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Festival Lost in Sound, alla Fiera il meglio dell’elettronica
30 Maggio 2014 ore 14:42
Autore: redazione cagliaripad,
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Categoria:
Notizie / Appuntamenti e Spettacoli
URL della pagina:
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Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 03:55
Fino all'alba alle consolle una serie di ospiti, il duo di Stoccarda dei "Tiefschwarz", ovvero i fratelli Alexander e Sebastian Basti. Ancora l'artista di Francoforte
Gregor Tresher e l’esordio nell’Isola del newyorchese Ambivalent
Trascinanti dj set e nomi di forte richiamo mondiale per una mega serata all'insegna della musica
techno e house. Sabato notte, alla Fiera di Cagliari, è di scena la prima edizione del festival "Lost in
Sound", un viaggio energico e coinvolgente attraverso le sonorità dell'elettronica.
L'apertura della biglietteria della Fiera, sul lato del Piazzale Marco Polo, è per le 21. Due ore dopo al
Padiglione E si accendono impianti audio e le più sofisticate tecnologie e luci e i mille metri quadrati
della struttura fieristica si trasformano per una notte nella più grande pista da ballo di tutta la Sardegna
per far ballare giovani che arrivano da nord a sud di tutta l'isola e perfino dal resto dello Stivale.
Fino all'alba si alternano alle consolle una serie di ospiti, alcuni mai arrivati nell'isola: il duo di Stoccarda
dei "Tiefschwarz", ovvero i fratelli Alexander e Sebastian Basti.
Ancora l'artista di Francoforte Gregor Tresher, noto per le sue grandi performance di dance elettronica
nei locali più 'in' di Berlino, Tokyo, Sydney, Los Angeles e altri ancora. C'è grande attesa tra i cultori del
genere anche per l'esordio in terra sarda del newyorchese Ambivalent, all'anagrafe Kevin McHugh, Dj
notissimo in tutto il mondo e nella Grande Mela anche come conduttore di un programma radiofonico
"The Nerd Tank". Chiude questo poker di 'dj big' il fiorentino Luca Agnelli, Dj e produttore eclettico con il
suo mix di minimal-electro e house in perenne evoluzione, già noto nei locali più "in" della Costa
Smeralda e altre discoteche sarde.
A completare la line up, cinque tra i più gettonati artisti della scena sarda, apprezzati anche a livello
internazionale: C-Sky (Enrico Saba), Alessio Mereu, Emanuele Marascia, Matteo Spidicati e Alessio
Frino. "Lost in Sound" vede la luce grazie ai soci della Fenimero srl, costituita per l'occasione da un
gruppo di amici, alcuni giovani imprenditori, altri disoccupati, uniti da amicizia e passione per la techno.
"Abbiamo messo mano al portafoglio per realizzare, senza contributi pubblici, un grande evento mai
organizzato nell'isola - spiega Nicola Fenu, ideatore del progetto - della macchina organizzativa fanno
parte 24 associazioni e gruppi attivi da anni dal nord al sud dell'isola, dai Nightsounds, Basstation e
Moon Walkers, Ovest Club, Oasi Event, alla G-Day, Break Fast Bross, Street Groove, Acidwash, Why
Not e ancora Hard Music, Midnight Group, Equality, Lo Sciabecco, per citarne alcune. Questo è già di
per sé un grande risultato. Ma abbiamo un altro grande obbiettivo, vogliamo che questo festival diventi
un appuntamento fisso annuale".
Artisti sardi. E poi ci sono i sardi che stanno realizzando un sogno: dare vita a Cagliari a una grande
kermesse di musica techno. E da questa passione vorrebbero costruire un'opportunità di lavoro.
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Con questa ricetta fai-da-te e anticrisi, otto giovani dai 20 ai 37 anni, più un amico più "anziano",
accomunati da una sfrenata voglia di techno e house, hanno cercato di reagire e dare un calcio a
disoccupazione e precarietà.
Arrivano da piccoli centri dell'oristanese come Uras e Arborea, e da Cagliari, Andrea Demurtas, Eros
Colombari, Gianluca Cera, Nicola Fenu, Roberto Dessy, Roberto Melis, Federico Ciullo e Martina
Cardia, l'unica ragazza del gruppo. I più sono disoccupati, uno lavora in una cooperativa di allevamento
di vitelli, un altro è macellaio, un altro ancora da precario fa l'assistente sommozzatore. Ma sopratutto
sono grandi amici e da quest'amicizia e dalla passione comune è nata una sera l'idea di diventare
datori di lavoro di se stessi.
"La nostra è una sfida, il periodo è nero ma noi ci crediamo", racconta Nicola Fenu, che ha dato il là a
quest'avventura. Da questo sasso lanciato quasi per scherzo è nato il grande progetto portato avanti
senza finanziamenti pubblici. "Qui non c'è lavoro, allora dobbiamo inventarcelo. Ci siamo autofinanziati
per costituire una società con tutti i crismi di legge per rendere possibile la serata. Abbiamo messo
mano ai nostri risparmi, qualcuno ha messo a disposizione lo stipendio, qualcun altro ha frantumato il
salvadanaio, quella piccola riserva di denaro accumulata con le paghette settimanali di genitori e nonni.
Poi siamo riusciti a contagiare l'entusiasmo ad altri 24 organizzatori già attivi in Sardegna e riunirli sotto
l'ombrello Fenimero", aggiungono Eros Colombari e Gianluca Cera.
Alla vigilia della serata alla Fiera, l'entusiasmo è alle stelle e i numeri sono confortanti: oltre 2500
biglietti venduti in prevendita. "Lost in Sound vogliamo diventi un festival annuale della techno, un
genere musicale che ha moltissimi appassionati - conclude Fenu - e ancora di più, una opportunità di
lavoro che potrebbe ampliarsi anche ad altri giovani
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