alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio

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alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio
ANNO XLIX - N. 3
Lunedì 16 Marzo 2009
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it
Hai voglia di innamorarti? Adesso basta con le polemiche sul Grand Hotel
Slow Food.tip-www.treehuggher.com
Hai visto che carina…?
Che ti viene in mente?
Lentezza… beh scontato, e magari anche un po’ negativo, vero?
Ma… fermati… guarda ancora.
Non ti fa simpatia....?
…elogio della lentezza.... naturale…
Se potessimo anche noi rallentare
un po’...… ogni tanto…
Forse dipendono da questo tante
nostre “assenze” …Corriamo
sempre come criceti in gabbia…
Corri, corri, non rallentare, corri,
corri, non pensare, corri, corri,
…sempre più in fretta,
corri… corri…
E se ci fermassimo un momento?
Un momento basterebbe....?!?
Beh, allora due, tre, va beh... dai...
cinque minuti!
Cinque minuti. Che saranno mai?
E qualche volta invece sono la differenza...!
Magari potrebberero venirci in
mente delle starne parole, delle
storie inusuali...
Potrebbe essere un nuovo gioco:
cosa viene in mente a te?...e a te??
Ci potremmo accorgere della
realtà in cui viviamo, potremmo
sentire sulla pelle e nel cuore la
meraviglia di questo nostro paese, troveremo il tempo per ringra-
ziare di esserci nati, di poterci vivere...
Forse con un minuto in più, potremmo accorgerci che questo
“paradiso” è in pericolo, in questo
‘paese degli innamorati’ ha urgente bisogno che qualcuno si innamori davvero di lui.
No. No. Non qualcuno, ma che
ognuno di noi, ogni Alassino, di
antica o recente data, si innamorasse veramente...
E come ogni innamorato si prende
cura dell’oggetto del suo amore, si
prendesse cura, con affettuosa attenzione, di ogni angolo, di ogni
cosa sia Alassio, sentendola sua,
SUA, fino in fondo. Così molti innamorati realizzerebbero, con
semplicità, quello che ora sembra
un miracolo impossibile…
Far battere di nuovo il cuore della
nostra Alassio…
Far si che lentamente ritorni a
scorrere la vita vera, che nei nostri carruggi e caruggi e caruggetti rifiorisca ogni angolo, che la
spiaggia non solo usata, ma curata e accudita, luccichi sotto il sole,
che il mare possa esprimere la sua
dolcezza e la sua forza, libero, senza ostacoli, che le nostre colline
abitate, sì, ma con rispetto e buon
gusto, siano percorsi da sentieri
pittoreschi e mulattiere conservate con attenzione e lungimiranza...
Sì, è vero... Non tutti gli innamorati sono sinceri, premurosi, attenti,
ma siamo così immersi che si potrebbe sopportare qualche ‘tradimento’ senza troppa sofferenza...
E... sarebbe davvero un miracolo...
Riuscite ad immaginare cosa sarebbe Alassio??
Riuscite ad innamorarvi...?
RIUSCIAMO ad innamorarci??
Alassio se lo meriterebbe!
ALASSIO SE LO MERITA!
FLOREAT – ALAXIUM
PROBLEMA ARENILE
Nella giornata del 16.2.2009
presso l’Auditorium della Biblioteca Civica si è tenuto un incontro per discutere sul problema dell’erosione degli arenili a
seguito delle mareggiate invernali. L’incontro, al quale hanno
preso parte i concessionari degli stabilimenti balneari, ha visto
la partecipazione del Sindaco
Marco Melgrati, del Consigliere
Regionale Angelo Barbero, del
Presidente dell’Associazione
Bagni Marini Ernesto Schivo,
dell’Assessore al Demanio
Rocco Invernizzi e dell’Assessore al Bilancio Fabrizio Calò,
del geologo Alessandro Scarpati
e dell’ingegner Franco Ferrando.
Durante l’incontro l’Assessore Rocco Invernizzi ha illustrato
il progetto che propone il ripascimento mediante sorbonatura
di tutto l’arenile alassino, bene
primario per l’intera economia
alassina, fortemente ridotto nella sua naturale estensione dal
susseguirsi delle mareggiate.
Considerato che il materiale
sabbioso è stato trascinato al
largo dal moto ondoso, l’impiego di una draga galleggiante
consentirà di aspirare la sabbia
dalla spiaggia sommersa per
uno spessore di circa 30 cm, e
pomparla a riva per un quantitativo non superiore a 10 mc per
ogni metro lineare di arenile.
La stima del costo dell’intervento di circa 600.000 euro sarà
realizzato dall’Amministrazione Comunale in stretta collaborazione con i titolari degli
stabilimenti balneari, così co-
me peraltro già avvenuto due
anni fa nella posa in opera del
geotubo sommerso a protezione dell’arenile.
Il Consigliere Regionale Angelo Barbero ha dichiarato la
sua disponibilità a verificare la
possibilità di attingere a finanziamenti regionali per gli interventi sull’arenile.
MOSTRE
Sala Carletti
ESPONGONO
dal 22 al 31 marzo
Astrid Hammond
•••
dal 1° al 15 aprile
Mario Borella
•••
dal 16 al 30 aprile
Anita Olivieri
Leggo sull’Alassino e su altre
testate di stampa di problemi legati all’approvazione del progetto in variante del Grand Hotel;
niente di più falso. Infatti, la
Conferenza dei servizi DELIBERANTE del 13 febbraio u.s. ha definitivamente approvato le varianti al progetto che comprendono un piano in più di parcheggi non pertinenziali, l’ampliamento del parcheggio pertinenziale riservato ai clienti dell’albergo, l’ampliamento del centro
Termale Talassoterapico sotto il
sedime di via Gramsci, per rendere ancora più accogliente e
nari dell’ufficio Tecnico del
Comune, dalla cattiveria e dal livore della minoranza comunale,
con i suoi esposti alla magistratura, alla scarsa preparazione
urbanistica dei consulenti della
magistratura inquirente, da due
anni di “passione”, intesa in senso evangelico, di tormenti, di sequestri e dissequestri e di conferenza di servizi con addosso gli
occhi di tutto il mondo.
Certo che alla fine chi fa la più
brutta figura è la minoranza consiliare, che ha fatto la figura di tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie, cioè a me.
la denuncia da Lui e gli altri compagni di merenda della minoranza fatta alla magistratura che ha
fatto perdere di fatto due anni
per l’apertura del Grand Hotel e
del Centro Termale. E che dire
poi del consigliere Iebole, che,
siccome vuole bene alla propria
Città ed è assolutamente disinteressato chiede per se stesso la
spiaggia del Grand Hotel, e fa ricorso al Tar quando il Comune
gli risponde che è stata assegnata con concorso pubblico alla
società che gestirà il Grand
Hotel per 85 anni, come la logica
impone. Io capisco che alla mi-
funzionale la Spa di nuova concezione a servizio della Città di
Alassio, e l’incremento del volumetto tecnico all’ultimo piano,
nonché tutte le modifiche interne: e questo con il parere favorevole di tutti gli enti interessati,
dalla Provincia alla Regione alla
Soprintendenza. Si è dimostrato
quello che, pur con i miei limiti
culturali, vado sostenendo da
anni e che ho più volte dichiarato in Consiglio Comunale, e cioè
che queste modifiche non rappresentavano variante ma aggiornamento al Piano Urbanistico Comunale. Per raggiungere
questo risultato abbiamo dovuto passare, grazie anche alla incapacità decisionale dei funzio-
Non ha esitato, pur di screditare
l’amministrazione, a tentare di
gettare nel fango tutto il lavoro
che si è fatto per recuperare “il
Grande Albergo di Alassio” e il
nuovo centro termale, che allungherà la stagione turistica anche
nell’inverno, offrendo una nuova opportunità a tutti. E leggo
oggi che il Consigliere Testa ritiene che la sanatoria non sia legittima, che l’approvazione della
conferenza dei Servizi sia inficiata da errori e omissioni…ma il
consigliere di minoranza Testa
farebbe bene a continuare a vendere supposte e aspirine, e dare
le dimissioni da Consigliere
Comunale, dopo l’ennesima
brutta figura che ha fatto e dopo
noranza bruci il fatto che si è finalmente arrivati ad una soluzione definitiva del problema,
ma devono prenderne atto e abbozzare, e rendere onore a chi è
riuscito in una impresa che pareva impossibile.
Per fortuna oggi abbiamo messo tutti i tasselli al loro posto, e
mercoledì 18 si è anche raggiunto un accordo sulla linea dividente demaniale con l’agenzia
del Demanio Regionale, che consentirà di tornare in conferenza
dei servizi e mettere la parola fine definitivamente anche per
quello che attiene al dehor lato
mare dell’Albergo e la spiaggia,
ASSOCIAZIONE VECCHIA
ALASSIO
Floreat Alaxium
Il giorno giovedì 23 aprile 2009 presso
la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente;
2) Varie ed eventuali.
Per i Soci è un dovere morale
partecipare all’Assemblea
Il Presidente A.V.A.
Carlo Cavedini
continua a pag. 2
SOCIETÀ OPERAIA
MUTUO SOCCORSO - ALASSIO
Domenica 29 marzo 2009
ASSEMBLEA GENERALE
ORDINARIA
PRANZO SOCIALE
alle ore 12,45 presso
l’HOTEL RISTORANTE SAVOIA
Via Milano
Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti
Prenotazioni presso
Hotel Ristorante SAVOIA e/o Sede AVA
Angolo
di
Daniele La Corte
Addio alle
poltrone
Lo spettacolo sta per terminare.
Cala il sipario sul progetto teatro
mentre le due sale cinematografiche, secondo i bene informati, rischiano di rimanere chiuse per
sempre. Progettare è facile, realizzare, almeno per le opere pubbliche, sembra impossibile. Una città
turistica senza una sala da proiezione è inaccettabile, pur consci del
fatto che per un privato sia estremamente difficile gestirla. Ma se gli
amministratori alassini, che solitamente prendono disposizioni
dall’ex sindaco di Imperia, oggi ministro, gli chiedessero un supplemento di lezioni su come gestire
Alassio, verrebbe suggerito loro di
interpellare la cooperativa di giovani che porta avanti, con successo,
due cinema-teatro, il “Politeama” di
Diano Marina e il “Centrale” di Porto
Maurizio. Ma, in questo periodo,
forse, è meglio non esagerare con le
domande perché si potrebbero
mettere in luce altre lacune dei tanti personaggi che ruotano intorno a
Palazzo facendo magari decidere
che oltre al candidato sindaco anche gli assessori potrebbero essere
scelti fuori dai confini della città del
Muretto. In fondo non sarebbe neppure così difficile visto che, con la
prossima tornata elettorale, i consiglieri comunali non saranno più 20,
ma 16. Assise cittadina meno affollata anche per gli assessori che dagli attuali 7 scenderanno a 4. La cura dimagrante inizia con la Finanziaria 2008 che punta alla riduzione dei
costi politico-amministrativi. Ma di
questo e dei benefici che porterà alle casse comunali nessuno parla. Si
preferisce disquisire su altro, senza
pensare quanto sarà avere incarichi e prebende. Sindaco e assessori
lavorate per il bene del paese?
Allora rinunciate allo stipendio, accontentatevi del rimborso spese.
Una decisione del genere permetterebbe un forte risparmio per la collettività, ma anche un “fuggi-fuggi”
dei tanti che hanno scelto la politica come fonte di guadagno. Sarebbe
un giusto addio alla poltrona.
Alassio perde sempre più abitanti
perché i giovani, nonostante l’edilizia sia ormai la prima attività della
città, non trovano casa. Il problema
è enorme e nessuno trova soluzioni
fuori dalla speculazione edilizia. Si
annunciano candidature fatte con i
soliti nomi, mai, però, si sente parlare di soluzioni per gli atavici problemi cittadini. Tante belle parole,
tante stupidaggini sciorinate come
versi di poesie senza senso. Un
esempio? Si grida alla lotta ai “vu
cumprà” poi si scoprono solerti sostenitori del verbo di Bossi acquistare borse e ombrelli dal nordafricano all’angolo o sulla bancarella
abusiva del lungomare. Contraddizioni, tante contraddizioni blaterate per far colpo nella speranza di
ritrovare, in barba alla crisi, uno stipendio sicuro. Mancano più di due
anni al rinnovo di sindaco e consiglio, ma i politici di rango, invece di
suggerire possibili interventi per risolvere i problemi, preferiscono
avanzare candidature senza indicare programmi. La farmacia comunale è stata venduta e la storica Villa
Bice è ormai lussuoso condominio.
Cosa mai potrebbero proporci?
Una cosa è certa: l’attuale decremento demografico spazzerà via
qualche pseudo politico, ma se continuerà facendo, scendere gli abitanti sotto i 10 mila, i consiglieri comunali resteranno soltanto 12, con
un massimo di 2 assessori. Alassio
rischia di sparire. Sotto le 10 mila
unità la città perderebbe anche il
segretario comunale, figura che
verrebbe garantita, come già avviene nell’entroterra, esclusivamente
da un servizio consortile.
2
«L’ALASSINO»
Lunedì 16 Marzo 2009
POLEMICHE GRAND HOTEL (segue dalla prima pagina)
che riproporrà il gazebo come quello che siamo abituati a vedere nelle
foto di inizio secolo.
Premesso che dobbiamo sempre
ringraziare la solidità economica e
la determinazione della ditta che
sta portando a termine i lavori, è
normale e scontato che la soc.
Fincos avanzi delle pretese, visto il
maggior costo dell’opera, dato dai
procedimenti di costruzione resisi
necessari e imprevisti e la differenza tra il costo in lire e quello in euro, come è normale che il Comune e
l’Alta sorveglianza rispondano a tono, evidenziando i maggiori proventi determinati dal piano in più di
box sotto il centro talassoterapico
rispetto al progetto originale; se poi
il Comune fosse costretto ad alienare i due piani di box in favore della Fincos, e forse anche la proprietà
del centro Termale, che prima non
esisteva, mantenendo in capo al
Comune la proprietà di Grand
Hotel, dei parcheggi a rotazione e
della spiaggia, credo che sarebbe
un sacrificio accettabile, in cambio
di aver risolto definitivamente il
problema del Grand Hotel. Non dimentichiamoci che per quaranta
anni il Grand Hotel è stato il monumento all’immobilismo, all’ignavia
e alla incapacità decisionale di una
intera generazione di amministratori alassini, e solo il coraggio di
questo Sindaco e quello dei suoi
collaboratori di Giunta e di maggioranza ha fatto sì che, affrontando
problemi che apparivano insormontabili, e complicazioni continue, il Grand Hotel et d’Alassio sia
rinato a nuovo splendore, con una
offerta turistica a 5 stelle che sarà il
vanto della nostra città. Altro che
immobilismo! E state certi che questa estate il grande Albergo sarà
aperto e funzionante, ed entro l’anno anche il centro talassoterapico
sarà in funzione, con un gestore che
avrà sicuramente un nome blasonato tanto da richiamare un turismo invernale che oggi e soprattutto domani sarà sempre più attento
al benessere e alla salute, finalmente rendendo possibile quella destagionalizzazione di cui tutti parlano,
ma per la quale poco si fa.
Con spirito di servizio.
Il sindaco di Alassio
Dott. Arch. Marco Melgrati
TRASFORMAZIONI ALBERGHIERE
ELENCO ALLOGGI DI EDILIZIA CONVENZIONATA
ANCORA DISPONIBILI
aggiornato al 03/02/2009
N.
NOMINATIVO
RIF
1
Hotel Cairo
Via Paolo Ferreri
19.3/98
2
Hotel Rio
Via Cardellino
20.14/01
Società Immobiliare Rio
Via Cardellino 44 Alassio
1 ancora disponibile
La Lazzarina
Via Solva 187
48.8/03
3
Società Turchino
Via Piffetti 16 Torino
2 disponibili da progetto
lavori in corso
4
Hotel Azur
Via Schivo
Società Azur
Via priv. Schivo 10/11
Alassio
(agli atti risulta istanza per il
cambio d’uso da alloggi ad uffici)
5
Hotel Mirafiori
Via L. Da Vinci
Costruzioni Sol. Am.
4.7/01 Società
Reg. Bagnoli 39 Albenga
1 ancora disponibile
6
Hotel Lorelay
Corso Europa
43.1/00
Immobiliare Nuovi Orizzonti
Via Filzi 7 Cerro Maggiore
(MI)
1 ancora disponibile
7
Hotel Cortinovis
Via L. Da Vinci
39.1/05
Società L’Ancora s.r.l.
Via V. Veneto 19
Pavia
8
Hotel Arcobaleno
Regione Massabò
no fine
lavori
17.5/99
PROPRIETÀ
Talladira Armando
Strada Castelvecchio 6
Moncalieri
Giraldi Adele e Ravaglia Loris
22.13/06
Regione Massabò
Alassio
SITUAZIONE ALLOGGI
1 ancora disponibile
(agli atti del Comune è depositato
un compromesso di vendita )
3 ancora disponibili
Concediamoci un momento
Regaliamoci la meraviglia
2 ancora disponibili
(lavori in corso - disponibilità
in corso di verifica)
2 ancora disponibili
(lavori in corso - disponibilità
in corso di verifica)
1. Cittadinanza italiana;
2. Residenza nel Comune di Alassio da almeno 3 anni;
3. Non essere titolari del diritto di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più alloggi ubicati nel territorio nazionale, il cui valore locativo complessivo, determinato ai sensi della Legge 27 Luglio 1978 n. 392, sia
almeno pari al valore locativo di alloggio adeguato con condizioni abitative medie nell’ambito territoriale di Alassio, secondo quanto disposto
dalla Deliberazione G.R.L. n. 4495 del 4 Agosto 1983 e ss. mm. ed ii.;
4. Non aver ottenuto l’assegnazione in proprietà o con patto di futura
vendita di un alloggio costruito a totale carico o con il contributo o con il
finanziamento agevolato, a qualunque forma concesso, dello Stato o di altro Ente;
5. Non risultare titolari del diritto di proprietà, usufrutto, uso e abitazione nel territorio del Bacino di utenza “R” che comprende i Comuni di
Alassio, Albenga, Laigueglia, Andora, Ceriale, Cisano sul Neva, Villanova
d’Albenga e Garlenda, di un alloggio adeguato alle esigenze del proprio
nucleo familiare.
