore
12 ore
13 ore
€ 3.000,00
€ 1.440,00
€ 1.560,00
14 ore
6 ore
€ 1.680,00
€ 720,00
14 ore
14 ore
40 ore
10 ore
€ 1.680,00
€ 1.680,00
€ 3.000,00
€ 1.200,00
16 ore
€ 1.920,00
14 ore
€ 1.680,00
8 ore
€ 960,00
16 ore
€ 1.920,00
40 ore
14 ore
10 ore
€ 3.000,00
€ 1.680,00
€ 1.200,00
6 ore
€ 720,00
16 ore
€ 1.920,00
14 ore
40 ore
13 ore
€ 1.680,00
€ 3.000,00
€ 1.560,00
40 ore
16 ore
40 ore
€ 3.000,00
€ 1.920,00
€ 2.000,00
6 ore
€ 720,00
16 ore
€ 1.920,00
- la spesa complessiva graverà sul Capitolo di bilancio n. 106010 “Spese per il
funzionamento dei Centri, delle Biblioteche, dei DD.UU. e delle Scuole di
Specializzazione” (sub. acc. 09/7850 e sub. acc. 09/7852 per oneri riflessi);
249
C.A.23.02.2010/p.24
- che venga avanzata, con apposita istanza, richiesta al MIUR di contributo straordinario
per la Scuola di Specializzazione “de qua”.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
250
C.A.23.02.2010/p.25
VII.
PERSONALE
RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE
COORDINATA E CONTINUATIVA PER LE ESIGENZE DEL SERVIZIO
CIVILE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione:
“”Il Prof. Paolo Ponzio, Delegato del Rettore per la Disabilità e responsabile
locale del Servizio Civile Nazionale, con nota del 16.02.2010, ha evidenziato la necessità
di bandire una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il reclutamento di un
collaboratore cui affidare lo svolgimento di attività riguardanti, in particolare, il Sistema di
monitoraggio e valutazione dei progetti di servizio civile in corso presso questa Università
(Athena ed Asclepius), le procedure di adeguamento dell’accreditamento (anno 2010) e la
conseguente nuova progettazione.
Egli ha motivato tale richiesta evidenziando l’assoluta indisponibilità di personale
interno in possesso delle specifiche competenze ed esperienza richieste, considerato che le
procedure di cui sopra sono fissate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il contratto avrà la durata di un anno, per un importo complessivo di € 12.666,00,
di cui € 10.000,00 al lordo delle ritenute di legge a carico del prestatore, € 1.782,00 per
contributi INPS, € 34,00 per INAIL ed € 850,00 per IRAP oneri a carico del datore di
lavoro dovrà gravare sul capitolo 102680 “Compensi per prestazioni coordinate e
continuative finanziate dai Dipartimenti e Amministrazione Centrale”.””
Il Rettore informa, quindi, che, in data 18.02.2010, il dott. Sandro Spataro,
responsabile dell’Area di Ragioneria e Contabilità, ha comunicato che il citato Capitolo
102680 non presenta alcuna disponibilità finanziaria.
Ciò premesso, il Rettore, considerata la natura delle attività che dovrà svolgere
l’unità di personale con cui stipulare il contratto “de quo”, propone di far gravare la
relativa spesa sul Capitolo di bilancio 102250 “Spese per altri servizi agli studenti di cui
alla L. 390/91 ivi compreso il contributo al CUS”.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Dabbicco, il quale, nel condividere
l’esigenza di procedere alla stipula del contratto in parola, chiede se, per il futuro, sarà
possibile procedere al rifinanziamento del Capitolo 102680, al fine di evitare che si
facciano gravare sul Capitolo 102250 ulteriori spese di analoga natura.
251
C.A.23.02.2010/p.25
Il Rettore assicura che si verificherà la possibilità di rifinanziare in futuro il
Capitolo 102680.
Il consigliere Santoro ritiene necessario continuare a supportare l’iniziativa “de
qua”, nonostante le risorse piuttosto limitate presenti sul Capitolo 102250.
Il consigliere Cardia preannuncia la propria astensione, non condividendo la
proposta di far fronte agli adempimenti in parola facendo ricorso a risorse umane esterne.
Il Rettore rammenta l’ingente impegno finora sostenuto dall’Amministrazione al
fine di adempiere a tutti gli oneri connessi all’attivazione del Servizio Civile presso questo
Ateneo nonché i positivi risultati conseguiti in materia, ribadendo la necessità di ricorrere
alla stipula di un apposito contratto per le attività sopra illustrate.
Il Consiglio, con l’astensione del consigliere Cardia,
VISTO
il Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con
contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale e coordinata e
continuativa;
VISTA
la nota del 16.02.2010 del Prof. Paolo Ponzio, Delegato del Rettore
per la Disabilità e responsabile locale del Servizio Civile Nazionale;
CONDIVISA
la necessità di avvalersi della collaborazione di una figura
professionale dotata di competenza ed esperienza specifica al fine di
svolgere le attività di monitoraggio e valutazione dei progetti di
servizio civile in corso presso questa Università (Athena ed
Asclepius), le procedure di adeguamento dell’accreditamento (anno
2010) e la conseguente nuova progettazione;
VERIFICATA
l’assenza
delle
necessarie
competenze
specifiche
all’interno
dell’amministrazione;
CONDIVISA
la proposta di far gravare la relativa spesa sul capitolo di bilancio
102250 “Spese per altri servizi agli studenti di cui alla L. 390/91 ivi
compreso il contributo al CUS”,
DELIBERA
-
di approvare l’indizione di una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la
stipula di n.1 contratto di collaborazione coordinata e continuativa, della durata di
252
C.A.23.02.2010/p.25
un anno, con un esperto in possesso di specifiche competenze ed esperienza
professionale per lo svolgimento di attività di monitoraggio e valutazione dei
progetti di servizio civile in corso presso questa Università (Athena ed Asclepius),
delle procedure di adeguamento dell’accreditamento (anno 2010) e della
conseguente nuova progettazione.
-
che la relativa spesa, pari ad € 12.666,00, di cui € 10.000,00 al lordo delle ritenute
di legge a carico del prestatore, € 1.782,00 per contributi INPS, € 34,00 per INAIL
ed € 850,00 per IRAP oneri a carico del datore di lavoro, gravi sul capitolo di
bilancio 102250 “Spese per altri servizi agli studenti di cui alla L. 390/91 ivi
compreso il contributo al CUS”.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 13,20, si allontana il Rettore ed il ProRettore assume le funzioni di
Presidente.
253
C.A.23.02.2010/p.26
VII.
PERSONALE
AUTORIZZAZIONE A SELEZIONE PUBBLICA PER TUTOR SPECIALIZZATI
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane ed Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Si ricorda che questo Consesso, con delibera del 31.03.2009, ha autorizzato il
Delegato del Rettore per la Disabilità per i servizi di cui alla Legge 17/99, ad una
programmazione di massima per l’utilizzo delle risorse, di concerto con la Commissione
per la Disabilità e l’Handicap, al fine di orientare la spesa in relazione al mutevole quadro
dei bisogni espresso dagli studenti diversamente abili.
La Legge n. 17/99 introduce il diritto, per gli studenti handicappati iscritti alle
Università, di disporre di sussidi tecnici e didattici specifici, al fine di garantire il diritto
allo studio e la piena integrazione degli studenti diversamente abili, con la partecipazione
attiva alle attività didattiche e culturali.
Reiteratamente, alcuni studenti diversamente abili hanno già rappresentato la
necessità di disporre di tutor specializzati che possano supportarli nelle attività didattiche.
L’erogazione di tale servizio, previsto dalla citata legge, riveste, pertanto, carattere
di urgenza e le peculiari competenze richieste non sono riscontrabili nel personale
stabilmente inserito nell’organizzazione di questo Ente.
Risulta, quindi, indispensabile provvedere all’emanazione di un bando di selezione
per la costituzione di graduatorie di tutor specializzati per Aree disciplinari diverse, ai
quali, eventualmente, affidare, mediante la stipula di contratti di collaborazione coordinata
e continuativa, compiti di supporto nelle attività didattiche a studenti diversamente abili
iscritti a questa Università.
Tali contratti, che andranno a gravare sulle risorse finanziarie destinate ai Servizi
per la disabilità, potranno essere stipulati per la durata di un anno, a seguito di specifica
richiesta da parte dello studente interessato e di volta in volta, autorizzazione da parte di
questo Consiglio previo specifico impegno di spesa.
Il corrispettivo da fissare per la prestazione dovrà essere di euro 3.166,50, di cui
euro 2.500,00 quale compenso, al lordo delle ritenute di legge a carico del lavoratore; euro
445,50 per contributi INPS, euro 8,50 per INAIL, euro 212,50 per IRAP, oneri a carico del
datore di lavoro.
La selezione avverrà per titoli.””
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Alloggio, il quale rappresenta
l’opportunità di estendere l’iniziativa in parola al personale docente e tecnicoamministrativo diversamente abile.
Il ProRettore precisa che i tutors di cui trattasi dovranno svolgere la specifica
funzione di supportare gli studenti diversamente abili nel percorso di apprendimento,
evidenziando come tale attività sia ben distinta da quella di accompagnamento, che,
254
C.A.23.02.2010/p.26
peraltro, è assicurato a tutti coloro che ne abbiano necessità, ivi compresi docenti e
personale tecnico-amministrativo, da specifica normativa in materia.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la Legge 17/1999;
VISTA
la propria delibera del 31 marzo 2009;
CONSIDERATA
la necessità di garantire sussidi tecnici e didattici specifici agli studenti
portatori di handicap iscritti a questa Università;
RAVVISATA
l’opportunità di fornire un apposito servizio di tutorato specializzato
nei limiti del bilancio e delle risorse destinate alla copertura di servizi
a studenti portatori di handicap iscritti a questa Università;
CONSIDERATO
che la prestazione oggetto del servizio richiede il possesso di
competenze non riscontrabili nel personale stabilmente inserito
nell’organizzazione di questo Ente;
CONSIDERATO
che il servizio che si intende offrire è subordinato al verificarsi di
condizioni quali specifica richiesta degli interessati e corrispondenza
delle risorse disponibili,
DELIBERA
-
di autorizzare la selezione pubblica, per titoli, per la costituzione di graduatorie
di tutor specializzati per Aree disciplinari diverse ai quali, eventualmente,
affidare, mediante la stipula di contratti di collaborazione coordinata e
continuativa compiti di supporto nelle attività didattiche a studenti diversamente
abili;
-
i contratti di che trattasi potranno essere stipulati per la durata di un anno, a
seguito di specifica richiesta da parte dello studente interessato ed
autorizzazione di questo Consesso previo specifico impegno di spesa;
-
di fissare in € 3.166,50, il corrispettivo per le prestazioni di che trattasi (€
2.500,00 quale compenso, al lordo delle ritenute di legge a carico del
lavoratore; € 445,50 per contributi INPS; € 8,50 per INAIL; € 212,50 per
IRAP, oneri a carico del datore di lavoro), da far gravare sulle risorse
finanziarie destinate ai servizi per la disabilità.
255
C.A.23.02.2010/p.26
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
256
C.A.23.02.2010/p.27
VII.
PERSONALE
RECLUTAMENTO DI PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO A TEMPO
DETERMINATO PER LE ESIGENZE DI DIPARTIMENTI
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Direttore Amministrativo, preliminarmente, con riferimento all’invito
formulato da questo Consesso nella seduta del 26.01.2010, informa che gli uffici stanno
provvedendo ad approfondire la materia, al fine di pervenire alla revisione del
“Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico
amministrativo”.
Nelle more è necessario prendere in esame le richieste che rivestono carattere di
eccezionalità ed urgenza che continuano a pervenire da parte di strutture periferiche.
Il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione segnala che è pervenuta una
richiesta di indizione delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale a tempo
determinato, in base al “Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli
del personale tecnico amministrativo”, emanato con D.R. n. 8893 del 25.06.2008.
Gi artt. 28 e 29 del predetto Regolamento prevedono che le richieste di
reclutamento di personale a tempo determinato di cat. B e C devono essere inoltrate al
Rettore da parte del Responsabile della struttura interessata e valutate dal Direttore
Amministrativo che le sottopone per la decisione a questo Consiglio, in base ai seguenti
elementi:
a)
Il personale tecnico amministrativo in servizio presso la struttura richiedente;
b)
I requisiti di eccezionalità ed urgenza;
c)
La copertura finanziaria;
d)
Altri eventuali elementi emergenti.
La richiesta pervenuta è la seguente:
1)
DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE
(richiesta prot. n. 12716 del 16.02.2010)
n. 1 posto di cat. C1 Area delle biblioteche - per n. 10 mesi con una spesa di
€ 25.400,00 comprensiva di oneri riflessi, che graverà sul Cap. 102700
“Spese per il miglioramento della Didattica” del Dipartimento.
Il Dipartimento ha segnalato che tale richiesta è motivata dalla impellente esigenza
di collaborazione nella biblioteca, che, se interrotta, provocherebbe grave
nocumento agli studenti che giornalmente usufruiscono del servizio bibliotecario
del Dipartimento. Il Consiglio, inoltre, considerata l’urgenza, ritiene si possa
attingere da graduatorie di concorsi a tempo indeterminato dell’area delle
biblioteche, secondo la vigente normativa (art.22 – comma 4 – del CCNL del
comparto Università, quadriennio normativo 2006/209), scegliendo l’unità che, per
assonanza selettiva, corrisponda alle esigenze prospettate.
257
C.A.23.02.2010/p.27
L’assunzione riveste carattere di temporaneità ed eccezionalità.
Il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione evidenzia che l’art. 27 del citato
Regolamento prevede una limitazione temporale per le assunzioni di personale di cat. C;
dette assunzioni sono effettuabili solo per un periodo massimo di sei mesi, eventualmente
prorogabile una sola volta.
Il Direttore Amministrativo, considerato che presso il Dipartimento risultano in
servizio le seguenti unità di personale: Area tecnica – 2 D, 1 C; Area amministrativa - 1
EP, 1 D e 1 C; Area delle biblioteche 1 EP e 1 C, valutata l’eccezionalità, la temporaneità e
le motivazioni d’urgenza rappresentate, ritiene di poter sottoporre la richiesta alla decisione
del Consiglio.””
Sull’argomento si svolge un ampio dibattito, nel corso del quale interviene, tra gli
altri, il consigliere De Frenza, il quale chiede chiarimenti in merito alle modalità di
individuazione dell’unità da assumere. Egli chiede, altresì, di verificare la validità delle
graduatorie esistenti, alla luce della più recente normativa che ha previsto proroghe in
materia.
Il Direttore Amministrativo precisa che si procederà ad individuare la graduatoria,
ancora valida, che presenti carattere di affinità rispetto al profilo professionale richiesto,
fermo restando che dovrà essere rispettato l’ordine della stessa per l’individuazione
dell’unità da assumere.
Il consigliere Cardia ritiene necessario chiarire se la spesa graverà sui fondi del
Dipartimento relativi all’anno 2009 o 2010, esprimendo perplessità in quest’ultima ipotesi,
considerata l’attuale situazione finanziaria.
Il Direttore Amministrativo precisa che stipula del contratto di lavoro “de quo”
sarà subordinata alla devoluzione dei relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al
Bilancio Universitario.
Il consigliere Cardia ritiene anche opportuno approfondire ulteriormente la
questione inerente la sussistenza dei requisiti di eccezionalità, temporaneità e urgenza,
posti a base della richiesta in parola.
Alle ore 13,35, rientra il consigliere Bruno.
La consigliera Da Molin fa presente che non le risulta che il Dipartimento di cui
trattasi abbia chiesto alla Facoltà l’autorizzazione all’utilizzo di fondi per il miglioramento
della didattica.
258
C.A.23.02.2010/p.27
Il consigliere Spagnoletti, nel rammentare la necessità di osservare le norme
regolamentari tuttora vigenti in materia, fa presente che la valutazione dei requisiti di
eccezionalità, temporaneità ed urgenza è di competenza del Direttore Amministrativo,
mentre specifico compito di questo Consesso è quello di sorvegliare che la spesa in parola
non gravi sul Bilancio Universitario e che, pertanto, la stipula del contratto “de quo” sia
subordinata alla devoluzione dei relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al
Bilancio di Ateneo. Egli evidenzia, altresì, che questo Consiglio dovrà anche aver cura che
vengano tassativamente rispettate le norme imperative di legge in materia e che, pertanto,
la graduatoria da utilizzare ai fini dell’assunzione di cui trattasi sia quella più congrua e
coerente con la professionalità richiesta, fermo restando, ovviamente, l’obbligo di
rispettare l’ordine della graduatoria stessa.
Il consigliere Antenori si dichiara contrario a far gravare sui fondi per il
miglioramento della didattica le assunzioni di personale tecnico-amministrativo, ribadendo
quanto già da lui espresso nella precedente riunione di questo Consiglio, in occasione
dell’esame di una questione analoga a quella di cui all’oggetto.
Il ProRettore, nel rammentare i criteri di rendicontazione relativi all’utilizzo dei
fondi per il miglioramento della didattica assegnati alle Facoltà, approvati dagli Organi di
Governo di questa Università, fa presente che le risorse in parola possono essere utilizzate
per la stipula di contratti di lavoro, previo parere favorevole della Commissione didattica
di Facoltà.
Il Direttore Amministrativo evidenzia che il Dipartimento interessato ha
rappresentato la necessità di stipula del contratto in esame, al fine di assicurare agli
studenti la fruizione del servizio bibliotecario.
Il consigliere Di Rienzo, nel condividere pienamente l’intervento del consigliere
Spagnoletti, osserva come già sussista un articolato sistema di controlli circa il corretto
utilizzo dei fondi destinati al miglioramento della didattica, ritenendo, in ogni caso,
opportuno evitare l’eccessiva rigidità di spesa, soprattutto nell’attuale momento di
difficoltà finanziaria.
259
C.A.23.02.2010/p.27
La consigliera Da Molin preannuncia il proprio voto favorevole in merito alla
questione in esame, considerati i profili di competenza del Consiglio di Amministrazione,
riservandosi, tuttavia, di chiarire la questione in seno alla Facoltà.
Il ProRettore, tenuto conto dei sopra ricordati criteri di rendicontazione dei fondi
“de quibus”, propone di subordinare la stipula del contratto in parola all’acquisizione del
parere favorevole della Commissione didattica di Facoltà.
Il consigliere Antenori, considerata la proposta formulata dal ProRettore,
preannuncia il proprio voto favorevole sulla specifica questione in esame.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
il Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del
personale tecnico amministrativo”, artt. 28 e 29;
VISTA
la richiesta, datata 10.02.2010, del prof. G. Elia, Direttore del
Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Didattiche;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio di Dipartimento del 10.02.2010;
CONSIDERATA
la valutazione del Direttore Amministrativo circa l’eccezionalità, la
temporaneità
e
le
motivazioni
d’urgenza
rappresentate
dal
Dipartimento in parola;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
-
di autorizzare l’assunzione di una unità di personale a tempo determinato di cat.
C1 – area delle biblioteche - presso il Dipartimento di Scienze Pedagogiche e
Didattiche, per la durata di mesi 6, eventualmente prorogabile per una sola
volta, per una spesa di € 15.228,61 comprensiva di oneri riflessi, che graverà sui
fondi del Bilancio del Dipartimento Cap. 102700 “spese per il miglioramento
della didattica”, mediante attingimento da graduatorie di concorsi a tempo
indeterminato, ancora valide, relative a profili professionali corrispondenti a
quello richiesto e previo parere favorevole della Commissione didattica di
Facoltà in ordine all’utilizzo dei fondi succitati.
La stipula del relativo contratto di lavoro è subordinato alla devoluzione dei
relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al bilancio Universitario.
260
C.A.23.02.2010/p.27
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
261
C.A.23.02.2010/p.27a
VII.
PERSONALE
RECLUTAMENTO DI PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO A TEMPO
DETERMINATO PER LE ESIGENZE DI DIPARTIMENTI
- DIPARTIMENTO DI CHIMICA
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Dipartimento Risorse Umane ricorda che questo Consesso, in data
31.03.2009, aveva autorizzato l’indizione delle procedure concorsuali per l’assunzione, a
tempo determinato, di personale tecnico amministrativo per la durata di mesi sei per le
esigenze del Dipartimento di Chimica.
In data 15.09.2009 è stato assunto, con contratto di lavoro a tempo determinato,
per la durata di mesi 6, fino al 14.03.2010, il sig. Antonio LATTARULO, vincitore del
concorso espletato.
Con nota del 19.02.2010 il Dipartimento di Chimica ha chiesto la proroga, per
ulteriori 6 mesi del contratto in parola, poiché continuano a persistere le esigenze di
collaborazione nell’ambito della realizzazione del Progetto Strategico “S.I.M.P.A”,
Responsabile prof. Caselli e del Progetto Strategico “Diamante” Responsabile prof.
Capitelli .
La spesa relativa di € 14.994,24 comprensiva di oneri riflessi, graverà sui fondi
del Bilancio del Dipartimento Cap. 106050 – Fondi della regione Puglia.
Il Direttore Amministrativo, valutata l’eccezionalità, la temporaneità e le
motivazioni rappresentate, ritiene di poter sottoporre la richiesta alla decisione del
Consiglio.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera del 31.03.2009;
VISTO
l’art. 36 del D. l.vo n. 165/2001 e successive modificazioni e
integrazioni;
VISTO
il D. l.vo n. 368/2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO
il CCNL di comparto del 16.10.2008;
VISTO
il Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del
personale tecnico amministrativo, artt. 28 e 29;
VISTA
la richiesta del 19.02.2010, avanzata dalla prof.ssa L. Sabbatini,
Direttore del Dipartimento di Chimica;
262
C.A.23.02.2010/p.27a
CONSIDERATA
la valutazione del Direttore Amministrativo circa l’eccezionalità, la
temporaneità e le motivazioni rappresentate dal Dipartimento in
parola,
DELIBERA
-
di autorizzare la proroga del contratto di lavoro a tempo determinato del sig.
Antonio LATTARULO, per un periodo di mesi 6, a decorrere dal 15.03.2010,
per le esigenze del Dipartimento di Chimica.
La spesa relativa di € 15.228,61, comprensiva di oneri riflessi, graverà sui fondi
del Bilancio del Dipartimento - Cap. 106050 - Fondi della Regione Puglia.
La proroga del relativo contratto di lavoro è subordinata alla devoluzione dei
relativi fondi da parte del Dipartimento interessato al bilancio Universitario.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 13,45, rientra il Rettore, che riassume le funzioni di Presidente.
263
C.A.23.02.2010/p.28
VII.
PERSONALE
AUTORIZZAZIONE ALLA SPESA PER LA STIPULA DI N. 4 CONTRATTI DI
COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA RELATIVAMENTE
AL PROGETTO “GRASTEPP TRA GRAVINE E STEPPE – AZIONI PER LA
CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ IN DUE AREE PROTETTE
DELLA REGIONE PUGLIA”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”La Prof.ssa Viviana Cavallaro, Direttore del Museo Orto Botanico, con note del
12 gennaio e 12 febbraio u.s., a seguito di autorizzazione del Consiglio del Museo Orto
Botanico, ha chiesto, così come previsto dall’art. 104 del Regolamento per
l’Amministrazione, Finanza e Contabilità di questa Università, per spesa di importo
superiore ad € 7.746,85, l’autorizzazione alla spesa per l’attivazione di n. 4 contratti di
collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito della realizzazione del progetto
“GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due
aree protette della Regione Puglia”.
Le attività riguardano, in particolare:
individuazione di specie vegetali rare minacciate di estinzione del Parco Nazionale
dell’Alta Murgia e del Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine e
programmazione delle azioni di conservazione ex situ ed in situ; localizzazione dei
siti di raccolta del materiale vegetale di propagazione gamica; monitoraggio
fenologico delle popolazioni delle specie di interesse e campionamento del relativo
germoplasma;
localizzazione delle popolazioni spontanee delle specie di interesse del progetto e
raccolta del relativo germoplasma da utilizzare per le azioni di conservazione in situ
ed ex situ; realizzazione delle fasi di pulizia, selezione, caratterizzazione ed
immissione del materiale di propagazione gamica nella Banca del Germoplasma;
messa a punto dei protocolli di propagazione delle piante da introdurre in situ;
campionamento in campo del germoplasma delle specie di interesse ai fini della
conservazione in situ ed ex situ; realizzazione dei test di germinazione finalizzati
allo studio dell’ecologia della germinazione dei semi ed alla individuazione di
eventuali criticità per la conservazione; messa a punto dei protocolli di
propagazione delle piante da introdurre in situ;
realizzazione delle procedure di pulizia e selezione del materiale vegetale di
propagazione raccolto in campo e per la caratterizzazione del germoplasma;
realizzazione delle procedure per l’immissione del germoplasma selezionato e
caratterizzato nella Banca del Germoplasma ed esecuzione di test di germinazione
per lo studio dell’ecologia della germinazione dei semi; individuazione delle
migliori tecniche di propagazione delle specie da introdurre in situ.
I contratti avranno la durata di 8 mesi, per un importo unitario di € 10.000,00
lordi.
264
C.A.23.02.2010/p.28
La spesa graverà interamente sui fondi già accreditati dalla Regione Puglia,
disponibili sul cap. 106010 “Spese funzionamento Centri, DD.UU. e scuole di
specializzazione” (Fondi GRASTEPP – Museo Orto Botanico).””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTO
il Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con
contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale e coordinata e
continuativa, in particolare l’art. 13;
VISTO
il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di
questa Università, in particolare l’art. 104;
VISTE
le note 12.01 e 12.02.2010 con le quali la prof.ssa Viviana Cavallaro,
Direttore del Museo Orto Botanico, ha chiesto l’autorizzazione alla
spesa per l’attivazione di contratti di collaborazione nell’ambito della
realizzazione del progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni
per la conservazione della biodiversità in due aree protette della
Regione Puglia”;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Museo Orto Botanico del
12.01.2010;
DELIBERA
-
di autorizzare la spesa per l’attivazione, da parte del Museo Orto Botanico, di n.
4 contratti di collaborazione coordinata e continuativa della durata di otto mesi
ciascuno, nell’ambito della realizzazione del progetto “GRASTEPP tra gravine
e steppe – azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette
della Regione Puglia”, per l’importo unitario € 10.000,00 ominicomprensivo
delle ritenute di legge a carico del collaboratore e degli oneri riflessi
(c/Amministrazione);
-
che la spesa complessiva graverà sui fondi già accreditati dalla Regione Puglia
posti sul cap. 106010 del bilancio universitario “Spese funzionamento Centri,
DD.UU. e scuole di specializzazione”, imp. n.10/1252 per il corrispettivo dei n.
4 contratti – al lordo delle ritenute a carico dei collaboratori – e imp. n.10/1255
per oneri riflessi.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
265
C.A.23.02.2010/sosp.sed.
Si allontanano i consiglieri Bruno, Spagnoletti e Zallone ed il Revisore dei conti,
dott. Treglia, alle ore 13.50.
Esce il consigliere Vonghia.
Alla stessa ora, il Rettore sospende la riunione e la riprende alle ore 15,30.
266
C.A.23.02.2010/antic.pp.34 e 35
ANTICIPAZIONE ESAME ARGOMENTI ISCRITTI ALL'ODG DELL'ODIERNA
RIUNIONE CON IL PUNTO 34) “INIZIATIVE PER LA REALIZZAZIONE DEL
CAMPUS MURATTIANO” E CON IL PUNTO 35) “PROCEDURA NEGOZIATA
PER
L’AFFIDAMENTO
DEI
LAVORI
DI
RISANAMENTO
E
RISTRUTTURAZIONE DELL’EDIFICIO SEDE DELL’EX MANIFATTURA DEI
TABACCHI”.
Chiedono ed ottengono la parola, rispettivamente, i consiglieri Di Rienzo e Sabbà
i quali, stante propri impegni professionali, chiedono al Consesso di anticipare la
discussione degli argomenti di cui ai punti 34 e 35 dell’o.d.g..
Il Rettore, ricordando al Consesso che le determinazioni da assumere in questa
sede, ancorché importanti, hanno comunque un mero carattere interlocutorio e non
definitivo, preannuncia di essere favorevole all’accoglimento della formulata domanda e,
pertanto, invita il Consiglio di Amministrazione ad esprimersi in merito auspicando,
comunque, una definizione solerte della questione.
Il Consiglio concordemente stabilisce di accogliere la richiesta in parola per
l’effetto anticipando la discussione dei due punti 34 e 35 in considerazione della evidente
connessione oggettiva.
267
C.A.23.02.2010/p.34
IX.
