MODULO 2 – NUTRIZIONE UMANA – LEZIONE 5
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MODULO 2 – NUTRIZIONE UMANA – LEZIONE 5
MODULO 2 – NUTRIZIONE UMANA – LEZIONE 5 – GLUCIDI Macronutrienti calorici: carboidrati o glucidi. • Classificazione carboidrati semplici e complessi, caratteristiche e funzioni; • Digestione e assorbimento dei carboidrati; • Glicemia e indice glicemico degli alimenti; • La fibra alimentare e le sue funzioni nella dieta. Rappresentano la principale fonte di energia In un’alimentazione equilibrata debbono fornire più della metà della quota energetica complessiva della dieta giornaliera: • Carboidrati 55-65% • Lipidi 25-30% • Proteine 12% Contenuto di carboidrati (Grammi / 100 di prodotto) Riso 87% Pasta uovo 78% Fichi 68% Fagioli 52% Banane 18% Coca cola 12% Arance 9% Latte intero 6% Birra 5% Acciughe 2% Burro 1% FUNZIONI DEI CARBOIDRATI I carboidrati rappresentano un’importante fonte di energia per l’organismo, poiché forniscono il glucosio per l’uso immediato e per le riserve di glicogeno. Tutte le cellule hanno bisogno di glucosio, soprattutto quelle del cervello, del sistema nervoso ed i globuli rossi (che non possono utilizzare sorgenti alternative di energia). I carboidrati vengono anche utilizzati nella sintesi metabolica di vari complessi attivi (glicoproteine, glicolipidi, mucopolisaccaridi). Funzioni dei carboidrati: FUNZIONI ENERGETICHE I carboidrati assolvono 4 importanti funzioni connesse al metabolismo energetico: 1. Fonte energetica: l’assunzione giornaliera deve essere adeguata a mantenere le scorte di glicogeno, l’eccesso di zuccheri viene convertito e depositato sotto forma di grassi (la massa grassa aumenta quando il contenuto di carboidrati è eccessivo, anche se il contenuto lipidico della dieta è basso). 2. Risparmio di proteine: un adeguato apporto di carboidrati aiuta a conservare le proteine strutturali dei tessuti (durante il digiuno e le diete ipocaloriche le scorte di glicogeno si riducono drasticamente). 3. Prevenzione della chetosi: in carenza di carboidrati il metabolismo degli acidi grassi formano i corpi chetonici (chetosi-acidosi). 4. Substrato energetico per il SNC: il cervello usa come substrato energetico quasi esclusivamente il glucosio e non dispone di scorte di glicogeno. CORPI CHETONICI: un combustibile alternativo per le cellule In condizioni di estrema carenza di glucosio il corpo ricorre ai corpi chetonici (derivati dagli acidi grassi); I corpi chetonici si formano nel fegato da 2 molecole di Acetil CoA (che non entrando nel Ciclo di Kreps) associate, per mancato assorbimento di ossalacetato; I corpi chetonici sono 3: acetone (volatile) acetoacetato e idrossibutirrato. Se prodotti in abbondanza possono ridurre il PH del sangue con conseguente acidosi metabolica e si può arrivare anche a morte e coma. CLASSIFICAZIONE FISIOLOGICA Semplici _ Monosaccaridi (unità base) _ Disaccaridi _ Oligosaccaridi Complessi _ Polisaccaridi CLASSIFICAZIONE FISIOLOGICA CARBOIDRATI SEMPLICI Monosaccaridi C6H12O6 (CH2O)N N = indica gli atomi di carbonio che vanno da 3 a 7 legati ad atomi di idrogeno e ossigeno con legami semplici. MONOSACCARIDI Zuccheri semplici, costituiti da un’unica molecola a 6 atomi di C (esosi) e 5 C (pentosi). I più importanti monosaccaridi nell’alimentazione umana sono: • Glucosio ⇒ il più diffuso in natura, costituisce la forma in cui devono essere trasformati gli altri zuccheri per poter essere utilizzati dall’organismo umano. • Fruttosio ⇒ contenuto nella frutta e nel miele • Galattosio ⇒ si trova combinato al glucosio e costituisce il lattosio, lo zucchero del latte. Disaccaridi C12H22O11 DISACCARIDI I più comuni sono saccarosio, lattosio e maltosio. Il saccarosio è costituito da una molecola di glucosio e una di fruttosio, è il più comune zucchero usato come dolcificante per gli alimenti. Si ottiene industrialmente estraendolo dalla barbabietola e dalla canna da zucchero. Il lattosio è formato da glucosio e galattosio, presente esclusivamente nel latte costituisce il principale nutriente glucidico per i neonati. Il maltosio è costituito dall’unione di due molecole di glucosio, si trova nella birra, nei cereali in fase di germinazione o deriva dalla scissione dell’amido. INTOLLERANZA AL LATTOSIO Si definisce “intolleranza al lattosio” l’insieme dei sintomi che possono presentarsi per la incapacità di digerire il lattosio. L’intolleranza al lattosio nell’adulto è molto comune: _ Nord-Europei hanno la prevalenza è del circa il 5%; _ Europa centrale la prevalenza è circa il 30% ; _ Europa del sud sfiora il 70% ; _ Non vi sono invece differenze significative di incidenza fra i due sessi. L’ espressione e l’attività della lattasi iniziano a diminuire nella maggior parte delle persone intorno ai 2 anni di vita con una riduzione progressiva geneticamente programmata, ma i sintomi di intolleranza al lattosio raramente si sviluppano prima dei 6 anni. OLIGOSACCARIDI Vengono comunemente considerati oligosaccaridi gli zuccheri aventi un numero di molecole monosaccaridiche inferiore a 10. I più diffusi sono le maltodestrine. Le maltodestrine sono impiegate come integratori energetici e sono caratterizzate da: Energia di utilizzo non immediato; Effetto molto modesto sulla glicemia; Esaurimento molto modulato nel tempo. Possono essere utili per gli atleti che fanno sport di durata (soprattutto nelle fasi centrali della gara). POLISACCARIDI Costituiti dall’unione di molecole monosaccaridiche > 10. I più importanti per l’alimentazione umana sono polimeri di molecole di glucosio. Polisaccaridi contenenti un unico tipo di zucchero sono omopolisaccaridi mentre quelli contenenti tipi diversi di monosaccaridi sono eteropolisaccaridi. POLISACCARIDI: AMIDO Costituito da amilosio (polimero lineare) e amilopectina (polimero ramificato). POLISACCARIDI: GLICOGENO Ha una struttura ramificata simile a quella dell’amilopectina. POLISACCARIDI: GLICOGENO In soggetti ben nutriti vi sono 500 g di carboidrati immagazzinati nell’organismo di cui: • 400g di glicogeno muscolare • 90-110g di glicogeno epatico • 5% come glucosio nel sangue Ogni g di glicogeno libera 4 Kcal, la disponibilità calorica in termini di carboidrati nell’organismo è circa di 2000 kcal. POLISACCARIDI: CELLULOSA È un polisaccaride strutturale del mondo vegetale. Dal punto di vista alimentare fa parte della fibra. POLISACCARIDI: INSULINA Inulina = polisaccaride a catena lineare costituito da molecole di fruttosio. In natura si trova nel carciofo e in altri vegetali. E’ usato in pratica clinica per i test di funzionalità renale. Classificazione nutrizionale dei carboidrati Semplici Disponibili Mono- di- oligosaccaridi Complessi Non disponibili Amido, glicogeno, cellulosa,..