Per i punti 3, 4 e 5 i requisiti devono essere posseduti dal richiedente l’acquisto nonché da tutti i componenti del nucleo familiare.
Tale documentazione è da dimostrare al Comune di Alassio e al Notaio
rogante al momento della prima cessione così come per i successivi casi
di alienazione.
MOSTRA AL BAR ROMANO
una polisemia stilistica in cui l’aggressività tachista sposa la simmetria delle campiture a rullo, palesando lo sforzo di mediazione tra formale e informale. Soggetti scelti con
grande attenzione al simbolismo e
al linguaggio cromatico, tele in cui il
motivo astrattista tenta un’originale fusione con l’elemento figurativo.
Al Bar Romano dal 18 al 31 marzo.
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Lo “Stop” per i mezzi che da Via Gastaldi si immettono in Via Diaz
viene rispettato da pochi automobilisti, con grande pericolo per chi
si dirige verso Via Neghelli. Inoltre la segnaletica a terra è quasi illeggibile. Occorre provvedere con urgenza.
e-mail: [email protected]
Ed eccoci a Marzo.
Mmm… marzo… il vero mese
della dolcezza e della tenerezza.
L’aria diventa corposa, a volte
sembra quasi prendere forma, ma
è leggera, soffice, fresca e tiepida al
tempo stesso, ci porta i profumi e
le sensazioni di quello che sarà, ci
accarezza per poi correre subito
oltre, ma lasciandoci la gioia, la curiosità e l’entusiasmo dell’attesa.
La primavera inizia, la natura si
risveglia, la vita ricomincia. Le prime piccole foglioline sugli alberi,
chiare, sottili, fragili, indifese, speranzose, …illuse…?
I primi boccioli, non simbolo,
ma vera essenza di quello che sarà,
o potrebbe essere, fiore o frutto.
Rimango sempre affascinata
dalla natura, e dal suo continuo ciclo della vita.
Si nasce, si cresce, si matura,
per poi seccarsi e inevitabilmente
morire, ma lasciando spazio a nuove vite.
Non esistono piante che vogliano prolungare il periodo della propria crescita, senza dare frutti; non
esistano altre che vogliano continuare a vivere nel momento della
secchezza, quando ormai si è già
dato tutto, e non si può fare più
nient’altro.
In natura la vita continua perché
tutto si muove,tutto si modifica,
tutto si adatta, seguendo il ciclo
naturale di tutti gli esseri viventi.
Ciò che non si adatta si estingue,
ciò che non si modifica permette
che la specie sparisca.
Stesso ciclo, ma con meraviglie
sempre diverse.
Tutto è importante, ma niente
indispensabile. La vita va avanti,
ma anche senza di noi.
Siamo noi a deciderne se vogliamo farne parte, se vogliamo essere
ricordati e come volgiamo essere
ricordati, e lasciare i giusti segni.
Ma, a quanto pare, il mondo vegetale è nettamente superiore a
quello animale, e tra gli animali, gli
esseri umani, che dovrebbero distinguersi, in quanto pare siano
quelli dotati di maggior intelligenza, attualmente non sono certo ai
vertici della piramide. Nello stravolgente mondo che ci siamo creati, a tutto abbiamo pensato, meno
che ai ritmi e ai tempi della natura.
Troppo spesso ci consideriamo
qualcosa di oltre, qualcosa al di fuori della natura stessa; e ci stupiamo
quando lei ci mostra di poter avere
ancora il sopravvento su di noi, di
essere più potente, più forte.
A volte basterebbe solo fermarsi, estraniarsi da tutti e da tutto
ciò che forma questo mondo così
artificiale e solo apparente, e
prendersi del tempo solo per osservare, per ammirare, per vedere che, in realtà, per tutte le domande dietro a cui eravamo impazziti, una risposta semplice,lineare,vera, era incisa nella pietra
proprio davanti a noi.
Provocatoriamente Anonima
(ricorso pendente)
ELENCO DEI REQUISITI NECESSARI PER L’ACQUISTO
DI ALLOGGI DI EDILIZIA CONVENZIONATA
La chiusura della stagione invernale ci regala la prima mostra personale del giovane pittore locale Davide Cibrario presso il Bar Romano.
Un’occasione per seguire la maturazione del suo percorso artistico
dopo la collettiva di gennaio al
Grand Hotel Spiaggia. Una ricerca a
tutto campo che si muove parallelamente sul piano tecnico e ideale:
www.alassiosuperpartes.wordpress.com
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
AVIS DI ALASSIO
Associazione Volontari
Italiani Sangue
Sperando di fare cosa gradita a tutti soci e simpatizzanti dell’AVIS, pubblichiamo gli esiti delle votazioni per
la composizione del nuovo Consiglio
Direttivo in carica sino al 2012.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
1. FUI DANIELE
2. CAMILETTI IGINIO
3. CASALE SARA
4. BELGRATI LORIANA
5. OLIVERI FRANCO
6. ROSSI ANDREA
7. BURGIO SALVATORE
IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI
CONTI
MORDENTE PATRIZIA
Il Presidente Daniele FUI
L’Associazione
“Amici di Padre
Hermann” onlus
Nel ringraziare la redazione
dell’“Alassino” che ha dato ancora una volta spazio alla nostra voce, vuole ricordare che il progetto
“Insieme per non restare soli”, di
cui abbiamo dato resoconto annuale il mese scorso, è un progetto rivolto ad aiutare tutte le persone anziane e sole residenti in
Alassio.
Chiunque volesse contattarci
per collaborare o per fruire dei
nostri servizi, o per avere semplicemente informazioni, può contattare il numero 334.5363496.
La coordinatrice del Progetto
Carla Bisello
FESTA DELLE BISCETTE
Domenica 29 marzo 2009, alle ore 14,30, sul piazzale antistante la chiesa parrocchiale di Solva e nelle
fasce di terreno sottostanti, si svolgerà la tradizionale FESTA DELLE BISCETTE.
Come le rondini tornano ogni
anno ad annunciarci la primavera,
così le BISCETTE giungono per deliziarci il palato. È un momento di
festa, di incontro fra amici, ma anche una lieta novità per coloro che
ancora non le conoscono. Quel
piccolo dolce zuccherato dalla
forma intrigante, così semplice,
ma così diverso da qualsiasi altra
preparazione, ne fa un boccone
unico nel suo genere. Come dice-
va quel tale: “Provare per credere!”. A Voi tutti, concittadini e non,
rinnoviamo l’invito. Solva vi attende fiduciosa, sicura di non deludere le vostre aspettative! Ci farà piacere incontrarvi e salutarvi, come
sempre, in allegria! E… BUONE BISCETTE A TUTTI!
Società Operaia Agricola
Mutuo Soccorso Solva
Il Consiglio di Amministrazione
Al termine della strada Via Neghelli, prima dell’innesto con Via
Privata Cazulini, qualche mese fa è stato fatto uno scavo per la posa dei tubi della fognatura. Finito il lavoro il tutto è stato coperto, ma
dopo le numerose piogge di questi ultimi mesi il terreno ha ceduto,
causando un pericoloso dislivello per chi transita con auto e motocicli.
Anche in questo occorre provvedere con urgenza.
Come tutti gli anni a febbraio/marzo, la processionaria ricompare sui pini: Sacchetti pieni di larve, che poi si trasformano in farfalle. Queste voraci larve divorano i germogli dei pini, causando molti
danni, addirittura
la morte degli stessi. Anche per le persone sono dannose
perché urticanti.
Abbiamo letto che
in alcune località
della Riviera, hanno provveduto ad
eliminare il problema in seguito al DECRETO LEGGE del
30 ottobre 2007“Disposizione per
la lotta obbligatoria
contro la processionaria del pino”
(G. U. n° 40 del 16-2-2008) E’ possibile prendere provvedimenti anche ad Alassio, prima che quei boschetti di giovani pini vengano
immediatamente distrutti?
In Via Diaz (lato mare) un tratto di strada accanto al marciapiedi
è bloccato da tralicci e transenne confusamente ammucchiate…in
attesa di sistemazione da parte dell’Amministrazione Comunale…
Ma vi sono dallo scorso ottobre…e nessuno si è visto a limitarne il caos.
Lunedì 16 Marzo 2009
3
«L'ALASSINO»
U recantu di nosci diti
CRONACA DI ANDATE
(a cura di G.C. e G.G.)
MESE DI MARZO 2009
Sens’aigua buia e ne se ne stammu
A mezzanotte va…
È un detto vecchio e fondamentalmente fatalistico.
Da sempre e in tutte le civiltà “l’acqua bollita” o “bollente” è stata la soluzione empirica
più efficace per molte situazioni, sgradevoli o meno ma comunque sempre relative
a una certa complessità.
Affermare che “non se ne potrà fare a meno” significa accettare la realtà dell’inevitabile...
qualcosa che prima o poi dovrà accadere... o che bisognerà subire.
Bagnau cumme ün pulìn
Per ogni uccello, il primo grande passo per entrare nel mondo
è quello di rompere il guscio dell’uovo in cui è racchiuso e uscirne
fuori. Per far ciò è servendosi di una sorta di spina bianca sul becco
detta “dente dell’uovo” che perderà dopo
la schiusa, impiegherà alcune ore
e naturalmente avrà, specie il
“pulcino di gallina” del quale ne
è già fornito, il piumaggio molto
bagnato. Si dice appunto
“Bagnau cumme ün pulìn” o
“Insüpau cumme ün pulìn”
(Bagnato o Inzuppato come
un pulcino) riferendosi a chi
per sudore o per cause diverse
è bagnato fradicio.
CAMMINANDO…
oggi lungo la riva vedo la rovina
della spiaggia e condivido i pareri di Dante Schivo e i ricordi
del suo simpatico nonno
Maraian. A me preme tuttavia
evidenziare - se posso dire a soprammercato - che la scomparsa della spiaggia è sì dovuta a
fatti naturali e stagionali ricorrenti, ma è stata agevolata, anzi
incrementata dalle sconsiderate ed abusive fetazioni cementizie messe in atto in anni di scialo dai soliti furbastri a miglioria
dei loro stabilimenti balneari. I
furbastri, oggi diventati “poverini”, avevano seguito le orme, i
suggerimenti degli Esperti del
mare, delle sue correnti, delle
maree, delle lunazioni e di
quant’altro: in sostanza i suggerimenti dei Soloni del Mare e
delle sue coste. Quelli stessi
Soloni del ripascimento-spiaggia
i quali, non paghi ancora di aver
fatto barbina figura con i sacchi
pieni di che?, immersi a una cinquantina di metri dalla riva, di
fianco al Pontile, hanno definitivamente rovinato la zona attor-
no al Torrione con una cervellotica barriera di scogli!
Quando i nostri vecchi si accorsero - tardi, ahinoi! - che i muretti di pietra e cemento posizionati sulla riva del mare, erano barriere non a difesa, ma a incremento del riflusso dell’onda
che batteva sui manufatti portando via la rena dal lido già esiguo, abolirono saggiamente i
graziosi muretti e la spiaggia si
fece più grande…
Al fondo di via Torino ancora
nel 1935 si scendevano cinque
gradini per accedere al lido,
mentre dalla base del muretto
alla battigia si misuravano all'incirca non più di 5 o 6 metri di rena a mare calmo! Temo che le
nostre voci, caro Dante Schivo,
andranno inascoltate come le
classiche voces in deserto clamantes, non solo ma toccherà
vedere quanto prima i danneggiati dalle loro stesse “innovazioni” chiedere al Comune il recupero dei quattrini buttati a
mare (è il caso di dire). All’ultimo momento mi giunge notizia
certa di una proposta da sottoporre al vaglio dei competenti
uffici del Comune, per l’adozione di una sorbona atta a recuperare sorbendola da fondo la sabbia portata via dalle mareggiate... per risputarla sulla riva! In
tanta tristezza una buona dose
di ilarità ci mancava!
Gibba
NOTIZIARIO NATURA
Nelle settimane scorse ho letto su un quotidiano locale il seguente titolo: “L’onorevole Miglio precetta il sindaco di Andate. Dovrà presentarsi come candidato alle Elezioni Provinciali”.
Ora io so bene che il mio amato Megagalattico non ha più alcuna voglia di candidarsi per
una carica che ricopre già da parecchie legislature, ed ambirebbe a qualcosa di più alto. Ma non
si sarebbe lamentato se una
riforma della legge attuale, magari ad personam, gli avesse permesso di ricandidarsi per la terza volta a primo cittadino della
sua amata e costruenda città.
Ma, si sa, la precettazione, e per
di più da parte di un personaggio importante come l’on. Miglio
diventa un dovere morale; è come quando arrivava ai nostri padri la cartolina precetto del ministero della Difesa (o, prima,
della Guerra): niente da fare, bisognava partire per difendere la
patria, in armi. Vedremo come
andrà a finire. “Meno male – mi
ha detto un vecchio andatino –
che non è stato precettato per
fare l’assessore alle lampadine
bruciate del comune di Rancasciù Superiore, se no sarebbe
dovuto andare là, fra monti e valli d’or”. Fra l’altro il Nostro è stato capace finora di interpretare
liberamente e con fantasia gli ordini di partito, e lo abbiamo visto nel caso delle istituende ronde cittadine, caldeggiate con forza dai padani, e stabilite ora con
apposita legge. Perché, non sa-
In Italia i dialetti abbondano come i funghi e tutti, indistintamente, hanno una loro storia, una loro origine, una loro musicalità
mentre dai modi di dire di ognuno
di essi, trasuda di continuo l’atavica saggezza dei vecchi.
Quello genovese si distingue
certamente dagli altri: sonoro,
dolce e melodioso all’ascolto
mentre quello alassino non è un
dialetto, bensì una lingua.
La cosa più affascinante per il
dialetto ligure rimane il fatto che
tra città e città, anche se distanti
tra loro solo pochi chilometri, ci
siano differenze alquanto pronunciate sul significato di una
stessa parola mentre anche la cadenza è diversa.
Purtroppo molti vocaboli del
dialetto alassino sembra siano
scomparsi e la parlata nostra si
sta riducendo di molto con il rischio effettivo di scomparire del
tutto.
Pur tuttavia nel profondo degli
by A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio
non risolverebbe il “problema”.
Noi A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio, pur avendo la passione per la cura della natura, riteniamo sia giusto (nel rispetto
delle normative… e del buon
senso) l’utilizzo dei sentieri da
parte di tutti i tipi di appassionati… che essi vadano a piedi, in
mtb, a cavallo, in moto… o seduti in una carriola spinta da un
amico… A parte gli scherzi, la
possibilità che ciò sia fattibile è
semplice… ovunque possibile,
basta crearne delle “varianti”!!,
ossia… lasciare a disposizione
delle moto i vecchi tracciati e
pulire un tratto parallelo, diciamo… “pedonale” alternativo, o
nel caso il tratto sia quello antico e di valore storico, allora
creare uno ex novo per le moto… sperando nell’aiuto per i lavori anche da parte di enduristi
volenterosi (che così dimostrerebbero di avere a cuore la cura
della natura).
E dimostrerebbero il “buon
senso”, passando dove sono
sempre passati, e non contribuendo a rovinare anche i nuovi
tracciati.
Per quanto riguarda, poi, la
primaria causa del dissesto dei
tratti scoscesi… ossia lo scorrimento dell’acqua, basta creare
(come facevano i nostri vecchi)
le canalette trasversali di scolo,
a valle per impedirne lo scorrimento lungo il corso del sentiero con conseguente, costante
erosione.
Per fare ciò, (all’inizio) è sufficiente fare una canaletta nella
terra con la punta di un bastone,
per i rigagnoli iniziali, ovviamente… invece per i corsi d’acqua
più consistenti occorre intervenire con la zappa e anche posizionare trasversalmente, con
scolo obliquo a valle, dei tronchi, uno ad alcuni metri dall’altro e posizionati a livello del terreno (senza spuntoni che faccia-
costa di Andate. Ma, se, per puro
caso il lago dovesse esondare
ancora nei prossimi mesi che ci
separano dalla stagione estiva,
c’è già un piano di intervento
pronto: la piazza Combattenti di
Salò e le passeggiate sul lago verranno ricoperte di sabbia portata dal sacro fiume Po e benedetta con apposita cerimonia.
Su di essa verranno piazzati
sdraio e ombrelloni, e le cabine
sistemate lateralmente nella
suddetta piazza, e nei vicoli trasversali (nelle altre parti della
cittadina).
I turisti, estasiati, avranno la
gioia di poter prendere la rincorsa dalla piazza o dalle passeggiate e tuffarsi direttamente
nelle acque del lago, profonde e
accoglienti, senza pericolo di
prendersi capocciate.
Che bella idea! Pensate invece
che un ingenuo assessore di
Aquilia, piccolo comune adiacente ad Andate, ha proposto ai
bagnini di smantellare tutto il
cemento gettato sulla sabbia in
questi anni e usare solo strutture di legno amovibili a fine stagione, non ponendo ostacoli alle
acque e lasciandole libere di ripascere da sole la sabbia! Che
sciocco! Quelle cose lì le sapevamo tutti, ma erano troppo semplici ed elementari perché le
prendessimo in considerazione.
Era come il bambino che ha detto che il re era nudo.
Ma taci, vah!
Luca Caravella
DIALETTI
Escursionisti (a piedi o in bici) Vs moto
Premesso che quel Vs “Versus” (contro…) è una contrapposizione amichevole, vorrei fare un discorso in merito.
Facendo escursionismo, camminando o pedalando… molti se la
“prendono” affrontando una salita o una discesa tortuose, allorché trovano il fondo molto
sconnesso… se non addirittura
impraticabile, causa piogge e…
ruote tassellate di moto da enduro/cross… (e ulteriore componente… guidate da “smanettoni” inesperti), la tendenza della maggior parte degli escursionisti non è quella di ripristinare
il tratto sconnesso, ma si limita
al solo “mugugno” o in alcuni casi alla lamentela anche inoltrata
come “denuncia” alle forze
dell’ordine e/o amministrative
locali, per l’applicazione di controlli/sanzioni, o laddove non
previste per la creazione di nuovi divieti, ma… ciò, anche se fosse possibile, (a nostro avviso)
pete come verranno realizzate
ad Andate, per decisione del nostro amato sindaco? Ve lo racconto io, in anteprima. Infatti, a
dir la verità, non aveva nessuna
intenzione di far girare in un paese turistico e finora pacifico
squadracce di uomini nerboruti
che avrebbero spaventato più
che protetto i villeggianti che
tornavano a casa alle ore piccole dai locali notturni. Ed allora
ha avuto la pensata fantastica, in
realtà ricordandosi dei famosi
carnevali estivi dell’Andate di
un tempo: le ronde, da noi, saranno composte di gruppi di belle ragazze in bikini, che sfileranno, cantando e ridendo, per le
vie del borgo. La loro presenza
sarà deterrente di certo per il
maniaco sessuale in agguato: infatti girando in gruppi di trenta
ragazze, il suddetto maniaco,
dopo aver valutato la situazione, penserà: “Non ce la posso fare da solo, neanche con due scatole di Viagra” e se ne tornerà triste a casa, curato dal suo male
con questa cura omeopatica. Se
poi i maniaci fossero più di uno,
entreranno in funzione le ronde
femminili d’assalto, composte
da quaranta splendide e robuste fanciulle tutte cinture nere
di karate, le quali daranno vita
ad interessanti esibizioni della
loro arte.
