documento finale 5ib 2014-2015

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documento finale 5ib 2014-2015
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
ANNO SCOLASTICO 2013/14
DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE 5 IB
Disciplina
Docente
Ore
Tipi
s.li
verifiche
Lingua e lettere italiane
Salabelle Marisa
4
S.O.
Storia, cittadinanza e
costituzione
Inglese
Salabelle Marisa
2
O.
Papini Paola
3
O.
Matematica
Favillini Roberto
3
S.O.
Informatica
Vestri Luigi
6(4)
S.O.P.
Informatica
Niccolai Riccardo
Sistemi e reti
Melosi Simonetta
4(2)
S.O.P.
Sistemi e reti
Niccolai Riccardo
Tecnologie e progettazione
sistemi informatici
Tecnologie e progettazione
sistemi informatici
Gestione, progetto e
organizzazione di impresa
Gestione, progetto e
organizzazione di impresa
Scienze motorie e sportive
Tarantino Gianfranco
4(2)
O.P.
3(2)
O.P.
Procaccini Paola
2
O.P.
Religione
Vaccaro Andrea
1
Firma del docente
Niccolai Riccardo
Bettin Federica
Niccolai Riccardo
fra parentesi le ore in compresenza con l’ITP
s: scritta – g: grafica – s/g: scritto/grafica - o: orale – p: pratica
Pistoia, 15 maggio 2015
Il Docente Coordinatore
Il Dirigente Scolastico
1
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE GENERALE
1) PROFILO DELL’INDIRIZZO
Il diplomato in Informatica possiede specifiche competenze nell’ambito del ciclo di vita del
prodotto software e dell’infrastruttura di telecomunicazione, declinate in termini di capacità
di ideare, progettare, produrre e inserire nel mercato componenti e servizi di settore. La
preparazione dello studente è integrata da competenze trasversali che gli consentono di
leggere le problematiche dell’intera filiera.
Dall’analisi delle richieste delle aziende di settore sono emerse specifiche esigenze di
formazione di tipo umanistico, matematico e statistico; scientifico-tecnologico; progettuale
e gestionale per rispondere in modo innovativo alle richieste del mercato e per contribuire
allo sviluppo di un livello culturale alto a sostegno di capacità ideativo–creative.
Il diplomato acquisisce competenze che caratterizzano il profilo professionale in relazione
ai processi, ai prodotti, ai servizi con particolare riferimento agli aspetti innovativi e alla
ricerca applicata, per la realizzazione di soluzioni informatiche a sostegno delle aziende
che operano in un mercato interno e internazionale sempre più competitivo. Il profilo
professionale dell’indirizzo consente l’inserimento nei processi aziendali, in precisi ruoli
funzionali coerenti con gli obiettivi dell’impresa. Ampio spazio è riservato allo sviluppo di
competenze organizzative, gestionali e di mercato che consentono, grazie anche
all’utilizzo dell’alternanza scuola-lavoro, di realizzare progetti correlati ai reali processi di
sviluppo dei prodotti e dei servizi che caratterizzano le aziende del settore. Il quinto anno,
dedicato all’approfondimento di specifiche tematiche settoriali, è finalizzato a favorire le
scelte dei giovani rispetto a un rapido inserimento nel mondo del lavoro o alle successive
opportunità di formazione: conseguimento di una specializzazione tecnica superiore,
prosecuzione degli studi a livello universitario. Per le competenze specifiche e le capacità
si rimanda alle singole parti disciplinari.
2) PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
a) La classe è composta da 18 alunni, non tutti provenienti dalla terza originaria infatti alcuni
ragazzi hanno alle spalle un percorso irregolare. Si tratta pertanto di una classe disomogenea per
età. La classe ha rilevato interesse e partecipazione ma l’impegno non è stato sempre continuo;
pochi alunni si sono rivelati meno responsabili e puntuali nella consegna del lavoro svolto ed il
rendimento non è stato per tutti sempre positivo. Nel complesso la classe ha raggiunto in modo
soddisfacente gli obiettivi proposti. Sono presenti nella classe alcuni studenti che hanno
conseguito risultati buoni e ottimi.
b) Durante il triennio, si è avuta una sufficiente continuità didattica con avvicendamenti in
matematica, tecnologia ed è stata introdotta la nuova disciplina gestione progetto.
c) Per tutto l'anno scolastico la classe ha potuto disporre di un'aula ad essa assegnata; ha
usufruito inoltre di diversi laboratori attrezzati per le materie tecniche e della palestra e, inoltre di
una collegata attività sportiva.
3) OBIETTIVI TRASVERSALI (EDUCATIVI E FORMATIVI) EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI:
Sanno comprendere un testo scritto o grafico e individuarne gli elementi essenziali.
Sono in grado di utilizzare in maniera personale critica le conoscenze apprese.
Sono in grado di ricercare e consultare documentazione tecnica anche in lingua Inglese.
Sanno produrre un testo organizzato logicamente e finalizzato all’esposizione delle conoscenze.
Sanno realizzare e presentare un lavoro di gruppo collaborando su un progetto comune.
4) TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI
Sanno affrontare alcune tematiche pluridisciplinari .
2
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FEDI-FERMI - Pistoia
5) ATTIVITA’ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEI PERCORSI CURRICOLARI
La classe ha :
- effettuato la gita di istruzione a VIENNA e BUDAPEST;
- assistito allo spettacolo teatrale “La vita agra”, al Teatro Manzoni di Pistoia;
- partecipato a tre incontri sulla storia del '900 nell'ambito del progetto “Scenari del XX Secolo”;
- partecipato a due incontri con l'associazione “ADHARA” contro la discriminazione di genere;
- partecipato al concorso “Un filo di pasta” promosso da Confindustria Pistoia;
- partecipato ad un seminario sul sistema qualità;
- partecipato ad incontri con ex-studenti inseriti in importanti aziende del settore web;
- partecipato al corso B.L.S. massaggio cardiaco e ventilazione;
- partecipato al progetto educazione stradale promosso da ACI;
- partecipato ad incontri sull’orientamento universitario e il mondo del lavoro.
6) CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE DELLE VALUTAZIONI (FORMULAZIONE
DEI GIUDIZI E ATTRIBUZIONE DEI VOTI)
VERIFICHE
Programmazione delle simulazioni delle prove di esame
ITALIANO : martedi 21 aprile 2015
INFORMATICA : martedi 28 aprile 2015
SIMULAZIONI TERZA PROVA:
TIPOLOGIA B lunedi 11 maggio 2015
TIPOLOGIA C martedi 12 maggio 2015
MATERIE: STORIA – MATEMATICA – T.P.S.I.T. – INGLESE – SISTEMI
Lo scopo della verifica e della valutazione è quello di monitorare l’attività educativo-didattica nel suo
complesso. In base ai risultati ottenuti vengono effettuati mirati interventi correttivi all’attività didattica.
I Consigli di classe stabiliscono criteri di verifica e di valutazione al fine di assicurare uniformità di giudizio,
pur rispettando la diversità delle singole discipline:
Verifiche d’ingresso – per accertare i prerequisiti necessari al raggiungimento degli obiettivi e
impostare la programmazione della disciplina in relazione alla reale situazione della classe.
Verifiche diagnostiche – svolte in itinere per avere una valutazione formativa dei progressi
compiuti dagli alunni e per valutare la validità della metodologia adottata.
Verifiche sommative – per valutare in quale misura gli obiettivi siano stati raggiunti.
Tipologie delle prove e scala di misurazione
test vero – falso
test a risposta multipla
questionari a risposta aperta
temi
prove semistrutturate
prove strutturate
esecuzione di esperimenti
relazioni tecniche
colloqui
I docenti, consapevoli che la valutazione accompagna tutto il processo formativo d’insegnamento e di
apprendimento, si impegnano a:
• valutare gli alunni mostrando attenzione ad ogni soggetto nel suo divenire di maturazione e di
apprendimento
3
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•
•
•
•
•
•
•
valutare oggettivamente gli obbiettivi relativi alla conoscenza, alla competenza e alle capacità, con
maggiore attenzione alla maturazione graduale degli alunni
comunicare ai genitori i risultati dell’osservazione sistematica e della valutazione, per una effettiva
collaborazione, condividendo una linea educativa comune tra scuola e famiglia
essere chiari nelle valutazioni, motivandole
permettere agli alunni di visionare le verifiche corrette in tempi brevi
utilizzare un’ampia gamma di voti
garantire un congruo numero di valutazioni.
Ciò premesso, per una valutazione finale il più possibile omogenea ed obiettiva sono stati stabiliti i
seguenti criteri:
ciascun Consiglio di Classe nella valutazione finale terrà conto, oltre che del profitto nelle singole
discipline, anche di tutti i fattori atti a delineare il profilo intellettivo e socio-affettivo dello studente, quali la
partecipazione al dialogo educativo, il comportamento, la frequenza alle lezioni, i livelli di partenza, i
progressi in itinere e la possibilità di frequentare con profitto la classe successiva.
Tenendo presente quanto sopra detto per la prosecuzione del corso di studi
Il Consiglio di Classe delibererà la non ammissione alla classe successiva nei confronti degli alunni che
presenteranno 4 o più discipline con valutazione insufficiente.
Il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio per gli alunni che avranno da 1 a 3
discipline con valutazione insufficiente. L’ammissione alla classe successiva verrà rimandata a
conclusione dei corsi di recupero.
Il Consiglio di Classe delibererà l’ammissione all’esame di stato conclusivo per gli studenti che avranno
conseguito in ogni disciplina e nel comportamento una valutazione non inferiore alla sufficienza.
Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del
consiglio di classe non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono
ammessi a sostenere, prima dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, prove suppletive,
che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva.
Valutazione
Al fine di armonizzare le attività dei Consigli di Classe il Collegio conviene che:
• la situazione iniziale dell'allievo va rilevata in prima ed in terza;
• gli eventuali interventi di recupero vanno definiti e programmati tenendo conto delle
indicazioni del POF;
• Occorre segnalare alle famiglie le carenze deli studenti, riscontrate negli scrutini del
1° quadrimestre e procedere alle verifiche intermedie come previsto dalla normativa
vigente.
Il Collegio inoltre riconosce:
•
che vi sono tipi diversi di strumenti di valutazione, sia rispetto alle modalità di svolgimento (test
a scelta multipla, test vero / falso, questionario risposta aperta o chiusa, prova orale ecc.), sia
rispetto alle finalità (verifica diagnostica, verifica formativa con valutazione relativa alla classe,
verifica sommativa con valutazione in assoluto)
•
che si deve assumere la parola " sufficienza " nell'accezione vera del termine, cioè di
situazione in cui le cognizioni o gli strumenti sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi
minimi per il sapere e per il saper fare
•
la scala di valutazione (indicativa) sotto riportata:
Per gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una conoscenza limitata della lingua
italiana, il Consiglio di Classe potrà prevedere un percorso individualizzato che comporterà anche
una valutazione individualizzata, come previsto dalle “Linee guida” diramate dal MIUR nel febbraio
2006, con esplicito riferimento all’art.4 del DPR n. 275/1999.
In particolare, il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico
diventerà parte integrante della valutazione di italiano o anche di altre discipline nel caso in cui
durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti.
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Per quanto riguarda le
discipline curricolari, i contenuti dovranno essere opportunamente
selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno il
raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
Per la valutazione degli alunni stranieri è opportuno prendere in considerazione la situazione di
eventuale svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano come L2.
La seguente griglia sintetizza la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza / abilità:
1/2
3/4
5
6
7
8
9/10
totalmente negativo quando l’allievo consegna il foglio in bianco, non svolge o non
consegna il lavoro assegnato, rifiuta di farsi interrogare;
gravemente insufficiente: quando si evidenziano gravi errori e/o lacune estese,
mancata comprensione dei concetti fondamentali o mancata acquisizione delle capacità
operative essenziali
insufficiente: in presenza di errori o lacune e quando emerge sia una comprensione
difettosa sia una certa insicurezza nell’esecuzione dei compiti propri della disciplina.
Obbiettivi non raggiunti.
sufficiente: quando sono stati compresi i concetti essenziali ed acquisite in modo
accettabile le capacità fondamentali, ma la preparazione esige ancora approfondimenti.
Obbiettivi parzialmente raggiunti.
discreto: quando manca la precisione in qualche aspetto non essenziale o
nell’esposizione, ma l’alunno sa rielaborare in maniera sostanzialmente corretta le
proprie conoscenze e usa un linguaggio pertinente. Obbiettivi raggiunti.
buono / ottimo: quando gli obbiettivi di conoscenza, comprensione, capacità
applicativa sono stati pienamente raggiunti ed anche l’esposizione risulta chiara e
precisa, con l’uso adeguato e pertinente della terminologia tipica delle varie discipline.
L’elaborazione autonoma risulta sicura così come la capacità di fare collegamenti.
Obbiettivi pienamente raggiunti.
eccellente: quando emergono personali capacità critiche ed originalità di pensiero.
il seguente significato dei segni correttivi dei voti generalmente usati:
- significato: - 0,25
+ significato: + 0,25
½ significato: + 0,5
La trasparenza dei criteri della votazione è fondamentale, in quanto permette all’alunno di autovalutarsi. Il
voto deve essere sempre comunicato e motivato in modo da dare la possibilità agli studenti di correggersi, di
colmare le lacune emerse e/o di migliorarsi.
Di fondamentale importanza è fare capire che la votazione sufficiente rappresenta la soglia minima di
accettabilità. E' dovere di ogni alunno non accontentarsi del livello minimo, anche in considerazione della
concreta possibilità di conseguire migliori crediti scolastici.
VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Attenendosi alle linee guida del Ministero che prevedono tre indicatori generali, quali l’impegno, la
frequenza e il rispetto, i docenti hanno ritenuto di considerare
• 10, 9 e 8 come voti riferibili a situazioni di comportamenti positivi e verranno attribuiti solo nel caso
che siano riscontrabili tutti i descrittori riportati in tabella.
•
Voto
7, 6 e 5 come voti riferibili a situazioni di comportamenti negativi e verranno attribuiti nei casi in
cui è riscontrabile uno o più descrittori riportati in tabella.
Descrittori
1. Partecipazione consapevole e costruttivamente critica alla vita scolastica, anche in orario
pomeridiano
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FEDI-FERMI - Pistoia
10
2.
3.
4.
5.
1.
2.
9
3.
4.
1.
2.
8
3.
7
1.
2.
3.
1.
6
1.
