Giornalino della Scuola Secondaria di Azzano S. Paolo — Classi II

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Giornalino della Scuola Secondaria di Azzano S. Paolo — Classi II
Giornalino della Scuola Secondaria di Azzano S. Paolo — Classi II
Numero unico — Anno scolastico 2007/08
Sabato 24 maggio si è finalmente svolto il
tanto atteso Zio Party, cioè un insieme di gare sportive per noi giovani, organizzate dal
Comune di Azzano S. Paolo, dal C.A.G.
(Centro di Aggregazione Giovanile), dalla professoressa Iaccarino di Educazione Fisica e
dalla Commissione Progetti Culturali.
Il giorno prima tutti noi speravamo nel bel
tempo, ma è bastato un attimo per cambiare
il nostro umore: la signora Giuseppina, infatti,
alla quarta ora ci ha informati che lo Zio
Party non si sarebbe svolto per un previsto
temporale.
Noi eravamo super adirati con l’intera scuola
e, soprattutto, col preside, che aveva preso
parte a questa decisione.
L’ indomani mattina… altro che temporale! C’era un sole “che spaccava
le pietre” e così ci hanno riferito che
lo Zio Party si sarebbe fatto. EVVIVA!
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Tutte le classi hanno quindi preso la propria
bandiera, realizzata con l’aiuto della professoressa Billeci di Educazione Artistica, e si
sono incamminate presso il centro sportivo di
Azzano S. Paolo.
Una volta arrivati, ogni classe ha fatto una
sfilata per mostrarsi ai genitori ed al pubblico
presente sugli spalti. Dopodiché,
noi
delle classi seconde ci siamo seduti nelle tribune, mentre la
3^B cantava l’inno d’Italia: anche se non si è sentito quasi
niente, è stato bello. Contemporaneamente,
le classi prime realizzavano dei balletti con
nastri e cerchi e formavano con i loro corpi
alcune scritte come “CIAO A TUTTI” o
“BENVENUTI ALLO ZIO PARTY”.
Finita la presentazione, sono iniziati i giochi.
La professoressa Iaccarino, di Educazione Fisica, ha chiamato tutti i ragazzi che dovevano
eseguire le prove del salto in alto, salto in
lungo e vortex. Poi ci sono state le altre prove tra cui velocità, resistenza,
ostacoli e infine, la più importante, la
staffetta. Lo Zio Party è finito circa
alle 12.30 così siamo tornati a scuola
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esausti, ma soddisfatti:
non ci sentivamo più le
gambe!
La giornata sportiva si è
conclusa la sera stessa con una festa chiamata “Notte bianca”, durante la quale la professoressa Iaccarino, gli educatori del C.A.G
e altri collaboratori hanno chiamato uno alla
volta gli alunni per consegnare le medaglie
vinte e, naturalmente, per proclamare le
classi vincenti. Le classi che hanno vinto la
coppa sono state la 1^B, la 2^B e la 3^A.
Lo Zio party resta sicuramente tra le esperienze più belle di quest’anno scolastico perché ogni classe si è dimostrata unita fino in
fondo per conseguire la vittoria e vincere la
coppa; tutti sono stati solidali fra di loro e,
come dice il proverbio, l’unione fa la forza.
Alessandra Messina, II B
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La mattina di martedì 29 Aprile le
classi 2^A e B erano prontissime
per partire per la gita.
Verso le nove è arrivato il pullman e
tutti gli alunni, come “mandrie di
bufali”, si sono diretti verso l’uscita
della scuola precipitandosi sul mezzo: è così che ha avuto inizio la nostra “bellissima
ed emozionante” gita.
Sul pullman abbiamo passato il tempo scattando
foto con i cellulari, ascoltando musica, scambiandoci le immagini col bleutooth ed un 1.000.000 di
altre cose.
