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SETTEMBRE 2003
LIBeRI da STRESS!
Spedizione in a.p. - 45% -Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale Genova - € 0,50
TENETEVI
FORTE!
E’ PARTITA
RADIO
ZAI.NET
LA PRIMA
RADIO CHE
DA’ VOCE AI
GIOVANI
REPORTER
E sì ragazzi
finalmente
ci siamo!
I nostri tecnici stanno
collegando le scuole e
sistemando gli ultimi dettagli
e poi, entro la fine del mese,
si va in onda ...DOVE?
Per adesso:
IN TOSCANA
24 ore su 24 sulle
frequenze di Radio
Flash (fm 97.1)
affidata alle capaci
mani della "Bottega
radiofonica dei
giovani reporter"
IN PIEMONTE
E LIGURIA
tutti i giorni dalle
12 alle 13 sulle
frequenze di
Radio Veronica
One in
collegamento con
le "officine
radiofoniche
piemontesi"
IN RETE
sul nostro sito
www.zai.net/radio
RICOMINCIA
LA SCUOLA
1 2
3 4
5 6
7 8
9 10
11 12
13 14
15 16
Il fotosondaggio di Zai.net è realizzato
in collaborazione con
CHE CONSIGLIO DARESTI AI LETTORI
DI ZAI.NET PER CONTENERE
IL “TRAUMA DA RIENTRO”?
Valeria Durante,
17 anni:
La cosa migliore
sarebbe iniziare a
studiare giorno per
giorno senza creare
accumuli e… pensare
alle vacanze di
Natale
“
“
Sara Torriaca,
17 anni:
Sicuramente prendere
tutto con tranquillità,
senza iniziare a studiare
con ritmi troppo intensi:
meglio preservarsi per
novembre e febbraio,
quando escono le
pagelle
3
“
4
“
Sabrina Vespa,
8
18 anni:
Non vi
preoccupate troppo,
passerà! Sarà dura
all’inizio, soprattutto se
non siete in quinta
perché avete il pensiero
che ve ne toccheranno
altri ancora
7
Gabriele Daga,
19 anni:
Non preoccuparsi più
di tanto, ma modificare
qualche abitudine: per
esempio cominciare ad
andare a letto presto la
sera e studiare le cose
volta per volta
Marco Gaido,
17 anni:
Provare a mettersi
d’impegno fin da
subito, senza crearsi
accumuli di roba da
studiare che poi
rovinano l’umore solo a
pensarci
“
Maria Bologna,
18 anni:
Io dò un consiglio
a quelli di quinta:
stringete i denti, alla
fine di quest’anno
ci aspetta una
nuova vita…
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Arianna Albanese, 6
19 anni:
Non è così pesante,
alla fine la scuola è un
divertimento, ci sono gli
amici. Per quelli che non
la vivono in modo positivo
consiglio di fare le sei
ore di scuola e aspettare
il ritorno a casa
5
Francesco Amendola,
18 anni:
Mettersi in testa che
le vacanze sono finite,
ma che presto
torneranno anche.
Cercare di considerare lo
studio in modo
positivo
Alessandro Glorioso,
19 anni:
Cercare di ripensare
agli errori commessi
durante l’anno o gli
anni passati e vivere i
primi giorni con
tranquillità,
cominciando a studiare
senza strafare
9
“
Edoardo Borreani,
19 anni:
Bisogna cercare i
lati positivi, per
esempio il fatto che si
rivedono gli amici e
qualche professore
simpatico
“
“
“
“
“
12 11
Emanuela Iannone, 16
17 anni:
Forse non sarà un
grosso trauma, dal
momento che i prof
non ci caricano subito
con compiti e
interrogazioni, meglio
studiare giorno per
giorno
Sonia Loberto,
Valentina Marchesin,
18 anni:
18 anni:
Non impegnarsi
Il primo giorno è uno
subito all’inizio, ma
come tanti! Anzi non
dosare bene l’impegno, hai la preoccupazione di
studiare sì volta per
compiti in classe e
volta, ma senza strafare: interrogazioni… L’ideale
basta quel po’ che ti fa
sarebbe far finta che
andare avanti senza
siano tutti così!
troppi problemi
2 1
15
Ignazio Modolo,
19 anni:
Leggere molto e
ascoltare buona musica.
In generale tenersi
aggiornati sull’attualità,
leggere molto
anche i giornali
“
“
“
“
10
“
“
Daniele Sasia,
Lorenzo Zeta,
14 13
19 anni:
18 anni:
Continuare
Il primo giorno è
sicuramente a curare i
difficile per tutti, ma non
propri hobbies
è un problema poi così
inserendovi
grave: lo studio non sarà
gradualmente lo studio;
subito troppo intenso e
consiglio di leggere poi
le prime settimane ci
tanti libri, magari di
serviranno a riabituarci
Paulo Coelho
gradualmente
“
“
“
Con “
“ le opinioni
di noi giovani anche sui
grandi quotidiani nazionali
“
INCHIESTA
MUSICA
26
3
QUALI PERIFERIE?
Viaggio nella zona 4
di Milano per scoprire
quello che i media
non dicono
JANIS JOPLIN:
LEGGENDA ANNI ‘60
...l’interpretazione dei
Supershock
in occasione di una
rassegna sulla
tossicodipendenza
MUSICA
VI PRESENTIAMO
LE VIBRAZIONI
La rivelazione musicale
dell’anno
FACCE DA
ZAI.NET
Che consiglio daresti ai
lettori di Zai.net per
contenere il trauma
da rientro?
PSICO
52
VOGLIO
UN FISICO BESTIALE!
Intervista alla scrittice
Fabiola De Clercq
INCHIESTA
CARO LIBRO,
MA QUANTO
SEI CARO!
Consigli per non rimanere
in mutande...
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14
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10
INCHIESTA
AIUTO,
RICOMINCIA LA SCUOLA
Vademecum per limitare i danni
alle prime interrogazioni
VIVAIO CREATIVO
FUMETTO
“Uomini e topi”
Comincia la saga
di Cloud City...
ATTUALITA’
FEDERALISMO SCOLASTICO:
ECCO COSA NE
18
PENSIAMO
Le opinioni di noi giovani
secondo un recente
sondaggio
RIFLETTORI SU
40
LICEO MONTESSORI:
bando all’abbuffata
di nozioni
REGIONE
LOMBARDIA
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DISABILITA’ E SCUOLA:
Riprendiamo il dialogo
STUDENTI
COME GLI ALTRI?
Visita al Liceo Kandinskj
di Milano
“NELLA LISTA DEI
WANTED”
Canto rap
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REDAZIONE
SOCIALE
“VENGO DA
LONTANO…
STUDIO QUI”
DIARIO UNICEF:
L’esperienza di
un giovane protagonista
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ARTE E
FOTOGRAFIA
E’ DI SCENA
LA NATURA
“I Paesaggi della
Biodiversità” presentati
dalla X Biennale
internazionale di
Fotografia
20
a giugno a settembre. Un quarto di anno. Tre mesi. Novanta giorni. Troppo
poco!
Giugno non si considera, è un mese di vacanza incompleto perché viene mangiucchiato dalle ultime interrogazioni, dagli scrutini e
dagli esiti finali.
Luglio conta poco perché serve per smaltire
lo stress accumulato durante tutto l’anno, dimenticare le facce dispotiche dei professori e
liberarsi dalle pressioni dei genitori.
Agosto è il mese dei falò sulla spiaggia, dello scambio di sguardi, degli inseguimenti del
tizio con i capelli a spazzola che fa windsurf... troppo figo. Ma proprio quando sembra che le vacanze stiano prendendo una piega interessante, perché il tipo ci ha sorriso,
ecco che il tempo è scaduto.
Arriva Settembre. Il tragico Settembre. Sinonimo di ritorno a scuola, compiti non fatti,
addio agli amici conosciuti, scambio di numeri di cellulare, abbandono dell’amorazzo
estivo che abita lontanissimo.
D
LE VACANZE SONO GIÀ FINITE?
NON È POSSIBILE! DOPO
AVERLE ASPETTATE TUTTO
L’ANNO SI DISSOLVONO COME
UNA BOLLA DI SAPONE
PROPRIO SUL PIÙ BELLO. NO
PANIC, ECCO L’AIUTO: I
CONSIGLI DI ZAI.NET PER
CONTENERE I TRAUMI
DA RIENTRO.
A I U T O,
ricomicia la
S C U O L A !!!
Ma tutto questo perché?
Dov’è finito quel paese fantastico in cui non
esistono le scuole, non si deve studiare, non
sono stati inventati i compiti a casa e ci si diverte allegramente tutto il giorno, senza obblighi o doveri? In cui i professori sono categorie in estinzione e comunque innocue perché non dotate di registro e in cui i libri servono per il camino?
Nell’attesa che qualcuno lo trovi e comunichi
agli altri l’indirizzo (voi di Zai.net sarete i primi ad essere informati su orari di apertura,
mezzi di trasporto, tempi di raggiungimento
e costi) ecco qualche consiglio per non farsi
soffocare inutilmente dallo stress.
Come affrontare al meglio il rientro dalle vacanze cercando si ridurre al minimo i traumi?
Innanzitutto respirate profondamente. Non
basta? Allora continuate a leggere.
Problema compiti. Sono una dura
realtà, ma perché farsi affliggere? Basta
concentrarli tutti al mattino o al
pomeriggio in modo da avere il resto
della giornata libero.
12
Incubo professori. Anche loro
sono esseri umani (anche se a volte non
sembra). Provate a guardarli con occhi
diversi... magari serve.
Lontananza amici o ragazzo/a:
la distanza è pesante da sopportare
ma potete organizzare qualche
week-end per rivedervi.
Il gioco di sguardi e’
rimasto interrotto? Superate la
timidezza, che non vi ha portato da
nessuna parte, e chiedete il numero di
telefono a conoscenti comuni.
E’ fondamentale, però, che sfoderiate tutto
l’ottimismo di cui disponete e che vi impegniate a vedere colorato di rosa anche ciò
che vi sembra nero. Anche la scuola ha i suoi
lati positivi.
Non ne trovate nessuno?
Sforzatevi di più e... in bocca al lupo!
Simonetta Mitola
13
se lo scorrere della penna sul registro
scatena già malumori nei più spensierati e ansie negli emotivi da eterno senso
di colpa, ecco qualche dritta per sopravvivere
almeno fino alla fine del primo quadrimestre.
E
Si può cominciare, ad esempio, cercando di
ottimizzare al massimo il tempo dedicato allo studio evitando distrazioni che possano
compromettere la concentrazione (musica a
volume troppo alto, oggettini spalmati qua e
là per la stanza…).
(1)
Per prepararsi ad un’interrogazione è sempre
bene leggere attentamente il testo che si ha
davanti, sottolineare le parti che sembrano
più importanti e alla fine di ogni capitolo rileggere le parti sottolineate.
(2)
S O SP
R I M A
I N T E R R O G A Z I O NE
V A D E M E C U M
ESSERE
AL
:
P E R
TOP
Dopo si può “interrogare” in maniera critica
quello che si è appena “imparato” chiedendosi qual è lo scopo di quel paragrafo: per
esempio, se stiamo leggendo notizie sulla vita di un autore, ci renderemo conto che alcune cose sono assolutamente importanti,
mentre su altre si può sorvolare.
(3)
Sarebbe opportuno segnare accanto ad
ogni paragrafo parole-chiavi o frasi-concetto: esse riusciranno di vitale importanza al
momento del ripasso veloce. Si può poi
provare a motivare con degli stati d’animo
le cose che si sono apprese, legarle il più
possibile alle nostre esperienze. Per molti
è fruttuoso l’esercizio della schematizzazione su fogli o quaderni a parte, usando
colori diversi a proposito di concetti, argomenti e date.
(4)
E’ inevitabile accusare una certa stanchezza
mentre si studia: anche la concentrazione ha
i suoi tempi, che devono essere rispettati.
Meglio ogni tanto concedersi qualche quarto
d’ora di assoluta libertà, magari chiudendo
gli occhi e creando un sottofondo musicale
gradito e confortevole. Quando si ritorna sul
libro, poi, ci si può chiedere velocemente
qual è l’ultimo concetto che si è studiato; se
si nota qualche difficoltà, subito buttare l’occhio indietro alle parti sottolineate o agli appunti laterali.
(5)
14
Dopo aver letto uno o due capitoli, conviene
simulare una vera e propria interrogazione e
cercare di spiegare ad alta voce ciò che si è
letto. Il metodo di sintetizzare i singoli paragrafi è sicuramente valido ma va abbinato a
un’esposizione più generale, in modo che risultino evidenti i collegamenti tra un paragrafo e l’altro.
(6)
Fermo restando che il metodo di studio rimane una delle cose più personali, rimane tuttavia altamente improbabile che dopo aver seguito in linea di massima questi consigli si
corra il rischio di fare “scena muta”. Non ci resta che farvi il nostro inboccallupo...
QUALCHE CONSIGLIO PER NON
RIMETTERCI IL FISICO...
Mentre si studia bisogna fare molta attenzione
alla luce, che deve sempre essere sufficiente ad
illuminare bene ciò che è scritto. Gli oculisti
spesso consigliano di esporsi alla luce diretta
del sole e, soprattutto nel caso della luce artificiale, di fare attenzione a che non si creino coni d’ombra sul testo che si ha davanti.
Per quanto riguarda la posizione del libro,
esso dovrebbe essere inclinato davanti a chi
studia in modo che questi non lo veda completamente steso sul piano della scrivania.
Attenzione anche al modo in cui si sta seduti: in linea di massima conviene il più possibile dimenticare schiene curve, gambe per
aria, e altre cose simili. Il modo più opportuno, consigliano gli esperti, è stare seduti su
una sedia che abbia lo schienale leggermente inclinato in avanti per diminuire il carico
del disco lombare e rispettare la fisiologia
delle curve lombari.
Un altro errore comune è abusare dello studio
a letto: la colonna vertebrale si inarca in modo innaturale e preme troppo sulla parte posteriore, accentuando i problemi di lordosi.
