alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio
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alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio
ANNO XLIX - N. 3 Lunedì 16 Marzo 2009 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Hai voglia di innamorarti? Adesso basta con le polemiche sul Grand Hotel Slow Food.tip-www.treehuggher.com Hai visto che carina…? Che ti viene in mente? Lentezza… beh scontato, e magari anche un po’ negativo, vero? Ma… fermati… guarda ancora. Non ti fa simpatia....? …elogio della lentezza.... naturale… Se potessimo anche noi rallentare un po’...… ogni tanto… Forse dipendono da questo tante nostre “assenze” …Corriamo sempre come criceti in gabbia… Corri, corri, non rallentare, corri, corri, non pensare, corri, corri, …sempre più in fretta, corri… corri… E se ci fermassimo un momento? Un momento basterebbe....?!? Beh, allora due, tre, va beh... dai... cinque minuti! Cinque minuti. Che saranno mai? E qualche volta invece sono la differenza...! Magari potrebberero venirci in mente delle starne parole, delle storie inusuali... Potrebbe essere un nuovo gioco: cosa viene in mente a te?...e a te?? Ci potremmo accorgere della realtà in cui viviamo, potremmo sentire sulla pelle e nel cuore la meraviglia di questo nostro paese, troveremo il tempo per ringra- ziare di esserci nati, di poterci vivere... Forse con un minuto in più, potremmo accorgerci che questo “paradiso” è in pericolo, in questo ‘paese degli innamorati’ ha urgente bisogno che qualcuno si innamori davvero di lui. No. No. Non qualcuno, ma che ognuno di noi, ogni Alassino, di antica o recente data, si innamorasse veramente... E come ogni innamorato si prende cura dell’oggetto del suo amore, si prendesse cura, con affettuosa attenzione, di ogni angolo, di ogni cosa sia Alassio, sentendola sua, SUA, fino in fondo. Così molti innamorati realizzerebbero, con semplicità, quello che ora sembra un miracolo impossibile… Far battere di nuovo il cuore della nostra Alassio… Far si che lentamente ritorni a scorrere la vita vera, che nei nostri carruggi e caruggi e caruggetti rifiorisca ogni angolo, che la spiaggia non solo usata, ma curata e accudita, luccichi sotto il sole, che il mare possa esprimere la sua dolcezza e la sua forza, libero, senza ostacoli, che le nostre colline abitate, sì, ma con rispetto e buon gusto, siano percorsi da sentieri pittoreschi e mulattiere conservate con attenzione e lungimiranza... Sì, è vero... Non tutti gli innamorati sono sinceri, premurosi, attenti, ma siamo così immersi che si potrebbe sopportare qualche ‘tradimento’ senza troppa sofferenza... E... sarebbe davvero un miracolo... Riuscite ad immaginare cosa sarebbe Alassio?? Riuscite ad innamorarvi...? RIUSCIAMO ad innamorarci?? Alassio se lo meriterebbe! ALASSIO SE LO MERITA! FLOREAT – ALAXIUM PROBLEMA ARENILE Nella giornata del 16.2.2009 presso l’Auditorium della Biblioteca Civica si è tenuto un incontro per discutere sul problema dell’erosione degli arenili a seguito delle mareggiate invernali. L’incontro, al quale hanno preso parte i concessionari degli stabilimenti balneari, ha visto la partecipazione del Sindaco Marco Melgrati, del Consigliere Regionale Angelo Barbero, del Presidente dell’Associazione Bagni Marini Ernesto Schivo, dell’Assessore al Demanio Rocco Invernizzi e dell’Assessore al Bilancio Fabrizio Calò, del geologo Alessandro Scarpati e dell’ingegner Franco Ferrando. Durante l’incontro l’Assessore Rocco Invernizzi ha illustrato il progetto che propone il ripascimento mediante sorbonatura di tutto l’arenile alassino, bene primario per l’intera economia alassina, fortemente ridotto nella sua naturale estensione dal susseguirsi delle mareggiate. Considerato che il materiale sabbioso è stato trascinato al largo dal moto ondoso, l’impiego di una draga galleggiante consentirà di aspirare la sabbia dalla spiaggia sommersa per uno spessore di circa 30 cm, e pomparla a riva per un quantitativo non superiore a 10 mc per ogni metro lineare di arenile. La stima del costo dell’intervento di circa 600.000 euro sarà realizzato dall’Amministrazione Comunale in stretta collaborazione con i titolari degli stabilimenti balneari, così co- me peraltro già avvenuto due anni fa nella posa in opera del geotubo sommerso a protezione dell’arenile. Il Consigliere Regionale Angelo Barbero ha dichiarato la sua disponibilità a verificare la possibilità di attingere a finanziamenti regionali per gli interventi sull’arenile. MOSTRE Sala Carletti ESPONGONO dal 22 al 31 marzo Astrid Hammond ••• dal 1° al 15 aprile Mario Borella ••• dal 16 al 30 aprile Anita Olivieri Leggo sull’Alassino e su altre testate di stampa di problemi legati all’approvazione del progetto in variante del Grand Hotel; niente di più falso. Infatti, la Conferenza dei servizi DELIBERANTE del 13 febbraio u.s. ha definitivamente approvato le varianti al progetto che comprendono un piano in più di parcheggi non pertinenziali, l’ampliamento del parcheggio pertinenziale riservato ai clienti dell’albergo, l’ampliamento del centro Termale Talassoterapico sotto il sedime di via Gramsci, per rendere ancora più accogliente e nari dell’ufficio Tecnico del Comune, dalla cattiveria e dal livore della minoranza comunale, con i suoi esposti alla magistratura, alla scarsa preparazione urbanistica dei consulenti della magistratura inquirente, da due anni di “passione”, intesa in senso evangelico, di tormenti, di sequestri e dissequestri e di conferenza di servizi con addosso gli occhi di tutto il mondo. Certo che alla fine chi fa la più brutta figura è la minoranza consiliare, che ha fatto la figura di tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie, cioè a me. la denuncia da Lui e gli altri compagni di merenda della minoranza fatta alla magistratura che ha fatto perdere di fatto due anni per l’apertura del Grand Hotel e del Centro Termale. E che dire poi del consigliere Iebole, che, siccome vuole bene alla propria Città ed è assolutamente disinteressato chiede per se stesso la spiaggia del Grand Hotel, e fa ricorso al Tar quando il Comune gli risponde che è stata assegnata con concorso pubblico alla società che gestirà il Grand Hotel per 85 anni, come la logica impone. Io capisco che alla mi- funzionale la Spa di nuova concezione a servizio della Città di Alassio, e l’incremento del volumetto tecnico all’ultimo piano, nonché tutte le modifiche interne: e questo con il parere favorevole di tutti gli enti interessati, dalla Provincia alla Regione alla Soprintendenza. Si è dimostrato quello che, pur con i miei limiti culturali, vado sostenendo da anni e che ho più volte dichiarato in Consiglio Comunale, e cioè che queste modifiche non rappresentavano variante ma aggiornamento al Piano Urbanistico Comunale. Per raggiungere questo risultato abbiamo dovuto passare, grazie anche alla incapacità decisionale dei funzio- Non ha esitato, pur di screditare l’amministrazione, a tentare di gettare nel fango tutto il lavoro che si è fatto per recuperare “il Grande Albergo di Alassio” e il nuovo centro termale, che allungherà la stagione turistica anche nell’inverno, offrendo una nuova opportunità a tutti. E leggo oggi che il Consigliere Testa ritiene che la sanatoria non sia legittima, che l’approvazione della conferenza dei Servizi sia inficiata da errori e omissioni…ma il consigliere di minoranza Testa farebbe bene a continuare a vendere supposte e aspirine, e dare le dimissioni da Consigliere Comunale, dopo l’ennesima brutta figura che ha fatto e dopo noranza bruci il fatto che si è finalmente arrivati ad una soluzione definitiva del problema, ma devono prenderne atto e abbozzare, e rendere onore a chi è riuscito in una impresa che pareva impossibile. Per fortuna oggi abbiamo messo tutti i tasselli al loro posto, e mercoledì 18 si è anche raggiunto un accordo sulla linea dividente demaniale con l’agenzia del Demanio Regionale, che consentirà di tornare in conferenza dei servizi e mettere la parola fine definitivamente anche per quello che attiene al dehor lato mare dell’Albergo e la spiaggia, ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium Il giorno giovedì 23 aprile 2009 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del Presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini continua a pag. 2 SOCIETÀ OPERAIA MUTUO SOCCORSO - ALASSIO Domenica 29 marzo 2009 ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA PRANZO SOCIALE alle ore 12,45 presso l’HOTEL RISTORANTE SAVOIA Via Milano Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti Prenotazioni presso Hotel Ristorante SAVOIA e/o Sede AVA Angolo di Daniele La Corte Addio alle poltrone Lo spettacolo sta per terminare. Cala il sipario sul progetto teatro mentre le due sale cinematografiche, secondo i bene informati, rischiano di rimanere chiuse per sempre. Progettare è facile, realizzare, almeno per le opere pubbliche, sembra impossibile. Una città turistica senza una sala da proiezione è inaccettabile, pur consci del fatto che per un privato sia estremamente difficile gestirla. Ma se gli amministratori alassini, che solitamente prendono disposizioni dall’ex sindaco di Imperia, oggi ministro, gli chiedessero un supplemento di lezioni su come gestire Alassio, verrebbe suggerito loro di interpellare la cooperativa di giovani che porta avanti, con successo, due cinema-teatro, il “Politeama” di Diano Marina e il “Centrale” di Porto Maurizio. Ma, in questo periodo, forse, è meglio non esagerare con le domande perché si potrebbero mettere in luce altre lacune dei tanti personaggi che ruotano intorno a Palazzo facendo magari decidere che oltre al candidato sindaco anche gli assessori potrebbero essere scelti fuori dai confini della città del Muretto. In fondo non sarebbe neppure così difficile visto che, con la prossima tornata elettorale, i consiglieri comunali non saranno più 20, ma 16. Assise cittadina meno affollata anche per gli assessori che dagli attuali 7 scenderanno a 4. La cura dimagrante inizia con la Finanziaria 2008 che punta alla riduzione dei costi politico-amministrativi. Ma di questo e dei benefici che porterà alle casse comunali nessuno parla. Si preferisce disquisire su altro, senza pensare quanto sarà avere incarichi e prebende. Sindaco e assessori lavorate per il bene del paese? Allora rinunciate allo stipendio, accontentatevi del rimborso spese. Una decisione del genere permetterebbe un forte risparmio per la collettività, ma anche un “fuggi-fuggi” dei tanti che hanno scelto la politica come fonte di guadagno. Sarebbe un giusto addio alla poltrona. Alassio perde sempre più abitanti perché i giovani, nonostante l’edilizia sia ormai la prima attività della città, non trovano casa. Il problema è enorme e nessuno trova soluzioni fuori dalla speculazione edilizia. Si annunciano candidature fatte con i soliti nomi, mai, però, si sente parlare di soluzioni per gli atavici problemi cittadini. Tante belle parole, tante stupidaggini sciorinate come versi di poesie senza senso. Un esempio? Si grida alla lotta ai “vu cumprà” poi si scoprono solerti sostenitori del verbo di Bossi acquistare borse e ombrelli dal nordafricano all’angolo o sulla bancarella abusiva del lungomare. Contraddizioni, tante contraddizioni blaterate per far colpo nella speranza di ritrovare, in barba alla crisi, uno stipendio sicuro. Mancano più di due anni al rinnovo di sindaco e consiglio, ma i politici di rango, invece di suggerire possibili interventi per risolvere i problemi, preferiscono avanzare candidature senza indicare programmi. La farmacia comunale è stata venduta e la storica Villa Bice è ormai lussuoso condominio. Cosa mai potrebbero proporci? Una cosa è certa: l’attuale decremento demografico spazzerà via qualche pseudo politico, ma se continuerà facendo, scendere gli abitanti sotto i 10 mila, i consiglieri comunali resteranno soltanto 12, con un massimo di 2 assessori. Alassio rischia di sparire. Sotto le 10 mila unità la città perderebbe anche il segretario comunale, figura che verrebbe garantita, come già avviene nell’entroterra, esclusivamente da un servizio consortile. 2 «L’ALASSINO» Lunedì 16 Marzo 2009 POLEMICHE GRAND HOTEL (segue dalla prima pagina) che riproporrà il gazebo come quello che siamo abituati a vedere nelle foto di inizio secolo. Premesso che dobbiamo sempre ringraziare la solidità economica e la determinazione della ditta che sta portando a termine i lavori, è normale e scontato che la soc. Fincos avanzi delle pretese, visto il maggior costo dell’opera, dato dai procedimenti di costruzione resisi necessari e imprevisti e la differenza tra il costo in lire e quello in euro, come è normale che il Comune e l’Alta sorveglianza rispondano a tono, evidenziando i maggiori proventi determinati dal piano in più di box sotto il centro talassoterapico rispetto al progetto originale; se poi il Comune fosse costretto ad alienare i due piani di box in favore della Fincos, e forse anche la proprietà del centro Termale, che prima non esisteva, mantenendo in capo al Comune la proprietà di Grand Hotel, dei parcheggi a rotazione e della spiaggia, credo che sarebbe un sacrificio accettabile, in cambio di aver risolto definitivamente il problema del Grand Hotel. Non dimentichiamoci che per quaranta anni il Grand Hotel è stato il monumento all’immobilismo, all’ignavia e alla incapacità decisionale di una intera generazione di amministratori alassini, e solo il coraggio di questo Sindaco e quello dei suoi collaboratori di Giunta e di maggioranza ha fatto sì che, affrontando problemi che apparivano insormontabili, e complicazioni continue, il Grand Hotel et d’Alassio sia rinato a nuovo splendore, con una offerta turistica a 5 stelle che sarà il vanto della nostra città. Altro che immobilismo! E state certi che questa estate il grande Albergo sarà aperto e funzionante, ed entro l’anno anche il centro talassoterapico sarà in funzione, con un gestore che avrà sicuramente un nome blasonato tanto da richiamare un turismo invernale che oggi e soprattutto domani sarà sempre più attento al benessere e alla salute, finalmente rendendo possibile quella destagionalizzazione di cui tutti parlano, ma per la quale poco si fa. Con spirito di servizio. Il sindaco di Alassio Dott. Arch. Marco Melgrati TRASFORMAZIONI ALBERGHIERE ELENCO ALLOGGI DI EDILIZIA CONVENZIONATA ANCORA DISPONIBILI aggiornato al 03/02/2009 N. NOMINATIVO RIF 1 Hotel Cairo Via Paolo Ferreri 19.3/98 2 Hotel Rio Via Cardellino 20.14/01 Società Immobiliare Rio Via Cardellino 44 Alassio 1 ancora disponibile La Lazzarina Via Solva 187 48.8/03 3 Società Turchino Via Piffetti 16 Torino 2 disponibili da progetto lavori in corso 4 Hotel Azur Via Schivo Società Azur Via priv. Schivo 10/11 Alassio (agli atti risulta istanza per il cambio d’uso da alloggi ad uffici) 5 Hotel Mirafiori Via L. Da Vinci Costruzioni Sol. Am. 4.7/01 Società Reg. Bagnoli 39 Albenga 1 ancora disponibile 6 Hotel Lorelay Corso Europa 43.1/00 Immobiliare Nuovi Orizzonti Via Filzi 7 Cerro Maggiore (MI) 1 ancora disponibile 7 Hotel Cortinovis Via L. Da Vinci 39.1/05 Società L’Ancora s.r.l. Via V. Veneto 19 Pavia 8 Hotel Arcobaleno Regione Massabò no fine lavori 17.5/99 PROPRIETÀ Talladira Armando Strada Castelvecchio 6 Moncalieri Giraldi Adele e Ravaglia Loris 22.13/06 Regione Massabò Alassio SITUAZIONE ALLOGGI 1 ancora disponibile (agli atti del Comune è depositato un compromesso di vendita ) 3 ancora disponibili Concediamoci un momento Regaliamoci la meraviglia 2 ancora disponibili (lavori in corso - disponibilità in corso di verifica) 2 ancora disponibili (lavori in corso - disponibilità in corso di verifica) 1. Cittadinanza italiana; 2. Residenza nel Comune di Alassio da almeno 3 anni; 3. Non essere titolari del diritto di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più alloggi ubicati nel territorio nazionale, il cui valore locativo complessivo, determinato ai sensi della Legge 27 Luglio 1978 n. 392, sia almeno pari al valore locativo di alloggio adeguato con condizioni abitative medie nell’ambito territoriale di Alassio, secondo quanto disposto dalla Deliberazione G.R.L. n. 4495 del 4 Agosto 1983 e ss. mm. ed ii.; 4. Non aver ottenuto l’assegnazione in proprietà o con patto di futura vendita di un alloggio costruito a totale carico o con il contributo o con il finanziamento agevolato, a qualunque forma concesso, dello Stato o di altro Ente; 5. Non risultare titolari del diritto di proprietà, usufrutto, uso e abitazione nel territorio del Bacino di utenza “R” che comprende i Comuni di