“Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere”
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“Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere”
“Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere” LICEO SCIENTIFICO STATALE B. RESCIGNO ROCCAPIEMONTE (SA) ANNO SCOLASTICO 2014/15 Via Viviano 3 84086 Roccapiemonte (SA) Cod. Sc. SAPS18000P Codice Autonomia: SA2X4SAPS18000P Codice Fiscale: 94000440654 Tel. 081/931785 Fax 0815141210 Email: [email protected] www.liceorescigno.gov.it Premessa Il progetto generale del nostro Liceo nasce dall'esigenza di sviluppare nelle giovani generazioni il pensiero critico, il rispetto della persona e il senso di responsabilità e consapevolezza in rapporto al contesto sociale in cui sono inserite. La scuola, come sede formativa istituzionale privilegiata, utilizzando tutte le risorse pedagogiche, didattiche e metodologiche, agisce sull’esperienza quotidiana degli studenti, favorendone la riflessione e preparandoli al riconoscimento convinto e partecipato delle regole della vita democratica . Promuovere educazione alla legalità, alla convivenza ed al rispetto di se stessi e degli altri significa, infatti, promuovere la cultura del sociale escludendo la violenza, privilegiando la solidarietà, la dignità di essere cittadino attivo proiettato in una realtà europea. L’attivazione di percorsi di partecipazione e condivisione che coinvolgano ampi campi educativi rappresenta la via che conduce allo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza, alla cultura della pace e della solidarietà, alla gestione dei conflitti, alla consapevolezza delle differenze e del dialogo, al rispetto dell’ambiente e del patrimonio culturale. Perché la scuola è il luogo dove si “apprende a vivere”, come afferma il sociologo francese E. Morin, il luogo di incontro e di crescita dove le giovani generazioni sono guidate ad interpretare la realtà, ad attribuire significato al vivere quotidiano e alla propria esistenza 2 1. INTRODUZIONE Il Piano dell’Offerta Formativa “è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.”(D.P.R.275/99 art.3, Regolamento dell’Autonomia didattica ed organizzativa). Il P.O.F. è, quindi, lo strumento progettuale attraverso cui ogni singolo istituto definisce la propria azione educativa. Esso è, pertanto, un documento di programmazione delle scelte culturali, organizzative ed operative che caratterizzano la scuola, quali sintesi dell’attività educativa e dei valori in cui Dirigente Scolastico, docenti e non docenti si riconoscono; esso è , difatti, “la carta d’identità “della comunità scolastica e il libro mastro di ogni sua singola attività. 1.1 PRINCIPI FONDAMENTALI * Coerenza - Il Piano si caratterizza come un progetto coerente ed integrato di scelte culturali, didattiche ed organizzative, finalizzate tutte al successo formativo degli studenti. * Condivisione e consenso - Il Piano si costruisce mediante un forte coinvolgimento ed una significativa responsabilità di tutte le componenti scolastiche, attraverso una gestione partecipata della scuola, al fine di favorire un impiego effettivo di tutte le risorse e un'ottimale realizzazione degli standard generali dei servizi e dei progetti previsti. * Uguaglianza - Da intendersi non solo come parità di diritti fra gli utenti, con regole uguali per tutti, ma anche come uguali opportunità per tutti gli studenti, sostenendo sia difficoltà e disagi sia potenzialità ed eccellenze. * Efficienza e trasparenza -Viene assunta la Legge 241/90 quale riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio. Viene promossa ogni forma di partecipazione che garantisca la massima semplificazione delle procedure. L'attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità e trasparenza. * Libertà di insegnamento - Viene garantita la libertà di insegnamento, che però non può essere separata dal rispetto della personalità degli alunni, onde facilitare le loro potenzialità formative e culturali e un armonico sviluppo. “Nihil est difficile volenti” 3 INDIRIZZI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL POF Sulla base delle indicazioni del D.P.R. 275/99, sono stati individuati i seguenti indirizzi generali, di cui il collegio dei docenti ha tenuto conto per l’elaborazione del P.O.F. In momento in cui la Scuola sta perdendo sempre di più la sua identità sociale e culturale rischiando di vanificare la sua storia secolare, urge un ripensamento della sua funzione sia a livello nazionale che territoriale. Questo rinnovamento non può cadere dall’alto, perché la parcellizzazione della realtà territoriale e l’esigenza di calare la scuola nel tessuto produttivo sollecita una risposta automa, non anarchica, e concreta da tutte le agenzie formative. Questo è stato lo spirito che ha fatto nascere la Scuola Autonoma,una scuola che non si stanca di mettersi in discussione, di ricercare nuove strade per raggiungere il suo massimo obiettivo: formare le nuove generazioni. Ciò diventa ancora più valido per quelle micro realtà che si trovano ad operare in zone di provincia, le quali, pur sentendosi parete del grande villaggio globale, non sono riuscite a sviluppare un modello funzionale ed operativamente valido per farne parte in modo attivo. Il nostro piano dell’offerta formativa opera da sempre in tal senso, in quanto si trova situato in un crocevia dinamico, ma, nel contempo anche problematico, dell’entroterra campano. Una realtà sicuramente ancora sana, ma non eslege dalle problematiche economiche, sociali e malavitose del nostro territorio. Ecco perché da sempre il nostro Liceo ha cercato di essere un polo di trasmissione culturale in senso stretto, ma soprattutto ha cercato di educare i propri allievi ad essere “cives”,cioè uomini consapevoli sempre delle proprie scelte umane e sociali. Questo processo è quindi il solco sul quale anche oggi cerchiamo di muoverci come comunità educativa, anche con il supporto continuo delle famiglie e delle strutture territoriali, volendo validare in modo oggettivo il nostro curriculo. Il POF, in ottemperanza a quanto previsto dalla vigente legislazione in materia di autonomia, costituisce il documento fondamentale di ogni Istituzione scolastica ed è concepito per essere collegato dinamicamente al contesto territoriale e sociale in cui opera la scuola. In tale senso, si ha la necessità di una riprogettazione a cadenza annuale, al fine di venire incontro ai bisogni formativi dell’utenza e ancor più in generale della società. L’art. 1 comma 622 della Legge 296 del 27 dicembre 2006, ha elevato l’obbligo dell’istruzione a 10 anni, prevedendo esplicitamente che “l’adempimento dell’obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l’acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricoli relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore.” Adattandosi a tale indirizzo, il nostro Piano dell’Offerta Formativa definisce un percorso-processo formativo (Curriculo) dell’Istituto in maniera esaustiva ed esplicita la progettualità nonché le metodologie atte a realizzarlo, pur restando nel necessario equilibrio tra le esigenze contemplate a livello nazionale e la domanda di formazione che emerge dal territorio. Facendo, inoltre, proprio il “Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli” (EQF), il Collegio dei Docenti decide di far proprie le definizioni chiave che vengono qui di seguito riportate: • “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • “Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. 4 Tenendo presente questo contesto risulta naturale che gli obiettivi fondamentali ed insopprimibili del Piano dell’Offerta Formativa di Istituto diventano i seguenti: 1. Rendere l’allievo il vero centro della progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e didattica, in funzione revisionale e predittiva; 2. Costruire l’autonomia relazionale cognitiva, costruttiva, sociale dell’allievo attraverso l’organizzazione “reticolare” delle sue esperienze e conoscenze, nella prospettiva del conseguimento degli obiettivi educativi, coniugati ai saperi essenziali. Principi generali dell’offerta formativa: 1. Promuovere l’acquisizione dei saperi essenziali da parte di ogni allievo secondo le sue potenzialità, laddove per saperi essenziali si intende quanto previsto, a proposito della certificazione dei saperi, dalla sopra citata legge 296/2006; 2. coniugare i saperi essenziali alle esigenze e alle possibilità di sviluppo e di crescita di ogni allievo in relazione alle aspettative delle famiglie e ai bisogni della società; 3. rendere ciascun allievo artefice costruttore di sé in termini di formazione cognitiva, sociale e comportamentale, allo scopo precipuo di favorirne l’inserimento attivo, consapevole e responsabile nella vita della scuola e dell’intera comunità nei suoi vari livelli; 4. garantire a tutti gli studenti iscritti le medesime e qualificate opportunità di formazione e istruzione; 5. promuovere e sostenere attività di ricerca e sperimentazione didattica da parte dei docenti e iniziative progettuali a favore degli studenti; 6. facilitare la comunicazione tra tutti i soggetti della scuola, garantire servizi efficienti, semplificare le procedure e valorizzare le competenze del personale docente e non docente; 7. individualizzare delle azioni di sostegno in situazioni di svantaggio; 8. promuovere l’orientamento prima dell’iscrizione e attuare una specifica e articolata attività di accoglienza dei nuovi alunni; 9. garantire forme di orientamento o ri-orientamento e l’eventuale passaggio ad altri indirizzi o scuole nel corso del biennio; 10. fornire un orientamento in uscita di tipo formativo e informativo, allo scopo di favorire il miglior inserimento nel mondo dell’Università e delle professioni. Obiettivi trasversali In linea con tali principi generali, la nostra offerta formativa aggiunge alla lezione curriculare azioni mirate: 1. al Potenziamento delle attività di orientamento scolastico e formativo: • incontri per l’orientamento con esperti di settore; • continuità; • accoglienza; L’azione prevede iniziative volte a: • rilevare le carenze degli studenti dell’obbligo riguardanti sia l’ambito disciplinare, sia quello motivazionale e cognitivo; • attivare iniziative di collaborazione con le famiglie degli alunni interessati; • attivare moduli individuali di recupero e sostegno; • certificare l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Con tali premesse e ai fini della piena realizzazione dell’obbligo scolastico, alla presente viene allegato il modello di certificazione delle competenze previsto dalla vigente legislazione (Allegato1 cert. competenze) 2. all’Integrazione con il territorio: 5 • attenzione e partecipazione ad iniziative tendenti a costituire reti allargate con altri istituti scolastici, istituzioni,( Scuole medie, Comuni, Associazioni culturali e sociali, manifestazioni e convegni. 3. all’Innalzamento del successo scolastico: • corsi di recupero; • sportello didattico; • progetti aree a rischio; • scoperta del territorio dal punto di vista artistico, paesaggistico, culturale e conservazione ambientale.(Passeggiata ecologica sui monti Caruso e Solano, escursione BicinCittà, visita Vesuvio, Musei di Napoli e Campi Flegrei… ); • integrazione studenti stranieri; • potenziamento classi quinte; • Progetto Lauree Scientifiche presso Università di Salerno, facoltà SSMMFN. 4. alla Valorizzazione delle eccellenze: • olimpiadi di matematica; • olimpiadi di italiano; • approfondimenti di chimica; • certificazioni linguistiche; • scambi culturali; • Stage linguistici. 5. alla crescita armonica ed equilibrata dell’allievo: • Attività sportive; • viaggi di istruzione e visite guidate; • progetto “Le potenzialità terapeutiche della fitoterapia” • educazione alimentare; 6. all’attenzione alle diverse esigenze dell’età adolescenziale: • sportello d’ascolto; • organizzazione spazi autogestiti; • Conferenze e convegni; •BES E PDP ( Allegato 2) Ciò costituisce la base su cui sono costruiti: 1. l’educazione; 2. la didattica; 3. l’ampliamento dell’offerta formativa; 4. l’organizzazione. (ALLEGATO2) In estrema sintesi, pur non avendo ancora elaborato un vero e proprio curriculo, la scuola si sta adoperando affinché i programmi desunti dalle Linee Guida sia è arricchito da progetti realizzati dagli stessi docenti, anche in collaborazione con esperti esterni, con associazioni che operano sul territorio, con Enti Locali e altre agenzie formative ed educative. Parallelamente, anche in una prospettiva di valorizzazione delle eccellenze, cioè di quegli studenti che oltre a distinguersi per particolari competenze si caratterizzano, in virtù della loro consapevolezza e creatività, per l’emersione delle loro risorse tecniche e culturali, è prevista la realizzazione di: attività laboratoriali per gruppi, attività di laboratorio informatico e multimediale, teatrale, musicale, scientifico/ambientale attività sportive, progetti in continuità con gli altri ordini di scuole e con l’Università, attività di orientamento, visite guidate e viaggi d'istruzione. Più in generale, e conformemente alla più ampia mission formativa della nostra istituzione, l’attenzione è rivolta a sostenere gli studenti meritevoli, e con grandi interessi culturali, che si manifestano ed esprimono generalmente al di fuori del contesto dei percorsi classici di apprendimento scolastico. 6 Storia del Liceo Scientifico “Bonaventura Rescigno” La scuola nacque nell’anno scolastico 1971/72 come sede staccata del Liceo Scientifico “Nicola Sensale” di Nocera Inferiore. Inizialmente era ubicata in via Cupa Selice, in un edificio per civile abitazione. Nel 1980, con due corsi completi ed un totale di 212 allievi, divenne sede autonoma con la presidenza del prof. Vincenzo Sarno. Nella conduzione del Liceo si sono avvicendati i seguenti presidi: prof. Gianbattista Martoccia, prof. Gaetano D’Acunzi, prof. Michele Iannelli, prof. Generoso Peluso, prof ssa Raffaella Persico, prof. Romualdo Marandino, prof. Basilio Fimiani. Dal 2012 la Dirigenza è stata affidata al prof. Vincenzo Passa. Nel tempo, il numero degli alunni è cresciuto: nell’a.s. 93/94, la popolazione scolastica era in totale di 452 unità divise in venti classi e quattro corsi completi. La situazione logistica non era ottimale: le aule e gli uffici erano dislocati in tre plessi terranei; precaria era, anche, la sistemazione dei laboratori e della palestra. Così fu costruito dalla Provincia di Salerno l’ attuale edificio, progettato dall’ing. G. Cammarano, su un terreno appartenuto alla famiglia Rescigno di Roccapiemonte e consegnato nell’a.s.’94/95. Proprio per questo alla scuola è stato dato il nome dell’insigne prof. Bonaventura Rescigno. Bonaventura Rescigno visse gli anni della sua giovinezza a Roccapiemonte. Conseguì la maturità classica a sedici anni, la laurea in Medicina e Chirurgia, con lode e plauso della commissione, a soli ventidue anni. I risultati delle sue ricerche scientifiche gli permisero l’assegnazione della cattedra di Tisiologia e Pneumologia nell’Ateneo di Parma. Successivamente, fu nominato Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e, un anno dopo, Rettore Magnifico della stessa Università. Morì prematuramente nel 1975, lasciando immensa eredità di affetti. Oggi, grazie al lavoro di tanti colleghi, collaboratori, agli EELL, la nostra piccola realtà provinciale ha avuto modo di proiettarsi nella dimensione europea e di acquisire una posizione importante sul territorio. 7 1. LA SCUOLA: STRUTTURA “ Chi siamo, dove operiamo, cosa abbiamo fatto, quali le prospettive ” Il Liceo Scientifico Statale “B. Rescigno”, dotato di una moderna struttura e localizzato in una zona facilmente accessibile per la vicinanza della Strada Provinciale n°4, è posto quasi al centro della cittadina, adagiata alle falde dei Monti Caruso e Solano. Qui esisteva nel solco della Nuceria Alphaterna – Constantia, capitale della dodecapoli etrusca, una “roqueta” (di qui Roccapiemonte) già antica fortezza longobarda, normanna e aragonese. Da anni, inoltre, esiste la sede aggregata nel comune di Siano 1.a. Strutture e servizi della scuola Sede Roccapiemonte – via Viviano, 3 45 aule spaziose e luminose; sala presidenza e 4 uffici segreteria; aula Magna per 450 posti; palestra coperta; biblioteca; laboratorio di scienze; laboratorio di fisica; laboratorio linguistico; laboratorio informatico con 16 postazioni collegate in rete; laboratorio multimediale dotato di 40 postazioni collegate con rete interna; laboratorio mobile d’informatica e 5 lavagne LIM; sala convegni per 50 ospiti realizzata con i fondi FESR; campetto polivalente esterno attrezzato e utilizzabile anche nelle ore notturne per incontri sportivi; viali alberati; ampio piazzale adibito ad area parcheggio. Sede Siano – Via Vaticale; 84088 Siano. Tel e fax: 081/5181706; cod. scuola SAPS18002R 6 aule; sala docenti e segreteria; laboratorio mobile di informatica con lavagna LIM; campetto polivalente. La scuola usufruisce dell’aula magna e della palestra in dotazione all’istituto professionale Filangieri, occupante un’ala dell’edificio. Tutti i laboratori possono contare su un personale tecnico e docente altamente qualificato. 1.b Bacino d’utenza Il Liceo Scientifico Statale “B.Rescigno” di Roccapiemonte, in un bacino comprendente i Comuni di Roccapiemonte, Castel San Giorgio, Nocera Superiore e Inferiore, Siano, Bracigliano, Mercato San 8 Severino, Fisciano, Calvanico, Montoro. Il vasto territorio interessato si presenta diversificato economicamente e culturalmente. Infatti, mentre in alcune zone si nota la presenza di: 1) numerose piccole e medie industrie di trasformazione dei prodotti agricoli che esportano la maggior parte del prodotto all’estero; 2) industrie metalmeccaniche fortemente all’avanguardia per i manufatti tecnologicamente innovativi; 3) alcune industrie medio grandi di trasformazione delle materie plastiche e di profilati che hanno rapporti con multinazionali dell’area tedesca, spagnola e inglese; in altre, al contrario, si ha una arretratezza economica e una conseguente diffusa disoccupazione, con analfabetismo di ritorno ed un senso preoccupante di crescente frustrazione. Anche culturalmente questi contesti sono diversificati con zone a forte chiusura formativa che rappresentano l’humus naturale per la criminalità e per fenomeni di devianza giovanile e altre molto più recettive alle spinte innovative e desiderose di riscattarsi a livello sociale ed economico. Non ultimo, va evidenziato il forte rischio ambientale per la presenza del Solofrana e del Cavaiola, con inondazioni periodiche inquinanti e pericolose, che spesso segnano l’esperienza umana di intere famiglie. Anche l’assetto viario lascia molto a desiderare. Di qui la necessità di interventi educativi alti e mirati all’eliminazione della dispersione scolastica e alla creazione della coscienza eticamente critica e sociale. In una situazione socio-ambientale caratterizzata, dunque, da forte complessità e da un accentuato pluralismo di modelli e di valori, gli alunni hanno bisogno di esperienze culturali, relazionali e sociali significative per la propria crescita, per la formazione di un’entità personale in grado di interagire con l’ambiente, di un aiuto per elaborare le proprie scelte e proiettarle nel futuro, di una guida per far propri i criteri analitici e gli strumenti critici. 2. RISORSE UMANE Per le competenze e le funzioni più oltre descritte, nell’istituto, complessivamente, operano: 892 Alunni 1 Dirigente Scolastico 69 Docenti 1 Direttore Servizi Generali ed Amministrativi 6 Assistenti Amministrativi 9 Collaboratori Scolastici 3 Assistenti Tecnici di laboratorio 2.a Riepilogo delle sezioni e degli alunni per classe Roccapiemonte 1^ A 28 1^ D 21 Classe Sez. 2^ G 2^ A 28 2^ D 26 4^ G Classe N. Alunni Classe Sez. Sez. N. Alunni 9 N. Alunni 25 23 3^ A 33 3^ D 28 4^ A 29 4^ D 23 5^ A 27 5^ D 21 1^ B 27 1^ E/L 16 2^ B 27 2^ E 28 3^ B 25 3^ E 20 5^ G 25 TOTALE Roccapiemonte 849 Sede Siano 4^ B 26 4^ E 29 5^ B 23 5^ E 22 1^ C 26 1^ F/L 20 4^ A 21 2^ C 25 2^ F/L 26 5^ A 22 3^ C 28 3^F 28 31 24 Totale Siano 43 5^ F 29 N° complessivo studenti 892 4^ C 5^ C 2.b L’organizzazione L’organizzazione dell’istituzione scolastica è intesa come una sinergia tra persone, strutture, obiettivi e tecnologie che risponde alla crescita dei compiti attribuiti alla scuola e all’autonomia didattica. La volontà di innovare il servizio scolastico e di garantirne la qualità suggerisce che il Liceo aderisca ad un modello organizzativo dinamico e partecipato con una mission condivisa e supportata da tutti i suoi componenti, questo per rendere l’intero sistema agile e funzionale. Per realizzare tale processo si ha bisogno di una idea progettuale che: • determini e ripartisca i compiti in modo chiaro e formalizzato; • attribuisca responsabilità nelle funzioni di coordinamento e decisione; • favorisca e attivi capacità e competenze; • motivi all’impegno di aggiornare il servizio e di corrispondere alla domanda di qualità; • coinvolga tutte le componenti dell’Istituto; • consenta l’autovalutazione, la trasparenza e il controllo. 2.b1. Dirigente scolastico 10 Il Dirigente scolastico, in base alla normativa vigente: • ha la legale rappresentanza dell’istituzione; • assicura la gestione unitaria della scuola; • è responsabile delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio; • predispone il Programma annuale, riferimento unico dell’attività finanziaria dell’Istituto; • adotta i provvedimenti di gestione delle risorse e del personale; • presenta al Consiglio d’Istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa. Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. ,inoltre, • ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane; • organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative; • è titolare delle relazioni sindacali. Promuove, inoltre, gli interventi atti ad assicurare: • la qualità dei processi formativi; • l’utilizzo delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio; • l’esercizio della libertà di insegnamento, anche attraverso il sostegno alla ricerca e all’innovazione metodologico-didattica; • l’esercizio della libertà di scelta delle famiglie; • l’attuazione del diritto all’apprendimento degli allievi. 2.b2. Collaboratori del Dirigente I collaboratori sono delegati e nominati dal D.S., in ambito organizzativo e gestionale, con i compiti sotto individuati. Collaboratori del Preside: Primo collaboratore: Prof. Andrea Ferrentino, delegato dal D.S. per: • sostituire il D.S. in caso di assenza o impedimento per impegni istituzionali, malattia, ferie; • collaborare e supportare il DS nel coordinamento e nell’organizzazione dell’Istituto; • predisporre l’orario delle lezioni; • predisporre le sostituzioni dei docenti assenti e adattare l’orario delle lezioni in caso di scioperi o assemblee sindacali; • collaborare con il DS per curare le relazioni con le diverse componenti della scuola; • vigilare sugli alunni, gestire entrate e uscite; • supportare il DS nelle procedure materiali di accesso agli atti relativi agli studenti; • supportare il DS nel coordinamento dell’utilizzo degli spazi e delle attrezzature didattiche; • supportare le attività connesse allo svolgimento di scrutini ed esami; • vigilare sugli alunni; • verbalizzare le riunioni del Collegio dei docenti. Secondo collaboratore: Prof. Alfonso Afeltra, delegato dal D.S. per: • sostituire il D.S. assente per impegni istituzionali, malattia, ferie in mancanza del primo collaboratore; • curare la comunicazione interna; • collaborare con il DS per curare le relazioni con le diverse componenti della Scuola; • predisporre la sostituzione dei docenti assenti e adattare l’orario delle lezioni in caso di assenze, scioperi o assemblee sindacali; • verificare il corretto svolgimento delle assemblee d’Istituto e di classe; • vigilare sugli alunni, gestire entrate e uscite. Responsabile sez. di Siano: Prof. Maurizio Fimiani, delegato dal D.S. , relativamente alla sede di Siano, per: •predisporre le sostituzioni dei docenti assenti e adattare l’orario delle lezioni in caso di scioperi o assemblee sindacali; • collaborare con il DS per curare le relazioni con le diverse componenti della scuola; • vigilare sugli alunni, gestire entrate e uscite; • supportare il DS nelle procedure materiali di accesso agli atti relativi agli studenti; • supportare il DS nel coordinamento dell’utilizzo degli spazi e delle attrezzature didattiche; • supportare le attività connesse allo svolgimento di scrutini ed esami; • vigilare sugli alunni; 11 2.b3. Altri collaboratori a) Responsabile della sicurezza: Signor Saggese Antonio È designato dal Dirigente Scolastico con il compito di promuovere e coordinare tutte le attività relative al D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro). Predispone e divulga le attività del piano di evacuazione, controlla e vigila sulla sicurezza negli ambienti interni ed esterni. (Allegato 3 e 4) Responsabile Tabagismo È designato dal Dirigente Scolastico con il compito di promuovere e coordinare tutte le attività relative alla Legge Sirchia del16 gennaio 2003 n. 3 e DDL Lorenzin del 2013. Proff. Ferrentino Andrea, Sellitto Emilia, Fimiani Maurizio, Senatore Franco. b) Responsabili dei laboratori Individuati dal Collegio dei docenti e incaricati con atto di nomina dal D.S., hanno il compito di: • assicurare la funzionalità e il più ampio utilizzo delle aule speciali e dei laboratori, insieme ai collaboratori tecnici assegnati; • segnalare alla Dirigenza i disservizi ed avanzare le richieste di acquisto per l’ammodernamento delle attrezzature in uso; • adoperarsi per il rispetto delle norme riguardanti il proprio settore di competenza. Sono previsti i responsabili per i seguenti spazi: • laboratori di informatica: Antonio Scannapieco: • laboratorio scientifico: Prof. Maria De Falco. • laboratorio di fisica: Prof. Antonio Scafuro. • Laboratorio docenti proff. Rita Montella • laboratorio linguistico: Prof. Anna Trezza. • biblioteca: Proff. Rosa Buoniconti e Rosalba Nenna. • palestra: Prof.Guariniello Giovanni. c) Commissioni I componenti sono individuati dal Collegio dei docenti e incaricati con atto di nomina dal D.S., hanno il compito di: • organizzare le convocazioni e coordinare i lavori della commissione; • curare la verbalizzazione e riferire al D.S. e agli organi competenti. Sono previste le seguenti commissioni: • Orario: Proff. Andrea Ferrentino e Joane Stellato. • Acquisti e collaudo: DS prof Passa Vincenzo, i Proff.Ciancio Maria, , Andrea Ferrentino, per il personale Ata i sig.ri Cardaropoli Michele, Saggese Antonio, Pesce Gerardo. • Elettorale: Proff. De Falco Maria, Fimiani Maurizio Guariniello Giovanni, Lambiase Antonietta e Sellitto Emilia. • Orientamento: Proff. De Falco Maria, Fimiani Maurizio, Salvati Luisa, Santaniello Filomena e Joane Stellato. • Valutazione Funzioni Strumentali: DS prof Passa Vincenzo, i Proff.Santaniello Filomena, Salvati Luisa e Sellitto Emilia. • Commissione H: fondamentale per garantire pari opportunità a tutti gli allievi in situazione di svantaggio, essa è composta dal DS, dai genitori degli alunni con deficit, dai prof Amabile Clementina, Fimiani Maurizio. Storace Franca. • GLI: Ha il compito di elaborare indicazioni e proposte di ordine generale per garantire l’integrazione degli alunni in situazione di handicap nella vita scolastica e l’inclusività per tutti gli studenti con BES, in riferimento anche alle norme vigenti. È composta da: • Dirigente scolastico Vincenzo Passa • docenti: Negri, Polichetti, Buoniconti, Robustelli, Senatore, De Falco, Frallicciardi, Palmiscino Giuseppe, Ruggiero, Ciancio, Montella,Scannapieco( FS); la referente DSA prof.ssa Storace; i docenti di sostegno: Amabile e Fimiani; • rappresentanti genitori: Fimiani Francesco, Fasolino Virginio, Esposito Luigi, Iennaco Giovanni. • alunni: Pignataro Piero, Fasolino Felice, Galotto Mario, Aliberti Carmine. • personale ATA: Saggese Antonio, Sessa Maria. • rappresentante ASL o Servizi Sociali del Comune: …………… ………. 12 ( Allegato 5 Normativa di riferimento e piano per l’inclusività). • Comitato di Valutazione Servizio docenti: DS prof Passa Vincenzo, i Proff. De Falco Maria, Ferrentino Andrea, Scannapieco Antonio e Sellitto Emilia. ( Supplenti Buoniconti Rosa e Zambrano Ida). d) Gruppo di progetto I componenti di tale gruppo, individuati del Collegio dei docenti e nominati dal D.S., hanno il compito di: • individuare le proposte progettuali confacenti al nostro Liceo • elaborare il progetto con motivazioni e obiettivi, pianificazione e sviluppo temporale, risorse, collaborazioni, monitoraggio e valutazione; • collaborare alla redazione della scheda illustrativa finanziaria da parte del D.S.G.A.; • ripartire tra i collaboratori del progetto i settori di competenza e gli impegni specifici e comuni; • riferire sullo stato di avanzamento e sull’autovalutazione conclusiva; Al Collegio dei Docenti compete la valutazione sulla ricaduta didattica dei progetti attuati. Il Gruppo è costituito dal DS prof Passa Vincenzo e dai Proff. Calvanese Carmine, Ciancio Maria, De Falco Maria, Montella Rita, Negri Antonella,Polichetti Anna Maria, Ruggiero Maria, Scannapieco Antonio e Trezza Anna. e) Coordinatore del Consiglio di classe (Vedi nominativi pag. 50) Al coordinatore del Consiglio di classe, individuato e nominato dal Dirigente Scolastico, sono affidate le seguenti competenze: • presiedere, su delega del D.S., e organizzare il lavoro delle sedute ordinarie del Consiglio di Classe e curarne la verbalizzazione; • eventualmente richiedere la convocazione, in via straordinaria, del Consiglio di Classe una volta consultati gli altri docenti; • coordinare la programmazione di classe per le attività curricolari e illustrare, verbalmente, alla classe il patto educativo di corresponsabilità ; • curare l’informazione e l’eventuale convocazione dei genitori, specie nel caso di irregolare frequenza o inadeguato rendimento degli studenti; • svolgere azioni di coordinamento tra i docenti per tutte le attività e le simulazioni programmate in connessione con le prove per classi parallele, con le simulazioni Invalsi/OCSE e con l’esame di Stato. • svolgere il ruolo di facilitatore tra i componenti del CdC e le altre componenti della scuola. f) Le funzioni strumentali al P.o.f. hanno compiti di coordinamento delle attività curricolari e extra curricolari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica. I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti F.S. vengono designati con delibera del Collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzane del POF il suo arricchimento anche in relazione con enti e istituzioni esterne. Compiti e ruoli delle Funzioni Strumentali. Area n.1. “Coordinamento e monitoraggio del P.O.F.” Antonella Negri e Anna Maria Polichetti • Revisiona, integra e aggiorna il P.O.F. nel corso dell’anno • Vigila sulla realizzazione dei progetti • Organizza, coordina le riunioni attinenti al proprio ambito e gli incontri di coordinamento attuativo • Gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell’Istituto fornendo informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto • Opera in sinergia con le altre F.S., i referenti dei singoli progetti, i direttori dei dipartimenti, e i responsabili delle commissioni • Svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di iniziative progettuali • Sollecita sinergia di progettualità • Promuove e sostiene azioni di cooperazione didattico-professionale 13 • Contribuisce a sviluppare una visione unitaria dei valori educativi condivisi dell’intera comunità scolastica. Area n. 2” Orientamento e accoglienza” Rosa Buoniconti e Silvana Robustelli • Cura il raccordo con le scuole medie e orientamento; • Coordina le iniziative progettuali di continuità; • organizza lo sportello alunni (Informazioni sulle altre scuola e/o formazione professionale, apprendistato per gli alunni del I Biennio). • Predispone l’accoglienza nuovi docenti; • Cura i apporti con i genitori • Promuove interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica; • Coordina le commissioni Orientamento in entrata e in uscita. Area n. 3”Servizio studenti e ascolto attivo” Maria De Falco, Palmisciano e Franco Senatore. • Rileva situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e propone modalità/strategie di prevenzione/soluzione • Predispone iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità dell’istruzione • Organizza incontri tra la scuola e le famiglie degli studenti delle classi prime per favorire la conoscenza della nuova realtà scolastica • Raccoglie e scambia informazioni riguardo a situazioni di disadattamento/disagio, problemi di studio/apprendimento, svantaggio, disabilità e, lavorando a stretto contatto con i colleghi. • Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e iniziative, soprattutto con i rappresentanti di classe e d’istituto nello svolgimento delle loro funzioni. • Coordina il CIC. • Propone e coordina attività informative e progettuali a sostegno delle problematiche giovanili. Area n. 4” Rapporti con gli enti locali ed esterni; visite guidate e viaggi d’istruzione” Mariapia Frallicciardi e Antonio Scannapieco. • Prende contatto con Enti e strutture esterne • Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni • Coordina le visite guidate e viaggi di istruzione; • Coordina i progetti d’intesa con Enti (Comune, Provincia, Regione); • Divulga iniziative di rilevanza culturale (teatro, Musica, Letteratura); • Coordina progetti attinenti l’area. Area n. 5” Sviluppo e approfondimento linguistico” Maria Ruggiero e Maria Ciancio. • Promuove e curare l’organizzazione di iniziative di scambio con le scuole estere; • Promuove progetti linguistici curandone l’attuazione; • Promuove la conoscenza delle lingue e delle culture europee; • Organizza soggiorni studio all’estero; • Favorisce i contatti anche attraverso piattaforme on-line; • Promuove l’approfondimento linguistico e l’acquisizione della certificazione; • Cura l’organizzazione del CLIL e le attività di formazione. Area n. 6 “Attività Informatica e sito web” Montella Rita • Promuove la comunicazione interna ed esterna all'Istituto • Collabora con il Dirigente scolastico nella predisposizione delle comunicazioni interne nella individuazione delle priorità • Aggiorna il sito web d’istituto come ipertesto redatto dalle diverse componenti scolastiche mettendo a disposizione del personale e dell’utenza comunicazioni interne, progettazioni disciplinari dei materiali didattici e informativi •Aggiorna la modulistica on-line per agevolare un rapporto a distanza con la segreteria scolastica. 3.ORGANI COLLEGIALI 3.a)Consiglio d’Istituto 14 • adotta il POF e delibera il piano finanziario annuale, le variazioni allo stesso e il relativo consuntivo; • rappresenta, nei riguardi delle famiglie e delle istituzioni, l’identità della scuola e la coerenza del sistema di erogazione dei servizi; • garantisce che l’offerta di formazione del servizio scolastico dia la stessa opportunità di crescita culturale a tutti gli studenti; • delibera sull’organizzazione e la programmazione delle attività della scuola, in relazione a: adozione del regolamento interno; adattamento del calendario scolastico; stipula di accordi e convenzioni con altre istituzioni scolastiche e con enti; partecipazione ad attività culturali, ricreative e sportive di particolare interesse educativo. E’ composto dal Dirigente Scolastico (unico membro di diritto), dai rappresentanti delle singole componenti di cui: 8 docenti: Calvanese Carmine, Sellitto Emilia, Senatore Franco, Scannapieco Antonio, Zambrano Ida, Ciancio Maria, Buoniconti Rosa, Montella Rita. 2 non-docenti: Saggese Antonio, Sessa Maria. 4 genitori : Fimiani Francesca (Presidente), Fasolino Virginia, Esposito Luigi, Iennaco Giovanni (Vicepresidente) 4 alunni Pignataro Piero, Fasolino Felice, Galotto Mario, Aliberti Carmine. (eletti ogni anno scolastico). 3.b Giunta esecutiva La Giunta esecutiva è chiamata a sostenere l’amministrazione finanziaria della scuola. Oltre a quella di preparare i lavori del Consiglio d’Istituto e curare l’esecuzione delle relative de-libere, assume la funzione di proporre al Consiglio d’Istituto, con apposita relazione e con il parere di regolarità del Collegio dei revisori, il piano finanziario annuale predisposto dal Dirigente Scolastico. La Giunta viene rinnovata, come il C.d.I., ogni tre anni tramite elezioni e negli istituti di istruzione secondaria superiore è composta da: un genitore, uno studente, un insegnante, un rappresentante del personale A.T.A. Sono membri di diritto della Giunta il Dirigente Scolastico, che la presiede in rappresentanza dell’istituto, e il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (D.S.G.A.), che svolge anche funzioni di segretario della Giunta. Composizione Giunta esecutiva: Passa Vincenzo Dirigente Scolastico Fasolino Antonio Direttore S.G.A. Ciancio Maria Docente Saggese Antonio Personale non docente Fasolino Virginia Genitore Aliberti Carmine (IV E) 3.c Collegio dei docenti Il collegio dei docenti è composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell’ istituzione scolastica ed è presieduto dal D S. • progetta il Piano dell’offerta formativa dell’Istituto, adattandone l’articolazione alle esigenze degli studenti e delle famiglie e alle possibilità offerte dalla realtà locale; • delibera e valuta la sperimentazione e l’attuazione di forme di flessibilità organizzativa e didattica, di compensazioni tra discipline e attività, di articolazioni modulari e aggregazioni di materie e gruppi di lavoro, di adattamenti di calendario e orario; fornisce indicazioni e parametri per l’attribuzione del credito scolastico e formativo; • promuove la ricerca e l’adozione di metodologie e tecniche didattiche innovative, dando priorità alle azioni di orientamento, di valutazione dell’efficacia del sistema scolastico e di formazione e aggiornamento; • individua le funzioni strumentali all’attuazione del POF. Per affrontare adeguatamente alcuni dei complessi impegni a cui è chiamato, il Collegio dei Docenti può operare attraverso comitati, commissioni e gruppi di studio che predispongono i lavori e le proposte di delibera. 3.d Dipartimenti Disciplinari. Sono costituiti dai da tutti i docenti della stessa disciplina, sono coordinati da un docente referente individuato dal Collegio dei docenti e incaricato dal DS di coordinare le 15 scelte didattiche di area, di farsi portavoce dei bisogni e delle proposte dei singoli gruppi. Il coordinatore, inoltre, su indicazione di tutti i componenti stila la programmazione annuale delle attività dipartimentali. Responsabili Dipartimenti Buoniconti Rosa Montella Rita Scannapieco Antonio Izzo Gerardo Senatore Franco De Falco Maria Trezza Anna Robustelli Silvana Guariniello Giovanni DISCIPLINE Materie Letterarie Matematica Fisica Disegno e Storia dell’arte Religione Scienze Lingue straniere Storia e Filosofia Educazione Fisica 3.e Consigli di Classe ( Composizione vedi pag. 45) Il Consiglio di classe è la sede fondamentale della programmazione. Questo organismo ha il compito di: • redigere la programmazione per la classe tenuto conto di quanto indicato dal POF; • definire gli obiettivi cognitivi trasversali e relazionali in ordine a motivazione, interesse, partecipazione, impegno della classe, con attenzione particolare agli interventi di sostegno e recupero; • individuare la metodologia educativa più adatta e concordare i criteri di verifica e valuta-zione in funzione del profilo della classe; • adottare, sulla base delle indicazioni e d’intesa con la Commissione handicap, le iniziative specifiche per l’inserimento di studenti in situazione di handicap: didattiche individualizza-te, strumentazioni specifiche, etc.; • adottare iniziative specifiche per l’inserimento degli studenti immigrati; • determinare il punteggio del credito scolastico, sulla base delle indicazioni del Collegio dei docenti, e valutare il superamento del debito; • attribuire, nel triennio, il punteggio del credito formativo per le attività degli allievi svolte al di fuori della scuola; • predisporre nelle classi quinte, entro il 15 maggio di ogni anno, il Documento sul percorso formativo compiuto dalla classe; • definire il piano di partecipazione ai progetti e alle attività complementari e integrative deliberate dal Collegio dei docenti; • acquisire e valutare le proposte di adozione dei libri di testo relative alla classe. Il Consiglio di classe può riunirsi in forma di assemblea con tutti i docenti, genitori ed eventualmente studenti, qualora intervengano gravi problemi d’ordine disciplinare o si debbano assumere decisioni che lo richiedano. 3.f Organo di Garanzia L'Organo di Garanzia è previsto dallo Statuto degli Studenti e delle Studentesse; è composto dal Dirigente Scolastico Prof. Vincenzo Passa che lo presiede, da due docenti Trezza Anna e Negri Antonella, un rappresentante dei genitori Signora Ferrentino Annalisa e da un rappresentante degli studenti Di Filippo Alessandra. Decide in maniera definitiva sugli eventuali ricorsi presentati dagli interessati (studenti, genitori) in merito a sanzioni disciplinari irrogate dal Consiglio di Classe. 3.g Il Comitato dei genitori 1) In ciascuna istituzione scolastica è istituito il comitato dei genitori. Il comitato è composto dai rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe. (2) Il comitato dei genitori può istituire sottogruppi per i singoli plessi scolastici o sedi. (3) Il comitato dei genitori formula proposte e pareri in merito alla programmazione ed all'organizzazione dell'attività della scuola, che vengono sottoposti all'organo competente dell'istituzione scolastica. Formula proposte in merito alla collaborazione scuola-genitori e all'aggiornamento dei genitori e ha la 16 facoltà di esprimersi in merito a tutte le questioni iscritte all'ordine del giorno delle sedute del consiglio di istituto; il comitato elabora inoltre il proprio programma di lavoro relativo ai contatti tra scuola e famiglia e all'aggiornamento dei genitori e sottopone le relative proposte al Consiglio di istituto, che delibera in merito e provvede al finanziamento. (4) Elegge nel suo seno il presidente ed il rappresentante nel comitato provinciale dei genitori e concorre nell'organizzazione dell'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di istituto. (5) I rappresentanti dei genitori nel consiglio di istituto, nonché il rappresentante nel comitato provinciale dei genitori, per tutto il periodo di funzionamento di tali organi, fanno altresì parte del comitato dei genitori; essi decadono da tali organi quando non hanno più figli frequentanti la scuola. 