LEGGENDE RELATIVE alla spada KUSANAGI NO TSURUGI

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LEGGENDE RELATIVE alla spada KUSANAGI NO TSURUGI
LEGGENDE RELATIVE alla spada KUSANAGI NO TSURUGI
Susanoo uccide il mostro Yamata no orochi e trova la spada
YAMATA NO OROCHI
La leggenda narra che Yamata-no-orochi ヤマタノオロチ1(八岐大蛇、八俣遠呂
智、八俣遠呂知)fosse un serpente/drago2 con otto teste e otto code che
divorava fanciulle3.
L’augusto Susanoo no mikoto 素戔嗚尊 (すさのお), una delle divinità più importanti
descritte nelle antiche cronache della storia mitologica giapponese (Kojiki 古事記,
Nihonshoki 日本書紀), discese nella regione di Izumo4. Lì vi incontrò una coppia di
anziani che piangevano attorno ad una giovane fanciulla. Susanoo chiese loro la
ragione del tormento e gli venne risposto che era per via del “gran drago biforcato
otto volte”5 che dalla regione di Koshi6 veniva ogni anno lì a divorare fanciulle. Già
aveva ucciso sette delle loro figlie e la coppia di anziani temeva quindi per
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L’origine del nome è incerta, ma si pensa che Orochi significhi “O” – “picco di una montagna” (峰), “ro” è un suffisso
di congiunzione, “chi” – “forza spirituale” (霊力), oppure “chi” significa “serpente”.
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Probabilmente si trattava di un bandito.
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La leggenda del drago è forse un’allegoria delle incursioni Ainu e un ricordo di antichi sacrifici umani in occasione di
funerali di qualche capo o per le fondazioni di palazzi, etc.
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La regione di Izumo, si trova nella costa occidentale dell’isola maggiore giapponese – Honshū -, proprio di fronte alla
Corea: regione che probabilmente fu occupata tra le prime dagli emigranti coreani.
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Kojiki – traduzione Università Ca’Foscari Venezia p.59-61.
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La parte settentrionale e centrale dell’Honshū, a quel tempo era abitata dagli Ainu.
l’incolumità della loro ultima figlia, dato che si avvicinava il periodo della venuta del
mostro.
Susanoo allora chiese ai genitori di offrire a lui la fanciulla7 e, dopo che
acconsentirono, egli la trasformò in un pettine dai denti stretti e la mise tra i propri
capelli. Poi ordinò loro di preparare una palizzata dove inserire otto otri di sake
spremuto otto volte e di attendere. Il serpente giunse nel luogo e introdusse in ogni
recipiente di sake una testa e incominciò a bere fino ad ubriacarsi e ad
addormentarsi8. A quel punto, Susanoo sfoderò la spada di “dieci pugni” che
portava al fianco detta “Totsuka no tsurugi” 十握剣(とつかのつるぎ)e iniziò a
squartare il drago, il cui sangue riempì il fiume Hii. Nel taglio della coda, Susanoo
scheggiò la lama della propria spada a causa di un oggetto all’interno del mostro. Fu
così che Susanoo con stupore (“Che cosa strana!” disse), trovò la grande spada
Tsumu-gari9 che diede poi come dono alla sorella Amaterasu, divinità solare10.
Questa spada è la più importante nella tradizione giapponese in quanto fa parte di
una delle tre regalie imperiali o sanshu no shinki 三種の神器 (spada, specchio –
yatanokagami 八咫鏡, gioielli-yasakaninomagatama 八尺瓊勾玉 ). Amaterasu,
infatti, dopo aver ricevuto la spada dal fratello la donò al nipote Ninigi, l’antenato
del primo leggendario imperatore giapponese Jimmu, per governare il Giappone e
tale spada si trasmise a tutti gli imperatori successivi come simbolo di potere e di
legittimazione. Tuttavia si narra che l’imperatore bambino Antoku perse la spada in
mare in occasione di una delle battaglie epiche della guerra Genpei (1185) e la spada
Hinoomashi-no-tsurugi 昼御座剣 fu usata a quel tempo al posto di quella perduta e
successivamente conservata nel tempio di Ise.
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La fanciulla si chiama Kushi-nada-hime e divenne in seguito la sposa di Susanoo.
L’episodio ricorda il mito di Ulisse e Polifemo.