EDILIZIA E TERRITORIO
INIZIATIVE PER LA REALIZZAZIONE DEL CAMPUS MURATTIANO
Alle ore 15:40 entrano il Prof. Candura, l’Ing. Bonsegna, l’Ing. Ranieri, l’Avv.
Marzano, l’Avv. Squeo e l’Avv. Prudente.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
““Il Dirigente del Dipartimento Affari Generali, in merito all’argomento indicato
in oggetto, rammenta che il Consiglio, nella seduta del 26.05.2009, prendeva atto della
nota datata 16.05.2009, assunta a protocollo in data 19.05.2009, n. 42676-IX/1, trasmessa
dalla Società CUFIN S.p.A. e relativa alla proposta di vendita dell’immobile sito in Bari
alla Via Crisanzio n. 42, cat. A/10, di circa mq. 7.500, al prezzo di € 16.000.000,00
(sedicimilioni/00), oltre I.V.A. se dovuta ed ulteriori eventuali altre imposte previste per
legge.
Il Consiglio nella medesima seduta deliberava, altresì, di nominare un’apposita
Commissione Tecnica, ai sensi dell’art. 51, c.II, del vigente Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, nelle persone del Prof. Giuseppe
Fratepietro, dell’ing. Giuditta Bonsegna e del Direttore Amministrativo, con il compito di
valutare detta offerta e di esprimere parere di congruità sul valore dell’immobile ai fini
dell’eventuale acquisto da parte di questa Università.
Contestualmente, dava mandato all’Area Tecnica di effettuare, con somma
urgenza, un sopralluogo presso detto immobile ai fini di una verifica tecnica dello stato e
delle caratteristiche dello stesso e di presentare apposita dettagliata relazione sulla
situazione complessiva dell’edificio.
Di tanto si dava notizia alla Società CUFIN S.p.A. con nota prot. n. 49358-X/3
dell’11.06.2009.
Orbene, prosegue il Dirigente, la citata Commissione tecnica ha ultimato i propri
lavori ed ha redatto la “Relazione di stima” datata 23.07.2009, della quale si dà integrale
lettura:
““Università Degli Studi Di Bari
OGGETTO: "Acquisto dell'immobile sito in Bari alla Via Crisanzio n. 42"
Relazione di stima
La commissione tecnica, ai sensi dell'art. 51, II comma del vigente Regolamento
di Ateneo per la Finanza e Contabilità, composta dall'ing. Giuditta BONSEGNA, dal dott.
Giorgio DE SANTIS e dal prof. Giuseppe FRATEPIETRO, avendo ricevuto l'incarico di
procedere alla formulazione di un parere di congruità sul prezzo di acquisto dell'immobile
di proprietà della Società CUFIN (delibera del Consiglio di Amministrazione del
25.05.2009, p.to 36), redige la seguente relazione di stima.
Descrizione dell'immobile
L'immobile è stato edificato nei primi anni 60 al fine di ospitare gli uffici
dell'ENEL, in conformità alla certificazione di destinazione urbanistica, rilasciata dalla
268
C.A.23.02.2010/p.34
Ripartizione Territorio e Qualità Edilizia del Comune di Bari, che la cita quale "area per i
servizi della residenza" .
L'edificio è ubicato alla Via Crisanzio n. 42, con prospetti esterni su Via Crisanzio
e Via Suppa, presenta un prospetto interno che si affaccia su un atrio a cielo scoperto
accessibile da Via Suppa.
L'immobile risulta accatastato al Foglio 96, alle particelle 337 e 336, sub.1 .
Esso è costituito da sei piani fuori terra e uno seminterrato di seguito brevemente
descritti.
Al piano seminterrato, di superficie pari a 1140 m2, sono ubicati archivi e locali
tecnologici (quali la centrale idrica, la centrale idrica antincendio); è, inoltre, presente una
cabina elettrica di trasformazione da media a bassa tensione asservita alle esigenze
elettriche dell'edificio e di altre utenze cittadine. Si segnala che, salvo diversa ubicazione,
tale cabina elettrica sarà mantenuta attiva da parte dell'ENEL per l'alimentazione delle
utenze cittadine pertanto, potrà essere ceduta in uso all'Ente Distributore con conseguente
vincolo di servitù passiva per l'Università, o potrà essere esclusa dall'acquisto. Ai fini del
valore commerciale, la superficie del piano interrato è considerata pari ad un mezzo della
superficie utile interna.
È presente un piano ammezzato, di superficie pari a 42 m2, ove sono ubicati
unicamente alcuni servizi igienici.
Il piano rialzato, di superficie pari a 965 m2, comprende due ingressi
rispettivamente su via Crisanzio e su Via Suppa, oltre che ambienti adibiti ad uffici e sale
riunioni.
Al piano rialzato è, inoltre, presente un passaggio carrabile di superficie 113 m2
con ingresso da Via Crisanzio che consente l'accesso di automezzi all'atrio interno. Tale
passaggio carrabile è da considerarsi quale area esterna e, pertanto, ai fini del valore
commerciale, la superficie corrispondente è considerata pari ad un quarto della superficie
utile interna.
I piani dal primo al quarto, ciascuno di superficie pari a 988 m2, sono adibiti ad
uffici, prevalentemente distribuiti con ambienti tipo "open space".
Il piano quinto, di superficie pari a 987 m2, analogamente ai piani sottostanti, è
anch'esso adibito ad uffici.
Il piano sesto, di superficie pari a 633 m2, costituisce il piano di copertura
dell'immobile e comprende i vani macchina degli impianti elevatori e locali tecnici
destinati ai quadri elettrici della distribuzione principale. Sul piano di copertura è, inoltre,
ubicata all'esterno, la centrale di condizionamento dell'immobile, di recente realizzazione e
in buono stato di efficienza. Ai fini del valore commerciale tale superficie scoperta è
considerata pari ad un quarto della superficie utile interna.
È compresa, nella proprietà dell'immobile, una porzione dell'atrio esterno,
adiacente al fabbricato, di superficie pari a 98 m2, per una larghezza di 3 m, ove possono
temporaneamente sostare i mezzi di servizio e di soccorso. Ai fini del valore commerciale
tale superficie è considerata pari ad un quarto della superficie utile interna.
Sommando, la superficie commerciale complessiva dell'immobile, ad esclusione
dell’area corrispondente al locale cabina di trasformazione e distribuzione di energia
elettrica, ammonta a 6509 m2, come dalla seguente tabella riepilogativa
269
C.A.23.02.2010/p.34
Piano
sup.
interna
effettiva
sup.
coeff. esterna
effettiva
sup.
coeff. totale
effettiva sup.
commerciale.
copertura
223
1/2
410
1/4
633
214
5
670
1
317
1/4
987
749
4
988
1
-
988
988
3
988
1
-
988
988
2
988
1
-
988
988
1
988
1
-
988
988
r
965
1
113+98
1176
1018
42
1/4
-
-
42
11
1140
1/2
-
-
1130
565
ammezzato
interrato
cabina ENEL
10
1/4
10
O
totale
6992
938
7930
6509
Dal sopralluogo effettuato, l'immobile risulta in buono stato di conservazione, sia
relativamente alle finiture interne sia relativamente alla dotazione impiantistica (impianto
elettrico, impianti di condizionamento e ventilazione, impianti antincendio, impianti
elevatori), tutti regolarmente installati e corredati delle certificazioni di conformità previste
per legge.
Documentazione disponibile
La società CUFIN ha trasmesso parte della documentazione richiesta da questa
Università, da cui si desume che l'immobile è dotato di certificato di agibilità e, pertanto, è
utilizzabile da questa Amministrazione se sarà mantenuta la destinazione d'uso originaria.
Tutta la documentazione allegata al certificato di agibilità dovrà essere disponibile
all'atto di acquisto. In particolare, dovrà essere fornita la documentazione relativa alla
portanza delle strutture ed il collaudo statico (ad oggi non disponibili), anche al fine di
valutare altre possibili destinazioni d'uso diverse da quella attuale.
A riguardo, in assenza di quest'ultimo documento, bisogna comunque procedere
ad affidare apposito incarico professionale, il cui onere si aggira sui 10.000,00 €.
Procedura di stima
Per la determinazione del valore dell'immobile in oggetto, è stata utilizzata una
procedura diretta monoparametrica con parametro tecnico (in particolare la superficie).
I prezzi unitari da applicare alla citata superficie totale commerciale sono stati
acquisiti da due diverse fonti (LISTINO UFFICIALE DELLA CAMERA DI
COMMERCIO e BANCA DATI DELLE QUOTAZIONI IMMOBILIARI
DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO DI BARI-SECONDO SEMESTRE 2008) che si
allegano alla relazione.
Le fonti consultate riportano per locali ad uso ufficio e per abitazioni civili,
ricadenti nella zona che interessa, quotazioni unitarie oscillanti da un minimo di 2.500,00
€/m2 ad un massimo di 4.100,00 € /m2, con la media di 3.300,00 €/ m2.
Si precisa che tali quotazioni si riferiscono a immobili in "stato normale di
conservazione" ed a dimensioni contenute non superiori a 200 m2.
270
C.A.23.02.2010/p.34
Tale precisazione ci porta a ridurre il prezzo unitario da utilizzare nella
valutazione per tener conto dell'effetto dimensione, essendo lo stato di conservazione
dell'immobile in linea con quello delle fonti consultate.
Non è facile quantificare la riduzione da operare sul prezzo unitario prima visto
ma si può ragionevolmente ipotizzare una riduzione pari al 20% con la conseguenza di
definire un prezzo minimo, massimo e medio pari a rispettivamente: 2000,00 €/ m2 ,
3280,00 €/ m2 e 2640,00 / m2.
Il prezzo complessivo dell'immobile, calcolato applicando tale prezzo unitario
medio corretto (2640,00 €/ m2) alla superficie commerciale stimata (6509 m2 ),
ammonterebbe a 17.183.760,00 €.
Essendo un mercato di monopolio bilaterale, la fissazione del prezzo tra i margini
minimo e massimo, prima indicati, dipende dalla capacità contrattuale delle parti
interessate.
Pertanto, ad avviso della Commissione, il prezzo richiesto dalla Società offerente
si ritiene congruo se confrontato con il prezzo medio; l'acquisto potrà risultare ancor più
conveniente se nella trattativa l'Amministrazione riuscirà a concordare un prezzo più
vicino al livello minimo corretto su indicato (2000,00 €/ m2) che si stima pari a
13.018.000,00 €.
Ad oggi non risulta a questa Commissione una precisa scelta di utilizzo
dell'edificio acquistando. Si avverte comunque l'Amministrazione che, alla luce di future
utilizzazioni, diverse da quella attuale (uffici), potrebbe essere necessario eseguire
interventi di ristrutturazione di non lieve entità, stimabili fino a 1.500,00 €/ m2.
Conclusioni
La Commissione, sulla base dei rilievi di mercato e dei calcoli effettuati, formula
parere di congruità sul prezzo richiesto e ribadisce l'opportunità per l'Amministrazione di
una contrattazione più favorevole, ossia più orientata verso il prezzo minimo, più
conveniente, prima indicato.
Bari,
Ing. Giuditta BONSEGNA
Dott. Giorgio DE SANTIS
Prof. Giuseppe FRATEPIETRO””
Il Dirigente informa, altresì, che la Commissione Edilizia, nella seduta del
10.02.2010, ha espresso parere favorevole in ordine allo studio di fattibilità inerente
l’insediamento della Facoltà di Scienze della Formazione negli edifici ex Poste ed Enel in
luogo del fabbricato ex Manifattura dei Tabacchi (che si allega al presente verbale con il
numero 11a)””
Il Rettore, prima dell’apertura del dibattito, consapevole della evidente
connessione tra gli argomenti iscritti ai punti 34) e 35) all’ordine del giorno dell’odierna
riunione, ricorda al Consesso come la vicenda che qui ci occupa vede la propria genesi nel
1999, allorquando questa Amministrazione deliberò di permutare l’ex Albergo delle
Nazioni, allora di proprietà dell’Università di Bari, con una porzione dell’immobile dell’ex
Manifattura Tabacchi, al fine di allocarvi la Facoltà di Scienze della Formazione.
271
C.A.23.02.2010/p.34
Egli rammenta altresì come, in seguito alla suddetta permuta, l’Amministrazione,
dovendosi procedere alla ristrutturazione del sopraccitato immobile, sottoscrisse apposito
accordo di programma quadro con la Regione Puglia che, a valere sui fondi FAS, destinò
ingenti risorse a questa Università vincolandone l’utilizzo ai fini della ristrutturazione
dell’immobile.
Successivamente ad una prima infruttuosa gara d’appalto per l’affidamento dei
complessi lavori di recupero, si rese necessario indire rapidamente una nuova gara
d’appalto nella forma della procedura negoziata, la cui aggiudicazione sarebbe dovuta
necessariamente avvenire entro il termine del 31.12.2007, onde non perdere i fondi
regionali previsti nell’Accordo di programma tra Regione Puglia e Università di Bari.
Il Rettore evidenzia ancora come, nelle more dell’espletamento della procedura de
qua, sia intervenuto un nuovo quadro normativo – caratterizzato sia da ferree regole
antisismiche sia, soprattutto, dalla predisposizione del PAI (piano di assetto idrogeologico)
– che ha comportato la necessità di promuovere innumerevoli Conferenze di Servizi e di
acquisire gli opportuni pareri della Sovraintendenza ai Beni Culturali.
Stante anche la manifesta complessità della gara d’appalto, sono stati inoltrati da
parte dei diversi concorrenti ben 17 ricorsi giudiziari contro l’Amministrazione
universitaria, così come più volte riferito in questa sede.
Alle ore 15:45 rientra il consigliere Bruno.
Il Rettore quindi, come già ricordato nella relazione istruttoria del competente
Ufficio, evidenzia al Consesso che è sopraggiunta all’Amministrazione da parte della
Cufin S.p.A un’offerta di vendita relativa ai locali dell’ex palazzo dell’Enel siti in via
Crisanzio, al prezzo richiesto pari ad Euro 16.000.000,00 oltre Iva – offerta in ordine alla
quale il Consiglio di Amministrazione, in data 26.05.2009, ha nominato un’apposita
Commissione Tecnica, ai sensi dell’art. 51, c. II, del vigente Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, con il compito di valutare detta offerta e di
esprimere idoneo parere di congruità riferito al valore dell’immobile ai fini dell’eventuale
acquisto.
Nei suddetti locali, oltre che nell’ala ovest dell’ex palazzo delle Poste, previa
idonea ristrutturazione degli stessi, potrebbe essere allocata la sede della Facoltà di Scienze
272
C.A.23.02.2010/p.34
della Formazione, in luogo della ex Manifattura dei Tabacchi, per l’effetto realizzando in
pieno centro cittadino, una “cittadella universitaria” riferita alle Facoltà Umanistiche
dell’Università di Bari.
Siffatta scelta appare, ictu oculi, una alternativa di notevole interesse per l’Ateneo
di Bari poiché in tal modo si realizzerebbe, relativamente alle Facoltà umanistiche, un
Campus Murattiano, con conseguente razionalizzazione delle spese d’amministrazione ed
ottimizzazione dei servizi universitari in virtù delle considerevoli economie di scala che ne
scaturirebbero.
Per l’attuazione del suddetto progetto si è reso necessario procedere in primis alla
definizione, a cura dell’Area Tecnica, di un Piano di Fattibilità (allegato n. 11b al presente
verbale), piano che è già stato approvato all’unanimità dalla Commissione Edilizia e sul
quale il Senato Accademico, nella scorsa riunione del 16.02.2010, ha espresso parere di
massima favorevole, ed in secundis all’avvio di una serie di adempimenti finalizzati ad
ottenere – dai medesimi Soggetti che furono i sottoscrittori dell’accordo di programma
sopra indicato e, specificatamente, il CURC (Coordinamento regionale dei Rettori delle
Università Pugliesi), il Ministero dello Sviluppo Economico, il MIUR ed infine la Regione
Puglia – l’assenso ad una rimodulazione dell’utilizzo delle risorse finanziarie
originariamente destinate al risanamento dell’ex Manifattura Tabacchi.
Il CURC, con assenso unanime dei Rettori, ha espresso parere favorevole al
progetto de quo.
Sono stati pertanto attivati opportuni contatti con la Regione Puglia, Soggetto
erogatore dei fondi previsti nell’Accordo di Programma Quadro stipulato in data
29.12.2004, il cui definitivo parere, con apposita deliberazione della Giunta Regionale è
atteso a breve.
Alle ore 16:00 rientrano i consiglieri Zallone e Spagnoletti ed il Revisore dei
Conti dott. Treglia.
Il Rettore informa il Consesso che, successivamente all’approvazione del Piano di
Fattibilità e della perizia di stima redatta dalla Commissione ex art. 51, II comma, del
Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, si potrà
procedere al conferimento in capo alla Commissione di cui all’art.53, I comma, dello
273
C.A.23.02.2010/p.34
stesso Regolamento, di specifico mandato a trattare direttamente con la Cufin S.p.A. in
ordine all’ammontare del prezzo della compravendita.
Egli sottolinea altresì che, successivamente alle determinazioni in ordine al
progetto di realizzazione del Campus Murattiano, occorrerà adottare specifici
provvedimenti connessi alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori di
ristrutturazione della ex Manifattura tabacchi (di cui, comunque, si dirà specificatamente al
successivo punto 35), in merito ai quali è stato acquisito un parere pro-veritate dal prof.
Luigi Volpe - difensore di questa Università nel contenzioso che ha interessato la
procedura in questione - che si allega al presente verbale con il n.11c .
Ad ogni buon conto il Rettore sottolinea come i lavori relativi al palazzo dell’Enel
non appaiono di onerosa entità diversamente da quelli da eseguirsi nell’ala ovest dell’ex
palazzo delle Poste.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Di Rienzo il quale, preliminarmente,
ringrazia il Consesso per l’accoglimento della sua formulata istanza di anticipazione della
discussione della questione de qua e, pur condividendo il progetto finalizzato alla
realizzazione di un campus murattiano, chiede dei chiarimenti in ordine alla
quantificazione dei costi di ristrutturazione dell’immobile dell’Enel poiché, da una prima
analisi della documentazione a sua disposizione, egli rileva una parziale contraddizione
tautologica nell’istruttoria predisposta dall’Ufficio estensore laddove viene riportato, quale
costo stimabile per gli interventi di ristrutturazione immobiliare, un importo pari a
1.500,00 al mq; infatti, una tale somma, moltiplicata per un numero forfetario di 5.000 mq
dell’immobile (esclusi i seminterrati), evidenzia un costo complessivo degli interventi
certamente superiore ai circa 2.600.000,00 Euro indicati nel piano di fattibilità.
Interviene la consigliera Da Molin la quale sottolinea che la Commissione Edilizia
di cui ella stessa è componente, all’unanimità ha deliberato positivamente in ordine al
piano di fattibilità, verificando altresì la congruenza tra gli spazi inizialmente destinati alla
Facoltà di Scienze della Formazione nei locali della ex Manifattura Tabacchi con quelli
complessivamente previsti nei palazzi ex Poste ed ex Enel.
Con l’approvazione della proposta di delibera in parola, alla quale ella si
manifesta indiscutibilmente favorevole, resterebbe priva di allocazione solamente la
274
C.A.23.02.2010/p.34
Biblioteca di Facoltà che, tuttavia, potrebbe collocarsi all’interno della ex Biblioteca
“Sagarriga Visconti” nel palazzo Ateneo. Inoltre, alla attuale mancanza di una idonea aula
magna della Facoltà di Scienze della Formazione si potrebbe ovviare utilizzando una
grande aula da 150 posti situata all’interno della struttura del palazzo delle ex Poste.
Interviene il consigliere Antenori il quale esprime il proprio apprezzamento per la
lodevole iniziativa avviata dall’Amministrazione universitaria per porre riparo alla non più
sostenibile situazione riguardante la Facoltà di Scienze della Formazione auspicando
comunque una risoluzione celere della vicenda che, in ogni caso, assicuri l’individuazione
di appositi spazi dedicati alle attività studentesche.
Il Rettore in riferimento a quanto testé evidenziato, ricorda come nella prima
porzione del palazzo delle Poste, attualmente in ristrutturazione, siano già state previste n.2
aule (1 sala di lettura e 1 sala multimediale) appositamente dedicate alle attività degli
studenti così da consentire la realizzazione di un complesso multifunzionale.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Cardia il quale, a mente di una breve
ricostruzione storica degli eventi relativi alla questione trattata, sottolinea come gli
obiettivi prefissati dall’Amministrazione universitaria al momento della permuta dell’Hotel
delle Nazioni con l’immobile della ex Manifattura Tabacchi, siano stati infelicemente
disattesi a causa degli evidenti errori di politica gestionale compiuti da parte
dell’Amministrazione negli anni precedenti. Inoltre, egli chiede dei chiarimenti in
riferimento alla questione dei ponteggi installati presso l’immobile della ex Manifattura
soprattutto in rapporto alle determinazioni che verranno adottate dall’Università in merito
all’acquisto dell’immobile di Via Crisanzio, Ex Enel.
Egli ricorda altresì come, in tempi non sospetti, ebbe a manifestare le proprie
perplessità
ed
interrogativi
in
ordine
alla
convenienza
delle
scelte
operate
dall’Amministrazione a cui fu sommariamente replicato che, per l’Università di Bari,
sarebbe stato un pregio assai grande dotarsi di un immobile di grande interesse
storico/architettonico.
Infine, egli invita, in modo particolare i rappresentanti della Avvocatura di
Ateneo, a rendere opportune precisazioni in ordine agli effetti giuridici di una eventuale
275
C.A.23.02.2010/p.34
sospensione della procedura di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione della Ex
Manifattura Tabacchi, attualmente pendente.
Il Rettore, in riferimento alle osservazioni svolte dal consigliere Cardia, manifesta
rammarico per il tenore dell’intervento esperito, rimarcando come non sia certamente
corretto semplificare vicende complesse e non del tutto prevedibili, identificandole tout
court quali errori gestionali dell’Amministrazione, seppure risalenti ad epoche precedenti.
Per quanto riguarda la situazione attuale Egli è fermamente convinto che
l’Amministrazione universitaria opererà – analogamente alle determinazioni a suo tempo
assunte per la soluzione delle note problematiche riguardanti gli Istituti Biologici
relativamente ai quali, ugualmente, fu ereditata una situazione assolutamente difficoltosa –
in maniera tale da non perdere i finanziamenti previsti dall’accordo di programma e,
conseguentemente, risolvere in via definitiva le problematiche della Facoltà di Scienze
della Formazione.
Per la questione relativa ai ponteggi collocati presso la ex Manifattura Tabacchi,
Egli si dichiara contrario, nella maniera più assoluta, alla rimozione delle suddette strutture
di sicurezza, per gli ovvi motivi più volte illustrati e condivisi da questo Consesso, a meno
che non intervenga una deliberazione del Consiglio, con il suo voto contrario, a ciò
specificatamente diretta.
Il Rettore, stante l’interlocutorietà della delibera da assumere in data odierna,
sottolinea l’inopportunità di revocare gli atti di gara ritenendo, viceversa, doveroso
procedere alla sospensione dell’efficacia degli atti fin qui compiuti nelle more di
assunzione di decisioni definitive da parte dell’Amministrazione; ciò, chiaramente, non
lascia fuori la possibilità, per le imprese coinvolte nella procedura d’appalto, di presentare
nuovi ricorsi giudiziari.
Interviene la consigliera Raguso la quale chiede chiarimenti in riferimento alla
sospensione della procedura di gara ed, in modo particolare, se successivamente alla
sospensione de qua, sia comunque possibile revocare definitivamente gli atti di gara
contestualmente ponendo l’Università al riparo da ricorsi giudiziari.
276
C.A.23.02.2010/p.34
Interviene il consigliere Santoro il quale evidenzia la propria piena condivisione
alla realizzazione del progetto in parola evidenziandone, in modo particolare, i benefici per
gli studenti, oltre 9.000 unità, iscritti alla Facoltà di Scienze della Formazione.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Madio il quale, in considerazione degli
interessi didattico/formativi degli studenti di Scienze della Formazione, concorda con il
consigliere Santoro manifestando ampia approvazione alla proposta di realizzazione di un
campus cittadino così da offrire, anche agli studenti in parola, dei momenti di formazione
ed aggregazione in luoghi idonei.
Interviene l’Ing. Candura il quale, in riferimento alle osservazioni svolte dal
consigliere Di Rienzo sugli spazi disponibili, sottolinea come nel raffronto delle superfici
offerte dalla soluzione dell’ex Manifattura Tabacchi con le aree dei palazzi ex Enel ed ex
Poste, si evince indiscutibilmente come, quest’ultima soluzione, consenta di ricavare, pur
limitatamente al solo palazzo dell’Enel, ben 1.900 mq in più rispetto alla soluzione della ex
Manifattura, di cui 600 mq di seminterrato e 1.300 mq al piano rialzato.
Interviene l’Ing. Bonsegna la quale, ancora in riferimento alle specifiche
osservazioni svolte dal consigliere Di Rienzo, illustra ampiamente le risultanze tecniche
dello studio di fattibilità, evidenziando decisamente come la stima di 1.500,00 Euro a mq
per costi di ristrutturazione sia stata calcolata oltreché cautelativamente in eccesso, in data
cronologicamente antecedente alla predisposizione dello studio di fattibilità e senza
conoscere appieno la destinazione d’uso degli immobili.
Infatti, in considerazione delle risultanze del piano di fattibilità, l’immobile
oggetto di compravendita, non presenta necessità tali da operare trasformazioni radicali
dello stesso per cui è certamente ragionevole ipotizzare un prezzo d’opera per
ristrutturazione certamente inferiore ai 1.500,00 Euro al mq.
Stante quanto sopra, mantenuta altresì inalterata la destinazione d’uso così come
l’agibilità – oggi certificata – dell’immobile de quo, i costi per la ristrutturazione dell’ex
palazzo dell’Enel risultano certamente inferiori alla somma ipotizzata con la relazione di
stima redatta in data 23.07.2009.
Il Rettore invita l’Avv. Prudente a fornire le delucidazioni di natura legale
richieste dai consiglieri Cardia e Raguso.
277
C.A.23.02.2010/p.34
L’Avv. Prudente premettendo concisamente come in diritto non esistano, in via
generale, provvedimenti inoppugnabili, sottolinea come l’ipotesi di eventuale proposizione
di ricorsi contro l’Amministrazione, non sia assolutamente da escludere.
In ordine al petitum delle azioni eventualmente intentabili nei confronti
dell’Università, l’Avv. Prudente evidenzia che sull’argomento ha già ampiamente
relazionato il prof. Volpe con il proprio parere, per cui ritiene ultronea ogni altra
considerazione, anche a garanzia di eventuali future strategie difensive.
Alle ore 16:30 escono il Prof. Candura, l’Ing. Bonsegna, Ing. Ranieri, Avv.
Marzano, Avv. Squeo e l’Avv. Prudente.
Il Direttore Amministrativo dichiara che si asterrà dalla votazione relativamente
alla approvazione della relazione di stima predisposta dalla Commissione Tecnica
nominata da questo Consesso con propria delibera del 26.05.2009, in quanto componente
della medesima.
Il Consiglio, con l’astensione del Direttore Amministrativo, relativamente alla
approvazione della relazione di stima,
VISTA
la propria delibera resa nella seduta del 26.05.2009;
VISTA
la
“Relazione
di
stima”,
datata
23.07.2009,
prodotta
dalla
Commissione tecnica nominata nella suddetta seduta;
VISTO
lo studio di fattibilità di cui in narrativa predisposto dall’Area Tecnica
nel mese gennaio 2010;
VISTA
la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali;
SENTITO
l’orientamento emerso dal dibattito,
DELIBERA
- di approvare la relazione di stima di cui in premessa;
- di dare incarico alla Commissione di cui all’art. 53, comma 1, del vigente
Regolamento di Ateneo, per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di
procedere, con ogni possibile urgenza, ad una trattativa con la CUFIN S.p.A., a ciò
debitamente autorizzata dalla Società proprietaria dell’immobile, per la sola
determinazione del prezzo della compravendita dell’immobile sito in Bari alla Via
278
C.A.23.02.2010/p.34
Crisanzio n. 42, cat. A/10, secondo le conclusioni rappresentate con la relazione di
stima sopra indicata;
- di riservarsi ogni determinazione all’esito della predetta trattativa;
- di approvare lo studio di fattibilità inerente l’insediamento della Facoltà di Scienze
della Formazione negli edifici ex Poste ed Enel in luogo del fabbricato ex
Manifattura dei Tabacchi.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 16:40 si allontanano i consiglieri Ferorelli, Dabbicco, Santoro ed
Antenori.
279
C.A.23.02.2010/p.35
IX.