3.h. Il Comitato degli studenti (1) Negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado è istituito il comitato degli studenti. Il comitato è composto dai rappresentanti degli studenti eletti nel consiglio di classe. (2) Il comitato degli studenti può istituire sottogruppi per le singole sedi o sezioni staccate. (3) Il comitato degli studenti formula proposte e pareri in merito alla programmazione ed all'organizzazione dell'attività della scuola, che vengono sottoposti all'organo competente dell'istituzione scolastica. (4) Il comitato degli studenti elabora il proprio programma annuale e lo sottopone al consiglio di istituto per la relativa approvazione. (5) Elegge nel suo seno il presidente e il rappresentante della scuola nel comitato provinciale degli studenti. Esso concorre all'organizzazione dell'elezione dei rappresentanti degli studenti nel consiglio di istituto. I rappresentanti degli studenti nel consiglio di istituto e il rappresentante nel comitato provinciale degli studenti, per tutto il periodo di funzionamento di tali organi, fanno altresì parte del comitato degli studenti. 4.SEGRETERIA E PERSONALE ATA Nessuna organizzazione può sopravvivere senza una base logistica, questo è in sintesi il ruolo della segreteria e di tutti i collaboratori scolastici, che si prodigano per il bene di tutta la comunità, supportando e coadiuvando nelle attività di gestione, di sorveglianza e assistenza. FASOLINO ANTONIO D.S.G.A ASSISTENTI AMMINISTRATIVI CARDAROPOLI MICHELE CALDARESE CASTELLANO DE PASCALE SESSA VILLANI MADDALENA FELICIA LUCIA MARIA MARIO ATTIVITA’ INFORMATIZZATE ALUNNI PERSOLNALE ATA PERSONALE DOCENTE CONTABILITA’ PROTOCOLLO ASSISTENTI TECNICI ALIBERTI DI BENEDETTO PESCE VITO CARMINE GERARDO LAB. INFORMATICO LAB. LINGUISTICO LAB. FISICA-CHIMICA 17 COLLABORATORI SCOLASTICI BOTTA CIANCONE DELL’AGLIO MASI MASI NAVARRA SAGGESE ZAMBRANO ZAMBRANO VINCENZA ROSARIA GORDIANO CARMINE SONIA SALVATORE ANTONIO SABATO SALVATORE 5. IDENTITÀ FORMATIVA DELL’ISTITUTO L’impegno formativo della Scuola tra istruzione e didattica In un momento come quello attuale in cui si profilano profondi e radicali cambiamenti, il nostro Istituto intende riaffermare la propria identità culturale di Liceo ad indirizzo scientifico e linguistico, in quest’ottica, intensifica il confronto critico sui temi dell’insegnamento e dell’apprendimento e tende all’individuazione di strategie, metodi e strumenti che favoriscano il docente nella difficile mediazione tra l’impegno culturale personale e le esigenze, le aspettative, la preparazione, la disponibilità degli studenti. Il Liceo concentra le sue risorse nel processo di formazione degli studenti, lo indirizza e lo sostiene nel rispetto delle diverse individualità, ne osserva l’evoluzione e le diverse fasi, promuove iniziative di riflessione e di ricerca per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione didattica e garantirne qualità ed equità. L’azione educativa mira a finalità formative comuni: favorire, attraverso la varietà degli apporti disciplinari, l’acquisizione di un sapere organico e ampio per conoscenze e corretto nel metodo e per rigore formale; coltivare le qualità degli allievi nel riconoscimento dei valori civili e di relazione; proporre esperienze e percorsi che negli allievi facilitino il riconoscimento di sé in rapporto alle scelte già compiute e alle scelte da compiere. Tutti i corsi in cui si articola l’assetto complessivo dell’Istituto presentano la nuova suddivisione interna nei tre livelli dell’istruzione liceale (primo biennio, secondo biennio, quinto anno), che differiscono nelle materie di studio, nel quadro orario, ma specialmente negli obiettivi e nelle competenze. I nuovi corsi liceali scientifici, grazie alla didattica della matematica, della fisica e della scienze dal 1° anno, presentano il curricolo potenziato negli insegnamenti scientifici e concorrono a rafforzare una formazione complessiva più adeguata alla rapida evoluzione del sapere. Le discipline del settore scientifico vengono, così, a coprire una considerevole percentuale del monte ore complessivo. 5.a I nostri indirizzi Liceo Scientifico L’indirizzo scientifico del nuovo ordinamento è orientato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce, oltre ad un alto livello nella preparazione di base e una cultura generale solida ed affidabile, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali e del latino. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo 18 della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Liceo Linguistico Il Liceo Linguistico approfondisce la cultura liceale dal punto di vista della conoscenza coordinata di più sistemi linguistici e culturali. Viene attivato l'insegnamento di tre lingue straniere fin dal primo anno. Dal 3° anno una disciplina non linguistica è insegnata in una lingua straniera. La riforma della scuola ha modificato i curricoli del Liceo linguistico, introducendo, di fatto, l’obbligatorietà di due materie in lingua straniera a partire, rispettivamente, dal terzo e dal quarto anno. Il carattere del nuovo liceo Linguistico risulta essere imperniato su un curricolo in grado di consentire l’acquisizione di una consapevolezza critica che educhi alla complessità, alla riflessione, alla individuazione dei valori reali dell’esistenza e all’esercizio di una corretta abilità di valutazione e di giudizio. La formazione umanistica di base, propria del curricolo, diventa un valido punto di partenza per il discente che voglia proseguire i propri studi universitari presso qualsiasi facoltà. Il Profilo Educativo Culturale e Professionale dei Licei, per la parte dedicata al Liceo Linguistico, recita testualmente: “Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, dovranno: corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; zzando diverse forme testuali; ementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; caratteristiche culturali dei paesi di cui si e studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni; are con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.” Liceo Scientifico opzione scienze applicate. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti. È evidente gli obiettivi , di tutti e tre gli indirizzi, devono essere raggiunti all’interno delle cinque aree di intervento previste dal PECUP per tutti i licei e integralmente riportate qui di seguito sono il vademecum per ogni attività del nostro liceo : “A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno: 1. Area metodologica 19 Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2.Area logico-argomentativa Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. 4.Area storico umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilita, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessita di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, an- 20 che per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. 5.b Quadro orario Liceo Scientifico PER LE CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE E QUARTE È PREVISTO IL SEGUENTE QUADRO ORARIO: Materie I II III IV V Religione cattolica 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia - - 2 2 2 3 3 3 Filosofia Matematica 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali 2 2 3 3 3 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 5.b1 Quadro orario Liceo LINGUISTICO Materie I II III 21 IV V Religione cattolica o 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua latina 3 3 Lingua e cultura inglese 4 4 3 3 3 Lingua e cultura francese 3 3 4 4 4 Lingua e cultura spagnola 3 3 4 4 4 Storia e geografia 3 3 Storia - - 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Filosofia Matematica 3 3 Fisica Scienze naturali 2 2 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 Materie Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura Inglese Geostoria Storia Filosofia Matematica Fisica Informatica Scienze naturali Disegno e storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Mat Alternativa Tot. Ore Settimanali 5.b.2QUADRO ORARIO SCIENZE APPLICATE I II III IV V 4 4 4 4 4 3 3 5 2 2 3 3 3 4 2 2 4 3 2 2 4 3 2 5 3 2 2 4 3 2 5 3 2 2 4 3 2 5 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 22 Per stare sempre al passo con le esigenze del nostro territorio e per rispondere ai suoi bisogni formativi, per il prossimo anno scolastico, abbiamo fatto richiesta alla Provincia, dell’indirizzo Sportivo e del Liceo delle Scienze Umane. 5. c Tempi A queste attività vengono destinati (al sensi dell'art. 74, 3° comma, del D.Lg.svo n. 297/94) non meno di 202 giorni effettivi di lezione. Tuttavia il calendario delle lezioni può subire delle variazioni. Per es.: interruzione della normale attività didattica per favorire momenti intensivi di recupero, per momenti di verifica particolari, per consentire visite di istruzione sempre nel rispetto dell’orario annuale di ciascuna disciplina. Modalità di raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni (Vedi Progetto didattico dipartimentale. Allegato 5). 5. d Flessibilità Da quest’anno l’orario scolastico si svolge in cinque giorni, nel rispetto dei tempi di apprendimento degli alunni e nella conciliazione dei loro spostamenti da casa a scuola e viceversa organizzati la scansione delle ore è la seguente: - Apertura della Scuola: ore 08,00 - Ingresso alunni: dalle ore 8,00 alle ore 8,20 - Inizio attività didattica: ore 8,20 Scansione Oraria: 1a ora dalle ore 8,20 alle ore 9,20 2a dalle ore 9,20 alle ore 10,20 a 3 dalle ore 10,20 alle ore 11,20 4a dalle ore 11,20 alle ore 12,20 5a dalle ore 12,20 alle ore 13,20 6a dalle ore 13.20 alle ore 14.20 - ore 14,30 – 19,00 attività didattiche di integrazione, di approfondimento e di eccellenza. (alcune classi nel rispetto dei ritmi di apprendimento degli alunni, praticano il recupero alla sesta ora con cadenza bisettimanale) - ore 15,00 – ore 19,00 attività di recupero ed attività progettuali. “Nosce te ipsum” 6. OBIETTIVI DELL’AZIONE EDUCATIVA 6.a Progetto didattico La Scuola è efficace centro di formazione e cultura quando alla sua opera compartecipano a pieno titolo docenti, studenti e famiglie, condividendone, in un clima di consenso sociale, il progetto ed i fini. Il progetto culturale del Liceo si propone di rispondere alle esigenze degli studenti e delle famiglie sia nell’ambito dell’individuazione delle richieste/bisogni del territorio, sia soprattutto in termini di offerta formativa generale. Come obiettivi dell’Istituto si riaffermano una formazione culturale ampia; la flessibilità e la diversificazione dell’offerta didattica; una specificità di indirizzi e occasioni; la percezione dei bisogni e richieste dell’utenza; 23 l’integrazione continua nei percorsi curriculari ed extracurriculari. Una formazione culturalmente ampia non si esaurisce in una serie di nozioni assunte, di qui la tensione a che lo studente acquisisca una capacità continua di IMPARARE AD IMPARARE esercitandola, non solo nel prosieguo degli studi, ma anche nella sua vita di cittadino del mondo. Obiettivo prioritario della scuola è creare un ambiente educativo di apprendimento che dia vita a “ UNA COMUNITÀ DI DISCENTI E DOCENTI IMPEGNATI COLLETTIVAMENTE NELL’ANALISI E NELL’APPROFONDIMENTO DI OGGETTI DI STUDIO E NELLA COSTRUZIONE DI SAPERI CONDIVISI” (dalla “Sintesi dei lavori della Commissione dei Saggi” a cura di R. Maragliano- Maggio 1997, 2.1) L’oggetto dell’intervento formativo generale è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni: COGNITIVA, OPERATIVA, RELAZIONALE. La scuola, tale è l’auspicio, ha il dovere morale di elevare la coscienza civile e culturale degli studenti in un contesto che vivacizzi la conoscenza storica sociale ed economica del territorio. L’attività didattica intende l’insegnante quale mediatore di “saperi individuati e concertati in un contesto di apertura alla visione del mondo”. Nelle riunioni preliminari (proiettate nei giorni precedenti l’inizio dell’anno scolastico) essa si attiva ad organizzare percorsi di apprendimento per gli allievi al fine di costruire collegamenti tra i concetti attraverso percorsi disciplinari e trasversali, nel segno della riflessione sulla “vocazione” (azione di orientamento e ri-orientamento) dei discenti. Per realizzare nel concreto gli obiettivi individuati, i docenti di questa scuola si avvalgono di tali metodologie: momenti dedicati a favorire l’acquisizione delle abilità di studio (metodo di studio), l’uso di tecnologie multimediali; la flessibilità dell’orario e del gruppo classe legata ai reali bisogni; l’apprendimento rispetto agli obiettivi e ai tempi; la modularità trasversale ai progetti (una fase di ricerca e studio che vede coinvolti più ambiti disciplinari); l’organizzazione di compresenze di docenti per molti insegnamenti; la programmazione articolata per blocchi di attività didattiche distribuite nel corso dell’anno e verificate autonomamente. Gli obiettivi primari sono: l’innalzamento del successo scolastico e la riduzione della dispersione; la valorizzazione dei talenti individuali; l’educazione alla cognitività, alla affettività, alla relazionalità, alla creatività; educazione alla democrazia e alla cittadinanza europea aperta al mondo; educazione all’autogoverno e all’esercizio della democrazia, promuovendo la partecipazione attiva degli studenti alla vita della scuola quali soggetti del rapporto educativo; sviluppo di una coscienza ecologica, sulla base di solide conoscenze scientifiche, del rispetto delle risorse naturalistiche ed umane da difendere, stimolando in quest’ottica un “Progetto Giovani” teso a promuovere il loro protagonismo nello sviluppo dei valori umani, naturali e sociali, al fine di prevenire forme di devianza e malessere; prevenzione nei confronti della droga, dell’AIDS, dell’alcolismo e del tabagismo; incoraggiamento delle attività sportive degli alunni; apertura alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico, gemellaggi o partnership con scuole di altri paesi europei. “Una società insicura nei suoi valori è anche incerta nella educazione 24 7. DIDATTICA Nel rispetto del diritto di apprendere e per la trasparenza dell’informazione sul livello delle acquisizioni/apprendimento raggiunto dagli studenti, il Liceo “ B. Rescigno” fonda, oggi più che mai, le sue proposte didattiche su: • strutturazione di percorsi didattici condivisi dai docenti, sia a livello disciplinare, per asse e per obiettivi comuni; • comunicazione agli studenti e alle famiglie dei programmi disciplinari e criteri di valutazione; • informazione puntuale e documentata di interventi e verifiche didattiche. 7.a. Progettazione dei curricoli L’attuazione della didattica si realizza mediante le attività di programmazione e progettazione: • la programmazione richiede l’esplicitazione, la condivisione e il coinvolgimento, che si attua attraverso il Patto tacito di corresponsabilità educativa con i genitori e studenti, alla cui crescita è orientata tutta l’azione didattica; • l’attività di progettazione didattica tiene conto prima di tutto delle Indicazioni Nazionali, rivedute, per quanto possibile, da quelle contenute nel presente documento emanato dal Collegio dei Docenti; • nell’ambito degli incontri per dipartimenti, sono individuati e fissati in un documento programmatico, al quale i docenti fanno riferimento nelle proprie scelte didattiche ed operative, la valenza formativa e gli aspetti irrinunciabili di ogni disciplina. In questi ultimi due anni, anche grazie al percorso di autovalutazione e valutazione fatto grazie al Vales, si è ritenuto di iniziare un itinerario progettuale progressivo per pervenire ad un curriculo integrale tarato sulle esigenze formative del nostro territorio e sulle capacità organizzative e metodologiche del nostro istituto. Per l’a,s.2014/15 si sperimenteranno alcune Unità di apprendimento progettate in ambito disciplinare ma che tengono conto della grande importanza dell’interazione con il territorio e della trasversalità del sapere.( Vedi Programmazioni Disciplinari) Le discipline di studio sono quelle previste dagli ordinamenti dei vari indirizzi, adattate alle esigenze del nostro territorio e alle dinamiche intrinseche ai sistemi di verifica Invalsi e/o OCSE: L’attività didattica è svolta sulla base delle programmazioni predisposte dai vari OOCC e dai singoli docenti. In questo a.s. è stato adottato un format unico per la declinazione delle attività dipartimentali, in modo da avviare un processo progressivo verso un nostro curriculo. Questi piani di lavoro sono oggetto di periodiche verifiche all’interno dello stesso Consiglio di Classe, nonché nelle riunioni dipartimentali e Collegio dei Docenti. Fatte salve le indicazioni sopra riportate, ogni programmazione didattica curriculare rivolta agli alunni di questo Liceo dovrà comunque perseguire: 1. il potenziamento delle capacità critiche, attraverso un’acquisizione motivata delle conoscenze; 2. lo sviluppo e il consolidamento delle capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di rielaborazione e valutazione personale del sapere; 3. lo sviluppo del rigore logico e della coerenza nei ragionamenti; 4. lo sviluppo dello spirito critico e dell’autonomia di giudizio; 5. l’acquisizione di una metodologia scientifica nell’analisi dei problemi e nello studio di tutte le discipline; 6. l’acquisizione di un linguaggio chiaro e corretto, strumento indispensabile per potere comunicare le personali esigenze, esperienze, conoscenze, anche in contesti internazionali; 7. l’acquisizione delle conoscenze essenziali per utilizzare le nuove tecnologie; 8.raggiungere almeno le competenze minime previste dai vari assi. Le finalità e gli obiettivi comuni per ogni singola classe sono pubblici e accessibili a studenti e fa25 miglie, così come la programmazione didattica per ogni singola materia. L’informazione in proposito è comunque garantita anche per il tramite di assemblee appositamente convocate. 7.b. Curricolo e programmazione Nella progettazione dei Consigli di classe sono evidenziati, almeno, i seguenti elementi: • situazione in ingresso della classe; • strategie da mettere in atto per il recupero, il consolidamento e l’approfondimento delle competenze; • obiettivi trasversali da raggiungere a fine anno e strategie da mettere in atto per il loro conseguimento; • strumenti di osservazione, di verifica e di valutazione con particolare riferimento agli aspetti relazionali e a indicatori complementari, quali la frequenza, l’attenzione, la partecipazione e l’impegno; • tempi dell’informazione preventiva da dare agli alunni sull’effettuazione delle verifiche scritte formative e sommative; • fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale; • definizione dei criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e competenza; • valutazione degli impegni di studio complessivi degli allievi, al fine di ripartire i carichi di lavoro nel modo più razionale ed equo possibile; • attività integrative previste; • eventuali unità didattiche pluri e/o interdisciplinari; • eventuali progetti da attuare nella classe con la definizione anche dei tempi e degli spazi in cui essi saranno attuati; • modalità di utilizzo degli strumenti didattici ed in particolare delle nuove tecnologie; • valutazione finale dell’efficacia della progettazione didattica di classe. 7.c Nelle programmazioni disciplinari saranno considerati almeno i seguenti elementi: • situazione in ingresso della classe; • attività di recupero (con particolare attenzione agli eventuali debiti formativi) che si intendono svolgere per colmare le carenze eventualmente rilevate; • obiettivi didattici che si intendono conseguire, espressi, per quanto possibile, in termini di competenze verificabili/ certificabili; • contenuti disciplinari organizzati in base ad una scansione temporale; • metodologia didattica; • strumenti di verifica; • criteri di valutazione. 7.d Nella progettazione didattica: • le finalità generali, stabilite dal Collegio dei Docenti nel rispetto della specificità formativa del curricolo liceale scientifico e linguistico, vengono assunte quale riferimento ultimo di tutti gli interventi didattico-educativi; • la definizione degli obiettivi cognitivi è svolta sulla base dei saperi minimi individuati negli incontri tra docenti riuniti per materie e per materie affini; • la definizione degli obiettivi relazionali riguardanti atteggiamenti e comportamenti è svolta sulla base del profilo della classe il cui rilevamento e definizione compete al Consiglio di classe. 