Verso
le
dieci
e
mezzo
siamo
arrivati
all’agriturismo S. Maria Bressanoro, in provincia di Cremona e, felicissimi, siamo scesi dal pullman e
ci
siamo
diretti
all’interno
dell’edificio. A quel punto, le due
classi si sono divise: la 2^B è andata a visitare la chiesetta di S. Maria Bressanoro, mentre la 2^A ha fatto dei lavoretti con
l’argilla. Verso le undici e mezzo la 2^B ha svolto
la stessa attività della 2^A e viceversa. A mezzogiorno abbiamo pranzato. Dopo aver finito di
mangiare, abbiamo subito cominciato a giocare
fuori: le due classi si sono sfidate a palla prigio-
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niera. Poi, alle 14 circa, la 2^A ha potuto conoscere gli strumenti da lavoro che si usavano una
volta nelle cascine e la 2^B è andata, invece, a
vedere il frutteto. Dopo circa mezz’ora di spiegazione, abbiamo fatto cambio ed ogni classe ha
partecipato all’attività svolta precedentemente
dall’altro gruppo.
Alle 16, infine, per i ragazzi delle seconde è finalmente arrivata l’ora di tornarsene a casa; diciamo “finalmente” perché questa giornata non ci
è piaciuta molto, anzi per niente. All’inizio eravamo molto eccitati all’idea della gita, ma già quando siamo arrivati siamo entrati in “depressione”
ed abbiamo provato molta delusione, soprattutto
perché noi ci aspettavamo di vedere degli animali
e di fare un giro per tutto l’agriturismo, invece
non abbiamo fatto altro che vedere attrezzi da
lavoro che si usavano un tempo e costruire oggettini con l’argilla.
A questo punto, vorremmo quindi dare
un consiglio alle nostre professoresse:
l’anno prossimo non scegliete un agriturismo come meta della nostra gita, ma
portateci anzi 3 giorni a Parigi, a Londra o anche in montagna; l’importante è che non
ci facciate andare di nuovo in un agriturismo!
Grazie da parte dei ragazzi delle classi seconde!
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Federica Gabbiadini, II B e Arianna Rinaldi, II A
Per le vie delle città e di numerose scuole
girano bulli in cerca di guai e di vittime.
I bulli, spesso, non sono come vogliono
far credere: a casa, infatti, si mostrano
spesso agli occhi dei genitori come degli
”angioletti”, invece a scuola o in giro sono dei bulli.
I bulli non agiscono mai da soli e, se presi da parte,
spesso sono timidi, insicuri e deboli. Il bullo, senza la
sua compagnia, è di solito un ragazzo normale, forse più
serio degli altri.
Rispetto all’anno scorso, gli atti di bullismo sono molto
più frequenti e, quindi, i ragazzi, soprattutto i più
“deboli”, hanno paura di essere loro vittime, sia fuori
dalla scuola che per le vie delle città, anche le più sicure.
Nella nostra scuola, quest’anno, abbiamo partecipato a
degli incontri con alcune esperte che ci hanno fatto capire perché i bulli sono tali. I perché sono tanti,
ma i più diffusi sono che spesso questi ragazzi
hanno subito a loro volta degli atti di bullismo o
non si sentono apprezzati dagli altri oppure vogliono attirare l’attenzione su di sé. All’interno
della nostra redazione, abbiamo pensato di riflettere su come potremmo contribuire a diminuire questi atti di bullismo e come potremmo aiutare le
vittime; ce lo siamo chiesti tra di noi e l’abbiamo
domandato anche ad alcuni nostri compagni di scuola.
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Queste sono quindi le interviste più significative tra le
tante fatte. Ecco alcune risposte:
1) Cosa pensi dei bulli?
Alice Manzoni (II A): “Sono dei ragazzi deboli
che si mettono in gruppo per sentirsi più grandi
e per farsi accettare dal gruppo”.
Miriana De Paul (II A): “Sono dei
ragazzi timidi e insicuri che, per paura di subire, ‘attaccano’ ”.
Arianna Rinaldi (II A): “Sono dei
ragazzi stupidi, che non sanno fare
altro che disturbare gli altri!”.
Fabio Zanchi (II B): “Sono cattivi perché picchiano le persone…”.