Ma ecco una soluzione che rischia di diventare la panacea di tutti i mali: fare ogni tanto un po’ di stretching e sgranchirsi le gambe camminando un po’ almeno ogni ora.
La Redazione
15
C A R O L I B
m a quanto
sei
ALLA FACCIA DEL MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE, CHE HA FISSATO
UN TETTO MASSIMO DI SPESA, I
LIBRI SCELTI DAGLI INSEGNANTI
SUPERANO I LIMITI STABILITI, A
VOLTE DEL 50%. EPPURE NOI
STUDENTI POTREMMO INTERVENIRE
NELLA SCELTA, MA SIAMO IN
POCHI A SAPERLO.
R O,
CARO
?
na classe su tre, in media il 38%, ha
superato i limiti ministeriali, con un incremento di tre punti in percentuale rispetto all’anno scorso. Quest’anno, per i libri,
le nostre famiglie hanno sborsato più di 500
euro per ogni figlio, quasi il 5% in più rispetto al 2002. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta dall’associazione “Altroconsumo” su 175 classi di Milano e Roma. In alcuni casi il superamento dei limiti è stato di
una ventina di euro, in altri casi si è superato il costo previsto del 50%. E’ il caso della
quarta ginnasio, sezione C, del liceo Parini di Milano, che ha stilato una lista di libri per un ammontare
di 472,05 euro contro i
317 euro previsti
U
dall’ordinanza ministeriale. Uno sforamento di
155,05 euro, alias 300.000 delle vecchie lire.
Il preside dell’istituto ha precisato che il superamento è avvenuto nelle classi sperimentali previste dal progetto Brocca,
in cui si studiano anche diritto ed economia. Il costo dei due manuali presenti
nell’elenco, però, ammonta soltanto a
22,50 euro… Il Ministero dichiara, intanto,
di non ammettere aumenti o deroghe
ai tetti indicati l’anno scorso, e non
accetta che il costo della riforma sia
scaricato sulle famiglie. Precisa inoltre che le spese eccedenti potrebbero
essere recuperate negli anni successivi.
LA SCUOLA, UN LUSSO
PER RICCHI?
La situazione è preoccupante. L’Italia
è l’unico paese in cui l’obbligo scolastico non è stato innalzato come, invece, avevano lasciato sperare precedenti ipotesi di riforma della scuola. Non esistendo,
poi, una politica fiscale proporzionale al reddito, le famiglie meno abbienti sono costrette a decidere per un tipo di scuola piuttosto
che per un altro, o addirittura a scegliere di
non fare proseguire gli studi, in base ai costi
di iscrizione e frequenza. Il problema del caro libri va risolto alla radice, facendo sì che
gli organi di tutela esistenti, quali l’“Osservatorio sui libri di testo” (inattivo da due anni) istituito presso il MIUR, vengano nuovamente convocati e svolgano i necessari controlli sulla politica dei prezzi delle case editrici, attualmente incontrollata.
E’ necessario riattivare i finanziamenti alle
Al liceo
scuole pubbliche, danneggiate dalle politiclassico "Dettoche regionali volte a dirottare i soldi verso le scuole private, e costrette a chieri" di Cagliari, gli
dere contributi sempre più onerosi ai gestudenti hanno attuato una protesta
nitori per mantenere inalterati i livelli di
singolare: hanno appeso mutande ed inofferta di istruzione.
Inoltre, la riduzione drastica di finandumenti intimi alle finestre e lungo il
ziamenti agli Enti Locali, da parte del
perimetro dell'istituto. La metafora e’
Governo, potrebbe portare ad un innalevidente: lo Stato ha lasciato in
zamento dei prezzi di mense ed altri sermutande loro e le loro famiglie,
vizi che, oltre ai libri e al kit del perfetto
studente (zaino, diario, penne e quaderni
che incontrano grandi diffisuper-firmati) graverebbero in maniera davcolta’ nel mantenerli
vero eccessiva sulle famiglie. Soprattutto su
agli studi.
quelle prolifiche.
Studenti
in mutande
per il
caro-scuola.
16
17
CONSIGLI PER IL RISPARMIO
Comprare i libri usati garantisce un risparmio
del 50% sui libri delle medie inferiori e dal
30 al 40% su tutti gli altri. Questo è quanto
divulgato dai negozianti di libri usati, in polemica con le case editrici che ogni anno introducono ristampe che di “nuovo” hanno
solo la copertina. Una truffa editoriale o un
tentativo di ovviare al danneggiamento della
vendita dell’usato? La politica adottata delle
stesure limitate in base alle richieste, assicura alle case editrici le vendite e le tutela dalle giacenze in magazzino. L’aumento dei
prezzi, inoltre, è dovuto alla prassi diffusa di
suddividere i testi in fascicoli: mentre prima
l’antologia di letteratura italiana veniva suddivisa in base ai secoli (Ottocento, Novecento), adesso i fascicoli sono dedicati a periodi storici più brevi. Tale divisione riduce il
problema del peso dei libri all’interno degli
zaini, ma aggrava il peso economico a carico
delle famiglie.
LIBRO ELETTRONICO
E LIBRO “LIBERO”
Alcuni politici hanno formulato proposte innovative per fare fronte al problema dei libri.
La prima riguarda il libro elettronico che aumenterebbe il livello di preparazione informatica degli studenti e garantirebbe il diritto
allo studio a tutti. I libri, infatti, si scaricherebbero dalla rete a basso costo. I vantaggi
sarebbero: facile consultazione, durata illimitata e costi contenuti (a parte l’investimento
iniziale comunque ridotto).
Un’altra proposta riguarda la libertà di scelta
dei libri per cui ogni studente potrebbe deci-
18
dere autonomamente quali testi acquistare,
sulla base di criteri personali. Tale proposta
contribuirebbe a sviluppare la capacità critica
e favorirebbe il dibattito e il confronto all’interno delle classi. Risolverebbe inoltre il problema della truffa editoriale e della faziosità
dei libri di testo.
LE PROTESTE DELLE ASSOCIAZIONI
L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) invita i genitori
a segnalare gli istituti ed i libri di testo fuori
norma e a non acquistare i libri troppo cari.
Propone inoltre che questi, come già avviene
per i farmaci generici, si possano automaticamente e liberamente sostituire con i testi
equivalenti che rientrano nei tetti di spesa
stabiliti. Diffida il Ministero dell’Istruzione ed
i Provveditori agli studi perché facciano rispettare i tetti da loro stessi fissati ed annuncia che saranno denunciati alle Procure
delle Repubbliche tutte le scuole e le case
editrici che si ostineranno a fissare i prezzi illegali, violando l’ordine dell’Autorità.
MA IL MINISTERO NON CONTROLLA?
In seguito alla denuncia di Altroconsumo, alcune scuole hanno revisionato la lista di testi scelti, ma le istituzioni non hanno messo
in atto iniziative sistematiche di monitoraggio e controllo del rispetto dei budget stabiliti. Si auspica però che il ministero e l’associazione italiana degli editori (AIE) diffondano i dati relativi alle classi che hanno supe-
rato il budget previsto e che il Ministro Moratti invii una circolare ai presidi affinché convochino i consigli di quelle classi che non
hanno rispettato i limiti fissati. Anche i genitori possono chiedere ai presidi la convocazione del consiglio di classe per rivalutare la
scelta dei testi, se il loro costo ha superato
il budget fissato.
A noi di Zai.net sembra inoltre preoccupante
la tendenza italiana, emersa da una recente
indagine, volta a risparmiare sulle spese per
l’istruzione privilegiando i beni di consumo
(abbigliamento, ristoranti, tecnologia). Non
bisognerebbe dimenticare che l’istruzione
costituisce un nucleo centrale per lo sviluppo della persona e, di conseguenza, dell’intero paese e sarebbe necessario che funzionasse meglio.
Simonetta Mitola
I LIMITI DI SPESA
(
)
(fissati dal Ministero dell’Istruzione
per l’anno 2003/2004, valori in euro):
1^ media
2^ media
3^ media
L. Classico
L. Socio Psico Pedagogico
L. Scientifico
L. Linguistico
Ist. Prof. Agricol. Amb.
Ist. Prof. Serv. Ec. Az.
Ist. Prof. Serv. Pubbl.
Ist. Prof. Servizi Sociali
Ist. Prof. Serv: Alberg. E Rist.
Ist. Prof. Ind. E Artigianato
Istituto d’Arte
L. Artistico
Ist. Tec. Agrario
Ist. Tec, Aeronautico
Ist. Tec. Commerciale
Ist. Tec. Per. Az. Corr. Lin. Est.
Ist. Tec. Attività Sociali
Ist. Tec: Industriale
Ist. Tec: Nautico
Ist. Tec. Geometri
Ist. Tec. Turismo
108
124
317
299
303
304
247
204
204
198
243
214
273
235
257
225
245
245
251
254
264
253
279
280
Qualche
approfondimento
Quali devono essere
le caratteristiche dei nostri libri?
I libri di testo devono: presentare contenuti
propri di ogni insegnamento, evidenziando
anche i nessi e i collegamenti con altre
discipline; utilizzare un linguaggio coerente
con l’età dei destinatari ed essere
comprensibili; contenere l’indicazione
bibliografica, per permettere eventuali
approfondimenti e le indicazioni riguardo a
impostazione e metodologia; dichiarare i
prerequisiti necessari agli studenti per una
completa fruizione dello strumento didattico,
nonché gli obiettivi di apprendimento che il
libro stesso si prefigge e i criteri per
eventuali verifiche.
La presenza di un glossario è sicuramente
importante perché aiuta a comprendere il
significato dei termini di uso meno
frequente utilizzati nel testo. Devono inoltre
contenere le indicazioni di carattere
generale, relative ad esempio al numero
delle pagine e al formato del volume.
Che cos’è il buono scuola?
Lo Stato ha istituito un fondo di 18 milioni
di euro per l’anno 2003/2004 per aiutare le
famiglie con un reddito basso a sostenere
le spese relative all’istruzione dei figli. La
richiesta va presentata ai singoli istituti che
informeranno le famiglie sulle modalità e
condizioni per l’accesso. Il bonus può
essere richiesto per tutte le classi della
scuola media inferiore e per la prima classe
della media superiore.
A ogni studente verrebbe dato dallo stato
un buono del valore di 8 milioni di lire (4
mila ¤ circa) equivalente al costo medio
annuo di uno studente in una scuola
statale, che la famiglia può decidere di
spendere per l’educazione del proprio figlio
o in una scuola statale o non statale
paritaria (che rispetti cioè certi standard di
insegnamento stabiliti dal ministero). In
questo modo anche i meno abbienti
possono permettersi di frequentare una
scuola non statale.
19
F E D E R A L I S M O
S C O L A S T I C O
:
ecco cosa
ne pensiamo
L’IPOTESI CHE LE SCUOLE
VENGANO GESTITE ED
ORGANIZZATE DIRETTAMENTE
DALLE REGIONI È UN TEMA
SPESSO AL CENTRO DELLE
DISCUSSIONI DEI POLITICI E
CAPITA, PERCIÒ, CHE SALTI DI
FREQUENTE ANCHE ALLA RIBALTA
DEI QUOTIDIANI. MA QUASI
SEMPRE GLI ORDINI DEL GIORNO
TRALASCIANO DI
DOMANDARSI QUALI
SIANO I PARERI A
RIGUARDO DEI DIRETTI
INTERESSATI, CIOÈ GLI
STUDENTI.
er rispondere a questo interrogativo la
fondazione di ricerca “Istituto Carlo Cattaneo” di Bologna, su indirizzo dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, ha realizzato una ricerca
su “Giovani, istituzioni e identità nazionale”;
Essa ha indagato su cosa pensano i giovani
del federalismo e su come giudicano la capacità delle loro Regioni di gestire i problemi
che riguardano la scuola.
Dai dati si ricava che, per esempio, i giovani del Sud apprezzano il federalismo ma non
P
sono convinti che la propria regione sia veramente capace di gestirlo. All’opposto i giovani del Nord, che nutrono una grande fiducia nelle istituzioni locali e nella loro capacità di realizzare la riforma federalista. Emergono, quindi, alcune tendenze interessanti,
che meritano di essere analizzate più nel
dettaglio.
una riforma federalista possa compromettere l’attuale assetto. In Campania e Calabria,
infine, si registrano giudizi particolarmente
negativi sulle competenze dell’istituzione
regionale, in concomitanza però con giudizi
relativamente favorevoli per il federalismo
scolastico.
DA NORD A SUD...
DIAMO I NUMERI...
Si registrano anche differenze territoriali nella valutazione del federalismo scolastico:
quest’ultimo piace soprattutto al Nord-Ovest,
dove la differenza fra favorevoli e contrari
ammonta addirittura
a 37,5 punti percenIndipendentemente da come la pensi sul federalismo
tuali (in particolare i
scolastico, pensi che la tua Regione sia più capace o
sostenitori più conmeno capace di gestire le scuole rispetto alle altre
vinti del federalismo
Regioni?
scolastico risultano
D.
C.
B.
A.
essere i giovani lombardi: +44,6 punti).
