Secolo XIX il 13/11/16
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Secolo XIX il 13/11/16
8 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2016 politica IL SECOLO XIX PROSEGUE IL CAMMINO DELLA LEGGE DI BILANCIO: PRESENTATI 5 MILA EMENDAMENTI Renzi su Airbnb stoppa anche il Pd: finché sarò premier nessuna tassa Scontro sul bonus mamme: i centristi vogliono slegare la misura dal reddito Isee IL CASO GIOVANNI LATERZA NESSUNA nuova tassa, neanche su Airbnb. A scendere in campo è il premier Matteo Renzi in prima persona, che via twitter spazza via l’ipotesi avanzata in Parlamento di una stretta fiscale per gli affitti a breve termine. «Finché sono premier io - scandisce il presidente del Consiglio - le tasse si abbassano e non si alzano #avanti». Da registrare, però, la dura reazione di Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio ed esponente del Pd. «Airbnb - dice seccato - continuerà a non pagare le tasse nel nostro Paese nonostante l’incredibile business che fa qui da noi, esattamentecomehasemprefatto fino ad oggi». In attesa che i gruppi segnalinogliemendamentialla manovra da portare in votazione, e che ridurranno da 5mila a 900 le proposte da esaminare nei prossimi giorni, sono diversi i dossier che si vanno aprendo: si va dalla previdenza ai giochi, passando ovviamente per il fisco e per gli enti locali. Governo e maggioranza sono infatti a lavoro per cercare di anticipare al 2017 la riduzione delle slot: si tratterebbe di un taglio del 33%, pari a 133 mila macchinette. Un obiettivo che potrà essere raggiunto - viene spiegato qualora la prossima settimana si riuscisse a chiudere l’intesa in conferenza unificata. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, si tratta di un pacchetto - si sottolinea - che è già stato scontato nella scorsa manovra e i cui costi sono stati comunque compensati dall’aumento delle entrate nel settore. Settore, quello dei giochi, che sarà oggetto di diversi emendamenti parlamentari che puntano i riflettorisulrinnovodellegare per Sisal e Lottomatica. Altro tema che sarà quasi certamente affrontato, quello previdenziale: appare infatti molto probabile il rifinanziamento della cosiddetta opzione donna, vale a dire la possibilità per alcune lavoratrici di andare in pensione prima a patto di passare al sistema contributivo. Sul fronte fiscale, invece, le opposizioni ma anche parti della maggioranza non sono pronte a chiudere la discussione sulla questione delle cartelle e delle relative sanzioni. Il Venezia, una delle città con il maggior numero di Airbnb Airbnb continuerà a non pagare le tasse nel nostro Paese nonostante l’incredibile business che fa qui FRANCESCO BOCCIA Pd, pres. commissione Bilancio bassi mentre i centristi, con Area popolare in testa, si dicono pronti a difendere la misura originaria, che non prevede tetti Isee. Niente da fare invece, almeno per il momento, per le misure sulle banche: qualsiasi intervento infatti, si sottolinea, sarà eventualmente messoapuntosolodopoilreferendum e solo dopo che la manovra sarà approdata al Senato. Difficile dunque immaginare che la proposta targata Pd, e che tra l’altro non piace ai consumatori, per esonerare dal bail-in i depositi bancari riconducibili allo Stato ed agli Enti locali possa trovare spazio durante il passaggio della manovra a Montecitorio. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IN LIGURIA NELL’AUTUNNO DEL 2015 ERANO PRESENTI 5 MILA ANNUNCI. A GENOVA CIRCA 1.400 Dagli 11 euro a notte di Nervi ai 4.500 di Sestri Levante Tra i due estremi migliaia di proposte. Nel centro storico del capoluogo è possibile prenotare 290 camere GIULIA MIETTA GENOVA. C’è il divano-letto da 11 euro in una rimessa di canoe a Nervi e la villa a picco sul mare disegnata da Carlo Daneri e Le Corbusier a Sestri Levante, 4.500 euro a notte. Tra questi due estremi migliaia di stanze o interi appartamenti affittati temporaneamente attraverso Airbnb, per citare soltanto la più celebre delle piattaforme di house sharing. Ma quanti sono i profili attivi in Liguria? Difficile dirlo perché, se fino a qualche mese fa, bastava digitare “liguria”sul motore di ricerca del portale airbnb.com per trovare un elenco di tutte le case di- sponibili (nell’autunno 2015 erano circa 5.000, 1400 solo in Provincia di Genova) oggi il sito ha impostato un limite di 306 soluzioni per ogni ricerca. Questo rende più complicato farsi un’idea di quanti affittano la propria casa in questo modo e quanti, inoltre, stiano portando avanti legalmente la propria attività. Peraltro Airbnb Italia non fornisce gli elenchi dei locatori (neppure alle forze dell’ordine) poiché sono custoditi su server all’estero. Secondo alcune statistiche formulate dalla società americana, però, il guadagno medio annuo di un “host” è di 2.300 euro e ogni annuncio raccoglie in media 26 notti IL PADRONE DI CASA «È il mio lavoro, ma pago tutte le imposte» ANDREA Alunni, 36 anni, gestisce due appartamenti a Roma in affitto su Airbnb. Quando guadagna con le case? «Con quella di proprietà circa 1.800 euro al mese, al netto di tutte le spese. Con quella che ho preso in affitto, ovviamente meno». È la sua attività principale? «Sì». Fa concorrenza sleale agli alberghi? «Non io. Ho la licenza del Comune di Roma, chi sceglie Airbnb non vuole stare in hotel e viceversa». È stato complicato prenderla? «Ci sono una serie di criteri da rispettare, serve un architetto o un ingegnere». Vi chiamano evasori. «Io le tasse le pago. I turisti ANSA decreto legge, che da domani sarà all’esame dell’Aula, crea una sorta di “finestra per la rottamazione” che in molti chiedono sia portata a regime con il ddl bilancio. Altro tema, quello della norma “Paperoni”, che prevede una flat tax di 100 mila euro per chi trasferisce la residenza nel nostro Paese, dopo aver passato all’estero 9 degli ultimi 10 anni e che molti gruppo chiedono venga rivista fissando una percentuale fissa (c’è chi propone il 10%, chi il 20% e chi il 25%). Fronte di battaglia parlamentarecertosaràpoiilcapitolo “famiglia”: il Pd, e non solo, chiede che i bonus previsti (da quello mamme a quello per gli asilo nido) vengano dati solo ai redditi più L’ACCUSA Andrea Alunni mi pagano attraverso bonifico e dichiaro tutto». Glihoteldenuncianol’illegalità di questo mondo. «E io sono d’accordo con loro. Il problema è che noi con la licenza siamo una minoranza. Loro sì che fanno concorrenza sleale. E aggiungo che c’è anche un problema di sicurezza non indifferente». Sicurezza? prenotate. L’età media di chi affitta è 43 anni. Il 53% di chi pubblica annunci sono donne e il 73% dei profili gestisce più di un annuncio. Che le case o le stanze messe a disposizione attraverso Airbnb in Liguria sianoovviamentepiùdi306losi può calcolare effettuando una ricerca su singole località. Alassio? 290 annunci. Finale Ligure? 111. Camogli e dintorni? 