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Sport
lunedì 10 novembre 2014
23
FORMULA 1 | GP DEL BRASILE
Abu Dhabi, dove tutto si decide
In Brasile, penultimo Gp
stagionale, Rosberg
batte Hamilton. Ora le
due McLaren sono divise
da soli diciassette punti.
di Paolo Spalluto
Rosberg interpreta il weekend
perfetto: pole position e vittoria.
Sono ora solo 17 i punti che lo distanziano dal compagno Lewis
Hamilton, alquanto sfortunato
ieri in corsa. Infatti una minuscola foratura a uno pneumatico, in
seguito a un’uscita, lo ha costretto a perdere 7 preziosi secondi
che ne hanno determinato il risultato finale, data la vicinanza di
prestazioni tra i due.
Colpisce, dopo quasi un’intera
annata, la crescita di Nico sul piano psicologico, che oggi è davvero
temibile per il caraibico. Forse sul
giro secco gli sta ancora dietro,
seppur di poco, ma la struttura
mentale del tedesco è talmente
cambiata Gp dopo Gp che lo stesso Hamilton ammette alle persone che gli stanno vicino di aver
sbagliato nel sottovalutare il
compagno a inizio campionato.
In una gara calda e ventosa a Interlagos manca all’appello Daniel
Ricciardo, la rivelazione del 2014,
che proprio sul rettifilo ha subito
un anomalo cedimento del blocco disco del freno anteriore sinistro. Per lui ritiro in un finale di
stagione che gli sorride un poco
meno.
Sul podio con le due McLaren, invece, c’è un raggiante Felipe Massa, che nonostante una penalità
per velocità eccessiva in pitlane è
riuscito a regalare soddisfazioni
a se stesso e al suo pubblico, in
un’annata che nelle sue battute
finali sta dando gioia a lui e al suo
direttore di corsa Rob Smedley,
pure lui in polemica con Ferrari.
Button lotta da par suo: ieri è stato ottimo quarto, a conferma che
la Power Unit Mercedes fa eccome la differenza, ma lui certamente ci mette del suo. Sa bene
che in queste ore si decide il suo
destino, perché a Woking devono
scegliere chi affiancare ad Alonso
nel 2015. O puntare sul giovane
ma acerbo Magnussen (con il
vantaggio che l’asturiano sa di essere decisamente il numero uno
del team), oppure proseguire con
il campione del mondo 2009, che
rappresenta una certezza sul piano di competenza e serietà comportamentale.
Bravo intanto Vettel, che con un
propulsore oggettivamente inferiore è riuscito a giungere brillantemente quinto. L’imbarazzo della Renault è grande, se si pensa ad
esempio che la Lotus è potuta
passare al Mercedes dal 2015 senza pagare alcuna penale, grazie a
clausole di contratto legate alle
prestazioni che solo nella stagione scorsa sembravano impossibili da non raggiungere per la casa
transalpina. Il problema, poi, è
che poco si sa del budget che Carlos Ghosn intende destinare al
progetto F1, visto che Renault cre-
FORMULA 1
Il candidato al titolo più probabile resta Hamilton, ma Rosberg è pronto a stupire ancora
de – e molto – nella Formula E, di
cui è sponsor ufficiale.
Male le Sauber, afflitte da un clima interno terribile e difficile da
gestire. Sutil nel weekend aveva
pensato di fare uno sgarbo e non
correre, poi – pare – i suoi legali
gli hanno sconsigliato di farlo, visto che sperano in una causa milionaria all’indirizzo di Hinwil. I
due piloti in arrivo, Ericsson e
Nasr, sono di quelli con la valigia
«pesante» e garantiscono molto
denaro per dare un futuro alla
squadra. Monisha Kalterborn
avrà fatto bene i suoi conti, ma
mai come ora la Sauber sta litigando con i suoi piloti attuali, oltre che con Hülkenberg. Mentre la
Ferrari è accusata di fornire un
motore pessimo, causa primaria
del collasso stagionale. Peter Sauber appare sempre più silente e
poco presente in pista: il futuro è
KEYSTONE
comunque tuttora nelle sue mani
e come dice il suo portavoce
«sono 22 anni che siamo in F1 e
questo non sarà l’ultimo».
Intanto, fra due settimane si va
ad Abu Dhabi, dove tutto si deciderà. Un Gp che, con il suo sistema di doppi punti, sarà l’ago della
bilancia del Mondiale. Il candidato più probabile resta Hamilton,
ma con questo Rosberg possiamo
attenderci ogni cosa.