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Tsumu-gari no tachi 都牟刈大刀 significa “ben tagliente, affilata”. Nel seguito del Kojiki essa assumerà il nome di
“spada che falcia le erbe” o "Kusanagi no tsurugi” 草薙剣. Questa spada viene trovata ad Izumo, area che abbondava
di ferro. La spada verrà chiamata anche Ame-no-mura-kumo-no-tsurugi 天叢雲剣“gruppo di nubi dal cielo”, e questo
appellativo lo ebbe perché vi erano sempre molte nubi nel luogo ove abitava il mostro. Le nubi portavano piogge ed
era comune sacrificare una ragazza al dio della pioggia, il drago, che, nella concezione cinese, è quindi spesso
circondato da nuvole nelle raffigurazioni artistiche. La spada è detta anche Yaegaki-no-tsurugi 八重垣剣(やえがき
のつるぎ)o Kutsunagi-no-ken 沓薙剣(くつなぎのけん)o definita anche come spada del serpente 蛇の剣, dove
il termine Kusa-nagi, potrebbe ricordare Kusa-meraviglioso クサ=串=奇 e Nagi-Naga-Serpente ナギ=ナダ=蛇.
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Altre fonti diverse dal Nihonshoki, dicono che quando Amaterasu si vide offrire la spada da Susanoo disse: “Questa
spada l’avevo nella grotta; mi è caduta dal cielo sul monte Ibuki, in Ōmi (area Shiga-Gifu), è la mia spada divina”.
Questa spada è ora venerata nella provincia di Owari, in Atsuta (vicino a Nagoya).
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Immagine del primo
Imperatore del Giappone Jimmu
I tre tesori del Giappone (spada, specchio, gioiello)
YAMATO TAKERU NO MIKOTO11
Yamato takeru no mikoto ヤマトタケルノミコト, noto anche con il nome di Ōsu
no mikoto 小碓尊(命)(おうすのみこと)”piccolo mortaio”, è un personaggio
leggendario dei miti giapponesi. Egli assunse l’appellativo di Ōsu no mikoto in
quanto si narra che uccise in maniera truce suo fratello mentre svolgeva i suoi
bisogni. Dato il carattere turbolento, il padre lo allontanò commissionandogli di
andare ad uccidere due guerrieri ribelli, i Kumaso12. Fu così che Ōsu no mikoto,
all’epoca sedicenne, ricevette in dono una giacca e una sottana dalla zia Yamatohime, sacerdotessa di Ise, e si recò presso la casa dei guerrieri nemici mettendosi ad
osservarli mentre si accingevano a costruire una caverna. Con gli abiti ricevuti dalla
zia, egli decise di travestirsi da donna, si sciolse i capelli e penetrò nella caverna. I
fratelli Kumaso accolsero questa giovane con grande piacere in mezzo a loro e
quando la festa giunse al culmine, Ōsu no mikoto estrasse la piccola spada dal petto
e uccise i fratelli Kumaso. Uno di loro, prima di morire, riconobbe la sua forza e gli
diede l’appellativo di Yamato Takeru (eroe di Yamato).
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Kojiki – traduzione Università Ca’Foscari Venezia p.257-269.
Probabilmente guerrieri residenti nel Kyūshū.
Egli, dopo aver sconfitto un altro guerriero noto come Izumo-Takeru tramite un
inganno di scambio di spade, rientrò nella propria terra. Lì il padre gli ordinò di
partire nuovamente, questa volta verso Nord-Est per sconfiggere gli insubordinati
(Ainu). La zia Yamato-hime, per aiutarlo ancora nella nuova impresa gli consegnò un
sacco e la spada tagliatrice di erbe o Kusanagi-no-tsurugi 草薙の剣 .
Entrando nell’area, i nemici gli tesero un agguato e incendiarono la palude ove si
trovava. Fu così che Yamato Takeru si accorse dell’inganno e aprì il sacco ricevuto
dalla zia trovandovi un acciarino. Con la spada falciò completamente le erbe13 e con
quell’acciarino appiccò un fuoco contrario che divampò verso i nemici uccidendoli.
Successivamente Yamato Takeru si sposò e decise di depositare quella spada presso
la residenza della moglie, la principessa Miyazu di Owari. Tuttavia, avventuratosi in
nuove imprese, egli trovò la morte, dispiacendosi prima di aver lasciato l’augusta
spada presso la casa della donna.
Yamato Takeru e la spada Kusanagi-no-tsurugi
Yamato Takeru travestito da donna che
osserva i guerrieri Kumaso, prima di
ucciderli
Cinzia Dolcini
Laurea Specialistica Lingue e Civiltà dell’Asia Orientale (Giapponese)
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Una variante del Nihonshoki dice che la spada uscì sola dal fodero a falciare le erbe. Il fuoco era uno dei sistemi di
guerra degli antichi giapponesi del nord.