07/10 Valutazione Rischi Radiazioni Ottiche Artificiali-ROA
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07/10 Valutazione Rischi Radiazioni Ottiche Artificiali-ROA
F.A.R.O. S.R.L. Formazione - Antinfortunistica - Ricerche - Orientamenti Via Lavoratori Autobianchi, 1 – 20033 Desio (MB) C.F. e P. IVA 02502170968 C.C.I.A.A. n. 1482084 Tel. 0362 306216 – Fax 0362 331294 e-mail [email protected] Desio, 30/03/2010 CIRCOLARE INFORMATIVA 07/10 OGGETTO: Valutazione Rischi derivanti da esposizione a radiazioni ottiche artificiali. Il D. Lgs. 81/08 e s.m.i di cui al D. Lgs. 106/09, pone a carico del Datore di Lavoro l’obbligo di valutare dal 26 aprile 2010 i livelli delle Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) cui possono essere esposti a lavoratori durante il lavoro, con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute. In merito a tale obbligo si precisa che l’I.S.P.E.S.L., solo in data 11/03/2010, ha approvato le Linee Guida riportanti le metodologie per eseguire la citata valutazione, nonché le indicazioni delle apparecchiature per le quali non è necessaria una valutazione dettagliata (ossia non occorre eseguire calcoli e misure) e l’elenco delle principali sorgenti ROA per le quali invece è necessario eseguire una valutazione approfondita. Al riguardo si riporta di seguito una breve descrizione delle sorgenti ottiche artificiali e gli elenchi non esaustivi di attività lavorative ove si impiegano/sviluppano Radiazioni Ottiche Artificiali di tipo incoerente e coerente, per le quali sussiste l’obbligo della valutazione in esame. Sorgenti Ottiche Artificiali. Le sorgenti ottiche artificiali possono essere di diversi tipi, a seconda del principale spettro di emissione e a seconda del tipo di fascio emesso (coerente o incoerente). Per quanto riguarda lo spettro di emissione, oltre all'ampia gamma di lampade per l'illuminazione che emettono principalmente nel visibile, esistono lampade ad UVC per la sterilizzazione, ad UVB-UVA per l'abbronzatura o la fototerapia, ad UVA per la polimerizzazione o ad IRA-IRB per il riscaldamento. Tutte le precedenti lampade emettono luce di tipo incoerente, mentre, nel caso dei laser, si è in presenza di sorgenti monocromatiche (una sola lunghezza d'onda), con fascio di elevata densità di energia, altamente direzionali e, appunto, coerenti (la fase di ciascun fotone viene mantenuta nel tempo e nello spazio). La possibilità di focalizzare un fascio di questo tipo anche a grandi distanze impone un certa cautela nell'utilizzo dei laser e, in molti casi, l'obbligo di adeguate misure di protezione per coloro che ne possono venire a contatto. Tabelle non esaustive di attività con impiego di Sorgenti Ottiche Artificiali. Elenco non esaustivo di Sorgenti LASER (Coerenti) (secondo Linee Guida ISPESL dell’11/3/2010) Applicazioni mediche e mediche per uso estetico. Applicazioni per solo uso estetico (depilazione). Telecomunicazioni, informatica. Lavorazione di materiali (taglio, saldatura, marcatura e incisione). Metrologia e misure. Applicazioni nei laboratori di ricerca. Beni di consumo (lettori CD e “bar code” …) e intrattenimento (laser per discoteche e concerti …..). 