Ecco il programma: “Estate sicura ad Andate”. Un altro problema sta per essere risolto: la
sabbia infatti sta tornando spontaneamente e senza spese sulla
no inciampare).
Questo è il nostro “lavoro”… o
meglio divertimento, poiché è
una passione ed è ciò che da anni facciamo.
L’ultima “chicca”… quasi un
uovo di Colombo… è un’idea di
recente attuazione, nata insieme ai due giovanissimi Luca &
Federico, i quali (come vedete
dalla foto) sono intervenuti al
momento della posa. Si tratta di
frecce direzionali, in legno, indicative per differenziare i tracciati pedonabili e/o per mtb da
quelli per le moto.
I due ragazzini, inoltre, lanciano un appello a tutti i figli di motociclisti-fuoristradisti: “Hey…
raga… dite a papà di rispettare
le frecce!! Perché sennò contribuisce a rovinare il sentiero da
noi con tanta fatica rastrellato,
per aiutare i Volontari Boschivi.
Grazie!! Ciao!! Luca & Fede”.
“Attila”
“esci” senti ancora parlare l’antico, mentre assistiamo con piacere al fatto curioso di alcuni “furesti” che, trapiantati da noi, dopo
qualche tempo, parlino benissimo l’alassino.
Disgraziatamente sono anche
scomparsi i sopranomi, quelli in
dialetto naturalmente. Talvolta
buffi nomignoli che molto spesso
alludevano a qualità fisiche del
soggetto e talvolta ci si conosceva solo con quelli.
La nomenclatura era vasta, anzi vastissima.
Spaziava dal più semplice come “Gigin” al più sofisticato “A
baruna zenese”. Al personale come “ciacrinusa” “Culin u tapissé”
ai più curiosi come “gratta papé”,
“a pria sci-u cummò” “mamà sùscime u nosu”.
Ancora ricordo la strenua, impari e sterile battaglia che mia madre buonanima aveva ingaggiato
perché non le piaceva che il marito fosse chiamato col sopranome.
Non si rendeva certamente conto,
era una “furesta”, come “ciacè”
(questo era il soprannome), facesse ormai parte integrante del
dialetto alassino e come tale assai
difficile da estirpare.
Per non parlare poi di mia non-
na che, pur sapendo leggere e
scrivere in Italiano, non disdegnava di parlare continuamente
in dialetto anche col dottore o
l’avvocato.
Le pescivendole infine! Spesso
al mercato, vicino alla fontanella
per lavare il pesce, accendevano
delle liti epocali alle quali, quasi
fosse una “matinée” accorrevano
tutti a sentire.
Era il trionfo del dialetto, un
susseguirsi di parole poco usate,
melodiose e dolci per gli orecchi
degli astanti. Suddetti litigi diventavano più interessanti quando
alle parole veniva abbinata una
mimica particolare.
Veloci passano gli anni e “l’arascìn” sopporta bene la sua vecchiaia.
Alla stregua di un pino marittimo di costa Bacelega che, pur di
non spezzarsi, si piega dolcemente ai capricci del vento fino a terra. Si adegua, si modernizza, resiste, ma ha sempre bisogno del
nostro aiuto per farlo. Cerchiamo
orsù di parlare in dialetto il più
possibile e che il nostro invito
non rimanga “cumme pistò l’aigua in tu murtò”.
Vincenzo Moirano
Gruppo Leonardo
Venerdì 30 Gennaio alle ore
21:00 nei locali del Circolo
Ricreativo “La Fenarina” si è svolta la proiezione di sequenze di
immagini sonorizzate su Alassio
e dintorni.
Alla manifestazione erano presenti, oltre gli alassini, anche fotografi venuti appositamente da
Imperia, occupando tutti i posti
disponibili, circa una quarantina
di persone.
Tra le presenze molto gradite,
ha presenziato anche Aicardi
Emanuele (Nello), ex Presidente
del Cine Club William Barinetti,
nonché socio fondatore dell’Associazione Vecchia Alassio.
I lavori presentati sono stati
tutti creati dai soci del Gruppo
Leonardo che fa parte del
Dopolavoro Ferroviario di Albenga.
La serata è iniziata con la
proiezione della sequenza di
Alessandro Maccagno con un
raffronto tra inizio del 1900 e il
2007, dei punti più caratteristici
di Alassio, eseguiti dallo stesso
punto di vista.
Sono quindi seguite le immagini di Gino Tumbarello, su particolari marini della pesca, la sequenza di Enrico Bracali (Kiki)
sulle parole di una poesia su
Albenga, e quella di Fabrizio
(Kukò) che spaziava dai monti innevati al mare. Per ultimo ma non
per importanza, hanno concluso
la serata le sequenze di Renato
Bonfanti, riguardanti il terremoto di Bussana, e la Val Neva in tutti i suoi aspetti più nascosti.
Complimentandoci con la riuscita della bella serata in compagnia, speriamo di poter nuovamente scrivere di una prossima
manifestazione come questa che
ha riunito passato e presente, di
immagini e amici.
Un amico del Gruppo
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Sulle ali dei ricordi
Sono tornata a Villa Bice! Con
l’aiuto del Sindaco e la guida
del Direttore dei Lavori, ho ritrovato la mia cara Scuola e
ogni suo angolo è stato per me
un’emozione intensa, un bisogno di lacrime dolci e ricordi
inesprimibili.
Vent’anni della mia vita di insegnante a Villa Bice, dove il lavoro era una spinta emotiva a fare meglio, a realizzare progetti,
ad arricchirmi ed arricchire.
Nella mia visita ho cercato
luoghi amati e mi sono affacciata su un panorama irripetibile.
È proprio guardando colori,
cielo e mare che ho ricordato
due care amiche e mamme:
Maria Teresa Preve e Binny
Dobelli. Due note e stimate pittrici, ma per me un aiuto importante.
Per un intero ciclo scolastico,
Maria Teresa venne ad insegnare a dipingere alle mie scolare.
Con bravura, tanta dolcezza e
pazienza le guidava ad osservare i particolari, gli aspetti, le forme ed i colori. Era una gioia, una
festa: quando Maria Teresa veniva a trovarci, si lasciava ogni altra attività per imparare. Per me,
poi, che non so proprio disegnare, era un momento magico.
Nei cinque anni successivi fu
la volta di Binny. Giovane, attiva, disponibile, collaborò con
me a costruire cartelloni, carnevali, esplorazioni e scoperte
fantastiche. Certo l’ambiente di
Villa Bice stimolava molto tutti
noi e persino il grande terrazzo
della nostra aula ci aiutava a migliorare.
Già, il terrazzo! Ci venne
un’idea geniale: sul suo pavimento Binny disegnò per noi,
con la lacca bianca, un’Italia
grande come l’area stessa e i
contorni delle Regioni. Che allegria! che risate! che bella la
Scuola! In terza si studiavano le
Regioni e così, saltellando sul
terrazzo, scoprimmo che la
Calabria non confina con la
Lombardia e che il mare non
passa proprio attraverso l’Umbria. Con divertimento ed entusiasmo, tutti impararono a conoscere il nostro bel Paese.
Ancora oggi devo dire grazie a
Maria Teresa e a Binny, perché
ci hanno regalato momenti fantastici.
Se parlo di Villa Bice mi perdo
in mille ricordi belli, di anni vissuti con gioia e lavoro intenso, e
certo ognuno dei ventuno anni
trascorsi lassù rimane in me vivo e caldo.
Jole Nattero
Grazie Sindaco, grazie Geometra, per avermi permesso un’ora
felice.
Ciao Alassio
Inverni sempre più lunghi e
freddi. Mai vista Alassio così giù.
I commercianti per natura si lamentano, quest’anno si lamentano ancora di più. La crisi è a livello mondiale, così dicono, e
noi aspettiamo placidi l’arrivo
della ripresa. Siamo sommersi
da camion e da gru, betoniere ed
escavatrici. Ad Alassio florida
città turistica non ha più senso
fare i commercianti o gli albergatori perché la prima industria
del paese è l’edilizia. Quindi se
vuoi fare il geometra, l’artigiano,
l’impresario edile, l’agente immobiliare, l’imbianchino, puoi
stare ad Alassio. Se vuoi vivere
di turismo come dovrebbe essere, le mura della città diventano
strette. Vediamo con i nostri occhi come sta diventando la nostra città, continue nuove costruzione e ristrutturazioni e
sappiamo che in quei metri quadri non ci abiterà nessuno di
Alassio e nessuno in generale, se
non ad Agosto. Che consolazione, come siamo felici, che giovamento porta al nostro microcosmo, alla nostra torbida biosfe-
ra! Situazioni magiche e oniriche
che vengono meno alla matematica e alla fisica. Sessanta metri
di appartamento, diventano due
bilocali lussuosi da trentacinque metri quadri, i box diventano abitazioni, gli alberghi appartamenti, le spiagge ristoranti, i
cinema posteggi, sono venute
meno le leggi naturali. Al posto
di Miss muretto dovremmo fare
un festival dell’edilizia con
sponsor Mapei o Fassabortolo.
Infatti ormai gli unici turisti che
raggiungono Alassio d’inverno,
non sono veri turisti, ma operai
che vengono da fuori per sopperire alla copiosa richiesta di manodopera di cui hanno bisogno
le miriadi d’imprese impegnate
sul nostro territorio. E meno male che ci sono loro. Lamentarsi è
d’uopo. È facile forse oggi. Non
bisogna pensare però che se le
cose vanno male, questa sia la risposta definitiva, e quindi avendo qualche buona idea ed un po’
di entusiasmo si può ancora riparare la nave Alassio che sta
affondando inesorabilmente.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
A proposito della Scuola
Elementare di Moglio!
La tanto paventata chiusura
della scuola di Moglio!
La presente per fare chiarezza
e rispondere quindi alle “voci”
che vogliono addossare la responsabilità della futura (fino ad
oggi non c’è la certezza) chiusura
della scuola elementare di Moglio
ai genitori degli alunni che si sono visti costretti a spostare i loro
figli in altre sedi perché non più
disposti a tollerare una situazione di precarietà tale da pregiudicare il normale svolgersi dell’attività didattica.
Premesso che tutti (genitori,
insegnanti, personale ecc.) coloro dotati di un minimo di obbiettività hanno ben presente le scellerate politiche nazionali passate
e future a riguardo della scuola e
che tra tagli, spostamenti di docenti e quant’altro offrire un servizio decente è e sarà sempre più
difficile.
Ci preme sottolineare che alla
fine dello scorso anno scolastico
in alcuni incontri che si sono poi
ripetuti all’inizio dell’anno in corso, c’era stato garantito dalla
Direzione Didattica che la scuola
di Moglio sarebbe stata messa in
condizione di funzionare regolarmente.
Promesse erano e promesse
sono rimaste.
Miracolosamente a settembre
2008 parte l’attività con due maestre in meno rispetto all’anno
scolastico 2007/2008 e con la cronica assenza di insegnanti di sostegno per i primi due mesi di le-
zioni.
Ci si trova costretti alle multiclassi 1° e 5° insieme (a detta di
numerosi operatori del settore è
una scelta quantomeno bizzarra)
3° e 4° insieme e 2° da sola.
Questa la situazione francamente poco edificante in cui si
trovano ad operare insegnanti e
alunni. A ottobre alcuni genitori
chiedono per l’ennesima volta alla Direzione Didattica di intervenire altrimenti avrebbero spostato i loro figli e a fronte di “vedremo”... “non è colpa nostra”... “i tagli”… “partiranno i progetti”... insomma altre promesse, la minaccia delle defezioni a novembre diventa realtà. Inoltre alla fine di
febbraio non risultano iscritti per
la prima del prossimo anno scolastico.
Ora è legittimo e sacrosanto il
diritto della scuola di rimanere
aperta, come legittimo e sacrosanto è il diritto dei genitori non
soddisfatti del servizio ricevuto
di rivolgersi altrove!!!
Pertanto se la scuola di Moglio
chiuderà non sarà sicuramente
per colpa di chi ha dovuto prendere una decisione difficile e sofferta ma sarà responsabilità di
chi non ha voluto o potuto intervenire, pur essendo suo compito.
Resta comunque il rammarico
perché si avvererà il sogno di coloro che nel capoluogo hanno
sempre malvisto la “frazione”.
Firmato
Alcune mamme di Moglio
Senso civico e menefreghismo
Siamo un gruppo di persone
che percorrono spesso la strada
panoramica di San Bernardo: incontrandoci oltre ai soliti convenevoli parliamo di vari argomenti, e su quanto succede lungo questa strada. Qualcuno di noi ha notato che ogni tanto un “Signore”,
non più giovanissimo, (di cui
ignoriamo il nome e che raramente incontriamo), con tanta buona
volontà, con senso estetico ed
senso civico, soprattutto di menefreghismo, dato da chi ha il dovere, per istituzione, di sistemare
le cunette e la strada. Partendo
dal giro di Marcarino, giù fino alla
Colonia, le ultime piogge hanno
provocato varie piccole frane, in
particolare una con una grossa
pietra e terra che occlude la cunetta, deviando l’acqua verso le
Serre. Terra e pietre sulla strada
che sicuramente sono state nota-
amore verso la natura, pulisce la
cunetta e i bordi della strada, fino
al giro di Marcarino. Rastrella le
foglie, toglie le pietre cadute dalla ripa, un bel lavoro, in quel lungo tratto di strada tra i boschi, fatto senz’altro con molto amore
dell’ordine e della natura.
Invece, a metà febbraio u.sc.,
un… signore, se così si può chiamare, non molto amante dell’estetica e della natura, ha scaricato un mucchio di rami di oleandro
vicino ad un altro antiestetico
mucchio di calcinacci. Lo stridore fra i due comportamenti, da un
lato la pulizia e dall’altro quanto
scaricato abusivamente, è più
che evidente.
Un’altra prova di mancanza di
te dagli impiegati comunali che regolarmente, dopo le piogge, transitano con i mezzi a controllare.
Loro non si fermano e non tolgono nulla, probabilmente non tocca a loro, forse c’è un’impresa apposita che si occupa di rimuovere
il tutto, ma dopo il controllo non
succede nulla. Forse loro non lo
segnalano, o forse si aspetta che
la nuova pioggia pulisca il tutto.
Conclusione: un “SIGNORE”
dona spontaneamente e gratuitamente il suo lavoro per il bene di
Alassio; invece, chi dovrebbe occuparsene dimostra mancanza di
amore verso il proprio paese, poco senso civico e un grande menefreghismo.
Giorgio Schivo
Colpi di sole???!!!
Non ne è il tempo, ma i miracoli non badano alle stagioni.
Ho letto sulla Stampa, che ad
Alassio è stata scoperta l’acqua
calda.
Infatti, in questa Città ora occorrono alberghi per incrementare il turismo.
E si badi, quello di élite.
Ma mi si spiega come mai fino
ad ora sono stati approvati progetti per trasformare alberghi e
pensioni in mini appartamenti?
E non mi si venga a raccontare che il Comune ha dato l’esem-
Lunedì 16 Marzo 2009
pio, col ristrutturare il Grand
Hotel.
Nei sei o sette anni che tale antica costruzione è in ristrutturazione (e dalle ultime sconfortanti notizie, non si sa per quante
tempo ancora) quanti ottimi alberghi potevano essere salvati?
Suvvia, raccontiamo pure fole
a chi non è di Alassio, ma per favore, cerchiamo di non prendere per il c... gli Alassini.
Il pudore esiste ancora o
no???
F.C.
Seguono firme
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Sulla differenziata
Progresso o regresso? Ovvero
la raccolta della spazzatura ad
Alassio. Nei miei ricordi d'infanzia, fine anni 40, la raccolta della
spazzatura in via Colombo, centro storico detto “u suttàn”, veniva fatto da una sola persona
abilitata alla guida di un carro
trainato da un cavallo, che si fermava da un portone all’altro, incitato dal conducente ad avanzare con il grido: “iù bibi”! Il cavallo, che conosceva il percorso, si fermava al punto giusto e
l’uomo prelevava i secchi dei rifiuti e li versava nel carro. A quei
tempi non esistevano le materie
plastiche polimerizzate e tutto o
quasi era biodegradabile. Il progresso della società dei consumi
ha fatto diventare la gestione
della spazzatura una cosa seria.
L’“usa e getta”, come si diceva fino a poco tempo fa, è diventato
un problema non trascurabile,
vedi il caso Napoli. Il sistema
delle discariche appare superato perché potrebbe inquinare le
falde acquifere, quando invece
una sapiente gestione della raccolta differenziata produrrebbe
ricchezza. Nel mondo attuale
che si sta sempre più impove-
rendo di materie prime, la spazzatura può essere recuperata,
sia carta che vetro, dalle materie
plastiche all’alluminio. Quest’ultimo, che viene ricavato dalla
bauxite con un processo elettrolitico, sarebbe già disponibile
con l’utilizzo delle lattine di bibite e conserve varie. Tutto si
può recuperare prendendo
esempio dalla Germania, dalla
Svizzera e dall’Austria che applicano la raccolta differenziata
(ad Alassio esiste tale sistema di
raccolta?). In Italia abbiamo
città come Brescia, che per mezzo del termovalorizzatore oltre
a riscaldare le abitazioni e riscaldare l’acqua, fa muovere le
turbine per produrre energia
elettrica; in alternativa si possono produrre compost per la concimazione dei terreni agricoli.