7.1.a METODOLOGIA Lo strumento principale attraverso cui il docente svolge la sua funzione e stabilisce un rapporto con gli studenti resta ancora la lezione, intesa come cardine del processo di trasmissione ermeneutica. Essendo il momento relazionale di vitale importanza per il giusto avvio di ogni attività, non si può ridurre a forme schematiche: poiché varia col variare dei soggetti, dei rapporti e delle dinamiche che si stabiliscono, di classe in classe, di anno in anno, non può facilmente essere conosciuto e giudicato dall'esterno. Tuttavia, ciò premesso, i docenti preparano e adottano all'inizio dell'anno scolastico, nel contesto delle indicazioni generali del collegio docenti e delle aree disciplinari,una programmazione specifica per classe che prevede contenuti disciplinari specifici ed esplicita obiettivi educativi e didattici. Le pratiche didattiche più diffuse sono la lezione frontale, la lezione interattiva, la pausa didattica, la 26 correzione dei compiti, l'esperienza di laboratorio, l'uso di strumenti multimediali, la visita guidata a mostre o eventi diversi, l'incontro con esperti nei settori scientifici e umanistici, la partecipazione a progetti d'Istituto. Rispetto ai criteri di personalizzazione dell’offerta formativa, la qualità dei processi educativi si intende veicolata da una rigorosa programmazione delle attività curriculari incentrata sugli stili, sulle risorse e sui bisogni di apprendimento degli alunni. Sarà attivata una metodologia articolata per lo più in lezioni frontali e partecipate, non escludendo sperimentazione di metodologie didattiche innovative, attività laboratoriale, realizzazione di progetti e utilizzo di strumenti tecnologici e multimediali. Proprio per garantire il giusto spazio a tutti sia in sede dipartimentale che nei singoli CdC si delineano piani di interventi per favorire lo sviluppo degli apprendimenti attraverso azioni di recupero, di riequilibrio, approfondimento o di eccellenza delle risorse di studio. Le attività di recupero e di riequilibrio, parte integrante dell'offerta formativa, sono rivolte all'acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze e competenze previste dagli ordinamenti e dai curricoli e a favorire il successo formativo. Saranno effettuate in itinere nell'ambito dell'attività curriculare ed in ore aggiuntive, nei mesi di febbraio e di giugno, dopo lo scrutinio quadrimestrale, con lo svolgimento di unità didattiche mirate al recupero delle carenze individuate. Alla fine del primo quadrimestre, sempre al fine di favorire il recupero, è prevista una “pausa didattica” con i seguenti: OBIETTIVI · Colmare lacune · rispondere alle carenze relativamente alla motivazione · sostenere il metodo di studio · ampliare la competenza linguistica · ampliare la preparazione di base · intervenire sulla difficoltà di saper tradurre conoscenze in contesti applicativi. Le possibilità integrative, chiaramente, non si esauriscono in sporadici interventi, in quanto ogni docente si impegna a ricercare nuove strategie di intervento (Didattica individualizzata, azioni di tutoraggio e/o di studio assistito per carenze nel metodo di studio, recuperi disciplinari per lacune di contenuti, attività laboratoriali/multimediali) pur di garantire il successo scolastico dei propri alunni. 7.1.b LABORATORIO COME METODOLOGIA DI APPRENDIMENTO La riforma attribuisce grande importanza alla didattica laboratoriale, intendendo il laboratorio non solo come ambiente logistico, ma come una metodologia didattica, per tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento che consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”, dando forza all'idea che la scuola è il posto in cui si “impara ad imparare” affinché, aggiungiamo noi, possa continuare ad apprendere. Le attività laboratoriali sono particolarmente importanti, perché · consentono di attivare processi didattici in cui gli allievi diventano protagonisti e superano l'atteggiamento di passività e di estraneità tipico delle lezioni frontali. · Valorizzano diversi stili cognitivi in una rinnovata relazione tra discipline teoriche ed attività di laboratorio · Aiutano lo studente, attraverso un processo induttivo, a connettere il sapere acquisito in contesti applicativi al sapere astratto, · Coniugano l'attitudine degli studenti alla concretezza e all'azione con la necessità di far acquisire loro i quadri concettuali, indispensabile per l'interpretazione della realtà e la sua trasformazione; · facilitano l'apprendimento dello studente in quanto lo coinvolgono anche dal punto di vista fisico ed emotivo nella relazione diretta e gratificante con i compagni e con il docente. · Consentono di acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza. Il laboratorio, quindi, rappresenta la modalità trasversale che può caratterizzare tutta la didattica disciplinare e interdisciplinare per promuovere una preparazione completa e capace di continuo rinnovamento. ( Corsi Didatec, LIM ECDL) 7.2. VALUTAZIONE e VERIFICA 27 7.2. a La valutazione costituisce: • per gli insegnanti un parametro in base al quale soppesare l’efficacia della propria azione didattica ed eventualmente intervenire per apportarvi gli opportuni correttivi; • per gli alunni una vera e propria esperienza formativa, nel corso della quale imparare a conoscere se stessi, i propri limiti e le proprie potenzialità, dunque a sapersi autovalutare e a essere autonomi; • per i genitori un momento informativo, tramite il quale monitorare costantemente il processo di apprendimento dei propri figli. La valutazione presuppone la verifica del livello di conseguimento degli obiettivi cognitivi, e l’osservazione sulla maturazione in base agli obiettivi relazionali. La verifica si attua mediante prove orali, scritte o pratiche che evidenzino oggettivamente i contenuti e le abilità acquisite e per lo svolgimento delle quali valgono i seguenti criteri generali: 1. nelle prove, la tipologia di prova adottata sarà in linea con quanto si intende verificare; 2. l’oggetto delle prove di verifica, esplicitamente dichiarato, potrà riguardare: informazioni e conoscenze, concetti e strutture cognitive, competenze e abilità, capacità complesse disciplinari o anche pluridisciplinari; 3. le prove saranno svolte garantendo il miglior esito per gli studenti, anche mediante un’equa distribuzione nel tempo; 4. qualora un alunno risultasse assente giustificato ad una prova scritta, essa potrà essere recuperata, a discrezione dell’insegnante, previo accordo con l’interessato e relativa annotazione nel diario di classe, onde permettere di valutare l’alunno con un congruo numero di prove; 5. si eviterà più di una prova scritta (compito in classe) a giornata e più di tre a settimana in ogni classe; 6. le verifiche scritte saranno sempre comunicate con congruo anticipo agli alunni con annotazione sul registro di classe; 7. i docenti potranno proporre alla classe anche prove scritte equipollenti a prove orali; 8. per quanto possibile si eviterà che il singolo studente debba sostenere più di due verifiche orali formali (interrogazione) nella giornata. Il risultato della verifica si traduce in un giudizio dell’insegnante, espresso secondo una scala di valori da 1 a 10 ( tabella valutazione e in particolare le griglie di riferimento dei singoli Dipartimenti, che sono parte integrane della Programmazione inde del POF). Nella comunicazione dei risultati delle verifiche vanno garantite la tempestività e la trasparenza: • nel caso di prove scritte, anche quando sono valide per l’orale, saranno corrette e consegnate agli studenti, affinché possano prendere visione dei risultati, entro 20 giorni dalla somministrazione; • nel caso delle interrogazioni, il voto conseguito va comunicato dopo la prova nel momento e nella forma in cui è riportato nel registro. Le verifiche pluridisciplinari concernenti la simulazione della terza prova dell’Esame di Stato conclusivo seguiranno una programmazione concordata nell’ambito dei Consigli di classe. Valgono in proposito i seguenti criteri generali: • la prova sarà somministrata nelle classi quinte ed eventualmente nelle classi quarte; • si prevede la possibilità della registrazione dell’esito sul registro personale dei docenti delle discipline coinvolte; • si garantisce sia la comunicazione della valutazione complessiva attribuita alla prova sia di quella relativa alle singole discipline coinvolte. 7.2.b La valutazione La valutazione va intesa come la fase del processo di insegnamento e apprendimento in cui si produce un risultato al quale si assegna un valore indicativo. La valutazione formativa è volta a individuare i bisogni formativi degli alunni e a monitorare il processo di insegnamento - apprendimento. La valutazione sommativa mira a definire il risultato finale di tale processo. La valenza formativa costituisce la base sulla quale la valutazione è orientata dagli obiettivi educativi e culturali. In questo senso dovranno essere garantiti agli studenti: • la chiarezza sull’oggetto della valutazione; • l’affidabilità delle rilevazioni; • la validità delle misurazioni. Per l’attribuzione del voto allo studente si considera quanto segue: 28 • i valori sono espressi in decimi secondo quanto riportato nella tabella di riferimento per le valutazioni, nella quale sono definite schematicamente le corrispondenze adottate tra giudizi sintetici, voti in decimi e indicatori per l’attribuzione del valore; • i valori espressi derivano dall’uso di tutti i voti disponibili; • nella pratica didattica quotidiana il voto è accompagnato da un giudizio motivato, orale o scritto, che ne rende chiare le ragioni (l’uso di una scheda/griglia di valutazione corrisponde a un giudizio scritto); • in sede di scrutinio, fatte salve le procedure definite dalla normativa, il voto dovrà essere collegialmente ponderato sulla base di: qualità dell’apprendimento, competenze e capacità, aspetti relazionali e indicatori complementari quali frequenza, attenzione, partecipazione e impegno. La comunicazione del voto allo studente ed alla famiglia sarà svolta tenendo presente che questa: • deve essere formulata con dati precisi ed evitando ambiguità; • deve essere accompagnata da indicazioni chiare sui miglioramenti possibili, su quelli in atto e su quelli non ancora conseguiti. Per l’anno in corso, per le classi prime, seconde, terze e quarte, nella prospettiva dello sviluppo dei nuovi assetti ordinamentali, il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare, per lo scrutinio intermedio, un voto unico anche in quelle discipline che prevedevano, in passato, la distinzione fra scritto e orale. Tale voto è da intendersi necessariamente come sintesi di differenti tipologie di prove, in corrispondenza delle diverse attività didattiche. In merito allo scrutinio finale, invece, per l’ammissione dello studente alla classe successiva, si terrà in considerazione quanto segue: • media dei voti; • condotta;( ALLEGATO 6) • eventuale credito formativo (ALLEGATO7) • situazione personale dello studente. L’ammissione dell’allievo alla classe successiva, in presenza di debito formativo con conseguente sospensione del giudizio e suo rinvio allo scrutinio finale di settembre, è subordinata alla possibilità da parte dello stesso allievo di raggiungere gli obiettivi didattici non conseguiti nel corso dell’anno. La decisione del Consiglio di classe di non ammettere lo studente alla classe successiva, lungi dall’avere carattere sanzionatorio, si effettua piuttosto con l’intento di consentirgli il recupero ed il raggiungimento completi degli obiettivi del liceo nei tempi a lui necessari. Sulla base dei criteri adottati dal Collegio dei Docenti, la non ammissione alla classe successiva si determina a partire dalla presenza di tre insufficienze pari o inferiori al quattro, o quattro insufficienze lievi (pari al cinque). Il provvedimento di non ammissione sarà motivato da un giudizio il più possibile articolato. Per l’attribuzione del voto di condotta, fatta salva la normativa di riferimento (in particolare gli articoli 3 e 4 del DPR 249/98, la Legge n. 169/08, la C. M. n. 46 del 7 maggio 2009 e il D.P.R. 122/09)9, saranno considerati i seguenti parametri: • partecipazione all’attività didattica; • responsabilità negli impegni scolastici; • rispetto del regolamento d’istituto; • rispetto degli altri e dell’ambiente; • presenza di sanzioni disciplinari. A partire dall’a. s. 2009/2010, ai sensi del D.P.R.122/09, art. 6, inoltre, “gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto, secondo l’ordinamento vigente, e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’Esame di Stato”. 7.2. c. Il debito formativo A partire dall’anno scolastico 2007 - 2008, secondo la vigente normativa (D.M. n. 42/07 del 22 maggio 2007; D.M. n. 80/07 del 03/10/2007; O.M. n. 92/07 del 04/11/2007), qualora vengano riscontrati nello scrutinio finale di giugno uno o più debiti formativi, il Consiglio di Classe potrà procedere alla non ammissione alla classe successiva dell’allievo interessato, ovvero potrà sospendere la valutazione conclusiva in attesa che il debito formativo venga recuperato. Per permettere l’iscrizione e la frequenza alla classe seguente, il debito dovrà quindi essere colmato entro l’inizio del successivo anno scolastico. In questa situazione, per favorire il pronto recupero del debito da parte dell’allievo e in ottemperanza alle disposizioni vigenti, il Liceo ha previsto l’attivazione di moduli della durata di circa 15/20 ore nel mese di lu- 29 glio. Gli alunni potranno optare di colmare le carenze anche tramite dello studio individuale. Conclusi i corsi di recupero, le prove di verifica si terranno orientativamente nell’ultima settima di Agosto o nei primi giorni di Settembre, secondo un calendario definito già nel Collegio dei Docenti di Giugno . Le prove saranno di tipo orale e scritto/grafico, oppure solo orale, secondo le disposizioni vigenti. In una fase immediatamente successiva i singoli Consigli di Classe esamineranno i risultati conseguiti e decreteranno l’ammissibilità o meno alla frequentazione della classe successiva da parte dell’alunno. Durante l’anno, tenuto conto dell’improrogabile necessità del superamento del debito formativo ai fini del successo scolastico, vengono predisposti i corsi di recupero anche a conclusione degli scrutini del primo quadrimestre. Sempre con la finalità di fornire a ciascun alunno l’opportunità di un esito positivo dei suoi studi e del suo impegno, la Scuola mette a disposizione delle ore di sportello didattico per le diverse discipline. 7.2.d Modalità delle verifiche - Saranno effettuate osservazioni sistematiche e continue di verifica per assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento. - Le verifiche saranno sempre oggettive e volte a rilevare il conseguimento degli obiettivi programmati. Vi sarà, inoltre, la verifica e il controllo quotidiano del lavoro svolto a casa e in classe. - Mediamente, sono effettuate due-tre prove scritte a quadrimestre. - Le valutazioni negative contengono gli opportuni suggerimenti per il superamento delle difficoltà. - La verifica non costituisce, tuttavia, l'unico elemento della formulazione del giudizio globale sull'allievo. Numerosi altri fattori intervengono a integrarlo. Il Consiglio di classe definisce altri indicatori da utilizzare nella valutazione finale. Le classi interessate, nel corso dell’anno scolastico, aderiranno alle prove nazionali INVALSI, secondo le modalità previste dalla vigente normativa. Le attività saranno coordinate dalla funzione strumentale n. 1. I risultati delle prove INVALSI saranno oggetto di successiva analisi a livello di dipartimento in vista della programmazione didattica e per il Vales. Le prove attuate nei diversi ambiti disciplinari avranno cadenza periodica e saranno distribuite armonicamente in relazione allo sviluppo dei programmi e alle esigenze degli allievi; in linea di massima ci saranno prove iniziali, tese ad accertare la situazione di partenza di ogni singolo allievo, sia per tarare le programmazioni e sia per stabilire eventuali attività di bilanciamento. Durante l’intero anno scolastico ci saranno prove in itinere con il compito di sondare il procedere dell’apprendimento senza attribuzione di voti (prove formative); di prove finali che si collocano al termine dello sviluppo di un Modulo o di alcuni suoi segmenti (Unità Didattiche) alle quali viene attribuito un voto (prove sommative). Tra i modelli di verifica più ampiamente impiegati sono ricorrenti: l’elaborato in italiano (analisi testuale, saggio breve e articolo di giornale, tema tradizionale), l’interpretazione e la traduzione di testi, la risoluzione di problemi (di varia natura e complessità), la risposta a questionari di varia tipologia, le prove sperimentali e di altro tipo (ad esempio le prove grafiche per il disegno) e infine il colloquio orale sia in lingua italiana che in lingua straniera. A tali prove, in linea con la normativa dell’Esame di Stato, ogni docente e i C.d.C dovranno impegnarsi nella progettazione, somministrazione e correzione di simulazioni di prove previste dal nuovo esame . Ogni fase dell’attività di verifica si fonda sul coinvolgimento degli allievi e sulla loro consapevolezza dei parametri e dei criteri valutativi così da favorire il processo di autovalutazione e di crescita. Per qualsiasi altra informazione relativa alla didattica si rimanda alle programmazioni dipartimentali. 8. ATTIVITA’ FUNZIONALI AL PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO Sotto questa voce sono raccolti tutti gli Interventi educativi a supporto del curricolo. Nella fase di passaggio dal primo ciclo degli studi al Liceo gli allievi si trovano ad affrontare una serie di piccoli o grandi problemi, a volte così destabilizzanti che necessitano di interventi mirati volti al recupero o al ri orientamento, oppure mirati a realizzare interventi educativi che rispettino la specificità delle situazioni individuali degli alunni e anche a valorizzare l’accresciuta capacità intellettiva degli stessi, tenendo nel 30 dovuto conto la necessità di un rapporto educativo più evoluto rispetto all’esperienza scolastica precedente. Sono da considerarsi attività funzionali tutte quelle azioni che da diversi anni contribuiscono a caratterizzare il complesso dell’offerta formativa del nostro Liceo. Alcune sono previste per legge, altre costituiscono indispensabile supporto alla normale attività didattica, così come sono state enucleate a pagina 5 del presente documento. Il Liceo, quindi, senza rinunciare a porsi come diverso e più elevato grado di istruzione, cerca, con la progettazione di specifici interventi di accoglienza, di sostenere i nuovi iscritti, di agevolarne l’inserimento nel nuovo ambiente scolastico, di favorire la reciproca conoscenza dei nuovi studenti fra loro e con gli insegnanti, di rafforzare il senso della responsabilità di ciascun alunno nei confronti del percorso di studi già compiuto. Le iniziative messe in atto sono varie e corrispondono sia a linee comuni stabilite dal Collegio dei Docenti sia alla fisionomia professionale dei singoli Consigli di Classe e dei singoli insegnanti, ma possono essere ricondotte ad alcuni nuclei, tematici e problematici, fondamentali: presentazione dell’Istituto e del progetto didattico del Consiglio di Classe e dei singoli docenti; definizione delle regole del ‘vivere a scuola’, con particolare attenzione agli aspetti relazionali-valoriali; avvio della riflessione sulla ‘licealità’, soprattutto in rapporto agli obiettivi dell’area cognitiva; guida alla partecipazione alla vita di Classe e di Istituto attraverso gli organismi rappresentativi previsti dalla legge; sondaggio relativo alle competenze pregresse (disciplinari e trasversali), così come programmato nei Dipartimenti e fatto proprio dai singoli CdC; analisi e discussione dei risultati delle prove di ingresso, con analisi dei principali elementi di continuità e discontinuità tra i due livelli di istruzione, da quest’anno, poi, alcuni docenti tenteranno nuovi approcci disciplinari, soprattutto nelle classi del primo biennio, per rispondere in modo più consono ai modelli Invalsi e Ocsa. 8.a Sostegno in itinere e recupero Premessa Il Liceo riserva particolare attenzione al sostegno e al recupero degli alunni che, pur essendo disposti ad uno studio abbastanza costante e attento, incontrano difficoltà nell’apprendere, legate a dei fattori cogenti di cui bisogna tener conto per la corretta inclusione di tutti. Una società dinamica ed eterogenea come la nostra fa presto a creare nuove forme di esclusione sociali, che rischiano di emarginare per sempre molte persone. La scuola intesa come fucina di sapere e saper fare deve avere degli spazi ad hoc per dare a tutti la possibilità di “partire” dalla stessa linea, favorendo lo sviluppo delle abilità, l’acquisizione delle conoscenze, ma soprattutto recuperare e/o far emergere la” comprovata capacità di mobilitare conoscenze ed abilità, ma anche le capacità personali, sociali e metodologiche, in tutti i contesti della vita” in una parola le competenze. In sintesi, per competenza si intende un sapere combinatorio: intreccio di capacità (caratteristiche individuali) e di conoscenze (oggetti culturali afferenti alle varie aree di sapere); intreccio di aspetti immateriali e pensabili (valori) e di aspetti concreti e visibili (condotte, azioni). Queste ultime vengono esercitate in contesti diversificati. Il contesto di esercizio delle competenze è uno dei fattori che concorre ad individuarne il livello. Le competenze trasversali, in particolare, sono quelle che attraversano tutte le esperienze della vita e tutte le aree della conoscenza (discipline/ricerca; discipline scolastiche); il loro contesto di formazione, potenzia mento ed esercizio va, dunque, dalla vita alla scuola, dalla scuola alla vita (intendendo per “vita”il complesso delle esperienze esistenziali di ciascuno). Per questo motivo le competenze trasversali vengono denominate anche “competenze per la vita”.Esse sono infatti strettamente connesse con i valori che caratterizzano la persona nella sua dimensione personale e sociale. 