Non Totale
Egualmente Meno
Più
A-C
so
capace
capace
capace
Riportiamo di seguito le domande che sono
state rivolte ai giovani di tutta Italia e di
fianco i risultati in percentuale delle loro risposte:
Nel complesso
19,5
41,2
27,8
Nord-Ovest
33,4
42,2
12,7
Nord-Est
30,2
39,5
14,4
Centro
19,1
42,9
25,4
8,9
40,5
40,9
Sud e Isole
È interessante sottolineare come la capacità
attribuita alla propria Regione di gestirsi
bene in un contesto di federalismo scolastico non sia stata determinante per il giudizio
nei confronti di quest’ultimo. Nel Meridione,
infatti, i giovani non sono molto fiduciosi
nelle proprie Regioni, ma non per questo si
sono dichiarati contrari al federalismo scolastico. In Lombardia, invece, dove si rileva
un forte sostegno per il federalismo, è altrettanto radicata la convinzione nella capacità della Regione di gestirlo. Un caso anomalo è rappresentato, tuttavia, dal TrentinoAlto Adige (o meglio dalle due province autonome che lo costituiscono), dove i giovani sembrano consapevoli del fatto di partecipare a un sistema formativo che già gode
di parecchia autonomia e forse temono che
11,6
100
–8,3
11,7
100
+20,7
Ai giovani si è anche chiesto di esprimere un parere com15,8
100
+15,8
parativo sulla capa12,6
100
–6,3
cità della propria
9,6
100
–32,0
Regione (rispetto alle altre) di gestire le
scuole. Nel complesso, il 41,2% degli intervistati ritiene che la propria Regione
sia egualmente capace delle altre, e l’11,6%
dichiara di non essere in grado di formulare
un giudizio. Fra i rimanenti intervistati, sono
più numerosi coloro che ritengono la propria Regione meno capace (27,8%) rispetto
a coloro che invece risiedono in una Regione che giudicano più capace (19,5%). A differenza di quanto osservato in relazione ai
giudizi sul federalismo scolastico, le opinioni sulle capacità delle Regioni non sembrano dipendere dalla carriera formativa degli
intervistati: si registra più o meno lo stesso
profilo di risposta fra studenti e lavoratori,
fra liceali e frequentanti di istituti tecnici e
professionali.
La Redazione
Questi i dati raccolti dalla fondazione “Carlo Cattaneo”; per cono scere le vostre opinioni, vi aspettiamo nel forum di www.zai.net.
E
’
d i
s c e n a
Nello scatto dei grandi artisti della X Biennale Internazionale di Fotografia
un percorso per conoscere “I Paesaggi della Biodiversità”. Si chiama così la
sezione della mostra - inaugurata il 10 settembre a Torino e aperta fino al
19 ottobre (Via Avogadro, 4) - che raccoglie le fotografie di Pablo Balbontìn
Arenas, di Franca Chiono e di Michele Dantini sui temi che riguardano il
la
n a t u r a
futuro del nostro pianeta, dalle strategie di conservazione alla tutela del
paesaggio e del mondo animale. Nell’ambito della Biennale è stato
presentato un concorso fotografico, indirizzato alle scuole di tutti i livelli,
col patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio. Info sui
siti: www.fif.arte2000.net; www.focus.it/biodiversità
23
Rispondete alle seguenti questioni,
sommate i punti ottenuti, e “affrontate”
la vostra situazione...
IL RIENTRO DALLE
VACANZE ESTIVE
E’ PESANTE,
SCOPRI QUANTO
CON IL TEST:
IMPATTO
DEVASTANTE
b) COME HAI RISPOSTO
AI NUOVI ORARI?:
1) benissimo: alle nove, dopo la prima ora,
mi alzo dal banco e vado a fare colazione, al
secondo cambio d’ora mi lavo i denti e mi
vesto…
2) mi abituerò sicuramente (mi sono alzato
alle 6.45 per tutto luglio-agosto, anche se
andavo a dormire alle 7 e 20 del mattino).
3) mi sono tenuto in allenamento: ogni tanto mi alzavo alle sette, litigavo per entrare in
bagno, poi guardavo tutto il divertente programma Unomattinaestate prendendo appunti sulle ricette…
24
c) COME HAI VISSUTO IL RINNOVATO
INCONTRO MATTUTINO CON
GLI AFFOLLATI MEZZI PUBBLICI?
1) ottimamente: mi hanno fregato zaino, cellulare e perfino il biglietto mensile (o forse
l’ho dimenticato nella timbratrice?)
2) non avendo ancora libri a sufficienza, per
poter farmi largo a zainate ho dovuto zavorrarlo con un mattone.
3) non l’ho vissuto perché mi sono addormentato sulla panchina della fermata.
c
d
e
f
G
3
1
3
1
3
3
2)
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5
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3)
1
5
3
1
5
5
5
(1)
Nausea, inappetenza, astenia, insonnia; e già prima di
aver toccato un banco, per
non dire una cattedra. Unica
consolazione: tutto scorre;
tra un “po’” (che puo’ essere
un “po’” assai lungo) sarà
Natale e di li’ a giugno si sa,
con il disgelo il tempo vola.
a) L’ULTIMO GIORNO DI VACANZA:
1) ultimo bagno, gita, cazzeggio,
dormita…
2) comprare libri, diario, penne: è
già stressante prima di ricominciare.
3) NNNNOOOOOoooooo!!!
b
d) LA COSA PIU’ TRAUMATICA
DELL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO:
1) la levataccia
2) la matematica
3) la scuola
e) IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA:
1) freddo, buio, pioggia.
2) cioccolata calda, amici, banchi.
3) conoscere, cambiare, crescere.
INCIDENTE
DI PERCORSO
(2)
Sei conscio che si soffre l’ultimo dì di vacanza e dal secondo-terzo giorno di scuola,
perché il primo mattino fa
quasi piacere e pesa poco a
livello di sonno, il mattino
successivo inizia la sagra delle Zampe di Gallina e il festival dello Sbadiglio. Sei rassegnato al tuo destino, e lo
prendi con un certo stoicismo.
Da 27 a 35 punti
R I T O R N A N O...
Da 17 a 26 punti
V O L T E
Da 7 a 16 punti
... A
io
g
g
te
n
a
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1)
5
ATTERRAGGIO
MORBIDO
(3)
Dire che l’estate aveva smesso di riservare sorprese è eccessivo, però la scuola, che
un luogo di conoscenza (delle lettere, della mate, ma anche del compagna/o di banco…), non è proprio del tutto
da buttare.
f) SETTEMBRE:
1) fine dell’estate, delle vacanze.
2) inizio dell’inverno, della scuola.
3) si cambia classe, e quindi si sta per cambiare un po’ anche noi.
g) TI MANCHERA’ DI PIU’:
1) gli amici “estivi”.
2) la libertà .
3) mettere i pantaloncini corti, che all’uscita
da scuola ci sono ancora seimila gradi.
Marco Bazzica, 21 anni
Genova
il tuo
profilo
25
Janis Joplin
La leggenda anni ‘60
REDAZIONE
MUSICALE
Le Vibrazioni
La rivelazione musicale
dell’anno
J
J
A N I S
OPLIN,
leggenda anni
‘60
AMAVA LA VITA SPERICOLATA. IN OCCASIONE DI UNA RASSEGNA
CENTRATA SUL TEMA DELLA TOSSICODIPENDENZA, I SUPERSHOCK
TENTANO L'ESPERIENZA DEL BLUES E PARTECIPANO A UNO
SPETTACOLO SULLA GRANDE CANTANTE JANIS JOPLIN. IN ATTESA
DELL’USCITA DI UN FILM SU DI LEI, A HOLLYWOOD.
L
a proposta era di portare in scena Janis Joplin e noi dovevamo
interpretarne la band: i Big Bro-
thers!
Una bella sfida.
Sicuramente non potevamo trasformarci nei Big Brothers, questo l’avevamo capito sin da subito: noi facciamo indie-rock e non avevamo
mai intrapreso la strada del
blues; poi siamo 3 elementi (basso, chitarra e batteria) mentre i
Big Brothers avevano una seconda chitarra e una tastiera in più.
Ma lo spettacolo - che si è tenuto
nel corso della rassegna “Monteciorock” a Montecchio (VI) nel mese di settembre - per come era
stato concepito, era una libera
interpretazione biografica che
ricostruiva la vita e la morte di
Janis Joplin in una chiave di lettura contemporanea. Un tentativo
innovativo e originale di riportare in scena gli anni, il suono,
l’ambiente dell’epoca.
Allora ci abbiamo provato, cercando di entrare nello spirito del
tempo ma mettendoci del nostro… il risultato è stato un bluesrock con sonorità contemporanee.
28
Janis Joplin
Supershock
UN TUFFO NEL MONDO
DEGLI ANNI ‘60
Quello che ci veniva richiesto non era di fare
delle “cover”, ma di entrare nel mondo di
quegli anni, di conoscere Janis Joplin.
Per prepararci non abbiamo solo studiato i
brani, ma abbiamo ascoltato molta musica
del tempo, guardato filmati, interviste e concerti per conoscere meglio l’epoca e Janis Joplin.
Partendo dagli studi fatti dall’autrice Elena
Pugliese e dall’attrice Maria Grazia Solano
abbiamo conosciuto Janis Joplin sotto un
aspetto più intimo, osservandone anche l’evoluzione fisica: da ragazzina emozionata e
fragile a donna aggressiva e consumata dalla droga.
Essendo abituati a fare musica composta da
noi, l’esperienza di suonare pezzi di altri ci
ha fatto scoprire sonorità e potenzialità nuove dei nostri strumenti.
FUSIONE DI MUSICA E TEATRO
Lo spettacolo che abbiamo allestito è originale anche perché unisce musica e teatro. A
noi era sempre piaciuta l’idea di preparare
uno spettacolo più completo di un concerto
perché siamo convinti che la contaminazione
tra le singole discipline sia il futuro dell’arte.
Ci siamo posti il problema di rivolgerci ad un
pubblico più complesso di quello che solitamente viene ai nostri concerti. La differenza
non consiste tanto nell’età o nella differente
estrazione culturale, ma in un differente rapporto che ogni spettatore instaura con lo spazio. A teatro il pubblico sta seduto e c’è un
netto distacco fra palco e platea. Il sipario impedisce una preliminare interazione tra pubblico e artista e la trasmissione di suoni e immagini non viene amplificata o eccitata come
in un concerto. Il pubblico è catturato da un’attenzione di tipo contemplativo che non ne
condiziona l’emozione ma l’istintiva reazione.
29
Le
L’ULTIMO CONCERTO DI JANIS
RIVIVE SUL PALCO
Lo spettacolo non vuole narrare una leggenda, ma gli anni gloriosi e turbolenti di una ragazza americana che, meglio di chiunque altro, ha dato voce a speranze,
delusioni e al coraggio di
un’intera generazione. Abbiamo provato a replicare il suo
ultimo concerto a Port Arthur,
il suo paese d’origine e,
prendendo spunto dalla sua
abitudine a conversare con il
pubblico, abbiamo alternato
brani originali, cantati e interpretati dal vivo, a monologhi
graffianti. Ne è emerso un ritratto appassionato e carico
della grandezza di Janis, che
da quella fatidica domenica
del 4 ottobre 1970, in cui è
morta per overdose, non ha
mai perso di forza e attualità.
30
CHI E’
JANIS
JOPLIN?
CHI E’
JANIS
JOPLIN?
CHI E’
JANIS
JOPLIN?
CHI E’
JANIS
JOPLIN?
CHI E’ JANIS JOPLIN?
Supershock
E’ la leggendaria rock-blues star della
Controcultura anni Sessanta.
Nasce nel 1943 a Port Arthur (Texas), ma la
sua patria e’ stata San Francisco. Li’ Janis
diventa una delle piu’ atipiche rock’n’roll
star che si ricordino.
La sua voce era carta vetrata, implorazione
disperata, cosmica richiesta di affetti,
difficolta’ di vivere. Lei viveva solo quando
cantava. Per questo aveva paura che la voce
l’abbandonasse, rimanendo priva dell’unica
arma con la quale era in grado di
affrontare il mondo.
Il suo primo gruppo furono i “The Big
Brother & The Holding Co.”
Amava bere, fumare e drogarsi. Molto.
A soli 27 anni viene trovata riversa per
terra nella sua camera, morta per overdose.
E’ considerata la Jimmy Hendrix al femminile
ed e’ stata la portavoce di tutte le speranze
e le delusioni della generazione americana
anni ‘70.
LA NASCITA
V I B R A Z I O N I
Il gruppo si forma a Milano nel marzo 1999 ma
si dedica al progetto “Le Vibrazioni” in modo
continuo e assiduo solo da poco più di un anno.
Durante questo periodo la band incontra tutti i problemi che deve suALESSANDRO DEIDDA - 11/01/76
perare un emergente per farsi notaBatteria
re, ogni volta che bussavano alla
porta di una casa discografica la riFRANCESCO SARCINA - 30/10/76
sposta era sempre la stessa: ”non
ci interessa”.
Voce/Chitarra
E’ così che i membri del gruppo,
convinti della qualità delle canzoni MARCO "GARRINCHA" CASTELLANI - 25/12/78
composte, hanno cercato in mille
Basso
modi i finanziamenti necessari per
auto produrre un lavoro che fosse il
STEFANO VERDERI - 22/08/74
più possibile professionale. Ecco
Chitarra/Tastiere
così che “le Vibrazioni” si
rivolgono a varie banche
fino a quando un direttore non si entusiasma al progetto
e concede il denaro necessario per
poter incidere i
pezzi che intanto il gruppo aveva composto, arrangiato e suonato in lunghe ore in
sala prove.
4 RAGAZZI
QUALUNQUE
DIVENTANO LA
RIVELAZIONE DEGLI
ULTIMI MESI,
ANCHE SENZA LE
GRANDI CASE
DISCOGRAFICHE...
IL VIDEO
Le Vibrazioni
Per usare le parole di Francesco: “fare il video è stato come per un cuoco fare un soufflè, o viene o non viene. E questo è tutto!”
Come per la registrazione del disco, la mancanza dei fondi necessari per girare un video “convenzionale” ha spinto Le Vibrazioni alla ricerca di
un’idea originale e accattivante che potesse essere messa in pratica con un modesto budget.
Ecco allora che si decide di girare il video in
un solo piano sequenza, cioè senza mai
stoppare le riprese della camera così che il
video risulta come una sola scena senza tagli. Questa tecnica però presentava degli inconvenienti che la band ha superato brillantemente. Tutti gli attori del cast e i componenti stessi del gruppo dovevano infatti essere sincronizzati al secondo per fare la cosa
giusta al momento giusto e comparire e sparire dal campo di ripresa senza sbagliare.
La sceneggiatura è molto semplice: la telecamera segue una ragazza nel percorso da casa
al locale dove le vibrazioni suonano davanti
ad un gruppo di persone. Durante il percorso
questa ragazza (la Giulia a cui è dedicata la
canzone) incontra “casualmente” i vari membri del gruppo travestiti da persone normali.