Alassio, Albenga, Laigueglia, Andora, Ceriale, Cisano sul Neva, Villanova d’Albenga e Garlenda, di un alloggio adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare. Per i punti 3, 4 e 5 i requisiti devono essere posseduti dal richiedente l’acquisto nonché da tutti i componenti del nucleo familiare. Tale documentazione è da dimostrare al Comune di Alassio e al Notaio rogante al momento della prima cessione così come per i successivi casi di alienazione. MOSTRA AL BAR ROMANO una polisemia stilistica in cui l’aggressività tachista sposa la simmetria delle campiture a rullo, palesando lo sforzo di mediazione tra formale e informale. Soggetti scelti con grande attenzione al simbolismo e al linguaggio cromatico, tele in cui il motivo astrattista tenta un’originale fusione con l’elemento figurativo. Al Bar Romano dal 18 al 31 marzo. RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Lo “Stop” per i mezzi che da Via Gastaldi si immettono in Via Diaz viene rispettato da pochi automobilisti, con grande pericolo per chi si dirige verso Via Neghelli. Inoltre la segnaletica a terra è quasi illeggibile. Occorre provvedere con urgenza. e-mail: [email protected] Ed eccoci a Marzo. Mmm… marzo… il vero mese della dolcezza e della tenerezza. L’aria diventa corposa, a volte sembra quasi prendere forma, ma è leggera, soffice, fresca e tiepida al tempo stesso, ci porta i profumi e le sensazioni di quello che sarà, ci accarezza per poi correre subito oltre, ma lasciandoci la gioia, la curiosità e l’entusiasmo dell’attesa. La primavera inizia, la natura si risveglia, la vita ricomincia. Le prime piccole foglioline sugli alberi, chiare, sottili, fragili, indifese, speranzose, …illuse…? I primi boccioli, non simbolo, ma vera essenza di quello che sarà, o potrebbe essere, fiore o frutto. Rimango sempre affascinata dalla natura, e dal suo continuo ciclo della vita. Si nasce, si cresce, si matura, per poi seccarsi e inevitabilmente morire, ma lasciando spazio a nuove vite. Non esistono piante che vogliano prolungare il periodo della propria crescita, senza dare frutti; non esistano altre che vogliano continuare a vivere nel momento della secchezza, quando ormai si è già dato tutto, e non si può fare più nient’altro. In natura la vita continua perché tutto si muove,tutto si modifica, tutto si adatta, seguendo il ciclo naturale di tutti gli esseri viventi. Ciò che non si adatta si estingue, ciò che non si modifica permette che la specie sparisca. Stesso ciclo, ma con meraviglie sempre diverse. Tutto è importante, ma niente indispensabile. La vita va avanti, ma anche senza di noi. Siamo noi a deciderne se vogliamo farne parte, se vogliamo essere ricordati e come volgiamo essere ricordati, e lasciare i giusti segni. Ma, a quanto pare, il mondo vegetale è nettamente superiore a quello animale, e tra gli animali, gli esseri umani, che dovrebbero distinguersi, in quanto pare siano quelli dotati di maggior intelligenza, attualmente non sono certo ai vertici della piramide. Nello stravolgente mondo che ci siamo creati, a tutto abbiamo pensato, meno che ai ritmi e ai tempi della natura. Troppo spesso ci consideriamo qualcosa di oltre, qualcosa al di fuori della natura stessa; e ci stupiamo quando lei ci mostra di poter avere ancora il sopravvento su di noi, di essere più potente, più forte. A volte basterebbe solo fermarsi, estraniarsi da tutti e da tutto ciò che forma questo mondo così artificiale e solo apparente, e prendersi del tempo solo per osservare, per ammirare, per vedere che, in realtà, per tutte le domande dietro a cui eravamo impazziti, una risposta semplice,lineare,vera, era incisa nella pietra proprio davanti a noi. Provocatoriamente Anonima (ricorso pendente) ELENCO DEI REQUISITI NECESSARI PER L’ACQUISTO DI ALLOGGI DI EDILIZIA CONVENZIONATA La chiusura della stagione invernale ci regala la prima mostra personale del giovane pittore locale Davide Cibrario presso il Bar Romano. Un’occasione per seguire la maturazione del suo percorso artistico dopo la collettiva di gennaio al Grand Hotel Spiaggia. Una ricerca a tutto campo che si muove parallelamente sul piano tecnico e ideale: www.alassiosuperpartes.wordpress.com IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… AVIS DI ALASSIO Associazione Volontari Italiani Sangue Sperando di fare cosa gradita a tutti soci e simpatizzanti dell’AVIS, pubblichiamo gli esiti delle votazioni per la composizione del nuovo Consiglio Direttivo in carica sino al 2012. IL CONSIGLIO DIRETTIVO 1. FUI DANIELE 2. CAMILETTI IGINIO 3. CASALE SARA 4. BELGRATI LORIANA 5. OLIVERI FRANCO 6. ROSSI ANDREA 7. BURGIO SALVATORE IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI MORDENTE PATRIZIA Il Presidente Daniele FUI L’Associazione “Amici di Padre Hermann” onlus Nel ringraziare la redazione dell’“Alassino” che ha dato ancora una volta spazio alla nostra voce, vuole ricordare che il progetto “Insieme per non restare soli”, di cui abbiamo dato resoconto annuale il mese scorso, è un progetto rivolto ad aiutare tutte le persone anziane e sole residenti in Alassio. Chiunque volesse contattarci per collaborare o per fruire dei nostri servizi, o per avere semplicemente informazioni, può contattare il numero 334.5363496. La coordinatrice del Progetto Carla Bisello FESTA DELLE BISCETTE Domenica 29 marzo 2009, alle ore 14,30, sul piazzale antistante la chiesa parrocchiale di Solva e nelle fasce di terreno sottostanti, si svolgerà la tradizionale FESTA DELLE BISCETTE. Come le rondini tornano ogni anno ad annunciarci la primavera, così le BISCETTE giungono per deliziarci il palato. È un momento di festa, di incontro fra amici, ma anche una lieta novità per coloro che ancora non le conoscono. Quel piccolo dolce zuccherato dalla forma intrigante, così semplice, ma così diverso da qualsiasi altra preparazione, ne fa un boccone unico nel suo genere. Come dice- va quel tale: “Provare per credere!”. A Voi tutti, concittadini e non, rinnoviamo l’invito. Solva vi attende fiduciosa, sicura di non deludere le vostre aspettative! Ci farà piacere incontrarvi e salutarvi, come sempre, in allegria! E… BUONE BISCETTE A TUTTI! Società Operaia Agricola Mutuo Soccorso Solva Il Consiglio di Amministrazione Al termine della strada Via Neghelli, prima dell’innesto con Via Privata Cazulini, qualche mese fa è stato fatto uno scavo per la posa dei tubi della fognatura. Finito il lavoro il tutto è stato coperto, ma dopo le numerose piogge di questi ultimi mesi il terreno ha ceduto, causando un pericoloso dislivello per chi transita con auto e motocicli. Anche in questo occorre provvedere con urgenza. Come tutti gli anni a febbraio/marzo, la processionaria ricompare sui pini: Sacchetti pieni di larve, che poi si trasformano in farfalle. Queste voraci larve divorano i germogli dei pini, causando molti danni, addirittura la morte degli stessi. Anche per le persone sono dannose perché urticanti. Abbiamo letto che in alcune località della Riviera, hanno provveduto ad eliminare il problema in seguito al DECRETO LEGGE del 30 ottobre 2007“Disposizione per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino” (G. U. n° 40 del 16-2-2008) E’ possibile prendere provvedimenti anche ad Alassio, prima che quei boschetti di giovani pini vengano immediatamente distrutti? In Via Diaz (lato mare) un tratto di strada accanto al marciapiedi è bloccato da tralicci e transenne confusamente ammucchiate…in attesa di sistemazione da parte dell’Amministrazione Comunale… Ma vi sono dallo scorso ottobre…e nessuno si è visto a limitarne il caos. Lunedì 16 Marzo 2009 3 «L'ALASSINO» U recantu di nosci diti CRONACA DI ANDATE (a cura di G.C. e G.G.) MESE DI MARZO 2009 Sens’aigua buia e ne se ne stammu A mezzanotte va… È un detto vecchio e fondamentalmente fatalistico. Da sempre e in tutte le civiltà “l’acqua bollita” o “bollente” è stata la soluzione empirica più efficace per molte situazioni, sgradevoli o meno ma comunque sempre relative a una certa complessità. Affermare che “non se ne potrà fare a meno” significa accettare la realtà dell’inevitabile... qualcosa che prima o poi dovrà accadere... o che bisognerà subire. Bagnau cumme ün pulìn Per ogni uccello, il primo grande passo per entrare nel mondo è quello di rompere il guscio dell’uovo in cui è racchiuso e uscirne fuori. Per far ciò è servendosi di una sorta di spina bianca sul becco detta “dente dell’uovo” che perderà dopo la schiusa, impiegherà alcune ore e naturalmente avrà, specie il “pulcino di gallina” del quale ne è già fornito, il piumaggio molto bagnato. Si dice appunto “Bagnau cumme ün pulìn” o “Insüpau cumme ün pulìn” (Bagnato o Inzuppato come un pulcino) riferendosi a chi per sudore o per cause diverse è bagnato fradicio. CAMMINANDO… oggi lungo la riva vedo la rovina della spiaggia e condivido i pareri di Dante Schivo e i ricordi del suo simpatico nonno Maraian. A me preme tuttavia evidenziare - se posso dire a soprammercato - che la scomparsa della spiaggia è sì dovuta a fatti naturali e stagionali ricorrenti, ma è stata agevolata, anzi incrementata dalle sconsiderate ed abusive fetazioni cementizie messe in atto in anni di scialo dai soliti furbastri a miglioria dei loro stabilimenti balneari. I furbastri, oggi diventati “poverini”, avevano seguito le orme, i suggerimenti degli Esperti del mare, delle sue correnti, delle maree, delle lunazioni e di quant’altro: in sostanza i suggerimenti dei Soloni del Mare e delle sue coste. Quelli stessi Soloni del ripascimento-spiaggia i quali, non paghi ancora di aver fatto barbina figura con i sacchi pieni di che?, immersi a una cinquantina di metri dalla riva, di fianco al Pontile, hanno definitivamente rovinato la zona attor- no al Torrione con una cervellotica barriera di scogli! Quando i nostri vecchi si accorsero - tardi, ahinoi! - che i muretti di pietra e cemento posizionati sulla riva del mare, erano barriere non a difesa, ma a incremento del riflusso dell’onda che batteva sui manufatti portando via la rena dal lido già esiguo, abolirono saggiamente i graziosi muretti e la spiaggia si fece più grande… Al fondo di via Torino ancora nel 1935 si scendevano cinque gradini per accedere al lido, mentre dalla base del muretto alla battigia si misuravano all'incirca non più di 5 o 6 metri di rena a mare calmo! Temo che le nostre voci, caro Dante Schivo, andranno inascoltate come le classiche voces in deserto clamantes, non solo ma toccherà vedere quanto prima i danneggiati dalle loro stesse “innovazioni” chiedere al Comune il recupero dei quattrini buttati a mare (è il caso di dire). All’ultimo momento mi giunge notizia certa di una proposta da sottoporre al vaglio dei competenti uffici del Comune, per l’adozione di una sorbona atta a recuperare sorbendola da fondo la sabbia portata via dalle mareggiate... per risputarla sulla riva! In tanta tristezza una buona dose di ilarità ci mancava! Gibba NOTIZIARIO NATURA Nelle settimane scorse ho letto su un quotidiano locale il seguente titolo: “L’onorevole Miglio precetta il sindaco di Andate. Dovrà presentarsi come candidato alle Elezioni Provinciali”. Ora io so bene che il mio amato Megagalattico non ha più alcuna voglia di candidarsi per una carica che ricopre già da parecchie legislature, ed ambirebbe a qualcosa di più alto. Ma non si sarebbe lamentato se una riforma della legge attuale, magari ad personam, gli avesse permesso di ricandidarsi per la terza volta a primo cittadino della sua amata e costruenda città. Ma, si sa, la precettazione, e per di più da parte di un personaggio importante come l’on. Miglio diventa un dovere morale; è come quando arrivava ai nostri padri la cartolina precetto del ministero della Difesa (o, prima, della Guerra): niente da fare, bisognava partire per difendere la patria, in armi. Vedremo come andrà a finire. “Meno male – mi ha detto un vecchio andatino – che non è stato precettato per fare l’assessore alle lampadine bruciate del comune di Rancasciù Superiore, se no sarebbe dovuto andare là, fra monti e valli d’or”. Fra l’altro il Nostro è stato capace finora di interpretare liberamente e con fantasia gli ordini di partito, e lo abbiamo visto nel caso delle istituende ronde cittadine, caldeggiate con forza dai padani, e stabilite ora con apposita legge. Perché, non sa- In Italia i dialetti abbondano come i funghi e tutti, indistintamente, hanno una loro storia, una loro origine, una loro musicalità mentre dai modi di dire di ognuno di essi, trasuda di continuo l’atavica saggezza dei vecchi. Quello genovese si distingue certamente dagli altri: sonoro, dolce e melodioso all’ascolto mentre quello alassino non è un dialetto, bensì una lingua. La cosa più affascinante per il dialetto ligure rimane il fatto che tra città e città, anche se distanti tra loro solo pochi chilometri, ci siano differenze alquanto pronunciate sul significato di una stessa parola mentre anche la cadenza è diversa. Purtroppo molti vocaboli del dialetto alassino sembra siano scomparsi e la parlata nostra si sta riducendo di molto con il rischio effettivo di scomparire del tutto. Pur tuttavia nel profondo degli by A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio non risolverebbe il “problema”. Noi A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio, pur avendo la passione per la cura della natura, riteniamo sia giusto (nel rispetto delle normative… e del buon senso) l’utilizzo dei sentieri da parte di tutti i tipi di appassionati… che essi vadano a piedi, in mtb, a cavallo, in moto… o seduti in una carriola spinta da un amico… A parte gli scherzi, la possibilità che ciò sia fattibile è semplice… ovunque possibile, basta crearne delle “varianti”!!, ossia… lasciare a disposizione delle moto i vecchi tracciati e pulire un tratto parallelo, diciamo… “pedonale” alternativo, o nel caso il tratto sia quello antico e di valore storico, allora creare uno ex novo per le moto… sperando nell’aiuto per i lavori anche da parte di enduristi volenterosi (che così dimostrerebbero di avere a cuore la cura della natura). E dimostrerebbero il “buon senso”, passando dove sono sempre passati, e non contribuendo a rovinare anche i nuovi tracciati. Per quanto riguarda, poi, la primaria causa del dissesto dei tratti scoscesi… ossia lo scorrimento dell’acqua, basta creare (come facevano i nostri vecchi) le canalette trasversali di scolo, a valle per impedirne lo scorrimento lungo il corso del sentiero con conseguente, costante erosione. Per fare ciò, (all’inizio) è sufficiente fare una canaletta nella terra con la punta di un bastone, per i rigagnoli iniziali, ovviamente… invece per i corsi d’acqua più consistenti occorre intervenire con la zappa e anche posizionare trasversalmente, con scolo obliquo a valle, dei tronchi, uno ad alcuni metri dall’altro e posizionati a livello del terreno (senza spuntoni che faccia- costa di Andate. Ma, se, per puro caso il lago dovesse esondare ancora nei prossimi mesi che ci separano dalla stagione estiva, c’è già un piano di intervento pronto: la piazza Combattenti di Salò e le passeggiate sul lago verranno ricoperte di sabbia portata dal sacro fiume Po e benedetta con apposita cerimonia. Su di essa verranno piazzati sdraio e ombrelloni, e le cabine sistemate lateralmente nella suddetta piazza, e nei vicoli trasversali (nelle altre parti della cittadina). I turisti, estasiati, avranno la gioia di poter prendere la rincorsa dalla piazza o dalle passeggiate e tuffarsi direttamente nelle acque del lago, profonde e accoglienti, senza pericolo di prendersi capocciate. Che bella idea! Pensate invece che un ingenuo assessore di Aquilia, piccolo comune adiacente ad Andate, ha proposto ai bagnini di smantellare tutto il cemento gettato sulla sabbia in questi anni e usare solo strutture di legno amovibili a fine stagione, non ponendo ostacoli alle acque e lasciandole libere di ripascere da sole la sabbia! Che sciocco! Quelle cose lì le sapevamo tutti, ma erano troppo semplici ed elementari perché le prendessimo in considerazione. Era come il bambino che ha detto che il re era nudo. Ma taci, vah! Luca Caravella DIALETTI Escursionisti (a piedi o in bici) Vs moto Premesso che quel Vs “Versus” (contro…) è una contrapposizione amichevole, vorrei fare un discorso in merito. Facendo escursionismo, camminando o pedalando… molti se la “prendono” affrontando una salita o una discesa tortuose, allorché trovano il fondo molto sconnesso… se non addirittura impraticabile, causa piogge e… ruote tassellate di moto da enduro/cross… (e ulteriore componente… guidate da “smanettoni” inesperti), la tendenza della