Naturalmente la gestione di un
termovalorizzatore non può essere svolta da una singola città,
ma da un consorzio che raggruppi diversi comuni lasciando
da parte il colore politico poiché
questa è l’unica alternativa al disastro ecologico incombente su
scala mondiale.
Franceco Trazzi
Alassio senza stadio
Domanda: A quando il nuovo
stadio? Risposta: Chissà!!
Comunque Alassio detiene un
record; essere l’unica città italiana senza stadio, un problema
che si trascina da circa 7 anni.
Oltretutto è da molto tempo
che si rinvia l’inizio della ricostruzione; questo o quel problema (secondo l’amministrazione
comunale), impediscono che si
comincino i lavori.
Ma, secondo il Sig. Sindaco,
per fortuna il terreno di gioco
(se si può ancora definire così)
può essere utilizzato come parcheggio durante il periodo estivo; perché privare i turisti di
questo ampio spazio per le loro
automobili?
Noi comunque preferiremmo
una struttura che possa ospitare partite di calcio e allenamenti
di giovani e giovanissimi.
E quando dirigenti e giocatori
del Genoa sono stati dirottati a
Villanova per giocare un’amichevole contro l’Alassio, essi si
sono stupiti del fatto: ma come?
(hanno pensato), Alassio, che
aveva ospitato la Nazionale italiana di calcio poi campione del
mondo è senza un campo di gioco? Eh sì, cari Alassini, e soprattutto cari sportivi, se volete sostenere la vostra squadra del
cuore dovrete uscire da Alassio,
sempre!!
Ma purtroppo tutto questo
non tocca minimamente il nostro assessore(?) allo sport e
tanto meno il Signor Sindaco
con la giunta comunale compresa.
A loro interessano solo i parcheggi, il turismo, e distruggere
il verde collinare per costruire
nuove case (ma per chi, visto
che la popolazione alassina è in
continuo calo e che i costi di case e affitti sono altissimi?). Ma, il
poco (o assente) interesse alle
attività sportive alassine non è
un fatto che riguarda solo il calcio. Infatti, negli ultimi anni, sono state lasciate scomparire
un’ottima squadra di basket
(precedente a quella attuale)
destinata alla B2; così come è
successo più recentemente alla
squadra di volley già promossa
alla B2. Ha dovuto rinunciare
per mancanza di fondi.
Alla richiesta di contributi per
poter affrontare il nuovo campionato è stato risposto: Non ci
sono soldi!!! Ma come!? Si trovano soldi per le frecce tricolori,
per i fuochi artificiali (2/3 volte
l’anno). E per lo sport??? E poi
non ci si è nemmeno ricordato
di celebrare l’alassino Abate,
campione italiano sui 110hs e
sui 60hs indoor.
P.S.: Tornando alla squadra di
volley, avevo scommesso con il
Sig. Assessore allo sport che
quest’ultima sarebbe durata circa 5 anni. Purtroppo ho perso. È
durata solo un anno e mezzo.
Francesco Cremona
Laigueglia-Alassio: 1-0
Spett. Ass. Vecchia Alassio
Sono un Laiguegliese che tutte
le mattine fa la passeggiata a mare che porta ad Alassio.
Con mio grande rammarico devo segnalare il vergognoso stato
di abbandono, in cui versa il primo tratto di detta passeggiata,
all’estremo ponente di Alassio.
Le aiuole sono un ammasso di
erbacce, cespugli e piante non
curate; il tutto sommerso da rifiuti.
Come mai questo tratto è abbandonato da almeno due anni?
Ringraziando, porgo cordiali
saluti
Pierangelo Caligaris
Lunedì 16 Marzo 2009
UN BEL SOGNO
Passeggiando per la città mi
soffermo a leggere un manifesto:
È convocato il Consiglio Comunale con il seguente ordine
del giorno:
1) Sarà vietato a tutti i veicoli
che non abbiano la trazione elettrica di circolare nelle strade cittadine.
2) Sarà conferito alla “Citta
d’Alassio” il premio nazionale
per aver raggiunto 85% nella raccolta differenziata
3) Sarà messo alla “Gogna
Mediatica” colui o coloro che
compieranno abusi edilizi in
città e in collina
4) Il molo di Alassio sarà ristrutturato e restaurato e adibito a concerti musicali pomeridiani e serali
5) Il mare di Alassio sarà dotato di fauna e flora marina visitabile con un tunnel in vetro sottomarino
6) La Piazza Partigiani sarà
adibita a mostra permanente
5
«L'ALASSINO»
dove pittori e scultori realizzeranno e esporranno le loro opere gratuitamente
7) La Piazza dell’ex mercato
settimanale sarà adibita a teatro
dove si esibiranno attori di tutte
le età e con spettacoli anche per
bambini
8) Piazza Stalla sarà adibita a
giardino botanico con piante da
tutto il mondo
9) È fatto divieto ai commercianti esporre in vetrina oggetti
in vendita senza un congruo e
adeguato addobbo floreale di
fiori freschi o in alternativa piante ornamentali
10) Verrà imbottigliata l’acqua delle fonti allegrezze e data
in dono ai turisti quale “souvenir” della città
Ma poi in fondo al manifesto
non ho letto nessuna firma, allora mi sono svegliato. Era tutto
un “sogno”.
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Leonardo Nappi
L’ALASSINO AL FESTIVAL
DI SANREMO 2009
Che la crisi sia mondiale lo
sappiamo tutti, ma come sempre è arrivata la 59a edizione del
festival di Sanremo, che ha ritrovato i grandi ascolti grazie
anche ad una scenografia costruita da Paolo Bonolis e Gaetano Castelli con la suprema regia di Stefano Vicario essenziale ma nello stesso tempo dinamico.
Un festival, che grazie alla bravura del Direttore Artistico, non
si è fatto mancare nulla, vedi la
presenza delle “conigliette” di
Playboy, che hanno accompagnato il suo patron Hugh Hefner.
Ma il cantante più amato dal
tenuto bene per tutte le cinque
serate. Mediaset, infatti, ha
sparato di tutto come “controprogrammazione”, da Scherzi a
Parte ai Cesaroni, forse merito
delle conigliette che hanno fatto “alzare” i picchi di ascolto.
Desidero ricordare che la RAI
ha generato, dalla sua regia mobile, un festival interamente in
digitale sia audio sia video.
Con il trio Pupo, Belli e
Youssoun’N’Dour il progetto
del cuore, il progetto di Moranti
diventa un cd di beneficenza.
Ora il calice d’oro passa alle
radio commerciali private che,
sicuramente, faranno il bello ed
pubblico è Luca Laurenti, invitato da tutti, anche da Lucio
Dalla a darsi ufficialmente alla
canzone, e magari a vincere la
prossima edizione del Festival.
Particolarmente importante
la presenza di un alassino Doc, il
bravo cantautore Franco Fasano, con il brano “una piccola
parte di te” di Fausto Leali – il
rapporto tra i genitori e figli.
Il premio della “Critica” è andato alla giovane Arisa con la
sua canzone “Sincerità”.
L’Alassino ha vissuto, in sala
stampa, il “reality” l’acceso dibattito tra la RAI ed i cantanti di
Sanremo 59; artisti sul web del
festival, ma con poca visione da
parte del pubblico.
Posso dire che il Festival ha
il cattivo tempo.
Comunque la formula “Bonolis” ha funzionato, e per il prossimo anno? La voglia è di rifarlo
così, meglio un uovo oggi che la
gallina domani.
Un grazie, anche quest’anno,
a tutti i nostri collaboratori: Manini Cristina, Branco Michela,
Giorgio e Cristina della Casa del
Disco di Alassio ed Albenga.
Al prossimo anno ancora con
L’Alassino, mensile che ormai
da anni, vanta un posto nel verificare e decretare il successo di
una delle manifestazioni musicali più importanti e seguite del
mondo.
Da Franco Branco d.j è tutto a
voi la linea!!!!
contatto: [email protected]
LA CULTURA A TAVOLA
Serata eccezionale all’Arché di
Laigueglia, il 19 Febbraio u.sc., in
occasione delle manifestazioni
mensili “La cultura a tavola” (incontri culturali a tema), organizzati dall’Università delle tre età.
Oratore di turno (dopo le attente “pillole” storiche di A. Marino
Celant) il noto prof. Tommaso
Schivo di Alassio sul tema: “La satira e la poesia giocosa” con una
analisi precisa e dettagliata
dell’argomento e con la sorpren-
dente e continua citazione, sempre rigorosamente a memoria, di
una serie innumerevole di versi in
latino e in francese, in italiano e in
dialetto, dinanzi ad un pubblico
particolarmente attento e meravigliato per la vivacità stessa del tema e per le accattivanti argomentazioni presentate... una manifestazione molto apprezzata e che
fa onore agli organizzatori ed a
Laigueglia.
F.L.
Gruppo di allieve dell’Istituto S. Vincenzo (anni ’30)
Malerba - Giannina Cancelli (o Cannelli) - Italia Vernocchi - Ludovica Del Pozzo - Olivari - Pinuccia Rossi - Giuliana Fossati - Maria
Rosa Nattero - Elisa Fazio - Alma Saldo - Sara Aicardi - E. Castoldi - G. Grollero - G. Racca - Elena Dotti - Vitaliana Bellocchio e
altre non identificate.
Arasce, Arena, Marina
di Dante Schivo
È ormai tempo di corse ciclistiche, è tempo di Milano-Sanremo.
Per noi Alassini è tempo di nuova
speranza!
Se fosse ancora vivo “U Periò”,
vedendo “e giurnai chi s’allongan”
ed “i reordi chi han sbarcau a rea
e imbarcau u gianchetè” andrebbe dall’impresario con il quale, lavorando d’impegno con pala e
piccone, aveva passato l’inverno
e sorridendo (Ma quale crisi e crisi...!) educatamente gli direbbe:
«Il merlo canta sulla quercia nera,
ti saluto... (Qui, al posto dei puntini metterebbe il Nome ben conosciuto del ricco Impresario)…
È primavera».
Non è più così! Dov’è finita la
“passione” che gli abitanti di questo meraviglioso paese avevano
per la loro terra e il loro mare?
Tutti pensano come se si sentissero sempre gravati da un cielo
plumbeo di una giornata nordica.
«Oggi, quella che ti ti ciammi “pasciun”» mi diceva, qualche giorno
fa un “antico” abitante del Borgo,
«nell’immaginario collettivo ha
tre sinonimi: Potere, Interesse e
Imbecillità». Ma da noi il sole
splende sempre!
Un “operatore balneare” mi ha
chiesto recentemente: «Perché gli
Alassini hanno fatto le case così vicine al mare…?». «Siamo arrivati a
questi punti...» Così mi son detto,
eludendo la ragione ben precisa e
mal mimetizzata tra la... “sabbia”...
di parole di quella domanda.
Le nostre case davanti alla
spiaggia erano abitazioni disa-
dorne, ma non povere, s’innalzavano come torri attorno allo scalo delle imbarcazioni da pesca. Il
locale che dava sulla strada del
Paese era al contempo cucina,
stanza per accogliere, luogo in
cui si viveva: era il focolare; la casa stessa. Sul tavolo al centro di
quel locale, a casa mia era tradizione che ci fosse sempre, di giorno e di notte, una bottiglia di vino,
un orciuolo d’olio, un vasetto di
sale grosso e un cesto con le “michette” di pane. Un tovagliolo di
lino proteggeva il pane e recava
un ricamo di mia nonna Gilda: «U
Pan, u Vin, l’Orju e a So i ne dan
Cunsulasiun e Savè». Mi sono
sempre portato dietro quel ricordo insieme all’odore di pane fresco appena sfornato che la brezza di terra, u ventu a tera, catturava con suoi refoli tra il Molo e Via
Torino, spandendolo sul mare
dove le mie narici lo catturavano
per trasformarlo in quell’acquolina che mi riempiva la bocca e che
io cercavo di scacciare rosicchiando quel pezzo di pane duro
che sempre mi portavo in tasca
quando passavo la notte sul gozzo alla lampara. Verrà la sabbia?
Verrà la spiaggia? Quante parole
inutili si sono fatte e si stanno facendo! Quante cose inutili e pericolose (per tutti gli Alassini anche quelli che non operano direttamente sulla spiaggia) si sono
fatte e si stanno facendo! Sembra
ad Alassio che la Storia non sia...
maestra di vita! La spiaggia e la
sabbia di prima dove sono anda-
te? A questa domanda il 25 Luglio
del 1920 così rispondeva l’ing. F.
Gaggino del Comune di Alassio:
«Secondo l’ing. Bonavia le cause
sono due: un abbassamento generale del livello del mare e la
Passeggiata regina Elena; per me
invece la causa è una sola e cioè
la costruzione della passeggiata
Regina Elena e delle altre passeggiate lungo la spiaggia, nel tratto
compreso tra il molo e l’Hotel
Nettuno e nel tratto di spiaggia fino al Vittoria. Lo stesso fenomeno si verifica lungo la Passeggiate
delle Serre e anche alla spiaggia
della Coscia dove furono costruiti i muri di sostegno dell’ex
Hangar di Aviazione».
A questo pensare così replicava il 1° Agosto 1920 (era vera
emergenza perché il fenomeno si
verificava in piena estate!!!) B.
Secondo (Capitano Marittimo):
«No, caro Ingegnere, è precisamente il predominio dei venti da
Sud che provoca tale fenomeno e
non vi è ingegnere al mondo che
possa provare il contrario. Asserire che le acque della nostra rada non si sono avanzate è proprio
non voler vedere, per usare le parole dell’Ing. Gaggino, quello che
realmente succede. Non date colpa a chi non l’ha. Non sono le passeggiate la causa della nostra
spiaggia, o meglio ancora delle
spiagge della Liguria, sono i venti
del Sud, e il loro predominio sui
venti del Nord, la causa unica, sola di tanta jattura. Questo predominio non sarà eterno, cesserà di
ADORABILE “ZEPIN”
Sono passati vent’anni e
sembra ieri. Ricordi quanta allegria aleggiava in casa per la
festa del Papà? Dopo tanto
tempo che non ci sei più, ho la
fortuna di sentirti, di vederti
ancora in casa sempre con il
tuo amabile sorriso. In questo
inizio di marzo avremmo già
fantasticato di trascorrere
qualche giorno in campagna e
rimettendo in ordine qualche
foto d’epoca ingiallita, mi è capitata tra le mani questa.
Vicino alla fontana c’era un
tenero vitellino e tu gli stavi
dicendo che il verde, il silenzio, l’aria frizzante del suo
mondo erano un incanto. Ma,
dopo qualche minuto, hai voluto dirgli che il tuo mondo è
azzurro, è l’onda maestosa del
mare, è il verde delle palme
certo. E mi meraviglia che l’ing.
Gaggino, che non voglia ricordare i venti “aquilonari” che soffiavano negli inverni degli anni passati! Veda l’ing. Gaggino di ricordarselo e poi concluderà con me,
che le passeggiate non ne hanno
colpa, che sono la bellezza del
nostro paese...» Oggi ad Alassio
“è ancora tempo d’Inverno”!
Quanti limoni... avete visto gli alberi sono ancora talmente pieni
di frutti da far concorrenza, come
macchia di colore, alla “mimosa”
ormai fiorita. Stando ad una pubblicazione del Dott. Schneer su
«Alassio Climatica» del 1878, si
producevano allora in Alassio
cinque milioni di limoni e una
grande quantità di arance. Siamo
ancora d’Inverno; è appena cominciata la stagione delle “menue”… la nostra unica strada è
ormai percorsa da un’interminabile fila di ciclisti. Pedalando, vestiti d’indumenti multicolori
sembrano i moderni partecipanti di una catena di solidarietà per
unire, nelle stesso destino, i paesi della nostra Riviera. Pensiamo
che nel 1907 nella prima corsa ciclistica Milano Sanremo i corridori partecipanti transitavano
lungo la strettoia di Sant’Anna
(l’attuale via Brennero) perché
quel tratto era l’Aurelia! Nel restante terreno, tutto quello che
oggi sono le grandi arterie cittadine (Via L. Da Vinci, Via Dante,
Via Verdi, Via Boselli, Corso Diaz,
Corso Europa, Via P. Ferreri e tutta l'area ricoperta di palazzi) altro non era che una grande pianura dove prosperavano ortaggi
e alberi da frutta. E c’era la sabbia... c’era la spiaggia... C’è sempre stata la spiaggia!.
che si piegano al vento.
“Capisci? È ALASSIO… CHE INNAMORA IL SOLE”
Fernanda
LAUREA
Il 3 marzo u.sc. il nostro giovane concittadino Alessandro
Giaccardi si è laureato in Giurisprudenza presso l’Ateneo di
Genova, discutendo la tesi “Le
indagini difensive nel processo
penale”.
Relatrice la Ch.ma dott.ssa
Michela Miraglia.
Al neo dottore ed alla famiglia
giungano anche le più “vibranti”
felicitazioni dell’Associazione
Vecchia Alassio.
6
«L'ALASSINO»
Frammenti di storia nostrana - PARTE II
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 17° Oggi, per trovare anche solo
ad Alassio un calzolaio è quasi
un’impresa folle, come quella
proverbiale di cercare un ago in
un pagliaio. L’Università ha fagocitato un’immensa folla di
laureandi e di laureati, di insegnanti e di medici e di avvocati
e la mano d’opera, quella più
semplice e casalinga, è sempre
più rara e difficile e preziosa.
Per questo, tornando alle
lontane riflessioni storiche
sul nostro paese ed alla mia
“passion prima”, quella di
conoscere sempre più a fondo la storia della mia gente,
sono tornato a circa un secolo e mezzo fa, quando da
solo un anno si era costituita (in un periodo di scarsa
attività pubblica e assistenziale) una solidarietà privata notevole e antesignana,
quella della Società di
Mutuo Soccorso. E proprio
dai documenti delle origini
riportiamo alcuni dati interessanti.
Ad Alassio, quando, come
la Firenze pre-dantesca di
molti secoli prima “dentro
da la cerchia antica - si stava
ancora sobria e pudica”
(Par. XV, vv, 97-99), proprio
nel 1864, fra i 200 iscritti vivevano e lavoravano solo
tre insegnanti, due avvocati
e due medici. C’era un solo
libraio (l’analfabetismo era
alto anche fra la nostra gente), un orologiaio, un costruttore e un farmacista.