5 /<5
2.
Capacità di eseguire autonomamente e sistematicamente le consegne
Ottima socializzazione all’interno del gruppo classe
Capacità di coinvolgere la classe nel dialogo educativo
Frequenza assidua, con oltre il 90% delle presenze
Partecipazione con interesse ad attività proposte dalla scuola .
Adempimento costante degli impegni scolastici, contribuendo in modo rilevante alle
iniziative della classe
Ottima socializzazione all’interno del gruppo classe
Frequenza assidua, con oltre il 90% delle presenze
attenzione e partecipazione costante alle attività scolastiche
Regolare svolgimento delle consegne scolastiche secondo le proprie attitudini e
competenze
Frequenza regolare con presenze dall’ 80% al 90%
Interesse settoriale
Frequenza irregolare con meno dell’ 80%
2 ammonizioni scritte individuali o 2 ammonizioni scritte colletive
Ammonizioni scritte reiterate individuali anche indipendenti da provvedimenti di
sospensione dalle lezioni
Presenza di uno o più episodi nel corso dell’anno che abbiano comportato la
sospensione dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni
Nessun segno di miglioramento significativo e duraturo nel comportamento dopo
l’irrogazione della punizione
Valutazione finale
In base alla vigente normativa gli scrutini di fine anno scolastico possono concludersi con
l’ammissione alla classe successiva, la non ammissione alla classe successiva e la sospensione
del giudizio.
L’ammissione alla classe successiva si ha quando tutti i voti, comprerso il voto di condotta,
sono uguali o superiori a 6.
La non ammissione o la sospensione del giudizio si hanno quando sono presenti
valutazioni inferiori a 6.
Il collegio docenti, in data 03.03.2008, confermando la sovranità di ciascun consiglio di
classe in merito alla valutazione deli alunni, ha dato la seguente indicazione: è opportuno
procedere alla sospensione del giudizio nel caso siano presenti non più di tre insufficienze gravi e
comunque non più di cinque insufficienze complessive tra gravi e lievi. Nel caso che le
insufficienze siano più gravi e più numerose è opportuno procedere alla non ammissione.
In base alla vigente normativa il voto di condotta costituisce elemeno integrante della
valutazione, fa media con gli altri voti, e nel caso sia insufficiente (5) comporta automaticamente la
non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.
Nella valutazione si dovrà in ogni caso tener conto dei progressi compiuti dall'alunno e della
possibilità di recupero del medesimo, sia attraverso lo studio individuale, sia per mezzo delle
attività programmate come sportello didattico e corsi di recupero. Saranno tenuti in considerazione
inoltre i risultati delle verifiche intermedie volte al recupero delle insufficienze riportate nel primo
quadrimestre. L’eventuale non ammissione dovrà essere adeguatamente motivata. In base alla
normativa, per l’attribuzione dei voti, il docente di ciascuna materia propone il voto, che sarà
confermato o meno dal Consiglio di Classe. L’attribuzione del voto di condotta sarà concordato
dall’intero Consiglio di Classe.
Ammissione all’esame di stato
L’ammissione all’esame di stato per gli alunni delle classi quinte potrà avvenire solo in presenza di
valutazione sufficiente o più che sufficiente, in tutte le discipline.
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7) CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO (COMPRESO IL CREDITO
FORMATIVO)
Il credito si attribuisce solo nel triennio. I punti di credito possono essere al massimo 8 in classe
terza, 8 in classe quarta e 9 in classe quinta e vanno a costituire parte del voto finale con il quale
lo studente sarà diplomato. Per quanto riguarda il credito scolastico, esso è collegato alla media
dell’alunno, all’assiduità della frequenza scolastica, all’interesse e all’impegno nella partecipazione
al dialogo al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti
formativi; il credito formativo, invece, sarà assegnato per attività, che l’alunno abbia svolto e
certifichi nella vita civile e sociale, che comportino l’acquisizione di conoscenze e competenze in
linea con le finalità del corso di studi seguito. In ogni caso si procederà alla valutazione del credito
formativo solo nel caso in cui l’alunno non abbia raggiunto col credito scolastico, il massimo
punteggio relato alla sua media.
8) TIPOLOGIA DELLE PROVE EFFETTUATE (1°, 2° E 3° PROVA) E GRIGLIE DI
VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA tipologia A
INDICATORI
Comprensione complessiva del testo
proposto
•
•
PMA*
3
Completezza di analisi del testo
5
Correttezza nell’uso della lingua e
proprietà terminologica
4
Contestualizzazione e rielaborazione
3
LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE
•
Inapprezzabile
•
Gravemente insufficiente
•
Insufficiente
•
mediocre
•
sufficiente
•
discreto
•
buono/ottimo
•
Inapprezzabile
•
Gravemente insufficiente
•
Insufficiente
•
mediocre
•
sufficiente
•
discreto
•
buono
•
ottimo
•
Inapprezzabile
•
Gravemente insufficiente
•
Insufficiente
•
mediocre
•
sufficiente
•
discreto
•
buono/ottimo
•
Inapprezzabile
•
Gravemente insufficiente
•
Insufficiente
•
mediocre
•
sufficiente
•
discreto
•
buono/ottimo
PCDL*
0,25
0,5
1
1,5
2
2,5
3
0,25
1
1,5
2
3
3,5
4
5
0,25
1
1,5
2
3
3,5
4
0,25
0,5
1
1,5
2
2,5
3
15
PMA = Punteggio massimo attribuibile
PCDL = Punteggio corrispondente ai diversi livelli
Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di
numeri decimali viene approssimato matematicamente. La sufficienza è corrispondente al voto di
10/15.
La Commissione
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PRIMA PROVA SCRITTA
tipologia B (saggio breve e articolo di giornale)
INDICATORI
Utilizzazione dei documenti proposti e
conoscenza dell’argomento.
PMA*
3
Organizzazione dell’elaborato: rispetto
delle consegne, organizzazione dei
contenuti, coerenza
5
Correttezza e proprietà nell’uso della
lingua
4
Rielaborazione critica e
approfondimenti
3
LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE
1. Inapprezzabile
2. Gravemente insufficiente
3. Insufficiente
4. mediocre
5. sufficiente
6. discreto
7. buono/ottimo
8. Inapprezzabile
9. Gravemente insufficiente
10. Insufficiente
11. mediocre
12. sufficiente
13. discreto
14. buono
15. ottimo
16. Inapprezzabile
17. Gravemente insufficiente
18. Insufficiente
19. mediocre
20. sufficiente
21. discreto
22. buono/ottimo
23. Inapprezzabile
24. Gravemente insufficiente
25. Insufficiente
26. mediocre
27. sufficiente
28. discreto
29. buono/ottimo
PCDL*
0,25
0,5
1
1,5
2
2,5
3
0,25
1
1,5
2
3
3,5
4
5
0,25
1
1,5
2
3
3,5
4
0,25
0,5
1
1,5
2
2,5
3
15
•
•
PMA = Punteggio massimo attribuibile
PCDL = Punteggio corrispondente ai diversi livelli
Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di
numeri decimali viene approssimato matematicamente. La sufficienza è corrispondente al voto di
10/15.
La Commissione
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PRIMA PROVA SCRITTA
tipologie C e D
INDICATORI
Conoscenza relativa all’argomento e
contestualizzazione.
•
•
PMA*
3
Organizzazione dell’elaborato:
articolazione e coerenza
4
Correttezza e proprietà nell’uso della
lingua
4
Rielaborazione critica e
approfondimenti
4
LIVELLI DI VALORE/VALUTAZIONE
Inapprezzabile
Gravemente insufficiente
Insufficiente
mediocre
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Inapprezzabile
Gravemente insufficiente
Insufficiente
mediocre
sufficiente
discreto
buono
ottimo
Inapprezzabile
Gravemente insufficiente
Insufficiente
mediocre
sufficiente
discreto
buono
ottimo
Inapprezzabile
Gravemente insufficiente
Insufficiente
mediocre
sufficiente
discreto
buono/ottimo
PCDL*
0,25
0,5
1
1,5
2
2,5
3
0,25
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
0,25
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
0,25
1
1,5
2,5
3
3,5
4
15
PMA = Punteggio massimo attribuibile
PCDL = Punteggio corrispondente ai diversi livelli
Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di
numeri decimali viene approssimato matematicamente. La sufficienza è corrispondente al voto di
10/15.
La Commissione
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SECONDA PROVA SCRITTA
INDICATORI
1) Padronanza della materia
(concetti di base)
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
3 punti
2) Conoscenza specifica
degli argomenti richiesti
6 punti
3) Capacità di organizzare gli
elaborati e di giungere a
risultati corretti
3 punti
4) capacità di elaborazione
critica e originalità
3 punti
LIVELLI DI VALORE/
VALUTAZIONE
Inapprezzabile
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/ottimo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Inapprezzabile
gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
ottimo
Inapprezzabile
gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/ottimo
Inapprezzabile
gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/ottimo
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE AI
DIVERSI LIVELLI
0,25
1
1,5
2
2,5
3
0,25
1
3
4
4,5
5
6
0,25
1
1.5
2
2.5
3
0,25
1
1.5
2
2.5
3
Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di
numeri decimali viene approssimato matematicamente. La sufficienza è corrispondente al voto di
10/15.
La Commissione
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TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA C (quesiti a risposta multipla)
INDICATORI
RISPOSTA CORRETTA
0,5
0,375
RISPOSTA ERRATA
0
0
(numero di quesiti)
(30)
(40)
Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di
numeri decimali viene approssimato matematicamente. La sufficienza è corrispondente al voto di
10/15. In presenza di tutte risposte errate è attribuito il voto 1/15.
La Commissione
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GRIGLIA DI CORREZIONE DISCIPLINARE DELLA TERZA PROVA Tipologia B
MATERIA : _____________________________________________
NOME ALUNNO: ________________________________________
INDICATORI
VALUTAZIONE
A) Conoscenza specifica
degli argomenti richiesti
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
B) Padronanza del
linguaggio proprio della
disciplina
C) Correttezza e
precisione dello
svolgimento
Non svolto
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Non svolto
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono / Ottimo
Non svolto
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
PUNTEGGIO
1° QUESITO
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0
0,1
0,2
0,4
0,5
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
PUNTEGGIO
2° QUESITO
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0
0,1
0,2
0,4
0,5
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
TOTALE
:
____ / 3
La Commissione
12
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B (10 QUESITI A RISPOSTA SINGOLA) + C (20
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA)
Candidato: _____________________________
Classe:________
Valutazione tipologia B
Indicatore
P
u
nt
e
g
gi
o
Livelli di
valutazio
ne
Gravem. insuf
1) Conoscenza
specifica
degli
argomenti
richiesti
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
2) Padronanza
della lingua
italiana e
tecnica
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
3) Correttezza
e precisione
dello
svolgimento
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Gravem. insuf
Gravem. insuff
Q
u
es
it
o
1
Q
u
e
s
it
o
1
Q
u
e
s
it
o
2
Q
u
e
s
it
o
2
Q
u
e
s
it
o
1
Q
u
e
s
it
o
2
Q
u
e
s
it
o
1
Q
u
e
s
it
o
2
Q
u
e
s
it
o
1
Q
u
e
si
t
o
2
0,06
0,12
0,18
0,24
0,3
0,04
0,08
0,12
0,16
0,2
0,04
0,08
0,12
0,16
0,2
Totali singoli
quesiti
Totale B:
Alla risposta non data si assegnano 0 punti.
Valutazione tipologia C
Punteggio di
ogni risposta
esatta: 0,4
N° risp. esatte
Punteggio
Totale C:
Il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli quesiti, in presenza
di numeri decimali, viene approssimato matematicamente.
Se il punteggio totale grezzo è
inferiore a 1, il punteggio totale da assegnare è 1/15.
Punteggio totale grezzo B+C:
Punteggio totale:
/15
La Commissione
13
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
ESAME DI STATO: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato:__________________________
INDICATORI
1) Padronanza della lingua,
capacità espressive e logico
linguistiche
2) Conoscenza specifica degli
argomenti richiesti (aderenza
alla traccia)
3) Capacità di utilizzare le
conoscenze acquisiste o di
collegarle anche in forma interdisciplinare
4) Capacità di elaborazione
critica, originalità e/o creatività
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
8 punti
14 punti
4 punti
4 punti
Classe:____________
LIVELLI DI VALORE/
VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
I
14
Non risponde
Gravemente insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Non risponde
Gravemente insuff.
Scarso
Insufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Non risponde
Gravemente insuff
Insufficiente
Sufficiente
Buono/Ottimo
Non risponde
Gravemente insuff
Insufficiente
Sufficiente
Buono/Ottimo
Totale
La Commissione
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0,25
2
4
5
6
7
8
0,25
3
5
7
9
11
12
13
14
0,25
1
2
3
4
0,25
1
2
3
4
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
Simulazione della TERZA PROVA SCRITTA
Tipologia B (10 quesiti a risposta singola)
Candidato: _____________________________
Classe:_____________
Storia
Q
u
e
si
t
o
1
Q
u
e
si
t
o
2
Sistemi
Q
u
e
si
t
o
1
Q
u
e
si
t
o
2
TPSIT
Q
u
e
si
t
o
1
Q
u
e
si
t
o
2
Inglese
Q
u
e
si
t
o
1
Q
u
e
si
t
o
2
Matematica
Q
u
e
si
t
o
1
Totali singoli quesiti
Totali per disciplina
Alla risposta non data si assegnano 0 punti. Il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi
attribuiti ai singoli quesiti, in presenza di numeri decimali, viene approssimato matematicamente. Se il
punteggio totale grezzo è inferiore a 1, la valutazione da assegnare è 1/15.
Punteggio totale grezzo :
Valutazione della prova:
La Commissione
/15
15
Q
u
e
si
t
o
2
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “S. FEDI” DI PISTOIA
ESAME DI STATO A. S. 2013/14
SCRITTA
Simulazione della TERZA PROVA
Tipologia C (30 quesiti a risposta multipla)
Candidato: _____________________________
Punteggio di
ogni risposta
esatta: 0,5
Calcolo
Probabilità
Classe:___________
Elettronica
Inglese
Matematica
Storia
N° risp. esatte
Punteggio
Totale C:
Il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli quesiti, in presenza
di numeri decimali, viene approssimato matematicamente.
Se il punteggio totale grezzo è
inferiore a 1, il punteggio totale da assegnare è 1/15.