Ecco allora che i musicisti passano davanti
alla telecamera, e, appena escono dalla ripresa, corrono ad imbracciare gli strumenti
sul palco per essere pronti a suonare. Il tutto in 3 minuti e 23 secondi!
32
Altra particolarità del video sta nel fatto che
ne sono state girate 2 versioni, una con protagonista femminile bionda ed una con protagonista femminile mora, entrambe in programmazione sulle reti televisive musicali.
Una terza versione del video è stata girata in
Dvcam, ha per protagonista la vera Giulia, ma
probabilmente non sarà mai trasmesso.
film
Dalla nostra inviata a Venezia,
le novità dell’autunno
A conclusione di questa breve presentazione
di una delle rivelazioni musicali dell’anno c’è
da dire che le vibrazioni sono il classico
esempio che dimostra che se le idee sono
valide e si ha la forza e la costanza di difenderle e proporle, alla fine si possono ottenere risultati eccellenti anche senza l’intervento
delle grosse case discografiche che sono in
grado di distribuire i propri prodotti in modo
capillare e di spendere montagne di soldi per
portare al successo i propri protetti.
INFLUENZE
MUSICALI
Le principali influenze del gruppo
partono dalla scena britannica di
fine anni '60 e inizio anni '70,
per giungere a una sintesi fra le
melodie di band come Beatles ed
Animals, e il rock di Led
Zeppelin, The Who e Jimi Hendrix
Experience. Ma saranno la
psichedelia dei Pink Floyd
e il funk americano di
James Brown e di Sly
and the Family Stone ad
avvicinare il sound de
"Le Vibrazioni" a
formazioni moderne come
Jane's Addiction, Red Hot
Chili Peppers e Kula
Shaker.
GIOVANI
CRITICI
libri
Undici minuti
Nudi e crudi
musica
Il patinato Sting
Youth & young manhood
film film film film film film film film film
Giappone 2003 Regia Takeshi Kitano
Cast Beat Takeshi, Tadanobu Asano,
Michiyo Oguso, Yui Natsukawa
Zatoichi
Un "Beat" Takeshi con i capelli platinati si aggira per la campagna medievale giapponese con un bastone che nasconde una lama tagliente: è
il massaggiatore cieco Zatoichi, in realtà un abilissimo spadaccino che
non perdona. Come nei western di Sergio Leone, il misterioso straniero
giunge nel villaggio tormentato dalle faide tra bande rivali e se ne va dopo aver versato litri di sangue e riportato la pace e la serenità. E come
in un film di Tarantino la violenza e l'ironia scorrono a fiumi provocando catarsi liberatorie. Però
questo è un film di Kitano, il genio pazzo made in Japan, cabarettista e showman in patria e acclamato maestro del cinema all'estero. Per la prima volta alle prese con un film in costume e con
la tradizione storica giapponese, Kitano conserva la sua caratteristica vena noir e allestisce un vero spettacolo per occhi e orecchie, orchestrando con maestria stupefacente inquadrature e sequenze, curando sapientemente la fotografia, e soprattutto il sonoro, e liberando nello spettatore il desiderio di ballare e battere le mani negli ultimi strepitosi e travolgenti minuti finali.
Un motivo per vederlo: Il finale più esaltante degli ultimi anni.
Un motivo per non vederlo: L'appuntamento sentimentale più importante della vostra vita.
Italia 2003/GB/Francia Regia Bernardo Bertolucci
Cast Micheal Pitt, Louis Garrel, Eva Green, Robin
Renucci, Anna Chancellor.
The Dreamers
Il raggiungimento della maturità passa attraverso il sesso, l'amicizia
e il cinema. Per le strade di Parigi vibrano i fermenti sessantottini
mentre nell'intimità di un appartamento ardono altrettante passioni
e ferventi discorsi politici, cinefili e musicali che si mescolano ad
esperienze sessuali estreme e intense. A viverle sono tre ventenni, i
gemelli francesi Isabelle e Thèo e l'americano Matthew, conosciutisi alla Cinematheque
Française e uniti da un folle e totalizzante amore per il cinema.
Il film è un gioco di specchi che si rincorrono l'un l'altro: specchi reali, quelli dell'appartamento, in cui si riflettono i volti, gli sguardi e i corpi; lo specchio del cinema che è riflesso
dei sogni e della vita, oggetto di citazioni e identificazioni per i protagonisti ma anche per
noi spettatori; il microcosmo dell'appartamento che ripercorre le stesse dinamiche del
macrocosmo esterno; le scoperte e le trasformazioni dei protagonisti che si snodano parallele all'evoluzione e al cambiamento di un'intera generazione.
Finchè un vetro si spezza, il mondo esterno irrompe nell'intimità e tutti i piani si mescolano, imponendo quelle scelte che portano alla maturità.
Un motivo per vederlo: Il nuovo bacio più lungo della storia del cinema.
Un motivo per non vederlo: L'orribile taglio di capelli del biondino Michael Pitt.
film film film film film film film film film
Alice Cucchetti, 20 anni, di Milano, ci commenta i film
visti alla 60ª Mostra del Cinema di Venezia
GIOVANI CRITICI
Usa 2003 Regia Joel Coen
Cast George Clooney, Katherine Zeta-Jones,
Jeoffrey Rush, Billy Bob Tornton
Usa 2003 Regia Christofer Hampton
Cast Ruben Blades, Horacio Flash, Emma
Thompson, Antonio Banderas
Prima ti sposo, poi ti rovino
Immagini
Il titolo originale è "Intolerable Cruelty", crudeltà intollerabile. E crudeli
sono i fratelli Coen che da anni attraversano e sconvolgono i generi cinematografici classici con la loro ironica cattiveria. Questa volta è la commedia romantica sofisticata a sottoporsi all'"operazione Coen", regalandoci momenti di comicità irresistibile. Oltretutto a scontrarsi troviamo
due divi come Cathrine Zeta Jones e George Clooney, i quali promettono (e mantengono) scintille. Lui fa l'avvocato divorzista che non perde mai una causa, lei sposa miliardari non troppo astuti per poi spogliarli di tutti i loro averi. Si incontrano, si scontrano, si sposano, si truffano, si sfidano in appassionanti duelli verbali al vetriolo, in cui le battute cadono taglienti una dopo l'altra
ad un ritmo sempre più serrato. Non bisogna lasciarsi ingannare dalla comicità e dal finale in rosa:
la cattiveria abbonda, il cinismo dipinge tutto di nero e la società e i (non)valori di oggi ne escono con le ossa rotte. Nonostante risate e grandi divi, i fratelli Coen si riconfermano i più crudeli
di Hollywood.
Probabilmente dopo gli splendidi lavori di Marco Bechis ("Garage Olympo" e "Hijos") è diventato ancora più difficile raccontare la tragedia dei
desaparecidos. Eppure avremmo pensato che realizzare un film brutto
come "Immagini" fosse quasi impossibile. Nell'Argentina degli anni '70
la moglie giornalista del regista teatrale Antonio Banderas viene portata via dai militari e il nostro protagonista si scopre improvvisamente sensitivo e veggente. Toccando le mani di un parente riesce a vedere cosa succede alle vittime dei rapimenti e delle torture. Da qui il racconto si snoda tra picchi di cattivo gusto, situazioni inverosimili e dialoghi imbarazzanti. Il povero Banderas passa dalle visioni in stile crisi epilettica a momenti che dovrebbero essere di pathos ma che scatenano solamente ilarità. L'indubbia bravura di Emma
Thompson non riscatta una sceneggiatura ridicola e una vicenda assurda, in cui una pagina di
storia viene ridotta a poco più di un espediente per un pasticcio hollywoodiano. Peccato che il
calvario dei desaparecidos e delle madri di Plaça de Mayo sia una cosa seria.
Un motivo per vederlo: La Zeta Jones che dice a Clooney "quelli come te me li mangio a colazione”
Un motivo per vederlo: Scoprire che ognuno di noi potrebbe realizzare un film migliore.
Un motivo per non vederlo: Il terrificante titolo italiano.
Un motivo per non vederlo: L'espressione afflitta e immutabile di Antonio Banderas
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libri libri libri libri libri libri libri libri libri
Undici Minuti
"11 minuti" è la vera storia di Maria, un'ingenua ragazza di un piccolo
paese del Brasile in cerca di amore e di una vita diversa da quella dei
suoi paesani. Quando sulla spiaggia di Rio de Janeiro incontra un impresario svizzero, che le promette una carriera come ballerina di samba,
si trasferisce a Ginevra pensando finalmente di realizzare i suoi sogni.
Ben presto però si rende conto che la vita è ben diversa da come uno
se la immagina e verrà coinvolta in un giro di prostituzione che la farà
diventare una donna cinica e incapace di amare, fino a quando non incontrerà un pittore che
risveglierà le sue emozioni e la sua anima.
Un motivo per leggerlo: "11 minuti" è un romanzo appassionante, ricco di emozioni, adatto
a chi vuol vivere la storia di una donna forte che affronta le avversità che la vita le pone
davanti con coraggio.
Un motivo per non leggerlo: L'importanza di questo romanzo non è tanto nella storia in sè
ma nell'introspezione della protagonista e nei sentimenti che da lei scaturiscono, e quindi non
adatto a chi vuole leggere semplicemente una storia d'amore
Marty, 18 anni
Sacred Love
Sting propone un nuovo lavoro di inediti dopo ben quattro
anni dall’uscita del precedente “Brand new day”, che si inserisce perfettamente nel percorso che il cantautore inglese
segue dal giorno dello scioglimento dei Police.
Questo percorso è caratterizzato dalla presenza di elementi
che si riallacciano al passato e da alcune novità quali l’uso dell’elettronica e di nuove sonorità. Già da tempo Sting ha raggiunto il massimo della sua espressività artistica e negli ultimi
lavori si sentiva che puntava più a cavarsela con mestiere che spinto da genuina ispirazione.
“Sacred Love” non smentisce questa tendenza e suona in tutti i pezzi come un disco finto e
troppo patinato, con una cura negli arrangiamenti e nei suoni maniacale (e Sting in questo è
un maestro), ma alla fine dei conti, sterile e povero di contenuti.
All’interno dell’album ci sono dei bei pezzi come “Inside” o “Never Coming Home”, è vero, ma
per tutta la durata del disco si ha la sensazione che Sting voglia strafare, volendo a tutti i costi
dimostrare di cosa è capace e tralasciando la componente più emotiva della musica.
Un motivo per ascoltarlo: Sting ha prodotto un album comunque di pregevole fattura, impedibile per i fans.
Un motivo per non ascoltarlo: Ripensando al fatto che i Police hanno fatto la storia del rock
venti anni fa e che Sting ne è stato il fondatore, da lui ci si deve aspettare di più.
musica musica musica musica musica musica
Autore Paulo Coelho Editore Bompiani
Prezzo 15 euro Dati 260 pag.
GIOVANI CRITICI
Autore Alan Bennett Editore Adelphi
Prezzo 6,20 euro Dati 95 pag.
Nudi e crudi
E’ un racconto a metà tra il surreale e la commedia: attraverso la tecnica
letteraria dello straniamento - che caratterizza, ad esempio, la
“Metamorfosi” kafkiana - narra la storia di due coniugi, un agiato e rassegnato avvocato londinese e sua moglie, che rientrando nel loro appartamento trovano una lugubre sorpresa: la casa è completamente vuota,
sono spariti i mobili, la moquette, la carta igienica, lo sformato, persino
il forno! I due malaugurati protagonisti non sanno se pensare al classico
furto (che di classico, in realtà, ha ben poco), oppure a un macabro scherzo e, allibiti, vengono
descritti senza risparmio nelle loro azioni e nei loro stati d’animo. Leggendo “Nudi e crudi” si ha
l’impressione di essere catapultati in un universo ambiguo, a metà tra il sogno, la realtà e la menzogna: emerge fin troppo lucidamente però che il vero protagonista è il gioco d’intelligenza dell’autore, che riesce a gestire un fitta, sottile e demenziale trama dell’ironia.
Un motivo per leggerlo: Se siete amanti del nonsense e dello humour inglesi non perdetevelo: questo libricino ne è l’apoteosi!
Un motivo per non leggerlo: Se non vi piacciono le sperimentazioni letterarie ardite.
Francesco, 18 anni
Torino
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Youth & young manhood
Come ha già sentenziato la stampa inglese, questo disco di
debutto dei Kings of Leon è considerato la rivelazione dell’anno.
Il gruppo è composto da quattro fratelli, i Followill, che arrivano dal profondo sud degli Stati Uniti, sono figli di un pastore evangelista e suonano un garage rock secco e diretto,
quello che è tornato di moda negli ultimi anni e che vede i
gruppi che lo suonano in cima alle classifiche di mezzo mondo. “Youth & young manhood” è, al di là delle mode del momento, un disco consistente, fatto di canzoni rock, quel rock immediato ed energico che non ha bisogno di numerosi ascolti per essere apprezzato, ma che arriva diretto all’ascotatore in tutta la sua forza. Certo, non
un capolavoro, ma un bell’album, questo sì, soprattutto se si considera la giovane età e la
poca esperienza del gruppo che si affaccia sul mercato discografico per la prima volta.
Un motivo per ascoltarlo: Il disco è bello e piacevole, da ascoltare prima che le case discografiche decidano di puntare su altri tipi di prodotti.
Un motivo per non ascoltarlo: le band di questo genere non lasciano vedere grossi spiragli
di evoluzione, c’è il rischio che stufi abbastanza presto.
Francesco, 18 anni
Torino
film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net
internet
I siti più interessanti
da visitare in autunno
REDAZIONE
a
Vol
c on
Internet
Prosegue con successo
l’iniziativa del ministero “Vola con
internet” che si rivolge ai circa 540.000 di
noi che hanno già compiuto o compiranno 16 anni nel
corso del 2003: a ognuno verranno erogati bonus di 175
euro per l'acquisto di un PC. Allo sconto si avrà diritto
presentando ad un rivenditore che aderisca all’iniziativa la
card personalizzata che il Ministro ha inviato e continuerà
ad inviare a tutti i nati del 1987 che abbiano già fatto
richiesta o abbiano già ricevuto il codice fiscale (dal lunedì
al sabato il ministero risponde al numero 840.000.160 su
quesiti relativi alle lettere).
