Tamini, ora Terna apre alla trattativa
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Tamini, ora Terna apre alla trattativa
1234534637839A39B38C3A63DE3FE3FB313B73B9 MARISA BRUNI TEDESCHI LE STORIE Nel Ticino gli storioni per il caviale italiano La provocazione degli studenti nudi Simona Marchetti Fabrizio Assandri A PAGINA 19 A PAGINA 19 “Racconto alle mie figlie Valeria e Carla la guerra e gli amori” INTERVISTA DI Leonardo Martinelli A PAGINA 28 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 1 ANNO 150 N. 129 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it GLI ISLAMISTI DI BOKO HARAM HANNO SCONFINATO. L’ESERCITO SVUOTA I VILLAGGI: CHI RESTA SARÀ UCCISO Le forze centrifughe scuotono l’Europa Brexit, l’allarme In Ciad la nuova trincea dei taleban d’Africa di Cameron M “Pace a rischio” DOMENICO QUIRICO INVIATO A KAYA (CIAD) ezzogiorno. Luce, luce. Così intensa da rimanere ammirati, stupefatti, come se uscendo da una sorta di semioscurità gli occhi si spalancassero, vedessero più chiaro, sempre più chiaro. Sulle acque del lago Ciad, che chiamiamo lago ma che è un mare, un errore della natura che ha colmato di acqua dolce questa enorme voragine nel cuore dell’Africa e l’ha imprigionata fra pareti di deserti incombenti come un lento destino e di fertili savane dai contorni azzurrognoli, danzano luminose frange di argento. Austria, il Cancelliere si dimette La Polonia: da noi niente profughi Nel Regno Unito scatta l’allarme Brexit. A lanciarlo è Cameron che evoca scenari terribili nel caso di uscita del suo Paese dall’Ue. «Così sarebbe a rischio la pace», ha detto il premier britannico. In Austria si dimette il Cancelliere sconfitto alle elezioni. Mastrolilli, Perosino, 1 UE, LA SFIDA PER IL NUCLEO RISTRETTO MARTA DASSÙ CONTINUA ALLE PAGINE 4 E 5 Schianchi e Simoncelli ALLE PAG. 4 E 5 Sforza, Simoni e Zatterin ALLE PAG. 2 E 3 L a gestione delle crisi sembra essere diventata la «nuova normalità» dell’Europa. Un tempo si diceva che era bene che fosse così. Grazie alle crisi - questa la tesi - l’Europa si fortificava. Oggi è una storia che non convince più. Dal 2009, l’Europa è stata investita dai riflessi della crisi finanziaria (debito sovrano e banche), dalla crisi greca (con le lacerazioni conseguenti nei rapporti Nord-Sud), dalla guerra in Ucraina (con le tensioni che ne sono derivate sull’asse Ovest/Est) e infine dalla crisi dei rifugiati, che ha messo insieme i punti cardinali di una crescente ri-nazionalizzazione. E oggi stiamo aspettando di capire se, con il referendum del 23 giugno, la Gran Bretagna uscirà o resterà nell’Unione europa. Muri e «Brexit» dominano il dibattito attuale, scatenando tensioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata davvero risolta. Mentre si discute di Brexit torna in primo piano anche il rischio Grecia: la possibilità niente affatto teorica che falliscano gli sforzi fatti per salvare le sorti dell’anello più debole e vulnerabile dell’euro. CONTINUA A PAGINA 25 Fronte Sud l’Italia alla prova La direzione del Pd L’ira di Boschi contro la sinistra “Da voi arrivano soltanto accuse” STEFANO STEFANINI L JEROME DELAY/AP a politica estera ha bisogno di realismo e di lungimiranza: dell’uno per affrontare crisi e problemi contingenti, dell’altra per sapere dove vuole andare. Per l’Italia, il realismo si è affacciato ieri quando il ministro Gentiloni ha riconosciuto, per la prima volta, un «ruolo nella transizione» al generale libico Khalifa Haftar che dalla Cirenaica si oppone al governo di unità nazionale di Fayez al Sarraj. Centomila i profughi costretti a lasciare i villaggi sulle rive del lago Ciad svuotati dai soldati (nella foto) CONTINUA A PAGINA 25 Alla direzione del Pd affondo di Maria Elena Boschi contro la sinistra. Cuperlo la attacca dopo la frase «Al referendum chi vota no, vota come CasaPound». E la ministra replica: da voi soltanto accuse. 1 Bertini, Maesano, Magri, Pitoni e Sorgi ALLE PAG. 8 E 9 I magistrati e l’opportunità del silenzio VLADIMIRO ZAGREBELSKY La Finanza in Banca: ci fu un ordine dall’alto per piazzare i bond. E la Consob si autoassolve Etruria, la cabina di regia della truffa occano una questione non nuova le polemiche attorno agli interventi di singoli magistrati o di loro gruppi associativi sulla riforma della Costituzione. Dentro Banca Etruria c’era una «cabina di regia» che avrebbe organizzato il collocamento delle obbligazioni subordinate alla base della truffa. La Finanza: ci fu un ordine dall’alto. CONTINUA A PAGINA 25 Paolucci e Spini ALLE PAG. 6 E 7 T 1 Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 9 771122 176003 60510 1 Ogni volta che inciampo in un comizio del sindaco De Magistris penso con qualche brivido che c’è stato un tempo in cui quel furbo arruffapopolo era un magistrato. Lo spacciatore di rivoluzioni alle vongole che sul palco arringa la folla fingendo di farne parte ha avuto in passato il terribile potere di privare altri individui della libertà. Di sicuro fa meno danni dove sta ora, al governo di una città che non vuole essere governata, ma ammaliata. L’ultimo monologo del tribuno napoletano ha raggiunto vette retoriche da repubblica delle banane. Andate a godervelo sul web, se volete ripassare le ragioni per cui da settant’anni in Italia comandano i democristiani. Perché l’unica alternativa sembra essere questo populismo d’accatto, che specula sulla rabbia degli im- Il futuro di Ghizzoni e i numeri di Unicredit FRANCESCO MANACORDA MILANO I numeri, come spesso accade, raccontano molto anche se non tutto. E i numeri delle due maggiori banche italiane, impegnate anche a tenere in piedi attraverso il fondo Atlante il sistema creditizio nazionale in difficoltà, raccontano due cose. CONTINUA A PAGINA 7 Santone subito poveriti per costruirsi un dominio personale. Sono ormai abbastanza vecchio per sapere che chi urla in piazza «Potere al popolo!» si immedesima a tal punto nel popolo che il potere lo vuole tutto per sé. E dopo trent’anni di gargarismi leghisti mai seguiti da un atto concreto non mi spaventa un caudillo che incita alla secessione le plebi furenti e minaccia a salve il governo centrale, al grido di «Renzi, cacati sotto». Ma continuo a trovare esilarante e terribile lo sdoppiamento di personalità che porta il santone partenopeo ad annunciare che «dopo le elezioni del 5 giugno tutto cambierà: io uscirò dal Palazzo e governerò in strada!», come se il sindaco uscente fosse un altro e non lui. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 2 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 IL FRONTE POLITICO Verso il voto del 23 giugno Il Tory anti-Ue 1 Per l’ex sindaco di Londra, Boris Johnson, il divorzio dall’Ue è un’opportunità per recuperare la sovranità britannica perduta 50 e 50 1 Nonostante gli appelli di Cameron, secondo i sondaggi il fronte di chi vuole uscire dall’Unione europea ha guadagnato tre punti in pochi giorni L’ambasciatore 1 «È la deci- sione più importante che questa generazione è chiamata a fare» ha detto Christopher Prentice, ambasciatore del Regno Unito in Italia. «Non abbiamo alcun piano specifico in caso di uscita» Cameron, guerra contro la Brexit “Mette a rischio la pace in Europa” Cresce il fronte euroscettico, il premier evoca lo spettro di un conflitto nel Continente Johnson: quel che dice non è serio. Oltre un italiano su due vorrebbe un voto sulla Ue ALBERTO SIMONI IL CONSERVATORE KACZYNSKI David Cameron evoca scenari terribili in caso di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. In un discorso al British Museum di Londra, il premier britannico dice che l’uscita dalla Ue potrebbe mettere a rischio «la pace e la stabilità del Continente». A meno di un mese e mezzo dal referendum del 23 giugno sulla Brexit, il premier alza i toni e agita lo spettro della guerra in Europa che ha vissuto decenni di stabilità e tranquillità grazie anche al Regno Unito. «Possiamo essere sicuri che la pace e la stabilità del nostro continente siano garantite senza dubbio? Vale la pena correre questo rischio?» dice Cameron che scorrendo i sondaggi deve essersi convinto di dover giocare all’attacco per evitare sorprese il 23 giugno. Il discorso di Obama, il sostegno di Hillary Clinton, le parole che dalle cancellerie occidentali (e non solo, basti pensare che contro la Brexit si è espresso anche il cinese Xi Jinping) sono giunte a favore della permanenza nella Ue, evidentemente non hanno funzionato. Gli osservatori erano convinti che Obama assai esplicito nel ricordare allo storico alleato i contraccolpi di un eventuale addio alla Ue avesse assestato un colpo decisivo ai fautori del «Leave». Invece l’effetto non c’è stato. «Business Insider» appaia i due fronti al 50% con gli anti-Ue in crescita del 4% in sette giorni; testa a testa anche per You Gov. Le recenti amministrative con i buoni risultati ottenuti dallo Ukip di Farage alimentano le paure. Fra gli analisti della City c’è più ottimismo: sondaggi ufficiosi rivelano che salvo colpi di scena i britannici diranno Il leader polacco “I profughi? Mai a Varsavia” MONICA PEROSINO INVIATA A VARSAVIA tutto il Paese, segno di uno scontento che i grandi partiti popolari non hanno saputo intercettare, e che ha trovato, al momento, un’unica voce a rappresentarlo. Quella di Norbert Hofer appunto, che ha dichiarato di essere pronto a fare il presidente, ma che forse come cancelliere sarebbe addirittura migliore. Mancano ancora due mesi al summit Nato dell’otto e nove luglio, ma a Varsavia il conto alla rovescia è già iniziato. Di fronte al ministero della Difesa un enorme pannello a led rossi scandisce i giorni, i minuti, i secondi che dividono la capitale polacca dal vertice che metterà il blocco dell’Est - e le sue richieste di «aiuto» - al centro dei negoziati e degli incontri dell’Alleanza. E quanto più il governo di Beata Szydlo preme per stringere i legami militari e difendere i confini della Polonia dalla minaccia di Putin, tanto più si allontana dall’Europa. Nessuno si è sorpreso granché quando Szydlo, «fervente ammiratrice di Orban» ed esponente del Pis, il partito di ultradestra guidato dal Richelieu di Varsavia, il potentissimo Jaroslaw Kaczynski, ha rafforzato - lo scorso gennaio - l’alleanza anti-Ue con l’Ungheria e rinsaldato il fronte comune costruito con il socialdemocratico Robert Fico, premier slovacco, un prodotto della transizione post-comunista chiamato, senza simpatia, l’Orban socialdemocratico. Da mesi il blocco del centro-Est Europa è sempre più compatto sull’asse anti-migranti, anti-Berlino, anti-Ue. Un fronte bipartisan che conta anche la Slovenia, la Repubblica Ceca e la Croazia. La spallata definitiva l’ha data Kaczynski che, se ce ne fosse ancora bisogno, ieri ha scoperto le carte: «Dopo i recenti attacchi terroristici la Polonia non accetterà i rifugiati perché non esiste un meccanismo che assicurerebbe la sicurezza». Kaczynski, ossessionato dall’indebolimento della sovranità degli Stati, ha aggiunto che la multa di 250 mila euro per ogni rifugiato previsto dalle quote Ue sarebbe una «sanzione» ingiusta contro i Paesi più deboli. «La Polonia si opporrà a qualsiasi legge che imponga ai Paesi membri della Ue di pagare multe. Da sempre riteniamo che il problema dei migranti debba essere risolto assistendoli fuori dall’Europa». Considerare la posizione di Kaczynski come la «strategia polacca» sarebbe limitativo: il no all’Europa sui migranti sarebbe nient’altro che la testa di ponte del no più allargato di tutto l’Est Europa, il primo passo di quella «tattica comune» delineata lo scorso 8 gennaio sui Carpazi in un incontro segreto fra i due «nemici giurati» dell’Unione, Kaczynski e il premier ungherese Orban. Un pranzo di sei ore a base di trota, zuppa e strategie anti-Ue, imbastite dopo la «seccante inferenza» negli affari interni di Varsavia. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI RICK FINDLER/PA/LAPRESSE Premier Il conservatore David Cameron è primo ministro britannico dal maggio 2010. L’idea di un referendum sulla permanenza nella Ue risale al 2012 I sondaggi 54 58 «no» alla Brexit. La sfida è tiratissima se persino Cameron, noto per l’allergia alle iperboli, ieri ha evocato termini come pace e guerra per il futuro dell’Europa. Il fronte anti-Brexit gli ha dato manforte con un video in cui quattro veterani della Seconda Guerra mondiale ricordano ai sudditi di Sua maestà le tragedie europee quando ancora non c’era un progetto di vita comune. per cento Sono gli italiani che secondo la Ipsos Mori vorrebbero un voto sul destino del Paese in Europa Fonte: Whatukthinks Dati % 53 53 52 53 51 51 51 50 50 50 50 49 48 50 49 49 47 47 46 45 47 FAVOREVOLI ALL’USCITA DALLA UE 25 mar 30 mar 12 apr CONTRARI ALL’USCITA DALLA UE 14 apr 26 apr 9 mag «Non è serio parlare di guerra», ha replicato a Cameron Boris Johnson, ex sindaco di Londra conservatore e volto della campagna pro Brexit. Michael Gove, ministro della Giustizia euroscettico, ha spostato il tema sull’economia: figuriamoci se i francesi o i tedeschi erigeranno barriere per evitare di commerciare con noi anche se lasciassimo la Ue, la sua tesi. «Irresponsabile e ingenuo», gli ha replicato il presidente della British Telecom accusandolo di ignorare le conseguenze sui posti di lavoro che la Brexit innescherebbe. Ad ora quel che Brexit ha causato è un effetto emulazione. Un sondaggio Ipsos Mori dice che il 58% degli italiani e il 55% dei francesi vuole un referendum per decidere del loro destino in seno alla Ue. Il 48% degli italiani vorrebbe addirittura che il Paese - fra i sei fondatori - salutasse l’Unione europea. Abbastanza per far dire al «Financial Times» che tutto questo è «sintomo evidente di mancanza d’entusiasmo». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’avanzata dei populisti mette in crisi Faymann Terremoto politico in Austria Il cancelliere costretto alle dimissioni FRANCESCA SFORZA ROMA «Werner, ti prego, lascia», si intitolava l’editoriale dell’ultimo numero del settimanale austriaco Profil, a firma di Josef Muchitsch, parlamentare socialdemocratico e compagno di tante battaglie del cancelliere Werner Faymann. Prima di questo appello, tanto più grave nei toni in quanto rivolto da un sodale di lungo corso, erano arrivate alla cancelleria austriaca centinaia di mail di semplici elettori, tutte all’insegna di un unico tema: dimissioni. Ed è così che ieri i messaggi e i fischi (veri, durante le celebrazioni del 1 maggio) hanno portato all’addio: «Il governo ha bisogno di ripartire con forza e vigore - ha detto Werner 36,4% Destra Norbert Hofer candidato della destra al primo turno per le presidenziali è arrivato primo con il 36,4% e sfiderà il Verde Alexander Van der Bellen che ha ottenuto il 20,4%. I socialdemocratici si sono fermati all’11,2% Faymann nel suo ultimo discorso da cancelliere - Chi non ha un sostegno sufficiente, non può assolvere a un simile compito». E si è dimesso, dalla cancelleria e dalla segreteria del Partito. E adesso che succederà nell’Austria dei muri, dell’estrema destra fresca del successo elettorale del 24 aprile scorso, dei grandi partiti precipitati in una crisi mai vista prima? Per il momento l’interim andrà al vice cancelliere del partito popolare Oevp Reinhold Mitterlehner, che avrà il compito di mantenere un’apparenza di stabilità all’interno della grande coalizione con i socialdemocratici attualmente al governo. Tra le sue prime dichiarazioni c’è stato un richiamo alla necessità di tene- re i nervi saldi: «Non vedo nessun motivo per anticipare le elezioni previste nel 2018». Ma in vista del ballottaggio del prossimo 22 maggio, dove alle presidenziali si sfideranno il leader della destra xenofoba Norbert Hofer (Fpoe) e il candidato dei Verdi Alexander Van der Bellen, non sembra possibile che il futuro della grande coalizione sia al riparo da sconvolgimenti. La crisi è esplosa ora, ma è cominciata molto tempo fa, e l’emergenza migranti non ha fatto che accelerare una decomposizione politica in corso da anni: partiti ingessati, una classe dirigente incapace di rinnovarsi, energie nuove sempre strozzate sul nascere. Il risultato è stato fotografato negli ultimi sondaggi, che danno l’Fpoe in crescita in CHRISTIAN BRUNER/EPA Leader Werner Faymann si è assunto la responsabilità della sconfitta elettorale al primo turno delle presidenziali LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Primo Piano .3 . LE SFIDE DELL’EUROPA PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK La Germania dovrebbe investire di più, in particolare nelle infrastrutture, per stimolare la crescita e ridurre il surplus dei conti correnti. Nello stesso tempo dovrebbe favorire l’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro, e l’occupazione a tempo pieno delle donne, per rimediare al declino demografico previsto dopo il 2020. Sono le raccomandazioni fatte ieri dal Fondo Monetario Internazionale, che dimostrano come anche l’economia più forte dell’Unione Europea abbia problemi che richiedono interventi, se non proprio richiami. I suggerimenti dell’Fmi sono contenuti nel rapporto pubblicato dopo le consultazioni tenute in base all’Articolo IV, cioè l’esame annuale a cui Queste misure l’organizzaziocontrasterebbero ne finanziaria il declino della crescita di Washington sottopone tute stimolerebbero ti i membri. La i consumi privati crescita in Germania resterà all’1,5% nel 2016 e 1,6 Raccomandiamo nel 2017, perulteriori azioni ché il rallentamento dei politiche per consumi nei promuovere una Paesi emerriuscita integrazione genti, e quindi delle esportadei rifugiati nel zioni tedemercato del lavoro sche, verrà compensato Il Fmi da un rialzo Le raccomandazioni dei consumi del Fondo monetario interni e dalle condizioni generali favorevoli, cioè la debolezza dell’euro e il ribasso del petrolio. Tutti questi elementi, però, contribuiranno a far salire ancora il surplus dei conti correnti, arrivato a circa 215 miliardi di euro nel 2014, con un aumento del 14% in un anno. Troppa salute, in sostanza, che il governo dovrebbe compensare facendo più investimenti nello sviluppo delle infrastrutture, che servirebbero nello stesso tempo a ridurre il surplus, stimolare l’economia, e creare le basi per una crescita sostenibile nel futuro. il caso MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Q uasi accordo. «Con la Grecia ci siamo davvero», giura uno sherpa mentre il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, entra in sala stampa per dare la benedizione dei ministri alle riforme approvate dal governo Tsipras domenica notte. Sono un passo necessario, ma non sufficiente. «Aprono la strada ad un esito positivo» per l’esame dello stato d’attuazione degli interventi che accompagnano il salvataggio da 86 miliardi firmato da Atene coi creditori la scorsa estate. C’è anche intesa sulle misure di emergenza volute dal Fmi, automatiche in caso di deviazione dagli obiettivi: varranno il 2% del pil ellenico. La decisione è attesa il 24 maggio, giorno in cui si parlerà di come rendere «il programma più dolce e smussato», per dirla con Pier Carlo Padoan. Anche se, precisa l’italiano e non solo lui, l’ipo- Angela Merkel Il punto Guida la Germania dal 22 novembre 2005. L’ultimo mandato è iniziato nel 2013 UN AMBASCIATORE DI “ALTO RANGO” AL POSTO DI CALENDA C Christine Lagarde Dal luglio 2011 è direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale MARKUS SCHREIBER/AP RODRIGO ABD/AP IL FRONTE ECONOMICO Il Fondo monetario contro l’austerità di Berlino “Servono più investimenti” Il rapporto dell’Fmi sottolinea il calo dei consumi interni Nello stesso tempo, secondo il rapporto del Fondo, «il previsto declino della forza lavoro, dovuto all’invecchiamento della popolazione dopo il 2020, richiede misure per sostenere l’offerta nel medio termine. A questo scopo, sarebbero importanti politiche addizionali per integrare nel mercato del lavoro l’attuale ondata di rifugiati, allargare le opportunità di impiego a tempo pieno per le donne, ed estendere le vite lavorative». Queste riforme, aggiunge l’Fmi, «non servirebbero solo a contrastare il previsto declino della crescita nel medio termine, ma anche a stimolare i consumi privati e gli investimenti nel breve periodo». Nello specifico, l’organizzazione di Washington sollecita Berlino a rimuovere gli ostacoli per l’impiego dei rifugiati, favorire la formazione, riconoscere le capacità che possiedono. La metà delle donne, poi, non lavora a tempo pieno, e per cambiare questa tendenza bisognerebbe proseguire le riforme sociali per l’assistenza sanitaria e quella dei bambini. Inquadrate nell’animato dibattito in corso sul futuro dell’Europa, queste raccomandazioni hanno un forte peso politico. Da una parte, infatti, tornano a spingere la Germania verso politiche espansive per stimolare l’economia, invece dell’austerità privilegiata finora. Dall’altra, dicono che la reazione xenofoba all’emergenza delle migrazioni è anti storica, perché comunque Berlino, e l’intero continente, sono nel pieno di un declino demografico che imporrà di accettare forza lavoro in arrivo dall’esterno. Gli Stati Uniti fanno pressioni da tempo sulla Germania affinché abbandoni l’austerità, e ora si rendono conto che l’emergenza dei rifugiati e quella della difesa dal terrorismo richiederanno investimenti che ridurranno i margini per spendere altrove. L’Fmi però conferma che gli stimoli, e l’integrazione dei migranti nella forza lavoro, sono irrinunciabili. Accordo a metà con Atene L’Eurogruppo sposta la decisione al 24 maggio 86 miliardi ORESTIS PANAGIOTOU/EPA La manifestazione di domenica contro le riforme del governo ellenico tesi di tagliare l’esposizione è esclusa dal tavolo. Bisognerà lavorare ancora. Aiuta la grande quantità di dettagli contenuti nella dichiarazione finale diffusa dall’Eurogruppo, i margini per l’attività 3,5% del Pil Il surplus per il 2018 dovrà essere il 3,5% Donne Il Fondo monetario ha evidenziato anche che in Germania solo la metà delle donne lavora a tempo pieno 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI In arrivo oltre 5 miliardi di aiuti finanziari Nel complesso il piano di aiuti, partito nel 2015 e che arriverà fino al 2018, prevede aiuti alla Grecia per 86 miliardi di euro 50% arlo Calenda giura stasera e diventa il ministro dello Sviluppo economico del governo Renzi. Domani mattina sarà a Bruxelles per preparare il suo primo Consiglio Ue per il Commercio estero in programma venerdì. Nel frattempo, si dovrebbe conoscere il nome del successore a capo della rappresentanza permanente italiana presso l’Unione. Ieri le fonti parlavano di una rosa ristretta di due-tre nomi, composta da «ambasciatori di rango». I più quotati risultavano essere Maurizio Massari (ora in Egitto), Raffaele Trombetta (capo di Gabinetto di Gentiloni) e Giuseppe Buccino (dg Ue agli Esteri). Inseguono tre esperti di cose europee, Grassi, Giansanti e Zappia. «Ma col premier non si sa mai», ammette una fonte altolocata. L’improvvisa rivoluzione bruxellese ha generato reazioni differenti. Piace ai piani alti della Commissione Ue, dove Calenda viene considerato la voce europea che mancava all’Italia. Oltretutto, il neoministro intenderebbe mantenere il suo ruolo di avanguardia a Bruxelles per essere anche l’ombra di Renzi ai vertici. «Lui sarebbe la mano politica, la rappresentanza quella tecnica», si sente argomentare. Da parte dei diplomatici c’è molta preoccupazione. Già domenica sera, all’annuncio del premier, i telefoni sono diventati rossi. Temono che si possa preferire un politico a un diplomatico di carriera, sarebbe «un colpo molto duro». Nella pancia delle istituzioni, si registra malumore in numerose voci italiane, legato al secondo cambiamento in pochi mesi e agli effetti che questo potrebbe avere sul[M. ZAT.] l’Italia. dei tecnici dell’Euro Working Group (Ewg, i dirigenti dei tesori nazionali) sono ben delineati. Saranno loro a fare rapporto ai ministri fra due settimane. I greci sono soddisfatti, vedono arrivare i soldi, mentre non si hanno notizie di malumori da parte del Fondo monetario. L’accordo complessivo è propedeutico all’esborso di una nuova tranche di finanziamenti, oltre 5 miliardi, secondo più fonti. Magari entro maggio. Giovedì si riunisce l’Ewg che dovrà chiarire il percorso. Si va avanti spediti, sebbene ci siano ancora dei «caveat» di fattura tedesca e nordica. Alla base di tutto c’è l’accettazione del fatto che la Grecia attuerà sino in fondo le riforme passate in parlamento (3% pil) e che sarà varata una legge per assicurare un meccanismo di salvaguardia che scatterà automaticamente qualora non dovesse essere raggiunto un surplus primario del 3,5% nel 2018. Per aggirare l’impossibilità per Atene di scrivere norme che non necessariamente entrano in vigore, il ministro Tsakalotos ha accettato di impegnarsi a tagli di spesa, cosa che rientra nei margini di azione del governo. Posta questa condizione si potrà parlare dell’addolcimento del debito. «Se necessario», si cautela l’Eurogruppo. Un documento arrivato sul tavolo dell’Eurogruppo suggerisce di ragionare su come estendere le scadenze, limitare i pagamenti annuali e mettere un tetto ai tassi di interesse nel secondo piano di salvataggio, quello dello scorso agosto. Dopo il 2018, si valuteranno le misure ulteriori per tempi e modi di pagamento, con possibili azione a lungo termine non precisate. Sarà quindi definito un parametro di riferimento per la valutazione della sostenibilità in base al quale i bisogni finanziari «dovrebbero restare affrontabili». Tutto questo va bene a Berlino come a Washington. C’è fiducia per un accordo «entro maggio». Necessario per i pagamenti, la stabilità della Grecia e per archiviare il caso prima che si entri nel vivo del referendum britannico. Andare avanti sarebbe pericolosissimo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Jena Boschi Una ne dice e cento non ne pensa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI [email protected] 4 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 1 Il lago Ciad, che si sviluppa sui confini di Ciad, Camerun, Niger e Nigeria, è quasi prosciugato. Le acque sono profonde non più di tre metri. Secondo la Nasa è destinato a scomparire in 15 anni In fuga Profughi nigeriani scappati da Boko Haram a N’Gouboua, in Ciad Dove colpisce Boko Haram NIGER Lago Ciad Baga YOBE Maiduguri NIGERIA CIAD 400 Jos 200 100 BUJA ATTACCHI MULTIPLI NUMERO DI CIVILI UCCISI CAMERUN NIGERIA Da setta a gruppo terrorista 1 I miliziani di Boko Haram controllano varie zone nel Nord della Nigeria e hanno sconfinato in Camerun e Ciad arruolando giovanissimi con violenza e promesse di soldi e mogli In Ciad sul lago che non esiste più la trincea dei taleban d’Africa Boko Haram ha sconfinato. Il governo svuota i villaggi: “Chi resta sarà ucciso” Reportage DOMENICO QUIRICO INVIATO A KAYA (CIAD) SEGUE DALLA PRIMA PAGINA empre più luce… Da quali tenebre siamo dunque usciti? Eppure questa è una parte del mondo messa a soqquadro dalla rabbia sanguinaria dei Boko Haram, i taleban d’Africa. Di che natura è questa festa di chiarori bianchi che sembra in ogni luogo avere inizio? E invece: queste ombre fatte di massacri, kamikaze bambine o travestiti da donne, pulizie totalitarie fitte di stupri e sgozzamenti… Il lago Ciad è chiuso, vietato: ai battelli, alle piroghe, impossibile attraversarlo. Bisogna penosamente aggirarlo in questo paese senza strade, con lunghi percorsi di sabbia. La setta più temuta del mondo, i miliziani di una giovinezza frustrata e inferocita, ne ha assaltato le isole fertili, saccheggiato, sgozzato. L’esercito ciadiano ha brutalmente ordinato alla popolazione di andarsene in massa: campi villaggi acque, tutto deve restare vuoto. Chi disobbedisce sarà ucciso. Centomila profughi si accalcano già in villaggi di canne senza cibo e senza assistenza, i bambini muoiono di denutrizione. I Boko Haram hanno già vinto? A prestar fede ai geologi e alle leggende che hanno prece- S 1 Nel 20014 numerosi personaggi pubblici, tra cui Hillary Clinton, Michelle Obama e il premio Nobel Malala, erano scesi in campo nella campagna «Bring back our girls» per chieder la liberazione delle oltre 200 liceali rapite dai miliziani duto di secoli i loro scientifici vaticini, l’Africa un giorno si spaccherà in due proprio qui, all’altezza di questa lunghissima cicatrice che corre tra il Sahara e le foreste, luoghi grandiosi e subdoli dove dalla decomposizione delle foglie sale il profumo della morte. Quando il continente si spezzerà, allora si realizzerà il sogno, che il Ciad torni ad essere il mare. Ventimila anni fa era già sparito, per riapparire poi come per un sortilegio. L’Africa è un tuffo non nella preistoria, ma nell’eternità, tutto qui è possibile. Nella geopolitica la spaccatura è già avvenuta. Questa è una delle congiunzioni del mondo che l’islamismo rivoluzionario vuole controllare. Le Afriche si incontrano qui, in questi vecchi golfi di lago caldi e languidi, sulle polveri di intere umanità scomparse: l’Est degli Shabaab e l’Ovest dei Boko Haram, il Nord jihadista della Libia, del Sahel con le nuove frontiere della guerra santa sempre più a Sud, Centrafrica, Kenya… Come è articolata ed estesa la geografia del califfato universale… Secondo la Nasa tra quindici anni il lago non esisterà più, prosciugato dalla siccità e dall’uso degli uomini. Ma ancora oggi è bello da ferirti gli occhi, un dio, visto che dà vita a trenta milioni di persone che si affollano sulle rive, su frontiere più che mai senza senso davanti alla lotta per sopravvivere. È un dio placido, senza malumori, nulla che ricordi le burrasche degli astiosi laghi dell’Africa australe. Le acque sono diventate basse, non più di tre metri. È perfino difficile pescare. Ma ora il problema non esiste più. L’esercito ha vietato di utilizzare le piroghe, non vuole impicci e testimoni mentre sul lago conduce una guerra senza sfumature e innocenti. I pescatori sono filosofi come in tutto il mondo, gente che vive senza fare rumore come se temesse di far male al dio, un malato fragile come è. Uo- 20 mila È il numero delle vittime cadute sotto il fuoco di Boko Haram in sei anni di guerra mini e bimbi sparuti, strozzati dal bisogno, continuano a lavorare attorno alle loro canoe sempre più inutili, ne ricuciono le slabbrature con stoppie e argilla. Dove le hanno tirate in secco una lunga macchia scura ricorda che lì, solo poco tempo fa, c’era ancora l’acqua. Acque stanchissime, quasi impaludate, che avanzano senza un tremito, come di un canale morto. Lunghi gemiti rompono l’aria, uccelli spiccano il volo e palpitano come scossi da morte… Su un arenile nascosto qualcuno pesca ancora, di frodo, gettano a riva strani pesci di un verde splendido, dalle squamose branchie di corallo, che lasciano nella polvere le tracce della loro agonia. Tre pescatori hanno visi famelici di barbareschi. Non so qual muta di- 100 mila Sono i profughi costretti a lasciare i loro villaggi sulle rive del lago Ciad, svuotati dall’esercito I terroristi braccati dall’esercito esportano il jihad in Camerun LORENZO SIMONCELLI PRETORIA In fuga, dimezzati, sulle gambe. I guerriglieri di Boko Haram, il gruppo jihadista che ha causato più vittime al mondo nel 2015, sono l’ombra di se stessi. Le offensive delle ultime settimane dell’esercito nigeriano hanno lasciato ferite profonde tra i terroristi. I militari li hanno colpiti nel Nord-Est del Paese, al cuore di quel progetto in stile Isis, che aspirava ad un Califfato nigeriano. Maiduguri, la città-Stato dei fondamentalisti è stata neutralizzata. Ne rimane un luogo di disperazione con molti dei 2,8 milioni di rifugiati interni scappati dai villaggi dello Stato di Borno. I capi di Boko Haram sono rimasti senza cibo, benzina per moto e pick-up con cui facevano razzie e diffondevano terrore. Anche le armi scarseggiano a causa dei continui raid delle forze nigeriane. Non gli è rimasta che una fuga disordinata, dato che da settimane la lea- Ex leader Abubakar Shekau in un video avrebbe annunciato il passo indietro LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Primo Piano .5 . LA MINACCIA ISLAMISTA Penso che Haftar debba avere un ruolo nella transizione Confluisca in un’unica struttura militare legata al governo di Sarraj Paolo Gentiloni ministro degli Esteri ANSA La mossa italiana JEROME DELAY/AP Campo profughi di nigeriani in Ciad Libia, Gentiloni apre ad Haftar: deve avere un ruolo dato una valutazione positiva dell’incontro di domenica tra L’incontro avviene in aero- Sarraj e Al Sisi, consideriaporto, pochi minuti prima mo importante questa che il ministro Gentiloni espressione di sostegno deldebba imbarcarsi di corsa l’Egitto» al governo sostenuper Parigi, atteso per una to dall’Onu. Episodio imporriunione sulla Siria. Martin tante, visto che il Cairo è conKobler, l’inviato Onu per la siderato il principale sponsor Libia, è a Tunisi, sa della del generale Haftar che guida presenza del nostro re- le forze armate in Cirenaica, sponsabile degli Esteri. E il quale a sua volta è uno dei passa a salutarlo, intercet- principali ostacoli al riconotandolo per un breve scam- scimento del governo Sarraj. bio dopo la visita ufficiale di Una figura a cui però GenGentiloni al palazzo presi- tiloni tende una mano: se si denziale e al Forum italo- impegna a riconoscere «l’autunisino che accoglie 150 torità del governo sostenuto imprenditori italiani, «la dalla comunità internazioprima volta dopo gli atten- nale» – condizione fondatati del 2015 che si organiz- mentale - «penso che possa e za una delegazione di alto debba avere un ruolo nella livello con numerose impre- transizione». Per questo, se straniere». non chiede il suo «disarmo», ma fa un discorso più comVerso Vienna plessivo. «Dopo una fase di Appartati in un angolo del- guerra, di instabilità, il prola piccola sala blema è far nache porta agli scere, da un imbarchi, in contesto in cui inglese, i due si ci sono diverse confrontano milizie che si sulla situaziocombattono, ne della Libia, un’unica strutdove Kobler ha tura militare leancora diffigata al governo coltà nei rapriconosciuto: porti col genequesto non avrale Khalifa viene mai attraHaftar, e soverso uno scioprattutto sulla glimento, ma atriunione previtraverso una sta sull’argoconfluenza». mento a VienQualcosa di non na lunedì prosfacile, «lo abbiasimo, che stanmo visto nei no organizzan- Il generale Khalifa Haftar Balcani», ma di do Italia e Stamolto diverso e ti Uniti insieme: Gentiloni e meno perentorio della riKobler discutono di come chiesta di disarmo. gestirla, avanzando l’ipotesi di allargare gli inviti a un Il nodo dell’embargo paio di Paesi a sud della Li- Insomma, nessuna demonizbia, come il Ciad. E, in par- zazione ma una mano tesa ticolare, parlano di chi invi- per farsi alleato Haftar e tare tra le varie fazioni libi- comprenderlo nel percorso che, sapendo che la scelta di normalizzazione del Paenon è tecnica, ma tutta po- se. Che passerà anche attralitica, perché invitare si- verso «l’eliminazione parziagnifica legittimare. le di alcuni aspetti» dell’embargo sulle armi nei confronIl ruolo di Al Sisi ti della Libia, valuta il miniIl ministro è in visita lampo stro, parallelamente al proa Tunisi per incontrare i gressivo «consolidamento vertici del Paese, per gli delle forze di sicurezza libiscambi commerciali e an- che sotto Sarraj». Certo, che culturali (fa visita al bu- chiarisce, «non si può parlasto di Annibale arrivato due re di eliminazione dell’emgiorni fa dal Quirinale, in bargo verso tutti o tout prestito per una mostra al court», ma c’è un «processo» Bardo), ma è il tema Libia a in corso per «mettere in condominare gli incontri, per- dizioni il governo di difenché «serve uno sforzo co- dersi e combattere il terrorimune per assicurarne la smo». Di tutto questo dovranno stabilizzazione», come predica accanto al ministro de- parlare lunedì a Vienna. Dove gli Esteri tunisino, col quale Haftar però, è già sicuro, non «c’è un’identità di vedute sarà invitato. sul tema: insieme, abbiamo 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI FRANCESCA SCHIANCHI INVIATA A PARIGI JEROME DELAY/AP JEROME DELAY/AP Soldati del Ciad a N’Gouboua, villaggio attaccato da Boko Haram nel febbraio del 2015 sperazione infiammi i loro occhi, ma certo ci guardano con rabbia e paura. Attorno al lago l’aria è fresca, la brezza porta odori di erbe giovani: dove l’acqua si è ritirata recentemente si stendono pianure umide, i contadini hanno preso il posto dei pescatori e mettono a coltura le nuove terre, avidamente. La gente è tanta. La terra non può, non deve riposare… Ma ora tutto è in pericolo: la pesca, l’agricoltura, gli uomini. Il terrore soffia dall’altra parte del lago. La Nigeria, una «democrazy» come dicono, la democrazia folle d’Africa ha fabbricato un mostro. I Boko Haram non sono più la setta che si batteva contro la corruzione delle élites politiche e religiose del Nord, arricchite dal petrolio, mentre il sessanta per cento della popolazione vive con meno di due dollari al giorno. Adesso l’islamismo è un progetto mondiale, c’è il Califfato: i miliziani portano uniformi come veri soldati, il loro capo Abubakar Shekau, sparito per un anno, si è addestrato con gli Shabaab somali, all’altro capo dell’ Africa. La setta è diventata un gruppo terroristico, ha fondato il suo Califfato, rapina banche e si arricchisce di sequestri e di usura, imita con cura gli uomini del Califfo di Mosul. I video, che all’inizio sembravano sgorbi di «Nollywood», utilizzano effetti speciali e sotto titoli in inglese e arabo. Il reclutamento avviene non più con l’ideologia ma con la violenza, la magia nera, il de- dership del gruppo terrorista sembra essere in frantumi. Il sanguinario Abubakar Shekau, colpevole di aver ucciso circa 20 mila persone in 6 anni in nome della jihad, in un video, la cui veridicità non è mai stata confermata, ha annunciato di non essere più a capo di Boko Haram. Si scappa verso il lago Ciad e le montagne nel Nord del Camerun e nella foresta nigeriana di Sambisa, tutt’altro che rigogliosa e che a breve potrebbe trasformarsi in una trappola per topi. Soprattutto se gli Usa venderanno, come sembra, una dozzina di velivoli A-29 Super Tucano al governo nigeriano. Due delle centinaia di terroristi arrestati nelle ultime set- timane hanno confessato che mangiano radici e mango e per ottenere informazioni utili a pianificare attacchi stanno ricorrendo al finanziamento dei poveri pastori locali. Sono iniziate anche le condanne: 25 anni a testa per tre jihadisti arrestati due anni fa. Secondo l’esercito circa 8 mila combattenti sono stati uccisi e nell’ultimo mese e mezzo 11 mila prigionieri liberati. Tranne le «Chibok Girls», le oltre 200 liceali rapite nel 2014, su cui aleggia il mistero. Ma, secondo alcuni commentatori, ancora vive e al centro di una trattativa prossima a concludersi tra i vertici di Boko Haram e il governo di Abuja. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI naro e la promessa di una moglie. I nigeriani dei villaggi del Nord sono poveri, non possono pagare una dote, una giovane rapita è un richiamo seducente. Soprattutto i Boko Haram uccidono: in sei anni ventimila vittime. Seguiamo le svolte del lago, oltre Bol, alla ricerca dei segni di questa guerra spietata. Guerra tutta notturna che inizia dopo il coprifuoco. Guerra di chiatte, di imboscate, di silenziosi agguati su isole vuote e paludi fittissime. Attraversiamo villaggi di canne e di fango, qui sono di fango secco anche le moschee, non ci sono minareti e guglie che si slanciano al di sopra delle polvere, nella purezza dell’immutabile cielo. Non ci sono porte, si può guardare la miseria di ogni casa, i pavimenti di terra, le poche stoviglie. Il lago è già lontano, l’autista mostra i denti alla pista di sabbia con ringhioso accanimento. Bianca la polvere, bianche le case e la pista, bianche le vesti, bianca la folla in cammino a piedi, su asinelli, cavalli, dromedari solenni. Gli alberi ora hanno fronde di cenere, di un verde spento. Ormai i piani dei Boko Haram hanno scavalcato i confini della Nigeria, controllare il grande lago vuol dire mettere in ginocchio il Ciad che importa tutto dalla Nigeria; il Ciad da punire perché aiuta i francesi a combattere gli alleati islamisti nel Sahel. Mescolano tattiche di guerra e attentati suicidi, disseminano le piste di mine artigianali, li precede un terrore che crea il vuoto. Sedi- cimila nigeriani sono fuggiti dall’altra parte del lago in cerca di sicurezza. E poi i centomila ciadiani che vivevano nelle isole del lago, espulsi con la minaccia di essere uccisi come complici dei terroristi e di cui il governo del presidente Déby, un dinosauro al potere da ventisei anni, non si occupa. Pensa di risolvere il problema con la violenza: come i nigeriani all’inizio della epopea sanguinaria della setta . Il lago è ormai alle nostre spalle, la vegetazione si è rarefatta, scomparse le grandi palme, la terra non è più scura: steppe di sabbia, lande bruciate pianori salati color calce, rare acacie spossate dalla siccità gettano la loro rara ombra intorno ai villaggi. L’islam ha impresso la propria impronta su questo mondo, l’islam sempre attratto dalle regioni desolate, dallo sfavillio dei deserti. Asinelli e cavalli si rotolano nella sabbia scura, cercando di respirare, stremati, un po’ di frescura dalla terra. Il Ciad dei fuggiaschi crepita, si affila al sole. È un cortile tutto bianco questo mercato, gli uomini con le loro lunghe vesti siedono in gruppi, accigliati. Ma le donne no: strepitano con uno strepito di bambine senza risa, accanitamente loquaci. Hanno voci tremanti, anche se gridano, di un tono mite e denso, come d’olio, e scorrono una sulla altra. Voci cantanti, da fanciulle di sedici anni, le vecchie pure. Ci racconteranno, loro e i bimbi, le ferocie dei Boko haram. (1 - continua) 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 6 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Banca Etruria, una “cabina di regia” per vendere i bond ai risparmiatori Arezzo, blitz della Guardia di finanza nella sede dell’istituto: indagati due manager L’ipotesi: “incentivi” per spingere i direttori di filiale a far comprare i titoli a rischio Nicastro: in settimana le offerte per i 4 istituti MILANO Una «cabina di regia» manageriale ha deciso la vendita dei bond subordinati ai clienti di Banca Popolare dell’Etruria. Prodotti ad alto rischio finiti anche a piccoli risparmiatori per abbassare il costo della raccolta dell’istituto in una fase che vedeva gli investitori istituzionali poco propensi ad assumersi il rischio legato alla banca aretina, se non pagando elevati rendimenti. È l’ipotesi della procura di Arezzo, con il nucleo tributario della Guardia di finanza che ieri ha effettuato nuove perquisizioni presso la sede dell’istituto e presso le abitazioni di due manager indagati. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, anche quella di «incentivi» ai responsabili delle filiali per spingere la vendita di questi prodotti presso la clientela. L’attività investigativa che segue l’ipotesi di concorso di persone nel reato di truffa aggravata, ha spiegato la Procura di Arezzo in una nota, «è indirizzata alla ricerca della documentazione e della corrispondenza dei vari responsabili di area, che hanno imposto, tramite circolari interne e altre condotte al vaglio degli inquirenti, la sottoscrizione di 1 Questa settimana «è quella buona per le offerte non vincolanti» sulle quattro nuove banche nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti. Lo ha detto ieri il presidente Roberto Nicastro, a margine della relazione ai mercati della Consob, che si è tenuta a Piazza Affari a Milano. MAURIZIO DEGL’INNOCENTI/ANSA La truffa Secondo i pm i manager hanno imposto la sottoscrizione di bond ad alto rischio a una clientela priva di un profilo finanziario adeguato subordinate a una clientela retail, priva di un profilo finanziario adeguato all’investimento, proposto di norma ai clienti “professionali»” che possiedono le competenze necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni e per valutare correttamente i rischi che assumono». Grazie anche alle dichiarazioni contenute nelle oltre 400 de- nunce raccolte, prosegue la Procura, «è emersa con ragionevole certezza una “cabina di regia” a livello manageriale, che ha prescritto il collocamento delle subordinate in modo “granulare”, andando a individuare anche soggetti con un profilo di investitore a “rischio basso” e non più solo a “rischio medio-elevato” in linea con la tipologia di investi- Le obbligazioni allo sportello e la distrazione dei controllori L’emissione del 2013 dell’istituto aretino rendeva meno dei Btp È finita alle famiglie sotto gli occhi di Bankitalia e Consob Retroscena GIANLUCA PAOLUCCI schero Burali, 66 anni, e il direttore dell’agenzia 8 di Banca Popolare dell’Etruria erano amici di famiglia. Anni di cene insieme o a scartare i regali di Natale la sera della Vigilia. Così quando nel giugno del 2013 l’amico lo chiama per proporgli un investimento che «ti conviene», non ci ha pensato più di tanto. Su consiglio dell’amico («Basta che siano sicuri». «Non ti preoccupare»), ha venduto le obbligazioni «senior», le più sicure, che aveva e sarebbero scadute solo tre mesi dopo e ha comprato i nuovi bond subordinati appena emessi. Da novembre, quando banca Etruria è stata messa in risoluzione insieme a Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, non si sono più rivisti. L’amico è stato trasferito ad un’altra filiale. Quello di Aschero è uno dei 400 casi vagliati dal Nu- A cleo tributario di Arezzo e di Firenze della Guardia di finanza. Quello che il signor Burali non sapeva fino a tre giorni fa è che le obbligazioni senior che ha venduto rendevano quanto i famigerati titoli subordinati. Il 3,5%. Che è già da sé un controsenso. Ma proprio quella emissione di bond subordinati del giugno 2013 (60 milioni di euro, finiti per il 57,2% alle famiglie) è la peggiore tra tutte quelle azzerate dal decreto di novembre. Perché quei titoli rendevano non solo molto meno dei titoli analoghi emessi dalle altre banche. Ma anche del Btp di pari durata emesso in quel periodo, che aveva un rendimento del 3,54%. Ovvero, stando alla regola che vuole rendimenti più alti per rischi maggiori, quel bond subordinato di Etruria era più sicuro dei titoli dello Stato italiano. Mentre il direttore dell’Agenzia 8 convinceva il suo amico a vendere i titoli più si- curi e comprare quelli più a rischio in cambio di niente (stesso rendimento) alla Popolare dell’Etruria era in corso dal 4 dicembre del 2012, più di sei mesi, una ispezione della Banca d’Italia. Che aveva richiesto un rafforzamento patrimoniale, realizzato in parte con un aumento di capitale da 100 milioni e in parte proprio con quel bond subordinato «Lower tier II» finito in malora. Sotto gli occhi degli ispettori, che da tempo premevano per rinforzare il capitale, la banca ha scaricato 60 milioni di euro di bond subordinati sui suoi correntisti. Alla Banca d’Italia però non spetta la vigilanza sulle modalità di vendita dei titoli allo sportello, ovvero sugli argomenti che il direttore dell’Agenzia ha utilizzato per convincere il signor Burali a comprare dei titoli ad alto rischio e basso rendimento. È un compito questo che spetta alla Consob. Che il 18 aprile del 2013 ha approvato il prospetto dell’operazione. E il 31 maggio successivo ha ricevuto la nota informativa della banca sulle condizioni definitive dell’investimento. La nota di 21 pagine si pare con l’avvertenza che quel bond è rischioso. Che in caso di li- Arezzo Una sede della Banca Popolare Etruria quidazione della banca si rischia di perdere tutto o parte del capitale investito. Poi sono riportati una serie di rischi: la mancanza del rating, che l’agenzia Fitch aveva ritirato all’inizio del 2012 su richiesta della banca stessa (era BB+, non particolarmente brillante né sicuro). Poi c’è la segnalazione che i bilanci sono in rosso, che le sofferenze crescono in misura esponenziale, che l’attività della banca si è concentrata negli investimenti in titoli di Stato (passati in un anno da 1,4 miliardi a 4,6 miliardi) e che nonostante questo i conti siano in rosso. Che chi vendeva i titoli era lo stesso che avrebbe beneficiato dell’incasso, ovvero sempre la banca. Che avrebbe anche comprato e venduto i bond di coloro che volevano disfarsene, con un macroscopico conflitto d’interesse. Poi c’è scritto anche che rendevano appena il 3,5%, meno di un Btp. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 400 denunce Sono state raccolte dalla Procura di Arezzo e avrebbero svelato la «cabina di regia» mento finanziario». Una scelta precisa, quella di piazzare sempre più prodotti a rischio nei portafoglio che nel bilancio del 2013, l’ultimo approvato da Etruria prima del commissariamento, veniva spiegata così: «La scelta di ridurre costantemente la dipendenza da controparti istituzionali ha comportato un’evoluzione della raccolta che ha privilegiato obiettivi qualitativi di granularizzazione e di stabilità, piuttosto che obiettivi meramente quantitativi. Infatti, la disintermediazione dalla clientela istituzionale realizzata nel 2013 - che si aggiunge a quanto già ampiamente realizzato nel 2012 - ed il maggior peso percentuale della raccolta da privati contribuisce a mantenere in equilibrio e rendere stabili nel tempo le fonti di finanziamento degli impieghi». La realtà era molto più semplice del linguaggio utilizzato dagli estensori del bilancio. I famosi investitori istituzionali avrebbero preteso rendimenti molto più alti per comprare quelle obbligazioni subordinate, consapevoli dei rischi di un istituto - com’era Etruria in quella fase - con bilanci in perdita, sofferenze in aumento esponenziale e qualche problemino sul capitale. [G. PAO.