Punteggio totale grezzo:
Punteggio attribuito alla prova:
La Commissione
/15
9) ALTRI ELEMENTI RITENUTI SIGNIFICATIVI
A tutt’oggi non sono state presentate Tesine per l’esame di Stato.
10) ALLEGATI (ELENCO)
Seguono le parti disciplinari :
1. Lingua e lettere italiane
2. Storia, cittadinanza e costituzione
3. Inglese
4. Matematica
5. Informatica
6. Sistemi e reti
7. Tecnologie e progettazione sistemi informatici
8. Gestione, progetto e organizzazione di impresa
9. Scienze motorie e sportive
10. Religione
16
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE DISCIPLINARE N .1 LINGUA E LETTERE
ITALIANE
1) MATERIA
ITALIANO
2) DOCENTE
prof. MARISA SALABELLE
3) CODOCENTE
nessuno
4) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
Cataldi, Angioloni, Panichi: L’esperienza della letteratura. Vol. 3a e 3b. Edizioni Palumbo
5) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO
n. 102 ore effettuate alla data del 15 maggio.
A fine a.s. saranno effettuate n. 114 ore su n. ore 132 previste dal piano di studi.
6) OBIETTIVI REALIZZATI
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
A) Relativamente alle conoscenze:
• Elementi e principali movimenti culturali della tradizione letteraria dall’Unità d’Italia
ad oggi con riferimenti alle letterature di altri paesi.
• Autori e testi significativi della tradizione culturale italiana ed europea del
Novecento.
• Inquadramento dei movimenti culturali e degli autori nel contesto storico.
• Metodi e strumenti per l’analisi e l’interpretazione dei testi letterari.
B) Relativamente alle abilità:
• Individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali nei testi letterari più rappresentativi.
• Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità
d’Italia ad oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici
di riferimento.
• Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori della
letteratura italiana e di altre letterature.
• Interpretare testi letterari con opportuni metodi e strumenti d’analisi al fine di
formulare un motivato giudizio critico.
• Leggere ed interpretare un’opera d’arte visiva e cinematografica con riferimento
all’ultimo secolo.
17
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
C) Relativamente alle competenze:
Lingua
• Saper sostenere un colloquio, una conversazione, una relazione orale
• Produrre testi scritti di diversa tipologia in forma chiara e corretta
• Padroneggiare la lingua scritta allo scopo di produrre testi di diversa tipologia e
complessità
• Saper utilizzare la competenza linguistica e lessicale allo scopo di produrre
relazioni, sintesi, commenti e altri testi in ambito professionale con linguaggio
specifico
• Essere in grado di ricercare, selezionare e valutare materiale per documentarsi e/o
per produrre testi
• Saper produrre e utilizzare, a supporto della comunicazione orale, testi multimediali,
individuando la forma più adatta al contesto
• Essere in grado di elaborare il proprio curriculum vitae in formato europeo
Letteratura
• Saper leggere e comprendere, analizzare e contestualizzare un testo letterario,
utilizzando opportuni metodi e strumenti al fine di formulare un motivato giudizio
critico
• Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppati dai principali autori della
letteratura italiana del Novecento e da qualche autore della letteratura europea
• Saper riconoscere le caratteristiche dei movimenti letterari ed artistici e quelle dei
più importanti autori del Novecento italiano, con alcuni riferimenti al contesto
europeo
• Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana del Novecento
in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento
• Saper apprezzare le caratteristiche culturali e artistiche del proprio territorio, usando
gli strumenti interpretativi forniti dallo studio della letteratura e dell’arte
• Saper apprezzare la diversità in una dimensione culturale che superi la chiusura
nella propria tradizione e che si alimenti dei contributi che molteplici soggetti hanno
apportato e apportano alla conoscenza del mondo tipica della cultura occidentale
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, composta da alunni dalle capacità nel complesso discrete o buone, ha
rivelato un discreto interesse alle materie letterarie, con una partecipazione nel
complesso attiva a vivace, fatta eccezione per alcuni studenti che sono apparsi passivi
e demotivati nei confronti della disciplina. L’impegno degli studenti è stato per alcuni
serio e costante, in altri casi discontinuo e complessivamente adeguato; pertanto
l’acquisizione delle conoscenze alla fine dell’anno scolastico risulta in tutti i casi
sufficiente, spesso buono; si distinguono, all’interno del gruppo, alcuni studenti che
hanno conseguito risultati ottimi.
Riguardo alle competenze, gli obiettivi proposti sono stati in generale raggiunti; in
particolare per ciò che riguarda la scrittura, nonostante per qualcuno persista una certa
difficoltà espressiva, nel complesso tutti padroneggiano adeguatamente i mezzi
18
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
comunicativi; vi sono anzi alcuni studenti le cui capacità espressive sono buone o
ottime.
7) CONTENUTI
Modulo storico-culturale
• L'età del positivismo e del decadentismo
• Il Naturalismo e il Verismo
• La crisi della ragione: il Decadentismo nelle sue varie manifestazioni
• Il Novecento italiano ed europeo
Modulo autore: Giovanni Verga
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
• La prefazione ai Malavoglia.
• Da Vita dei campi, Rosso Malpelo; Fantasticheria
• Da Novelle rusticane, La roba, Libertà
• Da Mastro-don Gesualdo, la morte di Gesualdo
• I Malavoglia: struttura generale dell’opera, tematiche affrontate, lingua e stile. Brani
scelti (L’inizio del romanzo; La tempesta sui tetti del paese; Mena e compare Alfio;
L’addio di ‘Ntoni)
Modulo autore: Giovanni Pascoli
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
• La poetica del fanciullino.
• Da Myricae: X agosto; Lavandare; Novembre; Temporale; Il lampo; Il tuono.
• Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.
• Dai Poemetti: Digitale purpurea; Italy (in parte)
Modulo autore: Charles Baudelaire
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
• Da I fiori del male: Al lettore; L’albatro; Corrispondenze.
• Da Lo spleen di Parigi: Perdita di aureola
Modulo autore: Gabriele D’Annunzio
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
19
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
• Da Il piacere: Andrea Sperelli; la conclusione del romanzo
• Da Alcyone: La pioggia nel pineto
Modulo autore: Luigi Pirandello
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
• Da L’umorismo: il sentimento del contrario
• Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato
• Da Il fu Mattia Pascal: Pascal porta i fiori alla propria tomba
• Da Uno, nessuno e centomila: La vita non conclude
• Da Enrico IV, La vita, la maschera, la follia
• Da Sei personaggi in cerca d’autore, Finzione o realtà
Modulo autore: Italo Svevo
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
• La coscienza di Zeno: struttura generale dell’opera, tematiche affrontate, lingua e stile.
Brani scelti (Lo schiaffo del padre, La proposta di matrimonio, Lo scambio di funerale, la
vita è una malattia)
Modulo autore: Giuseppe Ungaretti
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
Da L’allegria: In memoria; I fiumi; San Martino del Carso; Soldati; Veglia; Non gridate più
Modulo autore: Eugenio Montale
vita e opere. Profilo dell’autore. Le idee e le tematiche. Lo stile
Letture:
• Da Ossi di seppia: I limoni; Meriggiare pallido e assorto; Non chiederci la parola;
Spesso il male di vivere.
• Da Le occasioni: Addii, fischi nel buio; La casa dei doganieri; Ti libero la fronte dai
ghiaccioli.
• Da La bufera e altro, Nuove stanze...; Piccolo testamento; Il sogno del prigioniero.
• Da Satura, Caro piccolo insetto; Ho sceso, dandoti il braccio
Modulo genere:
•
Il romanzo europeo alla fine dell’Ottocento e nel Novecento: una panoramica dei
principali autori e delle principali opere.
20
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
•
La poesia nell’età del decadentismo: movimenti e avanguardie. Il simbolismo; la
scapigliatura; il futurismo.
• . Il linguaggio del teatro e del cinema: La vita agra di Luciano Bianciardi, spettacolo
teatrale. La grande bellezza, di Paolo Sorrentino.
Letture:
Emile Zola, l’inizio dell’Assommoir
James Joyce, da Ulisse, Il monologo di Molly
Paul Verlaine, Arte poetica
Arthur Rimbaud, Vocali
Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del futurismo
Aldo Palazzeschi, Lasciatemi divertire
Clemente Rebora, Voce di vedetta morta
8) METODI DI INSEGNAMENTO
lezione frontale, lezione interattiva, insegnamento individualizzato, partecipazione a
conferenze e spettacoli teatrali, proiezione di film e documentari
9) MEZZI DI LAVORO
libri di testo e di lettura, fotocopie, articoli di giornale, audiovisivi, LIM
10) SPAZI
aula, aula multimediale, teatro
11) TEMPI
Circa un mese per ciascun modulo
12) STRUMENTI DI VERIFICA
Prove scritte: tema, saggio breve con documentazione, analisi del testo letterario e non
letterario, articolo, test a risposta chiusa e a risposta aperta. Prove orali: interrogazione;
discussione
Pistoia, 15 maggio 2015
il docente MARISA SALABELLE
21
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE DISCIPLINARE N .2 STORIA, CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
1) MATERIA
STORIA
2) DOCENTE
prof. MARISA SALABELLE
3) CODOCENTE
nessuno
4) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
La Torre e il pedone, di F.M.Feltri. Volume 3, edizioni SEI
1) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO
n. 62 ore effettuate alla data del 15 maggio.
A fine a.s. saranno effettuate n. 66 ore su n. ore 66 previste dal piano di studi.
6) OBIETTIVI REALIZZATI
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
A) Relativamente alle conoscenze:
• Conoscenza delle linee generali dello sviluppo storico italiano ed europeo,
con cenni ai principali paesi extraeuropei nel XX° secolo.
• Conoscenza più dettagliata dei grandi eventi della storia mondiale e delle
vicende relative all’Italia nel corso del Novecento.
• Modelli culturali a confronto: conflitti, scambi e dialogo interculturale.
• Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto su modelli e mezzi
di comunicazione, condizioni socioeconomiche e assetti politicoistituzionali.
• Categorie, lessico, strumenti e metodi della ricerca storica
B) Relativamente alle abilità:
• Riconoscere nella storia del Novecento e nel mondo attuale le radici
storiche del passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità.
• Analizzare problematiche significative del periodo considerato.
22
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
• Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e
individuarne i nessi con i contesti internazionali e alcune variabili
ambientali, demografiche, sociali e culturali.
• Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica
interculturale.
C) Relativamente alle competenze:
• Sapersi orientare nella dimensione spazio-temporale in modo consapevole
e articolato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità
• Saper inserire i fenomeni storici, economici, politici e sociali che hanno
caratterizzato il Novecento in Europa, in Italia e nel mondo in una cornice
storica e cronologica che ne faciliti la collocazione e la comprensione
• Riconoscere le relazioni tra evoluzione scientifica e tecnologica e contesti
ambientali, demografici, socioeconomici, politici e culturali
• Essere in grado di confrontare diversi modelli e tradizioni culturali in
un’ottica interculturale
• Saper interpretare i fenomeni utilizzando le categorie logiche e concettuali
delle discipline storiche
• Saper utilizzare la conoscenza storica per la comprensione del tempo
presente
• Saper ricercare informazioni, leggere documenti, interpretare fonti, produrre
ricerche
• Saper utilizzare la tecnologia per il lavoro storico (ricerca in rete, prodotti
multimediali)
OBIETTIVI REALIZZATI
La classe ha dimostrato interesse nei confronti della materia, partecipando con
vivacità alle lezioni ed applicandosi nello studio in misura varia, saltuaria per
alcuni, soddisfacente per altri e, in alcuni casi, particolarmente approfondita.
Pertanto la maggior parte degli alunni ha raggiunto in maniera soddisfacente gli
obiettivi sopra elencati; alcuni hanno conseguito un ottimo livello sia per
l’acquisizione delle conoscenze sia per le competenze e capacità raggiunte, altri si
sono attestati su un livello di sufficienza ma tutti hanno dimostrato di avere
realizzato sufficientemente gli obiettivi proposti.
7) CONTENUTI
MODULI
1.
La società di massa
2.
Guerre e rivoluzioni
UNITA' DIDATTICHE
• Economia, popolazione e società in Europa tra
Ottocento e Novecento
• Le classi sociali
• Partiti e sindacati
• L'Italia tra Ottocento e Novecento
• La prima guerra mondiale
• Lo sterminio degli Armeni
23
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
3.
Il mondo tra le due guerre
• La rivoluzione russa. L’Unione sovietica da
Lenin a Stalin
• L’Italia, l’Europa e il mondo dopo la fine della
guerra
• La nascita del fascismo
• Il fascismo al potere
• Il regime staliniano in URSS
4.
La seconda guerra mondiale
•
•
•
•
•
•
•
5.