31 Proprio per questi motivi i momento degli interventi di sostegno e di recupero diventano di vitale importanza per la salvaguardia del percorso formativo di tutti gli allievi e deve essere lo sprone per farci riflettere su una considerazione preliminare, che, spesso, consideriamo solo un dato puramente quantitativo: nell’arco del biennio, quando persistono le lacune di base, lo studio deve ancora strutturarsi e l’adattamento alla licealità fa sentire il suo peso, si manifestano in modo pressante le esigenze del recupero cognitivo, metodologico e affettivo, che sono, invece, meno estese nel triennio, perché le difficoltà e le carenze si rivelano in ambiti più specifici e circoscritti e sono, pertanto, più facilmente controllabili. Nella progettazione didattica, i docenti cercano di prefigurare tutti gli ostacoli impliciti nel processo di apprendimento e se ne fanno carico nell’ambito del lavoro quotidiano intervenendo, attraverso un costante monitoraggio delle reazioni degli studenti alla proposta didattica, con un diverso impiego delle risorse della classe, con ritmi differenziati, con un’articolazione dello svolgimento del programma funzionale, almeno in certi momenti, alle esigenze degli elementi più fragili. Ogni Consiglio di Classe, d’altra parte, procede ad una diagnosi accorta delle carenze degli alunni e soprattutto alla individuazione delle cause che le determinano, concentrando l’attenzione sui problemi del metodo, nella convinzione che in esso sia la vera base per una corretta e fruttuosa impostazione dell’attività di studio. Nell’analisi delle difficoltà del rendimento, perciò, il Consiglio tende a collegare il giudizio tecnico, formulato sull’allievo dai singoli insegnanti, con quello globale, cercando di scoprire, in questo passaggio, se la fragilità sia diffusa, se vi si riscontrino elementi riconducibili ad un denominatore comune. Ove se ne ravvisi la necessità e non si consideri sufficiente l’attività svolta in itinere, infine, si progettano, secondo le modalità di realizzazione indicate dal Collegio all’inizio dell’anno scolastico, interventi separati dalla lezione ordinaria, ma ad essa comunque rivolti come utile integrazione. L’attività di recupero è, quindi, ispirata al seguente principio: si attua costantemente durante il normale lavoro curriculare, ma senza sacrificio del livello culturale dell’offerta formativa e dell’approfondimento, e si estende all’ambito extracurriculare in situazioni più delicate e problematiche. E’ cura del docente evitare, quale che sia la forma in cui egli realizza i percorsi integrativi, la pura e semplice ripetizione della lezione ordinaria; gli interventi a sostegno degli allievi in difficoltà tendono anzi ad essere terreno di applicazione di nuove e, possibilmente, più efficaci modalità didattiche e, nel caso in cui si realizzino in orario diverso da quello curriculare, si configurano come momento in cui l’insegnante fornisce agli studenti suggerimenti metodologici e indicazioni di lavoro, concordando con loro impegni di studio da controllare e regolare negli incontri successivi. Pari rilevanza è riconosciuta, peraltro, alle esigenze formative degli studenti dal profitto più stabile e sicuro: ad essi, ma non esclusivamente, è rivolta un’attività di approfondimento non limitata ad integrazioni extracurriculari, ma diffusa in tutta l’azione didattica e parallela alla cura dei più deboli. “Errare humanum est sed perseverare diabolicum” 8.b Orientamento in uscita Questa azione coinvolge gli studenti delle quarte e delle quinte, o per gruppi d’interesse ,o per classi parallele e prevede azioni informative e formative con il supporto di Università, enti ed esperti esterni, rappresentanze del mondo del lavoro. In tutte le fasi dell’orientamento, ma soprattutto nell’azione di orientamento post-diploma, la scuola assicura un’adeguata informazione ad ogni livello. I docenti referenti – De Falco, Fimiani, Stellato, Salvati, Santaniello- si adoperano per mettere in atto strategie di intervento per facilitare l’incontro tra il sistema dell’istruzione superiore e le università, finalizzato alla realizzazione di attività di orientamento e raccordo con l’Università allo scopo di migliorare le performance degli studenti medi nei test di ingresso alle facoltà universitarie e di diminuire la dispersione universitaria legata a scelte non ponderate o poco confacenti alle attese. L’orientamento per la prosecuzione degli studi e/o l’inserimento nel mondo del lavoro fa parte del progetto educativo-formativo della scuola superiore, che tende a sviluppare nell’allievo l’identità culturale, la conoscenza di sé, l’attitudine a progettare il proprio futuro. In questo senso esso rappresenta uno degli obiettivi più importanti di ciascun insegnamento disciplinare, soprattutto nelle ultime classi di un corso liceale. Tale indirizzo “orientativo “ dell’attività didattica non può esaurire le necessità degli allievi, i 32 quali, spesso, hanno bisogno ancora di riflettere sulle modalità e sui motivi della scelta, ma anche di conoscere le possibilità e formative e/o lavorative termine della scuola superiore. La scuola si trova, quindi, a dover sostenere un compito sia informativo che educativo che diventa via via sempre più complesso sia per la varietà di strade che uno studente può percorrere rispetto al passato, quando il proseguimento degli studi avveniva esclusivamente attraverso l’università, sia per l’importanza che una scelta consapevole assume oggigiorno. In sintesi, uno studente al termine del percorso liceale si trova a scegliere fra: affrontare gli studi universitari seguire corsi di formazione tecnica superiore inserirsi nel mondo del lavoro. Nell’attività di informazione, particolarmente importante è soprattutto il rapporto con l’Università degli Studi di Salerno e il C.A.O.T., rapporto nel quale la preiscrizione all’Università stessa rappresenta senz’altro un momento significativo. In tale occasione, la Scuola, oltre ad aderire alle varie iniziative dell’Ateneo, provvede alla preiscrizione attraverso Internet, attivando anche un servizio di consulenza che permette agli studenti di reperire informazioni sugli studi universitari sia attraverso strumenti cartacei che per mezzo della stessa rete informatica. Il nostro Liceo porta avanti, inoltre, già da alcuni anni, un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi di Salerno per il tirocinio/tutoraggio e il TFA. La scuola è anche polo di riferimento universitario, nella ricerca dei saperi necessari alla felice prosecuzione di studi con attività orientative, stage e verifiche presso le sedi universitarie, con risultati di significativo spessore. 8.c Viaggi di istruzione e visite guidate. Queste attività si fondano su progetti articolati e coerenti con il normale lavoro svolto in classe. Sono la risposta alla necessita di ampliare gli orizzonti culturali con esperienze dirette che siano di integrazione a precisi interessi maturati nel corso della quotidiana attività didattica. Per la loro attuazione saranno considerate le seguenti indicazioni del Collegio dei Docenti: la programmazione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate e effettuata dai Consigli di classe, che, in base a quanto definito nelle programmazioni per aree disciplinari, scelgono una serie di attività cui la coerenza didattica con i programmi disciplinari è cogente e di effettiva e documentata ricaduta; per rendere possibile l’espletamento di tutte le procedure necessarie e per garantire le migliori condizioni per l’attuazione, le richieste devono essere presentate alle Funzione Strumentali - Area 4-, con un congruo anticipo rispetto al presunto periodo di svolgimento; per rendere più funzionale la programmazione delle attività è auspicabile una collaborazione tra i docenti nell’ elaborare viaggi d’istruzione per classi parallele; Per le classi terze, quarte e quinte saranno programmati viaggi sia all’estero che in Italia; per il biennio, invece, saranno attuate, in linea di massima, soltanto uscite didattiche di una sola giornata e, comunque, nell’ambito del territorio regionale di appartenenza o nelle regioni limitrofe. Tutte le attività saranno realizzate secondo i parametri della normativa vigente e i genitori saranno sempre avvisati dei percorsi e degli spostamenti. Il collegio dei docenti del, con del n 7 dell’otto ottobre 2014 ha deliberato un numero massimo di cinque uscite per ogni singola classe, a queste chiaramente si andranno ad aggiungere anche la partecipazione straordinaria a convegni, concorsi etc.. Nella stessa seduta è stato deliberato che per le classi prime si programmeranno uscite di un giorno, per le seconde di tre, mentre per le classi del ”triennio” saranno articolate in modo vario. 33 9. VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO Premessa All’interno del processo di insegnamento/apprendimento, come sua parte integrante, si collocano i processi di verifica e di valutazione: si tratta di due momenti distinti su cui è necessario soffermarsi brevemente, cercando, però, di chiarirne prima il significato corretto, per evitare equivoci o fraintendimenti. Per verifica si intende la prova (o l’insieme di prove) da cui consegue un” apprezzamento quantitativo”, cioè la valutazione del processo di insegnamento/apprendimento che il fine ultimo di ogni attività. Essa dovrà essere cogente, riferita a specifici elementi e, pertanto, deve essere strutturata e finalizzata alla rilevazione degli stessi obiettivi prefissati. I criteri di valutazione devono essere stabiliti a monte per non dare spazio alla soggettività ma gli indicatori usati per la verifica. La valutazione del processo formativo, invece, può essere riferita a due diversi livelli di complessità: quello del processo di insegnamento/apprendimento, che interessa, come abbiamo accennato sopra, l’interazione tra insegnanti ed allievi di una classe, e quello più generale del contesto formativo, che interessa le caratteristiche della scuola in cui tale processo avviene e i rapporti tra scuola, territorio ed istituzione. I Dipartimenti disciplinari stabiliscono dei parametri comuni per la valutazione nelle singole discipline, soprattutto in riferimento agli obiettivi, ai saperi minimi e agli standard di apprendimento, che però non sono solo strumenti di giudizio, ma anche parametri di osservazione delle capacità e dei comportamenti rispetto alle richieste, contribuendo così a definire un progetto educativo mirato. Tali parametri vengono ratificati da una formale approvazione del Collegio per uniformare il più possibile il modus operandi dei docenti. 9.a Indicazioni comuni: I° Biennio Obiettivi minimi · conoscere e comprendere gli elementi essenziali degli argomenti proposti · saper esporre con chiarezza e linearità · saper redigere brevi testi Competenze · osservare, descrivere, analizzare fenomeni legati alle discipline e riconoscerne la complessità · utilizzare le forme essenziali dei microlinguaggi disciplinari · attuare confronti individuando le principali differenze e uguaglianze · possedere gli strumenti espressivi ed argomentativi di base per gestire una corretta comunicazione verbale e scritta nei vari ambiti disciplinari · individuare strategie appropriate per la risoluzione di semplici problemi in vari ambiti Abilità · ascoltare e comprendere fonti documentarie nell'ambito delle varie discipline · raccogliere e organizzare i dati essenziali dalle fonti consultate · riconoscere semplici modelli · fornire interpretazioni dei dati in base a semplici modelli. II° Biennio Obiettivi minimi · esprimersi oralmente e per iscritto in modo chiaro, coerente, corretto · conoscere e usare appropriatamente i microlinguaggi del secondo biennio · attuare connessioni, ampliamenti ed approfondimenti disciplinari Competenze · formulare valutazioni e giudizi motivati su argomenti e tematiche svolti · risolvere problemi complessi di vario genere in relazione agli argomenti affrontati 34 · servirsi con consapevolezza e pertinenza dei microlinguaggi disciplinari · rielaborare in forma ampia ed articolata gli argomenti svolti Abilità · avviare riflessioni individuali secondo percorsi logico-argomentativi riconoscibili · maturare autonomia operativa nelle singole fasi dell'apprendimento sia in classe che a casa · saper usare le componenti tecniche delle varie discipline in modo autonomo Il Collegio dei Docenti annualmente delibera in merito alla valutazione e a tutti gli aspetti ad essa riconducibili, anche in relazione ad eventuali cambiamenti a livello ministeriale. 9.b Verifica L'attività di verifica è legata al processo di insegnamento-apprendimento in un rapporto interattivo e continuativo. Le tipologie delle prove, per la generalità delle discipline, sono assai diversificate e ampiamente sperimentate; tuttavia l’esigenza di tener conto di nuovi ambiti di verifica (le competenze acquisite) introdotti con il nuovo Esame di Stato, dall’Invalsi e dall’OCSE ha sollecitato l’applicazione anche di modelli diversi da quelli fin qui adottati, del resto, in alcuni casi già positivamente sperimentati nel nostro Liceo. 9.c Valutazione La valutazione finale, come momento complesso di interpretazione di tutto il percorso formativo, è da un lato strettamente connessa agli obiettivi, ai metodi e ai contenuti della programmazione didattica ed educativa e si avvale degli elementi ricavabili dalle verifiche, dall’altro essa tiene conto sia della variazione delle condizioni culturali degli allievi rispetto alla situazione di partenza, sia della “storia” scolastica individuale dell’allievo che della realtà della classe e della tipologia della scuola. Elementi fondanti per l’individuazione del raggiungimento degli obiettivi cognitivi e comportamentali sono: le conoscenze, le abilità e quindi le competenze rilevate dalle prove di verifica, la capacità di organizzare lo studio, la partecipazione all’attività di classe. Tutte le situazioni rilevate entrano in un sistema di notazioni che danno luogo a eventuali debiti o crediti che, nel corso degli anni, disegnano il profilo complessivo della carriera scolastica dell’allievo. Il credito scolastico relativo al II biennio e al quinto anno, nonché per i corrente anno scolastico alle quinte vecchio ordinamento, viene attribuito secondo parametri suggeriti dal Ministero P.I All’interno di questo vengono anche considerati eventuali crediti formativi (ALLEGATO N 7) maturati fuori della scuola attraverso esperienze coerenti col corso di studi e comunque secondo tipologie precisate da apposite circolari; tali esperienze per dare diritto a crediti devono essere debitamente documentate. Per quanto riguarda i criteri di valutazione generali propri della programmazione sia Dipartimentale che individuale, sono state ricercate, e in genere raggiunte, positive intese sui criteri, sugli indicatori, sui parametri e su quant’altro ritenuto utile per poter attribuire una valutazione razionalmente fondata. Il Collegio dei docenti, poi, dopo aver analizzato le proposte, valida anche il tutto con una approvazione all’unanimità dei presenti. Di particolare importanza è risultato il lavoro suddetto per le classi quinte , nella preparazione del Documento del C.d.C. del 15 Maggio per la presentazione della classe alla Commissione dell’ Esame di Stato. In generale, per la valutazione finale/ promozione, si parte dal testo ministeriale, che recita: “Tenuto conto che tutte le materie concorrono parimenti alla formazione culturale e personale degli allievi, i C.d.C. in sede di scrutinio finale valutano positivamente gli allievi che, in relazione agli obiettivi stabiliti, abbiano acquisito le competenze ritenute necessarie per proseguire lo studio nella classe successiva.” Secondo la normativa vigente, pertanto, sono dichiarati promossi gli allievi che non presentino alcuna carenza nella preparazione. La decisione del Consiglio di classe di non ammettere lo studente alla classe successiva, lungi dall’avere carattere sanzionatorio, si effettua piuttosto con l’intento di consentire allo stesso il recupero ed il raggiungimento completi degli obiettivi del liceo nei tempi a lui necessari. Sono, inoltre, giudicati non promossi gli alunni/e che, già segnalati nel precedente anno scolastico 35 per debiti formativi puntualmente comunicati alle famiglie, non abbiano recuperato le stesse deficienze culturali giudicate non recuperabili né con didattica estiva organizzata dalla scuola né gestita autonomamente dalle famiglie. Costituiscono debiti formativi gravi le insufficienze in due discipline scritte ed orali ed una insufficienza netta in una disciplina che preveda verifiche orali. Tanto nel pieno rispetto del giudizio di ogni singolo consiglio di classe considerato quale giudice naturale precostituito per legge. Per gli alunni che in fase di valutazione finale si preveda un necessario recupero in qualche disciplina, il consiglio di classe sospenderà il giudizio, riservandosi di esprimerlo, a seguito dei corsi di recupero estivi e, quindi, delle verifiche puntuali prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Il periodo previsto da quest’istituto per le verifiche del recupero sarà comunicato nel mese di Giugno. Cronologia delle valutazioni I C.d.C. provvedono alla valutazione degli allievi alla fine del primo quadrimestre e del secondo quadrimestre e nel corso di ciascuno di essi mantengono continui contatti con le famiglie degli allievi al fine di informarli dell’andamento del lavoro scolastico (comunicazione periodica almeno bimestrale, nel contesto degli incontri Scuola-Famiglia e del ricevimento settimanale, caso di necessità le famiglie vengono convocate telefonicamente o a mezzo cartolina). La griglia allegata indica, schematicamente, i criteri di valutazione in base alle conoscenze, competenze, capacità. (ALLEGATO 8). 9.e Criteri per il riconoscimento dei crediti scolastici secondo le tabelle ministeriali. Si terrà conto di: Grado di preparazione complessiva; Interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo; Partecipazione alle attività complementari ed integrative. (ALLEGATO 7 ) 9.e.2 Criteri di attribuzione del credito formativo Saranno riconosciuti: 1. Corsi di lingua straniera; 2. Corsi e/o esperienze significative nel campo informatico; 3. Attività sportiva non amatoriale; 4. Soggiorni in scuole o campus all’estero; 5. Frequenza di corsi di musica e/o superamento di esami (conservatorio); 6. Esperienze lavorative significative. Tutte le esperienze devono essere debitamente documentate entro e non oltre il 15 maggio 2015 e possono essere soggette a verifiche da parte della scuola, tanto nel rispetto delle indicazioni ministeriali. Non si procederà all’attribuzione del credito formativo nel caso di reiterate assenze e/o per assenze di massa non giustificate. Per quanto riguarda i debiti formativi si procederà all’attivazione di corsi specifici già dalla chiusura della scuola a giugno e prima dell’inizio del nuovo anno scolastico a settembre. Inoltre, quest’anno, dal 26 agosto di fino al 31 si è proceduto ad attività di verifica del recupero del debito formativo in tutte le discipline. Nella prima riunione dei Consigli di Classe si procederà al riscontro e all’eventuale attribuzione del credito. Ulteriori criteri di attribuzione del credito da parte del Consiglio di Classe • Se la media si colloca nella parte bassa della banda di oscillazione (inferiore allo 0,5) il Consiglio di Classe può decidere di attribuire il credito massimo previsto qualora verifichi la presenza di almeno tre requisiti su cinque tra quelli sotto elencati. • Allo stesso modo il Consiglio di Classe opererà nel caso di M = 6. 36 I requisiti presi in considerazione sono i seguenti: a. voto di condotta uguale o superiore a otto (per le classi terza e quarta); b. frequenza ; c. partecipazione ad attività complementari ed integrative; d. crediti formativi, in presenza di attività certificate da enti riconosciuti, non sporadiche, che abbiano prodotto risultati positivi documentati; e. giudizio riguardo l’interesse ed il profitto con il quale è stato seguito l’insegnamento della religione cattolica o della materia alternativa ovvero dello studio individuale certificato (art. 8, comma 14, O.M. 26/2007 e O.M 13/2013 Allegato 10) • Condizione irrinunciabile per il riconoscimento del parametro c è la frequenza dei 2/3 dell’attività programmata. • Per gli allievi con debito formativo – anche in presenza dei parametri precedentemente indicati – il Consiglio di Classe, a conclusione degli scrutini finali, attribuirà il punteggio minimo della banda di oscillazione nei seguenti casi: sospensione del giudizio in più discipline; sufficienza raggiunta con voto di consiglio in più di una materia; voto condotta 6/7 Chiaramente tali indicatori potranno subire delle modifiche in base ad eventuali nuove indicazioni ministeriali. “ Fortiter in re, suaviter in modo” 10. OFFERTA FORMATIVA AGGIUNTIVA LEGATA AI BISOGNI / RICHIESTE DEL TERRITORIO PERSONALIZZABILE ATTRAVERSO L’USO DELLA FLESSIBILITA’ Il Liceo, compatibilmente con le risorse economiche, intende organizzare progetti educativi, didattici e culturali idonei ad ampliare l’offerta formativa curriculare. Come negli scorsi anni, il Liceo svolge le attività extracurriculari grazie anche ai finanziamenti della Comunità europea (P.O.N. e P.O.R.) Ogni progetto deve prevedere un percorso definito e conformarsi alla normativa sull’autonomia ed ai bisogni dell’utenza per costruire standard di apprendimento. Dopo una prima fase di accoglienza ci sarà un momento di verifica, per procedere ove se ne presenti la necessità, alla formazione di gruppi di alunni al fine di riequilibrare i livelli di apprendimento. Progetto recupero svantaggio culturale, classi interessate: prime e terze Si punterà sulla prevenzione e non solo sul recupero per impedire l’accumularsi di lacune tali da scoraggiare il proseguimento degli studi, attivando una ricognizione delle conoscenze, competenze e capacità nelle fasi di transizione (inizio I biennio e inizio II biennio). Collegamento in rete con le scuole medie del territorio:incontri programmati con i docenti delle classi terminali delle Scuole Medie e i docenti del biennio; messa a punto di strumenti diagnostici indispensabili per il successo del progetto. Modalità organizzative: la ricognizione avverrà nei mesi di settembre e ottobre con l’organizzazione, nell’orario curriculare, di gruppi omogenei per capacità e interessi. . 11. IDENTITÀ PROGETTUALE DELL’ISTITUTO 11.a Linee-guida della progettualità dell’Istituto Le scelte di fondo alle quali sono ancorati i progetti del Liceo riguardano gli aspetti qualitativi del fare 37 insegnamento, le modalità per affrontare i compiti connessi con l’apprendimento e la crescita dello studente come persona e, in particolare, le finalità strategiche. In tale tensione gli ambiti in cui si articolano i progetti sono: il miglioramento della qualità del processo di insegnamento /apprendimento; l’innalzamento del successo scolastico; l’orientamento degli allievi in ingresso, il ri-orientamento nel corso del primo e secondo biennio (soprattutto nel I anno), l’orientamento in uscita (post-secondaria); la riorganizzazione dei curricoli/programmi (rivisitati e snelliti) in termini modulari e in funzione di competenze, conoscenze e abilità; autoanalisi e riformulazione progressiva delle programmazioni, per la creazione di moduli validati dall’esperienza dei singoli docenti e successiva creazione di una banca dati da cui attingere spunti per migliorare la propria offerta. E’ chiaro che si tratta di processi il cui compimento si colloca almeno sul medio periodo, ma di cui si può valutare il grado di avanzamento compiuto sia attraverso il numero dei soggetti coinvolti, sia attraverso la qualità dei risultati raggiunti al termine dell’anno scolastico. I progetti che di seguito vengono sinteticamente presentati comportano per la loro realizzazione: - l’attivazione dei coordinatori delle funzioni-strumentali che garantiscano l’organizzazione e la gestione dei vari aspetti coinvolti; - l’attivazione di un piano mirato di formazione e aggiornamento che fornisca o integri le necessarie competenze dei docenti. 11.b Analisi del contesto e dei bisogni La scuola oggi deve rispondere ai bisogni educativi individuali e alle nuove esigenze di formazione poste dallo sviluppo culturale, sociale ed economico. L’adolescente in formazione nella scuola secondaria “…manifesta il bisogno di esperienze culturali, relazionali e sociali significative per la propria crescita, di un orientamento che valorizzi e chiarifichi specifiche inclinazioni ed attitudini, di un’identità personale in grado di interagire criticamente con l’ambiente, di un aiuto per elaborare le proprie scelte valoriali e proiettarle nel futuro, di una guida per appropriarsi di criteri di analisi e di strumenti di giudizio critico” 11.c Progetti PON E POR Progetto VALeS Scuola– valutazione e Sviluppo della scuola – Progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione esterna delle scuole.(terza annualità). Il progetto, per questo anno scolastico, prevede l’attuazione di una serie di interventi volti al miglioramento dei processi formativi ed amministrativi. 11.d Progetti POF Coerentemente con gli obiettivi formativi e tenendo presenti le linee guida che caratterizzano la progettualità già avviata nel nostro Istituto, proseguono (trattandosi di iniziative già collaudate e si attivano ex novo i seguenti progetti, compatibilmente con le esigenze finanziarie del fondo d’istituto e/o con la ricerca di ulteriori fondi da richiedere presso enti locali, istituti di credito e la stessa Amministrazione Provinciale. La via della Salute naturalmente in salute- Le potenzialità terapeutiche della fitoterapia (Ref. Prof. De Falco Maria Franco Senatore) Sportello di ascolto (Ref. Prof. Franco Senatore e Prof.ssa Francesca Storace) il servizio è patrocinato dal Comune di Roccapiemonte e dal Centro studi e Osservatorio permanente sul disagio Giovanile ed è rivolto agli studenti, alle famiglie e agli insegnati.gli interventi , in sede, sono curati dalla Dott.ssa Viviana Bevilacqua. Saranno realizzati progetti che favoriscono l’educazione alla salute proposti dalla ASL nelle due sedi del 38 Liceo. Il quotidiano in classe (Ref. Prof ri Rosa Buoniconti e Fimiani Maurizio) Tale progetto è seguito dall’Osservatorio Giovani - Editori che consentirà la distribuzione nelle classi del giornale che sarà letto sotto la guida di un docente referente. Così il quotidiano è considerato alla stregua di un testo scolastico da cui imparare a conoscere sia l’attualità che l’opinione pubblica e per mezzo del quale sviluppare il pensiero divergente. Orientamento Universitario (Ref. Prof. ssa Joanne Stellato) Il progetto si propone di mettere in luce e di promuovere, attraverso la conoscenza di sé, le capacità culturali e gli interessi lavorativi di ciascun individuo in un equilibrio tra aspirazioni personali e l’offerta del mondo del lavoro. Alla conoscenza del sé si unirà il momento informativo in progress e, in particolare per le classi quinte, con referenti delle varie aree universitarie o esponenti del mondo lavorativo. Il progetto è svolto in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno, Napoli, Pisa e Milano. Progetto Amico Libro – Biblioteca di classe Il progetto si realizza grazie all’intervento della Einaudi che propone ai giovani la lettura di libri di autori italiani e stranieri di ogni epoca. Progetto SCUOLA E NATURA “Conoscere il territorio attraverso il trekking e l’orienting” ( Ref. prof. Carmine Calvanese) Progetto CSS - Centro Sportivo Scolastico ( Ref. prof. Andrea Ferrentino) Il gruppo sportivo pomeridiano, destinato agli studenti delle due sedi dell’Istituto, è finalizzato alla partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi ed all’effettuazione di tornei scolastici ed interscolastici. L’attività sportiva ha lo scopo di suscitare e consolidare la consuetudine della pratica sportiva come fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale in un confronto con realtà regionali e nazionali nello spirito di lealtà e fraternità. Si precisa, inoltre, che il nostro Istituto parteciperà al Progetto “sport a scuola 2014/15. Progetto Linea d’ombra (Ref. Prof. ssa Vincenza Sessa) Progetto per il potenziamento delle abilità audio-orali e delle capacità in lingua inglese. Stage linguistici in UK e USA. (Ref. Prof ssa Maria Ruggiero) Progetto Teatro Scuola – rassegna teatrale ( Ref. Prof. Silvio D’Antonio) Scambi culturali “A Better Future”, Potenziamento Lingue. (Ref. Prof ssa Maria Ruggiero) Il progetto di scambio culturale con i paesi dell’U. E. deriva dal tentativo di integrare i giovani negli scenari geo-socio-politico – culturali, nazionali ed europei. Gli obiettivi didattici proposti prevedono la partecipazione del maggior numero di discipline ad un programma di sperimentazione linguistico-espressiva. L’obiettivo principale di questi progetti è quello di far conoscere le nostre tradizioni (migliorando la conoscenza e l’interesse all’estero verso i nostri territori, la nostra regione e la nostra nazione), così di apprendere la civiltà dei paesi partner contribuendo alla costruzione di una visione europea in una migliore consapevolezza della lingua e della cultura di altri paesi. STORIA DEL NOVECENTO a cura del Laboratorio di Storia e storiografia dell’Università di Salerno. Ref. Prof. Giuseppe Palmisciano Gestione TEST CENTER (Ref. prof.ssa Montella Rita) Il progetto prevede il conseguimento della Patente Europea del Computer, nonché la certificazione LIM AICA. Giochi di matematica e di fisica (Ref. I proff .Montella, Scannapieco e Sessa) Progettati come momento di avvicinamento alla cultura scientifica, sono tesi a valorizzare l’intelligenza degli studenti migliori e nel contempo a recuperare quei ragazzi che ancora non hanno avvertito particolari motivi di interesse nei confronti della matematica. Il progetto, qualificando le eccellenze, è finalizzato all’organizzazione delle prime due fasi della gara affinché la partecipazione del nostro Liceo consegua sempre risultati di alto rilievo a livello nazionale ed internazionale. Gli allievi del nostro istituto saran- 39 no impegnati nei giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi di Milano, dalla Normale di Pisa e dall’Associazione Italiana di fisica. Il Piano dell’Offerta Formativa descrive solo alcuni progetti, non può, infatti, fornire il quadro di tutte le attività, in quanto, nel corso dell’a.s., si manifestano talora esigenze e possibilità di intervento, al momento non prevedibili e quindi non segnalate nel presente documento. Esse saranno, comunque, proposte all’utenza, previa approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, per le relative competenze. 11.e Corsi di formazione e aggiornamento Anche in relazione alle attività di aggiornamento non si può dare che un ’indicazione di massima in quanto non abbiamo ancora individuato un piano di intervento in tal senso. Sarà cura che sarà cura del Dirigente Scolastico comunicare ai docenti tutte le iniziative valide a corroborare il nostro servizio. Anche gli stessi docenti, volontariamente, parteciperanno a quei corsi di aggiornamento che riterranno più adatti ad integrare il loro modus operandi. Per i docenti di matematica, il prof Scafuro terrà un aggiornamento, in tre incontri, su un applicativo di GEOALGEBRA. I docenti di fisica e scienza partecipano al Progetto LS-OSA. Corso autofinaziato di lingua in inglese. 11.f Monitoraggio, valutazione degli esiti e autovalutazione Per migliorare l’offerta formativa diventa fondamentale, com’è ovvio, una continua valutazione dell’intero sistema, che avverrà attraverso il monitoraggio della sua efficacia, misurata in termini di soddisfazione dell’utenza e successo scolastico. Alla luce dei risultati raggiunti si potrà procedere ad una eventuale rivisitazione e rielaborazione delle strategie metodologiche, al fine di ottimizzare il processo di insegnamento-apprendimento teso a far raggiungere agli allievi quanto proposto in termini di conoscenze abilità e competenze. Partendo dall’assunto che il POF non è un documento “perenne” e infallibile, necessita di un continuo monitoraggio e una seria valutazione da parte di tutti suoi fruitori, si prevede la somministrazione di un questionario ai genitori, agli alunni e a tutti gli operatori interni, per avere delle critiche costruttive volte a migliorare il servizio. Il nostro liceo, inoltre,sente la necessità di uscire dal “limbo” della autoreferenzialità per sperimentare degli itinerari cogenti da validare nel tempo. Uno di questi è sicuramente il Vales che quest’anno entra nella fase conclusiva. Per quanto concerne la progettualità il monitoraggio è sempre stato puntuale ed è servito anche come supporto per l’analisi dei bisogni e quindi per l’avvio delle nuove attività. Per i prossimi anni questa attività sarà soggetta ad ulteriori attenzioni, in quanto ci ripromettiamo di creare un “sistema” di indagine che consenta una analisi valutati in itinere e conclusiva che dimostri l’effettiva ricaduta delle progettualità sul percorso curriculare di ogni singolo corsista. Proprio per questo motivo nella attestazione finale che verrà rilasciata saranno indicati anche il giudizio analitico degli insegnanti dell’area coinvolta dal progetto e quello complessivo del Consiglio di Classe. Il monitoraggio dei risultati è sicuramente dato dal grado di gradimento che la scuola vanta sul territorio, dai dati Invalsi, che nonostante una leggera flessione, vedono i nostri allievi ben al di sopra della media nazionale e i risultati a lungo termine dei ragazzi universitari. Va precisato, inoltre, che alcuni docenti stanno tentando di mettere in atto una sorta di” osservatorio permanete” su alcune classi, per cercare di effettuare un monitoraggio in itinere chiaro e continuo. 11.g Valutazione del POF Un continuo monitoraggio dei percorsi formativi progettati e svolti s’intende funzionale alla necessità di riprogettare, anche in itinere, quelle iniziative che potrebbero mostrare la loro inadeguatezza. Sarà pertanto richiesto alle diverse componenti scolastiche (docenti, alunni, genitori) di esprimersi sul 40 Piano dell’Offerta Formativa soprattutto riguardo a: • finalità e obiettivi; • aspetti organizzativi; • coerenza tra dichiarazioni di intento ed esito delle iniziative; • effettiva rispondenza dell’offerta alla domanda formativa; • necessità di integrazioni o modifiche del Piano. Gli strumenti utilizzati per il rilevamento saranno questionari opportunamente organizzati in funzione di quanto s’intende conoscere dalla componente chiamata ad esprimersi. “Nella vita ci si orienta secondo ciò che è cresciuto nel cuore.” 12. ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI LICEO SCIENTIFICO STATALE “B. RESCIGNO” ROCCAPIEMONTE (SA) A. S. 2014-2015 ELENCO DOCENTI PER DISCIPLINA DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2E+3E+4E+5E+3F+5F+1G+3G+5G Afeltra Alfonso ore 18 Corso C +2D+3D+4D+5D D’Antonio Silvio ore 18 Corso A+2B+3B+4B+5B Izzo Gerardo ore 18 4AS+5AS Sorrentino Franco ore 4 EDUCAZIONE FISICA Corso D+ 1F+2F+3G+5G+4AS Corso C Corso B+2E+3E+4E+5E+5AS Corso A+1E+3F+5F+1G+1H Calvanese Carmine Ferrentino Andrea Guariniello Giovanni Scerbo Rosario ore 20 ore 10 ore 20 ore 20 FRANCESE 1E+1F+2F Vaccaro Pina ore 9 INFORMATICA 1G+1H Di Filippo Francesco ore 4 41 INGLESE Corso D+5F Corso C +3F 2A+3A+1G+1H+4AS+5AS 2E+3E+4E+5E+3G+5G 1E+1F+2F 4A+5A+1E+1F+2F 1A+Corso B Cataldo Paola Ciancio Maria De Crescenzo Alfonsina Ruggiero Maria Russo Antonella Stellato Joanne Trezza Anna ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 9 ore 18 ore 18 LETTERE 2E(ita4)+3E(7)+4E(7) Botta Concetta 2B(ita 4)+3B(7)+4B(7) Buoniconti Rosa 2A(6lat-geo-sto)+1B(6lat-geo-sto)+2B(6 lat-geo-sto)Castaldi Anna 1E(ita4)+4AS(7)+5AS(7) De Rosa Sabrina 3A (7)+4A (7) +1F(ita4) Fimiani Iole 1A(4ita)+2A(7ita-lat)+4A(7) Frallicciardi Maria Pia 1A(3geo-sto)+1D(7ita-lat) +2D(3lat)+2F(5lat-geo-sto) Mannaro Maria 1E(3 geo-sto) Montefusco Casimira 1B(4ita)+4B(7)+5D(7 ) Morena Giuseppina 1C(7 ita-lat)+3C (7)+2F(4ita) Negri Antonella 2E(6lat-geo-sto)+5E(7)+1F(5lat-geo-sto) Nenna Rosalba 1C+2C+1D+2D+1G+1H(geo-sto) Pascale Michelina 2D(4ita)+3D(7)+4D(7) Pavone Lucia 2C (7ita-lat)+4C(7)+5C(7) Rescigno Concetta 1G(4 ita)+3G(7)+5G(7) Russo Antonella 3F(7)+5F(7)+1H(4ita) Sessa Maria Rosaria 1E(2lat) Vistocco Elvira ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 3 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 21 ore 18 ore 18 ore 2 MATEMATICA E FISICA 3A(mat)+4A +5A Alfinito Paola 4D (fisica) Apicella Vincenzo 2A(5)+2B(5)+3G(4)+4D(4) Bottiglieri Gioconda 3A(3)+1B(2)2B(2)+3B(3)+3F(3)+1G(2)+3G(3) Carpentieri Alfonso 4AS+5AS Lambiase Antonietta 1D+2D+1E+1G Montella Rita 1A(2)+2A(2)+1C(2)2C(2)+3C(3)+2E(2)+3E(3)+1H(2) Salsano Simona 3E(4mat)+4E+5E Salvati Luisa 3C(mat)+4C+5C Scafuro Antonio 3F(4mat)+5F+5G Scannapieco Antonio 1A+1B+2E+1F Sessa Antonietta 1C(5)+2C(5)+2F(3)+1H(5) Sessa Vincenzina 3B(4mat)+4B(7)+5B(7) Spiniello Clementina 1D(2fis)+2D(2fis)+3D(7)+5D(7) Trotta Alberto ore 18 ore 3 ore 18 ore 18 ore 14 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 ore 18 RELIGIONE Corso 4AS+5AS Corso A+ Corso C+5F+1G+3G+5G+1H Corso B+Corso D+Corso E+1F+2F+3F ore 2 ore 15 ore 18 Caiazza Olimpia Palmisciano Giuseppe Senatore Franco SCIENZE 42 3A+4A+5A+4E+5E+1G 3B+4B+5B+3F+5F+1H Corso C+2E+3G Corso D+3E+2F+5AS 1A+2A+1B+2B+1E+1F+5G+4AS De Falco Maria Polichetti Anna Maria Santaniello Filomena Sellitto Emilia Stefanelli Francesco ore 18 ore 18 ore 18 ore 21 ore 18 STORIA E FILOSOFIA 3B(2storia)+4B(2storia)+3C(2storia)+3F(2storia)+5F+5G Attianese Antonio 3G (storia) Pepe Carolina Corso A+4B (3fil) Robustelli Silvana 3C(3fil)+4C+5C+5B Salvati Pasquale Corso D + 3B (3fil) Storace Franca 4AS+5AS Viscido Marcello Corso E + 3G (3 fil) Zambrano Ida ore 18 ore 2 ore 18 ore 18 ore 18 ore 10 ore 21 CONVERSAZIONE IN LINGUA 1E+1F+2F 1E+1F+2F 1E+1F+2F ore 3 ore 3 ore 3 Coia Paola Dean Nicola Allison Iannuzzi Emilia 13.COMPOSIZIONE CONSIGLIA DI CLASSE : DOCENTI A.S. 2014/2015 Materie → Classi Religione ↓ Italiano Latino Geo-storia Inglese Francese Spagnolo Storia Filosofia Scienze 1°A Palmisciano Frallicciardi Trezza Stefanelli 2°A Palmisciano De Crescenzo Stefanelli 3°A Palmisciano Frallicciardi (ita-) Castaldi (lat-geosto) Fimiani De Crescenzo Robustelli 4°A Palmisciano Frallicciardi Stellato 5°A Palmisciano Fimiani Stellato 1°B Senatore Morena (italiano) Castaldi (lat-geosto) Trezza 43 Matematica Disegno Fisica Informatica Sessa A (matematica) Salsano (fisica) Bottiglieri (matematica) Salsano (fisica) Izzo De Falco Alfinito (matematica) Carpentieri (fisica) Izzo Robustelli De Falco Alfinito Izzo Robustelli De Falco Alfinito Izzo Stefanelli Sessa A (matematica) Carpentieri (fisica) Tortora Izzo 2°B Senatore Buoniconti (ita-lat) Castaldi (geo-sto) Trezza 3°B Senatore Buoniconti Trezza Attianese (storia) Storace (filosofia) Polichetti 4°B Senatore Morena Trezza Attianese (storia) Robustelli (filosofia) 5°B Senatore Buoniconti Trezza Salvati P. 1°C Palmisciano 2°C Palmisciano Negri (italianolatino) Pascale (geo-sto) Rescigno (italiano) 3°C Palmisciano Materie → Classi Religione ↓ (latino) Pascale (geo-sto) Negri Italiano Latino Geo-storia Stefanelli Izzo Polichetti Bottiglieri (matematica) Carpentieri (fisica) Spiniello (matematica) Carpentieri (fisica) Spiniello Polichetti Spiniello Izzo Ciancio Santaniello D’Antoni o Ciancio Santaniello Sessa V. (matematica) Salsano (fisica) Sessa V. (matematica) Salsano (fisica) Scafuro (matematica) Salsano (fisica) D’Antoni o Ciancio Inglese Attianese (storia) Salvati P. (filosofia) Francese Spagnolo Storia Filosofia Santaniello Scienze Izzo Izzo D’Antoni o Matematica Disegno Fisica Informatica Salvati P. Santaniello Scafuro D’Antoni o Salvati P. Santaniello Scafuro D’Antoni o Cataldo Sellitto Tortora Pavone (italiano) Mannaro (latino) Pascale (geo-sto) Cataldo Sellitto Montella (matematica) Pappalardo (fisica) Montella (matematica) Trotta (fisica) Senatore Pavone Cataldo Storace Sellitto Trotta D’Antoni o Senatore Pavone Cataldo Storace Sellitto Bottiglieri (matematica) Apicella (fisica) D’Antoni o 4°C Palmisciano Rescigno Ciancio 5°C Palmisciano Rescigno Ciancio 1°D Senatore Mannaro (ita-lat) Pascale (geo-sto) 2°D Senatore 3°D 4°D Alfano 44 D’Antoni o 5°D Senatore Morena Cataldo 1°E Senatore Stellato Vaccaro Russo Dean (conversazione) Coia (conversazione) Iannuzzi (conversazione) 2°E Senatore 3°E Senatore De Rosa (italiano) De Venezia (lat) Montefusco (geo-sto) Botta (italiano) Nenna (lat-geosto) Botta 4°E Senatore 5°E 1°F linguistico Montella (matematica) Santaniello. Sessa A. (matematica) Botta Ruggiero Zambrano De Falco (fisica) Salvati L. (matematica) Salsano (fisica) Salvati L. Senatore Nenna Ruggiero Zambrano De Falco Salvati L. Senatore Fimiani (ita-geosto) Nenna (italiano) Negri (italiano) Mannaro (lat-geosto) Stellato Vaccaro Russo Stefanelli Dean (conversazione) Stellato Coia (conversazione) Vaccaro Iannuzzi (conversazione) Russo Sessa A (matematica) Sellitto Dean (conversazione) Coia (conversazione) Iannuzzi (conversazione) Sessa V. (matematica) Senatore Italiano Latino Geo-storia 3°F Senatore Sessa M.R. Ciancio Attianese (storia) Zambrano (filosofia) Polichetti 5°F Palmisciano Sessa M.R. Cataldo Attianese Polichetti 1°G Palmisciano Russo ( ita) Pascale (geo-sto) De Crescenzo 3°G Palmisciano Russo Ruggiero 5°G Palmisciano Russo Ruggiero 1°H Palmisciano Sessa M.R (italiano Pascale (geo-storia) De Crescenzo Classi ↓ scienze applicate Stefanelli. Sellitto Religione scienze applicate Trotta Zambrano linguistic o Materie → Ruggiero Sellitto Ruggiero linguistic o 2°F Storace Inglese Francese Storia Filosofia Scienze De Falco Pepe (storia) Del Giudice (filosofia) Attianese 45 Santaniello Stefanelli Matematica Fisica Informatica Scannapieco (matematica) Carpentieri (fisica) Scannapieco Disegno Afeltra D’Antoni o Afeltra Afeltra Afeltra Afeltra Ed. fisica Scerbo Afeltra Scerbo Montella (matematica) Carpentieri (fisica) Di Filippo (informatica) Bottiglieri (matematica) Carpentieri (fisica) Scannapieco Afeltra Scerbo Afeltra Calvanese Afeltra Calvanese Sessa V. (matematica) Di Filippo (informatica) Salsano (fisica) Tortora Scerbo Siano Materie → Classi Religione ↓ Italiano Latino Geo-storia 4°A Caiazza De Rosa De Crescenzo Viscido 5°A Caiazza De Rosa De Crescenzo Viscido Inglese Storia Filosofia Scienze Matematica Fisica Stefanelli Disegno Ed. fisica Lambiase Sorrentino Calvanese Lambiase Sorrentino Guariniello “Le organizzazioni di lavoro e di studio non hanno altra esistenza che quella delle persone che le fanno vivere” 14. ELENCO GENERALE DOCENTI A.S. 2014/2015 LICEO SCIENTIFICO STATALE “B. RESCIGNO” ROCCAPIEMONTE (SA) ELENCO GENERALE DOCENTI A.S. 2012/2013 DOCENTE Afeltra Alfonso Alfinito Paola Amabile Clementina Apicella Vincenzo Attianese Antonio DISCIPLINA Disegno e storia dell’arte Matematica e fisica Sostegno Matematica e fisica Storia e filosofia Bottiglieri Gioconda Botta Concetta Buoniconti Rosa Caiazza Olimpia Matematica Lettere Lettere Religione CLASSE ORE 18 3A(mat)+4A +5A 18 5D 18 4D (fisica) 3 3B(2storia)+4B(2storia)+3C(2storia)+3F(2 18 2E+3E+4E+5E+3F+5F+1G+3G+5G storia)+5F+5G 2A(5)+2B(5)+3G(4)+4D(4) 2E(ita4)+3E(7)+4E(7) 2B(ita 4)+3B(7)+4B(7) Corso 4AS+5AS 46 18 18 18 2 Calvanese Carmine Carpentieri Alfonso Castaldi Anna Educazione Fisica Matematica e fisica Lettere Corso D+ 1F+2F+3G+5G+4AS Cataldo Paola Ciancio Maria Coia Paola D’Antonio Silvio Dean Nicola Allison De Rosa Sabrina De Falco Maria Inglese Inglese Conversazione francese Disegno e storia dell’arte Conversazione inglese Lettere Scienze Inglese Informatica Educazione Fisica Lettere Lettere Educazione fisica Conversazione spagnolo Disegno e storia dell’arte Matematica e fisica Lettere Corso D+5F Corso C +3F 1E+1F+2F Corsi C+2D+3D+4D+5D 1E+1F+2F 1E(ita4)+4AS(7)+5AS(7) 3A+4A+5A+4E+5E+1G 2A+3A+1G+1H+4AS+5AS 1G+1H De Crescenzo Alfonsina Di Filippo Francesco Ferrentino Andrea Fimiani Iole Frallicciardi Maria Pia Guariniello Giovanni Iannuzzi Emilia Izzo Gerardo Lambiase Antonietta Mannaro Maria 3A(3)+1B(2)2B(2)+3B(3)+3F(3)+1G(2)+3G (3) 2A(6lat-geo-sto)+1B(6lat-geo-sto)+2B(6 lat geo-sto) 20 18 18 18 18 3 18 3 18 18 18 4 Corso C 10 3A (7)+4A (7) +1F(ita4) 18 1A(4ita)+2A(7ita-lat)+4A(7) 18 Corso B+2E+3E+4E+5E+5AS 20 1E+1F+2F 3 Corsi A+2B+3B+4B+5B 20 4AS+5AS 14 1A(3geo-sto)+1D(7ita-lat) +2D(3lat)+2F(5lat- 18 geo-sto) Montefusco Casimira Montella Rita Morena Giuseppina Negri Antonella Nenna Rosalba Palmisciano Giuseppe Pascale Michelina Pavone Lucia Pepe Carolina 1E(3 geo-sto) 1D+2D+1E+1G 1B(4ita)+4B(7)+5D(7) 1C(7 ita-lat)+3C (7)+2F(4ita) Rescigno Concetta Robustelli Silvana Ruggiero Maria Russo Antonella Russo Antonella Salsano Simona Lettere Matematica Lettere Lettere Lettere Religione Lettere Lettere Storia Scienze Lettere Storia e filosofia Inglese Lettere Spagnolo Matematica e fisica Salvati Luisa Salvati Pasquale Santaniello Filomena Scafuro Antonio Scannapieco Antonio Scerbo Rosario Sellitto Emilia Senatore Franco Sessa Antonietta Sessa Maria Rosaria Sessa Vincenza Matematica e fisica Storia e filosofia Scienze Matematica e fisica Matematica e fisica Educazione fisica Scienze Religione Matematica Lettere Matematica 3E(4mat)+4E+5E 3C(3fil)+4C+5C+5B Corso C+2E+3G 3C(mat)+4C+5C 3F(4mat)+5F+5G Corso A+1E+3F+5F+1G+1H Corso D+3E+2F+5AS Corso B+Corso D+Corso E+1F+2F+3F 1A+1B+2E+1F 3F(7)+5F(7)+1H(4ita) 1C(5)+2C(5)+2F(3)+1H(5) Polichetti Anna Maria 2E(6lat-geo-sto)+5E(7)+1F(5lat-geo-sto) Corso A+ Corso C+5F+1G+3G+5G+1H 1C+2C+1D+2D+1G+1H(geo-sto) 2D(4ita)+3D(7)+4D(7) 3G 3B+4B+5B+3F+5F+1H 2C (7ita-lat)+4C(7)+5C(7) Corso A+4B (3fil) 2E+3E+4E+5E+3G+5G 1G(4 ita)+3G(7)+5G(7) 1E+1F+2F 1A(2)+2A(2)+1C(2)2C(2)+3C(3)+2E(2)+ 3E(3)+1H(2) 47 3 18 18 18 18 15 18 18 2 18 21 18 18 18 9 18 18 18 18 18 18 20 21 18 18 18 18 Sorrentino Franco Spinello Clementina Stefanelli Francesco Stellato Joanne Storace Franca Tortora Giuseppe Trezza Anna Trotta Alberto Vaccaro Pina Viscido Marcello Vistocco Elvira Zambrano Ida Disegno e storia dell’arte Matematica e fisica Scienze Inglese Storia e filosofia Disegno e storia dell’arte Inglese Matematica e fisica Francese Storia e filosofia Lettere Storia e filosofia 4AS+5AS 3B(4mat)+4B(7)+5B(7) 1A+2A+1B+2B+1E+1F+5G+4AS 4A+5A+1E+1F+2F Corso D + 3B (3fil) 1D+1B+1H 1A+Corso B 1D(2fis)+2D(2fis)+3D(7)+5D(7) 1E+1F+2F 4AS+5AS 1E(2lat) Corso E + 3G (3 fil) 15. COORDINATORI DI CLASSE Classe Sez. 1° A 2° A 3° A 4° A 5° A 1°B 2° B 3° B 4° B 5° B 1°C 2° C 3° C 4° C 5° C 1° D 2° D 3° D 4° D 5° D 1° E/L 2° E 3° E 4° E 5° E 1° F/L 2° F/L 3° F 5° F 1°G/SA Docente Sessa A Frallicciardi Maria Pia Robustelli Silvana Stellato Joanne Alfinito Paola Castaldi Anna Buoniconti Rosa Senatore Franco Morena Giuseppina Trezza Anna Negri Antonella Rescigno Concetta Ciancio Maria D’Antonio Silvio Scafuro Antonio Mannaro Maria Sellitto Emilia Pavone Lucia Cataldo Paola Storace Franca Montella Rita Ruggiero Maria Botta Concetta Salvati Luisa De Falco Maria Nenna Rosalba Sessa Vincenzina Sessa Maria Rosaria Polichetti Anna Maria Russo Antonella 48 4 18 18 18 18 4 18 18 9 10 2 21 3°G 5° G 1°H/SA 4°A Siano 5°A Siano Bottiglieri Gioconda Scannapieco Antonio De Crescenzo Lambiase Antonietta De Rosa 16. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Art. 1 1. 1 Costituiscono comportamenti che configurano mancanze disciplinari tutte le violazioni dei doveri scolastici come elencati nell’art. 3 D. P. R. 24/06/1998 n°249 di seguito riportato: Gli studenti hanno l’obbligo della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente di cui all’art. 1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni amministrative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non recare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità delle vita della scuola. I comportamenti in violazione del corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e dei doveri come sopra elencati si configurano come mancanze disciplinari, tranne che per gli aspetti ed elementi già oggetto di valutazione nel profitto, secondo la normativa in materia, quali, ad esempio, l’assiduità nell’impegno di studio. 1.2 In particolare, nell’ambito della prevenzione generale, di cui al comma 1e con l’elencazione descrittiva e non tassativa, si individuano, fin d’ora, i principali comportamenti che si configurano come violazioni disciplinari e le sanzioni corrispondenti individuate e descritte nel successivo art. 2. Violazione dei doveri nei confronti della comunità scolastica e delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti di Istituto o dalla vigente normativa generale. a. assenze reiterate prive di adeguata motivazione o in coincidenza di verifiche. b. assenze non giustificate. c. ritardi reiterati in assenza di adeguata motivazione o non giustificati. Sanzioni applicabili: quelle di cui ai numeri 1 e 2 del successivo art. 2 da graduare in appli- 49 cazione dei principi e criteri come definiti nell’art. 3 del presente Regolamento. d. inosservanza delle impostazioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dell’Istituto o dalla vigente normativa generale, con particolare riguardo a ritardi e uscite anticipate, allontanamento dalla scuola e tutela dell’incolumità personale degli altri soggetti della comunità scolastica. e. formazione, presentazione o altro uso di dichiarazioni false o non genuine per il contenuto o la sottoscrizione. Sanzioni applicabili: quelle di cui al n°3 del successivo art. 2, in applicazione dei principi e criteri come definiti nell’art. 3 del presente Regolamento. Violazioni dei doveri nei confronti degli altri soggetti della comunità scolastica a. espressioni o comportamenti irriguardosi o lesivi dell’altrui personalità, del nome, dell’immagine, dell’onore, della reputazione e dell’identità personale, con violazione dei principi di rispetto reciproco nei confronti degli altri componenti la comunità scolastica: capo d’istituto, docenti, personale non docente e degli altri studenti e studentesse, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale, culturale, etnica e linguistica. Sanzioni applicabili: quelle di cui ai numeri da 2 a 6 del successivo art. 2, in relazione alla gravità dei comportamenti o delle espressioni e in applicazione dei principi e criteri come definiti nell’art. 3 del presente regolamento. b. comportamenti lesivi dell’integrità fisica degli altri soggetti della comunità scolastica, anche se compiuti fuori dell’ambito strettamente scolastico. Sanzioni applicabili: quelle di cui ai numeri 5 e 6 del successivo art. 2, per i comportamenti volontariamente lesivi; quelle di cui al n°4 per lesioni causate da negligenza, imprudenza o inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai Regolamenti d’istituto o dalla vigente normativa generale, in relazione ed in applicazione dei principi e criteri come definiti nell’art. 3 del presente Regolamento. Violazione dei doveri nei confronti delle strutture, dei macchinari, dei sussidi didattici , del patrimonio e delle strutture della scuola in genere. a. deterioramento, danneggiamento o dispersione di cose, non meramente accidentale o in violazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza contenute in regolamenti, circolari, direttive in materia di utilizzo delle strutture scolastiche. Sanzioni applicabili: quelle di cui ai numeri 1 e 4 del successivo art. 2 in relazione alla gravità dei comportamenti o dei danni in applicazione dei principi e criteri come definiti nell’art. 3 del presente Regolamento. b. volontario deterioramento, danneggiamento o dispersione di cose altrui all’interno dell’edificio scolastico. Sanzioni applicabili: quelle di cui ai numeri 3 e 5 del successivo art. 2, in relazione alla gravità dei comportamenti e dei danni e in applicazione dei principi e criteri come definiti nell’art. 3 del presente Regolamento. 1. 3 Le assenze debbono essere giustificate dal docente della prima ora di lezione del giorno del rientro, previa presentazione di apposito tagliando debitamente compilato in ogni sua parte e firmato da uno dei genitori o da altro soggetto legittimato a farne le veci o dallo studente stesso, 50 se maggiorenne. Nel caso in cui la motivazione non sia ritenuta idonea l'assenza sarà ritenuta ingiustificata. 1. 4 Le assenze per periodi superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere giustificate allegando al consueto tagliando il certificato medico. Nel caso di assenze dovute ad astensioni collettive degli studenti, i genitori dovranno attestare di essere a conoscenza di tale assenza. 1. 5 Lo studente che si presenti al rientro senza giustificazione viene ammesso con riserva e invitato a regolarizzare la sua posizione il giorno successivo dal docente della prima ora. 1. 6 Il computo e il controllo delle assenze e dei ritardi vengono effettuati con regolare periodicità dal coordinatore di classe che, ove riscontri situazioni di irregolarità, le comunica alle famiglie e fa menzione delle stesse nel fascicolo personale dell'alunno a tutti gli effetti di legge. 1. 7 Tre ritardi sono equivalenti ad una assenza. Superato il numero di venticinque assenze non si ha diritto ad alcun tipo di aiuto per il credito scolastico. Le assenze per malattia, naturalmente,sono giustificate con certificato medico e non rientrano in tale novero. Art. 2 1. All'inizio di ogni anno scolastico i competenti organi interni stabiliscono l'orario delle lezioni che viene debitamente pubblicato. 2. Per la regolamentazione dei ritardi e delle uscite anticipate si fa rinvio al disciplinare che si allega sub "A" al presente Regolamento si da formarne parte integrante. 3. Gli studenti che, senza giustificato motivo, rivelino gravi discontinuità nella frequenza o ritardi nell'ingresso a scuola incorreranno nelle sanzioni disciplinari previste. 3.bis Le sanzioni disciplinari sono costituite dall’ammonizione orale, avvertimento scritto, sospensione con l’obbligo di frequenza ed eventuali impegni particolari di studio e di pulizia delle aule, dei corridoi e di altro; sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza. Ogni sanzione disciplinare è comunicata in via preventiva e successiva ai genitori degli alunni, anche se maggiorenni. Il Comitato di disciplina è costituito per singola classe dai docenti della classe, dai rappresentanti dei genitori, dai rappresentanti degli alunni. Il Comitato, ascoltate le proposte di sanzione con motivazione e le contro-deduzioni dell’alunno interessato, decide l’applicazione di sanzioni, esonerando dalla presenza, in quest’ultima fase, gli alunni rappresentanti di classe. E’ costituito, altresì, un Comitato di garanzia, composto da due genitori, due studenti, un componente ATA e due docenti; esso è presieduto da un genitore già esperto di problemi scolastici. Il Comitato di garanzia si riunisce nel caso di ricorsi alle sanzioni disciplinari erogate dal Consiglio, Comitato di Disciplina 4. In caso di indisposizione sopravvenuta durante le ore di lezione, viene tempestivamente informata la famiglia e chiamato il medico, se necessario. 5. Sanzioni per le mancanze disciplinari: sono individuate, ai fini del presente Regolamento e in applicazione del comma1 dell’art. 4 D. P. R 24/06/1998 n°249, le seguenti sanzioni disciplinari: a. il richiamo verbale da annotare sul registro di classe irrogato dall’insegnante che ha rilevato o accertato il comportamento costituente violazione disciplinare b. la censura verbale da annotare sul registro di classe irrogata dal capo di istituto a seguito di segnalazione di chi ha rilevato o accertato il comportamento costituente violazione discipli- 51 nare; c. la censura scritta sul libretto personale dello studente, irrogata dal Capo di istituto a seguito di segnalazione di chi ha rilevato o accertato il comportamento costituente violazione disciplinare, da annotare per memoria sul registro di classe d. l’individuazione di un obbligo per lo studente di prestare attività a favore della comunità scolastica, da giorni 1 a giorni 6, irrogata dal Capo di istituto, sentito il consiglio di classe, con annotazione sul libretto personale anche dell’esito favorevole o sfavorevole dello svolgimento dell’attività o dell’eventuale rifiuto a prestarla c. l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica, per un periodo non superiore a cinque giorni f. l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo maggiore di cinque giorni e non superiore e quindici 6. All’inizio di ogni anno scolastico i competenti organi interni stabiliscono l’orario delle lezioni che viene debitamente pubblicato. 7. per la regolamentazione dei ritardi e delle uscite anticipate si fa rinvio al disciplinare che si allega sub “A” al presente Regolamento, sì da formarne parte integrante 8. Gli Studenti che, senza giustificato motivo, rivelino gravi discontinuità nella frequenza o ritardi nell’ingresso a scuola incorreranno nelle sanzioni disciplinari previste. 9. In caso di indisposizione sopravvenuta durante le ore di lezione, viene tempestivamente informata la famiglia e chiamato il medico, se necessario. Art. 3 1. E’ rigorosamente vietato uscire dalla propria aula durante il cambio delle ore di lezione. 2. E' assolutamente vietato raggiungere la palestra e/o i laboratori autonomamente. I trasferimenti verso la palestra e dalla palestra verranno effettuati solo con l'accompagnamento dei docenti di Educazione Fisica in concorso con i collaboratori scolastici. Art. 4 1. Gli studenti non devono uscire dall'aula durante le prime due ore di lezione se non in casi di estrema urgenza. 2. Gli insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non fare uscire dall'aula più di due alunni per volta, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di coloro che sono usciti in precedenza, se non nei casi richiesti o consentiti dal Dirigente scolastico. 3. Nel caso di inadempienza si riterrà responsabile il docente della classe interessata. I collaboratori scolastici dovranno comunque sorvegliare i corridoi e rinviare subito in classe gli studenti. Art. 5 1. Tutte le componenti della Comunità Scolastica sono tenute al rispetto delle suppellettili e rispondono personalmente degli eventuali danni provocati. Art. 6 1. Gli studenti hanno diritto: a) durante l'orario delle lezioni, di riunirsi in assemblea secondo le modalità fissate degli 52 art. 42, 43 e 44 del D.P.R. 31/5/74 n°417, con la precisazione che: la data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea studentesca devono essere presentati al Dirigente Scolastico perché ne possa dare comunicazione agli studenti ed a tutti gli interessati almeno cinque giorni prima; il giorno e le ore delle assemblee di classe devono essere concordate con gli insegnanti interessati due giorni prima, presentando l'ordine del giorno. E' fatta salva la possibilità di regolamentare le assemblee con appositi accordi con la componente studenti. b) Al di fuori dell'orario delle lezioni, di organizzare gruppi di studio e di promuovere attività integrative di carattere culturale e ricreativo. Art. 7 1. Ogni componente dell'Istituto ha diritto ad esporre all'Albo, previo visto del Dirigente Scolastico e nello spazio a ciò destinato, avvisi, comunicazioni relative alla propria attività ed all'attività dei circoli culturali. 2. Nel rispetto delle condizioni di cui sopra, possono essere esposte all'Albo mozioni conclusive di assemblee, di convegni, prese di posizione su avvenimenti di particolare importanza o simili altri documenti purché non contengano riferimenti oltraggiosi o lesivi a persone, Enti o Associazioni, evitino propaganda partitica, non incitino alla violenza e al disordine e, comunque non coinvolgano persone dell'Istituto. 3. Non sono ammesse affissioni anonime; i firmatari non sono perseguibili per le idee espresse fermo comunque il rispetto dei precetti penalistici. Art. 8 1. Gli insegnanti che hanno lezione prima e durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca sono tenuti a rimanere in sede per tutto il loro orario di servizio a disposizione degli studenti che non partecipino all'assemblea o per collaborare al buon andamento di essa . Art. 9 1. In caso di astensione degli studenti dalle lezioni, i docenti sono tenuti a rimanere in sede a disposizione di coloro che non vi hanno aderito. 2. I docenti sono autorizzati a lasciare l'Istituto solo nel caso in cui le classi sono completamente deserte, a meno che la Presidenza disponga diversamente. Art. 10 1. L'attività didattica e di Servizio deve essere ritenuta l'unica attività lavorativa del personale insegnante e non insegnante. Il personale della scuola non può esercitare attività commerciali industriali e professionali né può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro (art. 92 DPR 31.5.74 n. 417). 2. Il D.S., in deroga al suddetto principio, può autorizzare l'esercizio delle libere professioni che non comportino pregiudizio nell'assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l'orario di insegnamento e di servizio. Tali concessioni devono essere rinnovate di anno in anno e sono soggette a revoca. Art. 11 53 1. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, di norma cinque giorni, e deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri o con avviso sottoscritto dai componenti per conoscenza. 2. In ogni seduta degli Organi Collegiali viene redatto un verbale, steso su apposito registro a pagine numerate. Art. 12 Ciascuno degli Organi Collegiali programma, nel rispetto delle proprie competenze, le attività nel tempo, allo scopo di consentire, nei limiti del possibile, uno svolgimento ordinato delle attività stesse. Art. 13 I Consigli di Classe di cui all'art. 3 del DPR 31.5.74 n. 416 si riuniscono di norma ogni due mesi. Sono convocati dal D.S., che li presiede, o dal docente da lui delegato. Per l'insorgere di gravi motivi, la convocazione può essere richiesta anche da una delle altre componenti. Art. 14 Il Consiglio di Istituto ha competenza generale per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione delle attività scolastiche, fatte salve le competenze degli altri Organi Collegiali. Art. 15 Nei limiti fissati dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione, il Consiglio di Istituto ha piena autonomia nell'esercizio delle sue funzioni. Art. 16 Quando lo ritenga opportuno, il Consiglio di Istituto ha il diritto di chiedere il parere degli altri Organi Collegiali su argomenti specifici che possono rientrare nella sua competenza. Gli altri Organi Collegiali collaborano con il Consiglio di Istituto. Art. 17 II Presidente convoca il Consiglio di Istituto di propria iniziativa o per deliberazione della G.E. o su richiesta di un terzo dei consiglieri. La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere fatta con avvisi scritti contenenti l'ordine del giorno da consegnare agli interessati. Art.18 1. Per la validità delle sedute del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza della metà più uno dei suoi componenti. 2. Il Presidente, accertata la mancanza del numero legale, aggiorna la seduta. Art. 19 La G.E. è convocata dal D.S. di regola con tre giorni di anticipo ed eccezionalmente almeno ventiquattro ore prima del Consiglio d’Istituto, con la trasmissione dell'ordine del giorno; le sue riunioni avvengono con gli stessi limiti di validità e gli stessi metodi di votazione previsti per il Consiglio di Istituto. Art. 20 54 I membri eletti del Consiglio di Istituto e della G.E. che non intervengono a tre sedute consecutive senza giustificato motivo decadono dalla carica e vengono sostituiti con le modalità previste dall'art. 22 del D.P.R. 31.5.74 n. 416. Art. 21 Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente, con specifico riferimento al DPR 24.6.98 n. 249 "Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria", in conformità al quale DPR il presente regolamento è stato approvato e del quale DPR il presente regolamento costituisce attuazione. Allegato A DISCIPLINARE INERENTE RITARDI E USCITE ANTICIPATE (art. 2 del Regolamento) 1. Configurandosi l’Istituto come una Comunità Scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale e fisica dei giovani, per la quale costituisce requisito fondamentale l'obbligo dell'assidua e fruttuosa presenza alle lezioni da parte degli studenti, tutte le componenti della scuola si impegnano, nell'ambito di tale patto educativo, al rispetto scrupoloso dell'orario scolastico come determinato all'inizio di ciascun anno. 2. Pertanto le famiglie in particolare sono tenute a collaborare affinché l'attività didattica non sia interrotta se non per inevitabili, seri e gravi motivi debitamente comprovati, rinviando alle ore pomeridiane qualsiasi impegno che interferisca in tal senso. 3. Tuttavia, col corredo di istanza autografa dei genitori, possono essere concessi permessi di entrate posticipate e di uscite anticipate per le seguenti tassative cause: accertato ritardo dei mezzi pubblici di trasporto; analisi e visite mediche; attività sportive. 4. Gli studenti, ritardatari a causa dei mezzi pubblici di trasporto, potranno essere ammessi alle lezioni della prima ora entro le ore 8.30 e, dopo tale limite, a quelle delle ore successive solo all'inizio di ciascuna di esse; nessuno studente comunque sarà accettato oltre l'inizio della terza ora. Gli insegnanti dovranno annotare il ritardo sul registri di classe e i Collaboratori Scolastici hanno l'obbligo di chiudere l'ingresso principale alle ore 8.30 e di attenersi a quanto sopra esposto. 5. Le entrate posticipate per analisi e visite mediche devono essere richieste da un genitore o dagli stessi alunni maggiorenni previa relativa documentazione. 6. Analogamente le uscite anticipate devono essere richieste dagli alunni maggiorenni previa esibizione del documento d'identità di uno dei genitori con relativa richiesta. Gli studenti minorenni saranno ammessi all'uscita solo se prelevati da un genitore che sollevi in tal modo la scuola da ogni responsabilità. Detta autorizzazione all'uscita sarà fatta annotazione sul registro di classe. 7. La uscite anticipate per attività sportiva saranno autorizzate (ed annotate sul registro di classe come le altre) dal D.S. e/o Collaboratore Vicario ed in loro assenza dai docenti di Educazione Fisica. 8. Solo nei casi di grave emergenza gli alunni potranno chiedere di uscire anticipatamente nella 55 stessa mattinata al D.S. o ai suoi collaboratori a ciò delegati ai quali spetta l'obbligo di verificare le condizioni di effettiva necessità e la facoltà di concedere il permesso. Dovranno comunque essere osservate le forme e le condizioni previste per le altre uscite. 9. Infine si ricorda agli studenti e alle famiglie che la trasgressione a quanto sopra inciderà negativamente nel computo del credito scolastico, utile ai fini del punteggio di ammissione agli Esami di Stato. “Obsequium amicos, veritatas odium parit” Allegato B Convenzione inerente le assemblee studentesche di Istituto 1. Il Comitato Studentesco elabora all'inizio dell'anno un calendario delle Assemblee da sottoporre all'approvazione del D.S. (o al Collaboratore Vicario) e suscettibile di modifiche qualora circostanze impreviste lo richiedano. 2. Prima di ogni assemblea, con congruo anticipo (almeno 5 giorni), il Comitato Studentesco presenta al D.S. (o al Collaboratore Vicario) una richiesta formale, con l'indicazione della data e dell'ordine del giorno. 3. Il Comitato Studentesco elegge un suo presidente e nomina i componenti di un suo servizio d'ordine, responsabili del corretto svolgimento delle riunioni e tenuti ad avvertire prontamente il D.S, o il collaboratore della presidenza addetto alla gestione studenti. 4. L'Assemblea degli Studenti si svolge durante le ore del mattino e ha termine non prima della fine della quarta ora di lezione. Gli studenti ove l'Assemblea termini nelle prime ore, rientreranno regolarmente nelle loro aule per lo svolgimento delle lezioni. 5. L'Assemblea di Istituto può tenersi in locali esterni alla scuola, sotto forma di manifestazione sportiva, incontro con esperti su tematiche di rilevante interesse, visione di film educativi con successivo dibattito. 6. Qualora l'Assemblea sia esterna, dovranno essere rispettate le seguenti regole. Gli alunni non potranno allontanarsi dagli spazi o locali designati ed il servizio dì ordine del Comitato Studentesco sarà tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza in tale senso; Coloro che contravverranno a questa norma subiranno le relative sanzioni disciplinari; Le famiglie dovranno sottoscrivere un'autorizzazione, che sollevi la scuola da ogni responsabilità in caso dì incidenti o di problemi derivanti dalla non osservanza del regolamento da parte di uno o più studenti (ad esempio all'uscita della sala cinematografica senza permesso); La segreteria provvederà ad approntare e far distribuire i relativi moduli almeno cinque giorni prima dell'Assemblea; Tale autorizzazione, tramite i rappresentanti di classe, verrà consegnata al docente - coordinatore di classe almeno due giorni prima della data dell'Assemblea e sarà condizione per la partecipazione; Il docente - coordinatore, dopo aver segnalato nel registro di classe i nomi degli alunni inadempienti (e perciò esclusi dall'Assemblea, o comunque non considerati ufficialmente presenti, anche se si recassero nel locale o nello spazio in cui si svolge), trasmetterà i moduli firmati alla Segreteria, per i conseguenti adempimenti. 56 Allegato 8 GRIGLIA DI VALUTAZIONE E DESCRITTORI Scarso (4/10mi) Mediocre (5/10mi) Sufficiente (6/10mi) Discreto (7/10mi) Buono (8/10mi) Ottimo (9-10/10mi) Spiega i concetti in modo impreciso e senza ordino logico e solo se aiutato. Conosce e ricorda in modo lacunoso e frammentario. Possiede abilità modeste poco esercitate; con difficoltà riesce a coordinare i dati. Il livello di conoscenza non è particolarmente lacunoso, anche se incompleto nel suo aspetto unitario. Coglie il significato essenziale dell’informazione e la espone nella forma proposta. Conosce i dati e li esprime in modo semplice, ma non sempre rigoroso. Sa spiegare e riassumere i concetti che riesce a collegare con sicurezza. Conosce i dati, si orienta ed espone in modo corretto ed efficace. Riesce a riorganizzare e rielaborare dati e concetti da cui trae corrette deduzioni. Conosce i dati e li espone con sicurezza e rigore. Non sa utilizzare gli strumenti e non sa produrre. Applica gli strumenti solo in situazioni semplici e produce in modo lacunoso. Non possiede una metodologia appropriata, quindi gli manca l’autonomia operativa. Opera correttamente in situazioni note producendo in modo semplice gli argomenti trattati. Conosce metodi e strumenti e con un po’ di guida riesce ad utilizzarli anche in situazioni nuove. Dimostra padronanza di metodi e strumenti e sa utilizzarli in situazioni nuove. Capacità Non è in (Analisi/sintesi/ grado di efvalutazione) fettuare nessuna analisi e non sa sintetizzare le conoscenze acquisite. Non è capace di esprimere alcuna forma di giudizio. E’ in grado di effettuare analisi e sintesi in modo parziale e impreciso. Se sollecitato e guidato è in grado di effettuare valutazioni superficiali ed imprecise. Ha bisogno ancora di guida per effettuare analisi e sintesi complete. Riesce, se guidato, ad effettuare valutazioni parziali. Riesce ad effettuare analisi e sintesi complete e riespone nelle forme propostegli. Nelle valutazioni è completo ma non autonomo. Riesce ad effettuare analisi e sintesi complete ed approfondite solo se aiutato. Valuta in modo completo ma non totalmente autonomo. Riesce ad effettuare analisi e sintesi complete in maniera autonoma. Valuta in modo completo ed autonomo ma non approfondito. Riorganizza i dati in forma personale secondo un criterio di astrazione logicodeduttiva. Conosce i dati in modo approfondito con arricchimento di apporti e elaborazione personale. Ha autonomia critica, capacità di sistemazione, di integrazione e di invenzione; opera con abilità e precisione. Possiede padronanza delle capacità di organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le procedure acquisite. Valuta in modo completo, autonomo ed approfondito. Conoscenze Comprensione Competenza Gravemente Insufficiente (2-3/10mi) Non conosce dati e nozioni; non sa descriverli neanche in modo meccanico. Fraintende e confonde i concetti fondamentali e li espone senza ordine logico. Allegato 7 57 GRIGLIE PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CLASSI TERZA QUARTA E QUINTA Ogni Consiglio di classe, nell’attribuzione, in sede di valutazione finale, del credito scolastico, farà riferimento alla seguente tabella, allegata al D.M. n. 99 del 16/12/2009: TABELLA A (sostituisce la tabella ex art. 11, comma 2 del D.P.R. /1998, n. 323 così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Media dei voti M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Credito scolastico (Punti) I anno II anno 3-4 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi, in ciascuna disciplina, e anche il voto di condotta non può essere inferiore a sei decimi. Il credito scolastico deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO. I crediti formativi sono assegnati dai consigli di classe se coerenti con il piano di studi e se giudicati frutto di esperienze significative e documentate: il credito formativo è parte integrante del credito scolastico Fonti normative: L. N°425/97 - D.P.R. N°323/98 - art.12 D.M.P.I. N°452/98 L'art. 12 del Regolamento, ripreso e ribadito del D.M.P.I. N°452, recita così: "il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di stato; la coerenza, che può essere individuata nell'omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni dai consigli di classe" (comma 1). "Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all'estero sono convalidate dall'autorità diplomatica o consolare" (comma 3). Il D.M.P.I. N°452 esplicita, poi, che l'esperienza che dà adito al credito formativo deve essere realizzata al di fuori della scuola presso soggetti diversi dalla scuola medesima (art.1), tranne le attività del PON e quelle espressamente deliberate dal Collegio dei docenti. *CREDITO FORMATIVO 58 La norma di riferimento circa l’attribuzione del credito formativo è l’art. 12, comma 1 del D.P.R. 323/98 e il D.M. n. 49 del 24/2/2000. Il Consiglio di classe, cui compete la valutazione dei crediti formativi, oltre a recepire le suddette indicazioni ministeriali, seguirà i seguenti criteri: ATTIVITA’ ESTERNE ALLA SCUOLA - stage linguistico e/o sportivo - certificazioni linguistiche - lavoro estivo certificato - attività di volontariato - attività sportive agonistiche (federati) - attività musicale - frequenza Conservatorio - diploma di Conservatorio o cert. Intermed. Tenuto conto di quanto detta la normativa, visto la delibera n… del CdC del 8/10/2014, si comunica che nell’attribuzione del credito si terrà conto dei seguenti parametri, fermo restando il rifermento alla media dei voti. TABELLA RIASSUNTIVA ATTRIBUZIONE CREDITO Partecipazione attiva e propositiva IRC o materia alternativa Interesse e impegno costruttivo nella partecipazione alle attività integrative c certificate rilasciata da Ente Accreditato ( ECDL- CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE) Partecipazione alla attività complementari in ambito scolastico Partecipazione a Pon e POF Minino 20 ore ( Frequenza effettiva di 20 ore) Buono 0.10/0.20 Distinto 0.20 0.30 Ottimo 0.30/0.50 0.50 Orientamento in entrata 0.10 Organi Collegiali 0.10 Preparazione eventi e manifestazioni 0.10 Stage 0.10 Scambi Culturali 0.10 0,2 0 Attività sportive interne alla scuola con merito 0,10 Eventuale credito formativo Secondo i parametri su indicati Se la somma è minore di 0.50 non si attribuisce alcun punteggio aggiuntivo. Se la somma è maggiore o uguale a 0.50 si attribuisce il punteggio massimo della fascia di riferimento N.B. Per le classi terze e quarta, in presenza di debiti formativi si procederà attribuendo il minimo della fascia, eventuali integrazioni saranno effettuate dopo la verifica del mese di Settembre. ALLEGATO 9 TRASPARENZA DELLA VALUTAZIONE 59 Legenda I termini presi in considerazione ed i relativi significati, adottati nell’Istituto, in ordine valutativo crescente, sono i seguenti : Profitto : risultati conseguiti nelle prove scritte e nelle verifiche orali. Estremamente negativo / molto negativo Gravemente insufficiente / insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto / buono Ottimo / eccellente Curriculum : andamento didattico e disciplinare negli anni precedenti. Fortemente negativo se vi sono gravissime lacune, vuoti nel percorso scolastico; Insufficiente se è contorto, contraddittorio, confuso e frammentario. Mediocre se vi sono alcune carenze ed impegno non del tutto adeguato; Sufficiente se l’impegno è adeguato e vi sono incertezze Discreto e buono se l’alunno è sempre stato promosso in prima sessione; Ottimo/eccellente se i risultati sono stati ottimi e la media molto alta. Motivazione : interessi, capacità di iniziative, impegno di applicazione allo studio, al lavoro. Apatico Passivo / inerte nello studio e nel lavoro Modesto interesse / senza impegno personale Interesse / impegno nello studio e nel lavoro Vivo interesse / applicazione con perseveranza ed iniziativa personale Applicazione con tenacia / passione Applicazione : volontà ed energia nella continuazione di un lavoro Completamente bloccato / totalmente dipendente Insufficiente / discontinuo Continuo ma con superficialità Attivo ma non sempre costante Attivo e costante Autonomo / fortemente attivo e pieno di iniziative Controllo emotivo : capacità di dirigere le proprie energie senza lasciarsi dominare dall’impulso Impacciato / disordinato e smarrito Agitato ed insicuro / inibito Impulsivo / riservato Equilibrato 60 Controllato / riflessivo Indipendente / risoluto / calmo e sicuro anche davanti a situazioni impreviste Comprensione : capacità di cogliere intuitivamente dei significati Non ha intuizione, ma idee confuse E’ lento, capisce con difficoltà, incapace di spiegare ciò che ha sentito Riesce ad intuire l’impostazione di un compito di modeste difficoltà Sa elaborare un compito di normali difficoltà Ha una pronta intuizione, chiarezza e concreta obiettività Rapido nel comprendere la soluzione di un compito e concepire i mezzi per risolverlo. Capace di obiettività e di astrazione Apprendimento : capacità di acquisire informazioni, di elaborarle e di riferirsi all’esperienza Non è capace di mettere a frutto le esperienze fatte e gli errori commessi. Apprendimento quasi nullo o molto scarso Trae scarso profitto dalle esperienze fatte e dagli errori commessi. Apprendimento generalmente lento Impara e mette a frutto le esperienze ed anche gli errori ma con modesto ritmo di apprendimento Assimila e trae giovamento dalle esperienze con normale ritmo di apprendimento Assimila bene le nuove conoscenze e trae buon profitto dalle esperienze precedenti Assimila con estrema facilità e rapidità e trae grande profitto dall’esperienza. Originalità di pensiero Comportamento : disposizione alla collaborazione, ad accettare gli insegnamenti ed eseguire le direttive Maleducato / presuntuoso / ostinato / intrattabile Deve essere spesso richiamato / difficile da trattare / esibizionista Corretto non deve quasi mai essere richiamato Corretto e disciplinato Fiducioso e leale, accetta le critiche Esemplare nel rapporto con gli insegnanti, franco, aperto, collaboratore Comportamento col gruppo : capacità di adattarsi alle esigenze altrui, stabilire relazioni di studio, inserirsi nell’attività collettiva Chiuso, ostile, solitario, spavaldo, evitato Passivo, maldisposto, difficile nel relazionarsi Accettato Affiatato e collaboratore Collaboratore, tende alla “leadership” Collaboratore produttivo e cordiale, leader riconosciuto Preparazione : obiettivi raggiunti, conoscenze, competenze e capacità maturate Gravissime carenze, inerzia, obiettivi non raggiunti Assimilazione lacunosa, obiettivi raggiunti in minima parte Assimilazione modesta delle conoscenze e conquista delle abilità essenziali richieste Assimilazione completa delle conoscenze e acquisizione della fondamentali abilità Capacità di approfondimento, esposizione corretta, autonomia di studio 61 Capacità di ottenere sempre risultati alti, esposizione brillante, grande iniziativa nello studio. Ad astra per aspera 62 ALLEGATO 6 VOTO 10 9 8 7 6 5 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA ( Legge n° 169 del 30 ottobre 2008, art. 2 – C. M. n° 50 del 20 maggio 2009) DESCRITTORI Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e della istituzione scolastica Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe e con i docenti Scrupoloso rispetto delle norme del regolamento di istituto Costante puntualità rispetto agli orari Positiva partecipazione alle lezioni Costante adempimento dei doveri scolastici Rispetto delle norme e del regolamento di Istituto Ruolo positivo all’interno della classe e con i docenti Puntualità rispetto agli orari e alle consegne Discreta partecipazione alle lezioni Accettabile adempimento dei doveri scolastici Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne Ruolo generalmente positivo all’interno della classe e con i docenti Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati Partecipazione discontinua Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni Ritardi ripetuti, assenze strategiche Autocontrollo non sempre adeguato Ripetute annotazioni disciplinari sul registro di classe riguardanti il comportamento Difficoltà ad instaurare un rapporto corretto con i compagni e con le altre componenti scolastiche Saltuario svolgimento dei compiti Frequente disturbo dell’attività didattica Ruolo non positivo all’interno della classe Violazioni ripetute del Regolamento di Istituto Comportamento scorretto durante visite di istruzione o uscite pubbliche Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovuti ad incuria o trascuratezza Episodi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche Disinteresse per le attività didattiche Continuo disturbo delle lezioni Funzione negativa all’interno della classe Ripetuti episodi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovuti ad atteggiamenti dolosi Responsabilità di gravi atti penalmente perseguibili e sanzionabili Note: Per gli alunni che riportano nella condotta i voti 7 o 6 non si procede all’assegnazione di bonus (oscillazione vantaggiosa e riconoscimento di crediti) relativamente al credito scolastico del triennio. I consigli di classe, inoltre, sono invitati a considerare la partecipazione degli studenti alle attività di rappresentanza ( di classe, di Istituto, provinciale). In base al D. M. n° 5 del 16/01/2009 si procede all’assegnazione di una votazione insufficiente in presenza di “ripetuti episodi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche per periodi superiori a quindici giorni”. 63 NORMATIVA Legge n° 169 del 30 ottobre 2008 Art. 2 2. a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009 la valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. 3. la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo. Ferma l’applicazione della presente disposizione dall’inizio dell’anno scolastico di cui al comma 2, con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali modalità applicative del presente articolo. Circolare Ministeriale n° 50 del 20 maggio 2009 1. 3. Nella scuola secondaria di secondo grado In sede di scrutinio finale vengono ammessi dal consiglio di classe alla classe successiva gli alunni che conseguono un voto non inferiore a sei decimi: in ogni disciplina di studio nel comportamento Per i criteri e le modalità applicative della valutazione del comportamento si rinvia a quanto previsto dal D. M. 16 gennaio 2009, n°5. Il voto di comportamento concorre, insieme alle valutazioni degli apprendimenti, alla definizione dei crediti scolastici della terzultima e penultima classe. Per gli alunni che non conseguono la sufficienza in una o più discipline lo scrutinio è sospeso e rinviato nei termini previsti dall’Ordinanza Ministeriale5 novembre 2007, n° 92. Ammissione agli esami di Stato di fine ciclo L’ammissione è disposta dal consiglio di classe nei termini e nei limiti definiti dall’Ordinanza Ministeriale 8 aprile 2009, n°40. La media del sei per l’ammissione all’esame, prevista dall’art. 2 dell’ordinanza suddetta, è calcolata considerando nel computo, a tutti gli effetti, anche il voto di comportamento e il voto di educazione fisica. 64 INDICE Premessa Introduzione: Principi fondamentali Indirizzi generali per l’elaborazione del POF Storia del Liceo 1. La Scuola: struttura 1.a Strutture e servizi della scuola 1.b Bacino d’Utenza 2. Risorse umane 2.a Riepilogo delle sezioni e degli alunni per classe 2.b L’organizzazione 2.b1 Dirigente scolastico 2.b2 Collaboratori del Dirigente 2.b3 Altri collaboratori 3. Organi collegiali 3.a Consiglio d’Istituto 3.b Giunta esecutiva 3.c Collegio docenti 3.d Dipartimenti Disciplinari 3.e Consigli di Classe 3.f Organo di Garanzia 3.g Il Comitato dei genitori 3.h Il Comitato degli studenti 4. Segreteria e personale ATA 5. Identità formativa dell’istituto 5.a I nostri indirizzi 5.b Quadro orario Liceo Scientifico 5.b1 Quadro orario Liceo Linguistico 5.b2 Quadro orario Scienze Applicate 5.c Tempi 5.d Flessibilità 6. Obiettivi dell’azione educativa 6.a Progetto didattico 7. Didattica 7.1.a La metodologia 7.1.b Laboratorio come metodologia di apprendimento 7.2 Valutazione e verifica 8. Attività funzionali al processo di insegnamento/approfondimento 9. Verifica e valutazione del processo formativo 10. Offerta formativa aggiuntiva legata ai bisogni/richieste del territorio personalizzabile attraverso l’uso della flessibilità 11. Identità progettuale dell’istituto 12. Articolazione del Collegio Docenti 13. Composizione Consigli di classe: Docenti 14. Elenco generale docenti A.S. 2014/2015 15. Coordinatori di classe 16. Regolamento d’Istituto Allegato A: Disciplinare ritardi e uscite anticipate Allegato B: Convenzione assemblee d’istituto 65 2 3 4 7 7 7 8 9 9 10 10 11 11 14 14 15 15 15 15 16 16 16 17 18 18 20 21 22 22 22 23 23 24 26 27 27 30 33 37 37 41 43 46 47 48 54 55 Allegato 8: Griglia di valutazione e descrittori Allegato 7: Griglia per l’attribuzione del credito scolastico classi terze,quarte e quinte Allegato 9: Trasparenza della Valutazione Allegato 6: Criteri per l’attribuzione del voto di condotta 56 57 59 63 N.B Allegati 1 Certificato delle competenze, 2 normative di riferimento Credito e voto di condotta, allegato 3 Bes, allegato 4 grigli di valutazione e allegato 5 Programmazioni Dipartimentali sono parte integrante del Pof e sono contenuti in una cartella a parte. 66