INFORMATICA
Ma non è finita qui: volare seriamente su internet significa
anche conseguire la Patente europea del
Computer (ECDL), che sarà possibile ottenere in modo
gratuito con l’unica condizione di acquistare il software e i
dispositivi necessari per collegarsi a internet.
Anticipiamo che tutti i nati nel corso dell’87 che hanno già
ricevuto il loro codice fiscale, riceveranno a casa una
lettera di auguri del Ministro Stanca che ha in allegato una
card che permetterà di ottenere lo sconto sull’acquisto del
pc da un qualsiasi rivenditore che aderisca all’iniziativa. I
ragazzi che non hanno ancora ottenuto il codice fiscale
possono farne richiesta all’ufficio apposito e per maggiori
informazioni chiamare il numero del Ministero 840.000.160,
attivo dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00.
Info
w w w . i t a l i a . g o v . i t
Riflettori su:
Dal Liceo Montessori
bando all’abbufata
di nozioni
internet internet internet internet internet
Dove vai, se il Blog non ce l’hai?
E’ la nuova moda per lasciare un segno, una traccia. Il
Blog, ovvero il diario personale reso pubblico e interattivo in rete. Blog è l’abbreviazione di Web Log e, volendo continuare a giocare con le parole, è un immenso “Blob” di pensieri, parole, comunicazioni, immagini
lasciate da anonimi che, grazie alla rete, si prendono
ben più dei canonici “15 minuti di popolarità”. In Italia
la più numerosa comunità di utenti che si dedicano a
questa nuova moda si trova su www.splinder.it che
conta ormai qualcosa come ventimila iscritti. Gli utenti
dei web log si connettono più o meno periodicamente
per raccontare i loro interessi, le loro giornate, i loro umori e li mettono a disposizione di tutti. Condivisibile o meno, sicuramente è o diventerà a breve la nuova frontiera della comunicazione fra i giovani, grazie alla libertà espressiva che garantisce e all’immensa possibilità, fornita dalla rete, di fare nuove conoscenze. E se continuerà a espandersi come ora sta accadendo,
non mancherà di suscitare dibattiti con l’intervento di esperti che metteranno in luce pregi e difetti dei Blog, proprio come a suo tempo accadde per le chat e i forum, creature ormai conosciute e accettate.
Open Source – File 1
Una valida alternativa ai costosissimi software o alla pirateria informatica (che, lo ricordiamo, nonostante la straordinaria diffusione è illegale!), è costituita dall’open source. Questo strano mondo, in cui i software sono free è sconosciuto
ai più, ma di fatto costituisce una validissima alternativa ai
più noti programmi per pc. Alternativa che, fra l’altro, è assolutamente gratuita e legale! E’ il caso ad esempio di “The
Gimp” (www.thegimp.org), software di fotoritocco sviluppato
dal progetto GNU che non ha nulla da invidiare ai costosissimi fratelli maggiori (pensiamo, ad esempio, a “Photoshop”
o a “Paint Shop Pro”). Per la videoscrittura, i fogli di calcolo
e via dicendo, suggeriamo invece una visita al www.openoffice.org, dove potrete trovare un
pacchetto completo chiamato appunto Open Office, ovviamente compatibile con Office &
company.
Che altro? Beh non può mancare qualche software di protezione del pc: un buon antivirus,
“avast! 4 Home Edition”, (www.avast.com) un programma in vendita ma il cui utilizzo gratuito è concesso per scopi non commerciali e infine un “anti-intrusi”, forse il firewall più noto,
“Zone Alarm” (www.zonealarm.com). Ecco un primo quadro di possibilità per gestire le più
comuni funzioni del vostro pc senza incorrere in spiacevoli inconvenienti, provvederemo ad
aggiornarlo periodicamente e a segnalare le più interessanti novità in campo di free-software fornite dalla rete.
internet internet internet internet internet
Alberto Puliafito, 24 anni, di Genova, ci segnala
i siti più interessanti da visitare in autunno
GIOVANI CRITICI
Virtual City
La rete offre spesso la possibilità di evadere un po’
dalla realtà quotidiana e (senza esagerare, mi raccomando) recitare la parte di un personaggio nelle
ambientazioni più varie. Anche se risulta quasi impossibile una “mappatura” di questo mondo alternativo,
proveremo a intraprendere un viaggio virtuale, che
comincia, per questioni soggettive e di amore cinematografico, con una Virtual City basata su Star Wars.
Temporalmente, la “vita” della chat si svolge anni
dopo la fine ufficiale della saga di Star Wars. Una volta
registrati e scelto il proprio pianeta di provenienza,
dopo qualche tempo di ambientazione, si potrà scegliere che tipo di personaggio interpretare… sarete un sith o un jedi? Un difensore della Nuova Repubblica o un membro del rinascente Impero? Oppure un neutrale e scaltro contrabbandiere? A voi la scelta… ricordate solo che
è vietato ogni riferimento alla realtà, per non rovinare il gioco.
La presenza di “master di corporazione” e di “Osservatori” garantisce poi giochi di ruolo “ufficiali” nei quali si può interpretare il proprio personaggio per accrescere la propria esperienza,
proprio come avviene nei “gdr” da tavolo. Il sito è raggiungibile attraverso il seguente link
www.reluda.com, oppure direttamente dalla pagina di iscrizione: http://62.149.226.32/starwars/login.asp. Naturalmente, il tutto è assolutamente gratuito.
Cliccare, scoprire e par tire: ecco le rotte più interessanti
Mondi Persistenti
Ancora Star Wars in una versione “ufficiale” basata su
un concetto decisamente diverso, almeno a quanto si
riscontra dal sito ufficiale: http://starwarsgalaxies.station.sony.com/. Si tratta, a detta degli sviluppatori,
del più importante MMORPG (ovvero Massive
Multiplayer Online RolePlaying Game) che sia mai
stato sviluppato. Ma in cosa consiste esattamente?
Star Wars, nella sua nuova veste, é un immenso
videogame travestito da gioco di ruolo, in cui il
videogiocatore impersona un certo personaggio della
saga fantascientifica più famosa del mondo. La grande differenza dai giochi di ruolo tradizionali sta nel
fatto che ben poco é lasciato alla fantasia perché una volta connessi ci si trova immersi in un
meraviglioso mondo grafico ricreato alla perfezione dagli artisti Sony e Lucasart.
Negli Stati Uniti d’America il gioco ha raggiunto dei livelli di popolarità tali da costringere i server di molti giochi analoghi a ridimensionarsi per il calo di utenti. In Europa l’uscita ufficiale
di Star Wars è prevista per il 31 Ottobre. Il pacchetto software costerà indicativamente 45-50
euro e poi ci sarà da sostenere il costo di abbonamento al server, con diverse soluzioni.
per i navigatori che non vogliano perdersi nella rete...
LA REDAZIONE DI
ZAI.NET HA VISITATO IL
LICEO TECNOLOGICO
“MONTESSORI” DI
ROMA ED HA RIVOLTO
AL PRESIDE ROBERTO
DI MASI ALCUNE
DOMANDE SULLE
ATTIVITA’ SVOLTE E SUL
RAPPORTO TRA
FORMAZIONE E
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA.
B A N D O
’a b b u f f a t a
struzione e innovazione
tecnologica formano un binomio oggi più che mai auspicabile e certamente affascinante per i giovani (e per i
genitori) che sono chiamati a
fare una scelta di formazione. I dati (per
esempio il numero delle iscrizioni), già confermano questa percezione o bisognerà attendere tempi più maturi?
L’offerta del Liceo Tecnologico è partita nel
1999 ed ha avuto enorme successo sin dal
suo debutto. Il curriculum ha un percorso organizzato in un biennio e un triennio e rilascia uno dei titoli previsti dall’ordinamento
scolastico (in attesa dell’attuazione della riforma, diploma di maturità scientifica ad indirizzo tecnologico).
Lo specifico di questo indirizzo consiste nell’insegnamento-apprendimento delle discipline attraverso l’uso delle tecnologie, ma soprattutto nell’obiettivo di sistemare con rigore scientifico le conoscenze cognitive propedeutiche all’utilizzo delle innovazioni tecnologiche. E tanto la caratterizzazione di un
percorso liceale quanto la capacità di padroneggiare le innovazioni tecnologiche hanno
catalizzato l’interesse di studenti e famiglie
al punto da portare al boom le iscrizioni, in
questi anni sempre in crescita. Un fenomeno
da studiare è la percentuale dei maschi iscritti, che è doppia se non tripla rispetto a quella delle femmine.
all
I
di
42
N O Z I O N I ...
Ma ci racconti, come è nato il Liceo Tecnologico Montessori?
Con l’avvento della autonomia scolastica
(1997) e con il DPR 275 del 1999 fu concesso
alle scuole la possibilità di riformare i curricula scolastici; in più, fu concessa ad alcune
scuole che già avevano una buona tradizione
di sperimentazione, ai sensi del DPR 419 del
1974, l’opportunità di sperimentare, anche
questa volta, percorsi didattici e metodologici
innovativi alla luce di alcuni paletti che già la
Riforma Berlinguer aveva individuato come caratterizzanti la nuova secondaria superiore e
che vivono ancora oggi nella Riforma Moratti.
Ne cito alcuni: l’introduzione di discipline scelte dalla scuola; un percorso snello e alcune
ore curriculari in codocenza.Torno sul percorso
snello per sottolineare che mi riferisco ad una
modalità di insegnamento-apprendimento non
più caratterizzato da enciclopedismo, ma caratterizzato dai nuclei fondanti delle discipline
per mettere lo studente in grado di apprendere per concetti generativi di ulteriori conoscenze. Insomma imparare ad imparare. Che è
altro dall’abbuffata di nozioni. Il sociologo Edgar Morin sostiene che una testa ben fatta è
migliore di una testa ben piena.
Quali sono le discipline, i percorsi di studio
e le attività che lo caratterizzano? Quali i
campi in cui si esprime maggiormente l’approccio innovativo della sua scuola?
Due le discipline che caratterizzano la curvatura scientifico- tecnologica del curricolo. La
prima, studiata nel biennio, viene definita
“linguaggi non verbali e multimediali”; la seconda è l’informatica; ma devo sottolineare
che non si tratta di discipline , ma di ambienti di apprendimento. Una innovazione
che passasse solo attraverso l’aggiunta di
una o più discipline informatiche avrebbe un
respiro corto, perché gli studenti che scelgono questo percorso sanno già navigare e manipolare gli strumenti elettronici, ma si tratta
di capacità empiriche che non hanno una collocazione
sistematizzata. Conta, invece,
l’ambiente in cui si apprendono tutte le discipline, dal latino alla storia dell’arte. Voglio
dire che la metodologia didattica in questo liceo ad indirizzo tecnologico è organizzata
per moduli disciplinari la cui struttura a oraria prevede la codocenza del docente di informatica accanto a tutte le altre discipline.
I docenti sono già preparati alla pratica di un
insegnamento che, immagino, privilegerà il
più possibile l’interazione tra metodo tradizionale e nuove tecnologie?
Lo scorso anno sono partiti dei corsi di formazione per docenti e personale ata, a vari
livelli di apprendimento, organizzati dal
MIUR, attraverso il centro dell’INVALSI. L’iniziativa ha avuto successo in quanto sono
stati coinvolti circa duecentomila docenti di
tutte le discipline. Ormai posso sostenere
che la repulsione da parte dei docenti verso
gli strumenti tecnologici è sempre più limitata, mentre cresce l’interesse a saper integrare l’insegnamento di tipo frontale con momenti di apprendimento attraverso INTERNET, le RETI e così via.
Il confronto tra l’apprendimento a scuola e
l’apprendimento che avviene fuori dalla scuola è la sfida che dobbiamo vincere. E’ in gioco il senso stesso della scuola come istituzione in un mondo dove l’apprendimento telematico è più accattivante, ma meno cognitivo.
Mi consenta una provocazione: in qualità di
esperto del sistema educativo, se la sentirebbe di tracciare un ipotetico limite oltre il
quale, però, l’innovazione tecnologica a
scuola non dovrebbe spingersi?
Due preoccupazioni, la prima: un alleggerimento delle capacità cognitive; la seconda,
un’attenzione alla tecnica e ai problemi. L’uso del PC può indurre, inoltre, alla dispersività, cioè al contrario di quello che fa il testo
scritto, che induce ed educa alla concentrazione e alla graduale sistematicità dell’apprendimento. Insomma una biblioteca non
può avere solo libri da consultare, ma neppure dobbiamo pensare ad aule multimediali dove i libri siano messi al bando.
Eleonora Fortunato
LICEO MONTESSORI
via Livenza, 8
00198 Roma
tel. 06 8848395
fax 06 85350325
sito: www.istitutomontessori.com
e-mail: [email protected]
43
dis…ABILI?
Comune di Milano
Vengo da lontano…
studio qui
Inchiesta
Quali periferie?
REDAZIONE
SOCIALE
Regione Lombardia
Disabilità e Scuola
Campagna di sensibilizzazione promossa da Mandragola Editrice, cooperativa Sociale dal 1983
www.mandragola.com - Infohandicap: Rai 3 Televideo Regionale pag. 405
La redazione sociale è sostenuta dall’Assessorato a Famiglia e Solidarietà Sociale della
D I S A B I L I TA
e
S C U O L A
’
:
riprendiamo
il colloquio
GIAN CARLO ABELLI
Assessore a Famiglia e Solidarieta’
Sociale della Regione Lombardia
nnanzi tutto un cordiale saluto a tutti gli
studenti che riprendono gli studi. Ogni anno scolastico ripropone attese e speranze
per un’opera educativa e di formazione che
avvicina sempre più l’impegno dei ragazzi e
degli insegnanti al mondo del lavoro.