L’Italia e il mondo dopo la
seconda guerra mondiale
• La guerra fredda
• L’Italia del dopoguerra; la Repubblica e la
Costituzione; gli anni ’60 e ‘70
• L’Italia negli anni di piombo: dalla strage di
Piazza Fontana al rapimento di Aldo Moro
La Germania nazista
L'affermazione dei regimi fascisti in Europa
Verso la seconda guerra mondiale
Il conflitto
L’Italia in guerra e la caduta del fascismo
Resistenza e liberazione
Lo sterminio degli Ebrei
8) METODI DI INSEGNAMENTO
lezione frontale, lezione interattiva, insegnamento individualizzato. Proiezione di video e
film di argomento storico
9) MEZZI DI LAVORO
libri di testo e di lettura, fotocopie, articoli di giornale, audiovisivi, LIM
10) SPAZI
aula, aula multimediale, luoghi esterni per incontri e conferenze
11) TEMPI
Due moduli nel primo periodo, tre nel secondo, con anticipo di alcuni argomenti in
occasione di attività extracurricolari
12) STRUMENTI DI VERIFICA
Test a domanda aperta e chiusa, interrogazione
Pistoia, 15 maggio 2015
il docente MARISA SALABELLE
24
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE V IB
TIPOLOGIA C: DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
STORIA
CANDIDATO………………..……………………………………………………………………
L’Età giolittiana coincise con
L’attuazione della riforma agraria in Italia
Il decollo della rivoluzione industriale in Italia
La conclusione del Risorgimento
La proclamazione di Roma capitale italiana
Dopo la fine della prima guerra mondiale, alla conferenza di Parigi, le decisioni più importanti vennero prese
Dai rappresentanti delle quattro potenze vincitrici
Dai rappresentanti di tutti gli Stati coinvolti nel conflitto
Dal presidente degli Stati Uniti d’America, Woodrow Wilson
Dalla Società delle Nazioni, all’uopo costituita
Dalla primavera del 1918 la repubblica dei soviet fu costretta ad affrontare
La ripresa delle ostilità da parte della Germania e dell’Impero austro-ungarico
Il nuovo esercito costituito dai menscevichi e chiamato Armata Rossa
L’intervento armato delle potenze dell’Intesa ai suoi confini e la guerra civile al suo interno
Le truppe cinesi che erano sbarcate sulle coste russe dell’Oceano Pacifico
Il trattato di Rapallo, firmato nel 1920 dal governo italiano e da quello jugoslavo, stabilì che
La Dalmazia andava alla Jugoslavia e l’Istria all’Italia; Fiume diventava uno stato libero
L’Istria andava alla Jugoslavia e la Dalmazia, compresa Fiume, all’Italia
La Dalmazia, l’Istria e Fiume erano assegnate all’Italia, Zara alla Jugoslavia
La Dalmazia e l’Istria andavano alla Jugoslavia
Sul problema delle prospettive rivoluzionarie, Stalin sosteneva che
Il socialismo poteva affermarsi in un solo paese, l’URSS
Il socialismo doveva essere diffuso in tutti i paesi dell’occidente
Data la difficile situazione internazionale bisognava rinunciare al progetto socialista e cercare di
realizzare la democrazia in Unione Sovietica
Il socialismo si sarebbe affermato in futuro nei paesi sottosviluppati
L’attacco giapponese contro la base americana di Pearl Harbor ebbe luogo il
1° dicembre 1941
7 dicembre 1941
25 dicembre 1941
1° gennaio 1942
25
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE V IB
TIPOLOGIA B: DOMANDE A RISPOSTA APERTA
STORIA
CANDIDATO………………..……………………………………………………………………
1.
La grande guerra: illustra le vicende svoltesi sul fronte italiano dall’entrata in guerra fino alla disfatta
di Caporetto. Descrivi le caratteristiche della guerra di trincea e le particolari condizioni dell’esercito
sotto la guida del generale Cadorna.
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………
2. Quale evento rese possibile l’ascesa di Mussolini al governo? Quali successive vicende
determinarono la sua radicalizzazione in senso autoritario? Quali provvedimenti seguirono la nascita
della dittatura?
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………
26
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE DISCIPLINARE N .3 INGLESE
DOCENTE: Paola Papini
Libro di testo adottato per la microlingua:
M. Ravecca ,English Tools for Information Technology and Telecommunications+ Basic
English Tools, Edizione Digit,Minerva Scuola, 2013
Ore di lezione settimanali: 3
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2014/15: 75 alla data del 15 maggio 2015
più 9 presumibili dal 15/05/15 al 10 /06/15, per un totale di 84 ore.
Le ore impiegate per assemblee di Istituto, gite tecniche, gita d’istruzione, impegni
scolastici vari non sono state conteggiate.
Obiettivi specifici della disciplina:
Relativamente alle conoscenze:
• Acquisizione di conoscenze di strutture del discorso con particolare riferimento all’uso
dei tempi , all’impostazione di ipotesi ai meccanismi che definiscono le relazioni fra i
vari elementi della frase e del periodo ,alle tecniche che permettono e facilitano
l’ampliamento del vocabolario.
• Acquisizione di termini tecnici di base della materia professionalizzante e del relativo
vocabolario, approfondimento di alcuni argomenti tecnici grazie alla partecipazione
ad alcune ore di lezione con esperto della materia tecnica di informatica.
Relativamente alle competenze:
• Acquisizione della competenza comunicativa specifica relativa alle funzioni di: riferire
una conversazione precedentemente avvenuta, raccontare , riferire su un testo
scritto di tipo letterario e/o tecnico scientifico, recensire un film, esprimere il proprio
apprezzamento riguardo ad un testo letterario, ad un film , saper esporre in modo
critico la propria opinione supportandola con citazioni, esempi, dati.
• Saper sfruttare le informazioni ottenute dalle letture, da ricerche in rete, da discussioni
ecc. per lo scopo richiesto.
• Saper spiegare procedimenti e problemi relativi alle discipline tecniche.
27
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
Relativamente alle capacità:
• Saper comprendere conversazioni di tipo generale su argomenti vari, saper
comprendere le principali notizie di un telegiornale in lingua, saper comprendere lo
sviluppo della storia di un film cogliendone le principali caratteristiche dal punto di
vista linguistico .
• Saper comprendere il senso generale di un articolo o di un brano, saper individuare le
idee e le parole chiave così come le informazioni dettagliate di cui si ha bisogno.
• Saper interagire in una conversazione su argomenti di cui si è discusso, saper
distinguere i vari tipi di registro ( formale-informale) con conseguente scelta del
vocabolario e delle strutture adeguate.
Obiettivi raggiunti
La classe risulta composta da un gruppo di 18 alunni alcuni dei quali hanno avuto un
percorso scolastico più accidentato di altri a causa di una o più ripetenze. All'interno di
questo gruppo alcuni alunni spiccano o per ottime capacità o per impegno ed alcuni per
entrambi avendo raggiunto risultati più che buoni. Altri invece, a causa delle difficoltà
incontrate nello studio della materia e nel recuperare le lacune della preparazione di base,
hanno raggiunto dei risultati al limite della sufficienza. In linea generale gli studenti, salvo
pochi , hanno dimostrato interesse per la materia partecipando in terza ad una vacanza
studio di una settimana a Malta e ad una vacanza studio di una settimana a Londra in
quarta con sistemazione in famiglia. In generale la classe può dirsi dotata di una
preparazione media,ed in alcuni casi, buona . Le quattro abilità e la capacità comunicativa
sono state sviluppate in modo da garantire competenze sufficienti nell'uso della
microlingua. E' stato svolto un modulo in lingua inglese dall'insegnante di Gestione di
progetto.
Contenuti del percorso formativo (Programma svolto) :
Testo utilizzato per la microlinguaM. Ravecca, English Tools for information Technology
and Telecommunications, Edizione digit, Minerva Scuola
Moduli e unità
Nella prima parte dell'anno scolastico si è provveduto a completare lo studio di alcuni testi
e di alcune parti della grammatica e delle strutture presentate dalo testo A. Galimberti-S.
Knipe Basic English tools for technical communication , Edizione digit, Minerva Scuola, in
adozione l'anno precedente:
Section 3
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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
Unit 7: Dialogue 1: Troubleshooting; nella sezione Working on grammar:Have to, don't have
to,mustn't, present perfect with for7since, present perfect continuous, second conditional, used to ,
reading : "Shelton Insurance",
Unit 8: dialogue 1: A greener environment ,renewable and non-renewable energies, nella sezione
Working on grammar: past simple passive, past perfect, defining relative clauses, non-defining
relative clauses, reading: A zero-waste year, Recycling in America.
Unit 9: dialogue 1: Live to work or work to live? , facing a job interview, nella sezione Working on
grammar: wish sentences, say and tell, reported speech, reported questions,reading: Top tactics
for job hunters
A novembre si è iniziato il testo English tools che affronta nello specifico argomenti inerenti al
settore tecnico di indirizzo.
Section 1:
Unit 1: Information Society: technological devices, Born to be wired part 1/2,Working on grammar:
singular and plural nouns, nouns for people and things.
Unit 2:Computers get smaller and smaller: The evolution in Computer Technology: Desktop,laptop,
and tablet-The evolution of computers, The best of both worlds, PC tablets and the touchscreen
revolution,iPod touch,
Working on grammar: comparisons and contrasts, compound words,
Unit 3:Computer issues. Ergonomics: User, heal thyself , The digital Wild West, What are the main
threats?, What does a phishing email message look like?, Working on grammar: the passive,, new
words, CLIL expansion: the history of computing,, The march of technology
Section 2:
Unit 4:The brain of the computer: The microprocessor: Multi-core processors,
working on grammar: The "ing" form or gerund, Noun formation
Unit 5: The "Cloud": Storing data in the "Cloud" completato con il text 5 :Cloud computing( Unit 15
section 5) Working on grammar: Parallel increase, Adjective formation,
Unit 6: Working on grammar : conditionals, verbs or nouns, nouns and adjectives,Working on
skills: writing a letter of complaint,CLIL Expansion: A successor to silicon, computers made from
DNA and Enzymes.
Section 3:
Unit 7 :Operating Systems: How Operating Systems: Operating Systems- Brief, How Windows
Multitasking makes programs take turns, What is Google Android?, "Humanity to others", Working
on grammar : Linkers, Verb suffixes, Working on skills: Writing an argumentative composition.
Unit 8: Programming Techniques: Object-Oriented Programming (OOP), Programming in C++,
The languages of the Web,, Java and Javascript, Working on grammar: relative clauses,
Adverbs,Working on skills: writing a discoursive composition.
Unit 9: Software Applications power to the Software: What's application software?, How a
Database does your work? Clil Expansion: Algorithm Basics
Il testo sul database è stato integrato con altro materiale ed è stato oggetto del modulo svolto in
inglese dal docente di informatica.
Unit 10: Networking: Networks, How networks are laid out part1/2,How an ethernet
works,Networks talk together: standards and protocols, Internet protocols.
Nelle restanti ore di lezione , ovvero dal 15/05/2015 alla data della fine delle lezioni si prevede di
affrontare i seguenti argomenti: Google (unit 12),Chat in the Dock , Stay private in public(unit 13)
Networking sites for job seekers, CVs and Covering letters.
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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
Durante l'anno scolastico sono stati visti in lingua inglese: The internship, The 5th estate a cui è
seguita la lettura " What is Wikileaks"?, e The Social Network.
Metodi di insegnamento:
Uso attivo della lingua viva
Mezzi di lavoro
Libro di testo comprensivo della parte audio., filmati
Spazi
Le lezioni si sono svolte nell'aula della classe e nell’aula LIM
Criteri e strumenti di verifica adottati:
Sono state effettuate verifiche scritte di varia tipologia quali test a scelta multipla, prove
strutturate, questionari ecc. così come verifiche orali nella forma di esposizione di
argomenti trattati in classe e/o interventi a discussioni. Per gli alunni con particolari
difficoltà si è valutato il progresso dalla fase di partenza. E’ stata effettuata la simulazione
della terza prova scritta nelle tipologie B e C.
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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA tip.B
CANDIDATO: (cognome) ............................................... (nome) ...................................................... Classe.............
1. What are the advantages and disadvantages of cloud computing?
__________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
2.What are the functions of the "boot" operation?
__________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA tip.C
CANDIDATO: (cognome) ............................................... (nome) ...................................................... Classe.............
1.
Consider the following data base relational schema:
CARS (LicencePlate,Brand,PurchaseDate,CubicCapacity,Colour,Model,SeatNumber)
Tick the right answer:
□
The schema is in the First Normal Form but not in the Second one.
□
The Schema is in the First, Second and Third Normal Form.
□
The schema is in the Second Normal Form, but not in the Third one..
□
The schema is in the Third Normal Form.
2. Given the relational schema:
FOOTBALLERS(NameF, BirthPlace, BirthDate)
TEAMS(NameT,Year,City)
CHAMPIONSHIPS(NameF,NameT,Year, GoalsFor, GoalsAgainst, PlayedMatches)
The query "Find the footballers' names who played in a team of the town where they were born" can be
respresented as:
□
□
□
□
σNameF (Π BirthPlace , City (TEAMS >< FOOTBALLER S ))
Π NameF (TEAMS >< FOOTBALLER S )
Π NameF (σBirthPlace = City (TEAMS × FOOTBALLER S )
None of them.
3. In the B+ tree indexing of order m:
□
The number of leaves is m.
□
The tree has m nodes.
□
Each node, apart from the root, contains at most m-1 keys.
□
The tree height is m.
4. A computer operated by a battery is:
□ a battery operated computer
□ a computer battery -operated
□ an operated battery computer
□ a battery-operated computer
5. “I wish he would stop bothering me” means:
□ I would like him to stop bothering me.
□ I wouldn't like him to stop bothering me.
□ I would like him to stop bothering me but he goes on doing that.
□ I wouldn't mind if he went on bothering me. It's up to him to decide.
6. What is the meaning of the following statement?
“ When my mother went away, my aunt would take care of me”
□ My aunt liked to take care of me.
□ My aunt used to take care of me.
□ My aunt wanted to take care of me.
□ My ant seldom took care of me.
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FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE DISCIPLINARE N .4 MATEMATICA
1) MATERIA:Matematica
2) DOCENTE: Prof. Favillini Roberto
3) LIBRI DI TESTO
- L. Sasso: “Nuova matematica a colori” - edizione verde - volume 5
4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2014/15
Ore di lezione settimanali: 3.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2014/15: 70 alla data del 15 maggio 2015 + 9
presumibili dal 16/05 al 10/06, per un totale di 79 ore.
Non sono state conteggiate, nelle 70 ore, quelle dedicate dalla classe a vari progetti e
incontri o assemblee avvenuti durante l'anno scolastico (per un totale di 6 ore).
5) OBIETTIVI REALIZZATI
Sono stati conseguiti da diversi studenti della classe, in maniera sufficiente per alcuni ed a
buoni o ottimi livelli per per pochi altri (alcuni studenti sono attualmente ad un livello di
insufficienza più o meno grave), i seguenti obiettivi relativi alle conoscenze:
a) Conoscere tecniche, procedure e metodi di calcolo relativi ai contenuti.
b) Conoscere definizioni, teorie, teoremi, proprietà, regole, termini, concetti relativi ai
contenuti.
c) Conoscere i concetti fondamentali e gli elementi di base che unificano i diversi aspetti
della matematica.
Sono stati conseguiti o lo saranno dagli studenti che a giugno avranno per lo meno la
sufficienza, i seguenti obiettivi relativi alle competenze:
a) Saper utilizzare in modo consapevole tecniche, procedure e strumenti di calcolo.
b) Aver acquisito le principali tecniche di integrazione indefinita.
c) Saper affrontare il problema della misura ed utilizzare l'integrale definito e gli integrali
impropri in situazioni semplici o di media difficoltà (per la maggior parte degli studenti),
in situazioni più complesse (per pochi studenti).
d) Saper utilizzare strumenti propri dell'analisi matematica relativamente a successioni
serie numeriche e serie di potenze.
Sono stati conseguiti o lo saranno dagli studenti che a giugno avranno per lo meno la
sufficienza, i seguenti obiettivi relativi alle capacità:
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•
Scegliere fra i vari metodi il più idoneo a risolvere un problema.