Risalendo attraverso le statistiche e gli elenchi ufficiali,
troviamo due barbieri, tre
fabbri, tre conciatori e canapieri. Erano quattro i giardinieri e i fornai, sei i barilari.
Il mare richiamava tuttavia,
un numero rilevante di
Alassini; erano otto i Capitani marittimi, undici i cordai,
ma numerosissimi i marinai
e i pescatori. Da quell’elenco risultano essere stati almeno dieci i muratori (molti
di più i manovali), dieci o poco più i contadini, ben tredici i falegnami ed una ventina
i commercianti e i bottegai e al
di sopra di ogni altro mestiere,
ben quaranta calzolai. Quaranta… un bel numero davvero e le
scarpe si consumavano più di
oggi ed era prassi normale portarle al ciabattino di fiducia, per-
OGGI E IERI. RIFLESSIONI
ché le rabberciasse alla meglio e
più di una volta, affinché con le
suole nuove (e spesso con le
“brocchette”… le ricordate?) si
potesse fare ancora un bel po’ di
strada e di risparmio.
Evidentemente nel nostro calcolo e nella nostra ricerca abbiamo preso in considerazione
solo i regolarmente iscritti alla
Società Operaia e sotto questo
si apprestava, attraverso il turismo e le attività della spiaggia e
del mare, a diventare città fiorente e sempre più nota, anche
nel campo internazionale, come
dimostrò ben presto o a distanza di pochi anni, la ricca “colonia inglese” che popolò, con ville sontuose le prime propaggini
della nostra collina. Per questo i
dati statistici riportati non sono
Erano numerosi i ciabattini in città.
DISEGNO DI GIBBA
rispetto, c’è da credere che i ciabattini avessero allora maggior
interesse o volontà di iscriversi
al Sodalizio cittadino che non altre branche dell’attività di manovalanza in un paese di Liguria
che, sia pur piano e in sordina,
completi e non possono fare testo in senso assoluto. Servono,
tuttavia, per dare un segno, un
documento storico della nostra
comunità in un tempo lontano,
in cui il “pane quotidiano” era
poco e non era facile procurarlo
(e anche per questo veniva invocato frequentemente nella
preghiera delle preghiere…
“dacci oggi il nostro pane…”)
pur attraverso fatiche indicibili
e rinunce continue.
Certo oggi le cose vanno meglio, anche se i medici e gli insegnanti sono quaranta e solo uno
(e difficile da trovare) è il calzolaio. Del resto è un conto analogo a quello degli abitanti.
Allora vivevano 6000 persone in Alassio e di queste,
5900 (e forse più) erano autoctone, locali. Oggi, se contiamo i residenti fissi arriviamo a 13000 e oltre, ma (e non
parliamo delle numerose migliaia di ospiti estivi) sono
solo mille, o poco più, gli
Alassini veri. Tanto per “fare
un altro conto”, allora si parlava comunemente il dialetto. Forse i “Signori” e gli aristocratici veri o fasulli tendevano a usare il genovese,
più “chic” che le nostre parlate rivierasche, ma il dialetto era lingua comunemente
parlata e compresa. Oggi a
parlare il nostro dialetto siamo rimasti “quattro gatti” e
siamo guardati e ascoltati
come “bestie nere” e, per dire il vero, anche noi falsiamo
ormai il gergo dei “padri”
con “còcine” estranee e il vero dialetto non esiste più. E,
forse, a tenerlo ancora in vita, con cannucce d’ossigeno
o con strani “respiratori”,
hanno concorso la poesia
dei numerosi poeti o pseudo-poeti locali e la rinata
prosa drammatica e farsesca di Gianni Croce.
Comunque, a pensarci bene, tutto resta nella logica
del tempo che passa inesorabile. Oggi parlare di andare sulla Luna, è una cosa già
vecchia, già sorpassata.
Allora, sì e no, per le nostre
strade polverose passavano
alcuni muli al giorno e qualche carretto sgangherato e...
facevano scalpore.
Oggi le macchine di ogni
genere e nazionalità sono
centomila, notte e giorno… e di
muli e carretti non si parla più. È
roba da museo! Che dire? È un
doveroso tributo al progresso.
Aveva proprio ragione
Eraclito… “Panta rei”… Tutto
passa!
Lunedì 16 Marzo 2009
Sessantacinque… anni di nozze!
“Alassini non di nascita, ma
con la mente e col cuore”, come
essi stessi amano definirsi, lo
scultore Fernando Bassani e la
dolcissima Signora Teresa hanno
festeggiato felicemente il l0
Febbraio u.sc. il sessantacinque-
nel Monregalese, ove risiedono.
Sessantacinque anni… una vita intera e noi non vogliamo che
manchino agli “sposi” indimenticati anche gli auguri vivi, sinceri
dei molti amici di Alassio, della
città che essi hanno amato ed
simo anno di matrimonio… un
cammino lungo ed invidiabile, in
anni difficili, superati e vissuti insieme nel sacrificio e nell’amore
reciproco, in anni di impegni e di
duro lavoro, ma coronati da traguardi ragguardevoli, come dimostrano le numerose opere
compiute anche ad Alassio ed ora
onorato con lealtà e disinteressatamente e, in modo particolare,
dell’A.V.A. che ha il compito lieto
di ricordare a tante persone chi
ha amato e celebrato con lealtà e
con onore e merito anche la nostra Comunità. Tanti auguri ancora… cari Teresa e Fernando
Bassani!
Festa in casa Odella
Il giorno 26 febbraio u.s.
Secondo ed Elsa Odella residenti nella frazione di Solva hanno
raggiunto il grande traguardo di
ben sessant’anni di matrimonio.
Inoltre hanno avuto, da circa
un anno, la gioia di poter festeggiare anche la nascita del
piccolo Andrea, la quarta generazione!!
Attorniati dai figli, nipoti e
pronipote hanno trascorso ed
aggiunto alla loro vita un altro
giorno di felicità, ricevendo un
mondo di Auguri di ogni bene, di
tanta salute e serenità da parte
di parenti, amici e in modo particolare dai nonni del piccolo
Andrea, Gloria e Ino, unitamente
agli zii Saverio e Francesca
Giraldi.
Felicitazioni vivissime anche
da parte dell’Associazione Vecchia Alassio.
La policromia di Carla Monguzzi
Un fiore? Noooo… un limone della regione alassina di Rangé.
21-2-09 - Trofeo Laigueglia, passo di Paravenna: un gruppo di appassionati in… febbrile attesa dei corridori.
Fiocco
Rosa
“PUNTO E VOLO SU SABBIA” Il gruppo bocciofila ,di cui il promotore è il
Sig. Rovida Cesare, (ex infermiere in pensione), festeggia , presso la spiaggia “Bagni Pierinella” la chiusura delle vacanze invernali e in allegria saluta
tutti ringraziando con un arrivederci al 2010.
Grande gioia ha portato la nascita, il 31 gennaio u.sc. a Pietra
Ligure, della bellissima
ANGELICA FOGLIA
Lo annunciano con felicità la
mamma Elisabetta e il papà
Franco, unitamente ai nonni e famigliari tutti ai quali l’A.V.A. porge
vivissimi auguri in modo particolare alla piccola Angelica e al papà
Franco, nostro Socio.
La vita.
La pittrice CARLA MONGUZZI è
nata a Monza, ha effettuato i suoi
studi artistici a Monza ed a Milano,
dedicandosi in un primo periodo
alla esecuzione di ceramiche. In seguito per la sua inquietudine creativa si dedicava alla pittura con
composizioni di contenuto informale, estremamente policromati-
co, dando vita a figure tanto fantasiose come di struttura sociale.
Ha partecipato a numerose
esposizioni collettive e personali.
Molte delle sue opere sono conservate in collezioni private in Italia ed
in vari paesi europei e in Argentina
dove ha esposto in diverse opportunità.
Lunedì 16 Marzo 2009
7
«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
Da u libbru de Ester
Da u libbru de Ester
Da u libbru de Ester
Assueru… re persian*
Ester e Marducheu
A vicenda ch’andemmu aù a cuntò
a l’è ’na “STORIA” de ciù appasciunai:
a l’è intressò cumme ’na taragnò
de avventure duçi e ingarbüai;
pagine scrite ch’i vön esaltò
ommi visciüi in tempi urmai andai
ma ciù che autru, uffrine l’uccaxiùn
de cunusce üna donna d’eccessiùn.
Quande l’edittu u l’è stau pubblicau
çentu bellesse i sùn prestu truvai
e u fiddu Egai u vegne incaregau
de preparole, pe esse presentai
au re ch’u frizze e u l’ha za cumandau
ch’i seccen a-u ciù prestu a lei musciai.
Tra quelle verginelle, ün’urfanella
de ’ste bellesse a l’è però a ciù bella.
I contan de’n putente re persiàn
de nomme Assueru, surdattu e gaudènte,
che ün giurnu in te ’na festa, u feniàn,
insemme a Generali e autra gènte
u s’è intestau, in te quellu stramàn
de ixibì a regina, ancù avvenènte.
Ma quella a nu stà a-u zöggu e cuss’a fa?
A se refüa d’andoghe e a nu ghe và.
Gìdea e nun Persiana, a viveva
cu-u so tuture, in çertu Marducheu,
parènte de ’n cuxin e ch’u l’aveva
piò in cà so e lei stessu Gìdeu.
Cresciüa cumme üna fia, u gh’empuneva
nu rivelò a nisciùn ch ’u l’era Ebreu
e che eiscì lei, o-u dexeva aschirì
pe vive ciù tranquilla standu lì.
Incainau da ’stu cumpurtamèntu
e da cuscì auverta ribelliùn,
pe’ evitò i ciaiti e u scuscimèntu
d’auturitai u pia ’na decixiùn
ch’à sèra alla menuta l’argumèntu:
u-a descunusce sensa remissciùn
ma cun l’urdine, de çercoghe tostu,
quarche bellessa ch’a ne pie u postu.
A so bellessa a l’era accumpagnò
da ün nomme armuniusu e delicau:
Ester! E a bucca... ’Na mèragranò
da u surrisu sinceru e appasciunau .
Tante u ghe n’era a fose remirò
ma u l’è da lei che u re u ven incantau
cuscì, da ommu “birbu” e bucca fina
u l’ha çernüa e incurunò regina.
(*) - Il re Assuero è meglio conosciuto nella storia come SERSE; il che significa che il periodo in questione è da porre tra il 486 e il 465 a.C.
Cuscì, da ommu “birbu” e bucca fina
u l’ha çernüa e incurunò regina.
MOSTRE D’ARTE
Saluti e
fiocco azzurro
da Berlino
(a cura di Carlo Bertolino)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Vi piacciono i quadri? Se sì speriamo non vi siate persi la mostra
di quadri realizzati da noi alunni
delle classi quinte A-B-C e terza C
della Scuola Primaria Statale in
omaggio ai grandi artisti del
Novecento di cui abbiamo provato ad imitare i capolavori. L’inaugurazione si è svolta domenica 1
marzo presso la sala Carletti, sede
dell’Associazione Vecchia Alassio, gentilmente messa a disposizione della scuola per quindici
giorni, per permettere a tutti gli
appassionati di venire a visitarla.
Noi “piccoli artisti” quel giorno
eravamo numerosi ed eccitati,
ma non ci aspettavamo certamente che la festa di accoglienza
fosse tanto calorosa: c’era la banda musicale di Alassio che ha accompagnato il rito solenne del taglio del nastro effettuato dal nostro Sindaco che indossava la fascia tricolore. C’erano le autorità,
la Direttrice della scuola, le nostre maestre, i nostri genitori e
parenti, e tutti ammiravano le nostre opere e ci facevano i complimenti! Ma dietro questi piccoli
“capolavori” c’è un progetto che
è stato realizzato soprattutto grazie alla maestra Luisella, che ci ha
I nipoti Anna Alessia e Carlo
Franceco (nato il 1° Gennaio u.sc.
a Berlino), mandano un dolce bacio e un forte abbraccio al bisnonno Francesco Lanteri.
Saluti dalla famiglia da Berlino:
Carlo, Renata e Francesca Lanteri,
e auguri vivissimi dall’Associazione
Vecchia Alassio.
aiutati ad accostarci all’arte e ad
esprimere la nostra creatività. Il
laboratorio di arte ci ha visti impegnati per quattro mesi ed è stato molto divertente per tutti.
Abbiamo scoperto che per dipingere non basta dare due pennellate, ma bisogna usare delle
tecniche speciali come facevano
gli autori delle opere che abbiamo
scelto. Prima si fa il disegno, poi si
trovano i colori adatti e poi si inizia a dipingere sfumando i colori.
Finito il quadro lo abbiamo portato ad incorniciare e poi lo abbiamo portato alla sala Carletti.
Le maestre li hanno divisi per au-
Il taglio del nastro.
tore e per soggetto e, una volta
appesi, è avvenuto il prodigio:
l’effetto scenico creato dall’insieme dei nostri lavori è stato davvero stupefacente!
Ringraziamo tutte le persone
che ci hanno permesso di fare
questa bella esperienza che resterà nel nostro cuore e rimarrà
fra i ricordi più significativi delle
belle giornate trascorse alla
Scuola Primaria Statale svolgendo attività varie e stimolanti, che
ci hanno permesso di sollecitare
le nostre diverse forme di intelligenza andando ben oltre le classiche esercitazioni disciplinari.
In particolare ringraziamo la
Direttrice, le maestre Luisella
Corona e Silvia Granata, le nostre
maestre di classe, il Sindaco, la
Dott.ssa Zavaroni e l’Ufficio Politiche Scolastiche, il Presidente
dell’Associazione Vecchia Alassio, Sig. Carlo Cavedini, la pittrice
Caterina Rabolli e il Direttivo
dell’A.V.A., le Associazioni di Volontariato, la pittrice Binny Dobelli, il Prof. Tommaso Schivo, i
nostri genitori e parenti e tutti coloro che hanno avuto voglia di visitare l’esposizione.
Gli alunni delle classi V A e B
Doppio fiocco azzurro
Francesca e Matteo Cardona, con mamma Stefania e papà Filippo annunciano con gioia inesprimibile la nascita (a Santa Corona) il 24 febbraio u.sc. dei
fratellini SIMONE E PIETRO.
E a loro si uniscono i nonni e tutti i parenti e gli amici di Solva… che festeggiano il gioioso “arrivo” di due Solvesi d.o.c.! Anche l’A.V.A. augura ogni bene!
Ma quanti manufatti…
Ciaccarandu da marina d’Arasce…
A marina d’Arasce, cumme tutti i san
a l’è ina ciassa che nun tutti i paisi i han.
A l’è bella, longa e cina d’arena,
però, dopu tütti s-ti uragai,
pe fola riturnò,
i bagnin i han sulu da pregò.
Pe sta raxiùn quindi,
pe fo riturnò l’arena,
i han decisu de fò ina nuvena.
Ma, poveri cristi i nu san
che l’arena a-a l’è a purtò de man.
A l’è lì ch’a aspenta,
in t’a a vara, dunde u franze u mò
e u pò ch’a digghe:
«Aspettai, nu ghè Scindicu cu tegne,
e mi e’ nu me lasciu traspurtò».
Alantura, pe fo cessò tutti sti guai
a sta gente in pena
nui autri arascin (esclusi da a marina)
pommu sulu di... sperai... sperai...
(che pe st’annu in tu... i ghe l’hai).
Caragoliu e Morsciura – Anni 70
8
«L'ALASSINO»
Lunedì 16 Marzo 2009
INCONTRI CON L’AUTORE Incontri Culturali “PARLIAMO DI…” 2009
Giacomo Dacquino: “Soldi, sesso e sentimenti – Perché l’amore ORGANIZZATI DALL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI ALASSIO,
LICEO DON BOSCO, PROVINCIA DI SAVONA
e la felicità non si comprano”
Questo incontro si è svolto con problemi anche in un altro libro. viamo in un mondo dominato da
Prof. Giuseppe Acocella: “Interrogativi di Bioetica:
la collaborazione del “Centro Ci sono remore anche dal punto amore soprattutto fisico e dal dePannunzio - Alassio e le Baie del di vista socio-culturale, il denaro naro. Una volta c’erano i signori,
quando la vita sta per finire”
Sole”. Il 21 febbraio scorso mitizzato causa a volte carenza oggi ci sono gli arricchiti. È triste
nell’Auditorium della Biblioteca
civica “Renzo Deaglio”, il benvenuto è stato porto dall’Assessore
al Turismo e Cultura del Comune
di Alassio dott. Monica Zioni, che
ha evidenziato il ruolo del Centro
Pannunzio come promotore di
eventi con personaggi di grande
prestigio.
Poi la dott. Anna Ricotti, Direttore del “Centro”, ha presentato l’autore: «Il professor Giacomo
Dacquino è psichiatra, psicoterapeuta, docente universitario, autore di oltre duecento pubblicazioni di psichiatria, sessuologia e
psicanalisi, nonché di diciotto libri; nel 2000 ha ricevuto per la sua
opera scientifica il Premio Speciale del Presidente della Repubblica, scrive articoli per quotidiani (La Stampa) e periodici, compare spesso in televisione. Ognuno di noi non riesce a soddisfare
il desiderio di amare: molti ostacoli si frappongono; il mondo dei
sentimenti oggi è sminuito, il lavoro genera frustrazioni, in famiglia spesso i rapporti sono conflittuali. Dacquino affronta questi
affettiva».
Il prof. Pier Franco Quaglieni,
storico, Presidente del “Centro
Pannunzio”, esprime il suo parere: «Quasi mai chi presenta un libro riesce a darne un’idea completa: è meglio che venga presentato dall’autore. Questo credo
che rappresenti la realtà attuale:
oltre ai soldi, al sesso e ai sentimenti aggiungerei il successo. In
una società senza più valori ci illudiamo con dei surrogati; le regole di convivenza di una volta
sono state abbandonate. La
scuola non riesce più ad educare, è arrivata a dei livelli negativi
mai raggiunti prima. Il libro riflette il mondo che abbiamo di
fronte quotidianamente. Queste
situazioni sono antiche di secoli,
ma oggi si sono notevolmente
aggravate».
Dacquino: «Ho scritto un articolo su “La Stampa” sulla violenza: ho ricevuto telefonate di individui che l’accettano. Qualche
anno fa quando cominciai a scrivere questo libro, il denaro stava
prendendo più importanza. Vi-
la solitudine da ricchezza. Non ci
si vergogna della povertà culturale ma solo di quella economica.