EDILIZIA E TERRITORIO
PROCEDURA NEGOZIATA PER L’AFFIDAMENTO DEI
LAVORI
DI
RISANAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELL’EDIFICIO SEDE DELL’EX
MANIFATTURA DEI TABACCHI
Entrano l’Avv. Prudente, l’Avv. Paolo Squeo, l’Avv. Marzano.
Il Rettore introduce il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal
Dipartimento Affari Generali:
““Il Dirigente del Dipartimento Affari Generali, Avv. Paolo Squeo, rammenta che questo
Consesso nella seduta del 26 gennaio u.s., ha deliberato di invitare il Prof. Avv. Luigi
Volpe, difensore di questa Università nel contenzioso che ha interessato la procedura per
l’affidamento dei lavori di risanamento e ristrutturazione dell’edificio sede dell’ex
Manifattura dei Tabacchi, a voler fornire un parere pro-veritate sull’intera problematica.
Inoltre, avendo la Commissione giudicatrice dell’appalto de quo in data 05.01.2010
concluso i propri lavori con la proposta di aggiudicazione in favore dell’A.T.I. Consorzio
Cooperative Costruzioni, al medesimo prof. Volpe, con nota prot. n. 13092 del 17.02.2010,
è stato richiesto di esprimersi sulla possibilità di sospendere tale aggiudicazione in vista
dell’acquisizione del Palazzo ex Enel e dell’attuazione del relativo “Studio di fattibilità”.
Il Dirigente precisa che tale studio è stato approvato da questo Consiglio al precedente
punto dell’o.d.g. della odierna seduta.
Il Prof. Volpe, con nota del 19.02.2010, ha trasmesso il parere richiesto, riguardante
rispettivamente l’intera problematica della procedura di gara per l’affidamento dei lavori di
ristrutturazione dell’ex Manifattura, nonché la possibilità di sospensione
dell’aggiudicazione.
Sul primo punto lo stesso docente ha espresso parere positivo riconoscendo la validità
dell’attività svolta dalla Commissione giudicatrice.
Sul secondo, dopo attenta analisi, ha concluso che: “E' del tutto evidente che una decisione
sulla revoca della gara non può essere assunta nella immediatezza, dovendosi — è lecito
supporre — acquisire elementi di certezza in ordine alla acquisizione del palazzo c.d.
ENEL e relativi tempi e condizioni. Sarebbe necessario pertanto sospendere la (fase finale
della) gara. Il principio della sospensione dell'efficacia degli atti amministrativi, di sicura
acquisizione giurisprudenziale, è stato ora codificato dall'art.21 quater L.7.8.1990 n.241
introdotto con L.11.2.2005 n.15 secondo cui l'efficacia del provvedimento amministrativo
"può essere sospesa per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario per lo stesso
organo che lo ha emanato...il termine della sospensione è esplicitamente indicato nell'atto
che la dispone e può essere prorogato o differito per una sola volta". Sembra evidente a
questo studio che l'art.21 quater cit. possa costituire idoneo fondamento di un
provvedimento da adottarsi già il giorno 23/2 p.v. dal Consiglio di Amministrazione,
giacchè, in difetto, dovrebbe procedersi alla approvazione/non approvazione della
aggiudicazione.”
280
C.A.23.02.2010/p.35
Orbene, per tutto quanto sopra, si ritengono sussistenti valide ragioni di interesse pubblico,
tra l’altro ben analiticamente esposte nel citato “Studio di fattibilità”, per sospendere
l’efficacia di provvedimenti amministrativi concernenti la procedura concorsuale di
affidamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex Manifattura, nelle more della definizione
del procedimento di rimodulazione dell’Accordo di Programma Quadro, con specifico
riferimento all’intervento “RIBA 06”.
L’ipotesi di acquisto dell’immobile sito in Bari alla Via Crisanzio n. 42, non determina,
infatti, alcun incremento di onere finanziario da parte dell’Università, potendosi far ricorso
alla somma prevista per i lavori di ristrutturazione del Palazzo dell’ex Manifattura,
riveniente dall’Accordo di Programma Quadro Ricerca Scientifica “RIBA 06”. Anzi, con
la somma prevista nel relativo “quadro economico” si renderà possibile procedere anche
alla ristrutturazione dell’ex Palazzo delle Poste, dove, unitamente all’edificio ENEL su
indicato, potrà essere allocata la Facoltà di Scienze della Formazione. A tale riguardo, lo
“Studio di fattibilità - Insediamento Facoltà Scienze della Formazione negli edifici dell’ex
Poste ed ex Enel in luogo del fabbricato ex Manifattura”, predisposto, in data 27 gennaio
2010, dall’Area Tecnica di questa Università, offre adeguati e validi aspetti motivazionali
di evidente interesse pubblico in ordine alla scelta da operare da parte di questa
Amministrazione.
In particolare, si ricorda che, a causa di un complesso ed articolato contenzioso, dovuto ai
ricorsi presentati dalle ditte concorrenti avverso la procedura di gara per la ristrutturazione
dell’edificio ex Manifattura, allo stato non si è potuto dare luogo all’avvio dei relativi
lavori, con grave pregiudizio delle esigenze della Facoltà di Scienze della Formazione che,
nonostante l’elevato numero degli iscritti, non vede ancora realizzata la propria sede
istituzionale.
Peraltro, non potendosi ragionevolmente escludere che anche la nuova proposta di
aggiudicazione possa essere oggetto di un nuovo contenzioso, con ulteriore allungamento
dei tempi di affidamento ed esecuzione dei lavori presso la ex Manifattura, l’Università è
indotta a cercare diverse soluzioni, nell’ottica di soddisfare le legittime aspettative dei
docenti e degli studenti della Facoltà interessata a vedere realizzata una propria sede in un
ambito di migliore razionalizzazione ed ottimizzazione delle strutture universitarie. A tale
finalità sembra rispondere il programma edilizio di realizzare una “Cittadella
Universitaria”, costituita dal Palazzo Ateneo e dalle Facoltà umanistiche, con sedi in edifici
che delimitano o sono molto prossimi all’attuale piazza Cesare Battisti, nel cui sottosuolo
come noto, sarà completato nei prossimi mesi un grande parcheggio con sistemazione a
verde e chiusura al traffico veicolare dell’intera superficie superiore.
Il quadro delle esigenze da soddisfare, come si rileva dal predetto “Studio di fattibilità”, è
stato desunto dal progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione dell’ex Manifattura dei
Tabacchi, approvato dall’Amministrazione universitaria nel giugno 2004, con proposta di
“trasferimento” nella nuova soluzione che prevede di destinare gli spazi dell’edificio ex
Enel prevalentemente ai dipartimenti delle Facoltà (studi per docenti e ricercatori, uffici,
ecc.) e una parte del Palazzo ex Poste, prevalentemente al complesso di aule didattiche, nel
rispetto di quanto previsto nella originaria soluzione, in relazione sia al numero delle aule
didattiche con relativa capienza, sia alle superfici di pertinenza dei Dipartimenti
(ottimizzando la distribuzione architettonica per ottenere un maggior numero di stanze ad
essa afferenti).
281
C.A.23.02.2010/p.35
Ovviamente, prosegue il Dirigente, ogni altro dettaglio può essere evinto dal più volte
citato “Studio di fattibilità”, contenente la disamina particolare delle ragioni e delle
soluzioni che vengono progettate.
Orbene, il ricorso alla soluzione in parola richiede la preventiva rimodulazione
dell’Accordo di Programma Quadro di cui sopra, per la quale questa Amministrazione si è
già adoperata, giusta nota prot. n. 10854 del 09.02.2010 e successiva nota prot. n. 13764
del 18.02.2010.
E’ evidente, prosegue il Dirigente, che la definizione dell’iter procedimentale di tale
rimodulazione, richiede dei tempi tecnici necessari acchè i soggetti sottoscrittori
dell’Accordo (Regione Puglia, MUR e Ministero dello Sviluppo Economico) assumano le
rispettive decisioni di competenza.
Invero, la possibilità sopra prospettata della sospensione degli atti appare corroborata dalla
giurisprudenza amministrativa, secondo la quale l’istituto della “sospensione” assurge a
rimedio di carattere generale ed è finalizzato ad evitare, medio tempore, in attesa di un
esame più approfondito, che l’esecuzione del provvedimento produca conseguenze
pregiudizievoli. Per cui ne ha riconosciuto la connotazione provvisoria e cautelare,
strumentale ad una più adeguata ponderazione di presupposti di fatto e di diritto dell’atto
sospeso e, quindi, ad una determinazione definitiva della Pubblica Amministrazione circa
il ritiro o la consolidazione degli effetti dell’atto stesso e la conseguente ascrivibilità del
potere all’art. 7 comma 2 della L. n. 241/1990 e s.m.i. (ex multis Cons. Stato Sez. V,
09.10.2003 n. 6038 – Sez. IV, 24.05.1995, n. 350).
Ancora, per completezza di informazione in merito all’argomento in oggetto, il Dirigente
comunica che è pervenuta la nota datata 15.02.2010, assunta al prot. n. 13179 del
17.02.2010, con la quale il Consorzio Recupero Patrimonio Artistico lamenta errori di
valutazione della Commissione di gara ed invita e diffida “il Consiglio di Amministrazione
della Università degli Studi di Bari, in persona del Magnifico Rettore in carica p.t., a
verificare quanto segnalato con la presente nota di partecipazione al procedimento ed a
soprassedere pertanto dalla approvazione della "proposta" di aggiudicazione della gara
formulata dalla Commissione giudicatrice con verbale del 5 gennaio 2010 e, dunque,
nell'ottica del contenimento del prevedibile ulteriore contenzioso nonché al fine di
perseguire il superiore obiettivo della celere apertura del cantiere, a rinviare gli atti alla
Commissione affinché nel pieno esercizio della potestà di autotutela decisoria, come
delineata dalla giurisprudenza amministrativa (Cons. Stato, sez. IV n.5360/2005), possa
ripristinare la correttezza del suo operato. Con espressa avvertenza che, in caso contrario,
essendo pacificamente dimostrabile in ogni opportuna sede giurisdizionale la illegittima
sottrazione del punteggio in tema di energia in danno del CRPA - da sola sufficiente, ove
emendata, a far passare il CRPA al primo posto- ed essendo il suo progetto l'unico dei tre
rimasti in gara ad aver positivamente scontato il sub procedimento ex art. 7.4 del CSP, si
procederà alla richiesta di tutti i danni subiti per la mancata assegnazione dell'appalto e
la mancata esecuzione del contratto. ”.
Da ultimo il Dirigente riferisce che, giusta decreto Rettorale n. 608 del 29.01.2010 – che si
sottopone alla ratifica dell’odierno Consiglio- si è dato atto che i termini per
l’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria proposta in favore dell’A.T.I. C.C.C.
Consorzio Cooperative Costruzioni, risultano interrotti secondo la normativa vigente.””
282
C.A.23.02.2010/p.35
Al termine il Rettore, nel precisare che, al fine di attivare le necessarie procedure
finalizzate alla rimodulazione dell’Accordo di Programmazione Quadro, questa
Amministrazione ha sottoposto la questione all’attenzione della Regione Puglia già con
nota prot. n.97411 del 21.12.2009 – alla quale l’Ente Regione ha dato successivo riscontro
con nota distinta al prot. n.130/SP del 22.01.2010, oltre che con le successive note così
come riportate nella relazione istruttoria – e richiamando altresì l’ampio dibattito già
svoltosi in occasione della deliberazione sulle “ Iniziative per la realizzazione del Campus
Murattiano”, testé assunta da questo Consesso, invita il medesimo Organo a pronunciarsi
in merito all’intera problematica così come illustrata nella relazione del competente
Ufficio.
Interviene il Consigliere Cardia il quale, rimarcando l’evidente interesse superiore
della nostra Università alla celere e vantaggiosa risoluzione definitiva della problematica
sottesa alla delibera in parola, interesse che non può assolutamente essere trascurato dai
consiglieri di amministrazione, preannuncia la propria votazione favorevole alla
approvazione della presente deliberazione.
Escono l’Avv. Prudente, l’Avv. Paolo Squeo e l’Avv. Marzano.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTE
le proprie delibere del 21.11.2007 e del 26.01.2010;
VISTO
lo “Studio di fattibilità – Insediamento Facoltà di Scienze della
Formazione negli edifici ex Poste ed ex Enel in luogo del fabbricato
ex Manifattura” predisposto dall’Area Tecnica nel mese gennaio 2010
ed approvato in data odierna;
VISTA
la delibera del Senato Accademico resa in data 16.02.2010, volta ad
esprimere, per quanto di competenza, assenso di massima alla
proposta di realizzazione del Campus Murattiano con la previsione
anche di un nuovo insediamento per la Facoltà di Scienze della
Formazione;
VISTO
il parere pro-veritate reso con nota datata 19.02.2010, a firma del Prof.
Avv. Luigi Volpe, volta a dare riscontro alle note in data 02/02 u.s.
prot. 8862 ed in data 17/02 u.s. prot. 13092;
283
C.A.23.02.2010/p.35
RITENUTO
che sussistano tutti i presupposti di legge di natura cautelare e
temporanea per sospendere l’efficacia degli atti di gara per la
ristrutturazione del Palazzo ex Manifattura, dalla delibera di indizione
della procedura negoziata adottata dal Consiglio di Amministrazione
nella seduta del 21.11.2007 e di tutti gli atti connessi e conseguenti,
ivi compreso l’esame della proposta di aggiudicazione formulata dalla
competente
Commissione
il
05.01.2010,
in
considerazione
dell’interesse pubblico sopravvenuto a ricomprendere la Facoltà di
Scienze della Formazione nell’unico “Campus umanistico” della città
dove trovano sede tutte le Facoltà interessate;
CONSIDERATO
che detta sospensione va deliberata secundum legem (art. 21 quater
della Legge 07.08.1990, n. 241 e s.m.i.) soltanto per il tempo
strettamente necessario, per la modulazione del citato accordo di
programma quadro e comunque entro e non oltre il 31.12.2010;
VISTE
le note prot. n. 10854-IX/2 del 09.02.2010 e prot. n. 13764 del
18.02.2010, indirizzate alla Regione Puglia, nonché la nota di
riscontro di quest’ultima datata 22.01.2010 prot. n. 130-SP;
VISTA
la nota datata 15.02.2010, assunta al prot. n. 13179 del 17.02.2010,
fatta pervenire dal Consorzio Recupero Patrimonio Artistico;
VISTO
il D.R. n. 608 del 29.01.2010;
VISTA
la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali,
DELIBERA
1)
di sospendere l’efficacia degli atti di gara per la ristrutturazione del Palazzo ex
Manifattura, dalla delibera di indizione della procedura negoziata adottata dal
Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21.11.2007 e di tutti gli atti connessi
e conseguenti, ivi compreso l’esame della proposta di aggiudicazione formulata
dalla competente Commissione il 05.01.2010, in considerazione del preminente
interesse pubblico sopravvenuto a ricomprendere la Facoltà di Scienze della
Formazione nell’unico “Campus umanistico” della città dove trovano sede tutte le
Facoltà interessate;
284
C.A.23.02.2010/p.35
2)
di fissare il termine della suddetta sospensione al 31.12.2010;
3)
di riservare ogni definitiva decisione in merito all’appalto dei lavori di
ristrutturazione del Palazzo dell’ex Manifattura, all’esito delle decisioni che
saranno assunte dai soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma Quadro, in
ordine alla rimodulazione dello stesso con particolare riferimento all’intervento in
parola “RIBA 06”;
4)
di comunicare il presente provvedimento alle ditte concorrenti all’appalto dei lavori
di ristrutturazione dell’ex Manifattura;
5)
di ratificare il Decreto rettorale n. 608 del 29.01.2010.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 16:50 si allontana il Rettore, rientrano i consiglieri Ferorelli, Dabbicco,
Santoro ed Antenori; escono i consiglieri Di Rienzo e Stama.
285
C.A.23.02.2010/p.29
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
PROPOSTA COMMISSIONE PARITETICA PER LA RIPARTIZIONE DEI
CONTRIBUTI UNIVERSITARI DESTINATI AL MIGLIORAMENTO DELLA
DIDATTICA E ALL’ATTUAZIONE DEI SERVIZI DI CUI ALLA L. 390/91
Il ProRettore illustra le proposte formulate dalla Commissione Paritetica CA/SA
per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi di cui alla L. 390/91, nella riunione del 12.02.2010,
soffermandosi in particolare sulle questioni concernenti la richiesta del Presidente del
Centro Rete Puglia relativa alla stipula di n. 3 Co.Co.Co. e la nota del prof. Guaragnella
relativa alla realizzazione del progetto “Levante film festival”, richiamando le decisioni
assunte al riguardo dalla Commissione medesima.
Egli informa circa l’attuale disponibilità sul capitolo di bilancio 102250 a seguito
dell’accantonamento della somma di € 72.000,00 per l’erogazione agli studenti meritevoli
dell’a.a. 2008/2009 di n. 277 buoni libro aventi valore pari a € 260,00 cadauno, deliberata
dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26.01.2010,
nonché dello
stanziamento di € 12.666,00, testè deliberato da questo Consesso, per l’indizione di una
selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la stipula di n.1 contratto di collaborazione
coordinata e continuativa, della durata di un anno, per lo svolgimento di attività di
monitoraggio e valutazione dei progetti di servizio civile in corso presso questa Università
(Athena ed Asclepius), ricordando, a tal proposito, anche lo stanziamento di € 3.840,00
proposto dalla Commissione paritetica succitata per l’incarico di docenza, in favore del
prof. Selicati, per l’attività formativa rivolta agli operatori locali dei menzionati progetti
Athena ed Asclepius.
Il prof. Cardia chiede chiarimenti in particolare in ordine all’avvio del progetto
“Showcard”, ritenendo che la Commissione de qua, nella riunione del 19.01.2010, abbia
proposto solo di accantonare provvisoriamente la somma di € 71.000,00 sul pertinente
capitolo di bilancio.
286
C.A.23.02.2010/p.29
Egli coglie l’occasione per ribadire la propria posizione, peraltro già espressa in
precedenti riunioni della citata Commissione, riguardo alla necessità
di attendere,
preliminarmente all’assunzione di qualsiasi decisione che comporti impegni di spesa, la
definizione del Piano di rientro da parte della Commissione Bilancio.
Il ProRettore, dopo aver fornito i chiarimenti richiesti dal prof. Cardia ed aver
richiamato la delibera assunta da questo Consesso nella riunione del 26.01.2010, sottolinea
la necessità di assumere in data odierna la decisione in merito all’attivazione del succitato
servizio “Showcard”, ricordando come tale iniziativa rientri nei servizi previsti dalla L.
390/91.
Egli sottolinea, altresì, la necessità che il Consiglio di Amministrazione deliberi in
ordine all’utilizzazione degli stanziamenti di € 62.000,00 e di € 5.000,00, già accantonati
sul cap. 102250, relativi al rinnovo delle convenzioni rispettivamente con l’AMTAB e con
l’AMAT, rammentando l’utilità del servizio di trasporto urbano per gli studenti.
Il consigliere Madio, nell’evidenziare la necessità di assicurare il finanziamento
per l’attivazione del progetto “Showcard”,
al fine di garantire lo svolgimento di
un’iniziativa che rientra nei servizi resi a vantaggio degli studenti, ricorda come, stante il
momento particolarmente difficile per il Bilancio di Ateneo, in Commissione è stata
approvata la sospensione più volte proposta dagli studenti presenti in Commissione
dell’iniziativa relativa ai viaggi di istruzione, troppo spesso in contraddizione con lo spirito
formativo che ne motivava il finanziamento.
Il consigliere Antenori condivide le osservazioni del consigliere Madio.
Il ProRettore invita quindi il Consiglio ad esprimersi in merito alla proposta
complessiva formulata dalla Commissione paritetica CA/SA nella riunione del 12.02.2010;
in ordine all’attivazione del Progetto “Showcard” nonché in ordine all’utilizzazione degli
stanziamenti di € 62.000,00 e di € 5.000,00 relativi al rinnovo delle convenzioni
rispettivamente con l’AMTAB e con l’AMAT, per il servizio di trasporto urbano.
Il consigliere Cardia, nel preannunciare il proprio voto favorevole alla proposta
complessiva formulata dalla Commissione Paritetica nella riunione del 12.02.2010 nonché
all’avvio delle ulteriori due iniziative, pone in risalto l’atteggiamento della componente
studentesca che, in questa fase, ritiene prioritario l’avvio del Progetto Showcard, in quanto
287
C.A.23.02.2010/p.29
indubbiamente tale iniziativa apporta loro un beneficio sotto il profilo economico,
ricordando però la loro espressione di voto contrario in sede di approvazione del Bilancio
di Previsione 2010.
Il Consiglio, all’unanimità,
SENTITA
l’ampia illustrazione del prof. Augusto Garuccio, Coordinatore della
Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari
destinati all’attuazione dei servizi di cui alla legge n. 390/91 ed al
miglioramento della didattica;
VISTA
la propria delibera del 26.01.2010;
VISTA
la proposta formulata dalla succitata Commissione, di cui al verbale
relativo alla riunione del 12.02.2010;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
TENUTO CONTO di quanto emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
di approvare la proposta complessiva formulata dalla succitata Commissione come da
verbale relativo alla riunione del 12.02.2010, di seguito riportato:
“”
COMMISSIONE PARITETICA PER LA RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI
UNIVERSITARI DESTINATI AL MIGLIORAMENTO DELLA DIDATTICA E
ALL’ATTUAZIONE DEI SERVIZI DI CUI ALLA L.390/91
---------------------------------------------------------------------------------------------------
Il giorno 12 febbraio dell’anno 2010, alle ore 9.00, a seguito di regolare
convocazione, si è riunita presso la Sala Consiglio di questa Università, la Commissione
paritetica S.A./C.A. coordinata dal Prorettore, prof. Augusto GARUCCIO, con il compito
di esaminare le richieste di assegnazione di contributo straordinario per l’attuazione dei
servizi di cui alla Legge 390/91 e per il miglioramento della didattica.
-
Sono presenti:
prof. Augusto GARUCCIO
sig. Giuseppe BELVEDERE
prof. Andrea BRUNO
prof. Giuseppe CARDIA
sig. Luigi DABBICCO
Sig.Giuseppe DE FRENZA
COORDINATORE
Componente
Componente - presente dalle ore10,00
Componente
Componente
Componente
288
C.A.23.02.2010/p.29
-
-
prof. Pasquale GUARAGNELLA
prof. Giovanni LUCHENA
sig. Leonardo MADIO
sig. Raffaele F. SANTORO
prof. Vito Nicola SAVINO
prof. Mario SPAGNOLETTI
sig.ra Giorgia ZAETTA
sig.ra Santina BRUNO, funzionario contabile
del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie
Sono assenti:
prof. Canio BUONAVOGLIA
Sig. Vincenzo DECEGLIE
prof. Cosimo LANEVE
prof. Antonio QUARANTA
Componente
Componente
Componente
Componente
Componente
Componente
Componente –presente dalle ore10,00
Segretario
Componente
Componente dimissionario
Componente
Componente
Il prof. Garuccio, accertata la presenza del numero legale e constatata la validità
dell’adunanza, alle ore 9.30 dichiara aperta la seduta e, prima di passare alla discussione
dei punti all’ordine del giorno, invita la Commissione a prendere visione della situazione
finanziaria del capitolo in esame
CAP.102250 “SPESE PER ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI DI CUI ALLA LEGGE
390/91 IVI COMPRESO IL CONTRIBUTO AL CUS”
C/RESIDUI - Variazione di Bilancio n.2 (C.A. 30-10-2009)
€ 734.808,00
- Ripartizione tra le Facoltà per finanziamento
progetti di “Servizi agli studenti”
€ 495.361,30
- Proposta Commissione (C.A. 26-01-10)
Gestione firma frequenza
€
72.000,00
Richiesta prof. Erriquez
€
20.194,00
Cof. apertura Sale lettura
€ 47.252,61
----------------€ 634.807,91
----------------Disponibilità
€ 100.000,09
========
CAP.102250 “SPESE PER ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI DI CUI ALLA LEGGE
390/91 IVI COMPRESO IL CONTRIBUTO AL CUS”
Stanziamento Esercizio Finanziario 2010 (riveniente dal Cap. 101090 “Contributi studenti
Corsi di Laurea e D.U.” della Sezione Entrata):
€ 1.116.818,40
-------------------IMPEGNI ASSUNTI
N. 277 Buoni Libro per studenti meritevoli (D.D.
n. 25 del 26-01-10)
289
€ 72.020,00
C.A.23.02.2010/p.29
- PROPOSTA COMMISSIONE (C.A. 26-01-10)
Progetto Showcard 2010
€ 71.000,00
Acc. provvisorio AMTAB
€ 62.000,00
Acc. provvisorio quota CUS
€ 465.000,00
Servizio urbano AMAT
€ 5.000,00
Quota CRUI/SIAE 2009/2010
€ 35.194,06
Quota cof. apertura Sale lettura € 94.570,51
Saldo fatt. 2009 Almalaurea
€ 68.403,49
---------------Disponibilità al 12-02-2010
€ 801.168.06
€ 243.630,34
----------------
Per quanto riguarda le somme in C/Residui, il prof. Garuccio ricorda che la
somma di € 100.000,00 riportata come “disponibilità”, di fatto è da considerarsi già
impegnata quale quota di cofinanziamento nel progetto K-student, nell’ambito del quale
l’Università di Bari ha ottenuto un prestigioso riconoscimento qualificandosi al 2^ posto a
livello nazionale.
Il prof. Garuccio ricorda, altresì, che nel dettaglio la somma in parola è finalizzata
alla realizzazione del progetto per la gestione elettronica dello statino, mentre l’impegno
economico complessivo per la partecipazione al progetto K-student è di circa 600.000
euro.
Per quanto riguarda lo stanziamento sul C/competenza 2010, il prof. Garuccio
evidenzia che, a seguito della proposta formulata nella riunione del 19 gennaio u.s.,
approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26-01-2010, la capienza del
capitolo risulta evidentemente esigua: tanto per le motivazioni più volte ricordate che
hanno portato ad uno stanziamento per l’Esercizio Finanziario 2010 ridotto del 40%
rispetto allo scorso anno.
Tale circostanza, prosegue il prof. Garuccio, impone l’adozione di una linea di
lavoro particolarmente attenta e la necessità di modulare gli interventi al fine di utilizzare
al meglio le risorse residue.
Interviene il prof. Cardia che conferma quanto detto nella precedente riunione
riguardo l’opportunità di attendere la definizione del piano di rientro prima di prendere in
esame altri interventi di spesa dopo quelli già stabiliti, perché ritenuti indispensabili.
In riferimento alla voce di spesa per il CUS, il prof. Cardia suggerisce di
riprendere il lavoro dello scorso anno per verificare la possibilità di intervenire per una
riduzione della quota per studente.
Prende la parola il prof. Luchena per sottolineare la necessità che i rappresentanti
dell’Università in seno al Comitato per lo Sport Universitario presentino annualmente una
relazione sulle attività svolte e sulla effettiva realizzazione di quanto stabilito nella
Convenzione.
Sul punto, il prof. Garuccio rappresenta che il Consiglio di Amministrazione,
nella seduta del 26 gennaio u.s., ha dato mandato alla Commissione di ““riesaminare la
convenzione vigente con il CUS, stipulata nel 2007, al fine di verificare la possibilità di
apportarvi opportuni miglioramenti””. Il prof. Garuccio, quindi, propone di confermare il
290
C.A.23.02.2010/p.29
gruppo di lavoro nominato nella riunione del 20-02-2009, formato da L. DABBICCO e dal
prof. G. CARDIA a cui si aggiungono L. MADIO, G. DE FRENZA ed il prof. M.
SPAGNOLETTI.
In riferimento alla voce per l’estensione dell’orario di apertura delle Biblioteche,
il prof. Garuccio riferisce che gli uffici competenti hanno completato l’iter procedurale e
che il servizio è stato attivato.
Interviene il consigliere G. De Frenza il quale ““ribadisce la proposta, già
formulata in precedenti riunioni, di valutare la possibilità di impegnare il personale
tecnico-amministrativo che si dichiari disponibile ad effettuare l’attività di sorveglianza
nelle sale lettura, al di fuori del proprio orario ordinario di lavoro e per la medesima
remunerazione prevista per la vigilanza esterna. Tale servizio potrebbe essere coordinato a
livello di facoltà o di ateneo e le disponibilità andrebbero ricercate anche tra il personale
non appartenente all’Area biblioteche. Al riguardo, egli segnala di aver ricevuto diverse
sollecitazioni dai colleghi, anche della sede di Taranto. Un’ulteriore evoluzione potrebbe
essere l’aumento dell’orario di erogazione dei servizi bibliotecari, incentivando
adeguatamente il personale interessato.” “
Il prof. Garuccio conferma la disponibilità, in linea di massima, ad accogliere tale
richiesta che, peraltro, offrirebbe un servizio anche più qualificato ed invita
l’Amministrazione ad attivare sui tavoli competenti lo studio di fattibilità della suddetta
ipotesi.
