San Bellino, suonata “La Marsigliese” per le vittime di Parigi

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San Bellino, suonata “La Marsigliese” per le vittime di Parigi
Lunedì 30 novembre 2015
San Bellino, suonata “La Marsigliese” per le vittime
di Parigi
Grande commozione a Rovigo in occasione del concerto nel Tempio della
Beata Vergine del Soccorso.
Grande commozione a Rovigo: i ragazzi del Conservatorio “Venezze” hanno suonato “La
Marsigliese” prima del concerto in programma giovedì 26 novembre nel Tempio della Beata
Vergine del Soccorso, dai più conosciuto come “La Rotonda”.
Quando l'orchestra ha intonato l'inno nazionale dei cugini d'oltralpe, le note hanno coinvolto tutti e
l'emozione si è fatta all'istante più densa, palpabile, corale.
Cordoglio, vicinanza umana e grande musica: così il concerto dedicato a San Bellino si è
trasformato, da tradizionale appuntamento pubblico, combinazione di fede, arte e cultura, in un
momento civico e di vicinanza della comunità rodigina al popolo francese, alle famiglie delle
vittime degli attentati ed un omaggio alla memoria di Valeria Solesin.
L’attesissimo appuntamento, promosso da RovigoBanca, è stato realizzato grazie alla fruttuosa
collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” e con il Sindacato del
Tempio della Rotonda.
Prima del concerto, che si è avvalso del patrocinio della Provincia e del Comune di Rovigo, sono
intervenuti per portare il loro saluto: Laura Drago, in rappresentanza del Sindacato del Tempio della
Rotonda; Ezio Conchi, vicesindaco del Comune di Rovigo; Lorenzo Liviero, presidente di
RovigoBanca, e Fausto Merchiori, presidente del Conservatorio “Francesco Venezze”. Tuttavia, tra
il numeroso pubblico, erano presenti molte altre personalità.
Il concerto ha visto avvicendarsi i giovanissimi dello “Young Venezze Ensemble” (formato in larga
maggioranza da studenti dei corsi preaccademici), diretti da Stefano Borghi, ed i giovani della
“Orchestra di Fiati del Conservatorio Venezze” (con studenti dei corsi superiori e accademici di
primo e secondo livello), diretti dai maestri Daniele Bianchi e Stefano Romani.
I due organici hanno avuto modo di presentarsi sia separatamente sia unitariamente, a immagine di
una coralità non soltanto musicale, ma anche quale forma di aggregazione e di arricchimento umano
dei giovani musicisti coinvolti nelle esecuzioni.
Nel corso della serata sono stati eseguiti brani di autori del passato, da Tomaso Albinoni (con il
celebre “Adagio”) a Bedrich Smetana con temi del poema sinfonico “La Moldava”, da Johann
Strauss, con “Radetsky Marsch” a Gioacchino Rossini del quale sono state proposte le
funamboliche “Variazioni in do maggiore per clarinetto e orchestra” con Stefano Borghi nel ruolo
di solista, e musiche degli ultimi decenni, con un excursus dedicato soprattutto al mondo del
cinema, da “The Flintstones” a “Sister Act”, da “La vita è bella” a temi di Ennio Morricone, da
“Rocky” a “I pirati dei Caraibi”.
Entrambe le formazioni, ovviamente caratterizzate da differenti livelli di preparazione musicale,
scaturivano dal lavoro intrapreso di recente dagli studenti nella classe di Musica d’insieme per fiati
della prof. Daniela Borgato, con l’intento di recuperare e proporre sul territorio la tradizione storica
degli insiemi di strumenti a fiato, che sovente hanno trasmesso la cultura musicale di generazione in
generazione all’interno di ogni città, scandendone i ritmi delle principali festività e ricorrenze.
Anche per questo, ha assunto un valore particolare la presenza di tali gruppi nel contesto delle
celebrazioni dedicate al Patrono.
In tutti si è visto e si è sentito un grande affiatamento creato evidentemente dal lavorare insieme,
dall'impegno e dalla bravura dei maestri che li hanno diretti.
Come ha avuto modo di far notare lo stesso Direttore Stefano Romani, "il merito maggiore per il
buon esito della serata si deve proprio ai ragazzi che hanno dimostrato di essere ormai avvezzi alla
disciplina dell’orchestra, che è fra le più rigide in assoluto poiché richiede un’attenzione
elevatissima, un impegno costante nello studio, il rispetto della puntualità e della forma oltre che un
forte senso di responsabilità".
Il pubblico, con i suoi numerosi e calorosi applausi, ha dimostrato di apprezzare l’esibizione di
questi ottanta giovani talenti che con la loro splendida esecuzione hanno inteso onorare San Bellino,
usando la musica come risposta al terrorismo.