•
Saper analizzare e risolvere varie situazioni problematiche.
•
Saper riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite.
•
Saper esporre in modo chiaro.
•
Saper operare sia in modo induttivo che deduttivo.
La classe è composta da 18 alunni ed ha tenuto, nell’anno scolastico, un comportamento
a tratti vivace, ma corretto; l’attenzione, durante le spiegazioni, le esercitazioni e le
verifiche, è stata discontinua da parte di alcuni studenti, mentre nello studio e nel profitto si
sono avute anche notevoli differenze. Alcuni, anche per carenze o difficoltà pregresse,
hanno incontrato difficoltà, e non sempre si è notato uno sforzo adeguato a superare tali
difficoltà.
7) CONTENUTI
Modulo 1: Integrali indefiniti
Definizione di primitiva, definizione di integrale indefinito, interpretazione geometrica
dell’integrale indefinito, teorema sull’integrabilità delle funzioni continue (senza dim.),
integrali immediati, integrazione per parti e per sostituzione, integrazione delle funzioni
razionali fratte (con denominatore di primo o secondo grado.).
Modulo 2: Integrali definiti
Area del trapezoide e integrale definito, proprietà dell’integrale definito (senza dim.),
teorema della media (con dim.), media integrale e significato geometrico, teorema della
media (con dim.), funzione integrale, teoremi fondamentali del calcolo integrale (con dim.),
applicazione dell’integrale definito al calcolo delle aree di regini piane e dei volumi dei
solidi di rotazione di curve attorno all’asse delle ascisse o delle ordinate. Calcolo della
lunghezza di una curva piana espressa da una funzione cartesiana.
Modulo 3: Integrali impropri
Integrale di una funzione discontinua in qualche punto dell'intervallo di integrazione,
estensione del concetto di integrabilità; integrali estesi ad intervalli illimitati, definizione di
integrale convergente.
Modulo 4: Calcolo delle probabilità.
Introduzione al calcolo delle probabilità: eventi aleatori, eventi certi, eventi impossibili;
spazio campionario. Operazioni con gli eventi. Eventi compatibili e incompatibili. Concetto
di probabilità e definizioni relative alla probabilità. Teoremi sul calcolo delle probabilità
(evento contrario, unione e intersezione di eventi). Probabilità composta e condizionata.
Teorema della probabilità totale e teorema di Bayes.
Modulo 5: Serie numeriche (*)
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Serie numeriche a termini reali e loro caratteristiche; resto; criterio generale di
convergenza. Serie a termini positivi; alcune serie notevoli (serie armonica, serie di
Riemann, serie geometrica); criteri di convergenza. Serie a termini di segno alterno:
generalità; convergenza semplice ed assoluta. Cenno alle proprietà delle serie ed alle
operazioni su di esse.
(*) ala data odierna il modulo 5 non è ancora stato svolto.
8) METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale con esercitazione da parte dell'insegnante e/e con coinvolgimento e
partecipazione degli studenti.
9) MEZZI DI LAVORO
Sono stati utilizzati: il testo in adozione specificati nel punto, lavagna, appunti dettati, altri
testi per esercizi.
10) SPAZI: Le lezioni si sono svolte nell’aula assegnata alla classe.
11) TEMPI
I tempi includono le ore dedicate anche alle verifiche o recuperi
Modulo 1: Integrali indefiniti 22 ore
Modulo 2: Integrali definiti 13 ore
Modulo 3: Integrali impropri 25 ore
Modulo 4: Calcolo delle probabilità 8 ore
Modulo 5: Serie numeriche 11 ore
12) CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI
Verifiche orali: si è valutata la conoscenza delle definizioni, teoremi e proprietà riguardanti
gli argomenti trattati; si valuta inoltre la capacità di esporre in modo chiaro, l’uso di una
corretta terminologia, la capacità di collegare i vari argomenti e la conoscenza delle
tecniche e procedure di calcolo.
Verifiche scritte: si è valutata la conoscenza di tecniche e procedure di calcolo, nonché la
capacità di applicarle nell’ambito di problemi o esercizi semplici o di media difficoltà.
Nella simulazione della terza prova - tipologia B - sono state fatte due domande sui
seguenti argomenti: integrali impropri, media integrale. Nella simulazione della terza prova
- tipologia C - sono state fatte sei domande sui seguenti argomenti: integrali definiti ,
indefiniti, impropri, probabilità.
Pistoia, 15 Maggio 2014 Il docente
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PARTE DISCIPLINARE N .5 INFORMATICA
1) MATERIA
INFORMATICA
2) DOCENTE
prof. VESTRI LUIGI
3) CODOCENTE
prof. NICCOLAI RICCARDO
4) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
“Corso di informatica” vol. 3, di Formichi - Meini – Venuti – Zanichelli
“Linguaggi Web lato server e mobile computi” di Lorenzi – Giupponi – Iovino - Atlas
5) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2014 / 2015
n. 156 ore effettuate alla data attuale.
A fine a.s. saranno effettuate n. 186 ore su n. ore 198 previste dal piano di studi (6 ore
settimanali).
6) OBIETTIVI REALIZZATI
In termini di conoscenza
Conoscere i sistemi di gestione delle basi di dati (DBMS) sia negli aspetti teorici che in
quelli applicativi.
Saper comprendere il ruolo delle basi di dati nei sistemi informativi.
Conoscere l’evoluzione storica delle basi di dati.
Saper rappresentare i dati mediante la modellazione concettuale entita’-relazioni (ER).
Saper progettare una base di dati relazionale a partire dal modello ER.
Conoscere il linguaggio SQL per la definizione di basi di dati relazionali, la loro modifica e
la ricerca di informazioni
Conoscere le problematiche relative alla concorrenza ed alla sicurezza nelle basi di dati.
Conoscere le problematiche relative alla gestione di basi di dati in ambiente di rete
INTERNET/INTRANET basato su WEB.
Conoscere le librerie java per l’accesso al DB e la comunicazione in rete
Conoscere i linguaggi per il web lato client (html e javascript) e lato server (php e jsp)
La conoscenza degli argomenti svolti in relazione alla progettazione delle basi di dati, al
loro utilizzo tramite ambienti software e linguaggi e allo studio di soluzioni web oriented risulta
sufficientemente acquisita dalla maggior parte degli alunni così come accettabile appare per
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completezza la preparazione. La conoscenza degli argomenti svolti è tuttavia sufficiente per
permettere a ciascuno di approfondire in modo autonomo le tematiche di interesse personale.
In termini di competenze
Le competenze applicative si riferiscono all’uso degli strumenti necessari per
sviluppare applicazioni basate sulle conoscenze precedentemente elencate. In particolare:
Saper rappresentare la realtà del problema mediante un modello concettuale
Conoscenza del linguaggio SQL (in particolare secondo lo standard SQL/92), indipendente
dall’ambiente in cui e` utilizzato.
Conoscenza del data base relazionale MySql.
Saper scrivere applicazioni java con interfaccia grafica
Saper interfacciare un data base in ambiente java.
Saper progettare e realizzare semplici applicazioni in ambiente WEB.
Circa metà della classe è in grado di progettare e realizzare applicazioni gestionali
sia stand-alone che in rete utilizzando tecnologie moderne quali linguaggi ad oggetti e
networking. Non in tutti, tuttavia, la competenza acquisita è tale da permettere una
consapevole autonomia nell’impostazione e conduzione dei progetti informatici.
In termini di capacità
Le capacita` acquisite permettono all’allievo di saper modellare e sviluppare
completamente un’applicazione, sia in ambiente locale che distribuito, basata su basi di dati, dalla
modellazione concettuale fino allo sviluppo completo del database, fino alla creazione delle
interfacce con l’operatore per la creazione, l’aggiornamento, la consultazione del database e la
generazione di report web.
Saper utilizzare ambienti integrati di sviluppo del software (JDK, NETBEANS e ECLIPSE)
Le capacità specifiche della disciplina nello sviluppo autonomo di semplici
applicazioni risultano accettabili per metà degli alunni, mentre la realizzazione di
procedure informatiche più complesse e articolate rimane prerogativa di metà della classe.
7) CONTENUTI
Modulo 1 – Introduzione alle base di dati (Settembre/Ottobre)
Obiettivi: Conoscenza dell’evoluzione del trattamento dei dati all’interno di un’azienda.
Conoscenza dei DB e dei DBMS
L’informazione come risorsa di un’azienda
Bisogni e flussi informativi (Livelli decisionali e aree funzionali)
Esigenze di un SI
Limiti dei sistemi di archiviazione tradizionali
L’integrazione dei dati: DB e DBMS
Concetto e definizione di DataBase
I data base management system:
□ schema esterno, logico e interno
□ integrità dei dati: vincoli impliciti ed espliciti
□ affidabilità (transazioni, concorrenza, backup e restore)
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□ sicurezza (processo di login, crittografazione, diritti d’accesso)
□ diverse modalità d’uso
Modello dei dati
Modulo 2 – La modellazione concettuale E/R (Ottobre/Novembre/Dicembre)
Obiettivi: Fornire una metodologia standard per l’analisi dei dati e del problema, saper
analizzare le entità e le associazioni tra i dati in un problema reale
Entità e tipo di un’entità
Attributi e chiavi
Vincoli impliciti ed espliciti
Dipendenze funzionali
Associazioni
Binaria e non binarie
Parzialità di un’associazione
Ricorsive
Is-a
Rappresentazione grafica E/R
Modulo 3 – Il modello relazionale (da Ottobre a Febbraio)
Obiettivi: Saper progettare e realizzare un db relazionale, saper impostare operazioni
relazionali sul db.
Relazioni e schemi relazionali
Trasformazione da schema E/R a schema relazionale
Integrità dei dati del modello relazionale
Algebra relazionale
Operatori specifici e tradizionali (algebra relazionale)
Inner join e outer join
Dipendenze funzionali e forme normali
Modulo 4 – Il linguaggio SQL e database MySql (Gennaio/Febbraio/Marzo)
Obiettivi: Conoscenza e utilizzo del linguaggio SQL, gestire una base di dati a partire da
un problema reale. Creare e gestire un DB in MySql. Accesso al DB da java.
SQL
Dichiarazione di schemi e di vincoli di integrità
Interrogazioni in SQL: l’istruzione select, funzioni di aggregazione,
ordinamenti e sub-query
Comandi per la modifica della base di dati (Insert, Update e Delete)
Procedure permanenti e trigger
Le autorizzazioni in SQL (Grant e Revoke)
Definizione degli indici
MySql
Installazione dell’ambiente
Creazione e definizione di un DB
Chiavi esterne e integrità referenziale: tipi di tabelle
Le interrogazioni dei dati
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Gestione e modifica dei dati
Dump e import di un db
Modulo 5 - Transazioni e sicurezza. Indici (Maggio/Giugno)
Conoscere gli aspetti fondamentali di un DBMS. Saper ottimizzare l’accesso al DB.
Conoscere e saper gestire le transazioni. Concedere o revocare abilitazione agli utente di
un DB
Indice e loro ruoli
Le transazioni
Serializzabilità
Il controllo della concorrenza. Stallo e starvation.
Backup e Recovery
Sicurezza dei dati
Modulo 6 – Database in rete e applicazioni Web (Da novembre ad aprile)
Obiettivi: Conoscenza problematiche di sviluppo su internet o intranet, saper progettare
applicazioni web oriented two tier e three tier. Completamento conoscenza Html.
I Web Server e gli Application server
Script lato client:
□ Ripasso HTML, Css e Javascript
□ I form e i campi di input
Script lato server:
□ il linguaggio PHP
o Caratteristiche generali, strutture di controllo e dati
o La gestione della sessione
o Passaggio dei dati del form mediante Post o Get
o Accesso a mysql da pagine php
o Il php ad oggetti
□ il linguaggio JSP
o Le servlet, deployment descriptor, ciclo di vita,
o Parametri del request
o Direttive
o Oggetti impliciti
o Tag jsp
o Dichiarative
Installazione ed utilizzo di Wamp
Installazione e utilizzo di Tomcat in ambiente Netbeans
Realizzazione di semplici applicazioni web e risoluzione di prove di esame
Modulo 7 – Approfondimenti Java (Settembre/Ottobre/Maggio)
□ JDBC
□
□
□
Tipi di driver in java: La classe DriverManager
Classe Connection e url di un DB. Bridge Odbc/Jdbc e MySql
Classe Statement, PreparedStatement e CallableStatement
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□
Manipolazione dei dati e interrogazioni: Dao e Bean
□ Socket
o I protocolli di comunicaione, livelli OSI, Ip e Porte, TCP e UDP
o Classe ServerSocket
o Classe Socket
o Trasmissione unicast e multicast
□ Android
o Installazione ambiente eclisse per android
o Struttura di un progetto Android
o Firma e Pubblicazione di un app
o Le activity e le intent
Si presume che gli argomenti previsti siano completati entro la fine dell’anno scolastico.
L’attività di laboratorio è stata dedicata alla realizzazioni di applicazioni stand-alone,
client/server e web utilizzando i linguaggi java, php, jsp, android, html e javascript. Il
DBMS utilizzato è stato il MySql con client ad interfaccia a caratteri. Come Web Server si
è usato Apache e PHP come estensione. Come Application Server Tomcat. I linguaggi
sono stati presentati durante le ore di laboratorio mediante supporti multimediali.
8) Metodi di insegnamento
Le metodologie didattica utilizzate sono le lezioni frontali che di gruppo. La lezione
frontale, adatta per l’introduzione ad argomenti di puro studio, è stata integrata da un
metodo di discussione e stimolazione che prende spunto da esempi particolari che via via
vengono generalizzati fino ad ottenere la teorizzazione dell'argomento.
Per l'attività di laboratorio si è utilizzato il lavoro di gruppo per diversi motivi:
sfruttamento delle risorse Hardware disponibili, socializzazione, capacità di coordinamento
e soprattutto apprendimento approfondito stimolando la discussione del progetto all'interno
del gruppo e quindi analizzando vari punti di vista.
9) MEZZI DI LAVORO
Libro di testo. Appunti e fotocopie. Consultazione su libri e ricerche su internet.
Documentazione on-line. Ambiente di sviluppo SDK della sun, Netbeans, Wamp (Web
Server Apache e Php), Tomcat per jsp, Eclipse per Android, Software MySql per i
DataBase.