maggior parte degli escursionisti non è quella di ripristinare il tratto sconnesso, ma si limita al solo “mugugno” o in alcuni casi alla lamentela anche inoltrata come “denuncia” alle forze dell’ordine e/o amministrative locali, per l’applicazione di controlli/sanzioni, o laddove non previste per la creazione di nuovi divieti, ma… ciò, anche se fosse possibile, (a nostro avviso) pete come verranno realizzate ad Andate, per decisione del nostro amato sindaco? Ve lo racconto io, in anteprima. Infatti, a dir la verità, non aveva nessuna intenzione di far girare in un paese turistico e finora pacifico squadracce di uomini nerboruti che avrebbero spaventato più che protetto i villeggianti che tornavano a casa alle ore piccole dai locali notturni. Ed allora ha avuto la pensata fantastica, in realtà ricordandosi dei famosi carnevali estivi dell’Andate di un tempo: le ronde, da noi, saranno composte di gruppi di belle ragazze in bikini, che sfileranno, cantando e ridendo, per le vie del borgo. La loro presenza sarà deterrente di certo per il maniaco sessuale in agguato: infatti girando in gruppi di trenta ragazze, il suddetto maniaco, dopo aver valutato la situazione, penserà: “Non ce la posso fare da solo, neanche con due scatole di Viagra” e se ne tornerà triste a casa, curato dal suo male con questa cura omeopatica. Se poi i maniaci fossero più di uno, entreranno in funzione le ronde femminili d’assalto, composte da quaranta splendide e robuste fanciulle tutte cinture nere di karate, le quali daranno vita ad interessanti esibizioni della loro arte. Ecco il programma: “Estate sicura ad Andate”. Un altro problema sta per essere risolto: la sabbia infatti sta tornando spontaneamente e senza spese sulla no inciampare). Questo è il nostro “lavoro”… o meglio divertimento, poiché è una passione ed è ciò che da anni facciamo. L’ultima “chicca”… quasi un uovo di Colombo… è un’idea di recente attuazione, nata insieme ai due giovanissimi Luca & Federico, i quali (come vedete dalla foto) sono intervenuti al momento della posa. Si tratta di frecce direzionali, in legno, indicative per differenziare i tracciati pedonabili e/o per mtb da quelli per le moto. I due ragazzini, inoltre, lanciano un appello a tutti i figli di motociclisti-fuoristradisti: “Hey… raga… dite a papà di rispettare le frecce!! Perché sennò contribuisce a rovinare il sentiero da noi con tanta fatica rastrellato, per aiutare i Volontari Boschivi. Grazie!! Ciao!! Luca & Fede”. “Attila” “esci” senti ancora parlare l’antico, mentre assistiamo con piacere al fatto curioso di alcuni “furesti” che, trapiantati da noi, dopo qualche tempo, parlino benissimo l’alassino. Disgraziatamente sono anche scomparsi i sopranomi, quelli in dialetto naturalmente. Talvolta buffi nomignoli che molto spesso alludevano a qualità fisiche del soggetto e talvolta ci si conosceva solo con quelli. La nomenclatura era vasta, anzi vastissima. Spaziava dal più semplice come “Gigin” al più sofisticato “A baruna zenese”. Al personale come “ciacrinusa” “Culin u tapissé” ai più curiosi come “gratta papé”, “a pria sci-u cummò” “mamà sùscime u nosu”. Ancora ricordo la strenua, impari e sterile battaglia che mia madre buonanima aveva ingaggiato perché non le piaceva che il marito fosse chiamato col sopranome. Non si rendeva certamente conto, era una “furesta”, come “ciacè” (questo era il soprannome), facesse ormai parte integrante del dialetto alassino e come tale assai difficile da estirpare. Per non parlare poi di mia non- na che, pur sapendo leggere e scrivere in Italiano, non disdegnava di parlare continuamente in dialetto anche col dottore o l’avvocato. Le pescivendole infine! Spesso al mercato, vicino alla fontanella per lavare il pesce, accendevano delle liti epocali alle quali, quasi fosse una “matinée” accorrevano tutti a sentire. Era il trionfo del dialetto, un susseguirsi di parole poco usate, melodiose e dolci per gli orecchi degli astanti. Suddetti litigi diventavano più interessanti quando alle parole veniva abbinata una mimica particolare. Veloci passano gli anni e “l’arascìn” sopporta bene la sua vecchiaia. Alla stregua di un pino marittimo di costa Bacelega che, pur di non spezzarsi, si piega dolcemente ai capricci del vento fino a terra. Si adegua, si modernizza, resiste, ma ha sempre bisogno del nostro aiuto per farlo. Cerchiamo orsù di parlare in dialetto il più possibile e che il nostro invito non rimanga “cumme pistò l’aigua in tu murtò”. Vincenzo Moirano Gruppo Leonardo Venerdì 30 Gennaio alle ore 21:00 nei locali del Circolo Ricreativo “La Fenarina” si è svolta la proiezione di sequenze di immagini sonorizzate su Alassio e dintorni. Alla manifestazione erano presenti, oltre gli alassini, anche fotografi venuti appositamente da Imperia, occupando tutti i posti disponibili, circa una quarantina di persone. Tra le presenze molto gradite, ha presenziato anche Aicardi Emanuele (Nello), ex Presidente del Cine Club William Barinetti, nonché socio fondatore dell’Associazione Vecchia Alassio. I lavori presentati sono stati tutti creati dai soci del Gruppo Leonardo che fa parte del Dopolavoro Ferroviario di Albenga. La serata è iniziata con la proiezione della sequenza di Alessandro Maccagno con un raffronto tra inizio del 1900 e il 2007, dei punti più caratteristici di Alassio, eseguiti dallo stesso punto di vista. Sono quindi seguite le immagini di Gino Tumbarello, su particolari marini della pesca, la sequenza di Enrico Bracali (Kiki) sulle parole di una poesia su Albenga, e quella di Fabrizio (Kukò) che spaziava dai monti innevati al mare. Per ultimo ma non per importanza, hanno concluso la serata le sequenze di Renato Bonfanti, riguardanti il terremoto di Bussana, e la Val Neva in tutti i suoi aspetti più nascosti. Complimentandoci con la riuscita della bella serata in compagnia, speriamo di poter nuovamente scrivere di una prossima manifestazione come questa che ha riunito passato e presente, di immagini e amici. Un amico del Gruppo 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Sulle ali dei ricordi Sono tornata a Villa Bice! Con l’aiuto del Sindaco e la guida del Direttore dei Lavori, ho ritrovato la mia cara Scuola e ogni suo angolo è stato per me un’emozione intensa, un bisogno di lacrime dolci e ricordi inesprimibili. Vent’anni della mia vita di insegnante a Villa Bice, dove il lavoro era una spinta emotiva a fare meglio, a realizzare progetti, ad arricchirmi ed arricchire. Nella mia visita ho cercato luoghi amati e mi sono affacciata su un panorama irripetibile. È proprio guardando colori, cielo e mare che ho ricordato due care amiche e mamme: Maria Teresa Preve e Binny Dobelli. Due note e stimate pittrici, ma per me un aiuto importante. Per un intero ciclo scolastico, Maria Teresa venne ad insegnare a dipingere alle mie scolare. Con bravura, tanta dolcezza e pazienza le guidava ad osservare i particolari, gli aspetti, le forme ed i colori. Era una gioia, una festa: quando Maria Teresa veniva a trovarci, si lasciava ogni altra attività per imparare. Per me, poi, che non so proprio disegnare, era un momento magico. Nei cinque anni successivi fu la volta di Binny. Giovane, attiva, disponibile, collaborò con me a costruire cartelloni, carnevali, esplorazioni e scoperte fantastiche. Certo l’ambiente di Villa Bice stimolava molto tutti noi e persino il grande terrazzo della nostra aula ci aiutava a migliorare. Già, il terrazzo! Ci venne un’idea geniale: sul suo pavimento Binny disegnò per noi, con la lacca bianca, un’Italia grande come l’area stessa e i contorni delle Regioni. Che allegria! che risate! che bella la Scuola! In terza si studiavano le Regioni e così, saltellando sul terrazzo, scoprimmo che la Calabria non confina con la Lombardia e che il mare non passa proprio attraverso l’Umbria. Con divertimento ed entusiasmo, tutti impararono a conoscere il nostro bel Paese. Ancora oggi devo dire grazie a Maria Teresa e a Binny, perché ci hanno regalato momenti fantastici. Se parlo di Villa Bice mi perdo in mille ricordi belli, di anni vissuti con gioia e lavoro intenso, e certo ognuno dei ventuno anni trascorsi lassù rimane in me vivo e caldo. Jole Nattero Grazie Sindaco, grazie Geometra, per avermi permesso un’ora felice. Ciao Alassio Inverni sempre più lunghi e freddi. Mai vista Alassio così giù. I commercianti per natura si lamentano, quest’anno si lamentano ancora di più. La crisi è a livello mondiale, così dicono, e noi aspettiamo placidi l’arrivo della ripresa. Siamo sommersi da camion e da gru, betoniere ed escavatrici. Ad Alassio florida città turistica non ha più senso fare i commercianti o gli albergatori perché la prima industria del paese è l’edilizia. Quindi se vuoi fare il geometra, l’artigiano, l’impresario edile, l’agente immobiliare, l’imbianchino, puoi stare ad Alassio. Se vuoi vivere di turismo come dovrebbe essere, le mura della città diventano strette. Vediamo con i nostri occhi come sta diventando la nostra città, continue nuove costruzione e ristrutturazioni e sappiamo che in quei metri quadri non ci abiterà nessuno di Alassio e nessuno in generale, se non ad Agosto. Che consolazione, come siamo felici, che giovamento porta al nostro microcosmo, alla nostra torbida biosfe- ra! Situazioni magiche e oniriche che vengono meno alla matematica e alla fisica. Sessanta metri di appartamento, diventano due bilocali lussuosi da trentacinque metri quadri, i box diventano abitazioni, gli alberghi appartamenti, le spiagge ristoranti, i cinema posteggi, sono venute meno le leggi naturali. Al posto di Miss muretto dovremmo fare un festival dell’edilizia con sponsor Mapei o Fassabortolo. Infatti ormai gli unici turisti che raggiungono Alassio d’inverno, non sono veri turisti, ma operai che vengono da fuori per sopperire alla copiosa richiesta di manodopera di cui hanno bisogno le miriadi d’imprese impegnate sul nostro territorio. E meno male che ci sono loro. Lamentarsi è d’uopo. È facile forse oggi. Non bisogna pensare però che se le cose vanno male, questa sia la risposta definitiva, e quindi avendo qualche buona idea ed un po’ di entusiasmo si può ancora riparare la nave Alassio che sta affondando inesorabilmente. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) A proposito della Scuola Elementare di Moglio! La tanto paventata chiusura della scuola di Moglio! La presente per fare chiarezza e rispondere quindi alle “voci” che vogliono addossare la responsabilità della futura (fino ad oggi non c’è la certezza) chiusura della scuola elementare di Moglio ai genitori degli alunni che si sono visti costretti a spostare i loro figli in altre sedi perché non più disposti a tollerare una situazione di precarietà tale da pregiudicare il normale svolgersi dell’attività didattica. Premesso che tutti (genitori, insegnanti, personale ecc.) coloro dotati di un minimo di obbiettività hanno ben presente le scellerate politiche nazionali passate e future a riguardo della scuola e che tra tagli, spostamenti di docenti e quant’altro offrire un servizio decente è e sarà sempre più difficile. Ci preme sottolineare che alla fine dello scorso anno scolastico in alcuni incontri che si sono poi ripetuti all’inizio dell’anno in corso, c’era stato garantito dalla Direzione Didattica che la scuola di Moglio sarebbe stata messa in condizione di funzionare regolarmente. Promesse erano e promesse sono rimaste. Miracolosamente a settembre 2008 parte l’attività con due maestre in meno rispetto all’anno scolastico 2007/2008 e con la cronica assenza di insegnanti di sostegno per i primi due mesi di le- zioni. Ci si trova costretti alle multiclassi 1° e 5° insieme (a detta di numerosi operatori del settore è una scelta quantomeno bizzarra) 3° e 4° insieme e 2° da sola. Questa la situazione francamente poco edificante in cui si trovano ad operare insegnanti e alunni. A ottobre alcuni genitori chiedono per l’ennesima volta alla Direzione Didattica di intervenire altrimenti avrebbero spostato i loro figli e a fronte di “vedremo”... “non è colpa nostra”... “i tagli”… “partiranno i progetti”... insomma altre promesse, la minaccia delle defezioni a novembre diventa realtà. Inoltre alla fine di febbraio non risultano iscritti per la prima del prossimo anno scolastico. Ora è legittimo e sacrosanto il diritto della scuola di rimanere aperta, come legittimo e sacrosanto è il diritto dei genitori non soddisfatti del servizio ricevuto di rivolgersi altrove!!! Pertanto se la scuola di Moglio chiuderà non sarà sicuramente per colpa di chi ha dovuto prendere una decisione difficile e sofferta ma sarà responsabilità di chi non ha voluto o potuto intervenire, pur essendo suo compito. Resta comunque il rammarico perché si avvererà il sogno di coloro che nel capoluogo hanno sempre malvisto la “frazione”. Firmato Alcune mamme di Moglio Senso civico e menefreghismo Siamo un gruppo di persone che percorrono spesso la strada panoramica di San Bernardo: incontrandoci oltre ai soliti convenevoli parliamo di vari argomenti, e su quanto succede lungo questa strada. Qualcuno di noi ha notato che ogni tanto un “Signore”, non più giovanissimo, (di cui ignoriamo il nome e che raramente incontriamo), con tanta buona volontà, con senso estetico ed senso civico, soprattutto di menefreghismo, dato da chi ha il dovere, per istituzione, di sistemare le cunette e la strada. Partendo dal giro di Marcarino, giù fino alla Colonia, le ultime piogge hanno provocato varie piccole frane, in particolare una con una grossa pietra e terra che occlude la cunetta, deviando l’acqua verso le Serre. Terra e pietre sulla strada che sicuramente sono state nota- amore verso la natura, pulisce la cunetta e i bordi della strada, fino al giro di Marcarino. Rastrella le foglie, toglie le pietre cadute dalla ripa, un bel lavoro, in quel lungo tratto di strada tra i boschi, fatto senz’altro con molto amore dell’ordine e della natura. Invece, a metà febbraio u.sc., un… signore, se così si può chiamare, non molto amante dell’estetica e della natura, ha scaricato un mucchio di rami di oleandro vicino ad un altro antiestetico mucchio di calcinacci. Lo stridore fra i due comportamenti, da un lato la pulizia e dall’altro quanto scaricato abusivamente, è più che evidente. Un’altra prova di mancanza di te dagli impiegati comunali che regolarmente, dopo le piogge, transitano con i mezzi a controllare. Loro non si fermano e non tolgono nulla, probabilmente non tocca a loro, forse c’è un’impresa apposita che si occupa di rimuovere il tutto, ma dopo il controllo non succede nulla. Forse loro non lo segnalano, o forse si aspetta che la nuova pioggia pulisca il tutto. Conclusione: un “SIGNORE” dona spontaneamente e gratuitamente il suo lavoro per il bene di Alassio; invece, chi dovrebbe occuparsene dimostra mancanza di amore verso il proprio paese, poco senso civico e un grande menefreghismo. Giorgio Schivo Colpi di sole???!!! Non ne è il tempo, ma i miracoli non badano alle stagioni. Ho letto sulla Stampa, che ad Alassio è stata scoperta l’acqua calda. Infatti, in questa Città ora occorrono alberghi per incrementare il turismo. E si badi, quello di élite. Ma mi si spiega come mai fino ad ora sono stati approvati progetti per trasformare alberghi e pensioni in mini appartamenti? E non mi si venga a raccontare che il Comune ha dato l’esem- Lunedì 16 Marzo 2009 pio, col ristrutturare il Grand Hotel. Nei sei o sette anni che tale antica costruzione è in ristrutturazione (e dalle ultime sconfortanti notizie, non si sa per quante tempo ancora) quanti ottimi alberghi potevano essere salvati? Suvvia, raccontiamo pure fole a chi non è di Alassio, ma per favore, cerchiamo di non prendere per il c... gli Alassini. Il pudore esiste ancora o no??? F.C. Seguono firme In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Sulla differenziata Progresso o regresso? Ovvero la raccolta della spazzatura ad Alassio. Nei miei ricordi d'infanzia, fine anni 40, la raccolta della spazzatura in via Colombo, centro storico detto “u suttàn”, veniva fatto da una sola persona abilitata alla guida di un carro trainato da un cavallo, che si fermava da un portone all’altro, incitato dal conducente ad avanzare con il grido: “iù bibi”! Il cavallo, che conosceva il percorso, si fermava al punto giusto e l’uomo prelevava i secchi dei rifiuti e li versava nel carro. A quei tempi non esistevano le materie plastiche polimerizzate e tutto o quasi era biodegradabile. Il progresso della società dei consumi ha fatto diventare la gestione della spazzatura una cosa seria. L’“usa e getta”, come si