Programma e quote di partecipazione

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Programma e quote di partecipazione
 GRUPPO PIEMONTE E VALLE D’AOSTA – SEZIONE CINEMA ED ARTE DELL’IMMAGINE
SERATA INSIEME AL CINEMA CON “SPECTRE-007”
MERCOLEDI’ 18 NOVEMBRE 2015
La Sezione informa i Soci che mercoledì 18 Novembre, presso la Multisala The Space di Beinasco, si
svolgerà una serata con la presentazione del film “ Spectre-007”, di Sam Mendes, con Daniel Craig, Léa
Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris.
La morte sfila per le strade di Città del Messico e dietro la maschera di un teschio. In missione per conto di
M, la defunta M che gli ha lasciato un video e un incarico spinoso da risolvere, James Bond sventa un
attentato e uccide Marco Sciarra, terrorista legato a SPECTRE, una misteriosa organizzazione criminale e
tentacolare. Il suo colpo di testa gli aliena Gareth Mallory, il nuovo M alle prese con pressioni politiche e
Max Denbigh, membro del governo britannico che non vede l'ora di mandare in pensione i vecchi agenti
dell'MI6 e di controllare con tanti occhi le agenzie del mondo. Congedato a tempo (in)determinato, Bond
prosegue la sua indagine contro il parere di Mallory e con l'aiuto dei fedeli Q e Moneypenny. Tra un
funerale e un inseguimento, una vedova consolabile e una gita in montagna, l'agente 007 stana Mr. White,
una vecchia conoscenza con crisi di coscienza e una figlia da salvare. Bond si fa carico di entrambe e
protegge Madeleine Swann dagli scagnozzi di SPECTRE, amministrata dal sadico Franz Oberhauser. È lui
l'uomo dietro a tutto, è lui il megalomane da eliminare. Madeline la chiave per risalire. Per risalire alla sua
nemesi, per risalire il suo tempo perduto.
Con Skyfall la saga di Bond compiva cinquant'anni e stilava un bilancio. Sam Mendes, reclutato tre anni fa
a dirigere il passaggio, si interrogava su un 'corpo usato' dentro un mondo per cui non era più adatto.
Facendo tesoro del Batman di Christopher Nolan, Mendes decostruiva la leggenda e la rifondava
procurandole una grotta, affiorandone il trauma e confrontandola con un avversario psicotico. La posta in
gioco era una donna, la donna, la M-amma incarnata da Judi Dench. Skyfall riconduceva la serie alle
origini, eleganza e humour british, e consolidava Daniel Craig dentro lo smoking dopo Casino Royale, che
lo aveva lasciato 'vedovo' e inconsolabile e Quantum of Solace, che ne segnava l'avvento. Coerente coi
caratteri nevrotici della sua filmografia (Era mio padre, Revolutionary Road), il suo Bond si prende tutto il
tempo necessario a scavare la psicologia e alleggerisce il testosterone della serie, disegnando un agente
intimo e interrotto di cui convalida la morte e poi la rinascita. Epopea crepuscolare Skyfall sprofondava
nelle e ripartiva dalle lande scozzesi, luogo natale di James Bond questa volta alla prese con l'eredità
materna (il video di M) per risalire a quella paterna. Per farlo avrà bisogno della sua madeleine, elemento
rivelatore impersonato da una donna, la dottoressa Swann di Léa Seydoux, che lo invita a fermare l'azione
per pensare e ripensarsi. A sdraiarlo sul lettino provvede invece il villain di Christoph Waltz, precipitato di
un passato remoto che 'vive anche tre volte' e vorrebbe trattenerlo in un'adolescenza irriducibile affollata di
Bond-girl intercambiabili e castranti. Ma il bacio di Madeleine produce il ricordo di un tempo sepolto nella
memoria, riemerge alla coscienza, diventa presente e ritrova James a Bond, la saga al cinema. Perché in
quel bacio c'è la dichiarazione poetica di Mendes e del suo film proustiano, che cerca e trova il perduto,
che esprime le più impalpabili sfumature umane, che riscopre ed esalta, aggiornandoli all'esigenza del
momento, la definizione di eroismo, l'originalità della copia, la rutilante presenza dei sentimenti, l'amore per
la performance, le traiettorie e la balistica.