10) SPAZI
Aule, Laboratorio di informatica, Biblioteca laboratorio
TEMPI
41
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Modulo/Attività
Tempi (ore)
Introduzione alle base di dati
La modellazione concettuale E/R
Il modello relazionale
Il linguaggi SQL, MySql e JDBC
Transazioni e sicurezza (Maggio/Giugno)
Database in rete e applicazioni WEB
Approfondimenti java
Verifiche scritte
4
24
22
30
6
34
36
30
Totale Ore 186
STRUMENTI DI VERIFICA
Per la valutazione orale sono state utilizzate le interrogazioni tradizionali e test scritti
con tipologia sia a risposta multipla che aperta. Per la valutazione scritta sono state
utilizzate compiti orientati sin dall’inizio dell’anno alla preparazione di una eventuale
seconda prova dell’esame di stato. In particolare è stata effettuata una simulazione sia nei
tempi che nei contenuti, della seconda prova scritta alla fine di aprile. Il lavoro di
laboratorio è stato valutato mediante relazioni in formato elettronico presentate da singoli
gruppi su ciascun progetto svolto durante l’anno scolastico.
il docente ____________________
il codocente ____________________
42
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PARTE DISCIPLINARE N .6 SISTEMI E RETI
PARTE DISCIPLINARE
MATERIA
SISTEMI e RETI
DOCENTE
prof. Simonetta Melosi
CODOCENTE
prof. Riccardo Niccolai
LIBRI DI TESTO ADOTTATI
Testo
“Reti
di calcolatori e Internet un approccio top-down” 4° Edizione
Kurose Ross
Pearson
OBIETTIVI REALIZZATI
Le conoscenze acquisite nello studio della disciplina si riferiscono a due aree
fondamentali:
MODULO 1: RETI DI CALCOLATORI
MODULO 2: SISTEMA OPERATIVO
Conoscenze:
La conoscenza degli argomenti svolti risulta acquisita in modo pienamente sufficiente da
una parte degli alunni, per alcuni rimangono lacune.
RETI DI CALCOLATORI
Conoscere:
• la classificazione delle reti
• il modello di riferimento OSI e le caratteristiche dei singoli livelli
• Internet e reti di calcolatori
• l'architettura TCP/IP e i vari protocolli
• il modello client/server
•
•
•
tecniche crittografiche applicate alla protezione dei sistemi e delle reti.
tecniche di filtraggio del traffico di rete.
reti private virtuali.
SISTEMA OPERATIVO
Conoscere:
• windows server
• linux
Competenze:
43
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Le competenze raggiunte sono mediamente sufficienti. Alcuni ragazzi hanno raggiunto
una indipendenza che permette loro di lavorare autonomamente. Un altro piccolo gruppo
ha scarsa autonomia ma è in grado di intervenire in un processo guidato in modo proficuo.
Rimangono alcuni elementi poco attivi per capacità o per scarsa applicazione, le
competenze di questi ultimi sono molto limitate.
RETI DI CALCOLATORI
Saper:
•
analizzare le problematiche della trasmissione delle informazioni
•
analizzare e pianificare una rete di computer
•
scegliere la configurazione hardware, degli apparati di rete e configurare il software
•
decidere il cablaggio di una rete.
SISTEMA OPERATIVO
Saper:
•
pianificare l’installazione e la configurazione del sistema operativo
•
configurare i vari servizi
•
mettere in sicurezza il sistema.
Capacità:
Le capacità acquisite permettono ai più di sviluppare e realizzare quanto progettato.
RETI DI CALCOLATORI
Saper:
•
installare e configurare delle schede di rete, dei driver e dei protocolli di
comunicazione.
•
Configurare il protocollo TCP/IP e la numerazione IP.
•
Installare, configurare e gestire reti in riferimento alla privatezza, alla
sicurezza e all’accesso ai servizi.
SISTEMA OPERATIVO
Saper:
•
installare e configurare il sistema operativo Windows Server
•
gestire gli utenti, le permissioni del File System NTFS, le permissioni di
condivisione, il partizionamento del disco, il quoting del disco.
•
installare il sistema operativo LINUX in configurazione DUAL-BOOT con il sistema
operativo Windows.
•
utilizzare un programma di partizionamento del disco
•
creare e gestire utenti e gruppi
•
utilizzare i comandi principali della shell per il sistema operativo UNIX-LINUX.
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CONTENUTI
MODULO 1: RETI DI CALCOLATORI
MODULO 2: SISTEMA OPERATIVO
MODULO 1: RETI DI CALCOLATORI
(ripasso programma degli anni precedenti
Definizione e generalità delle reti di calcolatori
Il modello di riferimento OSI
Internet e reti di calcolatori
Livello applicazione
Livello di trasporto)
Livello di rete:
Inoltro e instradamento; modelli dei servizi di rete.
Reti a circuito virtuale e datagramma.
Cosa si trova all’interno di un router: Porte d’ingresso, Struttura di commutazione, Porte
d’uscita, Dove si verifica l’accodamento.
Algoritmi d’instradamento: Algoritmo d’instradamento a stato del collegamento (LS),
Algoritmo d’instradamento con vettore distanza (DV), Instradamento gerarchico.
Protocollo Internet (IP): inoltro e indirizzamento in Internet; formato dei datagrammi;
indirizzamento Ipv4 e Ipv6; Internet Control Message Protocol; subnetting VLSM e
CIDR; configurazione di un PC, Ip statico e IP dinamico, DHCP; inoltro dei pacchetti
sulla rete NAT.
Simulazioni di laboratorio con Cisco packet tracer.
Livello di collegamento e reti locali:
livello di link: introduzione e servizi;
tecniche di rilevamento e correzione degli errori: Controllo di parità, Somma di controllo,
Controllo a ridondanza ciclica;
protocolli di accesso multiplo; Protocolli a suddivisione del canale, Protocolli ad accesso
casuale,
Protocolli a rotazione;
indirizzi a livello di link MAC; protocollo per la risoluzione degli indirizzi (ARP);.
45
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
Ethernet: struttura dei pacchetti Ethernet; CSMA/CD: protocollo di accesso multiplo di
Ethernet; tecnologie Ethernet.
Interconnessioni: Hub e Switch: inoltro e filtraggio, Autoapprendimento, funzioni dello
switch, dominio di collisione, VLAN.
Confronto e scelta fra router e switch.
Simulazioni di laboratorio con Cisco packet tracer.
Wireless e reti mobili
Collegamenti wireless e caratteristiche di rete; Wi-Fi 802.11, wireless LAN di
infrastruttura e ad hoc; giungla WI-FI: associarsi ad un Ap,problema della stazione
esposta e della stazione nascosta, condivisione di canale: suddivisione di canale,
accesso casuale CSMA/CA, MACA, MACAW, a rotazione.
La sicurezza nelle reti:
Sicurezza di rete.
Principi di crittografia; criptografia a chiave simmetrica; criptografia a chiave pubblica.
Alice Bob Trudy ruoli nella comunicazione,
Sicurezza nella comunicazione: riservatezza, integrità, identità, operativa
Classificazione degli attacchi
Accenni alla matematica modulare,
crittografia algoritmi di sostituzione (traslazione,alfabetica), trasposizione, DES, 3DES,
AES, scambio di chiavi Diffie Hellman, RSA
Autenticazione; protocolli di autenticazione sfida risposta, kerberos.
Integrità; generazione di firma digitale; sintesi del messaggio.
Distribuzione e certificazione delle chiavi.
Controllo dell’accesso: firewall; filtraggio dei pacchetti;
MODULO 2:Sistema operativo
Windows Server:
Il sistema operativo Windows Server, Installazione, creazione di domini, il DNS, il
DHCP, la gestione degli utenti, le permissioni del File System NTFS in Active Directory,
le permissioni di condivisione, il partizionamento del disco, il quoting del disco.
LINUX:
La struttura interna di Linux
46
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
Storia e caratteristiche; elementi fondamentali; organizzazione fisica e logica dei file; il
superutente; comandi principali della shell;
Installazione e configurazione:
dischi fissi e partizionamento; metodi di installazione Installazione del sistema operativo
LINUX in configurazione DUAL-BOOT con il sistema operativo Windows Gestione del
file grub.conf.;
Gestione delle risorse e degli utenti
Creazione e modifica di utenti e gruppi, gestione delle permissioni
Amministrazione di una rete
I comandi per l'amministrazione e gestione di una rete. Auditing e visualizzazione degli
eventi. Monitoraggio dei file di log.
Metodi di insegnamento
Le metodologie utilizzate mirano a rendere gli argomenti accessibili al maggior numero di
alunni. È stato privilegiato il problem solving ma si è fatto uso anche di brain storming, di
discussioni, di deduzioni guidate e di lezioni frontali, alcuni moduli sono stati sviluppati con
flipped lesson e con esperienze laboratoriali.
Le esercitazioni di laboratorio, volte all’acquisizione delle competenze applicative, sono
state effettuate mediante lavoro individuale e di gruppo. All'interno del classe sono state
fatte verifiche e discussioni sui lavori svolti per favorire la socializzazione e la capacità di
confrontare le proprie opinioni, di argomentarle e di pervenire alla soluzione comune
ritenuta ottimale.
MEZZI DI LAVORO
Sono stati utilizzati durante le esercitazioni di laboratorio:
• packet tracer
• I sistemi operativi: linux-ubuntu; windows-server
• Il compilatore cc
• Il pacchetto office
• Sono state effettuate ricerche per gli approfondimenti di particolari aspetti
applicativi, nella maggior parte dei casi su INTERNET.
SPAZI
Aule. Laboratorio di Sistemi Informatici
STRUMENTI DI VERIFICA
Le verifiche e le valutazioni hanno avuto modalità di test, questionari, lavori di gruppo e
individuali, prove scritte e interrogazioni orali.
Pistoia 15 MAGGIO 2015
il docente ____________________ il codocente __________________________
47
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
A.S. 2014/2015
TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA C
Materia : SISTEMI E RETI
CLASSE: 5IB
CANDIDATO:____________________________________________________________
Un computer ha indirizzo lP 130.37.9.200/28
o
La submask della rete è 255.255.255.28; l'indirizzo di broadcast 130.37.9.255; l’indirizzo di rete 130.37.9.0; l’indirizzo dell’host
0.0.0.200
o
La submask della rete è 255.255.255.0; l'indirizzo di broadcast 130.37.9.255; l’indirizzo di rete 130.37.9.0; l’indirizzo dell’host
0.0.0.200
o
La submask della rete è 255.255.255.240; l'indirizzo di broadcast 130.37.9.207; l’indirizzo di rete 130.37.9.192; l’indirizzo
dell’host 0.0.0.8
o
La submask della rete è 255.255.255.240; l'indirizzo di broadcast 130.37.9.255; l’indirizzo di rete 130.37.9.192; l’indirizzo
dell’host 0.0.0.8
Nella codifica a chiave pubblica
o
L'algoritmo di decodifica usa una chiave che deve essere mantenuta segreta mentre la chiave usata per la codifica può non
essere segreta
o
L'algoritmo di codifica è segreto
o
L'algoritmo di decodifica è segreto
o
L'algoritmo di decodifica usa la stessa chiave di quello di codifica
Qul è il formato dell’ intestazione del segmento UDP?
o
Source port, destination port, UDP length, UDP checksum (32 bit)
o
Source port 2 byte, destination port 2 byte, UDP length 1 byte, UDP checksum 1 byte
o
Source port, destination port, UDP length, UDP checksum (64 bit)
o
Source port 2 byte, destination port 2 byte, UDP length 2 byte, UDP checksum 3 byte
Dati:
computer A
indirizzo IP
subnet mask
192.168.2.25
255.255.255.0
computer B
indirizzo IP
subnet mask
192.168.2.221
255.255.255.0
computer C
indirizzo IP
subnet mask
200.40.2.22
255.255.255.0
computer D
indirizzo IP
subnet mask
201.138.0.4
255.255.0.0
computer E
indirizzo IP
subnet mask
160.12.8.71
255.255.0.0
computer F
indirizzo IP
subnet mask
160.12.0.32
255.255.0.0
computer G
indirizzo IP
subnet mask
192.168.2.253
255.255.255.0
stabilire quante sono le reti;quali host appartengono alle stesse reti
48
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
o
4; 192.168.2.0 A B G ; 160.12.0.0 E F; 201.138.0.0 D; 200.40.2.0 C
o
5; 192.168.2.0 A B G ; 160.12.8.0 E; 160.12.0.0 F; 201.138.0.0 D; 200.40.2.0 C
o
3; 192.168.2.0 A B; 160.12.0.0 E F; 201.138.0.0 DC G
o
4; 192.168.2.0 A B G ; 160.12.0.0 E F; 201.138.0.0 C; 200.40.2.0 D
Uno switch può essere utilizzato
o
per frazionare una rete Ethernet con molti computer in due o più segmenti, Come centro stella per creare una rete con
elevato throughput, come centro stella di più sottoreti per ottenere un unico dominio di collisione
o
per frazionare una rete Ethernet con molti computer in due o più segmenti, Come centro stella per creare una rete con
elevato throughput, come centro stella di più sottoreti per ottenere più domini di collisione
o
Come centro stella per creare una rete con elevato throughput, come centro stella di più sottoreti per ottenere un unico
dominio di collisione
o
per frazionare una rete Ethernet con molti computer in due o più segmenti, come centro stella di più sottoreti per ottenere un
unico dominio di collisione
In un servizio connesso le primitive utilizzate nell’ordine possono essere:
o
Connessione , trasmissione, interruzione delle connessione
o
c.request, c. indication, c.response, c.confirm
o
c.request, c. indication, c.response, c.confirm
d.request, d. indication
o
c.request, c. indication, c.response, c.confirm
d.request, d. indication, d.response, d.confirm
s.request, s.indication, s.response, s.confirm
A.S. 2014/2015
TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B
Materia : SISTEMI E RETI
CLASSE: 5IB
CANDIDATO:____________________________________________________________
Descrivere la criptologia a chiave asimmetrica. Come può Alice inviare un messaggio a
Bob garantendone la sicurezza e l'autenticità?