Daniele Testa (II B): “Sono delle persone che
pensano di essere superiori agli altri”.
Melania Cornali (II B): “Penso che non abbiano amici e che con il loro comportamento
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vogliano farsi notare dagli altri per spingerli a
stare con loro”.
Lorella Afuye (I B): “Penso che siano dei ragazzi o delle ragazze che fanno i dispetti, prendono in giro, picchiano per farsi vedere grandi
e per delle stupide scommesse fatte con gli amici senza accorgersi dei sentimenti altrui”.
Federica Gabbiadini (II B): “Io penso che i
bulli siano delle persone poco sicure di sé, che
per sentirsi forti se la prendono con dei ragazzi
più piccoli di loro”.
2) Sei mai stato/a vittima o bullo?
Alice Manzoni e Miriana De Paul (II A): “A
me è capitato di essere una vittima dei miei
compagni di classe”.
Arianna Rinaldi (II A): “&o, perché se fossi
una vittima mi vendicherei e bulla no perché
non lo sarò mai!”.
Daniele Testa (II B): “&o, né l’uno né l’altro”.
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Federica Gabbiadini (II B): “&o, perché sono
sicura di me e non ho bisogno di farmi notare
dagli altri!”
Fabio Zanchi (II B): “Io non sono stato né vittima né bullo!”.
3) Secondo te, come si può diminuire il numero di vittime e di atti di bullismo?
Melania Cornali (II B): “Bisognerebbe espellere i bulli dalla scuola, dar loro una nota o addirittura inviare una lettera a casa per i genitori minacciandoli di chiamare la polizia”.
Alice Manzoni (II A): “Bisognerebbe sospenderli per alcuni giorni o addirittura bocciarli
alla fine dell’anno e, per quanto riguarda le
vittime, star loro vicino il più possibile”.
Miriana De Paul (II A): “Le vittime dovrebbero sempre stare in gruppo e cercare di ‘&O&
FARSI METTERE I PIEDI I& TESTA’!”.
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Arianna Rinaldi (II A): “Stando tutti insieme e
mettendoci contro i bulli!”.
Federica Gabbiadini (II B): “Stando lontano
dai bulli, non parlando con loro, non facendoli
arrabbiare”.
Daniele Testa (II B): “Cercando di farli ragionare”.
Articolo ed interviste di Jummy Afuye, II B, Emanuela Crimaco, II B e Giada Fumagalli, II A
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I bulli: un problema che sembra senza soluzione
Ultimamente, leggendo i
giornali e guardando la tv,
si sente parlare continuamente di atti di bullismo. La
scuola secondaria di Azzano S. Paolo non è da meno.
In particolare, nella classe II
A, avvengono quotidianamente fatti che creano disagio e confusione. Ci sono
soprattutto quattro ragazzi che hanno l’abitudine di
prendere note a causa del comportamento molto
scorretto, infatti durante le lezioni lanciano oggetti,
offendono, anche pesantemente, i loro compagni,
e, inoltre, rispondono in modo poco educato ai professori.
Il preside della scuola è intervenuto personalmente
tre o quattro volte, ma, nonostante questo, non si
sono visti segni di miglioramento. Anche i professori sono disperati: non sanno più cosa fare; hanno provato a dare note in continuazione, a sgridarli, a ignorarli, a dare compiti di castigo e a mandarli
in presidenza oltre a fare numerosi tentativi di dialogo, ma sembrerebbe che nessuno di questi metodi sia efficace.
Ma perché questi ragazzi si comportano così?
Per saperlo abbiamo chiesto a uno di loro*
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1) Cosa vuol dire per te essere bullo?
Essere SPECIALE, “GRANDE” psicologicamente,
molto BELLO e FORTE.
2) Quali sono i comportamenti tipici del bullo?
Picchiare, prendere in giro, sentirsi i migliori e dire
parolacce.
3) E tu segui questi comportamenti?
Certo che sì!
E invece, cosa pensano gli altri dei bulli? Dalle interviste che abbiamo fatto siamo giunte ad una
conclusione: i bulli, in realtà, sono per lo più dei
ragazzi timidi ed insicuri che, per paura di SUBIRE, ATTACCANO.
