Rock Impressions - Recensioni

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Rock Impressions - Recensioni
GILDA REGHENZI - Amorevolmente
Penthar Music
Distribuzione italiana: si
Genere: Jazzy
Support: CD - 2011
Gilda Reghenzi è una cantante di origini bresciane, che da autodidatta si è fatta strada nel
mondo della musica, ritagliandosi uno spazio dove ha dato prova del suo talento. Spesso al
fianco di Omar Pedrini (ex Timoria), vanta un curriculum di tutto rispetto, in un panorama
che non è certamente favorevole, ha dimostrato negli anni di poter spaziare con disinvoltura
dalla musica pop al jazz al rock. Amorevolmente è il suo primo disco importante come solista
ed è stata affiancata da artisti di grande valore come Ellade Bandini alla batteria (Guccini,
Drummeria), Michele Bonivento al piano e all’hammond (Massimo Bubola, Mike Sponza),
Massimo Moriconi al basso (Mina, Romano Mussolini), Sandro Ghibellini alla chitarra (varie
collaborazioni nel jazz) e infine ai cori troviamo Anna Di Lena.
Un intro divertente in stile vecchia radio ci cala nell’ascolto del cd che parte con la vivace
“Senza Te”, giocata su ritmi latin, tra samba e bossa nova, Gilda entra calda e sensuale e
cerca subito di stuzzicare i sensi dell’ascoltatore, quasi come per stabilire subito un contatto.
“Dimmi” è un jazz molto morbido, d’atmosfera, malinconico, con un testo che segue la
musica con la stessa intensità, Gilda affronta con sicurezza questo terreno, grazie ad una
voce versatile, inoltre nel brano ascoltiamo anche la voce calda di Kenneth Bailey. “Tic Tac” è
un brano un po’ blues e un po’ funky, composto dalla stessa Reghenzi, dove Gilda dà sfogo
alla sua ironia, in fondo tutti nella vita abbiamo avuto un rapporto conflittuale col risveglio e
qui ci possiamo ritrovare e riderci sopra con simpatia. “Gli Anni che Verranno” è una canzone
pop d’autore composta da Massimo Alessi, molto bello il testo e la linea melodica è di quelle
che non avrebbe certo sfigurato nel repertorio di qualche artista più famoso, non sarebbe
certo male come singolo di presentazione del disco. “Da Qui” esce dall’intuito musicale di
Pedrini e Gilda sembra davvero trovarsi a suo agio in questo contesto, fra la canzone
d’autore e un jazz molto carezzevole. Con “Lascia e Tutto Sia” si torna ad un jazzy che
sicuramente è molto congeniale alla Reghenzi, interprete intrigante e vellutata, che ci sa fare
e lo dimostra. Di “Confini” mi piace molto il testo, anche questo di Massimo Alessi, l’impianto
è blues vecchia maniera, Alessi dimostra di essere autore raffinato, musicalmente
prevedibile, ma molto intenso nelle parole. La swingata “Marjuana Jazz” è un altro brano
molto ironico ancora a firma di Gilda, che dimostra di avere un lato molto graffiante e
pungente, che fa un po’ da contrasto con la sua sensualità e dà vita a situazioni intriganti. Il
secondo brano a firma di Omar Pedrini è “Ultima Poesia”, dove malinconia e sentimenti
giocano con l’ascoltatore. “Se c’è una Cosa che Mi Fa Impazzire” è forse il brano più tecnico
del disco, dove la Reghenzi può dimostrare tutte le sue qualità vocali e riesce bene. Chiude
una versione radiofonica di “Tic Tac”, che spinge più sul lato funk del pezzo.
Amorevolmente è un disco maturo, ideale per un pubblico non giovanissimo, suonato con
grande professionalità, del resto i musicisti sono stati scelti con cura, e Gilda ha una dote
innata per il canto e lo dimostra in tutti i contesti in cui si è cimentata. Non credo che debba
dimostrare altro da un punto di vista puramente tecnico, se non che per spiccare il volo
dovrebbe dimostrare di avere un po’ più di coraggio e cercare di rivolgersi ad un pubblico più
ampio, spingere un po’ di più sull’acceleratore, non le mancano contatti importanti e le doti
per farlo. GB
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