E’ anche una importante occasione per la Redazione Sociale di Zainet.
Il tema della Disabilità è stato posto dall’Unione Europea al centro della riflessione della società: pertanto la Regione Lombardia, ed
in particolare l’Assessorato alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale, intende promuovere
iniziative che incrementino una cultura di attenzione e di solidarietà per le persone toccate da fragilità particolarmente acute.
La redazione sociale di Zai.net, sul tema
“Disabilità e Scuola”, ha incontrato l’Istituto
“Kandinsky” di Milano, annualmente frequentato per circa il 5% da giovani con disabilità. E’ una situazione scolastica particola-
I
re e proprio per questo proponibile come
tentativo di fare scuola introducendo fattori
facilitanti nella didattica riservata alla persona fragile.
Disabili e scuola è un tema di grande criticità, non solo dal punto di vista ergonomico e
strutturale – spesse volte le nostre scuole
presentano barriere architettoniche che rendono difficile la partecipazione e la vita scolastica agli studenti svantaggiati – ma soprattutto per la difficoltà di poter condurre
una preparazione al programma scolastico
con personale dedicato e soprattutto dotato
di strumentazione adeguata.
Esempi di soluzione come il “Kandinsky” rappresentano proprio i più desiderati da tutti:
sono, infatti, poli di studio e lavoro che contribuiscono alla crescita culturale della società ed inducono a considerare la drammatica
questione della disabilità in termini di grande
opportunità per affrontare tutte le tematiche
relative alla emarginazione delle persone
svantaggiate e al bisogno educativo delle
nuove generazioni. Alla teoria si sostituisce
l’esemplificazione di nuove risorse attraverso
un corretto uso dell’ambiente scolastico, con
una didattica riservata alla singola persona.
Per la Regione Lombardia la persona è centrale rispetto alla rete dei servizi.
Che questo possa essere un riferimento anche per il mondo scolastico e il “Kandinsky”
possa essere mostrato quale esempio concreto di tutto ciò. Ringraziamo per questo il
lavoro della redazione sociale di Zai.net.
PER RISPONDERE A QUESTA
DOMANDA LA REDAZIONE SOCIALE
DI MILANO HA INTERVISTATO LA
PRESIDE DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE
AD INDIRIZZO GRAFICO, DI MODA E
SOCIALE “W.KANDINSKY”
ANNAMARIA INDINIMEO:
uanti sono gli alunni disabili nella
scuola? Da che tipo di handicap sono
affetti? Vi è un numero massimo per
classe o per corso?”
“Vi sono quest’anno 26 ragazzi disabili, rispetto ad un totale di 508 alunni, e sono distribuiti in tutti e tre i corsi e nelle classi senza limiti di numero, ma secondo le domande
d’iscrizione. Nella scuola abbiamo ragazzi sordo-muti, sordi, down, etc., ma non abbiamo
ragazzi con la sedia a rotelle, pur non avendo alcun tipo di barriere architettoniche”.
Chi segue i ragazzi disabili in classe? Chi è
che fornisce i mezzi e i fondi per assisterli?
“È l’insegnante di sostegno, che viene concesso alle scuole in base al numero degli
alunni disabili ed alla gravità dell’handicap a
seguito di gare d’appalto istituite dal Comune, che ha il dovere di fornire l’assistenza
adeguata per garantire il diritto allo studio.
La Provincia invece fornisce gli assistenti e le
apparecchiature per i ragazzi sordi, muti o
ciechi. L’unico grande scoglio all’inserimento
di questi ragazzi è dato dalla riduzione delle
Q
cattedre di sostegno varata dalla riforma del
Ministro della Pubblica Istruzione L.Moratti”.
Collaborate con qualche associazione per
l’assistenza dei ragazzi disabili? Se sì, come
integrate il vostro lavoro con il loro?
“La nostra scuola ha diverse collaborazioni
con l’ANFAS, con il CAPAC e con il Centro Vismara. Il percorso integrato tra ANFAS e
scuola mira a sviluppare due aspetti diversi
della vita di questi ragazzi: la prima cerca di
esaltare l’autonomia personale, mentre l’altra
si concentra sull’aspetto didattico. I ragazzi
disabili passano comunque molto tempo con
i loro compagni di classe”.
Avete qualche progetto specifico per questi
ragazzi?
“Abbiamo dei progetti molto interessanti in
corso, anche se non sono limitati agli alunni
portatori di handicap: uno è locale e riguarda la realizzazione ed il mantenimento di un
orto in collaborazione con il Centro Anziani di
Rozzano, e l’altro è a livello regionale e si
chiama progetto Pinocchio. Esso prevede la
partecipazione di trenta scuole medie superiori per la realizzazione del nuovo musical
intitolato Pinocchio, diretto dal gruppo musicale italiano dei Pooh”.
Per concludere, avete mai avuto problemi o
situazioni particolarmente difficili nel rapporto tra alunni disabili e non?
“Mai avuti problemi gravi, solo qualche incomprensione nei primi tempi”.
Marco Giacomini
Studenti c o m e
gli altri?
47
Diario
U N I C E F
Vengo
da
l o n t a n o.
.
studio q u i
Educazione e Infanzia
Politiche Sociali
Settore Servizi Formativi
e Diritto allo Studio
Settore Servizi alla Famiglia
uesta nuova redazione vuole creare un
“luogo” in cui sviluppare la comprensione reciproca tra ragazzi provenienti
da contesti linguistici e socioculturali diversi.
Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, sottolinea come, nonostante la percentuale significativamente alta di studenti
stranieri all’interno delle nostre scuole (30%
nel comune di Milano, e 50% in periferia), il
livello di dispersione e la presenza di barriere culturali restino ancora elevate. La causa
di questo, continua l’Assessore, non risiede
tanto nella mancanza di possibilità culturali o
elementi di riferimento, quanto nell’influenza
che più o meno consciamente gli adulti esercitano sui propri figli. Un esempio per tutti è
la cattiva accoglienza che alcuni genitori italiani riservano ai menu etnici proposti ciclicamente nelle mense scolastiche del nostro
Comune. Per contenere il più possibile queste situazioni di disagio e dispersione, è necessario favorire l’integrazione a partire dai
primi anni di vita di un bambino. Tuttavia il
forte incremento di arrivi di ragazzi in età già
avanzata, causato dai numerosi ricongiungimenti familiari, crea la necessità di assistere
Q
QUEST’ANNO LA RUBRICA
“VENGO DA LONTANO STUDIO
QUI” COLLABORA CON
L’ASSESSORATO
ALL’EDUCAZIONE E INFANZIA
DEL COMUNE DI MILANO A UN
PROGETTO DELLA LEGGE 40/89
PER REALIZZARE UNA REDAZIONE
GIORNALISTICA INTERCULTURALE.
nel processo di integrazione anche la fascia
di età che va dagli 11 ai 17 anni.
Si pone in quest’ottica la collaborazione con
“Vengo da lontano studio qui”, che si concentra prevalentemente sugli adolescenti poiché, in aggiunta alle difficoltà specifiche di
questa fase della vita, essi hanno la necessità di essere sostenuti in concreto all’interno
del loro percorso scolastico, per molti aspetti
più difficile rispetto a quello dei coetanei italiani. Si tratta di difficoltà legate sia alla lingua e al testo scolastico nello specifico, sia
alla cultura in generale. Attraverso questo
nuovo laboratorio giornalistico si vuole offrire
un modo diverso per mettersi alla prova, per
lavorare con il linguaggio e approfondire gli
elementi delle reciproche culture.
UN GIOVANE CI AIUTA A SCOPRIRE
CHE ANCHE A SCUOLA E’ POSSIBILE
PARTECIPARE ALLA COSTRUZIONE DI
UN MONDO A MISURA DI BAMBINO
ATTRAVERSO LE ATTIVITA’ E GLI
INCONTRI PROMOSSI DALL’UNICEF.
Pasquale Salerno
16 anni, Milano:
Ho iniziato a collaborare con l’UNICEF in seguito ad una proposta della mia insegnante di
Lettere, alla quale era stato chiesto di scegliere tre alunni per il “Forum dei ragazzi”, che
quest’anno si è tenuto a Collodi dal 18 al 20
Novembre 2002.
Questa esperienza è stata talmente bella che
non esistono parole per descriverla!
Ho imparato molto e conosciuto ragazzi di tutta Italia, ma soprattutto ho scoperto che esistono posti in cui posso manifestare le mie
idee e i miei pensieri, senza che nessuno
obietti ciò che dico o penso!
Lì, io e gli altri ragazzi presenti, abbiamo continuato il lavoro svolto e l’abbiamo presentato al Chidren’s Forum, tenutosi a New York
dall’8 al 10 Maggio 2002.
Quindi la mia attività di “partecipazione” ha
avuto ulteriori sviluppi, in occasione della presentazione del bilancio annuale UNICEF, tenutosi il giorno 11 Dicembre 2002 a Bruxelles.
Per la prima volta vi partecipavano ragazzi e ragazze, in quanto l’argomento di quest’anno
riguarda la partecipazione “ATTIVA” di noi
giovani (0-18 anni).
Eravamo in tutto 10 ragazzi provenienti
da diverse parti d’Europa e Africa.
Anche allora ho appreso molte cose, ma soprattutto ho notato il problema della lingua.
Comunque anche questa è stata un’esperienza bellissima!
Successivamente sono stato inviato ad un incontro/lezione presso l’“Università Statale di
Milano”, e ad uno presso l’ “Istituto Tecnico
Schiapparelli”. Ho inoltre partecipato al progetto MAE (Ministero affari esteri), dove abbiamo sviluppato alcune idee su come volevamo che si tenesse una lezione sull’ Educazione allo Sviluppo. Sono andato a Roma per
partecipare alla giornata de
“I SINDACI DEI BAMBINI”
e presentare i progetti
sviluppati durante l’esperienza precedente.
Adesso continuo a
vedermi con i miei
amici del progetto
MAE, per poter continuare a sviluppare
autonomamente
nuovi lavori sugli
stessi temi.
Redazione Milano
49
sidente della Commissione servizi sociali della Zona 4. I disagi in questa zona sono molti, dice, come molte sono le associazioni di
volontariato cattolico e laico che ci lavorano.
Ci parla della Cooperativa “La Strada”, che si
occupa del recupero dei numerosi casi di tossicodipendenza e disagio, ci parla del CeAS,
che elabora e attua progetti per il reinserimento di minori disadattati, ci parla dell’Associazione Luisa Berardi e dell’ottimo lavoro
svolto dalle parrocchie.
Poi c’è il Comitato Inquilini del quartiere Molise Calvairate-Ponti, una realtà unica a Milano e, probabilmente, anche in Italia. Siamo
andati a intervistare il presidente del Comitato, Franca Caffa, e Gianni Barbarossa, per 30
anni ingegnere dell’ALER (Azienda Lombarda
Edilizia Residenziale), che da 7 anni lavora
insieme al Comitato Inquilini.
A loro e a Casiraghi, in sedi e momenti diversi, abbiamo posto circa le stesse domande. Le risposte sono state quasi unanimemente convergenti.
Quali
?
Periferie
a’ felici
menti di citt
Ci sono fram
no
mente prendo
che continua
iscono,
forma e svan
lici.
e citta’ infe
nascoste nell
Italo Calvino
invisibili”
a “Le citta’
Introduzione
Einaudi, 1972
l problema delle periferie è in realtà molto più articolato di come è stato dipinto
dai mezzi d’informazione. Per questo non
pensiamo di poter tratteggiare un quadro
completo della situazione in queste poche
pagine. Cercheremo di far emergere quello
che finora non è stato detto o che è stato
detto con troppa debolezza: le periferie nel
complesso sono, è vero, luoghi difficili in cui
spesso e volentieri mancano le strutture adeguate. Ma sono luoghi fertili, abitati da persone che con una determinazione non comune lavorano (singolarmente o associate) per
dar vita al proprio territorio, offrendo servizi
efficienti e concreti negli ambiti più vari, da
quelli ludico-ricreativi, a quelli strutturali e
culturali. Tutto questo, sottolineiamo, senza
nessuna forma di compenso economico.
I
50
NE HANNO PARLATO
TUTTI, PROCEDENDO
A SCIABOLATE,
MACELLANDO LA
QUESTIONE (CI SONO
SOLO I CRIMINALI,
GLI ABUSIVI, LA
DROGA, LE ARMI,
NIENT’ALTRO) E
LIQUIDANDOLA
APPENA L’AUDIENCE
DELLA STRAGE DI
ROZZANO HA
COMINCIATO A
CALARE…
PARLIAMO DELLA ZONA 4 DI MILANO
Ovvero dei quartieri Ponte Lambro e Molise
Calvairate-Ponti, che hanno attirato l’attenzione di studiosi e ricercatori e su cui si sono scritte tesi di laurea.
Abbiamo intervistato Massimo Casiraghi, pre-
EMERGENZA ALER
Il cattivo stato in cui spesso versano le case
dell’ALER costringe spesso a condizioni abitative difficili. Monolocali di 23 mq senza bagno
e doccia in cui vivono 4 persone, per esempio.
Molti palazzi sono privi del servizio di custodia
da 15 anni, con conseguenze gravissime per
l’ordine e per il rispetto delle norme di convivenza. Nel Molise Calvairate-Ponti si trova la
più alta percentuale di malati di mente e di anziani di tutta la città, soggetti deboli a cui manca l’assistenza adeguata. Sempre nello stesso
quartiere si trova la più alta percentuale di immigrati, molti dei quali in età scolare, che necessitano della giusta attenzione soprattutto a
livello di comprensione dei testi scolastici.
