Lina Vergara

Transcript

Lina Vergara
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
sabato 27 ottobre 2012 - ore 9.00-12.30
Vicenza > ViArt – Palazzo del Monte di Pietà
LETTERATURA D’URTO
Tavola rotonda “Editori in mostra”
Le migliori proposte editoriali per dialogare con i giovani lettori presentate dagli editori delle più innovative case
editrici italiane.
C oordinano Donatella Lombello e Marnie Campagnaro, Dipartimento FISPPA, Università degli Studi di Padova
ILLUSTRATI Logos Edizioni:
uno spazio per grandi e per bambini stanchi
Lina Vergara
Quando io ero piccola, nessuno mi ha mai detto di leggere o cosa leggere.
Erano altri tempi, tempi in cui i bambini andavamo in bicicletta da soli, giocavamo nei parchi o
per strada, tempi in cui non avevamo niente da fare, nemmeno i compiti, perché esistevano i
bambini a cui piaceva studiare e quelli a cui invece piaceva andare a spasso.
Avevamo un sacco di tempo libero a disposizione, senza troppi corsi da fare, pochi praticavano
sport a livello agonistico, pochi erano in grado o avevano la possibilità di suonare un qualche
strumento musicale… eravamo liberi di essere bambini.
E non esistevano i video giochi, alla televisione c’erano pochi cartoni animati e quindi non ci
restava che giocare ovunque e comunque con tutto.
E nelle lunghe ore di ozio, in quelle giornate che sembravano non finire mai, mentre tutti erano
occupati a fare qualcosa, a qualcuno di noi capitava di ascoltare le storie dei nonni, la radio o
di sfogliare dei libri che trovava in giro per casa.
A casa mia c’era uno scaffale di libri della famiglia, dove ognuno di noi poteva andare e leggere
quello che gli pareva, me inclusa. Mi hanno insegnato prestissimo a non romperli, ma nessuno
ha mai controllato cosa leggessi. Ogni tanto ne compravano qualcuno anche a me, ma senza
altro criterio che il desiderio di condividere i loro amori senza badare molto a se avessi o meno
l’età per leggerli. Erano semplicemente libri che i miei genitori credevano che dovessi avere e
che prima o poi avrei potuto leggere, anche se il poi poteva essere un molto poi.
Perché i libri, almeno nella casa in cui sono cresciuta, non hanno mai avuto una data di
consumo.
-1Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
Se devo pensare a quale sia stato il mio libro preferito, oltre ad Asterix il cui primo volume mi
fu regalato quando avevo due anni, credo che in assoluto il più da me sfogliato sia stato
l’enciclopedia medica di mia zia che in un qualche momento della sua vita aveva deciso di
studiare medicina. Passavo pomeriggi interi a sfogliarla solleticando la nausea con tutte quelle
foto sulle deformità, malformazioni e degenerazioni virulente… e da lì, ma anche da altri
episodi, mi è rimasto il gusto per l’orrido o estremamente reale come lo chiamo io.
Tutto questo solo per dire che quando di stimolo o incentivo alla lettura si parla, credo che sia
necessario soprattutto sapere chi si ha davanti.
Un bambino dovrebbe essere considerato un essere pensante capace di decidere cosa gli piace,
un individuo con gusti già ben definiti seppur possano cambiare nel tempo e non certo un
animaletto da plasmare secondo parametri strambi.
Anche se possiamo generalizzare in tutti gli ambiti e in tutte le categorie, credo che alla base
dell’intrattenimento, che è il grande valore della lettura, oltre alla fame di sapere che non tutti
possediamo, ci sia il rispetto dell’individualità di ognuno, anche se stiamo parlando di giovani.
Come mamma ho dovuto mille volte adeguarmi al fatto che i miei figli vogliano leggere libri
che io non avrei mai acquistato, o dovuto far fronte a liste di letture consigliate per l’estate
dall’insegnante di lettere che non tenevano assolutamente conto del livello intellettuale di mia
figlia né tantomeno dei suoi gusti. Le letture consigliate sono liste noiose di tutto ciò che
ognuno di noi dovrebbe aver letto per essere considerato una persona con un certo grado di
istruzione, ma non esiste a mio avviso una lista predefinita di cose che dobbiamo “leggere” per
“essere”.