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 3,5% 97,2% il tasso Le famiglie Nel giugno del 2013 Etruria emette 60 milioni di bond subordinati. Il rendimento è inferiore a quello del Btp di pari durata emesso in quei giorni Il bond viene venduto praticamente tutto «allo sportello». La quota che finisce alle famiglie è del 97,2% del totale dell’emissione LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Primo Piano .7 . BUFERA SUL CREDITO Vegas assolve Consob sulle banche fallite “La vigilanza funziona” il caso FRANCESCO SPINI MILANO operato della Consob? Nulla da ridire. Nemmeno le tormentate vicende delle quattro banche (Etruria&Co) in risoluzione e dei risparmiatori finiti al verde «mettono in discussione la validità di fondo dei modelli di vigilanza», assicura il presidente della Commissione, Giuseppe Vegas, durante l’incontro annuale con il mercato finanziario. Di fronte alla platea di banchieri e imprenditori riuniti a Piazza Affari, il numero uno della Commissione rivendica le valutazioni «positive» ottenute da Consob ad opera di Fmi e Esma e afferma, casomai, che con l’«incertezza» generata da questi episodi e dall’arrivo del salvataggio interno («bail-in») «i tradizionali strumenti posti a presidio e a tutela del risparmio vanno ripensati, ponendo l’investitore al centro del sistema». Il prospetto informativo, in particolare, è da rivedere: «Troppo lungo e complesso per poter essere letto e compreso dal risparmiatore». Ma al di là di questo, nessun ripensamento. Perché i prospetti delle emissioni di quelle maledette obbligazioni subordinate «erano stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme» e «specificavano - scandisce Vegas - che l’investitore avrebbe potuto perdere l’intero capitale». Certo, avvisa che «sono in corso accertamenti» sul «rispetto delle regole di con- L’ Ghizzoni conta sull’appuntamento di oggi per mostrare che i numeri della sua banca sono buoni, ma anche per cercare di dissipare una voce ricorrente e fastidiosa. È Presidente della Consob milioni Le sanzioni applicate da Consob nel 2015 al termine di 236 procedimenti L’anno prima le multe superavano i 20,5 milioni 600 mila euro Il valore dei beni confiscati dopo i procedimenti per violazioni in materia di abusi di mercato dotta nel collocamento». Ma per le associazioni dei consumatori non c’è dubbio: Vegas si auto-assolve. Lettura che il presidente rigetta. Spiega in serata: «Dal punto di vista regolamentare noi abbiamo fatto quello che potevamo fare. Si può fare sempre di più e noi ad esempio l’abbiamo fatto come nel caso delle banche venete, andando oltre la regolazione europea». Il riferimento è agli aumenti di capitale di Popolare di Vicenza e di Veneto Banca per cui l’autorità ha raccomandato, andando oltre la normativa Ue, «la consegna sistematica delle avvertenze» (una descrizione sintetica dei principali rischi legati all’investimento) così da «spingere il cliente a pren- dere concretamente conoscenza del loro contenuto». Perché poi resta solo una consolazione, magra, per l’investitore ingannato: le multe comminate a chi compie scorrettezze. L’anno passato - è il conto contenuto nella relazione annuale - sono stati conclusi 268 procedimenti sanzionatori, in aumento rispetto al 2014. Ca- L’autorità Un momento della riunione annuale della Consob a Milano Il calo in Borsa e l’incognita dei conti quegli ostacoli sulla strada di Unicredit Il presidente Vita nega rivoluzioni al vertice: tutto tranquillo Il mercato: banca difficile da gestire. Ghizzoni alla prova dei numeri SEGUE DALLA PRIMA PAGINA I conti Giuseppe Vegas 12,1 FRANCESCO MANACORDA MILANO C Il tetto al possesso dei titoli di Stato potrebbe avvantaggiare i Paesi con rating più elevati Il presidente dell’Authority boccia i prospetti informativi: “Troppo lunghi per poter essere capiti dagli investitori” Analisi he il titolo Unicredit ha perso negli ultimi dodici mesi quasi il 52% del suo valore, mentre Intesa Sanpaolo è scesa del 26% e l’indice che misura l’andamento di Borsa di tutte le banche quotate italiane è andato giù del 40,3%. Proprio oggi Unicredit farà parlare altri numeri, quelli della sua trimestrale: il «consensus» degli analisti finanziari, cioè la loro previsione media, è che la banca guidata da Federico Ghizzoni metta a segno nei tre mesi da gennaio a marzo un utile netto di 379 milioni. Ma anche tra i 20 analisti che hanno formato questa media le opinioni sono variabilissime: il giudizio più fiducioso dà a Unicredit un utile trimestrale di 756 milioni, il più freddo di soli 202 milioni. Intesa-Sanpaolo, che ha annunciato i suoi dati la scorsa settimana e che vale oggi in Borsa circa due volte la concorrente - 37 miliardi contro 19 - è arrivata nel trimestre a un utile di 806 milioni. Chiari i rischi per chi comprò i bond delle banche, ma prospetti poco comprensibili zardo, ma un semplice mandato esplorativo da cui Unicredit si sarebbe potuto sfilare anche senza caricarne il peso sulle spalle di Atlante, e rassicurare la Borsa che il gruppo - come ha detto numerose volte negli ultimi mesi - non ha bisogno di chiedere nuovi fondi agli azionisti e può generare da solo il capitale di cui ha bisogno. -8,7% -7,5% -7% Così le banche a Piazza Affari -4,51% -3,64% -2,35% «Too complex to manage» -2,04% +0,63% +2,31% LA STAMPA -52 per cento La perdita in Borsa di Unicredit nel corso degli ultimi dodici mesi mentre Intesa ha lasciato sul terreno il 26 per cento quella che vorrebbe l’amministratore delegato spinto verso l’uscita da alcuni soci, non convinti dell’efficacia della sua azione. I cahiers de doléances appaiono ampi e articolati: la redditività non ingrana a pieno regime, l’accordo con Santander per il risparmio gestito di Pioneer, concluso oltre un anno fa e che avrebbe dovuto migliorare i requisiti patrimoniali della banca, non si vede ancora; sotto tiro c’è anche la garanzia di sottoscrizione che Unicredit aveva prestato per l’aumento di capitale da un miliardo e mezzo della Popolare di Vicenza e che è stata girata poi al fondo Atlante che si è ritrovato così in tasca il 99% dell’istituto in crisi. La governance Dal quartier generale della banca si nega qualsiasi rivoluzione al vertice e ieri è toccato al presidente di Unicredit Giuseppe Vita versare olio sulla maretta delle illazioni: «Sulla governance è tutto tranquillo». Sta di fatto che Ghizzoni oggi parlerà probabilmente al cda e al mercato per spiegare che l’operazione con la Popolare di Vicenza non è stato un az- 99 per cento La quota del fondo Atlante in Popolare di Vicenza L’aumento di Veneto Banca slitta di una settimana Ma dietro il diverso apprezzamento in Borsa dei due principali gruppi italiani c’è anche dell’altro. La preoccupazione del «too big to fail», la parola d’ordine che salvò i colossi di Wall Street nella crisi del 2008 perché erano appunto «troppo grandi per fallire», senza rischiare così di travolgere nella loro caduta tutto il sistema finanziario, è stata sostituita dal «too complex to manage», banche troppo complicate e difficili da gestire. La definizione non è di oggi, risale almeno al 2012, quando fu usata in un dibattito alla Federal Reserve di Saint Louis, ma oggi le megabanche e i loro problemi sono in alto nelle preoccupazioni dei regolatori. Negli Usa si tratta di colossi come Jp Morgan Bank of America o Citi, in Europa una Deutsche Bank può essere un buon la invece il totale delle multe: 12,1 milioni, rispetto ai 20,6 milioni del 2014. Ora, per rendere più agevole la vita del risparmiatore, si punta a migliorare la trasparenza. Il prospetto informativo in particolare «è diventato uno strumento utile a chi lo redige per prevenire possibili rischi legali», dice Vegas, ma così com’è non assicura a chi lo legge la dovuta comprensione. Consob ha lanciato così tre consultazioni per altrettante raccomandazioni tese a rafforzare una modalità di informazione più sintetica e fruibile per l’investitore. Con la prima si intende introdurre linee guida per definire e rendere standard le «avvertenze per l’investitore». La seconda principi guida sulle «informazioni chiave» da fornire ai clienti nella distribuzione di prodotti finanziari attraverso «schede prodotto». La terza consultazione riguarda infine una raccomandazione in tema di distribuzione degli «strumenti finanziari attraverso la quotazione diretta su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione, anziché attraverso il tradizionale collocamento» allo sportello. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI esempio e in Italia Unicredit sconta senza dubbio il fatto di avere una struttura assai più ramificata e globale della concorrente Intesa Sanpaolo, concentrata soprattutto sul mercato nazionale. Se si vuole vederla in una prospettiva di lungo periodo l’impero di Alessandro Profumo, che nei primi Anni 2000 aveva portato il gruppo dalla Germania al Kazakistan, dalla Polonia all’Ucraina, non ha dato i frutti sperati. Anche perché la grande scommessa di un vero mercato finanziario unico europeo non è andata in porto. Basteranno parole e atti di Ghizzoni per garantirgli un saldo futuro di fronte a soci che spaziano dalle fondazioni di Torino e Vicenza agli emiratini del fondo Aabar, fino ai libici divisi tra due capitali? Ascoltata dalle torri gemelle di Unicredit, nella nuovissima piazza Gae Aulenti - già passate dall’immobiliarista Manfredi Catella al fondo sovrano del Qatar, anche questo un segno dei tempi - la ridda di voci non ha fondamento. Ma anche tra i grandi banchieri si esercita la nobile arte del pettegolezzo sui colleghi e ieri mattina in una sala di Borsa dove la relazione della Consob è stata non a caso dedicata tutta alla situazione difficile degli istituti di credito c’erano due assenze che spiccavano: quella di Carlo Messina, il Ceo di IntesaSanpaolo impegnato nel classico giro tra investitori che segue la presentazione dei risultati trimestrali, e quella di Ghizzoni che si preparava invece a spiegare che la sua banca non è troppo complessa per essere gestita. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 8 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Uggetti ascoltato in Procura Hanno collaborato confermando la ricostruzione della Procura il sindaco del Pd di Lodi Simone Uggetti e l’avvocato Cristiano Marini, in cella con l’accusa di aver pilotato la gara per la gestione delle piscine scoperte della città, e interrogati ieri dal pm Laura Siani. Le loro ammissioni avrebbero lasciato «soddisfatto» il magistrato, tant’è che le difese stanno valutando di chiedere al gip Isabella Ciriaco la scarcerazione Intervista FRANCESCO MAESANO ROMA C’ è anche la sua firma in calce all’appello dei 56 costituzionalisti che ad aprile hanno scritto contro una riforma che definiscono una «potenziale fonte di nuove disfunzioni nel sistema istituzionale». Valerio Onida, ex presidente della corte Costituzionale, è tra coloro che Renzi ha chiamato in causa durante la direzione Pd di ieri definendoli «archeologi travestiti da costituzionalisti». Presidente Onida, il premier dice che lei e gli altri costituzionalisti che hanno espresso riserve sulla riforma costituzionale siete scesi “in difesa del codice di Hammurabi”. «Non c’è male». Lei si sente un archeologo? «Queste cose non le raccoglierei neanche, non ne vale la pena: si commentano da sole». Al referendum si vince se non ci perdiamo in beghe. Il giorno dopo, via al congresso «Il rush finale» prima del referendum costituzionale «si aprirà simbolicamen te tra il 5-10 settembre fino al 15-20 ottobre con la seconda edizione di classe dem Mentre la campagna elettorale andrà sui toni, per così dire, più superficiali avremo un luogo di approfodimen to», aggiunge Renzi. Doppiopesismo incredibile del M5S, garantista solo quando tocca ai suoi I comitati del sì al referendum non sono l’ossatura del Partito della Nazione Matteo Renzi premier e segretario del Pd MASSIMO PERCOSSI/ANSA Boschi all’attacco degli oppositori Pd Cuperlo la chiama in causa per la frase su Casa Pound, lei per la prima volta prende la parola: “Da qui al 2018 ci sarà mai una direzione in cui la minoranza non accusa la maggioranza?” CARLO BERTINI ROMA Che sia una tregua armata quella siglata ieri tra Renzi e la sinistra del Pd lo dimostra non solo la proposta a doppio taglio di anticipo del congresso - condizionata alla fine delle ostilità interne - e di una segreteria nuova da formare dopo le comunali con «scelte condivise»; ma soprattutto il duro scontro andato in scena in Direzione tra la Boschi e Gianni Cuperlo. Mai lei aveva preso la parola in Direzione e il suo esordio è dovuto a «fatto personale»: cioè alla battuta di qualche sera fa, «chi vota no al referendum vota come quelli di Casapound», criticata da Cuperlo al punto da chiedere pubbliche scuse alla ministra che invece la rilancia come «dato di fatto». «Ho atteso come atto dovuto la smentita di chi ha posto quella parte della sinistra orientata a votare no sullo stesso piano di Casapound», attacca Cuperlo. E la Boschi: «Da qui al 2018 ci sarà una Direzione, una, in cui la minoranza non attaccherà questa dirigenza? Una Gianni!». Come a dire, meglio non continuare le polemiche perché «la nostra gente è abbastanza stanca delle discussioni tra di noi, soprattutto quando nascono dal nulla». Il nemico sono i 5stelle Ma qui serve un passo indietro al primo tempo: Renzi smonta la polemica con i giudici, rilancia solo l'invito alle toghe di arrivare presto a sentenza; accusa i 5Stelle di doppiopesismo e invita la minoranza del suo partito a deporre le armi. «Non chiediamo la luna quando invochiamo sentenze rapide, noi le rispettiamo», dice il premier. Che attacca «l’ incredibile doppiopesismo» di chi è «garantista quando tocca ai suoi, viceversa quando tocca ad altri, una cosa insopportabile. Noi siamo genuinamente garantisti, non chiediamo le dimissioni del sindaco di Livorno», fa notare Renzi. Che dunque indica con precisione quale sia il nemico da battere a giugno; e poi affronta il tema del referendum e di «un no che può essere superato se avremo la forza e il Crescono neofascisti e M5S Bolzano, ballottaggio Pd-centrodestra 1 Sarà un ballottaggio tra il Pd ed il centrodestra a decidere le sorti del comune di Bolzano, chiamato alle urne per due volte nel giro di un anno. Il risultato del primo turno vede in testa il candidato dem Renzo Caramaschi (22,32% dei voti), che contenderà la poltrona di sindaco all’esponente del centrodestra Mario Tagnin (18,39%). I Cinque Stelle diventano terzo partito passando da 4 a 6 consiglieri. Cresce anche l’estrema destra di CasaPound, che passa da uno a 3 consiglieri. coraggio di stare in mezzo alle persone e non rinchiuderci nelle nostre beghe interne: dal giorno dopo il congresso», è l’annuncio inatteso. Accompagnato da precisazioni utili alle orecchie dei «compagni» del Pd: i comitati del sì al referendum «non sono l’ossatura di un soggetto futuro» e cioè non saranno l’embrione del partito della Nazione tanto inviso alla sinistra, «perché passato e futuro sono il Pd». Sinistra divisa alla meta «Molto bene, abbiamo scelte così importanti su cui bisogna ascoltare i nostri iscritti», è il commento di Roberto Speranza, «bene così, era quello che avevamo chiesto tempo fa». Mentre quello di Cuperlo, l’altro leader della sinistra è «rispetterò la moratoria, ma quello della Boschi non mi sembra il modo per impostare la discussione sulla riforma della Costituzione». Insomma da una parte è vero - spiegano i renziani che la proposta di anticipare il congresso va incontro ai desiderata della minoranza, ansiosa di fissare “quote” attendibili da riproporre per le liste eletto- Onida: il combinato con l’Italicum aumenta di fatto i poteri del premier Renzi durante la direzione Pd di ieri ha definito i professori contrari alla riforma archeologi travestiti da costituzionalisti» Renzi lamenta che oggi la Costituzione assegna al capo del governo una scarsità di poteri che non ha eguali nel mondo. «La riforma tocca marginalmente i poteri del governo. Semmai è l’effetto del combinato disposto con la legge elettorale ad aumentarne il peso: legge elettorale che, in una situazione tutt’altro che bipartitica, rischia di produrre eccessivi squilibri di rappresentanza. In ogni caso non è vero che nel nostro sistema il Presidente del consiglio sia così debole». Teme che le vostre eccezioni alla riforma finiscano nel calderone dell’anti-Renzismo militante? «Questa campagna referendaria è presentata come un voto su Renzi. Ma non è e non deve essere così. Il referendum ha un og- «Certo, ce ne sono. Penso all’introduzione di tempi certi per il voto su alcuni progetti di legge del governo, o alla possibilità di portare al vaglio preventivo della Corte Costituzionale le leggi elettorali prima che vengano promulgate». ex presidente della Corte Costituzionale IMAGOECONOMICA «No, mi convince: ma la riforma va fatta bene, per esempio costruendo una vera camera delle regioni sul modello del Bundesrat tedesco. Un’assemblea con veri poteri e che dav- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Vede aspetti positivi nella riforma? Valerio Onida Il superamento del bicameralismo paritario proprio non la convince? La prima conseguenza di quanto chiesto dal premier - unità su sindaci e referendum e subito dopo parte il congresso Pd - sarà una maratona di dodici mesi e oltre di campagna elettorale permanente. La seconda è che la sinistra Pd dovrà sudare assai di qui in avanti per guadagnarsi seggi al prossimo giro: tanto per cominciare chi si impegnerà alle comunali e farà campagna per il sì al referendum sarà avvantaggiato, gli altri assai meno, per usare un eufemismo. Ecco, se a quanto è dato capire questi saranno i riflessi pratici, non deve stupire che ieri il premier e la Boschi abbiano giocato la parte del poliziotto buono e quello cattivo, visto che ora che il gioco si fa duro le polemiche interne non saranno ben accette. «Questo è un problema politico. Se c’è una legge importante sulla quale la maggioranza è compatta allora i tempi sono governabili. Lo ha dimostrato proprio Renzi portando a casa diverse leggi». I difetti non dipendono solo dal bicameralismo, le leggi escono da Palazzo Chigi scritte male getto preciso ed è su questo che voteremo. Il Governo invece sembra porre una questione di fiducia di fronte all’elettorato». Campagna permanente C’è però anche un problema di gestione di due maggioranze in due camere con equilibri spesso differenti. “Noi archeologi? Frasi che si commentano da sé Non vero che nel nostro sistema il premier sia debole” L’accusa rali, «ma non sarà secondario per tutte le valutazioni successive cosa faranno i loro esponenti nelle regioni alle comunali e se faranno i comitati per il no o per il si al referendum...». vero rappresenti le Regioni». Sarà però un passo avanti in termini di tempistica legislativa, non crede? «Qualche abbreviazione potrà esserci. Ma i difetti del nostro sistema legislativo non dipendono solo dal bicameralismo». E da chi dipendono? «Le leggi escono anche da palazzo Chigi scritte male. I decreti sono spesso alluvionali, ledendo chiarezza e certezza del diritto». La convince la proposta dei Radicali di spacchettare il “quesitone” in alcune parti da sottoporre al vaglio degli elettori singolarmente? «E’ una soluzione plausibile e auspicabile. Costringere a votare in blocco su tanti argomenti lede la libertà di voto dell’elettore. Il quesito non è omogeneo. Dunque sarebbe giusto “spacchettarlo”, magari andando per titoli del testo costituzionale, per consentire ai cittadini di esprimersi sui singoli temi». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Primo Piano .9 . IL GOVERNO E LA GIUSTIZIA Autodisciplina delle toghe Il Csm ci sta lavorando Retroscena UGO MAGRI ROMA Il premier evita di gettare benzina sul fuoco, addirittura augura «buon lavoro» alle toghe. E dalla magistratura non si segnalano attacchi al governo Il premier Renzi vedrebbe di buon occhio un regolamento dove si specifichi come dovranno regolarsi i magistrati durante la prossima campagna referendaria a tregua regge. Per quanto ancora magistrati e politici riusciranno a trattenersi, nessuno lo può sapere. Magari la zuffa riprenderà alla prossima inchiesta, più virulenta che mai. Però intanto certi segnali inducono a ben sperare. Il premier evita di gettare benzina sul fuoco, addirittura augura «buon lavoro» alle toghe. Nel campo della magistratura non si segnalano attacchi al governo. E chi immagina una regia, dietro questo abbassamento dei toni, sicuramente non sbaglia. Di Maio attacca “Il Pd ha sostituito Berlinguer con Verdini” 1 «Renzi ammette che nel Pd c’è una questione morale, come denunciava Berlinguer. Il problema è che ha sostituito Berlinguer con Verdini». Così Luigi Di Maio, membro del direttorio Cinque Stelle. Per il vicepresidente della Camera «il M5S è l’unica forza politica che ha colto l’importanza storica della denuncia di Berlinguer sui partiti degenerati». L’arbitrato del Colle L’ultima cosa che il Quirinale metterà in piazza è il ruolo di Mattarella. Dunque mai là confesseranno se la frenata di Renzi nasce da qualche suo consiglio. Tantomeno diranno quali iniziative sono maturate rispetto alle toghe. Si sa solo che negli ultimi giorni sono stati piuttosto fitti i contatti telefonici con Legnini, vice-presidente del Csm (il numero uno è Mattarella). Ieri Legnini è stato ricevuto al Quirinale, e come al solito il comunicato nulla svela sui contenuti del colloquio. Ma qualcosa è filtrato da altri palazzi istituzionali. Dove si conferma che il Capo dello Stato sta adoperandosi per mettere pace tra i belligeranti. E si aggiunge che forse non ci sarà nemmeno bisogno di adottare codici deontologici, o di disciplina, per mettere in futuro un argine alle esternazioni dei magistrati. Vietata la «militanza» Qualcuno insinua che Renzi (non altrettanto il ministro della Giustizia Orlando, il quale se ne tiene fuori) vedrebbe di buon occhio un regolamento dove si specifichi come dovranno regolarsi i magistrati durante la prossima campa- Intervista FRANCESCO AMMENDOLA/QUIRINALE/LAPRESSE Mattarella Sergio Mattarella interviene alla cerimonia del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo gna referendaria. Non si desidera un bis di quanto accadde nel referendum del 2006, quando intere correnti della magistratura si tuffarono nell’agone. Legnini sta valutando la possibilità di mettere questo codice nero su bianco, su proposta di una parte della stessa magistratura associata. Stamane incontrerà i capigruppo del Csm per una valutazione preliminare. L’idea-guida consiste nel fissare alcuni paletti, oltre i quali la legittima manifestazione delle idee si trasformerebbe in una «militanza» del tutto inopportuna. Ma ci sono alcune controindicazioni. Anzitutto, non è facile classificare i comportamenti «vietati»: le interviste sì le relazioni ai convegni no? Una dichiarazione va bene e due sono trop- Su La Stampa GIUSTIZIA E POLITICA Violante: “Il partito è a un bivio rischia di diventare strumento di potere” /1 L’ex presidente della Camera: “O premier o segretario, Matteo deve scegliere” o i o ti o li e al a di ate il a in nila ie o ie la oblema ti a . o, affrontarla. Ora nel Pd si pone un problema di direzione politica. Bisogna trovare una soluzione: o facciamo della segreteria un vero organo di autorevole direzione politica, o vanno scisse le due responsabilità, di premier e segretario». Le cose nel partito non vanno, ma per noi il problema si pone in modo più grave, abbiamo più potere Luciano Violante Ex magistrato ex presidente della Camera DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA un po’ a sorpresa, della lezione di Enrico Berlinguer? «Berlinguer in realtà denunciava l’occupazione dello Stato da parte dei partiti. Il progressivo indebolimento di una funzione sana dei partiti nella dinamica istituzionale. All’espressione “questione morale” Berlinguer dava un carattere non politico, gli interessava denunciare un calo di etica pubblica. Perciò direi che il riferimento a lui probabilmente non è da fare in maniera meccanica. Di certo va notato che quando in un Paese c’è corruzione, ci sono sempre due attori, il pubblico e il privato; la corruzione è un rapporto a due, non è coinvolta solo la politica è coinvolta anche la società, ma la politica ha più responsabilità, nel dettare una guida, nel porre un argine. Mi sembra che la posizione espressa da Renzi vada in questa direzione». Lei ha mai parlato direttamente, con lui, di una questione morale nel partito? «No, mai». Come giudicava fino a ieri sera il suo posizionamento sullo stato del partito, e il problema delle troppe indagini sui suoi amministratori? Toga e deputato Luciano Violante, magistrato anti terrorismo, è stato deputato del Pci e poi presidente della Camera dal 1996 al 2001 «Innanzitutto ricordiamo che indagine non vuol dire colpevolezza. Pensiamo al caso di Pena- ti. Mi sono persuaso, poi, che a monte ci sia un problema: chi ha la doppia responsabilità, di guidare il governo e guidare il primo partito, non può che finire per trascurare il partito, non ce la fa a star dietro al partito in un momento così difficile, anche sul piano internazionale. Preso com’è il premier dagli impegni di guida del governo, il Pd rischia di diventare un semplice strumento di potere, e si creano le condizioni, in troppe situazioni, per una prevalenza di interessi personali su quelli pubblici. Renzi ovviamente non ha creato questa situazione, ma non ha il tempo materiale per «A differenza del passato, nel cosiddetto scontro politica-magistratura, tanto le dichiarazioni del dottor Davigo quanto quelle del dottor Morosini non hanno dato una risposta, ma hanno tentato di aprire uno scontro. Dopodiché, la presa di distanza dell’Anm è stata un fatto molto positivo. Io penso che bisogna difendere la magistratura non solo dai suoi nemici, ma anche dai suoi apparenti amici». Anche Renzi però è arrivato all’uscita autocritica di ieri dopo alcuni sbandamenti. «Ne ebbe uno, sui magistrati della Basilicata; ma lo scontro, dopo la prima dichiarazione, è stato aperto da magistrati». Esiste un problema anche della magistratura, non solo della politica? «Io penso che la magistratura, oltre che dai rischi di dipendenza dal potere politico, debba guardarsi anche dai rischi di dipendenza dal potere finanziario» 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI se. È il concetto di simbolo dell’antimafia che trovo pericoloso. Delegare a pochi simboli l’impegno civile contro le mafie diventa un modo, per la maggioranza, per sottrarsi alla responsabilità e all’impegno. Devo poi aggiungere che spesso non mi piace il tono quasi sacerdotale che adottano taluni di questi simboli. Mi fanno venire in mente una frase . e a L’intervista a Luciano Violante (pubblicata ieri) sul nervo della degenerazione del Pd da comunità a struttura di potere 1 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Alimentato da chi? Colloqui di pace Di positivo c’è che nelle prossime ore tutti parleranno con tutti. Legnini andrà in visita domani da Orlando. Entrambi incontreranno oggi (separatamente) la nuova giunta dell’Anm guidata dal battagliero Davigo. Il quale giovedì sarà ricevuto dal presidente del Senato Grasso, e il 30 maggio salirà al Colle da Mattarella. Tanti colloqui per costruire, dopo la tregua, una durevole pace. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATIL Chi è nostri strumenti di lavoro: se lo Stato, che è il nostro datore di lavoro, ci dà il piccone per intervenire dove servirebbe la trivella, abbiamo il dovere di farlo presente. Purtroppo, sempre più spesso si delega alla magistratura un controllo di legalità che, nel nostro caso, può essere esercitato solo quando il danno è ormai stato fatto. Laddove, al contrario, occorrerebbe intervenire prima». Alfonso Sabella, ex assessore alla Legalità a Roma H «Da chi non vuole il cambiamento e, puntualmente, soffia sul fuoco delle polemiche alla vigilia di riforme importanti. Come, restando all’attualità, la riforma del processo penale pe? Inoltre, un regolamento che desse l’impressione di imporre un bavaglio alle toghe avrebbe l’effetto opposto, di far riesplodere le tensioni. Ecco perché le perplessità sono tante e, a quanto risulta, manifestate pure in altissimo loco. Che pensa dell’atteggiamento di Renzi verso i giudici, e dei giudici - o di tanti giudici - verso Renzi? Lo scontro? Aperto da Davigo e Morosini La magistratura si guardi dai finti amici, e dal potere finanziario ANTONIO PITONI ROMA a fatto parte del pool di magistrati di Palermo che assicurò alle patrie galere mafiosi del calibro di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca. Ma nel suo curriculum, oltre alla parentesi da assessore (indipendente) alla Legalità di Roma nella Giunta Marino, c’è anche una curiosa circostanza. «Per scelta personale non sono iscritto ad alcuna corrente, lo considero un modo per rivendicare la mia totale autonomia e indipendenza», assicura Alfonso Sabella. Che sulle tensioni tra politica e magistratura ha una sua visione del tutto particolare. «C’è chi spesso ha evocato lo spettro della giustizia ad orologeria, ma credo che il vero problema sia, in realtà, il ciclico ritorno del conflitto ad orologeria». MARCELLO SORGI Mattarella e i nodi Ma il Quirinale spera che la tregua politici-giudici diventi stabile e non ci sia bisogno del Codice su politica e toghe L Distensione Taccuino Da parte della politica? MASSIMO PERCOSSI/ANSA Sabella: “Basta guerre e conflitti a orologeria” “Bene il premier che non parla di complotti” e della prescrizione». Parla di politici o magistrati ? «Di entrambi, ma non solo. Mi riferisco anche ad una parte degli operatori dell’informazione e ai rappresentanti delle categorie professionali (leggi avvocati, ndr). Lo dico perché noto una certa tendenza ad enfatizzare affermazioni nelle quali, se analizziamo le parole dei singoli protagonisti delle ultime tensioni, non vedo francamente Le liti «Alimentate da chi non vuole il cambiamento, e soffia sul fuoco alla vigilia di riforme importanti» nulla di grave. Con il rischio di perdere di vista il vero pericolo che stiamo correndo». Sarebbe a dire? «Che anche stavolta le riforme non vedano la luce o che taglino il traguardo monche». Ma i magistrati hanno o no il diritto di esprimere opinioni sulle leggi dello Stato? «Certamente sì. Come magistrati abbiamo il pieno diritto di esprimerci sulle leggi che sono i «Non solo. Il problema è che la legge Bassanini, che considero una buona legge con una pessima applicazione, ha deresponsabilizzato la politica . A rispondere alla Corte dei Conti ci vanno dirigenti e funzionari. Il risultato è un ammanco di amministrazione che ha favorito un’evoluzione dei fenomeni corruttivi. E’ lì che la criminalità si è insinuata generando un’espansione geometrica della corruzione lungo l’intera area dell’amministrazione». Tornando allo scontro politicamagistratura, come se ne esce? «Con il buon senso, da parte di tutti. Dialogando senza polemizzare. Del resto, i margini ci sono. Ho apprezzato molto che il premier Renzi abbia respinto ogni ipotesi di complotto contro la politica, evitando ogni riferimento alla giustizia ad orologeria. Una posizione che può certamente aiutare». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI N ella vita di ogni Presidente della Repubblica c’è sempre un momento - a volte più di uno - in cui è chiamato a intervenire nel conflitto tra politica e magistratura. Senza andare molto indietro, al 1985 in cui Cossiga mandò i carabinieri nella sede del Consiglio superiore della magistratura per impedirgli di pronunciarsi contro il governo Craxi, basta solo ricordare cosa è toccato in sorte agli ultimi tre Capi dello Stato. Scalfaro, che da ex magistrato si rifiutò nel ’93 di firmare il cosiddetto “decreto colpo di spugna”, dopo aver assistito alla rivolta dei giudici di Mani pulite, grazie a quella mossa potè varie volte, nel corso del suo settennato, intervenire per denunciare gli eccessi nell’uso di arresti e manette da parte dei pm contro i politici. Ciampi si trovò stretto tra l’offensiva, e in qualche caso l’accanimento, delle procure contro Berlusconi, e le prime “leggi ad personam” varate dall’ex-Cavaliere (tra cui la riscrittura del falso in bilancio e l’accorciamento dei termini di prescrizione che adesso si tenta di nuovo di allungare). Napolitano, per aver criticato con parole chiare le esagerazioni di certe toghe e per aver politicamente riabilitato lo stesso Craxi, cioè la vittima numero uno di Tangentopoli, si ritrovò coinvolto, seppure come testimone, nel processone di Palermo per la presunta “trattativa” tra Stato e mafia, e dovette sopportare nel 2014 l’intrusione dei pubblici ministeri al Quirinale, dove venne sottoposto a un lunghissimo (quanto inutile) interrogatorio a proposito di alcune affermazioni del suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio. Adesso tocca a Mattarella. L’approccio del Presidente, al momento, è mediato: dal vicepresidente del Csm Legnini, che domenica ha ricordato come i magistrati possano legittimamente esprimere le loro opinioni politiche, ma dovrebbero evitare di far propaganda; o dal presidente del Senato Grasso, quarant’anni di toga sulle spalle, che non a caso ha ricordato come, al momento di impegnarsi, abbia concretamente cambiato mestiere (dimettendosi anche dalla magistratura, sebbene molti altri suoi colleghi entrati in Parlamento prima di lui, avessero scelto l’aspettativa). Basteranno queste parole che verosimilmente non sarebbero mai state pronunciate senza il consenso preventivo del Capo dello Stato? A giudicare da quel che hanno detto, sebbene con accenti diversi, il procuratore Spataro e l’ex-procuratore Caselli, a proposito del referendum e delle conseguenze della riforma istituzionale sul Csm e sulla Corte costituzionale, sembra di no. Mattarella potrebbe presto dover prendere atto dell’insufficienza della moral suasion per interposta alta carica dello Stato, ed essere portato a intervenire personalmente sulla questione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 10 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 UNA GENERAZIONE A RISCHIO NUOVE TENDENZE Il fenomeno STUDENTI 15-19 (ANNO 2015) Il 27% ha usato almeno una volta sostanze psicoattive illegali (22% nel 2011) Il 4% consumo frequente di questi il 26% 10 o più volte Miscuglio di erbe sconosciute 54% In forma liquida Pasticche/pillole 56% 52% 1% sostanze per via iniettiva (2 su 3: eroina, cocaina, allucinogeni, stimolanti) di questi, il 62% ha sperimentato cannabis sintetica, 49% mefedrone, 60% antidolorifici 2,1% per sballare degli studenti (52 mila) ha assunto almeno una volta sostanze sconosciute il 3% senza sapere (80 mila studenti) cosa fossero li ha usati almeno una volta Reportage Scontro sulle frasi di De Magistris 1 A meno di un mese dal voto per conquistare il Comune di Napoli, scontro tra il sindaco De Magistris e il Pd. Ad alimentare le polemiche un video di sabato, quando durante il lancio delle 14 liste a lui legate, De Magistris ha attaccato il premier Renzi: «Renzi vai a casa, ti devi c...e sotto, devi avere paura». Poi il sindaco ha aggiunto: «Napoli capitale, Sud ribelle, potere al popolo. È il popolo che scrive la storia». FRANCO GIUBILEI CORIANO (RIMINI) ino a vent’anni fa era normale che un tossicomane si bucasse. Poi sono arrivate le droghe chimiche, le modalità di assunzione sono mutate e le siringhe sono quasi scomparse. Oggi i dati più recenti non solo dicono che l’eroina sta tornando pericolosamente di moda fra i ragazzini e che si stanno riaffacciando aghi e lacci emostatici. A San Patrignano, seduti a pranzo in mezzo a mille ragazzi nell’enorme mensa voluta da Vincenzo Muccioli, si scorrono i dati dell’ultima rilevazione Espad sul consumo di sostanze fra gli adolescenti italiani (fra i 15 e i 19 anni): il 27% lo ha fatto almeno una volta nella vita, mentre i consumatori frequenti raggiungono il 4%. Poi si scopre che circa 52mila studenti, il 2,1% del totale, ha preso sostanze sconosciute senza neanche sapere che cosa stesse buttando giù: miscugli di erbe sconosciute, pasticche, pillole o altra roba in forma liquida, purché fosse molto efficace. F Un tragico ritorno C’è il ritorno dell’eroina, col 2% dei maschi 15enni che l’ha presa almeno una volta e l’1% che si è “fatto” con la siringa, iniettandosi ero, coca, allucinogeni o stimolanti. C’è la cocaina, che non passa di moda (provata dal 2,5%), e naturalmente la cannabis, in dosi massicce, con oltre il 26% che ne ha fatto uso. Ma siccome per sballare va bene qualsiasi cosa, arriva anche il dato del 10% dei teenager che nell’ultimo anno ha assunto psicofarmaci senza prescrizione medica, cui va ad aggiun- Eroina Cocaina Cocaina 2% 2,5% 2 5% dei maschi 15enni ne ha consumata almeno una volta (il doppio rispetto all'anno precedente) almeno una volta Psicofarmaci aci senza prescrizione ne medica Cannabis Ca nabis 0,6% ne fa uso frequente Oltre Ol il 26% almeno una volta Il 10% 3,4% - LA STAMPA uso frequente (20 o più volte all'anno) Fonte: Espad 2% ne ha uso consumato frequente nell'ultimo anno (era l'8% nel 2007) Torna l’eroina fra i giovani Così cambia il consumo di droghe Presentata a San Patrignano una ricerca su ragazzi e stupefacenti Adolescenti senza paura: usano la stessa siringa e non temono l’Aids La visita Ieri a San Patrignano è stato ospite Enrico Costa (sopra con la camicia), ministro agli Affari regionali con delega alla famiglia. Ha ricordato che suo padre, nel ’94, inaugurò da ministro il Centro medico di San Patrignano gersi un 3% che allo stesso scopo ha usato antidolorifici. L’occasione per parlare dei nuovi scenari delle droghe è la visita a “Sanpa” del ministro agli Affari regionali con delega alla famiglia, Enrico Costa: «Fu mio padre, quando era ministro nel ’94, a inaugurare il Centro medico di San Patrignano. Nel suo ufficio c’è sempre stata una foto di Muccioli, e io sono voluto venire a vedere di persona questa esperienza, che trovo un percorso di recupero molto costruttivo, perché fa sentire veramente utili gli ospiti della comunità». Il pranzo dei ragazzi sta per cominciare, introdotto come sempre da tre battiti di mani, 8 ragazze Sono accolte e seguite in varie attività nel centro minori femminile di San Patrignano il segnale per fare alzare tutti in piedi per un momento di raccoglimento. L’ex tossicodipendente Antonio Boschini, entrato a Sanpa negli Anni 90 da eroinomane, si è laureato in infettivologia e oggi è il responsabile del Centro medico della comunità. Le sue informazioni sui comportamenti degli ospiti di San Patrignano confermano in parte quelli della ricerca Espad: «Nei primi vent’anni di vita della comunità il problema era l’eroina per il 99% dei ragazzi. Da 7-8 anni invece il 30% circa ha dipendenza da cocaina, alcol e spesso anche da gioco d’azzardo. Per il 70% la dipendenza principale è ancora dall’eroina, cui sono arrivati attraverso cannabis e droghe sintetiche. Da un paio d’anni, fra i giovanissimi è ricomparsa la siringa, usata da un 20% degli assuntori di eroina. Non si teme più il contagio dell’Aids come negli Anni 80: oggi si scambiano l’ago fra amici o fra partner, nella coppia, una costante dai 18 anni di età». I ragazzi si raccontano a tavola: Save, 21 anni, dopo un anno di permanenza in comunità è diventato tutor: «Sono responsabile per un’altra persona entrata di recente». Emanuele, 36 anni, due figli di 10 e 4 anni, vede quasi l’uscita: «Sto imparando a fare il cameriere professionale, per trovare poi un mestiere». Il tour all’interno della comunità più grande d’Europa, fra vialetti lindi come una campagna svizzera e campi che producono vini d’eccellenza e prodotti alimentari a chilometri zero, porta al centro minori femminile: «Ci sono 8 ragazze che seguiamo in varie attività», spiega Patty 22 anni, facendo da guida fra la palestra e la sala tv. Poi c’è la scuola, con la sezione nido e materna, aperta ai figli degli ospiti della comunità e alle famiglie della zona. Al centro minori maschile, l’educatore Leonardo Viscione mostra il magazine realizzato dai ragazzi: «Riconoscono chi, come me, ha vissuto esperienze analoghe, serve a costruire un rapporto di fiducia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Primo Piano .11 . L’ITALIA CHE CAMBIA il caso FLAVIA AMABILE ROMA Le novità 1 Velocizzata l’ufficializzazione di una convivenza: basta presentare agli uffici comunali una dichiarazione attraverso la quale il cittadino costituisce un nuovo nucleo familiare che includa anche il convivente. In caso di malattia che comporti incapacità di intendere e di volere, ogni convivente di fatto potrà tra l’altro designare l’altro come suo rappresentate con poteri pieni o limitati. Sul fronte della casa, i diritti del convivente si estendono anche dopo la morte del partner, come nel caso di morte del proprietario della casa di comune resistenza rmai ci siamo, questa settimana gli italiani avranno una legge sulle unioni civili. Nulla sarà più come prima ma la comunità lgbt ancora non ha le idee chiare, sembra quasi disorientata di fronte a quello che sta per accadere. Si dovrebbe festeggiare, dicono quelli che all’interno del Pd hanno voluto con forza questa legge, e qualcuno sta anche provando ad organizzare qualcosa. Ma chi nel mondo omosessuale ha vissuto come uno schiaffo e come l’ennesima discriminazione il testo che sta per essere approvato in via definitiva alla Camera, si terrà ben lontano da ogni raduno, pubblico o privato che sia. «La verità? È un momento talmente grande e che abbiamo aspettato così a lungo, che ora che è arrivato ci trova impreparati», ammette Ivan Scalfarotto, Pd, sottosegretario alle Riforme, da fine marzo viceministro allo Sviluppo economico, uno che si è battuto per le Unioni civili dal primo momento in cui ha messo piede in Parlamento. «Forse perché, nonostante il lavoro e le speranze, in parte dei nostri cuori ci si era abituati all’idea che non sarebbe arrivato mai. È stato un modo per resistere alle continue delusioni e continuare a vivere, nonostante tutto». Eppure il momento è arrivato e Anna Paola Concia non intende perderlo. Lei appartiene agli entusiasti, a quelli che vorrebbero portare tutti in piazza in nome delle unioni civili. «Non capisco come si possa non festeggiare, per me inizia una delle settimane più belle della mia vita. La nuova legge cambierà la vita di tante donne e uomini. Ho parlato con il partito, mi farebbe piacere vedere le piazze riempirsi per sottolineare questo momento storico». Anna Paola Concia, tessera del Pd e prima ancora di tutte le varie sigle fino a risalire al Pci, dal 2008 al 2013 è stata l’unica omosessuale dichiarata in Parlamento. Non è stata rieletta, è andata a vivere in Germania con sua moglie ma da qualche settimana è di nuovo in Italia, si presenta alle comunali con Giachetti. «Da due anni vi- O In piazza Una recente manifestazione dei sostenitori della legge sulle unioni civili, che potrebbe avere il via libera dalla Camera entro questa settimana CORRADETTI/ALDO LIVERANI Unioni civili, politici gay e attivisti si dividono tra festa e delusione La nuova legge all’esame definitivo della Camera. Forse giovedì il voto Per qualcuno è un passo importante, per altri un’occasione mancata Una delle settimane più belle della mia vita È un momento storico mi piacerebbe vedere le piazze riempirsi Nell’immediato non cambierà nulla e il ministro Alfano potrebbe rallentare o complicare l’iter Anna Paola Concia Andrea Maccarone Ex parlamentare Pd Ex presidente circolo Mario Mieli La comunità Lgbt Secondo Cristiana Alicata la legge crea un istituto equivalente al matrimonio: si abbatte anche così il muro del nulla e del silenzio» vo in un Paese che, con l’unica eccezione della stepchild adoption, dà gli stessi diritti e anche le stesse responsabilità contenute nel testo che sta per essere approvato. So quanto è rivoluzionario quello che sta per accadere». Dal cognome comune alla reversibilità della pensione, i congedi parentali, le graduatorie all’asilo nido se si hanno dei figli, ai diritti di successione, i cambiamenti in arrivo sono molti. Li sottolinea Cristiana Le famiglie Arcobaleno Marilena Grassadonia, presidente dell’associazione è critica: «I bambini, i primi a dover essere tutelati, sono stati cancellati» Alicata, che da anni è una delle colonne della comunità Lgbt che fa capo al Pd oltre ad essere manager Fca e consigliere di amministrazione dell’Anas: «Con questa legge avremo un istituto equivalente al matrimonio e avremo finalmente abbattuto il muro del nulla e del silenzio. Mi piacerebbe una comunità matura che festeggi in piazza e che sappia dire che è un grande passo anche se non basta. Un minuto dopo aver festeggiato tornerò a lottare, adesso il Pd deve mettere in programma il matrimonio egualitario». Non basta e c’è una parte della comunità Lgbt che lo va dicendo da tempo e che non festeggerà proprio nulla. Andrea Maccarrone, ex presidente del circolo Mario Mieli, è fra gli attivisti che si sono esposti di più nell’opporsi alla legge. Per tre settimane ha seguito i lavori in Senato con le provocazioni consentite dal regolamento parlamentare. Da ieri sta facendo altrettanto alla Camera. «Capisco l’importanza da un punto di vista simbolico e anche pratico, ma forse non si è capito che nell’immediato non cambierà nulla. Si tratta di una legge delega, dovranno essere approvati i regolamenti per renderla operativa, e dovrà farlo il ministro Alfano che potrebbe avere tutto l’interesse politico a rallentare i tempi o a complicare le procedure». Nessuna voglia di festeggiare anche tra le Famiglie Arcobaleno. La presidente Marilena Grassadonia ha una compagna sposata in Spagna e tre figli che per l'Italia non hanno famiglia ma due madri single: «I bambini che avrebbero dovuto essere i primi a essere tutelati, sono stati cancellati. L’Italia ha perso un’occasione e noi continueremo la nostra battaglia per riconoscere i nostri figli alla nascita». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 123456789A812BBCD8EA9F LA STAMPA 9E 1 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Il trionfo del “Trump delle Filippine” “Obitori, non prigioni per i criminali” Duterte eletto presidente: populista e politicamente scorretto, ha offeso anche il Papa Da sindaco a presidente Rodrigo Duterte, il «Donald Trump dell’Asia», sarà il nuovo presidente delle Filippine. Nella tarda serata di ieri i risultati non ufficiali davano l’ex procuratore e attuale sindaco di Davao in testa con il 38,6 per cento dei voti. La sua principale avversaria, la senatrice Grace Poe, ha ammesso la sconfitta. Nella corsa alla vicepresidenza, per la quale il voto è separato, è invece in testa il rampollo dei Marcos (58 anni), con circa 700 mila voti di margine sulla candidata Leni Robredo. Duterte, 71 anni, promette di onorare anche da presidente la sua fama di «giustiziere»: nel suo ventennio alla guida di Davao ha ordinato centinaia di esecuzioni di criminali. Rodrigo Duterte, 71 anni, è sindaco di Davao e dato per vincente alle elezioni nelle Filippine Soprannominato il «Castigatore», promette di mettere fine a corruzione e povertà 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Personaggio CARLO PIZZATI MANILA BULLIT MARQUEZ/AP «Q uando sarò al potere dovremo costruire obitori, non prigioni, per affrontare il problema degli spacciatori». Eccola là, un’altra delle sparate di Rodrigo Duterte, sindaco di Davao e dato per vincente alle presidenziali nelle Filippine. Chiamatelo come volete: il Castigatore, Digong il duro, oppure Duterte Harry, facendo il verso allo spietato ispettore Dirty Harry di Clint Eastwood. Sboccato anti-cattolico, brutale istigatore all’omicidio, donnaiolo al Viagra, spaccone giustizialista. Candidato anti-sistema. Un Donald Trump filippino, direte voi, ma sarebbe troppo facile. «Trump non è altro che un bigotto», ha detto Duterte. Il sindaco di Davao non solo partecipa ogni anno alle Feste natalizie dei gruppi di gay, lesbiche e transgender, dove gli uomini vanno vestiti da Cenerentola e Barbie, ma ha anche fatto approvare una moderna legge anti-discriminazione. Dal palco di uno dei suoi comizi ha letto un elenco di nomi di persone accusate di narcotraffico. In poche settimane, 1424 esecuzioni commissionate da Duterte alle squadre della morte «Se vinco le elezioni potrei uccidere non mille criminali, ma centomila», ha dichiarato Duterte in un comizio molti di loro sono stati giustiziati dai vigilantes. Duterte difende le squadre della morte che hanno fatto fuori mille e 424 presunti spacciatori, di cui 132 minorenni. «Qui a Davao non ne esci vivo. Puoi uscirne, certo, ma dentro a una bara. Volete chiamarle esecuzioni extra-giudiziali? Allora trascinerò i narcotrafficanti di fronte a un giudice e li ucciderò lì, così non sarà più extra-giudiziale, va bene?». Eccolo là, Duterte Harry al suo peggio: «Se vinco potrei uccidere non mille criminali, ma 100 mila. Dopotutto i pesci 4° città più sicura Davao veniva chiamata la «Nicaragua dell’Asia». Sotto l’amministrazione di Duterte è diventata la quarta città più sicura al mondo della Baia di Manila vanno pure nutriti, no?». La missionaria australiana stuprata nel 1989 durante le sommosse dei carcerati? «Avrai voluto stuprarla io per primo». I disabili? «Dovrebbero suicidarsi». Gli oppositori vedono in lui un nuovo Ferdinand Marcos, presidente eletto democraticamente nel ’65 e trasformatosi in un despota finito male nell’86. «Se sono un dittatore? Sì è vero. Ma se fallisco uccidetemi». Coerente. «Arriva il cambiamento» è lo slogan elettorale che il 71enne sbandiera al manubrio . Estero .13 della sua Harley o della sua Yamaha, quando non lo trovate al volante di un taxi. Eccolo là, il cambiamento che promette Duterte. Pugno duro e regole ferree, anche se è lui stesso a violarle in nome di una sua giustizia. Davao è una delle prime città dell’Asia dov’è proibito fumare ovunque. E pur avendo contratto una malattia da ex fumatore accanito, Duterte è accorso di persona in un bar per far ingoiare una sigaretta a un turista che si rifiutava di spegnerla. Ha preso di petto anche la chiesa cattolica, da sempre importantissima tra i filippini. «Se seguissi i dieci comandamenti non riuscirei a far niente come sindaco». Ha dato del «figlio di puttana» al Papa, perché aveva causato un ingorgo. Un’acredine che va contestualizzata: Duterte ha pubblicamente denunciato un prete per molestie sessuali subite negli Anni 50. Però Davao, metropoli di un milione e mezzo d’abitanti, prima di lui veniva chiamata «la Nicaragua dell’Asia». Ora è la quarta città più sicura al mondo. Sono aumentati gli investimenti, il turismo è raddoppiato. Dietro alle boutade, si dice operi una squadra di esperti che sa quel che fa. Tra le masse dei barangay (i quartieri popolosi) si vedono folle di adoratori con il braccialetto blu e rosso contrassegnato da un pugno giallo: un pugno alzato contro i criminali e le gang del narcotraffico, ma in realtà anche contro l’oligarchia al potere da decenni. Sì, perché Duterte promette davvero di mettere fine ai favoritismi, alla corruzione, all’ineguaglianza e alla povertà di un’economia che sta vivendo un boom. Di questa crescita la maggioranza non vede i risultati. Così i filippini, stanchi della politica del familismo, s’affidano a un uomo che promette metodi dittatoriali, ma anche meno disparità. Per disperazione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 23456789AB923CCDE9FBA LA STAMPA A LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . Estero .15 71 ANNI DOPO LA RESA DI BERLINO il caso EMILIANO GUANELLA RIO DE JANEIRO C’ Le accuse Rousseff è accusata di aver manipolato il bilancio dello Stato nel 2014 per mascherare le difficoltà economiche del Paese Il voto della Camera Il 17 aprile scorso la Camera ha votato a favore dell’impeachment della presidente Il voto del Senato Ieri il presidente della Camera ha annullato la votazione del 17 aprile, congelando l’iter alla vigilia del voto in Senato è incertezza fino all’ultimo in Brasile sulla richiesta di impeachment alla presidente Dilma Rousseff, bloccata ieri pomeriggio per decisione del presidente ad interim della Camera dei deputati Waldir Maranhao, che ha annullato la votazione favorevole del 17 aprile scorso congelando così per qualche ora l’iter alla vigilia della votazione finale in Senato. Corsi e ricorsi infiniti, i tre poteri, giudiziario, esecutivo e legislativo, che si accusano a vicenda, con duecento milioni di brasiliani che assistono increduli ad una lunga ed estenuante telenovela fatta di colpi di scena, complotti e tradimenti continui. Ieri i quindici minuti di fama sono stati tutti di Maranhao, medico veterinario, homo politicus eclettico e trasversale, alleato del presidente deposto della Camera Eduardo Cunha, ma che ha votato, contraddicendo l’indicazione del suo partito, contro la messa in stato d’accusa della Rousseff. Maranhao, che in teoria avrebbe dovuto semplicemente traghettare la Camera in attesa che i partiti decidessero una nuova guida, ha deciso di accogliere una richiesta di sospensione della votazione depositata dall’Avvocatura generale dello Stato, ma che era stata ignorata da Cunha, nemico giurato del governo e grande architetto dell’impeachment. Cunha, coinvolto in numerosi scandali di corruzione, è stato deposto dalla Corte Suprema la settimana scorsa; L’orgoglio russo nel Giorno della Vittoria Putin: «La nostra forza è il patriottismo» 1 Le note de «La guerra santa» di Aleksandrov, la bandiera della Vittoria issata nella Piazza Rossa, la commozione di migliaia di presenti. Ieri in Russia (e nelle ex repubbliche sovietiche) si è celebrato il «Den Pobedi» - il Giorno della Vittoria - nel 71esimo anniversario della vittoria dell’Armata Rossa sul nazifascismo. Diecimila soldati, 135 mezzi militari e 71 velivoli hanno sfilato per ricordare i 26 milioni di caduti sovietici durante la seconda guerra mondiale, che i russi chiamano la «Grande guerra patriottica». Ma anche per mostrare al mondo lo stato dell’arte delle forze armate della Federazione. Le sfilate sono partite dal lato più orientale del Paese, che ha nove fusi orari, ed è culminata, come ogni anno, nella grande parata militare di Mosca, sotto lo sguardo dei vertici del Cremlino. «La nostra forza,», ha detto il presidente Vladimir Putin, «la nostra sicurezza e la nostra dignità risiedono nella fedeltà alla patria». Poi un riferimento alla lotta al terrorismo in Siria: «Uniremo le forze con gli altri Stati». Ma, ha aggiunto Putin, è stato «il popolo sovietico a portare la libertà agli altri popoli». [A. DER.] GRIGORY DUKOR/REUTERS Brasile, prima vittoria per Dilma Sospeso (per ora) l’impeachment Il presidente della Camera annulla a sorpresa la votazione Rousseff esulta. Ma la Corte suprema può rovesciare tutto per alcuni analisti sarebbe stato proprio lui a suggerire l’annullamento del voto a Maranhao come vendetta per il fatto di essere stato scaricato dalla nuova coalizione che formerà il governo ribaltone del vicepresidente Michel Temer, pronto ad insediarsi non appena il Senato sottometterà la Rousseff al processo di impeachment. Come Nerone, sarebbe ora disposto a bruciare Roma per suo interesse. Annullare il voto della Camera, del resto, sarebbe l’ultima disperata carta in mano alla Rousseff, vicinissima al suo addio al pa- UESLEI MARCELINO/REUTERS Dilma Rousseff, 68 anni lazzo presidenziale di Planalto. Ieri Dilma è stata informata della decisione di Maranhao durante un incontro con un gruppo di studenti universitari. «Manteniamo la calma – ha detto visibilmente emozionata - vediamo i prossimi sviluppi, la lotta contro il golpe continua». Tutto lascia indicare, comunque, che la manovra non avrà successo. Il presidente del Senato Renan Calheiros, altro personaggio ambiguo in tutta questa vicenda, un giorno vicino al governo, un giorno con l’opposizione, ha fatto sapere che l’iter ormai è avviato e che tocca alla Camera alta decidere. Ieri in serata si attendeva una decisione del Supremo Tribunale Federale, chiamato per l’ennesima volta a dirimere questioni relative al procedimento dell’impeachment. Mentre nell’arena i leoni si sbranano, il vicepresidente Michel Temer si mantiene defilato, occupato a riempire gli ultimi tasselli del suo governo. I dicasteri più importanti sono già assegnati, è bagarre sui minori, con una ventina di partiti che reclamano la loro parte. Temer avrà a disposizione anche 10.000 posti nella gigantesca macchina amministrativa federale di Brasilia, incarichi controllati oggi dal Partito dei Lavoratori (Pt) di Lula e Dilma. Dovrà faticare non poco per calmare gli appetiti voraci di una classe politica sempre più screditata agli occhi dell’opinione pubblica, ma disposta a tutta pur di mantenere il potere. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 16 .Cronache STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 La storia A Roma Ubriaco arrestato per omicidio stradale NICOLA PINNA CAGLIARI 1 Ubriaco al volante a prima volta che mi hanno arrestato? Giuro che non me lo ricordo più». Era il 1962 e da allora per Stefanina Malu è stato un viavai continuo: quasi 30 anni di carcere, lunghi periodi di semilibertà, arresti domiciliari e persino qualche anno di libertà vera. Con i soldi dello spaccio lei ci ha cresciuto i figli. A 83 anni non ha più il carattere di un boss. La salute comincia a vacillare, la depressione avanza, ma per i giudici non è una in grado di redimersi. Il magistrato non le concede un’altra chance e così Nonna Galera resta ancora chiusa in carcere. È la detenuta più anziana d’Italia. Sta male e da alcuni giorni è in ospedale. Non si regge in piedi e di certo non può scendere dal letto. Per spostarsi ha bisogno di una sedia a rotelle: non può darsi alla fuga e per questo di fronte alla stanza non c’è neppure una guardia. Per incontrarla basta semplicemente indossare camice e mascherina perché nel reparto di medicina si è diffuso un pericoloso batterio. «La droga è una cosa brutta, lo so, anzi l’ho sempre saputo. Ma per me lo spaccio era un lavoro. L’unico lavoro, perché nel quartiere non ce n’era altro. Solo così potevamo vivere dignitosamente. Ho venduto di tutto, mai roba sporca. Non ho morti sulla coscienza. Ho fatto il lavoro sbagliato, però ho pagato per tutti. Ogni volta la polizia e i carabinieri hanno accusato me: mi sono presa tante condanne, ma non ero l’unica che della sua auto ha travolto e ucciso un pedone a Tivoli, vicino a Roma. L’uomo, un romeno di 35 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio stradale. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di domenica e la vittima, un 37enne, è deceduto in ospedale. Il romeno è risultato con un tasso alcolemico di 1,5 e quindi superiore al limite di legge. «L 1962 primo arresto Più di cinquant’anni fa Stefanina ha visto per la prima volta aprirsi le porte del carcere 30 anni Ha scontato quasi trent’anni di carcere per tutte le volte che è stata condannata E’ mancato il A 83 anni ancora dietro le sbarre A Cagliari la detenuta più vecchia “Ho spacciato per mantenere 8 figli. Non voglio morire in cella” In ospedale Adesso è ricoverata in ospedale per i problemi di salute, ma non le concedono gli arresti domiciliari perché sempre recidiva Il nostro ricordo di prof. Pier Franco Martini Gennaro Metitieri Nefrologo anni 81 Lo annunciano con dolore la moglie Elsa, la figlia Simonetta, il figlio Carlo con Monica e Federico, parenti e amici tutti. I Funerali avranno luogo mercoledì 11 maggio alle ore 10 nella parrocchia Madonna della Neve, Pecetto. Dopo la Funzione, si proseguirà per il Tempio Crematorio di Torino. - Arignano, 7 maggio 2016 Giubileo 011.8181 è per sempre. Giorgio e Patrizia Baralis. - Casale Monf.to, 10 maggio 2016 Tua sorella con Gianni, i nipoti Enrico con Emily, Marco con Annalisa e rispettivi figli, ti ricordano per i sentimenti che ci hanno sempre uniti. Abbracciamo Elsa, Simonetta e Carlo. I tuoi cugini Margherita e Giorgio ti ricorderanno sempre con affetto e abbracciano commossi tutta la famiglia. Le famiglie Carrara, Nicolucci, Gola e Gandolfo partecipano con affetto alla scomparsa del prof. Pier Franco Martini - Torino, 9 maggio 2016 Il Professor Martini è stato un fraterno AMICO ed un indiscutibile professionista: continuerà ad abitare nei nostri cuori. Ugo Ferrando. Piero e Margherita Stratta sono vicini alla famiglia. Profondamente addolorato Giuliano Giachino partecipa al lutto. Il Collegio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, che lo ebbe suo componente, partecipa con profondo cordoglio la scomparsa del dott. Gennaro Metitieri Notaio a riposo ricordandone la figura di studioso e di collega esemplare, impegnato al servizio della categoria, alla quale dedicò con personale sacrificio la sua infaticabile attività. - Torino, 9 maggio 2016 I Consigli Notarili componenti il Comitato Notarile Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta partecipano al lutto per la scomparsa del Ilde Bozzi ved. Benzan anni 93 Lo annuncia il figlio Rodolfo con Donatella e Alessandro, parenti e amici tutti. Per orari telefonare oggi 14 17. - Torino, 9 maggio 2016 Giubileo 011.8181 E’ mancata Cristina Giani in Negri Ne ricordano la determinazione e dolcezza i suoi cari Jean, Lidia, Filippo, i famigliari Alessandra, Alberto, Christel, Jacqueline, Luca. I Funerali saranno mercoledì 11 ore 10,45 presso cimitero Monumentale di Torino. - Torino, 8 maggio 2016 O.F. Angelus - tel. 011.655320 MICHEL, sarai sempre nei nostri cuori. Grazia e Bobo. - Torino, 10 maggio 2016 Gianmaria Alessandra e Giorgia sono vicini a Lidia e Filippo. E’ mancata all’affetto dei suoi cari Gennaro Metitieri La Scuola di Notariato di Torino partecipa commossa al dolore della famiglia per la scomparsa del Notaio Gennaro Metitieri per tanti anni suo insigne docente. - Torino, 9 maggio 2016 E’ serenamente mancato all’affetto dei suoi cari Ne danno il triste annuncio l’amatissima moglie Licia, i figli Mauro con Miranda, Michele e Martina; Riccardo con Mariafranca, Matteo e Paolo; la cognata Mariuccia e il figlioccio Massimo con Tiziana. I Funerali avranno luogo giovedì 12 maggio 2016 alle ore 10,30 nella parrocchia San Giuseppe Artigiano di Settimo Torinese. Il Santo Rosario sarà recitato mercoledì 11 maggio alle ore 19 in parrocchia. - Settimo T.se, 9 maggio 2016 vi siamo vicini con tutto il nostro affetto. Serena Alfonso Chiara Luigi. - Torino, 8 maggio 2016 E’ mancato all’affetto dei suoi cari Corrado Tavella di anni 77 Ne danno il triste annuncio la moglie Tania, il figlio Marco, la nuora Sabrina, la nipote Irene e i parenti tutti. Il Funerale in forma religiosa avrà luogo martedì 10 maggio alle ore 14,15 partendo dalla camera mortuaria di Lugo per la chiesa parrocchiale di Traversara. - Traversara, 8 maggio 2016 O.F. Dalfiume - Bagnacavallo Si è spenta serenamente Rita Fioravazzi Ne danno il triste annuncio le sorelle Elena e Laura con le rispettive famiglie. Santo Rosario il 10 maggio ore 18,45 e Funerali l’11 maggio ore 11 parrocchia Maria Santissima Speranza Nostra, via Chatillon 41. Non fiori, ma offerte per la Fondazione F.A.R.O. - Torino, 10 maggio 2016 Maria Cristina Margotti ved. Blanchetti Revelli L’annunciano con infinito amore i figli Lanfranco, Stefania e Francesco, la nuora Maria, i nipoti Marta, Davide, Tommaso, Stefano e parenti tutti. S. Rosario martedì 10 maggio ore 19 e Funerali mercoledì 11 maggio ore 11, chiesa S. Teresa, via S. Teresa 5. - Torino, 9 maggio 2016 Genta dal 1848 - Torino Graziella piange addolorata la carissima MARIA CRISTINA. Il Presidente Antonio D’Amato, i componenti del Consiglio Direttivo e tutti i colleghi della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, profondamente rattristati, partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa del collega Bartolomeo Bianchi Cavaliere del Lavoro - Roma, 9 maggio 2016 La moglie Paola, il figlio Andrea con Paola, Carlotta e Amalia, insieme a tutti i parenti annunciano con dolore la scomparsa di Carlo Bellavita - Livorno Ferraris, 9 maggio 2016 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CATANIA ANNIVERSARI Michele Ganino L’annunciano Silvana, Andrea, Yvonne con Francesco e Gaia. Un particolare ringraziamento a tutti coloro che si sono presi cura di lui. No fiori ma eventuali offerte alla Fondazione FARO. S. Rosario martedì 10 maggio ore 17,30 in parrocchia. Funerali mercoledì 11 maggio ore 11,30 parrocchia Santa Monica. - Torino, 9 maggio 2016 Ciao cara CRISTINA, con tanto affetto: i cugini Ada e Giorgio, Rosanna e Piergiorgio, Franco, Giovanni. Cristina Giani dimenticato: mi hanno concesso solo tre ore di libertà per il funerale dei miei due figli. Forse vogliono farmi morire in cella?». Dopo tanti anni di lavoro nel più florido mercato della droga della città, Stefanina Malu non è riuscita a diventare ricca. «Altro che ricca, per noi la vita è sempre stata difficile. Difficilissima. Se avessi fatto tanti soldi, di certo, non avrei vissuto in una casa comunale. Polizia e carabinieri mi hanno sempre trattato come il peg- E’ mancato all’affetto dei suoi cari Le famiglie Barbero e Garassino partecipano al dolore di Silvia, Yvonne e Andrea. Notaio ricordandone la lunga ed appassionata opera, di studioso e di collega. - Torino, 9 maggio 2016 mesi dopo l’arresto, il suo avvocato ha presentato un’istanza di scarcerazione, ma per convincere il magistrato non è stato sufficiente neanche far leva su età e condizioni di salute. Ancora deve scontare un anno e mezzo ma anche lei ha perso il conto delle condanne. «In carcere mi vogliono tutti bene, ma quel posto per me è diventato insopportabile. Io li dentro non ci faccio più nulla e tutti, guardie comprese, dicono “questa donna deve andarsene a casa”. Invece, mi hanno Si uniscono Piero Audino e famiglia. Jean, Lidia e Filippo, abbracciandovi nel ricordo della carissima cav. Pietro Antoniotti Ha raggiunto il suo Franco vendeva droga in città. Adesso non ce la faccio più a stare dentro il carcere: la cella per me è diventata un inferno». L’ultima volta che i carabinieri hanno fatto irruzione a casa sua, nel quartiere di Is Mirrionis, Nonna Galera aveva già 82 anni e stava finendo di confezionare duecento dosi. Cocaina ed eroina, tutto pronto per essere consegnato ai soliti clienti. In quel periodo Stefanina Malu era ancora ai domiciliari e in un attimo è tornata in cella. A dicembre, tre gior delinquente del quartiere, ma non è vero niente. Ho solo messo insieme i soldi necessari per tirar su otto figli». Nella zona di Is Mirrionis, una piccola Scampia in versione cagliaritana, nonna Stefanina era considerata una specie di capo dei capi. «Mi vogliono tutti bene, non ho mai avuto paura. Chi voleva qualcosa da me veniva a cercarmi». «A casa sua, di certo non per bere il caffè, ci siamo andati in tanti», conferma un fruttivendolo del mercato comunale di via Quirra. Le donne che passano il pomeriggio nelle panchine la rinnegano, anzi alla prima domanda su Stefanina Malu si alzano e se ne vanno. Ma il paninaro di piazza Medaglia Miracolosa non si vergogna a difenderla: «Qui la conosciamo tutti. Sappiamo tutti che ha sbagliato, ma adesso perché la giustizia si accanisce contro di lei?». 2010 10 maggio 2016 Alba Mellano nata Montanaro Il tuo ricordo ci accompagna ogni giorno. 2007 2016 Giulia Vezza Gaibina Sei nei nostri cuori. Prete fugge con la cassa e l’amante CATANIA Il Gip del Tribunale di Catania Antonio Pietro Currò ha disposto il sequestro di un conto corrente nel quale vi erano 18 mila euro del sacerdote camilliano Vincenzo Duca di 44 anni, originario del Palermitano, appartenente all’Ordine dei Chierici Regolari ministri degli infermi, che ha deciso di spogliarsi della tonaca per una nuova vita, fuggendo con una volontaria e la cassa dell’istituto religioso. All’interno della cassa c’erano 28 mila euro destinati ai poveri della «Casa Sollievo di San Camillo» di Acireale (Catania). Il religioso (a questo punto ex) risulta indagato dalla procura per appropriazione indebita ed ha già ricevuto un avviso di garanzia con la fissazione dell’interrogatorio previsto per venerdì della prossima settimana. Sulla vicenda era stata presentata una denuncia dall’avvocato Giampiero Torrisi, legale dei religiosi. Interpellato nei giorni scorsi Duca aveva detto: «Non è stata una fuga d’amore. Anziché farmi un’amante, ho deciso di lasciare l’abito sacro», annunciando che «se ammanco di denaro c’è stato, restituirò comunque tutto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Cronache .17 . NELLE IMMAGINI ANCHE UN IMPIEGATO CHE CERCA DI ACCECARE LA TELECAMERA CON UNA SCOPA Il dirigente anti fannulloni timbrava per la moglie assente Foggia, al Comune indagati in 20: truffavano pur sapendo dei video Gli altri episodi 1 Siracusa Settembre 2015, otto indagati all’Asp 2 Sanremo La foto simbolo: 195 indagati al Comune 3 Acireale A febbraio scorso altri indagati 62 dipendenti RAPHAËL ZANOTTI C’è una certa spudoratezza in quel dipendente che, sospettando della telecamera messa dai carabinieri per controllare chi timbrava al Comune di Foggia, impugna un manico di scopa e cerca di abbatterla. Luddismo? Ribellione contro il sistema? La s p av a l d e r i a sembra più probabile. La stessa mostrata dai suoi 20 colleghi del Servizio Integrato Attività Economiche (13 ai domiciliari e 7 sospesi) che per mesi hanno continuato a non presentarsi al lavoro, o a farlo in ritardo, facendo timbrare ai (pochi) colleghi presenti. E dire che qualche settimana prima alcuni dirigenti erano già stati pizzicati. Come se non fosse successo: i dipendenti hanno continuato nel loro assenteismo patologico come mostrano le immagini ormai stranote di situazioni pressoché identiche: dipendenti che rientrano con le borse della spesa, in tuta dopo la palestra, timbratori seriali con dieci badge a testa che coprivano i colleghi. L’accusa è quella di truffa ai danni dello Stato. E oggi ci si stupisce. Perché in impigliato nella rete, questa volta, è finito anche un dirigente, proprio quello del Servizio integrato. Che non solo chiudeva un’occhio non denunciando i sottoposti, ma di buon grado si ado- il caso GIUSEPPE SALVAGGIULO TORINO A nnunciato in pompa magna dal premier Matteo Renzi dopo lo scandalo del Comune di Sanremo, a quattro mesi di distanza il decreto «ammazza furbetti del cartellino» deve ancora entrare in vigore. Dopo i pesanti rilievi del Consiglio di Stato, oggi la commissione Lavoro del Senato discuterà la relazione (non meno critica) del relatore e giuslavorista Pietro Ichino. Poi il testo tornerà in Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva. Il governo non è obbligato a uniformarsi alle modifiche suggerite da Consiglio di Stato e Parlamento, ma difficilmente potrà ignorarle. Sia per l’autorevolezza dei «suggeritori», sia perché in caso contrario il decreto potrebbe creare più problemi di quelli risolti. Il decreto del governo allarga le ipotesi di «falsa atte- CARABINIERI/ANSA perava anche lui nell’attività di obliteratore, passando il badge della moglie (anch’ella dipendente), per poi andarla a prendere a casa e portarla in ufficio. Quando accadeva. La sorte, ironica, vuole che di nome il dirigente faccia Stanchi. Antonio, all’anagrafe. Sessantacinque anni, un diploma scientifico e con inglese scolastico - come recita il curriculum - Stanchi negli ultimi anni è stato una specie di trottola tra gli uffici. Fin da quando, nell’ottobre 2014, l’assessore Eugenia Moffa ne aveva chiesto la rimozione. Secondo l’assessore ostacolava l’attività. E nella lettera spedita al sindaco lamentava vari episodi: quella volta che, il 29 luglio, non si era presentato a un incontro con la Confcommercio lamentando «conflitti d’interesse con le associazioni e la necessità di recarsi dal dentista», quell’altra conferenza di servizio fissata per il 1° agosto per la quale il dirigente si era detto indisponibile, il mancato invio di una relazione sul suo ufficio, i problemi nella redazione del protocollo anti corruzione. E così le poltrone giravano (Statistica e Censimento, Servizio Integrato, Servizio Informatico, Politiche sociali) ma Stanchi restava lì. E il suo stipendio anche (82.327,51 lordi) secondo il bollettino. Con tanto di premi perché, mentre i badge giravano vorticosamente nel quasi desertico ufficio foggiano, l’organismo indipendente per la valutazione delle performance dirigenziali del Comune attribuiva a Stanchi qualche migliaio di euro in più per «prestazioni superiori alle aspettative del ruolo». Nell’indagine ci sono altri sei indagati, per adesso senza alcuna misura cautelare imposta. Il sindaco Franco Landella ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile. Come le figurine Un dipendente del Comune di Foggia mentre «sfoglia» i badge dei colleghi per timbrarli e coprire così gli assenteisti 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Difficile licenziarli Il decreto Renzi è bloccato in attesa di modifiche Norme scritte male, si rischia l’effetto boomerang stazione di presenza» anche a chi agevola i fannulloni, introduce la sospensione cautelare senza stipendio entro 48 ore; accelera il procedimento disciplinare; prevede il pagamento di un risarcimento alla pubblica amministrazione di un danno d’immagine; stabilito dalla Corte dei Conti; applica il licenziamento e il reato di omissione di atti di ufficio al dirigente negligente nei confronti dei furbetti. Approvato a metà gennaio dal Consiglio dei ministri, il decreto è andato all’esame del Consiglio di Stato. Il parere ha sollevato diverse perplessità. I magistrati amministrativi hanno suggerito di cancellare la previsione del danno d’immagine e l’estensione del reato di omissione di atti d’ufficio ai dirigenti pubblici che non sanzionano i fannulloni. Il motivo è che queste norme eccedono i limiti della legge delega, dunque sarebbero censurabili in un successivo giudizio davanti alla Corte Costituzionale. Altre osservazioni critiche del Consiglio di Stato riguardano la tecnica con cui il decreto è stato redatto. Un conto sono gli slogan («Furbetti licenziati entro 48 ore», «anzi no, licenziati entro 30 giorni»), un altro le norme giuridiche. Se scritte male, generano pasticci in fase di applicazione e ricorsi a raffica. Quello più macroscopico riguarda i tempi del procedimento disciplinare. Come gli esperti avevano subito evidenziato, il decreto impone termini iniziali («immediatamen- te») e finali («entro 30 giorni») molto più rapidi, ma non cambia quelli interni al procedimento sanzionatorio. Per esempio i termini per la difesa del lavoratore, non comprimibili se si vuole rispettare la Costituzione. La conseguenza è che rispettando i termini intermedi si viola quello finale, e viceversa. In entrambi i casi, la sanzione potrebbe essere annullata da un giudice. Un altro problema riguarda i procedimenti in corso: quali norme si applicheranno, le nuove o le vecchie? Su tutti questi punti il Consiglio di Stato ha suggerito correzioni. Altrettanto si appresta a fare il Senato. Poi la palla tornerà al governo per il voto finale. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 23456789AB923CCDE9FBA LA STAMPA A LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Cronache .19 . LE STORIE Curiosità La mostra delle foto degli studenti in costume adamitico sta provocando reazioni e dibattiti all’università di Torino DARIO NAZZARO/REPORTERS FABRIZIO ASSANDRI TORINO a lei è nel nostro corso». Due studentesse si fermano davanti alla foto di una loro compagna di banco, in abito adamitico, e senza foglia. Si danno di gomito. «Io non l’avrei mai fatto», commenta Francesca Balocco, che studia Legge. «Ma non mi scandalizzo», aggiunge subito. Eppure ieri all’Università di Torino il debutto di quindici studenti uomini e donne au naturel, per la mostra «Scoprirsi» nell’atrio del Campus Einaudi, ha generato un certo scompiglio, con un «processo» seduta stante da parte dell’Ateneo. La mostra è stata prima autorizzata, poi messa in forse, poi approvata, ma solo per un giorno. Infine, nuova retromarcia: potrà restare fino a venerdì, per tutta la durata «M Imbarazzano le foto di studenti nudi in mostra al Campus nel Festival Lgbt Torino, autorizzata, poi messa in forse e infine accettata dall’ateneo del Festival Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), di cui fa parte. Tutto è avvenuto nell’arco di poche ore, tra proteste degli studenti che si sentivano in un clima da caccia alle streghe. In realtà alla mostra c’è stato il via libera un mese fa, col patrocinio dell’Università. Ma non appena i pannelli si sono riempiti delle foto che ritraggono in sequenza i giovani vestiti e poi nudi, è scattato l’allarme. Anche per le critiche, va detto, di un gruppo di ragazzi. «Avevamo appena finito di montare i pannelli – racconta Virginia Vadori, studentessa di Storia tra gli organizzatori nonché modella senza veli – e i responsabili dell’Ateneo ci hanno detto che dovevamo smontare o quantomeno spostare il materiale in un’area meno visibile». Gli universitari, del collettivo Identità unite e della lista Studenti Indipendenti, sono stati accusati inizialmente di non aver detto all’ateneo che le foto sarebbero state senza vestiti. Nell’attesa di capire chi avesse ragione, i responsabili dell’università li hanno invitati a ritirare la mostra. Eventualmente, avrebbero potuto riallestirla. Poi però l’autorizzazione è saltata fuori. Rosario Ferrara, direttore della Scuola di scienze giuridiche, politiche ed economiche, parla per questo di «malinteso». Ieri però l’imbarazzo era innegabile. «Tutto questo deve restare qui per una settimana intera?», continuava a ripetere al capannello di studenti radunato per difendere la mostra. E aggiungeva: «Non lo dico per me, ma noi dobbiamo tutelare le sensibilità di tutti quanti, comprese quelle urtate da un’iniziativa del genere». Anche adesso che il rettore Gianmaria Ajani ha incontrato gli studenti assicurando che la mostra potrà andare avanti, Ferrara ribatte: «In futuro bisognerà ritualizzare meglio le autorizzazioni: sebbene fosse stato chiesto il permesso, non avevamo il dossier completo». A spiegare il significato della mostra è Beatrice Balzola, studentessa: «È una riflessione sul corpo, per superare stereotipi, aspettative e l’immagine della perfezione data dalla pubblicità». Ventuno studenti sono stati fotografati nudi, quindici hanno accettato di comparire. «Lo scopo è rappresentare l’interezza della persona». «Abbiamo voluto ritrarre il quotidiano – aggiunge l’autore degli scatti, il neolaureato Mirko Isaia – in quel quotidiano dove la nudità spesso crea vergogna». Per questo i corpi non sono michelangioleschi. «La mostra ha un contenuto artistico, e anche se ognuno è giudice dell’arte, non mi pare si urti la sensibilità di nessuno – dice da giurista esperto qual è di arte contemporanea il rettore Ajani -. Al contrario ci sono pubblicità offensive della dignità della donna: non mi sembra questo il caso». Ma non tutti sono d’accordo. Per Davide Rondinelli, rappresentante di Obiettivo Studenti, collettivo vicino a Cl, il fine della mostra è buono, «ma è di cattivo gusto. Non è consono veder gente nuda in un ambiente universitario. Per noi la mostra può restare, ma non ci vediamo nulla di artistico o interessante». A generare le polemiche, anche il fatto che sia non in un’aula ma nell’atrio, passaggio obbligato per tutti. Ma tra i commenti che si potevano lasciare in un box, c’è anche chi è entrato, diciamo, nel merito. «Il fatto che gli uomini in foto siano tutti dotati – uno dei pareri – fa pensare che l’iniziativa non superi la vergogna che si può avere per l’inadeguatezza del proprio corpo». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI “Abbiamo salvato gli storioni per fare nel Parco del Ticino il caviale amato da Leonardo” Nel Pavese l’allevamento che sfida i produttori russi SIMONA MARCHETTI CASSOLNOVO (PAVIA) loccati dalle dighe costruite lungo il Po negli anni del boom economico, rischiavano di scomparire. Così delle tre specie autoctone di storione italiano se ne è salvata soltanto una, ora allevata nel parco del Ticino: quando Giacinto Giovannini, negli anni Settanta, acquistò gli ultimi cinquanta esemplari mise le basi per la «Storione Ticino» di Cassolnovo, nel Pavese, diventata uno dei maggiori allevamenti per la produzione di caviale made in italy. Del caviale italiano si parlava già nel Rinascimento. Ne racconta diffusamente l’umanista Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, nel trattato «De honesta voluptate e valetudine» (Del piacere onesto e della buona salute) nel 1474. Un’usanza gastronomica confermata dal dono che Leonardo da Vinci fece a Beatrice d’Este per il suo matrimonio: delle uova di storione. La tradizione ha rischiato di morire definitivamente con l’estinzione delle tre specie autoctone italiane, l’Acipenser Sturio, l’Huso Huso, catalogate da Linneo, e l’Acipenser Naccarii. Delle tre si è salvata solo l’ultima, ora alle- B 800 tonnellate Il peso degli storioni a Cassolnovo: ci sono più storioni nel Parco del Ticino che in tutto il mar Caspio vata nel Parco del Ticino e reintrodotta anche in natura con alterne fortune: «Gli storioni si comportano come i salmoni, devono risalire le acque del fiume per deporre le uova conferma Sergio Giovannini, amministratore di Storione Ticino, la società che gestisce l’impianto di Cassolnovo - durante il boom economico si costruì una diga sul Po a Isola Serafini, tra Piacenza e Cremona. Non si tenne conto delle esigenze riproduttive di questi pesci, che si fermavano davanti agli sbarramenti. Vennero pescati senza pietà, fin quasi a farli scomparire». Suo padre, Giacinto Giovannini, negli anni ’70 decise di acquistare gli ultimi cinquanta esemplari di Naccarii, e cominciò ad allevarli, aggiungendo a poco a poco altre sei specie. Oggi il numero degli esemplari è tale che Ars Italica Calvisius, società del gruppo Agro Ittica, ne ricava un caviale che, non a caso, si chiama Da Vinci. Il colore delle uova, che varia di specie in specie, in questo caso è grigio scuro. «Mio nonno allevava trote, mio padre ha continuato, affiancando anche gli storioni - aggiunge Giovannini - nel 1998 abbiamo cominciato a operare nel parco del Ticino, dove ci sono le condizioni ideali». Il gruppo italiano è tra i Moderno Le vasche dove vengono allevati gli storioni del Parco del Ticino UMBERTO BOCCA maggiori produttori mondiali: dai suoi stabilimenti di salatura escono 25 delle 180 tonnellate commerciate a livello mondiale. Parlando sempre e soltanto del caviale legale. «Il mercato nero, soprattutto in Russia, esiste, ma non si può quantificare» aggiunge Giovannini. Tutto il caviale in commercio dovrebbe provenire infatti solo da allevamenti: da una ventina d’anni anche lo storione viene considerato tra le specie a rischio estinzione. A Cassolnovo la società riproduce e alleva diverse varietà del pesce preistorico, privo di scheletro: le femmine, giunte intorno ai 9-10 anni, si macellano per ottenere le piccole sfere scure, preziosissime una volta salate e conservate. Un chilo di Da Vinci costa poco meno di 2 mila euro. Uno storione gravido di questa età può arrivare a pesare quaranta chili, le uova raggiungono circa un decimo del peso. Ogni chilo ne contiene 25 mila e una femmina può deporne fino a 100 mila. L’allevamento è un modo per garantire la sopravvivenza agli avannotti: i predatori in natura ne uccidono circa il 98% prima che diventino adulti. «Qui a Cassolnovo abbiamo numerosissimi esemplari - aggiunge - ammontano a circa 800 tonnellate: ci sono più storioni nel Parco del Ticino che in tutto il mar Caspio». Nel- l’avannotteria, dove vengono fatti riprodurre e poi allevati i piccoli, quest’anno se ne contano 40 mila, di diverse tipologie. Oltre ai bianchissimi albini, con il muso a punta e gli occhi rosa da cui presto si otterrà il caviale bianco italiano, c’è lo storione stellato, da cui si ricava il «Sevruga», c’è lo storione russo, da cui si ottiene l’«Oscietra». A Calvisano, in provincia di Brescia, lo stesso gruppo gestisce anche altri due impianti di acquacoltura da cui si ottengono anche il caviale tradition, dallo storione bianco, il beluga, dall’omonima specie, e il Siberian, dalla varietà siberiana. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 20 STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 ECONOMIA FINANZA Il punto della giornata economica Italia FTSE/MIB -0,88% 17.685 punti FTSE Italia All Share -0,76% EuroDollaro Cambio 1,1404 VERRANNO ASSUNTI 200 INGEGNERI NEL GIRO DI 18 MESI. IMPATTI DALLA COMMESSA CON IL KUWAIT IL CAMBIO AI VERTICI Finmeccanica punta un miliardo su Torino Peveraro eletto presidente Iren “Avanti sulle aggregazioni” L’ad Moretti: Fca guardi qui, non solo a Google per l’auto senza pilota MAURIZIO TROPEANO TORINO Petrolio dollaro/barile 43,44 All’estero Dow Jones (NewYork) -0,19% Nasdaq (New York) +0,30% Dax (Francoforte) +1,12% Ftse(Londra) -0,18% Oro Euro/grammo 36,0690 «Dopo cinque anni in perdita siamo tornati in utile e riprendiamo ad investire dove c’è più alto valore aggiunto e Torino è uno di questi siti». Mauro Moretti, amministratore delegato di LeonardoFinmeccanica, incontra i giornalisti dopo aver visitato insieme al sindaco di Torino, Piero Fassino, lo stabilimento Nord di Caselle. Le parole di Moretti spiegano come dietro il cambio di nome, avvenuto poche settimane fa, ci sia una trasformazione organizzativa, da società finanziaria ad operativa, che si porta dietro un piano di investimenti di circa 1 miliardo in 5 anni. Di questi, 250 milioni serviranno per asset e impiantistica in corso Marche e il resto sarà speso su ricerca e innovazione. Risorse che hanno già generato 100 mila ore di formazione professionale e che porteranno nei prossimi 18 mesi all’assunzione di 200 tra ingegneri e tecnici specializzati, «tutti stabili», assicura il manager. Che cosa è successo? L’installazione del nuovo apparato radar sui veicoli Eurofighter ha allungato la vita industriale di questi aerei da combattimento di almeno vent’anni e quindi consente di proseguire la produzione alle porte di Torino grazie anche Operai al lavoro nello stabilimento di Caselle alle ricadute del maxi-contratto da 8 miliardi con il Kuwait. Secondo Fassino l’investimento di Leonardo porterà benefici anche «nell’indotto e dovrebbe permettere di creare altri 350400 nuovi posti di lavoro». Secondo Fassino «l’aerospazio si conferma oggi il secondo settore produttivo della città, strategico in quanto si qualifica per un livello di ricerca ad altissimo contenuto tecnologico». A Torino - dove si costruiscono l’Eurofighter, il C-27J e sistemi avionici e spaziali di sorveglianza come il Napo Ags e l’Atos - i dipendenti diretti di Leonardo-Finmeccanica sono 3.3000, ai quali si aggiungono 750 della controllata dello spazio, Thales Alenia, con un indotto di oltre 4.500 persone. Moretti, sottolineando questi numeri, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe attaccando la Regione Piemonte e, indirettamente, anche il ministero per lo Sviluppo economico, che hanno destinato fondi europei, circa 40 milioni, per sviluppare negli stabilimenti torinesi di Ge un nuovo motore che «non c’entra nulla con quello che L’EX MINISTRO ALLA PRESIDENZA. LICIA MATTIOLI È VICE Alla Compagnia di San Paolo inizia l’era di Francesco Profumo. L’ex ministro, fino a ieri presidente dell’Iren, è stato eletto all’unanimità alla presidenza della fondazione, principale azionista di Intesa Sanpaolo. Al suo fianco, come vicepresidente, il Consiglio generale ha nominato c’è Licia Mattioli, presidente degli industriali torinesi. Nel comitato di gestione, organo esecutivo della fondazione, entrano con Profumo e Mattioli, Anna Maria Poggi, Roberto Timossi e Alessandro Comitto che lavora presso l’Imperial College di Londra. Cooptati tre consiglieri: l’ex direttore dell’Ilo Dario Arrigotti, il presidente della casa editrice Einaudi Walter Barberis e la professoressa Franca Fagioli. Profumo, che sostituisce il presidente uscente Luca Remmert, ha detto che, entro ottobre, verrà presentato il piano strategico della Compagnia per i prossimi quattro anni («ci vorrà la collaborazione di tutto il consiglio, serve una profonda condivisione») e ha ricordato che la Compagnia dovrà dismettere parte della quota detenuta in Intesa Sanpaolo, come previsto dall’accordo tra Acri e Ministero del Tesoro: «Lavoreremo su questo tema anche se non è il momento più favorevole. Staremo molto attenti. La Compagnia ha dimostrato nel corso degli anni di avere professionalità uniche. Siamo riusciti a ottenere dei rendimenti veramente eccezionali». [R.E.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TORINO stiamo facendo noi in questo territorio e in questo Paese». Per Leonardo-Finmeccanica, però, Torino rappresenta anche un importante centro di ricerca e di sviluppo di tecnologie nell’ambito dei veicoli a pilotaggio remoto. Secondo Moretti, in un futuro prossimo quando gli aerei senza pilota diventeranno una realtà in questi stabilimenti si potrebbe localizzare il «cuore della nostra produzione». Si spiega così perché il manager non perda l’occasione per sottolineare come «Fca avrebbe potuto trovare qualche soddisfazione anche guardando verso Torino e non solo a Google». E aggiunge: «Noi stiamo già sviluppando sistemi di guida senza pilota. Abbiamo vinto importanti gare a livello mondiale. Siamo primissimi in Europa in questa tecnologia. Quei sistemi li possiamo fare anche noi». Si vedrà. Quel che è certo è che Leonardo-Finmeccanica sta cercando di aumentare la partecipazione in Avio Space, la società che produce, fra l’altro, il piccolo lanciatore Vega, controllata all’81% dal fondo Cinven e partecipata al 14% da Leonardo-Finmeccanica. Moretti conferma «il nostro interesse» anche se «finora le valutazioni non sono state collimanti. Spero che con buona volontà di tutti si arrivi a un accordo». Cambio della guardia ai vertici dell’Iren, la multiutility di energia, acqua e rifiuti: il nuovo presidente è Paolo Peveraro, nominato dall’assemblea degli azionisti riunita a Reggio Emilia. Prende il posto di Francesco Profumo. Peveraro, ex assessore comunale a Torino ed ex vicepresidente della Regione Piemonte, è stato scelto dal sindaco di Torino Piero Fassino d’accordo con gli altri grandi azionisti, i primi cittadini di Genova, Marco Doria, e di Reggio Emilia, Luca Vecchi. «Nel solco della continuità con il presidente uscente Francesco Profumo, mi impegnerò affinché Iren possa continuare a recitare un ruolo da protagonista nel sistema economico del Paese e rappresentare un polo di aggregazione per ulteriori realtà locali con sempre maggiore attenzione all’ascolto e al dialogo con i propri territori», ha affermato Peveraro. Tra gli obiettivi salire al 51% di Asa Livorno (di cui Iren detiene il 40%) e dell’Amiu, ma «anche altre realtà nei territori di competenza». Intanto, gli azionisti hanno approvato il bilancio 2015, chiuso con un utile netto consolidato pari a 118,2 milioni di euro (+71,4%) e la distribuzione di un dividendo di 0,055 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio. [R.E.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CITTÀ DI BRA ESTRATTO ESITO DI GARA Compagnia San Paolo Inizia l’era di Profumo TORINO & AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE: CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA Bra, Baldissero d’Alba, Montà, Monticello d’Alba, Sanfrè, S. Vittoria d’Alba, Sommariva Perno – UFFICIO GARE, P.zza Caduti per la Libertà, 14 - 12042 BRA (CN) - [email protected] www.comune.bra.cn.it. Procedura aperta per appalto di lavori di riqualificazione “i percorsi del commercio di Bra Via Principi di Piemonte e Via Vittorio Emanuele II” da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa CIG: 6553769544 - categoria OG3 classifica III. Data di aggiudicazione definitiva: 27/04/2016. Aggiudicatario: GIUGGIA COSTRUZIONI SRL Villanova Mondovì (CN). Importo di aggiudicazione: € 790.883,94 (oltre oneri per la sicurezza). RUP: geom. Claudio Ramello – Responsabile del procedimento di gara: Dr. Claudio Chianese Pubblicato in Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 52 del 09/05/2016. Bra, 09/05/2016 IL DIRIGENTE RESPONSABILE Dr. Claudio Chianese TRIBUNALE DI ASTI FALLIMENTO N. 84/14 R.F. Curatore Dott. Emilio De Giorgis. Vendita senza incanto: 12/07/2016 ore 11:00 presso lo studio in Torino, Via Andrea Massena, 17. Comune di Asti (AT) Via C. Gnocchi: Lotto 1 – civ. 18/A. Autorimessa al p. terra. Prezzo base Euro 9.000,00 (Offerta minima pari al 75% del prezzo base Euro 6.750,00). Lotto 2 – civ. 18. Autorimessa al p. terra. Prezzo base Euro 9.000,00 (Offerta minima pari al 75% del prezzo base Euro 6.750,00). Info presso delegato tel. 011549834 - 534207 e su www.tribunale.asti.it, www.giustizia.piemonte.it e su www. astegiudiziarie.it (A343285,A343286). 1 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Economia .21 . LA VALUTAZIONE DATA DA ENEL SAREBBE LEGGERMENTE INFERIORE AGLI 800 MILIONI Quartier generale Telecom offre 820 milioni per il 100% di Metroweb La sede del gruppo Rizzoli a Milano Pagamento in contanti, la controllata Sparkle verso la Borsa FRANCESCO SPINI MILANO Telecom cala le sue carte per chiudere la partita su Metroweb. Ieri sera ha recapitato a Cdp la proposta, non vincolante, per acquisire la società della fibra: il gruppo guidato da Flavio Cattaneo la valuta nel complesso (debito incluso) quasi 820 milioni di euro. L’ex monopolista offre ai suoi interlocutori diverse modalità per giungere a un accordo sull’operazione: l’acquisto immediato dell’intero 100% oppure una salita in due tempi, che prevederebbe dapprima il raggiungimento del 67%. Cdp, infatti, almeno in un primo tempo, potrebbe restare nell’azionariato della società, per presidiare uno degli snodi per lo sviluppo della rete per la banda ultralarga, su cui il governo Renzi punta molto. Anche per il pagamento ci sono due opzioni, almeno sulla carta. La prima è in contanti. La seconda prevederebbe il passaggio di una quota di Telecom Italia Sparkle - la controllata assai strategica per i suoi collegamenti internazionali - sulla cui valutazione, però, non c’è concordanza di visione. Mentre Telecom ha valutato Metroweb circa 15 volte il margine operativo lordo, Cdp non si sarebbe REUTERS Tecnici di Telecom al lavoro 67,9 milioni I ricavi di Metroweb Italia a fine 2014 (Ultimi dati disponibili) Il margine operativo lordo sfiorava i 50 milioni di euro spinta oltre le 6 volte quando si è trattato di parlare di Sparkle. Telecom, invece, sarebbe disposta a cedere una quota (tra il 15 e il 20%) della sua controllata solo di fronte a una valutazione di almeno 10 volte il mol. Troppo per la Cdp. Ora la partita entra nel vivo. Anche Enel tramite la Open Fiber - avrebbe già fatto circolare tra gli advisor (Vitale&Co consiglia Metroweb accanto a Banca Imi) una proposta - anche qui, non vincolante - in cui la valutazione di tutta Metroweb sarebbe sotto gli 800 milioni di euro, attorno ai 776 milioni - dunque 30 per cento La quota di Sparkle che potrebbe finire in Borsa attraverso un’offerta pubblica di vendita della capogruppo Telecom sulla carta meno vantaggiosa -, mentre la quota d’ingresso sarebbe attorno al 50%, garantendo anche in questo caso la permanenza della Cdp nel capitale di Metroweb. C’è chi parla già di possibili revisioni al rialzo dell’offerta di Enel (che secondo alcuni osservatori sarebbe comunque in testa), per escludere che la scelta abbia un carattere politico. Per Sparkle - senza la prospettiva di ingresso della Cdp potrebbe invece aprirsi la strada della Borsa. Telecom, infatti, starebbe considerando un’offerta pubblica di vendita fino a un 30% del capitale. Sarebbe questa una mossa che, con una valutazione pari a 15 volte il Mol (la stessa a cui è stata quotata Inwit) porterebbe nelle casse di Telecom altri 900 milioni, utili per premere ulteriormente l’acceleratore sugli investimenti nelle infrastrutture di nuova generazione. Proprio Sparkle ieri si è aggiudicata la gara per la gestione e il controllo operativo del del cavo sottomarino Sea Me We 5 (Sud Est Asiatico Medio Oriente - Europa Occidentale). Le attività di gestione e controllo saranno operate nella stazione di arrivo del cavo a Catania, che rappresenta un importante snodo di collegamento dell’«autostrada» sottomarina della fibra ottica. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CONSOB: ABBIAMO CHIESTO CHIARIMENTI Mediobanca: valutiamo proposte alternative a Cairo sulla Rizzoli TORINO Mediobanca punta a valorizzare la quota in Rcs e valuterà offerte alternative a quella di Cairo, se mai arriveranno. Su richiesta della Consob, che vuole fare chiarezza dopo le indiscrezioni sul ruolo dell’istituto per mettere in piedi una contro-Opa («abbiamo fatto come il prete che in chiesa deve chiedere a entrambi i futuri sposi se si vogliono sposare», spiega il presidente Giuseppe Vegas), Piazzetta Cuccia non si sbilancia. Né lo fa l’ad Alberto Nagel. «Noi siamo destinatari», replica il banchiere, al termine del discorso di Vegas all’incontro annuale della Commissione a Milano, a chi gli domanda se la banca, azionista col 6,2% del capitale, sia parte attiva in una eventuale controfferta su Rcs. Concetto espresso poi in un comunicato: Mediobanca «si riserva di valutare ogni opzione per la miglior valorizzazione della partecipazione, ivi incluso il mantenimento della stessa o eventuali proposte alternative, di cui possa essere destinatario». Tanto basta per far partire il titolo Rcs in Borsa che chiude la seduta in rialzo del 5,26% a 0,6 euro, sopra il valore dello scambio con Cairo Communications (-0,52% a 4,5 euro). Riguardo all’Ops, Mediobanca ribadisce che farà «le opportune valutazioni sulla base dei contenuti finanziari e industriali», quando verrà pubblicato il prospetto informativo. Occorrerà attendere sino a fine mese, visto che Consob venerdì ha chiesto a Cairo di integrare il documento con nuove informazioni, che l’editore è pronto a fornire nei prossimi giorni. «Bisogna chiarire tutte le posizioni - spiega Vegas -, così abbiamo chiesto un supplemento di comunicazione a Cairo e lo abbiamo fatto con Mediobanca in quanto capo cordata di una proposta alternativa, a quanto leggiamo sulla stampa». [R.E.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 23456789AB923CCDE9FBA LA STAMPA FF Borsa .23 LA STAMPA . MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 LEGENDA AZIONI: Il prezzo di chiusura rappresenta l’ultima quotazione dei titoli al termine della giornata di scambi. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro. il punto Panorama GIUSEPPE BOTTERO IL MIGLIORE +7,26% Industria e Innovazione IL PEGGIORE -8,75% Banco Popolare 4,996 0,2365 Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun CROLLANO BANCO POPOLARE E BPM BENE CAMPARI CON FERRAGAMO E YOOX L e banche in caduta libera zavorrano Piazza Affari, la peggiore tra le Borse europee. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 0,88% a 17.685 punti, l’All Share dello 0,76 per cento. La maglia nera è il Banco Popolare (-8,75%) assieme alla «futura sposa» Bpm (-7,04%), Montepaschi (-7,56%), Popolare dell’Emilia Romagna (-4,51%), Ubi (-3,64%) e Carige (-3,92%). In decisa controtendenza Mediolanum (+2,31%) mentre, fuori dal comparto, cade Saipem (-4,53%) in seguito alla bocciatura arrivata venerdì sera da parte di Standard & Poor’s. Brilla invece Campari (+2,94%) dopo i conti del primo trimestre che hanno mostrato un utile prima delle imposte pari a 40,2 milioni di euro, in crescita del 26,1 per cento. Bene anche il lusso con Salvatore Ferragamo (+2,3%), Yoox (+1,69%), Luxottica (+1,15%) e Moncler (+0,7%). 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Inps: 100mila lavoratori senza diritto agli sgravi L’attività ispettiva dell’Inps per contrastare l’evasione e l’elusione contributiva si rafforza e produce risultati a partire dai dati sull’utilizzo illecito degli sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato fatte nel 2015. L’Inps, secondo i dati presentati dal presidente, Tito Boeri ha individuato 100 mila lavoratori, degli oltre 1,5 milioni assunti nel 2015 per i quali sono stati chiesti gli sgravi contributivi totali, senza diritto agli incentivi. Sono coinvolte - ha spiegato Boeri - 60.000 aziende mentre il risparmio per il triennio (dato che le aziende dovranno a questo punto versare i contributi per questi lavoratori) è calcolato in circa 600 milioni. Boeri ha presentato il piano sulla «vigilanza documentale» per il 2016 spiegando il lavoro di incrocio di dati tra le varie amministrazione dello Stato e sottolineando l’importanza della «deterrenza» nella lotta all’evasione ma anche alle frodi per ottenere prestazioni indebite come nel caso delle indennità di disoccupazione per i rapporti di lavoro fittizi. Italmobiliare compra Clessidra Operazione da 20 milioni Enel, in tre mesi l’utile supera i 900 milioni (+16%) Italmobiliare ha acquistato Clessidra Sgr, valutata 20 milioni di euro. La holding della famiglia Pesenti ha rilevato la quota del private equity detenuta dagli eredi del fondatore Claudio Sposito, circa il 70%, e la restante quota dal management, acquisendo di fatto il controllo totale della società. La finalizzazione dell’operazione, il cui progetto era stato annunciato lo scorso 26 aprile, è subordinata alle approvazioni da parte delle competenti Autorità e dei sottoscrittori del Fondo Clessidra Capital Partners III. Per Italmobiliare l’operazione Clessidra «rientra in una visione di ampia politica di diversificazione del proprio portafoglio di investimenti e rappresenta una significativa opportunità di sviluppo». L’Enel ha chiuso il primo trimestre del 2016 con un risultato netto di 939 milioni (+15,9%) e un utile netto ordinario a 795 milioni di euro (-1,9%). I ricavi ammontano a 17,8 miliardi (-10,5%) a causa, spiega il gruppo, di minori vendite nei mercati maturi, minori attività di trading ed effetto cambi negativo. L’ad Francesco Starace, che conferma gli obiettivi del 2016, parla di «progressi molto buoni rispetto al piano strategico». «Abbiamo aggiunto al nostro mix di generazione altra capacità da fonti rinnovabili e realizzato l’integrazione di Enel Green Power all’interno del gruppo. Il processo di semplificazione societaria in America Latina continua a segnare progressi aggiunge - e contiamo di portarlo a compimento nella seconda metà dell’anno». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il Mercato Azionario del 09-05-2016 Prezzo chiusura Var. % ultima. A Cap. mln AZIONI Prezzo chiusura Var. % ultima. Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln AZIONI Prezzo chiusura 0,4280 1,2140 12,8500 1,6430 0,4161 4,8380 33,9800 0,0792 19,9100 3,0000 3,2480 1,8500 140,6000 0,4140 3,6000 5,5000 11,5500 24,0300 7,4600 17,5000 20,7200 19,2200 -2,9500 -1,4600 -0,3900 -0,2400 -0,3400 +0,2100 -0,5600 +0,3800 +0,0000 +0,0000 -0,0600 -1,3900 +1,0100 +2,2200 +1,6900 -4,5100 +0,2600 -0,4600 +0,9500 -0,2800 +1,4200 -1,4900 0,3700 0,4939 -12,4400 0,9560 1,2570 -3,1900 11,8000 14,2500 -9,5100 1,2640 1,6590 +2,6900 0,3156 0,5195 -19,9000 4,0880 5,4650 -8,0200 32,3100 43,2700 -21,4700 0,0785 0,1412 -43,9100 18,7300 20,4500 +3,9700 2,2120 3,0360 -1,1900 2,8980 3,7760 -10,2800 1,8000 2,4480 -22,9200 126,9000 163,9000 -14,2200 0,3647 0,4620 -8,0000 3,3720 5,3500 -32,7100 5,3850 8,0200 -31,4200 8,9350 11,6600 +0,0000 22,0800 24,6500 -1,9200 6,2150 8,8200 -15,4200 16,3200 17,8900 -1,6300 18,8800 25,3900 -18,3900 15,5100 23,0600 -16,6500 170 3803 2737 126 133 0 3 30 81 63699 4 9 1649 1016 19844 1898 77 2753 Edison rnc EEMS Enel Enertronica Enervit ENGIE ENI ERG Ergycapital Eukedos EXOR 0,6370 0,0635 3,8900 5,0650 2,5920 13,2900 13,3800 11,1800 0,0570 0,9800 31,8200 -1,0900 +0,7900 -0,3100 +1,3000 -1,4400 -0,4500 -1,2500 -0,5300 +1,9700 +0,5100 -1,1500 0,6110 0,0630 3,3980 3,8380 2,3900 13,1100 10,9300 10,6600 0,0522 0,9340 23,6100 0,7230 0,1007 4,0540 6,0800 3,1620 16,5300 14,4000 12,4700 0,0787 1,0680 42,0900 -11,8900 -36,2400 -0,0500 +31,9700 -8,4700 -19,6000 -3,0400 -10,3400 -27,3900 -7,8100 -24,4000 70 3 39548 18 46 48625 1681 10 22 7835 Pininfarina Piquadro Poligrafici Editoriale Poligrafici Printing Poste Italiane Prelios Premuda ord Primi Sui Motori Prysmian 2,1100 1,1350 0,1942 0,2210 6,6500 0,0832 0,0857 1,7200 20,4100 37,7100 6,6150 0,3286 6,3750 3,5020 0,8370 0,4538 0,3700 1,2590 -0,7600 28,0000 -1,5600 5,2015 -3,3500 0,2700 -2,0700 6,0000 +0,0000 3,5020 -5,9600 0,7560 +0,2200 0,3408 -3,3900 0,3700 +0,0000 0,9900 44,6000 8,5196 0,4100 7,6250 4,3880 0,8900 0,4830 0,5740 1,7790 -22,3600 -17,9100 -16,3900 -20,1900 -3,7900 -6,0500 -35,5400 -28,8300 7313 8500 556 3868 90 20 197 18 14 Banca Carige Banca Carige ris Banca Generali Banca Intermobiliare Banca Mediolanum Banca Monte Paschi Siena Banca Pop. Emilia Romagna Banca Popolare di Milano Banca Popolare di Sondrio Banca Profilo Banco di Desio e Brianza Banco di Desio e Brianza rnc Banco di Sardegna risp Banco Popolare Banco Santander Basf Basicnet Bastogi Bayer Beghelli Beni Stabili Best Union Company Bialetti Industrie Biancamano Bio On Biodue Bioera BMW BNP Paribas Boero Bonifiche Ferraresi Borgosesia Borgosesia r Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 0,5765 85,0000 23,8100 1,8980 7,3150 0,5990 4,4020 0,5480 3,0000 0,2133 2,3840 2,3460 7,0000 4,9960 4,0160 69,6500 3,4060 1,3690 99,8000 0,3975 0,6360 2,5500 0,3060 0,1715 13,0000 4,8400 0,2400 76,4500 44,0900 17,5000 19,0000 0,2717 0,3420 0,0580 17,2500 16,2200 9,6550 -3,9200 +0,0000 -1,2400 +2,0400 +2,3100 -7,5600 -4,5100 -7,0400 -0,7900 -0,0500 -1,4900 +1,1200 +1,3000 -8,7500 -1,4700 +1,6800 +1,1300 -0,2900 +2,3600 +0,1000 -0,6200 -0,3900 +4,1900 -2,2200 -0,5400 -2,5000 -4,0000 +0,9200 -0,4500 +0,0000 +0,0000 +0,0000 +0,0000 -1,0200 -1,7100 +0,2500 +0,2600 0,4430 1,2620 -54,3200 49,9000 99,9000 +1,5500 20,1700 29,1800 -18,4000 1,2710 2,2500 -14,8100 5,3150 7,3450 +0,0700 0,4361 1,2320 -51,3800 3,7540 7,0400 -37,4700 0,5125 0,9210 -40,5000 2,9000 4,1520 -27,7500 0,1902 0,2699 -20,9700 2,0900 2,7880 -13,8700 2,0100 2,5400 -7,2700 6,4500 8,2650 -15,3100 4,3860 12,8100 -61,0000 3,3580 4,6600 -13,2600 56,8000 73,0000 -1,7600 3,3680 4,8500 -29,7700 1,1610 1,6500 -13,3500 93,1000 117,0000 -14,7000 0,3698 0,4779 -16,8200 0,5425 0,7215 -8,9500 2,3400 2,8600 +6,2500 0,2305 0,3793 -19,0500 0,1682 0,2810 -38,9700 10,3300 15,3900 -14,5300 4,2020 5,8050 -14,1100 0,2400 0,3740 -34,5200 67,1000 97,9500 -21,9500 37,5000 52,5000 -16,0200 17,5000 22,3000 -21,5200 16,5900 19,0000 +0,3200 0,2500 0,2900 -6,3100 0,3420 0,3900 -12,3100 0,0457 0,0879 -34,0200 13,2800 17,5700 +5,7000 12,1000 17,0300 -2,2900 7,3500 10,1900 -5,2500 479 2 2765 296 5402 1756 2119 2407 1360 145 279 31 46 1809 57969 208 169 80 1443 24 33 6 190 54 9 76 150 10 0 46 1173 2682 393 Caleffi Caltagirone Caltagirone Editore Campari Carraro Carrefour Cattolica Assicurazioni CdR Advance Capital Cerved Information Solutions CHL CIA Cir Class Editori CNH Industrial Cofide Conafi Prestito' Credem Credit Agricole Credito Valtellinese CSP CTI Biopharma 1,0350 2,2480 0,8700 8,7650 1,3520 24,3000 5,6750 0,7200 7,3500 0,0224 0,1964 1,0900 0,4290 6,0100 0,4100 0,2922 6,0450 8,9900 0,5790 1,1070 0,3852 -0,4800 0,8735 +0,9000 1,7850 +0,0000 0,8065 +2,9400 6,9400 -2,7300 1,2100 +1,8900 22,3500 -2,7400 5,3800 +0,0000 0,6510 +0,9600 6,1450 +3,2300 0,0182 +2,1300 0,1790 +0,0000 0,7640 -1,1500 0,3450 -2,2800 5,1700 +2,1900 0,3164 +0,3800 0,2005 -0,0800 5,1050 -0,5000 7,7350 -2,4400 0,5020 -3,4900 0,7755 -4,4400 0,2741 1,1700 2,3600 1,0000 8,8200 1,9260 27,1500 7,3400 0,7295 7,7000 0,0338 0,2305 1,1000 0,6950 6,7500 0,4306 0,3190 6,8550 10,9100 1,0910 1,2340 1,1600 +3,5000 -4,7500 -13,0000 +9,5600 -29,8000 -10,5000 -22,6800 +2,8600 -4,5500 -33,7300 -14,7900 +12,3700 -38,2700 -5,2100 -1,4400 -5,5900 -11,8200 -17,6000 -46,9300 +4,2400 -66,6800 16 270 109 5091 62 989 9 1433 6 18 866 40 8191 295 14 2009 642 37 108 Daimler Damiani Danieli Danieli rnc Danone De' Longhi Deutsche Bank Deutsche Telekom Diasorin Digital Magics DigiTouch DMail Group 59,7500 0,9410 18,6200 13,6000 61,0500 20,9800 14,6200 15,5200 52,5000 4,7060 1,8800 1,2650 -0,4200 -1,9800 -0,5300 +0,0000 +3,3900 +1,2500 -0,2000 +3,8100 +1,0600 -0,1300 -2,0800 -4,0200 58,5500 0,8990 13,4000 10,8000 57,7000 18,9300 13,2700 14,2900 42,6800 4,1660 1,7980 1,1000 77,9500 1,2150 20,1000 14,6900 64,3500 27,6700 22,6300 16,6100 53,1000 5,8000 2,3480 1,9900 -23,3500 -21,2600 +5,8000 +3,4200 -2,9400 -24,1800 -35,4000 -6,5600 +8,3600 -18,1600 -19,9300 -36,4300 78 761 550 3137 2937 23 26 2 A.S. Roma A2A Acea Acsm-Agam Aedes Aegon Ageas Agronomia Ahold Kon Alba Alcatel Lucent Alerion Allianz SE Ambienthesis Ambromobiliare Anima Holding ASTM Atlantia Autogrill Spa Autostrade Meridionali Axa SA Azimut Minimi anno Massimi anno Dati forniti da FIDA-Finanza Dati Analisi Var. % annua. AZIONI F Ferrari Fiat Chrysler Automobiles Fincantieri Finecobank Fintel Energia Group First Capital FNM Frendy Energy Fullsix G Gabetti Property Solutions B C D E E.ON Ed. L'Espresso 8,3750 -0,2400 0,9135 -0,4400 7,9500 0,7050 9,6200 1,0300 -6,6300 -9,7300 0 376 Mercati Fondi su LaStampa.it I fondi di investimento sono on line su LaStampa.it Per consultarli l’indirizzo è www.lastampa.it/fondi 0,5735 -1,1200 0,4649 3,0180 -1,0500 2,6700 Gas Plus 12,9300 +0,0000 10,9600 Generali 2,6880 -3,0300 2,5800 Geox 9,6600 +0,0500 9,5000 Glenalta Food Gruppo Ceramiche Ricchetti 0,1972 -0,3500 0,1616 0,2185 -5,9400 0,1820 Gruppo Waste Italia HHera I I Grandi Viaggi IKF Il Sole 24 Ore IMMSI Imvest Industria e Innovazione Ing Groep NV Intek Group Intek Group risp Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Investimenti e Sviluppo Iren Italcementi Italia Independent Italmobiliare Italmobiliare rnc J Juventus FC K K.R.Energy Kering Ki Group L L'Oreal Leonardo-Finmeccanica Leone Film Group Lucisano Media Group Luxottica LVenture Group Lvmh M M&C Mailup Maire Tecnimont MC-link Mediacontech Mediaset Mediobanca Meridie Methorios Capital Mid Industry Capital Mittel Molmed Moncler Mondadori Mondo TV France Monrif MP7 Italia Munich Re Ag N Net Insurance Neurosoft Noemalife Nokia Corporation Notorious Pictures Nova Re O Olidata Orange OVS P Parmalat Philips NV Piaggio Pierrel 2,6100 +0,7700 0,8460 0,0214 0,5275 0,4012 0,4380 0,2365 10,2100 0,2396 0,4278 2,2400 2,1540 0,1510 1,5770 10,3800 17,9000 37,8000 28,1000 2,4160 -0,4700 0,6975 -3,6000 0,0202 -3,9200 0,4528 -3,3300 0,3292 -2,4500 0,1920 +7,2600 0,2100 +0,0000 9,3400 -0,0800 0,2200 -0,3300 0,4020 +0,6300 2,1460 +0,6500 2,0320 -0,6600 0,1510 -0,1900 1,2700 +0,1000 9,7600 +0,0000 17,9000 -0,5300 31,1000 +0,0000 22,2300 0,2556 +0,8300 0,2310 0,8295 3,6900 16,9200 4,0820 10,0500 0,2465 0,7350 2,6580 0,9250 0,0527 0,6450 0,4680 0,6675 0,3006 12,5800 0,3164 0,4817 3,0880 2,8340 0,2732 1,6150 10,4300 26,2000 42,1000 29,9000 0,2850 -30,8600 -16,4000 -23,5800 -34,1500 -3,4000 -17,2800 -69,8600 +6,5300 -6,0000 -58,7700 -18,2200 -14,2700 +39,0500 -20,6400 -18,8400 -24,2700 -11,1300 -27,4600 -23,9900 -44,2800 +5,8400 +1,2700 -31,6800 -10,2100 -6,0200 -1,6900 33 136 20169 697 77 16 12 3888 40 2 23 137 19 6 39430 83 21 35525 2009 1 1864 3625 40 839 459 258 0,5015 -3,1900 0,3707 0,6710 -25,2600 146,2000 +1,3200 140,3000 167,3000 -9,1900 2,5300 -4,1700 2,4000 3,1000 -6,3700 17 0 14 160,5000 10,2600 2,9980 1,7400 49,3800 0,6870 146,2000 +1,7100 144,9000 168,5000 +1,9000 -1,2500 8,6300 12,9000 -20,4700 -0,0700 2,4400 3,0100 +12,2800 -1,6900 1,6300 2,0840 -7,9400 +1,1500 47,1400 60,4000 -18,2500 -0,4300 0,4146 0,7475 -0,5100 +1,9500 134,0000 160,5000 -1,0800 5932 42 26 23887 12 - 0,1525 2,3600 2,4000 5,3600 1,4560 3,8700 6,2450 0,0960 0,0525 4,2500 1,4400 0,3160 14,6100 0,9400 0,1390 0,2049 1,5500 163,9000 +0,8600 0,1142 0,1539 -1,1700 2,2108 2,5000 -2,4400 1,8550 2,7200 +0,0000 5,0000 6,0300 +0,2100 0,6700 1,6500 +0,2100 2,8660 4,0220 -2,0400 5,6500 8,8850 +0,0000 0,0960 0,1151 -2,7800 0,0500 0,2510 +1,1900 3,9100 4,6000 -1,3700 1,2900 1,5740 -4,5300 0,2398 0,3874 +0,7600 12,1900 15,7000 -2,2400 0,7140 1,0390 -0,7100 0,1220 0,1807 -1,1100 0,2010 0,2657 -0,9600 1,5500 2,1700 +1,1100 161,3000 185,5000 +13,3000 +1,9300 -4,3800 -9,1500 +75,9500 +0,9900 -29,7100 -16,5900 -79,0800 +6,2500 -7,8700 -13,5700 +13,0800 -9,5300 -23,0800 -22,4200 -28,5700 -10,1900 72 27 733 17 3 4571 5440 5 7 18 127 133 3655 246 15 31 9 - +0,0000 17,2000 +0,0000 1,3480 -0,2800 6,4800 +1,3800 4,9420 -6,7700 1,2250 +0,0000 0,2800 17,9800 -0,7800 1,7000 +4,0800 7,8100 +6,3900 6,9200 -24,0900 2,0720 -39,9800 0,5540 -45,6000 122 39 60 28 4 0,1540 +0,0000 0,1193 14,6300 +1,3200 14,0800 5,7200 +0,7000 5,0650 0,1991 -18,0900 16,5400 -6,2200 6,4200 -10,9000 5 1298 +0,0000 2,3120 +0,0900 20,9000 -4,4700 1,6550 -1,9200 0,3052 2,4560 -0,2500 25,5700 -3,4200 2,3260 -25,6200 0,5490 -38,5400 4423 625 18 17,7600 1,5300 7,1550 5,0100 1,2400 0,3014 2,3840 23,1800 1,7300 0,3374 R Rai Way Ratti RCS Mediagroup ord Recordati Renault Retelit Risanamento Rosss RWE S S.S. Lazio Safilo Group Saipem Saipem rnc Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Salvatore Ferragamo Sanofi SAP Saras Save Seat Pagine Gialle ord Seat Pagine Gialle R SIAS Siemens Sintesi Snai Snam Societe Generale Sol Stefanel Stefanel rcv STMicroelectronics T TAS TBS Group TE Wind Telecom Italia Telecom Italia R Telefonica Tenaris Terna Tiscali Tod's Toscana Aeroporti Total Trevi U UBI Banca UniCredit UniCredit rnc Unilever Unipol UnipolSai V Valsoia Vianini Industria Visibilia Editore Vita Societa' Editoriale Vivendi 4,4000 2,4400 0,6000 23,7100 81,7500 0,6160 0,0912 0,6475 11,6000 0,4158 7,5050 0,3732 6,1000 3,6200 7,9850 19,8400 71,8000 68,4500 1,4220 12,7900 0,0026 300,0000 8,8600 93,0000 0,0235 0,7450 5,3250 33,1300 7,5300 0,1845 145,0000 4,7140 0,5245 1,5090 0,3600 0,8500 0,6865 9,2200 11,1300 4,8980 0,0520 59,4000 14,5600 42,5000 1,3200 3,1800 2,9920 7,3500 38,8400 3,4620 1,9430 Var. % ultima. Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln -1,2200 1,9580 +2,9900 0,9825 -3,8100 0,1900 +0,0000 0,2210 -0,8900 5,1700 -1,5400 0,0730 -6,2400 0,0857 -0,9200 1,5961 +1,0400 16,4500 3,7000 1,3880 0,2588 0,2810 7,2000 0,2694 0,1886 3,3917 20,6900 -42,9700 -15,1100 -23,5100 -21,0700 -6,3400 -69,1200 -54,3200 -49,2900 +0,7400 64 57 26 7 8686 96 16 5 4423 +0,9200 4,1140 +1,6700 2,2500 +5,2600 0,4080 +3,8500 19,4300 +1,2400 67,1500 -2,8400 0,4267 -3,3900 0,0720 -0,3800 0,5500 -2,1900 10,1500 -0,4100 -0,4600 -4,5300 +0,0000 -1,3100 +0,0000 +2,3700 +2,4300 +1,4100 -3,3300 -0,4700 +4,0000 +0,0000 -0,3400 +0,5900 -1,6700 +0,3400 -0,1900 +2,9200 +0,0000 -5,6300 +0,0000 -2,3600 4,7860 -6,7400 2,5780 +2,9500 0,6480 -3,3000 24,3700 -1,5800 94,1000 -13,1200 0,6640 +1,6500 0,1256 -27,3900 0,9500 -31,8400 13,0900 -0,9400 1197 67 313 4958 101 164 7 - 0,3919 0,5235 -19,2600 7,3500 10,7100 -29,9300 0,3014 0,9429 -60,4200 3,9000 9,5000 +4,6900 2,9360 4,0100 -9,7300 7,5000 9,5100 -16,0400 18,8200 22,8100 -8,7800 67,5500 79,9500 -10,1900 65,5000 74,4000 -5,9100 1,2900 1,9520 -20,2900 11,2700 13,4600 -1,6200 0,0021 0,0035 -16,1300 292,7000 320,0000 +2,4900 7,8150 9,8000 -9,5900 79,0000 96,5500 +3,9100 0,0165 0,0355 -32,8600 0,5290 0,8925 -16,5300 4,7220 5,5300 +10,2500 27,4000 43,3200 -23,5200 7,0800 8,2600 -8,8400 0,1420 0,2386 -22,6700 145,0000 145,0000 +0,0000 4,5900 6,2700 -24,7600 28 470 3773 1 1782 13 3349 1352 708 167 2 2016 1 87 18641 683 16 0 4294 -0,5700 0,3850 -0,6600 1,3000 +5,8800 0,2780 -1,2800 0,8200 -0,1500 0,6505 -0,7000 8,5000 -3,3900 8,6400 +0,3300 4,5000 +0,0000 0,0378 +0,1700 59,0500 -0,2100 12,9700 -0,2800 36,0500 -3,0100 1,2260 -3,6400 2,8100 -2,3500 2,7700 +1,3800 7,1600 +1,2200 36,7600 -2,3700 2,8660 -0,6600 1,5510 +1,2500 17,3412 -0,2500 1,1500 +5,1100 0,2269 -3,2000 0,0614 +0,8900 16,7000 0,5275 1,6100 0,5390 1,1750 0,9510 10,4900 12,2300 5,0800 0,0577 73,7500 15,5000 45,0000 1,8300 6,2000 5,1350 8,2900 41,4400 4,7640 2,3600 +23,7000 +0,2700 -33,1500 -27,6600 -27,8100 -12,1100 +1,7400 +2,9900 -9,8800 -18,6900 -1,8200 +2,2100 -27,8700 -48,7100 -41,7300 -9,9300 -4,5700 -27,3300 -17,6700 22 64 4 11475 4138 0 13139 9845 164 1966 271 218 2868 18484 19 2484 5498 21,9161 -6,8200 1,2980 -0,1700 0,3668 -34,9800 0,0898 -27,9200 20,0200 -13,8500 203 36 4 1 - 0,0011 0,0057 0,0500 0,0067 -54,5500 0,0204 -28,9200 0,0574 +14,8000 0 0 0 23,5000 +1,6900 23,1100 34,5500 -31,9800 2087 19,4000 1,2070 0,2385 0,0635 16,9800 Var. % ultima. Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln Acotel Group 7,0450 -0,4200 5,7500 9,0100 -17,7500 29 Aeffe 1,0600 -1,5800 0,9450 1,4890 -28,8100 114 Aeroporto Marconi di Bologna 8,0350 +1,0700 6,1000 10,4500 +31,7200 Amplifon 8,2700 +0,7900 6,7550 AZIONI STAR War First Capital 2010-2016 War IKF 2010-2018 Y Yoox Net-A-Porter Group Z Zucchi Zucchi rnc 0,0030+130,7700 0,0145 +0,0000 0,0574 +0,0000 0,0218 -4,8000 0,1580 +0,0000 0,0080 0,1150 MONETE AUREE 0,0402 -45,7700 0,2095 +37,3900 8 1 Quotazioni del 09-05-2016 Dati elaborati da Bolaffi Metalli Preziosi S.p.a. +3,4400 1865 9,7350 10,7000 +5,5700 2084 2,0100 2,3920 +3,6600 531 3,8600 -5,1600 3,5800 5,6150 -31,2600 380 7,2300 +0,5600 6,2400 7,8100 -6,3500 0,3800 -1,9100 0,3431 0,4322 -12,0800 138 23,2000 -2,3200 23,2000 29,1100 -19,5300 1248 210 10,4200 +1,0700 Ascopiave 2,2640 -4,0700 Astaldi B&C Speakers Banca Finnat Banca Ifis ACQUISTO Marengo 203,17 - 223,91 Sterlina 256,13 - 282,26 4 Ducati 481,77 - 530,93 20 $ Liberty 1.053,04 - 1.160,49 Krugerrand 1.088,98 - 1.200,10 50 Pesos 1.312,28 - 1.446,19 VENDITA 80 Banca Sistema 2,6100 -1,2900 2,4280 4,0000 -32,8400 Banzai 3,8680 +0,4700 3,2760 4,5700 -13,0800 159 44,3700 +1,9800 36,9400 54,1800 -18,1100 2629 BB Biotech BE Biesse Bolzoni Brembo 0,5540 -1,0600 69 12,4400 +0,3200 10,5000 15,9200 -21,8600 341 0,5110 -5,0200 0,3584 4,2960 +9,6000 112 47,1600 +0,3600 32,7800 47,5100 +5,5500 3150 4,2940 +0,0500 3,4700 CAD IT 3,9000 -0,7600 3,4000 4,3320 -5,3400 35 Cairo Communication 4,5760 -4,6700 3,3700 4,9900 +0,1300 358 Cembre -2,8800 230 4,6000 +1,3200 3,9200 5,9050 -22,1000 732 Centrale del Latte di Torino 2,8600 -1,3800 2,5800 3,3400 -14,0600 29 D'Amico 0,4401 -0,5400 0,3750 0,6935 -36,5400 189 2,4000 +1,3500 1,9900 2,7320 +11,5200 40 -3,5400 925 390 Cementir Dada Datalogic 13,5000 -0,8800 12,3500 14,1700 15,8200 +2,0600 13,8900 17,1800 Dea Capital 1,2720 +0,3900 1,1730 1,4140 -10,0400 Digital Bros 4,5860 +3,7600 3,8860 7,4300 -38,2800 65 Ei Towers 49,7000 -1,1900 47,0000 59,5500 -16,5400 1405 EL.EN. 42,0100 -0,6900 35,7500 43,2000 +4,5000 203 Elica 1,8480 -4,0500 1,4020 1,9850 -6,9000 117 Emak 0,7650 -0,6500 0,6045 0,8185 -0,5800 125 65,9500 +0,0000 55,1500 66,0500 Engineering +9,9200 824 Esprinet 8,4900 +5,7300 6,7100 8,6850 -0,2400 445 Eurotech 1,3460 -3,2400 1,1000 1,6180 -16,4000 48 Exprivia 0,7430 +1,7800 0,6075 0,8150 -2,1700 39 Falck Renewables 0,8850 -4,1200 0,7805 1,1060 -19,9800 258 Fidia 6,5500 +0,8500 4,1420 6,8700 +2,6600 34 Fiera Milano 1,7100 +1,7300 1,3570 2,3180 -26,2300 123 9,8500 12,1000 +11,5200 419 Fila 12,1000 +0,8300 Gefran 1,7400 +0,0600 1,4300 1,8170 +0,8700 25 IGD 0,7855 -1,1900 0,6320 0,8865 -11,3900 639 Ima 50,9000 -0,3900 41,2900 52,1500 +6,0600 1909 Interpump 12,0900 -0,3300 10,4500 14,3200 -15,5700 1316 Irce 1,8000 -0,1100 1,7470 2,1340 -15,6500 51 Isagro 1,0500 -1,4100 0,9040 1,5000 -30,0000 26 Isagro Azioni Sviluppo 0,8700 +0,0000 0,7255 1,0390 -16,2700 1,6290 -0,2400 1,1340 It Way La Doria Landi Renzo Marr 12 1,8200 +1,1800 13 9,8400 13,2900 -2,6800 394 0,7575 -30,2900 58 18,0700 +0,8900 15,8300 19,0800 -5,2900 1202 12,7000 +2,0100 0,5190 -0,1000 0,3900 Massimo Zanetti Beverage 7,1000 -0,1400 6,4200 9,5050 -25,3000 244 Moleskine 2,0780 +0,1000 1,3440 2,1000 +22,0900 441 Mondo TV 4,0000 -0,2000 3,6400 6,0600 -33,0500 111 Mutuionline 7,2550 +0,7600 6,6600 7,9950 -9,2600 287 Nice 2,3460 +2,2700 1,9030 2,5300 -4,4000 272 Openjobmetis 6,8300 -1,7300 6,5250 7,5000 -6,4400 94 Panariagroup 3,0500 -0,6500 2,9880 3,9400 -13,3500 138 Poligrafica S.Faustino 5,0550 +0,1000 4,4600 5,9400 -14,7600 6 8,7500 14,8200 -27,2600 113 Prima Industrie Reno De Medici Reply 10,7800 -3,1400 0,3679 -8,1500 128 122,5000 +0,0800 105,0000 135,9000 -2,7000 1146 0,3379 -0,3200 0,2993 Sabaf 10,0000 +0,3500 9,7800 11,4800 -11,8900 115 Saes Getters 10,3200 +0,9800 8,9850 14,0000 -20,0600 151 8,2750 +0,1200 6,7500 10,5500 -16,8800 61 3,4900 +1,1600 3,1480 Saes Getters rnc Sesa 3,8700 -8,1600 111 14,9500 +0,0000 12,5000 15,6800 -4,2900 234 Sogefi 1,5010 -3,2200 1,2930 2,1660 -30,7000 178 Tamburi 3,1500 +3,1400 2,5900 3,3880 -7,0200 466 TerniEnergia 1,1500 -1,5400 1,0500 1,5820 -27,3100 46 Tesmec 0,5530 -7,1400 0,4930 0,6500 -14,9200 59 TXT e-solutions 7,6000 -0,5200 7,1450 8,1300 -6,5200 99 Vittoria Assicurazioni 8,2500 -0,4200 7,7650 10,0400 -17,8300 556 Zignago Vetro 5,5000 -3,2500 5,0000 6,0650 -9,3200 484 QUOTAZIONI BOT SCADENZA 13-05-2016 31-05-2016 14-06-2016 30-06-2016 14-07-2016 29-07-2016 08-12-2016 31-08-2016 14-09-2016 30-09-2016 14-10-2016 31-10-2016 14-11-2016 14-12-2016 13-01-2017 14-02-2017 14-03-2017 GIORNI PREZZO TASSO % 4 22 36 52 66 81 95 114 128 144 158 175 189 219 249 281 309 100,0050 100,0170 100,0290 100,0400 100,0500 100,0600 100,0700 100,0760 100,1010 100,1160 100,1240 100,1230 100,1270 100,1400 100,1120 100,1100 100,1270 -0,2760 -0,2369 -0,2856 -0,2908 -0,2699 -0,2716 -0,2580 -0,2377 -0,2837 -0,2847 -0,2749 -0,2050 -0,2416 -0,2352 -0,1559 -0,1474 -0,1399 EURIBOR PER. TA. 360 1 mese 2 mesi 3 mesi -0,3480 -0,3530 6 mesi -0,2920 -0,2960 9 mesi -0,2560 -0,2600 12 mesi TA. 365 TA. 360 PER. TA. 365 -0,1440 -0,1460 -0,0790 -0,0800 -0,0130 -0,0130 CAMBI VALUTE QUOT. MERCATI Corona Ceca Corona Danese Corona Islandese Corona Norvegese Corona Svedese Dollaro Dollaro Australiano Dollaro Canadese Dollaro di Hong Kong Dollaro N. Zelanda Dollaro Singapore Fiorino Ungherese Franco Svizzero Leu Rumeno Lev Bulgaro Lira Turca Rand Sud Africano Sterlina Won Sud Coreano Yen 27,0220 7,4393 140,0061 9,3330 9,2730 1,1395 1,5544 1,4743 8,8455 1,6746 1,5572 315,0500 1,1053 4,4905 1,9558 3,3446 17,2127 0,7900 1.337,3600 123,3900 X EURO % 3,7007 +0,0000 100 1,3442 +0,0000 10 0,7143 +0,0900 100 1,0715 -0,2000 10 1,0784 -0,0200 10 0,8776 -0,2800 1 0,6433 +0,2800 1 0,6783 +0,1800 1 0,1131 -0,2500 1 0,5972 +0,2600 1 0,6422 +0,3000 1 0,3174 +0,4400 100 0,9047 -0,1500 1 10000 2.226,9235 -0,2200 0,5113 +0,0000 1 0,2990 +0,2500 1 0,0581 +0,6800 1 1,2659 +0,1900 1 0,7477 -0,1700 1000 0,8104 +0,9500 100 METALLI PREZIOSI (Prezzi vendita in $ per oncia). Un'oncia Troy=gr.31,1035 09-05-2016 PRECEDENTE VAR.% DESCRIZIONE Argento Milano (Euro/kg) 502,8250 512,7580 -1,9400 Oro Londra P.M. (Usd/oz) 1.265,2500 1.289,0000 -1,8400 36,0690 36,6300 -1,5300 Oro Milano P.M. (Euro/gr) BORSE ESTERE MERCATI Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) EuroParigi (Cac 40) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (FTSE 100) Madrid (Ibex 35) Sidney (AllOrd) Tokyo (Nikkei 225) Zurigo (SMI) QUOTAZ. VAR.% 431,5800 3.335,9000 4.322,8100 9.980,4900 20.156,8100 6.114,8100 8.660,8000 5.387,8000 16.216,0300 7.824,9500 +0,0600 +0,3000 +0,5000 +1,1200 +0,2300 -0,1800 -0,4700 +0,5400 +0,6800 +1,1600 OBBLIGAZIONI 09-05-2016 TITOLI MONETE 290 8,3000 Ansaldo Sts Servizi Italia W War Ergycapital 2016 Prezzo chiusura Autostrade 1.625% 12.06.2023 B.IMI USD Fix Rate 26.06.2022 B.Popolare Sub Tier 2 TV 2022 B.Popolare TF Amm.Per. 11/2020 Banca IMI TF Rublo Russo 8.30% BNP Arb.TF 10% BRL 02.12.2017 Btp 3.25% 01.09.2046 Btp 4% 01.02.2037 Btp Italia 20.04.2023 Bund 1% 15.08.2025 Cassa D.Prestiti TM 2015-2022 Cct 01.03.2017 Ind Cct EU Euribor+0.7% 15.12.2022 PREZZO 104,2100 104,1100 101,1800 102,3000 99,1800 98,9600 112,3600 126,2500 101,0700 109,2200 100,1400 100,2700 100,7200 TITOLI Cct EU Euribor+1.2% 15.11.2019 Comit 1998/2028 ZC Ctz ZC 27.02.2017 EBRD ZAR ZC Notes 30.12.2027 EIB BRL 10% Bonds 17.12.2018 EIB MXN 4% Bonds 25.02.2020 EIB SEK 2.75% Bonds 13.11.2023 EIB ZAR 6.00% Bonds 21.10.2019 EIB ZAR 7.50% Bonds 21.12.2018 EIB ZAR 8.50% Bonds 17.09.2024 G.Sachs Fixed Float 26.11.2027 GS Ten-Year USD 3.5% Call.2025 IVS Group 4.5% 15.11.2022 PREZZO 103,4100 73,5000 100,1100 37,9400 100,4100 98,8000 111,4400 93,2000 101,0300 95,0400 101,4500 101,1800 103,8600 TITOLI Med.Lombardo 99/2019 3^Rev.Fl. Mediob.Carattere 2023 LowTier2 Mediob.II Atto 5% 2020LowTier2 Mediob.IV Atto TV 2021 L.Tier2 Mediobanca TV Floor 2015-2025 MPS 2017 TM Cap&Floor BPosta 3 Oat 0.5% 25.05.2025 Obligaciones 1.60% 30.04.2025 RBS Ottobre 19 Royal Fisso-Var Rep.of Italy 5.375% 15.06.2033 Rep.Polonia 3% Notes 17.3.2023 SG $100 Mln Notes 23.06.2025 Sg 7.25% Idr 375 Mld 29.1.2019 PREZZO 110,9500 115,3400 109,5700 107,1500 103,2300 101,0700 101,3000 101,7100 99,3300 121,2000 101,0500 100,8000 98,8600 24 .Lettere e Commenti STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 LA STAMPA Quotidiano fondato nel 1867 1 SECONDO ME PAOLO DI PAOLO c. contatti Le lettere vanno inviate a LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 Torino E-MAIL: [email protected] Anna Masera Garante del lettore: [email protected] FAX: 011 6568924 DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO MOLINARI CONDIRETTORE MASSIMO RUSSO VICEDIRETTORI FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), LUCA UBALDESCHI REDATTORE CAPO CENTRALE FLAVIO CORAZZA CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA FRANCESCO BEI ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO COORDINATORI MACRODESK GIANNI ARMAND-PILON ATTUALITÀ, ALBERTO INFELISE STILI DI VITA, GUIDO TIBERGA CRONACHE, MARCO SODANO DIGITALE REDAZIONI GIUSEPPE SALVAGGIULO ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, TEODORO CHIARELLI ECONOMIA E FINANZA, ANDREA MALAGUTI INCHIESTE, MAURIZIO ASSALTO CULTURA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SPETTACOLI, RAFFAELLA SILIPO SOCIETÀ, PAOLO BRUSORIO SPORT, LAURA CARASSAI EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA, GUIDO BOFFO CRONACA DI TORINO Nato nel 1983 a Roma, è autore, tra l’altro, di «Dove eravate tutti» (2011, Premio Mondello) e di «Mandami tanta vita» (2013, finalista Premio Strega). Ha scritto per il teatro, per la televisione e libri per bambini. Il suo ultimo romanzo è «Una storia quasi solo d’amore» (Feltrinelli). Goldkorn e la Strout mi aspettano sul comodino. Chi c’è sul vostro? 1 ITALIANA EDITRICE SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN VICEPRESIDENTE CARLO PERRONE AMMINISTRATORI LUCA ASCANI, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE AMMINISTRATORE DELEGATO LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE MAURIZIO SCANAVINO DIRETTORE EDITORIALE MAURIZIO MOLINARI DIRETTORE CREATIVO MASSIMO GRAMELLINI uando incontro qualcuno che leg- cora un po’ la notte. E poi: come è arrivato ge - ho scritto una volta - mi pare sul vostro comodino proprio quel libro? Un sempre un piccolo miracolo. C’è acquisto casuale, un regalo, un consiglio, chi è rimasto perplesso: un mira- una recensione letta, un classico che aspetcolo? Sì, ribadisco. Pensateci: sono molte tava da troppo nella biblioteca di casa? di più le ragioni per non essere lettori, riChe si tratti di volumi arresi alla polvespetto a quelle per esserlo. La lettura è re o di un e-reader, sarebbe bello indagatirannica, richiede parecchia concentra- re il rapporto fra ciò che stiamo leggendo zione, pretende una scelta. E scegliere e le nostre giornate. Che tipo di rapporto una storia scritta fra milioni di storie non è? Misterioso, talvolta anche magico. Per scritte, non è così automatico, non più. esempio: la voce di Lucy Barton, la protaI nostri comodini testimoniano questa gonista del nuovo romanzo di Elizabeth scelta, sono diventati gli avamposti di Strout («Mi chiamo Lucy Barton», Eiuna passione lenta, controtempo. Anco- naudi), è già entrata nel mio campo sonora contagiosa, nonostante tutto: meglio ro, la riconosco, la aspetto. Così come però se spostiamo l’accento dal generico quella dell’autore di «Il bambino nella ne«io leggo perché» - lo slogan scelto per la ve» (Feltrinelli), Wlodek Goldkorn: raccampagna di promozione della lettura - a conta di essersi perso a Katowice, mi perun più preciso «io leggo cosa». do anch’io con lui. Comincia così un viagNon contano tanto le enunciazioni ge- gio doloroso nella geografia e nella storia. nerali, i motivi «nobili», contano le espeI libri, questo sì, dilatano il tempo e rienze concrete. Sto leggendo questo li- lo spazio, muovono i calendari, e - come bro, mi appassiona. Ho scoperto questo spiega Marcello Fois nel suo efficace autore, è una sorpresa. Peccato che sui «Manuale di lettura creativa» (Einausocial il malumore dominante spinga a di) - fanno diventare «attivo» anche il parlare soprattutto di ciò che non ci pia- passato. Occorre essere però lettori ce. Sparare a zero è uno creativi: «Il lettore creasport diffuso, dà dipen- scrive Fois - vuole Raccontateci cosa tivo denza e compiacimento. sorprendersi, essere Nella settimana del Sastate leggendo preso in contropiede, lone del Libro che apre gioconsiderare un punto di vedì, mi piacerebbe in que- Fino a venerdì sarà lo scrittore vista che gli pareva imsto spazio invertire la ten- Paolo Di Paolo a dialogare con possibile. Il lettore creai lettori sui libri che stanno denza. Chiedervi di raccontivo vuole amare il libro leggendo. Perché vi tare che cosa c’è sul vostro che non si aspetta». appassionano? Chi ve li ha comodino, che cosa vi sta Avanti allora, lettori consigliati? Scrivetegli appassionando, che cosa vi creativi! a [email protected] spinge a restare svegli anwww.lastampa.it/lettere Q RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI DI USO REDAZIONALE (D. LGS.196/2003): MAURIZIO MOLINARI 1 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA: ITALIANA EDITRICE S.P.A., VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO 5, ELMAS (CAGLIARI) ©2016 ITALIANA EDITRICE S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 8107 DEL 06/04/2016. LA TIRATURA DI LUNEDÌ 9 MAGGIO 2016 È STATA DI 206.367 COPIE TM LA GARANTE DEL LETTORE Fonti anonime negli articoli, serve prudenza Per segnalare correzioni, critiche e proposte scrivete a: [email protected] o www.lastampa.it/publiceditor ANNA MASERA i lettori stanno a cuore le fonti delle notizie: a giudicare dai primi risultati del questionario online «Migliora La Stampa» su LaStampa.it, è una questione cruciale per migliorare la credibilità del giornale e dei giornalisti e guadagnare la fiducia dei lettori. Un primo passo può essere quello di adottare regole chiare sull’uso delle fonti anonime. Il «New York Times» ha adottato una linea a riguardo poco più di un mese fa: «L’uso delle fonti anonime è a volte cruciale per la nostra missione, ma mette a rischio la fiducia dei lettori nei nostri confronti» recita una email della direzione a tutti i giornalisti. «Garantire l’anonimato ci permette di rivelare atrocità commesse da gruppi terroristici, abusi da parte di governi, e altre situazioni in cui le fonti possono rischiare la loro vita, la loro libertà o la loro carriera se non sono protette. Quindi su argomenti che riguardano la sicurezza nazionale, possono essere inevitabili. Ma in altri casi, i lettori chiedono se l’anonimato per- A Le soluzioni dei giochi TRAIT D'UNION PONTE. Ponte di Legno è una nota località turistica alpina in provincia di Brescia; il ponte è una protesi dentaria; il ponte-radio è una connessione senza fili a radiofrequenza; sulle navi, il ponte di coperta è quello che copre le stive; «Il ponte delle spie» è un recente film con Tom Hanks. SFERA. La sfera celeste è una sfera immaginaria su cui proiettare le stelle; la penna a sfera è la biro; Arnaldo Pomodoro è uno scultore famoso per la sua «Sfera bronzea» situata sul lungomare di Pesaro (e molte altre); si definisce sfera d'influenza l'area sulla quale una persona o uno Stato esercitano la loro autorità; il pallone da calcio è spesso definito "la sfera". TEXAS Check, perché la situazione è pericolosa e conviene foldare al primo segnale di forza. Anche se esce un 7, chi avesse in mano un J o un 6 chiuderebbe scala; unica carta buona sarebbe il 6, ma le prospettive di vincita sarebbero davvero basse, perché nessuno rischierebbe puntate importanti con quella possibilità di scala in tavola. REBUS [4,8,7] AV Ermes, chine EN tra T E = aver meschine entrate SCACCHI La partita è stata giocata nel torneo di gioco veloce che ha inaugurato il super torneo di Stavanger (Norvegia, aprile 2016), che ha visto come protagonisti Carlsen e Kramnik. Il Nero minaccia matto con Db2, ma la mossa è al Bianco… 1. T:h7+!, R:h7 (obbligata); 2. Dh5+, Dh6 (unica); 3. D:h6 scacco matto! (la Torre nera in g8 blocca la fuga del Re). a cura di La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. B A I 0 A S T I C E L L A 2 5 6 1 3 4 1 2 4 5 6 3 3 4 1 2 5 6 6 1 5 3 4 2 4 3 2 6 1 5 5 6 3 4 2 1 R O D I 0 T 0 S A V O I A U 0 A L B O D O N O R E 0 T V 0 F E R I T O 0 O V E 0 S T I L I S T I 0 0 E L A 0 C O L A P A S T A 0 L L R 0 R A D E 0 T A R D I V I C E S I N D A C O 0 S A M A D E U S 0 0 I N P S R A V E N N A 0 C U N E O 0 0 A L Z A T A 0 T E S I P A L L A C O R D A 0 T D O 0 L A N A R I O 0 B O E 9 3 2 5 5 1 8 9 7 6 4 2 4 5 3 7 1 8 9 4 6 4 7 1 3 7 4 2 8 1 3 5 2 8 9 6 5 6 2 3 8 6 2 7 1 2 4 6 8 8 9 5 3 3 7 1 6 9 3 8 4 7 5 1 9 1 2 6 7 4 9 5 8 5 0 S E M I P I E N O 0 0 0 R E G I M I 0 0 0 M A S I I N G R A N D I M E N T O O S E A 0 E I N S T E I N N O R B E R T O 0 T U R I E R O I 0 A T 0 P E R E C 0 I 0 L A 0 A M O R I N O F A C I L E 0 A R E S E 0 A L I S E I 0 C R 0 M 0 T 6 9 1 7 3 4 2 R E S 0 A N C H O R A G E Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 402,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 mette di dare un taglio di parte alle storie che vengono raccontate. È capitato che alcune informazioni arrivate da fonti anonime siano state pubblicate senza interrogarsi abbastanza sulla loro attendibilità, e che si siano poi rivelate sbagliate. L’uso di fonti anonime in articoli di routine che riguardano la politica, l’economia e altre storie mette a dura prova la credibilità del giornale con i lettori. Per questo serve più attenzione a riguardo: d’ora in poi i caporedattori devono approvarle. Il materiale che deriva da fonti anonime deve riguardare vere informazioni, non voci o speculazioni, devono essere rilevanti non rincorrere il pettegolezzo, e devono essere attendibili: il giornale ci deve poter mettere la faccia». Il direttore de «La Stampa» Maurizio Molinari conferma di essere d’accordo: «Le fonti anonime possono essere usate solo come “ultima risorsa”, indicando la citazione fra virgolette, aggiungendo elementi che ne descrivano l’origine in maniera generica e mettendo al corrente il caporedattore competente di chi si tratta». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano. Telefono 02/2584.6543 - [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. 1 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 UE, LA SFIDA PER IL NUCLEO RISTRETTO MARTA DASSÙ SEGUE DALLA PRIMA PAGINA on molti giorni fa, Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale, ha affermato di non volere più sentire parlare di Grexit negli incontri internazionali. È uno scenario, questo il messaggio da Washington, che non va preso in considerazione. Per evitarlo, tuttavia, sia la Grecia che l’Europa devono diventare attori più razionali. Lagarde ha scritto infatti chiaramente, in una lettera rivolta ai ministri delle finanze europei in vista della riunione dell’eurogruppo di ieri, che le condizioni imposte alla Grecia in cambio degli aiuti finanziari concordati nel 2015 non sono realistiche. Il Fondo esprime così le sue riserve sul modo in cui gli europei stanno gestendo la crisi greca: in particolare, Lagarde «non ritiene possibile» che Atene arrivi a conseguire, a furia di misure votate dal Parlamento e respinte dalla gente, un avanzo primario di 3,5 miliardi di euro nel 2018. Se Bruxelles vuole il Fondo dalla sua parte deve fissare obiettivi sostenibili: cosa non facile per un’Europa ormai abituata a compromessi e rinvii. Resta il punto sostanziale: la Grecia per equilibri politici, condizioni economiche e resistenze sociali - ha fatto un’enorme fatica ad adottare le misure già richieste (riforma delle pensioni, tagli fiscali) come condizione per lo sblocco della nuova tranche del piano di aiuti di 86 miliardi di dollari. Molto più di Spagna, Portogallo e Irlanda, la Grecia è un «paziente» difficile e vulnerabile. Vista dall’esterno, Atene sta facendo dei progressi; ma difetta ancora - sostengono i paesi più rigidi del Nord - di responsabilità nazionale, sia nella gestione della propria economia che nei controlli dei flussi migratori. Vista da Atene, che punta su una ristrutturazione del debito, l’Europa manca ancora di sufficiente solidarietà in entrambi i campi. La combinazione delle due crisi rende più difficile la situazione. E quindi - al di là del mezzo passo in avanti dell’Eurogruppo - conviene tornare a riflettere sulla domanda di fon- N Illustrazione di Irene Bedino FRONTE SUD L’ITALIA ALLA PROVA STEFANO STEFANINI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a lungimiranza è il filo conduttore della prima Conferenza Ministeriale Italia-Africa che si terrà a Roma il 18 maggio con la partecipazione di 40 ministri africani. La misurata apertura a Haftar è subordinata al suo riconoscimento del governo di unità nazionale; la Conferenza è da lungo programmata. La coincidenza è casuale, ma ne potrebbe scaturire l’avvio di una politica italiana per l’Afri- L ca. Sarebbe tempo. Le visite, sia degli ultimi Presidenti della Repubblica che del Capo del Governo, sono stimoli importanti ma, senza continuità di seguiti, restano sprazzi. Perché l’Africa e perché adesso? L’Africa brulica di energie, di spirito imprenditoriale, di voglia di crescere e d’innovare. A lungo guardata esclusivamente o come destinataria di assistenza internazionale o come serbatoio di risorse naturali, promette il prossimo miracolo economico e sociale, motore di capacità produttive e meta d’investimenti, con mercati in do: la Grecia, con il suo 3% scarso del Pil europeo, è un problema sistemico per l’Unione? Mentre si discute di Brexit, stiamo in effetti trascurando un potenziale rischio Grexit? Brexit (possibile ma improbabile) e Grexit (improbabile e basta) avrebbero una natura diversa, naturalmente. Nel caso della Gran Bretagna, l’uscita eventuale segnerebbe una sorta di ritorno all’anima «insulare» dello United Kingdom, che indebolirebbe entrambi, Uk e Ue: ci vorranno anni prima di riuscire a regolare di nuovo gli accordi economici e commerciali fra Londra e l’Europa continentale. Uno scenario Grexit sarebbe molto meno rilevante per il dinamismo del mercato unico; si tratterebbe, tuttavia, della prima vera frattura della zona euro. Per questa ragione - la dimostrazione tangibile che si può tornare indietro dalla moneta unica Grexit avrebbe probabilmente un significato simbolico e politico ancora più rilevante di Brexit. E se le due questioni si sommassero, sarebbe la fine dell’Ue per come la conosciamo oggi. Si aprirebbe in modo molto più esplicito, invece, il dibattito semi-nascosto che aleggia da anni: la costruzione di un’euro-zona più piccola e più coesa, che graviti sull’area tedesca allargata, associandovi la Francia e i paesi in grado di essere parte di un «nucleo duro». Quella «Kern-Europa» immaginata due decenni fa dall’attuale ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, e mai davvero abbandonata come ipotesi di scuola. Per l’Italia, questo scenario evoca da sempre un rischio di esclusione: tanto più nelle condizioni di oggi, quando la crisi economica greca e la crisi di Schengen tendono a rafforzarsi a vicenda, «esponendo» i Paesi mediterranei. In questa Europa che vive di forti pulsioni nazionali e di decisioni comuni lente e sempre parziali, l’Italia ha il preciso interesse ad evitare che l’Ue si spacchi sull’asse Nord-Sud. Il rischio esclusione non va d’altra parte esagerato, fino a diventare una sindrome: l’importanza comparativa dell’economia italiana fa sì che un euro senza l’Italia non converrebbe alla Francia né alla Germania stessa. E segnerebbe, prevedibilmente, la fine vera e propria della moneta unica. Tutto questo non è particolarmente consolante e non elimina il dato di fondo. Il nostro paese deve comunque prepararsi ad affrontare quella che potrà diventare la prima conseguenza di un’Europa che cominci a perdere dei pezzi: la spinta verso un’Unione ancora più differenziata, con un nucleo portante ristretto di cui l’Italia deve avere la forza economica e politica di essere parte. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI espansione e col dinamismo della gioventù demografica. Il XXI secolo è il turno dell’Africa, pur afflitta da un calderone di perdurante povertà, guerre, cambiamenti climatici e potenziali emergenze sanitarie. Il rovescio della medaglia è l’Africa fonte di minacce alla sicurezza e stabilità internazionale. Verso Nord, le correnti migratorie, i traffici d’ogni genere e le saldature terroristiche di Boko Haram con Isis. Le documenta, su queste pagine, il reportage di Domenico Quirico dal Ciad. Verso Sud, la penetrazione jihadista, ben oltre la fascia sahariana. Le propaggini del proselitismo wahhabita arrivano ormai fino in Congo: solo scuole e servizi sanitari e sociali per ora, ma non è dalle madrasse pakistane e afghane che è cominciato l’indottrinamento di tanti terroristi? Nordafrica mediterraneo e Lettere e Commenti .25 . I MAGISTRATI E L’OPPORTUNITÀ DEL SILENZIO VLADIMIRO ZAGREBELSKY SEGUE DALLA PRIMA PAGINA iforma che, approvata dal Parlamento, sarà sottoposta a referendum per la sua conferma o reiezione. Anche all’interno della magistratura, la presa di posizione politica singola o collettiva da parte dei magistrati è oggetto di opposte valutazioni, che risalgono già alla fine degli Anni 60, quando l’associazionismo giudiziario si fece vivace (ed anche fecondo). La rivendicazione del diritto di prendere posizione e partecipare alla lotta politica fu ed è rimasta un singolare carattere proprio del gruppo di Magistratura Democratica. Ora la questione si ripresenta e tende a essere discussa secondo lo schema che oppone il lecito (una libertà) all’illecito (una violazione sanzionabile). Si tratta di uno schema ormai prevalente nel dibattito politico italiano, ove spesso le condotte che non sono sanzionate (penalmente, con sentenze definitive) sono ritenute lecite e senza alcuna possibile conseguenza. Così, in difesa delle prese di posizione dei magistrati, si fa valere il diritto alla libertà di espressione, garantito a tutti dalla Costituzione. Si tratta però di un diritto che non è privo di limiti, che non riguardano solo i magistrati. Ma soprattutto la riduzione della questione al piano del diritto, nella sua veste sanzionatoria, distoglie l’attenzione (e la polemica) dal terreno più rilevante, che indica invece i cardini del tema nell’opposizione tra l’opportuno e l’inopportuno. Per chiarezza va detto che quest’ultimo terreno è anche più delicato e importante del primo legato alla sola legalità/sanzionabilità. Che non tutto ciò che è lecito sia anche opportuno è affermazione ovvia, così come lo è la severità della condanna di una condotta inopportuna, che può essere addirittura maggiore di quella dipendente dalla sola legalità. Piuttosto che la distinzione tra le dichiarazioni di carattere politico e quelle che politiche non sarebbero, bisognerebbe considerare il legame che la condotta del magistrato ha con la sua funzione, per vedere se questa sia utilmente richiamata o sia invece strumentalizzata. Il primo caso si ha quando l’intervento del magistrato riguarda ciò che è legato alla sua specifica esperienza, che altri non potrebbe avere. Così ad esempio le Commissioni parlamentari proce- R Africa sub-sahariana si ricongiungono nell’instabilità. Il Sahara non fa più da barriera. E’ diventato in buona parte terra di nessuno, sottratta al controllo degli Stati che se lo dividono. Fino a soli nove anni fa vi passava la Parigi-Dakar. Chi lo rischierebbe oggi? Il rally ha ceduto il passo ai terroristi e ai trafficanti. In paraggi dove ci avventuravamo con tranquillità si viaggia oggi senza rete, a nostro rischio e pericolo. Il Mediterraneo è confine e ponte verso questa nuova e magmatica Africa. L’Italia, in prima linea, deve pensare a una politica africana senza sempre aspettare l’imbeccata europea. Le crisi e minacce contingenti richiedono un approccio realistico, le potenzialità e il futuro del continente una visione strategica. Fra le emergenze è in testa la Libia. Non basta dire che deve rimanere unita. Se le spin- dono ad audizione di magistrati su temi su cui la loro esperienza è rilevante. I magistrati poi da sempre collaborano efficacemente a riviste e convegni giuridici. Ma l’intervento del magistrato nel largo pubblico su problemi di natura generale, proprio perché espressivo della sua esperienza, è non solo lecito ma anche utile a formare un’opinione pubblica consapevole. Un esempio può essere quello recente che ha visto magistrati dichiarare e attestare che è inutile e anzi controproducente il mantenimento del reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato. Ma, venendo all’intervento di magistrati nel dibattito attorno alla riforma della Costituzione, quale è il legame di esperienza che giustifica le prese di posizione? Prese di posizione che sono naturalmente di natura politica e non tecnica. Esse, anche se fatte da singoli, coinvolgono la magistratura nella contrapposizione al Parlamento e al Governo fattosi costituente, nell’appello al popolo cui appartiene la sovranità. Senza offesa per chi ha già pubblicizzato la sua posizione, è difficile attendersi da parte del magistrato argomenti nuovi o più efficacemente esposti, rispetto a quelli che già tanti e tanto autorevoli esperti hanno reso pubblici. E allora c’è da chiedersi quale sia l’apporto dato al dibattito dal fatto che chi parla è un magistrato. La risposta rinvia alla qualità stessa di chi interviene, alla funzione svolta, alla credibilità assegnata alla istituzione di cui il magistrato è parte. In assenza di argomentazioni radicate nell’esperienza specifica del magistrato, la diversità dell’intervento del magistrato - e tanto più di un gruppo - sta proprio nella chiamata in appoggio della funzione giudiziaria svolta. Non si tratta dunque di messa a disposizione del dibattito pubblico di ciò che si è appreso e maturato nell’esercizio delle funzioni svolte, ma di uso improprio della particolare funzione che la Costituzione assegna alla magistratura. Che quest’ultima sia impropriamente e inopportunamente messa in campo, sperando che pesi nella discussione, è dimostrato dal fatto che nessun media che dia conto di interventi di magistrati ometta di citarne la funzione (procuratore della Repubblica, giudice, consigliere del Csm, ecc.): non parla infatti il cittadino, ma il magistrato in quanto tale e perché è tale. Sarebbe bene che non lo facesse. te centrifughe, quali quelle del governo di Tobruk, non vengono imbrigliate, e se la comunità internazionale si spacca fra sostenitori di al Sarraj e di Haftar, come aspettarci che i libici si riconcilino? Entra qui in gioco la nostra capacità di lavorare sulla crisi libica anche con l’Egitto, malgrado la grave controversia sulla scomparsa di Giulio Regeni. La politica estera richiede talvolta i compartimenti stagni. Russia e Stati Uniti sono ai ferri corti sull’Ucraina, ma collaborano su Iran e Siria. Dopo l’abbattimento del Sukhoi russo da parte turca, Erdogan e Putin, teste dure se mai ve ne sono, hanno sì richiamato i rispettivi ambasciatori, ma li hanno poi rapidamente rinviati in sede e, nell’adottare sanzioni, hanno scientemente evitato quelle reciprocamente più dannose. L’Italia deve imparare. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Avevamo una politica africana quando l’Africa era meno importante. Negli Anni 80 avevamo la cooperazione, con l’iniziativa contro la fame e la desertificazione in Sahel, con programmi avanzati nel Corno d’Africa, in Mozambico, in Senegal, a Capo Verde. Abbiamo seminato, ma non raccolto. Quando l’Africa ha cominciato a crescere abbiamo chiuso i rubinetti e cominciato la miope chiusura di ambasciate: ne abbiamo meno che non negli Anni 70 quando il continente era in letargo postcoloniale. La Conferenza del 18 maggio a Roma, co-presieduta da Moussa Faki Mahamat, ministro degli Esteri di quel Ciad che è crocevia d’immigrazione illegale e di traffici, può segnare il punto di svolta. Auguriamocelo: è ora che l’Italia abbia una politica africana. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 26 STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Addio a Beaussant, scrittore e musicologo È morto a 86 anni lo scrittore e musicologo francese Philippe Beaussant, studioso della musica barocca e raffinato romanziere. Nel 2007 era stato eletto all’Académie Française. Dalla sua biografia di Jean-Baptiste Lully, dal titolo Lully ou le musicien du soleil, che racconta la salita al potere di Luigi XIV vista attraverso gli occhi del compositore, è stato tratto nel 2000 il film Le Roi danse del regista Gérard Corbiau. Tra i suoi libri tradotti in italiano Anche il Re Sole sorge al mattino, pubblicato da Fazi nel 2004. & CULTURA SOCIETA’ SPETTACOLI Migranti siriani davanti alla barriera di filo spinato alla frontiera con la Turchia, a Akcakale, in una foto del giugno 2015. Sotto, il corpo del piccolo Aylan Kurdi, 3 anni, morto nell’Egeo mentre con la famiglia cercava di raggiungere Kos da Bodrum: una foto che la scorsa estate ha sconvolto il mondo UMIT BEKTAS/REUTERS NILUFER DEMIR/DHA/AP ANTONIO SCURATI Al Salone del Libro Il testo che proponiamo in questa pagina è tratto dal nuovo libro di Antonio Scurati (foto) Dal tragico all’osceno. Raccontare la morte nel XXI secolo (Bompiani, pp. 256, € 13), in cui l’autore, analizzando romanzi, film, foto e tv, mette sotto accusa il falso senso umanitario di una società che riesce a vivere nello spazio protetto del proprio mondo e nella palude insanguinata di apocalissi lontane. Il saggio sarà presentato al Salone del Libro, Caffè letterario, sabato alle ore 20. Con Scurati, il condirettore della Stampa Massimo Russo ella primavera del 2007 è accaduto che molti cittadini degli Stati Uniti d’America, comodamente seduti ai tavolini di Starbucks, abbiano sorseggiato il loro finto espresso macchiato-caldo mentre leggevano di corpi dilaniati su cui volano sciami di mosche «talmente eccitate e intossicate che vanno a morire gettandosi nelle pozze di sangue». Il libro più venduto negli Stati Uniti nella primavera del 2007 fu, infatti, Memorie di un bambino soldato, di Ishmael Beah, in cui l’autore rievocava la sua adolescenza di guerriero e assassino, arruolato a forza dai ribelli durante la guerra civile del 1993 in Sierra Leone. Beah aveva tredici anni quando, nel silenzio della comunità internazionale e dei mass media, i ribelli s’impadronirono della zona diamantifera e v’instaurarono un regno del terrore, amputando gambe, braccia, orecchie e naso a più di trentamila persone. Quattordici anni dopo, le sue memorie appaiono in Usa con un’impressionante prima tiratura e scalano immediatamente le classifiche di vendita. Perfino la catena Starbucks, uno dei simboli internazionali dell’iperconsumismo gaudente pur vendendo caffè, non libri ne prenota 100.000 copie. Come si spiega un paradosso del genere? Con un risveglio della coscienza di un popolo fino ad allora indifferente alle tragedie africane e poi, tutto a un tratto, attento e partecipe? Salman Rushdie ha una sua spiegazione per lo straordinario successo che, sempre più spesso, ottengono negli Stati Uniti e nel resto del mondo occidentale i libri che raccontano N Un orrore al giorno leva il rimorso di torno Le grandi tragedie del nostro tempo ci appassionano perché investono la nostra facoltà immaginativa lasciando inattiva quella morale: dal nuovo saggio di Scurati le sofferenze di popolazioni coinvolte in guerre o in tragedie umanitarie lontane e dimenticate: gli occidentali sopperirebbero al loro bisogno di sapere, disatteso da giornali e tv, ricorrendo alla letteratura. Auguriamoci che Rushdie abbia ragione, ma qualcosa non torna nella sua spiegazione. I criteri di notiziabilità È risaputo, oramai, che i criteri di notiziabilità - quel complesso di requisiti che gli eventi devono avere per diventare notizie - non sono relativi soltanto al fatto in sé ma anche, e soprattutto, al modo in cui è organizzato il lavoro giornalistico, al linguaggio specifico del mezzo che presenta la notizia, alla notizia in quanto prodotto da vendere sul mercato dell’informazione. La «nazionalizzazione» e la «personalizzazione» aumentano il valore di notiziabilità di un accadimento perché suscitano l’interesse del pubblico e perché consentono di inserire il fatto in una struttura narrativa drammatica. Per questi motivi, si parla di una malattia africana solo se colpisce un italiano, o s’informa efficacemente sulla tragedia di un popolo solo se riconducibile al dramma di un solo individuo come nel caso del povero, piccolo Aylan per la tragedia del popolo siriano. Ma, anche stando così le cose, sorprende che i mezzi d’informazione non trovino il modo di raccontare in forme avvincenti la crisi alimentare in Etiopia che spinge masse di migranti verso l’Europa o l’endemica emergenza criminale in Campania; stupisce che i direttori di giornali e tg siano più cinici dei loro lettori e spettatori, i quali poi corrono a centinaia di migliaia a comprare i libri di Beah o di Saviano. Verosimilmente, il problema sta altrove. La faction, oggi tanto di moda, l’impasto di artifici drammaturgici e materia narrativa ad alto tasso di contenuti informativi, forse non indica un desiderio del pubblico di essere messo di fronte alla tragedia dell’Africa, della Siria o della camorra. Al contrario, l’esperienza che si fa, a livello di consumo di massa, di guerre, pandemie, crisi umanitarie, quando filtrate da un docudrama o da un romanzo-veri- tà, forse rientra anch’essa in quella diffusissima cultura del diniego che consente a tutti noi di restare inerti di fronte alle immagini del dolore trasmesse ogni giorno dai mass media e ai nostri governi di negare le loro responsabilità di fronte agli orrori, accadano essi in luoghi remoti del mondo o entro i confini del «nostro» mondo. La denegazione Forse si tratta ancora di quel meccanismo psichico che Freud definiva denegazione: un ritorno soltanto parziale del rimosso. Le grandi tragedie del nostro tempo, rimosse per decenni dalla coscienza collettiva perché oscurate dai mezzi d’informazione, avrebbero nella faction un ritorno solo affabulatorio. Investirebbero, cioè, in pieno la facoltà immaginativa dei lettori, lasciando però inattive le facoltà intellettive e morali. Gli orrori reali supererebbero, così, il doppio filtro di rifiuto e disinteresse ma a patto di essere fruiti con le modalità dei prodotti di finzione. Le accorate denunce verrebbero in soccorso al diniego funzionando come «allucinazioni positive» (fantasie, miti, favole), rischiando così di fornirci un alibi per continuare a rimanere inerti sul piano dell’agire politico e civile. Come a dire: dopo che la mia nazione, e io stesso, abbiamo colpevolmente ignorato le tragedie africane o mediorientali, e continuiamo a farlo anche ora, mi purifico la coscienza appassionandomi al singolo caso, ben raccontato, di un ex bambino guerriero o di un bambino cadavere. Insomma, una forma più sottile, e più perversa, di rimozione. Questa sofisticata forma di remissività nei confronti della sofferenza mediatizzata di popoli stranieri, la ritroveremmo poi all’opera anche di fronte alla sofferenza del nostro popolo. Non si spiegherebbe altrimenti come la coscienza europea abbia potuto digerire nel giro di pochi mesi il presunto trauma per le stragi di Parigi dello scorso novembre e stia facendo lo stesso con quelle di Bruxelles dello scorso marzo. © 2016 Rizzoli Libri SpA /Bompiani Published by arrangements with The Italian Literary Agency 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 A Firenze le lettere di Michelangelo a Vasari Disegni, fotografie e video per ricordare Scola «Caro Vasari, ti scrivo...»: per la prima volta le lettere di Michelangelo Buonarroti all’amico architetto e artista, autore delle celebri Vite de’ pittori, lasciano il Museo Casa Vasari di Arezzo per una mostra a Firenze. Il nucleo più prezioso delle carte vasariane è stato sottoposto a un restauro promosso dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana ed è stato interamente digitalizzato. Ora, a restauro terminato, i rari documenti saranno esposti a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, da dopodomani fino al 24 luglio. «Attenzione a non esagerare con gli elogi. Ettore amava stare a casa e lavorare, mentre non gli piaceva essere celebrato troppo né che si parlasse di lui. Era antipatico, soprattutto con i giornalisti»: è con un avvertimento che Gigliola Fantoni Scola accompagna la presentazione di «Piacere, Ettore Scola», la mostra dedicata a suo marito in programma al Museo Carlo Bilotti di Roma dal 16 settembre al 23 ottobre. La mostra renderà omaggio a Scola, a pochi mesi dalla morte, con fotografie, disegni, oggetti di scena, carteggi e video. . 