I “BULLI “PIU’ FAMOSI
“Bullo” dei
Simpsons
Step..”bullo” di 3msc
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Denny..”bullo” di Grease
Fonzie..”bullo” di Happy
Days
IN OGNI CASO, NOI DICIAMO
AL BULLISMO!!!
Articolo ed intervista di Miriana De Paul, Kention
Rapaj e Arianna Rinaldi, II A
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Da grande vorrei… Quanto mi piacerebbe
essere/diventare…, I miei sogni futuri sono…,
Sarebbe bellissimo se… Queste sono le frasi tipiche dei ragazzi e delle ragazze della nostra età.
Sicuramente i nostri sogni da
bambini erano diversi da quelli
attuali. Infatti, da bambine, sognavamo certamente cose più
semplici, concrete e facilmente
realizzabili; ad esempio, vedendo un bel giocattolo in TV,
facevamo di tutto per averlo e questo diventava
un nostro sogno.
Invece quali sono questi sogni oggi? Ora c’è quello
classico di avere un buon lavoro ed una bella famiglia,
ma ci sono anche i sogni meno realizzabili come vivere
in un castello sul mare, eliminare il male dal mondo o
essere fidanzate con l’attore più amato nel momento (Zac Efron) e così via…
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Per approfondire meglio ci siamo intervistate a
vicenda e, inoltre, abbiamo intervistato alcuni
nostri compagni: c’è, quindi, chi vorrebbe due
figli e un/a ragazzo/a simpatico/a, dolce, bello/
a, intelligente e romantico/a; chi
desidera svolgere un determinato
lavoro (i sogni più frequenti, tra i
ragazzi da noi intervistati, risultano quelli di diventare avvocato,
commercialista, architetto, maestro, dottore, bancario, operaio,
sarto, falegname)
o essere un famoso calciatore, mentre molte
ragazze vorrebbero lavorare
nello spettacolo o nella moda.
Tanti di noi, desidererebbero,
inoltre, un mondo senza discriminazioni, con valori ritrovati
come l'amore, l'amicizia e la
famiglia, un mondo di pace e
di altruismo, in cui siano aboliti i conflitti e le guerre;
del resto, siamo tutti responsabili di ciò che verrà e, se ognuno di noi si
assumerà la responsabili16
tà delle proprie azioni, riusciremo ad avere un
futuro migliore. Insomma, i nostri sogni potrebbero diventare realtà: basta.... crederci!
Jummy Afuye, II B e Miriana De Paul, II A
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BERGAMO- Sabato 12 aprile si è fatto nuovamente uso di droga nella discoteca Fluid di Orio al
Serio. Una ragazza di 19 anni di nome Kristel
Marcarini, dopo una serata passata a
ballare e a divertirsi con le amiche, è
entrata in coma. Si dice che Kristel
si sia lasciata convincere dalle amiche
a
prendere
mezza
pasticca
di
ecstasy, anche se, chi la conosceva
bene, sostiene che non aveva mai assunto stupefacenti. Le amiche, appena hanno visto
che Kristel stava male, hanno subito chiamato i
soccorsi. La ragazza è stata portata urgentemente in ospedale e i medici hanno fatto tutto il possibile per salvarla, ma purtroppo è morta dopo
due giorni di coma. La discoteca in cui si trovava
Kristel era appena stata riaperta un mese fa dopo
essere stata chiusa sempre per uso di droga; adesso il locale è stato nuovamente chiuso e lo resterà ancora per quattro mesi.
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IL FLUID DENTRO
La vicenda di Kristel ci ha fatto riflettere molto
perché sembrerebbe che quella sia stata la prima
volta in cui lei ha fatto uso di droghe; inoltre, in
molti dicono che fosse una ragazza responsabile e
riflessiva e che avrebbe potuto fare carriera nello sci visto che praticava questo sport a livello
agonistico. Quindi, una delle prime domande che
ci siamo posti è stata: “Perché soprattutto giovani
e ragazzi della nostra età o poco più grandi provano a fumare e a bere oppure provano la droga?”.