Descrivere il protocollo per lo scambio di frame in una rete wireless
49
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE DISCIPLINARE N .7 TECNOLOGIE E
PROGETTAZIONE SISTEMI INFORMATICI
1) MATERIA
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
2) DOCENTE
Prof. TARANTINO GIANFRANCO
3) CODOCENTE
Prof. NICCOLAI RICCARDO
4) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
P. Camagni, R. Nikolassi, “TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
– PER L’ARTICOLAZIONE INFORMATICA DEGLI ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO”, vol. 3, Hoepli
5) OBIETTIVI
La classe, nella quasi sua totalità, ha raggiunto ampiamente gli obiettivi minimi che erano stati prefissati in
sede di programmazione didattica annuale, ossia: “Conoscere gli aspetti essenziali degli argomenti. Eseguire
senza errori compiti semplici, ma dimostrando carenze nella risoluzione di quelli complessi. Esprimersi in
modo sostanzialmente corretto, anche in lingua inglese, utilizzando tuttavia una terminologia non sempre
specifica”.
Tali obiettivi minimi sono stati delineati in riferimento alle seguenti conoscenze ed abilità:
Conoscenze
Metodi e tecnologie per la programmazione di rete.
Protocolli e linguaggi di comunicazione a livello applicativo.
Tecnologie per la realizzazione di web-service.
Lessico e terminologia di settore, anche in lingua inglese.
Abilità
Realizzare applicazioni per la comunicazione di rete.
Progettare l’architettura di un prodotto/servizio individuandone le componenti tecnologiche.
Sviluppare programmi client-server utilizzando protocolli esistenti.
Progettare semplici protocolli di comunicazione.
Realizzare semplici applicazioni orientate ai servizi.
Utilizzare lessico e terminologia di settore, anche in lingua inglese
6) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe si compone di 18 studenti, tutti di sesso maschile.
La classe ha dimostrato sin dall’inizio dell’a.s. di avere una certa dimestichezza e familiarità con i concetti
teorici portanti.
È emerso, però, anche una certa carenza per quel che riguarda l’Ingegneria del Software vista nella sua
globalità, per cui tale argomento è stato trattato nel corso di codesto a.s. per permettere alla classe di acquisire
conoscenze ed abilità ad essa riferite.
Sotto l’aspetto dell’acquisizione delle conoscenze, competenze ed abilità, la classe è più o meno omogenea,
con qualche alunno che si è distinto più degli altri, ed un alunno che presenta una situazione abbastanza grave e
deficitaria.
Il comportamento degli alunni è stato ineccepibile durante l’anno, dal punto di vista disciplinare.
Durante le lezioni, invece, la classe si distrae facilmente, segue poco, tranne alcuni elementi, e risulta esserci
uno scarso senso di partecipazione e di curiosità verso gli argomenti proposti, dovendo essi sempre essere
sollecitati per rispondere e/o intervenire nelle varie discussioni che si sono affrontate in classe.
50
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
L'impegno nello studio, tranne pochi elementi che sono risultati costanti, è risultato alquanto lacunoso e quasi
sempre concentrato a ridosso delle verifiche.
7) CONTENUTI SVOLTI ALLA DATA ATTUALE
Architettura di Rete
−
I sistemi distribuiti: obiettivi, problemi e svantaggi
−
Storia dei sistemi distribuiti e modelli architetturali
o
architetture distribuite hardware (classificazione di Flynn)
o
architetture distribuite software
−
Middleware, modelli di comunicazione, (modello client-server e ad oggetti), architettura di un
software
−
Architettura client-server:
o
elaborazione lato server (php, java servlet)
o
elaborazione lato client (javascript)
−
Modello ISO/OSI e TCP/IP: corrispondenza tra livelli
−
Livello 4 di Trasporto:
o
cos'è e funzioni svolte
o
indirizzi di host e di processi/porte;
o
Protocollo TCP
cos'è; servizi forniti
header TCP
trasmissione TCP
affidabilità trasmissione tramite riscontro positivo con ritrasmissione
implementazione inefficiente
sliding window
formato dell'ack
gestione, apertura e chiusura della connessione
3-way handshake
4-way handshake
Reset e possibili scenari
o
−
Protocollo UDP: cos'è; servizi forniti; trasmissione UDP
Applicazioni di rete; Architetture per applicazioni di rete
Programmazione nel Web
−
I form e l’interazione con l’utente
−
I Fogli di stile CSS
−
Il linguaggio Javascritp
−
Validazione dati di un Form
−
Document Object Model
o
Concetti principali;
51
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
o
Proprietà e metodi principali di un nodo
o
Modificare dinamicamente pagine html utilizzando il DOM.
Applicazioni lato server in PHP
−
Cos’è e caratteristiche principali
−
ISAPI vs CGI
−
Meccanismo di funzionamento
−
Tag di apertura e chiusura, commenti
−
Variabili
o
Nomenclatura
o
Caratteristiche
o
visibilità
−
Array: concetti generali; array associativi e non; array multidimensionali
−
Interattività
o
−
−
−
Passaggio parametri con get e post
Uso dei file
o
Apertura e chiusura di un file
o
Lettura, scrittura e cancellazione da un file
Sessioni
o
Concetto di sessione
o
Come usare una sessione
o
Creare e distruggere una sessione
o
Aggiungere, modificare ed eliminare dati dalla sessione
Interazione con MySQL Server
o
Gestione Connessione con MySQL Server
o
Lettura, inserimento, modifica e cancellazione dati di un Database gestito con MySQL Server
I socket e la comunicazione con i protocolli TCP/UDP
−
−
Socket e protocolli per la comunicazione di rete
o
API Socket
o
operazioni su socket;
o
interazione tra applicazione e S.O.
o
progettazione client e server UPD
o
progettazione client e server TCP
o
struttura di un'applicazione TCP
La connessione tramite Socket
o
Socket in PHP: creazione; bind; listen; accettazione connessione; invio dati; chiusura
connessione
Ingegneria del Software
52
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
−
Concetti generali
−
Principi dell’Ingegneria del Software
−
Caratteristiche generali delle Linee di Prodotto Software
−
Requisiti Software
o
definizione formale ed operativa;
o
ruolo dei requisiti e classificazione
o
processo di produzione dei requisiti (Elicitazione, Analisi e Negoziazione, Specifiche dei
Requisiti, Verifica e Validazione dei Requisiti)
−
Specifiche
−
Design Pattern
−
Progetto Software e Stili Architetturali
−
Test
o
fondamenti teorici
o
test in piccolo:
test funzionale o black box;
identificazione classi di equivalenza;
criteri di identificazione delle classi di equivalenza: intervalli di valori; insiemi di
valori; condizioni vincolanti
progettazione casi di test
o
valori estremi: concetti base e casi di test
Applicazioni lato server
−
Il linguaggio XML
o
definizione
o
caratteristiche
o
vantaggi
o
svantaggi
o
struttura documento XML: prologo e corpo
o
Elementi vs. Attributi
o
Validazione: DTD e XML Schema
o
XML Schema:
elementi e attributi
costruire uno schema
8) CONTENUTDI CHE SARANNO SVOLTI ENTRO IL TERMINE DELL’A.S.
Applicazioni lato server in PHP
−
Le Api di Google
Applicazioni lato server
−
Web Services
9) METODI
53
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
a.
b.
c.
d.
e.
Lezioni frontali in classe aventi ad oggetto contenuti teorici;
Lezioni pratiche in laboratorio;
Studio a casa degli argomenti trattati in classe;
Svolgimento di esercizi pratici a casa sulle esercitazioni svolte in laboratorio;
Riepilogo periodico sugli argomenti trattati
10) STRUMENTI
Lavagna
Sussidi audiovisivi
Laboratorio di informatica
Libro di testo in adozione
Dispense e materiale fornito a cura del docente
11) STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione orale è avvenuta mediante interrogazioni orali tradizionali e attraverso prove con test
scritti di tipologia sia a risposta multipla che aperta.
Per l’attività di laboratorio, invece, ci si è avvalsi di relazioni in formato elettronico svolte dai singoli
alunni o in gruppo aventi ad oggetto sia lezioni laboratoriali che teoriche.
Inoltre, durante l’anno, sono stati formati dei gruppi di lavoro al fine di dar vita ad un progetto da
presentare in sede di esame di maturità.
Pistoia, 13/05/2015
I Docenti
Tarantino Gianfranco
Niccolai Riccardo
54
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI MATURITÀ – TIPOLOGIA B
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E
TELECOMUNICAZIONI
CLASSE 5^ IB – ISTITUTO FEDI-FERMI DI PISTOIA
ALUNNO………………………………………….. DATA ……………… VOTO
…………..
1.
Esporre circa il middleware.
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
2. TCP/IP. Il livello 4 di trasporto e le Socket.
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
55
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI MATURITÀ – TIPOLOGIA C
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E
TELECOMUNICAZIONI
CLASSE 5^ IB – ISTITUTO FEDI-FERMI DI PISTOIA
ALUNNO…………………………….. DATA ……………… VOTO …………..
1. Test. Indica l’affermazione corretta:
Un test si dice negativo se non è riuscito
a rilevare nessuna failure
Per un programma corretto nessun test
risulta essere ideale
È sempre possibile progettare un test
esaustivo
Il test è capace di rilevare le funzioni
omesse
4. Dichiarazione XML. Quale tra le seguenti
affermazioni è corretta?
Gli attributi “version”, “encoding” e
“standalone” sono opzionali
Gli attributi “version”, “encoding” e
“standalone” sono obbligatori
Solo l’attributo version è opzionale
Nessuna
delle
tre
affermazioni
precedenti è vera
2. Mandelbugs. Indica l’affermazione che
ritieni essere corretta:
5. XML: Elementi. Indica l’affermazione che
ritieni essere valida:
una strategia di difesa/protezione dai
Mandelbugs è fermare il sistema
per prevenire i Mandelbugs non è
necessario
eseguire
il
test
di
invecchiamento
per prevenire i Mandelbugs è necessario,
per ogni failure rilevata, analizzare i log
generati dal monitoraggio per cercare di
invididuare i Faults che hanno portato a
quella failure
le
varie
strategie
di
prevenzione/protezione hanno lo stesso
costo
Un elemento può contenere altri elementi
ma non attributi
Un elemento per essere vuoto non deve
contenere né testo né attributi
Un elemento è un frammento di dati,
limitato ed identificato da un tag
I nomi degli elementi non possono
contenere né punti né trattini
3. PHP. Indica l’affermazione che ritieni
essere esatta:
ha bisogno di essere compilato
è un linguaggio interpretato
è un linguaggio di scripting lato client
un nome di variabile può iniziare con un
numero
56
6. Nell’architettura a 3 livelli:
il livello di Presentazione si interfaccia
con i livello di gestione delle risorse/dati
il livello di business non deve essere a
conoscenza di quale DBMS si sta
usando per memorizzare i dati
il livello di sorgente dati può fornire dati
direttamente al livello di Presentazione
nessuna delle affermazioni precedenti è
valida
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
PARTE DISCIPLINARE N .8 GESTIONE, PROGETTO E
ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
1) MATERIA
GESTIONE, PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D'IMPRESA
2) DOCENTE
prof. BETTIN FEDERICA
3) CODOCENTE
prof. NICCOLAI RICCARDO
4) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
“Gestione del progetto e organizzazione d'impresa” di M.Conte, R.Nikolassy,P.Camagni –
Edizioni Hoepli.
Oltre al libro di testo in adozione è stato utilizzato l'e-book: “Gestione di progetto ed
)
organizzazione d'impresa” di A.Dell'Anna, M.Dell'Anna (ISBN 9788896354643
5) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2014 / 2015
n. 73 ore effettuate alla data attuale (15 maggio 2015).
A fine a.s. saranno effettuate n. 84 ore su su n. ore 94 previste dal piano di studi.
6) OBIETTIVI REALIZZATI
In termini di conoscenza
Elementi di economia e organizzazione di impresa con particolare riferimento al settore ICT.
Processi aziendali generali e specifici del settore ICT, modelli di rappresentazione dei processi e delle loro
interazioni e figure professionali.tecniche per la pianificazione,previsione e controllo di costi,risorse per lo
sviluppo di un progetto
manualistica e strumenti per la generazione della documentazione di un progetto
tecniche e metodologie di testing a livello di singolo componente e di sistema
Ciclo di vita di un prodotto/servizio.
OBIETTIVI DA REALIZZARE ENTRO LA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO
Normativa internazionale, comunitaria e nazionale di settore relativa alla sicurezza e alla prevenzione degli
infortuni.
Metodologie certificate per l’assicurazione della qualità di progettazione, realizzazione ed erogazione di
prodotti/servizi del settore ICT
57
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
La conoscenza degli argomenti svolti in relazione alla Gestione progetto e agli strumenti di
pianificazione risulta sufficientemente acquisita dalla maggior parte degli alunni così come
accettabile appare per completezza la preparazione. La conoscenza degli argomenti svolti è
tuttavia sufficiente per permettere a ciascuno di approfondire in modo autonomo le tematiche di
interesse personale.
In termini di competenze
Le competenze applicative si riferiscono all’uso degli strumenti necessari per
sviluppare applicazioni basate sulle conoscenze precedentemente elencate. In particolare:
Gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT.
Individuare e selezionare risorse e strumenti operativi per lo sviluppo di un progetto anche in riferimento ai
costi.
Realizzare,usando degli standard predefiniti, la documentazione tecnica, utente ed organizzativa di un progetto.
Verificare e validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso metodologie di
testing conformi ai normative o standard di settore .
Individuare le cause di rischio connesse alla sicurezza negli ambienti di lavoro .
Analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali delle
aziende di settore.
Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.
Applicare le norme e le metodologie relative alle certificazioni di qualità di prodotto e/o di processo
Circa metà della classe è in grado di analizzare le specifiche di un progetto e la
relativa documentazione di pianificazione e monitoraggio. Non in tutti, tuttavia, la
competenza acquisita è tale da permettere una consapevole autonomia nell’impostazione
e conduzione di un'analisi di progetto.
In termini di capacità
Le capacita` acquisite permettono all’allievo di saper valutare e commentare dei documenti
di progetto
Saper utilizzare strumenti grafici e tabellari di rappresentazione/schedulazione degli
elementi di pianificazione
saper riconoscere e valutare l'applicabilità dei principali modelli di sviluppo del software
Le capacità specifiche della disciplina nello sviluppo autonomo di semplici
documenti di progetto risultano accettabili per metà degli alunni, mentre la realizzazione di
attività di pianificazione più complesse e articolate rimane prerogativa di metà della classe.