La lettura come forma di intrattenimento e di acculturamento dovrebbe essere libera, perché
non credo si possa predefinire o circoscrivere qualcosa come la cultura.
Siamo diventati un popolo standard, senza personalità. Tutti i programmi, le statistiche, la
moda, tutto ciò che ci circonda è basato su un ideale di persona che non credo esista se non
sulle copertine delle riviste, e sulla base di questo ologramma/persona che è sempre serena,
mite, che non causa mai conflitti e che adempie a pieno con tutti i suoi doveri socio-politici
basiamo tutte le nostre scelte, anche quelle editoriali.
Ma siamo individui, ognuno con la propria storia personale e la propria singolarità, e siamo
talmente troppi che è facile che ciò che piace a me possa piacere anche ad altri, non tutto
forse, ma esiste sicuramente uno o più punti di incontro.
-2Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
Nella tolleranza, nel rispetto dell’individualità degli altri.
Ora la domanda è: cosa scegliere da far leggere ai bambini o agli umani in generale?
Dico umani in generale perché nel mio caso, come editore, i libri non hanno età ma gusti.
Logos non fa libri per bambini, non fa libri nemmeno per adulti, solo libri illustrati. Ogni tanto
mettiamo un’etichetta per maggiori di 14 anni, ma solo per evitare grane ai librai che
potrebbero vendere un libro un po’ forte a una di quelle mamme in missione pedagogica che
acquistano i libri senza guardarne bene il contenuto, cosa che va benissimo se dopo non ci si
scandalizza.
L’unico criterio di selezione è quel gusto che resta in bocca dopo aver letto, sia esso triste o
truce, o buffo o divertente, con una particolare attenzione alle illustrazioni perché ci piacciono,
e alla carta, perché siamo tattili quando il budget lo permette.
ILLUSTRATI nasce dall’idea che la prima vera lettura del mondo si fa attraverso le immagini,
anche se si è già cresciuti.
Quando siamo piccoli e non abbiamo ancora imparato a leggere, quando ancora non veniamo
messi in discussione, apriamo gli occhi verso tutto ciò che ci appare.
Occhi grandi come case che cercano di assorbire, decifrare e capire tutto ciò che accade e sono
solo immagini. Verranno poi le lettere, i numeri, le note musicali… ma prima di tutto le
immagini. Ed è attraverso le immagini che credo si possa stabilire un primo avvicinamento con
la lettura, sia che si tratti di bambini che ancora devono imparare a leggere, o che si tratti
invece di adulti che non hanno mai amato leggere.
www.logosedizioni.it
www.logosedizioni.it/logos_illustrati.php
-3Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
Ana Juan, Promesse - http://www.logosedizioni.it/logos_illustrati.php?bid=4507
-4Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
Beatriz Martín Vidal, Little Red - http://www.logosedizioni.it/logos_illustrati.php?bid=4499
-5Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
Emmanuelle Houdart, Il Guardaroba - http://www.logosedizioni.it/logos_illustrati.php?bid=4191
Roger Olmos, Storia di un bambino buono/Storia di un bambino cattivo - Testo di Mark Twain
http://www.logosedizioni.it/logos_illustrati.php?bid=4359
-6Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11
I EDIZIONE ottobre 2012 – giugno 2013
www.cittàinvisibili.org
Per contatti:
Ideazione e direzione
Marnie C ampagnaro
Ideazione e direzione
Coordinamento progettuale
Alessandra C arraro
[email protected]
Comunicazione e pubbliche relazioni
Roberta Zago
C omunicazione e pubbliche relazioni
+ 39 340 4641334
[email protected]
Ufficio Stampa
Valeria Merighi C omunicazione
+ 39 347 9389704
[email protected]
-7Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.R. 5.9.1984, n. 51 – art. 11