Dopo aver discusso tra di noi, abbiamo fatto alcune ipotesi:
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-si prova perché lo fanno tutti e non ci si vuole
sentire esclusi;
-per sentirsi più grandi;
-per la curiosità di provare una cosa nuova;
-perché non si vogliono affrontare i problemi, dato che alcool e droga aiutano a dimenticare.
MA COME SI PUÒ EVITARE TUTTO QUESTO?
Secondo noi bisognerebbe essere più sicuri di sé e
ragionare con la propria testa senza farsi
“trascinare” dalla compagnia.
Inoltre, bisognerebbe sempre PENSARE ALLE
CONSEGUENZE!!
Jummy Afuye, Miriana De Paul, Federica Gabbiadini,
Alessandra Messina, Kention Rapaj
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Negli ultimi tempi le tecnologie si sono rivoluzionate e modernizzate, sono molto più efficienti, infatti il cellulare, che prima si poteva definire
"mattone", perché
molto grande e spesso ingombrante e pesante,
adesso è ultrapiatto, leggero e comodo e può
fare veramente di tutto: connettersi a internet,
trasmettere canali tv, svolgere funzioni
mp3,fare foto e video, si può collegare al computer e può addirittura svolgere la funzione di
navigatore satellitare.
Un'altra tecnologia che attira
molto noi adolescenti è il computer. Ci attrae perché è davvero utile, infatti si può ascoltare la musica mentre si naviga in internet senza aver bisogno
della radio; inoltre, si possono vedere i film dovunque: è sufficiente avere il computer portatile oppure anche il fisso
senza che ci sia bisogno del lettore DVD; un’altra possibilità è quella, attraverso
internet, di acquistare biglietti per una vacanza
senza andare necessariamente all’aeroporto o in
una agenzia.
E poi c'è la play station.
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Oggi come oggi la maggior parte dei giovani ne possiedono una.
La play station permette, attraverso dei cd di giochi e joystick, di
giocare virtualmente. Un po' di play station non fa male, ma se
usata troppo fa malissimo. Negli ultimi tempi si sono inventati dei
giochi troppo violenti per la play station, mentre prima c'era solo il
"Super Mario"! Sembra quasi che la play station sia diventata ormai uno strumento per trasmettere l'idea che la forza sia l'unico
mezzo per ottenere le cose. E questo non va bene. Perciò il consiglio che vogliamo darvi è di usare il computer, la play station e
tutte le nuove tecnologie, ma nella quantità giusta e non in modo
eccessivo; anche perché computer e play station, oltre ai loro mille
aspetti positivi e accattivanti, hanno anche molti lati negativi, infatti possono provocare cefalea, disturbi visivi, deformità della colonna vertebrale dovuta alla postura e problemi muscolo-scheletrici
che rischiano di evolvere in vere e proprie patologie che interessano i tendini, i nervi ed i legamenti delle mani e dei polsi.
Un'altra tecnologia molto usata da noi giovani è il Nintendo DS. È
come un videogame con cui, inserendo una schedina, si può giocare a tantissimi giochi (ad esempio, Cooking mamma, High School
Musical, &intend-dogs, Mario Cart, The
horse, “Crash, Cards ecc. Il Nintendo, al
contrario di ciò che si può pensare, non è
inutile, infatti esiste anche un gioco chiamato Brain training con cui si può apprendere molto dato che contiene esercizi riguardanti l'italiano, la matematica e la
geometria.
Ultimamente è uscito il nuovo modello,
il Nintendo WILL, che è molto simile alla
play station; l’unica differenza è che ci si può muovere e si può
giocare a tennis e golf come nella realtà. Anche questo attira molto
gli adolescenti perché giocarci è come essere "fuori dal mondo",
come se esistesse un altro mondo dedicato alla virtualità.
Alessandra Messina, II B e Kention Rapaj, II A
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Fin dall’anno scorso si è molto parlato del famoso film americano
High School Musical del
regista Kenny Ortega.