Si passa quindi all’esame degli argomenti all’ordine del giorno:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Rinnovo convenzione trasporti urbani (AMTAB) – aggiornamenti;
Convenzione CTS - richiesta prof. G. de Bonfils;
Richiesta Presidente Centro Rete Puglia per la stipula di n. 3 Co.Co.Co. –
precisazioni;
Richiesta contributo progetto “Levante film Festival” – nota prof. P.
Guaragnella;
Attività di tutorato: verifica applicazione del Regolamento;
Servizio civile – Università di Bari (C.A. 28-10-08, spesa per l’attuazione dei
progetti);
Richieste di contributo;
Varie ed eventuali.
1.
RINNOVO
CONVENZIONE
AGGIORNAMENTI
TRASPORTI
URBANI
(AMTAB)
–
Il prof. Garuccio informa che il 27 gennaio u.s. c’è stato un primo incontro con le
parti interessate (ADISU, Università degli Studi di Bari e AMTAB) ed è stato già
programmato un ulteriore incontro per il giorno 17 febbraio p.v. con la partecipazione
anche del Comune di Bari, Ente proprietario dell’Azienda di trasporto.
Il prof. Garuccio riferisce che una prima indicazione emersa nell’incontro di
gennaio, riguarda la conferma del costo dell’abbonamento per gli studenti (€ 6,00) e la
disponibilità ad attivare altre iniziative specifiche.
291
C.A.23.02.2010/p.29
La Commissione prende atto.
2. CONVENZIONE CTS - RICHIESTA PROF. G. DE BONFILS
Il prof. Garuccio ricorda che l’argomento è stato già affrontato lo scorso anno
nella riunione del 28 maggio, cui intervenne lo stesso prof. De Bonfils , e nella riunione del
19 giugno in cui si decise di sospendere ogni decisione in attesa di acquisire ulteriori
informazioni prima di considerare l’ipotesi di adesione all’accordo per l’anno 2010.
Il prof. Garuccio propone di nominare un gruppo di lavoro formato dagli studenti
L. DABBICCO, L. MADIO, G. BELVEDERE, G. ZAETTA e R. SANTORO e dai proff.ri
M. SPAGNOLETTI e P. GUARAGNELLA, per esaminare la nuova proposta presentata.
3. RICHIESTA PRESIDENTE CENTRO RETE PUGLIA PER LA STIPULA DI N. 3
CO.CO.CO. – PRECISAZIONI;
Il prof.Garuccio ricorda che il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26
gennaio u.s., in sede di approvazione del verbale relativo alla riunione del 19 dicembre
2009, ha invitato la Commissione a riesaminare la richiesta del prof. Impedovo che, con
nota del 23 gennaio 2010, ha fornito ulteriori precisazioni riguardo la richiesta di
contributo per l’attivazione di n. 3 Co.Co.Co per le esigenze del Centro Interfacoltà Rete
Puglia.
Il prof. Garuccio ricorda, inoltre, che in merito alla citata richiesta, la
Commissione aveva espresso parere negativo in quanto le necessità rappresentate dal prof.
Impedovo non erano direttamente riconducibili ad esigenze degli studenti.
Sul punto si apre un breve dibattito nel corso del quale il prof. Savino conferma il
parere negativo in quanto anche la seconda nota con cui viene reiterata la richiesta di
contributo, non contiene elementi definiti ed una quantificazione puntuale del numero degli
studenti beneficiari del sistema e-learning.
I consiglieri L. Madio e G. Cardia ritengono inopportuno ritornare su richieste già
esaminate e valutate; in particolare il prof. G. Cardia tiene a precisare che il sistema elearning è dedicato essenzialmente ai docenti, è evidente, conclude il prof. G. Cardia, che
tutta l’attività didattica è diretta agli studenti, tuttavia questo non vuol dire che il sistema
abbia una ricaduta diretta per questi ultimi.
Il consigliere L. Dabbicco condivide quanto già rappresentato negli interventi
precedenti e, tenuto conto che la disponibilità di bilancio non consente di intervenire a
sostengo di tutte le richieste, ritiene che la richiesta presentata dal prof. Impedovo non
rappresenti una priorità.
Il prof. A. Bruno si dichiara in linea con quanto detto dai proff.ri G. Cardia e N.
Savino e rappresenta che il potenziamento della didattica con i sistemi e-learning è una
problematica che compete al Senato Accademico ed al Consiglio di Amministrazione per
quanto riguarda il funzionamento.
292
C.A.23.02.2010/p.29
Conclusi gli interventi, il prof. Garuccio, preso atto dell’invito del Consiglio di
Amministrazione a rivedere la richiesta di contributo del prof. Impedovo e tenuto conto di
quanto emerso nel corso del dibattito ed in particolare quanto evidenziato dal prof. A.
Bruno circa la validità dei sistemi e-learnig che rappresentano un modo innovativo e di
grande utilità per la didattica, ritiene tuttavia che la problematica vada affrontata per le
rispettive competenze dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione.
Pertanto pur riconoscendo l’efficacia dei suddetti sistemi, la Commissione
conferma il parere negativo in quanto ritiene che non vi siano elementi nuovi per la
valutazione positiva della stessa.
- Alle ore 11. 00 esce il prof. G.Cardia
4. RICHIESTA CONTRIBUTO PROGETTO “LEVANTE FILM FESTIVAL” – NOTA
PROF. P. GUARAGNELLA.
Il prof. Garuccio riferisce che anche per questo punto, il Consiglio di
Amministrazione, nella citata seduta del 26-01-2010, ha invitato la Commissione a
riprendere in esame la richiesta di contributo per il progetto “Levante Film Festival”, alla
luce della nota trasmessa dal prof. Guaragnella in data 23-12-09.
Il prof. Garuccio, quindi, ricorda brevemente i motivi che avevano portato nella
riunione del 19-12-2009, ad una espressione di non accoglimento della richiesta.
Interviene il prof. Guaragnella che esprime il proprio rammarico per il mancato
contributo all’iniziativa che si svolge con successo da diversi anni, che considera di
“rilevante livello culturale” e che, tra l’altro, è promossa dalla stessa Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere.
I proff.ri M. Spagnoletti, G. Luchena e A.Bruno dichiarano di condividere quanto
rappresentato dal prof. Guaragnella e valutano positivamente la richiesta di contributo.
La componente studentesca tutta ed il consigliere R. Santoro ribadiscono il parere
negativo e le critiche alle modalità di gestione dello stage.
Il prof. Garuccio, quindi, propone di sospendere la discussione e di acquisire
ulteriori informazioni, invitando, nel contempo, l’ufficio istruttore a verificare la possibilità
di margine esistente sullo stanziamento residuo dell’anno 2009, nell’eventualità che si
decida per un sostegno alle spese del progetto in parola.
La Commissione concorda.
- Alle ore 11.30 escono il consigliere G. De Frenza ed il prof. M. Spagnoletti.
5. ATTIVITÀ DI TUTORATO
La Commissione rinvia la discussione del punto 5) alla prossima riunione
293
C.A.23.02.2010/p.29
6. SERVIZIO CIVILE – UNIVERSITÀ DI BARI (C.A. 28-10-08, SPESA PER
L’ATTUAZIONE DEI PROGETTI).
La Commissione rinvia la discussione complessiva del punto 6) alla prossima
riunione.
Per motivi di urgenza il prof. Garuccio invita la Commissione ad esprimersi in
merito alla richiesta di impegno di spesa, pari ad € 3.840,00 per l’incarico di docenza in
favore del prof. Michele Selicati per l’attività formativa rivolta agli operatori locali del
progetto “Athena” e “Asclepius”.
La Commissione esprime parere favorevole.
7. RICHIESTE DI CONTRIBUTO
La Commissione rinvia la discussione del punto 7) alla prossima riunione.
Su richiesta del consigliere R. Santoro viene esaminata la richiesta del prof. Pietro
PORTINCASA, riguardante una richiesta di contributo di € 5.000,00 per la partecipazione di
n. 100 studenti al “44th Annual Scientific Meeting”, in programma il 24/27 febbraio.
Dopo un breve dibattito, la Commissione esprime parere negativo, ma invita il
prof. P. Portincasa ad individuare una soluzione che consenta comunque la partecipazione
degli studenti interessati al convegno così come avvenuto in altre iniziative analoghe.
Il capitolo di spesa in esame, a seguito della proposta formulata, presenta una
disponibilità residua di € 239.790,34.Si dispone, infine, che il presente verbale sia rimesso alla segreteria degli Organi
Collegiali perché venga portato all’esame del Consiglio di Amministrazione nella prossima
seduta.
Alle ore 12.00 la seduta è tolta.
Il Segretario verbalizzante
f.to IL PRESIDENTE
(Sig. Santina BRUNO)
(Prof. Augusto GARUCCIO)””;
- di approvare l’attivazione del progetto Showcard e per l’effetto di autorizzarne la relativa
spesa pari ad € 71.000,00 sul cap. 102250;
- di approvare altresì l’utilizzazione degli stanziamenti di € 62.000,00 e di € 5.000,00
relativi al rinnovo delle convenzioni rispettivamente con l’AMTAB e con l’AMAT, per il
servizio di trasporto urbano.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
294
C.A.23.02.2010/p.30
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
ACCETTAZIONE DONAZIONE CONTRIBUTO FINANZIARIO: SOCIETÀ
JANSSEN CILAG SPA
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Dirigente riferisce che è pervenuta la nota del 14/12/2009 (Allegato 1) in cui
il prof. Michele Battaglia, Direttore del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di
Organi (D.E.T.O.), riferisce che la società JANSSEN CILAG Spa di Cologno Monzese ha
rappresentato l’intenzione di donare al Centro Ricerche di Studi Epidemiologici, Unità
Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianti d’Organo di questa Università la
somma di € 150.000,00=.
Tale somma, comunica la società, dapprima nella nota del 21/12/2008 (Allegato
2) e, successivamente, nella nota del 10/12/2009 (Allegato 3), dovrà essere utilizzata quale
parziale contributo alle spese di preparazione e gestione dello studio no profit proposto dal
dott. Carlo Manno e dal Prof. Francesco P. Schena “Studio osservazionale prospettico
sull’impatto delle oscillazioni dell’emoglobina sulla mortalità nel paziente nefropatico”,
secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 17 dicembre 2004, alla
luce dell’approvazione del Comitato Etico (10/11/2009).
La società JANSSEN CILAG Spa nella ridetta nota precisa, altresì, che la
donazione del contributo sarà formalizzata con la sottoscrizione di apposito atto pubblico
presso un notaio di loro fiducia, con spese a carico della medesima società.
In particolare, la società JANSSEN CILAG Spa precisa che nell’atto pubblico
saranno specificati i seguenti punti:
JANSSEN-CILAG Spa erogherà, nel rispetto dell’autonomia scientifica e
procedurale dello Sperimentatore, come previsto dall’art.2 commi 6 e 7 del Decreto
del Ministero della Salute del 17/12/2004 in relazione all’esecuzione dello Studio
un contributo consistente in € 150.000,00 da utilizzare quale parziale contributo alla
realizzazione dello studio in oggetto;
Il contributo economico sarà pagato secondo le seguenti modalità:
€ 40.000,00, all’inizio della sperimentazione,
€ 30.000,00, al 30 aprile 2011,
€ 30.000,00, al 30 aprile 2012,
€ 30.000,00, al 30 aprile 2013,
€ 20.000,00, al 30 aprile 2014;
in caso di interruzione dello Studio, JANSSEN-CILAG Spa non verserà le tranches
successive.
Nella comunicazione della JANSSEN-CILAG Spa si legge anche che secondo
quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 17/12/2004, la proprietà dei dati
relativi alla sperimentazione, la sua esecuzione e i suoi risultati appartengono al
Dipartimento Emergenza e Trapianti – Sezione di Nefrologia Dialisi e Trapianti di questa
Università, in qualità di promotore dello studio. Relativamente alla gestione degli aspetti di
295
C.A.23.02.2010/p.30
safety, verrà stipulato un documento separato tra JANSSEN-CILAG Spa e il Dipartimento
Emergenza e Trapianti in cui verrà specificato lo schema dei flussi di comunicazione dei
SAE/Gravidanze e dei SUSAR.
Ciò detto, riprende il Dirigente, al fine di consentire il perfezionamento e la
formalizzazione dell’atto pubblico occorre trasmettere alla JANSSEN-CILAG Spa copia
della delibera di accettazione di tale contributo da parte di questo Consesso nonché
indicazione del soggetto autorizzato a sottoscrivere l’atto. Con riferimento a tale ultimo
aspetto, nella comunicazione del 14 dicembre 2009, il prof. M. Battaglia ha indicato il dott.
Carlo Manno quale delegato alla stipula dell’atto pubblico.
Per completezza di informazione il Dirigente ritiene opportuno, altresì, riferire che
lo studio clinico in oggetto che sarà effettuato presso l’Unità Operativa di Nefrologia sotto
la diretta responsabilità dello sperimentatore principale dott. Carlo Manno, è stato
regolarmente autorizzato con deliberazione n.1294 del 01/10/2009 dal Direttore Generale
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria – Consorziale Policlinico di Bari.””
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali;
ESAMINATA
la proposta di donazione di contributo della JANSSEN-CILAG Spa;
VISTA
la nota a firma del prof. Michele Battaglia, Direttore del Dipartimento
dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (D.E.T.O.), assunta al prot.
gen. 97589 del 21.12.2009;
VISTO
l’estratto del verbale del Consiglio del Dipartimento dell’Emergenza e
dei Trapianti di Organi (D.E.T.O.) relativo alla seduta del 19.01.2009,
DELIBERA
-
di accettare la donazione di un contributo di € 150.000,00= da parte della società
JANSSEN CILAG Spa quale parziale contributo alle spese di preparazione e
gestione dello studio no profit proposto dal dott. Carlo Manno e dal Prof. Francesco
P. Schena “Studio osservazionale prospettico sull’impatto delle oscillazioni
dell’emoglobina sulla mortalità nel paziente nefropatico”;
-
di autorizzare il dott. Carlo MANNO alla stipula dell’atto pubblico per la formale
accettazione del predetto contributo finanziario;
-
il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie è autorizzato a procedere in
conformità.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Alle ore 17,10, escono i consiglieri Zallone, Sabbà, Antenori e Santoro.
296
C.A.23.02.2010/p.31
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
DIGAMMA SRL: RICHIESTA CONTRIBUTO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne:
“”L’Ufficio informa che il giorno 27.04.2009, l’Assemblea dei soci della Società
Digamma ha ricalcolato in € 10.937,50 per quota unitaria il contributo ordinario da
corrispondersi a norma degli artt. 8 e 13 dello Statuto della stessa Società che qui di
seguito vengono riportati:
ART. 8, I Soci sono tenuti al versamento dei contributi in denaro con l'eccezione di
cui al secondo comma.
I contributi si dividono in contributi ordinari e contributi straordinari. Per
contributi ordinari si intendono quei contributi dovuti per la gestione ordinaria della società
consortile. Gli stessi dovranno essere deliberati annualmente ed anticipatamente a norma
del combinato disposto al successivo art.14 n.6, ed all’art.18, tali contributi saranno sempre
proporzionali alle quote possedute. Per contributi straordinari si intendono quei contributi
dovuti per la realizzazione di progetti specifici; tali contributi saranno dovuti
esclusivamente dai soci interessati alla attività progettuale per la quale si rendono necessari
e da essi accettati.
L'efficacia delle deliberazioni di cui al primo comma è subordinata, nei confronti
delle Università socie, ad approvazione degli Organi di Governo delle stesse Università. In
caso di non approvazione, alle Università è consentito l'esercizio del diritto di recesso
immediato.
A carico dei Soci in ritardo nei versamenti dei contributi decorrono gli interessi di
mora nella misura del tasso ufficiale di sconto aumentato di tre punti.
I Soci possono mettere a disposizione della Società beni e personale, per
l'espletamento delle attività di cui all'art.4, secondo modalità e condizioni deliberate dal
Consiglio di Amministrazione della Società, che potrà provvedervi anche mediante
regolamento, fermo restando il rispetto della normativa di riferimento e dello stato
giuridico del personale delle Università.
Le imprese Consorziate, coinvolte nella realizzazione di specifici progetti, ai fini
del perfetto compimento degli stessi, si obbligano a dare la propria assistenza in favore del
Consorzio anche attraverso la prestazione pro-quota e senza vincolo di solidarietà, di
garanzie, contro-garanzie, fideiussioni e cauzioni, per risolvere tempestivamente tutte le
necessità insorgenti per la realizzazione di tali progetti, ferma restando, per i soci di natura
pubblica, la necessità di preventiva apposita delibera di assenso dei loro Organi di Governo
e del rispetto della normativa di riferimento.
ART. 13 (VII comma), se il Socio non esegue il pagamento della quota o dei
contributi nei termini prescritti e, per le Università, nel termine di quindici giorni
dall’approvazione delle delibere da parte dei suoi Organi di Governo di cui all’art. 8,
commi 1 e 2, gli Amministratori possono diffidare il Socio moroso ed eseguirlo nel
termine di trenta giorni.
297
C.A.23.02.2010/p.31
Decorso inutilmente questo termine, il Consiglio di Amministrazione può
deliberare l'esclusione del Socio, trattenendo le somme riscosse, salvo il risarcimento del
maggior danno.
Parimenti, il Consiglio di Amministrazione può deliberare l'esclusione del Socio,
quando il Socio perda i requisiti di cui al precedente art.9. Qualora il Socio abbia degli
impegni in corso, questi devono essere regolarmente adempiuti.
L’Ufficio fa presente che questa Università è titolare del 31,25% del capitale
sociale e che il predetto contributo dovuto è da intendersi al netto di IVA 20%, così come
precisato dalla nota fax ricevuta dal Digamma s.c.a.r.l. il 6.7.2009.
L’Ufficio ritiene opportuno riportare l’elenco dei soci con le relative quote di
capitale sociale da ciascuno detenute:
METAMORPHOSIS srl
43,78%
ICONET
6,26%
STRADE srl
12,48%
TDS snc
6,24%
UNIVERSITA’ DI BARI
31,25%
In merito, la Commissione Consorzi, riunitasi il 18.02.2010, ha ritenuto di dover
subordinare il proprio parere alla valutazione comparativa, che sarà a breve avviata, cui
saranno sottoposti tutti gli Organismi Associativi partecipati dall’Università.
L’Ufficio evidenzia in merito che l’Università, in quanto socia del DIGAMMA ,
pur essendo tenuta al versamento dei contributi in denaro, può tuttavia esercitare il diritto
di recesso immediato in caso di non approvazione da parte degli organi di Governo della
stessa, ai sensi del combinato disposto dei soprariportati artt. gli art. 8 e 13 dello statuto.
L’Ufficio evidenzia altresì che, in riferimento alla richiesta di contributo di euro
10.937,50 ritenuto al netto di IVA, questo Consesso, nella seduta del 22.04.2005, accolse
la richiesta del Prof. Delfino Pesce, Presidente del Digamma, di corresponsione dell’IVA
20% sulla quota di contribuzione richiesta per l’anno 2004, secondo le sottoriportate
considerazioni dello stesso:
“….. risulta evidente come la questione del regime dell’IVA sui contributi ordinari e
straordinari sia un nodo scoperto nella disciplina vigente, non esiste infatti un criterio
generale che consenta di classificare in maniera certa e univoca queste somme. In concreto,
pertanto, è necessario esaminare ogni singola fattispecie tenendo conto dei principi
ispiratori del tributo. In questo modo è possibile affermare che l’assoggettamento ad IVA
delle somme è sicuramente richiesto tutte le volte che a essa sia conferibile natura di
corrispettivo (controprestazione), dato che si verifica, in linea generale, se l’attività svolta
dal consorzio va a diretto o indiretto vantaggio (prestazione) dei consorziati. Nel caso di
specie si è ritenuto che il pagamento dei contributi, in misura proporzionale alle quote
possedute, sia andato a coprire costi sostenuti per attività del consorzio che direttamente
e/o indirettamente andranno a vantaggio dei consorziati attraverso l’assegnazione di attività
nell’ambito dei progetti di ricerca redatti e presentati.
PROPOSTA DI DELIBERA
Il Consiglio di Amministrazione,…
Visto
Visti
Vista
Considerato
il verbale di Assemblea della Soc. DIGAMMA tenutosi il 27.4.2009;
gli artt. 8 e 13 dello Statuto vigente ;
la nota fax ricevuta del 6.7.2009;
il parere espresso Commissione Consorzi il 18.02.2010
298
C.A.23.02.2010/p.31
Considerato
quanto evidenziato dall’Ufficio
DELIBERA
di corrispondere la somma pari ad € 10.937,50 + IVA, quale contributo di
gestione per l’anno 2009, alla Società DIGAMMA a.r.l.;
di far gravare la predetta spesa sul cap di bilancio…………….
ovvero
di non corrispondere la somma pari ad € 10.937,50 + IVA, quale contributo di
gestione per l’anno 2009, alla Società DIGAMMA a.r.l. in attesa della valutazione cui
saranno sottoposti tutti gli Organismi associativi partecipati dall’Università;
ovvero
di esercitare il diritto di recesso ai sensi del combinato disposto dagli artt. 8 e 13
dello Statuto “”.
Al termine, il Presidente, nel valutare l’opportunità di non corrispondere la somma
richiesta dalla società DIGAMMA quale contributo di gestione per l’anno 2009, in attesa
della valutazione cui saranno sottoposti tutti gli Organismi associativi partecipati
dall’Università, invita il Consiglio a pronunciarsi in merito, auspicando che le risultanze
della Commissione Consorzi possano pervenire all’attenzione di questo Consesso entro il
termine di tre mesi.
Interviene il prof. Cardia, il quale auspica che questo Consesso valuti in maniera
approfondita l’ipotesi del recesso dall’Ente in questione.
Il prof. Bruno evidenzia la necessità di carattere generale di operare nella
direzione di responsabilizzare i rappresentanti designati negli organi di governo degli Enti
consorziati, ricordando a tal proposito l’obbligo per i suddetti Enti di procedere alla
compilazione degli appositi questionari, predisposti dalla Commissione Consorzi ed
approvati dagli Organi di Governo, finalizzati a consentire una valutazione di tutti gli
organismi partecipati da questa Università. Egli pertanto dichiara di condividere quanto
prospettato dal Prorettore in merito all’opportunità di acquisire in merito alla questione in
esame la valutazione della Commissione Consorzi.
La prof.ssa Raguso invita a verificare se gli altri soci della società DIGAMMA
abbiano già provveduto al versamento del contributo in questione così come richiesto a
questa Università, sostenendo che, in passato, la Commissione Consorzi aveva espresso
parere contrario al riconoscimento di contributi in favore della suddetta società.
299
C.A.23.02.2010/p.31
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la relazione del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la
Didattica e le Relazioni Esterne;
VISTO
il verbale di Assemblea della Società DIGAMMA tenutosi il
27.04.2009;
VISTI
gli artt. 8 e 13 del vigente Statuto della Società;
VISTA
la nota del 06.07.2009 trasmessa a mezzo fax dalla Società
DIGAMMA;
CONSIDERATO
il parere espresso dalla Commissione Consorzi il 18.02.2010;
TENUTO CONTO di quanto emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
di non corrispondere la somma pari ad € 10.937,50, quale contributo di gestione per l’anno
2009, alla Società DIGAMMA a.r.l. in attesa della valutazione cui saranno sottoposti tutti
gli Organismi Associativi partecipati dall’Università degli Studi di Bari, le cui risultanze
dovranno pervenire all’attenzione di questo Consesso entro il termine di tre mesi.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Esce la consigliera Raguso, alle ore 17,20.
300
C.A.23.02.2010/p.32
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
CENTRO DI COMPETENZA IMPRESAMBIENTE SCARL – VERSAMENTO
QUOTA ANNO 2009: RATIFICA DECRETO RETTORALE
Il Presidente sottopone alla ratifica del Consiglio il seguente Decreto Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE
D.R. n. 563 del 28.01.2010 - di corrispondere al Centro di Competenza ImpresAmbiente
S.c.a.r.l. € 3.741,49, quale contributo per l’anno 2009 di cui
all’art. 10 dello statuto del predetto Centro di Competenza,
facendo gravare la suddetta spesa sul Capitolo di bilancio n.
106050;
- di riservarsi la corresponsione del 50% del previsto
contributo di € 5.170,75 per l’anno 2010 successivamente
alle decisioni del Consiglio di Amministrazione di questa
Università.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
301
C.A.23.02.2010/p.33
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
RIPARTIZIONE GIORNATE OPERAI AGRICOLI STAGIONALI – ANNO 2010
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione:
“”Si fa presente che nel Bilancio di previsione relativo all’esercizio 2010, sul
Capitolo n. 102150 “ Assunzione personale operaio a tempo determinato” è stata stanziata
la somma di € 400.000,00 che, al costo medio per giornata di € 80,00, consente
l’assunzione di personale agricolo stagionale per n. 5000 giornate.
Ove si procedesse con gli stessi criteri dell’anno 2009 il numero di giornate
distribuibili tra le varie strutture sarebbe pari a quelle riportate nella colonna B) del
seguente prospetto.
COLONNA A
COLONNA B
Assegnazione 2009
Assegnazione 2010
DIPARTIMENTI e FACOLTA’
Biologia e Patologia Vegetale
362
365
Protezione delle Piante e Microbiologia
362
365
Applicata
Produzione Animale – Azienda
617 (255-362)
623 (258-365)
Ricchioni
Scienze delle Produzioni Vegetali
672
675
Biologia e Chimica Agro-Forestale ed
671
674
Ambientale
di Sanità e Benessere degli Animali
173,50
176
di Sanità Pubblica e Zootecnia
173,50
176
Progesa
151
154
Azienda “Martucci”
111
114
Azienda “Pantanelli”
429
432
Facoltà di Medicina Veterinaria –
134
137
Servizi Generali
Facoltà di Medicina Veterinaria –
258
261
Ospedale Veterinario
Museo Ortobotanico
104
107
MANUTENZIONE VERDE
Ortobotanico Verde
584
587
Facoltà di Agraria – Servizi Generali
33
36
Villa “La Rocca”
115
118
Totale
4950
5000
Si informa che sono pervenute note con le quali il Direttore del Dipartimento di
Biologia e Chimica Agro-Forestale e Ambientale ed il Responsabile di “Villa la Rocca”
302
C.A.23.02.2010/p.33
chiedono una consistente assegnazione di giornate, quantificata, rispettivamente, in 2000 e
in 200.””
Al termine, il Prorettore, nelle more dell’approvazione del piano pluriennale di
rientro finanziario, propone di ripartire tra le strutture interessate, a titolo di acconto, la
somma di € 200.000,00 per l’assunzione di operai agricoli stagionali, utilizzando i
medesimi criteri adottati per l’anno 2009, ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
CONSIDERATO
che nel bilancio di previsione 2010 sul Capitolo n.102150
“Assunzione personale operaio a tempo determinato” è stata stanziata
la somma di € 400.000,00, al costo medio per giornata di € 80,00,
corrispondenti a n.5000 giornate;
VISTO
il prospetto predisposto dal competente Ufficio contenente le
assegnazioni di giornate di operai agricoli stagionali attribuite per
l’anno 2009 nonché la proposta di ripartizione per l’anno 2010;
VISTE
le richieste del Direttore del Dipartimento di Biologia e Chimica
Agro-Forestale e Ambientale, del Responsabile di “Villa la Rocca”,
intese ad ottenere un’assegnazione consistente di giornate di operai
agricoli, quantificata, rispettivamente in 2000 e in 200, per l’anno
2010;
CONSIDERATO
che per soddisfare le esigenze di operai agricoli stagionali, fatta
eccezione per la manutenzione del verde universitario, le strutture
interessate possono utilizzare anche i fondi per il miglioramento della
didattica assegnati alle Facoltà;
CONDIVISA
la proposta
formulata dal ProRettore, di ripartire tra le strutture
interessate, a titolo di acconto, la somma di € 200.000,00 per
l’assunzione di operai agricoli stagionali, utilizzando i medesimi
criteri adottati per l’anno 2009,
DELIBERA
303
C.A.23.02.2010/p.33
di ripartire tra le strutture interessate, a titolo di acconto, la somma di € 200.000,00 per
l’assunzione di operai agricoli stagionali, utilizzando i medesimi criteri adottati per l’anno
2009.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
304
C.A.23.02.2010/p.33bis
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2009: RATIFICA DECRETI
RETTORALI
Il Presidente sottopone alla ratifica del Consiglio i seguenti Decreti Rettorali:
DIPARTIMENTO PER LA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
D.R. n. 11816 del 3.12.2009
il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area
di Ragioneria e Contabilità, è autorizzato ad effettuare
la variazione complessiva di € 95.000,00 al Bilancio
di Previsione 2009;
D.R. n. 11817 del 3.12.2009
il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area
di Ragioneria e Contabilità, è autorizzato ad effettuare
la variazione complessiva di € 539.054,35 al Bilancio
di Previsione 2009;
D.R. n. 11839 del 9.12.2009
il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area
di Ragioneria e Contabilità, è autorizzato ad effettuare
la variazione complessiva di € 43.487,55 al Bilancio
di Previsione 2009.