7) CONTENUTI
Modulo 1 – Elementi di economia ed organizzazione aziendale (Settembre/metà
novembre)
Obiettivi: conoscenza di elementi di economia ed organizzazione d'impresa,con
particolare riferimento al settore ICT
L’informazione e organizzazione aziendale
micro e macrostrutture e unità organizzative
meccanismi di specializzazione e di coordinamento aziendali
58
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
gli organigrammi e le tipologie di strutture (semplice, funzionale...)
i processi aziendali: modelli di rappresentazione e loro interazioni; figure
professionali
Modulo 2 – L'organizzazione del progetto(metà Novembre/Dicembre)
Obiettivi: saper analizzare e rappresentare, anche graficamente, l'organizzazione
dei processi produttivi e gestionali delle aziende di settore, comprendere e rappresentare
le interdipendenze tra i processi aziendali. gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato
di avanzamento di un progetto ICT.
la gestione del progetto
i principi del project management
il ciclo di vita di un progetto
individuazione delle fasi del ciclo di vita del progetto.
i processi di project management.
il team di progetto
i ruoli di progetto
l'organigramma di progetto
il processo di creazione del team
la relazione tra figure professionali ed attività
Modulo 3 – Processo e strumenti di pianificazione (dicembre/ marzo)
Obiettivi: saper analizzare e rappresentare, anche graficamente, l'organizzazione dei
processi produttivi e gestionali delle aziende di settore. Gestire le specifiche, la
pianificazione, e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT.Comprendere e
rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.
La progettazione “del ciclo di vita”
La PBS (Project Breakdown Structure)
la definizione e progettazione di una fase o attività
modelli per la descrizione delle fasi o attività
le rappresentazioni grafiche della PBS
le schedulazioni
la definizione del team di progetto
definizione dei compiti
definizione e quantificazione delle risorse umane (effort)
assegnazione delle responsabilità
la definizione del budget
le tipologie di costo (budget diretto ed indiretto)
il processo di definizione del budget
il budget generale di progetto
Le relazioni tra le attività e l'organizzazione del tempo
schedulazione dei tempi e degli input (prerequisiti) delle attività
i diagrammi reticolari (PERT)
i diagrammi del tempo: cronoprogramma (i Gantt)
59
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE
FEDI-FERMI - Pistoia
i legami logici tra le attività
il cammino critico (critical path)
contesa e livellamento delle risorse
Modulo 4 – I processi di esecuzione del progetto (maggio)
Obiettivi: conoscere le attività quotidiane di monitoraggio e gestione del rischio all'interno
di un progetto
attività quotidiane ed amministrazione
monitoraggio e controllo
risk management
Modulo 5 – Gestione progetto e sviluppo di software (modulo CLIL) (aprile/maggio)
Obiettivi: conoscere le principali metodologie di testing conformi a normative e standar di
settore, applicabili all'ambito ICT. Saper scegliere l'adeguata metodologia in base al tipo di
progetto. Modulo svolto in lingua inglese.
Software development life cycle (SDLC)
SDLC cycle phases
software development models
waterfall model
V model
incremental model
Agile model
iterative model
Modulo 6 – gestione della sicurezza e della qualità (maggio/giugno)
Obiettivi: individuare le cause di rischio connesse alla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Applicare le norme e le metodologie relative alle certificazioni di qualità di prodotto e/o di
processo.
La sicurezza sul lavoro
la certificazione di qualità
Si presume che gli argomenti previsti siano completati entro la fine dell’anno scolastico.
L’attività di laboratorio è stata dedicata alla applicazione delle tecniche di project
management a casi studio scelti e portati avanti a gruppi dagli studenti.
8) Metodi di insegnamento
Le metodologie didattica utilizzate sono le lezioni frontali che di gruppo. La lezione
frontale, adatta per l’introduzione ad argomenti di puro studio, è stata integrata da un
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metodo di discussione e stimolazione che prende spunto da esempi particolari che via via
vengono generalizzati fino ad ottenere la teorizzazione dell'argomento.
Per l'attività di laboratorio si è utilizzato il lavoro di gruppo per diversi motivi:
sfruttamento delle risorse Hardware disponibili, socializzazione, capacità di coordinamento
e soprattutto apprendimento approfondito stimolando la discussione del progetto all'interno
del gruppo e quindi analizzandone vari punti di vista.
9) MEZZI DI LAVORO
Libro di testo ed E-book. Consultazione su libri e ricerche su internet. Documentazione online.
10) SPAZI
Aule, Laboratorio di sistemi
TEMPI
Modulo/Attività
Tempi (ore)
elementi di economia ed organizzazione
aziendale
organizzazione del progetto
processo e strumenti di pianificazione
processi di esecuzione del progetto
CLIL
Gestione della sicurezza e della qualità
attività di laboratorio
Verifiche
8
6
15
2
8
6
24
15
Totale Ore 84
STRUMENTI DI VERIFICA
Per la valutazione orale sono state utilizzate le interrogazioni tradizionali e test scritti
con tipologia sia a risposta multipla che aperta. Per la valutazione scritta sono stati
utilizzati compiti orientati all'analisi di casi studio da interpretare e valutare con le tecniche
del project management.
Il lavoro di laboratorio è stato valutato mediante relazioni in formato elettronico
presentate da singoli gruppi su ciascun progetto svolto durante l’anno scolastico.
il docente ____________________
il codocente ____________________
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PARTE DISCIPLINARE N .9 SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
1) MATERIA
EDUCAZIONE FISICA
2) DOCENTE
prof.ssa PAOLA PROCACCINI
3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
“IN PERFETTO EQUILIBRIO” Autori P.L. Del Nista, J. Parker, A. Tasselli Casa Editrice G.
D’ANNA
4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO
N. 44 ore effettuate alla data attuale
A fine a. s. saranno effettuate n. 50 su n. 66 ore previste dal piano di studi.
5) OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenze, competenze, capacità)
In termine di conoscenze:
-
migliorate le conoscenze e le abilità rispetto alla situazione di partenza,
abilità socio-motorie specializzate,
contribuito ad acquisire abitudini allo sport come costume di vita,
promosse attività sportive e favorire situazioni di sano confronto agonistico.
In termine di competenze applicative:
-
capacità di vincere resistenze a carico naturale,
compiere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile,
compiere compiti motori in situazioni inusuali, tali da richiedere il recupero
dell’equilibrio,
conoscenza di cinque sport di squadra (calcio a 5, pallacanestro, pallamano,
pallavolo).
In termine di capacità: l’obiettivo è stato quello di
- rispettare le regole
- avere capacità di autocontrollo
- avere consapevolezza di sé
- saper lavorare in gruppo
- riconoscere i propri limiti
- avere capacità di critica ed autocritica
- saper affrontare situazioni problematiche
- saper valutare i risultati
- relazionare in modo corretto
Interventi didattici educativi integrativi
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La classe ha partecipato al Progetto Educazione stradale “READY2GO”, in istituto.
La classe ha partecipato al Corso di B.L.S. massaggio cardiaco e ventilazione, in istituto.
La classe ha effettuato un Viaggio d’ istruzione a Vienna e Budapest.
6) CONTENUTI
Per la parte pratica: vedi sezione n° 10 Tempi
Per la parte teorica:
1. Teoria e metodologia dell’allenamento – Qualità motorie.
2. Educazione alimentare.
3. La prevenzione: fumo, alcol, droga, doping. aids, epatite, malattie a
trasmissione sessuale.
7) METODI DI INSEGNAMENTO
(lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, ricerche di gruppo e/o
individuali, problem solving, ….)
Il potenziamento fisiologico (resistenza, forza, velocità, articolarità) è stato curato
individualmente ed è stato più insistente nei confronti degli alunni meno dotati. Tutto il
lavoro è ruotato intorno ad una valutazione individuale, verificata mediante alcuni test, del
grado di efficienza fisica e di abilità dei singoli alunni in itinere.
I giochi sportivi proposti hanno tenuto conto degli interessi dei giovani, della disponibilità
delle attrezzature e delle caratteristiche ambientali. In questa attività gli alunni si sono
avvalsi degli schemi motori già acquisiti nei precedenti anni scolastici, che sono stati man
mano adeguati al nuovo sviluppo somatico.
I giochi di squadra (calcio a 5, pallacanestro, pallamano, pallavolo, ultimate), con la
conoscenza delle regole predeterminate, con l'assunzione di ruoli e con l'applicazione di
schemi di gara, sono stati utilizzati come un valido mezzo per lo sviluppo della socialità e
del senso civico, unito ad un consolidamento del carattere.
L'azione pedagogica è stata conseguenza dell'attuazione del metodo induttivo attivo ed è
stata adattata alle caratteristiche già evidenziate dai singoli alunni.
8) MEZZI DI LAVORO
(sussidi didattici utilizzati)
Durante le attività eseguite in palestra sono stati utilizzati i seguenti attrezzi: palloni di vario
tipo (calcio, pallacanestro, pallamano, pallavolo), frisbes, palla medica, tappeti, materassi,
palco di salita (pertiche).
Durante le attività eseguite in piscina sono stati utilizzati i seguenti attrezzi: tavole, oggetti
galleggianti.
Inoltre è stato utilizzato per la parte teorica il testo in adozione “ In perfetto equilibrio”
Autori P.L. Del Nista, J. Parker, A. Tasselli Casa editrice G. D’ANNA
9) SPAZI
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(biblioteca, palestra, laboratorio, aule speciali)
L’attività ha avuto luogo presso la palestra e la piscina ‘Silvano Fedi’ e l’Auditorium di
Pistoia.
10)TEMPI
(impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli)
Contenuti e tempi del percorso formativo (argomenti trattati ed ore d'insegnamento)
-
CALCIO a 5
PALLACANESTRO
PALLAVOLO
PALLAMANO
NUOTO e TECNICA di SALVAMENTO
TEORIA
Progetto EDUCAZIONE STRADALE
ore 8
ore 2
ore 3
ore 6
ore 14
ore 3
ore 2
- Corso B.L.S. massaggio cardiaco e ventilazione
ore 2
Ogni mese è stata eseguita una lezione in piscina:
galleggiamento ventrale e dorsale
respirazione frontale e laterale con metodo globale ed analitico
vari esercizi di scivolamento ventrale e dorsale in acqua
serie di vasche nei seguenti stili: stile libero, dorso, dorso doppio, rana, delfino (per gli
alunni più capaci)
tecnica di salvamento.
- VERIFICHE SCRITTE e TEORIA
3 ore
11) STRUMENTI DI VERIFICA
(con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato,
prova scritta, prova scrittografica, interrogazione, test,… )
Le verifiche sono state quattro nel primo quadrimestre (pratiche e scritte), quattro nel
secondo (pratiche e scritte) : quelle scritte in linea con le impostazioni ministeriali a
tipologia strutturata, semistrutturata come quelle della terza prova del nuovo esame di
stato.
IL DOCENTE
Prof.ssa Paola Procaccini
Pistoia, 15 Maggio 2015
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PARTE DISCIPLINARE N .10 RELIGIONE
1) MATERIA
RELIGIONE
2) DOCENTE
Andrea VACCARO
3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI
LE DOMANDE DELL'UOMO
4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2012/13
n 29 ore effettuate alla data attuale.
A fine a.s. saranno effettuate 33 ore su n. ore 33 previste dal piano di studi.
5) OBIETTIVI REALIZZATI
In termine di conoscenze:
Il problema di Dio: la ricerca dell'uomo, la «via» delle religioni, le questioni del rapporto federagione,
fede-scienza, fede-cultura.
La Chiesa come luogo dell'esperienza di salvezza in Cristo
Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi
In termine di competenze applicative:
pone domande di senso e le confronta con le risposte offerte dalla fede cattolica.
riflette sulle proprie esperienze personali e di relazione;
sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con
il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita
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L’obiettivo è stato quello di:
confrontarsi sistematicamente con gli interrogativi perenni dell’uomo e con le risorse e le
inquietudini del nostro tempo, a cui il cristianesimo e le altre religioni cercano di dare una
spiegazione: l’origine e il futuro del mondo e dell’uomo, il bene e il male, il senso della vita e della
morte, le speranze e le paure dell’umanità
6) CONTENUTI
-l’identità della religione cattolica nei suoi documenti fondanti e nella prassi di vita
che essa propone;
la concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio;
il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo;
le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa;
la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di
pluralismo culturale e religioso,
7) Metodi di insegnamento
lezione frontale, lezione-discussione, scoperta guidata, insegnamento per problemi
8) MEZZI DI LAVORO
libro di testo, sacra scrittura, documenti magisteriali
9) SPAZI
aula scolastica
10)TEMPI
il problema di Dio, ore 11
il problema etico, ore 11
la chiesa e la società, ore 11
11) STRUMENTI DI VERIFICA
interrogazioni, test
Pistoia, 8. 5. 2015
PROGRAMMA SVOLTO
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Giovane: ricerca e realizzazione di un progetto di vita
Realizzazione del proprio futuro
a) Individuare quali sono i modelli che consentono di realizzare se stessi in modo positivo.
b) Approfondire le diverse opzioni di vita, in particolare quella cristiana, in relazione al futuro
dell’uomo e della storia verso i “cieli nuovi e la terra nuova”.
Giovane: incontro con i molti volti del divino
Fede cristiana, ricerca scientifica e sistemi di significato
a) Conoscere i vari approcci che filosofia e scienza hanno offerto sul problema di Dio.
b) Rilevare il contributo che il cristianesimo ha fornito nell’elaborazione del pensiero filosofico e
scientifico.
. Giovane: in dialogo con le religioni.
Pluralismo religioso: un ostacolo o una ricchezza?
a) Comprendere che il pluralismo religioso è una ricchezza e, come tale, dimensione ineludibile per
la propria maturazione.
b) Cogliere in che misura il cristianesimo concorre al dialogo e alla valorizzazione delle differenze
etiche e socio-culturali.
Giovane: alla scoperta dei cristianesimo nella storia
Il cristianesimo nelle società secolarizzate moderne
a) Saper cogliere le valenze positive presenti in una società secolarizzata e i rischi del secolarismo.
b) Analizzare le opportunità e le ambiguità che incontra il cristianesimo in una società secolarizzata.
Giovane: aprirsi agli interrogativi della vita e alle sfide dell’etica.
Etica della solidarietà: per una responsabilità verso se stessi e verso il mondo.
a) In una società multirazziale e multiculturale, aprirsi all’inalienabile dignità della persona umana,
al valore della vita, ai diritti umani fondamentali, al primato della carità.
b) Evidenziare i contributi dei cristianesimo alla identificazione dei valori fondamentali che sono
alla base della convivenza, per una promozione dell’uomo nella giustizia e nella verità.
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