Gli interpreti di questo
musical sono: Zac Efron
(Troy Bolton), Ashley
Tisdale (Sharpey Evans),
Corbin Bleu (Chad Denfor), Vanessa Hudgens
(Gabriella Montez), Moniche Coleman (Teylor
Mckessie), Lucas Grabeel (Ryan Evans) .
La vicenda si svolge nella scuola East High di
Albuquerque nel New Mexico, dove i due personaggi principali, Troy e Gabriella, si incontrano di nuovo
dopo essersi conosciuti durante un karaoke nel Capodanno
precedente .
Troy e Gabriella sono nella
stessa classe; lui è il capitano
dei Wildcats, squadra di basket della scuola, in23
vece lei è la nuova arrivata che fa parte del club
di chimica considerato il club dei “cervelloni. I
due si piacciono fin dal primo momento in cui
si incontrano, ma resteranno solo amici ancora
per lungo tempo.
La loro “storia” continua tra alti e bassi, cioè tra
momenti di felicità e numerose liti, molte volte
favorite dai compagni di squadra.
In High School Musical 2 l’amore tra i due continua.
Troy e Gabriella, durante la vacanze estive, lavorano nel country club diretto dai genitori di
Sharpey e Ryan, i ragazzi più altezzosi della
scuola : le liti e i momenti positivi, ancora una
volta, si alternano.
Ma grazie all’aiuto di
Ryan e dei compagni,
Troy e Gabriella si riavvicineranno e riusciranno infine a darsi il loro
primo bacio.
Ora noi ragazze aspettiamo con ansia il terzo
HSM perché siamo sicure che ci emozionerà e
ci stupirà come gli altri due.
Emanuela Crimaco, II B e Giada Fumagalli, II A
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Basta con magliette corte e pantaloni a zampa di elefante! La moda dal 2007 si è rivoluzionata! Infatti, adesso si usano pantaloni a
vita bassa, stretti a “sigaretta” e coloratissimi
(rossi, gialli, blu, verdi), maglie
lunghe e pantacollant o semplicemente jeans,
ovviamente tutto a base di Hello
Kitty
o Superchicche.
Ma cosa sono Hello Kitty e Superchicche???
HELLO KITTY è un gattino raffigurato con
un fiocco sull’orecchio destro e con un vestitino, di solito di colore rosa.
Le SUPERCHICCHE sono, invece, personaggi dei cartoni animati che interpretano il
ruolo di tre eroine. Una di esse è bionda e si
chiama MOLLY, un’altra ha i capelli rossi e
si chiama DOLLY, mentre la terza è mora e
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si chiama OLLY. Questi personaggi piacciono a tutte le ragazze perché sono simpatiche
e dolci. Si possono trovare in tutti i negozi di
vestiti oppure in centro a Bergamo dove c’è
un negozio interamente dedicato a Hello
Kitty ed alle Superchicche; esiste, quindi, ogni sorta di oggetti con il disegno della gattina o delle tre eroine: cinture, bracciali, orecchini, collane, vestiti, divanetto, mouse ecc…
Per quanto riguarda, invece, il colore che
prevale nella moda 2007-2008 è soprattutto il
fucsia, un colore vivace e adattissimo per
l’estate.
Passando alle scarpe per le ragazze della nostra età, quest’anno si usano le
All Stars basse
che hanno sostituito quelle alte usate l’anno scorso
Poi si usano anche le Vans
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e le Superga.
Per quanto riguarda gli accessori vanno di moda, invece, le collane con le perlone “stile
Ler” (la nostra professoressa di
italiano) e
braccialetti e orecchini anch’essi con le perle
grosse.
Se passiamo agli occhiali, oltre ai Rayban
(sempre usati),
sono entrati a far parte della moda femminile
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2008, gli occhiali con montatura
molte grande e di forma quadrata.
Questa moda 2008 ricorda un
po’ quella degli anni ’60! Si è fatto un tuffo
nel passato…
Federica Gabbiadini e Alessandra Messina, II B
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Ormai il primo anno della scuola media è quasi finito e sono finite
tutte le paure che stavano in me.