Ai nostri interlocutori abbiamo chiesto cosa
viene fatto dalle istituzioni per risolvere questi problemi e tutti concordano sul fatto che i
loro interventi risultano spesso solo parzialmente utili. Progetti come la custodia e il portierato sociale pur fornendo figure assistenziali in grado di aiutare i più deboli nei bisogni
quotidiani, non risolvono, ad esempio, il problema della custodia dei cortili e dei palazzi,
perché non è di loro competenza. Quello che
manca dalla parte pubblica, affermano tutti, è
ECCO I NOMI
MI CHECHE
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atobeach
51
gli alloggi ALER a Milano
120.000
gli abitanti
13.000
cittadini aventi diritto in attesa
di un alloggio popolare
2.800
persone sfrattate
1.884
gli occupanti abusivi
23.100
numero di ultra65enni che vivono
nelle ALER a Milano
Fonte: Corriere della Sera
la capacità e la volontà di ascoltare gli abitanti
del quartiere, necessariamente esperti dei loro problemi. Più volte è stato proposto dal Comitato Inquilini e da altre associazioni e parrocchie di dar vita a progetti “integrati e partecipati”, ma finora i risultati sono stati piuttosto deludenti.
FORSE UNO SPIRAGLIO
Sia a Ponte Lambro sia al Molise CalvairatePonti deve partire, infatti, un progetto che coinvolgerebbe direttamente le realtà del territorio, riconoscendo finalmente all’abitante il ruolo che gli spetta. E’ ora in atto la procedura (un
po’ lunga) per il 2° bando dell’apertura di questo progetto che viene chiamato “Contratto di
quartiere”, e Casiraghi, Caffa e Barbarossa, pur
con precauzione, sono fiduciosi. “Non sarà facile”, dice Franca Caffa, “in vent’anni che lavoro qui non è mai cambiato niente, indipendentemente da chi governava, a sinistra e a destra
sono sempre stati sordi”. “Da parte della politica” afferma Casiraghi, politico lui stesso, “ci
intervenuto con una dichiarazione pubblicata
dal Corriere della Sera lo scorso 27 luglio. Il
quotidiano titolava: Un progetto antidegrado
in ogni periferia. Basta con interventi tampone. Ferrante ai comitati di quartiere: “Siete
una risorsa, è importante che i milanesi possano vivere la loro zona”.
“È un segnale molto positivo e inaspettato”,
commenta Franca Caffa, “adesso attendiamo i
risultati. Nel frattempo noi continuiamo il nostro lavoro, che è molto e richiede tempo e impegno. Abbiamo i doposcuola ricreativi e didattici per le scuole elementari, medie inferiori e superiori. Coi ragazzi facciamo spesso gite
in montagna o al mare. Poi abbiamo le scuole
di italiano per stranieri, il mattino per le donne e le mamme, la sera per tutti. Il normale
servizio di sportello informativo per gli inquilini. Capita spesso che lo sportello debba andare dall’inquilino, soprattutto nel caso di anziani e malati psichici. Quello che facciamo, oltre
a elevare il livello culturale in genere, mira a
creare scambio, aggregazione e socialità”.
Queste dunque le non poche attività del Comitato Inquilini, che ha attirato la nostra attenzione, oltre che per i suoi servizi, anche
per la sua origine e composizione. È una
realtà davvero indipendente, promossa e
composta esclusivamente da cittadini e da
abitanti della zona, libera da interessi che
non siano quelli del quartiere.
Redazione Milano
Dimenticavamo
una cosa
cosa
Dimenticavamo una
importantissima:
tra
non
importantissima: tra non
molto
molto proporremo
proporremo aiai
ragazzi
che
ragazzi che frequentano
frequentano
ilildoposcuola
doposcuola didi
partecipare
nostra
partecipare alla
alla nostra
redazione!
redazione!
52
(
)
NEI PROSSIMI NUMERI ANDREMO IN ALTRE ZONE DI MILANO, IN ALTRE
CITTA’ D’ITALIA E NELLE CAPITALI EUROPEE, COME PARIGI E LONDRA!
17
DAL
42.011
24ottobre
L
O
Dopo il successo dello scorso
anno, ritorna il Concorso
“Critica l’ambiente” che Zai.net
promuove insieme al VI Festival
Internazionale Cinemambiente, a
Torino dal 17 al 24 ottobre
2003 (Cinema Massimo, Via
Verdi 18).
La rassegna, che getta uno sguardo
complessivo sugli uomini e la loro
terra, sulle guerre che infiammano il
mondo, sull’immigrazione, sulle
frontiere che dividono i popoli,
prevede Ecokids, la sezione speciale
dedicata alle scuole.
Nelle mattinate da lunedì 20 a venerdì
24 ottobre verranno proiettati, infatti,
film pensati per le diverse fasce
scolastiche, elementari medie e
superiori. Tutti i ragazzi potranno poi
recensire il film che hanno visto
scrivendo le proprie riflessioni sul tema
sollevato; i migliori articoli, nelle
categorie elementari, medie e
superiori, verranno pubblicati sulla
rivista Zai.net e sul sito
www.cinemambiente.it. Alla classe
vincitrice andrà un premio di 200
euro e il “Dizionario dei film”.
I lavori, che dovranno contenere
considerazioni personali sul tema
CORSO REGINA MARGHERITA, 73
ambientale a partire dalla
10124 TORINO
situazione proposta dal film,
TEL 011 19711943 FAX 011 19711944
dovranno pervenire entro il 14
E-MAIL: [email protected]
novembre alla casella di posta:
WEBSITE: www.cinemambiente.it
[email protected]
A
più fiducia nella base, una fiducia che
SULLE vorrebbe
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si traduca in finanziamenti efficaci per le realtà
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RICI che già esistono e che conoscono la situazioCASSEULLEMICL
NO meglio di chiunque altro”.
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OPOOLLAARRII A M AASE neAnche
POPP
il prefetto di Milano Bruno Ferrante è
ILAN
Cinemambiente
V oglio
u n
fisico
B E S T I A L E!
n questi ultimi anni i mezzi di comunicazione (televisione, riviste, pubblicità) hanno creato il mito illusorio di ragazze supermagre e sempre in forma. Le ragazze “normali” si sentono inferiori per i chili di troppo che
hanno rispetto ad attrici e modelle, riconosciute come ideali di persone perfette, realizzate e felici. Per questo motivo spesso cominciano diete ferree senza chiedere il parere
di un dottore esperto e saltano i pasti con lo
scopo di assomigliare fisicamente al loro modello. Ma queste diete possono provocare
gravi danni, se non sono equilibrate, e possono portare a gravi disturbi alimentari.
I
IL CORPO PROTESTA
PER IL DISAGIO
L’anoressia e la bulimia sono due malattie
sempre più frequenti fra le giovani d’oggi, ma
molto spesso sottovalutate. Entrambe sono
espressione di uno stato di disagio che non
si riesce a comunicare. Il corpo viene posto al
centro dell’attenzione e si vuole che sia lui ad
urlare il malessere che si prova. Le persone
anoressiche cercano, con la magrezza, di ottenere una buona immagine; le persone bulimiche tendono a trasformare il proprio corpo
in qualcosa di non amabile, in modo da ingrandire le distanze fra sé e gli altri.
54
DA UN’INDAGINE DELL’ISTITUTO
NAZIONALE DI STATISTICA (ISTAT
2000) EMERGE CHE, SU UNA
POPOLAZIONE DI 4.600.000
GIOVANI DONNE FRA I 12 E I 25
ANNI, SI STIMANO 138.000 CASI
DI ANORESSIA NERVOSA E
250.000 DI BULIMIA NERVOSA. I
DISTURBI ALIMENTARI STANNO
AUMENTANDO, MA QUALI
SONO LE CAUSE?
Il cibo diventa l’unico pensiero: le anoressiche lo rifiutano e cercano di mantenere lo
stomaco vuoto perché convinte di non poter
colmare il vuoto che le opprime; le bulimiche ne abusano per colmare i vuoti e i dolori interiori.
ABBASSO LE MODELLE,
VIVA IL CIBO SANO
Questi problemi che non vanno curati superficialmente, ma in maniera molto approfondita, sia dal punto di vista alimentare che da
quello psicologico.
Il nostro parere è che non è
importante assomigliare fisicamente alle modelle, ma stare
bene con se stessi e sentirsi
bene. La ginnastica e un’alimentazione corretta aiutano a conservare un corpo snello e sano. E’ importante, però, che il regime alimentare e la
pratica di qualche sport diventino uno stile di vita e non si ricorra ad essi solo in prossimità della prova bikini.
Un consiglio è quello di eliminare tutti i cibi fuori pasto che noi ragazzi mangiamo
abitualmente, ma per una vera dieta è
meglio consultare il parere di un
esperto. Anche perché non
è vero che per dimagrire
bisogna digiunare.
Annelise Cirillo, 18 anni
Martina Badia, 19 anni
Albenga
4 milioni di persone in Italia sono obese, 16 milioni
in sovrappeso, tra cui il 36% dei bambini tra i 7 e i
9 anni proprio per l’abuso di snacks, biscotti, merendine, patatine e hamburger. L’unione Europea si sta mobilitando contro il boom del “cibo spazzatura”, per cui
si privilegiano cibi poco costosi ma sicuramente piu’
dannosi alla salute. Negli ultimi 50 anni, in
Italia, l’incidenza della spesa per alimenti e bevande e’ passata dal 55%
al 18%, mentre i soggetti obesi o
sovrappeso hanno superato la
soglia dei 20 milioni. I ministri della salute dell’Unione Europea stanno
discutendo in questi
giorni, a Milano, su come adottare stili di vita piu’ salutari e sugli
sbagli che si commettono a tavola. L’errore
piu’ grosso e’ sostituire
la dieta mediterranea con
stili alimentari stranieri.
L’Europa
contro
i “cibi
spazzatura”
55
A
FABIOLA
DE CLERCQ
Fabiola De Clercq, nata a Bruxelles ma da
sempre residente in Italia, prima a Roma e da
dieci anni a Milano, è stata prima bulimica,
poi anoressica. E’ guarita e ha deciso di raccontare nel libro autobiografico
“Tutto il pane del mondo”
(1990, tradotto in tedesco,
spagnolo e giapponese, oggi
alla diciassettesima edizione)
la sua storia per aiutare le migliaia di malate e malati segreti che, rifiutando di parlarne,
non riescono a trovare la via di
salvezza.
Ha pubblicato, inoltre: “Donne
invisibili” (1995, quattro edizioni), “Fame d’amore” (1998).
Ecco come Fabiola ha risposto alle
domande della redazione di Zai.net:
Annelise e Martina, le autrici del nostro articolo, attribuiscono la responsabilità dei disturbi alimentari nelle giovani soprattutto ai
media. E’ soltanto accennata e stenta a venir
fuori dalle loro parole l’idea di un disagio più
profondo, che nei media trova magari soltanto una cassa di risonanza, ma nulla di più.
Anche lei, Fabiola, ritiene che nel desiderio di
assomigliare a un modello possa stare tutta
l’origine della bulimia e dell’anoressia?
E’ molto semplice fermarsi a una
considerazione di questo tipo,
mentre il vero nucleo del problema sta tutto in famiglia,
nella mancanza di modelli e
di valori a cui una giovane
donna nel momento forse
più delicato della propria
esistenza possa ispirarsi.
Voler somigliare a qualcosa che viene da fuori,
o che ci viene imposto
dalla società, è il rimedio
che esse riescono a sperimentare più in fretta per
sopperire al loro male e al
56
loro disagio interiore. Se in famiglia non trovano il clima ideale alla loro crescita emotiva, psichica e sessuale, esse difficilmente riusciranno a trovare certezze nei valori che
realmente fondano la persona, quali l’intelligenza, la simpatia, la solidarietà, il talento
artistico, e a rispondere con questi alle sfide
della vita; tutto rischia di passare in secondo
piano di fronte al problema che in quel momento le opprime maggiormente:
diventare donne.
Ci spieghi meglio, Fabiola, quali
potrebbero essere le dinamiche familiari che più incoraggiano l’insorgenza di disturbi di questo tipo.
Attribuirei la responsabilità maggiore all’incapacità dei genitori di relazionarsi come coppia nei confronti
dei figli. Mi spiego: spesso i figli
rimproverano ai genitori di non
comportarsi come due persone che
fabiola
de clercq
Nel 1991 Fabiola De Clercq ha
fondato l’ABA, l’Associazione
per lo studio e la ricerca su
anoressia, bulimia e obesita’,
la prima realta’ italiana a
ridurre la distanza tra le
persone che soffrono di questi
disagi e le strutture specifiche deputate alla cura. L’ABA
e’ oggi presente in molte citta’ d’Italia (Ancona, Alessandria, Bologna, Catania, Genova,
La Spezia, Salerno, Torino, Verona, Venezia, Roma e Milano) e
sul suo sito (www.bulimianoressia.it) si trovano tutte le
informazioni circa le attivita’, la ricerca, gli incontri, i
corsi di formazione e le pubblicazioni dell’Associazione.
stanno insieme perché si amano e si desiderano. Nel caso particolare delle ragazze, esse
tendono nel momento della crescita a cercare
nella madre il loro modello, ma non trovano
una donna che si sente oggetto d’amore da
parte del proprio marito, né tanto meno una
donna che prova attrazione nei confronti del
proprio partner. Spesso le giovani per riferirsi
al rapporto che lega i loro genitori usano
espressioni del tipo “sembrano fratello e sorella, vivono come due soci d’affari, stanno
insieme per convenienza”. Le madri dovrebbero, invece, fornire un modello forte intorno
al quale esse possano costruire la propria crescita e proiettare il proprio diventare donne.
Come mai secondo lei il momento dell’adolescenza risulta essere il più delicato?
L’adolescente percepisce acutamente la difficoltà della crescita, della conquista dell’autonomia,
ed ha realmente bisogno di modelli concreti ai
quali rifarsi. C’è poi un altro problema: spesso
queste ragazze non riescono nemmeno a trovare il coraggio di crescere e di conquistare la propria autonomia poiché su di loro grava il peso
di madri che riversano su di loro tutte le proprie
attenzioni tirandole a sé come partner.
PER CONTATTARE
DIRETTAMENTE L’ABA:
numero verde: 800.16.56.16
[email protected]
SEDI PRINCIPALI:
Milano
Via Solferino, 14
tel. 02 29.000.226
Roma
Via Giambullari, 8
tel. 06 70.49.19.12
Logo ABA
INTERVISTA
Per concludere, quindi, i media passano del
tutto in secondo piano?