Oggi c’è l’equazione: io valgo
quanto guadagno. Il rapporto col
denaro è personale, quando è
esagerato deriva da carenze affettive patite da bambini. “Ansia
di status”: c’è gente che spende i
pochi soldi che ha per vivere anche solo una settimana da ricchi.
Un altro aspetto di questa ansia
sono le “stelle filanti”: donne che
si prostituiscono saltuariamente
per pochi giorni per procurarsi
degli “Status simbol”. Ho cinquanta anni di professione, ne ho
passati molti a curare chi non sa
amare. L’ultima parte del libro
l’ho dedicata alla perversione: le
situazioni anomale occorre dirle,
cercare di tamponare questi errori. Quando perdiamo un amore
intenso è come se perdessimo
una parte di noi stessi. La vita merita di essere vissuta perché ci è
dato di amare: si è vecchi quando
non si ama più».
Carlo Bertolino
Gabriele Decanis: “La trama del tessuto” Ed. Ennepilibri
Pinuccio Marra: “L’ultimo mare” Ed. Montedit
«Oggi presentiamo due giovani
autori locali – inizia il professor
Franco Gallea nell’incontro del 28
febbraio scorso – forse avverrà
anche in seguito, con libri non necessariamente dello stesso genere. Gabriele Decanis è nato ad
Albenga, ma è originario di Pieve
di Teco dove vive; laureato in
Biologia a Pavia, ha una propensione per la letteratura sudamericana. Pinuccio Marra è torinese,
vive nell’astigiano, ha già una ricca produzione letteraria, è animatore culturale, si occupa di teatro;
ha ricevuto vari premi, fra i quali
il “Prévert” a Melegnano per questo libro. “La trama del tessuto” è
costituito da diciotto racconti di
varia natura, vari sono anche i regimi narrativi, ma con unità linguistica, alcuni hanno la conclusione aperta, possono essere accaduti in tempi diversi, i luoghi sono anonimi. Ci sono situazioni di
sofferenza e indagine psicologica
dei personaggi. “L’ultimo mare” è
un romanzo agile, rievocativo e
meditativo. La vicenda ricorda
“La morte a Venezia” di Thomas
Mann: un conte ha vissuto una
vita intensa, a settant’anni è solo, fa un bilancio della propria vita, ha girato il mondo; fin dall’infanzia trascorreva periodi di vacanza ad Alassio, anche nel periodo “d’oro” degli anni ’50 e ’60,
ora vi ritorna anziano, probabilmente per ritrovare se stesso: affiorano i ricordi che si mescolano al presente, fa confronti fra
l’oggi e l’ieri; una “trespolista”
desta nel suo cuore curiosità e
sentimento. Si legge come una
metafora della vita».
Gallea poi intervista alternativamente i due ospiti, talvolta la
stessa domanda è rivolta ad entrambi, per brevità si propongono
le sintesi riunite per ogni autore.
Decanis: «Il racconto è stato il
mio primo amore, ho letto molte
volte i racconti di Hemingway.
Cerco di non far identificare al lettore luoghi e personaggi. I grandi
scrittori generalmente non parlano di cose allegre, io cerco di indurre alla riflessione. In un racconto ho anteposto il sentimento
al denaro. Mi piace andare a pescare. A scuola prendevo brutti
voti in Italiano: ho invitato i miei
professori alle presentazioni del
mio libro, sono molto contento
del successo che ha avuto; ho più
passione per la letteratura che per
la biologia nella quale sono laureato».
Marra: «Il romanzo può spaziare, il racconto deve essere molto
sintetico. Nel mio libro ho proposto il tema della solitudine: il protagonista guarda con malinconia
una famigliola, perché lui non l’ha
costituita. Ho chiesto informazioni, ma la descrizione del Grand
Hotel e dell’Alassio che non c’è
più, è anche frutto della mia fantasia. Ho descritto una bellezza
ideale, una donna che suscita
l’ammirazione del protagonista.
Per me lo scrivere è un’esigenza,
sono soddisfatto di questo libro».
Il romanzo di Marra si svolge
quasi tutto ad Alassio. In copertina figura una fotografia del Grand
Hotel concessa dalla Vecchia
Alassio che lui ringrazia anche nel
libro.
Ca. Bl.
IN PARTENZA PER ALASSIO
Una grande partecipazione di
pubblico ha accompagnato il convegno “In Partenza per Alassio”,
organizzato dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Alassio in
collaborazione con il FAI – Fondo
Ambiente Italiano e le Ferrovie
dello Stato.
La Sala d’Aspetto di Prima
Classe della Stazione Ferroviaria,
dove lo scorso 6 febbraio si è svolta l’iniziativa, era gremita di pubblico, che con grande partecipazione ha seguito l’incontro condotto dalla prof. Maria Teresa
Verda Scajola.
«La tavola rotonda» dice l’Assessore alla Cultura Monica Zioni
«ha approfondito la conoscenza
della storica presenza della stazione ferroviaria ad Alassio e
dell’importante ruolo svolto nello
sviluppo turistico della città. L’iniziativa, inoltre, ha rappresentato
l’occasione per ricordare il valore
artistico della sala d’aspetto di
prima classe, tutelata dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e
Storici della Liguria per aver conservato lo stile Liberty originario e
per la presenza di un antico lampadario in vetro di Murano.
Gli illustri ospiti presenti, in primis la prof. Maria Teresa Verda
Scajola, coordinatrice del convegno, hanno contribuito al successo dell’iniziativa».
A dare il via al convegno, sono
stati i saluti del Sindaco di Alassio,
Marco Melgrati, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo, Monica
Zioni e del Capo Delegazione del
FAI Alassio-Albenga, Patrizia
Ghigliazza e di un rappresentante
del Gruppo Ferrovie dello Stato.
Il convegno è proseguito con
l’intervento di Domenico Astengo
che ha presentato l’attività del
“treno Blu”, che partiva da Londra
e portava i turisti inglesi ad Alassio, dopo aver fatto tappa a Calais,
Parigi, Nizza, Ventimiglia, e poi
proseguiva, dopo una sosta a
Genova Pegli, fino a Genova Brignole.
«Fu proprio con i lussuosi treni
della P.L.M., così si chiamava la
società ferroviaria di allora, che
nel 1875 arrivarono ad Alassio
due famiglie inglesi» dice l’Assessore, Monica Zioni «I Gibb e i
Montagu Mac Murdo. Attratti dalla bella spiaggia decisero di trascorrere l’inverno ad Alassio. Fu
una scelta che cambio radicalmente il futuro della nostra città,
che allora era solo un piccolo
borgo di pescatori».
Franco Rebagliati, ha invece
raccontato la storia della «Linea
Ferroviaria Genova-Ventimiglia e
la stazione di Alassio». Inaugurata
nel 1872, la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia si è arricchita
nel 1914 della stazione di Alassio,
costruita su un progetto inglese.
Gli interventi sono stati accompagnati dalla proiezione di diapositive con immagini d’epoca. Ha
fatto bella mostra un manifesto di
fine ’800 che pubblicizzava la linea
ferroviaria Genova-Ventimiglia.
Il secondo di questi incontri è avvenuto il 6 febbraio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica. Il
Direttore del Liceo “Don Bosco”
prof. Don Giorgio Colaiacomo, come
di consueto, ha porto il saluto anche
a nome dell’Assessore dott. Monica
Zioni, per passare poi la parola al
prof. Antonio Tassara.
«Stiamo trattando argomenti di
grande attualità. Attraversiamo uno
dei momenti più difficili per la nostra
società. Dal 2007 l’“Unione ex Allievi
di Don Bosco” ha istituito un “Osservatorio di Bioetica”. Il professor Giuseppe Acocella si è laureato presso
l’Università Federico II° di Napoli,
dove ora è “Ordinario” di Etica
Sociale, contemporaneamente è
Vice Presidente del C.N.E.L. e collaboratore della C.I.S.L. È autore di
monografie e saggi di Etica, Politica
ed Economia».
Prof. Acocella: «Il tema va affrontato con molta serenità verso se
stessi (Erano i giorni caldi del caso
Eluana Englaro. N.d.r.). C’è una rigidità della forma giuridica. Il progetto
del testamento biologico è molto
buono. Ci sono molti giovani e anche
persone mature che vivono in stato
vegetativo: l’assidua assistenza non
risolve il problema. La legge che tutela i cittadini (anche i più deboli) è
importante in questo caso. In Italia si
è alterato il rapporto fra politici e giudici. Alla fine della vita ci si attacca di
più ad essa che in condizioni giovanili e in buona salute. È auspicabile
che il testamento biologico sia regolato da una legge: è accettato dal 90
% dei cittadini. L’articolo 32 della
Costituzione dice che nessuno può
essere costretto a un trattamento sanitario se non per disposizione di
legge (è anche interesse della collettività). Nel Paese una grande maggioranza è a favore dell’autodeterminazione e della sacralità della vita,
ma questo non vale per giustificare
l’eutanasia. La sacralità della vita
non significa la sacralizzazione della
condizione biologica, comunque la
legge sul testamento biologico non
deve autorizzare l’eutanasia. L’alleanza terapeutica fra medici, paziente e famigliari è una delle condizioni più importanti per la cura di
una persona, ma occorre un garante.
Siamo civili perché abbiamo imparato ad accettare i diversi, i disabili.
Una direttiva dell’ONU stabilisce che
oltre alle cure sanitarie si ha diritto
all’idratazione e all’alimentazione,
ma non è ancora stata recepita dalla
legge italiana. La vita è disponibile o
non è disponibile? Ciò deve essere
deciso con una legge. “Speriamo che
il Signore se lo prenda”, questa frase
è egoismo o pietà? La legge è astratta, per essere buona riguardo al testamento biologico, si dovrebbe tenere conto dei pareri del medico, del
paziente e dei famigliari».
C. B.
Un articolo su Beppe Rizzo
Ancora una volta il nostro Beppe
Rizzo riceve apprezzamenti sulla
sua attività filmica. Un articolo sulla
prestigiosa Rivista Cinematografica
“Carte di Cinema”, a firma del critico
e saggista Paolo Micalizzi, espone, in
modo conciso, quella che è stata la
produzione filmica di Rizzo dal lontano 1976 fino ai giorni nostri.
Pubblichiamo volentieri la coper-
tina e una delle due pagine della
Rivista e formuliamo all’autore di
cortometraggi le nostre felicitazioni
e l’augurio di un prosieguo brillante
nel campo della Settima Arte.
Lunedì 16 Marzo 2009
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«L'ALASSINO»
La più bella lettera d’amore sul Muretto 31 GENNAIO: FESTA DI DON BOSCO
Quest’anno il concorso “La
più bella lettera d’amore per S.
Valentino”, organizzato da Mario Berrino in collaborazione
con l’Assessorato al Turismo
del Comune di Alassio e giunto
felicemente alla sua ventesima
edizione, ha registrato la partecipazione massiccia della
Rai. Infatti ampi servizi sulla
manifestazione sono stati trasmessi da Rai 1 (in Effetto
Sabato del 14.2) da Rai 2 (in
TG2 Dossier del 14 e del 19 febbraio) e da Rai 3 (nei telegiornali regionali del 14). Tutto
questo rappresenta il riconoscimento del fatto che il
Concorso Alassino è il più antico d’Italia, anche se è stato
poi imitato da consimili iniziative in parecchie altre città. Il
grandissimo numero di lettere
che tradizionalmente giungono da ogni parte d’Italia e
dall’Estero è stato notevolmente incrementato quest’anno dall’iniziativa dell’Assessorato al Turismo di aprire
anche la possibilità dell’invio
per posta elettronica, che ha
trovato immediato riscontro
di adesioni. La giuria del Concorso, presieduta dal prof.
Andrea Gallea, ha stabilito di
assegnare i seguenti premi:
1° Premio a Sara Rodolao
(Imperia), 2° Premio a Maria
Clara Bagnobianchi (Perugia),
3° Premio a Tiziana Pettini
(Andora). La giuria ha deliberato di classificare al quarto
posto-pari merito, le opere dei
seguenti autori: Pietro Biggi,
Nadia Bombelli, Michela Coman, Annamaria Ferrari, Nadia
Panzeri, Gianna Rossi, Bruno
Santamaria, Laura Scarfò. Infine la Giuria ha deciso di segnalare le opere di lodevole livello letterario dei seguenti
concorrenti: Daniela Bey, Stefania Di Falco, M. Giuseppina
Marinelli, Federica Pelliccia,
Giuseppina Pisu, Emanuela Pivetta, Irene Puddu, Elio Punzi,
Cristina Rolando, Emanuela
Simonetti. Tutti i premiati e i
segnalati hanno ricevuto
omaggi dai seguenti negozi ed
esercizi alassini: Galleria Berrino, Spinnaker, Pelletteria
Polli, Muscitai, Canepa, Ristorante Danio, Gastronomia
La Piazzetta, Ristorante Clapsi, Bar Carlino, Il Fornaio, Oliva
Pasticceria, Farmacia Inglese,
Pizzeria Pacan di Laigueglia,
Tino accessori, Show Room,
Caffè Roma, Eleganza, San
Lorenzo Pasticceria. La sezione del Concorso denominata
“Lettera a Fabrizio De Andrè” è
stata vinta da una bellissima
lettera scritta da Antonio
Boscione. Al secondo posto si
è classificata Pieralba Merlo.
Sabato 14 febbraio con inizio
alle quindici si è svolta sul
Muretto, presentata dal prof.
Andrea Gallea ed animata dal
prestigioso trio Romantos accompagnato dalle chitarre di
Dino Ferrari e di Mario Cau, la
cerimonia di premiazione dei
partecipanti al concorso. I vincitori sono stati premiati dal
Sindaco Marco Melgrati,
dall’assessore Monica Zioni e
da Mario Berrino. È seguito il
tradizionale rinfresco offerto a
tutti i numerosi presenti.
Adelasia e Aleramo i fondatori della città del muretto.
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R
P
1°
“LA PIU BELLA LETTERA D’AMORE”
Se non ti avessi incontrato
tipici sport di squadra (calcio, pallacanestro, pallavolo), discipline
di atletica, ping-pong e calcio-balilla, grande successo hanno riscosso le gare di bicicletta: la gimcana
per i più piccoli e la mountain-bike
per i più grandi.
Riportiamo il risultato conclusivo proprio per dovere di cronaca,
perché sicuramente al di là di un
tanto la domanda su chi avesse
vinto, ma il desiderio di giocare ancora insieme.
Credo che il ricordo più gratificante sia l’immagine finale quando, dopo la Messa, alla presenza
di un buon numero di genitori, i
ragazzi in festa si sono ritrovati
nel cortile delle bandiere per
scartare i pacchi pieni di caramel-
sano e giusto agonismo, lo spirito
competitivo nulla ha a che vedere
con quello delle Alassiadi. A questo proposito molti dei nostri ragazzi devono esserci d’esempio:
st’anno la vittoria finale è andata ai
“gialli” colore di riferimento dei
frati Cappuccini. I ragazzi erano
suddivisi in due categorie e ognuno poteva iscriversi alle competizioni preferite: quest’anno oltre ai
diversi di loro, infatti, iscritti inizialmente solo ad alcune competizioni hanno poi deciso di partecipare a quasi tutti gli sport proposti
ed è stata grande la soddisfazione
nel vedere negli occhi dei più, non
le e cioccolata, premio della manifestazione.
Giovedì 5 febbraio, infine, la nostra scuola di musica ha dato vita
ad un musical sulla vita del Santo:
“Don Bosco life in musical”. Per più
di due ore cantanti e musicisti, allievi e maestri, attori grandi e piccoli, coadiuvati dalle ballerine della scuola di danza PGS Albatros, si
sono alternati sul palco in maniera
egregia, entusiasmando il folto
pubblico presente. L’immagine
più significativa ed emblematica,
per sintetizzare l’enorme lavoro
svolto per realizzare questo spettacolo, ritengo possa essere il colpo d’occhio finale quando i protagonisti sul palco e il pubblico sugli
spalti si sono uniti per un calorosissimo applauso.
Il grande auspicio è che la realizzazione di tutte queste attività possa essere un chiaro segno, non tanto del nostro personale protagonismo, ma di un tentativo concreto e
comunitario di far scoprire anche
oggi ai nostri giovani il messaggio
di gioiosa santità di cui don Bosco
è stato promotore. Grazie a tutti.
Se non t’avessi incontrato,
nell’allegria di quella sera imprevista,
avrei continuato a cercarti
per il resto dei giorni,
consumando scarpe e piedi;
avrei abbattuto il muro del visibile,
finché oltre la parabola del distacco
non t’avessi ritrovato.
(In un cantuccio di me
custodivo un tempo fatto di noi
in una vita senza tempo).
…Sei l’ultima rosa
sullo stelo dell’inverno
e l’erba ormai fieno
rimpiangeva l’estate…
Se non t’avessi riconosciuto,
nello sfiorarsi lieve delle mani,
avrei continuato a cercarti
sulle rive del tramonto e oltre la sera,
sarei un salice ricurvo
sulla nostalgia…
se non ti avessi incontrato…
Sara Robaldo
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1°
Lettera a Fabrizio de André
Caro Faber,
Scriverti una lettera parlando della tua opera, o di te in
prima persona sarebbe pura presunzione da parte mia:
come persona, non ti ho mai conosciuto; la tua opera
l’hanno già giudicata in tanti e più importanti di me:
cos’altro potrei dire?
E allora mi piacerebbe parlare della tua ligusticità,
di quel tuo modo di sentire profondamente ligure, privo
di enfatizzazioni e spettacolarità, quel sentire custodito
nel profondo dell’anima, come in una forma di pudicizia,
espresso con misura, ma non per questo meno
travagliato. Vorrei ringraziarti per esserti concesso
anche al dialetto, con quella “verve” e quel filo di poetica
trivialità, che del carattere di noi liguri fa parte.
Vorrei poterti collocare nel mondo dei Montale e degli
Sbarbaro; vorrei poter dire, per il valore che si può dare
alle mie parole: c’era una volta un grande Poeta e grande
ligure: si chiamava Fabrizio de André.
Rispettosamente
Antonio Boscione
L.C.