Interlagos, Gran Premio del Brasile (71
giri di 4,309 km = 305,909 km): 1. Nico
Rosberg (Ger), Mercedes, 1h30’02’’555
(media: 203,843 km/h). 2. Lewis Hamilton
(Gb), Mercedes, a 1’’457. 3. Felipe Massa
(B), Williams-Mercedes, a 41’’031. 4. Jenson Button (Gb), McLaren-Mercedes, a
48’’658. 5. Sebastian Vettel (Ger), Red
Bull-Renault, a 51’’420. 6. Fernando Alonso (Sp), Ferrari, a 1’01’’906. 7. Kimi Raikkonen (Fin), Ferrari, a 1’03’’730. 8. Nico
Hülkenberg (Ger), Force India-Mercedes, a
1’03’’934. 9. Kevin Magnussen (Dan),
McLaren-Mercedes, a 1’10’’085. A 1 giro:
10. Valtteri Bottas (Fin), Williams-Mercedes. 11. Daniil Kvyat (Rus), Toro Rosso-Renault. 12. Pastor Maldonado (Ven), LotusRenault. 13. Jean-Eric Vergne (F), Toro
Rosso-Renault. 14. Esteban Gutierrez
(Mes), Sauber-Ferrari. 15. Sergio Perez
(Mes), Force India-Mercedes. 16. Adrian
Sutil (Ger), Sauber-Ferrari. A 7 giri: 17. Romain Grosjean (F/S), Lotus-Renault (non
all’arrivo)
Ritiri: Daniel Ricciardo (Aus), Red Bull-Renault, 40esimo giro (problema ai freni)
Giro più veloce: (62esimo) Hamilton in
1’13’’555 (media 210,900 km/h)
Classifiche del Mondiale (dopo 18 gare
su 19). Piloti: 1. Hamilton 334 punti.
2. Rosberg 317. 3. Ricciardo 214. 4. Vettel
159. 5. Alonso 157. 6. Bottas 156. 7. Button 106. 8. Massa 98. 9. Hülkenberg 80.
10. Magnussen 55. 11. Raikkonen 53.
12. Perez 47. 13. Vergne 22. 14. Grosjean
e Kvyat 8. 16. Maldonado e Jules Bianchi
(F) 2. Costruttori: 1. Mercedes 651 (campione del mondo). 2. Red Bull-Renault
373. 3. Williams-Mercedes 254. 4. Ferrari
210. 5. McLaren-Mercedes 161. 6. Force
India-Mercedes 127. 7. Toro Rosso-Renault 30. 8. Lotus-Renault 10. 9. Marussia-Ferrari 2
Prossima corsa: Gran Premio degli Emirati Arabi, il 23 novembre ad Abu Dhabi
LE PAGELLE
Il sorpasso sulle F1. Con il Kers
Massa, voto cinque – Quando
corre in casa sua perde la testa e
i capelli. Si becca la penalità, cerca di fare il pitstop in McLaren
ma gli dicono di andare più
avanti... Alla fine però è felice e,
naturalmente, precisa che se
quest’anno non avesse avuto
questo o quell’intoppo, allora sì...
Sauber, voto due – Ginevra rappresenta la capitale mondiale
della diplomazia. Il men che si
possa dire è che Hinwil non stia
‘Cosa significa che il box non è questo???’
esattamente seguendo le stesse
orme.
Raikkonen, voto cinque – Ha finalmente riposto sul comodino
il libro ‘Il bell’addormentato nel
bosco’ ed è passato al più pugnace romanzo ‘Il ritorno dello Jedi’.
Con calma.
Button, voto sei – Uno stile davvero british per un pilota-signore. Degno del film Disney ‘Quattro piazzamenti per un danese’.
Mercedes, voto sei – Macchina
LE BREVI
davvero perfetta. Un difetto,
però, da qualche parte c’è: Niki
Lauda e Wolff dicono a tutti che
Rosberg «è una stella». Preferenza in vista?
Mondiale 2014, voto tre – Diciotto monoposto in gara, i sorpassi si fanno solo con il Drs, c’è
la crisi ed Ecclestone sembra
un’icona di Madame Tussaud.
Intanto la Formula E avanza. E
sorpasserà la Formula 1. Con il
Kers.
P.S.