Direi proprio di sì, o meglio, essi inseriscono i
loro contenuti superficiali in quei buchi causati dai corto circuiti che si creano in famiglia. Se
alla figlia viene a mancare in famiglia un modello di donna reale, con la sua sessualità e i
suoi desideri, è comprensibile che faccia attecchire più facilmente dentro di sé i prodotti
che la televisione o gli altri media propongono, senza avere la forza e la capacità di discernere: ciò che conta in primo luogo è riempire i vuoti. D’altra parte questo è un meccanismo abbastanza frequente: l’idea di ottenere un corpo perfetto, ad esempio, dà l’illusione di possedere qualcosa di solido, che poi si
rivela invece subito effimero. Manca, poi, la
possibilità di dire qual è il proprio stato d’animo, di gridare il proprio malessere, poiché
viviamo in una società in cui bisogna dimostrare di essere sempre competitivi, in cui non
si può dire “io sto male, non mi sento all’altezza”, altrimenti si è subito tagliati fuori.
Eleonora Fortunato
57
PERCHE’
RACCONTARE...
scrivere
Il corso “Scritture” a cura
della scuola Holden di
Alessandro Bericco, si rivolge
a chiunque sia interessato a
discutere e approfondire le
nuove forme di scrittura narrazione, saggio breve,
articolo e sceneggiatura. E’
composto di una parte
teorica e di una parte pratica
con un tutor individuale e si
rivolge agli studenti e agli
insegnanti delle scuole medie
superiori italiane.
Negli
obiettivi
è
una
rivalutazione dell'esperienza
personale degli studenti sia
come produttori che come
consumatori di storie: perciò
capiterà
di
parlare
di
narrazione analizzando una
canzone di Vasco Rossi, fino
a vedere come anche le
striscie di Charlie Brown &
company possano servire a
parlare del saggio breve.
Condizioni speciali riservate ai lettori
di Zai.net: studenti e insegnanti
I n fo : w w w. z a i . n e t / e d u c a t i o n a l
Fumetto
Uomini e topi
VIVAIO
CREATIVO
&
COMUNICAZIONE
Canto Rap
Nel listino dei Wanted
La redazione del Vivaio creativo e della comunicazione visiva è sostenuta
dalla Fondazione A. De Mari e dall’Assessorato alle Politiche per l’Istruzione
della Provincia di Savona
Nel listino dei wanted
Intanto prego e spero per il mio avvenire
Visto che so cosa vuol dire
Avere il portafoglio e la pancia vuota
Quando gli altri vanno in giro con capi firmati alla moda
Whisky e soda
Bevo broda
Per dimenticare
Un passato all’insegna del sudore alla fame
Quindi se posso rinnego il mio presente il mio ieri
Sperando in un domani migliore very very!
Ora resto qui nella mia thug mantion
Con il mio compare reggo una little conversation
Parliamo di profection
Quando gli altri pensano ancora al gioco più gettonato di playstation
Sarà che io non riesco
Ogni mio gesto
Porta il riflesso
Delle conseguenze
Non faccio mai niente
Senza pensare a fare migliore il mio presente…
Non ho mai avuto il lusso di essere bambino
Nel listino
Dei wanted fin dal mio primo mattino
Sheta Amrou, 16 anni
Milano
IL COMMENTO DELLA REDAZIONE:
E’ un recitativo rap riuscito, intenso nel messaggio
e piacevole nel ritmo. Unisce brandelli onirici dalla
beat generation, in stile Kerouac o Ginsberg,
all’impronta realistica di un’infanzia difficile, che,
si sente, è qualcosa di più di un ricordo. Ci sei
veramente piaciuto, Sheta, scrivici ancora!
UNA STORIA SURREALE E
UMORISTICA COMPLETAMENTE
IDEATA E REALIZZATA DA DUE
GIOVANISSIMI AUTORI DI
TORINO, MICHELE D’AGOSTINO
E MASSIMILIANO MOCCHIA,
ENTRAMBI USCITI
DALL’ISTITUTO D’ARTE
PASSONI DI TORINO.
COMINCIA SU QUESTO NUMERO
L’AVVINCENTE SAGA DI CLOUD CITY,
verdeggiante cittadina americana, tutta villette a
schiera e delicati salottini da thé, abitata
negli abissi della sua rete fognaria da un
coacervo di ratti governati, o meglio
tiranneggiati, dall’ex sindaco della città.
Siamo alla fine degli anni ’40 e il loro
scopo è, alla fine, quello di
riconquistare finalmente il
potere sulla città e poi sul
mondo intero.
Ma tutto comincia con la
truculenta scoperta della
signora Johnson…
61
62
…
63
A S T R Oc
Ogni mese Cassandra seleziona per voi il volto
più rappresentativo di ciascun segno zodiacale…
a s t i n g
a cura di Cassandra e Tiresia
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
Yuri R. - 19 anni
Alessandra A. - 16 anni
Simona L. - 19 anni
Jessica C. - 18 anni
Sara M. - 15 anni
21 marzo - 20 aprile
21 aprile - 21 maggio
21 maggio - 21 giugno
22 giugno - 22 luglio
23 luglio - 23 agosto
AMORE
Non sei al massimo
della forma, e ti senti
un po’ deluso nelle
aspettative che avevi
dal tuo partner: improvvisamente lui ti
sembra un po’… noioso. Non prendere decisioni affrettate, comunque, ed aspetta che la
congiuntura astrale torni favorevole.
AMORE
Nonostante la mente ti
riporti spesso ai bei
momenti trascorsi col
partner, non è il caso
di lasciarsi travolgere
dalla nostalgia, ma anzi, preparati a sfoderare tutto il tuo fascino…
sarà un potente antidepressivo!
AMORE
Sei in un momento di
forte indecisione: non
sai se tornare insieme al
tuo partner o proseguire
l’avventura estiva cominciata un po’ per caso. Il problema è che la
novità ti entusiasma, ma
far finire una storia che
dura ormai da tanto ti
spaventa.
AMORE
Non ci sono grosse
novità. Per chi è in
coppia la vita è un
lungo fiume tranquillo,
per i single si profila
ancora qualche breve
e frizzante incontro,
senza troppe pretese.
Forti emozioni non
tarderanno a venire.
AMORE
E’ un periodo di transizione, qualcosa ti
frulla per la testa, o
meglio qualcuno… E’
venuto il momento di
chiarire col partner tutto quello che non va:
può darsi che il dialogo vi aiuti a ritrovare
l’armonia di un tempo.
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
Maria Cristina T. - 16 anni
Emilia B. - 18 anni
Mario C. - 19 anni
24 agosto - 23 settembre
24 settembre - 22 ottobre
23 ottobre - 22 novembre
AMORE
Non si può dire che
l’estate ti abbia deluso, ma adesso ricomincia la scuola e gli
impegni si moltiplicano a scapito del tempo libero da passare
col partner. Attenzione
a non esagerare con
le uscite serali fino a
tardi.
AMORE
Sia che tu sia single
sia che tu abbia una
storia, sei in un periodo veramente esplosivo: hai fascino da
vendere. Attenzione
però a non attirarti le
antipatie di chi non
ha il tuo stesso savoir
faire…
AMORE
Ti trovi bene col tuo
partner, anche se a
volte senti che l’intesa
tra voi non è così totale come vorresti o
come era in passato.
Per dare un tocco di
novità alla storia prova a preparare piccole
sorprese che ravvivino
l’atmosfera.
AMICI
AMICI
AMICI
AMICI
AMICI
AMICI
AMICI
AMICI
E’ un buon momento
per fare nuove amicizie, l’inizio della
scuola potrebbe facilitare l’incontro con
persone molto interessanti con cui trascorrere belle serate.
Non che siano da accantonare gli amici
storici: nuovi stimoli,
però, non guastano!
Con la riapertura delle scuole tornano le
solite compagnie, ma
chissà che qualche
new entry nel gruppo
non vi aiuti a cambiare un po’ i soliti orizzonti e a movimentare in modo più originale le serate. Le
stelle prevedono, comunque, un discreto
autunno.
E’ un periodo un po’
morto: la vecchia
compagnia si sta sfaldando a causa dei
nuovi interessi che
travolgono ciascuno.
Si rischia di rimanere
delusi dal comportamento di qualche
amico storico.
Qualche commento di
troppo rischia di rovinarti il rientro a scuola: meglio non darvi
troppa importanza,
spesso questi atteggiamenti sono frutto
di un po’ d’invidia.
Comunque rilassati,
vedrai che trascorrerai
bei momenti in compagnia.
In questo periodo forse sei un po’ troppo
preso da te stesso e
non presti abbastanza
attenzione a coloro
che ti stanno intorno.
Cerca di fare attenzione soprattutto alle richieste silenziose di
aiuto da parte degli
amici: occorre molta
sensibilità.
Cerca di trovare il
tempo anche per gli
amici, troppo spesso
sfuggi alla vita sociale per rifugiarti nel
rapporto di coppia.
Ricorda che quando
inevitabilmente una
storia finisce, gli
amici sono una risorsa preziosa.
Un tuo amico sta vivendo una situazione
molto difficile: cerca di
stargli accanto il più
possibile, ma con discrezione. Ritrovare il
vecchio gruppo ti darà
una nuova carica, ma
cerca di concentrare le
energie anche per lo
studio.
L’entrata di nuove persone nel gruppo potrà
creare qualche imbarazzo, ma conviene
puntare sul dialogo e
imparare a sdrammatizzare le situazioni a
volte un po’ ambigue.
Se così proprio non se
ne esce, provate a
cambiare compagnia.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
CONSIGLIO
CONSIGLIO
Non ripensare troppo
all’estate: serve un bel
concentrato di energia
positiva per cominciare
bene.
Dedica un po’ di tempo
ai tuoi hobby e fai un
po’ di sport.
Una lettura che parli
di scelte: “Ricorda con
rabbia” di J. Osborne
è un’idea.
Approfitta del tempo
libero per tuffarti in
un bel classico di
Pennac.
CONSIGLIO
Per affrontare con
calma le situazioni,
sentimentali e non,
guarda qualche film
d’annata.
CONSIGLIO
Rendetevi autonomi,
stabilite una sera a
settimana da dedicare a
voi stessi.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
Ti ci vuole una tregua
fatta di buone letture:
punta sullo humour
inglese di A. Bennet
Non è un periodo
molto propizio per la
scuola. Ogni tanto
ricordati di studiare...
D i v e n t a a n c h e t u i l v o l t o p ro t a g o n i s t a d e l t u o s e g n o n e l n o s t ro o ro s c o p o
ASTROcasting
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
Diego G. - 18 anni
Ilaria S. - 14 anni
Stefano C. - 18 anni
Monica S. - 14 anni
23 novembre - 21 dicembre
22 dicembre - 20 gennaio
21 gennaio - 19 febbraio
20 febbraio - 20 marzo
AMORE
Ci sarà a breve un
nuovo incontro che rischierà di stravolgere
la tua situazione sentimentale già un po’ in
crisi. Non saprai se lasciarti subito andare e
i dubbi rischieranno di
occuparti più del dovuto, a scapito dello
studio e degli hobby.
AMICI
Per i nati sotto questo segno si profilano belle sorprese:
persone che finora
non avevano attirato
più di tanto la vostra
attenzione potrebbero rivelarsi in realtà
ottime compagnie
con cui trascorrere
piacevoli momenti.
CONSIGLIO
Tuffatevi nei film
dell’autunno, “The
Dreamers” di
Bertolucci potrebbe
essere un’idea.
AMORE
Vivi in un altalenare
continuo di triangoli
amorosi e salti
allegramente da una
storia a un’altra
senza farti troppi
problemi.
L’imperativo
categorico della tua
adolescenza sembra
essere Carpe diem!
AMICI
Tendete a chiudervi e
a non raccontare la
parte più profonda di
voi: una maggiore
fiducia negli amici
potrebbe però
giovarvi molto nei
momenti difficili che
si presenteranno con
la riapertura delle
scuole.
AMORE
Scintille per i nati
sotto questo segno,
Venere è al posto
giusto! Approfittatene
per far decollare la
storia interrotta con
l’estate o per
trascorrere momenti
indimenticabili col
partner di sempre...
AMICI
Siete vivaci ed
intraprendenti al
punto giusto. Le
stelle vi aiuteranno a
risolvere questioni
lasciate in sospeso
da troppo tempo e a
ritrovare il giusto
equilibrio.
AMORE
Questo è un periodo
un po’ burrascoso a
causa dei frequenti
litigi col partner,
dovuti soprattutto alla
mancanza di dialogo.
Fate in modo però di
non scaricare su altri
le vostre
responsabilità, agite
da adulti!
AMICI
Anche in gruppo non
siete al massimo della
forma, apparite
scontrosi ed irascibili.
Attenti a non tirare
troppo la corda con gli
amici storici, che già
in altre occasioni
hanno dimostrato di
sapervi stare accanto.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
CONSIGLIO
Non perdetevi i
concerti più trendy
dell’autunno,
contribuiranno a
rendervi meno asociali
Dedica l’autunno alla
scoperta dei sapori
della cucina etnica
Se la stima di voi è
bassa, provate a
scatenare le endorfine
con l’attività sportiva.
S u l s i t o w w w. z a i . n e t l e i s t r u z i o n i p e r p a r t e c i p a r e
Direttore responsabile
Lidia Gattini
Vice direttore
Renato Truce
Segreteria di redazione
Sonia Fiore
Coordinamento redazioni scolastiche
Simonetta Mitola, Lucia Rapisarda, Pietro Farneti
Impaginazione
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Illustrazioni
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Fotografie e fotoservizi
gli studenti fotoreporter dell’Istituto Alber Steiner (To), Marco
Giacomini, FIF Fondazione Italiana Fotografia, Liceo Tecnologico
Montessori (Roma), Lucilla Ruffinatti, Fabrizio Caratto.
Redazione nazionale
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Hanno collaborato
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Mocchia, Michele D’Agostino, Pasquale Salerno, Alberto
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