1 Elenco non esaustivo di Sorgenti Non Coerenti (secondo Linee Guida ISPESL dell’11/3/2010) (*) Riscaldatori radianti Forni di fusione metalli e vetro Cementerie Lampade per il riscaldamento a incandescenza Dispositivi militari per la visione notturna VISIBILE Sorgenti di illuminazione artificiale (lampade ad alogenuri metallici, al mercurio, sistemi LED, …) Lampade per uso medico (fototerapia neonatale e dermatologica) / estetico Luce pulsata – IPL (Intense Pulsed Light) Saldatura UV Sterilizzazione Essiccazione inchiostri, vernici Fotoincisione Controlli difetti di fabbricazione Lampade per uso medico (es. fototerapia dermatologica) e/o estetico (abbronzatura) e/o di laboratorio Luce pulsata – IPL – Saldatura ad arco / al laser IR (*) Alcune delle sorgenti di cui sopra emettono non solo nella banda di riferimento, ma anche in quelle vicine Sulla base di quanto prima esposto ed in funzione di quanto specificato nelle Linee Guida ISPESL dell’11/3/2010 si precisa che per le attività elencate qui di seguito lo stesso ISPESL ha precisato che non è necessario eseguire le misure ed i calcoli della Radiazioni Ottiche Artificiali ma è sufficiente concludere la valutazione con la “giustificazione” secondo cui la natura e l’entità delle Radiazioni Ottiche non rendono necessaria una valutazione più dettagliata. Elenco sorgenti per le quali non occorre una valutazione dettagliata con calcoli e misura strumentale - ove si utilizzano apparecchiature che emettono radiazione ottica non coerente classificate nella categoria 0 e risultante dalla documentazione fornita dal fabbricante (come ad es. lampade e sistemi di lampade, anche a LED per illuminamento locali di lavoro, i monitor dei computer, i display, le fotocopiatrici, le lampade e cartelli di segnalazione luminosa ed altre sorgenti analoghe); - sorgenti Laser classificate nelle classi 1 e 2. Per tutte le altre sorgenti, di cui si riporta nelle pagine successive l’elenco non esaustivo, occorre effettuare una valutazione del rischio più approfondito. Pertanto, le ditte che utilizzano nell’attività lavorativa apparecchiature che emettono Radiazioni Ottiche rientranti tra le sorgenti elencate nelle due successive Tabelle devono: censire le attività con impiego delle Sorgenti ROA e dei lavoratori esposti (fare un elenco); richiedere al fornitore la dichiarazione di conformità alla specifica norma tecnica ed il manuale riportante le caratteristiche di tali sorgenti (in particolare occorre acquisire le seguenti informazioni: tipo di sorgente; Categoria e/o Classe di appartenenza); elencare le modalità di impiego delle sorgenti ROA ed i luoghi in cui sono operanti (indicando possibilmente su una planimetria le postazioni dove sono installate le sorgenti); determinare i tempi di esposizione giornaliera dei singoli lavoratori alle sorgenti ROA. Dopo aver raccolto le informazioni ed i dati di cui sopra si potrà stabilire se è sufficiente il solo calcolo per la stima del rischio o se è necessario eseguire anche una misura strumentale. 2 Elenco Sorgenti Non Coerenti per le quali occorre approfondire la valutazione del rischio (secondo Linee Guida ISPESL dell’11/3/2010) Sorgente Possibilità di Note sovraesposizione Arco elettrico (saldatura Molto elevata Le saldature ad arco elettrico (tranne quelle a gas) a elettrica) prescindere dal metallo, possono superare i valori limite previsti per la radiazione UV per tempi di esposizione dell’ordine delle decine di secondi a distanza di un metro dall’arco. I lavoratori, le persone presenti e di passaggio possono essere sovraesposti in assenza di adeguati precauzioni tecnico-organizzative. Lampade germicide per Elevata Gi UVC emessi dalle lampade sono utilizzati per sterilizzazione e disinfezione sterilizzare aree di lavoro e locali in ospedali, industrie alimentari e laboratori. Lampade per fotoindurimento di Media Le sorgenti UV sono usualmente posizionate polimeri, fotoincisione, “curing” all’interno di apparecchiature “Luce Nera” usata nei Bassa – media o Il rischio è riconducibile all’emissione di UVA dispositivi di test e controllo non Elevata in associata alla radiazione visibile Lampade UVA distruttivi (eccetto lampade relazione sono utilizzate in dispositivi quali quelli dedicati al classificate nel gruppo “esente” all’applicazione