198. I numeri scendono se si prova a cercare una stanza alle Cinque Terre (a Levanto soltanto 28 annunci, 17 a Manarola, una cinquantina a Vernazza). Nel centro storico genovese si ha la possibilità di prenotare 290 case, molte delle quali offrono terrazzini con vista sui tetti o sul porto antico, colazioni incluse a base di focaccia, magari anche la possibilità di avere una lezione di yogaounavisitaturisticadella città tenuta direttamente dall’ospite. A tutti i suoi host Airbnb invia un messaggio: «Sei responsabile della gestione delle tue tasse e degli eventuali obblighi fiscali». Ovvero, in Liguria, registrare in Comune la propria attività come b&b o affittacamere; versare la tassa di soggiorno; dichiarare i redditi incassati con modello 730 o Unico; segnalare alla questura gli ospiti residenti fuori dal proprio Comune (il rischio per chi contravvenga è una denuncia penale, 3 mesi e 206 euro di multa). Quanti rispettano le regole? Una percentuale molto bassa se si calcola che anche sommando gli affittacamere e i b&b registrati sui database della Regione Liguria, per esempio, non si superano i 180 nominativi in tutta Genova, e non solo nel centro storico. L’avvento di Airbnb ha avuto un effetto dirompente anche sul mercato immobiliare del capoluogo ligure. «Negli ultimi tre anni – spiega Umberto Cerasuolo, referente per ilcentrodelgruppoFondocasa – c’è stata una corsa all’acquisto di appartamenti di piccole dimensioni che è coincisa con la maggiore semplicità di trasformarli in attività ricettive». L’ALBERGATORE «Sì, noi regolari siamo obbligati a registrare gli ospiti, che ci forniscono i documenti. Gli abusivi no e di questi tempi non mi pare una cosa rassicurante». Si trova bene con Airbnb? «Molto bene. Siamo contenti noi e sono contenti gli ospiti, è tutto molto pratico». Che differenza c’è tra Airbnb e gli altri portali d’affitto? «Che con loro si fa tutto in tre clic. Prima lavoravo con altri portali, si prendevano accordi via mail, si chiedeva un anticipo del venti per cento e poi il resto in contanti. Io dichiaravo tutto, ma ero tra i pochi. Passavano giorni prima che ci si mettesse d’accordo con i turisti sulle date, sull’orario d’arrivo e su tutti i dettagli. Con Airbnb è tutto più pratico e quando c’è un problema si attivano subito». F. OLI. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «Fatturati in picchiata, colpa della piattaforma» FRANCESCO OLIVO DANIELE Frontoni è il proprietario dell’hotel San Francesco a Roma, quartiere Trastevere, un tre stelle «con i fatturati precipitati in modo impressionante per colpa dell’abusivismo». Colpa di Airbnb? «Noi piccoli soffriamo di più,nonc’èdubbio.Glialberghi di lusso offrono servizi che non sentono la concorrenza, il campo da golf, la piscina, tutte cose che non si trovano su Airbnb. Per noi è diverso, facciamo il servizio bed and breakfast, camera e colazione». Si fa abbastanza contro l’abusivismo? «Non direi. Basta fare due passi qui intorno, Trastevere è infestata dall’abusivismo, mettono i turisti in cantine e Daniele Frontoni negozi adibiti alla buona. Il sabato e la domenica si vedono strani cantieri, ci sono schiere di persone che i trolley che vagano per i vicoli perché ovviamente questi non possono mettere insegne». C’èl’abusivismo,macisono anche quelli con le licenze. «Anche su quello ci sarebbe da dire: il Comune autorizza appartamenti per due persone e questi mettono dentro sei persone, con i letti a castello». Al di là delle proteste della vostra categoria, quali contromisure avete preso? «Francamente le confesso che non c’è modo: se questi fanno pagare 100 una casa per sei persone io non posso arrivare a quei prezzi. Una doppia posso metterla a 50 euro, meno è impossibile. Considerate che dobbiamo c’è anche la commissione di Booking, i 4 euro al giorno a persona di tassa di soggiorno. Mi risulta che alcuni padroni di casa di Airbnb la chiedano e poi non la versano, figuriamoci». Per molti Airbnb è un modo di arrivare a fine mese, che c’è di male? «Sfatiamo il mito: poveri che hanno appartamenti da affittare non ne conosco. Mentre so di persone che ne mettono in affitto venti e che si fanno pagare su conti corrente all’estero». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI