NOTIZIE PER LA STAMPA ZOO AUSTRALIANO SALVA INSETTO

Transcript

NOTIZIE PER LA STAMPA ZOO AUSTRALIANO SALVA INSETTO
 NOTIZIE PER LA STAMPA ZOO AUSTRALIANO SALVA INSETTO STECCO GIGANTE BUTTERFLY ARC STRUTTURA ZOOLOGICA UIZA SI APPRESTA AD OSPITARNE ALCUNI ESEMPLARI Il Dryococelus australis un gigante del mondo degli insetti ancora sul nostro pianeta grazie ai ricercatori dello Zoo di Melbourne presto in Italia Roma, 13 maggio 2014 ‐ Sono stati i ricercatori dello zoo di Melbourne a salvare da estinzione certa il Dryococelus australis un gigante del mondo degli insetti, uno dei più massicci del pianeta per questo chiamato anche salsiccia che cammina e aragosta di terra (può arrivare fino ai 15 cm di lunghezza) endemico a Lord Howe Island, nel mare di Tasmania. E ora Butterfly Arc la struttura di Montegrotto Terme associata all’UIZA, si appresta a verificare la possibilità di ospitarne alcuni esemplari per contribuire alla tutela della specie. “A luglio ‐ dichiara il dott. Enzo Moretto responsabile Scientifico di Butterfly Arc ‐ incontrerò Patrick Honan per avere gli ultimi aggiornamenti e non escludo la possibilità di ospitarne alcuni esemplari presso ESAPOLIS il Museo Vivente degli Insetti dei Bachi e delle Api della Provincia di Padova, struttura che già ospita diverse specie strettamente imparentate con il Dryococelus”. L’incontro avverrà in occasione della Conferenza sugli invertebrati, conservazione e educazione promossa dal TITAG (invertebrate Taxon Advisory Group) che si terrà in Arizona. La storia di questo grande insetto è lunga ed esemplare: scomparso in natura e dato per estinto in seguito all’approdo di una nave sull’isola di Lord Howe e della fuoriuscita di ratti neri che scoprirono subito il nuovo e prelibato cibo, ne furono ritrovate alcune tracce nel 1960 da due scalatori a Ball’s Pyramid, un’isoletta formata da un singolo piccolo picco roccioso arido a circa 15 miglia da Lord Howe Island. Nel 2001 partì una nuova spedizione composta di due scienziati australiani che decise di dare un'occhiata più da vicino perché increduli che forme di vita così particolari potessero essere sopravvissute in un ambiente roccioso e arido in quello che era il più alto e isolato faraglione al mondo. Raggiunta la cima, sotto l'unico gruppetto di cespugli di Melaleuca howeana, che sopravviveva abbarbicato alle rocce, fecero la scoperta: c'erano alcuni esemplari degli insetti stecco giganti. Il governo australiano decise allora di autorizzare il prelievo di due coppie di ciò che in quel momento era l'insetto più raro del mondo. Una coppia (Adamo ed Eva) fu affidata a Patrick Honan del gruppo di conservazione degli invertebrati dello Zoo di Melbourne. La storia dice che non fu facile tenere in vita i due insetti ma alla fine l'esperienza le capacità e la passione dei ricercatori dello Zoo ebbero la meglio e ora i due stecchi hanno una consistente discendenza, un possibile nuovo futuro e una storia emblematica. Gli zoo del mondo hanno un ruolo sempre più marcato nella tutela e nella conservazione di specie in pericolo. E' lungo l’elenco delle specie di vertebrati (principalmente anfibi, rettili, mammiferi) presenti nella lista delle specie minacciate di estinzione, oggi tutelati sia presso i siti di origine che nelle aree protette dei giardini zoologici, che svolgono un grande lavoro nella comunicazione e educazione del pubblico alla tutela e conoscenza di questi animali e dei loro habitat. Tra le specie sopravvissute grazie al loro impegno troviamo il bisonte europeo, che era estinto allo stato selvatico e oggi reintrodotto in natura, diverse sottospecie di rinoceronte bianco e nero, il furetto dai piedi neri, l’orice bianco e il condor della California. Sono però proprio gli insetti, alla cui conoscenza e divulgazione ha dedicato gran parte dell’impegno la struttura UIZA Butterfly Arc di Montegrotto Terme insieme Esapolis, il Museo Vivente degli Insetti dei Bachi e delle Api della Provincia di Padova, che continuano a pagare il prezzo più alto di estinzione dovuto alla distruzione degli ambienti naturali per le alterazioni prodotte dall'uomo. www.micromegamondo.com www.esapolis.it Dryococelus australis Le femmine sono più grandi dei maschi (fino a 15 cm di lunghezza e 25 grammi di peso). Durante la notte la coppia dorme insieme con tre delle gambe del maschio avvolte intorno alla femmina. La femmina depone le uova mentre è appesa a un ramo. La schiusa delle uova può richiedere fino a nove mesi. Di colore verde allo stadio di ninfa, diventano neri una volta adulti. Non hanno ali. Links utili per Dryococelus australis: http://www.npr.org/blogs/krulwich/2012/02/24/147367644/six‐legged‐giant‐finds‐secret‐
hideaway‐hides‐for‐80‐years http://www.iucnredlist.org/details/6852/0 Unione Italiana Giardini Zoologici e Acquari Ufficio Stampa  Luana Amadei  tel 348 9019524  e‐mail: [email protected] www.uiza.org