Ragazzino di 12 anni in bicicletta travolto e ucciso
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Ragazzino di 12 anni in bicicletta travolto e ucciso
LECCOCRONACHE REDAZIONE CRONACA redlecco@la provincia.it Tel 0341.357411 Fax 0341.368547 13 Ernesto Galigani [email protected], Angelo Sala [email protected], Marco Corti [email protected], Gianluca Morassi [email protected], Roberto Crippa [email protected], Maura Galli [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Nicola Panzeri [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Ernesto Longhi [email protected], Lorenza Pagano [email protected] IL PROFILO Il papà Felice Achilli è specialista di microchirurgia Cardiologo conosciutissimo e stimato, sia in Italia che sul piano internazionale, autore di numerosi studi e articoli pubblicati su riviste di medicina internazionale, relatore apprezzato in convegni nazionali (come ad esempio il Meeting di agosto a Rimini) Felice Achilli è noto a Lecco per l’impulso da lui dato all’attività cardiologica, cardiochirurgia e di cura dell’infarto. Tra gli studi che, anche grazie alla sua attività, ven- gono portati avanti attualmente all’ospedale Manzoni, c’è la cura dell’infarto miocardico acuto tramite cellule staminali del midollo osseo. Come nuova branchia della cardiochirurgia, Achilli sta inoltre sviluppando la microcardiochirurgia, mentre prosegue l’impegno dell’azienda ospedaliera per inaugurare una nuova specialità di cardiochirurgia anche al Manzoni. [ SOCCORSI IMMEDIATI MA INUTILI ] Ragazzino di 12 anni in bicicletta travolto e ucciso da un camion La bicicletta di Andrea Achilli e il camion che l’ha investito L’incidente nel primo pomeriggio, la vittima era il figlio del primario di cardiologia dell’ospedale «Manzoni» [i testimoni ] «Ho sentito un urlo. L’ho visto sotto le ruote» (l. per) «Ho sentito un urlo di una signora, un’auto che passava, il camion che svoltava ed il bambino sotto le ruote»: così racconta una testimone, circa trent’anni, un casco sotto braccio ed il vespino poco più là. Di più non vuole dire, è scossa, preferisce allontanarsi. E’ una delle persone che più da vicino ha visto l’accaduto, anche se un testimone diretto probabilmente non c’è. La dinamica è ancora al vaglio delle forze dell’ordine, che dopo i rilievi durati ben oltre le due ore dall’incidente, hanno proseguito gli interrogatori in caserma. L’incidente ha riversato in strada metà degli abitanti della frazione di Cassina De Bracchi, tutti a chiedere cosa fosse accaduto. Spettatori involontari della tragedia, anche gli invitati di un matrimonio previsto nella vicina chiesa di Sant’anna, proprio nelle ore successive all’incidente, la casa della sposa, proprio sopra il luogo dell’incidente, addobbata a festa per l’occasione. Qualche centinaio di persone assiepate lungo i nastri di sicurezza stesi dai carabinieri per delimitare la zona dell’incidente, tutti a fare ipotesi ed a scambiare le poche, frammentarie notizie sulla dinamica nei primi momenti successivi all’investimento. Andrea aveva appena terminato la seconda media a La Traccia di Bevera, ed aveva svoltato in via Galilei forse per raggiungere via Volta, la strada che porta a Rogoredo ed in via Foscolo, dove abitava con la famiglia. Era, come detto, in sella alla propria bicicletta, che gli era stata donata dai genitori l’anno scorso . La notizia dell’incidente ha subito fatto il giro del paese, tutti a Casatenovo ne parlavano ieri: «Una tragedia vera e propria – ha commentato il sindaco – sono vicino alla famiglia ed a tutti i parenti, a cui esprimo il più profondo cordoglio. Anche il mio vicesindaco, Filippo Galbiati, è stato colpito nei suoi affetti. Ripeto, una tragedia che ci colpisce tutti». (l. per) Terribile incidente ieri pomeriggio alle 14,30 a Cassina de Bracchi. Andrea Achilli, 12 anni, figlio del cardiologo Felice Achilli, capodipartimento di cardiologia all’ospedale di Lecco, è finito sotto un camion mentre pedalava in bicicletta. Trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Manzoni di Lecco, è morto per le ferite riportate. È spirato in ospedale nonostante i disperati tentativi dei sanitari. Le sue condizioni sono subito apparse disperate, i traumi riportati molto gravi, e la morte è sopraggiunta poco dopo l’arrivo in ospedale. Il bambino è finito sotto le ruote di un camion Mercedes di proprietà di un’impresa edile di Introbio, alla guida un autista esperto. L’investimento è avvenuto all’incrocio fra via Dante, la