diceva fino a poco tempo fa, è diventato un problema non trascurabile, vedi il caso Napoli. Il sistema delle discariche appare superato perché potrebbe inquinare le falde acquifere, quando invece una sapiente gestione della raccolta differenziata produrrebbe ricchezza. Nel mondo attuale che si sta sempre più impove- rendo di materie prime, la spazzatura può essere recuperata, sia carta che vetro, dalle materie plastiche all’alluminio. Quest’ultimo, che viene ricavato dalla bauxite con un processo elettrolitico, sarebbe già disponibile con l’utilizzo delle lattine di bibite e conserve varie. Tutto si può recuperare prendendo esempio dalla Germania, dalla Svizzera e dall’Austria che applicano la raccolta differenziata (ad Alassio esiste tale sistema di raccolta?). In Italia abbiamo città come Brescia, che per mezzo del termovalorizzatore oltre a riscaldare le abitazioni e riscaldare l’acqua, fa muovere le turbine per produrre energia elettrica; in alternativa si possono produrre compost per la concimazione dei terreni agricoli. Naturalmente la gestione di un termovalorizzatore non può essere svolta da una singola città, ma da un consorzio che raggruppi diversi comuni lasciando da parte il colore politico poiché questa è l’unica alternativa al disastro ecologico incombente su scala mondiale. Franceco Trazzi Alassio senza stadio Domanda: A quando il nuovo stadio? Risposta: Chissà!! Comunque Alassio detiene un record; essere l’unica città italiana senza stadio, un problema che si trascina da circa 7 anni. Oltretutto è da molto tempo che si rinvia l’inizio della ricostruzione; questo o quel problema (secondo l’amministrazione comunale), impediscono che si comincino i lavori. Ma, secondo il Sig. Sindaco, per fortuna il terreno di gioco (se si può ancora definire così) può essere utilizzato come parcheggio durante il periodo estivo; perché privare i turisti di questo ampio spazio per le loro automobili? Noi comunque preferiremmo una struttura che possa ospitare partite di calcio e allenamenti di giovani e giovanissimi. E quando dirigenti e giocatori del Genoa sono stati dirottati a Villanova per giocare un’amichevole contro l’Alassio, essi si sono stupiti del fatto: ma come? (hanno pensato), Alassio, che aveva ospitato la Nazionale italiana di calcio poi campione del mondo è senza un campo di gioco? Eh sì, cari Alassini, e soprattutto cari sportivi, se volete sostenere la vostra squadra del cuore dovrete uscire da Alassio, sempre!! Ma purtroppo tutto questo non tocca minimamente il nostro assessore(?) allo sport e tanto meno il Signor Sindaco con la giunta comunale compresa. A loro interessano solo i parcheggi, il turismo, e distruggere il verde collinare per costruire nuove case (ma per chi, visto che la popolazione alassina è in continuo calo e che i costi di case e affitti sono altissimi?). Ma, il poco (o assente) interesse alle attività sportive alassine non è un fatto che riguarda solo il calcio. Infatti, negli ultimi anni, sono state lasciate scomparire un’ottima squadra di basket (precedente a quella attuale) destinata alla B2; così come è successo più recentemente alla squadra di volley già promossa alla B2. Ha dovuto rinunciare per mancanza di fondi. Alla richiesta di contributi per poter affrontare il nuovo campionato è stato risposto: Non ci sono soldi!!! Ma come!? Si trovano soldi per le frecce tricolori, per i fuochi artificiali (2/3 volte l’anno). E per lo sport??? E poi non ci si è nemmeno ricordato di celebrare l’alassino Abate, campione italiano sui 110hs e sui 60hs indoor. P.S.: Tornando alla squadra di volley, avevo scommesso con il Sig. Assessore allo sport che quest’ultima sarebbe durata circa 5 anni. Purtroppo ho perso. È durata solo un anno e mezzo. Francesco Cremona Laigueglia-Alassio: 1-0 Spett. Ass. Vecchia Alassio Sono un Laiguegliese che tutte le mattine fa la passeggiata a mare che porta ad Alassio. Con mio grande rammarico devo segnalare il vergognoso stato di abbandono, in cui versa il primo tratto di detta passeggiata, all’estremo ponente di Alassio. Le aiuole sono un ammasso di erbacce, cespugli e piante non curate; il tutto sommerso da rifiuti. Come mai questo tratto è abbandonato da almeno due anni? Ringraziando, porgo cordiali saluti Pierangelo Caligaris Lunedì 16 Marzo 2009 UN BEL SOGNO Passeggiando per la città mi soffermo a leggere un manifesto: È convocato il Consiglio Comunale con il seguente ordine del giorno: 1) Sarà vietato a tutti i veicoli che non abbiano la trazione elettrica di circolare nelle strade cittadine. 2) Sarà conferito alla “Citta d’Alassio” il premio nazionale per aver raggiunto 85% nella raccolta differenziata 3) Sarà messo alla “Gogna Mediatica” colui o coloro che compieranno abusi edilizi in città e in collina 4) Il molo di Alassio sarà ristrutturato e restaurato e adibito a concerti musicali pomeridiani e serali 5) Il mare di Alassio sarà dotato di fauna e flora marina visitabile con un tunnel in vetro sottomarino 6) La Piazza Partigiani sarà adibita a mostra permanente 5 «L'ALASSINO» dove pittori e scultori realizzeranno e esporranno le loro opere gratuitamente 7) La Piazza dell’ex mercato settimanale sarà adibita a teatro dove si esibiranno attori di tutte le età e con spettacoli anche per bambini 8) Piazza Stalla sarà adibita a giardino botanico con piante da tutto il mondo 9) È fatto divieto ai commercianti esporre in vetrina oggetti in vendita senza un congruo e adeguato addobbo floreale di fiori freschi o in alternativa piante ornamentali 10) Verrà imbottigliata l’acqua delle fonti allegrezze e data in dono ai turisti quale “souvenir” della città Ma poi in fondo al manifesto non ho letto nessuna firma, allora mi sono svegliato. Era tutto un “sogno”. Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Leonardo Nappi L’ALASSINO AL FESTIVAL DI SANREMO 2009 Che la crisi sia mondiale lo sappiamo tutti, ma come sempre è arrivata la 59a edizione del festival di Sanremo, che ha ritrovato i grandi ascolti grazie anche ad una scenografia costruita da Paolo Bonolis e Gaetano Castelli con la suprema regia di Stefano Vicario essenziale ma nello stesso tempo dinamico. Un festival, che grazie alla bravura del Direttore Artistico, non si è fatto mancare nulla, vedi la presenza delle “conigliette” di Playboy, che hanno accompagnato il suo patron Hugh Hefner. Ma il cantante più amato dal tenuto bene per tutte le cinque serate. Mediaset, infatti, ha sparato di tutto come “controprogrammazione”, da Scherzi a Parte ai Cesaroni, forse merito delle conigliette che hanno fatto “alzare” i picchi di ascolto. Desidero ricordare che la RAI ha generato, dalla sua regia mobile, un festival interamente in digitale sia audio sia video. Con il trio Pupo, Belli e Youssoun’N’Dour il progetto del cuore, il progetto di Moranti diventa un cd di beneficenza. Ora il calice d’oro passa alle radio commerciali private che, sicuramente, faranno il bello ed pubblico è Luca Laurenti, invitato da tutti, anche da Lucio Dalla a darsi ufficialmente alla canzone, e magari a vincere la prossima edizione del Festival. Particolarmente importante la presenza di un alassino Doc, il bravo cantautore Franco Fasano, con il brano “una piccola parte di te” di Fausto Leali – il rapporto tra i genitori e figli. Il premio della “Critica” è andato alla giovane Arisa con la sua canzone “Sincerità”. L’Alassino ha vissuto, in sala stampa, il “reality” l’acceso dibattito tra la RAI ed i cantanti di Sanremo 59; artisti sul web del festival, ma con poca visione da parte del pubblico. Posso dire che il Festival ha il cattivo tempo. Comunque la formula “Bonolis” ha funzionato, e per il prossimo anno? La voglia è di rifarlo così, meglio un uovo oggi che la gallina domani. Un grazie, anche quest’anno, a tutti i nostri collaboratori: Manini Cristina, Branco Michela, Giorgio e Cristina della Casa del Disco di Alassio ed Albenga. Al prossimo anno ancora con L’Alassino, mensile che ormai da anni, vanta un posto nel verificare e decretare il successo di una delle manifestazioni musicali più importanti e seguite del mondo. Da Franco Branco d.j è tutto a voi la linea!!!! contatto: [email protected] LA CULTURA A TAVOLA Serata eccezionale all’Arché di Laigueglia, il 19 Febbraio u.sc., in occasione delle manifestazioni mensili “La cultura a tavola” (incontri culturali a tema), organizzati dall’Università delle tre età. Oratore di turno (dopo le attente “pillole” storiche di A. Marino Celant) il noto prof. Tommaso Schivo di Alassio sul tema: “La satira e la poesia giocosa” con una analisi precisa e dettagliata dell’argomento e con la sorpren- dente e continua citazione, sempre rigorosamente a memoria, di una serie innumerevole di versi in latino e in francese, in italiano e in dialetto, dinanzi ad un pubblico particolarmente attento e meravigliato per la vivacità stessa del tema e per le accattivanti argomentazioni presentate... una manifestazione molto apprezzata e che fa onore agli organizzatori ed a Laigueglia. F.L. Gruppo di allieve dell’Istituto S. Vincenzo (anni ’30) Malerba - Giannina Cancelli (o Cannelli) - Italia Vernocchi - Ludovica Del Pozzo - Olivari - Pinuccia Rossi - Giuliana Fossati - Maria Rosa Nattero - Elisa Fazio - Alma Saldo - Sara Aicardi - E. Castoldi - G. Grollero - G. Racca - Elena Dotti - Vitaliana Bellocchio e altre non identificate. Arasce, Arena, Marina di Dante Schivo È ormai tempo di corse ciclistiche, è tempo di Milano-Sanremo. Per noi Alassini è tempo di nuova speranza! Se fosse ancora vivo “U Periò”, vedendo “e giurnai chi s’allongan” ed “i reordi chi han sbarcau a rea e imbarcau u gianchetè” andrebbe dall’impresario con il quale, lavorando d’impegno con pala e piccone, aveva passato l’inverno e sorridendo (Ma quale crisi e crisi...!) educatamente gli direbbe: «Il merlo canta sulla quercia nera, ti saluto... (Qui, al posto dei puntini metterebbe il Nome ben conosciuto del ricco Impresario)… È primavera». Non è più così! Dov’è finita la “passione” che gli abitanti di questo meraviglioso paese avevano per la loro terra e il loro mare? Tutti pensano come se si sentissero sempre gravati da un cielo plumbeo di una giornata nordica. «Oggi, quella che ti ti ciammi “pasciun”» mi diceva, qualche giorno fa un “antico” abitante del Borgo, «nell’immaginario collettivo ha tre sinonimi: Potere, Interesse e Imbecillità». Ma da noi il sole splende sempre! Un “operatore balneare” mi ha chiesto recentemente: «Perché gli Alassini hanno fatto le case così vicine al mare…?». «Siamo arrivati a questi punti...» Così mi son detto, eludendo la ragione ben precisa e mal mimetizzata tra la... “sabbia”... di parole di quella domanda. Le nostre case davanti alla spiaggia erano abitazioni disa- dorne, ma non povere, s’innalzavano come torri attorno allo scalo delle imbarcazioni da pesca. Il locale che dava sulla strada del Paese era al contempo cucina, stanza per accogliere, luogo in cui si viveva: era il focolare; la casa stessa. Sul tavolo al centro di quel locale, a casa mia era tradizione che ci fosse sempre, di giorno e di notte, una bottiglia di vino, un orciuolo d’olio, un vasetto di sale grosso e un cesto con le “michette” di pane. Un tovagliolo di lino proteggeva il pane e recava un ricamo di mia nonna Gilda: «U Pan, u Vin, l’Orju e a So i ne dan Cunsulasiun e Savè». Mi sono sempre portato dietro quel ricordo insieme all’odore di pane fresco appena sfornato che la brezza di terra, u ventu a tera, catturava con suoi refoli tra il Molo e Via Torino, spandendolo sul mare dove le mie narici lo catturavano per trasformarlo in quell’acquolina che mi riempiva la bocca e che io cercavo di scacciare rosicchiando quel pezzo di pane duro che sempre mi portavo in tasca quando passavo la notte sul gozzo alla lampara. Verrà la sabbia? Verrà la spiaggia? Quante parole inutili si sono fatte e si stanno facendo! Quante cose inutili e pericolose (per tutti gli Alassini anche quelli che non operano direttamente sulla spiaggia) si sono fatte e si stanno facendo! Sembra ad Alassio che la Storia non sia... maestra di vita! La spiaggia e la sabbia di prima dove sono anda- te? A questa domanda il 25 Luglio del 1920 così rispondeva l’ing. F. Gaggino del Comune di Alassio: «Secondo l’ing. Bonavia le cause sono due: un abbassamento generale del livello del mare e la Passeggiata regina Elena; per me invece la causa è una sola e cioè la costruzione della passeggiata Regina Elena e delle altre passeggiate lungo la spiaggia, nel tratto compreso tra il molo e l’Hotel Nettuno e nel tratto di spiaggia fino al Vittoria. Lo stesso fenomeno si verifica lungo la Passeggiate delle Serre e anche alla spiaggia della Coscia dove furono costruiti i muri di sostegno dell’ex Hangar di Aviazione». A questo pensare così replicava il 1° Agosto 1920 (era vera emergenza perché il fenomeno si verificava in piena estate!!!) B. Secondo (Capitano Marittimo): «No, caro Ingegnere, è precisamente il predominio dei venti da Sud che provoca tale fenomeno e non vi è ingegnere al mondo che possa provare il contrario. Asserire che le acque della nostra rada non si sono avanzate è proprio non voler vedere, per usare le parole dell’Ing. Gaggino, quello che realmente succede. Non date colpa a chi non l’ha. Non sono le passeggiate la causa della nostra spiaggia, o meglio ancora delle spiagge della Liguria, sono i venti del Sud, e il loro predominio sui venti del Nord, la causa unica, sola di tanta jattura. Questo predominio non sarà eterno, cesserà di ADORABILE “ZEPIN” Sono passati vent’anni e sembra ieri. Ricordi quanta allegria aleggiava in casa per la festa del Papà? Dopo tanto tempo che non ci sei più, ho la fortuna di sentirti, di vederti ancora in casa sempre con il tuo amabile sorriso. In questo inizio di marzo avremmo già fantasticato di trascorrere qualche giorno in campagna e rimettendo in ordine qualche foto d’epoca ingiallita, mi è capitata tra le mani questa. Vicino alla fontana c’era un tenero vitellino e tu gli stavi dicendo che il verde, il silenzio, l’aria frizzante del suo mondo erano un incanto. Ma, dopo qualche minuto, hai voluto dirgli che il tuo mondo è azzurro, è l’onda maestosa del mare, è il verde delle palme certo. E mi meraviglia che l’ing. Gaggino, che non voglia ricordare i venti “aquilonari” che soffiavano negli inverni degli anni passati! Veda l’ing. Gaggino di ricordarselo e poi concluderà con me, che le passeggiate non ne hanno colpa, che sono la bellezza del nostro paese...» Oggi ad Alassio “è ancora tempo d’Inverno”! Quanti limoni... avete visto gli alberi sono ancora talmente pieni di frutti da far concorrenza, come macchia di colore, alla “mimosa” ormai fiorita. Stando ad una pubblicazione del Dott. Schneer su «Alassio Climatica» del 1878, si producevano allora in Alassio cinque milioni di limoni e una grande quantità di arance. Siamo ancora d’Inverno; è appena cominciata la stagione delle “menue”… la nostra unica strada è ormai percorsa da un’interminabile fila di ciclisti. Pedalando, vestiti d’indumenti multicolori sembrano i moderni partecipanti di una catena di solidarietà per unire, nelle stesso destino, i paesi della nostra Riviera. Pensiamo che nel 1907 nella prima corsa ciclistica Milano Sanremo i corridori partecipanti transitavano lungo la strettoia di Sant’Anna (l’attuale via Brennero) perché quel tratto era l’Aurelia! Nel restante terreno, tutto quello che oggi sono le grandi arterie cittadine (Via L. Da Vinci, Via Dante, Via Verdi, Via Boselli, Corso Diaz, Corso Europa, Via P. Ferreri e tutta l'area ricoperta di palazzi) altro non era che una grande pianura dove prosperavano ortaggi e alberi da frutta. E c’era la sabbia... c’era la spiaggia... C’è sempre stata la spiaggia!. che si piegano al vento. “Capisci? È ALASSIO… CHE INNAMORA IL SOLE” Fernanda LAUREA Il 3 marzo u.sc. il nostro giovane concittadino Alessandro Giaccardi si è laureato in Giurisprudenza presso l’Ateneo di Genova, discutendo la tesi “Le indagini difensive nel processo penale”. Relatrice la Ch.ma dott.ssa Michela Miraglia. Al neo dottore ed alla famiglia giungano anche le più “vibranti” felicitazioni dell’Associazione Vecchia Alassio. 