Alassio città degli innamorati… da vivere con gusto
Alassio, “città degli Innamorati”, grazie all’ufficio turismo
del Comune di Alassio e senza
alcun costo, è entrato a far parte delle iniziative segnalate dal
libro-agenda nazionale “Adesso
2009 – 365 giorni da vivere con
gusto” di Paolo Massobrio,
giornalista professionista è fondatore del Club Papillon, Alassio, con la leggenda di Adelasia
e Aleramo e con il suo muretto,
è la meta suggerita per il giorno
di San Valentino.
“…..14 febbraio è la festa degli innamorati…” si legge
nell’agenda, accompagnata da
una bella foto, “…e forse, tra
quelle inventate dal commercio
più che derivate da una tradizione, rimane la più sentita. Al
Santo di Terni è stato attribuito il
patrocinio, ma nella storia ci sono figure come Aleramo e
Adelasia del muretto di Alassio,
che impersonano questo sentimento. E spesso gli innamorati
scelgono proprio quella metà
del Ponente Ligure per un viaggio da innamorati nel giorno di
un anniversario………”.
Il libro-agenda di Paolo Massobrio, stampato in quindicimila copie, si propone come un
elegante e prezioso strumento
Quest’anno le iniziative per la festa di Don Bosco sono state particolarmente articolate e molto significative.
Abbiamo iniziato la mattina di
venerdì 30 con i ragazzi della nostra scuola che si sono cimentati in
varie attività di tipo ludico-sportivo, concludendo poi con la S.
Messa celebrata dal nostro
Vescovo. Sabato 31 la festa tradizionale dell’istituto con la presenza dei collaboratori e delle autorità
cittadine; nel pomeriggio alle 17.30
la S. Messa, celebrata dal nostro
concittadino Mons. Giorgio
Brancaleoni e animata dalla corale
“Don Bosco”.
Contemporaneamente, dal pomeriggio di venerdì 30 a domenica
1 febbraio, l’oratorio, in collaborazione con le parrocchie, il comune
e le società sportive di Alassio, ha
organizzato le “Alassiadi”. Circa
120 ragazzi dalla 5° elementare alla 3° media hanno dato vita a 3 giornate molto intense ricche di competizioni sportive, ma anche di momenti conviviali, di riflessione e
preghiera, di divertimento.
I partecipanti erano divisi in tre
squadre che facevano riferimento
alle 3 parrocchie cittadine e que-
per portare il gusto e la bellezza
nelle case degli Italiani, e quindi
nella guida ci sono numerosi
suggerimenti in vari campi di interesse: si spazia dall’orto, al ci-
IO
REM
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°
2
bo, dall’arte dell’accoglienza
agli “spuntini di salute, dagli itinerari alla scoperta di zone di
particolare pregio agli assaggi
letterari.
Caro amore mio
Caro amore mio,
sarò la tua carezza d’aria,
il tuo batter di ciglia
il tuo respiro profumato,
il fremito del tuo cuore.
Sarò le tue lacrime calde,
il vento fra i tuoi capelli,
il tuo silenzio assorto,
le tue parole cristalline.
Sarò la tua coppa d’amaro scontento,
il tuo calice d’ambrato nettare,
la tua ombra evanescente,
la tua sorgente luminosa.
Sarò la tua goccia di rugiada,
la tua estate ardente,
il tuo inverno di azzurro ghiaccio,
il tuo motore fremente.
Sarò per sempre la tua vita.
Mariaclara Bagnobianchi
“Bianco e Nero” di Grazia Fassino Surace
Dopo varie opere, di cui si è interessata e compiaciuta la critica,
Grazia Fassino Surace, torinese di
nascita, ma spesso gradita ospite
della nostra città, ha pubblicato,
nella collana “I gigli”- Montedit, la
raccolta di versi “Bianco e Nero EstroVersi” che attraversano, in
maniera convincente ed accattivante, una vita ricca di immagini e di
momenti capaci di dire qualcosa
“dentro”, di comunicare anche al
lettore più esigente sensazioni ed
esperienze vere, sentite con semplicità e immediatezza non comune. Le
varie sillogi del testo (Armonie,
Ardori, Asprezze, Assenze, Acquarelli) dividono e insieme legano i va-
ri aspetti della vita, le circostanze, i
giorni e i momenti felici e sognati, le
amarezze e le contrarietà, in sostanza le vicende umane di un destino
diverso e comune, quelle che Voltaire definiva “les sors ennemis…
la vie triste ou fortunnée”, i sorrisi
e le lacrime che l’autrice sa esprimere e comunicare con rara intensità emotiva, con grazia, con la
stessa musicalità determinata dai
sentimenti, ma anche e sempre con
la capacità di presentare e di rappresentare senza retorica gli aspetti diversi, multiformi e suggestivi
del paesaggio.
Non ci è possibile, in questa recensione per necessità breve, indu-
giare sui moltissimi particolari che
ci hanno favorevolmente colpito durante la lettura, ma come non suggerire ai lettori certe pagine intense,
profonde che costringono a fermarci, a rileggere ciò che i versi e le parole suggeriscono? Poesia vera, poesia grande, come “La cappella”,
“Poesia”, “Vacanza in barca”, “Gennaio in Sicilia”, “Sul letto che scotta”,
“Le tue mani”, “Calde notti”, “Trafitto”, “Monferrato”, “Non sempre”,
“Vitae nequitia” e potrei continuare.
Un bel libro di versi come raramente (specialmente oggi) si incontra, un libro da leggere e da raccomandare!
t.s.
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«L'ALASSINO»
Lunedì 16 Marzo 2009
MOUNTAIN-BIKE
VELA
Quarta edizione Gran Fondo
Muretto di Alassio
A Valerio la 3a tappa
ma la Winter va a Sibello
Nonostante la pioggia, grande
successo ha ottenuto la Gran
Fondo Muretto di Alassio di domenica 1 marzo con la presenza al via
di oltre 500 atleti.
L’intenso lavoro dei ragazzi
dell’Alassio bike ha consentito ancora una volta di riempire la città
del Muretto di una massa enorme
e festante di ciclisti provenienti da
ogni regione d’Italia. Quest’anno
ha fatto da cornice alla gara non
solo la corsa dei bambini di sabato
pomeriggio intorno alla Piazza
Partigiani, ma anche la settimana
ciclistica “1° Giro di Alassio” che
ha visto giovedì la cross country
nel suggestivo parco della Madonna della Guarda e venerdì la cronometro in due manches in spiaggia molto tecnica e spettacolare.
Entrambe le prove hanno avuto la
Gutierrez che, ospite della gara,
non poteva però essere inserito in
classifica data la concomitanza di
una gara nazionale in Toscana;
partito con il numero 0 ha tagliato
comunque per primo il traguardo
con il tempo di 1h 23’. Ottima la
prova dell’atleta di spicco della società organizzatrice, l’Alassio Bike:
il giovanissimo Luca Zingariello è
infatti giunto secondo assoluto
nella categoria Junior e, grazie alle
vittorie nelle prove precedenti, si è
aggiudicato il titolo di vincitore di
categoria del 1° giro di Alassio.
La partecipazione così numerosa, ma soprattutto entusiasta e
gioiosa è stata la migliore ricompensa all’impegno che questo
gruppi di amici mette da anni non
senza difficoltà non solo per preparare la manifestazione, ma an-
La terza tappa della Winter
Cup è stata vinta da Luca Valerio
e Maurizio Abbà (“Alina”), ma ad
aggiudicarsi la prestigiosa Winter Cup è stato invece il padrone
di casa l’olimpionico Pietro
Sibello, con Renato Vallivero
(“All Inn”) che hanno avuto la
meglio su Monaco e Grisoli.
Le regate hanno visto la presenza di un folto pubblico di appassionati richiamato nella “Baia
del sole” da una serie di splendide giornate di sole e vento teso,
che ha reso le prove appassionanti e spettacolari. Molto soddisfatta alla fine l’organizzazione:
«La città del muretto – dice il presidente del Cnam Rinaldo Agostini – quando ospita eventi di
questa portata diventa oggetto
di interesse per gli appassionati
ed i mezzi di informazione e per
una settimana il porticciolo Luca
Ferrari si è animato anche di appassionati e turisti. Indubbiamente a fare da richiamo sono
stati i nomi di prestigio che hanno gareggiano nelle acque antistanti Alassio e le baie del sole, in
una manifestazione velica, la
“Winter”, riservata ai Melges 24,
che è considerata ormai una
classica ed un appuntamento fisso del nostro calendario. Le
splendide giornate di sole e di
vento, che abbiamo avuto, inol-
CRONACA DI UNA GIORNATA
DI SPORT (E NON SOLO)
tre hanno notevolmente aiutato i
velisti a dar vita a regate spettacolari e combattute». Questi i risultati.
Classifica della terza tappa: 1)
Luca Valerio e Maurizio Abbà
(FV Desenzano “Alina” Helly
Hansen), 12; 2) Carlo Fracassoli
(Nose Sailing Team, YClub Cortina d’Ampezzo Saetta), 13; 3)
Renato Vallivero e Pietro Sibello
(FV Desenzano sul Garda,
“AllInn”, 16; 4) Furio Patrizio
Monaco (AV Vigna di Valle “Billo
Baccani”) 21; 5) Martin Strandberg e Ingemar Sundstedt (Svezia, Ksss Rocad Racing), 21.
Classifica finale della Winter
Cup: 1) Pietro Sibello e Renato
Vallivero (“All Inn”), 14; 2) Furio
Patrizio Monaco (AV Vigna di
Valle “Billo Baccani”), 28; 3)
Gianluca Grisoli (Cnam Alassio),
31; 4) Alain Stettler e David Amrein (Svizzera, TYC), 43; 5) Riccardo Piseddu e Gigi Gilli (CN
Rapallo), 54; 6) Paolo Porro (Lni
Mandello sul Lario), 62; 7) Luca
Valerio e Maurizio Abbà (Desenzano), 72; 8) Carlo Fracassoli
(Nose Sailing Team), 73; 9)
Martin Strandberg e Ingemar
Sundstedt (Svezia, Ksss Rocad
Racing), 73; 10) Matteo Balestrero (CV La Spezia), 82.
Claudio Almanzi
ATLETICA
I vincitori premiati dal Presidente A.V.A. Carlo Cavedini.
presenza di un discreto numero di
bikers benché fossero due giornate infrasettimanali e lavorative.
Per quanto concerne la Gran
Fondo di domenica l’efficienza e la
tempestività degli organizzatori
ha consentito non solo di svolgere
la gara, ma di garantire un ottimo
servizio a tutti gli atleti presenti.
Il tracciato infatti è stato ridotto
tagliando la spettacolare discesa
di Marta e la risalita attraverso le
dure rampe di Caso che, causa il diluvio, erano diventate difficilmente praticabili oltre che pericolose.
Il percorso è rimasto comunque
tecnico e selettivo grazie ai numerosi single tracks presenti ed alle
salite e discese molto impegnative,
specie quella che conduceva poi al
tratto finale.
Il pasta party è stato spostato
all’interno dell’Istituto Don Bosco
“ Madonna degli Angeli”, offrendo
così a tutti i partecipanti il pasto
completo all’interno della mensa
ampia e riscaldata della struttura
salesiana. Si è così non solo sopperito al disagio creato dal tempo ma
si è reso un servizio davvero efficiente.
La Gran Fondo ha avuto l’onore
di avere al via numerose squadre
di altissimo livello tra le quali la
Giant Italian Team, l’Ideal Bikes
Team ed il Team Scapin Torrevilla.
Per quanto concerne la cronaca
della gara, la vittoria assoluta è andata al russo Alexey Medvedev del
team Scapin Torrevilla, che precedeva l’under 23 Diego Rosa, che
grazie al secondo posto del cross
country di giovedì ed alla vittoria a
cronometro in spiaggia, si è aggiudicato il titolo di vincitore del primo giro di Alassio. Terzo assoluto
Francesco Martucci del Team
Tecnobike Bra. Tra le donne la vittoria è andata alla bergamasca
Simona Mazzuccotelli. Doveroso
ricordare la presenza del pluricampione spagnolo Ivan Alvarez
che per garantire a tutti gli Alassini
ed ai turisti la praticabilità e la pulizia costante dei sentieri.
Dal nulla la gran fondo del
Muretto è diventata un appuntamento prestigioso a livello nazionale, lo testimonia la presenza del
già citato spagnolo Gutierrez, della
campionessa olimpica Annabella
Stropparo, così come i nomi di
spicco del panorama ciclistico che
ogni anno si vengono a misurare
sul tracciato delle nostre splendide colline.
Eventi come la gara di domenica
sono diventati un fiore all’occhiello per l’immagine della città contribuendo a dare un grande impulso al turismo, specie nei periodi di
bassa stagione come questi.
In conclusione, il lavoro
dell’Alassio bike è stato straordinario anche tenendo conto del fatto che ogni anno questi ragazzi
concentrano i loro sforzi non solo
per potenziare la corsa e renderla
più spettacolare, ma anche per affiancare ad essa eventi di forte richiamo. La filosofia della società
infatti è quella di rinnovarsi continuamente, cercare nuovi stimoli,
migliorare e creare percorsi nuovi
e rendere sempre più avvincente
la corsa.
Il presidente dell’Alassio bike
Giuseppe Berrino, il comitato organizzatore capitanato da Simone
Rossi e Dante Schivo, ed i componenti il direttivo, Raffaella Rossi,
Francesco Bogliolo, Paolo Manfredi, Paola Rossitto e Luca Enrico
vogliono ringraziare l’assessore
allo sport del comune di Alassio,
la Regione Liguria e tutti coloro
che si sono resi disponibili per
fornire aiuto ed assistenza nella
tre giorni di gare e danno appuntamento agli atleti per il prossimo
anno dove andranno in scena fantastiche novità.
Gabriele Taranto
UNA GENOANA
DOC
Il 15/02/2009 nei pressi del Bar
derby in corso de Stefanis a
Genova, si è svolto il battesimo di
Greta Vitale che in presenza del
cugino Michele noto tifoso viola,
dello zio Roberto, e del papà
Marco, attestano che Greta è tifosa genoana a tutti gli effetti. In alto i GOTTI. Un cordiale saluto a
tutti i tifosi genoani di Alassio, in
primis i Cani Sciolti.
L’Alassino che… vola…
Ai recenti Campionati italiani
Indoor 2009 di Atletica leggera,
disputati a Torino il 21 Febbraio u.sc. Emanuele Abate si è
confermato “Campione italia-
no” dei 60 a ostacoli per il secondo anno consecutivo, con
una condotta di gara impareggiabile. Infatti il portacolori delle Fiamme Oro di Padova nella
seconda batteria di qualificazione ha ritenuto più opportuno non forzare l’andatura, ottenendo facilmente l’accesso alla
gara finale (col tempo 7”,98),
nella quale il “nostro” atleta
con una gara encomiabile e, a
detta dei giornalisti sportivi
presenti, “folgorante”, ha battuto tutti i finalisti in 7”,83.
Così Abate “allunga la fila” degli Alassini protagonisti nel campo sportivo nazionale ed internazionale, fra i
quali ci piace ricordare, accanto a lui,
Ivo Brancaleoni (calcio), Pino Zucchinetti, Giampiero Dotti,
papà Sibello e i figli
(vela). Qualcuno dei
nostri concittadini,
in altra parte del
Giornale, ha lamentato che l’Alassio
“pubblica” non si è ricordata affatto di salutare il campione
nostrano, né di ringraziarlo per aver dato un sia pur piccolo “lustro” al
nostro paese per il lusinghiero
successo ottenuto... Forse ha ragione... ma l’Amministrazione
ha ogni giorno troppe “gatte da
pelare” per arrivare a questo.
Non te la prendere, Manuel... Lo
facciamo noi a nome di tutti...
Forza, Manuel, non demordere,
forza! Siamo tutti con te!
A.V.A.
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
Un bravo a Giovanni Di Vita,
che non ha avuto esitazioni ed ha
vinto così la sfida più importante:
quella con se stesso.
Una citazione particolare a
Giovanna Chiesa, anche se è una
delle ultime iscritte al corso di
nuoto, non si è tirata indietro e ci
ha resi davvero orgogliosi.
E che dire dei veterani? Ah, se
Luogo della sfida la piscina comunale di Trecate, appena fuori
Novara, un impianto natatorio
molto bello e accogliente.
Siamo partiti con il nostro gruppo di atleti e un nutrito numero di
supporter, questi ultimi sicuramente animati dalla passione per
lo sport, il desiderio di tifare per i
propri cari, la curiosità di visitare
la città di Novara, ma altrettanto
sicuramente dalla voglia di assaggiare la famosa paniscia, un risotto condito con un tipico salame
conservato sotto strutto, fagioli e
cotenna di maiale.
Per la cronaca, il piatto non ha
deluso le aspettative, così come i
nostri atleti che anche quest’anno hanno dimostrato intraprendenza e coraggio, visto che per la
prima volta si lasciavano i lidi sicuri e ameni per nuotare in acque
sconosciute e più profonde.
L’emozione era così forte che a
qualcuno l’acqua della piscina di
Trecate è parsa più “pesante” e la
vasca regolamentare di 25 metri
sembrava essere più lunga.
Comunque, una volta ambientati,
i nostri ragazzi si sono lanciati
nella competizione senza risparmiarsi.
Peccato per alcune defezioni
dell’ultimo momento causate
dall’influenza che non hanno permesso la partecipazione della
squadra al completo.
Le gare in programma erano
nei tre stili dorso, stile libero, rana, sulla distanza dei 25 metri.
La nostra punta di diamante,
Giorgio Foresti, si è dimostrato
all’altezza delle aspettative sbaragliando gli avversari in tutte e
tre le gare, facendo così l’en plein
di medaglie d’oro.
Tra le donne si è distinta la
bergamasca Linda Landoni, che
ha conquistato due medaglie
d’oro nello stile e nel dorso e l’argento nei 25 rana, vinti invece da
Vera Wedekind, atleta aggregatasi per l’occasione e che per bellezza d’animo e qualità atletiche
sarebbe bello avere tra i nostri
tutto l’anno.
fosse permesso partire con il
tuffo… il nostro Nino Brusco non
dovrebbe nemmeno battere i piedi per arrivare a fondo vasca!
Tuffo o non tuffo, tre medaglie
d’oro non se le è fatte mancare
neanche lui.