Impossibile non vedere nella determinazione dei personaggi a battersi à l'ancienne (Bond e Mallory in
cima) una metafora del cinema, che afferma il gusto per l'analogico, l'artigianale, i fondamentali, il campo.
Nei Bond di Mendes si affrontano il passato e il mondo contemporaneo alimentando un dibattito vivace e
qualche volta contraddittorio. A chi pensa che James Bond non sia (più) buono a nulla, il regista obietta e
avanza una rilettura del mito che garantisce il franchise, aderisce alla tradizione e guarda al futuro. Per
Mendes Bond è come il nero nella moda, ritorna sempre. Perché il nero non è mai pensiero inespresso ma
sintesi di potenza che si addensa disegnando la linea, definendo la silhouette. Quella celebre del tema
musicale di ogni Bond-movie, inquadrata dalla soggettiva impossibile della canna della pistola di un
ipotetico avversario contro cui Bond spara. Perché lui ha sempre la licenza di uccidere. Oppure no. Come
ricorda Gareth Mallory al nuovo arrivato, voyeur informatico e arrogante. Nero è pure l'inchiostro
dell'octopus (simbolo di SPECTRE) e le note con cui Sam Smith scrive sui muri e sui titoli di testa
("Writing's On The Wall"), nero il buio che 'solleva' dietro di lui Franz Oberhauser e il lutto che rielabora
Bond dentro la 'camera verde' di Mr. White. Luogo fisico e luogo della mente che conserva brani di
memoria del protagonista e ne avvia il processo analitico.
Pronto ad accogliere il ritorno emotivo, vivo, presente ma irrimediabilmente passato, l'agente di Fleming
affronta il dolore, trova la spinta vitale e spezza l'implacabile coazione a ripetere che determina la struttura
complessiva della serie. Su un treno-alcova, lo stesso di Intrigo internazionale, Craig supera il complesso
(edipico) e la sessualità primordiale e incestuosa del suo personaggio. Spectre - 007 è un racconto di
formazione in chiave freudiana il cui esito finale è la sostituzione della madre con la 'moglie',
emblematicamente raffigurata dall'avvicendamento delle donne sulla leggendaria Aston Martin. Mezzo di
fuga per scampare M in Skyfall, auto a due piazze in Spectre - 007 per inserirlo nel sistema della realtà
sociale a fianco di Madeleine.
Blockbuster spettacolare che si dà arie d'autore, popolare, intelligente e integrato in una logica
commerciale aggressiva, Spectre - 007 esibisce l'appeal corporeo di Daniel Craig, il suo trionfo virile, il suo
incedere fluido che impugna pistole dopo aver aggiustato i gemelli innescando un processo di
armonizzazione tra corpo idea e corpo evento. Un corpo che sa rispondere efficacemente ed
elegantemente ad ogni sorta di contingenza dentro un film che un incredibile atto di auto-cinefilia alimenta
col suo patrimonio.
- MERCOLEDI’ 18 NOVEMBRE 2015 ore 20,00 ingresso in sala – ore 20.15 inizio film presso Cinema
The Space di Beinasco
Gli orari indicati potrebbero essere posticipati o anticipati di 15 minuti per esigenze organizzative di sala.
L’iniziativa è avviata in presenza di minimo 15 partecipanti e fino a un massimo di 150.
TIPOLOGIA SOCI
BIGLIETTO
Ordinari e familiari
Importo che sarà
addebitato in C/C
(al netto del contributo)
3,00
Esterni
Importo che sarà
addebitato in C/C
5,00
I biglietti di invito validi per l’ingresso in sala saranno consegnati la sera dello spettacolo.
Contatti: Segreteria del CT Nordovest : [email protected]