27 Neppure un libro in dodici mesi tra i 6 e i 17 anni Consigli d’autore per i ragazzi che non leggono Un rapporto di Save the Children: il fenomeno coinvolge in Italia il 48% dei minori In Italia il 48% dei minori tra i 6 e i 17 anni non ha letto neanche un libro, se non quelli scolastici, nell’anno precedente. E inoltre il 69% non ha visitato un sito ar- cheologico e il 55% un museo, mentre il 46% non ha svolto alcuna attività sportiva. È il quadro - non nuovo, ma non per questo meno preoccupante - che emerge dal rapporto di Save the Children Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?, presentato ieri a Roma alla conferenza di rilancio della campagna «Illuminiamo il Futuro». Nel Sud e nelle Isole la situazione è anche peggiore, con la privazione culturale e ricreativa che segna i picchi in Campania e in Sicilia, seguite con dati appena migliori dalla Calabria e dalla Puglia. All’opposto, Lombardia, Emilia Romagna e FriuliVenezia Giulia sono le regioni che offrono ai minori più possibilità. Abbiamo chiesto a quattro scrittori (uno di loro, Erne- CBY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Dacia Maraini Ernesto Ferrero Lazarillo da Tormes il primo dei picari La fabbrica di cioccolato La scala urlante per capire il mondo si fa tutta d’un fiato onsiglio Lazarillo da Tormes, un libro bellissimo e poco conosciuto, di autore ignoto, scritto nel Cinquecento: e non paia una stranezza. È un libro universale. Ora lo si può trovare facilmente in varie edizioni. Io l’ho letto tantissimi anni fa nella vecchia Bur, e non sono più riuscita a dimenticarlo. Perché è un libro per ragazzi e per adulti, non fa differenza; è piccolo, agile, molto moderno, arguto. Lazarillo inaugura la tradizione dei “picari”, dei furfantelli astuti e beffardi; è un ragazzino del popolo che si arrangia, sempre in movimento, sempre famelico, e scopre gli aspetti più vari del mondo. «Combatte con l’ingegnosità la condizione, comune allora come adesso, di essere molto poveri. Parla della Spagna di cinque secoli fa, e anche del nostro tempo. È un romanzo che fa molto ridere e fa pensare, tutto basato sull’azione. Credo che potrebbero apprezzarlo proprio i ragazzi che non leggono mai un libro perché i loro interessi vanno magari ad altre forme di divertimento, a storie televisive o a videogiochi, basati appunto sull’azione. Come apprezzerebbero, se non si faranno spaventare dalle dimensioni, Le anime morte di Gogol, terribile e divertente, comico e spietato. Un altro grande romanzo per ragazzi e per adulti». [M. B.] ERNESTO FERRERO LICIA TROISI GIUSEPPE CULICCHIA roverei con il collaudatissimo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl (Salani), di cui quest’anno si festeggia il centenario della nascita. Charlie Bucket, che vive con nonni e genitori in povertà, nutrendosi di zuppa di cavoli, vince un concorso indetto dal proprietario di una grande industria di dolciumi e può trascorrere un’intera giornata in una fabbrica delle meraviglie insieme con quattro altri fortunati: un bambino troppo grasso, una ragazzina viziata, un campionessa di masticazione di chewing-gum e un maniaco di televisione. Ma i più stravaganti sono proprio il padrone della fabbrica, il signor Willy Wonka, e i suoi operai, gli Umpa Lumpa, popolo della giungla golosissimo di semi di cacao. A suo modo è un romanzo di formazione, la storia di un bambino che sa crescere preservando la propria innocenza, e a prevalere sulla stramberia degli adulti. Ma quel che conta è il ritmo che Dahl, superbo artigiano, riesce a imprimere alle sue storie, l’originalità del linguaggio, l’originalità di invenzioni surreali. Una metafora colorita e travolgente, attraverso la quale si possono capire molte cose del mondo che sta fuori dalla magica fabbrica. E non a caso piace molto anche agli adulti redo che chi non legge si perda qualcosa; gli manca l’esperienza di abbandonarsi completamente a una storia, di vivere la vita nei panni di un altro, e provare i suoi sentimenti. Per questo, mi piace cercare di trasferire questo mio vizio ad altri e, per appassionare un non-lettore alla lettura, non posso che schierare l’artiglieria pesante, uno dei libri più divertenti e appassionanti che abbia mai letto, del mio autore fantasy preferito: Jonathan Stroud. Si tratta del primo libro della serie Lockwood & Co., La scala urlante (Salani). Siamo in una Londra alternativa, invasa dai fantasmi. Solo i ragazzini sono in grado di vederli e combatterli efficacemente. Lucy, George e Anthony Lockwood lavorano nell’unica agenzia di acchiappafantasmi completamente gestita da ragazzi. È un libro che ti tiene incollato alla pagina con una trama serratissima, e personaggi azzeccatissimi, dalla ruvida Lucy, che è anche voce narrante, al nerd George, all’enigmatico e affascinante Lockwood. C’è suspense, mistero, un pizzico di paura e anche tantissimo divertimento, perché Stroud è un mago dell’ironia. Insomma, io l’ho letto d’un fiato facendo le ore piccole. Era tutto un «solo un altro capitolo e poi basta», e, dopo quasi trent’anni di onorata carriera di lettrice forte, non mi capita tanto spesso. er quanto mi riguarda, non ho dubbi. Il Valentino Rossi della letteratura per ragazzi è da sempre e per sempre sarà Huck Finn, non lettore per eccellenza, ribelle fino al midollo, disposto a tutto pur di fuggire la noia della scuola, le regole della società borghese e l’ipocrisia mascherata dalle buone maniere. In realtà Le avventure di Huckleberry Finn non è solo un meraviglioso libro per ragazzi, è il Grande Romanzo Americano: non a caso Hemingway lo indicava come l’origine di tutta la buona letteratura Usa. Ma con questo personaggio capace di racchiudere in sé tutta l’innocenza dell’infanzia e la voglia di libertà della parte migliore del suo Paese, Mark Twain è riuscito a fissare in eterno la figura dello scavezzacollo immune da qualsiasi ansia di omologazione o normalità. Huck, che ancora oggi col suo linguaggio imparato sulla strada fa abbaiare il cane di Pavlov che alberga nei sacerdoti del politicamente corretto, impara fuggendo sul Mississippi che la libertà vera ha un prezzo. Scopre l’amicizia grazie al negro fuggitivo Jim. Capisce di poter affermare la propria identità sottraendosi alla pochezza del mondo degli adulti. Impossibile non innamorarsi di lui, impossibile non imparare ad amare la lettura dopo averlo incontrato. «C Licia Troisi sto Ferrero, è anche direttore del Salone del Libro) di consigliare ai giovani renitenti alla lettura quattro libri per «rompere il ghiaccio». P 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Giuseppe Culicchia C 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Nell’analisi di Giacomo Galeazzi il Pontefice realizza la “primavera del Concilio” n Pontefice che usa parole semplici, che vive in un semplice residence, che agisce in modi semplici ha bisogno di interpreti per capire il senso della sua missione? Pare proprio di sì, tanti sono i corrivi e superficiali giudizi su Papa Francesco, sia degli agiografi che ne fanno un santino per comode autoassoluzioni, sia degli avversari, fuori e dentro la Chiesa, che tentano di screditarlo con condanne sommarie, definendolo «comunista» o «pauperista» o «buonista». Ecco perché è assai utile la lettura del libro del vaticanista della Stampa, Giacomo Galeazzi, edito da «Elledici» e intitolato Il concilio di papa France- U sco, perché, attraverso un suggestivo filo di richiamo al Concilio Vaticano II e alla figura di Giovanni XXIII, rivela, con finezza interpretativa, i caratteri della personalità di questo Papa e il significato del suo pontificato. La tesi di Galeazzi parte da quello che potremmo chiamare un ossimoro logico: Francesco, proprio perché è il primo Papa che non ha partecipato al Vaticano secondo, ha come indirizzo fondamentale «la realizzazione e l’attualizzazione della primavera conciliare». Una tesi che contrasta il luogo comune di un periodo storico della Chiesa del tutto concluso e, ormai, da celebrare con un obbligato ossequio retorico, più o meno convinto, più o meno ipocrita. Francesco, os- Pur essendo il primo Papa a non aver partecipato al Concilio Vaticano II, secondo Galeazzi Francesco ne incarna al meglio le istanze ANDREW MEDICHINI/AP Il libro di Galeazzi sarà presentato al Salone del Libro, Spazio Autori giovedì alle 18,30. Con l’autore, don Pietro Mellano, Luigi La Spina, Gianni Riotta e Domenico Agasso jr P 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La rivoluzione semplice di papa Francesco LUIGI LA SPINA Huckleberry Finn impossibile non amarlo serva l’autore, ritiene che il Concilio, al contrario, sia rimasto largamente inapplicato e che, invece di celebrarlo ritualmente, appunto, vada vissuto nella quotidiana esperienza pastorale. Galeazzi, così, sfugge alla consueta disputa tra chi inter- preta il suo pontificato come testimonianza di una clamorosa «discontinuità» nella storia recente della Chiesa e chi si sforza di individuarne costantemente i segnali di una assoluta continuità con gli immediati predecessori, perché associa a quella continuità i caratteri di una radicale riforma. La ricetta del pontificato di Papa Francesco si riassume, a giudizio dell’autore, nell’applicazione moderna del Vangelo, cioè la volontà di tornare alla radici del cristianesimo, quei valori che fanno della «misericordia», una specie di parola d’ordine del suo pontificato, non solo «un atteggiamento pastorale, ma la sostanza stessa del Vangelo di Gesù». Il richiamo al Concilio consente a Galeazzi, anche attraverso una vasta ricognizione tra le opinioni dei più autorevoli protagonisti del dibattito ecclesiale, di formulare sottili e interessanti distinzioni tra termini che si confondono troppo per essere chiarificatori. Quelli che 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ricordano l’essenziale differenza, ad esempio, tra «miseria» e «povertà», per cui «la prima è indegnità, la seconda è stile di vita» e il Vangelo dice, appunto, «beati i poveri», non «beati i miseri». A questo proposito, proprio per contestare ingenue o maligne assimilazioni ideologiche, l’autore richiama parole del Papa che rivendicano la primogenitura della parola evangelica sull’importanza della «cura dei poveri», rispetto a rivendicazioni marxiste totalmente estranee alla concezione cristiana della vita. Il libro, arricchito dai contributi del segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, di Simone Caleffi e di una introduzione del nostro vaticanista, Andrea Tornielli, ha il merito di illuminare, con chiarezza e profondità, tutti gli aspetti, soprattutto quelli più controversi, di un pontificato che si annuncia, nella sua «rivoluzionaria» semplicità, promotore di una nuova grande stagione della Chiesa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 28 .Società STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 “Racconto a Valeria e Carla la guerra, la musica, gli amori” L’autobiografia di Marisa Bruni Tedeschi: dalla storia con Benedetti Michelangeli al genero Sarkozy LAPRESSE Valeria Bruni Tedeschi, 51 anni La giovane Marisa Borini Anni 70 Marisa Bruni Tedeschi con i figli Valeria, regista e attrice, Virginio (morto nel 2006) e Carla, cantante e moglie di Nicolas Sarkozy Intervista LEONARDO MARTINELLI PARIGI n giorno Marisa Bruni Tedeschi andò sulla tomba del marito, Alberto, imprenditore influente nell’Italia del miracolo economico. E raffinato compositore di musica dodecafonica. Nel cimitero, d’un tratto, dal telefonino rimbalzò uno squillo. Un sms della figlia, Carla Bruni: «Dì a papà che il mio papà è lui». «Era proprio così: lui l’ha allevata e l’ha amata come gli altri nostri due figli». La signora Bruni Tedeschi, 86 anni, si confida nel suo appartamento a Parigi. Quella vicenda (Carla figlia di una storia che lei ebbe con il musicista Maurizio Remmert) la ricostruisce con garbo e sincerità nel libro appena uscito in Francia, Mes chères filles, je vais vous U 86 anni Marisa Borini ha sposato l’imprenditore Alberto Bruni Tedeschi da cui ha avuto i figli Valeria e e Virginio. Carla invece è nata da una storia che ebbe con il musicista Maurizio Remmert raconter…, edito da Robert Laffont. Sì, racconta a Carla e a Valeria la vita tra Torino e Parigi. Le origini piccolo-borghesi, la fame durante la II guerra mondiale, i sei bambini impiccati dalle SS in fondo al giardino. Fino alla «rinascita», la vita con Alberto Bruni Tedeschi, la carriera di pianista, viaggi in tutto il mondo. E, negli ultimi anni, i film con Valeria. Ma davvero le sue figlie non conoscevano tutte queste storie? «Sapevano pochissimo. Niente dell’infanzia e dell’adolescenza. E non tutto neppure del resto. Comunque, l’hanno trovato spassoso». Lei racconta pure la Torino fra gli Anni 50 e i 70. Come era? «Una città elegantissima. Ma non si muoveva niente, sempre le solite facce». za. E io ero come una madre per lui. Gli facevo lo shampoo, gli tagliavo le unghie. Anche quello era amore». Ma è vero che ancora oggi paga una pensione ad alcune delle amanti di suo suocero, Virginio, il padre di Alberto? La passione Nel libro c’è anche la sua relazione con Arturo Benedetti Michelangeli, il famoso pianista. Finì male, ma lei dice: «La ricomincerei oggi pomeriggio quella storia. Fu una passione. Soffrii. Ma fu anche bello» E in quell’ambiente alto-borghese lei e suo marito, una coppia libera, ognuno con storie parallele, eravate speciali… «Mio padre è morto quando ero molto giovane e così è stato per Alberto con sua madre. Lui è stato come un padre per me. Mi ha insegnato tutto: sull’arte, la musica, la finan- «Cominciammo nel 1974, erano nove allora. Oggi ne sono rimaste due. Sono eterne». Nel libro c’è anche la sua storia con Arturo Benedetti Michelangeli, il famoso pianista. Finì male, lei fu anche umiliata. Sente dell’amarezza a pensarci? «Guardi, la ricomincerei oggi pomeriggio quella storia. Fu una passione. E le passioni finiscono sempre male, con uno che soffre e l’altro che ti tratta male. Io lasciai la sua casa in Svizzera di notte e percorsi chilometri da sola nel bosco. Soffrii. Ma fu anche bello». Rimpianti dopo una vita così intensa, signora Marisa? «Forse di non aver detto prima a Carla chi fosse il suo vero padre. Lo seppe da Alberto: glielo confessò prima di morire. Ma era difficile spiegarlo a una ragazzina. Ogni tanto le dico: “Non ti lamentare, ne hai La venalità del male, asta record per il piccolo Hitler di Cattelan New York, l’opera venduta per 17 milioni di dollari da Christie’s FRANCESCO BONAMI NEW YORK l mercato dell’arte contemporanea viene sempre dato sul punto di collassare ma nonostante i gufi continua a rimanere in piedi, robusto. Lo ha dimostrato domenica sera con le due prime aste di New York da Christie’s e poi da Phillips. Molte opere hanno raggiunto prezzi forti. In particolare da Christie’s il record fatto da Him il piccolo Hitler di Maurizio Cattelan, ope- I ra del 2001 prodotta in quattro esemplari, aggiudicato per 17,2 milioni di dollari con un’offerta al telefono che si presume arrivi dal collezionista tedesco Erich Marx. Hitler comprato da Marx sembra una barzelletta. Le altre tre versioni di questa opera così controversa, il che spiega in parte l’assurdità del valore, sono tutte in mano a collezionisti privati per motivi opposti attratti dal soggetto: l’ebreo austriaco Stefan Edliss a Chicago, gli sceicchi del Qatar, un industriale di Washington. La salute del mercato dell’arte può essere però ingannevole essendo diventato il sistema delle aste molto complicato e non limpidissimo da capire. Le cifre che fanno notizia non sempre raccontano la vera storia che ha portato a certi valori. Prendiamo proprio l’asta di domenica: oltre a Cattelan un’opera di Koons, One Ball Total Equilibrium Tank del 1985, una palla da basket sospesa in un acquario, è stata venduta per 15,3 milioni di dollari. Un prezzo esorbitante visto ad occhio nudo. In AFP Him il piccolo Hitler di Maurizio Cattelan avuti due di padri”. E anche Maurizio le è affezionato». La musica è stata molto per lei. Ma a un certo momento smise di suonare. Quando? «Il 5 gennaio 1994, dopo aver saputo che Virginio, mio figlio, era malato di Aids. Pensai che potesse morire in tre mesi. Chiusi il pianoforte e mi dedicai a tempo pieno a lui. Facevo il giro dei medici. Poi morì mio marito. Solo dopo che Virginio se ne è andato, nel 2006, un giorno ho riaperto il pianoforte e ho ricominciato a suonare». Come era Virginio? «Un contemplativo. Gli piaceva l’alba. E camminare a Venezia alle sei di mattina. A me l’alba dà nostalgia. Preferisco un tramonto rosso fuoco: lo guardo e faccio un sacco di progetti». Nel libro ricorda anche l’ultimo giorno di suo figlio… «Era così magro, neanche lo vedevo nel letto, morto. Era Cristo. Scattai una foto. Ogni tanto la tiro fuori dal cassetto. La guardo: non posso farne a meno». Virginio era molto affezionato alla vostra casa al Cap Nègre, nella Francia del Sud, davanti al Mediterraneo. Un giorno lì arri- realtà pare che la casa d’aste, pur di avere l’opera, avesse garantito al collezionista 15 milioni di dollari e il suo guadagno sia stato quindi di «soli» 300 mila. Il perverso sistema delle garanzie è spesso alla base delle aste importanti: le case sono disposte a prendersi rischi enormi pur di convincere un collezionista a mollare capolavori che portano un incredibile ritorno d’immagine ma spesso pochi utili. Se l’opera di Koons non avesse trovato acquirenti, Christie’s avrebbe dovuto ugualmente sborsare 15 milioni diventandone lei proprietaria. Insomma non è tutto oro quello che luccica. Espressione che torna bene con l’opera di Cattelan America, il cesso d’oro massiccio che doveva essere installato al Guggenheim e invece per problemi tecnici non si sa quando sarà esposto. La mancata inaugurazione aveva crea- AP Carla Bruni Sarkozy, 48 anni vò un tale Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica. Come andò? «A tavola si mise a sedere nel posto che era stato di Virginio e prima di mio marito. Così, senza complessi. Quella sera c’eravamo io e mia sorella Gigi, Carla e Valeria. E quando siamo tutte insieme, è difficile per altri parlare. Praticamente restò zitto». Com’è suo genero? «Le parlo da un punto di vista privato: è una persona gentile. Adora la famiglia, la sua ma anche la mia. È un casalingo». Continua a suonare, signora? «Ogni giorno, almeno due ore. Da sempre, tutte le mattine interpreto un brano di Bach. Dentro c’è tutto: la poesia, la calma. Dà pace. Finalmente». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI to preoccupazione attorno alla vendita del Piccolo Hitler. Si temeva che i potenziali compratori cambiassero idea. Non è stato così. Il mercato di Cattelan è quindi tornato ad essere forte dopo un periodo di flessione? Anche questa conclusione è fuorviante. I grandi prezzi vengono raggiunti da opere iconiche, diventate parte della storia dell’arte contemporanea come appunto Him o la palla da basket di Koons. Altri lavori meno importanti degli stessi artisti non è detto che raggiungano gli stessi risultati o addirittura vengano comprati. Il mercato dell’arte ha la memoria breve ed è facilmente impressionabile. Non è scontato, se un altro dei quattro piccoli Hitler tornasse in vendita, che otterrebbe lo stesso risultato. Per il momento comunque «la venalità del male» fa sicuramente notizia. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . Società .29 Lorenzo Vitturi È uno dei sette che si sono cimentati in una nuova «esplorazione» della via Emilia (con Bublex, Graziani, Ravaldi, Stumpf Tranchina, Ventura). Veneziano, ha colto la sfida con sofisticati still life di coloratissima paccottiglia, «zavagli», schegge di parmigiano, plastiche, icone. Gioioso trionfo dell’inutile Michael Najjar Tedesco, sarà il primo artista a salire nello spazio con i voli della Virgin. Si sta sottoponendo a un severo allenamento psicofisico, lo stesso dei cosmonauti, che documenta con immagini quasi metafisiche: servono per finanziare il costoso passaggio in orbita MICHAEL NAJJAR Fermo immagine tra la via Emilia e il futuro Reggio s’illumina per l’XI festival di Fotografia Europea LORENZO VITTURI BRUNO VENTAVOLI REGGIO EMILIA 3 mila fotografie scattate ogni minuto solo in Italia 300 milioni di foto postate ogni giorno sui social rentacinque mostre del circuito ufficiale, e oltre trecento nella sezione Off. Reggio Emilia s’illumina d’un immenso vortice d’immagini per l’XI festival di «Fotografia Europea» che dura fino al 10 luglio, con concerti, feste, incontri casuali con artisti, sparsi nel reticolo della città vecchia, dagli ex chiostri cinquecenteschi di San Pietro al suggestivo Museo Spallanzani, a case private, botteghe, «non luoghi» recuperati all’arte. Curato da Diane Dufour, Elio Grazioli, Walter Guadagnini, si snoda lungo il tema della Via Emilia. Trent’anni dopo che, nel 1986, Ghirri con Calvino e un’allegra combriccola di scrittori e fotografi esplorò e raccon- T WALKER EVANS tò quell’arteria romana che andava dal fiume (Po) al mare (Adriatico), attraversando città, cascine abbandonate, discoteche, fabbriche pulsanti di genio e imprenditoria, nella lancinante e fotogenica orizzontalità della Pianura Padana. Oltre alle immagini bellissime, superclassiche d’allora di Barbieri, Jodice e compagni ci sono gli scatti di oggi, sulle stesse latitudini. E oltre, lungo tante le vie del mondo. Dall’Afghanistan petroso del giapponese Ikuru Kuwajima alle geometria dipinte di Paolo Ventura, dagli alberi di Paola De Pietri che s’incidono nel paesaggio come arabeschi ai viaggi di Paolo Pellegrin sul confine messicano di malavita e clandestini, ai migranti, ai ritratti che Gabriele Basilico catturò negli Anni 70 tra balere, dancing, discoteche per documentare il Walker Evans (1903-1975) È il grande maestro della fotografia americana. Con il suo sguardo ha raccontato l’era rooseveltiana e oltre. Questa prima mostra italiana a lui dedicata, offre un assaggio di 150 immagini che documentano una curiosità onnivora. Dalle strade senza fine, ai volti catturati a caso nella folla in metrò, dagli edifici in costruzione agli interni borghesi, dai reietti alle star, ai «comunisti». Ma anche semplici utensili, o marchi di compagnie ferroviarie che scompaiono nel panta rei del capitalismo yankee. mitico distretto del ballo nato sulla via Emilia, aggiornati da quelli contemporanei di Andrea Amadasi, Hyena, Arianna Lerussi, ai metafisici scatti al photofinish di Paolo Gioli, al Grand Tour di Giuliano Ferrari. Tutto questo a sancire che l’immagine fotografica è, anche e soprattutto, viaggio consapevole lungo le vene del mondo e nei visceri del sociale. Dai nitidi bianconeri di allora, all’instagram di oggi. Da un’epoca in cui ogni singola stampa su carta era preziosa, all’era dei pixel, in cui uno tsunami di immagini divora pantagruelico lo scorrere del tempo in una frenesia del clic incondizionato, selvaggio, immateriale. Perché ogni minuto, solo in Italia, sbocciano 3 mila fotografie; e ogni giorno, sui social, se ne postano 300 milioni. PASQUALE BOVE 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI REGGIO EMILIA rent’anni fa erano usciti da Feltrinelli due volumi sulla via Emilia, curati da E. Bronzoni e G. Bizzarri: uno di fotografia, Vedute nel paesaggio, con foto di Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Guido Guidi, Mimmo Jodice ecc.; e un secondo volume di racconti (Scritture nel paesaggio) di Italo Calvino, Antonio Tabucchi, Tonino Guerra, Daniele Del T Giudice, Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Beppe Sebaste, Giulia Niccolai, Antonio Faeti, Giorgio Messori, Corrado Costa. Ora, trent’anni dopo, sullo stesso tema, la via Emilia, è uscita una nuova raccolta Almanacco 2016. Esplorazioni sulla via Emilia (ed. Quodlibet, promossa dalla biblioteca Comunale di Reggio Emilia), dove in ordine geografico da Ovest ad Est, cioè dalla sorgente al mare, hanno scritto Paolo Colagrande, Paolo Nori, Learco Pignagnoli, Ivan Levrini, Francesco Marsibilio, Irene Russo, LUIGI GHIRRI Fu il grande narratore della via Emilia, con la stessa vocazione del suo concittadino Boiardo (nacque a Scandiano) a cogliere il fantastico nei ruderi, nelle brume, nelle zolle. Fondamentale fu la sua amicizia con Celati. Alcuni suoi scatti sono in mostra ai Chiostri di San Pietro. La Rimini Anni 80 Via dei due Gobbi Luca Santese è cofondatore di «Cesura». Pasquale Bove è un fotoreporter del «Carlino», che ha scattato 200 mila fotografie, molte a Rimini negli Anni 80, punto d’arrivo della via Emilia nonché baricentro euforico della modernità. Il primo ha selezionato 336 immagini e le ha editate in «Italy&Italy», ai Chiostri di San Domenico, dove il visitatore può consultare le immagini sui muri e in classici schedari d’archivio. Da un comizio di D’Alema al festival dell’hard. Corpi, volti, kitsch. Mondanità e quotidianità. Con un magnifico pigmento tondelliano. Il bello di Reggio Emilia è il circuito di gallerie e fucine creative sparse in ogni angolo della città (www.fotografiaeuropea.it/off), che trasformano il visitatore in un viandante a caccia di sorprese. Tra gli eventi, vale un salto in via dei due Gobbi 3. La proprietaria del magnifico palazzo nel centro storico fatto di ballatoi, scalette, cantine, cucine, ripostigli, che s’intersecano come in un’incisione di Escher, lo offre ogni anno a fotografi che lo abitano; e trasformano le case in salotti d’esposizione. In un fluxus permanente. Quante storie lungo quella strada ERMANNO CAVAZZONI Luigi Ghirri (1943-’92) Sandro Campani, Stefano Tonietto, Gianfranco Mammi, Paolo Vistoli, Ugo Cornia, Andrea Lucatelli, Antonio Castronuovo, Dino Baldi, Mauro Orletti, Jacopo Narros, Paolo Albani, Patrizia Barchi, Adrián N. Bravi, il tutto da me curato. Ed è stata l’occasione per pubblicare quegli scritti brevi che oggi, senza più le riviste letterarie, non hanno più un destino. Nel frattempo la via Emilia è cambiata, forse tutti questi scritti sono il suo funerale: da arteria fondamentale della viabilità europea, come per due millenni la via Emilia è stata, oggi è poco più di un viottolo asfaltato, una via di seconda scelta, interdetta al grande traffico che ora viaggia sull’autostrada e sull’alta velocità ferroviaria; oggi è un percorso tra fabbriche, vetrine, supermercati, discoteche, saloni, case, e paesini dopo paesini; serve solo per brevi tragitti. È diventata una strada di città, perché tra Piacenza e Rimini è un’unica continua città che si distende. I racconti di questo Almanacco 2016 si allargano perciò molto oltre il tracciato della vecchia via Emilia, divagando per le sue vaste periferie, sulle colline o verso la Bassa padana, fino agli argini del Po, e anche avanti e indietro nel tempo; e poi hanno preso un’aria molto più scherzosa e parodica rispetto alla prima antologia. C’è il ristorante dove cucinano i gatti (parodia della troppo famosa cucina emiliana); o brani di una locale antica letteratura latina, però inesistente, come se la narrativa cosiddetta padana fosse nata già duemila anni fa, assieme a precursori di Ungaretti e Montale. A molti, me compreso, il volumetto di trent’anni fa ha portato fortuna; spero questo porti altrettanta fortuna agli autori che ci hanno scritto. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ieri e oggi Trent’anni fa uscivano da Feltrinelli due volumi sulla via Emilia: uno di foto, «Vedute nel paesaggio» e uno di racconti «Scritture nel paesaggio». Ora per Quodlibet esce «Almanacco 2016. Esplorazioni sulla via Emilia» a cura di Ermanno Cavazzoni 30 .Spettacoli STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Il Regio riparte da “Bohème” la più torinese delle opere MASOLINO D’AMICO Teatro Quantasorridenteironia Otto titoli, musical e balletto per la nuova stagione inquestaballataperbalordi P Cartellone ALBERTO MATTIOLI TORINO E quilibrata, solida, senza fronzoli né eccessi. La nuova stagione del Regio è così, molto torinese. Dieci titoli in totale (erano 14 in questa), di cui otto opere, un musical e un balletto, La bella addormentata sotto Natale con lo Staatsballett di Berlino e la coreografia di Nacho Duato. Inaugurazione il 12 ottobre, con una nuova Bohème per i 120 anni dalla «prima» della più torinese delle opere. Dirige ovviamente Gianandrea Noseda e le premesse sono giustissime, le uniche ragionevoli se si decide di rifare Bohème dove la si è già strafatta: «Vogliamo ripensare da capo un’opera che potremmo montare in tre ore». All’aspetto scenico pensa Alex Ollé del collettivo catalano La Fura dels Baus: farà muovere una compagnia multietnica in una periferia contemporanea, perché la Bohème di oggi è lì. Al direttore musicale della maison spettano anche l’altro titolo torinese di Puccini, Manon Lescaut, e a fine stagione il Macbeth di papà Verdi nella nuova produzione palermitana di Emma Dante, e a questo punto siamo tutti curiosi di I più attesi Noseda Dirige tre titoli «La bohème», «Manon Lescaut» e il nuovo «Macbeth» Kunde Il tenorissimo americano sarà Sansone e il Des Grieux di Puccini vedere le streghe. Di gran lusso il nuovo Samson et Dalila: l’opera di Saint-Saëns è un capolavoro di suo, Pinchas Steinberg direttore e Hugo de Ana regista dovrebbero essere un garanzia. Dal passato prossimo del Regio vengono esumati due spettacoli non esattamente memorabili, appunto la Manon Lescaut di Jean Reno e la Zauberflöte di Roberto Andò. Pagliacci «fanno serata» da soli in una nuova produzione di Gabriele Lavia, già responsabile di alcune delle regie liriche più brutte degli ultimi decenni. Da leccarsi i baffi i tre spettacoli che proseguono altrettanti cicli pluriennali. Il musical è rappresentato dal capolavorissimo West Side Story di Bernstein nella versione originale e in esclusiva italiana. Il ciclo Janacek-Carsen prosegue con la Katia Kabanova del sommo Bob, già acclamata alla Scala, quella con il palcoscenico inondato e i cantanti che deambulano sulle passerelle tipo acqua alta a Venezia. Il barocco fa festival con L’incoronazione di Dario di Vivaldi diretta da Ottavio Dantone, intorno alla quale si mobiliteranno tutte le istituzioni culturali cittadine com’è stato fatto quest’anno per Casella. Le compagnie di canto non presentano grandissime star ma molti solidi professionisti. L’eroe della stagione è il tenore Gregory Kunde, che a 62 anni affronta due delle parti tenorili più scomode del repertorio, Sansone e Des Grieux. Tournée a Lugano, Muscat e al Festival di Edimburgo. Il sovrintendente Walter Vergnano e il direttore artistico Gastón FournierFacio sono soddisfatti. Tutto sommato, hanno ragione. 1 BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La «prima» La stagione si aprirà il 12 ottobre con «La Bohème» di Puccini La regia è di Alex Ollé, protagonisti Irina Lungu e Giorgio Berrugi rimi Novecento. Due balordi si incontrano vicino alle cascate del Niagara, predestinati a fare coppia dai rispettivi sia cognomi (Smith e Wesson, come il titolo della commedia) sia nomi (Tom e Jerry). Uno è un bizzarro quanto sfortunato inventore, che sta elaborando una sua astrusa teoria meteorologica; l’altro di mestiere recupera i cadaveri dei suicidi, molto numerosi da quelle parti. L’amicizia non fa in tempo a sbocciare, e già i due sono aggrediti dall’energia di una ragazza, Rachel, aspirante scrittrice e giornalista in prova. Bisognosa di uno scoop, costei vuole fare notizia gettandosi dalle cascate per riemergere, possibilmente, indenne. Lì per lì poco persuasi, poi coinvolti, Smith e Wesson finiscono per affidare l’intrepida Rachel a una botte. Inutile dire che il folle progetto finisce miseramente. I due balordi si sottraggono alle conseguenze penali riparando al Messico. Raccontando un episodio così Alessandro Baricco sembra aver voluto ammiccare al genere tipicamente americano della ballata popolare (Frankie and Johnny, Bonnie and Clyde) ovvero della «tall story». La sua è una gradevole imitazione in chiave di sorridente ironia, più un pizzico di compassione davanti alla ingenua incoscienza dei diseredati sogna- SERENA PEA Natalino Balasso e Camilla Nigro tori. La sostengono brillanti scambi di dialogo tra i due clown, un Vladimiro e un Estragone derivati da Mark Twain: ottima occasione per interpreti spiritosi come Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi, che non se la fanno sfuggire. Forse ancora più ammirevole di loro perché meno prevedibile risulta la Rachel di Camilla Nigro. C’è anche un quarto personaggio, la molto evocata signora Higgins padrona dell’albergo del posto (Mariella Fabbris), che arriva al finale per tirare delle conclusioni tutto sommato superflue. L’elegante confezione diretta da Gabriele Vacis in 100’ filati si impernia su di una spartana capanna tipoFebbredell’oromasenzapareti, disposta a librarsi in volo e persino a fungere da simbolica botte; altre invenzioni, accreditate come questa a Roberto Tarasco, evocano la devastante potenza delle cascate. 1 BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI SMITH & WESSON Visto al Goldoni di Venezia A Padova fino al 14 *** 1 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . Spettacoli .31 Anteprima MICHELA TAMBURRINO ROMA n trionfo di croci al neon e di madonnine votive fa da sfondo impuro ai massacri. Sangue, sgozzamenti, terrore; è il potere che si costruisce tra case abusive, skyline da incubo, povertà interiore, opulenza d’intenti. Benvenuti a Gomorra seconda stagione, la serie che ha valicato le frontiere di Scampia, venduta in oltre 130 nazioni per la gioia dei telespettatori internazionali. Torna su Sky Atlantic da stasera in contemporanea con altri cinque Paesi, in dodici episodi diretti da quattro registi, Stefano Sollima che ne è anche il supervisore artistico, Claudio Cupellini, Francesca Comencini e Claudio Giovannesi. Vetrina d’eccezione per l’anteprima internazionale, il Teatro dell’Opera di Roma, tutto oro e stucchi, che ha fatto dire al bravo protagonista Marco D’Amore: «Siamo sotto al boccascena e mi piace che questo progetto sia portato in uno spazio tanto ricco di storia. E mi piace che condividano questa emozione attori giovani che vengono “da miezz’a via” e che qui godono della loro dignità. Perchè è tutto bello e brutto, tutto è alto e basso. Se avessimo bocche così grandi da poterlo gridare, forse faremmo la differenza». Un racconto sul quale, dice Andrea Scrosati, Evp Programming Sky, «nessuno voleva scommettere preconizzandogli un futuro breve e una capacità di presa che non sarebbe andata oltre Roma». Invece no, perchè, come dice Roberto Saviano, a dieci anni dalla pubblicazione del suo libro, in sala alla presentazione blindatissima, oltre alla coerenza filologica premia il differente approccio che spariglia rispetto agli altri crime internazionali. «Qui si racconta come si costruisce il potere, che non conosce campanilismi. Napoli per parlare del mondo. Ecco come si apre una piazza di spaccio, come ci si rifornisce, quanto dura un tradimento, come si pianifica una vendetta. Emancipati dal giudizio morale, non denunciamo, raccontiamo una storia di potere di un’economia che prende forma e riguarda tutti. È un metodo e noi abbiamo fatto scuola E allora il cri- U Salvatore Esposito È ancora il figlio del boss, Genny Savastano Cristina Donadio Tra le novità, l’attrice che fa la parte di Scianel Cristiana Dell’Anna Una donna forte anche per lei: Patrizia Marco D’Amore (Ciro) in «Gomorra 2»; a destra, due scene della nuova serie in onda su Sky Atlantic Gomorra 2, sangue e potere “Napoli per parlare del mondo” Da oggi su Sky la serie tv in contemporanea con altri cinque Paesi Roberto Saviano «Mafie, il governo non fa abbastanza» 1 Il Governo fa ab- bastanza per contrastare le mafie? Secondo Roberto Saviano, no: «Le norme non bastano, la politica è sguarnita da questo punto di vista. Il Sud è diventato un tema marginale e questo è terribile». E poi c’è Cantone che gli ha dato del nichilista: «Non mi spaventa raccontare una contraddizione, significa provare a risolverla, non parteggiare per essa. Ce la prendiamo con chi racconta il male e non con il male stesso. Un vizio italico». mine apre altre strade di racconto, diventa una metafora». O come sostiene il produttore Cattleya Riccardo Tozzi: «Il romanzo del terzo millennio si è imposto per le sue caratteristiche, porta sullo schermo la gente, la vita, le case, è uno shock come avvenne per il Neorealismo quando Rossellini buttò la realtà sullo schermo». L’università del rischio prevede in questo solco altri pro- L’autore Sky annuncia una serie tratta dal libro «ZeroZero Zero» di Roberto Saviano (foto) NÉ CRONACA NÉ CATTIVO ESEMPIO PIACE PERCHÉ RACCONTA L’ANIMO UMANO GIANMARIA TAMMARO NAPOLI lla fine, anche in Gomorra - La serie, tutto si riduce a questo: all’inevitabile scontro tra realtà e finzione. Al difficilissimo equilibrio da trovare tra quello che è vero, concreto, riscontrabile nella vita di ogni giorno e quello che invece è solo una trovata narrativa, un artificio per coinvolgere lo spettatore. Non c’entra niente la pedagogia: Gomorra - La serie resta un prodotto di intrattenimento - un ottimo prodotto, sotto ogni punto di vista. Il merito, ovviamente, è di chi la storia l’ha scritta e l’ha riadattata: è di Roberto Saviano, autore del libro e del soggetto, di Stefano Sollima, padre-padrone del progetto, e di Sky. Gomorra vive una doppia vita: si trova davanti a un bivio. E tra chi, sbagliando, le attribuisce un ruolo educativo - A se certe cose succedono, è colpa di questa serie - e chi, al contrario, la spoglia di qualsiasi contenuto - è solo fiction - Gomorra è un ottimo esempio di come, in Italia, cronaca e finzione arrivino a un solenne compromesso. Non tutto quello che vediamo sul piccolo schermo è vero; e non tutto quello che ci viene raccontato è falso. Gomorra è storia di camorristi e mostri, di uomini e di donne, e del potere che logora («Potere e tradimento - ha detto Roberto Saviano vanno a braccetto»). Non è una serie tv per tutti, e non è nemmeno per un’élite. È l’Italia non solo Napoli o la Campania che viene messa a nudo. È il problema «criminalità organizzata» che viene spiegato (talvolta letteralmente: senza saltare passaggi o particolari). Il Salvatore Conte di Marco Palvetti o il Pietro Savastano di Fortunato Cerlino sono persone vere, riconoscibili, che vivono in un mondo finto ma coe- rente, e che agiscono come hanno agito veri boss. Ma attenzione: il processo non è inverso. Non c’è la finzione che influisce sulla realtà. Il circolo si ferma non appena c’è la messa in onda. È anche in questo, forse, che va ricercato il segreto del successo di questa serie: Sky è partita da un’idea, da un libro, da una storia, e si è spostata altrove. Il male è diventato una metafora: dell’animo umano, della passione, della fama, del successo; di tutto ciò che è, oltre il velo della finzione. Oggi Gomorra respira l’aria di un intero continente: alle storie dei camorristi si affiancano le storie della ’ndrangheta. Napoli come Berlino e Berlino come Milano. Il protagonista è il potere. Gomorra è lo specchio del nostro mondo spogliato di qualsiasi elemento positivo. Siamo noi, al contrario, in un inferno senza fiamme ma pieno di cemento. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI getti che hanno presa sul mondo grazie alla tedesca Beta Film presente con il Ceo Jan Mojto. «L’estero è attratto dai caratteri più che dal plot e in questa serie l’accento è posto proprio sui personaggi, forti e magistralmente interpretati». Eccoli allora questi personaggi, partendo da Genny Savastano che nell’ultima puntata avevamo lasciato a terra quasi morto a causa dell’imbo- 12 episodi Nella seconda serie di «Gomorra», diretta da Stefano Sollima e altri tre registi; la prima è stata distribuita in 130 nazioni scata di Ciro (Marco D’Amore), ex «fratello» e ora acerrimo nemico. L’era del clan Savastano con il padre mezzo pazzo in galera sembra tramontata. Ma Don Pietro, lucidissimo, evade, come dice il suo interprete, l’ottimo Fortunato Cerlino: «Pietro è un uomo devastato, la moglie morta, in conflitto con il figlio, un impero sparito. E ora guarderà in faccia la sua parte più nera». Perché Genny è vivo e vuole riprendersi tutto quello che era suo. Ora, orbi di Donna Imma morta, arrivano due nuovi volti femminili, Scianel spietata e perfida resa magistralmente nei dettagli da Cristina Donadio e la più misteriosa Patrizia di Cristiana Dell’Anna. Le alleanze nuove creeranno nuove mappe del potere. In cantiere la serie numero 3 e numero 4. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 123456789A812BBCD8EA9F LA STAMPA E LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 10 maggio 2016 Rai 1 6.00 Il caffè di Raiuno 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 11.10 A conti fatti - La parola a voi Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Antonella Clerici e i suoi ospiti preparano ogni giorno nuove e invitanti ricette 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Colors Game show 15.15 Torto o ragione? Il verdetto finale Attualità 16.30 Tg 1 16.40 La vita in diretta Attualità 18.45 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show con Flavio Insinna Rai 2 7.20 Il tocco di un angelo TF 8.05 Le sorelle McLeod Serie 9.30 Tg2 Insieme Attualità 10.30 Cronache animali Attualità 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società Attualità 13.50 Medicina 33 Rubrica di attualità medica 14.00 Detto fatto Attualità 16.15 Castle Telefilm 17.45 Rai Parlamento - Telegiornale Attualità 17.55 Tg2 Flash L.I.S. 18.00 Tg sport 18.20 Tg 2 18.50 NCIS Los Angeles TF 19.40 NCIS Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.05 Lol Serie 21.15 Captain America ★★ The winter... Canale 5 6.00 7.55 8.00 8.45 Tg 5 Prima pagina Traffico Tg 5 Mattina Mattino Cinque Attualità 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.10 Una vita Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk show 16.10 Amici Talent show 16.20 Il segreto Telenovela La serie ambientata nella Spagna rurale dell’inizio del XX secolo 17.10 Pomeriggio cinque Attualità 18.45 Caduta libera Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Varietà 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.00 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Ciclismo: Giro d’Italia Sport 18.10 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Viaggio nell’Italia del Giro Documentari 20.35 Un posto al sole Soap opera Italia 1 7.25 C’era una volta... Pollon Cartoni animati 7.50 Sailor moon Cartoni 8.15 Settimo cielo Telefilm 10.15 Dr. House - Medical division Telefilm 12.05 Cotto e mangiato Il menù del giorno 12.25 Studio Aperto 13.05 Sport Mediaset Sport 13.45 I Simpson Cartoni 14.35 Futurama Cartoni 15.00 Big Bang Theory Sitcom 15.35 My name is Earl Telefilm 16.05 Due uomini e mezzo Telefilm 17.00 Friends Telefilm 18.00 Mike & Molly Sitcom 18.25 What women want Sitcom 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.25 CSI Miami Telefilm Rete 4 La 7 6.55 Hunter Telefilm 8.55 Cuore ribelle Telenovela 9.45 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 13.00 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Chisum Film (western, 1970) con John Wayne, Forrest Tucker. Regia di Andrew V. McLaglen. Wayne possiede un ranch nel Nuovo Messico che un prepotente gli vuole togliere. ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Dentro la notizia 19.55 Tempesta d’amore SO 20.30 Dalla vostra parte 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.30 Omnibus Attualità 9.45 Coffee break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità Il programma dedicato a politica e attualità condotto in studio da Myrta Merlino 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache Attualità Il programma, a cura della redazione News, dedicato alla cronaca 14.20 Tagadà Attualità 16.20 Water Brothers Documentari 18.15 Joséphine ange gardien Telefilm 20.00 Tg La7 20.35 Otto e mezzo Attualità con Lilli Gruber 21.05 Ballarò 21.10 Fuoco amico TF45 21.10 Blindspot FICTION. Enea e Frezzo rientrano TELEFILM. A Times Square viene a Roma, convinti che, seguendo le tracce di Dorrico, arriveranno a Fedora e ai bambini. Samira è con loro, di nuovo accanto al suo Enea ritrovato un borsone al cui interno c’è una donna; è drogata e confusa. Unico indizio è il nome dell’agente Fbi Weller tatuato sulla sua schiena FILM. (dramm., 2011) con T. Hanks, Evans, Samuel L. Jackson. Regia di A. Russo, J.Russo. Due anni dopo la battaglia di New York, Steve Rogers vive a Washington ATTUALITÀ. Massimo Giannini conduce un nuovo appuntamento con il talk show di approfondimento politico. Gli ospiti in studio discuteranno sul tema del giorno J. Roberts. Regia di T. Hanks. Larry, 45 anni, capo commesso esemplare, viene licenziato. Decide di iscriversi all’università ATTUALITÀ. Informazione e approfondimento su temi di attualità politica in compagnia di Giovanni Floris. Con tanti ospiti in studio e la copertina satirica di Maurizio Crozza 23.35 2Next - Economia e Futuro Attualità L’economia, alla portata di tutti, raccontata da Annalisa Bruchi 0.40 Tg2 0.55 Hawaii Five-0 Telefilm 0.00 Tg3 Linea notte Attualità 1.05 Rai Parlamento - Telegiornale Attualità 1.15 Terza pagina Attualità 1.45 Fuori orario. Cose (mai) viste 2.00 Rainews 24 23.00 The Last Ship Telefilm 0.55 Delitti e profumi Film (comm., 1988) con Jerry Calà, Umberto Smaila. Regia di Vittorio De Sisti ★ 2.45 Studio aperto - La giornata 23.30 About a boy Film (comm., 2002) con Hugh Grant, Toni Collette. Regia di Chris Weitz, Paul Weitz ★★★ 1.35 Tg4 Night News 2.15 Ieri e oggi in tv Varietà 0.00 Tg La7 0.10 Otto e mezzo Attualità Lilli Gruber conduce una finestra quotidiana aperta sull’attualità, nazionale e internazionale (Replica) 21.20 Felicia Impastato FICTION. Il 9 maggio 1978, il gior- nalista Peppino Impastato è assassinato dalla mafia. Per anni, la madre Felicia (Lunetta Savino) si batte per avere giustizia 23.25 Porta a porta Attualità 1.00 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.35 Sottovoce Attualità 2.05 Rai Cultura - Inventare il tempo - Mozart Documentari Rai 3 FILM. (azione, 2014) con Chris 23.30 Grand Hotel Chiambretti Varietà Gente che va gente che viene dall’isola 1.20 Tg 5 Notte. Meteo.it 2.10 Striscia la notizia (R) 2.20 Uomini e donne (R) 21.15 L’amore all’improvviso Larry Crowne ★★ 21.10 diMartedì digitale terrestre RAI 4 21 11.30 Flashpoint Serie 13.00 Atlantis Serie 14.30 Star Trek Enterprise Telefilm 15.15 Fairy Tail Telefilm 15.40 Numbers Serie 17.55 Rai News - Giorno Notiziario 18.00 Flashpoint Serie 19.35 Ghost Whisperer Serie 21.10 Eurovision Song Contest Musicale 23.25 Atlantis Serie 0.55 Rai News - Notte RAI 5 23 15.50 16.40 18.40 18.45 18.55 19.45 This Is Opera Opera - Tosca Rai News - Giorno Piano Pianissimo This Is Opera La Libertà di Bernini 20.45 Passepartout: Borghesi Cosmopoliti 21.15 Ai confini del paradiso Film 23.15 The Pink Floyd And Syd Barrett Story Documentari RAI STORIA 54 19.35 W la storiaCostruire 20.05 Il giorno e la storia Documentari 20.25 Il tempo e la storia. H. I. J. O. S. i figli dei desaparecidos Documentari 21.05 Viaggio nell’Italia del Giro. Tappa 5.Praia a MareBenevento 21.40 Speciali storia. Italiani con Paolo Mieli RAI MOVIE 12.05 La congiura della pietra nera Film 13.55 Legittima offesa While She Was Out Film 15.25 Un medico, un uomo Film 17.30 Rai News - Giorno 17.35 L’estate di Martino Film 19.05 C’eravamo tanto amati Film 21.15 La famiglia Film 23.25 Una giornata particolare Film film 19.15 All’ultimo respiro Un ladro di auto coinvolge una bella studentessa nelle sue pericolose avventure SKY CLASSICS Drunken Master 2 Cina: un giovane incappa in un generale in cerca di reperti archeologici SKY COMEDY 19.25 Il 13° guerriero Anno 1000: Antonio Banderas conduce una vita raffinata nella splendida Baghdad SKY HITS Ho ucciso Napoleone In 24 ore la vita di Anita, single e manager in carriera, viene spazzata via SKY CINEMA 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Una favola ecologica ambientata sott’acqua diretta da Aun Hoe Goh SKY CINEMA FAMILY 21.00 Sky cine news SKY CINEMA 1 Boygirl - Questione di… sesso Woody e Nell, vicini di casa dall’infanzia, non potrebbero essere più differenti SKY CINEMA FAMILY Quinto potere Peter Finch dichiara davanti le telecamere di volersi suicidare. Di Sidney Lumet SKY CLASSICS La leggenda di Al, John e Jack Aldo, Giovanni e serie tv Giacomo uccidono per sbaglio la zia del boss 16.35 NCIS Los Angeles SKY COMEDY 16.40 2 Broke Girls FOX 17.05 How I Met Your Mother FOX 17.10 Castle FOX LIFE 17.30 NCIS Los Angeles Mona Lisa Smile America anni ‘50: la prof Julia Roberts sfida il tradizionalismo di un college SKY PASSION Knockout - Resa dei conti Gina Carano, soldatessa dei black ops, cerca di scoprire chi l’ha incastrata SKY MAX 21.10 Manuale d’amore Quattro episodi concatenati con Carlo Verdone, Margherita Buy e Sergio Rubini SKY HITS 22.40 Zip & Zap e il club delle biglie Zipi e Zap, due gemelli, si distinguono solo per il diverso colore di capelli SKY CINEMA FAMILY Fair Game - Caccia alla Spia La vera storia di Valerie Plame, agente Cia SKY MAX 22.50 Ricomincio da tre Massimo Troisi vuole ricominciare da tre, visto che due cose buone le ha fatte SKY COMEDY 23.05 Un sogno per cambiare SKY PASSION 23.10 Il talento di Mr. Ripley Matt Damon viene inviato in Italia per riportare a casa il ricco e viziato Dicki SKY HITS 24 FOX CRIME 22 13.10 Perdutamente tuo... mi firmo Macaluso Carmelo fu Giuseppe Film 15.15 Concorrenza sleale Film 17.20 Delitto al ristorante cinese Film 19.20 Supercar Telefilm 20.05 Walker Texas Ranger Telefilm 21.00 Los Amigos Film 23.15 L’Istruttoria è chiusa dimentichi Film DISCOVERY CHANNEL FOX GEOGRAPHIC DISCOVERY CHANNEL 19.05 Top Gear 17.35 How I Met Your Mother FOX 18.00 I Griffin FOX 18.05 Castle FOX LIFE 18.20 NCIS Los Angeles 19.15 Tuttigiorni’s Got Talent SKY UNO FOX CRIME 18.30 I Griffin FOX 19.00 Il contadino cerca moglie - I Protagonisti FOX LIFE I Simpson FOX 19.15 NCIS FOX CRIME Ci pensa Mainardi FOX 19.40 Gomorra Sound ARTE socialface SKY UNO 19.55 L’Eldorado della droga NATIONAL GEOGRAPHIC 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL 20.10 De.sign: L’idea della bellezza ARTE 20.20 Hell’s Kitchen Usa SKY UNO 20.55 Stupidi al quadrato LIFE 19.20 I Simpson FOX 19.45 Ci pensa Mainardi NATIONAL GEOGRAPHIC FOX LIFE 21.00 Come è fatto: Top 5 DISCOVERY CHANNEL The Big Bang Theory FOX 20.05 NCIS FOX CRIME 20.10 Grey’s Anatomy FOX LIFE 21.10 Artists in Love: Federico Fellini e Giulietta Masina ARTE Hell’s Kitchen Usa SKY UNO The Big Bang Theory FOX 21.25 Stupidi al quadrato NATIONAL GEOGRAPHIC 20.35 2 Broke Girls FOX 21.00 Elementary FOX CRIME Teen Wolf FOX 21.50 22.11.63 FOX 21.55 Elementary FOX CRIME 22.45 Falling Skies FOX 22.50 NCIS FOX CRIME 22.55 Come Date With Me FOX LIFE FOX CIELO 26 13.45 MasterChef Australia Varietà 14.15 MasterChef Italia - La sfida italiana 16.15 Fratelli in affari 17.15 Buying & Selling 18.15 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio 20.15 Affari di famiglia 21.15 Junior MasterChef USA Varietà 22.15 Junior MasterChef USA Varietà 23.15 Valerie - Diario di una ninfomane TV8 REAL TIME 8 14.15 Affari legali 15.15 Eredità da star 16.15 Mamme sull’orlo di una crisi da ballo Varietà 18.15 Hell’s Kitchen Usa 19.15 House of Gag Varietà 21.15 Ghost Rider Film 23.30 Italia’s Got Talent Varietà 1.45 Tuttigiorni’s Got Talent Varietà 2.45 Eredità da star Documentari 21.30 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL 21.55 Una famiglia fuori dal mondo DISCOVERY CHANNEL I maghi del garage NATIONAL GEOGRAPHIC 22.00 Artists in Love: Rudolf Nureyev e Erik Bruhn ARTE 31 14.45 Dire, Fare, Baciare - Italia Varietà 15.45 Abito da sposa cercasi: Atlanta 17.10 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US 18.10 Amici di Maria De Filippi Varietà 19.10 La cuoca bendata 20.10 Alta infedeltà 21.10 Take Me Out UK Varietà 22.40 Incidenti di bellezza DMAX 17.50 Ballistic Una nuova arma letale minaccia di devastare l’intera umanità PREMIUM CINEMA ENERGY 18.25 Nemiche amiche Una madre modello e una donna in carriera sono costrette a far pace per i figli PREMIUM UNIVERSAL 19.15 Concorrenza sleale Roma 1938: i litigi fra il sarto Diego Abatantuono e l’ebreo Sergio Castellitto PREMIUM CINEMA Amore, bugie e calcetto Un gruppo di amici per nulla al mondo rinuncerebbe alla partita del giovedì PREMIUM COMEDY 19.30 Possession - Una storia romantica Gwyneth Paltrow e Aaron Eckhart ricostruiscono la storia d’amore tra due poeti PREMIUM CINEMA EMOTION Catwoman Timida e sensibile, Patience Philips viene trasformata in Catwoman. Con H. Berry PREMIUM CINEMA ENERGY 20.40 Close Up — Johnny Depp PREMIUM UNIVERSAL 21.15 La scuola più bella del mondo Il preside Christian De Sica vuole vincere la gara della Festa dei giovani PREMIUM CINEMA Focus — Generation Rock’n Roll PREMIUM UNIVERSAL Basic Instinct Sharon Stone, sospettata di omicidio, seduce il detective Michael Douglas PREMIUM CINEMA EMOTION Barb Wire PREMIUM CINEMA ENERGY 40 Giorni e 40 Notti PREMIUM COMEDY 21.20 Animal House Le vicende degli studenti di una folle università anni ‘60. Con John Belushi PREMIUM UNIVERSAL 22.55 Special Forces Liberate l’ostaggio Elsa, giornalista francese inviata in Afghanistan, entra nel mirino dei Talebani PREMIUM CINEMA ENERGY The Best Man Holiday Ex compagni di college si riuniscono dopo 15 anni, riaffiorano le tensioni PREMIUM COMEDY 23.05 Minions Protagonisti i minion, personaggi creati da Ken Daurio e Cinco Paul PREMIUM CINEMA 23.20 Seduzione pericolosa Il detective Al Pacino indaga su una serie di omicidi a sfondo sessuale PREMIUM UNIVERSAL 52 14.10 Si salvi chi può! 15.05 Gator Boys: gli acchiappalligatori 15.55 Prova a prenderli 16.50 Affari a quattro ruote World Tour 17.45 Gli eroi dell’asfalto 18.35 Affare fatto! 19.30 Banco dei pugni 20.20 Affari a tutti i costi 21.10 Nudi e crudi 22.00 Caccia all’oro bianco - 1^TV film intrattenimento 18.10 Ingegneria degli errori 18.30 Gadget Man SKY UNO 18.50 Gadget Man SKY UNO 18.55 Megafabbriche Ferrari FF NATIONAL CRIME 23.35 Bartendency IRIS serie tv 14.40 Hustle - I signori della truffa JOI 14.50 Fringe ACTION 15.05 Girlfriends’ Guide To Divorce STORIES 15.45 Psych JOI The Musketeers ACTION Harry’s Law TOP CRIME 15.58 Dallas STORIES 16.30 30 Rock JOI 16.40 Fuori Serie ACTION 16.50 Dallas STORIES 16.55 30 Rock JOI 17.05 Izombie ACTION 17.25 Baby Daddy JOI 17.45 Dr. House - Medical division STORIES Baby Daddy JOI 17.55 Izombie ACTION 18.15 Mike & Molly JOI 18.35 Dr. House - Medical division STORIES 18.40 Mike & Molly JOI 18.45 Fringe ACTION 18.59 Aiutami Hope! JOI 19.25 Person Of Interest TOP CRIME 19.30 Covert affairs STORIES Una mamma per amica JOI 19.35 Revolution ACTION 20.15 Due uomini e 1/2 JOI 20.20 Covert affairs STORIES 20.25 Revolution ACTION 20.40 Due uomini e 1/2 JOI 21.10 Blindspot TOP CRIME 21.15 The Night shift STORIES Big Bang Theory JOI Chicago Fire ACTION 21.35 Mom JOI 22.05 The Night shift STORIES 34 STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Serie B: punti playoff per lo Spezia Spezia-Brescia 2-1 nel posticipo della 40ª giornata di serie B. La classifica: Crotone** 79; Cagliari** 77; Pescara 68; Trapani 67; Bari, Spezia 65; Novara (-2), Cesena 62; Entella 61; Brescia, Perugia 54; Avellino, Ternana 49; Vicenza 48; Ascoli 46; Pro Vercelli 43; Modena, Latina, Salernitana 42; Lanciano (-7) 39; Livorno 38; Como* 30. (**) = Promosse in serie A. (*) = Retrocesso in Lega Pro. SPORT Oggi in Tv 12,00 Tennis. Torneo Atp Roma Sky Sport 2/3 13,05 Sport Mediaset Italia 1 13,45 Ciclismo. Giro d’Italia Rai sport 1 15,10 Ciclismo. Giro d’Italia Raitre 17,15 Ciclismo. Giro d’Italia, processo alla tappa Raitre 18,00 Tg Sport Raidue 19,00 Pallanuoto. World League, ItaliaCroazia Rai Sport 2 20,30 Nuoto. Europei, sincro femm. Rai Sport 1 20,45 Premier L. West Ham-Manchester United Fox Sports Wayne Rooney, Manchester United 20,45 Basket. Playoff, Milano- Trento Rai Sport 2 20,45 Basket. Playoff, Cremona-Venezia Sky Sport 1 21,00 Tennis. Torneo Atp Roma Sky Sport 2 02,00 Basket Nba. Playoff Sky Sport 2 Venire dopo di lui è impegnativo, la campagna elettorale non sia una guerra: perderebbero tutti Questa decisione, guarda caso, impone una sospensione che mi impedirà di candidarmi alle prossime elezioni Fifa Giancarlo Abete Vicepresidente dell’Uefa Ho deciso di dimettermi, proseguirò la battaglia nei tribunali svizzeri per dimostrare la mia onestà Michel Platini Presidente dell’Uefa dimissionario IL VERDETTO DEL TAS: A LE ROI SCONTO DI DUE ANNI I possibili successori Fernando Gomes, 64 anni (sopra), presidente della federazione portoghese Sotto, Michael van Praag (68), numero uno della federcalcio olandese PAOLO BRUSORIO Se è vero che solo chi cade può risorgere, a Michel Platini non resta che aspettare il 2019 per rimettersi in piedi. E già questa scadenza, non proprio dietro l’angolo, dà il peso della sentenza: quattro anni di squalifica, a partire dal 2015. Confermato dunque il conflitto di interessi: è il verdetto del Tas sulla vicenda che riguarda l’ex presidente dell’Uefa e quel velenoso pagamento postdatato di 2 milioni di franchi svizzeri ricevuti da Blatter nel 2011 per una consulenza triennale stipulata nel 1999. Dal macigno della prima sentenza, otto anni di squalifica, i successivi gradi di giudizio ne hanno erosi prima due e poi altri due fino al verdetto di ieri. Il tribunale, si legge nelle motivazioni, «non è convinto della legittimità di quel pagamento» e soprattutto guarda con sospetto la tempistica: giusto 4 mesi prima delle elezioni Fifa, quelle che vedevano in corsa proprio Sepp Blatter e Mohammed Bin Hamman. Insomma, non c’è la pistola fumante ma i proiettili probabilmente sì: tanto è bastato per far cadere Le Roi. Nella sentenza ce n’è anche per la Fifa che, pur sapendo del pagamento fin dal 2011, non ne ha parlato al comitato etico fino al 2015. Insomma, rivelazioni a orologeria. Svizzera come il colonnello Sepp, infine nemico di Platini. Prima mossa Una decapitazione con uno sconto che non può soddisfare Platini. Non lo riabilita da un punto di vista giuridico-sportivo né dal punto di vista operativo. Tanto che la prima mossa del tre volte Pallone d’Oro sono Fine corsa Sentenza definitiva: 4 anni di squalifica per Platini. Termina così la carriera dell’ex presidente Uefa: “Una profonda ingiustizia, ma non mi fermo, dalla vita ho avuto molte sorprese” PHOTOPRESS I soldi da Blatter Quel pagamento da 2 mln di franchi 1 Il pagamento che ha stroncato la carriera politica di Michel Platini riguarda una consulenza da 2 milioni di franchi svizzeri seguita a un accordo tra Platini stesso e l’allora presidente della Fifa Sepp Blatter. L’accordo fu firmato nel 1999, ma il pagamento venne effettuato solo nel 2011 alla vigilia di una tornata elettorale Fifa che vedeva Blatter tra i candidati e Platini, nel frattempo presidente Uefa e nel comitato esecutivo Fifa, tra gli elettori. Il Tas si è detto «non convinto della legittimità» di tale pagamento. state le dimissioni da presidente, anche per liberare l’Uefa dall’impasse. «Prendo atto della decisione del Tas ma la vivo come una profonda ingiustizia. Il futuro? La vita mi ha sempre riservato belle sorprese, sono pronto a viverle. Proseguirò la mia battaglia davanti ai tribunali svizzeri per dimostrare la mia onestà». La giustizia ordinaria, quel percorso fuoristrada che con l’istituzione del Tas, il tribunale per i casi sportivi, Platini intese scongiurare. Deroga ad personam. La sua. Pratiche inevase Ma che cosa succederà ora all’Uefa? Il primo passo sarà il comitato esecutivo fissato a Basilea il 18 maggio in occasione della finale di Europa League: verrà scritta la road map che dovrebbe portare all’elezione del nuovo presidente tra settembre e ottobre. Ora che Michel è a fine corsa, partiranno le grandi manovre: mettere d’accordo 55 federazioni non sarà semplice, «venire dopo Platini è molto impegnativo, spero che la campagna elettorale non diventi una guerra, altrimenti c’è il rischio che perdano anche 24 squadre Partecipanti al prossimo Europeo di Francia 2016 (sei gironi): una novità voluta proprio da Platini i vincitori», dice Giancarlo Abete, attuale vice presidente Uefa che non ha intenzione di candidarsi ma che di strategie se ne intende eccome. Sul tavolo di Nyon, inevase, ci sono le pratiche che riguardano il nuovo format delle coppe europee e il rapporto con i club: questioni di cui i candidati non potranno non tenere conto. Ma chi saranno? Non l’attuale presidente reggente (lo spagnolo Villar), probabilmente i presidenti della federazione olandese (Michael van Praag) e portoghese (Fernando Gomes). Pare certo che il blocco dei Paesi dell’Est (che ruota intorno al ministro dello sport russo Mutko) farà la voce grossa e anche un nome da mettere sul tavolo. È già circolato anche il profilo di Pierluigi Collina, confermato per ora alla guida degli arbitri in Uefa: potrebbe seguire Gianni Infantino alla Fifa o invece scalare l’Europa. Per ora, solo schermaglie. Fuori Platini, è saltato il tappo. Alla Juve, via Le Roi, presero Magrin per sostituirlo e non andò benissimo. L’Uefa può fare certamente di meglio. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Carriera interrotta Michel Platini, 60 anni, fu eletto presidente Uefa il 26 gennaio 2007 Da giocatore vinse tra le altre cose 3 Palloni d’Oro LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . 35 Basket: Avellino e Reggio Emilia ok Tommasi rieletto n. 1 del sindacato giocatori Lite Cassano-Samp, ma Fantantonio si salva Con 32 punti di Nunnally, Avellino batte ancora Pistoia in casa e si avvicina alle semifinali. Anche Reggio Emilia si è portata sul 2-0 contro Sassari. Gara 2 dei quarti dei playoff: Avellino-Pistoia 83-70 (serie 20), Reggio Emilia-Sassari 82-75 (serie 2-0). Stasera ore 20,45: Milano-Trento (Rai Sport 1, serie 1-0), Cremona-Venezia (Sky Sport 1, serie 0-1). Damiano Tommasi è stato rieletto per il terzo mandato al vertice dell’Aic, il sindacato dei giocatori. Rimarrà in carica per il prossimo quadriennio alla guida di un consiglio direttivo di 25 membri: fra questi, anche gli juventini Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci e il rossonero Riccardo Montolivo. Per la prima volta entrano nella struttura di vertice due donne: Chiara Marchitelli e Marta Mason. Retroscena MASSIMILIANO NEROZZI TORINO Q uelli di Mahmoud Dahoud, vent’anni, centrocampista di talento del Borussia Mönchengladbach, e di Christoph Kramer, cinque anni più vecchio, mediano del Bayer Leverkusen, non sono solo nomi annotati su un block-notes come tanti altri, ma giocatori cui val la pena dare un’occhiata da vicino, e con una certa urgenza: dev’essere per questo che sabato pomeriggio «Kicker», settimanale sportivo tedesco, ha scovato il ds juventino Fabio Paratici al Borussia Park, dove giocavano uno contro l’altro. Due obiettivi con un volo. Non siamo ancora al viaggio con libretto degli assegni al seguito, perché in quei casi c’è pure l’ad Beppe Marotta, ma è comunque una decisa manifestazione d’interesse. Obiettivo Talenti André Gomes, 22 anni, centrocampista del Valencia e del Portogallo Quest’anno, 3 gol in 37 partite: costa non meno di 30 milioni Mahmoud Dahoud, 20 anni, e Christoph Kramer, 25, l’anno scorso quando giocavano insieme nel Borussia Mönchengladbach Kramer contro Dahoud Blitz Juve in Germania Il ds Paratici a Mönchengladbach per la sfida col Leverkusen: occhi sui due centrocampisti Emergenza nel mezzo Del resto, che a centrocampo la Juve dovrà comprare almeno un paio di pezzi (affidabili) è fin troppo evidente, causa infortuni. A partire da quello di Claudio Marchisio, che non rientrerà in servizio permanente prima di ottobre: dunque, qualcuno davanti alla difesa ci vorrà. Questione sanitaria pure per Sami Khedira, costretto ai box ora e per metà stagione, in senso aritmetico: di 50 partite stagionali, il tedesco ne ha giocate 25. Tecnicamente e tatticamente, un grande affare (a zero euro), clinicamente una sciagura. Ovvero, se Dybala ha sostituito Tevez e Marchisio s’è preso lo scranno di Pirlo, seppur con altri spartiti, nessuno ha dato il cambio ad Arturo Vidal. Quel che Marot- ta e Paratici vorrebbero appunto fare in occasione del prossimo shopping estivo. Sempre che resti Paul Pogba, cosa di cui al momento è convinto il club bianconero, altrimenti bisognerebbe allungare la lista della spesa. Giovani e di talento L’idea resta sempre quella del rinnovamento, cercando di 25 Presenze Quelle stagionali di Sami Khedira, tutte da titolare, sulle 50 gare della Juve Cinque gol Tornano le cassanate dopo il derby perso dalla Samp: Antonio Romei, braccio destro del presidente Ferrero, era piombato negli spogliatoi accusando la squadra di poco impegno e Cassano aveva risposto a modo suo. Tanto che ieri il club è stato a un passo dal rescindere il contratto: solo che Romei non ha incarichi ufficiali, ed è quindi inapplicabile la clausola anti-cassanate. conciliare età e talento. In questo senso, Dahoud sarebbe un colpo deluxe, dopo una stagione da protagonista tra Bundesliga e Coppe: 41 presenze, 5 gol e 9 assist. Prezzo base dai 12 milioni di euro in su, in forte aumento. Costa quasi il doppio Kramer, 25 anni, un metro e 91 di gran presenza e senso tattico, davanti alla difesa. Più fisico ma meno tecnico di Dahoud. Però, già di un altro livello di esperienza, come da stima del ct tedesco Joachim Löw, che gli è valsa 12 presenze con i campioni del mondo. Dahoud e Kramer sono stati visionati più volte dagli osservatori bianconeri coordinati da Javier Ribalta ma, come sempre, pure dagli 007 di altri club: su tutti, Borussia Dortmund e Liverpool. Insomma, occhio alla concorrenza. Ancora Barzagli ed Evra A volte però, la qualità non ha età e, nel caso della Juve, porta al successo. Così, dopo settimane di attesa, è davvero tutto pronto per il rinnovo di Andrea Barzagli, 35 anni e 5 scudetti: annuncio previsto domani. Negli ultimi tempi è stata invece avviata la trattativa per confermare anche Patrice Evra, che farà i 35 domenica: si discute sulla base di un biennale, l’offerta del club. Il francese, che alla Juve s’è legato molto («Ho trovato una casa»), aveva chiesto un momento di riflessione subito dopo la vittoria dello scudetto, per l’ipotesi di lasciare l’Italia, come scelta di vita e famigliare. Potrebbe ripensarci e firmare con i bianconeri fino al 2018. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI FRANCESCO MANASSERO TORINO -6 punti Il bilancio del Torino rispetto al 2014/15 a un turno dal termine: ora ha 45 punti, allora ne aveva 51 e chiuse a quota 54 È caos calmo al Toro, dove la consegna è temporeggiare ancora per qualche giorno. Ma la partita a scacchi tra Urbano Cairo e Giampiero Ventura prosegue. Tra rassicurazioni in pubblico - anche domenica nel pre e dopo gara col Napoli - e trame private che stanno tessendo il patron granata e l’allenatore. Due che in 5 anni di proficuo lavoro sono diventati «quasi» amici fuori dal campo, basti pensare che il primo è stato invitato al matrimonio del secondo. Ma che non hanno ancora trovato la forza né per dirsi addio, né per confermare il matrimonio al di là di ogni sospetto. Seguendo il mantra degli ultimi mesi - quasi uno scudo - dei due anni di contratto ancora da onorare, il progetto continuerà ad essere guidato da Ventura. Op- Partita a scacchi I giorni decisivi saranno quelli vicini all’ultima sfida di campionato, nei quali il Toro ha nel menù l’Empoli ma anche il vertice tra presidente e allenatore più importante degli ultimi anni. Si capirà se sussistono ancora stimoli per proseguire insieme: l’idea comune è fare presto, per non ritrovarsi a fine giugno con la patata bollente e una nuova sfida ancora da progettare (a pochi giorni dall’avvio della nuova stagione). Né Cairo né Ventura ora hanno la sfera di cristallo, ma nessuno vuole rimetterci tempo e denaro in questa sottile «guerra» di posizioni e di dichiarazioni: è chiaro che chi fa il primo passo diventa LAPRESSE Se il mio futuro sarà granata? Ho due anni di contratto, stiamo già lavorando per la prossima stagione Giampiero Ventura Allenatore del Torino la parte debole al momento della contrattazione. E come tra moglie e marito anche l’accordo sui viveri sarebbe importante. Consapevole, il patron del Toro, del rischio di dover pagare fino all’ultimo centesimo (circa 2 milioni) in caso di esonero; e l’allenatore della possibilità di perdere la buonuscita. GUGLIELMO BUCCHERI ROMA La storia riscritta con il Leicester campione d’Inghilterra ne racchiude altre in un effetto domino. Claudio Ranieri era andato via da Roma dopo una pazza sfida a Genova il pomeriggio del 20 febbraio di cinque anni fa: da 3 a 0 a 3 a 4 per i rossoblù a Marassi. Ha perso la squadra, anzi, gli giocano tutti contro: così la piazza e gli umori della Capitale con il tecnico testaccino in fuga, o quasi. Ieri, lo stesso Ranieri è tornato nella sua città con gli onori che si devono a un imperatore: Salone d’Onore del Coni mai visto tanto carico di entusiasmo, selfie, foto, pacche sulle spalle e la doppia consegna, il premio in memoria di Enzo Bearzot e la Ranieri con Malagò (a destra) Tutti lo vorrebbero ct Cairo sull’ex tecnico rossonero se Ventura andrà via Retroscena Roma ai piedi di Ranieri Sarà testimonial per i Giochi 2024 Palma d’Oro, il massimo riconoscimento sportivo italiano (in 100 anni l’ha ricevuto solo Marcello Lippi per il Mondiale vinto a Berlino). Contatto con Mihajlovic Il Toro prepara l’alternativa pure è l’alba di una rivoluzione, se si dà ascolto alle dinamiche di un mercato nel quale rischia di verificarsi un clamoroso effetto domino di panchine. E anche ai rumors che danno l’attuale tecnico granata non più così persuaso dall’idea di lavorare ancora in una piazza sempre più critica sul suo operato e con un gruppo che pare non seguirlo più con la stessa attenzione di una volta. LASCIÒ FRA LE CRITICHE L’aiutino di Berlusconi Entrambi intanto stanno approfondendo un piano B. Quello di Urbano Cairo prevede Sinisa Mihajlovic in cima alla lista dei desideri: sì, proprio il tecnico fresco di esonero dal Milan che è sempre piaciuto all’imprenditore piemontese. I due si sono sentiti un paio di volte, parlando già di ingaggio: un milione all’anno (contratto biennale), sperando in un «aiutino» dei rossoneri (difficile, in verità) con cui il serbo è sotto contratto fino al 2017. Per Ventura invece rimane in piedi il sogno Nazionale, anche se il suo nome è nella lista B, dietro a Montella e a Di Francesco. E più concretamente l’opportunità Cagliari, piazza che ha già frequentato con soddisfazione reciproca in passato. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI In cerca di rilancio Sinisa Mihajlovic, 47 anni, in Italia ha allenato Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria e Milan: è stato esonerato dopo il ko con la Juve Il Ranieri in fuga ha lasciato spazio all’allenatore più corteggiato. Primo: il tecnico re della Premier League con un club partito per strappare la salvezza sarà uno dei testimonial di punta della candidatura di Roma 2024. Secondo: a Ranieri i vertici della Federcalcio, ma non solo (ieri i segnali si sono sprecati), affiderebbero la panchina dell’Italia per il dopo-Conte, ma ogni tentativo è caduto nel vuoto. «Ranieri è il nome che tutti vorrebbero, ma - così il presidente del Coni Giovanni Malagò - giustamente vuole assaporare la Champions League da campione d’Inghilterra e la Premier per difendere il titolo. Penso abbia ragione da vendere...». Niente Nazionale, dunque. Una risposta già data da Ranieri ai primi sondaggi del numero uno della Figc, Tavecchio. «Non fa per me. Resto dove sono e spero di farlo per tanti anni ancora. L’Italia - spiega farà bene agli Europei, c’è Conte, preparato e carismatico: dopo l’avventura in Francia lo aspetto in Premier, noi italiani siamo rispettati perché capaci...». Applausi e foto: i tempi dell’indifferenza di Roma sono alle spalle. «Ma io sono sempre lo stesso», dice. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 36 .Sport STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Il Giro diventa mondiale Per l’edizione 2018 c’è l’idea Giappone Contatti già avviati per le prime quattro tappe e la scalata del Fuji: affare da oltre 35 milioni Retroscena GIORGIO VIBERTI INVIATO A CATANZARO Il leader D Il Giro riparte oggi da Catanzaro con il tedesco Kittel (foto) maglia rosa con 9” su Dumoulin e 15” su Amador Nibali è a 28” PARTNERS - Torino 27.0 35.3 50.7 64.8 79.0 91.2 104.1 126.0 150.4 163.4 181.1 7 - Praia a Mare 127 - San Nicola Arcella 98 - Santa Maria del Cedro GPM 378 - San Pietro GPM 409 - Bonifati 139 - Svinc. di Paola R 12 - Torremezzo di Falconara 7 - Amantea 3 - Nocera Scalo 125 - Catanzaro 206 - Svinc. Marcellinara 9.8 Rai Tre ore 15:00 18 - Guardia Piemontese Marina Catanzaro-Praia a Mare (200 km) 4ª 39 - Svinc. di Lamezia Sud 16 - Marinella opo le prime tre tappe in Olanda, il Giro è rientrato in Italia per riprendere oggi con la 4a tappa Catanzaro-Praia a Mare. Il grande successo riscosso all’estero dalla Corsa Rosa ha alimentato nuove insistenti voci su un altro progetto straniero, questa volta davvero senza precedenti. Non riguarda l’edizione 2017, che essendo la n° 100 verrà disputata e celebrata in patria. Per il 2018 si parla invece di una partenza straordinaria in Estremo Oriente, dal Giappone, con un suggestivo gemellaggio tra il Monte Fuji e lo Zoncolan. Si tratterebbe del 13° via all’estero, ma sarebbe il primo fuori dall’Europa. Un tentativo simile era già stato fatto per il 2012: sembrava fatta per la Grande Partenza da Washington, poi il business saltò in extremis. Si sentì poi parlare di Dubai e Qatar, senza tuttavia che si arrivasse a concretizzare. L’ipotesi Giappone sa- rebbe già invece molto avviata e mancherebbero soltanto le ultime firme per avere l’ufficialità. Due giorni di riposo Fra gli intermediari del progetto c’è Enzo Cainero, il vulcanico manager friulano che fece scoprire al Giro il Monte Zoncolan, diventato presto una delle salite simbolo della Corsa Rosa. Proprio la terribile montagna della Carnia dovrebbe rappresentare l’epilogo decisivo dell’edizione 2018, che si aprirebbe con 4 tappe in Giappone, una delle quali sul Fuji, la montagna più alta nel Paese del Sol Levante (3776 metri). Mauro Vegni, il direttore del Giro, si sarebbe già recato nella Prefettura di Shizuoka per definire l’accordo con il governatore Kawakatsu. Il patron avrebbe poi chiesto all’Uci due giorni di riposo subito dopo le tappe giapponesi per permettere alle squadre di rientrare in Italia e di assorbire almeno in parte gli effetti delle 14 ore di volo e del jet lag. Il business complessivo sarebbe superiore ai 35 milioni di euro, compresi i ANSA rimborsi spese per le squadre: da 250 a 500 mila euro a team (è uno dei nodi ancora da sciogliere). A supportare il progetto ci sarebbe anche l’Asatsu-DK, agenzia pubblicitaria giapponese in grado di coinvolgere numerosi sponsor. Va ricordato che il Giro da anni ormai viene trasmesso anche dalla tv nazionale del Giappone, Paese nel quale sono in costante ascesa sia la passione dei tifosi sia gli interessi commerciali legati all’industria della bicicletta, vero motore di tutta l’operazione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TENNIS: SU OTTO ITALIANI PASSA SOLO SEPPI Roma, ecatombe azzurra Fognini: “Ero senza idee Giocare in casa è diverso” STEFANO SEMERARO ROMA In campo Fabio Fognini ieri si è divertito molto, ma dopo, quando l’hanno fatto giocare sul vecchio centrale, il «Pietrangeli», come aveva chiesto alla vigilia. Peccato che si trattasse dell’esibizione fra tennisti e calciatori della Roma, Totti e De Rossi compresi, organizzata da Roma Cares. Che peraltro Fabio ha vinto, in coppia con Alessandro Florenzi, prendendo la giornata con molta filosofia («Be’, almeno un risultato l’ho fatto»). Delude anche la Errani Prima, nel match che contava, l’esordio negli Internazionali d’Italia perso in due set (6-1 7-6) contro lo spagnolo Garcia Lopez, n. 51 Atp, Fabio invece ha masticato amaro. E non solo per il risultato. «Il direttore del torneo aveva detto delle cose, poi non le ha rispettate, così ho giocato sul Centrale, a una certa ora, su un campo molto veloce. Ma aggrapparsi a queste cose sarebbe demenziale. La verità è che ho giocato male, sciupando le occasioni che ho avuto, senza un’idea. Devo accettarlo e andare avanti. Anche perché ho promesso di stare buono e a volte è giusto andare oltre il tennis senza farsi rovinare l’umore per una partita». A franare ieri del resto non è stato solo «Fogna», ma (quasi) tutta l’Italia in campo: su otto azzurri si è salvato solo Seppi, vincitore su Vasek Pospisil, mentre è volata fuori anche Sara Errani, la finalista del 2014 vittima, oltre che della n. 55 Wta Heather Watson, di un attacco d’ansia che le ha letteralmente tolto il fiato nel primo set. «Mi è capitato altre volte, qui a Roma e a Parigi, è colpa della tensione», ha spiegato con l’occhio cupo dopo il crollo del terzo set (6-4 3-6 6-0). Le sconfitte più brucianti A quarant’anni dalla vittoria di Panatta, Roma continua a fare male agli italiani? «Non ho perso per la tensione - nega Fognini -, però è vero che giocare in Italia è diverso, lo senti. E se mi chiedete quale sconfitta mi brucia di più fra questa e quella di Madrid la risposta è scontata». E dolorosa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Così nel 1° turno 1 Uomini: Garcia Lo- pez-Fognini 6-1 7-6, Seppi-Pospisil 7-6 7-6, Raonic-Cecchinato 6-4 4-6 6-4, Sousa-Sonego 6-7 6-3 7-5, Kyrgios-Caruso 6-1 6-2. Donne: Watson-Errani 6-4 3-6 6-0, Safarova-Schiavone 6-3 6-2, StrycovaKnapp 6-2 6-2. ALPINI, ITALIANI, PARTIGIANI: NOMI, DESTINI, EROISMI DI UNA GENERAZIONE CHE HA COMBATTUTO PER LA LIBERTÀ Partigiani Penne Nere è uno dei libri più importanti mai pubblicati sulla storia della Resistenza italiana. Importante perché scritto da uno dei più autorevoli comandanti partigiani del Nordovest, fondatore di una del 1° Gruppo Divisioni Alpine. Importante perché quel comandante era un ufficiale degli Alpini, che nei giorni successivi all’8 settembre 1943 scelse di continuare a combattere, contro gli invasori tedeschi e contro la Repubblica di Salò. Fino alla loro definitiva sconfitta. Fino alla Liberazione. 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Sintonia L’ Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato, bronzo nel duo misto libero ai Mondiali di Kazan 8 ore L’allenamento medio quotidiano della Nazionale di sincro, sei giorni su sette Che sta succedendo? «Le ragazze sono bravissime, lo erano anche prima. Ora c’è persino più energia perché i giudici sono un po’ usciti dagli schemi fissi: credo dipenda in parte an- che è giudice di gara». Le compagne la coinvolgono in sessioni di trucco? «A volte urlano "vieni qui che ti facciamo le unghie". Io scappo». Altri suoi colleghi però amano gli occhi bistrati e le paillettes. «Non mi piace eccedere sulla teatralità, evito costumi eccessivi. Il nostro sport è simile al pattinaggio artistico, in bilico tra show e agonismo: spingere troppo in una direzione è rischioso. Il bello è che siamo pionieri, sta a noi dare una faccia alla specialità». Crede che i ragazzi debbano ancora superare l’imbarazzo? «Vedo bambini di 5 o 6 anni in piscina. A quell’età è tutto naturale, prima non li facevano provare, oggi sì e i genitori non sono più in difficoltà. La pubblicità aiuta». Si sente un poster? Le ragazze sono bravissime, lo erano anche prima. Ma con noi però c’è persino più energia perché i giudici sono un po’ usciti dagli schemi fissi che dall’arrivo del doppio misto». Avete sconvolto le gerarchie? «Li abbiamo obbligati a guardare fuori dai soliti canoni. Sul podio non si vedono più sempre le stesse squadre ed è un bene pure per il pubblico. Come può aumentare l’interesse se la gente vede nazionali che festeg- Le mie compagne ogni tanto cercano di dipingermi le unghie ma io scappo Giorgio Minisini Primo sincronetto maschio della Nazionale giano il sesto posto come la vittoria? Però se sai che quello è il tetto la vivi così. Invece adesso si è risvegliata la competizione. Siamo stati uno shock per un mondo abituato a muoversi molto lentamente». Come si vive in un mondo di sole donne? «Quando lavoriamo non c’è differenza. Otto ore al giorno, a volte nove, per sei giorni su sette: è un massacro che non prevede sfumature. Nel tempo libero a volte loro si fanno più paranoie del dovuto, ogni problema si gonfia di chiacchiere. Noi ragazzi siamo più semplici, lasciamo correre». È diventato il confidente del gruppo? «Sono un buon ascoltatore. Mi sono allenato con la squadra junior preparata da mia madre e dalla mia fidanzata». Altro gineceo. «Per le chiacchiere tra maschi dovrei aspettare una generazione. Mi sostiene mio padre A Londra bronzo per il team tecnico 1 Le ragazze del te- am tecnico vincono il bronzo con 88.9053 punti. L’oro è della Russia in 94.0994, l’argento è dell’Ucraina.Oggi il sincro punta alla seconda medaglia con il libero di Linda Cerruti (terza dopo il preliminare) dalle 17,30. Dalle 20,30 (Raisport ed Eurosport), i tuffi degli uomini da un metro con Tocci. «Un po’, però io non sono mai stato imbarazzato, solo entusiasta e sono felice che il messaggio sia stato recepito. Questi Europei sono importanti. Bisogna continuare a farsi vedere e dopo i due bronzi mondiali vogliamo migliorarci». Perché non ci sono uomini negli esercizi di squadra? «È l’anno olimpico, non si rompono gli equilibri. Ci vuole tempo. Quando il sincronetto smetterà di essere una curiosità si apriranno altre porte». Come le Olimpiadi? «Dipende da noi. Più interesse c’è, più sarà facile. Tra quattro anni sarebbe un sogno, tra otto è possibile. Siamo ancora pochi». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 6789ABC3DE367FF23ED LA STAMPA PARTIGIANI PENNE NERE di Enrico Martini Mauri NOMI, DESTINI, EROISMI DI UNA GENERAZIONE CHE HA COMBATTUTO PER LA LIBERTÀ DA VENERDÌ 13 MAGGIO IN EDICOLA 67 LA STAMPA REDAZIONE DI NOVARA C.SO DELLA VITTORIA 7, 28100 TEL. 0321 380411 E-MAIL [email protected] REDAZIONE DI VERBANIA VIA SAN VITTORE 11, 28921 TEL. 0323 407024 E-MAIL [email protected] PUBLIKOMPASS S.P.A. BIELLA, VIA COLOMBO 4 TEL. 015 2522926 - 015 8353508 FAX 015 2522940 L’H2O di Orta San Giulio Un fronte perturbato è transitato nella notte e un secondo giungerà in serata, più attivo domani con piogge anche intense. Hotel H2O Tutti assolti Sassi sulla statale Disagi a Fondotoce Tutti assolti perché «il fatto non sussiste»: è la sentenza d’appello ieri mattina nel processo per abuso edilizio all’ex sindaco di Orta, Fabrizio Morea assieme all’ex assessore all’edilizia Giorgio Pozzi e alla responsabile dell’ufficio tecnico, Antonella Zanetti. La vicenda riguarda l’ampliamento dell’albergo «H2O» di Orta. Disagi al traffico, ieri, a Fontotoce. Dopo le 9 terriccio e sassi si sono staccati dalla parete cadendo sulla statale: due auto colpite senza grossi danni. Durante il sopralluogo di pompieri, vigili urbani e geologo la strada è rimasta a senso unico, con deviazione obbligatoria verso Bieno per chi usciva da Verbania. I lavori proseguono oggi: possibili nuovi disagi. Laugeri e Giordani A PAGINA 43 L’intervento dei pompieri E PROVINCIA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 LA MANIFESTAZIONE È IN PROGRAMMA SABATO POMERIGGIO Forza Nuova sfila a Sant’Agabio Sindaco e Anpi chiedono lo stop Gli studenti dell’Uds stanno organizzando un contro-corteo 12° 17° Oggi Nuvoloso con pioggia fino al mattino, ma in attenuazione fino a cessare; ripresa delle piogge in serata. ALPINI, ITALIANI, PARTIGIANI Verbania NOVARA - VCO Che tempo fa Situazione Orta San Giulio 13° 15° Domani Nuvoloso con piogge e rovesci anche intensi, con qualche pausa al mattino, ma ripresa nel pomeriggio di piogge intense. 11° 20° Giovedì Nuvoloso con piogge e rovesci fino al primo mattino, in seguito in parte o abbastanza soleggiato con locali rovesci. 12345 BARBARA COTTAVOZ NOVARA Forza Nuova annuncia una manifestazione su immigrazione e sicurezza a Sant’Agabio e di colpo sale la tensione in città. L’Unione degli studenti organizza un controcorteo, il sindaco scrive al prefetto, l’Anpi si rivolge anche al questore. Il motto è «Ordine contro il caos» e il ritrovo è sabato alle 15,30 in via Casorati: il corteo di Forza Nuova sfilerà sino a piazza Brustia dove il segretario nazionale Roberto Fiore terrà un comizio. «Abbiamo scelto Sant’Agabio perché ha il più alto tasso di immigrati dice il segretario provinciale Stefano Sacchetto - e qui ha vissuto addirittura un terrorista dell’Isis. Chiediamo più controlli e la fine dello sfruttamento dei profughi a vantaggio delle cooperative che li ospitano. Nessuna provocazione: sono dati di fatto». Non la pensa così il presidente dell’associazione dei partigiani Massimo Bosio: «Chiederemo alle autorità che la manifestazione non venga autorizzata. Sant’Agabio ha problemi ma anche positive esperienze di integrazione. Il corteo rappresenta un affronto a Novara che ha dato un contributo alto e qualificato alla Resistenza». Sulla S. Sacchetto Sarà a Novara il segretario nazionale di Forza Nuova V. Angellotto Lista nazional-socialista a Soriso 1 È stata ammessa alle consultazioni amministrative di Soriso la lista del Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori, per cui era stato verificato dove erano state depositate le firme dei candidati. La lista è guidata da un imprenditore di Busto Arsizio, Carlo Rola, ed è formata da candidati della provincia di Varese. «Ogni volta che presentiamo le nostre liste - dice Rola - c’è chi, prima di avere valutato con attenzione le carte e la situazione, grida allo scandalo, avanza eccezioni pretestuose e infantili, e dà giudizi superficiali e affrettati, illudendosi che questo sia sufficiente per potere arbitrariamente impedirci di esercitare il nostro diritto di partecipare a democratiche elezioni». [M.G.] stessa linea il Pd: «Novara non merita l’umiliazione di una nostalgica sfilata che inneggi alla discriminazione e alla segregazione». Ieri mattina il sindaco Andrea Ballarè ha scritto al prefetto esprimendo le sue preoccupazioni in merito all’ordine pubblico e invitandolo a considerare la possibilità di non autorizzare la manifestazione. Immediata la replica di Sacchetto: «Come qualsiasi altra nostra manifestazione, sarà eseguita con ordine. Se ci fosse paura per possibili problemi basterebbe bloccare le cause, ovvero il corteo organizzato per contestare la libertà della nostra parola, diffuso sui social con frasi poco democratiche». Il riferimento è all’iniziativa dell’Uds che ha lanciato la pagina Facebook «Difendiamo Sant’Agabio» e una contro-manifestazione: «In questo quartiere, nonostante le difficoltà, si è sempre diffuso il verbo dell’inclusione» ha scritto Vincenzo Angellotto. Sono preoccupati i ragazzi del centro culturale islamico di via Della Riotta: nelle scorse settimane era stata portata via la targa sulla strada. «La manifestazione è ufficialmente una provocazione - dice il portavoce Mohamed Hamad -. Temiano che gli animi vengano aizzati ancora di più contro di noi». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Intervento dei carabinieri ARIZZANO Aggressione nella comunità di recupero Una denuncia Il litigio all’interno della comunità di recupero Crisalide di Arizzano è degenerato e quando è spuntato un coltello il personale ha chiamato i carabinieri. È stato denunciato un uomo di 45 anni (residente ad Arona), ospite in regime di arresti domiciliari, che aveva appena litigano con un ucraino. Avrebbe cercato di aggredirlo per poi minacciarlo con la lama, sequestrata. Sempre i militari del Nor, in questo caso insieme ai colleghi della stazione di Gravellona, hanno denunciato una persona del 1984 che aveva sfondato la porta d’ingresso del container di servizio del campo sportivo della Voluntas Suna. All’arrivo delle pattuglie l’uomo si è sfilato il passamontagna, tentando di nasconderlo, e ha aggredito i carabinieri. Due i reati contestati: resistenza e tentato furto aggravato. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 40 .Novara e provincia STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 In breve IERI LA SVOLTA ALL’INCONTRO FRA I SINDACATI E L’AZIENDA DI CORSO RISORGIMENTO Tamini, ora Terna apre alla trattativa Giovedì la giornata cruciale a Roma: doppio incontro con la società e il ministero MARCELLO GIORDANI NOVARA Ancora nessun accordo ancora tra sindacato e Tamini Trasformatori ma il gruppo Terna entra nella partita. Ha convocato i rappresentanti sindacali a Roma e la trattativa fa un passo avanti. E’ questa la svolta che è emersa ieri, dopo un incontro-fiume che si è tenuto nella sede dell’Associazione Industriali di Novara. Gli esponenti sindacali (Marco Ticozzi e Francesco Campanati per la Cgil, Umberto Zilio per la Cisl e Sergio Busca per la Uil) hanno ribadito la necessità che l’azienda ritiri i 48 procedimenti di mobilità aperti il primo di aprile. I rappresentanti dell’azienda hanno replicato che Tamini è disponibile, anzi vuole trovare una soluzione, ma i numeri definitivi sui «tagli» li farà quando sarà certa della conclusione positiva della trattativa. Una risposta che non ha ancora soddisfatto il sindacato che però può incassare l’apertura fondamentale da parte di Terna. Il gruppo, che controlla la Tamini, finora aveva sempre dichiarato che la vertenza novarese era separata da Terna e che andava condotta soltanto dalla so- ché a Roma si svolgeranno due incontri cruciali. Alle 16 i sindacalisti verranno ricevuti dai rappresentanti di Terna, alle 19 la vertenza Tamini verrà discussa nell’ambito del ministero dello Sviluppo economico. Domenica, ultimi giorno Gli operai della Tamini durante una manifestazione in centro a Novara cietà proprietaria dello stabilimento di corso Risorgimento. Lavoratori e sindacato più volte hanno invece chiesto l’intervento di Terna, e in particolare della presidente «novarese» Catia Bastioli, perché un gruppo così ampio ha tutte le possibilità di assorbire i lavoratori in esubero. Ieri è arrivata, a sorpresa, la notizia della convocazione dell’incontro, in programma per giovedì: sarà una data decisiva per le sorti dei dipendenti per- IL VENTENNE ERA GIÀ STATO FERMATO AD APRILE Rapina un passante per 15 euro Condannato a un anno e 4 mesi Lo ferma per strada e, dopo avergli stretto un braccio, lo costringe a consegnargli il portafogli che teneva nel marsupio. Vittima della rapina un giovane novarese bloccato domenica intorno alle 15 in via Solferino a Novara. La scenata in strada Si è trovato di fronte Ahmed Bouregba, 20 anni, residente in frazione Lumellogno, già arrestato a metà aprile perché, armato di bastone, aveva seminato il panico in corso Cavour insultando passanti e commercianti e pic- Era stato arrestato dalla polizia Il negozio di piazza Cavour chiude il 31 «I lavoratori Oviesse restino a Novara» 1 Il 31 maggio l’Oviesse chiude il negozio di piazza Cavour. Il sindacato ha chiesto un incontro con l’azienda per trovare sbocchi occupazionali per i sei dipendenti negli altri due negozi di Novara o nei centri vicini mentre Oviesse ha offerto solo l’alternativa di Torino e del suo hinterland. Intanto ha aperto la procedura di mobilità per tutti e sei. [M.G.] Domenica scadono i termini perché la trattativa possa essere condotta a livello locale. Da lunedì si passerà in sede regionale, con trenta giorni di tempo a disposizione prima che scattino i licenziamenti veri e propri. A questo punto però la vicenda si gioca questa settimana e il sindacato appare cautamente ottimista: «Intanto - dicono Ticozzi, Zilio e Busca - c’è la novità dell’incontro con Terna. La stessa Tamini poi ha detto di volere concludere in modo positivo la vertenza, che ormai si trascina da quaranta giorni, e sta pesando moltissimo sui lavoratori, per gli scioperi a singhiozzo. Secondo noi ci sono i margini per riuscire a trovare un accordo e ricollocare i dipendenti. Sarà fondamentale quello che ci dirà Terna. Poi al ministero del Lavoro siamo pronti a discutere anche per tutta la notte e la giornata di venerdì, l’importante è riuscire a salvare i posti». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI chiando bastonate contro le vetrine dei negozi: il giovane di origine marocchina è stato inseguito e arrestato nuovamente da una Volante della polizia, che si trovava già in zona per i controlli del territorio. Con sé aveva il portafogli rubato al passante, contenente 15 euro. E per 15 euro ieri mattina, alla direttissima, ha rimediato una condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione con la condizionale e, stavolta, il nullaosta all’espulsione. Una condanna che si aggiunge ai 10 mesi già inflitti qualche settimana fa per resistenza a pubblico ufficiale. Assistito dall’avvocato d’ufficio Pier Antonio Galimberti, ha negato l’aggressione: «Lui ha aperto il marsupio e io ho preso i soldi al volo, senza neanche toccarlo». [M. BEN.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI INCIDENTE PROBATORIO PER L’AMICO Chiesto“anticipo” dell’udienza al processo contro Sansarella Novara Scenata in ospedale Accusato di lesioni 1 Entra al pronto soccorso e dà in escandescenza aggredendo e insultando i presenti e sferrando calci e pugni ai poliziotti intervenuti. L.R., 35 anni, di Novara, è finito nei guai per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni nei confronti del personale di servizio all’ospedale. [M.BEN.] Novara Fermato con dosi di marijuana 1 Lo fermano in centro a Novara, nella notte fra sabato e domenica, e lo trovano con alcuni involucri di marijuana, confezionati in modo tale da far ritenere che si trattasse di dosi pronte a essere vendute. Ad essere controllato dagli uomini delle Volanti della polizia un ventenne italiano residente in città. [M.BEN.] Novara Pestaggio fuori dal bar «Ci siamo difesi» 1 Hanno chiesto la scarce- razione, o una misura cautelare meno grave, i legali dei tre albanesi arrestati il 10 aprile per il tentato omicidio davanti al «Public House» di via Bonomelli. Ieri l’udienza al Tribunale del Riesame di Torino, che si è riservato di decidere. Per il pestaggio, che ha visto vittima un rom cliente del bar, sono detenuti i fratelli Edmond e Regen Likaj, il primo gestore di fatto del locale, e il cugino Erald, di passaggio in città. Si difendono dicendo che hanno reagito all’aggressione da un gruppo di nomadi che picchiava la serranda con una chiave inglese. L’aggredito, nel frattempo, è stato dimesso dall’ospedale. [M.BEN.] Novara Un anticipo di processo per l’omicidio di Andrea Gennari, il tifoso del Novara assassinato e poi sepolto nei boschi dall’amico Nicola Sansarella, il 17 dicembre. Il pm Mario Andrigo ha chiesto al gip l’incidente probatorio per verbalizzare ora, in fase di indagine, la testimonianza di Christian Guerrini, coindagato per occultamento di cadavere. L’obiettivo è fissare definitivamente le sue dichiarazioni essendo l’uomo senza una dimora stabile e soprattutto temendo gli inquirenti che col tempo possano diven- tare più lacunose e confuse. Secondo la Procura l’uomo ha fornito un supporto logistico all’assassino, pur non avendo assistito (così sostiene) all’aggressione. Lui e Sansarella, detenuto a Ivrea, non si sarebbero accorti della gravità delle condizioni di Gennari, motivo per cui non hanno chiamato i soccorsi. Quella sera, in base a quanto ricostruito dai carabinieri, c’era stato un violento litigio: Sansarella non voleva che Gennari si mettesse alla guida ubriaco per andare a casa. [M. BEN.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Molesta la sorella della sua compagna 1 Entra all’alba a casa del- la compagna, sapendo che lei non c’è e la porta non viene chiusa a chiave, e molesta la sorella minorenne della donna, sorprendendola a letto mentre dormiva. Un trentenne marocchino di Trecate, M.C., è stato denunciato per violenza sessuale, lesioni e violazione di domicilio. I fatti sono avvenuti a Novara; vittima una studentessa di 16 anni che è riuscita a divincolarsi e chiudersi in bagno.[M.BEN.] 12345 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . Novara città .41 IERI IL SIT-IN DAVANTI AL MUNICIPIO Gli ambulanti sfidano Ballarè “Subito il rinvio del canone” ROBERTO LODIGIANI NOVARA Blocco del traffico in viale Dante, il corteo di protesta lungo via XX Settembre e sit in rumoroso sotto le finestre del municipio: è stata una mattinata movimentata, quella di ieri in centro città, per la manifestazione promossa dai commercianti del mercato coperto del settore generi vari. «Di fatto abbiamo scioperato per una mattinata - dicono i portavoce del comitato di gestione -. La manifestazione era stata regolarmente autorizzata e non è stata un’iniziativa a sorpresa». Ieri la consegna del contributo a Neurochirurgia e Oncologia DA FONDAZIONE BPN, AZIENDE E PRIVATI Donazioni per 350 mila euro in una settimana al Maggiore Nuove tecnologie e ricerche Insieme in centro storico Blocco del traffico, corteo lungo via XX Settembre e infine il sit-in sotto le finestre del municipio: mattinata movimentata, ieri, con la protesta dei titolari dei banchi di generi vari Dallo scorso luglio Gli operatori del commercio ambulante dal luglio scorso sono rientrati nel restaurato edificio del mercato coperto di viale Dante dopo il trasferimento temporaneo in via XX Settembre, reso necessario per completare i lavori di recupero strutturale: «Siamo rientrati nella sede abituale dopo 18 mesi di “esilio”, per così dire - dicono gli operatori dei generi vari - e i giorni di apertura sono stati aumentati a 6 giorni alla settimana, con orario che va dalle 7 alle 13,30, invece dei precedenti tre giorni del lunedì, giovedì, sabato. La clientela però non è ancora ben al corrente di queste novità e le vendite quindi non sono soddisfacenti». Il valore suggerito Dopo consultazioni e varie ipotesi, l’idea del sit in per rendere pubbliche le richieste: «Chiediamo che l’aumento del canone di concessione dei banchi del mercato venga rinviato. I 130 euro al metro quadrato sono eccessivi». Per chiarire le motivazioni della protesta una delegazione di commercianti è stata ricevuta dal sindaco Andrea Ballarè e dall’assessore comunale al Commercio Sara Paladini che fa presente: «L’aumento del canone di concessione è giustificato dalla perizia asseverata dell’agenzia del Territorio: il valore suggerito variava tra 130 e 204 euro. E’ stato scelto il livello minimo, appunto 130». L’ipotesi del 31 dicembre Il rinvio dell’aumento al 31 dicembre 2016 è stato proposto dall’assessore Paladini ma i commercianti non sembrano aver accolto la proposta: «Solo nove commercianti su 61 - dice l’amministratrice - hanno presentato la documentazione in grado di giustificare con adeguati parametri economici il calo del giro d’affari». Continua Paladini: «Se dovessero decidersi a dimostrare con elementi certi le difficoltà, si potrebbe deliberare in tempo utile il rinvio dell’aumento». «Strategia da cambiare» L’assessore cita anche un altro elemento di dissidio interno tra i commercianti del mercato coperto: «Non è stata accet- tata nemmeno la possibilità di destinare il 50 per cento dei canoni di concessione versati, una somma pari a 50 mila euro, per avviare adeguate campagne di promozione e comunicazione. Non viene compreso che senza la dovuta “pubblicità”, il numero dei frequentatori del mercato coperto non aumenterà». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI MARIA PAOLA ARBEIA NOVARA E’ gara di donazioni all’ospedale Maggiore e con alcuni progetti inediti. Un esempio: chi ha acquistato un’auto nel 2015, grazie all’iniziativa di «Peugeot Locauto Due» e «Peugeot Automobili Italia», ha contribuito all’assegno donato ieri ai reparti di Neurochirurgia e Oncologia. A ricevere i 6.500 euro c’erano i primari Gabriele Panzarasa e Oscar Alabiso. Il primo, con lo staff, persegue l’obiettivo di acquisire una Tac intraoperatoria. Il secondo potrà approfondire alcuni rami di ricerca sui tumori. Tende e padiglioni raffrescati Ecco il piano per combattere l’afa Un sistema di raffrescamento dei padiglioni che costa 123.100 euro più Iva, tende elettriche su tutti i finestroni esposti al sole (36 mila euro, saranno installate dal 19 maggio), 40 mila euro di arredi che comprendono una fornitura di carrelli a moneta, per girare tra le bancarelle come al supermercato. Sono i principali investimenti decisi dal Comune per rendere più funzionale il mercato coperto di viale Dante: in totale, un budget di oltre 200 mila euro. La struttura è stata inaugurata il 2 luglio 2015, dopo l’impegnativo restauro. Fin dalle prime settimane erano però emersi alcuni problemi, come sempre capita dopo un trasloco. In Comune ci hanno lavorato per mesi, individuando le risorse che in parte derivano dai risparmi del finanziamento «Pisu» e per il resto sono stati stanziati dalle spese correnti. L’intervento più importante è contro la calura estiva. Visto il volume dei padiglioni e il continuo viavai, l’aria condizionata era impraticabile per i costi spaventosi. È stata individuata una tecnologia diversa: sfrutta il principio adiaba- tico, con la posa di «pannelli evaporativi» che funzionano come estrattori di calore. È stato pubblicato un avviso d’indagine di mercato per individuare operatori da invitare alla procedura negoziata: ci si può fare avanti entro il 23 maggio. L’impianto sarà in funzione prima dell’estate. Oltre ai carrelli, gli arredi comprendono panchine, portabiciclette e pannelli informativi da posizionare nei cortili e negli ingressi, con la mappa del mercato e l’elenco delle attività. I braccetti per la chiusura automatica delle porte sono stati già installati. Poi c’è la promozione: da lunedì prossimo sarà online un sito internet dedicato e non avrà costi perché gestito direttamente dal Ced comunale. È già partita una campagna pubblicitaria sugli autobus. [C. B.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ben 350 mila euro, tra macchinari e fondi, sono arrivati in meno di una settimana al Maggiore. Nei giorni scorsi con Fondazione Bpn per il Territorio la consegna della nuova apparecchiatura per Medicina nucleare, la «Gamma Camera Spect» modello Symba Evo: la prima in Italia, valore 340 mila euro. Franco Zanetta, presidente della fondazione, al primario Gian Mauro Sacchetti e staff: «Siamo certi che farete buon uso di questa attrezzatura. L’ospedale è un riferimento per tutto il territorio e va sostenuto». Nelle altre specialità Dalle auto e dall’officina La struttura di viale Dante Alla Medicina nucleare Massimo Lovera, presidente del consiglio d’amministrazione della concessionaria «Locauto Due» (sede a Lumellogno), con Debora Minelli e Massimiliano Gnocchi ha sottolineato l’originalità della raccolta fondi: «Per ciascuna auto venduta lo scorso anno, noi accantonavamo 10 euro e altrettanto faceva Peugeot Italia. Alcuni singoli clienti hanno contribuito in modo diretto e spontaneo». Anche con la vendita di ogni veicolo usato venivano destinati 10 euro. E per ogni passaggio in officina, via un altro euro «pro ospedale». Giuseppe Lobue ha seguito il progetto per Peugeot Italia. Lovera: «Ci auguriamo che sia l’inizio di un percorso nuovo insieme. In 55 anni di storia, per la concessionaria è un’esperienza inedita ed etica. Un gesto d’attenzione per tutta la comunità». Il direttore del Maggiore, Mario Minola: «Con questo recente contributo, i finanziamenti di Fondazione Bpn all’ospedale hanno raggiunto negli ultimi anni i sei milioni. Ringraziamo tutti. Vogliamo che ogni singolo euro sia usato al meglio». Non è finita, tra «gocce nel mare» ed elargizioni record. Domani i Lions Novara consegnano apparecchi Mp4 a Nefrologia, Pediatria e Riabilitazione. Cardiologia è 5° in Italia L’ospedale, pur con carenze di spazi e spese da contenere, incassa promozioni sul campo. Nel recente convegno «Sulle sponde del Ticino: focus in Cardioncologia», organizzato a Baveno dal dottor Angelo Sante Bongo, direttore di Cardiologia II, è stato sottolineato il primato nelle angioplastiche coronariche: quinto posto nella classifica italiana del portale «Dove e come mi curo». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 42 .Novara e provincia STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 In breve DOPO UNA PAUSA DI QUASI SEI MESI Stalli blu a Trecate Ritorna il ticket anche in stazione L’appalto dei parcometri a una società pugliese SIMONA MARCHETTI TRECATE Dopo una pausa di quasi sei mesi, i posteggi blu sono tornati a pagamento: da ieri gli stalli collocati in centro storico e nel nuovo parcheggio accanto alla stazione non potranno più essere occupati gratuitamente dagli automobilisti. La società che ha vinto il nuovo appalto, la San Luca multiservice di Tricase, in provincia di Lecce, nei giorni scorsi ha sistemato i nuovi parcometri, ed ha riattivato la modalità a pagamento. Negli ultimi mesi, dal periodo prima di Natale, l’amministrazione uscente aveva scelto di evitare il pagamento del pedaggio in attesa che il servizio di gestione venisse riaffidato ad un nuovo soggetto. Nei mesi scorsi l’ente locale si era trovato al centro di un contenzioso con la precedente società affidataria, che non aveva versato alcuni dei canoni previsti, ed aveva rescisso il contratto. Deciso dal sindaco É stato il sindaco Enrico Ruggerone a scegliere, con la giunta, di sospendere l’efficacia delle strisce blu, per consentire anche ai commercianti di beneficiare di questa situazione soprattutto durante il periodo natalizio. Una circostanza che ha favorito tutti i residenti. Nel frattempo è stato pubblicato il bando per la nuova gestione: ad aggiudicarselo è stata la ditta pugliese. Da ieri in 174 stalli La sosta a pagamento è tornata così attiva da ieri e riguarda 174 stalli, suddivisi fra via Gramsci, via Mazzini, via Parini, via Matteotti, largo Carducci, via Adua, via XX Settembre e piazza Marconi. Qui, in centro storico, sarà in vigore dalle 8 alle 19, da lunedì a sabato, al costo di 50 centesimi di euro l’ora, Novara Ecco come sarà la scheda elettorale 1È stato sorteggiato l’ordine dei candidati sulla scheda elettorale di Novara. L’elenco si apre con Luigi Rodini e «La città in Comune» seguito da Romano Piantanida e «Insieme per Novara» quindi il gruppo che sostiene Alessandro Canelli nell’ordine: Fratelli d’Italia, Forza Novara, Con noi per voi e Lega Nord. Quindi Giancarlo Paracchini sostenuto da Popolo civitas, Cristina Macarro del Movimento CinqueStelle e poi il sindaco Andrea Ballarè con Pensionati e invalidi giovani, Vivere Novara, Partito democratico, Novara Popolare. Chiude Daniele Andretta con Libertas Dc, Forza Italia, Io Novara, Rivoluzione cristiana e Federazione popolare. [B.C.] Novara Ricusato il simbolo di Forza Novara 1 La La piazza centrale di Trecate: i posteggi blu tornano a pagamento Galliate Un defibrillatore per il Comune 1 È stato donato al Comune domenica mattina un defibrillatore, acquistato dai volontari della Croce Rossa e dai rappresentanti delle associazioni organizzatrici della festa annuale del Varallino: si tratta dei Fedeli del Santuario del Varallino, della Tenda Gialla, dei Folliconi e Pis Geubi, che hanno consegnato al sindaco Davide Ferrari il dispositivo medico posizionato nel porticato davanti all’ingresso dell’Ufficio dell’anagrafe in una teca termocontrollata. [S. M.] con tariffa invariata rispetto al passato. La novità di questo nuovo appalto riguarda però l’istituzione degli stalli blu con tariffa fissa giornaliera nell’area dell’ex scalo merci alla stazione: in quest’area, che l’ente locale ha preso in affitto da una delle società delle ferrovie, la sosta sarà a pagamento 24 ore su 24, tutti i giorni, domeniche comprese, per tutti i tipi di veicoli. Multe da 5 a 41 euro «Per i mezzi trovati con tagliando scaduto - spiega il Comune - è prevista una sanzione da 5,50 euro, mentre per il mancato pagamento del ticket la multa, prevista dal Codice della strada, è di 41 euro». Le verifiche sulle soste nelle zone interessate sarà svolto dagli ausiliari del traffico, dipendenti della ditta appaltatrice; sarà quindi sgravata da questo compito la polizia municipale, che potrà così continuare a dedicarsi alle attività per il controllo del territorio. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI commissione elettorale ha ricusato il simbolo della lista Forza Novara contro cui aveva presentato un ricorso Forza Italia sostenendo che fosse troppo simile a quello del suo partito (da cui provengono i fondatori del nuovo schieramento, Gerardo Murante e Valter Mattiuz). È stato presentato un contrassegno modificato.[B.C.] Borgomanero I vandali danneggiano la casetta degli Alpini 1 Atti vandalici sulla vetta del colle di San Michele, dove il Gruppo Alpini di Borgomanero aveva realizzato vent’anni fa una struttura coperta. Ignoti hanno danneggiato la «casetta» e anche la chiesetta medioevale. [M. G.] Prato Sesia Morto a 51 anni ieri il funerale 1 Tutto il paese ha voluto porgere ieri l’ultimo saluto a Massimo Schibuola, stroncato da un tumore a 51 anni. Lavorava alla Lavazza di Gattinara. Lascia la moglie Stefania e la figlia Giorgia. [M. G.] Arona Il sindaco Gusmeroli oggi incontra i cittadini 1 Incontri nei quartieri con il sindaco Alberto Gusmeroli. Oggi è in corso Repubblica dalle 9,30. [C. BOV.] VERSO LE ELEZIONI LE MOTIVAZIONI DEI CANDIDATI C’È ANCHE UN AGENTE DI POLIZIA Sfida a tre a Nebbiuno Casaleggio, corsa a 4 CINZIA BOVIO NEBBIUNO Ha deciso di ricandidarsi per il secondo mandato consecutivo. Elis Piaterra (nella foto), attuale sindaco leghista di Nebbiuno, si è ripresentata alle elezioni comunali confermando il nome della lista civica «LeAli per Nebbiuno»: «Nella continuità, consolideremo i risultati raggiunti soprattutto nella scuola. La squadra è quasi completamente rinnovata». A sfidare Piaterra con la lista civica «Bene Comune» è l’attuale capogruppo di minoranza Gian Battista Bertoli, già sindaco due legislature fa: «Sono impegnato da vent’anni nella vi- ta politica del paese, oltre che sempre attivo nel mondo della associazioni. Amiamo smisuratamente Nebbiuno». Fabrizio Favino, coordinatore uscente del circolo Pd del Vergante, è il terzo candidato con la lista civica «Noi ci crediamo»: «Siamo l’unica vera alternativa rispetto a chi ha amministrato negli ultimi dieci anni. L’unico con esperienza sarà Carlo Baranzini, ex sindaco, già designato come nostro assessore esterno al Bilancio». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ROBERTO LODIGIANI NOVARA L’agente della polizia di Stato Piero Acquaro, 42 anni, si candida a diventare sindaco di Casaleggio con il supporto della lista «Sezione civica per il progresso». «La lista si era già presentata nel Novarese durante la tornata elettorale del maggio 2015 nel Comune di Vinzaglio - dice Piero Acquaro -. Nel caso di Casaleggio, sono rimasti invariati i candidati a sedere in consiglio Alessandro Aiello, Matteo Marcuzzo, Giovanna Letizia Grignaschi, Francesco Maria Marcuzzo, Andrea Pantano con l’aggiunta di Fabrizio Cenna- mo, Tatiana Bertoletti, Daniele Scala». Sulla scheda elettorale di Casaleggio ci saranno altri tre candidati sindaco. Oltre a Piero Acquaro, i residenti potranno esprimersi per il sindaco in scadenza, Valter Brustia, il capogruppo della minoranza uscente Renato Marangon e Pierluigi Pagliughi, sostenuto dalla lista Nsab-Mlns-Movimento nazionalista e socialista dei Lavora[R. L.] tori. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . Novara e provincia .43 A TORINO L’APPELLO RIBALTA IL VERDETTO DI PRIMO GRADO: «IL FATTO NON SUSSISTE» Abusi edilizi all’H2otel, tutti assolti a Orta Cadono le accuse per l’ex sindaco, l’ex assessore e una funzionaria. Sospeso l’ordine di demolire l’albergo Fabrizio Morea CLAUDIO LAUGERI TORINO L’albergo «H2O» sul lago d’Orta sopravviverà. È la conseguenza della sentenza che ieri ha assolto dall’accusa di abuso edilizio l’ex sindaco di Orta, Fabrizio Morea, condannato in primo grado a 4 mesi (con la condizionale) assieme all’ex assessore all’edilizia Giorgio Pozzi e alla responsabile dell’ufficio tecnico, Antonella Zanetti. Per i giudici di secondo grado, «il fatto non sussiste». «Era possibile applicare la prescrizione, ma la corte d’appello ha deciso nel merito, come è previsto dalla legge quando i motivi per l’assoluzione sono evidenti» dice l’avvocato Elena Negri, difensore di Morea e Pozzi. «Leggeremo le motivazioni e valuteremo il ricorso in Cassazione» dice l’avvocato Francesca Marica, parte civile per il Comune di Orta. La vicenda Tutto comincia nel 2003, quando la società «Conca d’oro» progetta l’ampliamento dell’albergo Anni 50, che sarebbe passato da sette stanze classificato una stella a un gigante di lusso con 50 came- Ex sindaco di Orta San Giulio era stato condannato a 4 mesi in 1° grado Giorgio Angeleri Attuale sindaco di Orta Il Comune si è costituito parte civile nel processo L’H2otel di Orta San Giulio non è mai stato completato re, costruito in pietra e vetro. Un’operazione da 22 milioni di euro, finanziata dalla Regione con tre milioni e 400 mila euro. L’opera non è mai stata completata e la Regione ha chiesto la restituzione dei soldi, con rivalutazione Istat (3 milioni e 900 mila). Colpa anche dell’incertezza legata alle contestazioni piovute sulle autorizzazioni comunali. All’inizio, qualcuno aveva sollevato questioni sulla scelta del municipio di adottare una «procedura semplificata» il caso MARCELLO GIORDANI NOVARA per alcune varianti, nonostante coinvolgessero modifiche strutturali. E c’era stata la contestazione della concessione edilizia per l’innalzamento dell’albergo di un piano, portando la palazzina da 11 metri e 30 a 14 e 40. I processi Le varianti erano costate le accuse di abuso edilizio ai tre personaggi condannati in primo grado, ma anche a Giancarlo Primatesta (progettista e direttore dei lavori) e a Alberto Gia- comini, capostipite della famiglia di imprenditori che aveva finanziato l’opera e morto prima del processo d’appello, fissato a luglio. Ma c’è anche una seconda questione giudiziaria, che sarà esaminata a novembre dal Tar. Riguarda l’autorizzazione comunale per l’ultimo piano dell’albergo: chiusa l’«Era Morea», il Comune ne aveva ordinato la demolizione. Bloccata dal ricorso al Tar fatta dai costruttori. l’ex sindaco di Orta San Giulio, Fabrizio Morea: «Non ho mai avuto dubbi sulla giustizia, ma dieci anni trascorsi con questa accusa sono molto pesanti. La magistratura ha stabilito che abbiamo lavorato nella massima correttezza e trasparenza e che non abbiamo favorito nessuno. È chiaro che questa sentenza mi lascia soddisfatto, ma non dimentico l’amarezza di avere trascorso tanti anni in ansia». L’attuale sindaco di Orta, Giorgio Angeleri, rimarca la necessità di chiudere la vicenda dell’H2otel con una decisione definitiva della magistratura: «Dieci anni per una pronuncia sono veramente tanti. Come amministrazione abbiamo sempre detto che ci saremmo attenuti alle sentenze, ed è quello che facciamo, ma è indispensabile che arrivino entro un termine ragionevole. Il mio auspicio è che questa vicenda arrivi ad una conclusione definitiva in tempi rapidi, in modo da giungere ad una decisione. Noi non facciamo il tifo per nessuno, l’unico obiettivo è quello di stabilire da parte della magistratura un punto fermo». La sentenza è di buon auspicio per l’altra tranche del processo, che vede coinvolta la società proprietaria dell’albergo, di cui è a capo Andrea Giacomini. A nome dell’imprenditore parla l’avvocato Fabio Giarda: «Questa sentenza dice che la variante era legittima, e quindi diventa corretto anche quanto è stato costruito in base a questo strumento urbanistico. Per noi è una sentenza importante». [M. G.] In provincia altri 1500 edifici fantasma Fabbriche fallite, stazioni e locali abbandonati per 2,5 milioni di metri quadri gazzino, senza contare le decine di capannoni dismessi a Sant’Agabio». Se si esce dal capoluogo si trovano l’ex Filatura di Grignasco, l’ex Bemberg, discoteche una volta celebri come la Pipa di Prato Sesia. Sulla ferrovia Novara-Varallo basta dare un’occhiata alle stazioni dismesse, invase dalle sterpaglie. A Esempi positivi Accanto all’abbandono, c’è il tentativo di fare rinascere gli edifici: «Abbiamo il caso di Casa Bossi, dove il comitato d’amore sta promuovendo iniziative per rilanciare questo luogo, il castello di Miasino, confiscato alla mafia, l’Attico delle arti in largo Donegani» . Molti Comuni stanno tentando di sbarazzarsi di immobili troppo costosi da gestire, ma è difficile trovare acquirenti. Così la lista degli immobili fantasma è destinata ad allungarsi. Il cacciatore di ruderi L’ex fabbrica Olcese di Novara ora è piena di rifiuti e vetri rotti 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A8 GOZZANO Gallarate PRATO SESIA La discoteca Pipa La Bemberg Il locale di Prato Sesia era uno dei più celebri in provincia L’azienda di filati sintetici di Gozzano è chiusa dal 2009 A26 Vicolungo Le ex aree militari A Novara città l’elenco degli edifici in attesa di riuso è lunghissimo: si va dall’ex Olcese al parte dell’ex Wild, fabbriche che un tempo davano centinaia di posti di lavoro, oggi deserte. «Un’area straordinaria - aggiunge Campagnoli - è quella militare del quinto ma- 1 Ha accolto la sentenza con grande soddisfazione 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI lmeno mille e 500 edifici abbandonati, vuoti, fatiscenti. Due milioni e mezzo di metri quadri di superficie invasa dalle erbacce: dal lago d’Orta alla Bassa si trovano capannoni dismessi, stazioni abbandonate, ex aree militari da anni deserte, cascine ridotte a ruderi, discoteche e locali pubblici trasformati in rifugi per i senza tetto. Giovanni Campagnoli, sociologo borgomanerese, ha girato non solo la provincia ma tutta l’Italia alla ricerca luoghi degradati dall’incuria o dall’abbandono, e anche di quelli che sono stati riutilizzati e sono tornati a vivere. Ne ha fatto un «road book», «Riusiamo l’Italia», dove si scopre che i soli capannoni vuoti in giro per la Penisola sono 700 mila. Nel Novarese basta scorrere le vendite giudiziarie: gli immobili in vendita sul territorio perché all’interno di un fallimento o di una esecuzione sono 449, alberghi, ville, capannoni industriali, garages e rustici. «La crisi economica - dice Campagnoli - ha accentuato gli abbandoni, ma il fenomeno nasce da una cultura dello spreco e del consumo del suolo che ha caratterizzato per decenni l’Italia, per cui si preferisce costruire su nuovo terreno». Le reazioni Il Comune: «Troppi dieci anni» L’avvocato: «Variante legittima» A4 NOVARA La Wild a Sant’Agabio L’area dell’ex fabbrica è stata recuperata solo in parte Magenta Vercelli L’ex Ente nazionale risi VESPOLATE LA STAMPA È vuoto l’edificio che ospitava l’ente risi di Vespolate La proposta “Concediamo quegli spazi alle start up” Come si fa a riutilizzare gli spazi in disuso? Giovanni Campagnoli ha un’idea precisa: «Bisogna semplificare le procedure per assegnare questi spazi, favorendo chi è disposto a riutilizzarli. Quindi non bisogna avanzare proposte economiche eccessive, altrimenti nessuno si sobbarca l’onere. Poi bisogna incrociare domanda e offerta. C’è una disoccupazione giovanile altissima, ma anche tanti giovani i n t ra p r e n denti: perché non favorire in questi spazi la nascita di start up?». In questo modo si co- Giovanni glierebbero Campagnoli due obiettivi: riuso dell’immobile e nuovi posti di lavoro. «Non solo - aggiunge Campagnoli - ma si rilancerebbero interi quartieri. La scommessa di Sant’Agabio a Novara è legata a questo: rivitalizzare i capannoni industriali abbandonati significa». Lo studioso pensa anche ad un «rischio» futuro: «Cosa ne sarà dell’attuale area dell’ospedale quando si realizzerà il nuovo complesso sanitario? Questa è la domanda a cui dovrebbero rispondere in modo concreto gli aspiranti sindaci di Novara». [M. G.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 6789ABC3DE367FF23ED LA STAMPA 12345 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 In breve VERBANIA, ANNULLATO IL CONCERTO DI GIUGNO AL MAGGIORE “Commessi troppi errori Ecco la vera causa del no di De Gregori” Zacchera si difende: “Il forfait non è colpa mia” IVAN FOSSATI VERBANIA Non ci sta Marco Zacchera a passare per il «killer» del concerto inaugurale del nuovo teatro di Verbania. Apre la porta dell’ufficio e tendendo la mano sorride: «Non sapevo di essere così potente». In effetti dalla società, F&P group, che produce il concerto di Francesco De Gregori, era arrivata la conferma che il concerto è stato cancellato «a causa del clima acceso e che continua a danneggiare, denigrare e strumentalizzare, per scopi altri, l’immagine dell’artista». Clima innescato proprio da una dura lettera di Zacchera inviata al presidente del Consiglio comunale di Verbania con richiesta di farla arrivare ai consiglieri. E da lì alle testate giornalistiche il passo è stato breve. «La vera notizia - attacca Zacchera - è che un cantautore di fama rinuncia a un cachet sostanzioso perché io ho segnalato l’irregolarità di una serie di atti amministrativi». L’ex sindaco di Verbania, che non risparmia critiche alla direttrice artistica dei teatri Coccia e Maggiore Renata Rapetti, rimarca che nella determina di spesa non compare l’agenzia che produce lo spettacolo ma una intermediaria: «Strano, no?». In realtà esperti del mondo dello spettacolo su questo punto hanno spiegato che non sia così inusuale che aziende acquistino pacchetti di concerti per poi rivenderli senza aumentare il costo finale. Sulla questione del cachet Zacchera ammette che la cifra era «in linea con il mercato, anche se a Varese l’hanno pagato meno». Su questo punto Rapetti ha invece più volte sottolineato di averlo ottenuto a un costo leggermente inferiore rispetto al prezzo di mercato 2016. Un’altra accusa riguarda Tentato furto, otto mesi 1 Condannato a 8 mesi per tentato furto aggravato. Andrea Pesce, 22 anni, una mattina di fine aprile aveva forzato la porta d’ingresso della lavanderia automatica «Il lavatoio» in piazza Beltrami a Omegna e aveva cercato di scassinare la macchina «cambia monete» del negozio, coperto da videosorveglianza. Proprio le telecamere avevano restituito in tempo reale le immagini di quanto stava accadendo alla titolare, che aveva chiamato il 113. Ai poliziotti - che lo avevano trovato sdraiato su una panca - il ragazzo aveva detto di essere in attesa del suo bucato. [C. P.] Verbania Colpevole di evasione 1 La famiglia se ne prende Ex sindaco Marco Zacchera si è dimesso nel 2013 dopo 4 anni alla guida di Verbania la determina del dirigente comunale che indicava il titolo del concerto dell’anno scorso e non quello dedicato a Bob Dylan. «La determina è del 22 aprile, ma ieri, 9 maggio, la dirigente Noemi Comola mi ha scritto una lunga lettera nella quale ammette l’errore. “Il contratto da me firmato corrisponde a Amore e Furto (lo spettacolo 2016, ndr) anche se erroneamente nella determina ho citato il vecchio spettacolo in quanto avendo gli eventi la stessa scheda tecnica, mi hanno per errore girato quella dell’anno prima. Ho fatto un errore, ma ritengo che non sia tale da giustificare questi suoi attacchi”. Bene, prendo atto delle parole di Comola, ma il problema non riguarda la struttura comunale». Zacchera sostiene che per l’inaugurazione del teatro («una mia creatura la versione STRESA, CONDANNATO GESTORE DI UN LOCALE Viaggiava con la pistola in auto ma il porto d’armi era scaduto La Skoda sui cui viaggiavano era stata fermata in corso Umberto I a Stresa nel marzo dell’anno scorso. Con un controllo serale la pattuglia della guardia di finanza procedeva a verificare l’identità di conducente e passeggero e scopriva - consultando la banca dati delle forze dell’ordine - che il primo era stato denunciato per aver puntato, qualche mese prima nel Varesino, una pistola contro un carabiniere. A quel punto i finanzieri avvisavano i due che avrebbero proceduto con la perquisizione dell’auto. A quelle parole il passeggero, Roberto Formentini non esitò a di- Omegna chiarare che tra i piedi aveva un borsello che conteneva un revolver: una Smith&Wesson calibro 38, trasportata con un porto d’armi a uso sportivo scaduto. Quattro mesi Nel processo di ieri il suo difensore Silvana Albertalli ha spiegato come avesse chiesto il rinnovo, ma la questura di Varese aveva risposto negativamente con motivazioni alle quali aveva replicato con memorie difensive, tanto che in quel momento - ha rimarcato al giudice Rosa Maria Fornelli e al pm Anna Maria Rossi - non c’era nulla che gli facesse supporre un diniego in via definiti- in riva al lago, a cui voglio bene») si sarebbe dovuto partire prima: «C’era tempo, si potevano fare le cose bene senza spendere tanti soldi in consulenze». E risfodera il concerto mai realmente programmato di Ennio Morricone: «Si è detto che costava troppo, ma era un nome mondiale». Poi l’ex primo cittadino punta il dito contro i bandi per la gestione di ristorante, bar e spiaggia andati deserti: «Ora il Comune offre i locali con una riduzione dell’89 per cento pur di trovare qualcuno. Di chi sarebbe la colpa se il lavoro è stato fatto male prima?». Capitolo danni: «Mi auguro che il Comune chieda il risarcimento, dal momento che non vi è alcuna causa di forza maggiore per il forfait di De Gregori». L’ultima stoccata è sul mancato arrivo di Franceschini: «Anche lui non verrà per colpa mia?». Zacchera dopo essersi dimesso in anticipo da sindaco di Verbania era rimasto in silenzio due anni. Ora questo improvviso ritorno di fiamma: starà preparando il ritorno? «Voglio essere chiaro - conclude -: non farò più politica locale. Ma tengo molto al teatro». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI va, comunicato invece tre mesi dopo quel controllo sulla statale. «Ma io quella pistola non l’ho mai usata: la tenevo in auto perché rincasavo con l’incasso del locale notturno che per qualche mese ho gestito a Stresa e perché già in precedenza avevo subito un furto per un valore di 60 mila euro. Della persona che era con me, factotum del locale, sapevo poco: entrambi abitavamo in provincia di Varese e capitava che andassimo insieme sul luogo di lavoro» ha riportato in aula Formentini. E’ stato condannato per porto abusivo d’armi a 4 mesi e 593 euro di multa, pena sospesa. La pistola, con i proiettili con cui era stata caricata, è stata confiscata. Anche se fosse stato in regola con il porto d’armi sportivo, con quel revolver avrebbe potuto recarsi solo al poligono e seguendo la via più breve. [C. P.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI cura e gli è vicina, ma lui non si sottopone alle necessarie terapie. Il perito interpellato dal tribunale gli ha diagnosticato una schizofrenia che lo rende parzialmente incapace d’intendere e volere. Un uomo di 34 anni è stato condannato per evasione dagli arresti domiciliari a cinque mesi e 10 giorni. Gli è stato riconosciuto il vizio parziale di mente, ma anche la pericolosità sociale tanto che il tribunale ha disposto il provvedimento di libertà vigilata per un anno. «Sarà ora il giudice dell’esecuzione della pena a verificare se si atterrà a quanto deciso con la sentenza, a fronte della consulenza psichiatrica e dunque - dice il suo difensore Paola Morando - a un percorso di cura o, nel caso non si sottoponesse a queste terapie, al ricovero in una struttura». [C. P.] . VCO .45 OMEGNA, ERANO BRUCIATI TRE ETTARI Incendio al Monte Zuoli A processo un operaio della Comunità montana CRISTINA PASTORE OMEGNA Per spegnere l’incendio divampato il 2 aprile dell’anno scorso al Monte Zuoli, in un tratto di bosco non lontano dal Parco della fantasia, erano intervenuti due squadre dei vigili del fuoco di Verbania, altrettante di supporto da Gravellona e Omegna, gruppi di volontari Aib e un elicottero. Quattro ore per mettere in sicurezza tre ettari andati in fiamme che, secondo l’indagine compiuta dalla guardia forestale, furono inavvertitamente innescate da Nunzio Maggiore. Con due colleghi, come lui grazie a una «borsa lavoro» in servizio alla Comunità montana Cusio Mottarone, stava eseguendo lavori di piccola manutenzione nella località sopra Omegna. Mentre i primi due operai sistemavano la staccionata, Maggiore ripuliva dalle sterpaglie un tratto di bosco che dava su un sentiero. Secondo la sua testimonianza, rilasciata al processo nel quale deve rispondere di incendio doloso, stava lavorando secondo le direttive che gli erano state impartite: trasportava con la carriola le ramaglie nella zona dei barbecue, in modo che in quel periodo di vacanze pasquali chi saliva per i pic-nic trovasse combustibile per le griglie a portata di mano. «Non ho acceso il fuoco» «Tornando dove stavo lavorando, dopo aver svuotato la carriola, notai dei ragazzi bighellonare e poi del fumo e delle fiamme, che cercai subito di spegnere con i piedi. Gridavo per chiamare in aiuto il mio compagno, intanto però si era levato il vento e il fuoco, che non ho acceso io, non si fermava. Fui preso dal panico ma riuscii a chiamare il 115» ha detto Maggiore, difeso dall’avvocato Antonello Riccio, al giudice Rosa Maria Fornelli e al pm Anna Maria Rossi. La sua telefonata ai vigili del fuoco è una prova controversa, perché risulta che l’imputato abbia parlato di un bidone in cui avevano messo del «secco». «Si è trattato di un lapsus» ha ribadito. Il responsabile del servizio Agricoltura della Comunità montana ha riportato come in altre situazioni, d’inverno e in pausa pranzo, capitasse che gli operai si scaldavano accendendo sterpaglie in un bidone, ma non nei boschi, conoscendo il divieto. Si torna in aula il 10 giugno. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Verbania Lotta alla ludopatia 1 Il cinema si avvicina al gioco d’azzardo e fa luce, servendosi di un linguaggio da favola, sul tema della ludopatia: una doppia proiezione è prevista oggi alle 17,30 e 20 al Chiostro di Intra per il film «Il tarlo» realizzato dal regista emergente Marco Lanzafame. Nella pellicola proposta il gioco d’azzardo viene affrontato dal punto di vista femminile, e prima di ogni proiezione il film sarà introdotto dal regista siciliano e dagli esperti del fenomeno della ludopatia Sonia Lio e Mauro Croce dell’Asl Vco. L’ingresso è libero. [B. AR.] PALLANZA, GASOLIO RIVERSATO NEL LAGO Motoscafo affondato, intervengono i sub 1 Un grosso motoscafo da diporto attraccato a una boa al largo della Canottieri Pallanza, per cause ancora da verificare, ieri ha cominciato a imbarcare acqua e ad affondare. I proprietari hanno chiesto l’intervento dei Sub Verbania che sono riusciti a spostare il mezzo vicino alla riva, dove poi è stato imbracato e rimosso. E’ stato anche necessario circoscrivere l’inquinamento provocato dalla fuoriuscita dal serbatoio di gasolio che si è sversato nel lago. [S. R.] INTRA, LAVORI DAL 7 GIUGNO Parte la rimozione dell’amianto nell’ala “nuova” del Cobianchi Finite le lezioni all’istituto Cobianchi di Verbania si comincerà a rimuovere l’amianto. Lo ha annunciato ieri il preside reggente, Guido Boschini. «La parola amianto - spiega il dirigente crea una comprensibile inquietudine: vanno però considerati la forma e il contesto in cui questo materiale, potenzialmente pericoloso, si presenta. Qui da noi è in forma compatta e non friabile, quindi è minima la possibilità che qualche fibra possa disperdersi nell’aria e diventare effettivamente pericolosa». Aggiunge il preside: «Negli ultimi 10 anni abbiamo dato la precedenza alla ri- mozione delle coperture in Eternit che contenevano amianto poco compatto e più pericoloso». I lavori, che inizieranno il 7 giugno con l’installazione del cantiere, riguardano la rimozione dell’amianto dai pavimenti e dai pilastri del piano rialzato di quella che è l’ala nuova, costruita negli Anni 70. «Nell’estate del 2015 - spiega Danilo Recupero ingegnere della Provincia, proprietaria dello stabile - è stato ultimato un primo lotto del piano rialzato. Ora si tratta di completarlo. Sugli altri piani si interverrà quando ci saranno le risorse». I lavori saranno conclusi per la ripresa delle lezioni a settembre. «I tempi lunghi - dice Bo- A sinistra il preside Boschini schini - sono giustificati dalla complessità delle operazioni di rimozione in sicurezza». E’ dal 2001 che la Provincia tiene sotto controllo l’edificio, ma non è mai stata rilevata la presenza di amianto nell’ambiente. Gli esami di maturità si svolgeranno nell’«ala vecchia». [F. RU.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 46 .VCO STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 STRESA, LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE COMPLETATI DA CINQUE VOLONTARI VERBANIA Un museo sulla “loro” isola racconta la vita dei pescatori Auxologico Salta ancora la trattativa sui tagli Realizzato nell’ex scuola elementare che era chiusa da 34 anni Gli ultimi alunni si erano salutati alla fine dell’anno scolastico 1981-82 e da allora il piccolo edificio, che ospitava la scuola elementare dell’Isola Pescatori, era stato adibito a ricovero degli attrezzi. Dopo 34 anni la casa, donata per farne una scuola agli isolani da Ugo Ara, musicista di fama internazionale che amava trascorrere nel piccolo borgo lunghi periodi, torna a nuova vita e vuole raccontare, con un piccolo museo, la storia degli uomini di questa isola del Lago Maggiore, che fino all’avvento del turismo vivevano solamente di pesca. Un mondo, quello dei pescatori, di cui rimangono tracce labili: il Lago Maggiore arrivò ad avere fino a 350 pescatori, 60 solo sull’Isola Pescatori, protagonisti prima dell’avvento delle barche a mo- Il museo della Pesca è stato inaugurato sabato: si trova nella piccola casa che ospitava la scuola tore, di lunghe spedizioni per il Verbano a remi o a vela, che li portavano lontano da casa tutta la settimana. Oggi sull’isola i pescatori rimangono solo cinque. Domodossola, in piazza Mercato Dimostrazioni di soccorso con la Croce rossa Gli attrezzi conservati E’ cambiato anche il tipo di pescato nei secoli: oggi uno dei pesci più ricercati è il coregone, introdotto però solo a fine Ottocento quando a Carciano c’era lo stabilimento ittiogenico. Nel piccolo museo sono conservati anche gli attrezzi per la tintura delle reti di cotone o canapa che si faceva facendole bollire con i gusci di castagne. C’è anche un torchio per la preparazione del «Misultin», gli agoni essiccati, salati e poi pressati. «L’Isola Pescatori si arricchisce, grazie al volontariato, di una nuova attrattiva, aggiungendo valore a questo piccolo unico borgo» ha commentato in occasione dell’inaugurazione il sindaco di Stresa Giuseppe Bottini. 1 Anche a Domodossola domenica si è celebrata la Giornata mondiale della Croce rossa. I volontari del comitato cittadino - che festeggia il 50° - hanno effettuato al mattino un’esercitazione dimostrativa con i vigili del fuoco e una di primo soccorso; nel pomeriggio lezione di educazione stradale per bambini con la polizia stradale. Sotto la tenda della Croce rossa per tutto il giorno c’è stata anche la misurazione gratuita di glicemia e pressione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI INIZIATIVA PER I LETTORI A VERBANIA Gli scatti curiosi col tricolore regalano un giro goloso alla “Risottata” del 2 giugno Uno scatto col tricolore, ovvero la bandiera italiana immortalata tra panorami, monumenti, selfie, con gli amici a quattro zampe, a tavola o in ogni altra occasione: le 10 immagini migliori - selezionate tra quelle che perverranno a [email protected] - otterranno una tessera per la «Risottata tricolore», percorso gastronomico che debutta il 2 giugno a Intra. È la novità per la Festa della Repubblica a Verbania, che ancora non aveva un evento che andasse oltre le celebrazioni civili riunendo la gente in piazza. Il comitato 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Nuovo appello del comitato pro ospedale “Più certezze” Interventi di recupero Il mestiere è cambiato 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI OMEGNA LUCA GEMELLI STRESA Una mano l’hanno data in tanti sull’Isola Pescatori, ma sono cinque gli artefici della riapertura della vecchia scuola come museo: ripristino degli intonaci e dei serramenti, recupero del pavimento tradizionale in pietra sono solo alcuni dei lavori che Marco Rodella, Luca Gottardi, Vittorio Rodella e Daniele e Romeo Ruffoni hanno portato avanti in questi mesi prima di passare all’allestimento vero e proprio. Sulle pareti le reti da pesca, prima in cotone e canapa e poi in materiale sintetico, mentre modellini di imbarcazione raccontano la storia di questo mestiere faticoso, praticato sull’isola fin dai primi insediamenti. «Nei secoli ci sono state lotte per i diritti di pesca, di cui non erano titolari solo la famiglia Borromeo ma anche i Nitta, i Rusca, fino anche a qualche episodio cruento - ha spiegato lo storico Carlo Alessandro Pisoni -, ma anche la nascita di forme di solidarietà all’interno delle comunità». Giudizio positivo, ma con qualche riserva, da parte del comitato per la difesa dell’ospedale e dei servizi sanitari del Cusio dopo l’incontro a Torino in cui si è formalizzata la stabilizzazione del Coq. «Rileviamo la concreta e positiva disponibilità delle parti coinvolte, e in modo particolare dell’Asl Vco, a trovare una sintesi per la sottoscrizione dell’accordo - afferma Valentino Valentini, referente del comitato - ma nello stesso tempo le ipotesi di mantenimento degli attuali servizi sono rimaste generiche». Il punto cruciale del dibattito resta quello dei servizi sanitari al Madonna del Popolo. «Serve una verifica sulla reale portata degli accordi - dice Valentini - sul mantenimento dei posti letto di medicina generale, di quelli di day hospital, di day sugerey e sul futuro del centro dialisi». Il comitato non ha quindi intenzione di fermarsi con la raccolta firme domenica arrivata a quota 7 mila. «Rimane irrisolto il problema del punto di primo intervento - aggiunge l’ex sindaco Antonio Quaretta - : chiediamo a Regione e Asl Vco un approccio senza pregiudizi. Così pure chiediamo nuovamente che venga riconosciuto un numero adeguato di posti letto di continuità assistenziale sanitaria alla Casa dell’anziano Lagostina». Il comitato oltre a volere un incontro col presidente della Regione Sergio Chiamparino propone un’assemblea pubblica con i sindaci del Cusio per illustrare i temi della sottoscrizione e raccogliere indicazioni. [V. A.] Saltata la trattativa tra dipendenti e direzione delle sedi verbanesi dell’Istituto auxologico. Le assemblee di ieri non hanno dato mandato ai referenti di Cgil, Cisl, Uil e Fials di presentarsi giovedì al tavolo con la direzione dell’ospedale di Piancavallo e reimbastire un accordo. Bocciato ad aprile quello che faceva leva sulla disponibilità a lavorare due ore in più alla settimana, senza compenso per almeno il primo anno, non si è trovata un’alternativa che impegni l’azienda a bloccare per un quadriennio i processi, già in atto, di esternalizzazione. Il personale ha rigettato la proposta, sostenendo di essersi già fatto carico di notevoli sacrifici. Si è detto favorevole solo a rinunciare a quattro giorni di ferie, che in termini di risparmio però si sarebbero tradotti in 160 mila euro all’anno, lontani dai 900 mila richiesti dal datore di lavoro, alle prese con equilibri di bilancio che risentono di 13 milioni di finanziamenti regionali venuti a mancare dal 2013 a oggi. «L’obiettivo era tornare a dialogare partendo da un taglio inferiore ma i lavoratori hanno detto no anche a un’ipotesi di risparmio di 300 mila euro, che suddivisi tra i 300 dipendenti avrebbe significato la rinuncia di 1.000 euro lordi all’anno ciascuno» spiega Riccardo Negrino di Cisl. «Non resta che aspettare le prossime mosse della direzione» dice Massimo Pregnolato di Cgil. Dall’Istituto auxologico è stata manifestata l’intenzione di arrivare a cedere anche importanti rami d’azienda, come il laboratorio analisi, attività ambulatoriali o reparti di degenza. Giovedì c’è l’incontro con Gabriele Terruzzi, direttore dell’ospedale San Giuseppe. Senza mandato non si porterà avanti nessuna trattativa, ma l’occasione sarà sfruttata per affrontare la conseguenza di una prima esternalizzazione: il servizio guardaroba e lavanderia passa alla cooperativa Azzurra e 13 sono gli addetti interni da ricollocare. [C. P.] L’ex sindaco Antonio Quaretta Cima d’Intra ha scelto i sapori per proporre alla città una nuova manifestazione. I commercianti di Intra alta hanno deciso di «prendere per la gola»: tre risotti sono il centro del percorso gastronomico collegato ad altre tappe per buongustai. Riso, pesce, pizza, dolce: ogni portata sarà preparata al momento. Comitato Cima d’Intra «Non saranno assaggi ma porzioni ordinarie - precisa Cosimo Clemente, presidente del comitato Cima d’Intra -. Il percorso sarà un pranzo a tutti gli effetti, solo che anziché essere Il risotto tricolore seduti al ristorante si girerà a piedi unendo la passeggiata al gusto». Per partecipare alla «Risottata tricolore» ci sono tessere create per la manifestazione con bollini da spuntare a ogni tappa. La camminata gastronomica comincerà alle 11,30; per tutta la giornata si potrà girare per Intra gustando risotti e altre prelibatezze. Il (triplo) primo piatto sarà il protagonista del menu portando il tricolore in cucina: risotto verde agli spinaci, bianco al parmigiano e rosso al pomodoro verranno serviti in piazza Cavour. Gli chef saranno alle prese con sette pentoloni, con un ciclo continuo di portate coordinato dal cuoco Stefano Colagrande del ristorante Le Volte. Prima di assaggiare i risotti c’è la tappa al bar Zodiaco per l’aperitivo. Il secondo di pesce - calamari fritti - sarà preparato dalla Taverna Azzurra e «Pane e pizza» offrirà pizze e torte. In corso Cobianchi sarà distribuita la frutta. Il costo del biglietto per il percorso gastronomico è di 17 euro, cifra ridotta a 15 in prevendita nei negozi di Cima d’Intra (info allo 0323.581070). Ogni cosa ricorderà la Festa della Repubblica: anche le bandane con il tricolore la cui vendita aiuterà Gabriele, bimbo malato di leucemia. [B. AR.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI MARTEDI’ 10 MAGGIO 2016 Fotografa il tricolore Invia una foto di qualunque tipo che contenga il tricolore, gli autori delle 10 immagini selezionate avranno un biglietto omaggio per la «Risottata tricolore» in programma a Intra il 2 giugno Inviare le immagini entro domenica 22 maggio all’indirizzo [email protected] allegando il tagliando compilato Nome e cognome Città Numero di telefono 12345 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Evento VERBANIA n inedito spettacolo di fuochi d’artificio e giochi di luce nel porto di Intra ha chiuso domenica sera i festeggiamenti di San Vittore, il patrono di Verbania. È stato l’ultimo atto di una giornata iniziata con la distribuzione di «risott, scigull e luganiga» al tendone dei Pacian. Poi nel pomeriggio a Villa Giulia il Comune ha consegnato le benemerenze al giornalista Sergio Ronchi e alle suore rosminiane (a ritirarlo suor Annaluisa, suor Ave e suor Carmen). In serata la funzione religiosa in basilica, presieduta dal vescovo Franco Giulio Brambilla e la processione con la banda che si è conclusa al porto, dove è stato benedetto il lago prima dello show dei fuochi. U La notte di San Vittore accesa dai fuochi a sorpresa Verbania, la processione col vescovo ha chiuso la patronale . VCO .47 In breve Domodossola Ricette all’italiana 1 Oggi e giovedì alle 10,45 andranno in onda su Rete4 le due puntate di «Ricette all’italiana» registrate a Domodossola con Davide Mengacci. Oggi saranno trasmessel’intervista a Massimo Gianoglio, la preparazione di pasta e bajan di Piero Pagani di Slow Food con lo chef Angelo Tanzarella, i prodotti presentati da Marilena Panziera e i gruppi folk. [F. ZA.] Domodossola «Patto di comunità» 1 «Verso un patto di comu- Festa a Intra L’inizio della processione di San Vittore e lo spettacolo al porto dopo la benedizione Fotogallery www.lastampa.it/vco 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI DANILO DONADIO Cerimonia A sinistra l’auto che i Pacian hanno donato all’Angsa A destra la consegna delle benemerenze a Sergio Ronchi e alle rosminiane suor Ave, suor Annaluisa e suor Carmen Tra loro il presidente del Consiglio comunale Piero Giorgio Varini e il sindaco Silvia Marchionini nità. La moneta complementare come strumento per promuovere il cambiamento sociale». Si intitola così l’incontro in programma alle 20,45 a Casa Don Gianni. Organizzano la cooperativa La Bitta e Arcipelago Scec. Interverranno Alberto Gallo, presidente di Arcipelago Scec Piemonte e Francesco Bernabei, sviluppatore sociale. Ingresso libero. [F. ZA.] Gignese Ricordo di padre Chiti 1 Oggi alle 11 con una ceri- monia pensata dai bambini delle elementari di Gignese, verrà messo a dimora il primo albero del «giardino dei giusti», istituito in via per Nocco dall’amministrazione comunale. «Hanno scelto un agrifoglio per dedicarlo a padre Gianfranco Chiti da Gignese» spiega l’insegnante e consigliere Simona Attanasi. Padre Chiti a 57 anni divenne frate, dopo essere stato ufficiale dei granatieri, salvando durante la guerra partigiani ed ebrei. [C. P.] 12345 48 .Spettacoli STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Premio pianistico Martucci “Deciderete voi il vincitore” Domani al cinema Vip «Ascensore per il patibolo» da Novara Jazz Stasera al Cantelli di Novara il primo recital, si bissa il 17: voterà la platea I concorrenti arrivano da Roma e Napoli. In palio ingaggi per i concerti Ludovica De Bernardo MARIA PAOLA ARBEIA NOVARA «Deciderete voi, in platea, chi vincerà il premio internazionale Martucci. Ci auguriamo che la città e tanti appassionati partecipino. È il nostro modo di ricordare il maestro Folco Perrino. Credeva nei giovani talenti e desiderava onorare il compositore e direttore d’orchestra che ebbe in Toscanini un convinto sostenitore»: l’invito per stasera e il 17 - alle 21, conservatorio Cantelli - arriva da Ettore Borri, presidente degli Amici della musica «Vittorio Cocito». Si contenderanno il premio, alla seconda edizione, i giovani pianisti Ludovica De Bernardo di Napoli e Francesco Grano di Roma. Anche Pedroni in giuria Borri: «Vogliamo che il premio sia sempre più conosciuto perché porta alla ribalta anche la dedizione di Perrino nell’allestire una tra le più ricche raccolte di documenti su Martucci e l’epoca. Altro obiettivo: dare ai concorrenti la possibilità di presentare una scelta di brani che metta in luce la propria personalità artistica». La prima selezione si è tenuta davanti alla giuria tecnica: Marco Di Bari, Giulio De Padova, Oleg Marshev, Anelide Nascimbene e Simone Pedroni. Borri: «I concorrenti hanno presentato, oltre a pezzi di Martucci, brani da Beethoven a Bartok e proprie improvvisazioni». Nel montepremi, un concerto nella stagione degli «Amici della musica» con cachet di 1.500 euro e altri riconoscimenti alle migliori esecuzione dal repertorio di Martucci e autori tra il 1856 e il 1909. Poi, ancora recital con associazioni partner. Stasera e il 17 ingresso a 10 euro, 5 ridotto; anche su www.vivaticket.it. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI È di Napoli Nel montepremi ci sono un concerto nella stagione degli «Amici della musica» con cachet di 1.500 euro e altri riconoscimenti alle migliori esecuzioni di Martucci e di altri autori tra il 1856 e il 1909 Francesco Grano Arriva da Roma. La prima selezione si è tenuta davanti alla giuria tecnica composta da Marco Di Bari, Giulio De Padova, Oleg Marshev, Anelide Nascimbene e Simone Pedroni 1 Anche a Novara l’8 mag- gio è stata una «Giornata mondiale»: centinaia i volontari del comitato Cri della città impegnati in numerose attività. Sabato hanno regalato un sorriso ai bimbi in collaborazione con l’associazione «Il Pianeta dei Clown». La raccolta fondi quest’anno è stata promossa con oltre 200 bellissime orchidee. La concomitanza con la festa della mamma e la grande generosità dei novaresi hanno permesso all’iniziativa di riscuotere un inatteso successo. Riempie il cuore di gioia, ed è la più grande ricompensa per i volontari, vedere persone con poche possibilità economiche, partecipare con affetto, perché «Non si può non fare un’offerta alla Croce Rossa - commenta una anziana signora - mi avete aiutato tante volte». Molto attesa e partecipata la cena di beneficenza di venerdì sera con il presi- che aggiungeva un’altra dimensione alle immagini. Sono convinto che senza la musica di Davis il film non avrebbe avuto quel successo di critica e pubblico»: il regista Louis Malle diresse «Ascensore per il patibolo». Domani, mercoledì, il film sarà proiettato per l’anteprima di «Novara Jazz» edizione estiva, la numero 13. I direttori artistici Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti: «Il festival si conferma un palcoscenico unico nel cuore di Novara per il grande jazz, l’improvvisazione, le sperimentazioni elettroniche e le contaminazioni tra arti». La rassegna si terrà tra Novara e dintorni dal 26 maggio al 12 giugno. Domani l’appuntamento è al cinema Vip di Novara alle 21,15: la pellicola è stata appena restaurata e la splendida colonna sonora è appunto di Miles Davis (foto). [M. P. A.] Lo show il 19 maggio: anticipazioni e prevendita Gigi D’Alessio è il protagonista di “Running” Con Maccarini e Moreno per “Noi come voi” tempo: sono arrivate richieste da Alessandria, Sondrio, perfino dalla Sardegna. MARCO BENVENUTI NOVARA Gigi D’Alessio lascia i suoi impegni internazionali e per un giorno «corre» a Novara, contro le discriminazioni: si chiama infatti «Running» lo spettacolo di musica, danza e arte per abbattere le «barriere umane». Il cantante, con il rapper Moreno e Marco Maccarini, professore di canto ad «Amici di Maria De Filippi», è testimonial d’eccezione. Organizzato dall’associazione «Noi come voi» di Galliate, e diretto dal coreografo Gianluca Moia con il light designer Stefano Taccucci, è in programma giovedì 19 maggio alle 21,30 al Pala Igor. I biglietti (15 euro) da Tune Dischi, alla onlus gallia- LE LETTERE «Un giorno speciale Grazie dalla Cri» 1 «Ricordo la prima scena. La tromba di Davis le dava un tono dente della Cri, Paolo Pellizzari, e la vicaria Margherita Castano Comazzi; un ringraziamento particolare al duo «En blanc et noir» composto da Orietta Cassini e Cristina Laganà che hanno intrattenuto gli oltre 100 ospiti tra cui il prefetto Francesco Paolo Castaldo. Tutte le offerte raccolte saranno ancora una volta destinate all’acquisto di nuovi defibrillatori per la città di Novara, a sostegno del progetto «Novara ci sta a cuore». Inoltre, oltre 25 volontari soccorritori hanno fornito assistenza sanitaria a due manifestazioni ciclistiche. La prima era per i più piccini: «Bimbimbici», allegra pedalata nei centri urbani con l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile e diffondere l’uso della bicicletta tra giovani e giovanissimi. La Croce Rossa ha seguito i piccoli ciclisti con un’ambulanza e una moto; i soccorritori sono stati chiamati a intervenire tre volte per piccoli incidenti. CROCE ROSSA ITALIANA NOVARA Testimonial d’eccezione Gigi D’Alessio: è un ritorno tese, che si occupa dell’assistenza di persone diversamente abili, e in altri negozi in provincia. Il popolo dei fan di D’Alessio si sta muovendo da Ieri lo spettacolo è stato presentato da Benedetta Sereno Clerici, presidente della onlus: «Da anni “Noi come voi” promuove iniziative culturali per sensibilizzare su disabilità, emarginazione sociale, discriminazioni. Nel progetto “Running” è coinvolto anche l’istituto Mossotti». Per l’istituto, era presente il professor Bruno Bolzoni. Moia: «Con danza e musica proporremo quattro quadri con altrettanti personaggi-simboli di disabilità, omofobia, immigrazione. Ma scoprono, alla fine, di non essere soli». La colonna sonora è Bruno Bolzoni, Benedetta Sereno Clerici e Gianluca Moia un mix pop: tema dominante è il «correre». Cinque voci novaresi nello show ricco di colori e effetti: Maria Raciti, Cristina Pagliarin, Marica Sottile, Giorgia Allifranchini, Serena Fittipaldi. Danzano allievi di scuole come Rosso Lab Galliate, X Fit Novara, da Torino e Cornaredo. Sarà costruito il «Quadro infinito», opera pittorica in va- ri blocchi realizzata da studenti di scuole novaresi. I cancelli apriranno alle 20. Per D’Alessio, che canterà un paio di brani, è «un ritorno a casa». E’ già stato ospite di Noi come voi: ha sostenuto, anche economicamente, la creazione del nuovo centro di via Leopardi a Galliate, da lui inaugurato nel 2012. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Numeri utili PRONTO INTERVENTO SANITARIO numero unico tel. 118. GUARDIA MEDICA Novara: tel. 62.60.00; Arona: tel. 0322 51.61; Borgomanero: tel. 0322 81.500; Oleggio: tel. 0321 96.00.47; Vco Centrale operativa Asl tel. 800448118. FARMACIE DI TURNO OGGI Novara: Turno di 24 ore (dalle 9 alle ore 9 del mattino successivo). Vescovile, piazza Battisti 5, 0321 62.33.88. Provincia e Vco Caltignaga: Mantegazza dott. Aurelio, via Risorgimento 25, 0321 65.21.02. Galliate: Ferrari di Cristina, Via Cavour 4, 0321 86.14.32. Borgo Ticino: Giusti snc, via Valle 3, 0321 96.29.67. Colazza: Farmacia Delia dott. Lavorato, via Nazionale 9, 0322 21.83.96. Maggiora: Furlan dott. Gian Antonio, via V. Emanuele 100, 0322 87.119. Cureggio: Paglino dott.ssa Maria, via Roma 1, 0322 83.98.20. Belgirate: Farmacia Del Lago di Rasia Dal Polo, via Mazzini 49, 0322 76.445. Orta San Giulio: Bergamasco dr.ssa Elena, via C. Albertoletti 10, 0322 90.117. Domodossola: Bogani dr.ssa Lucia, p.zza Cavour 7, 0324 24.22.66. Vanzone San Carlo: Fabris dr. Marco, via Protasio 1, 0324 82.89.86. Verbania (Intra): Comunale, via Farinelli 4, 0323 52.259. Prime visioni CASTELLETTO TICINO Novara PERNATE METROPOLIS MULTISALA // Tel. 0331 - 914.285 Informazioni e prenotazioni dalle ore 19 alle ore 21,30; sabato dalle ore 16,30 alle ore 21,30; domenica e festivi dalle ore 14,30 alle ore 21,30 www.metropolisarea.it Zeta - Una storia hip hop (2K), orario 20,10; 22,40 Nonno scatenato (2K), orario 22,40 The Dressmaker - Il diavolo è tornato (2D), orario 20; 22,30 Il libro della giungla (2D), orario 20,10; 22,30 Zona d’ombra (2K), orario 20; 22,30 Robinson Crusoe (2K), orario 20,20 La coppia dei campioni (2K), orario 22,40 La foresta dei sogni (2D), orario 20,10 Captain America: Civil war (2K), orario 19,40; 22,30 Captain America: Civil war (3D), orario 21,30 SANT’ANDREA // info www.cinemapernate.it RIPOSO TRECATE NOVARA CINETEATRI NOVARESI // infoweb www.novaracinema.it - [email protected] tel. 0321 - 35731 / Prenotazioni 199.208002, feriali dalle 15/18; sab/dom dalle 12,30 alle 15 VIP // Tel. 0321- 625.688 Captain America: Civil war (3D), orario 21,15 ARALDO // Tel. 0321- 474.625 Where to invade next (Evento), orario 21,15 SACRO CUORE // Tel. 0321- 465.484 RIPOSO SILVIO PELLICO // Tel. 345 - 455.4937 RIPOSO BELLINZAGO MOVIE PLANET MULTISALA // info: 0321 - 987.046 / 988.872 Per prenotare: 0321 - 92.74.19 / 89.95.52.578 www.movieplanetgroup.it SALA 1 Il traditore tipo, orario 17,10; 19,40; 22,15 SALA 2 Nonno scatenato, orario 17,10; 19,50 La foresta dei sogni, orario 22,15 SALA 3 Captain America: Civil war (3D), orario 18,20; 21,20 SALA 4 Zeta - Una storia hip hop, orario 17,10; 19,45 La coppia dei campioni, orario 22,15 SALA 5 Captain America: Civil war, orario 16,15; 19,10; 22,15 SALA 6 Robinson Crusoe, orario 17,10; 20 Zona d’ombra - Una scomoda verità, orario 22,15 SALA 7 Il libro della giungla, orario 17,10; 19,45 Where to invade next, orario 22,15 Dal film «The Dressmaker» Vco DOMODOSSOLA SALA 8 The Dressmaker - Il diavolo è tornato, orario 17,10; 22,15 Where to invade next, orario 19,40 CORSO MULTISALA // Tel. e segr. 0324 - 240.853 www.cinemacorso.it; www.cinemacorso.com RIPOSO BORGOMANERO CINEMA ORATORIO S. 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L’autrice dialogherà con la giornalista Erica Bertinotti. Novara «I martedì dell'Oliver», l’Irish pub di via Boggiani a Novara, stasera alle 21,30 il live dei «Triciclo Musical» che proporranno inediti e cover pop e rock cantautorale. Novara Terza età e soglie 1 Il interpretandolo con quartetto d’archi. L’altro pezzo di cui è stato girato il video è «Intra», che dà nome al cd. Le riprese sono state fatte in notturna tra il porto vecchio, piazza Ranzoni e il lungolago fino a piazza San Vittore, in bicicletta. È una collaborazione tra artisti verbanesi, con Andrea Marcovicchio della 10/13 Films dietro la cinepresa. Nel video Meschia cammina, canta e svela la Intra di cui scrisse il poeta Luigi Fioretta, che nella canzone - musicata da Riccardo Zoja - parla del cambiamen- Testi e note dal passato La musica di «Val Grande» è di Luigi Bianchi, nonno di Franca Olmi che è stata presidente del parco nazionale e ha scritto il testo insieme a don Pierino Lietta. In origine era un testo corale e Meschia l’ha ripreso Verbania, show e solidarietà Dal festival del fitness un aiuto per Tiago to della città: il progresso, le industrie, il vecchio teatro e la nostalgia dei ricordi. Altri video saranno girati con Caldani (per il brano «Un cappello da Ghiffa») e Simone Falcone (su un pezzo da definire). Le foto dei backstage sono di Raffaele D’Angelo e Giacomo Bianchi. «Porto in giro il territorio non solo con canto e dialetto ma anche con le immagini - conclude Meschia -. Noi diamo per scontata la bellezza del Verbano, ma altrove rimangono incantati dai nostri panorami». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Tanto pubblico a Domodossola Tradizioni sul palco al «Dialetto è servito» 1 Una serata in cui i veri protagonisti sono stati i dialetti delle valli dell’Ossola, che con le loro leggere sfumature sono uno diverso dall’altro anche se utilizzati da persone che abitano a poca distanza tra loro. È stato questo il tema della 19ª edizione del «Dialetto è servito», lo spettacolo organizzato venerdì sera al teatro Galletti di Domodossola. Anima e presentatore lo scrittore Antonio «Tommi» Prevosti che ha guidato le esibizioni di gruppi folkloristici e di teatro. Fotogallery www.lastampa.it/vco Sudoku Il sudoku Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 Junior Sudoku Junior 1 Junior 2 4 6 1 1 2 6 5 4 6 5 3 4 3 4 1 2 2 3 1 4 5 6 6 3 4 1 7 5 1 Junior 1 3 5 1 6 4 5 2 1 3 1 2 6 5 6 4 4 3 2 4 2 6 3 1 5 2 1 4 5 3 6 6 3 5 4 2 1 Junior 2 5 3 4 6 1 2 3 5 6 4 2 1 1 6 5 2 4 3 2 4 1 5 3 6 6 5 4 3 2 1 1 3 2 6 4 5 5 8 9 2 Giorgio Ornano presenta domani alla «Feltrinelli Point», in corso Repubblica ad Arona, il suo libro «Finale di partita». Interviene anche Sara Ramondino. L’incontro, a ingresso libero, si terrà alle 21 alla libreria di corso Repubblica 106. Prevendite per la Scala 1 È un martedì sera in compagnia del ballo quello odierno a Villa Giulia: si danza dalle 21 con Luciana. L’ingresso è libero. 1 Iniziano po di latino americano stasera da O’Connors. Inizio alle 22, entrata libera. domani alle 18 le prevendite dei tre spettacoli della rassegna «Con la biblioteca Alla Scala». Le proposte sono il 4 giugno «Der Rosenkavalier» di Strauss con la direzione di Zubin Mehta, il 2 settembre il «Flauto magico» di Mozart con direttore Adam Fischer e il 5 ottobre «Giselle» con Roberto Bolle. Prevendite in biblioteca (pacchetti con trasporto in bus). Verbania Crevoladossola Fuocoammare di Rosi «Amici della notte» 1 Alle 21,15 al Cinelandia di Intra proiezione di Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Iniziativa nell’ambito della rassegna «Cinema di qualità» con ingressi a 5 euro. 1 Si balla con gli Amici della Verbania 1 Il Verbania ritrovo è domani alle 10 a palazzo Flaim a Intra per il nuovo appuntamento delle camminate «per conoscere i territorio» organizzate dall’università del Ben.Essere. La destinazione domani è la Trinità di Ghiffacon visita guidata e pranzo al sacco. Rientro previsto per le 16. Info e adesioni al 348.2553861. notte oggi Al 59. Il via alle danze è alle 21; ingresso gratuito. Domodossola Concorso di poesia concorso di poesia «Quantarte è anche parola» organizzato dall’associazione artistica è dedicato quest’anno ad Alda Merini. C’è tempo per partecipare fino al 25 settembre, con elaborati sui temi «Il viaggio della vita» o «Acqua, metafora di vita». Gli iscritti devono essere inediti e ogni partecipante può inviare massimo tre poesie per tema, non superiori ai 30 versi. Regolamento su www.quantarte.it. Difficile 6 8 Le soluzioni dei giochi di domenica 1 L’autore Verbania 1 Il co e anche numeri di magia e cantautori: è la carrellata di esibizioni che ha caratterizzato lo spettacolo di sabato al palazzetto dello sport di Intra per il primo «Verbania fitness festival» organizzato dalla scuola Borella e Vero. Nell’occasione sono stati raccolti oltre 2 mila euro, che al netto delle spese andranno alla famiglia di Tiago, il bimbo di Bieno malato di leucemia che era presente all’evento in suo nome. Fotogallery www.lastampa.it/vco «Finale di partita» Serata di liscio Conoscere il territorio 1 Dalla salsa alla rumba, dalla ginnastica al rock’n’roll acrobati- Novara Verbania 1 Con i Los Amigos è tem- STUDIO RDS fisioterapista Paola Rovida dispensa consigli sulla salute della colonna vertebrale. Stasera alle 21 nella sede dell’associazione «Macinaidee» in via Falcone 9 l’incontro a ingresso libero dedicato a fisiologia, esercizi per stare in forma, suggerimenti. [email protected] Balli latini DANILO DONADIO 1 La 8 6 4 1 5 4 5 2 La soluzione dei giochi di domenica 5 9 8 7 9 3 5 6 2 5 2 4 2 3 3 7 1 2 1 7 6 7 4 Medio ca da legn» il 3 giugno a Intra nell’ambito della Maratona della valle Intrasca. «Abbiamo scelto una scenografia naturale - dice Meschia, 26 anni -. Mentre passeggio si vedono paesaggi e scorci anche ripresi dall’alto». Club Donegani propone la conferenza «Invecchiamento cerebrale e malattie neurologiche: quale la soglia critica e quali le possibili strategie di protezione?»: sarà stasera alle 21 nell’aula magna dell’istituto superiore Omar di Novara. Relatore il professor Carlo Pasetti, specialista in Neurologia. L’ingresso è libero. La salute della schiena 8 7 5 3 9 1 6 2 4 9 1 2 4 6 7 5 8 3 3 6 4 2 5 8 7 1 9 2 4 1 5 7 9 3 6 8 7 8 9 6 3 2 1 4 5 5 3 6 1 8 4 9 7 2 4 2 3 9 1 6 8 5 7 1 5 7 8 2 3 4 9 6 6 9 8 7 4 5 2 3 1 Difficile N Le riprese in notturna del video girato a Intra con Andrea Marcovicchio sala dell’ex quartiere Sacro Cuore stasera alle 20,30 prosegue «DanteLab», laboratorio di danzaterapia creativa col metodo Fux con Caterina Degiorgi, operatrice di danzaterapia e discipline bionaturali. Prevista una quota di partecipazione equo solidale; mafalda.danzacreativa2015@gmail. com. Novara 1 Per Backstage Spettacoli .49 [email protected] Triciclo Musical on sempre nascono nelle grandi città i progetti musicali interessanti. Cristina Meschia ha scommesso su Verbania, città natale, con il cd «Intra» che canta tradizioni popolari e dialetto. Con coerenza la verbanese tiene fede all’investimento realizzando i video delle canzoni nei territori cantati. Due mattine e una sera sono bastati a girare le clip di «Val Grande» e «Intra», due delle 12 tracce. «Val Grande» è stato girato all’alpe Pala (comune di Miazzina) che rientra a pieno titolo nel parco nazionale che delimita la più grande area selvaggia d’Europa. Il video è nato dalla collaborazione con il fotografo verbanese Alberto Caldani che ha lavorato anche col drone. La prima parte è stata girata due mesi fa, poi nuove scene settimana scorsa e una parentesi finale che con ogni probabilità sarà girata al tramonto. L’opera parteciperà al concorso dedicato alla montagna «La pi- . 1 8 6 7 2 5 3 9 4 2 7 3 9 4 6 5 1 8 5 4 9 1 8 3 6 7 2 7 2 8 4 3 9 1 5 6 9 6 5 8 1 7 2 4 3 3 1 4 6 5 2 9 8 7 4 5 7 2 6 1 8 3 9 6 9 1 3 7 8 4 2 5 8 3 2 5 9 4 7 6 1 5 6 8 2 9 9 8 3 12345 50 STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Baseball, triplo stop per Novara a Bologna Calcio femminile, Romagnano vince il derby 1 Ancora un weekend da dimenticare per il Ba- 1 Senza storia l’andata dei quarti di finale di seball Novara sconfitto in tre partite a Bologna (3-1, 13-3 e 11-1). Stasera c’è il recupero contro Rimini: si gioca alle 19 al Provini. Coppa Piemonte: alla Cavallotta di Novara, il Romagnano ha battuto 7-0 la Sanmartinese; domenica il ritorno a Romagnano. CALCIO, PRIMA VOLTA NEI PROFESSIONISTI I numeri del trionfo gialloblù 74 Gol fatti Il Bellinzago ha avuto il miglior attacco con Caronnese e Chieri Marco Massaro con 25 reti ne ha realizzati più di tutti Nella foto sotto l’attaccante dopo la partita ha chiesto alla fidanzata Carlotta di sposarlo 27 Vittorie Solo Parma e Piacenza hanno fatto meglio in tutti i gironi di serie D Alla fine sono stati 4 i punti di vantaggio sulla Caronnese che ha pareggiato a chieri Il Bellinzago è nella storia “Una favola lunga 10 anni” In Lega Pro la società partita dalla 3ª categoria a Marano Esplode la festa GIACOMO BARAGGIOLI BELLINZAGO Il giorno della festa per la promozione in Lega pro dello Sporting Bellinzago è un misto di gioia e incredulità per quanto fatto. Una storia bellissima, partita dieci anni fa in Terza Categoria e culminata con il salto nel mondo del professionismo. Chi era presente già allora è il bomber Marco Massaro, passato dalle lacrime di gioia per la vittoria a quelle di commozione quando chiede alla sua Carlotta di sposarlo. «È una promessa che mi ero fatto a inizio stagione e l’ho mantenuta». Segno che in questa vittoria ci ha sempre creduto: «È una gioia indescrivibile, in dieci anni abbiamo scritto un libro bellissimo, i sacrifici fatti da mio papà per portare avanti questo sogno sono stati incredibili, con il lavoro abbiamo costruito qualcosa di unico e questa vittoria ci ripaga degli sforzi fatti». «Feeling eccezionale» Dai gol di Massaro alla regia di Sandro Siciliano, il tecnico protagonista assoluto della vittoria: «Si è creato un feeling eccezionale nello spogliatoio e con la società, anche se all’inizio c’è stata qualche difficoltà con il passare dei mesi è nato qualcosa di importante, il gruppo è diventato una squadra ed è arrivata la continuità di risultati. È un risultato incredibile, ancora di più perché inaspettato». Il ds Domenico Cicciù ci scherza su: «Ho vinto Promozione, Eccellenza e serie D, il presidente rischia di vincere anche la Lega Pro se mi tiene. Conquistare il campionato all’ultima giornata, senza dover aspettare i risultati degli il caso LUCA ZIROTTI OMEGNA Le immagini di una giornata storica per Bellinzago e il calcio novarese PAOLO MIGLIAVACCA Il presidente Massaro «Il futuro? È presto per parlarne» 1 L’aveva detto, o così narra la leggenda, alcuni anni fa: il suo desiderio era arrivare tra i professionisti. In dieci anni ci è riuscito partendo dalla terza categoria con il Marano. Antonio Massaro si gode una giornata indimenticabile: «Ho iniziato a crederci quando abbiamo avuto cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici, abbiamo scritto una bellissima storia. Ho avuto la fortuna di avere intorno a me delle persone capaci che hanno costruito un gruppo forte dentro e fuori il campo». Con costanza ed investimenti ha costruito negli anni qualcosa di incredibile con la moglie Anna sempre al suo fianco, ma le tante voci sul futuro non possono scalfire il momento di gioia: «Ci ritroveremo nei prossimi giorni intorno ad un tavolo per pensare al futuro, adesso è solamente il momento di festeggiare». altri lo rende ancora più bello, se vinci 27 partite non può che essere meritato». Fondamentale il ruolo del dg Mauro Turino: «È la vittoria del gruppo e dello staff, di un allenatore che ha proposto un calcio intelligente. Obiettivo raggiunto con lavoro e la collaborazione». Il momento decisivo Primo acquisto estivo dello Sporting, Giuseppe Cacciatore ha portato solidità e una mentalità vincente a Bellinzago: «Quando siamo passati davanti non ce n’è stato più per nessuno, il gruppo ha fatto la differenza. Non abbiamo mai mollato». Quasi incredulo Lucio Ciana, al quarto anno in gialloblù: Omegna, la stagione dei rimpianti Dopo tre anni addio all’Eccellenza Scelte sbagliate e punti sprecati:“Ma la dirigenza è solida” Pareggio fatale L’Omegna nei playout è stato fermato sullo 0-0 dall’Aygreville che si è salvato in virtù del miglior posizionamento in stagione l riscatto dovrà partire dal piano inferiore, da quella Promozione lasciata tre anni fa e che ora torna il palcoscenico sul quale ricostruire. Il giorno dopo dell’Omegna è quello della delusione, per una retrocessione che lascia il segno e costringerà i rossoneri a ridefinire i programmi. Un anno dopo lo 0-0 con il Caselle che valse la salvezza al Liberazione questa volta il pareggio a reti bianche a Gressan con l’Aygreville è inutile, a salvarsi dopo i supplementari sono i valdostani per il miglior piazzamento finale in campionato. «Dopo dieci anni di obiet- I tivi centrati, tra promozioni inseguite e lotte per salvarci è arrivata un’annata storta, con errori che paghiamo a caro prezzo ma che dobbiamo accettare a testa alta» dice il presidente onorario Nicola Binda. Progetti per ripartire Troppo presto parlare già di piani per il futuro, obiettivi e uomini sui quali puntare e soprattutto quale ambizione coltivare nell’immediato. Ovvero se prevarrà la voglia (e la possibilità) di ritentare subito il passo per riconquistare la categoria o se si imposterà un percorso di più lunga prospet- Il capitano dell’Omegna Luca Appetito, 26 anni tiva. «Parlare ora di programmi è dura oltre che molto prematuro, c’è la delusione da smaltire e dovremo farlo in questi giorni» dice anche il direttore generale Valter Zanni. Delusioni e tensioni che hanno accompagnato la stagione. Basti pensare alla vicenda del cambio di allenatore in corsa, tra chi l’avrebbe fatto prima e chi avrebbe atteso ancora. E poi via con i rimpianti, per i tanti (troppi) punti sciupati mandando in fumo risultati alla portata e che nonostante le difficoltà avrebbero dato un finale diverso. «Ci abbiamo provato fino in fondo «Ci vorrà qualche giorno per capire quello che è successo. Sono arrivato in Eccellenza e ora siamo in Lega Pro, non ci credo ancora». Parole da veterano per Giuseppe Carriero, nonostante i 19 anni ancora da compiere: «Siamo partiti con un obiettivo diverso ma abbiamo dimostrato di essere i più forti di tutti. Paura di perdere il campionato? Mai, la paura si è trasformata in energia. Ora è il momento di festeggiare, ce lo meritiamo». Non troppo però: alle porte le sfide con Piacenza e Venezia per la poule scudetto. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Fotogallery www.lastampa.it/novara ma il grosso rammarico è per i punti importanti persi prima, che non ci avrebbero messi in questa condizione» dice anche il tecnico Matteo Paladin. La panchina in primis sarà il nodo da sciogliere per ricostruire il futuro. «Sono valutazioni che spettano alla società – dice Paladin - io non avrei nessun problema a restare anche in Promozione». Ci sarà tanta carne al fuoco insomma, con un primo consiglio direttivo che dovrebbe riunirsi già entro una decina di giorni. «Qualunque obiettivo si sceglierà lo faremo sempre in base alle finanze a disposizione, è la linea seguita in tanti anni e che non cambieremo certo ora - conclude Binda -. Importante è la solidità e il rispetto che questa società negli anni si è costruita. Un grazie intanto va ai tifosi, sono venuti in tanti a spingerci in una trasferta lontana e sono stati encomiabili». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 . 51 SPORT NOVARA E VCO il caso SAMANTHA FILIPPINI OMEGNA bbiamo bendato anche la sfortuna», sorride coach Filippo Faina. È un’impresa quella della Paffoni Omegna: ha pareggiato la serie con Jesi vincendo gara 4 (86-77) senza Tyler Smith (stagione finita) e con l’utilizzo ridotto di Antonio Iannuzzi, due titolari importanti. Quest’ultimo, al rientro dopo oltre un mese di stop per problemi muscolari, ha stretto i denti ma non è certo al meglio. Solo una settimana fa Omegna era sotto 2-0 e sembrava vicina al baratro, ora si giocherà tutto domani alle 20,30 a Jesi: chi vince è salvo, chi perde farà l’ultimo turno playout. A “Siamo più forti della sfortuna” Ora la Paffoni crede all’impresa Il Dkc Galliate va ai playoff Playout di A2, battuto Jesi senza Smith. Domani la “bella” Oleggio fuori per un punto 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Con 23 punti è stato il miglior realizzatore della Poli Opposti STUDIO RDS Serie C gold, successo di Domodossola DANILO DONADIO Antonio Iannuzzi ha segnato 10 punti al rientro dall’infortunio Serie C Silver Arona eliminata dal Reba Torino 1 Non bastano ad Arona i 27 punti del trascinatore Penny Hidalgo per poter proseguire l’avventura nei playoff di C Silver. I biancoverdi hanno perso la decisiva gara 3 a Torino contro il Reba (79-69) e devono abbandonare così al primo turno gli spareggi promozione. Stasera tocca a Gravellona, che sarà impegnata in gara 2 a Valenza: la serie è al meglio delle cinque gare e i tocensi hanno già vinto gara 1 in casa degli alessandrini: palla a due alle 21. [M. C.] Iannuzzi, come fatto domenica: «Non è allenato e occorre utilizzarlo nei momenti chiave, cioè quando serve alzare la qualità del gioco. Al suo posto Galmarini e Vildera devono continuare a giocare come nelle ultime gare: lottando per tenere testa ai giocatori più potenti fisicamente». Trasferta dei tifosi Faina non si fida degli avversari feriti: «Mi sarei aspettato che studiassero qualche diavoleria per contrastarci e per sfruttare i nostri punti deboli. In verità ci hanno provato ma senza riuscirci, perché siamo riusciti a prendere subito le giuste contromisure». Domani si torna in campo per la «bella» a Jesi. L’associazione Kenzio Belotti organizza un pullman di tifosi per seguire la squadra, con partenza e rientro in giornata dal piazzale del Penny di Omegna. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il numero 335.490893. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI GIOVANILE, DUE SETTIMANE DI APPUNTAMENTI A GIUGNO Bambini a lezione dai calciatori di serie A Sul Lago Maggiore il “Baveno summer camp” Calcio, divertimento e beneficenza con ospiti importanti e entusiasmo. È il Baveno Summer camp per i piccoli calciatori diventato un appuntamento fisso sul lago Maggiore. Manca poco ormai: Mini camp dal 6 all’11 giugno e poi il piatto forte del Summer camp dal 13 al 19 giugno allo stadio Galli. Sarà un’occasione per divertirsi e imparare da ex giocatori di serie A diventati allenatori, come Fabio Gallo e Fulvio Pea, confermati nello staff degli istruttori. E poi Lorenzo Squizzi, rimasto al Chievo anche dopo aver appeso i guanti da portiere, che curerà i numero uno. stare a riposo per tutta la settimana». Gli ossolani hanno giocato con grande intensità. «Ho preteso dai ragazzi uno sforzo sul piano della concentrazione - dice il tecnico Alessio Fioravanti -. Tutti sono riusciti a difendere con efficacia e così in avanti è stato più facile». Per Francesco Petricca il largo vantaggio non deve ingannare: «Siamo stati bravi noi a rendere la gara più facile del previsto». Sempre il migliore in attacco Marko Raskovic autore di 23 punti: «Abbiamo fatto una grande gara sbagliando pochissimo. Li abbiamo battuti sul loro terreno, quello della fisicità». Ora l’attenzione si sposta a domenica alle 18: la Poli Opposti ospiterà al PalaSpezia, che avrà l’impianto di illuminazione già riparato, il Bra nella prima gara di semifinale. «Ci serve un’altra vittoria per avvicinarci sempre di più alla finale - dice Fioravanti - . Siamo i favoriti e l’unico risultato che può andarci bene è la promozione». Nel femminile la Dkc Galliate si qualifica ai playoff di B2 e il Guinness Time Scurato a quelli di serie D, mentre Mrg Borgomanero, Igor e Team Volley Novara retrocedono in Prima divisione. Nel maschile la Clinica Viana festeggia la promozione in C, categoria in cui torna il Volley Novara, retrocesso dalla B2. Sono questi i verdetti che al termine della stagione regolare interessano le squadre novaresi. In B1 la Igor, già salva da qualche giornata, chiude perdendo 3-0 sul campo del Cagliari. In B2 femminile la Dkc Galliate, che aveva già ipotecato i playoff la settimana scorsa, fa perdere il campionato all’Acqui battendolo 3-2 a Galliate: a vincere è stato così il Garlasco. Il neopromosso Pavic Romagnano supera 3-2 in trasferta il Casale e saluta l’allenatore Marco Bonfantini, che il club non confermerà. In C maschile l’Altea Verbania batte 3-2 fuori casa l’Alto Canavese e chiude quarta. Salvezza tranquilla per l’Erreeesse Romagnano, vittorioso 3-1 in casa con Acqui; salvo anche il Bistrot Domodossola ko 3-1 in Ossola con Santhià. In C femminile la Flavourart Oleggio, vittoriosa 3-0 in casa con Borgaro perde i playoff per un punto. L’Issa già salva perde 3-1 a Barge, stessa sorte per l’Igor a Montalto. In D maschile il 2° posto vale la promozione per la Clinica Viana, mentre solo la classifica avulsa condanna l’Ebano Novara, vittorioso 3-0 con Savigliano, a non salire: a festeggiare la C con il 3° posto è il Caselle. In D femminile la Guinness Time supera 3-0 in trasferta la già retrocessa Borgomanero e vola ai playoff grazie anche alla Vega Verbania, che ferma 3-0 in casa il Lessona. [A. TO.] Marko Raskovic «La squadra si è unita» «Abbiamo giocato alla grande - commenta Faina - la squadra ha avuto la reazione caratteriale che mi aspettavo». Se in gara 3 la Paffoni aveva retto l’uscita dal campo di Smith gestendo il vantaggio accumulato, non era altrettanto scontato che riuscisse ad aggredire la partita allo stesso modo, senza l’ala americana dall’inizio. «Tyler è un catalizzatore, avevamo paura che la squadra avrebbe patito, invece si è compattata giocando bene insieme», spiega il coach. Contro un’avversaria che nelle prime due partite aveva dimostrato di poter dominare sotto canestro, la Paffoni ha usato la forza del gruppo e lavorato anche di astuzia: «Abbiamo avuto tanto da tutto il reparto guardie, siamo stati aggressivi come loro lo sono stati in casa propria. È la chiave della serie: chi riuscirà a limitare meglio e prima il gioco dell’avversario conquisterà la salvezza». Ora l’inerzia è a favore di Omegna, ma questo non sarà determinante per il risultato perché «Jesi sul proprio campo è difficile da superare». Sotto canestro Faina dovrà dosare il minutaggio di VOLLEY, DALLA B ALLA D Allo stadio Galli È previsto un mini camp dal 6 all’11 giugno per i più piccoli L’evento principale è dal 13 al 19 giugno Ospite d’eccezione sarà il portiere del Palermo Stefano Sorrentino, presente in date ancora da confermare. Il Mini camp è per i bambini dai 4 ai 6 anni, con attività dalle 17,30 alle 19 dal 6 all’11. Dal 13 al 19 giugno spazio al Summer camp, aper- Poli Opposti, una prova di forza Superato Casale Monferrato In semifinale sarà sfida con Bra FILIPPO RUBERTÀ DOMODOSSOLA La Poli Opposti Cipir batte con largo margine, 81-62, Casale Monferrato e approda alle semifinali playoff. Ora l’ultimo ostacolo, per accedere alla finale, è rappresentato da Bra che si è aggiudicato il confronto con Savigliano. Si è giocato nella palestra comunale di Ornavasso per l’indisponibilità del PalaSpezia di Domodossola. Gli ossolani hanno faticato nei minuti iniziali, poi, però, hanno recuperato chiudendo la prima frazione avanti di 9 punti e innalzando il distacco fino a 19 punti all’intervallo. Il resto è stato soltanto controllo della gara, tanto che la distanza alla fine è rimasta inalterata. Nelle file biancoblù si temeva per l’infortunio a Fabrizio Foti, ma i medici hanno fatto i miracoli e il play ossolano ha giocato 28 minuti segnando anche 11 punti. «E’ stato molto bravo dice Foti - il medico Carlo Maestrone, ora però dovrò to alle classi dal 2000 al 2009. L’attività è dalle 8,30 alle 17 (accoglienza in base alle necessità già alle 7,30). Ci sarà una giornata di divertimento all’Acquadventure park e una cena di gala con ospiti sportivi per beneficenza, iniziativa che sarà aperta anche a chi non è iscritto al camp. Per il Mini camp la quota di iscrizione è di 95 euro, per il Summer camp è di 195 euro. Le adesioni sono aperte al 338.1833921 o alla segreteria dello stadio di Baveno il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17,30 alle 19,30. Iniziativa per i lettori Il Baveno mette a disposizione due posti per il Summer camp: per partecipare alla selezione basta scattarsi un selfie e inviarlo via mail, insieme al tagliando, a [email protected]. Se la scelta della giuria cadrà su un ragazzo già iscritto, la società restituirà la quota. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI MARTEDI’ 10 MAGGIO 2016 Al Summer Camp con i campioni Partecipa alla selezione di due posti per il Summer Camp del Baveno calcio che si terrà dal 13 al 19 giugno inviando un selfie. Gli autori delle due immagini ritenute più simpatiche otterranno l’iscrizione gratuita alla settimana di lezioni con i campioni di serie A e B Il primo «pass» verrà assegnato con le immagini inviate entro domenica 22 maggio, il secondo con le foto inviate entro domenica 5 giugno. Inviare le immagini a [email protected] allegando il tagliando compilato Nome e cognome Località Numero di telefono Età 1231431536738439639A 52 .Nord-Ovest STAMPA .LA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 NOVARA rato la disponibilità ad aumentare il numero dei lavoratori in esubero che verrebbero riassorbiti: attualmente la richiesta è per 48 persone. Giovedì la trattativa vivrà una giornata cruciale a Roma: alle 16 incontro con Terna, alle 19 al ministero. [M.G.] Crisi alla Tamini, interviene Terna Il gruppo Terna apre alle trattative per la vertenza della Tamini Trasformatori di Novara. Ieri pomeriggio Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato l’azienda e Tamini ha dichia- I SINDACATI CONGELANO LO SCIOPERO CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE Le Fs alla Regione “Compriamo 50 treni” La società vuole il servizio, senza gare, per 15 anni Artigiani edili C’è il contratto secondo le associazioni degli artigiani (Confartigianato, Cna, Casartigiani) il Piemonte è diventato un «faro per il settore edile» perchè è stato firmato, caso unico in Italia, il primo contratto regionale dell’edilizia MAURIZIO TROPEANO TORINO Venerdì scorso il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, con l’assessore Francesco Balocco, hanno incontrato l’amministratore delegato del gruppo Fs, Renato Mazzoncini, per capire l’orientamento dei nuovi vertici delle Ferrovie italiane sul trasporto locale. I risultati? Chiamparino si limita a dire di «aver constatato un maggior volontà di intervenire sul trasporto locale». E ieri l’assessore Balocco, incontrando i sindacati per fare il punto sulla liberalizzazione del servizio ha spiegato che Trenitalia ha annunciato la volontà di presentare una proposta economica e di servizio che possa portare ad un rinnovo dell’affidamento del servizio senza lo svolgimento delle gare. Una proposta importante che prevede un investimento di 400 milioni che permetterebbe di acquistare dai 50 ai 60 treni in cambio di un affidamento diretto del servizio per 15 anni. Ipotesi tutta da verificare ma che andrebbe incontro ad una delle priorità indicate dalla regione che punta al miglioramento in tempi brevi del servizio. Dall’inizio dell’anno, comunque, gli ispettori regionali hanno registrato un miglioramento in termini di puntualità, pulizia e manutenzione del materiale rotabile. Ma per affidare il servizio senza gare il maggior ostacolo da superare resta il decreto Madia che però, in alcune norme sui contratti di servizio, trova la contrarietà di tutte le regioni. Due lotti Ecco perchè la Regione inten- I nuovi laboratori della De Martini di Cerrione BIELLA, PRIMA IN ITALIA A CERTIFICARSI L’azienda a impatto zero produce più energia di quanta ne consuma PAOLA GUABELLO CERRIONE (BIELLA) La società del gruppo Fs pronta ad investire 400 milioni de andare avanti con le procedure di liberalizzazione con le gare anche se i lotti non saranno più tre ma due, uno per il nodo metropolitano di Torino (l’ipotesi della società mista tra Gtt e Trenitalia è sostanzialmente ferma) e il secondo per il resto del Piemonte compresi i servizi dei regionali veloci. Le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fast), invece, continuano a sostenere un modello di gara con un unico lotto e chiedono a gran voce la garanzia dei livelli occupazionali attraverso la clausola sociale. La Regione si è detta pronta a raccogliere la seconda richiesta mentre sulla prima l’assessore ha spiegato come il lotto unico non avrebbe reali caratteristiche per garantire la concorrenza tra le società interessate oltre che ad essere in contrasto con le indicazioni dell’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti. Il rispetto dell’ambiente, riducendo al massimo le emissioni di CO2 e ottimizzando le risorse disponibili, è il principio sul quale è nata la collaborazione tra De Martini, azienda specializzata nella produzione di filtri a capillarità controllata (dai pennarelli alla profumazione degli ambienti) e lo studio degli architetti Tonetti e Petri che insieme a un pool di professionisti con competenze specifiche, imprese e artigiani qualificati tutti biellesi, ha portato alla costruzione della prima «azienda passiva» in Italia, che produce, cioè, più energia di quanta ne consuma. L’obiettivo Il ruolo della Lombardia L’incontro è servito anche per fare il punto sul prossimo passaggio della Arona-Varallo-Domodossola sul contratto di servizio della regione Lombardia. Regione e sindacati si rivedranno a giugno intanto i sindacati che avevano convocato uno sciopero per l’11 e il 12 maggio. Per i sindacati si è trattato di un incontro ancora interlocutorio ma è stata apprezzata la volontà di apertura della Regione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Primo a ottenere il certificato di Phi Italia, autorevole ente nazionale, l’edificio costruito ex novo a Cerrione, nel Biellese, risponde infatti all’esigenza di essere a impatto zero, pur mantenendo tutte le altre caratteristiche proprie di un polo produttivo. Dall’inizio cantiere, in soli 10 mesi i reparti erano già in attività mentre gli uffici e la sistemazione esterna si sono completati nei tre mesi successivi. L’edificio, con il lato lungo sull’asse nord-sud e gli uffici in testata nord, garantisce la miglior esposizione per i pannelli fotovoltaici, assicura un’illuminazione ottimale ed evita il surriscaldamento estivo grazie a frangisole esterni piazzati sulle finestre. Il reparto produttivo è stato realizzato con prefabbricati ad alto livello di coibentazione e la palazzina, oltre a ottimizzare tutti gli apporti energetici naturali, garantisce la tenuta all’aria evitando lo scambio termico tra interno ed esterno. L’impianto geotermico sfrutta contemporaneamente l’energia solare e il calore immagazzinato nel terreno, ed è costituito da tubi intrecciati in cui circola un liquido termovettore. La climatizzazione recupera anche il calore sviluppato dalle linee produttive. De Martini, oltre 50 anni di esperienza, oggi è uno dei due leader mondiali in un settore ad alta specializzazione, quello della progettazione e produzione di filtri adatti a tutti gli impieghi in cui occorre disporre di serbatoi che trattengano e rilascino liquidi in modo controllato utilizzati in svariati campi (scrittura, cosmetica, medicale, diffusione di liquidi, profumazione per ambienti, disinfettanti e insetticidi). 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367384389 LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Nord-Ovest .53 . ECONOMIA TORINO, ELETTO IL PRESIDENTE E GLI ORGANI DIRIGENTI Compagnia di San Paolo Inizia l’era Profumo Agenda Complimenti al presidente uscente e a quello entrante. Luca Remmert e Francesco Profumo sono riusciti a stupire la pattuglia dei cronisti che in queste settimane si era esercitata nell’indicare i nuovi componenti il governo della Compagnia di San Paolo, facendo spuntare dal cilindro due nomi mai citati nelle più o meno documentate spifferate. Sono Walter Barberis, storico ed ex-direttore editoriale dell’Einaudi esponente culturale di primo piano, e Dario Arrigotti ex-direttore dell’Ilo, l’ex-Bit, un esperto dunque di internazionalizzazione. Con loro, come previsto, sono rientrate nel Consiglio la professoressa Franca Fagioli del Regina Margherita, la professoressa Daniela Del Boca e Alessandra Vallarino Gancia. Nuove competenze Cinque figure scelte per completare il bouquet di competenze che dovranno guidare la Compagnia di San Paolo, da ieri affidata all’ex-ministro ed ex-rettore del Politenico appena uscito dalla presidenza di Iren, Francesco Profumo, nei prossimi anni. Il fatto che qualche candidato della vigilia sia scomparso il giorno della verità vuol forse dire che qualcosa dev’essere accaduto. O forse no. Resta il fatto che il più accreditato nuovo componente il Consiglio generale della Compagnia, l’avvocato Claudio Piacentini, «partorito» da più importante azionista della Fondazione ex-bancaria, cioè il sindaco Fassino al quale spetta per consuetudine difesa con le unghie e con i denti la desi- Due incontri importanti in maggio per lo stabilimento Alstom Ferroviaria di Savigliano. Il 17 Rsu e segreterie provinciali sindacali incontreranno a Cuneo in Confindustria i vertici aziendali su carichi di lavoro e nuovi appalti. Il 24 a Milano Coordinamento nazionale FimFiom-Uilm. [P. B.] La salvezza per l’industria dolciaria valdostana arriva dalla Turchia. Come annunciato venerdì scorso dall’assessore regionale alle Attività produttive Raimondo Donzel, «il 19 aprile è stata costituita con sede ad Aosta la Cioccolato Valle d’Aosta spa, che sta valutando dove insediare la produzione». Un’idea c’è ed è quella di andare a rilevare lo storico stabilimento di Pont-St-Martin che un tempo ospitava il marchio Feletti, ormai entrato nell’orbita della cremonese Holding Dolciaria Italiana (Hdi) e che in Lombardia ha trasferito la sua produzione chiudendo e svuotando la sede di Pont-St-Martin. Secondo Donzel la «Cioccolato VdA» ha «un concreto interesse per lo stabilimento, attualmente di proprietà di una società di fondi di investimenti». Quel che emerge ora è che alla base della nuova società ci sia una cordata di imprenditori turchi che ha già fornito le garanzie finanziarie per l’attività e che potrebbe ridare vita allo stabilimento valdostano già entro il prossimo autunno, con una produzione orientata all’export verso mercati esteri come Usa e Russia. L’assessore commenta soddisfatto: «Abbraccio idealmente i 7 lavoratori della ex Feletti che furono licenziati dopo che il gruppo dolciario di Cremona ha deciso di cessare la produzione a Pont-St-Martin. È una grande soddisfazione per me dire che ci sarà di nuovo un lavoro per loro e per altri valdostani. È una vittoria per tutta la Valle d’Aosta che, viene così dimostrato, può attirare capitali nazionali ed esteri e nuove energie imprenditoriali». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Verbania Salta l’accordo all’Auxologico E’ saltata la trattativa tra dipendenti e direzione delle sedi di Verbania dell’istituto Auxologico. Le assemblee di ieri non hanno dato l’ok ai sindacati di presentarsi al tavolo con la direzione dell’ospedale privato. No alla richiesta di lavorare 2 ore in più senza compenso. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI REPORTERS Passaggio di consegne La stretta di mano tra il nuovo, Francesco Profumo, e il vecchio presidente, Luca Remmert gnazione del presidente, è scomparso. O forse no, perchè i meccanismi di rinnovo delle cariche della Compagnia prevedono un secondo tempo durante il quale i posti lasciati liberi nel Consiglio Generale dai promossi nel Comitato di gestione della Compagnia, devono essere rimpiazzati dagli enti che li avevano indicati nel Consiglio. Complicato? Prendete Francesco Profumo, indicato dal Comune e, da ieri, nuovo presidente della Compagnia e quindi numero 1 dei 5 che compongono l’esecutivo: la poltrona che ha lasciato libera verrà occupata da qualcuno indicato dal Comune e cioè dal sindaco che, a quel punto, potrà, forse, promuovere l’avvocato Piacentini. Lo stesso meccanismo varrà per la Camera di Commercio che aveva indicato Licia Mattioli diventata la vice di Profumo e che, molto probabilmente, sarà sostituita da Fabrizio Cellino. Gli altri tre componenti il governo della compagnia sono quelli ipotizzati alla vigilia: il genovese Roberto Timossi, la professoressa Annamaria Poggi e l’ingegner Alessandro Commito. Su quest’ultimo, s’è dilungato Francesco Profumo, con accanto Luca Remmert, confermando le indiscrezioni della vigilia che vogliono un Profumo particolarmente in palla nell’affrontare il problema, se vogliamo chiamarlo così, della miglior gestione della trasformazione in cash di un buon 4% di azioni di Intesa San Paolo che la Compagnia dovrà vendere entro il 2018. E Commito è un innovatore nel settore. «Come?» e «Quando?» avverrà la dismissione sono due interrogativi che Profumo ha elegantemente e giustamente lasciato cadere. Il nuovo Piano strategico Piuttosto s’è dilungato sulla strategia che intende adottare durante il suo mandato. E cioè «costruire una filantropia moderna che guardi ai più deboli, puntando sull’innovazione sociale, gestendo il patrimonio in modo che possa diventare anche un fondo di sviluppo infrastrutturale del nostro territorio. Entro ottobre dovremo progettare il Piano strategico della Compagnia per i prossimi 4 anni - ha spiegato ancora Profumo -. Mi piacerebbe pensassimo che delle due facce di un euro, una risponda alle necessità di socialità e l’altra dia una risposta in termini di innovazione». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Investitori dalla Turchia nel futuro della ex Feletti DANIELE MAMMOLITI PONT-ST-MARTIN Un nuovo consiglio generale, a sorpresa entrano Barberis e Arrigotti BEPPE MINELLO TORINO PONT-ST-MARTIN Savigliano Due incontri sull’Alstom 12345 6789ABC3DE367FF23ED LA STAMPA 123143153673783943AB3AC3C63CD LA STAMPA MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 Il tempo Piogge di Maggio al Centro-Nord, sole e caldo al Sud LE PREVISIONI DI OGGI SITUAZIONE Una vasta depressione atlantica attiva soprattutto tra Penisola Iberica e Francia ha iniziato a convogliare aria umida e perturbata verso la Penisola, interessando soprattutto tra oggi e giovedì il Centro-Nord. Il Sud resterà più ai margini con aria calda che porterà locali punte di 30 gradi. NORD Al Nord-Ovest e su Ovest Lombardia nuvoloso con piogge al mattino in esaurimento, e schiarite su Valle d’Aosta e in parte sulla Liguria, con ripresa delle piogge in serata. Sul Nord-Est irregolarmente nuvoloso o nuvoloso, ma più asciutto, con spazi di sole su bassa Emilia e Romagna. IN EUROPA Il Sole CENTRO Abbastanza soleggiato tra velature e qualche addensamento più consistente sull’interno della Toscana, sull’Umbria e sull’Appennino marchigiano, soprattutto al mattino, ma nel pomeriggio più soleggiato. Nubi irregolari sulla costa Est della Sardegna. SUD Condizioni soleggiate con lievi velature in transito, in estensione sull’Ovest della Sicilia; qualche addensamento per nubi basse sarà presente sui mari siciliani e in parte sulle coste meridionali e orientali. Scirocco moderato o forte sul Mar di Sicilia. Sorge alle ore 05.53 Culmina alle ore 13.07 Tramonta alle ore 20.21 Orari medi Italia PRIMO QUARTO La Luna Si leva Cala alle ore alle ore --.-09.21 13 MAG SOLE NUVOLOSO POCO NUVOLOSO COPERTO DOMANI VARIABILE Tempo .55 . PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE NEBBIA VENTO NEVE MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO Le perturbazioni atlantiche continuano a interessare Portogallo e Spagna, con piogge anche intense, più diradate sull’Est della Spagna. Spazi di sole sulla Francia, ma con piogge e rovesci sul Nord-Est della nazione, su Irlanda, Inghilterra. Ampie schiarite tra Germania, Polonia, zona baltica. Variabilità con rovesci sui Balcani. MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In aumento, soprattutto al Sud. Trento Trieste 16 22 Aosta Milano 13 18 8 18 14 22 15 19 Bologna 14 23 Torino 11 15 Venezia Genova 15 19 Firenze Ancona 16 26 Perugia 15 20 13 25 Piogge in estensione al Nord, su Toscana, Umbria, anche intense al Nord-Ovest; abbastanza soleggiato al Sud. DEBOLI L‘Aquila Roma Campobasso 13 26 DOPODOMANI Foggia 10 24 FORTI MOLTOFORTI Vigilanza meteo di oggi e domani 12 27 Bari Napoli 14 22 13 25 Alghero MODERATE Piogge al mattino al Nord-Ovest, ma in cessazione; in ripresa in serata. 12 24 Potenza 9 23 16 25 Cagliari Catanzaro 16 22 11 24 Palermo Reggio Calabria 16 26 14 27 Catania 11 25 Piogge fino al mattino al Centro-Nord, poi più variabile e in parte soleggiato; poco o parzialmente nuvoloso al Sud. NESSUNA MODERATA ELEVATA ESTREMA Piogge intense domani al Nord-Ovest, ma situazione nella norma del periodo. Acura di www.nimbus.it DAL 5 MAGGIO AL 2 GIUGNO CON LA STAMPA A 12,90 EURO IN PIÙ FOTOGRAFARE IN MONTAGNA TECNICHE, CONSIGLI, SEGRETI PER FOTOESCURSIONISTI IL PRIMO MANUALE COMPLETO PER LA FOTOGRAFIA IN MONTAGNA. DEDICATO AD APPASSIONATI E FOTOESCURSIONISTI DI OGNI LIVELLO. PER RENDERE UN’ESCURSIONE DAVVERO INDIMENTICABILE E REALIZZARE PAESAGGI PERFETTI. Martedì I tempi degli animali Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN °C MAX °C OGGI 13 12 22 30 18 27 17 11 -1 25 16 8 12 15 20 29 10 18 26 20 9 23 28 21 15 28 9 23 2 16 10 26 17 14 28 16 12 27 19 36 37 27 34 28 18 15 30 20 21 19 28 24 38 15 26 31 33 19 31 43 32 21 37 17 29 20 25 18 43 31 24 33 25 16 CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTAMBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN °C MAX °C OGGI 13 12 14 10 11 13 10 15 9 10 11 11 8 9 12 12 14 9 5 11 13 14 12 9 4 13 7 10 7 9 8 11 9 11 11 9 20 29 19 22 25 23 22 18 19 23 18 16 18 19 19 15 17 19 16 23 21 20 24 23 8 26 18 23 21 23 18 25 23 22 23 19 NELLE EDICOLE DI PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA AL NUMERO 011.2272118 E SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP Il volo delle mante nel Mare di Cortez la felicità è sognare il cielo CARLO GRANDE N el mese di maggio, quando il vento è calmo, nel Mare di Cortez - l’immenso golfo creato dalla penisola della Baja California in Messico – ha luogo ogni anno una delle più spettacolari performances naturali della terra: migliaia di mante e mobule schizzano fuori dall’acqua verso il cielo, una dopo l’altra, il più delle volte con grazia, eleganza e immensa abilità atletica - come danzatrici sincronizzate, la miglior squadra di ondine mai vista - altre volte in solitaria, perdendo il controllo del volo, basculando, capottando, piroettando. Un’esibizione da brividi, una festa saltante: dalla calma superficie dell’Oceano «eruttano» colossali pesci alati che pesano centinaia di chili e misurano alcuni metri; balzano uno dopo l’altro e restano sospesi per qualche secondo, poi la gravità li reclama e tornano nel profondo dell’Oceano con un gigantesco «Bang», una rumorosa panciata o più prosasticamente come se qualcuno cucinasse giganteschi pop corn sulla superficie silenziosa del mare. Perché lo fanno? Esistono molte teorie: parassiti sulla loro pelle, corteggiamento, ricerca di cibo, comunicazione all’interno del gruppo. In attesa che ci dicano il perché ci piace pensare che lo facciano semplicemente perché possono farlo: così come la scimmie arrampicano, le lumache lasciano la bava, gli artisti e i poeti veri producono arte e bellezza. Con ali di oltre due metri (che poi sono pinne pettorali) perché non provare a volare? Oltretutto mobule e mante, grandi pesci pelagici e nomadi del blu, sembra abbiano un cervello piuttosto grande. Forse è giusto, è una nemesi (nome della dea figlia dell’Oceano, peraltro) che nel mare di Cortez, Cortez the killer cantava Neil Young, balzino in volo i «diavoli di mare». Chissà che effetto fecero agli occhi dei primi conquistadores (manta in castigliano significa coperta). Forse quegli esseri sono semplicemente felici di essere nell’acquario del mondo - così lo definì Jacques Cousteau – in quel migliaio di chilometri (beato chi ci può andare) abitati da balene, squali e infiniti esseri marini. Alle mobule volanti e al loro istinto dedichiamo il mese di maggio. Come disse Flaubert in una lettera a Louise Colet «Credo che se guardassimo sempre il cielo, finiremmo per avere le ali». Fra qualche milione di anni scommetto che le mante saranno capaci di volare. www.lastampa.it/grande 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,70 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE»; € 1,30 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA»; €1,40 CON «LA VOCE DI MANTOVA»; C 1,50 CON «PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. 123143153673783943AB3AC3C63CD 81B5EF3381743 LA STAMPA