Dego - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica

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Dego - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica
DEGO
Il Depuratore come fonte alternativa
LA STORIA
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Il Consorzio di depurazione acque (C.I.R.A.) opera nell’ambito dei Comuni Consorziati di
Cairo Montenotte, Carcare , Dego, Altare e nei comuni convenzionati di Cosseria, Plodio,
Bormida, Mallare e Pallare.
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L’impianto di depurazione consortile attivato nel novembre 1998 e gestito direttamente dal
Consorzio C.I.R.A., opera nell’ambito Valbormidese e il collettore principale di adduzione
dei reflui all’impianto ubicato a Dego in località Piano, si snoda per una lunghezza di circa
Km.26 lungo la valle dei fiumi Bormida di Pallare e di Mallare nei loro tratti terminali, per
proseguire nel tratto iniziale del fiume Bormida di Spigno, originato dalla confluenza dei
due in località S.Giuseppe di Cairo.
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Questo bacino è ubicato nel Distretto Idrografico Padano del Fiume Po e pertanto recapita i
reflui depurati in area sensibile, con il raggiungimento delle concentrazioni limite indicate
nell’apposita tabella di riferimento della normativa vigente , per i parametri azoto totale e
fosforo totale.
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L’area interessata dall’intervento di risanamento idrico comprende una superficie totale di
200kmq. nella quale vivono oltre 25.000 persone
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L’impianto di depurazione, rappresenta un punto di partenza per il risanamento e la tutela
dell’ambiente nell’ambito territoriale interessato. Tratta i reflui urbani e industriali per un
totale di circa 45.000 abitanti equivalenti.
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Gli insediamenti produttivi possono scaricare i loro reflui industriali all’impianto di
depurazione consortile ed occorre rimarcare che l’allaccio allo stesso è uno dei requisiti
primari per il regolamento CEE (EMAS) ai fini di ottenere le certificazioni UNI EN ISO.
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Dal 2006 è attivo un comparto atto a ricevere gli autospurghi sia del C.I.R.A. che delle ditte
private, effettuando il trattamento iniziale dei reflui provenienti dalle fosse Imhoff e dalla
pulizia della rete fognaria
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Il C.I.R.A. è dotato di mezzi propri per intervenire con proprio personale nell’ambito di sua
competenza e presso gli impianti ubicati nei Comuni consorziati e nel comprensorio
dell’Ambito di appartenenza (ATO Savonese Padano).
L’impianto di depurazione
L’ Impianto di depurazione è stato progettato per trattare una portata di 41644,8 mc/g pari a
1735,2 mc/h di liquami misti urbani ed industriali. Il carico inquinante medio annuale
corrisponde a quello prodotto da una popolazione di circa 91.196 ab/equivalenti.
Il ciclo produttivo è finalizzato al raggiungimento dei limiti delle tabelle 1-2-3 del D. Lgs.
11 maggio 1999 num.152 e del nuovo Codice dell’Ambiente D.Lgs. 3 aprile 2006 num.152.
L’Impianto è composto da due linee:
linea acque e linea fanghi
La linea acque , articolata in parte su due linee parallele, è composta dalle seguenti sezioni
di trattamento:
Grigliatura fine
dissabbiatura – disoleatura
sedimentazione primaria
denitrificazione
ossidazione – nitrificazione
sedimentazione finale
disinfezione
filtrazione finale spinta
recupero acqua industriale
La linea fanghi è composta dalle seguenti sezioni di trattamento:
ispessitore a gravità
digestore di stabilizzazione anaerobica
post ispessitore
disidratazione meccanica
per il biogas prodotto
gasometro
torcia
cogenerazione con recupero calore e energia elettrica
per odori e miasmi
deodorizzazione
Recupero acqua di scarico e riuso industriale
Dati i valori chimico-fisici e microbiologici raggiunti dall’acqua depurata e sversata
direttamente nel fiume Bormida di Spigno, nel rispetto delle norme tecniche per il riutilizzo
delle acque reflue, ai sensi dell’articolo 99, comma1, del D.Lgs.3 aprile 2006 num.152,
viene attuato il riutilizzo per uso industriale della stessa sia per i servizi interni che per le
Ditte esterne, favorendo il risparmio idrico e consentendo una portata continua anche nel
periodo estivo.
L’acqua industriale viene convogliata con un collettore di circa m.600 alla ditta
ECOGLASS, una leadership italiana che gestisce oltre un terzo del rottame di vetro raccolto
nel nostro paese. Nello stabilimento di Dego,che tratta 250.000ton/anno di rifiuto base
vetro(capacità massima pari a circa 35t/h), dotato di apposite aree di messa a parco,sono in
funzione reparti di preselezione, selezione, lavaggio e macinazione con un consumo di
acqua industriale prelevata dal depuratore C.I.R.A. pari circa 20.000 m3/anno.
Il 90% di flusso di materiale in ingresso allo stabilimento diventa rottame da avviare nei
forni fusori per iniziare un nuovo ciclo di vita. La consociata Verallia, il marchio che
riunisce tutte le attività nel settore del packaging alimentare in vetro del gruppo SaintGobain, utilizza oltre l’80% del fabbisogno di rottame, per produrre bottiglie per vini,
spumanti, liquori, acque e vasi alimentari negli stabilimenti di Dego e Carcare.