ex provinciale 55, e via Galilei, quando ormai il camion aveva svoltato nella via secondaria. Arrivava da Galgiana e seguiva un’auto, che ha proseguito dritta. Il camion ha svoltato a destra per entrare in via Galilei: in fondo alla strada sono in corso opere di scavo. Dalla sua sinistra è comparsa la bicicletta, una mountain bike grigio argento, quella del piccolo Andrea. Il ragazzo proveniva da Valaperta e probabilmente stava viaggiando sul lato sinistro della stra- da, a margine dei posteggi davanti all’edicola. Stava probabilmente andando a casa di un amico. Sembra che abbia tagliato l’angolo della strada passando sul marciapiede, e sia finito sotto le ruote del camion, che stava completando la svolta. La ricostruzione è ancora sommaria, i rilievi sono affidati ai carabinieri della stazione di Casatenovo, il comandante Michele Gerolin è stato richiamato in servizio per l’occorrenza. Dalle te- stimonianze e dalla ricostruzione delle forze dell’ordine sembra che sulle prime l’autista non si sia reso conto dell’accaduto. Non avrebbe visto il ragazzino sfrecciare in bicicletta a fianco del camion e si sarebbe accorto dell’investimento al momento Andrea Achilli è spirato all’ospedale di Lecco dell’impatto. La bicicletta, con la ruota anteriore deformata, è stata sbalzata ad alcuni metri ed è finita all’angolo del parcheggio lineare lungo via Dante, proprio sotto un cartello stradale. Andrea potrebbe essere stato trascinato per alcuni metri, la velocità del camion era molto bassa perchè aveva appena effettuato la svolta. All’incidente hanno assistito alcuni testimoni che hanno raccontato agli inquirenti quanto hanno visto. Sul posto sono stati subito chiamati i soccorsi ed un paio di ambulanze inviate dal 118 si sono precipitate per soccorrere il piccolo Andrea. Le sue condizioni sono apparse subito disperate ed è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso. Subito sono stati avvisati i parenti. La madre, ufficiale medico a Casatenovo, è stata la prima a giungere sul posto ed ha accusato un malore, successivamente è giunta la sorella, che ha recuperato il cellulare di Andrea. Abitava con la mamma, papà, sorella e fratelli nell’abitazione di Rogoredo, in via Foscolo. [ ALL’OSPEDALE MANZONI ] Il disperato tentativo di fermare l’emorragia In sala operatoria si è tentato l’impossibile - Il cordoglio del personale al primario Un’ondata di commozione ha pervaso gli ospedali lecchesi ieri pomeriggio, dopo la notizia della morte di Andrea Achilli, il più giovane dei quattro figli di Felice Achilli, primario di cardiologia del Manzoni e direttore del Dipartimento cardiovascolare. Una commozione e un dolore che hanno scosso tutti i colleghi, gli amici, i conoscenti, la direzione generale dell’azienda ospedaliera: commozione e cordoglio espressi in una nota diramata ieri nel tardo pomeriggio. «Il prodigarsi corale di tutti gli operatori sanitari intervenuti non è andato a buon fine» si legge nella nota, in cui l’azienda spiega anche gli ultimi tentativi fatti per salvare il piccolo Andrea da parte dei medici del Pronto soccorso, della rianimazione e della chirurgia. Gli operatori del 118, con due ambulanze, delle quali una medicalizzata, e un elicottero dell’Elisoccorso, sono intervenuti sul luogo del sinistro attorno alle 14.30. Dopo i primi soccorsi e le prime manovre rianimatorie s’è deciso il trasporto in elicottero all’Ospedale di Lecco. Andrea, già in condizioni di- sperate, è stato sottoposto, in Pronto soccorso, a tutte le operazioni diagnostiche e alle terapie ospedaliere del caso. Poi, poco prima delle 16, è stato portato in sala operatoria per tentare di fermare l’emorragia interna, purtroppo senza alcun esito. «La direzione generale dell’azienda ospedaliera – si legge ancora nel comunicato - il direttore Ambrogio Bertoglio unitamente al direttore sanitario Giuseppe Genduso e al direttore amministrativo Nunzio Del Sorbo, con i direttori di dipartimento e di unità operativa degli ospedali dell’azien- da, insieme a tutta la comunità degli operatori impegnati presso i presidi ospedalieri e territoriali, esprimono al carissimo amico e al collega Felice Achilli la loro vicinanza. Si uniscono a lui e a tutta la sua famiglia per vivere insieme una circostanza a cui solo un disegno provvidenziale può dare un senso». Il dottor Achilli, già primario cardiologo al San Gerardo di Monza, è sposato con Daniela Zagaria, medico igienista all’asl di Lecco al presidio di Cernusco. Laura Bosisio