Il Collegio dei Revisori dei Conti, cui i sopraelencati provvedimenti sono stati
trasmessi, ai sensi dell’art. 11, comma 5 del Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, con Verbale n. 480 del 26.12.2009, ha
espresso parere favorevole.
Nel citato verbale, il Collegio dei Revisori dei Conti ha altresì preso atto dei
seguenti Decreti Direttoriali riguardanti variazioni per la reiscrizione sul C/competenza –
Esercizio Finanziario 2009, di somme affluite nell’apposito “Fondo per residui perenti”:
305
C.A.23.02.2010/p.33bis
- D.D. n. 522 e n. 523 del 27.10.09;
- D.D. n. 535 del 6.11.09;
- D.D. n. 554, n. 555 e n. 556 del 20.11.09;
- D.D. n. 563 del 27.11.09;
- D.D. n. 568 e n. 569 del 30.11.09;
- D.D. n. 573 dell’1.12.09;
- D.D. n. 589 del 10.12.09.
Il Consiglio, all’unanimità, ratifica i succitati Decreti Rettorali.
Alle ore 17,35, esce il consigliere Ferorelli.
306
C.A.23.02.2010/p.36
IX.
EDILIZIA E TERRITORIO
APPALTO RELATIVO ALLA ESECUZIONE DEI LAVORI PER GLI IMPIANTI
ELEVATORI ELETTRICI (ASCENSORE E SERVOSCALA) PRESSO LA
PALAZZINA UFFICI E DEPOSITO IMBARCAZIONI E DELLA PALAZZINA
PISCINA
COPERTA
PRESSO
IL
C.U.S.
BARI:
APPROVAZIONE
CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dall’Area
Tecnica ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”L’Area Tecnica riferisce che il Responsabile Unico del Procedimento
dell’appalto in epigrafe, Geom. Giovanni SCIGLIUOLO, in data 09.2.2010 ha presentato
la seguente relazione tecnica:
“”Il perito industriale Giovanni COSTA, in qualità di Direttore dei lavori, in data
29.12.2009 ha redatto il Certificato di Regolare Esecuzione dei lavori per gli impianti
elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito
imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari, che di seguito si
riporta integralmente:
“CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE
(art. 208 del Regolamento approvato con D.P.R. 21 dicembre 1999, n.554)
LETTERA D’ORDINE:
prot. n° 57691 del 17.07.2009
IMPORTO DI CONTRATTO:
euro 50.236,66 cui vanno aggiunti € 1.511,42 per
oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, oltre
I.V.A.
DITTA APPALTATRICE:
ELEVATORI s.r.l.con sede in Bari in via SS.Cirillo e
Metodio n. 1;
FINANZIAMENTO:
Capitolo 201090 “Manutenzione straordinaria
impianti”, accantonamento n. 3914 esercizio
finanziario 2008;
Premesso che:
307
C.A.23.02.2010/p.36
PROGETTO:
Il progetto definitivo è stato redatto dal Per. Ind. Giovanni COSTA, in servizio presso
l’Area Tecnica, ed approvato con delibera del C. di A. nella seduta del 31.03.2009, per un
importo complessivo di € 68.000,00, così ripartito:
QUADRO ECONOMICO
Parziali
A)
A1
A2
A3
Lavori a base d'asta
Importo lavori
Opere edili
Impianto elevatore
Sommano
Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati
nella misura del 3%
Totali
4 380,70
21 000,00
25 380,70
761,42
Importo lordo parziale
A4
A5
Impianto servoscale lato ingresso
Impianto servoscale lato piscina
A6
Sommano
Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati
nella misura del 3%
26 142,12
11 500,00
13 500,00
25 000,00
750,00
Importo lordo parziale
A7
Oneri progettazione esecutiva
25 750,00
2 500,00
Importo soggetto a ribasso (A1+A2+A4+A5+A7)
52 880,70
Importo non soggetto a ribasso (A3+A6)
1 511,42
Importo contrattuale lordo
B)
B1
B2
B3
B4
Somme a disposizione dell'Amministrazione
I.V.A. 20% su
28 642,12
(A1+A2+A3+A7)
I.V.A. 4% su
25 750,00
(A4+A5+A6)
Art. 92 Lex 163/2006
Imprevisti ed arrotondamenti
Totale Generale
308
54 392,12
5 728,42
1 030,00
6 758,42
1 087,84
5 761,61
68 000,00
C.A.23.02.2010/p.36
Il progetto esecutivo, a seguito della procedura di gara, è stato approvato con delibera del
C. di A. nella seduta del 30.09.2009, in uno con il seguente quadro economico:
QUADRO ECONOMICO
Parziali
A)
A1
A2
A3
Lavori a base d'asta
Importo lavori
Opere edili
Impianto elevatore
Sommano
4.380,70
21.000,00
25.380,70
Ribasso offerto in sede di gara pari al 5%
-1.269,04
Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati
nella misura del 3%
761,42
Importo netto parziale
A4
A5
A6
Impianto servoscale lato ingresso
Impianto servoscale lato piscina
24.873,08
Sommano
11.500,00
13.500,00
25.000,00
Ribasso offerto in sede di gara pari al 5%
-1.250,00
Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso calcolati
nella misura del 3%
750,00
Importo netto parziale
A7
Oneri progettazione esecutiva
B1
B2
B3
B4
B5
24.500,00
2.500,00
Ribasso offerto in sede di gara pari al 5%
B)
Totali
-125,00
Importo netto parziale
2.375,00
Importo netto parziale contrattuale
50.236,66
Importo non soggetto a ribasso (A3+A6)
1.511,42
Importo contrattuale netto
51.748,08
Somme a disposizione dell'Amministrazione
I.V.A. 20% su
27.248,08
(A1+A2+A3+A7)
I.V.A. 4% su
24.500,00
(A4+A5+A6)
Art. 92 Lex 163/2006
Imprevisti ed arrotondamenti
Economie di gara
Totale Generale
5.449,62
980,00
6.429,62
1.087,84
5.761,61
2.972,85
68.000,00
DESCRIZIONE DEI LAVORI: i lavori di cui alla presente relazione consistono nella
realizzazione degli impianti elevatori elettrici, ascensore e servo scala, presso la palazzina
uffici e deposito imbarcazioni e la palazzina piscina coperta del CUS di Bari.
ASSUNTORE DEI LAVORI: A seguito di espletamento della procedura di gara svoltasi
nel giorno 05.06.2009, l’appalto in questione restava aggiudicato alla ditta Elevatori s.r.l.
con sede in Bari alla via SS. Cirillo e Metodio n° 1, per avere presentato un’offerta di
ribasso del 5% (cinque percento) sui lavori a corpo, giusta offerta per un totale di €
51.748,08 di cui € 1.511,42 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, oltre I.V.A.
come per legge.
CONTRATTO: lettera d’ordine prot. 57691 del 17.07.2009
CAUZIONI: così come risulta:
309
C.A.23.02.2010/p.36
-
che la ditta ha presentato cauzione definitiva, ai sensi dell’art. 113, comma 1 del D.
Lgs. 163/2006 e s.m.i. e dell’art. 101 del D.P.R. n. 554/99, conforme al modello
approvato con D.M. del 12.03.2004 n. 123, a garanzia dell’esatto adempimento
nell’esecuzione dei lavori, giusta polizza fideiussoria n. 2009/50/2073169 emessa
da Reale Mutua Assicurazioni in data 25.06.2009;
che la ditta si è avvalsa della riduzione prevista all’art. 75 comma 7 del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i., poiché in possesso del certificato di qualità;
IMPORTO CONTRATTUALE: L’importo contrattuale in base all’applicazione del
complessivo ribasso d’asta del 5% è risultato di netti € 50.236,66
(cinquantamiladuecentotrentasei/66) oltre I.V.A., cui vanno aggiunti € 1.511,42
(millecinquecentoundici/42per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per un totale di
€ 51.748,08 (cinquantunomilasettecentoquarantotto/08) oltre I.V.A.
CONSEGNA DEI LAVORI: I lavori sono stati consegnati in data 09.10.2009 giusta
verbale di consegna;
TEMPO STABILITO PER L’ESECUZIONE: Per l’esecuzione dei lavori era stato stabilito
dal Disciplinate Tecnico amministrativo in giorni 50 (cinquanta) naturali e consecutivi
decorrenti dalla sottoscrizione del verbale di consegna avvenuta in data 09.10.2009,
pertanto la data fissata per l’ultimazione degli stessi veniva fissata per il giorno
28.11.2009;
PROROGHE CONCESSE: Non sono state concesse proroghe sulla data di ultimazione
dell’appalto.
ULTIMAZIONE DEI LAVORI: L’ultimazione dei lavori è avvenuta il giorno 28.11.2009,
giusta verbale di ultimazione lavori redatto in data 30.11.2009;
CESSIONI DI CREDITO DA PARTE DELL’IMPRESA: Non risulta che L’Impresa abbia
effettuato cessioni di crediti in dipendenza dei lavori di che trattasi.
DANNI DI FORZA MAGGIORE: Durante l’esecuzione dei lavori non sono avvenuti
danni di forza maggiore.
ANDAMENTO DEI LAVORI: I lavori si sono svolti in conformità delle norme
contrattuali e delle speciali disposizioni impartite dalla Direzione Lavori.
ORDINI DI SERVIZIO: Durante il corso dei lavori non sono stati emessi ordini di
servizio;
SUBAPPALTO: L’Impresa esecutrice, non ha richiesto subappalto.
STATO FINALE: Lo stato finale è stato redatto in data 29.12.2009 ed importa
complessivamente netti € 51.748,08 oltre I.V.A., dal quale risultano il credito all’impresa
di € 137,08 oltre I.V.A. al 20% ed € 123,00 oltre I.V.A. al 4%, allegato al presente
certificato.
RISERVE DELL’IMPRESA: L’impresa non ha esplicato riserve nel registro di Contabilità
e sullo Stato Finale dei Lavori.
INFORTUNI IN CORSO DI LAVORO: Durante il corso dei lavori non è avvenuto alcun
infortunio.
ASSICURAZIONE DEGLI OPERAI: L’impresa ha regolarmente assicurato i propri
operai per gli infortuni sul lavoro con posizione assicurativa n° 4688668 con decorrenza
continuativa presso la sede INAIL di Bari.
AVVISO AI CREDITORI: Il Responsabile del Procedimento dichiara ai sensi e per gli
effetti dell’art. 189 del Regolamento sui LL.PP. approvato con D.P.R. 554/99 s.m.i., che
durante l’esecuzione dei su indicati lavori, non sono state occupate permanentemente o
310
C.A.23.02.2010/p.36
temporaneamente proprietà private, né arrecati danni a terzi, per cui si ritiene di poter
prescindere dalla pubblicazione degli avvisi ai creditori.
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Geom. Giovanni SCIGLIUOLO, giusta
nomina con delibera del Consiglio di Amministrazione assunta nella seduta del
05.03.2008.
DIREZIONE LAVORI: I lavori sono stati diretti dal Per. Ind. Giovanni COSTA, giusta
nomina con delibera del Consiglio di Amministrazione assunta nella seduta del
05.03.2008.
Tutto quanto sopra premesso, il sottoscritto Per. Ind. Giovanni COSTA, in qualità di
Direttore dei Lavori
CERTIFICA
Che i lavori riguardanti l’appalto per l’esecuzione dei lavori per gli impianti elevatori
elettrici, ascensore e servo scala, presso la palazzina uffici e deposito imbarcazioni e la
palazzina piscina coperta del CUS di Bari, sono collaudabili, come in effetti con il presente
atto li collauda, liquidando all’Impresa il credito residuo di € 137,08 oltre I.V.A. al 20% ed
€ 123,00 oltre I.V.A. al 4% rinvenenti dallo stato finale, salvo la superiore approvazione
del presente atto.
Con decreto del Direttore Amministrativo n. 465 del 28.8.2009, è stato autorizzato
l’affidamento al dott. Ing. Ugo VERGARI, l’incarico di verifica statica delle strutture del
vano esistente presso la piscina coperta del CUS, circa la loro idoneità a sopportare i
carichi indotti derivanti dall’installazione e dall’uso dell’ascensore, per un importo
complessivo di € 2.550,00. L’ing. Ugo VERGARI, in data 05.10.2009, ha rilasciato con
esito favorevole la relazione di verifica statica.
Nel corso dell’appalto, con decreto del Direttore amministrativo n. 543 del
10.11.2009, sono stati autorizzati i lavori di allungamento delle guide dal primo piano degli
spogliatoi al piano rialzato, del montascale ubicato nella Palazzina della piscina coperta,
per un importo complessivo di € 5.200,00, regolarmente eseguiti.
Tali somme sono contemplate alla voce “B- Somme a disposizione
dell’Amministrazione” del quadro economico dell’appalto.
In data 13 Gennaio 2010 è stato emesso il Documento Unico di Regolarità
Contributiva (DURC) attestante che l’Impresa Elevatori s.r.l. risulta regolare con i
versamenti dei contributi agli Enti Assicurativi e Previdenziali, in relazione all’appalto
oggetto della presente relazione.
Si rammenta che in data 26.4.2007 il Consiglio di Amministrazione aveva
deliberato che i Certificati di Regolare esecuzione ed i certificati di collaudo relativi agli
appalti per i quali il Responsabile del Procedimento abbia reso noto che non vi è iscrizione
di riserve da parte dell’Appaltatore e che non vi è necessità di ulteriore finanziamento
rispetto a quello originario, sarebbero stati approvati direttamente dal Consiglio di
Amministrazione prescindendo dal preventivo parere della Commissione edilizia.
Questa Amministrazione dovrà provvedere, pertanto ad :
- approvare il Certificato di Regolare Esecuzione delle opere in parola e lo
stato finale;
- autorizzare il pagamento del credito residuo netto risultante dallo stato
finale, ammontante ad € 137,08 oltre I.V.A. al 20% e ad € 123,00 oltre
I.V.A. al 4% a favore della Ditta Elevatori s.r.l. di Bari, che trova
311
C.A.23.02.2010/p.36
-
capienza sul Capitolo 201090 “Manutenzione Straordinaria impianti”
acc. n.3.914 esercizio finanziario 2008;
approvare il seguente quadro economico finale dell’appalto all’uopo
riformulato:
A) Lavori a corpo posti a base d'asta
A.1
Opere edili
A.2
Impianto elevatore
A.3 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A1+A2)
Impianto servoscala lato ingresso
A.4
Impianto servoscala lato piscina
A.5
A.6 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A4+A5)
Oneri progettazione esecutiva
A.7
Importo soggetto a ribasso (A1+A2+A4+A5+A7)
Importo contrattuale lordo
Importo contrattuale netto
B) Somme a disposizione dell'Amministrazione
I.V.A. 20% su (A1+A2+A3+A7)
B.1
I.V.A. 4% su (A4+A5+A6)
B.2
Art. 92 D.Lvo 163/2006 s.m.i.
B.3
Imprevisti ed arrotondamenti
B.4
Economie di gara
B.5
Oneri verifica statica (D.D.A. n. 465 del 28.08.2009)
Allungamento guide servoscale lato piscina
Progetto
€ 4.380,70
€ 21.000,00
€ 761,42
€ 11.500,00
€ 13.500,00
€ 750,00
€ 2.500,00
€ 52.880,70
€ 54.392,12
€ 5.728,43
€ 1.030,00
€ 1.087,84
€ 5.761,61
IMPORTI
Contrattual
e Rib. 5%
€ 4.161,67
€ 19.950,00
€ 761,42
€ 10.925,00
€ 12.825,00
€ 750,00
€ 2.375,00
€ 4.161,67
€ 19.950,00
€ 761,42
€ 10.925,00
€ 12.825,00
€ 750,00
€ 2.375,00
€ 51.748,08
€ 51.748,08
€ 5.449,62
€ 980,00
€ 1.087,84
€ 5.761,61
€ 2.972,85
€ 5.449,62
€ 980,00
€ 1.087,84
€ 2.550,00
(D.D.A. n. 543 del 10.11.2009)
Sommano
Finale
€ 13.607,88
€ 16.251,92
€ 5.200,00
€ 15.267,46
Totale Generale € 68.000,00 € 68.000,00 € 67.015,54
Importo residuo disponibile
-
€ 984,46
autorizzare l’Area Ragioneria e Contabilità ad incamerare la somma
residua sul finanziamento originario pari ad € 984,46.“”
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTE
- le proprie delibere del 26.04.2007, 05.03.2008, 31.03 e 30.09.2009;
- la lettera d’ordine prot. n. 57691-IX/2 del 17.07.2009 stipulata con la
Ditta Elevatori s.r.l. di Bari relativa all’esecuzione dei lavori per gli
impianti elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina
uffici e deposito imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso
il C.U.S. Bari;
312
C.A.23.02.2010/p.36
- il Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC) rilasciato il
13.01.2010 dallo Sportello Unico Previdenziale INPS – INAIL a
favore della Ditta Elevatori s.r.l. di Bari;
- lo stato finale relativo all’appalto in parola, redatto in data
29.12.2009 dal Direttore dei Lavori, Per. Ind. Giovanni COSTA, dal
quale risulta un credito residuo a favore della Ditta di € 137,85 oltre
I.V.A. al 20% e di € 123,00 oltre I:V.A. al 4%;
- il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto in parola, rilasciato
dal medesimo Direttore dei Lavori, Per. Ind. Giovanni COSTA, in
data 29.12.2009;
- la relazione tecnica in data 09.02.2010 del Responsabile Unico del
Procedimento, Geom. Giovanni SCIGLIUOLO, in cui è contenuto il
quadro economico consuntivo finale dell’appalto;
- l’art. 208 del D.P.R. 554/99;
CONSIDERATO
che dal raffronto tra il finanziamento originario (€ 68.000,00) e il
quadro economico finale dell’appalto (€ 67.015,54), risultano
disponibili € 984,46,
DELIBERA
1)
di approvare il Certificato di Regolare Esecuzione dei lavori per gli impianti
elevatori elettrici (ascensore e servoscala) presso la palazzina uffici e deposito
imbarcazioni e della palazzina piscina coperta presso il C.U.S. Bari, rilasciato dal
Direttore dei Lavori, Geom. Giovanni COSTA in data 29.12.2009, nonché lo stato
finale redatto dal medesimo Direttore dei lavori in pari data;
2)
di approvare il seguente quadro economico finale dell’appalto:
313
C.A.23.02.2010/p.36
QUADRO ECONOMICO COMPARATIVO FINALE
A) Lavori a corpo posti a base d'asta
A.1
Opere edili
A.2
Impianto elevatore
A.3 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A1+A2)
Impianto servoscala lato ingresso
A.4
Impianto servoscala lato piscina
A.5
A.6 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (A4+A5)
Oneri progettazione esecutiva
A.7
Importo soggetto a ribasso (A1+A2+A4+A5+A7)
Importo contrattuale lordo
Importo contrattuale netto
B) Somme a disposizione dell'Amministrazione
I.V.A. 20% su (A1+A2+A3+A7)
B.1
I.V.A. 4% su (A4+A5+A6)
B.2
Art. 92 D.Lvo 163/2006 s.m.i.
B.3
Imprevisti ed arrotondamenti
B.4
Economie di gara
B.5
Oneri verifica statica (D.D.A. n. 465 del 28.08.2009)
Allungamento guide servoscale lato piscina
Progetto
€ 4.380,70
€ 21.000,00
€ 761,42
€ 11.500,00
€ 13.500,00
€ 750,00
€ 2.500,00
€ 52.880,70
€ 54.392,12
€ 5.728,43
€ 1.030,00
€ 1.087,84
€ 5.761,61
IMPORTI
Contrattual
e Rib. 5%
€ 4.161,67
€ 19.950,00
€ 761,42
€ 10.925,00
€ 12.825,00
€ 750,00
€ 2.375,00
€ 4.161,67
€ 19.950,00
€ 761,42
€ 10.925,00
€ 12.825,00
€ 750,00
€ 2.375,00
€ 51.748,08
€ 51.748,08
€ 5.449,62
€ 980,00
€ 1.087,84
€ 5.761,61
€ 2.972,85
€ 5.449,62
€ 980,00
€ 1.087,84
€ 2.550,00
(D.D.A. n. 543 del 10.11.2009)
Sommano
Finale
€ 13.607,88
€ 16.251,92
€ 5.200,00
€ 15.267,46
Totale Generale € 68.000,00 € 68.000,00 € 67.015,54
3)
di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e
Contabilità a liquidare alla Ditta ELEVATORI s.r.l. di Bari il credito residuo
risultante dal predetto Certificato di Regolare esecuzione, ammontante a € 137,08
oltre I.V.A. al 20% e ad € 123,00 oltre I.V.A. al 4%, che trova capienza sul
Cap.201090 “Manutenzione straordinaria impianti” – acc. 2008/3914, nonché ad
incamerare l’importo residuo disponibile di € 984,46 (€ 68.000,00 - € 67.015,54).
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
314
C.A.23.02.2010/p.37
IX.
EDILIZIA E TERRITORIO
APPALTO TRIENNALE LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E/O
STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI UNIVERSITARI UBICATI NELLE SEDI
DI BARI, VALENZANO (BA), POLICORO (MT) E TARANTO DISTINTO IN N.
6 LOTTI: APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE 1°
ANNO LOTTO N. 4 – ZONA POLICLINICO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dall’Area
Tecnica ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Capo dell’Area Tecnica, ing. Giuditta BONSEGNA, riferisce che il
Responsabile Unico del Procedimento dell’appalto in epigrafe, geom. Antonio COTENA,
con relazione tecnica del 21.01.2010, ha rappresentato quanto segue:
“”OGGETTO: Appalto triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria
degli immobili universitari compresi nel LOTTO N. 4 - Policlinico.
IMPRESA AGGIUDICATRICE: ADDANTE GIOVANNI s.r.l. – Via San Giorgio
Martire, 24-24/A - 70123 BARI.
CONTRATTO: Rep.n. 1559 del 24 novembre 2008, registrato a Bari il 01 dicembre 2008
al n. 1489, per l’importo netto triennale di € 654.360,60, oltre I.V.A., oltre a € 30.000,00
per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta.
ATTO DI SOTTOMISSIONE: in data 03-06-2009 per un importo complessivo di €
153.000,00 autorizzato dal C.di A. nella seduta del 03-03-2009.
- APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE –
1° ANNO FINANZIARIO
-----------------------------------------------------------------------------------------------------Premesso che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del Regolamento di
attuazione della legge 109/94 e s.m.i. (D.P.R. 554/99), il contratto in oggetto è esteso a più
esercizi e pertanto, i lavori vengono liquidati chiudendone la contabilità e collaudati alla
fine di ciascun esercizio, come appartenenti a tanti lavori fra loro distinti.
PROGETTO: Il progetto è stato redatto dall’Ing. Nicola MEDICAMENTO, Coordinatore
dell’Area Tecnica ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 24
ottobre 2007, per un importo lavori “triennale” lordo di € 1.080.000,00= oltre I.V.A. di cui
€ 72.000,00 per lavori a forfait (€ 18.000,00 per Servizio di controllo, € 54.000,00 per
Minuto mantenimento) e € 30.000,00= oltre I.V.A. per oneri speciali e piano di sicurezza,
non soggetti a ribasso d’asta, come dai seguenti quadri economici:
QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO DI PROGETTO
Lavori a base d’asta
Lavori a forfait
€ 72.000,00
Servizio di controllo 500 euro/mese
€ 18.000,00
Minuto mantenimento 1500 euro/mese
€ 54.000,00
315
C.A.23.02.2010/p.37
Lavori a misura
Tot. Lavori a base d’asta
Oneri speciali e piano di sicurezza
IMPORTO LORDO CONTRATTUALE
€ 978.000,00
€ 1.050.000,00
€
30.000,00
€ 1.080.000,00
Somme a disposizione dell’Amministrazione
I.V.A. 20% su € 1.080.000,00
€ 216.000,00
Art. 92 D.L.vo 163/06
(2,00% su € 1.080.000,00) =
€ 21.600,00
Spese per pubblicità ed imprevisti
€ 14.400,00
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€ 252.000,00
TOTALE COMPLESSIVO
A)
B)
A)
B)
€ 1.332.000,00
QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO 1° ANNO
Lavori a base d’asta:
Servizio di controllo € 500/mese
€ 6.000,00
Minuto mantenimento € 1500/mese
€ 18.000,00
Lavori “a forfait”
€ 24.000,00
Lavori “a misura”
€ 326.000,00 di cui:
Manutenz. Ordinaria (60% di € 326.000,00)
€ 195.600,00
SOMMANO LA MANUTEN.ORDINARIA
€ 219.600,00
Manutenz. Straordin (40% di € 326.000,00)
€ 130.400,00
A.1 – Oneri speciali e Piano di sicurezza
€ 10.000,00
TOTALE IMPORTO LORDO CONTRATTUALE € 360.000,00
Somme a disposizione dell’Amm.ne
B.1 – I.V.A. 20% (su € 360.000,00)
€ 72.000,00
B.2 – Art.92 D.Lgs n.163/06
(2% su € 360.000,00)
€ 7.200,00
B.3 – Spese per pubblicità ed imprevisti
€ 8.400,00
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 87.600,00
TOTALE COMPLESSIVO
€ 87.600,00
€ 447.600,00
QUADRO ECONOMICO CONTRATTUALE 1° ANNO
Lavori a base d’asta:
Lavori “a forfait” (ribasso 37%)
€ 15.120,00
Manut.ordinaria 60% (ribasso 37,73%)
€ 121.800,12
Manut.straordi. 40% (ribasso 37,73%)
€ 81.200,08
Totale lavori al netto
€ 218.120,20 € 218.120,20
A.1 – Oneri speciali e Piano di sicurezza
€ 10.000,00
TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE
€ 228.120,20
Somme a disposizione dell’Amm.ne
B.1 – I.V.A. 20% (su € 228.120,20)
B.2 – Art.92 D.Lgs n.163/06
B.3 – Spese per pubblicità
B.4 – Economie di gara
€ 45.624,04
€ 14.388,00
€ 4.282,65
€155.185,11
316
C.A.23.02.2010/p.37
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€ 219.479,80 € 219.479,80
TOTALE COMPLESSIVO
€ 447.600,00
DESCRIZIONE DEI LAVORI: I lavori di cui al presente Certificato, hanno riguardato una
serie di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria da eseguire nei plessi
universitari compresi nel LOTTO N. 4 – Policlinico.
ASSUNTORE DEI LAVORI: alla procedura di gara per pubblico incanto, esperita ai sensi
dell'art. 3, comma 37, e dell’art. 55, del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs
n.163/2006 e s.m.i. comma 1° lett. b), della legge 109/94 e successive modifiche e
integrazioni, è risultata aggiudicataria l'Impresa ADDANTE GIOVANNI s.r.l. di Bari per
aver offerto un ribasso del 37,68%, riveniente da: 1) ribasso del 37% per il servizio di
controllo, per un importo netto triennale di € 11.340,00; 2) ribasso del 37% per il pronto
intervento e minuto mantenimento, per un importo netto triennale di € 34.020,00; 3)
ribasso del 37,73% per i lavori, per un importo netto triennale di € 609.000,60 e €
30.000,00 per oneri speciali per la sicurezza, oltre I.V.A..
CAUZIONE: l’Impresa ADDANTE Giovanni s.r.l., a garanzia della completa e regolare
esecuzione dei lavori, ha stipulato polizza assicurativa n. 1848/88/51813855 in data 16-102008 con la UNIPOL Assicurazioni S.p.a. sede di Bari, dell’importo di € 189.430,85, ai
sensi dell’art.103 del D.P.R. n. 554/99, conforme allo schema tipo 2.3 approvato con D.M.
12-03-2004 n.123.
CONTRATTO: Il contratto è stato formalizzato in data 24 novembre 2008 con il numero
di Repertorio 1559 e registrato a Bari il 01 dicembre 2008 al n. 1489.
IMPORTO NETTO CONTRATTUALE TRIENNALE: € 654.360,60=, oltre I.V.A., oltre a
€ 30.000,00, per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta.