Peccato per la sfortunata partenza, altrimenti le medaglie d’argento di Giorgio Baroni sarebbero
state tre come quelle di Angela
Alessi, arrivata seconda nella sua
categoria nel dorso e nello stile. E
pensare che fino ad un paio d’anni
fa non sapeva neanche nuotare…
Vittorioso anche Giorgio
Stoppini nella rana, incredibile
come sia riuscito a rimanere concentrato nonostante la preoccupazione per la sua Roma che la sera stessa giocava contro l’Inter.
E la nostra andorese allergica
alle fotografie, Damiana Andaloro, questa volta non ha scampo:
ho fatto un vero reportage fotografico.
E per ultime ma importanti, anzi, importantissime, lascio i nostri pilastri Caterina Coca, Lina
Portale, Manuela Chinni, che da
ben dieci anni, con il sole o con la
pioggia, sfidando gli acciacchi, gli
incidenti e le influenze non perdono un allenamento.
Non rimane che ringraziare gli
ospiti di Novara che ci hanno accolti con calore mettendoci subito a nostro agio e in particolare
Graziella, che ci ha fatto scoprire
la paniscia e che una volta riempitaci la pancia, ci ha guidati alla
scoperta della Novara monumentale e storica.
Un grazie anche all’assessorato
alle Politiche Sociali che ha contribuito alla realizzazione di questa giornata a 360°, che ha unito
sport, aggregazione e cultura.
Colgo l’occasione per invitare
tutti gli over 50 che sanno già nuotare o che vorrebbero imparare a
farlo ad unirsi al nostro gruppo;
noi ci siamo dal lunedì al giovedì
dalle 15 alle 16 presso la Piscina
di Alassio.
Laura Pescali
Piscina di Alassio
BAMBINI IN BICI
TIRO CON L’ARCO
Due Alassini Campioni di Tiro con l’arco
A Montichiari (BS) nei giorni 27
febbraio - 1 marzo si è svolto il
campionato italiano indoor di tiro
con l’arco. A tale manifestazione
hanno partecipato due Alassini
che si sono particolarmente distinti: sono Serena Briozzo (1994),
già campionessa regionale di tiro
di campagna 2008 che si è classificata 3^ nella categoria “Allievi”
della specialità “arco nudo” ed il
fratello, Daniele Briozzo (1996)
già campione regionale indoor
ai campionati italiani con la maglia della squadra “Arcieri San
Bartolomeo” alla quale appartengono da circa un anno. La loro carriera agonistica in questa disciplina sportiva è infatti iniziata da poco, ma è stata un susseguirsi di
vittorie nei campionati provinciali e regionali e nelle gare svoltesi
in Liguria e Piemonte che li ha portati a qualificarsi per i campionati
italiani e ad ottenervi un grande risultato.
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
Anche quest’anno, noi del
gruppo di atleti del corso di nuoto inserito nel programma delle
attività motorie nate dalla collaborazione tra l’assessorato alle
Politiche Sociali e la GE.S.CO.
S.p.a., non abbiamo voluto rinunciare alla consueta sfida con
i colleghi de “La casa di Gedi” di
Novara.
2009, che si è classificato al 1° posto nella categoria “Ragazzi” della
specialità “arco nudo”. Daniele
inoltre ha raggiunto il primo gradino del podio anche nel campionato a squadre della medesima
categoria e specialità diventando
così campione italiano sia nell’individuale che a squadre.
I due giovani hanno partecipato
Proprio la squadra degli Arcieri
San Bartolomeo collabora con la
nostra scuola media Morteo
Ollandini che ha organizzato per i
propri alunni dei mini corsi di tiro
con l’arco tutti i sabato mattina
del mese di marzo con la speranza di reclutare nuovi giovani atleti che possano seguire le orme dei
loro concittadini.
Sabato 21 Marzo nel contesto
degli eventi a contorno della 18°
edizione del TROFEO LAIGUEGLIA
MTB CLASSIC del 22 Marzo, si svolgerà a Laigueglia la KID’S RACE,
gara per Bimbi dai 5 ai 12 anni.
Su un tracciato preparato dai
Maestri di Mountain Bike dell’U.C.
Laigueglia Pacan Bagutti le varie
batterie di bimbi divise per età,
giocando/gareggiando, si sfideranno imitando i più grandi, tra le
(Baby) Star saranno presenti vari
campioni Provinciali/Regionali di
varie Categorie.
Ore 14.00 Iscrizioni presso
Palazzetto dello Sport di Laigueglia, ore 15.30 inizio gare (non dimenticate: il caschetto... e la bici!!!), ore 18.00 premiazioni presso Palazzetto dello Sport.
“Attila”
Nelle foto: i piccoli Bikers
dell’U.C. Laigueglia.
Lunedì 16 Marzo 2009
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
Ciao Lella
rebbe mai tirata indietro e queRINUCCIA
ANNIVERSARI
Eri l’amica migliore che si posto lo sapevamo.
CRISTOFORONI
IN MURIALDO
È mancata in Genova, dove viveva da molti anni, Rinuccia CRISTOFORONI in Murialdo. La famiglia Murialdo e le sorelle Gigetta e
Stefania con le loro famiglie ringraziano le tante persone che partecipando al loro dolore, hanno
dimostrato quanto sia ancora vivo il ricordo di Rinuccia anche se
legato ad anni lontani.
Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio unanime degli amici e dei
conoscenti.
tesse avere, eri la persona più
buona, generosa e altruista, ma se
ritenevi che tu o chi ti era vicino
avesse subito un torto, non ce
n’era per nessuno.
Sei stata la mamma adorata dei
tuoi figli e la seconda mamma per
i tuoi nipoti e per mille altri bambini che ti amavano tanto.
La Fede che ti ha accompagnato per tutta la vita, ti avrà aiutato
nell’ultimo viaggio, ma sappiamo
che sarai sempre con tutti noi, per
ogni minuto della nostra giornata
a consigliare e aiutare come hai
sempre fatto. Ci mancherai tanto,
le tue battute ironiche, il tuo sorriso, la tua schiettezza, anche le
tue arrabbiature. Perché tu eri
unica eri… la LELLA.
A Giancarlo, Francesco Antonello, alla Luisa, a Dino e a tutti i
suoi cari parenti, un affettuoso
abbraccio.
Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio che ha colpito la città.
Dentro tutti noi proviamo un
senso di gratitudine e nello stesso tempo di immenso vuoto. Ti
piangono e ti ricorderanno sempre tuo figlio Francesco, le tue figlie Tina, Carmen e Maria, unitamente a tutti i familiari e gli
amici che ti hanno conosciuto e
stimato.
PAOLO GALASSI
25/2/2007 - 25/2/2009
I familiari
LUIGIA OTTONELLO
VED. SEMINI (LUISA)
Anna Andrea e Beatrice con
profondo rimpianto ricordano a
tutti coloro che gli hanno voluto
bene l’umanità, l’intelligenza e
l’umorismo di PAOLO.
GIANNINA LARGHI
VED. GROPPELLI
NORMA BARBERO
IN BENSI
4/3/2009
Nonostante la lunga malattia,
sopportata con cristiana rassegnazione ha destato un grande
cordoglio in tutti gli Alassini la
morte di LUISA OTTONELLO Ved.
Semini avvenuta il 1° Marzo u.sc.
Lo annunciano a quanti le vollero bene i figli Nino e Valerio con
Selene e Sondra, il nipotino
Vittorio, la sorella Angiolina, il cognato Vincenzo e tutti i parenti.
L’A.V.A. con le più sentite condoglianze si fa interprete della
partecipazione al dolore della famiglia da parte dei Soci e degli
Alassini.
GIUSEPPINA SCHIVO
IN BIGNAMI (LELLA)
1946 - 2009
Cara Lella e cara Mamma
Il cielo si innalza a riceverti e
noi, anche se tra le lacrime, vogliamo ringraziare il Signore per il
tempo che ci ha permesso di vivere con te. Sei stata simbolo di
stimolo, di speranza, di fede e perseveranza nell’amore. Sempre
con passo sicuro, ci hai insegnato
a camminare per la via corretta attraverso i tuoi saggi consigli.
Il tuo corpo ci lascia, ma la tua
presenza spirituale sarà sempre
con noi, che ricordiamo i momenti indimenticabili vissuti con Te, i
quali saranno la forza necessaria
per accettare la tua partenza.
Sappiamo che dal cielo continuerai a proteggerci e benedirci.
Senza lacrime, ma con tanto
amore: arrivederci in Paradiso.
DECOLORES
Sei stata per noi una guida insostituibile. Il tuo profondo amore
per la famiglia e per la fede ha lasciato un grande ed incolmabile
vuoto. Ora di te ci mancano il luminoso sorriso, la forza di un animo sensibile e generoso, l’allegria, la gioia, la bontà, valori trasmessi che saranno di esempio e
forza per continuare nel tuo ricordo non potendo mai dimenticarti
Ciao Norma
I tuoi cari.
RENATO GHIRETTI
RENATA AVERAME
GIUSEPPINA FERRARO
VED. SANSALONE
La tua classe 1946
CARA, CARISSIMA
LELLA
Ci hai dovuto lasciare e lo hai
fatto con quello stile che ti conoscevamo… nel bel mezzo del carnevale… quasi a volerci dire che
tutto questo è uno scherzo e che
in realtà tu sei qui con noi a sollecitarci di continuare a non sciupare… l’acqua!
La tua sincerità, la tua ironia, la
tua generosità erano palesi a tutti noi e tutto questo ci mancherà
tremendamente, ma siamo certi
che tu troverai il modo di seguitare a suggerirci le battaglie da
perseguire, la fede da preservare
e l’amore da dispensare.
A tutti i tuoi cari un forte e fraterno abbraccio:
Grazie, Lella, ti vogliamo bene,
le tue amiche
Penso a te con la mia preghiera
di ogni giorno.
Penso a te quando il pianto
diventa sorriso.
Penso a te quando sparisce
il buio e sorge la luce.
Penso a te, animo grande
e buono di Mamma.
Penso a te, gratitudine
della mia vita.
Penso a te quando finisce
la gioia e inizia il dolore
Pensiamo a te, oggi,
nostra infinita tristezza.
Clementina e Maurizio
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio partecipa al dolore della
famiglia e porge le più sentite condoglianze.
Dedicata a LELLA
Ti abbiamo salutata dall’altare.
Ti abbiamo accompagnata nel tuo
ultimo viaggio di questa vita terrena. Vogliamo rinnovarti il nostro: “Non ti dimentichiamo”.
A Mia Madre
In data 06 Febbraio 2009,
all’età di 82 anni, è mancata
all’affetto dei suoi cari FERRARO Giuseppina vedova Sansalone.
Vedova da tanti anni, con
amore e sentimento materno,
ha cresciuto i suoi quattro figli,
e si è presa cura dei nipoti e nulla faceva presagire un così rapido distacco da tutti noi.
Senza dubbio avrebbe continuato a dispensarci consigli,
suggerimenti, aiuti, non si sa-
Per un tragico incidente il 22
Febbraio u.sc a 79 anni, ci ha lasciato RENATO GHIRETTI.
Persona conosciuta e stimata, in
quasi tutta la “Riviera” avendo lavorato, coadiuvato dalla moglie,
per molti anni come ambulante sui
mercati, vendendo, formaggi e affini. Si godeva la pensione, coltivando il suo appezzamento di terreno.
Simpatico e affabile, apprezzato
per le sue doti di onestà lascia un
grande vuoto nel cuore della moglie, della figlia e dei parenti tutti.
Un particolare ricordo da parte
degli “Amici di S. Bernardo”, di
Aldo e Tino, e da tutti gli amici del
“Bar dei cuccioli”
Anche l’.A.V.A. porge le più sentite condoglianze ai famigliari.
Il 24 marzo 2007, ricorre il triste
secondo anniversario della morte
di RENATA AVERAME.
La ricordano con immutato affetto il marito Franci, la figlia Anna
con il marito Marco e l’adorato nipotino Alessio.
MESE DI FEBBRAIO 2009
BARBERO Norma
DE PASQUALE Luciana
DETTORI Caterina
FASSONE Annettina
FERRARO Giuseppa
anni 76
anni 85
anni 68
anni 100
anni 82
GAGLIOLO Giacomo
GALLEA Giuseppe
GANDOLFO Luigia
SILVANO Franco
VOLPE Albina
anni
anni
anni
anni
anni
78
60
90
82
91
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro famigliari.
12
«L'ALASSINO»
Lunedì 16 Marzo 2009
SCI CLUB ALASSIO
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
FEBBRAIO 2009
a cura di Caterina Maggi
ASPEN Populus tremula (Pioppo)
“Vaghe paure sconosciute per le quali non ci sono spiegazioni o
giustificazioni. Ancora, il paziente può essere terrorizzato da
qualcosa di terribile che sta per accadergli, ma non sa cosa.
Queste vaghe e inspiegabili paure possono perseguitarlo di notte
o di giorno. Questi malati sono spesso timorosi di raccontare ad
altri i loro problemi”.
Le persone che hanno bisogno di Aspen
danno corpo ai propri fantasmi e permettono alle inquietudini di salire a galla,
sommergerli e sconvolgere loro la vita,
ma quello che soprattutto provoca in loro
l’angoscia è il non sapere davvero di che
cosa hanno paura.
Chi necessita di questo rimedio è una persona estremamente sensibile e ricettiva, si direbbe quasi che ha una piccola antenna interiore che capta le inquietudini del mondo.
Aspen è molto efficace coi bambini ipersensibili alle influenze impercettibili o sconosciute.
Il Direttivo dello Sci Club Alassio,
ringrazia tutti i Soci che hanno partecipato così numerosi al soggiorno di preparazione atletica trascorso presso il comprensorio di
Malleva-Folgarida-Madonna di Campiglio.
Un riconoscimento particolare va agli appartenenti al Direttivo
che si sono accollati l’arduo compito di condurre l’allega brigata (74
persone) lungo tutto l’evento sportivo.
Un grazie veramente speciale alla famiglia Tevini, proprietaria
dell’omonimo Albergo, la quale, assieme allo staff, ha reso indimenticabile il nostro soggiorno con la sua cortesia, professionalità
e disponibilità.
Una menzione speciale a tutti i maestri Sergio, Federica, Felice,
Aldo, Gianni e Franco della Scuola Sci Daolasa che si sono adoperati per erudire nell’arte del buon sciare i nostri soci, anche i più
restii.
Nella speranza di trascorrere assieme ancora altre esperienze
fantastiche come questa, auguriamo a tutti una buona continuazione di stagione sciistica.
Il Direttivo
Con ASPEN si conclude il primo gruppo
PER COLORO CHE HANNO PAURA.
Analizziamo ora il secondo gruppo:
UNITRE ALASSIO
PER COLORO CHE SOFFRONO DI INCERTEZZA
Cerato Scleranthus
Gentian Gorse
Hornbeam Wild Oat
Il Direttore dell’osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
CERATO Ceratostigma wilmottianum (Cerato)
“Per coloro che non hanno sufficiente fiducia in se stessi per fare
ciò che hanno deciso. Essi chiedono costantemente consigli agli
altri, e spesso ne vengono fuorviati”.
Cerato è un eterno indeciso. Persona molto sensibile pieno di
iniziative ed è molto
più avanti degli altri
nel cammino della
consapevolezza.
Dotato di grandissimo intuito si rende
conto che la sua voce
interiore dice delle
cose diverse da quello che è il modo di
pensare dominante.
Per paura della sua
diversità e per la mancanza di fiducia nei propri confronti mette a
tacere la propria voce per ascoltare quella degli altri.
continua
Poche particolarità, mese, tutto sommato, tranquillo, senza dimenticarsi che è ancora un mese invernale. Per i meteorologi il
mese di febbraio è l’ultimo mese invernale. Marzo, con aprile e maggio assicura l’arrivo della Primavera. Non la pensano
così gli astronomi: per loro l’inverno si trascina fino al 21 di
marzo. Fortunatamente il tempo non guarda il calendario e
noi, fiduciosi, lasciamo che faccia del suo meglio. Non dimentichiamo! Le stagioni esistono ancora e la loro imprevedibile o capricciosa variabilità è sempre esistita anche “AI
NOSTRI TEMPI” “QUANDO ERO O ERAVAMO PICCOLI!...”
C’è un’altra differenza tra astronomi e meteorologi: per i
primi il giorno inizia alle ore zero e termina alle ore 24; per i
secondi le 24 ore partono dalle ore 19,00 e si concludono alla stessa ora del giorno dopo: Contenti loro…
Ecco i dati del mese:
Pressione media: 755,3 mmHg. Alle ore 16 del giorno 7 è
stata registrata la massima profondità ciclonica con 737,9
mmHg.
Temperatura media: 10,5 °C. Le medie decadiche: 10,6 °C
nella prima; 9,4 °C nella seconda; 11,8 °C nell’ultima.
Umidità media: 49%. Le medie decadali sono: 67% nella prima: 28% nella seconda; 53% nella terza: Un particolare: il giorno 11 alle ore 17 l’umidità ha segnato valori prossimi allo zero! Il giorno più asciutto è però in data 14 febbraio con una
media di 6%.
Precipitazioni: 60,4 millimetri, tutti relegati alla prima decade; giorno più piovoso il 6 con 26,4 millimetri di pioggia.
Giorni sereni: 19; giorni coperti: 4, ma solo tre senza un raggio di sole.
Eliofania totale: 173,8 ore di sole.
Medie decadali: 3,4 ore al giorno nella prima decade; 8,0
ore nella seconda; 7,5 ore di bel sole ogni giorno nella terza
decade.
La media giornaliera è di 6,2 ore considerando tutto il mese.
Anche il vento ha i suoi estremi: il giorno 2 il vento ha percorso 630 Km. In 24 ore: il giorno 26, giorno di assoluta calma:
5 km. percorsi in 24 ore.
Archiviando questo mese, possiamo dire che il più dell’inverno è passato: Possiamo ora permettere al mese di marzo
di essere un po’ pazzerello e di darci qualche sferzata invernale.
FONDO MONDIALE PER LA NATURA
PUBBLICA RACCOLTA DI FIRME PER LA TUTELA
DI TUTTI GLI ALBERI DI ALASSIO
Si è concluso il CORSO di ginnastica dolce organizzato dall’UNITRE-ALASSIO presso il Centro Progetto Danza Alassio. Il corso è tenuto da Iris Gaburri
che, quest’anno, celebra il suo ventesimo anno di ininterrotta attività presso
l’Unitre, sono molti gli allievi che seguono questo corso fin dal suo nascere.
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
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RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
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Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
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(già R.N.S. n. 9806)
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