6 «L'ALASSINO» Frammenti di storia nostrana - PARTE II (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 17° Oggi, per trovare anche solo ad Alassio un calzolaio è quasi un’impresa folle, come quella proverbiale di cercare un ago in un pagliaio. L’Università ha fagocitato un’immensa folla di laureandi e di laureati, di insegnanti e di medici e di avvocati e la mano d’opera, quella più semplice e casalinga, è sempre più rara e difficile e preziosa. Per questo, tornando alle lontane riflessioni storiche sul nostro paese ed alla mia “passion prima”, quella di conoscere sempre più a fondo la storia della mia gente, sono tornato a circa un secolo e mezzo fa, quando da solo un anno si era costituita (in un periodo di scarsa attività pubblica e assistenziale) una solidarietà privata notevole e antesignana, quella della Società di Mutuo Soccorso. E proprio dai documenti delle origini riportiamo alcuni dati interessanti. Ad Alassio, quando, come la Firenze pre-dantesca di molti secoli prima “dentro da la cerchia antica - si stava ancora sobria e pudica” (Par. XV, vv, 97-99), proprio nel 1864, fra i 200 iscritti vivevano e lavoravano solo tre insegnanti, due avvocati e due medici. C’era un solo libraio (l’analfabetismo era alto anche fra la nostra gente), un orologiaio, un costruttore e un farmacista. Risalendo attraverso le statistiche e gli elenchi ufficiali, troviamo due barbieri, tre fabbri, tre conciatori e canapieri. Erano quattro i giardinieri e i fornai, sei i barilari. Il mare richiamava tuttavia, un numero rilevante di Alassini; erano otto i Capitani marittimi, undici i cordai, ma numerosissimi i marinai e i pescatori. Da quell’elenco risultano essere stati almeno dieci i muratori (molti di più i manovali), dieci o poco più i contadini, ben tredici i falegnami ed una ventina i commercianti e i bottegai e al di sopra di ogni altro mestiere, ben quaranta calzolai. Quaranta… un bel numero davvero e le scarpe si consumavano più di oggi ed era prassi normale portarle al ciabattino di fiducia, per- OGGI E IERI. RIFLESSIONI ché le rabberciasse alla meglio e più di una volta, affinché con le suole nuove (e spesso con le “brocchette”… le ricordate?) si potesse fare ancora un bel po’ di strada e di risparmio. Evidentemente nel nostro calcolo e nella nostra ricerca abbiamo preso in considerazione solo i regolarmente iscritti alla Società Operaia e sotto questo si apprestava, attraverso il turismo e le attività della spiaggia e del mare, a diventare città fiorente e sempre più nota, anche nel campo internazionale, come dimostrò ben presto o a distanza di pochi anni, la ricca “colonia inglese” che popolò, con ville sontuose le prime propaggini della nostra collina. Per questo i dati statistici riportati non sono Erano numerosi i ciabattini in città. DISEGNO DI GIBBA rispetto, c’è da credere che i ciabattini avessero allora maggior interesse o volontà di iscriversi al Sodalizio cittadino che non altre branche dell’attività di manovalanza in un paese di Liguria che, sia pur piano e in sordina, completi e non possono fare testo in senso assoluto. Servono, tuttavia, per dare un segno, un documento storico della nostra comunità in un tempo lontano, in cui il “pane quotidiano” era poco e non era facile procurarlo (e anche per questo veniva invocato frequentemente nella preghiera delle preghiere… “dacci oggi il nostro pane…”) pur attraverso fatiche indicibili e rinunce continue. Certo oggi le cose vanno meglio, anche se i medici e gli insegnanti sono quaranta e solo uno (e difficile da trovare) è il calzolaio. Del resto è un conto analogo a quello degli abitanti. Allora vivevano 6000 persone in Alassio e di queste, 5900 (e forse più) erano autoctone, locali. Oggi, se contiamo i residenti fissi arriviamo a 13000 e oltre, ma (e non parliamo delle numerose migliaia di ospiti estivi) sono solo mille, o poco più, gli Alassini veri. Tanto per “fare un altro conto”, allora si parlava comunemente il dialetto. Forse i “Signori” e gli aristocratici veri o fasulli tendevano a usare il genovese, più “chic” che le nostre parlate rivierasche, ma il dialetto era lingua comunemente parlata e compresa. Oggi a parlare il nostro dialetto siamo rimasti “quattro gatti” e siamo guardati e ascoltati come “bestie nere” e, per dire il vero, anche noi falsiamo ormai il gergo dei “padri” con “còcine” estranee e il vero dialetto non esiste più. E, forse, a tenerlo ancora in vita, con cannucce d’ossigeno o con strani “respiratori”, hanno concorso la poesia dei numerosi poeti o pseudo-poeti locali e la rinata prosa drammatica e farsesca di Gianni Croce. Comunque, a pensarci bene, tutto resta nella logica del tempo che passa inesorabile. Oggi parlare di andare sulla Luna, è una cosa già vecchia, già sorpassata. Allora, sì e no, per le nostre strade polverose passavano alcuni muli al giorno e qualche carretto sgangherato e... facevano scalpore. Oggi le macchine di ogni genere e nazionalità sono centomila, notte e giorno… e di muli e carretti non si parla più. È roba da museo! Che dire? È un doveroso tributo al progresso. Aveva proprio ragione Eraclito… “Panta rei”… Tutto passa! Lunedì 16 Marzo 2009 Sessantacinque… anni di nozze! “Alassini non di nascita, ma con la mente e col cuore”, come essi stessi amano definirsi, lo scultore Fernando Bassani e la dolcissima Signora Teresa hanno festeggiato felicemente il l0 Febbraio u.sc. il sessantacinque- nel Monregalese, ove risiedono. Sessantacinque anni… una vita intera e noi non vogliamo che manchino agli “sposi” indimenticati anche gli auguri vivi, sinceri dei molti amici di Alassio, della città che essi hanno amato ed simo anno di matrimonio… un cammino lungo ed invidiabile, in anni difficili, superati e vissuti insieme nel sacrificio e nell’amore reciproco, in anni di impegni e di duro lavoro, ma coronati da traguardi ragguardevoli, come dimostrano le numerose opere compiute anche ad Alassio ed ora onorato con lealtà e disinteressatamente e, in modo particolare, dell’A.V.A. che ha il compito lieto di ricordare a tante persone chi ha amato e celebrato con lealtà e con onore e merito anche la nostra Comunità. Tanti auguri ancora… cari Teresa e Fernando Bassani! Festa in casa Odella Il giorno 26 febbraio u.s. Secondo ed Elsa Odella residenti nella frazione di Solva hanno raggiunto il grande traguardo di ben sessant’anni di matrimonio. Inoltre hanno avuto, da circa un anno, la gioia di poter festeggiare anche la nascita del piccolo Andrea, la quarta generazione!! Attorniati dai figli, nipoti e pronipote hanno trascorso ed aggiunto alla loro vita un altro giorno di felicità, ricevendo un mondo di Auguri di ogni bene, di tanta salute e serenità da parte di parenti, amici e in modo particolare dai nonni del piccolo Andrea, Gloria e Ino, unitamente agli zii Saverio e Francesca Giraldi. Felicitazioni vivissime anche da parte dell’Associazione Vecchia Alassio. La policromia di Carla Monguzzi Un fiore? Noooo… un limone della regione alassina di Rangé. 21-2-09 - Trofeo Laigueglia, passo di Paravenna: un gruppo di appassionati in… febbrile attesa dei corridori. Fiocco Rosa “PUNTO E VOLO SU SABBIA” Il gruppo bocciofila ,di cui il promotore è il Sig. Rovida Cesare, (ex infermiere in pensione), festeggia , presso la spiaggia “Bagni Pierinella” la chiusura delle vacanze invernali e in allegria saluta tutti ringraziando con un arrivederci al 2010. Grande gioia ha portato la nascita, il 31 gennaio u.sc. a Pietra Ligure, della bellissima ANGELICA FOGLIA Lo annunciano con felicità la mamma Elisabetta e il papà Franco, unitamente ai nonni e famigliari tutti ai quali l’A.V.A. porge vivissimi auguri in modo particolare alla piccola Angelica e al papà Franco, nostro Socio. La vita. La pittrice CARLA MONGUZZI è nata a Monza, ha effettuato i suoi studi artistici a Monza ed a Milano, dedicandosi in un primo periodo alla esecuzione di ceramiche. In seguito per la sua inquietudine creativa si dedicava alla pittura con composizioni di contenuto informale, estremamente policromati- co, dando vita a figure tanto fantasiose come di struttura sociale. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali. Molte delle sue opere sono conservate in collezioni private in Italia ed in vari paesi europei e in Argentina dove ha esposto in diverse opportunità. Lunedì 16 Marzo 2009 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce Da u libbru de Ester Da u libbru de Ester Da u libbru de Ester Assueru… re persian* Ester e Marducheu A vicenda ch’andemmu aù a cuntò a l’è ’na “STORIA” de ciù appasciunai: a l’è intressò cumme ’na taragnò de avventure duçi e ingarbüai; pagine scrite ch’i vön esaltò ommi visciüi in tempi urmai andai ma ciù che autru, uffrine l’uccaxiùn de cunusce üna donna d’eccessiùn. Quande l’edittu u l’è stau pubblicau çentu bellesse i sùn prestu truvai e u fiddu Egai u vegne incaregau de preparole, pe esse presentai au re ch’u frizze e u l’ha za cumandau ch’i seccen a-u ciù prestu a lei musciai. Tra quelle verginelle, ün’urfanella de ’ste bellesse a l’è però a ciù bella. I contan de’n putente re persiàn de nomme Assueru, surdattu e gaudènte, che ün giurnu in te ’na festa, u feniàn, insemme a Generali e autra gènte u s’è intestau, in te quellu stramàn de ixibì a regina, ancù avvenènte. Ma quella a nu stà a-u zöggu e cuss’a fa? A se refüa d’andoghe e a nu ghe và. Gìdea e nun Persiana, a viveva cu-u so tuture, in çertu Marducheu, parènte de ’n cuxin e ch’u l’aveva piò in cà so e lei stessu Gìdeu. Cresciüa cumme üna fia, u gh’empuneva nu rivelò a nisciùn ch ’u l’era Ebreu e che eiscì lei, o-u dexeva aschirì pe vive ciù tranquilla standu lì. Incainau da ’stu cumpurtamèntu e da cuscì auverta ribelliùn, pe’ evitò i ciaiti e u scuscimèntu d’auturitai u pia ’na decixiùn ch’à sèra alla menuta l’argumèntu: u-a descunusce sensa remissciùn ma cun l’urdine, de çercoghe tostu, quarche bellessa ch’a ne pie u postu. A so bellessa a l’era accumpagnò da ün nomme armuniusu e delicau: Ester! E a bucca... ’Na mèragranò da u surrisu sinceru e appasciunau . Tante u ghe n’era a fose remirò ma u l’è da lei che u re u ven incantau cuscì, da ommu “birbu” e bucca fina u l’ha çernüa e incurunò regina. (*) - Il re Assuero è meglio conosciuto nella storia come SERSE; il che significa che il periodo in questione è da porre tra il 486 e il 465 a.C. Cuscì, da ommu “birbu” e bucca fina u l’ha çernüa e incurunò regina. MOSTRE D’ARTE Saluti e fiocco azzurro da Berlino (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Vi piacciono i quadri? Se sì speriamo non vi siate persi la mostra di quadri realizzati da noi alunni delle classi quinte A-B-C e terza C della Scuola Primaria Statale in omaggio ai grandi artisti del Novecento di cui abbiamo provato ad imitare i capolavori. L’inaugurazione si è svolta domenica 1 marzo presso la sala Carletti, sede dell’Associazione Vecchia Alassio, gentilmente messa a disposizione della scuola per quindici giorni, per permettere a tutti gli appassionati di venire a visitarla. Noi “piccoli artisti” quel giorno eravamo numerosi ed eccitati, ma non ci aspettavamo certamente che la festa di accoglienza fosse tanto calorosa: c’era la banda musicale di Alassio che ha accompagnato il rito solenne del taglio del nastro effettuato dal nostro Sindaco che indossava la fascia tricolore. C’erano le autorità, la Direttrice della scuola, le nostre maestre, i nostri genitori e parenti, e tutti ammiravano le nostre opere e ci facevano i complimenti! Ma dietro questi piccoli “capolavori” c’è un progetto che è stato realizzato soprattutto grazie alla maestra Luisella, che ci ha I nipoti Anna Alessia e Carlo Franceco (nato il 1° Gennaio u.sc. a Berlino), mandano un dolce bacio e un forte abbraccio al bisnonno Francesco Lanteri. Saluti dalla famiglia da Berlino: Carlo, Renata e Francesca Lanteri, e auguri vivissimi dall’Associazione Vecchia Alassio. aiutati ad accostarci all’arte e ad esprimere la nostra creatività. Il laboratorio di arte ci ha visti impegnati per quattro mesi ed è stato molto divertente per tutti. Abbiamo scoperto che per dipingere non basta dare due pennellate, ma bisogna usare delle tecniche speciali come facevano gli autori delle opere che abbiamo scelto. Prima si fa il disegno, poi si trovano i colori adatti e poi si inizia a dipingere sfumando i colori. Finito il quadro lo abbiamo portato ad incorniciare e poi lo abbiamo portato alla sala Carletti. Le maestre li hanno divisi per au- Il taglio del nastro. tore e per soggetto e, una volta appesi, è avvenuto il prodigio: l’effetto scenico creato dall’insieme dei nostri lavori è stato davvero stupefacente! Ringraziamo tutte le persone che ci hanno permesso di fare questa bella esperienza che resterà nel nostro cuore e rimarrà fra i ricordi più significativi delle belle giornate trascorse alla Scuola Primaria Statale svolgendo attività varie e stimolanti, che ci hanno permesso di sollecitare le nostre diverse forme di intelligenza andando ben oltre le classiche esercitazioni disciplinari. In particolare ringraziamo la Direttrice, le maestre Luisella Corona e Silvia Granata, le nostre maestre di classe, il Sindaco, la Dott.ssa Zavaroni e l’Ufficio Politiche Scolastiche, il Presidente dell’Associazione Vecchia Alassio, Sig. Carlo Cavedini, la pittrice Caterina Rabolli e il Direttivo dell’A.V.A., le Associazioni di Volontariato, la pittrice Binny Dobelli, il Prof. Tommaso Schivo, i nostri genitori e parenti e tutti coloro che hanno avuto voglia di visitare l’esposizione. Gli alunni delle classi V A e B Doppio fiocco azzurro Francesca e Matteo Cardona, con mamma Stefania e papà Filippo annunciano con gioia inesprimibile la nascita (a Santa Corona) il 24 febbraio u.sc. dei fratellini SIMONE E PIETRO. E a loro si uniscono i nonni e tutti i parenti e gli amici di Solva… che festeggiano il gioioso “arrivo” di due Solvesi d.o.c.! Anche l’A.V.A. augura ogni bene! Ma quanti manufatti… Ciaccarandu da marina d’Arasce… A marina d’Arasce, cumme tutti i san a l’è ina ciassa che nun tutti i paisi i han. A l’è bella, longa e cina d’arena, però, dopu tütti s-ti uragai, pe fola riturnò, i bagnin i han sulu da pregò. Pe sta raxiùn quindi, pe fo riturnò l’arena, i han decisu de fò ina nuvena. Ma, poveri cristi i nu san che l’arena a-a l’è a purtò de man. A l’è lì ch’a aspenta, in t’a a vara, dunde u franze u mò e u pò ch’a digghe: «Aspettai, nu ghè Scindicu cu tegne, e mi e’ nu me lasciu traspurtò». Alantura, pe fo cessò tutti sti guai a sta gente in pena nui autri arascin (esclusi da a marina) pommu sulu di... sperai... sperai... (che pe st’annu in tu... i ghe l’hai). Caragoliu e Morsciura – Anni 70 8 «L'ALASSINO» Lunedì 16 Marzo 2009 INCONTRI CON L’AUTORE Incontri Culturali “PARLIAMO DI…” 2009 Giacomo Dacquino: “Soldi, sesso e sentimenti – Perché l’amore ORGANIZZATI DALL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI ALASSIO, LICEO DON BOSCO, PROVINCIA DI SAVONA e la felicità non si comprano” Questo incontro si è svolto con problemi anche in un altro libro. viamo in un mondo dominato da Prof. Giuseppe Acocella: “Interrogativi di Bioetica: la collaborazione del “Centro Ci sono remore anche dal punto amore soprattutto fisico e dal dePannunzio - Alassio e le Baie del di vista socio-culturale, il denaro naro. Una volta c’erano i signori, quando la vita sta per finire” Sole”. Il 21 febbraio scorso mitizzato causa a volte carenza oggi ci sono gli arricchiti. È triste nell’Auditorium della Biblioteca civica “Renzo Deaglio”, il benvenuto è stato porto dall’Assessore al Turismo e Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni, che ha evidenziato il ruolo del Centro Pannunzio come promotore di eventi con personaggi di grande prestigio. Poi la dott. Anna Ricotti, Direttore del “Centro”, ha presentato l’autore: «Il professor Giacomo Dacquino è psichiatra, psicoterapeuta, docente universitario, autore di oltre duecento pubblicazioni di psichiatria, sessuologia e psicanalisi, nonché di diciotto libri; nel 2000 ha ricevuto per la sua opera scientifica il Premio Speciale del Presidente della Repubblica, scrive articoli per quotidiani (La Stampa) e periodici, compare spesso in televisione. Ognuno di noi non riesce a soddisfare il desiderio di amare: molti ostacoli si frappongono; il mondo dei sentimenti oggi è sminuito, il lavoro genera frustrazioni, in famiglia spesso i rapporti sono conflittuali. Dacquino affronta questi affettiva». Il prof. Pier Franco Quaglieni, storico, Presidente del “Centro Pannunzio”, esprime il suo parere: «Quasi mai chi presenta un libro riesce a darne un’idea completa: è meglio che venga presentato dall’autore. Questo credo che rappresenti la realtà attuale: oltre ai soldi, al sesso e ai sentimenti aggiungerei il successo. In una società senza più valori ci illudiamo con dei surrogati; le regole di convivenza di una volta sono state abbandonate. La scuola non riesce più ad educare, è arrivata a dei livelli negativi mai raggiunti prima. Il libro riflette il mondo che abbiamo di fronte