IMPORTO NETTO CONTRATTUALE 1° ANNO: € 228.120,20=, oltre I.V.A., di cui €
10.000,00, per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta.
CONSEGNA LAVORI: I lavori sono stati consegnati in data 26 novembre 2008, come da
Verbale di Consegna.
ATTO DI SOTTOMISSIONE: il C.di A. nella seduta del 03-03-2009 ha autorizzato
l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento dei prospetti del
Polifunzionale della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’ambito dell’appalto triennale di
manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari compresi nel Lotto n.4
– Policlinico, pertanto, in data 03-06-2009 è stato redatto apposito atto di sottomissione per
un importo complessivo di €.153.000,00;
In conseguenza di quanto sopra, il Responsabile del Procedimento ha riformulato il quadro
economico come di seguito riportato:
A)
QUADRO ECONOMICO RIFORMULATO A SEGUITO DEI LAVORI DEL
RIFACIMENTO DEI PROSPETTI
Lavori a base d’asta:
Lavori “a forfait” (ribasso 37%)
€ 15.120,00
Lavori “a misura” (ribasso 37,73%)
€ 203.000,20
Lavori prospetti Polifunzionale
€ 120.859,83
Totale lavori al netto
€ 338.980,03
€ 338.980,03
Oneri speciali e piano di sicurezza
€ 15.610,00
IMPORTO NETTO CONTRATTUALE
€ 354.590,03
317
C.A.23.02.2010/p.37
B)
Somme a disposizione dell’Amministrazione:
- I.V.A. sui lavori 20%
€ 70.918,00
- Art. 92 D.L.vo n.163/06
€ 15.166,21
- Spese per pubblicità
€ 4.282,65
Totale somme a disposizione
€ 90.366,86
€ 90.366,96
TOTALE IMPORTO
€. 444.956,89
TEMPO STABILITO PER L’ESECUZIONE: La durata dell’appalto, così come stabilito
dall’art. 5 del Disciplinare Tecnico regolante l’Appalto, è di anni 3 (tre) a decorrere dalla
data del Verbale di Consegna dei lavori.
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del D.P.R. n. 554 del 21 dicembre 1999
(Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 109/94 e
s.m.i.), essendo i lavori in oggetto estesi a più esercizi, benché facenti parte dello stesso
contratto, verranno liquidati di anno in anno, chiudendone la contabilità e collaudandoli
come appartenenti a tanti lavori distinti fra loro.
SCADENZA CONTRATTUALE: il termine utile complessivo definitivo per dare ultimati
i lavori è stabilito il giorno 26 novembre 2011.
CESSIONI DI CREDITO DA PARTE DELL’IMPRESA: Non risulta che l’Impresa abbia
effettuato cessioni di crediti in dipendenza dei lavori di che trattasi.
DANNI DI FORZA MAGGIORE: Durante l’esecuzione dei lavori non sono avvenuti
danni di forza maggiore.
ANDAMENTO DEI LAVORI: I singoli lavori sono stati eseguiti nel rispetto degli ordini
di lavoro emessi dalla Direzione Lavori e di quanto disposto dal Disciplinare Tecnico
d’Appalto.
CERTIFICATI IN ACCONTO: Durante il corso dei lavori sono stati emessi,
complessivamente n. 3 (tre) Certificati di Pagamento in acconto per l’importo totale di €
352.424,85
STATO FINALE: Lo stato finale dei lavori è stato redatto in data 09 dicembre 2009, per
un importo complessivo netto dei lavori eseguiti di € 354.590,03 compreso oneri speciali e
piano di sicurezza, così distinto:
IMPORTO COMPLESSIVO NETTO DEI LAVORI
€ 354.590,03
A DETRARRE GLI ACCONTI CORRISPOSTI:
Certificato n. 1 del 06/05/2009
€
89.729,69
Certificato n. 2 del 26/08/2009
€ 189.981,42
Certificato n.3 del 03/12/2009
€
72.713,74
In uno
€ 352.424,85
€ 352.424,85
RESTA IL CREDITO NETTO ALL’IMPRESA
€ 2.165,18
===========
Scaturisce, pertanto il seguente quadro economico definitivo relativo ai lavori eseguiti nel
1° anno di appalto:
QUADRO ECONOMICO CONSUNTIVO DEI LAVORI ESEGUITI – 1° ANNO
IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI ESEGUITI AL NETTO DEL RIBASSO
D’ASTA E COMPRESO GLI ONERI SPECIALI E PIANO DI SICUREZZA.
€ 354.590,03
FONDO A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE:
a) - I.V.A. sui lavori 20%
€ 70.918,00
b) - Art. 92 D.L.vo n.163/06
€ 15.166,21
318
C.A.23.02.2010/p.37
c) – Spese di pubblicità
Totale somme a disposizione
€ 4.282,65
€ 90.366,86
TOTALE GENERALE
€ 90.366,86
€ 444.956,89
===========
Ne scaturisce, pertanto una economia di € 2.643,11 rispetto all’importo di €.447.600,00
(totale quadro economico – 1° anno), che può essere incamerato dall’Amm.ne.
RISERVE DELL’IMPRESA: L’Impresa ha firmato lo Stato Finale dei Lavori senza
riserve alcuna.
INFORTUNI IN CORSO DI LAVORO: Durante i lavori non è avvenuto alcun infortunio.
REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA: Accertata con il Documento Unico di Regolarità
datato 27-11-2009;
ASSICURAZIONI DEGLI OPERAI: L’Impresa ha regolarmente assicurato i propri operai
per gli infortuni sul lavoro con posizione assicurativa n. 70038855-21, con decorrenza
continuativa.
DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’: L’Impresa ha provveduto regolarmente, di volta
in volta, e per ogni Ordine di Lavoro relativo ad opere impiantistiche, a consegnare tutte le
certificazioni di conformità previste dalla legge 46/90.
TEMPO STABILITO PER IL COLLAUDO: In base all’art. 31 del Disciplinare Tecnico
regolante l’Appalto e a quanto previsto dall’art.141 del D.L.vo n.163/06 il collaudo dovrà
avvenire entro 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione del 1° Anno di Appalto.
DIREZIONE LAVORI: I lavori sono stati diretti dal geom. Antonio COTENA, giusta
delibera del Consiglio di Amministrazione del 25/26-06-2008.
Premesso quanto sopra, il geom. Antonio COTENA, Direttore dei Lavori, in data 14
dicembre 2009, ha rilasciato, con esito positivo il Certificato di Regolare Esecuzione
verificando la corretta esecuzione delle opere, la regolarità degli atti contabili ed i
presupposti di legge che hanno regolato tutti i passaggi procedurali inerenti il 1° anno di
appalto.
CONCLUSIONI: Alla luce di quanto sopra, poiché non vi è iscrizione di riserve da parte
dell’appaltatore e non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto all’appalto
originario, si sottopone direttamente al Consiglio di Amministrazione:
1.
l’approvazione del Certificato di Regolare Esecuzione relativo al 1° anno
finanziario;
2.
l’approvazione dello Stato Finale 1° anno finanziario;
3.
l’approvazione del quadro economico finale dell’appalto;
4.
la liquidazione del credito residuo di € 2.165,18 oltre I.V.A. spettante
all’impresa riveniente dal predetto Stato Finale;
5.
l’incameramento in bilancio dell’importo di € 2.643,11 quale residuo
disponibile, rispetto al finanziamento originario, del quadro economico a
consuntivo del 1° anno di appalto.””
Si rammenta che in data 26.4.2007 questo Consesso ha deliberato che i Certificati
di Regolare Esecuzione ed i Certificati di Collaudo relativi agli appalti per i quali il
Responsabile Unico del Procedimento abbia reso noto che non vi è iscrizione di riserve da
parte dell’Appaltatore e che non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto a quello
originario, sarebbero stati approvati direttamente da questo Consesso prescindendo dal
preventivo parere della Commissione Edilizia.””
319
C.A.23.02.2010/p.37
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTI
- la propria delibera del 26.04.2007;
- il contratto rep. n. 1559 sottoscritto in data 24.11.2008 con la ditta
ADDANTE GIOVANNI s.r.l. di Bari, aggiudicataria dell’appalto
triennale per i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli
immobili universitari compresi nel LOTTO N. 4 - Policlinico;
- la propria delibera del 03.03.2009;
- l’atto di sottomissione sottoscritto con l’appaltatore in data
03.06.2009;
- lo stato finale relativo all’appalto in parola, rilasciato in data
09.12.2009 dal Direttore dei Lavori, Geom. Antonio COTENA, dal
quale risulta un credito residuo netto dell’Impresa ammontante a €
2.165,18, oltre IVA;
- il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto in parola, rilasciato
dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 14.12.2009;
- il Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC), rilasciato
dallo Sportello Unico Previdenziale INPS – INAIL in data 27.11.2009
a favore dell’Impresa ADDANTE GIOVANNI s.r.l. di Bari;
- la relazione tecnica in data 21.01.2010 del Responsabile Unico del
Procedimento, Geom. Antonio COTENA, in cui è contenuto il quadro
economico finale dell’appalto;
CONSIDERATO
che dal raffronto tra il quadro economico di progetto del 1° anno (€
447.600,00) e il quadro economico finale del 1° anno dell’appalto (€
444.956,89), risultano disponibili € 2.643,11,
DELIBERA
1)
di approvare il Certificato di Regolare Esecuzione relativo all’appalto triennale per
i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari
compresi nel LOTTO N. 4 - Policlinico, rilasciato dal Direttore dei Lavori, Geom.
Antonio COTENA, in data 14.12.2009, nonché lo stato finale rilasciato dal
medesimo Direttore dei Lavori, in data 09.12.2009;
320
C.A.23.02.2010/p.37
2)
di approvare il seguente quadro economico finale del 1° anno dell’appalto:
QUADRO ECONOMICO FINALE
IMPORTO COMPLESSIVO NETTO DEI LAVORI
€ 354.590,03
FONDO A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE:
a) - I.V.A. sui lavori 20%
€ 70.918,00
b) - Art. 92 D.L.vo n.163/06
€ 15.166,21
c) – Spese di pubblicità
€ 4.282,65
Totale somme a disposizione
€ 90.366,86 € 90.366,86
TOTALE GENERALE
€ 444.956,89
3)
di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e
Contabilità a liquidare all’Appaltatore, Impresa GIOVANNI ADDANTE s.r.l. di
Bari, il credito residuo netto risultante dal predetto stato finale, ammontante a €
2.165,18, oltre IVA, che trova capienza sul predetto quadro economico finanziato
come di seguito indicato:
4)
- Cap. 102480 “Manutezione Ordinaria Immobili”
Acc. n. 76/09
- Cap. 201030 “Manutezione Straordinaria Immobili”
Acc. n. 77/09
di autorizzare il medesimo Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area
Ragioneria e Contabilità ad incamerare l’importo residuo disponibile di € 2.643,11
(€ 447.600,00 - € 444.956,89).
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
321
C.A.23.02.2010/p.38
IX.
EDILIZIA E TERRITORIO
APPALTO TRIENNALE LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E/O
STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI UNIVERSITARI UBICATI NELLE SEDI
DI BARI, VALENZANO (BA), POLICORO (MT) E TARANTO DISTINTO IN N.
6 LOTTI: APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE 1°
ANNO LOTTO N. 5 – ZONA CENTRO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dall’Area
Tecnica ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Capo dell’Area Tecnica, ing. Giuditta BONSEGNA, riferisce che il
Responsabile Unico del Procedimento dell’appalto in epigrafe, geom. Vito ANTONACCI,
con relazione tecnica del 22.01.2010, ha rappresentato quanto segue:
“”OGGETTO: Appalto “triennale” dei lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria
degli immobili universitari ubicati nelle sedi di: Bari, Valenzano (Ba), Policoro (Mt) e
Taranto distinto in sei lotti. – LOTTO N. 5 – Zona Centro.
CONTRATTO: Rep. N. 1560 del 24 novembre 2008, registrato a Bari il 01 dicembre 2008
al n. 1491, per lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili
universitari compresi nel LOTTO N. 5 – Zona Centro, con i seguenti ribassi percentuali:
LAVORI “A MISURA”: 39,99% (trentanovevirgolanovantanovepercento) da
applicarsi
sull’importo
annuo
a
base
d’asta
di
€
426.000,00
(quattrocentoventiseimila/00) da cui scaturisce un importo netto annuo di €
255.612,00 (duecentocinquantacinquemilaseicentododici/00);
SERVIZIO DI CONTROLLO: importo offerto netto annuo di € 5.872,20
(cinquemilaottocentosettantadue/20);
PRONTO INTERVENTO E MINUTO MANTENIMENTO: importo offerto netto
annuo di € 17.470,80 (diciasettemilaquattrocentosettanta/80);
Per un TOTALE COMPLESSIVO NETTO “ANNUO” di
€
278.955,00
(duecentosettantottomilanovecentocinquantacinque/00)
Per un TOTALE COMPLESSIVO NETTO “TRIENNALE” di
€
836.865,00
(ottocentotrentaseimilaottocentosessantacinque/00)
DITTA AGGIUDICATARIA: EDILELETTRA di Donato DE NICOLO’ & Figli s.r.l. –
Via S. Girolamo n. 5/A – 70123 BARI.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------APPROVAZIONE CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE - 1°ANNO Premesso che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del D.P.R. 554/99, il contratto in
oggetto è esteso a più esercizi e pertanto, i lavori vengono liquidati chiudendone la
contabilità e collaudati alla fine di ciascun esercizio, come appartenenti a tanti lavori fra
loro distinti.
PROGETTO: Il progetto è stato redatto dall’Ing. Nicola MEDICAMENTO, Coordinatore
dell’Area Tecnica ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 24
ottobre 2007 e successivo Decreto Rettorale n. 4722 del 02 aprile 2008, per un importo
“triennale” massimo presunto a base d’asta di € 1.350.000,000 oltre I.V.A. a cui vanno
322
C.A.23.02.2010/p.38
aggiunti € 30.000,00 oltre I.V.A. per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a
ribasso d’asta, come dai seguenti quadri economici:
QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO - TRIENNALE:
A) Lavori a base d’asta:
Lavori “a forfait”
€ 72.000,00
(Servizio di controllo e minuto mantenimento)
Lavori “a misura”
€ 1.278.000,00
Totale lavori a base d’asta
€ 1.350.000,00
A.1 – Oneri speciali e piano di sicurezza
TOTALE IMPORTO LORDO CONTRATTUALE
B) Somme a disposizione dell’Amministrazione
B.1 – I.V.A. 20% su € 1.380.000,00
€ 276.000,00
B.2 - Art. 92 D.Lgs n. 163/2006
€ 27.600,00
(2% su € 1.380.000,00)
B.3 - Spese per pubblicità e imprevisti € 14.400,00
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€ 318.000,00
TOTALE COMPLESSIVO
€ 1.350.000,00
€
30.000,00
€ 1.380.000,00
€ 318.000,00
€ 1.698.000,00
===========
QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO - 1° ANNO:
A) Lavori a base d’asta:
Lavori “a forfait”
€ 24.000,00
Lavori “a misura”
€ 426.000,00
Totale lavori a base d’asta
€ 450.000,00
A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza
TOTALE IMPORTO LORDO CONTRATTUALE
B) Somme a disposizione dell’Amministrazione
B.1 – I.V.A. 20% (su € 460.000,00)
€ 92.000,00
B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006
(2% su € 460.000,00) =
€ 9.200,00
B.3 - Spese per pubblicità ed imprevisti € 7.800,00
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 109.000,00
TOTALE COMPLESSIVO
€ 450.000,00
€ 10.000,00
€ 460.000,00
€ 109.000,00
€ 569.000,00
==========
QUADRO ECONOMICO - 1° ANNO
RIFORMULATO A SEGUITO DI AGGIUDICAZIONE
A) Lavori :
Lavori “a forfait”
€ 23.343,00
Lavori “a misura”
€ 255.612,00
Totale lavori a base d’asta
€ 278.955,00
€ 278.955,00
A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza
€ 10.000,00
TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 288.955,00
B) Somme a disposizione dell’Amministrazione
B.1 – I.V.A. 20% (su € 288.955,00)
€ 57.791,00
B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006
(2% su € 460.000,00) =
€ 9.200,00
B.3 - Imprevisti e arrotondamenti
€ 89.009,62
B.4 - Spese di pubblicità
€
3.899,38
323
C.A.23.02.2010/p.38
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 159.900,00
TOTALE COMPLESSIVO
€ 159.900,00
€ 448.855,00
===========
QUADRO ECONOMICO - 1° ANNO
RIFORMULATO A SEGUITO DI ATTO DI SOTTOMISSIONE
(approvato con delibera del C.di A. del 30/09/2009)
A) Lavori :
Lavori “a forfait”
€ 23.343,00
Lavori “a misura”
€ 285.612,00
Totale lavori a base d’asta
€ 308.955,00
€ 308.955,00
A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza
€ 10.000,00
TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 318.955,00
B) Somme a disposizione dell’Amministrazione
B.1 – I.V.A. 20% (su € 318.955,00)
€ 63.791,00
B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006
(2% su € 460.000,00) =
€ 9.200,00
B.3 - Imprevisti e arrotondamenti
€ 53.009,62
B.4 - Spese di pubblicità
€
3.899,38
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 129.900,00
€ 129.900,00
TOTALE COMPLESSIVO
€ 448.855,00
===========
DESCRIZIONE DEI LAVORI: I lavori di cui la presente relazione hanno riguardato una
serie di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria eseguiti negli immobili
Universitari compresi nel LOTTO N. 5 – Zona Centro.
ASSUNTORE DEI LAVORI: alla procedura aperta, ai sensi dell’art. 3, comma 37 e
dell’art.55 del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. da
aggiudicarsi con il criterio del massimo ribasso percentuale offerto sul Listino Prezzi del
Provveditorato Regionale Alle Opere Pubbliche per la Puglia – edizione 2006, integrato
dal Listino Prezzi redatto dall’Area Tecnica, entrambi aggiornati rispettivamente con un
aumento del 6% e del 4%, è risultata aggiudicataria l'Impresa EDILELETTRA di Donato
De Nicolo’ & figli s.r.l. di Bari giusta offerta di ribasso del 38,01% riveniente da:
Ribasso del 2,13% per il “servizio di controllo” per un importo triennale di €
17.616,60;
Ribasso del 2,94% per il “pronto intervento e minuto mantenimento” per un
importo triennale di € 52.412,40;
Ribasso del 39,99% per i lavori “a misura” per un importo triennale di €
766.836,00.
CAUZIONE: l’Impresa EDILELETTRA di Donato De Nicolo’ & figli s.r.l. ha prestato
cauzione definitiva, ai sensi degli artt. 113 del D. L.gs. n. 163/2006 e 101 del D.P.R. n.
554/1999 a garanzia dell’esatto adempimento nella esecuzione dei lavori, giusta polizza
fidejussoria n. 201421/PU/00 dell’importo di € 242.809,00 emessa dalla ASSIFIN S.p.A.
di ASCOLI PICENO in data 15/10/2008 regolarmente autenticata.
CONTRATTO: Il contratto è stato formalizzato in data 24 novembre 2008 con il numero
di Repertorio 1560 e registrato a Bari il 01 dicembre 2008 al n. 1491.
IMPORTO NETTO CONTRATTUALE TRIENNALE: € 836.865,00= (Euro
ottocentotrentaseimilaottocentosessantacinque/00), oltre I.V.A., a cui vanno aggiunti €
324
C.A.23.02.2010/p.38
30.000,00 (Euro trentamila/00) per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a
ribasso d’asta.
IMPORTO NETTO CONTRATTUALE - 1° ANNO: € 278.955,00= (Euro
duecentosettantottomilanovecentocinquantacinque/00), oltre I.V.A., a cui vanno aggiunti €
10.000,00 (Euro diecimila/00) per oneri speciali e piano di sicurezza, non soggetti a ribasso
d’asta.
ATTO DI SOTTOMISSIONE: in data 01 ottobre 2009, con il quale, ai sensi di quanto
disposto dall’art. 344 dell’allegato “F” della Legge n. 2248 del 1865, sono stati autorizzati
ulteriori lavori “a misura” per un ammontare complessivo netto di € 30.000,00 oltre I.V.A.,
di conseguenza, l’importo netto contrattuale relativo al 1° anno di appalto è di €
308.955,00= (Euro trecentoottomilanovecentocinquantacinque/00), oltre I.V.A., a cui
vanno aggiunti € 10.000,00 (Euro diecimila/00) per oneri speciali e piano di sicurezza,
non soggetti a ribasso d’asta. (Approvazione: delibera del Consiglio di Amministrazione
nella seduta del 30 settembre 2009).
CONSEGNA LAVORI: I lavori sono stati consegnati in data 26 novembre 2008, come da
Verbale di Consegna Principale.
TEMPO STABILITO PER L’ESECUZIONE: La durata dell’appalto, cosi’ come stabilito
dall’art. 5 del Disciplinare Tecnico regolante l’Appalto, è di anni 3 (tre) a decorrere dalla
data del Verbale di Consegna dei lavori.
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 171 del D.P.R. n. 554 del 21 dicembre 1999, essendo i
lavori in oggetto estesi a piu’ esercizi, benché facenti parte dello stesso contratto, verranno
liquidati di anno in anno, chiudendone la contabilità e collaudandoli come appartenenti a
tanti lavori distinti fra loro.
SCADENZA CONTRATTUALE: il termine utile complessivo di appalto per dare ultimati
i lavori è stabilito il giorno 25 novembre 2011.
CESSIONI DI CREDITO DA PARTE DELL’IMPRESA: Non risulta che l’Impresa abbia
effettuato cessioni di crediti in dipendenza dei lavori di che trattasi.
DANNI DI FORZA MAGGIORE: Durante l’esecuzione dei lavori non sono avvenuti
danni di forza maggiore.
ANDAMENTO DEI LAVORI: I singoli lavori sono stati eseguiti nel rispetto degli ordini
di lavoro emessi dalla Direzione Lavori e di quanto disposto dal Disciplinare Tecnico
d’Appalto.
NOTA: prot. n. 89082 – IX/2 del 25 novembre 2009, con la quale, il Direttore dei Lavori
ed il Responsabile del Procedimento, hanno comunicato all’Impresa la chiusura della 1^
annualità dell’appalto “triennale” in data 25 novembre 2009.
CERTIFICATI IN ACCONTO: Durante il corso dei lavori relativi al 1° Anno di Appalto
sono stati emessi, complessivamente n. 4 (quattro) Certificati di Pagamento per l’importo
totale di € 309.400,00 compreso servizio di controllo, pronto intervento e minuto
mantenimento ed oneri speciali e piano di sicurezza.
STATO FINALE: Lo stato finale dei lavori relativi al 1° anno di appalto, è stato redatto in
data 13 gennaio 2010, per un importo complessivo netto dei lavori eseguiti di € 314.273,40
compreso oneri speciali e piano di sicurezza, così di seguito distinto:
IMPORTO COMPLESSIVO NETTO DEI LAVORI
COMPRESO ONERI SPECIALI E PIANO DI SICUREZZA
325
€ 314.273,40
C.A.23.02.2010/p.38
A DETRARRE GLI ACCONTI CORRISPOSTI:
Certificato n. 1 del 03/03/09
€ 105.600,00
Certificato n. 2 del 03/06/09
€ 95.400,00
Certificato n. 3 del 16/09/09
€ 61.300,00
Certificato n. 4 del 21/12/09
€ 47.100,00
Sommano gli acconti corrisposti
€ 309.400,00
RESTA IL CREDITO NETTO ALL’IMPRESA
€ 309.400,00
€
4.873,40
============
(Diconsi Euro quattromilaottocentosettantatre/40)
Scaturisce, pertanto, il seguente quadro economico finale relativo ai lavori eseguiti nel 1°
anno di appalto:
QUADRO ECONOMICO FINALE DEI LAVORI ESEGUITI - 1° ANNO
26 novembre 2008 – 25 novembre 2009
A) LAVORI:
Lavori “a forfait”
€ 23.343,00
Lavori “a misura”
€ 282.930,40
TOTALE LAVORI € 306.273,40
€ 306.273,40
A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza
€ 8.000,00
TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE € 314.273,40
B) Somme a disposizione dell’Amministrazione
B.1 – I.V.A. 20% (su € 314.273,40) € 62.854,68
B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006
(Progettazione+D.L.+Collaudo) € 18.714,61
B.3 - Spese di pubblicità e Autorità € 4.282,65
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 85.851,94
€ 85.851,94
TOTALE COMPLESSIVO
€ 400.125,34
Ne scaturisce, pertanto, una economia di € 48.729,66 (€ 448.855,00 totale complessivo
quadro economico riformulato a seguito di Atto di Sottomissione - € 400.125,34 totale
complessivo quadro economico finale dei lavori eseguiti nella 1° annualità).
RISERVE DELL’IMPRESA: L’Impresa ha firmato lo Stato Finale dei Lavori senza
riserve alcuna.
INFORTUNI IN CORSO DI LAVORO: Durante i lavori non è avvenuto alcun infortunio.
ASSICURAZIONI DEGLI OPERAI: L’Impresa ha regolarmente assicurato i propri operai
per gli infortuni sul lavoro con posizione assicurativa n. 11557565/50, con decorrenza
continuativa presso la EDIL CASSA PUGLIA.
DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’: L’Impresa ha provveduto regolarmente, di volta
in volta, e per ogni Ordine di Lavoro relativo ad opere impiantistiche, a consegnare tutte le
certificazioni di conformità previste dal Decreto 22/01/2008 n. 37.
TEMPO STABILITO PER IL COLLAUDO: In base all’art. 5 del Disciplinare Tecnico
regolante l’Appalto, il collaudo dovrà avvenire entro 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione
del 1° Anno di Appalto.
DIREZIONE LAVORI: I lavori sono stati diretti dal geom. Rocco MANGIALARDI,
giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 25/26 giugno 2008.
REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA: accertata con il Documento Unico di Regolarità
Contributiva datato 30 Dicembre 2009.
326
C.A.23.02.2010/p.38
Premesso quanto sopra il geom. Rocco MANGIALARDI, Direttore dei Lavori, in
data 20 Gennaio 2010, ha rilasciato, con esito positivo, il CERTIFICATO DI REGOLARE
ESECUZIONE – 1° ANNO, verificando la corretta esecuzione delle opere, la regolarità
degli atti contabili ed i presupposti di legge che hanno regolato tutti i passaggi procedurali
inerenti il 1° Anno di Appalto. Il Consiglio di Amministrazione dovrà, quindi, approvare il
Certificato di Regolare Esecuzione – 1° Anno, il Conto Finale ed autorizzare, di
conseguenza, il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità
a liquidare il credito residuo di € 4.873,40= oltre I.V.A. spettante all’Impresa risultante
dallo Stato Finale, nonché autorizzare il medesimo Dipartimento Gestione Risorse
Finanziarie – Area Ragioneria e Contabilità ad incamerare in bilancio l’importo di €
48.729,66 (diconsi euro quarantottomilasettecentoventinove/66), quale residuo disponibile
rispetto al finanziamento del quadro economico del 1° ANNO RIFORMULATO A
SEGUITO DELL’ATTO DI SOTTOMISSIONE, approvato con delibera del C. di A. del
30/09/2009.””
Si rammenta che in data 26.04.2007 questo Consesso ha deliberato che i
Certificati di Regolare Esecuzione ed i Certificati di Collaudo relativi agli appalti per i
quali il Responsabile Unico del Procedimento abbia reso noto che non vi è iscrizione di
riserve da parte dell’Appaltatore e che non vi è necessità di ulteriore finanziamento rispetto
a quello originario, sarebbero stati approvati direttamente da questo Consesso
prescindendo dal preventivo parere della Commissione Edilizia.””