CALCIO ESTERO
Italia, nei due posticipi festeggia solo la Roma
Italia
Sassuolo - Atalanta
Sampdoria - Milan
Cagliari - Genoa
Chievo - Cesena
Empoli - Lazio
Juventus - Parma
Palermo - Udinese
Fiorentina - Napoli
Inter - Verona
Roma - Torino
Classifica
Juventus
Roma
Napoli
Sampdoria
Genoa
Lazio
Milan
Udinese
Inter
Verona
Fiorentina
Palermo
Sassuolo
Torino
Cagliari
Atalanta
Empoli
Chievo
Cesena
Parma
11
11
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6
Inghilterra
Liverpool - Chelsea
Burnley - Hull City
Manchester United - Crystal Palace
Southampton - Leicester
West Ham - Aston Villa
Qpr - Manchester City
Sunderland - Everton
Tottenham - Stoke City
West Bromwich - Newcastle
Swansea - Arsenal
Classifica
Chelsea
11
Southampton 11
Manchester City 11
West Ham
11
Swansea
11
Arsenal
11
Manchester Utd 11
Newcastle
11
Stoke City
11
Everton
11
Liverpool
11
Tottenham
11
Wba
11
Sunderland
11
Hull City
11
Aston Villa
11
Crystal Palace 11
Leicester
11
Qpr
11
Burnley
11
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5
5
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4
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3
4
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Spagna
Cordoba - D. La Coruña
Almeria - Barcellona
Getafe - Elche
Real Madrid - Rayo Vallecano
Celta Vigo - Granada
Malaga - Eibar
Siviglia - Levante
Espanyol - Villarreal
Valencia - Athletic Bilbao
Real Sociedad - Atletico Madrid
Classifica
Real Madrid
Barcellona
Valencia
Atletico Madrid
Siviglia
Malaga
Celta Vigo
Villarreal
Getafe
Eibar
Athletic Bilbao
Espanyol
Rayo Vallecano
Granada
Almeria
Levante
Elche
Real Sociedad
La Coruña
Cordoba
11
11
11
11
11
11
11
11
11
11
11
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11
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11
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9
9
9
6
Germania
Hertha Berlino - Hannover
Eintracht Francoforte - Bayern Monaco
Friburgo - Schalke
Bayer Leverkusen - Mainz
Augsburg - Paderborn
Hoffenheim - Colonia
Werder Brema - Stoccarda
Wolfsburg - Amburgo
Borussia Dortmund - B. M’gladbach
Classifica
Bayern Monaco
Wolfsburg
B. Mönchengl.
Hannover
Hoffenheim
Bayer Leverk.
Augsburg
Magonza
Paderborn
Colonia
Schalke
Eintracht Franc.
Friborgo
Hertha Berlino
Bor. Dortmund
Werder Brema
Amburgo
Stoccarda
11
11
11
11
11
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11
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Francia
Rennes - Lorient
Lens - Bordeaux
Bastia - Montpellier
Caen - Nantes
Evian Tg - Nizza
Tolosa - Metz
Lione - Guingamp
Reims - Lilla
St. Etienne - Monaco
Paris St. Germain - Marsiglia
Classifica
Marsiglia
13
Paris St.Germain 13
Lione
13
Bordeaux
13
Nantes
13
St. Etienne
13
Monaco
13
Rennes
13
Metz
13
Reims
13
Tolosa
13
Nizza
13
Montpellier
13
Lilla
13
Bastia
13
Evian
13
Caen
13
Guingamp
13
Lens
13
Lorient
13
9
7
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7
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5
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5
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13
12
12
11
10
Bocce
Domani la pagina
Problemi di natura tecnica rinviano a domani la pubblicazione della pagina del lunedì dedicata alle bocce.
Calcio
Lustenberger no, c’è Lang
Fabian Lustenberger (26 anni)
non potrà rispondere alla convocazione di Vladimir Petkovic
per i match che la Nazionale
rossocrociata disputerà sabato
con la Lituania (qualificazioni
europee) e mercoledì con la Polonia (amichevole). Il difensore
dell’Herta Berlino, uscito al 56’
della sfida persa 2-0 contro l’Hannover, ha rimediato uno
strappo muscolare e dovrà stare
a riposo diverse settimane. Siccome è in dubbio anche la presenza di Silvan Widmer dell’Udinese (uscito anzitempo
contro il Palermo per un guaio
al ginocchio; oggi gli esami medici a Feusisberg), Vlado Petkovic ha chiamato Michael Lang
del Grasshopper.
Calcio
Prima Lega, è statu quo
Nulla di fatto nell’assemblea di
Prima Lega. La proposta di allargare a 18 squadre la Promotion League (sono 16) riducendo
da 3 a 2 i gironi di Prima Lega
Classic è stata bocciata. Passaggio di testimone alla testa della
federazione: Romano Clavadetscher succede a Kurt Zuppinger,
in carica dal 2006.
Futsal
Lugano alla quarta vittoria
In un incontro spettacolare tra
due delle migliori squadre del
massimo campionato, il Lugano
ha sconfitto 3-2 il Minerva. A segno per i ticinesi Mika (che ha anche procurato l’autorete del provvisorio 4-2), Batlak e Mohorovic.