quotidianamente. Queste situazioni sono antiche di secoli, ma oggi si sono notevolmente aggravate». Dacquino: «Ho scritto un articolo su “La Stampa” sulla violenza: ho ricevuto telefonate di individui che l’accettano. Qualche anno fa quando cominciai a scrivere questo libro, il denaro stava prendendo più importanza. Vi- la solitudine da ricchezza. Non ci si vergogna della povertà culturale ma solo di quella economica. Oggi c’è l’equazione: io valgo quanto guadagno. Il rapporto col denaro è personale, quando è esagerato deriva da carenze affettive patite da bambini. “Ansia di status”: c’è gente che spende i pochi soldi che ha per vivere anche solo una settimana da ricchi. Un altro aspetto di questa ansia sono le “stelle filanti”: donne che si prostituiscono saltuariamente per pochi giorni per procurarsi degli “Status simbol”. Ho cinquanta anni di professione, ne ho passati molti a curare chi non sa amare. L’ultima parte del libro l’ho dedicata alla perversione: le situazioni anomale occorre dirle, cercare di tamponare questi errori. Quando perdiamo un amore intenso è come se perdessimo una parte di noi stessi. La vita merita di essere vissuta perché ci è dato di amare: si è vecchi quando non si ama più». Carlo Bertolino Gabriele Decanis: “La trama del tessuto” Ed. Ennepilibri Pinuccio Marra: “L’ultimo mare” Ed. Montedit «Oggi presentiamo due giovani autori locali – inizia il professor Franco Gallea nell’incontro del 28 febbraio scorso – forse avverrà anche in seguito, con libri non necessariamente dello stesso genere. Gabriele Decanis è nato ad Albenga, ma è originario di Pieve di Teco dove vive; laureato in Biologia a Pavia, ha una propensione per la letteratura sudamericana. Pinuccio Marra è torinese, vive nell’astigiano, ha già una ricca produzione letteraria, è animatore culturale, si occupa di teatro; ha ricevuto vari premi, fra i quali il “Prévert” a Melegnano per questo libro. “La trama del tessuto” è costituito da diciotto racconti di varia natura, vari sono anche i regimi narrativi, ma con unità linguistica, alcuni hanno la conclusione aperta, possono essere accaduti in tempi diversi, i luoghi sono anonimi. Ci sono situazioni di sofferenza e indagine psicologica dei personaggi. “L’ultimo mare” è un romanzo agile, rievocativo e meditativo. La vicenda ricorda “La morte a Venezia” di Thomas Mann: un conte ha vissuto una vita intensa, a settant’anni è solo, fa un bilancio della propria vita, ha girato il mondo; fin dall’infanzia trascorreva periodi di vacanza ad Alassio, anche nel periodo “d’oro” degli anni ’50 e ’60, ora vi ritorna anziano, probabilmente per ritrovare se stesso: affiorano i ricordi che si mescolano al presente, fa confronti fra l’oggi e l’ieri; una “trespolista” desta nel suo cuore curiosità e sentimento. Si legge come una metafora della vita». Gallea poi intervista alternativamente i due ospiti, talvolta la stessa domanda è rivolta ad entrambi, per brevità si propongono le sintesi riunite per ogni autore. Decanis: «Il racconto è stato il mio primo amore, ho letto molte volte i racconti di Hemingway. Cerco di non far identificare al lettore luoghi e personaggi. I grandi scrittori generalmente non parlano di cose allegre, io cerco di indurre alla riflessione. In un racconto ho anteposto il sentimento al denaro. Mi piace andare a pescare. A scuola prendevo brutti voti in Italiano: ho invitato i miei professori alle presentazioni del mio libro, sono molto contento del successo che ha avuto; ho più passione per la letteratura che per la biologia nella quale sono laureato». Marra: «Il romanzo può spaziare, il racconto deve essere molto sintetico. Nel mio libro ho proposto il tema della solitudine: il protagonista guarda con malinconia una famigliola, perché lui non l’ha costituita. Ho chiesto informazioni, ma la descrizione del Grand Hotel e dell’Alassio che non c’è più, è anche frutto della mia fantasia. Ho descritto una bellezza ideale, una donna che suscita l’ammirazione del protagonista. Per me lo scrivere è un’esigenza, sono soddisfatto di questo libro». Il romanzo di Marra si svolge quasi tutto ad Alassio. In copertina figura una fotografia del Grand Hotel concessa dalla Vecchia Alassio che lui ringrazia anche nel libro. Ca. Bl. IN PARTENZA PER ALASSIO Una grande partecipazione di pubblico ha accompagnato il convegno “In Partenza per Alassio”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano e le Ferrovie dello Stato. La Sala d’Aspetto di Prima Classe della Stazione Ferroviaria, dove lo scorso 6 febbraio si è svolta l’iniziativa, era gremita di pubblico, che con grande partecipazione ha seguito l’incontro condotto dalla prof. Maria Teresa Verda Scajola. «La tavola rotonda» dice l’Assessore alla Cultura Monica Zioni «ha approfondito la conoscenza della storica presenza della stazione ferroviaria ad Alassio e dell’importante ruolo svolto nello sviluppo turistico della città. L’iniziativa, inoltre, ha rappresentato l’occasione per ricordare il valore artistico della sala d’aspetto di prima classe, tutelata dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Liguria per aver conservato lo stile Liberty originario e per la presenza di un antico lampadario in vetro di Murano. Gli illustri ospiti presenti, in primis la prof. Maria Teresa Verda Scajola, coordinatrice del convegno, hanno contribuito al successo dell’iniziativa». A dare il via al convegno, sono stati i saluti del Sindaco di Alassio, Marco Melgrati, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo, Monica Zioni e del Capo Delegazione del FAI Alassio-Albenga, Patrizia Ghigliazza e di un rappresentante del Gruppo Ferrovie dello Stato. Il convegno è proseguito con l’intervento di Domenico Astengo che ha presentato l’attività del “treno Blu”, che partiva da Londra e portava i turisti inglesi ad Alassio, dopo aver fatto tappa a Calais, Parigi, Nizza, Ventimiglia, e poi proseguiva, dopo una sosta a Genova Pegli, fino a Genova Brignole. «Fu proprio con i lussuosi treni della P.L.M., così si chiamava la società ferroviaria di allora, che nel 1875 arrivarono ad Alassio due famiglie inglesi» dice l’Assessore, Monica Zioni «I Gibb e i Montagu Mac Murdo. Attratti dalla bella spiaggia decisero di trascorrere l’inverno ad Alassio. Fu una scelta che cambio radicalmente il futuro della nostra città, che allora era solo un piccolo borgo di pescatori». Franco Rebagliati, ha invece raccontato la storia della «Linea Ferroviaria Genova-Ventimiglia e la stazione di Alassio». Inaugurata nel 1872, la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia si è arricchita nel 1914 della stazione di Alassio, costruita su un progetto inglese. Gli interventi sono stati accompagnati dalla proiezione di diapositive con immagini d’epoca. Ha fatto bella mostra un manifesto di fine ’800 che pubblicizzava la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia. Il secondo di questi incontri è avvenuto il 6 febbraio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica. Il Direttore del Liceo “Don Bosco” prof. Don Giorgio Colaiacomo, come di consueto, ha porto il saluto anche a nome dell’Assessore dott. Monica Zioni, per passare poi la parola al prof. Antonio Tassara. «Stiamo trattando argomenti di grande attualità. Attraversiamo uno dei momenti più difficili per la nostra società. Dal 2007 l’“Unione ex Allievi di Don Bosco” ha istituito un “Osservatorio di Bioetica”. Il professor Giuseppe Acocella si è laureato presso l’Università Federico II° di Napoli, dove ora è “Ordinario” di Etica Sociale, contemporaneamente è Vice Presidente del C.N.E.L. e collaboratore della C.I.S.L. È autore di monografie e saggi di Etica, Politica ed Economia». Prof. Acocella: «Il tema va affrontato con molta serenità verso se stessi (Erano i giorni caldi del caso Eluana Englaro. N.d.r.). C’è una rigidità della forma giuridica. Il progetto del testamento biologico è molto buono. Ci sono molti giovani e anche persone mature che vivono in stato vegetativo: l’assidua assistenza non risolve il problema. La legge che tutela i cittadini (anche i più deboli) è importante in questo caso. In Italia si è alterato il rapporto fra politici e giudici. Alla fine della vita ci si attacca di più ad essa che in condizioni giovanili e in buona salute. È auspicabile che il testamento biologico sia regolato da una legge: è accettato dal 90 % dei cittadini. L’articolo 32 della Costituzione dice che nessuno può essere costretto a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge (è anche interesse della collettività). Nel Paese una grande maggioranza è a favore dell’autodeterminazione e della sacralità della vita, ma questo non vale per giustificare l’eutanasia. La sacralità della vita non significa la sacralizzazione della condizione biologica, comunque la legge sul testamento biologico non deve autorizzare l’eutanasia. L’alleanza terapeutica fra medici, paziente e famigliari è una delle condizioni più importanti per la cura di una persona, ma occorre un garante. Siamo civili perché abbiamo imparato ad accettare i diversi, i disabili. Una direttiva dell’ONU stabilisce che oltre alle cure sanitarie si ha diritto all’idratazione e all’alimentazione, ma non è ancora stata recepita dalla legge italiana. La vita è disponibile o non è disponibile? Ciò deve essere deciso con una legge. “Speriamo che il Signore se lo prenda”, questa frase è egoismo o pietà? La legge è astratta, per essere buona riguardo al testamento biologico, si dovrebbe tenere conto dei pareri del medico, del paziente e dei famigliari». C. B. Un articolo su Beppe Rizzo Ancora una volta il nostro Beppe Rizzo riceve apprezzamenti sulla sua attività filmica. Un articolo sulla prestigiosa Rivista Cinematografica “Carte di Cinema”, a firma del critico e saggista Paolo Micalizzi, espone, in modo conciso, quella che è stata la produzione filmica di Rizzo dal lontano 1976 fino ai giorni nostri. Pubblichiamo volentieri la coper- tina e una delle due pagine della Rivista e formuliamo all’autore di cortometraggi le nostre felicitazioni e l’augurio di un prosieguo brillante nel campo della Settima Arte. Lunedì 16 Marzo 2009 9 «L'ALASSINO» La più bella lettera d’amore sul Muretto 31 GENNAIO: FESTA DI DON BOSCO Quest’anno il concorso “La più bella lettera d’amore per S. Valentino”, organizzato da Mario Berrino in collaborazione con l’Assessorato al Turismo del Comune di Alassio e giunto felicemente alla sua ventesima edizione, ha registrato la partecipazione massiccia della Rai. Infatti ampi servizi sulla manifestazione sono stati trasmessi da Rai 1 (in Effetto Sabato del 14.2) da Rai 2 (in TG2 Dossier del 14 e del 19 febbraio) e da Rai 3 (nei telegiornali regionali del 14). Tutto questo rappresenta il riconoscimento del fatto che il Concorso Alassino è il più antico d’Italia, anche se è stato poi imitato da consimili iniziative in parecchie altre città. Il grandissimo numero di lettere che tradizionalmente giungono da ogni parte d’Italia e dall’Estero è stato notevolmente incrementato quest’anno dall’iniziativa dell’Assessorato al Turismo di aprire anche la possibilità dell’invio per posta elettronica, che ha trovato immediato riscontro di adesioni. La giuria del Concorso, presieduta dal prof. Andrea Gallea, ha stabilito di assegnare i seguenti premi: 1° Premio a Sara Rodolao (Imperia), 2° Premio a Maria Clara Bagnobianchi (Perugia), 3° Premio a Tiziana Pettini (Andora). La giuria ha deliberato di classificare al quarto posto-pari merito, le opere dei seguenti autori: Pietro Biggi, Nadia Bombelli, Michela Coman, Annamaria Ferrari, Nadia Panzeri, Gianna Rossi, Bruno Santamaria, Laura Scarfò. Infine la Giuria ha deciso di segnalare le opere di lodevole livello letterario dei seguenti concorrenti: Daniela Bey, Stefania Di Falco, M. Giuseppina Marinelli, Federica Pelliccia, Giuseppina Pisu, Emanuela Pivetta, Irene Puddu, Elio Punzi, Cristina Rolando, Emanuela Simonetti. Tutti i premiati e i segnalati hanno ricevuto omaggi dai seguenti negozi ed esercizi alassini: Galleria Berrino, Spinnaker, Pelletteria Polli, Muscitai, Canepa, Ristorante Danio, Gastronomia La Piazzetta, Ristorante Clapsi, Bar Carlino, Il Fornaio, Oliva Pasticceria, Farmacia Inglese, Pizzeria Pacan di Laigueglia, Tino accessori, Show Room, Caffè Roma, Eleganza, San Lorenzo Pasticceria. La sezione del Concorso denominata “Lettera a Fabrizio De Andrè” è stata vinta da una bellissima lettera scritta da Antonio Boscione. Al secondo posto si è classificata Pieralba Merlo. Sabato 14 febbraio con inizio alle quindici si è svolta sul Muretto, presentata dal prof. Andrea Gallea ed animata dal prestigioso trio Romantos accompagnato dalle chitarre di Dino Ferrari e di Mario Cau, la cerimonia di premiazione dei partecipanti al concorso. I vincitori sono stati premiati dal Sindaco Marco Melgrati, dall’assessore Monica Zioni e da Mario Berrino. È seguito il tradizionale rinfresco offerto a tutti i numerosi presenti. Adelasia e Aleramo i fondatori della città del muretto. IO EM R P 1° “LA PIU BELLA LETTERA D’AMORE” Se non ti avessi incontrato tipici sport di squadra (calcio, pallacanestro, pallavolo), discipline di atletica, ping-pong e calcio-balilla, grande successo hanno riscosso le gare di bicicletta: la gimcana per i più piccoli e la mountain-bike per i più grandi. Riportiamo il risultato conclusivo proprio per dovere di cronaca, perché sicuramente al di là di un tanto la domanda su chi avesse vinto, ma il desiderio di giocare ancora insieme. Credo che il ricordo più gratificante sia l’immagine finale quando, dopo la Messa, alla presenza di un buon numero di genitori, i ragazzi in festa si sono ritrovati nel cortile delle bandiere per scartare i pacchi pieni di caramel- sano e giusto agonismo, lo spirito competitivo nulla ha a che vedere con quello delle Alassiadi. A questo proposito molti dei nostri ragazzi devono esserci d’esempio: st’anno la vittoria finale è andata ai “gialli” colore di riferimento dei frati Cappuccini. I ragazzi erano suddivisi in due categorie e ognuno poteva iscriversi alle competizioni preferite: quest’anno oltre ai diversi di loro, infatti, iscritti inizialmente solo ad alcune competizioni hanno poi deciso di partecipare a quasi tutti gli sport proposti ed è stata grande la soddisfazione nel vedere negli occhi dei più, non le e cioccolata, premio della manifestazione. Giovedì 5 febbraio, infine, la nostra scuola di musica ha dato vita ad un musical sulla vita del Santo: “Don Bosco life in musical”. Per più di due ore cantanti e musicisti, allievi e maestri, attori grandi e piccoli, coadiuvati dalle ballerine della scuola di danza PGS Albatros, si sono alternati sul palco in maniera egregia, entusiasmando il folto pubblico presente. L’immagine più significativa ed emblematica, per sintetizzare l’enorme lavoro svolto per realizzare questo spettacolo, ritengo possa essere il colpo d’occhio finale quando i protagonisti sul palco e il pubblico sugli spalti si sono uniti per un calorosissimo applauso. Il grande auspicio è che la realizzazione di tutte queste attività possa essere un chiaro segno, non tanto del nostro personale protagonismo, ma di un tentativo concreto e comunitario di far scoprire anche oggi ai nostri giovani il messaggio di gioiosa santità di cui don Bosco è stato promotore. Grazie a tutti. Se non t’avessi incontrato, nell’allegria di quella sera imprevista, avrei continuato a cercarti per il resto dei giorni, consumando scarpe e piedi; avrei abbattuto il muro del visibile, finché oltre la parabola del distacco non t’avessi ritrovato. (In un cantuccio di me custodivo un tempo fatto di noi in una vita senza tempo). …Sei l’ultima rosa sullo stelo dell’inverno e l’erba ormai fieno rimpiangeva l’estate… Se non t’avessi riconosciuto, nello sfiorarsi lieve delle mani, avrei continuato a cercarti sulle rive del tramonto e oltre la sera, sarei un salice ricurvo sulla nostalgia… se non ti avessi incontrato… Sara Robaldo IO EM R P 1° Lettera a Fabrizio de André Caro Faber, Scriverti una lettera parlando della tua opera, o di te in prima persona sarebbe pura presunzione da parte mia: come persona, non ti ho mai conosciuto; la tua opera l’hanno già giudicata in tanti e più importanti di me: cos’altro potrei dire? E allora mi piacerebbe parlare della tua ligusticità, di quel tuo modo di sentire profondamente ligure, privo di enfatizzazioni e spettacolarità, quel sentire custodito nel profondo dell’anima, come in una forma di pudicizia, espresso con misura, ma non per questo meno travagliato. Vorrei ringraziarti per esserti concesso anche al dialetto, con quella “verve” e quel filo di poetica trivialità, che del carattere di noi liguri fa parte. Vorrei poterti collocare nel mondo dei Montale e degli Sbarbaro; vorrei poter dire, per il valore che si può dare alle mie parole: c’era una volta un grande Poeta e grande ligure: si chiamava Fabrizio de André. Rispettosamente Antonio Boscione L.C. Alassio città degli innamorati… da vivere con gusto Alassio, “città degli Innamorati”, grazie all’ufficio turismo del Comune di Alassio e senza alcun costo, è entrato a far parte delle iniziative segnalate dal libro-agenda nazionale “Adesso 2009 – 365 giorni da vivere con gusto” di Paolo Massobrio, giornalista professionista è fondatore del Club Papillon, Alassio, con la leggenda di Adelasia e Aleramo e con il suo muretto, è la meta suggerita per il giorno di San Valentino. “…..14 febbraio è la festa degli innamorati…” si legge nell’agenda, accompagnata da una bella foto, “…e forse, tra quelle inventate dal commercio più che derivate da una tradizione, rimane la più sentita. Al Santo di Terni è stato attribuito il patrocinio, ma nella storia ci sono figure come Aleramo e Adelasia del muretto di Alassio, che impersonano questo sentimento. E spesso gli innamorati scelgono proprio quella metà del Ponente Ligure per un viaggio da innamorati nel giorno di un anniversario………”. Il libro-agenda di Paolo Massobrio, stampato in quindicimila copie, si propone come un elegante e prezioso strumento Quest’anno le iniziative per la festa di Don Bosco sono state particolarmente articolate e molto significative. Abbiamo iniziato la mattina di venerdì 30 con i ragazzi della nostra scuola che si sono cimentati in varie attività di tipo ludico-sportivo, concludendo poi con la S. Messa celebrata dal nostro Vescovo. Sabato 31 la festa tradizionale dell’istituto con la presenza dei collaboratori e delle autorità cittadine; nel pomeriggio alle 17.30 la S. Messa, celebrata dal nostro concittadino Mons. Giorgio Brancaleoni e animata dalla corale “Don Bosco”. Contemporaneamente, dal pomeriggio di venerdì 30 a domenica 1 febbraio, l’oratorio, in collaborazione con le parrocchie, il comune e le società sportive di Alassio, ha organizzato le “Alassiadi”. Circa 120 ragazzi dalla 5° elementare alla 3° media hanno dato vita a 3 giornate molto intense ricche di competizioni sportive, ma anche di momenti conviviali, di riflessione e preghiera, di divertimento. I partecipanti erano divisi in tre squadre che facevano riferimento alle 3 parrocchie cittadine e que- per portare il gusto e la bellezza nelle case degli Italiani, e quindi nella guida ci sono numerosi suggerimenti in vari campi di interesse: si spazia dall’orto, al ci- IO REM P ° 2 bo, dall’arte dell’accoglienza agli “spuntini di salute, dagli itinerari alla scoperta di zone di particolare pregio agli assaggi letterari. Caro amore mio Caro amore mio, sarò la tua carezza d’aria, il tuo batter di ciglia il tuo respiro profumato, il fremito del tuo cuore. Sarò le tue lacrime calde, il vento fra i tuoi capelli, il tuo silenzio assorto, le tue parole cristalline. Sarò la tua coppa d’amaro scontento, il tuo calice d’ambrato nettare, la tua ombra evanescente, la tua sorgente luminosa. Sarò la tua goccia di rugiada, la tua estate ardente, il tuo inverno di azzurro ghiaccio, il tuo motore fremente. Sarò per sempre la tua vita. Mariaclara Bagnobianchi “Bianco e Nero” di Grazia Fassino Surace Dopo varie opere, di cui si è interessata e compiaciuta la critica, Grazia Fassino Surace, torinese di nascita, ma spesso gradita ospite della nostra città, ha pubblicato, nella collana “I gigli”- Montedit, la raccolta di versi “Bianco e Nero EstroVersi” che attraversano, in maniera convincente ed accattivante, una vita ricca di immagini e di momenti capaci di dire qualcosa “dentro”, di comunicare anche al lettore più esigente sensazioni ed esperienze vere, sentite con semplicità e immediatezza non comune. Le varie sillogi del testo (Armonie, Ardori, Asprezze, Assenze, Acquarelli) dividono e insieme legano i va- ri aspetti della vita, le circostanze, i giorni e i momenti felici e sognati, le amarezze e le contrarietà, in sostanza le vicende umane di un destino diverso e comune, quelle che Voltaire definiva “les sors ennemis… la vie triste ou fortunnée”, i sorrisi e le lacrime che l’autrice sa esprimere e comunicare con rara intensità emotiva, con grazia, con la stessa musicalità determinata dai sentimenti, ma anche e sempre con la capacità di presentare e di rappresentare senza retorica gli aspetti diversi, multiformi e suggestivi del paesaggio. Non ci è possibile, in questa recensione per necessità breve, indu- giare sui moltissimi particolari che ci hanno favorevolmente colpito durante la lettura, ma come non suggerire ai lettori certe pagine intense, profonde che costringono a fermarci, a rileggere ciò che i versi e le parole suggeriscono? Poesia vera, poesia grande, come “La cappella”, “Poesia”, “Vacanza in barca”, “Gennaio in Sicilia”, “Sul letto che scotta”, “Le tue mani”, “Calde notti”, “Trafitto”, “Monferrato”, “Non sempre”, “Vitae nequitia” e potrei continuare. Un bel libro di versi come raramente (specialmente oggi) si incontra, un libro da leggere e da raccomandare! t.s. 10 «L'ALASSINO» Lunedì 16 Marzo 2009 MOUNTAIN-BIKE VELA Quarta edizione Gran Fondo Muretto di Alassio A Valerio la 3a tappa ma la Winter va a Sibello Nonostante la pioggia, grande successo ha ottenuto la Gran Fondo Muretto di Alassio di domenica 1 marzo con la presenza al via di oltre 500 atleti. L’intenso lavoro dei ragazzi dell’Alassio bike ha consentito ancora una volta di riempire la città del Muretto di una massa enorme e festante di ciclisti provenienti da ogni regione d’Italia. Quest’anno ha fatto da cornice alla gara non solo la corsa dei bambini di sabato pomeriggio intorno alla Piazza Partigiani, ma anche la settimana ciclistica “1° Giro di Alassio” che ha visto giovedì la cross country nel suggestivo parco della Madonna della Guarda e venerdì la cronometro in due manches in spiaggia molto tecnica e spettacolare. Entrambe le prove hanno avuto la Gutierrez che, ospite della gara, non poteva però essere inserito in classifica data la concomitanza di una gara nazionale in Toscana; partito con il numero 0 ha tagliato comunque per primo il traguardo con il tempo di 1h 23’. Ottima la prova dell’atleta di spicco della società organizzatrice, l’Alassio Bike: il giovanissimo Luca Zingariello è infatti giunto secondo assoluto nella categoria Junior e, grazie alle vittorie nelle prove precedenti, si è aggiudicato il titolo di vincitore di categoria del 1° giro di Alassio. La partecipazione così numerosa, ma soprattutto entusiasta e gioiosa è stata la migliore ricompensa all’impegno che questo gruppi di amici mette da anni non senza difficoltà non solo per preparare la manifestazione, ma an- La terza tappa della Winter Cup è stata vinta da Luca Valerio e Maurizio Abbà (“Alina”), ma ad aggiudicarsi la prestigiosa Winter Cup è stato invece il padrone di casa l’olimpionico Pietro Sibello, con Renato Vallivero (“All Inn”) che hanno avuto la meglio su Monaco e Grisoli. Le regate hanno visto la presenza di un folto pubblico di appassionati richiamato nella “Baia del sole” da una serie di splendide giornate di sole e vento teso, che ha reso le prove appassionanti e spettacolari. Molto soddisfatta alla fine l’organizzazione: «La città del muretto – dice il presidente del Cnam Rinaldo Agostini – quando ospita eventi di questa portata diventa oggetto di interesse per gli appassionati ed i mezzi di informazione e per una settimana il porticciolo Luca Ferrari si è animato anche di appassionati e turisti. Indubbiamente a fare da richiamo sono stati i nomi di prestigio che hanno gareggiano nelle acque antistanti Alassio e le baie del sole, in una manifestazione velica, la “Winter”, riservata ai Melges 24, che è considerata ormai una classica ed un appuntamento fisso del nostro calendario. Le splendide giornate di sole e di vento, che abbiamo avuto, inol- CRONACA DI UNA GIORNATA DI SPORT (E NON SOLO) tre hanno notevolmente aiutato i velisti a dar vita a regate spettacolari e combattute». Questi i risultati. Classifica della terza tappa: 1) Luca Valerio e Maurizio Abbà (FV Desenzano “Alina” Helly Hansen), 12; 2) Carlo Fracassoli (Nose Sailing Team, YClub Cortina d’Ampezzo Saetta), 13; 3) Renato Vallivero e Pietro Sibello (FV Desenzano sul Garda, “AllInn”, 16; 4) Furio Patrizio Monaco (AV Vigna di Valle “Billo Baccani”) 21; 5) Martin Strandberg e Ingemar Sundstedt (Svezia, Ksss Rocad Racing), 21. Classifica finale della Winter Cup: 1) Pietro Sibello e Renato Vallivero (“All Inn”), 14; 2) Furio Patrizio Monaco (AV Vigna di Valle “Billo Baccani”), 28; 3) Gianluca Grisoli (Cnam Alassio), 31; 4) Alain Stettler e David Amrein (Svizzera, TYC), 43; 5) Riccardo Piseddu e Gigi Gilli (CN Rapallo), 54; 6) Paolo Porro (Lni Mandello sul Lario), 62; 7) Luca Valerio e Maurizio Abbà (Desenzano), 72; 8) Carlo Fracassoli (Nose Sailing Team), 73; 9) Martin Strandberg e Ingemar Sundstedt (Svezia, Ksss Rocad Racing), 73; 10) Matteo Balestrero (CV La Spezia), 82. Claudio Almanzi ATLETICA I vincitori premiati dal Presidente A.V.A. Carlo Cavedini. presenza di un discreto numero di bikers benché fossero due giornate infrasettimanali e lavorative. Per quanto concerne la Gran Fondo di domenica l’efficienza e la tempestività degli organizzatori ha consentito non solo di svolgere la gara, ma di garantire un ottimo servizio a tutti gli atleti presenti. Il tracciato infatti è stato ridotto tagliando la spettacolare discesa di Marta e la risalita attraverso le dure rampe di Caso che, causa il diluvio, erano diventate difficilmente praticabili oltre che pericolose. Il percorso è rimasto comunque tecnico e selettivo grazie ai numerosi single tracks presenti ed alle salite e discese molto impegnative, specie quella che conduceva poi al tratto finale. Il pasta party è stato spostato all’interno dell’Istituto Don Bosco “ Madonna degli Angeli”, offrendo così a tutti i partecipanti il pasto completo all’interno della mensa ampia e riscaldata della struttura salesiana. Si è così non solo sopperito al disagio creato dal tempo ma si è reso un servizio davvero efficiente. La Gran Fondo ha avuto l’onore di avere al via numerose squadre di altissimo livello tra le quali la Giant Italian Team, l’Ideal Bikes Team ed il Team Scapin Torrevilla. Per quanto concerne la cronaca della gara, la vittoria assoluta è andata al russo Alexey Medvedev del team Scapin Torrevilla, che precedeva l’under 23 Diego Rosa, che grazie al secondo posto del cross country di giovedì ed alla vittoria a cronometro in spiaggia, si è aggiudicato il titolo di vincitore del primo giro di Alassio. Terzo assoluto Francesco Martucci del Team Tecnobike Bra. Tra le donne la vittoria è andata alla bergamasca Simona Mazzuccotelli. Doveroso ricordare la presenza del pluricampione spagnolo Ivan Alvarez che per garantire a tutti gli Alassini ed ai turisti la praticabilità e la pulizia costante dei sentieri. Dal nulla la gran fondo del Muretto è diventata un appuntamento prestigioso a livello nazionale, lo testimonia la presenza del già citato spagnolo Gutierrez, della campionessa olimpica Annabella Stropparo, così come i nomi di spicco del panorama ciclistico che ogni anno si vengono a misurare sul tracciato delle nostre splendide colline. Eventi come la gara di domenica sono diventati un fiore all’occhiello per l’immagine della città contribuendo a dare un grande impulso al turismo, specie nei periodi di bassa stagione come questi. In conclusione, il lavoro dell’Alassio bike è stato straordinario anche tenendo conto del fatto che ogni anno questi ragazzi concentrano i loro sforzi non solo per potenziare la corsa e renderla più spettacolare, ma anche per affiancare ad essa eventi di forte richiamo. La filosofia della società infatti è quella di rinnovarsi continuamente, cercare nuovi stimoli, migliorare e creare percorsi nuovi e rendere sempre più avvincente la corsa. Il presidente dell’Alassio bike Giuseppe Berrino, il comitato organizzatore capitanato da Simone Rossi e Dante Schivo, ed i componenti il direttivo, Raffaella Rossi, Francesco Bogliolo, Paolo Manfredi, Paola Rossitto e Luca Enrico vogliono ringraziare l’assessore allo sport del comune di Alassio, la Regione Liguria e tutti coloro che si sono resi disponibili per fornire aiuto ed assistenza nella tre giorni di gare e danno appuntamento agli atleti per il prossimo anno dove andranno in scena fantastiche novità. Gabriele Taranto UNA GENOANA DOC Il 15/02/2009 nei pressi del Bar derby in corso de Stefanis a Genova, si è svolto il battesimo di Greta Vitale che in presenza del cugino Michele noto tifoso viola, dello zio Roberto, e del papà Marco, attestano che Greta è tifosa genoana a tutti gli effetti. In alto i GOTTI. Un cordiale saluto a tutti i tifosi genoani di Alassio, in primis i Cani Sciolti. L’Alassino che… vola… Ai recenti Campionati italiani Indoor 2009 di Atletica leggera, disputati a Torino il 21 Febbraio u.sc. Emanuele Abate si è confermato “Campione italia- no” dei 60 a ostacoli per il secondo anno consecutivo, con una condotta di gara impareggiabile. Infatti il portacolori delle Fiamme Oro di Padova nella seconda batteria di qualificazione ha ritenuto più opportuno non forzare l’andatura, ottenendo facilmente l’accesso alla gara finale (col tempo 7”,98), nella quale il “nostro” atleta con una gara encomiabile e, a detta dei giornalisti sportivi presenti, “folgorante”, ha battuto tutti i finalisti in 7”,83. Così Abate “allunga la fila” degli Alassini protagonisti nel campo sportivo nazionale ed internazionale, fra i quali ci piace ricordare, accanto a lui, Ivo Brancaleoni (calcio), Pino Zucchinetti, Giampiero Dotti, papà Sibello e i figli (vela). Qualcuno dei nostri concittadini, in altra parte del Giornale, ha lamentato che l’Alassio “pubblica” non si è ricordata affatto di salutare il campione nostrano, né di ringraziarlo per aver dato un sia pur piccolo “lustro” al nostro paese per il lusinghiero successo ottenuto... Forse ha ragione... ma l’Amministrazione ha ogni giorno troppe “gatte da pelare” per arrivare a questo. Non te la prendere, Manuel... Lo facciamo noi a nome di tutti... Forza, Manuel, non demordere, forza! Siamo tutti con te! A.V.A. A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole Un bravo a Giovanni Di Vita, che non ha avuto esitazioni ed ha vinto così la sfida più importante: quella con se stesso. Una citazione particolare a Giovanna Chiesa, anche se è una delle ultime iscritte al corso di nuoto, non si è tirata indietro e ci ha resi davvero orgogliosi. E che dire dei veterani? Ah, se Luogo della sfida la piscina comunale di Trecate, appena fuori Novara, un impianto natatorio molto bello e accogliente. Siamo partiti con il nostro gruppo di atleti e un nutrito numero di supporter, questi ultimi sicuramente animati dalla passione per lo sport, il desiderio di tifare per i propri cari, la curiosità di visitare la città di Novara, ma altrettanto sicuramente dalla voglia di assaggiare la famosa paniscia, un risotto condito con un tipico salame conservato sotto strutto, fagioli e cotenna di maiale. Per la cronaca, il piatto non ha deluso le aspettative, così come i nostri atleti che anche quest’anno hanno dimostrato intraprendenza e coraggio, visto che per la prima volta si lasciavano i lidi sicuri e ameni per nuotare in acque sconosciute e più profonde. L’emozione era così forte che a qualcuno l’acqua della piscina di Trecate è parsa più “pesante” e la vasca regolamentare di 25 metri sembrava essere più lunga. Comunque, una volta ambientati, i nostri ragazzi si sono lanciati nella competizione senza risparmiarsi. Peccato per alcune defezioni dell’ultimo momento causate dall’influenza che non hanno permesso la partecipazione della squadra al completo. Le gare in programma erano nei tre stili dorso, stile libero, rana, sulla distanza dei 25 metri. La nostra punta di diamante, Giorgio Foresti, si è dimostrato all’altezza delle aspettative sbaragliando gli avversari in tutte e tre le gare, facendo così l’en plein di medaglie d’oro. Tra le donne si è distinta la bergamasca Linda Landoni, che ha conquistato due medaglie d’oro nello stile e nel dorso e l’argento nei 25 rana, vinti invece da Vera Wedekind, atleta aggregatasi per l’occasione e che per bellezza d’animo e qualità atletiche sarebbe bello avere tra i nostri tutto l’anno. fosse permesso partire con il tuffo… il nostro Nino Brusco non dovrebbe nemmeno battere i piedi per arrivare a fondo vasca! Tuffo o non tuffo, tre medaglie d’oro non se le è fatte mancare neanche lui. Peccato per la sfortunata partenza, altrimenti le medaglie d’argento di Giorgio Baroni sarebbero state tre come quelle di Angela Alessi, arrivata seconda nella sua categoria nel dorso e nello stile. E pensare che fino ad un paio d’anni fa non sapeva neanche nuotare… Vittorioso anche Giorgio Stoppini nella rana, incredibile come sia riuscito a rimanere concentrato nonostante la preoccupazione per la sua Roma che la sera stessa giocava contro l’Inter. E la nostra andorese allergica alle fotografie, Damiana Andaloro, questa volta non ha scampo: ho fatto un vero reportage fotografico. E per ultime ma importanti, anzi, importantissime, lascio i nostri pilastri Caterina Coca, Lina Portale, Manuela Chinni, che da ben dieci anni, con il sole o con la pioggia, sfidando gli acciacchi, gli incidenti e le influenze non perdono un allenamento. Non rimane che ringraziare gli ospiti di Novara che ci hanno accolti con calore mettendoci subito a nostro agio e in particolare Graziella, che ci ha fatto scoprire la paniscia e che una volta riempitaci la pancia, ci ha guidati alla scoperta della Novara monumentale e storica. Un grazie anche all’assessorato alle Politiche Sociali che ha contribuito alla realizzazione di questa giornata a 360°, che ha unito sport, aggregazione e cultura. Colgo l’occasione per invitare tutti gli over 50 che sanno già nuotare o che vorrebbero imparare a farlo ad unirsi al nostro gruppo; noi ci siamo dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 16 presso la Piscina di Alassio. Laura Pescali Piscina di Alassio BAMBINI IN BICI TIRO CON L’ARCO Due Alassini Campioni di Tiro con l’arco A Montichiari (BS) nei giorni 27 febbraio - 1 marzo si è svolto il campionato italiano indoor di tiro con l’arco. A tale manifestazione hanno partecipato due Alassini che si sono particolarmente distinti: sono Serena Briozzo (1994), già campionessa regionale di tiro di campagna 2008 che si è classificata 3^ nella categoria “Allievi” della specialità “arco nudo” ed il fratello, Daniele Briozzo (1996) già campione regionale indoor ai campionati italiani con la maglia della squadra “Arcieri San Bartolomeo” alla quale appartengono da circa un anno. La loro carriera agonistica in questa disciplina sportiva è infatti iniziata da poco, ma è stata un susseguirsi di vittorie nei campionati provinciali e regionali e nelle gare svoltesi in Liguria e Piemonte che li ha portati a qualificarsi per i campionati italiani e ad ottenervi un grande risultato. LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore Anche quest’anno, noi del gruppo di atleti del corso di nuoto inserito nel programma delle attività motorie nate dalla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche Sociali e la GE.S.CO. S.p.a., non abbiamo voluto rinunciare alla consueta sfida con i colleghi de “La casa di Gedi” di Novara. 2009, che si è classificato al 1° posto nella categoria “Ragazzi” della specialità “arco nudo”. Daniele inoltre ha raggiunto il primo gradino del podio anche nel campionato a squadre della medesima categoria e specialità diventando così campione italiano sia nell’individuale che a squadre. I due giovani hanno partecipato Proprio la squadra degli Arcieri San Bartolomeo collabora con la nostra scuola media Morteo Ollandini che ha organizzato per i propri alunni dei mini corsi di tiro con l’arco tutti i sabato mattina del mese di marzo con la speranza di reclutare nuovi giovani atleti che possano seguire le orme dei loro concittadini. Sabato 21 Marzo nel contesto degli eventi a contorno della 18° edizione del TROFEO LAIGUEGLIA MTB CLASSIC del 22 Marzo, si svolgerà a Laigueglia la KID’S RACE, gara per Bimbi dai 5 ai 12 anni. Su un tracciato preparato dai Maestri di Mountain Bike dell’U.C. Laigueglia Pacan Bagutti le varie batterie di bimbi divise per età, giocando/gareggiando, si sfideranno imitando i più grandi, tra le (Baby) Star saranno presenti vari campioni Provinciali/Regionali di varie Categorie. Ore 14.00 Iscrizioni presso Palazzetto dello Sport di Laigueglia, ore 15.30 inizio gare (non dimenticate: il caschetto... e la bici!!!), ore 18.00 premiazioni presso Palazzetto dello Sport. “Attila” Nelle foto: i piccoli Bikers dell’U.C. Laigueglia. Lunedì 16 Marzo 2009 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI Ciao Lella rebbe mai tirata indietro e queRINUCCIA ANNIVERSARI Eri l’amica migliore che si posto lo sapevamo. CRISTOFORONI IN MURIALDO È mancata in Genova, dove viveva da molti anni, Rinuccia CRISTOFORONI in Murialdo. La famiglia Murialdo e le sorelle Gigetta e Stefania con le loro famiglie ringraziano le tante persone che partecipando al loro dolore, hanno dimostrato quanto sia ancora vivo il ricordo di Rinuccia anche se legato ad anni lontani. Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio unanime degli amici e dei conoscenti. tesse avere, eri la persona più buona, generosa e altruista, ma se ritenevi che tu o chi ti era vicino avesse subito un torto, non ce n’era per nessuno. Sei stata la mamma adorata dei tuoi figli e la seconda mamma per i tuoi nipoti e per mille altri bambini che ti amavano tanto. La Fede che ti ha accompagnato per tutta la vita, ti avrà aiutato nell’ultimo viaggio, ma sappiamo che sarai sempre con tutti noi, per ogni minuto della nostra giornata a consigliare e aiutare come hai sempre fatto. Ci mancherai tanto, le tue battute ironiche, il tuo sorriso, la tua schiettezza, anche le tue arrabbiature. Perché tu eri unica eri… la LELLA. A Giancarlo, Francesco Antonello, alla Luisa, a Dino e a tutti i suoi cari parenti, un affettuoso abbraccio. Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio che ha colpito la città. Dentro tutti noi proviamo un senso di gratitudine e nello stesso tempo di immenso vuoto. Ti piangono e ti ricorderanno sempre tuo figlio Francesco, le tue figlie Tina, Carmen e Maria, unitamente a tutti i familiari e gli amici che ti hanno conosciuto e stimato. PAOLO GALASSI 25/2/2007 - 25/2/2009 I familiari LUIGIA OTTONELLO VED. SEMINI (LUISA) Anna Andrea e Beatrice con profondo rimpianto ricordano a tutti coloro che gli hanno voluto bene l’umanità, l’intelligenza e l’umorismo di PAOLO. GIANNINA LARGHI VED. GROPPELLI NORMA BARBERO IN BENSI 4/3/2009 Nonostante la lunga malattia, sopportata con cristiana rassegnazione ha destato un grande cordoglio in tutti gli Alassini la morte di LUISA OTTONELLO Ved. Semini avvenuta il 1° Marzo u.sc. Lo annunciano a quanti le vollero bene i figli Nino e Valerio con Selene e Sondra, il nipotino Vittorio, la sorella Angiolina, il cognato Vincenzo e tutti i parenti. L’A.V.A. con le più sentite condoglianze si fa interprete della partecipazione al dolore della famiglia da parte dei Soci e degli Alassini. GIUSEPPINA SCHIVO IN BIGNAMI (LELLA) 1946 - 2009 Cara Lella e cara Mamma Il cielo si innalza a riceverti e noi, anche se tra le lacrime, vogliamo ringraziare il Signore per il tempo che ci ha permesso di vivere con te. Sei stata simbolo di stimolo, di speranza, di fede e perseveranza nell’amore. Sempre con passo sicuro, ci hai insegnato a camminare per la via corretta attraverso i tuoi saggi consigli. Il tuo corpo ci lascia, ma la tua presenza spirituale sarà sempre con noi, che ricordiamo i momenti indimenticabili vissuti con Te, i quali saranno la forza necessaria per accettare la tua partenza. Sappiamo che dal cielo continuerai a proteggerci e benedirci. Senza lacrime, ma con tanto amore: arrivederci in Paradiso. DECOLORES Sei stata per noi una guida insostituibile. Il tuo profondo amore per la famiglia e per la fede ha lasciato un grande ed incolmabile vuoto. Ora di te ci mancano il luminoso sorriso, la forza di un animo sensibile e generoso, l’allegria, la gioia, la bontà, valori trasmessi che saranno di esempio e forza per continuare nel tuo ricordo non potendo mai dimenticarti Ciao Norma I tuoi cari. RENATO GHIRETTI RENATA AVERAME GIUSEPPINA FERRARO VED. SANSALONE La tua classe 1946 CARA, CARISSIMA LELLA Ci hai dovuto lasciare e lo hai fatto con quello stile che ti conoscevamo… nel bel mezzo del carnevale… quasi a volerci dire che tutto questo è uno scherzo e che in realtà tu sei qui con noi a sollecitarci di continuare a non sciupare… l’acqua! La tua sincerità, la tua ironia, la tua generosità erano palesi a tutti noi e tutto questo ci mancherà tremendamente, ma siamo certi che tu troverai il modo di seguitare a suggerirci le battaglie da perseguire, la fede da preservare e l’amore da dispensare. A tutti i tuoi cari un forte e fraterno abbraccio: Grazie, Lella, ti vogliamo bene, le tue amiche Penso a te con la mia preghiera di ogni giorno. Penso a te quando il pianto diventa sorriso. Penso a te quando sparisce il buio e sorge la luce. Penso a te, animo grande e buono di Mamma. Penso a te, gratitudine della mia vita. Penso a te quando finisce la gioia e inizia il dolore Pensiamo a te, oggi, nostra infinita tristezza. Clementina e Maurizio Anche l’Associazione Vecchia Alassio partecipa al dolore della famiglia e porge le più sentite condoglianze. Dedicata a LELLA Ti abbiamo salutata dall’altare. Ti abbiamo accompagnata nel tuo ultimo viaggio di questa vita terrena. Vogliamo rinnovarti il nostro: “Non ti dimentichiamo”. A Mia Madre In data 06 Febbraio 2009, all’età di 82 anni, è mancata all’affetto dei suoi cari FERRARO Giuseppina vedova Sansalone. Vedova da tanti anni, con amore e sentimento materno, ha cresciuto i suoi quattro figli, e si è presa cura dei nipoti e nulla faceva presagire un così rapido distacco da tutti noi. Senza dubbio avrebbe continuato a dispensarci consigli, suggerimenti, aiuti, non si sa- Per un tragico incidente il 22 Febbraio u.sc a 79 anni, ci ha lasciato RENATO GHIRETTI. Persona conosciuta e stimata, in quasi tutta la “Riviera” avendo lavorato, coadiuvato dalla moglie, per molti anni come ambulante sui mercati, vendendo, formaggi e affini. Si godeva la pensione, coltivando il suo appezzamento di terreno. Simpatico e affabile, apprezzato per le sue doti di onestà lascia un grande vuoto nel cuore della moglie, della figlia e dei parenti tutti. Un particolare ricordo da parte degli “Amici di S. Bernardo”, di Aldo e Tino, e da tutti gli amici del “Bar dei cuccioli” Anche l’.A.V.A. porge le più sentite condoglianze ai famigliari. Il 24 marzo 2007, ricorre il triste secondo anniversario della morte di RENATA AVERAME. La ricordano con immutato affetto il marito Franci, la figlia Anna con il marito Marco e l’adorato nipotino Alessio. MESE DI FEBBRAIO 2009 BARBERO Norma DE PASQUALE Luciana DETTORI Caterina FASSONE Annettina FERRARO Giuseppa anni 76 anni 85 anni 68 anni 100 anni 82 GAGLIOLO Giacomo GALLEA Giuseppe GANDOLFO Luigia SILVANO Franco VOLPE Albina anni anni anni anni anni 78 60 90 82 91 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. 12 «L'ALASSINO» Lunedì 16 Marzo 2009 SCI CLUB ALASSIO Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco I Fiori di Bach FEBBRAIO 2009 a cura di Caterina Maggi ASPEN Populus tremula (Pioppo) “Vaghe paure sconosciute per le quali non ci sono spiegazioni o giustificazioni. Ancora, il paziente può essere terrorizzato da qualcosa di terribile che sta per accadergli, ma non sa cosa. Queste vaghe e inspiegabili paure possono perseguitarlo di notte o di giorno. Questi malati sono spesso timorosi di raccontare ad altri i loro problemi”. Le persone che hanno bisogno di Aspen danno corpo ai propri fantasmi e permettono alle inquietudini di salire a galla, sommergerli e sconvolgere loro la vita, ma quello che soprattutto provoca in loro l’angoscia è il non sapere davvero di che cosa hanno paura. Chi necessita di questo rimedio è una persona estremamente sensibile e ricettiva, si direbbe quasi che ha una piccola antenna interiore che capta le inquietudini del mondo. Aspen è molto efficace coi bambini ipersensibili alle influenze impercettibili o sconosciute. Il Direttivo dello Sci Club Alassio, ringrazia tutti i Soci che hanno partecipato così numerosi al soggiorno di preparazione atletica trascorso presso il comprensorio di Malleva-Folgarida-Madonna di Campiglio. Un riconoscimento particolare va agli appartenenti al Direttivo che si sono accollati l’arduo compito di condurre l’allega brigata (74 persone) lungo tutto l’evento sportivo. Un grazie veramente speciale alla famiglia Tevini, proprietaria dell’omonimo Albergo, la quale, assieme allo staff, ha reso indimenticabile il nostro soggiorno con la sua cortesia, professionalità e disponibilità. Una menzione speciale a tutti i maestri Sergio, Federica, Felice, Aldo, Gianni e Franco della Scuola Sci Daolasa che si sono adoperati per erudire nell’arte del buon sciare i nostri soci, anche i più restii. Nella speranza di trascorrere assieme ancora altre esperienze fantastiche come questa, auguriamo a tutti una buona continuazione di stagione sciistica. Il Direttivo Con ASPEN si conclude il primo gruppo PER COLORO CHE HANNO PAURA. Analizziamo ora il secondo gruppo: UNITRE ALASSIO PER COLORO CHE SOFFRONO DI INCERTEZZA Cerato Scleranthus Gentian Gorse Hornbeam Wild Oat Il Direttore dell’osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi CERATO Ceratostigma wilmottianum (Cerato) “Per coloro che non hanno sufficiente fiducia in se stessi per fare ciò che hanno deciso. Essi chiedono costantemente consigli agli altri, e spesso ne vengono fuorviati”. Cerato è un eterno indeciso. Persona molto sensibile pieno di iniziative ed è molto più avanti degli altri nel cammino della consapevolezza. Dotato di grandissimo intuito si rende conto che la sua voce interiore dice delle cose diverse da quello che è il modo di pensare dominante. Per paura della sua diversità e per la mancanza di fiducia nei propri confronti mette a tacere la propria voce per ascoltare quella degli altri. continua Poche particolarità, mese, tutto sommato, tranquillo, senza dimenticarsi che è ancora un mese invernale. Per i meteorologi il mese di febbraio è l’ultimo mese invernale. Marzo, con aprile e maggio assicura l’arrivo della Primavera. Non la pensano così gli astronomi: per loro l’inverno si trascina fino al 21 di marzo. Fortunatamente il tempo non guarda il calendario e noi, fiduciosi, lasciamo che faccia del suo meglio. Non dimentichiamo! Le stagioni esistono ancora e la loro imprevedibile o capricciosa variabilità è sempre esistita anche “AI NOSTRI TEMPI” “QUANDO ERO O ERAVAMO PICCOLI!...” C’è un’altra differenza tra astronomi e meteorologi: per i primi il giorno inizia alle ore zero e termina alle ore 24; per i secondi le 24 ore partono dalle ore 19,00 e si concludono alla stessa ora del giorno dopo: Contenti loro… Ecco i dati del mese: Pressione media: 755,3 mmHg. Alle ore 16 del giorno 7 è stata registrata la massima profondità ciclonica con 737,9 mmHg. Temperatura media: 10,5 °C. Le medie decadiche: 10,6 °C nella prima; 9,4 °C nella seconda; 11,8 °C nell’ultima. Umidità media: 49%. Le medie decadali sono: 67% nella prima: 28% nella seconda; 53% nella terza: Un particolare: il giorno 11 alle ore 17 l’umidità ha segnato valori prossimi allo zero! Il giorno più asciutto è però in data 14 febbraio con una media di 6%. Precipitazioni: 60,4 millimetri, tutti relegati alla prima decade; giorno più piovoso il 6 con 26,4 millimetri di pioggia. Giorni sereni: 19; giorni coperti: 4, ma solo tre senza un raggio di sole. Eliofania totale: 173,8 ore di sole. Medie decadali: 3,4 ore al giorno nella prima decade; 8,0 ore nella seconda; 7,5 ore di bel sole ogni giorno nella terza decade. La media giornaliera è di 6,2 ore considerando tutto il mese. Anche il vento ha i suoi estremi: il giorno 2 il vento ha percorso 630 Km. In 24 ore: il giorno 26, giorno di assoluta calma: 5 km. percorsi in 24 ore. Archiviando questo mese, possiamo dire che il più dell’inverno è passato: Possiamo ora permettere al mese di marzo di essere un po’ pazzerello e di darci qualche sferzata invernale. FONDO MONDIALE PER LA NATURA PUBBLICA RACCOLTA DI FIRME PER LA TUTELA DI TUTTI GLI ALBERI DI ALASSIO Si è concluso il CORSO di ginnastica dolce organizzato dall’UNITRE-ALASSIO presso il Centro Progetto Danza Alassio. Il corso è tenuto da Iris Gaburri che, quest’anno, celebra il suo ventesimo anno di ininterrotta attività presso l’Unitre, sono molti gli allievi che seguono questo corso fin dal suo nascere. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana La Raccolta Firma continua presso: LA VECCHIA FATTORIA - Via Dante, 62 LA BITEGA DE ZEPIN - Via Neghelli, 80