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTI
- la propria delibera del 26.04.2007;
- il contratto rep. n. 1560 sottoscritto in data 24.11.2008 con la ditta
EDILELETTRA s.r.l. di Bari, aggiudicataria dell’appalto triennale per
i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili
universitari compresi nel LOTTO N. 5 - Zona Centro;
- la propria delibera del 30.09.2009;
- l’atto di sottomissione sottoscritto con l’appaltatore in data
01.10.2009;
- lo stato finale relativo all’appalto in parola, rilasciato in data
13.01.2010 dal Direttore dei Lavori, Geom. Rocco MANGIALARDI,
dal quale risulta un credito residuo netto dell’Impresa ammontante a €
4.873,40, oltre IVA;
- il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto in parola, rilasciato
dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 20.01.2010;
327
C.A.23.02.2010/p.38
- il Documento Unico Regolarità Contributiva (DURC), rilasciato
dallo Sportello Unico Previdenziale INPS – INAIL in data 30.12.2009
a favore dell’Impresa EDILELETTRA s.r.l. di Bari;
- la relazione tecnica in data 22.01.2010 del Responsabile Unico del
Procedimento, Geom. Vito ANTONACCI, in cui è contenuto il
quadro economico finale dell’appalto;
CONSIDERATO
che dal raffronto tra il quadro economico di progetto del 1° anno (€
448.855,00) e il quadro economico finale del 1° anno dell’appalto (€
400.125,34), risultano disponibili € 48.729,66,
DELIBERA
1)
di approvare il Certificato di Regolare Esecuzione relativo all’appalto triennale per
i lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria degli immobili universitari
compresi nel LOTTO N. 5 – Zona Centro, rilasciato dal Direttore dei Lavori,
Geom. Rocco MANGIALARDI in data 20.01.2010, nonché lo stato finale rilasciato
dal medesimo Direttore dei Lavori, in data 13.01.2010;
2)
di approvare il seguente quadro economico finale del 1° anno dell’appalto:
QUADRO ECONOMICO FINALE
A) LAVORI:
Lavori “a forfait”
€ 23.343,00
Lavori “a misura”
€ 282.930,40
TOTALE LAVORI
€ 306.273,40
A.1 – Oneri Speciali e Piano di Sicurezza
TOTALE IMPORTO NETTO CONTRATTUALE
B) Somme a disposizione dell’Amministrazione
B.1 – I.V.A. 20% (su € 314.273,40)
€ 62.854,68
B.2 - Art. 92 D. Lgs N. 163/2006
(Progettazione+D.L.+Collaudo)
€ 18.714,61
B.3 - Spese di pubblicità e Autorità
€ 4.282,65
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
€ 85.851,94
TOTALE COMPLESSIVO
3)
€ 306.273,40
€
8.000,00
€ 314.273,40
€ 85.851,94
€ 400.125,34
===========
di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area Ragioneria e
Contabilità a liquidare all’Appaltatore, Impresa EDILELETTRA s.r.l. di Bari, il
credito residuo netto risultante dal predetto stato finale, ammontante a € 4.873,40,
328
C.A.23.02.2010/p.38
oltre IVA, che trova capienza sul predetto quadro economico finanziato come di
seguito indicato:
- Cap. 102480 “Manutezione Ordinaria Immobili” Acc. n. 76/09
- Cap. 201030 “Manutezione Straordinaria Immobili” Acc. n. 77/09
4)
di autorizzare il medesimo Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie – Area
Ragioneria e Contabilità ad incamerare l’importo residuo disponibile di €
48.729,66, (€ 448.855,00 - € 400.125,34).
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
329
C.A.23.02.2010/p.39
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
SERVIZIO DI CASSA: SCADENZA CONTRATTO
Il Presidente riferisce che è pervenuta la seguente relazione predisposta dal
Dipartimento Affari Generali:
“”Il Dirigente introduce l’argomento in oggetto riferendo che il prossimo 31
dicembre è fissata la scadenza del contratto regolante il servizio di cassa di questa
Università.
Il predetto servizio di cassa, rammenta il Dirigente è stato affidato da questa
Università a seguito di espletamento di procedura di pubblico incanto ai sensi del
previgente D.Lgs. 157/95, aggiudicata in base al criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa in funzione degli elementi di valutazione riportati nel Disciplinare di gara,
all’Istituto bancario “UniCredit Banca Spa”, oggi UniCredit Banca di Roma Spa che lo
disimpegna tramite la propria filiale di Bari sita in Via Putignani, 98, angolo Via Roberto
da Bari.
Ciò detto, in considerazione che non è possibile far ricorso all’istituto del rinnovo
contrattuale per espresso divieto contenuto nel Codice degli Appalti, atteso che dovrà per
tempo avviarsi la procedura di gara per l’affidamento del servizio in parola richiedente
precisi tempi tecnici per l’esperimento della stessa, l’ufficio segnala all’odierno Consesso
di valutare l’opportunità di nominare, secondo prassi consolidata, una commissione di
esperti che, ove necessario, rivisiti la attuale convenzione ed individui sulla base
dell’oggetto, della natura e delle peculiari caratteristiche dell’affidando servizio (ivi
comprese criticità eventualmente riscontrate) i criteri di aggiudicazione nonché la
corrispondente specifica ponderazione.
A tale proposito, il Dirigente rammenta che la precedente Commissione di esperti,
nominata dal Consiglio di Amministrazione nell’adunanza del 06/05/2005, era composta
da: Rettore (prof. Giovanni Girone), Direttore Amministrativo e dal prof. Mario
Spagnoletti, supportati, giusta D.R. n.7304 del 13/07/2005, da referenti dei due
Dipartimenti interessati all’avvio dei relativi procedimenti ovvero il dott. E. Miccolis ed il
dott. A. Piscitelli per il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie e l’avv. D. Carbonara e
la dott.ssa M.T. De Fazio per lo scrivente Dipartimento.””
ed invita il Direttore Amministrativo ad illustrare la problematica in questione.
Il Direttore Amministrativo nel sottolineare l’approssimarsi della scadenza
dell’attuale contratto regolante il Servizio di cassa di questa Università e che si rende
pertanto necessario definire, per tempo, tutti gli atti propedeutici all’avvio della procedura
di gara, propone di nominare una apposita Commissione di esperti con il compito di
rivisitare il testo dell’attuale Convenzione, così come proposto dal competente Ufficio,
330
C.A.23.02.2010/p.39
della quale ritiene che possano far parte i proff. Mario Scicutella, Massimo Di Rienzo,
Gianvito Giannelli, il dott. Sandro Spataro ed il rag. Massimo Altamura, in qualità di
funzionari in servizio presso il Dipartimento gestione Risorse Finanziarie e la dott.ssa
Maria Teresa De Fazio, in servizio presso il Dipartimento Affari Generali, oltrechè gli
ulteriori componenti che questo Consesso riterrà di individuare.
Il Presidente, nell’invitare i componenti del Consiglio a manifestare la propria
eventuale disponibilità a riguardo, propone di nominare altresì il prof. Domenico Viola.
Al termine, Egli invita il Consiglio a pronunciarsi in merito.
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione del Dirigente del Dipartimento Affari Generali;
VISTA
la scadenza fissata per il prossimo 31 dicembre del contratto regolante
il servizio di cassa dell’Università;
TENUTO CONTO di quanto emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
di nominare una commissione di esperti, composta dai proff. Mario Scicutella e Gianvito
Giannelli, dai consiglieri Massimo Di Rienzo, Domenico Viola e Sandro Spataro, dalla
dott.ssa Maria Teresa De Fazio e dal rag. Massimo Altamura, con il compito di rivisitare
l’attuale convenzione regolante il servizio di cassa dell’Università ed individuare la
tipologia e le modalità di procedura da adottare nonché i criteri di aggiudicazione e la
corrispondente specifica ponderazione.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
331
C.A.23.02.2010/p.40
X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
SCADENZA CONTRATTO TELEFONIA – RISULTANZE GRUPPO DI
LAVORO: ADEMPIMENTI
Il Presidente ritira l’argomento in oggetto.
Il Consiglio prende atto.
332
C.A.23.02.2010/p.41
X. PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
ADEMPIMENTI CONNNESSI CON LA RETTIFICA DEI CONFINI TRA AREE
DI PROPRIETA’ DI QUESTA UNIVERSITA’ E DELLA SIG.RA DE STASIO
GIUSEPPINA
Il Presidente ritira l’argomento in oggetto.
Il Consiglio prende atto.
333
C.A.23.02.2010/p.42
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELL’APPALTO DI DURATA
QUINQUENNALE
RELATIVO
COMPRENDENTE
ATTIVITÀ
AL
DI
“SERVIZIO
ENERGIA
2009-2014”
FORNITURA
CALORE,
GESTIONE,
CONDUZIONE E MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI
IMPIANTI TERMICI, DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE DI
PERTINENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – SEDI DI BARI E
TARANTO. APPROVAZIONE ATTI
Entrano l’ing. Giuditta Bonsegna, responsabile dell’Area Tecnica, e l’avv. Paolo
Squeo, Dirigente del Dipartimento Affari Generali.
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dalla Direzione
Amministrativa:
“”Il Direttore Amministrativo rammenta che questo Consesso, nella seduta del
26.01.2010, in riferimento all’argomento in oggetto, ha deliberato “…di richiedere alla
Commissione giudicatrice della gara per l’appalto del “Servizio Energia 2009-2014” di
procedere ad un ulteriore supplemento di istruttoria in ordine alla proposta di
aggiudicazione definitiva dell’appalto di cui trattasi, tenendo conto di quanto rappresentato
dalla Società SIRAM S.p.A. con nota fax del 25 gennaio 2010, da sottoporre all’attenzione
di questo Consesso in occasione della prossima adunanza …”.
Orbene, la prefata Commissione,riunitasi nelle sedute del 4 e 8 febbraio u.s., in
ossequio al deliberato consiliare del 26 gennaio 2010 ha concluso i lavori rassegnando le
conclusioni sulle doglianze di cui alla citata nota del 25.01.2010 della Ditta SIRAM S.p.A.,
tutte contenute nei verbali n. 11 del 4.02.2010 e n. 12 dell’8.02.2010.
Il Direttore riferisce altresì che con nota assunta a prot. n. 7100-IX/2 in data
27.01.2010, la Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A., prima classificata della procedura di
che trattasi, ha dichiarato che con effetto dal 1° dicembre 2009 la Società Cofathec Servizi
S.p.A. ha perfezionato l’operazione di fusione per incorporazione della Società Elyo Italia
S.r.l. e che la nuova ragione sociale risulta essere COFELY ITALIA S.p.A..
A tal proposito, in allegato alla citata nota, ha trasmesso la seguente
documentazione: Atto di fusione a rogito del Notaio Dott. Luigi La Gioia e relativa
dichiarazione; Procura del sottoscrittore dei documenti di offerta a rogito del Notaio Dott.
Luigi La Gioia; Certificato C.C.I.A.A. del 16.12.2009; Attestazione S.O.A. con data di
rilascio del 10.07.2009; Certificato ISO 9001:2008; Dichiarazioni di cui all’art. 38 del
D.L.vo 163/2006 e s.m.i..
L’Area Appalti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ha verificato, con esito
positivo, la conformità della documentazione amministrativa confrontandola con gli atti
trasmessi dalla Società COFATHEC SERVIZI S.p.A. in fase di presentazione dell’offerta
ed esaminati dalla Commissione giudicatrice.
334
C.A.23.02.2010/p.42
Ancora, il Direttore riferisce che giusta Decreto Rettorale n. 607 del 28.01.2010 sottoposto alla ratifica dell’odierno Consiglio- si è dato atto che i termini per
l’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria proposta in favore della Ditta COFATHEC
SERVIZI S.p.A. risultano interrotti secondo la normativa vigente.””
Su invito del Presidente, interviene l’ing. Bonsegna, responsabile del
procedimento “de quo”, la quale fornisce ulteriori chiarimenti di carattere tecnico sulla
questione in esame, soffermandosi, in particolare, sulla valutazione dell’offerta della ditta
COFATHEC SERVIZI s.p.a (ora COFELY ITALIA S.p.A.) da parte della Commissione
giudicatrice, effettuata nel rispetto della normativa vigente in materia, tenendo conto di
tutti i rilievi formulati dalla ditta SIRAM s.p.a., oltre che degli altri elementi considerati
rilevanti.
Al termine, il Presidente invita i presenti ad esprimersi in merito.
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Persichella, il quale, nel prendere atto del
lavoro svolto dalla Commissione, rappresenta l’esigenza che si verifichi la puntuale
esecuzione di tutto quanto previsto nel contratto che sarà formalizzato.
Escono l’ing. Bonsegna e l’avv. Squeo.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTI
i verbali n. 11 del 04.02.2010 e n. 12 dell’8.02.2010 della
Commissione Giudicatrice;
VISTE
le note della Società SIRAM S.p.A. del 16.12.2009, assunta a prot. n.
96502-IX/2 in pari data e la successiva del 25.01.2010;
VISTE
le proprie delibere rese nelle sedute del 29.12.2009 e 26.01.2010 di
richiesta di un supplemento di istruttoria a seguito delle citate note
della Ditta SIRAM S.p.A. del 16.12.2009 e del 25.01.2010;
PRESO ATTO
della nota assunta a prot. n. 7100-IX/2 in data 27.01.2010, trasmessa
dalla Società COFELY ITALIA S.p.A.;
VISTO
il Decreto Rettorale n. 607 del 28.01.2010 di interruzione dei termini
per l’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria proposta dalla
Commissione Giudicatrice in favore della Ditta COFATHEC
SERVIZI S.p.A., prima classificata della presente procedura di gara;
335
C.A.23.02.2010/p.42
VISTA
la relazione del Direttore Amministrativo in merito alla proposta di
aggiudicazione a favore della Ditta COFATHEC SERVIZI S.p.A. ora
Società COFELY ITALIA S.p.A.;
SENTITI
i chiarimenti forniti dall’ing. Giuditta Bonsegna,
DELIBERA
-
di approvare l’operato e gli atti della Commissione Giudicatrice e, per l’effetto, di
aggiudicare l’appalto relativo al “Servizio Energia 2009-2014” comprendente
attività di fornitura calore, gestione, conduzione e manutenzione ordinaria e
straordinaria degli impianti termici e di condizionamento e ventilazione di
pertinenza dell’Università degli Studi di Bari – sedi di Bari e Taranto alla Ditta
COFATHEC SERVIZI S.p.A. ora Società COFELY ITALIA S.p.A., corrente in
Roma alla Via Ostiense n. 333, giusta atto di fusione (a rogito del Dott. Luigi La
Gioia, Notaio in Roma -Repertorio n. 80.705 – Raccolta n. 20.224) per aver
totalizzato il maggior punteggio di 88,040, per l’importo totale netto del canone
quinquennale dei servizi a corpo di € 4.199.262,96 oltre I.V.A. oltre € 650.000,00
(per il quinquennio) per i lavori in economia;
-
di ratificare il Decreto Rettorale n. 607 del 28.01.2010.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
336
C.A.23.02.2010/p.43a
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
AQP
RICERCA
REGIONE
PUGLIA
–
II
ATTO
INTEGRATIVO
–
COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA:
ADEMPIMENTI
-
“LABORATORIO PUBBLICO DI RICERCA INDUSTRIALE PUGLIESE DEI
PLASMI - LIPP”
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione
Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di
laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia
(B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del
Dirigente Servizio industria n.1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del
15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e,
precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner.
Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio
degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta.
Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano
finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e
secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i
singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di
erogazione fissate nel ridetto Disciplinare.
Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con
titolo: “Laboratorio pubblico di ricerca industriale pugliese dei plasmi”, Settore
Tecnologico Nuovi materiali e nuove tecnologie per i sistemi produttivi, con Responsabile
Scientifico il Prof. Riccardo d’Agostino e Responsabile Unico del Procedimento, prof.
Francesco Fracassi.
Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.940.050,00=.
E’ pervenuta richiesta prot. n. 268 in data 12/02/2010 (Allegato A) da parte dei
suddetti docenti di concerto con la prof.ssa L. Sabbatini, Direttore del Dipartimento di
Chimica, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D.
Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di un Microscopio Elettronico a scansione ad
emissione di campo completo di microanalisi EDS e preparativa del campione c.d. File
Emission Gun Scanning Electron Microscope (FEG-SEM) dettagliatamente descritto
nell’Allegato Tecnico costituente parte integrante del Capitolato d’oneri trasmesso in uno
alla suddetta nota (Allegato B).
L’importo complessivo a basa d’asta del presente appalto è di € 300.000,00=oltre
IVA.
Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di
provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativo-
337
C.A.23.02.2010/p.43a
contabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo
dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito
all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett.b) del Regolamento di Ateneo, in
particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei
contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….>
detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso.
Orbene, evidenzia il Dirigente, per tale fornitura di rilevanza comunitaria sarà
esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi
dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art.82 del
citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i del prezzo più basso determinato mediante ribasso
percentuale sull’importo a basa d’asta.
Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per
l’acquisto in parola necessario alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul
capitolo 202200/017 del Bilancio del Dipartimento di Chimica, come da nota prot. n.268
del 12/02/2010 (Allegato A)
Infine, il Dirigente riferisce che, attesa la inconfutabile tecnicità dell’appalto, è
stato suggerito quale referente tecnico il prof. Francesco Fracassi che si propone di
nominare in qualità di esperto ad integrazione della preposta Commissione ex art.53,
comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale di
cui in narrativa.
L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in € 150,00= i costi previsti
quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graveranno
sul quadro economico del Progetto.
Il Servizio Prevenzione e Protezione ha altresì elaborato il documento di
valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, il costo totale della sicurezza è
pari a € 1.100,00= che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico
del Progetto.””
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento
Affari Generali;
VISTI
l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il
Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti
attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi;
CONSIDERATA
la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati;
VISTA
la richiesta formulata dal prof. Riccardo d’Agostino, Responsabile
Scientifico del Progetto in esame e dal prof. Francesco Fracassi,
Responsabile Unico del Procedimento;
338
C.A.23.02.2010/p.43a
DATO ATTO
che la fornitura oggetto del citato progetto trova copertura finanziaria,
per l’intera somma necessaria, nel bilancio del Dipartimento di
Chimica sul capitolo 202200/017, prenotazione impegno n. 145,
DELIBERA
1.
nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di
cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi
dell’art.55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui
all’art.82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante
ribasso percentuale sull’importo complessivo a base d’asta di € 300.000,00=oltre
Iva, cui vanno aggiunti € 1.100,00= per oneri per la sicurezza non soggetti a
ribasso, per l’acquisto di un Microscopio Elettronico a scansione ad emissione di
campo completo di microanalisi EDS e preparativa del campione c.d. File Emission
Gun Scanning Electron Microscope (FEG-SEM) dettagliatamente descritto
nell’Allegato Tecnico al Capitolato d’oneri;
2.
di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a
pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla
GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché
nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa
Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale
nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il
criterio automatico della rotazione;
3.
di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il
bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione
sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare
le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro
economico del Progetto;
4.
data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con il prof. Francesco
Fracassi referente tecnico, in qualità di esperto, la Commissione ex art. 53, comma
339
C.A.23.02.2010/p.43a
1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale
indicata in narrativa;
5.
di far gravare la spesa di € 150,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il
funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto;
6.
di autorizzare il Dipartimento di Chimica a procedere in conformità.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
340
C.A.23.02.2010/p.43b
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
AQP
RICERCA
REGIONE
PUGLIA
–
II
ATTO
INTEGRATIVO
–
COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA:
ADEMPIMENTI
- “LABORATORIO REGIONALE DI SINTESI E CARATTERIZZAZIONE DI
NUOVI
MATERIALI
ORGANICI
E
NANOSTRUTTURATI
PER
ELETTRONICA, FOTONICA E TECNOLOGIE AVANZATE”
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione
Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di
laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia
(B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del
Dirigente Servizio industria n.1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del
15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e,
precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner.
Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio
degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta.
Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano
finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e
secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i
singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di
erogazione fissate nel ridetto Disciplinare.
Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con
titolo: “Laboratorio regionale di sintesi e caratterizzazione di nuovi materiali organici e
nanostrutturati per elettronica, fotonica e tecnologie avanzate” del Settore Tecnologico
Nuovi materiali e nuove tecnologie per i sistemi produttivi, con Responsabile Scientifico il
Prof. Francesco Naso e Responsabile Unico del Procedimento, prof. Francesco Babudri.
Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.130.000,00=.
E’ pervenuta richiesta prot. n. 254 in data 11/02/2010 (Allegato A) da parte dei
suddetti docenti di concerto con la prof.ssa L. Sabbatini, Direttore del Dipartimento di
Chimica, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55 del D.
Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di strumentazione dettagliatamente descritta nelle
schede tecniche costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri trasmesso in uno alla
suddetta nota (Allegato B).
Il costo presunto di tali strumentazioni suddivise in nove lotti è stimato in €
1.533.000=Iva compresa.
Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di
provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativocontabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo
341
C.A.23.02.2010/p.43b
dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito
all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett.b) del Regolamento di Ateneo, in
particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei
contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….>
detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso.
Orbene, evidenzia il Dirigente, per tale fornitura di rilevanza comunitaria sarà
esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi
dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art. 82
del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i del prezzo più basso determinato mediante ribasso
percentuale sull’importo a basa d’asta relativo ad ogni singolo lotto.
Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per
l’acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul
capitolo 202200/015 del Bilancio del Dipartimento di Chimica, come da nota prot. n.254
dell’11/02/2010 (Allegato A)
Infine, il Dirigente riferisce che, attesa la inconfutabile tecnicità dell’appalto, sono
stati suggeriti per ciascun lotto i seguenti nominativi dei referenti tecnici che si propone
all’odierno Consiglio di nominare in qualità di esperti ad integrazione della preposta
Commissione ex art.53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la
procedura concorsuale di cui in narrativa:
-
per i Lotti 1 e 2: prof. Francesco Babudri del Dipartimento di Chimica,
per il Lotto 3: prof.ssa Angela Agostiano del Dipartimento di Chimica,
per i Lotti 4 e 5: prof. Renzo Luisi del Dipartimento Farmaco-Chimico,
per i Lotti 6 e 7: dott. Giuseppe Ciccarella, del Dipartimento dell’Ingegneria
dell’Innovazione, Università del Salento (soggetto partner),
per il Lotto 8: dott. Giovanni Bruno del CNR IMIP presso il Dipartimento di
Chimica,
per il Lotto 9; prof. Vincenzo Petruzzelli del Dipartimento di Elettrotecnica ed
Elettronica del Politecnico di Bari (soggetto partner).
L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in complessivi € 400,00= i
costi previsti quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che
graverà sul quadro economico del Progetto.
Per completezza di informazione, il Dirigente riferisce che è stata inoltrata
richiesta al competente Servizio Prevenzione e Protezione, da parte del Responsabile
Scientifico del Progetto sopra emarginato, di elaborazione del documento di valutazione
dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, allo stato, non è possibile effettuare la stima
di eventuali costi relativi alla sicurezza da indicare nel bando di gara per la fornitura su
trattata che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del
Progetto.””
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento
Affari Generali;
342
C.A.23.02.2010/p.43b
VISTI
l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il
Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti
attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi;
CONSIDERATA
la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati;
VISTA
la richiesta formulata dal prof. Francesco Naso, Responsabile
Scientifico del Progetto in esame e dal prof. Francesco Babudri,
Responsabile Unico del Procedimento;
DATO ATTO
che la fornitura oggetto del citato progetto trova copertura finanziaria,
per l’intera somma necessaria, nel bilancio del Dipartimento di
Chimica sul capitolo 202200/015, prenotazione impegno n. 144,
DELIBERA
1.
nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di
cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi
dell’art. 55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art.
82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso
percentuale sull’importo complessivo a base d’asta di € 1.533.00,00=Iva inclusa,
per l’acquisto di strumentazione dettagliatamente descritta nelle schede tecniche
costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri e suddivisa nei seguenti nove lotti:
-
-
Lotto 1: a) glove box attrezzata con evaporatore per metalli e materiali
organici completo di criostato di raffreddamento; b) n. 2 spin coater; c)
lampada UV; d) forno con piano riscaldato;
Lotto 2: analizzatore parametrico per la misura delle caratteristiche I-V di
dispositivi a semiconduttori organici;
Lotto 3: sistema di spettroscopia ottica ultraveloce;
Lotto 4: sistema modulare integrato e flessibile per realizzare sintesi chimica
in flusso continuo;
Lotto 5: Strumentazione per il monitoraggio in-situ di reazioni chimiche
tramite tecnologia FTIR;
Lotto 6: Sistema di essiccazione spray;
Lotto 7: Spettroscopio elettrochimico ad impedenza;
Lotto 8: a) Ellissometro spettroscopico a modulazione di fase; b)
Ellissometro spettrometrico;
Lotto 9: Profilometro.
343
C.A.23.02.2010/p.43b
2.
di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a
pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla
GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché
nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa
Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale
nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il
criterio automatico della rotazione;
3.
di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il
bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione
sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare
le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro
economico del Progetto;
4.
data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con i seguenti refernti
tecnici, in qualità di esperto, la Commissione ex art.53, comma 1 del Regolamento
di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale indicata in narrativa:
-
5.
per i Lotti 1 e 2: prof. Francesco Babudri del Dipartimento di Chimica;
per il Lotto 3: prof.ssa Angela Agostiano del Dipartimento di Chimica;
per i Lotti 4 e 5: prof. Renzo Luisi del Dipartimento Farmaco-Chimico;
per i Lotti 6 e 7: dott. Giuseppe Ciccarella, del Dipartimento dell’Ingegneria
dell’Innovazione, Università del Salento (soggetto partner);
per il Lotto 8: dott. Giovanni Bruno del CNR IMIP presso il Dipartimento di
Chimica;
per il Lotto 9; prof. Vincenzo Petruzzelli del Dipartimento di Elettrotecnica
ed Elettronica del Politecnico di Bari (soggetto partner);
di far gravare la spesa di € 550,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il
funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto;
6.
di far gravare gli eventuali costi relativi alla sicurezza, stimati a seguito di
elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) a
cura del Servizio Prevenzione e Protezione, sul quadro economico del Progetto;
7.
di autorizzare il Dipartimento di Chimica a procedere in conformità.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
344
C.A.23.02.2010/p.43c
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
AQP
RICERCA
REGIONE
PUGLIA
–
II
ATTO
INTEGRATIVO
–
COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA:
ADEMPIMENTI
-
“RETE REGIONALE DI LABORATORI PER LA SELEZIONE,
CARATTERIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DI GERMOPLASMA E PER
LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DI ORGANISMI NOCIVI DI
RILEVANZA ECONOMICA E DA QUARANTENA – SELGE”
– STRUMENTI ILLUMINA®
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione
Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di
laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia
(B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del
Dirigente Servizio industria n.1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del
15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e,
precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner.
Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio
degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta.
Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano
finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e
secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i
singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di
erogazione fissate nel ridetto Disciplinare.
Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con
titolo: “Rete regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione di
germoplasma e per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza
economica e da quarantena (SELGE)” riguardante il Settore Tecnologico Agroalimentare e
che vede Responsabile Scientifico il Prof. Vito Nicola Savino, Preside della facoltà di
Agraria e Responsabile del Procedimento il prof. Francesco Faretra, Direttore del
Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata.
Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.537.560,00=.
Ciò posto, è pervenuta richiesta, prot. n.8318 in data 03/02/2010 (Allegato A) da
parte dei suddetti docenti, di attivazione di procedura negoziata senza previa pubblicazione
di bando per l’acquisto, tra le attrezzature oggetto di contributo regionale per la
realizzazione del suddetto progetto, di strumenti Illumina®, in particolare:
- BeadXpress (VC-101-1000/1001) corredato di Goldengate satellite kit for
beadxpress (VC-120-1201), Veracode goldengate training kit (TR-101-0010),
Extensive goldengate training with veracode (TR-001-0010) secondo le
caratteristiche tecniche (Allegato B),
345
C.A.23.02.2010/p.43c
-
Sequencing Module (SY-101-2001) corredato di cBot cod. SY-301-2002,
secondo le caratteristiche tecniche (Allegato C), a completamento della
piattaforma di laboratori per gli approcci di biologia sistemica delle malattie
umane (BISIMANE), con Responsabile Scientifico, prof. F. Paolo Schena; il cui
intervento è stato approvato da questo Consesso nell’adunanza dello scorso 26
gennaio.
L’importo complessivo dell’appalto in esame è di € 299.850,00= comprensivo
dell’IVA al 20% e degli oneri della sicurezza, ed epurato della tassa gara, già quantificata
dall’Area scrivente in € 150,00=, quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la
Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento
dell’Autorità stessa, che graveranno sul quadro economico del Progetto.
Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di
provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativocontabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo
dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito
all’art. 46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett. b) del Regolamento di Ateneo, in
particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei
contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….>
detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso.
Il Progetto in parola, rileva il Dirigente, come riferiscono i due professori nella
anzidetta nota, prevede l’utilizzazione delle citate attrezzature che consentono: il
sequenziamento massale su doppia elica di cluster di frammenti genici distinti (50-75 mer)
con lettura in tempo reale di nucleotidi fluorescenti incorporati e fino ad un totale di 20
Giga Basi, e di amplificare con elevata sensibilità ed in multiplex (fino a 384 target) piccoli
frammenti genomici legati ad adattatori, prima di sottoporli ad ibridazione, su
oligonucleotidi legati a microbiglie, rilevabili con marcatura fluorescente.