Anche in tali stabilimenti, nei casi di emergenza e/o difficoltà di approvvigionamento idrico
(per non stressare I livelli già bassi della falda idrica in alcuni periodi di siccità durante la
stagione estiva) viene trasportata l’acqua di scarico del depuratore C.I.R.A. per usi interni
con destinazione ai sistemi di raffreddamento +industriali del ciclo produttivo
In occasione di siccità estiva e di incendi boschivi è stato effettuato il prelievo di acqua
dall’elicottero della Protezione Civile per lo spegnimento degli stessi sul territorio
Valbormidese
ACQUA SCARICO E INGRESSO IMPIANTO
Energia elettrica e calore dal biogas
Per una ottimale gestione, l'impianto è stato dotato di un motore, funzionante con il gas
biologico di digestione, atto alla produzione di energia elettrica con recupero di calore.
Il gas prodotto viene stoccato in un gasometro della capacità di m3 300 del tipo a tenuta
idraulica e campana flottante su traliccio. Nella linea di condotte del biogas sono stati
inseriti opportuni anticondensa e rompi fiamma; prima dell’utilizzazione e alimentazione del
motore per ottimizzare e preservarne il funzionamento è stato adottato un apposito sistema
di trattamento per garantire l'eliminazione delle sostanze aggressive (desolforazione,
abbattimento dell’idrogeno solforato) che compongono il biogas.
La soluzione consiste in un allestimento costituito dalla sezione di raffreddamento biogas e
di un sistema di frigorifero dimensionato per le condizioni ambientali limite. Il sistema è in
grado di trattare una portata di biogas pari a 200 m3/h.
Il gruppo di cogenerazione JENBACHER completo di alternatore sincrono trifase
autoregolato è un motore a gas con potenza elettrica erogabile a cosf. 0,8 pari a 140KW.
Il calore recuperato dal raffreddamento del motore e del gas di scarico viene utilizzato
sia per il riscaldamento dei fanghi freschi che per il digestore anaerobico mediante apposito
circuito.
Con una produzione di biogas giornaliera di 400 m3/g, si ottiene una produzione pari a
circa 500KWh/giorno.
I Fanghi prodotti vanno all’impianto di
compostaggio
Il trattamento di disidratazione meccanica è eseguito con impiego di filtropresse a nastro che
producono un fango palabile, da smaltire presso idonei impianti, con umidità residua di circa
il 75%.
Per il trattamento di cui sopra viene impiegata una soluzione di polielettrolita preparata e
dosata con apparecchiature automatiche.
I Fanghi prodotti, circa 1200 t/anno , sono trasportati nell’impianto di Compostaggio San
Carlo s.r.l. di Fossano (CN) in quanto dispongono dei requisiti di Legge e cioè valori minimi
di carbonio organico, fosforo e azoto totale che sono gli alimenti nutritivi per la fertilità del
suolo.
Un importante controllo analitico si verifica sui metalli pesanti che devono avere valori
limite restrittivi in quanto dannosi e non utilizzabili nei terreni di qualsiasi natura.
Nell’impianto di compostaggio vengono raccolte le sostanze organiche derivanti dal
riciclaggio dei rifiuti, scarti del giardino (erba, legno proveniente dalle potature, foglie), i
fanghi agroindustriali e civili.
Il processo è costituito dalle fasi di lavorazione consistenti in triturazione, maturazione in
cumulo con rivoltamenti periodici, miscelazione verde+organico+fanghi, raffinazione,
carico in biocella (fase di bio-ossidazione accelerata controllata), insaccamento prodotto
finale ormai pronto come fertilizzante naturale.
Il conferimento dei fanghi prodotti all’impianto di compostaggio oltre a costituire una
forma di riciclaggio dei rifiuti con i vantaggi ecologici a tutti noti, per il C.I.R.A. è un forte
risparmio economico in quanto i costi dovuti allo scarico in discarica sarebbero maggiori di
oltre in 30%.
Nuovi interventi in progetto
pannelli solari termici per il riscaldamento edificio servizi e acqua sanitaria
pannelli solari fotovoltaici per produzione di energia elettrica a servizio delle utenze
dell’impianto
allaccio Comune di Piana Crixia , che si trova a valle dell’impianto di Dego, costituito da
una stazione di sollevamento e circa Km.4 di collettore fognario
Futuri allacci di insediamenti industriali
in fase di realizzazione
Nuovi insediamenti industriali nell’area ex-Ferrania in località Ferrania , comune di Cairo
Montenotte, costituiti da:
impianto di produzione carta capacità 55.000 t/anno(conferenza di servizi in seguito
ad istanza per ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
impianto di produzione compost di qualità , con capacità di trattamento rifiuti
organici pari a 45.000 t/anno e scarico refluo da avviare all’impianto di depurazione
con portata giornaliera di 90m3/g (fase di conferenza di servizi referente)
Grazie per l’attenzione
Ing.Stefano Garbero
Direttore Generale C.I.R.A.