controllo delle banconote; analoghe sorgenti sono secondo CEI EN 62471:2009) usate nei locali per intrattenimento duali discoteche , pub e nei concerti. I sistemi impiegati in metallurgia, superano il limite per l’esposizione UVA per tempi dell’ordine di 1-2 ore, rispetto ad attività che possono essere protratte per tutto il turno lavorativo. Lampade/sistemi LED per Elevata La radiazione UV è utilizzata per le terapia in fototerapia dermatologia e la “luce blu” è utilizzata nell’ambito di attività sanitarie (es. fototerapia dell’ittero neonatale, chirurgia rifrattiva). Lampade ad alogenuri metallici Bassa (Elevata se Sono utilizzate nei teatri, in ambienti vasti (es.: visione diretta) supermercati) e aperti per l’illuminazione esterna e possono superare sia i limiti per gli UV che per la radiazione visibile e in particolare per la “luce blu” per visione diretta della sorgente. Fari di veicoli Bassa (Elevata se Possibile sovraesposione da luce blu per visione visione diretta) diretta protratta per più di 5-10 minuti: potenzialmente esposti i lavoratori delle officine di riparazione auto. Lampade scialitiche da sala Bassa (Elevata se Per talune lampade i valori limite di esposizione per operatoria visione diretta) luce blu possono essere superati in 30 minuti in condizioni di visione diretta della sorgente. Lampade abbronzanti Media – Elevata Le sorgenti utilizzate in ambito estetico per l’abbronzatura possono emettere sia UVA che UVB, i cui contributi relativi variano a seconda della loro tipologia (vedi allegato 2). Queste sorgenti superano i limiti per i lavoratori per esposizione dell’ordine di due minuti. Lampade per usi particolari Media – Elevata Si tratta di lampade fluorescenti non per eccetto lampade classificate nel illuminazione generale quali quelle utilizzate in gruppo “Esente” acquari e terrari. Queste lampade presentano elevate irridianze UVB che possono portare a sovraesposioni in pochi minuti, soprattutto a distanze ravvicinate. Lampade per uso generale e Bassa – Media – Inclusi sistemi LED lampade speciali classificate nei Elevata in gruppi 1,2,3 ai sensi della norma relazione alla CEI EN 62471:2009 classificazione 3 Corpi incandescenti quali Elevata – Molto metallo o vetro fuso, ad esempio elevata nei crogiuoli nei forni di fusione con corpo incandescente a vista e loro lavorazione Riscaldatori radiativi a lampade Medio – Basso Nel corso della colata e in prossimità dei crogiuoli le esposizioni a IRB-IRC possono superare i valori limite per tempi di esposizione dell’ordine di pochi secondi. Emissioni di radiazioni infrarosse potenzialmente superiori ai valori limite Apparecchiature con sorgenti Elevata – Molto Emissioni di radiazioni ottiche potenzialmente IPL per uso medico o estetico elevata molto superiori ai valori limite anche per pochi secondi Elenco Sorgenti Coerenti (LASER) per le quali occorre approfondire la valutazione del rischio (secondo Linee Guida ISPESL dell’11/3/2010) Apparecchiature a Raggi LASER che emettono radiazione ottica classificate nelle classi: - 1M; 2M; 3R; 3B e 4 /(della nuova classificazione); - 3A, 3B e 4 (della vecchia classificazione). Le ditte che utilizzano sorgenti ROA, rientranti negli elenchi di cui sopra, e quindi obbligate ad eseguire una valutazione approfondita ci devono trasmettere i dati e le informazioni elencate nel penultimo periodo della pagina 2 della presente circolare al fine di stabilire se è sufficiente il solo calcolo o se necessario eseguire anche una valutazione strumentale. In funzione di quanto sopra saremo in grado di poter predisporre un preventivo appropriato per eseguire la valutazione delle ROA. Distinti saluti. F.A.R.O. S.r.l. Il Direttore Tecnico Difino p.i. Giovanni 4