Spero che le vacanze non mi facciano dimenticare tutto il lavoro
svolto quest’anno e soprattutto le avventure fatte con i miei compagni.
Grazie a questo primo anno di scuola media, ho imparato molte cose rispetto alla
scuola elementare.
Ho imparato molto in storia, geografia,
italiano, scienze, inglese, educazione fisica,
educazione artistica, informatica ed ho imparato anche a suonare il flauto. Inoltre,
abbiamo una nuova lingua straniera, francese, e abbiamo anche educazione tecnica.
Spero di non dovere lasciare niente di quest’anno come, ad esempio, i professori, che hanno avuto molta pazienza con me, i miei
cari compagni che mi hanno dato un aiuto nel corso dell’anno scolastico e, soprattutto, spero di non perdere mai l’entusiasmo. Infine,
non vorrei lasciare i miei voti scolastici perché sono belli e, magari,
i prossimi anni non li avrò così.
Di questa scuola migliorerei il colore dell’edificio, perché è grigio
“morto”, mentre a me piacerebbe una facciata più vivace. Vorrei,
inoltre, fare l’intervallo in giardino perché noi della 1°B siamo costretti a farlo da soli, giù al primo piano, e dobbiamo rimanere vicino all’entrata dell’aula; però, con un progetto del C.A.G. (Centro di
aggregazione giovanile), abbiamo svolto un lavoro per migliorare
la struttura del giardino, così noi e i ragazzi che verranno il prossimo anno potremo fare l’intervallo fuori con panchine, tavoli di
legno, cestini in ferro e molte altre cose. Desidererei, poi, che nella
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scuola ci fosse una maggiore igiene e che avessimo degli armadietti
per mettere i nostri oggetti personali.
Di questa scuola mi piace la struttura perché è immensa e mi piacciono le persone che ci lavorano, cioè docenti, dirigente scolastico,
bidelli ecc… Inoltre, abbiamo i laboratori di scienze, musica, l’aula
di arte e tecnica e i due laboratori di informatica con molti computer; vorrei solo andarci più spesso.
Mi piacerebbe, inoltre, che si facessero più uscite, anche di trequattro giorni, così noi ragazzi potremmo visitare ambienti nuovi;
sarebbe bello, ad esempio, andare a Milano a visitare dei musei e
tutta la città.
Vorrei anche che il rapporto tra noi compagni migliorasse perché ci
sono dei ragazzi che prendono in giro e dicono parolacce e questo
rovina un po’ le relazioni tra di noi.
Riguardo alle lezioni, mi piacerebbe, invece, che si parlasse di più
di temi sociali che riguardano, ad esempio, i problemi dei ragazzi,
invece di leggere troppi libri.
Quest’anno è andato bene nonostante
fosse il primo. Le professoresse e i professori mi hanno aiutata a superare i momenti più difficili. Ci hanno aiutato a
farci vivere un anno calmo, di studio,
anche se qualche volta ho avuto difficoltà a svolgere delle verifiche e dei compiti.
Comunque, sono contenta dei risultati che sono riuscita ad ottenere
e, sinceramente, in quinta elementare non pensavo di uscire dalla
scuola media così bene. Questo grazie ai professori che mi hanno
spiegato bene tutto, minuto per minuto, ma anche grazie a me che mi
sono impegnata a studiare. Vorrei,
quindi, ringraziare molto i miei professori perché mi hanno aiutato in
tutto e mi hanno spiegato ogni cosa
con chiarezza; inoltre, vorrei ringraziarli moltissimo anche per l’affetto
che hanno avuto verso me.
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Ringrazio anche gli assistenti educatori di
Gabriele e di Vittorio che mi hanno aiutato
ed i miei compagni per avermi fatto capire
molte cose che da sola non sarei riuscita a
capire.
Un abbraccio grandissimo ai miei professori,
agli assistenti educatori e ai miei cari compagni. Non vi dimenticherò mai!
CAIRO&I FRA&CESCA, I B
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