Tali potenzialità, rimarcano i due docenti, non sono disponibili sul mercato in
apparecchiature della stessa tipologia (a tal fine si veda dichiarazione di infungibilità Allegato D) ed, inoltre, la produzione è garantita da privativa industriale (dichiarazione di
unicità del fornitore – Allegato E); in più detti strumenti sono oggetto di brevetti.
Ciò posto, a termini dell’art. 57, co.2, lett.b) del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
“qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti
esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico
determinato”, è consentito l’esperimento della procedura negoziata senza previa
pubblicazione di un bando di gara.
Pertanto, si è proceduto alla redazione di apposita lettera d’invito a gara (Allegato
F) che si sottopone all’attenzione dell’odierno Consesso unitamente alla documentazione
tecnica e che, previa acquisizione di autorizzazione da parte di codesto Consesso, sarà
inviata, secondo le indicazioni fornite dal Responsabile Scientifico del presente Progetto,
alla società Illumina Gmbh, con sede a Monaco (Germania) Dietlindenstr. 15 D-80802,
Filiale europea autorizzata da Illumina Inc. (casa madre), con sede a La Jolla, San DiegoCalifornia (USA), a rispondere ad appalti pubblici sia Italiani che Europei.
Con riferimento alla copertura finanziaria, il Dirigente evidenzia che nella nota
più volte richiamata, il Responsabile Scientifico di concerto con il Responsabile del
Procedimento assicurano che la spesa per le forniture in argomento graverà sul capitolo
202200, di cui all’Accordo di Programma Quadro in materia di Ricerca Scientifica della
346
C.A.23.02.2010/p.43c
Regione Puglia II Atto Integrativo per il quale è stato emesso mandato n.28878 (prot.n.
20/P/24090 del 22/12/2009) (Allegato G).
Infine, attesa la natura e la tecnicità dell’appalto, si segnala l’opportunità di
integrare con il prof. Francesco Faretra, in qualità di esperto, la preposta Commissione ex
art.53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura
concorsuale di cui in narrativa.
Per completezza di informazione, il Dirigente riferisce che è stata inoltrata
richiesta al competente Servizio Prevenzione e Protezione, da parte del Responsabile
Scientifico del Progetto sopra emarginato, di elaborazione del documento di valutazione
dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, allo stato, non è possibile effettuare la stima
di eventuali costi relativi alla sicurezza da indicare nella lettera d’invito per la fornitura su
trattata che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del
Progetto.””
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento
Affari Generali;
VISTI
l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il
Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti
attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi;
CONSIDERATA
la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati;
VISTA
la richiesta formulata dal prof. Vito Nicola Savino, Preside della
facoltà di Agraria e dal Responsabile del Procedimento, prof.
Francesco Faretra, Direttore del Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia Applicata con nota del 03.02.2010, assunta al
prot. generale l’8.02.2010 con il n. 10504, che attesta l’esistenza di
un’unica società produttrice di strumentazione scientifica in grado di
fornire quanto richiesto nella progettazione;
VISTA
altresì, la dichiarazione di infungibilità datata 29.10.2009, a firma del
prof. Francesco Faretra, Responsabile Scientifico dell’UR nonché
Direttore del Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia
Applicata;
DATO ATTO
che la fornitura oggetto del citato progetto trova copertura finanziaria
sul capitolo 202200 del bilancio del Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia Applicata, di cui all’Accordo di Programma
347
C.A.23.02.2010/p.43c
Quadro in materia di Ricerca Scientifica della Regione Puglia II Atto
Integrativo per il quale è stato emesso mandato n. 28878 (prot. n.
20/P/24090 del 22.12.2009),
DELIBERA
-
nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di
cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura negoziata con la
società Illumina Gmbh, con sede a Monaco (Germania) Dietlindenstr. 15 D-80802
senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’art. 57, co. 2), lett. b)
del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art. 82 del
medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso
percentuale sull’importo a base d’asta di € 299.850,00=Iva compresa, per l’acquisto
di strumenti Illumina®:
-
-
BeadXpress (VC-101-1000/1001) corredato di Goldengate satellite kit for
beadxpress (VC-120-1201), Veracode goldengate training kit (TR-1010010), Extensive goldengate training with veracode (TR-001-0010) secondo
le caratteristiche tecniche indicate dal Responsabile Scientifico, prof. Vito
Nicola Savino;
Sequencing Module (SY-101-2001) corredato di cBot cod. SY-301-2002,
secondo le caratteristiche tecniche indicate dal Responsabile Scientifico,
prof. Vito Nicola Savino;
di approvare la lettera d’invito che regolerà la predetta procedura negoziata;
-
data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con il Responsabile
del Procedimento, prof. Francesco Faretra in qualità di esperto, la Commissione ex
art. 53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura
concorsuale indicata in narrativa;
-
di far gravare la spesa di € 150,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il
funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto;
-
di far gravare gli eventuali costi relativi alla sicurezza, stimati a seguito di
elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) a
cura del Servizio Prevenzione e Protezione, sul quadro economico del Progetto;
348
C.A.23.02.2010/p.43c
-
di autorizzare il Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata
a procedere in conformità.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
349
C.A.23.02.2010/p.43d
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
AQP
RICERCA
REGIONE
PUGLIA
–
II
ATTO
INTEGRATIVO
–
COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA:
ADEMPIMENTI
-
“RETE REGIONALE DI LABORATORI PER LA SELEZIONE,
CARATTERIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DI GERMOPLASMA E PER
LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DI ORGANISMI NOCIVI DI
RILEVANZA ECONOMICA E DA QUARANTENA – SELGE”
– ATTREZZATURE VARIE
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione
Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di
laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia
(B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del
Dirigente Servizio industria n. 1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del
15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e,
precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner.
Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio
degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta.
Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano
finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e
secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i
singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di
erogazione fissate nel ridetto Disciplinare.
Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con
titolo: “Rete regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione di
germoplasma e per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza
economica e da quarantena (SELGE)” riguardante il Settore Tecnologico Agroalimentare e
che vede Responsabile Scientifico il Prof. Vito Nicola Savino, Preside della facoltà di
Agraria e Responsabile del Procedimento il prof. Francesco Faretra, Direttore del
Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata.
Tale Progetto presenta un costo totale di € 2.537.560,00=.
E’ pervenuta richiesta prot. n. 8345 in data 15/02/2010 (Allegato A) da parte dei
suddetti docenti, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi dell’art.55
del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di varie attrezzature, con assegnazione delle
stesse per lotti disgiunti, come dettagliatamente descritte nelle schede tecniche trasmesse in
uno alla suddetta nota (Allegato B) e che saranno parti integranti del Capitolato d’oneri.
Il costo presunto di tali strumentazioni suddivise in nove lotti è stimato in €
747.885,00=oltre Iva.
Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di
provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativo-
350
C.A.23.02.2010/p.43d
contabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo
dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito
all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett. b) del Regolamento di Ateneo, in
particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei
contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….> detta
procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso.
Orbene, evidenzia il Dirigente, per tale fornitura di rilevanza comunitaria sarà
esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare, una procedura aperta ai sensi
dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art. 82
del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i del prezzo più basso determinato mediante ribasso
percentuale sull’importo a basa d’asta relativo ad ogni singolo lotto.
Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per
l’acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul
capitolo 202200.
Infine, il Dirigente riferisce che, attesa la inconfutabile tecnicità dell’appalto, sono
stati suggeriti per ciascun lotto i seguenti nominativi dei referenti tecnici che si propone
all’odierno Consiglio di nominare in qualità di esperti ad integrazione della preposta
Commissione ex art. 53, comma 1 del Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la
procedura concorsuale di cui in narrativa:
-
per il Lotto 1: dott.ssa S. Pollastro del Dipartimento di Protezione delle Piante e
Microbiologia applicata,
per i Lotti 2 e 3: dott.ssa A. Minafra dell’Ist. Di Virologia Vegetale del CNR –
Bari,
per il Lotto 4: dott.ssa G. Bottalico del Dipartimento di Protezione delle Piante e
Microbiologia applicata,
per il Lotto 5: prof. F. Porcelli del Dipartimento di Biologia e Chimica
Agroforestale e Ambientale - Sez. di Entomologia e Zoologia,
per il Lotto 6: prof. G. Visaggio del Dipartimento di Informatica,
per il Lotto 7: dott.ssa A. Carlucci del Dipartimento di scienze Agro-ambientale,
Chimica e Difesa Vegetale – Università degli Studi di Foggia,
per il Lotto 8: dott. S. Molinari dell’Ist. Per la Protezione delle Piante del CNR –
Bari.
L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in € 250,00= i costi previsti
quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graverà sul
quadro economico del Progetto.
Per completezza di informazione, il Dirigente riferisce che è stata inoltrata
richiesta al competente Servizio Prevenzione e Protezione, da parte del Responsabile
Scientifico del Progetto sopra emarginato, di elaborazione del documento di valutazione
dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, allo stato, non è possibile effettuare la stima
di eventuali costi relativi alla sicurezza da indicare nel bando di gara per la fornitura su
trattata che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del
Progetto.””
Il Consiglio, all’unanimità,
351
C.A.23.02.2010/p.43d
UDITA
la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento
Affari Generali;
VISTI
l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il
Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti
attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi;
CONSIDERATA
la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati;
VISTA
la richiesta formulata dal prof. Vito Nicola Savino, Preside della
Facoltà di Agraria e dal Responsabile del Procedimento, prof.
Francesco Faretra, Direttore del Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia Applicata;
DATO ATTO
che le forniture oggetto del citato progetto trovano copertura
finanziaria, per l’intera somma necessaria, nel bilancio del
Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata sul
capitolo 202200,
DELIBERA
1)
nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di
cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi
dell’art. 55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. da aggiudicarsi con il criterio, di cui all’art.
82 del medesimo Decreto, del prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso
percentuale sull’importo complessivo a base d’asta di € 747.885,00=oltre Iva, per
l’acquisto di varie attrezzature dettagliatamente descritte nelle schede tecniche
costituenti parti integranti del Capitolato d’oneri e suddivise in otto lotti i cui
importi sono nelle stesse specificati;
2)
di approvare il Capitolato d’oneri predisposto dal Responsabile Scientifico e dal
Responsabile del Procedimento, regolante la gara in argomento;
3)
di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a
pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla
GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché
nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa
352
C.A.23.02.2010/p.43d
Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale
nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il
criterio automatico della rotazione;
4)
di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il
bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione
sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare
le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro
economico del Progetto;
5)
data la natura e la tecnicità dell’appalto, di integrare sin d’ora con i seguenti
referenti tecnici, in qualità di esperti, la Commissione ex art. 53, comma 1 del
Regolamento di Ateneo che dovrà aggiudicare la procedura concorsuale indicata in
narrativa:
-
6)
per il Lotto 1: dott.ssa S. Pollastro del Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia applicata;
per i Lotti 2 e 3: dott.ssa A. Minafra dell’Ist. di Virologia Vegetale del CNR
– Bari;
per il Lotto 4: dott.ssa G. Bottalico del Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia applicata;
per il Lotto 5: prof. F. Porcelli del Dipartimento di Biologia e Chimica
Agroforestale e Ambientale - Sez. di Entomologia e Zoologia;
per il Lotto 6: prof. G. Visaggio del Dipartimento di Informatica;
per il Lotto 7: dott.ssa A. Carlucci del Dipartimento di Scienze Agroambientale, Chimica e Difesa Vegetale – Università degli Studi di Foggia;
per il Lotto 8: dott. S. Molinari dell’Ist. per la Protezione delle Piante del
CNR – Bari;
di far gravare la spesa di € 250,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il
funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto;
7)
di far gravare gli eventuali costi relativi alla sicurezza, stimati a seguito di
elaborazione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) a
cura del Servizio Prevenzione e Protezione, sul quadro economico del Progetto;
8)
di autorizzare il Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata a
procedere in conformità.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
353
C.A.23.02.2010/p.43e
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
AQP
RICERCA
REGIONE
PUGLIA
–
II
ATTO
INTEGRATIVO
–
COSTITUZIONE DI RETI DI LABORATORI PUBBLICI DI RICERCA:
ADEMPIMENTI
- “VOC AND ODOR: VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DI COMPOSTI
ORGANICI VOLATILI E DEGLI IMPATTI ODORIGENI PRODOTTI DAI
NUOVI MATERIALI E DALLE NUOVE TECNOLOGIE PER I SISTEMI
PRODUTTIVI”
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Come noto, riferisce il Dirigente, a seguito dell’avviso pubblico della Regione
Puglia “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di
laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia
(B.U.R.P.) n. 41 del 13/03/2008, ammesso a cofinanziamento con Determinazione del
Dirigente Servizio industria n. 1396 del 30/12/2008, pubblicata sul B.U.R.P. n. 8 del
15/01/2009, dodici tra le proposte presentate da questa Università sono state approvate e,
precisamente, 10 in qualità di soggetto capofila e 2 in qualità di soggetto partner.
Per l’attuazione del programma dei singoli interventi, occorre procedere al lancio
degli appalti secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo di ciascuna proposta.
Con riferimento, poi, alla copertura dei costi dei suddetti progetti, gli interventi risultano
finanziabili, come tra poco vedremo nella disamina del caso più sotto trattato, nei limiti e
secondo le prescrizioni di cui al Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i
singoli soggetti attuatori, mediante finanziamento della Regione Puglia, con modalità di
erogazione fissate nel ridetto Disciplinare.
Tra le suddette proposte collocate utilmente in graduatoria risulta quella con
titolo: “VOC and ODOR: valutazione delle emissioni di composti organici volatili e degli
impatti odorigeni prodotti dai nuovi materiali e dalle nuove tecnologie per i sistemi
produttivi” riguardante il Settore Tecnologico Nuovi materiali e nuove tecnologie per i
sistemi produttivi e che vede Responsabile Scientifico e Responsabile Unico del
Procedimento il dott. Gianluigi de Gennaro del Dipartimento di Chimica.
Tale Progetto presenta un costo totale di € 1.200.000,00=.
E’ pervenuta richiesta prot. n. 196 in data 01/02/2010 (Allegato A) da parte del
suddetto docente, volta a richiedere l’attivazione di una procedura aperta ai sensi
dell’art.55 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di varie attrezzature nell’ambito
del succitato Progetto, con assegnazione delle stesse per singoli lotti, come
dettagliatamente descritte nelle schede tecniche trasmesse in uno alla suddetta nota
(Allegato B) e che costituiscono parti integranti del Capitolato d’oneri.
Il costo presunto di tali strumentazioni suddivise nei sotto indicati tre lotti è
stimato in € 693.000,00=oltre Iva:
1° Lotto: laboratorio mobile;
2° Lotto: sistemi di analisi sensoriali con supporti;
3° Lotto: sistemi di analisi chimica-olfattometrica.
354
C.A.23.02.2010/p.43e
Ciò detto, il Dirigente fa presente che nel caso di specie pur in presenza di
provvedimento del Rettore che ha delegato la gestione scientifica ed amministrativocontabile del Progetto in parola al Direttore del Dipartimento de quo, a causa dell’importo
dell’appalto che supera la soglia comunitaria nonché in considerazione di quanto stabilito
all’art.46 “Competenze dei Dipartimenti” comma 3, lett.b) del Regolamento di Ateneo, in
particolare:< ….sono di competenza dei Dipartimenti la deliberazione e la stipulazione dei
contratti relativi alla fornitura di beni di importo inferiore alla soglia comunitaria….>
detta procedura è rimessa alla competenza esclusiva di questo Consesso.
Orbene, per tale fornitura di rilevanza comunitaria, il Responsabile Scientifico del
Progetto ha richiesto che venga esperita una procedura ad evidenza pubblica, in particolare,
una procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del Codice degli Appalti da aggiudicarsi mediante
il criterio di cui all’art.83 del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i dell’offerta economicamente
più vantaggiosa, secondo i seguenti elementi:
PREZZO, fino ad un massimo di punti 40,
QUALITA’ DELL’OFFERTA TECNICA fino ad un massimo di punti 60.
A tal fine, evidenzia il Dirigente, atteso il rigore del codice degli appalti su tale
specifico punto ed al fine di evitare censure successive, l’ufficio scrivente ha richiesto al
dott. G. de Gennaro di definire con puntualità i predetti elementi acchè la Commissione
giudicatrice possa in sede di gara formulare giudizio sugli stessi senza margini di
discrezionalità. Quindi, il Responsabile Scientifico con riferimento all’elemento prezzo ha
individuato una formula matematica invece con riferimento all’elemento qualitativo ha
indicato i parametri di valutazione tecnica nonché i relativi pesi ponderali ed i sub-pesi,
dettagliatamente specificati nel Capitolato d’oneri a cui si fa espresso rinvio.
Riguardo alla copertura dei costi, è chiarito che la spesa complessiva per
l’acquisto delle attrezzature necessarie alla realizzazione del Progetto in esame, graverà sul
capitolo 202200/018 prenotazione impegno n. 146.
L’Area scrivente ha proceduto, altresì, a quantificare in € 250,00= i costi previsti
quale contributo dovuto in favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture per spese di funzionamento dell’Autorità stessa, che graverà sul
quadro economico del Progetto.
Il Servizio Prevenzione e Protezione ha altresì elaborato i documenti di
valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). Pertanto, il costo totale della sicurezza è
pari a € 200,00= che, ad ogni buon conto si precisa, graveranno sul quadro economico del
Progetto.””
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione a firma dell’avv. Paolo Squeo, Dirigente del Dipartimento
Affari Generali;
VISTI
l’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica nonché il
Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia ed i soggetti
attuatori, beneficiari dei finanziamenti concessi;
CONSIDERATA
la rilevanza e l’importanza della realizzazione dei Progetti approvati;
355
C.A.23.02.2010/p.43e
VISTA
la richiesta formulata dal Responsabile Scientifico e Responsabile
Unico, dott. Gianluigi De Gennaro del Dipartimento di Chimica;
DATO ATTO
che le forniture oggetto del citato progetto trovano copertura
finanziaria, per l’intera somma necessaria, nel bilancio del
Dipartimento di Chimica sul capitolo 202200/018, prenotazione
impegno n. 146,
DELIBERA
1)
nell’ambito della realizzazione dei Progetti Reti di Laboratori Pubblici di Ricerca di
cui all’Accordo quadro in materia di Ricerca Scientifica, l’Area Appalti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture è autorizzata ad esperire una procedura aperta ai sensi
dell’art. 55 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i. in cui l’importo complessivo dell’appalto è
stimato in € 693.000,00=oltre Iva, cui vanno aggiunti € 200,00= per oneri per la
sicurezza non soggetti a ribasso, da aggiudicarsi mediante il criterio di cui all’art.
83 del medesimo Decreto, dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base agli
elementi di valutazione: PREZZO, fino ad un massimo di punti 40; QUALITA’
DELL’OFFERTA TECNICA fino ad un massimo di punti 60, ai parametri ed ai
pesi specificati nel Capitolato d’oneri, per l’acquisto di varie attrezzature
dettagliatamente descritte nelle schede tecniche costituenti parti integranti del
Capitolato d’oneri e suddivise nei seguenti tre lotti:
2)
1° Lotto:
2° Lotto:
3° Lotto:
di approvare
laboratorio mobile;
sistemi di analisi sensoriali con supporti;
sistemi di analisi chimica-olfattometrica.
il Capitolato d’oneri predisposto dal Responsabile Scientifico,
regolante la gara in argomento;
3)
di autorizzare l’Area Appalti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture – Settore IV - a
pubblicare il bando di gara ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, sulla
GUUE, sulla G.U.R.I., sul sito web del Ministero delle Infrastrutture, nonché
nell’Albo Pretorio del Comune di Bari, nell’Albo Pretorio e sito web di questa
Università, e per estratto su due dei principali quotidiani a diffusione nazionale
nonché su due a maggiore diffusione locale che saranno individuati secondo il
criterio automatico della rotazione;
356
C.A.23.02.2010/p.43e
4)
di dare sin d’ora mandato al Rettore di approvare con proprio provvedimento il
bando di gara per la pubblicazione sulla G.U.R.I. e l’estratto per la pubblicazione
sui quotidiani ed il Disciplinare regolante la procedura de qua nonché di autorizzare
le spese per la pubblicazione degli stessi (bando ed estratto) a valere sul quadro
economico del Progetto;
5)
di far gravare la spesa di € 250,00= quale contributo dovuto in favore dell’Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per il
funzionamento dell’Autorità stessa, sul quadro economico del Progetto;
6)
che i costi relativi alla sicurezza graveranno sul quadro economico del Progetto;
7)
di autorizzare il Dipartimento di Chimica a procedere in conformità.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
357
C.A.23.02.2010/p.44
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO DI UNA CAMERA DI CRESCITA –
PROGETTO “GRASTEPP TRA GRAVINE E STEPPE” PER IL MUSEO
ORTOBOTANICO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali ed invita il Consiglio a pronunciarsi in merito:
“”Il Dirigente informa che la prof.ssa Viviana Cavallaro, Direttore del Museo
Orto Botanico, con nota prot. n. 25 del 10 febbraio u.s. (Allegato 1) ha fatto richiesta di
autorizzazione alla spesa per l’acquisto di una camera di crescita (BINDER modello KBW
400), il cui importo è stimato in € 9.540,00=oltre IVA. Tale spesa, precisa il Dirigente,
come si rileva dalla documentazione trasmessa, graverà sui fondi già accreditati a questa
Università - Museo Orto Botanico da parte della Regione Puglia.
La prof.ssa V. Cavallaro, prosegue il Dirigente, ha preventivamente proposto
l’acquisto della suddetta camera di crescita nella riunione del 05/02/2010 (Allegato 2) del
Consiglio del Museo Orto Botanico, al termine della quale il Consiglio, visti i cinque
preventivi inerenti l’acquisto ed atteso l’interesse per tale bene necessario alla
realizzazione delle azioni previste dal Progetto “GRASTEPP tra gravine e steppe – azioni
per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia”, ha
accettato e quindi autorizzato l’acquisto in parola secondo il miglior preventivo allegato
che risulta essere quello della società Levanchimica Srl, con sede in Bari alla Via T.
Columbo, 41 - 70123.
Il Dirigente riferisce che l’indagine di mercato per l’acquisto in parola è stata
curata direttamente dalla struttura richiedente, come stabilito dall’art. 104, punto 2.1 del
Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Tuttavia,
l’importo relativo a tale acquisto, rileva il Dirigente, è superiore al limite di spesa che
autorizza la struttura richiedente a deliberare in autonomia. Pertanto, occorre la preventiva
autorizzazione di questo Consesso.””
Il Consiglio, all’unanimità,
UDITA
la relazione a firma del Dirigente del Dipartimento Affari Generali;
VISTA
la richiesta prot. n. 025 del 10.02.2010 a firma della prof.ssa Viviana
Cavallaro, Direttore del Museo Orto Botanico di questa Università;
VISTA
l’autorizzazione rilasciata dal Consiglio del Museo Orto Botanico in
data 05.02.2010;
VISTO
l’art. 104 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità;
358
C.A.23.02.2010/p.44
ACCERTATA
la sussistenza della disponibilità finanziaria sul pertinente capitolo di
bilancio,
DELIBERA
-
di autorizzare la spesa di € 9.540,00=oltre Iva per l’acquisto di una camera di
crescita BINDER modello KBW 400 dalla società Levanchimica Srl, con sede in
Bari alla Via T. Columbo, 41 – 70123;
-
di autorizzare il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie a far gravare la spesa
per la suddetta fornitura sul capitolo 106010, sub. acc. 10/874 assunto dall’Area di
Ragioneria e Contabilità in data 17.02.2010.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
359
C.A.23.02.2010/madio
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA E
CHIRURGIA SU PROPOSTA DI CHIAMATA DI DOCENTI IDONEI PER LA
COPERTURA DI UN POSTO DI PROFESSORE DI II FASCIA: INTERVENTO
CONSIGLIERE MADIO
Chiede ed ottiene la parola il consigliere Madio, il quale - con riferimento a
quanto riportato dagli Organi di stampa in ordine alla recentissima decisione del Consiglio
della Facoltà di Medicina e Chirurgia di non proporre la chiamata di nessuno dei due
candidati risultati idonei a ricoprire un posto di professore di II fascia di
Otorinolaringoiatria – chiede se la decisione di sottoporre la questione all’esame del
suddetto Consiglio di Facoltà possa considerarsi conforme alle norme del vigente Codice
dei Comportamenti di questa Università, considerato che uno dei due idonei è parente di II
grado di altro docente dello stesso Settore Scientifico Disciplinare, afferente al
Dipartimento di Oftalmologia e Otorinolaringoiatria.
Il Presidente precisa che, ai sensi della normativa vigente, il Consiglio di Facoltà
si deve esprimere sulla chiamata dei candidati risultati idonei a ricoprire posti di professore
di I o II fascia, entro sessanta giorni dal decreto di approvazione degli atti della relativa
procedura di valutazione, e che l’art. 12 del vigente Codice dei Comportamenti fa
riferimento agli impegni che ogni appartenente alla comunità accademica deve rispettare.
Alle ore 18,05, rientra il Rettore.
360
C.A. 26.01.2010/varie
VARIE ED EVENTUALI
Il Rettore propone di prendere in esame, tra le "Varie ed eventuali", il seguente
argomento che riveste carattere di urgenza: “SPAZI VI PIANO DEL PALAZZO DI
GIURISPRUDENZA – DIPARTIMENTO PER LO STUDIO DELLE SOCIETA’
MEDITERRANEE”.
Il Consiglio, unanime, approva.
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C.A.23.02.2010/v.1
X.
PATRIMONIO, ECONOMATO E PROVVEDITORATO
SPAZI VI PIANO DEL PALAZZO DI GIURISPRUDENZA – DIPARTIMENTO
PER LO STUDIO DELLE SOCIETA’ MEDITERRANEE
Il Rettore comunica che è pervenuta la seguente nota, datata 15.02.2010, da parte
della prof.ssa Franca Maria Papa, Direttore del Dipartimento in oggetto:
“”Perdurando da oltre 3 anni una occupazione non legittima di n. 3 stanze ubicate
al VI piano del Palazzo di Giurisprudenza, comprese negli spazi relativi al Dipartimento
per lo Studio delle Società Mediterranee diretto dalla sottoscritta, nonostante i reiterati
deliberati di Commissioni Interfacoltà presiedute autorevolmente dai Presidi Ennio
Triggiani e Mario Giovanni Garofalo, Vi chiedo di provvedere entro il 15 marzo allo
sgombro dei suddetti locali. Ove ciò non dovesse accadere, dati gli enormi disagi che ciò
arreca al Dipartimento scrivente, sarò costretta a provvedere in tal senso con sommo
rammarico.””
Il Rettore, nell’evidenziare la necessità di dare mandato ad un’apposita
Commissione di approfondire la problematica segnalata dalla prof.ssa Papa, sentendo
preliminarmente i Direttori dei Dipartimenti interessati, propone i nominativi dei proff. Di
Rienzo e Spagnoletti, quali componenti della citata Commissione, invitando gli altri
Consiglieri a manifestare la propria disponibilità a far parte della Commissione stessa.
Ciò premesso, Egli invita il Consiglio a pronunciarsi in merito.
I consiglieri Persichella e Madio manifestano la propria disponibilità a far parte
della Commissione de qua.
Il Consiglio, all’unanimità,
VISTA
la nota datata
15.02.2010, trasmessa della prof.ssa Franca Maria
Papa, Direttore del Dipartimento Per lo studio delle Società
Mediterranee;
CONDIVISA
la necessità di istituire un’apposita Commissione con il compito di
approfondire la problematica segnalata con la nota succitata,
DELIBERA
di dare mandato ad una Commissione, composta dai consiglieri M. Di Rienzo, M.
Spagnoletti, M. Persichella e L. Madio, di approfondire la problematica segnalata dalla
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C.A.23.02.2010/v.1
prof.ssa
Franca Maria Papa, Direttore del Dipartimento Per lo studio delle Società
Mediterranee, e di formulare una proposta sentendo anche i Direttori dei Dipartimenti
interessati, da sottoporre all’attenzione del Consiglio di Amministrazione in occasione di
una prossima riunione.
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
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C.A.23.02.2010/fine
Esaurito l'esame degli argomenti all'ordine del giorno, il Presidente dichiara
sciolta la riunione alle ore 18,10.
IL SEGRETARIO
IL PRESIDENTE
(dott. Giorgio DE SANTIS)
(prof. Corrado PETROCELLI)
Per gli argomenti discussi
dalle ore 13,20 alleore 13,45
e dalle ore 16,50 alle ore 18,05
IL PRESIDENTE
(prof. Augusto GARUCCIO)
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